Diario di una Ac in uscita, “en salida“

II
L'ESPERIENZA
maggio 2014
Diario di una Ac in uscita, “en salida“
La cronaca dei quattro giorni a Roma in occasione della XV Assemblea
Nazionale di Azione Cattolica. Tante le emozioni e gli incontri
D
al 30 Aprile al 3 Mag­
gio, a Roma si è svolta
la XV Assemblea Na­
zionale di Azione Cat­
tolica con la partecipa­
zione delle delegazioni
di tutte le diocesi italiane.
La nostra delegazione diocesana era
così composta: Giuseppe Veluti
(presidente diocesano) Stefano Pi­
ghi (vicepresidente giovani), Gabrie­
le Croce (delegato Acr) e don Vin­
cenzo Giavazzi (assistente diocesa­
no). Erano presenti anche Ernesto
Danelli (delegato regionale), Stefano
Veluti invitato come uditore (e che
ha fatto parte della commissione
elettorale per le operazioni di voto
del nuovo consiglio nazionale di Ac)
e Gioele Anni (Segretario nazionale
Msac).
Alla sera del nostro arrivo alla Do­
mus Pacis ci siamo uniti alla Veglia
di preghiera presieduta da monsi­
gnor Mansueto Bianchi, nuovo Assi­
stente ecclesiastico generale Ac e
successore di monsignor Domenico
Sigalini. Durante la Veglia, incentra­
ta sul tema del lavoro, della precarie­
tà e della speranza dei giovani, ci so­
no state testimonianze dal forte im­
patto ma che hanno voluto dar l'idea
di quale sarà una delle rotte che l'Ac
vorrà tenere per il prossimo triennio;
un percorso che vuole tendere a
quelli che sono "gli ultimi" e che si
trovano in difficoltà.
Il mattino seguente, dopo la Santa
Messa presieduta da Monsignor
Mansueto Bianchi, ci sono stati i sa­
luti di monsignor Nunzio Galatino,
Segretario generale della Cei e Ve­
scovo di Cassano allo Jonio, e di
Emilio Inzurraga, coordinatore e Se­
gretario del Fiac (Forum internazio­
nale di Azione cattolica), nonché
presidente dell’Ac Argentina.
Nel suo intervento monsignor Gala­
tino ha posto l’attenzione sul tema
dell’Assemblea “Persone Nuove in
Cristo Gesù, corresponsabili della
gioia di vivere” in cui ha sottolineato
come “chi sceglie di legare seria­
mente la propria esistenza a Cristo
Gesù è una persona nuova.” Ha poi
proseguito dicendo che “si è corre­
sponsabili della gioia di vivere solo
se, animati dallo Spirito del Signore
Risorto, ci spendiamo perché la vita
di tutti sia una vita vissuta con digni­
tà.
Inzurraga invece col suo parlar spa­
gnolo ha entusiasmato tutti facen­
doci sentire come un’unica famiglia
concludendo il suo discorso con una
frase che è divenuta il live motive di
questa 4­giorni: “AC en salida!”
“Un’AC in uscita, disposta ad arriva­
re a tutti, in tutti i luoghi e in tutte le
occasioni.”
A seguire c’è stata la relazione del
presidente nazionale di Ac Franco
Miano con un excursus del triennio
appena trascorso e gli obiettivi per il
prossimo.
Rifacendosi al tema della XV Assem­
blea nazionale il presidente uscente
Miano ha riportato le sue considera­
zioni ponendo l’accento sulla sfida
che viene dal nostro tempo e alla
quale come Chiesa dobbiamo ri­
spondere. “La grande sfida è quella
Rimanere. Andare. Gioire
L’esortazione di Papa Francesco all’Ac
Il Papa ha detto che
la scelta dell’Azione
Cattolica deve es­
sere in primo luogo
per le parrocchie.
“Questa è la scelta
che oggi fa l’Azione
Cattolica. Anzitutto
le parrocchie, spe­
cialmente quelle
segnate da stan­
chezza e chiusure –
e ce ne sono tan­
te.”[…] “Queste par­
rocchie hanno bi­
sogno del vostro Gioele: “Tanti amici mi hanno chiesto di abbrac­
entusiasmo apo­ ciarla anche per loro, posso?“
stolico, della vostra
piena disponibilità e del vostro
Cristo occorre rimanere anzitutto
servizio creativo. Si tratta di assu­
vicini a Lui”.
mere il dinamismo missionario
Il secondo verbo è stato: ANDA­
per arrivare a tutti, privilegiando
RE.Il Papa ha esortato dicendo:
chi si sente lontano e le fasce più
“Mai un’Azione cattolica ferma,
deboli e dimenticate della popola­
per favore! Non fermarsi: andare!
zione. Si tratta di aprire le porte e
Andare per le strade delle vostre
lasciare che Gesù possa andare
città e dei vostri paesi, e annuncia­
fuori. Tante volte abbiamo Gesù
re che Dio è Padre e che Gesù Cri­
chiuso nelle parrocchie con noi, e
sto ve lo ha fatto conoscere, e per
noi non usciamo fuori e non la­
questo la vostra vita è cambiata: si
sciamo uscire fuori Lui! Aprire le
può vivere da fratelli, portando
porte perché Lui vada, almeno
dentro una speranza che non de­
Lui! Si tratta di una Chiesa "in
lude”. E per ultimo: GIOIRE. Il Pa­
uscita": sempre Chiesa in uscita.”
pa ci ha detto che bisogna“Gioire
Col suo discorso il Papa ha voluto
ed esultare sempre nel Signore!
poi lasciare all’Azione cattolica tre
Essere persone che cantano la vi­
verbi. Il primo è stato: RIMANE­
ta, che cantano la fede. Questo è
RE. “Ma non rimanere chiusi. Ri­
importante: non solo recitare il
manere con Gesù, rimanere a go­
Credo, recitare la fede, conoscere
dere della sua compagnia. Per es­
la fede, ma cantare la fede!”
sere annunciatori e testimoni di
S. P.
di pensarsi legati gli uni agli altri, re­
sponsabili gli uni degli altri, e re­
sponsabili insieme del bene che
possiamo costruire.[…] L’Azione Cat­
tolica può e deve esprimere con for­
za la passione per la corresponsabi­
lità sapendola sviluppare in tutte le
sue implicazioni di senso”. In una
delle battute conclusive del suo lun­
go discorso Miano ha voluto spro­
narci dicendoci che “aderire all’Azio­
ne cattolica non è un gesto di sepa­
ratezza ma significa uscire
dall’anonimato, mostrare come dal­
la fede nasca una scelta convinta. È
la scelta specifica, esplicita, non in­
distinta, di essere laici di Ac, capaci
di prendere posizione ed assumere
responsabilità.”
La Santa Messa mattutina del giorno
dopo è stata presieduta da Sua Emi­
nenza il cardinale Pietro Parolini, Se­
gretario di Stato Vaticano, il quale
nella sua omelia ci ha stimolati a se­
guire l’insegnamento dell’esortazio­
ne apostolica “Evangelii Gaudium”.
“L’Azione Cattolica è anche oggi for­
temente interpellata dall’invito che il
Papa fa alla Chiesa intera: uscire ver­
so le periferie esistenziali. Coraggio,
allora! E apritevi ancora di più alla
condivisione con la gente delle vo­
stre parrocchie, dei poveri soprat­
tutto”.
La terza giornata era quella dedicata
alle Elezioni dei membri del nuovo
Consiglio e alle votazioni degli
emendamenti al documento assem­
bleare. Ogni delegato si è potuto
iscrivere ad un gruppo di lavoro spe­
cifico che avrebbe dovuto analizzare
una parte del documento assemble­
are apportando migliorie e modifi­
che da convogliare in emendamenti
che sarebbero poi stati valutati da
tutta l’assemblea. Nel primo pome­
riggio i delegati di tutte le diocesi
hanno iniziato la discussione e la vo­
tazione di ciascuno degli 87 emen­
damenti prodotti, ridotti poi a poco
più di 60 per via di alcuni accorpa­
menti.
Conclusasi in tarda serata, con la so­
la pausa per i Vespri e la cena, la vo­
tazione ha dato origine a quello che
sarà il Documento Assembleare, ba­
se su cui partire e trampolino di lan­
cio per l’Ac del prossimo triennio.
La celebrazione dei Vespri è stata
presieduta da Monsignor Sigalini,
attuale presidente della Commissio­
ne episcopale per il laicato nonché
Vescovo di Palestrina. Prima dei Ve­
spri abbiamo assistito però ad un
simpatico siparietto tra i ragazzi del­
La nostra delegazione diocesana con il vescovo Monsignor Merisi
l’Acr ed il Vescovo. I bambini hanno
voluto rendergli omaggio per gli an­
ni trascorsi come assistente nazio­
nale e ringraziarlo per il sostegno e
l’impegno che ha sempre dedicato
all’Ac; l’assemblea gli ha poi dedica­
to una standing ovation del tutto
meritata!
Dopo cena al termine delle votazioni
agli emendamenti sono stati quindi
resi noti gli eletti come nuovi mem­
bri del Consiglio Nazionale.
L’ultimo giorno è iniziato con la cele­
brazione della Santa Messa da parte
del cardinale Card. Angelo Bagna­
sco, presidente Cei e arcivescovo di
Genova.
Al termine della celebrazione eucari­
stica si è arrivati al momento più at­
teso: l'udienza privata col Santo Pa­
dre in Aula Paolo VI. Qui vi hanno
partecipato oltre ai delegati anche i
presidenti territoriali di diverse par­
rocchie italiane.
L’emozione di vedere il Papa era
proporzionale al numero di telefoni­
ni, tablet, flash e macchine fotografi­
che che erano presenti! Dopo il rin­
graziamento da parte del presidente
Miano a Sua Santità per il sostegno
mostrato all’Ac, è intervenuto anche
l’assistente monsignor Bianchi, il
quale con il suo saluto al Santo Pa­
dre, ha voluto sottolineare come
possa contare sull’Ac dicendo che
“L’Azione Cattolica desidera essere
come l’asino su cui Gesù compì l’in­
gresso in Gerusalemme.” Ha poi
proseguito dicendo che noi dell’Ac
“non siamo eccezionali come i ca­
valli di razza e di solito non compa­
Foto di gruppo in piazza San Pietro
con i presidenti territoriali arrivati per l’udienza
riamo nei monumenti equestri, sia­
mo anche un po’ grigi, ma tenaci e
soprattutto desideriamo con tutto il
cuore portare Gesù dentro la città”.
Il Papa ringraziando monsignor
Bianchi, con il suo stile caloroso ar­
gentino ha detto che la scelta del­
l’Azione cattolica deve essere in pri­
mo luogo per le parrocchie. Il Santo
Padre ha poi voluto lasciare all’Azio­
ne cattolica tre verbi: RIMANERE,
ANDARE e GIOIRE in modo che pos­
sano essere da guida all’Associazio­
ne.
Papa Francesco ha poi concluso in
maniera simpatica dicendo di segui­
re il consiglio del nostro assistente
generale, “è tanto mite, perché porta
un nome mite, lui, è Mansueto! Se
voi volete prendere il suo consiglio,
siate asinelli, ma mai statue di mu­
seo, per favore, mai!”.
Durante la lunga e finale sequela dei
saluti personali ai Vescovi, Cardinali
e i responsabili del Consiglio Nazio­
nale, un momento emozionante è
stato quello in cui il segretario Msac,
il nostro Gioele, che ha consegnato
a Sua Santità la maglietta del Movi­
mento Studenti e la Mascotte che
non è altro che un piccolo asinello,
giusto per rimanere in tema con le
parole di monsignor Bianchi.
Stanchi per il frenetico ritmo delle
attività dell’Assemblea ma carichi ed
emozionati per il messaggio del Pa­
pa siamo tornati convinti e orgoglio­
si di far parte della famiglia Ac,…e co­
me ha detto Inzurraga, “Viva l’Ac­
ción Catòlica!”
Stefano Pighi