Le piante che curiamo Un canforo a Pallanza - VB Ci sono alberi che caratterizzano in modo marcato alcune regioni del nostro territorio conferendo loro una sorta di tipicità. Quando si pensa ai limoni si evocano le terrazze assolate della costa sorrentina, quando si pensa alla grigia corteccia dei meli si sente l'eco delle vallate trentine... le palme e le ipomee ci portano in Liguria, mentre il canforo ci trasporta in un ambiente a noi vicino, ma in un certo senso più esotico: la costa piemontese del Lago Maggiore. Il Cinnamomum camphora Presl., detto comunemente lauro canforo, è un albero di notevoli dimensioni sia in altezza, ma soprattutto in massa della chioma che si espande in larghezza con imponenti branche primarie. La vegetazione, sempreverde, è costituita da foglie dalla forma lanceolata, piuttosto coriacee, mentre la fioritura è poco significativa con anonimi fiori bianchi che produrranno un frutto - una drupa - di colore nero, molto simile a quella dell'alloro - e infatti entrambe le specie appartengono alla famiglia delle Lauraceae. Da questa essenza si effettua l'estrazione della canfora, sostanza aromatica ottenuta per distillazione a vapore del legno, ridotto in piccoli pezzi, e poi raffinata per sublimazione. La specie è originaria dell'Asia orientale e fu introdotta in Europa nel 1727 a scopo ornamentale. Un esemplare notevolissimo è ra2 Il canforo durante le indagini SIM dicato nei giardini dell’Isola Bella a Stresa - VB - e lì fu piantato nel 1820; le sue dimensioni sono esagerate: la circonferenza del tronco sfiora i 6 metri e l’altezza è di 17 metri! Di piante di canforo, di tutte le dimensioni, ne ritroviamo moltissime lungo tutto il litorale lacustre del Verbano tanto da costituire una presenza famigliare nel paesaggio prealpino. Un esemplare isolato di Cinnamo- mum camphora occupa la parte centrale di Piazza Gramsci a Pallanza. Si tratta di una piazzetta interna, anonima, che non si affaccia sulle rive del lago, ma è destinata prevalentemente a parcheggio di servizio per un ufficio postale. Chi si reca in questa piazza non lo fa dunque per ammirare le dimensioni, per altro notevoli, del canforo che al massimo può offrire un punto di riposo all’ombra delle panchine posizionate sotto la sua chioma. Già nel 2007 fummo interpellati dall'Amministrazione Comunale perché erano previsti lavori di ripavimentazione della piazza e le condizioni del canforo meritavano un approfondito esame delle condizioni di vitalità e stabilità. A metà del tronco si sviluppava infatti un grosso carpoforo di Ganoderma applanatum, fungo che vive a spese del legno del tronco, determinando carie dei tessuti interni. Precedenti indagini tomografiche avevano messo in evidenza lo sviluppo esteso della carie interna e, viste le dimensioni dell'albero, si trattava di verificarne le condizioni di stabilità con una metodica di tipo dinamico e quindi con la simulazione di carichi di vento. Le indagini SIM furono allora rassicuranti, essendo stati misurati valori di sicurezza del 250% per la rottura del tronco e del 500% per il ribaltamento, con una sicurezza statica di base, cioè in quiete, pari al 1775%. Dopo alcuni anni il nostro staff è stato nuovamente interpellato per monitorare le condizioni dell’esemplare che nel frattempo mostrava qualche ulteriore branca con seccume e qualche modesto segno di sofferenza. Con la medesima metodica e nelle stesse condizioni ambientali è stata condotta la misurazione SIM, consentendoci di confrontare le condizioni reali dell'albero a distanza di 4 anni. Anche in questo caso i valori rilevati sono stati buoni, sebbene sia intercorso un peggioramento in valore assoluto con sicurezza alla rottura del 180% e sicurezza al ribaltamento del 420% partendo da un valore di sicurezza statica del 1303%. Il canforo manifesta ancora la presenza del carpoforo di Ganoderma sul tronco e nel contempo ha una chioma più ampia, lievemente sbilanciata in direzione della confinante strada comunale. Alla luce dei risultati ottenuti, i nostri climbers si sono adoperati per migliorare la situazione della chioma, alleggerendo l’imponente massa fogliare proprio verso la strada. Sono state anche asportate tutte le parti secche e revisionati i cavi di consolidamento delle grosse branche, alcuni dei quali, di tipo metallico, sono stati sostituiti con più adeguati cavi in materiale sintetico e con comportamento dinamico. Il restyling del canforo e il suo monitoraggio permettono ora agli abitanti di Pallanza di usufruire in tutta sicurezza dell'area di Piazza Gramsci e di poter sostare per un attimo di riposo sotto la sua ombrosa chioma; i turisti diretti agli uffici postali, che vorranno spedire una cartolina dalla bella località lacustre, potranno apprezzare l'esotico esemplare che nulla ha da invidiare ai suoi consimili che si specchiano con vanità direttamente nelle acque del Lago Maggiore. Rivista tecnica - informativa Fito-Consult e Agri-Consult Varese Fondata nel 1989 Direttore responsabile Giovanni Nello Franchi Collaboratori a questo numero Fabrizio Ballerio Elena Baratelli Stefania Barbieri Fabio Borghi Monica Castiglioni Giuliana Comolli Camillo De Beni Elisa Mappelli Raffaele Mason Carlo Meazza Marco Rossi Francis Schwarze Marilyn Shigo Renzo Tamborini Paolo Viganò Ambrogio Zanzi Cecilia Zanzi Daniele Zanzi Grafica: Graffiti s.a.s. Brinzio: Via Degli Alpini, 1 Tel. 0332.435327 Stampa Fotolito Cromoflash srl Via Rossini, 8 - 21040 Castronno (Va) Copia Omaggio Edizioni: Daniele Zanzi Registrazione Tribunale di Varese n° 570 del 24/10/89 3
© Copyright 2024 Paperzz