FRANCESCO SPINA - Editrice Rotas

Anno XLI - OTTOBRE 2014 - Una copia
se non diremo cose
che a qualcuno spiaceranno,
non diremo mai la verità
3,00
10/2014
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
FOTO RUGGERO RONZULLI
Mensile di cultura, informazione e attualità
FRANCESCO SPINA
IL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
BARLETTA ANDRIA TRANI
10/2014
11
Buoni risultati dall’export per
l’economia della BAT nel primo semestre del 2014
9
Provincia
Francesco Spina il nuovo presidente
della Provincia BAT
di Renato Russo
17
Storia locale
Palazzo S. Domenico centro di attività formative
di Michele Grimaldi
10
“Dalla BAT un segnale politico e amministrativo di grande forza”
di Benedetto Fucci
18
11
Euro*IDEES - Bruxelles
Buoni risultati export per l’economia
della BAT
di Emmanuele Daluiso
Ambiente
Un milione di euro stanziati dalla Regione Puglia e dal ministero dell’Ambiente
13
Provincia
Tempo di bilanci alla Provincia
di Dario Damiani
14
15
Vita amministrativa
Gli Stati Generali della Scuola
Progetto
Meridiane, tradizioni, luoghi, radici e
linguaggi
di F. Delrosso e S. Rociola
19
21
22
I quaderni dell’Archivio
Barletta tra storia e memoria. L’ultimo quaderno dell’Archivio
di Renato Russo
2913
Il bilancio sociale raccoglie gli obiettivi che la Provincia ha perseguito
con l’utilizzo delle risorse pubbliche
22 - Cafiero Nicola
23 - Gentile
24 - Patargo
25 - Milcovich
26 - De Martino
27 - Bonelli
28 - Perfetti
29 - De Leon Francesco Paolo
30 - De Nittis
31 - Cafiero Arcangelo
32 - dell’Arco
33 - Cafiero Pietrantonio
34 - Abbate
35 - Affaitati I
36 - Affaitati II
37 - Arcivescovile
38 - della Corte
39 - Bonelli (villa)
40 - Scuro
- Fra Giovanni Emanuele Curci torna
nell’Ordine dei Predicatori di San
Domenico
- Don Francesco Fruscio nuovo parroco a San Benedetto di Barletta
- Don Giuseppe Cavaliere, amministratore parrocchiale di S. Nicola
23
- Don Nicola Salvemini diventa sacerdote
- L’azione Cattolica diocesana dà avvio all’anno associativo
- “I semi di una scelta” di don Vito
Carpentiere
Economia
Che pessima idea drogare il Pil con
trafficanti e sfruttatori
di Gaetano Nanula
27
Recensione
In quei palazzi la storia e l’anima di
una città che fu caput regionis
di Michele Cristallo
Mondo della chiesa
- Padre Saverio Paolillo sacerdote da
25 anni ci invita a festeggiarlo in
Brasile
28
Il matrimonio indiano profuma di Puglia e di Barletta
a cura dell’altragricoltura
19
Presentazione dell’ultimo quaderno dell’archivio: Barletta tra storia
Fausto Fiore
e memoria
ISBN 978-88-98679-19-5
29
Convegno
Solidarietà: le confraternite ebraiche,
cristiane e musulmane a confronto
di Liana Bertoldi Lenoci
31
Recensione
Gli esiti del convegno sulla famiglia
Della Marra
di Renato Russo
32
Laboratorio teatrale
The social theatre: il teatro al tempo
dei social network
33
35
36
37
Musica
- Omaggio a Giuseppe De Nittis
- Al via la 31a edizione
- Musica per tutti i gusti
Scuola
-S.E. “G. MODUGNO”: Un altro
premio per la scuola
-I.C. “P. MENNEA”: Un dono in segno di amicizia
- S.M. “R. MORO”: Diplomi Cam-
29
Renato Russo
Renato Russo
ANTICHI PALAZZI DI BARLETTA
9
Francesco Spina, sindaco UDC di
Bisceglie, è il nuovo Presidente della
Provincia BAT
10 - Bruotschy
11 - Del Negro
12 - Santacroce
13 - Damato
14 - De Gregorio
15 - Conservatorio Monte di Pietà
16 - De Comonte
17 - Della Marra
18 - Casale
19 - Bonelli - De Leon
20 - Campanile - Parlander
21 - De Leon Pandolfelli
U
Editrice Rotas
1 - S. Domenico
2 - Pappalettere
3 - De Leone Ruggiero
4 - De Leone Marco
5 - Cognetti
6 - Galiberto
7 - Elefante
8 - Caggiano - Esperti
9 - Del Gran Priore
na passeggiata per Barletta alla riscoperta degli antichi
palazzi del nostro centro storico. Diciamo la verità, quante volte ci passiamo davanti quasi senza farci caso, mentre queste sono fra le più belle pagine della nostra archittettura urbana,
perché dietro quelle spesse mura si nascondono e ci intrigano le
vicende di almeno sei secoli di storia, dal Trecento all’Ottocento.
Storie di nobili famiglie di altri tempi per lo più giunte nella
nostra città al seguito di sovrani stranieri come loro sodali o familiares: Svevi, Angioini, Aragonesi, ma anche Spagnoli e Francesi, che nell’avvicendarsi di secolari dominazioni, in un tempo
ricchissimo di umane vicissitudini, hanno finito coll’amalgamarsi
e fondersi in un popolo, nella gens barulitana.
Nel lento decorso del tempo, tra il mutare notarile delle titolazioni contrattuali e reconditi retroscena di intimità domestiche,
queste famiglie ci hanno lasciato una cospicua eredità, quaranta
e passa palazzi. Dei quali l’autore, aduso più a raccontare storie
che a modellare edifici, ce ne ricostruisce le vicende, sobriamente,
perché la narrazione non ne venga appesantita da una noiosa e
pedante ricostruzione, ma fissata in brevi capitoli, attraverso una
veloce cronologizzata historia degli edifici più rimarchevoli.
10,00
Ordine topografico
Ordine alfabetico
ANTICHI PALAZZI
DI BARLETTA
27
Una passeggiata alla riscoperta di
un patrimonio fra le più belle pagine della nostra architettura urbana
disegni di Rosa Acito
prefazione di Fausto Fiore
Abbate
Affaitati I
Affaitati II
Bonelli
Bonelli De Leon
Bonelli (villa)
Bruotschy
Cafiero Arcangelo
Cafiero Nicola
Cafiero Pietrantonio
Caggiano-Esperti
Campanile - Parlander
Casale
Cognetti
Damato
De Comonte
De Gregorio
De Leone Marco
De Leone Ruggiero
De Leon Francesco Paolo
De Leon Pandolfelli
Della Marra
Del Negro
De Martino
De Nittis
Elefante
Galiberto
Gentile
Milcovich
Pappalettere
Patargo
Perfetti
Santacroce
Scuro
34
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10
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4
3
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2
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27
65
69
17
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103
S. Domenico
Del gran Priore
Conservatorio Monte di pietà
Dell’Arco
Arcivescovile
Della Corte
1
9
15
32
37
38
13
33
45
83
95
97
37
Gli alunni della II A dell’I.C. “Pietro
Mennea” hanno donato al reparto
di pediatria una tela da loro dipinta
Editrice Rotas
38
39
40
41
43
45
46
48
bridge in occasione della Giornata
Europea delle Lingue
-I.C. “MUSTI-DIMICCOLI”: Primo giorno di scuola
6
Unitre
Barletta: iscrizioni all’Unitre
Margherita di Savoia: serata inaugurale dell’anno accademico 2014-15
7
Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
Brevi di sport
L’angolo della poesia
Sapore di ricordi, di M. Landucci
La vecchia stradina di paese, di C.D.
Ventriglia
Che ne sai d’allora, di F. Lamonaca
Costante nei passi / Come una piccola aria da camera, di E. Dicuonzo
24
47
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Berlusconi: colpevole o innocente?
Una Magistratura contraddittoria
- Comunicato ai pensionati
- Grazie “Fieramosca”
- Un suggerimento
- Tranquilli, italiani! (ma con quella
faccia)
- I poeti dialettali barlettani
- Quei 40 famosi palazzi…
- A proposito di “ Provincia Bat ultimo atto”
- Transenne d’oro
In città
Notizie in breve
Vernacolo
La vera Disfida di Barletta
di M’arress
U Fieramosk
di N.A.R.
TEKNO FILATI Srl
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Barletta - BT
Via Callano 163 int. 56
t. 0883 347 831
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[email protected]
4 IL FIERAMOSCA
OTTOBRE
2014
OTTOBRE
2014
IL FIERAMOSCA
5
Lettere al direttore
Lettere al direttore
Tranquilli, italiani!
(ma con quella faccia)
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(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
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FRANCESCO SPINA
IL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
BARLETTA ANDRIA TRANI
n° 10 - ottobre 2014
anno XLI
Direttore responsabile
RENATO RUSSO
Berlusconi: colpevole o
innocente? Una Magistratura contraddittoria
Poiché non sono né filo né
anti Berlusconi, posso dire che
la recente assoluzione di Berlusconi mi ha lasciato perplesso.
Tuttavia non ho potuto fare
a meno di chiedermi come mai
gli uomini di legge siano così
profondamente divisi tanto da
sostenere, gli uni (Ilda Boccassini e C.) la più completa col-
Spedizione
in abbonamento postale 45%
Stampa in proprio
su carta ecologica riciclata
Symbol Freelife Satin
ASSOCIATO
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Il Fieramosca
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COME ABBONARSI
• c/c postale n. 13433701 intestato
a Editrice Rotas S.r.l.
via Risorgimento, 8
76121 Barletta
• Abbonamento annuale
30,00
per l’Italia per l’estero 85,00
per le Americhe 110,00
6 IL FIERAMOSCA
Giuseppe Filannino
Comunicato
ai pensionati
Registrazione presso Tribunale
di Trani n. 140 del 1-3-1975
Direzione, Redazione
e Amministrazione
Editrice Rotas s.r.l.
Via Risorgimento, 8
Tel. 0883.536323
Fax 0883.535664
BARLETTA
e-mail: [email protected]
www.editricerotas.it
ISSN 1722-8972
te questo capitolo della nostra
storia ritenendo il processo
Ruby un pretesto per tentare di
mettere fuori gioco un importante leader politico italiano
che s’era inimicato la più gran
parte dell’apparato giudiziario
italiano, provocandone un violento risentimento… Che poi il
giudizio politico su Berlusconi
possa anche essere negativo,
per esempio come statista, questo è un altro discorso.
pevolezza del nostro imputandogli le più scellerate azioni; e
gli altri (il collegio giudicante)
ritenendolo invece del tutto innocente. Ora è chiaro che qualcosa non funziona per il verso
giusto. Per esempio affermare
con assoluta categoricità che
il Berlusconi avrebbe fatto
sesso con Ruby benché questa si ostinasse ad affermare il
contrario. E invece no, DEVE
aver per forza fatto sesso, per
poterlo poi mettere alla gogna
e distruggerlo politicamente.
Possibile che i vertici giudiziari ai quali competeva l’assegnazione del caso non si sono
resi conto della volontà preordinatamente, ossessivamente
convinta della sua colpevolezza? Dove sta la serenità di
giudizio, uno dei principi fondamentali del nostro sistema
giudicante italiano? Io credo
fra vent’anni, lontano da questi
fatti, i libri di storia non potranno non giudicare negativamen-
L’associazione Culturale “Associa Italia” di Catania 3683019573, in collaborazione con l’Associazione
Pensionati comunica che
la CORTE SUPREMA DI
CASSAZIONE - SEZIONE LAVORO, ha accolto
il ricorso di un pensionato
andato in pensione nel 1997
con il sistema contributivo
anziché il sistema retributivo pur avendo raggiunto
i 18 anni di contributi alla
data del 31-12-95 ha diritto
al ricalcolo per omogeneità.
Presso la nostra associazione si può richiedere copia della sentenza che sarà
spedita solo per posta.
Per maggiori informazioni 3683019573.
Per richiedere la copia
della sentenza 3925879088
ass.pensionatilibero.it/pensionatinuoviibero.it
Luigi Alì
c/o patronato Catania
Via L. Negrelli, 43/a
3683019573
Grazie “Fieramosca”
Fino all’anno scorso, in
estate, venivo a Barletta e fra
le tante cose, rinnovavo direttamente presso di voi l’abbonamento al “Fieramosca”.
Quest’anno, che non sono potuto venire, mi limiterò a rinnovare l’abbonamento tramite
vaglia postale. Vi confesso,
con un po’ di tristezza, perché
non ho mai dimenticato la mia
città, anche se sono ormai quasi quarant’anni che vivo presso
Milano e da allora la rivista ha
sempre accompagnato le mie
giornate, recandomi, ogni volta
che il postino me la recapitava
mensilmente, il piacere di ritrovare nomi consueti e luoghi
familiari…
A pensarci bene la vostra
pubblicazione, per chi sta lontano da Barletta e prova un po’
di nostalgia per la città, è veramente molto importante, vorrei
dire insostituibile.
Luigi Gambino, Milano
Un suggerimento
Caro direttore,
Sono un affezionato lettore
del periodico “Il Fieramosca”.
Non vedo l’ora ogni mese che
sia in edicola. Voglio esprimere un mio suggerimento.
Riviste cattoliche come la
sua (ad esempio Famiglia Cristiana) si rinnovano periodicamente. Sia nella grafica che
nel formato!
Le notizie del Fieramosca
sono senza dubbio quelle di un
giornale serio! Ma anche in un
giornale serio occorre…. ironia
per divertire il lettore… La saluto con stima.
Ordine topografico
1 - S. Domenico
2 - Pappalettere
3 - De Leone Ruggiero
4 - De Leone Marco
5 - Cognetti
6 - Galiberto
7 - Elefante
8 - Caggiano - Esperti
9 - Del Gran Priore
10 - Bruotschy
11 - Del Negro
12 - Santacroce
13 - Damato
14 - De Gregorio
15 - Conservatorio Monte di Pietà
16 - De Comonte
17 - Della Marra
18 - Casale
19 - Bonelli - De Leon
20 - Campanile - Parlander
21 - De Leon Pandolfelli
22 - Cafiero Nicola
23 - Gentile
24 - Patargo
25 - Milcovich
26 - De Martino
27 - Bonelli
28 - Perfetti
29 - De Leon Francesco Paolo
30 - De Nittis
31 - Cafiero Arcangelo
32 - dell’Arco
33 - Cafiero Pietrantonio
34 - Abbate
35 - Affaitati I
36 - Affaitati II
37 - Arcivescovile
38 - della Corte
39 - Bonelli (villa)
40 - Scuro
Michele Ciniero
OTTOBRE
2014
Interessante il volume che è
andato in questi giorni in libreria sui quaranta antichi palazzi
di Barletta, non solo per la storia delle loro costruzioni, ma
anche per la storia dei loro proprietari, di solito signori che nel
corso dei secoli hanno seguito i
loro sovrani quando hanno - di
volta in volta - conquistato il
nostro Mezzogiorno.
Pensiamo ai Pappalettere
insediatisi a Barletta al seguito dei Normanni, i De Leone
al seguito degli Angioini, i
Degregorio e ancora altri De
Leone degli Spagnuoli. Senza
dire dell’origine dei Cafiero
(l’autore ci illustra tre palazzi che portano il loro nome) o
dei De Martino (due palazzi,
uno di fronte all’altro, su corso Garibaldi). In un così gran
numero di grandi famiglie che
hanno illustrato la storia della
nostra città, è triste constatare
che solo le famiglie Cafiero ed
Esperti sopravvivono…
I poeti dialettali barlettani
Negli ultimi tempi vedo che
state dando molto spazio ai poeti barlettani Antonio Vitobello
(detto Lillino) e Antonio Falconetti. Una volta ricorrevano più
frequentemente i nomi di Ruggero Scommegna (detto Risco)
e Gino Garribba (quest’ultimo
fine dicitore delle sue poesie).
Ricordo anche, per diversi anni,
la firma del dott. Nicola Tarantino e Lello Cava, molto spesso
anche quella di Angelo Raffaele
Nanula e di Ruggiero Morella.
Ma anche di LaSe (Sebastiano
Lavecchia) e di Angelo Napoletano.
Più recentemente abbiamo
apprezzato certe belle poesie
“descrittive”
di Carmelina Di
passeggiata per Barletta alla riscoperta degli antichi
del nostro centro storico. Diciamo la verità, quanU napalazzi
Mastromatteo
cheque- le
te volte ci passiamo davanti quasi Picardi
senza farci caso, mentre
ste sono fra le più belle pagine della nostra archittettura urbana,
perché dietro quelle spesse mura si nascondono e ci intrigano le
ha
pubblicate in un gradevole
vicende di almeno sei secoli di storia, dal Trecento all’Ottocento.
Storie di nobili famiglie di altri tempi per lo più giunte nella
volumetto,
a sodali
benefinostra città al seguito di …
sovraniPerché,
stranieri come loro
o familiares: Svevi, Angioini, Aragonesi, ma anche Spagnoli e Francesi, che nell’avvicendarsi di secolari dominazioni, in un tempo
cio
delle nostre scuole, non ne
ricchissimo di umane vicissitudini, hanno finito coll’amalgamarsi
e fondersi in un popolo, nella gens barulitana.
ricavate
antologia?
Nel lento decorsouna
del tempo,
tra il mutare notarile delle titolazioni contrattuali e reconditi retroscena di intimità domestiche,
queste famiglie ci hanno lasciato una cospicua eredità, quaranta
e passa palazzi. Dei quali l’autore, aduso più a raccontare storie
che a modellare edifici, ce ne ricostruisce le vicende, sobriamente,
perché la narrazione non ne venga appesantita da una noiosa e
pedante ricostruzione, ma fissata in brevi capitoli, attraverso una
veloce cronologizzata historia degli edifici più rimarchevoli.
Pasquale Rizzi
Ci abbiamo pensato, ma
Fausto Fiore
sarebbe troppo oneroso,
oltretutto scoraggiati dalla frequente indifferenza degli stessi
familiari di alcuni dei più importanti autori… e allora? C’è
ISBN 978-88-98679-19-5
OTTOBRE
2014
A proposito di “Provincia
BAT ultimo atto”
Giuseppe Seccia
Renato Russo
Nell’articolo si mette in risalto l’impegno dei protagonisti per la lotta della provincia
di Barletta. Nulla da eccepire
sulle loro iniziative, ma mi
pregio riferire che la decisione sulla provincia di Barletta,
dopo tutte le 17 proposte o disegno di legge presentate dai
vari onorevoli, a nulla sarebbe
approdata senza l’intervento
dell’allora sindaco in carica
avv. Nicola Larosa che con
nota del 29 agosto 1988 chiedeva agli onorevoli Binetti,
Franza e Borgia, quest’ultimo
già vice presidente della Regione Puglia, di continuare a
sostenere l’iniziativa.
Sarebbe giusto menzionare
sul mensile, la volontà di chi ha
voluto che l’argomento avesse
un seguito per raggiungere un
risultato favorevole. Infine
solo con l’intervento di un politico egoista si è avuto il caos
che oggi regna.
Solo allo scopo di riferire la
cosa esatta rivolgo alla S. V. la
preghiera di pubblicare la rettifica degli avvenimenti.
Vito Cuonzo
Dario Damiani
Nicola Larosa
Ordine alfabetico
ANTICHI PALAZZI
DI BARLETTA
disegni di Rosa Acito
prefazione di Fausto Fiore
Editrice Rotas
Transenne d’oro
A Barletta costa cara la movimentazione delle transenne.
Una interrogazione con risposta urgente indirizzata al
Sindaco è stata presentata dal
gruppo consiliare di Forza Italia e sottoscritta dal capogruppo
Dario Damiani in merito alla
vergognosa vicenda dello spostamento delle transenne. Succede a Barletta che per spostare
o rimuovere transenne da una
strada ad un’altra si paga un “salato” canone alla Barsa SpA.
Infatti con determina dirigenziale n. 1036 del 21 luglio
2014 pubblicata il 7 agosto
viene corrisposto da parte del
Comune alla Barsa SpA un pagamento di euro 7.500,00 per
il solo mese di Giugno quale
canone per la movimentazione
delle transenne su tutto il territorio cittadino. Dalla stessa determina si evince chiaramente
che l’impegno finanziario assunto
dall’amministrazione
comunale per il solo periodo
Aprile - Giugno 2014 è di euro
22.500,00 già tutti spesi e pagati compresa questa fattura
ultima di euro 7.500,00.
Una storia che sa dell’incredibile che lega ancora una
volta a doppio filo le risorse
comunali con quelle della Barsa SpA, non dimenticando che
il Comune spende 1/3 del proprio bilancio e quindi i soldi
dei cittadini, prelevati con la
tassazione locale che aumenta
anno dopo anno, per la Barsa
SpA che a sua volta li utilizza
anche per queste inutili spese.
Inoltre nell’interrogazione
si chiede al Sindaco di conoscere con quale criterio si determina il prezzo corrisposto
se a numero di transenne movimentate, e quindi conoscere
chi conta numericamente le
stesse, oppure ad ore lavorate. In conclusione viene anche
chiesto dal gruppo consiliare
di Forza Italia al Sindaco se la
Barsa SpA esegue questo servizio al proprio interno e con
suo personale addetto.
Basta giocare con la Barsa
e con i soldi dei cittadini!
Egregio Direttore,
sono un abbonato al mensile Fieramosca, consultando il
numero di luglio a pag. 13 leggevo l’articolo “Provincia BAT
ultimo atto”. In esso ho letto i
protagonisti della battaglia per
la provincia, oggi Barletta-Andria-Trani.
Quei 40 famosi palazzi…
Antonio Gorgoglione
Renato Russo
3,00
10/2014
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ANTICHI PALAZZI DI BARLETTA
Anno XLI - OTTOBRE 2014 - Una copia
se non diremo cose
che a qualcuno spiaceranno,
non diremo mai la verità
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e-mail
[email protected]
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Capiterà di leggere spesso
anche a voi notizie sulla nostra preoccupante situazione
economica e di sentirvi tranquillizzare da parte del nostro
ministro all’economia Padoan
sulle prospettive che ci attendono. Ma dico io, possibile che
il ministro non abbia una foto
più rassicurante di quella che
ha dato alla nostra stampa?
10,00
www.ilfieramosca.it
però un progetto che abbiamo
in cantiere di realizzare, le traduzioni in versi dialettali della
città, con un minimo di ricostruzione tematica e cronologica; pensiamo alle feste più
importanti, alle ricorrenze più
significative… è in programma
per il 2015, se ci arriveremo,
perché in molti, - in questa città - remano contro la sopravvivenza della nostra editrice.
Abbate
Affaitati I
Affaitati II
Bonelli
Bonelli De Leon
Bonelli (villa)
Bruotschy
Cafiero Arcangelo
Cafiero Nicola
Cafiero Pietrantonio
Caggiano-Esperti
Campanile - Parlander
Casale
Cognetti
Damato
De Comonte
De Gregorio
De Leone Marco
De Leone Ruggiero
De Leon Francesco Paolo
De Leon Pandolfelli
Della Marra
Del Negro
De Martino
De Nittis
Elefante
Galiberto
Gentile
Milcovich
Pappalettere
Patargo
Perfetti
Santacroce
Scuro
34
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39
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79
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65
69
17
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103
S. Domenico
Del gran Priore
Conservatorio Monte di pietà
Dell’Arco
Arcivescovile
Della Corte
1
9
15
32
37
38
13
33
45
83
95
97
IL FIERAMOSCA
7
Provincia
FRANCESCO SPINA IL NUOVO
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA BAT
di Renato Russo
F
rancesco Spina, sindaco UDC di Bisceglie, è il nuovo
presidente della Provincia Barletta Andria Trani e subentra a Francesco Ventola. Ha superato il candidato di centro sinistra Pasquale Cascella con il 58,9% dei voti “ponderati”, contro il 38,3% di Cascella. Determinante, ai fini del suo
successo, l’apporto unanime della città di Andria con i suoi
29 voti (8 le schede per Cascella e 3 le nulle). Barletta, Trani,
Bisceglie e Canosa hanno dato 57 voti a Spina e 51 a Cascella,
pareggio 12 a 12 nelle città di Minervino e Spinazzola, mentre
nelle tre città del comprensorio sud foggiano Spina ha prevalso con 27 consensi a 21.
Questi gli aridi dati per la cronaca a futura memoria di
una consultazione tecnicamente chiamata di “secondo livello”, alla quale cioè sono mancati i voti popolari, limitata ai
soli consensi delle rappresentanze consiliari 10 sindaci e 228
consiglieri dei dieci comuni della provincia Barletta Andria
Trani. E quanto ai 12 consiglieri provinciali, 7 sono andati al
centro destra, quattro al centro sinistra e 1 a Scelta Civica.
Ed ecco i nomi: per il centro destra Andrea Minervino (Forza
Italia, Trinitapoli); Giuseppe Corrado (Nuovo Centro Destra,
Trani); Benedetto Silvestri Vigilante (Nuova Generazione,
Spinazzola); Domenico Campana (F.I., Andria), Luigi Antonucci (Nuova Generazione, Barletta); Vincenzo Giorgino
(Lista Civica, Andria); Antonio Spina (FI, Bisceglie). E questi
i consiglieri del centrosinistra: Lorenzo Marchio Rossi (PD,
Andria); Pasquale Sgaramella (PD, S. Ferdinando); Giuseppe
Antonucci (PD, Minervino), Giovanna Bruno (Scelta Civica,
Andria).
Come non farsi interpreti delle perplessità dei cittadini
(oggi mancati elettori) di fronte alle solenni dichiarazioni del
premier Renzi che qualche mese fa aveva annunciato l’abolizione delle Province e che invece oggi rinascono a nuova
vita.
(FOTO RUGGERO RONZULLI)
8 IL FIERAMOSCA
OTTOBRE
2014
OTTOBRE
2014
Da sinistra il sindaco di Andria Nicola Giorgino, il Segretario Generale dell’Ente, Maria De Filippo, il neopresidente Francesco Spina,
il prefetto Clara Minerva e il presidente uscente Francesco Ventola
(FOTO RUGGERO RONZULLI)
Ma adesso è tempo di tirare le somme dall’esito di questa
esperienza, guardarsi intorno e interpretare le prospettive che
ci attendono, su due piani: uno istituzionale e chiedersi in primis che valenza avranno ancora le province sul piano dei pesi
rappresentativi territoriali comprensoriali e regionali.
In secondo luogo, su di un terreno più squisitamente pratico, il nuovo presidente si troverà di fronte ad un momento
programmatorio dove saranno importanti le risorse di cui
l’ente disporrà e la qualità delle sue risorse collaborative ai
fini di una proficua azione amministrativa.
Noi, che per decenni ci eravamo battuti per la nascita
della nuova provincia, e che eravamo restati amareggiati e
delusi per la decisione del governo di abolirla, non possiamo
che esprimere la nostra soddisfazione per questa inattesa rinascita, augurandoci però al tempo stesso che la sua ripresa
costituisca l’inizio di un nuovo rinnovato produttivo rilancio
della sua azione amministrativa, nel segno della continuità
con il suo recente impegno governativo comprensoriale.
(FOTO RUGGERO RONZULLI)
IL FIERAMOSCA
9
Provincia
Euro*IDEES - Bruxelles
“Dalla BAT un segnale politico e
amministrativo di grande forza”
Buoni risultati dall’export per l’economia
della BAT nel primo semestre del 2014
di Benedetto Fucci*
L’
affermazione netta di Francesco Spina nella corsa
alla presidenza della Provincia di Barletta Andria
Trani è anzitutto un insegnamento per l’intero Centrodestra, e non solo a livello locale. La capacità di unirsi, anche
mettendo da parte incomprensioni e momenti di attrito che
certamente hanno scosso e a livello nazionale continuano a
caratterizzare l’area moderata del panorama politico italiano, è stata una mossa vincente. E non lo è stata solo perché
ha portato alla chiarissima vittoria del neopresidente Spina,
ma anche e soprattutto perché ci insegna che la strada da
perseguire resta sempre e comunque quella dell’unità.
Da quando è stata istituita, la Provincia BAT ha regalato
straordinari risultati al Centrodestra. Anche nelle elezioni
politiche del 2013, quando pur mantenendo una parte nettamente maggioritaria del proprio elettorato l’area dei moderati ebbe una forte flessione rispetto al passato, le urne nella
nostra Provincia diedero al Centrodestra una chiara vittoria.
Si tratta di un patrimonio che siamo stati capaci, tutti noi,
amministratori locali, dirigenti e militanti, di costruire grazie a un legame sempre forte con il territorio e con le istanze
10 IL FIERAMOSCA
dei nostri concittadini.
Questo modello
vincente
deve a mio parere essere preso in
considerazione
con forza anche
nel contesto del
dibattito (a volte
difficile e duro)
in corso nella nostra parte politica in vista delle
elezioni regionali Il presidente uscente Francesco Ventopugliesi del 2015. la e il neopresidente Francesco Spina
E d’altra parte (FOTO RUGGERO RONZULLI)
dico ciò nella
convinzione che la forza politica ed elettorale del successo
di Spina sia proprio il preludio migliore per un governo
provinciale all’insegna della concretezza e
della capacità, in virtù di un mandato così
ampio, di attuare misure davvero utili sul
piano economico e sociale per l’intera Provincia.
Su questo piano bisogna sottolineare d’altronde come il neo-presidente possa farsi forte
di una “eredità” molto importante che gli proviene dagli anni di buongoverno di Francesco
Ventola, che ha incarnato un modello di amministratore sempre capace di rimanere a contatto con la gente e di dare risposte (o, almeno,
di fare di tutto per poterle dare in un contesto
nel quale il nostro territorio, come tutto il resto
dell’Italia, ha sofferto le conseguenze di una
crisi economica globale dalle proporzioni immani).
Sono certo che le forze che hanno sostenuto Spina nella campagna elettorale - a partire
dal partito che ora rappresento nel territorio
provinciale, Forza Italia - avranno la forza e la
capacità di sfruttare questa che è davvero una
grande occasione per lasciare il segno nella
politica locale e, perché no, per indicare ancora una volta a livello nazionale un modello di
unità e concordia su obiettivi programmatici
condivisi.
* coordinatore provinciale Forza Italia BAT
OTTOBRE
2014
La provincia BAT si conferma anche nel secondo trimestre 2014 fra quelle più dinamiche a livello nazionale. Sempre forte il ruolo del settore moda, ma registra segnali negativi il comparto
dell’agricoltura. Si rafforza la presenza delle imprese locali sui mercati extra-UE. Necessaria
una strategia lungimirante per fare dell’export un vero motore di sviluppo del territorio.
di Emmanuele Daluiso*
I dati pubblicati dall’ISTAT
L’ISTAT ha diffuso i dati export delle regioni e delle province
italiane aggiornati al secondo trimestre 2014.
Quello che emerge per la BAT è che, pur a fronte di una leggera flessione congiunturale del secondo trimestre rispetto al primo
trimestre del 2014 - si è infatti passati in termini assoluti da 118 a
115 milioni di euro - nell’insieme la prima metà dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo del 2013, ha visto crescere l’export
provinciale del +12,3%, rispetto al +9,4% della Puglia e al + 1,3%
nazionale.
Anche per il secondo trimestre 2014 la BAT si conferma fra
le province più dinamiche sui mercati internazionali, quelle che
hanno registrato una crescita superiore al 7,2%.
Si rafforza la capacità di presenza della BAT
sui mercati internazionali
Con il trend del primo semestre la BAT, anche quest’anno, potrebbe registrare un nuovo record delle esportazioni e superare il
valore del 2013, che è stato pari ad oltre 452 milioni di euro.
A questo possibile risultato positivo per la BAT dovrebbe contribuire la ripresa economica in atto a livello mondiale, che, per
quanto modesta, dovrebbe rafforzare la crescita del commercio
OTTOBRE
2014
mondiale. L’Organizzazione Mondiale del Commercio prevede,
infatti, per il 2014 una crescita del commercio mondiale pari al
+4,7%, al di sopra dell’andamento degli ultimi due anni.
Il primo semestre 2014 conferma, dunque, la fase positiva in
cui si trova l’export della BAT, una fase che dura dal 2010. Con riferimento ai dati del primo semestre, tra il 2010 e il 2014 l’export
della BAT è cresciuto di circa il 60%, contro il 23,6% regionale e
il 21,5% nazionale.
Occorre sottolineare che la crescita registrata dalla BAT negli
ultimi due anni, cioè nel 2012 e nel 2013, è avvenuta in un contesto mondiale che ha visto rallentare la crescita del commercio
internazionale.
Il sistema moda continua a fare da traino,
ma si indebolisce l’agricoltura
A fare da traino è sempre il sistema moda, che pesa per oltre il
71% sull’export provinciale e il solo comparto calzaturiero pesa
per circa il 47%.
La BAT da sola pesa per oltre il 50% dell’export regionale del
sistema moda, una quota cresciuta sensibilmente in soli quattro
anni, visto che nel 2010 era pari al 37%. Il peso del solo comparto
calzaturiero della BAT pesa sull’export regionale di calzature per
IL FIERAMOSCA
11
Euro*IDEES - Bruxelles
Provincia
TEMPO DI BILANCI ALLA PROVINCIA
IL BILANCIO SOCIALE, ULTIMO ATTO AMMINISTRATIVO DELLA BAT
di Dario Damiani
È
oltre l’81%, cresciuto rispetto al 62% nel 2010.
Si indebolisce, invece, il comparto dell’agricoltura il cui
peso sull’export provinciale passa da 7,1% del 2013 al 4,2% di
quest’anno.
Si rafforza l’export della BAT verso i Paesi extra europei
Il primo semestre 2014 ha continuato a registrare una tendenza
che si è andata consolidando negli ultimi anni, quella dell’export
verso i Paesi extra UE.
L’export della BAT verso i Paesi UE, tra il primo semestre
2010 e il primo semestre 2014, è infatti sceso dal 59% al 52,8%
del totale, mentre quello verso i Paesi extra UE è aumentato dal
41% al 47,2%.
I Paesi di esportazione più rilevanti nell’UE sono
Francia, Germania e Regno Unito, quello più rilevante per la BAT fuori dell’Unione Europea rimane
l’Albania. Molto bassa, meno del 5% è la quota di
esportazioni dirette verso i cosiddetti Paesi BRICS
(Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). Continua a
crescere il peso del Medio Oriente che vale quanto i
Paesi BRICS nel loro insieme.
vate, e una intensità di sforzi e una strategia che oggi appaiono
assenti. In questa direzione dovrebbero essere usate una parte rilevante di risorse finanziarie europee, rese disponibili per l’Italia
per il periodo 2014-2020.
È necessario che le imprese si presentino sui mercati internazionali in forma più organizzata, così come è importante che le
istituzioni riescano a sostenere gli sforzi delle imprese nel migliorare la loro capacità di internazionalizzazione e nel promuovere la
costituzione intorno a tali imprese di gruppi di imprese fortemente
integrate, così da ampliare l’occupazione legata alle attività internazionali.
* Vice Presidente Euro*IDEES
Rafforzare il ruolo dell’export
nell’economia del territorio
La BAT, dunque, si sta dimostrando molto dinamica sui mercati esteri, sta reagendo alla crisi del mercato interno, anche se l’export non è allo stato attuale
in grado di rappresentare una concreta alternativa ai
consumi nazionali.
Il peso dell’export nell’economia locale è stimabile intorno al 10% e quindi non è in condizioni di
dare un contributo significativo alla crescita dell’occupazione. Contatti con singole aziende che lavorano
sui mercati esteri fanno emergere che queste stanno
creando occupazione, ma ovviamente trattandosi di
un numero limitato di aziende il loro apporto alla ripresa del mercato del lavoro locale è poco significativo, rispetto ai grandi numeri della disoccupazione
dilagante.
È quindi necessario consolidare il ruolo dell’export nell’economia locale, ampliare il numero delle
imprese in grado di lavorare permanentemente sui
mercati esteri.
L’export può diventare un motore importante per
rilanciare la competitività del territorio, ma questo
impone un coordinamento di forze, pubbliche e pri-
12 IL FIERAMOSCA
OTTOBRE
2014
tempo di Bilanci alla Provincia di Barletta Andria Trani,
bilanci in tutti i sensi: politici, amministrativi e soprattutto contabili vista la forza che i numeri hanno avuto in questi
cinque anni di intensa attività, proprio per costruire dal nulla un
Ente territoriale. Il Bilancio Sociale 2009-2013 appena pubblicato,
ultimo atto amministrativo della Provincia redatto secondo le linee
guida del Ministero della Funzione Pubblica, raccoglie gli obiettivi
che l’Ente ha perseguito con l’utilizzo delle risorse pubbliche. Le
risorse appunto, racchiuse nei diversi bilanci approvati dal 2010
al 2014, hanno rappresentato anche quella autonomia finanziaria
e patrimoniale dalle province madri alla base della nascita stessa
della Provincia, un cordone ombelicale che finalmente il 30 dicembre del 2009 veniva reciso con l’approvazione del primo bilancio
di previsione della Provincia di Barletta Andria Trani. Il sistema
di Bilancio quindi ha rappresentato il pilastro fondamentale attraverso il quale è stata costruita la Provincia. Con l’approvazione di
ciascun bilancio di previsione, il Consiglio provinciale ha individuato gli obiettivi e destinato le corrispondenti risorse rispettando
la norma che impone il pareggio complessivo tra disponibilità e
impieghi. Queste a lato le risultanze a consuntivo.
Il risultato complessivo è il dato che espone l’esito finanziario
di ciascun esercizio. Come si evince dai dati, la Provincia di Barletta Andria Trani non ha mai registrato un disavanzo di amministrazione anzi, si evidenzia un progressivo e costante miglioramento
del risultato passato dal milione e trecentomila circa del 2010 ai sei
milioni e centomila euro del 2013. L’avanzo di amministrazione
nel corso degli anni è stato utilizzato in gran parte per finanziare
le spese di investimento dal 2011 al 2013 circa quattro milioni e
cinquecentomila euro, cosi come previsto dalle normative attualmente vigenti.
Tra i dati di rilievo che vanno evidenziati vorrei sottolineare
come la Provincia di Barletta Andria Trani alla data del 31/12/2013
dispone presso la sua Tesoreria del Banco di Napoli, un saldo
attivo del conto corrente pari ad euro 31.331.484,04 di cui euro
17.773.028,56 di cassa libera ed euro 13.558.455,48 di cassa vincolata afferente ad entrate a specifica destinazione.
Anche sui tempi di pagamento, la certificazione del dato sul
sito del Ministero dell’Interno, ha evidenziato che la nostra Amministrazione provinciale nel 2013 ha saldato le fatture in media in
35 giorni, (media Italia 170 gg.) in linea con il d.lgs. 231 del 9 ottobre 2002. Inoltre questo valore se associato al rispetto anche per il
2013 del Patto di Stabilità interno, conferma la bontà dell’azione di
governo in termini di programmazione e di realizzazione del cronoprogramma. Anche il rispetto in questi anni del Patto di Stabilità
mette in evidenza l’attenta politica posta in essere dall’ente nel governare le risorse a disposizione e veicolare le stesse nell’ambito
dei vari programmi di spesa. In pratica è la prova maggiormente
significativa in termini di qualità dei conti della Provincia.
La Provincia di Barletta Andria Trani in questi anni si è anche
indebitata per finanziare opere infrastrutturali strategiche rientranti
nelle finalità dell’Ente stesso, strade e scuole in primis e pertanto,
dopo i primi due anni nei quali non è stato possibile contrarre mutui, ad oggi il debito residuo finale degli stessi ammonta a circa 17
OTTOBRE
2014
milioni e trecento mila euro, rispettando in pieno anzi molto al di
sotto, il limite imposto dall’ex art. 204 del Tuel. Tra le ultime sfide vinte da questa Provincia, non ultima per
importanza, l’approvazione il 30 dicembre del 2013 del bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2014 con il sistema contabile
armonizzato. L’armonizzazione dei sistemi contabili delle pubbliche
amministrazioni costituisce il cardine della riforma della contabilità
pubblica e della riforma federale. La nostra Provincia già nel novembre del 2013 è stata ufficialmente ammessa dal Ministero dell’Economia alla sperimentazione per il 2014. Una sfida importante questa
dell’armonizzazione che si è affrontata sapendo anche delle difficoltà organizzative che sarebbero emerse ma eravamo tutti, Giunta,
Presidente e Consiglio provinciale, certi del positivo impatto che la
stessa nel lungo periodo potrà avere sui conti dell’ente provinciale.
Tale innovazione non va vista solo nel suo aspetto tecnico ma come
circostanza che concretamente incide sulla qualità della programmazione e sulla certezza dei dati con le conseguenti implicazioni
virtuose e favorevoli sull’azione di governo.
IL FIERAMOSCA
13
Progetto
Vita amministrativa
GLI STATI GENERALI DELLA SCUOLA
A BARLETTA IL LIVELLO DI POPOLAZIONE PIÙ ALTO
Meridiane, tradizioni, luoghi, radici e linguaggi
Betti e Piripicchio: scambio di culture fra Urbino e Barletta
di Francesco Delrosso e Saverio Rociola
“I
l compito della scuola è formare le coscienze e diffondere le conoscenze. Per questo ci ritroviamo assieme con tutte le istituzioni civiche che hanno competenze
diverse nelle politiche per la scuola per una convergente
assunzione di responsabilità nell’interesse primario di un
diritto costituzionale”. Così il sindaco Pasquale Cascella, in
apertura degli “Stati generali della scuola” svoltisi nella sala
consiliare del Comune di Barletta.
L’incontro, a cui hanno partecipato dirigenti scolastici,
insegnanti, studenti, assessori, consiglieri e dirigenti comunali e provinciali, rappresentanti sindacali e associazioni dei
genitori ha confermato l’impegno, rilanciato dall’assessore
regionale all’Istruzione Alba Sasso, a collaborare nella ricerca di rapide soluzioni a tutela degli studenti, dei docenti e
di tutto il personale scolastico.
Attualmente a Barletta vi sono 17 istituzioni scolastiche:
5 circoli didattici, 2 istituti comprensivi, 5 scuole secondarie di I grado e 5 scuole secondarie di II grado (Liceo Scientifico, Liceo Classico/Musicale/Pedagogico, IPSIA, Istituto Professionale e il Polivalente costituito da Ragioneria,
Geometri e Industriale).
Nelle scuole dell’obbligo, dove Barletta mantiene il livello di popolazione scolastica più alto della provincia (10.500
studenti) nonostante il crescente tasso di denatalità che ha
visto contrarre negli ultimi anni il numero degli alunni, è
stato possibile attuare una politica di razionalizzazione di
strutture di proprietà comunale e delle spese finalizzata anche al miglior utilizzo degli ambienti esistenti. Questo ha
reso possibile recedere da contratti di locazione relativi a
immobili utilizzati come strutture scolastiche (ex Convento
di San Ruggero, Santuario, locali di via Rizzitelli) con un
risparmio di spesa di circa e 100.000 annui. Attualmente restano solo due succursali di scuole ancora ubicate in locali
privati (in via Madonna della Croce la scuola dell’infanzia
del 7° Circolo e in via Chieffi la scuola dell’infanzia del 3°
circolo) per le quali si sta valutando la possibilità di allocazione in immobili di proprietà comunale.
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14 IL FIERAMOSCA
Per le scuole secondarie di II grado si è assistito negli
ultimi anni a un forte aumento delle iscrizioni, in particolare presso l’Istituto Professionale “Nicola Garrone”, il Liceo
Scientifico e il Liceo Classico con l’attivazione del Liceo Musicale e Pedagogico. Il Comune di Barletta è intervenuto, su
sollecitazione della Provincia, cedendo al Liceo Scientifico 7
aule ubicate presso la scuola media Fieramosca, e 11 aule al
Liceo Classico, presso la scuola Botticelli.
Se da una parte si è constatato un aumento degli studenti
in questi istituti scolastici di II grado, dall’altra si è rilevato
un decremento del numero degli studenti presso altre scuole secondarie come la Ragioneria, l’Industriale e il Geometri,
tant’è che sono state accorpate per dar luogo a un’unica istituzione polivalente.
Già dagli anni scorsi, presso il Polivalente si sono rese
libere un certo numero di aule concesse dalla Provincia
all’Istituto Garrone che, tuttavia, quest’anno ha avuto bisogno di altre aule. Anche il Liceo Scientifico necessita di
almeno 8 aule per evitare il ricorso alla settimana breve che
la scuola sta attualmente adottando per fronteggiare la carenza di spazi.
Questa ricognizione è stata approfondita con la volontà di favorire soluzioni che consentano un avvio ordinato
dell’anno scolastico. In questo senso si è espresso l’assessore Antonio Divincenzo: “Questo forum rappresenta l'occasione per rimettere al centro dell’agenda politica la scuola,
coinvolgendo tutti coloro che fanno parte di questo mondo.
Gli ultimi giorni ci hanno coinvolto in una situazione importante: la carenza di aule nell’istituto “Garrone”, che ha
esposto i nostri ragazzi al rischio dei doppi turni. Il Comune intende assumersi la propria responsabilità attraverso un
percorso di ricognizione per quanto riguarda l’edilizia scolastica in vista di un prossimo Piano di ridimensionamento
scolastico”.
All’incontro, organizzato d’intesa con la Provincia di
Barletta Andria Trani, ha partecipato anche il Presidente
Francesco Ventola che ha ribadito l’importanza della sinergia con la Regione.
“Sono convinto - ha affermato Ventola - che sul problema
aule sia stato intrapreso un percorso virtuoso, sapendo di
poter contare sull’Ufficio Scolastico regionale che ci aiuterà
a superare i problemi sorti”.
Impegno confermato dall’assessore regionale Sasso a
conclusione di una intensa e accorata discussione: “Credo
che la scuola in questi anni abbia sofferto di una profonda
disattenzione sociale - ha detto - ma un Paese che non investe sull’istruzione, è un Paese destinato a non crescere. La
scuola è di tutti e tutti debbono concorrere ad affrontare il
presente e il futuro dei nostri ragazzi”.
OTTOBRE
2014
I
l progetto “Meridiane. Scambi di culture
radici e linguaggi” è un progetto didattico
di ricerca sull’identità dei luoghi, realizzato per
il biennio magistra­le di “Comunicazione, design
ed editoria” all’Isia di Urbino.
La ricerca nasce dall’esigenza di rappresen­
tare e valorizzare nel contesto moderno i luoghi
con le sue identità e sfaccettature. Ma di cosa
è fatta l’identità di una città oggi? Quali sono gli
elementi che la compongono? Tantissimi sono
gli aspetti che concorrono alla sua definizione,
soprattutto oggi che viviamo in sistemi urbani
sempre più complessi e articolati. Ma ci siamo
dati questa risposta: l’identità di un territorio è
un insieme organico di vissuti tra presente e
pas­sato, dunque dipeso dalle persone e dalle
storie che lo abitano e lo hanno abitato.
Alla ricerca si aggiunge un valore nuovo
quando i luoghi da analizzare e mettere a con­
fronto diventano due, soprattutto se si tratta di
due città molto distanti tra loro in termini geo­
grafici, storici e culturali. Abbiamo scelto Bar­
letta e Urbino perché sono le città che abbiamo
vissuto di più e alle quali siamo maggiormente
legati.
L’obiettivo del progetto è di innescare uno
scambio culturale volto alla valorizzazione dei
patrimoni locali in seguito all’appiattimento di un
contesto mo­derno globalizzato e uniformato.
Il folclore e l’arte popolare è il tema scel­
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
OTTOBRE
2014
to affrontato nella ricerca,
poiché guarda da vicino le
identità dei popoli. Il teatro,
con le canzonette di strada
e le poesie in vernacolo dei
commedianti locali rappre­
sentano gli unici mezzi
che le persone, dopo la
se­
conda Guerra Mondia­
le, avevano per uscire da
una situazione fortemente
caratterizzata da miseria e
umiliazione.
Nella seconda parte di
ricerca abbiamo effettua­
to invece un parallelo tra
due personaggi chiave
nel panorama artistico locale del Novecento,
identificati nelle figure di Bruno Betti per Urbi­
no e Michele Ge­novese (in arte Piripicchio) per
Barletta, poco cono­sciuti in Italia e attualmen­
te quasi dimenticati nelle rispettive città. Dare
voce a questi personaggi signifi­ca farli rivivere
nei ricordi delle persone che li hanno incontrati
e metterli a disposizione oggi significa atti­vare
una conoscenza collettiva del nostro paese.
Essi sono i rappresentanti ufficiali dei due luo­
ghi in quan­to racchiudono al loro interno scena­
ri, immaginari, trascorsi comuni.
Raccogliere memorie su Michele Genove­
se è sta­to per noi - giovani
barlettani emigrati per lo
studio per rincorrere i propri
interessi futuri - un ritorno
immersivo alle nostre radici,
scavando nel passato delle
generazioni precedenti alle
nostre, come un ni­pote che
ascolta interessato le storie
di suo nonno.
Il progetto si è infatti
arricchito grazie al pre­zioso
contributo di diversi perso­
naggi che abbiamo diretta­
mente coinvolto attraverso
una serie di inter­
viste e
colloqui informali. Citiamo e
ringraziamo in particolare l’associazione cultu­
rale Pro Urbino - che si è rivelata fondamentale
nella ricostruzione della vita umana e artistica
di Bruno Betti - Renato Russo, Gino Pastore
e Lino Angiuli per il loro apporto alla ricerca su
Michele Genovese.
L’oggetto libro diviene così sia mezzo
catalizzato­re e raccoglitore di memorie, testi­
monianze e aned­doti, che strumento per ren­
dere esplicito un dialogo mai esistito tra due
personaggi appartenenti a due contesti sociali
e culturali diametralmente opposti.
Viale R. Elena
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IL FIERAMOSCA
15
Storia locale
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OTTOBRE
2014
Palazzo S. Domenico centro di attività formative
E DISTORSIONI STORICHE E COLPEVOLI AMNESIE
di Michele Grimaldi
U
na amministrazione dura in carica cinque anni e se va
bene può essere riconfermata. Il lavoro che progetta,
che supporta con finanziamenti, individuando esecutori, costi e
quant’altro, può non finirlo prima che il suo mandato giunga a
termine. Bisogna ricordarsene però, i cittadini innanzitutto.
Normale questione gestionale, soprattutto per la giunta che
subentra.
L’impostazione partitica del far politica che punta a
delegittimare l’altra parte, tende a ridurre il peso di chi ha preceduto
la maggioranza al potere.
Entro limiti molto ridotti, si potrà dire che si stanno allargando
troppo e che potrebbero essere più equilibrati.
Se invece i subentranti si gloriano totalmente del merito e
neppure citano la genesi del progetto giunto alla inaugurazione,
siamo a qualcosa di simile ad una appropriazione indebita.
L’inaugurazione di una struttura comunale è di tutti: di tutte le
coalizioni politiche che la hanno voluta e hanno partecipato a
realizzarla.
Di tutti e non appare corretto se non intelligente, ergersi a
possessori esclusivi del merito di cose promosse e avviate da altri
e portate a conclusione da una giunta diversa.
Sarebbe meritevole ascoltare da colui che inaugura un’opera,
frasi del tipo “Tocca a me tagliare il nastro e inaugurare questa
opera ma i meriti non sono solo della mia Amministrazione.
C’è chi lo ha pensato, chi ha dato l’avvio ai lavoro e chi lo ha
completato”.
Detto questo scatta la domanda (retorica): avete mai sentito da
un amministratore che subentra questa frase?
La risposta è ovvia quanto inutile come è improponibile la
domanda.
Ammettiamo altresì, che pronunciare parole di elogio possa
essere fonte di imbarazzo, ma non ci sembra corretto omettere
il fatto che quanto realizzato è stato voluto da qualcun altro e
crediamo che, per questo dato specifico ed incontrovertibile, si
debba rendergliene merito.
Ogni amministrazione si differenzia per le priorità che dà alla
propria azione, ma nulla esclude che su alcuni punti gli interessi
e le attenzioni si sovrappongano o, addirittura, coincidano. Trovo
normale e giusto che sia così, come dovrebbe essere normale
riconoscere, qualora ci siano, i meriti di chi ci ha preceduti nel
lavoro che svolgiamo.
Il 24 ottobre 2013 l’Amministrazione Comunale di Barletta ha
annunciato con giusta enfasi “Palazzo San Domenico può tornare
a essere centro di attività formative e culturali. L’edificio è stato
riconsegnato ieri all’Amministrazione comunale dalla società
Consud che lo deteneva da oltre venti anni sulla base di una
convenzione finalizzata ad attività che però negli ultimi anni non
avevano avuto più seguito. Completate le operazioni di rilascio, il
Comune di Barletta è già impegnato affinché l’edificio, che ha un
notevole pregio storico e architettonico, abbia una destinazione
OTTOBRE
2014
in grado di valorizzare le potenzialità di ricerca e l’interesse
culturale e artistico delle nuove generazioni”.
Iniziativa più che lodevole se non eccezionale visto che i
cittadini barlettani si rimpossessavano di un contenitore culturale
del quale hanno tanto bisogno vista la cronica mancanza di luoghi
di aggregazione.
Ma c’è stato qualcuno, vuoi nell’Amministrazione o sui
tantissimi mezzi di comunicazione, che ha pensato, nemmeno di
sfuggita, ad informarsi ed informare sulla genesi dell’ex convento
così come lo possiamo ammirare oggi?
Da quel poco che ho potuto verificare, assolutamente no.
Bene, proprio en passant e per una corretta informazione che
possa “dare a Cesare quel che è di Cesare (Matteo 22,21)” voglio
raccontarvi quanto è successo nel 1993.
Il Sindaco dell’epoca, Raffaele Grimaldi, colse al volo
l’occasione presentatagli dalla legge 160 del 1988 in tema di
lotta alla disoccupazione e mise su un progetto di 15 miliardi e
833 milioni (circa 8 milioni di euro!) per riqualificare e mutare
IL FIERAMOSCA
17
Ambiente
destinazione d’uso all’ex Convento svuotato
e rimasto deserto dopo il trasloco del Museo
e Pinacoteca nelle sale del Castello. Trasloco
che, ovviamente, aveva creato uno stato di
abbandono dell’immobile che ben presto
aveva causato gravissimi danni strutturali e di
conservazione.
Il gravoso impegno, ovviamente, non poteva
essere assunto esclusivamente dal Comune il
quale fu affiancato (nell’impresa!) dalla cordata
formata dalla Con-Sud consorzio di matrice
ACLI (poi gestore dell’immobile), il Cnala,
la Ditta Fratelli Dioguardi, l’Enaip, l’Entour
e l’Iref. Tutte svolgevano la loro attività
nell’ambito della ricerca, del lavoro e della
formazione professionale.
Trascorsero appena tre anni per il recupero
e il restauro ma nel frattempo furono tenuti
corsi di apprendistato per gli operatori che poi
divennero esperti, noti sull’intero territorio
nazionale, nell’arte di “conservare” i prestigiosi
reperti.
Venti anni fa l’iniziativa parve un tantino
avveniristica e forse azzardata, visto lo scenario
locale dove ogni iniziativa valida doveva
scontrarsi con la imbarazzante e proibitiva realtà
della burocrazia (allora… ed oggi?).
Per fortuna la fiducia nel progetto del suo
Direttore generale dott. Arturo Boschiero e del
dott. Camillo Monti, all’epoca Direttore della
Con-Sud, fecero sì che quella “pazza idea”
diventasse splendida realtà.
L’iniziativa fu spiegata dallo stesso Sindaco,
Raffaele Grimaldi, al Direttore della Gazzetta
del Nord Barese Rino Daloiso, affermando che
“… con questo progetto abbiamo colto al volo
l’occasione che una legge nazionale ci forniva
per creare occupazione e contemporaneamente
salvare dal degrado un immobile storico della
nostra Città. È certo che anche per quanto
riguarda gli altri immobili di valore che si
trovano a Barletta, cercheremo di trovare una
soluzione che il momento di crisi rende però più
problematica che in altre epoche”.
Desideravo porre l’attenzione sul fatto che
venti anni fa si parlava “già” di “momento
di crisi”, però si erano riusciti ad avere ben 8
milioni di euro per restaurare un immobile di
proprietà comunale, mentre oggi non si riesce
ad ottenere, sicuramente non per colpa di chi ci
amministra, qualche spicciolo e non milioni, per
non far rovinare sulla strada sottostante un altro
ex convento, cioè quello di S. Andrea e creare
ovviamente, nel contempo, occupazione.
Ecco spiegata in maniera chiara ed
inequivocabile, perché supportata dai fatti, il
perché qualche volta bisognerebbe, con un
pizzico di umiltà in più, proferire, ricordando
qualche nome, un grazie per qualcosa che è
stato fatto in favore della Città.
O anche per noi, come al mitico Fonzie che
non riusciva a far uscire dalla bocca la parola
“scusa”, è così difficile dire “Grazie a…”?
18 IL FIERAMOSCA
I quaderni dell’Archivio
BARLETTA TRA STORIA E MEMORIA
Un milione di euro stanziati
dalla Regione Puglia
e dal ministero dell’Ambiente
PRESENTAZIONE DELL’ULTIMO QUADERNO DELL’ARCHIVIO
di Renato Russo
L’
intervento rientra in quelli urgenti in difesa del suolo finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del mare, col Secondo Piano Strategico Nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico annualità del 2007
e a seguito di finanziamento stanziato da parte della Regione Puglia Assessorato
alle Opere pubbliche di euro 1.000.000,00 per finanziare il progetto “Interventi
di pulizia negli alvei-località Ciappetta Camaggi”.
Ha spiegato il consigliere regionale Filippo Caracciolo, che ha seguito tutto
l’iter del finanziamento.
L’intervento si pone come obiettivo la pulizia ed il risanamento dell’alveo
del canale Ciappetta Camaggi e consisterà in una serie di interventi tra cui il
decespugliamento e rimozione della vegetazione infestante, la rimozione con
mezzi meccanici dei rifiuti abbandonati e carico, trasporto e conferimento in
impianto autorizzato, formazione di briglie di sbarramento dell’alveo del canale
e del by pass, raccolta con mezzi meccanici dall’alveo del canale del materiale
detritico sedimentato, asciutto e mediamente bagnato; demolizione del mantello
cementizio ammalorato di rivestimento delle sponde e del fondo; ripristino locale del mantello cementizio, laddove disgregato; carico, trasporto e smaltimento
in discarica autorizzata dei rifiuti, fanghi di dragaggio e detriti raccolti lungo le
sponde, previa loro caratterizzazione.
I prossimi interventi di pulizia e risanamento dell’alveo del canale Ciappetta
Camaggi hanno come obiettivo il completamento dell’intervento di risanamento
in parte realizzato tra maggio e dicembre 2011. Si procederà alla pulizia del canale
in corrispondenza delle intersezioni con gli assi stradali al fine di ridurre il rischio
di ulteriori esondazioni. Purtroppo lo stato attuale dei luoghi è caratterizzato dalla
presenza di rifiuti di origine urbana, rifiuti speciali pericolosi depositati sugli argini e sul fondo. Inoltre, lungo il canale si rileva vegetazione infestante e materiale
solido detritico, anche laddove erano stati rimossi in passato.
Quello della pulizia e del risanamento dell’alveo del canale Ciappetta Camaggi è un intervento importante che testimonia la sinergia istituzionale tra Comune di Barletta e Regione Puglia: ci tengo a ringraziare per la loro operosità
gli uffici tecnici del Comune coinvolti nella fase di predisposizione dell’intervento.
Amministratori e classi dirigenti hanno tra i loro compiti principali il dover
presentare il patrimonio ambientale: da presidente della Commissione Ambiente
della Regione Puglia continuerò a lavorare col massimo impegno affinché nel
nostro territorio siano posti in essere iniziative concrete a difesa delle Risorse
Naturali rinnovando tale impegno tra le priorità della mia azione politica.
OTTOBRE
2014
È
stato presentato nel corso di una serata alla Sala Rossa del
Castello di Barletta, il settimo quaderno dell’Archivio,
Barletta tra storia e memoria, il 70° anniversario della resistenza
civile e militare all’occupazione nazista della città, anche questo
curato da Luigi Di Cuonzo che dell’Archivio è il responsabile.
Ricordiamo i quaderni precedenti: Settembre 1943, Barletta
la resistenza, la vendetta: Gerhard Schreiber racconta (2000); 8
settembre del 1943 l’armistizio a Barletta con interventi di Mario
Pirani e Gerhard Schreiber (2004); La Memoria. Settembre ’43:
antologia di testimonianze e saggi critici (2006); L’ultimo rifugio: la memoria, eventi, fatti, luoghi (2006); 9 febbraio 1948, l’eccidio di S. Ferdinando di Puglia (2007); Fuori sacco (2010). In
quello stesso anno Le storie della storia, una rassegna di iniziative
e pubblicazioni delle nostre scuole sul Settembre del ‘43 a Barletta. E da ultimo il testo presentato il 24 settembre in occasione del
70° anniversario della resistenza civile e militare all’occupazione
nazista della città.
A coordinare la serata al Castello, il prof. Luigi Di Cuonzo,
l’infaticabile animatore dell’Archivio della Memoria. A presentare il volume, di fronte ad un attento uditorio, il preside prof.
Carmine Gissi dirigente scolastico IISS “M. Dell’Aquila” di San
Ferdinando, l’avv. Carmela Peschechera presidente del Consiglio
Comunale di Barletta, il prof. Ugo Villani ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università “A. Moro” di Bari e Renato Russo editore della pubblicazione. A chiudere i lavori il sindaco di
Barletta Pasquale Cascella.
* * *
Questo testo rappresenta per l’Archivio della Memoria, il momento conclusivo di un lungo percorso iniziato tanti anni fa. Tutto
nacque l’8 aprile del 2000 quando, nella stessa Sala rossa del Castello, si tenne un convegno sul tema “Settembre 1943, Barletta,
la resistenza, la vendetta”. Al centro del convegno una conferenza
dello storico tedesco Gerhard Schreiber, dalla quale emersero testimonianze - anche fotografiche - sull’esecrando eccidio di Barletta. Motivato da quel convegno e da altri importanti nobili episodi, come il conferimento della Medaglia d’Oro al merito civile
assegnata dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro,
nacque l’idea di dar vita ad un “Archivio della Resistenza e della
Memoria”. L’Archivio sarà ufficialmente istituito poco meno di
un anno dopo, il 21 gennaio 2001, in occasione della prima celebrazione nazionale del Giorno della Memoria.
In tutti questi anni, l’Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, ha saputo imporsi all’attenzione nazionale nel
campo della ricerca storica sulla Resistenza e sulla Shoah senza
tralasciare l’impegno per il recupero, la valorizzazione e la tutela
dei Luoghi della Memoria.
Associatosi all’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo
e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) di Bari l’Archivio è entrato
nel circuito culturale degli Istituti di ricerca storica che fanno capo
all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di LiberazioOTTOBRE
2014
ne in Italia (INSMLI) con
sede in Milano.
A questa meritoria istituzione comunale, pensata, voluta e, caparbiamente, ideata e progettata, da
Luigi Di Cuonzo nonché
da persone accomunate
da sintonie di impegni
culturali, volti a tutelare
la Memoria storica della
città, sin dalla istituzione
del Giorno della Memoria
il 27 di gennaio, nella sua
prima edizione del 2001,
bisogna riconoscere il merito di aver saputo diffondere nuovi impulsi culturali e di aggregazione sociale.
Oggi, l’Archivio di Barletta, grazie alla sua costante e oculata programmazione di attività e di problematiche specifiche, è un
punto di riferimento di grande autorevolezza per quanti si interessano alla storia contemporanea e, in particolar modo, alle tematiche delle persecuzioni di ogni diversità.
Per stare anche semplicemente alla calendarizzazione delle
iniziative svolte, si ricorderanno:
- le varie organizzazioni cicliche dei Laboratori storici sulle leggi
razziali ai quali partecipano alunni delle scuole di ogni ordine e
grado di Barletta e del territorio della BAT;
- le numerose proiezioni di film e documentari sulla Resistenza e
sulla Shoah che accompagnano i corsi e i seminari di studio;
- i seminari di formazione per docenti sulla didattica della Resistenza e della Shoah;
- gli incontri pubblici e i dibattiti su L’Armadio della vergogna,
sulla persecuzione degli Ebrei e Valentina Peschechera;
- la sistematica presenza animatrice di Di Cuonzo nelle nostre
scuole, a ogni ricorrenza del 27 gennaio, per sensibilizzare i nostri ragazzi con personaggi di portata nazionale, film, documentazioni (basti ricordare l’arrivo a Barletta, qualche anno fa, del
Treno della Memoria);
- i concorsi di arti figurative e pittoriche per la realizzazione del
Poster del Giorno della Memoria;
- l’istituzione di una galleria d’arte contemporanea con opere
pittoriche e scultoree sulla Resistenza e sulla Shoah (unica in
Italia) degli artisti Lucio Garribba, Paolo De Sario, Ruggiero
Spadaro e Paolo Vitali;
-il contributo organizzativo alla Commemorazione annuale
dell’Eccidio dei Vigili urbani, il 12 settembre, da sempre svolta
dalla Polizia Municipale di Barletta;
- la pubblicazione annuale della cartella QuadernInarchivio per
pubblicizzare i risultati della ricerca storica.
IL FIERAMOSCA
19
Economia
Che pessima idea drogare
il Pil con trafficanti e sfruttatori
di Gaetano Nanula
C
redevamo che fosse la battuta di un burlone che osservasse
il bilancio pubblico italiano: contabilizziamo fra le poste
positive della nuova ricchezza nazionale il frutto dell’attività illegale, per risolvere definitivamente il problema del deficit, sia di quello
cosiddetto primario - cioè annuale - e sia probabilmente anche di
quello sovrano - cioè storico - accumulatosi di anno in anno.
Già, perché, a far bene i conti, i frutti illegali della malapianta
italiana sono vistosi, abbondanti, copiosi e sono sempre stati raccolti in gran messe da alcune categorie di “furbetti”, come i corrotti, i tangentisti, gli estorsori, i concussori, i ricettatori, gli evasori
fiscali, gli usurai, i truffatori, gli sfruttatori, gli schiavisti, i predoni
dell’economia, quelli che vivono di preda, di spoliazioni, di saccheggi: vuoi vedere che se includiamo nel Pil (Prodotto Interno
Lordo) italiano la ricchezza di provenienza illecita e facciamo bene
i conti diventiamo la nazione più benestante dell’intera Europa, superando di gran lunga anche la stessa Germania?
Le cifre parlano chiaro: la sola corruzione è annualmente indicata dalla Corte dei Conti intorno ai 60 miliardi; poi c’è l’evasione
fiscale, generalmente valutata - da ISTAT, Banca dell’Italia, Agenzia delle Entrate e ancora dalla Corte dei Conti - sui 120 miliardi
annuali; e ci sono ancora i proventi della criminalità organizzata,
valutati dalla Banca d’Italia in circa 160 miliardi annuali. Dichiarava infatti in un convegno di qualche anno addietro Anna Maria
Tarantola - allora Vicedirettore Generale della Banca stessa, prima
di essere nominata Presidente della RAI - che la criminalità mafiosa
assorbiva circa il 10% del Pil, il quale - come risaputo - era ed è
tuttora intorno ai 1600 miliardi.
Non può evidentemente essere trascurato questo dato, atteso
che la Banca d’Italia gestisce la UIF (Unità di Informazione Finanziaria) alla quale pervengono tutte le segnalazioni di operazioni
sospettate di riciclaggio. Insomma, in quanto a proventi illeciti, non
siamo messi affatto male, e potremmo sicuramente concorrere per
una graduatoria di eccellenza in ambito continentale.
Ma, appunto, credevamo che l’idea di contabilizzare nei conti
ufficiali della Nazione la ricchezza illecita, fosse uno scherzo; fosse
l’idea provocatoria di un burlone.
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OTTOBRE
2014
È ben vero che il delinquente comune si sente convintamente
proprietario anche della ricchezza acquisita attraverso una sua attività predatoria, con la coscienza naturalmente che tale ricchezza
non sarà mai restituita a nessuno, ma si tratta chiaramente di un’etica delinquenziale. Pretendere ora che una tale etica possa ispirare
le linee di comunicazione e comportamentali di uno Stato, sembra piuttosto esagerato, azzardato, non foss’altro che per il cattivo
esempio, un salto nel buio.
Eppure, non si tratta affatto di uno scherzo, di una battuta, di
un pensiero maturato in un istituto di riabilitazione per allucinati
mentali, ma di una regola, di una decisione cogente presa in ambito
istituzionale europeo: il cosiddetto “sec 2010”, il nuovo metodo ufficiale europeo di calcolo del Pil.
In verità, tale metodo limita l’integrazione dei conti nazionali a
soli tre settori dell’economia illegale e cioè ai soli proventi derivanti
dal traffico della droga, dal contrabbando e dallo sfruttamento della
prostituzione, ma, evidentemente, è il principio che vale; una volta
sforato, una volta abbattuto il limite, il pregiudizio della legalità per
l’assunzione dei conti nazionali della ricchezza comunque prodotta,
il passo è veramente breve per sentirsi arricchiti dai proventi delle
più nefande, vergognose e pericolose organizzazioni delinquenziali.
Con il che, anche la nostra considerazione sulla legislazione
europea, che credevamo allocata su sfere superiori all’ordinario
livello di elaborazione tecnica e dottrinaria, si rivela difficilmente
difendibile da un vorticoso moto in caduta libera.
C’è da chiedersi che cosa facciano gli uomini politici che inviamo al Parlamento europeo ed alla Commissione e quale sia il loro
concreto contributo alla formazione di un equilibrato ordinamento
continentale, che assicuri progresso economico-sociale e valori di
vera civiltà nei rapporti fra i nuovi cittadini europei.
Con queste regole improvvisate, si rischia di dare indiscriminato
credito ad attività illegittime, irresponsabili e criminali, equivocando per esemplari ed economicamente avanzate Nazioni che abbiano
le organizzazioni criminali più agguerrite e potenti.
Si tratta invero di una legislazione inadeguata che non merita
tanto puntale rispetto, come quell’altra norma fondamentalmente
sbagliata, del Trattato di Maastricht che - nel nome della stabilità e
della crescita - limitata al 3% del Pil il deficit annuale di bilancio,
senza sapere che il deficit - e cioè l’eccesso dei costi - è il necessario
presupposto all’espansione dei futuri ricavi.
Comunque, già si tirano le somme dell’applicazione del nuovo
metodo europeo di calcolo del Pil che per il 2011, 2012 e 2013
cresce di circa 60 miliardi all’anno rispetto a quello normalmente
contabilizzato e c’è chi dice che tra le pieghe dei bilanci italiani di
quegli anni, si era annidato dunque un “tesoretto”, niente male.
Ma, attenzione, sono semplicemente lucciole e non lanterne.
Come faccia poi l’ISTAT a calcolare in circa 60 miliardi annuali
i proventi illeciti derivanti dal traffico della droga, dal contrabbando
e dalla prostituzione, rimane un mistero inestricabile, molto fitto.
IL FIERAMOSCA
21
Mondo della chiesa
Padre Saverio Paolillo
sacerdote da 25 anni ci invita
a festeggiarlo in Brasile
Il 30 settembre, Padre Saverio
Paolillo, missionario comboniano in Brasile, ha celebrato il 25°
anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 30
settembre 1989.
Lo ha ricordato egli stesso in un
breve comunicato ai suoi amici
sparsi un po’ in tutto il mondo:
“Desidero ringraziare il Signore per essersi fidato di me e per
prendersi cura della mia vita e
tutti voi per il vostro appoggio
fraterno. Vi aspetto a uno di questi appuntamenti: 18/09 a Vitória dello Espírito Santo - Brasile;
28/09 a Santa Rita - Paraíba - Brasile; 19 ottobre a San Paolo
- Brasile; 28 dicembre a Barletta - Italia - Parrocchia sant’Andrea”.
FRA GIOVANNI EMANUELE CURCI TORNA
NELL’ORDINE DEI PREDICATORI DI SAN DOMENICO
Nella Basilica Pontificia di
San Nicola in Bari fr. Giovanni Emanuele Curci, già sacerdote diocesano, ha espresso la
Professione Semplice nell’Ordine dei Frati Predicatori di
San Domenico. Dopo 42 anni
di presenza e di servizio ministeriale nella nostra Arcidiocesi, fr. Giovanni (o come
tutti lo ricordiamo, don Gianni) ha scelto di vivere anzi, di
ritornare al suo primo amore,
quella Famiglia Domenicana della quale il nostro don faceva parte
come membro del Terz’Ordine.
Dopo aver raccolto l’eredità di Mons. Tattoli, fondatore della comunità B.M.V. Ausiliatrice in Margherita di Savoia, nel corso di
vent’anni ha saputo indirizzare quella che era definita “la comunità dei dormienti” verso una visione realmente Conciliare.
Questa non è una nota riepilogativa di servizio, quindi nessun
elenco di quelle che sono state le esperienze ministeriali di fr.
Giovanni ma, questo occorre ricordare, ovunque lo abbia portato
il suo ministero sacerdotale ha saputo imprimere il suo “marchio
di fabbrica” che continuerà ad essere il segno distintivo delle comunità da lui guidate, sempre in piena sintonia con il nostro Vescovo.
Accompagniamo con la preghiera questa nuova fase di vita di fr.
Giovanni Emanuele Curci, un pastore della nostra Diocesi donato
all’Ordine dei Predicatori di San Domenico.
22 IL FIERAMOSCA
Mondo della chiesa
DON FRANCESCO FRUSCIO
NUOVO PARROCO A SAN BENEDETTO
Mercoledì 1 ottobre, nella
Parrocchia San Benedetto di
Barletta durante una solenne
concelebrazione presieduta da
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di TraniBarletta-Bisceglie, ha avuto
luogo il rito della immissione
canonica del nuovo Parroco
nella persona di don Francesco
Fruscio. Succede a don Vincenzo Misuriello, dimessosi per motivi di salute e a don Cosimo
Fiorella, fino ad ora amministratore della Parrocchia medesima,
inviato nella Parrocchia San Giacomo come Vicario parrocchiale.
Don Francesco Fruscio, nato a Barletta il 22 luglio 1975 ha frequentato il Pontificio Seminario San Pio X di Chieti e ordinato
sacerdote il 26 ottobre 2000.
Dal 1999 al 2002 è stato docente presso l’Istituto Tecnico e Liceo
pedagogico “Filippo Smaldone” a Barletta.
Dal 1999 al 2002 vicario parrocchiale al Cuore Immacolato di
Maria in Barletta.
Dal 2002 al 2009 vicario parrocchiale della Parrocchia Sacra Famiglia in Barletta.
Dal 2009 iniziatore del Rinnovamento Carismatico Cattolico
“Apostoli di Gesù Buon Pastore”, Parroco del Santuario San Ruggero in Canne e Rettore della Chiesa di San Cataldo in Barletta.
Dall’1 ottobre 2014, oltre ad essere Parroco di Canne e Rettore
di San Cataldo, sarà Parroco della parrocchia di San Benedetto in
Barletta.
DON GIUSEPPE CAVALIERE,
AMMINISTRATORE PARROCCHIALE DI S. NICOLA
A Barletta, nella Parrocchia S. Nicola è stato presentato il sac. Giuseppe Cavaliere, che, dall’1
settembre 2014, in quella Parrocchia, ha assunto l’incarico
di Amministratore Parrocchiale. L’annuncio e la presentazione sono stati dati da Mons.
Savino Giannotti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi, durante una solenne concelebrazione presieduta dallo stesso don
Giuseppe Cavaliere. Sacerdote
concelebrante, don Vito Carpentiere, parroco uscente, che,
come ormai noto, è in partenza
per l’Uganda quale sacerdote
fidei donum.
Don Giuseppe Cavaliere è nato a Barletta il 26 maggio 1981. Proviene dalla Parrocchia S. Nicola. Ha frequentato la scuola media
“Mons. Raffaele Dimiccoli” di Barletta. Nel settembre del 1995,
essendosi inserito nel Seminario dei PP. Giuseppini di Parete, ha
cominciato a frequentare il Liceo Classico “Innico Caracciolo”
di Aversa, dove ha regolarmente concluso gli studi. Nel 2000 si è
trasferito al Pontificio Seminario Regionale di Molfetta dove ha
conseguito il Baccellierato. Sempre presso lo Studio Teologico di
Molfetta sta conseguendo la licenza in antropologia teologica.
Il 5 gennaio 2007 è stato ordinato sacerdote.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: dal 2007, Vicario Parrocchiale
della Parrocchia S. Maria Madre della Misericordia in Bisceglie;
OTTOBRE
2014
insegnante di religione presso l’ITC “G. Dell’Olio”; responsabile
del Coro parrocchiale cittadino di Bisceglie; assistente presso il
Centro Diocesano Vocazioni; in data 1 settembre 2010, nominato
Vicario Parrocchiale di S. Paolo Apostolo in Barletta; in data 1
settembre 2014, nominato amministratore parrocchiale di S. Nicola in Barletta
DON NICOLA SALVEMINI DIVENTA SACERDOTE
Sabato 20 settembre 2014, a Barletta, presso la Parrocchia SS.
Crocifisso, durante una solenne concelebrazione presieduta da
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, il Diacono Nicola Salvemini è stato ordinato presbitero.
Don Nicola è nato a Barletta il 16 maggio 1979. Proviene dalla
Parrocchia SS. Crocifisso. Si è diplomato presso l’Istituto Tecnico
Industriale di Barletta. Successivamente ha lavorato come manutentore per un’azienda.
Nel 2006 ha effettuato il discernimento vocazionale presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, città nella quale, succes-
sivamente, presso l’Istituto Teologico Pugliese, ha effettuato gli studi
filosofici e teologici. Attualmente è
collaboratore della Parrocchia S. Caterina da Siena in Bisceglie.
Dopo l’ordinazione presbiterale sarà
Vicario parrocchiale presso la Parrocchia SS. Crocifisso in Barletta.
L’AZIONE CATTOLICA DIOCESANA
DÀ AVVIO ALL’ANNO ASSOCIATIVO
L’AC diocesana presso la Parrocchia Cuore Immacolato, ha dato
avvio all’anno associativo incontrando S. E. Mons. Mansueto
Bianchi, Assistente generale dell’ACI e del Forum Internazionale
di AC (FIAC). Tema dell’incontro è stato: “L’AC nella Chiesa in
cammino sinodale”. Domenica 12 ottobre a Trani, nei pressi della
Villa comunale, dalle ore 9 alle 17 vivrà la V edizione di “fierA
di esserCI”.
“I semi di una scelta”
di don Vito Carpentiere
D
urante la scuola elementare (Musti) alcuni missionari
sono venuti per testimonianze varie. Tra questi ricordo
distintamente tra il 1979 e il 1980 (quarta o quinta elementare)
Padre Pinuccio Floris, missionario comboniano in terra d’Uganda,
che attraverso diapositive e il racconto della sua testimonianza mi
entusiasmò particolarmente. Con lui intrapresi un breve rapporto
epistolare ed egli mi fece dono di un abbonamento al “Piccolo
Missionario”, rivista mensile per bambini dei Comboniani,
dove mensilmente i fumetti raccontavano della esperienza e
persecuzioni dei cristiani e dei missionari in Uganda al tempo del
dittatore Amin Dada.
Un anno prima della mia ordinazione sacerdotale partiva
come fidei donum don Rino Caporusso. Negli anni della sua
permanenza a Santa Helena in Brasile, invitato più volte,
abitualmente rispondevo “Non vengo perché temo di fare solo il
biglietto d’andata”.
All’indomani della morte di Padre Raffaele Dibari, avvenuta
a Pajule il 1° ottobre 2000, durante le Esequie che si celebrarono
a Barletta nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore, un suo
confratello comboniano lanciò l’appello: un giovane barlettano
prenda il posto di Padre Raffaele.
Agli inizi di settembre 2013, durante il Pellegrinaggio
dell’Unitalsi di Barletta a Lourdes, mi raggiunge telefonicamente
don Rino Caporusso e mi dice che per il viaggio che l’Arcivescovo
e qualche altro sacerdote avrebbero fatto ad ottobre in Uganda
sulle orme di Padre Raffaele c’era posto anche per me e che
questa volta non avrei potuto dire di no. Probabilmente perché
ero a Lourdes, se non mi sbaglio di fronte alla grotta, non me la
sono sentita di dirgli no.
Partiti per l’Uganda (l’Arcivescovo, quattro sacerdoti, tre
laici), iniziamo il nostro pellegrinaggio da Kampala. I momenti
vissuti più intensamente sono stati quelli della visita nel nord del
Paese. Ricordo distintamente l’incontro nella diocesi di Lira col
vescovo, un missionario comboniano italiano, padre Giuseppe
Franzelli, un uomo eccezionale quanto umile, insieme a padre
Cosimo de Iaco, originario di Otranto ed ex-alunno come me del
Seminario Romano. A loro chiesi se sapessero qualcosa “di un
2014
2014
OTTOBRE
OTTOBRE
tale padre Pinuccio”. Ed essi sorpresi mi esclamarono: “Ma è qui a
Lira in comunità”. E così il mattino dopo, alle 7, siamo andati nella
comunità dei comboniani e ho rincontrato padre Pinuccio, al quale
mi sono presentato dicendogli, col sorriso pieno: “Se sono qui in
Uganda è per colpa tua”.
Un momento emotivamente molto forte l’ho vissuto, insieme
agli altri confratelli, mentre materialmente giungevamo a piedi
presso la tomba di Padre Raffaele a Pajule.
Poi ad Awach, domenica 6 ottobre, prima della messa delle
10, nella canonica di quel paese, il nostro Arcivescovo palesa al
vicario generale dell’Arcidiocesi di Gulu l’intenzione di aprire una
cooperazione missionaria tra la nostra diocesi e quella di Gulu con
l’invio di due sacerdoti.
Durante la verifica finale della delegazione italiana, eravamo a
Kampala, martedì 8 ottobre, dopo cena, nella missione di Padre John
Scalabrini, l’Arcivescovo riprendendo la proposta fatta al vicario
generale di Gulu, mi interpella personalmente chiedendomi la
disponibilità a realizzare questo insieme con un sacerdote giovane.
E la mia prima reazione è stata un secco “NO”.
Al rientro dal viaggio, però, il “No” si è dissolto in capo a una
decina di giorni ed è cominciato ad affiorare un “Sì”, dapprima
timido ed incerto, poi sempre crescente in intensità.
E così sono tornato io a bussare alla porta dell’Arcivescovo e
ho cominciato a fare un attento discernimento che mi ha portato a
dire finalmente “Sì”.
IL
IL FIERAMOSCA
FIERAMOSCA
23
In città
In città
Rappresenti una solida Istituzione del nostro Paese ed un vero punto di riferimento per i cittadini per quanto riguarda la tutela della legalità e la prevenzione e repressione di ogni forma di criminalità”.
NOTIZIE IN BREVE
PASSATO IL BILANCIO CON 18 SÌ E 2 NO
E GLI ALTRI CONSIGLIERI ASSENTI?
Dopo due ore di attesa, iniziata la discussione e l’approvazione del
bilancio da parte del Consiglio Comunale che lo ha approvato con
18 sì e 2 no mancanti, i voti dei consiglieri dell’opposizione che
hanno preferito disertare l’aula.
Ed ecco le principali novità. La tassazione delle seconde case ha
visto un aumento dallo 0,86 allo 0,96 per mille. La seconda rata
dell’Imu, la cui prima rata è stata già pagata lo scorso 16 giugno,
sarà pagata entro il 16 dicembre.
All’insegna dell’aliquota più alta il criterio adottato per la Tasi che
è stata fissata al 3,3 per mille ovvero il massimo consentito. Per
quanto riguarda la Tari, la raccolta dei rifiuti urbani, chi più inquina
più pagherà, vale a dire che saranno analizzati i numeri dei componenti della famiglia e della dimensione dell’immobile. Invariata
l’addizionale Irpef rispetto allo scorso anno.
Riduzione dal 30 al 50% dell’imposta Tasi sui servizi indivisibili
nella nuova zona 167 e per la scadenza dei pagamenti della Tari,
tassa sui rifiuti, si pagherà il 50% entro il 16 ottobre e l’altro entro
il 16 marzo 2015.
Rispondendo alle critiche dell’opposizione che avevano stigmatizzato l’aumento della tassazione in danno dei cittadini, il sindaco
Cascella ha dichiarato: “Lungi da noi l’idea di trasformarci in gabellieri per conto altrui. Quello che stiamo cercando di fare è di utilizzare ogni risorsa disponibile per garantire l’erogazione di servizi
essenziali per la coesione sociale e la qualità della vita collettiva,
come il funzionamento delle scuole e persino di uffici per conto
dello Stato come ad esempio per il Giudice di pace, e sostenere gli
investimenti nella manutenzione cittadina e nelle opere pubbliche
così da contribuire a sostenere una rete di piccole e medie imprese
altrimenti destinata al tracollo”.
FRANCO CAPUTO, GIÀ SEGRETARIO DEL PD
E VICE SINDACO DELLA GIUNTA MAFFEI,
CRITICA IL BILANCIO DEL COMUNE
Con il bilancio di previsione 2014 sono state adottate, unilateralmente dall’Amministrazione, iniziative e scelte molto pesanti per
la collettività senza alcun coinvolgimento e confronto con la cittadinanza. Dov’è finito quel modello di “Democrazia partecipata”
vagheggiato dal sindaco in campagna elettorale e riportato nelle
“Linee programmatiche di mandato?” Si ha invece la sensazione
che persista uno stile di tipo “commissariale” lontano dai canoni
della politica partecipata.
Al nostro comune piace navigare a vista tra crisi politiche, esigenze
di “visibilità” degli Eletti, Sindaci sfiduciati e opposizioni dormienti. Una condizione che viene da lontano, estremamente dannosa e
non più sostenibile, dovuta ad irrisolti fattori critici di tipo culturale
e politico. La mancanza di politica innovativa, la scarsa trasparenza
e incontrollabilità dei processi da parte di cittadini (a partire dai bilanci) e l’utilizzo spesso distorto del potere burocratico alimentano
la palude della provvisorietà e delle clientele. Grande ostacolo per il
cambiamento, ma eccellente humus per il “consenso politico”.
24 IL FIERAMOSCA
SVENTATO IL PERICOLO DELLA CHIUSURA
DELLA CASA DI RIPOSO DI BARLETTA
Sventato il pericolo che la casa di riposo “Regina Margherita” potesse essere chiusa a causa della difficile condizione economica nella quale versava. A farsene carico e risolvere il problema, è stato il
sindaco Pasquale Cascella in un incontro a Palazzo di Città al quale
hanno partecipato il vicesindaco Anna Rizzi Francabandiera e la
dirigente del settore Santa Scommegna.
La delegazione del Comune ha infatti incontrato il presidente e il
direttore generale dell’Ente assistenziale rispettivamente Vito Damato e Vincenzo Picardi ai quali hanno assicurato il loro sostegno
con una contribuzione di 50 mila euro. Non è immaginabile, ha
dichiarato il sindaco, che un ente così importante possa correre il
rischio della chiusura, dopo oltre un secolo di attività.
ALESSANDRO BELLIÈRE A BARLETTA
Barletta, città della Disfida che ha dato i natali al velocista Pietro
Mennea ed al marciatore Cosimo Puttilli due volte campione
italiano, sabato 27 settembre
ha ospitato l’Alpino Paracadutista della sezione ANPd’I
di Bologna (Associazione
Nazionale paracadutisti d’Italia) Alessandro Bellière, per
la 110a tappa del suo “eroico”
GIRO D’ITALIA A PIEDI.
Alessandro Bellière, all’età di
80 anni sta affrontando un’altra ardua impresa dopo l’ultima del 2013, percorrendo il
Periplo d’Italia, isole maggiori comprese, esclusivamente a
piedi. È partito il 9 giugno 2014 da Ventimiglia e, dopo un percorso
composto da ben 137 tappe, raggiungerà Trieste il 24 ottobre 2014,
giorno del suo compleanno, dopo aver camminato per 4.600 km.
Lo scrupolo e la perfetta forma fisica hanno consentito a Bellière
di rispettare sempre tutte le date e gli orari d’arrivo seguendo una
perfetta tabella di marcia.
IL ROTARY CLUB A BARLETTA
CELEBRA L’ARMA DEI CARABINIERI
Il Rotary Club di Barletta, nel corso di un partecipato meeting, ha
celebrato la nascita dell’Arma dei Carabinieri, duecento anni fa.
Numerosi autorevoli ospiti hanno conferito rilevanza alla serata, fra
i quali il vice prefetto Giulia Cazzella, il presidente della Provincia
Barletta-Andria-Trani Francesco Ventola, il generale Gaetano Nanula, il colonnello Maurizio Favia nuovo comandante della Guardia
di Finanza di Barletta.
Ha sottolineato il presidente gen. Carmelo Mancarella: “Nei secoli
fedele” è il motto araldico dell’Arma; “Virgo Fidelis” ne è la Patrona; “La Fedelissima” è il nome dato alla sua marcia d’ordinanza.
OTTOBRE
2014
AVVICENDAMENTO AL COMANDO
DELLA GUARDIA DI FINANZA
Dopo quattro anni il colonnello Giuseppe Antonio Cardellicchio
lascia il comando del Gruppo Guardia di Finanza di Barletta, destinato ad altro incarico nell’ambito del Comando Regionale Puglia.
Al suo posto subentra il colonnello Maurizio Pasquale Favia.
Al colonnello Cardellicchio sono legate innumerevoli operazioni
di servizio. Il colonnello Favia invece, vanta una lunga esperienza
presso reparti navali della Guardia di Finanza di Bari, Gaeta e Rimini ed ha partecipato a missioni di pace all’estero. Ha assolto anche incarichi di formatore dei giovani Finanzieri alla Scuola Allievi
Finanzieri di Bari e quello di Comandante Provinciale a Pescara.
Negli ultimi tre anni ha diretto l’ufficio di Bari della Direzione Investigativa Antimafia.
SUL SITO DEL COMUNE IL CALCOLO DELLE TASSE
Una semplice applicazione consentirà ai contribuenti di calcolare
con esattezza le imposte dovute in autoliquidazione per l’IMU e
la TASI e, anche in base all’avviso di pagamento per la TARI, di
stampare tutti i relativi modelli di pagamento F24. Sul sito istituzionale del Comune di Barletta (http://www.comune.barletta.ba.it/
retecivica/tributi/indiuc.htm) è stato inserito un apposito link finalizzato alla semplificazione degli adempimenti fiscali conseguenti
alle delibere del Consiglio Comunale in sede di approvazione del
bilancio di previsione ’14 riguardanti le aliquote delle tre componenti della nuova Imposta Unica Comunale (IUC). Lo comunica
l’ufficio stampa.
GRANDE DISAGIO VIARIO IN VIA CASARDI
In via Alfredo Casardi, vicino all’omonimo Liceo Classico,
le radici dei pini
hanno sollevato una
parte del marciapiede e il relativo manto stradale creando
condizioni disagevoli, specialmente per
le persone anziane e
per i numerosi studenti che frequentano la scuola media
“De Nittis”. Benché la Gazzetta del Mezzogiorno ne avesse dato
circostanziata comunicazione, corredando la notizia con una nitida
fotografia, nulla finora è stato fatto per intervenire su questa condizione di assoluto disagio viario. Forse sarebbe necessario un opportuno intervento di manutenzione.
APPROVATO PROGETTO ESECUTIVO PER LA REALIZZAZIONE DI 24 ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE
PUBBLICA
È stato approvato con la determinazione dirigenziale n. 1330 del
26 settembre scorso del settore lavori pubblici il progetto esecutivo per la realizzazione, nell’area della Nuova 167, di 24 alloggi
rientranti nell’ambito del Programma straordinario di Edilizia Residenziale Pubblica (Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 18
dicembre 2007) interamente finanziato dalla Regione Puglia per 3
milioni di euro. Il progetto, ora sottoposto alle procedure di pubbliOTTOBRE
2014
cizzazione legate anche all’indizione della gara d’appalto, prevede
la costruzione, con materiali ecocompatibili e moderne tecniche di
bioedilizia, di due fabbricati identici e attigui, con tre appartamenti
per piano di classe B, dotati di elevato comfort abitativo e ridotti
consumi energetici.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
DEI RIFIUTI “PORTA A PORTA”
ESTESA A TUTTA LA CITTÀ
Da lunedì 13 ottobre, con l’inclusione dei quartieri Santa Maria e Settefrati - dove Bar.S.A. ha completato la distribuzione
agli utenti dei kit con le guide e il calendario di deposito -, il
servizio di raccolta differenziata con il metodo “porta a porta”
è esteso a tutta la città.
In questi due quartieri la raccolta dell’organico è stata prevista
il martedì, il giovedì e la domenica, mentre la plastica, il tetra
pak e i metalli saranno conferiti il mercoledì. La raccolta della
carta e del cartone sarà effettuata il lunedì. Il secco residuo
potrà essere conferito il lunedì e il venerdì. Resta confermato che, per ragioni di sicurezza, i cittadini potranno versare
quotidianamente il vetro nelle apposite campane collocate in
aree specifiche. I contenitori dei diversi rifiuti dovranno essere esposti dalle ore 22 alle 24 all’esterno delle abitazioni e dei
condomini.
Intanto, con decreto del Sindaco Pasquale Cascella sono stati nominati gli ispettori ambientali che avranno il compito di
controllare, a cominciare dalle zone dove il servizio “porta a
porta” è già stato attivato nei mesi scorsi, la regolarità dei conferimenti e di applicare le sanzioni a carico dei trasgressori.
L’assessore comunale all’Ambiente, Irene Pisicchio, rinnova
“l’invito ad attenersi scrupolosamente alle norme sulla raccolta, ampiamente comunicate in questi mesi attraverso l’affissione di manifesti, i siti internet dell’Amministrazione comunale
e di Bar.S.A., la consegna diretta dei vademecum ai cittadini e
gli incontri pubblici sulle modalità del servizio. In particolare,
le occasioni di confronto aperto e costruttivo con i cittadini
hanno consentito di esaminare anche le potenziali criticità e
di predisporre prime risposte. I risultati già conseguiti con il
“porta a porta”, a un mese dall’introduzione del servizio anche nel quartiere Borgovilla, hanno registrato un aumento dal
31% al 41% circa di raccolta differenziata per la città.
Gli sforzi compiuti e gli obiettivi conseguiti dal 19 maggio a
oggi dimostrano che i cittadini sanno essere protagonisti di
questa importante prova di cambiamento culturale, di civiltà e
rispetto dell’ambiente”.
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IL FIERAMOSCA
25
Recensione
IN QUEI PALAZZI LA STORIA E L’ANIMA
DI UNA CITTÀ CHE FU CAPUT REGIONIS
PEDICO
di Michele Cristallo
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
OTTOBRE
2014
Renato Russo
ANTICHI PALAZZI
DI BARLETTA
Abbate
Affaitati
Affaitati
Bonelli
Bonelli
Bonelli
Bruotsch
Cafiero
Cafiero
Cafiero
Caggian
Campan
Casale
Cognetti
Damato
De Como
De Greg
De Leon
De Leon
De Leon
De Leon
Della Ma
Del Neg
De Mart
De Nitti
Elefante
Galibert
Gentile
Milcovic
Pappale
Patargo
Perfetti
Santacro
Scuro
ANTICHI PALAZZI DI BARLETTA
Renato Russo
tando Palazzo San Domenico, di raccontare della presenza a Barletta del Capitolo
Provinciale
dell’Ordine domenicano e del
na passeggiata per Barletta alla riscoperta degli antichi
U
palazzi del nostro centro storico. Diciamo la verità, quanCollegio
realizzato
per i giovani avviati al
te volte ci passiamo davanti quasi senza farci caso, mentre queste sono fra le più belle pagine della nostra archittettura urbana,
sacerdozio,
divenuto
negli anni importanperché dietro quelle spesse mura si nascondono e ci intrigano le
vicende
di almeno
sei secoli di storia,
dal Trecento
te
centro
culturale.
Quindi
leall’Ottocento.
vicissitudini
Storie di nobili famiglie di altri tempi per lo più giunte nella
nostra
città
al
seguito
di
sovrani
stranieri
come
loro
o fadel
decennio francese quando sodali
il Collegio
miliares: Svevi, Angioini, Aragonesi, ma anche Spagnoli e Francesi,
che
nell’avvicendarsi
di
secolari
dominazioni,
in
un
tempo
fu
soppresso e incamerato nel demanio
ricchissimo di umane vicissitudini, hanno finito coll’amalgamarsi
e fondersi
in un popolo,
gens palazzo
barulitana. fu poi ubicata
del
Regno.
Innella
quel
Nel lento decorso del tempo, tra il mutare notarile delle titolazioni
contrattuali
e
reconditi
retroscena
di intimità domestiche,
la
prima Biblioteca “pubblica”.
Il palazqueste famiglie ci hanno lasciato una cospicua eredità, quaranta
e passa
Dei quali
l’autore,
aduso Pretura,
più a raccontare
zo
fupalazzi.
anche
sede
della
distorie
Scuole
che a modellare edifici, ce ne ricostruisce le vicende, sobriamente,
perché la narrazione ospitò
non ne venga
da una
e
Elementari;
il appesantita
carcere,
fu noiosa
utilizzato
pedante ricostruzione, ma fissata in brevi capitoli, attraverso una
veloce cronologizzata
historia
edifici piùospitò
rimarchevoli.
come
deposito
edegli
infine
il Museo
Fausto
Fiore per
Pinacoteca. Russo ne approfitta
anche
ricordare che nell’ex Convento San Domenico, nel 1869 fu per dieci anni ospitata
la tipografia di Valdemaro Vecchi, il primo
editore di Benedetto Croce, solo successivamente editato da Giovanni Laterza.
Ho accennato, all’inizio, alla famiglia
Elefante, una delle più antiche di Barletta
che ebbe la prima abitazione nel palazzo di
Corso Cavour (l’antica strada del Cambio).
Originaria di Giovinazzo, la famiglia era
iscritta all’Ordine di Malta e quindi annovera tra i suoi numerosi cavalieri Fabrizio
Elefante, nel 1388 signore di Casal Trinità
(l’odierna Trinitapoli); il figlio Tancredi,
quando nel 1418 sposò Covella Gesualdo,
degli antichi conti di Conza, entrando in
possesso del Passo di Canne. Altri Elefante furono illustri letterati, giuristi, teologi,
politici; Giacinto Elefante fu sindaco di
Barletta nel 1808 e nel 1817; il fratello Domenico fu sindaco nel 1823, 1827 e 1846.
I palazzi raccontati da Russo sono 40
tutti illustrati con disegni di Rosa Acito;
una scelta indovinata perché rappresenta
un autentico valore aggiunto. Non so se
Russo ha già pensato all’opportunità di
raccoglierli in una cartella e farne un’opera a parte.
Sono in gran parte ubicati in Corso Cavour, in via Cialdini (l’antica via delle Carrozze), in corso Garibaldi, un tempo via
della Selleria, corso Vittorio Emanuele che
fu via della Cordoneria, in via Nazareth già
“ruga Bonellorum”.
ISBN 978-88-98679-19-5
Editrice Rotas
ella prima metà del XVI secolo Barletta riprese velocemente
il suo ruolo di città prosperosa,
tra le più
Ordine topografico
1 - S. DomenicoRipresero i comricche del Mezzogiorno.
2 - Pappalettere
3 - De Leone Ruggiero
4 - De Leonei Marco
merci, le professioni,
rapporti d’affari
5 - Cognetti
6 - Galiberto
7 - Elefante
con importanti istituzioni
finanziarie
d’Eu8 - Caggiano - Esperti
9 - Del Gran Priore
ropa. A Barletta guardavano
con particola10 - Bruotschy
11 - Del Negro
12 - Santacroce
re attenzione anche
le famiglie nobili del
13 - Damato
14 - De Gregorio
15 - Conservatorio
di Pietà
circondario e di altre
regioniMonte
italiane.
Ecco
16 - De Comonte
17 - Della Marra
18
Casale
l’immagine che ne19 -offre
Sabino Loffredo
Bonelli - De Leon
20 - Campanile - Parlander
21 - De Leon
Pandolfelli
nella sua Storia: “sia
per
l’attrattiva, che
22 - Cafiero Nicola
23
Gentile
per la preminenza 24di- Patargo
metropoli che la Città
25 - Milcovich
26 - De Martino
esercitava nella regione;
sia pe’l lustro e la
27 - Bonelli
28 - Perfetti
- Depatriarcato
Leon Francesco Paolo conservavita signorile che lì2930 il
- De Nittis
31 - Cafiero Arcangelo
- dell’Arco famiglie vennero
va, altre ricche e 3233nobili
- Cafiero Pietrantonio
34 - Abbate
35 - Affaitati
I
di fuori luogo il secolo
XVI
colà trasferen36 - Affaitati II
37 - Arcivescovile
38 - della Corte
dosi”.
39 - Bonelli (villa)
40 - Scuro
Questa pagina di storia riaffiora alla
nostra memoria leggendo il libro di Renato Russo pubblicato da Rotas, “Antichi
Palazzi di Puglia”. Una passeggiata alla
riscoperta di un patrimonio “fra le più belle pagine della nostra architettura urbana”
come osserva in prefazione l’architetto
Fausto Fiore, ma anche “storie di nobili famiglie di altri tempi per lo più giunte nella
nostra città al seguito di sovrani stranieri
come sodali o familiares” che nel corso
del tempo “hanno finito coll’amalgamarsi
e fondersi in un popolo, nella gens barulitana”.
Perché Russo, come è suo ormai consolidato costume culturale, “utilizza” l’oggetto principale della sua opera per raccontare il contesto storico nel quale si muove
quel mondo proposto all’attenzione del
lettore. Quindi una sorta di finestra aperta
sulla storia della città, raccontata attraverso
coloro che quei palazzi hanno costruito o
acquistato o abitato. Ne deriva lo spaccato
di una città e quindi di una società nell’arco di sei secoli, dal Trecento all’Ottocento.
Protagoniste le famiglie nobili, accanto
alle quali, però, Russo colloca eventi storici, personaggi, tradizioni, curiosità, che
aiutano il lettore ad entrare agevolmente
nel “clima” di quei tempi.
È l’occasione, per esempio, presen-
10,00
N
S. Dome
Del gran
Conserv
Dell’Arc
Arcivesc
Della Co
disegni di Rosa Acito
prefazione di Fausto Fiore
Editrice Rotas
Il Conservatorio del Monte di Pietà, in
via Cialdini, inaugurato nel 1592 oggi è la
sede della Prefettura della Bat. Fu costruito dai Gesuiti con il sostegno finanziario
del Comune e, soprattutto, dei privati cittadini. Quando gli stessi Gesuiti, che per
le loro funzioni liturgiche usufruivano della vicina chiesa di S. Maria di Nazareth,
vollero una chiesa tutta loro, promossero
la costruzione, accanto al Conservatorio di
quel capolavoro di chiesa omonima nella
quale è possibile ammirare preziose tele di
Cesare Fracanzano. Fu realizzata in gran
parte con la rendita del nobiluomo Francesco Galiberti. Alla realizzazione dell’altare
maggiore contribuirono i fratelli Ettore e
Antonio Della Marra.
E non poteva mancare, nella passeggiata proposta da Renato Russo, appunto
il palazzo Della Marra, in via Cialdini a
quattro passi dal Monte di Pietà. La storia
di quel palazzo si intreccia con gran parte
della storia di Barletta, dal 1500 ai giorni
nostri. La famiglia Della Marra è tra le più
antiche e potenti del patriziato barlettano.
Addirittura un Onorio Della Marra fu eletto papa il 27 ottobre 625 con il nome di
IL FIERAMOSCA
27
Recensione
Convegno
Il matrimonio indiano profuma
di Puglia e di Barletta
Solidarietà: le confraternite ebraiche,
cristiane e musulmane a confronto
C
A Palazzo S. Domenico, nel 1869, Valdemaro Vecchi impiantò la sua
tipografia (DISEGNO ROSA ACITO)
Onorio I. Il palazzo appartenne agli Orsini di Napoli, poi ai Cognetti e da questi venduto ai Della Marra nel 1633. Alla morte dei
fratelli Ettore e Antonio Della Marra, il palazzo fu acquistato dalla
famiglia Filangieri e da questa venduta nel 1743 al grande giurista
Nicolò Fraggianni. Oggi, dopo tante peripezie legate al suo restauro, ospita finalmente la Galleria De Nittis.
Potremmo continuare a lungo seguendo il racconto di Russo,
ma lo spazio è tiranno.
È utile, però, un accenno al Palazzo della Corte, in via Municipio, per ricordare che sin dal 1473 il re Ferrante d’Aragona ordinò
la costruzione, a spese del Fisco, del Palazzo Pretorio o Palazzo
di Giustizia, sede della Sacra Audentia provinciale. Le Regiae Audentiae erano in sostanza Tribunali provinciali. Ve n’erano tre: in
Abruzzo, in Terra d’Otranto e in Terra di Bari. Quest’ultimo era
competente in appello delle cause civili di tutta la provincia e aveva sede a Barletta. Ma negli anni successivi la città non fu in grado
di assicurare all’istituzione una sede adeguata. Ci fu una sorta di
gara con Bitonto, Bari e Trani. Vinse quest’ultima. In quell’epoca
le finanze cittadine erano all’estremo (anche a causa della terribile
peste del 1656) e i cittadini benestanti non intesero intervenire
per evitare il trasferimento del Tribunale. I Barlettani “improvvidi - scrive il Loffredo - s’erano lasciati spossessare della sede
del Preside e della Regia Audentia” commettendo imperdonabili
errori che prepararono “la decadenza di Barletta da Caput della
provincia” provocata proprio “per lassezza della Città istessa”.
Ci fermiamo qui. Il lettore avrà modo di scoprire, di palazzo
in palazzo, tante altre storie, di rendersi conto di quanto importante sia stata nei secoli passati la nostra città, come testimonia il
richiamo al Catasto Onciario di Michele Grimaldi della Sezione
barlettana dell’Archivio di Stato, che ci offre, con la connotazione
fisica, la struttura socio-economica di una città ricca di storia architettonica, artistica, civile, culturale.
Renato Russo ci propone la memoria della città con una operazione di ricostruzione storiografica che ci aiuta a capire chi
eravamo. E lo fa attingendo ai documenti ma senza trascurare i
fatti. Benedetto Croce ci ha insegnato che non c’è Storia senza
cronache. Russo ne tiene conto, consapevole che nei secoli quelle
cronache hanno guadagnato la dignità di Storia.
28 IL FIERAMOSCA
urato meticolosamente in ogni
dettaglio, il matrimonio
dell’anno svoltosi in località Savelletri di Fasano (Brindisi) è stato
caratterizzato, tra le altre
peculiarità, anche da uno
straordinario allestimento floreale.
Nelle splendide composizioni floreali e nelle
decorazioni per le nozze
da favola di Ritika, la
terzogenita del magnate
del ferro indiano Pramod Sabino e Rosanna Piazzolla hanno reaAgarwal, con Rohan lizzato le sculture floreali in occasione
Metha, c’è anche profu- delle nozze della terzogenita del mamo di Barletta.
gnate del ferro indiano
Sabino Piazzolla con
la sorella Rosanna, due fioristi di Barletta di fama nazionale,
hanno fatto parte del team di fioristi pugliesi che in stretta sinergia
con colleghi olandesi, russi e giapponesi hanno realizzato le sculture floreali che hanno decorato le location in cui si sono svolti i
festeggiamenti, sotto la direzione artistica di un floral designer di
fama mondiale l’olandese Daniel Ost.
Colori, abbondanza e sfarzo conditi di grande eleganza e sobrietà hanno caratterizzato le opere d’arte floreali con le quali Sabino e Rosanna, con altri settanta colleghi, hanno decorato i luoghi
di Borgo Egnazia e Masseria San Domenico.
E gli oltre ottocento invitati hanno avuto a loro esclusiva disposizione questi due gioielli della ricezione turistica pugliese resi
ancor più accattivanti e deliziosi da splendidi fiori di centinaia di
varietà e specie lavorati uno ad uno anche dai nostri straordinari
concittadini fioristi.
Dunque Barletta degnamente rappresentata, in un evento che
sembra esser costato oltre dieci milioni di dollari, da Sabino e
Rosanna Piazzolla e dall’amico e collega Nunzio Falcetta. Questi
hanno vissuto momenti di straordinaria e professionale complicità
con altri trenta fioristi pugliesi, venticinque tra olandesi e russi e
dieci giapponesi.
di Liana Bertoldi Lenoci*
I
l Centro Studi Socio Religiosi in Puglia – Sezione Veneta ha organizzato
a Cortina, presso il Grand Hotel Savoia, il 25 agosto 2014, un Convegno
internazionale sul tema: Solidarietà: le confraternite ebraiche, cristiane e musulmane
a confronto.
L’iniziativa culturale è stata onorata dalla medaglia di partecipazione del Presidente della Repubblica Italiana, sen. dott. Giorgio Napolitano, e dall’apprezzamento scritto di papa Bergoglio.
L’importanza di questo incontro interculturale sulla solidarietà laicale delle
tre religioni monoteiste del Mediterraneo, che hanno fatto la storia della civiltà
nei secoli, è particolarmente importante soprattutto alla luce degli insegnamenti
di papa Bergoglio, ispirati alla dottrina del Cristo: siamo tutti figli di Dio e siamo
tutti fratelli perché tutti figli dello stesso Padre. Messaggio culturale e sociologico
sconvolgente, al punto da portare il Nazareno alla crocifissione.
Le confraternite laicali, formate da uomini e donne comuni, consapevoli delle
necessità quotidiane dei poveri, si sono dedicate all’aiuto dei poveri e dei bisognosi. Questo, in tutte e tre le religioni.
I promotori di questo incontro culturale si augurano vivamente che il messaggio di fratellanza e carità aiuti a sconfiggere ogni forma di intolleranza e di
discriminazione nei confronti di chiunque.
Cristo ci ha insegnato: ama il prossimo tuo come te stesso.
Ce ne siamo dimenticati?
Conoscere la storia delle fonti che ripropongono questi insegnamenti nell’incontro cortinese ci è sembrato importante in questi tempi particolarmente difficili per la convivenza tra le genti, nel contesto di una crisi economica
mondiale, che proprio per questo rende indispensabile la solidarietà come l’aria che respiriamo.
* Presidente del Centro Studi Socio Religiosi
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IL FIERAMOSCA
29
Recensione
Gli esiti del convegno sulla famiglia Della Marra
riflessi sulla storia della città di Barletta
Pubblicati gli atti del Convegno organizzato dall’Associazione
del Centro Studi Normanno-Svevi, curati dallo storico Victor Rivera Magos
di Renato Russo
I
n libreria in questi giorni gli atti relativi al Convegno sulla famiglia Della Marra organizzato dall’Associazione del Centro
Studi Normanno-Svevi in collaborazione col Comune di Barletta e
pubblicati per i tipi di Edipuglia nella prestigiosa collana di studi
storici “Mediterranea”. Il Convegno, organizzato nel palazzo Della Marra, registra la presenza di numerosi autorevoli studiosi che,
prendendo spunto dalla nota, nobile famiglia barlettana, allargano il
contesto della ricerca e del confronto su ulteriori tematiche storiche
cittadine.
Il volume, curato dallo storico Victor Rivera Magos, si articola
in undici relazioni, ciascuna un approfondimento di una tematica più
generica, quasi un grande mosaico al termine della cui composizione
il lettore può godere dello studio approfondito e articolato di uno dei
più suggestivi periodi della storia della città di Barletta e del suo crescente territorio, della famiglia Della Marra, come nucleo familiare
di riferimento di un contesto storico più generale - non solo barlettano - qual è quello della nobiltà del tempo cui l’indagine inerisce.
La sensazione che si trova nel tentativo di riannodare le fila
delle relazioni relative alla Giornata di studi dedicata ai Della
Marra di Barletta - esordisce così nella sua introduzione il prof.
Maurizio Triggiani, presidente dell’Associazione del Centro Studi
Normanno-Svevi - è quella di ripercorrere non solo le vicende di
una famiglia ed una città, come recita il titolo del Convegno, ma
le vicende di gran parte dell’Italia meridionale e dei suoi rapporti
con la politica e l’economia che la caratterizzarono dall’Età normanna e sveva sino a tutto il Trecento per arrivare all’Età Moderna. Vicende che gli interventi esaltano nei loro particolari aspetti,
sino a raggiungere un quadro d’insieme degno di un grandissimo
affresco storico, ricco di personaggi, vicende storiche, politiche ed
Tra la Cattedrale e il Castello, in pieno centro storico,
sullo sfondo del mare e delle balze garganiche
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30 IL FIERAMOSCA
OTTOBRE
2014
OTTOBRE
2014
economiche, testimonianze
documentarie, artistiche ed
architettoniche degne delle
migliori epopee del passato.
A seguire le articolate
relazioni affidate ai numerosi studiosi delle quali, non
avendo la possibilità di farne
sintesi per mancanza di spazio, menzioneremo alcuni
autori e tematiche, perché
già si abbia così consapevolezza dell’importanza del
convegno e dei suoi interessantissimi esiti. Pasquale
CORDASCO,
Aristocrazie e gruppi di potere nei
documenti bassomedievali
pugliesi; Annangela GERMANO, Grafie e scriventi a Barletta nel
secolo XIII. Prime indagini; Mauro MALCANGI, Il Catalogus Baronum. Signoria e organizzazione del territorio nella Puglia normanna; Fulvio DELLE DONNE, Il Chronicon di Domenico da
Gravina per lo studio del Trecento pugliese; Francesco VIOLANTE, Burocrazia e fiscalità nel Regno di Sicilia tra età sveva ed età
angioina: alcuni aspetti; Antonio Massimo DIVICCARO, I Della
Marra: un profilo; Victor RIVERA MAGOS, Della Marra e De
Gattis. Poteri e conflitti a Barletta nel secolo XIII; Luisa DEROSA,
I luoghi dei Della Marra a Barletta: palazzo Bonelli; Luigi Nunzio DI BENEDETTO, Il palazzo Orsini-Della Marra-Fraggianni
in Barletta: note e considerazioni; Giulia PERRINO, Devozione
privata e ostentazione araldica.
A trarre le conclusioni del Convegno, Francesco PANARELLI,
dalle quali estrapoliamo una riflessione relativa alla nostra città, la
città di Barletta, centro di rilievo sovraregionale che costituisce un
bell’esempio di città che si plasma e decolla nei secoli centrali del
Medioevo (…). Una città che riuscì sicuramente a percorrere rapidamente e sino in fondo il suo cammino sino ad acquisire una compiuta
fisionomia urbana, ma le modalità con cui questi risultati vennero
raggiunti sono ancora in larga misura da indagare e comprendere.
Al consuntivo dell’esito delle ricerche convegnistiche, una conclusione come si vede, che rappresenta al tempo stesso una promessa ed un impegno: prendendo spunto da queste brillanti, esaustive
relazioni, programmare un ciclo di studi diretti ad un approfondimento della storia della città.
Il testo sul convegno è disponibile presso la Libreria Cialuna
(via Nazareth) e Punto Einaudi (corso Garibaldi).
IL FIERAMOSCA
31
Laboratorio teatrale
Musica
THE SOCIAL THEATRE:
IL TEATRO AL TEMPO
DEI SOCIAL NETWORK
OMAGGIO A GIUSEPPE DE NITTIS
L’ENSEMBLE DA CAMERA DELL’ACCADEMIA MANDOLINISTICA
PUGLIESE CONCLUDE LA 6a EDIZIONE DI MUSICARTE
Parte presso la Sala S. Antonio a Barletta
la III edizione del laboratorio teatrale
G
R
iapre i battenti il laboratorio teatrale, THE SOCIAL
THEATRE, il teatro al tempo dei social network, presso
la Sala della Comunità “S. Antonio” (Chiesa S. Antonio) a
Barletta, a cura di Carmen de Pinto e di Francesco Sguera,
di Room to Play, in collaborazione con la Federgat e l’ass. Sala
della Comunità “S. Antonio”.
Giunto alla sua terza edizione il laboratorio vede
la partecipazione di giovani e adulti, donne e uomini,
provenienti da diversi luoghi della città e da diverse
professioni, studenti, insegnanti, operatori sanitari,
professionisti, contadini ed impiegati, un punto di incontro
e di confronto, di scambio di opinioni, esperienze e
creatività.
Il laboratorio si rivolge a tutti coloro che vogliono
sperimentare il teatro come strumento di comunicazione
e di condivisione, per creare momenti di aggregazione
cittadina, per trasformarsi da oggetti passivi della cultura in
soggetti propositori di contenuti, per creare un gruppo che,
unito dalla passione per il teatro, diventi una vera e propria
compagnia.
Quest’anno il laboratorio, intitolato Il male di ridere, ha
come tema il riso e la commedia, due strumenti indispensabili
all’attore e al pubblico, entrambi artefici della scena teatrale,
il primo con il suo racconto fatto di gesti, parole e suoni,
il secondo con le sue emozioni, che accetta di condividere
NUOVO CENTRO PRELIEVI
32 IL FIERAMOSCA
BARLETTA
Via F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362
Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107
www.analisipagliarulo.it
in uno scambio unico e irriproducibile nel tempo e nello
spazio.
Sbeffeggiato, denigrato, vietato, affisso sulla bocca degli
stolti, il riso, ha sempre trovato ostacoli e limiti imposti
da chi ne teme l’irruenza, l’irriverenza, la libertà, di certo
è una risposta, uno stile di vita, un atteggiamento critico
e consapevole nei confronti della realtà. Nella commedia
l’attore non nasconde il proprio volto, ma ci mette la faccia
per togliere tutte le maschere, mostra se stesso come se
fosse uno, forse nessuno, oppure centomila, è umorista,
caratterista o macchietta.
Così il comico si fa strumento che cattura l’attenzione
e stimola la riflessione, da Molière a De Filippo, da Fo a
Ruzzante, da Petito a Goldoni, grandi autori che hanno
fatto ridere, mettendo a nudo le debolezze dell’uomo per
esaltarne l’umanità.
Il laboratorio teatrale si pone l’obiettivo di studiare i
meccanismi del comico per creare una nuova drammaturgia
per una nuova commedia, un’arte complessa, un lavoro di
fino, fatto non solo di parole, ma anche di musica, gesti ed
emozioni.
Tutti i martedì dal 2 ottobre Laboratorio di Tecnica
Teatrale, ore 20.30 - 22.30
Per informazioni Francesco Sguera 3386412407
[email protected]
OTTOBRE
2014
iovedì 18 settembre, presso la corte di Palazzo della
Marra, si è tenuto l’ultimo appuntamento della rassegna
Musicarte, realizzata per il 6° anno consecutivo dall’Associazione
Cultura e Musica “G. Curci” nell’ambito dell’Estate Barlettana, in
collaborazione con il Comune di Barletta.
“Omaggio a Giuseppe De Nittis” il titolo, a conclusione di un
percorso musicale che è stato un omaggio a tutto tondo al grande
pittore barlettano.
Di scena l’Ensemble da Camera dell’Accademia Mandolinistica
Pugliese, diretto da Leonardo Lospalluti, artista eclettico, diplomato
in chitarra, Didattica della Musica, Composizione, Direzione d’Orchestra e Mandolino, insieme ad un solista di grande livello come il
mandolinista Mauro Squillante, uno specialista negli strumenti antichi a plettro, sul cui repertorio conduce una costante attività di ricerca.
Da Raffaele Calace a Giuseppe Silvestri, passando da Costa, Di
Giacomo, Tosti, Verdi, Mascagni e Rossini, questo lo spazio temporale che abbraccerà l’affascinante programma dell’Ensemble da Camera dell’“Accademia Mandolinistica Pugliese”.
Il mandolino è uno strumento il cui suono
nell’immaginario collettivo richiama subito la
grande tradizione musicale napoletana, un repertorio che affonda le sue radici fin nel ‘700. È uno
strumento di antico lignaggio amato da grandi
compositori, come Gioacchino Rossini, le cui sonorità ben si prestano anche a “rivisitare” i classici
di altri repertori tradizionali.
L’Ensemble da Camera dell’“Accademia Mandolinistica Pugliese”, che ci diletterà con un repertorio molto popolare e apprezzato dagli amanti
della musica partenopea, è formato da eccezionali
solisti, tutti diplomati alla scuola di mandolino del
maestro Mauro Squillante, e vedrà ai mandolini
Mauro Squillante, Gaetano Ariani, Lorella Falcone e Nicola A. Staffieri, alle mandole Fedele De
Palma e Valerio Fusillo, al mandoloncello Antonio
Barracchia e alla chitarra e chitarra basso, Simona
Armenise.
Elemento di spicco della vita musicale pugliese, si esibisce in tutt’Italia e all’estero, collaborando con importanti solisti nazionali ed internazionali, con unanimi consensi di pubblico e
di critica. Molto apprezzati risultano l’originalità
dell’organico, costituito da mandolini, mandole,
mandoloncello, chitarre e basso, e la piacevolezza del repertorio, attinto dai classici della canzone
napoletana, dalla tradizione popolare pugliese e
dalle composizioni originali per orchestra a plettro
di vari generi musicali e periodi storici. L’orcheOTTOBRE
2014
stra ha già al suo attivo tre incisioni discografiche per l’etichetta
DigressionecontemplAttiva: “Melodie dolenti 1” e “Melodie dolenti 2” (dedicati alle tradizioni musicali molfettesi) e il doppio
CD intitolato “I suoni del barbiere”. Attraverso un programma
estremamente vario, da Digiacomiana a Serenata Partenopea, da
La Danza di Rossini, a Souvenir di Sorrento, dal Preludio della Traviata all’Intermezzo della Cavalleria Rusticana, attraverso
altri brani noti agli appassionati del genere, perdendosi tra le melodie di alcune tra le più belle romanze, danze e serenate dell’800
e del ‘900, saremo proiettati nella calura di un giorno passato nei
campi, tra gli attrezzi e la polvere sollevata dal taglio delle messi,
o avvertiremo il senso di una fuggevole vibrazione, di una luce
o di un colore, o percepiremo il profumo di un giardino dove è
piacevole soffermarsi e godere dei colori della natura o ci sembrerà di sentire il suono di una locomotiva lontana o la risacca del
nostro mare, tutte sensazioni che si percepiscono nell’ammirare la
bellezza dei dipinti del grande Giuseppe De Nittis.
IL FIERAMOSCA
33
Musica
Musica
Associazione Musicale Coro Polifonico “Il Gabbiano”
Corso di canto corale.
Al via la 31a edizione
L’
Associazione Musicale Corale Polifonica “Il Gabbiano” di Barletta, organizza la trentunesima
edizione del corso di canto corale. L’iniziativa, aperta
a tutti, è rivolta anche a quanti non sono in possesso di
basi nella pratica musicale.
Il corso, infatti, permetterà una graduale introduzione dell'allievo nella conoscenza ed esecuzione del
canto (in particolare, di quello corale); inoltre, l’attività didattica potrà avere come punto di riferimento la
realizzazione d’interessanti momenti concertistici. Le
lezioni inizieranno a ottobre e termineranno nel mese
di giugno 2015. Frequenza dei corsi al ritmo di un doppio appuntamento settimanale. Periodo d'iscrizione:
entro ottobre 2014. La formazione acquisita potrebbe
essere utilizzata dagli studenti come credito formativo.
L’Associazione organizza su richiesta e periodicamente anche lezioni individuali o collettive di:
- Canto per musica moderna e classica;
- Canto gregoriano;
- Teoria e solfeggio;
- Pianoforte complementare e principale;
- Armonia complementare;
- Storia della musica;
-Corsi di danze popolari (pizzica, tammuriata, tarantella del Gargano) e corsi per l’utilizzo del tamburello
per l’accompagnamento ritmico della pizzica con personale specializzato.
Informazioni
Associazione Musicale Corale Polifonica
“Il Gabbiano”, telefono 347 9713009;
Internet: www.coroilgabbiano.it
Piazza Marina 52
(centro storico)
34 IL FIERAMOSCA
Musica per tutti i gusti
Prefettura di Barletta Andria Trani
Ufficio territoriale del Governo
Sottoscrizione del Protocollo
d’intesa per la prevenzione
della criminalità in banca
PER L’AUTUNNO MUSICALE DELLA 30ma STAGIONE CONCERTISTICA
DELL’ASSOCIAZIONE CULTURA E MUSICA “G. CURCI” DI BARLETTA
È
stato
sottoscritto in
mattinata in Prefettura il “Protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità in
banca” tra il Prefetto
Clara Minerva, il rappresentante dell’ABI
ed i referenti degli
Istituti di Credito che Il momento della sottoscrizione del Prooperano in ambito tocollo. Da sinistra il rappresentante
provinciale.
dell’ABI e il prefetto Clara Minerva
Presenti, oltre ai
sottoscrittori, i vertici delle Forze dell’Ordine di Bari e Foggia, i
Sindaci ed il Direttore della filiale di Bari della Banca d’Italia.
L’intesa mira a potenziare le condizioni di sicurezza degli
sportelli bancari. Le banche aderenti, infatti, si impegnano, in
particolare, a dotare ciascuna dipendenza di misure di protezione aggiuntive contemplate nel protocollo, a prevedere apposite
misure di protezione delle postazioni bancomat, ad utilizzare la
tecnologia digitale per i nuovi dispositivi di videoregistrazione.
Per aumentare la deterrenza delle misure di sicurezza è, inoltre, previsto che le banche adottino strumenti di comunicazione
(vetrofanie o similari) che pubblicizzino alcune delle soluzioni
presenti nelle proprie agenzie. Particolare attenzione è dedicata
anche alla formazione dei dipendenti degli Istituti di credito in
materia di sicurezza anticrimine, al fine di individuare standard
comportamentali adeguati alle specifiche circostanze.
L’accordo, oltre a prevedere un costante scambio di informazioni tra Forze di Polizia e Istituti bancari, sancisce l’ importante ruolo di monitoraggio e coordinamento della Prefettura nella
promozione di appositi incontri per l’approfondimento delle problematiche inerenti la sicurezza bancaria, anche a seguito della
segnalazione, da parte dei firmatari del protocollo o delle Forze di
Polizia, di situazioni di particolare criticità e rischio.
Lupo di Mare al mare
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OTTOBRE
2014
U
n compleanno importante è stato quest’anno
quello dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, ben
30 anni di attività concertistica
splendidamente già festeggiati
nell’ambito dei concerti realizzati
presso il Teatro Comunale Curci
che ha ospitato quest’anno artisti
del calibro di Lilya Zilberstein, il
premio Oscar Luis Bacalov, i Solisti della Scala e di Santa Cecilia,
Ambrogio Sparagna e l’Orchestra
Popolare Italiana, Kledi Kadiu e
il Balletto di Roma, il jazzista Uri
Caine e Franco Ambrosetti e tanti
altri ancora.
E a settembre, divenuto ormai
un appuntamento fisso ed irrinunciabile per la cultura cittadina, ritorna l’Autunno Musicale,
ospitato nella splendida Chiesa
di Sant’Antonio, indispensabile
contenitore culturale della nostra città, atteso dall’attentissimo e numerosissimo pubblico che segue sempre i concerti
che l’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, propone
continuamente in ogni angolo della città, con la sua inventiva
e crescente ricchezza di proposte, sempre attenta al rapporto tra “memoria e attualità”, nel tentativo di associare agli
aspetti musicali altre forme d’arte, con l’intento di promuovere la conoscenza di periodi e generi musicali diversi tra
loro, offrendo stimoli e modelli per i giovani della nostra
città e coinvolgendo in maniera totale le attività turistiche e
imprenditoriali della nostra Regione in generale e della città
di Barletta in particolare.
Tutti pronti quindi per questa nuova avventura musicale
che percorrendo generi e formazioni diverse, accompagnerà
il pubblico tra le note più diverse, dall’opera lirica al Jazz,
dalla musica classica per eccellenza a quella più popolare,
dalla musica romantica alle melodie più note della tradizione natalizia, dalle danze gitane ai tanghi più famosi di Astor
Piazzolla, attraverso un susseguirsi di artisti pugliesi e artisti stranieri provenienti da ogni parte del mondo che qui a
Barletta, attraverso tradizione e sperimentazione parlano una
lingua universale che è quella della Musica.
Evento è stato il concerto del 5 ottobre con l’arrivo a
Barletta del grande Mimmo Epifani, il famoso maestro del
mandolino italiano, noto per aver diretto i primi festival
della notte della taranta, che ha proposto una musica varia,
ben suonata, canterina, capace di passare dall’emozione alla
OTTOBRE
2014
sottile ironia dei plettri. Appuntamento tanto atteso anche per la presenza degli Epifani
Barbers con i quali ha proposto un repertorio
che prendendo le mosse dal suo ultimo CD
“Mandolinate a Napoli” ha offerto un repertorio a tutto tondo delle più belle canzoni
napoletane.
Il Duo formato da Eugenio Prete al violino e Ingrid Carbone al pianoforte, domenica
12 ottobre, ci ha aperto le porte delle sonorità
e dei ritmi più belli e famosi delle danze, da
quelle ungheresi di Brahms a quelle rumene
di Bartok, facendoci godere dei suoni gitani
e coinvolgenti di questi balli. Virtuosismo e
raffinatezza sono stati il filo conduttore del
concerto.
Per la Sezione Artisti Internazionali, le
pluripremiate pianiste Yeseul Kim, dalla Corea (1° Premio al 16° Concorso Pianistico
Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli”), il 19 ottobre e la russa Sofia Tsygankova, (2° Premio al 16° Concorso Pianistico
Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli”), il 9 novembre, ci proporranno repertori e interpretazioni diverse
proponendo opere romantiche dei grandi virtuosi dell’Ottocento pianistico.
Domenica 26 ottobre, per gli incontri dedicati alle “Nuove Frontiere
Musicali”, rivolto al rapporto con la contemporaneità e le innovazioni
della elettroacustica musicale, di scena il duo formato da Carmine Rizzi,
al violino e Nicola Monopoli Live electronics, che spazierà da repertori
più classici a quelli più contemporanei, nel tentativo di rendere fruibile,
ad un pubblico più vasto, la complessità della Musica Contemporanea
più pura e di quella Multimediale che si avvale sia di strumenti classici
che di postazioni multimediali e videoinstallazioni.
Un programma che prendendo le mosse dalle partiture più famose
di Bach, concluderà la serata con nuove e intriganti partiture contemporanee del giovane compositore Nicola Monopoli.
Con “Storie di Tango” - Omaggio a Astor Piazzolla, domenica 16
novembre, sarà la volta del Porteño Quartet (Walter Bagnato - fisarmonica, Marcello Rosa - violoncello, Ferdinando Zuddio - pianoforte,
Paolo Sergio - contrabbasso). Il concerto sarà tutto dedicato ad uno dei
più grandi autori classici, suonato, ballato e soprattutto amato: Astor
Piazzolla, il re del tango moderno. Il tango con le sue atmosfere intrise
di rarefatte immagini a cavallo tra armonie raffinate e una sottile malinconia che spinge all’ascolto tutto d’un fiato sarà il tema dell’intero
concerto.
Concluderà l’Autunno il tradizionale Concerto di Natale, il “Soundiff Ensemble”, il 14 dicembre, con l’esecuzione delle più belle Musiche della tradizione natalizia.
Per informazioni - tel. 0883/528026 - 380 3454431.
IL FIERAMOSCA
35
Scuola
Scuola
Un altro premio per la scuola “Modugno”
M
ercoledì 24 settembre 2014,
nella Sala Rossa del Castello
di Barletta, si è tenuta la premiazione
degli alunni che hanno partecipato al
Concorso a Borse di studio, indetto
dall'Amministrazione Comunale di
Barletta.
Sono intervenuti: il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella; l’Assessore
alla Pubblica Istruzione, Antonio Divincenzo; il Responsabile dell'Archivio
della Resistenza e della Memoria, Luigi Dicuonzo; il Presidente del Comitato d'onore, Nunzio Devanna; i componenti dello stesso Comitato, prof.ssa
Maria Pierro, il Direttore della Biblioteca comunale, Emanuele Romallo; la
giornalista Floriana Tolve.
La borsa di studio è intitolata alla
memoria della professoressa Maria
Grasso Tarantino e finanziata dall’assegno straordinario (detto “Soprassoldo”), riconosciuto quale vitalizio per
l’assegnazione della Medaglia d’Oro al
Valor Militare alla città. Maria Grasso
Tarantino, figlia del colonnello Francesco Grasso, avviò e sostenne validissime iniziative di rilettura degli eventi
storici verificatisi sul nostro territorio
nel tragico settembre 1943. Un impegno, il suo, decisivo nel determinare
l’assegnazione delle Medaglie d’Oro
al Valor Militare e al Merito Civile,
nonché le due Medaglie di Bronzo,
singolarmente, ad Addolorata Sardella
36 IL FIERAMOSCA
e Lucia Corposanto, le due donne che
salvarono la vita al vigile urbano Francesco Paolo Falconetti, scampato miracolosamente all’eccidio nazista del 12
settembre 1943.
Al concorso del corrente anno scolastico, che prevedeva la produzione di
un e-book su I LUOGHI DELLA MEMORIA, hanno partecipato studenti
di ogni ordine scolastico: dalla scuola
primaria a quella secondaria di primo
e secondo grado.
Per la scuola primaria, il 5° C.D.
“G. Modugno” di Barletta, con la classe 5a D dello scorso anno scolastico, si
è aggiudicata la Borsa di studio per
la produzione di un e-book dal titolo Una storia ignota frutto del lavoro
iniziato in classe e svolto a scuola e a
casa mediante ricerca storica e approfondimenti su episodi bellici avvenuti
durante il Secondo Conflitto Mondiale. Gli alunni hanno dato un volto, un
nome e uno status a chi, coinvolto in
un progetto di morte, anelava, invece,
alla vita e alla libertà.
La Commissione ha espresso il seguente giudizio:
“Dalle numerosissime esperienze maturate nell’intero ciclo scolastico, la classe,
privilegia l’attività didattica vissuta sul
campo del luogo della Memoria più significativo della nostra Provincia: Murgetta
Rossi. Il fatto drammatico dell’uccisione di
22 soldati italiani in fuga verso casa viene
narrato attraverso una finzione letteraria
di ricostruzione testimoniale del personaggio Michele, interprete del gruppo dei trucidati, che esprime speranze, sogni e paure,
troncati barbaramente dai nazisti nella solitudine silenziosa dei boschi della Murgia.
Particolarmente efficaci i disegni realizzati dagli alunni nelle forme di schizzi in
bianco e nero, arricchiti da un equilibrato
cromatismo in quelli relativi ai momenti
nevralgici della storia narrata”.
Alla scuola è stato consegnato un
Attestato di Merito:
“Per l’evidente ricchezza delle esperienze fatte vivere, nell’intero ciclo scolastico, alla classe 5a D, che ha saputo tradurre l’attività didattica vissuta sul campo del
luogo della Memoria più significativo della
nostra Provincia, Murgetta Rossi, in una
coinvolgente finzione letteraria, l’e-book
“Una storia ignota”, col duplice scopo di
conoscere una tragica storia di guerra nel
nostro territorio salvaguardandone la Memoria.”
A ritirare il premio erano presenti
l’ins. Maria Angela Falanga con i suoi
ex-alunni e la Dirigente prof.ssa Eleonora Iuliano che ha ringraziato tutti
coloro che hanno reso possibile l’evento, dall’Ente Locale al Responsabile
dell’Archivio della Resistenza e della
Memoria, alla Commissione, ai docenti
e alle famiglie degli alunni che hanno
collaborato attivamente al buon esito
del lavoro.
OTTOBRE
2014
ISTITUTO COMPRENSIVO “PIETRO MENNEA”
Un dono in segno di amicizia
U
n dono in segno di amicizia
È questo il messaggio che gli alunni della II A
(Scuola Primaria) dell’Istituto Comprensivo “Pietro
Mennea” di Barletta diretta dal Dirigente scolastico Prof.
Antonio Catapano, hanno lasciato tra le corsie del reparto di Pediatria dell’Ospedale Dimiccoli donando una tela
dipinta con la loro insegnante Maria Cavaliere.
L’idea della donazione è scaturita da una delle attività previste durante il biennio 2012-2014 del progetto
europeo “Comenius” coordinato dalla docente prof.ssa
Luigia Spadaro a cui l’Istituto ha partecipato lo scorso
anno scolastico avente come tematica “Scopriamo i valori morali attraverso le storie per bambini”. La storia scelta e condivisa tra gli 11 Paesi costituenti la rete, è stato
Pinocchio, “you are the… future my children! Discover
the human values through moral stories”. La cerimonia
di consegna ha avuto luogo lunedì 22 settembre alla presenza del Primario dott. Ferdinando Chiorazzo, di tutto
il personale medico, paramedico, dei piccoli degenti e dei
loro genitori. È stato un momento emozionante e coinvolgente in cui gli unici ingredienti sono stati la spontaneità dei bambini, l’allegria delle majorettes dell’Istituto
e la semplicità di un piccolo dono realizzato dalle vivaci
manine dei bambini.
“… dare senza un tornaconto, senza un perché, per
sentirsi liberi e leggeri… ogni sguardo di approvazione e
di affetto sarà per te, che offri la tua quotidianità un piccolo grande miracolo della vita” è stato l’inno dedicato
a quelle persone oneste e laboriose che ancora credono
nei valori e nell’operato della propria missione, e alacremente lo trasmettono ai bambini, cittadini del futuro con
l’augurio che possano, affrontare, risalire e superare le
difficoltà della vita senza perdere di vista i valori morali.
OTTOBRE
2014
IL FIERAMOSCA
37
Scuola
Scuola
“Primo giorno di scuola”
Scuola Media “Renato Moro”
Diplomi Cambridge
Movers KET e PET
all'Istituto Comprensivo “R. Musti - R. Dimiccoli”
in occasione della celebrazione
della Giornata Europea delle Lingue
di Fausta Fortino Di Fidio
L’
I
l 26 settembre 2014 ricorre il 13° anniversario della
Giornata Europea delle Lingue (EDL).
La Giornata Europea delle Lingue organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dall’Unione europea nasce nel 2001 e si celebra ogni anno, coinvolgendo milioni di
persone di 45 stati partecipanti, con attività che esaltano le
diversità linguistiche in Europa e promuovono l’apprendimento delle lingue.
Gli obiettivi generali della Giornata Europea delle Lingue sono: •informare il pubblico sull’importanza dell’apprendimento delle lingue, con l’obiettivo di incrementare il plurilinguismo e la comprensione interculturale;
•promuovere le ricche diversità linguistiche e culturali
dell’Europa;
•incoraggiare l’apprendimento delle lingue durante tutto
l’arco della vita dentro e fuori la scuola;
•la giornata verrà celebrata tra il pubblico, al fine di sensibilizzare i partecipanti in merito all’importanza dell’apprendimento delle lingue, in istituti scolastici, sul lavoro,
etc., durante tutto l’arco della vita, a partire da qualsiasi
età.
Per l’occasione il Dirigente Scolastico Prof. Francesco
Saverio Messinese della Scuola Secondaria di primo grado
“Renato Moro”, sempre attenta alle competenze europee
spendibili durante
la lifelong learning
dei propri alunni oltre che in qualità di
Cambridge Preparation Centre e Cambridge Test Centre
con la supervisione
del British Council
di Napoli, consegnerà gli attestati
relativi alle Certificazioni
Cambridge
“Movers” a 26 alunni
delle classi 2a C e 2a
D, seguiti dalla professoressa
Mirella
Rossana Colucci, da
anni impegnata nella diffusione e nella
preparazione degli
38 IL FIERAMOSCA
esami in qualità di formatore Cambridge. Le consegne dei diplomi sono avvenute nell’Auditorium della scuola, sabato 27
settembre alla presenza di genitori ed alunni.
Altri venti alunni frequentanti il progetto PON di Inglese, coordinato dalla prof.ssa Colucci, seguiti dalla docente Tutor prof.ssa Francesca Bartucci e dall’esperto esterno
madrelingua Jerry Joedy, hanno conseguito la certificazione
relativa al KET.
Infine il 18 novembre cento alunni circa saranno impegnati, sempre presso la scuola Moro, nella prossima sessione per conseguire la certificazione KET e PET.
Auguriamo a tutti i candidati un grande “in bocca al
lupo” per questo piccolo passo che li condurrà a divenire
veri cittadini europei.
OTTOBRE
2014
avvio dell’Anno Scolastico si è colorato di grandi
emozioni ed entusiasmo per gli alunni dell’Istituto
Comprensivo “R. Musti - R. Dimiccoli” di Barletta, che lunedì
15 settembre hanno vissuto, in un clima festoso e coinvolgente,
il loro primo giorno di scuola. Particolare attenzione è stata data
ai teneri neofiti delle classi Prime, che accompagnati dai genitori
sono stati accolti con canti gioiosi e bandierine di “benvenuto”
svolazzanti, agitate da insegnanti e alunni delle classi V. Ha
introdotto la “kermesse” dell’accoglienza, il maestro di musica
Michele Caputo che abilmente ha saputo dirigere e armonizzare il
coro polifonico, ormai stabile da anni in questo Istituto.
Ad allietare e stupire grandi e piccini la presenza di Simone
Tuosto, nella figura del mago “Mone Monè” che, con le sue
performance di giocoleria e magia comica, ha lasciato tutti
letteralmente “a bocca aperta”, volteggiando clavette infuocate
e trasformando semplici foulards in meravigliosi bouquet fioriti.
“È stato sicuramente un inizio originale ed entusiasmante - ha
commentato il Dirigente Scolastico Maria Angela Petroni -.
Trasmettere ai nuovi iscritti atteggiamenti positivi, di fiducia e di
serena accoglienza è per la nostra Scuola, da sempre, motivo di
impegno, organizzazione e serietà.
Credo che molti di noi abbiano ancora in mente il primo giorno
di Scuola, ereditando dall’infanzia, in base all’esperienza vissuta,
un ricordo bello oppure rigato da lacrimoni. Per tutti noi è stato un
inno al ‘tempo nuovo’, all’inizio di un nuovo percorso di scuola e di
vita, che solitamente risulta essere foriero di sorprese, aspettative,
speranze, incognite ed anche timori e piccole ansie, soprattutto da
parte di qualche genitore. Ritengo che sia dovere di tutti coloro che
operano nell’ambito scolastico favorire il passaggio degli alunni
dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e da quest’ultima
alla Scuola Secondaria di Primo Grado, creando un ambiente
‘accogliente’, sereno, adeguato e collaborativo, promuovendo
OTTOBRE
2014
soprattutto i più timidi, gli insicuri e coloro che si trovano in
difficoltà di apprendimento e donando a ciascuno l’opportunità
di ricevere ascolto, attenzione e visibilità. Conserveremo la magia
di questo giorno nei nostri cuori e nelle nostre menti per lungo
tempo”. A concludere la bella giornata, vistose coccarde nominali
sul petto dei grembiulini ancora inamidati, caramelle e una foto
ricordo, insieme ai nuovi compagni e alle maestre. E per finire la
consegna ufficiale e simbolica di una piantina, non solo da riporre
come ornamento sul davanzale, ma come piccolo “essere vivente”
di cui prendersi cura ogni giorno, con costanza e amore.
Ha coordinato e presentato l’evento l’insegnante e funzione
strumentale per la Continuità e le Manifestazioni Scolastiche
Fausta Di Fidio Fortino, ribadendo l’importanza della scuola non
solo come luogo di mero apprendimento, ma come opportunità
unica e occasione speciale di crescita e formazione per il futuro
uomo e cittadino.
Nello stesso giorno anche la Scuola Secondaria di I Grado
“Dimiccoli”, coordinata dalle professoresse Adriana Di Pace e
Francesca Stanchi, ha organizzato giochi di “circle time” per la
conoscenza, la socializzazione e l’inclusione dei nuovi iscritti.
Ogni alunno, a turno, ha preso un biglietto da una grande cesta e
letto il messaggio di “benvenuto” personalizzato a lui rivolto.
A seguire, la lettura animata di pagine scelte del libro “Il
viaggio della speranza”, con un discorso mirato di analogia
e similitudine al passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola
Secondaria di Primo Grado. Sono scaturite discussioni guidate
sulla “diversità”, da considerarsi non in senso negativo, ma come
riconoscimento e accettazione delle “differenze”, come radice
profonda e fondamentale per il confronto con l’altro, facendo
capo all’etica “del noi” e perdendosi in un abbraccio fraterno che
riscalda e trasforma tutto in amicizia.
IL FIERAMOSCA
39
Unitre Barletta
Unitre Margherita di Savoia
Serata inaugurale dell’anno accademico 2014-15
Aperte le iscrizioni
all’Università della Terza Età
di Rita Ceci
N
P
er l’anno accademico 2014-2015
l’Università della Terza Età
di Barletta, guidata dalla presidente
prof.ssa Angela Paolillo, propone
attività didattiche indirizzate a quanti,
superato il trentesimo anno di età,
vogliano arricchire il proprio bagaglio
culturale attraverso corsi, laboratori e
visite culturali. L’Unitre locale è iscritta
all’Albo Regionale delle Università
della Terza Età e intende essere una
proposta concreta e moderna per la
promozione culturale e sociale dei
cittadini attraverso corsi e laboratori
su discipline tradizionali e temi di
attualità, individuati anche grazie alle
segnalazioni degli stessi allievi.
In
particolare,
quest’anno,
si
intende
qualificare
l’offerta
formativa con una serie di lezioni
che avranno un filo conduttore che
affonda le radici nell’amicizia e nella
solidarietà, in collaborazione anche
con altre associazioni del territorio.
Agli studenti dell’Unitre, con i
corsi e i laboratori, vengono offerte
opportunità socio-culturali di crescita
e approfondimento, grazie all’ausilio
di docenti ed esperti qualificati.
Secondo una linea ormai consolidata
Barletta, Chiesa di Sant’Antonio, l’Università della Terza Età
gli studenti sono protagonisti dei
percorsi didattici, condotti in maniera
interattiva e stimolante, determinando
anche con i loro suggerimenti le scelte
formative.
Per quest’anno, oltre ai corsi e ai
laboratori di medicina, storia dell’arte,
patrimonio ambientale, artistico e
culturale e attività manuali, si intende
porre l’accento sull’interdisciplinarietà
delle materie incrociando storia
e letteratura, scienze umane e
informatiche, attività motoria e
salute psico-fisica, per promuovere
il benessere a tutte le età. Le visite
culturali saranno legate ai temi trattati
favorendo la conoscenza del territorio
pugliese e di luoghi più lontani ed è
previsto l’allestimento di mostre e la
partecipazione ad eventi culturali.
Per le iscrizioni è possibile
rivolgersi, a partire dal 6 ottobre dalle
ore 18 alle ore 19,30, presso il Centro
Multimediale in via del Salvatore, 48.
Per informazioni: cell. 328.8188893 339.2598664.
on c’è crisi del settimo anno
per l’Unitre di Margherita di
Savoia che sabato 4 ottobre ha tenuto
presso l’Auditorium del Liceo Scientifico la serata di apertura dell’anno
accademico 2014-‘15 con grande partecipazione di soci e simpatizzanti.
Nella relazione introduttiva, il
presidente Ruggiero Mascolo ha evidenziato il contributo fornito da UNITRE a un progetto di crescita civile e
di vita sana; ha esposto le recenti conquiste dell’associazione (iscrizione al
registro regionale delle associazioni
di promozione sociale; partecipazione
ad un bando della Comunità Europea
sulla corretta alimentazione degli anziani; pubblicazione sul sito internet
del bilancio 2013-‘14) ma anche le
difficoltà ad operare con scarsità di
mezzi economici e senza una propria
sede.
Ha ringraziato l’Amministrazione
comunale e l’Istituto Comprensivo
che hanno concesso negli anni l’utilizzo di aule e sussidi didattici della
Scuola media ed ha illustrato i corsi e
gli eventi del nuovo anno.
La tematica generale di quest’anno
è “L’UNITRE... in tutti i sensi” che intende trattare accanto ai cinque sensi
corporei anche i sensi metaforici: estetico, morale, pratico, del sociale ... e il
senso del fiabesco, anche in relazione
alla tradizione locale.
L’intervento principale è stato della prof.ssa Adriana Ceci sul tema “Il
senso dell’invecchiamento - L’invecchiamento dei sensi, tra cura e prevenzione”.
Ha sostenuto che la vecchiaia di per sé
non è una malattia. Molto dipende da
come viene vissuta da ognuno di noi,
che moltissimo può fare per renderla
graduale, assumendo sani stili di vita
ed evitando l’assunzione inadeguata
di medicinali. Lo sforzo principale
deve essere rivolto a mantenere attive
le funzioni cerebrali, per cui ha molto
incoraggiato lo svolgimento di attività di relazione, perché i più grandi
nemici delle persone anziane sono la
solitudine e l’isolamento. Quindi…
ben venga l’Unitre!
La dott. ssa Rachele Giuliani ha
poi illustrato i risultati di un’indagine tra la popolazione anziana pugliese sull’uso dei farmaci. È emerso che
spesso si ricorre a medici specialisti
senza il necessario raccordo con il medico di base e spesso non c’è aderenza da parte del paziente anziano alla
prescrizione medica, specialmente da
parte delle donne!
È poi intervenuto l’assessore Michele Damato che, unitamente all’assessore Francesco Bilardi, ha incoraggiato l’Associazione a procedere sul
cammino intrapreso, cui non mancherà il sostegno dell’Amministrazione
Comunale.
Ha chiuso i lavori il pittore Paolo
Vitali, autore di sette quadri esposti
in sala sul tema “Esplorazione del
corpo”; in essi ha sviluppato una specie di viaggio intorno al corpo umano,
fino al suo ritorno in seno alla natura.
Particolarmente toccante la tela rappresentante corpi sul fondo del mare,
a ricordare la strage degli immigrati
nel Mediterraneo. In un appassionato
intervento l’artista ha invitato il pubblico ad accettare le naturali trasformazioni che il corpo assume col passare degli anni, acquisendo una sua
bellezza e dignità.
Ancora una volta l’Unitre ha tenuto una serata di profilo elevato,
unendo all’interesse del tema l’alto
spessore dei relatori e la capacità di
relazionarsi a un vasto pubblico. Conseguentemente non mancano i positivi riscontri, evidenziati dal numero
delle iscrizioni e da un generale consenso della cittadinanza.
Il nostro facebook
IV Settimana Sociale, 8-18 novembre 1993,
conferenza di Piero Badaloni sulla Comunicazione. Da sinistra Riccardo Losappio,
don Mimmo Marrone, Piero Badaloni, don
Michele Morelli, Pietro Marino, Antonio
Ruggiero, Gugliemo Minervini
40 IL FIERAMOSCA
6 ottobre 2014, Margherita di Savoia. Serata inaugurale dell’anno accademico 2014-2015 dell’Unitre. Da sinistra il presidente Ruggiero
Mascolo, la prof.ssa Adriana Ceci, la dott.ssa Rachele Giuliani e il pittore Paolo Vitali
OTTOBRE
2014
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Enigmistica
UN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE.
Cruciverba a schema libero con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
A schema risolto, riportando nelle caselle della riga in calce le lettere dei corrispondenti numeri, si leggerà la dizione di un nostro caro monumento
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Sul restante territorio:
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Andria
0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803
Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47
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Subagenzie di Barletta:
Agenzia Italia t. 0883 521 218 - Delvecchio Promot. Finanziario t. 393 047 7273 - Dicandia Promot. Finanziario
t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 - Lattanzio t. 347 645 7257 Rizzitelli t. 339 420 6003
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Agenzia generale del Nord Barese:
BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982
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(Soluzione a pag. 45)
Orizzontali
Verticali
1. L’autostrada in Puglia dal capoluogo allo snodo per Napoli. - 10.
Numerata e inserita tra le vigenti legge. - 19. Rabbiosa, stizzita. - 20.
Un giardino di bei frutti rossi. - 22. Stato e fiume dell’Africa occidenta­
le. - 23. Passeri canterini. - 25. Un laccio per abbottonare. - 26. I tributi
su carburanti e tabacchi. - 27. Facili alla commozione. - 29.* La città del
San Carlone. - 30. Fatta compagna, stretta in affetto. - 31. Una bomba
terribile. - 33. I più sfortunati della legge Fornero - 36. Un noto aperitivo
- 36. Vi è il Santuario della “Santa Casa”. - 38. Lo scandio. - 40. Un co­
mune del nuorese. - 41. Allegro, giulivo. - 42. Particella nobiliare. - 43.
Sacerdote in breve. - 45. Cittadina del brindisino con castello federicia­
no. - 46. Uno dei tanti. - 47. Società abbreviata. - 48. L’indicazione delle
varie strutture murarie romane. - 50. Centrali di biotecniche. - 51. Fu
cacciata dall’Olimpo. - 52. Perdita di peso. - 53. Cognome sardo che sa
di… fuoco. - 55. Percorsi turistici. - 61. Il ricordevole Giorgio di “Trani a
go-go”. - 62.* Luigi, sindaco nel 1860, la cui via, già a Settefrati, è ora
a Patalini. - 64. Si fa per una plausibile spiegazione. - 65. L’ha gelida
Mimì, nella Bohème. - 66.* Ci sono pure quelli di “Papà Mimì”. - 68.
Fuggito dalla cella. - 69. Detto anche di amanuensi e copisti. - 70. Una
classica e romantica canzone napoletana. - 71.* C’era al pian terreno
della civica torre prospiciente San Giacomo.
1. Abbonda nell’iracondo. - 2. Profumo di spezie. - 3. Stefano, noto costitu­
zionalista ed ex parlamentare. - 4. Chimicamente uguali ma di diverso peso
atomico. - 5. Il pulcino nero di “Carosello”. - 6.* Natale Filannino (pittore bar­
lettano vissuto a Firenze). - 7. Il tempo sul quadrante. - 8.* Quella consiliare, è
presso il Teatro Curci. - 9. La schiava di Sara, madre d’Ismaele. - 10. Lo storico
gruppo di Celentano. - 11. La “Rossella” di Via col vento (senza H). - 12. Il
nostro Creatore. - 13.* Isidoro Alvisi (primo sindaco del dopoguerra). - 14. Un
verbo del discografico. - 15. Masticazioni di tabacco. - 16. Benestante, pieno
di comodità. - 17. I libri per studiare. - 18. Il terreno del sito. - 21. Il fiume di
Bottego. - 24. Castrare l’uomo. - 26. Estraneo a valutazioni di moralità. - 28.
Attinenti alle immagini, alle figure. - 30. Orlati per l’abbottonatura. - 32. Velivoli
senza motore. - 33. Persone di scelti e ristretti ambienti. - 34. Leggermente
addormentata. - 37. Guida il gregge. - 39. Precede Uncino, avversario di Peter
Pan. - 42. Affranti, spiacenti. - 44. Lo scopo dell’ospedale. - 47. Una del famoso
ratto dei romani. - 49. Saluto arabo. - 52. Custodi cinofili. - 54. Zona boschiva
della Calabria. - 56. Prefisso che ingigantisce. - 57. Il numero delle muse. - 58.
Somma di anni. - 59. Dato, restituito. - 60.* Rosa, che ha prefato “Italo Calvino”
di Lagrasta. - 61. Una squadra di malviventi. - 63. Ai piedi di Mercurio, poeti­
camente. - 65. Petacca della Commedia italiana. - 67. Un treno in sigla. - 69.*
Michele Lombardo (artista barlettano operante nel milanese).
OTTOBRE
2014
IL FIERAMOSCA
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Brevi di sport
Tennis
Cilic ai vertici del tennis mondiale
Il croato Marin Cilic ha vinto gli Open degli Stati Uniti,
uno dei quattro tornei di
Tennis più importanti del
mondo. Dopo Rafa Nadal e
Andy Murray un altro “nostro” ragazzo arriva ai vertici del Tennis Mondiale,
da Barletta, dove si è fatto
conoscere e adottare.
Purtroppo le edizioni del
Torneo casalingo si sono
fermate alla sedicesima. Chissà se a qualcuno interessa
organizzare la più importante manifestazione sportiva che
Barletta abbia mai avuto e che ha fatto conoscere in tutto il
mondo il nome della città della Disfida.
All’Open di Tirana
buona la prestazione
di Tresca
Per Giuseppe Tresca un buon
esordio al National Sport
Park Open di Tirana, torneo
internazionale inserito nel
circuito Itf Junior. La sua avventura si è conclusa agli ottavi. Anche nel doppio, insieme a Maurizio Speziali, il portacolori del Ct “H. Simmen”
si è comportato bene.
Tiro con l’Arco
Podio barlettano per la
European Club Teams Cup
Sul podio della settima
edizione della European Club Teams Cup
disputata a Rovereto, il
terzetto composto da
Pia Carmen Lionetti,
Loredana Spera e Sabrina Scommegna si è
aggiudicato il secondo
posto con i colori della
Polisportiva Arcieri del
Sud. Inserite nel gruppo A, le ragazze barlettane hanno
prima conquistato il girone con 4 punti, superando poi in
semifinale per 5-3 Les Archer de Boè ma incassando una
sconfitta in finale per mano delle componenti del Saint
Avertin Casas (Brianne, Lecointre, Chevreau).
Atletica
Un buon secondo posto per
Vito Incantalupo in Finale “Oro”
All’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano Vito Incantalupo, tesserato per l’Enterprise Sport & Service Benevento, ha chiuso le sue
prove a quota 92 punti
alle spalle dell’Atletica
Riccardi Milano a 112.5
punti. Un passo in avanti
rispetto all’anno scorso
quando si classificarono
terzi. Un anno, questo,
non particolarmente fortunato per tutta la squadra.
Biliardo
A Barletta la prima prova del Biliardo Tour Pro
Per dieci giorni a Barletta, i migliori della stecca si sono
fronteggiati nella prima prova del Btp (Biliardo Tour Pro),
con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della
Provincia Bat, organizzato dall’Asd Sb Revival, presidente
Leonardo Straniero. Dalla provincia Bat ottanta le iscrizioni. La prima fase del torneo, il girone eliminatorio, ha visto
circa settecento protagonisti. I vincitori si sono contesi gli
otto pass per la fase finale a cui erano già qualificati i migliori 24 professionisti nazionali.
Golf
Barletta ha ospitato il primo Challenger
La prima edizione del trofeo “Città di Barletta” di golf
“Pitch & putt” è stata vinta dall’andriese Maurizio Liso e
dalla barlettana Michela Binetti. In sessanta si sono dati
battaglia nella due giorni di gare disputate nel fossato
del Castello Svevo (sei buche) e sulla spiaggia del lido
“Bagno 27” (tre buche).
Soluzione di pag. 43
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Poesia
Vernacolo
Che ne sai d’allora
ragazzi
LIBRI PER
La Stradina
dei Poeti
Eraclio
Fra storia e leggenda
testi Renato Russo
ill. Daniele Diella
CONCORSO DI POESIA OTTAVA EDIZIONE
7,00 euro
Sapore di ricordi
Il Favoliere
pugliese
testi Rosalba Leone
ill. Clara Esposito
7,00 euro
Nel respiro di un ricordo
Lampi di vita imbiancano silenzi
Sepolti da montagne di appunti…
…Oceani d’inchiostro
Asciugati dalla carta
Come rocce pungono senza sconti
Anche le pelli più dure
Che gridano senza echi
Colpi sordi di stupore
È vita… È vita mia!
E ne sento anche il sapore.
Massimo Landucci, Barletta
2° posto Giuria Esperti
Bianca e Petra
Storia d’amore e d’amicizia
La vecchia stradina di paese
testi Francesca Bellafronte
ill. Angela Piazzolla
4,00 euro
Gioconda
nel Regno del Sale
testi Francesca Bellafronte
Vita Piazzolla
ill. Sofiya Mikhaylovskay
a
5,00 euro
Favole
da mangiare
testi Teresa Mancini
ill. Maddalena Mancini
4,00 euro
Resto ancora un po’
in questa vecchia stradina di paese
dove il ghiaccio dei muri
ammazza l’estate
e il riso della gente.
Sì, capisco il tuo disagio
di giovane deluso, in sospensione
tra l’arido presente
e l’incognito futuro.
Epperò,
malgrado l’onda lunga del precario,
non vivi certo tutto male!
…..
Ma tu che ne sai
di calzoni corti e zoccoletti,
di abiti sdruciti e rattoppati,
rivoltati, tinteggiati…
e non per moda!
Che ne sai,
che ne sai tu della madia vuota
e del camino senza fumo,
della mezza figlietta d’olio
e della carta di pepe,
della fronda di prezzemolo
chiesta alla comare.
E poi,
dosarsi pure l’acqua “du gntour”,
…
che ne sai delle lunghe storie
misteriose,
…
e temere poi la “guria”
in ogni angolo di casa,
…
che ne sai tu “d Foraport”:
affollata di braccianti zappatori
sempre in cerca di lavoro
alla giornata;
…
Sì, capisco il tuo disagio,
figlio mio;
ma tu che ne sai,
che ne sai d’allora:
quand’era già tanto
un tozzo di pane nero
con un po’ d’infumata
e due dita di vino rosso
con gassosa.
Franco Lamonaca, Barletta
3° posto Giuria Esperti
La vera Disfida di Barletta
Sa tutt puttanat, cud ca fino a mò ve iann raccuntat. A
d’sfeid de Barlett, mò va raccont M’arress, accom captett.
Ind o millecinchecint, nan ià ovar ca a Barlett stev’n gli
spagnul e i francis, u tridec’ febbraie, iern tutt barlettan ca fra
lor se sfascer’n a cap.
Daggè a chid timp, aveita sapè, ca sop a tangenzial, all’uscita di Barletta Nord, iavtevn chid de Borgovill e, all’uscita di
Barletta Sud chid da abbesc a marein. Se truern ind a tavern
de Palpent, u 12 febbraie, a sara preim, na dcein de barlettan
ca iavtevn a Borgovill e abbesc’ a marein. Stevn a fè u tucch a
birr, mangev’n, cantev’n e bvev’n tutt in allegrei.
A terda sar, dop ca avevn b’vout e mangiat cheil e cheil de
salzizz e nghiumaredd, iern tutt m’briach e accumenzev’n a
vulè, ind a tarr, sigg’ e di birr, i cascetedd.
Chid de Borgovill, i Nordist, ca se sentev’n altoatesein, accumnzern a sfatt e a deic’pisciaiul e terroun e suddist, a chid
da abbesc’a marein.
Tra gastam, ci tè murt e ci ca tè stramurt, polentoun e terroun, se dern appuntament a dia dop, v’cein o castidd, abbesc’
e mour.
Trid’c’ barlettan ca iavtevn a Borgovill e trid’c’ d’abbesc’ a
marein chi scrusciat, mezz, e c’ntullein, e sett du trid’c’ febbraie, facern de Barlett a D’sfeid.
Tra sc’cheff, cazzutt, p’dat ind o coul e sciavddon i barlettan, cheda dei se ne dern de senta ragion.
I terroun d’abbesc’ a marein, grezie a mba Savein, ca soltent
idd e’mbid rumanett, v’ncern sta d’sfeid de Barlett, M’arress
perà s’arrecord ca a sara stess, tutt quent, se scer’n a pighjè u
gelat, sop a stazion, o ber tre gallett.
S’assettern tutt sop e panchein e, reden e scherzen, che stu
gelat e cu fagugn ca stav, s’addefreschern.
Da allor, i barlettan, nan se sfuttern chiù, decedern de chiamers tutt terroun a fecc’ di settentrional che d’allor, e che sempr, deventern polentoun!
M’arress
Qui, al fresco,
tutto sembra chiaro
e muore il resto inutile:
mi libero di carne
e l’anima vive.
E tra le pietre tace il rumore,
si svela l’inganno.
Solo dove il tempo muore
non sei più schiavo
e puoi dirti vivo.
Perciò credo di restare ancora un poco
nella vecchia stradina del paese.
Cosimo Damiano Ventriglia, Barletta
3° posto Giuria Esperti
46 IL FIERAMOSCA
rotas.it
e
www.editric
U Fieramosk
Non è per immodestia o vanagloria che pubblichiamo i versi che il
nostro lettore ci ha dedicato. Non nascondiamo, però, che ne siamo
fieri; una poesia in vernacolo barlettano, che sia di lode o di biasimo,
ha sempre il valore di una conquista: quella di essere entrati a far
parte della vita dei cittadini. Ci sia consentita, dunque questa soddisfazione, e al nostro gentile lettore un “grazie”!
Cind’enn ndrat a Varret
nu bell giurnal assett
fundat fu do nabbl Pjit Cafjir
ca u chiam com o cap di verim
d Fieramosk u celebr captan
ca cumannav i tridece italian.
Parà fortoun non iav certamend
ca dop n’enn achiout i battend.
N’alt eddò volt u fenn nescie
ma dour picch e sparescie.
Perà mò da na quaranteina d’enn ndrat
jind a stu paieis nu mrecul succiat
jind evvtrein d tutt i giurnalar
cert ca non uccreit ma ié ovar
u Fieramosk s rivat com d’inghend
e i varlettan s l’acchettn tutt quend.
Zappatour commerciend proprieterie
e l’articul ca stann sa cos serie
parl di probblam nust cittadein
di sfrattat de creis d’uvvein
e d tend cos ca non s fenn bon
da pulitich e da disoccupazion.
Inzamm ca da quenn jidd v’assout
tend cos ca nou me l m sapout
ci le ditt com stann i fett
ma ce veit proprie adrett adrett.
Allor deich attutt i varlettan
accattetel ca n val cert a pan.
V informat d tutt i situazioun
di parteit e succiat o Comoun.
E l’augurie l fezz ca fin o tremeil
u puteim leggie tutt stu menzeil.
Ca ié a sola voce ca ci rest
e dfenn cert l’inderess d l’onest.
U Fieramosch no pa spat com e timb sou
ma pa parol deice i virité annou.
Ci ca ci l’ascann e face cos losch
non sap ca sté semb u Fieramosk
ca preim o dop cuss iè ubbell
scuagghiat a nav i face vnì agghell.
Dungue inzamm com jidd jess
faceit proprie ambress ambress
accattatavill e a sar ciutt ciutt
ogne peggin liggitavill tutt.
E na cos v deich essà singiar e lial
va iess ucchiù grend ameich stu giurnal.
N.A.R.
OTTOBRE
2014
OTTOBRE
2014
IL FIERAMOSCA
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L’angolo della poesia
INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
Costante nei passi
[email protected]
Piano piano
nell’avido gorgo di un anno
le venture dei giorni
cedute da un mondo sospeso
si fanno bianco mattino,
ruvida sera,
resoconto di archi di vita.
Piano piano
ossidato da giorni,
supposizioni su cose
che andavano fatte diverse,
cose mancate
nei buoni raccolti,
malumori, calamità,
e poco notato progresso umano,
punti di ravvedimento nella somma,
nell’attesa del nuovo
ricerco ansioso
questo puntiglioso dire;
prosperità, vita nuova,
nell’anno che viene.
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
339 3218439
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
FOTORUDY
SERVIZI SOCIALI
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
0883 527859
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230
A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
0883 521686
Casa di riposo “R. Margherita”
0883 522446
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181
Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
0883 572557
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387
Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395
Curia Arcivescovile 0883 531274
Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 518002
Come una piccola aria da camera
GOS Laboratorio urbano
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
Dalla natura variato canto
accompagna la vita;
dall’uomo tormento,
passione, parola, poesia,
virtù espressiva.
Prendiamo la musica,
prendiamo la musica,
squisito gioco
prodigo d’amore.
Prendiamo la musica
gesto dell’anima,
nobile ragione,
scudo vibrante,
che movimenta i momenti.
Specchio corrusco e profondo
dove una ricca, infinita
varietà di toni modulati
si incontra, misura, sposa,
e d’aurea grazia valori
oppone al pur dorato silenzio.
0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117
- Gruppo Barletta
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
Emanuele Dicuonzo
48 IL FIERAMOSCA
OTTOBRE
2014
OTTOBRE
2014
IL FIERAMOSCA
49
ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2014
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.42 4.43 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.40 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30
8.50 10.42 10.59 11.36* 12.44 12.56 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.43* 15.02* 15.22
15.57 16.10* 16.46* 17.04* 17.16 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43*
19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.03* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.52 23.03*
Da Bari a Barletta: 0.01 0.15 4.00 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00
8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.30 12.38* 13.05 13.17*
13.27 13.38* 13.45 14.04* 14.10* 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.35 16.42 17.05 17.15
17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 19.40 20.15 20.30 21.19 21.33* 21.40
22.06 22.13 23.09*
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*= il servizio si effettua anche la domenica
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.47 5.11 6.02* 6.43* 6.53 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50*
8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.31 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21
14.48* 14.54 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57*
19.50 20.26 21.02 21.13 21.21 22.06 22.21* 22.28 22.53 22.58 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.48* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.46 7.10 7.57
10.00 10.15 11.05* 12.00 12.13 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.14* 14.20* 15.18 15.38* 16.17*
16.22* 16.33 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.19*
21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI OTTOBRE e NOVEMBRE 2014
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
4-5 Ottobre
1 Novembre TURNO B
22-23 Novembre
TURNO A IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p.za 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
11-12 Ottobre
2 Novembre
29-30 Novembre
AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
18-19 Ottobre
25-26 Ottobre
8-9 Novembre TURNO D 15-16 Novembre
TURNO C ERG
AGIP
IP
IP
Q8
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
50 IL FIERAMOSCA
ERG
ERG
TOTAL
AGIP
Q8
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.00
via Mura del Carmine
CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 19.309.00 19.30
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 18.30
9.00 10.30 11.30 18.30
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. CATALDO 10.00
20.00
via Mura S. Cataldo
S. DOMENICO 19.30 19.30
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 1110 7.30 9.30 11.30 19.00
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.15 11.00 19.30
via Canne, 195 12.15
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00
via Canosa, 143
SANTA M. MAGGIORE
11.00
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. CROCIFISSO 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. TRINITÀ 19.00
10.00 11.00 19.00
via Palmitessa, 38
OTTOBRE
2014