POF 2013/2014 - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuole dell’Infanzia - Primaria - Secondaria I grado di:
BELMONTE CALABRO - FIUMEFREDDO BRUZIO - LONGOBARDI (CS)
Via Corrado Alvaro, n°43 (Tel. e Fax. 0982 400187-400462)
87033 BELMONTE CALABRO (CS)
A.S. 2013/2014
Belmonte Calabro
Fiumefreddo Bruzio
Longobardi
L'Istituto Comprensivo di Belmonte Calabro è nato nell'anno scolastico 2000-2001.
Ne fanno parte le scuole dell'Infanzia –Primaria - Secondaria I grado di Belmonte Calabro,
Fiumefreddo Bruzio, Longobardi.
LE NOSTRE SCUOLE
SCUOLA DELL’INFANZIA
BELMONTE CENTRO
SCUOLA DELL’INFANZIA
FIUMEFREDDO CENTRO
SCUOLA DELL’INFANZIA
LONGOBARDI CENTRO
INDIRIZZO: via D. Miceli
TEL.: 0982 400397
RESPONSABILE: Ins. S. Bruno
N° ALUNNI: 14
N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via Castello
TEL.:0982 77006
RESPONSABILE: Ins. M. Naccarato
N° ALUNNI: 21
N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via D. Miceli
TEL.: 0982 75026
RESPONSABILE: Ins. E. Posteraro
N° ALUNNI: 31
N° DOCENTI: 4 + 1 (rel.cattolica)
SCUOLA DELL’INFANZIA
BELMONTE MARINA
SCUOLA DELL’INFANZIA
FIUMEFREDDO MARINA
SCUOLA DELL’INFANZIA
LONGOBARDI MARINA
INDIRIZZO: via Marina
TEL.: 0982 47136
RESPONSABILE: Ins. L. De Luca
N° ALUNNI: 15
N° DOCENTI: 8 + 1 (rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via Fiume di Mare
TEL.:0982 71007
RESPONSABILE: Ins. R. Buonafortuna
N° ALUNNI: 19
N° DOCENTI: 2 + 1(rel.cattolica)
INDIRIZZO: via Marina
TEL.: 0982 78267
RESPONSABILE: Ins. L. Pizzuto
N° ALUNNI: 21
N° DOCENTI: 2 + 1 (rel. Cattolica)
SCUOLA PRIMARIA
BELMONTE CENTRO
SCUOLA PRIMARIA
FIUMEFREDDO CENTRO
SCUOLA PRIMARIA
LONGOBARDI CENTRO
INDIRIZZO: via C.Alvaro
TEL.: 0982 400397
RESPONSABILE: Ins. R. Bruno
N° ALUNNI: 34
N° DOCENTI: 7 + 1 (rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via Castello
TEL.: 0982 77006
RESPONSABILE: Ins. A. M. Giacinto
N° ALUNNI: 34
N° DOCENTI: 7 + 1(rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via D. Miceli
TEL.: 0982 75026
RESPONSABILE: Ins. C. Molinaro
N° ALUNNI: 70
N° DOCENTI: 8 + 1(rel. Cattolica)
SCUOLA PRIMARIA
BELMONTE MARINA
SCUOLA PRIMARIA
FIUMEFREDDO MARINA
SCUOLA PRIMARIA
LONGOBARDI MARINA
INDIRIZZO: via Ruccoli
TEL.: 0982 47136
RESPONSABILE: Ins. L. F. Veltri
N° ALUNNI: 9
N° DOCENTI: 4 + 2 (rel. Cattolica)
INDIRIZZO:
TEL.: 0982 71007
RESPONSABILE Ins. M. LAMBERTI
N° ALUNNI: 80
N° DOCENTI: 11 + 1(rel. Cattolica)
INDIRIZZO: via Marina
TEL.: 0982 78267
RESPONSABILE Ins. T. Veltri
N° ALUNNI: 27
N° DOCENTI: 7+ 1(rel. Cattolica)
SCUOLA SECONDARIA I GR.
BELMONTE “G. di Tarsia”
SCUOLA SECONDARIA I GR.
FIUMEFREDDO CENTRO
SCUOLASECONDARIA I GR.
LONGOBARDI “S. D’Acquisto”
INDIRIZZO: via D. Miceli
TEL.: 0982 400462
RESPONSABILE: Prof.ssa A. Tonnara
N° ALUNNI: 34
N° DOCENTI: 11
INDIRIZZO: via Duca Pirillo
TEL.: 0982 77221
RESPONSABILE Prof.ssa C. Cariolo
N° ALUNNI: 50
N° DOCENTI: 14
INDIRIZZO: via D. Miceli
TEL.: 0982 75235
RESPONSABILE: Prof. A. Uberti
N° ALUNNI: 59
N° DOCENTI: 18
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P.O.F.
SCELTE
BISOGNI FORMATIVI
ESTERNI:
RISORSE
CONTESTO TERRITORIALE
EDUCATIVE
FORMATIVE
UMANE
INTERNI:
DIDATTICHE
CONTESTO SCOLASTICO
STRUTTURALI
CURRICULARI
EXTRACURRICULARI
STRUMENTALI
ORGANIZZATIVE
FINANZIARIE
3
P.O.F.
BISOGNI FORMATIVI
ESTERNI:
CONTESTO TERRITORIALE
INTERNI:
CONTESTO SCOLASTICO
Dati demografici
◄
CONTESTO
QUALITÀ
I servizi
◄
TERRITORIALE
DEL
◄
SOCIO-
SERVIZIO
Il sociale e la cultura
Le agenzie Istituzionali ◄
ECONOMICO
►
Efficienza
► Efficacia
► Economicità
E
► Apertura al
CULTURALE
sociale
FORMAZIONE
DEI
► Aggiornamento
DOCENTI
► Professionalità
► Formazione
FORMAZIONE
► Conoscenze
DEGLI
ALUNNI
► Abilità
► Competenze
4
P.O.F.
RISORSE
UMANE
STRUTTURALI
STRUMENTALI
DIRIGENTE
SCOLASTICO
AULE
COMPUTERS
LABORATORI
AUDIOVISIVI
BIBLIOTECA
MASS MEDIA
MENSA
SCOLASTICA
SUSSIDI
DIDATTICI
D. S. A.
PERS. A.T.A.
DOCENTI
ALUNNI
GENITORI
CALCIO
ISTITUZIONI
OPERATORI
SOCIALI
CAMPETTO DI
CALCIO
5
P.O.F.
DIRIGENTE SCOLASTICO
PROGETTI




REFERENTI
Socializzazione
Autonomia
Orientamento
Responsabilizzazione
DOCENTI






CONSIGLIO DI EQUIPE
CONSIGLIO DI CLASSE
C. DI INTERCLASSE
C. DI INTERSEZIONE
Obiettivi
Contenuti
Metodologie
Strategie
Mezzi e strumenti
Verifica – Valutazione
COLLEGIO DEI DOCENTI





FINANZIARIE
Discipline curriculari
Attività curriculari
Attività facoltative
Moduli unità didattiche
Progetti
ORGANIZZATIVE




CURRICULARI
EXTRACURRICULARI
Funzionamento OO.CC.
Commissioni
Incarichi attribuiti
Classi e docenti assegnati
DIDATTICHE


EDUCATIVE
Fondi disponibili
Criteri di gestione
CONSIGLIO D’ISTITUTO
LE SCELTE
6
ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO
E GRUPPI DI LAVORO ATTIVATI
Collaboratori
del DS
Funzioni
Strumentali
Consiglio
di
Istituto
DSGA
Ufficio
di
Segreteria
Giunta
Esecutiva
Dirigente
Scolastico
Collegio Docenti
Comitato di
valutazione del
servizio dei Docenti
Coordinatori
Scuola Secondaria
di I° grado
Responsabili
Laboratori
e
Sussidi
Gruppi di lavoro
e
Commissioni
Responsabili di
plesso/sede
Referenti
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PER L’ANNO
SCOLASTICO 2013/2014
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), per l’anno scolastico 2013/2014, è stato approvato
dal Collegio dei Docenti nella seduta del 23 ottobre 2013 e adottato dal Consiglio d’Istituto
nella seduta del 18 dicembre 2013.
PREMESSA
 Vista la L. 59/97 sull’autonomia scolastica
 Vista la Legge n.440 del 18/12/1997
 Visto il D.P.R. n. 275 dell’8/03/1999
 Visto il D. I. n.44/2001
 Visto il D. lgs. n.165/2001
 Visto il D. lgs. n.196/2003
 Visto il D. lgs. n.241/2001
 Vista la L. di riforma n.53 del 28/03/2003
 Visto il D. lgs. n. 59 del 19/02/2004
 Vista la C.M. applicativa n.29 del 5/03/2004
 Vista la Nota Ministeriale del 31/08/2006
 Viste le Indicazioni per il curricolo D.M. 31/07/07
 Visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola
vigente
 Visto il D. lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
 Visto il D.lgs. 01/09/08 n.137/08
 Visto il D.P.R. n.122 del 22/06/09
 Visto il D.P.R. n. 89 del 20/03//09
 Visto l’Atto di indirizzo del Ministro del 08/09/09
 Visto il D. lgs. n.150/2009
 Visto il D.M. n. 37/09
 Vista la C. M. n.88/2010
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Viene elaborato il seguente Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2013/2014.
Nella stesura del POF si è tenuto conto, oltre che dei riferimenti normativi su menzionati, dei
risultati ottenuti dall’autoanalisi d’Istituto e delle consultazioni all’interno degli Organi
Collegiali: in particolare trovano qui espressione quelle proposte affiorate in seno ad alcuni
incontri tra operatori scolastici e rappresentanti degli Enti locali.
Il POF di questo Istituto Comprensivo, accolte le indicazioni contenute nei testi normativi,
mira al conseguimento delle seguenti finalità:

Attivare mediante tutte le metodologie possibili, con particolare riguardo a quelle di
natura laboratoriale, l’acquisizione del sapere e del fare, quali elementi strutturanti
l’essere di ciascun allievo, affidato dalle famiglie all’istituzione scolastica, per
l’attivazione di un progetto unitario, corresponsabilmente condiviso.

Promuovere la costruzione dell’identità personale positiva, cercando di coltivare
virtù e capacità di ciascuno, secondo percorsi unitari, anche in un’ottica orientativa.

Rispondere ai bisogni del territorio:
1. valorizzandone tutte le risorse, in un rapporto di scambio biunivoco con il medesimo;
2. innalzando il tasso di successo scolastico, attraverso la proposizione di strumenti
culturali cogenti;
3. promuovendo, anche attraverso la strutturazione di relazioni socio-affettive
equilibrate, l’appropriazione di esperienze di condivisione e corresponsabilità, utili
per l’Educazione alla cittadinanza, che è obiettivo primario di ciascuna agenzia
educativa. Le azioni finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze relative a
“Cittadinanza e Costituzione” saranno svolte secondo le indicazioni della Legge n.
169/ 2008.
4. potenziando l’Educazione alla legalità, che resta un rischio reale per la popolazione
locale, abituando i discenti al rispetto delle norme ed avviandoli ad esprimere i
propri bisogni in termini di riequilibrata condivisione dei diritti-doveri,
democraticamente intesi.
Per garantire il raggiungimento di tali finalità, saranno adottati i seguenti criteri:

la flessibilità di tutte le attività didattiche, organizzative, curriculari ed
extracurriculari;

L’integrazione di esse in un contesto di coerenza progettuale e di relazione
costruttiva e funzionale dell’Istituto con le comunità locali dei tre Comuni;
9

La responsabilità di tutti i progetti attivati, nell’ambito della discrezionalità e
dell’autonomia di questo Istituto attraverso il coinvolgimento di tutti i componenti;

La trasparenza, la rendicontazione e la pubblicizzazione delle attività svolte e
delle finalità formative conseguite.

Il radicamento al territorio.
Il POF è uno strumento che vincola la scuola ad esplicitare la sua offerta, le sue modalità
organizzative, in altri termini il suo operato. Così inteso il POF è un patto formativo fra
l’istituzione ed i cittadini e, in quanto tale, lega il Dirigente scolastico, i docenti, il personale
ATA, i genitori e gli Enti pubblici, obbligandoli all’osservanza di diritti e doveri, di seguito
evidenziati.
L’alunno ha il diritto-dovere di conoscere:

I traguardi educativi e didattici attesi;

I percorsi postulati per conseguire i traguardi, nonché le specifiche unità
d’apprendimento che li costituiscono;

Le fasi del suo curricolo.

Il Regolamento d’Istituto.
I docenti devono:

Creare condizioni favorevoli all’apprendimento;

Individuare i bisogni formativi di ciascun discente;

Motivare il proprio intervento didattico, nella formulazione d’équipe delle unità
d’apprendimento (U.A.)

Render chiare strategie, strumenti di verifica, criteri di valutazione;

Coordinare l’offerta formativa per la strutturazione di percorsi personalizzati;

Curare i rapporti scuola/famiglia.
Il genitore ha il diritto-dovere di:

Conoscere l’offerta formativa;

Esprimere pareri e proposte;

Concordare con l’istituzione scolastica le attività da effettuare nelle ore opzionali di
laboratorio;

Collaborare alla vita scolastica.
Il Dirigente scolastico:

assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica;

è attento alle richieste della società del territorio, delle famiglie e degli alunni;

valorizza le risorse umane e materiali;
10

garantisce la trasparenza.
Il personale ATA:

garantisce specifici servizi e prestazioni;

collabora con il Dirigente per la promozione dell’immagine della scuola;

collabora con i docenti per favorire l’organizzazione della didattica.
Gli Enti pubblici:

collaborano con l’istituzione scolastica per render effettivo il diritto allo studio;

soddisfano il diritto all’accesso scolastico attraverso una riqualificazione dell’edilizia
scolastica e la dotazione di strutture tecnologiche e didattiche per migliorare la
qualità dell’insegnamento e della scuola.

garantiscono servizi funzionali all’organizzazione didattica, concertata con le famiglie
( mensa; trasporti).
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CONTESTO DI RIFERIMENTO
Analisi del territorio
I Paesi di Belmonte Calabro, di Fiumefreddo e di Longobardi si collocano nella provincia di
Cosenza, lungo il litorale tirrenico, alle falde del Monte Cocuzzo. Dal punto di vista
geomorfologico, il territorio su cui gravita l’Istituto è composto da zone marine, collinari e
montuose.
BELMONTE CALABRO
Belmonte Calabro sorge su un colle, a 262 metri sul livello del mare.
Il suo territorio ha una superficie di 23,89 Kmq. Gli abitanti Belmontesi sono circa 3000, ma
non sono accentrati nel capoluogo: vivono sparpagliati nelle numerose frazioni.
Belmonte ha avuto origine verso il 1270, sotto il regno di Carlo I d’Angiò, ancor prima
esistevano i villaggi di S.Barbara e di Tingia. Nel 1443 gli aragonesi la trasformarono in
baronia e la assegnarono ai Tarsia. Nel 1619, sotto i Ravaschieri, divenne principato. Nel
1806-1807 Belmonte sostenne un memorando assedio da parte delle truppe francesi e fu
l’ultimo castello ad arrendersi. Con la proclamazione del Regno d’Italia, Belmonte assunse
l’attributo di Calabro, per distinguersi dagli altri Comuni italiani omonimi.
Illustri uomini belmontesi furono: i poeti Galeazzo di Tarsia e Giuseppe Rizzi-Garofalo; i
patrioti Vincenzo Adami, Carlo Guidi ed Eugenio del Giudice, che fu poi senatore del Regno
d’Italia;Padre Giacinto da Belmonte, definitore generale dei Cappuccini; Michele Bianchi,
quadrunviro della marcia su Roma e Ministro dei Lavori Pubblici. Le famiglie patrizie
originarie di Belmonte furono: gli Osseo, i Bossio, i Cuvelli ed i Bassareo.
Il patrimonio artistico vanta pregevoli edifici sacri, tra cui l’antico convento dei Cappuccini,la
chiesa del Carmine e il Monastero di S. Maria di Loreto, il monumento a Michele Bianchi ed i
palazzi del Rivellino e Ravaschieri.
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FIUMEFREDDO BRUZIO
La superficie del territorio di Fiumefreddo Bruzio è di 30 Kmq, vi risiedono circa 3150
abitanti sparsi nelle numerose frazioni.
Situato nel basso Tirreno cosentino, è un luogo turistico di grande pregio.
Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, rappresenta una delle meraviglie storiche,
paesaggistiche e culturali della provincia cosentina.
Le origini di Fiumefreddo Bruzio sono avvolte nell'oscurità di tempi lontani. Le prime tracce
documentali risalgono al Medioevo (intorno l'anno 1000), anche se non escludono
stanziamenti costieri già nell'evo antico. E' da ritenere che il luogo sia stato scelto per le
caratteristiche difensive offerte. Nel 1054 il borgo, chiamato Flumen Frigidum (Fiume Freddo
- oggi chiamato Fiume di Mare) per la bassa temperatura della sua acqua, fu conquistato da
Roberto il Guiscardo che ne fece dono al fratello Ruggero il Normanno.
Successivamente Fiumefreddo fu sotto l'autorità feudale di Simone da Mamistra, feudatario
di Carlo I d'Angiò per passare poi nel 1269 al feudatario francese Giovanni de Flenis e poi
ancora ad Alfonso Sanseverino feudatario di Carlo II. Ancora pochi anni dopo, per essersi
ribellato al re Carlo II il feudo fu confiscato ed assegnato al vicerè di Calabria, Ferdinando
d'Alarçon che, nel 1536 abbellì il castello di Fiumefreddo secondo i canoni estetici dell'epoca e
costruì, fuori le mura di cinta del paese, due torri chiamate Golette.
L’Istituto Comprensivo opera in un contesto socio- culturale diversificato.
Gli alunni provengono da ambienti contrapposti: quello rurale delle frazioni, nelle quali
l’attività agricola è fonte di sussistenza, quello del centro con un’economia agricolaartigianale ed impiegatizia, quello della marina(i cui abitanti sono in continuo aumento a
scapito delle zone montane, compresi i nuclei abitativi originari) con un’economia mediaimpiegatizia ed un livello culturale più elevato.
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Il problema disoccupazione lo accomuna alle altre realtà meridionali ed il conseguente flusso
migratorio ha determinato un decremento della popolazione scolastica. Tale flusso migratorio
riguarda soprattutto le giovani coppie che, in assenza di lavoro, emigrano verso il Nord
dell’Italia, oppure verso la Svizzera o la Germania, concentrandosi in determinate località, già
ospitanti gruppi di concittadini locali.
Il riflesso della scuola in ordine alla popolazione scolastica è diretto e negativo, poiché il
numero degli alunni in età scolastica diminuisce anno per anno senza soste e non viene
compensato dalla presenza dei pochi extra-comunitari che di recente si sono iscritti. Le classi
di scuola secondaria sono anch’esse numericamente poco consistenti. Mentre da un lato la
presenza di classi o di gruppi poco consistenti favorisce un’attività didattica più capillare,
individuale in tanti casi, ed un più proficuo ed immediato rapporto docente-discente, d’altro
canto tale situazione costituisce uno svantaggio e per la presenza delle già menzionate
pluriclassi e per il confronto appena sufficiente nell’ambito di gruppi poco numerosi presenti
nelle varie sedi scolastiche, e per gli stimoli che in situazioni numericamente più consistenti
favorirebbero la crescita didattico/educativa e formativa del gruppo.
LONGOBARDI
La superficie territoriale di Longobardi è di 19,50 Kmq.
Vi risiedono contabilmente 2347 abitanti sparsi nelle sue numerose frazioni, distanti sia tra di
loro sia dal centro storico, con conseguente impossibilità di poter instaurare frequenti e
continui rapporti interpersonali.
Dista dal capoluogo di provincia 50 km, 22 da Paola e 14 da Amantea, che sono i centri vicini
più importanti.
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Esso venne fondato dice l’ “attendibile tradizione”, dai Longobardi, verso il primo ventennio
del VII sec., durante il regno di Liutprando. Il documento che attesta per la prima volta la
presenza del toponimo risale, però, al 1270 quando Carlo I D’Angiò concesse “Longobardi,
Turiani, Mellicone e Vitalece”, al Monastero di Sant’Angelo di Monte Mirteto, sopra Ninfa
(Diocesi di Velletri).
Dal principio fu assoggettato alla giurisdizione dei Signori di Fiumefreddo, da cui fu distaccato
in virtù dell’ordinamento amministrativo disposto dai francesi il 19 gennaio 1807. Nel 1928 fu
riaggregato a Fiumefreddo e nel 1937 ricostituito Comune autonomo.
Questo piccolo paese ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia calabrese, come
quella legata ai moti di Masaniello, la Repubblica napoletana del 1799 e la coraggiosa
resistenza borbonica del 1806 -1807.
Longobardi “terra di bellissimo sito, comoda, con nobilissimi edifici”, ha la sua storia, le cui
espressioni sono anzitutto le chiese, come l’antica Chiesa parrocchiale, in stile barocco,
intitolata a “Santa Domenica V. e M.”, la seicentesca Chiesa dedicata alla “Madonna Assunta”,
considerata edificio monumentale d’Italia, ove sono custodite le reliquie di Santa Innocenza V.
e M., la piccola Chiesa della Taureana, dedicata alla “Madonna delle Grazie”.
Longobardi riceve lustro dal suo Patrono, il Beato Nicola Saggio (1650-1709), dell’Ordine dei
Minimi, dal Colonnello garibaldino Luigi Miceli (1824-1906), più volte deputato, Ministro
dell’agricoltura e senatore, dal nobiluomo Giovan Battista De Micheli (1755-1807), V. Preside
e Caporuota di Calabria Citra, Regio uditore di Calabria Ultra, nonché formatore dei corpi
militari e da molti altri ancora, nonché dalle nobili famiglie De Micheli, Pellegrini, Pizzini e
Miceli.
Contesto economico-socio-culturale
I Paesi dimostrano una realtà sociale piuttosto semplice, costituita da un numero di abitanti
che frequentemente si mantiene su bassi livelli di concentrazione demografica, durante il
periodo estivo si assiste ad una consistente presenza di turisti. Alta è la percentuale di anziani,
giovani disoccupati ed emigranti. Basso è il tasso di scolarizzazione. Alla modesta dimensione
demografica, corrisponde un’altrettanta ridotta articolazione dei profili professionali. Accanto
alle categorie degli addetti all’agricoltura e all’edilizia, che sono la maggioranza, si
rintracciano impiegati ed alcuni addetti alle professioni liberali, proporzionati alle esigenze
della comunità. Quasi assente è l’attività industriale, scarsissima quella artigianale, un tempo
assai fiorente, discreta quella commerciale. Le tradizioni vanno a poco a poco scomparendo.
15
Oggi i Paesi possono offrire testimonianze di epoche lontane ma anche operose fucine di
pensiero, in modo più specifico, nel Comune di Belmonte: L’Associazione Turistica “Pro
Loco”, l’Associazione Teatrale “La Ginestra”, l’Associazione culturale “I Frati”, l’Associazione
culturale “Accademia delle Arti LYRA”, il Centro di educazione ambientale marino (WWF), il
Comitato Ma.Te. Se.O, l’Associazione “Belmonte Viva”, l’Associazione “I Cacaturnisi”,
l’Associazione “I Furgiari”, l’Associazione “Living Nature”, case di riposo per anziani,
l’Interclub “M.Moratti”, Laboratori-artigianali: lavorazione fichi (Colavolpe, ArtiBel),
lavorazione cestini,, l’Associazione
“Pomodoro” (A.P.B.); nel Comune di Fiumefreddo:
L’Associazione Turistica “Pro Loco”; L’Associazione “ Banda Musicale città di Fiumefreddo; La
Società Sportiva “ A. S. Fiumefreddo Bruzio”;
La Scuola di Danza “The Fairy… Dance”;
L’Interclub “Fiumefreddo”; Le Catechiste Rurali “ Sacro Cuore di Gesù”; Il sito Internet
comunale e altre Associazioni a carattere sportivo e ricreativo; nel Comune di Longobardi:
la palestra terapeutica, la cooperativa sociale “Millennium”, l’Agriturismo “La casa di Emma”,
l’Associazione culturale “Club di Papillon” della Calabria, l’Associazione comunità “Regina
pacis”, l’Associazione Catechiste Rurali “Cristo Re”, il centro artistico- culturale, il Centro di
riabilitazione “Villa Adelchi”, la Scuola di danza “Manattan”, la Scuola calcio, il sito Internet
comunale . L’informazione nei territori è resa possibile dalla presenza di edicole, dai bollettini
informativi dei rispettivi Comuni . Le istituzioni educative presenti sul territorio sono
costituite dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado.
Nelle scuole dell’Istituto sono assenti fenomeni di dispersione scolastica o abbandoni, ma non
mancano alunni con scarsa motivazione culturale, sono presenti casi di criminalità e di droga.
Gli interessi degli alunni sono prevalentemente orientati verso la musica, la danza, le attività
sportive (calcio) che non tutti, però, per problemi economici possono soddisfare. Inoltre, a
causa delle distanze tra le varie frazioni, sia tra loro sia con il centro abitato, non tutti gli
alunni hanno la possibilità di avere continui rapporti interpersonali, che possano stimolarli
alla socializzazione.
Buona parte di loro vive isolata, non ha vere amicizie e assume spesso modelli di
comportamento suggeriti dalla TV.
L’unica opportunità in cui si possono sviluppare le dinamiche sociali e socializzanti, questi
alunni la trovano nelle ore passate a scuola dalla quale si dispongono a ricavare le
sollecitazioni e le risposte necessarie alla loro crescita interiore.
Essa deve, pertanto, farsi in tutti i sensi portatrice di idee, di proposte, di innovazioni,
animatrice d’interessi, stabilendo rapporti di attiva collaborazione con le famiglie e, in
raccordo con l’Amministrazione locale, con la popolazione, con le Associazioni ricreative,
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culturali, sportive presenti nel territorio dovrà promuovere iniziative volte e creare spazi e
momenti di socializzazione, di aggregazione giovanile, di incontri tra giovani e adulti.
Garantendo la continuità tra scuola ed extrascuola, si riuscirà ad annullare le condizioni di
disadattamento che potrebbero portare alla dispersione scolastica e si rafforzerà il raccordo
pedagogico tra i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) con un
continuo coordinamento.
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
La realtà territoriale in cui l’Istituto opera, manifesta l’emergere di bisogni formativi a cui è
necessario corrispondere con interventi compensativi e mirati. Si è altrove osservato come la
dislocazione delle unità abitative sia spesso frazionata in contrade, talora piuttosto isolate sul
territorio; ciò determina per i minori difficoltà di aggregazione e, dunque, di socializzazione.
Negli ultimi anni poi, ha ovviato a tale isolamento un uso, spesso improprio ed eccessivo, dei
media, in particolare della televisione. La fruizione passiva di tale strumento audiovisivo
comporta una serie di pericoli per i minori in età scolare, fra cui l’assunzione di modelli
comportamentali discutibili, senso di irrealtà e/o inadeguatezza, ecc. La scuola rappresenta
così l’unico luogo in cui tutti i minori, fanciulli e preadolescenti, possono stare insieme,
condividendo esperienze di vita reale, affettiva e culturale; essa perciò accoglie le
sopraindicate istanze, promuovendo percorsi unitari personalizzati, proprio nella prospettiva
di una educazione alla cittadinanza , quale premessa ad una più diffusa educazione alla
legalità.
Per quanto concerne gli aspetti più strettamente connessi ai traguardi cognitivi, si registra un
diffuso uso del codice dialettale, per cui spesso gli allievi esplicitano difficoltà nella
comprensione e nella produzione in lingua nazionale, nonché patrimoni lessicali poveri od
inficiati dall’ascolto dei linguaggi pubblicitari. Pur se nel rispetto e nella preservazione della
propria identità culturale ed espressiva, bisognerà però prevedere un’offerta formativa
coerente con la compensazione delle abilità linguistiche, anche per garantire standard di
competenze in uscita validi a livello nazionale, come rimarcato dai recenti testi normativi.
Si evidenziano frequentemente, inoltre, carenze attinenti alle abilità d’ascolto e
d’osservazione, spesso imputabili ad una più globale demotivazione all’apprendimento. A tali
bisogni si dovrà corrispondere con la ricerca di percorsi idonei, unitari perché
responsabilmente condivisi, per altro globalmente documentati in questo testo.
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OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa di seguito prospettata tiene conto:

Dei bisogni formativi espressi dall’utenza (alunni; famiglie; enti locali), anche negli
incontri di monitoraggio;

Delle indicazioni, sia a carattere prescrittivo sia propositivo, dei testi di riforma (L. 53
e successive);

Delle Indicazioni per il curricolo, D.M. 31/07/07;

Delle risorse, umane e strumentali, a disposizione dell’istituzione scolastica.
In tal senso essa accoglie la sfida del legislatore, che ha voluto porre le istituzioni scolastiche
al centro del sistema di istruzione e formazione, rimettendo alla loro capacità organizzativa e
didattica il raggiungimento degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi di
apprendimento.
Va detto, tra l’altro, che i documenti di riforma offrono, fattivamente, la possibilità di
affrontare alcuni nodi problematici della formazione scolastica, attinenti a temi quali la
continuità, l’orientamento, il coinvolgimento delle famiglie. Infatti, la scansione unitaria
del primo ciclo di scuola dell’obbligo, “in otto anni… e a carattere unitario”( C.M. n. 29 ), è
rimarcata dall’impegno nella personalizzazione degli interventi, mediante: la cura precipua di
ciascun alunno; il rapporto con le famiglie; l’orientamento; il coordinamento delle attività
didattiche ed educative.
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione)
SCELTE DIDATTICHE E METODOLOGICHE
PREMESSA
Il nostro Paese, in un tempo molto breve, ha vissuto il passaggio da una società relativamente
stabile ad una società caratterizzata da innumerevoli cambiamenti e discontinuità; si è,
pertanto, delineato un nuovo scenario all’interno del quale il “paesaggio educativo” è divenuto
abbastanza complesso. Questo nuovo scenario, infatti, risulta essere ambivalente: per ogni
persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi sia le opportunità. La
scuola è perciò investita da una domanda che comprende sia l’apprendimento, sia “il saper
stare al mondo”; ragion per cui ad essa spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché
ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.
18
La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza, nel
rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede l’impegno dei docenti e di
tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, al
fine che ognuno sia messo nella condizione di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della
società” (art. 4 della Costituzione).
A questo proposito sembra opportuno ricordare che ciascun alunno è dotato di un proprio
stile di apprendimento di cui sarà necessario tener conto al fine di dare una risposta adeguata
ai bisogni individuali e personali. Ne consegue la necessità di utilizzare strategie didattiche
differenziate per permettere a tutti gli studenti di perseguire gli stessi obiettivi formativi.
Dunque, il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi
radicalmente nuovi di apprendimento e, nello stesso tempo, la cura e il consolidamento delle
competenze e dei saperi di base affinché si possa rendere realizzabile ed effettiva ogni
possibilità di apprendimento nel corso della vita.
Per questo l’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano
cognitivo e culturale realizzando percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni
personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità
di ognuno evitando, in tal modo,che le differenze si trasformino in disuguaglianze.
Le finalità della scuola, infatti, devono essere definite a partire dalla persona che apprende e la
definizione e la realizzazione delle strategie educativo/didattiche devono sempre tener conto
della singolarità e complessità di ogni persona, della sua identità, delle sue aspirazioni,
capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
La personalizzazione e la centralità dell’alunno sono espressione della filosofia che pervade la
riforma del sistema d’istruzione. Una delle espressioni di questa forma di personalizzazione è
certamente rappresentata dalle attività laboratoriali.
LA DIDATTICA LABORATORIALE
Fra le metodologie, infatti, che possono consentire alla scuola di ottenere il necessario
sviluppo integrato di saperi disciplinari, linguaggi, strumenti di pensiero, atteggiamenti e
valori,ha un particolare rilievo la realizzazione di percorsi didattici attivi e partecipati, e in
forma di laboratorio.
“Il laboratorio è da intendersi come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e
la progettualità, che coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo
19
condiviso e partecipato con altri, che può essere attivato sia all’interno sia all’esterno della
scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento”. (Ind. Curricolo, pag. 46).
La didattica attiva o laboratoriale si presenta come un nuovo modo di fare scuola che richiede
ed implica, comunque alcune condizioni:
-il ruolo attivo dello studente che viene messo nella condizione di costruire il proprio sapere;
-l’attivazione di un percorso di apprendimento a partire dall’esperienza e dal mondo reale;
-il ruolo del docente quale promotore di occasioni di apprendimento, di sostegno, di
mediazione e di accompagnamento finalizzato al raggiungimento dell’autonomia del soggetto
che apprende e che diventa capace di gestire il processo in tutte le sue fasi.
Il Laboratorio, più che un luogo specifico o attrezzato, è
una modalità della didattica.
Una modalità con cui, mediante interventi di gruppi, si cerca di recuperare, consolidare e
potenziare le conoscenze, trasformando il più possibile gli insegnamenti in apprendimenti, in
competenze e abilità personali.
Laboratorio significa quindi, essenzialmente, lavorare per gruppi di alunni in base ai loro
interessi, o ai compiti assegnati oppure ancora tenendo conto dei loro livelli di competenza.
Dunque, le attività laboratoriali sono finalizzate al consolidamento e alla personalizzazione
degli apprendimenti.
La caratteristica principale del Laboratorio, dal punto di vista didattico, è la sua realizzazione
con gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele o di classi verticali, riuniti per
livello di apprendimento, o per eseguire un preciso compito/progetto, o per assecondare
liberamente interessi e attitudini comuni.
E’ questo un momento cruciale per l’azione educativa finalizzata alla crescita e alla
valorizzazione della persona in tutte le sue dimensioni, un momento complesso che richiede
una stretta collaborazione tra scuola, famiglia ed extrascuola, in considerazione anche del
fatto che le normative più recenti hanno drasticamente ridotto le risorse professionali e
finanziarie finora a totale carico dell’Istituto.
20
PIANI DI LAVORO
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Le Indicazioni per il curricolo definiscono gli obiettivi di apprendimento in relazione al
termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della
scuola secondaria del primo grado.
Sono obiettivi necessari al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze
previsti dalle Indicazioni.
LA PROGETTAZIONE
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove la
ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il
raggruppamento delle discipline in aree dà la possibilità di interazione e collaborazione fra le
discipline. Ciò richiede un attento, flessibile, condiviso impegno progettuale, attuato a due
livelli:

Collegio dei docenti;

Consigli di Classe /interclasse.
Il Collegio dei docenti, partendo dalla realtà socio-ambientale, determina gli obiettivi
d’apprendimento, coerenti con l’ispirazione culturale - pedagogica ed i suoi contenuti. Esso
inoltre, definisce quelle scelte, organizzative e d’intervento, che globalmente assicurano
l’unità della progettazione. Infine, prevede aree di monitoraggio per analizzare in itinere i
processi emersi, rispetto ai traguardi prefissati. E’ tuttavia ai singoli organi preposti che è
affidato l’impegno di predisporre la progettazione didattica, calibrata sulle esigenze
formative, reali e valutate in ingresso , di ciascun gruppo-classe. Spetta a loro progettare le
Unità d’Apprendimento, allegate al presente documento, che restano a disposizione delle
famiglie per un’osservazione analitica dei percorsi esperiti. Ciascuna Unità è costituita da una
linea guida condivisa e da un apprendimento unitario da promuovere, da un compito unitario
in situazione, da uno o più obiettivi di apprendimento e formativi, da attività laboratoriali e
modalità di verifica.
21
SCUOLA DELL'INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia è il 1° segmento del sistema scolastico di base. E’ l’Istituzione che
per prima accoglie i piccoli alunni di 3, 4 e 5 anni ed è quella che, proprio per la precocità del
suo intervento, offre loro preziose esperienze formative che fungono da importante
imprinting per affrontare al meglio i successivi gradi del percorso scolastico.
Nella Scuola dell’infanzia si promuovono:
•
la maturazione dell’ IDENTITA’;
•
la conquista dell’AUTONOMIA;
•
lo sviluppo delle COMPETENZE
•
lo sviluppo della CITTADINANZA
Le Nuove Indicazioni Nazionali definiscono la Scuola dell’Infanzia un “ambiente educativo di
esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi”, ricca di opportunità finalizzate al
raggiungimento di capacità e competenze di tipo espressivo, comunicativo, logico-operativo
atte a contribuire ad una maturazione equilibrata delle competenze cognitive, affettive, sociali
e morali della personalità.
Gli ambiti del fare e dell’agire: I CAMPI DI ESPERIENZA
Per consentire ai bambini di sviluppare le dimensioni della propria personalità, il percorso
formativo-didattico prevede attività educative suddivise in quattro aree:
 Il sé e l’altro
 Corpo, movimento e salute (Il corpo in movimento)
 Fruizione e produzione dei messaggi (i Discorsi e le parole /Linguaggi, creatività,
espressione)
 Esplorare, conoscere e progettare (La conoscenza del mondo)
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La realizzazione del percorso educativo-formativo prevede:
l’organizzazione, la progettazione e la valutazione
L’ORGANIZZAZIONE terrà conto degli spazi, dei tempi, del numero di bambini, della
possibilità o meno di individuare sottogruppi omogenei per età.
LA PROGETTAZIONE (Programmazione) “flessibile” e “adattabile”, definisce gli obiettivi del
processo educativo cioè le capacità e le competenze che il bambino in questa fascia di età
deve acquisire (Traguardi per lo sviluppo delle competenze).
LE VERIFICHE rappresentano la valutazione delle competenze raggiunte dal bambino,
registrate con diversi strumenti di osservazione del bambino durante i giochi e le attività.
L’insieme delle osservazioni fatte, costituisce la documentazione personale che la scuola
dell’Infanzia invia alla Scuola primaria nel momento del passaggio dell’alunno.
CONTINUITA’
Continuità verticale. Per raccordare gli interventi educativi sul bambino, la Scuola
dell’Infanzia con le prime classi della Scuola Primaria attua, annualmente, il progetto: “Dentro
la valigia”.
Un percorso, in collaborazione con gli insegnanti della Scuola Primaria, per promuovere la
conoscenza fra le parti, per agevolare il passaggio dei bambini nella nuova realtà scolastica,
per una prima conoscenza dei nuovi spazi e per una semplice presentazione dei futuri alunni.
Continuità orizzontale. I rapporti tra la scuola dell’Infanzia, la famiglia e il territorio si
traducono in:
 Incontri individuali e assembleari per verificare l’esperienza scolastica dei bambini;
 Attività con il coinvolgimento di genitori e nonni
 Feste nella scuola;
 Visite didattiche;
 Rapporti con il territorio (biblioteche, ludoteche, centri di animazione, musei, parchi e
giardini pubblici, aziende agrituristiche).
NOTE DI CARATTERE METODOLOGICO
I passaggi metodologici essenziali nell’organizzare le attività didattiche constano di tre fasi:
FARE. Agire direttamente in un contesto esperenziale attraverso osservazioni, discussioni,
esplorazioni, manipolazioni, giochi, costruzioni, visite guidate, raccolta di materiali vari ,
attività varie anche con l’uso di strumenti informatici.
RAPPRESENTARE. Ripercorrere attraverso il ricordo l’esperienza diretta attraverso fiabe,
disegni, pitture, dialoghi, attività e giochi logici e pre-matematici, drammatizzazioni, giochi di
ruolo, filmati…
23
RIELABORARE. Formalizzare il ricordo utilizzando simboli convenzionali e non, attribuendo
significato a segni, schede, segnali, diagrammi, tabelle …
Vengono favorite didattiche (laboratoriale, della problematizzazione) concentrate sul
soggetto che apprende; metodi che lo inducano a pensare, ragionare, riflettere, formulare
ipotesi, risolvere quesiti secondo attività di ricerca e laboratorio.
Tenendo presente la centralità del soggetto e la personalizzazione dei percorsi, si attueranno
strategie didattiche miranti a dare l’opportunità ad ogni alunno di sviluppare le proprie
potenzialità e le proprie preferenze.
24
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio
dei diritti costituzionali.
Essa offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali,
corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola
formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti
potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e
critico e per la formazione di cittadini consapevoli e responsabili.
La Scuola Primaria, per perseguire efficacemente le finalità istituzionali che le sono proprie e
costituire un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il
successo formativo per tutti gli alunni, , nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti,
porrà alla base della propria azione educativo - didattica alcune impostazioni metodologiche
di fondo:
1. VALORIZZARE L’ESPERIENZA E LE CONOSCENZE DEGLI ALUNNI
L’alunno è portatore di esperienze e conoscenze alle quali l’azione didattica si ancorerà
richiamandole, esplorandole, problematizzandole opportunamente.
2. ATTUARE INTERVENTI ADEGUATI NEI RIGUARDI DELLE DIVERSITA’
La scuola progetterà e realizzerà percorsi didattici specifici per rispondere ai diversi bisogni
educativi degli allievi e fare in modo che le diversità non diventino disuguaglianze. Particolare
attenzione sarà rivolta agli alunni stranieri e agli alunni con disabilità.
25
3. FAVORIRE L’ESPLORAZIONE E LA SCOPERTA
La problematizzazione svolgerà una funzione insostituibile nel promuovere la passione per la
ricerca di nuove conoscenze.
4. INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
La dimensione comunitaria dell’apprendimento svolgerà un ruolo significativo. Saranno,
pertanto, favorite tutte le forme di interazione e collaborazione.
5. PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI
APPRENDERE
L’alunno sarà attivamente impegnato nella costruzione del proprio sapere, sollecitato a
riflettere su quanto impara, incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a
comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Dovrà, in pratica, diventare consapevole del proprio
stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio.
6. REALIZZARE PERCORSI IN FORMA DI LABORATORIO
Sarà privilegiata la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, modalità di lavoro che
incoraggerà la sperimentazione e la progettualità e che permetterà agli alunni di pensare,
realizzare, valutare attività condividendole in modo partecipativo con altri sia all’interno che
all’esterno della scuola.
26
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La Scuola Secondaria di primo grado rappresenta, pur se nella continuità con la scuola
primaria, per altro facilitata dall’assetto organizzativo dell’Istituto comprensivo, un momento
di forte cambiamento nell’esperienza evolutiva e nei bisogni formativi dei ragazzi. Infatti, il
passaggio da un grado all’altro, in un ciclo comunque unitario di studi, coincide con l’evolversi
naturale delle capacità cognitive. Si passa cioè, come sottolineano i nuovi testi normativi, da
una conoscenza concreta ed ingenua, ad una fondata sull’elaborazione di modelli. La scuola
secondaria è finalizzata dunque, a promuovere costrutti mentali esplicativi, che strutturano le
loro basi su un uso appropriato dell’analogia. Non a caso il legislatore ha evidenziato
l’eminenza dell’approccio matematico-scientifico, inteso come superamento simbolico della
soggettività ed intersoggettività. Si tratta in altre parole di raffinare i modelli attraverso
l’analisi, in forma sempre più logicamente organizzata.
Tale percorso si concretizzerà in obiettivi d’apprendimento, realmente calibrati sui bisogni
perché perseguiti progettualmente da ciascuna equipe pedagogica, e di seguito indicati.
 EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA
La scuola avrà cura di considerare ogni conoscenza, abilità e competenza perseguite,
come interrelate e strumentali al progetto di formazione della personalità del singolo.
 COLLOCARSI NEL MONDO
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 La maturazione che il discente deve sperimentare nell’arco della Scuola secondaria
di primo grado deve consentirgli una visione più concreta e reale del suo rapporto
con il sociale, avviandolo in tal senso all’assunzione di comportamenti e scelte
personali.
 ORIENTARSI
Posto che lo studio delle discipline ha in sé un’intrinseca valenza orientativa, va
ricordato che il preadolescente acquisisce lo status di adolescente nel momento in cui
compie una scelta consapevole alla fine del ciclo di studi. Per
tale opzione occorre strutturare percorsi che consentano a ciascuno di essere conscio
delle proprie attitudini, che avrà avuto modo di sperimentare (soprattutto attraverso
la didattica del laboratorio) e maturare.
 COSTRUZIONE PROGRESSIVA DELL’IDENTITA’
DELL’ADOLESCENTE
La scuola impiega tutte le sue risorse umane, culturali ed affettive per accompagnare il
preadolescente nel faticoso cammino di crescita finalizzato alla costruzione di
un’identità positiva di sé. In questo più che in altri traguardi formativi riveste un ruolo
fondamentale la famiglia, ormai compartecipe con l’istituzione scolastica.
 RICERCA DELLA MOTIVAZIONE E DEL SIGNIFICATO
La realtà territoriale in cui la scuola opera rende particolarmente delicato, il
perseguimento di questo obiettivo formativo, poiché nella maggior parte delle
situazioni gli atteggiamenti e i comportamenti che si evincono sono di forte
deresponsabilizzazione. La professionalità del docente-tutor e di ciascun docente
dovrà dunque, trovare in quest’ambito la sua massima espressione, ovvero nella
ricerca di strategie che facciano leva su quegli aspetti del sapere che possano essere
letti come densi di significati.
 PREVENIRE DISAGI E RECUPERARE GLI SVANTAGGI
La scuola che educa alla convivenza civile, deve offrire testimonianze
positive,
progettando esperienze significative per l’approccio al mondo degli adulti. In tale
prospettiva si colloca l’Educazione alla legalità, che impegna tutto il tessuto formativo
ad assumere, rispetto a ciascun minore, le proprie responsabilità.
 CONSOLIDARE LE RELAZIONI EDUCATIVE
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Poiché non esiste alcun apprendimento formativo al di fuori di relazioni personali
educative,la scuola sostanzia i rapporti fra minori ed adulti di riferimento, curando
anche le dinamiche affettive di crescita della persona.
Per conseguire tutti gli obiettivi formativi indicati, gli strumenti precipui saranno gli obiettivi
d’apprendimento; in altri termini le
discipline di studio rappresenteranno la “palestra”
formativa primaria, cosicché ciascun allievo potrà giungere al saper essere, esercitando il
sapere ed il saper fare.
29
INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Premesso che il diritto all’integrazione scolastica dell’alunno diversamente abile si attua
secondo le direttive dettate dalla legge quadro n° 104 del 05/02/92, il nostro Istituto,
offrendo a tale alunno ogni possibile opportunità formativa, si propone l’obiettivo di fargli
conseguire il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.
Per favorire l’integrazione l’Istituto si avvale dei docenti di sostegno specializzati, fermo
restando che l’handicap è problema di ciascun docente e responsabilità di tutta la scuola.
Di primaria importanza sarà il rapporto di collaborazione con la famiglia per un pieno
sviluppo della maturazione personale dell’allievo.
Quest’anno sono inseriti 11 alunni diversamente abili riconosciuti dall’ASL n° 1, di cui 4 nella
Scuola Primaria e 7 nella Scuola secondaria di primo grado. Per ciascuno di essi il Consiglio di
Intersezione, di Interclasse, di Classe elabora un Piano Educativo Personalizzato in cui si
cercherà di mantenere, nei limiti del possibile, le aree di insegnamento e apprendimento
identiche a quelle del gruppo classe.
Nell’Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro (GLHO) costituito dai docenti di sostegno,
da un docente rappresentante di classe, dal docente incaricato di F.S. che è anche
coordinatore, dai genitori degli alunni diversamente abili e dai rappresentanti dell’équipe
socio- psico - pedagogica che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia
dell’intervento di inserimento/integrazione.
L’istituto, allo scopo di migliorare le strategie educative e didattiche relative all’integrazione,
ha presentato la propria candidatura per partecipare alla sperimentazione indetta con C.M. n°
1536 del 28/09/2007 che ha appunto lo scopo di rendere più funzionale le dinamiche
didattiche e psicopedagogiche all’interno delle Istituzioni scolastiche. Per ricoprire tutte le
aree di apprendimento degli alunni diversamente abili, verrà utilizzata la flessibilità delle ore.
Per favorire l’apprendimento
degli stessi verranno sviluppati progetti atti a garantire
l’integrazione.
30
INIZIATIVE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI STRANIERI
Premessa
Il significato specifico dell’educazione interculturale è costituito dai processi di
apprendimento che ci portano a conoscere altre culture e ad instaurare nei loro confronti
atteggiamenti di disponibilità, di apertura di dialogo. Si tratta di un tipo di conoscenza
estremamente complesso: conoscere un’altra cultura significa evidenziare gli aspetti che la
fanno “diversa” dalla nostra, ma significata anche capire che la rappresentazione che noi ci
facciamo della cultura “altra” non coincide necessariamente con quella che essa ha di se stessa
, né le rappresentazioni che altre culture ancora si possono costituire. L’intreccio di queste
rappresentazioni- che si manifestano spesso in forme di stereotipi – costituisce la trama
complessa dell’intercultura.
“l’obiettivo primario dell’educazione interculturale si delinea come promozione delle capacità
di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme . Essa comporta non
solo l’accettazione ed il rispetto del diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità
culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di compressione e di collaborazione, in una
prospettiva di reciproco arricchimento”.
31
Si tratta, insomma, del superamento di una situazione statica, multiculturale di fatto, a favore
di un processo basato sull’incontro – confronto , sul dialogo tra i valori proposti da persone
diverse , prima ancora che da diverse culture; l’educazione interculturale si rafforza , pertanto,
“sui motivi dell’unità, della diversità e della loro conciliazione dialettica e costruttiva nella
società multiculturale”.
Nel nostro Istituto Comprensivo si registra la presenza di n°12 alunni stranieri di recente e
recentissima immigrazione, provenienti da paesi europei ed extraeuropei di etnie diverse .
Queste presenze, pur non elevate da un punto di vista numerico, fanno nascere, negli
operatori scolastici l’esigenza morale e professionale di progettare delle attività di sostegno
diretto agli studenti che costituisce inoltre un importante momento di confronto,
coordinamento ed autoaggiornamento per tutti i docenti.
FINALITA’ DEL PROGETTO

Favorire i processi di conoscenza reciproca tra alunni stranieri e italiani;

Favorire l’adattamento alla nuova scuola e alle nuove situazioni ;

Favorire la conoscenza delle norme che regolano la vita scolastica e i rapporti
interpersonali;

Favorire la conoscenza della lingua italiana per la comunicazione quotidiana;

Favorire la conoscenza della seconda lingua per apprendere, leggere, scrivere.
32
OBIETTIVI OPERATIVI

Comunicare negli scambi personali quotidiani ;

Arricchire il lessico, descrivere, narrare, comprendere messaggi;

Padroneggiare le tecniche di base della lettura/scrittura;

Comprendere testi e messaggi relativi alle diverse discipline;

Comprendere e produrre testi riferiti allo studio

Usare in modo corretto le strutture della lingua.
ATTIVITA’
Attivazione di laboratori linguistici da effettuare in parte al mattino e in parte in orario
pomeridiano utilizzando alcune ore a disposizione.
Potranno, poi sulla base delle esigenze dei docenti che partecipano al progetto, essere
richiesti interventi di aggiornamento e formazione, per i quali verrà in ogni caso
redatto un progetto apposito.
DURATA
Il progetto si svolgerà durante tutto il corso dell’anno scolastico 2009/2010.
RISORSE UMANE UTILIZZATE
Il progetto vede il coinvolgimento di docenti interni all’Istituto per tutte le attività
previste, utilizzando ore a disposizioni e momenti di compresenza degli insegnanti –
Personale di Segreteria.
BENI E SERVIZI
Per la realizzazione delle attività, oltre all’utilizzazione di un’aula per le attività di
laboratorio, sono necessari software didattici, vocabolari, schede di raffronto,
fotocopie ecc..
MODALITA’ DI MONITORAGGIO

Colloqui con le famiglie;

Uso delle griglie di valutazione.
Modalità di valutazione dei risultati finali in relazione agli obiettivi perseguiti .
Uso della griglia di valutazione:
 Sta bene con compagni e docenti.
 Comunica negli scambi interpersonali.
 Prende la parola in situazioni diverse.
 Condivide le regole comuni.
33
 Comprende messaggi complessi.
 Padroneggia le tecniche base della lettura/scrittura .
 Produce testi chiari, coesi, coerenti.
Modalità di informazione dei genitori
personale di segreteria, docenti della classe.
ACCOGLIENZA, CONTINUITA’, ORIENTAMENTO
Affrontare un ambiente nuovo può provocare ansia, paura, disorientamento; per questo
motivo bisogna predisporre occasioni di conoscenza dei luoghi, delle strutture e delle persone
al fine di rassicurare bambini e ragazzi ed evitare che la tensione possa costituire un elemento
negativo per l'inserimento nella nuova scuola.
Al fine di prevenire le maggiori difficoltà dovute al disagio emotivo di fronte a ciò che non è
noto, è utile che i futuri alunni:
 conoscano in anticipo i luoghi nei quali dovranno vivere ed operare;
 sappiano quali richieste saranno loro rivolte;
 conoscano le regole alle quali dovranno attenersi, le abitudini alle quali dovranno
uniformarsi e così via.
Le attività predisposte dovranno permettere alla scuola, inoltre, di raccogliere le informazioni
necessarie per realizzare l'inserimento ottimale; da parte dell'istituzione educativa, infatti, è
necessario, inderogabile, conoscere le caratteristiche, le necessità, le potenzialità, i problemi e
le difficoltà di ogni alunno che frequenti la scuola.
Questo è ancora maggiormente necessario nei confronti degli alunni in situazione di handicap.
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Nel realizzare le attività di accoglienza è però anche molto importante tenere presenti la
curiosità e l'interesse per le novità che ogni ragazzo prova e che possono costituire una
potente energia da sfruttare al meglio da parte della scuola.
OBIETTIVI
Le attività di accoglienza sono intese a favorire negli alunni:




la conoscenza della nuova realtà scolastica (spazi, operatori, compagni,
organizzazione);
la capacità di gestione delle novità e dei cambiamenti;
la formazione ed accettazione delle regole discusse e convenute;
la socializzazione.
RAGIONI E OBIETTIVI DELLA CONTINUITA'
La continuità nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso
formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e
multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse
istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Realizzare la continuità
educativa è prescritto dai programmi della scuola dell’obbligo ai fini di garantire il diritto allo
studio sancito dalla Costituzione anche negli ordini superiori di istruzione e formazione.
Continuità del processo educativo non significa, né uniformità, né mancanza di cambiamento;
consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo
coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall'alunno e riconosca la specificità e la
pari dignità educativa dell'azione di ciascuna scuola, nella dinamica della diversità dei loro
ruoli e delle loro funzioni significa, infatti,
da un lato:
conciliare tra di loro i segmenti del sistema scolastico con tutti i rispettivi risvolti
ordinamentali, di programma (contenuti disciplinari, standard minimi, criteri di valutazioni,
ecc.) pedagogici e didattici (insegnamento individualizzato, livelli di approfondimento,
autonomia organizzativa e didattica, ecc)
dall’altro:
considerare l’individualità/singolarità dell’alunno come soggetto destinato di diritto
all’educazione e formazione cui non devono essere opposti ostacoli per raggiungere i massimi
livelli riscontrabili potenzialmente con la frammentarietà del sapere e la pluralità del contesto
socio/educativo in cui è inserito.
35
La verticalizzazione dei cicli scolastici ripropone in maniera pressante il tema della continuità
educativa, ordinamentale e didattica, in un contesto di ristrutturazione unitaria delle tre
classiche scuole di base: la materna, l'elementare e la media.
ATTIVITA' DI CONTINUITA' TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA
PRIMARIA
Per facilitare il passaggio dei bambini dalla scuola materna alla scuola elementare si
propongono:
a) visite dei bambini dell'ultimo anno di scuola alle scuole elementari, per conoscerne gli
ambienti, i futuri docenti, i futuri compagni e le loro attività;
b) il progetto "valigia" per il quale ogni bambino si presenta alla scuola elementare con una
valigetta contenente i prodotti più significativi a testimonianza del bagaglio di conoscenze e
competenze acquisite nella scuola materna;
c) organizzazione di attività comuni tra le classi di prima elementare e i bambini dell'ultimo
anno di scuola materna (attività di laboratorio, sviluppo di unità didattiche a due livelli);
d) condivisione di momenti di festa e occasioni ludiche;
e) incontri tra i docenti per:
- la programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione, verifica e
valutazione;
- il coordinamento dei curricoli degli anni-ponte;
- la comunicazione di informazioni utili sui bambini, sulla loro evoluzione e sui livelli di
maturazione raggiunti, nonché sui percorsi didattici effettuati;
- il confronto in base a tutti i dati in possesso per conoscere e rispettare "l'unicità" di ciascun
bambino;
- la ricerca di possibili connessioni tra i rispettivi impianti metodologici e didattici: tra i campi
di esperienza della scuola materna e gli ambiti disciplinari della scuola elementare;
f) scambi di idee e confronti tra i docenti all'interno dei gruppi di lavoro del Collegio su
tematiche trasversali.
36
ATTIVITA' DI CONTINUITA' TRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA
SECONDARIA DI 1° GRADO
Per facilitare il passaggio dei ragazzi dalla scuola elementare alla scuola secondaria di primo
grado si propongono:
a) visite degli alunni delle classi quinte elementari alle scuole medie, per conoscerne gli
ambienti, i futuri docenti, i futuri compagni e le loro attività;
b) iniziative in comune, per piccoli gruppi (viaggi classi quinte elementari e classi prime di
scuola media);
c) confronto delle prove di verifica finale nella scuola elementare e di ingresso nella scuola
media (per l'area linguistica, l'area matematico-scientifica e l'area antropologica);
d) incontri tra i docenti per
- il coordinamento dei curricoli degli anni-ponte;
- la comunicazione di informazioni utili sui ragazzi, sulla loro evoluzione e sui livelli di
maturazione raggiunti nonché sui percorsi didattici effettuati;
- la connessione tra i rispettivi impianti metodologici e didattici;
- la programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione, verifica e
valutazione;
e) scambi di idee e confronti tra i docenti all'interno dei gruppi di lavoro del Collegio su
tematiche trasversali.
37
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
È un “processo longitudinale” che ha come fine l’autorientamento e, pertanto, deve
dispiegarsi lungo tutta l’esperienza scolastica dell’alunno come strategia sistemica e
graduale che consenta di costruire le risposte ai bisogni di autorealizzazione della persona
lungo le fasi del suo sviluppo. Poiché, secondo la logica orientativa, il “raccordo” non è solo
col passato, ma anche, e soprattutto, col futuro, la lettura attenta delle proprie capacità e
dei propri modi di apprendere, studiare e comunicare, praticata con continuità nel
curricolo, dovrebbe dare all’adolescente, che entra nella scuola secondaria di II grado,
quella capacità di non disperdersi e di riuscire ad applicare ad un nuovo contesto le
categorie interpretative che lo hanno guidato nell’attività scolastica precedente.
Obiettivi ( da perseguire nell’arco del triennio):
- favorire l’assunzione delle capacità di progettare il proprio futuro attraverso un impegno
scolastico partecipato e significato quotidianamente;
- fornire gli strumenti per favorire la conoscenza di sé, la conoscenza dei percorsi
formativi possibili e compatibili con le proprie attitudini, una corretta lettura della
cultura del lavoro;
- attrezzare al confronto con la problematicità;
- educare alla gestione personalizzata dell’informazione;
- favorire l’assunzione responsabile della gestione della dinamica delle scelte e delle
decisioni nel contesto del proprio progetto di vita.
Le attività di orientamento, (dicembre – gennaio), per gli alunni delle terze classi saranno
così programmate: (date da definire)
- incontri con esperti sul tema dell’orientamento
- lettura attenta e guidata di tutto il materiale fornito ad ogni alunno dal Centro di
Orientamento Scolastico e Professionale di Cosenza;
- confronto e discussione di gruppo ( dopo l’elaborazione personale di schede o la visione
di filmati);
- visite guidate (la cui programmazione e calendarizzazione è demandata ai singoli consigli
di classe) a Scuole Secondarie di II grado, ad aziende o piccole industrie presenti sul
territorio o nel circondario;
- incontri collegiali ed individuali con le famiglie degli allievi;
- incontri individuali con le famiglie degli alunni diversamente abili alla presenza delle
psicologhe dell’équipe multidisciplinare della competente AS territoriale;
38
- incontri, come di seguito calendarizzato, delle docenti con F.S. con i docenti delle Scuole
secondarie di II grado dello stesso distretto scolastico o di quelli viciniori, responsabili
dell’orientamento, e/o o di progetti ad esso relativi.
Tali incontri, a seguito di formali richieste e accordi precisi con i suddetti docenti delle
scuole secondarie di II grado, si svolgeranno, (date da definire)
Essi saranno predisposti e coordinati dai Proff. che raccoglieranno ogni informazione e
tutto il materiale, eventualmente fornito alla scuola dai suddetti colleghi, per metterlo a
disposizione dei Coordinatori dei CC.d.C
Si precisa che:
 la calendarizzazione di questi incontri, concordata, per tempo, con i suddetti docenti,
non potrà subire modifiche improvvise, onde evitare qualsiasi tipo di disguido;
 gli incontri degli alunni con i docenti delle scuole secondarie di II grado si svolgeranno,
inderogabilmente, (date da definire).
39
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Dagli incontri svoltisi nel mese di settembre 2013, tra il Dirigente scolastico, operatori
scolastici, rappresentanti degli Enti locali sono emerse le seguenti proposte per l’ampliamento
dell’offerta formativa:
1) Interventi di educazione alla legalità, per come indicato dalla Nota Ministeriale del
05/10/2006 e sue integrazioni, nonché della Legge 169/2008 che prevede
l’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”come formazione del cittadino, del rispetto
delle libertà fondamentali, dell’ambiente, della salute, della legalità.
2) Interventi di sensibilizzazione rispetto alle insidie ed alle devianze del fenomeno
mafioso.
3) Attività culturali e formative rivolte agli alunni ( visite guidate );
4) Interventi di Educazione all’affettività con la collaborazione di esperti esterni;
5) Attività relative all’area linguistica-espressiva con l’utilizzo di tutti i linguaggi: verbale,
musicale, iconico, multimediale;
6) Interventi di esplorazione consapevole della realtà territoriale locale, riletta in chiave
storica, artistica e religiosa.
Tutte le attività su menzionate potranno essere realizzate se, alla disponibilità delle risorse
finanziarie dell’Istituto, si aggiunge la disponibilità finanziaria degli Enti locali, altri Enti e
Privati; in caso contrario potranno essere realizzate solo quelle compatibili con le risorse della
scuola. Si valuteranno comunque, anche altre richieste giunte in corso d’opera, se coerenti con
l’offerta formativa proposta.
40
PROGETTI
Per rendere il processo insegnamento/apprendimento diversificato e, dunque, stimolante,
saranno realizzati progetti sia a carattere curriculare che extra-curriculare. Essi
comporteranno il coinvolgimento e la collaborazione di alcuni o di tutti i docenti operanti su
uno o più gruppi-classe e consentiranno di cogliere l’unitarietà del sapere attraverso una
didattica multidisciplinare. Ogni progetto comporterà l’assunzione di responsabilità da parte
di ciascun docente incaricato e referente, che indicherà in un’apposita scheda gli intenti, i
contenuti, i tempi, i materiali necessari, nonché gli obiettivi prefissati. I compensi orari
saranno in seguito oggetto di contrattazione con le R.S.U.; inoltre tutti i progetti e le attività
saranno monitorati dal Dirigente scolastico.
Modalità di utilizzo del personale docente in relazione al P.O.F.
L'utilizzazione del personale nei singoli progetti ed attività indicate nel POF, compresi i
progetti PON, POR , è disposta, in linea generale, sulla base dei seguenti criteri presentati in
ordine prioritario:
-
partecipazione alla predisposizione dell'attività o del progetto approvato dagli OO.CC.
ed inserito nel POF;
-
indicazioni contenute nei singoli bandi dei programmi nazionali o comunitari e con
riferimento ai criteri specifici riportati nei progetti;
-
Incarichi specifici previsti nel POF e nel Piano delle Attività;
-
competenza professionale specifica;
-
titolo di studio specifico;
-
dichiarata disponibilità;
-
competenze informatiche richieste per la gestione dei progetti;
-
esperienze di ricerca specifiche;
-
non cumulabilità di più incarichi (in caso di richieste plurime);
-
pubblicazioni;
-
anzianità di servizio in caso di richieste plurime.
In modo specifico, i criteri per la selezione di esperti esterni e/o tutor interni in progetti con
finanziamenti erogati dall’Unione Europea terranno conto, di volta in volta, secondo le
specifiche necessità, dei seguenti requisiti:
41
possesso di titoli accademici, professionali e di servizio, attinenti alle competenze ed alle
esperienze di seguito indicate:
a) Competenza disciplinare specifica;
b) competenza pedagogica e didattica;
c) esperienze maturate e documentate, con riferimento alla conduzione di gruppi;
d) ricerche documentate, con riferimento alla specifica disciplina o alla specifica
metodologia disciplinare;
e) pubblicazione di libri o di articoli su riviste di rilievo nazionale e regionale coerenti con
il profilo professionale richiesto;
f) competenze informatiche;
g) possesso di titoli particolari indicati nei bandi o richiesti dalle circostanze (titolo
specialistico, esperienze maturate in speciali settori, iscrizioni in graduatorie particolari,
docenti di madrelingua, ecc).
Gli incarichi di tipo organizzativo (partecipazione alle commissioni e ai gruppi di lavoro)
saranno assegnati nel rispetto dei seguenti criteri:

disponibilità degli interessati;

professionalità specifiche e tipologie funzioni docenti;

equa distribuzione dei compiti e dei fondi all’interno di ogni sede scolastica.
L’assegnazione degli incarichi avverrà con provvedimento scritto del D. S.
Progetti PON/POR-FESR: "Ambienti per l'apprendimento":
 PON-FESR 2007-2013 ASSE II “Qualità degli ambienti scolastici” Ob. C- Ambienti per
l'apprendimento: C-1-FESR04-POR-CALABRIA-2010-287; C-2FESR04-PORCALABRIA-2010-199; C-3-FESR04-POR-CALABRIA-2010-240; C-4FESR04-PORCALABRIA-2010-233; C-5-FESR04-POR-CALABRIA-2010-195 (Ambienti per
l'apprendimento);
Piani integrati 2013
1. - FSE 2013 Ob. C-D;
Obiettivo C
- Migliorare i livelli di conoscenza e competenze dei giovani.
Azione C1
- Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave.
42
Azione C2
- Orientamento formativo e ri-orientamento.
Azione D
- Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione nella scuola.
Azione D1
- Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola sulle nuove
tecnologie della comunicazione.
2. - Progetto in rete aria a rischio e Processo Forte flusso immigratorio;
PROGETTI
43
PROGETTI INSERITI IN AMBITO CURRICULARE E PROGETTI CHE FANNO
PARTE DEL CURRICULO INTEGRATO E CHE RICHIEDONO
UN FINANZIAMENTO
BELMONTE CALABRO
Progetti e/o Attività
“Laboratorio di lettura e
Drammatizzazione”
Arte e musica
“Una piccola rinuncia per un grande
sorriso”
“Una festa tira l'altra”
Scuole coinvolte
Finanziamento
Primaria Centro
Fondo d’Istituto
Infanzia e Primaria Marina
Fondo d’Istituto
Infanzia Centro
Fondo d’Istituto
Progetto accoglienza: “Piccoli passi”
Infanzia Centro
Progetto continuità: "Vado in prima"
Infanzia Centro
Progetto RiciclArte
Infanzia Centro
Progetto L.2: Let's play with English
Infanzia Centro
La scuola... in montagna (laboratorio
ambientale per alunni)
Progetto recupero
Primaria e Secondaria
Secondaria
Progetto
Curriculare
Progetto
Curriculare
Progetto
Curriculare
Progetto
Curriculare
Progetto
Curriculare
Fondo d’Istituto
LONGOBARDI
Progetti e/o Attività
“Una valigia di canti, suoni e tanta
allegria”
Attività espressiva e di
drammatizzazione
"Seminando..."
Scuole coinvolte
Finanziamento
Infanzia Centro
Fondo d’Istituto
Primaria Centro
Fondo d' Istituto
Primaria Marina
Fondo d' Istituto
44
FIUMEFREDDO BRUZIO
Progetti e/o Attività
Scuole coinvolte
Finanziamento
Presepe vivente
Infanzia Marina
Fondo d’Istituto
“Chi trova un amico trova un tesoro”
Infanzia Marina
Fondo d’Istituto
Attività motoria nella scuola dell'infanzia
Infanzia Marina
Fondo d’Istituto
Progetto accoglienza: "A piccoli passi"
Infanzia Marina/Centro
Progetto curricolare
Progetto continuità: "Vado in prima"
Infanzia Marina/Cento
Progetto curricolare
Progetto manipolativo: "Piccoli artisti al
lavoro"
Progetto verde e blu e i 4 elementi
Infanzia Marina
Progetto curricolare
Infanzia Centro
Progetto curricolare
Progetto letto-scrittura
Infanzia Centro
Progetto curricolare
Una Regione in movimento
Infanzia Centro
Progetto curricolare
Drammatizzazione: "Un Natale da favola"
Infanzia Centro
Fondo d’Istituto
Drammatizzazione natalizia: "Natale
2013" e Presepe vivente
Primaria Marina
Fondo d’Istituto
Giochi della gioventù 2014
Primaria Marina
Fondo d’Istituto
Drammatizzazione fine anno
Primaria Marina
Fondo d’Istituto
"Il mio mondo in un piccolo presepe"
Progetto Alimentare: "Una sana
alimentazione allunga la vita"
Primaria Marina
Progetto curricolare
Primaria Marina
Progetto curricolare
Progetto Risparmio
Primaria Marina
Progetto curricolare
Il mondo del FAI
Primaria Marina
Progetto curricolare
Esperimenti scientifici
Primaria Marina
Progetto curricolare
Il frantoio delle storie
Primaria Marina
Progetto curricolare
Una classe per l'ambiente
Primaria Marina
Progetto curricolare
Progetto sicurezza: "Casa e scuole sicure"
Drammatizzazione Natale-Carnevale
"Tutti in scena"
Progetto Recupero
(italiano/matematica)
Progetto Legalità
Primaria Marina
Progetto curricolare
Primaria Centro
Fondo d’Istituto
Primaria Centro
Fondo d’Istituto
Primaria Centro
Progetto curricolare
Progetto Ambiente "Educazione
all'ambiente"
Progetto Lettura "Un libro per amico"
Primaria Centro
Progetto curricolare
Primaria Centro
Progetto curricolare
"Natura, Scuola, Arte"
Secondaria I Grado
Fondo d’Istituto
"Io leggo"
Secondaria I Grado
Progetto curricolare
45
I TRE ORDINI DI SCUOLA
Progetti e/o Attività
“Progetti formazione/aggiornamento
docenti”
“Visite guidate e viaggi d’istruzione”
Scuole coinvolte
I tre ordini dell’Istituto
Comprensivo
I tre ordini dell’Istituto
Comprensivo
Finanziamento
L. 440 del 97
Enti locali e famiglie
46
VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione si caratterizza come strumento di controllo della validità degli interventi
didattico/educativi
attuati:
si
colloca
organicamente
nei
vari
processi
di
insegnamento/apprendimento:
-
test di ingresso per gli alunni in entrata nella scuola primaria e secondaria di 1° grado;
-
incontri programmati tra i docenti tra i diversi ordini di scuola per la rilevazione degli
aspetti cognitivi e comportamentali degli alunni;
-
prove di ingresso agli alunni delle classi in avvio d’anno scolastico;
-
prove formative agli alunni delle classi a verifica delle unità di apprendimento;
-
prove sommative quadrimestrali;
-
prove di rilevazione delle competenze degli alunni nel passaggio da un anno all’altro
del percorso scolastico;
-
somministrazione delle prove selezionate dal Sistema di Valutazione Nazionale
(INVALSI).
Così intesa, l’attività valutativa assume il carattere di meccanismo di regolazione interno al
processo di apprendimento che permette a quest’ultimo di adattarsi alle esigenze specifiche
dei singoli allievi per migliorarne la qualità dell’istruzione.
Come tale è “formativa”nella misura in cui sostiene la crescita del discente e ne sostiene lo
sviluppo.
Al fine di rendere la valutazione più attendibile, superando giudizi unilaterali e riduttivi,
occorre che questa funzione della didattica si traduca in un’autentica esperienza collegiale
attraverso il confronto tra i punti di vista.
Nel corso dell’anno scolastico, la valutazione assume diverse funzioni-connotazioni:
diagnostica;
in itinere;
sommativa.
La valutazione, in tutte le sue fasi, tiene conto dei seguenti aspetti:
emotivo-affettivo;
cognitivo;
relazionale-sociale;
47
civico
La valutazione sommativa è una sorta di bilancio finale relativo ai livelli di
maturazione/competenze raggiunti dagli
allievi ed ha lo scopo di orientare i progetti
successivi.
Secondo le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione,
la valutazione, la cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue i percorsi
curriculari. La valutazione si presenta, quindi,come un’azione che risponde non tanto a
un’istanza certificativa, quanto a un’esigenza formativa. Una formazione che garantisca a
ciascun individuo il pieno inserimento nella società odierna e che deve fondarsi sull’
“imparare ad imparare”, cioè sullo sviluppo delle competenze meta-cognitive, affinché
l’allievo assuma gradualmente la piena consapevolezza ed il senso di responsabilità nei
confronti del proprio processo di apprendimento.
Ponendo al centro dell’attività scolastica la Persona che apprende e non solo la trasmissione
delle conoscenze si terrà conto di tutte le caratteristiche dell’individuo: affettività,
relazionalità, contesto ambientale e sociale. Compito della scuola sarà quello di offrire a
ciascuno la possibilità di sviluppare a pieno le proprie potenzialità con conseguente influenza
positiva sull’apprendimento e su tutti gli altri aspetti della persona.
Il processo di valutazione presuppone, quindi, un modello didattico basato non solo su
modalità trasmissive, ma anche e soprattutto su una pratica didattica tesa a considerare i
processi di apprendimento al fine dello sviluppo integrale dell’alunno, secondo le finalità
suggerite dalle Indicazioni per cui la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere ed
affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”. In tale
ottica la valutazione assume una preminente funzione formativa: si può parlare non solo di
valutazione dell’apprendimento, ma soprattutto di valutazione per l’apprendimento.
Ne consegue che la funzione della valutazione non può essere ricondotta esclusivamente alla
misurazione di aspetti quantitativi, ma dovrà essere intesa come apprezzamento dei
cambiamenti introdotti dalla pratica educativa nella personalità dell’alunno tenendo conto,
oltre che delle competenze disciplinari acquisite e del raggiungimento degli obiettivi
prefissati, anche del grado di partecipazione, dell’impegno, dell’atteggiamento relazionale di
ogni singolo studente e della sua crescita globale. In tal senso, la valutazione avrà valore sia in
senso di sviluppo formativo sia in senso di sviluppo globale.
48
Criteri generali di valutazione delle discipline
La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente i seguenti criteri:
-progressi rispetto ai livelli di partenza;
-eventuali e particolari difficoltà;
-impegno personale;
-risposta agli obiettivi delle singole discipline;
-processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.
Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte e si articoleranno sui contenuti e
sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova verranno rese
chiare le richieste di modo che l’attività di verifica servirà anche a rendere l’alunno
consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per
conseguire gli obiettivi.
In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in
considerazione l’adeguatezza dei piani di intervento e delle scelte didattiche, al fine di
apportare, se necessario, eventuali correzioni al progetto educativo e didattico.
Particolare cura e attenzione dovrà essere posta per la valutazione degli alunni con disabilità,
per la cui valutazione si dovrà tenere conto, oltre che del comportamento, anche delle
discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato i cui obiettivi e
i conseguenti criteri di valutazione devono essere condivisi tra l’istituzione scolastica e la
famiglia.
Dunque, riguardo agli alunni con DA, DSA, e DNSA, per i quali è prevista una programmazione
specifica stilata in base alle loro potenzialità e alle loro particolari esigenze, la valutazione
terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici sia di tipo educativo sia di
tipo didattico: le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi.
Per gli alunni in difficoltà di apprendimento si terrà conto dei progressi compiuti rispetto a
quanto previsto dal Piano Individuale predisposto dal Consiglio di Classe e documentato nel
registro del docente.
In particolare per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente
certificata si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate
adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata
tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali dell’alunno.
49
Infine si prevede, per gli alunni con disabilità intellettiva, la predisposizione di prove di esame
differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso
dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità.
Per la valutazione degli alunni stranieri si farà riferimento a percorsi di studio adattati e
individualizzati, in considerazione degli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la
pedagogia interculturale, che pongono in evidenza il percorso personale effettuato dall’alunno
nel periodo di tempo osservato dall’inizio dell’inserimento nella classe. Il Collegio dei docenti
definirà il necessario adattamento dei programmi di insegnamento mediante specifiche
iniziative; i percorsi di studio saranno messi in atto dal Consiglio di classe.
In conclusione, la valutazione è momento di informazione per i genitori, per gli alunni, per gli
insegnanti, ma è soprattutto momento interattivo di scambio e di dialogo pedagogico tra i vari
soggetti coinvolti per migliorare l’azione di ogni soggetto, in base alle competenze che il ruolo
gli affida, in vista della crescita globale dell’allievo.
La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:
-all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;
-ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di
insegnamento;
-alla famiglia i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, competenze.
50
VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI
Scuola Primaria
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio sul livello globale
di maturazione raggiunto dall’alunno.
Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno
¾ dell’orario annuale personalizzato, computando insegnamenti obbligatori e facoltativoopzionali.
Sono ammessi alla classe successiva, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a
sei decimi in ciascuna disciplina o ambito di discipline.
Scuola Secondaria di primo grado
Nella Scuola Secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in
decimi.
Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno
¾ dell’orario annuale personalizzato. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di
stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi
in ciascuna disciplina.
CRITERI DI VALUTAZIONE COLLEGIALI
10
Livello ECCELLENTE
9
Livello ELEVATO
8
Livello BUONO
7
Livello INTERMEDIO
Conoscenza organica dei contenuti;
Ottima capacità di rielaborazione, anche in prospettiva
interdisciplinare;
capacità di elaborare riflessioni critiche;
lodevole capacità espositiva;
piena padronanza dei linguaggi specifici.
Conoscenza approfondita dei contenuti;
capacità di rielaborazione, anche in prospettiva
interdisciplinare;
capacità di elaborare riflessioni personali, originali;
agile capacità espositiva;
piena padronanza dei linguaggi specifici.
Conoscenza completa dei contenuti;
buona capacità di elaborazione, anche in prospettiva
interdisciplinare;
capacità di elaborare riflessioni ampie e personali;
chiarezza espositiva;
padronanza dei linguaggi e lessicale.
Conoscenza precisa dei contenuti;
discreta capacità di elaborazione;
capacità di operare collegamenti tra i saperi;
capacità di elaborare riflessioni personali;
51
6
Livello ELEMENTARE
5
Livello CARENTE
4
Livello LACUNOSO
adeguata proprietà espressiva.
Conoscenza essenziale dei contenuti;
sufficiente proprietà espositiva;
linguaggio elementare, semplice.
Conoscenza frammentaria dei contenuti;
scarsa padronanza delle conoscenze;
incerta capacità espositiva;
uso di un linguaggio povero e impreciso.
Conoscenza lacunosa dei contenuti;
capacità espressiva confusa, gravemente insufficiente;
inadeguato uso dei linguaggi specifici.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA
VOTO
10
VOTO
9
VOTO
8
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari.
Uso del materiale e
delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri.
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari
Uso del materiale
e delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri.
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari
Uso del materiale e
delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
DESCRITTORI
L’alunno/a è sempre corretto e rispettoso nei confronti di
docenti, compagni, personale della scuola.
Partecipa proficuamente alla vita della comunità scolastica
Nessuna
L’alunno/a utilizza in maniera consapevole e responsabile il
materiale e le strutture della scuola.
L’alunno/a frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli
orari.
DESCRITTORI
L’alunno/a è corretto e rispettoso nei confronti di docenti,
compagni, personale della scuola.
Partecipa costruttivamente alla vita della comunità
scolastica.
Richiami verbali ed eventuali note collettive.
L’alunno/a utilizza in maniera responsabile il materiale e le
strutture della scuola.
L’alunno/a frequenta con regolarità le lezioni e rispetta gli
orari.
DESCRITTORI
L’alunno/a è sostanzialmente corretto nei confronti di
docenti, compagni, personale della scuola.
Partecipa alla vita della comunità scolastica senza
particolari apporti.
Richiami verbali e una nota scritta.
L’alunno/a utilizza, rispettandoli, il materiale e le strutture
della scuola.
L’alunno/a non è sempre assiduo nella frequenza e talvolta
non rispetta gli orari.
52
VOTO
7
VOTO
6
VOTO
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri.
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari
Uso del materiale
e delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri.
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari
Uso del materiale e
delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
INDICATORI
Rispetto di sé e degli
altri.
Partecipazione alla vita
della comunità
scolastica.
Note disciplinari
5
Uso del materiale
e delle strutture della
scuola.
Frequenze, assenze,
ritardi
DESCRITTORI
L’alunno/a mostra comportamenti poco corretti nei
confronti di docenti, compagni, personale della scuola.
Partecipa con poco interesse alla vita della comunità
scolastica.
Note scritte fino a tre.
L’alunno/a utilizza in maniera non sempre rispettosa il
materiale e le strutture della scuola.
L’alunno/a non rispetta sempre gli orari ed effettua
sporadiche assenze ingiustificate.
DESCRITTORI
L’alunno/a ha comportamenti poco corretti nei confronti di
docenti, compagni, personale della scuola.
Partecipa passivamente alla vita della comunità scolastica.
Note scritte da quattro a sei.
L’alunno/a utilizza in maniera poco responsabile il
materiale e le strutture della scuola.
L’alunno/a non rispetta gli orari, effettua frequenti assenze
ingiustificate e si allontana spesso arbitrariamente dall’aula.
DESCRITTORI
L’alunno/a mostra spesso comportamenti improntati al
mancato rispetto di docenti, compagni, personale della
scuola, in violazione delle regole previste nel patto di
corresponsabilità.
Ammonizioni scritte e/o allontanamento dalla comunità
scolastica per violazioni gravi (sospensione per più di un
giorno).
L’alunno/a utilizza in maniera irresponsabile il materiale e
le strutture della scuola, arrecando anche danni.
L’alunno/a frequenta in maniera fortemente discontinua le
lezioni, non rispetta gli orari e si allontana spesso in modo
ingiustificato dall’aula.
53
AUTOANALISI D’ISTITUTO
Monitoraggio, Autoanalisi d’Istituto, Valutazione del P.O.F.
Con il termine valutazione non si fa riferimento solo agli apprendimenti degli allievi, ma ai
processi di insegnamento, allo stile delle relazioni all’interno dell’Istituto, agli aspetti
organizzativi, ai processi decisionali, alla circolazione delle informazioni, all’offerta formativa
nella sua globalità.
L’agire tecnico è la conseguenza di un sapere certo ed affidabile che, attraverso l’applicazione
di regole, giunge ad un risultato materialmente qualitativamente e quantitativamente
valutabile.
L’agire educativo non ha a che fare con oggetti inerti, ma con soggetti attivi ed in età evolutiva.
È quindi difficile conoscere in anticipo e con precisione l’esito dell’azione educativa. La
progettazione implica sempre qualche incertezza.
La Scuola, svolgendo una funzione pubblica di fondamentale importanza per la vita e lo
sviluppo del Paese, deve poter misurare, secondo criteri di attendibilità e oggettività, la
propria produttività, i risultati ottenuti e la qualità delle sue prestazioni in rapporto alle
aspettative/bisogni degli utenti.
Per conseguire ciò, il nostro Istituto si avvale di un sistema di valutazione interna
( autoanalisi d’Istituto).
Il Collegio dei Docenti è impegnato a monitorare e misurare sistematicamente:
L’aspetto strutturale, organizzativo e gestionale del POF quale segno di riconoscimento della
Scuola (spazi, partecipazione sociale con particolare riferimento alle famiglie, integrazione
delle diversità, rapporti col territorio).
Controllare il rispetto dei tempi e delle modalità di lavoro previste
Rimuovere le variabili che sono di ostacolo al raggiungimento degli stessi
La qualità curricolare, cioè le competenze acquisite dagli allievi, che costituisce, insieme con la
professionalità del personale docente e non docente il bilancio culturale annuale della Scuola.
La qualità delle offerte e opportunità formative del territorio
Congruenza tra Scuola e allievi ( relativamente ai modelli di vita affettiva, socialità, valori)
Predisporre soluzioni per il miglioramento
Riflessione e attuazione devono correlarsi secondo una circolarità, al fine di evitare l’uso
burocratico di indicatori e per poter trasformare la valutazione/auto valutazione in
opportunità formativa.
54
La scuola aderisce alla rete "Progetto farò", pertanto adotta strumenti e metodi definiti dal
Comitato Scientifico della rete.
Esso si ispira ad una logica formativa funzionale al miglioramento delle azioni professionali,
focalizza l’attenzione su forme di autovalutazione condotte da parte degli stessi docenti e di
valutazione “tra pari” intese come mezzo per fare uscire la scuola dall’autoreferenzialità e
consente di acquisire:
 La capacità di sapersi rappresentare a se stessa e agli altri;
 L’abitudine a dar conto del proprio operato;
 La consapevolezza delle sue responsabilità;
il di “autovalutazione” è assunto nella sua accezione di “ispezione sistemica” del
funzionamento della scuola ed è intesa come espressione di un giudizio di “valore” sui
processi attivati e non come un resoconto sui risultati ottenuti.
È quindi un processo sistematico il cui obiettivo è quello di ottenere informazioni valide sulle
condizioni, le funzioni, gli scopi e la produttività della scuola al fine di migliorare e/o
ampliarle integrandole nella realtà culturale di riferimento.
È un’attività di gruppo che coinvolge docenti, alunni, genitori in un processo collegiale che
consente d’intervenire su specifici aspetti organizzativi, curriculari e relazionali della scuola.
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
I testi normativi inerenti il funzionamento scolastico sottolineano
in più punti come la realizzazione dei progetti formativi, posti coerentemente in essere da
ciascuna scuola, richieda scelte organizzative responsabilmente assunte, in maniera mirata e
flessibile. D’altro canto, l’impegno educativo dell’istituzione scolastica rispetto alle istanze
espresse dal territorio, necessita di una personalizzazione dell’intervento nonché di un orario
flessibile, perché adeguato alle esigenze dell’utenza.
Le forme di flessibilità, in ottemperanza all’art.8 del D.P.R. 275/99
e attuate dal nostro istituto, sono le seguenti:
 Flessibilità orario
L’attivazione di percorsi didattici personalizzati, richiede una diversa articolazione della
lezione o dell’attività didattica. Così, gli orari di entrata ed uscita dei vari plessi di scuola
dell’infanzia potranno essere suscettibili, pur sempre nel rispetto del monte ore complessivo
di norma, di variazioni, riportate in schema, per conciliare il servizio erogato con le diverse
richieste dell’utenza. Per quanto concerne la scuola secondaria di 1 grado, va sottolineato lo
sforzo di mediazione compiuto fra le esigenze espresse dalle famiglie ed il funzionamento
55
reale del servizio di scuolabus, fornito dai Comuni, oggetto di discussione negli incontri
propedeutici con le famiglie. Tutte le opzioni realizzate in tal senso, sono comunque di seguito
indicate in tabella apposita.
Relativamente alla scuola secondaria di I grado, è da precisare che le ultime disposizioni
legislative hanno ridotto la disponibilità di risorse professionali, rendendo difficoltosa
l’attuazione di piani di studio personalizzati. L’obbligatorietà di un tempo scuola comune a
tutti gli alunni consente margini limitati per una diversificazione dell’offerta formativa. Gli
spazi consentiti dall’autonomia risultano poco praticabili data l’esiguità di docenti e relativo
orario di servizio. Gli altri insegnamenti garantiscono percorsi calibrati sugli alunni
avvalendosi di diverse opzioni metodologiche.
 Flessibilità del calendario
La scuola ha deliberato, anche per l’anno scolastico 2013/14, di adottare la scansione
quadrimestrale; inoltre, per quanto attiene più strettamente alla didattica, si provvederà ad
una diversa ripartizione del tempo dedicato al perseguimento degli apprendimenti unitari,
per garantire il reale conseguimento degli O.A.
 Flessibilità dei gruppi classe
Pur garantendo il valore referenziale di ciascun gruppo-classe, sarà responsabilità di ciascuna
equipe pedagogica rideterminare le realtà socio-relazionali di apprendimento, in base a
peculiari esigenze; fra esse citiamo:

attività di recupero;

consolidamento/approfondimento;

attività d’integrazione dei curricoli (per es. visite guidate);

sostegno affettivo motivazionale.
 Flessibilità degli spazi
Nella prospettiva della scuola riformata, lo spazio canonico dell’aula verrà rivisitato nei
termini della didattica laboratoriale (laboratorio inteso cioè, prima come metodologia
esperienziale che come spazio d’apprendimento) e manterrà però la sua valenza precipua di
luogo d’accoglienza. Inoltre, si fruirà degli spazi di laboratorio, per progettare, socializzare e
sperimentare, oltreché degli spazi esterni, per
vivere significativamente l’ambiente
circostante.
56
ATTIVITA’ DI CODOCENZA
(SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO di BELMONTE, FIUMEFREDDO,
LONGOBARDI)
Per quanto riguarda la flessibilità della Scuola Secondaria dell’Istituto, si attueranno attività di
coodocenza, laddove si verificano residui orari dei docenti di Lettere e di Matematica.
Le attività di codocenza riguardano i docenti della Scuola Secondaria di I grado delle tre sedi
di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte e Longobardi i quali devono completare il proprio orario di
servizio.
Le ore saranno utilizzate per attività di recupero/potenziamento per singoli alunni o gruppi di
alunni, nonchè per supporto ad alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) individuati dai
Consigli di classe.
57
RISORSE STRUMENTALI PRESENTI NELL’ISTITUTO
COMPRENSIVO BELMONTE CALABRO
STRUMENTI,
QUANTITÀ
SCUOLE
LABORATORI,SERVIZI
apparecchio televisivo
9
Belmonte: tutte
Longobardi: tutte
Fiumefreddo: tutte
Computer
52+20
Belmonte Centro: Secondaria, Primaria
Longobardi Centro: Secondaria,Primaria
Fotocopiatore
35
Fiumefreddo Bruzio
4
Belmonte Centro: Secondaria, Primaria
Longobardi Centro:Secondaria,Primaria
4
Fiumefreddo Bruzio
lavagna luminosa
1
Belmonte Centro: Primaria
Masterizzatore
2
Belmonte Centro: Primaria
Longobardi Centro: Secondaria
1
Fiumefreddo Bruzio
proiettore per
1
Longobardi: Secondaria
diapositive
1
Fiumefreddo Bruzio
Videoproiettore
1
Belmonte Centro: Primaria
Duplicatore
1
Belmonte Centro: Primaria
Registratore
5
Belmonte Centro: Secondaria, Primaria
Longobardi: Secondaria
Scanner
2
Belmonte Centro: Primaria
Longobardi: Secondaria
Stampante
1
Fiumefreddo Bruzio
8
Belmonte Centro: Primaria
Longobardi:Secondaria, Primaria
Macchina fotografica
5
Fiumefreddo Bruzio
3
Belmonte : Secondaria
Longobardi:Secondaria, Primaria Marina
Telecamera
2
Fiumefreddo Bruzio
4
Belmonte Centro: Primaria, Infanzia
Longobardi:Secondaria, Primaria Marina
58
Videoregistratore
1
Fiumefreddo Bruzio
7
Belmonte Centro: Secondaria, Primaria
,
Infanzia tutte
Longobardi:Infanzia,Primaria,Secondaria
Casse audio
2
Fiumefreddo Bruzio
3
Belmonte: Primaria e Secondaria Longobardi:
Secondaria
Software
didattico
2
Fiumefreddo Bruzio
7
Belmonte Centro: Primaria
Multimediale
Longobardi: Secondaria
Lavagna Interattiva
7
Belmonte Centro: Primaria
Multimediale
1
Belmonte Marina: Primaria
2
Belmonte Centro: Secondaria I grado e
Laboratorio
5
Longobardi Centro: Primaria
Fiumefreddo Bruzio
59
ATTIVITÁ DI FORMAZIONE, INFORMAZIONE AGGIORNAMENTO
L’aggiornamento professionale dei docenti e del personale che opera nella scuola, è un
importante elemento di qualità nel servizio scolastico; esso rappresenta una leva strategica
per lo sviluppo e la crescita culturale dell’ istituzione scolastica.
Il collegio dei docenti, sulla scorta di quanto proposto dalla Commissione POF, ritiene
indispensabile proporre alcuni progetti di formazione ed aggiornamento finalizzati
all’arricchimento professionale, alla realizzazione di una scuola sempre più adeguata ai
bisogni ed alle esigenze della società.
I docenti faranno, anche, autoaggiornamento mediante abbonamento a riviste scolastiche, per
ogni ordine di scuola.
Nel corrente anno scolastico è prevista la realizzazione di corsi di aggiornamento aventi per
oggetto:
 Formazione sulla sicurezza (D. lgs. n. 81/2008);
 Progettazione per competenze;
 Corso di informatica per personale docente e personale ATA.
Il personale docente può prendere parte a corsi organizzati dall’Amministrazione a livello
centrale o periferico o dalle istituzioni scolastiche, come previsto dall’art. 62 del C C N L.
In relazione a quanto disposto, gli insegnanti che partecipano a tali corsi di formazione hanno
diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico con l’esonero dal servizio,
facendone la dovuta richiesta. Il Dirigente, scolastico in tal caso, assicura un’articolazione
flessibile dell’orario di lavoro per consentire la partecipazione ad iniziative di formazione.
Anche il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, può partecipare, previa
autorizzazione del Dirigente, ad iniziative di aggiornamento.
Sono previsti corsi di aggiornamento per i docenti organizzati da Nuclei Territoriali Regionali
( Ex-IRRE) con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze e le competenze per un’ efficace
integrazione della lavagna digitale nella didattica.
 Formazione in rete con l'Istituto "Isidoro Gentile" di Paola.
 Formazione sulle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, dall'Infanzia alle
Secondarie.
Referenti: De Luca Lorella, Imbroinisi Simona, Lamberti Marina, Ruggiero Giovanna, Uberti
Assunta.
60
Nell’ intenzione di adeguarci sempre più a quanto previsto dalla normativa vigente in materia
di accessibilità dei siti scolastici, il sito del nostro Istituto è consultabile sul web all’indirizzo
www.istitutocomprensivobelmontecalabro.it che rappresenta “ una stretta di mano “ con i
genitori e le agenzie educative del territorio: con loro la scuola ricerca una vera
collaborazione e una piena condivisione di valori, per un comune progetto educativo.
61
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEI DOCENTI
E DEL PERSONALE ATA ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Il piano annuale delle attività, è il più importante tra i vari strumenti giuridici di attuazione
del POF.
 E’ predisposto dal Dirigente Scolastico, sulla base delle proposte degli OO. CC.;
 Contiene le attività che la scuola intende svolgere nel corso dell’anno scolastico, ivi
comprese quelle cosiddette aggiuntive di insegnamento, e i conseguenti impegni;
 E’ deliberato dal Collegio Docenti, nel quadro della progettazione dell’attività educativo
-didattica;
 E’ modificabile nel corso dell’anno scolastico per far fronte ad esigenze sopravvenute.
Il PAA si configura come il contenitore in primo luogo di tutte le attività, che sono espressione
dell’autonomia progettuale e organizzativa dell’Istituto e, quindi anche delle attività
aggiuntive di insegnamento non formalmente riconducibili al progetto curricolare nella sua
accezione più diffusa e delle attività funzionali all’insegnamento.
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Gli obblighi di lavoro del personale docente si articolano in :
(ART. 26 DEL CCNL del 24/07/2003)
A) ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO (art.26 del CCNL del 24/07/2003)
B) ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (art.27stesso CCNL)
C) ATTIVITA’ AGGIUNTIVE (art.28 stesso CCNL)
D) ATTIVITA’ DI AGGIORNAMENTO E DI FORMAZIONE (art.65 stesso CCNL)
A) ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO
L’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella Scuola dell’Infanzia, in 24
ore settimanali nella Scuola Primaria e in 18 ore settimanali nella Scuola Secondaria di
primo grado, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Le 24 ore settimanali
di servizio, stabilite per gli insegnanti della Scuola Primaria, sono articolate in 23 ore di
insegnamento frontale e 1 ora di, progettazione educativo - didattica da attuarsi in incontri
collegiali a scadenza settimanale o plurisettimanale, come da delibera degli organi
collegiali e in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni.
62
Tutte le cattedre, per i docenti della Scuola Secondaria di primo grado,sono riportate a 18
ore settimanali distribuite in cinque giorni settimanali.
B) ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione
docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche
a
carattere
collegiale,
di
programmazione,
progettazione,
ricerca,
valutazione,
documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli
OO. CC., la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti
organi.
Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative:

alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;

alla correzione degli elaborati;

ai rapporti con le famiglie.
Tra gli adempimenti di carattere collegiale dovuti rientrano:

partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di
programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui
risultati degli scrutini quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività
educative nella scuola dell’infanzia, PER UN TOTALE DI 40 ORE ANNUE;

la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di
intersezione, con un impegno non superiore ALLE 40 ORE ANNUE.

Lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti
relativi alla valutazione.
C) ATTIVITA’AGGIUNTIVE
Le attività aggiuntive consistono in:

attività aggiuntive di insegnamento ( fino a 6 ore settimanali);

attività aggiuntive funzionali all’insegnamento che consistono nello svolgimento di:
supporto organizzativo al capo d’istituto con l’individuazione di docenti ai quali
delegare specifici compiti; responsabili delle FF. SS.; coordinamento del collegio dei
docenti e dell’articolazione dello stesso in gruppi di ricerca o commissioni di
lavoro; realizzazione dei progetti deliberati; coordinamento dei consigli di
classe/interclasse/intersezione; attività di aggiornamento, di formazione e di
progettazione; compiti relativi alle misure di sicurezza e di tutela sul lavoro;
referenti per attività e progetti.
63
Gli incarichi di cui sopra saranno finanziati con il fondo dell’Istituzione scolastica e con i
fondi dell’autonomia.
L’attribuzione degli incarichi è disposta a mezzo comunicazione scritta che, in premessa,
indica le relative delibere del Consiglio d’Istituto/Collegio dei docenti.
Il compenso per le attività aggiuntive viene erogato in maniera forfetaria per le funzioni di
supporto organizzativo al capo d’istituto, sulla base di un numero stimato di ore
aggiuntive effettivamente prestate per le attività inerenti allo svolgimento di
progetti/attività programmate ed è materia di contrattazione con le RSU. Le misure dei
compensi relativi ai responsabili delle funzioni strumentali, agli incarichi, e alle attività
aggiuntive, da erogarsi, previa verifica dell’effettivo svolgimento delle medesime, sono
determinate da apposite tabelle a cura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
(DSGA). Gli insegnanti cui sono affidati incarichi da svolgere anche in orario aggiuntivo
potranno accedere al fondo d’Istituto nella misura dei mezzi finanziari messi a
disposizione, secondo quanto sarà stabilito dagli OO.CC. e dalla contrattazione integrativa
d’Istituto per l’a. s. 2013/2014.
D) ATTIVITÁ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Il piano si dovrà articolare in iniziative:

promosse prioritariamente dall’Amministrazione;

progettate dalla Scuola autonomamente o in rete.
TEMPO SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola dell’Infanzia, da lunedì a venerdì è di 40 ore.
SCUOLA PRIMARIA BELMONTE/LONGOBARDI
L’orario settimanale delle lezioni nella scuola Primaria è di:

28 ore settimanali per tutte le classi
SCUOLA PRIMARIA FIUMEFREDDO BRUZIO
L’ orario settimanale delle lezioni nella scuola Primaria è di:

38 ore settimanali per tutte le classi, con due rientri (mercoledì e venerdì).
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO BELMONTE
L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di:

36 ore per le classi I, II e III a tempo prolungato, con due rientri (martedì e venerdì)
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LONGOBARDI
64
L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di:

36 ore per le classi I e II a tempo prolungato, con due rientri (lunedì e venerdì)

30 ore per le classi III
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FIUMEFREDDO
L’orario settimanale delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo grado è di:

36 ore per le classi I e II e III a tempo prolungato, con due rientri (martedì e
giovedì)
Prospetto riepilogativo alunni a. s. 2013/14
INFANZIA
Belmonte Centro
Belmonte Marina
Fiumefreddo Centro
Fiumefreddo Marina
Longobardi Centro sez. 1° - 2°
Longobardi Marina
TOTALI
PRIMARIA
Belmonte Centro
Belmonte Marina
Fiumefreddo Centro
Fiumefreddo Marina
Longobardi Centro
Longobardi Marina
TOTALI
SECONDARIA I GRADO
Belmonte Centro
Fiumefreddo Centro
Longobardi Centro
Cl. 2^
13
/
7
16
15
3
54
Cl. 3^
11
5
8
23
9
3
59
Cl.. I
15 (Sez. A)
15 (Sez. A)
Cl.. II
11 (Sez. A)
12 (Sez. A)
13 (Sez. B)
11 (Sez. B)
11 (Sez. C)
45
TOTALI
TOTALE ALUNNI
nei 3 Comuni
Infanzia
Primaria
Secondaria I grado
TOTALI
Cl. 1^
4
/
4
21
19
7
55
Iscrizioni e Conferme
14
15
21
19
16-15 tot. 31
21
121
43
Cl. 4^
1
/
6
13
13
1
34
Totale Alunni
14
15
21
19
16-15 tot. 31
21
121
Cl. 5^
5
4
9
7
14
13
52
Cl. III
8 (Sez. A)
12 (Sez. A)
11 (Sez. B)
14 (Sez. B)
10 (Sez. C)
55
BELMONTE
FIUMEFREDDO
LONGOBARDI
29
43
34
106
40
114
50
204
52
97
59
208
Tot. Alunni
34
9
34
80
70
27
254
Totale complessivo
34
50
59
143
totale
complessivo
121
254
143
518
65
RISORSE INTERNE
DOCENTI
COLLABORATORI
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
D. S. G. A.
83
17
3
1
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI BELMONTE
SCUOLA
ORARIO
ENTRATA
8:00
ORARIO
USCITA
16:00
8:25
13:25
Primaria Belmonte Calabro Centro
Primaria Belmonte Calabro Marina
Secondaria I Grado
8:25
8:00
8:30
12:25
12:40
13:30
Secondaria I Grado
8:30
16:30
Infanzia Belmonte Calabro Centro e
Marina
Primaria Belmonte Calabro Centro
GIORNI
dal lunedì al venerdì
lunedì – mercoledì
giovedì - sabato
martedì - venerdì
dal lunedì al sabato
lunedì – mercoledì –
giovedì - sabato
martedì - venerdì
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI LONGOBARDI
SCUOLA
ORARIO
ENTRATA
8:00
8:25
ORARIO
USCITA
16:00
13:25
Primaria Longobardi Centro
Primaria Longobardi Marina
Secondaria I Grado
8:25
8:00
8:30
12:25
12:40
13:30
Secondaria I Grado
8:30
16:30
Infanzia Longobardi Centro e Marina
Primaria Longobardi Centro
GIORNI
dal lunedì al venerdì
martedì – mercoledì
giovedì - sabato
lunedì - venerdì
dal lunedì al sabato
martedì– mercoledì
giovedì - sabato
lunedì - venerdì
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLE DI FIUMEFREDDO B.
ORARIO DEFINITIVO DELLE LEZIONI CON I RIENTRI - A. S. 2013 / 2014
SCUOLA DELL’INFANZIA
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
--- PLESSO MARINA –
MATTINA
MENSA
ENTRATA
USCITA
ENTRATA USCITA
8.00
/////
12.00
13.00
8.00
/////
“
“
8.00
/////
“
“
8.00
/////
“
“
8.00
/////
“
“
POMERIGGIO
ENTRATA
USCITA
//////
15.30
//////
15.30
//////
16.30
//////
15.30
//////
16.30
66
SCUOLA DELL’INFANZIA
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
--- PLESSO CENTRO –
MATTINA
MENSA
ENTRATA
USCITA
ENTRATA USCITA
8.00
//////
12.00
13.00
8.00
//////
“
“
8.00
//////
“
“
8.00
//////
“
“
8.00
//////
“
“
///////
//////
///////
///////
SCUOLA PRIMARIA --- PLESSO MARINA –
MATTINA
ENTRATA
USCITA
LUNEDI’
8.00
13.00
MARTEDI’
8.00
13.30
MERCOLEDI’
8.00
/////
GIOVEDI’
8.00
13.30
VENERDI’
SABATO
8.00
8.00
//////
13.00
SCUOLA PRIMARIA --- PLESSO CENTRO –
MATTINA
ENTRATA
USCITA
LUNEDI’
8.00
13.00
MARTEDI’
8.00
13.30
MERCOLEDI’
8.00
//////
GIOVEDI’
8.00
13.30
VENERDI’
SABATO
8.00
8.00
//////
13.00
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO –
MATTINA
ENTRATA
USCITA
LUNEDI’
8.30
13.30
MARTEDI’
8.30
MERCOLEDI’
8.30
13.30
GIOVEDI’
8.30
VENERDI’
8.30
13.30
SABATO
8.30
13.30
MENSA
ENTRATA USCITA
13.00
14.00
///////
13.00
//////
14.00
MENSA
ENTRATA USCITA
13.00
14.00
////////
13.00
///////
14.00
MENSA
ENTRATA
USCITA
POMERIGGIO
ENTRATA
USCITA
//////
15.30
//////
15.30
//////
16.30
//////
15.30
//////
16.30
//////
///////
POMERIGGIO
ENTRATA
USCITA
16.30
///////
16.30
///////
POMERIGGIO
ENTRATA
USCITA
//////
/////
16.30
//////
16.30
//////
POMERIGGIO
ENTRATA
USCITA
13.30
14.30
16.30
13.30
14.30
16.30
67
CALENDARIO SCOLASTICO A. S. 2013 / 2014
Inizio delle lezioni
16 settembre 2013
Termine delle lezioni Scuola Primaria e Secondaria di I
grado
14 giugno
2014
Termine delle attività didattiche Scuola dell’ Infanzia
30 giugno
2014
ELENCO DELLE FESTIVITA’
 Tutte le domeniche;
 1 novembre 2013 → Festa di tutti i Santi;
 2 novembre 2013 - Commemorazione dei defunti;
 8 dicembre 2013 - Immacolata Concezione;
 dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 - Vacanze di Natale;
 3 febbraio 2014 - Beato Nicola - Santo Patrono (solo Scuole di
Longobardi);
 3 marzo 2014 e 4 marzo 2014 - Lunedì e martedì di Carnevale
(deliberazione C. d’ I.);
 dal 16 aprile 2014 al 22 aprile 2014 - Vacanze Pasquali;
 25 aprile 2014 - Anniversario della Liberazione;
 26 aprile 2014 - Ponte;
 1 maggio 2014 - Festa del Lavoro;
 2 maggio 2014 e 3 maggio 2014 - Festeggiamenti in onore di San
Francesco da Paola (deliberazione C. d’ I.);
 2 giugno 2014 - Festa nazionale della Repubblica.
68
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
COLLEGI DOCENTI UNITARI
 5 settembre 2013
 12 ottobre 2013
 23 ottobre 2013
ULTERIORI COLLEGI PREVISTI
 novembre
2013
 dicembre
2013
 febbraio
2014
 maggio
2014
 giugno
2014
GIUNTA ESECUTIVA E CONSIGLIO D’ISTITUTO
 Saranno convocati ogni qualvolta se ne ravviserà la necessità o se ne farà richiesta.
INCONTRO CON ENTI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
 Inizio anno scolastico.
INCONTRI GRUPPO INTEGRAZIONE POF E GAUS
 Si terranno periodicamente per progettare e monitorare il POF.
INCONTRI G.H.
 Saranno convocati ogni qualvolta se ne ravviserà la necessità o se ne farà richiesta.
INCONTRI DIRIGENTE –STAFF ORGANIZZATIVO – RESPONSABILI DI PLESSO
 Si terranno periodicamente per verificare l’andamento organizzativo e didattico.
RINNOVO ORGANI COLLEGIALI
Le votazioni per le elezioni dei rappresentanti dei Genitori negli organi Collegiali con scadenza
annuale (Consigli di Intersezione, Consigli di Interclasse e Consigli di Classe) si svolgono
secondo il seguente calendario:
 Scuola Secondaria di I grado Belmonte Calabro - Giovedì 24/10/2013
69



Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Belmonte Calabro e Fiumefreddo Bruzio Lunedì 28/10/2013
Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado Longobardi Martedì 29/10/2013
Scuola Secondaria di I grado Fiumefreddo Bruzio - Mercoledì 30/10/2013
SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA
BELMONTE CALABRO, FIUMEFREDDO BRUZIO E LONGOBARDI
RIUNIONI PER LA PROGETTAZIONE ANNUALE
 09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30

10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30
RIUNIONI PER LA PROGETTAZIONE SETTIMANALE (SCUOLA PRIMARIA)
Belmonte Calabro Centro e Marina Ogni secondo e ultimo lunedì del mese dalle ore
14:00 alle ore 16:00
Longobardi Centro
Ogni secondo e ultimo martedì dalle ore 13:30 alle
ore 15:30
Longobardi Marina
Ogni secondo e ultimo lunedì dalle 13:00 alle 15:00
Fiumefreddo Bruzio Centro e
Ogni lunedì dalle ore 13:00 alle ore 14:00
Marina
CONSIGLI D’INTERSEZIONE CON COMPONENTE GENITORI
Mercoledì 27 novembre 2013 (Belmonte C. e Longobardi)
Martedì 26 novembre 2013 (Fiumefreddo Bruzio)
Giovedì 06 febbraio 2014
(Fiumefreddo Bruzio)
Venerdì 07 febbraio 2013 (Belmonte C. e Longobardi)
Giovedì 29 maggio 2013 (Fiumefreddo Bruzio)
Martedì 27 maggio 2013 (Belmonte C. e Longobardi)
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
dalle ore 15:30 alle ore 16:30
dalle ore 15:30 alle ore 16:30
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
dalle ore 15:30 alle ore 16:30
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
CONSIGLI D’INTERCLASSE CON COMPONENTE GENITORI
Mercoledì 27 novembre 2013 (Belmonte C. e Longobardi)
Lunedì 25 novembre 2013 (Fiumefreddo Bruzio)
Mercoledì 05 febbraio 2014 (Belmonte Calabro)
Lunedì 10 febbraio 2014 (Fiumefreddo Bruzio)
Venerdì 07 febbraio 2014 (Longobardi)
Martedì 29 aprile 2014
(Belmonte C. e Longobardi)
Lunedì 28 aprile 2014
(Fiumefreddo Bruzio)
dalle ore 17:00 alle ore 19:00
dalle ore 15:00 alle ore 17:00
dalle ore 17.30 alle ore 18:30
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
dalle ore 17:00 alle ore 19:00
dalle ore 15:00 alle ore 17:00
CONSIGLI D’INTERCLASSE SOLO COMPONENTE DOCENTI
Mercoledì 5 febbraio 2014 -Valutazione I Quadrimestre
Belmonte
Venerdì 7 febbraio 2014 -Valutazione I Quadrimestre
Longobardi
Lunedì 10 febbraio 2014 –Valutazione I Quadrimestre
Fiumefreddo
Lunedì 16 giugno 2014 (Valutazione finale Belmonte
Calabro)
Mercoledì 18 giugno 2014 (Valutazione finale Longobardi)
Martedì 17 giugno 2014 (Valutazione finale Fiumefreddo)
dalle ore 15.30 alle ore 17.30
dalle ore 14:00 alle ore 16:00
dalle ore 14:00 alle ore 16:00
dalle ore 8:30 alle ore 12:30
dalle ore 8:30 alle ore 12:30
dalle ore 8:30 alle ore 12:30
70
INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE SULLA VALUTAZIONE
QUADRIMESTRALE
I Quadrimestre
Martedì 18 febbraio 2014 (Belmonte C. e
Longobardi)
Lunedì 17 febbraio 2014 (Fiumefreddo B.)
II Quadrimestre
Mercoledì 25 giugno 2014
dalle ore 16.30 alle ore 18.30
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
dalle ore 9.30 alle ore 12.30
ASSEMBLEE GENITORI





Scuola Secondaria di I grado Belmonte Calabro - Giovedì 24/10/2013
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Belmonte Calabro
e Fiumefreddo Bruzio - Lunedì 28/10/2013
Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado Longobardi Martedì 29/10/2013
Scuola Secondaria di I grado Fiumefreddo Bruzio - Mercoledì 30/10/2013
Il Dirigente Scolastico riunirà l’Assemblea dei Genitori, unitaria oppure
suddivisa per ordine di Scuola, ogni qualvolta si renderà necessario o se ne farà
richiesta.
RICEVIMENTO DEI GENITORI
Scuola dell’Infanzia
Ultimo giorno lavorativo del mese
Tutte le volte che i Genitori ne fanno richiesta.
dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Scuola Primaria
Ultimo Lunedì del mese
Belmonte Calabro Centro e Marina
Ultimo Lunedì del mese
Longobardi Centro
Ultimo Lunedì del mese
Longobardi Marina
Ultimo Lunedì del mese
Fiumefreddo Bruzio Centro e Marina
dalle ore 16.00 alle ore 17.00
dalle ore 15:30 alle ore 16:30
dalle ore 15:00 alle ore 16:00
dalle ore 14:00 alle ore 15:00
ESPOSIZIONE RISULTATI FINALI
 Lunedì 16 giugno 2014 Belmonte Calabro

Mercoledì 18 giugno 2014 Longobardi

Martedì 17 giugno 2014 Fiumefreddo Bruzio
71
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BELMONTE
A.S. 2013/2014
RIUNIONI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PER PROGETTAZIONE ANNUALE

09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30

10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A.S. 2013/2014
RIUNIONI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PER PROGETTAZIONE ANNUALE
 09 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30

10 settembre 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30
CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE: BELMONTE CALABRO
Giovedì 24/10/2013
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00 1° Incontro Scuola-Famiglia.
Giovedì 07/11/2013
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Mercoledì 18/12/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Mercoledì 15/01/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe IIA (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe IA (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
2° Incontro Scuola-Famiglia.
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
Giovedì 13/02/2014 (valutazione primo quadrimestre)
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00 classe III A
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00 classe II A
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 classe I A
Venerdì 21/02/2014
Dalle ore 16:30 alle ore 18:30
3° Incontro Scuola-Famiglia per visione schede di valutazione.
72
Giovedì 10/04/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
A
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Mercoledì 21/05/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II(ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei Genitori)
classe I A (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale)
Dalle ore 9:30 alle ore 10:30
Dalle ore 10:30 alle ore 11:30
Dalle ore 11:30 alle ore 12:30
classe II A
classe I A
classe III A
CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE: FIUMEFREDDO BRUZIO
Mercoledì 30/10/2013
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Venerdì 08/11/2013
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
Mercoledì 18/12/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Lunedì 13/01/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
1° Incontro Scuola-Famiglia.
classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III A (ultimi 15 minuti
con i Rappresentanti dei
2° Incontro Scuola-Famiglia.
classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
Mercoledì 12/02/2014 (valutazione primo quadrimestre)
73
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Venerdì 21/02/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Venerdì 11/04/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
Martedì 29/04/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Giovedì 19/05/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
classe I A
classe II A
classe III B
classe III A
3° Incontro Scuola-Famiglia per visione schede di valutazione.
classe I A (ultimi 15 minuti
con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III B
(ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
4° Incontro Scuola-Famiglia.
classe I A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II A (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III A (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale)
Dalle ore 8:30 alle ore 9:30
classe I A
Dalle ore 9:30 alle ore 10:30
classe II A
Dalle ore 10:30 alle ore 11.30
classe III B
Dalle ore 11:30 alle ore 12:30
classe III A
CALENDARIO DEI CONSIGLI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE DI LONGOBARDI
Martedì 29/10/2013
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Mercoledì 06/11/2013
Dalle ore 14.00 alle ore15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
1° Incontro Scuola-Famiglia.
classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
74
Dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Genitori)
Mercoledì 18/12/2013
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Giovedì 16/01/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
Dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Genitori)
classe II C (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
2° Incontro Scuola-Famiglia.
classe II C (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe II B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe I B (ultimi 15 minuti con
i Rappresentanti dei
classe III C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
Martedì 11/02/2014 (valutazione primo quadrimestre)
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
classe III C
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
classe III B
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
classe I B
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
classe II B
Dalle ore 18:00 alle ore 19:00
classe II C
Venerdì 21/02/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30
Mercoledì 09/04/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
Dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Genitori)
3° Incontro scuola-famiglia per visione schede di valutazione.
classe III C (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe I B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe II C (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
Martedì 29/04/2014
Dalle ore 14:30 alle ore 16:30 4° Incontro Scuola-Famiglia.
Martedì 20/05/2014
Dalle ore 14:00 alle ore 15:00
Genitori)
Dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Genitori)
Dalle ore 16:00 alle ore 17:00
Genitori)
Dalle ore 17:00 alle ore 18:00
Genitori)
Dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Genitori)
classe II C (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe II B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III B (ultimi 15 minuti con i Rappresentanti dei
classe I B (ultimi 15
minuti con i Rappresentanti dei
classe III C (ultimi 15 minuti
con i Rappresentanti dei
75
Lunedì 16/06/2014 (scrutinio finale)
Dalle ore 14:30 alle ore 15:30
classe II C
Dalle ore 15:30 alle ore 16:30
classe II B
Dalle ore 16:30 alle ore 17:30
classe III B
Dalle ore 17:30 alle ore 18:30
classe III C
Dalle ore 18:30 alle ore 19:30
classe I B
ESPOSIZIONE RISULTATI FINALI E AMMISSIONE ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO
D’ISTRUZIONE
 16 giugno 2014
RIUNIONE PRELIMINARE ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE

18 giugno 2014 ORE 9:30
INIZIO ESAMI DI COMPIMENTO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE

PROVA NAZIONALE INVALSI

76
ELENCO DOCENTI SCUOLA INFANZIA (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi)
IN SERVIZIO NELL’ A.S. 2013 / 2014
N
Ord.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Cognome
ALOISE
BARONE
BRUNI
BUONAFORTUNA
COSCARELLA
DE LUCA
FURCHI’
GILIBERTI
NACCARATO
PIZZUTO
PORCO
POSTERARO
SURIANO
VELTRI
Nome
ANITA
CLARA ANNUNZIATA
SERENELLA
ROSA
ROSINA
LORELLA
ANNA MARIA
RITA
MARIA
LUCIA MARIA
SILVANA
EMANUELA
MARIA ROSARIA
MARIA TERESA
INSEGNANTI RELIGIONE CATTOLICA (ITINERANTI CON LA SCUOLA PRIMARIA )
N
Ord.
1.
2.
Cognome
CANTURI
PIGNERI
Nome
GERARDINA
PAOLO
ELENCO DOCENTI SCUOLA PRIMARIA (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi)
IN SERVIZIO NELL’ AS. 2013 / 2014
N
Ord.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
Cognome
AMENDOLA
ARLIA
BARONE
BRUNO
CAPUTO
COLONNA
DI FIORE
DI SANTO
FRANGELLA
GALLO
GARRITANO
GIACINTO
GILIBERTO
GNISCI
IDA’
LAMBERTI
MAGNONE
MALITO
MANDARINI
MOLINARI
MOLINARO
PEDATELLA
RUSSO
Nome
MARIA GRAZIA
GIOVANNA ANGELA
FABIOLA
ROSINA
MARIA
ORNELLA
LUIGIA
GIOVANNA
ANNA
CONCETTA Fr.
DANIELA
ANNA MARIA
VIRGINIA
MICHELE
CATERINA
MARINA
DAVIDE
MARIANGELA
ANNA
PALMIRA
CAROLINA
ANTONIO ENRICO
MARIA
77
24.
25.
26.
27.
STEFANO
VELTRI
VELTRI
VELTRI
TANIA
ILARIA
LILIANA FRANCA
TERESA
LINGUA INGLESE
N
Ord.
1.
2.
Cognome
FAVA
RUGGIERO
Nome
CONCETTA
GIOVANNA
SOSTEGNO ALUNNI DVERSAMENTE ABILI
N
Ord.
1.
2.
Cognome
BRUNO
DE ROSE
NOTE
Nome
Minorati della vista
Minorati della vista
ERSILIA
IDA
RELIGIONE CATTOLICA (ITINERANTI CON LA SCUOLA DELL’ INFANZIA)
N
Ord.
1.
2.
3.
Cognome
CANTURI
PIGNERI
MAGNONE
Nome
GERARDINA
PAOLO
CATERINA
ELENCO DOCENTI SCUOLA SEC. I GRADO (Belmonte – Fiumefreddo – Longobardi)
IN SERVIZIO NELL’ A.S. 2013 / 2014
N
Ord.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
Cognome
Nome
ACETI
ALFANO
CALA’
CARIOLO
CARLINO
CALOMINO
GENTILE
GUZZO
IMBROINISI
LORELLO
MAGNANO
MASSIMO
MICELI
MICELI
MORELLI
NAPOLI
NOTTI
PATE
RAGADALE
RAMETTA
SICOLI
SIMONE
ZAIRA
ADRIANA
ROBERTA
CONCETTA
ANNA MARIA
MARIANNA
LUIGI MARIA
SAVERIO
SIMONA MARIA
LIDIA
ENZA
FRANCESCA
CLEMENTINA
FRANCESCA
IPPOLITA
CARMELA
FLOREANA
ANNA MARIA
RITA MARIA
MARCELLO
ANNA
MARCELLA
SURIANO
TONNARA
GIUSEPPE
ANNA MARIA
78
25.
26.
27.
28.
TORLETTA
UBERTI
VACCARO
ZOROBERTO
ARMANDO
ASSUNTA
ELEONORA
LUIGINO
ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI BELMONTE C.
DOCENTE
TONNARA
Anna Maria
GUZZO Saverio
DISCIPLINA
Lettere
Lettere
CLASSI
ORE
I I A - Italiano, Storia e
Geografia
III A - Italiano,
Gegrafia
18
Storia,
18
I A Storia, Geografia
CALOMINO Marianna
NOTTI Floreana
PATE Anna Maria
PISCIOTTI Giuseppe
Lettere
I A - Italiano
Matematica
I A -- III A
9
(completa con Campora)
18
9
(completa con
Longobardi)
Matematica
II A
Arte
I A – II A – III A
6
I A – II A – III A
6
GUERRERA M. Luisa
Francese
LORELLO Lidia
Inglese
GROE Rita
I A – II A – III A
9
(completa con
Longobardi)
I A – II A – III A
6
I A - II A – III A
6
I A – IIA – III A
6
Musica
CAPOLINGUA Costantino
LENTO Francesco
Tecnologia
Scienze Motorie
79
ALFANO Adriana
Sostegno
I A
18
ZOROBERTO Luigino
Religione
I A – IIA – III A
3
ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 /2014
SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI LONGOBARDI
DOCENTE
DISCIPLINA
CLASSI
ORE
ACETI Zaira
Lettere
I B - Italiano,
Storia e Geografia
18
III B - Italiano
III C - Italiano
18
II C - Italiano,
Storia e Geografia
18
RAGADALE Rita
Lettere
NAPOLI
Carmela
Lettere
CANDELIERI Vincenza
Lettere
I I B Italiano, Geografia
III B Storia, Geografia
III C Storia, Geografia
DE LUCA Vincenza
Lettere
II B Storia
PATE Anna M.
Matematica
I B
RAMETTA Marcello
Matematica
II B
II C
18
IMBROINISI
Simona Maria
Matematica
III B
III C
18
CARLINO Anna M.
Francese
I B
II B - II C
III B - III C
10
(completa con
Fiumefreddo B.)
VACCARO Eleonora
Inglese
II C
III C
6
(completa con
Fiumefreddo B.)
Inglese
I B
II B
III B
9
(completa con
Belmonte)
18
3
LORELLO Lidia
9
(completa con
Belmonte)
80
MASSIMO Francesca
Arte
I B
II B - II C
III B - III C
10
(completa con
Fiumefreddo B.)
TORLETTA Armando
Tecnologia
I B
II B - II C
III B - III C
10
(completa con
Fiumefreddo B.)
UBERTI Assunta
Educazione musicale
I B
II B - II C
III B - III C
10
(completa con
Fiumefreddo B.)
SALVADOR Francesca
Religione
I B
II B - II C
III B - III C
5
SURIANO Giuseppe
Scienze Motorie
I B
II C - II B
III B - III C
10
(completa con
Fiumefreddo B.)
SOSTEGNO
II B
III C
8
BAZZARELLI Valeria
SICOLI Anna
SOSTEGNO
III B
18
ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
FIUMEFREDDDO B. - P L E S S O M A R I N A ---- SCUOLA PRIMARIA
COGNOME
NOME
Classi
Discipline
-1) LAMBERTI
MARINA
2ª – 3ª
Matematica – Scienze – Tecnologia
-2) BARONE
FABIOLA
1ª
Italiano – Arte e Immagine -
FABIOLA
4ª
Matematica .- Scienze –
VIRGINIA
1ª
Matematica .- Scienze – Tecnologia
-
BARONE
-3) GILIBERTO
-
GILIBERTO
VIRGINIA
4ª - 5ª
Tecnologia
-
GILIBERTO
VIRGINIA
Per 8 ore
INTERPLESSO con il Plesso Centro
MICHELE
2ª –
Storia - Geografia - Cittad. e Costit
-4) GNISCI
-
GNISCI
MICHELE
3ª
Storia – Geografia –Cittad. e Costit - Musica
-
GNISCI
MICHELE
TUTTE
Scienze Motorie
ANNA
4ª -
Italiano - Arte e immagine -
ANNA
5ª
Italiano - Arte e immagine -
PALMIRA
1ª
Storia – Cittad. e Costit. –Geografia– Musica
-6) MANDARINI
-
MANDARINI
-7) MOLINARI
81
MOLINARI
PALMIRA
5ª
Storia – Cittad. e Costit. –Geografia– Musica
-8) STEFANO
TANIA
2ª – 3ª
Italiano – Arte e Immagine
-9) RUSSO
MARIA
5ª
Matematica .- Scienze –
4ª
Storia – Geografia .– Cittad. e Costit
-
RUSSO
-
MARIA
“
-10) PIGNERI
PAOLO
TUTTE
Religione Cattolica
-11) FRANGELLA
ANNA
TUTTE
Lingua Inglese
FRANGELLA
-
ANNA
“
1ª- 2ª- 4ª-5ª
5ª 5ª
Musica
-12) BRUNO
ERSILIA
2ª
Sostegno
-13) DE ROSE
IDA
3ª
Sostegno
SCUOLA DELL’INFANZIA -- PLESSO MARINA
BUONAFORTUNAA
ROSA
COSCARELLA
ROSINA
PIGNERI
PAOLO
RELIGIONE
ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
FIUMEFREDDDO B. - P L E S S O CENTRO ---- SCUOLA PRIMARIA
COGNOME
NOME
classi
-1) PEDATELLA
ANTONIO E.
-2) AMENDOLA
MARIA GRAZIA
1ª
Matematica – Scienze - Scienze Motorie
MARIA GRAZIA
4ª
Italiano – Arte e Immagine - Musica-
-
AMENDOLA
1ª-2ª-4ª-5ª
Materie
Storia – Geografia
-3) FAVA
CONCETTA
TUTTE
Lingua Inglese – (completa con Longobardi)
-4) GARRITANO
DANIELA
2ª
Matematica –Scienze – Scienze Motorie
DANIELA
3ª
Italiano – Arte e Immagine - Musica-
VIRGINIA
Per 8 ore
INTERPLESSO con il Plesso Marina
-
GARRITANO
-5) GILIBERTO
-
GILIBERTO
VIRGINIA
2ª
Geografia
-
GILIBERTO
VIRGINIA
3ª
Storia - Tecnologia
-
GILIBERTO
VIRGINIA
5ª
Geografia - Tecnologia - Musica-
MARIA
3ª
Matematica –Scienze – Scienze Motorie
MARIA
1ª
Italiano – Arte e Immagine - Musica-
ORNELLA
4ª
Matematica – Scienze - Scienze Motorie
ORNELLA
5ª
Italiano – Arte e Immagine - Musica
ANNA MARIA
2ª
Italiano – Arte e Immagine - Musica
ANNA MARIA
5ª
Matematica – Scienze - .. Scienze Motorie
PAOLO
TUTTE
Religione- (completa con il Plesso Marina)
-6) CAPUTO
-
CAPUTO
-7) COLONNA
-
COLONNA
-8) GIACINTO
-
GIACINTO
-9) PIGNERI
82
SCUOLA
BARONE
CLARA A.
NACCARATO
MARIA
PIGNERI
PAOLO
DELL’INFANZIA -- PLESSO CENTRO
RELIGIONE
ASSEGNAZIONI DOCENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO DI FIUMEFREDDO BRUZIO
DOCENTE
MICELI Clementina
CARIOLO Concetta
DISCIPLINA
Lettere
Lettere
CLASSI
I A - Storia e Geografia
II A - Storia e Geografia
III B - Storia e Geografia
ORE
18
III A - Italiano
III B - Italiano
18
DELL’Armi Anna
Lettere
I A II A - Italiano
18
DE LUCA Vincenza
Lettere
III A - Storia e Geografia
6
GENTILE Luigi M.
Matematica
III A
III B
18
MICELI Francesca
Matematica
18
CARLINO Anna M.
Francese
I A
II A
I A
II A
III A
III B
8
(completa con
Longobardi)
I
II
III
III
A
A
A
B
12
(completa con
Longobardi)
I
II
III
III
A
A
A
B
8
(completa con
Longobardi)
I A
II A
III A
8
(completa con
Longobardi)
VACCARO Eleonora
MASSIMO Francesca
TORLETTA Armando
Inglese
Arte
Tecnologia
83
III B
UBERTI Assunta
SURIANO Giuseppe
Magnano Enza
SIMONE Marcella
Educazione musicale
Scienze Motorie
Religione
SOSTEGNO
I
II
III
III
A
A
A
B
8
(completa con
Longobardi)
I
II
III
III
A
A
A
B
8
(completa con
Longobardi)
I
II
III
III
A
A
A
B
4
I A
III A
III B
12
(completa con
Belmonte)
ATTIVITA’ FINALIZZATE AL FUNZIONAMENTO DIDATTICO
AMMINISTRATIVO GESTIONALE E INDIVIDUAZIONE DEI RELATIVI
RESPONSABILI A.S. 2012/2013
DESIGNAZIONI COLLEGIO DOCENTI E DIRIGENTE
 SEGRETARIO COLLEGIO DOCENTI UNITARIO
 RUGGIERO Giovanna
 ADDETTI ALLA VIGILANZA PER IL DIVIETO IDI FUMO
 Responsabili di Plesso
 GRUPPO INTEGRAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE POF
F. S. AREA PREPOSTA (DE ROSE Ida) - ALTRE FF . SS. – COLLABORATORI DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO – RESPONSABILI DI PLESSO
 GLUC (GRUPPO DI LAVORIO UNITARIO PER LA CONTINUITA’)
Sarà composto da n. 1 Docente Scuola dell’Infanzia – n. 1 Docente cl. 1^ e n. 1 Docente
cl. 5^ Scuola Primaria (per ogni Plesso) – n. 1 Docente cl. I e n. 1 Docente cl. III Scuola
Secondaria di I grado (per ogni Comune)


GAUS (GRUPPO PER L’AUTOVALUTAZIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA)
Collaboratori-Responsabili di Plesso- Funzione strumentale.
REFERENTE SALUTE
84
CONFORTI Franco

REFERENTE PON
RUGGIERO Giovanna

REFERENTE POR
RAMETTA Marcello

REFERENTI AMBIENTE
NOTTI Floreana – GNISCI Michele

REFERENTE SPORT
GNISCI Michele

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
RUGGIERO Giovanna - LAMBERTI Marina

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
LAMBERTI Marina - RUGGIERO Giovanna – IMBROINISI Simona Maria – BRUNO Rosina
(Membri effettivi) – TONNARA Annamaria (Membro supplente)

RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA
1. Belmonte Calabro Centro - BRUNI Serenella
2. Belmonte Calabro Marina - DE LUCA Lorella
3. Fiumefreddo Bruzio Centro - NACCARATO Maria
4. Fiumefreddo Bruzio Marina - BUONAFORTUNA Rosa
5. Longobardi Centro - POSTERARO Emanuela
6. Longobardi Marina - PIZZUTO Lucia

RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA
1. Belmonte Calabro Centro - BRUNO Rosina
2. Belmonte Calabro Marina - VELTRI Liliana Franca
3. Fiumefreddo Bruzio Centro - GIACINTO Annamaria
4. Fiumefreddo Bruzio Marina - LAMBERTI Marina
5. Longobardi Centro - MOLINARO Carolina
6. Longobardi Marina . VELTRI Teresa

RESPONSABILI DI PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1. Belmonte Calabro - TONNARA Annamaria
2. Fiumefreddo Bruzio - CARIOLO Concetta
3. Longobardi - UBERTI Assunta

RESPONSABILI SUSSIDI DIDATTICI
Responsabili di Plesso
85

ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA ALLE SEZIONI DI BELMONTE
E LONGOBARDI
DOCENTE
BRUNI Serenella
VELTRI Maria Teresa
CANTURI Gerardina
DE LUCA Lorella
GILIBERTI Rita
MAGNONE Caterina
PORCO Silvana
POSTERARO Emanuela
ALOISE Anita
SURIANO Maria Rosaria
CANTURI Gerardina
FURCHI’ Anna Maria
PIZZUTO Lucia
PIGNERI Paolo

PLESSO
Belmonte Centro
Belmonte Centro
Belmonte Centro
Belmonte Marina
Belmonte Marina
Belmonte Marina
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Longobardi Marina
Longobardi Marina
Longobardi Marina
SEZIONE
Unica (Comune)
Unica (Comune)
Unica (Religione)
Unica (Comune)
Unica (Comune)
Unica (Religione)
A (Comune)
A (Comune)
B (Comune)
B(Comune)
A / B (Religione)
Unica (Comune)
Unica (Comune)
Unica (Religione)
ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA ALLE CLASSI E DELLE
DISCIPLINE AI DOCENTI DI BELMONTE E LONGOBARDI
DOCENTE
DI FIORE Luigia
PLESSO
CL.
1^5^ A
Belmonte Centro
BRUNO
Rosina
Belmonte Centro
IDA’
Caterina
Belmonte Centro
RUGGIERO
Giovanna
RUGGIERO
Giovanna
CANTURI
Gerardina
VELTRI Liliana
Franca
MAGNONE
Davide
RUGGIERO
Giovanna
CANTURI
Gerardina
ARLIA Giovanna
Angela
ARLIA Giovanna
Angela
MALITO
Mariangela
MALITO
Mariangela
COLONNA
2^ A
3^4^ A
Belmonte Centro
Tutte
Belmonte Centro
2^ A
3^4^ A
Tutte
Belmonte Centro
Belmonte Marina
DISCIPLINE
Italiano – Matematica - Scienze - Storia,
cittadinanza e Costituzione
Geografia –
Tecnologia - Musica - Arte e immagine –
Educazione fisica
Italiano – Matematica – Scienze Storia,
cittadinanza e Costituzione
Geografia –
Tecnologia - Musica - Arte e immagine
Italiano – Matematica – Scienze - Storia,
cittadinanza e Costituzione
Geografia –
Tecnologia - Musica - Arte e immagine
Lingua Inglese
Educazione fisica
Religione cattolica
Belmonte Marina
3^5^ B Italiano - Arte e immagine – Storia, cittadinanza
e Costituzione - Geografia - Musica
3^5^ B Scienze – Educazione fisica
Belmonte Marina
3^5^ B Lingua Inglese – Matematica - Tecnologia
Belmonte Marina
3^5^ B Religione cattolica
Longobardi Centro
1^ C
5^ C
5^ C
Italiano – Arte e immagine – Educazione fisica
Matematica – Scienze - Tecnologia - Musica
Longobardi Centro
1^ C
5^ C
5^ C
Longobardi Centro
1^ C
Storia, cittadinanza e Costituzione - Geografia
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Storia, cittadinanza e Costituzione
Geografia
86
Domenica
VELTRI Ilaria
DI SANTO
Giovanna
MOLINARO
Carolina
FAVA Concetta
CANTURI
Gerardina
COLONNA
Domenica
COLONNA
Domenica
MAGNONE
Davide
GALLO
Concetta Franca
MAGNONE
Davide
GALLO
Concetta Franca
GALLO
Concetta Franca
VELTRI Teresa
Longobardi Centro
Longobardi Centro
Italiano – Matematica - Scienze - Storia,
cittadinanza e Costituzione Geografia –
Tecnologia - Musica - Arte e immagine –
Educazione fisica – Lingua Inglese (1h)
Italiano - Arte e immagine - Storia, cittadinanza e
Costituzione - Musica
Matematica – Scienze - Geografia - Tecnologia –
Educazione fisica
Lingua Inglese
Religione cattolica
Longobardi Centro
Longobardi Centro
3^ C
4^ C
3^ C
4^ C
Tutte
Tutte
Longobardi Marina
1^ D
Longobardi Marina
2^3^ D
Italiano – Arte e immagine - Matematica - Storia,
cittadinanza e Costituzione – Geografia
Storia, cittadinanza e Costituzione
Longobardi Marina
1^ D
Scienze - Musica – Educazione fisica
Longobardi Marina
1^ D
Laboratorio di lettura
Longobardi Marina
2^3^ D
4^5^ D
2^3^ D
4^5^ D
4^5^ D
Educazione fisica
Longobardi Centro
Longobardi Marina
Longobardi Marina
Longobardi Marina
VELTRI Teresa
Longobardi Marina
FAVA Concetta
PIGNERI Paolo
MAGNONE
Caterina
Longobardi Marina
Longobardi Marina
Longobardi Marina

2^ C
2^ C
2^3^ D
4^5^ D
1^ D
2^3^ D
4^5^ D
4^5^ D
1^ D
2^3^ D
Italiano - Arte e immagine – Geografia
Tecnologia
Storia, cittadinanza e Costituzione
Matematica - Scienze - Musica
Lingua Inglese
Lingua Inglese
Religione cattolica
Religione cattolica
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Area 1 – GESTIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA →DE ROSE Ida
- Coordinamento della progettazione;
- Elaborazione della pianificazione didattico – educativa;
- Coordinamento delle attività e dei progetti previsti nel POF;
- Cura delle fasi di monitoraggio e verifica del POF;
- Supporto alle attività di progettazione dei docenti;
- Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei
documenti della Scuola.
Area 2 - SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI→UBERTI Assunta
-
Coordinamento prove INVALSI;
Inserimento dati prove INVALSI su piattaforma;
Informazioni di contesto per le prove INVALSI;
Coordinamento Gruppo GAUS, predisposizione e monitoraggio progetto
autovalutazione d’Istituto;
Monitoraggio dell’andamento didattico degli allievi;
Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei
documenti della Scuola.
87
Area 3 – GESTIONE ALUNNI A RISCHIO →ALFANO Adriana
- Coordinamento del GLHO (Gruppo Lavoro Handicap Operativo) d’Istituto;
- Collaborazione fattiva con il Consiglio di Intersezione / Interclasse / Classe per mettere
a punto strumenti validi di osservazione (schede – test – prove oggettive) adatte alle
situazioni concrete;
- Referente Disturbi Specifici d’Apprendimento.
- Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei
documenti della Scuola.
Area 4 – SUPPORTO AGLI ALUNNI →GNISCI Michele
- Gestione delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione;
- Coordinamento delle attività di recupero e di arricchimento formativi;
- Sicurezza (RSPP);
- Partecipazione ai Gruppi di lavoro ed alle Commissioni incaricate della revisione dei
documenti delle Scuola.

GRUPPO INTERNO OPERATIVO GIO E GLH (L. 104/1992)
F. S. AREA PREPOSTA (ALFANO Adriana) - BRUNO Ersilia – DE CARLO Nadia - DE
ROSE Ida - ALFANO Adriana - SICOLI Anna - SIMONE Marcella (Docenti di sostegno) –
MANDARINI Anna – LAMBERTI Marina - VELTRI Ilaria – CALOMINO Marianna –
CANDELIERI Vincenza – NAPOLI Carmela - RAGADALE Maria Rita DELL’ARMI Anna –
CARIOLO Concetta – GENTILE Luigi Maria (Docenti curricolari).
 COMMISSIONE ORARI ATTIVITA’ DIDATTICHE → LAMBERTI Marina (Scuola
Primaria di Fiumefreddo Bruzio) – RUGGIERO Giovanna (Scuola Primaria di Belmonte
Calabro e Longobardi) – TONNARA Anna Maria (Scuola Secondaria di I grado Belmonte
Calabro) – UBERTI Assunta (Scuola Secondaria di I grado di Fiumefreddo Bruzio e
Longobardi)
 COMMISSIONE ELETTORALE → GENTILE Luigi Maria – PIGNERI Paolo –
PEDATELLA Antonio Enrico

COORDINATORI DI CLASSE
BELMONTE CALABRO:
I A - CALOMINO Marianna
II A - TONNARA Anna Maria
III A - GUZZO Saverio
LONGOBARDI:
I B - ACETI Zaira
II B - CANDELIERI Vincenza
III B - RAGADALE Rita Maria
II C - NAPOLI Carmela
III C - IMBROINISI Simona Maria
FIUMEFREDDO BRUZIO:
88
I A - DELL’ ARMI Anna
II A - MICELI Clementina
III A - CARIOLO Concetta
III B - GENTILE Luigi Maria

TUTOR DOCENTE IN ANNO DI PROVA
ACETI Zaira - Tutor per CANDELIERI Vincenza
89
ALLEGATO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO in data -----------Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile
di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi
dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica
e
legalità”
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per
la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di
sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Visto la recente C.M. prot. N. 3602 del 31 /07/08, art. 5 bis (patto educativo di
corresponsabilità)
si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo
di corresponsabilità, con il quale
I docenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola;

Non usare mai in classe il cellulare;

Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non
abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo
Collaboratore;
90

Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di
apprendimento degli studenti;

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di
attuazione;

Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.

Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova
successiva;

Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei
consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei
docenti;

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e
sostegno il più possibile personalizzate;
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

Non usare mai in classe il cellulare;

Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;

Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;

Rispettare i compagni, il personale della scuola;

Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;

Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;

Favorire la comunicazione scuola/famiglia;

Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.

Venire a scuola con un abbigliamento consono all’ambiente evitando gli eccessi.
I genitori si impegnano a:

Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
91

Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni
migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio,
contattando anche la scuola per accertamenti;

Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o
personali;

Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
Il personale non docente si impegna a:
 Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;

Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;

Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;

Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e
operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori,
docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le
proprie potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
Il presente patto di corresponsabilità è parte integrante degli artt. 18-26-27-28 del
Regolamento d’Istituto in vigore, emanato nell’anno scolastico --------------------
92