li ...lo sfog NET! N INTER no.it ANCHE I igia www.sp ortrev QUINDICINALE DI SPORT E CULTURA FONDATO NEL 1972 QUINDICINALE A DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO XXXXIII - GARATTI GRUPPO EDITORIALE N.2 2015 dal 23 gennaio al 5 febbraio EDIZIONE COMPLETA IN INTERNET: WWW.SPORTREVIGIANO.IT INDIRIZZO E-MAIL: [email protected] www.rigocostruzioni.com VOLLEY SERIE A1 L’Imoco soffre e vince al tie break e pantere trevigiane dell’Imoco Volley hanno vinto al “tie break” al Palaverde di Villorba contro le ragazze dell’Urbino, il fanalino di coda della classifica. Un incontro che si conclude con l’Urbino che conquista un punto molto importante in chiave-salvezza, mentre L l’Imoco riscatta almeno in parte la sconfitta di Busto e si procura due punti per spronare la classifica. Mentre il nostro giornale va in stampa tocca al “big match” di Coppa CEV, dove ci si gioca il passaggio del turno in casa del Sopot, in Polonia. to Fo i on b Ri L. ... Ci trovate a pagina 3 Via G. d’Alessi, 1 Castagnole di Paese - TV Tel. 0422/454307 31100 Treviso / Via Orioli,8 Tel./Fax 0422.591661 E-mail [email protected] www.trevisana.it SPORTREVIGIANO 2 Treviso, 23 gennaio 2015 CICLISMO BASKET Collare d’oro CONI alla gloriosa U.C. Trevigiani TVB SCONFITTA DAGLI SHARKS ROSETO, SQUADRA DA FONDO CLASSIFICA Treviso Basket divorata dagli Squali ’ durata solo due quarti la De’ Longhi contro una Roseto più aggressiva e meno appesantita da assenze importanti (Fabi e Cefarelli in primis per Treviso, più Pinton e Williams acciaccati). Gli Sharks, vincitori per 81-67 in un Palaverde gremito da oltre 4.200 spettatori, hanno ottenuto un successo secco con fantastiche percentuali al tiro soprattutto da tre punti, mentre Tvb ha pagato una settimana di allenamenti in emergenza. Roseto, penultima in classifica, ha potuto vendicare la sconfitta in casa nel derby contro Chieti, e ci è riuscita benissimo. E Il presidente dell’U.C. Trevigiani Renato Barzi con il Collare d’Oro del CONI, ricevuto a Roma dal presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, assieme all’assessore allo sport del Comune di Treviso Ofelio Michielan, mostra al pubblico nel salone del Palazzo dei Trecento (Foto L. Riboni). Denis Marconato a canestro contro il Roseto (Foto Fim). LA GARA – Pillastrini in avvio rinuncia a Cefarelli e Fabi; al suo posto schiera Matteo Negri con Fantinelli, Williams, Powell e Rinaldi. Treviso parte subito forte, difendendo bene e riuscendo a non far tirare gli ospiti. A riportare Roseto a ridosso di Tvb è Jackson che mette canestri e triple; primo quarto che si chiude sul 19 pari. E’ una gara ricca di contatti e (a volte) di proteste: Negri, Pinton, Vedovato e Powell regalano il +5, poi ancora Negri per il +12 a due minuti dall’intervallo. Nonostante i liberi sbagliati, il vantaggio resta sul +10. Al rientro dopo la pausa lunga, Jackson mette la quinta tripla per Roseto, che dall’altra parte schiera una difesa aggressiva: il divario tra Tvb e ospiti si riduce a soli 3 punti. Sul 4947 Pillastrini chiama timeout per riorganizzare la difesa e contenere meglio Jackson. Ma le cose non migliorano, anzi: dopo il canestro di Rinaldi arriva il 9-0 rosetano, favorito da alcune decisioni arbitrali controverse. Altre due triple di fila di Moreno e una di Bartoli affondano Treviso, che cede nel terzo quarto con un parziale di 31-11. L’ultima frazione inizia con una serie di errori da entrambe le parti, col punteggio che rimane bloccato sul 56-66 per tre minuti. Si accende Fantinelli ma è un fuoco di paglia; Roseto mette un libero e Jackson (30 punti alla fine con 6/8 da tre) piazza una tripla a 3’48” dalla fine. I Fioi dea Sud continuano a cantare e a trascinare gli oltre 4.200 del Palaverde, ma Roseto vince per 81-67. Treviso resta prima in classifica e guarda già ai prossimi match: dopo la trasferta di mercoledì 21 a Scafati, domenica 25 gennaio si bissa per il riscatto in casa contro Legnano alle ore 18:00. I COMMENTI – “E’ stata una settimana complicata – ha dichiarato Pillastrini a fine gara -. Lavorare è stato difficile. Contro Roseto siamo partiti bene, con la carica giusta, ma poi c’è stata la reazione con triple importanti che hanno ridotto lo svantaggio. Nel secondo tempo la prontezza difensiva degli avversari è aumentata, come anche le soluzioni offensive che ci hanno creato molte difficoltà. Il nostro calo fisico ci ha impedito di tornare sotto, nonostante il grande supporto del pubblico che ci spingeva. Abbiamo patito molto, soprattutto negli esterni, dove non siamo riusciti a trovare canestri che di solito fanno la differenza. Non abbiamo giocato da grande squadra, ma un passo falso ci sta, anche se non era così che me lo aspettavo. Dobbiamo recuperare energie e giocatori, cercando di non steccare le prossime gare”. “In settimana ci siamo allenati a turno – ha aggiunto il play Matteo Fantinelli – per colpa degli infortuni. Non cerchiamo giustificazioni ma sicuramente questo ha inciso”. Serena Masetto Tommaso Rinaldi (Foto Film di Nicola Mattiuzzo). AUTOFFICINA AUTOSERVICE di MIRCO CESARO DIAGNOSI ELETTRONICA DELL’AUTO - INIEZIONE ABS SERVIZIO ELETTRAUTO - REVISIONE AUTO Servizio autorizzato NISSAN UNICO per la provincia di TREVISO Via Treviso, 42 - 31057 SILEA (TV) - Tel./Fax 0422.360812 - Tel. 0422.474429 E-mail: [email protected] SPORTREVIGIANO Treviso, 23 gennaio 2015 3 CANOTTAGGIO, CANOA E VOGA ALLA VENETA Canottieri Sile ai Campionati Italiani Indoor Rowling L a serata dello scorso lunedì 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, ha visto, nello specchio d’acqua antistante la sede della Canottieri Sile, la tradizionale vogata della Befana: numerose imbarcazioni illuminate da fiaccole hanno sfilato davanti al presepe fluviale creando un carosello molto suggestivo culminato con l’arrivo, in barca, della Befana che ha distribuito doni ai bambini. I più di novanta partecipanti si sono poi trasferiti nei locali societari dove tra salame, pasta e fagioli, pinza e vin sono continuati i festeggiamenti. Muggia 11 gennaio 2015 i campionati Italiani di remo ergometro tenutisi a Muggia (Ts) domenica 11 gennaio hanno visto una folta partecipazione del sodalizio trevigiano. La Canottieri Sile ha, infatti, schierato una selezione di dieci atleti raccogliendo numerosi buoni piazzamenti. Segnaliamo il terzo posto di Irene Paolin, reduce dal secondo posto conquistato durante il Campionato Italiano di Fondo Canottaggio svoltosi Gli atleti della Canottieri Sile ai campionati italiani di remo ergometro tenutisi l’11 gennaio 2015 a Muggia (Ts) a San Giorgio Di Nogaro sulla distanza dei 6.000 metri, e l’ottimo argento di Carlo Murer nella categoria Master. Un plauso agli allenatori Sara e Primo Baran. Sempre l’11 gennaio a Treviso si è svolta la regata di Voga Veneta in “sandolo” su un percorso di circa 2.000 riservata ai soci della Canottieri Sile. Gli equipaggi dovevano necessariamente comprendere un “over sessanta” e una rap- presentante del gentil sesso. La vittoria è andata all’equipaggio Giannantonio Cedolin, Carlo Campeol, Stefano Mattiuzzo e Giorgia Zara. In serata gli atleti, nei locali della sede della Canottieri Sile, hanno avuto modo di ripercorrere i momenti salienti della competizione davanti a un piatto di ”musetto”. Domenica 18 gennaio una delegazione di Canottieri Sile ha sfilato, assieme alle imbarcazioni delle Remiere veneziane, lungo il Canal Grande di Venezia diretta alla Casa degli Anziani, dove i vogatori hanno portato doni e conforto agli ospiti. La Canottieri Sile ha aperto la nuova campagna di tesseramento per l’anno 2015. Per qualsiasi informazione su come iscriversi o sulle attività sportive visitate il sito www.canottierisile.it Massimo Donadon TECNOELETTRA s.r.l. Via Venzone, 16 - 31100 Treviso Tel. 0422.305372 - 308340 Fax 0422.420001 e-mail: [email protected] SPORTREVIGIANO GRATIS DA 43 ANNI lo trovate anche presso... A SPRESIANO STATALE PONTEBBANA SPORTREVIGIANO 4 Treviso, 23 gennaio 2015 CALCIO Treviso nebbia fitta: la cocente vendetta degli ex D ...Vi aspettiamo! al derby contro il modesto Istrana, “matato” solo una settimana prima dal Calvi Noale con un diluvio di ben sei gol (a testimonianza delle difficoltà oggettive della squadra della periferia trevigiana di esprimere livelli di gioco trascendentali) arriva senza appelli una conferma: a poco o nulla è servita la rivoluzione copernicana scodellata dalla dirigenza trevigiana a cavallo delle feste natalizie con il robusto innesto di molti nomi nuovi. E ancor meno producente pare, dati alla mano, il “siluro” a mister Tentoni voluto per dare una decisa scossa alla squadra, che dall'avvento di Rorato sulla sua panchina ha recuperato solo pochissimi punti. Quello che doveva essere insomma il 2015 del rilancio e della decisa caccia ai primi posti della classifica per staccare un biglietto per i play off, si sta rivelando un anno infausto, nato davvero sotto i cattivi auspici. Basta andare indietro di un turno all'ultimo match del Tenni contro la Feltrese per rendersi conto come il Treviso è parso incerto e balbettante, sciupone al punto da agguantare solo in extremis, a dieci minuti dalla fine, (con il cuore in gola) il pareggio frutto di un match sbilenco nel quale i biancocelesti hanno subìto con disarmante inerzia ben tre gol da parte dei bellunesi. Buon per Rorato (vanamente ottimista alla vigilia) se nell'occasione il neo arrivo Dal Compare abbia sfoderato una grande giornata con una serie di Eurogol da cineteca. La “mezza batosta” nel bellunese, figlia di una partita davvero deficitaria in difesa, doveva servirci da falsariga per un pronto riscatto contro una formazione che, prima di incontrare Moresco e soci non se la passava poi così bene. Un avversario scomodo l'Istrana desideroso di riscattare la batosta con la capolista Calvi e pieno di stimoli per rendere la vita davvero dura al baldanzoso Treviso, che alla classifica domenica scorsa chiedeva punti pesanti per continuare a credere Una fase dell’incontro Treviso-FeltresePrealpi (Foto Film di Nicola Mattiuzzo). nell'aggancio alla zona alta della classifica. Del resto alla vigilia mister Rorato non aveva fatto mistero di temere le insidie della trasferta fuori porta: “ Ritengo - ha dichiarato ufficialmente sul sito del Treviso il tecnico trevigiano - che i gialloblù non siano una squadra che merita i bassifondi della classifica…figuriamoci ora che hanno preso sei gol a Noale….Hanno quattro cinque elementi di categoria superiore, c’e’ qualche ex tra le loro fila (Gnago e Madiotto su tutti) e soprattutto come spesso capita, con noi gli avversari tirano fuori quel qualcosa in più. Tutto questo comunque non ci spaventa, anzi ci responsabilizza e visto che ci sarà anche un buon seguito dei nostri supporters, dobbiamo assolutamente trovare il colpaccio e dargli e darci una gioia… La vittoria manca da troppo tempo e se vogliamo dare una svolta al campionato bisogna ricominciare a mettere i tre punti in cassaforte”. Di fronte a un così sentito “editto” c'era da credere che il Treviso in campo ci avrebbe domenica scorsa messo l'anima, considerato anche l'alto credito dato allo spogliatoio dal “mister” alla vigilia: “Ho notato durante la settimana - ha detto infatti Rorato poche ore prima della trasferta a istrana - la voglia di far bene di tutti i miei ragazzi e questo carattere è stato evidenziato domenica e lo riproporremo ad Istrana e contro tutti i nostri avversari. Adesso il nostro atteggiamento è quello di affrontare una finale per volta e tramutare in punti pesanti tutto il lavoro che viene svolto negli allenamenti. I nuovi si stanno integrando, la condizione a breve arriverà, mi attendo anche un pizzico di buona sorte che non guasta.” Già il “mister” nella vittoria a Istrana ci credeva proprio, al punto da non contemplare neppure l'idea dell'ennesima sconfitta: “E’una possibilità che non mi va di analizzare adesso. Se vogliamo andare ai play off dobbiamo vincere in modo da rimetterci in una posizione consona di classifica degna di questa società e questa piazza”. A leggere queste ottimistiche e convinte dichiarazioni, dopo il sonoro ceffone di Istrana c'è purtroppo da pensare, secondo logica, che questo Treviso sia entrato ufficialmente più che nella corsa per la promozione in quella per la salvezza, guardando oggi con grande apprensione alla situazione in classifica, fattasi incredibilmete pericolosa. Una posizione che continuiamo a definire non consona al blasone e alle velleità biancocelesti ma che, evidentemente, rispecchia il caos in campo e la scarsa voglia di impegnarsi da parte dei vecchi e dei nuovi. Perché ad Istrana un Treviso abulico ed inconsistente, (ha pesato peraltro l'assenza del febbricitante Moresco) ha passato un tempo abbondante a ren- dersi conto che l'istrana non scherzava, scodellando si e no due palle gol nella intera prima frazione di gioco. Insufficenze un po' per tutti, con alcune prestazioni davvero sotto la media: Ton, Orfino, Livotto nella “banda dei 5”, Dal Compare e Sakajeva inguardabili. Han cercato invano di trascinar fuori dalle secche la barca biancoceleste Zamuner, Del Papa, Stentardo e Amadio (encomiabile per impegno e per il gol segnato). Ma il Treviso è stato vittima di una fatale e incredibile inerzia, subendo allo scadere della prima frazione di gioco quasi fatalmente la zampata dell'ex Gnago. Ancor più beffarda e feroce considerando le motivazioni (incredibili) con le quali mesi fa il promettente ragazzo di colore non era stato riconfermato in biancoceleste, confermando invece la scarsa lungimiranza e abilità di chi di dovere. Ma l'Istrana, con inusitato senso cinico, ha voluto definitivamente infierire sulla società trevigiana mandando a segno nella ripresa un altro ex, Giovanni Madiotto, che a modo suo ha siglato una vendetta meditata da tempo, da quando sulla panchina biancoceleste sedeva Gennaro Ruotolo (a proposito l'ex tecnico del Treviso che compare nella lunga lista di “silurati” e “dissidenti”, ha assunto ad inizio anno l’incarico di allenatore della prima SEGUE A PAG. 5 SPORTREVIGIANO Treviso, 23 gennaio 2015 5 CALCIO - segue da pagina 4 squadra del Sorrento, proprio dove ha iniziato e chiuso la sua carriera di calciatore tra i professionisti con la maglia rossonera, sottoscrivendo, salvo contrattempi, un accordo che lo lega al sodalizio costiero fino a giugno). Gennarì si ostinò a non mandarlo in campo, stessa sorte toccatagli qualche anno dopo, prima di approdare malinconicamente a Venezia dove se ne è stato con i piedi incrociati. Giovanni da Fontane ha sulle spalle il merito di aver cavato per il momento le castagne sul fuoco al suo mister, gettando nella nera disperazione la tifoseria amica d'un tempo. Così mentre il Treviso si inceppa ancora le altre “trevigiane” macinano punti: l'Union QDP guadagna un punto prezioso in casa della Feltrese, il Laguna Venezia ha la meglio su un Quinto ormai rassegnato, la Liventina fa secca la Liapiave, il Nervesa evidenzia vincendo le lacune di una modestissima Opitergina. Il Vittorio Falmec divide la posta con il San Giorgio Sedico, mentre il Noale continua nella sua impressionante marcia trionfale. Cpsì la testa della classifica riguarda sempre di più Nervesa a quota 35, Liventina, Liapiave, Vittorio Falmec, Union Qdp mentre il Treviso divide con il Passarella quota 22, con Istrana, Opitergina e la distaccata Quinto alle spalle. Domenica è Laguna Venezia in quella che si può definire un'autentica ultima spiaggia. Il Treviso farà bene a procurarsi un salvagente... Prando Prandi TENNISTAVOLO Chiara Visentin e Marco Omiciuolo protagonisti a Vicenza e Conegliano i tornei interregionali di Vicenza e Conegliano la compagine trevigiana della Duomofolgore si è presentata con ben 12 atleti. Nella città del Palladio Chiara Visentin si è piazzata al 2° posto nella gara di 4a categoria e prima nel singolare ragazze dove sono giunte in semifinale le promettenti Sofia Valotto e Martina Gibellato, stesso A piazzamento di Samuele Traldi nella gara maschile. Nella città del Cima Chiara, galvanizzata da questi risultati, ha sorpreso tecnici e avversarie sovvertendo tutti i pronostici, vincendo sia la 3a che la 4a categoria, nella quale Maya Santoro ha ottenuto un lusinghiero 3° posto. A completare la giornata coneglianese ci ha pensa- to Marco Omiciuolo, ancora imbattuto da quando ha ripreso, vincendo singolo e doppio nella 4a cat. Per questi notevoli risultati sono da menzionare l’onnipresente D.T. Renato Borin e l’instancabile neoallenatore e giocatore Pierangelo Ragazzo. Prossima gara: torneo nazionale giovanile di Cortemaggiore. G. F. TREVISO dott. Giovanni Lanza Via T. Salsa, 82 Telefono 348/2881778 VENDESI AFFITTASI Appartamento 140 mq. TV Via Botteniga – ipe74 Villa-Ufficio 500m. 15p.auto Tribunale Treviso ipe 74 Negozi/Uffici 600-100-60m. Tribunale locati 5% - ipe74 Negozio V.le Repubblica 250m. (ipe74). Capannone Uscita TV nord 1300mq, 6 bocche di carico Locato resa 5% - ipe 132 Terreni edificabili Treviso Via Mozzato 4.000 mc. Via Montello 3.000 mc. 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La gara è stata diretta dall'arbitro nazionale Gianna Fracasso di Salgareda (Tv). La classifica finale della gara: 1a Nicole Brugnera (DLF Cortesissima,Treviso), 2a Serena Benedetti (Leonardo da Vinci, Roma), 3a Loredana Mazzi (Amatori Bocce, Brescia), 4a Luisa Perini Attività bocciofila: le gare e i risultati (Orobica Slega, Bergamo), 5a Maddalena Azzini (Stradivari, Cremona), 6a Marina Braconi (Olimpia Conad, Reggio Emilia), 7a Costanza Moreschi (Gavardese, Brescia), 8a Bianca Finotti (Clusone, Bergamo). DINO BRAVIN-DINO NARDIN-EDO BENEDET E TITO MERLO SI LAUREANO CAMPIONI PROVINCIALI - Domenica 18 gennaio il Comitato Provinciale in collaborazione con la Bocciofila Boschetto Villorba guidata da Alberto Spigariol hanno organizzato il Campionato Provinciale a Terne categoria "A" (15) ed individuale categoria "C" (63). Le fasi eliminatorie si sono disputate al mattino nei bocciodromi di Mogliano Veneto, Ponte di Piave, Olmi di S. Biagio di Callalta, Dlf Cortesissima di Treviso e Villorba dove nel pomeriggio si sono disputate le I Campioni Provinciali categoria"A" Edo Benedet, Dino Bravin, Dino Nardin del DLF Cortesissima di Treviso, finale davanti ad un numeroso pubblico. Nella categoria"A" si sono laureati Campioni Provinciali Edo Benedet, Dino Bravin, Dino Nardin del Dlf Cortesissima di Treviso superando Felice Maione, Alfredo Provinzano, Paolo Bompan della Monastier. Per la categoria "C" il titolo è andato a Tito Merlo portacolori della Sant'Elena di Monigo impostosi su Maggiorino Basso dell'Olimpia di S. Maria del Rovere, 3° Mosè Cremasco e Virginio Gallina della Montello 1928. Sono seguite le premiazioni alla presenza dei dirigenti della società, sponsor ,l'Assessore allo Sport del Comune di Villorba Egidio Barbon e per la Federbocce di Treviso il presidente Paolo Tortato ed il segre- “IL GIORNALE DISTRIBUITO... OVUNQUE!” A RONCADE LO PUOI TROVARE ANCHE PRESSO: IN VIA GIOVANNI XXIII, 7 IN VIA ROMA, 82/84 tario Ottavio Bardelle. RAFFA SERIE A : NON GIOVA LA SOSTA ALLA FASHION CATTEL Sabato 17 gennaio la Fashion Cattel al bocciodromo comunale di Villorba nella sesta giornata del Campionato Italiano a squadre di Serie "A" ha ospitato la Alto Verbano di Varese. Sulla carta era un incontro temibile ma non impossibile, ma gli alfieri trevigiani già nel primo turno erano sotto per 0-4. Nel secondo turno a Coppie sembrava potessero recuperare ed impattare l'incontro, ma purtroppo per la prova opaca di alcuni suoi giocatori non ci sono riusci- ti, uscendo sconfitti per 1-2. Delusione per il numerosissimo pubblico accorso per seguire i loro beniamini. Questo lo score dell'incontro: Bonifacci, D’Alterio Pasquale, Maione - Turuani, Rotundo, Andreani 3-8, 6-8; Pappacena (2° set Provenzano)-D’Alter io Giuseppe 5-8, 5-8; Bonifacci,D’Alterio P a s q u a l e - Tu r u a n i , Rotundo 8-5, 8-4; Pappacena, Maione– D’Alterio Giuseppe, Andreani 8-1,4-8. Questi gli altri risultati: Boville Marino (RM) - L’Aquila (AQ) 01; CB Cagliari (CA)- Isia Global Service (KR) 1-1; Montecatini Avis (PT) Ancona 2000 (AN) 1-1; Montegranaro (AP) - MP Filtri Rinascita (MO) 2-0. Classifica: Boville Marino 13 punti; L’Aquila 12; Ancona 2000 11; Alto Verbano, Fashion Cattel e MP Filtri Rinascita 10; Montegranaro 7; Montecatini Avis 5; CB Cagliari 3; Isia Global Service 1. APPUNTAMENTI Sabato prossimo il Comitato provinciale in collaborazione con la società Giorgione3villese organizzano il Campionato Provinciale Individuale categoria “B” e Terne categoria “D”. Le finali in serata presso il bocciodromo comunale di Treville di Castelfranco. Paolo Tortato Treviso, 23 gennaio 2015 SPORTREVIGIANO 7 VW GOLF Euro 14.500,00 1.6 tdi HighLine con cambio DSG, 5 pt, nero met, radio rcd510, park pilot, presa media-in, cerchi lega da 16” Atlanta, climatronic, ruotino di scorta, unico proprietario tagliandata. Anno 2012, Km 105.000. ALFA ROMEO GIULIETTA Euro 13.900,00 1.6 jtdm 105 cv Progression, completa di sensori di park posteriori, clima automativo, volante multifunzione, regolatore di velocità, cerchi in lega e regolazione dell’assetto e fari xeno. Anno 2011, Km 61.000. FIAT PUNTO EVO Euro 7.800,00 1.4 Dynamic, 5 porte, colore bianco, volante multifunzione, radio cd\mp3\auxin\USB, clima, regolatore di velocità, ruota di scorta, fari fendinebbia, cerchi in lega, predisposizione per navigarore.Unico proprietario regolarmente tagliandata Anno 2011, Km 33.000. BMW X3 Euro 28.500,00 2.0 Xdrive TD Futura automatica, completamente full optional, unico proprietario tagliandi Bmw. Anno 2011, Km 119.000. VW GOLF Euro 13.200,00 1.6 TDI 105 cv DSG Highline, 5 porte, volante multifunzione, cerchi in lega 16”, radio con aux-in, climatronic, ruotino di scorta. Unico proprietario. Anno 2010, Km 99.000. VW POLO Euro 11.300,00 1.2 70 cv comfortline di colore Blu Ombra, 5 porte, fari fendinebbia, kit di gonfiaggio. Anno 2014, Km 18.400. VW GOLF GRIGIA Euro 22.300,00 1.6 TDI 110 cv highline EURO 6, colore metallizzato, fendinebbia, clima automatico, volante multifunzione, ruota di scorta, radio con bluletooth, lettore Cd, Mp3, Usb, Aux-in. Anno 2014, Km 7.000. VW GOLF Euro 17.900,00 1.6 tdi 105 cv comfortline, bracciolo centrale, fendinebbia, Anno 2014, Km 22.200,00. TUTTI I PREZZI SOPRA RIPORTATI SONO ESCLUSI DEL PASSAGGIO DI PROPRIETA’!!! SPORTREVIGIANO 8 Match “PRO12” contro l'Ulster Treviso, 23 gennaio 2015 RUGBY Avanti piano (ma con giudizio)? ito, nel titolo, Manzoni e i suoi Promessi Sposi durante i moti di Milano per dire del momento di Treviso. Tutta la partita tra Racing Metro e Treviso, si condensa (e precipita) nei primi istanti del secondo tempo. Rupert Harden, ventinovenne pilone australiano arrivato a Treviso via Inghilterra (Gloucester), allunga il braccio e abbatte un avversario. Inutilmente, platealmente, scioccamente. Con un gesto che vuol dire o che i nervi sono saltati o che proprio non ci si sta con la testa (in qualche modo la stessa cosa, del resto). John Paul "JP" Doyle, 36 anni, inglese con nascita a Dublino, lo grazia e gli commina soltanto il giallo. Lì si è toccata con mano non tanto le defaillance dell’australiano quanto la distanza tra Treviso e un club che ha un budget cinque, forse sei volte superiore. Per dire. Qualche giorno prima di Natale Dan Carter, miglior giocatore del mondo nel 2005 e nel 2013 e miglior marcatore di tutti i tempi con i suoi 1.457 in 102 cap, ha annunciato che sarà da queste parti dopo il mondiale, per onorare il più alto contratto che sia mai stato firmato da un giocatore di rugby. Secondo l’annuncio del Racing Metro si tratterà di un milione e centomila euro. E c’è ovviamente da scommettere che tra diritti di immagine e tutto il resto il portafogli dell’apertura All Black si ingrosserà ulteriormente. Col suo ingaggio faraonico il club di Jacky Lorenzetti, Arnaud Tourtoulou, Laurent Travers, Laurent Labit e Ronan O’Gara contribuisce a fare del campionato francese qualcosa che assomiglia sempre più a un kolossal hollywoodiano. Dove noi sembriamo fermi al vecchio, casalingo e sgranato superotto. Distanze siderali con Treviso, col campionato italiano, con una dimensione totalmente diversa. E non c’è da pensare che il panorama si limiti a questo. In campo, nello stadio intitolato a Yves du Manoir, c’era un assaggio di quell’ItaliaFrancia che, nel quadro del 6 Nazioni, andrà in scena all’Olimpico il 15 marzo. Sarà il quarto turno e avremo già incontrato Irlanda (Roma), Inghilterra (Twickenham Stadium) e Scozia C Dean Budd cerca di scappare alla difesa dell'Ulster. (Foto Rita Grosso) “SPORTREVIGIANO” GRATIS DA 43 ANNI lo trovate anche presso... leria” “Calzo DA LA RAPI A TREVISO IN VIA S. AGATA, 5 Il centro Luca Morisi impegnato nel match di PRO12 contro l'Ulster. (Foto Rita Grosso) (Murrayfield). Insomma, presumibilmente avremo già le ossa fracassate e con i Francesi secca sempre rimediare brutte figure. Potremmo avere già alle spalle la presumibile sconfitta in terra scozzese che sancirà l’irrimediabile ultimo posto e la decisione, che ora ci pende sopra come una tragica spada di Damocle trattenuta da un sottilissimo capello, di metterci fuori dal salotto buono del rugby europeo. E poi i mondiali, da non aver neanche coraggio di farci un pensiero. Ma insomma il discorso è sulle distanze tra Treviso e Parigi. Siderali, si diceva. Da parte trevisana c’è da guar- dare con pacatissima soddisfazione ai piccoli progressi. Squadra cresciuta in difesa nonostante le sette mete subite. E, pur tenendo negli occhi i terribili drive (italicamente carrettini, tutti o quasi su touche, fase da ricostruire integralmente) subiti da Treviso, il pacchetto ha dimostrato qualche progresso. Ma le mete ravvicinate di Dimitri Szarzewski sono state una sorta di fucilazione a un condannato di spalle e con gli occhi bendati. Burro da tagliare col coltello caldo. Certo, la sofferenza in prima linea è da andata e ritorno sul Calvario; certo, i palloni che si vincono andrebbero gestiti meglio in cabina di regia perché dietro, intorno a Campagnaro, c’è qualità. Ma la sensazione è che la squadra, dopo aver toccato il fondo, stia seppur lentamente, rimbalzando. E serve tener conto che sicuramente la riserva mentale di tutti, dal coach all’ultimo panchinaro, riguarda un minimo di risalita nel torneo “altro”, la Celtic insomma. In questo panorama delicatissimo in cui entrano in gioco tante componenti (Champions, Nazionale, Celticm potenziali permit player e soprattutto il panorama e il patrimonio umani e tecnici di Treviso) Treviso affronta, nell’ultimo impegno del massimo torneo per club la formazione gallese degli Ospreys. I “falchi pescatori” dal logo molto simile ad una bauta veneziana sono penultimi e del tutto tagliati fuori. Avranno scarse motivazioni e, probabilmente, molti titolari a riposo. Un avversario “giusto” insomma in questa complicata fase. Ma nessun avversario gode a farsi battere. Gian Domenico Mazzocato www.giandomenicomazzocato.it LOTTA GRECOROMANA GRAN PREMIO CITTÀ DI FAENZA Oro con Pisanu, due bronzi con Caracuian e Bergantino aenza organizza il 23° Trofeo internazionale città di Faenza con la partecipazione di ben 43 società italiane e una nutrita partecipazione di selezione di società internazionali. La società trevigiana della Polisportiva Santa Bona partecipa con quattro atleti, di cui due al battesimo con la materassina: Bergantino e Caracuian hanno dimostrato di poter cimentarsi al meglio anche in confronti più impegnativi. F Bravo Nino Pisanu, 59 kg, che ha saputo leggere bene il torneo, vincendo una categoria difficile con pieno merito, ora lo aspettiamo ai campionati italiani cadetti di lotta stile libero (terzo lo scorso anno) e soprattutto nella grecoromana. Plauso per i due esordienti: Adrian Caracuian e Riccardo Bergantino, entrambi terzi, che hanno dimostrato ampi margini di miglioramento in due categorie molto non facili. Giornata poco significativa per Edoardo Gravante (7° nella classifica finale) che ha scontato una categoria non sua. Il tecnico della Polisportiva, Giorgio Gastaldon, si è dichiarato molto soddisfatto per le prestazioni dei suoi atleti, manifestando una certa tranquillità per i prossimi appuntamenti nazionali, tenuto conto che la Polisportiva sarà al completo e sicuramente un osso duro per tutte le formazioni. “SPORTREVIGIANO” GRATIS DA 42 ANNI lo trovate anche presso... AUTOFFICINA AUTOSERVICE di MIRCO CESARO DIAGNOSI ELETTRONICA DELL’AUTO - INIEZIONE ABS SERVIZIO ELETTRAUTO - REVISIONE AUTO Servizio autorizzato NISSAN UNICO per la provincia di TREVISO Via Treviso, 42 - 31057 SILEA (TV) - Tel./Fax 0422.360812 - Tel. 0422.474429 E-mail: [email protected] Treviso, 23 gennaio 2015 SPORTREVIGIANO 9 SPORTREVIGIANO 10 Grane edilizie alla fine dell'anno alle spalle per la Figc trevigiana, rea di aver eseguito dei lavori di ampliamento della sede senza i debiti permessi. Un ostacolo imprevisto nella crescita del calcio nostrano che dopo il divorzio con Ulderico Salvestrin ha trovato sotto l'albero un regalo imprevisto: il pasticcio Donà. Da novembre scorso Comuni e Province possono inoltrare la domanda per ottenere mutui a tasso zero per la realizzazione o la ristrutturazione di spazi sportivi scolastici. In tal modo si rende operativa la prima fase del più ampio progetto ‘1000 Cantieri per lo Sport’ il piano nato dalla collaborazione tra Presidenza del Consiglio, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unione delle Province d’Italia e Istituto per il credito sportivo (ICS) per incentivare la manutenzione, ristrutturazione o costruzione di impianti sportivi, prima scolastici e in un secondo momento per quelli base, attraverso un fondo di 150 milioni di euro per mutui a tasso zero. Potranno usufruire di un massimo di 150 mila euro ad intervento contraendo un mutuo della durata di 15 anni. Ma, incredibile, sembra che ben pochi Comuni della provincia di Treviso, capoluogo compreso, abbiano avviato le pratiche per attingere a questo fondo. Siamo alle solite: sembra che sia più facile lamentarsi per le provvidenze che non ci sono mai che attivarsi per cogliere opportunità ghiotte come questa. L'inedia provvidenziale... Gli esempi di sperpero del denaro pubblico non riguardano solo ciò che quotidianamente scova e segnala al grande pubblico “Striscia la notizia” ma anche ciò che accade a pochi chilometri da casa nostra. Il glorioso “Pala Fallai” di Colnù, ad un tiro di schioppo da Conegliano, per esempio è ridotto in stati miserevoli e dal 2012, da quando la convenzione per il suo utilizzo con i privati è venuta a cadere, E’ stato lasciato a se stesso, oggetto negli ultimi mesi di vandalismi e degrado che lo han davvero trasformato dai tempi in cui era sicuramente uno dei punti focali dell'impiantistica coneglianese. Anche nella nostra provincia insomma si preferisce invocare la costruzione di nuovi impianti piuttosto che manutenere in efficienza quelli già esistenti. Assecondando tristemente la logica della politica di facciata, che privilegia nuove strutture di cui fregiarsi piuttosto che metter mano a quelle propiziate dai predecessori. Così facendo lo sport continua a patire l'endemica carenza di impianti vitali. Il Pala fallì. Il ciclista trevigiano Alessandro Ballan attendeva con ansia il verdetto del Tribunale arbitrale dello Sport sul ricorso della squalifica per due anni dalle gare. Ma, ancora una volta, il verdetto è slittato. Il Tas ha comunicato al legale dell’ex campione del mondo di Varese 2008 che l’eventuale pronunciamento verrà dato il 27 febbraio. L’ex iridato di San Giorgio di Castelfranco, tra l'agro e il dolce ha sottolineato come l’anno scorso la squalifica sia scattata venerdì 17 gennaio.Giorno infausto per lui evidentemente, poiché il tal data è arrivato il rinvio. Ballan ha chiesto la retroattività della squalifica al 2011. Se il Tas accogliesse la sua richiesta potrebbe tornare alle gare. Lui, in attesa della riabilitazione, continua ad allenarsi senza sosta. Più che far i tas... Una diabolica regia per il derby trevigiano di Eccelenza tra Istrana e Treviso. Un copione degno di Dario Argento, con la formazione biancoceleste sul campo della modesta formazione padrona di casa a cercare invano una vittoria del rilancio che non è arrivata. Perchè a mettere kappao la squadra biancoceleste sono stati proprio i due “ex” di turno: Gnago, giocatore di colore un tempo idolo dei tifosi nostrani, ha infilato per primo la porta trevigiana, lasciando a Giovanni Madiotto il compito di trafig- gere definitivamente gli ex compagni, quasi a vendicarsi di un “ben servito” senza motivazioni e senza senso. Rendendo praticamente vana la rivoluzione apportata alla sua ex squadra e alla conduzione tecnica della squadra, parsa in evidente avaria di schemi, gioco e determinazione. L'avvento di Rorato insomma si sta rivelando decisamente improduttivo. Rorato e il Treviso arato. Quasi una mistica reliquia la Webb Ellis Cup, la Coppa del Mondo di rugby che verrà assegnata tra 10 mesi per l'ottava volta, ha fatto tappa a Treviso, esposta alla “venerazione” dei più fedeli appassionati trevigiani. Tra i quali si sono mescolati per la foto ufficiale i giocatori della Benetton, assieme al Presidente Zatta e al tecnico Casellato. Han fatto bene perché, visto il modestissimo livello del rugby azzurro, la Coppa in Italia non si vedrà mai più da vicino, se non esposta in una teca. Eppure in azzurro siamo esperti in apparizioni... Strano destino: la febbre del Palaverde sembrava nei giorni scorsi aver registrato livelli incredibili, al punto da credere che la marcia dei ragazzi di Pillastrini e del Treviso Basket De lLonghi non conoscesse ostacoli. Treviso, 23 gennaio 2015 Invece nell'ultimo match interno la formazione trevigiana è incappata in una severa batosta, bloccando di colpo la sua rincorsa alla vetta. Forse vittima di un po' di supponenza nei confronti di un avversario, il Roseto, cinico nell'approfittare della giornata nera dei giocatori di casa nostra. Che hanno festeggiato nel peggiore dei modi l'avvento di un altro major sponsor sulle proprie maglie: proprio quando arriva i schei de Veneto Banca sul ponte sventola bandiera bianca... Fatalità ha voluto che Leandro Casagrande, segretario generale del Treviso Calcio, sia stato tra quelli che in qualche modo han vissuto da protagonisti il folle epilogo della rapina al bancomat della Monsile, chiusosi con il terribile schianto a 200 all'ora dei malviventi autori del colpo. Leandro, che abita a pochi passi dal luogo dell'incidente, ha avvertito un formidabile boato, uscendo di casa e testimoniando sull'accaduto ai quotidiani locali. Fatto curioso, nel pezzo nel quale il Gazzettino locale riportava la sua traumatizzante esperienza, evidentemente sbagliando, lo ha ufficialmente citato quale “ex segretario del Treviso”. Che si tratti di una nefasta profezia o di una gaffe da schianto? Negro, coach dell'Imoco, ha esternato tutta la propria rabbia su Twitter, sfogandosi ufficialmente con la Federazione Internazionale per le decisioni degli arbitri, rei a suo dire di non fischiare mai, in Coppa Cev, il velo delle polacche, infrangendo una regola che il tecnico delle “pantere” trevigiane a questo punto reputa inutile e da abolire. “Se quel fallo non viene mai sanzionato, tanto vale cancellare la norma!” ha cinquettato il “mister”. Il mistero del fallo sparito. Roberto Breda ha dunque interrotto bruscamente il rapporto con il Latina. Il tecnico trevigiano non è riuscito nel “miracolo” di risollevare dal fondo della classifica della serie B davvero selettiva una squadra priva degli elementi giusti per restare a galla. Il suo travagliato ritorno sulla panchina che solo l'anno scorso aveva lasciato seconda in campionato, e alla quale è tornato dopo un periodo sull'Aventino, non ha avuto dunque esito positivo. Riproponendo come “morale” l'antico tema degli allenatori che tornano ripensandoci sulla panchina che avevano deciso di mollare, quasi sempre con magri risultati. Insomma anche per Breda, per il quale comunque ora si profila d'innanzi un periodo dorato e sabbatico con lo stipendio assicurato, questa volta si è trattato della solita minestra riscaldata. L'insipida minestra in Latina. VENDITA AL DETTAGLIO E INGROSSO RICAMBI AUTO MECCANICA E CARROZZERIA Via Zecchette, 88/A (angolo via Feltrina) TREVISO Tel. 0422,262661 - Fax 0422.261222 e-mail: [email protected] Info e Prenotazioni: 340.4517365 - 0422.348867 - e-mail: [email protected] Via Medaglie d’Oro, 5 - Treviso - all’interno del Centro Calcetto S. Lazzaro SPORTREVIGIANO Treviso, 23 gennaio 2015 CULTURA miracoli non sono l'unica speranza di chi deve solo aspett are. In Italia sembra che si debba contare troppo sui miracoli, ma poco sulle libere scelte razionali. Non impariamo dagli errori già commessi nell'accostarci al mondo islamico. Il rapimento e la restituzione di Greta e Vanessa ci riempie di indignazione e mistero. Ma ci pone la domanda:”Che cosa vanno a fare in Siria due fanciulle tra gruppi di fanatici che si combattono?” Questa la domanda più ovvia e scontata. Il loro caso non scuote molte coscienze e non allarma troppo chi dovrebbe limitare di questi viaggi sulla vie di Damasco. Sappiamo, da troppe ingenuità precedenti, che missionari, giornalisti, volontari, medici, insegnanti, turisti, ecc. vengono rapiti e, se tutto fila liscio, riportati in patria con pagamento di onerosi riscatti. Andare lì col rischio di farsi prendere per poi pagare forti riscatti per il rilascio è un modo di finanziare le guerre islamiche anche con nostri soldi. Di vispe e allegre ragazze che scelgono (chissà perché) di fare le cooperanti in paesi devastati dalle guerre civili come è la Siria, sembra che ve ne saranno sempre. Giusto I ● STORIA ● ARTE ● 11 FOLCLORE ● ATTUALITA’ Storie da brivido: avanti con l'anno nuovo raccogliere bambini orfani dalle macerie o lungo le strade bombardate; opera buona curare malati o feriti ed insegnare qualcosa di utile a bambini imparano per anni solo i versetti del Corano. Ma umano sarebbe anche soccorrere i martiri cristiani che non abiurano la loro antica fede e subiscono alla furia omicida di fanatici islamici. Ma le due allegre amiche a questo non pensavano: erano inebriate solo dal desiderio di essere a fianco di bande di combattenti antiAssad, senza capire le strategie dei ribelli. Ma andare a cercare guai, svolazzanti con bandiera e kalashnikov , sorridenti tra fiori ed invettive contro Assad o l'ONU, denota subito che la loro missione in Siria era poco umanitaria. Stavano dalla parte di una frazione di ribelli mai in pace tra loro. Il loro entusiasmo ne fa delle “pasionarie”, eccitate dalla nuova avventura a fianco di fanatici che si combattono l'un l'altro. Però, rivedere dal video di ieri quel che resta delle stesse belle fanciulle sorridenti, coi capelli al vento avvolte da bandiera dell'esercito siriano libero, dopo mesi di sequestro, con chador ed abito nero, intristite e vilipese, supplicanti il ritorno in Italia, questo produce un dramma psicologico in tutti noi. Per fortuna che sono tornate col riscatto! Ma questa cooperazione con l'Islam combattente a chi giova? Era noto da sempre che i rapimenti nell'area del medio oriente mirano ai soldi del riscatto che l'Italia paga, seppur di nascosto, coi nostri soldi. E paga la Francia, mentre altri, come gli USA, non cedono al ricatto, anche se i tagliagola si accaniscono sui loro inermi giornalisti o medici. Ora è la volta di Vanessa e Greta, le volontarie da 150 giorni sparite e per le quali si tratta sul riscatto. Ma è sensato tutto questo zelo di cooperanti che finiscono prigioniere per essere rivenduti al paese da cui provengono? Non forniamo, così, finanze ai mostri che vorremmo combattere, le guerre tra le milizie contrapposte? Si fa strada, in Occidente, una rivoluzione culturale per abbandonare questo pacifismo amico della violenza armata. Malgrado l'estrema urgenza, non bisognerebbe andare da quelle parti ove i cooperanti sono galline dalle uova d'oro per finanziarsi e per massacrare le proprie popolazioni. Non di fanciulle inermi, in questo caso, ha bisogno la cooperazione verso chi soffre, ma di una forza vera capace di mantenere un po' di pulizia e sicurezza nei dintorni di ospedali, scuole, comunità, orfanotrofi ove i cooperanti possano lavorare. Non si vince la prepotenza degli islamisti, mandando delle crociate di inermi. Nel medioevo, all'epoca delle crociate per liberare i luoghi santi della Palestina, forse per la stessa illusione di Vanessa e Greta, partirono dall'Europa anche alcune crociate di molte migliaia di bambini inermi, invasati dall'idea che Dio avrebbe aiutato gli innocenti fino alla con- quista di Gerusalemme. Pensavano che il Mediterraneo, come il Mar Rosso, si sarebbe aperto per favorire il loro arrivo sull'altra sponda. Giunti decimati a Marsiglia o Genova, c'era il mare che non si apriva. Era il 1212 e i bambini crociati rimasti in vita accettarono di imbarcarsi per la Terra Santa. Ma i mercanti vendettero i bambini sopravvissuti ai saraceni che li vendettero come schiavi a Bagdad. I loro genitori non li rividero più, come nella favola del flauto magico i genitori non rividero più i figli spariti nel ventre della montagna. C'è qualcosa di simile nella fascinazione partigiana delle due italiane. A questo porta il fanatismo religioso o ideologico se non interviene la saggezza. L'altra storia è quella dell'epidemia scoppiata tra i vigili romani alla fine dell'anno. Volano 830 certificati medici: tutti sono impossibilitati a far servizio. Stessa cosa accade a Napoli tra i netturbini, falcidiati da un morbo improvviso. Ci interessa che, invece, grandi città come Milano, con metà di vigili in organico rispetto a Roma,abbiano avuto una decina di assenti. La nebbia gelata milanese giova alla salute, mentre il ponentino a Roma fa male ai vigili. Tutti promettono interventi draconiani, inchieste sui fannulloni, controllo delle assenze e dei certificati medici compiacenti. Non se ne farà nulla! Il governo ritiene intollerabile che nella P.A. ci siano assenteisti e fannulloni. Come se la cosa non fosse nota da più di 50 anni. Non sono solo i comportamenti sleali dei dipendenti statali da punire, ma la strumentalizzazione dell'ossequio gerarchico da correggere. Manca in Italia completamente il controllo e il premio al merito per motivare il dipendente pubblico. Manca una dirigenza responsabile, ma libera di perseguire i protocolli stabiliti e la cooperazione tra i diversi livelli della P.A..Finché questa dipende da un politico, da premiare non sono le attività dell'impiegato onesto, ma le slealtà del politico o della burocrazia. I vizi della P.A. romana nascono in alto e contagiano tutti. Valentino Venturelli Espresso eccellente “MENU AZIENDALE” ANTIPASTO: Fomaggio Imbriago, funghi, sopressa, porchetta e polenta PRIMO PIATTO: Ravioli al “San Martino” SECONDO PIATTO: Spiedo alla brace CONTORNI DOLCE NATALIZIO VINO, ACQUA E CAFFE’ ... PREZZO SPECIALE! Via mons. G. d’Alessi, 1 - Castagnole di Paese (TV) NUOVO TELEFONO: 0422/454307 SPORTREVIGIANO 12 CULTURA ● STORIA ● ARTE E’ morto GianMaria Ferretto scrittore e giornalista ’ morto a 71 anni, GianMaria Ferretto, scrittore e giornalista ma anche uomo di cinema e di teatro. Classe 1943, Il suo esordio in campo letterario avvenne a soli 17 anni con la stesura di un romanzo e di alcuni racconti. L’abilità nella scrittura e la personalità eclettica lo portarono a dirigere testate giornalistiche e programmi radiofonici e televisivi; a collaborare come corrispondete, anche dall’estero, con il quotidiano La Notte di Milano, e ad essere anche regista teatrale. Fu assistente di molti grandi registi tra i quali Pietro Germi, nella realizzazione del film “Signori e Signore”, una satira feroce sull’ipocrisia e sui peccati raccontati e vissuti da una città di provincia come Treviso, e di Vittorio De Sica. Del giornalista possedeva non solo il fiuto, ma anche la curiosità che nel corso degli anni gli avrebbe procurato non pochi guai, soprattutto con la pubblicazione di "Inviato speciale in provincia", pruriginoso elenco di segreti Treviso, 23 gennaio 2015 FOLCLORE ● ATTUALITA’ Ettore Lucchetta ci ha lasciato... ondatore della “Security Center” la prima azienda di impianti antifurto di Treviso con lo slogan “ancora un altro ladro disoccupato!” che accompagnava i suoi slogan pubblicitari, Ettore Lucchetta è stato uno dei primi inserzionisti di “Sportrevigiano”. Appassionato di sport, per molti anni socio del Panathlon trevigiano, ha avuto la grande gioia e soddisfazione di essere il padre di F E ● Andrea, grande campione della pallavolo, ex azzurro che ha fatto onore alla Panini Modena e alla Mediolanum, ora energico commentatore del volley per Rai Sport. L’altro suo figlio Alessandro ha ricevuto il timone della storica azienda, con sede a Treviso in viale della Repubblica. Era malato da tempo: per il diabete era in dialisi da tempo, ma sono state alcuni incidenti domestici che gli hanno causato la frattura al bacino ed al femore, aggravando la situazione da cui non si è più ripreso. Lo vogliamo ricordare con la sua bella risata e la battura sempre pronta, ma soprattutto per la sua sensibilità e umanità. Antonio Garatti MOSTRA D’ARTE Personale dell'artista trevigiana Raffaella Tassinari GianMaria Ferretto, scrittore e giornalista ma anche uomo di cinema e di teatro. inconfessabili. Un addio in silenzio, senza i clamori che avevano accompagnato tanti momenti della sua carriera di giornalista scomodo. Ma la notizia della scomparsa di Gianmaria Ferretto, sparsasi in un baleno, ha riportato a galla ricordi e immagini legati alla mai dimenticata Treviso di "Signore e Signori". E con essi una marea di commenti. Nella città, dotata di una sorridente e proverbiale bonomia capace di digerire con noncuranza ogni imbarazzo, ha lasciato un segno indelebile rivelando segreti celati dietro insospettabili rispettabilità. ' stata inaugurata il 12 gennaio presso l' Osteria alla Grotta la personale dell'artista trevigiana Raffaella Tassinari che ha saputo con questo incontro, catturare, affascinare, i numerosissimi ospiti presenti. La pittrice ha intrattenuto e animato, con una interessante lezione didattica, la spiegazione del lungo E lavoro impiegato per dipingere un "batik" (parola di origine indonesiana - ciò che si disegna). L'artista gioca con i colori ed il risultato che ci offre in visione in questa mostra ci fa vivere momenti fermi in un tempo sospeso. Si potrebbe staccare le sete dal muro ed avvolgerle attorno al corpo per sentirsi nuove principesse tanto sono preziosi e brillanti e tutto ciò grazie alla sua personale vivacità, al suo humor, alla sua ariosa intellettualità che vi sa trasferire. Un augurio a Raffaella, che con questa mostra ha raggiunto il numero 80, di proseguire per lasciarci ancora qualcosa, ancora molto di sé. Renata Alberti w w w. r i g o c o s t r u z i o n i . c o m - Te l . 3 3 5 . 6 0 6 1 5 1 9 ARCH. ANDREA ROSSETTI VIA DALL’ONGARO - TREVISO arch. massimo benetton VIALE MICHELANGELO - TREVISO VENDESI VILLE DI PRESTIGIO IN CLASSE A GEOTERMIA - FOTOVOLTAICO - POMPA DI CALORE - RAFRESCAMENTO A PAVIMENTO - DOMOTICA SPORTREVIGIANO Treviso, 23 gennaio 2015 CULTURA opo la festa del Castello d’Amore, gioco simbolo dei valori dell’amor cortese, svoltasi nella Pasqua del 1214 sui prati della Spineda, in un tempo felicemente di pace, abbondando essi, i Trevisani, di ricchezze e d’ogni sorta di delizie, seguì, cent’anni dopo, il 10 giugno 1315, un giorno di tristezza e insieme di spirituale letizia per la morte dell’operante Enrico da Bolzano. Già per tutto aveva il sol recato con la sua luce il nuovo giorno , scrive il Boccaccio all’inizio della seconda giornata del suo Decameron, quando secondo che i Trivigiani affermavano, nell’ora della sua morte le campane della maggior chiesa di Trevigi tutte, senza essere da alcuno tirate, cominciarono a suonare. Non sappiamo molto di questo operante bolzanino venuto da noi con la moglie e il figlio Lorenzo, un emigrante come tanti altri, a cercare, dai monti in pianura, lavoro nel vasto agro altinate ancora in parte paludoso e dunque in via di bonifica, terra ricca d’acque, percorsa da tanti canali, fitta di pini marittimi nella fascia litoranea, di macchie d’arbusti, lavoro di disboscamento per i taglialegna montanari.. ci venne questo povero uomo per lavorare d’accet- D ● STORIA ● ARTE ● 13 FOLCLORE ● ATTUALITA’ ENRICO DA BOLZANO Un beato ad opera nel settimo centenario della morte - PRIMA PUNTATA ta, rammastare la legna, zappare, segare, secondo le stagioni. Un povero lavoratore, a spalla la vanga e la zappa, umile, pio e solente nel suo lavoro, virtù rurali tipiche di chi va ad opera. Non solo boscaiolo, ma insieme contadino e scavatore di fossi per il deflusso delle acque stagnanti. Nella sua terra natale questo Enrico o Arrigo si sarà trovato quasi alla fame, alla limosina come si diceva una volta, una famiglia da mantenere: di qui la necessità di scendere in pianura e unirsi ad altri emigranti. L’agro del basso opitergino col basso corso del Sile e l’altinate avevano continuo bisogno di braccia per molteplici, quotidiani lavori agricoli e non solo quelli tradizionali di semina e raccolto, ma attinenti alla bonifica di buona parte di essi, il deflusso delle acque stagnanti, la regolare pulizia dei fossi, la potatura o meglio di disbosca- Beato Enrico da Bolzano. mento delle macchie di arbusti e il conseguente mantenimento delle carreggiate. C’era molto da lavorare nei vari latifondi, in parte tenuti da ricche famiglie veneziane e c’era da provvedere al commercio del pescato, del legname da ardere e soprattutto del sale che dalla marina era avviato al Norico, oltre l’Isonzo, l’alto corso dell’Adige e insieme dell’Isarco. A rendersi disponibile ad un qualsiasi lavoro, specialmente di bosco e arativo, ci fu appunto Enrico che scese a Treviso pronto all’uso della zappa, della vanga per tagliare alberi e contribuire da esperto montanaro a dare libero corso alle acque degli stagni, incanalarle pulendo le rive e risanare così l’aria ammorbata dagli insetti. Sappiamo che una consistente colonia di altoatesini detti dal popolo “tedeschi” erano sudditi dei Conti del Tirolo e risultavano stabilmente stanziati a Treviso svolgendovi diversi lavori, nell’area di Oltrecagnan e compresa tra le attuali vie Ferrarese, Sant’Agostino e il ponte di San Leonardo. Proprio a partire da questo ponte che scalvalca il Cagnan sulla cosiddetta strada regia, c’era la famosa hosteria del Bove della quale ho scritto su OPEL ZAFIRA 1.9 CDTI 120CV, anno 2006 allestimento cosmo, 7 posti OPEL ASTRA 1.7 CDTI SW anno 2006 allestimento cosmo Euro 5.50 0,00 ALFA ROMEO 147 1.6 TWIN SPARK anno 2003 5 porte con impianto gpl Euro 3.30 0,00 RENAULT MEGANE 1.9DCI SW anno 2003 full optionals Euro 2.80 0,00 Sportrevigiano del 17 dicembre 2010, condotta dall’amonima famiglia pur essa discesa da Bolzano. Questa zona di Treviso era abitata da comunità montane che scendevano dalla Valsugana e la loro attività lavorativa consisteva nella forgiatura del ferro, nel trattamento del cuoio e, con le ruote sul Cagnan, nell’infeltrimento della lana. E’ stato scritto che Enrico, prima di stabilirsi a Treviso, andò pellegrino a Roma e che, una volta tornato dal viaggio, s’ammalò e fu ricoverato e curato nell’ hospitium delle Camaldolesi di Santa Cristina, al “Chiodo”, extra moenia. Nulla di preciso sappiamo in proposito e della sua presenza in città con la moglie della quale neppure il nome conosciamo e nulla del figlio Lorenzo. A Treviso dovette cercarsi un alloggio in attesa di una chiamata, una offerta di lavoro e questo lo trovò nel popoloso quartiere di Oltrecagnan dove era il centro di accoglienza e raccolta dei migranti “tedeschi” la cui presenza pare fosse numerosa. Tra le chiese di San Francesco, San Bartolomeo e Sant’Agostino molti i fabbri, i ferraioli, i calderai, i chiavaioli, i ferratori di cavalli, catene e ferramenta varie. Attivi i molini le cui ruote giravano sul Cagnan per la feltratura o follatura accanto ai tradizionali per la macinatura del grano. I lavoratori del legno erano invece sulla riva destra del Cagnan nel quartiere del Duomo, nell’area dell’attuale via inferiore e nei tempi antichi detta dell’Inferno e c’erano bottai e lavoratori di casse, barili, panche ed altro. Per completare l’informazione, escludendo le Scuole di Arti e Mestieri e i loro altari devozionali nelle varie chiese, aggiungo che gli addetti al carico e allo scarico dei burchi, il posto di lavoro a cielo aperto era sulla riva di San Pancrazio con la presenza poi dei “marangoni” addetti alla riparazione e calafatura delle imbarcazioni. Il pescato era scaricato nell’attuale via Pescatori verso il ponte di San Martino. (continua) Giorgio Renucci Euro 5.00 0,00 FIAT PUNTO 1.2 FIRE 5 porte anno 2002 clima, airbag abs HYUNDAI ATOS 1.0 anno 2002 climatizzata RENAULT TWINGO 1.2 anno 2009 full optionals pochi km FIAT 600 1.1 fire anno 2004 Euro 2.50 0,00 Euro 4.50 0,00 Euro 2.30 0,00 Euro 1.50 0,00 0422.452054 - AUTO OCCASIONI - ACQUISTIAMO AUTO USATE - 340.2464106 SPORTREVIGIANO 14 CULTURA STORIA ● ● ARTE ● Treviso, 23 gennaio 2015 FOLCLORE ● ATTUALITA’ A ITINERARI D’ARTE IN CITTA’ ● Al Museo di Santa Caterina mostra omaggio al pittore e incisore GIOVANNI BARBISAN. ● Da “Muscoli’s” (in Pescheria) a cura della Congrega per il recupero delle tradizioni trevigiane, mostra omaggio al pittore ® Quindicinale di Sport e Cultura fondato nel 1972 ANNO XXXXIII - N. 2/2015 FONDATORE DIRETTORE ONORARIO Giorgio Garatti ● EDITORE DIRETTORE RESPONSABILE Antonio Garatti ● Autorizz. Tribunale Treviso N. 324 in data 10-9-1973 ● Registro Imprese N. 368635 C.C.I.A.A. Treviso ● Marchio registrato depositato in Italia ● VINCENZO CENSOTTI. ● A Palazzo Bomben (via Cornarotta, 7) continua, fino al 15 febbraio, la mostra personale di SAFET ZEC. “La pittura come miniera”, dipinti, incisioni, disegni 1964-2014; a cura di Domenico Luciani, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. Orario: martedì e venerdì dalle 15 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20. ● All’osteria “alla Grotta” (via Cornarotta, 10) è visitabile, fino al 30 gennaio, la rassegna di opere in batik della pittrice RAFFAELLA TASSINARI. FUORI MURA ● Il Foyer della sede provinciale della Confederazione Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità: Treviso - Via G. Marconi, 26 Tel. 0422 302789 Fax 0422 424210 E-mail:[email protected] Edizione completa in Internet: www.sportrevigiano.it SERVIZIO CLIENTI 0422 300302 ● Videoimpaginazione: GARATTI GRUPPO EDITORIALE ● Stampa: Centro Stampa delle Venezie (PD) Quadri dell’artista Raffaella Tassinari (Foto L. Riboni). dell’Artigianato (viale della Repubblica, 154) ospita, fino ad Aprile, la personale di 20 incisioni calcografiche di TIZIANO MARCHIONI. Orari ufficio: mattino dal lunedì al venerdì 8,30 12,30; pomeriggio dal lunedì al giovedì 14 - 18, venerdì 14 - 17. NELLA MARCA ● Alla Funzione Arte “Neno Moretti” a Paese (via Postumia, 153) è aperta, fino al 31 gennaio, la mostra “note d’autore” dell’artista WALTER MARIN che “il suo vivere lo suona e lo dipinge e ne ricerca le emozioni negli angoli più remoti e sensibili”. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 14. ● In piazza Bacilieri a Giavera del Montello lo scultore SIMON BENETTON presenta la mostra “Omaggio alla Madre Terra”. ● A Valdobbiadene a Palazzo Simon Benetton (via Manzoni 15-21) mostra permanente di SIMON BENETTON “Opera grafica e scultorea (1950-2014). Emanuele Bellò IL PROSSIMO NUMERO DI “SPORTREVIGIANO” USCIRA’ VENERDI’ 6 FEBBRAIO 2015 I N C O N T R I C U LT U R A L I ● LUNEDI’ 26 GENNAIO, ORE 15, a Palazzo Bomben (via Cornarotta, 7) “Progetto Sipario” guida all’ascolto de”Il turco in Italia”. ● LUNEDI’ 26 GENNAIO, ORE 16,30, a Palazzo Giacomelli (Piazza Garibaldi, 13) “Da M.me Bertin a Coco Chanel:” <couturières> che hanno cambiato la moda”, - Relatrice dott.ssa Maddalena Antoniazzi. A cura dell’Alliance Française di Treviso. ● MARTEDI’ 27 GENNAIO, ORE 16, a Casa dei Carraresi (via Palestro) Sala dei Brittoni, riunione mensile del Circolo “Amissi de la Poesia” con proscenio di Arianna Bidoli Paderno (TV) “Fiori di Vetro” poesie; rondò dei poeti presenti. ● MARTEDI’ 28 GENNAIO, ORE 21, a Palazzo Bomben (via Cornarotta, 7) “La Bosnia-Erzegovina attraverso lo sguardo di giovani registi” proiezioni. ● GIOVEDI’ 29 GENNAIO, ORE 20,45, a Palazzo Bomben (via Cornarotta, 7) “Concerto per Luisa”. N U O V I D I S TA M PA EMILIO GALLINA “Il dono dei figli” ndrodotta da alcune liriche riguardanti l’antefatto, è, questa, una raccolta di semplici versi dedicata ai figli dei figli dell’autore: gli amati sette nipoti ultimo dei quali, Francesco, “nuovo di zecca”. Silloge scaturita dal condividere con I loro eventi di vita bambina in un succedersi di intense emozioni, sempre nuove e diverse, vissute con trepidazione e gioia giorno per giorno, momento per momento, tra lieti annunci, ansie di attese, nascite e altre realtà esistenziali gioite nel succedersi degli anni: dal primo gattonare, ai primi traballanti passettini, dai primi vagiti alle prime paroline e via via ai primi giorni di asilo e di scuola e altri avventurosi momenti di vita. Una serie di eventi e ritratti di gioia bambina protesa al domani. Un racconto di vita iniziato il ventisette giugno di cinquanta’anni fa e... che continua. E. G. “SPORTREVIGIANO” L’UNICO GIORNALE GRATIS... DA 43 ANNI! “SPORTREVIGIANO” GRATIS DA 42 ANNI lo trovate anche presso... Treviso, 23 gennaio 2015 SPORTREVIGIANO 15 16 SPORTREVIGIANO Treviso, 23 gennaio 2015
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