A PAG. 3 Catania - anno XXX - n. 29 - 27 luglio 2014 - Euro 0,60 - www.prospettiveonline.it “Poste Italiane s.p.a.” - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/ 2004 no 46) art. 1, c. 1, DCB - Fil. di CT - Taxe perçue - Tassa riscossa - ISSN: 1720-0881 settimanale regionale di attualità INSTRUMENTUM LABORIS: CHIESA E FAMIGLIA “In caso di mancato recapito rinviare al CMP/CPO di Catania, per la restituzione al mittente previo addebito. Il mittente si impegna a pagare la tariffa vigente” Papa Francesco esorta a far tacere il rumore delle armi per imbastire un dialogo Il SILENZIO della PACE I n diverse occasioni Piazza San Pietro, gremita di fedeli, improvvisamente si trasforma in aula di silenzio e di preghie- ra. Papa Francesco la sera della sua elezione, dopo la sua spontanea “buonasera” ha invitato i fedeli a pregare in silenzio e la piazza intera ha vissuto momenti di esaltante emozione, e poi nei diversi incontri di veglia di preghiera e durante l’Angelus di domenica scorsa l’invito alla preghiera silenziosa per ottenere la pace, diventa corale invocazione e attesa di un dono celeste. “A voi qui in piazza e a chi ci segue dalla televisione esorto, inoltre, a perseverare nella preghiera per le situazioni di tensione e di conflitto che persistono in diverse zone del mondo, specialmente in Medio Oriente e in Ucraina. Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace! Preghiamo in silenzio chiedendo la pace”. Perseverare nella preghiera vuol dire, appunto, chiedere con insistenza un dono che è un diritto dell’umanità ferita. La zizzania dell’odio e della violenza si mescola al buon grano e lo soffoca con le sue armi potenti, uccide, ferisce, lascia segni incancellabili e danni sociali che difficilmente potranno essere riparati. Sentire le espressioni accorate e paterne del Papa “Carissimi fratelli e sorelle, tanto perseguitati - sospira il Pontefice - io so quanto soffrite, io so che siete spogliati di tutto. Sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male”, sembra quasi rievocare gli anni delle atroci persecuzioni che hanno reso gloriosi i santi martiri, i quali con il loro sangue sono diventati semi di nuovi cristiani. L’invito di papa Francesco in Vaticano ai due presidenti di Palestina e Israele, nonché le sue telefonate proprio ad Abu Mazen e a Benjamin Netanyahu di qualche giorno fa sono considerate da mons. Giuseppe Lazzarotto, Nunzio in Israele, “una semina” ed è necessario Giuseppe Adernò (segue a pag. 2) MADONNA DEL CARMINE: GRANDE FESTA IN CITTÀ a pagina 7 PAPA FRANCESCO TELEFONA A MONS. LEGNAME a pagina 9 38ª EDIZIONE DEL PREMIO “GIARA D’ARGENTO” Striscia di Gaza: il conflitto Israeliano-Palestinese miete sempre più vittime Il seme della discordia i sono conflitti che protraggono la loro violenza e distruzione per anni..ci sono conflitti che, nonostante il loro altissimo bilancio di morte, soprattutto tra donne e bambini, tra chi di questa guerra non conosce altro che il dolore della mera barbarie, non fanno più C Foto AFP/SIR notizia per i media...ci sono conflitti che, latenti agli occhi della società civile, continuano a logorare le vite innocenti di uomini, i quali prendono sulle loro spalle una guerra iniziata dai padri e dai nonni...C’è una terra dove da anni le violenze tra due popoli mietono sempre più vittime, lasciando sul campo di battaglia sempre più innocenti, col- pevoli solo di trovarsi nella propria casa, nella propria terra, coinvolti in un conflitto molto più grande di loro. Questo è lo scenario della Terra Santa, in cui ormai da un tempo fin troppo lungo si affrontano Israeliani e Palestinesi. Il conflitto a Gaza negli ultimi giorni, secondo le stime riportate da numerosi mass media, ha provocato la morte di ben 583 civili e 3.640 feriti fra i palestinesi, parte di essi sono bambini, donne e anziani. Sul fronte israeliano hanno perso la vita 29 militari e numerosi civili sono rimasti feriti. Queste cifre variano da una fonte all’altra, in quanto non esiste un vero e proprio bilancio ufficiale sulla catastrofe che sta di fatto recidendo migliaia di vite innocenti: questi numeri indicativi servono a far capire al mondo intero, di fatto inerme di fronte a questa violenza, l’immane perdita di vite umane che ancora nel 2014 la società civile tollera! L’Onu, rappresentato dal segretario Ban Ki-moon, e gli Stati Uniti, rappresentati dal segretario John Kerry, si stanno prodigando per cercare di stabilire un cessate il fuoco ed una qualsivoglia tregua, infatti, nei giorni scorsi i due si sono recati al Cairo; in tal senso si sta muovendo anche la Lega araba, facendo pressione sui militanti islamici. Ma nonostante questi sforzi internazionali, il conflitto infiamma colpendo persino risorse indispensabili del territorio: un raid aereo israeliano, adducendo come giustificazione la volontà di colpire una vicina rampa missilistica, ha seriamente dan- Berenice (segue a pagina 2) a pagina 12 2 Prospettive - 27 luglio 2014 sommario al n. 29 Help Center, nel 2013 assistiti 25mila poveri Emergenza povertà PRIMO PIANO Genitori e figli dopo il tramonto del padre e l’oblìo della madre ______________3 Offerte di lavoro __________4 Indietro nel tempo intervistando Lucio Marineo da Vizzini________________5 Caltagirone: “1964 - 2014 la storia dell’Associazione Istituto Regina Virginum ____5 INFORMADIOCESI Notizie in breve ___________6 Importante IMU __________6 Dall’Uff. Catechistico ______8 DIOCESI Fede e devozione della comunità srilankese ___7 Convegno F.I.D.A.P.A. BPW ItalyDistretto Sicilia __________11 Più tutela per gli utenti di Google_______________12 Direzione amministrazione e redazione: via Etnea, 8 95121 Catania Redazione e amministrazione: tel. 095 2500220 fax 095 8992039 www.prospettiveonline.it E-mail: [email protected] [email protected] [email protected] Editrice ARCA s.r.l. via Etnea, 8 95121 Catania Iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 7858 Direttore responsabile Giuseppe Longo Grafica e impaginazione: Vera Cannavò Abbonamenti: ordinario Euro 40,00 ridotto (scuole, associazioni, confraternite, etc.) Euro 30,00 versamento su c/c postale n. 12442935 intestato a: ARCA s.r.l. via San Giuseppe al Duomo 2/4 95124 Catania Pubblicità: a mod. (1 colonna x 41mm). Commerciali Euro 27,11 a mod. Redazionali Euro 1,55 a mm Annunci immobiliari e R.P.Q. Euro 0,21 a parola (min. 10 parole) Legali/istituzionali/finanziari Euro 48,80 Manchettes commerciali Euro 81,34 cadauna Oltre 25.000 sono stati i soggetti che hanno usufruito dell’assistenza degli Help Center nel 2013 su tutto il territorio nazionale. Di questi circa 12.000 sono stati coloro che vi si sono rivolti per la prima volta. Sono stati 215.000 in totale, gli interventi realizzati. Questi i numeri esposti dal Rapporto annuale 2013 dell’Onds (Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni italiane), presentato nei giorni scorsi a Roma e che ha fotografato la situazione delle 13 stazioni italiane che aderiscono alla rete voluta e creata da Ferrovie dello Stato Italiane e Anci (Ass. Naz. Comuni Italiani) insieme a organismi del Terzo Settore e alle Amministrazioni locali, per “il coordinamento di interventi in favore di fasce di popolazione in condizione di grave marginalità sociale”. Anche Caritas Catania non ha fatto mancare la sua presenza alla presentazione del rapporto nazionale. A nome del direttore, Don Piero Galvano, impossibilitato a partecipare all’evento per prefissati impegni pastorali, ha partecipato il dott. Salvatore Pappalardo. Ma chi sono gli utenti che bussano alle porte degli Help Center italiani? “Delle venticinque mila persone, circa la metà, cioè 12mila persone, sono nuovi utenti emarginati, persone che nel 2013 si sono affacciate per la prima volta agli sportelli degli help center”, ha spiegato all’agenzia di stampa Adnkronos Alessandro Radicchi, presidente dell’Onds. Infatti, nel 2013, ogni ora circa 6 persone si sono presentate agli help (continua da pag. 1) IL SILENZIO... “Circondare questi semi di attenzioni, farli crescere e far riprodurre i frutti che dovrebbero dare; capire il senso del gesto del Papa e tradurlo in azioni concrete. “C’è una perdita di vite umane che non è accettabile – afferma il presule -, bisogna metter fine alla violenza perché così si creano altre situazioni di conflitto, si aprono nuove ferite che produrranno ancora morte. È urgente che quei responsabili capiscano che non c’è altra strada che quella del dialogo e del negoziato; le parti in causa devono essere aiutate e devono essere portate ad un tavolo di negoziato”. Come scrive la prof.ssa Gioia Di Cristofaro, docente di antropologia culturale alla Sapienza di Roma, nel volume “L’arte di decidere”, citando center. “Sono essenzialmente due le tipologie – continua Radicchi - il giovane immigrato senza lavoro che dorme per strada e l’italiano in fascia di età più alta, anche sessantenne, che dorme per strada o in strutture di accoglienza o presso amici e che ha problemi o di debiti o sanitari. Nello specifico il rapporto rivela che il 37% di esse è in difficoltà per la perdita del lavoro, il 31% per la mancanza di risposte di accoglienza e integrazione dopo la migrazione, il 22% perché è senza casa e il 7% per problemi di salute. Altro fattore di emarginazione è la condizione di chi non ha casa: il 63% degli utenti di un campione significativo degli utenti dei servizi dorme in strada, il 16% da conoscenti e parenti, il 12% in centri d’accoglienza e il 6% in dormitori d’emergenza. In generale, poi, si evince che, su dieci persone che si rivolgono ad un Help Center durante una giornata, la metà resta l’anno seguente, mentre l’altra metà sarà sostituita da nuove persone che arriveranno. I dati analizzati sono stati raccolti dagli sportelli di aiuto, gli “Help Center”, presenti nei locali concessi in comodato d’uso gratuito da FS Italiane nelle stazioni di Chivasso, Genova, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Pescara, Roma, Napoli, Foggia, Catania, Messina e Bari (solo per le Stazioni di Chivasso e Bari, gli Help Center operano in spazi di proprietà delle associazioni partner). Il lavoro, articolato nelle attività condotte negli Help Center di stazione, si inserisce nel quadro delle Politiche di Responsabilità Sociale di Impresa di FS Italiane, che ha reso disponibili oltre 10.000 mq. di spazi ferroviari, in comodato d’uso gratuito, alle organizzazioni del Terzo Settore operanti territorialmente per l’orientamento e il supporto alle persone in un detto africano: “La pace non è una parola, ma è un comportamento”, occorre caratterizzare la cultura della pace nei suoi contenuti positivi di valori e d’ideali. È utile, infatti, recuperare il concetto positivo del termine “pace” recuperando l’etimologia della parola che una radice indoeuropea: pag, pak che ha nucleo semantico il significato di “piantare, stabilire”, ripreso nella lingua latina dal verbo: pango, pangis, pepigi, pactum, pangere. Il richiamo al patto si collega agli accordi di pace (pacta servanda sunt) e quindi ad una metodologia e ad uno stile di azione proteso alla relazione, al dialogo, alla cooperazione. La valenza “polisemantica” del concetto di pace, favorisce spesso la congiunzione con la giustizia, l’uguaglianza, la libertà, il rispetto, ma la congiunzione “e” dovrebbe essere scritta come voce verbale: “È” poiché la pace, concetto attivo, sollecita delle azioni coerenti. La terminologia corretta sarà, dunque: “La pace è giustizia, La pace è libertà, La pace è rispetto, come pure “Pace è bene”, secondo il motto francescano, che non scade nel buonismo, spesso sterile e dannoso, mascherando la neutralità ed il disimpegno. Riconosciuta come “diritto delle persone e dei popoli in un ordine internazionale che assicuri la promozione della persona, in ogni sua espressione individuale e collettiva” la pace non può essere considerata “assenza di guerra” o come semplice pausa o momento di tregua durante la guerra. Nell’arte di decidere si legge che “Ognuno nella propria realtà individuale e collettiva si assuma la responsabilità di scelte coerenti e, nel proprio e nell’altrui interesse operi per una conversione li, al fine di tutelare e proteggere la vita dei civili. Papa Francesco ha rinnovato il suo appello per pregare per la pace, affermando che “la violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace”. Ed in questo contesto, sicuramente ritornano alla mente le parole di Giorgio La Pira: “In questo processo di emergenza storica, caratteristico dell’epoca nostra, un posto a parte spetta alla misteriosa ri-emergenza di Israele e alla (misteriosa essa pure) ri-emergenza dei popoli e della nazioni dell’Islam. All’una e all’altra - ed a tutto il processo di emergenza storica - è pure legata la faticosa (ma tanto essenzia- le e determinante) ri-emergenza storica dell’Europa, debitamente purificata dalle sue impurità coloniali e dalle sue impurità culturali e sociali: un’Europa che abbia riguadagnato, cioè, la sua anima cristiana e la vocazione cristiana”. La sola via percorribile, anche se irta e piena di ostacoli, è quella del dialogo, della convergenza di popoli e culture diverse, all’insegna della pace e della fratellanza: solo la preminenza della vera Umanità sul tavolo dei negoziati internazionali, potrà forse costituire la base per un nuovo corso della storia. Stampa a colori maggiorazione 10% Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Catania al n. 665 del 3.5.1985 La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250 Stampa: GRAFICHE COSENTINO sas LITOGRAFIA Zona Industriale - C.da Balchino S. Maria Poggiarelli Caltagirone (CT) - Telef. 0933 34132 / 0933 27307 Unione Stampa Periodica Italiana Settimanale associato alla F.I.S.C. (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) Questo numero è stato chiuso alle ore 13.00 di mercoledì 23 luglio 2014 (continua da pag. 1) IL SEME... neggiato un ospedale a Gaza, provocando morti e feriti tra il personale medico ed i pazienti. In realtà, secondo quanto denunciato a gran voce dagli stessi medici del presidio ospedaliero coinvolto, gli ordigni hanno distrutto l’entrata, il reparto intensivo e parte delle sale operatorie..se non è questa una manifestazione di insensata violenza. Il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito per chiedere di fermare il conflitto armato, a fronte del sempre più alto bilancio di vittime e ribadendo a gran voce la necessità di rispettare le leggi umanitarie internaziona- ® difficoltà. I numeri più significativi si registrano, però, nei grandi centri metropolitani e il 70% dell’utenza è rappresentato da stranieri, anche se la percentuale di italiani sta progressivamente aumentando. Ma c’è un fattore di novità rispetto all’anno passato. Dai dati del 2012 “emerge la conferma della povertà sanitaria come elemento di criticità” riscontrato pressoché ovunque nelle stazioni, per effetto di quella che viene definita una graduale “disaffezione alla cura”. Secondo il rapporto, “la mancanza, reale o presunta, di prospettive di breve e medio periodo, disincentiva dall’ulteriore “investimento” anche solo concettuale, nel miglioramento delle personali condizioni di vita”, favorendo “un’attitudine rinunciataria e la conseguente preclusione nei confronti di eventuali percorsi alternativi allo stato di svantaggio sociosanitario”. La tempestività e la prossimità degli interventi risultano le determinanti in grado di incidere sulla durata e sulla consistenza dei fenomeni di disagio. Da sottolineare come Onds è l’unica rete nazionale che utilizza un sistema di mappatura del disagio in tempo reale, grazie alla piattaforma Anthology, un sistema informatico condiviso per la presa in carico delle persone che si rivolgono ai centri della rete, nato proprio grazie all’esperienza degli Help Center nelle stazioni. Il Rapporto Annuale è disponibile anche in versione digitale sui siti web: fsitaliane.it e onds.it. ® culturale, una vera e propria rivoluzione a partire dal patrimonio valoriale finora elaborato con il contributo e l’impegno di tutta la mondialità, invertendo nettamente la direzione di marcia: dai fatti alle parole e le parole sono già scritte”. E intanto continua la guerra, tante vittime innocenti vengono immolate sull’altare della prepotenza e del dominio di territori e di ricchezze. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha dichiarato che “gli attacchi sistematici contro i civili in ragione delle loro origini etniche o della loro appartenenza religiosa costituiscono un crimine contro l’umanità di cui gli autori dovranno rendere conto”. Le pagine della storia si riempiono di queste ripetute tragedie ed il cuore umano soffre e attende la sospirata pace, che ritorna sempre invocata come una chimera, un’aspirazione sistematicamente affermata, come dimostrano le numerose dichiarazioni dei diritti umani delle Nazioni Unite (Parigi 1948) e dell’Unione Europea, (Lisbona 2000) e sistematicamente disattesa. “Il male che c’è nel mondo non proviene da Dio”, ha detto il Papa, ma dal suo nemico, il maligno”. Un nemico subdolo, che “va di notte a seminare la zizzania, nel buio, nella confusione; dove non c’è la luce”. Egli riesce così a “seminare il male in mezzo al bene così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente”, ma Dio “alla fine potrà farlo”. Queste parole di speranza accompagnano la riflessione durante i mesi estivi. ® 3 Prospettive - 27 luglio 2014 Uffficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia: Continua la lettura dell’Instrumentum Laboris el secondo capitolo dell’Instrumentum Laboris dal titolo “Conoscenza e ricezione della Sacra Scrittura e dei documenti della Chiesa su matrimonio e famiglia”, presente nel Documento Preparatorio della prossima Assemblea Generale Straordinaria Sinodale riguardante “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, emerge l’urgenza di vivere la Sacra Scrittura nella quotidianità familiare attraverso la mediazione della Chiesa. Si rileva come “gli insegnamenti della Chiesa riguardanti la famiglia avvengono in modalità assai diversificate, secondo il vissuto familiare, il tessuto ecclesiale e il contesto socio-culturale”. A tal proposito Papa Francesco sottolinea l’importanza della formazione del clero. È opportuno che le omelie, “strumento privilegiato” di mediazione fra la Sacra Scrittura e le sfide quotidiane, siano ben curate. Anche i corsi biblici sono occasione perché il “Vangelo della famiglia venga annunciato, sperimentato ed apprezzato”. Il mancato approccio dei fedeli alle Sacre Scritture e ai documenti sulla famiglia, recepiti come “esclusivi”, dipende anche dai sacerdoti, a volte impreparati “a trattare problematiche che riguardano la sessualità, la fecondità e la procrea- N Chiesa e Famiglia: l’urgenza di vivere la Sacra Scrittura nella quotidianità familiare zione”. La responsabilità di un cammino incompleto non dipende sempre e solo dalla Chiesa. Ciò è dovuto al rifiuto della morale cristiana. Si pensi al divorzio, alla convivenza o alle nuove nozze, al controllo delle nascite ed alla fecondazione in vitro, alle relazioni prematrimoniali e alla fedeltà coniugale, all’omosessualità. Molte Conferenze Episcopali rimarcano la necessità di coniugare “spiritualità familiare e morale”, via privilegiata per illustrare le linee guida del Magistero della Chiesa. Lo strumento attraverso il quale è possibile giungere ad una piena integrazione tra vissuto familiare e dottrina cristiana è identificabile nella “valorizzazione delle culture locali, che possono aiutare a comprendere il valore del Vangelo”. Si tratta di “integrare gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia con i valori sociali e morali del popolo”. A tal riguardo la cultura e la morale dei Paesi asiatici, con cui si auspicano future collaborazioni, risultano essere quelle che più privilegiano la famiglia, riconosciuta come l’unica depositaria dei valori sociali e morali del popolo. Molti sono ancora i punti deboli nelle metodologie con cui le Chiese particolari praticano la diffusione della dottrina e della morale cristiana relativa alla famiglia. perdonato, / ti verrà desiderio di guardarmi. / Ricorderai d’avermi atteso tanto, /e avrai negli occhi un rapido sospiro. Anche qui uno dei più puri sentimenti che l’animo umano abbia coltivato: l’affetto per la propria madre. Il poeta però immagina di trovarsi dinanzi al Giudice supremo, con l’anima non del tutto monda dal peccato. Ma interviene la madre a supplicare il perdono di Dio, e solo allora: «avrà negli occhi un rapido sospiro». È una strada giusta quella che abbiamo voluto indicare per il naturale ruolo del padre e della madre? È possibile che, dopo la recente legislazione, la quale ha voluto sostituire la parola “padre” con il significante ambisex di “genitore”, dopo la diffusione della ripresa freudiane del “ mito di Edipo”, dopo l’annichilamento del padre, possa ancora scaturire la libertà del figlio o della generazione dei figli senza padre? Ora va diffondendosi la tesi dello psicoanalista Massimo Recalcati con il volume: IL COMPLESSO DI TELEMACO-Genitori e figli dopo il tramonto del Padre. Egli, riproponendo il mito omerico del figlio di Ulisse, così scrive: «I giovani Telemaco di oggi sono diversi dal rampollo omerico: non sono figli di Ulisse, non aspettano in eredità un regno; al contrario, sono figli della crisi, della disoccupazione e dell’individualismo, ma proprio per questo la loro richiesta di senso è forte e autentica, il momento storico presente inculca loro il bisogno di acquisire la testimonianza del padre ancora più urgente e necessaria». C’è modo, dunque, di ritornare alla naturale tradizione familiare! zione sono tuttavia le difficoltà che la Chiesa incontra durante il cammino di evangelizzazione. Lo stesso Papa Francesco sottolinea le difficoltà incontrate dalla Chiesa dinanzi ad una società “liquida”, in cui prevale la “cultura dello scarto e del provvisorio”. Accanto ad una sempre più imperante ideologia atea, dominante i cuori dei giovani, si assiste al prevalere di un credo consumistico e relativistico imposto dai mass-media e dall’uso delle nuove tecnologie. Giustificata dalla “fragilità dei rapporti interpersonali”, buona parte della società fugge da scelte definitive. Vengono ricordate le difficoltà di chi è chiamato a vivere il cristianesimo laddove prevalgono le“culture tribali e le tradizioni ancestrali”, dove viene praticata “la poligamia o altre visioni che contrastano con l’idea del matrimonio indissolubile e monogamico”. In queste situazioni estreme la Chiesa è chiamata a sostenere chi continua a difendere il credo dell’Amore. Inoltre per la trasmissione del Magistero su matrimonio e famiglia si auspica la formazione di nuovi operatori di pastorale familiare. Una tale organizzazione dipende dalla “maturità della Chiesa particolare”. Se alcune Conferenze Episcopali prestano attenzione ai documenti su matrimonio e famiglia, ed altre realtà ecclesiali sono prive delle indispensabili risorse umane per promuovere una catechesi sulla famiglia, molte realtà particolari, invece, sottolineano i proficui rapporti di collaborazione con centri accademici, universitari e diocesani che si occupano di famiglia a livello dottrinale, spirituale e pastorale. Particolare rilievo sta assumendo il contributo del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia di Roma. L’evangelizzazione non si esaurisce nei corsi in preparazione al matrimonio, ma avverte l’urgenza di potersi ampliare a settori ancora poco esplorati della vita di coppia. È ormai innegabile la necessità di costruire dinamiche di “accompagnamento di carattere esperienziale che, attraverso testimoni, mostri la bellezza di quanto il Vangelo e i documenti del Magistero della Chiesa sulla famiglia ci trasmettono”. Infine, viene ricordato il ruolo fondamentale svolto dalla famiglia riguardo alla formazione cristiana dei figli. Essa è il contesto principale dove si realizza una “catechesi vivente” in grado di guidare i figli verso una scelta di vita a favore della famiglia. La disamina del Documento proseguirà la settimana prossima con l’esposizione dei legami imprescindibili esistenti tra “Vangelo della famiglia e legge naturale”. Salvatore Latora Giuseppe e Mariella Magrì Alcune volte i genitori che chiedono i sacramenti per i loro figli rimangono senza una guida pastorale che li indirizzi verso un progetto cristiano sulla famiglia. Notevoli e di non facile solu- Famiglia genitori e figli dopo il tramonto del padre e l’oblìo della madre a famiglia, generatrice di vita, sorgente di affetti, formatrice di personalità, cellula fondamentale della società è riconosciuta, in generale o idealmente come valore da tutte le istituzioni, salvo poi a scontrarsi con la cruda realtà di grave crisi esistenziale. La chiesa che è portatrice di un suo patrimonio valoriale proprio del Vangelo, oltre alle ricorrenze del tempo liturgico, come la festa della Sacra Famiglia proposta a modello, ha sviluppato tante altre iniziative, ad opera della caritas parrocchiale o diocesana, per venire incontro alle famiglie in difficoltà. È stato emanato l’Instrumentum laboris, in preparazione dell’Assemblea Straordinaria Sinodale (dal 5 al 19 ottobre 2014) sul tema:«Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (Cfr. Il Disegno di Dio su matrimonio e famiglia, in Prospettive del 20 luglio, p.9). Ma anche: Il sacramento del matrimonio, Dono speciale di Cristo alla Chiesa di don Salvatore Bucolo, direttore della Pastorale familiare diocesana,(Cfr, “Prospettive” del 9 febbraio 2014, p.9). Oltre a tre incontri sulla Famiglia, frutto dell’Osservatorio Interparrocchiale di Catania, su: I-La FAMIGLIA: Istituzione educativa tra sacralità e crisi -Parrocchia S. Maria della Consolazione. (CT)- II- LA FAMIGLIA: Educazione e scuola – Parrocchia S. Agata al Borgo (Ct). – III- La FAMIGLIA come impresa produttiva. (Parrocchia Natività del Signore (CT). (Cfr. “Prospettive” del 4 maggio 2014, p. 8; e “Prospettive” del 25 maggio 2014, p.9 ). Ora , dopo tante attività sul tema, di cui abbiamo voluto ricordare in sintesi gli argomenti trattati da “ Prospettive,” vorremmo ripartire dalla realtà L La poesia come apertura di senso effettuale per esaminare i rapporti tra FAMIGLIA GENITORI E FIGLI, dopo il presunto “tramonto del padre e l’oblìo della madre”, riproponendo nello specifico “La Poesia come apertura di senso”, e indicando tre grandi Poeti: GIUSEPPE UNGARETTI, SALVATORE QUASIMODO, (premio Nobel) e CAMILLO SBARBARO, perché convinti che le fonti dirette della poesia, più di ogni altra forma linguistica, derivano dalla vita e dai suoi più genuini sentimenti. Il filosofo tedesco HEIDEGGER, nella sua opera Sentieri interrotti (Holzewege), ha un capitolo in cui si chiede: Perché i poeti nel tempo della povertà? E risponde che i poeti essenziali sono quelli il cui «canto celebra la sfera dell’essere. La salvezza evoca il Sacro. Il Sacro congiunge il Divino. Il Divino avvicina a Dio. I poeti apportano ai mortali la traccia degli dei fuggiti nelle tenebre della notte del mondo. I più arrischianti, in quanto cantori della salvezza, sono i “poeti nel tempo della povertà” E il nostro, senza dubbio è tempo di crisi e di Nichilismo. Al dire poetico è affidato il senso della verità dell’Essere»(Op. cit.289-296). Proprio di là, cioè dalla poesia e dal- l’arte in tutte le sue forme potrà venire la salvezza del nostro mondo (Dostoevskij). Utilissima, a questo proposito, è la raccolta antologica, a cura di Enzo Bianchi: Poesie di Dio, Einaudi, Torino 1999, divisa per settori tematici: Luce e bellezza- Incontri e scontriAmore-Speranza. PaceCAMILLO SBARBARO: Padre, se anche tu non fossi il mio/padre,/ per te stesso egualmente ti amerei/ I genitori si amano perché si è legati ad essi da vincoli di sangue, e perché in seno alla famiglia si genera una comunità di affetti. Ma il poeta afferma, che egli amerebbe ugualmente suo padre, per la sua bontà, per il suo animo semplice e aperto allo stupore della bellezza. SALVATORE QUASIMODO: «Mater Dulcissima / So che non stai bene, che vivi,/ come tutte le madri dei poeti, povera / e giusta nella misura d’amore / per i figli lontani. Oggi sono io / che ti scrivo – Finalmente, dirai, due parole / da quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto / e alcuni versi in tasca… Ah, gentile morte, / non toccare l’orologio in cucina...Non toccare le mani, il cuore dei vecchi… / O morte di pietà, / morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dulcissima mater». Bellissima nella sua semplicità questa Lettera, in cui la espressione latina rende bene la sua sacralità! GIUSEPPE UNGARETTI: LA MADRE, E il cuore quando d’un ultimo battito / avrà fatto cadere il muro d’ombra, / per condurmi, Madre, sino al Signore, / come una volta mi darai la mano… / E solo quando m’avrà 4 Prospettive - 27 luglio 2014 IN PREIMOPIANO A cura del Centro Orizzonte Lavoro 095 320054 / [email protected] opportunità e concorsi OPPORTUNITÀ 0957702221 CATANIA - STUDIO FOTOGRAFICO cerca Segretaria con residenza a Bronte. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F277 - RANDSTAD ITALIA cerca Consulente del lavoro. Requisiti: laurea, abilitazione professionale, esperienza pregressa; ottima conoscenza del software gestionale Teamsystem; ottime doti dialettiche. Informazioni: http://www.infojobs.it/catania/consulenti-del-lavoro/ofi572b1f7e6d4ede85b8e1a0f41d7ac5 - RANDSTAD ITALIA, per azienda cliente, cerca Perito chimico con esperienza pregressa. Informazioni: http://www.infojobs.it/catania/peritoc h i m i c o / o f i42087bd7944db79633dd39e11c9302 - STRUTTURA FITNESS cerca 1 Istruttore di sala, 1 Personal Trainer, 1 Addetto alle pulizie, 1 Segretaria. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F278 - AZIENDA SETTORE SERVIZI cerca Addetto antincendio. Requisiti: possesso di attestato antincendio rischio alto. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F282 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Addetti alle vendite. Requisiti: laurea, esperienza nel settore; orientamento al cliente e capacità negoziali; flessibilità e disponibilità alla mobilità; possesso della patente B. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F286 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Tecnico Commerciale. Requisiti: laurea in chimica o agraria, esperienza pregressa; conoscenza fluente della lingua inglese. 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Contatti 0954032131 - KINGS HOUSE HOTEL (Mascali) cerca Receptionist alberghiero. Requisiti: conoscenza di almeno due lingue straniere, esperienza di software alberghiero, conoscenza del pacchetto Office. Contatti: PALERMO - AZIENDA SETTORE COMMERCIALE cerca Ragioniere con esperienza pluriennale. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F269 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Addetta alle vendite, con esperienza nel ruolo. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F273 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Analista programmatore. Requisiti: esperienza nel settore; ottima padronanza delle logiche di programmazione ad oggetti, buona conoscenza del Microsoft.NET Framework 3.5, buona conoscenza del linguaggio C, buona conoscenza di Microsoft SQL Server 2005. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F274 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Responsabile della produzione. Requisiti: laurea in ingegneria meccanica, esperienza in aziende operanti nella carpenteria metallica; possesso della patente B. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F275 - AZIENDA DI RICERCA DEL PERSONALE, per azienda cliente, cerca Responsabile progettazione tecnica. Requisiti: laurea in ingegneria meccanica, ottima conoscenza della lingua inglese; ottime capacità di coordinamento delle risorse e capacità di analisi. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F276 - PHOTO WEDDING DESIGNER cerca Addetto alla post-produzione. Requisiti: esperienza nel settore, conoscenza del software Photoshop. Informazioni: http://www.subito.it/offertelavoro/grafico-postprodutore-palermo96911387.htm - FOOTBALL STORE cerca Addetto alle vendite. Requisiti: esperienza nel settore, conoscenza della lingua inglese, buon utilizzo del PC. Informazioni: http://www.subito.it/offerte-lavoro/commessa-palermo-96906996.htm TRAPANI - EMMEGI ENERGY, azienda operante nel settore delle energie rinnovabili, cerca Contabile. Requisiti: esperienza nel ruolo, conoscenza della lingua inglese e spagnola. Inviare curriculum vitae a: [email protected] RAGUSA - STUDIO MEDICO DENTISTICO cerca Assistente di studio. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F291 - INDUSTRIA COMPONENTI PREFABBRICATI (Modica) cerca Saldatore. Inviare curriculum vitae a: [email protected] con riferimento F294 AGRIGENTO - AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE DEL TERZIARIO cerca Amministratore back office. Inviare curriculum vitae a. [email protected] CONCORSI (a cura del Sig. Francesco Condorelli) - MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE MILITARE Bando di reclutamento, per l’anno 2014, di 7.000 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) nell’Esercito. Scad. 5 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. n.39 del 20-5-2014. - REGIONE SICILIA Bando di Concorso, per N. 1 Tutor di medicina generale, istituzione elenco regionale dei tutor d’aula da nominare all’interno dei corsi di formazione specifica in medicina generale. Scad. 30 settembre 2014. Fonte: DIR. N.15 del 26-02-2014. CATANIA - CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI CATANIA Bando di Concorso, per titoli e colloquio, per l’assunzione, di N.1 unità di personale a tempo parziale al 75%, 6 mesi, con profilo professionale di collaboratore tecnico enti di ricerca VI livello presso l’Unita’ organizzativa di supporto di Catania. (Bando n. 09/2014-ISAFOM-PON-CT). Scad. 30 luglio 2014. Fonte: G.U.R.I. N.55 del 15-07-2014. - CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI CATANIA Bando di Concorso, per titoli e colloquio, per l’assunzione, di N.1 unità di personale a tempo parziale al 50%, 6 mesi, con profilo professionale di tecnologo livello III presso l’Unita’ organizzativa di supporto di Catania. (Bando n. 08/2014-ISAFOM-PONCT). Scad. 30 luglio 2014. Fonte: G.U.R.I. N.55 del 15-07-2014. - UNIVERSITÀ DI CATANIA Bando di Concorso, per titoli e colloquio, per l’assunzione di N.2 personale tecnico-amministrativo, categoria D, posizione D1, area amministrativa-gestionale, profilo professionale di esperto in management didattico universitario, con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato, ed orario di lavoro a tempo pieno, presso la Scuola Superiore dell’Università’ degli studi di Catania. Scad. 31 luglio 2014. Fonte: G.U.R.I. N.54 del 11-07-2014. - COMUNE DI ACIREALE Bando di Concorso, per titoli, a N. 2 posti di qualifica dirigenziale, di cui uno riservato al personale interno. Scad. 28 luglio 2014. Fonte: DIR. N.47 del 30-06-2014. - COMUNE DI GRAVINA DI CATANIA Bando di Concorso, per titoli ed esami, riservato a chi ha prestato servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze del comune di Gravina di Catania o preso l’ente Provincia regionale di Catania, per N.1 posto di istruttore geometra a tempo pieno e indeterminato, cat. C posizione economica C1. Scad. 28 luglio 2014. Fonte: DIR. N.47 del 30-06-2014. - UNIVERSITÀ DI CATANIA Bando di Concorso, per N. 11 professori universitari di seconda fascia ai sensi dell’articolo 18 della legge 30 dicembre 2010, n. 240. Scad. 24 luglio 2014. Fonte: G.U.R.I. N.49 del 24-06-2014. PALERMO - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ‘’P. GIACCONE’’ DI PALERMO Bando di Concorso, per il conferimento di N.1 contratto di collaborazione per tecnico sanitario di laboratorio, della durata di mesi diciotto, eventualmente prorogabile, per la realizzazione del progetto «Riscontri anatomo-patologi e ispatologici in soggetti tossicodipendenti». Scad. 18 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.56 del 18-07-2014. - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ‘’P. GIACCONE’’ DI PALERMO Bando di Concorso, per la formazione di una graduatoria riguardante l’attribuzione di incarichi, a tempo pieno e determinato, per eventuali supplenze, assegnazioni temporanee o sostituzioni di N.1 personale collaboratore tecnico ingegnere clinico in servizio. Scad. 18 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.56 del 18-07-2014. - AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ‘’P. GIACCONE’’ DI PALERMO Bando di Concorso, per titoli ed esami, per l’assegnazione di N.1 borsa di studio per laureato in scienze biologiche, della durata biennale, eventualmente rinnovabile, pertinente la realizzazione del progetto «Potenziamento del Centro per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) di Palermo». Scad. 18 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.56 del 18-07-2014. - CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI BIOMEDICINA ED IMMUNOLOGIA MOLECOLARE ALBERTO MONROY Bando di Concorso, per titoli e collo- quio, per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo determinato, di N.1 personale con profilo professionale di collaboratore tecnico enti di ricerca, livello VI, part-time 75%, presso la sede di Palermo. Scad. 14 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.55 del 1507-2014. - CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI BIOMEDICINA ED IMMUNOLOGIA MOLECOLARE ALBERTO MONROY Bando di Concorso, per titoli e colloquio, per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo determinato, di N.1 personale con profilo professionale di ricercatore, livello III, part-time 75%, presso la sede di Palermo. Scad. 14 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.55 del 15-07-2014. - FONDAZIONE GIOVANNI E FRANCESCA FALCONE Bando di Concorso, per l’assegnazione di N. 10 borse di studio per laureati in giurisprudenza. Scad. 28 luglio 2014. Fonte: DIR. N.47 del 30-06-2014. - CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI DI PALERMO Bando di Concorso, per titoli e colloquio, per l’assunzione, di N.1 unità di personale laureato con contratto di lavoro a tempo determinato, profilo tecnologo, III livello professionale, presso l’U.O.S. di Palermo. Scad. 07 agosto 2014. Fonte: G.U.R.I. N.53 del 08-07-2014. - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SICILIA ‘A. MIRRI’ DI PALERMO Bando di Concorso, per N. 2 borse di studio riservate a ingegneri informatici con laurea triennale ed N.1 borsa di studio riservata ad agrotecnico. Scad. 31 luglio 2014. Fonte: G.U.R.I. N.54 del 11-07-2014 SIRACUSA - CIAPI - CENTRO INTERAZIENDALE ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE INTEGRATO Selezione, per titoli e colloquio, per l’assunzione con contratti a tempo determinato di unità di personale. Scad. 28 luglio 2014. Fonte: DIR. N.47 del 30-06-2014 CORSI, MASTER, STAGE, TIROCINI, LAVORO ALL’ESTERO - ANTICA TRATTORIA IN LUSSEMBURGO cerca Cuoco. Inform a z i o n i : http://www.caboto.info/2014/07/cercasi-cuoco-in-lussemburgo/ - MANPOWER, azienda leader nel settore automotive, cerca 15 Neolaureati in ingegneria meccanica, gestionale, dell’autoveicolo e laureati in economia e commercio. Requisiti: ottima conoscenza della lingua inglese, esperienza formativa o professionale in area industriale o in area commerciale. Informazioni: http://www.caboto.info/2014/07/lavo ro-per-15-neolaureati-in-germania-eregno-unito/ 5 Prospettive - 27 luglio 2014 IN PREIMOPIANO l’intervista Indietro nel tempo intervistando Lucio Marineo da Vizzini Dal passato validi esempi per costruire l’oggi <<Pronto sono Sebastiano Marino, da Roma…,è un’immensa gioia risentirti, Stefania!>> La gioia è mia perché la telefonata di un vero amico è un diletto per l’animo! Quando verrai in Sicilia? <<Presto! Con mia moglie abbiamo già prenotato una vacanza nella fascia tirrenica dell’isola e come meta abbiamo scelto Brolo, la cittadina impreziosita dal castello dei Lancia a te tanto cara!>>. Con questa comunicazione centuplichi la mia gioia, perché questa vostra venuta ci darà l’opportunità di incontrarci de visu e di parlare in maniera diretta…ho tante cose da raccontarti! <<Stefania, in questo settimanale leggo con vivo interesse la rubrica “Indietro nel tempo intervistando…” e a tal proposito ti faccio una domanda: ti ho mai parlato del mio antenato Lucio Marineo da Vizzini?>> No, però ricordo che lo storico Santi Correnti, nelle sue pubblicazioni citava questo umanista siciliano che nel secolo XV diffuse la conoscenza dei classici latini in Spagna! <<Sai, costui insegnò all’università di Salamanca, alla corte di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia e pare che sia stato il promotore della spedizione di Colombo nel Nuovo Mondo. Per darti qualche informazione più precisa, ti trasmetto qualche notizia>>. Interferenza telefonica, un rumore come di alta tensione nel cellulare, poi un suono come se provenisse da lontane galassie mi incuriosisce. Non riattacco la conversazione, ma certo che mentre stai a parlare con un amico la tecnologia satellitare ti fa andare in tilt il telefono! Improvvisamente una voce sconosciuta che non è quella del mio amico da Roma, si inserisce, mentre tento di ristabilire il dialogo bruscamente interrotto: Pronto, Sebastiano, mi senti? Quell’insolito suono non cessa, poi odo queste parole: <<nacqui in quel di Vizzini nel 1445. I miei parenti erano poveri e non tenevano all’istruzione, quindi rimasi analfabeta fino all’età di venticinque anni. Scusi, ma chi parla? Sebestiano non ti sento, sei tu? <<Perdoni la mia intromissione, signora Stefania, ma essendo stato chiamato in causa, non ho potuto fare a meno di entrare in contatto con lei!>> Non capisco, ma con chi sto parlando? Io ero in conversazione con un mio amico? <<Ha ragione, ma sa…, avendo captato il vostro pensiero mi sono lasciato prendere dall’istinto emotivo di contattarvi ed eccomi qui. Il mio nome è Lucio Marineo da Vizzini>>. Non mi prenda in giro, anzi chiudo immediatamente questa indesidera- ta conversazione! <<No, la prego signora Stefania, non riattacchi! Ho dovuto fare una gran fatica per superare le barriere delle dimensioni e giungere sino a Lei! Anzi sa cosa le dico per farmi perdonare, le notizie biografiche sulla mia vita gliele fornisco io, in persona>>. Ah, mi perdoni professore, ma sa non avrei mai potuto immaginare di parlare con lei, che già da ben sei secoli ha lasciato questa dimora terrena. <<Figlia mia, non c’è bisogno che mi dia del professore! Si è vero che al secolo insegnai all’Università di Salamanca ed ero molto stimato dagli studenti. Forse attirai delle invidie tra colleghi, ma sa come vanno queste cose…quando costruisci dei meriti da solo, con le tue sole forze, senza pedisseque richieste di aiuto…. Poi, aggiungo che nel luogo dove mi trovo non servono i titoli accademici e nessun altro tipo di onorificenza. Come diceva un illustre comico dei suoi tempi…“la morte è na livella”>>. Sante parole! Mi parli di lei? <<Io ero quello che oggi si direbbe un capoccione. Crescevo in statura ma come le ho accennato ero totalmente digiuno in materia d’istruzione. Fu il contatto con un mio nipotino di cinque anni a determinare la svolta nella mia vita. Costui apprendeva i primi rudimenti del leggere e dello scrivere da un maestro, coiscchè chiesi al mio giovanissimo parente di ripetere giornalmente a me quello che lui imparava. Forse sono stato troppo severo nel giudizio verso me stesso. Riconoscevo in me una smisurata voglia d’imparare e soprattutto la forza di contrastare il parere stolto dei parenti che essendo loro nemici del sapere, non esitarono a osteggiare il mio desiderio di imparare. Conobbi a Vizzini un Vicario, Federico Manuello che spiegava in casa la grammatica ad alcuni giovani. Lo supplicai di ammettermi alla sua scuola ahimè gratuitamente perché non avevo denaro. Costui comprese il mio desiderio e lo esaudì. In poco tempo appresi la grammatica italiana e poi si sviluppò in me la brama hanno condiviso l’impegno organizzativo e partecipativo alla manifestazione è stato espresso dalla Dott.ssa Elena Cannizzo, Presidente della Associazione Istituto Regina Virginum, unito all’impegno di continuare nell’opera di carità e di servizio in favore dei fratelli più deboli e fragili con l’entusiasmo e l’amore che da sempre contraddistinguono e accompagnano la vita e le opere della Associazione. di conoscere la lingua latina. Mi recai così a Catania, anche perché ero vessato dalle opposizioni dei parenti e sotto la guida di un maestro, un certo Petrus Anguessa cominciai a conoscere la lingua di Cicerone e di Virgilio. Al contempo volli conoscere anche la lingua greca per il cui studio mi trasferii a Palermo. Diventai così padrone della cultura classica che in poco tempo mi misi a insegnarla. La mia sete di conoscenza era inesauribile, cosicchè mi trasferii a Roma, desideroso di affinare la mia conoscenza col contatto con illustri letterati. I miei precettori lì furono Pomponio Leto e Sulpizio e così praticai il buon gusto nelle lettere antiche nato dal loro esempio unito alla loro scienza. Scrissi moltissimo nella lingua dei padri. Risuscitai Plauto e Terenzio sulla scena, scrissi di grammatica latina, scrissi di leggi romane e magistrati e di ruderi e usanze. Produssi edizioni o commentari di Varrone, Virgilio, Sallustio, Curzio, Plinio, Columella e Quintiliano e latinizzai il mio nome che da Marino diventò Marineus. La fama di scrittore e oratore accompagnò le mie opere cosicchè venni richiesto come docente di materie umanistiche nella città di Palermo. Ivi insegnai per cinque anni dal 1479 al 1484, poi subentrò un altro cambiamento>>. Quale? <<Mi perdoni ma temo di tediarla con questa narrazione>>. No la prego continui pure, quello che dice è molto interessante! In quell’anno conobbi don Fedrique Henriquez, cugino di Ferdinando d’Aragona, sovrano di Spagna, il quale mi propose, affascinato dal mio stile oratorio, di insegnare in una delle più prestigiose università d’Europa, quella di Salamanca. Trascorsi cinquant’anni della mia vita come precettore dei nobili di corte e del figlio di Filippo II, Carlo V, insegnando poesia oratoria e grammatica latina e accompagnando l’attività didattica con la pubblicazione di ben 22 libri. Fino all’età di 88 anni mi dedicai alla formazione umanistica dei giovani con abnegazione e con vera passione perché solo nei maestri del passato troviamo validi esempi per costruire giorno per giorno il nostro oggi>>. La Spagna deve tanto a lei e immagino le abbia dedicato un monumento eterno! <<Quale monumento, pensa che non si sa dove sia stato sepolto. A me basta essere stato utile nella formazione dell’animo umano. “Antiqui auctores magistri vitae” Detto questo non udii più la sua voce. Era tornato in quell’altra dimensione, dove non servono i titoli accademici e dove si guarda solo al cuore dell’uomo, lui soldato del cielo e delle muse Salvatore Caruso Stefania Bonifacio Caltagirone: “1964 - 2014 Una storia d’amore al servizio dei più deboli” la storia dell’Associazione Istituto Regina Virginum di Caltagirone che proprio nei giorni scorsi ha ricordato il cinquantesimo di fondazione con un ciclo di manifestazioni celebrative. Era, infatti, il 16 luglio del 1964 quando Don Michele Cannizzo, Parroco della piccola Parrocchia San Paolo Apostolo nell’omonima contrada di Piano San Paolo in Caltagirone, sottoscriveva l’atto costitutivo e lo statuto dell’Associazione avente come finalità l’accoglienza e il recupero di minori insufficienti mentali. Uomo e sacerdote, Don Cannizzo (scomparso il 12 ottobre 2011) di una straordinaria bonarietà e mitezza – così lo ha ricordato Mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, durante la celebrazione eucaristica di ringraziamento – che univa l’impegno pastorale alla promozione umana, l’evangelizzazione e la cura delle anime alla premura e sollecitudine verso i fratelli più fragili, quelle “periferie esistenziali” come oggi ama definirli Papa Francesco, promuovendone la cura del corpo e l’integrazione sociale. Una storia di servizio e di amore che ha visto nascere nel tempo varie atti- È vità e servizi oltre che nel campo sanitario anche in quello sociale e culturale: dal centro di riabilitazione residenziale “Istituto Regina Virginum” alla struttura ambulatoriale “Centro Brain”, il Centro Studi “Don Michele Cannizzo”, il Centro Valverde e il Centro Favarella. A coronamento delle manifestazioni celebrative, presenti il Sindaco e il Presidente del Consiglio di Caltagirone, la Presidente, il Consiglio di Amministrazione, i dipendenti e gli utenti dell’Istituto con i propri famigliari, oltre ad una numerosa presenza di ospiti in rappresentanza dei centri riabilitativi Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari) della Sicilia, è stato quindi vissuto un momento di particolare importanza istituzionale con l’intitolazione ed inaugurazione della “Via Don Michele Cannizzo” in Piano San Paolo. La giornata, ricca di eventi, era stata impreziosita dalla presenza di oltre 300 ragazzi con disagio, provenienti da varie parti della Sicilia, in rappresentanza dei centri di riabilitazione dell’ODA di Catania, Icam Villaggio San Giuseppe di Aci S. Antonio, Villa Angela e Villa Sandra di San Gio- vanni La Punta, Cesard – Villaggio Mediterraneo di Mascali, Kennedy di Adrano, S.Angela Merici di Siracusa, Centro Amico di Ravanusa, oltre ai ragazzi dello stesso Istituto Regina Virginum e del Centro AIAS di Caltagirone, che attraverso la partecipazione al “Giocaestate – integrazione, accoglienza, giochi …. e dintorni” hanno regalato una viva e bella testimonianza di solidarietà, amicizia, gioia, calore umano e tanta voglia di vita. Un vivo ringraziamento a quanti 6 Prospettive - 27 luglio 2014 Avviso agli Enti Ecclesiastici Notizie in breve dal 28 luglio al 3 agosto DICHIARAZIONE IMU 2012 E 2013 Dall’Agenda dell’Arcivescovo Lunedì 28 – Sabato 2 • Oasi Tabor: Settimana di fraternità al mare con i sacerdoti. Domenica 3 • Ore 19.00 Belpasso, Chiesa S. Leo: celebra la S. Messa. Ufficio Catechistico Diocesano Ai Presbiteri, ai Diaconi, alle Persone Consacrate e ai Catechisti dell’Arcidiocesi Convegno Catechistico Diocesano 2014 Carissimi, anche quest’anno ricorre il consueto appuntamento del Convegno Catechistico Diocesano che si terrà presso il Santuario Madonna della sciara a Mompileri e avrà come tema: La programmazione della catechesi e della pastorale, nella prospettiva della nuova evangelizzazione. Il tema trae spunto dalle indicazioni che Papa Francesco offre nella Evangelii Gaudium, e dal cammino di preparazione al V convegno Ecclesiale Nazionale del 2015 (In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo). Inoltre la nostra Chiesa ha ricevuto il dono della nuova edizione del Direttorio Liturgico Pastorale, ed il convegno catechistico potrà essere l’occasione propizia affinché i medesimi principi soggiacenti al Direttorio possano orientare anche la nascita di un valido Progetto Catechistico Diocesano. Le due realtà (Programmazione della catechesi e Direttorio Liturgico Pastorale) ben si integrano e si richiamano a vicenda costituendo vicendevolmente momenti propedeutici uno dell’altro. Lo svolgimento del Convegno sarà articolato nei gior- ni 16, 17, 18 Settembre, dalle ore 17.30 alle ore 19,30. Il relatore, Fr Enzo Biemmi il 16 e il 17, partendo dall’analisi della nostra realtà, ci fornirà criteri concreti per la riflessione catechetica e la progettazione della catechesi a livello diocesano, vicariale e parrocchiale. Giorno 18 il Padre Abate Dom. Ildebrando Scicolone presenterà il Direttorio Liturgico Pastorale. Come da tradizione martedì 16 settembre alle 9.30 si svolgerà un incontro specifico per i sacerdoti e i diaconi. Sarà possibile scaricare il modulo dell’iscrizione al convegno dal sito www.diocesi.Catania.it, nella finestra dell’Ufficio Catechistico. Il modulo già compilato potrà essere consegnato martedì 16 a partire dalle ore 17.00 presso la segreteria del convegno. Chi volesse contribuire alle spese del convegno, lo potrà fare liberamente e…generosamente. Grazie. Salutandovi tutti cordialmente nel Signore, cogliamo l’occasione per invitarvi a fornirci suggerimenti e proposte che ci permettano di qualificare sempre di più il servizio dell’Ufficio Catechistico. sac. Gaetano Sciuto e l’equipe dell’UCD Avviso AI SACERDOTI INSERITI NEL SISTEMA SOSTENTAMENTO CLERO EROGAZIONE IMPORTO PREVISTO DAL D.L. 24 APRILE 2014 n. 66 ( BONUS DI 80 EURO). Si porta a conoscenza del rev.mo clero, che con l’integrazione del mese di giugno è iniziata l’erogazione dell’importo previsto dal D.L. 24 aprile 2014 n. 66 (“bonus di 80 euro”). L’art. 1 di tale decreto precisa che hanno diritto al bonus solo i titolari di redditi da lavoro dipendente od equiparato con esplicita esclusione dei pensionati. Pertanto il bonus verrà riconosciuto solo ai sacerdoti nel Sistema di Sostentamento, con l’esclusione di coloro che sono nel Sistema di Previdenza Integrativo. L’Agenzia delle Entrate nella Circolare del 28 Aprile 2014 ha precisato che: I sostituti di imposta devono determinare la spettanza del credito e il relativo importo sulla base dei dati reddituali a loro disposizione. In particolare, i sostituti d’imposta devono effettuare le verifiche di spettanza del credito e del relativo importo in base al reddito previsionale e alle detrazioni riferite alle somme e valori che il sostituto corrisponderà durante l’anno. L’Istituto Centrale è per Legge tenuto a conoscere i dati reddituali dei sacerdoti e questo ha di fatto creato delle difficoltà nell’interpretazione del decreto, difficoltà che si sono risolte con l’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate del 14 Maggio 2014. Pertanto, questi problemi non hanno reso possibile procedere dal mese di maggio al riconoscimento del credito ma hanno costretto ad utilizzare la possibilità, prevista nel decreto stesso, di posticiparlo a giugno, fermo restando che la cifra totale da riconoscere resta immutata e viene semplicemente distribuita su sette mesi anziché otto. Nel determinare il diritto al bonus l’Istituto Centrale Sostentamento Clero si è mosso in un’ottica prudenziale tesa ad evitare di dovere, in fase di conguaglio, eseguire dei pesanti recuperi. Pertanto nel caso in cui il Sacerdote ha un reddito da lavoro dipendente che include anche quello da altri sostituti di imposta e risulta essere inferiore ai 26.000,00, ma superiore ai 20.000, oppure nel caso in cui il reddito da lavoro dipendente, pur risultando inferiore ai 20.000 euro, è in maggioranza composto da redditi di altri sostituti di imposta rispetto all’Istituto Centrale (scuola, ospedale, etc…), non è stato riconosciuto il bonus previsto dal D.L. del 24 aprile 2014 perché si è in presenza anche di un altro sostituto di imposta che potrebbe erogarlo e verrà riconosciuto solo su apposita richiesta del Sacerdote da sottoscrivere presso gli uffici dell’IDSC. Nel caso in cui nel corso dei restanti mesi, a fronte di variazioni retroattive, il sacerdote dovesse perdere il diritto al bonus, il ricalcolo con relativo addebito di quanto erroneamente percepito, verrà effettuato in sede di conguaglio fiscale. 28 luglio – 2 agosto 18,45 – 20,00 CORSO DI LITURGIA “Evangelizzazione e Liturgia. Il Direttorio Liturgico Pastorale alla luce della Evangelii Gaudium” Prof. P. Ildebrando Scicolone 18 – 22 agosto 18,45 – 20,00 INTRODUZIONE ALLA LECTIO DIVINA P. Vittorio Rizzone SI RICORDA CHE IN CASO DI OMESSA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE SI PUÒ INCORRERE NELLA DIFFICOLTÀ A FAR VALERE IL DIRITTO ALL’ESENZIONE, OLTRE CHE ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVA. Ufficio diocesano per i beni culturali Due suggerimenti 1. Approfittare del periodo estivo per fare ispezionare accuratamente in particolare i tetti delle chiese e verificare il regolare funzionamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. Questo infatti, quando non funziona regolarmente, causa danni di gran lunga più costosi rispetto a un semplice intervento preventivo di periodica manutenzione ordinaria. 2. In occasione della Visita pastorale tuttora in corso, si riscontrano ancora numerose chiese in cui l’adeguamento liturgico è stato realizzato senza la corretta applicazione dei dettami conciliari. Un adeguamento «fai da te», in realtà quasi sempre dimostra la sua inadeguatezza. Consultare i due pieghevoli allegati, per avere alcuni essenziali riferimenti in materia. Una informazione Per quanto riguarda gli interventi di restauro e messa in sicurezza degli edifici di culto (compresi i locali annessi destinati per usi pastorali) e di messa a norma dell’impianto elettrico, attualmente l’unica reale possibilità per poterli eseguire è il cofinanziamento al 50 % del costo di un progetto offerto dalla CEI. La ratio di questo disposto è ormai da anni ben nota: coinvolgere la comunità locale corresponsabilizzandola così concretamente nella gestione dei beni materiali della propria parrocchia. Questa cura infatti non solo non va delegata unicamente al parroco, ma al tempo stesso neppure agli enti pubblici (Regione, Comune, altri), che ormai non dispongono più, come un tempo, di fondi ordinari dedicati. Tuttavia, poiché le suddette risorse finanziarie destinate ogni anno dalla CEI alla nostra Diocesi sono limitate rispetto alle reali necessità, l’intervento va programmato per tempo (almeno un anno prima della scadenza stabilita per la presentazione della richiesta, cioè a settembre). Per tutti questi motivi, i progetti devono necessariamente rispettare un elenco di priorità che commisura, sia l’urgenza dei singoli casi, sia l’effettiva copertura finanziaria garantita da ciascuna parrocchia per la realizzazione dell’intervento richiesto. a curadell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ® ESTATE IN MONASTERO 2014 28 luglio – 2 agosto 9,00-13,00 e 15,00-18,00 CORSO DI ICONOGRAFIA BIZANTINA Prof. Tommaso Contarino Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 giugno 2014 sono stati approvati il Modello e le Istruzioni per la Dichiarazione IMU e Tasi degli enti non commerciali. La dichiarazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica e pertanto si invitano i legali rappresentanti degli enti ecclesiastici a rivolgersi ad un commercialista al fine di ottemperare a tale adempimento. La dichiarazione, diversamente dall’ICI, è richiesta per tutti gli immobili di cui l’ente è proprietario, o titolare di diritti reali, e quindi anche per l’edificio di culto: pertanto tutte le Chiese e le Parrocchie sono soggetti obbligati alla presentazione della Dichiarazione IMU la cui scadenza per gli anni 2012 e 2013 è fissata per il 30 settembre 2014. Ogni mercoledì ore 20,45: adorazione eucaristica Ogni venerdì ore 19,00: Lectio divina Orari della comunità in cui è possibile associarsi alla preghiera monastica: - Ore 6,30: Ufficio delle letture e lodi; - Ore 18,00: Santa Messa con i Vespri; - Ore 21,00: Compieta ® 7 Prospettive - 27 luglio 2014 Madonna del Carmine: grande festa in Città Muratori e marinai devoti della “Madonna dei gelsomini” i è rinnovato il pellegrinaggio popolare al santuario diocesano Maria Santissima Annunziata al Carmine nella solennità liturgica della Beata Vergine del Monte Carmelo, giorno festivo del “Perdono del Carmine” con indulgenza plenaria concessa ai fedeli che, confessati e comunicati, hanno sostato in preghiera davanti all’immagine della Madonna, secondo le intenzioni di Papa Francesco. Sono state celebrate messe ogni ora; nel centro della mattinata l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina, nel 22° anniversario di elezione episcopale ad ausiliare di Palermo durante l’episcopato del cardinale catanese Salvatore Pappalardo, ha concelebrato il pontificale assieme al priore fra’ Carmelo Scellato e al parroco e vicario foraneo fra’ Francesco Collodoro e ai sacerdoti del III vicariato foraneo, con la partecipazione delle autorità che hanno reso omaggio alla Madonna, eletta il 23 luglio 1954 S “Castellana di Catania”. La proclamazione delle letture è stata affidata ai due noti laici carmelitani, Michele Bonanno, presidente del Laicato della Provincia italiana dell’Ordine dei Frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, e Andrea Ventimiglia, presidente della Caritas Carmelitana italiana (già Domus Carmelitana Siculorom), e al diacono permanente Mario Laviano della parrocchia Santa Chiara di Librino il quale, dopo il canto della stupenda sequenza “Flos Carmeli”, ha proclamato il passo del Vangelo secondo s. Giovanni (19,25-27): “Ecco il tuo figlio, ecco la tua madre!”. L’omelìa dell’Arcivescovo è stata incentrata sul salmo responsoriale davidico 14, la cui antifona canta la struggente e fiduciosa implorazione di ogni buon devoto della Madonna: “Ti seguiremo ovunque ci condurrai, o Vergine Maria”. “Conserviamola nel cuore quest’espressione”, ha sot- tolineato l’Arcivescovo, “ripetiamola spesso perché indica il senso profondo dell’autentica devozione mariana. La preghiera colletta che ho rivolto al Signore a nome di tutti sottolinea che la vita è un cammino che certamente deve avere una meta. Alla significativa parola <cammino> bisogna aggiungere un’altra bella immagine tratta dalla II lettura (Galati 4,4-7): l’espressione paolina <quando venne la pienezza del tempo>. Ecco, un cammino verso una meta, un tempo che avanza verso la pienezza”. Alla conclusione della solenne concelebrazione eucaristica tutta l’assemblea liturgica ha recitato la speciale preghiera per la Visita Pastorale che già ha superato metà percorso ed è affidata in primis alla materna intercessione della Santissima Madre di Dio, alla martire Agata e al beato Dusmet, le cui care figure sono assai legate alla storia e alla devozione del Carmine catanese. L’animazione dei canti liturgici è stata curata dalla Cappella Musicale del Duomo che, diretta dal m° Nunzio Schilirò con all’organo il can. m° Giuseppe Maieli, ha eseguito anche due canti, di cui uno in dialetto, dedicati alla Madonna: “Alla Madonna del Carmelo”, musica di Pellegrinaggio multiculturale al Santuario di Sant’Antonio di Padova a Messina Fede e devozione della comunità srilankese omenica 13 luglio si è svolto il consueto pellegrinaggio multiculturale presso il Santuario di Sant’Antonio di Padova a Messina, organizzato e coordinato dall’Ufficio Pastorale delle Migrazioni della Diocesi di Catania. La BasilicaSantuario (la cui custodia è stata affidata ai padri Rogazionisti, figli spirituali di S. Annibale, e custodi del corpo incorrotto del loro Santo Fondatore) è meta annuale di oltre 500.000 fedeli e pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia. Hanno preso parte al pellegrinaggio 300 persone per un totale di 6 pulman partiti dalla diocesi etnea. Folta la rappresentanza dei fratelli immigrati delle comunità srilankese, per un totale di 250 migranti, di cui 150 di lingua Tamil e 100 di lingua Cingalese. Una cinquantina i fedeli italiani che hanno partecipato al pellegrinaggio multiculturale. Alle ore 11 è stata celebrata la Messa al Santuario di Sant’Antonio di Padova a Messina, presieduta dal Rettore del Santuario P. Mario Magro e concelebrata dal cappellano etnico cingalese Shelton Christoph e assistito dal diacono Giuseppe Cannizzo, direttore dell’Ufficio Migrantes di Catania. Cui è seguita la visita alla cripta di S. Annibale di Francia e al museo annesso. Il Santuario di Sant’Antonio, infatti, sorge sul luogo dell’antico quartiere “Avignone” dove Sant’Annibale Maria dal marzo 1878 iniziò il suo apostolato a favore D dei più poveri e bisognosi. Nel 1881, nelle casette Avignone, venne inaugurata la prima cappella dedicata al Cuore di Gesù. Ma a causa del tremendo terremoto del 1908, venne impiantata una chiesa baracca, dono di S. Pio X, nella quale Sant’Annibale proclamò Sant’Antonio di Padova: “Singolarissimo e instancabile benefattore nostro e di tutti quelli che alle nostre preghiere si raccomandano”. Nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1919 un misterioso incendio distrusse anche la chiesa baracca. Durante l’incendio una donna del popolo gridò - cosi racconta la tradizione cristiana -: “Non vi preoccupate, ora il Padre Francia ne farà una tutta d’oro”. Così il 3 aprile 1921 venne posta la prima pietra per la costruzione dell’attuale Basilica-Santuario. Cinque anni più tardi, il 4 aprile 1926 fu inaugurata, per l’appunto, la bellissima Chiesa sotto il titolo “Tempio della Rogazione Evangelica del Cuore di Gesù” e “Santuario di Sant’Antonio”. Tempio della Rogazione: infat- ti è la prima Chiesa nel mondo dedicata alla preghiera per le vocazioni secondo il comando di Gesù “Pregate dunque il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe” (Mt 9,3738; Lc 10,2). Per quanto concerne il Santuario di Sant’Antonio, nacque per la particolare devozione che Sant’Annibale ebbe verso il Santo di Padova fin dal 1887 con la istituzione del “Pane di Sant’Antonio”. Cosi raccontano le tradizioni cristiane tramandate negli anni: una signora, certa Susanna Consiglio vedova Miceli, durante l’epidemia di colèra, aveva fatto questo voto al Santo: “Manderò una somma di denaro per il pane degli orfanelli del Padre Annibale, se io e i miei figli resteremo immuni dal contagio”. La signora fu esaudita e sciolse il voto. Da allora Sant’Annibale diffuse questa devozione in tutto il mondo. Il Santuario fu consacrato il 19 Agosto 1937 da Monsignor Pio Giardina, Vescovo Ausiliare di Messina. Il Santo Padre, l’11 giugno 1988 ha visitato il Tempio della Roga- zione Evangelica, durante la sua venuta a Messina per la Canonizzazione della Beata Eustochia. Il 4 aprile 2006 Benedetto XVI elevava a Basilica Minore il Tempio-Santuario. Dopo la visita al Santuario è seguito il pranzo presso i locali concessi dai padri Rogazionisti dell’Istituto Cristo Re a Messina. Il pomeriggio è stato dedicato a giochi, canti e danze tipiche della comunità cingalese e tamil, che hanno visto la gioiosa partecipazione di adulti e bambini, a rinsaldare il legame dei fratelli immigrati con la comunità diocesana nell’amore fraterno e vicendevole sull’esempio della Vergine Maria cui questo pellegrinaggio è stato offerto. Alle ore 17,00, infine, la partenza per Mortelle, località marina distante circa 16 Km da Messina, contornata da una bellissima spiaggia e da un incantevole mare, con il ritorno a Catania intorno alle ore 22,30. F.C mons. Schilirò e testo del cav. Agostino Valenti, e “’A Maronna di lu Carminu”, musica dello stesso maestro compositore e testo della prof.ssa Antonella Fortuna. A mezzogiorno, all’ora della preghiera dell’Angelus, tanti fedeli hanno elevato la supplica alla Madonna e cantato la Salve Regina, per partecipare all’ultima messa del mattino. Migliaia di cittadini hanno ammirato le tavolette ex voto esposte permanentemente nelle bacheche della navata della cappella della Madonna. Al vespro, dopo prolungati scampanii, fuochi artificiali e musiche della banda “M° Giulio Virgillito”, è iniziata la processione con il fercolo che ha portato in trionfo il venerato simulacro della Regina del Carmelo, adornata con il prezioso manto, lo scapolare trapunto di ex voto e le chiavi d’oro della città. In un bagno di folla il sindaco avv. Enzo Bianco ha rinnovato l’omaggio dei concittadini alla propria venerata Castellana. La “Madonna dei gelsomini”, protettrice anche dei muratori e della gente di mare, è avanzata nella grande piazza della Fiera tra due fitte ali di folla. La processione è stata animata dagli “Amici del Rosario”, con la recita dei 5 misteri gloriosi, delle litanie lauretane e con il canto di inni eucaristici e mariani. Al corteo liturgico, composto dai Terz’Ordini carmelitano, francescano e domenicano e dalle associazioni mariane, dalle comunità parrocchiali e dalle confraternite, seguìto (segue a pagina 8) 8 Prospettive - 27 luglio 2014 DIOCESI Don Giovanni Salvia racconta la sua esperienza tra i disperati del mare cco dalle parole di Don Giovanni Salvia, il cappellano militare originario di Francavilla di Sicilia, il resoconto di un’esaltante esperienza pastorale ed umana nella travagliata isola di Lampedusa, dove per sei mesi ha fornito il proprio supporto spirituale a quanti sono impegnati nel fronteggiare la grave emergenza sbarchi. Quando l’Ordinario Militare chiese ai noi cappellani della Sicilia la disponibilità per un periodo di turnazione a Lampedusa, senza pensarci ho chiesto di volere partire subito. Il primo grazie, che è preghiera, lo offro al Signore Buon Pastore, al mio vescovo Santo Marcianò, e posso dire che questa esperienza sacerdotale mi ha arricchito interiormente e formato come persona. Da oltre 22 anni, in più parti dell’Italia ho svolto il ministero presbiterale a fianco dei Militari di varie Forze Armate. Arrivato a Lampedusa il 12 dicembre 2013, prima di tutto ho incontrato i militari e la polizia impegnati in questa Isola stupenda che Dio creatore chiede all’uomo di non rovinare per le bellezze davvero maestose. Sono grato a Gesù perché a tutti, con i miei limiti, usando le parole di papa Francesco, ho cercato di donare “la gioia del Vangelo [che] riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù” (EG n.1). Nello stare con i militari bisogna innanzitutto far emergere nella persona del sacerdote il volto di Gesù che è desideroso di lasciarsi incontrare da noi. “Gesù ho bisogno di te! Accettami ancora una volta tra le tue braccia redentrici” (EG n. 3). Per portare Gesù, bisogna essere pieni di gioia nell’accogliere l’altro che diventa indispensabili per la crescita della comunità. Due sono stati i pilastri del mio propormi ai fratelli e alle sorelle. L’Eucaristia e la Confessione. Nell’Eucaristia quotidiana, i militari sanno che c’è il loro “aero-prete” che prega e diventa amico che fa conoscere l’Amico per eccellenza: il Signore. Nel sacramento della Confessione, come segno e strumento della Divina Misericordia del Padre, deve emergere con chiarezza che Cristo, nella sua venuta, ha portato con sé ogni E (continua da pag. 7) MURATORI... spinta da donne e tirata da terziari. In piazza Bovio c’è stato l’omaggio delle comunità dell’Opera Pia “Albergo dei Poveri Mons. Ventimiglia”, della parrocchia San Berillo vescovo in Santa Maria degli Ammalati, delle suore Missionarie della Carità della beata Madre Teresa di Calcutta. L’ultimo tratto del corteo ha interessato via Verdi, l’antica strada Sant’Elia, il profeta ispiratore della spiritualità eremitica del Carmelo. Al rientro nel Piano del Carmine, sistemato il fercolo sul sagrato della basilica Maria Ss.ma Annunziata, si è tenuto il trattenimento pirotecnico curato da “Vaccalluzzo Events”. Antonino Blandini Alcuni brani di due canti carmelitani composti dal m° Schilirò, con testo il 1° del cav. Valenti e il 2° della prof.ssa Fortuna. Il primo canto è stato scritto nel centenario dell’<incoronazione reginale aurea> della pala d’altare della Grazie Lampedusa novità (Sant’Ireneo); quindi anche il tempo dedicato al sacramento della riconciliazione, per i penitenti e per il celebrante, diventa azione evangelizzatrice, Dio ha voluto chiamarci a collaborare con lui stimolandoci con la forza del suo Spirito. Il confessore, deve essere come il miele, dolce, per togliere le impurità con delicatezza, per far assaporare il gusto di una rinnovata azione della potenza dello Spirito Santo, che doni al penitente la gioia di una nuova vita in Cristo. Diceva Papa Benedetto XVI che la Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione. Questi mesi intensi e belli sono stati come il seme gettato che si lascia coinvolgere nelle vicende liete e tristi di quest’isola, che è la Stella dell’Europa; non dobbiamo soffocare la speranza ma arricchire la testimonianza con la carità ai poveri, agli ultimi, ai fratelli e alle sorelle che provengono dalla carestia, dalla guerra, dalle violenze e dai pericoli; è come sentire il grido del sangue di Abele innocente ucciso dal fratello Caino per l’indifferenza del mondo occidentale. La ricchezza di questi mesi è stata di spessore nella vita spirituale nei segni quotidiani vissuti in modo ordinario con i confratelli della Diocesi di Agrigento, Don Mimmo Zambito e Don Giorgio Casula, con i gruppi parrocchiali dell’Azione Cattolica, del Movimento dei Focolarini e del Gruppo del Rinnovamento nello Spirito. Una parrocchia che allarga l’orizzonte dell’evangelizzazione entrando nelle case dei poveri. Ed, infine, non posso non ricordare la gioia e la ricchezza delle spose di Cristo, le Suore di Padre Morello, che con il loro carisma e la forza della carità rendono ancora più forte e consapevole la comunità parrocchiale di San Gerlando. Gesù ricorda sempre a noi preti e a tutti i fedeli in Cristo: i poveri li avrete sempre con voi. Non condividere i propri beni con i poveri significa derubarli e privarli della loro dignità di persone; i beni che possediamo non sono nostri ma di tutti. Queste parole di san Giovanni Crisostomo siano per me una base solida per ripartire nell’azione pastorale tornando a Sigonella dopo avere fatto un lungo ritiro spirituale di sei mesi. Questa esperienza ha fortificato il mio ministero aiutandomi a crescere guardando il volto della gente dei lampedusani e mi ha donato la ricchezza interiore di poter esercitare nel nome di Gesù Cristo il sacramento della riconciliazione. Vi saluto con tanta gioia e chiedo a voi di pregare per me. Don Giovanni Salvia Biancavilla si prepara a celebrare “La Grande festa Estiva” in onore di Maria SS. dell’Elemosina Biancavilla e la sua Madre e Regina arà celebrata all’insegna della Gioia del Vangelo e della Carità, l’edizione 2014 de “La Grande Festa Estiva” in onore di Maria SS. dell’Elemosina, patrona di Biancavilla. Delineato già il programma delle tradizionali manifestazioni liturgiche, religiose e culturali curate dalla Basilica Collegiata Santuario, dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” col concorso del Comune di Biancavilla. Presentato l’artistico “manifesto” e le ultime edizioni delle immaginette della Madonna edite dal Santuario. A renderli noti, nella fase di ultimazione del programma, il Prevosto della Collegiata, don Pino Salerno e il Consiglio Direttivo dell’Aggregazione mariana intitolata alla Santa Madre di Dio. Tanti e variegati gli appuntamenti che vedranno i fedeli biancavillesi e i pellegrini riuniti per il Novenario di preparazione alla solennità estiva che cadrà quest’anno domenica 31 agosto. Si inizia venerdì 22 con la traslazione della Sacra Icona dalla sua cappellacustodia e la suggestiva intronizzazione all’altare maggiore, con l’ausilio del sistema meccanico di elevazione. Ogni giorno, SS. Messe ore 8,30 e 19,00. Negli altri giorni: evangelizzazione di strada e Veglia in Basilica per i Giovani con la presenza dei Missionari del GAM (Gioventù Ardente Mariana); atto di affidamento delle Famiglie alla Madonna e preghiera per il Sinodo sulla famiglia che si aprirà a Roma il prossimo ottobre; preghiera per le Vocazioni sacerdo- Madonna del Monte Carmelo, opera del pittore marchigiano Sebastiano Ceccarini, da parte del Capitolo Vaticano (15 luglio 1883). L’autore del testo è uno studioso catanese, il cav. Agostino Valenti, cultore dell’agiografia siciliana, devoto dei nostri santi patroni, in particolare dei martiri concittadini Agata ed Euplio e del beato Dusmet, in onore dei quali ha scritto diversi inni Rit. “Del Carmelo, Vergin Santa,/Stendi a noi lo Scapolare;/d’ogni mal Tu vuoi salvare/questa terra che Ti canta./ 1.Il Tuo capo incoroniamo/con l’amor del nostro cuor;/Non è oro che T’offriamo/ma la vita nel Signor./2. Sono rose, sono spine,/tutti i giorni di quaggiù;/dacci forza senza fine/per amor del Tuo Gesù. 3.Del Carmelo sei la Stella,/di Catania sei Regina;/o Maria, Madre bella,/tutti siamo a Te vicin”. letterature straniere. Figlia di padre siciliano e di madre toscana, ha assorbito “l’una e l’altra cultura con il medesimo interesse, rimanendo affascinata soprattutto dalla particolare espressività e musicalità d’entrambe”. È autrice di poesie, testi teatrali, novelle, materiale didattico e varie traduzioni. Ha tradotto integralmente in siciliano i Vangeli, gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse. Rit. “Cuantu ‘ràzzi nui vulemu/di ‘sta Virginedd’avemu./Sudd’‘u mantu nunn’avissi/’a nostr’arma si pirdissi.”/ Bedda Matri ri lu Carmelu,/nostra spranza e nostru vantu,/scuta ora ‘stu nicu cantu/chin’ ‘i ggiòja e ri cunzolu./ Tuttu zoccu addumannamu/d’Idda lestu lu accanzamu./Cu lu mantu so ciliastiali/duna a tutti assai rijàli./ Madunnuzza li nostri cori/t’affiremu cu granni amuri:/porticcilli, pi nu favuri,/pà So glòria, a lu Signiuri./ Strittu strittu,’nti lu me piettu,/l’abbitìnu iu siempri portu:/’stu tisoru, ‘nta nostra morti,/nn’alluntana da mala sorti.”. S Il secondo canto ha il testo in dialetto scritto dalla prof.ssa Antonella Fortuna, nata a Carrara ma vissuta sempre a Catania, dove ha studiato ® tali e per la vita religiosa nel contesto delle celebrazioni giubilari per il 25° anniversario di sacerdozio del Prevosto Salerno; Festa e preghiera di guarigione con gli Ammalati e la partecipazione delle Associazioni di volontariato del territorio. Anche quest’anno una giornata sarà dedicata alla preghiera per la vita, con l’affidamento dei neonati, ai quali verrà consegnato lo scapolare benedetto della Madonna dell’Elemosina, e la benedizione delle mamme in gravidanza. Gli ultimi tre giorni del Novenario saranno più intensi e ulteriormente ricchi di spiritualità. Giovedì 28 sarà dedicato all’adorazione eucaristica con la liturgia delle ore che culminerà nella processione serale del SS.mo Sacramento per le piazze Roma e Collegiata. Venerdì 29 avrà luogo una giornata di Spiritualità bizantina, con il II Simposio di Studi sull’Icona della Madonna dell’Elemosina. Per l’occasione, interverranno qualificati studiosi di iconografia e iconologia che offriranno i loro contributi ed il frutto delle loro ricerche sull’Icona mariana di Biancavilla. A margine di ciò verrà inaugurata una mostra di Icone con opere ispirate alla devozione alla protet- trice di Biancavilla. Sabato 30 si celebrerà la XII “Giornata associativa SME” con il rinnovo della consacrazione dei Soci alla Vergine santissima e l’ammissione di nuovi sette membri. Sempre sabato, si svolgerà una “Cantata alla Madonna dell’Elemosina” con l’esecuzione di Inni e versi alla Protettrice di Biancavilla. Sarà un modo, tra l’altro, per ricordare il 50° della composizione del tradizionale Inno “Madre d’Amore”, che fa seguito a brani più antichi e a cui si sono aggiunti negli anni altre composizioni. Le giornate saranno impreziosite dalla presenza di Padri Predicatori e di diverse Famiglie religiose e Aggregazioni ecclesiali che animeranno con la preghiera e il canto le liturgie quotidiane, oltre alle tradizionali pratiche di pietà, quali il S. Rosario e la Coroncina, curate dall’Associazione mariana. In tutte le SS. Messe saranno raccolti generi alimentari per i poveri della Comunità. La solennità estiva culminerà quest’anno domenica 31 con il Solenne Pontificale alle ore 19 quest’anno presieduto dall’Ecc.mo Mons. Giuseppe Sciacca, Vescovo titolare di Fondi, Segretario agg. del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e Uditore Generale della Camera Apostolica (Città del Vaticano). La celebrazione, come di consueto, avrà luogo nella splendida cornice di piazza Collegiata alla presenza di fedeli, autorità ed Aggregazioni ecclesiali. Diverse saranno anche quest’anno le presenze di fedeli provenienti da fuori. Sarà rinnovato l’Atto di affidamento della Città al cuore immacolato di Maria SS. dell’Elemosina, pronunciato dal Sindaco, dott. Giuseppe Glorioso. Giuseppe Santangelo 9 Prospettive - 27 luglio 2014 DIOCESI Telefonata di Papa Francesco a Mons. Legname, parroco di Catania “Grazie per il grosso volume che parla della Chiesa con il linguaggio della gente” rancesco il traghettatore di Dio” ricco volume di 650 pagine, che condensa in 50 capitoli una summa di dottrina cattolica di “ecclesiologia popolare”, come si legge nel sottotitolo: “Sulla rotta del Concilio, tra continuità e novità, una bussola per i lontani”, scritto da Mons. Antonio Legname, edito dall’editrice catanese “Prova d’Autore”, presentato a Catania sabato 12 giugno, è stato inviato al Santo Padre e a otto giorni di distanza, ecco giungere all’Autore, una telefonata di Papa Francesco. La notizia è stata data dal parroco Mons. Legname, alla comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria a Catania, alla fine della celebrazione della Messa serale di Domenica 20 luglio 2014. “Carissimi voglio condividere con voi una grande gioia: questa mattina alle ore 11.09, mentre ero a casa ho sentito squillare il cellulare e ho visto che qualcuno mi stava chiamando senza la visibilità del numero. Non sapevo se rispondere. Ho risposto e ho sentito una voce “soave” e “dolce”: “Sono Papa Francesco”! Ed io sbigottito: “Chi?” In un primo momento ho esitato a credere. “Sì, sono Papa Francesco e desidero ringraziarLa “F per il libro che mi ha inviato; ma è un grosso libro, eh!”. A quel punto ho capito che era il Papa, al quale avevo mandato alcuni giorni fa il mio volume “Francesco il traghettatore di Dio”. E quasi balbettando per lo shock, gli dico: “Santità mi scusi ma sono troppo emoziona- to nel sentire la sua voce, è una grande gioia, è un dono ricevere la sua chiamata”. E il Papa: “Volevo scriverle due parole per ringraziarla ma poi ho preferito telefonare; sono contento, non perché ha scritto su di me, ma perché ha scritto sulla Chiesa e ha fatto questa ecclesiologia dal basso. A partire dal popolo. Sì bisogna far parlare il popolo … perché l’insieme dei fedeli è infallibile nel credere”. Ed io: “Sì, Santità, in questo libro mi son voluto mettere dalla parte della gente comune, anche dalla parte di chi ha un rapporto difficile con la Chiesa”. E Lui: “Ancora ho letto qualche cosa del libro ma lo leggerò con piacere”. E gli dico ancora: “Santità i titoli dei Capitoli del libro Le potrebbero sembrare un po’ anticlericali …”. “Ma no! Sono provocanti” – mi ha detto. Ed io: “Nel libro uso un linguaggio semplice e cito esempi e aneddoti così come fa Lei”. Lui mi ha risposto: “Bisogna essere semplici quando si parla alla gente”. E poi mi ha ricordato: “Lei ha svolto il servizio diplomatico in America Latina”; ed io ho confermato dicendo che avevo svolto servizio in Ecuador e poi in Uruguay come incaricato d’affari. E Lui: “L’Uruguay è un Paese un po’ laico”. Desideravo che il tempo si fermasse, volevo parlare di tante cose, ma alla fine gli ho detto soltanto: “Santità, a me piace stare in mezzo alla gente, da tanti anni sono parroco e sono felice di stare a contatto con il popolo”. E mi è venuto spontaneo dirGli: “Se c’è qualcosa nel libro che non va, per favore me lo faccia sapere”; e Lui ridendo in tono scherzoso mi ha detto: “Sì, certo lo dirò prima al cardinale Müller” - Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ex Sant’Uffizio (ndr). E Papa Francesco ringraziandomi ancora per il dono del libro mi ha salutato cordialmente. La comunità parrocchiale ha condiviso con Mons. Legname l’emozione dell’evento e, grazie al notiziario Zenit e al settimanale diocesano “Prospettive”, che hanno pubblicato la recensione del volume, si diffonde questo messaggio di Chiesa che parla alla gente con semplicità e immediatezza di linguaggio. L’opera, infatti, non è, un testo di apologia di Papa Francesco, ma costituisce una cornice letteraria di riferimento al magistero del Vescovo Pedara: Conclusi i festeggiamenti per la Madonna del Carmelo Lo scapolare appartenuto a GIUSEPPINA FARO Lo scapolare del Carmelo, appartenuto a Giuseppina Faro, ha fatto bella mostra, ai piedi della statua della Madonna, in occasione della festa del Carmine tenutasi a Pedara. La conclusione dei festeggiamenti è stata domenica scorsa, con lo svolgimento di una processione con il simulacro della Madonna per le vie del centro cittadino. In precedenza, in chiesa Madre, il parroco Sebastiano Cristaldi aveva celebrato la santa Messa alla presenza anche dei membri del Comitato pro Giuseppina Faro e del comitato per i festeggiamenti della Madonna Annunziata. Ancora prima c’era stato il triduo di preparazione con la celebrazione di Messe, molto partecipate, nel giorno liturgico della Madonna del Carmelo. La novità di quest’anno, molto apprezzata da tutti, è stata la mostra dell’abitino della Madonna del Carmelo, appartenuto alla serva di Dio, Giuseppina Faro, morta nel 1847, a soli 24 anni. La devozione alla Madonna del Carmelo, nelle nostre contrade, è antichissima, come è dimostrato dalla diffusa devozione alla Madonna a Catania (seconda solo alla festa di S. Agata), a Pedara, a Trecastagni, a Belpasso e in tanti altri centri della provincia. Nei giorni scorsi una rappresentanza del comitato pro Giuseppina Faro, guidato da Maria Rapisarda, raccogliendo l’invito rivoltole, ha partecipato a momenti della festa della Madonna del Car- melo prima a Belpasso e poi a Trecastagni portando in visione il prezioso cimelio dello scapolare appartenuto a Giuseppina Faro. Nella breve predica conclusiva della manifestazione liturgica di Pedara, padre Cristaldi, magnificando lo splendore della statua della Madonna, ha specificato la bellezza del manto impreziosito di ricami. Ha aggiunto, pure, che esiste anche un manto ancor più ricco di ricami (che, purtroppo, ha bisogno di costosi e difficili restauri), sottolineando la perizia e l’ingegno dei nostri padri nel costruire opere di notevole fattura artistica. A tal proposito è da aggiungere che fa parte del “patrimonio” della Madonna del Carmelo un antico fercolo (a detta dei più, uno dei più belli della provincia), che, però, necessita di interventi restaurativi. C’è da sperare che in un prossimo futuro, anche con il rilancio della confraternita del Carmine, annunciata dal parroco, si metta mano anche a quelle opere di risanamento necessarie per dare ancora più lustro a una devozione, quella della Madonna del Carmelo, molto sentita già ai tempi di Giuseppina Faro, metà Ottocento, quando la congregazione del Carmine, era già frequentata da esponenti di rilievo sociale, più per le attività di mestieri e professioni, che per il censo. M.R. di Roma, nel primo anno di pontificato, una positiva occasione di riflessione e di approfondimento su alcuni temi scottanti, quasi “Un granello di sabbia, un bussare ed entrare in punta di piedi nel microcosmo culturale del cristiano di oggi.” Essenziale e a volte grezzo, come i barconi dei profughi nel mar Mediterraneo, il volume che presenta in copertina la foto di Papa Francesco in occasione del primo viaggio apostolico a Lampedusa l’8 luglio dello scorso anno, con sul leggio, il segno del timone della nave, diventa eloquente messaggio sul come il nocchiero della barca di Pietro, diventa “traghettatore” dell’uomo di oggi verso i nuovi orizzonti. I titoli “provocatori” che sono piaciuti anche al Papa: “Chiesa di lupi e pecoroni; Chiesa fulminata; sgradita; barricata; clericalizzata; burocratizzata; politicizzata; omofoba; misogina; barca che fa acqua” e poi ancora: “La bottega dei dogmi”: “Il villaggio delle lavandaie”; ”La Gestapo ecclesiale”; “La disobbedienza virtuosa”; “Vescovi spaventapasseri”; “Le de-nunziature apostoliche”; I banchieri di Dio”, testimoniano uno stile nuovo di comunicare, con la speranza che possa raggiungere i lontani e non allontanare i vicini. “Non lasciarsi rubare l’amore per la Madre Chiesa”, come ha detto l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina che ha curato la presentazione, è il messaggio che l’opera intende diffondere. La Chiesa, società umana e divina, è mistero di debolezza umana e di forza soprannaturale, missionaria nel servizio ai poveri. La rotta della conversione e della missione tracciata dal Vaticano II, dopo cinquant’anni, non appare ancora del tutto chiara e definita. Il buon “traghettatore” la guidi, tenendo fermo il timone e la conduca al largo delle secche del relativismo e dell’attivismo solitario. Giuseppe Adernò Festa della Madonna della Neve artedì 5 agosto, nella memoria liturgica della Dedicazione della basilica papale S. Maria Maggiore ad praesepe, comunemente detta della Madonna della Neve, mons. Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale, alle ore 11, celebrerà la s. messa in contrada ex Cantoniera-Rifugio Sapienza presso l’altare votivo della Madonna della Neve, dal quale si diparte il sentiero che raggiunge, sul crinale sud della Valle del Bove, il monte Zoccolaro sulla cui cima, a quota 1740, il 14 settembre 1948, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, padre Salvatore Russo di Zafferana Etnea, insieme ad un gruppo di giovani parrocchiani della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, pose una Croce in ferro. Un pellegrinaggio annuale si svolge la seconda domenica di settembre per esaltare i valori religiosi e di conservazione M della Natura. Una lapide posta sul basamento della stele riporta il motto della GIAC “Preghiera, Azione, Sacrificio”. Nell’occasione, ricordando l’amore che egli nutriva per la montagna, questo sentiero, che unisce due segni religiosi molto significativi, sarà dedicato al beato Pier Giorgio Frassati, nato a Torino nel 1901 e morto nel 1925 a soli 24 anni. Studente universitario, terziario domenicano, membro della F.U.C.I. e dell’Azione Cattolica, impegnato nella San Vincenzo e nel Partito Popolare del servo di Dio Don Luigi Sturzo, è stato beatificato da Papa San Giovanni Paolo II nel 1990. Nel 2001, nel centenario della nascita, al Politecnico torinese gli è stata conferita la laurea post mortem in ingegneria mineraria. A.B. 10 Prospettive - 27 luglio 2014 DIOCESI Riflessioni sul Vangelo LA POLITICA: CUORE SAGGIO ED INTELLIGENTE XVII DOM T.O. / A - 1Re 3,5,7-12; Sal 118,57.72.76-77.127-130; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52 È raro, come esempio, che un politico non chieda potere né economico né di altra natura ma, dovendo governare il popolo, chieda la sapienza per il suo mandato: “Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto,…Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?”. Questa proposta ha il favore di Dio che apprezza ed accoglie. “Dio gli disse: “Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te”. Un apprezzamento ed una profezia che preoccupa: “Né sorgerà dopo di te”. Stando a questa profezia non ci sarà un politico straordinario che metta in primo piano il bene comune anziché il suo bene personale o di famiglia o di clan. È una generazione di politici, si direbbe, di là da venire. S. Paolo ha una proposta molto più allettante, sa di certo che tutto concorre al bene per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno, la proposta è: costoro riproducano in sé l’immagine di suo Figlio Gesù Cristo. Non uno solo ma tutti quelli che sono chiamati devono riprodurre l’immagine di Cristo. Di colui cioè che si è dedicato alla volontà del Padre, di colui che ha speso e offerto la sua vita per gli altri fino alla morte. Non uno quindi ma cento e cento, tutta la Chiesa cioè che è nel mondo dovrebbe essere il Salomone di turno che chiede a Dio il discernimento per compiere il bene degli altri. È questo forse il tesoro nasco- sto o la perla preziosa di grande valore per cui il mercante valuta bene di vendere tutti i suoi beni per avere quella perla? O la rete piena di ogni genere di pesci in cui i pescatori, tirata la rete a riva, distinguono i pesci buoni da quelli cattivi. In questo esempio della rete si rimarca l’idea della parabola della zizzania e cioè che non sta a noi giudicare, ma tutti hanno diritto di vivere. Sarà il giudice della fine che dovrà decidere. A noi spetta lavorare per il regno dei cieli e realizzare nel nostro mondo quella pace e quella politica, degna di questa nome, per il bene di tutti. Sarà arduo ma non siamo soli: la presenza di Gesù ci assiste e ci aiuta. Leone Calambrogio San Paolo in briciole Il giorno del Signore 1 Ts 5,1-11 Una delle preoccupazione dei Tessalonicesi è l’avvento del Signore. Riguardo a questo argomento Paolo è esplicito: “Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte”. Perché questa certezza di Paolo? Perché il pensare comune è pieno di credulità quindi basta dire: “c’è pace e sicurezza!” perché tutto sia a posto. Come se la pace e la sicurezza fossero il toccasana della vita. Ma questa è l’opinione dei figli delle tenebre. I Tessalonicesi, invece, sono figli della luce e figli del giorno, essi non appartengono alla notte e alle tenebre: “Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri”. Non sono quindi creduloni ma hanno la luce della fede in Dio che dà senso alla loro vita. Al contrario, invece, quelli che dormono e quelli che si ubriacano sono quelli che usano la notte, cioè le tenebre, per la loro vita: “Noi, invece, che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e avendo come elmo la speranza della salvezza”. Dio non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. A questo punto spiega Paolo il senso della morte di Gesù: “Egli è morto per noi perché sia che viviamo sia che dormiamo, viviamo insieme con Lui”. La nostra vita è intimamente unita a quella di Gesù. E questo deve esserci di grande conforto reciproco e di aiuto reciproco. L.C. Vendo tutto, ma per guadagnare tutto: il Vangelo porta una spirale di vita crescente La bellezza di Dio, tesori della vita Tesori Un contadino e un mercante trovano tesori. Lo trova uno che, in giorni sempre uguali, occhi fissi al suo lavoro, si imbatte nella sorpresa e nell’ inaudito. Ben più del pane quotidiano: un tesoro nel campo. Tutto si capisce con la preghiera. La preghiera nasce dal mistero stesso dell’uomo. Ognuno è invitato a riscoprire nel silenzio e nell’adorazione la sua chiamata ad essere persona davanti a un Tu personale che lo interpella con la sua Parola. Ma il cristiano vive l’esperienza della sua preghiera, anche la più silenziosa e segreta - che egli fa “entrando nella propria camera e chiusa la porta” - come membro di una Chiesa che ha nella Eucaristia la fonte e il culmine della sua adorazione e della sua lode. In quale rapporto sta la preghiera silenziosa con l’Eucaristia? È necessario prima di tutto chiarire il rapporto tra Eucaristia e Chiesa. L’Eucaristia, con tutta il dono sacramentale che essa riassume, è il “segno” voluto da Cristo stesso e da Lui continuamente gestito, addirittura con una presenza personale e reale, per mediare tra quel “segno” definitivo e inesauribile dell’amore di Dio, che è la Pasqua, e il segno che è la Chiesa. Amore Questa infatti è la comunità di coloro che “fanno memoria” di Cristo e del suo mistero pasquale, e che in forza del Cristo stesso che si rende presente tra loro mediante l’Eucaristia, si amano come Egli li ama e, testimoniando l’amore verso tutti, cercano di inserire tutti in questa comunione d’amore che viene da Dio. Va superata quindi una concezione un po’ impersonale e quasi meccanica del rapporto tra Eucaristia e Chiesa, quasi che la Chiesa, fatta dall’Eucaristia, sia un’entità separata dalla libertà, dall’intelligenza, dalla corrispondenza dei battezzati. Non c’è vera e piena Eucaristia senza la partecipazione personale del credente. Certo, la presenza del Signore Gesù è assicurata dal servizio sacerdotale che agisce a modo di mediazione “in persona Christi”. Ma tale presenza esige sia che il sacerdote si sforzi di ripetere il gesto eucaristico condividendo l’offerta che il Redentore fa di se stesso, sia che i fedeli presentino al Padre la vittima santa presente sull’altare unendosi ad essa con l’impegno di una vita conforme al Vangelo. Il comando “Fate questo in memoria di me” non dice solo la ripetizione di un rito, ma anche la partecipazione a ciò che il rito significa, vale a dire l’offerta che Cristo fa di sé al Padre per la salvezza degli uomini. In questo senso va superata anche una concezione moralistica, sia che essa si esprima in un’enfasi dei doveri che i credenti hanno verso l’Eucaristia (adorazione, culto ecc.), sia che si esprima in un’enfasi dei doveri che i credenti si assumono a partire dall’ Eucaristia: impegno sociale, nuovi rapporti fraterni ecc. Questi atteggiamenti sono giusti, ma vanno vissuti secondo tutta la ricchezza formatrice e plasmatrice che l’Eucaristia esercita sulla vita concreta dei credenti Sorgente L’Eucaristia è veramente capita e accolta non solo quando si fanno certe cose verso di essa (la si celebra, la si adora, la si riceve con le dovute disposizioni ecc.) o si fanno certe cose a partire da essa (ci si vuol bene, si lotta per la giustizia ecc.), ma anche e soprattutto quando essa diventa la “forma”, la sorgente e il modello operativo che impronta di sé la vita comunitaria e personale dei credenti. Nell’Eucaristia si rende presente e operante nella Chiesa il Cristo del mistero pasquale. E’ il Figlio in ascolto obbediente alla parola del Padre. È il Figlio che nell’atto di spendere la propria vita per amore, trova nella drammatica e dolcissima preghiera rivolta al suo “Abba” il coraggio, la misura, la norma del proprio com- portamento verso gli uomini. Pertanto la celebrazione eucaristica realizza se stessa quando fa in modo che i credenti donino “corpo e sangue” come Cristo per i fratelli, ma mettendosi in ginocchio, in attenzione di ascolto e di accoglienza, riconoscendo che tutto questo è dono del Padre, non confidando nelle proprie forze, non progettando il servizio degli altri secondo i propri modi di vedere. Tutto questo richiede, in concreto, la coltivazione di atteggiamenti interiori che precedano, accompagnino, seguano la celebrazione Eucaristica: ascolto della Parola rivelata, contemplazione dei misteri di Gesù, intuizione della volontà del Padre tralucente dalle parole di Gesù, confronto tra il progetto di vita che scaturisce dalla Pasqua-Eucaristia e le sempre nuove situazioni spirituali in cui le comunità e i singoli credenti vengono a trovarsi. Per questo, preghiera silenziosa, ascolto della Parola, meditazione biblica, riflessione personale, non sono disgiunti dall’Eucaristia, ma sono vitalmente collegati ad essa. Di qui l’importanza che si attui la preparazione remota alla celebrazione eucaristica facendo in modo che ognuno si metta dsvvero , per così dire, in ginocchio, vivendo il valore della preghiera silenziosa, indicando strumenti concreti per coltivare questo clima contemplativo che è indispensabile per celebrare degnamente l’Eucaristia . I1 collegamento tra preghiera ed Eucaristia appare più chiaro se consideriamo il rapporto tra Eucaristia, la fede e la speranza . L’Eucaristia è il modello che plasma la vita della Chiesa e dei singoli credenti sul modello della Pasqua. In questa luce il frutto dell’Eucaristia è la carità come capacità di dare la vita come l’ha data Gesù. Ma il riferimento a Gesù colloca la carità entro le coordinate della fede e della speranza Padre Angelico Savarino 11 Prospettive - 27 luglio 2014 cultura Etica e crossmedialità per reagire alla crisi I repentini cambiamenti tecnologici e l’inadeguatezza culturale non bastano a spiegare un arretramento costante. C’è un gap generazionale che colpisce anche i giornalisti, i quali sanno bene di soffrire una crisi di credibilità e di autorevolezza. Hanno torto gli italiani nel ritenere i giornalisti poco autonomi, troppo compromessi coi sistemi di potere, poco veritieri? Stampa al capolinea? risultati disastrosi per la stampa italiana diffusi nei giorni scorsi dall’Autorità per le garanzie della comunicazione (nel 2013 sull’anno precedente: ricavi a 7% per i quotidiani, -17,2% per i periodici) richiedono una riflessione. Il peso della stampa rispetto all’intero settore della comunicazione (che chiude l’anno a -8,8%, trascinato in basso dai telefonici) è abbastanza limitato, ma la stampa è sostenuta da centinaia di piccole imprese in grande affanno, con pesanti cadute sulla libertà e il pluralismo dell’informazione, e naturalmente sui livelli occupazionali. Inevitabile chiedersi se tutto questo sia effetto soltanto, o prevalentemente, della crisi economica o se altre cause abbiano contribuito in modo significativo a destabilizzare il sistema tradizionale dell’informazione. Anche gli indici per la radio, la televisione e perfino internet sono negativi, ma in modo più limitato. Almeno per il differenziale, che è pesantissimo soprattutto per i perio- I dici, occorre trovare spiegazioni diverse dalla crisi generale. Una prima categoria di motivi credo vada ricercata nei ritardi con cui in Italia si sono affrontati i grandi cambiamenti tecnologici e le conseguenti modifiche d’uso della funzione informativa. In un paese che non ha mai goduto di un brillante rapporto tra la grande opinione pubblica e la razionale consapevolezza dei problemi comuni - forse per il vizio di pensare per schemi ideologici quando questi schemi sono andati in crisi, si sarebbe dovuto sviluppare la domanda di informazione per sostituire gli schemi con nuove competenze. Invece la trasformazione culturale è coincisa con quella tecnologica, che a partire dai giovani ha portato la progressiva disaffezione verso gli strumenti di informazione tradizionali, mentre i nuovi non si sono consolidati e professionalizzati adeguatamente. Nel mondo industrializzato oggi si discute quasi esclusivamente di informazione “on line”. Le grandi testate si sono convertite alle nuove modalità informative “live”, in diretta. Non lo considerano un ripiego (“siamo in crisi, proviamo anche questa”) ma come una nuova frontiera sulla quale investire tutto per tutto. Chi può dire oggi, comprando il giornale del mattino o persino guardando il telegiornale della sera, di non essere già stato raggiunto per Convegno di chiusura Anno Sociale 2013/2014 F.I.D.A.P.A. BPW Italy- Distretto Sicilia “Come fare impresa in tempo di crisi. Start-up: il futuro!” Un’occasione per N ella splendida cornice di “Villa Magico Eden”, focus sulle start-up e la possibilità di fare impresa in tempo di crisi. Alla presenza delle più alte cariche Fidapa Nazionali e Distrettuali e di un folto pubblico, ha avuto luogo, nei giorni 5 e 6 luglio, il Convegno di chiusura dell’anno sociale 2013/2014 della F.I.D.A.P.A. BPW Italy Distretto Sicilia, dal titolo ”Come fare impresa in tempo di crisi. Start-up: il futuro!”, organizzato dalla Presidente Eleonora Caserta, in sinergia con i membri del Consiglio Distrettuale, i Revisori dei Conti e le Responsabili delle Commissioni. Fra gli ospiti istituzionali il Sen. Pino Firrarello, Sindaco di Bronte e l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Catania, Angela Mazzola che ha portato i saluti del Sindaco di Catania Enzo Bianco. Presenza significativa quella di Anna Lamarca, Presidente Nazionale Fidapa che ha plaudito all’iniziativa. Il Convegno ha riscosso un enorme successo grazie alla calorosa e qualificata presenza di tantissime Socie provenienti da tutte le sezioni del Distretto. In apertura la Presidente Eleonora Caserta, che ha fortemente creduto nel progetto, ha esposto il bando start-up, promosso dalla FIDAPA BPW Italy, per l’avvio di nuove imprese innovative femminili sotto i 45 anni, con un concorso che sostenga le donne nell’intraprendere una nuova impresa a forte tasso di innovazione; un’occasione per valorizzare la creatività delle giovani donne, incoraggiare l’imprenditorialità, in una realtà ancora poco avvezza alla cultura start-up, combattere la disoccupazione favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro. La Presidente ha, quindi, comunicato che al bando, che si è concluso il 30 giugno u.s., hanno risposto, nel Distretto Sicilia, 30 giovani da tutte le nove province che una Commissione di esperti valuterà, a livello nazionale, i 7 migliori progetti e ad essi destinerà un premio di €. 5.000,00 cadauno, con formazione per l’avvio all’impresa. E sostiene “è importante creare al femminile una nuova impresa fondata nella valorizzazione dei risultati della ricerca”. Al tavolo prestigiosi relatori hanno messo a disposizione le proprie esperienze nel campo dell’impresa, finanziamenti e formazione. L’Ingegnere Mario Scuderi, Mentor di “Working capital”, ha parlato di un valorizzare la creatività delle giovani donne, incoraggiare l’imprenditorialità, combattere la disoccupazione favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro ecosistema di Know-how, esperienze e contatti, quale acceleratore d’impresa, a seguire il Dott. Giuseppe Glorioso, rappresentante di “Sviluppo Italia Sicilia”, ha segnalato le varie possibilità che la società offre a chi vuol fare impresa, sia dal punto di vista finanziario ( incentivi alle imprese ) che degli incubatori a disposizione delle start up (allaccio della luce, telefoni, servizi di sorveglianza). Il prof. Rosario Faraci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università di Catania, ha puntato l’attenzione sugli step formativi, necessari per creare un’azienda. Ha evidenziato gli obiettivi primari della “Terza Missione” dell’Università: accrescere la presenza dell’Università nel territorio, come promotrice di cultura ed, essa stessa, di nuove imprese; promuovere un orientamento al mercato delle attività di ricerca (1° missione) e di didattica (2° missione) svolte dentro l’Università: sketch up (idea iniziale) – start up (idea in fieri) – stand up (finale). Ha concluso dichiarando la propria disponibilità ad effettuare un corso di 8 ore, da svolgersi in un giorno presso l’Università di Catania, rivolto alle ragazze che hanno presentato i progetti, al fine di fornire informazioni utili per l’avvio di una start- up :“in un momento di forte crisi per l’economia e le imprese è bello fare Impresa!” A seguire l’intervento della Past Presidente Naz. Giuseppina Seidita, quale Standing Com. Projects BPW Chair e del Dott. Russo Alessandro, bancario, che ha illustrato la Legge 221/2012 e i vari metodi di finanziamenti a cui poter attingere: BancheBusiness angel/VC- Contributi pubblici- Iniziative di mentoringCrowdfunding. Infine le testimonianze di due giovani imprenditrici: Alessandra Bonaccorso, Direttore Responsabile del magazine Sicilia&Donna, dedicato alle straordinarie storie della Sicilia al femminile e Maria Elisa Fazio, Cofounders Amministratore delegato di flazio.com, che hanno illustrato le proprie realtà aziendali. Nella seconda giornata del Convegno, le relazioni sulle attività della Federazione, la proiezione del giornalino “Tematicamente … in rete: le sezioni si raccontano”, a cura della Responsabile distrettuale Comm. Rapporti con la Stampa e l’approvazione del bilancio. Non è mancato un momento di spettacolo musico-teatrale, con l’esibizione del Gruppo Fidapa Young della Sezione di Rosolini e l’anteprima Altamoda 2014 di “Sofy MEKLER”. L.B. altra via da una parte considerevole delle informazioni? Neppure una decisa sterzata sulla strada dell’approfondimento e dei commenti, certo opportuna, salva dal fatto che anche gli approfondimenti, e soprattutto i commenti, prolificano su internet. La sola possibile soluzione si chiama crossmedialità, cioè presenza contemporanea su tutti i mezzi adattando i contenuti alle caratteristiche di ciascuno. Strada obbligata anche per non essere travolti dal gap generazionale. Già, ma il gap generazionale non riguarda solo i lettori, colpisce anche i giornalisti. Basta raccogliere informazioni su quello che accade nelle redazioni, anche quelle che si presentano come le più moderne, o cogliere gli umori dei giornalisti verso le vicende della categoria, come il rinnovo del contratto nazionale di lavoro o le norme sul funzionamento dell’Ordine professionale, per capire che crisi economica e trasformazione tecnologica vengono vissute solo come tragedie e non anche come opportunità. Certo è difficile adattarsi alla inattesa velocità del cambiamento, ma non ci sono alternative. C’è un ultimo elemento di crisi, che si interseca con quelli descritti finora, quello della credibilità e della autorevolezza della categoria. Hanno torto gli italiani nel ritenere i giornalisti poco autonomi, troppo compromessi coi sistemi di potere, poco veritieri? Non direi, visto che i giornalisti hanno di se stessi opinioni analoghe. Norme deontologiche ridondanti e mal gestite, e soprattutto resistenza diffusa a una reale riflessione etica sulla professione, nelle sue diverse manifestazioni. Le redazioni, i singoli giornalisti e le loro forme associative sono oggi chiamati a un percorso di Mediaetica, per cercare di capire come lavorare bene, nelle varie pratiche professionali, rispettando soprattutto se stessi. È un passaggio indispensabile per ricostruire nel mondo digitale le motivazioni nobili di un mestiere che deve tornare ad essere strumento essenziale della democrazia. Andrea Melodia Presidente Unione Cattolica Stampa Italiana 12 Prospettive - 27 luglio 2014 RUBRICHE Santa Venerina: 38ª edizione del Premio “Alfio Russo” e “Giara d’argento” Premio alla legalità e all impegno illa “Solaria”, land Santa Venerina, oltre 400 tra artisti e celebs gli invitati all’opening della 38ª edizione del premio internazionale di giornalismo “Alfio Russo” e per la “Giara d’Argento” con il patron Di Maria, condotto da Flaminia Belfiore; una parata di personaggi in un impianto scenico ricco di effetti speciali, proponente una serie di pezzi musicali gradualmente orecchiabili. Un mood, con giusto registro musicale e non sono risparmiati argomenti trend, lifestyle, toccando political correct. Il patron, affronta ed esalta “le montagne della mente”, offrendo scoperte, sorprese e convivialità. I have a dream, un premio che fa riflettere: se l’uomo è stato capace di costruire qualcosa di così grandioso, allora davvero niente, nessuna ambizione è irrealizzabile, come Renzo nell’XI capitolo di “I promessi sposi”; ed ecco che Di Maria riesce ogni anno a tirar fuori un sogno sociale e realizzarlo con coraggio e determinismo, esplorando risorse umane che danno linfa al premio in un’era digitale e anticipando idee di futuro. Fil rouge della serata il coraggio di una Sicilia “pulita e intelligente” che vive all’ombra di una crisi, ma è sempre operosa e fiera della sua storia e dell’Etna ora patrimonio Unesco. In apertura memoria di Candido Cannavò con la sua straordinaria capacità di agganciare la gente, e si legge il sorriso sul volto di Di Maria di fronte al folto e caloroso pubblico “sono fiero di ospitare tante autorità che ci onorano con la loro presenza”, menzionando la presenza della fami- V glia Majorana che grazie allo scienziato Angelo Majorana ha dato lustro all’iniziativa, continua: “quando tornate a casa guardate la Giara portafortuna”. Red carpet per l’apertura della serata con un video su “Calcio Jonia” e premiati i piccoli calciatori (stelle del calcio siciliano), i pulcini ripostesi, che hanno vinto il torneo nazionale, consegna la targa il sindaco di Riposto e il prof. Agatino Cariola. Per l’imprenditoria al femminile, Nadia Calà con un percorso di professionalità nel catering, consegna S. Cundari; premio speciale alla carriera al violinista Renzi che si è esibito con alcuni pezzi “il violino è il veicolo per conoscere l’essenza del suono e raggiungere spazi conoscitivi”, consegna Piera Bonaccorsi assessore Comune di Giarre; premio scientifico-medico nel ricordo di un decano della psichiatria, attraverso la testimonianza della vedova dello scienziato Majorana la sig. Ina: “sono profondamente commossa perché ho sentito ripetere il nome di mio marito, il premio per me ha un significato profondo sono vicina al prof. Giuseppe Ettore che ritira il premio e svolge un lavoro che porta la vita, non è solo un medico ma mette tutto il cuore e l’impegno e mi auguro un futuro sempre brillante per le ricerche scientifiche, condotte dai nostri giovani”. Sul palco le figlie Livia e Sarah e il prof. sottolinea: “ricordo la mia prima emozione in sala parto e poi crescendo ho fatto esperienza; ho conosciuto il prof. Majorana, la nascita è complessa ricordiamo le donne che hanno disagi soprattutto attualmente con gli sbarchi; il team, deve fare uscire il cuore, essere medici significa affrontare difficoltà, ogni minuto muore nei paesi poveri un bambino per gravidanza”. Dedica la sua vita al mare il contrammiraglio Michele Di Domenico coordinatore dei soccorsi umani, un uomo che unisce umanità e capacità organizzative, (ricorda le operazioni potrà più limitarsi a considerare il semplice uso del servizio come accettazione incondizionata di regole che non lasciavano, finora, alcun potere decisionale agli interessati sul trattamento dei propri dati personali. Infine la conservazione dei dati: Google dovrà definire tempi certi di conservazione dei dati sulla base delle norme del Codice privacy, sia per quelli mantenuti sui sistemi cosiddetti «attivi», sia successivamente archiviati su sistemi di backup. Per quanto riguarda la cancellazione di dati personali, il Garante ha imposto a Google che richieste degli utenti che hanno un account (e sono quindi facilmente identificabili) siano soddisfatte al massimo entro 2 mesi se i dati sono conservati sui sistemi «attivi» ed entro 6 mesi se sono archiviati sui sistemi di backup. Per quanto riguarda, invece, le richieste di cancellazione che riguardano l’uso del motore di ricerca, ha ritenuto opportuno attendere gli sviluppi applicativi della sentenza della Corte di giustizia Ue sul diritto all’oblìo. Adesso l’azienda americana avrà tempo fino al 30 settembre per sottoporre al Garante un protocollo di verifica, che una volta sottoscritto diventerà vincolante. sare la mantiglia. Una produzione pregiata, che interpreta i tempi moderni con eleganza antica, un dandismo dove classicità e raffinatezza di sapore spagnolo, si traducono in stravaganze segno di bellezza apprezzati con lunghi applausi dal pubblico, consegna il Primo Presidente emerito della Corte d’Appello S. E. Guido Marletta. Sempre presenti tutti i premiati meno il prefetto di Catania Maria Guia Federico che per motivi di salute, ha delegato a rappresentarla la dott. Annamaria Polimeni, con la consegna di una lettera del prefetto che esprime rammarico per non essere presente; la motivazione va ad una donna con difficile cammino alla guida del territorio, consegna il presidente della Corte d’Appello Alfio Scuto. Giara d’oro a Nino Milazzo, firma storica del giornalismo italiano, che ringraziando annunzia i suoi 85 anni “La mia amicizia è lisciata d’affetto per la famiglia Di Maria, 38 anni di vicinanza” consegna la moglie Rosetta Di Maria. Momento musicale con una bellissima voce e una presenza che è ormai su tutti i palcoscenici del mondo, Cosetta Gigli, nipote del celebre Beniamino, che fa assaporare al pubblico le arie delle operette più conosciute accompagnata dal violinista Renzi, consegna il B.ne Guglielmo Scammacca della Bruca. Premio alla Procura della Repubblica di Catania, ritira Giovanni Salvi procuratore capo, riconoscimento ad un ufficio che rappresenta la realtà catanese difficile e complessa per colpire patrimoni illeciti ripristinare legalità quotidiana, consegna Di Maria. Premio giornalismo “Alfio Russo” al giarrese Isidoro Trovato del Corriere della Sera, consegna il direttore de La Sicilia Mario Ciancio Sanfilippo e Nino Milazzo; viene letto un indirizzo di saluto del direttore del Corriere Ferruccio De Bortoli. Il direttore Ciancio Sanfilippo aprendosi al futuro afferma “mi ha commosso la sfilata dei pulcini, la Giara è mondiale, è di tutti e della Sicilia operosa”. Per l’artigianato Gesualdo Caltabiano che ha fatto trionfare la pizza tricolore nel mondo, consegna il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi. Per l’impegno sociale all’avv. Giovanni Magrì che non aveva ritirato nel 2013, ed oltre a essere ispettore superiore dei Carabinieri, tecnico del diritto e anche avvocato militare, sostiene: “è importante essere al servizio della gente che può sbagliare”, consegnato da Domenico Ciancio. Conclude il patron Di Maria con alcune battute “non dirò più questa è l’ultima edizione del premio “Alfio Russo” e “Giara d’argento”, ma una serata che ha ingranato una nuova marcia, guarda ai giovani e li garantisce”. Maxwell Lella Battiato mare sicura e la Guardia Costiera ha vinto per la seconda volta il premio “Sicurezza navigazione” l’Europa premia il nostro Paese, consegna il sen. Pagano. Il prof. Giorgio Stracuzzi, che apre nuove frontiere scientifiche attraverso la chirurgia plastica osserva: “in 19 anni che dirigo non mi è morto mai un bambino, i bambini ustionati sono il 70%, perché non si fa prevenzione a casa”, e informa che adesso si è aperta la “banca della pelle”, consegna G. Martinelli publikompass. Festeggia 30 anni di carriera con gli abiti ispirati alla cultura della Sicilia la stilista Mariella Gennarino, con una sfilata ispirata alla corte di Spagna nel ’700 omaggio alla regina di Spagna Isabella II, che fu la prima ad indos- Il Garante della privacy detta nuove regole al colosso americano Più tutela per gli utenti di Google iù tutela per gli utenti che useranno Google e i suoi servizi in Italia. Lo ha deciso il Garante della privacy che ha stabilito che l’azienda di Mountain View non potrà utilizzare i loro dati senza consenso specifico. Ma c’è dell’altro: il colosso americano dovrà dichiarare in maniera esplicita di svolgere questa attività per fini commerciali. Si tratta di un provvedimento unico a livello europeo perché l’azienda in questione non solo viene richiamata verbalmente ma è stata obbligata a fornire azioni concrete per la protezione dei dati e della privacy degli internauti. Altro passo fondamentale dopo la pronuncia della Corte di Giustizia europea sul diritto all’oblio degli utenti. In risposta al documento unificato – proposto da Google - sulla gestione dei dati relativi alle numerosissime funzionalità offerte - dalla posta elettronica (Gmail), al social network (GooglePlus), alla gestione dei pagamenti on line (Google Wallet), alla diffusione di filmati (YouTube), alle mappe on line (Street View), all’analisi statistica (Google Analytics). In particolare, Google, dovrà dichiarare in maniera diretta che i dati personali degli utenti saranno monitorati e utilizzati, tra l’altro, a fini di profilazione per pubblicità apposite. Nella P fattispecie le novità riguarderanno l’informativa, il consenso, la conservazione degli stessi dati. Quanto al primo punto, Google dovrà adottare un sistema di informativa strutturato soprattutto Google dovrà spiegare chiaramente, nell’informativa generale, che i dati personali degli utenti sono monitorati e utilizzati, tra l’altro, a fini di profilazione per pubbli- su più livelli, in modo da fornire in un primo livello generale l’indicazione dei trattamenti e dei dati oggetto di trattamento (come localizzazione terminali, indirizzi IP ecc), dell’indirizzo al quale rivolgersi in lingua italiana per esercitare i propri diritti ecc; in un secondo livello, più in dettaglio, le specifiche informative sui singoli servizi offerti. Ma cità mirata e che vengono raccolti anche con tecniche più sofisticate come il “fingerprinting” (sistema che archivia direttamente le informazioni nei server delle società). Per quanto concerne il consenso per poter usare a fini di profilazione e pubblicità personalizzata i dati degli interessati, Google dovrà acquisire il previo consenso degli utenti e non
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