Progetto PON PLASS - Potenziamento delle infrastrutture

Decreto Direttoriale prot. n. 254/RIC. 18/05/2011
POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E
DELLE DOTAZIONI SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE
Pl.A.S.S. - Platform for Agrofood Science and
Safety
PROGETTO DI POTENZIAMENTO STRUTTURALE
EXECUTIVE SUMMARY
Il progetto per il potenziamento di infrastrutture di ricerca (IR) Pl.A.S.S., Platform for Agrofood Science
and Safety, vede accomunati da uno stesso obiettivo tre delle principali istituzioni culturali e
scientifiche delle Regioni Convergenza:
Università degli Studi di Foggia,
Centro per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (C.R.A.),
Università di Palermo.
Il partenariato si propone, attraverso i propri Dipartimenti ed Istituti, l’obiettivo di creare una rete
scientifica e tecnologica distribuita che permetta di affrontare, in una logica di allineamento a standard
internazionali e multidisciplinarietà, la complessa tematica scientifica e tecnologica connessa con il
nesso “Alimenti, salute e sicurezza alimentare”. Partendo da una notevole dotazione
infrastrutturale iniziale, il potenziamento richiesto si caratterizzerà nell’ambito delle cosiddette highthroughput Technologies e convergent tecnologies (biotech-based) valorizzate dall’interazione tra le
scienze mediche e neuroscienze e le scienze agrarie, veterinarie ed agroalimentari espresse dai
soggetti proponenti.
Il progetto si basa su quattro cardini principali, interconnessi tra loro:
1. Allestimento di un’infrastruttura di ricerca distribuita, collegata in rete, che realizzi
l’efficace integrazione delle facilities proposte dalla compagine proponente e garantisca la
sostenibilità dell’IR nel tempo, attraverso l’erogazione di servizi on demand o a tariffa.
2. Diffusione e promozione locale e nazionale di Pl.A.S.S. e delle sue potenzialità al fine di
promuovere iniziative di trasferimento tecnologico a beneficio delle imprese delle Regioni
della Convergenza e di quelle nazionali più in generale. Allargamento della rete a
collaborazioni con i Distretti Tecnologici e reti di laboratori pubblico-privati esistenti per
meglio soddisfare la domanda di innovazione delle imprese. Rafforzamento della visibilità di
Pl.A.S.S. nei confronti del largo pubblico per aumentarne la fiducia e il senso critico rispetto alle
innovazioni proposte.
3. Promozione dell’infrastruttura nel più ampio Spazio Europeo della Ricerca e della Biobased-economy, al fine di creare alleanze e collaborazioni con altri gruppi di ricerca
internazionali e rafforzare la propria posizione competitiva rispetto agli standard operativi
internazionali.
4. Formazione di figure professionali di tipo manageriale e di ricerca che possano essere in
grado di promuovere e gestire iniziative strategiche di valorizzazione economico-industriale
della ricerca, attraverso la gestione di trattative commerciali complesse con le imprese e la
promozione di nuova imprenditorialità innovativa (start-up e spin-off accademici).
In generale, il Piano si caratterizza per le capacità di:
1. evidenziare la qualità tecnico-scientifica dei soggetti proponenti, la cui integrazione e
collaborazione, nell’ambito di una rete più ampia, contribuirà a valorizzarne competenze ed
esperienze già maturate, traguardando l’iniziativa verso nuovi obiettivi di ricerca e di
trasferimento tecnologico, in virtù delle esperienze pregresse maturate nell’ambito di progetti
regionali, nazionali e comunitari;
2. proporre uno scenario di sviluppo di dimensione sovra-regionale, assicurato sia dalla
composizione territoriale del partenariato che dalla strategicità della tematica proposta, la cui
lettura è duplice: importanza dei settori economici in cui ricade Pl.A.S.S., con l’evidente
beneficio in termini di ricadute per favorire la competitività dei sistemi produttivi delle
2
Regioni della Convergenza e la mirata e crescente attenzione al tema proposto da parte di tutti
i livelli politici e decisionali;
3. interagire funzionalmente con programmi e progetti già in corso e integrarsi ad essi
fornendo ulteriori prospettive di ricerca e maggiori possibilità di adozione di innovazione in
prodotti e processi da immettere sul mercato;
4. contribuire a rafforzare la dotazione di attrezzature scientifico-tecnologiche già disponibili,
proponendo un potenziamento che consenta ai proponenti non solo di adeguarsi a standard
operativi internazionali ma soprattutto di proporre nuovi approcci e nuove metodologie che
possono collocare Pl.A.S.S. in settori di nicchia della frontiera tecnologica ancora poco diffusi
nelle loro potenzialità più avanzate o ancora poco integrati;
5. rafforzare i collegamenti con altri strumenti di governance pubblico-privata, quali i
Distretti Tecnologici e i Laboratori pubblico-privati, contando sulle numerose iniziative
intraprese per favorire relazioni stabili e strategiche;
6. prevedere chiaramente lo scenario attuale e prospettico del mercato “alimenti e salute”,
attraverso l’ausilio dei documenti analitici acclusi al piano, predisposti dal Distretto
Tecnologico Agroalimentare pugliese, D.A.Re.. In virtù della propria mission e del ruolo di
facilitatore di processi di innovazione, D.A.Re. favorirà l’identificazione delle condizioni per
favorire la sostenibilità dell’iniziativa, indicate nel piano industriale e le modalità per
assicurare l’attrattività di Pl.A.S.S., esposte nel piano di promozione di nuova imprenditorialità
innovativa e in quello relativo all’internazionalizzazione. L’ausilio di un organismo intermedio
nel processo di promozione dell’innovazione e l’esperienza maturata è prova della qualità degli
studi proposti.
7. presentare un quadro analitico approfondito che dia piena cognizione della fattibilità tecnica
e finanziaria dell’iniziativa, rispetto ai costi da sostenere e a quelli già sostenuti oltre che alla
tempestiva realizzazione delle iniziative proposte, garantita da flussi di attività che
determineranno l’iter di potenziamento di Pl.A.S.S.;
8. favorire una mirata promozione del capitale umano, puntando su azioni formative che
perseguano l’acquisizione di competenze spendibili nel campo della ricerca e del trasferimento
tecnologico, da parte di giovani ricercatori e di tecnici. Le competenze acquisite, collegandosi
coerentemente con il piano di potenziamento, favoriranno la promozione di azioni di ricerca la
valorizzazione dei risultati ottenuti;
9. accrescere le potenzialità dei sistemi produttivi delle Regioni della Convergenza
beneficiando di servizi di ricerca specifici in grado di accelerare l’evoluzione dei paradigmi
tecnologici che caratterizzano i settori tradizionali, tra cui quello agroalimentare. In più, la
trasversalità delle infrastrutture richieste consentirà il loro impiego anche nell’ambito di
settori industriali diversi (settore farmaceutico, diagnostico, dei vaccini, della chimica e della
plastica), favorendo la crescita e il consolidamento di settori emergenti;
10. inserirsi coerentemente nell’ambito delle agende strategiche di carattere comunitario e
nazionale, puntando al potenziamento di tecnologie e linee di ricerca innovative, promosse e
altamente raccomandate in sede europea, nazionale e regionale. Il progetto mostrerà infatti
come Pl.A.S.S. sia suscettibile di innestarsi su una serie di iniziative già avviate e come possa
favorire, proprio per le caratteristiche che la distinguono, l’implementazione di nuove;
11. coerenza con i principi orizzontali, partenariato, pari opportunità, non discriminazione,
accessibilità per le persone disabili e sostenibilità ambientale, che saranno garantiti in virtù
della reciproca adesione a norme comunitarie, nazionali e statutarie dei singoli proponenti e
garantite dalla struttura di governance preposta alla gestione strategica dell’iniziativa.
3
INTRODUZIONE
Il fattore propulsivo di questo grande progetto infrastrutturale nasce dalla piena consapevolezza che, a
distanza di dieci anni dalla pubblicazione del Libro Bianco sulla sicurezza alimentare1, la frontiera
della ricerca si sta spingendo sempre più avanti, nel tentativo di proporre soluzioni pan-europee e
globali per garantire:
-
un’alimentazione sicura, rintracciabile, (si vedano gli scandali alimentari degli ultimi tempi),
-
nuovi pattern dietetici salutari, funzionali, personalizzati,
-
la tutela dei consumatori relativamente alle contaminazioni batteriche o chimiche (presenti
nelle materie prime), al consumo di prodotti geneticamente modificati, o alle innovazioni di
prodotto e di processo (si pensi ai cibi pronti, alla commodity d’uso e alle possibili
contaminazioni microbiche a cui possono essere soggetti).
A questo di aggiunga l’aspetto economico, legato agli scambi internazionali: non esistendo standard
internazionalmente validi per tutti gli operatori, il rischio di incorrere in prodotti sofisticati, alterati o
“imitati” è enorme, mina pesantemente il concetto di qualità dei prodotti, intrinsecamente atteso dai
consumatori, ed è suscettibile di alterare la concorrenza globale (meno regole, meno costi).
Se si considera poi l’import-export di specifiche categorie di prodotti, si rileva che per quelli
commercializzati sotto l’etichetta di nutraceutici e funzionali non esiste ancora allineamento
normativo tra i principali produttori (Europa, Usa, Giappone).
Tali aspetti rappresentano la principale preoccupazione dei decisori pubblici, sempre più orientati non
solo verso una progressiva armonizzazione regolamentare (si pensi alla creazione dell’European Food
Safety Agency o allo standard HACCP o al regolamento REACH concernente la registrazione, la
valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e alla relativa Agenzia europea
ECHA deputata al controllo, la Direttiva UE, n. 128 del 21.10.2009, relativa all’uso sostenibile degli
agro farmaci che stabilisce l’obbligatorietà della lotta integrata in tutti gli Stati Membri, non oltre il
1°gennaio 2014, ad esempio) ma verso un’attiva promozione di stili di vita più sani, di cui
l’alimentazione è il cardine, che contribuiscano a ridurre l’insorgenza di patologie socialmente diffuse
(malattie cardiovascolari, diabete, cancro etc), facendo leva sul fattore prevenzione piuttosto che sulla
cura, con il dichiarato obiettivo di contenere la spesa sanitaria.
Tutto ciò premesso, le interazioni complesse di questo ambito scientifico e tecnologico oggi
comunemente definito Knowledge-based Bioeconomy, coinvolgono tutti i settori industriali ed
economici che producono, gestiscono e sfruttano risorse biologiche (Fig.1).
1
European Commission (2000) ‘White Paper on Food Safety in the European Union’ COM(99)719, 12 January 2000
4
Figura 1: Directorate E - Biotechnologies, Agriculture, Food, European Commission
Questo implica che la ricerca nel settore agricolo non è più sufficiente da sola a fornire soluzioni a
beneficio dei diversi stakeholders ma deve raggiungere un punto di intersezione tra tecnologie
innovative, tecnologie convergenti e settori scientifici e tecnologici, quali le scienze della vita e
biotecnologie.
Di conseguenza, le innovazioni attese in questo ambito multidisciplinare interessano i settori
dell’ingegneria genetica, vegetale ed animale, le tecnologie alimentari, le biotecnologie industriali per
la produzione di nuovi enzimi destinati al miglioramento degli alimenti e per migliorare l’ecoefficienza
di processi e prodotti diversi da quelli alimentari (es. cura della persona).
Del resto se si pensa che la consistenza del mercato europeo della bio-based economy si attesta su un
valore di 1.500 miliardi di euro e si rivolge a 22 milioni di persone2, si comprende bene quale sia
l’importanza strategica per i proponenti di collocarsi in questo ambito.
2
Orientation Paper 2012, Cooperation, Theme 2, Food, Agriculture and fisheries, and biotechnology, Working
Programme 2012, Draft.
5
PARTE PRIMA
IL CONTESTO
1. LA COMPAGINE
1.1 Il Partenariato
Il partenariato proponente è composto dall’Università degli studi di Foggia dall’Università degli studi
di Palermo e dal Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura (C.R.A.), attraverso la
partecipazione di quattro istituti localizzati nelle regioni della Convergenza.
Tutti i soggetti hanno maturato competenze rilevanti nell’ambito della ricerca, innovazione e
formazione di eccellenza, che saranno specificatamente mirate alla valorizzazione delle potenzialità e
prestazioni delle IR richieste.
Considerando nello specifico le capacità dei singoli proponenti, si menzionano di seguito i principali
risultati raggiunti e le traiettorie di sviluppo che ne derivano.
1.1.1
Università degli studi di Foggia
Istituito il 5 agosto 1999, l’Ateneo foggiano ha attuato una precisa strategia di potenziamento
dell’offerta didattica, di ricerca e di promozione dei rapporti con il territorio, tale da consentire una
progressiva convergenza sui principali drivers dell’innovazione e della competitività (risorse umane
qualificate, attrazione di giovani talenti, ricerca a supporto dei bisogni di innovazione del territorio,
promozione nuova imprenditorialità, valorizzazione dei risultati della ricerca).
L’Università degli studi di Foggia consta di sei facoltà (Agraria, Medicina e chirurgia, Economia,
Giurisprudenza, Lettere e filosofia, Scienze della formazione), articolate in 12 dipartimenti.
Negli ultimi cinque anni, è stato avviato il cosiddetto progetto del “Triennio Biologico”, finalizzato ad
adeguare spazi ed infrastrutture per ospitare attività di ricerca e scuole di dottorato suscettibili di dare
impulso alla promozione di collegamenti stabili interni al sistema universitario ed esterni con realtà
scientifiche già operative (l’Istituto sperimentale per la cerealicoltura e l’Istituto sperimentale per le
colture foraggiere del C.R.A., e i Dipartimenti delle discipline agronomiche, mediche dell’Università di
Foggia, il Distretto Agroalimentare Regionale s.c.r.l., il Centro di competenza interregionale per le
tecnologie agroalimentari – CERTA s.c.r.l.).
Nello stesso periodo, le relazioni già attive hanno favorito la creazione del Bioagromed, centro
interdipartimentale, promosso dalla Facoltà di Agraria e di Medicina, per svolgere attività di ricerca
nel settore della nutraceutica, qualità e tracciabilità dei prodotti agro-alimentari, applicazione delle
biotecnologie ai prodotti agro-alimentari e biomedici, confezionamento dei prodotti agro-alimentari e
biomedici, genomica funzionale e proteomica.
A questo è stata associata un’intensa attività didattica a beneficio di studenti, laureandi, dottorandi,
ricercatori, anche connessa alle Scuole di Specializzazione, tra cui si menzionano il corsi di laurea
magistrale interfacoltà in Scienza degli alimenti e nutrizione umana e quello in “Scienze e Tecnologie
Genetiche”, nell’ambito della classe delle lauree magistrali in “Biotecnologie mediche, veterinarie e
6
farmaceutiche (LM-9), istituito in seguito ad una convenzione tra le Università degli studi di Bari, di
Foggia, di Napoli Federico II e del Sannio di Benevento e la Biogem s.c.a r.l. di Ariano Irpino (AV).
Relativamente ai rapporti con il mondo produttivo, l’Università degli studi di Foggia sta partecipando
alla seconda edizione del progetto regionale per il potenziamento del proprio Industrial Liason Office,
ILO, attivando una serie di iniziative a supporto della promozione del trasferimento tecnologico.
Dal punto di vista delle innovazioni promosse dai ricercatori, attualmente l’Università degli studi di
Foggia partecipa a due spin-off interdipartimentali, Bio2-Xygen srl impegnato nella ricerca,
sperimentazione e valorizzazione di risultati della ricerca in campo farmaceutico, agroalimentare e
salutistico, attraverso l’impiego di tecnologie a basso impatto ambientale, e BiocomLab srl, e
BIOCOMLAB S.r.l. attivo nello sviluppo di metodologie per la produzione di bevande lattiche funzionali
arricchite di composti ad attività anti-ipertensiva, anti-ossidante e di modulazione sul metabolismo
glucidico, quali peptidi bioattivi (PB), attraverso l’inibizione dell’enzima che converte l’angiotensina I
in angiotensina II (ACE) ed acido g-amminobutirrico (GABA).
Un terzo spin-off, relativo al tema proposto, è in fase di attivazione e riguarderà il settore delle risorse
microbiologiche destinate ad aziende produttrici di alimenti fermentati a indicazione geografica. Lo
spin-off si proporne di operare specificatamente nel settore vinicolo regionale, caratterizzato da
elevata quantità nella produzione, ma qualità relativamente più bassa, introducendo moderne tecniche
e sistemi di produzione di tipo industriale finalizzati proprio a valorizzare le produzioni locali
(sviluppo di nicchie di mercato).
Infine, l’Università ha all’attivo dieci brevetti attinenti sia all’ambito agroalimentare che biomedico, di
cui si riportano i titoli e lo stato della protezione:
“Linea cellulare di carcinoma renale e suo uso”3;
“Procedimento per la produzione di matrici attive con funzioni antimicrobiche”4;
“Dispositivo porta campione per camere di ionizzazione di spettrometri di massa”5;
“Metodi per la produzione di salami e insaccati a basso contenuto di grassi animali e relativi
insaccati e salami”6;
“Composti naturali per migliorare la stabilità microbiologica di pasta fresca a base di
amaranto”7;
“Metodo per la produzione di un film di materia termoplastica contenente una sostanza ad
attività antimicrobica e utilizzo di tale film nella produzione di confezioni per alimenti”8;
N. domanda: MI2005A002018. Data di deposito: 21.10.2005. Scadenza: 21.10.2025. Brevetto concesso in Italia con n.
0001366618 il 06.10.2009, e a livello europeo con decisione dell’EPO pubblicata nel Bollettino Ufficiale il 5 gennaio 2011.
Il brevetto USA è in via di rilascio
4 N. domanda: MI2005A002301. Data di deposito: 01.12.2005. Scadenza: 01.12.2025. Brevetto concesso in Italia con n.
0001366915 il 12.10.2009 e estensione della protezione a livello internazionale PCT, con domanda n.
PCT/EP2006/069131 dal titolo “Process for production of active matrices with antimicrobial activity”.
5 N. domanda: RM2007A312. Data di deposito: 05.06.2007. Scadenza: 05.06.2027. Brevetto concesso in Italia con n.
0001379141 il 30.08.2010 con estensione internazionale secondo la convenzione PCT, con domanda n.
PCT/EP2008/004499 depositata il 05.06.2008 e dal titolo “Sample holder device for ionization chambers for mass
spectrometry ”.
6 N. domanda: RM2008A20. Data di deposito: 14.01.2008. Scadenza: 14.01.2028, titolare: Università di Foggia (100%), con
procedura di estensione internazionale secondo la convenzione PCT, con domanda n. PCT/EP2009/000130 depositata il
13.01.2009 e dal titolo “Method for producing salamis and sausages with low animal fat content and relevant salamis and
sausages”.
7 N. domanda: TO2008A000537. Data di deposito: 11.07.2008. Scadenza: 11.07.2028, titolare: Università di Foggia (100%).
8 N. domanda: MI2008A206, Data di deposito: 20.11.2008. Scadenza: 20.11.2028, titolari: Università di Foggia (83,33%); CNR
(16,67%). Per tale invenzione è stata attivata la procedura di estensione internazionale secondo la convenzione PCT, con
domanda n. PCT/EP2009/008290 depositata il 20.11.2009 e dal titolo “Method for producing a film of thermoplastic
material containing a substance with antimicrobial activity and use of this film in the production of packaging of food”.
3
7
“Metodo di produzione di conserve e semiconserve vegetali in pezzi”9;
“Metodo di produzione e stabilizzazione di filetti di pesce di V gamma”10;
“Uso di anticorpi contro la proteina PLAC 1 come biomarcatori di infertilità, kit diagnostico per
la rilevazione della risposta immunitaria contro PLAC1 e uso della proteina PLAC1 in campo
terapeutico e contraccettivo”11;
“Procedimento per la produzione di pasta alimentare”12;
1.1.2 Università degli studi di Palermo
Negli ultimi anni, l’Università degli Studi di Palermo ha espresso una notevole capacità progettuale che
ha consentito di usufruire di finanziamenti comunitari a valere sul POR Sicilia 2000/2006 per
complessivi 18.898.940,00 euro. L’Ateneo ha inoltre cofinanziato tali progetti per un totale di
3.617.560,00 euro. Le attività finanziate hanno riguardato principalmente la creazione e il
potenziamento di laboratori scientifici, di Ateneo e di alcuni Dipartimenti, ed hanno, altresì, creato
numerose opportunità di reclutamento di giovani operatori della ricerca. Inoltre in questo periodo di
rapide e profonde trasformazioni l’Università di Palermo ha ritenuto necessario dotarsi, per la prima
volta, di un piano strategico per potere costruire sulle più ampie basi di consenso tra studenti,
personale tecnicoamministrativo, docenti e stakeholder un percorso di futuri cambiamenti in grado di
rafforzare il suo posizionamento tra le istituzioni universitarie. Il documento ha un orizzonte
quinquennale – 2009-2013 - e contiene le linee guida del piano triennale 2010-2012. Lo strumento
della pianificazione strategica, fissando obiettivi da raggiungere e linee di azione, è di supporto
nell’azione di governo dell’Ateneo ed, essendo assunto con criteri di larga condivisione, renderà più
agevoli, spediti e trasparenti i processi decisionali e la attuazione di interventi coordinati, orientati al
costante miglioramento delle prestazioni.
Anche l’Università degli studi di Palermo ha attivato il Servizio per i Rapporti con il Territorio Industrial Liaison Office (denominato anche ILO) al fine di favorire la collaborazione e lo scambio tra
Università e imprese e potenziare le caratteristiche dell'Università quale ente di sviluppo economico e
di attrazione di investimenti produttivi nel territorio.
La struttura cura lo sviluppo di servizi nei settori della innovazione e ricerca scientifica, protezione dei
risultati della ricerca pubblica, licensing e supporto alla creazione di imprese spin-off.
L’obiettivo principale dell’ufficio è quello di tutelare e valorizzare la ricerca condotta all'interno
dell'Ateneo fornendo gli strumenti per colmare il divario tra il mondo accademico e il mondo
dell'industria.
Allo stato attuale, l’Industrial Liason Office dell’Università ha supportato la costituzione dei seguenti
spin-off, di cui si menzionano quelli attinenti al tema “alimenti, nutrizione e sicurezza alimentare”:
Medicad spin off accademico opera nel campo dei sistemi di supporto alla diagnostica clinica.
Biosurvey spin off accademico fornisce servizi e consulenze a enti pubblici e privati nel
monitoraggio, valutazione e recupero degli ambienti acquatici, attraverso l’uso di sistemi
acustici avanzati ad alta risoluzione e strumenti a controllo remoto.
E. Lab spin off accademico opera nel campo dei servizi integrati ad alto contenuto tecnologico
operante nei settori del telerilevamento, dei sistemi informativi ambientali, del monitoraggio
ambientale e delle consulenze ambientali, fornendo strumenti di pianificazione, gestione,
programmazione e valutazione delle risorse ambientali.
N. domanda: RM2009A000238, data di deposito: 13.05.2009. Scadenza: 13.05.2029, titolari: Università di Foggia (100%)
N. domanda: RM2009A000292, Data di deposito: 10.06.2009. Scadenza: 10.06.2029, titolari: Università di Foggia (100%)
11 N. domanda: RM2010A000386, data di deposito: 14.07.2010. Scadenza: 14.07.2030, titolari: Università di Foggia (100%).
12 N. domanda: RM2011A000122, Data di deposito: 16.03.2011. Scadenza: 16.03.2031, Titolare: Università di Foggia (100%).
9
10
8
Infine, si citano i brevetti depositati dai ricercatori dell’Università, evidenziando quelli che meglio di
altri esprimono la capacità di valorizzazione della ricerca in cui ricade Pl.A.S.S..:
Metodo per la fabbricazione di nuoviprocesso di produzione di filamenti nanometrici in lega
amorfa sn-co; campo di applicazione industriale: produzione di elettrodi negativi impiegabili
nelle batterie ricaricabili li-ion; potenziali aziende interessate: Aziende produttrici di batterie;
Diorganostagno(iv) complessi con n-acetil-l-cisteina: attività antitumorale selettiva su cellule
di epatoma umano hepg2; campo di applicazione industriale: Antitumorale fegato-specifico;
potenziali aziende interessate: aziende Chimiche, Biomediche e Farmaceutiche;
Procedimento per la produzione di derivati funzionalizzati dell’acido ialuronico e relativi
idrogeli; campo di applicazione industriale: farmaceutico (Drug Delivery), medicina
rigenerativa (ingegneria tissutale), cosmetico (tissue augmentation, viscosupplementazione) e
agro alimentare (rilascio di pesticidi, nutrienti); potenziali aziende interessate: aziende
chimiche, biomediche, farmaceutiche, cosmetiche e agro alimentari;
Cellule staminali pluripotenti embrionali cancerose, loro preparazione e loro uso; campo di
applicazione industriale: le cellule 3ab-os possono essere impiegate per produrre su larga
scala, per varie applicazioni, le proteine markers della staminalità embrionale; possono essere
impiegate per mettere a punto una tecnologia diagnostica relativa alle cellule staminali;
possono essere introdotte nelle collezioni bancarie ed essere così, rese disponibili per tutti i
ricercatori; possono essere utilizzate industrialmente, oltre che nella ricerca di base sulle
cellule staminali, nella ricerca applicata in campo medico, biotecnologico e farmaceutico;
potenziali aziende interessate: aziende biomediche e farmaceutiche.
1.1.3 Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura – CRA
Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) è il più grande ente italiano di
ricerca per competenze generali inerenti il settore agricolo, agroindustriale e forestale (è il quarto
ente pubblico di ricerca su scala nazionale). Il CRA è posto sotto la vigilanza del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali con piena autonomia scientifica, organizzativa e finanziaria.
Le competenze riguardano gli aspetti scientifici e tecnologici connessi alle principali filiere
agroalimentari (zootecnia, cerealicoltura, frutticoltura, orticoltura, viticoltura, colture industriali,
industria del legno). Vi lavorano più di 1400 persone, di cui 2/3 ricercatori, tecnologi e personale
tecnico, in 47 centri / unità di ricerca sparsi nel territorio nazionale.
A dimostrazione di ciò si cita l’intensa attività brevettuale, relativa al tema, realizzata dal CRA in questi
ultimi anni:
Apparato di riconoscimento di prodotti alimentari
Degradazione di Ocratossina A in Ocratossina alpha
Dispositivo e metodo per determinare la percentuale di porzione edule dell'asparago
Dispositivo e procedimento di riduzione della dispersione nell’ambiente di polvere da
abrasione di sementi conciate da parte di seminatrici pneumatiche di precisione
Dispositivo e procedimento per la gestione del flusso dei fluidi nelle tubazioni coassiali degli
impianti idraulici di condizionamento termico in particolare in agricoltura
Estratti ottenuti da semi e/o vinacce di Vitis vinifera e relativi impieghi come agenti antifungini
Estrazione simultanea in continuo di olio e glucosidi da semi oleaginosi
Impianto collettore per impianti idraulici di condizionamento termico in particolare in
agricoltura
9
Lamella per captare liquidi in gocce e banco di prova provvisto di tali lamelle
Macchina per la raccolta della canapa e similari
Metodo di valutazione precoce della resistenza di specie coltivate a patogeni trasmessi per
seme
Metodo per alimentare i bachi da seta
Metodo per la produzione di piante transgeniche partenocarpiche o femmina-sterile
Metodo per l'applicazione della tecnica MRI per l'identificazione dell'area di origine di prodotti
ortofrutticolo
Metodo per modulare l'espressione di geni che inducono il carattere di partenocarpia in piante
Procedimento per la produzione di biomassa secca ad elevato contenuto di frutto
oligosaccaridi, biomassa secca ottenuta e suo impiego nell'alimentazione umana ed animale
Portinnesto di susino affine con le cultivar di pesco e nettarine, senza attivita' pollonifera, che
induce una vigoria leggermente superiore al pesco franco, denominato PENTA
Portinnesto di susino affine con le cultivar di pesco e nettarine, senza attivita' pollonifera, che
induce una vigoria simile al franco jugoslavo, denominato TETRA.
A queste si aggiungono tutte le privative vegetali depositate dal CRA e che riguardano
prevalentemente, nuove varietà agrumicole, frutticole e arboree (albicocco, fragola, mandorlo, melo,
pesco, pero, percoca, uva da tavola), nuove varietà di orzo distico e polistico.
La distribuzione sul territorio nazionale consente al CRA di diffondere capillarmente le proprie
competenze, operando sinergicamente con le Amministrazioni centrali, gli Enti locali, le Imprese e le
Associazioni di categoria. Alla luce della recente riorganizzazione, le Regioni, in particolare, quali
organi di raccordo con le realtà territoriali e l’agricoltura, assumono un ruolo di primo piano nella
definizione degli orientamenti della ricerca del CRA. L’aggregazione in un unico Ente consente di
perseguire il duplice obiettivo di consolidare l’esperienza di Istituti di ricerca storici e di adeguarsi alle
crescenti necessità di innovazione del settore e all’evoluzione della tecnologia.
Quattro sono i centri del CRA, presenti nelle regioni della convergenza, che aderiscono al progetto di
potenziamento strutturale:
1. Centro di ricerca per la Cerealicoltura (CRA-CER), Foggia;
2. Centro di ricerca per l’Orticoltura (CRA-ORT), Pontecagnano (SA);
3. Centro di ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI), Rende (CS);
4. Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM), Acireale (CT).
1.1.4 L’apporto del Distretto Tecnologico Agroalimentare della Regione Puglia
La presente proposta è stata articolata con il supporto tecnico e gestionale del Distretto ad Alta
Tecnologia della Regione Puglia, D.A.Re. s.c.r.l..
La consulenza fornita conferma la stretta collaborazione con l’Università degli studi di Foggia che già
dal 2004, ha fortemente investito sul tema del trasferimento tecnologico, promuovendo dapprima una
struttura operante nel più ampio settore delle biotecnologie, il Biopolodauno, e successivamente
trasformando questo stesso soggetto nel Distretto Tecnologico Agroalimentare regionale, D.A.Re
(2006), riconosciuto dalla Regione Puglia, con protocollo d’intesa siglato il 1 luglio 2008. Questo
documento qualifica D.A.Re. come il soggetto di governance del più ampio sistema agroalimentare
regionale, caratterizzato da stakeholders pubblici e privati di eccellenza per i risultati raggiunti nei
10
processi di innovazione nel comparto agroalimentare e agroindustriale, e come strumento operativo
qualificato per promuovere una politica di sostegno alla crescita della propensione all’innovazione
tecnologica del comparto agroalimentare in una prospettiva internazionale. .
D.A.Re. è partecipato dai più rilevanti soggetti appartenenti al mondo della ricerca pubblici e privati,
(44%) dell’industria, (43,6%) delle associazioni di categoria e degli enti locali, (10,5%) arrivando ad
una corposa presenza imprenditoriale, quantificata in 93 imprese.
L’Università degli studi di Foggia è socio di maggioranza relativa, insieme al C.R.A. che è uno degli enti
di ricerca che compone la compagine societaria.
Grazie alla stretta collaborazione con il D.A.Re. scrl, a completamento della filiera della conoscenza nel
campo della Food Science, l’Università ha potuto promuovere filoni di ricerca di interesse
imprenditoriale, sviluppando una crescente propensione all’innovazione da parte delle imprese.
Figura 2: Bisogni di innovazione delle imprese agroalimentari pugliesi e soluzioni tecnologiche proposte
da D.A.Re. in collaborazione con il sistema regionale della ricerca
La collaborazione con D.A.Re. ha altresì permesso di candidare la Puglia in qualità di cabina di regia
per l’implementazione di un Centro di Competenza Tecnologico regionale in ambito agroalimentare,
Ce.R.T.A. scrl, finanziato sul PON Ricerca 2000-2006, avviso pubblico 1854/2006.
La presenza di D.A.Re. ha permesso di allestire le facilities tecnologiche del CERTA, di cui si riporta
brevemente un’esemplificazione.
1.
2.
3.
4.
Tabella 1: Le CORE FACILITIES di CeRTA
Processi delle tecnologie alimentari
Microbiologia applicata
Biologia molecolare
Tutela dei prodotti tipici
11
5.
6.
7.
8.
9.
Qualità nutrizionale e salutistica dei prodotti alimentari
Sicurezza alimentare
Valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli
Servizi per le aziende agricole e zootecniche
Qualità delle misure chimiche e biologiche
Nei prossimi capitoli e soprattutto nei documenti allegati al presente progetto, si evincerà più
diffusamente il contributo di D.A.Re. per favorire il successo dell’iniziativa.
1.2 Competenze del partenariato
Le capacità dei proponenti sin qui descritte si integrano all’interno di cluster di competenze tecnicoscientifiche e caratterizzeranno le specificità di Pl.A.S.S..
In una logica multidisciplinare e di complementarietà che contribuirà ad affrontare le Major Societal
Challenges quali “sicurezza alimentare, salute umana ed ambientale, cambiamento climatico e
sicurezza energetica”13, su cui si sta orientando il futuro della programmazione europea, i proponenti
si avvarranno delle cosiddette “tecnologie chiave abilitanti” ovvero di tecnologie dotate di valenza
abilitante nei confronti dell’attività umana del futuro. Si menzionano ad esempio le tecnologie per
l’ambiente e tecnologie chimiche e biologiche, le tecnologie genetiche, le tecnologie dei materiali, le
tecnologie per le neuroscienze, le tecnologie dell’informazione.
Pertanto, la crescente integrazione tra scienza e tecnologia, conseguente al contenuto scientifico delle
nuove tecnologie e all’aumentato contenuto tecnologico dell’approccio scientifico14, sarà un focus
strategico che i proponenti perseguiranno, conferendo tale connotazione all’articolato catalogo
dell’offerta di Pl.A.S.S. (si veda parte seconda, capitolo 4).
Relativamente al tema delle scienze agrarie, veterinarie ed agroalimentari, l’UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FOGGIA metterà in campo le competenze maturate nell’ambito delle produzioni vegetali e
tematiche agro-ambientali (Dipartimento Dipartimento di scienze agro-ambientali, chimica e difesa
vegetale - DISACD), delle produzioni animali e dell’ingegneria agroalimentare (Dipartimento di Scienze
delle Produzioni e dell'Innovazione nei Sistemi Agro-alimentari Mediterranei - PRIME) e delle
tecnologie alimentari (Dipartimento di Scienze Biomediche - DISA), mentre il Bioagromed, grazie alla
multidisciplinarietà che lo caratterizza, renderà disponibili competenze e strumentazioni finalizzate
alla messa a punto di tecniche di prevenzione dei rischi alimentari, allo sviluppo e applicazione di
nuove metodiche nel campo della proteomica e delle biotecnologie.
Si tratterà dunque di coniugare la conoscenza integrata del sistema suolo-pianta-atmosfera nei suoi
aspetti agronomici, fisiologici, chimici, biochimici, genetici, patologici ed entomologici con la
caratterizzazione e controllo dei livelli di accumulo di composti cellulari rilevanti ai fini della
composizione qualitativa delle produzioni collegandoli al miglioramento delle produzioni vegetali
mediante interventi integrati (chimici, biochimici, fisiologici, genetici, biotecnologici) di difesa da
parassiti animali e vegetali di pianta e suolo, ricerche epidemiologiche e di lotta nelle fitopatie causate
da fitopatogeni terricoli (funghi, batteri e virus).
Le IR suddette, attivate dal DISACD, si integreranno a quelle promosse dai gruppi di microbiologia
(DISA) con l’intento di sviluppare metodiche e/o nuove conoscenze utili a comprendere la biodiversità
microbica associata a fermentazioni autoctone, a selezionare ceppi rappresentativi della biodiversità
13
Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social
Committee and the Committee of theRegions, Innovation Union Flagship Initiative, COM(2010) 546 final
14
Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, marzo
2011
12
di determinate produzioni, studiarne la funzionalità (in termini di attività probiotiche) e le potenzialità
di mitigare gli effetti di spoilage causati da microrganismi patogeni.
Ulteriori competenze andranno a potenziare gli aspetti di food processing (DISA) ovvero l’impiego di
metodiche mild combinate per l’inattivazione di microrganismi patogeni e alteranti, finalizzate ad un
prolungamento sicuro della shelf-life dei prodotti e la messa a punto di processi tecnologici per nuove
formulazioni alimentari (paste fresche o secche) particolarmente ricche in composti nutraceutici e
accettabili da un punto di vista sensoriale.
Sempre nell’ambito del food processing, altri gruppi (DISA) si occuperanno di: studio e messa a punto
di metodiche di arricchimento controllato di alimenti di origine vegetale ed animale con ingredienti,
stabilizzanti, sostanze nutrizionali e funzionali; studio e definizione dell’architettura interna degli
alimenti e dei movimenti molecolari di differenti tipologie di materie prime anche sottoposte a
numerosi trattamenti di trasformazione/stabilizzazione; studio e caratterizzazione granulometrica e
reologica di diversi sfarinati di origine diversa dal frumento, associabile a trattamenti enzimatici e
processi per la realizzazione di imballaggi biodegradabili.
Il gruppi di ingegneria agraria (PRIME) si occuperanno prevalentemente di tecnologie per la
conservazione nella fase post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi e di IV gamma.
Infine, i gruppi di ricerca in produzioni animali e scienze veterinarie (PRIME) si occuperanno degli
aspetti relativi rispettivamente ai rischi di infezione derivanti da malattie parassitarie ed infettive
degli animali, utilizzando tecniche molecolari avanzate per il controllo della sicurezza degli alimenti e
alla rintracciabilità di prodotti agroalimentari mediante individuazione ed identificazione di marcatori
molecolari e ricerca di molecole presenti negli alimenti responsabili dello sviluppo di malattie
correlate alla dieta.
I gruppi afferenti al BIOAGROMED si occuperanno prevalentemente di utilizzo di marcatori
molecolari per la tracciabilità degli alimenti, identificazione di patologie genetiche e metaboliche
mediante marcatori molecolari, di caratterizzazione di profili aromatici e fenolici, di identificazione e
tracciabilità di organismi geneticamente modificati (OGM) e di analisi dell’espressione genica in cellule
batteriche, animali e vegetali.
I gruppi di ricerca afferenti ai due Dipartimenti di Medicina dell’Università degli studi di Foggia,
Scienze Biomediche e Scienze mediche e chirurgiche, si integreranno alle suddette IR/Competenze
per realizzare ricerche e servizi inerenti a:
ricerca, nei fluidi biologici, di biomarcatori proteici per la diagnosi precoce di malattie e per il
monitoraggio della progressione del danno d’organo (es. ricerca di biomarcatori diagnostici e
prognostici di patologie renali tra cui la Nefropatia di Bergér e la Nefropatia Diabetica, l’analisi
del proteoma plasmatico per la ricerca di biomarcatori di carcinoma renale e del carcinoma del
colon-retto e l’analisi del proteoma salivare per la ricerca di biomarcatori del carcinoma orale.
In campo agro-alimentare l’attività di ricerca sarà dedicata alla caratterizzazione proteica di
alimenti tipici ed alla sicurezza degli alimenti, es cultivar viti-vinicole e di frumento duro
analisi di laboratorio sul contenuto di fitoestrogeni presenti negli alimenti e potenzialmente
utili ai fini medici
analisi delle possibili variazioni geniche indotte dagli alimenti nei singoli individui.
valutazione degli effetti dei componenti bioattivi presenti negli alimenti su pazienti affetti da
patologie respiratorie e cardiovascolari croniche.
studio delle interazioni biomolecolare tra alimenti e genoma
analisi del potenziale antiossidativo degli alimenti
13
valutazione funzionale dei correlati fisiologici dei processi percettivi, cognitivi, emozionali e
motori, relativi alla nutrizione, alla scelta dei cibi, basata sulle caratteristiche visive, olfattive e
gustative, al gradimento dei messaggi pubblicitari dei cibi, all’attività fisica e sportiva e
all’invecchiamento con declino cognitivo patologico (malattia di Alzheimer).
Stress ossidativo
Studio degli effetti biologici in cellule viventi esposte ad agenti chimici (sostanze tossiche)
Individuazione di marcatori genetici in fenotipi complessi cardiovascolari e cerebrovascolari,
sindromi emorragiche
screening rapido di sostanze metabolicamente attive e loro impatto sul metabolismo cellulare.
Determinazione di profili metabolici per l’identificazione di biomarcatori per meglio
comprendere i complessi processi biochimici quali l'azione dei nutrienti, farmaci, tossine e
l'ottimizzazione dei bio-processi delle cellule vegetali e animali.
valutazioni biomorfologiche per rilevare in vivo ed in tempo reale aspetti cellulari quali
adesione, motilità, ciclo cellulare, variazioni morfologiche, apoptosi e necrosi cellulare,
mediante tecniche ottiche per misurare le variazioni morfo-funzionali indotte da composti
presenti in alcuni alimenti o farmaci.
studi di immunologia e di genetica, di tossicologia e di oncologia, mediante analisi in vivo sugli
animali SPF (specified pathogen free, cioè liberi da patogeni specifici) consentendo una
previsione degli effetti sull'uomo.
tecniche innovative di imaging biomedico per lo sviluppo di probiotici efficaci che possano
avere ricadute efficaci su malattie d’organo (come in malattie genetiche quali, per esempio, la
fibrosi cistica);
verifica degli effetti di alimenti e prodotti nutraceutici ad alto potenziale redox, in modelli
cellulari od animali rappresentativi di malattie croniche metaboliche e traslazione di tali
risultati alle patologie umane, con la finalità di poter prevenire, diagnosticare o trattare le
malattie metaboliche.
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO è presente nel settore dell’agroalimentare in tale proposta
progettuale con il Dipartimento DEMETRA, il Dipartimento Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Molecolari e Biomolecolari (STEMBIO) ed il Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neurologia
Clinica.
Le tematiche di ricerca del Dipartimento DEMETRA rientrano, nell’ambito generale delle scienze
agrarie, agro-alimentari, forestali ed ambientali. In particolare rientrano tra le tematiche di interesse
del dipartimento lo studio di base ed applicativo dei sistemi produttivi agrari, agro-zootecnici, agroforestali, forestali e dei relativi prodotti nei diversi ambienti in cui essi si realizzano; le interazioni che
in tali contesti si determinano, a diverso livello, tra le diverse componenti agronomiche, biologiche,
naturali, faunistiche, microbiologiche, patologiche e della difesa; gli aspetti relativi alla tutela ed alla
valorizzazione dei paesaggi agrari e forestali, di economia e politica agraria, di estimo, di mercato e
marketing dei beni agro-alimentari, forestali ed ambientali. Il contesto multidisciplinare che è alla base
del dipartimento gli consente un approccio, globale delle problematiche inerenti il sistema agricolo
siciliano sotto il profilo della valorizzazione dei contesti rurali ed ambientali a diverso livello di
antropizzazione, delle emergenze naturali e delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e agroforestali, inclusa la individuazione, la tutela e la valorizzazione, anche con metodi innovativi
biotecnologici della biodiversità in ambito microbiologico, vegetale ed animale e la tipicizzazione ed
autenticazione dei prodotti agro-silvo-pastorali ed alimentari. Nell’ambito delle produzioni animali le
principali tematiche affrontate riguardano la Caratterizzazione morfologica, funzionale e genetica
degli animali domestici, la valorizzazione, salvaguardia e miglioramento genetico di razze autoctone
14
siciliane, con particolare riferimento alle specie bovina, ovina, caprina e asinina; la tracciabilità
genetica dei prodotti agroalimentari di origine animale;la selezione genetica assistita da marcatori
molecolari, il controllo genetico di patologie zootecniche emergenti e di elevato interesse
zooeconomico e sanitario e le biotecnologie molecolari applicate alle produzioni animali. Nell’ambito
delle colture arboree le principali tematiche affrontate riguardano le interazioni genetiche,
fisiologiche, biologiche, ambientali e colturali negli ecosistemi produttivi frutticoli e forestali, i
meccanismi fisiologici e biologici all’interno della pianta, il miglioramento genetico delle specie
arboree tipiche mediterranee da frutto e da legno, la difesa, valorizzazione e conservazione delle
risorse genetiche. e le biotecnologie e colture in vitro applicate alle colture arboree. Tutte le attività di
ricerca nei vari settorei di riferimento svolte con risorse finanziarie, regionale, nazionali ed europee.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Molecolari e Biomolecolari è costituito dalle sezioni di
Biologia Cellulare, di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, di Chimica Farmaceutica e Biologica, e di
Chimica Organica presso le quali vengono svolte attività di ricerca biologica, chimica, farmaceutica ed
ambientale. In particolare, le principali linee di ricerca della Sezione di Chimica Organica sono la
progettazione, Sintesi, Caratterizzazione e Studio dell’Attività di Composti Eterociclici Funzionali per
Materiali Innovativi e Applicazioni Biologiche, la fotochimica, l’isolamento, Caratterizzazione e Studio
della Attività di Sostanze Naturali, la Chimica Supramolecolare e Studio dei Meccanismi di Reazione e
la Sintesi Stereoselettive ed Organocatalisi
Anche grazie alle prolungate esperienze di ricerca in laboratori universitari europei e statunitensi dei
diversi componenti del gruppo di ricerca, le competenze acquisite hanno negli ultimi anni permesso di
sviluppare sistemi eterociclici per il riconoscimento molecolare di specie chimiche in soluzione e in
fase gassosa. Tali sistemi sono stati utilizzati anche previa immobilizzazione in matrici inorganiche
quali le zeoliti con notevoli vantaggi dal punto di vista del recupero/riciclabilità dei materiali. Inoltre
le competenze fotochimiche hanno consentito di sviluppare una linea di ricerca dedicata ai fenomeni
di fotoossidazione. Nel Laboratorio di Chimica delle Sostanze Naturali esistono competenze
pluridecennali relativamente alla estrazione e caratterizzazione con metodologia NMR di fitofarmaci,
olii essenziali e metaboliti secondari da matrici biologiche prevalentemente di origine vegetale.
Il Laboratorio di Biochimica Marina, del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e
Neurologica Clinica, che ha sede a Trapani ed è ospitato presso i locali dell’Istituto di Biologia Marina
del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. Le linee di ricerca del laboratorio si possono
riassumere in alcuni punti fondamentali: i) caratterizzazione della qualità dei prodotti della pesca e
dell’acquacoltura. Vengono studiati gli effetti che fattori intrinseci, correlati alla specie, al ciclo vitale e
al sesso degli individui, e fattori estrinseci, correlati all’ambiente in cui le specie vivono, alla dieta
ricevuta, al sistema di allevamento, alle metodologie di pesca, mattazione e conservazione, possono
avere sulla qualità delle stesse. Si impiegano biomarcatori in grado di fornire significative informazioni
su aspetti merceologici, biochimico-nutrizionali e di conservabilità; ii) Estrazione di composti bioattivi
da organismi marini. Le matrici animali e vegetali di origine marina individuate, vengono sottoposte a
estrazione, separazione, analisi cromatografica per verificare la presenza di antiossidanti, acidi grassi,
altri composti bioattivi; iii) Estrazione ed arricchimento in omega 3 di oli di pesce; iv) Marcatori
biochimici di stress. Attraverso l’impiego di sistemi sperimentali, alternativi al modello animale, o di
organismi meno evoluti dei Vertebrati, si valuta l’effetto acuto e cronico di induttori di stress, tossicità,
stress ossidativo e apoptosi. Tra tali sistemi, quelli già in uso sono rappresentati da due linee cellulari
di pesce in coltura, da batteri chemioluminescenti e da nauplii di artemia; v) Acquacoltura in ambienti
protetti. Il laboratorio è stato coinvolto nello studio delle tecniche di allevamento di pesci nelle vasche
delle saline di Trapani attraverso l’elaborazione di un modello di gestione integrata di questa zona
costiera, per la difesa di questi ecosistemi marini e delle loro risorse. Sono stati definiti un protocollo
di allevamento a basso impatto, tecniche di mitigazione dell’impatto, la definizione ed applicazione di
sistemi di certificazione ambientale, il miglioramento del controllo, della qualità e della rintracciabilità,
la sperimentazione di misure tecniche di conservazione delle risorse compatibili con il loro uso
sostenibile; vi) Effetti sull’ambiente dell’allevamento in gabbie galleggianti. Tra le metodologie
utilizzate per il monitoraggio, oltre a quelle classiche che prevedono la valutazione delle variazioni
chimiche indotte dall’allevamento sulla colonna d’acqua e sui sedimenti e delle variazioni indotte sulle
15
comunità bentoniche, vengono utilizzate tecniche strumentali alternative, caratterizzate da un costo
basso e da una elevata efficienza, quale la determinazione potenziometrica dell’accumulo di solfuri nei
sedimenti, il profilo degli acidi grassi dei lipidi accumulati nei sedimenti.
Il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale Informatica e Meccanica svolge attività di
ricerca sulla progettazione e gestione dei sistemi di produzione, sull’impiantistica e sui sistemi di
gestione informatizzata delle informazioni, nonché sulla logistica delle merci e sull’organizzazione
delle filiere. Il Laboratorio sulle tecnologie RfiD si occupa dello sviluppo di tecnologie innovative per
l’identificazione ed il monitoraggio delle merci, studiando metodologie per la gestione dei flussi fisici
ed informativi lungo la filiera finalizzate ad assicurare la tracciabilità delle merci ed a garantire la
sicurezza del consumatore attraverso la conservazione delle caratteristiche qualitative e salutistiche
dei prodotti lungo la filiera. Il settore ING/IND-25 (Impianti Chimici) sono oggetto di numerose
pubblicazioni sulle riviste internazionali più prestigiose, le ricerche condotte riguardano la
fluidodinamica e la modellazione delle prestazioni di reattori chimici, reattori fotocatalitici, bioreattori
industriali ed altre apparecchiature di processo, miscelate e non, anche a letto fluidizzato. La
modellazione si avvale tra l'altro delle tecniche di fluidodinamica numerica (CFD) e viene validata per
confronto con dati sperimentali originali e/o reperiti nella letteratura tecnico scientifica. La dotazione
del laboratorio per la sperimentazione fluidodinamica comprende attrezzature per Particle Image
Velocimetry (PIV), diffrattometro laser per la misura di insiemi di particelle (Malvern), Calorimetro
Isoperibolico.
Il C.R.A. con i suoi quattro istituti partecipanti CRA-CER, Puglia, CRA-ORT, Campania, CRA-ACM, Sicilia,
CRA-OLI, Calabria, contribuirà a sviluppare ulteriormente le potenzialità delle IR previste attraverso la
sua rete, di seguito descritta:
Il CRA-CER (Centro di ricerca per la Cerealicoltura) con sede a Foggia è impegnato, da anni, nella
ricerca genetica sui cereali a paglia ed in particolare sul frumento duro. Il Centro è attivo nei settori
dell’analisi genetica e fisiologica dei meccanismi di resistenza agli stress biotici e abiotici, nel settore
della qualità, nel miglioramento genetico del frumento duro e nella costituzione di nuove varietà.
Il CRA-CER provvede agli studi ed alle ricerche riguardanti la genetica dei cereali, la costituzione di
varietà di frumento, di orzo e di farro, nonché alla gestione agronomica delle medesime, secondo le
esigenze poste dallo sviluppo dell'economia agricola del Paese. Esso mantiene e moltiplica le sementi
delle proprie recenti costituzioni varietali, parte delle quali vengono affidate a ditte sementiere che ne
curano la moltiplicazione, la commercializzazione.
La realizzazione, inoltre, di un Centro di Collegamento Ricerca-Divulgazione (CCRD) con
finanziamento comunitario ha permesso di attivare un collegamento più stretto con altre Istituzioni ed
operatori del settore per il trasferimento delle innovazioni e dei risultati della ricerca.
Nello specifico, i temi di ricerca del CRA-CER e rilevanti per il progetto sono:
1. Genetica e miglioramento genetico dei cereali - Il lavoro di selezione dei nuovi materiali genetici
parte dalla caratterizzazione della biodiversità esistente per le specie cerealicole per sviluppare
nuovi genotipi capaci di unire alla elevata capacità produttiva, una maggiore adattabilità alle
differenti condizioni ambientali (resistenza agli stress biotici ed abiotici) e caratteristiche
tecnologiche e nutrizionali superiori ai fini della trasformazione industriale (elevato contenuto
proteico, buona qualità del glutine, elevato indice di giallo ed elevato contenuto di composti bioattivi
funzionali alla salute dell’uomo). CRA-CER cura anche il miglioramento genetico di cereali con
attitudine foraggera come l’avena, in purezza o in erbai polifiti, con specifico riferimento alla
presenza di molecole bioattivi (es frutto-oligosaccaridi) con effetto positivo sul benessere
dell’animale e sulle caratteristiche qualitative dei prodotti animali per l’alimentazione umana. Infine
CRA-CER cura un attività di caratterizzazione del germoplasma di alcuni pseudo cereali (amaranto,
quinoa) al fine di valorizzare le loro peculiari caratteristiche qualitative e nutrizionali (elevato
contenuto di proteine, fibra alimentare e fitonutrienti).
16
2. Genomica funzionale, sviluppo di mappe genetiche dei cereali - Lo studio delle basi genetiche e
molecolari di caratteri, quali la tolleranza agli stress biotici (ruggine, oidio, virosi, fusariosi) e abiotici
(siccità, freddo ed alte temperature), rappresenta un nodo centrale nella problematica del
miglioramento genetico del frumento duro.
3. Chimica, biochimica e metabolomica dei cereali – In questo settore sono in corso ricerche finalizzate
alla caratterizzazione di fattori qualitativi e di componenti della risposta a stress.
Parametri qualitativi. Sono in corso ricerche che mirano ad identificare, mediante l’approccio
chimico/metabolomico, il maggior numero possibile di sostanze a valenza qualitativa-nutrizionale
(lignani, carotenoidi, composti fenolici, vitamine, amino acidi, steroli, acidi grassi, zuccheri, acidi
organici, microelementi, ecc.) ed a verificare il loro comportamento durante il processo di
trasformazione. Il lavoro degli ultimi anni ha consentito di identificare decine di sostanze bioattive
che hanno un significato qualitativo e/o nutrizionale, sin’anche di identificare le sostanze che
conferiscono il profumo tipico della pasta. A ciò si aggiunge la caratterizzazione, mediante un
approccio biochimico, delle Lipossigenasi (LOX), una classe di enzimi responsabile dell’ossidazione,
durante il processo di pastificazione, dei pigmenti carotenoidi presenti nella semola con conseguente
perdita del caratteristico colore giallo-ambra della pasta.
Resistenza agli stress abiotici. Indagini biochimiche sono condotte allo scopo di comprendere alcuni
meccanismi responsabili della risposta del frumento duro agli stress abiotici quali il ruolo dei
mitocondri nel contrastare l’azione dei specie reattive dell’ossigeno (ROS), la caratterizzazione di
enzimi coinvolti nella trasduzione del segnale di stress come le Fosfolipasi A 2 (PLA 2 ).
4. Fisiologia della produzione in ambienti caldo aridi - Ricerche fisiologiche vengono condotte per
studiare gli effetti dello stress idrico sulle piante di frumento duro con particolare riferimento
all’accumulo dei metaboliti secondari, all’analisi dello stato idrico e all’analisi dell’acqua legata. Tra i
test di screening messi a punto presso il CRA-CER si citano: la resistenza delle foglie alla trazione
“LTS” che rappresenta una misura integrata delle caratteristiche anatomico-chimiche della foglia e il
test “DWS” che misura l’affinità delle foglie per l’acqua legata.
5. Tecnologie e sviluppo di nuovi alimenti a base di cereali - Sono in atto ricerche riguardanti lo studio
delle caratteristiche di fibre, amido (frazione amido-resistente) ed antiossidanti naturali (acidi
fenolici) dei cereali per sviluppare nuovi prodotti più rispondenti alle esigenze della moderna
alimentazione anche integrati con composti bioattivi ricavati anche da altre specie (legumi, grano
saraceno, amaranto). Le ricerche mirano anche a verificare il comportamento di molte sostanze a
valenza funzionale (acidi fenolici, amido resistente, fibre) durante il processo di trasformazione e
cottura dei prodotti. Determinante negli ultimi anni anche lo studio del processo di molitura
finalizzato alla preservazione dei componenti con maggiore attività antiossidante/nutrizionale
presenti nelle cariossidi.
6. Ottimizzazione della gestione agronomica nei sistemi cerealicoli - Nell’azienda sperimentale vengono
condotte prove agronomiche dedicate a: confronto di differenti modelli di rotazioni colturali e
diversi modelli di gestione del suolo (convenzionale, minima lavorazione, semina su sodo) abbinato
alla presenza/assenza di residui colturali o cover crop; studio della variabilità spaziale e temporale
del terreno; valutazione degli effetti di molecole erbicide, fungicide e di fertilizzanti (chimici e/o
misto-organici) sugli aspetti quali-quantitativi del frumento duro; valutazione degli effetti di inoculi
micorrizici sulla risposta quali-quantitativa del frumento duro; valutazione dell’efficacia di consorzi
microbici sui processi evolutivi nel suolo della degradazione di matrici organiche; evoluzione del
carbonio e azoto organico in differenti modelli di gestione del suolo; analisi degli apparati radicali
nel suolo.
Il CRA-ORT (Centro di ricerca per l’Orticoltura) di Pontecagnano (SA) svolge ricerche finalizzate al
miglioramento genetico convenzionale ed innovativo di specie orticole ed ornamentali, con attività di
sviluppo e selezione varietale. Studia metodi e tecnologie mirate alla riduzione dell’impatto ambientale
sia in pieno campo sia in ambiente protetto e al miglioramento della qualità e salubrità dei prodotti.
17
Collabora con il Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale per
l’identificazione e la caratterizzazione di geni utili e lo sviluppo di metodologie biomolecolari di
supporto al miglioramento genetico.
Nell’ambito del progetto di potenziamento infrastrutturale, il CRA – ORT si occuperà principalmente
di:
Miglioramento genetico finalizzato all’introgressione di resistenze ad avversità biotiche ed
abiotiche e al miglioramento delle caratteristiche di qualità (nutraceutica, alimentare,
tecnologica), mediante approcci classici e/o “omici”;
bioinformatica per l’analisi computazionale di dati biologici complessi;
analisi metabolomica e proteomica delle produzioni tipiche del Mezzogiorno finalizzate al
miglioramento genetico ed alla tracciabilità, valorizzazione, sicurezza e tutela;
fenotipizzazione attraverso metodologie classiche ed innovative di caratteristiche di
importanza agronomica;
sistemi di coltivazione fuori suolo di specie mediterranee;
verifica e mantenimento dello stato sanitario di materiale vegetale e/o ecotipi;
micropropagazione, androgenesi e ginogenesi, crioconservazione;
diagnosi molecolare in fitopatologia e sviluppo di sistemi ecocompatibili di lotta ai patogeni
delle colture ortive;
impiego di residui agricoli, agroalimentari ed urbani per la produzione di bioenergia e compost
di qualità.
Il CRA-OLI (Centro di ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia) di Rende (CS) dispone di
competenze scientifiche interdisciplinari e studia le tecniche di propagazione, coltivazione e di difesa
della specie Olea europaea L. con particolare riferimento alle tecniche di produzione integrata e
biologica, studia l’agricoltura sostenibile ed usi economici alternativi dell'oliveto. Studia la fertilità
chimico-fisica e microbiologica del suolo, ne analizza le relazioni con la pianta con particolare
riferimento all’interazione microbiologica. Studia la fisiologia dell’olivo e della sua adattabilità ai
diversi ambienti pedoclimatici. Sviluppa attività di ricerca relative alla tecniche di raccolta meccanica
delle olive e propone soluzioni per lo smaltimento/ riutilizzo e valorizzazione dei sottoprodotti della
filiera olivicolo-olearia. Il Centro studia da sempre il germoplasma olivicolo e la sua biodiversità
vantando una lunga esperienza nella caratterizzazione morfo-bioagronomica e molecolare delle
cultivar di olivo; predispone piani di miglioramento genetico avanzato sviluppando approcci e
strategie genomiche per la selezione assistita e per l’identificazione di geni candidati responsabili di
tratti di interesse. Si occupa della filiera delle olive da tavola, mette a punto tecnologie innovative di
estrazione e trasformazione. dell’olio e delle olive da mensa, mette a punto protocolli di tracciabilità.
Negli ultimi anni ha rivolto particolare attenzione alla caratterizzazione dei principali antiossidanti
provenienti da specie vegetali di interesse alimentare, farmaceutico e cosmetico quali: Olea europaea
L., Ligustrum vulgare e sinensis, Brassica Oleracea.
Il CRA-OLI svolge come principali attività di ricerca lo studio della biodiversità del germoplasma
olivicolo da un punto di vista morfo-bioagronomico e molecolare, analizzando inoltre il profilo
metabolico e valutando le caratteristiche organolettiche dell’olio; studia la risposta genotipica delle
diverse cultivar a stress biotici e abiotici ed esegue studi di fisiologia prevalentemente in relazione alle
caratteristiche vegeto-produttive delle cultivar, della vigoria, dell’alternanza di produzione e delle
biologia fiorale e di fruttificazione .
Il CRA-OLI renderà disponibili per il progetto competenze maturate nei seguenti ambiti di ricerca:
18
Caratterizzazione elaiografica delle varietà di olivo
Caratterizzazione chimico-fisica, chimica e nutrizionale degli oli d’oliva monovarietali e in
miscela
Rintracciabilità degli oli d’oliva
Studi di biologia fiorale dell’olivo
Strategie di lotta alla mosca dell’olivo
Olivicoltura biologica e caratterizazione degli da agricoltura biologica
Studio della biodiversità del germoplasma olivicolo con un approccio multidisciplinare
integrato ( approccio genomico, trascrittomico, biochimico, metabolomico e morfobioagronomico)
Studio della resistenza genetica a Verticillium dahliae e a stress abiotici ( freddo, stress idrico,
salino)
Caratterizzazione molecolare di micorrize e Verticillium dahliae
Caratterizzazione e selezione di inoculi micorrizici specifici
Studio sul profilo metabolomico dell’olio e proprietà funzionali-salutistiche
Studio molecolare della pathway biosintetica degli acidi grassi per Association Mapping
Studio dei principali patogeni e parassiti dell’olivo e loro caratterizzazione
Messa a punto di metodologie di fenotipizzazione del germoplasma standardizzate rapide e
sistemi efficienti di detection in planta di patogeni
Determinazione, isolamento e caratterizzazione di metaboliti di interesse salutistico
Il CRA-ACM (Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee) di Acireale (CT)
con le sue strutture ed aziende sperimentali ospita pregiate collezioni di germoplasma ed è luogo di
sperimentazioni nel settore delle tecniche colturali e del miglioramento genetico degli agrumi e dei
cereali a paglia.
Il CRA-ACM è anche sede del Centro per la pre-moltiplicazione agrumicola e cerealicola ed attraverso il
programma di certificazione distribuisce materiale agrumicolo di propagazione controllato sotto
l’aspetto sanitario e di corrispondenza varietale.
Presso il CRA-ACM opera il “Centro di Testing per l’Industria dei Derivati Agrumari” che persegue
l’obiettivo di incentivare la collaborazione tra la ricerca scientifica e il mondo dell’impresa,
promuovendo il trasferimento dell’innovazione tecnologica. Il Centro di Testing mette a disposizione
delle aziende una serie di servizi altamente specializzati, allo scopo di fornire un supporto alle
decisioni aziendali per determinare nuove opportunità di sviluppo. Infine, mediante sito web del
Centro di Testing vengono divulgati i risultati della ricerca scientifica e le innovazioni prodotte presso
istituzioni nazionali ed esteri.
Relativamente alle competenze attinenti al progetto, il CRA – ACM privilegerà le tematiche di ricerca
legate alla “Qualità dei Frutti, dei Succhi e Tecnologie Agrumarie”, comprese le ricerche sulla qualità
nutrizionale e salutistica degli agrumi e di altri frutti mediterranei. In questo ambito saranno condotti
studi finalizzati all’estrazione di sostanze ad alto valore aggiunto (bioflavonoidi, antocianine,
limonoidi, acidi idrossicinnamici) dai sottoprodotti dell’industria agroalimentare.
19
Un’altra linea di ricerca si occuperà della valorizzazione e tracciabilità di alcuni agrumi tipici siciliani,
ponendo particolare riguardo all’individuazione dell’origine geografica dei frutti di “arancia rossa di
Sicilia IGP” e di “limone di Siracusa IGP”.
Particolare attenzione è rivolta agli studi relativi all'individuazione di nuovi “marker” legati al metodo
di coltivazione, in grado di discriminare i frutti biologici da quelli convenzionali.
Infine, il settore di ricerca si occupa dell’individuazione e messa a punto di tecniche innovative
ecocompatibili volte al raggiungimento di un soddisfacente livello di “protezione anti-marcio”, al
contenimento delle fisiopatie indotte sui frutti da avverse condizioni alla raccolta, durante la
lavorazione e la conservazione a bassi regimi termici e al prolungamento della campagna di
commercializzazione (valorizzazione della qualità).
1.3. Il sistema di relazioni
1.3.1 Collegamenti con i Distretti ad Alta Tecnologia, i laboratori pubblico-privati e le iniziative
proposte nell’ambito del PON Ricerca e Competitività
I soggetti proponenti hanno maturato consolidate collaborazioni sia con i Distretti ad Alta Tecnologia
(DT) che con i Laboratori pubblico-privati ed altre reti di laboratori costituite a livello regionale, tali da
consentire di attivare linee di ricerca, progetti e iniziative utili a rafforzare le relazioni con il mondo
produttivo, nei settori agroalimentare e salute dell’uomo.
I DT già presenti nelle regioni dei soggetti proponenti, a cui essi partecipano, sono il Distretto
Tecnologico Agroalimentare pugliese, D.A.Re. scrl e il Consorzio di Ricerca per l’Innovazione
Tecnologica AgroBio e Pesca Ecocompatibile, DT della Regione Sicilia, promossi sulla base di precise
strategie regionali (Accordo di Programma Quadro, 28 aprile 2005 tra Regione Puglia, Ministero
dell’Istruzione Università e della Ricerca e Ministero dell’Economia e delle Finanze, Linea di attività n.
4 “Sostegno allo sviluppo dei Distretti Tecnologici in Puglia”, e procedura di evidenza pubblica con
avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana - prima parte - del 3 marzo 2006).
Altri contatti e collaborazioni sviluppati dai proponenti riguardano il Distretto Tecnologico
Innovazione Sicurezza e Qualità degli Alimenti (Abruzzo), il Distretto Tecnologico delle Bioscienze
(Lazio), il Distretto della Biomedicina e Tecnologie per la Salute in Sardegna.
Grazie al ruolo specifico svolto dai DT, ovvero alla loro capacità di governance del sistema territoriale
di imprese, università ed istituzioni di ricerca attive su specifiche aree scientifico-tecnologiche, i
proponenti hanno potuto ampliare le effettive collaborazioni con il mondo produttivo, contribuendo a
sostenere i necessari mutamenti strutturali dei territori di riferimento e dei settori tradizionali che ad
oggi caratterizzano, in misura prevalente, le economie delle regioni della convergenza.
Tale collaborazione ha mostrato segni di significativa dinamicità nel corso delle recenti iniziative
promosse nell’ambito del PON Ricerca e Competitività, favorendo l’aggregazione di una massa critica
di soggetti imprenditoriali, non solo delle regioni della convergenza, suscettibili di produrre ricadute
innovative su diverse tipologie di settori.
Così, nel 2010, nell’ambito dell’Invito per la presentazione di progetti di ricerca industriale, PON REC
prot.01/2010, l’Università degli studi di Foggia ha partecipato, grazie anche alla collaborazione di
D.A.Re., alla presentazione di 25 progetti sul tema agroalimentare, ambiente e sicurezza e salute
dell’uomo e biotecnologie (su un totale di 32 progettualità proposte).
Di queste progettualità, attualmente sono state ammesse a finanziamento 4 progetti
sull’agroalimentare, 1 progetto sulla salute dell’uomo e biotecnologie e 1 progetto sull’ambiente e
sicurezza (si veda tabella 2).
20
Tabella 2: progettualità presentate dall’Università degli studi di Foggia e dal CRA, nell’ambito dell’Invito
PON REC, 18 gennaio 2010
Università degli studi di Foggia
Università degli studi di Foggia (Dip. Scienze Biomediche,
prof. Margaglione)
Seconda Università degli Studi di Napoli
Altergon Italia Srl
Bioricerche 2010 Scarl
Bouty - Bracco SpA
PON01_01226, NUTRAFAST:
Calmed Srl
Dal nutraceutico al farmaco per strategie integrate
Caseificio della Puglia Srl
AMBITO: SALUTE DELL’UOMO E BIOTECNOLOGIE
Dermofarma Italia Srl
Industria Olearia Biagio Mataluni Srl - Innova Spa
Ammesso a finanziamento
Lab Dr. Vito Buonsanto S.r.l.
Parco Scientifico e tecnologico di Salerno e delle aree
interne della Campania Scpa
Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" - Università di
Napoli "Federico II"
Università degli Studi "Magna Graecia"
PON01_01145, ISCOCEM
Sviluppo tecnologico e innovazione per un nuovo
modello di crescita della sostenibilità e della
competitività della cerealicoltura meridionale
AMBITO: AGROALIMENTARE
Ammesso a finanziamento
PON01_01435 - OFR.AL.SER.
Prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto in servizio:
tecnologie per la qualità e nuovi prodotti
AMBITO: AGROALIMENTARE
Ammesso a finanziamento
PON01_00851 Lattiero caseario
Bioinnovazioni per produzioni lattiero casearie ad
elevato contenuto salutistico
Fondazione Angelo e Salvatore Lima Mancuso - Università
degli Studi di Palermo
SS Crocifisso Società Cooperativa a r.l.
Bulfara società semplice
Molino e Pastificio Tomasello S.p.A.
Ente Nazionale delle Sementi Elette
CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in
Agricoltura
Consorzio “Gian Pietro Ballatore” per la Ricerca su
Specifici Settori della Filiera Cerealicola
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Università degli Studi di Catania
Università del Salento
Consiglio Nazionale delle Ricerche
C.O.SE.ME – Compagnia Sementi Elette Meridionali Srl
Ilsa Mediterraneo Spa
A.M.T. Services Srl
Pasta Jesce Srl
Tandoi Filippo e Adalberto F.lli Spa
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria
Industria Molitoria S.r.l.
Università degli studi di Foggia, Dipartimento DISACD
(proff.ri FLAGELLA/PASTORE)
Agricomm S.r.l.
AZ.Agr. Vivai villanova
Frantoio ol. "La Marchesa"
Cardus S.r.l.
Carton Pack S.r.l.
CNR
CRA
D.A.R.E.
Elettra sistemi S.r.l.
Ortomad società agricola S.r.l.
PR.ALI.NA S.r.l.
SALENTEC S.r.l.
Spoc. Coop. Agr. "POA"
STC S.r.l.
Università del Salento
Università degli studi di Foggia (PRIME)
Agroalimentare Associazioni latte Calabresi - ASSO.LA.C.
Soc. Coop. Agr.
Biancolat di Sansanelli M. &C. S.n.c.
21
AMBITO: AGROALIMENTARE
Ammesso a finanziamento
PON01_1409
SAFEMEAT
Innovazione di processo e di prodotto per incrementare
i profili di sicurezza e per diversificare la gamma dei
prodotti (freschi e stagionati) a base di carne suina
AMBITO: AGROALIMENTARE
Ammesso a finanziamento
PON01_01480
IN.TE.R.R.A. Innovazioni tecnologiche e di processo per
il riutilizzo irriguo delle acque reflue urbane e agroindustriali ai fini della gestione sostenibile delle risorse
idriche
AMBITO: AMBIENTE E SICUREZZA
Ammesso a finanziamento
PON01_01962 ITTICO
Tecnologie per la valorizzazione e l'estensione di Shelf
life di trasformati ittici ad elevata valenza salutistica
AMBITO: AGROALIMENTARE
Ammesso a finanziamento ma non finanziabile
PON01_02580 ME.DI.CO.
Metodi statistici per la teoria delle decisioni e per il
trattamento di immagini, dati e testi
AMBITO: SALUTE DELL'UOMO E BIOTECNOLOGIE
Ammesso a finanziamento ma non finanziabile
Capurso Azienda casearia Srl
Caseificio dei Colli Pugliesi Srl
CNR
D'Ambruoso francesco Srl
EuroQuality Lab Srl
GRANAROLO SPA
Università degli studi di Bari - Dipartimento Pro.Ge.S.A.
Università degli studi di Foggia (DISA)
Salumificio Dodaro SpA;
XNR;
Ortoreale Srl;
Sirinfo Srl;
Università degli Studi di Salerno;
Università della Calabria;
Università degli studi di Foggia (DISA)
Università degli studi di Bari Aldo Moro
AquaSoil Srl
C.I.H.E.A.M. - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in
Agricoltura (CRA)
Ecoimpianti Sud S.r.l.
ElettromeccanicaCMC srl
FIORDELISI SRL
Intesis srl
Politecnico di Bari
SERECO S.r.l.
Università del Salento
Università degli studi di Foggia (DISACD)
Azienda agricola ittica caldoli srl
Bonassisa lab srl
Ittica Di Dio srl
Lepore mare Srl
Oasi lago Salso SpA
Università degl Studi di Bari "Aldo Moro"
Università degli studi di Foggia (DISA)
Consorzio Cetma
eBIS SRL - EXPRIVIA SPA
Istituto Tumori "Giovanni Paolo II"
LIGI TECNOLOGIE MEDICALI SPA Politecnico di Bari
Università degli studi di Bari
Università del Salento
Università degli studi di Foggia (Dipartimento di Scienze
Economiche, Matematiche e Statistiche - DSEMS)
Nell’ambito dell’Avviso per lo sviluppo e potenziamento di Distretti ad alta tecnologia (DT) e
Laboratori Pubblico-Privati, PON REC 2007-20013 713/2010, TITOLO II, l’Università degli studi di
Foggia ha aderito a quattro progettualità presentate dal D.A.Re., nell’ambito del proprio piano di
sviluppo strategico, e ha partecipato alla proposta di potenziamento del Distretto di Alta Tecnologia
nel Settore Strategico “Energia/risparmio energetico” Di.T.N.E.s.c.r.l., regione Puglia, dal titolo
GREENLAND – Distretto tecnologico dei rifiuti (PON03_01277).
Sullo stesso TITOLO II, inoltre, è stato proposto il progetto di potenziamento del Laboratorio Pubblicoprivato, AGROGEN 2, Laboratorio di GENomica per caratteri di importanza AGROnomica in frumento
duro, già finanziato nell’ambito del Decreto Direttoriale 14 marzo 2005 prot. n. 602/Ric/2005. In
particolare l’Università degli studi di Foggia ha aderito alla proposta con due progettualità: Metodi
innovativi per la selezione varietale a supporto della filiera cerealicola: dalla MAS alla genomic
selection” e “Nuova diversità genetica per la competitività della filiera cerealicola”.
22
Tutte le suddette progettualità hanno coinvolto, oltre all’Università degli studi di Foggia, anche il CRA e
i suoi istituti delle Regioni della Convergenza (tabella 3).
23
Tabella 3: progettualità presentate da D.A.Re. in qualità di soggetto attuatore, Avviso PON 713/2010
Progettualità
Alimenti e salute, progetto
Pro.Ali.Fun, “Protocolli tecnologici e
clinici innovativi per la produzione
di alimenti funzionali”
Attuatore D.A.Re.
Obiettivi
mettere a punto formulazioni di
alimenti funzionali, attraverso
l’ottimizzazione di processi di
estrazione di sostanze nutraceutiche e
di protocolli biotecnologici.
Soluzioni eco-compatibili, progetto
ECO_P4: “Promozione di Processi
ECO-sostenibili per la valorizzazione
delle Produzioni agroalimentari
Pugliesi”,
migliorare la sostenibilità ambientale
ed economica dei processi produttivi
del sistema agroalimentare della
Regione Puglia con lo sviluppo di
soluzioni tecnologiche innovative e
compatibili con la realtà produttiva e
industriale del territorio.
Innovazione di prodotto, progetto
PROINNO_BIT: Sviluppo di prodotti
alimentari innovativi mediante
soluzioni biotecnologiche,
Realizzazione di: (i) nuovi prodotti; (ii)
prodotti migliorati in termini di
proprietà nutrizionali, organolettiche,
igieniche e shelf-life; e (iii) nuovi
accorgimenti sulle linee produttive. La
realizzazione di tali innovazioni
avverrà mediante studio,
progettazione, messa a punto e scale up
di soluzioni: (i) biotecnologiche; (ii)
impiantistiche; e (iii) tecnologiche. Le
idee innovative proposte avranno
positive ripercussioni sulle
caratteristiche dei prodotti delle filiere
cerealicola, lattiero-casearia, ortofloro-frutticola e dell’acquacoltura.
Innovazioni di processo, INFOPACK:
Soluzioni innovative di packaging
per il prolungamento della shelf-life
di prodotti alimentari”
mettere a punto di processi industriali
innovativi che possano garantire
miglioramenti significativi sul fronte
della shelf life dei prodotti alimentari e
particolarmente di: pasta fresca, dolci a
base di pasta di mandorle, vegetali
freschi minimamente trattati, vegetali
semidry conditi, ostriche aperte readyto-eat, lattiero-caseari, tisane e spezie.
Partner
Università degli studi di Foggia
- Dip. PRIME, DISA, DISACD,
- Dip. Scienze biomediche,
- Dip. Scienze mediche e del Lavoro,
CRA – Istituto UTV e CER
16 imprese localizzate nella Regione
Puglia
Università degli studi di Foggia,
Dipp. DISACD, DISA, PRIME,
BIOAGROMED
CRA - Istituto UTV di Turi (BA)
15 imprese localizzate nella
Regione Puglia
Università degli studi di Foggia,
Dipp. DISA, PRIME
CRA – Istituto UTV
15 imprese localizzate nella Regione
Puglia
Università degli studi di Foggia,
Dipp. DISA, PRIME
CRA – Istituto UTV
10 imprese localizzate nella Regione
Puglia
Ugualmente, il DT siciliano, partecipando al TITOLO II riservato ai Distretti esistenti, ha presentato,
nell’ambito del proprio Piano Strategico di sviluppo, sette progetti di ricerca, focalizzandosi sulle
seguenti tematiche (tabella 4):
Biotecnologie, analisi e identificazione di produzioni alimentari tradizionali e messa a punto di
protocolli biotecnologici per la produzione di alimenti ad elevato potere salutistico e
Biotecnologie per la valorizzazione e la caratterizzazione di prodotti agroalimentari siciliani
Pesca, Sviluppo di una pesca Siciliana sostenibile e competitiva attraverso l'innovazione
tecnologica
Acquacoltura, Innovazione tecnologica a supporto dell’incremento della produttività e della
competitività dell’acquacoltura siciliana
Sottoprodotti, Valorizzazione Biomolecolare ed Energetica di biomasse residuali del settore
Agroindustriale ed Ittico
Packaging, Utilizzo integrato di approcci tecnologici innovativi per migliorare la shelf-life e
preservare le proprietà nutrizionali di prodotti agroalimentari
24
Lattiero-Caseario, Valorizzazione delle produzioni lattiero-casearie siciliane, mediante
applicazioni biomolecolari, chimiche e nutrigenomiche
Salutistica Nutraceutica, Valorizzazione di prodotti tipici della dieta mediterranea e loro
impiego a fini salutistici e nutraceutici.
Tabella 4: progettualità presentate dal Consorzio di ricerca per l'innovazione tecnologica Sicilia Agrobio
e Pesca Ecocompatibile in qualità di soggetto attuatore, Avviso PON 713/2010
Progettualità
Progetto PROFOOD: “Valorizzazione
delle produzioni lattiero-casearie
siciliane, mediante applicazioni
biomolecolari, chimiche e nutri
genomiche”
Obiettivi
Prevedere un sistema di certificazione
univoco ed oggettivo, a tutela di
produttori e consumatori di prodotti
lattiero-caseari.
Progetto DI.ME.SA.: “Valorizzazione
di prodotti tipici della dieta
mediterranea e loro impiego a fini
salutistici e nutraceutici”
Conferire “valore” alle produzioni
agroalimentari tradizionali siciliane
attraverso attività che conferiscano
aspetti innovativi nei processi
produttivi e maggiore competitività nei
mercati di riferimento, ovvero la messa
a punto di protocolli biotecnologici per
la produzione di alimenti ad elevato
potere salutistico (olio e principi attivi
estratti dalle acque di vegetazione,
cerali) e l’implementazione di
metodiche operative per la produzione
di alimenti funzionali e nutraceutici.
Progetto SHELF-LIFE: Utilizzo
integrato di approcci tecnologici
innovativi per migliorare la shelflife e preservare le proprietà
nutrizionali di prodotti
agroalimentari
Sviluppo di nuovi processi per il
trattamento e la conservazione di
prodotti a base di frutta e di ortaggi in
IV gamma, attraverso la messa a punto
di nuovi processi di conservazione,
pastorizzazione e confezionamento,
utili a reperire nuovi formulati con
peculiari profili nutrizionali
Progetto PESCATEC: “Sviluppo di
una pesca Siciliana sostenibile e
competitiva attraverso
l'innovazione tecnologica”
adottare un insieme di iniziative
caratterizzate da importanti aspetti di
innovazione tecnologica, che mirano
allo sviluppo di una pesca Siciliana
sostenibile e competitiva.
Progetto INNOVAQUA: “Innovazione
tecnologica a supporto
dell’incremento della produttività e
della competitività dell’acquacoltura
siciliana”
massimizzare la redditività del settore
dell’acquacoltura, attraverso la
diversificazione dell’offerta,
l’incremento della produttività, la
creazione di un network tra Imprese e
Istituti Scientifici di ricerca pubblici e
privati del settore, che garantisca
all’acquacoltura siciliana la risoluzione
dei principali problemi individuati per
aumentare la competitività del settore.
Partner
Università degli Studi di Palermo,
Università degli Studi di Catania,
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI", Istituto
Nazionale Biostrutture e Biosistemi
Security and Promotion Food
Innovazione
Università degli Studi di Palermo,
Consorzio Ricerca Sviluppo e
Innovazione - Co.Ri.Sv.I. (Sicilia),
Consiglio Nazionale delle Ricerche, il
Consorzio di Ricerca per lo Sviluppo di
Sistemi Innovativi Agroamientali
"Co.Ri.S.S.I.A.", Università degli Studi di
Catania, Consorzio di Ricerca "Gian
Pietro Ballatore",
A.A.T. Agroindustry Advanced
Technologies S.p.A.,
Istituto Nazionale Biostrutture e
Biosistemi,
Consorzio Innova Agro Sicilia,
Università degli Studi di Messina,
Consorzio Regionale per la Ricerca
Applicata e la Sperimentazione
"Co.Re.R.A.S.",
stituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI".
Università degli Studi di Catania,
Università degli Studi di Palermo,
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI",
A.A.T. Agroindustry Advanced
Technologies S.p.A.,
Parco Scientifico e Tecnologico della
Sicilia S.c.p.a.,
Consorzio Innova Agro Sicilia.
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Consorzio Ricerca Sviluppo e
Innovazione,
Università degli Studi di Catania,
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI",
Università degli Studi di Palermo,
Università degli Studi di Messina
Consorzio Ricerca Sviluppo e
Innovazione,
Università degli Studi di Messina,
Università degli Studi di Palermo,
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI",
Parco Scientifico e Tecnologico della
Sicilia S.c.p.a..
25
Progetto BIO4BIO: “Valorizzazione
Biomolecolare ed Energetica di
biomasse residuali del settore
Agroindustriale ed Ittico”
valorizzazione molecolare e/o
strutturale, coadiuvata da azioni di
ottimizzazione energetica e tutela
ambientale di biomasse residuali del
comparto Agroindustriale ed Ittico
(industria olearia, ortofrutticola, ittica).
Progetto BIOTEC: “Biotecnologie per
la valorizzazione e la
caratterizzazione di prodotti
agroalimentari siciliani”
sviluppo e la sperimentazione di
soluzioni tecnologicamente innovative
basate sull’applicazione delle
biotecnologie per la valorizzazione e la
caratterizzazione dei prodotti
agroalimentari siciliani. Nel dettaglio
gli obiettivi del progetto sono
riconducibili a tre macro-aree: 1)
Sviluppo di applicazioni
biotecnologiche avanzate per la
caratterizzazione genetica e chimica
dei prodotti alimentari tipici; 2)
Biotecnologie per la valorizzazione
delle pectine e di composti ad attività
antimicrobica; 3) Biotecnologie per il
miglioramento genetico dei prodotti
del mare e della terra.
Consorzio Ricerca Sviluppo e
Innovazione,
Università degli Studi di Palermo,
Università degli Studi di Messina,
Consorzio di Ricerca Filiera Carni,
Università degli Studi di Catania,
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Consorzio Innova Agro Sicilia,
Consorzio di Ricerca "Gian Pietro
Ballatore",
A.A.T. Agroindustry Advanced
Technologies S.p.A.,
Consorzio Regionale per la Ricerca
Applicata e la Sperimentazione
Co.Re.R.A.S.",
Pectine Italia S.p.A.
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Consorzio di Ricerca sul Rischio
Biologico in Agricoltura "Co.Ri.Bi.A.",
Consorzio Multiservizi Siracusa Soc.
Coop a r.l.,
Pectine Italia S.p.A.,
Università degli Studi di Palermo,
Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Sicilia "A. MIRRI",
Parco scientifico e Tecnologico della
Sicilia S.c.p.a.,
Stazione Consorziale Sperimentale di
Granicoltura per la Sicilia
Nell’ambito del TITOLO III, dello stesso avviso, finalizzato alla creazione di nuovi Distretti e/o nuove
Aggregazioni Pubblico-Private, si riporta un quadro sinottico della partecipazione dei proponenti.
26
Tabella 5: Progetti presentati dai proponenti sull’Avviso PON , prot. 713/Ric del 29 ottobre 2010
Titolo
Distretto H-BIO Puglia
(medicine personalizzate, terapie innovative, tecnologie e
servizi per la diagnostica avanzata e nuovi processi
produttivi)
Rete interregionale per la diagnosi precoce delle neoplasie
umane su fluidi biologici mediante tecniche di genomica e
proteomica e fattori predittivi di risposta al trattamento.
RONCALL – Rete ONCologica
Aggregazione per la Ricerca e l’Innovazione nella
Cooperazione in campo agroalimentare AGRICOOPER Laboratorio pubblico-privato di ricerca per la tutela
ambientale e la valorizzazione della filiera bufalina BIOTEK
BUFFALO
GRIglia del SUd GRISÙ
Distretti
Laboratorio pubblico-privato Omni-Alghe
Aggregazione pubblico-privata di scienze avanzate sulla
longevità
Aggregazione pubblico-privata Viticoltura Mediterranea:
ricerca, innovazione e sviluppo – RIVITAS
Reti di laboratorio per il management dei processi di
produzione e dell’innovazione dell’impiego delle biomasse
Re.La.Pro.Biom
Settori/Ambiti
Unifg
Salute dell’uomo e
biotecnologie
X
Unifg
UniPa
Salute dell’uomo e
biotecnologie
X
Unifg
Agroalimentare
X
Unifg
Ambiente e
Sicurezza
X
X
Aggregazione pubblico-privata per il RICICLO MODULI
Distretto Tecnologico Ambiente Marino
Proponenti
X
Laboratorio in rete di Service Innovation
H2SOLAR - Distretto ad alta tecnologia filiera dell’idrogeno
solare
SIPER – Sistemi Ibridi per la Produzione di Energia da Fonti
Rinnovabili
LABTECNA –
“Laboratorio tecnologico per l’integrazione delle
informazioni territoriali e ambientali”
Distretto BIO-MEDICO
Laboratori
pubblicoprivati
X
X
Unifg
UniPa
Unifg
UniPa
Unifg
Unifg
X
Unifg
X
UniPa
X
UniPa
X
UniPa
X
ICT
ICT
Energia/risparmio
energetico
Energia/Risparmio
Energetico
Energia/Risparmio
Energetico
ICT
Salute dell’uomo e
biotecnologie
Ambiente e
sicurezza
Ambiente e
Sicurezza
Salute dell’uomo e
biotecnologie
X
UniPa
X
UniPa
ICT
X
UniPa
Agroalimentare
Il futuro avvio di queste iniziative consentirà alla rete distribuita di Pl.A.S.S.. di collegarsi ed integrarsi ad una
molteplicità di reti regionali e sovra regionali, con l’intento di fornire risposte più efficaci, in termini di
disponibilità, qualità e completezza di risultati, ai bisogni di innovazione delle imprese dell’ampio settore della
bio-economy.
Proprio in virtù dei collegamenti sviluppati dai proponenti, Pl.AS.S. potrà infatti favorire una maggiore
competitività del tessuto produttivo regionale, attrarre investimenti e talenti, stimolando lo start-up di
imprese innovative che potranno avvantaggiarsi delle IR per sviluppare innovazioni in settori
produttivi diversi (si pensi al settore delle red biotechnologies e delle white biotecnologies), e porre le
basi per un potenziale nodo di un’infrastruttura di ricerca europea.
1.3.2. I collegamenti nazionali
La strategia di valorizzazione di Pl.AS.S., che si innesterà sulle competenze pregresse dei proponenti e
sulle iniziative in corso e future, prevedrà il collegamento con ulteriori soggetti di governance della
27
ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico, già avviati su iniziative delle programmazioni
nazionali e regionali, tra cui ad esempio:
il Centro di Competenza per le Biotecnologie Biosistema, finanziato sull’ Asse II – Misura
II.3 e Asse III – Misura III.2 (Avviso Pubblico 1854/2006), del Programma Operativo Nazionale
“Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione” 2000-2006. Localizzato nelle 6
Regioni delle Convergenza, (ex Ob.1), Biosistema svolge attività nei settori della biologia
avanzata, della genomica della proteomica della bioinformatica delle nanobiotecnologie, e dei
nuovi materiali bio-compatibili. L’Università degli studi di Foggia e alcuni soci del DT
agrobiopesca ecocompatibile vi aderiscono;
Centri Regionali per le Tecnologie Agroalimentari (Ce.R.T.A. s.c.r.l.), finanziato sulla stessa
Misura PON 2000-2006, con l’obiettivo di promuovere attività di trasferimento tecnologico in
ambito agroalimentare, attraverso un modello “a rete” di competenze e attori localizzati nelle
allora sei regioni ex Ob.1. In questo consorzio DARe è socio di maggioranza e vi aderiscono sia
l’Università degli studi di Foggia che l’Università degli studi di Palermo. Nello specifico, il
Ce.R.T.A. rappresenterà un valido collegamento di Pl.A.S.S.. per gli ambiti di ricerca relativi alla
proteomica.
La Piattaforma Tecnologica nazionale “Food for Life”, a cui il D.A.Re. partecipa nell’ambito
del Gruppo di Lavoro “Communication, Training, Technology Transfer”;
La Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima (PTNM) a cui partecipa il DT siciliano e
tutti gli attori del sistema nazionale del mare (economici, scientifici o istituzionali), con
l'obiettivo di consolidare le reti di relazioni, condividere una ‘vision' di settore in materia di
crescita tecnologica, e sviluppare iniziative di valenza nazionale. Di recente tra le azioni della
PTNM si aggiunge oggi il Protocollo d’intesa per la definizione ed attuazione della Rete dei
Distretti del Mare, a cui hanno aderito: Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, il Distretto
Siciliano dei Trasporti Navali Commerciali e da Diporto, il Distretto Tecnologico Navale e
Nautico del Friuli Venezia Giulia, il Distretto Tecnologico della Logistica e della
Trasformazione, Calabria, il Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati e le
Tecnologie, il Distretto Tecnologico Piemontese dell’ICT;
La Piattaforma Tecnologica Italiana in Agricoltura Biologica costituita nel gennaio 2010 presso
il Dipartimento Agroalimentare del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Roma, a cui partecipa
il Distretto Tecnologico AgroBioPesca;
A questi si aggiungono interessanti collegamenti con partenariati di ricerca e imprese, sviluppati in
Puglia:
Le Reti di laboratori pubblici di ricerca (rif. Avviso Pubblico "Invito alla presentazione di
proposte progettuali relative alla costituzione di Reti di Laboratori Pubblici" Bollettino
Ufficiale della Regione Puglia n. 41 del 13 marzo 2008), a cui aderiscono sia l’Università degli
studi di Foggia che il CRA, con i suoi istituti pugliesi e il D.A.Re.:
TEGUVA - Utilizzazione di tecnologie genomiche per l'ottenimento di nuove varietà di
uva apirena da tavola con caratteristiche nutraceutiche potenziate;
SELGE - Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione
del germoplasma per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza
economica e da quarantena;
RELA-VALBIOR Rete di laboratori a sostegno della ricerca per lo sviluppo di nuove
tecnologi e per la valorizzazione di biomasse residue del sistema produttivo della
Regione Puglia;
LAIFF Rete di laboratori per l'innovazione nel campo degli alimenti funzionali
28
BISIMANE, rete di laboratori pubblici di Biologia SIstemica nelle MAlattie umaNe, il cui
obiettivo principale è la caratterizzazione completa dei sistemi biologici complessi
mediante la Biologia Sistemica, una nuova scienza che associa ed elabora, con l’ausilio
della biostatistica e della bioinformatica, i dati provenienti dalle diverse piattaforme
tecnologiche dedicate allo studio dei geni e dei loro prodotti (proteine) e metaboliti.
I Distretti Produttivi della regione Puglia (rif. L. R. n. 23 del 3 agosto 2007 e Regolamenti
Regionali n. 23 del 12 ottobre 2009 e n. 35 del 30 dicembre 2009), tra cui si menzionano, con
riferimento all’agro-alimentare, i due distretti attualmente riconosciuti e partecipati da un
totale di circa 600 imprese del territorio regionale: il Distretto delle Terre Federiciane e il
Distretto Jonico-Salentino. Sia D.A.Re. che l’Università degli Studi di Foggia sono partner di
entrambi e sono altresì parte della compagine proponente del Distretto Produttivo del
Farmaco e dei Prodotti per la Salute, in fase di riconoscimento. Obiettivo di questa
aggregazione pubblico-privata è di operare come piattaforma in grado di proiettare il
comparto del farmaco, dei prodotti e dei servizi per la salute, su scala sovra-locale agendo sulla
formazione, l’internazionalizzazione e l’innovazione, sviluppando un’ampia gamma di attività
ad alto contenuto scientifico e tecnologico e servizi utili alle imprese. Il protocollo di intesa può
già vantare l’adesione di circa trenta imprese pharma & biotech presenti in Puglia, delle tre
Università statali pugliesi di Bari, Foggia e Lecce, due IRCCS, del Distretto D.A.Re e del sostegno
di Farmindustria Nazionale.
Infine, si elencano i collegamenti attivati dai proponenti e che rappresentano una rete qualificata a cui
estendere le potenzialità di Pl.AS.S.:
•
Il Laboratorio RFID Lab dell’Università degli Studi di Parma, che studia le applicazioni della
tecnologia RFID e del sistema EPC nei processi di business, nei settori food e largo consumo,
estendendosi anche alla cartotecnica e il tessile, il farmaceutico e la sanità. Con la stessa
Università sono già attivi collegamenti con il Dipartimento di Fisica, il Dipartimento di
Ingegneria Industriale - area Tecnologie Alimentari e con il Dipartimento di Chimica Generale
ed Inorganica, Chimica Analitica, Chimica Fisica;
•
le Reti nazionali dei Laboratori Camerali, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, i Centri ed
Unità di Ricerca del CRA,
•
l’Istituto di scienze per le produzioni alimentari ISPA e l’Istituto per la Protezione delle Piante,
sezione di Portici (Na), l’Istituto Genetica Vegetale, l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione, ISA
del CNR;
•
Metapontum Agrobios srl;
•
il Gruppo di ricerca di Chimica del Suolo, Suolo e Ambiente e Uso e Riciclo delle Biomasse
Agricole ed Alimentari, presso la facoltà di scienze Agrarie dell'Università degli Studi di Milano;
•
L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, Dipartimento Ambiente e Salute,
nell’ambito della sua attività di “Valutazione di rischio degli inquinanti ambientali” ed in
particolare di quella relativa alla rilevazione della presenza di metalli pesanti nel suolo, acqua
ed alimenti;
•
Il Dipartimento di Scienze Animali, Vegetali e dell’ambiente, Università degli Studi del Molise;
•
Centro Safe-Crop e Dipartimento Protezione delle Piante - Istituto Agrario di San Michele
all’Adige (IASMA);
•
L’Ospedale Bambino Gesù, Roma ;
•
Il Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Medicina
Veterinaria;
29
•
Gli Istituti IRCCS, quali il CROB - Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata, la Fondazione
"Salvatore Maugeri" di Pavia I.R.C.C.S. Clinica del Lavoro e della Riabilitazione; l’Istituto
Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" I.R.C.C.S.;
•
L’Università Politecnica delle Marche;
•
il Dipartimento di Chirurgia Maxillo-facciale e il Gruppo di ricerca in Fisiopatologia della
Nutrizione, della Seconda Università di Napoli
•
il Dipartimento di Scienze Stomatologiche dell’Università di Palermo;
•
il Dipartimento Scienze Biomorfologiche e Funzionali – Sezione di Patologia dell’Università di
Napoli Federico II, il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e la Facoltà di agraria della stessa
Università;
•
il Dipartimento di Fisiologia Farmacologia e il Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica,
Università degli Studi di Roma La Sapienza, Facoltà di Medicina e Chirurgia;
•
il Dipartimento Farmacobiologico dell’ Università degli Studi della Calabria, Cosenza;
•
il Laboratorio di Biochimica e Biologia Molecolare, Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Biologiche ed Ambientali, Università del Salento;
•
il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Università di Torino;
•
il Dipartimento Scienze Biomediche ed Oncologia Umana, Dipartimento di Clinica Medica,
Immunologia e Malattie Infettive (MIDIM) e il Dipartimento di Biologia e di Chimica
Agroforestale ed ambientale, Università degli Studi di Bari;
•
il Dipartimento Universitario Clinico di Biomedicina dell’Università di Trieste e con il
Laboratorio Luce di Sincrotrone di Trieste;
•
l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma;
•
Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna, Sede di Cesena;
•
Il Dipartimento di Biotecnologie per il Monitoraggio Agro-alimentare ed Ambientale
dell’Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria;
•
Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari (SISTAL);
•
il “Centro per il Controllo delle Malattie", CCM dell’Istituto Superiore di Sanità;
•
l’ Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC);
•
l’Associazione Italiana per le Leucemie, i linfomi e il mieloma (AIL);
•
l’ Associazione Italiana di Celiachia (AIC);
•
Istituto Nazionale dei Tumori – Fondazione Pascale – Napoli;
•
Società Italiana di Chimica Agraria.
•
Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS);
•
SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), società federata nella FeSIN (Federazione delle
Società Italiane di Nutrizione);
•
SIBV (Società Italiana di Biologia Vegetale);
30
•
SIB (Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare);
•
Accademia Italiana della Vite e del VINO (AIVV);
•
Società Italiana di Ortoflorofrutticoltura (SOI);
•
SIB (Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare), società membro dei seguenti
organismi internazionali: GIBB (Gruppo Italiano di Biomembrane e Bioenergetica), AISTEC
(Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali), l’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare, sede di Catania.
Relativamente ai futuri collegamenti che Pl.AS.S. si proporrà di attivare si menzionano i due progetti
bandiera finanziati sulla base delle priorità individuate nel Programma Nazionale della Ricerca (PNR)
2011 -2013:
•
RITMARE, uno dei 12 progetti bandiera, affine agli aspetti delle IR di Pl.AS.S. relative alla
ricerca scientifica e tecnologica dedicata al mare e a tutte le sue problematiche. In particolare,
le connessioni tra le IR di Pl.AS.S. e il progetto RITMARE saranno sviluppate con l’intento di
coprire quei settori della ricerca scientifica connessi con lo sfruttamento delle risorse
alieutiche non affrontati direttamente dal progetto bandiera RITMARE, con l’obiettivo di porsi
in una posizione complementare ad esso.
•
Progetto agroalimentare (CNR: dip.Agroalimentare, CIS-MIUR: Sistema Agro-Alimentare
italiano), finalizzato alla caratterizzazione strutturale e funzionale relative ai genomi delle
piante coltivate e degli animali allevati nonché ad azioni volte a mettere in atto interventi
finalizzati a obiettivi di rilievo per il settore Agro-alimentare, ovvero: lo studio delle relazioni
multi-trofiche pianta-organismi patogeni finalizzato a una agricoltura più sostenibile; studio
del metabolismo secondario dei vegetali con miglioramento della funzione nutritiva del cibo;
studio della biodiversità e della genomica comparata; studio delle strutture e delle funzionalità
dei genomi degli animali allevati; studio della frutticultura intensiva: vite, melo, pesco; studio
dell’interazione agricoltura-ambiente.
1.3.3 I collegamenti internazionali
I collegamenti internazionali che i proponenti hanno sviluppato riguardano sia collaborazioni
internazionali che consorzi pubblico-privati costituiti nell’ambito della partecipazione a progetti
europei.
Si riportano di seguito alcune significative collaborazioni internazionali che potranno essere oggetto di
ulteriori iniziative congiunte nell’ambito di Pl.A.S.S..
1. ISEKI: Integrating Food Science and Engineering Knowledge Into the Food Chain, network
europeo indipendente creato nel 2005 da 30 membri europei, tra cui Università, enti di
ricerca, imprese e associazioni del settore dell’agroalimentare e 25 membri non Europei, allo
scopo di sviluppare attività legate alla ricerca attraverso un’armonizzazione dei curricula, alla
promozione di sinergie tra ricerca, formazione e impresa, allo sviluppo di una comunità
virtuale di esperti nel “food science” che possa meglio intervenire sugli aspetti legati alla
qualità degli alimenti;
2. Escola Superior Agraria de Beja, Portogallo;
3. Istituto di Zoologia, Università di Greifswald, Germania;
4. Società internazionale “Groupe Polyphenols”;
5. European Geoscience Union (EGU);
6. International Humic Substances Society (IHSS);
7. International Union of Soil Sciences (IUSS);
31
8. Dipartimento di Food Science & Technology, Aristotle University, Salonicco (Grecia);
9. University of Cophenagen, per le tecniche iperspettrali, soprattutto in campo farmaceutico;
10. European Veterinary Parasitology College (Member and Recognised Specialist of EVPC);
11. World Association for the Advancement of Veterinary Parasitology (WAAVP).
12. University of Heidelberg (Germany) per la determinazione di determinati rapporti isotopici
(e.g., 87Sr/86Sr, 18O/16O), al fine di predisporre una sorta di certificato di origine geografica
dei prodotti agro-alimentari;
13. Centro de Ciencias Medioambientales, CSIC, Madrid (Spain) per lo studio dell’influenza della
sostanza organica sul destino di metalli pesanti nell’ambiente;
14. Department of Biochemistry and Food Chemistry, University of Turku, FIN-20014 Turku,
Finland
15. Dept. of Biotechnology of Dairy Products, IPLA, Spanish National Research Council (CSCI),
Oviedo, Spain
16. Laboratory of Microbiology, Wageningen University and Research Centre, Wageningen, The
Netherlands
17. Rowett Institute of Nutrition and Health, University of Aberdeen, UK;
18. Department of Pharmacology & Toxicology, Maastricht University Medical Centre, The
Netherlands;
19. Faculty of Nutrition and Food Sciences, University of Porto, Portugal;
20. Department of Physiology and Nutrition, University of Navarra, Spain
21. IACR (Institute of arable crops research)- Rothamsted (Harpenden, UK);
22. FESPB (Federation of European Societies of Plant Biology);
23. FEBS (Federation of European Biochemical Societies);
24. IUBMB (International Union of Biochemistry and Molecular Biology);
25. EFB (European Federation of Biotechnology);
26. International Society for Horticultural Science (ISHS);
27. American Society for Horticultural Science (ASHS);
Sono in corso collaborazioni con le università e i centri di ricerca dello Stato del Sud Australia
(Università di Adeleaide, Università del Sud Australia, Flinders University, Carnegie Mellon-Heinz
School Australia, SARDI - South Australia Research Development Institute, ACPFG -Australian Centre
for Plant Functional Genomics) e molto attivi anche i collegamenti con centri e università americani.
32
2. LO SCENARIO DI RIFERIMENTO
Il presente paragrafo contiene una sintesi degli elementi di scenario analizzati con maggiore dettaglio
all’interno dell’allegato a) “Studio di Mercato”, al quale, ovviamente, si rinvia per opportuni
approfondimenti.
2.1 Background
La ricerca del nesso tra alimenti e salute attraversa la storia dell’umanità sin dalle sue prime civiltà
fino a giungere ai più recenti studi che stanno portando alla definizione di precise relazioni tra i
nutrienti e gli effetti sull’organismo e sul benessere.
La proclamazione della Dieta Mediterranea quale Patrimonio immateriale dell’Unesco, conferma
l’evidenza degli studi condotti da Ancel Keys che, avendo riconosciuto una minor tasso di mortalità per
cardiopatia ischemica (infarto) nei paesi dell’area mediterranea, avanzò per primo l’ipotesi di un
legame tra tale fenomeno ed il tipo di alimentazione caratteristico di quell’area geografica.
Tuttavia i continui mutamenti sociali, economici e culturali stanno producendo un graduale
allontanamento dal modello alimentare mediterraneo e dai corretti stili di vita con ripercussioni
negative sul mantenimento dello stato di salute.
In controtendenza, l’interesse dei consumatori si sta via via spostando verso il recupero di uno stile di
vita più sano e il miglioramento della qualità della vita a cominciare dall’alimentazione.
In un tale scenario la sfida della ricerca che sta vedendo coinvolte non solo le istituzioni ma anche le
industrie del settore interessate a conquistare nuove fette di mercato, si concentra essenzialmente
sullo sviluppo di nuovi prodotti alimentari con conclamati effetti nutrizionali e salutistici.
Inoltre, gli allarmi dovuti alle sempre più frequenti crisi alimentari hanno attirato l’attenzione politica
e istituzionale generando una serie di iniziative e interventi legislativi al fine di sviluppare sistemi di
garanzia e tutela del consumatore sempre più efficaci.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 1.1 dell’Allegato a) Studio di mercato.
2.2 Alimentazione e salute
Gli studi condotti per la valutazione dell’effetto degli alimenti sulla salute umana hanno portato alla
definizione sia degli aspetti che riguardano il mantenimento dello stato di salute che quelli della
riduzione del rischio di malattie relativi alla nutrizione.
Le evidenze dimostrate hanno messo in luce le relazioni tra alimentazione e infanzia e crescita,
sistema immunitario, salute gastrointestinale, salute mentale, salute e benessere in età avanzata,
performance fisiche, struttura ossea, obesità, patologie cardiovascolari, diabete mellito, patologie
muscolo-scheletriche.
Inoltre, numerosi fattori esterni, quali contaminanti, metalli pesanti, cattive condizioni igieniche o di
conservazione, influiscono anche sull’aspetto della sicurezza degli alimenti. Tale problematica,
fortemente sentita dalle istituzioni e dai governi riguarda:
numerose malattie trasmesse con gli alimenti dovute ai microrganismi quali: infezione di origine
alimentare, intossicazione alimentare e tossinfezione alimentare,
processi di biodecomposizione del cibo e produzione di micotossine.
contaminazione del cibo dovuta a forte presenza di metalli pesanti e sostanze chimiche
provenienti da diverse fonti ambientali.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 1.2 dell’Allegato a) Studio di mercato.
33
2.3 L’attenzione politica
Le crisi alimentari che ultimamente stanno coinvolgendo la popolazione europea unitamente alle
problematiche di salute legate all’obesità e ai disordini alimentari comportano ormai un’elevata
incidenza sulla spesa sanitaria complessiva dei paesi europei.
A livello comunitario pertanto è stata destata l’attenzione di istituzioni e governi che si sono attivati
con una serie di iniziative e interventi legislativi per contenere la spesa sanitaria e garantire un
adeguato livello di qualità di vita per i cittadini europei.
Relativamente alle problematiche di salute dovute all’alimentazione, le raccomandazioni e i dati forniti
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno fornito lo spunto per avviare un processo di
discussione e approfondimento della problematica che ha portato poi alla pubblicazione nel 2005 del
Libro verde “Promuovere le diete sane e l'attività fisica: una dimensione europea per la prevenzione
del sovrappeso, dell'obesità e delle malattie croniche" e nel 2007 del Libro bianco "Una strategia
europea sugli aspetti sanitari connessi all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità".
Ai fini di diffondere l’abitudine a una dieta equilibrata e scelte alimentari più sane tra le generazioni
più giovani, la Commissione Europea ha, inoltre, finanziato importanti programmi di educazione
alimentare indirizzati alle scuole, quali “Frutta nelle scuole”, “Latte nelle scuole” e “European Schools
for Healthy Food”. A livello nazionale, invece, è stato avviato in cooperazione con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Programma “Scuola e Cibo” - Piani di Educazione
Scolastica Alimentare, che prevede l’introduzione dell’educazione alimentare tra gli insegnamenti
della scuola.
La politica europea sulla sicurezza alimentare ha un duplice obiettivo: da un lato proteggere la salute
umana e tutelare gli interessi dei consumatori, dall’altro promuovere un corretto funzionamento del
mercato unico europeo. L’UE persegue questi obiettivi attraverso l’istituzione e l’implementazione di
standard di controllo sull’igiene dei prodotti alimentari, sulla salute e sul benessere degli animali, sullo
stato fitosanitario delle colture e dei prodotti vegetali e sulla prevenzione della contaminazione degli
alimenti da sostanze estranee.
Il Libro bianco sulla sicurezza, rappresenta la base per la costruzione di un valido sistema di garanzia
della sicurezza fornendo i principi generali su cui impostare la legislazione alimentare per un corretto
approccio dell’intera catena alimentare.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 1.3 dell’Allegato a) Studio di mercato.
2.4 Il quadro normativo
La complessità delle problematiche connesse all’alimentazione, sia da un punto di vista nutrizionale
che di sicurezza, ha richiesto un grande lavoro da parte dei legislatori comunitari per giungere alla
definizione di principi generali che potessero garantire un elevato standard qualitativo della filiera
alimentare.
La confusione generata sui cosiddetti functional food, ha portato alla definizione del Reg. 1924/06 CE
per regolamentare tale categoria di alimenti e fare chiarezza fra le diverse tipologie di prodotti
presenti nel mercato degli alimenti.
Il regolamento nasce, infatti, con l’intento di armonizzare le disposizioni nazionali ed appianare le
differenze tra esse esistenti in merito alle indicazioni (Claims) nutrizionali e sulla salute dei prodotti
alimentari, al fine di garantire un efficace funzionamento del mercato interno e al tempo stesso un
elevato livello di tutela dei consumatori.
L’utilizzo di indicazioni di particolari funzioni salutistiche diviene pertanto assoggetto ad una severa
legislazione che prevede uno specifico iter scientifico e documentale (studi preclinici e clinici) per
l’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’EFSA.
34
La base giuridica della sicurezza alimentare è rappresentata invece dal Reg. 178/02/CE che ha
stabilito i principi della legislazione alimentare e ha istituito l'Autorità Europea per la sicurezza
alimentare (EFSA).
Gli strumenti più importanti messi a disposizione in campo internazionale per una corretta
applicazione dei principi di sicurezza sono rappresentati dall’HACCP e dalla serie di norme emanate a
partire dal 2004 che costituiscono il “pacchetto igiene”.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 1.4 dell’Allegato a) Studio di mercato.
2.5 La frontiera tecnologica
La continua evoluzione della società dei consumi anche in campo alimentare, stimola l’industria, e non
solo, verso obiettivi di innovazione per andare incontro alle esigenze dei consumatori e immettere sul
mercato prodotti che rispondano alle nuove necessità nutrizionali e di consumo.
A tal proposito gli stakeholders del settore agroalimentare (Imprese, Università, Centri di Ricerca
pubblici e privati, Associazioni dei consumatori, rappresentanze del mondo agricolo e della
Distribuzione) si stanno coordinando per raccogliere la sfida della ricerca e intraprendere un percorso
di ammodernamento e innovazione.
Gli scenari futuri sono stati identificati a livello comunitario, grazie alla piattaforma Food For Life, in 3
key thrust che si pongono come obiettivi: Migliorare la salute, il benessere e la longevità; Rafforzare la
fiducia del consumatore verso la filiera alimentare; Favorire una produzione alimentare sostenibile e
competitiva.
Il quadro prospettico delle tecnologie a disposizione dell’industria alimentare, in termini di trend,
comprende: la preservazione degli alimenti, l’utilizzo di materie prime e nuovi ingredienti, i processi
per la realizzazione di nuovi prodotti, il packaging e le biotecnologie.
Il filone della ricerca dedicato allo sviluppo di prodotti funzionali, invece, punta sull’identificazione e
la quantificazione di marker specifici dello stato di salute e benessere per approfondire la conoscenza
dei meccanismi coinvolti sia nello sviluppo di patologie che nel raggiungimento di uno stato di salute
ottimale. Gli approcci che stanno riscuotendo maggiore attenzione da parte dei ricercatori sono la
Nutrigenomica, la Metabolomica e la Proteomica.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al paragrafo 1.5 dell’Allegato a) Studio di mercato.
2.6 Il mercato
Il mercato degli alimenti funzionali è in rapidissima evoluzione. Le variabili cognitive e motivazionali
che influenzano l'attitudine dei consumatori verso gli alimenti funzionali, variano notevolmente non
solo tra diversi paesi ma anche rispetto alla tipologia di alimento di base nonché alla funzionalità
offerta. Nel 2013 il valore atteso per il mercato globale è di 90.5 miliardi di dollari. I tassi di crescita
del fatturato registrano andamenti estremamente positivi che variano dal 10% al 20%. Il settore
lattiero-caseario detiene la maggiore quota di mercato con il 44%, a cui si affianca il settore delle
bevande analcoliche con il 21%; seguono a grande distanza tutti gli altri settori, con percentuali
comprese tra il 2 e il 6%. Per quanto riguarda gli health claims più diffusi a livello globale, al primo
posto si trovano quelli facenti riferimento alle funzionalità digestive (43%), cui seguono con un certo
distacco le indicazioni relative alla funzionalità cardiovascolare (17%) e quelli riguardanti le
funzionalità immunitaria e ossea (10%). I mercati maggiormente sviluppati sono Europa (43%), Asia
(31%) e Nord America (15%). Il mercato europeo stimato intorno ai 6-20 miliardi di euro.
Il mercato italiano, nel 2009, si è attestato intorno a 1,4 miliardi di euro, evidenziando tassi di
crescita del fatturato tra il 2007 e il 2008 del 7,2% e del 4,4% tra il 2008 e il 2009. Le categorie più
importanti in termini di valore di mercato sono sostanzialmente tre: latte fermentato (47% del totale
mercato), bevande a base di frutta (20%) e latte (15%) che, in complesso, rappresentano oltre l’80%
del fatturato degli alimenti funzionali in Italia; seguono, con un certo distacco, i prodotti di confetteria,
35
le bevande sportive e i prodotti da forno. La verifica dei tassi di crescita dei singoli prodotti tra il 2008
e il 2009 mostra come quelli più importanti in termini di fatturato sono essenzialmente gli stessi che
guidano lo sviluppo del mercato.
Al momento, il mercato, come in ogni parte del mondo, risulta dominato da grandi multinazionali
capaci di fare imponenti investimenti nella ricerca e sviluppo e in aggressive campagne di marketing,
fattori indispensabili per avere successo in questo particolare settore, tuttavia vi è un numero
crescente di aziende nazionali medie e medio-piccole che, focalizzandosi su prodotti specifici o precise
necessità salutistiche, sta cominciando a ottenere ritorni economici significativi. I principali marchi
presenti sul mercato italiano appartengono a grandi gruppi industriali come Danone, Parmalat,
Granarolo, Barilla, ecc.
Per una analisi più estesa e puntuale del mercato degli alimenti funzionali rimandiamo al Cap.2
dell’Allegato a) Studio di Mercato.
2.7 La concorrenza
Con riferimento al mercato dei servizi di ricerca e analisi scientifico-tecnologica riconducibili
all’ambito “Alimenti, salute e sicurezza”, che comprende anche i servizi per lo sviluppo di alimenti
funzionali, sono stati identificati i principali centri e istituti europei che, per competenze e risorse
tecnologiche, rappresentano i concorrenti diretti dei partners progettuali. I loro profili variano in
funzione della natura istituzionale, dell’orientamento strategico, della struttura organizzativa e delle
linee di ricerca promosse.
In relazione alla natura istituzionale, si registrano differenti tipologie che variano da soggetto privato
non-profit a ente pubblico. In relazione all’orientamento strategico, si riscontra la presenza sia di
organismi prevalentemente dediti alla produzione scientifica di base, sia di organismi focalizzati su
attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con radicate collaborazioni con il mondo
dell’industria. In relazione alla struttura organizzativa, la maggior parte degli organismi si articola al
proprio interno per ambiti scientifici e unità interdisciplinari. In relazione alle linee di ricerca attuali,
gli ambiti prevalenti e comuni a tutti sono: sicurezza, qualità degli alimenti e nutrizione. Le tematiche
principali vanno dall’analisi delle proprietà salutistiche delle componenti alimentari agli studi di
nutrizione personalizzata.
L’analisi della concorrenza allargata evidenzia invece la presenza di contenute minacce derivanti da
potenziali entranti e servizi sostitutivi, e un potere contrattuale dei clienti piuttosto basso. Inoltre,
nella relazione cliente-fornitore si evidenziano criticità riconducibili alla natura dei servizi offerti. Il
mercato dei servizi avanzati ad elevato contenuto di conoscenza si caratterizza infatti per la presenza
di problematiche relative alla distanza cognitiva e alla capacità di assorbimento nella relazione di
fornitura. Queste due criticità se da un lato comprimono il potere contrattuale dei clienti a favore dei
fornitori, dall’altro compromettono la commerciabilità dei servizi erogabili attraverso l’infrastruttura
di ricerca. Cionondimeno, l’appartenenza dei partners progettuali a distretti tecnologici ne contrasta
efficacemente gli effetti negativi.
Per una analisi più estesa e puntuale della concorrenza rimandiamo al Cap.3 dell’Allegato a) Studio di
Mercato.
36
PARTE SECONDA
IL PROGETTO
37
3. LA STRATEGIA DELLA PIATTAFORMA Pl.A.S.S.
La Piattaforma Pl.A.S.S., Platform for Agrofood Science and Safety, proposta dall’Università degli Studi
di Foggia, dal Centro di Ricerca in Agricoltura e dall’Università di Palermo, attraverso i loro
dipartimenti e istituti si propone l’obiettivo di creare una rete scientifica e tecnologica distribuita che
permetta di affrontare, in una logica di allineamento a standard internazionali e multidisciplinarietà, le
complesse tematiche scientifiche e tecnologiche inerenti le relazioni tra alimentazione e salute.
Partendo da una notevole dotazione infrastrutturale iniziale, il potenziamento richiesto si
caratterizzerà nell’ambito delle cosiddette high-throughput Technologies e convergent tecnologies
(biotech-based) valorizzate dall’interazione tra le scienze mediche e neuroscienze e le scienze agrarie,
veterinarie ed agroalimentari espresse dai soggetti proponenti.
La volontà di puntare su settori particolarmente strategici quali quelli relativi al connubio alimenti,
nutrizione e sicurezza alimentare, consentirà ai proponenti di candidarsi a diventare una
infrastruttura di ricerca di interesse nazionale e di conseguenza a beneficiare del sostegno del MIUR
affinché possa configurarsi come nodo di un’infrastruttura europea di ricerca.
Tale condizione è tanto più importante se si considerano i presupposti perché possa configurarsi una
IR: l’importanza e strategicità del settore socio-economico in cui ricade e la valenza sovra regionale del
tema.
Pl.A.S.S.. consentirebbe di soddisfarli entrambi, considerando il vantaggio che determinerebbe per i
sistemi economici delle Regioni della Convergenza, caratterizzati dalla prevalenza dei settori agricolo
ed agroindustriale, e la strategicità dell’ambito scientifico e tecnologico, per cui la stessa Unione
Europea ravvisa la necessità della creazione di un’infrastruttura di ricerca europea che coniughi
l’aspetto alimentare con l’aspetto di miglioramento del benessere dei cittadini e la prevenzione delle
malattie.
Lo scenario rappresentato evidenzia sia la capacità dei proponenti di produrre ricerca di eccellenza
nel settore alimenti, nutrizione e sicurezza alimentare sia le potenzialità del mercato di assorbire i
risultati delle ricerche incorporandoli in prodotti e processi innovativi nell’ambito del più ampio
contesto della bio-based economy. Soprattutto, la considerazione dell’attenzione politica, la
necessità/opportunità di tutelare il pieno benessere dei cittadini, il quadro normativo complesso ma
ben congegnato per favorire l’armonizzazione di standard e procedure, le nuove preferenze dei
consumatori ma in generale le aspettative dei cittadini riguardo un migliore stato di salute, gli
avanzamenti della frontiera tecnologica, rappresenteranno il terreno fertile per il perseguimento degli
obiettivi strategici di Pl.A.S.S.., ovvero:
1. Rafforzamento strutturale dei proponenti, attraverso l’acquisto di nuove attrezzature e
strumentazioni con grandi potenzialità, in termini di quantitativi di materiale che sono in
grado di processare e di risultati conseguibili, applicabili un settore di punta delle ricerca,
realizzando una piena interazione tra l’ambito delle scienze agrarie, veterinarie ed
agroalimentari e quello delle scienze mediche e neuroscienze.
2. Valorizzazione del potenziale di ricerca dei proponenti, attraverso la possibilità di mettere
a punto nuove formulazioni alimentari, principi attivi, farmaci e diagnostici in grado di tutelare
la sicurezza dei consumatori e migliorarne lo stato di salute. Questo aspetto fortemente
richiesto dal mercato sarà favorito dalle ampie possibilità di brevettazione dei risultati delle
ricerche e dalla capacità di stimolare la nascita di imprese innovative (spin-off e start-up).
3. Innalzamento della competitività del mondo produttivo sovra regionale, che i proponenti
sapranno efficacemente coinvolgere attraverso i consolidati collegamenti con i Distretti ad Alta
Tecnologia e Laboratori Pubblico-Privati e loro reti, in virtù delle richieste del mercato e dei
vincoli/opportunità della normativa vigente.
38
4. Creazione di un primo nodo di un’infrastruttura europea, considerata la specificità di
Pl.A.S.S.. e la necessità ravvisata dall’Unione Europea di prevedere studi e ricerche per una
nuova IR europea nel suddetto ambito. Questo obiettivo sarà perseguito anche e soprattutto
attraverso il piano di promozione internazionale, collegato al piano di potenziamento
infrastrutturale.
5. Investimento sul capitale umano, prevedendo la formazione di figure qualificate che operino
nel settore della ricerca ma anche nel settore del trasferimento tecnologico, perché possano
gestire i processi di valorizzazione economico-commerciali dei risultati ottenuti. Tale obiettivo
favorirà altresì l’attrattività di talenti oltre e rappresenterà una concreta possibilità per
decretare la sostenibilità di Pl.A.S.S.. oltre l’intervento progettuale.
Cardine fondamentale della strategia di Pl.A.S.S. è il Catalogo dei Servizi all’interno del quale vengono
raccolte e divulgate in maniera diretta le potenzialità della infrastruttura in maniera da favorire lo
sviluppo e il consolidamento di rapporti tra la piattaforma ed il mondo produttivo legato ai diversi
settori industriali interessati (non solo agro-alimentare ma farmaceutico, diagnostica, industria
chimica e plastica). In questo senso il catalogo va letto come un facilitatore della “terza missione” a cui
sempre più gli enti pubblici sono coinvolti. Ma esso non è solo uno strumento di comunicazione
all’esterno, essendo utile anche il suo ruolo nel mettere a sistema, integrandole in servizi omogenei, le
trasversalità presenti nei complessi ed articolati apparati di ricerca degli enti coinvolti.
Se il Catalogo dei Servizi rappresenta lo strumento di riconoscimento dell’infrastruttura, la
realizzazione della stessa sarà perseguita attraverso 4 specifici Piani Operativi: il “Piano Acquisti”, il
“Piano Infrastrutturazione”, il “Piano Divulgazione” ed il “Piano Formazione”.
Il dettaglio della strategia della Piattaforma Pl.A.S.S. – il Catalogo dei Servizi ed i Piani operativi - sarà
offerto nelle sezioni seguenti.
39
4. IL CATALOGO DELL’OFFERTA
4.1. Le Core Facility della Piattaforma Pl.A.S.S.
L’architettura infrastrutturale della piattaforma Pl.A.S.S. si basa sui Servizi che essa è in grado di
erogare per sostenere il processo innovativo delle regioni Meridionali. I servizi individuati sono
accorpati in MultiLab omogenei caratterizzati dalla tipologia di bisogno del sistema produttivo che
viene ad essere intercettato. I MultiLab sono ulteriormente aggregate in Core Facilities che possono
perciò essere definite come un insieme di laboratori integrati finalizzati ad offrire servizi affini.
L’analisi contemporanea delle opportunità e minacce emergenti dal contesto scientifico e dai mercati
globali nonché dei punti di forza del sistema innovativo del Meridione, hanno condotto i partner di
Pl.A.S.S. a concentrare la propria attenzione su 4 CF strategiche:
- Sicurezza Agro-alimentare
- Qualità salutistica e nutrizionale dei Prodotti Agro-alimentari
- Qualità Tecnologica, Qualità di Processo e Rintracciabilità Alimentare
- Alimenti e Salute.
I servizi potranno essere erogati in virtù della presenza di laboratori integrati localizzati presso le sedi
operative dell’infrastruttura di ricerca Pl.A.S.S. I Laboratori, e di conseguenza le CF, sono individuati
perciò da immobili e da beni inventariati di proprietà dei singoli Enti e da questi messi a disposizione
della Piattaforma al fine di consentirne una gestione integrata e una più efficace valorizzazione.
I Laboratori sono comunque riconducibili ai singoli servizi in virtù del codice a tre cifre ad essi
assegnati. Ogni ente individuerà, secondo le procedure interne il Responsabile Scientifico per ciascun
Laboratorio che concorrerà, di concerto con il Comitato di Gestione della infrastruttura, alla sua
implementazione e alla successiva valorizzazione.
I referenti scientifici che hanno collaborato nella predisposizione della presente proposta progettuale
e contribuiranno in futuro alla realizzazione e alla gestione della piattaforma Pl.A.S.S. saranno elencati
a conclusione della descrizione di ogni CF. Il profilo curriculare, prima ancora delle posizioni ricoperte,
costituiscono la migliore garanzia di successo dell’iniziativa.
Di seguito si offre il dettaglio delle Core Facility che si prevede di organizzare all’interno della
infrastruttura di ricerca Pl.A.S.S.
Core Facility 1 - SICUREZZA AGRO-ALIMENTARE
Per Sicurezza Alimentare si intende l’insieme delle tecniche, metodiche, controlli e procedure che
vanno, applicate a tutto il processo di produzione di un alimento e finalizzato a garantire la tutela
della salute pubblica.
All’interno della Core Facility “Sicurezza Alimentare” sono individuati 3 distinti MultiLab e un insieme
particolarmente ampio ed interessante di servizi a supporto del sistema produttivo ed innovativo
nazionale ed internazionale.
MultiLab 1.1 – Sicurezza microbiologica
In questo MultiLab sono accorpati quei servizi e quei laboratori che tendono a sostenere le imprese e il
sistema della conoscenza in senso ampio al fine di garantire un’elevata qualità igienico-sanitaria dei
prodotti agro-alimentari e quindi l’assenza di agenti patogeni e/o alteranti nelle diverse matrici.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S.
CODICE
1.1.1
1.1.2
SERVIZIO
Identificazione e caratterizzazione di allergeni e proteine tossiche
Identificazione di microrganismi mediante l’identificazione del proteoma
NODO Pl.A.S.S.
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
40
1.1.3
1.1.4
1.1.5
1.1.6
1.1.7
1.1.8
1.1.9
1.1.10
1.1.11
1.1.12
1.1.13
1.1.14
1.1.15
1.1.16
1.1.17
1.1.18
1.1.19
1.1.20
1.1.21
Diagnosi e caratterizzazione rapida di agenti patogeni e pregiudizievoli la
qualità e sicurezza di prodotti agricoli per uso alimentare come ortofrutta e
cerali
Diagnosi e caratterizzazione rapida di agenti patogeni e pregiudizievoli la
qualità e sicurezza delle coltivazioni agricole
Predizione della shelf-life dei prodotti freschi e di IV gamma
Identificazione, genotipizzazione, subgenotipizzazione dei microrganismi
patogeni (tramite analisi DNA) eventualmente presenti nei prodotti
alimentari per la valutazione del rischio di infezione
Studio di nuove varianti genetiche (DNA) per individuare patogeni
emergenti o di nuova introduzione, non individuabili con le comuni
tecnologie
Studio della vitalità dei microrganismi eventualmente presenti negli alimenti
(analisi RNA) per valutare il potenziale patogeno del microrganismo e il
rischio di infezione
Studi di espressione genica per valutare il grado di patogenicità di un
determinato parassita (analisi RNA)
Studi di proteomica per valutare l’interazione ospite-parassita (analisi RNA)
Studi di farmaco-resistenza per individuare il gene responsabile in un
determinato parassita di una maggiore o minore suscettibilità ad una
molecola ai fini della terapia (analisi DNA)
Predizione della sicurezza microbiologica
Analisi qualitativa simultanea di presenza/assenza di diverse specie di
microrganismi patogeni
Detection e quantificazione rapida di microrganismi spoilage in materie
prime e in matrici alimentari
Analisi qualitativa simultanea di presenza/assenza di diverse specie di
microrganismi spoilage
Valutazione rapida della biodiversità microbica di interesse associata a
produzioni alimentari
Valutazione rapida della biodiversità fagica di interesse associata alla
produzione di alimenti fermentati
Caratterizzazione genotipica di isolati microbici da matrici alimentari
Detection e quantificazione rapida di microrganismi patogeni in materie
prime e in matrici alimentari
Detection di OGM
Individuazione della presenza di patogeni attraverso tecniche di geneexpression, PCR, analisi proteomica
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Palermo
Ovviamente, a garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i
ricercatori referenti dei singoli laboratori.
Referenti MultiLab 1.1
Prof. Diego Centonze
Professore Ordinario, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Maurizio Quinto
Professore Associato, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Salvatore Frisullo
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/12 “Patologia Vegetale”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Francesco Lops
Professore Associato, s.s.d. AGR/12 “Patologia Vegetale”, Università degli Studi di Foggia
Dott.ssa Antonia Carlucci
Ricercatore, s.s.d. AGR/12 “Patologia Vegetale”, Università degli Studi di Foggia
41
Prof. Claudio Ciccarone
Professore Associato, s.s.d. AGR/12 “Patologia Vegetale”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giancarlo Colelli
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/09 “Meccanica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. ssa Annunziata Giangaspero
Professore Ordinario, s.s.d. VET/06 “Parassitologia e malattie parassitarie degli animali”, Università degli Studi di
Foggia
Prof. Giuseppe Spano
Professore Associato, s.s.d. AGR/16 “Microbiologia Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
MultiLab 1.2 – Sicurezza chimica
I laboratori e i servizi inclusi in questo MultiLab prevedono procedure ed analisi scientificotecnologiche finalizzate a garantire nei prodotti agro-alimentari l’assenza di additivi e sostanze
aromatiche non autorizzate, l’assenza di contaminanti (micotossine, diossine, metalli pesanti, nitrati) e
il rispetto dei limiti massimi (MRL) di residui di prodotti medicinali veterinari e pesticidi.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S..
CODICE
1.2.1
SERVIZIO
Analisi di metalli pesanti in alimenti
1.2.2
Analisi di metalli pesanti in campioni di suolo, piante e compost
1.2.3
Determinazione di indici antinutrizionali (nitrito, nitrato, ossalati)
1.2.4
Individuazione di composti tossici
1.2.5
identificazione di metaboliti tossici (esempio tossine microbiche), fattori
antinutrizionali ed allergeni alimentari
Imaging ad elevata risoluzione di molecole (proteine, DNA/RNA, carboidrati,
lipidi)
Studio di modificazioni cellulari in seguito a stress fisico o chimico
1.2.6
1.2.7
1.2.8
1.2.9
1.2.10
1.2.11
1.2.12
1.2.13
1.2.14
1.2.15
1.2.16
Determinazione di tossine, contaminanti in alimenti e/o processi di
produzione
Controllo quantitativo di contaminati in integratori alimentari, alimenti,
preparati farmaceutici
Ricerca di contaminanti, veleni, tossine anche sulle superfici dei prodotti e/o
delle confezioni
Analisi della citotossicità in vitro di differenti sostanze (Inquinanti, pesticidi,
conservanti additivi) potenzialmente dannosi per la salute
Valutazione tossicologica di contaminanti ed additivi alimentari
Determinazione di metalli pesanti, nitrati e fattori antinutrizionali
(micotossine, allergeni, alcaloidi) in cereali e prodotti derivati
Analisi qualitativa e quantitativa di agro farmaci in prodotti orticoli freschi e
trasformati
Determinazione qualitativa e quantitativa di metaboliti secondari,
metabolomica e metabonomica
Caratterizzazione della qualità all’origine dei prodotti e della presenza di
allergeni
NODO Pl.A.S.S.
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
CRA
CRA
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
42
Referenti MutliLab 1.2
Prof. Vincenzo Lattanzio
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/13 “Chimica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Antonio Elia
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/04 “Orticoltura e floricoltura”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Nazzareno Capitanio
Professore Ordinario, s.s.d. BIO/10 “Biochimica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Gaetano Corso
Professore Associato, s.s.d. BIO/12 “Biochimica clinica e Biologia Molecolare Clinica”, Università degli Studi di
Foggia
Prof.ssa Angela Bruna Maffione
Professore Associato, s.s.d. BIO/16 “Anatomia Umana”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Luigia Trabace
Professore Ordinario, s.s.d. BIO/14 “Farmacologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Roberto Papa
Direttore, Centro di Ricerca per la cerealicoltura (CRA-CER)
Dott. Federico Scossa
Ricercatore, Centro di Ricerca per l’Orticoltura (CRA-ORT)
Dott. Andrea Pace
Ricercatore, s.s.d. CHIM/06 “Chimica Organica”, Università degli Studi di Palermo
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
MultiLab 1.3 – Sicurezza da agenti infestanti
In questo MultiLab sarà possibile individuare tecnologie e metodiche finalizzate a garantire l’assenza
di agenti infestanti in diverse matrici alimentari.
Di seguito la tabella con servizi e relativo Ente di riferimento.
CODICE
1.3.1
1.3.2
1.3.3
1.3.4
1.3.5
1.3.6
1.3.7
1.3.8
SERVIZIO
Caratterizzazione del danno meccanico causato da vari insetti infestanti ai
materiali di imballaggio utilizzati per il confezionamento delle derrate
attraverso lo studio delle caratteristiche morfologiche dei fori, correlate al
tipo di substrato ed alla specie
Creazione di una banca dati che illustri, con foto ad elevato ingrandimento,
caratteristiche dei bordi, presenza di filamenti, forma, profondità, presenza
di dentelli e loro forma, ecc.
Valutazione della suscettibilità all’attacco di film avvolgenti o di imballaggi
con caratteristiche innovative valutando, mediante Tensile stage, i
cambiamenti indotti nel film da stress meccanici
Studi di anatomia e morfologia funzionale delle strutture deputate alla
percezione di stimoli chimici volatili in insetti e acari di rilevante interesse
economico
Identificazione di semiochimici intra ed interspecifici di artopodi dannosi di
interesse agrario, forestale, merceologico, medico-veterinario
Sviluppo di formulazioni appropriate di semiochimici per il monitoraggio
(catture spia) ed il controllo diretto (cattura massale, confusione sessuale,
disorientamento del maschio, metodo attrattricida) di artropodi dannosi
Individuazione in matrici alimentari di sostanze di interesse tossicologico,
quali metalli pesanti
Individuazione di danni interni dei frutti
NODO Pl.A.S.S.
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
43
Referenti MultiLab 1.3
Prof.ssa Antonella Di Palma
Professore Associato, s.s.d. AGR/11 “Entomologia generale ed applicata”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Massimo Monteleone
Professore Associato, s.s.d. AGR/02 “Agronomia e Coltivazioni Erbacee”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giancarlo Colelli
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/09 “Meccanica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Core Facility 2 - QUALITA’ SALUTISTICA E NUTRIZIONALE DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI
La qualità nutrizionale e salutistica attiene sia alle molecole e ai principi nutritivi contenuti negli
alimenti, sia agli effetti benefici che tali componenti possono avere sulla salute umana.
La tecnologia alimentare può altresì modificare il contenuto dei principi nutritivi contenuti nelle
matrici alimentari (in particolare minerali, proteine, lipidi , vitamine e molecole ad azione
nutraceutica).
Ecco perché il consumatore odierno è sempre più interessato a conoscere le caratteristiche
salutistiche e nutrizionali dei prodotti agro-alimentari.
Secondo l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), non basta verificare che un
determinato prodotto alimentare abbia qualità salutistiche e autorizzare di conseguenza le aziende a
pubblicizzare quelle qualità. Occorre invece predisporre linee guida a livello europeo per le imprese in
modo da garantire informazioni corrette e complete ai consumatori.
Le attività della presente core facility sono volte quindi a garantire tali informazioni, migliorando al
contempo, la qualità nutrizionale e salutistica di diversi prodotti alimentari.
All’interno della Core Facility “Qualità salutistica e nutrizionale dei prodotti agro-alimentari” sono
individuate 2 distinti MultiLab con i relativi servizi.
MultiLab 2.1 – Qualità salutistica
In questo MultiLab potranno essere erogati servizi che interessano l’ influenza dell'alimentazione
sulla salute e il benessere umano; nello specifico potranno essere individuati le proprietà dei nutrienti
e "non nutrienti" e dei fattori che ne regolano la biodisponibilità all’interno delle diverse matrici
alimentari; grazie ai laboratori e alle attrezzature qui localizzate, sarà possibile anche mettere a punto
alimenti con specifica valenza salutistica, nonchè claims nutrizionali e salutistici.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S..
CODICE
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
2.1.1
Individuazione di peptidi bioattivi in bevande probiotiche, yogurt o formaggi
2.1.2
Studio di proteine con funzioni metaboliche
2.1.3
2.1.4
Determinazione dell’attività antiossidante degli alimenti e dell’amidoresistenza
Analisi rapida della vitalità di probiotici in matrici alimentari
2.1.5
Analisi rapida della vitalità di microrganismi virtuosi in matrici alimentari
2.1.6
Definizione di fenotipi caseinici allo scopo di individuare latti con
caratteristiche nutrizionali di pregio come latte ipoallergenico da destinare
all’alimentazione di bambini che presentano allergie alle proteine del latte
vaccino
Caratterizzazione e individuazione di molecole biofunzionali per la
progettazione di alimenti ad elevato contenuto salutistico
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
2.1.7
Università degli
Studi di Foggia
44
2.1.8
2.1.17
Disponibilità di marcatori molecolari utili a valutare il contenuto di
glicoalcaloidi in varietà commerciali di pomodoro
Identificazione della dose ottimale di glicoalcaloidi aventi funzione
nutraceutica
Caratterizzazione di composti ad azione prebiotica: effetto sulla vitalità
batterica mediante studi in vitro ed in vivo
Caratterizzazione di alimenti funzionali: elaborazione di alimenti contenenti
probiotici (es. selezione di componenti e valutazione di diverse formulazioni
in relazione alla vitalità dei probiotici ed alla loro sopravvivenza a lungo
termine nel tratto gastr-intestinale)
Valutazione del contenuto in componenti bioattivi e del potenziale redox di
alimenti salutistici
Attività di miglioramento genetico di specie cerealicole finalizzato al rilascio
di nuove varietà vegetali, produzione di materiali di pre-breeding o
caratterizzazione di risorse genetiche locali (da inserire in programmi di
breeding) per ottenere un arricchimento nel contenuto di sostanze bioattive
e/o un ridotto contenuto di fattori anti-nutrizionali
Attività di miglioramento genetico di specie ortive finalizzato al rilascio di
nuove varietà vegetali, produzione di materiali di pre-breeding o
caratterizzazione di risorse genetiche locali (da inserire in programmi di
breeding) per ottenere un arricchimento nel contenuto di sostanze bioattive
e/o un ridotto contenuto di fattori anti-nutrizionali
Analisi qualitativa e quantitativa di fattori a valenza nutraceutica e
antinutrizionale di prodotti orticoli freschi e trasformati
Attività di miglioramento genetico di specie agrumicole finalizzato al rilascio
di nuove varietà vegetali, produzione di materiali di pre-breeding o
caratterizzazione di risorse genetiche locali (da inserire in programmi di
breeding) per ottenere un arricchimento nel contenuto di sostanze bioattive
e/o un ridotto contenuto di fattori anti-nutrizionali
Prodotti per la produzione di functional food
2.1.18
Verifica degli effetti dell’inclusione di bioattivi in prodotti trasformati
2.1.9
2.1.10
2.1.11
2.1.12
2.1.13
2.1.14
2.1.15
2.1.16
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
CRA
CRA
CRA
CRA
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 2.1
Prof. Diego Centonze
Professore Ordinario, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Maurizio Quinto
Professore Associato, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Donato Pastore
Professore Associato, s.s.d. BIO/10 “Biochimica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giuseppe Spano
Professore Associato, s.s.d. AGR/16 “Microbiologia Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Agostino Sevi
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/19 “Zootecnia Speciale”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Vincenzo Lattanzio
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/13 “Chimica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Zina Flagella
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/02 “Agronomia e Coltivazioni Erbacee”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Aldo Di Luccia
Professore Associato, s.s.d. AGR/15 “Scienze e Tecnologie degli Alimenti”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Concetta Lotti
Professore Associato, s.s.d. AGR/07 “Genetica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
45
Prof. Gianluigi Vendemiale
Professore Ordinario, s.s.d. MED/09 “Medicina Interna”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Massimo Conese
Professore Associato, s.s.d. MED/04 “Patologia generale”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Roberto Papa
Direttore, Centro di Ricerca per la cerealicoltura (CRA-CER)
Dott. Federico Scossa
Ricercatore, Centro di Ricerca per l’Orticoltura (CRA-ORT)
Dott. Santo Recupero
Ricercatore, Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM)
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
MultiLab 2.2 Qualità nutrizionale
I laboratori e le attrezzature accorpate in questo MultiLab consentiranno di erogare servizi inerenti lo
studio del metabolismo energetico e delle principali tecniche di valutazione dello stato di nutrizione,
nonché analisi e controllo della qualità chimica, fisica, microbiologica, nutrizionale e sensoriale degli
alimenti.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S..
CODICE
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
2.2.5
SERVIZIO
Individuazione di macro e microelementi in campioni di matrici alimentari
(prodotti vegetali, prodotti vegetali trasformati, bevande)
Caratterizzazione e valorizzazione del prodotti in termini nutrizionali,
funzionali e salutistici attraverso determinazione di lipidi, proteine, zuccheri,
contenuto vitaminico, polifenolico, carotenoidi, glucosinulati, composizione
acidica della frazione grassa
Determinazione di macro e micro elementi, selenio, contenuto vitaminico,
proteico, polifenolico
Predizione rapida e non distruttiva della qualità nutrizionale
2.2.9
Screening di sostanze chimiche di origine naturale o sintetica di interesse
alimentare/nutraceutico per valutare in sistemi cellulari in vitro il loro
impatto sul metabolismo energetico cellulare
Analisi di piccole molecole (carotenoidi, flavonopidi, folati, vitamine,
aminoacidi, lipidi, steroli ecc.) responsabili delle qualità nutrizionali e
salutistiche di cereali e dei loro prodotti derivati
Determinazione delle caratteristiche chimico-qualitative (separazione e
identificazione strutturale di antocianine) dei composti a valenza
nutraceutica tipici della produzione agrumicola
Caratterizzazione della qualità all’origine dei prodotti e della composizione
nutrizionale
Determinazioni analitiche del valore nutrizionale degli alimenti
2.2.10
Definizione di mappe proteomiche di prodotti agroalimentari
2.2.6
2.2.7
2.2.8
NODO Pl.A.S.S.
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
CRA
CRA
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori referenti dei
singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 2.2
Prof. Massimo Monteleone
Professore Associato, s.s.d. AGR/02 “Agronomia e Coltivazioni Erbacee”, Università degli Studi di Foggia
46
Dott. Giuseppe Lopriore
Ricercatore, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Antonio Elia
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/04 “Orticoltura e floricoltura”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giancarlo Colelli
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/09 “Meccanica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Nazzareno Capitanio
Professore Ordinario, s.s.d. BIO/10 “Biochimica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Roberto Papa
Direttore, Centro di Ricerca per la cerealicoltura (CRA-CER)
Dott. Santo Recupero
Ricercatore, Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM)
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
Prof. Ettore Barone
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Palermo
Core Facility 3 - QUALITA’ TECNOLOGICA, QUALITA’ DI PROCESSO E RINTRACCIABILITA’ DEI
PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI
Nell’intento di soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori, un prodotto agro-alimentare deve
essere caratterizzato anche da un’elevata qualità tecnologica e di processo che può essere
determinata grazie all’utilizzo dei principi di base e delle tecniche strumentali delle scienze fisiche e
chimiche; tali tecnologie consentono di comprendere meglio la struttura di sistemi alimentari
complessi, permettendo così la produzione di prodotti a prolungata shelf life e di maggiore qualità;
quest’ultima potrà essere ancor più garantita da appropriate certificazioni che attestino l’attenta
rintracciabilità del prodotti, ovvero la possibilità di ricostruire la storia del prodotto coinvolgendo tutti
gli operatori dalla produzione primaria fino alla commercializzazione.
I servizi offerti grazie ai laboratori e ai macchinari inseriti in questa CF, sono stati raggruppati in tre
distinti MultiLab caratterizzati ciascuno da servizi innovativi per il settore di riferimento.
MultiLab 3.1 Qualità tecnologica
In questo MultiLab sono accorpati quei servizi e quei laboratori che tendono a sostenere le imprese e il
sistema della conoscenza in senso ampio al fine di individuare basi molecolari/strutturali delle
proprietà degli alimenti, effettuare prove meccaniche degli alimenti, sviluppare tecnologie per
l’identificazione degli ingredienti alimentari che migliorino la consistenza, l'aspetto, la stabilità ed il
gusto dei cibi.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S.
CODICE
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
3.1.5
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
Studio di proteine che influenzano la texture di prodotto quali pasta, pane e
salumi
Analisi oggettiva dei parametri di colore, consistenza e sapore di frutta
fresca e conservata
Servizi per il controllo della qualità tecnologica della filiera cerealicola dalla
produzione alla prima trasformazione
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Sintesi di molecole di interesse alimentare come ad esempio conservanti e
coloranti
Analisi rapida della qualità di starter microbici impiegati nell’industria
alimentare
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
47
3.1.6
3.1.7
3.1.8
3.1.9
3.1.10
3.1.11
Sviluppo di formulazioni alimentari con innovative caratteristiche
organolettiche
Identificazione delle proprietà viscoelastiche e caratterizzazione meccanica
sia su materie prime che su prodotti finiti
Studio della composizione dei prodotti (es. presenza di bolle d’aria nella
preparazione di pasta, pane, cioccolato)
Analisi tecnologiche di farine e sfarinati (viscosità, microstruttura granella,
misure di assorbimento dell’acqua degli sfarinati) per la valutazione delle
proprietà end-use
Definizione di nasi elettronici, lingue elettroniche, occhi elettronici per la
valutazione della qualità di processo e di prodotto
Monitoraggio delle variazioni qualitative delle produzioni nel post-raccolta
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
CRA
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 3.1
Prof. Diego Centonze
Professore Ordinario, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Maurizio Quinto
Professore Associato, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. ssa Laura de Palma
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Foggia
Prof. Zina Flagella
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/02 “Agronomia e Coltivazioni Erbacee”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Luciana Luchetti
Professore Associato, s.s.d. CHIM/06 “Chimica Organica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giuseppe Spano
Professore Associato, s.s.d. AGR/16 “Microbiologia Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Carla Severini
Professore Associato, s.s.d. AGR/15 “Scienze e Tecnologie degli Alimenti”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Lorenzo lo Muzio
Professore Ordinario, s.s.d. MED/28 “Malattie Odontostomatologiche”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Roberto Papa
Direttore, Centro di Ricerca per la cerealicoltura (CRA-CER)
Dott. Giuseppe Aiello
Ricercatore, Università degli Studi di Palermo
Prof. Ettore Barone
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Palermo
MultiLab 3.2 Qualità di processo
In questo caso vengono dettagliati servizi inerenti l’implementazione di biotecnologie, nanotecnologie,
indagini spettroscopiche su alimenti, realizzazione di nuovi prototipi e nuove formulazioni.
Di seguito la tabella con servizi ed enti di riferimento.
CODICE
3.2.1
3.2.2
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
Analisi di efficienza eco-fisiologica di genotipi frutticoli in condizioni
standard e/o in condizioni naturali
Caratterizzazione spettroscopica della sostanza organica del suolo per
stabilire il grado di umificazione e la stabilità in relazione ai cambiamenti
climatici
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
48
3.2.3
3.2.4
3.2.5
3.2.6
Fornitura di protocolli di coltivazione ecocompatibili per esaltare i
parametri di sicurezza del prodotto orticolo
Produzione di biomasse di batteri selezionati per le industrie di produzione
di formaggi, yogurt, latti fermentati, pane e prodotti da forno con alla base
un impasto acido, vegetali fermentati, vino, salumi
Produzione di biomasse di batteri e lieviti on demand
3.2.8
Ottimizzazione dei parametri di produzione di biomasse di lieviti e batteri in
fase di scale-up
Detection rapida di batteriofagi di interesse per le biotecnologie delle
fermentazioni in materie prime e in matrici alimentari
Sviluppo di derivati di frutta e ortaggi “ready to eat” a prolungata shelf-life
3.2.9
Messa a punto di trattamenti di acidificazione e osmodisidratazione
3.2.10
Messa a punto di innovativi trattamenti di marinatura
3.2.11
Fornitura di protocolli di coltivazione, messi a punto a seguito di studi
fisiologio-biochimici sviluppati in pieno campo per esaltare i parametri di
qualità dei prodotti frutticoli, olivicoli e vitivinicoli
Produzione di biomasse di lieviti selezionati per le industrie delle bevande
alcoliche (principalmente vino e birra), del pane e dei prodotti lievitati da
forno, di salumi e formaggi a maturazione superficiale
Definizione di prototipi per l’alimentazione automatica dei pesci allevati
3.2.7
3.2.12
3.2.13
3.2.14
3.2.15
3.2.16
3.2.17
3.2.18
Molecular design, sintesi e caratterizzazione chimico-fisica di materiali
funzionali per la realizzazione di Smart-Labels e packaging attivi
Sviluppo e caratterizzazione di pellicole polimeriche ad elevate prestazioni
per packaging avanzati
Definizione di prototipi di fotobioreattori per la produzione sperimentale e
massiva di microalghe e supporto alla gestione
Strategie di valorizzazione dei sottoprodotti delle filiere agroalimentari
3.2.20
Modelli innovativi di gestione ecocompatibili delle colture legnose
mediterranee
Monitoraggio dei parametri ambientali ai fini della determinazione del
bilancio di carbonio
Monitoraggio delle esigenze idriche delle colture
3.2.21
Analisi eco fisiologiche delle comunità vegetali
3.2.19
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 3.2
Prof. Antonio Elia
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/04 “Orticoltura e floricoltura”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giuseppe Spano
Professore Associato, s.s.d. AGR/16 “Microbiologia Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Carla Severini
Professore Associato, s.s.d. AGR/15 “Scienze e Tecnologie degli Alimenti”, Università degli Studi di Foggia
Prof. ssa Laura de Palma
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Foggia
Prof. Vincenzo Lattanzio
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/13 “Chimica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Giuseppe Lopriore
49
Ricercatore, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Giuseppe Aiello
Ricercatore, Università degli Studi di Palermo
Dott. Andrea Pace
Ricercatore, s.s.d. CHIM/06 “Chimica Organica”, Università degli Studi di Palermo
Prof. Antonino Valenza
Professore Ordinario, s.s.d. ING-IND/22 “Scienze e Tecnologie dei Materiali”, Università degli Studi di Palermo
Prof. Ettore Barone
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Palermo
MultiLab 3.3 Rintracciabilità alimentare
In questo MultiLab potranno essere erogati servizi inerenti la valorizzazione di produzioni tipiche
alimentari (DOP, IGP) mediante caratterizzazione e individuazione di marcatori molecolari
espressione di un particolare territorio, area geografica e processo produttivo, nonchè individuazione
e caratterizzazione di molecole marker dei trattamenti tecnologici nell’industria agro-alimentare.
Nella tabella riportata di seguito, vengono elencati i servizi con i relativi enti di riferimento del nodo
Pl.A.S.S.
CODICE
3.3.1
3.3.2
3.3.3
3.3.4
3.3.5
3.3.6
3.3.7
3.3.8
3.3.9
3.3.10
3.3.11
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
Valorizzazione di produzioni tipiche alimentari (DOP, IGP) mediante
caratterizzazione e individuazione di marcatori molecolari espressione di un
particolare territorio, area geografica e processo produttivo
Individuazione e caratterizzazione di molecole marker dei trattamenti
tecnologici nell’industria agro-alimentare
Individuazione di biomarker proteici specifici di tipicità o adulterazione di
un alimento
Analisi high-throughput di genotipizzazione di fruttiferi attraverso l’uso di
marcatori molecolari
Caratterizzazione e individuazione di molecole proteiche, lipidiche e
glucidiche per la rintracciabilità di matrici alimentari quali latte e derivati,
carne e derivati, bevande alcoliche, olio, cereali e derivati, per la
caratterizzazione e la rintracciabilità di prodotti tipi, di alimenti funzionali e
di alimenti innovativi
Metodologie di fingerprinting per il controllo delle caratteristiche alimentari,
per la creazione di banche dati, per la verifica della qualità delle materie
prime e dei prodotti trasformati
Analisi di elementi in tracce, isoenzimi, e determinazione dei rapporti
isotopici ai fini della determinazione dell’origine geografica di matrici agroalimentari anche a tutela di DOP/IGP
Certificazione e controllo qualità e fingerprinting dei prodotti ittici e
agroalimentari
Identificazione e caratterizzazione delle specie e dei metodi di produzione
attraverso l’analisi dei profili di qualità. Certificazioni ed ecolabelling
Moltiplicazione e certificazione vivaistica delle piante
Università degli
Studi di Foggia
Certificazione per l’autenticazione, la tracciabilità di prodotti agroalimentari
di origine animale e vegetale
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
CRA
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 3.3
Prof. Agostino Sevi
50
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/19 “Zootecnia Speciale”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Vincenzo Lattanzio
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/13 “Chimica Agraria”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Zina Flagella
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/02 “Agronomia e Coltivazioni Erbacee”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Aldo Di Luccia
Professore Associato, s.s.d. AGR/15 “Scienze e Tecnologie degli Alimenti”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Donato Pastore
Professore Associato, s.s.d. BIO/10 “Biochimica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Diego Centonze
Professore Ordinario, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Maurizio Quinto
Professore Associato, s.s.d. CHIM/01 “Chimica Analitica”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Aziz Akkak
Ricercatore, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Enzo Perri
Direttore, Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI)
Dott. Andrea Pace
Ricercatore, s.s.d. CHIM/06 “Chimica Organica”, Università degli Studi di Palermo
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
Prof. Ettore Barone
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Palermo
Core Facility 4 - ALIMENTI E SALUTE
“Alimenti e salute” può essere definita come la “scienza” che studia i benefici degli alimenti sulla salute.
Negli ultimi anni il concetto di alimento ha subito una radicale trasformazione fino al punto da
riconoscere all’ alimento,anche un importante ruolo sul mantenimento della salute, sul benessere
psico-fisico e sulla prevenzione di alcune patologie.
Alcuni esempi di aspetti salutistici associati alla nutrizione sono quelli che riguardano l’infanzia e la
crescita, il mantenimento dello stato di salute (es. sistema immunitario, salute gastrointestinale, salute
mentale, invecchiamento e performance fisiologiche), ma anche la riduzione del rischio di obesità, la
riduzione del rischio di malattie croniche legate all’alimentazione (es. patologie cardiovascolari,
diabete di tipo 2 e disfunzioni metaboliche.
Sicuramente diversi sono i fattori che hanno contribuito a questa evoluzione sulla nuova
interpretazione dell’alimentazione e certamente un contributo importante è derivato dalle numerose
ricerche scientifiche che nell’ultimo decennio hanno evidenziato, con abbondanza di dati sperimentali,
il legame stretto che esiste tra l’alimentazione e la salute.
La Core Facility “alimenti e salute” nasce quindi dall’esigenza di migliorare la qualità della vita
studiando e/o approfondendo le conoscenze in merito allo stretto connubio tra “ food end safety” . I
servizi offerti grazie ai laboratori e ai macchinari inseriti in questa CF, sono stati raggruppati in tre
MultiLab di seguito descritti.
MultiLab 4.1 Salute intestinale e funzioni immunitarie
I laboratori e i servizi raggruppati in questo MultiLab potranno garantire e soddisfare le esigenze di
imprese ed enti di ricerca del settore che vorranno implementare lo sviluppo di alimenti funzionali
attraverso l’utilizzo di ingredienti che modificano la composizione e l’attività metabolica della flora
gastrica: probiotici, prebiotici, sinbiotici (miscela di probiotici e prebiotici), come pure soddisfare
richieste circa la possibilità di conoscere l’effetto di possibili componenti di alimenti funzionali sulle
risposte immunitarie.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S.
51
CODICE
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
4.1.1
Interazione microbiota intestinale/probiotici
4.1.2
Monitoraggio e biotipizzazione della microflora intestinale
4.1.3
Analisi delle alterazioni dell’eubiosi intestinale
4.1.4
Valutazione della capacità dei probiotici di stimolare la riposta immunitaria
in cellule in vitro
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
4.1.5
Valutazione dell’impatto di alimenti funzionali sulla microflora intestinale
Università degli
Studi di Foggia
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referente MultiLab 4.1
Prof. Massimo Conese
Professore Associato, s.s.d. MED/04 “Patologia generale”, Università degli Studi di Foggia
MultiLab 4.2 Nutrizione e benessere
In questo MultiLab sono accorpati quei servizi e quei laboratori che tendono a sostenere le imprese e il
mondo della ricerca in senso ampio al fine di garantire conoscenze e competenze in merito alla
possibilità di sviluppare alimenti funzionali in grado di migliorare lo stato di salute mentale o alimenti
funzionali visti come potenziali antiossidanti.
La tabella che segue illustra i principali servizi erogati e, per ciascuno, l’Ente partner responsabile in
qualità di nodo dell’infrastruttura Pl.A.S.S.
CODICE
4.2.1
4.2.2
4.2.3
4.2.4
4.2.5
4.2.6
4.2.7
4.2.8
4.2.9
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
Analisi di bioimpedenzionetria, densitometria, densitometria iDXA,
calorimetria indiretta a riposo e dopo sforzo
Dosaggio delle specie reattive dell’ossigeno e degli agenti antiossidanti nei
fluidi biologici
Valutazione funzionale della composizione corporea, del dispendio
energetico in condizioni di salute o in corso di disturbi metabolici o
dell’alimentazione
Valutazione della risposta dell’organismo all’assunzione di specifici
alimenti
Valutazione degli effetti di integratori alimentari sulla salute
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Valutazione degli effetti dei composti bioattivi presenti negli alimenti su
pazienti affetti
Valutazione degli effetti dei composti bioattivi presenti negli alimenti su
pazienti affetti da patologie respiratorie e cardiovascolari croniche
Valutazione degli effetti dei composti bioattivi su gruppi di pazienti
selezionati affetti da specifiche patologie metaboliche croniche (diabete,
obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemie)
Studi in vitro per la verifica delle potenzialità di composti bioattivi sui
pesci allevati e sulla salute umana: obesità, diabete, alterazioni nutrizionali
determinate da eventi epigenetici (proteomica, nutrigenomica,
metabolomica)
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Palermo
52
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
Referenti MultiLab 4.2
Prof. Giuseppe Cibelli
Professore Ordinario, s.s.d. BIO/09 “Fisiologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Claudio Babiloni
Professore Associato, s.s.d. BIO/09 “Fisiologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Giuseppe Grandaliano
Professore Associato, s.s.d. MED/14 “Nefrologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Elena Ranieri
Professore Associato, s.s.d. MED/05 “Patologia Clinica”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Luigia Trabace
Professore Ordinario, s.s.d. BIO/14 “Farmacologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Mauro Cignarelli
Professore Ordinario, s.s.d. MED/13 “Endocrinologia”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro
Professore Ordinario, s.s.d. MED/10 “Malattie dell’Apparato Respiratorio”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Gianluigi Vendemiale
Professore Ordinario, s.s.d. MED/09 “Medicina Interna”, Università degli Studi di Foggia
Dott. Andrea Santulli
Ricercatore, s.s.d. BIO/06 “Anatomia Comparata e Citologia”, Università degli Studi di Palermo
MultiLab 4.3 Espressione genica e alimenti
In questo MultiLab potranno essere erogati servizi finalizzati alla definizione del profilo genomico di
composti nutraceutici e allo studio dell’interazione tra espressione genica ed esigenze nutrizionali.
Di seguito la tabella:
CODICE
SERVIZIO
NODO Pl.A.S.S.
4.3.1
Definizione del profilo genomico di composti nutraceutici
4.3.2
4.3.3
Definizione di diete personalizzate sulla base dell’interazione tra
espressione genica ed esigenze nutrizionali
Analisi delle variazioni geniche indotte dagli alimenti nei singoli individui
4.3.4
Studio delle interazioni biomolecolari tra alimenti e genoma
4.3.5
4.3.6
Allestimento di tissue microarray per lo studio dell’interazione tra nutrienti
e DNA
Analisi di Whole-Genome Genotyping
4.3.7
Analisi di Whole-Genome Discovery
4.3.8
Analisi di Copy Number Varioations (CNVs)
4.3.9
Analisi di genomi bersaglio
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Foggia
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
Università degli
Studi di Palermo
A garanzia del corretto funzionamento della piattaforma intervengono i docenti universitari e i ricercatori
referenti dei singoli laboratori che di seguito si elencano:
53
Referenti MultiLab 4.3
Prof. Maurizio Margaglione
Professore Associato, s.s.d. MED/03 “Genetica Medica”, Università degli Studi di Foggia
Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro
Professore Ordinario, s.s.d. MED/10 “Malattie dell’Apparato Respiratorio”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Pantaleo Bufo
Professore Associato, s.s.d. MED/08 “Anatomia Patologica”, Università degli Studi di Foggia
Prof. Ettore Barone
Professore Ordinario, s.s.d. AGR/03 “Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree”, Università degli Studi di
Palermo
4.2. Le potenzialità in termini di brevetti
La forte propensione all’innovazione ed i repentini mutamenti di scenario, che caratterizzano il
contesto economico attuale, rendono gli interventi di tutela e valorizzazione della proprietà industriale
presupposti indispensabili per il rafforzamento competitivo delle imprese e la crescita economica
dell’intero sistema Paese. Il Ministero dello Sviluppo Economico, per il tramite della Direzione
Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, è da sempre impegnato nel
promuovere una cultura della Proprietà Industriale che favorisca gli investimenti in ricerca e sviluppo
e consenta alle imprese di tradurre gli stessi in fattori critici di successo e competitività, in ambito sia
nazionale sia estero. Tale approccio concreto, fortemente condiviso con tutte le Istituzioni
internazionali impegnate nel campo della protezione dei diritti di privativa, ha spinto la Direzione
Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi alla realizzazione di queste
pagine per sensibilizzare le PMI sull’importanza strategica dei brevetti industriali, fornendo loro
informazioni aggiornate e suggerimenti pratici. In un clima di reciproca e proficua collaborazione, la
Direzione Generale si rende disponibile ad accogliere i suggerimenti idonei a rendere i testi ancora più
rispondenti alle esigenze dei suoi interlocutori.
Un brevetto è un diritto esclusivo, garantito dallo Stato, in forza del quale viene conferito un
monopolio temporaneo di sfruttamento in relazione ad un’invenzione nuova suscettibile di
applicazione industriale, nella quale si palesa una attività inventiva. Infatti, l’Art. 45 del Codice della
Proprietà Industriale indica che “possono costituire oggetto del brevetto per invenzione le invenzioni
nuove che implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale”.
Il brevetto svolge un ruolo fondamentale nella tutela dell'innovazione. Il nostro paese ha recepito
finalmente, facendone una priorità, che il brevetto è un indicatore puntuale e preciso delle capacità
innovative e di sviluppo di una società; come risultato, si è registrato negli ultimi anni un netto
incremento delle domande di brevetto significando così che anche in Italia la notevole potenzialità
inventiva dei tecnici viene premiata dalla protezione offerta dall’istituto brevettuale. La potenzialità
dello strumento brevettuale sta diventando, anche da noi, come già da tempo all’estero, un’esigenza
inderogabile per tutti i ricercatori impegnati in processi di ricerca e sviluppo, sia nel settore
industriale sia in quello accademico.
Le potenzialità in termini di brevetti, che possono derivare dall’infrastrutturazione degli enti di ricerca
coinvolti nel presente progetto, sono notevoli. Nello specifico, si presume di depositare i seguenti
brevetti suddivisi per CF:
CORE FACILITY
SICUREZZA ALIMENTARE
BREVETTO
1. Nuovi protocolli e metodologie di indagine validati per la
determinazione rapida di agenti patogeni e pregiudizievoli la qualità e la
sicurezza di prodotti agricoli per uso alimentare (ortofrutta, cerali e
coltivazioni agricole)
2. Nuove metodiche mild combinate per l’inattivazione di microrganismi
54
patogeni e alteranti, allo scopo di prolungare la shelf life dei prodotti
alimentari senza modificarne le caratteristiche organolettiche
3. Nuove procedure analitiche di interesse per la food safety
4. Nuovi protocolli di analisi e metodiche per l’analisi di metaboliti
tossici e allergeni
5. Nuovi metodi analitici per la determinazione di tossine, contaminanti
e metalli pesanti
6. Nuovi protocolli di analisi e metodiche per la determinazione della
citotossicità in vitro di inquinanti, pesticidi, conservanti, additivi
potenzialmente dannosi per la salute
7. Marcatori molecolari associati alla qualità igienico-sanitaria per
l’identificazione di metaboliti tossici (tossine microbiche), fattori
antinutrizionali ed allergeni alimentari
8. Nuovi biomarcatori diagnostici, prognostici o di monitoraggio di
malattie
9. Sonde validate per reazioni a catena della polimerasi, atte a effettuare
rapide detection, talvolta simultanee, di microorganismi patogeni e
deterioranti le diverse matrici alimentari o batteriofagi in esse presenti
10. Sistemi di predizione della sicurezza microbiologica da utilizzare
come pre-screening rispetto alle tecniche convenzionali
11. Sistemi per l’individuazione di composti tossici
12. Formulati a base di semiochimici per il monitoraggio ed il controllo
diretto di artropodi dannosi
QUALITA’ SALUTISTICA E 1. Bio-produzione di micronutrienti e di composti a valenza salutistica
NUTRIZIONALE
2. Processo produttivo di specie orticole arricchite in composti
funzionali (ad es. in selenio) attraverso tecniche di biofortificazione
agronomica
3. Processi di produzione di pasta e prodotti da forno funzionali con
peculiari caratteristiche organolettiche e/o ad elevate proprietà
nutrizionali e nutraceutiche
4. Metodica di produzione di pasta gluten-free da sfarinati alternativi
alla semola
5. Metodo ORACLOX per la determinazione dell’attività anti-ossidante di
prodotti agro-alimentari
6. Sistemi di predizione del contenuto nutrizionale dei prodotti, in
termini soprattutto di attività antiossidante
7. Nuovo metodo rapido per la determinazione di amido-resistente
(parametro legato all’indice glicemico dell’alimento)
8. Metodologie e procedure per la valutazione e/o validazione di
probioticità
9. Nuove varietà vegetali con elevato contenuto in sostanze bioattive
(nutraceutici) e/o con spiccate caratteristiche salutistiche (ridotto
contenuto fattori antinutrizionali)
10. Nuovi impieghi/formulazioni di composti bioattivi purificati da
matrici vegetali ad uso cosmetico e salutistico
11. Formulazioni di miscele di microrganismi e di prebiotici dotati di
efficacia probiotica e/o terapeutica
12. Marcatori molecolari utili a valutare il contenuto di glicoalcaloidi
aventi funzione nutraceutica in varietà commerciali di pomodoro
13. Software che consentono agli strumenti NIR di fornire il risultato
analitico direttamente dopo la lettura spettrofotometrica di composti a
valenza nutrizionale e salutistica
QUALITA’ TECNOLOGICA,
1. Biomarker proteici specifici di tipicità o adulterazione di un alimento
QUALITA’ DI PROCESSO,
2. Marcatori molecolari associati a produzioni tipiche (DOP, IGP)
55
RINTRACCIABILITA’
ALIMENTARE
ALIMENTI E SALUTE
3. Marcatori molecolari associati a processi tecnologici innovativi
nell’industria agro-alimentare
4. Marcatori molecolari associati a frodi alimentari
5. Miscele di starter microbici rappresentanti la biodiversità
caratteristica di uno specifico terroir e adatti a valorizzare il grado di
unicità di prodotti agroalimentari ad “indicazione geografica” e più in
genere tipici, compatibilmente con i disciplinari di produzione
6. Miscele microbiche funzionali al miglioramento della qualità dei
prodotti
7. Prodotti finiti e processi di produzione, basati sull’utilizzo dei
trattamenti di vacuum impregnation, di innovativi snack di frutta ed
ortaggi con peculiari caratteristiche organolettiche e/o elevate proprietà
nutrizionali e funzionali
8. Nuove molecole di interesse alimentare (conservanti e coloranti) o
nuovi processi di sintesi
9. Processi per la realizzazione di imballaggi biodegradabili
10. Sistema di alimentazione automatizzato per gli impianti di
acquacoltura, sia in gabbia che in vasca
11. Sistemi di controllo per la produzione primaria
12. Sistemi per il controllo di qualità in linea (Spettrofotometria NIRS)
13. Apparati elettronici (nasi elettronici e occhi elettronici)
14. Sistemi di packaging attivo
15. Sistema di autenticazione e riconoscibilità delle produzioni
agroalimentari di origine animale e vegetale
16. Metodiche innovative a garanzia della tracciabilità e tutela di varie
tipologie di prodotti
17. Kit per il monitoraggio della la variabilità genetica di specie vegetali
allo scopo di tutelare il valore economico della varietà contro possibili
contraffazioni e frodi
18. Algoritmi di calcolo necessari alla definizione delle proprietà
microstrutturali di differenti alimenti di origine vegetale ed animale
19. Banca dati di immagini dell’architettura tridimensionale degli
alimenti e di parametri statistici riconosciuti dalla letteratura scientifica
ed utili alla precisa definizione quantitativa e qualitativa delle
caratteristiche strutturali delle materie prime e dei prodotti sottoposti a
trattamenti di trasformazione/stabilizzazione
1. Elaborazione di vaccini orali veicolati da microorganismi probiotici
2. Elaborazione di sistemi/matrici per veicolare efficacemente
microrganismi probiotici in situ
3. Nuovi prodotti destinati all'uso alimentare (novel food, nutraceutici)
4. Sviluppo di nuovi prodotti farmacologici
5. Integratori alimentari da utilizzare per poter prevenire malattie
croniche in campo cardiovascolare, respiratorio, neurologico e delle
malattie degenerative
6. Nuovi prodotti (molecole o composizioni di molecole)
7. Sistemi di monitoraggio di farmaci mediante bioimaging
8. Produzione di alghe in foto bireattori
9. Tecniche di ricircolazione e deossigenazione della biomassa algale
sviluppata
10. Processi di coltura validati (specie algali/condizioni operative ed
eventuale accoppiamento con il particolare zooplankton coprodotto
11. Set up integrato EEG-poligrafia per la psicofisiologia della
degustazione e della nutrizione, per applicazioni cliniche nel campo dei
disturbi del peso e dell’alimentazione come anche per la valutazione
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dell’impatto di cibi e bevande sui correlati psicofisiologici
dell’esperienza gustativa e sulle funzioni cognitive e affettive
12. Kit commerciali per individuare soggetti con varianti genetiche di
rischio, permettendo quindi una diagnosi precoce di patologie di tipo
complesso (ad es. obesità, ipertensione, depressione, Alzheimer)
13. Identificazione di marker microbici associati a particolari stati
patologici
14. Nuovi metodi e procedimenti di interesse clinico
15. Algoritmi innovativi di analisi di genomi/regioni genomiche per
l’identificazione di mutazioni con effetto funzionale importante
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