file completo - Camera di Commercio di Treviso

Modesign/Fashion at IUAV 2014
Quattro giorni di cultura della moda a Treviso.
L’attrattività di Treviso: Indicazioni per una città abitata
D.E.R.I.V.A. Per la difesa ecosostenibile dei vigneti e
la tutela della salute.
Sommario
Rubriche
P.4 MODESIGN/FASHION AT IUAV
1 - Giovani designer
Fashion at IUAV
2 - Speciale Mediazione
P.17 Intervista a Federico Capraro
Trevisoglocal:focus su Modesign/F ashion at IUAV
3 - Gli Uffici Camerali
P.18 Intervista a Vittorio Filippi
4 - CSR e Ambiente
La strategia per una città vitale
5 - Giovani Veneti all’estero
P.27 DL P.A.:tutti i numeri delle CCIAA
“Operazione verità” condotta da CGIA di Mestre e
Unioncamere Veneto
7 - Aziende di successo
P.40 Open Day CSR: Borgo Luce
Ultimo appuntamento del sesto ciclo
incontri Sportello CS R Camera di Commercio
6 - Le partecipate della CCIAA
di
P.62 Le aziende di successo che sfidano la crisi
Intervista A Laura Gallon una delle titolari di Arte
Laguna
8 - Monitor Economia
9 - Report Brevetti
10- Report Prezzi all’Ingrosso
L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA
Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso
Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948
Redazione e amministrazione
Camera di Commercio Indu stria Artigian ato Agricoltura
Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462
[email protected] - www.tv.camcom.gov.it
D IR ETTO R E R ESP O N SABILE
MARCO D' EREDITA’
In redazio n e
Silvia Trevisan
Editoriale
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Cari lettori ,
il focus di questo numero è dedicato all’evento dell’Università IUAV design della moda ed arti multimediali che ha visto interessate le associazioni e le istituzioni, come la Camera di Commercio e la sua
partecipata Treviso Glocal che ha promosso l’evento.
Modesign fashion at IUAV ha coinvolto la città per tre giorni nei posti più belli di Treviso con i talk,le
mostre e le sfilate delle creazioni dei giovani universitari dello IUAV design della moda e arti multimediali.
Anche i commercianti sono stati coinvolti rendendosi disponibili al progetto “Newcomers installazioni in galleria, negozi e spazi commerciali di Treviso”. Le vetrine dei negozi sono diventate esposizioni
per gli abiti e gli accessori creati dai giovani stilisti. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere importanti nomi del fashion come Ermanno Daelli e Toni Scervino, Giovanni Bonotto, Marina Salomon,Paolo Poletti, Sergio Tamburini di cui potrete leggere le interviste condotte nei talk da
Giusi Ferrè e riportate in questo numero di Economia della Marca trevigiana.
Alla professionale sfilata di moda hanno partecipato i nostri imprenditori ed era presente anche
Marta Marzotto.
Si è parlato dunque di città ed abbiamo voluto approfondire il tema conversando con Federico
Capraro vicepresidente di Treviso Glocal che ci ha parlato della nuova dimensione anche in ambito di marketing territoriale della società. Abbiamo
quindi voluto conoscere ancor di più le esigenze della città intervistando il sociologo Vittorio Filippi che ringrazio per la sua disponibilità. Come
potrete leggere dall’intervista, la rivitalizzazione dei centri storici è una delle attività importanti per rendere vitale una città e di conseguenza renderla più attrattiva per le attività commerciali.
Crediamo che l’aver sempre sostenuto Modesign/fashion at IUAV abbia dato alla città l’esperienza per creare nuove iniziative.
Nel corso dei mesi di Luglio ed Agosto la Camera di Commercio e Treviso Glocal hanno promosso anche “Treviso di Sera” che ha allietato ,con visite
guidate ai musei, con gli itinerari veronesiani, con gli eventi culturali e di svago, i suoi cittadini e i molti turisti giunti per partecipare a questa iniziativa.
Come sapete ci sono novità per quanto riguar da il sistema camerale e nel corso del mese di luglio si sono succedute parecchie iniziative per confrontarsi e definire una linea di ristrutturazione. Troverete tra queste pagine alcuni eventi salienti che si sono tenuti in Veneto e nella sede centrale di
Unioncamere nazionale. Il nuovo modello di Rating Integrato, progetto che la Camera di Commercio di Treviso ha sostenuto con forza, è stato
presentato alle istituzioni bancarie e vi invitiamo a leggere il discorso introduttivo all’evento del Presidente Nicola Tognana.
Ci teniamo sempre aggiornati sul digitale e l’e-commerce per le nostre aziende.
Alla Camera di Commercio Italo –Germanica si è svolto il convegno sull’e-commerce e le vendite on- line in Germania. Sono stati presentati
anche i finanziamenti per poter attivare un e-commerce quindi un’attività innovativa e tra le opportunità è stato menzionato il bando della Camera
di Commercio di Treviso che stiamo promovendo da questa estate e che trovate pubblicato a pag.38.
Digitale e sostenibilità. L’attenzione al territorio è sempre un obiettivo di tutte le istituzioni e in particolare del Consorzio di Tutela del Prosecco
Superiore DOCG. Così vi presentiamo il progetto DERIVA per una discreta diffusione di prodotti fitosanitari da utilizzare nei vigneti di alta collina,
non percorribili dai trattori, nel rispetto delle persone impiegate nel lavoro e per le persone che abitano i luoghi del vino per eccellenza.
Così l’aeroporto di Treviso “A.Canova” ha ottenuto il 2° livello da airport carbon accreditation, sempre per l’attenzione profusa per il territorio.
Abbiamo completato con la visita a Borgo Luce il 6° ciclo di Open day CSR del nostro sportello camerale sulla Responsabilità sociale
d’Impresa. Iniziativa che ha raccolto sempre molta partecipazione e ottimi riscontri tra i partecipanti. Ringrazio tutti gli imprenditori che hanno
aperto le porte delle proprie aziende e ci hanno accolti con ospitalità , condividendo la loro storia aziendale e personale. A questo proposito ringrazio il dott. Antonio Biasi che ha condotto in questi sei anni gli incontri con storie aziendali di successo condotte con responsabilità sociale
d’impresa.
Troverete le iniziative di t2i Trasferimento e Innovazione tecnologica con i corsi di formazione e Treviso Glocal con il report della missione in
Giappone e le foto delle aziende che vi hanno partecipato.
La nostra rubrica dedicata alle aziende di successo che sfidano la crisi è dedicata ad Arte Laguna azienda che ha successo con l’arte. Il suo premio internazionale infatti sta riscuotendo sempre più partecipazioni e sponsorizzazioni.
Seguiamo sempre con attenzione e ammirazione i nostri giovani che lavorano e studiano all’estero. Abbiamo viaggiato per molti continenti con le
loro storie e in questo numero siamo in Russia nella città di San Pietroburgo con la dott.ssa Monica Pasin interprete e traduttrice che ha
vinto la borsa di studio e placement del MIUR rivolta agli studenti di russo delle università italiane. I nostri più vivi complimenti.
.
Marc o D’Eredit à
Segretario Generale della Camera di Co mmerc io
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MODESIGN FASHION AT IUAV 2014
MODESIGN/FASHION AT IUAV - UNIVERSITÀ IUAV DI DESIGN DELLA MODA
Si è svolto dal 30 Giugno al 4 luglio a Treviso l’evento Modesign/fashion at IUAV dell’università IUAV di design della moda.
Sono stati giorni in cui Treviso, grazie al direttore Maria Luisa Frisa, ha ospitato importanti nomi della moda che la cittadinanza ha pot uto incontrare nei talk tenutesi in location trevigiane davvero incantevoli, lungo l’ansa del fiume Sile, in Riviera Santa Margherita e tra i meravigliosi affreschi
e l’architettura del 1348 del museo di Santa Caterina.
Modesign è un evento che rende complice una città, coinvolgendo negli anni sempre più soggetti in un periodo in cui i centri storici rivivono una
nuova giovinezza di eventi. Così l’impresa è sempre più consapevole del valore economico della creatività e della cultura.
L’evento di chiusura di un anno accademico è espressione ora anche di TALK , MOSTRE, EATING EVENT, GRADUATION SHOW degli accessori , per poi
concludersi nella GRADUATION SHOW di abiti ed accessori degli studenti laureandi e della magistrale.
la cultura, si vuole anche distruggere il manifatturiero.
Ferrè chiede ai propri ospiti di raccontare la
storia delle loro azie nde per introdurre il tema
degli archivi industriali. Paolo Paoletti racconta: abbiamo una storia talmente bella che è
quasi un'o ssessione. Siamo l’ottava generazione, sono 220 anni di attività.
Qual è la vostra caratteristica produttiva? Chiede Giu si Ferrè. Ricopriamo tu tta la
filiera dalla filatura sino al tessuto finito. Il
punto forte è la mistatura della lana mélange,
così la coloritura è il nostro punto di forza.
Abbiamo una tavolozza immensa di colori da
presentare al nostro cliente.
Il primo appuntamento è stato il Talk la felicità del Made in Italy : Textile Hub talk,
condotto da Giusi Ferrè con Sergio Tamborini Marzotto Group, Paoletti lanificio Paoletti e Bonotto della Bonotto SPA.
Alla domanda della giornalista Giusi Ferrè
circa l’importanza della lavorazione in filie ra
Tamborini ha risposto che l'unità della filie ra
del tessile italiano è fondamentale perché è
legato al territorio. I tessuti danno forma e
materia alla creazione.
Bonotto parlando della struttura industriale
italia na ha risposto in modo fermo : Per indolenza non siamo riusciti a distruggere il nostro
asset industriale. Ora nel mondo c’è sempre
meno prodotto e sempre più comunicazione.
Per botta di fortuna ci siamo tenu ti la cultura
delle mani, i nuovi ricchi sono i primi clienti
della nostra attitude, del nostro modo di vivere.
I cinesi apprezzano il food e fashion italiano,
sono maniacali nei dettagli.
Ferrè introduce il tema del talk: “la felicit à del
manifatturiero”. Sono stupito - risponde Bonotto - della mancanza di visio ne strategica se
c’è la convinzione errata che non si mangia con
Ferré ci sono un’infinità di Archivi buttati
via, voi invece avete rivalutato gli archivi
dei tessuti
Tenere aggiornati gli archivi per noi è una
risorsa. Abbiamo i libri campionari, ci rendiamo
conto che se avessimo mantenuto i macchinari
avrebbero ora un valore immenso. Così abbiamo i libri campionari e il carteggio tra clienti e
produttori. Con l’ università Iuav e il finanziamento del Fondo Sociale Europeo abbiamo
studiato l’archivio realizzando l’opportunità di
un altro punto di vista. Abbiamo scoperto i
Panni lana per gli ordini ecclesiastici o militari.
Abbiamo studiato il cambiamento. Con la docente dell’università IUAV in design della Moda
Martina Bernardi abbiamo scoperto che la
moda era molto evoluta anche negli anni 30.
Marzotto è un arcipelago che ha salvato la
storia del tessile acquisendo le aziende, ma
lasciando loro l'identità che li caratterizzava e
mantenendo anche le persone alle dirigenze.
Abbiamo così acquistato nuovi archivi, perso
Lanerossi che oggi si trova in cattive condizioni
a causa della burocrazia, è sotto la sopraintendenza delle belle arti. Il mondo sta crescendo
per ricchezza quindi ci saranno nuove possibilità per i retailer .Noi sia mo i fornitori di questi,
chi gioca sul retailer gioca con cifre immense.
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Per approcciare il mondo del tessile un
giovane cosa deve sapere?
Bonotto: quando sono entrato all’università
IUAV d esign della moda ho scelto tra gli studenti il mio assistente personale. Ho notato che
hanno una preparazio ne culturale incredibile.
Sul lavoro riesce ad imparare tutti i lavori che
gli si parano di fronte, tanto ch e io posso andare via tranquillo sicuro che le cose si fanno. Ha
imparato il mio “alfabeto di fabbrica”, migliorandolo . Quando si conoscono i processi linguistici si ha la chiave e si ha la capacità del saper
fare, come sapere l’inglese. Più importante
ancora la dimensio ne culturale con codice di
“accesso WIFI” al mondo.
Poletti racconta: Laura Stefanetto laureata
allo Iuav ora lavora con noi, sta diventando
disegnatrice, sta apportando innovazione che
per noi era una necessità. Con noi Laura ha
fatto un percorso difficile perché si è inserita in
un contesto tradizionale, ha dovuto rubare con
gli occhi il mestiere, perché si sa ,quando entri
in un ufficio tecnico con cui ancora non sei in
sintonia è necessario osservare. Piano, piano si
è conquistata il rispetto.
Tamborini: deve piacerti il lavoro che fai ed è
necessario un bagno di umiltà ricoprendo almeno per tre,sei mesi il ruolo da operaio prima di
divenire un creativo. Nella stampa dei tessuti
viene fuori la creatività artigiana è n ecessario
stare accanto a chi opera per un fruttuoso
scambio tra chi pensa e chi fa. E’ anche vero che
chi è in azienda da tempo deve lasciare spazio
ai ragazzi .
Rispondendo alla domanda di come
vede il futuro del punto vendita dice:
Il negozio diventerà solo un elemento di scambio di merce comprata con l’ e-commerce. Ci
sarà un passaggio vincolante di iniziative nuove , ci saranno sorprese rilevanti.
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Secondo appuntamento il 3 luglio con il Talk
la felicità del Made in Italy : Visionari, il
futuro del territorio condotto da Giusi
Ferrè con Cristiano Seganfreddo, Marina
Salomon, Maria Luisa Frisa. Location Riviera santa Margherita
La giornalista Giusi Ferrè ha saputo con sapienza far raccontare di sé gli ospit i con la
narrazione dei progetti che hanno caratterizzato la loro vita personale e professionale .
L’imprenditrice Marina Salomon ha raccontato della sua formazione e dell’importanza
dell’ambit o familia re, per poi passare a parlare
di sé come imprendit rice. Ha sottolineato
come il mercato incida nelle scelte delle produzioni, pertanto ha detto che non ci si può
innamorare di quello che si vuol fare. Gli italiani- ha osservato- sono eccellenti nel produrre,
ma m eno bra vi a fare mar ketin g.
Un’esortazione dunque a curare maggiormente questo aspetto nel settore moda.
Cristiano Seganfreddo ha raccontato la
nascita del premio Marzotto ideato con Giannino Marzotto che da subito ha creduto nella
sua idea, nel suo progetto e gli ha dato carta
bianca. Il Premio Gaetano Marzotto ha
durata decennale ed è volto a creare una
piattaforma dell’innovazione in Italia fondata
sul virtuoso connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale , su esempio di quanto
fece nella prima metà del Novecento
l’industriale Gaetano Marzotto e, successivamente suo figlio Giannino.
Maria Luisa Frisa racconta che non avrebbe
mai pensato di lavorare all’università. Ma è
accaduto che il preside dello IU AV De Michelis
le disse del progetto e che le i dovesse essere il
direttore. Così ha accettato, cambiando anche
le proprie scelt e di vita; lasciando Firenze e
tornando a vivere a Venezia. Racconta del
concept del corso, dell’importanza del saper
fare in stretta connessione con la conoscenza
della cult ura della moda. Frisa dice che ha
progettato un corso in un territorio pieno di
visioni. Sono sempre stata libera di costruir e. Il
gruppo di lavoro che si è formato si è basato sul
senso di comunità e sul principio che non si è
mai arrivati. La moda deve essere sempre in
movimento. Abbiamo un corpo docente meraviglioso. I giornalisti rimangono stupiti perché in
questi giorni vedono gli studenti che si stanno
prodigando , stanno lavorando assiduamente
all’università, stanno anche dipingendo le
pareti per dire e questo è perché ogni gio rno
costruiamo insieme agli s tudenti un percorso di
didattica che li vede coinvolti. Sono giovani
qualificati riconosciuti in Italia e all’estero che
poi sfilano a Parigi con le loro collezioni ideate
all’università. Il Concept del corso di design
della moda è che ha molte strategie vicine
all'arte contemporanea, ma ogni visio ne deve
avere un’applicazio ne… bisogna capire anche
come attaccare una spalla ad un vesti to.
Giusi Ferrè ha chiesto ai suoi ospiti di
raccontare come intendono il concetto di
innovazione.
Per Cristiano Seganfreddo l’innovazione è
il modo di approcciare la quotidia nità, non la
intende come innovazione tecnologica.
In Veneto – dice – c’è un’innovazione quotidiana, ma poco codificata. Sono necessari nuovi
Dress code, nuovi immaginari che tu sia
un’associazione,che tu sia un giornalista, sono
necessari nuovi immaginari. E’ necessario ricostruirci pensandoci però dentro un macro territorio.
Per Maria Luisa Frisa l’Innovazione è per
combattere la noia -spiega - è la noia del fare
sempre le stesse cose che ti porta a voler cambiare. Ciò è motore di nuove idee per creare
nuove cose. Significa dunque percorrere strade
che non esistono, strade che ti appaiono all'improvviso. Innovare significa anche continuare a
sbagliare e trovare la cosa giusta, è l'idea che ti
permette di vivere b ene la giornata. C’è un
aspetto un po' oscuro, ma che non è connesso
con la tecnologia o con il digitale. Credo
nell’innovare facendo, così dell’imparare facendo perché men tre fai trovi la soluzione e la trovi
proprio perché sei lì che la s tai facendo. In Italia
– continua - abbiamo sempre pensato al talento in maniera astratta e così non abbiamo
costruito dei percorsi per formarla e strutturarla.
Nel corso del talk vi è stato il collegamento
telefonico con Matteo Marzotto a cui è stato
chiesto rela tivamente al suo progetto con la
fiera di Vicenza.
Marzotto ha raccontato che Vicenza espone
prodotti a livello mondia le come il gioiello: la
8
fiera di Vicenza rappresenta una realtà piccola
nell’ambito della fieristica, ma – dice - espone
realtà più coerenti per tipologia di prodotto.
Vicenza – continua- è ben organizzata per
idee , ha 30.000 mq di ospitalità. Racconta del
magazine in oltre 50.000 pezzi di 200 pagine e
in diverse lingue. A breve – annuncia- il Trend
Book sarà anche in arabo. Marzotto illustra
come sono organizzate le esposizioni e racconta che nella tendenza cluster, gli spazi sono
contraddistinti per colore. Gli espositori sono
invitati a stare all'interno di un colore creando
come una piccola metropolitana, agevolando i
buyer che così sono ben orie ntati. Marzotto
racconta che ha firmato un accordo con Dubay
exibition che gestirà expo 2020 e che DV
Global Link” è la nuova Società tra Fiera di
Vicenza e Dubai World Trade Centre (DWTC)
una joint Venture tra la Società fieristica vicentina e l’Emirato. Alla domanda su cosa
intende per innovazione ha risposto che è
sviluppare un processo, come la nascita di una
nuova impresa attraverso esternalità positive
che generano riflessi positivi e qu esto – afferma
- è il premio Marzotto. Deciso di lavorare con
Iuav determinante all'interno di un territorio
piccolo, è un faro di alfabetizzazione, skill e
strumenti per fare imprese e per fare formazione.
Alla sera Modesign/Fashion at Iuav.Aspettando la sfilata delle collezioni di accessori degli studenti coordinati da ML Frisa
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IUAV BA
GraduationShow/
Accessories Design
3 luglio 2014
Laurea triennale
in Design della moda /
BA (Hons) Fashion Design
Archivio di Stato di Treviso
Chiostro
Riviera Santa Margherita
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IUAV BA
GraduationShow/
Accessories Design
3 luglio 2014
Laurea triennale
in Design della moda /
BA (Hons) Fashion Design
Accessorio Primario
Eating Event a cura di Arabeschi di Latte con
gli Studenti dei corsi di laurea
IUAV in Design della Moda
In collaborazione con Treviso Dripping Taste
e Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana
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con il co involgimento in particolare dei
tre chef:
Giuseppe Agostini – Banqueting Teatro dei Sapori (Team Manager ),
Mirco Migotto – Ristorante Al Migò
Diana Bertuola – Ristorante Villa
Castagna.
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MODESIGN/FASHION AT IUAV
Modesign/fashion at IU AV Ermanno Scervino.
Con Ermanno Daelli e Toni Scervino.
Il 4 Luglio si è tenuto il talk
La felicità del made in Italy :: Ermanno
Scervino
condotto da Giusi Ferrè
con Ermanno Daelli e Toni Scervino.
L’incontro è stato davvero interessante perché
ci ha dato il privilegio di ascoltare il pensie ro
del creativo, come opera le proprie scelte,
come determina la linea delle collezioni facendosi apprezzare in tutto il mondo, facendo
apprezzare il “made in Italy” in tutto il mondo.
Giusi Ferrè ha chiesto che cosa significa
creare un vestito e cosa si intende per
manifatturiero nell’ambito del settore
moda.
Con queste parole risponde Ermanno Scervino:
Devi portare la voce del manifatturiero verso il
consumo, un designer deve fare un vestito che
venga desiderato quindi è un lavoro di ricerca,
molto difficoltoso,ma di grande passione. Devi
essere creativo e riconoscitivo. Ogni sei mesi,
con le sfilate, hai un banco di prova.
NEWCOMERS
Alla domanda se crea abiti per rispondere alle richieste del mercato o seguendo
solo ciò che gli piace; Scervino è molto
categorico rispondendo che crea solo ciò che a
lui piace, non guarda al mercato, ma sceglie di
produrre solo creazioni che a lui pia cciano. E’
una scelt a che rende le sue collezioni uniche.
Installazioni in galle ria,negozi e spazi
commerciali di Treviso
In questa foto nel negozio Al Duca D’Aosta
Via Martini della Libertà 12
L’installazione è di Jlenia Salvato, BA
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IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser
IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni, Michel Bergamo
IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser
IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni,
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Michel Bergamo
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IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser
IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni, Michel Bergamo
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Treviso Glocal focus Modesign/Fashiona at IUAV
TREVISOGLOCAL E LA SUA NUOVA DIMENSIONE NEL MARKETING TERRITORIALE.
FOCUS SUL SOSTEGNO A MODESIGN/FASHION AT IUAV 2014
INTERVISTA A FEDERICO CAPRARO
Abbiamo il piacere di intervistare l’ avvocato
Federico Capraro vicepresidente di Treviso
Glocal e presidente del Gruppo Albergatori di
Treviso.
nali per le eccellenze, per esempio del mondo
del calzaturiero come di alt re tipologie di
produzioni. Pertanto Treviso risult a di grande
richiamo
1/ Gentile Vicepresidente cosa rappresenta Treviso Glocal per le realtà ricettive di Treviso?
2/Treviso Glocal ha contribuito alla realizzazione della IX edizione di Modesign/
fashion at IUAV.
Università e mondo imprenditoriale
insieme per formare giovani stilisti e
occasione per ospitare nomi famosi della
moda italiana: ce ne vuole parlare?
Si apre un nuovo corso per Treviso Glocal
grazie alla fusione con Promotreviso. Significa
che Treviso Glocal non si occupa più solo di
internazionalizzazione, ma da quest’anno
anche di marketing territoriale.
L’obiettivo è di porre all’attenzione del panorama nazionale ed internazionale le eccellenze di prodotto e di produzioni del nostro territorio.
Treviso Glocal diventa pertanto un importante
veicolo per tutto il comparto turistico perché
una la realtà come la nostra si basa sulla promozione di prodotti di grandissima qualit à.
Penso ai prodotti tipici tipo il Prosecco, il
Radicchio, i formaggi Dop piuttosto che sulla
promozione di territorio quindi dei percorsi,
dei beni artistici e culturali.
Così per la promozione delle produzioni che
hanno portato la provincia di Treviso
all’attenzione dei grandi panorami internazio-
Siamo andati in continuit à con quello che era
un progetto che Promotreviso aveva sostenuto negli anni e in continuit à con le aspettative
di alcune categorie economiche che avevano
da sempre sostenuto Modesign/fashion at
IUAV. Anche in questo caso stiamo parlando di
una grande eccelle nza del territorio.
Questa è un’eccellenza con una grandissima
pro spetti va perché colla bo rand o con
l’università non solo si presentano prodotti di
eccellenza, ma soprattutto si creano le menti,
gli autori di coloro che nel futuro nella provincia di Treviso continueranno a fare prodotti di
eccellenza futuri. C’è un progetto in questo
caso che richie de un grosso investimento in
prospettiva futura sulla formazione e la professionalizzazione di coloro che sono iscritti a
IUAV.
3/Ci può dire i tre punti di forza
dell’attr attività turistica trevigiana su
cui vorrete puntare come Treviso Glocal?
Coordinare le eccellenze del territorio dei
prodotti e delle produzioni su tre linee di
sviluppo che sono: arte e cultura - enogastronomia - sport e natura.
Questi sono i tre punti di forza a cui la provincia di Treviso da tempo lavora e che ora, grazie
a Treviso Glocal, avranno ulteriore impulso e
ulteriore sostegno.
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La città vitale ed attrattiva
L’ ATTRATTIVITÀ DI TREVISO : LE STRATEGIE PER UNA CITTÀ ABITATA
INTERVISTA A VITTORIO FILIPPI
Abbiamo il piacere di intervistare Il prof. Vittorio Filippi responsabile del comitato scientifico
dell’Osservatorio Consumi dell’Ascom e docente
all’università Cà Fascari .
1/Gentile prof. Filippi, in qualità di sociologo e profon do conoscitore della realtà
del terziario a Treviso, ci può offrire una
sua valutazione sull’attrattività di Treviso dal punto di vista della ricettiv ità e
dei servizi?
Per Treviso, come per tutte le cit tà capoluogo,
due sono i punti di attrattività: la vitalità
demografica e quella economica.
Due punti critici per Treviso che oggi ha un
deficit sul piano demografico per la caduta
delle nascite e per l’invecchiamento dei residenti e un deficit economico per la sua scarsa
attrattività direzionale, aziendale e dei servizi
alla persona. I due aspetti si sposano: perché
la debolezza demografica rende poco attrattiva la distribuzione commerciale. . Il fenomeno
comunque lo si può leggere anche dal punto
di vista inverso:la città è spopolata perché lo è
dal punto di vista economico e commerciale
cosa che produce svuotamento del centro da
parte dei residenti portando alla desertificazione. La periferia che è maggiormente popolata, attrae i centri commerciali che sono più
vitali di Treviso. E’ come una figura geometrica
a ciambella al centro c’è il buco .
2/Condivide il fatto che Treviso abbia
due facce, una di giorno e l’altr a dall’
happy hour sino alla cena nei ristoranti?
Se di giorno c’è un ospite un po’ frettoloso negli
acquisti o che raggiunge il centro per lavoro;la
sera Treviso si anima accogliendo molti ospiti
che si gustano la città con un ritmo lento,sereno
e conviviale .
Sono due cose diverse. Quello della sera è un
trionfo dei city users. Sono utenti della città la
quale però non può vivere solo sugli utenti city
users che vengono dall’esterno e poi se ne
vanno. E’ solo un piccolo segmento di attrattività che riguarda un segmento commerciale
che non può comandare la vitalit à di giorno.
Il fenomeno della sera è necessario, ma non
sufficiente. Dal punto di vista economico è un
fenomeno fugace, periodico, ma non conti-
nuativo, se per caso piove si riduce nei numeri.
E’ un piccolo tassello di una strategia più
ampia. Dov’è l’attrattività dei cinema e dei
teatri?
La città sembra che abbia abdicato alle due
caratteristiche per cui si chia ma città perché :
primo è disabitata e secondo non è attiva da
un punto di vista economico commerciale
aziendale .
Una cit tà che abdica alle sue funzioni urbane
diventa un dormitorio o luogo per city user.
Isola non vissuta.
Il punto posit ivo è che finalmente se ne parli
come amministrazione e come Confcommercio.
Dal momento che se ne discute ciò significa
che a tentativi si stia rivedendo la mobilità
pubblica, i mercati, significa finalmente guardarsi in faccia .
2/Cosa ha determinato a suo parere
questo fenomeno è da quando è iniziata
la crisi?
E’ un processo molt o lungo che riguarda qualche decennio fa è un fenomeno di tutti i centri
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La città vitale ed attrattiva
INTERVISTA A VITTORIO FILIPPI
urbani che arrivano con tradizioni medievali.
La città deve capire chi è essa stessa e deve
mettersi in relazione con i 94 comuni e tra
questi in particolare con i10 comuni che le
fanno da corona urbana perché spesso sono
più vitali. Ci sono infatti coppie più giovani.
3/C’è una soluzione per la città che può
essere declinata anche nella realtà delle
imprese?
Il parallelismo tra città e azienda non ha brillato di visione strategica. Ci si è solo domandati
che cosa farò domani o dopodomani. C’è un
deficit imprenditoriale , di brand di territorio.
Ora su questo si lavora. Il capoluogo di provincia che ha tantissimi comuni non può più
essere una realtà che riguarda solo Treviso,
ma bisogna fare i conti con respiro provinciale.
Per quanto riguarda i flussi turistici c’è un
grosso cambiamento in atto. Il turismo d’affari
per sua vitalit à economica si è ridotto per
passare più ad un turismo leisure, grand tour.
Cambia dunque il paradigma. Treviso ha due
grossi competit or a sud Venezia a Nord il
comprensorio dolomitico.
Si deve creare l’asse TV-BL-VE. Bisogna capire
quale tipo di turismo si vuole. Treviso non può
agire da sola.
4/ Quali sono le azioni da attuare per
rivitalizzare il centro di Treviso?
Treviso non luccica più come negli anni ’70 ha
perso in leadership. Ci vogliono poche idee,
ma estremamente chia re. C’è troppa carne al
fuoco è necessario fare piccoli passi ma veloci.
Nella competizione a tutti i livelli il tempo è
fondamentale . Il compito sofisticato ed ambi-
zioso è il reshoring delle catene dei negozi.
Le azioni da attuare possono essere inizia te
con la rivitalizzazione del centro, richiamando
abitanti possibilmente giovani. Stimolando il
mercato immobiliare. Rivitalizzando le sedi
delle azie nde con nuove sedi e servizi alle
imprese. Le azioni fanno sinergia tra di loro. E’
necessario rivedere i parcheggi, rendere la
città una smart city , rendere Treviso una cit tà
cablata con la banda larga.
Per quanto riguarda le catene commerciali si
può pensare di riportarle dentro “tertium non
datur” (non è ammessa una terza possibilit à).
Se stanno fuori succhiano, se stanno dentro
attraggono.
Il tempo sembra effettivamente arrivato. Le
radici della crisi della città sono in realt à radici
lunghe di una difficoltà che è solo stata esaltata dalla crisi del 2008.
Presentazione della rubrica Giovani designer
20
Nicola Tognana
Presidente CCIAA
E’ c on vivo piac ere c he presento assieme ai direttori Maria Luisa Frisa e
Laura Badalucco le creaz ioni dei giovani la ureati dei c orsi universitari di
design della moda e di design del prodotto .
Selezionati dalla prof essionali tà dei direttori diamo spaz io nella rivista
camerale ad un mondo di idee, ma soprattutto di soluz ioni per il mondo
dell’ imprenditoria.
La volo ntà è proprio quella di far conoscere questi creativi con le
immagini delle proprie produzio ni.
Sono c erto c he questi giovani saranno di sic uro interesse per le nostre
imprese tanto più perc hé selez ionati tra i migliori dalla severa valutaz ione
dei direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucc o c he ringraz io f in d’ora per
la loro preziosa c oll aboraz ione sempre attenta al c ontesto trevigiano in c ui
operano. I nostri giovani sono da anni os pitati in stage dalle nostre az ie nde c he invitiamo a mettersi in c ontatto c on l’università per ospitare e
c ondividere nuove idee.
Laura Badalucco
Direttore Cladis
Il Corso di laurea in disegno industriale è impegnato da molti anni nella
formaz ione c ontinua di giovani prof essionisti c he, una volta usc it i
dall’ università, siano preparati a c omprendere il sof isticato sistema-design
per inserir si al meglio nel c ampo del lavoro e affrontare le sf ide di un mondo sempre più internaz ionale e c ompetitivo.
I progetti c he presenteremo in questa rubrica sono selez ionati tra le migliori tesi di laurea del triennio: i temi affrontati dai ragazz i, tutti neo-laureat i
nel 2012, riguardano sia c he il prodotto c he la c omunic azione visiv a, rispec c hia ndo quel d ualismo c he c aratterizz a il programma didattic o del c orso d i
laurea.
Si tratta ovviamente di c onc ept molto diversi tra loro, ma l’a pproc c io d i
questi studenti dimostra c ome ormai la def iniz ione “design” non sia più
necessaria mente legata solo all’a rredamento o all’i mmagine c oordinata ,
ma possa esprimersi anc he in altri ambiti c he molto hanno a c he fare c on
l’ innovazione tec nologic a, la valoriz z az ione dei c ontenuti, la c osc ienz a d i
nuove esigenz e e c omportamenti soc ia li.
Maria Luisa Frisa
Direttore Cladem
Dal 2005, il c orso di la urea in Design della moda dell’Università Iuav di
Venezia punta all’ ecc ell enz a f ormando designer in grado di aff rontare le
sf ide del sistema della moda, e trac c ia ndo u na strada originale per la def iniz ione di una sc uola it alia na di moda: dove c omprendere le quali tà e le
spec ia lit à di una sit uaz ione italiana da mettere in relaz ione attiva c on il
fashion system globale, dove c oltivare un progetto f ormativo in grado di
c ompetere c on l’ec c ell enza delle grandi sc uole di moda del mon do. Gli
studenti af frontano un perc orso di studi universit ario c he f orma fashion
designer in grado di ideare, progettare e realiz zare una c olle z ione, utili zz are c ritic amente strumenti e linguaggi diversi e rif lettere sulla moda c ome
sistema c ulturale.
Dal 2010 è attiv o anc he il c orso di la urea magistrale in Design e teorie
della moda, c he c ompleta il perc orso di studi in moda dello Iuav aff ermando la c entralit à dell’ approc cio progettuale attraverso il ruolo dei
“la boratori avanzati di design della moda” nei quali si sviluppa una didattica f ortemente sperimentale c he si c onfronta c on i problemi più urgenti e
c omplessi dell a c ontemporaneità.
A bbiamo sc elt o di presentare degli esempi ecc ellenti di tesi per restituir e
nel modo più c om pleto possibile il c omplesso lavoro didattic o e di ricerc a
c he stia mo portando avanti.
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Marta Pederiva
Marta Pederiva
Nasce a Conegliano nel 1991 e, finito il liceo
scientifico, si iscrive al Corso di la urea in disegno
industriale. Nel 2013 si laurea con lode e decide
di proseguire gli studi sempre allo Iuav frequentando il Corso di laurea magistrale in design
della comunicazione con sede a Venezia. Nei tre
anni di universit à ha svolto due tirocini presso
gli studi di comunicazione, Loungedesign
(Milano 2012) e Centro Ricerche Enrico Baleri
(Bergamo 2014), esperienze formative che le
hanno trasmesso conoscenze importanti e
diverse sotto molt i punti di vista. Attualmente
collabora come grafica alla rivista online Arsenale Creativo, un collettivo di giovani studenti
sparsi nel mondo, e agli eventi che organizza in
collaborazione con la libreria Tole tta di Venezia.In futuro vorrebbe dedicarsi al design
dell’informazione, per favorire il dia logo e la
comprensione tra azienda/ente e consumatore
finale, per tentare di semplificare molti aspetti
della vita anche quotidia na.
www.behance.net/martalladeriva
[email protected]
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QdP - sistema segnaletico
Il progetto di valorizzazione del Quartier del
Piave (QdP) consiste nella realizzazione di pannelli informativi da dislocare in sei comuni
dell’Alta Marca Trevigiana e nasce per sopperire
all’imprecisione e spesso alla mancanza di un
adeguato sistema di comunicazione per questo
territorio.
I luoghi di interesse cult urale, storico, naturalistico e artistico non sono attualmente provvisti di
strumenti consult abili in loco adatti per visitare e
comprendere il paesaggio. Le guide cartacee
sono vaghe, i portali web sono incompleti e poco
pratici e i pochi pannelli informativi esistenti
sono vecchi e non comprensibili.
Il progetto ha quindi lo scopo di rendere semplice
ma efficace la le ttura delle informazioni, attraverso la scelta di un’impostazione grafica chiara
supportata da mappe disegnate e da molt e
illustrazioni.
Il sistema si basa sulla suddivisione dei pannelli
in tre categorie: i pannelli principali, uno per
comune (quindi sei) ; i pannelli secondari, che
vengono disposti in prossimit à di un punto di
interesse particolare e variano in numero da
comune a comune; i pannelli indicativi, che
servono per segnalare i percorsi all’interno
dell’area.
.
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Marta Pederiva
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AG OR À
Gioc o psic o motorio educ ativo relaz ionale
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Marta Pederiva
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QdP - sistema segnaletico
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Michele Perissinotto
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Lettera / Clei
complementi d'arredo in argilla estrusa
Michele Perissinotto
Nato a Mestre nel 1990, si diploma nel 2009 al
Liceo Scientifico. Decide quindi di iscriversi,
spinto da un'inizia le curiosit à divenuta poi
passione, al Corso di laurea in disegno industriale dell'U niversità Iuav di Venezia, dove si laurea
con lode nel marzo del 2013. Numerose le
esperienze che concorrono ad affinare e far
maturare il suo approccio al design: al terzo
anno svolge il proprio stage formativo nell'ufficio tecnico dell'azie nda Arper e successivamente partecipa a un workshop organizzato
dall’università e tenuto da Paolo Ulian, a seguito del quale ha l’opportunità di esporre il proprio progetto alla fiera Marmomacc 2012.
Non appena conseguita la laurea viene selezionato per un progetto universit ario sperimentale, formando con cinque ex-compagni il gruppo
Officina Design Iuav, col quale sviluppa due
ricerche-progetto per aziende di livello internazionale. Attualmente lavora nello studio dell'architetto e designer Enzo Berti.
[email protected]
Il concept del progetto parte dall’analisi delle
realtà aziendali le gate alla produzione dei laterizi
e ha come obie ttivo quello della differenziazione
produttiva, sfruttare cioè le caratteristiche delle
attuali fornaci per realizzare prodotti la cui funzione si discosti da quella strutturale .
Si intende offrire in questo modo una nuova
possibilità di impie go del materiale e quindi
un’opportunità di ripresa alle azie nde del settore,
colpite dalla crisi immobiliare.
Mantenendo inalt erato il processo produttivo il
progetto interviene direttamente su ciò che
conferisce forma all’a rgilla estrusa, ossia la matrice: il risult ato di questo processo è rappresentato da Lettera, un tavolino da esterni utilizzabile
anche come seduta, e Cle i, un modulo componibile per contenimento/supporto.
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Michele Perissinotto
Lettera / Clei
complementi d'arredo in argilla estrusa
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IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA
Giovani designer Michele Perissinotto
Lettera / Clei complementi d'arredo in argilla estrusa
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Sistema camerale e le novità del diritto annuale
SISTEMA C AMERALE: DAL TAGLIO DEL 50% DEL DIRITTO ANNUALE “BENEFICI”
PER 63 EURO AD IMPRESA, MA EFFETTO RECESSIONE DI 2,5 MILIARDI
“OPERAZIONE VERITÀ” CONDOTTA DA CGIA DI MESTRE E UNIONCAMERE VENETO.
Vi proponiamo alcuni pezzi che riassumono le
fasi succedutesi durante il mese di luglio
relative alle nuove disposizioni sul diritto
annuale camerale. Unioncamere Veneto ha
affrontato il cambiamento prospettato, incaricando la CGIA di Mestre a svolgere una ricerca
circa l’impatto del sistema camerale sulla
spesa pubblica e sui vantaggi che apporta al
sistema impresa.
Il report che segue, a cura di Unioncamere del
Veneto, riguarda la conferenza stampa indetta
l’11 luglio 2014 e riporta le parole del presidente Zilio ed espone la ricerca per voce del presidente d ella CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi.
Un risparmio medio per singola impresa di 5,2
euro al mese a fronte di 2,5 milia rdi di effetto
recessivo per l’economia italiana. Questi i
“benefici” del taglio del 50% del diritto annuale versato dalle azie nde alle Camere di Commercio deciso dal Governo col decreto legge
90/2014. L’”operazione verità”, condotta da
CGIA di Mestre e Unioncamere Veneto, è racchiusa nei numeri dello studio «Il Sistema
camerale in It alia : ruolo, valore ed identit à»,
presentato stamane nella sede di Unioncamere Veneto da Giuseppe Bortolussi, segretario
CGIA di Mestre, e Fernando Zilio, presidente
Unioncamere Veneto.
L’incidenza del Sistema camerale sulla spesa
pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a
1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria, la cui voce preponderante riguarda gli Enti
previdenziali col 43,7% (le Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%). La riduzione del 50%
del diritto annuale a partire dal 2015 comporterebbe un risparmio medio annuo di circa 63
euro ad impresa (5,2 euro al mese), mentre
per le dit te individuali un “alle ggerimento” di
2,6 euro al mese. Di contro ci sarà una perdita
di risorse di oltre 400 milioni di euro
all’economia dei territori sulle voci export,
credito, turismo, innovazione, formazione.
Oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio e un
aggravio sulle casse dello Stato di 167 milioni
di euro (89 per il personale; 22 per gli oneri
previdenziali delle Cciaa della Sicilia; 46 di
minori versamenti, imposte e tasse), ma soprattutto un effetto recessivo di circa 2,5
miliardi di euro, pari allo 0,2% di valore aggiunto del Pil.
«Matteo Renzi deve essere s tato male informato
oppure sconta cattive esperienze. Ma dal momento che ritengo sia persona in grado di valutare e correggere la propria linea in presenza di
documenti inoppugnabili, direi che qu esto
studio condotto da Unioncamere Veneto e CGIA
di Mestre possa ricondurlo sulla strada della
riconsiderazio ne della questione attinente alle
Camere di Commercio» sottolinea il presidente
Unioncamere Veneto Fernando Zilio, che
lascia a Giuseppe Bortolussi il compito di
dimostrare, dati alla mano, che la spesa statale per le Cciaa è minimale ma non rinuncia a
sottolineare due aspetti dell'a zione camerale.
«Mi chiedo chi altri, se non le Camere di Commercio, avrebbe potuto sostenere le imprese
attraverso l'erogazione nei confronti dei Confidi
dei fondi atti ad aumentare la disponibilità dei
plafond e, quindi, a fungere da vero e proprio
“salvagente” per un sistema economico che non
ha certo avuto aiuti dallo Stato né sotto forma
di detassazione, né sotto forma di liquidazione
dei debiti contratti con le singole imprese. E mi
chiedo anche chi possa vantare, nel variegato
mondo del servizio pubblico, un indice di gradimento che supera l'80% espresso dalle aziende
con meno di 50 dipenden ti e addirittura sfiori il
90% per quelle che hanno un numero maggiore
di addetti» riferendosi all’indagine ISPO commissionata dall’Istit uto Tagliacarne. «Non
siamo qui per mantenere in vita, con accanimento terapeutico, un malato terminale. Siamo
invece qui per evitare che i giusti risparmi sul
fronte pubblico non finiscano per tagliare, se
non l'unica, comunque una delle realtà più
virtuose. Il sistema delle Camere di Commercio e
delle Unioni Regionali, soprattutto in alcune
regioni tra cui il Veneto, sono garanzia di sviluppo per le imprese e di sostegno alla loro
azione sia sul mercato interno che estero. Renzi,
che - ripeto - sa correggere il tiro quando le
Sistema camerale e le novità del diritto annuale
evidenze sono palesi, non faccia come quel
marito che per far dispetto alla moglie...».
Resta un’ult ima riserva: «Come lo studio dimostra, nulla in tutto questo giustifica un azzeramento o un ridimensionamento del Sistema
camerale, a meno che il polverone alzato non
sia il pretesto per un attacco alle Camere, tenendo sullo sfondo l'agenda digitale e la privatizzazione dei servizi oggi offerti dalle Cciaa».
«Non sempre sono stato d’accordo con le Camere di Commercio ma, analizzando i dati, ho
riscontrato che la situazione è migliore di quanto mi aspettassi. Le Camere di Commercio rappresentano un federalismo compiuto, la vera
perequazione orizzontale – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre
–. Svolgono compiti di eccellenza come il sostegno al credito, l’internazionalizzazio ne, la
formazione. Sono fondamentali per il tessuto
economico, non solo per le piccole e medie
imprese, ma per le stesse Associazioni di categoria. Se del resto le Camere di Commercio
esistono in tutti i Pa esi sviluppati un motivo ci
deve pur essere. Ques to non significa che non
debbano riformarsi, si può anche pensare a una
riduzio ne del diritto annuale ma chi compenserà i servizi che le Cciaa non saranno più in grado
di garantir e? La stessa Agenda digitale potrebbe essere tranquillamente coordinata dal Siste-
ma camerale».
Nel decennio 2003-2012 la variazione del
personale delle Camere di Commercio in It alia
è stata del -11,9% (7.542 dipendenti al 2012)
a fronte di una variazione della Pubblica amminist razio ne del -6,9%. Sul fronte
dell’autofinanziamento, per ogni 100 euro di
proventi correnti 81 derivano da risorse proprie (dirit to annuale, diritti di segreteria,
proventi dalla gestione di beni e servizi) dipendendo solo per il 19% da risorse esterne
come, ad esempio, i contributi Ue. Proprio per
la partecipazione ai finanziamenti Ue e al
processo di formazione del dirit to europeo
esistono i Consorzi Enterprise Europe Network,
di cui Eurosportello Veneto è coordinatore per
il Nordest.
28
La dotazione del Fondo di perequazione delle
Cciaa nel 2012 era di 39,4 milioni di euro, la
metà destinata a contributi per l’equilibrio
economico di quelle Camere che presentano
un ridotto numero d’imprese, evitando così
diseconomie di scala . Il rimanente viene destinato al finanziamento di progetti camerali e
linee progettuali contenute nell’accordo Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere.
Nel 2012 le Camere di Commercio hanno
erogato 81,6 milioni di euro a sostegno del
credito, di cui 28,5 milioni nel Nordest.
Sistema camerale e le novità del diritto annuale
29
DL P.A.: TUTTI I NUMERI DELLE CAMERE DI COMMERCIO
nello, il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, il Presidente di Unioncamere del Veneto e della Camera di commercio
di Padova, Ferdinando Zilio.
Si è tenuto a Roma nella sede di Unioncamere la
conferenza stampa sul "DL P.A.: Tutti i numeri
delle Camere di commercio" sono intervenuti
il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Darda-
La conferenza stampa era in diretta streaming.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo
studio condotto da CGIA di Mestre e Unioncamere del Veneto. Il presidente Ferruccio Dardanello ha presentato la sit uazione rela tiva al
diritto annuale apprezzando il lavoro svolto
dalla sede di Unioncamere del Veneto.
Lo studio- ha puntualizzato il presidente analizza dettagliatamente l’impatto del provvedimento sulle economie locali e tratteggia il
quadro aggiornato dei servizi che le Camere di
commercio assicurano a fronte delle risorse che
gestiscono.
A fronte di un risparmio di 63 euro in media, le
imprese rischiano di perdere investimenti per
400 milioni e lo Stato di appesantire il proprio
bilancio di 170.
Sono queste le conseguenze più evidenti d el
taglio del diritto annuale - dovuto dalle imprese
italiane alle Camere di commercio per la tenu ta
del registro delle imprese - contenuto nel DL
P.A.
LE CAMERE DI COMMERCIO PER L 'AGENDA DIGITALE.
VENEZIA AGENDA DIGITALE E PROGRAMMI PER LA CRESCITA.
E’ stato presentato il sistema camerale dai
dirigenti della Camera di Commercio di Venezia, di Unioncamere e Infocamere in occasione del Digit al Venice tenutosi al Telecom
Future Centre, San Salvador, Venezia .. Si è
trattato di un focus aperto al pubblico sul
tema: “Agenda Digitale e progr ammi per
la crescita”. Le Camere di Commercio
italiane per l’Agenda Digitale.
Ha moderato Alessandra Giraldo che ha
commentato così l'evento:"Il convengo è s tato
un ottimo spunto per riflettere sull'importanza
delle Camere di Commercio e del sistema camerale a sostegno dei percorsi di sviluppo delle
aziende.
In un momen to storico in cui è nec essario effettuare tagli e ottimizzazioni, non dobbiamo
dimenticarci che la scelta dev'essere soprattutto
qualitativa, non quantitativa: valorizzare le
buone prassi e incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese sarà fondamentale per
rilanciare l'economia".
Sono intervenuti all'evento:
Roberto Crosta Segretario Generale della
Cciaa di Venezia che ha sottolineato l'importanza del Registro delle Imprese per l'economia nazionale facendo notare che, a differenza di altri data base nazionali come l'anagrafe, è uno strumento online accessibile a
tutti in un'ottica di open data.
Andrea Sammarco - Vice Segretario Generale Unioncamere e Responsabile Area Semplificazione, Servizi Digitali e Legalit à ha parlato
di Semplificazione amministrativa e
d ell a fattur azion e elettr on ica e
del Programma nazionale per la formazione. Ha illustrato il SUAP, lo Sportello
unico per le imprese.
L'Italia deve risalire posizioni in infrastrutture e
in competenze digitali - ha detto - ora gli obiettivi devono essere tradotti in s trategie.
Per testimonia re l'apporto dei servizi delle
Camere di Commercio all'impresa, tre imprenditori hanno portato la propria testimo-
30
il Registro imprese nasce da una best- practice del Veneto e nasce come strumento informatico il cui front-end è dematerializzato. Una
visione dunque lungimirante che ha individuato nel digitale , il futuro per le nostre imprese.
Massimo Savioli InfoCamere, Project
Manager Fatturazione elettronica nella
PA: azioni di supporto al tessuto imprenditoriale ha illustrato i processi della fatturazione elettronica e del grande
cambiamento che ha introdotto preparando le
aziende alle nuove sfide dei pagamenti elettronici con la PA.
Al Workshop sul digitale WS#4 - si è parlato di Cloud e Data Center
nianza ed hanno coinvolto la platea, presentando i prodotti ed i servizi delle loro aziende
e testimoniando, con le loro realtà, l'importanza dei finanziamenti e della consulenza
camerale per proseguire in innovazione ed
investimenti. Ecco le azie nde intervenute:
Attilio Brighenti
Presidente e Rappresentante legale di S.A.T.E.
- Systems and Advanced Technologies Engineering S.r.l. e Attain IT S.r.l.
Nascita, evoluzione e spin-off di una società di
ingegneria assieme all'e voluzione delle tecnologie informatiche
Mauro Roglieri - Fondatore e Amministratore Unico MR Energy Systems s.r.l.
Smart objects, smart metering: sostenibilità e
digitalizzazione delle performance
Alessandro De Rossi, Antonio Picerni,
Daniele Lando
cofondatori 42bit Srl
Come traslocare la propria azienda su una
nuvola
Nella seconda sessione del convegno sono
intervenuti:
Mario Altavilla Unioncamere. Area Semplificazione, Servizi digitali e Legalità ha
d e s c r i t t o i l f u n z i o na m e n t o
del SUAP sottolineando che è uno Sportello
nativo digit ale che mette al centro l'utilizzatore.Ha presentato la comunicazione ideata con
l'obiettivo di essere assolutamente semplice per avvicinare il cit tadino a questo nuovo
strumento.
Gabriele Da Rin InfoCamere, Relazioni
Istituzionali - Registr o imprese: azioni e
strumenti per la trasparenza e l'efficienza del mercato ha sottolineato che
L'importanza del trasferimento dei dati sulla
Cloud per la competitivit à delle imprese.
I relatori hanno affrontato le domande e i
dubbi posti dalle azie nde relativamente ai
propri data base nella cloud sottolineandone la
sicurezza con la possibilit à di dialogare con i
medesimi protocolli.
Introducendo la tematica nell'ambit o della PA
si é considerato che la Pubblica Amministrazione deve avere le competenze per creare
servizi per i cit tadini che hanno già le competenze, vedi per esempio quanto usano Facebook e Twitter.
I comuni che sono "digital virtuosi" devono
essere premiati o chi non si digit alizza deve
essere invitato ad essere digitale per favorire i
cittadini.
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Nuovo Modello di Rating Integrato
RISCHI DI NON PERCEPIRE I RISCHI AZIENDALI?
COME USARE R ATING INTEGRATO PER FINANZIARE L 'ECCELLENZA IMPRENDITORIALE
La Scuola in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali, in collaborazione con la Fondazione BCC-CRA della
Provincia di Treviso, ha organizzato mercoledì
23 luglio il convegno Rischi di non percepire i rischi aziendali? Come usare @Rating
Integrato per finanziare l'eccellenza
imprenditor iale
In questo convegno, moderato da Gianni
Favero de Il Corriere del Veneto, è stato spiegato il funzionamento di un modello così
innovativo, i primi risultati delle applicazioni
in Italia e in Europa (con l'a nticipazione di
risultati inedit i derivati dall'a pplicazione in
altri Paesi), e, infine, gli scenari possibili per
una finanza per lo sviluppo.
L'evento si è svolto con i saluti istit uzionali di
Alberto Scuttari,Direttore Generale Università Ca’ Foscari
Nicola Tognana,Presidente CCIAA Treviso
Tiziano Cenedese,Presidente Fondazione
BCC Treviso
Monica Billio, Direttrice Campus Treviso,
Università Ca’ Foscari
La parola poi a Guido Max Mantovani,HERMES-Universities, Strasbourg (F) –
Preside nt, Insegna Fina nza Aziendale
nell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Entrepreneurial Finance all’Ecole de Management
de Strasbourg.
È il responsabile scientifico del programma RatingIntegrato e direttore della Ca’
Foscari Challenge School
Il nuovo modello di rating integrato rivede la
valutazione delle azie nde di Basilea 2 per
finanziare le vere eccellenze imprenditoriali.
Mantovani: “Abbiamo capito quali fossero le
caratteristiche delle imprese che manten evano
utili soddisfacenti con rischi minori, anche
durante la crisi”.
Il progetto è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio.
La forte ges tione imprenditoriale del progetto è
merito del presidente Nicola Tognana - ha
detto Mantovani - che ha richiesto che il progetto a vesse degli step di valutazione e ch e solo
attraverso i risultati dei vari s tep si potesse
proseguir e.
Presente in sala anche la presidente di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana e il
direttore Giuseppe Milan
Ha chiuso i la vori il Vicepresidente della Camera di Commercio Mario Pozza che ha ribadito
l'impegno della CCIAA nell'individuare soluzioni in tempi brevi per dare "ossigeno" alle
imprese che valgono.
Abbiamo pubblicato l'intervista del professore
Guido Max Mantovani nel numero 2/2014 di
Economia della Marca trevigiana.
Vi invitiamo alla lettura al link Le Nostre
Interviste:
http://www.trevisosystem-online.com/tvsys/
home/archivio-reports/cheda_intervista.asp?
id=9067
Con chia rezza e semplicit à, Il professore Mantovani spie ga le modalità di calcolo del modello di rating integrato per finanziare le eccellenze imprendit oriali.
Nuovo Modello di Rating Integrato
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DISCORSO INTRODUTTIV O DEL PRESIDENTE NICOLA TOGNANA
23 luglio 2014, ore 14.30
Auditorium S. Croce – Campus universitario di Treviso
Come usare Rating Integrato per finanzia re l'e ccelle nza imprendit oriale
delle attività di ricerca. A fianco del mondo
accademico, e dei rappresentanti del mondo
agricolo, artigiano, commerciale e industriale.
Un anno e mezzo fa la Camera di Commercio di
Treviso e Fondazione Ca’ Foscari hanno stipulato un accordo per un progetto di ricerca funzionale allo sviluppo di un sistema di rating integrato.
Questi due soggetti hanno avviato ques to progetto con lo scopo di sviluppare strumenti
innovativi per l’attività di valutazione del merito creditizio, in modo strettamente connesso
alla rappresentazione, anche contabile, del
valore delle imprese, attuale e futuro.
La Camera di Commercio di Treviso e le associazioni imprenditoriali che l’Ente camerale rappresenta hanno creduto fortemente in questo
progetto, perché aveva tutte le premesse per
essere la nostra risposta, assieme all’Università
del territorio, alla crisi e al credit crunch.
Ma devo sottolineare come anche il mondo delle
banche cooperative, per tramite d ella Fondazione BCC, ha da subito colto l’importanza del
percorso che stavamo mettendo in piedi.
Fondazione BCC già lo scorso anno si è fatta
promotrice di un assegno di ricerca aggiuntivo,
a beneficio del progetto. E volentieri Fondazione
BCC è stata accolta come componente del Comitato di Coordinamento del progetto, costituito
in Camera, con compiti di indir izzo e validazione
Questa a ttenzione iniziale al progetto non è
stata affatto tradita. Anzi. Il modello di rating
integrato che ormai sta prendendo forma avanzata grazie a questo progetto di ricerca, è un
sistema che può permettere una valutazione d ei
valori e dei rischi in modo più efficien te d ei
sistemi tradizionali, basati su Basilea, pur
mantenendo con essi alcune necessarie compatibilità.
Non sta a me en trare nel merito d ei risultati,
che saranno illustrati con dovizia di particolari
dal prof. Guido Mantovani, coordinatore scientifico dal progetto, e dal sul gruppo di ricerca.
Però c’è un’evidenza che mi permetto di anticipare, che già è stata discussa in Giunta camerale in una prima anticipazione dei risultati, e che
può avere implicazioni davvero importanti in
tema di allocazione del credito.
Sembra purtroppo dimostr abile, in modo statisticamente inoppugnabile, un’assoluta indipendenza delle scelte di finanziamento da una
logica di analisi in profondità del valore
dell’impresa.
Un primo dato sembra indicare un’apparente
convergenza tra i sistemi di rating ordinario e
rating integrato: fatto 100 il totale aziende
considerate (circa 5.000 nel Triveneto) secondo
il rating ordinario il 46,5% delle imprese
riceve maggiori risorse rispetto alla media di
mercato; si salirebbe al 52% con rating
integrato. Quote sostanzialmente in linea,
dunque, stando alle apparenze.
Il punto critico, tuttavia, è che tra questi due
gruppi di imprese non c’è una sovrapposizio ne.
Ce lo spiegherà poi in dettaglio e in modo scientificamente più appropriato il prof. Mantovani,
ma qui sta secondo me la notizia: all’interno
delle imprese che ricevono maggiori finanziamenti una quota parte risulta sovra
finanziata, secondo rating integrato: cioè
riceve soldi senza averne merito effettivo.
Al tempo s tesso esiste una percentuale ancora
maggiore di imprese sotto finanziate. Cioè
che riceve meno soldi di quanti meritereb-
be di r iceverne, considerando la redditività,
ponderata per il rischio , del capitale investito.
Basta solo questa prima evidenza per capire che
se il sistema bancario fosse in grado di riallocare le risorse finanziare tra questi due gruppi di
imprese, sottraendole al primo gruppo per il
secondo, si indirizzerebbe la leva finanziaria verso la parte “buona” del sistema
produttivo, quella che ha un potenziale di
crescita, in quota parte inespresso a causa d el
ridotto accesso al credito.
Così facendo, si innescherebbe peraltro un
ciclo positivo di redditivit à: andando a
sostenere imprese già in partenza con buoni
livelli di redditività operativa del capitale investito netto, rispetto ai rischi patiti. E riducendo
per il sistema bancario l’ esposizio ne complessiva ai rischi.
Naturalmente altre evidenze importanti stanno
emergendo dalla ricerca, anche da analisi svolte
a livello internazionale, di cui sentiremo conto
oggi pomeriggio . Ma capìte che a noi in Giunta
è bastato questo risultato per d ecidere di proseguire con ancora più forza il progetto, chiedere
al gruppo di ricerca di compiere tutti gli ulteriori
test n ecessari, e fare in modo che il modello di
rating integrato possa essere operativamente
speso nel rapporto banca-impresa.
Sta anche in questo obiettivo, credo, il senso di
questo seminario. Noi in Giunta, infatti, siamo
convinti che tale modello può essere sfruttato
da entrambi i soggetti coinvolti nel rapporto di
finanziamento, con finalità complementari: sia
sul fronte della consapevolezza dei rischi che
della loro corretta misurazio ne.
Con una capacità di analisi dei vari parametri
capace di tenere conto delle diverse fasi di vita
di un’azienda. E della filiera in cui l’azienda è
inserita. Aspetto di non poco conto quando c’è
da finanziare una rete d’imprese, un’azienda
leader e la sua rete di fornitori specializzati.
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Camera di Commercio Italo-Germanica
CAMERA DI COMMERCIO ITALO-GERMANICA. VENDITE ONLINE IN GERMANIA.
L’economia digitale come veicolo di superamento della crisi economica, con un particolare sguardo alla Germania quale tradizionale
partner commerciale del Nord Est.
tedesco sempre in mabit o di banda la rga,
utilizzo della rete e degli acquisti on-line.
Stati inoltre presentati i finanziamenti per
incentivare l’utilizzo della rete e in particolar
modo il bando della Camera di Commercio per
l’Innovazione.
Era presente in sala il Presidente della Camera di Commercio Nicola Tognana che è
stato salutato dai rela tori ospit anti. Il Presidente Tognana ha apprezzato la strutturazione dell’evento sottolineando l’importanza del
bando camerale per l’innovazione importante
strumento messo a diposizione dalla Camera
di Commercio per favorire la competit ività
La Camera di Commercio Italo Germanica,
nell'ambit o della sua attività di sostegno
dell’interscambio economico tra Italia e Ger-
mania, ha organizzato l’evento che ha avuto
un particola re successo di presenze.
Durante il seminario è stata presentata la
l’incidenza dell’e -commerce sull’ economica in
Germania . E’ stato illustrato come i tedeschi
usano la rete interessante ritratto per le nostre imprese venete interessate a raggiungere
potenziali clie nti tedeschi. Inolt e è stata fatta
una comparazione tra mercato italiano e
delle nostre imprese .
Vi presentiamo gli interventi degli avvocati
Avv. GIOVANNA BOSCHETTI di CBA Studio
Legale Tributario e dell’Avv. PAOLA NARDINI
– CBA Studio Legale Tributario – Rappresentante della Camera di Commercio It alo Germanica per le Province di Venezia , Treviso, Belluno e Pordenone.
L’ Avv. GIOVANNA BOSCHETTI di CBA Studio
Legale Tributario ha detto che l’economia
digitale ha avuto importanti sviluppi
nell’ultimo anno legisla tivo comunitario: in
tale panorama, l’attenzione del legislatore si è
particola rmente incent rata sul Cloud
Computing (termine con il quale si indicano
comunemente i servizi di archiviazione ed
elaborazione dati on-line idonei a costituire
un’importante attività per le società da offrire
a terzi o di cui usufruire in outsourcing), sul
diritto d’a utore on line e sulla regolamentazione dei servizi e delle comunicazioni “internet
Camera di Commercio Italo-Germanica
oriented”. In particolare, in data 24 giugno
2014 la Commissione Europea ha emanato le Linee Guida inerenti le Condizioni
Generali di Servizio in materia di Cloud
Computing, aventi come principale obie ttivo
quello di garantire agli utenti un consistente
risparmio economico e l’ottimizzazione dei
tempi del servizio media nte regolamentazione di alcuni fondamentali aspetti: sviluppo e
performance del servizio, sicurezza del sistema, gestione e protezione dei dati personali.
In Italia , in data 12 dicembre 2013 l’Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM)
ha emanato il “Regolamento in materia di
tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai
sensi del decreto le gislativo 9 aprile 2003, n.
70”, con cui ha introdotto una procedura
amministrativa che si affianca (senza sostit uirsi) a quella giudiziaria per contribuire alla
lotta alla pirateria digit ale ed allo sviluppo
della cult ura e della le galit à in rete.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
(AGCOM) ha, inoltre, sottolineato nella Relazione Annuale 2014 sull’a ttività svolta e sui
programmi di la voro (relazione da presentarsi
ai sensi di le gge entro il termine del 30 giugno
di ciascun anno) l’importanza di monit orare
costantemente gli aspetti tecnologici, economici e regolamentari connessi al mondo digitale e di proporre la revisione delle norme
esistenti nell’ottica di promuovere la trasparenza delle condizioni di offerta e la tutela dei
minori nei servizi di comunicazione “internetoriented” e di contribuire attivamente allo
sviluppo dell’Agenda Digit ale italiana secondo
il programma strategico enunciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Decreto
del Ministro dello Sviluppo Economico dell’1
marzo 2012 per il periodo 2014/2020.
L’ Avv. PAOLA NARDINI – CBA Studio Legale
Tributario – Rappresentante della Camera di
Commercio It alo Germanica per le Province di
Venezia, Treviso, Belluno e Pordenone
Ha esposto i servizi di supporto operativo della
Camera di Commercio It alo Germanica
per le socie tà italiane nelle attività di ECommerce in Germania .
La Camera di Commercio Italo Germanica,
nell’ambit o dei numerosi servizi che offre alle
imprese per incrementare ed agevolare
l’interscambio economico tra Italia e Germania, è in grado di fornire a socie tà italiane che
intendono affrontare il mercato tedesco attraverso l’e-commerce un concreto e puntuale
34
supporto operativo tramit e la propria socie tà
di servizi DEinternational Italia Srl.
un servizio d’assistenza per le società esportatrici soggette alle normative di riferimento.
Attraverso i propri specia listi, la Camera garantisce non solo un’a nalisi individuale volt a a
definire una strategia commerciale, ma offre
servizi ad hoc per la creazione del canale di
vendita e per la gestione degli adempimenti
necessari per l’e sportazione di prodotti in
Germania.
In base ai prodotti esportati, alle quantità e al
fatturato generato in Germania la socie tà può
essere soggetta alla registrazione ai fini IVA in
Germania o la registrazione degli imballaggi
con la conseguente iscrizione ad un sistema
duale.
Per non incorrere in sanzioni pecunia rie, la
Camera, tramite DEinternational It alia Srl,
mette a disposizione un team di esperti che
analizzano ogni caso singola rmente, offrendo
Parte dell’attività di supporto della Camera è
la segnalazione di socie tà specializzate per la
creazione di piattaforme e-commerce e la
consulenza di piattaforme settoriali già esistenti.
Su incarico delle imprese richiedenti è possibile quindi individuare i partner ideali per la
commercializzazione dei prodotti it alia ni in
Germania anche attraverso il circuito digitale.
La Camera di Commercio It alo Germanica
(www.ahk-italien.it ) ha la propria sede cent ra l e a M i l a no ( Vi a Fa ra 2 6 ,
tel.02.679131;mail:[email protected]) e la
Rappresentanza territoriale in Villa Canossa a
Casale sul Sile (Via alle Cave 21, tel. 0422
821416;mail:[email protected] ).
Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
35
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DERIVA: L’IMPIANTO FISSO PER LA DIFESA
ECOSOSTENIBILE DEI VIGNETI E LA TUTELA DELLA SALUTE
CONSORZIO TUTELA DEL PROSECCO SUPERIORE DOCG
A cura dell’ufficio stampa Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
Presentazione del primo prototipo di impianto
fisso per la distribuzione dei prodotti fit osanitari, da utilizzare nelle aree di vigneto di alta
collina che una volta ottimizzato potrebbe
permettere di sostituire l’elicottero e
l’impiego della la ncia a mano, eliminando
collina, non percorribili dai trattori.
Dall’Università di Padova un nuovo prototipo
per i trattamenti fitosanitari nelle colline più
alte del Conegliano Valdobbiadene Prosecco
Superiore che elimina l’esposizione ai prodotti
da parte di chi lavora e vive n ell’area
l’esposizione ai trattamenti da parte di chi
lavora tra i filari. Il prototipo è stato sviluppato nell’ambit o del progetto D.E.R.I.V.A.
(Difesa Ecosostenibile per la Riduzione
dell’Inquinamento nella Viticoltura Avanzata)
finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito
del PSR ed in parte dalla Camera di Commercio di Treviso e portato avanti dall’Università
di Padova (Dipartimento DAFNAE e TESAF) in
collaborazione con il Consorzio di Tutela del
Conegliano Valdobbia dene Prosecco Superiore
e con le aziende “Le Colt ure” di San Pie tro di
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore compie un passo in avanti verso una
sempre maggiore sostenibilità: presentato
mercoledì 27 agosto il primo prototipo di
impianto fisso per trattare i vigneti in alta
Feletto e “Villa Maria” a Farra di Soligo. La
presentazione del 27 agosto si è tenuta
nell’ambit o del Field Day organizzato nei
vigneti della cantina Villa Maria a Farra di
Soligo. L’impianto fisso, frutto di 2 anni di
sperimentazione, potrebbe avere numerosi
vantaggi ambie ntali, economici e fit oiatrici,
tutela ndo anche la salute di chi abit a e opera
nell’area.
Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
36
PROGETTO D.E.R.I.V.A.
I vantaggi
Il progetto favorisce il rispetto della Direttiva
128 sull’U so sostenibile dei Prodotti Fit osanitari che “vieta l’irrorazione aerea che può essere
autorizzata solo in deroga per la difesa ordinaria e per contrastare un’emergenza fitosanitaria, solo nei casi in cui non siano praticabili
modalità di applicazione alternative oppure
quando l’irrorazione aerea presenta evidenti
vantaggi in termini di riduzione dell’impatto
sulla salute umana e sull’ambiente”. Il prototipo richiederà un ulteriore sviluppo ma si possono delineare alcune considerazioni alla luce
dei risult ati già ottenuti. In primo luogo,
l’impianto rispetta l’a mbiente, evita la dispersione dei prodotti fuori dalle aree interessate
ed elimina l’e sposizione ai trattamenti degli
addetti ai la vori. Inoltre è emerso che
l’impianto, così come è stato concepit o, consente di lavorare con volumi d’acqua del tutto
compatibili con quelli distribuit i con le lance
azionate manualmente. I tempi di la voro sono
ridotti e corrispondono ad un’e levata capacità
operativa, che consente di comple tare la
distribuzione in una frazione del tempo necessario ad un trattamento tradizionale, con
evidenti vantaggi in termini di tempestività.
Da sottolineare poi la possibilit à di intervenire
anche in condizioni di terreno impraticabile, in
quanto è sufficiente che la vegetazione sia
asciutta. Una tecnologia importante soprattutto in stagioni piovose come quella del
2014.
A presentare il progetto DERIVA è stato il Prof.
Giuseppe Zanin del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali, Ambiente (DAFNAE) Università degli Studi di
Padova. La prova pratica in campo del impianto fisso per la difesa fitoiatrica del vigneto è
stata condotta invece dal dott. Cristia no Bal-
Caratteristiche del prototipo
Il prototipo è stato allestit o in un appezzamento in collina di 1000 m2 occupato da 6
filari. La progettazione ha tenuto conto della
necessit à di trattare sia la chioma, sia soprattutto i grappoli, per questo motivo sono state
allestite linee separate. Il volume distribuito
doveva essere confrontabile con quelli tipici
della lancia a mano e si è affrontato il problema del lavaggio delle linee a fine trattamento
per svuotare l’impianto dalla miscela fit oiatrica e prevenire l’intasamento degli ugelli,
risolto tramit e l’uso dell’aria compressa. Per
la copertura della chioma dall’alt o sono stati
usati ugelli tipo microsprinkler, mentre per il
trattamento dei grappoli dal basso sono stati
installa ti, su una linea per ciascun filare, montata a circa 40 cm dal terreno, ugelli a cono
diretti verso l’alt o. L’impianto è alimentato
mediante una motopompa; l’acqua è immagazzinata in un serbatoio interrato da 3000
litri, mentre la miscela fit oiatrica viene preparata in un serbatoio esterno da 300 litri, dal
quale viene immessa nell’impianto. Lo svuotamento a fine trattamento avviene, come
accennato, mediante un compressore azionato tramite p.d.p.
doin del Dipartimento Territorio e Sistemi
Agro-Forestali (TeSAF) Università degli Studi
di Padova. Ai colla boratori del Prof. Roberto
Causin, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro
-Forestali (TeSAF) e del Prof. Carlo Duso, Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti,
Risorse naturali, Ambiente (DAFNAE) Università degli Studi di Padova è stato assegnato
invece il compit o di evidenziare le proble matiche emerse nella difesa fitosanit aria.
Il 22 luglio 2014 era già stato organizzato un
primo “Field-day” durante il quale si sono
confrontate le performances di un Kit Antideriva installa to su atomizzatori di vecchia concezione ed è stata illustrata l’utilità
dell’introduzione di siepi e l’opportunità di
combinare differenti misure di mitigazione.
La solu zio ne propo sta consi ste nel
“trapiantare” su atomizzatori esistenti un
gruppo ventola di ultima generazione, carat-
Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
37
PROGETTO D.E.R.I.V.A.
terizzato da un attento studio dei parametri
costruttivi e funzionali per l’ottimizzazione della
dinamica del getto d’a ria prodotto, che è il diretto responsabile della deposizione della miscela
antiparassitaria entro la vegetazione evitando le
dispersioni fuori bersaglio (deriva).
Durante il primo incontro a San Pietro di
Feletto il 27 luglio, si è ev idenziato anche l’effetto delle siepi campestr i. La
ricerca dell’U niversità ha permesso di rilevare
come queste sia no utili misure di mitigazione
della deriva in grado, se combinate con mac-
chine innovative di ridurre la dispersione dei
prodotti fit osanit ari anche del 90%.
38
Bandi camerali:
BANDI E CONCORSI
Bando di concorso provinciale per la Concessione di contributi alle PMI per favorire l'innovazione,
la competitivit à, per l'a pplicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'a mbiente
2a edizione
Bandi e concorsi
La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Treviso ha indetto un Concorso per favorire l'innovazione, la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'a mbiente.
Le agevolazioni previste dal presente Bando consistono in contributi in conto capitale concessi in conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013
(aiuti "de minimis") e al Regolamento (UE) n. 702/2014 per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Dotazione finanziaria e Linee di intervento
Il Bando è dotato di un fondo complessivo di € 900.000,00, così ripartito nelle seguenti Linee di intervento:
Linea 1: Mappatura dei bisogni di innovazione e identificazione delle azioni per la soluzione di tali bisogni, € 100.000,00;
Finalità: favorire l'approccio all'innovazione, intesa nel suo significato più ampio, definizione dei bisogni e delle soluzioni.
Linea 2: Sviluppo di progetti, prodotti e servizi innovativi, € 270.000,00;
Finalità: realizzazione di progetti innovativi in collaborazione con professionisti, società/centri/laboratori di ricerca specializzati (pubblici e privati), Università e centri di trasferimento tecnologico.
Linea 3: Capitale umano qualificato in azienda, € 80.000,00;
Finalità: attivazione di nuove professionalità' in azie nda, per l'a pporto di specifiche competenze.
Linea 4: Tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT), € 300.000,00;
Finalità: - adozione di tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT) innovative, per una maggiore efficienza/efficacia delle attività produttive e di
servizio e/o per impedire la contraffazione dei prodotti a tutela delle produzioni caratteristiche e dei prodotti innovativi; - introduzione di strumenti e
sistemi avanzati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni, sia nei confronti della clientela e del mercato che delle imprese fornitrici.
Linea 5: Interventi per la competitività aziendale e la tutela dell'ambiente, € 150.000,00;
Finalità: coniugare le esigenze di produttivit à e competit ività con il rispetto e la salvaguardia dell'a mbiente, attraverso processi di produzione e valorizzazione di prodotti, processi produttivi od organizzativi o servizi/strumenti che, rispetto alle alt ernative disponibili, comportino la riduzione dell'inquinamento, dell'uso di risorse e una migliore gestione del processo produttivo.
Nelle "Schede di intervento" relative alle Linee medesime vengono dettaglia tamente specificati gli interventi ammissibili, gli investimenti minimi e gli
importi massimi del contributo.
Chi può partecipare
Vi possono partecipare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese (in breve PMI) - così come definite nell'a llegato I del Regolamento (CE) n.
800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, aventi sede legale e/o unit à operativa (escluso magazzino o deposito) nella provincia di Treviso, in regola
con le iscrizioni alla Camera di Commercio di Treviso, con il pagamento del diritto annuale e con la comunicazione di inizio attività, attive alla data di
presentazione della domanda.
Puoi consultare il sito della CCIAA di Treviso per tutti i dettagli: http://www.tv.camcom.gov.it/CCIAA_bandi.asp?cod=942
39
Speciale CSR e Ambiente
ww w.tv.c amc om.gov.it
ww w.c srtreviso.it
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA E AMBIENTE
ATTIVITÀ CAMERALE - 6^ EDIZIONE DI OPEN DAY CSR
e Borgoluce.
Per ogni ulteriore approfondimento in merito
contattare lo Sportello CSR e Ambiente:
tel. 0422 595288;
e-mail [email protected]
SPORTELLO CSR E AMBIENTE
Lo Sportello CSR e A mbiente è attiv o presso la
Camera di Commerc io in Pia zz a Borsa, 3/B 31100 Treviso, 3° pia no.
Telef ono 0422 595288 - Fax CSR: 0422 412625,
Fax A mbiente 0422 595459
e-mail per il servizio CSR:
sportelloc [email protected] amc om.it
e-mail per MUD - RA: [email protected] om.it
L'orario in cui ci trovi
mattino: 8.45 - 13.00 dal lunedì al venerdì
pomeriggio: 15.00 - 16.3 0 lunedì e merc oledì
Capo Uff ic io: Antonio Biasi
Sit o:ww w.tv.c amc om.gov.it
Kit Digitale CSR:ww w.c srtreviso.i t
Aprile - giugno 2014: il 6° ciclo Open
Day CSR:
sostenibilità e innovazione
previsto:
Questa iniziativa di successo, giunta ormai
alla sua sesta edizione, rappresenta
un’occasione che lo Sportello CSR e Ambiente dell’Ente camerale trevigiano mette a
disposizione di tutti gli interessati per vedere
da vicino imprese che applicano la Responsabilità Sociale d’impr esa, nelle sue diverse declinazioni.
La struttura dell’e vento, ormai collaudata ha
•
•
la realizzazione di un ciclo di 3 incontri presso azie nde locali, che in 3 ore
hanno il “compit o” di illustrare il
proprio modo di “fare impresa”.
l’iscrizione gratuita, ma esclusivamente on line
All’edizione 2014 hanno partecipato in qualità
di imprese ospitanti: Latteria Montello spa
ad Aprile) ,
Incubatore La Fornace
40
Open Day CSR: Borgo Luce
ULTIMO APPUNTAMENTO DEL SESTO CICLO DI INCONTRI “OPEN DAY CSR” IN AZIENDA:
I COLLALTO: DAI LIBRI DI STORIA ALL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE.
A CURA DI FEDERICA ALIMEDE E ANTONIO BIASI
Il 5 giugno 2014 si è concluso il 6°ciclo di Open
Day CSR “Sostenibilità & Innovazione” con il
terzo ed ult imo appuntamento del programma, in una location molto suggestiva e particolare: Borgoluce, l’a zienda che appartiene
alla Famiglia dei Conti Collalt o di Susegana
(TV).
Prima di recarci in azienda ed aspettare il
gruppo di partecipanti, fa cciamo una breve
deviazione fino al Castello di San Salvatore e
dalla strada possia mo renderci conto di quanto sia estesa la proprietà fondia ria Borgoluce.
Ciò che apprenderemo in seguito, seduti al
fresco della sale tta adia cente al punto vendita, dove è possibile acquistare alcuni dei prodotti aziendali (carni e salumi, mozzarelle di
latte di bufala , farina di mais Bia ncoperla per
polenta, vino, noci, miele, ecc…) frutto della
ristrutturazione di una vecchia stalla, è che
questa azienda si estende tra due Comuni
della pedemontana (Susegana e Santa Lucia
di Piave), in un corpo unico, occupando una
superficie di 1.200 ettari, sit uata in parte in
collina ed in parte in pia nura e ricca di pascoli,
boschi e vigneti. Da 900 anni questi terreni
sono di proprietà dei Collalt o, compresi anche
i due castelli (il castello di San Salvatore, che si
vede chiaramente dalla Strada Statale 13
Pontebbana, e quello appunto di Collalt o)
I presenti rimangono affascinati dal racconto
del Conte Lodovico Giustiniani, amministratore dell’azie nda e nostra guida d’eccezione, che
tra storia e strategie aziendali ci aiuta a capire
la filosofia di Borgoluce e a comprendere che
l’agricoltura che si fa qui non ha nulla né di
“tradizionale” né di bucolico. È infatti grazie
all’Abate Vinciguerra, dell’Abazia di Nervesa,
che nel ‘700 giungono i primi agronomi dalla
Francia e grazie anche alle loro conoscenze, si
passa da un’a gricoltura di sostentamento
(spesso nomade) allo sviluppo di una più
organizzata e sistematica.
Oltre alla bachicolt ura ed alle piantagioni di
tabacco, degno di nota è il fatto che l’a zienda
nella seconda metà degli anni ’60 sia stata la
prima in Italia ad introdurre la produzione di
kiwi e che per prima l’ha abbandonata quando
il prodotto divenne oramai inflazionato, così
da potersi dedicare ad alt re diversificazioni.
Le attività aziendali sono numerose e ben
differenziate, si passa infatti dal pascolo (circa
180 ettari), alla colt ivazione di mais, dalla
produzione di noci, alla viticolt ura (circa 75
ettari a vit e, con produzione di vino venduto
sia sul mercato nazionale che estero) ed alla
zootecnia.
Quest’ultima in particola re è da sempre
un’attività che ha caratterizzato l’azie nda, pur
non essendone il fulcro e di certo non particolarmente reddit izia. Nonostante questo riveste
una sua importanza fondamentale per la sua
integrazione organica nelle altre attività connesse all’azienda agricola.
La politica azie ndale è racchiusa nel marchio
41
Open Day CSR: Borgoluce
BORGOLUCE VINI
BORGOLUCE FARINE
BORGOLUCE AGRITURISMO
stesso e nel nome di Borgoluce, un brand che
ha 7 anni. “Borgo” deriva dalla storia locale e
dalle fortificazioni, “luce” dal sole che è il
motore dell’agricolt ura. Il logo invece rappresenta un piccolo sistema satellitare di orbite
che si mbo le g gia no ris pe tti va me nte
l’alimentazione, l’a mbiente e l’e nergia.
E questa azienda continua a stare al passo coi
tempi proprio grazie all’innovazione ed alle
scelte ponderate, che la mettono sempre in
ricerca di nuovi sviluppi e traguardi.
Così a metà del 2005 è stata realizzata la sala
di lavorazione delle carni, in modo da seguire
l’intera filiera di produzione.
Da 10 anni l’azienda produce inoltre “mais
Biancoperla” ad uso alimentare (ad esempio
per produrre polenta) utilizzato, in particolar
modo per la produzione di alimenti per celiaci.
Tra i prodotti di punta ci sono le mozzarelle di
42
Open Day CSR: Borgoluce
BORGOLUCE MUSEO
BORGOLUCE LATTICINI DI BUFALA
dagli anni ’90, sono invece state convertite in
attivit à agrituristiche e di ristorazione, alimentando così il cosiddetto turismo verde.
Terminato il nostro piccolo “ritorno al passato”
facciamo quindi tappa alla stalla delle bufale,
un ampio capannone, aperto sui lati, che
latte di bufala, il cui la tte ha un sapore più
delicato rispetto a quello prodotto dalle bufale
delle regioni del sud It alia . Anche in questo
caso la lavorazione viene fatta artigia nalmente nel caseificio aziendale.
Prodotto di nicchia è infine l’olio d’oliva, che al
gusto si presenta simile a quello delle zone del
Garda e della Liguria, meno speziato, ma
comunque richiesto.
Con i suoi 23.000 scontrini battuti in un anno
Borgoluce coglie l’opportunità della filosofia
“Km 0”, grazie anche al fatto che l’azienda è
situata lungo un’a rteria stradale assai frequentata.
Grazie anche alle domande dei partecipanti,
tra i quali ne figurano alcuni proprio del settore agroalimentare, il dottor Giustiniani fa
emergere la viva convinzione, per altro condivisa, che una buona amministrazione non
debba pianificare le proprie attività basandosi
solo sulle agevola zioni e/o premialità o contributi. Ci sono infatti scelt e che devono essere
fatte a prescindere; in ogni caso ogni azione
(investimento in termini di nuove attività/
progetti) deve essere sempre ben ponderata
ed economicamente sostenibile.
Dopo questa prima interessante introduzione,
il gruppo si sposta verso il complesso agricolo
di Mandre dove è possibile visit are la Frasca
Borgoluce, uno spazio dedicato alla degustazione, aperto a tutti al sabato ed alla domenica, ricavato dalla ristrutturazione di una delle
case coloniche presenti nella tenuta e che al
piano superiore ospita un museo sulla civiltà
contadina che ci fa respirare un’atmosfera
rurale d’altri tempi, grazie alle ricostruzioni
fedeli di due stanze da le tto, della stanza per
la tessitura, quella del calzola io, un’a ula scolastica con tanto di panie rini, cartelle e testi
didattici, un ufficio dell’e poca e poi quella
molto ampia dedicata al la voro nei boschi,
dove sono conservati oggetti di uso quotidiano, che affascinano tutti i presenti.
Altre case coloniche, già ristrutturate, a partire
consente un’a reazione ottimale per i bovini.
Per non spaventare gli animali veniamo accompagnati al piano superiore che ospita una
sala attrezzata per le attivit à didattiche. Anche
se in questa visita non abbiamo potuto, per
ragioni di tempo, fare una visita completa di
tutta l’azie nda, Borgoluce offre infatti per le
scolaresche (circa 2.500 ragazzi in età scola re
nell’ultimo anno) nei periodi tra marzo/aprile
– settembre/ottobre, una interessante opportunità educativa, grazie alla sua fattoria didattica, dove i ragazzi possono avvicinarsi agli
animali e scoprire alcuni aspetti della zootec-
43
Open Day CSR: Borgoluce
BORGOLUCE DI COLLALTO
nata e i due castelli.
Lasciamo Borgoluce al tramonto, in un atmosfera suggestiva, portando a casa le ultime
informazioni per avere un quadro completo di
questa azienda che si compone di 2 centri
aziendali dove sono impiegati circa 70 dipendenti e dove non viene utilizzato il contoterzismo (fatta eccezione per alcuni aspetti le gati
ni animali e scarti vegetali.
Per capire quanto estesa e diversificata sia
l’attività che si svolge a Borgoluce, non bastano 3 ore e sicuramente questa visita pomeridiana e il suo relativo resoconto, la sciano
ancora da scoprire alt re particolarità: la piscina
naturale, un alt ro museo ricavato all’interno di
un mulino, la fattoria didattica sopra menzio-
nia e dell’a gricoltura moderna.
Qui ci vie ne inoltre spie gato il funzionamento
dell’impianto a biogas da 1MW/h, operativo
dal 2010, che consente all’azie nda di produrre
energia elettrica e calore (grazie al teleriscaldamento di Borgoluce vengono riscaldate
alcune utenze limitrofe) utilizzando le deiezio-
alla vendemmia) così da avere un controllo
migliore su tutti i processi produttivi e gestionali che la caratterizzano e che fonda la propria attività sull’importanza del fare
un’agricoltura economicamente e ambientalmente sostenibile, dell’avere un riconoscimento territoriale apprezzato e una tipicit à, di
Partecipate camerali: Treviso Glocal
44
VENDERE PRODOTTI DI QUALITÀ, STORIA E TERRITORIO A TOKIO
A CURA DI ROSSELLA BIANCHI
Fa seguito alla missione dello scorso settembre 2013, l’iniziativa svolt a dal 7 al 12 settembre 2014 a Tokyo e che ha coinvolto sei
imprese trevigiane del comparto agroalimentare (Sgambaro spa, Soc. Agricola Fratelli
Breitenberger, Azienda Agricola Enologo
Valerio Nadal, La Tordera Az. Agr., Az. Agr.
Conte Collalto Sarl, Distilleria Andrea Da Ponte).
La missione imprenditoriale , sostenuta da un
contributo della Camera di Commercio I.A.A.
di Treviso, è stata organizzata da Treviso
Glocal per consentire ad alcune aziende di
qualità dell’agroalimentare trevigiano di
cercare a Tokyo nuove rela zioni di business,
con contatti diretti non tanto con gli importatori ma con i venditori diretti, i retaile r. Esse
hanno potuto quindi incontrare in pochi giorni
circa venti interlocutori giapponesi,
suddivisi in buyers di grandi department
store, catene di ristoranti e hotel.
Tale organizzazione è avvenuta con la collaborazione della società di consulenza Urbis, con
sede a Tokyo, e con il gruppo editoriale giapponese Nik kei. Gli incontri diretti con gli
acquirenti e non quindi con gli importatori
possono fornire un riscontro maggiore alle
aziende che pertanto possono conoscere con
maggiore dettaglio le richie ste del mercato e
le esigenze degli acquirenti.
Per tali aziende Treviso Glocal ha anche organizzato un tour presso i centri commerciali e
punti vendita dell’agroalimentare più
significativi di Tokyo: Isetan a Shinjuku,
Takashimaya a Nihonbashi, Kinokuniya, National Azabu. Lo scopo di tali visit e era poter
comprendere direttamente la presentazione
dei prodotti agroalimentari, la presenza di
prodotti simili o concorrenti, il posizionamento eventuale del loro prodotto in termini di
display o prezzo.
Alle aziende aderenti Treviso Glocal ha
inoltre fornito dati appr ofonditi sul mercato, sui prodotti e la distribuzione nipponica:
tali informazioni sono state utili per preparare
gli incontri e comprendere le caratteristiche di
un mercato tanto lontano non solo geograficamente ma anche cult uralmente. Il pacchetto
di assistenza è stato curato da Treviso Glocal in
ogni aspetto, dalla gestione della spedizione
dei prodotti al report sui contatti avuti.
spiegazione della propria storia, quale caposaldo dell’esportare.
Le imprese di successo oggi sono quelle che
riconoscono e presentano un valore aggiunto,
perché legate alla storia del territorio. Sempre
più le imprese trevigiane ragiona no
sull’importanza di trasmettere emozioni e
cultura, attrezzandosi anche con delle sedi
aziendali visitabili dai buyers esteri o, per
alcuni comparti dell’agroalimentare, con
strutture ricettive quali i bed and breakfast: le
imprese vogliono sfruttare anche il turismo
nel settore enogastronomico, migliorando
l’accoglienza.
Oggi un valore aggiunto per i prodotti è dato
dalla bravura e dalla capacità nel racconto
Treviso Glocal ha accompagnato le imprese a
Tokyo con la ferma convinzione che non si
tratta solo di vendere un prodotto, ma
anche una storia, una cultura, un territorio. L’attenzione dell’azie nde partecipanti ad
abbinare i propri prodotti ad abitudini alimentari gia pponesi è stata unit a alla cura della
del territorio da cui si produce, ricco di
storia e di eventi: si vende non solo un
pro dotto di qualità ma sop rattutto
un’emozione.
45
Partecipate camerali: aeroporto “A.Canova”
AER TRE S.P.A. – L’AEROPORTO DI TREVISO OTTIENE IL 2^ LIVELLO DA
AIRPORT CARBON ACCREDITATION
Airport Carbon Accreditation, programma
indipendente elaborato da ACI Europe,
l’associa zione che rappresenta oltre 450
aeroporti distribuiti in 44 paesi europei, ha
assegnato all’a eroporto Antonio Canova di
Treviso il 2^ livello (Reduction) per
l’impegno profuso nell’attività di progressiva r iduzione di pr oduzione di anidride car bonica.
Ad oggi, gli aeroporti europei che hanno
raggiunto il livello 2 sono solo 29 sul totale
dei 103 aeroporti certificati da ACI, 4 dei
quali sono italiani (Treviso, Venezia,
Roma Ciampino e Bologna).
Lo scalo aveva ottenuto il 1^ livello di certificazione (Mapping) a fine fe bbraio 2014, a
seguito dell’a vvenuta mappatura delle fonti
di emissione di CO2 e della stesura del documento d’impegno alla loro riduzione.
Ricordiamo che Airport Carbon Accreditation,
varato nel 2009, guida gli aeroporti europei in
un programma comune di riduzione di emissione di anidride carbonica determinata dalle
diverse attività dello scalo (es. movimento a
terra degli aeromobili, frequenza di mezzi di
trasporto pubblico).
L’obiettivo finale è quello di arrivare progres-
sivamente a neutralizzare l’emissione di gas
serra attraverso metodologie approvate da
organismi scientifici internazionali.
Un dato è comunque confortante: solo il
2% delle emissioni totali di anidride
carbonica è dovuto all’industria aer onautica e su questa per centuale le operazioni aeroportuali pesano solo per il 5%.
Il Programma di ACI Europe classifica
l’impegno di cia scun aeroporto su 4 livelli,
ciascuno dei quali corrisponde ad una fase di
accreditamento:
• Livello 1 (Mapping/
Mappatura): obbligatorio per accedere ai
livelli successivi, in quanto comporta la ricognizione delle fonti di emissione di CO2 e
della loro entità, con la redazione di un documento che impegna l’a eroporto ad azioni
correttive; • Livello 2 (Reduction/Riduzione):
l’aeroporto deve dimostrare di avere adottato
procedure per la riduzione di CO2 sulla base di
obiettivi precisi riferiti a tre anni consecutivi di
attivit à;
• Livello 3 (Optimisation/
Ottimizzazione): calcolo delle emissioni prodotte dagli stakeholder aeroportuali e coinvolgimento degli stessi nei piani di riduzione; •
Livello 3 + (Neutralit y/Neutralizzazione): in
aggiunta ai requisiti di livello 3, raggiungimento dell’obie ttivo di “Carbon Neutrality”
per le emissioni sotto il diretto controllo del
gestore aeroportuale .
Le azioni principali che hanno portato ad una
riduzione delle emissioni di anidride carbonica
consistono tra l’alt ro in interventi di ammodernamento degli impianti di climatizzazione e nell’applicazione di pellicole
termoriflettenti sulle superfici vetrate
degli ambienti sottoposti a surriscaldamento estivo causato dell’irraggiamento
solare.
Ciò ha portato ad un abbattimento delle
emissioni del 2012 da un valore di 2000
tCO2 ad un valore di 1863 tCO2 nel 2013.
Ulteriori informazioni si possono trovare nel
portale ambiente dell’aeroporto di Venezia
alla pagina: http://ambiente.veniceairport.it/
CambiamentiClimatici.a spx
46
T2i trasferimento tecnologico e innovazione
TRASMETTIAMO ENERGIA - PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE
T2i trasferimento tecnologico e innovazione è capofila del progetto Trasmettia mo
energia - progetto di sperimentazione
La direttiva 2012/27/UE individua un quadro
comune di misure per la promozione
dell'efficienza energetica nell'Unione al
fine di garantire l'obie ttivo di ridurre del 20 %
i consumi energetici entro il 2020.
Tali misure sono relative ad una serie di interventi che hanno a che vedere con l'efficienza
nell'uso dell'energia sia nel settore pubblico
sia nel settore privato. Le parole d’ordine
sono:
Ristrutturazione degli edifici, Green
Public Procurement, Audit energetici e
sistemi di gestione dell'energia.
Si tratta di misure che possono offrire nuove
o p po rt u nità di la vo ro nei sett o ri
dell’im piantistica e dell'edilizia, nonché
nella produzione di prodotti edili e nelle
attività professionali, quali l'architettura, la consulenza e l'ingegneria.
Il progetto “Trasmettiamo Energia” offre
specifiche attività di formazione per:
- favorire la formazione continua dei lavoratori, specia lmente occupati presso PMI, per
sviluppare le competenze e le conoscenze che
l'evoluzione del settore energetico;
· - sostenere l'innovazione tecnologica e organizzativa del sistema produttivo individuando
nuove possibilit à per lo sviluppo di nuovi
servizi nel settore energetico e/o nuovi prodotti energy saving, anche per le aziende
artigiane;
· - rinforzare e facilit are l'inserimento professionale dei giovani nelle aziende nel settore
dell'Energy management e dell' Energy saving;
· - favorire lo scambio di conoscenze tra giovani e meno giovani, stimolando l'apprendimen-
Partner di progetto. :
Confartigianato Marca Trevigiana Formazione
srl—Confindustria Veneto Siav
C.I.F.I.R. scarl— ECIPA socie tà consortile
Istituto Veneto per il lavoro Engim
ITS Giorgi- Fermi
Confindustria Veneto— Confartigianato
Veneto—CNA regionale del Veneto—
Unindustria Rovigo—ITIS Barsanti
to e il confronto intergenerazionale dentro e tra
le imprese sui temi specifici dell'energia;
· - incoraggiare l'imprenditorialità e l'innovazione, attraverso l'individuazione di nuove aree di
business: servizi energetici specialistici, sviluppo
di impianti integrati con soluzioni innovative,
progettazione di nuovi interventi di efficientamento energetico.
Il progetto finanziato nell’a mbito della DGR
448/14 “Far rete per competere” offre una serie
di azioni di orientamento specifiche per le azie nde oltre ad attività specifiche volte a definire i
nuovi profili professionali che caratterizzeranno il
settore energetico.
Partner aziendali
Più di venti imprese ...
“il
progetto
Tra sm etti am o
Energia offre
i n ter es s a n ti
opportunità di
confronto e di
formazione sia
per i giovani
che vogliano entrare n el m ercato del lavoro, sia
per coloro che già inseriti nel mercato dal lavoro
vedano nel settore del risparmio energetico
opportunità di sviluppo di nuovi business”.
Franca Bandiera
Resp. Servizi di Formazione di T2I
47
t2i trasferimento tecnologico e innovazione
T2 I IN EUROPA: PROGETTI INTERNAZIONALI PER LE IMPRESE E PER LE PERSONE
GROW INTERNATIONAL , per fare impresa
in Europa
Il Progetto, finanzia to nell’ambit o del Programma Europeo Lifelong Learning - Leonardo da Vinci Transfer of Innovation, mette a
disposizione un percorso di formazione gratuito, anche in modalit à e-learning, per promuovere e sostenere i processi di internazionalizzazione di PMI innovative.
Per approfondire visita il sito
www.training2grow.e u
Per maggiori dettagli contatta
[email protected]
RAPID OPEN INNOVATION: fare innovazione aperta è la chiave per essere competitiv i
Rapid Open Innovation – speeding time to
market, finanziato attraverso il Programma
Interreg It alia – Austria, sta realizzando laboratori di innovazione con PMI dei settori meccanica, legno-arredo ed eco building, per
condividere ed attivare percorsi di innovazione
in azienda. Per partecipare ed utilizzare gratuitamente i servizi messi a disposizione dai
Partner di Progetto, contattare [email protected].
Visita il sit o www.rapid-innovation.net.
AKKU4FUTURE: l’elettromobilità per uno
sviluppo sostenibile
t2 i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione
è la società consortile per l’innovazione, promossa dalle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo nella quale vengono
integrate attività, proge tti, risorse umane e infrastrutture di Treviso Tecnologia e Polesine Innovazione. Tra i suoi obiettivi centrali il sostegno alle imprese nei percorsi di innovazione attraverso lo sviluppo di reti collaborative, l’offe rta di
servizi avanzati e utilizzo di strumenti finanziari, locali ed europei. t2i, inoltre sviluppa compe tenze allargate a te mi di
supporto all’innovazione quali le attività di formazione per lo sviluppo di compe tenze e organizzazioni innovative, la
valorizzazione e certificazione dei prodotti e le iniziative di tutela della proprietà intellettuale, nonché lo sviluppo di
prodotti, processi e servizi innovativi con tecnologie digitali avanzate. t2i accompagna, infine, progetti imprenditoriali
innovativi, attraverso un sistema di servizi che non solo supporta, ma stimola lo sviluppo aziendale.
Si sta concludendo il Progetto Akku4Future –
Interreg Italia Austria che, attraverso un programma di ricerca mirata, ha condotto alla
messa a punto di un prototipo per la diagnosi
precoce dello stato di funzionamento delle
batterie al litio. Un passo in avanti per
l’elettromobilit à di oggi e domani. I risult ati
sono a disposizione di tutte le azie nde interessate nel sito www.akku4future.net.
Per ulteriori informazioni, contatta
[email protected]
49
Report: Congiuntura industria
LA SITUAZIONE CONGIUNTURALE PER L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA TREVIGIANA AL SECONDO TRIMESTRE 2014 LA DOMANDA ESTERA CONTINUA A SOSTENERE IL MANIFATTURIERO
Ma resta alquanto incerto il quadro: torna in negativo la domanda interna e rallenta la velocità di recupero di produzione e fatturato su base tendenziale annua.
A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso
Dobbiamo farci l’abitudine alle oscillazioni, in questa fase di uscita dalla crisi che non può dirsi ripresa. Lo scorso trimestre c’era da segnalare una battuta d’arresto dei
vari indicatori, compresa la domanda estera. Oggi riparte la produzione e l’estero, pur nel quadro di un rallentamento dei tendenziali annui, tanto di produzione (dal
+4,5% al +2,3%) che d el fatturato totale (dal +2,9% al +2,6%). Complice un mercato interno di nuovo in negativo.
La fotografia sulle dinamiche congiunturali del manifatturiero non riesce più ad essere una b ella istantanea a fuoco, ma è frutto di più piani sovrapposti e confusi. La
stessa ripartenza della produzione (+3,4% rispetto al trimestre precedente) va ricondotta ad una sua più reale misura (+0,6%) attraverso la destagionalizzazione del
dato. Cui fa da riscontro un grado di utilizzo degli impianti che resta di fatto s tabile (71%) rispetto al trimestre preceden te.
Posto a 100 il livello della produzione industriale nel 2010, oggi a Treviso siamo ancora a quota 101,3. E ad aprile 2008 l’ indice era a quota 122. Sappiamo cosa è
accaduto in mezzo. Anche se non è irrilevante sottolineare come l’analogo dato italiano, a maggio 2014 (fonte Istat), si collochi 10 punti sotto il dato trevigiano. Traina,
invece, e indubbiamente, la domanda estera: il fa tturato estero compie un rimbalzo del +6,6% rispetto al trimestre preced ente (quando risultava in flessione), e riporta
la variazio ne tendenziale su base annua al +4,6% (rispetto al 2° trimestre del 2013). Sfiora peraltro il 35% la quota di fatturato estero sul fatturato totale. Se tra il
2010 e la seconda m età del 2013 questo indicatore di propensione all’export si è posizionato mediamente attorno al 30%, negli ul timi quattro trimestri è salito di tre
punti percentuali. E salgono pure gli ordinativi dall’ estero: del +7,8% rispetto al trimestre precedente (quando la raccolta era stata fiacca) e del +6,1% su base tendenziale annua. Una tend enza che pare trovare conferma anche nelle previsioni per i prossimi tre mesi, nonostante si proiettino n el trimestre d elle ferie es tive.
L’ANALISI IN DETTAGLIO
Nel secondo trimestre 2014 il monitoraggio
congiunturale sull’industria manifatturiera,
condotto da Unioncamere del Veneto, ha
coinvolto un campione di circa 300 imprese
trevigiane per un totale di oltre 19.000 addetti. Questo trimestre è contrassegnato da un
rimbalzo positivo di produzione e fatturato
rispetto al trimestre precedente, quando
invece per entrambi gli indicatori si registrava
una flessione. Il fatturato rimbalza del +3,7%
(contro il -3,3% del I trimestre). La produzione
cresce del +3,4%. In quest’ult imo caso, tuttavia, se si destagionalizza il dato, si ha una
crescita del +0,6%. Misura più reale di una
tendenza al recupero che c’è , ma che resta
strutturalmente debole. A tirare giù, in termini di comparti, è soprattutto la produzione di
beni di consumo, mentre vanno meglio i beni
intermedi e a seguire i beni di investimento.
Aspetto che trova conferma anche dai dati
nazionali sulla produzione industriale .
Il grado di utilizzo degli impianti resta attorno
al 70%, come già anticipato, e resta parimenti
costante la forchetta dell’intervallo di confidenza, ricompresa tra il 68% e 74%. Che ci
ricorda sempre il tema del “doppio movimen-
to”, trasversale ai vari settori.
assicurate dal portafoglio ordini (da 37 a 39)
rispetto al trimestre precedente; ma torna a
divaricarsi la forchetta dei minimi e massimi,
che oscilla tra 35 a 45 giorni di produzione
assicurati.
Situazione analoga è per gli ordini. In media si
registra un lieve allungamento delle giornate
50
Report: Congiuntura industria
Restando in tema di ordini, come sopra anticipato, torna in negativo la raccolta ordini dal
mercato interno: tra la fine del 2013 e l’inizio
del 2014 le variazioni tendenziali su base
annua avevano ritrovato il segno posit ivo,
dopo 9 trimestri di contrazioni consecutive.
Ciò aveva generato l’illusione di una possibile
inversione di rotta della domanda nazionale. Il
dato attuale , purtroppo, sconfessa questa
illusione, a dispetto del clima di fiducia dei
consumatori, più volte rimbalzato sui media. Il
tutto però per pochi decimali, da sit uazioni
molto diverse e contraddit torie fra loro, come
si intuisce dalla distribuzione dei giudizi delle
imprese. Il 47% degli intervistati ha tutto
sommato ammesso una crescita nella raccolta
ordini dal mercato interno, rispetto allo stesso
trimestre dell’anno scorso; un 18% si è espresso per una domanda interna stabile ; per un
35% degli intervistati, invece, la raccolta
ordini interni è andata davvero peggio.
Tutto più lineare, o quasi, sulla domanda
estera: la crescit a degli ordinativi sopra ricordata, sia sul trimestre precedente che sullo
stesso trimestre dell’a nno scorso è attestata
dalla maggioranza assoluta degli intervistati
(52%). Una nuvola grigia si addensa solo
sopra i beni di investimento, e con riferimento
al confronto con lo stesso trimestre dello
scorso anno: la quota di coloro che hanno
raccolto più ordini “scende” al 42%, mentre i
restanti giudizi si distribuiscono in pari misura
su situazioni di stabilità e di contrazione, forse
in parte già subendo gli effetti delle decelerazioni di alcune economie emergenti.
Ad ogni modo il tiraggio della domanda estera
non manca di riverberarsi in positivo sul
fatturato. Se l’a ndamento tendenziale annuo
del fatturato totale resta in crescit a (+2,6%),
ma in lieve rallentamento rispetto al trimestre
precedente (+2,9%), quello estero passa dal
+4,0% al +4,6%. Anche in questo caso sono
le produzioni di beni intermedi a mettere a
segno la performance migliore, seguiti a ruota
dai beni di investimento. Molto più modesta
la crescit a del fatturato estero per i beni di
consumo, con risult ati in negativo per le piccole imprese (10-49 addetti) , sia sul trimestre
precedente che nel confronto con lo stesso
trimestre dell’anno scorso.
51
Report: Congiuntura industria
L E PREVISIONI PER IL TERZO TRIMESTRE 2014
Nonostante gli scenari valutari non favorevoli,
sulla domanda estera gli imprenditori trevigiani mantengono delle aspettative positive
anche per il III trimestre, benché in attenuazione rispetto a quanto rilevato tre mesi fa : il
33% scommette per un ult eriore aumento
della raccolt a ordini dall’estero, contro un
25% che invece ne prevede una diminuzione,
per un saldo positivo (+8) tra giudizi positivi e
negativi. Per il 42% delle imprese la sit uazione resterà tutto sommato stabile .
Sugli alt ri indicatori i saldi si portano invece in
negativo. Ma è fisiologico, quando l’orizzonte
previsivo include la pausa estiva. Conta soprattutto che i saldi non sia no peggiori di
quanto rilevato nel giugno dello scorso anno:
e ciò emerge da tutte le variabili considerate,
inclusa l’occupazione. Per il resto non si può
che rinviare l’analisi alle previsioni d’autunno,
fondamentali per raccogliere dagli imprenditori trevigiani un giudizio più compiuto sulle
sorti economiche del 2014.
L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report
Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm
52
Report: Commercio Estero
IL COMMERCIO ESTERO NEL PRIMO SEMESTRE 2014
PRINCIPALI RISULTATI PER LA PROVINCIA DI TREVISO
L’export trevigiano cresce del +4,4% rispetto al primo semestre dell’anno precedente grazie al buon recupero del manifatturiero provinciale nei mercati comunitari
(+7,4%)
A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso
Nei primi sei mesi del 2014 le esportazioni
trevigiane sono cresciute del +4,4% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Su
questo orizzonte temporale , in ambit o regionale sono più performanti di Treviso la provincia di Vicenza (+4,9%) e quella di Belluno
(+9,2%). Complessivamente il Veneto registra una variazione del +3,0% e risulta tra le
regioni che forniscono il maggior contributo
alla crescita tendenzia le dell’e xport nazionale
(+1,3%).
Anche le importazioni provinciali continuano a
crescere nel primo semestre 2014: +5,2%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un 2013 che si era chiuso
all’insegna della stazionarietà (+0,3%).
53
Report: Commercio Estero
Dall’analisi dei risultati per mercati e per
settori emergono due evidenze.
Innanzitutto le svalutazioni in atto in alcune
economie emergenti, unite alle tensioni politiche di alcune aree economiche, sembrano non
compromettere la performance esportativa
trevigiana che riesce a compensare con le
vendite verso l’Ue28. Confrontando il primo
semestre 2014 con lo stesso periodo dello
scorso anno la situazione appare capovolta:
• verso i mercati extra Ue28 l’export manifatturiero risulta sostanzia lmente stabile (0,6%, frutto di un effetto compensazione
tra dinamiche di crescita in alcuni Paesi e di
contrazione in altri) mentre cresceva del
+10,3% nel 2013;
• nei mercati intra Ue28 le vendite provinciali
crescono su base tendenzia le del +7,4%
mentre nello stesso periodo dell’anno
scorso risultavano in diminuzione del 1,5%.
•
In secondo luogo sembrano risentire maggiormente delle turbolenze monetarie internazionali i beni strumentali, mentre i beni intermedi - decisamente più orientati ai mercati comunitari - registrano risultati decisamente
superiori al dato medio.
I MERCATI DI DESTINAZIONE
In ambito extra Ue l’export manifatturiero
trevigiano continua a crescere sensibilmente
negli Stati Unit i (+8,4% rispetto al primo
semestre 2013), rallenta in Russia (+1,9%,
ma era pari al +19,8% nello stesso periodo
del 2013) e cala in Cina (-20,8% pari a -30
mil ioni sul p ri mo se mest re 201 3);
quest’ult imo calo tuttavia risulta compensato
da un sensibile aumento verso Hong Kong
(+131,5% pari a +53 milioni) . Altre flessioni
importanti si registrano verso la Turchia (22,6%) e verso il Giappone (-28,8%). La situazione polit ica in Ucraina si riflette in un calo
delle vendite in tale mercato del -22,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
Diverso il quadro delle esportazioni verso
l’Ue28 dove alla crescita dei primi sei mesi del
2014 ha contribuito in modo significativo olt re
all’Est Europa (Romania +7,4%, Polonia
+23,1% e Repubblica Ceca +17,6%), il Regno
Unito (+22,2%), la Spagna (+12,8%) e
l’Austria (+10,7%). Germania e Francia restano, come sempre, i principali mercati di sbocco
dell’export trevigiano, ma con dinamiche
decisamente meno vivaci (rispettivamente:
+2,4% e +5,8%).
54
Report : Commercio Estero
L’ANALISI PER SETTORI
Le vendite di macchinari, primo settore
provinciale per valore esportato, conoscono
una crescit a del +17,6% verso i mercati Ue
(+14,8% in Germania e +16,8% in Regno
Unito), mentre accusano un calo verso i mercati extra-Ue (-7,0%): i pur positivi risult ati nei
primi due mercati di sbocco (Stati Uniti +9,4%
e Cina +11%), non riescono a compensare il
calo delle vendit e in Russia (-8,1%), in Indonesia (-23,4%) e soprattutto in Turchia (50,8%).
Nell’ambit o dei beni intermedi la carpenteria metallica mette a segno una crescita del
+11,2% grazie alle vendite intra Ue
(+16,3%), il 72,5% delle vendit e del settore
nel periodo. A tale risultato hanno contribuito
principalmente il mercato tedesco (+14,8%),
alcuni Paesi dell’Est (Repubblica Ceca +49% e
Slovacchia +25%), l’Austria (+20,2%) e la
Spagna (+38%). Quasi stazionarie le vendite
extra Ue (-0,4%) per effetto di alcune commesse verso Arabia Saudita e Messico che
hanno compensato le flessioni a due cifre
negli Stati Uniti e in Turchia. Positiva anche la
dinamica della gomma plastica che cresce
sia intra (+8,6%) che extra Ue (+12,2%). Nel
mercato intra Ue continua ad essere ben
agganciata alla filie ra industriale tedesca
(+9,4%), ma si segnalano anche le dinamiche
positive in Spagna (+12,4%) e Regno Unito
(+22,8%). Fuori dell’Unione le vendit e crescono sensibilmente negli Stati Uniti (+26,6%),
in Cina (+38,1%) ed in Russia (+13,5%),
rispettivamente primo, secondo e quarto
mercato di riferimento del settore.
Nell’ambit o dei beni di consumo si osservano
dinamiche semestrali particola rmente positive
per l’elettrodomestico (+15,6% rispetto al
primo semestre 2013): va bene verso l’Ue
(+11,5%), ma va ancor meglio nei mercati
extra-Ue (+24,7%), in particola re verso Russia
e Stati Uniti.
In recupero, ma con trend leggermente al di
sotto della media , le vendit e di mobili
(+4,1% rispetto allo stesso periodo del 2013).
La crescita si registra comunque tanto intra Ue
(+4,1%, grazie soprattutto a Francia, Regno
Unito e Spagna) che extra Ue (+4,2%, con
crescite negli Stati Uniti e Cina e contrazioni in
Russia e Ucraina).Ancor più contenuta la
crescita tendenziale dell’export di calzature
(+2,8%): effetto compensazione tra una
dinamica positiva intra Ue (+5,3%), soprattutto in Romania e Regno Unit o e una flessione extra Ue (-6,6%), nonostante la crescita a
due cifre negli Stati Uniti (+17,4%).
Il tessile-abbigliamento sembra essere una
filiera sempre meno traccia ta dalle statistiche
export: nei primi sei mesi 2014 si perdono
ulteriori 27 milioni di euro rispetto ai flussi
dello scorso anno e -70 rispetto a due anni fa.
Ripartono però le vendit e verso Spagna
(+14,3%) e verso Regno Unito (+18%).
Alimentari e bevande attenuano i tassi di
crescita del passato ma, contrariamente alla
tendenza generale, vanno meglio nei mercati
extra Ue: +18,4% gli alimentari, +9,8% le
bevande. Per quest’ult imo settore, in particolare, si segnala l’importante progressione
negli Stati Unit i: +14,1% rispetto al primo
semestre dello scorso anno, +61,3% rispetto
ai primi sei mesi del 2012 e addirittura
+212,3% rispetto allo stesso periodo del
2008.
Report : Commercio Estero
55
L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report
Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm
56
Report : Demografia d’impresa
LA DEMOGRAFIA D’IMPRESA IN PROVINCIA DI TREVISO
AL 30 GIUGNO 2014
A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso
Sono 81.459 le imprese atti ve in provincia al 30 giugno 2014, di cui 23.929 artigiane (il 29,4%). Al netto dell’agricoltura il conteggio si ferma a 66.967 imprese attive
nel complesso. A partire da ques to consuntivo di m età anno si presenta la consueta analisi sulla consistenza dei settori con confronti sia con gli stock di fine anno 2013
sia con quanto accaduto nei primi sei mesi dello scorso anno. Viene invece evi tato il confronto con lo stock di marzo 2014, perché ne risulterebbero dinamiche fuorvianti, tenu to conto che n el primo trimestre dell’anno si concentra il maggior numero di cessazioni.
L E VARIA ZIONI DI CONSISTENZA IMPRESE
PER SETTORI
Consi dera ndo du nq ue la demog ra fia
d’impresa nei primi 6 mesi del 2014, e guardando a quello che è successo nello stesso
periodo dell’anno precedente, si nota una
significativa decelerazione nella flessione del
numero di imprese in provincia. Il bila ncio di
fine giugno è di -65 imprese rispetto allo stock
Il settore commercio rileva una contrazione
di imprese di 28 unit à rispetto allo stock di
fine 2013 (contro le -140 imprese nel primo
semestre 2013). Qui però il dato medio nasconde due tendenze diverse: recupera il
commercio all’ ingrosso (+44 imprese), mentre
il commercio al dettaglio continua a contrarsi
con la stessa intensità (-71 imprese nel primo
semestre 2014; -69 imprese nello stesso periodo dell’a nno precedente). Nell’ alloggio e
di dicembre 2013; mentre nel primo semestre
2013 la perdita di imprese era stata pari a 684 unità rispetto allo stock di dicembre 2012.
Va comunque evidenziato che permane comunque una significativa emorragia di imprese in alcuni comparti già piuttosto colpiti dalla
crisi: rispetto a dicembre 2013 si perdono
altre 182 imprese nell’a gricoltura, 130 nelle
costruzioni, 104 nel manifatturiero. Delle 104
imprese manifatturiere perse nel primo semestre 2014, 41 riguardano il legno-arredo, 34 la
metalmeccanica, 23 il sistema moda. Sono
comunque contrazioni inferiori a quanto
registrato nei primi sei mesi del 2013 (nei
quali ad esempio la metalmeccanica aveva
perso 82 imprese). Analogamente accade al
settore delle costruzioni: perde, come si diceva, 130 imprese, ma nel primo semestre 2013
la contrazione era stata pari a 364 imprese.
ristorazione si contano 41 imprese in più nel
semestre, contro le +27 rilevate nello stesso
periodo dell’anno precedente. Nei servizi alle
imprese la variazione nei primi sei mesi è
positiva (+93 imprese) e di intensit à superiore
a quanto rile vato nello stesso periodo dello
scorso anno (+38 imprese). Tendenze differenziate si riscontrano in alcuni settori interni
al comparto: flettono trasporti e magazzinaggio (-22 imprese, ma andava peggio un anno
fa, con -72 imprese); le attività immobiliari
mantengono il segno positivo nella variazione, ma rallentano la velocità di crescit a (+17
imprese nei primi 6 mesi del 2014, contro le
+31 imprese nei primi 6 mesi del 2013); +63
imprese nei servizi operativi.I servizi alle
persone, infine, guadagnano 51 imprese,
contro le +16 nel primo semestre 2013; cresce
in particolare il segmento delle attività artistiche e ricreative (+25).
Report : Demografia d’impresa
L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report
Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm
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58
Focus : Demografia d’impresa
IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE1 IN PROVINCIA DI
TREVISO AL 30 GIUGNO 2014
a cura dell’Ufficio Studi e Statistica
Le imprese giovanili
Al 30 giugno 2014, le imprese attive giovanili
sono 6.045, pari al 7,4% del totale delle imprese attive in provincia di Treviso. Rispetto al
30 giugno 2011 si deve rilevare una fle ssione
di oltre 1.000 imprese giovanili (-14,4%),
Il comparto che presenta la maggiore incidenza di imprese giovanili è l’alloggio e ristorazione. Nella ristorazione, in particolare, il
tasso delle giovanili è del 13%, e la stessa
consistenza risulta in un aumento di 37 imprese in tre anni (da 508 a 545).
I servizi alla persona sono il secondo comparto per tasso di imprese giovanili (11,9%),
che sale a 14,4% nel settore delle Altre attività
di servizi alle persone, costituit o prevalentemente da imprese guidate da giovani imprenditrici che operano nei Servizi dei parrucchieri e
di altri trattamenti estetici. Tale settore ha
conosciuto una contrazione di 46 imprese nei
1
contro il -3,6% del totale imprese. I motivi di
tale flessione sono in parte legati
all’andamento sfavorevole nell’edilizia, come
vedremo, ma in quota parte possono dipendere anche da ragioni anagrafiche, ovvero dal
progressivo passaggio di soglia (35 anni) degli
imprenditori/amministratori, che continuano
ad essere tali ma non vengono più classificati
come “giovani imprenditori”. Tutta da sviluppare ad ogni modo, se Infocamere potesse
fornire i dati sulle vere iscrizioni e vere cessazioni, al netto delle trasformazioni d’impresa,
un’analisi sull’effettivo tasso di ricambio imprenditoriale e di sopravvivenza delle imprese
giovanili, in particola re delle start up.
tre anni considerati.
2011, la contrazione tuttavia è stata di -193
imprese giovanili nel comparto (-10,9%) e -61
imprese nel retail (-7,4%).
Il terzo comparto dove si concentrano maggiormente le imprese giovanili è quello delle
costruzioni (10,4%), in particola re nel segmento dei lavori di costruzione specializzati
(12,3%). Come sopra anticipato, l’andamento
sfavorevole di questo comparto, in termini di
consistenza imprese, spiega oltre il 57% della
contrazione di imprese giovanili in provincia (588 su -1.020 nei tre anni considerati).
Nel comparto del commercio il peso delle
giovanili è del 8,6% e sale al 9,4% nel commercio al dettaglio. Rispetto a giugno del
Restano da segnala re due settori nei quali le
imprese giovanili sono in significativo aumento: le attività ausiliare dei servizi finanziari
(+33 da giugno 2011 a giugno 2014, da 167 a
200, con un tasso di imprese giovanili al
12,8%) e le coltivazio ni agricole: qui il tasso
delle giovanili è inevitabilmente basso, perché
si confronta con un’ampia platea di imprese
agricole storiche; tuttavia la loro consistenza,
in valori assoluti, è in discreto aumento (+17,
da 524 a 541).
Per im prese g iovani li si intende qu el sottoinsieme di imp rese g uidate i n via p reval ente o esclusiva da imp renditori co n u n’età inf erio re ai 35 a nni di età, media ndo tra le q uote di partecipazi one al capitale social e e le ca riche. Con l o stesso criterio ve ngo no co nteggiate le
imprese femminili (l'insieme de lle imp rese in cui l a pa rtecipazio ne di d onne risu lta complessivamente supe rio ri al 5 0%) e le imprese straniere (l'insieme d elle imp rese in cu i la pa rtecipazio ne di perso ne non nate in Italia risulta complessivamente sup erio ri al 50%).
Per u lterio ri ap pro fo ndimenti al rig uardo si veda “L e imprese giova nili d ella p rovi ncia di T reviso nel 2 013” - Rep ort “I nume ri d ell’anno 2 013” n. 6/20 14 .
59
Focus : Demografia d’impresa
L E IMPRESE “IN ROSA ”
Al 30 giugno 2014 le imprese femminili attive
in provincia di Treviso sono 15.622, pari al
19,2% del totale.
Rispetto a tre anni fa conoscono una contrazione di 2.700 unit à, che in termini percentua-
li equivale ad un -14,9% (contro il -3,6% della
contrazione comple ssiva del numero di imprese attive in provincia, nello stesso periodo
considerato).
60
Focus : Demografia d’impresa
E’ da rilevare, tuttavia, che a partire dal corrente anno 2014 è stato modificato
l’algoritmo di calcolo che definisce se
un’impresa sia “femminile” o meno. La modifica di calcolo ha riguardato, nello specifico, le
società di persone, tipologia nella quale,
rispetto al 2013, si è verificato un travaso
significativo di imprese da “femminili” a “non
femminili”. In particolare, guardando alla
consistenza delle società di persone a giugno
2014, è di circa 2.600 unità il saldo negativo,
rispetto a giugno 2013, delle imprese fe mminili, mentre, specularmente, le socie tà di
persone non femminili “crescono” nello stesso
periodo di 2.375 unità.
E’ questa differente metodologia di calcolo
delle imprese femminili che spiega la loro
contrazione tanto in provincia che a livello
nazionale.
Il travaso ha riguardato trasversalmente tutti i
settori economici, ma in maniera maggiore
quelli dove più rilevante è la presenza delle
società di persone. Ciò rende complesso tracciare la reale dinamica delle imprese femminili per il 2014, e, pertanto, l’analisi si limit erà a
dare conto, essenzialmente, dei settori dove è
più significativa l’incidenza delle imprese “in
rosa”.
L E IMPRESE A PREVALENTE CONDUZIONE DI
Treviso 7.909 sedi d’impresa straniere, pari al
9,7% del totale delle imprese attive in provincia di Treviso. Rispetto a tre anni fa, le imprese
CITTADINI STRANIERI
A fine giugno 2014 sono attive in provincia di
Il più elevato tasso di imprese femminili si
registra nel comparto dei servizi alla persona (48,3%). All’interno di tale comparto
svettano le “altre attività di servizi alla persona” (codice Ateco S96), che contiene soprattutto la vanderie, parrucchieri, trattamenti
estetici, centri di belle zza: qui il peso delle
imprese femminili raggiunge quasi il 69%,
stabile nei tre anni, con un lie ve incremento
della consistenza in termini assoluti (+29
imprese), maggiormente significativo tenuto
conto del cambio di metodologia di calcolo.
Segue il comparto del sistema moda (tasso
di imprese femminili al 39,5%); qui è la confezione d’abbigliamento il settore interno al
comparto con la maggiore presenza di
“imprese in rosa” dove il tasso aumenta, pur
di poco, dal 45,9% al 46,2% nonostante la
contrazione in termini assoluti (-42 imprese).
Il terzo comparto “in rosa” è l’alloggio e
ristorazione: quasi 31 imprese ogni cento
sono a prevalente conduzione femminile .
Per numero di imprese femminili svetta il
commercio al dettaglio, subito dopo le
coltivazioni agricole . I negozi “in rosa” sono
2.545, pari al 31% del totale esercizi al dettaglio in provincia.
condotte da stranieri sono aumentate del
5,1% (+387), contro il -3,6% del totale imprese provinciale.
61
Focus : Demografia d’impresa
Prendendo in considerazione il tasso di imprese straniere, quello più ele vato si rileva nel
sistema moda (26,4%). All’interno del comparto, la confezione d’abbigliamento annovera
il maggior numero di imprese stranie re (381
unità) con un tasso del 35,5%. Rispetto al 30
giugno di tre anni fa , le imprese straniere di
questo settore sono aumentate del 3,8%,
contro il -8,3% registrato dal settore nel suo
complesso.
Nel commercio al dettaglio il peso percentuale di imprese straniere sul totale delle
imprese del settore è pari al 23%. Le imprese
condotte da stranie ri sono aumentate considerevolmente: 300 unit à in più rispetto a tre
anni fa (+19%), contando così 1.876 unità a
fine giugno 2014. Tale aumento ha bilanciato
il calo di imprese it aliane nel settore, portando
a una variazione complessiva di solo -0,5%.
A seguire, il settore dei lavori di costruzione
specializzati rileva un tasso di imprese straniere del 21%. Significativa è la contrazione di
imprese straniere rispetto al trie nnio considerato -8,1% (-155), in linea con l’andamento
complessivo (-7,2%).
Nel settore della ristorazione (tasso di imprese
straniere al 12,9%), le imprese straniere hanno registrato un forte incremento rispetto il
triennio considerato (+28%), passando da
421 a 539). Il settore nel comple sso cresce in
termini di imprese ad una velocit à decisamente più ridotta (+3,5%). In pratica, delle 141
imprese in più conteggiate nel complesso, per
il triennio considerato, 118 sono stranie re, 23
italia ne.
L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report
Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm
Le aziende di successo che sfidano la crisi
62
ARTE LAGUNA
INTERVISTA A LAURA GALLON UNA DELLE DUE TITOLARI DI ARTE LAGUNA
Da sxin istra Beatrice Susa Laura Ga llon
1/Buongiorno, ci può raccontare di cosa
si occupa la vostra azienda?
Arte Laguna si occupa di comunicazione da
oltre dodici anni, curando le attivit à promozionali dei clie nti, azie nde di settori produttivi
anche molt o diversi fra loro, per i quali viene
seguita l'immagine, la comunicazione,
internet, i social network e qualsia si attività
pubblicitaria.
A questo si aggiungono gli incarichi ed i progetti a livello europeo e nazionale ad esempio
per la Regione Abruzzo, il Comune di Padova e
la Regione Veneto.
Tutto l’anno ci occupiamo del Premio Arte
Laguna colla borando con l’associazione culturale MoCA che ne gestisce l’organizzazione. In
particolare ne curia mo la diffusione attraverso
i vari canali comunicativi e dirigiamo
l’organizzazione della Mostra d'Arte Contemporanea dei finalisti del Premio, all’Arsenale di
Venezia. Il nostro è un lavoro creativo, ogni
giorno c’è sempre qualcosa di nuovo che
stimola il nostro “fare” e ci rende appassionate
in tutto quello che fa cciamo.
Unendo creatività, imprenditorialità, e cultura
credit p h Alessandro Scarpa
abbiamo rinvigorito con un taglio personale i
nuovi trend le gati al connubio arte-impresa
sia come studio che come organizzatrici del
Premio.
2/ Come è nata l’idea del premio Arte
Laguna?
Io e la mia socia, Beatrice Susa, ci siamo lanciate in questa nuova avventura nel 2006.
Nasciamo come studio di comunicazione e
grafica e constatando che molti dei nostri
clienti appartenevano all’ambit o dell’arte e
della cult ura (creavamo siti internet per diverse gallerie d’arte e artisti) decidiamo di creare
per loro uno strumento di visibilità ad hoc: il
Premio Arte Laguna, appunto, che oggi –
dopo quasi dieci anni – è tra i più rinomati
premi italiani per l’arte emergente.
In questo modo ha preso vita un sistema che
consente agli artisti di avere visibilit à ed entrare in contatto con la critica e il mercato, alle
gallerie e ai curatori di avere accesso ad un
panel di proposte artistiche internazionali
davvero vasto. L’idea ha funzionato ed eccoci
qui alla nona edizione.
3/Si può fare impresa con l’arte?
Assolutamente si, il caso dello studio Arte
Laguna lo dimostra. Da impiegate siamo
diventate imprenditrici: questa è la mia storia
(di manager e mamma) e di Beatrice (web
designer under 35), sia mo le tit olari dello
Studio Arte Laguna e dell’omonimo premio
internazionale dedicato all’a rte contemporanea che conta annualmente circa 8.000 iscritti
da tutto il mondo, con un montepremi complessivo di 180.000 euro. Un Premio che nel
2010 e 2013, riceve la medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana, e oggi si avvale del patrocinio delle
maggiori istit uzioni nazionali: il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli
Esteri, la Regione del Veneto, oltre all’Istit uto
Europeo di Design, allo IUAV e all’U niversità
Ca’ Foscari.
4/Che valore ha per voi l’innovazione?
Le aziende di successo che sfidano la crisi
63
INTERVISTA A LAURA GALLON
L’innovazione è indispensabile in ogni campo
tanto più nel nostro, nel settore della comunicazione, che deve stare al passo con
l’evoluzione delle nuove tecnologie e con
tutto quello che offre il web: dobbiamo conoscere i social media, la vorare con blogger,
instagramm er, w eb infl uenc ers, essere
all’avanguardia con i dispositivi che non ci
abbandonano mai.
La comunicazione ormai non si può esimere
dall’innovazione.
dire che la percezione del Nord-est è sempre
quella di una zona molto produttiva e di attrattiva culturale oltre che turistica, un territorio che ha sempre dato una grande rilevanza
al settore delle arti,da quelle più storicizzate a
quelle contemporanee. Basti pensare alle
numerose associazioni, fondazioni e fucine
creative che lavorano in questo ambit o e
anche alla prossima realizzazione del polo
creativo M9 a Venezia Mestre con all’interno il
Museo del '900 ad alt o contenuto tecnologico
5/Vi rapportate con artisti da tutto il
mondo come recepiscono il territorio
veneto?
6/Che importanza ha avuto il sapere e
l’arte del trevigiano nella vostra attività?
Noi la voriamo con artisti internazionali e
provenienti da tutto il territorio italiano e devo
È stato il nostro punto di partenza, la nostra
ispirazione. Con la gestione del Museo di Arte
e Cultura “Brolo” della città di Mogliano Vene-
to, abbiamo iniziato a creare mostre e attività
didattiche cult urali per bambini e famiglie,
coinvolto le attività produttive ed i commercianti della zona, che hanno accolt o con favore
la ventata di creatività che stavamo portando
nella quotidianità del loro la voro. Inoltre il
Premio Arte Laguna è nato proprio a Mogliano
Veneto, nostra sede operativa.
Ri ngra z i a m o pe r l a ge nti l e di s poni bi l i tà al l’ i nte rv is ta
L a ura G al l on una de l l e due ti tol a ri di Arte L a g una
Arte l a gu na è un’ a z i e nda
pre s e nte ne l da ta ba s e de l si to
e c ono mi c o
w w w . tre v is os y s te m. c o m
ne l l a s e z i one TvD otC om
le aziende di Treviso in rete .
64
Giovani veneti all’estero
UNA INTERPRETE E TRADUTTRICE A SAN PIETROBURGO
INTERVISTA A MONICA PASIN
Nel numero 04/2014 di EMT abbiamo il piacere di
incontrare la dott.ssa Monica Pasin nata a Treviso
che ha studiato presso la Scuola di Lingue Moderne
per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) dell’università
degli Studi di Trieste. Ha vinto la borsa di s tudio e
placement del MIUR rivolta agli studen ti di russo
delle università italiane ed ora si trova a San Pietroburgo .
1.Che studi hai fatto? Come ti sei trovata
all’università di Trieste?
Ho studia to alla Scuola di Lingue Moderne per
Interpreti e Traduttori (SSLMIT) di Trieste. Mi
sono laureata alla triennale in Comunicazione
Interlinguistica Applicata in ingle se, russo e
francese, e una volt a superato anche il test
d’ingresso per la magistrale in inglese e russo, mi
sono iscritta al curriculum misto Traduzione e
Interpretazione. Parte della mia formazione si è
svolta all’e stero (ho fatto un tirocinio a Liverpool
al secondo anno, uno scambio a Mosca al terzo e
l’Erasmus a Leeds al quinto), e per quanto questa
sia stata una scelta mia, riconosco che
l’esperienza alla SSLMIT è stata fondamentale in
questo senso. Dopo aver sentit o innumerevoli
lamentele sull’università italiana, voglio spezzare
una lancia in favore della mia facoltà, in cui gli
insegnamenti sono quasi sempre pratici e utili,
nulla viene regalato e lo stress e la fatica preparano non solo al mondo del la voro, ma ad affrontare la vita con l’a tteggia mento giusto. Certo,
non è tutto rose e fiori; se in passato la SSLMIT
poteva dirsi la miglior scuola per interpreti in
Italia, ora la sua offerta formativa si sta impoverendo, con sezioni di lingue come quella di cinese
e portoghese che chiudono perché allo scadere
dei contratti dei professori non ci sono i fondi per
le nuove assunzioni. Dispiacere a parte, sono
soddisfatta di essermi formata in un posto in cui
le lingue vengono insegnate da professori madrelingua, le lezioni di traduzione sono tenute da
alcuni dei migliori traduttori in It alia basandosi
sul materiale per cui c’è effettivamente domanda
sul mercato, e soprattutto in un ambiente in cui
si respirano cult ure diverse; e non può essere
altrimenti, dato che la scuola attrae studenti da
tutta It alia e anche da molti paesi europei.
2. Perché hai scelto questo percorso di studi?
Per passione, prima di tutto! Ho sempre amato le
lingue, l’italiano in primis. Vole vo un percorso di
studi che mi permettesse di lavorare con le parole, imparare continuamente e immergermi in
culture diverse dalla mia . Ho iniziato a studiare
Traduzione alla SSLMIT per due motivi: da un
lato, essendo cresciuta nella crisi, mi sono dovuta
scontrare con la convinzione diffusa che Lettere e
Lingue e le tterature straniere fossero facoltà che
pagavano poco; ma soprattutto, ho sempre
sentito il bisogno di sfidare me stessa, di fare
qualcosa di difficile, e la prospettiva di una facoltà prestigiosa con un test d’ammissione molt o
selettivo mi attirava. Una volta superato il test
d’ammissione in inglese (che quindi diventava
automaticamente la mia prima lingua di studio),
ho riflettuto sulle due lingue che erano considerate le più difficili tra quelle insegnate a Trieste,
ovvero russo e arabo, e ho scelt o russo perché
impararlo ad un buon livello avrebbe richiesto
meno tempo; senza contare che con il suo com-
65
Giovani veneti all’estero
ww w.trevisosystem.c om
plesso sistema di declinazioni e costrutti mi
ricordava il latino, la mia lingua preferita da
sempre. La scelta del francese è venuta di conseguenza, per amore di questa lingua che avevo
studiato alle medie, per la buona fama di cui la
sezione di francese gode e per l’importanza che il
francese tuttora riveste nelle ONG e negli organismi internazionali. Posso dire di aver seguito il
cuore, di aver preso quelle che erano le mie
passioni e attitudini a 19 anni e di averle incanalate nella direzione che mi sembrava più concreta
e stimolante.
3. Che borsa di studio hai vinto e con che
meriti?
Ho vinto una borsa di studio del MIU R rivolta agli
studenti di russo delle universit à italiane. Il programma era molto interessante: si trattava di un
bando studio-pla cement che prevedeva di trascorrere tre mesi in una città russa lavorando
come assistenti di lingua it alia na nelle scuole
della Federazione Russa, frequentando contemporaneamente corsi universit ari di lingua russa. Il
concorso coinvolgeva tutte le università it alia ne
in cui fosse previsto l’insegnamento del russo,
perciò la competizione era elevata. Requisit o
fondamentale per accedere alle selezioni era
possedere esperienza nell’insegname nto
dell’italiano a stranie ri (in questo senso si è rivelato provvidenziale l’a ver fatto il tirocinio della
triennale all’estero, in una scuola di Liverpool),
oltre ad aver superato esami universitari di linguistica italiana. La prima fase di selezione si è
tenuta in università ed è consistita in un esame
orale di lingua e cult ura russa più un colloquio
motivazionale, il tutto davanti ad commissione
mista interna e esterna. Superata questa fase, le
candidature sono state valutate dal ministero,
che ha nominato i vincitori delle 60 borse. La
città russa di destinazione era a discrezione dei
borsisti, ed avendo già provato la vit a a Mosca ho
deciso di puntare su San Pietroburgo per questa
nuova esperienza.
4. Cosa significa fare uno stage all’estero e
in particolar e in Russia?
Credo che le esperienze all’estero, e gli stage in
particolare, sia no importantissimi. Durante
questi cinque anni di universit à ne ho fatto una
priorità. Ho scelto di fare il tirocinio obbligatorio
in Inghilterra invece che in It alia . Sono partita per
l’Erasmus per 6 mesi durante il mio quinto anno
nonostante il rischio di “restare indietro”, e una
volta tornata mi sono rimessa al passo con i corsi
a Trieste. A luglio avevo finito tutti gli esami, ma
ho deciso di posticipare la laurea all’ultima sessione utile, quella di marzo, e partire nuovamente, per approfittare di tutte le occasioni di scambio che lo status di studente universitario poteva
darmi. Nel corso di questi anni e esperienze
all’estero mi sono resa conto di quanto faccia
crescere il fa tto di studiare e la vorare al di fuori
della propria comfort zone, con una lingua e in
una cult ura che non sono le tue. Significa imparare a una velocità impressionante, non solo
acquisendo nuove competenze pratiche ma
anche sviluppando le proprie doti relazionali.
Significa acquisire gli strumenti per muoversi
agevolmente in un ambiente di lavoro cult uralmente diverso: imparare a scrivere una le ttera
commerciale in ingle se usando le formule di
cortesia che permettono a noi italiani di non
venire percepit i da loro come maleducati, rendersi conto del peso enorme che il marketing ha
in Inghilterra , dove anche il negozie tto più umile
ha un’insegna enorme, o il servizio più semplice
viene presentato con una dovizia di particolari
entusiasmante.
L’esperienza “sul campo” forse è ancora più
intrigante in Russia , dove le barriere culturali e
linguistiche sono più difficili da penetrare. Qui
viene dato un grande peso alla cultura, perciò
avere una buona conoscenza sia della loro che
della propria è un grande vantaggio. Le citazioni
letterarie sono molto utilizzate, servono ad avvicinare le parti e spesso a sigla re con un sorriso
una transazione commerciale. Noi it alia ni siamo
generalmente avvantaggiati nei rapporti, dato
che i russi nutrono un amore sconfinato per il
nostro paese. Tuttavia ci sono dei meccanismi
che si comprendono solo lavorando qui: si impara
a interpretare le loro espressioni, i loro livelli di
confidenza, i loro ritmi. Si scopre che un gesto
per noi scontato come il sorriso qui ha un peso
maggiore che in Italia, e per questo è evitato nei
rapporti superficiali, in cui può minare la fiducia
dell’interlocutore o addirit tura, se arriva da una
ragazza, essere frainteso come segnale di disponibilità. Ci si misura spesso con il fatto che dalla
perestroika in poi i russi sono fortemente moneyoriented, e nei contratti tendono a tirare la corda
ben oltre il limite di sopportazione di noi it alia ni.
La Russia è un paese enorme ancora estremamente tradizionale , anche tra le nuove generazioni, ma allo stesso tempo ansioso di mettersi al
passo con quanto accade fuori; basti pensare al
successo che stanno avendo qui molt e catene
occidentali come Starbucks nonostante vendano
il caffè a 5 euro, contro i 2 euro dei caffè locali.
5. Che consigli dai ai giovani che stanno
iniziando il loro percorso di studio?
Non ho risposte in tasca, dato che io stessa devo
ancora trovare il mio posto…ma d'alt ronde
questa è una condizione comune alla maggior
parte dei miei coetanei. Però posso consigliare
per esperienza alla nuova generazione di universitari di non farsi demoralizzare dal pessimismo
imperante, ovvero di non basare le proprie scelt e
sulla paura di non trovare la voro. Le alt ernative ci
sono, anche se non sempre a portata di mano.
Per questo è importante imparare l’inglese e
muoversi, muoversi, muoversi. Fare stage
all’estero. Andare a la vorare in Inghilterra
d’estate, a costo di posticipare qualche esame. E
se non si riesce proprio a scegliere una facoltà,
non bisogna scegliere per forza: prendersi un gap
year, cosa che tra l’alt ro in molti altri paesi gli
studenti fanno di prassi, può essere illuminante,
come lo è stato per vari miei amici. Ci sono mille
possibilità di lavoro all’estero che permettono di
mantenersi per un anno facendo esperienze
altamente formative. Se invece si intraprende un
corso di studi ma poi ci si rende conto che non è
quello giusto, ben venga il passaggio a un’altra
facoltà: l’importante è evitare di fossilizzarsi per
la paura di perdere tempo. Il tempo non si perde;
si trasforma in esperienza, a patto di restare
attivi e curiosi verso il mondo che ci circonda.
Credo che si debba puntare prima di tutto alla
realizzazione personale; e questo vuol dire trarre
soddisfazione sia da quello che studia mo (i buoni
voti e il successo arriveranno di conseguenza), sia
dalla dimensione extra-accademica. Per questo
consiglio anche di coltivare le proprie passioni
piuttosto che concentrarsi solo sullo studio,
magari solo per un voto in più all’esame. Al di là
del pia cere personale che genera, accade spesso
che una passione si riveli preziosa nella vit a
professionale, o perché si trasforma in un la voro
vero e proprio, o perché costit uisce quel quid in
grado di convincere un potenzia le datore di
lavoro che abbiamo una marcia in più rispetto ad
un concorrente.
La redazione ringrazia la dott.ssa Monica Pasin per
aver condiviso con il territorio la sua esperienza di
studio e borsa di studio e placement all’estero.
I nostri complimenti per i risultati raggiunti!.
e-mail : [email protected]
67
La biblioteca camerale informa
SELEZIONE ARTICOLI: INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale.
Titolo
Autore/i
Periodico, fascicolo, pagg.
Edizione
Technology venturing. Stato dell'a rte e prospettive di sviluppo Baccarani, Cla udio ; Vona, Roberto Sinergie, q. 17/2014, 5-10
Verona : Cueim
del management dell'imprendit orialit à e dell'innovazione
tecnologica. Introduzione
Processi decisionali e partecipazione pubblica tra innovazioni e
"controversie" tecnologiche. La regolazione delle biotecnologie
agro-alimentari nell'Ue
Salvi, Laura
Rivista di diritto agrario, 2/2013, Milano : Giuffrè
227-266
L'accesso ai servizi di retail banking tra innovazione tecnologi- Scannella , Enzo
ca e configurazione dei business. Models degli intermediari
bancari
Rivista it alia na di ragioneria e di Roma : Rirea
economia azie ndale, 11-12/2010,
719-730
Struttura, tendenze e innovazione tecnologica nel settore Ciriaci, Daria
librario italiano
Ipotesi sul possibile rapporto tra public procurement e innova- Traù, Fabrizio
zione tecnologica nel contesto it alia no
L'industria, 3/2010, 459-484
Bologna : Il mulino
L'industria, 2/2009, 267-284
Bologna : Il mulino
Effetti economici dell'innovazione tecnologica: un'a nalisi panel
Economia e polit ica industriale, Milano : F. Angeli
4/2008, 93-122
Franzoni, Chiara ; Vitali,
Giampaolo
Centralizzazione e innovazione tecnologica nella riforma degli Marra, Mita
acquisti della PA: un bilancio
Mercato concorrenza
3/2007, 487-522
Il valore economico dell'innovazione tecnologica in sanit à
Economia e dirit to del terziario, Milano : F. Angeli
1/2007, 67-92
Clerico, Giuseppe
regole, Bologna : Il mulino
Innovazione tecnologica e apertura delle regioni europee come Mariani, Myriam ; Torrisi,
determinanti della produttività del lavoro: un'analisi empirica
Salvatore
Economia e polit ica industriale, Milano : F. Angeli
1/2007, 75-102
Innovazione tecnologica e telemedicina: retorica dei progetti e Zanutto, Alberto
pratiche di transizione
Studi organizzativi, 2/2007, 143- Milano : F. Angeli
160
La pubblicità interattiva nella televisione digit ale . Profili di Vernuccio, Maria ; Sile nzi,
un'innovazione tecnologica e comunicativa
Massimiliano
Mercati e competit ività, 4/2007, Milano : F. Angeli
131-158
I controlli informatici del datore di la voro tra diritto ed innova- Bertacco, Silvia
zione tecnologica
Regolamentazione e innovazione tecnologica nell'industria Iacopini, Alessandro
europea del riscaldamento
Diritti, 5/2006, 16-24
Treviso : Unindustria
L'industria, 4/2006, 717-752
Bologna : Il mulino
Cambiamento organizzativo, innovazione tecnologica e formazione: le nuove sfide per il futuro
L'industria, 1/2004, 173-176
Bologna : Il mulino
Santarelli, Enrico ; Vivarelli,
Marco
Innovazione tecnologica e concorrenza nello spazio giuridico De Luca, Valerio
globale
Rivista del diritto commerciale e Padova : Piccin
del diritto generale delle obbligazioni, 7-8-9/2004, 891-920
A c ura di Anna Morandin
Ufficio Bibliote ca
Are a Studi e S viluppo Ec onomic o T e rritoriale
La biblioteca camerale informa
68
BOLLETTINI BIBLIOGRAFICI MENSILI
Ufficio Bibliote ca
Are a Studi e S viluppo Ec onomic o T e rritoriale
La biblioteca camerale effettua, sistematicamente, lo spoglio di ogni fascicolo delle riviste specializzate ritenute più autorevoli. Mensilmente vengono pubblicati e
resi disponibili i bollettini bibliografici, completi di titoli ed autori, degli articoli contenuti in ogni singolo fascicolo. Di seguit o l’indice dei bolle ttini riferiti agli ult imi
due mesi con l'elenco delle riviste spogliate disponibili presso la Biblioteca. http://www.tv.camcom.gov.it/biblioteca/gestione/selezionearticoli_Mese.asp
ARTICOLI IN VISTA N. 7/2014 (LUGLIO ’14)
Titolo del periodico, n°/anno del fascicolo, dati edit oriali
Argomenti : Rivista di econom ia, cultura e ricerca sociale,
Il foro italiano, 6/2014. Torino : Giappiche lli
Azienda pubblica, 1/2014. Rim ini : Maggioli
Massimario di giurisprudenza del lavoro, 7/2014. Milano :
Diritto comunitario e degli scambi internazionali, 4/2013. Mercati e competitività, 2/2014. Milano : F. Angeli
Napoli : Editoriale scientifica
Diritto del commercio internazionale, 2/2014. Milano : Giuf- QEI Quaderni di econom ia immobiliare, 20/2014. Roma :
frè
Tecnoborsa
Economia & lavoro, 1/2014. Roma : Carocci
Rivis ta bancaria, 2-3/2014. Milano : Mine rva bancaria
Giornale di diritto amminis trativo, 6/2014. Milano : Ipsoa
Rivis ta di diritto agrario, 1/2014. Milano : Giuffrè
Giuris prudenza italiana, 3/2014. Milano : Wolte rs Kluwer
Italia, Utet giuridica
Rivis ta italiana di ragioneria e di economia aziendale, 4-56/2014. Roma : Rirea
Giuris prudenza italiana, 4/2014. Milano : Wolte rs Kluwer
Italia, Utet giuridica
RU Risorse umane nella pubblica amministrazione, 2/2014.
Rimini : Maggioli
I contratti dello Stato e degli Enti pubblici, 1/2014. Rimini :
Maggioli
Il diritto industriale, 3/2014. Milano : Ipsoa
Studi e materiali, 1/2014. Milano : Ipsoa
ARTICOLI IN VISTA N. 8/2014 (AGOSTO '14)
Titolo del periodico, n°/anno del fascicolo, dati edit oriali
Analisi giuridica dell'econom ia, 1/2014. Bologna : Il mulino Il diritto industriale, 4/2014. Milano : Ipsoa
Diritto processuale amm inistrativo, 2/2014. Milano : Giuffrè Il foro amministrativo, 4/2014. Milano : Giuffrè
Disciplina del commercio e dei servizi, 2/2014. Rimini : Mag- L'industria, 1/2014. Bologna : Il mulino
gioli
Giornale di diritto amminis trativo, 7/2014. Milano : Ipsoa
Rivis ta dell'arbitrato, 2/2014. Milano : Giuffrè
Giuris prudenza commerciale, 3/2014. Milano : Giuffrè
Rivis ta delle società, 4/2014. Milano : Giuffrè
Giuris prudenza italiana, 5/2014. Milano : Wolte rs Kluwer
Italia, Utet giuridica
Giuris prudenza italiana, 6/2014. Milano : Wolte rs Kluwer
Italia, Utet giuridica
I contratti dello Stato e degli Enti pubblici, 2/2014. Rimini :
Maggioli
Il controllo nelle socie tà e negli enti, 1/2014. Milano : Giuffrè
Rivis ta di diritto industriale, 3/2014. Milano : Giuffrè
Rivis ta giuridica del lavoro e della previdenza sociale,
2/2014. Roma : Ediesse
RU Risorse umane nella pubblica amministrazione, 3/2014.
Rimini : Maggioli
Sinergie, q. 17/2014. Verona : Cueim
Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Disegni del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Modelli di Utilità del mese di Luglio nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Invenzioni del mese di Agosto nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Agosto nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Marchi del mese di Agosto nella provincia di Treviso
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Elenco Disegni del mese di Agosto nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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Elenco Modelli di Utilità del mese di Agosto nella provincia di Treviso
Fonte: ww w.uibm.eu
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO :LUGLIO
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO
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REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO
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