31 Anno XLIV – N. 190 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected] Serie Ordinaria - Mercoledì 30 luglio 2014 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2175 Promozione dell’Accordo di programma «Progetto di valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi», per la riqualificazione e valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi per l’arrampicata sportiva . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2186 Prelievo dal «Fondo di riserva spese impreviste» (art. 40, l.r. n. 34/1978) . . . . 4 Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2187 Promozione dell’atto integrativo all’Accordo di programma per la riperimetrazione, riqualificazione e reindustrializzazione dell’area ex FIAT Alfa-Romeo (Arese, Lainate, Garbagnate). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2195 Adeguamento del «regime de minimis» (Regolamento “UE” n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013): modifica delle deliberazioni nn. X/873 del 31 ottobre 2013, IX/2595 del 30 novembre 2011 e VIII/10683 del 2 dicembre 2009 . . . . 6 . . . . . . . . . . . . . . Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2201 Determinazioni in ordine alla partecipazione regionale al progetto europeo «European emerging industries conference 2014» (Programme for the competitiveness of the enterprises and small and medium sized enterprise - COSME 2014-2020) . . . 7 Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2203 Legge regionale 7 novembre 2013 n. 10 «Disposizioni in materia di promozione e tutela della attività di panificazione»: I provvedimento attuativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Delibera Giunta regionale 25 luglio 2014 - n. X/2204 Verifica della proposta di Statuto dell’Agenzia di Trasporto Pubblico locale del bacino di Cremona e Mantova ai sensi dell’art. 7 della l.r. n. 6/2012. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Decreto dirigente unità organizzativa 22 luglio 2014 - n. 6969 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - T.u. 1775/33, r.r. 24 marzo 2006 n. 2 art. 26 - Prat. SO d/122 – Sistema di impianti sul torrente Liro ed affluenti e sul fiume Mera in provincia di Sondrio - Concessione alla società Edipower s.p.a. della variante chiesta con istanza in data 22 febbraio 2013 per l’utilizzo a fini energetici dell’acqua già derivata dal torrente Drogo nella centrale di S. Bernardo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Decreto dirigente unità organizzativa 24 luglio 2014 - n. 7091 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - D.lgs. 152 del 3 aprile 2006 art. 114 – Approvazione del progetto di gestione dell’invaso di Ganda in territorio dei comuni di Teglio e Aprica (SO) della società Edison s.p.a. . . . . . . . . . . . . . 17 Decreto dirigente unità organizzativa 24 luglio 2014 - n. 7093 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - D.lgs. 152 del 3 aprile 2006 art. 114 – Approvazione della revisione 5 del progetto di gestione dell’invaso di Villa di Chiavenna in territorio del comune di Villa di Chiavenna (SO) della società Edipower s.p.a.. . . . 19 . . . . 21 Decreto dirigente struttura 28 luglio 2014 - n. 7187 Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione ex art. 5 l.r. 21/2008 anno 2013 – Adeguamento del «Regime de minimis» (regolamento (UE) n. 1407/2013 della commissione del 18 dicembre 2013) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 22 luglio 2014 - n. 7012 Approvazione delle linee guida per l’utilizzo del «Marchio garanzia giovani in Regione Lombardia per gli stakeholder» . D.G. Culture, identità e autonomie –2– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Sport e politiche per i giovani Decreto dirigente struttura 25 luglio 2014 - n. 7178 Approvazione del bando per la concessione di contributi straordinari per l’anno 2014 alle associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 35 . . . 47 Decreto direttore generale 25 luglio 2014 - n. 7177 Quarto aggiornamento 2014 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche (l.r. 12/2005, art. 80). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 Decreto dirigente struttura 24 luglio 2014 - n. 7111 Progetto di concessione di derivazione ad uso piscicolo di 2,9 moduli di acque pubbliche sotterranee e 0,5 moduli medi di acque pubbliche superficiali, mediante nove pozzi a grande diametro, nel comune di Robecchetto con Induno. Proponente: Società Agricola Giuseppe Colombo e f.lli Colombo. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 24 luglio 2014 - n. 7105 Bando voucher per l’internazionalizzazione 2014: presa d’atto della decadenza di n. 45 voucher – II provvedimento . . D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazione Decreto dirigente unità organizzativa 25 luglio 2014 - n. 7157 Piano nazionale sicurezza stradale (PNSS): bando per l’assegnazione a province e comuni dei fondi ancora disponibili per la realizzazione di progetti volti alla riduzione dell’incidentalità stradale» (l. 144/1999 e l.r. 9/2001) . . . . . . . .. . . 54 Bollettino Ufficiale –3– Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2175 Promozione dell’Accordo di programma «Progetto di valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi», per la riqualificazione e valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi per l’arrampicata sportiva LA GIUNTA REGIONALE Visti: −− il d.lgs 18 agosto 2000, n. 267, e s.m.i., recante «Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali», ed in particolare, l’art. 34 della legge medesima, riguardante la disciplina generale in materia di accordi di programma; −− la legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 e s.m.i., recante «Programmazione negoziata regionale» ed in particolare, l’art. 6 della legge medesima, che disciplina le procedure per gli accordi di programma di prevalente competenza regionale; −− la legge regionale 8 ottobre 2002, n. 26 e s.m.i., recante «Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia», ed in particolare l’art. 2, della legge medesima, secondo il quale Regione Lombardia favorisce la pratica delle attività motorie sportivo-ricreative, anche sotto il profilo del conseguente impulso all’economia, l’art. 4 lett. a) della medesima legge, secondo il quale la Regione favorisce la promozione e la diffusione di iniziative sportive, anche mediante la predisposizione ed attuazione di progetti ed interventi specifici e l’art. 10 comma 1 della medesima legge, secondo il quale Regione concede contributi, anche in conto capitale, per la costruzione, ristrutturazione e l’adeguamento di sentieri ed altre opere alpine; −− la d.g.r 651 del 6 settembre 2013 «Presa d’atto della comunicazione dell’assessore al Turismo avente oggetto: Posizionamento strategico di Regione Lombardia per il turismo in vista di Expo»; −− il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, approvato con d.c.r. X/78 del 9 luglio 2013; Premesso che il Presidente della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, il Vice Presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, il Sindaco del Comune di Lecco ed il Presidente del Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia, hanno chiesto al Presidente della Regione Lombardia, con lettera del 14 luglio 2014 prot. AE06.2014.0001230, di avviare la promozione di un accordo di programma per la riqualificazione e valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi; Considerato che scopo del progetto proposto è quello di definire ed attuare iniziative che, partendo dal miglioramento della sicurezza e dalla riqualificazione delle falesie per l’arrampicata sportiva lecchesi, ne facciano il volano per sviluppare una complessiva valorizzazione sportiva, in chiave outdoor/turistico/ commerciale del territorio, in grado di generare anche un positivo ritorno occupazionale. Al fine di integrare progressivamente e mettere a sistema le molteplici opportunità di fruizione «green» della provincia lecchese per costituire un’offerta articolata, coordinata e strutturata, agli interventi di valorizzazione delle falesie oggetto del presente accordo, è prevista la possibilità di aggiungere e/o affiancare, sia durante che oltre il periodo di validità dell’accordo, ulteriori progettualità, nella logica di generare un processo complessivo di sviluppo territoriale. L’accordo di programma, quindi, sarà volto alla realizzazione di un progetto aperto e che si sviluppi nel tempo; Dato atto che il sistema delle falesie lecchesi, attualmente costituito da 50 falesie diffuse sul territorio provinciale, rappresenta un elemento di unicità ed una peculiarità del contesto geografico in cui insistono. Tale sistema rappresenta, al contempo, un importante punto di forza dell’attrattività della montagna locale nei confronti dei praticanti, anche di provenienza estera, dello sport dell’arrampicata sportiva e, più in generale, dei fruitori della montagna, integrandosi efficacemente con altri elementi di rilievo turistico, commerciale e logistico presenti nell’area interessata; Considerato che il progetto proposto è coerente con gli indirizzi della programmazione regionale in quanto prevede la realizzazione di interventi volti al miglioramento della sicurezza ed alla riqualificazione delle falesie per l’arrampicata sportiva del territorio lecchese, finalizzati all’incremento della pratica sportiva outdoor; Valutato che la riqualificazione ed il miglioramento della sicurezza delle falesie costituisce l’elemento di avvio per un rilancio in chiave turistica dell’area e che in particolare, con riferimento ai 9 macrotemi individuati come prioritari con il «Posizionamento strategico di Regione Lombardia per il turismo in vista di Expo», permetterà di sviluppare nuovi prodotti turistici che partendo dal tema «Sport e Turismo attivo» potranno valorizzare le molteplici eccellenze del territorio ottenendo ricadute sul comparto ricettivo e commerciale, potendo in tal senso valorizzare anche il segmento legato alla «Natura e green» permettendo tra l’altro la possibilità di interconnessioni con il tema della «enogastronomia e food experience» nonché lo sviluppo di specifiche offerte anche correlate alla possibilità di interconnessione di altre discipline sportive di particolare rilevo turistico quali il «cicloturismo»; Ritenuto che il progetto richiede, per la sua piena realizzazione, l’azione integrata di: −− Regione Lombardia; −− Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino; −− Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera; −− Comune di Lecco; −− Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia; Rilevato che l’accordo di programma risulta essere lo strumento idoneo a garantire il coordinamento e l’efficacia degli interventi proposti; Considerato che l’accordo di programma prevede interventi di manutenzione, attraverso la riqualificazione ed incremento della sicurezza, di itinerari di falesie per l’arrampicata sportiva esistenti e frequentate e non costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti e, pertanto, non rientra nell’ambito di applicazione della valutazione ambientale strategica VAS; Ritenuto opportuno fissare nel 31 dicembre 2014 il termine entro il quale definire l’accordo di programma; A votazione unanime espressa nelle forme di legge; DELIBERA 1. di promuovere, per le motivazioni in premessa, l’accordo di programma «Progetto di valorizzazione del sistema delle falesie lecchesi», per sviluppare interventi di riqualificazione e miglioramento della sicurezza delle falesie lecchesi per l’arrampicata sportiva; 2. di individuare, quali soggetti interessati all’accordo di programma: −− Regione Lombardia; −− Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino; −− Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera; −− Comune di Lecco; −− Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia; 3. di dare atto che il comitato per l’accordo di programma, ai sensi dell’art. 6 comma 5, della l.r. 14 marzo 2003 n. 2, è costituito dai rappresentanti dei soggetti di cui al punto 2), che si avvarranno di una Segreteria Tecnica, che sarà appositamente designata; 4. di dare atto, sin d’ora, che al procedimento potranno intervenire eventuali altri enti e soggetti pubblici o privati interessati; 5. di stabilire che la definizione dell’accordo di programma sia completata entro il 31 dicembre 2014; 6. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio Regionale, ai sensi dell’art. 6 comma 3, della l.r. 14 marzo 2003, n. 2; 7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 3, della l.r. 14 marzo 2003, n. 2. Il segretario: Marco Pilloni –4– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2186 Prelievo dal «Fondo di riserva spese impreviste» (art. 40, l.r. n. 34/1978) LA GIUNTA REGIONALE Richiamati: •l’art. 40 della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina il prelievo dal Fondo di riserva per spese impreviste; •l’art. 6 del Regolamento di contabilità della Giunta Regionale 2 aprile 2001 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni; •l’art. 2 della l.r. 17 dicembre 2012 n. 18 – Legge finanziaria 2013, che ha istituito il collegio dei revisori dei conti ed il regolamento di attuazione dell’art. 2 , comma 5; •la l.r. n. 23 del 24 dicembre 2013 «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2015 a legislazione vigente»; •la d.g.r. n. X/1176 del 20 dicembre 2013 «Documento tec- nico di accompagnamento al «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente-piano di alienazione e valorizzazione degli immobili – programma triennale delle opere pubbliche 2014 – programmi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e società in house»; Preso atto delle richiesta della Direzione Generale Commercio Turismo e Terziario prot. n. O1.2014.0006978 del 22 luglio 2014 relativa all’integrazione di competenza e di cassa dell’esercizio finanziario 2014 alla Missione 14 » Sviluppo economico e competitività» Programma 14.02 «Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori» Titolo 2 «Spese in conto capitale» Macroaggregato 2.03 Contributi agli investimenti» capitolo 5198 «Contributi per la realizzazione di progetti di riqualificazione urbana, innovazione tecnologica, dotazione di infrastrutture e per l’acquisizione di strumenti per la sicurezza e la difesa a favore delle piccole e medie imprese commerciali» per l’importo di € 102.768,00 per dare copertura finanziaria alla domanda presentata da un’impresa, per danni economici subiti dai prodotti IGP/DOP durante gli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 che risulterebbe altrimenti non finanziata a causa dell’esaurimento dei fondi messi a disposizione del Commissario Generale Gestione Emergenza Sismica; Ritenuto tali spese inderogabili e non procrastinabili, ricorrendo le condizioni di cui all’articolo 40, comma 4) della l.r. n. 34/1978, e che è quindi necessario provvedere all’integrazione dello stanziamento di competenza e cassa del bilancio 2014 alla Missione 14» Sviluppo economico e competitività» Programma 14.02 «Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori» Titolo 2 «Spese in conto capitale» Macroaggregato 2.03 Contributi agli investimenti» capitolo 5198 «Contributi per la realizzazione di progetti di riqualificazione urbana, innovazione tecnologica, dotazione di infrastrutture e per l’acquisizione di strumenti per la sicurezza e la difesa a favore delle piccole e medie imprese commerciali» per l’importo di € 102.768,00; Dato atto che, alla data del 22 luglio 2014, la dotazione sulla Missione 20 »Fondi e accantonamenti», Programma 20.01 «Fondo di riserva», Titolo 1 «Spese Correnti», Macroaggregato «Altre spese per servizi» cap. 538 «Fondo di riserva per le spese impreviste», è come di seguito indicato: • di competenza € 1.693.067,92; • di cassa € 1.159.711,25; Verificato da parte del Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione e Gestione Finanziaria la regolarità dell’istruttoria e della proposta di deliberazione, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo della legittimità; Tutto ciò premesso ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di prelevare, la somma di complessiva di € 102.768,00 dalla dotazione di competenza e cassa Missione 20 »Fondi e accantonamenti», Programma 20.01 «Fondo di riserva», Titolo 1 «Spese Correnti», Macroaggregato «Altre spese per servizi» cap. 538 «Fondo di riserva per le spese impreviste» alla Missione 14 » Sviluppo economico e competitività» Programma 14.02 «Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori» Titolo 2 «Spese in conto capitale» Macroaggregato 2.03 Contributi agli investimenti» capitolo 5198 «Contributi per la realizzazione di progetti di riqualificazione urbana, innovazione tecnologica, dotazione di infrastrutture e per l’acquisizione di strumenti per la sicurezza e la difesa a favore delle piccole e medie imprese commerciali»per l’importo di € 102.768,00; 2. di apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014, nonché al Documento tecnico di accompagnamento; 3. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio Regionale ai sensi e nei termini stabiliti dall’art. 6 del regolamento di contabilità n. 1 del 2 aprile 2001; 4. di trasmettere la presente deliberazione al collegio dei revisori dei conti ai sensi e nei termini previsti dall’art. 3, comma 7 del regolamento di attuazione dell’art. 2, comma 5 della l.r. 17 dicembre 2012 n. 18 – Legge finanziaria 2013; 5. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 40 della l.r. n. 34/78. Il segretario: Marco Pilloni Bollettino Ufficiale –5– Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2187 Promozione dell’atto integrativo all’Accordo di programma per la riperimetrazione, riqualificazione e reindustrializzazione dell’area ex FIAT Alfa-Romeo (Arese, Lainate, Garbagnate) LA GIUNTA REGIONALE Richiamati: −− il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e in particolare, l’art. 34 della legge medesima, riguardante la disciplina generale in materia di accordi di programma; −− la legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 e in particolare l’art. 6 della legge medesima che disciplina le procedure per gli accordi di programma di prevalente competenza regionale; −− il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 12393 del 20 dicembre 2012 di approvazione dell’Accordo di Programma per «la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area Fiat Alfa Romeo»; Considerato che: −− l’Accordo di programma sopracitato prevedeva tra gli interventi da realizzare un parcheggio pubblico ad uso temporaneo per lo stazionamento remoto delle auto in funzione e a servizio dell’esposizione universale Expo Milano 2015 per complessivi 4.300 posti auto; −− con nota del 7 aprile 2014 il Commissario Unico Expo ha chiesto alla Regione di coordinare la verifica dell’ipotesi di localizzazione nell’ambito del comparto dell’ex Alfa Romeo di Arese l’ulteriore necessità di n. 5.500 posti auto emersa nell’ambito del Sottotavolo infrastrutture del «Tavolo Lombardia» del 17 marzo u.s.; −− nel Collegio di Vigilanza dell’Accordo del 17 aprile 2014, al quale era stato invitato anche il comune di Garbagnate, tutte le istituzioni hanno espresso all’unanimità la loro condivisione alla proposta di realizzare un parcheggio temporaneo di circa 10.000 posti auto in comune di Arese e Garbagnate, finalizzato a garantire la necessaria dotazione di parcamento per la manifestazione espositiva e hanno condiviso la necessità di promuovere un atto integrativo all’Accordo di Programma al fine di avere una pianificazione unitaria dell’area coordinando unitariamente la pianificazione e la programmazione degli interventi e delle attività compresa l’area in comune di Garbagnate; Precisato che sono fatti salvi tutti i contenuti e gli obiettivi definiti nell’AdP per «la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area Fiat Alfa Romeo» sottoscritto il 5 dicembre 2012 in particolare per quanto riguarda le dichiarazioni di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza riferite al tutte le opere e agli interventi previsti nell’Accordo; Preso atto che i soggetti interessati al perfezionamento dell’Atto integrativo all’Accordo di Programma, sono: −− Regione Lombardia; −− Provincia di Milano; −− Comune di Arese; −− Comune di Lainate; −− Comune di Garbagnate Milanese; con l’adesione di: −− ABP S.r.l. −− AGLAR s.p.a. −− Particom uno s.p.a. −− TEA s.r.l. Considerato che, in osservanza del principio generale di economicità e di efficienza dell’azione amministrativa e del procedimento previsto dall’art. 1, della legge 241/1990, saranno fatti propri, compatibilmente con le previsioni progettuali dei nuovi interventi, i risultati delle procedure già espletate nell’istruttoria dell’Accordo di programma sottoscritto il 5 dicembre 2012; Constatato tuttavia che la promozione dell’Atto integrativo dell’Accordo di programma in oggetto, potrebbe comportare modifiche di destinazione urbanistiche delle aree, rientra nell’ambito di applicazione della Valutazione ambientale – VAS; Constatato altresì che pertanto, relativamente alla VAS, vanno applicate le disposizioni contenute nel «Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) – Accordo di Programma promosso dalla Regione – (allegato 1l)» approvato dalla Giunta regionale con proprio atto in data 27 dicembre 2007, atto n. 8/6420 «Deter- minazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi – VAS» e ss mm ii. Ritenuto pertanto opportuno: −− avviare il procedimento di valutazione ambientale Strategica VAS relativo all’ Accordo; −− individuare quale Autorità procedente, ai fini dell’espletamento della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, la DC Programmazione Integrata e Finanza; −− individuare quale Autorità competente per la VAS la DG Territorio ed Urbanistica della Regione Lombardia; Atteso che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 3, della l.r. 14 marzo 2003, n. 2, la presente deliberazione verrà trasmessa in copia al Consiglio Regionale e verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Ritenuto: −− ai fini di dare informazione al pubblico dell’avvio del procedimento di VAS che la presente deliberazione venga pubblicata oltre che sul BURL anche sul sito della Regione Lombardia, www.cartografia.regione.lombardia.it/SIVAS; −− opportuno avviare la fase di consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti territorialmente interessati, e prevedere opportune modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazione; −− che l’Atto integrativo all’Accordo di Programma sia definito entro 31 maggio 2015; Vagliate ed ASSUNTE come proprie le suddette motivazioni; A votazione unanime espressa nelle forme di legge; DELIBERA per le motivazioni espresse nelle premesse del presente provvedimento, che qui s’intendono integralmente riportate: 1. di promuovere l’Atto integrativo all’Accordo di Programma finalizzato alla riperimetrazione, riqualificazione e alla reindustrializzazione dell’area ex Fiat Alfa Romeo; 2. di individuare, quali soggetti interessati al perfezionamento dell’atto di cui al precedente punto 1, i seguenti Enti: −− Regione Lombardia; −− Provincia di Milano; −− Comune di Arese; −− Comune di Lainate; −− Comune di Garbagnate Milanese; con l’adesione di: −− ABP s.r.l.; −− AGLAR S.p.A.; −− Particom uno s.p.a.; −− TEA s.r.l.; 3. di dare atto che il Comitato per l’Atto integrativo all’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 6, comma 5, della legge regionale 14 marzo 2003, n. 2, è costituito dai rappresentanti dei soggetti istituzionali di cui al precedente punto 2; 4. di provvedere, con successivo atto dirigenziale, a individuare: −− soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati da invitare alla conferenza di valutazione; −− i settori del pubblico (associazioni, organizzazioni e gruppi presenti sul territorio) interessati all’iter decisionale da coinvolgere, definendo le modalità di informazione e partecipazione allo stesso; 5. di stabilire, altresì, che : −− l’Atto integrativo all’Accordo di Programma sia definito entro 31 maggio 2015; −− la presente deliberazione venga trasmessa in copia al Consiglio Regionale e pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, com. 3, della l.r. 14 marzo 2003 n. 2; −− la presente deliberazione, ai fini di dare informazione al pubblico dell’avvio del procedimento di VAS, venga pubblicata oltre che sul BURL anche sul sito della Regione Lombardia, www.cartografia.regione.lombardia.it/SIVAS. Il segretario: Marco Pilloni –6– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2195 Adeguamento del «regime de minimis» (Regolamento “UE” n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013): modifica delle deliberazioni nn. X/873 del 31 ottobre 2013, IX/2595 del 30 novembre 2011 e VIII/10683 del 2 dicembre 2009 LA GIUNTA REGIONALE Richiamate : •la d.g.r. n. VIII/10683 del 2 dicembre 2009 avente ad oggetto «Attivazione del Fondo di garanzia per le imprese che operano nel settore dello spettacolo (l.r. 21/08 art. 6) – Approvazione delle modalità e criteri di attuazione, gestione, funzionamento e amministrazione del fondo»; •la d.g.r. n. IX/2595 del 30 novembre 2011 avente ad oggetto «Fondo di garanzia per le imprese che operano nel settore dello spettacolo (l.r. 21/08, art. 6) – Modifica dei criteri e modalità approvate con d.g.r. n. VIII/10683 del 2 dicembre 2009»; •la d.g.r. n. X/873 del 31 ottobre 2013 avente ad oggetto «Approvazione dei requisiti e criteri per la predisposizione del bando per le domande di finanziamento sul Fondo di rotazione per ristrutturazione e adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo ed acquisto ed installazione di apparecchiature digitali per la proiezione ex art. 5 l.r. 21/2008 - Anno 2013»; Dato atto che i richiamati provvedimenti prevedono che il regime d’aiuto del bandi sia a valere sul regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore («de minimis»); Visto il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» che dal 1° gennaio 2014 sostituisce il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006; Precisato che, in ordine alle deliberazioni elencate nelle premesse: •il nuovo Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 è entrato in vigore il 1° gennaio 2014; •la data di scadenza della proroga del regime previsto dall’art. 5 par. 3 del 2 regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 è il 30 giugno 2014; •gli aiuti alle imprese previsti dalle deliberazioni della Giunta Regionale sopra menzionate potranno essere oggetto di provvedimenti di concessione anche successivamente al 30 giugno 2014; •è necessario, conseguentemente, rendere conforme i predetti aiuti al nuovo Regolamento sopra menzionato relativamente all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» alle imprese e, in particolare agli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); Ritenuto, conseguentemente, di modificare i riferimenti e le definizioni relative al precedente Reg. CE 1998/2006 presenti nelle deliberazioni della Giunta Regionale elencate in premessa con quelle introdotte dal nuovo Reg. UE 1407/13 e facendo salve tutte le altre disposizioni di cui alle deliberazioni medesime; Dato atto che le imprese beneficiarie devono sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che: •attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto Regolamento (UE); •informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari; •attesti i requisiti di cui alla definizione di impresa unica e relativo cumulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti; •attesti di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 659/1999; Dato atto che gli aiuti non sono concessi ad imprese che rientrano fra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999; Dato atto che, ai fini della concessione dell’agevolazione, le imprese beneficiarie devono sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 riguardante il campo di esclusione, il raggiungimento della soglia de minimis ai fini della valutazione del cumulo con altri finanziamenti ricevuti a titolo di de minimis nonché gli eventuali aiuti illegali ricevuti; Ritenuto di dare atto che la Direzione competente procederà con successivi provvedimenti dirigenziali, conseguenti al presente atto, ad aggiornare le misure agevolative in vigore; per i motivi espressi in premessa; DELIBERA 1. di modificare i riferimenti e le definizioni relative al precedente Reg. CE 1998/2006 presenti nelle deliberazioni della Giunta Regionale n. X/873 del 31 ottobre 2013, IX/2595 del 30 novembre 2011 e VIII/10683 del 2 dicembre 2009 con quelle introdotte dal nuovo Reg. UE 1407/13, in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), facendo salve tutte le altre disposizioni di cui alle deliberazioni medesime; 2. di dare atto che la Direzione competente procederà con successivi provvedimenti dirigenziali, conseguenti al presente atto, ad aggiornare le misure agevolative in vigore; 3. di trasmettere il presente atto a Finlombarda s.p.a, in quanto Soggetto Gestore delle misure agevolative e dei fondi regionali attivati a seguito delle deliberazioni della Giunta Regionale elencate in premessa; 4. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale – sezione amministrazione trasparente- ai sensi del d.lgs. 33/2013 artt. 26 e 27. Il segretario: Marco Pilloni Bollettino Ufficiale –7– Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2201 Determinazioni in ordine alla partecipazione regionale al progetto europeo «European emerging industries conference 2014» (Programme for the competitiveness of the enterprises and small and medium sized enterprise - COSME 2014-2020) LA GIUNTA REGIONALE Visti: −− il Programma Europeo «Competitiveness of the enterprises and small and medium sized enterprise (COSME) 20142020», istituito con il Regolamento (UE) n. 1287/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013; −− l’art. 27, comma 10 della l.r. 8 settembre 1997, n. 35 che istituisce il Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti da regolamenti o direttive dell’Unione Europea; −− la d.g.r n. X/1042 del 5 dicembre 2013 «Strategia regionale per l’accesso ai programmi a gestione diretta dell’UE per il periodo 2014-2020: priorità programmatiche, definizione delle proposte progettuali e disciplina per l’accesso al fondo di cui all’art. 27, c. 10 della l.r. 35/97»; −− il decreto n. 884 del 10 febbraio 2014 di costituzione del Gruppo per la Progettazione europea (GPE) in attuazione della sopra citata d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013; −− la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni «Per una rinascita industriale europea», COM(2014)14 del 22 gennaio 2014; Dato atto che: −− la Commissione Europea sostiene la realizzazione di una conferenza europea che si svolge sin dal 2008 ogni due anni su temi innovativi nell’ambito dell’iniziativa Europe INNOVA (2008 Lyon, 2010 Liège, 2012 Copenhagen); −− la DG Enterprise and Industry della Commissione Europea ha proposto di organizzare per il 2014 una Conferenza Internazionale sul tema «Industrie Emergenti» in occasione della Presidenza Italiana del Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea; −− la Conferenza Europea sulle industrie emergenti intende porre un forte accento su innovazione, nuove tecnologie e creatività per l’ammodernamento industriale dell’Unione Europea, guardando la politica industriale da una varietà di angolazioni e comprendendo aspetti intersettoriali e transfrontalieri imprenditoriali regionali, così da rappresentare quindi l’occasione per discutere della politica industriale Europea e per far emergere le opportunità derivanti dalle industrie emergenti per imprenditori e PMI; −− nell’ambito del sopra citato Programma COSME sono previste azioni di sostegno volte a sviluppare nuove strategie di competitività, a incrementare l’occupazione e a identificare e diffondere buone pratiche e approcci politici e la loro ulteriore implementazione; −− per la realizzazione della Conferenza Europea 2014 sulle industrie emergenti la Commissione Europea ha emanato l’invito a presentare proposte progettuali denominato «ACTION N. 130/G/ENT/SME/14/F/S312 (COSME)» a seguito della decisione di finanziamento per azioni che permettono di migliorare il dialogo con le diverse parti interessate a discutere di come affrontare le sfide dell’economia dell’Unione Europea; Ricordato che: −− la Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione, unitamente ad Eupolis Lombardia, ha ritenuto di formulare la proposta progettuale «European Emerging Industries Conference 2014» relativa al sopra citato invito; −− il GPE ha espresso parere favorevole rispetto alla candidatura della proposta progettuale, con conseguente accantonamento della relativa quota di cofinanziamento regionale a valere sul «Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti da regolamenti o direttive dell’Unione Europea»; −− in data 9 maggio 2014 la Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione ha provveduto a presentare la candidatura del progetto alla Commissione Europea; −− con la DG Enterprise and Industry della Commissione Europea e con Eupolis Lombardia è stato condiviso di aprire una manifestazione di interesse internazionale («call for contributions») per raccogliere proposte di intervento nella conferenza e idee per lo spazio espositivo - aperto per tutto l’arco temporale della conferenza (13 e 14 novembre 2014); Preso atto che in data 14 luglio 2014 é pervenuta la comunicazione ufficiale della DG impresa e industria della Commissione Europea relativa al parere favorevole espresso in data 8 luglio 2014 sulla proposta progettuale di Regione Lombardia «European Emerging Industries Conference 2014»; Rilevato che il budget complessivo del progetto candidato ammontava a € 334.000,00 così determinato: •euro 200.000,00 quale finanziamento a carico della Commissione Europea; •euro 134.000,00 quale cofinanziamento a carico dei soggetti proponenti a valere sul Fondo regionale; Dato atto che la DG Enterprise and Industry della Commissione Europea, in data 08 luglio 2014, ha ammesso il Progetto «European Emerging Industries Conference 2014» alla fase di negoziazione e successiva contrattualizzazione nell’ambito del Programma europeo «Programme for the Competitiveness of the Enterprises and Small and Medium sized Enterprise – COSME 2014-2020»; Considerato che a seguito della fase di negoziazione il costo complessivo del progetto sopra citato è pari a € 332.550,20 di cui: •euro 198.550,20 finanziamento a carico della Commissione Europea a favore di Regione Lombardia; •euro 134.000,00 cofinanziamento a carico di Regione Lombardia; Dato atto che una quota del budget complessivo pari ad euro 298.550,20 - come stabilito nella fase di negoziazione - sarà assegnata ad Eupolis in qualità di partner e soggetto attuatore del progetto per regione Lombardia , come anche risultante dalla scheda progetto di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto; Evidenziato che il cofinanziamento regionale trova copertura al capitolo 20.03.109 4845 (spese correnti) «Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti da regolamenti o direttive dell’Unione Europea» del Bilancio pluriennale 2013-2015 che presenta la necessaria disponibilità; Dato atto che è stato individuato quale responsabile amministrativo del progetto il Direttore Generale della DG Attività Produttive, Ricerca e Innovazione o suo delegato e quale responsabile dello stesso il Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione, Ricerca e Innovazione; Vagliate ed assunte come proprie le predette determinazioni; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. la partecipazione regionale al progetto europeo «european emerging industries conference 2014» (programme for the competitiveness of the enterprises and small and medium sized enterprise - cosme 2014-2020); 2. di stabilire che la quota di cofinanziamento regionale, pari a un massimo di € 134.000,00, trova copertura sul capitolo 20.03.109 4845 (spese correnti) «Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti da regolamenti o direttive dell’Unione Europea» del Bilancio pluriennale 2014- 2016, che presenta la necessaria disponibilità sull’esercizio finanziario 2014; 3. di dare atto che il Direttore Generale della Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione provvederà alla sottoscrizione del contratto per la realizzazione del Progetto «European Emerging Industries Conference 2014», così come descritto sinteticamente nella scheda allegata parte integrante e sostanziale della presente deliberazione (allegato 1) con gli Uffici competenti della Commissione Euorpea; 4. di dare altresì atto che il Direttore Generale, o il dirigente responsabile del progetto, provvederà a recepire, durante l’attuazione del progetto, eventuali osservazioni della Commissione Europea che non comportino modifiche sostanziali all’impianto del progetto; 5. di prevedere che la Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione proceda all’istituzione dei capitoli di bilancio dedicati all’attuazione del progetto, provvedendo altresì al trasferimento di euro 298.550,20 ad Eupolis in qualità di partner e soggetto attuatore provenienti da : •finanziamento a carico della Commissione Europea per euro 198.550,20; •cofinanziamento a carico di Regione Lombardia per euro 100.000,00; 6. di individuare quale responsabile amministrativo del progetto il Direttore Generale della DG Attività Produttive, Ricerca e Innovazione o suo delegato e quale responsabile dello stesso –8– Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 il Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione, Ricerca e Innovazione; 7. di dare atto che il Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione, Ricerca e Innovazione in qualità di responsabile del progetto europeo provvederà a tutti gli adempimenti necessari all’avvio della manifestazione di interesse internazionale («call for contributions»); 8. di dare atto che il presente provvedimento sarà oggetto di pubblicazione sul BURL e sul sito istituzionale – sezione amministrazione trasparente- ai sensi degli artt. 26, 27 del d.lgs. n. 33/2013. Il segretario: Marco Pilloni ——— • ——— Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale –9– Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO 1 PROGRAMMA SOTTO_PROGRAMMA Regulation (EU) no 1287/2013 of the European Parliament and of the Council of 11 December 2013 establishing a Programme for the Competitiveness of the Enterprises and small and medium sized enterprise (COSME) 2014-2020 and repealing Decision No 1639/2006/EC NOME_PROGETTO European Emerging Industries Conference 2014 RIFERIMENTI_CALL SCADENZA Financing Decision: Commission Implementing Decision call for proposals - European Emerging Industries Confe- 9-mag-14 (C(2014)1003 final) of 20.02.2014 on the financing of the support rence 2014 Number (COS-SM2014-3-13) measures of the Programme for the Competitiveness of the Enterprises and small and medium-sized enterprise (COSME) for 2014 ACRONIMO DG/DC/SIREG Éupolis Lombardia Attività produttive, Ricerca e Innovazione RESPONSABILE_ LEGALE Alberto Brugnoli Roberto Albonetti DIRIGENTE_ RESPONSABILE Antonio Lentini Armando De Crinito REFERENTE_ OPERATIVO Federico Rappelli Vincenzina Cristofaro DURATA_ PROGETTO 8 mesi OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto è finalizzato a dare corso a tutte le attività necessarie (da quelle di natura logisitca, organizzativa a quelle di contenuto e definizione del programma della conferenza, ecc.) per la Conferenza European Emerging Industries 2014. La conferenza rappresenta l’occasione per un confronto/dialogo sulla politica industriale dell’UE e le opportunità che le Emerging Industries rappresentano per il sistema imprendiotriale e quindi per le PMI. La conferenza si baserà sulla comunicazione della Commissione pubblicata di recente “For a European Industrial Renaissance” e si concentrerà in particolare sui temi dell’innovazione, delle nuove tecnologie e della creatività a supporto della modernizzazione del sistema industriale Europeo. Il lavoro preparatorio che verrà poi reso evidente in occasione della conferenza stessa è finalizzare ad analizzare e guardare la politica industriale da diverse angolazioni compresi i punti di vista del livello regionale, di quello imprenditoriale/intersettoriale e transfrontaliero. ATTIVITÀ DI REGIONE LOMBARDIA Organizzazione in collaborazione con Eupolis della Conferenza European Emerging Industries 2014 nell’ambito del semestre della Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea Italiana. RISULTATI ATTESI Il risultato atteso è una conferenza 1 ½ giornata con la partecipazione di circa 450 responsabili politici di alto livello, rappresentanti nazionali e regionali di sostegno alle imprese, intermediari, delle organizzazioni imprenditoriali e i rappresentanti delle PMI e degli imprenditori, nonché altre parti interessate: come ricercatori e mondo accademico. RUOLO REGIONALE Supporto all’organizzazione e messa a disposizione degli spazi presso Palazzo Lombardia per la conferenza. MODALITÀ DI COSTRUZIONE DEL PARTENARIATO Stante il fatto che si tratta di un progetto di natura differente da quelli tradizionali si dà atto del fatto che il partenariato in questo caso specifico vede il coinvolgimento della DG Enterprise della Commissione Europea, della DG Attività Produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia e di Eupolis Lombardia. Si tratta di una scelta fatta dalla Commissione Europea considerati anche le sfide e gli obiettivi identificati nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente. ORGANIZZAZIONE GESTIONALE E TEAM DI LAVORO REGIONALE Il team di lavoro è così composto: DG Enterprise della Commissione Europea: 2 persone Regione Lombardia: Direttore Vicario della DG APRI + 2 collaboratori + Delegazione di Bruxelles 2 collaboratori Eupolis Lombardia: Dirigente responsabile + 4/5 collaboratori Bollettino Ufficiale – 10 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 PIANO_TEMATICO Competitività del sistema economico, energia e mobilità NOME Regione Lombardia - DG APRI Eupolis Lombardia Commissione Europea - DG Enterprise NAZIONE Italia Italia SOGGETTO REGIONE LOMBARDIA totale ATTIVITA/WP catering organizzazione incontri del team di lavoro elaborazione della pianificazione lancio evento preparazione della gestione delle iscrizioni ricerca relatori organizzazione scientifica dell’evento traduzioni e materiale organizzazione dell’esposizione permanente RISULTATO_PRS 74 Governance del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. BUDGET 332.550,20 332.550,20 TIPO_POLICY Interventi mirati (tematici o di area) TIPOLOGIA ALTRO ENTE O ORGANISMO DI DIRITTO PUBBLICO REGIONE QUOTA_UE 198.550,20 COFINANZIAMENTO_PARTNER 134.000,00 134.000,00 PARTNER_REGIONALE (DG/SIREG) Attività produttive, Ricerca e Innovazione RUOLO capofila partner partner %_COFINANZIAMENTO_PARTNER 40,3% COSTO € 34.000,00 Éupolis Lombardia € 298.550,20 TOT. € 332.550,20 Bollettino Ufficiale – 11 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2203 Legge regionale 7 novembre 2013 n. 10 «Disposizioni in materia di promozione e tutela della attività di panificazione»: I provvedimento attuativo LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la legge regionale 7 novembre 2013 n. 10 «Disposizioni in materia di promozione e tutela della attività di panificazione» la quale prevede all’art. 6 : •comma 1 che la Regione, riconoscendo l'importanza che un prodotto di qualità riveste per il miglioramento dell'offerta rivolta al consumatore nonché per il rilancio dell'economia di settore, istituisce un apposito contrassegno regionale che attesti la vendita del pane fresco; •comma 2 la Giunta, sentite le associazioni di produttori e panificatori definisce: 1.gli indirizzi generali relativi alle caratteristiche necessarie per il conferimento del contrassegno regionale; 2.gli indirizzi generali relativi alle strategie regionali di promozione e sostegno, avendo riguardo, in particolare, alle azioni di pubblicizzazione dei panifici e rivendite destinatari del contrassegno, nonché alla sensibilizzazione del consumatore finale; Visto l’articolo 4 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 «Disposizioni per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale» convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il quale definisce tra le altre cose l’attività di panificazione, panificio, pane fresco e pane conservato; Atteso che in attuazione dell’ art. 6 comma 1 la Direzione Attività Produttive Ricerca e innovazione ha studiato e predisposto un contrassegno condiviso in sede di Commissione Comunicazione così rappresentato: immagine con cornice verde e sfondo bianco con «effetto farina» e riportante la dicitura «qui pane fresco«; Precisato che per la definizione di tale contrassegno sono state sentite le Associazioni di Categoria e ANCI ; Preso atto che con nota del 14 aprile 2014 - agli atti della struttura agevolazione per le imprese – Unioncamere Lombardia conferma la disponibilità del sistema camerale alla consegna del contrassegno regionale agli esercenti che ne fanno espressa richiesta, previa presentazione di apposita autocertificazione del legale rappresentante dell’esercizio di produzione e/o rivendita di pane fresco; Richiamati: •l’art. 4, comma 3, della l. n. 248/2006, secondo il quale i Comuni e le autorità competenti in materia igienico-sanitaria esercitano le rispettive funzioni di vigilanza; •l'art. 9 della l.r. n. 10/2013 , secondo il quale la vigilanza sull’applicazione della presente legge è esercitata dalle ASL e dai comuni; Ritentuto, conseguentemente, di approvare il contrassegno regionale di cui all’Allegato 1 e contestualmente di definire le modalità di conferimento del medesimo come da Allegato 2, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; Precisato che alla verifica dei requisiti previsti per l’assegnazione del predetto contrassegno provvederà il comune competente per territorio come previsto dalla normativa sopra richiamata ; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare il contrassegno regionale di cui all’art. 6 della l.r. 10/2013, volto ad identificare la vendita di pane fresco di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di approvare altresì le modalità di conferimento dello stesso come da Allegato 2, parte integrante e sostanziale del medesimo provvedimento; 3. di stabilire che la verifica dei requisiti previsti per l’assegnazione del predetto contrassegno verrà effettuata dal comune competente per territorio; 4. di pubblicare il presente provvedimento sul BURL della Regione Lombardia e sul sito della Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione nonché sulla sezione amministrazione trasparente in attuazione del d.lgs. 33/2013; 5. di trasmettere il presente provvedimento ad Unioncamere Lombardia e ANCI Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni ——— • ——— – 12 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO 1 ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 13 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO 2 MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEL CONTRASSEGNO L’istituito contrassegno regionale attesta la vendita di pane fresco, come da definizione di cui all’art. 4 comma 2 ter L. 4 agosto 2006, n. 248. Tale strumento nasce dall’esigenza di garantire al consumatore un prodotto di qualità e di individuare il soggetto che lo produce e/o lo commercializza. 1. DESCRIZIONE DEL CONTRASSEGNO Il contrassegno ha un formato 15 x 21. La cornice è di colore verde secondo il nuovo brand book di Regione Lombardia. Lo sfondo è bianco «con effetto farina» per richiamare le lavorazioni artigianali dei panificatori. E’ stampato a 4 colori solo fronte in materiale pvc su sfondo bianco. Coerentemente a quanto previsto dall›articolo 6 della Lr n. 10/2013 è riportata la dicitura “qui pane fresco” ed è inserito il logo di Regione Lombardia in modo da garantire la massima leggibilità. 2. ASSEGNAZIONE DEL CONTRASSEGNO Il contrassegno regionale è distribuito dalla Camera di Commercio competente per territorio agli esercenti che ne fanno espressa richiesta previa presentazione di apposita autodichiarazione del legale rappresentante dell’esercizio di produzione e/o rivendita di pane fresco. 3. UTILIZZO DEL CONTRASSEGNO Il contrassegno regionale dovrà essere applicato in modo da risultare visibile. E’ vietato apporre il contrassegno in sovrapposizione ad altre immagini e in modo inclinato. 4. CONTROLLI E RIMOZIONE CONTRASSEGNO I controlli dei requisiti previsti per l’assegnazione del predetto contrassegno verranno effettuati periodicamente dal Comune competente per territorio . La rimozione del predetto contrassegno è oggetto di una comunicazione specifica della Camera di Commercio su indicazione del Comune competente per territorio che verbalizza - a seguito degli intervenuti controlli - il mancato rispetto dei requisiti previsti dalla legge . – 14 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.g.r. 25 luglio 2014 - n. X/2204 Verifica della proposta di Statuto dell’Agenzia di Trasporto Pubblico locale del bacino di Cremona e Mantova ai sensi dell’art. 7 della l.r. n. 6/2012 LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 4 aprile 2012, n. 6 «Disciplina del settore dei trasporti» pubblicata sul BURL n. 14, suppl. del 6 aprile 2012, ed in particolare l’art. 7 (Istituzione e funzioni delle agenzie per il trasporto pubblico locale); Visto in particolare il comma 5 dell’art. 7 che prevede che le agenzie per il trasporto pubblico locale sono enti pubblici non economici, dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa e contabile, costituiti per l’esercizio in forma obbligatoriamente associata delle funzioni degli enti locali in materia di trasporto pubblico locale nei bacini individuati al comma 1 del medesimo articolo; Visto altresì il successivo comma 7 che prevede che entro trenta giorni dalla adozione delle linee guida di cui al comma 5, il Presidente della Giunta regionale o l’assessore regionale competente in materia, se delegato, indice una conferenza di servizi con gli enti locali, per la predisposizione dello statuto che dovrà rispettare le linee guida adottate dalla Giunta regionale. Entro sessanta giorni dalla data di svolgimento della prima riunione, la conferenza elabora una proposta di statuto. La proposta di statuto, adottata entro i successivi trenta giorni dall’organo assembleare degli enti locali, è trasmessa alla Giunta regionale per la verifica, entro trenta giorni dalla ricezione, del rispetto delle previsioni di legge e della coerenza con gli indirizzi contenuti nelle linee guida di cui al comma 5. La Giunta regionale restituisce la proposta di statuto, evidenziando gli eventuali motivi di non rispondenza. Lo statuto, adeguato a seguito delle evidenze regionali, è approvato in via definitiva entro i successivi trenta giorni dall’organo assembleare degli enti locali e trasmesso per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, con efficacia dal giorno successivo. L’agenzia è costituita, entro trenta giorni dalla pubblicazione dello statuto, con decreto del Presidente della Giunta o dell’assessore regionale competente in materia, se delegato. Entro trenta giorni dalla costituzione dell’agenzia, il presidente della provincia con il maggior numero di abitanti convoca l’assemblea dell’agenzia per l’elezione dei componenti del consiglio di amministrazione. Le successive modificazioni dello statuto sono deliberate dall’assemblea, secondo le maggioranze stabilite dallo statuto e nel rispetto della procedura di approvazione di cui al presente comma. Le modifiche allo statuto sono efficaci dal giorno successivo alla loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione; Considerato che con d.g.r. n. 3506 del 23 maggio 2012 la Giunta regionale ha adottato, sentiti i rappresentanti dell’Unione Province Lombarde (UPL) e dell’Associazione Regionale dei Comuni Lombardi (ANCI Lombardia), le linee guida per la predisposizione degli statuti al fine di uniformare le modalità di funzionamento e composizione degli organi delle agenzie, nonché le relative attribuzioni; Considerato che, ai sensi di quanto previsto dal comma 10 del medesimo articolo 7, le quote di partecipazione degli enti sono state definitivamente determinate con d.g.r. n. 4261 del 25 ottobre 2012, sentita la Conferenza regionale del trasporto pubblico locale, nell’ambito delle linee guida sulle agenzie, tenendo conto dei criteri indicati alle lett. da a) a d), recependo quanto già disposto con d.g.r. n. 3854 del 25 luglio 2012; Dato atto che con d.g.r. n. 1726 del 30 aprile 2014 la Giunta Regionale ha preso atto della determinazione conclusiva della Conferenza di servizi svoltasi il 15 aprile 2014 nell’ambito della quale le Amministrazioni partecipanti - Regione Lombardia, Province e Comuni di Cremona e Mantova – hanno condiviso la proposta di Statuto dell’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino di Cremona e Mantova, documento allegato al medesimo atto; Preso atto che è stato adottato lo schema di Statuto da parte di: −− il Consiglio Comunale di Cremona in data 14 luglio 2014, con atto n. 36; −− il Consiglio Comunale di Mantova in data 25 giugno 2014, con atto n. 28; −− il Presidente, coi poteri del Consiglio Provinciale di Cremona in data 26 giugno 2014, con atto n. 3; −− il Consiglio Provinciale di Mantova in data 30 giugno 2014, con atto n. 35; Ritenuto necessario, secondo quanto previsto dall’art. 7 comma 7 (terzo e quarto periodo) della l.r. n. 6/12, procedere con la verifica del rispetto delle previsioni di legge e della coerenza con gli indirizzi contenuti nelle linee guida regionali di cui alla d.g.r. n. 3506 del 23 maggio 2012; Preso atto che risulta recepito integralmente il testo allegato alla d.g.r. n. 1726/2014; Rilevato che lo Statuto dei Comuni di Mantova e di Cremona e della Provincia di Cremona risultano approvati in via definitiva posto che le delibere dei suddetti enti - di adozione dello Statuto - prevedono che in caso di assenza di rilievi da parte di Regione, le delibere devono considerarsi definitive; Ritenuto, conseguentemente, che i Comuni di Mantova e di Cremona e la Provincia di Cremona procedano alla trasmissione per la pubblicazione degli Statuti adottati definitivamente sul Bollettino Ufficiale della Regione, secondo quanto disposto dall’art. 7, c. 7 della l.r. n. 6/12, non avendo rilevato alcun motivo di non rispondenza alle linee guida regionali; Dato atto che la Provincia di Mantova dovrà procedere all’approvazione definitiva dello Statuto, entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente atto e trasmettere lo Statuto per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, secondo quanto disposto dall’art. 7, c. 7 della l.r. n. 6/12; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di stabilire, in attuazione di quanto previsto dall’art. 7 comma 7 (terzo e quarto periodo) della l.r. n. 6/12, avendo verificato il rispetto delle previsioni di legge e la coerenza con gli indirizzi contenuti nelle linee guida regionali di cui alla d.g.r. n. 3506 del 23 maggio 2012, che gli Statuti adottati dalle Province e dai Comuni di Cremona e Mantova risultano conformi agli atti regionali adottati; 2. di rimettere alla Provincia di Mantova l’approvazione definitiva dello Statuto, entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente atto, e la sua successiva trasmissione per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, secondo quanto disposto dall’art. 7, c. 7 della l.r. n. 6/12; 3. di rimettere ai Comuni di Mantova e di Cremona ed alla Provincia di Cremona la trasmissione per la pubblicazione degli Statuti adottati sul Bollettino Ufficiale della Regione, secondo quanto disposto dall’art. 7, c. 7 della l.r. n. 6/12, costituendo l’atto di adozione anche atto di approvazione definitiva; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni Bollettino Ufficiale – 15 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza D.d.u.o. 22 luglio 2014 - n. 6969 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - T.u. 1775/33, r.r. 24 marzo 2006 n. 2 art. 26 - Prat. SO d/122 – Sistema di impianti sul torrente Liro ed affluenti e sul fiume Mera in provincia di Sondrio - Concessione alla società Edipower s.p.a. della variante chiesta con istanza in data 22 febbraio 2013 per l’utilizzo a fini energetici dell’acqua già derivata dal torrente Drogo nella centrale di S. Bernardo IL DIRIGENTE DELLA U.O. SEDE TERRITORIALE DI SONDRIO Visti: −− il t.u. del 11 dicembre 1933 n. 1775 e successive modificazioni «Approvazione del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti elettrici» concernente norme sulle derivazioni e sulle autorizzazioni delle acque pubbliche; −− il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, recante «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge n. 59 del 15 marzo 1997» ; −− la l.r. 12 dicembre 2003 n. 26 e successive modificazioni – «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale – Norme in materia di gestione di rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» e successive modificazioni e integrazioni; −− Il Regolamento Regionale n. 2 del 24 marzo 2006, pubblicato sul BURL n. 13 del 28 marzo 2006 recante «Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’art. 52, c.1 lett.c) della l.r. 12 dicembre 2003 n. 26»; −− l’art. 6 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10 «Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse economico generale – Collegato ordinamentale»; −− il decreto legislativo 03 aprile 2006 n° 152 «Norme in materia ambientale» e s.m.i.; −− la l.r. 2 febbraio 2010 n. 5 «Norme in materia di Valutazione di Impatto Ambientale»; −− il d.lgs. 16 marzo 1999 n. 79 – Attuazione della direttiva 96/92 CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia e successive modificazioni; −− Il Programma di Tutela e Usi delle Acque (PTUA) approvato con d.g.r. n. 2244 del 29 marzo 2006; Visti: •il d.p.c.m. 12 ottobre 2000 relativo all’individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle regioni e agli EE.LL.; •la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i Provvedimenti organizzativi della X legislatura; •la d.g.r. n. X/383 del 12 luglio 2013 «Ricognizione e attestazione delle funzioni in capo alle Sedi territoriali della giunta regionale, al termine della sperimentazione dell’affidamento ad ERSAF di compiti operativi nell’ambito di servizi al territorio»; •il decreto n. 7110 del 25 luglio 2013 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale»; Premesso che: −− con il d.d.u.o. n. 2969 del 27 marzo 2007 la Regione Lombardia, in applicazione del Programma di Tutela e Usi delle Acque (PTUA), ha provveduto a regolarizzare l’insieme organico delle concessioni di derivazioni di acqua pubblica per produzione di energia elettrica, esistenti sul torrente Liro ed affluenti e sul fiume Mera in Provincia di Sondrio, di proprietà della Società Edipower s.p.a. nei Comuni di Madesimo, Campodolcino, San Giacomo Filippo, Mese, Menarola, Samolaco e Gordona, determinando i valori di Deflusso Minimo Vitale e stabilendo in kW 104.210,4 la potenza nominale media di concessione; −− con il disciplinare n. 10552 del 27 marzo 2007 sono stati fissati gli obblighi e le condizioni cui è vincolata la concessione che annulla e sostituisce tutti i disciplinari precedenti; −− con successiva nota n. 2272 del 21 aprile 2008 la Sede territoriale di Sondrio ha approvato il progetto di adeguamento al DMV delle opere di presa del sistema di impianti sull’asta del Liro, proposto dalla società Edipower, stabilendo tra l’altro, in applicazione del criterio di compensazione previsto dall’art. 33 delle Norme di Attuazione del PTUA, per la presa sul torrente Drogo un rilascio di 55 l/s; −− con decreto D.G. Reti e servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile n. 15555 del 23 dicembre 2008 è stata approvata la proposta di sperimentazione del rilascio del DMV presentata con istanza n. 12018 del 1 dicembre 2008 da parte della società Edipower Spa ai sensi dell’art. 31 c. 4 delle NTA del PTUA e della d.g.r. n. 6232 del 19 dicembre 2007, prevedendo per la presa sul torrente Drogo un valore di 50 l/s, per un periodo di 3 anni, prorogabile di altri 3 a seguito dell’esame delle attività di monitoraggio previste; −− con successivo decreto D.G. Ambiente, Energia e Reti n. 8883 del 9 ottobre 2012 la sperimentazione in corso è stata prorogata anche per il secondo triennio, fino al 30 giugno 2015; −− con d.d.u.o. n. 5439 del 16 giugno 2011 la Sede territoriale di Sondrio ha approvato il certificato di colludo a firma dell’Ing. Marco Zanotto datato 11 aprile 2011 di tutte le opere costituenti il sistema di impianti dell’asta del torrente Liro e ed affluenti e del fiume Mera, dando atto che a seguito degli scostamenti misurati tra i salti di concessione e quelli medi reali risultanti dal certificato di collaudo, si è reso necessario un adeguamento della potenza media di concessione da kW 104.210 a kW 103.821,6, in attesa che l’acquisizione del quinquennio di misurazioni prevista dagli atti consenta la definitiva determinazione dei parametri concessori; −− con d.d.u.o. n. 2815 del 2 aprile 2014 è stata concessa una variante alla concessione, consistente nell’utilizzo a fini energetici delle portate rilasciate quale DMV dalla diga di Isolato sul torrente Liro, che ha rideterminato la potenza nominale media di concessione in kW 103.923,78; −− con disciplinare di variante n. 11081 di Rep. del 27 marzo 2014 sono stati definiti gli obblighi e le condizioni cui è vincolata la concessione, restando ferme ed immutate le condizioni già fissate dal disciplinare n. 10552 di rep. del 27 marzo 2007; Visti: −− l’istanza presentata dalla società Edipower s.p.a. in data 22 febbraio 2013 di variante ai sensi dell’art. 26 del r.r. 2/2006 consistente nell’utilizzo a fini energetici delle acque già derivate dalla presa sul torrente Drogo nella centrale di San Bernardo in comune di San Giacomo Filippo; in particolare le acque derivate dal torrente Drogo, quantificate in una portata media annua di 612,34 l/s, che attualmente sono immesse nel canale di adduzione verso la centrale di Mese, verrebbero utilizzate all’interno della centrale di San Bernardo mediante la riattivazione di un impianto idroelettrico dismesso dal 1982, producendo su un salto di m. 36,36 la potenza nominale media di kW 218,18, con conseguente variante alla concessione del sistema di impianti sul torrente Liro ed affluenti e sul fiume Mera in provincia di Sondrio, assentita con Decreto della Regione Lombardia n. 2969 del 27 marzo 2007 e successivamente variata con Decreto della Regione Lombardia n. 2815 del 2 aprile 2014; −− il progetto di massima delle opere datato aprile 2012 e dicembre 2012 a firma dell’ing. Carlo Claudio Marcello allegato all’istanza di cui sopra; Ritenuto che: −− l’istanza presentata dalla società Edipower s.p.a costituisce una «variante non sostanziale» della concessione in essere, ai sensi dell’art. 49 del T.U. 1775/33 e dell’art. 25 c. 3 del r.r. 2/2006, e che pertanto, ai sensi dell’art. 7 del medesimo regolamento regionale la competenza a provvedere all’istruttoria della stessa è della Provincia di Sondrio; −− le portate medie derivabili dal torrente Drogo sono quelle attualmente definite a seguito della sperimentazione del DMV come approvata dalla Regione Lombardia con d.d.g. n. 15555 del 23 dicembre 2008 prorogata con – 16 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 d.d.g. n. 8883 del 9 ottobre 2012 e precisamente pari a l/s 612,34; −− al termine della sperimentazione, in conseguenza della determinazione del valore del DMV sitospecifico per il tratto di corpo idrico interessato, si procederà ove necessario ad una ulteriore rideterminazione delle caratteristiche della concessione senza che ciò possa dar luogo alla corresponsione di indennizzo alcuno fatta salva l’eventuale rideterminazione dei canoni demaniali; −− ai sensi dell’art. 53-bis, comma 6, della l.r. 26/2003 la variazione alla concessione in essere non può comportare modifiche della scadenza originaria; −− il progetto in esame rientra tra quelli di cui all’allegato B, punto 2, lett. m2) della l.r. 2 febbraio 2010 n. 5 «impianti realizzati in serie su canali artificiali, che utilizza in subordine acque già oggetto di concessione di derivazione» e pertanto risulta escluso dalla procedura di verifica circa l’assoggettabilità a VIA; Verificato il fascicolo relativo all’istruttoria condotta dai competenti uffici provinciali trasmesso a questa sede in data 13 novembre 2013 ed in particolare la relazione istruttoria, redatta da funzionario della Provincia di Sondrio in data 11 novembre 2013, con la quale si è accertata la sussistenza delle condizioni necessarie al rilascio della variante alla concessione; Visto il disciplinare di variante n. 1190 di Rep. in data 15 luglio 2014, sottoscritto per accettazione da Giorgio Biliato quale legale rappresentante della Società Edipower s.p.a. in data 10 luglio 2014 contenente gli obblighi e le condizioni cui è vincolata la variante alla concessione in argomento; Ritenuto pertanto di poter accordare alla società Edipower s.p.a. la variante alla concessione di cui agli atti in premessa indicati, sulla base dell’istanza del 22 febbraio 2013; DECRETA Per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente recepiti, fatti salvi i diritti di terzi: 1. di accordare, ai sensi dell’art. 26 del r.r. 2/2006, alla società Edipower s.p.a. (P.I. 13442230150) la variante della concessione del sistema di impianti di grande derivazione ad uso idroelettrico sul torrente Liro ed affluenti e dal fiume Mera, assentita con gli atti in premessa indicati, consistente nell’utilizzo idroelettrico, presso la centrale di San Bernardo, della portata già derivata dal torrente Drogo, pari a moduli massimi 9,00 (l/s 900) e medi 6,1234 (l/s 612,34) atti a produrre su un salto di 36,36 m, calcolato quale differenza tra la quota dello sfioratore alla vasca di carico (1076,10 m sm) e del battente sullo sfioratore del canale di scarico (1039,74 m. sm), la potenza nominale media annua di 218,28 kW; 2. di dare atto che per effetto di quanto determinato al precedente punto 1, la potenza nominale media annua complessiva del sistema di impianti di derivazione del torrente Liro ed affluenti e dal fiume Mera (3° salto) risulta essere pari a kW 104.142,06 (kW 218,28 + kW 103.923,78); 3. di subordinare la concessione al rispetto delle condizioni stabilite dal disciplinare di variante n. 11090 di Rep. in data 15 luglio 2014, sottoscritto per accettazione da Giorgio Biliato quale legale rappresentante della Società Edipower s.p.a. in data 10 luglio 2014, integrativo del disciplinare n. n. 11081 di Rep. del 27 marzo 2014 e del disciplinare n. 10552 di Rep. del 27 marzo 2007, che restano validi per le parti non in contrasto con il nuovo disciplinare; 4. di obbligare la concessionaria a: −− presentare alla Sede territoriale di Sondrio, entro 6 (sei) mesi dalla data del presente decreto, l’istanza di autorizzazione unica alla costruzione ad esercizio delle opere costituenti la variante corredate dal progetto esecutivo delle stesse; −− condurre a termine i lavori entro anni 3 (tre) a decorrere sempre dalla data del presente decreto di concessione; 5. di confermare, ai sensi dell’art. 12 comma 6 del d.lgs. 79/1999 e dell’art. 53 bis della l.r. 26/2003, la scadenza della concessione al 31 marzo 2029; 6. di subordinare la concessione al pagamento del canone annuo, di cui all’art. 35 del T.U. 1775/33, di € 3.219.031,07 in ragione di kW 104.142,06 x 30,91 €/kW. Il canone, il cui importo sarà maggiorato automaticamente dagli aggiornamenti ISTAT, potrà essere revisionato a seguito di eventuali provvedimenti da parte di Regione Lombardia e dovrà essere corrisposto anticipatamente entro il 31 marzo di ogni anno, anche se la concessio- naria non possa o non voglia fare uso, in tutto o in parte, delle acque oggetto della concessione, salvo il diritto di rinuncia ai sensi dell’art. 36 del regolamento regionale n. 2/2006; 7. di provvedere all’esecuzione del presente decreto mediante notifica, ai sensi della normativa vigente, all’interessato; 8. di pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il presente atto unitamente ad un estratto del disciplinare (omissis) e di trasmetterne copia alla Provincia di Sondrio. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della u.o.sede territoriale di Sondrio Alessandro Nardo Bollettino Ufficiale – 17 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.d.u.o. 24 luglio 2014 - n. 7091 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - D.lgs. 152 del 3 aprile 2006 art. 114 – Approvazione del progetto di gestione dell’invaso di Ganda in territorio dei comuni di Teglio e Aprica (SO) della società Edison s.p.a. IL DIRIGENTE DELLA U.O. SEDE TERRITORIALE DI SONDRIO Visti: −− il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante «Norme in materia ambientale», in particolare l’art. 114, che prevede che il Progetto di Gestione sia approvato dalla Regione, previo parere dell’Amministrazione competente alla vigilanza sulla sicurezza dell’invaso; −− la legge 7 agosto 1990 n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», in particolare l’art. 14 e seguenti della stessa, con le successive modificazioni e integrazioni, che ha introdotto l’istituto della Conferenza dei Servizi, al fine di semplificare le procedure amministrative; −− la legge regionale n. 1 del 1 febbraio 2012 «Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»; Atteso che fino all’emanazione del decreto di cui all’art. 114, comma 4, del d.lgs. 152/2006 continua ad applicarsi il d.m. 30 giugno 2004 «Criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi, ai sensi dell’art. 40, comma 2, del d.lgs. 11 maggio 1999 n. 152, e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto degli obiettivi di qualità fissati dal medesimo decreto legislativo»; Richiamati: •la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 con la quale è stato affidato al Dr. Alessandro Nardo l’incarico di Dirigente della U.O. Sede Territoriale di Sondrio; •la d.g.r. n. X/383 del 12 luglio 2013 «Ricognizione e attestazione delle funzioni in capo alle sedi territoriali della Giunta Regionale al termine della sperimentazione dell’affidamento ad Ersaf di compiti operativi nell’ambito di servizi al territorio»; •il decreto n. 7110 del 25 luglio 2013 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta Regionale»; Considerato che: −− con nota n. 7519 del 21 marzo 2006 la D.G. Reti e Servizi di pubblica Utilità della Regione Lombardia ha fornito alla Sede Territoriale indicazioni circa le procedure da applicarsi per l’approvazione del Progetto di Gestione, individuando la procedura della Conferenza dei Servizi quale «strumento più adeguato per valutare correttamente gli interessi pubblici espressi da ciascuno degli Enti interessati dagli effetti derivanti dal progetto di gestione»; −− con il verbale del Comitato Legislativo del 27 febbraio 2006, allegato alla precitata nota, è stato precisato che la normativa da prendere in considerazione nell’ipotesi della fluitazione è quella sulle acque e non quella sui rifiuti, salvaguardando comunque i principi comunitari di precauzione e partecipazione; −− con nota prot. n. Q1.2007.0014835 del 9 luglio 2007, Regione Lombardia – D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile ha fornito indicazioni circa le procedure e le competenze riguardo l’iter di approvazione dei progetti di gestione; −− con la Convenzione Quadro tra la Regione Lombardia ed ARPA Lombardia n. 14991/RCC del 7 marzo 2011 sono individuate e disciplinate le attività ed i servizi dell’ARPA in qualità di soggetto del Sistema Regionale a favore della Giunta Regionale e le relative condizioni e modalità di svolgimento; Visto che: −− con la nota n. FS/PU-2304 (B90/52/046) del 13 dicembre 2012 la società Edison S.p.A. ha trasmesso il Progetto: «Bacino di Ganda - Progetto di Gestione invaso – Caratterizzazione di Base» datato 15 dicembre 2012 redatto URS Italia ; −− con decreto della Regione Lombardia n. 2960 del 8 aprile 2013 è stata indetta la Conferenza dei Servizi per l’ap- provazione del Progetto di Gestione dell’invaso di Ganda in territorio dei Comuni di Teglio e Aprica (SO) della Società Edison S.p.A.; −− in data 7 maggio 2013 si è svolta la seduta della Conferenza dei Servizi convocata dalla Sede Territoriale di Sondrio con nota prot. n. AE11.2013.0001807 del 10 aprile 2013; Preso atto: −− delle risultanze della seduta della Conferenza dei Servizi come da verbale in data 7 maggio 2013, che ha determinato: a. di approvare il Progetto di Gestione dell’invaso; b. che il decreto di approvazione formale sarà emesso solo dopo la presentazione dei nuovi elaborati con le integrazioni indicate da ARPA Lombardia; −− del parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano trasmesso con nota n. 0028/13 del 7 gennaio 2013 e ribadito con nota n. 0659/13 del 17 aprile 2013; −− del contributo di ARPA Lombardia trasmesso con nota n. 0066949 del 16 maggio 2013; Considerato che il progetto di gestione è stato integrato con le richieste di ARPA Lombardia e trasmesso con nota n. FS/PU1305 del 20 giugno 2013; Ritenuto di poter approvare il Progetto di Gestione suddetto; Recepite le premesse e fatto salvo i diritti di terzi: DECRETA 1. di approvare il Progetto di Gestione dell’invaso di Ganda in territorio dei Comuni di Teglio e Aprica (SO) della Società Edison s.p.a. datato 5 dicembre 2012 e la revisione dello stesso datata 13 giugno 2013 redatti da URS Italia; 2. di stabilire che le attività di coordinamento faranno capo a Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio; 3. che sarà obbligo della Società Edison S.p.A.: a. rispettare integralmente le modalità e le procedure indicate nel progetto; b. non pregiudicare, indipendentemente dalla finalità e dalla tipologia delle operazioni da effettuare, gli usi in atto a valle dell’invaso, e rispettare gli obiettivi di qualità fissati dal Piano di Gestione distrettuale del fiume Po; c. prima dell’inizio delle manovre previste dal progetto, concordare le modalità e i tempi di trasmissione dei dati di monitoraggio delle operazioni; d.fermo restando quanto previsto dall’art. 5 del D.M. 30/06/04, comunicare, anche a mezzo fax e/o e-mail, con congruo anticipo (tempo minimo di preavviso 20 giorni) l’inizio e la durata delle operazioni: – alla Regione Lombardia - Sede Territoriale di Sondrio; – all’ARPA Lombardia e alla Provincia di Sondrio, al fine di permettere il controllo diretto delle letture sulle stazioni di monitoraggio e per eventuali prescrizioni in loco; – al Ministero delle Infrastrutture – Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano, al fine di consentire sopralluoghi ed ispezioni; – a tutte le imprese edili operanti sui corsi d’acqua interessati dall’operazione di fluitazione ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.; e. concordare con Regione Lombardia le modalità e le procedure per l’eventuale sospensione delle operazioni, che dovrà effettuarsi nel minor tempo possibile; f. in previsione di danno ambientale rispettare quanto contenuto negli art. 304 e seguenti del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.; g. provvedere, in ogni tempo a sua cura e spese, all’adozione di tutti quei provvedimenti che Regione Lombardia riterrà necessari, o anche solo convenienti, per esigenze idrauliche, per la pubblica incolumità e per la tutela del corpo idrico recettore; h. eseguire, al termine delle operazioni di svaso, gli accertamenti del caso (ciclo completo delle misure, ispezione accurata delle sponde e del paramento di monte e degli organi di scarico gallerie comprese, ecc..) e relazionare in merito al Ministero delle Infrastrutture – Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano e a Regione Lombardia, allegando dettagliata documentazione; i. adeguare il Progetto di Gestione a quanto sarà previsto nelle Direttive Nazionali o Regionali in relazione ai criteri per – 18 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 la progettazione, l’esecuzione e il controllo dei progetti di gestione degli invasi; 4. che, qualora Regione Lombardia, ricevuta la comunicazione dell’inizio delle operazioni, ritenesse, anche su segnalazione di ARPA, le condizioni idrologiche del periodo inadatte per il corretto svolgimento della manovra per scarsità delle portate d’acqua relative ai corpi idrici naturali ed ai canali potenzialmente sfruttabili per una corretta diluizione del sedimento fluitato, avrà facoltà di bloccare o sospendere le operazioni; 5. che la portata massima in uscita dalla diga, prevista nel corso delle operazioni di svaso, non deve superare la massima portata transitabile in alveo a valle dell’opera di sbarramento, di cui al punto B della circolare PCM 13 dicembre 1995 n. DSTN/2/22806; 6. che il concessionario dovrà adoperarsi per mantenere la completa pervietà dello scarico di fondo a fini di sicurezza operativa dell’opera di sbarramento; 7. che Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio, qualora lo ritenga necessario, si riserva la possibilità di istituire un Osservatorio per il monitoraggio durante tutto il periodo delle operazioni di svaso. Tale istituto sarà composto dalla Sede Territoriale di Sondrio, dalla Provincia di Sondrio, da ARPA Lombardia e dalla Società Edison s.p.a.; 8. di dare atto che l’Amministrazione regionale sarà tenuta sollevata ed indenne da qualsiasi reclamo o richiesta da parte di terzi che si ritenessero lesi o danneggiati dai lavori previsti dal Progetto approvato; 9. di provvedere alla notifica del presente decreto all’interessato ai sensi della normativa vigente, alla trasmissione di copia dello stesso a tutti gli enti convocati alla conferenza dei servizi e pubblicazione sul BURL. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) con sede in Roma entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della sede territoriale di Sondrio Alessandro Nardo Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 19 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.d.u.o. 24 luglio 2014 - n. 7093 Presidenza - Sede Territoriale di Sondrio - D.lgs. 152 del 3 aprile 2006 art. 114 – Approvazione della revisione 5 del progetto di gestione dell’invaso di Villa di Chiavenna in territorio del comune di Villa di Chiavenna (SO) della società Edipower s.p.a. IL DIRIGENTE DELLA U.O. SEDE TERRITORIALE DI SONDRIO Visti: −− il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante «Norme in materia ambientale», in particolare l’art. 114, che prevede che il Progetto di Gestione sia approvato dalla Regione, previo parere dell’Amministrazione competente alla vigilanza sulla sicurezza dell’invaso; −− la legge 7 agosto 1990 n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», in particolare l’art. 14 e seguenti della stessa, con le successive modificazioni e integrazioni, che ha introdotto l’istituto della Conferenza dei Servizi, al fine di semplificare le procedure amministrative; −− la legge regionale n. 1 del 1 febbraio 2012 «Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»; Atteso che fino all’emanazione del decreto di cui all’art. 114, comma 4, del d.lgs. 152/2006 continua ad applicarsi il d.m. 30 giugno 2004 «Criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi, ai sensi dell’art. 40, comma 2, del d.lgs. 11 maggio 1999 n. 152, e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto degli obiettivi di qualità fissati dal medesimo decreto legislativo»; Richiamati: •la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 con la quale è stato affidato al Dr. Alessandro Nardo l’incarico di Dirigente della U.O. Sede Territoriale di Sondrio; •la d.g.r. n. X/383 del 12 luglio 2013 «Ricognizione e attesta- zione delle funzioni in capo alle sedi territoriali della Giunta Regionale al termine della sperimentazione dell’affidamento ad Ersaf di compiti operativi nell’ambito di servizi al territorio»; •il decreto n. 7110 del 25 luglio 2013 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta Regionale»; Considerato che: −− con decreto n. 4391 del 30 aprile 2009 è stato approvato il progetto di gestione del bacino di Villa di Chiavenna in territorio del Comune di Villa di Chiavenna della Società Edipower S.p.A.; −− con decreto n. 9493 del 24 settembre 2009 è stata approvata la variante al progetto di gestione del bacino della diga di Villa di Chiavenna in territorio del Comune di Villa di Chiavenna della Società Edipower S.p.A.; −− con nota n. 7519 del 21 marzo 2006 la D.G. Reti e Servizi di pubblica Utilità della Regione Lombardia ha fornito alla Sede Territoriale indicazioni circa le procedure da applicarsi per l’approvazione del Progetto di Gestione, individuando la procedura della Conferenza dei Servizi quale «strumento più adeguato per valutare correttamente gli interessi pubblici espressi da ciascuno degli Enti interessati dagli effetti derivanti dal progetto di gestione»; −− con il verbale del Comitato Legislativo del 27 febbraio 2006, allegato alla precitata nota, è stato precisato che la normativa da prendere in considerazione nell’ipotesi della fluitazione è quella sulle acque e non quella sui rifiuti, salvaguardando comunque i principi comunitari di precauzione e partecipazione; −− con nota prot. n. Q1.2007.0014835 del 9 luglio 2007, Regione Lombardia – D.G. Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile ha fornito indicazioni circa le procedure e le competenze riguardo l’iter di approvazione dei progetti di gestione; −− con la Convenzione Quadro tra la Regione Lombardia ed ARPA Lombardia n. 14991/RCC del 7 marzo 2011 sono individuate e disciplinate le attività ed i servizi dell’ARPA in qualità di soggetto del Sistema Regionale a favore della Giunta Regionale e le relative condizioni e modalità di svolgimento; −− con i decreti del Dirigente di U.O. Risorse Idriche e Programmazione Ambientale n. 3687 del 29 aprile 2013 e n. 4708 del 3 giugno 2013, è stato approvato il Piano Attuativo 2013 di ARPA Lombardia, attraverso il quale l’Agenzia fornisce alle Sedi Territoriali Regionali supporto tecnico scientifico in materia di usi delle acque, sicurezza delle dighe e gestione degli invasi («Progetto Dighe») in ottemperanza a quanto previsto dalla sopra citata convenzione; −− con la nota n. 1110 del 18 marzo 2014 la società Edipower s.p.a. ha trasmesso la REV. 5 del Progetto di Gestione dell’invaso di Villa di Chiavenna (SO); −− con decreto della Regione Lombardia n. 4111 del 16 maggio 2014 è stata indetta la Conferenza dei Servizi per l’approvazione della Revisione 5 del Progetto di Gestione dell’invaso di Villa di Chiavenna in territorio del Comune di Villa di Chiavenna (SO) della Società Edipower S.p.A.; −− in data 17 giugno 2014 si è svolta la seduta della Conferenza dei Servizi convocata dalla Sede Territoriale di Sondrio con nota prot. n. AE11.2014.0002062 del 20 maggio 2014; Visto il Progetto di Gestione – Revisione 5 dell’invaso di Villa di Chiavenna (SO) datato marzo 2014 a firma Dr. Andrea Romanò, Dr. Andrea Bucchini, Dr.ssa Alessandra Ballerio e Dr. Gaetano Gentili – Società GRAIA Srl presentato dalla Società Edipower s.p.a. con nota n. 1110 del 18 marzo 2014; Preso atto: −− del verbale della Conferenza dei Servizi che si è riunita in data 17 giugno 2014 e che ha determinato di approvare la Revisione 5 al Piano di Gestione della diga di Villa di Chiavenna con le indicazioni di ARPA Lombardia; −− del parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano n. 753/14 del 30 maggio 2014; −− del contributo tecnico di ARPA Lombardia n. 079609 del 16 giugno 2014; Ritenuto di poter approvare il Progetto di Gestione suddetto; Recepite le premesse, fatti salvi tutti gli obblighi delle precedenti approvazioni ed i diritti di terzi: DECRETA 1. di approvare il Progetto di Gestione – Revisione 5 dell’invaso di Villa di Chiavenna in Comune di Villa di Chiavenna (SO) datato marzo 2014 a firma Dr. Andrea Romanò, Dr. Andrea Bucchini, Dr.ssa Alessandra Ballerio e Dr. Gaetano Gentili – Società GRAIA Srl presentato dalla Società Edipower S.p.A. con nota n. 1110 del 18 marzo 2014; 2. di stabilire che le attività di coordinamento faranno capo a Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio; 3. che sarà obbligo della Società Edipower s.p.a.: a. rispettare integralmente le modalità e le procedure indicate nel progetto di gestione; b. presentare a Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio e ad ARPA Lombardia un piano di monitoraggio pluriennale secondo le specifiche e le indicazioni espresse da ARPA Lombardia nel proprio contributo tecnico e in sede di Conferenza di Servizi; c.in caso di esecuzione di manovre specifiche di svaso, sfangamento o spurgo, includere all’interno del Piano operativo delle attività informazioni aggiornate riguardanti il volume di sedimenti presenti nell’invaso nonché le caratteristiche qualitative e granulometriche degli stessi sedimenti; d. garantire la compatibilità delle operazioni e manovre proposte nei Piani operativi, nonché dei piani di monitoraggio pre, durante e post operazioni, con gli obiettivi imposti dalla pianificazione regionale e di distretto in materia di acque; e. prima dell’inizio delle manovre specifiche per le quali è prevista la redazione di un piano operativo, si dovranno concordare le modalità e i tempi di trasmissione dei dati relativi al controllo delle caratteristiche delle acque di rilascio con ARPA Lombardia e Provincia di Sondrio; f. avvisare tempestivamente via e-mail Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio, ARPA Lombardia, Dipartimento di Sondrio e U.O. Servizio Idrografico, qualora ravvisi le – 20 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 condizioni idrologiche in alveo e previsioni meteorologiche che possano far presupporre le condizioni idonee allo svolgimento di manovre di apertura degli scarichi durante gli eventi di piena; g.successivamente allo svolgimento delle manovre, predisporre documentazione idonea a fornire un quadro più completo dell’operazione svolta (apertura degli scarichi, durata della manovra, portate in alveo, stima di larga massima del materiale fuoriuscito, stato dell’alveo nel tratto immediatamente a valle dello sbarramento fino al Ponte delle Giavere), da inviare sempre via e-mail agli Enti interessati; h. in caso di manovre in corso di piena, attenersi scrupolosamente al «Piano Provinciale di emergenza per il caso di incidenti alle opere di sbarramento dei bacini idroelettrici», approvato dalla Prefettura di Sondrio con nota n. 691/12°10 il 23 marzo 2001; i. mantenere la completa pervietà dello scarico di fondo e dello scarico di alleggerimento ai fini della sicurezza operativa dell’opera di sbarramento; j. in previsione di danno ambientale rispettare quanto contenuto negli art. 304 e seguenti del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; k. provvedere, in ogni tempo a propria cura e spese, all’adozione di tutti quei provvedimenti che Regione Lombardia riterrà necessari, od anche solo convenienti, per esigenze idrauliche, per la pubblica incolumità e per la tutela del corpo idrico recettore; l. eseguire, al termine delle operazioni di svaso, gli accertamenti del caso (ciclo completo delle misure, ispezione accurata delle sponde e del paramento di monte e degli organi di scarico gallerie comprese, ecc..) e relazionare in merito a Regione Lombardia, allegando dettagliata documentazione; 4. che la portata massima in uscita dalla diga, prevista nel corso delle operazioni di svaso, non deve superare la massima portata transitabile in alveo a valle dell’opera di sbarramento, di cui al punto B della circolare PCM 13 dicembre 1995 n. DSTN/2/22806; 5. che il campionamento del patrimonio ittico con verifica della qualità, quantità e composizione del popolamento e il campionamento del macrobenthos verranno effettuati nelle stazioni di monitoraggio e con le modalità indicate nel Piano precedentemente approvato; 6. di istituire, in caso di presentazione di un Piano operativo specifico per operazioni di svaso, sfangamento o spurgo, un Tavolo Tecnico, composto da un rappresentante di Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio, ARPA U.O. Servizio Idrografico, ARPA Dipartimento di Sondrio, Provincia di Sondrio al fine di valutare la documentazione presentata e definire in dettaglio le modalità di monitoraggio delle attività previste; 7. che Regione Lombardia – Sede Territoriale di Sondrio, qualora lo ritenga necessario, si riserva la possibilità di istituire un Osservatorio per il monitoraggio durante tutto il periodo delle operazioni di svaso. Tale istituto sarà composto dalla Sede Territoriale di Sondrio, dalla Provincia di Sondrio, da ARPA Lombardia e dalla Società Edipower s.p.a.; 8. di dare atto che l’Amministrazione regionale sarà tenuta sollevata ed indenne da qualsiasi reclamo o richiesta da parte di terzi che si ritenessero lesi o danneggiati dai lavori previsti dal Progetto approvato; 9. di provvedere alla esecuzione del presente decreto mediante notifica all’interessato ai sensi della normativa vigente, trasmissione di copia dello stesso a tutti gli enti convocati alla conferenza dei servizi e pubblicazione sul BURL. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) con sede in Roma, entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente u.o. della sede territoriale di Sondrio Alessandro Nardo Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 21 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.s. 22 luglio 2014 - n. 7012 Approvazione delle linee guida per l’utilizzo del «Marchio garanzia giovani in Regione Lombardia per gli stakeholder» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ACCREDITAMENTO, CONTROLLI E COMUNICAZIONE Visti: −− i Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicati sulla GUE del 20 dicembre 2013, quest’ultimo relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento CE n. 1081/2006 del Consiglio che sostiene, all’art. 16, l’«Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile»; −− il Regolamento UE - EURATOM n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020; Richiamati: −− la Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, relativa alla Youth Employment Initiative, che rappresenta un’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, aperta a tutte le Regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%; −− la Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 pubblicata sulla GUE Serie C 120/2013 del 26 aprile 2013 che istituisce una «garanzia» per i giovani invitando gli Stati Membri ad un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale; −− il testo finale dell’Accordo di Partenariato del 18 aprile 2014, trasmesso alla Commissione Europea, che individua il Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani» tra i Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE; Vista la d.g.r. n. X/1761 dell’8 maggio 2014 che approva lo schema di Convenzione tra Regione Lombardia ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le politiche attive e passive del lavoro - per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani; Preso atto della sottoscrizione della Convenzione in data 16 maggio 2014 ed in particolare dell’allegato G «Linee guida per la Comunicazione»; Richiamata la d.g.r. n. X/1889 del 30 maggio 2014 che approva il piano esecutivo regionale di attuazione della Garanzia per i Giovani in Regione Lombardia; Richiamata la d.g.r. n. X/1983 del 20 giugno 2014 «Determinazioni in ordine all’attuazione della Garanzia per i Giovani e modifiche delle modalità operative di Dote Unica Lavoro di cui alla d.g.r. del 4 ottobre 2013 n. X/748», ed in particolare l’allegato 2, laddove stabilisce che con gli atti attuativi del Programma Garanzia Giovani in Lombardia ‘particolare attenzione sarà rivolta alle forme di integrazione e continuità con le seguenti politiche attivate o attivabili sul territorio regionale: Dote Unica Lavoro (DUL); Ponte generazionale; Expo 2015.’ Rilevata l’esigenza di supportare sul territorio lombardo l’iniziativa «Garanzia Giovani» promuovendo la conoscenza della politica attraverso l’adozione di adeguati strumenti di comunicazione, in conformità alle Linee guida nazionali e consentendo l’utilizzo del marchio anche agli stakeholder lombardi, quali, prioritariamente, operatori pubblici e privati accreditati al sistema regionale, istituzioni scolastiche, università, aziende, parti sociali; Evidenziato che tutta l’attività di comunicazione ed i suoi strumenti per il Programma Garanzia Giovani in Lombardia devono essere in linea con quanto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato, anche ad integrazione delle Linee guida allegate alla Convenzione; Dato atto infatti che con il documento «Prodotti di comunicazione» – Ver. 1.0 – maggio 2014 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definito modalità e termini circa l’uso del marchio di Garanzia Giovani; Valutato, quindi, necessario adottare le Linee guida regionali per un utilizzo coerente e funzionale del marchio di Garanzia Giovani da parte di soggetti che partecipano all’attuazione della politica in Lombardia, che stabilisce modalità ed obblighi che gli stakeholder devono applicare per attività di comunicazione collegabili al Programma Garanzia Giovani al fine di garantire un’informazione al pubblico efficace, corretta e coerente; Dato atto che le Linee guida, di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, sono state approvate anche dalla Commissione Tecnica in materia di Comunicazione, Editoria e Immagine nella seduta del 9 luglio 2014, in particolare con riferimento all’uso del marchio per attività collegabili al programma Garanzia Giovani da parte degli stakeholder ed ai prototipi degli strumenti diffusivi; Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso; DECRETA 1. di approvare le «Linee guida per l’utilizzo del Marchio Garanzia Giovani in Regione Lombardia per gli Stakeholder» di cui all’’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di stabilire che gli Stakeholder sono tenuti a prendere visione delle Linee guida di cui al punto 1 prima della compilazione della Domanda per il marchio «Garanzia Giovani in Lombardia»; 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul Portale della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia: www.lavoro.regione.lombardia.it Il dirigente Ada Fiore ——— • ——— – 22 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO 1 LINEE GUIDA PER L’UTILIZZO DEL “MARCHIO GARANZIA GIOVANI IN REGIONE LOMBARDIA PER GLI STAKEHOLDER” 1.PREMESSA Regione Lombardia riconosce agli Enti che partecipano attivamente alla realizzazione del Programma Europeo Garanzia Giovani, l’utilizzo del marchio “Garanzia Giovani in Lombardia”, una certificazione morale che valorizza il ruolo di responsabilità sociale sia del tessuto economico ed imprenditoriale, sia delle istituzioni del sistema educativo e associativo. Questo manuale si propone di fornire a tutti i soggetti che partecipano a Garanzia Giovani in Regione Lombardia alcune indicazioni pratiche per svolgere, nel pieno rispetto della normativa nazionale in vigore, una corretta comunicazione dell’iniziativa a favore dei giovani non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un percorso scolastico o formativo. Si tratta di un aiuto concreto per supportare le iniziative promozionali che gli stakeholder sul territorio lombardo quali, prioritariamente, operatori pubblici e privati accreditati al sistema regionale, istituzioni scolastiche, università, aziende, parti sociali, possono utilizzare per garantire un’informazione al pubblico efficace, corretta e coerente con quanto previsto dai regolamenti comunitari e nazionali. 2. A CHI E’ RIVOLTO IL MANUALE Il manuale è rivolto agli stakeholder che partecipano a Garanzia Giovani e che possono utilizzare gli elementi visivi per assicurare una comunicazione e informazione puntuale e omogenea, con una diffusione per l’intero pubblico di riferimento su tutto il territorio lombardo. 3. GLI ELEMENTI VISIVI Nel rispetto dell’autonomia dei soggetti riguardo alla scelta degli strumenti e dei contenuti da utilizzare per la promozione dei propri servizi, vengono indicate le seguenti linee guida relative agli elementi visivi della comunicazione: - Identità visiva - Il marchio - Il timbro L’identità visiva Selezionata tramite il contest creativo on line, la linea grafica prescelta ha caratteristiche di linearità, replicabilità e adattabilità a media di varia natura. Consiste in una testata recante diversi elementi: - un simbolo grafico che contiene la dicitura “garanzia giovani” e l’indirizzo web del sito nazionale; - un simbolo grafico che contiene la dicitura “garanzia giovani”, l’indirizzo web del sito nazionale e una fascia con la dicitura “Un’iniziativa” Il Marchio “Garanzia Giovani” in Regione Lombardia Le iniziative di Regione Lombardia per Garanzia Giovani avranno il marchio composto da: - unico elemento grafico indivisibile, che reca la dicitura “garanzia giovani” e l’indirizzo del sito nazionale; - una fascia con la dicitura “In Regione Lombardia”. Bollettino Ufficiale – 23 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Il Timbro “Garanzia Giovani in Lombardia” detto anche “Marchio Garanzia Giovani in Lombardia per gli stakeholder” Si tratta di una declinazione del marchio previsto dalle linee guida nazionali, che assume funzione di bollino regionale per identificare iniziative e relativi materiali di comunicazione collegate al Programma regionale Garanzia Giovani realizzati direttamente dagli stakeholder, caratterizzati da una identità visiva autonoma e preesistente. 4. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE GRAFICA È obbligatorio collocare i seguenti marchi in successione: - Il Marchio Garanzia Giovani in Lombardia per gli stakeholder - L’emblema dell’Unione europea (bandierina rettangolare con 12 stelline), con il riferimento al Fondo sociale europeo e all’Iniziativa a favore dell’Occupazione Giovanile - Il logo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Il logo della Regione Lombardia – 24 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 5. UTILIZZO: Gli stakeholder possono utilizzare il timbro unicamente nella comunicazione delle iniziative collegabili al Programma Garanzia Giovani. I marchi devono essere impiegati secondo le modalità descritte di seguito: - E’ permesso ingrandire il Marchio Garanzia Giovani in Lombardia per gli stakeholder ed avere dimensioni diverse rispetto agli altri marchi (si veda l’esempio del modello 2). web e allestimenti per eventi - E’ obbligatorio mantenere in successione e di dimensioni almeno equivalenti i restanti marchi (Unione Europea, Ministero Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Lombardia). - E’ possibile non utilizzare la cornice nel web (si veda l’esempio del modello A). Modello A stampati e materiali di comunicazione - I marchi devono essere inseriti obbligatoriamente nella cornice verde, segno grafico fortemente identificabile e riconoscibile di Regione Lombardia, secondo le linee guida del brand book regionale. - E’ possibile adattare il modello secondo il format di stampa. Tutti i prodotti finali della campagna dovranno essere resi disponibili in formati accessibili alle persone con disabilità. Bollettino Ufficiale – 25 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 La comunicazione DEVE: - Riportare il logo/firma dello stakeholder (in basso a destra allineato a quello regionale). - Il marchio dello stakeholder dovrà avere una dimensione equivalente o inferiore ai marchi Unione Europea, Ministero Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Lombardia. La comunicazione NON DEVE: - Presentare il marchio di Regione Lombardia da solo, cioè isolato rispetto alla sequenza degli altri marchi (Garanzia Giovani per gli stakeholder, Unione europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), previsti dal format. Regione Lombardia si riserva di verificare l’osservanza dei contenuti delle presenti Linee guida per la promozione delle attività da parte degli stakeholder. In caso di reiterate violazioni dei suddetti canoni comportamentali, si provvederà all’adozione di provvedimenti finalizzati alla tutela dell’immagine e degli interessi di Regione Lombardia. 6. MODALITA’ DI RICHIESTA Il “Marchio Garanzia Giovani in Lombardia” è disponibile nella sezione dedicata di Cruscotto Lavoro per gli stakeholder che ne facciano richiesta secondo le seguenti modalità: - Accedere all’area Comunicazione del sito www.garanziagiovani.regione.lombardia.it - Prendere visione delle Linee guida per l’utilizzo del “Marchio Garanzia Giovani in Regione Lombardia per gli Stakeholder” - Scaricare il file “Domanda per il marchio “Garanzia Giovani in Lombardia”, che deve essere completato nelle sezioni compilabili e firmato digitalmente a cura del Legale Rappresentante - Inviare, quindi, il file compilato dalla mail di Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo di PEC regionale [email protected]. lombardia.it, riportando come oggetto: “Richiesta di utilizzo del marchio Garanzia Giovani in Regione Lombardia” Cruscotto Lavoro invierà, alla mail indicata nel modulo, le credenziali per accedere alla sezione dedicata dello stesso, su cui lo stakeholder potrà altresì leggere gli aggiornamenti conoscitivi ed informativi di interesse della Direzione Generale. Lo stakeholder si impegna a dare una tempestiva conoscenza dell’iniziativa promossa con il marchio Garanzia Giovani e successivamente a trasmettere documentazione significativa (principali prodotti di comunicazione) all’indirizzo IFLcomunicazione@regione. lombardia.it, precisando nell’oggetto: “Iniziativa marchio Garanzia Giovani in Regione Lombardia”. – 26 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Culture, identità e autonomie D.d.s. 28 luglio 2014 - n. 7187 Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione ex art. 5 l.r. 21/2008 anno 2013 – Adeguamento del «Regime de minimis» (regolamento (UE) n. 1407/2013 della commissione del 18 dicembre 2013) LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA Visto l’art. 5 della legge regionale 30 luglio 2008, n. 21 «Norme in materia di Spettacolo»; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, approvato con d.c.r. del 9 luglio 2013 n. 78; Vista la d.g.r. n. VIII/10543 del 18 novembre 2009 «Convenzione tra la Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. per la gestione del Fondo di Rotazione di cui all’art. 5 della l.r. 30 luglio 2008 n. 21» rinnovata in data 20 novembre 2012 con validità al 31 dicembre 2015; Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), che dal 1° gennaio 2014 sostituisce il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006; Richiamati: •la d.g.r. 31 ottobre 20013 n. X/873 avente per oggetto «Approvazione dei requisiti e criteri per la predisposizione del bando per le domande di finanziamento sul Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - anno 2013»; •il d.d.s. n. 11199 del 29 novembre 2013 avente per oggetto «Approvazione del bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - anno 2013»; Richiamata, altresì, la d.g.r. X/2195 del 25 luglio 2014 che: •modifica i riferimenti e le definizioni relative al precedente reg. CE 1998/2006 presenti nella deliberazioni della Giunta Regionale n. X/873 del 31 ottobre 2013 con quelle introdotte dal nuovo reg. UE 1407/13, facendo salve tutte le altre disposizioni di cui alle deliberazioni medesime; •demanda alla Direzione competente l’aggiornamento delle misure agevolative in vigore con successivi provvedimenti dirigenziali; Precisato che sono fatte salve tutte le altre disposizioni di cui alla d.g.r. 31 ottobre 2013 n. X/873 e al d.d.s. n. 11199 del 29 novembre 2013; Considerato che i contributi riconosciuti dal «Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - anno 2013» alle imprese saranno concessi ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»; Ritenuto di modificare l’art. 20 del «Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - anno 2013», in riferimento alla definizione di impresa unica, alle modalità di calcolo del cumulo e alla modalità di controllo (allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto); Dato atto che è già stata sottoscritta dalle imprese beneficiarie una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che attesti di: •non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto regolamento (UE); •non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successiva- mente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 659/1999 parte integrante dell’istruttoria; Ritenuto di approvare la nuova modulistica (Allegato B, integrante e sostanziale del presente atto) che le imprese beneficiarie dovranno utilizzare per sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis» ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari da parte dell’impresa, intesa come impresa unica ai sensi del reg (UE) 1407/2013, art. 2 c. 2; Considerato che, pena l’esclusione dai finanziamenti, le imprese beneficiarie devono fornire la suddetta dichiarazione, che sarà parte integrante dell’istruttoria, entro e non oltre il termine del 31 luglio 2014; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e in particolare l’art. 50, che individua le competenze e i poteri dei Direttori Generali, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della struttura «Spettacolo, Arte contemporanea e Fund Raising per la Cultura» individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal Decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; DECRETA 1. Di prevedere che il bando ed i relativi finanziamenti siano attuati nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); 2. Di modificare l’art. 20 del «Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione» (approvato con d.d.s. n. 11199 del 29 novembre 2013), così come indicato nell’Allegato A, (parte integrante e sostanziale del presente atto); 3. di approvare la nuova modulistica (Allegato B, integrante e sostanziale del presente atto) che le imprese beneficiarie dovranno utilizzare per sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis» ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari da parte dell’impresa, intesa come impresa unica; 4. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale – sezione amministrazione trasparente - ai sensi del d.lgs. 33/2013 artt. 26 e 27. La dirigente della struttura spettacolo, arte contemporanea e fund raising per la cultura Graziella Gattulli ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 27 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO A Modifica dell’art. 20 REGIME DI AIUTO – de minimis del “Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione” (approvato con d.d.s. n. 11199 del 29 novembre 2013). Qualora il soggetto beneficiario agisca in regime d’impresa, gli interventi finanziari saranno concessi nei limiti del Regolamento comunitario n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore (“de minimis”). Il Regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese anche sotto forma di impresa unica. L’articolo 2 (Definizioni) del Regolamento 1407/2013 definisce «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a)un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b)un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d)un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle richiamate relazioni per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica. Come stabilito dall’art. 3 del Regolamento comunitario n. 1407/2013, l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad un’impresa unica non deve superare i 200.000,00 € nell’arco di tre esercizi finanziari. Gli aiuti «de minimis» sono considerati concessi nel momento in cui all’impresa è accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data di erogazione degli aiuti «de minimis» all’impresa. Il massimale di € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari si applica a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito e indipendentemente dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione. Il periodo di tre esercizi finanziari viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall’impresa nello Stato membro interessato. Qualora la concessione di nuovi aiuti «de minimis» comporti il superamento dei massimali, nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del regolamento n. 1407/2013. In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti «de minimis» a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti «de minimis» precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti «de minimis» concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti «de minimis» concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti «de minimis». Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto «de minimis» è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione. L’articolo 5 (Cumulo) stabilisce che gli aiuti «de minimis» concessi a norma del presente regolamento possono essere cumulati con gli aiuti «de minimis» concessi a norma del regolamento (UE) n. 360/2012 della Commissione a concorrenza del massimale previsto in tale regolamento. Essi possono essere cumulati con aiuti «de minimis» concessi a norma di altri regolamenti «de minimis» a condizione che non superino il massimale pertinente di cui all’articolo 3, paragrafo 2, del regolamento n. 1407/2013. Gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili o con aiuti di Stato relativi alla stessa misura di finanziamento del rischio se tale cumulo comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. Gli aiuti «de minimis» che non sono concessi per specifici costi ammissibili o non sono a essi imputabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato concessi a norma di un regolamento d’esenzione per categoria o di una decisione adottata dalla Commissione. L’articolo 6 (Controllo) prevede che, prima di concedere l’aiuto, lo Stato membro richiede inoltre una dichiarazione all’impresa interessata, in forma scritta o elettronica, relativa a qualsiasi altro aiuto «de minimis» ricevuto a norma del presente regolamento o di altri regolamenti «de minimis» durante i due esercizi finanziari precedenti e l’esercizio finanziario in corso. Le dichiarazioni ai sensi del DPR 445/2000 relative ai requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Reg.“de minimis” saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo, con particolare riferimento al superamento della soglia ed al cumulo in considerazione della nuova definizione di impresa unica e delle nuove regole del calcolo del cumulo. L’Intervento finanziario può essere cumulato con la Tax Credit Digitale nel rispetto delle soglie massime stabilite dal Regolamento n. 1407/2013 “de minimis”, purchè l’Intervento finanziario complessivamente concesso a valere su risorse pubbliche sia di importo inferiore al 100% del valore del Progetto ammesso. ——— • ——— – 28 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO B MODELLO BASE DE MINIMIS Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il sottoscritto: SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente Il Titolare / legale rappresentante dell’impresa Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov Comune di residenza CAP Via n. Prov In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa: SEZIONE 2 – Anagrafica impresa Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov In relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico / Regolamento / bando Bando/Avviso Titolo: Estremi provvedimento di approvazione Fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo D.d.s. 29 novembre 2013 - n. 11199 e l’acquisto ed installazione di apparecchiature digitali per la proiezione anno 2013 Ex Art. 5 L.R. 30-7-2008 n. 21 Pubblicato in BURL SO n. 49 del 05/12/2013 Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18/12/2013, (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L 352/1 del 24/12/2013), Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis nel settore agricolo - Regolamento de minimis nel settore pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I); CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), Bollettino Ufficiale – 29 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 DICHIARA Sezione A – Natura dell’impresa Che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente1, altre imprese. Che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II: (Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario) Anagrafica impresa controllata Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov Anagrafica impresa controllata Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov Anagrafica impresa controllata Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov Che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II: (Ragione sociale e dati anagrafici) Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA 1 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A) n. prov – 30 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov Bollettino Ufficiale – 31 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Sezione B - Rispetto del massimale 1) Che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il e termina il 2) 2.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni2; 2.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni3: 1 2 3 4 5 6 7 8 Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione Provvedimento Reg. UE de di concessione minimis4 e data Impresa cui è stato concesso il de minimis Ente concedente Importo dell’aiuto de minimis Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi Concesso Effettivo5 TOTALE 4 5 Sezione C – settori in cui opera l’impresa Che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento; Che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi; Che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi. Sezione D - condizioni di cumulo Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato. Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato: Ente concedente Riferimento normativo o amministrativo che prevede l’agevolazione Provvedimento di concessione Regolamento di esenzione (e articolo pertinente) o Decisione Commissione UE6 1 2 3 4 5 n. Intensità di aiuto Ammissibile Applicata TOTALE Importo imputato sulla voce di costo o sul progetto 6 2 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B) 3 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B) 4 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. …/ (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG). 5 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B). 6 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione che ha approvato l’aiuto notificato. – 32 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Sezione E - Aiuti de minimis sotto forma di «prestiti» o «garanzie» Che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori; Per le Grandi Imprese: Che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-; AUTORIZZA l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità. Località e data In fede (Il titolare/legale rappresentante dell’impresa) Bollettino Ufficiale – 33 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 MODELLO DA COMPILARSI DA PARTE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O CONTROLLATA Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il sottoscritto: SEZIONE 1 – Anagrafica Il Titolare / legale rappresentante dell’impresa Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov Comune di residenza CAP Via n. Prov In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa: SEZIONE 2 – Anagrafica impresa Impresa Sede legale Dati impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica Comune CAP Via Codice fiscale Partita IVA n. prov CONTROLLATA o CONTROLLANTE dell’impresa richiedente (denominazione/ragione sociale, forma giuridica) in relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico / Regolamento/bando Bando/Avviso Titolo: Estremi provvedimento di approvazione Fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo D.d.s. 29 novembre 2013 - n. 11199 e l’acquisto ed installazione di apparecchiature digitali per la proiezione anno 2013 Ex Art. 5 L.R. 30-7-2008 n. 21 Pubblicato sul BURL SO n. 49 del 05/12/2013 Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18/12/2013, (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L 352/1 del 24/12/2013), Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis agricoltura - Regolamento de minimis pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I); CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), – 34 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 DICHIARA7 1.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis». 1.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis»: Ente concedente 1 Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione Provvedimento di concessione e data Reg. UE de minimis8 Importo dell’aiuto de minimis Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi Concesso Effettivo9 2 3 4 5 6 7 8 TOTALE 8 9 Il sottoscritto, infine, tenuto conto di quanto dichiarato, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione di dati personali) e successive modifiche ed integrazioni: AUTORIZZA l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità. Località e data In fede (Il titolare/legale rappresentante dell’impresa) 7 Il triennio fiscale di riferimento da applicare è quello dell’impresa richiedente l’agevolazione. 8 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. …/ (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG) 9 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B). Bollettino Ufficiale – 35 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Sport e politiche per i giovani D.d.s. 25 luglio 2014 - n. 7178 Approvazione del bando per la concessione di contributi straordinari per l’anno 2014 alle associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SOSTEGNO E PROMOZIONE DEL SISTEMA SPORTIVO Vista la l.r. 8 ottobre 2002 n. 26 «Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia», in particolare: •art. 11, relativo alle iniziative che la Giunta regionale organizza, sostiene e promuove, anche mediante specifici interventi finanziari; •art. 4, comma 3, ai sensi del quale in relazione a ciascuna tipologia di intervento, la Giunta regionale determina i criteri per l’assegnazione e la revoca dei contributi; •art. 4, comma 5 che demanda al dirigente regionale competente, sulla base dei criteri approvati dalla Giunta Regionale, la definizione con proprio atto di modalità e termini per la presentazione delle domande di contributo, le modalità di erogazione dei finanziamenti e le scadenze per gli adempimenti amministrativi connessi alla realizzazione degli interventi; Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» che dal 1° gennaio 2014 sostituisce il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006; Considerato: •che il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, approvato con d.c.r. n. X/78 del 9 luglio 2013, prevede in tema di sport che l’azione di governo di Regione Lombardia favorisca lo sviluppo della cultura dello sport e della pratica sportiva per tutte le categorie di popolazione, con particolare attenzione al mondo della scuola, ai meno giovani ed alle categorie più deboli, ma anche a talenti ed eccellenze, in sinergia con i principali attori istituzionali (in primis Enti locali, CONI, CIP, Ufficio Scolastico Regionale) e non, del mondo dello sport; •che l’Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, approvato con la d.g.r. n. 668 del 13 settembre 2013 e sottoscritto nella stessa data con Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, CONI Lombardia, Comitato Italiano Paralimpico Lombardia e, in qualità di soggetti aderenti, ANCI Lombardia e UPL, ha indicato nell’asse di intervento n. 3 – «Pratica sportiva: fattore di benessere, prevenzione, coesione e veicolo di cultura e valori « gli obiettivi di: sostenere i progetti e le attività di promozione sportiva ed agonistiche, delle Federazioni Sportive Nazionali (olimpiche e paralimpiche), Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Benemerite e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche loro affiliate ed iscritte ai registri del CONI e a quelli paralleli del CIP; Considerato che il Sistema sportivo lombardo, con particolare riferimento al CONI Lombardia e al CIP Lombardia, ha rappresentato nell’ambito della Segreteria Tecnica e del Comitato di Coordinamento dell’AdPQ sopra citato, la necessità di un importante intervento di Regione Lombardia a favore dello sport di base rappresentato dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, espressione del movimento sportivo a salvaguardia dei valori sociali per i giovani e che, nell’attuale difficile congiuntura, si trovano in forte sofferenza finanziaria; Considerato che con d.g.r. n. X/1868 del 23 maggio 2014 è stato determinato di sostenere, mediante un intervento finanziario di carattere straordinario, le associazioni e società sportive dilettantistiche senza finalità di lucro che svolgono le proprie attività sul territorio lombardo e che siano iscritte al registro CONI, ivi comprese quelle che svolgono attività sportiva a favore delle persone con disabilità e che tale dotazione finanziaria è pari a Euro 1.000.000,00 a valere sul capitolo 6.01.104.7853 dell’esercizio finanziario 2014; Considerato che con d.g.r. n. X/1932 del 6 giugno 2014 sono stati definiti i criteri per la concessione di contributi straordinari a sostegno delle attività di carattere annuale e continuativo svolte da associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde per l’anno 2014, stabilendo che la dotazione finanziaria sia ripartita fra le categorie di soggetti riconosciuti dal CONI e dal CIP ivi indicate, in ragione del differente ruolo da esse esercitato nell’ambi- to dell’organizzazione e della pratica sportive e che, in particolare, l’importo di euro 550.000,00 riservato alle Federazioni Sportive Nazionali venga ripartito tra le Federazioni stesse in funzione di elementi oggettivi e di carattere dimensionale, al fine di offrire un potenziale sostegno finanziario alle società in esse operanti, in misura adeguata all’effettiva incidenza di ciascuna disciplina sul sistema sportivo, secondo dati da comunicarsi da parte del CONI, fatta salva la possibilità di operare compensazioni tra le medesime Federazioni sportive in presenza di economie; Preso atto della comunicazione inviata dal CONI – Comitato Regionale Lombardia in data 22 luglio 2014, prot. N1.2014.0006521, recante in allegato i dati dimensionali riferiti al numero di società, tesserati e tesserati di età inferiore a 18 anni in Lombardia per le Federazioni Sportive Nazionali, che costituiscono gli elementi oggettivi per la ripartizione delle risorse riservate alle Federazioni stesse, in attuazione della d.g.r. n. X/1932 del 6 giugno 2014; Considerato, altresì, che la d.g.r. n. X/1932 del 6 giugno 2014 demanda, in attuazione della stessa, al dirigente competente della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani l’approvazione, con successivo atto, di uno specifico bando per la concessione di contributi a sostegno delle spese per la gestione delle attività annuali svolte dall’associazionismo sportivo dilettantistico, finalizzate a favorire lo svolgimento della pratica sportiva dei tesserati; Dato atto che i contributi di cui trattasi saranno assegnati in applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli articoli 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); Dato atto che i soggetti richiedenti devono sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che: •attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto regolamento (UE); •informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cumulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti; Ritenuto necessario procedere, in attuazione della d.g.r. n. X/1932 del 6 giugno 2014, all’approvazione e all’emanazione di un bando per la concessione di contributi straordinari per l’anno 2014 alle associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde, così come riportato nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Considerato che, ai sensi dell’art. 8 l.r. 1 febbraio 2012, n. 1, i criteri e le modalità da osservarsi per la concessione di contributi e vantaggi economici di qualsiasi genere, ove non siano già stabiliti da leggi regionali, sono predeterminati con provvedimento da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale; Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e le successive modifiche ed integrazioni nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio dell’anno in corso; Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e le successive modifiche ed integrazioni, nonché il II provvedimento organizzativo 2013 (d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013), con il quale è stato conferito l’incarico di Dirigente della Struttura Sostegno e Promozione del Sistema Sportivo alla Dottoressa Donatella Bosio; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari); DECRETA 1. di approvare il bando per la concessione di contributi straordinari alle associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde, a sostegno delle spese per la gestione delle attività annuali per l’anno 2014, Allegato 1) quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di prevedere che, nel caso di concessione di contributi a favore di beneficiari che dichiarino di svolgere attività economica, il presente bando sarà attuato nel rispetto del regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funziona- – 36 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 mento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» alle imprese e in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); 3. di dare atto che gli oneri finanziari derivanti dall’attuazione del bando di cui al punto 1) trovano copertura al capitolo 6.01.104.7853 dell’esercizio finanziario 2014; 4. di dare atto che all’assegnazione dei contributi e all’impegno e liquidazione della spesa a favore dei beneficiari si procederà con successivi provvedimenti del dirigente competente della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani, secondo i presupposti e le modalità stabiliti dal bando; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013; 6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul portale web regionale. La dirigente Donatella Bosio ——— • ——— ALLEGATO 1 CONTRIBUTI STRAORDINARI PER L’ANNO 2014 ALLE ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE LOMBARDE INDICE 1. FINALITÀ E CONTENUTI DEL BANDO 2. DOTAZIONE FINANZIARIA 3. SOGGETTI AMMISSIBILI 3.1 Cause soggettive di inammissibilità 4. SPESE AMMISSIBILI 5. CONTRIBUTO CONCEDIBILE 6. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO 6.1 Documentazione contabile 7. ISTRUTTORIA 8. ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO 9. ONERI E IMPEGNI DEL BENEFICIARIO 10. LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO 11. DECADENZA DEL CONTRIBUTO 12. ACCERTAMENTI REGIONALI DELLE DICHIARAZIONI RESE DAL RAPPRESENTANTE LEGALE DEL SOGGETTO RICHIEDENTE E DEI GIUSTIFICATIVI DI SPESA 13. INFORMAZIONI 14. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 15. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ________________________ 1. FINALITÀ E CONTENUTI DEL BANDO Il presente Bando dà attuazione alla d.g.r. n. X/1868 del 23/05/2014 che ha determinato il sostegno straordinario all’associazionismo sportivo dilettantistico lombardo ed alla d.g.r. n. X/1932 del 06/06/2014 con la quale sono stati definiti i criteri per la concessione dei contributi ed ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� è finalizzato all�������������������������������������������������������������������������������������������������������� ’assegnazione di contributi straordinari a favore del movimento sportivo di base rappresentato dalle Associazioni e società sportive dilettantistiche, quale ambito di aggregazione di forte impatto in termini di inclusione e coesione sociale, nonché strumento efficace di formazione e crescita della persona per ogni fascia d’età e categoria, nei diversi campi che vanno dalla tutela della salute, all’educazione agli stili di vita sani e ai valori della convivenza civile. 2. DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse in dotazione per questa misura straordinaria di sostegno ammontano ad euro 1.000.000,00 suddivisi nel modo indicato nella seguente tabella, tenuto conto dell’articolazione e dei fattori dimensionali del sistema sportivo lombardo1 e, per le Federazioni Sportive Nazionali, dell’opportunità di consentire la più ampia partecipazione e rappresentatività a tutte le discipline sportive ad esse afferenti, nonché in considerazione dei risultati sportivi di eccellenza ottenuti: ENTI CATEGORIE Federazioni Sportive Nazionali (FSN) CONI RIPARTIZIONE RISORSE 550.000,00 euro: - garantendo a ciascuna Federazione un’attribuzione minima di euro 4.000,00; - ripartendo la restante somma sulla base dei seguenti criteri di pesatura: •5% in funzione del n. di società sportive affiliate •20% in funzione del n. complessivo di tesserati •75% in funzione del n. di tesserati di fascia giovanile di età inferiore a 18 anni Discipline Sportive Associate (DSA) 50.000,00 euro Enti di Promozione Sportiva (EPS) 50.000,00 euro 1 Per la suddivisione specifica delle risorse nelle sottocategorie relative alla Federazioni Sportive nazionali (FSN) del CONI, si rimanda all’Allegato A del presente bando. Bollettino Ufficiale – 37 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ENTI CONI e CIP CONI e CIP CATEGORIE FSN–CIP e FSN che curano ed organizzano l’attività di base ed agonistica per gli atleti disabili Associazioni o Società rappresentanti l’eccellenza sportiva lombarda RIPARTIZIONE RISORSE 50.000,00 euro 300.000,00 euro * di cui 10% riservato ad Associazioni o Società la cui attività sia prevalentemente legata allo sport per disabili Eventuali economie derivanti da risorse non assegnate potranno essere oggetto di riassegnazione fra categorie e, per la sola categoria relativa alle FSN, fra sottocategorie (singole federazioni) in modo proporzionale all’incidenza della categoria o sottocategoria, a condizione che ne derivi l’assegnazione di almeno un contributo pari ad euro 2.000,00. 3. SOGGETTI AMMISSIBILI Possono presentare domanda di contributo le Associazioni e società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro iscritte al Registro Nazionale del CONI e alla sezione parallela del CIP ed affiliate a Federazioni sportive, Federazioni sportive paralimpiche, Discipline sportive associate o Enti di promozione sportiva. I soggetti ammissibili devono avere sede legale in Lombardia. Inoltre, le società rappresentanti l’eccellenza sportiva lombarda devono possedere questi ulteriori requisiti: • partecipazione, nell’anno agonistico 2013-14 o nell’anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014, al massimo campionato o alla classifica generale di più alta categoria per società, per attività non professionistica (come risultante da deliberazione del Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano n. 469 del 2 marzo 1988), previsti per la disciplina sportiva cui la associazione o società partecipa in virtù dell’affiliazione alla Federazione sportiva nazionale; • sport compreso nel novero delle discipline previste ai Giochi Olimpici e Giochi Paralimpici estivi o invernali del quadriennio olimpico/paralimpico di riferimento del presente bando; • insussistenza di contratti professionistici fra l’associazione o società sportiva partecipante al bando ed i propri tesserati, a qualsiasi categoria (per età o qualifica) essi appartengano attualmente, come risultante da deliberazione del Consiglio Nazionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano n. 469 del 2 marzo 1988, l’attività sportiva professionistica è svolta nell’ambito delle seguenti Federazioni Sportive Nazionali; Federazione Ciclistica Italiana, Federazione Golf, Federazione Italiana Giuoco Calcio, Federazione Pallacanestro. Uno stesso soggetto può presentare una sola domanda di contributo sul presente bando, scegliendo obbligatoriamente la categoria sulla quale ritiene di presentare la domanda e, nel caso di selezione della categoria “FSN”, scegliendo altresì la federazione di appartenenza. In caso di partecipazione in una categoria o sottocategoria senza possederne i relativi requisiti, la domanda è da considerarsi inammissibile. 3.1 Cause soggettive di inammissibilità Non sono ammissibili al presente bando i soggetti che: • siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei tre anni precedenti la pubblicazione del presente bando; • siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei cinque anni precedenti la pubblicazione del presente bando; • siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei cinque anni precedenti la pubblicazione del presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI. 4. SPESE AMMISSIBILI Sono considerate spese ammissibili quelle sostenute e quietanzate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2014 fino alla data di presentazione della domanda, strettamente e oggettivamente connesse all’attività ordinaria dell’associazione o società sportiva partecipante al bando e relative alle seguenti voci: a) affiliazione societaria e tesseramento singolo e di categoria di atleti ed altro personale di staff (dirigenti, tecnici, giudici, personale sanitario e parasanitario) a Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva per la stagione sportiva corrente alla data di partecipazione al bando; b) assicurazioni e polizze infortuni stipulate a copertura dell’attività e non comprese nei costi già sostenuti di tesseramento di cui al precedente punto a); c) affitto di strutture e/o impianti sportivi (es. palestre, campi) utilizzate per la propria attività ordinaria; d) acquisto e noleggio di attrezzature per il primo soccorso (defibrillatori); e) acquisto di abbigliamento sportivo (ad esempio tute e borse); f) noleggio di veicoli, spese di viaggio e trasporto, ospitalità, documentate e sostenute esclusivamente per le trasferte delle proprie squadre e/o atleti individuali – compreso relativo staff - previste dal calendario dei campionati e/o competizioni cui la associazione o società sportiva partecipa o ha partecipato nell’anno 2014, periodo compreso tra il 1° Gennaio e il 30 Settembre 2014; g) iscrizione a manifestazioni e/o competizioni sportive dei propri tesserati previste dal calendario dei campionati e/o competizioni cui la associazione o società sportiva partecipa o ha partecipato nell’anno 2014, periodo compreso tra il 1° Gennaio e il 30 Settembre 2014; h) compensi per allenatori, istruttori, formatori, tecnici, arbitri, giudici di gara, personale sanitario e parasanitario e altro personale incaricato ai sensi della legge n. 342 del 21/11/2000 (esclusi i rapporti di lavoro dipendente – 38 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 5. CONTRIBUTO CONCEDIBILE Il contributo sarà assegnato nella misura del 50% delle spese ammissibili regolarmente rendicontate, individuate al paragrafo 4. L’entità del contributo varia a seconda della categoria di appartenenza del soggetto richiedente ed è determinabile entro i limiti che seguono: ENTITÀ MINIMA CONTRIBUTO CONCEDIBILE Associazioni o Società affiliate a FSN euro 2.000,00 (comprese le FSN-CIP e quelle che curano ed organizzano l’attività di base ed agonistica per gli atleti disabili), EPS, DSA Associazioni o Società rappresentanti euro 5.000,00 l’eccellenza sportiva lombarda SOGGETTI ENTITÀ MASSIMA CONTRIBUTO CONCEDIBILE euro 5.000,00 euro 15.000,00 I contributi, nel caso in cui i richiedenti svolgano attività economica per la parte per cui ricevono il finanziamento, saranno assegnati in applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, con particolare riferimento agli articoli 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo). Maggiori informazioni in merito ai contributi “de minimis” sono contenute nell’Allegato C al presente bando. 6. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO La domanda di contributo dovrà essere presentata esclusivamente in forma telematica, utilizzando la procedura “Finanziamenti online Gefo” raggiungibile all’indirizzo internet: https://gefo.servizirl.it/ Il servizio sarà attivo dalle ore 10.00 del 18 settembre 2014 ed entro le ore 16.00 del 10 ottobre 2014. La procedura richiede obbligatoriamente la sottoscrizione del modulo domanda di contributo, generato automaticamente dal sistema GEFO, per il tramite di firma digitale o con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) da parte del legale rappresentante (o suo delegato). Solo nel caso di sottoscrizione del modulo domanda di contributo da parte di un delegato, in GEFO sarà necessario allegare un atto di delega firmato dal legale rappresentante e corredato dal documento di identità in corso di validità dello stesso Il soggetto richiedente dovrà obbligatoriamente allegare, pena non ammissibilità della domanda, nel sistema GEFO, la copia dei documenti fiscalmente validi e quietanzati delle spese effettivamente sostenute, come indicato al paragrafo 6.2 (dimensione massima di ciascun file pdf: 3MB). Sarà obbligatorio, altresì, allegare i seguenti documenti da scaricare dalla procedura GEFO (sezione Scarica Moduli): 1. distinta dei pagamenti, in formato excel; 2. dichiarazione contributi de minimis, sottoscritta digitalmente o con CRS/CNS dal legale rappresentante o suo delegato (da allegare solo se il soggetto ha dichiarato di svolgere attività economica per la parte per cui riceve il finanziamento) vedi paragrafo 5. Gli obblighi di bollo dovranno essere assolti in forma elettronica con carta di credito (circuiti abilitati VISA e MASTERCARD – le carte prepagate non sono abilitate). Sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo le ONLUS, ai sensi dell’art. 11 D.lgs. n. 460 del 1997. Ai fini del rispetto del termine, farà fede la data e l’ora di protocollazione informatica che verrà rilasciata dal sistema GEFO a conclusione della procedura guidata di pagamento del bollo, se dovuto. 6.1 Documentazione contabile Ai fini della determinazione delle spese effettivamente riconoscibili e dell’erogazione del contributo saranno considerate ammissibili soltanto le spese: • rientranti nelle tipologie indicate al paragrafo 4; • strettamente e chiaramente correlate allo svolgimento dell’attività ordinaria del soggetto richiedente; • effettivamente sostenute dal soggetto richiedente entro la data di presentazione della domanda di contributo; • comprovate attraverso documenti fiscali: quietanzati alla data di presentazione della domanda; intestati unicamente al soggetto richiedente. Saranno considerati validi esclusivamente i pagamenti ai fornitori effettuati dal soggetto richiedente, per il tramite di bonifico bancario o postale ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni (L. 136/2010, art.3, comma 1 e 3 e successive modificazioni). Non saranno accettati in nessun caso: • i pagamenti in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il soggetto richiedente e il fornitore (es. permuta con altri beni, lavori, forniture, servizi, etc.); • qualsiasi forma di auto fatturazione. Bollettino Ufficiale – 39 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 La documentazione di spesa allegata alla domanda e riconosciuta ammissibile in istruttoria dovrà raggiungere almeno il doppio dell’entità minima del contributo concedibile indicata per la rispettiva categoria di appartenenza nella tabella di cui al paragrafo 5, pena la non ammissibilità al contributo stesso. Il totale delle spese ammissibili, comprovato dai documenti fiscali allegati alla domanda, dovrà essere, a pena di inammissibilità, di importo complessivo non inferiore al doppio del contributo minimo concedibile, pertanto: • spese minime pari a euro 4.000,00 per le Associazioni o Società affiliate a FSN - comprese le FSN-CIP e quelle che curano ed organizzano l’attività di base ed agonistica per gli atleti disabili - EPS, DSA, • spese minime pari a euro 10.000,00 per le Associazioni o Società rappresentanti l’eccellenza sportiva lombarda. 7. ISTRUTTORIA La Struttura competente della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani, ai fini dell’ammissibilità secondo quanto stabilito ai paragrafi 3, 4, 5 e 6, procederà all’esame delle sole domande di contributo regolarmente protocollate con le modalità ed i tempi stabiliti dal precedente paragrafo 6, entro 45 giorni dalla chiusura del bando. Nel corso delle attività di istruttoria, la struttura competente si riserva la facoltà di richiedere ai soggetti che hanno presentato domanda di contributo chiarimenti e/o integrazioni che si rendessero necessari, fissando i termini per la risposta, che comunque non saranno superiori a 7 giorni di calendario dalla data della richiesta. In questo caso i tempi di istruttoria si intenderanno temporaneamente sospesi, fino all’avvenuta ricezione di quanto richiesto. In assenza di risposte nei termini sopra indicati, la domanda di contributo si intenderà automaticamente non ammissibile. Le domande dei soggetti ritenuti ammissibili saranno oggetto di valutazione di merito sulla base dei parametri e dei punteggi riportati nelle griglie di seguito indicati. L’assegnazione del punteggio consentirà la formazione di quattro graduatorie di merito corrispondenti alle singole categorie riportate nella tabella di cui al paragrafo 2 e, per la sola categoria denominata Federazioni Sportive Nazionali (FSN), sarà formulata una sottograduatoria per ogni singola Federazione riportata in elenco nell’Allegato A. In caso di parità di punteggio la priorità sarà determinata esclusivamente dalla data e dall’ora di protocollazione delle domande on line. Saranno considerate ammissibili a contributo soltanto le domande che totalizzeranno un minimo di 20 PUNTI. Le graduatorie sopra citate individueranno i soggetti ammessi e finanziati ed i soggetti ammessi ma non finanziabili causa esaurimento delle risorse in dotazione. Verrà redatto inoltre un elenco riguardante i soggetti esclusi per non avere soddisfatto i requisiti di ammissibilità. Graduatorie ed elenchi saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e sul sito di Regione Lombardia www.sport.regione.lombardia.it entro il 30 novembre 2014. Gli esiti dell’istruttoria saranno comunicati esclusivamente con le modalità sopra riportate. SOGGETTI RICHIEDENTI Associazioni o Società affiliate a FSN (comprese quelle FSN-CIP e quelle che curano ed organizzano l’attività di base ed agonistica per gli atleti disabili), EPS, DSA PARAMETRI DI VALUTAZIONE PUNTI (i dati oggetto di valutazione sono quelli relativi alla stagione agonistica 2013-2014 o all’anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014) n. complessivo di tesserati della società alla FSN, FSN-CIP, EPS, DSA di riferi- Da 3 a 10 mento n. tesserati della società alla FSN, FSN-CIP, EPS, DSA di riferimento, di fascia Da 5 a 70 giovanile di età inferiore a 18 anni partecipazione a campionati regionali, nazionali, campionati o competi- Da 0 a 10 zioni europee e mondiali previsto per la propria disciplina sportiva dalla propria federazione di appartenenza titoli sportivi regionali, nazionali o internazionali individuali o di squadra con- Da 0 a 10 seguiti Totale 100 PARAMETRI DI VALUTAZIONE SOGGETTI RICHIEDENTI Associazioni o Società rappresentanti l’eccellenza sportiva lombarda (i dati oggetto di valutazione sono quelli relativi alla stagione agonistica 2013-2014 o all’anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014) n. complessivo di tesserati della società alla FSN, FSN-CIP, EPS, DSA di riferimento n. tesserati della società alla FSN, FSN-CIP, EPS, DSA di riferimento, di fascia giovanile di età inferiore a 18 anni n. atleti tesserati convocati in rappresentative nazionali n. partecipazioni al campionato di massima serie nazionale o internazionale previsto per la propria disciplina sportiva dalla propria federazione di appartenenza n. titoli sportivi nazionali o internazionali individuali o di squadra conseguiti (categorie da Juniores a Seniores m/f) Totale PUNTI Da 5 a 100 Da 5 a 100 Da 3 a 100 Da 5 a 100 Da 2 a 100 500 – 40 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Per l’attribuzione specifica dei punteggi si rimanda all’Allegato B del presente bando. 8. ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO Il contributo viene assegnato con decreto del Dirigente competente della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani nei limiti della disponibilità sugli stanziamenti di bilancio degli esercizi di competenza. 9. ONERI E IMPEGNI DEL BENEFICIARIO Il beneficiario ha l’obbligo di: a) conservare gli originali della documentazione di spesa per almeno tre anni; b) segnalare tempestivamente all’amministrazione regionale eventuali variazioni delle coordinate bancarie, della denominazione sociale, del legale rappresentante. 10. LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO La liquidazione del contributo regionale al soggetto beneficiario avverrà in un’unica soluzione ed entro 90 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie. 11. DECADENZA DEL CONTRIBUTO Il Dirigente competente della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani provvede a dichiarare la decadenza del contributo concesso nei seguenti casi: a) rilascio di dichiarazioni mendaci; b) gravi inadempimenti agli obblighi posti a carico del beneficiario; c) mancata esibizione, in fase di eventuale controllo, degli originali dei documenti di spesa prodotti in fase di domanda e della documentazione attestante il pagamento delle spese rendicontate. Qualora la dichiarazione di decadenza avvenga in data successiva all’erogazione del contributo, il beneficiario dovrà restituire l’importo percepito, maggiorato degli interessi legali calcolati dalla data dell’erogazione. 12. ACCERTAMENTI REGIONALI DELLE DICHIARAZIONI RESE DAL RAPPRESENTANTE LEGALE DEL SOGGETTO RICHIEDENTE E DEI GIUSTIFICATIVI DI SPESA Regione Lombardia si riserva il diritto di verificare, anche attraverso specifici controlli presso la sede del soggetto beneficiario, la conformità delle dichiarazioni rese dal rappresentante legale del soggetto beneficiario del contributo ed in particolare i giustificativi di spesa presentati in sede di domanda. Il beneficiario è tenuto a consentire le procedure di controllo, ad esibire gli originali della documentazione prodotta in fase di domanda per la rendicontazione delle spese ammissibili e degli strumenti di pagamento delle spese effettivamente sostenute, pena revoca del contributo e conseguente restituzione della somma ricevuta, maggiorata degli interessi legali. 13. INFORMAZIONI Per avere informazioni sulle modalità di iscrizione ai servizi e per problematiche tecniche scrivere a: [email protected] oppure telefonare al numero: 800.131.151 Il numero verde è attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 8 alle ore 20. L’assistenza tecnica è offerta dal lunedì al venerdì escluso festivi dalle ore 8.30 alle ore 17.00 Per informazioni di carattere generale: • • Call Center di Regione Lombardia 800.318.318 (da lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 20.00) consultare il sito internet www.sport.regione.lombardia.it Per informazioni di carattere tecnico e procedurale è necessario rivolgersi alla struttura competente della Giunta Regionale: Struttura Sostegno e Promozione del Sistema Sportivo, tel.: 02.6765.2007 14. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Si informa che, ai sensi dell’art.13 del D.lgs. 30 giugno 2003 n.196, i dati acquisiti in esecuzione del presente bando verranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle legge e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento è la Giunta Regionale della Lombardia, Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano, nella persona del Presidente. Responsabile del trattamento dei dati personali è per Regione Lombardia il Direttore della Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani, con sede in Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano. 15. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Responsabile del procedimento di cui al presente bando e delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro-tempore della Struttura Sostegno e Promozione del Sistema sportivo – Unità Organizzativa Sport e Attrattività, Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani – Regione Lombardia, Piazza Città di Lombardia 1 - 20124 Milano. ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 41 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO A SUDDIVISIONE DELLA DOTAZIONE FINANZIARIA RISERVATA ALLE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI (FSN) (FONTE DATI DIMENSIONALI PER CRITERI DI PESATURA: CONI C.R. LOMBARDIA) CRITERI DI PESATURA DOTAZIONE FINANZIARIA MINIMA (A) FEDERAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 FIN - Federazione Italiana Nuoto FIPAV - Federazione Italiana Pallavolo FGI - Federazione Ginnastica d'Italia FIS - Federazione Italiana Scherma FIR - Federazione Italiana Rugby FITRI - Triathlon FISE - Federazione Italiana Sport Equestri FITA - Federazione Italiana Taekwondo FISG - Federazione Italiana Sport del Ghiaccio FIGH - Federazione Italiana Gioco Handball FCI - federazione Ciclistica Italiana FIG - Federazione Italiana Golf FIGC - Federazione Italiana Gioco Calcio ACI - AUTOMOBILE CLUB FMI - Federazione Motociclistica Italiana FIV – Federazione Italiana Vela FIB - Federazione Italiana Bocce FIHP - Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio FIPSAS - Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee FISI - Federazione Italiana Spot Invernali FIPE - Federazione Italiana Pesistica FIC - Federazione Italiana Canottaggio FIDS - Federazione Italiana Danza Sportiva FIDAL - Federazione Italiana di Atletica Leggera FIPM Federazione Italiana Pentathlon Moderno Lombardia FITARCO - Federazione Italiana Tiro con l'Arco FIP - Federazione Italiana Pallacanestro FPI - Federazione Pugilistica Italiana € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 NR. SOCIETA' (5%) NR. TESSERATI COMPLESSIVI (20%) NR. TESSERATI DI ETA' INFERIORE A 18 ANNI (75%) 214 870 175 44 192 65 337 41 44 17 716 69 1.567 2 334 63 446 129 638 259 53 44 276 505 2 80 720 89 38.100 84.084 26.584 3.041 18.696 3.309 22.923 1.658 5.301 1.956 23.790 24.672 178.032 189 25.756 10.613 14.482 3.624 67.100 14.950 11.375 9.897 22.365 41.795 0 3.980 75.900 751 19.065 48.469 20.334 2.100 10.417 490 13.443 912 3.405 228 4.067 2.491 127.112 6 983 4.530 3.481 2.989 4.815 5.211 2.673 8.708 6.657 18.450 0 1.055 50.000 61 DOTAZIONE FINANZIARIA IN FUNZIONE DEI CRITERI DI PESATURA (B) € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € € 17.938,45 45.111,84 17.736,46 1.912,54 9.763,03 797,57 12.673,93 906,84 3.078,22 381,74 6.649,65 4.230,67 112.939,30 25,85 3.771,26 4.430,25 4.807,61 2.795,37 10.999,89 5.733,86 3.114,70 7.395,35 7.510,02 18.428,01 4,15 1.305,23 45.177,04 298,08 DOTAZIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA (importi arrotondati all'unità di euro) (A + B) € 21.938 € 49.112 € 21.736 € 5.913 € 13.763 € 4.798 € 16.674 € 4.907 € 7.078 € 4.382 € 10.650 € 8.231 € 116.939 € 4.026 € 7.771 € 8.430 € 8.808 € 6.795 € 15.000 € 9.734 € 7.115 € 11.395 € 11.510 € 22.428 € 4.004 € 5.305 € 49.177 € 4.298 Bollettino Ufficiale – 42 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 CRITERI DI PESATURA DOTAZIONE FINANZIARIA MINIMA (A) FEDERAZIONE 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 FIH - Federazione Italiana Hockey FICR - Federazione Italiana Cronometristi FIBA Federazione Badminton FIBS Federazione Softball FICK Federazione Canoa Kayak FIJLKAM FITeT - Tennis tavolo UITS FederazioneItaliana Tiro a segno FITAV Federazione Italiana Tiro a Volo FIDASC - Armi da caccia FISW - Federazione italiana sci nautico FIGS - Federazione SQUASH FIM - Federazione motonautica FIT - Federazione italiana tennis TOTALI € € € € € € € € € € € € € € 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 € 168.000,00 DOTAZIONE FINANZIARIA IN FUNZIONE DEI CRITERI DI PESATURA (B) NR. SOCIETA' (5%) NR. TESSERATI COMPLESSIVI (20%) NR. TESSERATI DI ETA' INFERIORE A 18 ANNI (75%) 7 11 23 14 34 339 91 32 34 15 95 12 22 491 692 553 1.260 1.950 1.375 20.906 4.010 15.000 2.948 586 9.195 1072 732 39.879 317 1 524 260 389 7.405 1.500 150 237 30 370 182 4 16.380 € € € € € € € € € € € € € € 9.211 835.081 389.901 € ——— • ——— 310,76 74,14 548,00 398,48 482,14 8.056,81 1.657,77 1.548,90 514,36 106,76 1.310,10 256,69 115,53 16.702,65 DOTAZIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA (importi arrotondati all'unità di euro) (A + B) € 4.311 € 4.074 € 4.548 € 4.398 € 4.482 € 12.057 € 5.658 € 5.549 € 4.514 € 4.107 € 5.310 € 4.257 € 4.116 € 20.703 382.000,00 € 550.000,00 Bollettino Ufficiale – 43 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO B PARAMETRI DI VALUTAZIONE ASSOCIAZIONI O SOCIETÀ AFFILIATE A FSN (COMPRESE QUELLE FSN-CIP E QUELLE CHE CURANO ED ORGANIZZANO L’ATTIVITÀ DI BASE ED AGONISTICA PER GLI ATLETI DISABILI), EPS, DSA N° COMPLESSIVO DI TESSERATI DELLA SOCIETÀ ALLA FSN, FSN-CIP, EPS, DSA DI RIFERIMENTO Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 FINO A 100 ATLETI TESSERATI DA 100 A 250 ATLETI TESSERATI OLTRE 250 ATLETI TESSERATI 3 PUNTI 6 PUNTI 10 PUNTI N° TESSERATI DELLA SOCIETÀ ALLA FSN, FSN-CIP, EPS, DSA DI RIFERIMENTO, DI FASCIA GIOVANILE DI ETÀ INFERIORE A 18 ANNI Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare fino al 30 settembre 2014 FINO A 10 ATLETI DA 11 A 20 ATLETI DA 21 A 30 ATLETI DA 31 A 40 ATLETI DA 41 A 50 ATLETI DA 51 A 60 ATLETI DA 61 A 80 ATLETI DA 81 A 100 ATLETI DA 101 A 120 ATLETI DA 121 A 140 ATLETI DA 141 A 160 ATLETI DA 161 A 180 ATLETI DA 181 A 220 ATLETI OLTRE 220 ATLETI 5 PUNTI 10 PUNTI 15 PUNTI 20 PUNTI 25 PUNTI 30 PUNTI 35 PUNTI 40 PUNTI 45 PUNTI 50 PUNTI 55 PUNTI 60 PUNTI 65 PUNTI 70 PUNTI PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI REGIONALI, NAZIONALI, CAMPIONATI O COMPETIZIONI EUROPEE E MONDIALI PREVISTO PER LA PROPRIA DISCIPLINA SPORTIVA DALLA PROPRIA FEDERAZIONE DI APPARTENENZA Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 NESSUNA PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI REGIONALI (SQUADRA O ATLETA INDIVIDUALE TESSERATO DELLA SOCIETA’ INDIVIDUALI) PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI NAZIONALI (SQUADRA O ATLETA INDIVIDUALE TESSERATO DELLA SOCIETA’ INDIVIDUALI) PARTECIPAZIONE A CAMPIONATI O COMPETIZIONI EUROPEE E MONDIALI (SQUADRA O ATLETA INDIVIDUALE TESSERATO DELLA SOCIETA’) 0 PUNTI 4 PUNTI 8 PUNTI 10 PUNTI TITOLI SPORTIVI REGIONALI, NAZIONALI O INTERNAZIONALI INDIVIDUALI O DI SQUADRA CONSEGUITI, PREVISTO PER LA PROPRIA DISCIPLINA SPORTIVA DALLA PROPRIA FEDERAZIONE DI APPARTENENZA Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 NESSUN TITOLO CONSEGUIMENTO TITOLO REGIONALE (INDIVIDUALE O DI SQUADRA) CONSEGUIMENTO TITOLO NAZIONALE (INDIVIDUALE O DI SQUADRA) CONSEGUIMENTO TITOLO INTERNAZIONALE (INDIVIDUALE O DI SQUADRA) ASSOCIAZIONI O SOCIETÀ RAPPRESENTANTI L’ECCELLENZA SPORTIVA LOMBARDA FINO A 10 ATLETI DA 11 A 20 ATLETI DA 21 A 30 ATLETI DA 31 A 40 ATLETI DA 41 A 50 ATLETI DA 51 A 60 ATLETI N° COMPLESSIVO DI TESSERATI DELLA SOCIETÀ ALLA FSN, FSN-CIP, EPS, DSA DI RIFERIMENTO Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 5 PUNTI 10 PUNTI 15 PUNTI 20 PUNTI 25 PUNTI 30 PUNTI 0 PUNTI 2 PUNTI 4 PUNTI 10 PUNTI – 44 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 DA 61 A 80 ATLETI DA 81 A 100 ATLETI DA 101 A 120 ATLETI DA 121 A 140 ATLETI DA 141 A 160 ATLETI DA 161 A 180 ATLETI DA 181 A 200 ATLETI DA 201 A 220 ATLETI DA 221 A 240 ATLETI OLTRE 240 35 PUNTI 40 PUNTI 45 PUNTI 50 PUNTI 55 PUNTI 60 PUNTI 65 PUNTI 70 PUNTI 75 PUNTI 75,05 - fino ad un max 100 punti (0,05 punti in più ogni tesserato oltre 240) N° TESSERATI DELLA SOCIETÀ ALLA FSN, FSN-CIP, EPS, DSA DI RIFERIMENTO, DI FASCIA GIOVANILE DI ETÀ INFERIORE A 18 ANNI Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 FINO A 10 ATLETI 5 PUNTI DA 11 A 20 ATLETI 10 PUNTI DA 21 A 30 ATLETI 15 PUNTI DA 31 A 40 ATLETI 20 PUNTI DA 41 A 50 ATLETI 25 PUNTI DA 51 A 60 ATLETI 30 PUNTI DA 61 A 80 ATLETI 35 PUNTI DA 81 A 100 ATLETI 40 PUNTI DA 101 A 120 ATLETI 45 PUNTI DA 121 A 140 ATLETI 50 PUNTI DA 141 A 160 ATLETI 55 PUNTI DA 161 A 180 ATLETI 60 PUNTI DA 181 A 200 ATLETI 65 PUNTI DA 201 A 220 ATLETI 70 PUNTI DA 221 A 240 ATLETI 75 PUNTI OLTRE 240 75,05 - fino ad un max 100 punti (0,05 punti in più ogni tesserato oltre 240) NON SENIORES N° ATLETI TESSERATI CONVOCATI IN RAPPRESENTATIVE NAZIONALI Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 3XN SENIORES 5XN fino ad un max 100 punti N° PARTECIPAZIONI AL CAMPIONATO DI MASSIMA SERIE NAZIONALE O INTERNAZIONALE PREVISTO PER LA PROPRIA DISCIPLINA PARTECIPAZIONI SPORTIVA DALLA PROPRIA FEDERAZIONE DI APPARTENENZA Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare 2014 fino al 30 settembre 2014 5XN fino ad un max 100 punti N° TITOLI SPORTIVI NAZIONALI O INTERNAZIONALI INDIVIDUALI O DI SQUADRA CONSEGUITI (CATEGORIE DA JUNIORES A SENIORES M/F) Dati relativi a stagione agonistica 2013-2014 o anno solare fino al 30 settembre 2014 INDIVIDUALE NON SENIORES 2XN INDIVIDUALE SENIORES 3XN SQUADRE NON SENIORES 6XN SQUADRE SENIORES 9XN fino ad un max 100 punti ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 45 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO C CONTRIBUTI “DE MINIMIS” (ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013) Come indicato al paragrafo 5 del bando, i contributi, nel caso in cui i beneficiari svolgano attività economica per la parte per cui ricevono il finanziamento, saranno assegnati in applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, con particolare riferimento agli articoli 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo). La modulistica da produrre per la concessione degli aiuti “de minimis” a carico dei beneficiari che svolgono attività economica sarà resa disponibile nel sistema GEFO per la presentazione delle domande. Si precisa che in diritto UE si deve considerare impresa qualsiasi entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che svolga un’attività economica, incluse in particolare le entità che svolgono un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che svolgono regolarmente o parzialmente un’attività economica; anche le pubbliche amministrazioni o gli organismi di diritto pubblico possono astrattamente svolgere attività economica e per quella parte di attività economica sono considerate impresa in senso UE. Il concetto di impresa quindi non ha un impatto soggettivo e non dipende né dallo status né dall’esistenza o meno di scopo di lucro, quanto invece va considerato l’ambito oggettivo di attività intrapresa sul mercato dal soggetto. Se quindi il soggetto beneficiario di misure di intervento rientra nel novero della nozione di impresa UE si ha potenzialmente la necessità di verificare se e come applicare la disciplina relativa agli aiuti di stato (in concomitanza degli altri elementi dell’aiuto) Con riferimento al campo di applicazione non potranno essere concessi aiuti nei settori esclusi citati all’art. 1 del Regolamento n. 1407/2013, in particolare: a) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio); b) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli; c) aiuti concessi a imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi seguenti: i) qualora l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, ii) qualora l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; d) aiuti per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione; e) aiuti subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione.IT L 352/4 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 24.12.2013 Se un’impresa operante nei settori di cui alle lettere a), b) o c) del paragrafo 1 opera anche in uno o più dei settori o svolge anche altre attività che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento, il regolamento si applica agli aiuti concessi in relazione a questi ultimi settori o attività a condizione che lo Stato membro interessato garantisca, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi dal campo di applicazione del presente regolamento non beneficiano degli aiuti «de minimis» concessi a norma di detto regolamento” Il Regolamento 1407/2013 si applica agli aiuti concessi alle “imprese” secondo la nozione della giurisprudenza europea nel rispetto della definizione di “impresa unica”. L’articolo 2 (Definizioni) del Regolamento 1407/2013 definisce «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle richiamate relazioni per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica1. Con riferimento alla soglia massima degli aiuti concedibili ai sensi dell’art. 3 del Reg. 1407/2013, si precisa quanto segue: L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi da uno Stato membro a un’impresa unica non può superare 200 000 EUR nell’arco di tre esercizi finanziari. L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi da uno Stato membro a un’impresa unica che opera nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi non può superare 100 000 EUR nell’arco di tre esercizi finanziari. Gli aiuti «de minimis» non possono 1 In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti «de minimis» a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale, occorre tener conto di tutti gli aiuti «de minimis» precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti «de minimis» concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti «de minimis» concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti «de minimis». Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto «de minimis» è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione. – 46 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 essere utilizzati per l’acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci su strada. Se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di 200 000 EUR, all’impresa si applica tale massimale, a condizione che lo Stato membro interessato garantisca, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100 000 EUR e che non si utilizzino aiuti «de minimis» per l’acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci su strada. Gli aiuti «de minimis» sono considerati concessi nel momento in cui all’impresa è accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data di erogazione degli aiuti «de minimis» all’impresa. I massimali di cui al paragrafo 2 si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito e indipendentemente dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione. Il periodo di tre esercizi finanziari viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall’impresa nello Stato membro interessato. Ai fini dei massimali di cui al paragrafo 2, gli aiuti sono espressi in termini di sovvenzione diretta in denaro. Con riferimento alle conseguenze per il superamento delle soglie individuali, qualora la concessione di nuovi aiuti «de minimis» comporti il superamento dei massimali pertinenti di cui al paragrafo 2, nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del presente regolamento. Con riferimento alle regole inerenti il cumulo, ai sensi dell’art. 5 gli aiuti «de minimis» concessi a norma del citato regolamento possono essere cumulati con gli aiuti concessi a norma di altri regolamenti de minimis solo se l›importo complessivo non supera il massimale dei 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Se, invece, si tratta di contributi de minimis concessi a norma del Regolamento n. 360/2012, quindi a imprese che forniscono servizi di interesse economico generale (SIEG), il cumulo è ammesso fino al massimale previsto nel regolamento 360/2012. I contributi de minimis non possono essere cumulati con aiuti di Stato per gli stessi costi ammissibili o per la stessa misura di finanziamento del rischio oltre l›importo di aiuto fissato, per la specifica circostanza, da un regolamento d’esenzione per categoria o da una decisione adottata dalla Commissione. Quando gli aiuti non fanno riferimento a costi specifici sono cumulabili con altri aiuti di Stato concessi a norma di un regolamento d’esenzione per categoria o di una decisione adottata dalla Commissione senza ulteriori limiti. I soggetti richiedenti, oltre a dichiarare la non inclusione nella categoria dell’art. 1 del Reg. UE citato, dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, che informi anche su eventuali aiuti “de minimis” e su qualunque altro aiuto di importo limitato, ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari (il triennio di riferimento comprende l’esercizio finanziario in questione nonché i due esercizi finanziari precedenti), al fine della verifica del rispetto della soglia per impresa e del cumulo con altri regimi “de minimis”. – 47 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione D.d.s. 24 luglio 2014 - n. 7105 Bando voucher per l’internazionalizzazione 2014: presa d’atto della decadenza di n. 45 voucher – II provvedimento IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INTERNAZIONALIZZAZIONE, MARKETING E ATTRATTIVITÀ Vista la l.r. n. 11 del 19 febbraio 2014 «Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività», con la quale la Regione persegue la crescita competitiva del contesto territoriale e sociale della Lombardia, supportando, tra l’altro, l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare le proprie prospettive di mercato; Vista la d.g.r. X/1262 del 24 gennaio 2014 di approvazione dei criteri di attuazione del bando Voucher per l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde 2014; Richiamato il d.d.s. n. 573 del 30 gennaio 2014 di approvazione del «Bando Voucher per l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde 2014’ nell’ambito dell’Accordo di Programma con le Camere di Commercio lombarde – Asse 1 Competitività», che prevede l’assegnazione alle imprese beneficiarie di Voucher per l’internazionalizzazione, suddivisi nelle Misure A – Servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione, B – Partecipazione a missione economiche all’estero, C1 – Partecipazione a fiere internazionali all’estero in forma aggregata, C2 – Partecipazione a fiere internazionali all’estero in forma individuale; Visti in particolare: •il punto 12 «Rinuncia al Voucher», che prevede la possibilità per l’impresa beneficiaria di rinunciare al Voucher entro 10 giorni dalla comunicazione di assegnazione e che dispone che la rinuncia oltre il termine indicato comporti l’esclusione dell’impresa dalla possibilità di richiedere ulteriori Voucher a valere sul bando; •il punto 13 «Decadenza e sanzioni», che prevede i casi che comportano la revoca del voucher concesso dell’impresa beneficiaria e dispone, per l’impresa stessa, la sanzione dell’esclusione dalla possibilità di richiedere ulteriori Voucher a valere sul bando; Dato atto che il suddetto bando prevede che le domande di Voucher, per ciascuna Misura, siano gestite tramite il sistema informatico Finanziamenti On Line; Richiamati: •il d.d.s. 3376 del 17 aprile 2014 di assegnazione dei Voucher relativi al periodo marzo 2014 •il d.d.s. 4142 del 19 maggio 2014 di assegnazione dei Voucher relativi al periodo aprile 2014; •il d.d.s. 6446 del 4 luglio 2014 di assegnazione dei Voucher relativi al periodo di maggio 2014; •il d.d.s 6697 del 11 luglio 2014 di assegnazione dei Voucher relativi al periodo di giugno 2014; Rilevato che, sul sistema informatico Finanziamento On Line, nel mese di maggio risultano rinunciati e decaduti i seguenti voucher: •n. 45 Voucher B decaduti assegnati con i decreti n. 3376 del 17 aprile 2014, n. 4142 del 19 maggio 2014 e n 6446 del 4 luglio 2014 di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto, che specifica per ciascun voucher il motivo di decadenza e l’eventuale sanzione applicata; Ritenuto pertanto di prendere atto delle rinunce e delle decadenze sopra indicate e di dichiarare decaduti i relativi Voucher, applicando alle imprese assegnatarie, ove ricorrano le condizioni previste dal punto 12 del bando, la sanzione di non poter richiedere ulteriori Voucher a valere sul bando; Ritenuto pertanto di dichiarare decaduti i Voucher sopra indicati; Viste: •la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso; •la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Richiamati la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 «II Provvedimento Organizzativo 2013», con cui è stato assegnato a Milena Bianchi l’incarico di dirigente della Struttura Internazionalizzazione Mar- keting e Attrattività, e il decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; DECRETA Per le motivazioni richiamate in premessa che si intendono qui integralmente riportate: 1. di dichiarare decaduti n. 45 Voucher B di cui all’Allegato 1, parte integrante del presente atto, per le motivazioni ivi indicate; 2. di applicare le eventuali sanzioni solo nei casi previsti dai punti 12 e 13 del bando come riportato all’Allegato 1; 3. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione ai sensi di cui agli art. 26 e 27 del d.lgs 33/2013; 4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia. Il dirigente della struttura internazionalizzazione, marketing e attrattività Milena Bianchi ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 48 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO 1 Elenco Voucher decaduti (maggio 2014) N. Tipologia Voucher 1 B Missione Iran maggio 2014 18/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO MEMOLI S.A.S. DI VERGANI ROBERTO & C. 47582824 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 2 B Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO STEFANO MORTARI S.R.L. 47857711 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 3 B missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO S.M.C. - SOCIETA' MEDITERRANEA CERTIFICAZIONI - S.R.L. 47744817 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 4 B 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO Z.ED S.R.L. 47669131 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 5 B 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO LS INTERNATIONAL TRADING CO. S.R.L. 47660383 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 6 B 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO P & N COMPANY S.R.L. 47563162 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 7 B 29/09/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO STM TECHNOLOGIES S.R.L. 47496673 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 8 B Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO 47500315 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 9 B Missione Iran maggio 2014 18/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO 47496958 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 10 B missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO RAVASI S.R.L. 47500781 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 11 B Missione Imprenditoriale in Canada Settori Edilizia-Casa-Contract 22/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO EIPROF ELETTRONICA INDUSTRIALE PROFESSIONALE S.R.L. 47496107 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 12 B 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO M.P. ELETTRONICA S.R.L. 47544834 13 B 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO WHEDITECH S.R.L. 14 B 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO MARINA FOSSATI S.A.S. DI TARABELLONI ANNA & C. Denominazione evento Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Missione Imprenditoriale in Azerbaijan Settore Edilizia-Casa- Contract Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Data inizio evento Soggetto attuatore Impresa SOCIETA' METALLURGICA MINOTTI DI FRACCAROLI FAUSTO E C. S.A.S. DeStudio Società di Ingegneria-Società a responsabilità limitata ID Voucher Motivazione di decadenza prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa 47564846 ricerca partner 47529250 prefattibilità negativa ricerca partner Sanzione applicata nessuna nessuna nessuna Bollettino Ufficiale – 49 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 N. Tipologia Voucher 15 B Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO SOGO ITALIANA SRL 47507627 16 B Missione Imprenditoriale negli EAU 13/04/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO MARZAGALLI GLOBAL TEXTILE S.R.L. 47497781 17 B 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO EFFE-CI S.R.L. 47496629 18 B 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO EQUIPE S.R.L. 47496490 19 B 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO TVL CONTRACT S.R.L. 47500306 20 B 17/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO STM TECHNOLOGIES S.R.L. 47504431 21 B 09/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO KOVER SRL 47499974 22 B Missione in Azerbaijan 12/05/2014 SORDI IMPIANTI S.R.L. 47500124 23 B Missione in Azerbaijan 12/05/2014 ANELLI S.R.L. 47500077 24 B Missione in Azerbaijan 12/05/2014 D.B. SYSTEM INTERNATIONAL S.P.A. 47502187 25 B 26 B 27 B 28 B 29 B 30 B 31 B 32 B Denominazione evento missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract missione Imprenditoriale negli EAUSettori Edilizia- Casa- Contract Missione Imprenditoriale Multisettoriale Singapore Malesia Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Missione Imprenditoriale RUSSIA Giugno 2014 - Beni strumentali - Beni di Consumo Data inizio evento Soggetto attuatore CONSORZIO LODIGIANO PER LA ESPORTAZIONE CONSORZIO LODIGIANO PER LA ESPORTAZIONE CONSORZIO LODIGIANO PER LA ESPORTAZIONE Impresa ID Voucher Motivazione di decadenza prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner Sanzione applicata nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO PIDIELLE S.P.A. 47498293 nessuna 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO MAS ITALIA S.R.L. 47499783 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO EDITORIALE JACA BOOK S.P.A. 47497115 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO VINILCHIMICA S.R.L. 47497313 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO HORTUS S.R.L. 47497865 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO PIDIELLE S.P.A. 47499734 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO UNISIDA EUROPLATING S.R.L. 47499498 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 03/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO SOCIETA' METALLURGICA MINOTTI DI FRACCAROLI FAUSTO E C. S.A.S. 47500342 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna nessuna nessuna Bollettino Ufficiale – 50 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 N. Tipologia Voucher Denominazione evento Data inizio evento 33 B Missione ISRAELE Beni di Consumo - SNT 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO Faber System Srl 47499878 34 B Missione ISRAELE Beni di Consumo - SNT 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO TOUCH CONTENTS SOCIETA' COOPERATIVA 47504095 35 B Missione ISRAELE Beni di Consumo - SNT 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO INCOMET S.R.L. 47506703 36 B 29/09/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO RAVASI S.R.L. 47497905 37 B 29/09/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO APSE - TECNOLOGIE EDILI S.R.L. 47496879 38 B 39 B 40 B 41 B 42 B 43 B 44 B 45 B Missione Imprenditoriale in Azerbaijan Settore Edilizia-Casa- Contract Missione Imprenditoriale in Azerbaijan Settore Edilizia-Casa- Contract Missione Iran maggio 2014 Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione in Turchia Multisettoriale maggio 2014 - SNT Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Missione Imprenditoriale in EAU e Qatar - settore Beni di Consumo e beni strumentali Soggetto attuatore Impresa ID Voucher Motivazione di decadenza prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa ricerca partner Sanzione applicata nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna impossibilità di richiesta di ulteriori voucher sul bando 2014 18/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO CIMA PAPER S.P.A. mancata sottoscrizione del contratto con il sogegtto 47496280 attuatore entro i termini previsti 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO F.D.R. IMPIANTI S.R.L. 47496393 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO SHRAIL S.R.L. 05/05/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO SOLUZIONI INFORMATICHE PER IL SOCIALE S.R.L. prefattibilità negativa ricerca partner prefattibilità negativa 47496034 ricerca partner prefattibilità negativa 47498667 ricerca partner 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO MLK S.R.L. 47499366 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO JACKLON S.A.S. DI GIACALONE A. & C. 47496632 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO GIAMPIERO FIORINI S.R.L. 47502773 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna 08/06/2014 PROMOS PROMOZIONE E SVILUPPO NEREIDIS S.R.L. 48205967 prefattibilità negativa ricerca partner nessuna nessuna nessuna nessuna Bollettino Ufficiale – 51 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile D.d.g. 25 luglio 2014 - n. 7177 Quarto aggiornamento 2014 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche (l.r. 12/2005, art. 80) IL DIRETTORE GENERALE ALL’AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e, in particolare, l’art. 146, comma 6, ai sensi del quale gli enti cui la Regione abbia attribuito la funzione autorizzatoria in materia di paesaggio devono disporre di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche e di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico - edilizia, nonché l’articolo 159, comma 1, che attribuisce alle Regioni il compito di verificare che i suddetti enti siano in possesso dei requisiti sopra specificati; Vista la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il governo del Territorio», come successivamente integrata e modificata e, in particolare, l’art. 80, comma 6 bis, ai sensi del quale le funzioni amministrative inerenti e conseguenti al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica possono essere esercitate solamente dagli enti, ivi specificati, per i quali la Regione abbia verificato la sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico scientifica ai sensi del citato art. 159, comma 1, del d.lgs. 42/2004; Viste le deliberazioni regionali 6 agosto 2008, n. Vlll/7977, 1° ottobre 2008, n. Vlll/8139 e 11 febbraio 2009, n. Vlll/8952, concernenti approvazione dei criteri per l’istituzione, disciplina e nomina della Commissione per il paesaggio, nonché per l’assunzione delle misure organizzative atte a garantire l’istruttoria degli aspetti paesaggistici, distinta da quelli edilizio-urbanistici; Visto il decreto 19 maggio 2014, n. 4179 del Direttore Generale all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile, pubblicato sul BURL n. 21 del 23 maggio 2014, che ha disposto, in applicazione del punto 4 della richiamata deliberazione 6 agosto 2008, n. Vlll/7977, il terzo aggiornamento 2014 dell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; Considerato che, successivamente alla pubblicazione di tale provvedimento: •il Comune di Lissone (MB) non incluso nell’elenco degli enti locali idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, ha fatto pervenire, con nota acquisita agli atti regionali in data 16 luglio 2014, protocollo regionale n. T1.2014.0033036, la documentazione utile ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 per il conseguimento della «idoneità» all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •l’Unione dei Comuni lombarda della Valvarrone, costituita tra i comuni di Introzzo (LC), Sueglio (LC),Tremenico (LC) e Vestreno (LC), con nota n. 1205 del 14 giugno 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0028218, in data 18 giugno 2014, ha trasmesso la documentazione utile ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 per il conseguimento della idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •la Provincia di Sondrio, con nota n. 19396 in data 10 luglio 2014, acquisita in pari data al protocollo regionale n. T1.2014.0032185, ha comunicato che sono intervenute variazioni rispetto a quanto precedentemente dichiarato relativamente alla composizione e nomina della Commissione Paesaggio; •il Comune di Laglio (CO), quale comune capofila, con nota n. 2042 del 21 maggio 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0026322, in data 9 giugno 2014, integrata con successive note inviate via mail ed acquisite al protocollo regionale in data 21 luglio 2014, ha trasmesso la convenzione di istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio in forma associata tra i comuni di Laglio (CO), Brienno (CO), Carate Urio (CO) e Moltrasio (CO), nonché le delibere dei singoli comuni di approvazione di tale atto e le dichiarazioni dei singoli Enti relativamente alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica, ai fini della conferma della idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •il Comune di Ardesio (BG), quale comune capofila, con nota n. 2680 del 2 luglio 2014, acquisita in pari data al protocollo regionale n. T1.2014.0030801, ha trasmesso la convenzione di istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio intercomunale tra i comuni di Ardesio (BG), Oltressenda Alta (BG) e Villa d’Ogna (BG), nonché la dichiarazione relativa alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica, ai fini della conferma della idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •il Comune di Gromo (BG), quale comune capofila, con nota n. 2542 del 24 luglio 2014, acquisita in pari data al protocollo regionale n. T1.2014.0034323, ha trasmesso la convenzione di istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio intercomunale tra i comuni di Gromo (BG), Valbondione (BG) e Valgoglio (BG), nonché la dichiarazione relativa alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica, ai fini della conferma della idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •il Comune di Capralba (CR), quale comune capofila della convenzione per la Commissione Paesaggio costituita con i comuni di Campagnola Cremasca (CR), Casaletto Vaprio (CR), Cremosano (CR), Quintano (CR), Torlino Vimercati (CR), Trescore Cremasco (CR), Vailate (CR), ha comunicato, con nota n. 3711 del 7 luglio 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0031746 in data 9 luglio 2014, che la Commissione Paesaggio permane in carica sino al 2 gennaio 2016; •il Consorzio Oltrepò Mantovano, con nota via mail in data 10 luglio 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0034087 in data 23 luglio 2014, ha comunicato che la Commissione Paesaggio sovracomunale tra i comuni di Borgofranco sul Po (MN), Carbonara di Po (MN), Felonica (MN), Pieve di Coriano (MN), Quingentole (MN), Quistello (MN), Revere (MN), San Giacomo delle Segnate (MN), Schivenoglia (MN), Sermide (MN), Serravalle a Po (MN), Sustinente (MN) e Villa Poma (MN), permane in carica sino al 15 ottobre 2016; •i Comuni di Azzone (BG), Brusaporto (BG), Comun Nuovo (BG), Fara Gera d’Adda (BG), Onore (BG), Parre (BG), Torre dè Roveri (BG), Bienno (BS), Calcinato (BS), Monno (BS), Ome (BS), Prestine (BS), Villa Carcina (BS), Montano Lucino (CO), Bordolano (CR), Barzio (LC), Casargo (LC), Castello di Brianza (LC), Colle Brianza (LC), Cortenova (LC), Galbiate (LC), Imbersago (LC), Introbio (LC), Margno (LC), Cavriana (MN), Bresso (MI), Triuggio (MB), Bagnaria (PV), Chignolo Po (PV), Zinasco (PV), Chiavenna (SO), Mese (SO), Piuro (SO), Val Masino (SO), Fagnano Olona (VA), Mornago (VA) e Ternate (VA), hanno comunicato le variazioni intervenute rispetto a quanto precedentemente dichiarato, relativamente agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla attribuzione della responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; •il Comune di Malagnino (CR) ha comunicato, con nota n. 2220 del 10 luglio 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0032281 in data 11 luglio 2014, l’impossibilità ad esercitare le funzioni paesaggistiche stante la decadenza della Commissione Paesaggio comunale; •il Comune di Renate (MB) ha comunicato, con nota n. 3820 del 20 giugno 2014, acquisita al protocollo regionale n. T1.2014.0030618 in data 2 luglio 2014, l’avvenuta decadenza delle condizioni di idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche stante l’impossibilità di garantire la separatezza tra l’attività istruttoria paesaggistica e le attività edilizie-urbanistiche; •il Comune di Lonato del Garda (BS), a riscontro della nota regionale n. T1.2014.0026839 del 10 giugno 2014, ha comunicato con nota n. 18638 del 23 luglio 2014, acquisita in pari data al protocollo regionale n. T1.2014.0034327, che sarà avviata a breve la procedura per «ottenere la nuova idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche»; Verificate e condivise le risultanze dell’attività istruttoria svolta dalla competente Struttura Paesaggio regionale, secondo i criteri di cui alle citate deliberazioni 7977/2008, 8139/2008 e 8952/2009, per effetto della quale: •il Comune di Lissone (MB), verificata la documentazione trasmessa, risulta possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d. lgs. 42/2004 e pertanto è idoneo all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •i comuni di Introzzo (LC), Sueglio (LC), Tremenico (LC) e Vestreno (LC), in quanto appartenenti all’Unione dei comuni lombarda della Valvarrone, verificata la documentazione trasmessa, risultano possedere i requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e pertanto sono – 52 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •la Provincia di Sondrio, verificato che le variazioni interve- nute, relativamente agli atti di disciplina e nomina della Commissione Paesaggio, risultano coerenti con i criteri stabiliti dalla d.g.r. 7977/2008 e successive modifiche ed integrazioni, mantiene l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •i Comuni di Ardesio (BG), Azzone (BG), Brusaporto (BG), Comun Nuovo (BG), Fara Gera d’Adda (BG), Gromo (BG), Onore (BG), Oltressenda Alta (BG), Parre (BG), Torre dè Roveri (BG), Valbondione (BG), Valgoglio (BG), Villa d’Ogna (BG), Bienno (BS), Calcinato (BS), Monno (BS), Ome (BS), Prestine (BS), Villa Carcina (BS), Brienno (CO), Carate Urio (CO), Laglio (CO), Moltrasio (CO), Montano Lucino (CO), Bordolano (CR), Barzio (LC), Casargo (LC), Castello di Brianza (LC), Colle Brianza (LC), Cortenova (LC), Galbiate (LC), Imbersago (LC), Introbio (LC), Margno (LC), Cavriana (MN), Bresso (MI), Triuggio (MB), Bagnaria (PV), Chignolo Po (PV), Zinasco (PV), Chiavenna (SO), Mese (SO), Piuro (SO), Val Masino (SO), Fagnano Olona (VA), Mornago (VA) e Ternate (VA), verificato che le variazioni intervenute, relativamente agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica, risultano coerenti con i criteri stabiliti dalla d.g.r. 7977/2008 e successive modifiche ed integrazioni, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •i Comuni di Capralba (CR), Campagnola Cremasca (CR), Casaletto Vaprio (CR), Cremosano (CR), Quintano (CR), Torlino Vimercati (CR), Trescore Cremasco (CR), Vailate (CR), verificato che la Commissione Paesaggio costituita in forma consorziata permane in carica sino al 2 gennaio 2016, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •i comuni di Borgofranco sul Po (MN), Carbonara di Po (MN), Felonica (MN), Pieve di Coriano (MN), Quingentole (MN), Quistello (MN), Revere (MN), San Giacomo delle Segnate (MN), Schivenoglia (MN), Sermide (MN), Serravalle a Po (MN), Sustinente (MN) e Villa Poma (MN), verificato che la Commissione Paesaggio costituita presso il Consorzio Oltrepò Mantovano permane in carica sino al 15 ottobre 2016, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche; •il Comune di Malagnino (CR) avendo comunicato l’impossibilità ad esercitare le funzioni paesaggistiche stante la decadenza della Commissione Paesaggio comunale, non soddisfa i criteri stabiliti con la d.g.r. 7977/2008 e non risulta attualmente idoneo all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, e, pertanto, dette funzioni, anche per quanto riguarda le richieste di autorizzazione paesaggistica non ancora concluse, dovranno essere esercitate dagli Enti territorialmente competenti, secondo quanto stabilito dall’art. 80, comma 6 bis della legge regionale n. 12/2005; •il Comune di Renate (MB) avendo comunicato l’impossibilità a garantire la separatezza tra l’attività istruttoria paesaggistica e le attività edilizie-urbanistiche, non soddisfa i criteri stabiliti con la d.g.r. 7977/2008 e non risulta attualmente idoneo all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, e, pertanto, dette funzioni, anche per quanto riguarda le richieste di autorizzazione paesaggistica non ancora concluse, dovranno essere esercitate dagli Enti territorialmente competenti, secondo quanto stabilito dall’art. 80, comma 6 bis della legge regionale n. 12/2005; •il Comune di Lonato del Garda (BS), avendo comunicato che sarà avviata la procedura per «ottenere la nuova idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche», non risulta attualmente idoneo all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, e, pertanto, dette funzioni, anche per quanto riguarda le richieste di autorizzazione paesaggistica non ancora concluse, dovranno essere esercitate dagli Enti territorialmente competenti, secondo quanto stabilito dall’art. 80, comma 6 bis della legge regionale n. 12/2005; Considerata la doverosità dei suddetti enti a comunicare tempestivamente alla Struttura Paesaggio della Giunta Regionale della Lombardia, per l’adozione dei conseguenti atti, le variazioni che dovessero eventualmente intervenire in ordine agli atti di istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica; Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» non- ché i provvedimenti organizzativi della X^ legislatura ed in particolare la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 ed il decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; Dato atto che il presente provvedimento è assunto entro il termine di 30 giorni stabilito dall’art. 2, comma 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della X^ legislatura approvato con delibera di Consiglio Regionale 9 luglio 2013, n. 78; DECRETA richiamate e confermate le premesse al presente decreto: 1. di stabilire che: a) il Comune di Lissone (MB) risulta in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, è idoneo all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; b) i comuni di Introzzo (LC), Sueglio (LC), Tremenico (LC) e Vestreno (LC), in quanto appartenenti all’Unione dei comuni lombarda della Valvarrone, risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, sono idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; c) la Provincia di Sondrio, risulta in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantiene l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; d) i comuni di Ardesio (BG), Azzone (BG), Brusaporto (BG), Comun Nuovo (BG), Fara Gera d’Adda (BG), Gromo (BG), Onore (BG), Oltressenda Alta (BG), Parre (BG), Torre dè Roveri (BG), Valbondione (BG), Valgoglio (BG), Villa d’Ogna (BG), Bienno (BS), Calcinato (BS), Monno (BS), Ome (BS), Prestine (BS), Villa Carcina (BS), Brienno (CO), Carate Urio (CO), Laglio (CO), Moltrasio (CO), Montano Lucino (CO), Bordolano (CR), Capralba (CR), Campagnola Cremasca (CR), Casaletto Vaprio (CR), Cremosano (CR), Quintano (CR), Torlino Vimercati (CR), Trescore Cremasco (CR), Vailate (CR), Barzio (LC), Casargo (LC), Castello di Brianza (LC), Colle Brianza (LC), Cortenova (LC), Galbiate (LC), Imbersago (LC), Introbio (LC), Margno (LC), Borgofranco sul Po (MN), Carbonara di Po (MN), Cavriana (MN), Felonica (MN), Pieve di Coriano (MN), Quingentole (MN), Quistello (MN), Revere (MN), San Giacomo delle Segnate (MN), Schivenoglia (MN), Sermide (MN), Serravalle a Po (MN), Sustinente (MN) e Villa Poma (MN),Bresso (MI), Triuggio (MB), Bagnaria (PV), Chignolo Po (PV), Zinasco (PV), Chiavenna (SO), Mese (SO), Piuro (SO), Val Masino (SO), Fagnano Olona (VA), Mornago (VA) e Ternate (VA), risultano in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 146, comma 6 del d.lgs. 42/2004 e, pertanto, mantengono l’idoneità all’esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite dall’art. 80 della l.r. 12/2005; e) i comuni di Lonato del Garda (BS), Malagnino (CR) e Renate (MB) non risultano attualmente idonei all’esercizio delle funzioni paesaggistiche, e, pertanto, dette funzioni, anche per quanto riguarda le richieste di autorizzazione paesaggistica non ancora concluse, dovranno essere esercitate dagli Enti territorialmente competenti, secondo quanto stabilito dall’art. 80, comma 6 bis della legge regionale n. 12/2005. 2. Di dare atto che le disposizioni del presente decreto integrano e modificano quelle contenute nel decreto del Direttore Generale all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile 19 maggio 2014, n. 4179, pubblicato sul BURL n. 21 del 23 maggio 2014. 3. Di disporre che gli enti di cui ai punti precedenti comunichino tempestivamente alla Struttura Paesaggio della Giunta Regionale della Lombardia, per l’adozione dei conseguenti atti, le variazioni che dovessero eventualmente intervenire in ordine agli atti di convenzione, istituzione, disciplina e nomina della Commissione Paesaggio ed alla responsabilità dell’istruttoria paesaggistica. 4. Di demandare al Dirigente della Struttura Paesaggio gli adempimenti relativi alla comunicazione del presente provvedimento agli Enti interessati. 5. Di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale Mario Nova Bollettino Ufficiale – 53 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.d.s. 24 luglio 2014 - n. 7111 Progetto di concessione di derivazione ad uso piscicolo di 2,9 moduli di acque pubbliche sotterranee e 0,5 moduli medi di acque pubbliche superficiali, mediante nove pozzi a grande diametro, nel comune di Robecchetto con Induno. Proponente: Società Agricola Giuseppe Colombo e f.lli Colombo. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE OMISSIS DECRETA 1. di esprimere - ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 - giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto relativo alla concessione di derivazione di acque pubbliche sotterranee per 2,9 moduli e superficiali per 0,5 moduli medi, per uso piscicolo, in località Cascina Graziella nel Comune di Robecchetto con Induno (MI), secondo la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati dalla proponente Società Agricola Giuseppe Colombo e F.lli Colombo, a condizione che sia ottemperato quanto esposto nel paragrafo 5.3 «Quadro delle prescrizioni» della relazione istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di dare atto che la competente Struttura Valorizzazione delle aree protette e biodiversità della D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile si è espressa - nell’ambito dell’istruttoria finalizzata all’emanazione della presente pronuncia ed ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 357/1997 – in merito all’incidenza sul SIC IT2010014 «Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate» e sulla ZPS IT2080301 «Boschi del Ticino», rilevando l’assenza di significativi effetti negativi determinati dal progetto sulla integrità dei siti stessi; 3. il Comune di Robecchetto con Induno e il Parco Lombardo della Valle del Ticino sono tenuti a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui al punto 2), cosi come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approvazione, e a segnalare tempestivamente all’autorità competente in materia di v.i.a. eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006; 4. di trasmettere copia del presente decreto alla Società Agricola Giuseppe Colombo e F.lli Colombo; 5. di informare contestualmente dell’avvenuta decisione e delle modalità di reperimento della stessa il Comune di Robecchetto con Induno, la Provincia di Milano, l’Ente gestore del Parco Lombardo della Valle del Ticino; 6. di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto; 7. di provvedere altresì alla pubblicazione del testo integrale del decreto e della relazione istruttoria allegata parte integrante sul sito web della Regione Lombardia www.cartografia.regione. lombardia.it/silvia/; 8. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il T.A.R della Lombardia secondo le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Il dirigente Silvio Landonio ——— • ——— – 54 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazione D.d.u.o. 25 luglio 2014 - n. 7157 Piano nazionale sicurezza stradale (PNSS): bando per l’assegnazione a province e comuni dei fondi ancora disponibili per la realizzazione di progetti volti alla riduzione dell’incidentalità stradale» (l. 144/1999 e l.r. 9/2001) IL DIRIGENTE DELLA UO INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE Ppremesso che: •l’art. 3 del d.lgs. 285/1992 «Codice della strada» stabilisce che, al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione agli obiettivi ed agli indirizzi della Commissione europea, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti definisce il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale»; •l’art. 32, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144 affida al Ministero dei Lavori Pubblici, oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il compito di definire il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), da attivare attraverso programmi annuali; •il CIPE, in data 29 novembre 2002, con deliberazione n. 100, ha approvato il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS); •l’art. 14 della legge regionale 9/2001 prevede che «la Regione promuove ed assume iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale» anche attraverso «l’attuazione diretta ovvero la partecipazione agli interventi promossi in attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale»; •il decreto n. 20712 del 27 dicembre 2007 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi della legge 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1 comma 1035 (attuazione degli interventi previsti dal 3° «Programma annuale di attuazione» del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale) ha ripartito, tra le Regioni e le Province autonome, le risorse finanziarie statali dell’anno 2007 per complessivi euro 53.000.000,00, assegnando a Regione Lombardia euro 6.385.835,00; •il d.m. n. 4657 del 28 dicembre 2007 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dispone, per l’esercizio finanziario 2007, ha disposto l’impegno di euro 53.000.000,00 a favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, di cui euro 6.385.835,00 a favore di Regione Lombardia, condizionandone il pagamento all’esperimento delle procedure previste dal 3° Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale; •il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha elaborato il 4° e 5° Programma di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), da finanziarsi rispettivamente con le risorse rese disponibili dalla legge 296/2006 per l’anno 2008 e 2009 e a tale fine ha preventivamente organizzato una fase di consultazione e concertazione con le regioni, le province autonome, l’UPI e l’ANCI, per acquisire gli elementi conoscitivi e valutativi più opportuni per determinare contenuti e modalità applicative del suddetto programma; •con decreto n. 296 del 29 dicembre 2008, registrato dalla Corte dei Conti in data 18 marzo 2009, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha individuato i coefficienti di ripartizione delle risorse finanziarie del 4° e 5° Programma per gli anni 2008 e 2009 ed ha ripartito fra le regioni e le province autonome le risorse finanziarie di cui al 4° programma, pari a 53 milioni di euro per l’anno 2008; •con decreto ministeriale n. 5331 del 30 dicembre 2008, registrato dall’Ufficio Centrale di Bilancio il 20 gennaio 2009, è stato disposto, relativamente al 4° Programma PNSS, l’impegno delle risorse pari a 53.000.000,00 euro a favore di Regioni e Province autonome, di cui euro 7.545.981,00 a favore di Regione Lombardia; •con decreto n. 563 del 10 luglio 2009, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ripartito fra le regioni e le province autonome le risorse relative all’esercizio finanziario 2009, con riferimento al 5° Programma; •con decreto ministeriale n. 4857 del 29 dicembre 2009, registrato alla Corte dei Conti in data 15 febbraio 2010, è stato disposto l’impegno delle risorse relative al 5° Programma, pari a complessivi 31.350.000,00 euro, di cui 4.463.518,95 euro a favore di Regione Lombardia; Preso atto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con specifica documentazione tecnica trasmessa alle regioni nel 2008, ha definito obiettivi, contenuti, campi di applicazione, priorità di intervento e meccanismi allocativi delle risorse nell’ambito del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), affidando alle stesse regioni l’utilizzo delle risorse finanziarie statali, di cui ai decreti ministeriali sopracitati, da destinare agli enti locali per il cofinanziamento di progetti di sicurezza stradale; Richiamate: •la d.g.r. n. VIII/9354 del 6 maggio 2009 «Variazione al Bilan- cio per l’esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009/2011» (art. 49 c. 3,7 l.r. 34/1978) – 9° Provvedimento», con la quale sono stati istituiti nel bilancio regionale: −− il capitolo di entrata 7356 «Assegnazioni Statali per il 3° Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)»; −− il connesso capitolo di spesa 7357 «Contributi Statali per il 3° Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)»; •la d.g.r. n. IX/1519 del 6 aprile 2011 «Variazioni al bilancio per l'esercizio finanziario 2011 e bilancio pluriennale 20112013 a legislazione vigente e programmatico (l.r 34/1978, art. 49, comma 7, comma 3; l.r. 35/1997, art. 27, comma 12) 3°Provvedimento», con la quale sono stati istituiti nel bilancio regionale: −− il capitolo di entrata: 7585 «Assegnazioni Statali per 4° e 5°programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)»; −− il capitolo di spesa: 7586 «Contributi Statali per 4° e 5° programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)»; •la d.g.r. n. X/853 del 25 ottobre 2013 «Integrazione al Docu- mento Tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2014/2016 per adeguamento al IV livello del piano dei conti e variazioni al Bilancio (d.lgs. 118/11 – l.r. 34/78 – l.r. 19/12 art. 1, co. 4) - 15° Provvedimento» che, tra l’altro, ha incrementato la dotazione finanziaria del capitolo di spesa 7357 «Contributi statali per il 3° programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)», per euro 1.435.800,00 relativamente all’anno 2014 e per euro 478.600,00, relativamente all’anno 2015; •la d.g.r. n. X/1819 del 16 maggio 2014 «Integrazione al Documento Tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2014/2016 per adeguamento al IV livello del piano dei conti e variazioni al Bilancio (d.lgs. 118/2011 – l.r. 34/1978 – l.r. 19/2012 art. 1, co. 4 - l.r. 35/1997 art. 27, co. 12) - 6° Provvedimento» che, tra l’altro, ha incrementato, come segue, la dotazione finanziaria del capitolo di spesa 7586 "Contributi Statali per 4° e 5° programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)": −− euro 3.500.000,00 per l’anno 2014; −− euro 4.000.000,00 per l’anno 2015; −− euro 4.509.499,95 per l’anno 2016; −− del capitolo di spesa 7357 «Contributi statali per il 3° programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)»: euro 1.599.835,00 per l’anno 2015; Richiamata la d.g.r. n. X/1964 del 13 giugno 2014 «Piano Nazionale Sicurezza Stradale (PNSS): assegnazione a province e comuni dei fondi ancora disponibili per la realizzazione di progetti volti alla riduzione dell’incidentalità stradale in ambito urbano (l. 144/1999 E l.r. 9/2001)» che, al punto 3., demanda al competente dirigente regionale l’emanazione del bando attuativo, nonché l’adozione degli atti conseguenti; Dato atto che la citata d.g.r. n. 1964/2014, prevede, per il sostegno alla misura di cui alla deliberazione stessa, una dotazione finanziaria pari alla somma di € 3.037.432,26, che trova copertura, quanto a € 2.695.320,27, al capitolo 7586 «Contributi Statali per 4° e 5° programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)» del bilancio 2014 – 2016 e, quanto a € 342.112,00, al cap. 7357 «Contributi Statali per il 3° Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)» del bilancio 2014; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura e, in particolare, il Programma TER 1005.307.3 «Attivazione e monitoraggio degli interventi per la sicurezza relativi al 4° e 5° Programma del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale»; Bollettino Ufficiale – 55 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Visti la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni, il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso; Visti, altresì, la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di Organizzazione e Personale» e i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Richiamati, in particolare, la d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento Organizzativo 2013» e il decreto S.G. 25 luglio 2013, n. 7110 «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale – X Legislatura»; DECRETA 1. di approvare, in attuazione della d.g.r. X/1964 del 13 giugno 2014, il «Bando per la realizzazione di progetti per la riduzione dell’incidentalità stradale sul territorio lombardo con le risorse derivanti dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)», allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale; 2. di dare atto che la dotazione finanziaria per il bando di cui al punto 1. è pari alla somma di € 3.037.432,26, che trova coper- tura, quanto a € 2.695.320,27, al capitolo 7586 «Contributi Statali per 4° e 5° programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)» del bilancio 2014 – 2016 e, quanto a € 342.112,00, al cap. 7357 «Contributi Statali per il 3° Programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS)» del bilancio 2014; 3. di dare atto che saranno successivamente adottati i provvedimenti conseguenti al presente bando; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito istituzionale della Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it e sulla pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: www.sicurezza.regione.lombardia.it; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il dirigente della uo interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale Fabrizio Cristalli ——— • ——— ALLEGATO BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI PER LA RIDUZIONE DELL’INCIDENTALITÀ STRADALE SUL TERRITORIO LOMBARDO CON LE RISORSE DERIVANTI DAL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE (PNSS). Il presente documento stabilisce, in attuazione alla DGR X/1964 del 13/06/2014, i criteri e modalità per la partecipazione al bando volto all’assegnazione a Province, Comuni e loro raggruppamenti, a titolo di cofinanziamento, dei fondi statali derivanti dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale (PNSS) per la realizzazione di progetti miranti alla riduzione dell’incidentalità stradale in ambito urbano. 1.BENEFICIARI Possono accedere al cofinanziamento in oggetto tutte le Province, i Comuni lombardi e loro raggruppamenti. 2. PROGETTI AMMISSIBILI I progetti devono essere sviluppati ed attuati sul territorio regionale e devono essere finalizzati alla riduzione del numero e della gravità degli incidenti stradali e, conseguentemente, dei costi sociali da questi derivanti. Sono oggetto di cofinanziamento le seguenti due tipologie di interventi: Misura tipo A: interventi infrastrutturali e di segnaletica per la messa in sicurezza della rete stradale extraurbana ed urbana, con particolare riferimento all’utenza vulnerabile. Misura tipo B: iniziative di formazione per una mobilità sicura e sostenibile, rivolte, in particolare, alla popolazione in età scolare e/o iniziative di prevenzione dall’abuso di alcool e sostanze stupefacenti alla guida. L’ente interessato ha facoltà di presentare una sola proposta, che potrà contenere una misura di tipo A o una misura di tipo B oppure entrambe le misure: in quest’ultimo caso, il contributo regionale e la quota di cofinanziamento rimangono i medesimi. L’ente locale interessato ha, inoltre, facoltà di presentare la proposta anche in forma di partenariato con altri enti locali e/o soggetti pubblici o privati (specificandone la natura e il ruolo), mediante specifici accordi, preferibilmente con istituzioni o soggetti (anche privati) già operanti nel campo della sicurezza stradale. In ogni caso, la titolarità e la responsabilità della proposta, nonché l’eventuale assegnazione del cofinanziamento, restano in capo all’amministrazione locale proponente o, in caso di raggruppamento, all’amministrazione capofila, unico responsabile del progetto nei confronti di Regione. Non sono ammessi progetti già oggetto di cofinanziamento, a seguito della partecipazione ad altri bandi regionali o del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o dell’Unione Europea né progetti di opere già in gara d’appalto o in fase di realizzazione. 3. IMPORTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE PER IL COFINANZIAMENTO DEI PROGETTI Regione Lombardia concorre alla realizzazione dei progetti ammessi con uno stanziamento complessivo di € 3.037.432,26. Per ciascun progetto, è previsto un contributo minimo di € 10.000,00 (diecimila/00) e massimo di € 100.000,00 (centomila/00). Tale contributo non potrà essere in ogni caso superiore al 50% del costo complessivo del progetto (IVA ed altri oneri inclusi). 4. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO E TERMINI RELATIVI La domanda di accesso al contributo regionale deve essere presentata dall’ente (in qualità di capofila in caso di aggregazione di più soggetti) in forma telematica, utilizzando esclusivamente la modulistica on line predisposta sul sito internet regionale “Finanziamenti on line” all’indirizzo web: https://gefo.servizirl.it (v. fac-simile allegato), previo accesso con le credenziali dell’amministrazione proponente (utente e password). Per la registrazione e l’utilizzo del sistema telematico on line è disponibile, come servizio di assistenza per l’accesso e per le diverse funzionalità, il numero verde: 800.131.151 (attivo dal lunedì al venerdì - escluso festivi - dalle ore 8.30 alle ore 17.00) e l’indirizzo e - mail – 56 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 a: [email protected]. E’ necessario allegare alla domanda la seguente documentazione: relativamente agli interventi di tipo A: • relazione illustrativa del progetto che dovrà contenere le considerazioni e le motivazioni che hanno portato alla scelta dell’intervento e della sua tipologia, una descrizione dettagliata dell’area oggetto di intervento, delle attività, dei risultati previsti, delle opere infrastrutturali, dei tempi di realizzazione e dei costi previsti; • relazione sull’incidentalità stradale e analisi dei fattori di rischio con particolare riferimento al sito oggetto dell’intervento; i dati di incidentalità dovranno essere riferiti agli anni 2010, 2011, 2012 (a discrezione dell’Ente possono essere utilizzati anche dati più recenti anche se non pubblicati da ISTAT). La relazione deve essere sviluppato seguendo le indicazioni riportate nelle Linee Guida regionali per l’analisi dei fattori di rischio” (ed. Eupolis – Regione Lombardia – maggio 2012); • 3 foto dello stato di fatto del sito di intervento; • 1 planimetria dello stato dei luoghi e di quello di progetto. relativamente agli interventi di tipo B: • il progetto dell’iniziativa di educazione stradale completo di programma operativo, modalità di realizzazione, con quadro economico specifico; • progetto di comunicazione dell’intervento (es: sito web, materiale di divulgazione, pubblicazioni, cartellonistica, materiale audiovisivo...). La domanda dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’ente o da suo delegato. Al termine del caricamento dei dati necessari a formulare la richiesta di contributo, se la compilazione è corretta, il sistema informatico emette un modulo in formato PDF contenente i dati inseriti. Tale modulo deve essere: 1. scaricato in locale, 2. firmato elettronicamente (tramite CRS) o digitalmente dal legale rappresentante dell’ente o da un suo delegato (in questo caso è necessario allegare la relativa delega e carta di identità), 3. caricato nella procedura online. Solo a seguito del caricamento dei documenti firmati, la procedura online consente di completare l’invio elettronico dei dati caricati, assegnando il relativo numero di protocollo che farà fede ai fini del rispetto dei termini per la presentazione della domanda. Le domande e la documentazione di corredo dovranno pervenire entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.L. del presente bando. 5. SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili le spese per la progettazione e realizzazione di opere pubbliche, per il personale specifico dedicato alla formazione nell’ambito del progetto proposto, per servizi, beni e attrezzature e altre spese direttamente connesse al progetto e coerenti con le attività prevista dal progetto stesso. In dettaglio: Spese ammissibili per la misura A(1): • Lavori e forniture per la realizzazione di opere pubbliche • Spese tecniche: progettazione, direzione lavori, studi, rilievi, etc. • Consulenze e prestazioni per attività specialistiche (analisi incidentalità, rilievi di traffico, etc.) • Espropri (max 5% dell’importo totale del progetto) • Allacciamenti • Oneri di sicurezza • Oneri di collaudo • Spese di accantonamento • Pubblicità • Imprevisti • IVA Spese ammissibili per la misura B: • Fornitura e posa in opera di segnaletica verticale e/o orizzontale per percorsi pedonali dedicati alla popolazione in età scolare per iniziative tipo “pedibus”. • Strumentazione informatica e/o multimediale funzionale ad attività didattica/divulgativa • Materiale multimediale o cartaceo ai fini didattici, dimostrativi, divulgativi • Simulatori di guida • Articoli di uso corrente atti alla protezione individuale su strada, anche destinati all’uso personale da parte dei singoli partecipanti all’iniziativa e/o a scopo dimostrativo (max 5% dell’importo complessivo del contributo del progetto) • Personale per attività di formazione/sensibilizzazione (1) Si fa rifermento al D.lgs. 163/2006 “Codice dei contratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici in attuazione alla Direttive 2004/17/CEE e 2004/218/CE” e al D.P.R . 207/2010 (Regolamento di esecuzione e attuazione del D.lgs. 163/2006) Bollettino Ufficiale – 57 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 • Affidamento incarichi per servizi per attività di formazione/sensibilizzazione • Strumentazione per il controllo su strada per la prevenzione alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (in riferimento agli artt. 186, 186 bis e 187 del CdS e s.m.i.). Spese non ammissibili: • acquisto di fabbricati e terreni; • esercizio e gestione corrente di impresa; • scorte e funzionamento in generale. Il beneficiario (soggetto capofila, nel caso di partecipazione di più soggetti al progetto) in sede di rendicontazione, dovrà presentare una rendicontazione contabile amministrativa che evidenzi, in coerenza con il progetto approvato, le spese realmente sostenute e liquidate. La relativa documentazione contabile comprovante tali spese dovrà essere prodotta in conformità alla normativa fiscale vigente. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI Tutte le proposte pervenute saranno valutate da un nucleo di valutazione regionale, adottando i seguenti indicatori e relativi punteggi attribuibili: (2) Criteri Indicatori Solo misura tipo A: Livello di incidentalità e relativa Se presenta la domanda un Comune: gravità riferiti alla provincia o al comune e/o al sito oggetto della proposta di intervento in base ai dati Tasso di lesività del Comune da condisponibili2. frontare con il valore medio della Provincia (vmP) di appartenenza I tassi di lesività e mortalità dovranno essere valutati secondo le seguenti formulazioni: Tasso di mortalità del Comune da confrontare con il valore medio della ProvinTasso di Lesività: cia (vmP) di appartenenza (Tot. Feriti del triennio 2010-12)/(Tot. Popolazione 2012) *1000/3 Tasso Mortalità: Punteggio Se inferiore a vmP: 2 Se maggiore a vmP: 4 Se inferiore a vmP: 2 Se maggiore a vmP: 4 Se presenta la domanda una Provincia: (Tot. Morti del triennio 2010-12)/(Tot. Popolazione 2012) Tasso di lesività della Provincia da con- Se inferiore a vmR: *1.000.000/3 frontare con il valore medio regionale Se maggiore a vmR: (vmR) Tasso di mortalità della Provincia da Se inferiore a vmR: confrontare con il valore medio regiona- Se maggiore a vmR: le (vmR) 2 4 2 4 N° incidenti con lesioni sul sito oggetto di con 0 incidenti:0 intervento nel triennio 2010 - 2012 con 1 incidente: 1 Solo misura A: incidentalità sul sito oggetto della proposta di intervento Solo misura tipo B: Tipologia e caratteristiche quantitative e qualitative della proposta. Qualità e consistenza dell’iniziativa formativa in termini di target di riferimento e numero di utenti coinvolti. con 2 incidenti: 3 con 3 o più incidenti: 4 se almeno 1 deceduto: 3 punti aggiuntivi Congruenza tra la proposta formativa e Da 0 a 10 la rilevanza dei fattori di rischio presenti nel target di utenza individuata Numero persone che la proposta preve- < 500: 1 de di coinvolgere >500 e <1000: 3 >1000: 5 Capacità di contrasto della proposta di intervento Completezza e rispondenza della pro- Da 0 a 15 nell’eliminazione o ridimensionamento dei fattori di posta rispetto alla necessità di contrasto rischio dei fattori di rischio individuati Completezza e approfondimento dell’analisi dell’inci- Definizione del quadro dell’incidentalità Completezza delle analisi generali dentalità stradale stradale secondo le indicazioni minime dell’incidentalità: 15 fornite dalle “Linee Guida regionali per l’analisi dei fattori di rischio” (ed. Eupolis – Regione Lombardia – maggio 2012) Presenza di analisi aggiuntive e dettagliate: da 0 a 5 (2) I dati di incidentalità stradale sono disponibili ai seguenti indirizzi: http://www.sisel.regione.lombardia.it Open data (categoria statistica) http://dati.lombardia.it – 58 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Criteri Indicatori Metodologia di monitoraggio previsto per la valuta- Risorse tecniche e personale impegnate zione ex post dell’efficacia dell’intervento per il monitoraggio dell’incidentalità nei siti e sui segmenti di utenza interessati dall’intervento. Eventuali contenuti innovativi della proposta Tecnologie e metodologie adottate per la realizzazione del progetto Coinvolgimento di altri enti, istituzioni, soggetti pub- Accordi di partenariato con soggetti blici (ad esempio: enti locali, istituti scolastici, forze pubblici e privati dell’ordine, Automobile Club Italia….) e/o privati Comune derivante dalla fusione di due o più comuni contigui3 ai sensi dell’art. 20, comma 4, della l.r. 19/2008 Punteggio Da 0 a 3 Da 0 a 3 Accordi già sottoscritti: 2 Accordi da sottoscrivere: 1 2 punti in caso affermativo Coerenza finanziaria della proposta, anche rispetto Programma temporale delle spese previ- Da 0 a 5 agli obbiettivi ste per la realizzazione della proposta e congruenza tra le attività Misura tipo A: Tipologia di progettazione Preliminare: 2 Definitivo: 5 Esecutivo: 8 Cantierabilità dell’intervento (livello di progettazione) Misura tipo B: grado di definizione del- Relazione generale di massima: 3 la proposta formativa in relazione agli obiettivi generali e specifici, alle attività, Relazione generale esecutiva: 6 ai risultati e ai tempi di realizzazione 7. APPROVAZIONE PROGETTI E COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DEL PROCEDIMENTO. Entro 75 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande Regione procederà ad effettuare l’istruttoria dei progetti presentati al fine di approvare la relativa graduatoria degli stessi ed il connesso piano di assegnazione dei contributi. Tale graduatoria sarà pubblicata sul BURL e sul sito istituzionale della Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it. Ciascun soggetto richiedente potrà in ogni caso visualizzare lo stato della propria pratica accedendo con le proprie credenziali al sito regionale “Finanziamenti on line”, verificando quindi l’eventuale assegnazione del contributo. A seguito dell’approvazione del progetto da parte di Regione, l’amministrazione beneficiaria, a mezzo del proprio rappresentante legale o suo delegato, dovrà procedere a formalizzare espressamente l’accettazione del contributo e l’impegno a realizzare il progetto. (3) 8. TERMINI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI I progetti dovranno essere realizzati entro 36 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di approvazione della graduatoria dei progetti ammessi a cofinanziamento e della relativa tabella di assegnazione delle risorse finanziarie. Non sono ammesse proroghe, se non per motivi non dipendenti dalla volontà del beneficiario ed in conformità con quanto previsto dell’art. 27 della l.r. 34/1978. La mancata realizzazione del progetto entro il termine previsto di 36 mesi è������������������������������ ������������������������������� motivo di revoca del cofinanziamento regionale. 9. EVENTUALI MODIFICHE AI PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE Eventuali modifiche, anche parziali, alle attività progettate, ammesse al finanziamento, sono possibili solo previa autorizzazione del dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di polizia locale, purché appartengano alla medesima tipologia del progetto originariamente finanziato e vi sia l’impegno dell’Ente interessato a rispettare i termini previsti per la realizzazione del progetto e conseguente rendicontazione. 10. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO ASSEGNATO Il contributo relativo al progetto approvato sarà erogato con le seguenti modalità: a) la prima quota, pari al 30% dell’importo complessivo del cofinanziamento, sarà erogato a seguito di verifica, da parte della competente struttura regionale, della documentazione prodotta dall’ente, attestante l’effettivo inizio delle attività; b) il rimanente 70%, alla trasmissione della documentazione attestante l’avvenuto completamento dell’attività e/o delle opere. L’erogazione delle suddette quote di contributo sarà eseguita nei confronti dell’ente che ha presentato la domanda. 11. RENDICONTAZIONE E MONITORAGGIO DEI PROGETTI Ogni 4 mesi, l’ente beneficiario dovrà trasmettere lo stato di avanzamento dell’intervento, comunicando eventuali criticità, e rendicon(3) secondo le procedure previste dalla legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali). Bollettino Ufficiale – 59 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 tare le spese eventualmente fino a quel momento sostenute: sono ammessi scostamenti marginali dalle voci di costo preventivate alla presentazione del progetto, purché siano congruamente motivati e non implichino variazioni sostanziali del progetto. A tal fine l’amministrazione dovrà procedere accedendo con le proprie credenziali al sito WEB “Finanziamenti on line” ed entrare nell’area di rendicontazione ed in quella di monitoraggio del progetto oggetto di contributo. Se le singole variazioni comportano un aumento del valore totale del progetto, le spese eccedenti rispetto a quelle inizialmente previste non vengono riconosciute ai fini del rimborso, ma restano a carico del soggetto beneficiario. Se, al contrario, le variazioni sulle singole voci di costo e di valorizzazione implicano una riduzione del valore totale del progetto, il soggetto beneficiario deve dimostrare, attraverso la rendicontazione, che il valore complessivo del progetto realizzato è stato quantomeno uguale/superiore al 50% del valore complessivo del progetto approvato da Regione Lombardia. Nella misura in cui venga garantita tale soglia minima, il contributo sarà erogato proporzionalmente alla riduzione del valore complessivo del progetto realizzato. In caso contrario Regione si riserva di revocare il contributo. Nel caso di forme di partenariato con altri soggetti l’amministrazione proponente e capofila sarà unica titolare e formalmente responsabile del progetto nei confronti di Regione; pertanto: •l’assegnazione del cofinanziamento, la realizzazione della proposta di intervento e tutte le attività conseguenti (ivi incluso il rispetto delle normative vigenti) restano in capo all’Amministrazione locale capofila; •le risorse per il cofinanziamento dei progetti sono destinate agli enti locali e, pertanto, la Regione provvederà ad erogare tali risorse solo ed esclusivamente agli enti locali capofila; •in relazione al monitoraggio, l’amministrazione capofila dovrà farsi carico di raccogliere tutte le informazioni necessarie al monitoraggio - anche dagli altri soggetti partecipanti - rimanendo l’unico responsabile formale nei confronti di Regione. Infine, terminata la realizzazione del progetto, l’amministrazione beneficiaria sarà tenuta ad effettuare un monitoraggio degli effetti degli interventi ex post, per valutare l’efficacia e l’efficienza del progetto (calo di incidenti e/o della loro gravità) realizzato monitorando l’incidentalità per i tre anni successivi alla realizzazione dell’intervento. I relativi dati di incidentalità dovranno pervenire pertanto per i tre anni successivi alla conclusione della realizzazione del progetto, secondo le modalità che saranno indicate da Regione. Regione Lombardia provvederà in ogni caso a svolgere un’azione di assistenza, supporto tecnico e monitoraggio all’attuazione degli interventi cofinanziati attraverso gli uffici competenti della D.G. Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione. 12. CONTROLLI E REVOCHE Regione Lombardia ha facoltà di effettuare visite di controllo sugli interventi attuati (comprensivi di sopralluoghi specifici nella sede ove è realizzato il progetto) per verificarne la conformità al progetto presentato e lo stato di avanzamento. Le amministrazioni beneficiarie sono tenute a: • realizzare gli interventi o le iniziative in conformità con quanto previsto dal progetto proposto; • rendere disponibile, qualora richiesto, tutta la documentazione utile per il monitoraggio, fornire informazioni in base allo stato di avanzamento dell’intervento entro i tempi richiesti da Regione; • consentire sopralluoghi nelle sedi ove si svolgono attività inerenti alla proposta di intervento; • rendere disponibile il personale necessario per consentire le verifiche e le analisi di cui sopra; • trasmettere i risultati del monitoraggio ex post delle iniziative di formazione e dei suoi esiti; Il cofinanziamento regionale sarà revocato in caso di mancata realizzazione del progetto entro i 36 mesi, se non per motivi non dipendenti dalla volontà del beneficiario. In caso di revoca del contributo, da disporsi con decreto del Dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione e il sistema di Polizia Locale, il beneficiario dovrà restituire le somme già erogate, gravate degli interessi legali maturati, ai sensi dell’art. 1284 Cod.Civ. 13. NORMATIVA DI RIFERIMENTO I progetti dovranno essere redatti in coerenza con il Regolamento regionale del 24 aprile 2006 n. 7 “Norme tecniche per la costruzione delle strade”, il D.lgs. 285/92 “Codice della strada” (e successive modiche e integrazioni ), il DPR n. 495/92 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” e il D.lgs.163/06 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” (e successive modifiche e integrazioni), D.P.R. 5/10/2010 n. 207 – “Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 12/04/2006 n. 163”. Inoltre possono essere utilizzate come riferimento metodologico: • il Decreto Legislativo n. 35/2011 e successivi Decreti attuativi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo alla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali; • le “Linee guida per i Piani della Sicurezza Stradale Urbana (PSSU)”, promosse dall’allora Ministero dei Lavori Pubblici - Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale – anno 2001. 14. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Responsabile del procedimento è il dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione e il sistema di Polizia locale, D.G. Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, dott. Fabrizio Cristalli (tel.02 6765.8488). Per informazioni tecnico - amministrative sul bando rivolgersi a: – 60 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 • Ing. Alessandro Bordonaro (tel. 02/6765.4621) • Giuseppina Geraci (tel. 02/6765.2689) • Donata Fontana (02/6765.4145) • oppure scrivere una e – mail all’indirizzo: [email protected] Per informazioni relative alla registrazione e accesso al sito “Finanziamenti on line” e al suo utilizzo: • n. verde 800 131.151 (attivo dal lunedì al venerdì - escluso festivi - dalle ore 8.30 alle ore 17.00) • e – mail: [email protected] Per eventuali comunicazioni formali: • indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] • n° Fax: 02 3936165 15.PUBBLICAZIONE Il presente bando e i relativi allegati sono integralmente pubblicati sul BURL, nel sito istituzionale della Regione Lombardia: www. regione.lombardia.it e nella pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione: www.sicurezza.regione. lombardia.it 16. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/90. Il bando e gli atti ad esso connessi sono visionabili presso l’Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione – Piazza Città della Lombardia, 1 – 20124 Milano. L’accesso agli atti avviene con le modalità e i tempi previsti dalla l.r. n. 1/2012. 17. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART.13 DEL D.lgs. 30 GIUGNO 2003, N.196. Ai sensi del D.Lgs. n.196/03, i dati acquisiti in esecuzione del presente bando sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale, nella persona del proprio legale rappresentante; responsabile del trattamento interno è il Direttore Generale pro-tempore della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione. Bollettino Ufficiale – 61 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 ALLEGATO FAC SIMILE DOMANDA DI CONTRIBUTO (da presentarsi telematicamente tramite IL sito “Finanziamenti on line”) Regione Lombardia D.G. Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione U.O. Interventi Integrati per la Sicurezza, l’Immigrazione ed il Sistema di Polizia Locale Piazza Città di Lombardia 1 20124 Milano Oggetto: Piano Nazionale Sicurezza Stradale. Trasmissione richiesta di contributo. In riferimento all’oggetto con la presente l’Amministrazione scrivente _____________________ richiede di partecipare al bando del Piano Nazionale sicurezza Stradale e trasmette pertanto il modulo di proposta e relativi allegati per il progetto “titolo progetto”. Si comunica inoltre che il responsabile del procedimento è nome cognome e il referente è nome cognome. Cordiali saluti Firma del rappresentante legale dell’ente (o suo delegato) --------------------------------------------------------------------------------------------------------INFORMAZIONI RICHIESTE PER LA DOMANDA DI CONTRIBUTO le informazioni che seguono sono da inserire sul sito “Finanziamenti on line” all’indirizzo WEB: https://gefo.servizirl.it, effettuando l’accesso con le credenziali dell’amministrazione proponente (utente e password) - previa registrazione al sito. • Provincia di / Comune di:….. • Denominazione Settore …. • Nome e cognome responsabile del procedimento • Telefono • Fax • E mail • Indirizzo • Nome e cognome del referente (se diverso dal responsabile) • Telefono • E mail • Fax • Denominazione settore L’amministrazione ha un ufficio dedicato alla sicurezza stradale? (SI, NO) Se NO l’amministrazione ha del personale dedicato alla sicurezza stradale all’interno dell’ufficio competente? Quale è il campo di intervento in cui è possibile inquadrare l’intervento in esame? Specificare Linea di azione PNSS tra: A1) Realizzazione di strumenti di coordinamento, pianificazione e programmazione delle misure a favore della sicurezza stradale A2) Realizzazione di centri di monitoraggio regionali e locali A3) Definizione e attuazione di piani di addestramento al governo della sicurezza stradale per tecnici e decisori A4) Iniziative rivolte al contrasto dei comportamenti ad alto rischio” B1) progetti pilota nel campo della formazione alla mobilità sicura e sostenibile della popolazione in età scolare B2) Campagne locali di informazione e sensibilizzazione B3) Costituzione di consigli, consulte e associazioni per la diffusione della cultura della sicurezza stradale e/o realizzazione di misure per migliorare la sicurezza stradale.” C1) Individuazione tratte stradali extraurbane con le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali C2) Piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane ad elevata incidentalità (regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario, interventi urbanistici…) C3) Piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza mobilità ciclopedonale C4) Misure per la messa in sicurezza della mobilità due ruote a motore C5) Misure a favore del miglioramento della sicurezza della mobilità dei cittadini anziani C6) Progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza spostamenti casa-lavoro C7) Riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale attraverso piani di azione specifici” Unità di misura che specificano gli elementi interessati dell’intervento o i prodotti dell’intervento – 62 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 Con riferimento alla domanda precedente è possibile indicare la quantità di unità di misura previste dal progetto? (es.: km strade, n° di persone formate…) A quale ambito si riferisce l’intervento? (urbano o extraurbano) Analisi stato incidentalità Provincia/Comune e, per la MISURA A del sito specifico di intervento. Specificare fonte: Carabinieri, Polizia stradale, Polizia locale. Inserire: • N° incidenti anni 2010, 2011, 2012 • N° morti anni 2010, 2011, 2012 • N° feriti anni 2010, 2011, 2012 • N° incidenti con utenti deboli anni 2010, 2011, 2012 • N° morti utenti deboli anni 2010, 2011, 2012 • N° feriti utenti deboli anni 2010, 2011, 2012 • N° incidenti con solo danni a cose anni 2010, 2011, 2012 Inserire il n° Km rete stradale gestiti dall’ente: • Strada extraurbana principale B • Strada extraurbana secondaria C • Strada urbana di scorrimento D • Strada urbana di quartiere E • Strada locale F • Itinerario ciclopedonale F BIS Localizzazione intervento: denominazione completa strada (specificare n° strada e/o indirizzo, chilometriche e/o incrocio delle strade). Descrivere gli aspetti di rilevante interesse ai fini del miglioramento dell’efficacia dell’azione a favore della sicurezza stradale (Descrivere sinteticamente se all’interno dell’intervento sono state previste diverse misure che perseguono il medesimo obiettivo specifico). Descrivere gli aspetti di rilevante interesse ai fini del miglioramento delle condizioni della sicurezza stradale rispetto al target di riferimento e alla tipologia dell’iniziativa (Riportare i principali risultati raggiunti dall’intervento nel suo complesso e se questo è incluso in altri Piano o Programmi (es. PGTU, PUT….). Partecipazione di altri soggetti (Denominazione, Ruolo, eventuale importo di partecipazione finanziaria) Costo totale del progetto € Cofinanziamento Richiesto a Regione Lombardia € A carico dal soggetto richiedente € SOLO PER LA MISURA B. Specificare Target principale: -Pedoni -Ciclisti -Motociclisti - Utenti TPL - Tutti gli utenti della strada Descrizione sintetica generale delle caratteristiche della proposta di interventi e sua contestualizzazione (max 4000 caratteri) Specificare gli aspetti di rilevante interesse ai fini del miglioramento dell’efficacia dell’intervento per migliorare la sicurezza stradale Specificare gli aspetti di rilevante interesse ai fini del miglioramento delle condizioni della sicurezza stradale del sito oggetto dell’intervento (contrasto dei fattori di rischio) Tempi previsti per la realizzazione dei tempi di realizzazione del progetto in mesi (da gara di appalto a conclusione lavori) in mesi. Ambito intervento: - Iniziative per la messa in sicurezza dei percorsi casa - scuola (comprensivo di segnaletica per percorsi pedonali dedicati alla popolazione in età scolare o altro materiale didattico / educativo) - Iniziative di educazione stradale dedicate ad un utilizzo sicuro e corretto della bicicletta e del motociclo o più in generale della guida sicura e alla conoscenza e al rispetto del codice della strada - iniziative volte alla prevenzione rispetto alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti” Sede di intervento (Specificare quale/i): • Istituti scolastici • Locali notturni (anche esternamente) • Oratori, teatri, auditorium, sede di associazioni • Sede o spazio del comune o della provincia • Spazi appositamente dedicati all’attività didattica in argomento • Altro Target individuato • Età: • Giovani anni 3 - 6 Bollettino Ufficiale – 63 – Serie Ordinaria n. 31 - Mercoledì 30 luglio 2014 • Giovani anni 7 - 10 • Giovani anni 11 - 13 • Giovani anni 14 - 17 • Giovani anni 18 - 24 • Giovani anni 25 – 29 • Adulti N° di persone coinvolte previsto “scelta multipla: o Studenti scuola dell’infanzia e/o primaria elementare o asilo o Studenti scuola media o Studenti scuola superiore o Adulti Si intende in futuro replicare l’iniziativa? (SI/NO) Tempi previsti per la realizzazione in mesi. Descrizione sintetica delle caratteristiche dell’iniziativa Metodologia di monitoraggio ex post (dopo realizzazione dell’intervento o dell’iniziativa) Tempistica di svolgimento dell’iniziativa (es calendario, giornate di svolgimento, ore di formazione...) Modalità operativa/organizzativa di svolgimento dell’iniziativa (luogo, n. di docenti/operatori, metodologia di insegnamento/opera di sensibilizzazione, utilizzo strumentazione acquistata….) E’ già stata svolta un’iniziativa analoga in passato? Se SI breve descrizione di precedenti esperienze simili positive ed efficaci già realizzate e relativi risultati Si prevede di replicare l’iniziativa in futuro (ulteriori sessioni)? Se Si descrivere brevemente tempi, luoghi e modalità Descrivere brevemente piano di comunicazione/pubblicizzazione dell’iniziativa (es: sito web, materiale di divulgazione, cartellonistica, etc.).
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