COMUNE DI SAN VITO Provincia di Cagliari VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE in adeguamento al PPR e al PAI Documento di Scoping ottobre 2014 Paolo Bagliani ingegnere Paolo Falqui architetto Roberto Ledda ingegnere Patrizia Sechi biologa Elisa Fenude ingegnere GianFilippo Serra ingegnere UFFICIO DEL PIANO Andrea Atzeni ingegnere Giovanni Luigi Lai geometra Carla Attene ingegnere Valerio Boi agronomo Francesco Cincotti geologo Valeria Paretta archeologa Documento di scoping 1 Premessa ............................................................................................................................. 1 2 Quadro di riferimento normativo..................................................................................... 2 2.1 2.2 3 Funzione e contenuti della VAS Procedura di Screening 2 4 Il Piano Urbanistico Comunale di San Vito ..................................................................... 5 3.1 La pianificazione urbanistica vigente 5 3.2 Il nuovo Piano Urbanistico Comunale di San Vito 5 3.2.1 Natura e contenuti del Piano Urbanistico Comunale .................................... 5 4 3.2.2 L’adeguamento del PUC di San Vito al Piano Paesaggistico Regionale ..... 6 3.2.3 L’adeguamento del PUC di San Vito al Piano di Assetto Idrogeologico ..... 8 3.3 Indirizzi e obiettivi di piano 10 La Valutazione Ambientale Strategica del PUC di San Vito ..................................... 12 4.1 Modello di valutazione 12 4.2 Partecipazione e consultazione 15 4.3 Fase di scoping 18 4.3.1 Individuazione dei Soggetti da coinvolgere nel processo di VAS ................18 4.3.2 Redazione del documento di scoping ...........................................................18 4.3.3 Incontro di Scoping ..........................................................................................19 4.4 Analisi ambientale del contesto 20 4.4.1 Componenti ambientali di interesse ...............................................................20 4.5 Analisi di coerenza esterna 85 4.5.1 Piani e Programmi di riferimento .....................................................................85 4.6 Obiettivi di sostenibilità ambientale del PUC di San Vito 87 4.6.1 Criteri di sostenibilità ambientale ....................................................................87 4.6.2 Contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale ............................88 4.7 Sistema di Monitoraggio 88 4.7.1 Scopo dell’attività di monitoraggio ................................................................88 5 4.7.2 Indicatori ...........................................................................................................89 4.7.3 Contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale ............................90 4.7.4 Rapporti di monitoraggio.................................................................................91 4.8 Proposta di indice del Rapporto Ambientale 92 Allegato I – Elenco soggetti competenti in materia ambientale ............................. 93 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 1 Premessa La presente relazione costituisce il Documento di Scoping relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbanistico Comunale di San Vito, in corso di redazione in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale ed al Piano di Assetto Idrogeologico della Sardegna. Il documento si articola in tre parti principali: - la prima parte del documento (cap. 2) contiene un inquadramento normativo in materia di VAS e una breve descrizione del processo di Valutazione Ambientale Strategica, con l’individuazione e articolazione per fasi; - la seconda parte del documento (cap. 3) si focalizza sulla natura ed i contenuti del Piano Urbanistico Comunale ed in particolare contiene un inquadramento normativo sulla pianificazione urbanistica, l’individuazione delle principali tematiche d’interesse e degli obiettivi generali del Piano; - l’ultima parte del documento (capp. 4 e 5) si concentra invece sui contenuti principali del Documento di Scoping: il modello di valutazione prescelto, le modalità di conduzione della partecipazione e della consultazione, l’individuazione e descrizione delle componenti ambientali di interesse per il territorio comunale di San Vito, la descrizione della metodologia scelta per la conduzione dell’analisi ambientale del Piano, l’elenco dei Piani e Programmi, sia di pari livello che sovraordinati, con i quali il PUC si relaziona, un indice ragionato del Rapporto Ambientale e l’elenco dei Soggetti in materia ambientale da coinvolgere nel processo di VAS. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 1 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 2 Quadro di riferimento normativo 2.1 Funzione e contenuti della VAS La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è un processo sistematico di valutazione delle conseguenze ambientali di proposte di pianificazione, finalizzato ad assicurare che queste vengano considerate in modo appropriato, alla pari degli elementi economici e sociali, all’interno dei modelli di sviluppo sostenibile, a partire dalle prime fasi del processo decisionale. A livello comunitario, a partire dagli anni ‘70 si configura la possibilità di emanare una Direttiva specifica concernente la valutazione di piani, politiche e programmi. Già nel 1973, infatti, con il Primo Programma di Azione Ambientale si evidenzia la necessità di ricorrere ad una valutazione ambientale estesa ai piani così da prevenire i danni ambientali, non con la valutazione d’impatto delle opere, ma già a monte nel processo di pianificazione. Ma è solo con il Quarto Programma di Azione Ambientale (1987) che si formalizza l’impegno ad estendere la procedura di valutazione di impatto ambientale anche alle politiche e ai piani. Con la “Direttiva Habitat” del 1992 (Direttiva 92/43/CE concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica) è stata inoltre prevista in maniera esplicita la valutazione ambientale di piani e progetti che presentino significativi impatti, anche indiretti e cumulativi, sugli habitat tutelati. Vista la rilevanza delle decisioni prese a livello superiore rispetto a quello progettuale, la Commissione Europea formula nel 1993 un rapporto riguardante la possibile efficacia di una specifica Direttiva VAS. Due anni dopo inizia la stesura della Direttiva la cui proposta viene adottata dalla Commissione Europea il 4 dicembre 1996. Tre anni dopo viene emanata l’attesa Direttiva 2001/42/CE, al fine di “garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi, e di promuovere lo sviluppo sostenibile1”, e che introduce formalmente a livello europeo la VAS quale strumento di valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, completando così il quadro degli strumenti di valutazione delle azioni antropiche afferenti il territorio e l’ambiente. In Italia l’attenzione attribuita alla VAS ha cominciato ad affermarsi solo negli ultimi anni, con orientamenti spesso diversificati. La necessità/opportunità di procedere all’integrazione della valutazione ambientale nei procedimenti di pianificazione è ribadita dal cosiddetto “Testo unico in materia ambientale”, approvato con D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, che tratta le procedure per la VAS dei piani e programmi di intervento sul territorio nella parte seconda, entrata in vigore il 31 luglio 2007. Recentemente con il D. Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008 (entrato in vigore il 13 febbraio 2008) ed il D. Lgs. 128/2010 (entrato in vigore il 26 agosto 2010), è stata attuata una profonda modifica dei contenuti di tutte le parti del suddetto “Testo unico ambientale”, con particolare riguardo alla parte seconda, riguardante le procedure per la valutazione strategica e per la valutazione di impatto ambientale. In particolare l’art. 6 prevede che debbano essere sottoposti a VAS, in generale, tutti i piani e i programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente e, in particolare, quelli che appartengono a specifici settori, tra i quali è incluso quello della pianificazione territoriale. I Piani Urbanistici Comunali (PUC) pertanto, in quanto 1 Direttiva VAS 2001/42/CE, art. 1. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE strumenti di Piano dei territori comunali, rientrano nel campo di applicazione della Direttiva e, conseguentemente, per la loro approvazione, è necessario che sia condotta la VAS. La Regione Sardegna non si è ancora dotata di una Legge Regionale in materia di VAS, pur essendo in corso di predisposizione da parte dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente un Disegno di Legge che regolamenti in maniera organica le procedure in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA), ai sensi della Direttiva 85/337/CEE, e di valutazione ambientale strategica, ai sensi della Direttiva 42/2001/CE, coordinando le indicazioni a livello nazionale con le norme regionali. Con DPGR n. 66 del 28 aprile 2005 “Ridefinizione del Servizio delle Direzioni generali della Presidenza della Regione e degli Assessorati, loro denominazione, compiti e dipendenza funzionale”, la competenza in materia di VAS è stata assegnata al Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI) dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. Conseguentemente, la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 38/32 del 02/08/2005, ha attribuito al predetto Servizio funzioni di coordinamento per l’espletamento della VAS di piani e programmi. Successivamente, con Legge Regionale n. 9 del 12 giugno 2006, concernente il conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, sono state attribuite alla regione le funzioni amministrative non ritenute di livello nazionale relative alla valutazione di piani e programmi di livello regionale (art. 48) e alle province quelle relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale, sub-provinciale e provinciale (art. 49, così come modificato dal comma 19 dell’art. 5 della L.R. n. 3/2008.). L’entrata in vigore del PPR ha previsto che i Comuni provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici comunali alle disposizioni del PPR coerentemente con i principi che stanno alla base del PPR stesso. I nuovi PUC che saranno elaborati in conformità alle disposizioni del PPR e/o quelli che per adeguarsi a tali disposizioni dovranno essere revisionati, pertanto, dovranno essere sottoposti a VAS. A tale fine il servizio SAVI dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna con Deliberazione della Giunta Regionale N. 44/51 del 14.12.2010 ha approvato le “Linee Guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali”, in affiancamento e ad integrazione delle linee guida elaborate dall’Assessorato dell’Urbanistica per l’adeguamento dei PUC al PPR per quanto riguarda specificatamente l’applicazione della procedura di VAS all’interno del processo di adeguamento del piano. Le Linee Guida forniscono inoltre specifiche metodologie per l’attuazione delle diverse fasi della procedura di VAS definite in maniera integrata con le fasi di adeguamento degli strumenti urbanistici al PPR. Poiché il recente D.D.L. relativo a “Istituzione del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani e di riordino in materia ambientale”, approvato con la D.G.R. n. 11/27 del 19.2.2008, prevede all’art. 4 una norma transitoria in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale ai fini dell’immediato recepimento dei contenuti del D. Lgs. n. 4/2008, si è reso necessario procedere alla sostituzione della Deliberazione n. 5/11 del 15 febbraio 2005, che prevede le direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale, al fine di renderle conformi ai dettati della parte II del D. Lgs. n. 152/2006, così come modificato dal recente D. Lgs. sopra richiamato. Gli allegati A e B della Deliberazione 5/11 del 15 febbraio 2005 sono stati inizialmente sostituiti con gli allegati A e B della Deliberazione n. 24/23 del 23 aprile 2008, che ha VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 3 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE inoltre introdotto, nell’allegato C, precise disposizioni per l’attivazione delle procedure di VAS di competenza regionale. La Delibera n. 24/23 del 23 aprile 2008 è stata successivamente sostituita dalla Delibera n. 34/33 del 7 agosto 2012 di approvazione delle nuove procedure di valutazione ambientale. 2.2 Procedura di Screening La Direttiva 2001/42/CE (art. 3, paragrafo 2) individua specificatamente una serie di piani e programmi che devono essere sottoposti a VAS e ne esclude degli altri. In particolare, “viene effettuata una valutazione ambientale per tutti i piani e programmi: - che sono elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/ 337/CEE, o - per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE”. La Direttiva definisce inoltre che non devono essere sottoposti a VAS: - “piani e programmi destinati esclusivamente a scopi di difesa nazionale e di protezione civile”; - “piani e programmi finanziari o di bilancio”. Per i piani e programmi non rientranti nelle tipologie indicate è necessario procedere ad una verifica preventiva di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica, secondo i criteri di cui all'Allegato II della Direttiva, volta ad accertare eventuali effetti significativi sull'ambiente; in particolare la verifica di assoggettabilità è prevista per: - i piani e i programmi che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione di progetti che possono avere effetti significativi sull'ambiente, nonché per: - i piani e programmi di cui all’art. 3, paragrafo 2 della Direttiva che determinano l'uso di piccole aree a livello locale; - le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui all’art. 3, paragrafo 2 della Direttiva. Con specifico riferimento al Piano Urbanistico Comunale di San Vito, esso rientra pienamente nel campo di applicazione della Direttiva 2001/42/CE in quanto: - riguarda uno dei settori specifici indicati dall’art. 3, paragrafo 2, ovvero quello della pianificazione territoriale, - rappresenta il quadro di riferimento per la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti possono essere sottoposti a VIA in base alla normativa vigente. Il Piano Urbanistico Comunale di San Vito deve pertanto essere obbligatoriamente sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 4 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 3 Il Piano Urbanistico Comunale di San Vito 3.1 La pianificazione urbanistica vigente Il territorio Comunale di San Vito è regolamentato da un Programma di Fabbricazione approvato con D.A. 983 /U del 06 agosto 1981 e successivamente con D.A. 2193/U del 30 dicembre 1988. Recentemente lo strumento urbanistico è stato oggetto di una Variante approvata con delibera del Consiglio Comunale n. 63 del 20 dicembre 2012, integrata con le Delibere di C.C. n. 44/2013 e n. 67/2013, dichiarata coerente con il quadro normativo e pianificatorio sovraordinato con determinazione n. 3672/DG prot. n. 53426 dell’8 novembre 2013 del Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Regionale EE.LL., Finanze ed Urbanistica. Il Comune ha inoltre in corso di adozione il Piano Particolareggiato del Centro Matrice in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale. 3.2 Il nuovo Piano Urbanistico Comunale di San Vito Il processo di elaborazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) di San Vito si basa sulla necessità di adeguare lo strumento di pianificazione comunale agli indirizzi e direttive definite dal Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI). Le trasformazioni urbanistiche e le condizioni di assetto generale del territorio devono quindi essere orientate in considerazione dei valori paesaggistici riconosciuti nel territorio comunale e delle condizioni di pericolosità idrogeologica. Gli approfondimenti disciplinari inerenti all’Assetto territoriale, le relative cartografie di base e l’implementazione del Sistema Informativo Territoriale del PUC, sono stati svolti secondo le indicazioni riportate nelle Linee guida per l'adeguamento dei Piani Urbanistici Comunali al PPR e al PAI emanate dalla Regione Autonoma della Sardegna per la Fase 1 - Il riordino delle conoscenze. 3.2.1 Natura e contenuti del Piano Urbanistico Comunale La Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 “Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale”, e sue modifiche e integrazioni, ad oggi rappresenta il principale riferimento normativo per la elaborazione del Piano Urbanistico Comunale. L’articolo 4 definisce gli “Ambiti di competenza degli strumenti” di governo del territorio e stabilisce che il comune, con il Piano Urbanistico Comunale o Intercomunale: - assicura la equilibrata espansione dei centri abitati in coerenza con le direttive e i vincoli regionali; - in conformità alle previsioni del piano urbanistico provinciale regola l'uso del territorio agricolo e delle parti destinate allo sviluppo turistico e produttivo industriale – artigianale; - detta norme per il recupero e l'uso del patrimonio edilizio esistente, per una adeguata dotazione di servizi sociali e di carattere infrastrutturale del territorio comunale. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 5 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Il Piano Urbanistico Comunale prevede inoltre, ai sensi dell’art. 19: - la prospettiva del fabbisogno abitativo; - la rete delle infrastrutture e delle principali opere di urbanizzazione primaria e secondaria; - la normativa di uso del territorio per le diverse destinazioni di zona; - l'individuazione degli ambiti da assoggettare alla pianificazione attuativa; - l'individuazione degli ambiti da sottoporre a speciali norme di tutela e di salvaguardia ed ove si renda opportuno per il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente; - le norme e le procedure per misurare la compatibilità ambientale dei progetti di trasformazione urbanistica e territoriale, ricadenti nel territorio comunale. 3.2.2 L’adeguamento del PUC di San Vito al Piano Paesaggistico Regionale L’approvazione da parte della Regione Sardegna del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), redatto in riferimento alla nuova disciplina paesaggistica introdotta dal Codice Urbani (D. Lgs. del 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm. e ii.), ha avviato in Sardegna un complesso e articolato processo di adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale di competenza comunale e provinciale. Il Comune di San Vito, esteso su una superficie territoriale di 231,24 Kmq, ricade parzialmente all’interno del primo ambito omogeneo del PPR, l’area costiera, e risulta interessato da tre distinti Ambiti di paesaggio: - Ambito di paesaggio n. 24 - Salto di Quirra (14,82 Kmq, pari al 6,41%) - Ambito di paesaggio n. 25 - Bassa valle del Flumendosa (53,0 Kmq, pari al 22,9%) - Ambito di paesaggio n. 26 - Castiadas (67,36 Kmq, pari al 29,1%) Due porzioni del sistema montano interno risultano invece compresi nel secondo ambito omogeneo del PPR, l’ambito interno, tuttora non approvato da parte della Regione Sardegna. Tuttavia uno studio preliminare sugli Ambiti di paesaggio interni, pubblicato della RAS nel 2009, identifica per il settore montano interno due distinti Ambiti di paesaggio, denominati Gerrei e Serpeddì - Monte Genis. Il Piano Urbanistico Comunale rappresenta il principale strumento di attuazione delle politiche, strategie e obiettivi del Piano Paesaggistico Regionale, relativamente alla tutela, salvaguardia e gestione del territorio, al quale vengono conferiti contenuti di valenza paesaggistica2. Nell’adeguare i propri strumenti urbanistici alle disposizioni e previsioni del PPR i Comuni provvedono a individuare i caratteri connotativi della propria identità e delle peculiarità paesaggistiche, in una fase di riordino e di messa a sistema delle conoscenze del territorio. 2 Vedi in particolare l’art. 106 della Normativa di Attuazione del PPR. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 6 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Figura 1 - Gli Ambiti di paesaggio nel territorio di San Vito Il Riordino delle conoscenze La fase di riordino delle conoscenze ha lo scopo di operare un’analisi, una raccolta e una classificazione delle risorse e dei fenomeni presenti sul territorio, finalizzata a sviluppare una base conoscitiva adeguata per l’attivazione di un processo di pianificazione locale e regionale orientato alla tutela e valorizzazione delle VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 7 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE preesistenze storico-culturali, naturalistiche e ambientali, materiali e immateriali che caratterizzano il territorio. Il quadro conoscitivo del Piano contiene le basi di conoscenza interdisciplinari e si articola come segue: - demografia ed economia delle attività, che riporta le dimensioni, la struttura e le dinamiche evolutive portanti della popolazione. Descrive inoltre lo stato occupazionale e i settori della specializzazione produttiva del sistema economico comunale e analizza gli scenari di riferimento strutturali e congiunturali dei processi macro-economici, con particolare attenzione alle dimensioni locali dello sviluppo; - assetto ambientale, costituito dall’insieme degli elementi territoriali di carattere biotico (flora, fauna e habitat) e abiotico) geologico e geomorfologico. Comprende la descrizione dello stato e dell’evoluzione dei processi ambientali, dal punto di vista geologico, geomorfologico, idrogeologico e geologicotecnico e vegetazionale; - assetto storico culturale, costituito dalle aree, dagli immobili, siano essi edifici o manufatti che caratterizzano l’antropizzazione del territorio a seguito di processi storici di lunga durata. Riporta il sistema delle risorse, i dispositivi di tutela, salvaguardia e gestione del patrimonio culturale del comune; - assetto insediativo, che rappresenta l’insieme degli elementi risultanti dai processi di organizzazione del territorio funzionali all’insediamento degli uomini e delle attività. Descrive i processi relativi all’organizzazione dell’insediamento, delle infrastrutture e dei servizi, e la disciplina comunale per il governo delle trasformazioni urbanistiche. I comuni procedono pertanto alla identificazione cartografica degli elementi dell’assetto insediativo, delle componenti di paesaggio, dei beni paesaggistici e dei beni identitari presenti nel proprio territorio, sulla base della “tipizzazione” del PPR ed ai sensi dell’art. 134 d.lgs. 42/2004 e dell’art. 9 del PPR. L’attività di identificazione dei beni paesaggistici avviene con la collaborazione dei competenti organi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - MIBAC. Le informazioni strutturate all’interno del quadro conoscitivo sono tradotte in una base dati informatizzata GIS. Esse rappresentano il riferimento di base per la costruzione del Sistema Informativo Territoriale del Piano Urbanistico Comunale di San Vito, organizzato secondo le specifiche di integrazione dettate dal Sistema Informativo Territoriale Regionale - SITR. Il Sistema Informativo Territoriale del Piano è in sintesi un complesso di archivi e procedure, strutturate per l’organizzazione delle informazioni e la costruzione di rappresentazioni tecniche, di supporto all’Amministrazione comunale nelle attività di pianificazione e governo del territorio. 3.2.3 L’adeguamento del PUC di San Vito al Piano di Assetto Idrogeologico La Regione Sardegna, nelle more dell’approvazione del Piano di Bacino, ha approvato con DGR n. 54/33 del 30.12.2004 con ss. mm. ii., il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI). Il PAI contiene in particolare l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia e la determinazione delle misure medesime. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 8 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Le aree individuate dal PAI e confermate ed ampliate dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, nel territorio comunale di San Vito appartengono ai bacini Sud-Orientale e Flumendosa – Campidano – Cixerri e riguardano i tratti prossimi alla foce di importanti corsi d’acqua: il Rio di Quirra, il Flumendosa ed il sistema Picocca-Corr’e Pruna. Attraversa la redazione di specifici studi di compatibilità, che sono in corso di predisposizione per l’intero territorio comunale secondo quanto previsto dall’art. 8 e dall’art. 24 della normativa di attuazione del PAI nonché dalle “Linee guida per l’adeguamento del PUC al PAI”3, verranno identificate le aree a significativa pericolosità idraulica e da frana presenti nel territorio comunale di San Vito. Attraverso tali studi sarà possibile introdurre nella disciplina urbanistica del territorio le limitazioni d’uso previste dal PAI per gli ambiti a diversa pericolosità idraulica o da frana. La prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico si attua attraverso: - l’individuazione delle aree di pericolosità, cioè soggette a possibili esondazioni o a fenomeni franosi, la definizione di una disciplina e classificazione urbanistica del territorio coerente con i livelli di pericolosità individuati e la determinazione degli interventi e delle attività compatibili; ciò può comportare la limitazione o l’impedimento dei processi di edificazione o trasformazione urbanistica al fine di evitare l’insorgere di situazioni di rischio; - l’individuazione degli elementi a rischio presenti nel territorio comunale che, messi in relazione con le differenti aree a pericolosità idrogeologica, consentono la determinazione delle aree a rischio idrogeologico, ovvero le aree in cui il verificarsi di un fenomeno di dissesto può comportare danni di entità variabile e per le quali si rende necessaria la definizione di una disciplina urbanistica e di un quadro di interventi finalizzati a mitigare e ridurre il rischio. Inoltre, nelle aree di pericolosità idrogeologica di qualunque classe, sia idraulica che da frana, vige la disciplina di cui al Titolo III delle NTA del PAI, con la quale sono individuati sia gli interventi vietati, sia quelli consentiti e compatibili con il PAI, comprese le eventuali limitazioni o condizionamenti che possono imporre la redazione di specifico studio di compatibilità idraulica o geologico - geotecnico di dettaglio. 3 Le Linee Guida per l’adeguamento del PUC al PAI sono state approvate con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 3 del 18.07.2007 dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna (BURAS n. 29 del 10.09.2007 parte I e II) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 9 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 3.3 Indirizzi e obiettivi di piano L’Amministrazione di San Vito con la delibera della Giunta Comunale n. 102 del mese di settembre 2012, ha approvato la Relazione sullo stato di adeguamento PUC al PPR ed al PAI contenente le linee di indirizzo e gli obiettivi generali per il Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale ed al Piano di Assetto Idrogeologico. Il documento identifica due principali indirizzi di carattere generale, volti a salvaguardare e valorizzare i caratteri connotativi dell’identità e delle peculiarità paesaggistiche del territorio: - Conservare e valorizzare il patrimonio esistente; - Migliorare la fruizione del territorio. Le tematiche di interesse per il Piano possono essere così sintetizzate: - l’insediamento e le risorse storico culturali - il sistema naturalistico ambientale - l’agricoltura e l’allevamento - le attività artigianali e produttive - la fruizione turistica del territorio - l’accessibilità e la mobilità urbana e territoriale Sulla base degli indirizzi generali e delle tematiche di interesse individuati dall’Amministrazione comunale, è possibile organizzare gli obiettivi di Piano secondo la seguente struttura: Sistema insediativo - Migliorare la qualità urbana e architettonica dell’abitato - Favorire il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente - Favorire la riqualificazione dell’abitato Sistema del patrimonio storico-culturale ed identitario - Tutelare e valorizzare il sistema delle risorse storico culturali e identitarie Sistema naturalistico ambientale - Tutelare e valorizzare le risorse naturalistico ambientali - Mitigare e prevenire i processi di criticità ambientale e idrogeologica preservando l’equilibrio del territorio Sistema economico produttivo - Favorire lo sviluppo economico del territorio - Salvaguardare e valorizzare il tessuto produttivo locale (artigianale, agricolo, zootecnico, agroalimentare, ecc.) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 10 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Sistema dell’accessibilità e mobilità - Favorire l’accessibilità al territorio e l’integrazione fra ambiti urbani e territoriali - Mitigare gli effetti negativi determinati dalle infrastrutture di attraversamento del territorio Sistema socio demografico - Soddisfare il fabbisogno abitativo e di servizi della popolazione residente VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 11 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4 La Valutazione Ambientale Strategica del PUC di San Vito 4.1 Modello di valutazione Il processo di VAS, ben codificato dalle direttive comunitarie, nazionali e regionali, in termini di metodologia e contenuti da implementare, prevede diverse attività di reperimento delle informazioni e loro elaborazione e valutazione, secondo un percorso logico che porta ad una valutazione finale del Piano, i cui risultati vengono riportati all’interno di appositi documenti da rendere pubblici, in un’ottica di trasparenza e ripercorribilità della procedura. La valutazione ambientale del Piano si sviluppa quindi secondo un modello di valutazione che, progressivamente, si arricchisce e sostanzia anche attraverso gli apporti dei diversi soggetti coinvolti nel processo. Attraverso il modello proposto, partendo dai concetti generali della sostenibilità ambientale, si perviene progressivamente ad un quadro valutativo aderente alla situazione locale, dove si verifica una effettiva integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, contestualizzati per il territorio comunale di San Vito, con le reali azioni del piano. Tale risultato si concretizza attraverso i seguenti passaggi: Fase 1 - Scoping Soggetti da coinvolgere nel processo di VAS - Identificazione degli Enti e delle Autorità con competenze in materia ambientale - Identificazione dei soggetti interessati dalle scelte locali e dal loro processo di valutazione Sintesi dello scenario e degli obiettivi di organizzazione territoriale - Enunciazione degli obiettivi generali di piano Quadro della programmazione e pianificazione sovraordinata e di pari livello - Identificazione dei piani e programmi che hanno influenza sull’ambito territoriale di San Vito - Identificazione dei piani e programmi che hanno influenza negli ambiti di competenza del PUC Valutazione preliminare delle relazioni fra contenuti generali di piano e componenti ambientali - Identificazione delle componenti ambientali di interesse per il territorio comunale di San Vito - Descrizione delle componenti ambientali e rappresentazione sintetica dello stato dell’ambiente attraverso l’analisi SWOT - Selezione di indicatori di analisi dello stato dell’ambiente e valutazione delle scelte di piano in relazione alle componenti ambientali scelte Output: - Documento di scoping; - lista dei soggetti da coinvolgere nel processo di VAS; - lista dei piani e programmi di riferimento per l’analisi di coerenza esterna; VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 12 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE - lista delle componenti ambientali e degli indicatori di analisi e valutazione. Fase 2 - Analisi del contesto e valutazione di coerenza esterna Analisi ambientale del contesto - Individuazione, attraverso le criticità e potenzialità individuate, di obiettivi ed indirizzi che possono orientare le scelte di Piano - Verifica ed eventuale rimodulazione degli indicatori di valutazione scelti Analisi della coerenza esterna - Raccolta delle indicazioni provenienti dai soggetti competenti in materia ambientale - Analisi e valutazione delle indicazioni provenienti dai programmi e piani sovraordinati e di pari livello - Individuazione, sulla base delle indicazioni pervenute, di obiettivi ed indirizzi che possono orientare le scelte di Piano Contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale - Individuazione dei criteri generali di sostenibilità ambientale - Individuazione e selezione di obiettivi di sviluppo sostenibile riconducibili al caso locale Output: - diagramma di sintesi dell’analisi SWOT - quadro sinottico di valutazione: obiettivi del PUC/obiettivi dei Piani e Programmi sovraordinati e di pari livello - elenco degli obiettivi di sostenibilità ambientale specifici per il territorio comunale di San Vito e per le questioni strategiche del PUC - quadro sinottico di valutazione: obiettivi specifici del PUC/obiettivi di sviluppo sostenibile Fase 3 – Valutazione ambientale del Piano Coerenza tra obiettivi di piano e obiettivi di sviluppo sostenibile - Identificazione di obiettivi specifici di piano riferiti a ciascun ambito tematico di competenza del Piano - Confronto fra gli obiettivi specifici di Piano e gli obiettivi di sviluppo sostenibile attinenti al contesto locale individuati - Formulazione di un primo livello di coerenza fra obiettivi specifici di piano e obiettivi di sviluppo sostenibile Coerenza delle azioni di piano con i requisiti della sostenibilità ambientale - Identificazione delle azioni di piano strutturate in funzione degli ambiti territoriali e degli obiettivi specifici di piano per essi identificati, anche attraverso l’individuazione di ipotesi di piano alternative - Valutazione delle azioni di piano rispetto al complesso dei requisiti di sostenibilità ambientale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 13 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE - Eventuale rimodulazione delle scelte di Piano ed elaborazione di indicazioni circa le modalità attuative delle azioni di Piano (localizzazione, caratteri tipologici e realizzativi delle opere, ecc) Output: - elenco delle azioni di Piano per le diverse questioni strategiche per il territorio comunale - quadro sinottico di valutazione: azioni di piano/obiettivi del PUC Fase 4 – Valutazione ambientale del Piano Valutazione degli effetti delle scelte di Piano sull’ambiente - Valutazione delle interferenze delle azioni di Piano con le componenti ambientali - Individuazione delle alternative di Piano che determinano i minori impatti negativi sull’ambiente, eventuale rimodulazione delle azioni di Piano ed elaborazione di indicazioni circa le loro modalità attuative Output: - quadro sinottico di valutazione: azioni di Piano/componenti ambientali Il modello di valutazione sopra descritto può essere schematizzato secondo il diagramma seguente: Definizione degli obiettivi generali di Piano ↓ ↓ Indirizzi derivanti dagli incontri previsti dal procedimento di VAS e dall’Amministrazione Comunale Analisi del contesto per componenti ambientali (SWOT) ↓ ↓ ↓ Definizione degli obiettivi specifici di Piano Definizione degli obiettivi di sostenibilità generali e correlati ↓ Analisi di coerenza esterna ↓ ↓ Rimodulazione obiettivi specifichi e definizione di strategie e azioni di Piano ↓ Valutazione della coerenza delle azioni di Piano rispetto agli obiettivi di sostenibilità correlati ↓ Indicazione di eventuali misure di prevenzione e mitigazione e ridefinizione delle azioni di piano VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 14 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.2 Partecipazione e consultazione Le attività di consultazione dei Soggetti competenti in materia ambientale e di partecipazione ed informazione del Pubblico sono elementi fondamentali del processo integrato di pianificazione e valutazione e ne garantiscono l’efficacia e la validità. Una delle principali innovazioni introdotte dalla Direttiva VAS, infatti, riguarda l’obbligo di prevedere specifici momenti di consultazione e informazione ai fini della partecipazione dei soggetti interessati e del pubblico ai procedimenti di verifica e di valutazione ambientale dei Piano. In particolare, in merito alle consultazioni, le disposizioni della Direttiva obbligano gli Stati membri a concedere a determinate Autorità e al Pubblico l’opportunità di esprimere la loro opinione sul Rapporto Ambientale e sulla proposta di Piano, anche al fine di contribuire all’integrazione delle informazioni a disposizione dei responsabili delle decisioni. Le consultazioni, infatti, potrebbero mettere in risalto nuovi elementi capaci di indurre modifiche sostanziali al Piano con conseguenti eventuali ripercussioni significative sull’ambiente. I pareri espressi attraverso le consultazioni e le osservazioni pervenute devono quindi essere prese in considerazione nella fase finale di elaborazione, così da consolidare la proposta di Piano prima della sua approvazione. La presenza di momenti di consultazione e partecipazione all’interno del procedimento di VAS fa si che esso non si riduca ad una semplice tecnica di valutazione ma, al contrario, diventi un’opportunità per considerare la varietà delle opinioni e dei punti di vista ed un momento di interazione tra i soggetti interessati attraverso la partecipazione, l’ascolto e la concertazione. I soggetti da coinvolgere nel processo di pianificazione e valutazione, individuati sulla base della definizione data dalle Linee Guida Regionali per la VAS sono: - Soggetti competenti in materia ambientale: pubbliche amministrazioni che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione di piani o programmi. - Pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi, della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone. - Pubblico interessato: pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure (ad esempio, le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa vigente sono considerate come aventi interesse). Con riferimento al PUC di San Vito, ai sensi dell’art. 49 della L.R. 9/2006, l’Autorità Competente in materia di VAS è la Provincia di Cagliari, che risulta essere anche direttamente coinvolta nel procedimento come Soggetto Competente in materia ambientale. Lo schema seguente sintetizza il processo partecipativo e di consultazione che si intende intraprendere, evidenziando, per ciascun momento individuato, le modalità di conduzione e coinvolgimento dei Soggetti interessati. In particolare, nella fase di orientamento della procedura di VAS (fase di scoping) è previsto il coinvolgimento dell’Autorità Competente per la VAS del PUC e dei Soggetti Competenti in materia ambientale, mentre in fase di redazione ed VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 15 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE approvazione del PUC e del Rapporto ambientale sono previsti ulteriori momenti di consultazione, partecipazione ed informazione, che vedranno coinvolti, oltre all’Autorità competente e ai Soggetti Competenti in materia ambientale, anche il Pubblico ed il Pubblico interessato. FASE Preparazione SOGGETTI COINVOLTI MODALITÀ OPERATIVE Autorità competente - Comunicazione formale indirizzata all’Autorità competente dell’avvio del processo di elaborazione del PUC e della procedura di VAS ed invito all’incontro di presentazione del Documento di Scoping Soggetti competenti in materia ambientale Pubblico e Pubblico Interessato N° INCONTRI - Individuazione, di concerto con l’Autorità competente, dei Soggetti competenti in materia ambientale da coinvolgere nel processo di VAS - Comunicazione formale indirizzata ai Soggetti competenti in materia ambientale dell’avvio del processo di elaborazione del PUC e della procedura di VAS e invito all’incontro di presentazione del Documento di Scoping nessuno - Pubblicazione di apposito avviso, sull’Albo pretorio e sul sito internet del Comune dell’avvio del processo di elaborazione del PUC e della procedura di VAS - Deposito del Documento di Scoping presso gli uffici comunali e sua pubblicazione sul sito internet del Comune - Comunicazione formale, indirizzata all’Autorità competente e ai Soggetti competenti in materia ambientale, di invito all’incontro di presentazione del Documento di Scoping Orientamento (Scoping) Autorità Competente Soggetti competenti in materia ambientale - Presentazione degli obiettivi del PUC e del Documento di Scoping, discussione e verbalizzazione dei risultati - Diffusione della notizia dell’incontro di presentazione del Documento di Scoping mediante: − pubblicazione sul sito internet del comune; − pubblicazione su 1 quotidiano a diffusione regionale (facoltativa); − affissione di manifesti (facoltativa) 1 incontro - Deposito del PUC adottato, del Rapporto Ambientale, Sintesi non tecnica, presso gli uffici del Comune; - Diffusione della attraverso: Informazione Pubblico Pubblico Interessato notizia dell’avvenuto deposito − pubblicazione sul BURAS; − pubblicazione all’Albo pretorio; − pubblicazione sul sito internet del comune; − pubblicazione su 1 quotidiano a diffusione regionale; − affissione di manifesti (facoltativa) - Raccolta, valutazione ed eventuale recepimento VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 16 Nessuno COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE FASE SOGGETTI COINVOLTI MODALITÀ OPERATIVE N° INCONTRI delle osservazioni presentate entro il 60° giorno dalla data di pubblicazione sul BURAS Consultazione Autorità Competente Soggetti competenti in materia ambientale Pubblico interessato Pubblico - Invio del PUC adottato e del Rapporto Ambientale - Presentazione (tra il 15° ed il 45° giorno dalla pubblicazione della notizia dell’avvenuto deposito) del PUC adottato e del Rapporto Ambientale, discussione e verbalizzazione dei risultati - Valutazione ed eventuale osservazioni presentate Pubblico e pubblico interessato delle - Presentazione (tra il 15° ed il 45° giorno dalla pubblicazione della notizia dell’avvenuto deposito) del PUC adottato e del Rapporto Ambientale, discussione e verbalizzazione dei risultati - Valutazione ed eventuale osservazioni presentate Informazione sulla decisione recepimento recepimento 1 incontro 1 incontro delle - Pubblicazione sul BURAS degli esiti della VAS del PUC con indicazione delle sedi ove è possibile prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria - Messa a disposizione, anche attraverso la pubblicazione sul sito internet del Comune, del parere motivato espresso dall’Autorità Competente, della Dichiarazione di sintesi e del Programma di monitoraggio VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 17 Nessuno COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.3 Fase di scoping 4.3.1 Individuazione dei Soggetti da coinvolgere nel processo di VAS Il processo di VAS richiama la necessità di un coinvolgimento strutturato di soggetti diversi dall'Amministrazione proponente nel processo di elaborazione e valutazione ambientale del PUC. Tali soggetti comprendono Enti Pubblici locali e sovralocali e il pubblico nelle sue diverse articolazioni. Ciascun soggetto può apportare al processo complessivo un contributo di conoscenza dei problemi e delle potenzialità del territorio in esame. Il riconoscimento dei soggetti da coinvolgere è finalizzato: - all’individuazione delle Autorità competenti in materia ambientale e di altri soggetti, quali il pubblico o i rappresentanti della collettività, che possono contribuire alla conoscenza delle questioni ambientali; - al confronto con le Autorità locali e sovralocali per l’individuazione delle specifiche competenze, durante il processo di pianificazione e in fase di monitoraggio, al fine di giungere al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dal processo di VAS; - al confronto con le Amministrazioni Comunali appartenenti all’ambito territoriale di riferimento del PUC, al fine di individuare ambiti comuni di operatività per progetti di valenza intercomunale; - alla discussione e condivisione con i soggetti individuati del livello di dettaglio e della portata delle informazioni da produrre e da elaborare in fase di valutazione, nonché delle metodologie per la conduzione dell’analisi ambientale. 4.3.2 Redazione del documento di scoping Nel Documento di Scoping, redatto sulla base delle valutazioni preliminari effettuate per l’individuazione dell’ambito di influenza del PUC, sono stati esplicitati: - gli obiettivi generali che l’amministrazione comunale intende perseguire con il PUC; - le componenti ambientali di interesse per il Comune di San Vito; - la metodologia scelta per la conduzione delle analisi e della valutazioni nel procedimento di valutazione ambientale del PUC; - l’elenco dei Piani e Programmi, sia di pari livello che sovraordinati, con i quali il PUC si relaziona e rispetto ai quali valutare la coerenza esterna del PUC; - l’elenco dei criteri generali di sostenibilità ambientale rispetto ai quali valutare la coerenza delle strategie del PUC; - un primo indice ragionato del Rapporto Ambientale, al fine di evidenziare le informazioni che si è scelto di inserire al suo interno; - le modalità con cui si è scelto di condurre le attività di partecipazione e consultazione, con particolare riferimento all’individuazione dei portatori di interesse che si intende coinvolgere e ai momenti del processo di VAS in cui sono previste tali attività; - l’elenco delle Autorità e degli Enti individuati quali Soggetti competenti in materia ambientale, del Pubblico Interessato e del Pubblico. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 18 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.3.3 Incontro di Scoping L’incontro di Scoping, richiesto dalla Amministrazione comunale di San Vito, in qualità di autorità proponente, vedrà coinvolti l’Autorità competente e i Soggetti competenti in materia ambientale. Lo scopo di tale incontro è quello di presentare e discutere, con i soggetti coinvolti, gli obiettivi generali del PUC ed i contenuti del Documento di Scoping ed acquisire contributi di conoscenza dei problemi e delle potenzialità del territorio in esame. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 19 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.4 Analisi ambientale del contesto 4.4.1 Componenti ambientali di interesse In coerenza con quanto indicato dalla Direttiva 2001/42/CE, il Rapporto Ambientale dovrà contenere una descrizione dello stato attuale dell’ambiente e della sua evoluzione probabile senza l’attuazione del Piano, che metta in evidenza le peculiarità ambientali delle aree interessate e le eventuali criticità. Così come indicato dalle Linee Guida Regionali per la VAS dei PUC, l’analisi ambientale del contesto territoriale di San Vito, prenderà in considerazione le componenti ambientali e le tematiche seguenti: - Aria; - Acqua; - Rifiuti; - Suolo; - Flora, Fauna e Biodiversità; - Paesaggio ed Assetto Storico-Culturale; - Assetto Insediativo e Demografico; - Sistema Economico Produttivo; - Mobilità e Trasporti - Energia - Rumore. L’analisi ambientale condotta sul territorio di San Vito, oltre a definire lo stato attuale dell’ambiente, sarà anche finalizzata ad indicare le possibili relazioni causa-effetto fra le attività della popolazione e le componenti ambientali. Tale analisi costituirà un riferimento per: - l’individuazione degli obiettivi di sostenibilità del Piano; - l’individuazione degli effetti ambientali potenziali diretti ed indiretti delle azioni del Piano; - la contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale in obiettivi di sviluppo sostenibile. Al fine di procedere ad una prima individuazione delle tematiche da affrontare in sede di redazione e valutazione del Piano, è stata effettuata una analisi preliminare dello stato delle componenti ambientali sopra individuate, in termini di valenze e criticità, evidenziando gli aspetti rilevanti a cui il Piano dovrà dare risposta, anche in riferimento alle prescrizioni normative degli strumenti di programmazione e pianificazione sovraordinati. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 20 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Aria4 La Regione Autonoma della Sardegna, in occasione della “Realizzazione dell'inventario regionale delle sorgenti di emissione”, ha predisposto uno studio organico circa lo stato della qualità dell’aria nel territorio regionale (Assessorato della Difesa Ambiente della Regione Sardegna, 2005). Tale documento sullo stato della qualità dell’aria in Sardegna, così elaborato, è articolato nelle seguenti parti: - inventario regionale delle fonti di emissione; - valutazione della qualità dell’aria e zonizzazione secondo il d.lgs. n. 351/99; - individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di cui al d.lgs. n. 351/99. 4 A cura dell’ing. Elisa Fenude – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 21 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Sulla base dei risultati della valutazione preliminare, il territorio comunale di San Vito non è stato inserito tra le zone critiche per la protezione della salute umana, ne tra le zone potenzialmente critiche per la protezione della vegetazione. Dallo studio dello stato della qualità dell’aria nel territorio regionale ed, in particolare, nelle aree individuate come a maggior rischio nella fase di zonizzazione preliminare, utilizzando prevalentemente gli strumenti modellistici di dispersione dell’inquinamento atmosferico, sono state individuate diverse criticità, che hanno reso necessario rivedere l’individuazione delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e per gli ecosistemi e dei Comuni che necessitano di interventi di risanamento. Il territorio comunale di San Vito è stato individuato come zona di mantenimento, cioè in una zona in cui occorre garantire il mantenimento di una buona qualità dell’aria e non soggetta né a misure di risanamento né a particolari misure di controllo e monitoraggio. La Regione Sardegna, in recepimento del decreto legislativo del 13.8.2010 n. 155 recante "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa", ha proceduto al riesame della zonizzazione del territorio e all’individuazione degli agglomerati sulla base dell'assetto urbanistico, della popolazione residente e della densità abitativa e, successivamente, all’individuazione delle zone sulla base del carico emissivo, delle caratteristiche orografiche, delle caratteristiche meteo-climatiche e del grado di urbanizzazione del territorio. Nello specifico il territorio regionale è stato classificato nelle seguenti zone: - Agglomerato di Cagliari: comprendente i comuni di Cagliari, Monserrato, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius e Elmas. - Zona urbana: costituita dalle aree urbane rilevanti, la cui individuazione è stata effettuata a partire dall’analisi dei carichi emissivi. Si tratta di centri urbani sul cui territorio si registrano livelli emissivi significativi, principalmente prodotti dal trasporto stradale e dal riscaldamento domestico. - Zona industriale: costituita dai comuni in cui ricadono aree industriali in cui il carico emissivo è determinato prevalentemente da più attività energetiche e/o VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 22 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE industriali localizzate nel territorio, caratterizzate prevalentemente da emissioni puntuali; - Zona rurale: comprendente la rimanente parte del territorio regionale. Essa risulta caratterizzata da livelli emissivi dei vari inquinanti piuttosto contenuti, dalla presenza di poche attività produttive isolate e generalmente con un basso grado di urbanizzazione. Il Comune di San Vito ricade nella zona rurale, per la quale non si evidenziano particolari criticità. STATO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA ASPETTO Inquinamento da ossidi di zolfo [SO2] INDICATORE Concentrazione di SO2 Emissioni di SO2 Concentrazione di NOX U.M. µg/m3 t/a µg/m3 Inquinamento da ossidi di azoto [NOX] Emissioni di NOX Inquinamento da ossidi di azoto [PM10] Concentrazione di PM10 Emissioni di PM10 Concentrazione di CO t/a µg/m3 t/a µg/m3 Inquinamento da monossido di carbonio [CO] Emissioni di CO Inquinamento da ozono [O3] Concentrazione di O3 µg/m3 Concentrazione di C6H6 µg/m3 Inquinamento da benzene [C6H6] VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Emissioni di C6H6 23 FONTI t/a t/a Parametri non rilevati in quanto nel Comune di San Vito non risultano presenti centraline di monitoraggio della qualità dell’aria. COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE ASPETTI CLIMATICI Condizioni anemometriche5 Direzione del vento Ovest Direzione di provenienza del vento massimo (percentuali sul totale dei dati disponibili, dal 1951 al 1993) Fonte: ARPAS nord 40% nord-ovest 30% nord-est 20% 10% ovest 0% est sud-ovest sud-est sud Direzione di provenienza del vento per ciascuna fascia di velocità presso la stazione anemometrica di Perdasdefogu (percentuali sul totale dei dati disponibili, dal 1951 al 1993) Fonte: ARPAS nord 40% nord-ovest 30% nord-est 20% 10% ovest 0% est sud-ovest sud-est sud 5 La direzione di provenienza dei venti è stata calcolata a partire dai dati della Stazione meteorologica di Perdasdefogu. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 24 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Acqua6 Sistema di approvvigionamento idrico Il sistema idrico integrato è gestito dall’Abbanoa S.p.A. L’approvvigionamento idrico nel comune è assicurato dallo schema 39 "Sud Orientale" San Vito è approvvigionato dall’acquedotto 39/A "Pozzi Consozio" alimentato dai pozzi omonimi (39/1) e dai Pozzi San Vito (39/2) con 26,00 l/s per San Vito. Lo sviluppo complessivo della rete di adduzione è di 4.230 m di cui 2.700 m in ghisa sferoidale Ø 100 mm e Ø 250 mm, e 1.530 m in acciaio Ø 200 mm. Le infrastrutture acquedottistiche al servizio non solo di San Vito, ma anche di Villaputzu, Muravera, e Castiadas (pozzi, serbatoi e rete di adduzione) sono state realizzate in un arco di tempo all’incirca trentennale dall’ERSAT, poiché tali zone ricadevano in un ambito orientato prevalentemente allo sviluppo agricolo. Sviluppi successivi del territorio hanno evidenziato una forte vocazione turistica dell’area vasta gravando fortemente sulla disponibilità della risorsa. Di seguito si riportano alcuni dati relativi alla previsione della popolazione residente e fluttuante stagionale estratta da all. n. 2/B - Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti – Allegato VIII Comuni del Cagliaritano Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041 4009 4080 4179 4260 4317 4360 4414 4482 4557 4632 4702 Fluttuanti 1410 1716 2023 2329 2635 2841 3247 3553 3859 4165 4472 Totali 5419 5796 6202 6589 6952 3964 4013 4075 4143 4211 4275 3645 3710 3800 3873 3925 3964 4013 4075 4143 4211 4275 Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totali 3645 3710 3800 3873 3925 3964 4013 4075 4143 4211 4275 175 178 182 186 188 191 193 196 199 202 205 Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totali 175 178 182 186 188 191 193 196 199 202 205 115 117 120 122 124 125 126 128 131 133 135 1716 2023 2329 2635 2941 3247 3553 3859 4165 4472 49 50 51 52 52 53 54 55 56 56 Territorio comunale Residenti San Vito Residenti Case sparse Residenti San Priamo Residenti Fluttuanti 1410 Totali 1525 Tuerra I Residenti 6 48 A cura della dott.ssa Patrizia Carla Sechi – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 25 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041 Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totali 48 49 50 51 52 52 53 54 55 56 56 26 26 27 28 28 28 29 29 29 30 31 Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totali 26 27 28 28 28 29 29 29 30 31 Tuerra II Residenti 26 Per quanto attiene la previsione dei fabbisogni idropotabili i dati sotto riportati sono stati estrapolati dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti della Sardegna – Revisione 2006. Anni 1991 abitanti 1996 2001 2006 mc/g abitanti mc/g abitanti mc/g abitanti mc/g CAPOL. 3645 661 3710 692 3800 730 3873 764 - 5000 189 34 192 36 197 38 201 40 Case sparse 175 25 178 27 182 28 186 30 Totali 4009 720 4080 755 4179 796 4260 834 Anni 2011 abitanti 2016 2021 1026 mc/g abitanti mc/g abitanti mc/g abitanti mc/g CAPOL. 3925 796 3964 825 4013 857 4075 892 - 5000 204 41 205 43 208 44 211 46 Case sparse 188 32 191 33 193 35 196 37 Totali 4317 869 4360 901 4414 936 4482 975 Anni 2031 3036 2041 abitanti mc/g abitanti mc/g abitanti mc/g CAPOL. 4143 929 4211 967 4275 1005 - 5000 215 48 219 50 222 52 Case sparse 199 38 202 40 205 42 Totali 4557 1016 4632 1057 4702 1099 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 26 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Dettaglio residenti Località 1991 2041 Case sparse 175 205 San Vito 3645 4275 Tuerra I 48 56 Tuerra II 26 31 Totale 4009 4702 Di seguito si riporta la scheda monografica dello stato di fatto riferito al 2001 dell’allegato 5 del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti della Sardegna – Revisione 2006 Località per tipo di abitato Popolazione al 2001 Giorno medio dell’anno Giorno di max consumo Centro capoluogo Centri<5000 abitanti Volume annuo (+5%) mc Dotazione l/abxg Fabbisogno mc/g Dotazione l/abxg Fabbisogno mc/g 3800 192 729 287 1,000 279,389 197 192 37 287 56 14,180 Nuclei e 182 case sparse 156 28 233 42 10,731 460 930 460 930 87,885 Totale 1,724 Totale 2,118 392,185 Pari a a l/s 24,51 + perdite 5% l/s 25,74 Disponibilità attuale l/s 29,50 Totale 4179 popolazione residente Totale 2023 popolazione fluttuante Popolazione al 2001 Residenti San Vito 3800 Case sparse 182 San Priamo 120 Tuerra I 50 Tuerra II 27 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Fluttuanti 2023 27 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Estratto dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti per la Sardegna –Rev. 2006 Allegato 6 – Reti interne Anno 2001 N° abitanti previsti dal NPRGA Res. Flutt. Totali 3800 N° utenze N° allacci 3800 1810* 1629* Acqua immessa in serbatoio (mc/anno) Efficienza rete (km) Sviluppo rete (km) 930312 mediocre 26,39 Acciaio (%) 10,00 Ghisa (%) Materie plastiche (%) 65,00 25,00 * Dato calcolato Di seguito si riporta la scheda monografica per quanto attiene le portate e i fabbisogni riferiti agli schemi di adduzione e la relativa cartografia dell’assetto futuro riportata nell’allegato 7 del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti della Sardegna – Revisione 2004 Portata Centro servito abitato Denomin. San Vito Quota s.m.l. Popolazione 2041 Turistica Cs 4472 Tuerra I Tuerra II Portata richiesta giorno Approvvigionamento al 2041 (l/s) max consumo (2041) Resid. Turistica Resid. Totale Dal presente schema N 13 San Priamo al . Q(l/s) Nome Tipologia 4275 17,32 17,32 27/1 18,95 Basso Acque Flumendosa interne 205 0,71 0,71 0,55 24,36 27/1 26,35 Basso Acque Flumendosa interne 56 0,23 0,23 31 0,13 0,13 135 23,81 27/1 0,40 Basso Acque Flumendosa interne Fabbisogno Denominazione centro Fabbisogno al 2041 Capacità serbatoi urbani (mc) Mmc (anno) Turistica Residente Totale Richiesta al 2041 Esistente San Vito 0,367 0,367 2093 400 cs 0,015 0,015 0,012 0,197 100 Tuerra I 0,005 0,005 100 Tuerra II 0,003 0,003 100 0,401 0,586 2393 San Priamo Territorio comunale 0,185 0,185 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 28 400 Integrativa COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Schema Sud Orientale – Stato di fatto - Rev. 2006 Legenda Tubazioni Schemi 39 Sud Orientale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 29 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Schema Sud Orientale – Assetto futuro - Rev. 2006 Legenda Tubazioni Schemi 27 Sud Orientale 29 Cagliari - Burcei Sistema fognario e depurativo Di seguito si riportano alcuni dati relativamente alla copertura delle reti fognarie e del servizio depurativo nel territorio comunale di San Vito riferiti a 3970 abitanti residenti e 48 fluttuanti. Il Piano d'Ambito della Regione Autonoma della Sardegna. "Ricognizione delle infrastrutture e programmi degli interventi" – 2002) riporta una percentuale di copertura delle reti fognarie del 95% per un totale di abitanti serviti pari a 3808 abitanti e una copertura del servizio depurativo pari al 90 % pari a 3608 abitanti. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 30 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Attualmente i reflui del comune di San Vito sono collettati all’impianto consortile di Villaputzu. Un altro impoiantio ubicato a San Priamo è in attesa di essere collaudato e verrà preso anch’esso in gestione da Abbanoa. Inquinamento delle acque La Regione Autonoma della Sardegna, in attuazione dell'art. 44 del D.L.gs 11 maggio 1999 n. 152 e s.m.i. e dell'art. 2 della L.R. luglio 2000, n. 14, ha approvato, su proposta dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente, il Piano di Tutela delle Acque (PTA) con Deliberazione della Giunta Regionale n. 14/16 del 4 aprile 2006. Il documento, secondo quanto previsto dalla L.R. 14/2000, è stato predisposto sulla base delle linee generali approvate dalla Giunta Regionale con D.G.R. 47/18 del 5 ottobre 2005 ed in conformità alle linee-guida approvate da parte del Consiglio Regionale. I dati seguenti si riferiscono al comune di San Vito e sono contenuti all’interno della monografia dell’ Unità Idrografica Omogenea (U.I.O.) denominata Flumendosa Carichi prodotti da fonte puntuale Carichi potenziali di origine civile (espressi in tonnellate/anno) Residenti 2001 BOD COD N P 3749 82,10 150,52 13,14 2,05 Carichi potenziali industriali comunali (espressi in tonnellate/anno) ATTIVITÀ PRODUTTIVE PRINCIPALI BOD COD N P Produzione di altri prodotti alimentari, 7,74 213,84 22,66 0,48 produzione di prodotti per l’alimentazione degli animali Carichi prodotti da fonte diffusa Carichi potenziali agricoli comunali (dati espressi in tonnellate/anno) SAU (ha) - V Cens. ISTAT. 2001 Cereali Frutta Olivo Ortiva 143,26 382.02 48.3 7.09 Prati Vite Carichipotenziali (ton/anno) P N tot 325.28 104.48 14.42 39.22 Carichi di origine zootecnica N° CAPI (V Cens,ISTAT,2001) ISTAT CapriniEquini Suini Avicoli ovini 72 554 8495 910 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Carichi potenziali (ton/anno) Bovini Conigli BOD COD P N 443 38 4,36 81 892,36 14,36 81,01 31 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Rifiuti7 La pianificazione regionale in materia di rifiuti Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti - Sezione rifiuti urbani, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 73/7 del 20 dicembre 2008, ha predisposto un profondo aggiornamento del precedente strumento pianificatorio del 1998, prevedendo, tra l’altro, l’istituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale coincidente con l’intero territorio regionale, a fronte dei quattro precedentemente esistenti, con conseguente individuazione di un’unica Autorità d’Ambito cui sarà affidato il servizio regionale integrato di gestione dei rifiuti urbani (costituito dall’insieme dei servizi pubblici di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti), ottenendo la semplificazione del sistema organizzativo attualmente incentrato su una pluralità di enti di riferimento. Il nuovo PRGR prevede inoltre l’individuazione, in base a criteri di efficacia ed economicità, di due livelli di gestione integrata, coordinati dall’Autorità d’Ambito regionale: il livello provinciale (sub-ambiti), per l’organizzazione della fase di raccolta e recupero dei materiali, in cui avranno un ruolo preponderante le Province e gli Enti Locali; il livello regionale (ATO), per la gestione della filiera del trattamento/smaltimento del rifiuto residuale attraverso le fasi di termovalorizzazione e smaltimento in discarica, garantendo la determinazione di una tariffa, rapportata a tali lavorazioni, unica per tutto l’ambito regionale e la minimizzazione del ricorso allo smaltimento in discarica; Il Comune di San Vito appartiene al sub-ambito provinciale di Cagliari, di cui si riportano nella tabella sottostante i dati relativi alla produzione di RU più significativi. 7 A cura dell’ing. GianFilippo Serra – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 32 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Per tale subambito provinciale l’organizzazione richiesta a regime dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è la seguente: - attivazione del sistema consortile di raccolta differenziata integrata per bacini ottimali di raccolta, ciascuno dotato di almeno un’area di raggruppamento per l’invio dei materiali agli impianti intermedi; attivazione di ecocentri comunali per il conferimento diretto da parte delle utenze di RAEE ed altri materiali separati a monte; - potenziamento per circa 30.000-35.000 t/a delle linee di compostaggio di qualità degli impianti di Cagliari e Villasimius tramite conversione progressiva dell’equivalente surplus impiantistico di bio-stabilizzazione esistente presso gli stessi impianti; - avvio dell’organico di qualità dalle aree di raggruppamento agli impianti di compostaggio di Cagliari, Villasimius ed agli impianti di Villacidro e di Serramanna in coerenza al principio di prossimità; il sistema può essere supportato dagli impianti di compostaggio della PROMISA di Quartu S.E. (esistente), dell’Unione dei Comuni del Parteolla (finanziato); - avvio del materiale cellulosico dalle aree di raggruppamento alle piattaforme private di riferimento del sistema CONAI-COMIECO localizzate presso l’area industriale di Cagliari e a Isili; - avvio del materiale plastico dalle aree di raggruppamento alle strutture private di riferimento del sistema CONAI-COREPLA localizzate presso l’area industriale di Cagliari; - avvio del vetro dalle aree di raggruppamento alle strutture private di riferimento del sistema CONAICOREVE localizzate presso l’area industriale di Cagliari e a Isili; - avvio degli imballaggi e degli ingombranti in metallo dalle aree di raggruppamento a centri di rottamazione di titolarità privata convenzionati con l’Autorità d’ambito e localizzati nel territorio provinciale di Cagliari; - istituzione di una piattaforma di riferimento per lo stoccaggio ed il pretrattamento degli imballaggi e delle f.m.s in legno ed in materiale tessile, in prima istanza da individuare presso la piattaforma di termovalorizzazione e compostaggio di Cagliari; il centro diventerà una piattaforma di riferimento del sistema CONAI-RILEGNO e a questa confluiranno i materiali provenienti dalle aree di raggruppamento dei bacini di raccolta; - avvio di RAEE dai centri comunali di conferimento e/o dalle aree di raggruppamento all’impianto di stoccaggio-trattamento di titolarità privata convenzionato con l’Autorità d’ambito, localizzato preferenzialmente nel territorio provinciale di Cagliari, che provvederà al completamento della filiera di trattamento-recupero eventualmente anche presso strutture extra-regionali; - avvio di RUP ed altre frazioni da raccolta differenziata, anche di natura pericolosa, dalle aree di raggruppamento a centri di stoccaggio - trattamento di titolarità privata, localizzati prioritariamente nel territorio provinciale di Cagliari, convenzionati con l’Autorità d’ambito, e che provvedono all’avvio al trattamento-smaltimento presso strutture anche extra-regionali; - interventi di revamping delle termovalorizzazione di Cagliari range 15-30 Gcal/h; l’estremo poli di valorizzazione termica VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING due linee a maggiore vetustà dell’impianto di con adeguamento della potenzialità termica nel inferiore è valido nell’ipotesi dello scenario E (tre in Sardegna), quello superiore nell’ipotesi dello 33 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE scenario D (due poli); nel secondo caso occorre un adeguamento della potenzialità massica entro le 40.000 t/a; - mantenimento in esercizio delle linee di selezione e delle linee di biostabilizzazione (residue a seguito di parziale conversione a linee di compostaggio di qualità) degli impianti di Cagliari e Villasimius solo per le emergenze e le fermate programmate delle linee di termovalorizzazione; - realizzazione di una discarica per scarti da trattamenti dei materiali da raccolta differenziata e per residui da spazzamento stradale per una volumetria di circa 100.000 mc per far fronte al fabbisogno decennale (scenario preferenziale senza pre-trattamento del residuale) nel territorio del cagliaritano; - realizzazione di una discarica per scorie-ceneri per una volumetria di circa 400.000 mc a copertura del fabbisogno decennale, localizzata in prossimità dell’impianto di termovalorizzazione di Cagliari (indicativamente entro un raggio di 20 km); - avvio del secco residuo dalle aree di raggruppamento all’impianto di termovalorizzazione di Cagliari; - avvio dei residui da spazzamento stradale dalle aree di raggruppamento alla discarica di servizio; - avvio degli scarti dagli impianti di recupero alla discarica di servizio; - avvio delle scorie-ceneri preferenzialmente presso impianti di recupero e comunque alla discarica di servizio dedicata. La produzione di rifiuti nel Comune di San Vito La serie storica tra il 2000 e il 2011 della produzione totale di rifiuti urbani nel Comune di San Vito mostra andamento tendenzialmente crescente nel corso dei primi 6 anni, con valori che superano 1,6 mila t nel 2005, cui segue nei 7 anni successivi, con l’introduzione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, una significativa riduzione di rifiuti urbani conferiti al servizio pubblico di raccolta, durante i quali si osservano valori pressoché stabili e sempre compresi tra poco più di 1,1 mila e di 1,3 mila t/anno. Nello stesso periodo la produzione media procapite di RU nel Comune di San Vito mostra un andamento pressoché analogo alla produzione totale di RU, attestandosi su valori sensibilmente inferiori rispetto al dato medio regionale e provinciale; in particolare, dal 2006 in poi la produzione pro-capite di RU nel Comune di San Vito è mediamente pari a poco meno di 0,9 kg/ab·giorno. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 34 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Produzione totale di RU nel Comune di San Vito dal 2000 al 2012 (t/anno) 1.476 1.518 1.520 1.564 1.595 Produzione pro-capite di RU in diversi ambiti territoriali dal 2000 al 2011 (kg/ab·anno) 1.636 1.325 1.300 1.120 1.164 1.277 1.250 475 470 1.210 326 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 A valori poco significativi di raccolta differenziata sino al 2005 è seguito un biennio con percentuali crescenti, dal 54% nel 2006 a valori superiori al 63% nel 2007; nel corso del quinquennio successivo a San Vito si rilevano gettiti di materiali differenziati progressivamente decrescenti, sino a una percentuale di raccolta differenziata pari a poco meno del 50% nel corso del 2012, che colloca il Comune pressoché in linea rispetto al dato medio regionale e provinciale. L’attivazione di un efficiente servizio domiciliare di raccolta dei rifiuti urbani ha consentito sino al 2009 di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla pianificazione regionale, determinando effetti positivi sia in termini di quantità di materiali destinati a raccolta differenziata sia in termini di quantità di rifiuti indifferenziati destinati a smaltimento; in particolare, nel corso del 2007 la quantità di rifiuti avviati a smaltimento è risultata inferiore a 430 t. Dal 2010 in poi il calo dei gettiti non ha consentito di raggiungere i nuovi obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla pianificazione regionale (55% al 31.12.2010, 60% al 31.12.2011, 65% al 31.12.2012), determinando l’applicazione di penalità tariffarie da parte del soggetto gestore dell’impianto di smaltimento della frazione secca residua. La prossima realizzazione di un ecocentro comunale, a cura della Società I.F.R.A.S. – Soc. Geoparco sc.a.r., in un’area del Piano per gli Insediamenti Produttivi di superficie pari a 2.334 mq la cui individuazion è stata approvata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 12 febbraio 2013, consentirà l’integrazione dell’esistente servizio di raccolta differenziata, con una struttura che permetterà alle utenze del Comune di San Vito il conferimento diretto sia delle frazioni di rifiuti per le quali è già attivo il servizio di raccolta differenziata, sia di quelle frazioni per le quali non è previsto specifico circuito di raccolta, evitando il conseguente abbandono dei rifiuti in aree pubbliche non presidiate. Tale ecocentro favorirà il pieno avvio nel Comune di San Vito del sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) secondo quanto previsto dal D.M. n. 185 pubblicato sulla G.U. del 5 novembre 2007. I RAEE saranno depositati secondo i raggruppamenti di cui all'Allegato 1 del D.M. 185/2007 e all’allegato 1B del D.Lgs. 151/2005. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 35 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Produzione di rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata nel Comune di San Vito dal 2000 al 2012 (t/anno) Percentuale di raccolta differenziata in diversi ambiti territoriali dal 2002 al 2011 1.800 1.350 51%49% 47% 900 450 2002 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nel 2011 il confronto dei costi medi pro-capite dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e, più in generale, dei servizi di igiene urbana, mostra valori sensibilmente inferiori nel Comune di San Vito rispetto al dato medio provinciale e regionale; nello stesso anno, i costi medi per unità di peso di rifiuti prodotti di tali servizi nel Comune di San Vito risultano abbastanza in linea rispetto alla media provinciale e lievemente superiori rispetto al dato medio regionale, confermando un parziale raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio di igiene urbana comunale nel suo complesso. Costi medi pro-capite nel 2011 155 166 Servizi di Igiene Urbana 142 146 353 348 297 310 320 Servizi di Gestione RU 104 100 96 207 204 207 Raccolte e Trasporto 67 €/abitante·anno VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 327 Servizi di Igiene Urbana 113 Servizi di Gestione RU Raccolte e Trasporto Costi medi unitari nel 2011 €/t 36 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE GESTIONE DEI RIFIUTI ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte 118 117 109 103 104 101 94 103 101 93 90 76 Produzione mensile di rifiuti urbani nel 2012 (t/m) Comune gen feb mar apr mag giu lug ago ott nov dic Sistema di raccolta porta a porta Comune Presenza di ecocentri Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 12 febbraio 2013 è stata approvata l’individuazione di un’area del Piano per gli Insediamenti Produttivi, di superficie pari a 2.334 mq, per la realizzazione dell’ecocentro comunale a cura della Società I.F.R.A.S. – Soc. Geoparco sc.a.r. Comune Presenza di isole ecologiche In Località “Monte Porceddus” è stata realizzata un’isola ecologica mediante dislocazione, presso adeguata area, di cassoni scarrabili atti a contenere le varie tipologie di rifiuto. Frazione merceologica (t/anno) Raccolta dei rifiuti Quantità di rifiuti differenziati per frazione merceologica Rifiuti destinati a impianti di recupero Trattamento dei rifiuti set Rifiuti destinati a impianti di smaltimento Impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti anno 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Sostanza organica, di cui: - - 287,9 393,0 409,0 341,5 301,7 295,8 - scarto alimentare (FORSU) - - 287,9 393,0 409,0 341,5 301,7 295,8 - scarto verde - - - - - - - - Vetro - - 108,6 139,3 141,7 126,2 135,1 127,4 Carta - - 91,9 106,3 127,3 120,7 87,3 103,8 Plastica - - 57,4 61,5 58,3 56,7 54,4 54,7 Imballaggi metallo - - 2,9 - 4,4 3,9 4,2 7,6 RAEE - 4,3 17,8 5,5 23,3 18,3 15,1 24,6 Ingombranti/ ferrosi e altro 28,2 40,4 23,9 64,8 83,6 77,1 16,2 Pericolosi (t/a) (RUP, accumulatori, …) - 0,2 5,6 3,4 5,2 8,2 5,1 anno 2004 - 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 32 607 735 832 756 683 635 598 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 t/anno 1.595 1.604 513 429 492 544 594 615 612 t/anno anno nessuno VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 37 RAS RAS COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Suolo8 Il territorio del Comune di San Vito, parte integrante della Provincia di Cagliari, si estende nell’area sud-orientale della Sardegna (Sarrabus). Ha un’estensione di circa 231,55 Kmq e si raggiunge attraverso due principali arterie stradali: la Strada Statale 125 “Nuova Orientale Sarda” e la Strada Statale 387 “San Vito-Ballao”. Il territorio è caratterizzato dalla prevalenza di vasti sistemi montuosi con punte che raggiungono i 1016 mt. s.l.m. (Punta su Baccu Malu) localizzato sul sistema montuoso dei “Sette Fratelli”, a S-O al confine amministrativo con Sinnai, nella parte centrale del territorio comunale in vicinanza dell’abitato di San Vito è presente la Punta Genn’Argiolas a 770 mt; da due principali sistemi fluviali, il Fiume Flumendosa, con il suo affluente Rio Flumini Uri, e il Rio Piccoca e da un terzo affluente denominato Riu Pibilia, e nella parte meridionale del territorio, di non minore importanza, il tratto iniziale del Rio Buddui che è alimentato dalle pendici orientali del complesso montuoso dei Sette Fratelli e va a confluire sul sistema fluviale Rio Corr’e Pruna – Rio Picocca presso l’area degli stagni costieri di Feraxi. In prossimità dei fiumi sopracitati invece il territorio assume una giacitura pianeggiante caratterizzate da delle pianure alluvionali, con isolati affioramenti collinari del substrato geologico roccioso granitico. Il territorio comunale si estende in un ambiente naturalistico suggestivo costituito da un’area montana sovrastante ampi declivi e da una parte pianeggiante oggetto di una attività agricola dove domina la pastorizia, la viticoltura e l’olivicoltura, e agrumicoltura. Ambiente e agricoltura è il binomio che caratterizza questo centro che offre aspetti inconsueti per la Sardegna sud-orientale sia per la consistenza del gruppo montuoso, esteso ed elevato, sia per la bontà dei prodotti agricoli da sempre apprezzati (pane, agrumi, vino, insaccati, miele, carni, solo per citarne alcuni). Nella fascia più bassa, sui terreni più fertili e di origine alluvionali, sulle aree pianeggianti, rivierasche è particolarmente intensa l’agrumicoltura, (l’agrumicoltura rappresenta la più importante coltura agricola specializzata), la cui coltivazione ha origine dalla metà del diciannovesimo secolo. La conduzione degli agrumeti è in irriguo, con approvvigionamento di acqua da pozzi privati. L'area montana fa registrare una consolidata presenza di attività economiche della pastorizia (ovina e caprina), all'allevamento bovino ( bovino rustico). Le risorse ambientali e produttive del territorio comunale svolgono una funzione di traino delle attività produttive, soddisfacendo la domanda di turismo ambientale e culturale sempre più esigente. Ciò è giustificato dalle presenti considerazioni la particolare ricchezza di siti di interesse ambientale con grosso richiamo in riferimento alla fauna e la flora ivi presente. Aspetti geologico ambientali Il vasto territorio comunale è caratterizzato per la gran parte dagli affioramenti del substrato roccioso cristallino paleozoico, ricoperto a sua volta dai depositi alluvionali detritici quaternari, antichi e recenti, a riempimento delle piane alluvionali a letto degli attuali corsi d’acqua. Le formazioni metamorfiche paleozoiche occupano la maggior parte dell’ossatura collinare e montuosa del territorio. Sono rappresentate 8 A cura del Dott. Geol. Francesco Cincotti e del Dott. Agr. Valerio Boi – Ufficio del Piano. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 38 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE da originarie successioni sedimentarie essenzialmente di ambiente marino con associate formazioni vulcaniche, formatesi dal periodo Cambriano-Ordoviciano (circa 450-400 milioni di anni fa) fino al periodo Carbonifero (350 milioni di anni fa), che hanno subito gli effetti della tettonica orogenetica ercinica con intensi ripiegamenti ed estesi sovrascorrimenti. Le fortissime pressioni e gli sconvolgimenti tettonici hanno permesso la formazione e risalita di magma dalle profondità della crosta terrestre, che si è quindi intruso nelle rocce del basamento metamorfico a formare le masse granitiche del complesso plutonico del Sarrabus sul finire del periodo Carbonifero (circa 300 milioni di anni fa), costituendo peraltro il “motore” per la minerogenesi con importanti mineralizzazioni metallifere. Da quel periodo fino all’attuale questo settore della Sardegna è rimasto emerso, con esclusione di sporadici eventi di trasgressioni marine testimoniate dai sedimenti calcarei Mesozoici e Cenozoici in aree limitrofe al territorio comunale (rispettivamente “tacchi” dell’Ogliastra e altopiano del Monte Cardiga). Gli agenti erosivi atmoferici hanno plasmato il paesaggio dalla fine dell’era paleozoica, modellando il territorio come un vastissimo altopiano, la cui antica superficie di spianamento attualmente è conservata sui rilievi collinari alla quota media di 550 m s.l.m., successivamente scomposto in blocchi per effetto della tettonica più recente. I movimenti tettonici hanno attivato i processi erosivi dei corsi d’acqua che hanno inciso il substrato roccioso più debole modellando il paesaggio collinare e montuoso in valli ed impluvi molto incisi e versanti molto acclivi in cui è esposta la roccia del substrato, soggetta attualmente a continui processi erosivi accelerati anche per degradazione della copertura vegetale. Il paesaggio, e soprattutto il reticolo idrografico è fortemente condizionato dalla situazione strutturale di questo territorio; in particolare, l’andamento delle principali strutture plicative e dei principali contatti tettonici con sistemi di fratturazione localmente molto fitta, guidano gli andamenti dei principali corsi d’acqua. Il riempimento di queste valli è costituito da successioni sedimentarie detritiche eterogenee prevalentemente ghiaiose e sabbiose, localmente stabilizzate dalla vegetazione arbustiva della macchia mediterranea. La colmata dell’ampia valle del Flumendosa e del Rio Picocca nell’areale di San Priamo – Feraxi si è avuta già dalla fine del periodo Pleistocene (circa 2 milioni di anni fa) con la deposizione di estese coperture detritiche alluvionali che dalle pendici dei rilievi ad ossatura metamorfica e granitica hanno accumulato notevoli spessori di ghiaie alternate a sabbie grossolane ed argille dalla caratteristica intensa colorazione rossastra per effetto dell’ossidazione profonda. Queste successioni detritiche sono a loro volta reincise e ricoperte dai depositi alluvionali detritici recenti ed attuali, caratterizzate da materassi ghiaiosi e sabbiosi mal classati disposti lungo l’andamento principale dei maggiori corsi d’acqua attuali, che possono venire reincisi e rimobilizzati durante i ricorrenti eventi di piena alluvionale. I suoli che si sviluppano sui depositi alluvionali più antichi hanno abbondanza di scheletro e in genere non sono molto spessi. Tuttavia nelle aree pianeggianti dove si conserva ancora un suolo con tessiture più fini e franche è fortemente concentrata la coltura irrigua ad alto reddito. Risorse minerarie Il territorio di San Vito è situato al cuore del distretto minerario del Sarrabus-Gerrei, che ha storicamente rivestito una grandissima importanza sia scientifica che economica. Le mineralizzazioni metallifere sono diffuse nel terriotorio e presentano una grande varietà di metalli; oltre a minerali di piombo, zinco e rame, comuni in altri distretti minerari sardi, sono presenti altri minerali di grande interesse giacimentologico come antimonio, wolframio, molibdeno, oro e soprattutto argento. Il cosiddetto “Filone argentifero del Sarrabus”, che si sviluppa quasi VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 39 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE ininterrotamente dalla costa presso Porto Corallo fino al territorio di Dolianova, trova la massima espressione dell’attività di coltivazione nel complesso delle miniere di Monte Narba – Giovanni Bonu, che hanno fornito la massima produzione industriale di minerali argentiferi dalla fine dell’800 alla prima metà del ‘900. La ulteriore particolarità della mineralizzazione è la presenza dell’argento allo stato nativo (metallo puro, non legato ad altre sostanze) che è una rarità dal punto di vista genetico e giacimentologico, e rappresenta uno dei pochi esempi di mineralizzazioni di questo tipo in tutta Europa. Altre importanti mineralizzazioni presenti nel territorio sono legate a manifestazioni idrotermali in giacitura filoniana sviluppate lungo direttrici tettoniche di importanza regionale di età cenozoica (orogenesi “Alpina”) ad andamento Nord/Sud; i minerali più comuni sono barite e fluorite, con associate minori quantità di sofluri di zinco, piombo e rame. Di rilevante importanza economica sono i giacimenti filoniani di Bruncu Molentinu e Is Crabus, che si sviluppano anche per diversi chilometri con notevoli spessori anche superiori alla decina di metri. Tuttora è vivo l’interesse scientifico per le mineralizzazioni particolari del territorio da parte di ricercatori e università di tutta Europa, ma queste sono anche oggetto di indagini più approfondite per un rinnovato interesse di sfruttamento giacimentologico con tecniche e costi di estrazione economicamente favorevoli. Uso del suolo e capacità d’uso dei suoli Una tematica significativa per il territorio comunale è quella relativa alla conservazione e tutela della risorsa pedologica anche per quanto concerne il comparto irriguo ed il sistema agricolo che in esso insiste. Dall’elaborazione delle informazioni cartografiche elaborate per il PUC, riportate nelle tabelle seguenti, si può notare come gran parte del territorio sia dotato di suoli non coltivati, anche se poi risultano condotti a pascolamento brado (caprino e bovino). Le aree agricole coltivate o coltivabili risultano inferiore al 10% della superficie territoriale, ricadono principalmente in zone a morfologia più dolce, a cornice delle principali aste fluviali con suoli vocati per tali usi. Le colture maggiormente coltivate sono erbacee in asciutto a prevalenza di erbai autunno vernini e in misura minore cereali da seme. Per importanza economica nonostante l’inferiore superficie rispetto ai seminativi prevalgono le coltivazioni arboree ad agrumeti seguite dalla viticoltura e olivicoltura. L’orticoltura è poco presente e risulta prevalentemente su piccole superfici. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 40 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Figura 2 - Piano Urbanistico Comunale - Tav. Uso del suolo (scala 1:10.000) Dall’anlisi della carta dell’Uso del suolo emerge che il 90,29 % del territorio è destinato a un uso agricolo e a formazioni vegetali naturali, solo il 0,88 % è urbanizzato. La natura prevalentemente impermeabile delle rocce costituenti il substrato affiorante estesamente nella gran parte del territorio, con conseguente limitata infiltrazione idrica e la generale accentuata acclività dei versanti, favoriscono il rapido formarsi delle piene in occasione di abbondanti precipitazioni. Il regime idrologico superficiale è molto irregolare: mentre nel periodo giugno-ottobre le portate dei corsi d’acqua sono generalmente nulle o quasi, nel periodo autunnale si verificano le massime portate, in coincidenza con i massimi di precipitazione. Inoltre, mancando una sufficiente alimentazione sotterranea, il regime idrologico è strettamente connesso con quello della piovosità; esiste infatti un brevissimo ritardo VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 41 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE tra il colmo di piena dei corsi d’acqua e l’apice degli afflussi meteorici. Inoltre, i detriti provenienti dalla arenizzazione dei graniti e dall’azione erosiva sul substrato metamorfico paleozoico, oltre al rimaneggiamento delle alluvioni antiche e recenti, contribuiscono ad un notevole aumento della portata solida dei corsi d’acqua i quali, in occasione di forti piene, causate da violenti ed improvvisi nubifragi, costituiscono una massa ad alta densità e velocità dotata quindi di notevole energia. Si verificano ricorrentemente perciò tracimazioni anche a causa della temporanea ostruzione degli alvei conseguente all’accumulo di grandi blocchi rocciosi e di cospicue quantità di arbusti e tronchi, ed erosioni delle sponde con conseguenti fenomeni di scalzamento dei versanti, di degradazione e fenomeni franosi localizzati. Ad aumentare la pericolosità del sistema si aggiungono, ai fenomeni puramente naturali, quelli indotti dall’azione dell’uomo. L’intervento antropico trasforma, corregge e modifica i processi naturali, accelerandoli o decelerandoli e provoca comunque la rottura di certi equilibri che la natura cercherà poi inevitabilmente di ricostituire. Questi interventi contribuiscono certamente ad aumentare le probabilità che si verifichino dissesti idrogeologici attraverso la degradazione del manto vegetale con il taglio indiscriminato, gli incendi, l’esercizio intenso del pascolo brado e attraverso la pratica di un’agricoltura che spesso non tiene conto delle locali condizioni pedo-morfologiche. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 42 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Assetto idrogeologico del territorio9 Il territorio comunale di San Vito ha una vasta estensione (circa 231.00 km2), è caratterizzato da una particolare orografia e risulta attraversato da importanti sistemi fluviali, il Fiume Flumendosa, il Rio Picocca col suo affluente principale il Corr’e Pruna e in minima parte il Rio Durci. Per quanto concerne in particolare l’edificato, il centro abitato risulta delimitato a Nord e NordEst dall’asta fluviale del Basso Flumendosa, e a SudOvest e Sud dai due affluenti principali Rio Uri e Rio Pibilia; le borgate di San Priamo e Tuerra 1 e 2 vengono invece interessate rispettivamente dal Rio Picocca e da alcuni affluenti in sinistra del Corr’e Pruna. La situazione storica ad oggi documentata è caratterizzata da significativi fenomeni alluvionali che negli anni hanno avuto una sensibile riduzione per via delle opere di regimazione idraulica attuate sul territorio. Tuttavia, attualmente, permangono delle condizioni di pericolosità confermate sia dal Piano di Assetto Idrogeologico che dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali. Il Piano di Assetto Idrogeologico Nell’ambito del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) sono state individuate vaste aree, ricomprese nel territorio comunale di San Vito, sia a rischio idraulico che a rischio geologico. Il suddetto piano, redatto ai sensi della legge n. 183/1989 e del decreto-legge n. 180/1998, è stato approvato con Decreto del Presidente della Regione Sardegna n. 67 del 10 luglio 2006, mentre le sue Norme di Attuazione sono state aggiornate e approvate con i Decreti del Presidente della Regione Sardegna n.148 del 26 ottobre 2012 e n.130 del 8 ottobre 2013. Dette norme prescrivono che i Comuni e le altre Amministrazioni interessate provvedano a riportare alla scala grafica della strumentazione urbanistica vigente, i perimetri delle aree a pericolosità idraulica Hi e geomorfologica Hg (e le aree a rischio R corrispondenti) ed adeguare contestualmente le norme dello strumento urbanistico (art. 4 comma 5 delle NdA). Prevedono inoltre che, qualora si individuassero, nell’ambito di studi di maggior dettaglio, aree a rischio non perimetrate in precedenza dal PAI, i Comuni acquisiscano apposito parere da parte dell’Autorità Idraulica competente che, nel rendere il parere, valuterà se la richiesta si configuri una variante al PAI per la quale si procederà ai sensi dell’art. 37 delle norme. Il PAI è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale vengono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa ed alla valorizzazione del suolo, alla prevenzione del rischio idrogeologico, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato, esso ha valore di piano territoriale di settore e prevale sui piani e programmi di settore di livello regionale. Gli ambiti di riferimento del Piano sono i sette sub bacini individuati all’interno del Bacino Unico Regionale: Sulcis, Tirso, Coghinas-Mannu-Temo, Liscia, Posada-Cedrino, Sud-Orientale, Flumendosa-Campidano-Cixerri. Il comune di San Vito è compreso nel sub-bacino n° 7 del Flumendosa-CampidanoCixerri e, per una piccola parte, nel sub-bacino n°6 Sud-Orientale. Il territorio è stato perimetrato a pericolosità idraulica nelle Tavole 11, 12 e a pericolosità di frana nelle Tavole 9, 51, 51b, 54 del sub bacino n° 7. 9 A cura dell’Ing. Carla Attena – Ufficio del Piano. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 43 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Alcuni comuni ricadenti nel sub-bacino 6 (Sud-Orientale), sono stati oggetto di variante al P.A.I. a seguito dello studio "Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei sub-bacini PosadaCedrino e Sud-Orientale". Lo studio relativo alla PARTE FRANE è stato adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n° 2 del 25 febbraio 2010. Lo studio relativo alla PARTE IDRAULICA è stato adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 4 del 19 maggio 2011. Una parte del territorio comunale di San Vito ricade all’interno della succitata variante, relativamente alla parte frane il territorio in esame è mappato nella Tavola B6_Villaputzu_5_Hg, per parte idraulica nella Tavola B6_Villaputzu_2_Hi-A. Limiti Regionali . Limite San Vito PAI Pericolosità Hi1 Hi2 Hi3 Hi4 Figura 3 - Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico Il Piano Fasce Fluviali Il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) è redatto ai sensi dell’art. 17, comma 6 della legge 19 maggio 1989 n. 183, quale Piano Stralcio del Piano di Bacino Regionale relativo ai settori funzionali individuati dall’art. 17, comma 3 della L. 19 maggio 1989, n. 183. A seguito dello svolgimento delle conferenze programmatiche, il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione Sardegna ha adottato VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 44 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE in via definitiva il Progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali con Delibera n.1 del 20.06.2013. Il PSFF costituisce un approfondimento ed una integrazione necessaria al Piano di Assetto Idrogeologico in quanto è lo strumento per la delimitazione delle regioni fluviali funzionale a consentire, attraverso la programmazione di azioni (opere, vincoli, direttive), il conseguimento di un assetto fisico del corso d’acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l’uso della risorsa idrica, l’uso del suolo (ai fini insediativi, agricoli ed industriali) e la salvaguardia delle componenti naturali ed ambientali. Le fasce fluviali vincolate dal piano e ricadenti all’interno del territorio comunale di San Vito sono quelle del Flumendosa, del Corr’e Pruna e del Picocca per quanto riguarda il sub-bacino n° 7 e del Rio Durci all’interno del sub-bacino n° 6. Limiti Regionali . Limite San Vito PSFF Fasce A_2 A_50 B_100 B_200 C Figura 4 - Piano Stralcio Fasce Fluviali Gli Studi di Compatibilità Idraulica e geologica geotecnica Il Comune di San Vito ha recentemente avviato l’elaborazione degli studi di compatibilità idraulica e geologica – geotecnica, seguendo i dettami delle Linee Guida per l’adeguamento del PUC al PAI approvate con Deliberazione del VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 45 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Comitato Istituzionale n. 3 del 18.07.2007 dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna. Attraverso tali Studi potranno individuarsi, con riferimento all’intero territorio comunale, le zone di maggiore criticità idraulica e da frana al fine di poter pianificare un efficace assetto urbanistico del territorio. L’Amministrazione comunale dovrà introdurre nelle norme dello strumento urbanistico le limitazioni d’uso prescritte dal PAI e dal PSFF per gli ambiti a pericolosità idraulica o da frana ed effettuare la verifica della programmazione urbanistica con le condizioni di dissesto idrogeologico presenti o potenziali evidenziati dagli stessi piani. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 46 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Flora, Fauna e Biodiversità10 Per la sua particolare orografia, il territorio comunale del comune di San Vito è caratterizzato in prevalenza da aree seminaturali e boschi, le aree agricole rappresentano una percentuale inferiore al 10% Nel territorio sono presenti aree importanti dal punto di vista naturalistico in particolare settori ascrivibili a territori boscati e aree umide. I primi comprendono le formazioni vegetali arboree e arbustive con caratteri floristici e densità di copertura molto variabili. Le seconde, aree parzialmente, temporaneamente o permanentemente interessate dalla presenza di acqua, sia in ambiti naturali che artificiali. A tal riguardo le formazioni vegetali con caratteristiche di naturalità talvolta significativa presenti nel comune di San VIto possono essere così sintetizzate. Boschi di leccio: nel territorio sono presenti boschi a prevalenza di leccio (Quercus ilex) ubicati quasi esclusivamente sui monti dei Sette Fratelli e gli altopiani di Mindirri, anche se in forma residuale, che si presenta come un insieme di tipologie di degradazione delle originarie foreste di sclerofille. Boschi e boscaglie a olivastro: nelle aree naturali e seminaturali sono relativamente comuni le boscaglie a prevalenza di olivastro (Olea europaea var. sylvestris), con distinzioni ecologiche e fitosociologiche a seconda dell'ambiente pedoclimatico. Prevale la serie sarda, termomediterranea dell’olivastro, con l'aspetto di boscaglie edafoxerofile a dominanza di olivastro e lentisco(Pistacia lentiscus), caratterizzati da un corteggio floristico termofilo. Macchia evoluta e pre-forestale Presente nell'areale delle leccete residuali, con prevalenza di formazioni miste di corbezzolo (Arbutus unedo) e fillirea (Phillyrea angustifolia), con leccio subordinato, tipicamente derivanti dall'involuzione di preesistenti formazioni forestali. Si tratta di un mosaico di cenosi di sostituzione della lecceta, Macchie e garighe termofile e/o xerofile Comprendono un mosaico di formazioni a macchia mediterranea costituita prevalentemente da arbusti. Non presentano un grande sviluppo in altezza e generalmente si tratta di una vegetazione “secondaria”, derivante dalla degradazione più o meno irreversibile delle formazioni boschive originarie, per cause direttamente o indirettamente collegate all’attività antropica Secondo la composizione specifica e lo stadio evolutivo la macchia è rappresentata da associazioni vegetali diverse: nella macchia bassa rientrano le formazioni a prevalenza di cisti (Cistus monspeliensis) e con presenza di varie specie erbacee bulbose, in particolare l’asfodelo (Asphodelus sp); meno frequenti sono il lentisco (Pistacia lentiscus) e il mirto (Myrtus communis). Si tratta di aspetti tipici e durevoli di una vegetazione ripetutamente percorsa dagli incendi e con una degradazione del suolo spesso irreversibile. In altri casi può tuttavia essere costituita da formazioni in cui sono presenti leccio e fillirea; questa tipologia, pur testimoniando la degradazione di fasi più evolute sia della macchia che della lecceta, indica una maggiore possibilità di rigenerazione. 10 A cura Dott. Agr. Valerio Boi – Ufficio del Piano. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 47 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Boschi edafoigrofili, boscaglie edafoigrofile e altre formazioni edafoigrofile Lungo le aste fluviali, in vallate ed impluvi anche su superfici limitate, sono presenti comunità forestali caducifoglie costituite, a seconda dei casi, da pioppo bianco (Populus alba), pioppo nero (Populus nigra) e frassino (Fraxinus sp); su superfici limitate, sono presenti comunità arbustive di specie caducifoglie costituite, da salici (Salix sp) e/o tamerici (Tamarix sp). Le cenosi sono generalmente disposte in maniera spaziale procedendo in direzione esterna rispetto ai corsi d’acqua, con le boscaglie costituite da salici e rovi e i tamerici in posizione più esterna rispetto alle formazioni arboree. Localmente si hanno popolamenti elofitici e/o elofito-rizofitici rappresentati da canneti, tifeti, giuncheti, cariceti. Particolarmente interessanti sotto il profilo ambientale risultano le praterie perenni e annuali costituite per lo più cenosi di sostituzione ed elevata degradazione delle formazioni forestali e dalle macchie a sclerofille preesistenti. Le prime sono costituite prevalentemente da praterie emicriptofitiche ad asfodelo e, localmente da specie di tipo steppico (brachipodio, ampelodesma). Le seconde sono date prevalentemente da praterie terofitiche annuali. Questi ambienti sono da considerare, nelle maggior parte dei casi, come cenosi di degradazione dei boschi climatofili originari e sono pertanto presenti in modo diffuso, soprattutto nei settori alto collinari. La fitocenosi, assume una notevole rilevanza nelle condizioni attuali sia per la dinamicità che per le conseguenti possibilità di evoluzione verso stadi successivi. Nel territorio sono presenti anche rimboschimenti di rilavanti interesse per estensione ceduti all’Ente foreste, costituiti da impianti puri o misti di conifere e latifoglie con finalità di ricostituzione boschiva e di protezione. Sono presenti anche piantagione di eucalitti, spesso impiantati in terreni privati ad uso agricolo pregresso e con finalità di produzione di legna da ardere. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 48 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Figura 5 - Piano Urbanistico Comunale - Tav. Copertura Vegetale (scala 1:10.000) Aree di rilevante interesse naturalistico; SIC/ZPS; aree forestali; A sud, sud-ovest del territorio Comunale di San Vito, ricade un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) così come definite dalla Direttiva 92/43/CEE (nota anche come Direttiva "Habitat"), recepita in Italia a partire dal 1997 e relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. In particolare, il territorio in esame comprende i SIC Sito Cod ITB041106 "Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus", di cui Ha 1632 di superficie ricadono nel territorio comunale di San Vito. Da Sud, a Ovest e Nord, sino al confine con il Gerrei è stato istituito una Zona di Protezione Speciale (ZPS), la ZPS Cod. ITB043054 "Monte dei Sette Fratelli". VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 49 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Figura 3 - In evidenza la parte di territorio comunale all’interno dell’ Area SIC Sito Cod ITB041106 "Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus", ZPS Cod. ITB043054 "Monte dei Sette Fratelli” e piccola superficie ZPS cod. IT B043025 “Stagni di Colostrai’ L’area è principalmente boscata, con boschi di leccio di alto fusto, importante polmone verde non adeguatamente sfruttato ne per scopi turistici che per la produzione di biomassa legnosa (prevalentemente legna da ardere) da utilizzare secondo le disposizioni standardizzate delle PMPF. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 50 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Figura 4 - In evidenza la parte di territorio comunale all’interno dell’ Area SIC Sito Cod ITB041106 "Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus" Il SIC “Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus” è caratterizzato dalla presenza di aree di rilevante interesse naturalistico sia dal punto di vista vegetazionale che faunistico. Il Formulario Standard NATURA 2000, approvato nell’ottobre 2013, elenca 9 habitat diversi di cui 2 prioritari (indicati con * nella tabella seguente) in cui predominano le foreste a dominanza di leccio e sughera mentre la restante superficie è caratterizzata da formazioni a ginepro, macchie a euforbia arborea, vegetazione VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 51 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE riparale ad ontano nero, a salici, a pioppi, oleandro e altre importanti specie vegetali e animali. Codice Nat. 2000 Nome habitat Superficie Superficie Grado di Valutazione Rappresentatività in ettari relativa conservazione globale 9340 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia 3997.28 B C B A 9330 Foreste di Quercus suber 1013.0 B B B B 5210 Matorral arborescenti di Juniperus spp. 27.84 A B A A 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 18.7 A B A A 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) 43.51 D 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei TheroBrachypodietea 140.0 A C B B 92D0 Gallerie e forteti ripari meridionali (Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae) 22.08 A B A A 5430 Frigane endemiche dell’EuphorbioVerbascion 1.68 B B B B 3170* Stagni temporanei mediterranei 9.84 A C A A Tab. 1 – Tipologie i di Habitat presenti nel SIC (Fonte: Formulario Standard). Criterio Descrizione Valori di valutazione Rappresentatività Quanto l’habitat in questione è tipico del sito che lo ospita A = eccellente, B = buona, C = significativa, D = non significativa Superficie relativa (p) Superficie del sito coperta dall’habitat rispetto alla superficie totale coperta dallo stesso habitat sul territorio nazionale A =100 > p > 15%, B = 15 > p > 2%, C = 2 > p > 0% Grado di conservazione Integrità della struttura e delle funzioni A = eccellente, B = buono, C = ecologiche e possibilità di ripristino dell’habitat medio o ridotto Valutazione globale Giudizio complessivo dell’idoneità del sito per la conservazione dell’habitat in esame A = eccellente, B = buona, C = significativa Specie vegetali La scheda Natura 2000 indica la presenza di una specie vegetale di interesse comunitario, Carex panormitana Guss. presente lungo il Rio Cannas-Rio Picocca. Si tratta di una specie difficile da osservare in quanto vegeta in piccoli nuclei lungo le sponde del corso d’acqua. Spesso le forti inondazioni sono causa di profonde trasformazioni dell’alveo fluviale, favorendo così lo “spostamento” dei popolamenti in relazione alla tipologia delle stagioni. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 52 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Specie animali Dal punto di vista faunistico l’importanza del sito è evidenziata dalla presenza di 15 specie inserite nell’Allegato II della Direttiva Habitat e 10 specie inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, alle quali si aggiungono altre 14 specie indicate come “importanti” per un insieme di 39 taxa. INVERTEBRATI Insetti Lepidoptera Coenonympha corinna Papilio hospiton VERTEBRATI Coleoptera Cerambyx cerdo Pesci Salmoniformes Salmo macrostigma Trota macrostigma Anfibi Anura Bufo viridis Rospo smeraldino Discoglossus sardus Discoglosso sardo Euproctus platycephalus Euprotto sardo Hyla sarda Raganella tirrenica Speleomantes imperialis Geotritone sardo Chalcides chalcides Luscengola Chalcides ocellatus Gongilo Coluber viridiflavus Biacco Podarcis tiliguerta Lucertola tiliguerta Phyllodactylus europaeus Fillodattilo Rettili Squamata Testudines Uccelli Accipitriformes Caprimulgiformes Charadriformes Testuggine d'acqua Testuggine comune Testudo graeca Testuggine greca Accipiter gentilis arrigonii Astore sardo Aquila chrysaetos Aquila reale Caprimulgus europaeus Succiacapre Gallinago gallinago Beccaccino Scolopax rusticola Beccaccia Columba oenas Colombella Streptopelia turtur Tortora Alcedo atthis Martin pescatore Falconiformes Falco peregrinus Falco pellegrino Passeriformes Lanius collurio Averla piccola Sylvia sarda Magnanina sarda Sylvia undata Magnanina Turdus iliacus Tordo sassello Columbiformes Coraciformes Mammiferi Emys orbicularis Testudo hermanni Turdus merula Merlo Ciconiformes Egretta garzetta Garzetta Galliformes Alectoris barbara Pernice sarda Artiodactyla Cervus elaphus corsicanus Cervo sardo Chiroptera VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Miniopterus schreibersii Miniottero Myotis emarginatus Vespertilio smarginato Myotis myotis Vespertilio maggiore Myotys capaccinii Vespertilio di Cappaccini Rhinolophus hipposideros Ferro di cavallo minore 53 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE A Est del territorio comunale per un brevissimo tratto del “Riu Corr’e Pruna” è contenuto un'altra zona ZPS cod. ITB043025 “Stagni di Colostrai’. L’area di interesse ricade ai margini del territorio comunale di San Vito, la quasi totalità della zona ricade comunque nel territorio di Muravera. Presenti: - Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)Codice Natura 2000: 1410 L’habitat è localizzato in modo particolare lungo i settori compresi tra il Riu Picocca e il Riu Corr’e Pruna, nelle radure lungo le loro sponde e nelle zone interne nei dintorni degli stagni. La diversità ecologica che caratterizza il territorio del comune di San Vito favorisce la possibilità di nicchie ecologiche tali da consentire il mantenimento di una diversità ecologica. Infatti grazie alla presenza di aree agricole diversificate che consentono la formazione di differenti microclimi viene garantita una variabilità faunistica sotto l’aspetto trofico per quanto concerne in particolare Uccelli e Invertebrati, ma anche piccoli Mammiferi e Rettili Un notevole contributo viene anche dalla presenza di acque superficiali che consentono di arricchire il contingente faunistico presente garantendo livelli trofici più articolati e differenziati. Tra gli aspetti botanici, il paesaggio vegetale è quello di immediata percezione e quindi uno degli elementi di maggiore attrattiva. La formazione di tipo forestale più estesa in assoluto è data dalla macchia con le sue differenti fisionomie, generalmente derivanti dalle utilizzazioni forestali pregresse a cui hanno fatto seguito il pascolo ed i ripetuti incendi. L’interesse faunistico è maggiore nelle porzioni di territori relativamente più ricche di specie riproducentesi o minacciate a diversi livelli, per le quali si presenta la necessità urgente di interventi gestionali a favore delle risorse faunistiche e dei loro habitat. Sono zone a morfologia più o meno accidentata coperta dagli ambienti vegetali, con un grado di naturalità variabile da medio-basso a medio-alto. Nel territorio in esame è presente certamente il cervo, mentre è probabile la nidificazione dell’aquila; il grado di naturalità generalmente medio e localmente medio-alto. I biotopi identificabili all’interno degli areali delle due specie considerate sono di tipologie diverse con prevalenza di formazioni forestali a sclerofille. Le aree di maggiore interesse botanico sono le aste fluviali principali, caratterizzate da meandri, zone umide con acque lente o stagnanti, presentano generalmente (se indisturbate) interessanti aspetti estetici, vegetazionali e faunistici, con presenza di specie caratteristiche e talora endemiche che ne aumentano il valore naturalistico Nel territorio sono presenti anche mammiferi quali volpe (Vulpes vulpes), coniglio (Oryctolagus cuniculus), lepre (Erinaceus europaeus), donnola (Mustela nivalis) e riccio (Erinaceus europaeus). Tra le specie ornitiche presenti alcune rivestono una certa importanza anche dal punto di vista conservazionistico. Nel territorio del comune di San Vito si rileva la presenza di rapaci tra i quali la poiana (Buteo buteo) specialmente negli ambienti boschivi, falchi come il gheppio (Falco tinnunculus), mentre negli ambienti aperti con vegetazione arborea e arbustiva è presente il gruccione (Merops apiaster). Nel territorio sono presenti anche specie di interesse venatorio quali pernici (Alectoris barbara) e beccacce (Scolopax rusticola). VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 54 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Paesaggio ed Assetto Storico-Culturale11 Il territorio comunale di San Vito si estende nell’area sud-orientale della Sardegna (Sarrabus) ed appartiene alla regione storica del Sarrabus Gerrei. Il territorio comunale, uno dei più vasti della Sardegna, ha un’importante valenza paesaggistica per la presenza di numerosi corsi d’acqua, tra cui il Flumendosa, l’Uri e il Pibilia, che hanno contribuito alla formazione di ecosistemi ad elevata valenza naturalistica e paesaggistica, favoriti da una bassissima pressione antropica. L’entroterra montano è caratterizzato da ampie aree boscate, che presentano tratti degradati a causa degli incendi estivi. Il Piano Paesaggistico Regionale identifica nel territorio di San Vito tre distinti Ambiti di paesaggio costieri: - Ambito di paesaggio n. 24 - Salto di Quirra (14,82 Kmq, pari al 6,41%) - Ambito di paesaggio n. 25 - Bassa valle del Flumendosa (53,0 Kmq, pari al 22,9%) - Ambito di paesaggio n. 26 - Castiadas (67,36 Kmq, pari al 29,1%) Il territorio montano interno risulta invece compreso nel secondo ambito omogeneo del PPR, l’ambito interno, ed interessa parte del territorio del Gerrei e del sistema montano del Serpeddì - Monte Genis. A nord la valle del Rio Quirra costituisce l'elemento unificante dell'imponente struttura ambientale e paesaggistica del territorio. Il corso d'acqua segna il limite da nord a sud del vasto sistema orografico degli altipiani del Salto di Quirra separandoli dai rilievi costieri orientali dell'isola. Nel settore centrale la struttura del paesaggio è definita della vasta piana alluvionale-costiera del Flumendosa e dal sistema insediativo dei centri urbani e degli spazi agricoli di San Vito, Muravera e Villaputzu, dalle zone umide di retrospiaggia e retrodunari e dalla cintura montana interna. L’ambito delle foci rappresenta il terminale del vasto sistema territoriale interno, caratterizzato dal corridoio ambientale del Flumendosa e dal sistema degli altipiani del Gerrei (Pranus). A sud il paesaggio costiero è strutturato sul sistema della piana costiera del Rio Picocca-Corr’e Pruna e del sistema stagnale di Colostrai-Feraxi, originato dalle divagazioni fluviale del Rio Picocca e del Flumendosa in prossimità della foce; il sistema di spiaggia di San Giovanni-Colostrai-Feraxi comprende il vasto litorale sabbioso che si estende dal promontorio di Capo Ferrato fino a quello di Porto Corallo. La struttura paesaggistica del settore montano meridionale è definita delle dominanti ambientali dei rilievi granitici del massiccio di punta Serpeddì e monte Genis, che separano la bassa valle del Flumendosa e il Sarrabus rispetto al Campidano di Cagliari. Il paesaggio manifesta una netta caratterizzazione di tipo naturalistico-ambientale, con boschi costituiti perlopiù da cenosi forestali sclerofilliche (leccio e sughera), e comprende il settore montano-collinare del bacino idrografico del rio Ollastu – rio Cannas fino alla confluenza dei due corsi d’acqua nel rio Picocca. 11 A cura della Dott.ssa archeologa Valeria Paretta (Ufficio del Piano) e dell’arch. Paolo Falqui (Criteria srl). VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 55 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Le principali colture arboree che si possono trovare nell’area del Sarrabus sono quelle da frutto, in particolare agrumeti, localizzati prevalentemente sulle alluvioni recenti caratterizzate da terreni più giovani, a bassa alterazione, con suoli più fertili e permeabili. Testimonianze storiche del territorio Tutta l’area relativa al territorio comunale di San Vito risulta ampiamente interessata dalle tracce della frequentazione antropica pluristratificata dall’Età del Neolitico Antico (VI millennio a.C.) fino ai giorni nostri, in particolare di Età Nuragica. Tali testimonianze, suffragate da documenti d’archivio, da resti monumentali e da reperti mobili, nei centri abitati sono spesso occultate dalle costruzioni moderne che talvolta sorgono su fondamenta poggianti su edifici o su aree in cui sono presenti reperti mobili d’interesse archeologico. Più semplice risulta invece il rinvenimento di siti e reperti antichi in campagna, dove talora i lavori agricoli mettono in luce situazioni altrimenti non riconoscibili. Tutto il territorio e il suo immediato entroterra, ricco di risorse legate alla presenza delle montagne e del fiume, sono stati interessati dunque da insediamenti di diversa entità e consistenza a partire da quando l’uomo Neolitico ha lasciato tracce della sua frequentazione. A queste, poi, si sono susseguite le frequentazioni del territorio in Età Nuragica e poi Fenicio-Punica, Romana, Medievale, Moderna e Contemporanea, di cui abbiamo numerose attestazioni in tutto il territorio. Testimonianze e tracce evidenti e caratteristiche sono le numerosissime chiese e luoghi di culto che costellano città e campagne, di cui talvolta ci restano esclusivamente le citazioni delle fonti. Nel territorio di San Vito, senza considerarne i rigidi confini comunali attuali ma considerando un continuum territoriale che comprende tutte le zone limitrofe, sono stati individuati diversi siti d’interesse archeologico, per ora databili soprattutto, come detto, ad Età Nuragica. Attualmente si individuano invece solo poche tracce riconoscibili di frequentazione precedente, di Età Preistorica, e le attestazioni di Età Punica e Romana si sovrappongono talvolta alle fasi nuragiche e si mischiano a quelle di periodo successivo. Un certo numero di aree d’interesse archeologico sono di difficile raggiungibilità a causa dei luoghi talvolta impervi e avviluppati dalla macchia mediterranea e a causa, talvolta, dell’assenza di una rete stradale che porti fino al sito. La difficoltà di accesso alle risorse risulta inoltre condizionata dall’ampiezza ed estensione del territorio e dalla presenza di un gran numero di siti dislocati principalmente sui declivi montuosi, lungo il corso del Flumendosa o proprio in prossimità di aree antropizzate. Si tratta per lo più di piccoli e medi monumenti megalitici di Età Nuragica, costituiti da alcuni filari a vista, residuali di stati di crollo o degrado, oppure risultato dell’azione degli agenti atmosferici e della vegetazione spontanea che li celano sotto una coltre più o meno spessa di detriti litico-terrosi e di arbusti. Anche se talvolta se ne riconosce la magnificenza e l’aspetto che un tempo doveva essere imponente, singolarmente non si prestano ad una valorizzazione e fruizione nonostante l’interesse del contesto paesaggistico in cui si collocano. Ci sono poi alcuni siti che, nonostante lo stato conservativo possa essere migliorato e visto con occhio di maggiore attenzione, rispecchiano ancora magnificenza, suggestione e forte attrattiva. Tra questi sono ad esempio da annoverare: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 56 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE - Nuraghe Asoru, che con il suo imponente aspetto legato anche ai restauri ormai datati, sorge in una posizione chiave e fortemente centrale per i flussi turistici sia verso Costa Rei-Castiadas-Villasimius, sia verso Muravera, Villaputzu e Ogliastra in generale. Inoltre il sito cela ancora potenzialità evidenti nell’area che lo circonda, dove risulta attestato il villaggio di capanne, e si trova proprio lungo la direttrice stradale orientale; pertanto, oltre all’ampia visibilità (è noto ad ogni frequentatore della zona ed è visibile ad ogni passante, impossibile non notarlo anche da lontano), il nuraghe - conosciuto anche come Soru, S’Oru, Basoru - è sia visivamente che realisticamente collegato ad altri siti d’interesse presenti nella zona, come il caratteristico nuraghe Su Tasuru e le vicine domus de janas, Monte Narba. Per la sua facile raggiungibilità e fruibilità, risulta anche proponibile per un percorso di visite guidate (previa sistemazione di un’area parcheggi e una pulizia almeno generale dell’area dalla vegetazione spontanea che, allo stato attuale, cela le strutture abitative di Età Protostorica); - Nuraghe Su Tasuru e domus de janas; - Domus de janas e Nuraghe in località San Priamo; - Domus de janas Grutta Janas, in località Cuccuru de Ferru, presso l’abitato moderno di San Vito. Nonostante le testimonianze di frequentazione antropica dalla Preistoria fino ai giorni nostri siano documentate raramente da bibliografia e fonti storiche, sono presenti soprattutto tracce dirette, talvolta visibili anche ad un occhio inesperto ma attento che si cimenti a osservare l’ambiente circostante, ricco di testimonianze materiali del passaggio dell’uomo. Frammenti fittili e litici, testimonianze visibili di preesistenti manufatti e utensili, sono quindi dei preziosi documenti per il riconoscimento di una seriazione cronologica in tutta la zona in cui sono stati individuati e georeferenziati. In tali luoghi, dunque, pur non essendo sempre attualmente riconoscibili resti di strutture di interesse archeologico, si può affermare con assoluta certezza che l’uomo ha lasciato tracce della sua presenza, anche se allo stato attuale delle conoscenze non sono tracce sempre facilmente databili, in questa fase in cui ci si basa esclusivamente sul rinvenimento a campione di reperti di superficie. Si rimanda una maggiore definizione dell’effettiva consistenza ed estensione di tale presenza antica nel territorio ad eventuali futuri interventi di scavo e all’analisi scientifica dei dati rinvenuti che permetteranno anche una più dettagliata definizione culturale e cronologica con lo studio delle stratigrafie e dei rinvenimenti in situ. Tabella 1 - Elenco secondo la numerazione della Soprintendenza Archeologica di Cagliari* N. n.Sopr.* Tipologia Denominazione IGM 1 3 Nuraghe Sa Spadula° IGM 227 III SO, San Priamo 2 4 Nuraghe Santoru° IGM 227 III SO, San Priamo 3 8 Nuraghe S'Achiloni IGM 227 III SO, San Priamo 4 9 Nuraghe Punta Su Spinniau IGM 227 III SO, San Priamo 5 10 Nuraghe Orridroxiu IGM 227 III SO, San Priamo 6 11 Nuraghe Su Linnamini IGM 227 III SO, San Priamo 7 12 Nuraghe Cardaxiu IGM 227 III SO, San Priamo 8 13 Nuraghe Senza nome? IGM 227 III SO, San Priamo 9 14 Nuraghe S'Arridelaxiu IGM 227 III SO, San Priamo 10 15 Nuraghe Comideddu IGM 227 III SO, San Priamo 11 16 Nuraghe De Muru IGM 227 III SO, San Priamo VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 57 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE N. n.Sopr.* Tipologia Denominazione IGM 12 17 Nuraghe (Forada) de Procaxius IGM 227 III SO, San Priamo 13 18 Nuraghe Su Tasuru IGM 227 III SO, San Priamo 14 19 Nuraghe San Priamo IGM 227 III SO, San Priamo 15 20 Domus de Janas località Chisa San Priamo IGM 227 III SO, San Priamo 16 21 Tomba dei Giganti Sa Spadula IGM 227 III SO, San Priamo 17 22 Nuraghe località Cuili de Pilis IGM 227 III SO, San Priamo 18 23 Nuraghe Priamo Orrù IGM 227 III SO, San Priamo 19 24 Nuraghe Cuili Ledda IGM 227 III SO, San Priamo 20 25 Nuraghe Senza nome? IGM 227 III SO, San Priamo 21 26 Nuraghe Cerbinu IGM 227 III SO, San Priamo 22 27 Nuraghe S'Accu 'e Nius IGM 227 III SO, San Priamo 23 28 Nuraghe Perdu Loddo IGM 227 III SO, San Priamo 24 29 Nuraghe Cungiau Casula IGM 227 III SO, San Priamo 25 30 Nuraghe Nuraxeddu (località Su Ludu) IGM 227 III SO, San Priamo 26 31 Nuraghe Su Pressiu IGM 227 III SO, San Priamo 27 32 Nuraghe Su Presoni IGM 227 III SO, San Priamo 28 33 Nuraghe Miali Pili IGM 227 III SO, San Priamo 29 34 Nuraghe Sa Pala IGM 227 III SO, San Priamo 30 35 Nuraghe Serra Is Abis IGM 227 III SO, San Priamo 31 36 Nuraghe Nuraxeddu IGM 227 III SO, San Priamo 32 37 Nuraghe Fottiano IGM 227 III SO, San Priamo 33 38 Nuraghe Basoru IGM 227 III SO, San Priamo 34 39 Insediamento Età del Bronzo Monte Acutzu Sarabesu IGM 227 III SO, San Priamo 35 40 Insediamento Età del Bronzo Serra Perdosa IGM 227 III SO, San Priamo 36 41 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Sa Ucca 'e Meli IGM 227 III SO, San Priamo 37 42 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Brebexili IGM 227 III SO, San Priamo 38 43 Insediamento Età del Bronzo Monte Arbu IGM 227 III SO, San Priamo 39 43bis Insediamento Età del Bronzo Monte Arbu bis IGM 227 III SO, San Priamo 40 44 Insediamento Età del Bronzo Monte Narbeddu IGM 227 III SO, San Priamo 41 45 Nuraghe Monte Narbeddu IGM 227 III SO, San Priamo 42 46 Insediamento Età del Bronzo Monte San Priamo IGM 227 III SO, San Priamo 43 47 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Trebuzzu IGM 227 III SO, San Priamo 44 48 Insediamento Età del Bronzo Cuili Chiccone IGM 227 III SO, San Priamo 45 49 Insediamento Età del Bronzo Su Tasoru IGM 227 III SO, San Priamo 46 50 Insediamento Età del Bronzo Sa Ucca de Mei IGM 227 III SO, San Priamo 47 51 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Tittionaxiu IGM 227 III SO, San Priamo 48 52 Insediamento Età del Bronzo Riu Mannu IGM 227 III SO, San Priamo 49 53 Insediamento Età del Bronzo Monte San Priamo IGM 227 III SO, San Priamo 50 54 Insediamento Romano e Fortificazioni Senza nome? IGM 227 III SO, San Priamo 51 55 Insediamento Medievale Senza nome? IGM 227 III SO, San Priamo 52 56 Tomba dei Giganti Senza nome? IGM 227 III SO, San Priamo 53 57 Nuraghe Sant'Aleni IGM 227 III SO, San Priamo 54 58 Ruderi (villaggio spagnolo?) Chiesa Sant'Aleni = S.Elena? IGM 227 III SO, San Priamo 55 59 Insediamento Romano e Necropoli Cuili de Muru IGM 227 III SO, San Priamo 56 1 Nuraghe Sa Figu IGM 235 IV NO, Olia Speciosa 57 2 Nuraghe e Menhir Giogadroxiu IGM 235 IV NO, Olia Speciosa 58 5 Nuraghe Meurru^ IGM 235 IV NO, Olia Speciosa 59 10 Nuraghe Antoni Usai` IGM 235 IV NO, Olia Speciosa 60 38 Nuraghe località Arcu Peppi Floris IGM 235 IV NO, Olia Speciosa 61 1 Nuraghe Senza nome? IGM 227 IV SO, Monte Cardiga VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 58 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE N. n.Sopr.* Tipologia Denominazione IGM 62 4 63 5 Nuraghe e Villaggio Cuile Vargiolu IGM 227 IV SO, Monte Cardiga Tomba dei Giganti Bruncu Perdalba 64 IGM 227 IV SO, Monte Cardiga 10 Necropoli Bruncu Tumba" IGM 227 IV SO, Monte Cardiga 11 Insediamento e strutture Nuragiche/Romane Su Perdoso" IGM 227 IV SO, Monte Cardiga 66 4 Nuraghe Mura IGM 227 IV SE, Castello di Quirra 67 4 bis ? Senza nome? IGM 227 IV SE, Castello di Quirra 68 16 Nuraghe Pirastu^ IGM 227 IV SE, Castello di Quirra 69 1 Nuraghe Piricoccu IGM 227 III NO, San Vito 70 2 Nuraghe Senza nome? IGM 227 III NO, San Vito 71 3 Nuraghe Arcu S'Arena IGM 227 III NO, San Vito 72 4 Nuraghe Su Tronu IGM 227 III NO, San Vito 73 5 Nuraghe Senza nome? IGM 227 III NO, San Vito 74 6 Nuraghe Scrocca IGM 227 III NO, San Vito 75 8 Nuraghe Pibilia IGM 227 III NO, San Vito 76 14 Domus de Janas Senza nome? IGM 227 III NO, San Vito 77 15 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Sabionara IGM 227 III NO, San Vito 78 16 Insediamento Età del Bronzo Niu Crobu IGM 227 III NO, San Vito 79 17 Insediamento Età del Bronzo Goppareddu IGM 227 III NO, San Vito 80 18 Insediamento Età del Bronzo Arcu Giuanni Bono IGM 227 III NO, San Vito 81 19 Insediamento Età del Bronzo Punta Is Crabus IGM 227 III NO, San Vito 82 20 Insediamento Età del Bronzo Bruncu Arrasadulu° IGM 227 III NO, San Vito 83 21 Insediamento Età del Bronzo Rocca De Su Casteddu IGM 227 III NO, San Vito 84 22 Necropoli Preistorica (3 domus de janas) Grutta Janas IGM 227 III NO, San Vito 85 23 Insediamento Prenuragico Senza nome? IGM 227 III NO, San Vito 86 24 IGM 227 III NO, San Vito 65 Insediamento Cultura Ozieri Senza nome? 87 nuraghe Spucciu? 88 nuraghe Miure? 89 nuraghe quota mt. 250 90 nuraghe quota mt. 109 91 nuraghe quota mt. 95 92 nuraghe quota mt. 305 93 nuraghe quota mt. 111 94 nuraghe quota mt. 154 95 nuraghe quota mt. 39 96 nuraghe quota mt. 26 97 nuraghe quota mt. 94 98 nuraghe quota mt. 176 99 nuraghe quota mt. 230 100 nuraghe Nuraxi? 101 Domus de Janas Cuccuru de Ferrus 102 insediamento Romano località Rio S'Acqua 'e Spadas 103 Domus de Janas località Su Tasùru 104 struttura nuragica località Fassone VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 59 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Demografica e Assetto Insediativo Dinamiche demografiche12 Il Comune di San Vito si estende su un territorio di superficie pari a 231,6 kmq13 con una popolazione residente al 31 dicembre 2012 pari a 3.782 unità. Nel periodo compreso tra il 1992 e il 2012 l’andamento demografico mostra valori tendenzialmente decrescenti; il decremento complessivo della popolazione residente nel periodo considerato è di quasi 200 unità, con tassi annui di variazione della popolazione residente mediamente pari al -2,5‰ circa. Nel periodo considerato è il saldo naturale ad aver contribuito al decremento demografico, facendo registrare valori costantemente negativi, con l’eccezione 2001 in cui si è rilevato un saldo naturale nullo, e mediamente pari a -16 unità; viceversa, il saldo migratorio mostra valori oscillanti ma prevalentemente positivi, con un valore medio nel ventennio pari a +6 unità, caratterizzandosi per un andamento tendenzialmente decrescente nel corso degli ultimi anni di osservazione. 3.782 3.811 3.831 3.846 3.901 3.835 3.875 3.848 3.888 3.853 3.887 3.895 3.913 3.927 3.939 3.980 3.995 3.993 3.969 3.989 3.977 Popolazione residente nel Comune di San Vito al 31 dicembre dal 1992 al 2012 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 12 A cura dell’ing. GianFilippo Serra - Criteria srl. A livello regionale solo i territori dei Comuni di Sassari, Olbia, Arbus, Ozieri e Teulada hanno un’estensione superiore. 13 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 60 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Bilancio demografico nel Comune di San Vito al 31 dicembre dal 1992 al 2012 80 40 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 -40 Negli stessi anni, gli indici di struttura mostrano un progressivo invecchiamento della popolazione residente nel Comune di San Vito, con valori dell’indice di vecchiaia crescenti sino al 2008 e pressoché stabili nel corso del quinquennio successivo, durante tutto il periodo di osservazione nel centro in esame il valore dell’indice di vecchiaia appare superiore rispetto al dato medio provinciale, regionale e nazionale, fino a raggiungere un valore pari al 211% al 1° gennaio 2013. Il confronto dei dati relativi ai Censimenti dal 1971 al 2011 conferma tale andamento, mostrando una diminuzione in termini percentuali della popolazione residente appartenente alla classe di età inferiore ai 15 anni e, dal 1991 in poi, anche della popolazione di età compresa tra 15 e 29 anni; la popolazione di età superiore a 64 anni nel periodo compreso tra il 2001 e il 2011 mostra la maggiore crescita percentuale, seguita dalla popolazione di età compresa tra 45 e 64 anni, che costituisce la classe di età con la più alta incidenza nel territorio in esame. L’attuale squilibrio della popolazione in favore delle età più elevate è attribuibile alla diminuzione dei tassi di fecondità, registrato negli ultimi 2 decenni in tutta la Sardegna. Dal 2003 al 2010 il Comune di San Vito si caratterizza per un andamento tendenzialmente crescente del numero di nuclei familiari, sino a un valore massimo pari a 1.691 unità; il dato post-censimento relativo agli ultimi due anni evidenzia un assestamento del numero di nuclei familiari nel centro in esame attorno a valori lievemente inferiori rispetto a quello rilevato al 31 dicembre 2010; nel corso dell’ultimo decennio a San Vito la dimensione media dei nuclei familiari si mantiene sempre al di sotto rispetto al dato medio provinciale, regionale e nazionale, mostrando andamento costantemente decrescente, con valori che si riducono da oltre 2,4 componenti per famiglia sino al 2005 a poco più di 2,2 componenti al 31 dicembre 2012. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 61 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Indice di vecchiaia in diversi ambiti territoriali al 1° gennaio dal 1993 al 2013 220% 165% 110% 55% 0% 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 Indice di dipendenza in diversi ambiti territoriali al 1° gennaio dal 1993 al 2013 64% 48% 32% 16% 0% 1993 1995 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 1997 1999 2001 2003 62 2005 2007 2009 2011 2013 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Incidenza di alcune classi di età nel Comune di San Vito ai Censimenti dal 1971 al 2011 27% 25% 21% 14% 12% < 15 da 15 a 29 da 30 a 44 da 45 a 64 > 64 Andamento di alcuni indici di struttura della popolazione residente nel Comune di San Vito ai Censimenti dal 1971 al 2011 205% 156% 60% 25% 12% tasso di senilità tasso di presenza della popolazione giovane indice di vecchiaia indice di dipendenza totale indice di ricambio della popolazione attiva Famiglie residenti e numero medio di componenti per famiglia nel Comune di San Vito al 31 dicembre dal 2003 al 2012 2,44 2,43 1.691 2,42 1.685 1.684 1.673 2,40 1.664 2,37 2,35 1.629 2,31 1.622 2,28 1.601 1.599 2,26 2,24 1.585 2003 2004 2005 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2006 2007 2008 63 2009 2010 2011 2012 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Numero medio di componenti per famiglia in diversi ambiti territoriali al 31 dicembre dal 2003 al 2011 2,70 2,58 2,45 2,33 2,20 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 II confronto delle piramidi di età nel Comune di San Vito al 1° gennaio nel 2003 e nel 2013 conferma un ridimensionamento nel tempo della struttura della popolazione residente per entrambi i sessi. Piramide d’età in valori assoluti della popolazione residente nel Comune di San Vito al 1° gennaio del 2003 e 2013 femmine maschi >=100 95_99 90_94 85_89 80_84 75_79 70_74 65_69 60_64 55_59 50_54 45_49 40_44 35_39 30_34 25_29 20_24 15_19 10_14 5_9 <5 -180 -90 2003 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 64 90 2013 180 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE DEMOGRAFIA VALORE ASPETTO INDICATORE Popolazione appartenente alla fascia di età “meno di 1 anno” Popolazione appartenente alla fascia di età 1 - 4 anni Popolazione appartenente alla fascia di età 5 – 9 anni Struttura demografica Popolazione appartenente alla fascia di età 10 – 14 anni Popolazione appartenente alla fascia di età 15 - 24 Popolazione appartenente alla fascia di età 25 - 44 Popolazione appartenente alla fascia di età 45 - 64 Popolazione appartenente alla fascia di età “65 e più” Densità demografica Rapporto tra popolazione residente e superficie territoriale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING U.M. FONTE San Vito prov. CA Sardegna % 0,7 0,8 0,7 n. 25 4.293 12.199 % 3,2 3,3 3,2 n. 120 18.062 52.455 % 3,9 4,1 4,1 n. 146 22.719 66.692 % 4,5 4,1 4,2 n. 171 22.843 68.556 % 8,5 9,4 9,7 n. 323 51.592 158.630 % 25,3 29,1 28,1 n. 957 160.340 460.482 % 28,2 29,7 29,5 n. 1.065 163.411 483.179 % 25,8 19,6 20,6 n. 975 107.817 338.186 (ab./Km2) 16 121 68 65 Nostre elaborazi oni su dati ISTAT al 1° gennaio 2013 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Insediamento14 Il comune di San Vito risulta ubicato geograficamente nella parte Sud-Orientale della Sardegna fra i monti del Sarrabus prospicienti il Mar Mediterraneo, in un contesto paesaggistico caratterizzato da foreste di lecci, querceti, roveri e dalla presenza dei sistemi idrografici del Flumini Uri e del Flumendosa. Con una superficie comunale di ben 23.500 Ha, San Vito è il quarto comune della Sardegna per estensione territoriale. A fronte della vastità del territorio, la zona è poco popolata con una densità di molto inferiore a quella nazionale (25 abitanti/km²). Il territorio comunale risulta prevalentemente montuoso e interessa una fascia che corre parallela al Mar Tirreno pur non affaciandosi direttamente sul mare. Le principali infrastrutture viarie di accesso e connessione con il resto del territorio regionale sono la Strada Statale 125 “Nuova Orientale Sarda” e la Strada Statale 387 “San Vito-Ballao”. Il Comune di San Vito è compreso all’interno dell’Unione dei Comuni del Sarrabus istituita ai sensi della Legge Regionale 2 Agosto 2005 n. 12 “Norme per le unioni di comuni e le comunità montane. Ambiti adeguati per l’esercizio associato di funzioni. Misure di sostegno per i piccoli comuni”. Fanno parte dell’Unione dei Comuni del Sarrabus i Comuni di San Vito, Muravera, Villaputzu, Castiadas e Villasimius. Il territorio di San Vito è inserito in un contesto frequentato fin dall'epoca preistorica, protostorica ed in periodo punico e romano, come dimostrano gli insediamenti in località Santa Maria e i nuraghi Asoru e Santa Suia. L'attuale centro urbano venne fondato alla fine del XV secolo; successivamente entrò nel sistema politico e amministrativo spagnolo per poi passare sotto il marchesato di Quirra. L’abitato di San Vito, insieme a Muravera e Villaputzu, si colloca nella vasta piana alluvionale costiera del Flumendosa. Gli insediamenti si sono conformati all'andamento e al divagare del corso del fiume, occupando lo spazio delle alluvioni antiche e delle falde pedemontane, appena più alto e sicuro delle alluvioni recenti. La fertilità dei suoli alluvionali e la disponibilità della risorsa idrica hanno costituito il fattore di localizzazione dell'insediamento, nonostante i rischi connessi alle periodiche esondazioni e alluvioni del Flumendosa e dei suoi affluenti. L’insediamento è sorto attorno alla chiesa parrocchiale di San Vito, risalente al XVI secolo, e tra la chiesa di San Lussorio e la chiesa di Santa Maria, risalente al XVII secolo. L’insediamento storico conserva i suoi caratteri originari, strette strade, viottoli e edifici con ampi cortili interni e grandi portali, realizzati secondo gli schemi propri dell'edilizia della Sardegna meridionale. Insieme a Muravera e Villaputzu, San Vito condivide un territorio costellato di miniere d'argento, come quella di Monte Narba, un tempo ricchissima ed oggi dimessa. A seguito dell’apertura delle miniere di piombo e argento, i centri si ampliarono velocemente occupando il territorio compreso fra i nuclei abitati. Non distante da San Vito, nella parte meridionale del territorio, sorge la frazione di San Priamo, vicino allo stagno di Colostrai, importante specchio d'acqua della Sardegna meridionale: poco distante dal villaggio di San Priamo sorgono invece le borgate di Tuerra 1 e Tuerra 2, e l’area di Monte Porceddus. Nella parte settentrionale del territorio è ubicata la frazione di Brecca. 14 A cura degll’ing. Andrea Atzeni e del geom. Giovanni Luigi Lai – Ufficio del Piano. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 66 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Sistema Economico Produttivo15 Il tessuto produttivo di San Vito San Vito, con Castiadas, Muravera, Villaputzu e Villasimius, appartiene al Sistema Locale di Lavoro di Muravera, classificato dall’ISTAT come sistema non manifatturiero specializzato nei servizi turistici. Tale SLL si caratterizza per un incremento del numero di occupati nel periodo compreso tra il 2004 e il 2008 da valori pari a circa 6,3 mila a oltre 7,2 mila, a cui segue un decremento nel biennio successivo e un andamento oscillante nel corso degli ultimi due anni di osservazione: in media sono quindi poco meno di 6,9 mila gli occupati nel SLL di Muravera nel corso del 2012; nei 9 anni considerati, il tasso di disoccupazione mostra un andamento significativamente decrescente nel primo quadriennio, in cui si stima passi dal 15,1% al 7,8%, a cui segue una crescita nel quinquennio successivo fino a un valore pari nel 2012 al 14,5%, secondo le indagini ISTAT che considerano occupate le persone con più di 15 anni che nella settimana di riferimento abbiano svolto almeno un'ora di lavoro retribuita o che abbiano lavorato almeno per un'ora presso la ditta di un familiare senza essere retribuite. Numero di occupati in diversi ambiti territoriali dal 2004 (=100%) al 2012 Tasso di disoccupazione in diversi ambiti territoriali dal 2004 al 2012 118% 16% 113% 14% 108% 11% 103% 9% 98% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 6% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La costruzione e l’aggiornamento annuale del registro ASIA-unità locali, effettuati dall’ISTAT a partire dal 2004, rende disponibili informazioni più aggiornate rispetto al dato censuario relative al numero di addetti e di unità locali delle imprese per i settori di attività economica riportati nella tabella sottostante, contenente anche l’associazione con le relative sezioni ATECO 2007. Settore di attività economica ATECO 2007 - sezione di attività economica B - Estrazione di minerali da cave e miniere C - Attività manifatturiere Attività manifatturiere ed estrattive, altre attività D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento Costruzioni 15 F - Costruzioni A cura dell’ing. GianFilippo Serra - Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 67 2012 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Commercio all'ingrosso e al dettaglio, trasporto e magazzinaggio, attività di alloggio e ristorazione G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio I - Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione J - Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative K - Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari L - Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche, attività amministrative e di servizi di supporto M - Attività professionali, scientifiche e tecniche N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese P - Istruzione Istruzione, sanità e assistenza sociale Q - Sanità e assistenza sociale R - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi S - Altre attività di servizi A - Agricoltura, silvicoltura e pesca O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria - T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali I dati disponibili, relativi al periodo 2005÷2010, evidenziano per il SLL di Muravera una significativa crescita sino al 2008 del numero di addetti e di unità locali delle imprese; in particolare, il numero di addetti aumenta considerevolmente nel corso del 2006 e del 2008, ma decresce nel biennio successivo, determinando complessivamente una crescita da 4.564 addetti nel 2005 a 4.945 addetti nel 2010, pari a un incremento dell’8,4% circa. Nello stesso periodo, nel SLL di Muravera appare meno consistente la crescita del numero di unità locali, che passano da 1.420 a 1.501, con un incremento pari al 5,7% circa, comunque superiore rispetto al dato nazionale e regionale. Numero di addetti alle unità locali delle imprese dal 2005 (=100%) al 2010 Numero di unità locali delle imprese dal 2005 (=100%) al 2010 120% 106% 115% 104% 110% 102% 105% 100% 100% 2005 2006 2007 2008 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2009 2010 68 98% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Nei sei anni considerati appare poco significativa la variazione positiva del numero medio di addetti alle unità locali delle imprese attive nel Sistema Locale di Lavoro di Muravera, da valori poco superiori a 3,2 unità circa nel 2005 a quasi 3,3 unità nel 2010, che si mantiene a livelli inferiori rispetto al dato medio nazionale e al di sopra rispetto alla media regionale. Un’analisi di maggior dettaglio mostra che, in larga misura, sono i settori di attività economica delle attività manifatturiere, delle costruzioni e del commercio all'ingrosso e al dettaglio, trasporto e magazzinaggio, attività di alloggio e ristorazione, con una riduzione del numero di addetti pari rispettivamente a 130, 152 e 211 unità, ad aver contribuito al decremento del numero di addetti nel SLL di Muravera nel 2010 rispetto al 2008; nonostante la riduzione rilevata, il settore del commercio conferma il proprio ruolo di attività economica prevalente, con 2.979 addetti nel 2010 pari al 60% circa dei complessivi 4.945 addetti alle 1.501 unità locali delle imprese ubicate nel SLL di Muravera; in controtendenza, nello stesso periodo il settore delle attività finanziarie e assicurative si distingue per un incremento di 14 addetti, pari al 27% circa. Il confronto con il dato medio regionale e nazionale evidenzia per il SLL di Muravera una più accentuata riduzione percentuale del numero di addetti nel triennio 2008÷2010 nei settori delle attività manifatturiere, delle costruzioni, del commercio e dei servizi di informazione e comunicazione; viceversa nel SLL di Muravera si registra una crescita più sostenuta del numero di addetti nei settori delle attività finanziarie e assicurative, delle attività immobiliari, delle attività professionali e, in controtendenza rispetto all’andamento medio rilevato in ambito regionale e nazionale, dell’istruzione, sanità e assistenza sociale. Analogamente a quanto visto per gli addetti, nel triennio 2008÷2010 il SLL di Muravera si distingue dagli altri ambiti territoriali per un più accentuato incremento percentuale del numero di unità locali nel settore di attività economica delle attività finanziarie e assicurative, delle attività immobiliari, delle attività professionali e, in controtendenza rispetto all’andamento medio rilevato in ambito regionale e nazionale, del commercio all'ingrosso e al dettaglio, trasporto e magazzinaggio, attività di alloggio e ristorazione. Anche per le unità locali, i settori delle attività manifatturiere, delle costruzioni e dei servizi di informazione e comunicazione fanno registrare nel SLL di Muravera una variazione negativa nel corso del periodo di osservazione. Variazione percentuale del numero di addetti alle unità locali Variazione percentuale del numero di unità locali delle imprese delle imprese per settore di attività economica dal 2008 al 2010 per settore di attività economica dal 2008 al 2010 40% 40% 20% 20% 0% 0% -20% -20% B_C_D_E F G_H_I J K VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING L M_N P_Q R_S 69 B_C_D_E F G_H_I J K L M_N P_Q R_S COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Nella tabella sottostante si riporta, sino a un livello di dettaglio pari alla sezione di attività economica secondo la classificazione ATECO 2007, il numero di unità locali e di addetti delle unità locali delle imprese attive nel Comune di San Vito al 31 dicembre 2011, data di riferimento del 9° Censimento dell’Industria e dei Servizi (ISTAT, 2011). Comune di San Vito - numero di unità locali e di addetti delle imprese per sezione di attività economica nel 2011 numero di unità locali delle imprese attive numero addetti delle unità locali delle imprese attive A agricoltura, silvicoltura e pesca 3 11 B 1 2 20 110 Sezione ATECO 2007 estrazione di minerali da cave e miniere C attività manifatturiere D fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 0 0 E fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 2 23 F costruzioni 34 63 G commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 78 157 H trasporto e magazzinaggio 6 9 I attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 14 34 J servizi di informazione e comunicazione 4 4 K attività finanziarie e assicurative 2 5 L attivita' immobiliari 2 6 14 22 M attività professionali, scientifiche e tecniche N noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 4 9 P istruzione 2 2 7 7 Q sanita' e assistenza sociale R attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 0 0 S altre attività di servizi 12 22 205 486 totale Tali dati mostrano per il Comune di San Vito incidenze di addetti e di unità locali delle imprese superiori rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale nelle seguenti sezioni di attività economica: - agricoltura, silvicoltura e pesca; - fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; - commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; - altre attività di servizi. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 70 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Viceversa, nel Comune di San Vito al 31 dicembre 2011 appaiono particolarmente inferiori rispetto ai restanti ambiti territoriali le incidenze di addetti nelle seguenti sezioni di attività economica: - fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; - trasporto e magazzinaggio; - servizi di informazione e comunicazione; - attività finanziarie e assicurative; - attività professionali, scientifiche e tecniche; - noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; - sanità e assistenza sociale; - attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Nello stesso anno, il Comune di San Vito mostra un’incidenza di unità locali superiore rispetto al dato medio provinciale, regionale e nazionale per le seguenti sezioni di attività economica: - agricoltura, silvicoltura e pesca; - estrazione di minerali da cave e miniere; - fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; - costruzioni; - commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; - istruzione; - altre attività di servizi. noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese N noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese servizi di informazione e comunicazione attività finanziarie e assicurative F E attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Q Q sanita' e assistenza sociale R attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento R attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento altre attività di servizi S altre attività di servizi P P istruzione sanita' e assistenza sociale S G F A M attività professionali, scientifiche e tecniche G B L attivita' immobiliari attività professionali, scientifiche e tecniche C attivita' immobiliari D K attività finanziarie e assicurative H J servizi di informazione e comunicazione I I attività dei servizi di alloggio e di ristorazione attività manifatturiere fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento costruzioni commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli trasporto e magazzinaggio J D H fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento costruzioni commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli trasporto e magazzinaggio L agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere K A B C attività manifatturiere E agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere M Incidenza di unità locali delle imprese per settore di attività economica nel 2011 N Incidenza di addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica nel 2011 0% 10% 20% 30% 40% istruzione 0% 10% 20% Nel 2011 il numero medio di addetti alle unità locali delle imprese attive a San Vito è pari ad 2,4, risultando superiore rispetto al dato medio provinciale e regionale per le seguenti sezioni di attività economica: - attività manifatturiere; - attività immobiliari; VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 71 30% 40% COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE attività professionali, scientifiche e tecniche. A B C fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento costruzioni commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli trasporto e magazzinaggio attività dei servizi di alloggio e di ristorazione servizi di informazione e comunicazione E attività manifatturiere D agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere H 3,7 Numero medio di addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica nel 2011 I Numero medio di addetti alle unità locali delle imprese dal 2005 al 2010 J - G F 3,5 attività finanziarie e assicurative 2006 2007 2008 2009 L Q M P istruzione sanita' e assistenza sociale R 2,9 2005 attivita' immobiliari noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento S 3,1 attività professionali, scientifiche e tecniche N K 3,3 altre attività di servizi 2010 - 6 12 18 24 Il ruolo dell’agricoltura nel sistema economico produttivo di San Vito A livello provinciale nel periodo compreso tra il 2008 e il 2013 il numero di occupati in agricoltura mostra andamento tendenzialmente decrescente, da un valore medio che sfiorava 8,2 mila unità nel 2008, cui segue un forte calo nel corso del biennio successivo che riduce a poco più di 4,5 mila gli occupati in agricoltura in provincia di Cagliari nel corso del 2010, che non raggiungono le 3,8 mila unità nel corso del 2013. Sino al 2011 l’incidenza di occupati in agricoltura in provincia di Cagliari si mantiene su valori pressoché dimezzati rispetto al dato medio regionale, mentre nel corso dell’ultimo biennio si attesta su valori pari all’1,9% circa, inferiori rispettivamente di circa il 66% e il 50% rispetto al dato medio regionale e nazionale. Occupati in agricoltura dal 2008 al 2013 Migliaia in provincia di Cagliari (valori assoluti) in diversi ambiti territoriali (valori percentuali) 8,2 6,4% 7,1 4,8% 5,9 3,2% 4,8 1,6% 3,6 2008 2009 2010 2011 2012 2013 0,0% 2008 2009 2010 2011 2012 Nel corso dell’annata agraria 2009/2010, presa come riferimento in occasione del 6° Censimento generale dell’agricoltura (ISTAT, 2010), nel Comune di San Vito risulta pari a poco meno di 213 il numero medio di giornate di lavoro della manodopera aziendale; per la prima volta dal 1982 il valore dell’indicatore in ambito comunale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 72 2013 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE appare superiore rispetto al dato medio rilevato in ambito provinciale, regionale e nazionale. L’andamento sensibilmente crescente rilevato nel corso dell’ultimo decennio intercensuario, determina nel Comune di San Vito un valore superiore rispetto agli altri ambiti territoriali della dimensione media delle aziende agricole, con una superficie agricola utilizzata media delle aziende pari a poco meno di 35 ettari nel 2010. Numero medio di giornate di lavoro della manodopera aziendale Superficie agricola utilizzata media delle aziende 36 190 27 ettari 220 160 130 18 9 100 0 1982 1990 2000 2010 1982 1990 2000 Nel corso dell’ultimo decennio intercensuario a San Vito decresce in misura significativa la superficie utilizzata per boschi annessi ad aziende agricole, con una riduzione pari a quasi 8,5 mila ettari; supera rispettivamente il 74% e il 25% la contrazione della superficie destinata ad arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole e alle coltivazioni legnose agrarie. Viceversa, nello stesso periodo cresce significativamente la superficie destinata a prati permanenti e pascoli, che passa da 325 a oltre 6,8 mila ettari. Nel 2010 a San Vito supera il 74% l’incidenza della superficie agricola destinata a prati permanenti e pascoli risultando, in virtù dell’incremento rilevato nel corso del decennio precedente, significativamente superiore rispetto al dato medio rilevato in ambito provinciale, regionale e nazionale; a San Vito risulta invece sensibilmente inferiore rispetto agli altri ambiti territoriali, l’incidenza della superficie agricola delle aziende destinata a seminativi. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 73 2010 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Superficie delle aziende con coltivazioni per utilizzazione dei terreni nel comune di San Vito (valori assoluti) in diversi ambiti territoriali, nel 2010 (valori percentuali) 12.000 seminativi coltivazioni legnose agrarie 9.000 orti familiari prati permanenti e pascoli 6.000 arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole boschi annessi ad aziende agricole 3.000 Superficie agricola non utilizzata altra superficie 1982 1990 2000 2010 0% 20% 40% 60% 80% Nelle aziende zootecniche del Comune di San Vito nel corso dell’ultimo decennio intercensuario si registra un incremento, pari rispettivamente al 65% e al 36% circa, del numero di capi bovini e di capi ovini allevati. Viceversa, si riduce di quasi 1,6 mila unità, pari al 26% circa, il patrimonio zootecnico caprino delle aziende di San Vito; nel decennio considerato si rileva una riduzione, dell’ordine rispettivamente del 53% e del 33% circa, del numero di capi suini e di capi equini allevati nel centro in esame. Alla data dell’ultimo censimento, le aziende zootecniche ubicate nel territorio comunale di San Vito si caratterizzano per un numero medio di capi caprini allevati, pari a 177, significativamente superiore rispetto al dato medio rilevato in ambito provinciale, regionale e nazionale; per tutti i restanti tipi di allevamento il numero medio di capi allevati è inferiore nelle aziende di San Vito rispetto al dato medio provinciale e regionale. Numero di capi allevati dalle aziende zootecniche per tipo di allevamento nel comune di San Vito (valori assoluti) in diversi ambiti territoriali (numero medio di capi allevati per azienda) 6.800 bovini bufalini 5.100 equini ovini 3.400 caprini 1.700 suini conigli 1982 1990 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2000 2010 - 74 200 400 600 800 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Il ruolo del turismo nel sistema economico produttivo di San Vito La capacità degli esercizi ricettivi Dal 2006 in poi nel Comune di San Vito sono 5 gli esercizi ricettivi in attività, che garantiscono un’offerta complessivamente pari a 91 posti letto. Oltre la metà dell’offerta ricettiva deriva dalla presenza di un hotel a due stelle, situato nella borgata di San Priamo, nella stessa frazione è in esercizio un ostello, dotato di 25 posti letto. Capacità degli esercizi ricettivi del Comune di San Vito per tipo di alloggio nel 2012 - 3 stelle - 1 stella - Residenze Turistico Alberghiere - Campeggi e Villaggi turistici - - Rifugi alpini - Altri esercizi ricettivi - 42% 56% 3 stelle 2 stelle 1 stella Campeggi e Villaggi turistici 1 Case per ferie 28% 4 stelle 6 - Ostelli per la Gioventù 14% Residenze Turistico Alberghiere 1 Alloggi in Affitto Bed & Breakfast 48 esercizi complementari esercizi complementari 1 2 stelle Alloggi agro-turistici e Country-Houses 0% 5 stelle e 5 stelle lusso esercizi alberghieri - 4 stelle esercizi alberghieri 5 stelle e 5 stelle lusso Incidenza dei posti letto negli esercizi ricettivi per tipo di alloggio nel 2012 25 2 Alloggi in Affitto Alloggi agro-turistici e Country-Houses Ostelli per la Gioventù Case per ferie Rifugi alpini Altri esercizi ricettivi Bed & Breakfast 12 Nel corso dell’ultimo decennio l’offerta ricettiva comunale appare costante per gli esercizi alberghieri, mentre si è ampliata nel 2004 e nel 2006 per gli esercizi complementari, con l’entrata in esercizio rispettivamente dell’ostello e di un secondo bed & breakfast, dotato di 6 posti letto. Variazione del numero di posti letto negli esercizi alberghieri dal 2003 (=100%) al 2012 Variazione del numero di posti letto negli esercizi complementari dal 2004 (=100%) al 2012 134% 284% 124% 234% 114% 184% 104% 134% 94% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2009 2010 2011 2012 75 84% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Mobilità e Trasporti16 La Strada Statale n. 387 in direzione Nord, lungo il corridoio ambientale fluviale del Flumendosa, collega il centro urbano di San Vito con i Comuni del Gerrei e in direzione Sud-Est, immettendosi sulla ex Strada Statale n. 125, con i centri di Muravera e Villaputzu o con l’innesto per la nuova S.S. n. 125, la cui percorrenza verso Nord consente di collegare il centro in esame con i Comuni dell’Ogliastra e verso Sud con i centri del basso Sarrabus e dell’area vasta di Cagliari. Nel territorio comunale è presente il servizio di trasporto pubblico regionale gestito dall’ARST. Inquadramento di area vasta delle infrastrutture viarie di accesso al Comune di San Vito Inquadramento di dettaglio delle infrastrutture viarie interne al Comune di San Vito I dati ACI, relativi al parco veicolare italiano, consentono di rilevare che dal 2002 al 2012 il tasso di motorizzazione (numero di autovetture per 1.000 abitanti residenti) nel Comune di San Vito mostra valori crescenti ma inferiori rispetto al dato medio provinciale, regionale e nazionale; nel 2012 a San Vito il tasso di motorizzazione mostra un valore pari a 582 autovetture per 1.000 abitanti residenti. Nello stesso periodo nel Comune di San Vito anche il numero di motocicli rapportato alla popolazione residente fa registrare un andamento crescente, attestandosi nel 2012 su un valore pari al 66‰ circa, più ridotto rispetto al dato medio rilevato negli altri ambiti territoriali; il dato denota una ridotta propensione all’utilizzo di tale tipologia di mezzo da parte della popolazione residente a San Vito. 16 A cura degli ingg. Elisa Fenude e GianFilippo Serra – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 76 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Tasso di motorizzazione (n° di autovetture per 1.000 abitanti residenti) dal 2002 al 2012 N° di motocicli per 1.000 abitanti residenti dal 2002 al 2012 630 120 585 100 540 80 495 60 450 40 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 I dati relativi agli spostamenti quotidiani, tratti dal 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni (ISTAT, 2001), evidenziano per San Vito flussi di individui in uscita per motivi di lavoro o di studio pressoché tripli rispetto ai flussi di individui in entrata, pari rispettivamente a 582 (di cui il 62% per motivi di lavoro) e a 188 individui; i dati a disposizione mettono in risalto un’elevata frequenza della modalità di spostamento mediante l’uso dell’auto privata, in particolare come conducente, prevalentemente da parte di chi si sposta per motivi di lavoro, mentre è più frequente l’utilizzo di autobus e corriere da parte di chi si sposta da San Vito per motivi di studio. N° di individui giornalmente in entrata nel Comune di San Vito per motivo dello spostamento nel 2001 per principali mezzi utilizzati per principali Comuni di provenienza 7 134 7 10 18 auto privata (come conducente) auto privata (come passeggero) 2 2 -2 autobus aziendale o scolastico motocicletta, ciclomotore, scooter 1 12 11 61 51 Villaputzu Muravera n.d. 8 7 1 5 Escalaplano Castiadas Orroli 5 Quartu Sant'Elena Villaputzu, seguito da Muravera, rappresentava nel 2001 il principale Comune di provenienza di coloro che si spostavano giornalmente per motivi di lavoro da altri Comuni a San Vito. Nel 2001 erano 223 gli individui giornalmente in uscita dal Comune di San Vito per motivi di studio, quasi 6 studenti su 10 avevano come destinazione il Comune di Muravera; nello stesso anno Muravera, seguita da Villaputzu e Cagliari, rappresentava la principale destinazione anche per chi si spostava quotidianamente da San Vito per motivi di lavoro. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 77 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE N° di individui giornalmente in uscita dal Comune di San Vito per motivo dello spostamento nel 2001 per mezzo utilizzato per principali Comuni di destinazione 15 131 284 55 107 156 45 auto privata (come conducente) 14 11 14 corriera, autobus extraurbano autobus aziendale o scolastico auto privata (come passeggero) 14 23 13 3 motocicletta, ciclomotore, scooter autobus urbano, filobus 94 2 10 54 20 24 n.d. Muravera Villaputzu Cagliari Castiadas 5 4 4 Villasimius Armungia Perdasdefogu La densità veicolare, misurata come rapporto tra il numero totale di veicoli circolanti e la superficie territoriale, mostra per il Comune di San Vito valori significativamente inferiori rispetto ai restanti ambiti territoriali, con un valore che nel 2012 risulta pari a 13 veicoli per Kmq di superficie; alla stessa data a livello provinciale il valore dell’indicatore è mediamente pari a 97 veicoli per Kmq di superficie. Il rapporto tra autovetture circolanti e famiglie residenti, nonostante l’andamento tendenzialmente crescente dal 2003 in poi, pone il Comune al di sotto rispetto agli altri ambiti territoriali: a San Vito, infatti, nel 2012 ogni famiglia possiede in media 1,3 autovetture. Densità veicolare (n° di veicoli per km2 di superficie territoriale) dal 2002 al 2012 Rapporto tra autovetture circolanti e famiglie residenti dal 2003 al 2012 170 1,60 130 1,48 90 1,35 50 1,23 10 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2010 2011 1,10 2003 2012 78 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Energia17 I consumi di energia elettrica in ambito provinciale In provincia di Cagliari i consumi di energia elettrica nel settore industriale, nonostante una lieve riduzione nel corso degli ultimi sei anni, nel 2012 continuano a rappresentare circa il 59% dei consumi totale, attestandosi su valori superiori a 2.500 mln di kWh; seguono il settore terziario e il settore domestico, con consumi pressoché stazionari nell’intero periodo di osservazione attorno a valori annui rispettivamente pari, in media, a circa 920 e a 780 mln di kWh. Il settore agricolo, che rappresenta una quota poco inferiore all’1% dei consumi complessivi di energia elettrica in ambito provinciale, mostra una crescita dei consumi poco superiore all’11% nel periodo compreso tra il 2006 e il 2012. In ambito provinciale nel periodo 2008÷2012 la crisi delle aziende manifatturiere di base e non di base e del settore delle costruzioni ha determinato una sensibile riduzione dei consumi di energia elettrica, parzialmente compensata dell’incremento rilevato nel settore dell’energia e dell’acqua, nel quale si sfiorano i 2.000 mln di kWh nel 2012, valore quasi pari a quello rilevato nel settore manifatturiero di base; in controtendenza rispetto a quanto rilevato in ambito regionale e nazionale, a livello provinciale nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012 si riduce del 3% circa il consumo energetico delle aziende del terziario attive nel settore dei servizi vendibili. Consumi di energia elettrica per settore di attività economica in prov. di CA dal 2006 al 2012 Variazione % dei consumi di en. elett. per settore di attività economica in diversi ambiti territoriali dal 2008 al 2012 (fonte: nostre elaborazioni su dati TERNA) 2.800 1,6% 0,5% 1,6% DOMESTICO 1,6% 4,1% 4,5% AGRICOLTURA 2.100 INDUSTRIA mln kWh Manifatturiera di base-26,8% 1.400 Manifatturiera non di -25,7% -20,8% base Costruzioni -14,2% -20,4% -24,4% -23,4% 2,3% 1,8% 3,4% Energia ed acqua TERZIARIO 700 2006 -3,3% -16,7% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Servizi vendibili Servizi non vendibili -3,0% -2,0% 2,6% 9,3% 3,7% 3,0% Con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 9 del 14 marzo 2013 il Comune di San Vito ha approvato il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), strumento attraverso il quale il Comune intende raggiungere l’obbiettivo di ridurre del 20% le emissioni annuali di CO2 entro il 2020; l’elaborazione del PAES ha previsto: - 17 una prima fase dedicata ad una dettagliata indagine energetica del territorio in esame, riassunta in un bilancio energetico a cui è associato un inventario delle emissioni di CO2; A cura dell’ing. GianFilippo Serra – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 79 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE - una seconda fase finalizzata alla definizione di una strategia generale e di interventi utili al perseguimento degli obiettivi prefissati di riduzione di CO2 nel breve e nel lungo periodo. In particolare, si riporta nella tabella sottostante l’elenco delle azioni previste dal PAES di San Vito dal 2013 al 2020 per ciascun settore di intervento individuato. SETTORE PUBBLICO - AZIONI DIRETTE Edilizia Pubblica EP1 - AUDIT Energetico Edifici Comunali EP2 - Efficientamento energetico uffici comunali via Moro EP3 - Efficientamento energetico museo via Galilei EP4 - Efficientamento energetico uffici comunali piazza Municipio EP5 - Efficientamento energetico scuola materna via Tevere ang. via Po EP6 - Efficientamento energetico scuola elementare via Nazionale 64 EP7 - Efficientamento energetico sc. media via degli Ulivi EP8 - Efficientamento energetico palestra della sc. media via dei Gabbiani EP9 - Efficientamento energetico casa cauli via Nazionale 128 EP10 - Efficientamento energetico cimitero San Vincenzo EP11 - Efficientamento energetico piazza Sardegna (anche detta P.zza Torino) EP12 - Efficientamento energetico impianto sportivo Pranu Narbonis EP13 - Efficientamento energetico impianto sportivo Str. Su Idili EP14 - Efficientamento energetico impianto sportivo Str. Monte Narba Altro SP1 - Acquisto energia verde SP2 - Sistemi di gestione dell'energia SP3 - Forestazione urbana SP4 - Acquisti verdi SP5 - Orti Sociali SP6 - Risparmio carta in Comune Illuminazione pubblica IPu1 - AUDIT Energetico del sistema di Illuminazione Pubblica IPu2 - Efficientamento energetico sugli impianti di Illuminazione Pubblica IPu3 - Sostituzione di lampade votive Mobilità pubblica MPU1 - Rinnovo del parco veicolare MPU2 - Alla spiaggia con il bus SETTORE PUBBLICO - AZIONI INDIRETTE Informazione e comunicazione AZI1 - Allegato energetico al regolamento edilizio AZI2 - Creazione Ufficio e Sportello PAES AZI3 - Il PAES sul Web AZI4 - Corsi di formazione professionale per Tecnici Comunali AZI5 - Azioni di sensibilizzazione, formazione, informazione, comunicazione AZI6 - Incontri di formazione ed aggiornamenti professionali per operatori settore edile SETTORE PRIVATO Edilizia residenziale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 80 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE ER1 - Impianti Fotovoltaici al 2012 ER2 - Impianti Fotovoltaici al 2020 ER3 - Realizzazione di gruppi d'acquisto per le energie alternative ER4 - Catasto energetico urbano ER5 - Fornitura di compostiere ER6 - Distribuzione di kit gratuiti per incentivare la riduzione dei consumi ER7 - Un albero per la tua CO2 Mobilità privata MPV1 - Pedibus MPV2 - Piste ciclabili SETTORE PRODUTTIVO Industriale – Terziario – Agricolo SPR1 - Nuovo modello di raccolta SPR2 - Valorizzazione del sistema produttivo locale (introduzione dei marchi di filiera corta) SPR3 - Ecolabel Turistico Gli impianti fotovoltaici ammessi all’incentivazione in conto energia In base ai dati forniti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), al 9 settembre 2013 risultano in esercizio nel Comune di San Vito 98 impianti fotovoltaici ammessi all’incentivazione in conto energia, per una potenza complessivamente pari a 1.877 kW. In ambito comunale gli unici due impianti fotovoltaici di potenza superiore a 50 kW, entrambi entrati in esercizio nel corso del 2011, hanno una potenza nominale pari rispettivamente a 687 e 631 kW. Rispetto al dato medio provinciale e regionale, pari rispettivamente al 3% e al 4% circa, il Comune di San Vito si contraddistingue per una incidenza più ridotta di impianti appartenenti alla classe di potenza superiore a 5 kW, pari al 2% circa; per tutte le restanti classi di potenza nel Comune di San Vito si rilevano incidenze di impianti fotovoltaici installati intermedie rispetto al dato medio provinciale e regionale. La potenza media degli impianti fotovoltaici in esercizio ad San Vito risulta pertanto pari a 19,2 kW, valore inferiore rispetto al dato medio regionale e poco superiore rispetto al dato medio provinciale, e sembra destinata a ridursi nell’anno in corso: i 4 impianti fotovoltaici entrati in esercizio a San Vito nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 9 settembre 2013 hanno una potenza media pari a 4,1 kW, valore più basso in confronto a quello registrato nel biennio precedente e sensibilmente inferiore anche rispetto al dato medio regionale e provinciale. Risale al mese di dicembre del 2008 la data di entrata in esercizio dei primi 5 impianti fotovoltaici nel territorio del Comune di San Vito ammessi all’incentivazione del secondo conto energia, a cui hanno avuto accesso sino al 2011 ulteriori 41 impianti; 4 impianti hanno beneficiato degli incentivi previsti dal terzo conto energia e 34 impianti, tra il 2011 e il 2012, risultano ammessi al programma di incentivazione del quarto conto energia. I 14 impianti fotovoltaici entrati in attività ad San Vito in data più recente fruiscono delle tariffe incentivanti in conto esercizio previste dal quinto conto energia. In misura ancor più accentuata rispetto a quanto si rileva in ambito provinciale e regionale, nel Comune di San Vito la potenza media degli impianti fotovoltaici in esercizio risulta influenzata dal programma di incentivazione a cui tali impianti hanno VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 81 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE avuto accesso, risultando compresa tra 5 kW (III conto energia) e 44 kW (IV conto energia). In proporzioni abbastanza simili rispetto al dato medio provinciale e regionale, dal 2008 in poi a San Vito cresce progressivamente il numero annuo di impianti fotovoltaici entrati in esercizio; nello stesso periodo, a tale incremento numerico è corrisposta, in misura ancor superiore, una crescita della potenza complessiva annualmente installata, che a San Vito risulta particolarmente accentuata nel corso del 2011, cui è seguito un calo pari quasi al 90% nel corso del 2012. Incidenza di impianti fotovoltaici installati per classe di potenza in diversi ambiti territoriali (fonte: nostre elaborazioni su dati GSE, 9 settembre 2013) 2% 1% 9,2% 3% 1% 7,6% 4% 2% 10% 23% 28% 28% 65% 60% 57% Comune di San Vito prov. di CA Sardegna Potenza media (kW) degli impianti fotovoltaici installati in Potenza media degli impianti fotovoltaici per anno di entrata diversi ambiti territoriali in esercizio in diversi ambiti territoriali (fonte: nostre elaborazioni su dati GSE, 9 settembre 2013) 23,6 56 19,2 18,0 42 28 14 2008 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 82 2009 2010 2011 2012 2013 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Numero di impianti fotovoltaici installati per programma di incentivazione e per anno nel Comune di San Vito Potenza media (kW) degli impianti fotovoltaici per programma di incentivazione in diversi ambiti territoriali (fonte: nostre elaborazioni su dati GSE, 9 settembre 2013) 2013 12 10 4 V conto energia 6 2012 18 10 34 2011 9 4 IV conto energia 16 28 44 2010 23 39 III conto energia 21 17 9 2009 17 2008 5 II conto energia 12 5 2007 55 I conto energia 2006 31 - Numero di impianti fotovoltaici entrati in esercizio per anno in diversi ambiti territoriali Potenza complessiva degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio per anno in diversi ambiti territoriali (fonte: nostre elaborazioni su dati GSE, 9 settembre 2013) 2008 = 100% 700% 7900% 550% 5950% 400% 4000% 250% 2050% 100% 2008 2009 2010 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 2011 100% 2008 2012 83 2009 2010 2011 2012 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Componente Rumore18 L'esigenza di tutelare il benessere pubblico dallo stress acustico urbano si è concretizzata con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991, il quale impone ai Comuni di suddividere il territorio in classi acustiche in funzione della destinazione d'uso delle varie aree (residenziali, industriali, ecc.), stabilendo poi, per ciascuna classe, i limiti delle emissioni sonore tollerabili, sia di giorno che di notte. La Zonizzazione Acustica costituisce quindi un atto tecnico-politico di governo del territorio in quanto ne disciplina l'uso e le modalità di sviluppo delle attività. L'obiettivo è quello di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale, coerente con livelli di emissioni sonore compatibili con le destinazioni d’uso del territorio. La Regione Sardegna, con Deliberazione n. 62/9 del 14.11.2008 ha approvato il documento “Direttive regionali in materia di inquinamento acustico ambientale e disposizioni in materia di acustica ambientale” ritenendo necessaria l’adozione dei Piani di Zonizzazione Acustica su tutto il territorio regionale, al fine di poter procedere con la predisposizione del Piano Regionale Triennale di intervento per la bonifica dall’inquinamento acustico che, espressamente previsto all’art. 4, comma 2, della legge n. 447/1995, deve essere redatto dalla Regione in collaborazione con le Province. Tuttavia il Comune di San Vito non ha ancora predisposto ed approvato il Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale. Relativamente alle condizioni acustiche attuali, un aspetto positivo è dato dall’assenza di attività produttive potenzialmente critiche dal punto di vista acustico. In fase di redazione del Piano di Zonizzazione Acustica, alle aree individuate dal nuovo PUC come prevalentemente od esclusivamente artigianali o industriali, è auspicabile sia attribuita una classe rispettivamente V o VI. Per quanto riguarda i recettori sensibili presenti nel territorio comunale (scuole, ambulatorio A.S.L), questi ricadono tutti all’interno del centro abitato senza peraltro presentare criticità per la presenza in prossimità di sorgenti rumorose, fatta eccezione per il traffico veicolare, in particolare lungo la via Nazionale (S.S. 387) che costituisce un’arteria di collegamento tra il Sarrabus e il Gerrei. Con determinazione n. 1103/66 del 13.01.2010, l’Ass.to dei Lavori Pubblici, Servizio viabilità infrastrutture della Regione Sardegna, ha delegato al Comune di San Vito la realizzazione dell’opera denominata “Completamento Strada di Circonvallazione Abitato nel Comune di San Vito”, il cui progetto preliminare non risulta ancora approvato. In fase di redazione del Piano di Zonizzazione Acustica del Territorio Comunale, coerentemente con quanto indicato nel documento “Direttive regionali in materia di inquinamento acustico ambientale” (approvato con Deliberazione N. 62/9 del 14.11.2008), ai principali recettori sensibili presenti nell’area è preferibile sia attribuita la classe I. 18 A cura dell’ing. Elisa Fenude – Criteria srl. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 84 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.5 Analisi di coerenza esterna 4.5.1 Piani e Programmi di riferimento Il Piano Urbanistico Comunale di San Vito deve essere analizzato in relazione al contesto programmatico e della pianificazione sovraordinata vigente. Si tratta, in pratica, di valutare se le linee di sviluppo delineate dal PUC sono coerenti con gli obiettivi, indirizzi e prescrizioni definiti da altri Piani e/o Programmi vigenti. A tal fine occorre esaminare i Piani e/o Programmi, sia sovraordinati che di pari livello, rispetto ai quali è necessario svolgere l’analisi di coerenza esterna dello stesso PUC, approfondendo e specificando eventuali relazioni ed interferenze. In particolare, i Piani considerati significativi per il PUC di San Vito sono i seguenti: PIANO O PROGRAMMA RIFERIMENTO NORMATIVO STATO DI AVANZAMENTO L.R. n. 8 del 25.11.2004 Approvato con D.G.R. n. 36/7 del 5.9.2006 Variante di aggiornamento e revisione approvata preliminarmente con D.G.R. n. 45/2 del 5.10.2013 Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) L. 19 maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6, ter - D.L. 180/98 Approvato con Decreto del Presidente della Regione Sardegna n. 67 del 10.7.2006, Aggiornamento Norme di Attuazione con i Decreti del Presidente della Regione Sardegna n.148 del 26.10.2012 e n.130 del 8.10.2013 Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) L. 19 maggio 1989, n. 183 Approvato con Delibera n. 1 del 20.6.2013 Piano di Tutela delle Acque (PTA) D.Lgs. 152/99, art. 44, L.R. 14/2000, art. 2 Approvato con D.G.R. n. 14/16 del 4.4.2006 Piano di Gestione del Distretto Idrografico Regionale e suoi aggiornamenti Direttiva quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE) – Legge n. 13 del 27/02/2009 Adottato con delibera del Comitato Istituzionale n. 1 del 25/02/2010 Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR) D.Lgs. 227/2001 Approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 53/9 del 27.12.2007 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998 e art. 112 delle NTA del PPR – art. 18, comma 1 della L.R. del 29 maggio 2007, n. 2) Adottato con D.G.R. n. 34/13 del 2.8.2006 Piano Regionale dei trasporti L.R. n. 21/2005 Adottato con D.G.R. n. 66/23 del 27.11.2008 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti D.Lgs. n° 22 del 5 febbraio 1997 Approvato con Del.G.R. n. 3/8 del 16.1.2008 Regolamento CE n. 1698/2005. Approvato con delibera del Comitato Sviluppo rurale della Commissione Europea il 20.11.2007 Piano Paesaggistico Regionale (PPR) Piano di Sviluppo Rurale della Sardegna VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 85 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE PIANO O PROGRAMMA RIFERIMENTO NORMATIVO STATO DI AVANZAMENTO Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Cagliari (PUP/PTCP) L.R. n. 45/1989, art. 1, comma 1 Approvato con DCP n. 133 del 19.12.2002 (vigente dal 19 febbraio 2004) Variante in adeguamento al PPR approvata definitivamente con D.C.P. n 44 del 27.06.2011 e n. 10 11.03.2013 Piano Provinciale raccolta e trasporto RSU (PPRTRSU) Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani, approvato con del. GR 73/7 del 20.12.2008 Art. 59, comma 3, LR 9/2006 Delibera del Commissario Straordinario n. 159 del 22.07.2014 Piano di Gestione del SIC Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus - ITB041106 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Decreto regionale n. 21 del 20/05/2009 86 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.6 Obiettivi di sostenibilità ambientale del PUC di San Vito 4.6.1 Criteri di sostenibilità ambientale Dalle politiche per lo sviluppo sostenibile promosse in questi ultimi anni, sono emersi una serie di criteri a cui ogni territorio può fare riferimento per definire i propri obiettivi locali di sostenibilità, che raccolgono i parametri su cui effettuare la VAS. L’assunzione della sostenibilità come modello di sviluppo di una comunità deve necessariamente tenere conto di quattro dimensioni: - sostenibilità ambientale, intesa come capacità di mantenere nel tempo qualità e riproducibilità delle risorse naturali; garantendo l’integrità dell’ecosistema per evitare che l’insieme degli elementi da cui dipende la vita sia alterato; preservazione della diversità biologica; - sostenibilità economica, intesa come capacità di generare, in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione; eco-efficienza dell’economia intesa, in particolare come uso razionale ed efficiente delle risorse, con la riduzione dell’impiego di quelle non rinnovabili; - sostenibilità sociale, intesa come capacità di garantire condizioni dì benessere umano e accesso alle opportunità (sicurezza, salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità), distribuite in modo equo tra strati sociali, età e generi, ed in particolare tra le comunità attuali e quelle future; - sostenibilità istituzionale, come capacità di rafforzare e migliorare la partecipazione dei cittadini alla gestione dei processi decisionali; i processi di decisione politica devono corrispondere ai bisogni ed alle necessità degli individui, integrando le aspettative e le attività di questi ultimi. Capacità di un buon governo. La definizione del set di obiettivi locali di sostenibilità deve dunque necessariamente cercare di rispettare i seguenti principi: - il grado di utilizzo delle risorse rinnovabili non deve essere superiore alla loro capacità di rigenerazione; - l’immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell’ambiente non deve superare la capacità di autodepurazione dell’ambiente stesso; - lo stock di risorse non rinnovabili deve restare costante nel tempo. Nel rispetto di questi principi, per l’integrazione degli aspetti ambientali nel processo di redazione del PUC, si farà riferimento ai dieci criteri di sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea” (Commissione Europea, DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile – Agosto 1998) e riportati nella tabella seguente: ELENCO DEI 10 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ INDICATI NEL MANUALE UE 1 Ridurre al minimo l’impegno delle risorse energetiche non rinnovabili 2 Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione 3 Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti 4 Conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi 5 Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 87 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE ELENCO DEI 10 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ INDICATI NEL MANUALE UE 6 Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali 7 Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale 8 Protezione dell’atmosfera 9 Sensibilizzare alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale 10 Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile piani e programmi 4.6.2 Contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale Gli obiettivi di sviluppo sostenibile volti a diminuire, nell’attuazione delle politiche di settore, la pressione sull’ambiente e ad incidere direttamente sulla qualità ambientale, formulati a partire dai 10 criteri di sostenibilità ambientale indicati nel Manuale UE, sono stati calibrati in relazione alle specificità e alle esigenze del contesto territoriale di San Vito. 4.7 Sistema di Monitoraggio L’art. 10 comma 1 della Direttiva 2001/42/CE prevede che gli Stati membri controllino gli effetti ambientali significativi dell’attuazione dei Piani e dei Programmi al fine di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive ritenute opportune. Il secondo comma precisa che possono essere impiegati a tal fine i meccanismi di controllo esistenti, onde evitare una duplicazione del monitoraggio. L’attività di monitoraggio di un Piano può quindi essere genericamente definita come quell’insieme di procedure e di attività finalizzate a fornire un costante flusso di informazioni sullo stato di attuazione del Piano, sul grado di raggiungimento dei risultati attesi e degli effetti previsti. Il monitoraggio dunque serve per verificare in itinere il processo di pianificazione e di realizzazione dei singoli interventi attivati e costituisce la base informativa indispensabile per individuare le eventuali criticità dell’attuazione degli interventi e per definire le azioni utili alla risoluzione delle stesse, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi del Piano. Qualora, a seguito dell’attuazione del Piano, il monitoraggio dovesse mettere in evidenza effetti negativi sull’ambiente, sarà quindi necessario operare un’adeguata rimodulazione delle azioni di Piano. 4.7.1 Scopo dell’attività di monitoraggio All’interno del processo di VAS, l’attività di monitoraggio degli effetti ambientali significativi delle azioni di Piano ha lo scopo di: - osservare l’evoluzione del contesto ambientale di riferimento, anche al fine di individuare effetti ambientali imprevisti non direttamente riconducibili alla realizzazione degli interventi; - individuare gli effetti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del Piano; - verificare l’adozione delle misure di mitigazione previste nella realizzazione dei singoli interventi; - verificare la qualità delle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale; VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 88 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE - verificare la rispondenza del PUC agli obiettivi di protezione dell’ambiente individuati nel Rapporto Ambientale; - consentire di definire ed adottare le opportune misure correttive che si rendono eventualmente necessarie in caso di effetti ambientali negativi significativi. Il monitoraggio rappresenta, quindi, un aspetto sostanziale del carattere strategico della valutazione ambientale, trattandosi di una fase pro-attiva dalla quale trarre indicazioni per il progressivo riallineamento dei contenuti del Piano agli obiettivi di protezione ambientale stabiliti, con azioni specifiche correttive. In tal senso, il monitoraggio rappresenta una attività più complessa e articolata della mera raccolta e aggiornamento di informazioni, ma è una attività di supporto alle decisioni, anche collegata ad analisi valutative. Come indicato nel Quadro Strategico Nazionale (Q.S.N.) 2007-2013 (paragrafo VI. 2.3), il monitoraggio previsto dalla procedura VAS costituisce “una opportunità e una base di partenza per la considerazione nelle valutazioni degli aspetti di impatto ambientale”. 4.7.2 Indicatori La valutazione generale dello stato delle componenti ambientali, in termini di valenze e criticità, e degli aspetti rilevanti a cui il Piano dovrà dare risposta, anche in riferimento alle prescrizioni normative degli strumenti di programmazione e pianificazione sovraordinata, ha consentito una prima individuazione degli indicatori di monitoraggio, utili non soltanto per descrivere lo stato delle componenti ambientali nell’ambito comunale di San Vito, ma anche per verificare gli effetti del Piano sull’ambiente ed il grado di raggiungimento degli obiettivi perseguiti dal Piano. In particolare, nella scelta degli indicatori, si è tenuto conto delle seguenti caratteristiche: - Pertinenza: attinenza dell’indicatore alle tematiche proposte negli obiettivi; - Significatività: capacità dell’indicatore di rappresentare in modo chiaro ed efficace le problematiche; - Popolabilità: disponibilità di dati per il calcolo dell’indicatore; - Aggiornabilità: possibilità di avere nuovi valori della stessa serie storica che permettano l’aggiornamento dell’indicatore; - Rapporto costi-efficacia buono: dispendio di risorse non eccessivo per il reperimento dei dati utili per la definizione dell’indicatore in rapporto all’informazione finale contenuta nell’indicatore medesimo; - Massimo livello di dettaglio significativo: possibilità di rappresentare la distribuzione spaziale dei valori dell’indicatore sul territorio utilizzando informazioni georeferenziate; - Comunicabilità: immediata comprensibilità da parte di un pubblico di tecnici e di non tecnici, semplicità di interpretazione e di rappresentazione mediante l’utilizzo di strumenti quali tabelle, grafici o mappe; - Sensitività alle azioni di piano: in modo da registrare le variazioni significative delle componenti ambientali indotte dall’attuazione delle azioni di piano; questa proprietà è particolarmente necessaria nel caso di Comuni di piccole dimensioni; - Tempo di risposta sufficientemente breve: in modo da riflettere i cambiamenti generati dalle azioni di piano; in caso contrario il riorientamento del piano VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 89 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE potrebbe essere tardivo e dare origine a fenomeni di accumulo non trascurabili sul lungo periodo; - Impronta spaziale: in modo da rappresentare l’andamento nello spazio dei fenomeni cui si riferisce (qualora siano disponibili informazioni georeferenziate, per rendere chiaro il fenomeno si utilizzano delle mappe create con i GIS). In coerenza con tali principi, è stato definito un primo set di indicatori che fosse monitorabile all’interno del processo di attuazione del Piano, in genere basato su dati in possesso dell’ufficio tecnico comunale o facilmente reperibili presso gli Enti Istituzionali. Gli indicatori individuati sono riportati nella tabella sottostante, suddivisi per componente ambientale di riferimento. 4.7.3 Contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale Gli obiettivi di sviluppo sostenibile volti a diminuire, nell’attuazione delle politiche di settore, la pressione sull’ambiente e ad incidere direttamente sulla qualità ambientale, formulati a partire dai 10 criteri di sostenibilità ambientale indicati nel Manuale UE, sono stati calibrati in relazione alle specificità e alle esigenze del contesto territoriale di San Vito e individuati un primo set di indicatori a questi associati. COMPONENTE OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE INDICATORI Acqua Controllo delle potenziali emissioni nelle acque e nel suolo di sostanze nocive o pericolose; Garantire una qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei soddisfacente; Promuovere il ciclo integrato delle acque Quantità di risorsa idrica depurata destinata al riutilizzo. Stato di efficienza della rete fognaria e depurativa; Stato qualitativo delle acque superficiali e sotterranee Suolo Proteggere la qualità dei suoli come risorsa limitata e non rinnovabile; Protezione del suolo con la riduzione dei processi di erosione; Identificare le aree a rischio idrogeologico; Ripristinar e la funzionalità idrogeologica dei sistemi naturali. Indice di permeabilità dei suoli; Variazione percentuale della superficie comunale urbanizzata; Incidenza di aree a pericolosità e rischio idrogeologico rispetto all’intero territorio comunale; Incidenza di aree a pericolosità e rischio di frana rispetto all’intero territorio comunale. Rifiuti Ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti, in particolare attraverso l’adozione e lo sviluppo di tecnologie pulite; Assicurare idonei processi di riutilizzo, riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti prodotti; Produzione totale di rifiuti urbani; Produzione media pro-capite di rifiuti urbani; Quantità di rifiuti urbani raccolti in modalità differenziata e avviati a recupero; Percentuale di rifiuti urbani raccolti in modalità differenziata e avviati a recupero Flora fauna e biodiversità Conservazione e ripristino del patrimonio naturale, degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna selvatica, con particolare riferimento a queli di interesse comunitario; Variazione percentuale degli endemismi floristici; Variazione percentuale delle aree boscate Presenza di specie faunistiche di interesse conservazionistico VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 90 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE COMPONENTE OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE INDICATORI Paesaggio e assetto storico-culturale Conservazione e gestione dei paesaggi di interesse storicoculturale; Conservazione e sviluppo del patrimonio paesaggisticoambientale Numero di interventi di valorizzazione delle risorse archeologiche del territorio; Superficie di Beni paesaggistici regionali di interesse paesaggisticoambientale; Assetto insediativo e demografico Controllo delle espansioni della città; Favorire il recupero dei paesaggi insediativi degradati Promuovere politiche per l’accesso alla prima abitazione; Riqualificazione edilizia e urbanistica, con particolare riferimento al centro storico Garantire condizioni favorevoli per la formazione di nuovi nuclei familiari Variazione percentuale della superficie comunale urbanizzata; Incremento percentuale di aree di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP); Incremento percentuale di alloggi ad uso residenziale; Numero di concessioni edilizie rilasciate per interventi di riqualificazione architettonica e urbanistica del centro urbano; Tasso di natalità; Numero di componenti per famiglia Sistema socioeconomico produttivo Favorire una più adeguata compatibilità delle misure di sviluppo economico con l’ambiente naturale e il paesaggio Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale Sviluppare l’imprenditorialità legata alla valorizzazione del patrimonio e sostenere la crescita delle organizzazioni, anche del terzo settore, nel settore culturale Salvaguardare e valorizzare il tessuto produttivo locale (artigianale, agricolo, zootecnico, agroalimentare Numero di interventi di riconversione degli insediamenti produttivi esistenti; Superficie delle nuove aree individuate dal PUC come aree per Servizi d’Area Vasta; Tasso di disoccupazione; Numero di nuovi posti di lavoro; Numero di nuove imprese; Mobilità e Trasporti Promuovere forme di mobilità sostenibile, anche di interesse intercomunale Km di piste ciclabili Numero di servizi di trasporto colletivo intercomunale Energia Promozione del risparmio energetico come efficienza di utilizzo e riduzione della necessità di consumo di energia; Incentivazione dell’efficienza di produzione energetica e nuove fonti alternative. Potenza installata da fonti di energia rinnovabile; kwh prodotti da fonti di energia rinnovabile; 4.7.4 Rapporti di monitoraggio L’amministrazione comunale di San Vito divulgherà i risultati delle attività di monitoraggio attraverso la redazione di un rapporto annuale che sarà pubblicato sul sito internet del comune e inviato alla Autorità competente per il procedimento di VAS. Il rapporto di monitoraggio dovrà contenere informazioni inerenti le modalità di popolazione degli indicatori, la fonte dei dati, la periodicità ed il soggetto responsabile dell’aggiornamento. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 91 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 4.8 Proposta di indice del Rapporto Ambientale Rapporto Ambientale 1 PREMESSA 2 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 2.1 Quadro normativo di riferimento 2.2 Processo di VAS 2.3 Fasi della VAS 2.4 Procedura di valutazione adottata 2.5 Consultazione e partecipazione 3 PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SAN VITO 3.1 Il Piano Paesaggistico Regionale 3.2 Il Piano di Assetto Idrogeologico 3.3 Il Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al PPR e al PAI 3.4 Obiettivi generali del PUC di San Vito 4 ANALISI DI COERENZA ESTERNA DEL PUC DI SAN VITO 4.1 Piani e Programmi di riferimento 4.2 Valutazione di coerenza esterna 5 ANALISI DI CONTESTO 5.1 Analisi dello stato dell’ambiente per componenti 6 ANALISI DI COERENZA DEL PUC CON I CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. 6.1. Obiettivi di sviluppo sostenibile 6.2 Valutazione di coerenza tra obiettivi specifici del PUC di San Vito e gli obiettivi di sviluppo sostenibile 7 VERIFICA E RAPPRESENTAZIONE DI COERENZA INTERNA 8 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE SCELTE DI PIANO 8.1 Metodologia di valutazione 8.2 Quadro Valutativo Sinottico 8.3 Scenari di trasformazione 9 PROGRAMMA DI MONITORAGGIO 9.1 Scopo dell’attività di monitoraggio 9.2 Il Programma di Monitoraggio 9.2.1 Selezione degli indicatori Allegato 1 – Schede descrittive indicatori Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 92 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE 5 Allegato I – Elenco soggetti competenti in materia ambientale Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Direzione generale della difesa dell’ambiente Via Roma, 80 - 09123 Cagliari fax 070/6066697 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio della Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e sistemi informativi ambientali Settore delle Valutazioni ambientali strategiche e Valutazioni di incidenza Via Roma, 80 - 09123 Cagliari fax 070/6066664 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela della Natura Via Roma, 80 - 09123 Cagliari fax 070/6066705 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela del suolo e politiche forestali Via Roma, 253 - 09123 Cagliari fax 070/6062765 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela delle Acque Servizio tutela dell'atmosfera e territorio Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070/6067578 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Direzione generale del corpo forestale e di vigilanza ambientale Servizio Territoriale dell'ispettorato ripartimentale di Cagliari Via Biasi, 9 - 09131 Cagliari fax 070/6066568 / fax 070/6064812 [email protected] Ente Foreste Sardegna Direzione Generale viale Merello, n. 86 - 09123 Cagliari fax 070 272086 [email protected] VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 93 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 070/6064311 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio tutela paesaggistica per le province di Cagliari e di Carbonia-Iglesias V.le Trieste,186 - 09123 Cagliari fax 070/6067532 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio del Genio Civile di Cagliari via San Simone, 60 - 09123 Cagliari fax 070/6066979 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio infrastrutture e risorse idriche Viale Trento, 69 - 09123 Cagliari fax 070/6062558 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo Viale Trento, 69 -09123 Cagliari fax 070/6062100 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale Direzione generale dell'agricoltura e riforma agropastorale Via Pessagno, 4 - 09126 Cagliari fax 070/6066349 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità Viale Trento, 69 - 09123 Cagliari fax 070/6062560 / fax 070 6066391 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Industria Direzione Generale dell'Industria - Servizio delle Attività Estrattive VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 94 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Via XXIX Novembre, 41 - 09123 Cagliari fax 070 6062092 [email protected] Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione e Beni Culturali Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 0706065001 [email protected] Provincia di Cagliari Assessorato Programmazione e Pianificazione Territoriale Settore Ecologia e Polizia Provinciale Via Cadello, 9/b – 09121 Cagliari fax 070/4092865 [email protected] Provincia di Cagliari Settore Tutela Ambiente Via Cadello, 9/b – 09121 Cagliari Fax n. 070/4092054 [email protected] Provincia di Cagliari Settore Viabilità - Servizio Viabilità e Mobilità Settore Viabilità - Servizio Geologico Via Cadello, 9/b – 09121 Cagliari Fax n. 070/4092708 - Fax n. 070/4092288 [email protected] Provincia di Cagliari Settore Servizi Sociali e di Istruzione Servizio Motorizzazione e Trasporti Via Cadello, 9/b – 09121 Cagliari Fax n. 070/4092519 [email protected] Provincia di Cagliari Settore Programmazione e LL.PP. Servizio Programmazione e Pianificazione Territoriale Via Cadello, 9/b – 09121 Cagliari Fax n. 070/4092252 [email protected] A.R.P.A.S. Direzione Tecnico Scientifica Servizio Valutazione e Analisi Ambientale Via Carloforte, 51 - 09123 Cagliari fax 070/67121133 [email protected] VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 95 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Via dei Salineri, 20-24 – 09126 Cagliari fax 070/3428209 [email protected] Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici delle Province di Cagliari e Oristano Via Cesare Battisti, 2 - 09123 - Cagliari fax: 070 2010352 [email protected] Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano piazza Indipendenza 7 - 09124 – Cagliari fax: 070 658871 [email protected] ANAS spa Direzione Compartimentale di Cagliari Via Biasi, 27 - 09131 fax: 070 5297268 [email protected] Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Via Dante 25 – Cagliari fax: 0704095340 [email protected] Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias fax 0781 255065 [email protected] Azienda ASL n. 8 Dipartimento di Prevenzione - S.S.D. Salute e Ambiente Via Romagna, 16/A – 09127 Cagliari fax 070/47443874 [email protected] [email protected] Comune di Burcei Via Progresso - 09040 Burcei CA fax 070 738846 [email protected] Comune di Castiadas Loc. Olia Speciosa - 09040 Castiadas (CA) fax 070 9948000 [email protected] VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 96 COMUNE DI SAN VITO PIANO URBANISTICO COMUNALE Comune di Muravera Piazza Europa 1 - 09043 Muravera (CA) fax 070 9931204 Comune di Sinnai Parco Rimembranze - 09048 Sinnai (CA) fax 070 781412 [email protected] Comune di Villaputzu Piazza Marconi 1 - 09040 Villaputzu (CA) fax 070 997075 [email protected] [email protected] Comune di Villasalto Corso Repubblica 61 - 09040 Villasalto (CA) fax 070 95690230 [email protected] VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING 97
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