05 Regolamento - Comune di Macerata Campania

Ambito Territoriale dei Servizi Sociali
Comune Capofila Marcianise
REGOLAMENTO
DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
PER ANZIANI E DIVERSAMENTE ABILI
Approvato dal Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale C05 nella seduta del 08.10.2014
ART. 1 – FINALITÀ DEL REGOLAMENTO
Il presente regolamento disciplina le procedure per l’erogazione e la fruizione dei servizi di
Assistenza Domiciliare offerti dall’Ambito territoriale sociale ai cittadini anziani e diversamente
abili.
ART. 2 – DEFINIZIONE DI SERVIZI DOMICILIARI
Per la regolamentazione regionale in materia di servizi di tipo domiciliare erogati dai servizi sociali
si fa riferimento al nuovo Regolamento di attuazione della legge regionale 23 ottobre 2007, n.11
(Regolamento 7 aprile 2014 n. 4) ed al Nomenclatore dei servizi sociali allegato al Decreto
Dirigenziale n. 308/2013. In relazione alla tipologia “servizi di assistenza domiciliare” tali atti
distinguono due tipologie di servizi:
1. servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (ADS);
2. servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI).
Entrambi i servizi hanno come finalità di consentire ai cittadini la permanenza nel loro ambiente di
vita, evitando l’istituzionalizzazione e l’ospedalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita
di relazione. Si distinguono, invece, per tipologia di prestazioni e modalità di accesso: caratteristica
del servizio ADI è l’unitarietà dell’intervento, che assicura prestazioni socio-assistenziali e sanitarie
(cure mediche o specialistiche, infermieristiche e riabilitative) in forma integrata e secondo progetti
personalizzati di intervento approvati dall’UVI (Unità di Valutazione Integrata); caratteristica del
servizio ADS è l’erogazione di prestazioni solo ed esclusivamente di natura socio-assistenziale
secondo progetti personalizzati di intervento predisposti dal servizio sociale.
Per la disciplina del servizio ADI si rinvia al Regolamento unico per l’ accesso e l’erogazione dei
servizi socio-sanitari, mentre per la disciplina del servizio ADS si applica il presente regolamento.
ART. 3 – DESTINATARI
Possono richiedere il servizio ADS i cittadini, gli stranieri e/o apolidi, residenti in uno dei Comuni
dell’Ambito, che abbiano almeno uno dei requisiti di seguito specificati:
· ultra sessantaquattrenni fragili con limitata autonomia e/o non autosufficienti;
· diversamente abili in possesso della certificazione ai sensi della legge 104/92 o di invalidità
civile superiore al 66% ovvero di indennità di frequenza in caso di minori.
Tali requisiti devono essere dimostrati dal richiedente all’atto della presentazione dell’istanza,
allegando alla stessa la specifica certificazione, in mancanza della quale, l’Assistente sociale del
Segretariato Sociale è tenuta a comunicare al richiedente l’impossibilità di accogliere la domanda,
senza effettuare alcuna ulteriore valutazione.
Nel caso di ADS finanziata con i fondi PAC (Piano di Azione e Coesione) si precisa che i destinatari
sono quelli indicati nell’Accordo di programma sottoscritto con l’ASL Caserta in data 12.12.13, e
successive integrazioni.
ART. 4 – MODALITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO
Si accede al servizio mediante richiesta da formalizzare presso il Servizio di Segretariato Sociale
competente, presente presso ogni Comune dell'Ambito C05 e presso la PUA presente al Distretto
Sanitario 16, compilando il modello di richiesta (cfr all. A) corredato obbligatoriamente dalla
attestazione ISEE, dal documento di riconoscimento in corso di validità dell’utente e del richiedente
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quando diverso dall’utente e da almeno una delle seguenti certificazioni in relazione ai requisiti
posseduti:
1. per gli anziani certificazione ai sensi della legge 104/92, certificazione di invalidità civile
superiore al 66%, certificazione del Medico Medicina Generale (MMG) che attesti almeno
una delle patologie riconosciute dal Ministero della Sanità tra quelle gravi ed invalidanti che
determinano una compromissione sul piano delle autonomie personali e/o uno stato di non
autosufficienza ovvero condizioni di bisogno socio-assistenziale, accertate dall’assistente
sociale, tali da compromettere l’autonomia dell’utente (anziani non autosufficienti, anziani
soli con difficoltà di ordine relazionale, sociale o di isolamento e anziani soli colpiti da
temporanea inabilità);
2. per i disabili certificazione di invalidità civile superiore al 66% o certificazione ai sensi
della legge 104/92 ovvero indennità di frequenza in caso di minori.
La richiesta può essere presentata durante tutto l’anno, salvo quanto stabilito al successivo articolo
5. Farà fede la data del protocollo generale del Comune di residenza o di un altro Comune associato
o del Distretto Sanitario 16 ASL Caserta.
L’Assistente Sociale del Comune di residenza, ricevuta la richiesta, verifica, attraverso il controllo
della certificazione allegata, il possesso di almeno uno dei requisiti indicati dal precedente art. 3 da
parte del potenziale beneficiario e provvede in caso di esito negativo a comunicare al richiedente
l’impossibilità di accogliere la domanda, mentre in caso di esito positivo provvede ad effettuare
l’analisi del fabbisogno sociale mediante visita domiciliare. L’analisi del fabbisogno viene
effettuata valutando accuratamente il bisogno, nonché il livello di autonomia e la situazione
socio/ambientale del potenziale beneficiario o, se presente, del nucleo familiare, utilizzando in caso
di cittadini con disabilità la S.VA.M.DI. (SCHEDA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE –
DISABILI SCHEDA C VALUTAZIONE SOCIALE) (cfr all. B1) ed in caso di cittadini anziani la
S.VA.M.A. ( SCHEDA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE – ANZIANI SCHEDA C
VALUTAZIONE SOCIALE) (cfr all. B2) approvate rispettivamente con DGRC n. 324 del 3.07.12
e n. 323 del 3.07.12, con conseguente assegnazione di un punteggio massimo di 19 ripartito nella
sezione “Sintesi indicatori” delle schede suddette nei seguenti punti:
- condizione economica (2.6);
- condizione abitativa (3.9);
- stress del caregiver (4.5);
- autonomia della persona (6.7);
- supporto rete (6.8);
- punteggio (PSOC).
L’Assistente sociale, dopo aver compilato la scheda di valutazione predetta, in caso di
conseguimento di un punteggio inferiore e uguale a 6/19 comunica al richiedente e/o al potenziale
beneficiario la non ammissione al servizio; in caso di conseguimento di un punteggio pari o
superiore a 7/19 comunica l’ammissibilità della richiesta al beneficiario, con contestuale redazione
e condivisione del progetto sociale individualizzato - PSI (cfr all. C), i cui contenuti sono esplicitati
nel successivo art. 6, e la relativa quota di compartecipazione al costo del servizio stesso.
Si stabilisce che le ore settimanali di prestazione domiciliare vanno attribuite come di seguito
specificato:
- massimo 3 ore settimanali in caso di punteggio da 7 a 10 punti;
- massimo 6 ore settimanali in caso di punteggio da 11 a 14 punti;
- massimo 9 ore settimanali in caso di punteggio da 15 a 19 punti;
Dopo la accettazione e sottoscrizione del PSI e della quota di compartecipazione spettante da parte
del beneficiario o familiare, l’Assistente sociale provvede a conservare per ciascun richiedente
presso il Comune di residenza la cartella utente, completo di domanda, allegati, scheda valutazione,
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PSI e ulteriori aggiornamenti e ad effettuare all’Ufficio di Piano specifica comunicazione per email
su modello condiviso.
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ART. 5 – DEFINIZIONE ED AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE
La graduatoria, distinta in ADS anziani e ADS disabili, viene predisposta ed aggiornata, con il
supporto del servizio sociale professionale e della PUA, dall’Ufficio di Piano, inserendo gli aventi
diritto in base al punteggio ottenuto dalla valutazione del fabbisogno sociale come precisato all’art.
4. A parità di punteggio è data priorità agli utenti con ISEE più basso, ed in caso di ISEE identico è
data priorità all’utente che ha presentato per primo la domanda.
Le graduatorie sono aggiornate ogni sei mesi (30 novembre e 30 maggio di ogni anno) sulla base
delle nuove istanze pervenute alle assistenti sociali del segretariato sociale e dalla PUA entro i mesi
rispettivamente di ottobre e aprile.
Nelle more dell’aggiornamento lo scorrimento delle graduatorie può essere effettuato nei seguenti
casi:
- cessazione del servizio per uno o più utenti inseriti in graduatoria in posizione utile;
- decremento ore del PSI di uno o più utenti inseriti in graduatoria in posizione utile;
Nel primo anno di attuazione del Piano di Zona Sociale e del PAC Anziani le graduatorie possono
essere aggiornate anche in mesi diversi da quelli sopra indicati per esigenze connesse all’attuazione
di tali Piani.
ART. 6 – IL PROGETTO SOCIALE INDIVIDUALIZZATO
Il progetto sociale individualizzato (PSI) deve esplicitare:
· la natura del bisogno rilevato
· gli obiettivi che si intendono raggiungere
· i risultati attesi
· le azioni specifiche
· le figure professionali da impegnare
· la quantità, modalità, frequenza e durata di ogni intervento
· la durata complessiva del progetto,
· la verifica dell’andamento del progetto
Il PSI è definito e condiviso con l’utente; tiene conto non solo delle condizioni della persona, ma
anche dei diversi contesti in cui si svolge la sua vita e di tutte le risorse disponibili, non solo a
livello familiare, ma anche amicale e di vicinato o di solidarietà auto-organizzata; mira a sostenere
la persona e la famiglia che si fa carico della sua cura, assistenza e tutela, ma anche i diversi
soggetti della sua rete di relazioni; prevede momenti di verifica e di valutazione per eventuali
modifiche e miglioramenti.
È definito un monte ore settimanali attribuibile ad ogni progetto fino ad un massimo di nove ore
settimanali. La durata complessiva del progetto non può essere superiore a mesi sei (6) e prima
della scadenza l’Assistente sociale è tenuta ad effettuare una verifica mediante visita domiciliare i
cui esiti devono essere riportati nella cartella utente. Sulla base degli esiti della verifica (cfr all. D)
il progetto può essere:
- confermato;
- rimodulato;
- revocato.
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ART. 7 ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO
Il Servizio viene attivato per gli utenti che si trovano in posizione utile in graduatoria sulla base
delle risorse finanziarie disponibili. Il Servizio è gestito da un soggetto terzo individuato dal
Comune capofila a seguito di procedura di evidenza pubblica.
L’Ufficio di Piano provvede a consegnare l’elenco degli utenti da attivare completo di PSI all’Ente
gestore che individua l’operatore che viene informato dall’Assistente Sociale dell’Ente Gestore
delle prestazioni di sua competenza previste dal PSI, del numero di ore settimanali e di ogni altra
notizia utile. Successivamente viene accompagnato sempre dall’Assistente sociale presso il
domicilio dell’utente, dove saranno effettuate le prestazioni. L’Assistente Sociale e l’operatore
provvedono a esplicitare nuovamente le prestazioni e le relative modalità di attuazione, concordare
il calendario settimanale delle presenze in relazione al monte ore assegnato.
L’attivazione viene verbalizzata su apposito modello (cfr all. E).
Eventuali successive variazioni saranno realizzate con le stesse modalità previste per l’attivazione.
La sostituzione dell’operatore assegnato all’utente avviene, previa comunicazione all’ufficio di
piano, secondo le seguenti condizioni:
· assenza dell’operatore superiore a 15 gg;
· incompatibilità accertata dall’Assistente Sociale tra l’utente e l’operatore.
ART. 8 - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
L’organizzazione del servizio è assicurata dai seguenti uffici:
1) Servizio Sociale Professionale presente in tutti i comuni dell'ambito;
2) PUA presente presso il Distretto Sanitario 16;
3) Ente Gestore del Servizio di Assistenza Domiciliare;
4) Ufficio di Piano.
Il Servizio Sociale Professionale ha il compito di:
a) evadere le richieste di accesso;
b) verificare i requisiti di accesso e la documentazione allegata;
c) effettuare le visite domiciliari per la valutazione del fabbisogno sociale e compilare le schede
SVAMA o SVAMDI ;
d) redigere il PSI completo anche della quota di compartecipazione, condividerlo con il richiedente
e proporlo per l’accettazione;
e) trasmettere i dati richiesti all’Ufficio di Piano;
f) effettuare le verifiche e provvedere all’aggiornamento del PSI sulla base degli esiti delle
verifiche;
g) verificare il versamento della quota di compartecipazione da parte degli utenti;
.
La PUA ha il compito di:
a) evadere le richieste di accesso;
b) verificare i requisiti di accesso e la documentazione allegata;
c) inviare le richieste complete ed ammissibili al servizio sociale professionale per la valutazione e
la redazione del PSI.
L’Ufficio di Piano ha il compito di:
a) redigere ed aggiornare le graduatorie;
b) supervisione.
Approvato dal Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale C05 nella seduta del 08.10.2014
L’Ente Gestore ha il compito di:
a) illustrare all’operatore il PSI;
b) accompagnare l’operatore nella fase di attivazione;
c) coordinare gli operatori incaricati;
d) verificare i registri di presenza degli operatori;
e) verificare le attività degli operatori;
f) monitorare la qualità del servizio;
g) supportare il servizio sociale professionale nella verifica del versamento della quota di
compartecipazione da parte degli utenti;
h) risolvere o attivare le procedure necessarie per la risoluzione di eventuali criticità nel rapporto tra
operatori ed utenti,
i) svolgere ulteriori attività previste dal capitolato o richieste dall’ufficio di piano.
ART. 9 – PRESTAZIONI
Le prestazioni offerte sono descritte nello specifico mansionario (cfr. all. F) e devono essere
analiticamente indicate dall’Assistente Sociale nel PSI con la relativa quantificazione della
tempistica in relazione al bisogno.
ART.10 – SEDE, ORARIO E DURATA
Il servizio viene svolto presso il domicilio dell’utente. Le prestazioni sono svolte in orario diurno
nella fascia oraria 7,00-20,00. Il servizio può essere effettuato nell'arco di 6 giorni settimanali dal
lunedì al sabato, compresi i prefestivi, esclusi i festivi, per un massimo di 9 ore settimanali, con
accesso giornaliero di durata fino ad un massimo di 120 minuti.
ART. 11 – PERSONALE
Il personale deputato all’erogazione delle prestazioni di assistenza domiciliare deve essere in
possesso di qualifica Operatore Socio Assistenziale (OSA) ed ha il compito di:
A) erogare le prestazioni previste nel PSI nei tempi e con le modalità concordate;
B) non erogare prestazioni fuori orario né prestazioni non previste dal PSI e garantire il segreto
professionale;
C) tenere con cura i fogli-presenza mensili, compilarli e farli firmare di volta in volta dall’utente e
controfirmarli. I fogli-presenza mensili devono essere concordati preventivamente con l’Ufficio di
Piano;
D) avvertire tempestivamente dell’assenza dell’utente l'Ente Gestore e l’Ufficio di Piano per
adeguare il calendario giornaliero di lavoro;
E) non apportare modifiche al PSI, all’orario di lavoro concordato, al calendario assegnato. Le
variazioni di calendario sono possibili solo in situazioni di emergenza che devono essere
tempestivamente comunicate all’Ente Gestore e all’Ufficio di Piano;
F) comunicare all’Ufficio di Piano ed al Servizio sociale Professionale eventuali criticità nello
svolgimento delle proprie attività e nel rapporto con l’utenza;
G) partecipare alle riunioni periodiche di servizio per la verifica del lavoro svolto e la risoluzione di
eventuali problematiche insorte nella gestione dei casi affidati.
ART. 12 – CARTELLA UTENTE
Approvato dal Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale C05 nella seduta del 08.10.2014
Il Servizio Sociale Professionale predispone e custodisce per ogni utente idonea cartella contenente:
richiesta intervento, in originale, con documentazione allegata; scheda SVAMA o SVAMDI in
originale e sottoscritta; PSI con accettazione da parte del beneficiario, in originale; verbali di
verifica dell’andamento del PSI; ricevute di versamento della quota di compartecipazione, ogni altra
documentazione relativa al beneficiario.
ART.13 – COMPARTECIPAZIONE
La compartecipazione al costo del servizio è determinata sulla base del Regolamento della
compartecipazione degli utenti al costo del servizio. Per la I annualità di attuazione del Piano
Sociale di Zona 2013-15, le quote di compartecipazione sono riportate nella allegata tabella (cfr all.
G).
ART. 14 – CESSAZIONE, SOSPENSIONE E RIDUZIONE
Il servizio cessa per l’utente, con effetto immediato, in caso di:
- rinuncia;
- causa naturale;
- mancata corresponsione della quota di compartecipazione per un periodo superiore a mesi due;
- trasferimento della residenza in un comune non appartenente all’Ambito territoriale C5;
- violazione degli obblighi previsti dall’art. 15;
- idiosincrasia con gli operatori domiciliari. In questo caso, dopo il secondo tentativo di
sostituzione/modifica, se l’utente ne impedisce l'espletamento, il servizio cessa;
- mancato rispetto del calendario delle prestazioni con continue richieste di variazioni;
- rivalutazione del bisogno con conseguente collocazione nella graduatoria in posizione non utile;
- assenza dal proprio domicilio per motivi personali per un periodo superiore a mesi 2, con
possibilità di reinserimento previa presentazione di nuova istanza.
Il servizio viene sospeso in caso di:
- mancato versamento della quota di compartecipazione entro il giorno 10 del mese successivo a
quello cui si riferisce il versamento.
- ricovero in ospedale/casa di riposo;
- assenza dal proprio domicilio per motivi personali per un periodo non superiore a mesi 2, fatto
salvo i casi di cura in day-hospital.
Il servizio può essere ridotto o ampliato nel numero delle ore o degli accessi e nella tipologia delle
prestazioni in relazione alle mutate condizioni dell’utente.
ART. 15 - DIRITTI ED OBBLIGHI DELL’UTENTE
L’utente beneficiario del servizio ha il diritto di:
- conoscere il presente regolamento;
- essere informato in sede di sottoscrizione del PSI del sistema di compartecipazione così
come previsto dall’art. 13;
- conoscere il funzionamento e gli obiettivi del servizio prima dell’avvio;
- conoscere l’assistente sociale alla quale eventualmente indirizzare osservazioni,
contestazioni e suggerimenti;
- chiedere, motivandolo con gravi, evidenti e dimostrabili fatti, la sostituzione dell’operatore
domiciliare assegnato.
L’utente beneficiario del servizio ha nel contempo l’obbligo di:
Approvato dal Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale C05 nella seduta del 08.10.2014
- seguire le indicazioni contenute nel PSI;
- avvertire l’assistente sociale in caso di temporanea assenza dal proprio domicilio,
- non chiedere all’operatore assegnato prestazioni fuori orario anche a pagamento né
prestazioni diverse da quelle previste nel PSI;
- comunicare ogni eventuale assenza dal proprio domicilio che impedisca il regolare
svolgimento del servizio.
ART. 17 - ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua approvazione da parte del
Coordinamento Istituzionale.
ART. 18 – NORME DI RINVIO
Per quanto non esplicitamente disciplinato dal presente regolamento si applicano le disposizioni
contenute nelle normative nazionali e regionali in materia di sistema integrato di interventi e servizi
sociali.
Approvato dal Coordinamento Istituzionale Ambito Territoriale C05 nella seduta del 08.10.2014