francia, biocoop vince francia, biocoop a euro6 richiami

AssoBio
news
9 dic 2014
FRANCIA, BIOCOOP VINCE
Le organizzazioni interprofessionali agricole hanno citato Biocoop per la sua campagna pubblicitaria, ma l’Alta corte di
Parigi ha rigettato il ricorso.
Il pomo della discordia sta nella serie di manifesti diffusi da Biocoop dal 15 al 30 settembre e che Interfel (Interprofession des fruits et légumes frais), ANPP (Association Nationale Pommes Poires) e FNPF (Fédération Nationale des Producteurs de Fruits), ritenevamo ingannevoli.
Il giudice ha respinto le argomentazioni dei ricorrenti escludendo che la campagna potesse causare un danno imminente
alle 3 associazioni e ritenendo che la campagna non fosse fuorviante per i consumatori e in grado di alterare il loro comportamento economico; i dati citati da Biocoop sui pesticidi,, ha rilevato il giudice, erano accurati e derivano dai risultati di
uno studio dell’INRA, Institut National de la Recherche Agronomique.
Biocoop ha sottolineato l'importanza di mantenere la libertà di espressione su un argomento importante per tutta la società come l'uso di pesticidi in agricoltura.
Fondata nel 1980 su iniziativa delle organizzazioni dei consumatori, la cooperativa Biocoop ha 345 negozi in Francia e
nel 2013 ha raggiunto un fatturato di 580 milioni di euro.
FRANCIA, BIOCOOP A EURO6
È un camion a metano a rifornire ogni notte i punti vendita della catena Biocoop di Parigi. Ne dà notizia l’Osservatorio
Federmetano, struttura di ricerca sul metano per autotrazione. Il camion usato per queste consegne è uno Scania P340.
L’autista rivela che “si tratta di un camion facile da guidare, a far la differenza è la sua silenziosità, una qualità apprezzata anche da chi abita vicino ai negozi che vengono riforniti tutte le notti”.
Da quando i nuovi motori di categoria Euro 6 sono stati lanciati sul mercato, Scania ha consegnato circa 250 camion a
metano, utilizzati per lo più per le consegne e per la raccolta dei rifiuti. L’interesse dei clienti è alto, sia in Europa che in
Asia. “I fattori più importanti che favoriscono i camion a metano – sostiene Zoran Stojanovic, product manager di Scania
- sono la riduzione del rumore (che si dimezza) e delle emissioni di sostanze nocive. Nel caso in cui si utilizzi biometano,
come fa Biocooop, le emissioni di CO2 si riducono del 90% rispetto all’uso di gasolio”.
“I veicoli commerciali a metano - aggiunge Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – sono oggi utilizzati anche in molte città italiane per le consegne nell’ultimo miglio e per la raccolta dei rifiuti. Vista la diffusione dei distributori di
metano, che in Italia sono più di mille, questo uso potrebbe essere ulteriormente incentivato. A trarne vantaggio sarebbe
sia la qualità dell’aria che si respira in città, sia il bilancio delle società che utilizzano questi mezzi, visto che il metano è il
carburante più economico tra quelli oggi maggiormente diffusi”.
RICHIAMI – ALLERTA
Il 3 dicembre dagli esami in autocontrollo di una società finlandese è emersa la presenza di Salmonella Tennessee (presenza /25g) in panello di colza biologico proveniente dall’Olanda. La distribuzione appare limitata alla Finlandia.
In Germania da controlli ufficiali sul mercato è emersa la presenza di metalaxyl (0.398; 0.352 mg/kg - ppm) e thiamethoxam (2.361; 2.305 mg/kg - ppm) in panello di girasole etichettato come biologico proveniente dall’Olanda. La distribuzione appare limitata alla Germania.
A fine novembre in seguito a segnalazioni dalla Bulgaria sono state ritirate dal mercato in Italia, Bulgaria e Olanda tre
lotti di barrette biologiche Roo’bar (lotti 28/05/2015, 03/06/2015, 04/06/2015) della versione Chia & Coconut e Cacao
Nibs non idonee al consumo (cattivo odore e presenza di muffa). Il prodotto, segnalato per l’innovazione a SIAL China
2014, è realizzato da Kurabiinica, società guidata da Anita Klasanova (socia con Kalin Klasanov di My Organic Market,
primo pdv specializzato della Bulgaria, www.bioslunceluna.com, socia di Vegankitsch, www.vegankitsch.com), Kalin
Klasanov
e Yani Dragov, fondatore dei distributori Zelen Bio (www.zelenbio.com) e Dragon Superfoods
(www.dragonsuperfoods.com), importatore di Yogi tea, Vivani, Schoenenberger, Hammer Műhle, Briuno Fischer, Naturata ecc.
TV: REPORT SU RISO E COSMESI
La puntata del programma Report (RAI tre, domenica 14 dicembre ore 21.45) dedicherà due servizi al biologico:
“Il biologico è un mercato sempre più in crescita, e anche i cosmetici li preferiamo sempre più naturali. Ma quel
bollino bio quanto è garanzia di naturalezza?” (l’anteprima a pagina
www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d72c5412-7e96-40ec-ac8a-29726357ac0f.html).
Tratterà in particolare di criticità sul comparto riso in Piemonte (di cui abbiano già accennato in precedenti comunicazioni e sulle quali si è già riunito il comitato di crisi FederBio).
Ci attediamo la denuncia di aziende che incassano contributi più agevolmente che altrove (grazie a un decreto
di Giunta regionale abrogato solo qualche giorno fa) e con metodi biologici dubbi, assieme – a quanto contiamo- all’intervista a due aziende biologiche impeccabili e all’organismo Bioagricert, che controlla la maggior parte delle aziende risicole piemontesi e, di recente, ne ha sanzionate alcune per non conformità.
Si parlerà anche di cosmesi (agganciandosi a quanto già accennato di recente anche sulla newsletter rispetto
all’assenza di uno standard univoco e alla presenza soltanto di standard privati), in un servizio che vede interviste a personale nei pdv e a Alessandro Pulga della direzione non food di Icea. L’impressione è che la redazione
voglia denunciare la confusione che regna sulla dicitura BIO nell’ambito della cosmesi. Si veda, più avanti, il
commento BDIH sulla ISO 16128.
SOSPESA L’AZIENDA VERONESE
L’azienda agricola Alessandro Sterzi di Verona, protagonista del servizio di Le iene del 26 novembre
(www.iene.mediaset.it/puntate/2014/11/26/agresti-quando-il-cibo-biologico-contiene-pesticidi_9034.shtml), che in un
mercatino “a km zero” Coldiretti spacciava per biologici degli ortofrutticoli che aveva acquistato all’ortomercato è stata
sospesa da Icea.
Motivazione: “Sistema di rintracciabilità insufficiente. Sulla base dei documenti acquisiti e dalle risultanze delle verifiche
ispettive, si rilevano indadempienze di carattere sostanziale che compromettono l'affidabilità e la conformità del processo
di produzione, la gestione della documentazione aziendale e il sistema di autocontrollo. Le indicazioni riportate nei documenti contabili non permettono di identificare il prodotto venduto come biologico rispetto a quello eventualmente venduto come convenzionale (o concesso in beneficenza) rendendo impossibile l'effettuazione dei bilanci di massa e delle
verifiche previste dall'art. 66 del Reg. CE 889/08”.
La sanzione è quella prevista dal DM 15962 del 20.12.2013 e riguarda tutte le produzioni dell’azienda.
FOOD PREMIA ALCE NERO & MIELIZIA
La linea baby food del socio Alce Nero & Mielizia ha ottenuto la vittoria nella prima edizione del Premio Food (86 aziende, 1871 prodotti, 18 categorie, 528 codici EAN) per il target bambini. La linea comprende 18 referenze per bambini preparati con il 100% materie prime italiane biologiche.
Motivazione della giuria: “Premiata per l’ampiezza della gamma offerta, per i valori di sostenibilità attuati, per l’attenzione
a fornire un’offerta varia, articolata e innovativa a un target di consumatori spesso trascurato dalla nostra produzione
alimentare”.
CONSULTAZIONE SUGLI ALLERGENI
La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla fornitura d’informazioni al pubblico in materia di
prodotti in grado di causare allergie e intolleranze (allegato II del Reg.1169/2011). L’obiettivo è raccogliere i punti di vista di consumatori e operatori su una bozza di linea guida in materia, la cui bozza è a pagina
http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/dgs_consultations/food/docs/consult_20150104_allergyintolerance_guidance.pdf .
Gli interessati possono esprimere il proprio parere (in inglese francese o tedesco) inviandolo entro il 4 gennaio 2015 a
[email protected].
Il documento è stato redatto dai servizi della Commissione e da rappresentanti degli Stati membri, con l'obiettivo di fornire orientamenti informali sui requisiti delle informazioni sugli allergeni e non costituisce, in questa versione, un documento vincolante.
TTIP COSA FAI?
Consultazione delle PMI nell’ambito del partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America
Fino al 15 dicembre prossimo sarà possibile partecipare ad una consultazione indetta dalla Commissione europea sul
tema del partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America
(pagina:
http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=TTIPSME&lang=it)
UE e USA stanno negoziando un accordo commerciale, noto come partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP). L’obiettivo è promuovere entrambe le economie, rendendo più facile vendere i prodotti e servizi al di là
dell’Atlantico e mantenendo nel contempo l’attuale elevato livello di protezione per i consumatori, l’ambiente, ecc.
Partecipando al sondaggio sarà possibile fornire informazioni utili riguardo alle barriere commerciali che incontrano oggi
le industrie e le singole imprese europee negli Stati Uniti e nell’ottica di una futura riduzione dei costi relativi
all’espansione delle attività commerciali.
Per compilarlo occorrono circa 15-20 minuti.
Le risposte lasciate dai cittadini e rappresentanti delle imprese che parteciperanno alla consultazione, aiuteranno i negoziatori della Commissione a ottenere le migliori indicazioni e condizioni per i cittadini europei e per le imprese. Le indicazioni “dal campo” sono ritenute importantissime, essenziali al fine di avere il polso della situazione e indirizzare le negoziazioni nel modo più giusto.
GERMANIA + 8.9%
La Bundesverband Naturkost Naturwaren (BNN, l’associazione tedesca dei produttori e dei commercianti biologici), ha
valutato i dati delle vendite del primo semestre 2014 dei grossisti alimentari biologici che partecipano al BNN Monitor.
L'incremento complessivo è dell’8,9%; i calcoli si basano su 18 aziende, che rappresentano circa il 75% del volume del
mercato del commercio specializzato di alimenti biologici e forniscono una base La tendenza è confermata dal barome-
tro delle vendite al dettaglio di alimenti biologici organizzato dal consulente aziendale Klaus Braun, che stima nell’8,2% la
crescita delle vendite nella sua analisi dei dati provenienti da circa 300 negozi specializzati empre per il primo semestre
2014.
La crescita del retail biologico alimentare nel 2013 era stata del 5,8%.
L’ISO PROSEGUE SUI COSMETICI NATURALI
Lo schema ISO 16128 è attualmente in fase di elaborazione da ISO (International Organization for Standardization), con
l'obiettivo dichiarato di promuovere una maggiore scelta di imgredienti naturali e biologici per la produzione di una vasta
gamma di cosmetici (ne abbiamo già riferito). L'associazione tedesca BDIH, coinvolta nell’elaborazione dello schema sin
dall’inizio, sottolinea che non si tratta di un'iniziativa dell'Unione europea, che non è stata coinvolta nelle consultazioni.
Le bozze sono discusse a livello internazionale solo dai membri della ISO con diritto di voto, cioè dagli organismi di normalizzazione nazionali (in Italia UNI, Ente nazionale italiano di unificazione, in Germania DIN eccetera). Il contenuto dei
progetti può essere commentato dalle parti interessate con lo status di ospite, senza diritto di voto; le linee guida non
hanno effetto giuridico né vincolante sulle legislazioni o giurisdizioni nazionali o sovranazionali. Le linee guida non costituiscono neppure una norma armonizzata, dato che non sono state commissionate dalla Commissione.
“La bozza di linee guida ISO 16128 includono le definizioni dei termini" ingredienti naturali", "ingredienti di derivazione
naturale”, "ingredienti di derivazione minerale”, "ingredienti non naturali", "ingredienti biologici " e "ingredienti di derivazione biologica”, abbinati a una lista informativa e non esaustivo dei processi chimici e biologici in relazione a queste categorie (ISO 16128-1). La ISO 16128-2, invece, contiene norme per il calcolo del contenuto naturale e biologico in ingredienti e prodotti. Dato che sono coinvolti nello sviluppo di ISO 16128 gli istituti nazionali di unificazione di tutti i continenti
e che non è richiesta l'unanimità, ma le decisioni sono prese a maggioranza, le definizioni e i criteri possono non coincidere con la percezione del pubblico nei singoli Paesi".
"Per esempio, i criteri secondo il quale un ingrediente è classificato "non-naturale" se la sua origine fossile è maggiore o
uguale al 50% o "ingrediente di origine naturale" nel caso di un prodotto con oltre il 50% di sostanze di origine naturale e
per il resto componenti petrolchimici nopn è in linea con la percezione del pubblico tedesco” commenta BDIH: un ingrediente che può essere costituito da frazioni petrolchimiche per quasi metà non può essere considerato "di derivazione
naturale; ciò vale anche per l'Austria, Paese in cui la normativa nazionale dà definizioni diverse.
Secondo BDIH se le definizioni delle linee guida ISO 16128 saranno utilizzate nella pubblicità dei prodotti cosmetici,
senza ulteriori precisazioni, si può configurare ingannevolezza.
La ISO 16128 non tiene conto degli aspetti più importanti del benessere degli animali (condizioni di stabulazione e di ricovero per la produzione di ingredienti come il latte e le uova, divieto di test sugli animali a prescindere dal luogo e dello
scopo) eccetera.
Per l’organizzazione la ISO 16128 non può essere una base per una certificazione né per una "notifica".
BDIH sostiene lo standard per la cosmesi naturale COSMOS che ha sviluppato in collaborazione con i principali produttori di cosmetici naturali e con altre organizzazioni europee come essenziale per fornire al consumatore un marchio affidabile per i cosmetici naturali e biologici, che escludano sostanze che contengono OGM, siano state irradiate o contengano nanomateriali, e prevedano norme rigorose sull’ecocompatibilità degli imballaggi.
BDIH conferma quindi la validità dell’attuale standard di bio-cosmesi anche nel caso di effettiva adozione delle linee guida 16128 da parte dell’ISO, alle quali non è necessario adeguarsoi al ribasso.
ANCHE AI LADRI PIACCIONO I COSMETICI BIO
Ladri a caccia di cosmetici biologici al centro estetico Antea di Montelupone (MC). I malviventi non hanno prestato attenzione ai macchinari di grande valore (apparecchiature a ultrasuoni ognuna del valore di circa ottomila euro), hanno
snobbato pc e televisore al plasma, e si sono limitati a fare incetta di cosmetici biologici, per un bottino di circa 800 euro.
ITALIAN SOUNDING: 142 PROCEDURE DI INFRAZIONE DALL’ITALIA
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che l’Ispettorato repressione frodi nell’attività di contrasto all’uso illecito delle denominazioni e al falso Made in Italy ha aperto nei primi 11 mesi di quest’anno 142 procedure
di infrazione in tutta Europa e sul web, grazie anche alla normativa Ue in materia e a un costante lavoro sulle legislazioni
degli Stati membri.
Le frodi riguardano alcuni tra i prodotti più rappresentativi del patrimonio agroalimentare nazionale; sono state rilevate la
vendita di finto olio toscano Igp in Gran Bretagna, di aceto balsamico di Modena non certificato in Francia e in Belgio, di
‘Parmesan’ in polvere in Danimarca e di formaggi prodotti in Lettonia denominati ‘La Grana’ e ‘Asiago’.
“Abbiamo incrementato fortemente il contrasto alle frodi sul web e siamo il Paese che più di tutti in Europa utilizza le
norme a tutela dei prodotti a denominazione. Le operazioni dell’Ispettorato repressioni frodi rappresentano – ha commentato il ministro Maurizio Martina – un risultato importante nella lotta al falso Made in Italy, con numeri che segnano
un record rispetto al passato. In particolare, va sottolineata l’attività di contrasto alle usurpazioni di denominazioni sul
web, che sta vivendo una fase nuova grazie soprattutto al Protocollo di intesa che abbiamo sottoscritto lo scorso maggio
con eBay. Quasi 90 delle procedure di infrazione sono relative infatti a illeciti online. Sono state rimosse moltissime inserzioni e bloccate le vendite di prodotti Italian sounding, come il ‘Parmesan’, ma anche dei cheese kit e wine kit Made in
USA”.
FOOD: BENE IL BIO, SOPRATTUTTO PER IL TARGET BABY
All'interno del mercato dei prodotti salutistici, il biologico riscuote senza dubbio grandi consensi soprattutto per chi non
vuole compromessi sulla qualità.
Alce Nero, fra i pionieri in Italia del biologico, propone dieci frollini, dai più semplici al muesli, al latte, al cacao, integrali o
con yogurt e miele, ai più ricchi con gocce come quelli al kamut, farro e cacao. L'azienda ha fatto nel tempo scelte decise, come l'eliminazione dell'olio di palma da tutti i prodotti, sempre privilegiando l'italianità degli ingredienti o valorizzando
le produzioni dei fairtrade per cacao, zucchero di canna e caffè.
"Il mercato dei biscotti biologici cresce a volume nell'ultimo anno di oltre il 14%, secondo i dati Nielsen su iper+super
nell'anno terminante al 07.09.2014 - osserva Alida Sangiorgi, product marketing manager di Alce Nero – e noi cresciamo del 27,9% sull'anno precedente con una quota di circa il 24% a valore. Gli aspetti critici del mercato sono i prezzi,
in aumento a causa della difficile annata per l'agricoltura, e l'improvvisazione di molti attori".
L'ultimo arrivato in casa Alce Nero è un frollino di farro solubile dedicato alla prima infanzia, certificato Alimento per l'infanzia biologico a norma del Dpr 128 del 9 aprile 1999, la normativa per
l'alimentazione dell'infanzia.
"I prodotti salutistici sono i più performanti del mercato – ribadisce Paolo Pisano, direttore vendite di Gruppo MangiarsanoGerminal - ma al suo interno spiccano le nicchie di quelli senza glutine e proteine animali. Il nostro focus è nei
comparti in cui la complessità è massima: senza glutine, biologico con alti valori nutrizionali e babyfood". La gamma
comprende biscotti biologici a base di farro, avena, kamut, orzo, grano Cappelli, realizzati con olio extravergine di oliva o
olio di girasole, senza latte né uova, per l'alimentazione vegana, e ciascuno con peculiarità nutrizionali particolari, come
la presenza di fibre, antiossidanti, betaglucani, ecc. Il top di gamma è l'assortimento senza glutine, con biscotti a base di
farina di riso o materie prime pregiate come il grano saraceno o la quinoa. (Food nov. 2014)
I SOCI A BIOFACH TOKYO
Nell’ambito del progetto Organic Food Organic Mood promosso da FederBio con il cofinanziamento
dell’Unione Europea, i soci di AssoBio Abafoods e Biolab hanno esposto a Biofach Tokyo (18.198 visitatori) e partecipato
agli eventi a corollario.
Dopo l’incidente di Fukushima nel Paese si sta diffondendo una maggior coscienza ecologica (la moglie del presidente
uscente Abe da qualche anno ha aperto un ristorante bio) e l’inte-resse per i prodotti bio è in costante crescita.
All'evento di presentazione del progetto e delle aziende ha partecipato una sessantina fra importatori, distributori, retailer
e stampa.
È seguito un tasting dinner in ambasciata, di grande impatto (80 invitati, 65 dei quali importatori, retailer e giornalisti).
Per le Olimpiadi di Tokyo 2020 si terrà un Organic Village, con la cui organizzazione si son presi contatti.
QUOTE 2015
Ricordiamo che l’inserimento in indirizzario delle aziende non socie per un periodo di prova senza impegno cesserà a
fine anno.
La quota annuale di adesione ad AssoBio, inalterata da 8 anni, è di 800 EUR (fuori campo Iva) a cui si aggiungono 800
EUR + Iva per servizi associativi.
Nella riunione del 27 novembre il Consiglio direttivo ha deliberato che la quota per i nuovi soci con fatturato inferiore a
1 milione EUR e/o meno di tre anni di attività sarà ridotta al solo importo di 800 EUR (senza addebito degli 800 EUR+
Iva per servizi).
AssoBio
Tel. 049.87.64.648 Fax 049.65.26.64
Mobile 348.738.03.07 e-mail: [email protected]