Hinterland 33 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE 2014 Ranica, tredicenne aggredita Il bullo scacciato dai compagni Investì anziano ad Almè omicidio colposo per l’autista Era giovane, mirava al cellulare. L’episodio sulla via di casa I genitori: «Preoccupati, anche il fratello vittima di violenti» Almè Seriate festeggia il patrono Feste patronali La parrocchia e il Comune si sfidano a calcio Ranica Era appena uscita da scuola e, in via Marconi, aveva salutato due compagni che frequentano con lei le medie di Ranica, quando un ragazzo – italiano, sui 18 anni, occhi azzurri e capelli biondi - con fare cortese le ha chiesto l’ora. Lei, 13 anni e zaino in spalla, ha tirato fuori il cellulare dalla tasca: erano le 13,31 esatte di ieri. Solo che il giovane non era intenzionato a sapere l’ora, ma al Samsung della ragazzina, e così ha iniziato a strattonarla. La tredicenne però non ha mollato la presa e ha avuto la forza di reagire: ha tenuto per il cappuccio della felpa il suo aggressore che ha pensato bene di darle un calcio in pancia, continuando a spingerla per divincolarsi. Le grida della ragazzina hanno richiamato l’attenzione degli amici appena salutati, che sono corsi in suo soccorso: un compagno con la cartelletta da disegno ha iniziato a colpire il rapinatore e un’amica ha chiesto aiuto agli automobilisti di passaggio. Il ladruncolo, vista la situazione, distrincandosi a calci e pugni si è infilato in un’auto guidata da un complice che lo aspettava poco lontano. Sotto choc, la tredicenne è tornata a casa, non lontana dal luogo dell’aggressione, lungo il tragitto che abitualmente compie da sola a piedi: «Abbiamo sporto denun- Seriate Comune contro parrocchia: a Seriate si rinnova la sfida guareschiana tra Peppone e don Camillo, con una curiosa partita a calcio (sabato alle 19 all’oratorio) nell’ambito delle feste patronali. prenderselo. Appena si è chinato l’ho spinto contro il muro che costeggiava il marciapiede e sono scappato». Ottimi riflessi, anche perché il ragazzo non è, purtroppo, alla sua prima «esperienza»: «La scorsa settimana alla stazione di Bergamo, nei pressi della fermata del tram delle Valli, tre nordafricani miei coetanei mi hanno minacciato con un coltello: in quel caso gli ho dato tutti i soldi che avevo con me, circa una decina di euro». 1 L’iniziativa è accolta con il sorriso dal sindaco Cristian Vezzoli e dal parroco monsignor Gino Rossoni.«È un segnale di condivisione – dice l’uno – dei molteplici aspetti di una cittadina complessa, periferia del capoluogo». «Speriamo che a fine partita siano ancora tutti in piedi – osserva l’altro – trattandosi di calciatori allo sbaraglio. Puntiamo anche a raccogliere qualcosa per i più bisognosi, seguiti dalla Caritas». Le feste patronali si chiudono domenica . Al mattino 40° di fondazione della Croce rossa Seriate. Nel pomeriggio stand di mestieri in oratorio, processione (alle 17) e Messa con i sacerdoti nativi, operanti e già operanti a Seriate (alle 18). Alle 20,30 gran finale con la musica del coro alpino Due Valli. 1 Fa. Ti. Em. C. A Ranica un tentativo di rapina in strada sventato dalla ragazzina presa di mira e dai suo amici cia ai carabinieri di Alzano – raccontano i genitori –. Lo abbiamo fatto perché è giusto segnalare questi episodi, che sono frequenti e molto preoccupanti. Sarà nostra cura informare anche il preside della scuola media e i genitori delle compagne di nostra figlia». «Ranica è sempre stata una zona tranquilla: non è ammissibile che una ragazzina non possa tornare a casa a piedi da scuola serenamente, in pieno giorno» commentano mamma e papà, commercianti nel settore ali- mentare del centro di Bergamo. A spingere la famiglia a sporgere denuncia anche un altro episodio, accaduto sempre ieri, ma questa volta al figlio, 16 anni, e studente di un istituto professionale di Bergamo. Intorno alle 15, il ragazzo era appena sceso dal pullman, il 7 dell’Atb in borgo Palazzo, quando in attesa del tram delle Valli, è stato avvicinato da un giovane di origini nord africane: «Mi ha minacciato dicendomi di consegnargli il cellulare – racconta il 16enne –. Io avevo lo zaino tra le gambe e gli ho detto di Gisella e Vittorio Quando una tragedia fa nascere solidarietà morti in un terribile incidente stradale il 3 settembre del 1994. «Sono trascorsi vent’anni – ha detto commossa Gisella –. A volte mi sembrano un’eternità, a volte un soffio. Grazie a loro sento sempre di più il desiderio di amare e di essere uno strumento di solidarietà e consolazione per tutti». Una tragedia che l’ha plasmata, l’ha fatta rialzare per vivere una seconda vita e percorrere una nuova strada insieme a Vittorio Pellegrini, sposato nel 1997 ed ex primario in Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Alzano. Anche lui con un percorso di vita tortuoso, dopo la perdita della moglie Romana Licini, scomparsa prematuramente. Gisella e Vittorio dal 1997, ogni anno, per un lungo periodo, si recano in Bangladesh per portare aiuti di ogni genere, verificare le necessità delle opere realizzate, progettare nuovi interventi. «Quattro sono gli orfanotrofi realizzati nella missione di padre Ezio Mascheretti – ha aggiunto Gisella – . Ci sono anche scuole, chiese e tre centri di ricamo e cucito, oltre ad ambulatori medici e di maternità». Un impegno che ha portato nel 2012 alla nascita dell’associazione Gisella e Vittorio Pro missioni Onlus ( info 339.5657406 oppure [email protected]). Il prossimo novembre la coppia ritornerà di nuovo in Bangladesh, nella missione di padre Pierfrancesco Corti. Finora sono più di 700 i bambini adottati a distanza grazie all’impegno di Gisella e Vittorio e dei loro moltissimi amici. 1 29/14 C.P. La celebrazione con il vescovo nella chiesa di Sorisole FOTO COLLEONI Sorisole Una preghiera che ha unito molte famiglie segnate dalla perdita di persone care. Ma anche una grande solidarietà a favore delle popolazioni del Bangladesh, attraverso un lungo cammino di speranza nato vent’anni fa da una tragedia. E proprio nel ventesimo anniversario di quella tragedia e dell’inizio di quel cammino, la chiesa parrocchiale di Sorisole si è riempita di giovani e famiglie che hanno preso parte alla Messa celebrata dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi. «Non poche persone tra di voi – ha esordito il vescovo nell’omelia – sono qui portando nel cuore uno dei dolori più grandi, tanto grande da mettere alla prova la stessa fede. Alla nostra attesa e al nostro dolore non c’è una risposta magica: la morte non appartiene al mondo della fortuna e del destino, ma al mondo della fede». Proprio a vent’anni fa è tornato il pensiero di Gisella Aschedamini al termine della celebrazione, ricordando il marito Gianfranco Burini, le figlie Federica e Silvia, rispettivamente di 16 e 7 anni, e la nipote Daniela Poma, di 17 anni, Gabriella Pellegrini A novembre dello scorso anno aveva investito con la propria auto ad Almè Alessandro Cefis, 88 anni di Villa d’Almè, uccidendolo sul colpo: ieri mattina un quarantasettenne bergamasco – assistito dall’avvocato Paolo Moretti– che per quel fatto era accusato di omicidio colposo, è stato condannato con rito abbreviato a 10 mesi di reclusione. Il giudice dell’udienza preliminare Tino Palestra, concedendogli il beneficio della sospensione condizionale della pena, ha anche disposto nei suoi confronti la sospensione della patente di guida per 10 mesi. La tragedia risale al 19 novembre 2013: il pensionato aveva raggiunto Almè a bordo della sua Fiat Panda, con l’intenzione di fare il vaccino anti influenzale dal medico.Mentrestavaperòattraversando la ex strada statale 470 all’altezza di una caffetteria, era stato colpito da una Volkswagen Golf condotta dal quarantasettenne, che da Villa d’Almè viaggiava diretto verso Bergamo. L’anziano era stato sbalzato contro il marciapiede, e a nulla purtroppo erano serviti i soccorsi. Il conducente della Volkswagen – tra l’altro con un problema di cecità a un occhio dalla nascita – era rimasto invece illeso ma sotto choc, ed era stato comunque tra i primi ad intervenire. I successivi rilievi, effettuati dai carabinieri di Villa d’Almè, avevano portato alla sua iscrizione a piede libero nel registro degli indagati per omicidio colposo: l’uomo aveva spiegato che - causa anche la pioggia - non aveva visto l’anziano attraversare. Ieri in udienza preliminare la decisione del giudice. 1 TRIBUNALE DI BERGAMO Sezione Seconda Civile Riunito in persona dei giudici: Mauro Vitiello - presidente rel. Laura Giraldi - giudice Giovanna Golinelli - giudice ha emesso il seguente DECRETO Nel procedimento di concordato preventivo n. 29/14, originato dalla domanda di ammissione ex art. 161, comma 6 l.fall. proposta da Brands & More s.p.a., con sede in Grassobbio, via Morosella n. 2; letti gli atti; considerato che nei termini concessi la società debitrice ha depositato piano, proposta e la documentazione prevista dall’art. 161 commi 2 e 3 l. fall., rileva quanto di seguito esposto. La proposta è ammissibile, essendo imperniata sulla cessione di tutto il patrimonio sociale e prevedendo il soddisfacimento integrale del ceto creditorio privilegiato ed in percentuale, nella misura indicata in via orientativa nel 9,88%, dei creditori chirografari, non divisi in classi. La relazione ex art. 161, comma terzo l. fall., redatta da professionista iscritto all’albo dei revisori ufficiali dei conti, che attesta la fattibilità del piano concordatario e la veridicità dei dati, nonché della contabilità e della documentazione prodotta a supporto della domanda di concordato, in quanto indicativa dell’iter dei controlli eseguiti e sufficientemente logica, coerente ed analitica nella motivazione, deve ritenersi idonea a supportare la domanda diretta ad ottenere l’ammissione alla procedura. Alla domanda sono inoltre allegati tutti gli ulteriori documenti previsti dai commi 2 e 3 dell’art. 161 l. fall., nonché relazione ex art. 160, comma 2 l.fall. relativa all’inesistenza dei beni cui inerisce il privilegio speciale per il credito IVA del creditore-fornitore. I tempi del soddisfacimento del ceto creditorio sono infine indicati con riferimento al termine ultimo del 31.1.16. P.Q.M. letto l’art. 163, commi 1 e 2 l.f.; 1) ammette Brands & More s.p.a. alla procedura di concordato preventive; 2) nomina giudice delegato alla procedura il dott. Mauro Vitiello; 3) conferma la nomina a Commissario Giudiziale del dr. Giuliano Buffelli; 4) ordina la convocazione dei creditori per l’udienza del giorno 8.1.15, alle ore 10,00, avanti al Giudice Delegato, presso l’aula delle udienze a ciò destinata nel Palazzo di Giustizia di Bergamo; 5) dispone: - che il Commissario Giudiziale provveda a comunicare a tutti i creditori: la data dell’adunanza entro il 31.10.14, nonché copia integrale della proposta di concordato e del decreto di ammissione; l’indirizzo di posta elettronica certificata (che egli dovrà entro dieci giorni dalla nomina comunicare al Registro delle Imprese), l’invito a ciascun destinatario a comunicare entro il termine di quindici giorni l’indirizzo di posta elettronica certificata al quale intende ricevere le comunicazioni; l’avvertimento che, in caso di mancata indicazione dell’indirizzo, tutte le future comunicazioni si perfezioneranno con il deposito in cancelleria senza ulteriori avvisi e che, ai fini di una informata espressione del consenso, i voti espressi saranno ritenuti validi solo se pervenuti almeno dopo la data di deposito della relazione ex art. 172 l.f. da parte del commissario giudiziale; - che il commissario depositi in cancelleria la sua relazione ex art. 172 l.f. in cancelleria entro il termine di dieci giorni prima dell’adunanza comunicandola contestualmente agli indirizzi di posta elettronica certificata indicati dai creditori; - che entro il termine di quindici giorni dall’avvenuta comunicazione del presente decreto alla società ricorrente, questa depositi, ai sensi dell’art. 163, secondo comma, n. 4), l. fall., la somma di € 40.000,00 al lordo di quanto già versato quale cauzione dopo la presentazione di domanda ex art. 6 l.fall., somma presumibilmente necessaria per sostenere circa il 20% delle spese di procedura, effettuando il relativo versamento su un conto corrente intestato alla procedura da aprire presso un primario istituto di credito; - che la società in concordato metta subito a disposizione del commissario giudiziale le scritture contabili affinché questi possa produrle al giudice delegato per l’annotazione di cui all’art. 170 l. fall.; - che il presente decreto venga pubblicato nelle forme previste dall’art. 166 l.f., nonché sul quotidiano l’Eco di Bergamo e trascritto ai sensi dell’art. 88, secondo comma, l.fall. Così deciso in Bergamo, in camera di consiglio, il 18.9.14 Il Presidente Mauro Vitiello
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