SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO RP.VRI.05.14 Documento di

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
Comodepur S.p.A.
S.MR.34.01.18.01
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
Documento di Valutazione dei Rischi di Interferenza
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RP.VRI.05.14
File
RPVRI0514
Data
24.04.14
Pag.
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Comodepur SpA
SOTTOSCRIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI
Identificazione lavoro
Servizio di caricamento, trasporto, smaltimento finale e/o riutilizzo dei fanghi derivanti dalla depurazione:
Codice CER 190805 – ANNO 2015
Committente: COMODEPUR SpA
RT
Responsabile Tecnico
Alberto Turconi
24.04.14
RI
Responsabile Impianto
Luigi Cece
24.04.14
Acronimo
Funzione
Nominativo
Firma
Data
Ragione Sociale / Funzione
Nominativo Resp.
Firma
Data
Fornitore/i:
1
xxxxxxxx
N° rif.
Ordini di riferimento
1
N° rif.
Fornitore
Ordine n.
Identificazione Ordine
Data
Stato delle modifiche
03
02
01
00
Edizione
Terza emissione
RSPP
RI
RT
20.03.14
Seconda emissione
RSPP
RI
RSGI
11.01.13
RM
Redatto
RM
Verificato
RM
Approvato
24.03.09
Data
Prima emissione (Comodepur)
Descrizione e riferimenti
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SCOPO E CONTENUTI
Il presente documento è redatto ai sensi dell’articolo 26 del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n° 81 s.m.i..
Il D.Lgs. 81/08 dispone che i datori di lavoro committenti (articolo 26 comma 3) promuovano “la
cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione
dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i
rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera. – omissis - Le
disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese
appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi”.
Il presente Documento di Valutazione dei Rischi di Interferenza – DUVRI – riporta:











le specifiche anagrafiche del Committente e del Fornitore;
la descrizione della metodologia per la redazione del DUVRI;
la descrizione dell’impianto e del processo;
la descrizione delle attività lavorative previste dal contratto d’appalto e l’area di lavoro coinvolta;
le macchine e le attrezzature necessarie all’attività, con relative specifiche tecniche per
consentirne l’utilizzo in sicurezza;
i cronoprogrammi delle attività;
la valutazione dei rischi di interferenza comprendente: l’identificazione, la misurazione e la
valutazione dei rischi e la scelta delle misure di sicurezza da adottare;
i rischi per l’ambiente con la valutazione degli aspetti/impatti ambientali;
le competenze del personale coinvolto;
le norme di comportamento da tenere in impianto;
il Piano di Emergenza.
Ulteriori dettagli sono riportati nel Blocco 1 del presente documento.
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BLOCCO 1
1.1
Istruzioni per la redazione del DUVRI
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1.1 ISTRUZIONII PER LA REDAZIONE DEL DUVRI
Il documento SMR340118 Valutazione dei Rischi di Interferenza – DUVRI – è suddiviso in undici
blocchi, ognuno dei quali riporta le informazioni utili per la valutazione dei rischi interferenziali. Al fine
di promuovere il coordinamento e la cooperazione tra i datori di lavoro, la Comodepur provvede a
coinvolgere il Fornitore (fornitore, appaltatore, lavoratore autonomo) nella stesura del DUVRI. E’ infatti
previsto che alcuni blocchi del documento siano compilati congiuntamente dalle parti coinvolte; altre
invece spettano singolarmente ad una o all’altra parte.
N° Blocco
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Contenuto
Istruzioni
Dati anagrafici Committente
Dati anagrafici Fornitore
Caratteristiche dell’impianto e descrizione
processo depurativo
Descrizione lavoro (luogo, tipo di lavoro)
Responsabilità
Comodepur
Comodepur
Fornitore
del Comodepur
Comodepur
Fornitore
Elenco delle macchine e attrezzature da impiegare nei Fornitore
lavori con specifiche tecniche ai fini della sicurezza
dei lavoratori
Cronoprogrammi dei lavori
Comodepur
Fornitore
Rischi specifici dell’impianto
Comodepur
Rischi introdotti dal Fornitore
Fornitore
Identificazione, misurazione, valutazione dei
Comodepur
rischi interferenziali. Identificazione delle misure
Fornitore
di sicurezza
Analisi degli aspetti/impatti ambientali
Comodepur
Fornitore
Valutazione del personale coinvolto
Comodepur
Fornitore
Norme generali di comportamento
Comodepur
Comportamento in caso di emergenza
Comodepur
1.1.1 Raccolta dei dati e documenti preliminari
In questa fase la Committente e il Fornitore (sul modulo SMR340122) forniscono le informazioni
necessarie secondo il seguente indice riassuntivo:
Blocco 2 Anagrafica dell’azienda:

Ragione sociale

Indirizzo sede legale, telefono, fax, indirizzo internet

Sede legale, amministrativa, operativa

Settore produttivo, codice ISTAT, posizione INAIL, iscrizione registro imprese n.

Datore di Lavoro

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Medico competente

Dirigente (se nominato)

Preposto (se nominato)

Assicurazioni

Certificazione sistema di gestione aziendale, norma di riferimento, ente di certificazione
Blocco 3 Caratteristiche del processo e dell’insediamento

Descrizione dell’impianto, del processo e schema a blocchi

Planimetrie descrittive dell’impianto: planimetria generale, zonizzazione acustica, luoghi di
detenzione e utilizzo di sostanze pericolose.
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1.1.2 Descrizione dell’attività di lavoro
Si descrive l’attività lavorativa che il Fornitore dovrà eseguire e l’area interessata.
Blocco 4

Descrizione generale del lavoro da eseguire

Identificazione dell’area di lavoro mediante:
attribuzione di un numero identificativo per l’area in esame;
attribuzione delle coordinate a partire dalla planimetria generale allegata al Blocco 3
(CDPED002);
descrizione dell’area di lavoro.

Descrizione delle attività lavorative mediante
attribuzione di un numero identificativo per il Fornitore;
attribuzione di un numero identificativo per l’area in esame (vedi sopra)
attribuzione di un numero identificativo per l’attività lavorativa
descrizione dell’attività lavorativa.
1.1.3 Macchine e attrezzature – specifiche tecniche
Blocco 5
Il Fornitore compila la tabella del modulo SMR340123 elencando le macchine e le attrezzature
necessarie per l’esecuzione dei lavori previsti e per ognuna devono indicare, se disponibili, le
specifiche tecniche (es. livelli di emissioni acustiche) ai fini della sicurezza per gli utilizzatori.
1.1.4 Cronoprogramma dei lavori
Sulla base delle informazioni acquisite e raccolte nei Blocchi precedenti, le parti coinvolte organizzano
le attività da svolgere mediante la compilazione del cronoprogramma dei lavori (Blocco 6), strumento
che consente di evidenziare tutte le possibili interferenze, riportando pertanto non solo le attività
svolte dagli appaltatori ma anche, se presenti nell’area interessata, le attività dei lavoratori del
Committente.
Mediante la compilazione del modulo SMR340119 Cronoprogramma generale delle attività, ogni
lavoro in appalto viene suddiviso in attività lavorative omogenee per rischio; a queste ultime viene
associato un singolo appaltatore ed il luogo di lavoro interessato. Qualora nei medesimi luoghi fosse
presente anche personale Comodepur, ne vengono riportate le attività.
Le attività vengono ripartite nelle giornate di lavoro individuando le operazioni di lavoro eseguite, in
modo da evidenziare eventuali interferenze non solo tra appaltatore/fornitore/lavoratore autonomo ma
anche tra loro e il personale di Comodepur.
Per ogni giornata di lavoro tipo (omogenea dal punto di vista delle attività e dei tempi) e per ognuna
delle aree di lavoro individuate, viene compilato il modulo SMR340120 Cronoprogramma area di
lavoro - giornata lavorativa, che consente la valutazione delle interferenze nell’arco della giornata di
lavoro.
Dall’analisi dei cronoprogrammi (Blocco 6, sezione 6.1) risulterà la possibile presenza di interferenza
tra le lavorazioni.
1.1.5 Valutazione dei rischi di interferenza
In questa fase – Blocco 7 – le parti coinvolte identificano, misurano e valutano i rischi interferenziali,
definendo successivamente le adeguate misure di sicurezza da adottare.
La sezione 7.1 fornisce un quadro generale sui rischi specifici presenti nelle possibili aree di lavoro.
Alla sezione 7.2 il Fornitore allega un documento che descriva i rischi, generati dalle proprie attività,
introdotti nei luoghi di lavoro della Comodepur.
Al punto 7.3 le parti coinvolte compilano, per ognuna delle aree di lavoro, precedentemente
individuate dai cronoprogrammi, la scheda SMR340121 Identificazione, misurazione e valutazione dei
rischi di interferenza.
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Il modulo di valutazione dei rischi di interferenza è suddiviso in due parti:
Parte 1
Si riportano l’area di lavoro interessata, i giorni di lavoro previsti, l’appaltatore/fornitore/lavoratore
autonomo coinvolto e, per ognuno di loro, le attive previste.
Parte 2
Per ognuno dei rischi di interferenza individuati si riporta: l’origine (committente o
appaltatore/fornitore/lavoratore autonomo), il bersaglio (committente o appaltatore/fornitore/lavoratore
autonomo), la probabilità di accadimento, la gravità e l’indice di rischio.
Nell’ultima colonna si riportano le misure di sicurezza da adottare.
Per rischio s’intende la probabilità che una situazione di pericolo, connessa con l’operatività di una
mansione e/o con l’utilizzo di attrezzature, sostanze ecc., possa causare un incidente, con o senza
infortunio, o un danno alla salute (malattia professionale).
L’individuazione e la valutazione dei rischi comporta le seguenti fasi:

conoscenza delle operazioni connesse all’attività lavorativa;

analisi dettagliata delle singole operazioni;

conoscenza delle attrezzature che vengono utilizzate;

conoscenza delle macchine e delle apparecchiature su cui si opera;

esame dei dati storici degli incidenti, degl’infortuni e delle malattie professionali.
I rischi individuati sono classificati in funzione della gravità e della probabilità e della gravità degli
incidenti ipotizzati o verificati.
La gravità (G) del danno può essere:
bassa
media
alta
molto alta
l’ipotetico danno può causare una inabilità al lavoro abbastanza contenuta, ovvero gli
effetti sulla salute sono limitati a situazioni di disturbo o disagio senza altre
conseguenze; il pericolo è solo potenziale e gli infortuni sono risolvibili con semplice
medicazione;
il danno può comportare delle assenze più prolungate (assenze fino a 3 giorni), ma
senza effetti invalidanti permanenti. Le condizioni di lavoro superano il livello di
semplice disagio fisico, ma non si prevede il verificarsi di eventi irreversibili per la
salute.
si possono prevedere conseguenze piuttosto gravi (infortuni con assenze fino a 30
giorni), capaci anche di causare al lavoratore lesioni con invalidità parziale e
temporanea (reversibile con minimi effetti postumi).
le condizioni di lavoro fanno oggettivamente prevedere la possibilità di danni estremi
(infortuni con assenza > 30 giorni), invalidità totale temporanea, malattie professionali
croniche, invalidità permanente o letali.
La probabilità (P) del danno può essere:
bassa
media
alta
molto alta
la situazione riscontrata è tale da provocare danni solo a seguito del verificarsi di
circostanze non del tutto prevedibili; non esistono simili precedenti; il verificarsi del fatto
creerebbe molta sorpresa.
si ha notizia che fatti simili sono accaduti in concomitanza con particolari situazioni
sfavorevoli; non vi sono elementi per ritenere prevedibile il verificarsi di un danno; il
fatto creerebbe una certa sorpresa.
la situazione è tale da lasciar prevedere che si possano verificare dei danni ai
lavoratori, anche se non in modo immediato ed automatico; casi simili sono
sufficientemente frequenti da ritenersi probabili; l’accadere del fatto non creerebbe una
particolare sorpresa.
esiste un rapporto causale diretto tra la situazione riscontrata ed il verificarsi del danno,
che risulta essere condizionato solo dal caso e dal tempo; alcuni eventi si sono già
verificati all’interno della stessa azienda; il danno sarebbe considerato come fatto
atteso.
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L’Indice di Rischio (IR) viene quindi ricavato incrociando la gravità e la probabilità nell’abaco di seguito
riportato.
La classe di rischio indica il livello potenziale del rischio individuato, ed evidenzia:


la priorità da assegnare all’attuazione delle misure individuate per la minimizzazione del rischio;
il grado di attenzione da porre all’atto del comando o dell’esecuzione di una particolare fase di
lavoro da parte delle ditte appaltatrici (datori di lavoro, dirigenti, preposti, esecutori) e/o dei
lavoratori autonomi, conseguentemente al rischio di interferenza residuo.
GRAVITA’
RISCHIO
BASSO
B
MEDIO
M
ALTO
MOLTO ALTO
MA
A
PROBABILITÀ
BASSA
B
3
3
2
2 - (1)
MEDIA
M
3
2
2
1
ALTA
A
2
2
1
1
MOLTO ALTO
MA
2
2
1
1
I rischi di classe 1 sono quelli che richiedono un elevato grado di attenzione e l’adozione di interventi
correttivi e di ulteriori specifiche misure di sicurezza e di organizzazione del lavoro; è necessaria la
sorveglianza durante le attività lavorative per consentire l’adeguamento dell’organizzazione logistica e
temporale delle attività e limitare al minimo le interferenze tra le parti coinvolte; il personale deve
essere specificatamente informato e formato in merito ai rischi derivanti dai lavori previsti.
I rischi di classe 2 sono quelli che richiedono un alto grado di attenzione e l’adozione di interventi
correttivi e di ulteriori specifiche misure di sicurezza e di organizzazione del lavoro; è necessario che il
personale presente sia stato informato e formato sui rischi presenti.
I rischi di classe 3 sono quelli con i quali spesso si convive e che devono essere monitorati durante
le attività; il grado di attenzione da porre è normale.
In presenza di rischi di interferenza potenziali che possono provocare invalidità permanente, malattie
professionali croniche o decessi, la classe di rischio sarà sempre 1 indipendentemente dalla probabilità
che si verifichi l’evento.
1.1.6 Analisi degli aspetti e impatti ambientali
In questa fase – Blocco 8 – le parti coinvolte identificano eventuali aspetti/impatti ambientali derivanti
dalle attività previste ed eventuali misure da adottare.
1.1.7 Valutazione del personale coinvolto
Nel Blocco 9, eventuali esigenze di formazione in merito alla sicurezza e agli aspetti/impatti ambientali
significativi sono definiti sulla base dei risultati della valutazione del lavoro, sulla formazione a cui è
già stato sottoposto il Personale del Fornitore e della Committente e sull’esperienza maturata.
Per le attività di formazione si veda la IPO2301.
1.1.8 Norme di comportamento e comportamento in caso di emergenza
Nel Blocco 10 sono riportate le norme di comportamento generale relative alla sicurezza e all’ambiente
previste nelle aree di lavoro del Committente.
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Nel Blocco 11 sono riportate le informazioni relative alla gestione delle emergenze previste nelle aree di
lavoro del Committente.
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BLOCCO 2
2.1
Anagrafica Committente
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Anagrafica Fornitore - 1
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2.1 ANAGRAFICA COMMITTENTE
Sezione anagrafica e organizzativa
Ragione sociale:
COMODEPUR SpA
Indirizzo/sede legale:
Viale Innocenzo XI, 50 – 22100 COMO
Telefono e fax:
031 279679 – 031 261716
e.mail:
[email protected]
Sito Web
www.comodepur.it
Settore produttivo:
raccolta, depurazione acque di scarico
Codice attività ISTAT
37 00 00 (ATECOFIN 2007)
Registro imprese n.:
00411590136 - COMO
P.IVA / CF
00411590136
Iscrizione CCIAA
144771
Anno di iscrizione:
25.10.1974
Posizione INPS
2408507446
Posizione INAIL
035043925/35
Datore di lavoro o Legale Ing. Andrea Tagliabue (Legale Rappresentante)
rappresentante:
RSPP:
Ing. Alberto Turconi
RLS:
Sig. Fabrizio Ventimiglia
Medico competente:
Dott.ssa Piera Colombo
Assicurazioni
RCO - RCT – RAS n° 04535660
Incendio e rischi industriali – RAS n° 045356261
RC inquinamento – RAS n° 055356262
RC Amministratori – AIG Europe n° EX00001410
Responsabile lavori:
Certificazione Sistema di Gestione Aziendale
Norma di riferimento:
UNI ISO 9001:2008
UNI ISO 14001:2004
Certificato - Ente:
FS 581511 BSI
EMS 581512 BSI
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BLOCCO 3
3.1
Descrizione dell’impianto e del processo
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3.1 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DEL PROCESSO
Il processo di depurazione biologica delle acque di scarico domestici ed industriali è costituito dalle
seguenti fasi di trattamento:
Trattamenti meccanici
Con i trattamenti meccanici s'intende eliminare dalle acque di scarico affluenti tutte le sostanze
contenute e/o trasportate mediante una separazione fisica; tale separazione avviene specificamente
nelle seguenti fasi:
Grigliatura fine
la grigliatura fine è posta per trattenere le particelle sospese aventi dimensioni superiori ad 1 ÷ 2
millimetri. Trattasi sempre di macchine a funzionamento automatico. Il materiale trattenuto viene
inviato ad un compattatore per mezzo di coclea;
Sollevamento
successivamente alla grigliatura le acque vengono sollevate alle seguenti sezioni dell'impianto per
mezzo di pompe di tipo verticale.
Dissabbiatore
con la dissabbiatura vengono trattenute le sabbie medie e fini trasportate dal liquame; la separazione
avviene fisicamente in apposita vasca di tipo circolare con asporto laterale delle sabbie. Le sabbie
estratte tramite coclea sono inviate tramite serie di nastri trasportatori al cassone contenitore.
Trattamenti chimici/fisici primari
Chiarifocculazione primaria
successivamente alla dissabbiatura, le acque vengono, eventualmente, addizionate di reattivo
flocculante (sali di alluminio o ferro) e polielettrolita per la formazione di fiocchi di sostanza organica,
separati tramite pacchi lamellari e inviati al trattamento fanghi o alla vasca di accumulo o alla
successiva sezione di predenitrificazione.
Ripartizione portata
Sollevamento
le acque in uscita dalla chiariflocculazione primaria sono inviate alla successiva fase di
predenitrificazione per una quantità fissa, parte dell’eccedenza è sollevata all’impianto di biofiltrazione
e all’accumulo; in tempo di pioggia la quota eccedente e scaricata nel corpo ricettore;
Accumulo impianto biologico
parte delle acque e dei fanghi dopo chiariflocculazione primaria e le acque di controlavaggio
biofiltrazione, vengono inviate alla vasca di accumulo dove sono sottoposte ad aerazione e
miscelazione al fine di evitare fenomeni di anaerobiosi, quindi inviate alla sezione di
predenitrificazione;
Trattamenti biologici
Predenitrificazione
trattasi di processo di riduzione dei nitrati per mezzo di batteri denitrificanti in ambiente anossico; la
reazione biologica avviene in vasca di opportune dimensione dove vengono posti in contatto i fanghi
di ricircolo, contenenti i batteri denitrificanti, il liquame proveniente dal processo di ossidazione nitrificazione, contenenti i nitrati ed il liquame in ingresso come fonte di carbonio organico; i
microrganismi denitrificanti metabolizzando la sostanza organica utilizzano come fonte di ossigeno
l'ossigeno dei nitrati riducendo quest'ultimi ad azoto;
Ossidazione - Nitrificazione
le acque di scarico provenienti dalla omogeneizzazione o dalla denitrificazione affluiscono al
trattamento di ossidazione - nitrificazione; detto trattamento avviene in vasca di sufficiente capacità
dove i microrganismi aerobi e nitrificanti vengono mantenuti in concentrazione di circa 3 ÷ 5 gr./lt; per
mezzo di un sistema di compressione e distribuzione di aria in microbolle viene fornito ai
microrganismi l'ossigeno necessario alla metabolizzazione delle sostanze organiche e alla
ossidazione dell'ammoniaca contenute nel liquame; il processo di ossidazione - nitrificazione
determina una crescita batterica e quindi una produzione di "fango biologico";
Postdenitrificazione
trattasi di processo di riduzione dei nitrati per mezzo di batteri denitrificanti in ambiente anossico; la
reazione biologica avviene in vasca di opportune dimensione dove al liquame proveniente dalla fase
di ossidazione – nitrificazione viene aggiunta miscela idroalcolica come fonte di carbonio organico; i
microrganismi denitrificanti metabolizzando la sostanza organica utilizzano come fonte di ossigeno
l'ossigeno dei nitrati riducendo quest'ultimi ad azoto;
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Postaerazione
il liquame dopo la fase di postdenitrificazione viene sottoposto ad aerazione tramite diffusori a
microbolle per ristabilire condizioni aerobiche;
Decantazione / Ricircolo fanghi
con la decantazione, effettuata in vasca circolare munita di raschiafanghi, viene separato il fango
dall'acqua depurata che lo contiene; il fango depositatosi sul fondo del decantatore con una
concentrazione di circa 10 ÷ 12 gr./lt. tramite pompe viene ricircolato in vasca di ossidazione ed in
parte "fango di supero" inviato al trattamento fanghi.
Trattamenti chimici/fisici terziari
Chiarifocculazione terziaria
successivamente al trattamento biologico, al fine di eliminare il fosforo, le sostanze colloidali e parte
dei solidi sospesi presenti, la colorazione residua derivante dalla presenza di coloranti non
metabolizzati nel processo biologico, le acque vengono addizionate di reattivo flocculante (sali di
alluminio o ferro), prodotti organici decoloranti, polielettrolita e eventuale neutralizzante (latte di
calce), per la formazione di fiocchi di sostanza organica, i quali sono separati tramite pacchi lamellari
e inviati al trattamento fanghi.
Filtrazione a sabbia
le acque dalla chiariflocculazione terziaria ed eventualmente direttamente dalla sezione biologica, e
dall’impianto di biofiltrazione, sono sottoposte a alla filtrazione a gravità sul letto di sabbia per la
rimozione dei solidi sospesi;
Disinfezione
le acque dalla filtrazione a sabbia sono sottoposte a disinfezione tramite impianto a raggi UV o tramite
dosaggio di acido per acetico.
Impianto di biofiltrazione
Accumulo e grigliatura
le acque sollevate dopo la chiariflocculazione primaria sono inviate direttamente alla grigliatura su
tavola filtrante statica o all’accumulo dell’impianto di biofiltrazione per l’alimentazione dello stesso
durante le ore notturne;
Ossidazione
le acque sono inviate dopo la grigliatura e miscelazione con il refluo in uscita dall’impianto, alla fase di
ossidazione biologica sulle due linee di biofiltrazione aerate contenente degli adeguati supporti per il
film biologico per la rimozione della sostanza organica;
Nitrificazione
dall’ossidazione le acque giungono alla fase di sulle due linee di biofiltrazione aerate contenente degli
adeguati supporti per il film biologico nitrificazione per la trasformazione dell’azoto ammoniacale ad
azoto nitrico;
Postdenitrificazione
è il processo di riduzione dei nitrati per mezzo di batteri denitrificanti in ambiente anossico; la reazione
biologica avviene sulle due linee di biofiltrazione contenente degli adeguati supporti per il film
biologico dove alla liquame proveniente dalla fase di ossidazione – nitrificazione viene aggiunta
miscela idroalcolica come fonte di carbonio organico; i microrganismi denitrificanti metabolizzando la
sostanza organica utilizzano come fonte di ossigeno l'ossigeno dei nitrati riducendo quest'ultimi ad
azoto;
Controlavaggio
i biofiltri sono sottoposti a controlavaggio per eliminare i film biologico in eccesso; le acque raccolte in
vasca sono sollevate alla vasca di accumulo dell’impianto biologico;
Chiarifocculazione dopo biofiltrazione
successivamente alla denitrificazione, al fine di eliminare il fosforo, le sostanze colloidali presenti e
parte dei solidi sospesi, le acque vengono addizionate di reattivo flocculante (sali di alluminio o ferro)
e polielettrolita per la formazione di fiocchi di sostanza organica, i quali sono separati tramite pacchi
lamellari e inviati al trattamento fanghi; le acque sono quindi inviate alla filtrazione a sabbia.
Trattamento e smaltimento fanghi
Ispessimento
nell'ispessimento il fango di supero (proveniente da trattamento biologico, da chiariflocculazione
primaria, terziaria e dopo biofiltrazione) viene ispessito, mentre l'acqua drenata è ricircolata nella fase
di predenitrificazione;
Disidratazione
i fanghi provenienti dall'ispessimento vengono addizionati con polielettrolita emulsionato e
ulteriormente ridotti di volume mediante disidratazione meccanica in centrifughe; dopo centrifugazione
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il fango disidratato, contenente circa il 20% di sostanza secca, è avviato allo stoccaggio per mezzo di
coclee trasportatrici e/o pompe monovite; le acque estratte dai fanghi sono ricircolate nella fase di
predenitrificazione;
Stoccaggio
in attesa del trasporto e smaltimento come rifiuto speciale, il fango disidratato viene stoccato in
appositi silos di stoccaggio muniti di sistema di caricamento dei cassoni.
Lo schema a blocchi del processo e riportato in Figura 1, la planimetria generale dell’impianto In Figura
2.
Linea acque
Grigliatura
Sollevamento
fine
iniziale
Arrivo
liquame
Dissabbiatura
Chiariflocculazione
primaria
Trattamenti preliminari
PreDenitrificazione
Nitrificazione
ossidazione
PostDenitrificazione
Sedimentazione
finale
Trattamenti biologici
Filtrazione a
sabbia
Disinfezione
UV
Chiariflocculazione
terziaria
Filtrazione a
tela
Roggia
S. Eutichio
Trattamenti terziari
Linea fanghi
Disidratazione
Ispessimento
meccanica
Figura 1– Schema a blocchi. Impianto Comodepur.
Smaltimento
fanghi
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Figura 2 - Planimetria Impianto Comodepur
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Figura 3 – Zonizzazione acustica Impianto Comodepur
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Figura 4 – Luoghi di detenzione e utilizzo sostanze pericolose Impianto Comodepur
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3.2 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – STAZIONI DI SOLLEVAMENTO E COLLETTORI
Le stazioni di sollevamento hanno la funzione di rilanciare le acque reflue al collettore verso l’impianto
di depurazione e sono localizzate in:
SP01
SP02
SP03
SP04
SP05
SP06
SP07
SP08
SP09
SP10
SP11
SP12
SP13
SP14
SP16
CERNOBBIO - Cernobbio (Scuole) - immette nel collettore n. 6
PONTE CHIASSO - Via Ceresola (P. Chiasso) - immette in fognatura comunale
TAVERNOLA - Via Sebenico (Tavernola) - immette nel collettore n. 5
PINO - Via Bellinzona (Località Pino) – immette in fognatura comunale
SUCOTA - Via Per Cernobbio (Villa Ratti) - immette in fognatura comunale
VILLA OLMO LAGO - Via Cantoni (Villa Olmo) - immette in fognatura comunale
HANGAR - Piazzale Somaini (Hangar) - immette nel collettore n. 3
GIARDINI - Viale Rosselli (Giardini) – immette nel collettore n. 4
S. CATERINA - Passo S. Caterina - immette in fognatura comunale
FUNICOLARE - Piazza Funicolare – immette in fognatura comunale
XX SETTEMBRE - Via XX Settembre - immette in fognatura comunale
CIVIGLIO - Civiglio - immette in fognatura comunale
COMOFUTURA - Via Tentorio (Como Futura) - immette in fognatura comunale
VAJ - Via Scalabrini (Loc. Vay) - immette nel collettore n. 2
VILLA OLMO SERRE - Via Bellinzona (Serre Villa Olmo) – dismessa – sono in carico le
opere civili esistenti.
Le stazioni sono costituite da:
Quadro elettrico e di telecontrollo
Impiantistica meccanica (tubazioni, valvole, paratoie, ..
Pompe di sollevamento (centrifughe sommergibili, centrifughe orizzontali in camera asciutta,
centrifughe verticali;
Strumentazione (Misuratore di portata, misuratori di livello, interruttori di livello, …)
Manufatti civili (camera di ingresso refluo, camera asciutta pompe, vasca di sollevamento, …),
I collettori che risultano essere soggetti a manutenzione ordinaria, sono i seguenti:
COLLETTORE N° 1: dall’impianto di depurazione con tracciato lungo il Torrente Cosia sino al confine
con il Comune di Tavernerio;
COLLETTORE N° 2: dal Torrente Cosia (Viale Giulio Cesare) con il tracciato lungo il Fiume Aperto
sino al confine con il Comune di Grandate;
COLLETTORE N° 3: dall’impianto di depurazione con il tracciato lungo la Via Borgovico e Valeria sino
al bivio con la strada Garibaldina (O.E.C.);
COLLETTORE N° 4: dall’impianto di depurazione, lungo il Torrente Cosia fino alla centralina di
sollevamento dei giardini pubblici;
COLLETTORE N° 5: dalla centrale di sollevamento “Tavernola” al collettore n° 3;
COLLETTORE N° 6: dalla stazione di sollevamento “Tavernola” alla stazione di sollevamento
“Cernobbio”;
COLLETTORE N° 7: dal collettore n°6 lungo la sponda destra del torrente Breggia fino al confine di
Stato;
COLLETTORE N° 8: dal collettore n°7 lungo la sponda sinistra del torrente Breggia;
COLLETTORE N° 9: dal collettore n°1 sino al confine con il Comune di Lipomo;
COLLETTORE N° 10: dalla stazione di sollevamento dei giardini pubblici alla centrale di sollevamento
“Funicolare”, quindi fino al confine con il Comune di Brunate.
I collettori e le relative camerette sono ubicate sul sedime stradale, in area prativa o boschiva, sulla
sponda dei torrenti, …)
Gli scolmatori, in parte funzionanti anche come prese, e sottoposti alla manutenzione ordinaria sono
localizzati in:
S2e065 Canturina - Via Canturina - scarica dal /immette nel collettore n. 2
S2f067 Vargo - Via Cumano - immette nel collettore n. 2
S2g028 Sfasciacarrozze - Via Donatori di Sangue – scarica dal /immette nel collettore n. 2
S2h066 Valmulini-Ferrovia - Via Val Mulini (Ferrovie Nord) - scarica dal /immette nel collettore n. 2
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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19 di 48
3.3 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – TELECONTROLLO UTENTI INDUSTRIALI E COMUNI
Gli impianti presenti presso le Utenze industriali o i terminali di fognature comunali, sono costituiti da:
Quadro elettrico
Periferica di telecontrollo
Misuratore di portata (allo scarico)
Le apparecchiature elettroniche ed elettromeccaniche sono generalmente posizionate in prossimità dei
pozzetti finali di raccolta delle acque reflue industriali, oppure nelle vicinanze del punto di immissione
nel collettore o nella pubblica fognatura.
Le installazioni sono ricoverate in locali appositamente realizzati, in locali promiscui o, all’aperto con la
sola protezione dalle intemperie; i misuratori di portata sono installati in pozzetti con camera asciutta.
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
BLOCCO 4
4.1
Descrizione lavoro
RP.VRI.05.14
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20 di 48
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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21 di 48
4.1 DESCRIZIONE LAVORO
Descrizione del lavoro da effettuarsi:
CARICAMENTO, TRASPORTO, SMALTIMENTO FINALE E/O RIUTILIZZO DEI FANGHI DISIDRATATI
DAI SILO DI STOCCAGGIO, AGLI AUTOMEZZI DEL TRASPORTATORE
Area di lavoro:
Rif.
Area
1
Coordinate
Area di lavoro
(si veda tavola CDPED002)
PESA E TUNNEL DI CARICAMENTO DEI FANGHI DISIDRATATI
F- G (5/6/7/8)
SOTTO I SILI
Descrizione delle attività lavorative:
Rif.
Forn.
Rif.
Area
1
1
Rif.
Attività
Attività
Pesatura, caricamento dei fanghi sul cassone posizionato sotto i silo di
1
stoccaggio tramite apertura dei sistemi automatici a fondo silo.
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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BLOCCO 5
SMR340123
Fornitore)
Attrezzatura da lavoro e caratteristiche tecniche – 1 ( da completarsi a cura del
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
BLOCCO 6
S.MR.34.01.19
S.MR.34.01.20
Cronoprogramma generale delle attività
Cronoprogramma area di lavoro_giornata lavorativa
6.1
Verifica presenza rischi di interferenza
RP.VRI.05.14
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23 di 48
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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6.1 VERIFICA PRESENZA RISCHI DI INTERFERENZA
Sulla base del S.MR.34.01.19 Cronoprogramma generale delle attività e dei S.MR.34.01.20
Cronoprogramma area di lavoro giornata lavorativa predisposti per:
Area di lavoro
1
Giorno/i di lavoro
1
risulta:
presenza di interferenze tra le lavorazioni
X Si
No
Se Si procedere con la valutazione dei rischi di interferenza con il modulo:
S.MR.34.01.21
di cui al Blocco 7.
Identificazione, misurazione e valutazione dei rischi di interferenza
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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25 di 48
BLOCCO 7
7.1
7.2
Rischi specifici
Rischi introdotti dall’appaltatore e/o da lavoratore autonomo
S.MR.34.01.21
Identificazione, misurazione e valutazione dei rischi di interferenza
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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26 di 48
7.1 RISCHI SPECIFICI

Rischio biologico
Il rischio biologico è presente in tutta l’area dell’impianto e nelle opere esterne, in particolare nelle
immediate vicinanze delle vasche, canalizzazioni, pozzetti trattamento e smaltimento fanghi, ecc.
interessati al trattamento dei reflui urbani, e nel laboratorio di analisi chimiche.
In particolare si segnala la possibilità, anche se è attuata la derattizzazione preventiva, che all’interno
dei cavidotti e pozzetti elettrici vi sia la presenza di roditori (rischio di leptospirosi) e di rettili.
Il ns. medico competente, nel periodo di esercizio degli impianti, non ha rilevato particolari evidenze di
morbilità sul ns. personale derivanti dalla presenza dei microrganismi negli impianti.
Si ritiene che, data la possibilità di rischio, sia da evitare la permanenza lavorativa nell’impianto di
persone aventi carenze al sistema immunitario e/o altre patologie non compatibili con il rischi biologico.
Al fine di ridurre il rischio, su tutta l’area dell’impianto e nelle opere esterne è vietato consumare pasti,
bevande e fumare.
Il ns. protocollo medico è di seguito descritto:

visita medica, previe analisi cliniche di seguito elencate, prima dell’assunzione per verificare
l’idoneità del dipendente;

visite mediche semestrali, previe analisi cliniche di seguito elencate, per confermare l’idoneità del
dipendente;

analisi cliniche:
Emocromo + formula leucocitaria
Colesterolo e Colesterolo HDL
Trigligeridi
HBsAg
HBsAb
Anti HCV
Anti HAV
Vidal Wright
Coprocultura per Salmonelle e Schigellae

vaccinazioni con richiamo periodico:
Antitetanica
Antitifica;
I dispositivi di protezione individuale (DPI), utilizzati nella ns. società in funzione della tipologia del
lavoro da eseguire sono:

guanti, stivali, visiera, mascherine in carbone attivo per polveri e vapori, tuta monouso;

Rischio chimico
Il rischio chimico è presente nelle sezioni d’impianto dove vengono stoccati reattivi acidi o basici
(cloruro ferrico, cloruro di alluminio, ecc.), prodotti organici (polielettroliti, decoloranti, antischiuma,
soluzioni idrolacoliche, ecc.) e nel laboratorio di analisi chimiche.
Di ogni prodotto utilizzato dalla ns. società è disponibile la scheda di sicurezza presso gli uffici, e il
laboratorio.
Si segnala in particolare la presenza di un impianto di produzione di ozono per il trattamento dell’aria.
L’accesso al impianto di produzione di ozono deve essere appositamente autorizzato.
Lo scarico di prodotti deve essere effettuato secondo le istruzioni di lavoro; il personale esterno deve
indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) indicati dal proprio datore di lavoro.
I dispositivi di protezione individuale (DPI), utilizzati nella ns. società in funzione della tipologia del
lavoro da eseguire sono:

guanti, stivali, visiera, mascherine in carbone attivo per polveri e vapori, tuta, rilevatore di ozono,
rilevatori di gas (CO, O, H2S, miscela esplosiva);

Rischio elettrico
In tutta l’area dell’impianto e nelle opere esterne, ancorché progettati e realizzati secondo la normativa
di legge e tecnica, è presente il rischio elettrico rappresentato dalla presenza di:

cabine di ricezione e trasformazione energia elettrica a tensione di 15.000 volt e 6.000 volt;

cabine di distribuzione energia elettrica a tensione di 6.000 volt e 380 volt;

quadri elettrici di comando e controllo con tensione di 220 volt;

prese di corrente a tensione di 380 e 220 volt;

macchine alimentate con tensione di 6.000 volt e 380 volt;

apparecchiature alimentate con tensione di 220 volt;

cavidotti con pozzetti per il passaggio di cavi elettrici percorsi con tensioni di 380 o 220 volt;
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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I dispositivi di protezione individuale (DPI), utilizzati nella ns. società in funzione della tipologia del
lavoro da eseguire sono:

guanti dielettrici, utensili dielettrici, scarpe dielettriche;

Rischio rumore
In determinate zone dell’impianto e delle opere esterne, ancorché progettati e realizzati secondo la
normativa di legge e tecnica, è presente il rischio rumore rappresentato dalla presenza di:

macchine (soffianti, compressori, motori, ecc.), o apparecchiature (inverter);
La zonizzazione del rischio ed il livello di rumore per l’impianto di depurazione è indicato nella
planimetria CDP.E.D.004.
Nella immediatezza delle zone a rischio sono a disposizione i DPI tappi auricolari.
I dispositivi di protezione individuale (DPI), utilizzati nella ns. società in funzione della tipologia del
lavoro da eseguire sono:

cuffie auricolari, tappi auricolari;

Rischio annegamento
In determinate zone dell’impianto e delle opere esterne, è presente il rischio annegamento
rappresentato dalla presenza di vasche.
Dette vasche hanno generalmente una profondità superiore al metro, e sono accessibili per lavoro
solamente attraverso le passerelle o zone pedonabili munite di parapetti, da botole o passi d’uomo
chiusi.
È vietato accedere alle vasche fuori dalle parti protette da caduta.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettiva, utilizzati nella ns. società in funzione della
tipologia del lavoro da eseguire sono:

cinture di sicurezza, dispositivi di protezione anticaduta.

Rischio asfissia – intossicazione – lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati
In determinate zone dell’impianto e delle opere esterne è presente il rischio asfissia per carenza di
ossigeno o di intossicazione per presenza di gas o vapori (idrogeno solforato, ossido di carbonio,
solventi ecc.), rappresentate dagli spazi confinati (stazioni di sollevamento liquami, stazioni di
pompaggio fanghi di ricircolazione, pozzetti di collegamento fognario, ecc.). L’accesso agli spazi
confinati deve essere preventivamente autorizzato previa compilazione del “Permesso di lavoro
in spazi confinati”.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettiva, utilizzati nella ns. società in funzione della
tipologia del lavoro da eseguire sono:

Imbragatura di sicurezza, sistema di recupero, maschera a pieno facciale con filtri universali,
rilevatore di ozono, rilevatori di gas (CO, O2, H2S, miscela esplosiva);
*
Rischio incendio e/o esplosione
In determinate zone dell’impianto, per la presenza di stoccaggio e dosaggio prodotti organici, quali
soluzione idroalcolica (metanolo o altri alcoli) e carbone in polvere è presente il rischio incendio o
esplosione.
Le aree sono appositamente segnalate. L’utilizzo di fiamme libere o di lavoro a fuoco nelle
adiacenze dei serbatoi di stoccaggio e dosaggio deve essere preventivamente autorizzato.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettiva, utilizzati nella ns. società in funzione della
tipologia del lavoro da eseguire sono:

rilevatori di gas (CO, O2, H2S, miscela esplosiva);

nelle aree dell’impianto sono presenti mezzi antincendio: estintori posizionati secondo le indicazioni
dell’allegato V al D.M. 10/03/98.
*
Rischio polveri
In determinate zone dell’impianto per la presenza di stoccaggio e dosaggio di prodotti organici come il
polielettrolita in polvere, è presente il rischio delle polveri.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettiva, utilizzati nella ns. società in funzione della
tipologia di lavoro da eseguire sono:

guanti, visiera, mascherine antipolvere segregazione dell’area durante le fasi di carico dei serbatoi
*
Rischio Radiazioni ottiche artificiali (ROA)
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI

RP.VRI.05.14
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Questo tipo di rischio si evidenzia, seppur con tipologia BASSA, nella zona dove è ubicato il
trattamento di disinfezione con lampade UV. I dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettiva,
utilizzati nella ns. società in funzione della tipologia di lavoro da eseguire sono:
Guanti, maschera di protezione tipo a scatola contro i riflessi UV;

Altri rischi
In determinate zone dell’impianto possono essere presenti altri rischi non dettagliati nella presente in
quanto determinatisi successivamente a seguito di lavori ad es.: scavi aperti, presenza di altre
imprese e/o lavoratori autonomi ecc. Detti rischi devono essere evidenziati nel verbale di
coordinamento

Altri rischi presso utenti industriali
Possono essere presenti rischi specifici connessi alla attività dell’Utente o a condizioni particolari in
essere al momento della presenza presso gli stessi.
Sulla base della Valutazione dei Rischi non sono segnalati, in condizioni normali, rischi specifici diversi
da quelli già indicati.
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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7.2 RISCHI INTRODOTTI DALL’APPALTATORE E/O DA LAVORATORE AUTONOMO
Si allegano i documenti sui rischi relativi alle attività introdotte dal Fornitore nei luoghi di lavoro di
Comodepur:
1
1
N° rif.
Fornitore
DOCUMENTO SULLA SICUREZZA AZIENDALE
Con valutazione scheda rischi
Fattori rischio utilizzo automezzi durante il servizio c/ vs. impianto:investimento per transito automezziincidente per manovre errate durante il servizio
Identificazione documento
xxxxx
xxxxx
Data
Documento
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
BLOCCO 8
7.1
7.2
Aspetti ambientali significativi
Analisi aspetti/impatti ambientali e misure
RP.VRI.05.14
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30 di 48
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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8.1 ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI
Sulla base dell’Analisi Ambientale condotta, nella tabella seguente sono sintetizzati per categoria gli
aspetti/impatti ambientali diretti individuati e valutati con un indice di significatività alto o medio.
Tabella 8.1 – Aspetti/Impatti ambientali diretti
8.1 ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI
Sulla base dell’Analisi Ambientale condotta, nella tabella seguente sono sintetizzati per categoria gli
aspetti/impatti ambientali diretti individuati e valutati con un indice di significatività alto o medio.
Tabella 8.1 – Aspetti/Impatti ambientali diretti
Aspetto ambientale
Consumo risorse naturali
Acqua
Potabile
Industriale
Servizio
Combustibile
Metano
Benzina per autotrazione
Gasolio per autotrazione
Consumo prodotti
Sostanze chimiche
Reagenti laboratorio
Sale di ferro in soluzione
Polielettrolita primario
Antiodore
Soluzione idroalcolica
Antischiuma
Polielettrolita secondario
Decolorante
Polielettrolita terziario
Sale di alluminio in soluzione
Polielettrolita (polvere) per fanghi
Polielettrolita (emulsione) per fanghi
Calce
Acido citrico
Materiali ausiliari
Carta
Toner
Materiali da laboratorio
Prodotti per manutenzione
Oli e grassi
Ricambi elettro-meccanici
Altri prodotti di consumo
Consumo energia elettrica
Apparecchiature
Strumenti
Macchine
Emissioni/scarti
Significatività
Mediamente
significativo/significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Sezioni e note
1.14
1.6 – 1.7 – 1.9 – 1.12
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo
1.3
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Significativo/Mediamente
significativo
Non significativo
Mediamente significativo 1.9
Mediamente significativo 1.7
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo 1.12
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Mediamente
significativo/significativo
1.6 – 1.7
1.7 – 1.9
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
Emissione in atmosfera
Fumi da caldaia
Gas refrigeranti
Gas e vapori laboratorio
Emissioni automezzi
Fumi saldatura
Odore
CO2, N2, N2O (da biologico)
Vapori sol. idroalcolica
Aerosol batterico
Gas ozonato
UV
Rilascio sul suolo
Refluo
Grassi e oli
Reagenti
Sabbie
Grigliato
Spurghi
Rilascio nelle acque sott
Refluo
Reagenti
Oli
Rilascio nelle acque superf.
Refluo
Reagenti
Oli
Rifiuti
Sabbie
Grigliato
Imballaggi - toner
Rifiuti solidi da laboratorio (kit)
Rifiuti liquidi da laboratorio
Carta
Oli usati
Rifiuti contenenti mercurio (lampade
UV)
Rifiuti elettrici - elettronici
Residui metallici
Materiali plastici
Medicinali
Emissione acustica
Impianto
Intrusione visiva
Vasche fuori terra
Palazzina
Sottoprodotti in uscita
RP.VRI.05.14
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32 di 48
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Significativo / Mediamente 1.6 – 1.7 – 1.9 – 1.12
significativo
1.5 – 1.6 – 1.7 – 1.8 – 1.9 – 1.14
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo 1.7
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
Mediamente significativo
(in situazioni di emergenza)
(in situazioni di emergenza)
(in situazioni di emergenza)
(in situazioni di emergenza)
(in situazioni di emergenza)
(in situazioni di emergenza)
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Mediamente significativo
Non significativo
Mediamente significativo
(in situazioni di emergenza)
1.1
1.11
Mediamente significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
1.3
Mediamente significativo/
Significativo
1.4 - 1.5 – 1.6 – 1.7 - 1.8 – 1.9 1.10 - 1.11 - 1.12 - 1.14
Mediamente significativo
Mediamente significativo
1.8
1.1
Refluo trattato
Mediamente significativo
Refluo trattato - N > 10 mg/l - Altri Significativo
parametri non nei limiti
Fanghi
Mediamente significativo
Le sezioni indicate sono di seguito specificate::
(in situazioni di emergenza)
1.12
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
1.1
Sezione Uffici e Personale
1.1.1
Uffici e archivi;
1.1.2
Locali ad uso del personale;
1.13
Locali impianti tecnologici;
1.2 Sezione Laboratorio
1.2.1
Laboratorio analisi;
1.3 Sezione Officine e magazzini
1.3.1
Officina e magazzino elettrico;
1.3.2
Officina e magazzini meccanici;
1.3.3
Deposito oli e infiammabili;
1.3.4
Automezzi;
1.4 Sezione Servizi impianto
1.4.1
Locali trasformatori e distribuzione energia elettrica;
1.4.2
Locali quadri elettrici e quadri di comando;
1.4.3
Produzione aria compressa di servizio;
1.4.4
Fognatura interna;
1.4.5
Distribuzione acqua di servizio;
1.4.6
Distribuzione acqua potabile e industriale;
1.4.7
Dotazioni antincendio;
1.5 Sezione Pretrattamenti
1.5.1
Grigliatura fine;
1.5.2
Sollevamento;
1.5.3
Dissabbiazione;
1.5.4
Raccolta e stoccaggio grigliato;
1.5.5
Raccolta e stoccaggio sabbie;
1.5.6
Trattamento aria;
1.5.7
Pretrattamento bottini;
1.6 Sezione Trattamenti Primari
1.6.1
Flocculazione;
1.6.2
Decantazione a pacchi lamellari;
1.6.3
Ripartizione portata - sollevamento;
1.6.4
Vasca accumulo;
1.6.5
Stoccaggio e dosaggio reagenti;
1.7 Sezione Trattamenti Biologici
1.7.1
Pre-Denitrificazione;
1.7.2
Ossidazione - Nitrificazione;
1.7.3
Post-denitrificazione;
1.7.4
Post-aerazione
1.7.5
Decantazione;
1.7.6
Ricircolo e rilancio supero fanghi;
1.7.7
Stoccaggio e dosaggio reagenti;
1.8 Sezione Trattamento di Biofiltrazione
1.8.1
Accumulo e sollevamento;
1.8.2
Stacciatura;
1.8.3
Ossidazione;
1.8.4
Nitrificazione;
1.8.5
Post-denitrificazione
1.8.6
Chiariflocculazione e sollevamento;
1.8.7
Dosaggio reagenti;
1.9 Sezione Trattamenti Terziari - Chiariflocculazione
1.9.1
Sollevamento
1.9.2
Flocculazione;
1.9.3
Decantazione lamellare;
1.9.4
Stoccaggio e dosaggio reagenti.
1.10 Sezione Trattamenti terziari – Filtrazione a sabbia
1.10.1
Sollevamento;
1.10.2
Filtrazione;
1.10.3
Accumulo controlavaggi;
1.11 Sezione Trattamenti terziari – Disinfezione
1.11.1
Disinfezione;
1.11.2
Accumulo e scarico;
1.12 Sezione Trattamento Fanghi
1.12.1
Ispessimento;
1.12.2
Disidratazione meccanica;
1.12.3
Stoccaggio e dosaggio reagenti
1.12.4
Raccolta e stoccaggio fanghi;
1.12.5
Rilancio sfiori, drenaggi e surnatanti;
1.12.6
Trattamento aria con ozono.
1.13 Sezione Gestione Utenze
1.13.1
Sistema di misura e controllo presso le utenze;
1.14 Sezione Collettori consortili
1.14.1
Collettori consortili;
1.14.2
Centrale di sollevamento;
1.14.3
Scolmatori.
RP.VRI.05.14
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33 di 48
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
RP.VRI.05.14
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34 di 48
8.2 ANALISI ASPETTI/IMPATTI AMBIENTALI E MISURE
La pagina deve essere duplicata per ogni Fornitore coinvolto
Numero identificativo Fornitore
1
n°
Uso risorse naturali
X Si
Aspetti/impatti ambientali
Combustibile camion
Se si, descrivere:
X No
Se si, descrivere:
No
Se si, descrivere:
No
Se si, descrivere:
Misure e responsabilità
Consumo non significativo
Consumo prodotti
Si
Aspetti/impatti ambientali
No
Misure e responsabilità
Consumo energia
X Si
Aspetti/impatti ambientali
Misure e responsabilità
Funzionamento aspirazione Consumo non significativo
e trattamento aria
Interferenze ambientali – emissioni atmosfera
Aspetti/impatti ambientali
Emissioni maleodoranti
X Si
Misure e responsabilità
Trattamento del fango su camion con deodorizzante ed
aspirazione e trattamento dell’aria-Responsabilità
Comodepur.
Chiusura cassone-Responsabilità Fornitore
Interferenze ambientali – rilascio sul suolo
Aspetti/impatti ambientali
Fanghi disidratati
X Si
Misure e responsabilità
Non significativa (solo
impermeabilizzata)
Interferenze ambientali – rilascio in acque superficiali
Aspetti/impatti ambientali
Interferenze ambientali – rifiuti
Aspetti/impatti ambientali
in
Se si, descrivere:
emergenza,
in
area
X No
Se si, descrivere:
X No
Se si, descrivere:
X No
Se si, descrivere:
Misure e responsabilità
Interferenze ambientali – rilascio in acque sotterranee
Aspetti/impatti ambientali
Si
No
Si
Misure e responsabilità
Si
Misure e responsabilità
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
Interferenze ambientali – emissioni acustiche
Aspetti/impatti ambientali
Emissioni camion
Sono possibili emergenze ambientali :
X Si
RP.VRI.05.14
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No
Se si, descrivere:
Misure e responsabilità
Richiesto mezzi idonee e mantenuti per garantire minimo
emissione sonora
Si
X No
Se si, descrivere:
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
DUVRI
BLOCCO 9
9.1
9.2
Valutazione del personale della Comodepur
Valutazione del personale del Fornitore
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SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
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9.1 VALUTAZIONE DEL PERSONALE COMODEPUR
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito ai rischi presenti nelle lavorazioni che dovranno eseguire, ai rischi presenti nell’area di
lavoro, alle norme di comportamento e alle procedure di emergenza:
X Si
No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito agli aspetti/impatti ambientali relativi alle lavorazioni e attività
che dovranno eseguire
X Si
No
Si
X No
Si
X No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro devono disporre di
Attestati ufficiali di capacità (patenti, iscrizione ad Albi, …)
Se si, quali:
Sono necessarie ulteriori attività di formazione e informazione ai lavoratori
che eseguiranno il lavoro
Se si, quali:
9.2 VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL FORNITORE
La pagina deve essere duplicata per ogni Fornitore coinvolto
Numero identificativo Fornitore
1
n°
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito ai rischi presenti nelle lavorazioni che dovranno eseguire, ai rischi presenti nell’area di
lavoro, alle norme di comportamento e alle procedure di emergenza:
X Si
No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito agli aspetti/impatti ambientali relativi alle lavorazioni e attività
che dovranno eseguire
X
No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro devono disporre di
Attestati ufficiali di capacità (patenti, iscrizione ad Albi, …)
X Si
No
Se si, quali:
PAT.E-PAT.ADR-ISCRIZIONE ALBO TRASP.C/TERZI (PC4352917W)-ALBO GESTORI
AMBIENTALI (BO021219)
Sono necessarie ulteriori attività di formazione e informazione ai lavoratori
che eseguiranno il lavoro
Se si, quali:
Si
X No
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9.2 VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEL FORNITORE
La pagina deve essere duplicata per ogni Fornitore coinvolto
Numero identificativo Fornitore
1
n°
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito ai rischi presenti nelle lavorazioni che dovranno eseguire, ai rischi presenti nell’area di
lavoro, alle norme di comportamento e alle procedure di emergenza:
X Si
No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro sono stati adeguatamente
formati in merito agli aspetti/impatti ambientali relativi alle lavorazioni e attività
che dovranno eseguire
X Si
No
I lavoratori che eseguiranno il lavoro devono disporre di
Attestati ufficiali di capacità (patenti, iscrizione ad Albi, …)
X Si
No
Se si, quali:
…Patente E – Patente ADR – Iscrizione Albo trasportatori conto terzi – Albo gestori Ambientali (1)
Sono necessarie ulteriori attività di formazione e informazione ai lavoratori
che eseguiranno il lavoro
Se si, quali:
Si
X No
Attestato di idonea informazione, formazione e addestramento per lavori in ambienti sospetti
di inquinamento o confinati e per l’uso dei DPI previsti; (1)
( 1 ) Allegare copia documentazione attestante quanto richiesto.
NOTA BENE:
Per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’art. 3, comma 3, del DPR
177/2011, il FORNITORE deve operare:

con proprio Personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ovvero
anche con altre tipologie contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i
relativi contratti siano stati preventivamente certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto
legislativo 10 settembre 2003, n. 276;

con Personale di Ditte terze o con Lavoratori autonomi, tramite il ricorso a subappalti che devono
essere autorizzati espressamente dal datore di lavoro della COMMITTENTE (che ha la disponibilità
giuridica dei luoghi) e certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10
settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni e integrazioni; al Personale di Ditte terze e ai
Lavoratori autonomi a cui sono subappaltate le lavorazioni, si applicano le disposizioni del DPR
177/2011.

con la presenza di personale, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti
sospetti di inquinamento o confinati (in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro). Il
preposto deve necessariamente possedere tale esperienza.
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Norme generali di comportamento
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NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO
PREMESSA
Di seguito sono riportate alcune norme di comportamento a cui gli appaltatori/fornitori (di seguito
Impresa) devono attenersi per le attività condotte all’interno dell’impianto di depurazione di Viale
Innocenzo XI, 50 – COMO, ivi compresi uffici e laboratorio di analisi chimiche, e presso le opere esterne
(collettori fognari, centrali di sollevamento, scolmatori e altre opere accessorie) localizzate in diversi
punti del Comuni di Como, Brunate, Lipomo, Tavernerio, Cernobbio, Maslianico, Grandate.
Le presenti norme sono parte integrante dell'ordine e/o capitolato di appalto che regola i rapporti fra la
Comodepur S.p.A. e l’Impresa relativamente alla sicurezza sul lavoro.
Queste non esauriscono il complesso di doveri e di obblighi ai quali l’Impresa è tenuta in virtù delle
norme di legge e di quelle di buona tecnica. In nessun caso una prescrizione interna della Comodepur
può essere interpretata come deroga ad una norma statale o ad una prescrizione dell'Ispettorato del
Lavoro, sì che deve sempre e comunque prevalere la normativa pubblica, in quanto le prescrizioni
interne hanno l'esclusivo scopo di garantire una sicurezza sul lavoro più ampia di quella legale.
L’Impresa si assume ogni responsabilità per eventuali infortuni e danni a cose che possano verificarsi
durante e a causa dei lavori che andranno ad effettuare e si impegna ad attuare tutte le misure di
sicurezza richieste dal lavoro nonché ad osservare tutte le norme di legge sulla prevenzione degli
infortuni sul lavoro, di igiene sul lavoro vigenti attualmente ed al momento di esecuzione dei lavori
secondo le istruzioni e circolari emanate dai competenti Ministeri, Ispettorato del Lavoro ed altri Enti
competenti.
NORME DI COMPORTAMENTO E DI SICUREZZA SUL LAVORO
Generalità
L'Impresa, tramite i suoi preposti, deve rendere edotti i propri dipendenti delle presenti norme e di quelle
in vigore presso la Comodepur e disporre ed esigere che esse siano rispettate.
L'impresa è responsabile dell'osservanza da parte del proprio personale delle norme e disposizioni in
materia di prevenzione infortuni ed igiene sul lavoro, della rispondenza dei mezzi e delle attrezzature
alle norme di legge nonché all'adozione delle cautele antinfortunistiche necessarie durante la
realizzazione dei lavori.
Identificazione del personale dell'Impresa
L'Impresa deve notificare al Responsabile Comodepur il nominativo del proprio personale operante
presso le strutture della Comodepur. Giornalmente il personale operante presso gli impianti della
Comodepur vidimerà gli orari di entrata e di uscita usando l’orologio appositamente predisposto. Il
personale dell’impresa deve essere regolarmente assicurato presso l'INAIL o altri Istituti Previdenziali, e
sostenuto con esito favorevole le visite mediche generali e specifiche così come previsto dalle norme
per l'igiene del lavoro (D.P.R. 303).
Viabilità
Il personale dell'Impresa è tenuto all'osservanza delle disposizioni contenute nel Codice della Strada,
relative alla idoneità alla guida ed alle norme di comportamento nonché ad altre norme vigenti in
materia nelle strutture Comodepur. I mezzi mobili impiegati dall'Impresa devono essere in buone
condizioni funzionali e di manutenzione e coperti da assicurazione.
Comportamento
Il personale dell'Impresa deve rispettare oltre le Norme di legge anche quelle di comportamento in
vigore presso la Comodepur.
Norme di emergenza
L’Impresa deve richiedere alla Comodepur, prima dell'inizio dei lavori, le indicazioni necessarie per un
appropriato comportamento del personale di fronte al verificarsi di una situazione di emergenza
(incendio, scoppio, crollo, fuga o spandimento di prodotto pericoloso, ecc.) e s'impegna a renderle note
al proprio personale.
L’Impresa deve operare in modo che tali norme di emergenza, in caso di necessità, possano venire
attuate in misura adeguata da proprio personale o dei terzi che operano per l'Impresa stessa.
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Presidi chirurgici e farmaceutici
L'Impresa, deve essere dotata di presidi chirurgici e farmaceutici, in conformità delle disposizioni di
legge.
L'utilizzo del presidio farmaceutico della Comodepur è in generale consentito compatibilmente con le
esigenze della stessa.
Segnalazioni di infortuni e di incidenti
L’Impresa, al verificarsi di infortuni mortali o gravi e di incidenti con seri danni a cose, deve farne
immediata segnalazione alla Comodepur e tenersi a disposizione per eventuali richieste, tenendolo al
corrente degli sviluppi.
Mezzi individuali di protezione
L'Impresa deve dotare il proprio personale dei mezzi protettivi necessari per l'esecuzione dei lavori
tenuto conto dei rischi specifici delle aree a cui sono destinati ad operare.
L’Impresa deve disporre ed esigere che tali mezzi siano sempre efficienti e vengano usati in modo
corretto.
Attrezzature e materiali dell'Impresa
L'Impresa deve impiegare macchine, apparecchiature, attrezzature, utensili, ecc. rispondenti alle norme
di legge ed alle esigenze di sicurezza dei singoli lavori e dell'ambiente in cui vengono utilizzati; deve
inoltre agire in modo che essi siano mantenuti in condizione di sicurezza.
Accesso agli impianti
Il personale dell'Impresa prima di accedere ad un area d’impianto in cui non sono espressamente
destinati ad operare, deve sempre chiedere autorizzazione ad un Responsabile della Comodepur.
Misure di sicurezza per il cantiere
Giornalmente, a fine lavoro, l'Impresa è tenuta a sgomberare i materiali di scarto, a pulire la zona di
lavoro, a predisporre nella stessa zona eventuali misure di sicurezza.
Attività soggette ad autorizzazione preventiva
Per l'esecuzione delle attività di seguito riportate, L’impresa deve richiedere specifica autorizzazione
preventiva al Responsabile Comodepur, la quale viene rilasciata per iscritto eventualmente mediante la
compilazione degli appositi permessi di lavoro.
Il lavoro può essere iniziato solo dopo che l'autorizzazione è stata rilasciata e attenendosi alle modalità
previste.
Le attività soggette ad autorizzazione sono le seguenti:

Costruzione ed installazione provvisoria del cantiere:
L’impresa nel richiedere l'autorizzazione a realizzare o sistemare il cantiere (baracche, locali,
depositi materiali, servizi, luogo di lavoro, ecc.) deve indicare: ubicazione, caratteristiche, finalità e
lavorazione che in esso saranno effettuate; natura e quantità dei materiali che vi s'intendono
conservare e presentare, se richiesto, un progetto di massima delle installazioni previste. Ogni
costruzione o utilizzo di locali e aree della Comodepur è vietata se non è stata rilasciata detta
autorizzazione. Le costruzioni e le installazioni, per quanto provvisorie; devono essere costruite in
modo razionale e decoroso nel rispetto delle norme di legge e di quelle di sicurezza e igiene del
lavoro.

Deposito di sostanze pericolose:
L’impresa, prima di adibire un'area a deposito di sostanze pericolose (infiammabili, esplosive,
tossiche, nocive, radioattive, instabili, ecc.), deve richiedere autorizzazione al Responsabile
Comodepur, specificando natura, quantità delle sostanze, ubicazione, caratteristiche del deposito,
ed esibendo eventuali autorizzazioni di Enti pubblici quando necessarie ed assicurando, in ogni
caso, il rispetto delle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni e degli incendi.

Impiego in via eccezionale di attrezzature ed opere provvisionali di proprietà Comodepur:
Nel caso che l'Impresa venga a trovarsi nell'eccezionale necessità di far uso di attrezzature ed
opere provvisorie della Comodepur, l’Impresa deve chiedere autorizzazione accertando l'efficienza
e la rispondenza alle norme di legge dell'attrezzatura stessa, dichiarando la prevista durata dell'uso
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delle suddette attrezzature e opere provvisorie. La responsabilità per l'utilizzo corretto delle stesse
compete all'Impresa.

Uso ed installazione di macchinari ed apparecchiature:
L’Impresa, prima di usare o installare macchinari come gru a torre, a braccio e simili, deve
richiedere autorizzazione indicando tipo e caratteristiche dell'apparecchiatura, tipo di intervento,
area di azione.
Deve pure richiedere autorizzazione prima dell'installazione di macchinari od apparecchiature
particolari (gruppi compressori, gruppi elettrogeni, idrovore, centrali di betonaggio, ecc.),
specificando il luogo e le modalità d'installazione. In ogni caso garantirà il rispetto delle norme di
sicurezza.

Lavori con produzione di inneschi:
L’Impresa, prima che abbiano inizio i lavori che comportano l'impiego di inneschi (fiamme libere,
saldatrici, ecc.) deve richiedere autorizzazione al Responsabile Comodepur, indicando dove e
quando intende effettuare tali lavori.

Lavori di scavo o di infissione nel terreno:
L’Impresa, prima di dare inizio ai lavori di scavo o di infissione nel terreno, deve richiedere
autorizzazione in considerazione dell'eventuale presenza nel sottosuolo di tubazioni, linee
elettriche, installazioni, ecc. specificando il luogo, la profondità di scavo, o di infissione ed i mezzi di
lavoro impiegati.

Lavori comportanti interruzioni della viabilità:
L’Impresa, prima di dare inizio alla realizzazione di opere che richiedono l'interruzione anche breve
della viabilità, deve indicare Responsabile Comodepur la durata dell'interruzione stradale,
predisponendo mezzi adeguati in conformità alle vigenti disposizioni di legge per una corretta
segnalazione dei lavori in corso e provvedendo, se necessario, ad eventuali coperture provvisorie
di adeguata resistenza o a recinzioni e deviazioni.

Lavori su o in prossimità di linee od apparecchiature elettriche:
L’Impresa, prima di dare inizio ai lavori su o in prossimità di linee od apparecchiature elettriche
(cabine, trasformatori e simili) deve segnalarlo al Responsabile Comodepur. Qualora ritenga
necessario sezionare linee elettriche di forza motrice o luce, deve prendere accordi preventivi con
lo stesso Responsabile.

Lavori in luoghi confinati:
L’Impresa, prima di dare inizio a lavori in luoghi confinati (entro recipienti, serbatoi, canalizzazioni,
fosse, ecc.) deve richiedere al Responsabile Comodepur, l'autorizzazione indicando il luogo
confinato, il periodo, la durata dei lavori, adottando le misure di salvataggio predisposte dalle
norme di legge.

Deposito di avanzi di lavorazione:
L’Impresa deve richiedere al Responsabile Comodepur autorizzazione al deposito di avanzi di
lavorazione, specificando il luogo, le modalità di sistemazione, la natura e la quantità delle
sostanze depositate (residui oleosi, combustibili solidi o liquidi, materiale di scavo, di scarto, di
risulta, ecc.). L'Impresa realizzerà tali depositi in modo da non inquinare con sostanze liquide,
solide o gassose. A lavoro ultimato, l'Impresa dovrà provvedere a sgomberare i depositi in
questione. Tutte le operazioni suddette devono essere effettuate a cura dell'Impresa nel pieno
rispetto delle normative statali e regionali in materia di inquinamento e smaltimento rifiuti.

Utilizzazione di "utilities":
L’Impresa che intende usufruire di "utilities" della Comodepur (energia elettrica, aria ed altri gas
compressi, acqua, rete fognaria, acqua a pelo libero, ecc.) deve farne specifica richiesta al
Responsabile Comodepur il quale indicherà le modalità, l'orario di impiego, la durata e la
potenzialità massima e media di utilizzazione delle "utilities" richieste. E' vietato all'Impresa
utilizzare energia elettrica, aria e gas compressi, ecc. senza autorizzazione e con modalità di
allacciamento e prelievo diversi da quelli autorizzati. Qualora l'uso delle "utilities" comporti
l'installazione a valle del punto di allacciamento di tubazioni canalizzazioni o linee elettriche
provvisorie, le modalità di installazione e la loro manutenzione dovranno essere conformi a norme
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e leggi vigenti. L'alimentazione elettrica degli utensili e lampade portatili, nonché i relativi
allacciamenti dovranno essere conformi al D.P.R. 547/1955 art. 313-318.

Parcheggio di veicoli nell'Unità lavorativa e loro transito
L’Impresa deve richiedere autorizzazione per poter adibire aree della Comodepur a parcheggio
permanente di autoveicoli utili alla esecuzione dei lavori proponendo l'area desiderata ed il numero
massimo e tipo dei veicoli che intende farvi parcheggiare. L’Impresa deve altresì fare richiesta di
autorizzazione qualora ritenga necessario il transito di veicoli fuori dalla rete stradale interna della
Comodepur.

Altre attività soggette ad autorizzazione nell'Unità Operativa
L’Impresa deve comunque segnalare al Responsabile Comodepur ogni lavoro che, per modalità di
esecuzione, sia tale da poter arrecare danni a persone o cose, in modo che possano essere
concordate preventivamente misure di sicurezza integrative a quelle previste da disposizioni di
legge, che in ogni caso devono essere adottate a cura dell’Impresa.
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NORME DI COMPORTAMENTO AMBIENTALE
Prodotti chimici in cisterna
le operazioni di scarico del prodotto devono avvenire in presenza del ns. personale addetto al fine
che lo stesso possa predisporre le misure previste in caso di emergenza.
il trasportatore deve essere corredato del documento di trasporto per il per il ritorno della cisterna
vuota non bonificata.
Prodotti chimici palettizzati, in fusti (polielettroliti, oli, reattivi laboratorio ecc.)
le operazioni di scarico del prodotto devono avvenire in presenza del ns. personale addetto al
fine che lo stesso possa verificare la integrità degli imballaggi e nel caso occorra predisporre le
misure previste in caso di emergenza.
Vetreria e materiali da laboratorio
le operazioni di scarico devono avvenire in presenza del ns. personale addetto al fine che lo
stesso possa verificare la integrità degli imballaggi e nel caso occorra predisporre le misure
previste in caso di emergenza.
Macchine nuovo acquisto
Le macchine/ apparecchiature in ordine dovranno essere conformi e rispondenti ai requisiti
dettati:(utilizzare solamente quelli necessari)
- dal Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459 – Regolamento per l’attuazione
delle direttive 89/392 CEE, 91/368 CEE, 93/44 CEE, 93/68 CEE concernenti il riavvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri relative alle macchine “Direttiva Macchine”; in particolare per quanto
riguarda i requisiti essenziali di sicurezza, la documentazione a corredo delle macchine, la
rispondenza del prodotto alla “Direttiva Macchine”, la marcatura e la procedura di certificazione.
- dalla Direttiva Bassa Tensione 73/23 CEE e sue modifiche riportate nella Direttiva 93/68/ CEE, e
alla legislazione nazionale che le traspone.
- dalla Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336 CEE e sue modifiche riportate nella Direttiva
93/31 CEE, e alla legislazione nazionale che le traspone.
- dalla Direttiva Recipienti semplici a pressione 87/4046 CEE e alla legislazione nazionale che la
traspone.
- dalla Direttiva Atmosfera Esplosiva 76/117 CEE e 84/47 CCE, e alla legislazione nazionale che le
traspone.
Manutenzione
Al fine di evitare aspetti/impatti significativi sull’ambiente, il Personale deve essere formate ed
informate circa le implicazioni ambientali delle. attività presso gli impianti ed in particolare si deve:
utilizzare macchine di potenza adeguata alle necessità;
non depositare materiale inquinante su superficie non coperte da asfalto/ cemento;
non disperdere oli, vernici , ecc. sul suolo;
non disperdere i rifiuti nelle acque reflue in trattamento;
limitare le quantità di sostanze volatili che possono essere disperse in atmosfera;
raccogliere, smaltire e/o depositare i rifiuti prodotti nell’attività;
utilizzare macchine con pressione sonora inferiore 80 decibel;
non intervenire su macchine e impianti senza il consenso dei responsabili Comodepur.
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BLOCCO 11
I.MR.44.02.02
CDP.E.D.003
I.E.44.02.02.05
Norme di comportamento in caso di emergenza
Planimetria generale – presidi antincendio e vie di fuga
Componenti squadra di emergenza
Presso il locale Guardiola e presso il Laboratorio sono disponibili:



Schede di sicurezza dei prodotti presenti nell’impianto;
IPA440201 Piano Gestione Emergenze;
Schede Emergenza (su modello IMR440204).
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