Dichiarazione Ambientale AAMPS

INFORMAZIONI GENERALI AL 31.12.2013
A.Am.P.S. S.p.A. (Azienda Ambientale di Pubblico Servizio S.p.A)
Amministratore Unico: Dott. Enzo Chioini
Direttore Generale: Dott. Lorenzo Fommei
Direttore Tecnico: Ing. Fabio Balluchi
Sede legale
Via dell’Artigianato, 39/B – 57121 Livorno
Tel. 0586/416200
Fax 0586/416208
Sede amministrativa e uffici TIA
Via dell’Artigianato, 39/B – 57121 Livorno
Tel. 0586/416111
Fax 0586/416416
Impianto di termovalorizzazione, preselezione, uffici tecnici e commerciali, laboratorio
chimico, officina, deposito mezzi, intermediazione dei rifiuti
Via dell’Artigianato, 32 – 57121 Livorno
Tel. 0586/416200
Fax 0586/416208
Centri di Raccolta
•
“Picchianti” - Via degli Arrotini, 49 – 57121 Livorno (Per attività produttive)
•
“Picchianti” - Via degli Arrotini, 49 – 57121 Livorno (Per attività domestiche)
•
“Livorno Sud” - Via Cattaneo, 81 – 57128 Livorno (Per attività domestiche)
Area manutenzione e deposito cassonetti
Via G. Don Minzoni 4 – 57121 Livorno
Sede impiantistica Località Vallin dell’Aquila, Livorno
•
Discarica:
- Lotto “Vasca Cossu”
- Impianto trattamento biogas
•
Impianto di stoccaggio organico adiacente alla discarica
1
INDICE
0.
Premessa
1.
La Politica ambientale e di sicurezza
2.
Campo di applicazione
3.
L’A.Am.P.S. S.p.A
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Sezione di preselezione rifiuti (PSZ)
Sezione di termovalorizzazione (TVR)
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Individuazione degli aspetti ambientali
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5.
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Individuazione degli aspetti ambientali indiretti
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7.
Formazione, addestramento e coinvolgimento del personale
8.
Grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati
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Allegato 1: Glossario
Allegato 2: Planimetria dei siti operativi
Allegato 3: Obiettivi
Allegato 4: Elenco delle principali norme e leggi applicabili alla data di convalida
Allegato 5: Planimetria rete fognaria Area Picchianti
3
0. Premessa
A.Am.P.S. SpA, Azienda Ambientale di Pubblico Servizio per la gestione del ciclo integrato dei
rifiuti del Comune di Livorno, dal 2006 mantiene attivo un Sistema di Gestione Integrato
ambiente e sicurezza per tutte le attività aziendali, per il quale nel 2007 ha ottenuto la
Registrazione EMAS e le certificazioni UNI EN ISO 14001 e OHSAS 18001 alle quali si
aggiungono la certificazione UNI EN ISO 9001 per la gestione del laboratorio di analisi e le
attività di derattizzazione e disinfestazione, a testimonianza di una politica di gestione e di
sviluppo guidata dalla sostenibilità e dalla attenzione alla qualità dei servizi e alla sicurezza sul
lavoro.
L’adesione al Regolamento EMAS in particolare deriva dalla ferma volontà dell’azienda ad
operare con una gestione trasparente nei confronti dei cittadini, ai quali vengono comunicate le
iniziative e i risultati raggiunti in termini di miglioramento ambientale.
Il presente documento rappresenta la Dichiarazione Ambientale aggiornata con i dati al
31.12.2013.
Ad oggi il verificatore ambientale accreditato per la convalida è l’istituto Certiquality con sede a
Milano, Via G. Giardino n. 4, accreditato dal comitato Ecolabel ed Ecoaudit, sezione EMAS Italia,
con n. di accreditamento I-V-0001.
4
1. La Politica ambientale e di sicurezza
5
6
7
2. Campo di applicazione
Il campo di applicazione dei sistemi di gestione ISO 14001 EMAS, OHSAS 18001 è il seguente:
• Gestione integrata del ciclo dei rifiuti solidi urbani attraverso le fasi di raccolta, selezione e
termovalorizzazione.
• Intermediazione di rifiuti.
• Trasporto rifiuti pericolosi e non.
• Stoccaggio di rifiuti organici.
•
Gestione discarica in post-chiusura “Vasca Cossu”, con produzione di energia elettrica
(Gestione impianto biogas).
• Laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro.
• Servizi di derattizzazione, disinfestazione e disinfezione.
• Servizi ausiliari e tecnici.
Il miglioramento delle prestazioni ambientali ottenuto durante il corso di questi primi anni di
implementazione del sistema di gestione dimostra l’efficienza e l’efficacia della sua applicazione.
2.1
Principali mansioni del Sistema
Di seguito vengono indicate le figure principali del SGA:
• Rappresentante legale: Direttore Generale (Dott. Lorenzo Fommei)
• Direttore Tecnico, che ricopre in sé il Responsabile Impianto Termovalorizzazione Referente AIA - Energy manager (Ing. Fabio Balluchi)
• Responsabile Area Servizi Generali/RSPP, Responsabile SGA - Referente EMAS e
Responsabile Tecnico rifiuti (Ing. Davide Viola)
• Responsabile Area Manutenzione e Impianti (P. I. Fabio Cecchi)
• Responsabile Area Servizi Operativi (Ing. Andrea Sorrentino)
• Responsabile Area di Staff (Dott. Andrea Valenti)
• Responsabile Area Legale, Risorse Umane e Appalti (Avv. Luisa Baldeschi).
Numero verde: 800-031266
Tale numero può essere utilizzato per richiedere informazioni, aprire segnalazioni e reclami.
8
3. L’A.Am.P.S. S.p.A
3.1
Il ruolo istituzionale e le attività
A.Am.P.S. S.p.A assicura la raccolta indifferenziata e differenziata su tutto il territorio del
Comune di Livorno. Il servizio è svolto tramite una sistematica pianificazione delle attività e un
numero di addetti e di mezzi in grado di assicurare al cittadino adeguate frequenze di raccolta
dei rifiuti e di pulizia delle aree pubbliche.
La frequenza dei vari servizi è valutata ad hoc per ogni area ed è soggetta ad un potenziamento
nel periodo estivo.
La raccolta differenziata viene eseguita in modalità stradale, in modalità domiciliare e attraverso
la gestione di Centri di Raccolta situati nel territorio comunale.
Figura 1 - Batteria di cassonetti distribuiti sul territorio adibiti alla raccolta indifferenziata e differenziata
Rifiuti indifferenziati
Carta e cartoni
Multimateriale
Organico
In alcune aree è implementato un servizio di raccolta domiciliare integrale, inoltre esiste un
servizio su appuntamento per gli sfalci verdi e potatura, il servizio per la raccolta a domicilio dei
rifiuti ingombranti e RAEE.
I cittadini, per il conferimento dei rifiuti differenziati hanno anche la possibilità di accedere
direttamente ai due centri di raccolta autorizzati dell’Azienda, situati rispettivamente nella zona
nord: CR Picchianti e nella zona sud: CR Livorno sud. Per le imprese il conferimento di rifiuti
assimilati agli urbani è consentito nel CR attività produttive.
I CR sono aree strutturate con organizzazione di tipo “self-service, video-sorvegliate e presidiate
dove i cittadini livornesi e le imprese possono depositare in sicurezza i rifiuti urbani differenziati1,
in particolare quelli che non possono essere conferiti nei cassonetti (ad es. gli ingombranti o i
rifiuti speciali). I materiali in ingresso (anche pericolosi) devono essere depositati nei vari
contenitori opportunamente segnalati con la massima evidenza.
Inoltre nelle aree di campagna e per tutti gli utenti che possiedono un giardino, se richiesto,
viene fornito il bio-composter per il compostaggio domestico dei rifiuti organici
I rifiuti raccolti in modo differenziato vengono avviati ad impianti di recupero mentre la frazione
indifferenziata viene trasportata nel sito autorizzato dell’azienda, area Picchianti – via
dell’artigianato 32, cuore operativo e gestionale dell’azienda stessa. Qui i rifiuti vengono trattai
nel preselezionatore per la ulteriore separazione di frazioni recuperabili, delle quali la frazione
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3 /( ,
9
secca viene conferita al termovalorizzatore presente nel sito per la produzione di energia
elettrica.
1
10
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3.1.1 Classificazione attività
Impianto per l’incenerimento di rifiuti urbani
Codice IPPC
5.2
Classificazione IPPC
Codice IPPC
5.4
Classificazione IPPC
Discarica IIB e IIB super*
Codice NOSE-P
109.03
Classificazione NOSE-P
Incenerimento di rifiuti pericolosi o urbani
Codice NOSE-P
109.06
Classificazione NOSE-P
Discariche (Smaltimento di rifiuti solidi nel
terreno)*
> 3 t/hr
*Relativa alla gestione della “Vasca Cossu”, sulla base dell’AIA (Atto Dirigenziale n. 274-2007 del 30.10.2007 e succ AD 161- 2012
del 07.11. 2012)
Classificazione NACE 2007
38.21
Trattamento e smaltimento rifiuti non pericolosi
71.20.1
Collaudi ed analisi tecniche di prodotti
81.29
Servizi di disinfestazione
38.11
Raccolta di rifiuti non pericolosi
38.12
Raccolta di rifiuti pericolosi
11
Pianta organica
PIANTA ORGANICA
DATI AL 31.12.2013
Numero totale dipendenti A.AM.P.S.
263
Numero complessivo addetti all’Impianto
6 addetti, 2 Turni di 6 ore (7.00÷13.00, 13.00÷19.00) su 6
di preselezione:
giorni
Numero complessivo addetti al servizio di
Autisti e operatori abilitati: 57
raccolta, gestione parco autoveicoli e
Operatori semplici: 23
officina
Impiegati Tecnici SOA: 18
Riparazione cassonetti: 5
Officina + impiegati tecnici per manutenzione mezzi: 8
Totale: 111
Numero addetti alla disinfestazione -
5 operativi + 2 impiegati
derattizzazione
Numero di addetti di imprese esterne che
Circa 50 addetti
operano per A.AM.P.S.
AZIENDE: Tecnosystem, Omaelba, LUMAR, Macchi,
Agenzia di Servizi, Pegaso, Marlive
Numero complessivo addetti all’Impianto
42 di cui 23 su 3 turni di 8 ore ciascuno (6. 00÷14.00;
di incenerimento:
14.00÷22.00; 22.00÷6.00 )
Numero addetti al laboratorio di analisi
4
chimiche-biologiche
Addetti stazioni ecologiche + organico
11 operativi + 2 impiegati
Il resto degli operatori si trova negli uffici
Numero di addetti nelle varie sedi aziendali
12
Sede
Numero addetti 2013
Via dell’Artigianato 39
36
Via dell’Artigianato 32
204
Centro di Raccolta NORD + SUD
10 operativi
Stazione stoccaggio (Impianto organico)
1 operativo
Biogas/vasca cossu
7 operativi
Via Don Minzoni
5 operatori
3.1.2 Organigramma funzionale al 15.01.2014
13
3.2
Rapporti tra A.Am.P.S. e altri enti coinvolti nella gestione dei rifiuti
Tabella 1 - Quote di partecipazione di A.Am.P.S. S.p.A. di altre società
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L’A.Am.P.S. attualmente non ha società controllate.
I rifiuti raccolti, per quanto concerne la frazione del differenziato, sono avviati verso i sistemi di
recupero e riciclo presso impianti terzi.
3.3
Il rapporto tra L’A.AM.P.S. e i soggetti afferenti all’ambito territoriale di riferimento
Attraverso il contratto di servizio il Comune di Livorno affida ad A.Am.P.S. S.p.A i servizi di
spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Con il D.G.R. n°61 del 22/11/07, è
stato ufficialmente costituito il Consorzio ATO Toscana Costa (ex ATO 4), l’organismo a cui è
affidata la gestione dei rifiuti urbani di 111 Comuni compresi nelle province di Massa Carrara,
Lucca, Pisa e Livorno.
Lo scopo che si vuole raggiungere è quello di superare la frammentazione delle gestioni
puntando al miglioramento dell’efficienza ed efficacia della gestione dei rifiuti e quindi al
raggiungimento dell’autosufficienza d’ambito.
A.AM.P.S. accoglie da CERMEC S.p.A. (attuale gestore rifiuti Provincia di Massa Carrara) e da
REA S.p.A. (attuale gestore rifiuti Comune di Rosignano M.mo - Livorno) la frazione secca.
3.4
Le sedi e gli impianti
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3.4.1 Sito principale “Area Picchianti”
Autorizzazioni vigenti:
AIA n. 273/2007, rilasciata dalla Provincia di Livorno
Centro di Raccolta Nord - Picchianti – privati e attività produttive
Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10), approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008
con D. D. comunale nr.2196 del 31 luglio 2012
A. D. nr. 158 del 31.10.2012 per stoccaggio CER 200303
Autorizzazione allo scarico idrico nr. 326 del 07/11/11
C.P.I. n. 2040 (Area Picchianti), del 23 luglio 2012_Scadenza certificato 15 dicembre 2016
L’A.AM.P.S. S.p.A. gestisce lo stabilimento ubicato nell’area industriale “Picchianti” posta a nord
– est del centro abitato del Comune di Livorno, all’interno del quale sono presenti un impianto ed
attività accessorie tecnicamente connesse con l’attività in oggetto ed aventi, a loro volta, un
impatto ambientale.
Figura 2 - Sede impiantistica Via dell’Artigianato n°32
* La parte impiantistica dei “Digestori ASA” riportata in figura non ricade sotto la gestione di A.Am.P.S. S.p.A. dal 1995.
L’area è delimitata per tre lati da strade di recente realizzazione denominate rispettivamente Via
dei Soffiatori di vetro, via dei Cordai, via dell’Artigianato in cui, al numero civico 32-34, è posto
l’ingresso principale del personale aziendale e dell’utenza.
Nell’area è presente il termovalorizzatore per rifiuti solidi urbani autorizzato per l’esercizio su due
linee gemelle, al quale è funzionalmente connesso l’impianto di preselezione.
Le fasi principali di lavorazione del rifiuto, conferito nella fossa di stoccaggio dell’impianto PSZ,
prevedono una triturazione iniziale, seguita da deferrizzazione mediante separatore magnetico
e successiva vagliatura al fine di separare la frazione organica da avviare in discarica, dalla
frazione secca idonea alla combustione e quindi da avviare al termovalorizzatore.
3.4.1.1 Sezione di preselezione rifiuti (PSZ)
Nella figura successiva viene rappresentato un diagramma di flusso delle fasi principali del
processo di preselezione dei rifiuti:
15
Figura 3 - Schematizzazione del processo di pre-selezione dei rifiuti
Tabella 2 - Caratteristiche dell’impianto di preselezione
Potenzialità annua massima nominale
105.000 t (circa 350 t/giorno)
Portata nominale oraria aria
33.000 mc/h
Produzione frazione secca media
133 t/giorno*
Ferro
5 t/giorno
Unità di filtrazione
2 da 16.500 mc/h ciascuna
*produzione media giornaliera da RSU raccolta Comune di Livorno
L’impianto è stato progettato per il trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili. Dal trattamento è
previsto di ottenere (inteso come potenzialità massima nominale):
• Frazione organica: 13.650 t/anno
• Frazione secca: 89.250 t/anno
Figura 4 - Benna di presa del pre-selezionatore
3.4.1.2 Sezione di termovalorizzazione (TVR)
La frazione secca in uscita dal PSZ è indirizzata al TVR (termovalorizzatore), che è autorizzato
per trattare le seguenti tipologie di rifiuti:
• Frazione secca di rifiuti urbani provenienti da impianti di selezione ATO Costa;
• Rifiuti e/o il CDR proveniente dalle altre ATO Regionali ed extra Regionali (accettate
all’impianto nel rispetto degli accordi)
Secondo l’AIA, al termovalorizzatore possono essere inceneriti anche:
• CDR e rifiuti speciali anche pericolosi, non costituiti da frazioni omogenee suscettibili di
essere avviati ad operazioni di recupero, generalmente costituiti da parte di rifiuti che per
natura intrinseca o per mancanza di diverse forme di smaltimento o per obblighi derivanti
16
dalla normativa o da decisioni dell’autorità giudiziaria debbono essere inviati alla
termodistruzione.
Figura 3 - Vista d’insieme del termovalorizzatore
Pur potendo accettare rifiuti pericolosi, l’azienda ha scelto di non accettarli affidandone a terzi
autorizzati la gestione quindi accetta soltanto rifiuti urbani non pericolosi.
Tabella 3 – Potenzialità termovalorizzatore
Linea
t/g
t/a
Linea 1 e 2
180
54.000
Energia/g (MWh)
100*
*Relativo ad un PCI di 15.000 KJ/Kg; il quantitativo può variare a seconda del PCI reale medio atteso nell’anno in esame
L’incenerimento dei rifiuti con recupero energetico è realizzato mediante due identiche linee di
processo, ciascuna delle quali è dotata di una sezione depurazione fumi al fine di diminuire la
concentrazione di inquinanti (principalmente rappresentate da polveri, acido cloridrico, ossidi di
azoto, biossido di zolfo, ossido di carbonio etc.) all’interno della miscela gassosa provenienti dal
processo di combustione della frazione secca e degli altri rifiuti.
I fumi provenienti dalla post-combustione ad una temperatura maggiore di 850°C entrano nel
generatore di vapore in grado di produrre 17.5 t/h di vapore a 38 bar e 360°C. Il vapore prodotto
alimenta una turbina che permette il funzionamento di un alternatore per la produzione di energia
elettrica. La potenza elettrica nominale del generatore è 6.673 kW.
Tabella 4 - Caratteristiche principali di ciascuna delle due linee di processo
Potenzialità [t/g]
90 (per linea)
Potere calorifico CDR/ frazione secca [kJ/kg]
15.000 / 12.936
Flusso termico di progetto [kcal/h]
13.425.000
2
Superficie griglia [m ]
20
2
Carico termico specifico sulla griglia [kcal/m ]
671.250
Portata specifica dei rifiuti sulla griglia [kcal/ h·m2]
187.5
Portata fumi uscenti post combustione [Nmc/h]
33.000
Temperatura fumi [°C]
1.150
Temperatura fumi in uscita dal post combustore [°C]
1.010
Portata vapore prodotto [t/h]
17,5
17
Temperatura del vapore prodotto [°C]
360
Pressione del vapore prodotto [bar]
38
2
Superficie generatore di vapore [m ]
1.850
Portata fumi in ingresso filtro a maniche [Nmc/h]
35.000
3.4.2 Il parco mezzi
A.Am.P.S. ha un grande parco mezzi che fa riferimento alla sede principale di Via dell’Artigianato
32, composto sia da mezzi operativi, sia, in minima parte, da veicoli.
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Nel corso del 2013 non ci sono stati acquisti di mezzi nuovi ne rottamazioni; il piano di rinnovo
verrà infatti attuato a partire dall’inizio del 2014 in cui il parco veicolare verrà adeguato alle nuove
esigenze del servizio modificato in base alla raccolta porta a porta.
I nuovi mezzi acquistati dall’Azienda hanno come requisito minimo EURO 5, con sostanziale
riduzione delle emissioni in termini di NOx e particolato.
18
3.4.1
Sito Vallin dell’Aquila
Autorizzazioni vigenti:
A.D. Nr. 274 del 30.10.2007, rinnovata con AD n. 161 del 07 novembre 2012 "Rinnovo Autorizzazione
Integrata Ambientale" attività di gestione del lotto “Vasca Cossu
A.D n. 170 del 17 luglio 2007 - realizzazione e gestione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti biodegradabili
A.D. n. 180 del 23/11/11 Modifica autorizzazione n. 170 del 17/07/07
C.P.I. n. 31486 per l’impianto di recupero di biogas situato in Loc. Vallin dell’Aquila, con validità fino al
14/07/2018
L’altro grande polo impiantistico autorizzato di A.Am.P.S. è quello situato nella periferia della
città in zona Vallin dell’Aquila, nel quale è situata la vecchia discarica comunale, ormai esaurita,
e l’impianto di stoccaggio dell’organico.
La discarica di Vallin dell’Aquila è strutturata su tre corpi denominati “Pian dei Pinoli”, “Vallin
dell’Aquila” e “Vasca Cossu”.
Attualmente i primi due lotti sono chiusi e oggetto di procedura di bonifica non a carico di
A.Am.P.S. S.p.A..
Con l’autorizzazione integrata ambientale (atto n° 274 del 30/10/2007, ricevuta in data 12
maggio 2009) l’Amministrazione Provinciale di Livorno autorizza la società A.AM.P.S. S.p.a.
all’attività di gestione del lotto “Vasca Cossu”, in particolare:
- Gestione del Percolato prodotto: questo deve essere stoccato in vasche esterne e
successivamente inviato al trattamento presso appositi impianti;
- Gestione del Biogas prodotto: questo deve essere captato da una serie di pozzi di estrazione
e gestito con un sistema di cogenerazione di energia elettrica;
- Gestione delle emissioni in atmosfera prodotte dalla combustione del biogas.
Dal 2010 è inoltre attivo l’impianto di stoccaggio di rifiuti biodegradabili nel quale vengono
conferiti gli i rifiuti biodegradabili da raccolta differenziata comunale.
L’area destinata all’impianto (1.037 mq) si trova all’interno del comprensorio della discarica di
Vallin dell’Aquila ed è autorizzata per una stoccaggio complessivo istantaneo di 180 t/g.
Di seguito si riportano i quantitativi massimi previsti.
Tabella 5 – Quantitativi di stoccaggio autorizzati
CER
200108
Descrizione
Rifiuti biodegradabili di
cucine e mense
t (stoccaggio
istantaneo)
t/anno (stoccaggio
annuo)
100
8.000
19
3.4.2 Centri di Raccolta
Le “Stazioni Ecologiche” di A.Am.P.S. nel 2012, in seguito alla emanazione delle ordinanze
comunale D. D. comunale nr. 2196 e nr. 2195 del 31 luglio 2012, sono state autorizzate come
“Centri di Raccolta” ai sensi del D.M. 08.04.2008.
Nel corso del 2014 gli accessi ai Centri di Raccolta verranno automatizzati sostituendo l’attuale
accesso attraverso l’uso delle Ecocard con la Tessera Sanitaria regionale. Questo sistema
consentirà l’accesso ai CdR a tutti i componenti del nucleo familiare iscritto a TARES/TARI
evitando così il fastidioso inconveniente, prima di andare ai CdR, di ricordarsi di prendere la
Ecocard.
Autorizzazioni vigenti:
Centro di Raccolta Picchianti (Nord) – Per privati e attività produttive
Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10), approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008 con D. D.
comunale nr.2196 del 31 luglio 2012 e per stoccaggio (CER 200303) A. D. nr. 158 del 31.10.2012
Autorizzazione allo scarico idrico nr. 326 del 07/11/11
CPI: è compreso nella relazione CPI dell’Area Picchianti
Centro di Raccolta (Livorno Sud)
Centro di Raccolta Livorno Sud (Via Cattaneo): Integrazione iscrizione all'Albo (FI 00669 1BC10) e
approvazione ai sensi del DM 08.04. 2008 con D. D. comunale nr. 2195 del 31 luglio 2012
L’orario di apertura dei Centri di Raccolta è il seguente:
•
•
Picchianti dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 13.00 alle 18.00.
Livorno Sud dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 13:30, il venerdì dalle 13:00 alle 17:45 e il
sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 16:00.
La realizzazione di queste aree attrezzate è un servizio innovativo e aggiuntivo a disposizione
della comunità per incrementare le percentuali di raccolta differenziata e disincentivare
l’abbandono abusivo dei rifiuti sul territorio comunale.
3.4.3 Area manutenzione e deposito cassonetti Don Minzoni
Dal 2010 l’azienda ha allestito un’area adibita a manutenzione e deposito di cassonetti presso il
Piazzale Don Minzoni a Livorno, la cui planimetria è riportata in allegato 2B. Presso tale sito dal
2012 è stata realizzata l’officina per la manutenzione dei cassonetti.
L’area è suddivisa in due porzioni frontali,
• All’interno della prima (già esistente e ad oggi operativa) con superficie 2.300q,
completamente recintata e accessibile mediante cancello, è presente un prefabbricato ad
utilizzo di ufficio ed un altro utilizzato come officina per le attività di riparazione dei
cassonetti, in aggiunta anche di una piccola area coperta da tettoia per il ricoveri del
carrello elevatore.
• La seconda, che ha una superficie di 3500 mq ed è recintata su tre lati, è un’area
utilizzata come deposito di cassonetti da riparare o da rottamare.
20
3.5
Rifiuti gestiti
3.5.1 Raccolta rifiuti sul territorio
Le attività di raccolta e gestione integrata dei rifiuti sono regolate dal contratto in essere con il
Comune di Livorno.
Attraverso il servizio di raccolta differenziata A.Am.P.S. S.p.A garantisce la separazione il
prelievo dei materiali riutilizzabili o recuperabili per l’avvio a recupero nelle sue varie forme.
Nel corso del 2013 è stato avviato il progetto Porta a porta “20.000 abitanti”, con la partenza del
quartiere “LA VENEZIA” per un totale di 2.262 abitanti.
Il progetto a regime prevede per il 2015 il raggiungimento di 20.000 abitanti sul territorio
comunale serviti con modalità porta a porta.
Nei successivi grafici sono riportati alcuni dati sulla consistenza delle dotazioni impiegate per la
raccolta.
21
Come si nota dai due grafici con l’avviato del progetto “Porta a Porta” e l’intenzione di
incrementare la “Raccolta Differenziata”, nel corso del 2013 si è verificata una diminuzione del
numero dei contenitori per RSU ed un aumento di quelli dedicati alla raccolta della carta, farmaci
ed organico.
Dalla tabella seguente si può evidenziare come negli anni si sia registrato un incremento nella
percentuale di raccolta differenziata. Nel 2012 la raccolta differenziata si assesta su un valore
medio percentuale pari al 43,98%, soprattutto grazie alle frazioni di plastica e carta. Siamo
ancora in attesa del valore di raccolta differenziata per l’anno 2013.
Tabella 6 - Andamento negli anni della raccolta dei rifiuti
2011
2012
161.211
161.013
Rifiuti urbani (t)
57.589
56.170
Raccolta differenziata (t)
34.250
34.524
Totali rifiuti (t)
91.839
90.694
43,15
43,98
Abitanti
% Raccolta
differenziata certificata
2013 (*)
Obiettivi stabiliti dal D.Lgs
152/2006 (art.205)
Nuovo testo unico ambientale
159.985
35% al 31/12/2006
45% al 31/12/2008
32.586,06
65% al 31/12/2012
87.128,71
54.542,65
(*)
(*) in attesa di certificazione da parte della Regione Toscana
La percentuale di raccolta differenziata ad oggi non ha raggiunto i valori previsti per legge.
L’incremento della raccolta differenziata è comunque costante con piccoli incrementi ogni anno
grazie ai numerosi interventi messi in atto dall’azienda e all’apertura dei due Centri di Raccolta
che si stanno rivelando strategici sotto il profilo della qualità delle frazioni separate
3.5.2 Raccolta presso i Centri di Raccolta
Nei Centri di Raccolta si raccolgono numerosi materiali di cui non è stata attivata una raccolta
stradale (oli vegetali e minerali, ingombranti, accumulatori, pile esauste, toner, RAEE, manufatti
in plastica, legno non verniciato e metalli).
Di seguito vengono riportati i dati di raccolta presso i Centri di Raccolta aziendali:
•
•
22
Picchianti Via degli Arrotini 49 Livorno
Livorno Sud Via Cattaneo 81 Livorno
Frazioni differenziate in uscita dal Centro di Raccolta Picchianti 2013 (kg)
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Frazioni differenziate in uscita dal Centro di Raccolta Livorno Sud 2013 (kg)
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3.5.3 Rifiuti gestiti nell’Area Picchianti
Nell’area Picchianti, principale sede impiantistica dell’azienda sono situati il preselezionatore e il
termovalorizzatore, nonché il ricovero mezzi per la raccolta, il trasporto e lo spazzamento.
I rifiuti in ingresso all’area sono pertanto costituiti dal flussi autorizzati per il trattamento di
preselezione e quelli per la termovalorizzazione. Al preselezionatore arrivano esclusivamente
rifiuti indifferenziati da raccolta urbana, mentre al TVR viene trattata la frazione secca in uscita
dal preselezionatore e frazione secca proveniente da terzi.
Sezione Impianto di preselezione
L’impianto di preselezione di A.Am.P.S. riceve e tratta i rifiuti derivanti dai flussi indifferenziati
del Comune di Livorno e consente la separazione ai fini del recupero del materiale ferroso
contenuto.
Tabella 8 - Rifiuti trattati nel preselezionatore nel periodo 2009-2013
25
* (Frazione secca + Ferro) / t rifiuti trattati
**(rapporto tra la quantità di frazione selezionata avviata al recupero e quella effettivamente contenuta nel rifiuto da
separare e rilevata tramite analisi merceologica)
Sezione Impianto di termovalorizzazione
Nell’impianto di termovalorizzazione (TVR)
vengono inceneriti sia la frazione secca
derivante dall’impianto di preselezione della
stessa A.Am.P.S. sia frazione secca
proveniente da altri impianti di selezione
dell’ATO Costa.
Figura 4 - Vista d’insieme del termovalorizzatore
Tabella 9 - Rifiuti trattati nel termovalorizzatore nel periodo 2009-2013
26
L’impianto di termovalorizzazione è progettato per essere in esercizio a ciclo continuo 310
giorni/anno (ore teoriche di funzionamento pari a 7.440 h/anno) salvo i periodi di fermata
necessari per la corretta manutenzione.
Figura 5 – Stato di attività TVR
3.5.4 Rifiuti gestiti nell’Area Vallin dell’Aquila
Nell’Area di Vallin dell’Aquila è attivo il Centro di Stoccaggio autorizzato per i rifiuti
biodegradabili, nel quale sono stati conferiti i seguenti rifiuti
RIFIUTO
200108
Rifiuti biodegradabile da cucine
2011
2012
2013
6.124
5.960
5.441
Questi rifiuti, tutti costituiti da residui biodegradabili da cucine, provengono per oltre il 97% dalla
raccolta differenziata effettuata nel Comune di Livorno e per il rimanente 3% da altri soggetti.
27
3.5.5 Trasporto di rifiuti
Autorizzazioni vigenti:
Autorizzazione nr. FI 000669 del 06.09.2011
Cat 1B inizio validità 07/12/11 fine validità 07/12/2016
Cat 1E inizio validità 25/03/2013 fine validità 25/03/2018
Cat 4C inizio validità 21/04/2014 fine validità 21/04/2019
Cat 5F inizio validità 15/02/12 fine validità 15/02/2017
Iscrizione ai sensi art. 212 comma 8: inizio validità 17/11/2011 fine validità 17/11/2021
La raccolta avviene con autocompattatori a caricamento laterale con monoperatore per i
cassonetti da 2400 litri. I cassonetti da 1300 litri vengono svuotati con autocompattatori a
caricamento posteriore con un autista e due raccoglitori al seguito.
L’azienda provvede regolarmente alla pulizia delle vie e delle piazze di Livorno attraverso lo
spazzamento manuale e con l'impiego di autospazzatrici e/o aspiranti (il servizio comprende
anche la pulizia delle aree a verde pubbliche non recintate).
Si rimanda, per maggiori informazioni, alla carta dei servizi scaricabile dal sito web dell’azienda.
Il trasporto dei rifiuti verso terzi è una attività svolta da AAmPS da tempo ma, pur effettuata negli
anni scorsi nell’ambito del sistema di gestione ambientale certificato con apposite procedure di
controllo operativo mirate alla selezione dei destinatari sottoposti anche a verifiche mediante
audit da parte di AAmPS sul loro operato, non era stata inserita nella dichiarazione ambientale.
Tabella 10 – Rifiuti non pericolosi gestiti come trasportatore da A.AM.P.S. S.p.A. verso terzi
Andamento 2011 - 2013 in t
CER
DESCRIZIONE MATERIALE
2011
2012
2013
0
0
0,71
RIFIUTI non PERICOLOSI
28
20304
SCARTI INUT.X CONS/TRASF.FRUTTA, CAFFE...
70213
RIFIUTI PLASTICI (DA PFFU DI PLASTICHE,
GOMME, ECC)
57,93
40,94
0
150101
IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE
226,12
194,85
263,57
150102
IMBALLAGGI IN PLASTICA
230,1
147,95
155,75
150103
IMBALLAGGI IN LEGNO
252,21
221,39
161,24
150104
IMBALLAGGI METALLICI
150106
IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI
150203
ASSORBENTI, MAT.FILTRANTI, STRACCI, ECC.
18,46
0
0
160103
PNEUMATICI FUORI USO
0
10,89
1,75
160214
APPARECCHIATURE FUORI USO, DIVERSE DA
160209, 160213
0
0
0,14
160304
RIFIUTI INORGANICI, DIVERSI DA 160303*
0,12
0
0
7,17
3,82
4,02
7.832,93
7.490,50
7.164,80
CER
DESCRIZIONE MATERIALE
2011
2012
2013
0
3,56
0
482,21
250,7
713,82
RIFIUTI non PERICOLOSI
170101
CEMENTO
170107
MIX/SCORIE CEMENTO, MATTONI, MATTONELLE,
ECC. DIVERSO DA 170106*
170201
LEGNO DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI
3,74
9,99
20,06
170202
VETRO DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI
0
3,84
0
170203
PLASTICA DA COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI
2,46
53,57
3,08
170405
FERRO E ACCIAIO DA
COSTRUZIONI/DEMOLIZIONI
//
0,8
3,28
170604
MAT.LI ISOLANTI DIVERSI DA 170601/170603
24,81
4,46
2,5
170802
MAT.LI DA COSTR. C/GESSO NO 170801*
170904
RIFIUTI MISTI DI COSTRUZIONE/DEMOLIZIONE
200101
CARTA E CARTONE
//
2,54
6,61
150,98
107,94
110,28
5.892,53
5.914,88
6.252,83
200102
VETRO
0
0
2,98
200110
ABBIGLIAMENTO
1,03
2,49
1,83
200111
PRODOTTI TESSILI
3,08
0,65
16,29
200132
MEDICINALI DIVERSI DA 200131
4,74
0
0
200138
LEGNO DIVERSO DA 200137*
32,06
31,86
57,7
200139
PLASTICA
93,76
7,73
5,32
200140
METALLO
21,83
13,99
13,48
200201
RIF.BIODEGRADABILI DA GIARDINI/PARCHI
341,95
483,45
450,42
200201
RIF.BIODEGRADABILI DA GIARDINI/PARCHI
0,08
3,57
0
200301
RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI
103,98
0
0
200301
RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI
27,79
1,51
4,46
200303
RESIDUI DELLA PULIZIA STRADALE
685,87
576,16
7,73
200307
RIFIUTI INGOMBRANTI
175,17
219,22
137,7
200399
RSU NON SPECIFICATI ALTRIMENTI
TOTALE RIFIUTI NON PERICOLOSI (t/a)
23,78
77,18
62,05
18.707,89
17.892,43
17.637,40
Tabella 11 – Rifiuti pericolosi gestiti come trasportatore da A.Am.P.S. S.p.A.
Andamento 2011 - 2013 in t
CER
DESCRIZIONE MATERIALE
DESTINATARIO
2011
2012
2013
RIFIUTI PERICOLOSI
200127*
VERNICI, INCHIOSTRI, ADESIVI E
RESINE CONTENENTI
SOST.PERICOLOSE
Lonzi Metalli srl
1,20
0.14
0
200133*
BATTERIE/ACCUMULATORI VEDI
160601, 160602, 160603
Lonzi Metalli srl
1,70
0
0
160211*
ALTRI MAT.LI ISOLANTI CONTENENTI
SOST.PERICOLOSE
Tred Livorno
0
0
0
160305*
RIF.ORGANICI C/SOST.PERICOLOSE
Lonzi Metalli srl
0
0.01
0
29
CER
DESCRIZIONE MATERIALE
DESTINATARIO
2011
2012
2013
0
0.26
0
0
0
RIFIUTI PERICOLOSI
ALTRI MAT.LI ISOLANTI CONTENENTI
SOST.PERICOLOSE
Lonzi Metalli srl
130208*
ALTRI OLI PER MOTORI,
INGRASSAGGIO E LUBRICAZIONE
Lonzi Metalli srl
200126*
OLI E GRASSI DIVERSI DA QUELLI DI
CUI ALLA VOCE 200125
Lonzi Metalli srl
0
0
0,05
160213*
APPARECCHIATURE FUORI USO,
CONTENENTI COMPONENTI
PERICOLOSI DIVERSI DA QUELLI DI CUI
ALLE VOCI 160209 E 160212
Lonzi Metalli srl
0
0
0,02
ALTRI RIFIUTI DELL’ATTIVITA’ DI
COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
(COMPRESI RIFIUTI MISTI)
CONTENENTI SOSTANZE PERICOLOSE
Lonzi Metalli srl
0
0
14,54
RIFIUTI ORGANICI, CONTENENTI
SOSTANZE PERICOLOSE
Lonzi Metalli srl
0
0
2,90
0.41
170603*
170903*
160303*
Totale rifiuti pericolosi (t/a)
0,13
0,01
14,75
Le tipologie di rifiuto trasportate negli esercizi precedenti sono stati stoccati presso i Centri di
Raccolta e sono stati avviati a smaltimento avvalendosi di trasportatori autorizzati.
3.5.6 Intermediazione di rifiuti
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B
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A.Am.P.S. è iscritta all’Albo gestori ambientali per l’attività di intermediazione che
prevalentemente viene esercitata per la gestione di alcuni rifiuti biodegradabili.
Tabella 12 – Rifiuti non pericolosi gestiti come intermediario da A.AM.P.S. S.p.A.
Andamento 2011 - 2013 in t
8 '43
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Tabella 13 – Rifiuti pericolosi gestiti come intermediario da A.AM.P.S. S.p.A.
Andamento 2011 - 2013 in t
RIFIUTO
2011
2012
2013
0
0
0,11
92,25
78.34
63,70
080409*
Adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre
sostanze pericolose
120118*
Fanghi metallici (rettifica, affilatura, lappatura) con olio
130208
Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
0
0
0.08
150110*
Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o
contaminati da tali sostanze
0
0
0,25
170204*
Vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse
contaminati
0
0
0,42
170605*
Materiali da costruzione contenenti amianto
0,40
4,32
2,92
92,65
82,66
67,48
TOTALE
Gli aspetti ambientali relativi all’attività di intermediazione sono riconducibili alle emissioni in
atmosfera nel trasporto dei rifiuti e alla gestione dei rifiuti da parte dei gestori degli impianti di
destinazione
31
4. Individuazione degli aspetti ambientali
4.1
Individuazione degli aspetti ambientali diretti
Il principale scopo di un sistema di gestione ambientale è quello di identificare e tenere sotto
controllo tutte le attività aziendali riferite al siti in esame che presentano aspetti in grado di
generare effetti sull’ambiente.
Le attività istituzionale dell’Azienda che interagiscono o possono portare interazioni all’ambiente,
ovvero impatto sull’ambiente, vengono identificati all’interno del Sistema di Gestione come
aspetti ambientali diretti e indiretti.
Per un maggior dettaglio sui criteri e della procedura di valutazione degli aspetti ambientali si
rimanda al capitolo del Manuale di Gestione Ambientale e di Sicurezza (MGAS).
Criteri di scelta degli indicatori
In conformità al Regolamento 1221/2009/CE laddove possibile, si è adottato un indicatore
ambientale che permetta un immediato confronto sull’andamento delle prestazioni ambientali.
E’ stata effettuata una rivalutazione degli aspetti ambientali alla luce dei risultati dei monitoraggi
e dei controlli messi in atto dall’azienda nell’ambito del sistema di gestione.
Di seguito viene riportata la tabella sinottica per la valutazione dell’indice di significatività
partendo dalla valutazione degli indici che tengono conto dei fattori sopraesposti.
Tabella 14 - Sinottico per la valutazione dell’indice di significatività
Costo/Gravità connessa
Situazione in cui si
all’impatto (Ig)
verifica l’impatto (If)
soggetti bersaglio
dell’impatto (Ib)
Non si rilevano impatti o sono
L’impatto si manifesta in
Non sono
quantificabili economicamente in un
situazione anomale di
individuati soggetti
importo inferiore ai 10.000 €
esercizio
bersaglio
Si rilevano impatti che sono
controllati2 o quantificabili in un range
L’impatto si manifesta in
compreso tra i 10.000 € ed un 1
situazioni di emergenza
milione di €
32
Coinvolgimento di
Valore
Indice
1
Si individua una
categoria di
2
soggetti bersaglio.
Si rilevano impatti che non sono
L’impatto si manifesta in
Si individua una
controllati, oppure sono quantificabili
situazioni di ordinaria
pluralità di soggetti
in un importo > 1.000.000 €
conduzione
bersaglio.
3
2
Per controllato si intende che esso è, di norma, monitorato sia in termini quantitativi che qualitativi (es.
monitoraggio delle emissioni in atmosfera); un impatto è non controllato quando esso o non è monitorato, oppure, se
lo è, supera negativamente i parametri previsti di oltre un 20%. L’importo economico considerato, invece, è da
intendersi come somma dei costi sostenuti e dei ricavi ottenuti dall’azienda.
L’indice di significatività (IS) viene calcolato secondo la seguente formula:
Is = I g x I f x I b
Ig = Costo/Gravità connessa all’impatto.
If = Frequenza connessa all’impatto.
Ib = Coinvolgimento di soggetti bersaglio dell’impatto.
La valutazione della significatività avviene calcolando il valore con la seguente scala:
Non significativo
1
Significativo
11
< Is <
12
<
Is <
18
19
< Is
Is = 27
26
<
La natura dell’aspetto fa sì che
La natura dell’aspetto fa sì
La natura dell’aspetto fa sì
La natura dell’aspetto
esso debba essere tenuto sotto
che debba essere tenuto
che debba essere tenuto
fa sì che debba essere
controllo attraverso un
sotto controllo attraverso
sotto controllo attraverso
tenuto sotto controllo
monitoraggio, oltre che gestito
un monitoraggio e, se per
un monitoraggio e, se per
attraverso un
con le procedure interne del
esso sono stati individuati
esso sono stati individuati
monitoraggio e si
sistema di gestione ambientale.
margini di miglioramento, i
margini di miglioramento, i
devono individuare
relativi interventi devono
relativi interventi devono
interventi sul breve
essere programmati sul
essere programmati sul
periodo (entro 12 mesi)
medio periodo (entro 36
medio periodo (entro 24
al fine di ridurne la
mesi).
mesi).
criticità.
L’indice di significatività (IS) varia da 1 a 27: non significativo (da 1 a 11), significativo (da 12
a 27).
In base al valore di tale indice vengono stabilite le azioni da intraprendere e definito il
“Programma di miglioramento ambientale” con le priorità di intervento indicate nella tabella di cui
sopra.
Nella seguente tabella sono indicati in maniera sintetica tutti gli aspetti diretti significativi, cioè “gli
aspetti ambientali associati alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sui
quali quest’ultima ha un controllo di gestione diretto, che in base ai criteri adottati risultano
significativi”.
Nella individuazione di tali aspetti si è tenuto conto di situazioni ordinarie, anomale e di
emergenza.
Tabella 15 - Aspetti ambientali diretti
Condizione
Ordinaria
Condizione di
Emergenza
Condizione
Anomala
IS
IS
IS
D1 Utilizzo della risorsa idrica
12
8
4
D2 Utilizzo di risorse energetiche
18
12
6
D3 Odori da TVR
9
6
3
Aspetto
Area Picchianti - Impianto termovalorizzazione (TVR)
33
Condizione
Ordinaria
Condizione di
Emergenza
Condizione
Anomala
IS
IS
IS
D4 Emissioni in atmosfera
18
12
9
D7 Rifiuti prodotti
12
8
4
D8 Inquinamento acustico
8
4
2
D9 Gestione delle Emergenze
Area Picchianti - Impianto Preselezione (PSZ)
9
8
2
D1 Utilizzo della risorsa idrica
12
8
4
D2 Utilizzo di risorse energetiche
12
8
4
D3 Odori impianto preselezione
9
6
3
D4 Emissioni in atmosfera
18
12
9
D9 Gestione delle Emergenze
Sede legale e Area Picchianti - escluso TVR e PSZ
9
8
2
D1 Utilizzo della risorsa idrica
6
4
2
D2 Utilizzo di risorse energetiche
6
4
2
Aspetto
34
D5 Altre emissioni in atmosfera
9
6
3
D7 Rifiuti prodotti
12
8
4
D8 Inquinamento acustico
6
4
2
D9 Gestione delle Emergenze
9
8
2
D10 Impatto visivo
9
-
-
D11 PCB/PCT
3
6
3
D12 Sostanze chimiche presenti
9
18
9
D13 Amianto
3
6
3
D14 Radiazioni ionizzanti
3
6
3
D15 Inquinamento elettromagnetico
9
6
3
D16 Inquinamento del suolo
6
4
2
D17 Inquinamento acque sotterranee
6
4
2
D18 Acquisto di prodotti e servizi eco-compatibili
18
-
-
D19 Emissioni di gas lesivi dell’ozono e/o ad effetto serra
12
8
4
D20 Effetti sulla bio-diversità
3
2
1
D21 Inquinamento luminoso
9
6
3
D22 Serbatoi interrati
3
18
9
D23 Emissioni di polveri legati a lavori edili
Centri di Raccolta
1
6
3
D3 Odori da attività raccolta rifiuti
9
6
3
D7 Rifiuti prodotti in proprio
12
8
4
D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti
12
12
12
D9 Gestione delle Emergenze
Raccolta Rifiuti sul territorio, trasporto rifiuti pericolosi e non
9
8
2
D3 Odori da attività raccolta rifiuti
9
6
3
D7 Rifiuti prodotti in proprio
9
6
3
D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti
12
12
12
D2 Utilizzo di risorse energetiche per trasporto rifiuti
12
12
12
D6 Raccolta rifiuti sul territorio
18
12
6
D9 Gestione delle Emergenze
9
8
2
Condizione
Ordinaria
Condizione di
Emergenza
Condizione
Anomala
IS
IS
IS
D7 Rifiuti prodotti
12
8
4
D2 Utilizzo di risorse energetiche
12
8
4
D3 Odori discarica
9
6
3
D4 Emissioni in atmosfera discarica
18
12
9
D9 Gestione delle Emergenze
Deposito cassonetti di Via Don Minzoni
9
8
2
D7 Rifiuti prodotti in proprio
8
8
4
D5 Altre emissioni in atmosfera
8
8
12
D9 Gestione delle Emergenze
Attività di intermediazione
9
8
2
D3 Emissioni in atmosfera da trasporto rifiuti
8
8
8
I1 Impatti derivanti dall’attività dei trasportatori e destinatari
18
12
6
Aspetto
Sito di Vallin dell'Aquila
Nota: in giallo gli impatti ambientali significativi.
Nei capitoli successivi saranno analizzati gli aspetti ambientali diretti “Significativi”. Per quanto
concerne gli aspetti indiretti si rimanda al capitolo 6.
35
5. Aspetti diretti significativi
5.1
Utilizzo di risorse energetiche (D2)
E’ importante inoltre sottolineare un elemento innovativo e di pregio per l’immagine aziendale
rappresentato dall’acquisto di energia verde per soddisfare il 100% del fabbisogno energetico
(circa 10 GWh anno) dell’Azienda; per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo relativo agli
acquisti eco-compatibili.
Nel 2011 è inoltre stata completata l’installazione di un gruppo di pannelli fotovoltaici che è
entrato in funzione nel 2012. Sono stati installati due gruppi di pannelli dei quali il primo di 1800
mq, con una potenza complessiva di 176 kW, in pannelli di “Policristallino”, il secondo, di 3200
mq, ha una potenza di 107 kW ed è costruito in silicio amorfo di tipo “Filmsottile”.
AAmPS ha un Energy manager per la gestione delle risorse energetiche (minore di 10.000 TEP),
identificato nel Direttore Tecnico, che ricopre in sé il Responsabile impianto termovalorizzazione
- Referente AIA - Energy manager (via dell’Artigianato n°32), Responsabile settore
amministrativo e gestione del personale assegnato.
Tabella 16 - Riepilogo consumi energia elettrica AAmPS
47
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(**) nella Dichiarazione Ambientale degli anni scorsi è stato erroneamente conteggiato due volte il consumo
energetico degli uffici di Via dell’Artigianato
Tabella 17 - Consumo complessivo di energia
NOTA: Per passare da tonnellate di frazione secca a TEP è necessario dividere il potere calorifico inferiore della frazione secca in
GJ/ton per il PCI del petrolio che è 42 GJ/ton
36
Tabella 18 - Riepilogo consumi carburante - Raccolta – Trasporto
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Sezione impianto TVR
L’impianto di termovalorizzazione consente di trasformare l’energia chimica potenziale presente
all’interno dei rifiuti in energia elettrica, tramite recupero energetico dai fumi di combustione,
utilizzando come fluido termovettore acqua.
All’interno della camera di combustione sono prodotti fumi ad alta temperatura, il loro
raffreddamento è consentito dalla circolazione di acqua all’interno di appositi fasci tubieri; l’acqua
acquistando calore subisce il passaggio di fase a vapore che è convogliato alla turbina,
accoppiata ad un alternatore per la produzione di energia elettrica.
Nella seguente tabella sono riportati i nuovi indicatori selezionati e monitorati a partire dal 2007,
come prescritto dall’AIA.
Tabella 19 - Indicatori energetici per gli anni 2011 - 2013 previsti dall’AIA
1
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-
-
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-
-
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-
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79.403,42
0,166
0,161
0,146
34.560,68
36.369,72
40.448,80
0,515
0,541
0,509
0,514
0,54
0,508
0,46
0,439
0,495
78,8
79,4
80,6
Non si riscontrano significative variazioni rispetto agli anni precedenti relativamente a consumi di
energia. Per quanto riguarda la produzione di energia, grazie all’estensione del periodo tra i due
interventi di manutenzione programmata consecutivi, nel 2013 il TVR ha evidenziato una
37
produzione record pari ad oltre 40.000 MWh ed ha ridotto il consumo specifica di energia
elettrica (0,146 MWh/t). La diminuzione delle ore di fermo impianto, dovuta a manutenzione
programmata e preventiva, ha portato ad un miglioramento delle prestazioni.
Figura 6 - Andamento efficienza energetica impianto TVR - periodo 2011-2013
Sezione impianto PSZ
Il preselezionatore utilizza energia elettrica per il suo funzionamento
7
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Area Vallin dell’Aquila
Di seguito sono riportati i valori relativi al funzionamento del motore dell’impianto per il
trattamento del biogas.
Tabella 20 - Valori rendimento impianto biogas
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5.2
Emissioni in atmosfera (D4)
5.2.1 Area Picchianti
Le emissioni in atmosfera più significative nell’Area Picchianti sono legate ai due impianti
presenti, TVR e PSZ.
All’interno dell’Area Picchianti le emissioni convogliate in atmosfera derivano inoltre da: centrali
termiche, motogeneratori, stoccaggio gasolio e benzina al distributore di carburante per uso
privato, laboratorio analisi chimiche (cappe aspiranti), sfiati per motivi di igiene e sicurezza nei
luoghi di lavoro (officina).
Sezione Impianto TVR
Le emissioni del TVR vengono monitorate sia con un sistema di monitoraggio in continuo delle
emissioni (uno per ogni linea), conforme ai requisiti previsti dal D. Lgs. 133/05 sia con
campionamenti a spot manuali.
Con frequenza quadrimestrale vengono effettuate dal laboratorio aziendale le analisi previste
dall’AIA n. 273/2007 rilasciata dalla Provincia di Livorno, mentre ad un laboratorio esterno
accreditato vengono affidati campionamenti e analisi dei microinquinanti, IPA, diossine e furani
che sono sottoposti a monitoraggio periodico anche da parte dell’ente di controllo, ARPAT.
Con frequenza annuale viene effettuata la taratura del sistema di monitoraggio delle emissioni.
In base all’autorizzazione AIA AD 273/2007 i limiti per le emissioni sono quelli previsti dal
D.Lgs.133/05.
Tabella 20 - Totale inquinanti emessi anno 2013
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Tabella 21 - Medie annuali di emissione inquinanti (mg/Nmc)
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Tabella 22 – Emissioni di inquinanti (anni 2011 – 2013)
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Tabella 23 – Altre emissioni (anni 2011 – 2013)
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I valori relativi alle diossine non sono riportati nel grafico sottostante dato che sono dell’ordine di
grandezza di 10-9 mg/Nm3 e 1000 volte più bassi del limite giornaliero previsto dal D. Lgs.133/05.
Figura 7 – Concentrazioni medie annue (mg/Nmc)
I dati ottenuti contengono l’elevata efficienza del sistema di abbattimento dei fumi. Si è registrato
un incremento in termini di flusso di massa, ossia nel quantitativo complessivamente emesso a
causa dell’incremento dei rifiuti trattati nel TVR.
In termini di flussi di massa (Kg/anno) il lieve incremento è dovuto all’aumento dei rifiuti trattati e
dell’indice di funzionamento del TVR.
41
Figura 8 – Concentrazioni medie annue di ossidi di azoto
Le emissioni di ossidi di azoto sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti dal D.Lgs. 133/2005,
pari a 200 mg/Nmc.
Sezione Impianto di “Preselezione rifiuti”
La principale fonte di emissione dell’impianto di preselezione è costituta dall’aria captata
nell’impianto e trattata con il sistema dei biofiltri ubicati all’esterno del capannone dell’impianto.
L’impianto di abbattimento (biofiltro) delle emissioni rispetta i valori limite di emissione prescritti.
Tale osservazione è valida anche per gli anni precedenti, tuttavia, per comodità espositiva, si
riporta di seguito esclusivamente il quadro riepilogativo dei principali inquinanti registrati in
seguito a controlli analitici effettuati dal laboratorio A.AM.P.S. S.p.A. nel 2012.
Tabella 24 - Emissioni Impianto di preselezione
1
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Tabella 25 - Rispetto dei valori limite relativi alle emissioni impianto di preselezione
Medie annue Biofiltro (lavorazione)
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Le emissioni del PSZ sono tutte ampiamente sotto i limiti previsti sia in termini di concentrazione
che in flusso di massa.
Area Vallin dell’Aquila
Le emissioni in atmosfera nel sito di Vallin dell’Aquila sono imputabili a due fattori:
• Emissioni diffuse provenienti dal corpo della discarica, ormai nulle a seguito della
copertura della discarica;
• Emissioni convogliate dovute ai residui della combustione del biogas.
Gli inquinanti monitorati dal motore di cogenerazione della torcia sono i seguenti:
Tabella 26 – Emissioni biogas (Valori medi annui dalle analisi effettuate nel 2010 e 2013)
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(Analisi non effettuate nel 2011 per fermo impianto a causa di un guasto al motore)
*Valore normalizzato a T: 273°K, P: 101 3 kpa, gas secco e tenore di Ossigeno pari a 5%
43
5.3
Sostanze lesive dell’ozono e gas ad effetto serra (D19)
In azienda sono presenti alcuni impianti di condizionamento che utilizzano ancora gas R22, i n
quanto il piano di rinnovamento del parco condizionatori è tuttora in corso.
Tutti gli apparecchi vengono sottoposti alle manutenzioni periodiche previste da parte di
personale qualificato. Non vi sono comunque impianti con quantitativi pari o maggiori a 30 kg di
gas refrigeranti.
Per tutti gli impianti sono stati approntati dei registri in cui viene annotata la manutenzione
effettuata e i risultati dei controlli relativi alle fughe di gas R22 (DPR 147/06 e al regolamento
Reg. 842/06/CE).
Con la chiusura a luglio 2012 degli uffici di Via Bandi sono stati dismessi n°7 impianti R22 e
trasferiti 3 dei 10 esistenti (con gas R410A) nei nuovi uffici di Via Dell’Artigianato 39.
R-22 è un idroclorofluorocarburo (HCFC) che può danneggiare l’ozono e non può più essere
commercializzato, pertanto in azienda è in atto un piano di dismissione progressiva degli
apparecchi contenenti tale fluido refrigerante. I gas R410 A e R407C sono i refrigeranti che
progressivamente stanno sostituendo l’R22; si tratta di idrofluorocarburi (HFC) che pur non
presentando rischi diretti per l’ozono, possono comunque contribuire all’effetto serra.
Di seguito sono riportati gli impianti di condizionamento presenti con l’indicazione della tipologia
di gas presente.
Tabella 27 - Elenco di impianti di condizionamento
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44
Gas serra da TVR
Generalmente il calcolo delle emissioni di gas serra (CO2, CH4, N2O) viene effettuato attraverso
la stima della CO2 equivalente.
Nel caso dell’A.A.M.P.S. le emissioni di gas serra imputabili al TVR sono esclusivamente quelle
di CO2.
Al fine di quantificare le emissioni di gas serra associate alla combustione dei rifiuti è necessario
tenere presente che la CO2 che deriva da materiali di origine biologica non dà contributo3 (il
carbonio rimosso dall’atmosfera tramite fotosintesi torna in atmosfera con la degradazione).
Si tiene quindi conto esclusivamente della frazione di carbonio proveniente da fonti fossili4.
L’impianto non rientra comunque tra quelli soggetti alla Direttiva Emission Trading.
Dalla tabella sotto riportata si può osservare una riduzione delle emissioni di CO2 nell’ultimo
anno sia in termini assoluti che in relazione alla quantità di rifiuti inceneriti.
Tabella 28 – Calcolo CO2
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L’incremento di CO2 è dovuto all’aumento dei rifiuti trattati e dell’indice di funzionamento del TVR.
5.4
Utilizzo di risorse idriche (D1)
Di seguito sono riportati i consumi di acqua potabile nelle varie sedi.
Tabella 29 - Consumi di acqua potabile (mc)
7
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Il volume di acqua potabile utilizzato dall’azienda è paragonabile al volume necessario al
riempimento di 17 piscine olimpioniche5.
La notevole diminuzione del consumo di acqua potabile, presso la sede di via dell’Artigianato 32
nel corso dell’anno 2013, è dovuto principalmente all’ottimizzazione del sistema di trattamento
dell’acqua di caldaia ed una marcia continua dell’impianto TVR, (senza fermate per
manutenzione), che ha consentito un reintegro minimo dell’acqua di caldaia.
3
4
in accordo con la metodologia messa a punto dall’IPPC “Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories”
la letteratura è solita assegnare un rapporto di 1/3 tra carbonio fossile e carbonio totale
5
Volume piscina olimpionica 2.500 mc
45
Via dell’Artigianato 32
All’interno dello stabilimento è utilizzata sia acqua potabile, proveniente dall’acquedotto
comunale, sia acqua industriale proveniente dalla rete, stoccata in un apposito serbatoio di
accumulo, senza alcuna variazione rispetto a quanto riportato nell’aggiornamento convalidato
2012.
Di seguito vengono riportati i consumi di acqua industriale provenienti dal Termovalorizzatore.
I consumi dell’impianto di incenerimento, e in generale quelli dell’intera area, non sono in grado
di determinare condizioni di penuria di acqua alla cittadinanza.
Tabella 30 – Consumo complessivo di acqua nel TVR
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La notevole diminuzione del consumo di acqua potabile nel corso dell’anno 2013, per il
funzionamento del TVR, è dovuto principalmente all’ottimizzazione del sistema di trattamento
dell’acqua di caldaia (demineralizzatore) e la marcia continua dello stesso impianto, (senza
fermate per manutenzione), ha consentito un reintegro minimo dell’acqua di caldaia.
5.5
Rifiuti prodotti (D7)
Via dell’Artigianato 32
I rifiuti prodotti nell’Area Picchianti Via dell’Artigianato 32 sono costituiti dai residui del
trattamento dei rifiuti, delle manutenzioni e dell’attività di laboratorio.
46
Figura 11: Rifiuti prodotti dall’Impianto di preselezione
La riduzione dei rifiuti pericolosi prodotti deriva da una riclassificazione, alla luce della nuova
normativa sull’assegnazione della classe di pericolo H14 delle scorie (CER 190111* assegnato
CER 190112) e delle ceneri (CER 190113* assegnato CER 190114), da gennaio 2013.
Tabella 31 - Rifiuti prodotti da TVR e PSZ
1
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47
Di seguito si riporta il trend degli indicatori previsti dall’AIA per la produzione di rifiuti derivanti
dall’impianto di termovalorizzazione.
Nel 2013 il rapporto scorie/incenerito si è ridotto notevolmente grazie all’elevato tasso di
funzionamento del TVR in grado di minimizzare i rifiuti prodotti.
Rifiuti prodotti nel sito Via Don Minzoni
Nell’area Don Minzoni vengono prodotti rifiuti da manutenzioni di cassonetti di vario materiale ed
imballaggi
Tabella 32 - Rifiuti prodotti in Via Don Minzoni
CER
150102
150104
Totale
Descrizione rifiuto
Peso netto t/anno
37,25
69,74
106,99
IMBALLAGGI IN PLASTICA CER 150102
IMBALLAGGI METALLICI CER 150104
Rifiuti prodotti dagli impianti di Vallin dell’Aquila
La discarica negli ultimi anni ha prodotto i seguenti rifiuti.
Tabella 33 – Produzione di rifiuti dalla discarica (t)
CER
160117
190703
2011
Non pericolosi
RIF.SOLIDI PRODOTTI DA ATTIVITA’
DI MANUTENZIONE
PERCOLATO DISCARICA DIVERSO DA
190702
2012
2013
1,70
9.696,580 23.750,40
Pericolosi
130208*
48
ALTRI OLI PER MOTORI, INGRANAGGI
E LUBRIF
0,810
0,72
Dall’impianto di stoccaggio dell’organico si producono solo rifiuti non pericolosi
Tabella 34 – Produzione di rifiuti dall’impianto di stoccaggio dell’organico (t)
CER
2011
Non pericolosi
PERCOLATO DISCARICA
190703
392,00
DIVERSO DA 190702
RIFIUTI BIODEGRADABILI
200108
5.662,24
DI CUCINE E MENSE
FANGHI DELE FOSSE
200304
11,24
SETTICHE
5.6
2012
2013
527,10
402,14
5.483,15
5.440,56
5,30
3,26
Sostanze chimiche (D12)
L’azienda utilizza varie sostanze chimiche sia come ausiliari di processo, sia come
reagenti per laboratorio, sia per le manutenzioni.
Laboratorio di analisi chimiche-biologiche
Presso il Laboratorio Chimico sono conservati i seguenti reattivi impiegati per le analisi
chimiche:
•
Quantitativi di acidi in giacenza anno 2013 circa 70 litri.
•
Quantitativi di solventi in giacenza anno 2013 circa 200 litri.
•
Quantitativi di reattivi solidi circa 50 Kg.
•
Deposito gas (esterno all’edificio) di reazione
Il laboratorio è dotato di una vasca di volume di circa 0,5 mc, in cui sono raccolti i rifiuti liquidi del
laboratorio, posta all’esterno dell’edificio.
Sezione depurazione fumi:
1. Urea (impiegata per la depurazione dei fumi).
2. Bicarbonato di calcio.
3. Carboni attivi.
Nella tabella sottostante sono riportati i dati relativi agli acquisti di materiale di consumo per
l’impianto di termovalorizzazione. Poiché tali dati si riferiscono agli acquisti, hanno una valenza
puramente contabile, quindi non forniscono nessuna informazione sull’andamento dei consumi di
tali materiali. Sono disponibili i dati relativi ai consumi dei soli prodotti per i quali viene attivato un
monitoraggio, come richiesto dal Piano di Monitoraggio e Controllo prescritto nell’AIA vigente.
Tabella 35 - Consuntivo di materie prime utilizzate nel TVR (t)
9 %
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49
In termini di consumo di materie prime utilizzate nell’impianto, il lieve incremento è dovuto
all’aumento dei rifiuti trattati e dell’indice di funzionamento del TVR.
Tabella 36 - Indicatori di prestazione consumi materie prime
La costante riduzione degli indicatori di consumo specifico è legato ad una gestione più efficiente
dell’impianto TVR.
Di seguito sono invece riportati i consumi di olii (oltre il 60% dei consumi di olio è legato alle
esigenze di manutenzione degli automezzi utilizzati nella raccolta dei rifiuti).
Officina e magazzino
1. Bombole gas tecnici
2. Fusti di olio lubrificante
3. Sali per addolcitori e ad uso antighiaccio per strade
Tabella 37 - Consumo di olio lubrificante
Consumo olio
2011
2012
2013
Totali annui (t)
9,043 12,439 7.302
Tabella 38 - Acquisto di sale (kg)
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I consumi di sale necessari per prevenire la formazione del ghiaccio, sulle strade cittadine, sono
strettamente legati alle condizioni climatiche.
50
Prodotti per disinfestazione e derattizzazione
I prodotti per la derattizzazione e disinfestazione vengono utilizzati sia nelle aree aziendali che
nell’ambito di specifiche prestazioni verso terzi. In deposito, dove è presente una apposita vasca
di raccolta in caso di sversamenti accidentali dei prodotti, sono conservati mediamente circa 50
kg di presidi medico-chirurgici, 300 kg di prodotti derattizzanti e circa 100 kg di prodotti
disinfestanti.
5.7
Suolo ed acque sotterranee (D22)
Area Picchianti
Nel sito di via dell’Artigianato 32 sono presenti 4 piezometri, sottoposti a periodico monitoraggio
Tabella 39 - Acque sotterranee 2013
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Tabella 40 - Risultati analitici medi ultimo triennio sui parametri più significativi rilevati nelle acque sotterranee
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51
P1: punto ispezionabile, non è tra i piezometri previsti da AIA.
Serbatoi interrati per carburanti
In azienda sono presenti due serbatoi da 10,2 m3/cad per lo stoccaggio del gasolio al distributore
di carburante per uso privato. I distributori aziendali sono muniti di circuito di recupero vapori sia
per la tutela dei lavoratori che per eliminare l’inquinamento ambientale.
Il 18 febbraio 2014 è stato eseguito un campionamento delle acque sotterranee prelevate presso
il piezometro posto in prossimità del distributore carburante, ed i risultati analitici hanno dato i
seguenti risultati:
Tabella 41 - Risultati analitici campione acque sotterranee in prossimità del distributore carburante
Parametro
Risultato
Concentrazioni limite di
legge6 µg/l
Idrocarburi totali (µg/l
espressi come n-esano)
< 10,0
350
L’assenza di inquinamento conferma il buono stato in cui si trovano i serbatoi, stato non
modificato dalla precedente verifica effettuata nel 2012.
Tutti i serbatoi sono censiti e monitorati con frequenza almeno annuale, per evitare fenomeni di
inquinamento del suolo.
6
52
D.Lgs. 152/06 Parte IV, titolo V-All.5 – tab. 2
5.8
Acquisto di prodotti e servizi eco-compatibili (D18)
Nel definire le proprie politiche e strategie di acquisizione di beni, A.Am.P.S. S.p.A., anche in
applicazione de D.M. 8 Maggio 2003 n. 203, si preoccupa di sostenere e sviluppare l’impiego di
materiale riciclato nella produzione preferendo, quando tecnicamente possibile ed
economicamente accettabile, acquistare beni a marchio eco-compatibile.
Tabella 42 - Acquisto di beni eco-compatibili
Descrizione prodotti
2011
Q.tà
Acquistata
2012
12.000 buste
% di “prodotto
verde” sul
totale degli
acquisti
68,57%
11,8 GWh ca.
100%
4.000 fogli
100%
1.440 risme
96,64%
7.500
buste
11,7 GWh
c
11.000
fogli
480 risme
60 pz.
17,34%
Pneumatici ricoperti
58
23,29%
Noleggio fotocopiatrici
con marchio
“energystar”
8
Monitor e PC con
marchio “energy star”
Buste in carta riciclata
ENERGIA elettrica
“Verde”
Carta intestata riciclata
Q.tà
Acquistat
a
2013
% di “prodotto
verde” sul
totale degli
acquisti
100%
100%
Q.tà
Acquistata
12.000
buste
% di “prodotto
verde” sul
totale degli
acquisti
88,89%
100%
12 GWh ca.
28.125 fogli
100%
100%
99,79%
1.245 risme
100%
59 pz.
23,23%
74 pz.
21,77%
55 pz.
18,27%
63 pz.
15,4%
100%
8
100%
10
100%
8
100%
6
100%
17
100%
Auto di servizio a
metano
1
100%
0
0%
0
0%
Autotelai a norma
Euro 5
1
100%
0
0%
0
0%
Carta (riciclata,
ecolabel, fsc, ecc.) per
fotocopiatrici,
stampanti e fax
Cartucce e toner
rigenerati
Come si evince dalla precedente tabella, nel 2013 sono state acquistate risme di carta bianca
“ECOCOMPATIBILE”, oltre al quelle di carta riciclata.
Inoltre A.Am.P.S. S.p.A, già da diversi anni, ha acquistato energia verde da utilizzare per il
funzionamento degli impianti e per le attività d’ufficio. Tale energia verde darà quindi un valore
aggiunto all’impegno nei confronti dell’ambiente che A.Am.P.S. S.p.A. già dimostra con la
produzione di energia dagli impianti.
Nel 2013 A.Am.P.S. S.p.A. ha conseguito il “PREMIO COMPRAVENDE _Migliore politica GPP
realizzata”, per la capacità di integrare la politica del GPP nella gestione delle attività aziendali
con azioni concrete.
5.9
Altri aspetti ambientali diretti
5.9.1 Inquinamento acustico
Il piano di classificazione acustica del Comune di Livorno, approvato con delibera n. 167 del
22.1.2004, attribuisce la classe V all’Area del Picchianti (area prevalentemente industriale), ove
sono insediati gli impianti principali di Preselezione rifiuti (PSZ) e Termovalorizzazione (TVR).
53
I limiti di rumore previsti dalla normativa sono, rispettivamente 70 dB(A) diurni e 60 dB(A)
notturni.
La valutazione di impatto acustico eseguita nel mese di aprile 2011 dalla società SINTESIS
Engineerig & Consulting, ha rilevato un sostanziale rispetto dei limiti previsti dalla normativa.
Pertanto, è possibile valutare complessivamente come non significativo il disturbo acustico
generato dalle attività nell’Area Picchianti (in particolare l’impianto Termovalorizzatore) e non si
ravvede ad oggi la necessità di mitigazioni.
Le emissioni acustiche relative all’esecuzione di lavori edili e di manutenzione degli impianti sono
sporadiche e vengono prese, quando tecnicamente possibile, adeguate precauzioni per ridurre il
rumore durante l’effettuazione dei lavori, come conseguenza di una valutazione preventiva
dell’impatto ambientale generato dalle lavorazioni, effettuata congiuntamente dall’azienda e
dall’appaltatore.
5.9.2
Gestione emergenze
Nell’arco del 2013 non si sono verificate emergenze ambientali. Sono state altresì condotte varie
prove di evacuazione e gestione delle emergenze (vedi par.fo relativo alla formazione e
coinvolgimento del personale).
Alcune attività svolte dall’Azienda presso i propri siti, sono soggette a Certificato Prevenzione
Incendi (CPI), secondo quanto indicato dalla tabella di seguito.
Tabella 43 – Attività aziendali soggette a CPI
Sito Industriale Via dell'Artigianato
N° attività PCI
Descrizione
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Deposito cassonetti Via Don Minzoni
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Impianto Biogas presso Discarica
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I Certificati Prevenzione incendi rilasciati dal Comando dei Vigili del Fuoco di Livorno sono i
seguenti:
•
•
•
CPI Sito Industriale Via dell’Artigianato 32_ Pratica nr. 2040/91, scadenza il 15.12.2016.
CPI Deposito cassonetti Via Don Minzoni _ Pratica nr. 35979 44.1.b, scadenza il
23.08.2017.
CPI Impianto Biogas presso Discarica_ Pratica nr. 31486 1.1.c, scadenza il 14.07.2018.
Per la gestione delle emergenze incendio sono disponibili presso tutti i siti aziendale idonee
attrezzature antincendio, inserite nel “Registro Antincendio” aziendale e regolarmente verificate.
Altri tipi possibili di emergenze ambientali (es. sversamenti di polveri, liquidi, emissioni al camino,
ecc.) sono gestite con apposite procedure, mezzi e personale appositamente addestrato.
5.9.3 Scarichi Idrici
Presso l’Area Picchianti è presente un sistema di trattamento delle acque meteoriche dilavanti
non contaminate delle superfici impermeabili (coperte e scoperte) con la loro regimazione, sulle
strutture/attrezzature che li compongono
Nell’ambito dei dispositivi normativi regionali la sede industriale A.Am.P.S del Picchianti, nel
corso del biennio 2012/2013 ha completato i sistemi preposti al trattamento delle acque
meteoriche dilavanti (nel seguito AMD); tale sistema, frazionato secondo la logica di
collettamento della rete fognaria e le peculiarità delle aree da trattare, recepisce uno specifico
55
piano di gestione e monitoraggio (predisposto per A.Am.P.S dalla Sintesis Engineering &
Consulting).
Attualmente a fronte di una superficie battente (coperta e scoperta) complessiva di 41.155 m2,
ripartita secondo le logiche delle pendenze/deflusso e dei relativi punti di confluenza al recettore
finale, sono stati previsti degli impianti opportunamente dimensionati e all’origine di ciascun
effluente, in grado di gestire, in continuo, le acque cosiddette di prima pioggia (AMPP) o ad esse
assimilate (AMDNC) provenienti da ciascuna superficie da questi asservita, per una capacità di
trattamento complessiva di circa 45.000 m2.
Vengono eseguite analisi periodiche (bimenstrali) sugli scarichi in fognatura secondo un piano di
monitoraggio stabilito.
In allegato 5 è riportata la planimetria del sistema fognario dell’Area Picchianti.
5.9.4 Bio-diversità
È importante sottolineare che le attività svolte non impattano negativamente sulla biodiversità in
quanto l’elevato grado di antropizzazione della zona in questione, dovuto principalmente
all’aggregato urbano di Livorno, si riflette sia sul paesaggio sia sulla flora e sulla fauna esistente.
L’area interessata dallo stabilimento, classificata zona industriale, non risulta gravata da vincoli
paesaggistici, architettonici, archeologici, storico culturali, né soggetta a vincoli idrogeologici.
Non fa parte di aree protette né di aree contigue ai sensi della L.R. Toscana 49/1995, non fa
parte di SIC, di ZPS, né di siti individuati dal progetto BIOITALY.
Non fa parte inoltre di aree interessate da elementi di tutela delle risorse essenziali di cui ai
commi 1 e 2 della L.R. Toscana 5/1995.
Comunque la superficie complessiva dell’Area Picchianti è 55.670 m2 e la superficie edificata
(coperta) è 12.302 m2.
6. Individuazione degli aspetti ambientali indiretti
Nella tabella seguente sono indicati in maniera sintetica tutti gli aspetti ambientali indiretti
individuati nell’ambito dell’Analisi Ambientale Iniziale, cioè “gli aspetti che possono derivare
dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che possono essere influenzati, in misura
ragionevole, da un’organizzazione”.
Tabella 44 – Aspetti ambientali indiretti
Aspetto ambientale
I1
I2
56
Eventuali attività legate all’aspetto
ambientale principale
Significatività
Coinvolgere i fornitori
operanti nel sito e/o per
conto dell’organizzazione
nel programma di
miglioramento ambientale
I.1.1 Inserimento di vincoli o prestazioni
ambientali nei contratti con i fornitori, ove
possibile
I.1.2 Coinvolgimento gestore impianto di
depurazione
I.1.3 Coinvolgimento altre aziende operanti
per conto dell’organizzazione
27
Informazione,
sensibilizzazione ed
educazione ambientale dei
soggetti presenti sul
territorio
I.2.1 Iniziative di Agenda Locale 21
I.2.2 Educazione nelle scuole
I.2.3 Informazione alla popolazione
I.2.4 Adozione della carta dei servizi e
gestione dei reclami
27
I3
6.1
Aspetto ambientale
Eventuali attività legate all’aspetto
ambientale principale
Pianificazione strategica
I.3.1 Collaborare alla revisione del
regolamento comunale al fine della
gestione del tariffari TARES/TARI
I.3.2 Aderire alle direttive imposte dall’ATO
di riferimento
Significatività
27
Coinvolgimento dei fornitori (I1)
A.Am.P.S. tiene sotto stretto controllo i fornitori critici per l’ambiente e la sicurezza anche
mediante audit di seconda parte, tra questi in particolare le aziende che operano nel settore dei
rifiuti e delle manutenzioni, con particolare attenzione ai destinatari delle attività di
intermediazione.
Nello specifico, per il recupero dei materiali derivanti da raccolte differenziate gli impianti di
destinazione risultano essere stati attualmente individuati i seguenti fornitori, selezionati
attraverso gara:
Tabella 45 – Principali impianti di destinazione frazioni differenziate di rifiuti
Azienda
Località
Materiale
Lonzi Metalli
Livorno
Carta, cartone, ingombranti, legno, imballaggi (misti, in
plastica, in metallo e vari), metalli, pneumatici e per lo
smaltimento di: farmaci, vernici e detergenti
Publiambiente
Empoli
Frazione organica, sfalci e potature
Cermec
Massa
Frazione organica, sfalci e potature
Sea Risorse
Viareggio Lucca
Frazione organica, sfalci e potature
Revet
Empoli e Pontedera
Multimateriale
Consorzio RAEE
-
RAEE
Rea
Rosignano
Livorno
Immobiliare
Croce
S.
–
Rifiuti cimiteriali e di alghe
Livorno
Inerti
Agricant
Anghiari – Arezzo
Sfalci e potature (in affidamento)
Toscana
Ecoverde
Pomarance (PI)
Sfalci e potature (in affidamento)
Lo smaltimento, quale fase residuale dell'attività di gestione, viene effettuato dalla società presso
la discarica dello Scapigliato gestita dalla REA, sita a Rosignano Marittimo (LI).
Per quanto concerne i rifiuti liquidi costituiti dai percolati raccolti dalle fosse di stoccaggio presso
l’impianto di selezione e l’impianto di termovalorizzazione sono conferiti presso fornitori
autorizzati. Si precisa altresì che presso lo stesso impianto di depurazione vengono conferite
anche le acque provenienti da lavaggio locali e lavaggio automezzi nonché le acque provenienti
dalle docce di emergenza.
Per quanto riguarda gli audit presso i fornitori, nel 2013 sono state svolte le seguenti verifiche:
57
•
•
•
In data 18.06.2013 Ditta Cantini (Servizio di avvio al recupero dei rifiuti biodegradabili
CER 200201),
In data 25.06.2013 Cooperativa Arca (Servizio di raccolta e trasporto rifiuti ingombranti e
RAEE nel Comune di Livorno),
In data 05.12.2013 Ditta Cab (Servizio di manutenzione dei bruciatori CUENOD del TVR
e degli impianti termici aziendali).
Da tali audit, finalizzati a verificare da parte dei fornitori la corretta applicazione e conformità alle
normative ambientali e di sicurezza, non sono emersi particolari criticità.
6.2
Informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale (I2)
L’informazione, la sensibilizzazione e l’educazione ambientale dei cittadini ed aziende sono un
requisito fondamentale per il successo della gestione integrata dei rifiuti e per la protezione
dell’ambiente.
E’ indubbio, infatti, che un comportamento rispettoso nei confronti di iniziative quali la raccolta
differenziata o l’igiene urbana oltre a migliorare la qualità della vita cittadina ha importanti
ricadute anche sotto il profilo economico.
Anche per l’anno scolastico 2013 - 2014 A.Am.P.S. SpA ha promosso il progetto “AAmPS per la
scuola» ed “Ecodifferenziamoci”, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di
Livorno.
L’iniziativa mira a coinvolgere il maggior numero di strutture scolastiche cittadine per accrescere
il grado di sensibilizzazione delle giovani generazioni sulle tematiche ambientali in generale e, in
particolare, su quelle che riguardano la cultura del recupero e del riciclo dei rifiuti.
Il progetto di educazione ambientale è volto a sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente, in
particolare per quanto riguarda la qualità della raccolta differenziata, il riciclo dei rifiuti, il recupero
di risorse, le possibilità di diminuzione dei quantitativi di rifiuti prodotti. La scuola, come ente
educativo e formativo, ha l’importante compito di indirizzare gli alunni verso scelte e
comportamenti a favore dell’ambiente, creando così le basi di una cittadinanza attiva e
responsabile.
Al fine di migliorare le nostre condizioni di vita continuiamo ad avvicinare i bambini alla scoperta
dell’ambiente per imparare a conoscere e a rispettare le cose che ci circondano, a capire il loro
valore e la loro importanza e a scoprire le cause e gli effetti che le azioni di noi uomini possono
provocare nel degrado dell’ambiente.
L’idea fondante del progetto nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi
sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente. E’ infatti
fondamentale far comprendere precocemente gli effetti che i nostri stili di vita producono
sull’ambiente in modo da intervenire positivamente sulla formazione ed interiorizzazione di micro
e macro comportamenti adeguati. Il progetto si propone quindi di porre le basi per la promozione,
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da maturare nel corso degli anni, di un comportamento critico e propositivo verso il proprio
contesto ambientale.
Il percorso didattico si è articolato in una serie di interventi diversificati a seconda della fascia di
età di appartenenza dei bambini.
Particolare attenzione è stata prestata alla modalità di raccolta differenziata "porta a porta" dei
rifiuti. Su indicazione dell'Amministrazione Comunale, infatti, il servizio sarà progressivamente
esteso in molte aree della città con l'obiettivo di aumentare le percentuali della RD fino al 70%
entro il 2020, stabilito dal “Piano Regionale Rifiuti e bonifiche 2013”. Le attività di
sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza, quindi, sono state notevolmente
potenziate, così da spiegare nel dettaglio le finalità delle iniziative e le operazioni che devono
essere fatte per un ancor più puntuale corretto conferimento dei rifiuti.
Comunicazioni e reclami
Nel corso dell’anno 2013 si sono registrati una serie di segnalazioni ricevute dal Call Center da
parte di utenti/parti interessate.
I reclami (disservizi) sono stati in tutto 735, le segnalazioni 1279, le richieste all’Ufficio
Commerciale sono state 7977, informazioni su TIA/TARES 8253 e informazioni varie 724.
Analizzando i dati relativi al 2013 e confrontandoli con l’anno 2012 (reclami 678, segnalazioni
509), si evidenzia un piccolo aumento sui reclami ed un sostanziale aumento delle segnalazioni
dove prevalgono le segnalazioni per abbandono abusivo di ingombranti (circa 151% in
aumento).
Per segnalazioni/richieste/reclami si intende:
Reclami: mancata vuotatura cassonetti, spazzamento manuale, vuotatura cestini e
spazzamento meccanizzato.
Segnalazioni: spostamento cassonetti, riparazione cassonetti, sostituzione cassonetti, pulizia
attorno ai cassonetti, pulizia bocche di lupo, abbandono ingombranti, deiezioni canine, pulizia da
foglie e presenza/raccolta siringhe.
Richieste: ritiro rifiuti ingombranti, ritiro sfalcio e potature, interventi di derattizzazione,
disinfestazione da zanzare, informazioni su TIA/Tares e varie.
Le segnalazioni, richieste e/o reclami sono pervenute ad A.Am.P.S. tramite lettera (all’indirizzo
Via
dell’Artigianato
39/b),
fax
(al
num.
0586/406033),
email
(all’indirizzo
[email protected]).
6.3
Pianificazione strategica (I3)
La pianificazione strategica della società ha un forte impatto ambientale legato sia alla gestione
economica ed operativa della società, sia ai riflessi che tali scelte hanno sull’ambiente, sui
rapporti con la popolazione e le imprese dell’area interessata dai servizi resi.
Allo stato attuale la pianificazione strategica verte principalmente sui seguenti punti:
•
•
•
Incremento della % di raccolta differenziata, anche attraverso l’ottimizzazione dei Centri
di Raccolta e l’iniziativa di raccolta porta a porta (PAP) con l’eliminazione della raccolta
stradale.
Progettazione e ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della Terza
Linea per il TVR, con incremento della capacità di termovalorizzazione.
Recupero di efficienza e ottimizzazione di servizi e impianti in previsione della confluenza
dell’azienda nel sistema impiantistico dell’ATO COSTA Rifiuti, (in particolar modo per la
gestione ottimale del rifiuto da avviare al recupero di materia: sfalci e potature, ecc.).
59
7. Formazione, addestramento e coinvolgimento del personale
Nel corso del 2013 è stata eseguita formazione ad alcuni dipendenti su tematiche per la gestione
dei rifiuti ed in particolare:
•
•
Formazione su “Criteri di classificazione dei Rifiuti, trasporto in ADR e Responsabilità.
Profili tecnici e giuridici”, in data 04.02.2013.
Corso di aggiornamento su SISTRI, in data 27.09.2013.
Altri corsi hanno avuto come tematiche principali il nuovo sistema di raccolta Porta a Porta
(PAP), le modalità di gestione dei rapporti con l’utenza e le modifiche procedurali e di software
avvenute nell’anno.
Sono state inoltre eseguite una serie di “Prove di Emergenza”, ambientali e di sicurezza, presso
le diverse aree impiantistiche ed hanno riguardato in particolare:
•
•
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•
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•
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•
•
•
•
•
Servizio Raccolta RSU il 21.06.2013 (prima prova);
Servizio Derattizzazione, Disinfestazione e Disinfezione il 17.07.2013;
Centro di Raccolta Via Cattaneo il 17.09.2013;
Area Discarica Vallin dell’Aquila il 17.09.2013;
Area Stoccaggio e manutenzione cassonetti Via Don Minzoni il 19.09.2013;
Uffici Amministrativi Via dell’Artigianato 39/b (TIA/TARES) il 03.10.2013;
Impianto Stoccaggio Organico il 08.10.2013;
Centro di Raccolta Picchianti il 08.10.2013;
Impianto Termovalorizzatore il 10.10.2013;
Impianto Preselezione Rifiuti il 17.10.2013;
Servizio Raccolta RSU il 25.10.2013 (seconda prova);
Aree non impiantistiche Picchianti (Officina) il 28.11.2013;
Servizio Raccolta RSU il 13.12.2013 (terza prova);
Centro di Raccolta Picchianti il 23.01.2014 (seconda prova).
Scopo di tali prove è stato quello di accertare la corretta applicazione, da parte di tutti i
dipendenti, della procedura operativa P12G “Piano Generale di Emergenza”, nonché di verificare
e mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento. Complessivamente tutte le prove
hanno avuto esito positivo.
8. Grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati
In relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi di miglioramento aziendali, definiti a cura di
ciascuna Area Aziendale, si rimanda alla scheda di sintesi in Allegato 3.
In tale scheda viene riportato il “Piano di Miglioramento” ambientale per il triennio 2013 - 2015
aggiornato e lo stato di avanzamento ed attuazione degli obiettivi già inseriti nel “Piano di
Miglioramento”, indicato nella Dichiarazione Ambientale 2013 convalidata.
60
ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI
AIA
Autorizzazione integrata ambientale: il provvedimento che autorizza
l'esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che
devono garantire che l'impianto sia conforme ai requisiti del decreto
legislativo 59/2005. Un'autorizzazione integrata ambientale può valere per
uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e
gestiti dal medesimo gestore.
Ambiente
Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua,
il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro
interrelazioni.
Azienda servizi
ambientali s.p.a.
(A.S.A.)
Gestore del ciclo idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale n° 5
(Toscana Costa), oltre che distributore di gas metano nella città di Livorno.
ARPAT
Agenzia Regionale Protezione Ambientale per la Toscana.
ATO
Acronimo di Ambito Territoriale Ottimale, Autorità alle quali è demandata,
nel rispetto del principio di coordinamento con le competenze delle altre
amministrazioni pubbliche, l'organizzazione, l'affidamento e il controllo del
servizio di gestione integrata dei rifiuti . Per info sulla numerazione vedi
http://gestioniassociate.regione.toscana.it/ambiti/ato_rifiuti.html.
Biodegradabile
Soggetto a scomposizione in composti chimici semplici per azione di agenti
biologici.
Biogas
Gas prodotto dalla degradazione anaerobica della materia organica,
composto principalmente da metano e biossido di carbonio
Carta dei servizi
Documento aziendale che fissa gli standard di qualità riferiti ai servizi
aziendali.
Ceneri
Residui di combustione solidi inorganici, generalmente contaminato da
piccole quantità di materiale organico non incenerito.
CDR
Combustibile da rifiuti.
CER
Codice europeo dei rifiuti: permette di identificare, in modo univoco, i rifiuti
Compost
Materiale ottenuto dal processo di compostaggio e utilizzato come
fertilizzante, o ammendante.
Compostaggio
Processo in grado di garantire l’andamento ottimale dell’attacco microbico
del materiale organico e la sua parziale o totale umificazione.
Conferenza dei
servizi
Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi
pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione
procedente indice di regola una conferenza di servizi.
La conferenza di servizi e' sempre indetta quando l'amministrazione
procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque
denominati di altre amministrazioni pubbliche (art. 14 L. 241/90).
Diaframma
Il diaframma è un elemento strutturale (mobile o fisso) per separare due
aree o ambienti tra loro (nelle bonifiche è usato per impedire che
l’inquinante presente in uno pervada anche l’altro).
Digestore
Impianto di trattamento, a scopi depurativi, delle acque impiegate nel ciclo
industriale dell’impianto.
Discarica
Area di stoccaggio definitivo dei rifiuti non altrimenti recuperabili sul o nel
suolo.
AEE
Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica.
CdC
Centro di Coordinamento RAEE.
1
ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI
2
Emissione
Quantità di sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ambiente,
proveniente dall’attività dell’uomo.
EN
Ente Europeo di normazione. Svolge compiti simili a quelli dell’ISO, ma
limitati all’ambito della Comunità Europea.
Energy manager
Figura professionale deputata a gestire, in aziende ed Enti, le
problematiche e le opportunità legate all’uso razionale dell’energia.
Gestione dei rifiuti
Sistema che comprende la raccolta, il trasporto, il recupero e lo
smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il
controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la loro
chiusura.
Frazione secca
Materiale a basso o nullo tenore di umidità ottenuta da processi di
selezione meccanica dei rifiuti, di interesse sia per il recupero di materia
che di energia.
Frazione umida
Rifiuti urbani biodegradabili, ad alto tenore di umidità, provenienti dalla
raccolta di materiale organico (residui di cibo, scarti vegetali, etc.).
GPP
Green Public procurement. Pratica degli acquisti verdi nella Pubblica
Amministrazione. Per acquisti verdi si intendono prodotti ottenuti dal riciclo
dei rifiuti o dotati di certificazioni ecologiche di prodotto.
Imballaggio
Tutti i prodotti adibiti a contenere e a proteggere determinate materie prime
o merci, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal
produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurarne la loro
presentazione.
Indicatore ambientale
Valori quantitativi e qualitativi che permettono di correlare gli effetti più
rilevanti sull’ambiente e le attività svolte dall’azienda.
ISO
Costituita nel 1947, l’International Organization for Standardization è una
federazione non governativa che abbraccia oltre 130 enti normatori di
altrettante nazioni a livello mondiale. L’ISO promuove lo sviluppo e
l’unificazione normativa per consentire e facilitare lo scambio dei beni e dei
servizi.
Landfill mining
Processo di recupero di rifiuti “pregiati” (come ad esempio metalli non
ferrosi) già da tempo depositati in discarica.
NOE
Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri.
Offerta
economicamente più
vantaggiosa
Tipologia di bando di gara in cui, oltre che gli aspetti economici, sono
valutati anche le caratteristiche professionali del partecipante (es:
referenze, validità del progetto presentato, parametri del servizio ecc.).
OHSAS 18001
Norma volontaria internazionale che descrive i principi e i criteri per
implementare, in una organizzazione pubblica o privata, un sistema di
gestione della sicurezza del lavoro.
Percolato
Liquido che si raccoglie sul fondo delle fosse di stoccaggio dei rifiuti, che
sono impermeabilizzate e isolate dal terreno circostante, derivante dai
processi di decomposizione dei rifiuti
Piezometro
Il piezometro è un dispositivo che consente di individuare la quota
piezometrica di una massa liquida. È costituito da un tubo cavo collegato
con il contenitore nel quale è presente il liquido. Quest'ultimo risale nel
piezometro fino alla quota corrispondente al piano dei carichi idrostatici,
ossia al piano in cui la pressione relativa del liquido è nulla (pelo libero).
ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI
Potere calorifico
Quantità di energia per unità di massa contenuta in un combustibile e
ottenibile teoricamente dalla combustione completa in condizioni standard.
Si parla di Potere Calorifico Inferiore (PCI) per i combustibili che
contengono idrogeno quando non si considera il calore di condensazione
dell’acqua che si forma nella combustione. Il p.c.i. quindi viene calcolato
considerando che l’acqua formata nella combustione rimanga allo stato di
vapore.
Preselezionatore
Impianto di selezione meccanica dei rifiuti indifferenziati.
Progetto Bioitaly
Perimetrazione di siti in cui sussistono particolari habitat naturali meritevoli
di particolare tutela.
Protocollo di Kyoto
Accordo internazionale per limitare la produzione di gas serra, allo scopo di
ridurre così il fenomeno del riscaldamento globale.
Radiazioni ionizzanti
Emissioni elettromagnetiche aventi lunghezza d’onda sufficienti ad
ionizzare l’atomo e quindi in grado di modificandone la struttura.
RAEE
Rifiuto di Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica.
Revamping
Revamping è un termine di origine inglese usato per indicare interventi di
ristrutturazione generale.
Rifiuto
Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nell’Allegato A parte quarta del
D. Lgs 152/06 (Testo Unico sull’Ambiente) di cui il detentore si disfi o abbia
deciso o abbia obbligo di disfarsi. Lo stesso decreto classifica i rifiuti in
base alla loro origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e secondo le
caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e non pericolosi.
RSU
Rifiuti solidi urbani.
SIC
Siti di importanza comunitaria.
Smaltimento
Riciclaggio o deposito definitivo di rifiuti, nonché le operazioni preliminari di
raccolta, trasporto, deposito provvisorio e trattamento.
S.p.A.
Società per Azioni.
s.r.l.
Società a Responsabilità Limitata.
Centro di Raccolta
Area attrezzata con contenitori idonei al conferimento di alcune tipologie di
rifiuti della raccolta differenziata; essa è accessibile gratuitamente ai
cittadini negli orari previsti.
Termovalorizzatore
Impianto di incenerimento il cui processo di combustione è accompagnato
da recupero energetico.
TIA
La Tariffa di Igiene Ambientale o TIA è un sistema di finanziamento
comunale della gestione dei rifiuti e della pulizia degli spazi comuni
introdotto in Italia dal decreto Ronchi. Come dice il nome, la tariffa al
contrario della tassa, ha come obiettivo di far pagare agli utenti
esattamente per quanto usufruiscono del servizio.
Tep
Tonnellate di Petrolio Equivalente; unità di misura con cui si valutano i
consumi energetici in termini di energia primaria ed espressa in tonnellate
equivalenti di petrolio (tep). I valori di conversioni in tep sono riportati
all’interno della circolare ministeriale n.219/f pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale Italiana n°57 del 09/03/1992.
TVR
Acronimo di Termovalorizzatore.
UMTS
Universal Mobile Telecomunications System (UMTS) è la tecnologia di
telefonia mobile successore di terza generazione (3G) del GSM.
3
ALLEGATO 1: GLOSSARIO E DEFINIZIONI
UNI
Ente nazionale italiano di unificazione. Svolge compiti simili a quelli
dell’ISO, ma limitati alla realtà italiana.
UNI EN ISO 14001
Norma internazionale che descrive i principi e i criteri per implementare, in
una organizzazione pubblica o privata, un sistema di gestione ambientale.
ZPS
Zone di protezione speciale.
DEFINIZIONI TRATTE DALLA NORMA ISO 14001
Audit ambientale
Strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica,
documentata, periodica e obiettiva delle prestazione dell’organizzazione, del
sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente.
Miglioramento
continuo
Processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del
sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di
un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua
politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali; questo miglioramento dei
risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i
settori di attività.
Prevenzione
dell’inquinamento
Impiego di processi, pratiche, materiali o prodotti che evitano, riducono o
controllano l’inquinamento, tra cui possono annoverarsi riciclaggio,
trattamento, modifiche dei processi, meccanismi di controllo, uso efficiente
delle risorse e sostituzione dei materiali.
DEFINIZIONI TRATTE DAL REG. 1221/2009/CE EMAS:
4
Analisi ambientale
Esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni
ambientali connesse all’attività di un’organizzazione.
Aspetto
ambientale
Un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione
che ha, o può avere, un impatto sull’ambiente.
Impatto
ambientale
Qualunque modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in
parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.
Obiettivo
ambientale
Un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato,
conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione decide di
perseguire.
Organizzazione
Un gruppo, una società, un’azienda, un’impresa, un’autorità o
un’istituzione, ovvero loro parti o combinazione, in forma associata o
meno, pubblica o privata, situata all’interno o all’esterno della Comunità,
che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa.
Politica ambientale
Le intenzioni e l’orientamento generali di un’organizzazione rispetto alla
propria prestazione ambientale, così come espressa formalmente dall’alta
direzione, ivi compresi il rispetto di tutti i pertinenti obblighi normativi in
materia di ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle
prestazioni ambientali. Tale politica fornisce un quadro di riferimento per gli
interventi e per stabilire gli obiettivi e i traguardi ambientali.
Prestazione
ambientale
I risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di
un’organizzazione.
Programma
ambientale
Una descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o
previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze
per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi.
DEFINIZIONI TRATTE DAL REG. 1221/2009/CE EMAS:
Sistema di
gestione
ambientale
La parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura
organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le
procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare,
riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti
ambientali.
Sito
Un’ubicazione geografica precisa, sotto il controllo gestionale di
un’organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi, ivi compresi
tutte le infrastrutture, gli impianti e i materiali; un sito è la più piccola entità
da considerare ai fini della registrazione.
Traguardo
ambientale
Un requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi
ambientali, applicabile ad un’organizzazione o ad una sua parte, che
occorre fissare e analizzare al fine di raggiungere tali obiettivi.
SIGLA
NOME SOSTANZA O COMPOSTO CHIMICO
Al
Alluminio
CO
Monossido di Carbonio
CO2
Anidride Carbonica
COD
Contenuto Ossigeno disciolto
COT
Composti organici totali
COV
Composti Organici volatili
Fe
Ferro
HCl
Acido Cloridrico
HF
Acido Fluoridrico
Hg
Mercurio
H2S
Idrogeno solforato
IPA
Idrocarburi policiclici aromatici
Mn
Manganese
NH2
Radicale amminico
NH3
Ammoniaca
NOx
Ossidi di Azoto
Pb
Piombo
PCB/PCT
Policlorobifenili/policlorotrifenili
PCDD
Policlorodibenzodiossine
PCDF
Policlorodibenzofurani
PH
Grado di acidità di un liquido
PM10
Polveri sottili
SOx
Ossidi di Zolfo
SOV
Solventi organici volatili
Tl
Tallio
5
Unità di misura
del sistema
internazionale
atm
bar
6
Il Sistema internazionale di unità di misura, più ufficialmente - in
lingua francese - Système International d'Unités e abbreviato in SI, è il
più diffuso tra i sistemi di unità di misura.
L'atmosfera (o atmosfera standard, simbolo atm), pur non facendo parte
del Sistema Internazionale, è un'unità di misura della pressione molto
usata nella tecnica. Essa era definita come la pressione atmosferica di una
colonna d'aria al livello del mare, a 0ºC di temperatura e a 45º di latitudine.
Tuttavia nel determinare la pressione atmosferica, oltre alla temperatura,
gioca un ruolo anche il grado di umidità relativa dell'aria stessa; perciò nel
sistema internazionale alla pressione atmosferica è stata sostituita una
diversa unità di misura, il Pascal (Pa). 1 atm = 101 325 Pa.
Il bar è un'unità di misura della pressione. Non fa parte del Sistema
Internazionale di unità di misura, il suo uso, anche se sconsigliato, è
comunque tollerato all'interno di esso, purché nei documenti in cui si usa si
riporti anche l'equivalenza in unità del SI. L'unità di misura della pressione,
secondo il Sistema Internazionale è il pascal, simbolo Pa.
1 bar = 105 Pa = 0,1 MPa.
°C
È una unità di misura della temperatura espressa in gradi Celsius.
Convenzionalmente, è una scala di temperatura centigrada o centesimale
in cui, a 0 °C l'acqua congela ed a 100 °C bolle.
dB
Il decibel (simbolo dB) è un'unità di misura di tipo logaritmico che esprime il
rapporto fra due livelli di cui uno, quello al denominatore, è preso come
riferimento. È una unità di misura del suono (o rumore).
dB (A)
Si intende una misura di suono, espresso in dB, effettuata impiegando un
filtro (indicato con A) che riproduce le caratteristiche dell’orecchio umano.
g
Il grammo è un'unità di misura della massa. Esso equivale ad un millesimo
di chilogrammo.
Giorno
Il giorno solare medio, durata media dei giorni solari durante l'anno, è
usato per fini civili. Il giorno solare è pari a 24 ore ovvero 86 400 secondi.
E’ una unità di misura del tempo.
Hz
L'unità di misura della frequenza è chiamata hertz (Hz), dal fisico tedesco
Heinrich Rudolf Hertz, dove 1 Hz caratterizza un evento che occorre una
volta in un secondo. Le lettere giga (G) indica un miliardo, mentre kilo (k)
indica un migliaio.
kcal
La caloria (o piccola caloria, simbolo cal) è un'unità di misura dell'energia.
Viene definita come la quantità di calore necessaria ad elevare da 14,5 a
15,5 °C la massa di un grammo di acqua distillata a livello del mare
(pressione di 1 atm).
1 grande caloria = 1 Cal = 1 kcal = 4185,5 J = 4,1855 kJ
kg
Il chilogrammo o kilogrammo (simbolo: kg) è l'unità di misura base della
massa nel Sistema Internazionale (SI).
kJ
Il joule (simbolo: J) è un'unità di misura derivata del Sistema
Internazionale. Il joule è l'unità di misura dell'energia e del lavoro.
Wh
Il wattora (simbolo Wh) è un'unità di misura dell'energia. L'unità di misura
dell'energia nel Sistema internazionale di unità di misura (SI) è però il joule
(J), perché il wattora contiene un'unità di misura che non fa parte del SI
(l'ora). Il Mega (M) indica un milione di wattora, il kilo (k) ne indica mille.
l
Il litro è un'unità di misura di volume. Non è un'unità del SI, ma è "accettata
per l'uso nel Sistema Internazionale".
m
Il metro (simbolo: m) è l'unita base nel SI della lunghezza. Il millimetro
(simbolo mm) è un millesimo di metro.
Unità di misura
del sistema
internazionale
Il Sistema internazionale di unità di misura, più ufficialmente - in
lingua francese - Système International d'Unités e abbreviato in SI, è il
più diffuso tra i sistemi di unità di misura.
mq o m2
Il metro quadro (o metro quadrato) è un'unità di misura della superficie ed
è, per definizione, l'area racchiusa da un quadrato avente i lati lunghi un
metro.
mc o m3
Metro cubo: unità di misura impiegata per misurare il volume.
min
Minuto: unità di misura del tempo, equivalente a 60 secondi.
mg
Milligrammo: unità di misura impiegata per misurare la massa, equivale ad
un millesimo di kg.
µg
Nmc o
Micro grammo (o milionesimo di grammo); come sopra.
Nm3
t
Normal metro cubo: un unità di misura impiegata per misurare la quantità
di gas a condizioni normali; per condizioni normali vengono intese delle
condizioni convenzionali di temperatura e pressione in cui eseguire misure
di parametri chimici e fisici. Tali valori convenzionali sono fissati in 273,15
K (0 °C) e 101.325 Pa (1 atm), ovvero la temperatura di congelamento
dell'acqua alla pressione registrata al livello del mare. Questi valori sono
anche detti temperatura e pressione standard (TPS)
Una tonnellata (t) è un'unità di misura di massa. Pur non essendo una
unità del sistema Internazionale di unità di misura il suo uso è ancora
tollerato, anche se ufficialmente sconsigliato, per una più facile
divulgazione di trattati scientifici nel vasto pubblico, anche non tecnico.
T
tesla (simbolo T) è una unità di misura derivata del sistema internazionale
(SI) e viene utilizzata per esprimere la densità del flusso magnetico o
l'induzione magnetica. Il Micro ( ) è un prefisso SI che esprime il fattore 106, cioè un milionesimo.
V
Il volt è l'unità di misura derivata dal SI del potenziale elettrico e della
differenza di potenziale.
Acronimo
Definizione del provvedimento normativo
D.P.R.
Decreto presidente della repubblica
D.P.C.M.
Decreto presidente del consiglio dei ministri
D.M.
Decreto ministeriale
D.L.
Decreto legge
D. Lgs.
Decreto legislativo
L.
Legge
D.C.R.T.
Decreto consiglio regione toscana
L.R.T.
Legge regione toscana
P.G.R.T.
Provvedimento giunta regione toscana
R.D.
Regio decreto
7
OBIETTIVI
GENERALI
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
CED
UTM
SO
CED+UTM+SO
25.000
31/03/14
Aggiornamento software
IDP, per una gestione
migliore dei dati del
personale
CED
CED
Risorse interne
+consulenza
Implementazione
produzione Energia
Elettrica da fonte
rinnovabile (Fotovoltaico)
sede Picchianti con bonifica
copertura palazzina uffici,
incremento fino a 170 MWh
annui da fonti rinnovabili
UTM
Ufficio Tecnico
(progettazione e
gestione lavori)
Ufficio Appalti
(affidamento
lavori e
contratto)
€ 300.000
DESCRIZIONE
RESP.
Obiettivo
generale
N. 123
Automazione Centri di
Raccolta al fine di
incrementare i rifiuti raccolti:
4.900 t/anno
Obiettivo
generale
N. 124
Obiettivo
generale
N. 134
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
D6 raccolta
rifiuti sul
territorio
30/06/2013 Formazione del
personale
31/12/14
Consumi di
Energia
Elettrica
STATO DI
ATTUAZIONE
INDICATORE
TRAGUARDO
Progetto in
corso
Incremento
quantità di rifiuti
intercettati tramite
Centri di Raccolta
4.675 t/anno
Chiuso
31/05/13
Avanzamento
completamento
agg. Software
Completato
Progettazione
da sviluppare
nel 2014.
Attività di
appalto e
lavori nel
2015.
Da realizzare
dopo progetto
VATE
Incremento di
Energia Elettrica
prodotta
Non disponibile
OBIETTIVI
GENERALI
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
UTM
Ufficio Tecnico
(progettazione
e gestione
lavori) Ufficio
Appalti
(affidamento
lavori e
contratto)
€ 110.000
31/12/14
Consumi di
Energia
Elettrica
Impianto trattamento
acqua industriale per
alimento ciclo
raffreddamento CTE TVR,
al fine di conseguire una
riduzione del 50% consumi
acqua TVR
UTM
Ufficio Tecnico
- Area Impianti
(progettazione
e gestione
lavori) - Ufficio
Appalti
(affidamento
lavori e
contratto)
€ 540.000
31/12/15
Consumi idrici
Piano di rinnovo e
razionalizzazione parco
automezzi - Acquisto nuovi
automezzi attrezzati
secondo esigenze Servizi
Operativi e stato di
manutenzione, con
sostituzione nr. 20 mezzi
in 3 anni
UTM
Ufficio Tecnico
e
Manutenzione
automezzi
(specifiche
forniture e
gestione
allestimenti Ufficio Appalti
(affidamento
lavori e
contratto)
€ 3.310.000
31/12/16
Consumi
energetici
emissioni in
atmosfera
DESCRIZIONE
RESP.
Obiettivo
generale
N. 135
Realizzazione impianto
fotovoltaico presso
struttura raccolta organico
DSC, per produrre 170
MWh annui da fonti
rinnovabili
Obiettivo
generale
N. 136
Obiettivo
generale
N. 137
STATO DI
ATTUAZIONE
Progettazione
da sviluppare
nel 2014.
Per appalto e
lavori nel 2014
(verifica fondi
finanziamento)
INDICATORE
TRAGUARDO
Incremento di
Energia Elettrica
prodotta
Non disponibile
Progettazione Riduzione consumi
acqua di rete
da sviluppare
nel 2014.
Per appalto e
lavori nel 2014
(verifica fondi
finanziamento)
485.000 € nel
giugno 2014 1.396.000 €
nel 2015 e
805.000 € nel
2016 per
co
mpletamento
obiettivo
Nr. Veicoli
acquistati
alimentati a
metano o E. E.
Non disponibile
Nessun mezzo
OBIETTIVI
GENERALI
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
UTM
Ufficio Tecnico
(progettazione
e gestione
lavori) con ditte
convenzionate
50.000
31/03/2013
Rifiuti prodotti
Studio ottimizzazione
consumi elettrici sede
operativa Picchianti Definizione interventi
finalizzati alla riduzione dei
consumi delle utenze
principali, con risparmio
annuo stimato di circa
100.000 € -
UTM
Ufficio
Pianificazione
e supporto
manutenzione
Progetto centralizzazione
allarmi e contatori consumi
utilities area Picchianti
UTM
Ufficio
Pianificazione
e supporto
manutenzione
DESCRIZIONE
RESP.
Obiettivo
generale
N. 138
Sistemazione impianto
lavaggio automezzi interventi di sistemazione e
miglioramento sistema
trattamento reflui, delle
attrezzature e dell'area di
captazione delle acque, con
riduzione del 20 % quantità
di fanghi prodotti e 20 %
costo euro/t per
smaltimento
Obiettivo
generale
N. 139
Obiettivo
generale
N. 141
Risorse interne per 30/06/2013
la predisposizione
dello studio che
comprenderà i
costi di intervento
ora non stimabili
40.000
30/12/2012
Consumi di
Energia
Elettrica
Monitoraggio
aspetti
ambientali
STATO DI
ATTUAZIONE
INDICATORE
TRAGUARDO
Riduzione quantità
di fanghi prodotti
dal lavaggio degli
automezzi e costo
di smaltimento
Raggiunto
Lo studio è
KWh/anno e Costi
stato
acquisto E.E.
completato, i
risparmi sono
gli stessi ma si
riducono i
costi per le
modifiche
apportate dal
progetto VATE
da realizzarsi
nel 2015
Raggiunto
Completato
sistema
trattamento a
nov.2012 - In
corso altri
lavori entro
marzo 2013
Completato sistema
espandibile
Stato
avanzamento
lavori
Raggiunto
OBIETTIVI
GENERALI
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
UTM
Ufficio Tecnico
ed Area Appalti
50.000
31/12/14
D 19 presenza
di
apparecchiature
contenenti CFC
Progetto raccolta farmaci
scaduti (sostituzione
contenitori con bidoni
carrellati presso le farmacie
cittadine), con incremento
intercettazione 10 t/anno
SO
SO
3.628
31/12/2013
Obiettivo
generale
N. 148
Progetto Raccolta Porta a
Porta "Centro" (PAP), al
fine di raggiungere il 70% di
Raccolta Differenziata entro
il 2020
SO
UTM e SO
Risorse interne e 2013/2015
finanziamento ATO
Obiettivo
generale
N. 152
Centro Di Raccolta ad alta
automazione, con
incremento di 4.000 t/anno
SAI
SAI
DESCRIZIONE
RESP.
Obiettivo
generale
N. 142
Riduzione delle
apparecchiature
contenenti CFC mediante
la sostituzione completa di
tutti gli impianti di
climatizzazione funzionanti
a R22
Obiettivo
generale
N. 147
25.000
31/05/14
STATO DI
ATTUAZIONE
INDICATORE
TRAGUARDO
In corso
Numero delle
macchine con R22
sostituite/eliminate
Macchine
sostituite n. 1
D6 raccolta
rifiuti sul
territorio
Chiuso
Quantitativo
raccolta di farmaci
scaduti in modalità
differenziata
10,86 t/anno
D6 raccolta
rifiuti sul
territorio
In corso
% di raccolta
Differenziata
43,3%
Incremento
della qualità
delle frazioni
merceologiche
del rifiuto da
avviare al
recupero
In corso
Raccolta
differenziata in
t/anno
4300 t/anno
OBIETTIVI
GENERALI
DESCRIZIONE
RESP.
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
STATO DI
ATTUAZIONE
INDICATORE
TRAGUARDO
Obiettivo
generale
N. 153
Adottare nuova
metodologia del servizio di
disinfestazione da cimici
da letto, per eleminare
l’utilizzo di prodotti chimici
SAI
SAI
900,00
31/05/14
Evitare l'utilizzo
di prodotti
chimici molto
pericolosi per
l'ambiente, le
persone e gli
operatori.
In corso
Diminuzione dei
prodotti chimici
utilizzati per la
disinfestazione
Non disponibile
Obiettivo
generale
N. 154
Ampliamento piattaforma di
stoccaggio presso Discarica
per la gestione di sfalci e
potature. PRV nr. 43 del
28.02.2014, con riduzione
di 180 viaggi/anno a parità
di quantitativo di rifiuti
raccolti
SG e
UTM
SG e UTM
220.000
31/12/14
Riduzione
numero dei
viaggi per il
trasporto di
sfalci e potature
In corso
Numero dei viaggi
per il trasporto di
sfalci e potature
Non disponibile
Obiettivo
generale
N. 155
Formazione al personale in
materia di prevenzione reati
(231), al fine di non
incorrere in reati ambientali
ALA e
RAS
ALA e RAS
Risorse interne
31/12/14
Formazione
ambientale
In corso
Tempestività
dell'aggiornamento
delle valutazioni
dei rischi dei reati
ambientali
Non disponibile
Obiettivo
generale
N. 156
Piano di formazione su
normativa ambientale, al
fine di non incorrere in reati
ambientali
RAS
RAS e
personale
Tecnico
Risorse interne
31/12/14
Sensibilizzare il
personale
aziendale sugli
aspetti
ambientali
In corso
Contenziosi
ambientali
Non disponibile
OBIETTIVI
GENERALI
DESCRIZIONE
RESP.
AREE
COINVOLTE
RISORSE
COMPLES.
TERMINE
PREVISTO
ASPETTI
AMBIENTALI
CORRELATI
STATO DI
ATTUAZIONE
INDICATORE
TRAGUARDO
Obiettivo
generale
N. 157
Sistema di comunicazione
delle prestazioni
ambientali, al fine della
pubblicazione on-line delle
prestazioni ambientali
RAS
RAS, SO e REI
Risorse interne
31/12/14
Formazione
ambientale
In corso
Consapevolezza e
coinvolgimento
della cittadinanza
in materia
ambientale
Non disponibile
Obiettivo
generale
N. 158
Progetto nuova sede
aziendale PRV nr. 20 del
30.01.2014, per un
risparmio di circa 140.000
€/anno
UTM
UTM
1.470.000
01/04/16
Risparmio
economico
In corso
progettazione
Canone affitto
Non disponibile
Obiettivo
generale
N. 159
Progetto VATE
(Valorizzazione Energia
TermoElettrica) per
configurazione assetto di
autoconsumo sede
Picchianti, al fine di un
risparmio annuo di circa
400.000 € (variabile in
funzione delle variazioni
normative)
UTM
UTM - REI
650.000
30/06/14
Risparmio
acquisto
Energia
Elettrica
In corso
Costi acquisto
energia elettrica
Non disponibile
In celeste sono indicati gli obiettivi chiusi
In giallo sono indicati gli obiettivi annullati
In viola sono indicati gli obiettivi sospesi
Difinizioni: DG_Direttore Generale; DT_Direttore Tecnico; SG_Servizi Generali; REI_Responsabile Esercizio Impianti; QAS_Responsabile Ufficio
Qualità Ambiente e Sicurezza; SO_Responsabile Servizi e Progetti; UTM_Responsabile Ufficio Tecnico e Manutenzione; CED_Responsabile
Servizi Informatici; RLC_Responsabile Laboratorio Chimico; SAI_Responsabile Servizi Ambientali Integrati; RSA_Responsabile Smaltimenti e
Adempimenti Ambientali; ALA_Responsabile Area Legale, Risorse Umane e Appalti; RAS_Responsabile Area di Staff; P I_ Piano Industriale
ALLEGATO 4 – Elenco delle principali norme e leggi applicabili alla data di convalida
ARIA
D. Lgs n°152 del 03.04.2006
P V e s.m.i
Norme in materia ambientale – Parte IV Norme in materia di tutela dell’aria e
di riduzione delle emissioni in atmosfera
IMPIANTI DI INCENERIMENTO
D. Lgs n° 133 del 11/05/05
Attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti
PREVENZIONE E CONTROLLO INTEGRATI DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
D. Lgs n°152 del 03.04.2006
P II e s.m.i
Testo coordinato della legge
regionale 12 febbraio 2010,
n. 10
Norme in materia ambientale - Procedure per la Valutazione Ambientale
Strategica (VAS), per la Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) e per
l'Autorizzazione Ambientale Integrata (IPPC)
Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di
valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza
SOSTANZE LESIVE PER L’OZONO ATMOSFERICO E DANNOSE PER EFFETTO SERRA
Regolamento (CE) n.
842/2006 del 17.05.2006
Regolamento (CE) n.
1005/2009 del 17.05.2006
Regolamento su taluni gas fluorurati ad effetto serra
Regolamento sulle sostanze che riducono lo strato di ozono.
ACQUA E SCARICHI
D. Lgs n°152 del 03.04.2006
P III e s.m.i
D.P.G.R. 46/R dell’8/9/2008
Norme in materia ambientale – Parte III Norme in materia di difesa del
suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e
di gestione delle risorse idriche
Regolamento di attuazione della Legge Regionale 31 maggio 2006, n. 20
"Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento"
AMIANTO
L. n° 257/92
Norme relative alla cessazione dell’amianto
AREE A RISCHI IDRAULICO
Delibera del consiglio della
regione toscana n° 230 del
21/06/94
Indica le prescrizioni ed i vincoli cui devono sottostare gli interventi di
edilizia in aree a rischio idraulico ed assegna le relative competenze e
stabilisce le procedure da seguire
AREE A RISCHIO SISMICO
Legge 64/74
O.P.C.M. n. 3274/2003
Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone
sismiche
Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del
territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona
sismica
1
EMAS
Regolamento CEE/UE n°
1221 del 25/11/2009
UNI EN ISO 14001:2004
Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un
sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) che abroga il
regolamento CE n. 761/2001 e la decisione della Commissione
2001/681/CE e 2006/193/CE
Sistemi di gestione ambientale
ENERGIA
L. n° 10 del 09/01/91
Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso
razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia
D. Lgs n° 192 del 19/08/2005
Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell’edilizia
Integrazioni al D. Lgs 19/08/2005 n° 192 recante attuazione della direttiva
2002/91/CE, relativa al rendimento energetico in edilizia
Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese,
nonché in materia di energia
Disposizioni in materia di energia
D. Lgs 29/12/2006 n°311
L. 99 del 23/7/2009
L.R. 71 del 27/11/2009
INDUSTRIE INSALUBRI
DM 05/09/1994
Elenco delle industrie insalubri
PRINCIPI SULL’EROGAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E INFORMAZIONE AMBIENTALE
DPCM 27/11/94
Carta dei servizi al cittadino
D. Lgs 195/05
Accesso del pubblico all’informazione ambientale
GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI
D. Lgs n°152 del 03.04.2006
P IV e s.m.i
Norme in materia ambientale – Parte IV Norme in materia di gestione rifiuti
e bonifica dei siti inquinati
D.M. 17 dicembre 2009
Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi
dell’articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’articolo 14-bis
del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge
n. 102 del 2009.
GREEN PURCHAISING
D.M. n. 203/2003
Disposizioni, destinate agli Enti Pubblici ed alle società a prevalente
capitale pubblico, anche di gestione dei servizi, che garantiscano che
manufatti e beni realizzati con materiale riciclato coprano almeno il 30% del
fabbisogno attuale.
RISCHI RILEVANTI
D. Lgs n° 334/99
2
Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti
rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, e s.m.i.
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
DM n° 381/98
Legge Regionale n. 54 del
06/04/2000
Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza
compatibili con la salute umana
Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione
PREVENZIONE INCENDI
DM 16/2/1982
Modificazioni del D.M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione
delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi
DPR 37/98
Norme per il rilascio del certificato di prevenzione incendi
D.Lgs n. 81 del 9/4/2008
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti
relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4 quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122
D.Lgs n. 81 del 9/4/2008
D.P.R. 151 del 1° agosto
2011
RUMORE
L. n° 447/95
D. M. 16 marzo 1998
D.G.R.T. 788/99
Legge quadro sull’inquinamento acustico.
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico in GU
n. 76 del 01/04/98.
Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto
acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell'art. 12,
comma 2 e 3 della legge regionale n. 89 del 1998.
3
Sito In
ALLEGATO 5 – Planimetria rete fognaria Area Picchianti
triale Via
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