ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuole dell’Infanzia - Primaria - Secondaria I grado di: BELMONTE CALABRO - FIUMEFREDDO BRUZIO - LONGOBARDI (CS) Via Corrado Alvaro, n°43 (Tel. e Fax. 0982 400187-400462) 87033 BELMONTE CALABRO (CS) A.S. 2013/2014 Belmonte Calabro Fiumefreddo Bruzio Longobardi L'Istituto Comprensivo di Belmonte Calabro è nato nell'anno scolastico 2000-2001. Ne fanno parte le scuole dell'Infanzia –Primaria - Secondaria I grado di Belmonte Calabro, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi. LE NOSTRE SCUOLE SCUOLA DELL’INFANZIA BELMONTE CENTRO SCUOLA DELL’INFANZIA FIUMEFREDDO CENTRO SCUOLA DELL’INFANZIA LONGOBARDI CENTRO INDIRIZZO: via D. Miceli TEL.: 0982 400397 RESPONSABILE: Ins. S. Bruno N° ALUNNI: 14 N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica) INDIRIZZO: via Castello TEL.:0982 77006 RESPONSABILE: Ins. M. Naccarato N° ALUNNI: 21 N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica) INDIRIZZO: via D. Miceli TEL.: 0982 75026 RESPONSABILE: Ins. E. Posteraro N° ALUNNI: 31 N° DOCENTI: 4 + 1 (rel.cattolica) SCUOLA DELL’INFANZIA BELMONTE MARINA SCUOLA DELL’INFANZIA FIUMEFREDDO MARINA SCUOLA DELL’INFANZIA LONGOBARDI MARINA INDIRIZZO: via Marina TEL.: 0982 47136 RESPONSABILE: Ins. L. De Luca N° ALUNNI: 15 N° DOCENTI: 8 + 1 (rel. Cattolica) INDIRIZZO: via Fiume di Mare TEL.:0982 71007 RESPONSABILE: Ins. R. Buonafortuna N° ALUNNI: 19 N° DOCENTI: 2 + 1(rel.cattolica) INDIRIZZO: via Marina TEL.: 0982 78267 RESPONSABILE: Ins. L. Pizzuto N° ALUNNI: 21 N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica) SCUOLA PRIMARIA BELMONTE CENTRO SCUOLA PRIMARIA FIUMEFREDDO CENTRO SCUOLA PRIMARIA LONGOBARDI CENTRO INDIRIZZO: via C.Alvaro TEL.: 0982 400397 RESPONSABILE: Ins. R. Bruno N° ALUNNI: 34 N° DOCENTI: 7 + 1 (rel. Cattolica) INDIRIZZO: via Castello TEL.: 0982 77006 RESPONSABILE: Ins. A. M. Giacinto N° ALUNNI: 34 N° DOCENTI: 7 + 1(rel. Cattolica) INDIRIZZO: via D. Miceli TEL.: 0982 75026 RESPONSABILE: Ins. C. Molinaro N° ALUNNI: 70 N° DOCENTI: 8 + 1(rel. Cattolica) SCUOLA PRIMARIA BELMONTE MARINA SCUOLA PRIMARIA FIUMEFREDDO MARINA SCUOLA PRIMARIA LONGOBARDI MARINA INDIRIZZO: via Ruccoli TEL.: 0982 47136 RESPONSABILE: Ins. L. F. Veltri N° ALUNNI: 9 N° DOCENTI: 4 + 2 (rel. Cattolica) INDIRIZZO: TEL.: 0982 71007 RESPONSABILE Ins. M. LAMBERTI N° ALUNNI: 80 N° DOCENTI: 11 + 1(rel. Cattolica) INDIRIZZO: via Marina TEL.: 0982 78267 RESPONSABILE Ins. T. Veltri N° ALUNNI: 27 N° DOCENTI: 7+ 1(rel. Cattolica) SCUOLA SECONDARIA I GR. BELMONTE “G. di Tarsia” SCUOLA SECONDARIA I GR. FIUMEFREDDO CENTRO SCUOLASECONDARIA I GR. LONGOBARDI “S. D’Acquisto” INDIRIZZO: via D. Miceli TEL.: 0982 400462 RESPONSABILE: Prof.ssa A. Tonnara N° ALUNNI: 34 N° DOCENTI: 11 INDIRIZZO: via Duca Pirillo TEL.: 0982 77221 RESPONSABILE Prof.ssa C. Cariolo N° ALUNNI: 50 N° DOCENTI: 14 INDIRIZZO: via D. Miceli TEL.: 0982 75235 RESPONSABILE: Prof. A. Uberti N° ALUNNI: 59 N° DOCENTI: 18 2 P.O.F. SCELTE BISOGNI FORMATIVI ESTERNI: RISORSE CONTESTO TERRITORIALE EDUCATIVE FORMATIVE UMANE INTERNI: DIDATTICHE CONTESTO SCOLASTICO STRUTTURALI CURRICULARI EXTRACURRICULARI STRUMENTALI ORGANIZZATIVE FINANZIARIE 3 P.O.F. BISOGNI FORMATIVI ESTERNI: CONTESTO TERRITORIALE INTERNI: CONTESTO SCOLASTICO Dati demografici ◄ CONTESTO QUALITÀ I servizi ◄ TERRITORIALE DEL ◄ SOCIO- SERVIZIO Il sociale e la cultura Le agenzie Istituzionali ◄ ECONOMICO ► Efficienza ► Efficacia ► Economicità E ► Apertura al CULTURALE sociale FORMAZIONE DEI ► Aggiornamento DOCENTI ► Professionalità ► Formazione FORMAZIONE ► Conoscenze DEGLI ALUNNI ► Abilità ► Competenze 4 P.O.F. RISORSE UMANE STRUTTURALI STRUMENTALI DIRIGENTE SCOLASTICO AULE COMPUTERS LABORATORI AUDIOVISIVI BIBLIOTECA MASS MEDIA MENSA SCOLASTICA SUSSIDI DIDATTICI D. S. A. PERS. A.T.A. DOCENTI ALUNNI GENITORI CALCIO ISTITUZIONI OPERATORI SOCIALI CAMPETTO DI CALCIO 5 P.O.F. DIRIGENTE SCOLASTICO PROGETTI REFERENTI Socializzazione Autonomia Orientamento Responsabilizzazione DOCENTI CONSIGLIO DI EQUIPE CONSIGLIO DI CLASSE C. DI INTERCLASSE C. DI INTERSEZIONE Obiettivi Contenuti Metodologie Strategie Mezzi e strumenti Verifica – Valutazione COLLEGIO DEI DOCENTI FINANZIARIE Discipline curriculari Attività curriculari Attività facoltative Moduli unità didattiche Progetti ORGANIZZATIVE CURRICULARI EXTRACURRICULARI Funzionamento OO.CC. Commissioni Incarichi attribuiti Classi e docenti assegnati DIDATTICHE EDUCATIVE Fondi disponibili Criteri di gestione CONSIGLIO D’ISTITUTO LE SCELTE 6 ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO E GRUPPI DI LAVORO ATTIVATI Collaboratori del DS Funzioni Strumentali Consiglio di Istituto DSGA Ufficio di Segreteria Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico Collegio Docenti Comitato di valutazione del servizio dei Docenti Coordinatori Scuola Secondaria di I° grado Responsabili Laboratori e Sussidi Gruppi di lavoro e Commissioni Responsabili di plesso/sede Referenti 7 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), per l’anno scolastico 2013/2014, è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 23 ottobre 2013 e adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 18 dicembre 2013. PREMESSA Vista la L. 59/97 sull’autonomia scolastica Vista la Legge n.440 del 18/12/1997 Visto il D.P.R. n. 275 dell’8/03/1999 Visto il D. I. n.44/2001 Visto il D. lgs. n.165/2001 Visto il D. lgs. n.196/2003 Visto il D. lgs. n.241/2001 Vista la L. di riforma n.53 del 28/03/2003 Visto il D. lgs. n. 59 del 19/02/2004 Vista la C.M. applicativa n.29 del 5/03/2004 Vista la Nota Ministeriale del 31/08/2006 Viste le Indicazioni per il curricolo D.M. 31/07/07 Visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola vigente Visto il D. lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Visto il D.lgs. 01/09/08 n.137/08 Visto il D.P.R. n.122 del 22/06/09 Visto il D.P.R. n. 89 del 20/03//09 Visto l’Atto di indirizzo del Ministro del 08/09/09 Visto il D. lgs. n.150/2009 Visto il D.M. n. 37/09 Vista la C. M. n.88/2010 8 Viene elaborato il seguente Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2013/2014. Nella stesura del POF si è tenuto conto, oltre che dei riferimenti normativi su menzionati, dei risultati ottenuti dall’autoanalisi d’Istituto e delle consultazioni all’interno degli Organi Collegiali: in particolare trovano qui espressione quelle proposte affiorate in seno ad alcuni incontri tra operatori scolastici e rappresentanti degli Enti locali. Il POF di questo Istituto Comprensivo, accolte le indicazioni contenute nei testi normativi, mira al conseguimento delle seguenti finalità: Attivare mediante tutte le metodologie possibili, con particolare riguardo a quelle di natura laboratoriale, l’acquisizione del sapere e del fare, quali elementi strutturanti l’essere di ciascun allievo, affidato dalle famiglie all’istituzione scolastica, per l’attivazione di un progetto unitario, corresponsabilmente condiviso. Promuovere la costruzione dell’identità personale positiva, cercando di coltivare virtù e capacità di ciascuno, secondo percorsi unitari, anche in un’ottica orientativa. Rispondere ai bisogni del territorio: 1. valorizzandone tutte le risorse, in un rapporto di scambio biunivoco con il medesimo; 2. innalzando il tasso di successo scolastico, attraverso la proposizione di strumenti culturali cogenti; 3. promuovendo, anche attraverso la strutturazione di relazioni socio-affettive equilibrate, l’appropriazione di esperienze di condivisione e corresponsabilità, utili per l’Educazione alla cittadinanza, che è obiettivo primario di ciascuna agenzia educativa. Le azioni finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” saranno svolte secondo le indicazioni della Legge n. 169/ 2008. 4. potenziando l’Educazione alla legalità, che resta un rischio reale per la popolazione locale, abituando i discenti al rispetto delle norme ed avviandoli ad esprimere i propri bisogni in termini di riequilibrata condivisione dei diritti-doveri, democraticamente intesi. Per garantire il raggiungimento di tali finalità, saranno adottati i seguenti criteri: la flessibilità di tutte le attività didattiche, organizzative, curriculari ed extracurriculari; L’integrazione di esse in un contesto di coerenza progettuale e di relazione costruttiva e funzionale dell’Istituto con le comunità locali dei tre Comuni; 9 La responsabilità di tutti i progetti attivati, nell’ambito della discrezionalità e dell’autonomia di questo Istituto attraverso il coinvolgimento di tutti i componenti; La trasparenza, la rendicontazione e la pubblicizzazione delle attività svolte e delle finalità formative conseguite. Il radicamento al territorio. Il POF è uno strumento che vincola la scuola ad esplicitare la sua offerta, le sue modalità organizzative, in altri termini il suo operato. Così inteso il POF è un patto formativo fra l’istituzione ed i cittadini e, in quanto tale, lega il Dirigente scolastico, i docenti, il personale ATA, i genitori e gli Enti pubblici, obbligandoli all’osservanza di diritti e doveri, di seguito evidenziati. L’alunno ha il diritto-dovere di conoscere: I traguardi educativi e didattici attesi; I percorsi postulati per conseguire i traguardi, nonché le specifiche unità d’apprendimento che li costituiscono; Le fasi del suo curricolo. Il Regolamento d’Istituto. I docenti devono: Creare condizioni favorevoli all’apprendimento; Individuare i bisogni formativi di ciascun discente; Motivare il proprio intervento didattico, nella formulazione d’équipe delle unità d’apprendimento (U.A.) Render chiare strategie, strumenti di verifica, criteri di valutazione; Coordinare l’offerta formativa per la strutturazione di percorsi personalizzati; Curare i rapporti scuola/famiglia. Il genitore ha il diritto-dovere di: Conoscere l’offerta formativa; Esprimere pareri e proposte; Concordare con l’istituzione scolastica le attività da effettuare nelle ore opzionali di laboratorio; Collaborare alla vita scolastica. Il Dirigente scolastico: assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica; è attento alle richieste della società del territorio, delle famiglie e degli alunni; valorizza le risorse umane e materiali; 10 garantisce la trasparenza. Il personale ATA: garantisce specifici servizi e prestazioni; collabora con il Dirigente per la promozione dell’immagine della scuola; collabora con i docenti per favorire l’organizzazione della didattica. Gli Enti pubblici: collaborano con l’istituzione scolastica per render effettivo il diritto allo studio; soddisfano il diritto all’accesso scolastico attraverso una riqualificazione dell’edilizia scolastica e la dotazione di strutture tecnologiche e didattiche per migliorare la qualità dell’insegnamento e della scuola. garantiscono servizi funzionali all’organizzazione didattica, concertata con le famiglie ( mensa; trasporti). 11 CONTESTO DI RIFERIMENTO Analisi del territorio I Paesi di Belmonte Calabro, di Fiumefreddo e di Longobardi si collocano nella provincia di Cosenza, lungo il litorale tirrenico, alle falde del Monte Cocuzzo. Dal punto di vista geomorfologico, il territorio su cui gravita l’Istituto è composto da zone marine, collinari e montuose. BELMONTE CALABRO Belmonte Calabro sorge su un colle, a 262 metri sul livello del mare. Il suo territorio ha una superficie di 23,89 Kmq. Gli abitanti Belmontesi sono circa 3000, ma non sono accentrati nel capoluogo: vivono sparpagliati nelle numerose frazioni. Belmonte ha avuto origine verso il 1270, sotto il regno di Carlo I d’Angiò, ancor prima esistevano i villaggi di S.Barbara e di Tingia. Nel 1443 gli aragonesi la trasformarono in baronia e la assegnarono ai Tarsia. Nel 1619, sotto i Ravaschieri, divenne principato. Nel 1806-1807 Belmonte sostenne un memorando assedio da parte delle truppe francesi e fu l’ultimo castello ad arrendersi. Con la proclamazione del Regno d’Italia, Belmonte assunse l’attributo di Calabro, per distinguersi dagli altri Comuni italiani omonimi. Illustri uomini belmontesi furono: i poeti Galeazzo di Tarsia e Giuseppe Rizzi-Garofalo; i patrioti Vincenzo Adami, Carlo Guidi ed Eugenio del Giudice, che fu poi senatore del Regno d’Italia;Padre Giacinto da Belmonte, definitore generale dei Cappuccini; Michele Bianchi, quadrunviro della marcia su Roma e Ministro dei Lavori Pubblici. Le famiglie patrizie originarie di Belmonte furono: gli Osseo, i Bossio, i Cuvelli ed i Bassareo. Il patrimonio artistico vanta pregevoli edifici sacri, tra cui l’antico convento dei Cappuccini,la chiesa del Carmine e il Monastero di S. Maria di Loreto, il monumento a Michele Bianchi ed i palazzi del Rivellino e Ravaschieri. 12 FIUMEFREDDO BRUZIO La superficie del territorio di Fiumefreddo Bruzio è di 30 Kmq, vi risiedono circa 3150 abitanti sparsi nelle numerose frazioni. Situato nel basso Tirreno cosentino, è un luogo turistico di grande pregio. Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, rappresenta una delle meraviglie storiche, paesaggistiche e culturali della provincia cosentina. Le origini di Fiumefreddo Bruzio sono avvolte nell'oscurità di tempi lontani. Le prime tracce documentali risalgono al Medioevo (intorno l'anno 1000), anche se non escludono stanziamenti costieri già nell'evo antico. E' da ritenere che il luogo sia stato scelto per le caratteristiche difensive offerte. Nel 1054 il borgo, chiamato Flumen Frigidum (Fiume Freddo - oggi chiamato Fiume di Mare) per la bassa temperatura della sua acqua, fu conquistato da Roberto il Guiscardo che ne fece dono al fratello Ruggero il Normanno. Successivamente Fiumefreddo fu sotto l'autorità feudale di Simone da Mamistra, feudatario di Carlo I d'Angiò per passare poi nel 1269 al feudatario francese Giovanni de Flenis e poi ancora ad Alfonso Sanseverino feudatario di Carlo II. Ancora pochi anni dopo, per essersi ribellato al re Carlo II il feudo fu confiscato ed assegnato al vicerè di Calabria, Ferdinando d'Alarçon che, nel 1536 abbellì il castello di Fiumefreddo secondo i canoni estetici dell'epoca e costruì, fuori le mura di cinta del paese, due torri chiamate Golette. L’Istituto Comprensivo opera in un contesto socio- culturale diversificato. Gli alunni provengono da ambienti contrapposti: quello rurale delle frazioni, nelle quali l’attività agricola è fonte di sussistenza, quello del centro con un’economia agricolaartigianale ed impiegatizia, quello della marina(i cui abitanti sono in continuo aumento a scapito delle zone montane, compresi i nuclei abitativi originari) con un’economia mediaimpiegatizia ed un livello culturale più elevato. 13 Il problema disoccupazione lo accomuna alle altre realtà meridionali ed il conseguente flusso migratorio ha determinato un decremento della popolazione scolastica. Tale flusso migratorio riguarda soprattutto le giovani coppie che, in assenza di lavoro, emigrano verso il Nord dell’Italia, oppure verso la Svizzera o la Germania, concentrandosi in determinate località, già ospitanti gruppi di concittadini locali. Il riflesso della scuola in ordine alla popolazione scolastica è diretto e negativo, poiché il numero degli alunni in età scolastica diminuisce anno per anno senza soste e non viene compensato dalla presenza dei pochi extra-comunitari che di recente si sono iscritti. Le classi di scuola secondaria sono anch’esse numericamente poco consistenti. Mentre da un lato la presenza di classi o di gruppi poco consistenti favorisce un’attività didattica più capillare, individuale in tanti casi, ed un più proficuo ed immediato rapporto docente-discente, d’altro canto tale situazione costituisce uno svantaggio e per la presenza delle già menzionate pluriclassi e per il confronto appena sufficiente nell’ambito di gruppi poco numerosi presenti nelle varie sedi scolastiche, e per gli stimoli che in situazioni numericamente più consistenti favorirebbero la crescita didattico/educativa e formativa del gruppo. LONGOBARDI La superficie territoriale di Longobardi è di 19,50 Kmq. Vi risiedono contabilmente 2347 abitanti sparsi nelle sue numerose frazioni, distanti sia tra di loro sia dal centro storico, con conseguente impossibilità di poter instaurare frequenti e continui rapporti interpersonali. Dista dal capoluogo di provincia 50 km, 22 da Paola e 14 da Amantea, che sono i centri vicini più importanti. 14 Esso venne fondato dice l’ “attendibile tradizione”, dai Longobardi, verso il primo ventennio del VII sec., durante il regno di Liutprando. Il documento che attesta per la prima volta la presenza del toponimo risale, però, al 1270 quando Carlo I D’Angiò concesse “Longobardi, Turiani, Mellicone e Vitalece”, al Monastero di Sant’Angelo di Monte Mirteto, sopra Ninfa (Diocesi di Velletri). Dal principio fu assoggettato alla giurisdizione dei Signori di Fiumefreddo, da cui fu distaccato in virtù dell’ordinamento amministrativo disposto dai francesi il 19 gennaio 1807. Nel 1928 fu riaggregato a Fiumefreddo e nel 1937 ricostituito Comune autonomo. Questo piccolo paese ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia calabrese, come quella legata ai moti di Masaniello, la Repubblica napoletana del 1799 e la coraggiosa resistenza borbonica del 1806 -1807. Longobardi “terra di bellissimo sito, comoda, con nobilissimi edifici”, ha la sua storia, le cui espressioni sono anzitutto le chiese, come l’antica Chiesa parrocchiale, in stile barocco, intitolata a “Santa Domenica V. e M.”, la seicentesca Chiesa dedicata alla “Madonna Assunta”, considerata edificio monumentale d’Italia, ove sono custodite le reliquie di Santa Innocenza V. e M., la piccola Chiesa della Taureana, dedicata alla “Madonna delle Grazie”. Longobardi riceve lustro dal suo Patrono, il Beato Nicola Saggio (1650-1709), dell’Ordine dei Minimi, dal Colonnello garibaldino Luigi Miceli (1824-1906), più volte deputato, Ministro dell’agricoltura e senatore, dal nobiluomo Giovan Battista De Micheli (1755-1807), V. Preside e Caporuota di Calabria Citra, Regio uditore di Calabria Ultra, nonché formatore dei corpi militari e da molti altri ancora, nonché dalle nobili famiglie De Micheli, Pellegrini, Pizzini e Miceli. Contesto economico-socio-culturale I Paesi dimostrano una realtà sociale piuttosto semplice, costituita da un numero di abitanti che frequentemente si mantiene su bassi livelli di concentrazione demografica, durante il periodo estivo si assiste ad una consistente presenza di turisti. Alta è la percentuale di anziani, giovani disoccupati ed emigranti. Basso è il tasso di scolarizzazione. Alla modesta dimensione demografica, corrisponde un’altrettanta ridotta articolazione dei profili professionali. Accanto alle categorie degli addetti all’agricoltura e all’edilizia, che sono la maggioranza, si rintracciano impiegati ed alcuni addetti alle professioni liberali, proporzionati alle esigenze della comunità. Quasi assente è l’attività industriale, scarsissima quella artigianale, un tempo assai fiorente, discreta quella commerciale. Le tradizioni vanno a poco a poco scomparendo. 15 Oggi i Paesi possono offrire testimonianze di epoche lontane ma anche operose fucine di pensiero, in modo più specifico, nel Comune di Belmonte: L’Associazione Turistica “Pro Loco”, l’Associazione Teatrale “La Ginestra”, l’Associazione culturale “I Frati”, l’Associazione culturale “Accademia delle Arti LYRA”, il Centro di educazione ambientale marino (WWF), il Comitato Ma.Te. Se.O, l’Associazione “Belmonte Viva”, l’Associazione “I Cacaturnisi”, l’Associazione “I Furgiari”, l’Associazione “Living Nature”, case di riposo per anziani, l’Interclub “M.Moratti”, Laboratori-artigianali: lavorazione fichi (Colavolpe, ArtiBel), lavorazione cestini,, l’Associazione “Pomodoro” (A.P.B.); nel Comune di Fiumefreddo: L’Associazione Turistica “Pro Loco”; L’Associazione “ Banda Musicale città di Fiumefreddo; La Società Sportiva “ A. S. Fiumefreddo Bruzio”; La Scuola di Danza “The Fairy… Dance”; L’Interclub “Fiumefreddo”; Le Catechiste Rurali “ Sacro Cuore di Gesù”; Il sito Internet comunale e altre Associazioni a carattere sportivo e ricreativo; nel Comune di Longobardi: la palestra terapeutica, la cooperativa sociale “Millennium”, l’Agriturismo “La casa di Emma”, l’Associazione culturale “Club di Papillon” della Calabria, l’Associazione comunità “Regina pacis”, l’Associazione Catechiste Rurali “Cristo Re”, il centro artistico- culturale, il Centro di riabilitazione “Villa Adelchi”, la Scuola di danza “Manattan”, la Scuola calcio, il sito Internet comunale . L’informazione nei territori è resa possibile dalla presenza di edicole, dai bollettini informativi dei rispettivi Comuni . Le istituzioni educative presenti sul territorio sono costituite dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado. Nelle scuole dell’Istituto sono assenti fenomeni di dispersione scolastica o abbandoni, ma non mancano alunni con scarsa motivazione culturale, sono presenti casi di criminalità e di droga. Gli interessi degli alunni sono prevalentemente orientati verso la musica, la danza, le attività sportive (calcio) che non tutti, però, per problemi economici possono soddisfare. Inoltre, a causa delle distanze tra le varie frazioni, sia tra loro sia con il centro abitato, non tutti gli alunni hanno la possibilità di avere continui rapporti interpersonali, che possano stimolarli alla socializzazione. Buona parte di loro vive isolata, non ha vere amicizie e assume spesso modelli di comportamento suggeriti dalla TV. L’unica opportunità in cui si possono sviluppare le dinamiche sociali e socializzanti, questi alunni la trovano nelle ore passate a scuola dalla quale si dispongono a ricavare le sollecitazioni e le risposte necessarie alla loro crescita interiore. Essa deve, pertanto, farsi in tutti i sensi portatrice di idee, di proposte, di innovazioni, animatrice d’interessi, stabilendo rapporti di attiva collaborazione con le famiglie e, in raccordo con l’Amministrazione locale, con la popolazione, con le Associazioni ricreative, 16 culturali, sportive presenti nel territorio dovrà promuovere iniziative volte e creare spazi e momenti di socializzazione, di aggregazione giovanile, di incontri tra giovani e adulti. Garantendo la continuità tra scuola ed extrascuola, si riuscirà ad annullare le condizioni di disadattamento che potrebbero portare alla dispersione scolastica e si rafforzerà il raccordo pedagogico tra i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) con un continuo coordinamento. ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI La realtà territoriale in cui l’Istituto opera, manifesta l’emergere di bisogni formativi a cui è necessario corrispondere con interventi compensativi e mirati. Si è altrove osservato come la dislocazione delle unità abitative sia spesso frazionata in contrade, talora piuttosto isolate sul territorio; ciò determina per i minori difficoltà di aggregazione e, dunque, di socializzazione. Negli ultimi anni poi, ha ovviato a tale isolamento un uso, spesso improprio ed eccessivo, dei media, in particolare della televisione. La fruizione passiva di tale strumento audiovisivo comporta una serie di pericoli per i minori in età scolare, fra cui l’assunzione di modelli comportamentali discutibili, senso di irrealtà e/o inadeguatezza, ecc. La scuola rappresenta così l’unico luogo in cui tutti i minori, fanciulli e preadolescenti, possono stare insieme, condividendo esperienze di vita reale, affettiva e culturale; essa perciò accoglie le sopraindicate istanze, promuovendo percorsi unitari personalizzati, proprio nella prospettiva di una educazione alla cittadinanza , quale premessa ad una più diffusa educazione alla legalità. Per quanto concerne gli aspetti più strettamente connessi ai traguardi cognitivi, si registra un diffuso uso del codice dialettale, per cui spesso gli allievi esplicitano difficoltà nella comprensione e nella produzione in lingua nazionale, nonché patrimoni lessicali poveri od inficiati dall’ascolto dei linguaggi pubblicitari. Pur se nel rispetto e nella preservazione della propria identità culturale ed espressiva, bisognerà però prevedere un’offerta formativa coerente con la compensazione delle abilità linguistiche, anche per garantire standard di competenze in uscita validi a livello nazionale, come rimarcato dai recenti testi normativi. Si evidenziano frequentemente, inoltre, carenze attinenti alle abilità d’ascolto e d’osservazione, spesso imputabili ad una più globale demotivazione all’apprendimento. A tali bisogni si dovrà corrispondere con la ricerca di percorsi idonei, unitari perché responsabilmente condivisi, per altro globalmente documentati in questo testo. 17 OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa di seguito prospettata tiene conto: Dei bisogni formativi espressi dall’utenza (alunni; famiglie; enti locali), anche negli incontri di monitoraggio; Delle indicazioni, sia a carattere prescrittivo sia propositivo, dei testi di riforma (L. 53 e successive); Delle Indicazioni per il curricolo, D.M. 31/07/07; Delle risorse, umane e strumentali, a disposizione dell’istituzione scolastica. In tal senso essa accoglie la sfida del legislatore, che ha voluto porre le istituzioni scolastiche al centro del sistema di istruzione e formazione, rimettendo alla loro capacità organizzativa e didattica il raggiungimento degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi di apprendimento. Va detto, tra l’altro, che i documenti di riforma offrono, fattivamente, la possibilità di affrontare alcuni nodi problematici della formazione scolastica, attinenti a temi quali la continuità, l’orientamento, il coinvolgimento delle famiglie. Infatti, la scansione unitaria del primo ciclo di scuola dell’obbligo, “in otto anni… e a carattere unitario”( C.M. n. 29 ), è rimarcata dall’impegno nella personalizzazione degli interventi, mediante: la cura precipua di ciascun alunno; il rapporto con le famiglie; l’orientamento; il coordinamento delle attività didattiche ed educative. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione) SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE PREMESSA Il nostro Paese, in un tempo molto breve, ha vissuto il passaggio da una società relativamente stabile ad una società caratterizzata da innumerevoli cambiamenti e discontinuità; si è, pertanto, delineato un nuovo scenario all’interno del quale il “paesaggio educativo” è divenuto abbastanza complesso. Questo nuovo scenario, infatti, risulta essere ambivalente: per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi sia le opportunità. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende sia l’apprendimento, sia “il saper stare al mondo”; ragion per cui ad essa spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. 18 La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, al fine che ognuno sia messo nella condizione di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione). A questo proposito sembra opportuno ricordare che ciascun alunno è dotato di un proprio stile di apprendimento di cui sarà necessario tener conto al fine di dare una risposta adeguata ai bisogni individuali e personali. Ne consegue la necessità di utilizzare strategie didattiche differenziate per permettere a tutti gli studenti di perseguire gli stessi obiettivi formativi. Dunque, il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento e, nello stesso tempo, la cura e il consolidamento delle competenze e dei saperi di base affinché si possa rendere realizzabile ed effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. Per questo l’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale realizzando percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno evitando, in tal modo,che le differenze si trasformino in disuguaglianze. Le finalità della scuola, infatti, devono essere definite a partire dalla persona che apprende e la definizione e la realizzazione delle strategie educativo/didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. La personalizzazione e la centralità dell’alunno sono espressione della filosofia che pervade la riforma del sistema d’istruzione. Una delle espressioni di questa forma di personalizzazione è certamente rappresentata dalle attività laboratoriali. LA DIDATTICA LABORATORIALE Fra le metodologie, infatti, che possono consentire alla scuola di ottenere il necessario sviluppo integrato di saperi disciplinari, linguaggi, strumenti di pensiero, atteggiamenti e valori,ha un particolare rilievo la realizzazione di percorsi didattici attivi e partecipati, e in forma di laboratorio. “Il laboratorio è da intendersi come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, che coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo 19 condiviso e partecipato con altri, che può essere attivato sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento”. (Ind. Curricolo, pag. 46). La didattica attiva o laboratoriale si presenta come un nuovo modo di fare scuola che richiede ed implica, comunque alcune condizioni: -il ruolo attivo dello studente che viene messo nella condizione di costruire il proprio sapere; -l’attivazione di un percorso di apprendimento a partire dall’esperienza e dal mondo reale; -il ruolo del docente quale promotore di occasioni di apprendimento, di sostegno, di mediazione e di accompagnamento finalizzato al raggiungimento dell’autonomia del soggetto che apprende e che diventa capace di gestire il processo in tutte le sue fasi. Il Laboratorio, più che un luogo specifico o attrezzato, è una modalità della didattica. Una modalità con cui, mediante interventi di gruppi, si cerca di recuperare, consolidare e potenziare le conoscenze, trasformando il più possibile gli insegnamenti in apprendimenti, in competenze e abilità personali. Laboratorio significa quindi, essenzialmente, lavorare per gruppi di alunni in base ai loro interessi, o ai compiti assegnati oppure ancora tenendo conto dei loro livelli di competenza. Dunque, le attività laboratoriali sono finalizzate al consolidamento e alla personalizzazione degli apprendimenti. La caratteristica principale del Laboratorio, dal punto di vista didattico, è la sua realizzazione con gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele o di classi verticali, riuniti per livello di apprendimento, o per eseguire un preciso compito/progetto, o per assecondare liberamente interessi e attitudini comuni. E’ questo un momento cruciale per l’azione educativa finalizzata alla crescita e alla valorizzazione della persona in tutte le sue dimensioni, un momento complesso che richiede una stretta collaborazione tra scuola, famiglia ed extrascuola, in considerazione anche del fatto che le normative più recenti hanno drasticamente ridotto le risorse professionali e finanziarie finora a totale carico dell’Istituto. 20 PIANI DI LAVORO GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Le Indicazioni per il curricolo definiscono gli obiettivi di apprendimento in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria del primo grado. Sono obiettivi necessari al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni. LA PROGETTAZIONE Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree dà la possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline. Ciò richiede un attento, flessibile, condiviso impegno progettuale, attuato a due livelli: Collegio dei docenti; Consigli di Classe /interclasse. Il Collegio dei docenti, partendo dalla realtà socio-ambientale, determina gli obiettivi d’apprendimento, coerenti con l’ispirazione culturale - pedagogica ed i suoi contenuti. Esso inoltre, definisce quelle scelte, organizzative e d’intervento, che globalmente assicurano l’unità della progettazione. Infine, prevede aree di monitoraggio per analizzare in itinere i processi emersi, rispetto ai traguardi prefissati. E’ tuttavia ai singoli organi preposti che è affidato l’impegno di predisporre la progettazione didattica, calibrata sulle esigenze formative, reali e valutate in ingresso , di ciascun gruppo-classe. Spetta a loro progettare le Unità d’Apprendimento, allegate al presente documento, che restano a disposizione delle famiglie per un’osservazione analitica dei percorsi esperiti. Ciascuna Unità è costituita da una linea guida condivisa e da un apprendimento unitario da promuovere, da un compito unitario in situazione, da uno o più obiettivi di apprendimento e formativi, da attività laboratoriali e modalità di verifica. 21 SCUOLA DELL'INFANZIA La Scuola dell’Infanzia è il 1° segmento del sistema scolastico di base. E’ l’Istituzione che per prima accoglie i piccoli alunni di 3, 4 e 5 anni ed è quella che, proprio per la precocità del suo intervento, offre loro preziose esperienze formative che fungono da importante imprinting per affrontare al meglio i successivi gradi del percorso scolastico. Nella Scuola dell’infanzia si promuovono: • la maturazione dell’ IDENTITA’; • la conquista dell’AUTONOMIA; • lo sviluppo delle COMPETENZE • lo sviluppo della CITTADINANZA Le Nuove Indicazioni Nazionali definiscono la Scuola dell’Infanzia un “ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi”, ricca di opportunità finalizzate al raggiungimento di capacità e competenze di tipo espressivo, comunicativo, logico-operativo atte a contribuire ad una maturazione equilibrata delle competenze cognitive, affettive, sociali e morali della personalità. Gli ambiti del fare e dell’agire: I CAMPI DI ESPERIENZA Per consentire ai bambini di sviluppare le dimensioni della propria personalità, il percorso formativo-didattico prevede attività educative suddivise in quattro aree: Il sé e l’altro Corpo, movimento e salute (Il corpo in movimento) Fruizione e produzione dei messaggi (i Discorsi e le parole /Linguaggi, creatività, espressione) Esplorare, conoscere e progettare (La conoscenza del mondo) 22 La realizzazione del percorso educativo-formativo prevede: l’organizzazione, la progettazione e la valutazione L’ORGANIZZAZIONE terrà conto degli spazi, dei tempi, del numero di bambini, della possibilità o meno di individuare sottogruppi omogenei per età. LA PROGETTAZIONE (Programmazione) “flessibile” e “adattabile”, definisce gli obiettivi del processo educativo cioè le capacità e le competenze che il bambino in questa fascia di età deve acquisire (Traguardi per lo sviluppo delle competenze). LE VERIFICHE rappresentano la valutazione delle competenze raggiunte dal bambino, registrate con diversi strumenti di osservazione del bambino durante i giochi e le attività. L’insieme delle osservazioni fatte, costituisce la documentazione personale che la scuola dell’Infanzia invia alla Scuola primaria nel momento del passaggio dell’alunno. CONTINUITA’ Continuità verticale. Per raccordare gli interventi educativi sul bambino, la Scuola dell’Infanzia con le prime classi della Scuola Primaria attua, annualmente, il progetto: “Dentro la valigia”. Un percorso, in collaborazione con gli insegnanti della Scuola Primaria, per promuovere la conoscenza fra le parti, per agevolare il passaggio dei bambini nella nuova realtà scolastica, per una prima conoscenza dei nuovi spazi e per una semplice presentazione dei futuri alunni. Continuità orizzontale. I rapporti tra la scuola dell’Infanzia, la famiglia e il territorio si traducono in: Incontri individuali e assembleari per verificare l’esperienza scolastica dei bambini; Attività con il coinvolgimento di genitori e nonni Feste nella scuola; Visite didattiche; Rapporti con il territorio (biblioteche, ludoteche, centri di animazione, musei, parchi e giardini pubblici, aziende agrituristiche). NOTE DI CARATTERE METODOLOGICO I passaggi metodologici essenziali nell’organizzare le attività didattiche constano di tre fasi: FARE. Agire direttamente in un contesto esperenziale attraverso osservazioni, discussioni, esplorazioni, manipolazioni, giochi, costruzioni, visite guidate, raccolta di materiali vari , attività varie anche con l’uso di strumenti informatici. RAPPRESENTARE. Ripercorrere attraverso il ricordo l’esperienza diretta attraverso fiabe, disegni, pitture, dialoghi, attività e giochi logici e pre-matematici, drammatizzazioni, giochi di ruolo, filmati… 23 RIELABORARE. Formalizzare il ricordo utilizzando simboli convenzionali e non, attribuendo significato a segni, schede, segnali, diagrammi, tabelle … Vengono favorite didattiche (laboratoriale, della problematizzazione) concentrate sul soggetto che apprende; metodi che lo inducano a pensare, ragionare, riflettere, formulare ipotesi, risolvere quesiti secondo attività di ricerca e laboratorio. Tenendo presente la centralità del soggetto e la personalizzazione dei percorsi, si attueranno strategie didattiche miranti a dare l’opportunità ad ogni alunno di sviluppare le proprie potenzialità e le proprie preferenze. 24 SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Essa offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico e per la formazione di cittadini consapevoli e responsabili. La Scuola Primaria, per perseguire efficacemente le finalità istituzionali che le sono proprie e costituire un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni, , nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, porrà alla base della propria azione educativo - didattica alcune impostazioni metodologiche di fondo: 1. VALORIZZARE L’ESPERIENZA E LE CONOSCENZE DEGLI ALUNNI L’alunno è portatore di esperienze e conoscenze alle quali l’azione didattica si ancorerà richiamandole, esplorandole, problematizzandole opportunamente. 2. ATTUARE INTERVENTI ADEGUATI NEI RIGUARDI DELLE DIVERSITA’ La scuola progetterà e realizzerà percorsi didattici specifici per rispondere ai diversi bisogni educativi degli allievi e fare in modo che le diversità non diventino disuguaglianze. Particolare attenzione sarà rivolta agli alunni stranieri e agli alunni con disabilità. 25 3. FAVORIRE L’ESPLORAZIONE E LA SCOPERTA La problematizzazione svolgerà una funzione insostituibile nel promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. 4. INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO La dimensione comunitaria dell’apprendimento svolgerà un ruolo significativo. Saranno, pertanto, favorite tutte le forme di interazione e collaborazione. 5. PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE L’alunno sarà attivamente impegnato nella costruzione del proprio sapere, sollecitato a riflettere su quanto impara, incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Dovrà, in pratica, diventare consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. 6. REALIZZARE PERCORSI IN FORMA DI LABORATORIO Sarà privilegiata la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, modalità di lavoro che incoraggerà la sperimentazione e la progettualità e che permetterà agli alunni di pensare, realizzare, valutare attività condividendole in modo partecipativo con altri sia all’interno che all’esterno della scuola. 26 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La Scuola Secondaria di primo grado rappresenta, pur se nella continuità con la scuola primaria, per altro facilitata dall’assetto organizzativo dell’Istituto comprensivo, un momento di forte cambiamento nell’esperienza evolutiva e nei bisogni formativi dei ragazzi. Infatti, il passaggio da un grado all’altro, in un ciclo comunque unitario di studi, coincide con l’evolversi naturale delle capacità cognitive. Si passa cioè, come sottolineano i nuovi testi normativi, da una conoscenza concreta ed ingenua, ad una fondata sull’elaborazione di modelli. La scuola secondaria è finalizzata dunque, a promuovere costrutti mentali esplicativi, che strutturano le loro basi su un uso appropriato dell’analogia. Non a caso il legislatore ha evidenziato l’eminenza dell’approccio matematico-scientifico, inteso come superamento simbolico della soggettività ed intersoggettività. Si tratta in altre parole di raffinare i modelli attraverso l’analisi, in forma sempre più logicamente organizzata. Tale percorso si concretizzerà in obiettivi d’apprendimento, realmente calibrati sui bisogni perché perseguiti progettualmente da ciascuna equipe pedagogica, e di seguito indicati. EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA La scuola avrà cura di considerare ogni conoscenza, abilità e competenza perseguite, come interrelate e strumentali al progetto di formazione della personalità del singolo. COLLOCARSI NEL MONDO 27 La maturazione che il discente deve sperimentare nell’arco della Scuola secondaria di primo grado deve consentirgli una visione più concreta e reale del suo rapporto con il sociale, avviandolo in tal senso all’assunzione di comportamenti e scelte personali. ORIENTARSI Posto che lo studio delle discipline ha in sé un’intrinseca valenza orientativa, va ricordato che il preadolescente acquisisce lo status di adolescente nel momento in cui compie una scelta consapevole alla fine del ciclo di studi. Per tale opzione occorre strutturare percorsi che consentano a ciascuno di essere conscio delle proprie attitudini, che avrà avuto modo di sperimentare (soprattutto attraverso la didattica del laboratorio) e maturare. COSTRUZIONE PROGRESSIVA DELL’IDENTITA’ DELL’ADOLESCENTE La scuola impiega tutte le sue risorse umane, culturali ed affettive per accompagnare il preadolescente nel faticoso cammino di crescita finalizzato alla costruzione di un’identità positiva di sé. In questo più che in altri traguardi formativi riveste un ruolo fondamentale la famiglia, ormai compartecipe con l’istituzione scolastica. RICERCA DELLA MOTIVAZIONE E DEL SIGNIFICATO La realtà territoriale in cui la scuola opera rende particolarmente delicato, il perseguimento di questo obiettivo formativo, poiché nella maggior parte delle situazioni gli atteggiamenti e i comportamenti che si evincono sono di forte deresponsabilizzazione. La professionalità del docente-tutor e di ciascun docente dovrà dunque, trovare in quest’ambito la sua massima espressione, ovvero nella ricerca di strategie che facciano leva su quegli aspetti del sapere che possano essere letti come densi di significati. PREVENIRE DISAGI E RECUPERARE GLI SVANTAGGI La scuola che educa alla convivenza civile, deve offrire testimonianze positive, progettando esperienze significative per l’approccio al mondo degli adulti. In tale prospettiva si colloca l’Educazione alla legalità, che impegna tutto il tessuto formativo ad assumere, rispetto a ciascun minore, le proprie responsabilità. CONSOLIDARE LE RELAZIONI EDUCATIVE 28 Poiché non esiste alcun apprendimento formativo al di fuori di relazioni personali educative,la scuola sostanzia i rapporti fra minori ed adulti di riferimento, curando anche le dinamiche affettive di crescita della persona. Per conseguire tutti gli obiettivi formativi indicati, gli strumenti precipui saranno gli obiettivi d’apprendimento; in altri termini le discipline di studio rappresenteranno la “palestra” formativa primaria, cosicché ciascun allievo potrà giungere al saper essere, esercitando il sapere ed il saper fare. 29 INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Premesso che il diritto all’integrazione scolastica dell’alunno diversamente abile si attua secondo le direttive dettate dalla legge quadro n° 104 del 05/02/92, il nostro Istituto, offrendo a tale alunno ogni possibile opportunità formativa, si propone l’obiettivo di fargli conseguire il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Per favorire l’integrazione l’Istituto si avvale dei docenti di sostegno specializzati, fermo restando che l’handicap è problema di ciascun docente e responsabilità di tutta la scuola. Di primaria importanza sarà il rapporto di collaborazione con la famiglia per un pieno sviluppo della maturazione personale dell’allievo. Quest’anno sono inseriti 11 alunni diversamente abili riconosciuti dall’ASL n° 1, di cui 4 nella Scuola Primaria e 7 nella Scuola secondaria di primo grado. Per ciascuno di essi il Consiglio di Intersezione, di Interclasse, di Classe elabora un Piano Educativo Personalizzato in cui si cercherà di mantenere, nei limiti del possibile, le aree di insegnamento e apprendimento identiche a quelle del gruppo classe. Nell’Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro (GLHO) costituito dai docenti di sostegno, da un docente rappresentante di classe, dal docente incaricato di F.S. che è anche coordinatore, dai genitori degli alunni diversamente abili e dai rappresentanti dell’équipe socio- psico - pedagogica che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento di inserimento/integrazione. L’istituto, allo scopo di migliorare le strategie educative e didattiche relative all’integrazione, ha presentato la propria candidatura per partecipare alla sperimentazione indetta con C.M. n° 1536 del 28/09/2007 che ha appunto lo scopo di rendere più funzionale le dinamiche didattiche e psicopedagogiche all’interno delle Istituzioni scolastiche. Per ricoprire tutte le aree di apprendimento degli alunni diversamente abili, verrà utilizzata la flessibilità delle ore. Per favorire l’apprendimento degli stessi verranno sviluppati progetti atti a garantire l’integrazione. 30 INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Premessa Il significato specifico dell’educazione interculturale è costituito dai processi di apprendimento che ci portano a conoscere altre culture e ad instaurare nei loro confronti atteggiamenti di disponibilità, di apertura di dialogo. Si tratta di un tipo di conoscenza estremamente complesso: conoscere un’altra cultura significa evidenziare gli aspetti che la fanno “diversa” dalla nostra, ma significata anche capire che la rappresentazione che noi ci facciamo della cultura “altra” non coincide necessariamente con quella che essa ha di se stessa , né le rappresentazioni che altre culture ancora si possono costituire. L’intreccio di queste rappresentazioni- che si manifestano spesso in forme di stereotipi – costituisce la trama complessa dell’intercultura. “l’obiettivo primario dell’educazione interculturale si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme . Essa comporta non solo l’accettazione ed il rispetto del diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di compressione e di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento”. 31 Si tratta, insomma, del superamento di una situazione statica, multiculturale di fatto, a favore di un processo basato sull’incontro – confronto , sul dialogo tra i valori proposti da persone diverse , prima ancora che da diverse culture; l’educazione interculturale si rafforza , pertanto, “sui motivi dell’unità, della diversità e della loro conciliazione dialettica e costruttiva nella società multiculturale”. Nel nostro Istituto Comprensivo si registra la presenza di n°12 alunni stranieri di recente e recentissima immigrazione, provenienti da paesi europei ed extraeuropei di etnie diverse . Queste presenze, pur non elevate da un punto di vista numerico, fanno nascere, negli operatori scolastici l’esigenza morale e professionale di progettare delle attività di sostegno diretto agli studenti che costituisce inoltre un importante momento di confronto, coordinamento ed autoaggiornamento per tutti i docenti. FINALITA’ DEL PROGETTO Favorire i processi di conoscenza reciproca tra alunni stranieri e italiani; Favorire l’adattamento alla nuova scuola e alle nuove situazioni ; Favorire la conoscenza delle norme che regolano la vita scolastica e i rapporti interpersonali; Favorire la conoscenza della lingua italiana per la comunicazione quotidiana; Favorire la conoscenza della seconda lingua per apprendere, leggere, scrivere. 32 OBIETTIVI OPERATIVI Comunicare negli scambi personali quotidiani ; Arricchire il lessico, descrivere, narrare, comprendere messaggi; Padroneggiare le tecniche di base della lettura/scrittura; Comprendere testi e messaggi relativi alle diverse discipline; Comprendere e produrre testi riferiti allo studio Usare in modo corretto le strutture della lingua. ATTIVITA’ Attivazione di laboratori linguistici da effettuare in parte al mattino e in parte in orario pomeridiano utilizzando alcune ore a disposizione. Potranno, poi sulla base delle esigenze dei docenti che partecipano al progetto, essere richiesti interventi di aggiornamento e formazione, per i quali verrà in ogni caso redatto un progetto apposito. DURATA Il progetto si svolgerà durante tutto il corso dell’anno scolastico 2009/2010. RISORSE UMANE UTILIZZATE Il progetto vede il coinvolgimento di docenti interni all’Istituto per tutte le attività previste, utilizzando ore a disposizioni e momenti di compresenza degli insegnanti – Personale di Segreteria. BENI E SERVIZI Per la realizzazione delle attività, oltre all’utilizzazione di un’aula per le attività di laboratorio, sono necessari software didattici, vocabolari, schede di raffronto, fotocopie ecc.. MODALITA’ DI MONITORAGGIO Colloqui con le famiglie; Uso delle griglie di valutazione. Modalità di valutazione dei risultati finali in relazione agli obiettivi perseguiti . Uso della griglia di valutazione: Sta bene con compagni e docenti. Comunica negli scambi interpersonali. Prende la parola in situazioni diverse. Condivide le regole comuni. 33 Comprende messaggi complessi. Padroneggia le tecniche base della lettura/scrittura . Produce testi chiari, coesi, coerenti. Modalità di informazione dei genitori personale di segreteria, docenti della classe. ACCOGLIENZA, CONTINUITA’, ORIENTAMENTO Affrontare un ambiente nuovo può provocare ansia, paura, disorientamento; per questo motivo bisogna predisporre occasioni di conoscenza dei luoghi, delle strutture e delle persone al fine di rassicurare bambini e ragazzi ed evitare che la tensione possa costituire un elemento negativo per l'inserimento nella nuova scuola. Al fine di prevenire le maggiori difficoltà dovute al disagio emotivo di fronte a ciò che non è noto, è utile che i futuri alunni: conoscano in anticipo i luoghi nei quali dovranno vivere ed operare; sappiano quali richieste saranno loro rivolte; conoscano le regole alle quali dovranno attenersi, le abitudini alle quali dovranno uniformarsi e così via. Le attività predisposte dovranno permettere alla scuola, inoltre, di raccogliere le informazioni necessarie per realizzare l'inserimento ottimale; da parte dell'istituzione educativa, infatti, è necessario, inderogabile, conoscere le caratteristiche, le necessità, le potenzialità, i problemi e le difficoltà di ogni alunno che frequenti la scuola. Questo è ancora maggiormente necessario nei confronti degli alunni in situazione di handicap. 34 Nel realizzare le attività di accoglienza è però anche molto importante tenere presenti la curiosità e l'interesse per le novità che ogni ragazzo prova e che possono costituire una potente energia da sfruttare al meglio da parte della scuola. OBIETTIVI Le attività di accoglienza sono intese a favorire negli alunni: la conoscenza della nuova realtà scolastica (spazi, operatori, compagni, organizzazione); la capacità di gestione delle novità e dei cambiamenti; la formazione ed accettazione delle regole discusse e convenute; la socializzazione. RAGIONI E OBIETTIVI DELLA CONTINUITA' La continuità nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Realizzare la continuità educativa è prescritto dai programmi della scuola dell’obbligo ai fini di garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione anche negli ordini superiori di istruzione e formazione. Continuità del processo educativo non significa, né uniformità, né mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall'alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell'azione di ciascuna scuola, nella dinamica della diversità dei loro ruoli e delle loro funzioni significa, infatti, da un lato: conciliare tra di loro i segmenti del sistema scolastico con tutti i rispettivi risvolti ordinamentali, di programma (contenuti disciplinari, standard minimi, criteri di valutazioni, ecc.) pedagogici e didattici (insegnamento individualizzato, livelli di approfondimento, autonomia organizzativa e didattica, ecc) dall’altro: considerare l’individualità/singolarità dell’alunno come soggetto destinato di diritto all’educazione e formazione cui non devono essere opposti ostacoli per raggiungere i massimi livelli riscontrabili potenzialmente con la frammentarietà del sapere e la pluralità del contesto socio/educativo in cui è inserito. 35 La verticalizzazione dei cicli scolastici ripropone in maniera pressante il tema della continuità educativa, ordinamentale e didattica, in un contesto di ristrutturazione unitaria delle tre classiche scuole di base: la materna, l'elementare e la media. ATTIVITA' DI CONTINUITA' TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA Per facilitare il passaggio dei bambini dalla scuola materna alla scuola elementare si propongono: a) visite dei bambini dell'ultimo anno di scuola alle scuole elementari, per conoscerne gli ambienti, i futuri docenti, i futuri compagni e le loro attività; b) il progetto "valigia" per il quale ogni bambino si presenta alla scuola elementare con una valigetta contenente i prodotti più significativi a testimonianza del bagaglio di conoscenze e competenze acquisite nella scuola materna; c) organizzazione di attività comuni tra le classi di prima elementare e i bambini dell'ultimo anno di scuola materna (attività di laboratorio, sviluppo di unità didattiche a due livelli); d) condivisione di momenti di festa e occasioni ludiche; e) incontri tra i docenti per: - la programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione, verifica e valutazione; - il coordinamento dei curricoli degli anni-ponte; - la comunicazione di informazioni utili sui bambini, sulla loro evoluzione e sui livelli di maturazione raggiunti, nonché sui percorsi didattici effettuati; - il confronto in base a tutti i dati in possesso per conoscere e rispettare "l'unicità" di ciascun bambino; - la ricerca di possibili connessioni tra i rispettivi impianti metodologici e didattici: tra i campi di esperienza della scuola materna e gli ambiti disciplinari della scuola elementare; f) scambi di idee e confronti tra i docenti all'interno dei gruppi di lavoro del Collegio su tematiche trasversali. 36 ATTIVITA' DI CONTINUITA' TRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Per facilitare il passaggio dei ragazzi dalla scuola elementare alla scuola secondaria di primo grado si propongono: a) visite degli alunni delle classi quinte elementari alle scuole medie, per conoscerne gli ambienti, i futuri docenti, i futuri compagni e le loro attività; b) iniziative in comune, per piccoli gruppi (viaggi classi quinte elementari e classi prime di scuola media); c) confronto delle prove di verifica finale nella scuola elementare e di ingresso nella scuola media (per l'area linguistica, l'area matematico-scientifica e l'area antropologica); d) incontri tra i docenti per - il coordinamento dei curricoli degli anni-ponte; - la comunicazione di informazioni utili sui ragazzi, sulla loro evoluzione e sui livelli di maturazione raggiunti nonché sui percorsi didattici effettuati; - la connessione tra i rispettivi impianti metodologici e didattici; - la programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione, verifica e valutazione; e) scambi di idee e confronti tra i docenti all'interno dei gruppi di lavoro del Collegio su tematiche trasversali. 37 ORIENTAMENTO SCOLASTICO È un “processo longitudinale” che ha come fine l’autorientamento e, pertanto, deve dispiegarsi lungo tutta l’esperienza scolastica dell’alunno come strategia sistemica e graduale che consenta di costruire le risposte ai bisogni di autorealizzazione della persona lungo le fasi del suo sviluppo. Poiché, secondo la logica orientativa, il “raccordo” non è solo col passato, ma anche, e soprattutto, col futuro, la lettura attenta delle proprie capacità e dei propri modi di apprendere, studiare e comunicare, praticata con continuità nel curricolo, dovrebbe dare all’adolescente, che entra nella scuola secondaria di II grado, quella capacità di non disperdersi e di riuscire ad applicare ad un nuovo contesto le categorie interpretative che lo hanno guidato nell’attività scolastica precedente. Obiettivi ( da perseguire nell’arco del triennio): - favorire l’assunzione delle capacità di progettare il proprio futuro attraverso un impegno scolastico partecipato e significato quotidianamente; - fornire gli strumenti per favorire la conoscenza di sé, la conoscenza dei percorsi formativi possibili e compatibili con le proprie attitudini, una corretta lettura della cultura del lavoro; - attrezzare al confronto con la problematicità; - educare alla gestione personalizzata dell’informazione; - favorire l’assunzione responsabile della gestione della dinamica delle scelte e delle decisioni nel contesto del proprio progetto di vita. Le attività di orientamento, (dicembre – gennaio), per gli alunni delle terze classi saranno così programmate: (date da definire) - incontri con esperti sul tema dell’orientamento - lettura attenta e guidata di tutto il materiale fornito ad ogni alunno dal Centro di Orientamento Scolastico e Professionale di Cosenza; - confronto e discussione di gruppo ( dopo l’elaborazione personale di schede o la visione di filmati); - visite guidate (la cui programmazione e calendarizzazione è demandata ai singoli consigli di classe) a Scuole Secondarie di II grado, ad aziende o piccole industrie presenti sul territorio o nel circondario; - incontri collegiali ed individuali con le famiglie degli allievi; - incontri individuali con le famiglie degli alunni diversamente abili alla presenza delle psicologhe dell’équipe multidisciplinare della competente AS territoriale; 38 - incontri, come di seguito calendarizzato, delle docenti con F.S. con i docenti delle Scuole secondarie di II grado dello stesso distretto scolastico o di quelli viciniori, responsabili dell’orientamento, e/o o di progetti ad esso relativi. Tali incontri, a seguito di formali richieste e accordi precisi con i suddetti docenti delle scuole secondarie di II grado, si svolgeranno, (date da definire) Essi saranno predisposti e coordinati dai Proff. che raccoglieranno ogni informazione e tutto il materiale, eventualmente fornito alla scuola dai suddetti colleghi, per metterlo a disposizione dei Coordinatori dei CC.d.C Si precisa che: la calendarizzazione di questi incontri, concordata, per tempo, con i suddetti docenti, non potrà subire modifiche improvvise, onde evitare qualsiasi tipo di disguido; gli incontri degli alunni con i docenti delle scuole secondarie di II grado si svolgeranno, inderogabilmente, (date da definire). 39 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Dagli incontri svoltisi nel mese di settembre 2013, tra il Dirigente scolastico, operatori scolastici, rappresentanti degli Enti locali sono emerse le seguenti proposte per l’ampliamento dell’offerta formativa: 1) Interventi di educazione alla legalità, per come indicato dalla Nota Ministeriale del 05/10/2006 e sue integrazioni, nonché della Legge 169/2008 che prevede l’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”come formazione del cittadino, del rispetto delle libertà fondamentali, dell’ambiente, della salute, della legalità. 2) Interventi di sensibilizzazione rispetto alle insidie ed alle devianze del fenomeno mafioso. 3) Attività culturali e formative rivolte agli alunni ( visite guidate ); 4) Interventi di Educazione all’affettività con la collaborazione di esperti esterni; 5) Attività relative all’area linguistica-espressiva con l’utilizzo di tutti i linguaggi: verbale, musicale, iconico, multimediale; 6) Interventi di esplorazione consapevole della realtà territoriale locale, riletta in chiave storica, artistica e religiosa. Tutte le attività su menzionate potranno essere realizzate se, alla disponibilità delle risorse finanziarie dell’Istituto, si aggiunge la disponibilità finanziaria degli Enti locali, altri Enti e Privati; in caso contrario potranno essere realizzate solo quelle compatibili con le risorse della scuola. Si valuteranno comunque, anche altre richieste giunte in corso d’opera, se coerenti con l’offerta formativa proposta. 40 PROGETTI Per rendere il processo insegnamento/apprendimento diversificato e, dunque, stimolante, saranno realizzati progetti sia a carattere curriculare che extra-curriculare. Essi comporteranno il coinvolgimento e la collaborazione di alcuni o di tutti i docenti operanti su uno o più gruppi-classe e consentiranno di cogliere l’unitarietà del sapere attraverso una didattica multidisciplinare. Ogni progetto comporterà l’assunzione di responsabilità da parte di ciascun docente incaricato e referente, che indicherà in un’apposita scheda gli intenti, i contenuti, i tempi, i materiali necessari, nonché gli obiettivi prefissati. I compensi orari saranno in seguito oggetto di contrattazione con le R.S.U.; inoltre tutti i progetti e le attività saranno monitorati dal Dirigente scolastico. Modalità di utilizzo del personale docente in relazione al P.O.F. L'utilizzazione del personale nei singoli progetti ed attività indicate nel POF, compresi i progetti PON, POR , è disposta, in linea generale, sulla base dei seguenti criteri presentati in ordine prioritario: - partecipazione alla predisposizione dell'attività o del progetto approvato dagli OO.CC. ed inserito nel POF; - indicazioni contenute nei singoli bandi dei programmi nazionali o comunitari e con riferimento ai criteri specifici riportati nei progetti; - Incarichi specifici previsti nel POF e nel Piano delle Attività; - competenza professionale specifica; - titolo di studio specifico; - dichiarata disponibilità; - competenze informatiche richieste per la gestione dei progetti; - esperienze di ricerca specifiche; - non cumulabilità di più incarichi (in caso di richieste plurime); - pubblicazioni; - anzianità di servizio in caso di richieste plurime. In modo specifico, i criteri per la selezione di esperti esterni e/o tutor interni in progetti con finanziamenti erogati dall’Unione Europea terranno conto, di volta in volta, secondo le specifiche necessità, dei seguenti requisiti: 41 possesso di titoli accademici, professionali e di servizio, attinenti alle competenze ed alle esperienze di seguito indicate: a) Competenza disciplinare specifica; b) competenza pedagogica e didattica; c) esperienze maturate e documentate, con riferimento alla conduzione di gruppi; d) ricerche documentate, con riferimento alla specifica disciplina o alla specifica metodologia disciplinare; e) pubblicazione di libri o di articoli su riviste di rilievo nazionale e regionale coerenti con il profilo professionale richiesto; f) competenze informatiche; g) possesso di titoli particolari indicati nei bandi o richiesti dalle circostanze (titolo specialistico, esperienze maturate in speciali settori, iscrizioni in graduatorie particolari, docenti di madrelingua, ecc). Gli incarichi di tipo organizzativo (partecipazione alle commissioni e ai gruppi di lavoro) saranno assegnati nel rispetto dei seguenti criteri: disponibilità degli interessati; professionalità specifiche e tipologie funzioni docenti; equa distribuzione dei compiti e dei fondi all’interno di ogni sede scolastica. L’assegnazione degli incarichi avverrà con provvedimento scritto del D. S. Progetti PON/POR-FESR: "Ambienti per l'apprendimento": PON-FESR 2007-2013 ASSE II “Qualità degli ambienti scolastici” Ob. C- Ambienti per l'apprendimento: C-1-FESR04-POR-CALABRIA-2010-287; C-2FESR04-PORCALABRIA-2010-199; C-3-FESR04-POR-CALABRIA-2010-240; C-4FESR04-PORCALABRIA-2010-233; C-5-FESR04-POR-CALABRIA-2010-195 (Ambienti per l'apprendimento); Piani integrati 2013 1. - FSE 2013 Ob. C-D; Obiettivo C - Migliorare i livelli di conoscenza e competenze dei giovani. Azione C1 - Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. 42 Azione C2 - Orientamento formativo e ri-orientamento. Azione D - Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione nella scuola. Azione D1 - Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove tecnologie della comunicazione. 2. - Progetto in rete aria a rischio e Processo Forte flusso immigratorio; PROGETTI 43 PROGETTI INSERITI IN AMBITO CURRICULARE E PROGETTI CHE FANNO PARTE DEL CURRICULO INTEGRATO E CHE RICHIEDONO UN FINANZIAMENTO BELMONTE CALABRO Progetti e/o Attività “Laboratorio di lettura e Drammatizzazione” Arte e musica “Una piccola rinuncia per un grande sorriso” “Una festa tira l'altra” Scuole coinvolte Finanziamento Primaria Centro Fondo d’Istituto Infanzia e Primaria Marina Fondo d’Istituto Infanzia Centro Fondo d’Istituto Progetto accoglienza: “Piccoli passi” Infanzia Centro Progetto continuità: "Vado in prima" Infanzia Centro Progetto RiciclArte Infanzia Centro Progetto L.2: Let's play with English Infanzia Centro La scuola... in montagna (laboratorio ambientale per alunni) Progetto recupero Primaria e Secondaria Secondaria Progetto Curriculare Progetto Curriculare Progetto Curriculare Progetto Curriculare Progetto Curriculare Fondo d’Istituto LONGOBARDI Progetti e/o Attività “Una valigia di canti, suoni e tanta allegria” Attività espressiva e di drammatizzazione "Seminando..." Scuole coinvolte Finanziamento Infanzia Centro Fondo d’Istituto Primaria Centro Fondo d' Istituto Primaria Marina Fondo d' Istituto 44 FIUMEFREDDO BRUZIO Progetti e/o Attività Scuole coinvolte Finanziamento Presepe vivente Infanzia Marina Fondo d’Istituto “Chi trova un amico trova un tesoro” Infanzia Marina Fondo d’Istituto Attività motoria nella scuola dell'infanzia Infanzia Marina Fondo d’Istituto Progetto accoglienza: "A piccoli passi" Infanzia Marina/Centro Progetto curricolare Progetto continuità: "Vado in prima" Infanzia Marina/Cento Progetto curricolare Progetto manipolativo: "Piccoli artisti al lavoro" Progetto verde e blu e i 4 elementi Infanzia Marina Progetto curricolare Infanzia Centro Progetto curricolare Progetto letto-scrittura Infanzia Centro Progetto curricolare Una Regione in movimento Infanzia Centro Progetto curricolare Drammatizzazione: "Un Natale da favola" Infanzia Centro Fondo d’Istituto Drammatizzazione natalizia: "Natale 2013" e Presepe vivente Primaria Marina Fondo d’Istituto Giochi della gioventù 2014 Primaria Marina Fondo d’Istituto Drammatizzazione fine anno Primaria Marina Fondo d’Istituto "Il mio mondo in un piccolo presepe" Progetto Alimentare: "Una sana alimentazione allunga la vita" Primaria Marina Progetto curricolare Primaria Marina Progetto curricolare Progetto Risparmio Primaria Marina Progetto curricolare Il mondo del FAI Primaria Marina Progetto curricolare Esperimenti scientifici Primaria Marina Progetto curricolare Il frantoio delle storie Primaria Marina Progetto curricolare Una classe per l'ambiente Primaria Marina Progetto curricolare Progetto sicurezza: "Casa e scuole sicure" Drammatizzazione Natale-Carnevale "Tutti in scena" Progetto Recupero (italiano/matematica) Progetto Legalità Primaria Marina Progetto curricolare Primaria Centro Fondo d’Istituto Primaria Centro Fondo d’Istituto Primaria Centro Progetto curricolare Progetto Ambiente "Educazione all'ambiente" Progetto Lettura "Un libro per amico" Primaria Centro Progetto curricolare Primaria Centro Progetto curricolare "Natura, Scuola, Arte" Secondaria I Grado Fondo d’Istituto "Io leggo" Secondaria I Grado Progetto curricolare 45 I TRE ORDINI DI SCUOLA Progetti e/o Attività “Progetti formazione/aggiornamento docenti” “Visite guidate e viaggi d’istruzione” Scuole coinvolte I tre ordini dell’Istituto Comprensivo I tre ordini dell’Istituto Comprensivo Finanziamento L. 440 del 97 Enti locali e famiglie 46 VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione si caratterizza come strumento di controllo della validità degli interventi didattico/educativi attuati: si colloca organicamente nei vari processi di insegnamento/apprendimento: - test di ingresso per gli alunni in entrata nella scuola primaria e secondaria di 1° grado; - incontri programmati tra i docenti tra i diversi ordini di scuola per la rilevazione degli aspetti cognitivi e comportamentali degli alunni; - prove di ingresso agli alunni delle classi in avvio d’anno scolastico; - prove formative agli alunni delle classi a verifica delle unità di apprendimento; - prove sommative quadrimestrali; - prove di rilevazione delle competenze degli alunni nel passaggio da un anno all’altro del percorso scolastico; - somministrazione delle prove selezionate dal Sistema di Valutazione Nazionale (INVALSI). Così intesa, l’attività valutativa assume il carattere di meccanismo di regolazione interno al processo di apprendimento che permette a quest’ultimo di adattarsi alle esigenze specifiche dei singoli allievi per migliorarne la qualità dell’istruzione. Come tale è “formativa”nella misura in cui sostiene la crescita del discente e ne sostiene lo sviluppo. Al fine di rendere la valutazione più attendibile, superando giudizi unilaterali e riduttivi, occorre che questa funzione della didattica si traduca in un’autentica esperienza collegiale attraverso il confronto tra i punti di vista. Nel corso dell’anno scolastico, la valutazione assume diverse funzioni-connotazioni: diagnostica; in itinere; sommativa. La valutazione, in tutte le sue fasi, tiene conto dei seguenti aspetti: emotivo-affettivo; cognitivo; relazionale-sociale; 47 civico La valutazione sommativa è una sorta di bilancio finale relativo ai livelli di maturazione/competenze raggiunti dagli allievi ed ha lo scopo di orientare i progetti successivi. Secondo le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, la valutazione, la cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue i percorsi curriculari. La valutazione si presenta, quindi,come un’azione che risponde non tanto a un’istanza certificativa, quanto a un’esigenza formativa. Una formazione che garantisca a ciascun individuo il pieno inserimento nella società odierna e che deve fondarsi sull’ “imparare ad imparare”, cioè sullo sviluppo delle competenze meta-cognitive, affinché l’allievo assuma gradualmente la piena consapevolezza ed il senso di responsabilità nei confronti del proprio processo di apprendimento. Ponendo al centro dell’attività scolastica la Persona che apprende e non solo la trasmissione delle conoscenze si terrà conto di tutte le caratteristiche dell’individuo: affettività, relazionalità, contesto ambientale e sociale. Compito della scuola sarà quello di offrire a ciascuno la possibilità di sviluppare a pieno le proprie potenzialità con conseguente influenza positiva sull’apprendimento e su tutti gli altri aspetti della persona. Il processo di valutazione presuppone, quindi, un modello didattico basato non solo su modalità trasmissive, ma anche e soprattutto su una pratica didattica tesa a considerare i processi di apprendimento al fine dello sviluppo integrale dell’alunno, secondo le finalità suggerite dalle Indicazioni per cui la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere ed affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”. In tale ottica la valutazione assume una preminente funzione formativa: si può parlare non solo di valutazione dell’apprendimento, ma soprattutto di valutazione per l’apprendimento. Ne consegue che la funzione della valutazione non può essere ricondotta esclusivamente alla misurazione di aspetti quantitativi, ma dovrà essere intesa come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dalla pratica educativa nella personalità dell’alunno tenendo conto, oltre che delle competenze disciplinari acquisite e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, anche del grado di partecipazione, dell’impegno, dell’atteggiamento relazionale di ogni singolo studente e della sua crescita globale. In tal senso, la valutazione avrà valore sia in senso di sviluppo formativo sia in senso di sviluppo globale. 48 Criteri generali di valutazione delle discipline La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente i seguenti criteri: -progressi rispetto ai livelli di partenza; -eventuali e particolari difficoltà; -impegno personale; -risposta agli obiettivi delle singole discipline; -processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità. Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova verranno rese chiare le richieste di modo che l’attività di verifica servirà anche a rendere l’alunno consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conseguire gli obiettivi. In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l’adeguatezza dei piani di intervento e delle scelte didattiche, al fine di apportare, se necessario, eventuali correzioni al progetto educativo e didattico. Particolare cura e attenzione dovrà essere posta per la valutazione degli alunni con disabilità, per la cui valutazione si dovrà tenere conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato i cui obiettivi e i conseguenti criteri di valutazione devono essere condivisi tra l’istituzione scolastica e la famiglia. Dunque, riguardo agli alunni con DA, DSA, e DNSA, per i quali è prevista una programmazione specifica stilata in base alle loro potenzialità e alle loro particolari esigenze, la valutazione terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici sia di tipo educativo sia di tipo didattico: le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi. Per gli alunni in difficoltà di apprendimento si terrà conto dei progressi compiuti rispetto a quanto previsto dal Piano Individuale predisposto dal Consiglio di Classe e documentato nel registro del docente. In particolare per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificata si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali dell’alunno. 49 Infine si prevede, per gli alunni con disabilità intellettiva, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità. Per la valutazione degli alunni stranieri si farà riferimento a percorsi di studio adattati e individualizzati, in considerazione degli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la pedagogia interculturale, che pongono in evidenza il percorso personale effettuato dall’alunno nel periodo di tempo osservato dall’inizio dell’inserimento nella classe. Il Collegio dei docenti definirà il necessario adattamento dei programmi di insegnamento mediante specifiche iniziative; i percorsi di studio saranno messi in atto dal Consiglio di classe. In conclusione, la valutazione è momento di informazione per i genitori, per gli alunni, per gli insegnanti, ma è soprattutto momento interattivo di scambio e di dialogo pedagogico tra i vari soggetti coinvolti per migliorare l’azione di ogni soggetto, in base alle competenze che il ruolo gli affida, in vista della crescita globale dell’allievo. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: -all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; -ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di insegnamento; -alla famiglia i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, competenze. 50 VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI Scuola Primaria La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato, computando insegnamenti obbligatori e facoltativoopzionali. Sono ammessi alla classe successiva, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o ambito di discipline. Scuola Secondaria di primo grado Nella Scuola Secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. CRITERI DI VALUTAZIONE COLLEGIALI 10 Livello ECCELLENTE 9 Livello ELEVATO 8 Livello BUONO 7 Livello INTERMEDIO Conoscenza organica dei contenuti; Ottima capacità di rielaborazione, anche in prospettiva interdisciplinare; capacità di elaborare riflessioni critiche; lodevole capacità espositiva; piena padronanza dei linguaggi specifici. Conoscenza approfondita dei contenuti; capacità di rielaborazione, anche in prospettiva interdisciplinare; capacità di elaborare riflessioni personali, originali; agile capacità espositiva; piena padronanza dei linguaggi specifici. Conoscenza completa dei contenuti; buona capacità di elaborazione, anche in prospettiva interdisciplinare; capacità di elaborare riflessioni ampie e personali; chiarezza espositiva; padronanza dei linguaggi e lessicale. Conoscenza precisa dei contenuti; discreta capacità di elaborazione; capacità di operare collegamenti tra i saperi; capacità di elaborare riflessioni personali; 51 6 Livello ELEMENTARE 5 Livello CARENTE 4 Livello LACUNOSO adeguata proprietà espressiva. Conoscenza essenziale dei contenuti; sufficiente proprietà espositiva; linguaggio elementare, semplice. Conoscenza frammentaria dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; incerta capacità espositiva; uso di un linguaggio povero e impreciso. Conoscenza lacunosa dei contenuti; capacità espressiva confusa, gravemente insufficiente; inadeguato uso dei linguaggi specifici. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA VOTO 10 VOTO 9 VOTO 8 INDICATORI Rispetto di sé e degli altri Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari. Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi INDICATORI Rispetto di sé e degli altri. Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi INDICATORI Rispetto di sé e degli altri. Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi DESCRITTORI L’alunno/a è sempre corretto e rispettoso nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola. Partecipa proficuamente alla vita della comunità scolastica Nessuna L’alunno/a utilizza in maniera consapevole e responsabile il materiale e le strutture della scuola. L’alunno/a frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. DESCRITTORI L’alunno/a è corretto e rispettoso nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola. Partecipa costruttivamente alla vita della comunità scolastica. Richiami verbali ed eventuali note collettive. L’alunno/a utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. L’alunno/a frequenta con regolarità le lezioni e rispetta gli orari. DESCRITTORI L’alunno/a è sostanzialmente corretto nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola. Partecipa alla vita della comunità scolastica senza particolari apporti. Richiami verbali e una nota scritta. L’alunno/a utilizza, rispettandoli, il materiale e le strutture della scuola. L’alunno/a non è sempre assiduo nella frequenza e talvolta non rispetta gli orari. 52 VOTO 7 VOTO 6 VOTO INDICATORI Rispetto di sé e degli altri. Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi INDICATORI Rispetto di sé e degli altri. Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi INDICATORI Rispetto di sé e degli altri. Partecipazione alla vita della comunità scolastica. Note disciplinari 5 Uso del materiale e delle strutture della scuola. Frequenze, assenze, ritardi DESCRITTORI L’alunno/a mostra comportamenti poco corretti nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola. Partecipa con poco interesse alla vita della comunità scolastica. Note scritte fino a tre. L’alunno/a utilizza in maniera non sempre rispettosa il materiale e le strutture della scuola. L’alunno/a non rispetta sempre gli orari ed effettua sporadiche assenze ingiustificate. DESCRITTORI L’alunno/a ha comportamenti poco corretti nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola. Partecipa passivamente alla vita della comunità scolastica. Note scritte da quattro a sei. L’alunno/a utilizza in maniera poco responsabile il materiale e le strutture della scuola. L’alunno/a non rispetta gli orari, effettua frequenti assenze ingiustificate e si allontana spesso arbitrariamente dall’aula. DESCRITTORI L’alunno/a mostra spesso comportamenti improntati al mancato rispetto di docenti, compagni, personale della scuola, in violazione delle regole previste nel patto di corresponsabilità. Ammonizioni scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni gravi (sospensione per più di un giorno). L’alunno/a utilizza in maniera irresponsabile il materiale e le strutture della scuola, arrecando anche danni. L’alunno/a frequenta in maniera fortemente discontinua le lezioni, non rispetta gli orari e si allontana spesso in modo ingiustificato dall’aula. 53 AUTOANALISI D’ISTITUTO Monitoraggio, Autoanalisi d’Istituto, Valutazione del P.O.F. Con il termine valutazione non si fa riferimento solo agli apprendimenti degli allievi, ma ai processi di insegnamento, allo stile delle relazioni all’interno dell’Istituto, agli aspetti organizzativi, ai processi decisionali, alla circolazione delle informazioni, all’offerta formativa nella sua globalità. L’agire tecnico è la conseguenza di un sapere certo ed affidabile che, attraverso l’applicazione di regole, giunge ad un risultato materialmente qualitativamente e quantitativamente valutabile. L’agire educativo non ha a che fare con oggetti inerti, ma con soggetti attivi ed in età evolutiva. È quindi difficile conoscere in anticipo e con precisione l’esito dell’azione educativa. La progettazione implica sempre qualche incertezza. La Scuola, svolgendo una funzione pubblica di fondamentale importanza per la vita e lo sviluppo del Paese, deve poter misurare, secondo criteri di attendibilità e oggettività, la propria produttività, i risultati ottenuti e la qualità delle sue prestazioni in rapporto alle aspettative/bisogni degli utenti. Per conseguire ciò, il nostro Istituto si avvale di un sistema di valutazione interna ( autoanalisi d’Istituto). Il Collegio dei Docenti è impegnato a monitorare e misurare sistematicamente: L’aspetto strutturale, organizzativo e gestionale del POF quale segno di riconoscimento della Scuola (spazi, partecipazione sociale con particolare riferimento alle famiglie, integrazione delle diversità, rapporti col territorio). Controllare il rispetto dei tempi e delle modalità di lavoro previste Rimuovere le variabili che sono di ostacolo al raggiungimento degli stessi La qualità curricolare, cioè le competenze acquisite dagli allievi, che costituisce, insieme con la professionalità del personale docente e non docente il bilancio culturale annuale della Scuola. La qualità delle offerte e opportunità formative del territorio Congruenza tra Scuola e allievi ( relativamente ai modelli di vita affettiva, socialità, valori) Predisporre soluzioni per il miglioramento Riflessione e attuazione devono correlarsi secondo una circolarità, al fine di evitare l’uso burocratico di indicatori e per poter trasformare la valutazione/auto valutazione in opportunità formativa. 54 La scuola aderisce alla rete "Progetto farò", pertanto adotta strumenti e metodi definiti dal Comitato Scientifico della rete. Esso si ispira ad una logica formativa funzionale al miglioramento delle azioni professionali, focalizza l’attenzione su forme di autovalutazione condotte da parte degli stessi docenti e di valutazione “tra pari” intese come mezzo per fare uscire la scuola dall’autoreferenzialità e consente di acquisire: La capacità di sapersi rappresentare a se stessa e agli altri; L’abitudine a dar conto del proprio operato; La consapevolezza delle sue responsabilità; il di “autovalutazione” è assunto nella sua accezione di “ispezione sistemica” del funzionamento della scuola ed è intesa come espressione di un giudizio di “valore” sui processi attivati e non come un resoconto sui risultati ottenuti. È quindi un processo sistematico il cui obiettivo è quello di ottenere informazioni valide sulle condizioni, le funzioni, gli scopi e la produttività della scuola al fine di migliorare e/o ampliarle integrandole nella realtà culturale di riferimento. È un’attività di gruppo che coinvolge docenti, alunni, genitori in un processo collegiale che consente d’intervenire su specifici aspetti organizzativi, curriculari e relazionali della scuola. LE SCELTE ORGANIZZATIVE I testi normativi inerenti il funzionamento scolastico sottolineano in più punti come la realizzazione dei progetti formativi, posti coerentemente in essere da ciascuna scuola, richieda scelte organizzative responsabilmente assunte, in maniera mirata e flessibile. D’altro canto, l’impegno educativo dell’istituzione scolastica rispetto alle istanze espresse dal territorio, necessita di una personalizzazione dell’intervento nonché di un orario flessibile, perché adeguato alle esigenze dell’utenza. Le forme di flessibilità, in ottemperanza all’art.8 del D.P.R. 275/99 e attuate dal nostro istituto, sono le seguenti: Flessibilità orario L’attivazione di percorsi didattici personalizzati, richiede una diversa articolazione della lezione o dell’attività didattica. Così, gli orari di entrata ed uscita dei vari plessi di scuola dell’infanzia potranno essere suscettibili, pur sempre nel rispetto del monte ore complessivo di norma, di variazioni, riportate in schema, per conciliare il servizio erogato con le diverse richieste dell’utenza. Per quanto concerne la scuola secondaria di 1 grado, va sottolineato lo sforzo di mediazione compiuto fra le esigenze espresse dalle famiglie ed il funzionamento 55 reale del servizio di scuolabus, fornito dai Comuni, oggetto di discussione negli incontri propedeutici con le famiglie. Tutte le opzioni realizzate in tal senso, sono comunque di seguito indicate in tabella apposita. Relativamente alla scuola secondaria di I grado, è da precisare che le ultime disposizioni legislative hanno ridotto la disponibilità di risorse professionali, rendendo difficoltosa l’attuazione di piani di studio personalizzati. L’obbligatorietà di un tempo scuola comune a tutti gli alunni consente margini limitati per una diversificazione dell’offerta formativa. Gli spazi consentiti dall’autonomia risultano poco praticabili data l’esiguità di docenti e relativo orario di servizio. Gli altri insegnamenti garantiscono percorsi calibrati sugli alunni avvalendosi di diverse opzioni metodologiche. Flessibilità del calendario La scuola ha deliberato, anche per l’anno scolastico 2013/14, di adottare la scansione quadrimestrale; inoltre, per quanto attiene più strettamente alla didattica, si provvederà ad una diversa ripartizione del tempo dedicato al perseguimento degli apprendimenti unitari, per garantire il reale conseguimento degli O.A. Flessibilità dei gruppi classe Pur garantendo il valore referenziale di ciascun gruppo-classe, sarà responsabilità di ciascuna equipe pedagogica rideterminare le realtà socio-relazionali di apprendimento, in base a peculiari esigenze; fra esse citiamo: attività di recupero; consolidamento/approfondimento; attività d’integrazione dei curricoli (per es. visite guidate); sostegno affettivo motivazionale. Flessibilità degli spazi Nella prospettiva della scuola riformata, lo spazio canonico dell’aula verrà rivisitato nei termini della didattica laboratoriale (laboratorio inteso cioè, prima come metodologia esperienziale che come spazio d’apprendimento) e manterrà però la sua valenza precipua di luogo d’accoglienza. Inoltre, si fruirà degli spazi di laboratorio, per progettare, socializzare e sperimentare, oltreché degli spazi esterni, per vivere significativamente l’ambiente circostante. 56 ATTIVITA’ DI CODOCENZA (SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO di BELMONTE, FIUMEFREDDO, LONGOBARDI) Per quanto riguarda la flessibilità della Scuola Secondaria dell’Istituto, si attueranno attività di coodocenza, laddove si verificano residui orari dei docenti di Lettere e di Matematica. Le attività di codocenza riguardano i docenti della Scuola Secondaria di I grado delle tre sedi di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte e Longobardi i quali devono completare il proprio orario di servizio. Le ore saranno utilizzate per attività di recupero/potenziamento per singoli alunni o gruppi di alunni, nonchè per supporto ad alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) individuati dai Consigli di classe. 57 RISORSE STRUMENTALI PRESENTI NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO BELMONTE CALABRO STRUMENTI, QUANTITÀ SCUOLE LABORATORI,SERVIZI apparecchio televisivo 9 Belmonte: tutte Longobardi: tutte Fiumefreddo: tutte Computer 52+20 Belmonte Centro: Secondaria, Primaria Longobardi Centro: Secondaria,Primaria Fotocopiatore 35 Fiumefreddo Bruzio 4 Belmonte Centro: Secondaria, Primaria Longobardi Centro:Secondaria,Primaria 4 Fiumefreddo Bruzio lavagna luminosa 1 Belmonte Centro: Primaria Masterizzatore 2 Belmonte Centro: Primaria Longobardi Centro: Secondaria 1 Fiumefreddo Bruzio proiettore per 1 Longobardi: Secondaria diapositive 1 Fiumefreddo Bruzio Videoproiettore 1 Belmonte Centro: Primaria Duplicatore 1 Belmonte Centro: Primaria Registratore 5 Belmonte Centro: Secondaria, Primaria Longobardi: Secondaria Scanner 2 Belmonte Centro: Primaria Longobardi: Secondaria Stampante 1 Fiumefreddo Bruzio 8 Belmonte Centro: Primaria Longobardi:Secondaria, Primaria Macchina fotografica 5 Fiumefreddo Bruzio 3 Belmonte : Secondaria Longobardi:Secondaria, Primaria Marina Telecamera 2 Fiumefreddo Bruzio 4 Belmonte Centro: Primaria, Infanzia Longobardi:Secondaria, Primaria Marina 58 Videoregistratore 1 Fiumefreddo Bruzio 7 Belmonte Centro: Secondaria, Primaria , Infanzia tutte Longobardi:Infanzia,Primaria,Secondaria Casse audio 2 Fiumefreddo Bruzio 3 Belmonte: Primaria e Secondaria Longobardi: Secondaria Software didattico 2 Fiumefreddo Bruzio 7 Belmonte Centro: Primaria Multimediale Longobardi: Secondaria Lavagna Interattiva 7 Belmonte Centro: Primaria Multimediale 1 Belmonte Marina: Primaria 2 Belmonte Centro: Secondaria I grado e Laboratorio 5 Longobardi Centro: Primaria Fiumefreddo Bruzio 59 ATTIVITÁ DI FORMAZIONE, INFORMAZIONE AGGIORNAMENTO L’aggiornamento professionale dei docenti e del personale che opera nella scuola, è un importante elemento di qualità nel servizio scolastico; esso rappresenta una leva strategica per lo sviluppo e la crescita culturale dell’ istituzione scolastica. Il collegio dei docenti, sulla scorta di quanto proposto dalla Commissione POF, ritiene indispensabile proporre alcuni progetti di formazione ed aggiornamento finalizzati all’arricchimento professionale, alla realizzazione di una scuola sempre più adeguata ai bisogni ed alle esigenze della società. I docenti faranno, anche, autoaggiornamento mediante abbonamento a riviste scolastiche, per ogni ordine di scuola. Nel corrente anno scolastico è prevista la realizzazione di corsi di aggiornamento aventi per oggetto: Formazione sulla sicurezza (D. lgs. n. 81/2008); Progettazione per competenze; Corso di informatica per personale docente e personale ATA. Il personale docente può prendere parte a corsi organizzati dall’Amministrazione a livello centrale o periferico o dalle istituzioni scolastiche, come previsto dall’art. 62 del C C N L. In relazione a quanto disposto, gli insegnanti che partecipano a tali corsi di formazione hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico con l’esonero dal servizio, facendone la dovuta richiesta. Il Dirigente, scolastico in tal caso, assicura un’articolazione flessibile dell’orario di lavoro per consentire la partecipazione ad iniziative di formazione. Anche il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, può partecipare, previa autorizzazione del Dirigente, ad iniziative di aggiornamento. Sono previsti corsi di aggiornamento per i docenti organizzati da Nuclei Territoriali Regionali ( Ex-IRRE) con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze e le competenze per un’ efficace integrazione della lavagna digitale nella didattica. Formazione in rete con l'Istituto "Isidoro Gentile" di Paola. Formazione sulle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, dall'Infanzia alle Secondarie. Referenti: De Luca Lorella, Imbroinisi Simona, Lamberti Marina, Ruggiero Giovanna, Uberti Assunta. 60 Nell’ intenzione di adeguarci sempre più a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di accessibilità dei siti scolastici, il sito del nostro Istituto è consultabile sul web all’indirizzo www.istitutocomprensivobelmontecalabro.it che rappresenta “ una stretta di mano “ con i genitori e le agenzie educative del territorio: con loro la scuola ricerca una vera collaborazione e una piena condivisione di valori, per un comune progetto educativo. 61 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ATA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Il piano annuale delle attività, è il più importante tra i vari strumenti giuridici di attuazione del POF. E’ predisposto dal Dirigente Scolastico, sulla base delle proposte degli OO. CC.; Contiene le attività che la scuola intende svolgere nel corso dell’anno scolastico, ivi comprese quelle cosiddette aggiuntive di insegnamento, e i conseguenti impegni; E’ deliberato dal Collegio Docenti, nel quadro della progettazione dell’attività educativo -didattica; E’ modificabile nel corso dell’anno scolastico per far fronte ad esigenze sopravvenute. Il PAA si configura come il contenitore in primo luogo di tutte le attività, che sono espressione dell’autonomia progettuale e organizzativa dell’Istituto e, quindi anche delle attività aggiuntive di insegnamento non formalmente riconducibili al progetto curricolare nella sua accezione più diffusa e delle attività funzionali all’insegnamento. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Gli obblighi di lavoro del personale docente si articolano in : (ART. 26 DEL CCNL del 24/07/2003) A) ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO (art.26 del CCNL del 24/07/2003) B) ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (art.27stesso CCNL) C) ATTIVITA’ AGGIUNTIVE (art.28 stesso CCNL) D) ATTIVITA’ DI AGGIORNAMENTO E DI FORMAZIONE (art.65 stesso CCNL) A) ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO L’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella Scuola dell’Infanzia, in 24 ore settimanali nella Scuola Primaria e in 18 ore settimanali nella Scuola Secondaria di primo grado, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Le 24 ore settimanali di servizio, stabilite per gli insegnanti della Scuola Primaria, sono articolate in 23 ore di insegnamento frontale e 1 ora di, progettazione educativo - didattica da attuarsi in incontri collegiali a scadenza settimanale o plurisettimanale, come da delibera degli organi collegiali e in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. 62 Tutte le cattedre, per i docenti della Scuola Secondaria di primo grado,sono riportate a 18 ore settimanali distribuite in cinque giorni settimanali. B) ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli OO. CC., la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; alla correzione degli elaborati; ai rapporti con le famiglie. Tra gli adempimenti di carattere collegiale dovuti rientrano: partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nella scuola dell’infanzia, PER UN TOTALE DI 40 ORE ANNUE; la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione, con un impegno non superiore ALLE 40 ORE ANNUE. Lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. C) ATTIVITA’AGGIUNTIVE Le attività aggiuntive consistono in: attività aggiuntive di insegnamento ( fino a 6 ore settimanali); attività aggiuntive funzionali all’insegnamento che consistono nello svolgimento di: supporto organizzativo al capo d’istituto con l’individuazione di docenti ai quali delegare specifici compiti; responsabili delle FF. SS.; coordinamento del collegio dei docenti e dell’articolazione dello stesso in gruppi di ricerca o commissioni di lavoro; realizzazione dei progetti deliberati; coordinamento dei consigli di classe/interclasse/intersezione; attività di aggiornamento, di formazione e di progettazione; compiti relativi alle misure di sicurezza e di tutela sul lavoro; referenti per attività e progetti. 63 Gli incarichi di cui sopra saranno finanziati con il fondo dell’Istituzione scolastica e con i fondi dell’autonomia. L’attribuzione degli incarichi è disposta a mezzo comunicazione scritta che, in premessa, indica le relative delibere del Consiglio d’Istituto/Collegio dei docenti. Il compenso per le attività aggiuntive viene erogato in maniera forfetaria per le funzioni di supporto organizzativo al capo d’istituto, sulla base di un numero stimato di ore aggiuntive effettivamente prestate per le attività inerenti allo svolgimento di progetti/attività programmate ed è materia di contrattazione con le RSU. Le misure dei compensi relativi ai responsabili delle funzioni strumentali, agli incarichi, e alle attività aggiuntive, da erogarsi, previa verifica dell’effettivo svolgimento delle medesime, sono determinate da apposite tabelle a cura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). Gli insegnanti cui sono affidati incarichi da svolgere anche in orario aggiuntivo potranno accedere al fondo d’Istituto nella misura dei mezzi finanziari messi a disposizione, secondo quanto sarà stabilito dagli OO.CC. e dalla contrattazione integrativa d’Istituto per l’a. s. 2013/2014. D) ATTIVITÁ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Il piano si dovrà articolare in iniziative: promosse prioritariamente dall’Amministrazione; progettate dalla Scuola autonomamente o in rete. TEMPO SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola dell’Infanzia, da lunedì a venerdì è di 40 ore. SCUOLA PRIMARIA BELMONTE/LONGOBARDI L’orario settimanale delle lezioni nella scuola Primaria è di: 28 ore settimanali per tutte le classi SCUOLA PRIMARIA FIUMEFREDDO BRUZIO L’ orario settimanale delle lezioni nella scuola Primaria è di: 38 ore settimanali per tutte le classi, con due rientri (mercoledì e venerdì). SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO BELMONTE L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di: 36 ore per le classi I, II e III a tempo prolungato, con due rientri (martedì e venerdì) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LONGOBARDI 64 L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di: 36 ore per le classi I e II a tempo prolungato, con due rientri (lunedì e venerdì) 30 ore per le classi III SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FIUMEFREDDO L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di: 36 ore per le classi I e II e III a tempo prolungato, con due rientri (martedì e giovedì) Prospetto riepilogativo alunni a. s. 2013/14 INFANZIA Belmonte Centro Belmonte Marina Fiumefreddo Centro Fiumefreddo Marina Longobardi Centro sez. 1° - 2° Longobardi Marina TOTALI PRIMARIA Belmonte Centro Belmonte Marina Fiumefreddo Centro Fiumefreddo Marina Longobardi Centro Longobardi Marina TOTALI SECONDARIA I GRADO Belmonte Centro Fiumefreddo Centro Longobardi Centro Cl. 2^ 13 / 7 16 15 3 54 Cl. 3^ 11 5 8 23 9 3 59 Cl.. I 15 (Sez. A) 15 (Sez. A) Cl.. II 11 (Sez. A) 12 (Sez. A) 13 (Sez. B) 11 (Sez. B) 11 (Sez. C) 45 TOTALI TOTALE ALUNNI nei 3 Comuni Infanzia Primaria Secondaria I grado TOTALI Cl. 1^ 4 / 4 21 19 7 55 Iscrizioni e Conferme 14 15 21 19 16-15 tot. 31 21 121 43 Cl. 4^ 1 / 6 13 13 1 34 Totale Alunni 14 15 21 19 16-15 tot. 31 21 121 Cl. 5^ 5 4 9 7 14 13 52 Cl. III 8 (Sez. A) 12 (Sez. A) 11 (Sez. B) 14 (Sez. B) 10 (Sez. C) 55 BELMONTE FIUMEFREDDO LONGOBARDI 29 43 34 106 40 114 50 204 52 97 59 208 Tot. Alunni 34 9 34 80 70 27 254 Totale complessivo 34 50 59 143 totale complessivo 121 254 143 518 65 RISORSE INTERNE DOCENTI COLLABORATORI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI D. S. G. A. 83 17 3 1 ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI BELMONTE SCUOLA ORARIO ENTRATA 8:00 ORARIO USCITA 16:00 8:25 13:25 Primaria Belmonte Calabro Centro Primaria Belmonte Calabro Marina Secondaria I Grado 8:25 8:00 8:30 12:25 12:40 13:30 Secondaria I Grado 8:30 16:30 Infanzia Belmonte Calabro Centro e Marina Primaria Belmonte Calabro Centro GIORNI dal lunedì al venerdì lunedì – mercoledì giovedì - sabato martedì - venerdì dal lunedì al sabato lunedì – mercoledì – giovedì - sabato martedì - venerdì ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI LONGOBARDI SCUOLA ORARIO ENTRATA 8:00 8:25 ORARIO USCITA 16:00 13:25 Primaria Longobardi Centro Primaria Longobardi Marina Secondaria I Grado 8:25 8:00 8:30 12:25 12:40 13:30 Secondaria I Grado 8:30 16:30 Infanzia Longobardi Centro e Marina Primaria Longobardi Centro GIORNI dal lunedì al venerdì martedì – mercoledì giovedì - sabato lunedì - venerdì dal lunedì al sabato martedì– mercoledì giovedì - sabato lunedì - venerdì ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI FIUMEFREDDO B. ORARIO DEFINITIVO DELLE LEZIONI CON I RIENTRI - A. S. 2013 / 2014 SCUOLA DELL’INFANZIA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ --- PLESSO MARINA – MATTINA MENSA ENTRATA USCITA ENTRATA USCITA 8.00 ///// 12.00 13.00 8.00 ///// “ “ 8.00 ///// “ “ 8.00 ///// “ “ 8.00 ///// “ “ POMERIGGIO ENTRATA USCITA ////// 15.30 ////// 15.30 ////// 16.30 ////// 15.30 ////// 16.30 66 SCUOLA DELL’INFANZIA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO --- PLESSO CENTRO – MATTINA MENSA ENTRATA USCITA ENTRATA USCITA 8.00 ////// 12.00 13.00 8.00 ////// “ “ 8.00 ////// “ “ 8.00 ////// “ “ 8.00 ////// “ “ /////// ////// /////// /////// SCUOLA PRIMARIA --- PLESSO MARINA – MATTINA ENTRATA USCITA LUNEDI’ 8.00 13.00 MARTEDI’ 8.00 13.30 MERCOLEDI’ 8.00 ///// GIOVEDI’ 8.00 13.30 VENERDI’ SABATO 8.00 8.00 ////// 13.00 SCUOLA PRIMARIA --- PLESSO CENTRO – MATTINA ENTRATA USCITA LUNEDI’ 8.00 13.00 MARTEDI’ 8.00 13.30 MERCOLEDI’ 8.00 ////// GIOVEDI’ 8.00 13.30 VENERDI’ SABATO 8.00 8.00 ////// 13.00 SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO – MATTINA ENTRATA USCITA LUNEDI’ 8.30 13.30 MARTEDI’ 8.30 MERCOLEDI’ 8.30 13.30 GIOVEDI’ 8.30 VENERDI’ 8.30 13.30 SABATO 8.30 13.30 MENSA ENTRATA USCITA 13.00 14.00 /////// 13.00 ////// 14.00 MENSA ENTRATA USCITA 13.00 14.00 //////// 13.00 /////// 14.00 MENSA ENTRATA USCITA POMERIGGIO ENTRATA USCITA ////// 15.30 ////// 15.30 ////// 16.30 ////// 15.30 ////// 16.30 ////// /////// POMERIGGIO ENTRATA USCITA 16.30 /////// 16.30 /////// POMERIGGIO ENTRATA USCITA ////// ///// 16.30 ////// 16.30 ////// POMERIGGIO ENTRATA USCITA 13.30 14.30 16.30 13.30 14.30 16.30 67 CALENDARIO SCOLASTICO A. S. 2013 / 2014 Inizio delle lezioni 16 settembre 2013 Termine delle lezioni Scuola Primaria e Secondaria di I grado 14 giugno 2014 Termine delle attività didattiche Scuola dell’ Infanzia 30 giugno 2014 ELENCO DELLE FESTIVITA’ Tutte le domeniche; 1 novembre 2013 → Festa di tutti i Santi; 2 novembre 2013 - Commemorazione dei defunti; 8 dicembre 2013 - Immacolata Concezione; dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 - Vacanze di Natale; 3 febbraio 2014 - Beato Nicola - Santo Patrono (solo Scuole di Longobardi); 3 marzo 2014 e 4 marzo 2014 - Lunedì e martedì di Carnevale (deliberazione C. d’ I.); dal 16 aprile 2014 al 22 aprile 2014 - Vacanze Pasquali; 25 aprile 2014 - Anniversario della Liberazione; 26 aprile 2014 - Ponte; 1 maggio 2014 - Festa del Lavoro; 2 maggio 2014 e 3 maggio 2014 - Festeggiamenti in onore di San Francesco da Paola (deliberazione C. d’ I.); 2 giugno 2014 - Festa nazionale della Repubblica. 68 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 COLLEGI DOCENTI UNITARI 5 settembre 2013 12 ottobre 2013 23 ottobre 2013 ULTERIORI COLLEGI PREVISTI novembre 2013 dicembre 2013 febbraio 2014 maggio 2014 giugno 2014 GIUNTA ESECUTIVA E CONSIGLIO D’ISTITUTO Saranno convocati ogni qualvolta se ne ravviserà la necessità o se ne farà richiesta. INCONTRO CON ENTI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO Inizio anno scolastico. INCONTRI GRUPPO INTEGRAZIONE POF E GAUS Si terranno periodicamente per progettare e monitorare il POF. INCONTRI G.H. Saranno convocati ogni qualvolta se ne ravviserà la necessità o se ne farà richiesta. INCONTRI DIRIGENTE –STAFF ORGANIZZATIVO – RESPONSABILI DI PLESSO Si terranno periodicamente per verificare l’andamento organizzativo e didattico. RINNOVO ORGANI COLLEGIALI Le votazioni per le elezioni dei rappresentanti dei Genitori negli organi Collegiali con scadenza annuale (Consigli di Intersezione, Consigli di Interclasse e Consigli di Classe) si svolgono secondo il seguente calendario: Scuola Secondaria di I grado Belmonte Calabro - Giovedì 24/10/2013 69 Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Belmonte Calabro e Fiumefreddo Bruzio Lunedì 28/10/2013 Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado Longobardi Martedì 29/10/2013 Scuola Secondaria di I grado Fiumefreddo Bruzio - Mercoledì 30/10/2013 SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA BELMONTE CALABRO, FIUMEFREDDO BRUZIO E LONGOBARDI RIUNIONI PER LA PROGETTAZIONE ANNUALE 09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 RIUNIONI PER LA PROGETTAZIONE SETTIMANALE (SCUOLA PRIMARIA) Belmonte Calabro Centro e Marina Ogni secondo e ultimo lunedì del mese dalle ore 14:00 alle ore 16:00 Longobardi Centro Ogni secondo e ultimo martedì dalle ore 13:30 alle ore 15:30 Longobardi Marina Ogni secondo e ultimo lunedì dalle 13:00 alle 15:00 Fiumefreddo Bruzio Centro e Ogni lunedì dalle ore 13:00 alle ore 14:00 Marina CONSIGLI D’INTERSEZIONE CON COMPONENTE GENITORI Mercoledì 27 novembre 2013 (Belmonte C. e Longobardi) Martedì 26 novembre 2013 (Fiumefreddo Bruzio) Giovedì 06 febbraio 2014 (Fiumefreddo Bruzio) Venerdì 07 febbraio 2013 (Belmonte C. e Longobardi) Giovedì 29 maggio 2013 (Fiumefreddo Bruzio) Martedì 27 maggio 2013 (Belmonte C. e Longobardi) dalle ore 16:00 alle ore 17:00 dalle ore 15:30 alle ore 16:30 dalle ore 15:30 alle ore 16:30 dalle ore 16:00 alle ore 17:00 dalle ore 15:30 alle ore 16:30 dalle ore 16:00 alle ore 17:00 CONSIGLI D’INTERCLASSE CON COMPONENTE GENITORI Mercoledì 27 novembre 2013 (Belmonte C. e Longobardi) Lunedì 25 novembre 2013 (Fiumefreddo Bruzio) Mercoledì 05 febbraio 2014 (Belmonte Calabro) Lunedì 10 febbraio 2014 (Fiumefreddo Bruzio) Venerdì 07 febbraio 2014 (Longobardi) Martedì 29 aprile 2014 (Belmonte C. e Longobardi) Lunedì 28 aprile 2014 (Fiumefreddo Bruzio) dalle ore 17:00 alle ore 19:00 dalle ore 15:00 alle ore 17:00 dalle ore 17.30 alle ore 18:30 dalle ore 16:00 alle ore 17:00 dalle ore 16:00 alle ore 17:00 dalle ore 17:00 alle ore 19:00 dalle ore 15:00 alle ore 17:00 CONSIGLI D’INTERCLASSE SOLO COMPONENTE DOCENTI Mercoledì 5 febbraio 2014 -Valutazione I Quadrimestre Belmonte Venerdì 7 febbraio 2014 -Valutazione I Quadrimestre Longobardi Lunedì 10 febbraio 2014 –Valutazione I Quadrimestre Fiumefreddo Lunedì 16 giugno 2014 (Valutazione finale Belmonte Calabro) Mercoledì 18 giugno 2014 (Valutazione finale Longobardi) Martedì 17 giugno 2014 (Valutazione finale Fiumefreddo) dalle ore 15.30 alle ore 17.30 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 dalle ore 14:00 alle ore 16:00 dalle ore 8:30 alle ore 12:30 dalle ore 8:30 alle ore 12:30 dalle ore 8:30 alle ore 12:30 70 INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE SULLA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE I Quadrimestre Martedì 18 febbraio 2014 (Belmonte C. e Longobardi) Lunedì 17 febbraio 2014 (Fiumefreddo B.) II Quadrimestre Mercoledì 25 giugno 2014 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 ASSEMBLEE GENITORI Scuola Secondaria di I grado Belmonte Calabro - Giovedì 24/10/2013 Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Belmonte Calabro e Fiumefreddo Bruzio - Lunedì 28/10/2013 Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado Longobardi Martedì 29/10/2013 Scuola Secondaria di I grado Fiumefreddo Bruzio - Mercoledì 30/10/2013 Il Dirigente Scolastico riunirà l’Assemblea dei Genitori, unitaria oppure suddivisa per ordine di Scuola, ogni qualvolta si renderà necessario o se ne farà richiesta. RICEVIMENTO DEI GENITORI Scuola dell’Infanzia Ultimo giorno lavorativo del mese Tutte le volte che i Genitori ne fanno richiesta. dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Scuola Primaria Ultimo Lunedì del mese Belmonte Calabro Centro e Marina Ultimo Lunedì del mese Longobardi Centro Ultimo Lunedì del mese Longobardi Marina Ultimo Lunedì del mese Fiumefreddo Bruzio Centro e Marina dalle ore 16.00 alle ore 17.00 dalle ore 15:30 alle ore 16:30 dalle ore 15:00 alle ore 16:00 dalle ore 14:00 alle ore 15:00 ESPOSIZIONE RISULTATI FINALI Lunedì 16 giugno 2014 Belmonte Calabro Mercoledì 18 giugno 2014 Longobardi Martedì 17 giugno 2014 Fiumefreddo Bruzio 71 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BELMONTE A.S. 2013/2014 RIUNIONI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PER PROGETTAZIONE ANNUALE 09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2013/2014 RIUNIONI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PER PROGETTAZIONE ANNUALE 09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30 CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE: BELMONTE CALABRO Giovedì 24/10/2013 Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 1° Incontro Scuola-Famiglia. Giovedì 07/11/2013 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Mercoledì 18/12/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Mercoledì 15/01/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe IIA (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe IA (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 2° Incontro Scuola-Famiglia. classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Giovedì 13/02/2014 (valutazione primo quadrimestre) Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 classe III A Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 classe II A Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 classe I A Venerdì 21/02/2014 Dalle ore 16:30 alle ore 18:30 3° Incontro Scuola-Famiglia per visione schede di valutazione. 72 Giovedì 10/04/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 A Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Mercoledì 21/05/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II(ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Genitori) classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale) Dalle ore 9:30 alle ore 10:30 Dalle ore 10:30 alle ore 11:30 Dalle ore 11:30 alle ore 12:30 classe II A classe I A classe III A CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE: FIUMEFREDDO BRUZIO Mercoledì 30/10/2013 Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Venerdì 08/11/2013 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) Mercoledì 18/12/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Lunedì 13/01/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) 1° Incontro Scuola-Famiglia. classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 2° Incontro Scuola-Famiglia. classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Mercoledì 12/02/2014 (valutazione primo quadrimestre) 73 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Venerdì 21/02/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Venerdì 11/04/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) Martedì 29/04/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Giovedì 19/05/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) classe I A classe II A classe III B classe III A 3° Incontro Scuola-Famiglia per visione schede di valutazione. classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 4° Incontro Scuola-Famiglia. classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale) Dalle ore 8:30 alle ore 9:30 classe I A Dalle ore 9:30 alle ore 10:30 classe II A Dalle ore 10:30 alle ore 11.30 classe III B Dalle ore 11:30 alle ore 12:30 classe III A CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE DI LONGOBARDI Martedì 29/10/2013 Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Mercoledì 06/11/2013 Dalle ore 14.00 alle ore15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) 1° Incontro Scuola-Famiglia. classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 74 Dalle ore 18:00 alle ore 19:00 Genitori) Mercoledì 18/12/2013 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Giovedì 16/01/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) Dalle ore 18:00 alle ore 19:00 Genitori) classe II C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 2° Incontro Scuola-Famiglia. classe II C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Martedì 11/02/2014 (valutazione primo quadrimestre) Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 classe III C Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 classe III B Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 classe I B Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 classe II B Dalle ore 18:00 alle ore 19:00 classe II C Venerdì 21/02/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 Mercoledì 09/04/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) Dalle ore 18:00 alle ore 19:00 Genitori) 3° Incontro scuola-famiglia per visione schede di valutazione. classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Martedì 29/04/2014 Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 4° Incontro Scuola-Famiglia. Martedì 20/05/2014 Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 Genitori) Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 Genitori) Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 Genitori) Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 Genitori) Dalle ore 18:00 alle ore 19:00 Genitori) classe II C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe II B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei 75 Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale) Dalle ore 14:30 alle ore 15:30 classe II C Dalle ore 15:30 alle ore 16:30 classe II B Dalle ore 16:30 alle ore 17:30 classe III B Dalle ore 17:30 alle ore 18:30 classe III C Dalle ore 18:30 alle ore 19:30 classe I B ESPOSIZIONE RISULTATI FINALI E AMMISSIONE ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE 16 giugno 2014 RIUNIONE PRELIMINARE ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE 18 giugno 2014 ORE 9:30 INIZIO ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE PROVA NAZIONALE INVALSI 76 ELENCO DOCENTI SCUOLA INFANZIA (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi) IN SERVIZIO NELL’ A.S. 2013 / 2014 N Ord. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Cognome ALOISE BARONE BRUNI BUONAFORTUNA COSCARELLA DE LUCA FURCHI’ GILIBERTI NACCARATO PIZZUTO PORCO POSTERARO SURIANO VELTRI Nome ANITA CLARA ANNUNZIATA SERENELLA ROSA ROSINA LORELLA ANNA MARIA RITA MARIA LUCIA MARIA SILVANA EMANUELA MARIA ROSARIA MARIA TERESA INSEGNANTI RELIGIONE CATTOLICA (ITINERANTI CON LA SCUOLA PRIMARIA ) N Ord. 1. 2. Cognome CANTURI PIGNERI Nome GERARDINA PAOLO ELENCO DOCENTI SCUOLA PRIMARIA (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi) IN SERVIZIO NELL’ AS. 2013 / 2014 N Ord. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. Cognome AMENDOLA ARLIA BARONE BRUNO CAPUTO COLONNA DI FIORE DI SANTO FRANGELLA GALLO GARRITANO GIACINTO GILIBERTO GNISCI IDA’ LAMBERTI MAGNONE MALITO MANDARINI MOLINARI MOLINARO PEDATELLA RUSSO Nome MARIA GRAZIA GIOVANNA ANGELA FABIOLA ROSINA MARIA ORNELLA LUIGIA GIOVANNA ANNA CONCETTA Fr. DANIELA ANNA MARIA VIRGINIA MICHELE CATERINA MARINA DAVIDE MARIANGELA ANNA PALMIRA CAROLINA ANTONIO ENRICO MARIA 77 24. 25. 26. 27. STEFANO VELTRI VELTRI VELTRI TANIA ILARIA LILIANA FRANCA TERESA LINGUA INGLESE N Ord. 1. 2. Cognome FAVA RUGGIERO Nome CONCETTA GIOVANNA SOSTEGNO ALUNNI DVERSAMENTE ABILI N Ord. 1. 2. Cognome BRUNO DE ROSE NOTE Nome Minorati della vista Minorati della vista ERSILIA IDA RELIGIONE CATTOLICA (ITINERANTI CON LA SCUOLA DELL’ INFANZIA) N Ord. 1. 2. 3. Cognome CANTURI PIGNERI MAGNONE Nome GERARDINA PAOLO CATERINA ELENCO DOCENTI SCUOLA SEC. I GRADO (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi) IN SERVIZIO NELL’ A.S. 2013 / 2014 N Ord. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. Cognome Nome ACETI ALFANO CALA’ CARIOLO CARLINO CALOMINO GENTILE GUZZO IMBROINISI LORELLO MAGNANO MASSIMO MICELI MICELI MORELLI NAPOLI NOTTI PATE RAGADALE RAMETTA SICOLI SIMONE ZAIRA ADRIANA ROBERTA CONCETTA ANNA MARIA MARIANNA LUIGI MARIA SAVERIO SIMONA MARIA LIDIA ENZA FRANCESCA CLEMENTINA FRANCESCA IPPOLITA CARMELA FLOREANA ANNA MARIA RITA MARIA MARCELLO ANNA MARCELLA SURIANO TONNARA GIUSEPPE ANNA MARIA 78 25. 26. 27. 28. TORLETTA UBERTI VACCARO ZOROBERTO ARMANDO ASSUNTA ELEONORA LUIGINO ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI BELMONTE C. DOCENTE TONNARA Anna Maria GUZZO Saverio DISCIPLINA Lettere Lettere CLASSI ORE I I A - Italiano, Storia e Geografia III A - Italiano, Gegrafia 18 Storia, 18 I A Storia, Geografia CALOMINO Marianna NOTTI Floreana PATE Anna Maria PISCIOTTI Giuseppe Lettere I A - Italiano Matematica I A -- III A 9 (completa con Campora) 18 9 (completa con Longobardi) Matematica II A Arte I A – II A – III A 6 I A – II A – III A 6 GUERRERA M. Luisa Francese LORELLO Lidia Inglese GROE Rita I A – II A – III A 9 (completa con Longobardi) I A – II A – III A 6 I A - II A – III A 6 I A – IIA – III A 6 Musica CAPOLINGUA Costantino LENTO Francesco Tecnologia Scienze Motorie 79 ALFANO Adriana Sostegno I A 18 ZOROBERTO Luigino Religione I A – IIA – III A 3 ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 /2014 SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI LONGOBARDI DOCENTE DISCIPLINA CLASSI ORE ACETI Zaira Lettere I B - Italiano, Storia e Geografia 18 III B - Italiano III C - Italiano 18 II C - Italiano, Storia e Geografia 18 RAGADALE Rita Lettere NAPOLI Carmela Lettere CANDELIERI Vincenza Lettere I I B Italiano, Geografia III B Storia, Geografia III C Storia, Geografia DE LUCA Vincenza Lettere II B Storia PATE Anna M. Matematica I B RAMETTA Marcello Matematica II B II C 18 IMBROINISI Simona Maria Matematica III B III C 18 CARLINO Anna M. Francese I B II B - II C III B - III C 10 (completa con Fiumefreddo B.) VACCARO Eleonora Inglese II C III C 6 (completa con Fiumefreddo B.) Inglese I B II B III B 9 (completa con Belmonte) 18 3 LORELLO Lidia 9 (completa con Belmonte) 80 MASSIMO Francesca Arte I B II B - II C III B - III C 10 (completa con Fiumefreddo B.) TORLETTA Armando Tecnologia I B II B - II C III B - III C 10 (completa con Fiumefreddo B.) UBERTI Assunta Educazione musicale I B II B - II C III B - III C 10 (completa con Fiumefreddo B.) SALVADOR Francesca Religione I B II B - II C III B - III C 5 SURIANO Giuseppe Scienze Motorie I B II C - II B III B - III C 10 (completa con Fiumefreddo B.) SOSTEGNO II B III C 8 BAZZARELLI Valeria SICOLI Anna SOSTEGNO III B 18 ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 FIUMEFREDDDO B. - P L E S S O M A R I N A ---- SCUOLA PRIMARIA COGNOME NOME Classi Discipline -1) LAMBERTI MARINA 2ª – 3ª Matematica – Scienze – Tecnologia -2) BARONE FABIOLA 1ª Italiano – Arte e Immagine - FABIOLA 4ª Matematica .- Scienze – VIRGINIA 1ª Matematica .- Scienze – Tecnologia - BARONE -3) GILIBERTO - GILIBERTO VIRGINIA 4ª - 5ª Tecnologia - GILIBERTO VIRGINIA Per 8 ore INTERPLESSO con il Plesso Centro MICHELE 2ª – Storia - Geografia - Cittad. e Costit -4) GNISCI - GNISCI MICHELE 3ª Storia – Geografia –Cittad. e Costit - Musica - GNISCI MICHELE TUTTE Scienze Motorie ANNA 4ª - Italiano - Arte e immagine - ANNA 5ª Italiano - Arte e immagine - PALMIRA 1ª Storia – Cittad. e Costit. –Geografia– Musica -6) MANDARINI - MANDARINI -7) MOLINARI 81 MOLINARI PALMIRA 5ª Storia – Cittad. e Costit. –Geografia– Musica -8) STEFANO TANIA 2ª – 3ª Italiano – Arte e Immagine -9) RUSSO MARIA 5ª Matematica .- Scienze – 4ª Storia – Geografia .– Cittad. e Costit - RUSSO - MARIA “ -10) PIGNERI PAOLO TUTTE Religione Cattolica -11) FRANGELLA ANNA TUTTE Lingua Inglese FRANGELLA - ANNA “ 1ª- 2ª- 4ª-5ª 5ª 5ª Musica -12) BRUNO ERSILIA 2ª Sostegno -13) DE ROSE IDA 3ª Sostegno SCUOLA DELL’INFANZIA -- PLESSO MARINA BUONAFORTUNAA ROSA COSCARELLA ROSINA PIGNERI PAOLO RELIGIONE ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 FIUMEFREDDDO B. - P L E S S O CENTRO ---- SCUOLA PRIMARIA COGNOME NOME classi -1) PEDATELLA ANTONIO E. -2) AMENDOLA MARIA GRAZIA 1ª Matematica – Scienze - Scienze Motorie MARIA GRAZIA 4ª Italiano – Arte e Immagine - Musica- - AMENDOLA 1ª-2ª-4ª-5ª Materie Storia – Geografia -3) FAVA CONCETTA TUTTE Lingua Inglese – (completa con Longobardi) -4) GARRITANO DANIELA 2ª Matematica –Scienze – Scienze Motorie DANIELA 3ª Italiano – Arte e Immagine - Musica- VIRGINIA Per 8 ore INTERPLESSO con il Plesso Marina - GARRITANO -5) GILIBERTO - GILIBERTO VIRGINIA 2ª Geografia - GILIBERTO VIRGINIA 3ª Storia - Tecnologia - GILIBERTO VIRGINIA 5ª Geografia - Tecnologia - Musica- MARIA 3ª Matematica –Scienze – Scienze Motorie MARIA 1ª Italiano – Arte e Immagine - Musica- ORNELLA 4ª Matematica – Scienze - Scienze Motorie ORNELLA 5ª Italiano – Arte e Immagine - Musica ANNA MARIA 2ª Italiano – Arte e Immagine - Musica ANNA MARIA 5ª Matematica – Scienze - .. Scienze Motorie PAOLO TUTTE Religione- (completa con il Plesso Marina) -6) CAPUTO - CAPUTO -7) COLONNA - COLONNA -8) GIACINTO - GIACINTO -9) PIGNERI 82 SCUOLA BARONE CLARA A. NACCARATO MARIA PIGNERI PAOLO DELL’INFANZIA -- PLESSO CENTRO RELIGIONE ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI FIUMEFREDDO BRUZIO DOCENTE MICELI Clementina CARIOLO Concetta DISCIPLINA Lettere Lettere CLASSI I A - Storia e Geografia II A - Storia e Geografia III B - Storia e Geografia ORE 18 III A - Italiano III B - Italiano 18 DELL’Armi Anna Lettere I A II A - Italiano 18 DE LUCA Vincenza Lettere III A - Storia e Geografia 6 GENTILE Luigi M. Matematica III A III B 18 MICELI Francesca Matematica 18 CARLINO Anna M. Francese I A II A I A II A III A III B 8 (completa con Longobardi) I II III III A A A B 12 (completa con Longobardi) I II III III A A A B 8 (completa con Longobardi) I A II A III A 8 (completa con Longobardi) VACCARO Eleonora MASSIMO Francesca TORLETTA Armando Inglese Arte Tecnologia 83 III B UBERTI Assunta SURIANO Giuseppe Magnano Enza SIMONE Marcella Educazione musicale Scienze Motorie Religione SOSTEGNO I II III III A A A B 8 (completa con Longobardi) I II III III A A A B 8 (completa con Longobardi) I II III III A A A B 4 I A III A III B 12 (completa con Belmonte) ATTIVITA’ FINALIZZATE AL FUNZIONAMENTO DIDATTICO AMMINISTRATIVO GESTIONALE E INDIVIDUAZIONE DEI RELATIVI RESPONSABILI A.S. 2012/2013 DESIGNAZIONI COLLEGIO DOCENTI E DIRIGENTE SEGRETARIO COLLEGIO DOCENTI UNITARIO RUGGIERO Giovanna ADDETTI ALLA VIGILANZA PER IL DIVIETO IDI FUMO Responsabili di Plesso GRUPPO INTEGRAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE POF F. S. AREA PREPOSTA (DE ROSE Ida) - ALTRE FF . SS. – COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO – RESPONSABILI DI PLESSO GLUC (GRUPPO DI LAVORIO UNITARIO PER LA CONTINUITA’) Sarà composto da n. 1 Docente Scuola dell’Infanzia – n. 1 Docente cl. 1^ e n. 1 Docente cl. 5^ Scuola Primaria (per ogni Plesso) – n. 1 Docente cl. I e n. 1 Docente cl. III Scuola Secondaria di I grado (per ogni Comune) GAUS (GRUPPO PER L’AUTOVALUTAZIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA) Collaboratori-Responsabili di Plesso- Funzione strumentale. REFERENTE SALUTE 84 CONFORTI Franco REFERENTE PON RUGGIERO Giovanna REFERENTE POR RAMETTA Marcello REFERENTI AMBIENTE NOTTI Floreana – GNISCI Michele REFERENTE SPORT GNISCI Michele COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO RUGGIERO Giovanna - LAMBERTI Marina COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI LAMBERTI Marina - RUGGIERO Giovanna – IMBROINISI Simona Maria – BRUNO Rosina (Membri effettivi) – TONNARA Annamaria (Membro supplente) RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA 1. Belmonte Calabro Centro - BRUNI Serenella 2. Belmonte Calabro Marina - DE LUCA Lorella 3. Fiumefreddo Bruzio Centro - NACCARATO Maria 4. Fiumefreddo Bruzio Marina - BUONAFORTUNA Rosa 5. Longobardi Centro - POSTERARO Emanuela 6. Longobardi Marina - PIZZUTO Lucia RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA 1. Belmonte Calabro Centro - BRUNO Rosina 2. Belmonte Calabro Marina - VELTRI Liliana Franca 3. Fiumefreddo Bruzio Centro - GIACINTO Annamaria 4. Fiumefreddo Bruzio Marina - LAMBERTI Marina 5. Longobardi Centro - MOLINARO Carolina 6. Longobardi Marina . VELTRI Teresa RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 1. Belmonte Calabro - TONNARA Annamaria 2. Fiumefreddo Bruzio - CARIOLO Concetta 3. Longobardi - UBERTI Assunta RESPONSABILI SUSSIDI DIDATTICI Responsabili di Plesso 85 ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA ALLE SEZIONI DI BELMONTE E LONGOBARDI DOCENTE BRUNI Serenella VELTRI Maria Teresa CANTURI Gerardina DE LUCA Lorella GILIBERTI Rita MAGNONE Caterina PORCO Silvana POSTERARO Emanuela ALOISE Anita SURIANO Maria Rosaria CANTURI Gerardina FURCHI’ Anna Maria PIZZUTO Lucia PIGNERI Paolo PLESSO Belmonte Centro Belmonte Centro Belmonte Centro Belmonte Marina Belmonte Marina Belmonte Marina Longobardi Centro Longobardi Centro Longobardi Centro Longobardi Centro Longobardi Centro Longobardi Marina Longobardi Marina Longobardi Marina SEZIONE Unica (Comune) Unica (Comune) Unica (Religione) Unica (Comune) Unica (Comune) Unica (Religione) A (Comune) A (Comune) B (Comune) B(Comune) A / B (Religione) Unica (Comune) Unica (Comune) Unica (Religione) ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA ALLE CLASSI E DELLE DISCIPLINE AI DOCENTI DI BELMONTE E LONGOBARDI DOCENTE DI FIORE Luigia PLESSO CL. 1^5^ A Belmonte Centro BRUNO Rosina Belmonte Centro IDA’ Caterina Belmonte Centro RUGGIERO Giovanna RUGGIERO Giovanna CANTURI Gerardina VELTRI Liliana Franca MAGNONE Davide RUGGIERO Giovanna CANTURI Gerardina ARLIA Giovanna Angela ARLIA Giovanna Angela MALITO Mariangela MALITO Mariangela COLONNA 2^ A 3^4^ A Belmonte Centro Tutte Belmonte Centro 2^ A 3^4^ A Tutte Belmonte Centro Belmonte Marina DISCIPLINE Italiano – Matematica - Scienze - Storia, cittadinanza e Costituzione Geografia – Tecnologia - Musica - Arte e immagine – Educazione fisica Italiano – Matematica – Scienze Storia, cittadinanza e Costituzione Geografia – Tecnologia - Musica - Arte e immagine Italiano – Matematica – Scienze - Storia, cittadinanza e Costituzione Geografia – Tecnologia - Musica - Arte e immagine Lingua Inglese Educazione fisica Religione cattolica Belmonte Marina 3^5^ B Italiano - Arte e immagine – Storia, cittadinanza e Costituzione - Geografia - Musica 3^5^ B Scienze – Educazione fisica Belmonte Marina 3^5^ B Lingua Inglese – Matematica - Tecnologia Belmonte Marina 3^5^ B Religione cattolica Longobardi Centro 1^ C 5^ C 5^ C Italiano – Arte e immagine – Educazione fisica Matematica – Scienze - Tecnologia - Musica Longobardi Centro 1^ C 5^ C 5^ C Longobardi Centro 1^ C Storia, cittadinanza e Costituzione - Geografia Longobardi Centro Longobardi Centro Storia, cittadinanza e Costituzione Geografia 86 Domenica VELTRI Ilaria DI SANTO Giovanna MOLINARO Carolina FAVA Concetta CANTURI Gerardina COLONNA Domenica COLONNA Domenica MAGNONE Davide GALLO Concetta Franca MAGNONE Davide GALLO Concetta Franca GALLO Concetta Franca VELTRI Teresa Longobardi Centro Longobardi Centro Italiano – Matematica - Scienze - Storia, cittadinanza e Costituzione Geografia – Tecnologia - Musica - Arte e immagine – Educazione fisica – Lingua Inglese (1h) Italiano - Arte e immagine - Storia, cittadinanza e Costituzione - Musica Matematica – Scienze - Geografia - Tecnologia – Educazione fisica Lingua Inglese Religione cattolica Longobardi Centro Longobardi Centro 3^ C 4^ C 3^ C 4^ C Tutte Tutte Longobardi Marina 1^ D Longobardi Marina 2^3^ D Italiano – Arte e immagine - Matematica - Storia, cittadinanza e Costituzione – Geografia Storia, cittadinanza e Costituzione Longobardi Marina 1^ D Scienze - Musica – Educazione fisica Longobardi Marina 1^ D Laboratorio di lettura Longobardi Marina 2^3^ D 4^5^ D 2^3^ D 4^5^ D 4^5^ D Educazione fisica Longobardi Centro Longobardi Marina Longobardi Marina Longobardi Marina VELTRI Teresa Longobardi Marina FAVA Concetta PIGNERI Paolo MAGNONE Caterina Longobardi Marina Longobardi Marina Longobardi Marina 2^ C 2^ C 2^3^ D 4^5^ D 1^ D 2^3^ D 4^5^ D 4^5^ D 1^ D 2^3^ D Italiano - Arte e immagine – Geografia Tecnologia Storia, cittadinanza e Costituzione Matematica - Scienze - Musica Lingua Inglese Lingua Inglese Religione cattolica Religione cattolica FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Area 1 – GESTIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA →DE ROSE Ida - Coordinamento della progettazione; - Elaborazione della pianificazione didattico – educativa; - Coordinamento delle attività e dei progetti previsti nel POF; - Cura delle fasi di monitoraggio e verifica del POF; - Supporto alle attività di progettazione dei docenti; - Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei documenti della Scuola. Area 2 - SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI→UBERTI Assunta - Coordinamento prove INVALSI; Inserimento dati prove INVALSI su piattaforma; Informazioni di contesto per le prove INVALSI; Coordinamento Gruppo GAUS, predisposizione e monitoraggio progetto autovalutazione d’Istituto; Monitoraggio dell’andamento didattico degli allievi; Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei documenti della Scuola. 87 Area 3 – GESTIONE ALUNNI A RISCHIO →ALFANO Adriana - Coordinamento del GLHO (Gruppo Lavoro Handicap Operativo) d’Istituto; - Collaborazione fattiva con il Consiglio di Intersezione / Interclasse / Classe per mettere a punto strumenti validi di osservazione (schede – test – prove oggettive) adatte alle situazioni concrete; - Referente Disturbi Specifici d’Apprendimento. - Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei documenti della Scuola. Area 4 – SUPPORTO AGLI ALUNNI →GNISCI Michele - Gestione delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione; - Coordinamento delle attività di recupero e di arricchimento formativi; - Sicurezza (RSPP); - Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei documenti delle Scuola. GRUPPO INTERNO OPERATIVO GIO E GLH (L. 104/1992) F. S. AREA PREPOSTA (ALFANO Adriana) - BRUNO Ersilia – DE CARLO Nadia - DE ROSE Ida - ALFANO Adriana - SICOLI Anna - SIMONE Marcella (Docenti di sostegno) – MANDARINI Anna – LAMBERTI Marina - VELTRI Ilaria – CALOMINO Marianna – CANDELIERI Vincenza – NAPOLI Carmela - RAGADALE Maria Rita DELL’ARMI Anna – CARIOLO Concetta – GENTILE Luigi Maria (Docenti curricolari). COMMISSIONE ORARI ATTIVITA’ DIDATTICHE → LAMBERTI Marina (Scuola Primaria di Fiumefreddo Bruzio) – RUGGIERO Giovanna (Scuola Primaria di Belmonte Calabro e Longobardi) – TONNARA Anna Maria (Scuola Secondaria di I grado Belmonte Calabro) – UBERTI Assunta (Scuola Secondaria di I grado di Fiumefreddo Bruzio e Longobardi) COMMISSIONE ELETTORALE → GENTILE Luigi Maria – PIGNERI Paolo – PEDATELLA Antonio Enrico COORDINATORI DI CLASSE BELMONTE CALABRO: I A - CALOMINO Marianna II A - TONNARA Anna Maria III A - GUZZO Saverio LONGOBARDI: I B - ACETI Zaira II B - CANDELIERI Vincenza III B - RAGADALE Rita Maria II C - NAPOLI Carmela III C - IMBROINISI Simona Maria FIUMEFREDDO BRUZIO: 88 I A - DELL’ ARMI Anna II A - MICELI Clementina III A - CARIOLO Concetta III B - GENTILE Luigi Maria TUTOR DOCENTE IN ANNO DI PROVA ACETI Zaira - Tutor per CANDELIERI Vincenza 89 ALLEGATO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO in data -----------Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” Visto la recente C.M. prot. N. 3602 del 31 /07/08, art. 5 bis (patto educativo di corresponsabilità) si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; Non usare mai in classe il cellulare; Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore; 90 Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio. Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Le studentesse e gli studenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; Non usare mai in classe il cellulare; Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. Venire a scuola con un abbigliamento consono all’ambiente evitando gli eccessi. I genitori si impegnano a: Conoscere l’Offerta formativa della scuola; 91 Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola. Il personale non docente si impegna a: Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti); Il Dirigente Scolastico si impegna a: Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate. Il presente patto di corresponsabilità è parte integrante degli artt. 18-26-27-28 del Regolamento d’Istituto in vigore, emanato nell’anno scolastico -------------------- 92
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