ARMENIA E GEORGIA Dal 30 agosto al 7 settembre 2014 Organizzazione Tecnica TALISMANO VIAGGI S.r.l. Aut. Reg. N. 4058 del 13/06/1984 L'Armenia è una terra dal paesaggio affascinante. E’ la terra in cui la tradizione biblica colloca il Giardino dell’Eden. La terra da cui, nelle giornate limpide si può perfino pensare di scorgere sull’Ararat la sagoma dell’Arca di Noè. Immersa tra i monti nel Sud del Caucaso, questo antico paese è sempre stato testimone di avvenimenti storici, paese che ha pagato lo scotto degli incontri e degli scontri tra civiltà diverse, naturale ponte tra l'Occidente e l'Oriente, tappa d’obbligo sulla via della seta. La Georgia, ha per lungo tempo rappresentato un luogo di contrasti culturali e geografici. Le condizioni climatiche e il paesaggio di questo paese rappresentano un punto di incontro tra l'Est e l'Ovest; la sua storia è una lunga successione di imperi, invasioni, schermaglie, guerre e massacri. Tuttavia, questa è anche una nazione caratterizzata dall'istinto di sopravvivenza e dal grande fascino paesaggistico, culturale e gastronomico. PROGRAMMA DI VIAGGIO 30 agosto - sabato Ore 18,00 Ore 20,00 Ore 22,20 Ritrovo dei Signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa Partenza con volo di linea OS 516 per Vienna con arrivo alle ore 21,30. Coincidenza con volo di linea OS 641 per Yerevan. 31 agosto - domenica Ore 03,35 MILANO/VIENNA/YEREVAN YEREVAN/ECHMIADZIN/ZVARTNOTS/YEREVAN (Km. 45,5 circa) Arrivo a Yerevan, trasferimento e sistemazione in hotel. HOTEL ANI PLAZA - cat. 4* (o similare) Provvisto di piscina coperta, palestra e sauna, l'Ani Plaza Hotel è un albergo a 4 stelle posto nel quartiere degli affari e dei divertimenti di Yerevan e fornito di connessione Wi-Fi gratuita. Le spaziose camere dell'Ani Plaza Hotel Yerevan vantano colori caldi e accoglienti pavimenti rivestiti in moquette. Tutte le sistemazioni sono dotate di aria condizionata, TV satellitare, bagno privato e vista panoramica su Yerevan e sul Monte Ararat. Potrete gustare la prima colazione al mattino e piatti armeni nel ristorante Ani. Munito di una reception aperta 24 ore su 24 e di un parcheggio gratuito, il Plaza Ani si trova a 4 km dalla stazione centrale di Yerevan e a 13 km dall'Aeroporto di Yerevan. Prima colazione in hotel. Incontro nella hall alle ore 10,30 e partenza per la visita di Echmiadzin. Etchmiadzin è una città di circa 57.000 abitanti della provincia di Armavir in Armenia. Il Santuario di Echmiadzin è il luogo più sacro dell'Armenia, sede del Catholikos, il capo della Chiesa Apostolica Armena e si trova a circa 20 chilometri a ovest della capitale Yerevan. La città venne fondata con il nome di Vardkesavan nel IV o III secolo a.C. Il Re Vagharsh (117-140) ne cambiò il nome in Vagharshapat, che tuttora è il nome ufficiale della città. Alcuni decenni dopo la città divenne la capitale dell'Armenia e rimase la città più importante del paese fino al IV secolo. Il monumento più importante di Echmiadzin è la sua Cattedrale, costruita originariamente da San Gregorio Illuminatore, quando l'Armenia era l'unica nazione del mondo a riconoscere il Cristianesimo come religione di stato, nel 301 dC. Qui, secondo la leggenda, Cristo apparve a San Gregorio l’Illuminatore e qui risiede il “Catholicos”, capo della chiesa armena. Oltre al monastero, vi si trovano le antiche chiese dedicate alle Vergini protomartiri Gayané e Hripsimé. Il pranzo sarà servito in una tipica casa locale, per gustare il cibo tradizionale della regione. Nel pomeriggio sosta per la visita del Tempio di Zvartnots. Il tempio di Zvartnots, crollato a causa di un terremoto tra il 930 e il 1000, dà vita a un suggestivo scenario di splendidi resti di cui una lunga campagna di scavi ai primi del ’900 rivelò l’architettura completa e la grande importanza archeologica. Il Mercato Vernissage o Mercato delle Pulci, nato come mostra-mercato d´arte 20 anni fa, in breve tempo si è ingrandito fino a diventare un mercato delle pulci, con l´artigianato armeno, dai ricami al legno, dalla bigiotteria agli strumenti musicali, ai CD di musica tradizionale. I settori più interessanti sono quelli delle antichità, dedicati ai tappeti (di cui l´Armenia vanta una lunga tradizione), alle porcellane d´epoca, ai libri, alle collezioni di monete e, non ultimi, ai memorabilia dell´era sovietica. Rientro in hotel a Yerevan. Cena in ristorante tipico, allietata dalla musica nazionale armena. Pernottamento in hotel. 1° settembre - lunedì YEREVAN/GARNI/GEGHARD/YEREVAN (Km. 75 circa) Prima colazione in hotel. Partenza in mattinata per la visita della capitale. Uno degli aspetti monumentali unici di Erevan è rappresentato dai memoriali e dalle testimonianze della storia recente su cui si fonda la legittimità dell'Armenia indipendente. Lo Tsitsernakaberd costruito su una collina, dentro un parco piuttosto grande, è il museo e mausoleo del genocidio. Fu costruito negli anni Sessanta su iniziativa delle autorità locali, dopo che nel 1865 un milione di cittadini aveva manifestato per una giornata intera in ricordo degli avvenimenti di cinquant'anni prima, ormai considerati genocidio da un crescente numero di storici. A Mosca, contrariamente all'uso consueto, capirono e non misero bastoni tra le ruote. La struttura del memoriale comprende una stele alta una quarantina di metri, che rappresenta il popolo armeno nella sua interezza, ed un cerchio di dodici pietre inclinate verso il centro, dove c'è una fiamma eterna. Si vedranno inoltre il Monumento alla Madre Armena, un’imponente statua collocata nel Parco della Vittoria su di un alto podio. La statua domina la città dall’alto di una piazza in stile tipicamente sovietico, con tanto di carri armati e jet posti su piedistalli all’estremità orientale del Parco. La Cascade è una monumentale scalinata in marmo intervallata da statue, aiuole fiorite e fontane che sale sul fianco di una collina collegando il centro cittadino con il Parco di Haghtanak, il principale polmone verde di Yerevan. Dalla sommità si gode una vista estesissima su tutta la città e sull'Ararat. Il nuovo Museo Gafesjian, allestito all’interno della struttura della Cascata, ospita una ricca collezione di opera d’arte e oggetti in vetro. Il primo pezzo della collezione di Gafesjian a trovare una collocazione è stato il grasso Gatto di Fernando Botero. Partenza quindi per Garni per la visita del tempio pagano. Nel III millennio a.C. una prima fortificazione fu costruita nella zona, su un terreno facilmente difendibile, in prossimità di un’ansa formata dal fiume Azat. Conquistata nel VIII secolo a.C. dal re di Urartu Argishti I, la fortezza divenne base militare e residenza estiva del sovrano. Distrutto da un terremoto nel XVII secolo, è stato ricostruito nel 1979 con i materiali originari, che contrariamente a quanto è spesso avvenuto a Roma, non sono stati utilizzati per costruire altri edifici, ma sono stati lasciati abbandonati dove si trovavano. Di particolare interesse sono le terme, situate nella parte settentrionale del sito, che presentano una cella di riscaldamento ancora ben conservata. Il pavimento interno del bagno è decorato con mosaici ispirati a figure della mitologia greca, tra le quali spicca Teti ed è stato fatto con pietre naturali di 15 colori diversi. Pranzo in una tipica casa di Garni, dove ci sarà anche l’occasione di assistere alla preparazione del “Lavash”, il pane nazionale. Prima del rientro a Yerevan, sosta per la visita del Monastero di Geghard, sito iscritto nel patrimonio dell’UNESCO. Il monastero di Geghard è un'eccezionale costruzione architettonica. Esso è parzialmente scolpito nella roccia di una montagna adiacente. Le spettacolari guglie rocciose che cingono il monastero fanno parte della gola del fiume Azat. Non si conosce la data del primo insediamento, ma in una delle grotte sgorga ancora una fonte, ritenuta sacra sin da epoca precristiana. Intorno ad essa, al principio del sec. IV, fu fondato un monastero chiamato Airivank, ossia “il monastero della grotta”, del quale non rimane più nulla. I monaci occuparono con le loro celle numerose cavità naturali, con pochissimi adattamenti che consentissero la regolarità della loro vita quotidiana. Al rientro a Yerevan breve visita del caratteristico mercato della frutta (Pak Shuka, in armeno), che rappresenta un vero e proprio museo del cibo. Cena in ristorante tipico. In serata si vedrà lo show delle fontane danzanti in Piazza della Repubblica. Pernottamento in hotel. 2 settembre - martedì YEREVAN/SEVAN/SANAHIN/HAGHPAT/TBILISI (km. 330 circa) Prima colazione in hotel. Partenza in direzione della penisola di Sevan e visita del Monastero Sevanavanq. Il monastero di Sevan (conosciuto anche col nome “Mariamashen”, costruito da Mariam) che si trova a est della città di Sevan, fu fondato sull'isola di Sevan (ora penisola). Dagli scavi si deduce che questo luogo fu abitato sin dall'era neolitica. Come testimonia l'iscrizione sul muro sud della chiesa di S. Arakeloz, la costruzione e l'ampliamento del monastero del 9˚ secolo e' legato alla principessa Mariam, figlia di Ashot 1˚ Bagratuni (fondatore della dinastia dei Bagratuni). Durante le invasioni dei mongoli, di Tamerlano (ecc.) il monastero fu saccheggiato e distrutto. La ricostruzione comincio' nel 1441, dopo la reintegrazione della Santa Sede a Echmiazin. Nel 1451 fu fondato il seminario di Sevanavank il cui programma di studi riprendeva quello dell'universita' di Tatev. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si vedranno i Monasteri di Sanahin e Haghbat, iscritti nel patrimonio dell’UNESCO. Il Monastero di Sanahin è situato sul pendio della montagna boscosa Mt. Tchantinler sopra il villaggio di Sanahin, appartenente alla provincia di Lori, oggi considerato parte della città di Alaverdi (la funivia che connette Sanahin col centro di Alaverdi pare fosse la più ripida dell'intera Unione Sovietica). Il monastero è 2 km a sud-est della città di Alaverdi. Il complesso si compone di diversi edifici che risalgono a periodi diversi: la più grande chiesa di S. Amenaprkitch (Santo Redentore), il più piccolo, l'edificio più antico del complesso - chiesa di S. Astvatsatsin (Santa Madre di Dio), risalente all'anno 951 e la sua gavit, la cappella rotonda di S. Gregorio, una accademia, una campana torre e una biblioteca. Il complesso monastico di Haghpat (11 km. a est di Alaverdi, 180 km da Yerevan), uno dei centri più vitali dell’Armenia sul piano culturale e religioso, è situato sulla riva destra della gola del fiume Debet, nella provincia di Lori. La costruzione di questo Monastero è strettamente associata alla gloria della famiglia reale dei Bagratuni. Il complesso stesso rappresenta uno straordinario e magnifico esempio di architettura armena medievale. La struttura più antica del monastero fu costruita dalla regina Khosrvanuch nel 977-991 e fu chiamata Chiesa di Santa Croce (Surb Nshan). Al termine delle visite si raggiunge il confine con la Georgia, dove si arriverà intorno alle ore 18,00. Cambio pullman e proseguimento per Tbilisi. Arrivo a Tbilisi e sistemazione in hotel. HOTEL DOLABAURI - cat. 4* (o similare) Sia che viaggiate per piacere che per affari, Dolabauri Hotel è un'ottima scelta durante un soggiorno a Tbilisi. Da qui, gli ospiti potranno avere un facile accesso a tutto ciò che questa incantevole città ha da offrire. Le strutture e i servizi offerti dal Dolabauri Hotel garantiscono uno splendido soggiorno ai suoi ospiti. Tutte le camere sono accessoriate con comfort incredibili per garantire un'ineguagliabile sensazione di relax. Inoltre l'albergo dispone di diverse strutture ricreative in modo da garantirvi sempre qualcosa da fare durante la vostra permanenza. Cena e pernottamento. 3 settembre - mercoledì TBILISI Prima colazione in hotel. L’intera giornata sarà dedicata alla visita della città di Tbilisi, iniziando dalla città vecchia e dalla Chiesa di Metekhi (XIII sec). La Cattedrale della Santissima Trinità di Tbilisi (Sameba Chiesa) è la cattedrale principale della Chiesa Ortodossa Georgiana e la terza Cattedrale più alta in Oriente. La Chiesa è stata costruita tra il 1995 e il 2004 ed è la residenza dei supremi sacerdoti della chiesa ortodossa georgiana. La Fortezza di Narikala (IV secolo) fu costruita sul pendio scosceso ancora prima della fondazione della città. Durante tanti secoli di invasioni e dominazioni straniere approvava il nome persiano Nari – Kala (“fortezza inaccessibile”) ma oggi i visitatori hanno la possibilità di salire sulle alte mura della cittadella per godersi delle vedute panoramiche su tutta Tbilisi. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio tempo libero a disposizione per visite individuali. Cena in ristorante con show folkloristico. Pernottamento in hotel. 4 settembre - giovedì TBILISI/KAKHETI/SIGHNAGHI/TELAVI/TBILISI (km. 262 circa) Prima colazione in hotel. In mattinata partenza per Kakheti. Arrivo e visita al Bodbe nunnery. Visita alla città fortificata di Sighnaghi, dove sarà possibile visitare la cantina Pheasant’s Tears e degustare diversi tipi di vini tradizionali georgiani. La città ha conservato la sua immagine originale e ora offre viste mozzafiato delle circostanti montagne del Caucaso ai visitatori. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si prosegue per Telavi. Tsinandali era la tenuta della famiglia di Chavchavadze – rappresentante dell’aristocrazia georgiana del 19° secolo. Il cammino piacevole per il splendido giardino nello stile inglese vi porterà verso il Casa - Museo del famoso poeta ed il nobile Alexander Chavchavadze e la cantina dove potrete assagiare diversi famosi vini kakhetiani e visitare la collezione dei vini invecchiati dai quali il più antico è datato del 1814. La Cattedrale di S.Giorgio di Alaverdi si trova a 18 chilometri dalla città di Telavi, nella valle del fiume Alazani, in Georgia. Costruita nella prima metà dell’XI secolo. Essendo l’edificio religioso più alto di tutta la Georgia (il suo massiccio campanile raggiunge i 50 metri) la cattedrale domina il paesaggio e svetta nella fertile valle cinta dalle montagne del Caucaso. La sua facciata, monumentale e solenne, è caratterizzata da nicchie e arcate (purtroppo le decorazioni interne sono in gran parte svanite) mentre un alto muro di cinta difende una abitazione, il refettorio, la cantina e altri spazi comuni. Nonostante il crollo di due cappelle nel XIX secolo, i restauri hanno mantenuto in buone condizioni un esempio notevole dell’architettura medievale georgiana più antiche, dato che nello stesso luogo esisteva un monastero già nel VI secolo. Cena in una cantina tipica. Rientro a Tbilisi e pernottamento in hotel. 5 settembre - venerdì TBILISI/MITSKHETA/GORI/UPLITSIKHE/TBILISI (km. 177 circa) Prima colazione in hotel. In mattinata partenza per Mtskheta, antica capitale e centro religioso della Georgia. Il Monastero Jvari è un monastero georgiano ortodosso del 6° secolo che sorge nei pressi di Mtskheta, nella regione di Mtskheta-Mtianeti, Georgia orientale. Il Monastero di Jvari sorge sulla cima del monte roccioso alla confluenza dei fiumi Mtkvari e Aragvi, che domina il villaggio di Mtskheta. Secondo la tradizione, in questo luogo nei primi anni del quarto secolo, Santa Nino, una donna evangelista, accreditata della conversione di re Mirian III di Iberia al cristianesimo, eresse una grande croce di legno sul sito un tempio pagano. La croce era, secondo quanto si racconta, in grado di fare miracoli e quindi attrasse pellegrini da tutto il Caucaso. Una piccola chiesa fu eretta sopra i resti della croce di legno nel 545 chiamata "Chiesetta di Jvari". Le leggende raccontano che il sacerdote ebreo Elias portò la tunica di Cristo a Mtskheta e la consegnò a sua sorella Sidonia: ella se la strinse forte al petto e poi morì. Santa Sidonia fu seppellita insieme alla Sacra Tunica a Mtskheta, proprio nel punto in cui successivamente, nel IV secolo, il re di Kartli Mirian, appena convertito, iniziò a costruire la prima chiesa. Durante la costruzione della chiesa avvenne un miracolo, connesso ad un cedro che era cresciuto a fianco del luogo di sepoltura della Sacra Tunica e che era stato tagliato durante i lavori: una volta costruita la chiesa ed eretti sei dei pilastri, risultò impossibile collocare il settimo, che solo dopo la preghiera di Santa Nino fu possibile installare nel luogo prefissato. Da questo pilastro sgorgò mirra, che servì da cura per numerose persone. Il nome della cattedrale deriva proprio da questo miracolo, infatti la parola georgiana “Svetitskhoveli” significa “pilastro vivifico”. Negli anni Venti del V secolo la chiesa in legno del re Mirian venne distrutta e sostituita negli anni Ottanta da una basilica in pietra, costruita da Vakhtang Gorgasali. Tra il 1010 e il 1029 l’architetto Arsukidze costruì una nuova chiesa: la cattedrale di Svetitskhoveli, luogo di sepoltura dei re georgiani e chiesa maggiore della Georgia. La chiesa, fatta costruire da Cathalikos Melchisedec I, è un edificio a croce inscritta su pianta rettangolare allungata. Proseguimento per Gori. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento e visita alla città rupestre di Uplistsikhe. Le rovine di Uplistsikhe vicino al fiume Mtkvari sono quello che rimane di un insediamento rupestre un tempo gigantesco, abitato continuativamente almeno dal XI secolo a. C. e che cedette solo nel XV secolo, sotto l'effetto congiunto di terremoti distruttivi (sembra che almeno i due terzi del sito siano franati a valle) e del saccheggio timuride. Restano le rovine notevoli del teatro antico e di un palazzo chiamato Tamaris Darbazi; al posto di un tempio pagano sulla sommità della collina esiste da mille anni una "Chiesa del Principe", la Upistulis Ekklesia, rimaneggiata nel 1700. Cena e pernottamento in hotel. 6 settembre - sabato TBILISI/KAZBEGI/TBILISI(km. 302 circa) Prima colazione in hotel. Partenza in mattinata verso Kazbegi attraverso il Caucaso con la strada militare georgiana, con sosta lungo il percorso alla Chiesa Ananuri. Ananuri è un complesso architettonico sito sulle rive del fiume Aragvi, in Georgia. Il castello si trova a circa 70 chilometri di distanza dalla capitale Tbilisi. Nel 2007 è stato inserito tra i siti georgiani candidati all'ingresso nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Ananuri fu sede degli eristavi del Ducato di Aragvi, una dinastia feudale che governò l'area a partire dal XIII secolo. In ragione della sua funzione strategica, la fortezza fu scenario di numerose battaglie svoltesi nel corso dei secoli. Nel 1739 Ananuri fu attaccata dalle forze di un ducato rivale, guidate da Shanshe di Ksani, e subì un incendio. La famiglia degli eristavi di Aragvi fu sterminata. Tuttavia, quattro anni più tardi i contadini locali si rivoltarono contro il dominio di Shanshe, uccidendo gli usurpatori e invitando il re Teimuraz II a governare direttamente su di loro. Nonostante ciò, nel 1746 Teimuraz II fu costretto a sopprimere un'altra rivolta contadina con l'aiuto del re di Cartalia Eraclio II. La fortezza rimase in uso fino all'inizio del XIX secolo. Il complesso consiste di due castelli uniti da un muro di cortina merlato. La fortificazione superiore, dotata di una grande torre quadrata, è conosciuta con il nome di Sheupovari. È tuttora ben preservata ed è nota per essere stata il teatro dell'ultima difesa del ducato di Aragvi contro Shanshe di Ksani. L'altra fortificazione, quella inferiore, è dotata di una torre rotonda e versa per lo più in rovina. All'interno del complesso, tra gli altri edifici, spiccano due chiese. Pranzo in ristorante. Attraversando Stephantsminda, si cammina verso Georgeti Trinity Church. La chiesa della Trinità di Gergeti, è una chiesa ortodossa della municipalità di Kazbegi, Si trova nei pressi del villaggio di Gergeti, sulla riva destra del fiume Chkheri (affluente del Terek), ad un'altitudine di 2.170 metri, sotto il Monte Kazbek. La chiesa della Trinità, nota anche come Tsminda Sameba, fu costruita nel XIV secolo ed è l'unica chiesa con struttura a croce inscritta nell'area di Khevi. La sua posizione isolata, sulla cima di una ripida montagna, circondata dalla vastità del paesaggio naturale ha reso la chiesa un autentico simbolo della Georgia. Il campanile che affianca la chiesa risale allo stesso periodo della stessa. Lo storico, geografo e cartografo del XVIII secolo Vakhushti Bagration scrisse che, nei momenti di pericolo, le preziose reliquie custodite a Mtskheta venivano portate nella chiesa di Gergeti, al fine di essere messe al sicuro. Nel 1795, in seguito all'ennesima invasione persiana, anche la più importante delle reliquie georgiane, la Croce di Santa Nino, fu portata qui. Durante il periodo sovietico la chiesa fu chiusa al culto, ma rimase comunque una popolare destinazione turistica. Dopo il crollo del regime comunista fu restituita alla Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana. L'edificio è un punto di passaggio importante per gli appassionati di trekking della zona. Rientro a Tbilisi. Cena e pernottamento in hotel. 7 settembre - domenica TBILISI/MONACO/MILANO Trasferimento in aeroporto. Ore 04,01 partenza per Monaco con volo di linea LH 2557 con arrivo alle ore 06,00. Ore 09,15 coincidenza con volo di linea LH 1854 per Milano. Ore 10,20 arrivo all’aeroporto di Malpensa. INFORMAZIONI UTILI DOCUMENTI Armenia: Dal 10 gennaio 2013 non è più necessario il visto d’ingresso per un periodo massimo di 180 giorni nell’arco di 12 mesi. Georgia: Passaporto originale. Non è necessario il visto d'ingresso per i cittadini dei Paesi dell'Unione Europea per soggiorni non superiori ai tre mesi. All'arrivo in dogana viene richiesta la compilazione di una dichiarazione nella quale si deve indicare tutto ciò che si importa nel Paese. Tale dichiarazione deve essere conservata poiché può essere richiesta dalle autorità locali. FUSO ORARIO Armenia/Georgia: Lancette in avanti di 3 ore. CLIMA E ABBIGLIAMENTO Armenia: L'Armenia è un paese montagnoso: il 90% del territorio raggiunge un'altitudine di 1000 metri sul livello del mare. Da aprile a giugno, da fine agosto ad ottobre (mese normalmente incantevole per un viaggio in Armenia) i periodi migliori per visitare il paese. A luglio ed agosto si raggiungono i 35/40°C. L'inverno è freddo e l'autunno di breve durata, il verde della natura è un aspetto tipico della primavera soltanto. È consigliabile un abbigliamento casual, scarpe comode, qualcosa di pesante per le serate in aree montane, anche in estate. Georgia: Il clima della Georgia si divide in due tipologie: sulla costa del Mar Nero è di tipo subtropicale e molto piovoso con estati caldo-umide e inverni miti; nel resto del Paese è temperato. Si consiglia un abbigliamento pratico con qualcosa di pesante per la sera. LINGUA Armenia: La lingua ufficiale è l'Armeno fa parte delle lingue indoeuropee, possiede un alfabeto proprio creato per tradurre la Bibbia. Molti sono oggi i dialetti, ma la lingua della capitale è la più diffusa. Parlati da molti il francese e l'inglese. Georgia: La lingua locale è il Georgiano; molte persone parlano ancora il Russo. Meno diffuso è l'Inglese. MONETA Armenia: La moneta armena è il Dram. 1 Euro circa 750 Dram. Al cambio attuale (Febbraio 2013) 1 Euro corrisponde a circa 550 Dram Carte di credito generalmente accettate. La valuta straniera si cambia facilmente, ma è consigliabile portare con sé dollari americani, possibilmente di piccolo taglio e successivi al 91. Le banconote rovinate non vengono accettate. L'euro viene comunemente cambiato. Georgia:La moneta ufficiale è il Lari georgiano che viene suddiviso in 100 tetri. Si consiglia di portare con sé dollari americani emessi oltre il 1990 e possibilmente di piccolo taglio. Nel paese praticamente tutti ipagamenti vengono effettuati in contante. La valuta estera può essere cambiata sia nelle banche sia negli uffici di cambio, questi ultimi disponibili tuttavia solo nelle grandi città. Le somme superiori ai 500 dollari USA devono essere dichiarate alle Autorità di frontiera. ELETTRICITA' Armenia: 220 volt. È consigliabile portare con sé un adattatore; le prese sono generalmente a due lamelle tonde. Georgia:220 volt con prese comuni di tipo europeo. TELEFONO Armenia: Il prefisso dell'Armenia è 00374 + 2 per chiamare Erevan. Per telefonare in Italia 39+ prefisso e numero richiesto. Gli hotel applicano normalmente costi abbastanza alti per chiamate internazionali. Georgia: Per telefonare dall'Italia comporre il prefisso 00995 +322 per Tbilisi; per telefonare in Italia comporre il prefisso 818 39. È possibile utilizzare il cellulare italiano in "roaming". MANCE Armenia/ Georgia: Le mance non sono incluse nel pacchetto di viaggio. È pratica comune e molto apprezzata lasciare la mancia alle persone che contribuiscono a rendere piacevole il vostro viaggio. Si suggerisce di prevedere una somma di 30 euro a persona da consegnare alla guida che provvederà a distribuire equamente l'importo a tutto il personale: autista, facchini, camerieri e staff degli hotel CUCINA Armenia: Ottima e varia la cucina armena è assai vicina a quella dei paesi mediorientali. Numerosi sono gli antipasti - "meza", dalla carne speziata ai piatti di verdure, con gran uso di lenticchie e melanzane. Immancabili le foglie di vite ripiene di carne, riso e spezie, i piatti a base di formaggio fuso (ottimo il "lavash", pane armeno speciale ripieno di formaggio). Molte e buone le zuppe. I piatti a base di carne, marinata, shish khebab (chiamato anche khorovadz), agnello, pollo con riso, si alternano a quelli di pesce. Molto usato lo yogurt. Tra i dolci la raffinatezza giunge sino alla preparazione di marmellate di petali di rosa. Georgia: La cucina georgiana unisce piatti asiatici ed europei; tra i piatti tipici ci sono le barbabietole con le noci; i cavoli crudi salati con le noci e le cipolle, la carne equina e di maiale alla brace, il riso di tipo persiano (pilaf) condito con peperoni e carne, le torte di yogurt e i biscotti con le noci. Tra le bevande locali accanto alla classica vodka russa e al napitok (succo di frutta diluito e addolcito), troviamo i tè nero e verde, le grappe e i vini della regione del Kakhet.
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