Modesign/Fashion at IUAV 2014 Quattro giorni di cultura della moda a Treviso. L’attrattività di Treviso: Indicazioni per una città abitata D.E.R.I.V.A. Per la difesa ecosostenibile dei vigneti e la tutela della salute. Sommario Rubriche P.4 MODESIGN/FASHION AT IUAV 1 - Giovani designer Fashion at IUAV 2 - Speciale Mediazione P.17 Intervista a Federico Capraro Trevisoglocal:focus su Modesign/F ashion at IUAV 3 - Gli Uffici Camerali P.18 Intervista a Vittorio Filippi 4 - CSR e Ambiente La strategia per una città vitale 5 - Giovani Veneti all’estero P.27 DL P.A.:tutti i numeri delle CCIAA “Operazione verità” condotta da CGIA di Mestre e Unioncamere Veneto 7 - Aziende di successo P.40 Open Day CSR: Borgo Luce Ultimo appuntamento del sesto ciclo incontri Sportello CS R Camera di Commercio 6 - Le partecipate della CCIAA di P.62 Le aziende di successo che sfidano la crisi Intervista A Laura Gallon una delle titolari di Arte Laguna 8 - Monitor Economia 9 - Report Brevetti 10- Report Prezzi all’Ingrosso L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948 Redazione e amministrazione Camera di Commercio Indu stria Artigian ato Agricoltura Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462 [email protected] - www.tv.camcom.gov.it D IR ETTO R E R ESP O N SABILE MARCO D' EREDITA’ In redazio n e Silvia Trevisan Editoriale 3 Cari lettori , il focus di questo numero è dedicato all’evento dell’Università IUAV design della moda ed arti multimediali che ha visto interessate le associazioni e le istituzioni, come la Camera di Commercio e la sua partecipata Treviso Glocal che ha promosso l’evento. Modesign fashion at IUAV ha coinvolto la città per tre giorni nei posti più belli di Treviso con i talk,le mostre e le sfilate delle creazioni dei giovani universitari dello IUAV design della moda e arti multimediali. Anche i commercianti sono stati coinvolti rendendosi disponibili al progetto “Newcomers installazioni in galleria, negozi e spazi commerciali di Treviso”. Le vetrine dei negozi sono diventate esposizioni per gli abiti e gli accessori creati dai giovani stilisti. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere importanti nomi del fashion come Ermanno Daelli e Toni Scervino, Giovanni Bonotto, Marina Salomon,Paolo Poletti, Sergio Tamburini di cui potrete leggere le interviste condotte nei talk da Giusi Ferrè e riportate in questo numero di Economia della Marca trevigiana. Alla professionale sfilata di moda hanno partecipato i nostri imprenditori ed era presente anche Marta Marzotto. Si è parlato dunque di città ed abbiamo voluto approfondire il tema conversando con Federico Capraro vicepresidente di Treviso Glocal che ci ha parlato della nuova dimensione anche in ambito di marketing territoriale della società. Abbiamo quindi voluto conoscere ancor di più le esigenze della città intervistando il sociologo Vittorio Filippi che ringrazio per la sua disponibilità. Come potrete leggere dall’intervista, la rivitalizzazione dei centri storici è una delle attività importanti per rendere vitale una città e di conseguenza renderla più attrattiva per le attività commerciali. Crediamo che l’aver sempre sostenuto Modesign/fashion at IUAV abbia dato alla città l’esperienza per creare nuove iniziative. Nel corso dei mesi di Luglio ed Agosto la Camera di Commercio e Treviso Glocal hanno promosso anche “Treviso di Sera” che ha allietato ,con visite guidate ai musei, con gli itinerari veronesiani, con gli eventi culturali e di svago, i suoi cittadini e i molti turisti giunti per partecipare a questa iniziativa. Come sapete ci sono novità per quanto riguar da il sistema camerale e nel corso del mese di luglio si sono succedute parecchie iniziative per confrontarsi e definire una linea di ristrutturazione. Troverete tra queste pagine alcuni eventi salienti che si sono tenuti in Veneto e nella sede centrale di Unioncamere nazionale. Il nuovo modello di Rating Integrato, progetto che la Camera di Commercio di Treviso ha sostenuto con forza, è stato presentato alle istituzioni bancarie e vi invitiamo a leggere il discorso introduttivo all’evento del Presidente Nicola Tognana. Ci teniamo sempre aggiornati sul digitale e l’e-commerce per le nostre aziende. Alla Camera di Commercio Italo –Germanica si è svolto il convegno sull’e-commerce e le vendite on- line in Germania. Sono stati presentati anche i finanziamenti per poter attivare un e-commerce quindi un’attività innovativa e tra le opportunità è stato menzionato il bando della Camera di Commercio di Treviso che stiamo promovendo da questa estate e che trovate pubblicato a pag.38. Digitale e sostenibilità. L’attenzione al territorio è sempre un obiettivo di tutte le istituzioni e in particolare del Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore DOCG. Così vi presentiamo il progetto DERIVA per una discreta diffusione di prodotti fitosanitari da utilizzare nei vigneti di alta collina, non percorribili dai trattori, nel rispetto delle persone impiegate nel lavoro e per le persone che abitano i luoghi del vino per eccellenza. Così l’aeroporto di Treviso “A.Canova” ha ottenuto il 2° livello da airport carbon accreditation, sempre per l’attenzione profusa per il territorio. Abbiamo completato con la visita a Borgo Luce il 6° ciclo di Open day CSR del nostro sportello camerale sulla Responsabilità sociale d’Impresa. Iniziativa che ha raccolto sempre molta partecipazione e ottimi riscontri tra i partecipanti. Ringrazio tutti gli imprenditori che hanno aperto le porte delle proprie aziende e ci hanno accolti con ospitalità , condividendo la loro storia aziendale e personale. A questo proposito ringrazio il dott. Antonio Biasi che ha condotto in questi sei anni gli incontri con storie aziendali di successo condotte con responsabilità sociale d’impresa. Troverete le iniziative di t2i Trasferimento e Innovazione tecnologica con i corsi di formazione e Treviso Glocal con il report della missione in Giappone e le foto delle aziende che vi hanno partecipato. La nostra rubrica dedicata alle aziende di successo che sfidano la crisi è dedicata ad Arte Laguna azienda che ha successo con l’arte. Il suo premio internazionale infatti sta riscuotendo sempre più partecipazioni e sponsorizzazioni. Seguiamo sempre con attenzione e ammirazione i nostri giovani che lavorano e studiano all’estero. Abbiamo viaggiato per molti continenti con le loro storie e in questo numero siamo in Russia nella città di San Pietroburgo con la dott.ssa Monica Pasin interprete e traduttrice che ha vinto la borsa di studio e placement del MIUR rivolta agli studenti di russo delle università italiane. I nostri più vivi complimenti. . Marc o D’Eredit à Segretario Generale della Camera di Co mmerc io 4 MODESIGN FASHION AT IUAV 2014 MODESIGN/FASHION AT IUAV - UNIVERSITÀ IUAV DI DESIGN DELLA MODA Si è svolto dal 30 Giugno al 4 luglio a Treviso l’evento Modesign/fashion at IUAV dell’università IUAV di design della moda. Sono stati giorni in cui Treviso, grazie al direttore Maria Luisa Frisa, ha ospitato importanti nomi della moda che la cittadinanza ha pot uto incontrare nei talk tenutesi in location trevigiane davvero incantevoli, lungo l’ansa del fiume Sile, in Riviera Santa Margherita e tra i meravigliosi affreschi e l’architettura del 1348 del museo di Santa Caterina. Modesign è un evento che rende complice una città, coinvolgendo negli anni sempre più soggetti in un periodo in cui i centri storici rivivono una nuova giovinezza di eventi. Così l’impresa è sempre più consapevole del valore economico della creatività e della cultura. L’evento di chiusura di un anno accademico è espressione ora anche di TALK , MOSTRE, EATING EVENT, GRADUATION SHOW degli accessori , per poi concludersi nella GRADUATION SHOW di abiti ed accessori degli studenti laureandi e della magistrale. la cultura, si vuole anche distruggere il manifatturiero. Ferrè chiede ai propri ospiti di raccontare la storia delle loro azie nde per introdurre il tema degli archivi industriali. Paolo Paoletti racconta: abbiamo una storia talmente bella che è quasi un'o ssessione. Siamo l’ottava generazione, sono 220 anni di attività. Qual è la vostra caratteristica produttiva? Chiede Giu si Ferrè. Ricopriamo tu tta la filiera dalla filatura sino al tessuto finito. Il punto forte è la mistatura della lana mélange, così la coloritura è il nostro punto di forza. Abbiamo una tavolozza immensa di colori da presentare al nostro cliente. Il primo appuntamento è stato il Talk la felicità del Made in Italy : Textile Hub talk, condotto da Giusi Ferrè con Sergio Tamborini Marzotto Group, Paoletti lanificio Paoletti e Bonotto della Bonotto SPA. Alla domanda della giornalista Giusi Ferrè circa l’importanza della lavorazione in filie ra Tamborini ha risposto che l'unità della filie ra del tessile italiano è fondamentale perché è legato al territorio. I tessuti danno forma e materia alla creazione. Bonotto parlando della struttura industriale italia na ha risposto in modo fermo : Per indolenza non siamo riusciti a distruggere il nostro asset industriale. Ora nel mondo c’è sempre meno prodotto e sempre più comunicazione. Per botta di fortuna ci siamo tenu ti la cultura delle mani, i nuovi ricchi sono i primi clienti della nostra attitude, del nostro modo di vivere. I cinesi apprezzano il food e fashion italiano, sono maniacali nei dettagli. Ferrè introduce il tema del talk: “la felicit à del manifatturiero”. Sono stupito - risponde Bonotto - della mancanza di visio ne strategica se c’è la convinzione errata che non si mangia con Ferré ci sono un’infinità di Archivi buttati via, voi invece avete rivalutato gli archivi dei tessuti Tenere aggiornati gli archivi per noi è una risorsa. Abbiamo i libri campionari, ci rendiamo conto che se avessimo mantenuto i macchinari avrebbero ora un valore immenso. Così abbiamo i libri campionari e il carteggio tra clienti e produttori. Con l’ università Iuav e il finanziamento del Fondo Sociale Europeo abbiamo studiato l’archivio realizzando l’opportunità di un altro punto di vista. Abbiamo scoperto i Panni lana per gli ordini ecclesiastici o militari. Abbiamo studiato il cambiamento. Con la docente dell’università IUAV in design della Moda Martina Bernardi abbiamo scoperto che la moda era molto evoluta anche negli anni 30. Marzotto è un arcipelago che ha salvato la storia del tessile acquisendo le aziende, ma lasciando loro l'identità che li caratterizzava e mantenendo anche le persone alle dirigenze. Abbiamo così acquistato nuovi archivi, perso Lanerossi che oggi si trova in cattive condizioni a causa della burocrazia, è sotto la sopraintendenza delle belle arti. Il mondo sta crescendo per ricchezza quindi ci saranno nuove possibilità per i retailer .Noi sia mo i fornitori di questi, chi gioca sul retailer gioca con cifre immense. 5 Per approcciare il mondo del tessile un giovane cosa deve sapere? Bonotto: quando sono entrato all’università IUAV d esign della moda ho scelto tra gli studenti il mio assistente personale. Ho notato che hanno una preparazio ne culturale incredibile. Sul lavoro riesce ad imparare tutti i lavori che gli si parano di fronte, tanto ch e io posso andare via tranquillo sicuro che le cose si fanno. Ha imparato il mio “alfabeto di fabbrica”, migliorandolo . Quando si conoscono i processi linguistici si ha la chiave e si ha la capacità del saper fare, come sapere l’inglese. Più importante ancora la dimensio ne culturale con codice di “accesso WIFI” al mondo. Poletti racconta: Laura Stefanetto laureata allo Iuav ora lavora con noi, sta diventando disegnatrice, sta apportando innovazione che per noi era una necessità. Con noi Laura ha fatto un percorso difficile perché si è inserita in un contesto tradizionale, ha dovuto rubare con gli occhi il mestiere, perché si sa ,quando entri in un ufficio tecnico con cui ancora non sei in sintonia è necessario osservare. Piano, piano si è conquistata il rispetto. Tamborini: deve piacerti il lavoro che fai ed è necessario un bagno di umiltà ricoprendo almeno per tre,sei mesi il ruolo da operaio prima di divenire un creativo. Nella stampa dei tessuti viene fuori la creatività artigiana è n ecessario stare accanto a chi opera per un fruttuoso scambio tra chi pensa e chi fa. E’ anche vero che chi è in azienda da tempo deve lasciare spazio ai ragazzi . Rispondendo alla domanda di come vede il futuro del punto vendita dice: Il negozio diventerà solo un elemento di scambio di merce comprata con l’ e-commerce. Ci sarà un passaggio vincolante di iniziative nuove , ci saranno sorprese rilevanti. 6 7 Secondo appuntamento il 3 luglio con il Talk la felicità del Made in Italy : Visionari, il futuro del territorio condotto da Giusi Ferrè con Cristiano Seganfreddo, Marina Salomon, Maria Luisa Frisa. Location Riviera santa Margherita La giornalista Giusi Ferrè ha saputo con sapienza far raccontare di sé gli ospit i con la narrazione dei progetti che hanno caratterizzato la loro vita personale e professionale . L’imprenditrice Marina Salomon ha raccontato della sua formazione e dell’importanza dell’ambit o familia re, per poi passare a parlare di sé come imprendit rice. Ha sottolineato come il mercato incida nelle scelte delle produzioni, pertanto ha detto che non ci si può innamorare di quello che si vuol fare. Gli italiani- ha osservato- sono eccellenti nel produrre, ma m eno bra vi a fare mar ketin g. Un’esortazione dunque a curare maggiormente questo aspetto nel settore moda. Cristiano Seganfreddo ha raccontato la nascita del premio Marzotto ideato con Giannino Marzotto che da subito ha creduto nella sua idea, nel suo progetto e gli ha dato carta bianca. Il Premio Gaetano Marzotto ha durata decennale ed è volto a creare una piattaforma dell’innovazione in Italia fondata sul virtuoso connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale , su esempio di quanto fece nella prima metà del Novecento l’industriale Gaetano Marzotto e, successivamente suo figlio Giannino. Maria Luisa Frisa racconta che non avrebbe mai pensato di lavorare all’università. Ma è accaduto che il preside dello IU AV De Michelis le disse del progetto e che le i dovesse essere il direttore. Così ha accettato, cambiando anche le proprie scelt e di vita; lasciando Firenze e tornando a vivere a Venezia. Racconta del concept del corso, dell’importanza del saper fare in stretta connessione con la conoscenza della cult ura della moda. Frisa dice che ha progettato un corso in un territorio pieno di visioni. Sono sempre stata libera di costruir e. Il gruppo di lavoro che si è formato si è basato sul senso di comunità e sul principio che non si è mai arrivati. La moda deve essere sempre in movimento. Abbiamo un corpo docente meraviglioso. I giornalisti rimangono stupiti perché in questi giorni vedono gli studenti che si stanno prodigando , stanno lavorando assiduamente all’università, stanno anche dipingendo le pareti per dire e questo è perché ogni gio rno costruiamo insieme agli s tudenti un percorso di didattica che li vede coinvolti. Sono giovani qualificati riconosciuti in Italia e all’estero che poi sfilano a Parigi con le loro collezioni ideate all’università. Il Concept del corso di design della moda è che ha molte strategie vicine all'arte contemporanea, ma ogni visio ne deve avere un’applicazio ne… bisogna capire anche come attaccare una spalla ad un vesti to. Giusi Ferrè ha chiesto ai suoi ospiti di raccontare come intendono il concetto di innovazione. Per Cristiano Seganfreddo l’innovazione è il modo di approcciare la quotidia nità, non la intende come innovazione tecnologica. In Veneto – dice – c’è un’innovazione quotidiana, ma poco codificata. Sono necessari nuovi Dress code, nuovi immaginari che tu sia un’associazione,che tu sia un giornalista, sono necessari nuovi immaginari. E’ necessario ricostruirci pensandoci però dentro un macro territorio. Per Maria Luisa Frisa l’Innovazione è per combattere la noia -spiega - è la noia del fare sempre le stesse cose che ti porta a voler cambiare. Ciò è motore di nuove idee per creare nuove cose. Significa dunque percorrere strade che non esistono, strade che ti appaiono all'improvviso. Innovare significa anche continuare a sbagliare e trovare la cosa giusta, è l'idea che ti permette di vivere b ene la giornata. C’è un aspetto un po' oscuro, ma che non è connesso con la tecnologia o con il digitale. Credo nell’innovare facendo, così dell’imparare facendo perché men tre fai trovi la soluzione e la trovi proprio perché sei lì che la s tai facendo. In Italia – continua - abbiamo sempre pensato al talento in maniera astratta e così non abbiamo costruito dei percorsi per formarla e strutturarla. Nel corso del talk vi è stato il collegamento telefonico con Matteo Marzotto a cui è stato chiesto rela tivamente al suo progetto con la fiera di Vicenza. Marzotto ha raccontato che Vicenza espone prodotti a livello mondia le come il gioiello: la 8 fiera di Vicenza rappresenta una realtà piccola nell’ambito della fieristica, ma – dice - espone realtà più coerenti per tipologia di prodotto. Vicenza – continua- è ben organizzata per idee , ha 30.000 mq di ospitalità. Racconta del magazine in oltre 50.000 pezzi di 200 pagine e in diverse lingue. A breve – annuncia- il Trend Book sarà anche in arabo. Marzotto illustra come sono organizzate le esposizioni e racconta che nella tendenza cluster, gli spazi sono contraddistinti per colore. Gli espositori sono invitati a stare all'interno di un colore creando come una piccola metropolitana, agevolando i buyer che così sono ben orie ntati. Marzotto racconta che ha firmato un accordo con Dubay exibition che gestirà expo 2020 e che DV Global Link” è la nuova Società tra Fiera di Vicenza e Dubai World Trade Centre (DWTC) una joint Venture tra la Società fieristica vicentina e l’Emirato. Alla domanda su cosa intende per innovazione ha risposto che è sviluppare un processo, come la nascita di una nuova impresa attraverso esternalità positive che generano riflessi positivi e qu esto – afferma - è il premio Marzotto. Deciso di lavorare con Iuav determinante all'interno di un territorio piccolo, è un faro di alfabetizzazione, skill e strumenti per fare imprese e per fare formazione. Alla sera Modesign/Fashion at Iuav.Aspettando la sfilata delle collezioni di accessori degli studenti coordinati da ML Frisa 9 10 IUAV BA GraduationShow/ Accessories Design 3 luglio 2014 Laurea triennale in Design della moda / BA (Hons) Fashion Design Archivio di Stato di Treviso Chiostro Riviera Santa Margherita 11 IUAV BA GraduationShow/ Accessories Design 3 luglio 2014 Laurea triennale in Design della moda / BA (Hons) Fashion Design Accessorio Primario Eating Event a cura di Arabeschi di Latte con gli Studenti dei corsi di laurea IUAV in Design della Moda In collaborazione con Treviso Dripping Taste e Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana 12 con il co involgimento in particolare dei tre chef: Giuseppe Agostini – Banqueting Teatro dei Sapori (Team Manager ), Mirco Migotto – Ristorante Al Migò Diana Bertuola – Ristorante Villa Castagna. 13 MODESIGN/FASHION AT IUAV Modesign/fashion at IU AV Ermanno Scervino. Con Ermanno Daelli e Toni Scervino. Il 4 Luglio si è tenuto il talk La felicità del made in Italy :: Ermanno Scervino condotto da Giusi Ferrè con Ermanno Daelli e Toni Scervino. L’incontro è stato davvero interessante perché ci ha dato il privilegio di ascoltare il pensie ro del creativo, come opera le proprie scelte, come determina la linea delle collezioni facendosi apprezzare in tutto il mondo, facendo apprezzare il “made in Italy” in tutto il mondo. Giusi Ferrè ha chiesto che cosa significa creare un vestito e cosa si intende per manifatturiero nell’ambito del settore moda. Con queste parole risponde Ermanno Scervino: Devi portare la voce del manifatturiero verso il consumo, un designer deve fare un vestito che venga desiderato quindi è un lavoro di ricerca, molto difficoltoso,ma di grande passione. Devi essere creativo e riconoscitivo. Ogni sei mesi, con le sfilate, hai un banco di prova. NEWCOMERS Alla domanda se crea abiti per rispondere alle richieste del mercato o seguendo solo ciò che gli piace; Scervino è molto categorico rispondendo che crea solo ciò che a lui piace, non guarda al mercato, ma sceglie di produrre solo creazioni che a lui pia cciano. E’ una scelt a che rende le sue collezioni uniche. Installazioni in galle ria,negozi e spazi commerciali di Treviso In questa foto nel negozio Al Duca D’Aosta Via Martini della Libertà 12 L’installazione è di Jlenia Salvato, BA 14 IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni, Michel Bergamo IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni, 15 Michel Bergamo 16 IUAV BA Graduation Show/Fashion Design a cura di Arthur Arbesser IUAV MA Graduation Show/Fashion Design a cura di Fabio Quaranta, Cristina Zamagni, Michel Bergamo 17 Treviso Glocal focus Modesign/Fashiona at IUAV TREVISOGLOCAL E LA SUA NUOVA DIMENSIONE NEL MARKETING TERRITORIALE. FOCUS SUL SOSTEGNO A MODESIGN/FASHION AT IUAV 2014 INTERVISTA A FEDERICO CAPRARO Abbiamo il piacere di intervistare l’ avvocato Federico Capraro vicepresidente di Treviso Glocal e presidente del Gruppo Albergatori di Treviso. nali per le eccellenze, per esempio del mondo del calzaturiero come di alt re tipologie di produzioni. Pertanto Treviso risult a di grande richiamo 1/ Gentile Vicepresidente cosa rappresenta Treviso Glocal per le realtà ricettive di Treviso? 2/Treviso Glocal ha contribuito alla realizzazione della IX edizione di Modesign/ fashion at IUAV. Università e mondo imprenditoriale insieme per formare giovani stilisti e occasione per ospitare nomi famosi della moda italiana: ce ne vuole parlare? Si apre un nuovo corso per Treviso Glocal grazie alla fusione con Promotreviso. Significa che Treviso Glocal non si occupa più solo di internazionalizzazione, ma da quest’anno anche di marketing territoriale. L’obiettivo è di porre all’attenzione del panorama nazionale ed internazionale le eccellenze di prodotto e di produzioni del nostro territorio. Treviso Glocal diventa pertanto un importante veicolo per tutto il comparto turistico perché una la realtà come la nostra si basa sulla promozione di prodotti di grandissima qualit à. Penso ai prodotti tipici tipo il Prosecco, il Radicchio, i formaggi Dop piuttosto che sulla promozione di territorio quindi dei percorsi, dei beni artistici e culturali. Così per la promozione delle produzioni che hanno portato la provincia di Treviso all’attenzione dei grandi panorami internazio- Siamo andati in continuit à con quello che era un progetto che Promotreviso aveva sostenuto negli anni e in continuit à con le aspettative di alcune categorie economiche che avevano da sempre sostenuto Modesign/fashion at IUAV. Anche in questo caso stiamo parlando di una grande eccelle nza del territorio. Questa è un’eccellenza con una grandissima pro spetti va perché colla bo rand o con l’università non solo si presentano prodotti di eccellenza, ma soprattutto si creano le menti, gli autori di coloro che nel futuro nella provincia di Treviso continueranno a fare prodotti di eccellenza futuri. C’è un progetto in questo caso che richie de un grosso investimento in prospettiva futura sulla formazione e la professionalizzazione di coloro che sono iscritti a IUAV. 3/Ci può dire i tre punti di forza dell’attr attività turistica trevigiana su cui vorrete puntare come Treviso Glocal? Coordinare le eccellenze del territorio dei prodotti e delle produzioni su tre linee di sviluppo che sono: arte e cultura - enogastronomia - sport e natura. Questi sono i tre punti di forza a cui la provincia di Treviso da tempo lavora e che ora, grazie a Treviso Glocal, avranno ulteriore impulso e ulteriore sostegno. 18 La città vitale ed attrattiva L’ ATTRATTIVITÀ DI TREVISO : LE STRATEGIE PER UNA CITTÀ ABITATA INTERVISTA A VITTORIO FILIPPI Abbiamo il piacere di intervistare Il prof. Vittorio Filippi responsabile del comitato scientifico dell’Osservatorio Consumi dell’Ascom e docente all’università Cà Fascari . 1/Gentile prof. Filippi, in qualità di sociologo e profon do conoscitore della realtà del terziario a Treviso, ci può offrire una sua valutazione sull’attrattività di Treviso dal punto di vista della ricettiv ità e dei servizi? Per Treviso, come per tutte le cit tà capoluogo, due sono i punti di attrattività: la vitalità demografica e quella economica. Due punti critici per Treviso che oggi ha un deficit sul piano demografico per la caduta delle nascite e per l’invecchiamento dei residenti e un deficit economico per la sua scarsa attrattività direzionale, aziendale e dei servizi alla persona. I due aspetti si sposano: perché la debolezza demografica rende poco attrattiva la distribuzione commerciale. . Il fenomeno comunque lo si può leggere anche dal punto di vista inverso:la città è spopolata perché lo è dal punto di vista economico e commerciale cosa che produce svuotamento del centro da parte dei residenti portando alla desertificazione. La periferia che è maggiormente popolata, attrae i centri commerciali che sono più vitali di Treviso. E’ come una figura geometrica a ciambella al centro c’è il buco . 2/Condivide il fatto che Treviso abbia due facce, una di giorno e l’altr a dall’ happy hour sino alla cena nei ristoranti? Se di giorno c’è un ospite un po’ frettoloso negli acquisti o che raggiunge il centro per lavoro;la sera Treviso si anima accogliendo molti ospiti che si gustano la città con un ritmo lento,sereno e conviviale . Sono due cose diverse. Quello della sera è un trionfo dei city users. Sono utenti della città la quale però non può vivere solo sugli utenti city users che vengono dall’esterno e poi se ne vanno. E’ solo un piccolo segmento di attrattività che riguarda un segmento commerciale che non può comandare la vitalit à di giorno. Il fenomeno della sera è necessario, ma non sufficiente. Dal punto di vista economico è un fenomeno fugace, periodico, ma non conti- nuativo, se per caso piove si riduce nei numeri. E’ un piccolo tassello di una strategia più ampia. Dov’è l’attrattività dei cinema e dei teatri? La città sembra che abbia abdicato alle due caratteristiche per cui si chia ma città perché : primo è disabitata e secondo non è attiva da un punto di vista economico commerciale aziendale . Una cit tà che abdica alle sue funzioni urbane diventa un dormitorio o luogo per city user. Isola non vissuta. Il punto posit ivo è che finalmente se ne parli come amministrazione e come Confcommercio. Dal momento che se ne discute ciò significa che a tentativi si stia rivedendo la mobilità pubblica, i mercati, significa finalmente guardarsi in faccia . 2/Cosa ha determinato a suo parere questo fenomeno è da quando è iniziata la crisi? E’ un processo molt o lungo che riguarda qualche decennio fa è un fenomeno di tutti i centri 19 La città vitale ed attrattiva INTERVISTA A VITTORIO FILIPPI urbani che arrivano con tradizioni medievali. La città deve capire chi è essa stessa e deve mettersi in relazione con i 94 comuni e tra questi in particolare con i10 comuni che le fanno da corona urbana perché spesso sono più vitali. Ci sono infatti coppie più giovani. 3/C’è una soluzione per la città che può essere declinata anche nella realtà delle imprese? Il parallelismo tra città e azienda non ha brillato di visione strategica. Ci si è solo domandati che cosa farò domani o dopodomani. C’è un deficit imprenditoriale , di brand di territorio. Ora su questo si lavora. Il capoluogo di provincia che ha tantissimi comuni non può più essere una realtà che riguarda solo Treviso, ma bisogna fare i conti con respiro provinciale. Per quanto riguarda i flussi turistici c’è un grosso cambiamento in atto. Il turismo d’affari per sua vitalit à economica si è ridotto per passare più ad un turismo leisure, grand tour. Cambia dunque il paradigma. Treviso ha due grossi competit or a sud Venezia a Nord il comprensorio dolomitico. Si deve creare l’asse TV-BL-VE. Bisogna capire quale tipo di turismo si vuole. Treviso non può agire da sola. 4/ Quali sono le azioni da attuare per rivitalizzare il centro di Treviso? Treviso non luccica più come negli anni ’70 ha perso in leadership. Ci vogliono poche idee, ma estremamente chia re. C’è troppa carne al fuoco è necessario fare piccoli passi ma veloci. Nella competizione a tutti i livelli il tempo è fondamentale . Il compito sofisticato ed ambi- zioso è il reshoring delle catene dei negozi. Le azioni da attuare possono essere inizia te con la rivitalizzazione del centro, richiamando abitanti possibilmente giovani. Stimolando il mercato immobiliare. Rivitalizzando le sedi delle azie nde con nuove sedi e servizi alle imprese. Le azioni fanno sinergia tra di loro. E’ necessario rivedere i parcheggi, rendere la città una smart city , rendere Treviso una cit tà cablata con la banda larga. Per quanto riguarda le catene commerciali si può pensare di riportarle dentro “tertium non datur” (non è ammessa una terza possibilit à). Se stanno fuori succhiano, se stanno dentro attraggono. Il tempo sembra effettivamente arrivato. Le radici della crisi della città sono in realt à radici lunghe di una difficoltà che è solo stata esaltata dalla crisi del 2008. Presentazione della rubrica Giovani designer 20 Nicola Tognana Presidente CCIAA E’ c on vivo piac ere c he presento assieme ai direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucco le creaz ioni dei giovani la ureati dei c orsi universitari di design della moda e di design del prodotto . Selezionati dalla prof essionali tà dei direttori diamo spaz io nella rivista camerale ad un mondo di idee, ma soprattutto di soluz ioni per il mondo dell’ imprenditoria. La volo ntà è proprio quella di far conoscere questi creativi con le immagini delle proprie produzio ni. Sono c erto c he questi giovani saranno di sic uro interesse per le nostre imprese tanto più perc hé selez ionati tra i migliori dalla severa valutaz ione dei direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucc o c he ringraz io f in d’ora per la loro preziosa c oll aboraz ione sempre attenta al c ontesto trevigiano in c ui operano. I nostri giovani sono da anni os pitati in stage dalle nostre az ie nde c he invitiamo a mettersi in c ontatto c on l’università per ospitare e c ondividere nuove idee. Laura Badalucco Direttore Cladis Il Corso di laurea in disegno industriale è impegnato da molti anni nella formaz ione c ontinua di giovani prof essionisti c he, una volta usc it i dall’ università, siano preparati a c omprendere il sof isticato sistema-design per inserir si al meglio nel c ampo del lavoro e affrontare le sf ide di un mondo sempre più internaz ionale e c ompetitivo. I progetti c he presenteremo in questa rubrica sono selez ionati tra le migliori tesi di laurea del triennio: i temi affrontati dai ragazz i, tutti neo-laureat i nel 2012, riguardano sia c he il prodotto c he la c omunic azione visiv a, rispec c hia ndo quel d ualismo c he c aratterizz a il programma didattic o del c orso d i laurea. Si tratta ovviamente di c onc ept molto diversi tra loro, ma l’a pproc c io d i questi studenti dimostra c ome ormai la def iniz ione “design” non sia più necessaria mente legata solo all’a rredamento o all’i mmagine c oordinata , ma possa esprimersi anc he in altri ambiti c he molto hanno a c he fare c on l’ innovazione tec nologic a, la valoriz z az ione dei c ontenuti, la c osc ienz a d i nuove esigenz e e c omportamenti soc ia li. Maria Luisa Frisa Direttore Cladem Dal 2005, il c orso di la urea in Design della moda dell’Università Iuav di Venezia punta all’ ecc ell enz a f ormando designer in grado di aff rontare le sf ide del sistema della moda, e trac c ia ndo u na strada originale per la def iniz ione di una sc uola it alia na di moda: dove c omprendere le quali tà e le spec ia lit à di una sit uaz ione italiana da mettere in relaz ione attiva c on il fashion system globale, dove c oltivare un progetto f ormativo in grado di c ompetere c on l’ec c ell enza delle grandi sc uole di moda del mon do. Gli studenti af frontano un perc orso di studi universit ario c he f orma fashion designer in grado di ideare, progettare e realiz zare una c olle z ione, utili zz are c ritic amente strumenti e linguaggi diversi e rif lettere sulla moda c ome sistema c ulturale. Dal 2010 è attiv o anc he il c orso di la urea magistrale in Design e teorie della moda, c he c ompleta il perc orso di studi in moda dello Iuav aff ermando la c entralit à dell’ approc cio progettuale attraverso il ruolo dei “la boratori avanzati di design della moda” nei quali si sviluppa una didattica f ortemente sperimentale c he si c onfronta c on i problemi più urgenti e c omplessi dell a c ontemporaneità. A bbiamo sc elt o di presentare degli esempi ecc ellenti di tesi per restituir e nel modo più c om pleto possibile il c omplesso lavoro didattic o e di ricerc a c he stia mo portando avanti. IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Marta Pederiva Marta Pederiva Nasce a Conegliano nel 1991 e, finito il liceo scientifico, si iscrive al Corso di la urea in disegno industriale. Nel 2013 si laurea con lode e decide di proseguire gli studi sempre allo Iuav frequentando il Corso di laurea magistrale in design della comunicazione con sede a Venezia. Nei tre anni di universit à ha svolto due tirocini presso gli studi di comunicazione, Loungedesign (Milano 2012) e Centro Ricerche Enrico Baleri (Bergamo 2014), esperienze formative che le hanno trasmesso conoscenze importanti e diverse sotto molt i punti di vista. Attualmente collabora come grafica alla rivista online Arsenale Creativo, un collettivo di giovani studenti sparsi nel mondo, e agli eventi che organizza in collaborazione con la libreria Tole tta di Venezia.In futuro vorrebbe dedicarsi al design dell’informazione, per favorire il dia logo e la comprensione tra azienda/ente e consumatore finale, per tentare di semplificare molti aspetti della vita anche quotidia na. www.behance.net/martalladeriva [email protected] 21 QdP - sistema segnaletico Il progetto di valorizzazione del Quartier del Piave (QdP) consiste nella realizzazione di pannelli informativi da dislocare in sei comuni dell’Alta Marca Trevigiana e nasce per sopperire all’imprecisione e spesso alla mancanza di un adeguato sistema di comunicazione per questo territorio. I luoghi di interesse cult urale, storico, naturalistico e artistico non sono attualmente provvisti di strumenti consult abili in loco adatti per visitare e comprendere il paesaggio. Le guide cartacee sono vaghe, i portali web sono incompleti e poco pratici e i pochi pannelli informativi esistenti sono vecchi e non comprensibili. Il progetto ha quindi lo scopo di rendere semplice ma efficace la le ttura delle informazioni, attraverso la scelta di un’impostazione grafica chiara supportata da mappe disegnate e da molt e illustrazioni. Il sistema si basa sulla suddivisione dei pannelli in tre categorie: i pannelli principali, uno per comune (quindi sei) ; i pannelli secondari, che vengono disposti in prossimit à di un punto di interesse particolare e variano in numero da comune a comune; i pannelli indicativi, che servono per segnalare i percorsi all’interno dell’area. . IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Marta Pederiva 22 AG OR À Gioc o psic o motorio educ ativo relaz ionale IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Marta Pederiva 23 QdP - sistema segnaletico IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Michele Perissinotto 24 Lettera / Clei complementi d'arredo in argilla estrusa Michele Perissinotto Nato a Mestre nel 1990, si diploma nel 2009 al Liceo Scientifico. Decide quindi di iscriversi, spinto da un'inizia le curiosit à divenuta poi passione, al Corso di laurea in disegno industriale dell'U niversità Iuav di Venezia, dove si laurea con lode nel marzo del 2013. Numerose le esperienze che concorrono ad affinare e far maturare il suo approccio al design: al terzo anno svolge il proprio stage formativo nell'ufficio tecnico dell'azie nda Arper e successivamente partecipa a un workshop organizzato dall’università e tenuto da Paolo Ulian, a seguito del quale ha l’opportunità di esporre il proprio progetto alla fiera Marmomacc 2012. Non appena conseguita la laurea viene selezionato per un progetto universit ario sperimentale, formando con cinque ex-compagni il gruppo Officina Design Iuav, col quale sviluppa due ricerche-progetto per aziende di livello internazionale. Attualmente lavora nello studio dell'architetto e designer Enzo Berti. [email protected] Il concept del progetto parte dall’analisi delle realtà aziendali le gate alla produzione dei laterizi e ha come obie ttivo quello della differenziazione produttiva, sfruttare cioè le caratteristiche delle attuali fornaci per realizzare prodotti la cui funzione si discosti da quella strutturale . Si intende offrire in questo modo una nuova possibilità di impie go del materiale e quindi un’opportunità di ripresa alle azie nde del settore, colpite dalla crisi immobiliare. Mantenendo inalt erato il processo produttivo il progetto interviene direttamente su ciò che conferisce forma all’a rgilla estrusa, ossia la matrice: il risult ato di questo processo è rappresentato da Lettera, un tavolino da esterni utilizzabile anche come seduta, e Cle i, un modulo componibile per contenimento/supporto. IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Michele Perissinotto Lettera / Clei complementi d'arredo in argilla estrusa 25 IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA Giovani designer Michele Perissinotto Lettera / Clei complementi d'arredo in argilla estrusa 26 27 Sistema camerale e le novità del diritto annuale SISTEMA C AMERALE: DAL TAGLIO DEL 50% DEL DIRITTO ANNUALE “BENEFICI” PER 63 EURO AD IMPRESA, MA EFFETTO RECESSIONE DI 2,5 MILIARDI “OPERAZIONE VERITÀ” CONDOTTA DA CGIA DI MESTRE E UNIONCAMERE VENETO. Vi proponiamo alcuni pezzi che riassumono le fasi succedutesi durante il mese di luglio relative alle nuove disposizioni sul diritto annuale camerale. Unioncamere Veneto ha affrontato il cambiamento prospettato, incaricando la CGIA di Mestre a svolgere una ricerca circa l’impatto del sistema camerale sulla spesa pubblica e sui vantaggi che apporta al sistema impresa. Il report che segue, a cura di Unioncamere del Veneto, riguarda la conferenza stampa indetta l’11 luglio 2014 e riporta le parole del presidente Zilio ed espone la ricerca per voce del presidente d ella CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi. Un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 2,5 milia rdi di effetto recessivo per l’economia italiana. Questi i “benefici” del taglio del 50% del diritto annuale versato dalle azie nde alle Camere di Commercio deciso dal Governo col decreto legge 90/2014. L’”operazione verità”, condotta da CGIA di Mestre e Unioncamere Veneto, è racchiusa nei numeri dello studio «Il Sistema camerale in It alia : ruolo, valore ed identit à», presentato stamane nella sede di Unioncamere Veneto da Giuseppe Bortolussi, segretario CGIA di Mestre, e Fernando Zilio, presidente Unioncamere Veneto. L’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria, la cui voce preponderante riguarda gli Enti previdenziali col 43,7% (le Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%). La riduzione del 50% del diritto annuale a partire dal 2015 comporterebbe un risparmio medio annuo di circa 63 euro ad impresa (5,2 euro al mese), mentre per le dit te individuali un “alle ggerimento” di 2,6 euro al mese. Di contro ci sarà una perdita di risorse di oltre 400 milioni di euro all’economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione, formazione. Oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio e un aggravio sulle casse dello Stato di 167 milioni di euro (89 per il personale; 22 per gli oneri previdenziali delle Cciaa della Sicilia; 46 di minori versamenti, imposte e tasse), ma soprattutto un effetto recessivo di circa 2,5 miliardi di euro, pari allo 0,2% di valore aggiunto del Pil. «Matteo Renzi deve essere s tato male informato oppure sconta cattive esperienze. Ma dal momento che ritengo sia persona in grado di valutare e correggere la propria linea in presenza di documenti inoppugnabili, direi che qu esto studio condotto da Unioncamere Veneto e CGIA di Mestre possa ricondurlo sulla strada della riconsiderazio ne della questione attinente alle Camere di Commercio» sottolinea il presidente Unioncamere Veneto Fernando Zilio, che lascia a Giuseppe Bortolussi il compito di dimostrare, dati alla mano, che la spesa statale per le Cciaa è minimale ma non rinuncia a sottolineare due aspetti dell'a zione camerale. «Mi chiedo chi altri, se non le Camere di Commercio, avrebbe potuto sostenere le imprese attraverso l'erogazione nei confronti dei Confidi dei fondi atti ad aumentare la disponibilità dei plafond e, quindi, a fungere da vero e proprio “salvagente” per un sistema economico che non ha certo avuto aiuti dallo Stato né sotto forma di detassazione, né sotto forma di liquidazione dei debiti contratti con le singole imprese. E mi chiedo anche chi possa vantare, nel variegato mondo del servizio pubblico, un indice di gradimento che supera l'80% espresso dalle aziende con meno di 50 dipenden ti e addirittura sfiori il 90% per quelle che hanno un numero maggiore di addetti» riferendosi all’indagine ISPO commissionata dall’Istit uto Tagliacarne. «Non siamo qui per mantenere in vita, con accanimento terapeutico, un malato terminale. Siamo invece qui per evitare che i giusti risparmi sul fronte pubblico non finiscano per tagliare, se non l'unica, comunque una delle realtà più virtuose. Il sistema delle Camere di Commercio e delle Unioni Regionali, soprattutto in alcune regioni tra cui il Veneto, sono garanzia di sviluppo per le imprese e di sostegno alla loro azione sia sul mercato interno che estero. Renzi, che - ripeto - sa correggere il tiro quando le Sistema camerale e le novità del diritto annuale evidenze sono palesi, non faccia come quel marito che per far dispetto alla moglie...». Resta un’ult ima riserva: «Come lo studio dimostra, nulla in tutto questo giustifica un azzeramento o un ridimensionamento del Sistema camerale, a meno che il polverone alzato non sia il pretesto per un attacco alle Camere, tenendo sullo sfondo l'agenda digitale e la privatizzazione dei servizi oggi offerti dalle Cciaa». «Non sempre sono stato d’accordo con le Camere di Commercio ma, analizzando i dati, ho riscontrato che la situazione è migliore di quanto mi aspettassi. Le Camere di Commercio rappresentano un federalismo compiuto, la vera perequazione orizzontale – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre –. Svolgono compiti di eccellenza come il sostegno al credito, l’internazionalizzazio ne, la formazione. Sono fondamentali per il tessuto economico, non solo per le piccole e medie imprese, ma per le stesse Associazioni di categoria. Se del resto le Camere di Commercio esistono in tutti i Pa esi sviluppati un motivo ci deve pur essere. Ques to non significa che non debbano riformarsi, si può anche pensare a una riduzio ne del diritto annuale ma chi compenserà i servizi che le Cciaa non saranno più in grado di garantir e? La stessa Agenda digitale potrebbe essere tranquillamente coordinata dal Siste- ma camerale». Nel decennio 2003-2012 la variazione del personale delle Camere di Commercio in It alia è stata del -11,9% (7.542 dipendenti al 2012) a fronte di una variazione della Pubblica amminist razio ne del -6,9%. Sul fronte dell’autofinanziamento, per ogni 100 euro di proventi correnti 81 derivano da risorse proprie (dirit to annuale, diritti di segreteria, proventi dalla gestione di beni e servizi) dipendendo solo per il 19% da risorse esterne come, ad esempio, i contributi Ue. Proprio per la partecipazione ai finanziamenti Ue e al processo di formazione del dirit to europeo esistono i Consorzi Enterprise Europe Network, di cui Eurosportello Veneto è coordinatore per il Nordest. 28 La dotazione del Fondo di perequazione delle Cciaa nel 2012 era di 39,4 milioni di euro, la metà destinata a contributi per l’equilibrio economico di quelle Camere che presentano un ridotto numero d’imprese, evitando così diseconomie di scala . Il rimanente viene destinato al finanziamento di progetti camerali e linee progettuali contenute nell’accordo Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere. Nel 2012 le Camere di Commercio hanno erogato 81,6 milioni di euro a sostegno del credito, di cui 28,5 milioni nel Nordest. Sistema camerale e le novità del diritto annuale 29 DL P.A.: TUTTI I NUMERI DELLE CAMERE DI COMMERCIO nello, il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, il Presidente di Unioncamere del Veneto e della Camera di commercio di Padova, Ferdinando Zilio. Si è tenuto a Roma nella sede di Unioncamere la conferenza stampa sul "DL P.A.: Tutti i numeri delle Camere di commercio" sono intervenuti il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Darda- La conferenza stampa era in diretta streaming. Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo studio condotto da CGIA di Mestre e Unioncamere del Veneto. Il presidente Ferruccio Dardanello ha presentato la sit uazione rela tiva al diritto annuale apprezzando il lavoro svolto dalla sede di Unioncamere del Veneto. Lo studio- ha puntualizzato il presidente analizza dettagliatamente l’impatto del provvedimento sulle economie locali e tratteggia il quadro aggiornato dei servizi che le Camere di commercio assicurano a fronte delle risorse che gestiscono. A fronte di un risparmio di 63 euro in media, le imprese rischiano di perdere investimenti per 400 milioni e lo Stato di appesantire il proprio bilancio di 170. Sono queste le conseguenze più evidenti d el taglio del diritto annuale - dovuto dalle imprese italiane alle Camere di commercio per la tenu ta del registro delle imprese - contenuto nel DL P.A. LE CAMERE DI COMMERCIO PER L 'AGENDA DIGITALE. VENEZIA AGENDA DIGITALE E PROGRAMMI PER LA CRESCITA. E’ stato presentato il sistema camerale dai dirigenti della Camera di Commercio di Venezia, di Unioncamere e Infocamere in occasione del Digit al Venice tenutosi al Telecom Future Centre, San Salvador, Venezia .. Si è trattato di un focus aperto al pubblico sul tema: “Agenda Digitale e progr ammi per la crescita”. Le Camere di Commercio italiane per l’Agenda Digitale. Ha moderato Alessandra Giraldo che ha commentato così l'evento:"Il convengo è s tato un ottimo spunto per riflettere sull'importanza delle Camere di Commercio e del sistema camerale a sostegno dei percorsi di sviluppo delle aziende. In un momen to storico in cui è nec essario effettuare tagli e ottimizzazioni, non dobbiamo dimenticarci che la scelta dev'essere soprattutto qualitativa, non quantitativa: valorizzare le buone prassi e incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese sarà fondamentale per rilanciare l'economia". Sono intervenuti all'evento: Roberto Crosta Segretario Generale della Cciaa di Venezia che ha sottolineato l'importanza del Registro delle Imprese per l'economia nazionale facendo notare che, a differenza di altri data base nazionali come l'anagrafe, è uno strumento online accessibile a tutti in un'ottica di open data. Andrea Sammarco - Vice Segretario Generale Unioncamere e Responsabile Area Semplificazione, Servizi Digitali e Legalit à ha parlato di Semplificazione amministrativa e d ell a fattur azion e elettr on ica e del Programma nazionale per la formazione. Ha illustrato il SUAP, lo Sportello unico per le imprese. L'Italia deve risalire posizioni in infrastrutture e in competenze digitali - ha detto - ora gli obiettivi devono essere tradotti in s trategie. Per testimonia re l'apporto dei servizi delle Camere di Commercio all'impresa, tre imprenditori hanno portato la propria testimo- 30 il Registro imprese nasce da una best- practice del Veneto e nasce come strumento informatico il cui front-end è dematerializzato. Una visione dunque lungimirante che ha individuato nel digitale , il futuro per le nostre imprese. Massimo Savioli InfoCamere, Project Manager Fatturazione elettronica nella PA: azioni di supporto al tessuto imprenditoriale ha illustrato i processi della fatturazione elettronica e del grande cambiamento che ha introdotto preparando le aziende alle nuove sfide dei pagamenti elettronici con la PA. Al Workshop sul digitale WS#4 - si è parlato di Cloud e Data Center nianza ed hanno coinvolto la platea, presentando i prodotti ed i servizi delle loro aziende e testimoniando, con le loro realtà, l'importanza dei finanziamenti e della consulenza camerale per proseguire in innovazione ed investimenti. Ecco le azie nde intervenute: Attilio Brighenti Presidente e Rappresentante legale di S.A.T.E. - Systems and Advanced Technologies Engineering S.r.l. e Attain IT S.r.l. Nascita, evoluzione e spin-off di una società di ingegneria assieme all'e voluzione delle tecnologie informatiche Mauro Roglieri - Fondatore e Amministratore Unico MR Energy Systems s.r.l. Smart objects, smart metering: sostenibilità e digitalizzazione delle performance Alessandro De Rossi, Antonio Picerni, Daniele Lando cofondatori 42bit Srl Come traslocare la propria azienda su una nuvola Nella seconda sessione del convegno sono intervenuti: Mario Altavilla Unioncamere. Area Semplificazione, Servizi digitali e Legalità ha d e s c r i t t o i l f u n z i o na m e n t o del SUAP sottolineando che è uno Sportello nativo digit ale che mette al centro l'utilizzatore.Ha presentato la comunicazione ideata con l'obiettivo di essere assolutamente semplice per avvicinare il cit tadino a questo nuovo strumento. Gabriele Da Rin InfoCamere, Relazioni Istituzionali - Registr o imprese: azioni e strumenti per la trasparenza e l'efficienza del mercato ha sottolineato che L'importanza del trasferimento dei dati sulla Cloud per la competitivit à delle imprese. I relatori hanno affrontato le domande e i dubbi posti dalle azie nde relativamente ai propri data base nella cloud sottolineandone la sicurezza con la possibilit à di dialogare con i medesimi protocolli. Introducendo la tematica nell'ambit o della PA si é considerato che la Pubblica Amministrazione deve avere le competenze per creare servizi per i cit tadini che hanno già le competenze, vedi per esempio quanto usano Facebook e Twitter. I comuni che sono "digital virtuosi" devono essere premiati o chi non si digit alizza deve essere invitato ad essere digitale per favorire i cittadini. 31 Nuovo Modello di Rating Integrato RISCHI DI NON PERCEPIRE I RISCHI AZIENDALI? COME USARE R ATING INTEGRATO PER FINANZIARE L 'ECCELLENZA IMPRENDITORIALE La Scuola in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali, in collaborazione con la Fondazione BCC-CRA della Provincia di Treviso, ha organizzato mercoledì 23 luglio il convegno Rischi di non percepire i rischi aziendali? Come usare @Rating Integrato per finanziare l'eccellenza imprenditor iale In questo convegno, moderato da Gianni Favero de Il Corriere del Veneto, è stato spiegato il funzionamento di un modello così innovativo, i primi risultati delle applicazioni in Italia e in Europa (con l'a nticipazione di risultati inedit i derivati dall'a pplicazione in altri Paesi), e, infine, gli scenari possibili per una finanza per lo sviluppo. L'evento si è svolto con i saluti istit uzionali di Alberto Scuttari,Direttore Generale Università Ca’ Foscari Nicola Tognana,Presidente CCIAA Treviso Tiziano Cenedese,Presidente Fondazione BCC Treviso Monica Billio, Direttrice Campus Treviso, Università Ca’ Foscari La parola poi a Guido Max Mantovani,HERMES-Universities, Strasbourg (F) – Preside nt, Insegna Fina nza Aziendale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Entrepreneurial Finance all’Ecole de Management de Strasbourg. È il responsabile scientifico del programma RatingIntegrato e direttore della Ca’ Foscari Challenge School Il nuovo modello di rating integrato rivede la valutazione delle azie nde di Basilea 2 per finanziare le vere eccellenze imprenditoriali. Mantovani: “Abbiamo capito quali fossero le caratteristiche delle imprese che manten evano utili soddisfacenti con rischi minori, anche durante la crisi”. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio. La forte ges tione imprenditoriale del progetto è merito del presidente Nicola Tognana - ha detto Mantovani - che ha richiesto che il progetto a vesse degli step di valutazione e ch e solo attraverso i risultati dei vari s tep si potesse proseguir e. Presente in sala anche la presidente di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana e il direttore Giuseppe Milan Ha chiuso i la vori il Vicepresidente della Camera di Commercio Mario Pozza che ha ribadito l'impegno della CCIAA nell'individuare soluzioni in tempi brevi per dare "ossigeno" alle imprese che valgono. Abbiamo pubblicato l'intervista del professore Guido Max Mantovani nel numero 2/2014 di Economia della Marca trevigiana. Vi invitiamo alla lettura al link Le Nostre Interviste: http://www.trevisosystem-online.com/tvsys/ home/archivio-reports/cheda_intervista.asp? id=9067 Con chia rezza e semplicit à, Il professore Mantovani spie ga le modalità di calcolo del modello di rating integrato per finanziare le eccellenze imprendit oriali. Nuovo Modello di Rating Integrato 32 DISCORSO INTRODUTTIV O DEL PRESIDENTE NICOLA TOGNANA 23 luglio 2014, ore 14.30 Auditorium S. Croce – Campus universitario di Treviso Come usare Rating Integrato per finanzia re l'e ccelle nza imprendit oriale delle attività di ricerca. A fianco del mondo accademico, e dei rappresentanti del mondo agricolo, artigiano, commerciale e industriale. Un anno e mezzo fa la Camera di Commercio di Treviso e Fondazione Ca’ Foscari hanno stipulato un accordo per un progetto di ricerca funzionale allo sviluppo di un sistema di rating integrato. Questi due soggetti hanno avviato ques to progetto con lo scopo di sviluppare strumenti innovativi per l’attività di valutazione del merito creditizio, in modo strettamente connesso alla rappresentazione, anche contabile, del valore delle imprese, attuale e futuro. La Camera di Commercio di Treviso e le associazioni imprenditoriali che l’Ente camerale rappresenta hanno creduto fortemente in questo progetto, perché aveva tutte le premesse per essere la nostra risposta, assieme all’Università del territorio, alla crisi e al credit crunch. Ma devo sottolineare come anche il mondo delle banche cooperative, per tramite d ella Fondazione BCC, ha da subito colto l’importanza del percorso che stavamo mettendo in piedi. Fondazione BCC già lo scorso anno si è fatta promotrice di un assegno di ricerca aggiuntivo, a beneficio del progetto. E volentieri Fondazione BCC è stata accolta come componente del Comitato di Coordinamento del progetto, costituito in Camera, con compiti di indir izzo e validazione Questa a ttenzione iniziale al progetto non è stata affatto tradita. Anzi. Il modello di rating integrato che ormai sta prendendo forma avanzata grazie a questo progetto di ricerca, è un sistema che può permettere una valutazione d ei valori e dei rischi in modo più efficien te d ei sistemi tradizionali, basati su Basilea, pur mantenendo con essi alcune necessarie compatibilità. Non sta a me en trare nel merito d ei risultati, che saranno illustrati con dovizia di particolari dal prof. Guido Mantovani, coordinatore scientifico dal progetto, e dal sul gruppo di ricerca. Però c’è un’evidenza che mi permetto di anticipare, che già è stata discussa in Giunta camerale in una prima anticipazione dei risultati, e che può avere implicazioni davvero importanti in tema di allocazione del credito. Sembra purtroppo dimostr abile, in modo statisticamente inoppugnabile, un’assoluta indipendenza delle scelte di finanziamento da una logica di analisi in profondità del valore dell’impresa. Un primo dato sembra indicare un’apparente convergenza tra i sistemi di rating ordinario e rating integrato: fatto 100 il totale aziende considerate (circa 5.000 nel Triveneto) secondo il rating ordinario il 46,5% delle imprese riceve maggiori risorse rispetto alla media di mercato; si salirebbe al 52% con rating integrato. Quote sostanzialmente in linea, dunque, stando alle apparenze. Il punto critico, tuttavia, è che tra questi due gruppi di imprese non c’è una sovrapposizio ne. Ce lo spiegherà poi in dettaglio e in modo scientificamente più appropriato il prof. Mantovani, ma qui sta secondo me la notizia: all’interno delle imprese che ricevono maggiori finanziamenti una quota parte risulta sovra finanziata, secondo rating integrato: cioè riceve soldi senza averne merito effettivo. Al tempo s tesso esiste una percentuale ancora maggiore di imprese sotto finanziate. Cioè che riceve meno soldi di quanti meritereb- be di r iceverne, considerando la redditività, ponderata per il rischio , del capitale investito. Basta solo questa prima evidenza per capire che se il sistema bancario fosse in grado di riallocare le risorse finanziare tra questi due gruppi di imprese, sottraendole al primo gruppo per il secondo, si indirizzerebbe la leva finanziaria verso la parte “buona” del sistema produttivo, quella che ha un potenziale di crescita, in quota parte inespresso a causa d el ridotto accesso al credito. Così facendo, si innescherebbe peraltro un ciclo positivo di redditivit à: andando a sostenere imprese già in partenza con buoni livelli di redditività operativa del capitale investito netto, rispetto ai rischi patiti. E riducendo per il sistema bancario l’ esposizio ne complessiva ai rischi. Naturalmente altre evidenze importanti stanno emergendo dalla ricerca, anche da analisi svolte a livello internazionale, di cui sentiremo conto oggi pomeriggio . Ma capìte che a noi in Giunta è bastato questo risultato per d ecidere di proseguire con ancora più forza il progetto, chiedere al gruppo di ricerca di compiere tutti gli ulteriori test n ecessari, e fare in modo che il modello di rating integrato possa essere operativamente speso nel rapporto banca-impresa. Sta anche in questo obiettivo, credo, il senso di questo seminario. Noi in Giunta, infatti, siamo convinti che tale modello può essere sfruttato da entrambi i soggetti coinvolti nel rapporto di finanziamento, con finalità complementari: sia sul fronte della consapevolezza dei rischi che della loro corretta misurazio ne. Con una capacità di analisi dei vari parametri capace di tenere conto delle diverse fasi di vita di un’azienda. E della filiera in cui l’azienda è inserita. Aspetto di non poco conto quando c’è da finanziare una rete d’imprese, un’azienda leader e la sua rete di fornitori specializzati. 33 Camera di Commercio Italo-Germanica CAMERA DI COMMERCIO ITALO-GERMANICA. VENDITE ONLINE IN GERMANIA. L’economia digitale come veicolo di superamento della crisi economica, con un particolare sguardo alla Germania quale tradizionale partner commerciale del Nord Est. tedesco sempre in mabit o di banda la rga, utilizzo della rete e degli acquisti on-line. Stati inoltre presentati i finanziamenti per incentivare l’utilizzo della rete e in particolar modo il bando della Camera di Commercio per l’Innovazione. Era presente in sala il Presidente della Camera di Commercio Nicola Tognana che è stato salutato dai rela tori ospit anti. Il Presidente Tognana ha apprezzato la strutturazione dell’evento sottolineando l’importanza del bando camerale per l’innovazione importante strumento messo a diposizione dalla Camera di Commercio per favorire la competit ività La Camera di Commercio Italo Germanica, nell'ambit o della sua attività di sostegno dell’interscambio economico tra Italia e Ger- mania, ha organizzato l’evento che ha avuto un particola re successo di presenze. Durante il seminario è stata presentata la l’incidenza dell’e -commerce sull’ economica in Germania . E’ stato illustrato come i tedeschi usano la rete interessante ritratto per le nostre imprese venete interessate a raggiungere potenziali clie nti tedeschi. Inolt e è stata fatta una comparazione tra mercato italiano e delle nostre imprese . Vi presentiamo gli interventi degli avvocati Avv. GIOVANNA BOSCHETTI di CBA Studio Legale Tributario e dell’Avv. PAOLA NARDINI – CBA Studio Legale Tributario – Rappresentante della Camera di Commercio It alo Germanica per le Province di Venezia , Treviso, Belluno e Pordenone. L’ Avv. GIOVANNA BOSCHETTI di CBA Studio Legale Tributario ha detto che l’economia digitale ha avuto importanti sviluppi nell’ultimo anno legisla tivo comunitario: in tale panorama, l’attenzione del legislatore si è particola rmente incent rata sul Cloud Computing (termine con il quale si indicano comunemente i servizi di archiviazione ed elaborazione dati on-line idonei a costituire un’importante attività per le società da offrire a terzi o di cui usufruire in outsourcing), sul diritto d’a utore on line e sulla regolamentazione dei servizi e delle comunicazioni “internet Camera di Commercio Italo-Germanica oriented”. In particolare, in data 24 giugno 2014 la Commissione Europea ha emanato le Linee Guida inerenti le Condizioni Generali di Servizio in materia di Cloud Computing, aventi come principale obie ttivo quello di garantire agli utenti un consistente risparmio economico e l’ottimizzazione dei tempi del servizio media nte regolamentazione di alcuni fondamentali aspetti: sviluppo e performance del servizio, sicurezza del sistema, gestione e protezione dei dati personali. In Italia , in data 12 dicembre 2013 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emanato il “Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto le gislativo 9 aprile 2003, n. 70”, con cui ha introdotto una procedura amministrativa che si affianca (senza sostit uirsi) a quella giudiziaria per contribuire alla lotta alla pirateria digit ale ed allo sviluppo della cult ura e della le galit à in rete. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha, inoltre, sottolineato nella Relazione Annuale 2014 sull’a ttività svolta e sui programmi di la voro (relazione da presentarsi ai sensi di le gge entro il termine del 30 giugno di ciascun anno) l’importanza di monit orare costantemente gli aspetti tecnologici, economici e regolamentari connessi al mondo digitale e di proporre la revisione delle norme esistenti nell’ottica di promuovere la trasparenza delle condizioni di offerta e la tutela dei minori nei servizi di comunicazione “internetoriented” e di contribuire attivamente allo sviluppo dell’Agenda Digit ale italiana secondo il programma strategico enunciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell’1 marzo 2012 per il periodo 2014/2020. L’ Avv. PAOLA NARDINI – CBA Studio Legale Tributario – Rappresentante della Camera di Commercio It alo Germanica per le Province di Venezia, Treviso, Belluno e Pordenone Ha esposto i servizi di supporto operativo della Camera di Commercio It alo Germanica per le socie tà italiane nelle attività di ECommerce in Germania . La Camera di Commercio Italo Germanica, nell’ambit o dei numerosi servizi che offre alle imprese per incrementare ed agevolare l’interscambio economico tra Italia e Germania, è in grado di fornire a socie tà italiane che intendono affrontare il mercato tedesco attraverso l’e-commerce un concreto e puntuale 34 supporto operativo tramit e la propria socie tà di servizi DEinternational Italia Srl. un servizio d’assistenza per le società esportatrici soggette alle normative di riferimento. Attraverso i propri specia listi, la Camera garantisce non solo un’a nalisi individuale volt a a definire una strategia commerciale, ma offre servizi ad hoc per la creazione del canale di vendita e per la gestione degli adempimenti necessari per l’e sportazione di prodotti in Germania. In base ai prodotti esportati, alle quantità e al fatturato generato in Germania la socie tà può essere soggetta alla registrazione ai fini IVA in Germania o la registrazione degli imballaggi con la conseguente iscrizione ad un sistema duale. Per non incorrere in sanzioni pecunia rie, la Camera, tramite DEinternational It alia Srl, mette a disposizione un team di esperti che analizzano ogni caso singola rmente, offrendo Parte dell’attività di supporto della Camera è la segnalazione di socie tà specializzate per la creazione di piattaforme e-commerce e la consulenza di piattaforme settoriali già esistenti. Su incarico delle imprese richiedenti è possibile quindi individuare i partner ideali per la commercializzazione dei prodotti it alia ni in Germania anche attraverso il circuito digitale. La Camera di Commercio It alo Germanica (www.ahk-italien.it ) ha la propria sede cent ra l e a M i l a no ( Vi a Fa ra 2 6 , tel.02.679131;mail:[email protected]) e la Rappresentanza territoriale in Villa Canossa a Casale sul Sile (Via alle Cave 21, tel. 0422 821416;mail:[email protected] ). Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore 35 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DERIVA: L’IMPIANTO FISSO PER LA DIFESA ECOSOSTENIBILE DEI VIGNETI E LA TUTELA DELLA SALUTE CONSORZIO TUTELA DEL PROSECCO SUPERIORE DOCG A cura dell’ufficio stampa Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Presentazione del primo prototipo di impianto fisso per la distribuzione dei prodotti fit osanitari, da utilizzare nelle aree di vigneto di alta collina che una volta ottimizzato potrebbe permettere di sostituire l’elicottero e l’impiego della la ncia a mano, eliminando collina, non percorribili dai trattori. Dall’Università di Padova un nuovo prototipo per i trattamenti fitosanitari nelle colline più alte del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che elimina l’esposizione ai prodotti da parte di chi lavora e vive n ell’area l’esposizione ai trattamenti da parte di chi lavora tra i filari. Il prototipo è stato sviluppato nell’ambit o del progetto D.E.R.I.V.A. (Difesa Ecosostenibile per la Riduzione dell’Inquinamento nella Viticoltura Avanzata) finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del PSR ed in parte dalla Camera di Commercio di Treviso e portato avanti dall’Università di Padova (Dipartimento DAFNAE e TESAF) in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbia dene Prosecco Superiore e con le aziende “Le Colt ure” di San Pie tro di Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore compie un passo in avanti verso una sempre maggiore sostenibilità: presentato mercoledì 27 agosto il primo prototipo di impianto fisso per trattare i vigneti in alta Feletto e “Villa Maria” a Farra di Soligo. La presentazione del 27 agosto si è tenuta nell’ambit o del Field Day organizzato nei vigneti della cantina Villa Maria a Farra di Soligo. L’impianto fisso, frutto di 2 anni di sperimentazione, potrebbe avere numerosi vantaggi ambie ntali, economici e fit oiatrici, tutela ndo anche la salute di chi abit a e opera nell’area. Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore 36 PROGETTO D.E.R.I.V.A. I vantaggi Il progetto favorisce il rispetto della Direttiva 128 sull’U so sostenibile dei Prodotti Fit osanitari che “vieta l’irrorazione aerea che può essere autorizzata solo in deroga per la difesa ordinaria e per contrastare un’emergenza fitosanitaria, solo nei casi in cui non siano praticabili modalità di applicazione alternative oppure quando l’irrorazione aerea presenta evidenti vantaggi in termini di riduzione dell’impatto sulla salute umana e sull’ambiente”. Il prototipo richiederà un ulteriore sviluppo ma si possono delineare alcune considerazioni alla luce dei risult ati già ottenuti. In primo luogo, l’impianto rispetta l’a mbiente, evita la dispersione dei prodotti fuori dalle aree interessate ed elimina l’e sposizione ai trattamenti degli addetti ai la vori. Inoltre è emerso che l’impianto, così come è stato concepit o, consente di lavorare con volumi d’acqua del tutto compatibili con quelli distribuit i con le lance azionate manualmente. I tempi di la voro sono ridotti e corrispondono ad un’e levata capacità operativa, che consente di comple tare la distribuzione in una frazione del tempo necessario ad un trattamento tradizionale, con evidenti vantaggi in termini di tempestività. Da sottolineare poi la possibilit à di intervenire anche in condizioni di terreno impraticabile, in quanto è sufficiente che la vegetazione sia asciutta. Una tecnologia importante soprattutto in stagioni piovose come quella del 2014. A presentare il progetto DERIVA è stato il Prof. Giuseppe Zanin del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali, Ambiente (DAFNAE) Università degli Studi di Padova. La prova pratica in campo del impianto fisso per la difesa fitoiatrica del vigneto è stata condotta invece dal dott. Cristia no Bal- Caratteristiche del prototipo Il prototipo è stato allestit o in un appezzamento in collina di 1000 m2 occupato da 6 filari. La progettazione ha tenuto conto della necessit à di trattare sia la chioma, sia soprattutto i grappoli, per questo motivo sono state allestite linee separate. Il volume distribuito doveva essere confrontabile con quelli tipici della lancia a mano e si è affrontato il problema del lavaggio delle linee a fine trattamento per svuotare l’impianto dalla miscela fit oiatrica e prevenire l’intasamento degli ugelli, risolto tramit e l’uso dell’aria compressa. Per la copertura della chioma dall’alt o sono stati usati ugelli tipo microsprinkler, mentre per il trattamento dei grappoli dal basso sono stati installa ti, su una linea per ciascun filare, montata a circa 40 cm dal terreno, ugelli a cono diretti verso l’alt o. L’impianto è alimentato mediante una motopompa; l’acqua è immagazzinata in un serbatoio interrato da 3000 litri, mentre la miscela fit oiatrica viene preparata in un serbatoio esterno da 300 litri, dal quale viene immessa nell’impianto. Lo svuotamento a fine trattamento avviene, come accennato, mediante un compressore azionato tramite p.d.p. doin del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TeSAF) Università degli Studi di Padova. Ai colla boratori del Prof. Roberto Causin, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro -Forestali (TeSAF) e del Prof. Carlo Duso, Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali, Ambiente (DAFNAE) Università degli Studi di Padova è stato assegnato invece il compit o di evidenziare le proble matiche emerse nella difesa fitosanit aria. Il 22 luglio 2014 era già stato organizzato un primo “Field-day” durante il quale si sono confrontate le performances di un Kit Antideriva installa to su atomizzatori di vecchia concezione ed è stata illustrata l’utilità dell’introduzione di siepi e l’opportunità di combinare differenti misure di mitigazione. La solu zio ne propo sta consi ste nel “trapiantare” su atomizzatori esistenti un gruppo ventola di ultima generazione, carat- Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore 37 PROGETTO D.E.R.I.V.A. terizzato da un attento studio dei parametri costruttivi e funzionali per l’ottimizzazione della dinamica del getto d’a ria prodotto, che è il diretto responsabile della deposizione della miscela antiparassitaria entro la vegetazione evitando le dispersioni fuori bersaglio (deriva). Durante il primo incontro a San Pietro di Feletto il 27 luglio, si è ev idenziato anche l’effetto delle siepi campestr i. La ricerca dell’U niversità ha permesso di rilevare come queste sia no utili misure di mitigazione della deriva in grado, se combinate con mac- chine innovative di ridurre la dispersione dei prodotti fit osanit ari anche del 90%. 38 Bandi camerali: BANDI E CONCORSI Bando di concorso provinciale per la Concessione di contributi alle PMI per favorire l'innovazione, la competitivit à, per l'a pplicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'a mbiente 2a edizione Bandi e concorsi La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Treviso ha indetto un Concorso per favorire l'innovazione, la competitività, per l'applicazione di tecnologie avanzate e la salvaguardia dell'a mbiente. Le agevolazioni previste dal presente Bando consistono in contributi in conto capitale concessi in conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 (aiuti "de minimis") e al Regolamento (UE) n. 702/2014 per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria e Linee di intervento Il Bando è dotato di un fondo complessivo di € 900.000,00, così ripartito nelle seguenti Linee di intervento: Linea 1: Mappatura dei bisogni di innovazione e identificazione delle azioni per la soluzione di tali bisogni, € 100.000,00; Finalità: favorire l'approccio all'innovazione, intesa nel suo significato più ampio, definizione dei bisogni e delle soluzioni. Linea 2: Sviluppo di progetti, prodotti e servizi innovativi, € 270.000,00; Finalità: realizzazione di progetti innovativi in collaborazione con professionisti, società/centri/laboratori di ricerca specializzati (pubblici e privati), Università e centri di trasferimento tecnologico. Linea 3: Capitale umano qualificato in azienda, € 80.000,00; Finalità: attivazione di nuove professionalità' in azie nda, per l'a pporto di specifiche competenze. Linea 4: Tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT), € 300.000,00; Finalità: - adozione di tecnologie dell'informazione e comunicazione (ICT) innovative, per una maggiore efficienza/efficacia delle attività produttive e di servizio e/o per impedire la contraffazione dei prodotti a tutela delle produzioni caratteristiche e dei prodotti innovativi; - introduzione di strumenti e sistemi avanzati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni, sia nei confronti della clientela e del mercato che delle imprese fornitrici. Linea 5: Interventi per la competitività aziendale e la tutela dell'ambiente, € 150.000,00; Finalità: coniugare le esigenze di produttivit à e competit ività con il rispetto e la salvaguardia dell'a mbiente, attraverso processi di produzione e valorizzazione di prodotti, processi produttivi od organizzativi o servizi/strumenti che, rispetto alle alt ernative disponibili, comportino la riduzione dell'inquinamento, dell'uso di risorse e una migliore gestione del processo produttivo. Nelle "Schede di intervento" relative alle Linee medesime vengono dettaglia tamente specificati gli interventi ammissibili, gli investimenti minimi e gli importi massimi del contributo. Chi può partecipare Vi possono partecipare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese (in breve PMI) - così come definite nell'a llegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, aventi sede legale e/o unit à operativa (escluso magazzino o deposito) nella provincia di Treviso, in regola con le iscrizioni alla Camera di Commercio di Treviso, con il pagamento del diritto annuale e con la comunicazione di inizio attività, attive alla data di presentazione della domanda. Puoi consultare il sito della CCIAA di Treviso per tutti i dettagli: http://www.tv.camcom.gov.it/CCIAA_bandi.asp?cod=942 39 Speciale CSR e Ambiente ww w.tv.c amc om.gov.it ww w.c srtreviso.it RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA E AMBIENTE ATTIVITÀ CAMERALE - 6^ EDIZIONE DI OPEN DAY CSR e Borgoluce. Per ogni ulteriore approfondimento in merito contattare lo Sportello CSR e Ambiente: tel. 0422 595288; e-mail [email protected] SPORTELLO CSR E AMBIENTE Lo Sportello CSR e A mbiente è attiv o presso la Camera di Commerc io in Pia zz a Borsa, 3/B 31100 Treviso, 3° pia no. Telef ono 0422 595288 - Fax CSR: 0422 412625, Fax A mbiente 0422 595459 e-mail per il servizio CSR: sportelloc [email protected] amc om.it e-mail per MUD - RA: [email protected] om.it L'orario in cui ci trovi mattino: 8.45 - 13.00 dal lunedì al venerdì pomeriggio: 15.00 - 16.3 0 lunedì e merc oledì Capo Uff ic io: Antonio Biasi Sit o:ww w.tv.c amc om.gov.it Kit Digitale CSR:ww w.c srtreviso.i t Aprile - giugno 2014: il 6° ciclo Open Day CSR: sostenibilità e innovazione previsto: Questa iniziativa di successo, giunta ormai alla sua sesta edizione, rappresenta un’occasione che lo Sportello CSR e Ambiente dell’Ente camerale trevigiano mette a disposizione di tutti gli interessati per vedere da vicino imprese che applicano la Responsabilità Sociale d’impr esa, nelle sue diverse declinazioni. La struttura dell’e vento, ormai collaudata ha • • la realizzazione di un ciclo di 3 incontri presso azie nde locali, che in 3 ore hanno il “compit o” di illustrare il proprio modo di “fare impresa”. l’iscrizione gratuita, ma esclusivamente on line All’edizione 2014 hanno partecipato in qualità di imprese ospitanti: Latteria Montello spa ad Aprile) , Incubatore La Fornace 40 Open Day CSR: Borgo Luce ULTIMO APPUNTAMENTO DEL SESTO CICLO DI INCONTRI “OPEN DAY CSR” IN AZIENDA: I COLLALTO: DAI LIBRI DI STORIA ALL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE. A CURA DI FEDERICA ALIMEDE E ANTONIO BIASI Il 5 giugno 2014 si è concluso il 6°ciclo di Open Day CSR “Sostenibilità & Innovazione” con il terzo ed ult imo appuntamento del programma, in una location molto suggestiva e particolare: Borgoluce, l’a zienda che appartiene alla Famiglia dei Conti Collalt o di Susegana (TV). Prima di recarci in azienda ed aspettare il gruppo di partecipanti, fa cciamo una breve deviazione fino al Castello di San Salvatore e dalla strada possia mo renderci conto di quanto sia estesa la proprietà fondia ria Borgoluce. Ciò che apprenderemo in seguito, seduti al fresco della sale tta adia cente al punto vendita, dove è possibile acquistare alcuni dei prodotti aziendali (carni e salumi, mozzarelle di latte di bufala , farina di mais Bia ncoperla per polenta, vino, noci, miele, ecc…) frutto della ristrutturazione di una vecchia stalla, è che questa azienda si estende tra due Comuni della pedemontana (Susegana e Santa Lucia di Piave), in un corpo unico, occupando una superficie di 1.200 ettari, sit uata in parte in collina ed in parte in pia nura e ricca di pascoli, boschi e vigneti. Da 900 anni questi terreni sono di proprietà dei Collalt o, compresi anche i due castelli (il castello di San Salvatore, che si vede chiaramente dalla Strada Statale 13 Pontebbana, e quello appunto di Collalt o) I presenti rimangono affascinati dal racconto del Conte Lodovico Giustiniani, amministratore dell’azie nda e nostra guida d’eccezione, che tra storia e strategie aziendali ci aiuta a capire la filosofia di Borgoluce e a comprendere che l’agricoltura che si fa qui non ha nulla né di “tradizionale” né di bucolico. È infatti grazie all’Abate Vinciguerra, dell’Abazia di Nervesa, che nel ‘700 giungono i primi agronomi dalla Francia e grazie anche alle loro conoscenze, si passa da un’a gricoltura di sostentamento (spesso nomade) allo sviluppo di una più organizzata e sistematica. Oltre alla bachicolt ura ed alle piantagioni di tabacco, degno di nota è il fatto che l’a zienda nella seconda metà degli anni ’60 sia stata la prima in Italia ad introdurre la produzione di kiwi e che per prima l’ha abbandonata quando il prodotto divenne oramai inflazionato, così da potersi dedicare ad alt re diversificazioni. Le attività aziendali sono numerose e ben differenziate, si passa infatti dal pascolo (circa 180 ettari), alla colt ivazione di mais, dalla produzione di noci, alla viticolt ura (circa 75 ettari a vit e, con produzione di vino venduto sia sul mercato nazionale che estero) ed alla zootecnia. Quest’ultima in particola re è da sempre un’attività che ha caratterizzato l’azie nda, pur non essendone il fulcro e di certo non particolarmente reddit izia. Nonostante questo riveste una sua importanza fondamentale per la sua integrazione organica nelle altre attività connesse all’azienda agricola. La politica azie ndale è racchiusa nel marchio 41 Open Day CSR: Borgoluce BORGOLUCE VINI BORGOLUCE FARINE BORGOLUCE AGRITURISMO stesso e nel nome di Borgoluce, un brand che ha 7 anni. “Borgo” deriva dalla storia locale e dalle fortificazioni, “luce” dal sole che è il motore dell’agricolt ura. Il logo invece rappresenta un piccolo sistema satellitare di orbite che si mbo le g gia no ris pe tti va me nte l’alimentazione, l’a mbiente e l’e nergia. E questa azienda continua a stare al passo coi tempi proprio grazie all’innovazione ed alle scelte ponderate, che la mettono sempre in ricerca di nuovi sviluppi e traguardi. Così a metà del 2005 è stata realizzata la sala di lavorazione delle carni, in modo da seguire l’intera filiera di produzione. Da 10 anni l’azienda produce inoltre “mais Biancoperla” ad uso alimentare (ad esempio per produrre polenta) utilizzato, in particolar modo per la produzione di alimenti per celiaci. Tra i prodotti di punta ci sono le mozzarelle di 42 Open Day CSR: Borgoluce BORGOLUCE MUSEO BORGOLUCE LATTICINI DI BUFALA dagli anni ’90, sono invece state convertite in attivit à agrituristiche e di ristorazione, alimentando così il cosiddetto turismo verde. Terminato il nostro piccolo “ritorno al passato” facciamo quindi tappa alla stalla delle bufale, un ampio capannone, aperto sui lati, che latte di bufala, il cui la tte ha un sapore più delicato rispetto a quello prodotto dalle bufale delle regioni del sud It alia . Anche in questo caso la lavorazione viene fatta artigia nalmente nel caseificio aziendale. Prodotto di nicchia è infine l’olio d’oliva, che al gusto si presenta simile a quello delle zone del Garda e della Liguria, meno speziato, ma comunque richiesto. Con i suoi 23.000 scontrini battuti in un anno Borgoluce coglie l’opportunità della filosofia “Km 0”, grazie anche al fatto che l’azienda è situata lungo un’a rteria stradale assai frequentata. Grazie anche alle domande dei partecipanti, tra i quali ne figurano alcuni proprio del settore agroalimentare, il dottor Giustiniani fa emergere la viva convinzione, per altro condivisa, che una buona amministrazione non debba pianificare le proprie attività basandosi solo sulle agevola zioni e/o premialità o contributi. Ci sono infatti scelt e che devono essere fatte a prescindere; in ogni caso ogni azione (investimento in termini di nuove attività/ progetti) deve essere sempre ben ponderata ed economicamente sostenibile. Dopo questa prima interessante introduzione, il gruppo si sposta verso il complesso agricolo di Mandre dove è possibile visit are la Frasca Borgoluce, uno spazio dedicato alla degustazione, aperto a tutti al sabato ed alla domenica, ricavato dalla ristrutturazione di una delle case coloniche presenti nella tenuta e che al piano superiore ospita un museo sulla civiltà contadina che ci fa respirare un’atmosfera rurale d’altri tempi, grazie alle ricostruzioni fedeli di due stanze da le tto, della stanza per la tessitura, quella del calzola io, un’a ula scolastica con tanto di panie rini, cartelle e testi didattici, un ufficio dell’e poca e poi quella molto ampia dedicata al la voro nei boschi, dove sono conservati oggetti di uso quotidiano, che affascinano tutti i presenti. Altre case coloniche, già ristrutturate, a partire consente un’a reazione ottimale per i bovini. Per non spaventare gli animali veniamo accompagnati al piano superiore che ospita una sala attrezzata per le attivit à didattiche. Anche se in questa visita non abbiamo potuto, per ragioni di tempo, fare una visita completa di tutta l’azie nda, Borgoluce offre infatti per le scolaresche (circa 2.500 ragazzi in età scola re nell’ultimo anno) nei periodi tra marzo/aprile – settembre/ottobre, una interessante opportunità educativa, grazie alla sua fattoria didattica, dove i ragazzi possono avvicinarsi agli animali e scoprire alcuni aspetti della zootec- 43 Open Day CSR: Borgoluce BORGOLUCE DI COLLALTO nata e i due castelli. Lasciamo Borgoluce al tramonto, in un atmosfera suggestiva, portando a casa le ultime informazioni per avere un quadro completo di questa azienda che si compone di 2 centri aziendali dove sono impiegati circa 70 dipendenti e dove non viene utilizzato il contoterzismo (fatta eccezione per alcuni aspetti le gati ni animali e scarti vegetali. Per capire quanto estesa e diversificata sia l’attività che si svolge a Borgoluce, non bastano 3 ore e sicuramente questa visita pomeridiana e il suo relativo resoconto, la sciano ancora da scoprire alt re particolarità: la piscina naturale, un alt ro museo ricavato all’interno di un mulino, la fattoria didattica sopra menzio- nia e dell’a gricoltura moderna. Qui ci vie ne inoltre spie gato il funzionamento dell’impianto a biogas da 1MW/h, operativo dal 2010, che consente all’azie nda di produrre energia elettrica e calore (grazie al teleriscaldamento di Borgoluce vengono riscaldate alcune utenze limitrofe) utilizzando le deiezio- alla vendemmia) così da avere un controllo migliore su tutti i processi produttivi e gestionali che la caratterizzano e che fonda la propria attività sull’importanza del fare un’agricoltura economicamente e ambientalmente sostenibile, dell’avere un riconoscimento territoriale apprezzato e una tipicit à, di Partecipate camerali: Treviso Glocal 44 VENDERE PRODOTTI DI QUALITÀ, STORIA E TERRITORIO A TOKIO A CURA DI ROSSELLA BIANCHI Fa seguito alla missione dello scorso settembre 2013, l’iniziativa svolt a dal 7 al 12 settembre 2014 a Tokyo e che ha coinvolto sei imprese trevigiane del comparto agroalimentare (Sgambaro spa, Soc. Agricola Fratelli Breitenberger, Azienda Agricola Enologo Valerio Nadal, La Tordera Az. Agr., Az. Agr. Conte Collalto Sarl, Distilleria Andrea Da Ponte). La missione imprenditoriale , sostenuta da un contributo della Camera di Commercio I.A.A. di Treviso, è stata organizzata da Treviso Glocal per consentire ad alcune aziende di qualità dell’agroalimentare trevigiano di cercare a Tokyo nuove rela zioni di business, con contatti diretti non tanto con gli importatori ma con i venditori diretti, i retaile r. Esse hanno potuto quindi incontrare in pochi giorni circa venti interlocutori giapponesi, suddivisi in buyers di grandi department store, catene di ristoranti e hotel. Tale organizzazione è avvenuta con la collaborazione della società di consulenza Urbis, con sede a Tokyo, e con il gruppo editoriale giapponese Nik kei. Gli incontri diretti con gli acquirenti e non quindi con gli importatori possono fornire un riscontro maggiore alle aziende che pertanto possono conoscere con maggiore dettaglio le richie ste del mercato e le esigenze degli acquirenti. Per tali aziende Treviso Glocal ha anche organizzato un tour presso i centri commerciali e punti vendita dell’agroalimentare più significativi di Tokyo: Isetan a Shinjuku, Takashimaya a Nihonbashi, Kinokuniya, National Azabu. Lo scopo di tali visit e era poter comprendere direttamente la presentazione dei prodotti agroalimentari, la presenza di prodotti simili o concorrenti, il posizionamento eventuale del loro prodotto in termini di display o prezzo. Alle aziende aderenti Treviso Glocal ha inoltre fornito dati appr ofonditi sul mercato, sui prodotti e la distribuzione nipponica: tali informazioni sono state utili per preparare gli incontri e comprendere le caratteristiche di un mercato tanto lontano non solo geograficamente ma anche cult uralmente. Il pacchetto di assistenza è stato curato da Treviso Glocal in ogni aspetto, dalla gestione della spedizione dei prodotti al report sui contatti avuti. spiegazione della propria storia, quale caposaldo dell’esportare. Le imprese di successo oggi sono quelle che riconoscono e presentano un valore aggiunto, perché legate alla storia del territorio. Sempre più le imprese trevigiane ragiona no sull’importanza di trasmettere emozioni e cultura, attrezzandosi anche con delle sedi aziendali visitabili dai buyers esteri o, per alcuni comparti dell’agroalimentare, con strutture ricettive quali i bed and breakfast: le imprese vogliono sfruttare anche il turismo nel settore enogastronomico, migliorando l’accoglienza. Oggi un valore aggiunto per i prodotti è dato dalla bravura e dalla capacità nel racconto Treviso Glocal ha accompagnato le imprese a Tokyo con la ferma convinzione che non si tratta solo di vendere un prodotto, ma anche una storia, una cultura, un territorio. L’attenzione dell’azie nde partecipanti ad abbinare i propri prodotti ad abitudini alimentari gia pponesi è stata unit a alla cura della del territorio da cui si produce, ricco di storia e di eventi: si vende non solo un pro dotto di qualità ma sop rattutto un’emozione. 45 Partecipate camerali: aeroporto “A.Canova” AER TRE S.P.A. – L’AEROPORTO DI TREVISO OTTIENE IL 2^ LIVELLO DA AIRPORT CARBON ACCREDITATION Airport Carbon Accreditation, programma indipendente elaborato da ACI Europe, l’associa zione che rappresenta oltre 450 aeroporti distribuiti in 44 paesi europei, ha assegnato all’a eroporto Antonio Canova di Treviso il 2^ livello (Reduction) per l’impegno profuso nell’attività di progressiva r iduzione di pr oduzione di anidride car bonica. Ad oggi, gli aeroporti europei che hanno raggiunto il livello 2 sono solo 29 sul totale dei 103 aeroporti certificati da ACI, 4 dei quali sono italiani (Treviso, Venezia, Roma Ciampino e Bologna). Lo scalo aveva ottenuto il 1^ livello di certificazione (Mapping) a fine fe bbraio 2014, a seguito dell’a vvenuta mappatura delle fonti di emissione di CO2 e della stesura del documento d’impegno alla loro riduzione. Ricordiamo che Airport Carbon Accreditation, varato nel 2009, guida gli aeroporti europei in un programma comune di riduzione di emissione di anidride carbonica determinata dalle diverse attività dello scalo (es. movimento a terra degli aeromobili, frequenza di mezzi di trasporto pubblico). L’obiettivo finale è quello di arrivare progres- sivamente a neutralizzare l’emissione di gas serra attraverso metodologie approvate da organismi scientifici internazionali. Un dato è comunque confortante: solo il 2% delle emissioni totali di anidride carbonica è dovuto all’industria aer onautica e su questa per centuale le operazioni aeroportuali pesano solo per il 5%. Il Programma di ACI Europe classifica l’impegno di cia scun aeroporto su 4 livelli, ciascuno dei quali corrisponde ad una fase di accreditamento: • Livello 1 (Mapping/ Mappatura): obbligatorio per accedere ai livelli successivi, in quanto comporta la ricognizione delle fonti di emissione di CO2 e della loro entità, con la redazione di un documento che impegna l’a eroporto ad azioni correttive; • Livello 2 (Reduction/Riduzione): l’aeroporto deve dimostrare di avere adottato procedure per la riduzione di CO2 sulla base di obiettivi precisi riferiti a tre anni consecutivi di attivit à; • Livello 3 (Optimisation/ Ottimizzazione): calcolo delle emissioni prodotte dagli stakeholder aeroportuali e coinvolgimento degli stessi nei piani di riduzione; • Livello 3 + (Neutralit y/Neutralizzazione): in aggiunta ai requisiti di livello 3, raggiungimento dell’obie ttivo di “Carbon Neutrality” per le emissioni sotto il diretto controllo del gestore aeroportuale . Le azioni principali che hanno portato ad una riduzione delle emissioni di anidride carbonica consistono tra l’alt ro in interventi di ammodernamento degli impianti di climatizzazione e nell’applicazione di pellicole termoriflettenti sulle superfici vetrate degli ambienti sottoposti a surriscaldamento estivo causato dell’irraggiamento solare. Ciò ha portato ad un abbattimento delle emissioni del 2012 da un valore di 2000 tCO2 ad un valore di 1863 tCO2 nel 2013. Ulteriori informazioni si possono trovare nel portale ambiente dell’aeroporto di Venezia alla pagina: http://ambiente.veniceairport.it/ CambiamentiClimatici.a spx 46 T2i trasferimento tecnologico e innovazione TRASMETTIAMO ENERGIA - PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE T2i trasferimento tecnologico e innovazione è capofila del progetto Trasmettia mo energia - progetto di sperimentazione La direttiva 2012/27/UE individua un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'Unione al fine di garantire l'obie ttivo di ridurre del 20 % i consumi energetici entro il 2020. Tali misure sono relative ad una serie di interventi che hanno a che vedere con l'efficienza nell'uso dell'energia sia nel settore pubblico sia nel settore privato. Le parole d’ordine sono: Ristrutturazione degli edifici, Green Public Procurement, Audit energetici e sistemi di gestione dell'energia. Si tratta di misure che possono offrire nuove o p po rt u nità di la vo ro nei sett o ri dell’im piantistica e dell'edilizia, nonché nella produzione di prodotti edili e nelle attività professionali, quali l'architettura, la consulenza e l'ingegneria. Il progetto “Trasmettiamo Energia” offre specifiche attività di formazione per: - favorire la formazione continua dei lavoratori, specia lmente occupati presso PMI, per sviluppare le competenze e le conoscenze che l'evoluzione del settore energetico; · - sostenere l'innovazione tecnologica e organizzativa del sistema produttivo individuando nuove possibilit à per lo sviluppo di nuovi servizi nel settore energetico e/o nuovi prodotti energy saving, anche per le aziende artigiane; · - rinforzare e facilit are l'inserimento professionale dei giovani nelle aziende nel settore dell'Energy management e dell' Energy saving; · - favorire lo scambio di conoscenze tra giovani e meno giovani, stimolando l'apprendimen- Partner di progetto. : Confartigianato Marca Trevigiana Formazione srl—Confindustria Veneto Siav C.I.F.I.R. scarl— ECIPA socie tà consortile Istituto Veneto per il lavoro Engim ITS Giorgi- Fermi Confindustria Veneto— Confartigianato Veneto—CNA regionale del Veneto— Unindustria Rovigo—ITIS Barsanti to e il confronto intergenerazionale dentro e tra le imprese sui temi specifici dell'energia; · - incoraggiare l'imprenditorialità e l'innovazione, attraverso l'individuazione di nuove aree di business: servizi energetici specialistici, sviluppo di impianti integrati con soluzioni innovative, progettazione di nuovi interventi di efficientamento energetico. Il progetto finanziato nell’a mbito della DGR 448/14 “Far rete per competere” offre una serie di azioni di orientamento specifiche per le azie nde oltre ad attività specifiche volte a definire i nuovi profili professionali che caratterizzeranno il settore energetico. Partner aziendali Più di venti imprese ... “il progetto Tra sm etti am o Energia offre i n ter es s a n ti opportunità di confronto e di formazione sia per i giovani che vogliano entrare n el m ercato del lavoro, sia per coloro che già inseriti nel mercato dal lavoro vedano nel settore del risparmio energetico opportunità di sviluppo di nuovi business”. Franca Bandiera Resp. Servizi di Formazione di T2I 47 t2i trasferimento tecnologico e innovazione T2 I IN EUROPA: PROGETTI INTERNAZIONALI PER LE IMPRESE E PER LE PERSONE GROW INTERNATIONAL , per fare impresa in Europa Il Progetto, finanzia to nell’ambit o del Programma Europeo Lifelong Learning - Leonardo da Vinci Transfer of Innovation, mette a disposizione un percorso di formazione gratuito, anche in modalit à e-learning, per promuovere e sostenere i processi di internazionalizzazione di PMI innovative. Per approfondire visita il sito www.training2grow.e u Per maggiori dettagli contatta [email protected] RAPID OPEN INNOVATION: fare innovazione aperta è la chiave per essere competitiv i Rapid Open Innovation – speeding time to market, finanziato attraverso il Programma Interreg It alia – Austria, sta realizzando laboratori di innovazione con PMI dei settori meccanica, legno-arredo ed eco building, per condividere ed attivare percorsi di innovazione in azienda. Per partecipare ed utilizzare gratuitamente i servizi messi a disposizione dai Partner di Progetto, contattare [email protected]. Visita il sit o www.rapid-innovation.net. AKKU4FUTURE: l’elettromobilità per uno sviluppo sostenibile t2 i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione è la società consortile per l’innovazione, promossa dalle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo nella quale vengono integrate attività, proge tti, risorse umane e infrastrutture di Treviso Tecnologia e Polesine Innovazione. Tra i suoi obiettivi centrali il sostegno alle imprese nei percorsi di innovazione attraverso lo sviluppo di reti collaborative, l’offe rta di servizi avanzati e utilizzo di strumenti finanziari, locali ed europei. t2i, inoltre sviluppa compe tenze allargate a te mi di supporto all’innovazione quali le attività di formazione per lo sviluppo di compe tenze e organizzazioni innovative, la valorizzazione e certificazione dei prodotti e le iniziative di tutela della proprietà intellettuale, nonché lo sviluppo di prodotti, processi e servizi innovativi con tecnologie digitali avanzate. t2i accompagna, infine, progetti imprenditoriali innovativi, attraverso un sistema di servizi che non solo supporta, ma stimola lo sviluppo aziendale. Si sta concludendo il Progetto Akku4Future – Interreg Italia Austria che, attraverso un programma di ricerca mirata, ha condotto alla messa a punto di un prototipo per la diagnosi precoce dello stato di funzionamento delle batterie al litio. Un passo in avanti per l’elettromobilit à di oggi e domani. I risult ati sono a disposizione di tutte le azie nde interessate nel sito www.akku4future.net. Per ulteriori informazioni, contatta [email protected] 49 Report: Congiuntura industria LA SITUAZIONE CONGIUNTURALE PER L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA TREVIGIANA AL SECONDO TRIMESTRE 2014 LA DOMANDA ESTERA CONTINUA A SOSTENERE IL MANIFATTURIERO Ma resta alquanto incerto il quadro: torna in negativo la domanda interna e rallenta la velocità di recupero di produzione e fatturato su base tendenziale annua. A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso Dobbiamo farci l’abitudine alle oscillazioni, in questa fase di uscita dalla crisi che non può dirsi ripresa. Lo scorso trimestre c’era da segnalare una battuta d’arresto dei vari indicatori, compresa la domanda estera. Oggi riparte la produzione e l’estero, pur nel quadro di un rallentamento dei tendenziali annui, tanto di produzione (dal +4,5% al +2,3%) che d el fatturato totale (dal +2,9% al +2,6%). Complice un mercato interno di nuovo in negativo. La fotografia sulle dinamiche congiunturali del manifatturiero non riesce più ad essere una b ella istantanea a fuoco, ma è frutto di più piani sovrapposti e confusi. La stessa ripartenza della produzione (+3,4% rispetto al trimestre precedente) va ricondotta ad una sua più reale misura (+0,6%) attraverso la destagionalizzazione del dato. Cui fa da riscontro un grado di utilizzo degli impianti che resta di fatto s tabile (71%) rispetto al trimestre preceden te. Posto a 100 il livello della produzione industriale nel 2010, oggi a Treviso siamo ancora a quota 101,3. E ad aprile 2008 l’ indice era a quota 122. Sappiamo cosa è accaduto in mezzo. Anche se non è irrilevante sottolineare come l’analogo dato italiano, a maggio 2014 (fonte Istat), si collochi 10 punti sotto il dato trevigiano. Traina, invece, e indubbiamente, la domanda estera: il fa tturato estero compie un rimbalzo del +6,6% rispetto al trimestre preced ente (quando risultava in flessione), e riporta la variazio ne tendenziale su base annua al +4,6% (rispetto al 2° trimestre del 2013). Sfiora peraltro il 35% la quota di fatturato estero sul fatturato totale. Se tra il 2010 e la seconda m età del 2013 questo indicatore di propensione all’export si è posizionato mediamente attorno al 30%, negli ul timi quattro trimestri è salito di tre punti percentuali. E salgono pure gli ordinativi dall’ estero: del +7,8% rispetto al trimestre precedente (quando la raccolta era stata fiacca) e del +6,1% su base tendenziale annua. Una tend enza che pare trovare conferma anche nelle previsioni per i prossimi tre mesi, nonostante si proiettino n el trimestre d elle ferie es tive. L’ANALISI IN DETTAGLIO Nel secondo trimestre 2014 il monitoraggio congiunturale sull’industria manifatturiera, condotto da Unioncamere del Veneto, ha coinvolto un campione di circa 300 imprese trevigiane per un totale di oltre 19.000 addetti. Questo trimestre è contrassegnato da un rimbalzo positivo di produzione e fatturato rispetto al trimestre precedente, quando invece per entrambi gli indicatori si registrava una flessione. Il fatturato rimbalza del +3,7% (contro il -3,3% del I trimestre). La produzione cresce del +3,4%. In quest’ult imo caso, tuttavia, se si destagionalizza il dato, si ha una crescita del +0,6%. Misura più reale di una tendenza al recupero che c’è , ma che resta strutturalmente debole. A tirare giù, in termini di comparti, è soprattutto la produzione di beni di consumo, mentre vanno meglio i beni intermedi e a seguire i beni di investimento. Aspetto che trova conferma anche dai dati nazionali sulla produzione industriale . Il grado di utilizzo degli impianti resta attorno al 70%, come già anticipato, e resta parimenti costante la forchetta dell’intervallo di confidenza, ricompresa tra il 68% e 74%. Che ci ricorda sempre il tema del “doppio movimen- to”, trasversale ai vari settori. assicurate dal portafoglio ordini (da 37 a 39) rispetto al trimestre precedente; ma torna a divaricarsi la forchetta dei minimi e massimi, che oscilla tra 35 a 45 giorni di produzione assicurati. Situazione analoga è per gli ordini. In media si registra un lieve allungamento delle giornate 50 Report: Congiuntura industria Restando in tema di ordini, come sopra anticipato, torna in negativo la raccolta ordini dal mercato interno: tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 le variazioni tendenziali su base annua avevano ritrovato il segno posit ivo, dopo 9 trimestri di contrazioni consecutive. Ciò aveva generato l’illusione di una possibile inversione di rotta della domanda nazionale. Il dato attuale , purtroppo, sconfessa questa illusione, a dispetto del clima di fiducia dei consumatori, più volte rimbalzato sui media. Il tutto però per pochi decimali, da sit uazioni molto diverse e contraddit torie fra loro, come si intuisce dalla distribuzione dei giudizi delle imprese. Il 47% degli intervistati ha tutto sommato ammesso una crescita nella raccolta ordini dal mercato interno, rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso; un 18% si è espresso per una domanda interna stabile ; per un 35% degli intervistati, invece, la raccolta ordini interni è andata davvero peggio. Tutto più lineare, o quasi, sulla domanda estera: la crescit a degli ordinativi sopra ricordata, sia sul trimestre precedente che sullo stesso trimestre dell’a nno scorso è attestata dalla maggioranza assoluta degli intervistati (52%). Una nuvola grigia si addensa solo sopra i beni di investimento, e con riferimento al confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno: la quota di coloro che hanno raccolto più ordini “scende” al 42%, mentre i restanti giudizi si distribuiscono in pari misura su situazioni di stabilità e di contrazione, forse in parte già subendo gli effetti delle decelerazioni di alcune economie emergenti. Ad ogni modo il tiraggio della domanda estera non manca di riverberarsi in positivo sul fatturato. Se l’a ndamento tendenziale annuo del fatturato totale resta in crescit a (+2,6%), ma in lieve rallentamento rispetto al trimestre precedente (+2,9%), quello estero passa dal +4,0% al +4,6%. Anche in questo caso sono le produzioni di beni intermedi a mettere a segno la performance migliore, seguiti a ruota dai beni di investimento. Molto più modesta la crescit a del fatturato estero per i beni di consumo, con risult ati in negativo per le piccole imprese (10-49 addetti) , sia sul trimestre precedente che nel confronto con lo stesso trimestre dell’anno scorso. 51 Report: Congiuntura industria L E PREVISIONI PER IL TERZO TRIMESTRE 2014 Nonostante gli scenari valutari non favorevoli, sulla domanda estera gli imprenditori trevigiani mantengono delle aspettative positive anche per il III trimestre, benché in attenuazione rispetto a quanto rilevato tre mesi fa : il 33% scommette per un ult eriore aumento della raccolt a ordini dall’estero, contro un 25% che invece ne prevede una diminuzione, per un saldo positivo (+8) tra giudizi positivi e negativi. Per il 42% delle imprese la sit uazione resterà tutto sommato stabile . Sugli alt ri indicatori i saldi si portano invece in negativo. Ma è fisiologico, quando l’orizzonte previsivo include la pausa estiva. Conta soprattutto che i saldi non sia no peggiori di quanto rilevato nel giugno dello scorso anno: e ciò emerge da tutte le variabili considerate, inclusa l’occupazione. Per il resto non si può che rinviare l’analisi alle previsioni d’autunno, fondamentali per raccogliere dagli imprenditori trevigiani un giudizio più compiuto sulle sorti economiche del 2014. L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm 52 Report: Commercio Estero IL COMMERCIO ESTERO NEL PRIMO SEMESTRE 2014 PRINCIPALI RISULTATI PER LA PROVINCIA DI TREVISO L’export trevigiano cresce del +4,4% rispetto al primo semestre dell’anno precedente grazie al buon recupero del manifatturiero provinciale nei mercati comunitari (+7,4%) A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso Nei primi sei mesi del 2014 le esportazioni trevigiane sono cresciute del +4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su questo orizzonte temporale , in ambit o regionale sono più performanti di Treviso la provincia di Vicenza (+4,9%) e quella di Belluno (+9,2%). Complessivamente il Veneto registra una variazione del +3,0% e risulta tra le regioni che forniscono il maggior contributo alla crescita tendenzia le dell’e xport nazionale (+1,3%). Anche le importazioni provinciali continuano a crescere nel primo semestre 2014: +5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un 2013 che si era chiuso all’insegna della stazionarietà (+0,3%). 53 Report: Commercio Estero Dall’analisi dei risultati per mercati e per settori emergono due evidenze. Innanzitutto le svalutazioni in atto in alcune economie emergenti, unite alle tensioni politiche di alcune aree economiche, sembrano non compromettere la performance esportativa trevigiana che riesce a compensare con le vendite verso l’Ue28. Confrontando il primo semestre 2014 con lo stesso periodo dello scorso anno la situazione appare capovolta: • verso i mercati extra Ue28 l’export manifatturiero risulta sostanzia lmente stabile (0,6%, frutto di un effetto compensazione tra dinamiche di crescita in alcuni Paesi e di contrazione in altri) mentre cresceva del +10,3% nel 2013; • nei mercati intra Ue28 le vendite provinciali crescono su base tendenzia le del +7,4% mentre nello stesso periodo dell’anno scorso risultavano in diminuzione del 1,5%. • In secondo luogo sembrano risentire maggiormente delle turbolenze monetarie internazionali i beni strumentali, mentre i beni intermedi - decisamente più orientati ai mercati comunitari - registrano risultati decisamente superiori al dato medio. I MERCATI DI DESTINAZIONE In ambito extra Ue l’export manifatturiero trevigiano continua a crescere sensibilmente negli Stati Unit i (+8,4% rispetto al primo semestre 2013), rallenta in Russia (+1,9%, ma era pari al +19,8% nello stesso periodo del 2013) e cala in Cina (-20,8% pari a -30 mil ioni sul p ri mo se mest re 201 3); quest’ult imo calo tuttavia risulta compensato da un sensibile aumento verso Hong Kong (+131,5% pari a +53 milioni) . Altre flessioni importanti si registrano verso la Turchia (22,6%) e verso il Giappone (-28,8%). La situazione polit ica in Ucraina si riflette in un calo delle vendite in tale mercato del -22,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Diverso il quadro delle esportazioni verso l’Ue28 dove alla crescita dei primi sei mesi del 2014 ha contribuito in modo significativo olt re all’Est Europa (Romania +7,4%, Polonia +23,1% e Repubblica Ceca +17,6%), il Regno Unito (+22,2%), la Spagna (+12,8%) e l’Austria (+10,7%). Germania e Francia restano, come sempre, i principali mercati di sbocco dell’export trevigiano, ma con dinamiche decisamente meno vivaci (rispettivamente: +2,4% e +5,8%). 54 Report : Commercio Estero L’ANALISI PER SETTORI Le vendite di macchinari, primo settore provinciale per valore esportato, conoscono una crescit a del +17,6% verso i mercati Ue (+14,8% in Germania e +16,8% in Regno Unito), mentre accusano un calo verso i mercati extra-Ue (-7,0%): i pur positivi risult ati nei primi due mercati di sbocco (Stati Uniti +9,4% e Cina +11%), non riescono a compensare il calo delle vendit e in Russia (-8,1%), in Indonesia (-23,4%) e soprattutto in Turchia (50,8%). Nell’ambit o dei beni intermedi la carpenteria metallica mette a segno una crescita del +11,2% grazie alle vendite intra Ue (+16,3%), il 72,5% delle vendit e del settore nel periodo. A tale risultato hanno contribuito principalmente il mercato tedesco (+14,8%), alcuni Paesi dell’Est (Repubblica Ceca +49% e Slovacchia +25%), l’Austria (+20,2%) e la Spagna (+38%). Quasi stazionarie le vendite extra Ue (-0,4%) per effetto di alcune commesse verso Arabia Saudita e Messico che hanno compensato le flessioni a due cifre negli Stati Uniti e in Turchia. Positiva anche la dinamica della gomma plastica che cresce sia intra (+8,6%) che extra Ue (+12,2%). Nel mercato intra Ue continua ad essere ben agganciata alla filie ra industriale tedesca (+9,4%), ma si segnalano anche le dinamiche positive in Spagna (+12,4%) e Regno Unito (+22,8%). Fuori dell’Unione le vendit e crescono sensibilmente negli Stati Uniti (+26,6%), in Cina (+38,1%) ed in Russia (+13,5%), rispettivamente primo, secondo e quarto mercato di riferimento del settore. Nell’ambit o dei beni di consumo si osservano dinamiche semestrali particola rmente positive per l’elettrodomestico (+15,6% rispetto al primo semestre 2013): va bene verso l’Ue (+11,5%), ma va ancor meglio nei mercati extra-Ue (+24,7%), in particola re verso Russia e Stati Uniti. In recupero, ma con trend leggermente al di sotto della media , le vendit e di mobili (+4,1% rispetto allo stesso periodo del 2013). La crescita si registra comunque tanto intra Ue (+4,1%, grazie soprattutto a Francia, Regno Unito e Spagna) che extra Ue (+4,2%, con crescite negli Stati Uniti e Cina e contrazioni in Russia e Ucraina).Ancor più contenuta la crescita tendenziale dell’export di calzature (+2,8%): effetto compensazione tra una dinamica positiva intra Ue (+5,3%), soprattutto in Romania e Regno Unit o e una flessione extra Ue (-6,6%), nonostante la crescita a due cifre negli Stati Uniti (+17,4%). Il tessile-abbigliamento sembra essere una filiera sempre meno traccia ta dalle statistiche export: nei primi sei mesi 2014 si perdono ulteriori 27 milioni di euro rispetto ai flussi dello scorso anno e -70 rispetto a due anni fa. Ripartono però le vendit e verso Spagna (+14,3%) e verso Regno Unito (+18%). Alimentari e bevande attenuano i tassi di crescita del passato ma, contrariamente alla tendenza generale, vanno meglio nei mercati extra Ue: +18,4% gli alimentari, +9,8% le bevande. Per quest’ult imo settore, in particolare, si segnala l’importante progressione negli Stati Unit i: +14,1% rispetto al primo semestre dello scorso anno, +61,3% rispetto ai primi sei mesi del 2012 e addirittura +212,3% rispetto allo stesso periodo del 2008. Report : Commercio Estero 55 L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm 56 Report : Demografia d’impresa LA DEMOGRAFIA D’IMPRESA IN PROVINCIA DI TREVISO AL 30 GIUGNO 2014 A cura dell’U fficio Studi e Statistica CCIAA Treviso Sono 81.459 le imprese atti ve in provincia al 30 giugno 2014, di cui 23.929 artigiane (il 29,4%). Al netto dell’agricoltura il conteggio si ferma a 66.967 imprese attive nel complesso. A partire da ques to consuntivo di m età anno si presenta la consueta analisi sulla consistenza dei settori con confronti sia con gli stock di fine anno 2013 sia con quanto accaduto nei primi sei mesi dello scorso anno. Viene invece evi tato il confronto con lo stock di marzo 2014, perché ne risulterebbero dinamiche fuorvianti, tenu to conto che n el primo trimestre dell’anno si concentra il maggior numero di cessazioni. L E VARIA ZIONI DI CONSISTENZA IMPRESE PER SETTORI Consi dera ndo du nq ue la demog ra fia d’impresa nei primi 6 mesi del 2014, e guardando a quello che è successo nello stesso periodo dell’anno precedente, si nota una significativa decelerazione nella flessione del numero di imprese in provincia. Il bila ncio di fine giugno è di -65 imprese rispetto allo stock Il settore commercio rileva una contrazione di imprese di 28 unit à rispetto allo stock di fine 2013 (contro le -140 imprese nel primo semestre 2013). Qui però il dato medio nasconde due tendenze diverse: recupera il commercio all’ ingrosso (+44 imprese), mentre il commercio al dettaglio continua a contrarsi con la stessa intensità (-71 imprese nel primo semestre 2014; -69 imprese nello stesso periodo dell’a nno precedente). Nell’ alloggio e di dicembre 2013; mentre nel primo semestre 2013 la perdita di imprese era stata pari a 684 unità rispetto allo stock di dicembre 2012. Va comunque evidenziato che permane comunque una significativa emorragia di imprese in alcuni comparti già piuttosto colpiti dalla crisi: rispetto a dicembre 2013 si perdono altre 182 imprese nell’a gricoltura, 130 nelle costruzioni, 104 nel manifatturiero. Delle 104 imprese manifatturiere perse nel primo semestre 2014, 41 riguardano il legno-arredo, 34 la metalmeccanica, 23 il sistema moda. Sono comunque contrazioni inferiori a quanto registrato nei primi sei mesi del 2013 (nei quali ad esempio la metalmeccanica aveva perso 82 imprese). Analogamente accade al settore delle costruzioni: perde, come si diceva, 130 imprese, ma nel primo semestre 2013 la contrazione era stata pari a 364 imprese. ristorazione si contano 41 imprese in più nel semestre, contro le +27 rilevate nello stesso periodo dell’anno precedente. Nei servizi alle imprese la variazione nei primi sei mesi è positiva (+93 imprese) e di intensit à superiore a quanto rile vato nello stesso periodo dello scorso anno (+38 imprese). Tendenze differenziate si riscontrano in alcuni settori interni al comparto: flettono trasporti e magazzinaggio (-22 imprese, ma andava peggio un anno fa, con -72 imprese); le attività immobiliari mantengono il segno positivo nella variazione, ma rallentano la velocità di crescit a (+17 imprese nei primi 6 mesi del 2014, contro le +31 imprese nei primi 6 mesi del 2013); +63 imprese nei servizi operativi.I servizi alle persone, infine, guadagnano 51 imprese, contro le +16 nel primo semestre 2013; cresce in particolare il segmento delle attività artistiche e ricreative (+25). Report : Demografia d’impresa L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm 57 58 Focus : Demografia d’impresa IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE1 IN PROVINCIA DI TREVISO AL 30 GIUGNO 2014 a cura dell’Ufficio Studi e Statistica Le imprese giovanili Al 30 giugno 2014, le imprese attive giovanili sono 6.045, pari al 7,4% del totale delle imprese attive in provincia di Treviso. Rispetto al 30 giugno 2011 si deve rilevare una fle ssione di oltre 1.000 imprese giovanili (-14,4%), Il comparto che presenta la maggiore incidenza di imprese giovanili è l’alloggio e ristorazione. Nella ristorazione, in particolare, il tasso delle giovanili è del 13%, e la stessa consistenza risulta in un aumento di 37 imprese in tre anni (da 508 a 545). I servizi alla persona sono il secondo comparto per tasso di imprese giovanili (11,9%), che sale a 14,4% nel settore delle Altre attività di servizi alle persone, costituit o prevalentemente da imprese guidate da giovani imprenditrici che operano nei Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici. Tale settore ha conosciuto una contrazione di 46 imprese nei 1 contro il -3,6% del totale imprese. I motivi di tale flessione sono in parte legati all’andamento sfavorevole nell’edilizia, come vedremo, ma in quota parte possono dipendere anche da ragioni anagrafiche, ovvero dal progressivo passaggio di soglia (35 anni) degli imprenditori/amministratori, che continuano ad essere tali ma non vengono più classificati come “giovani imprenditori”. Tutta da sviluppare ad ogni modo, se Infocamere potesse fornire i dati sulle vere iscrizioni e vere cessazioni, al netto delle trasformazioni d’impresa, un’analisi sull’effettivo tasso di ricambio imprenditoriale e di sopravvivenza delle imprese giovanili, in particola re delle start up. tre anni considerati. 2011, la contrazione tuttavia è stata di -193 imprese giovanili nel comparto (-10,9%) e -61 imprese nel retail (-7,4%). Il terzo comparto dove si concentrano maggiormente le imprese giovanili è quello delle costruzioni (10,4%), in particola re nel segmento dei lavori di costruzione specializzati (12,3%). Come sopra anticipato, l’andamento sfavorevole di questo comparto, in termini di consistenza imprese, spiega oltre il 57% della contrazione di imprese giovanili in provincia (588 su -1.020 nei tre anni considerati). Nel comparto del commercio il peso delle giovanili è del 8,6% e sale al 9,4% nel commercio al dettaglio. Rispetto a giugno del Restano da segnala re due settori nei quali le imprese giovanili sono in significativo aumento: le attività ausiliare dei servizi finanziari (+33 da giugno 2011 a giugno 2014, da 167 a 200, con un tasso di imprese giovanili al 12,8%) e le coltivazio ni agricole: qui il tasso delle giovanili è inevitabilmente basso, perché si confronta con un’ampia platea di imprese agricole storiche; tuttavia la loro consistenza, in valori assoluti, è in discreto aumento (+17, da 524 a 541). Per im prese g iovani li si intende qu el sottoinsieme di imp rese g uidate i n via p reval ente o esclusiva da imp renditori co n u n’età inf erio re ai 35 a nni di età, media ndo tra le q uote di partecipazi one al capitale social e e le ca riche. Con l o stesso criterio ve ngo no co nteggiate le imprese femminili (l'insieme de lle imp rese in cui l a pa rtecipazio ne di d onne risu lta complessivamente supe rio ri al 5 0%) e le imprese straniere (l'insieme d elle imp rese in cu i la pa rtecipazio ne di perso ne non nate in Italia risulta complessivamente sup erio ri al 50%). Per u lterio ri ap pro fo ndimenti al rig uardo si veda “L e imprese giova nili d ella p rovi ncia di T reviso nel 2 013” - Rep ort “I nume ri d ell’anno 2 013” n. 6/20 14 . 59 Focus : Demografia d’impresa L E IMPRESE “IN ROSA ” Al 30 giugno 2014 le imprese femminili attive in provincia di Treviso sono 15.622, pari al 19,2% del totale. Rispetto a tre anni fa conoscono una contrazione di 2.700 unit à, che in termini percentua- li equivale ad un -14,9% (contro il -3,6% della contrazione comple ssiva del numero di imprese attive in provincia, nello stesso periodo considerato). 60 Focus : Demografia d’impresa E’ da rilevare, tuttavia, che a partire dal corrente anno 2014 è stato modificato l’algoritmo di calcolo che definisce se un’impresa sia “femminile” o meno. La modifica di calcolo ha riguardato, nello specifico, le società di persone, tipologia nella quale, rispetto al 2013, si è verificato un travaso significativo di imprese da “femminili” a “non femminili”. In particolare, guardando alla consistenza delle società di persone a giugno 2014, è di circa 2.600 unità il saldo negativo, rispetto a giugno 2013, delle imprese fe mminili, mentre, specularmente, le socie tà di persone non femminili “crescono” nello stesso periodo di 2.375 unità. E’ questa differente metodologia di calcolo delle imprese femminili che spiega la loro contrazione tanto in provincia che a livello nazionale. Il travaso ha riguardato trasversalmente tutti i settori economici, ma in maniera maggiore quelli dove più rilevante è la presenza delle società di persone. Ciò rende complesso tracciare la reale dinamica delle imprese femminili per il 2014, e, pertanto, l’analisi si limit erà a dare conto, essenzialmente, dei settori dove è più significativa l’incidenza delle imprese “in rosa”. L E IMPRESE A PREVALENTE CONDUZIONE DI Treviso 7.909 sedi d’impresa straniere, pari al 9,7% del totale delle imprese attive in provincia di Treviso. Rispetto a tre anni fa, le imprese CITTADINI STRANIERI A fine giugno 2014 sono attive in provincia di Il più elevato tasso di imprese femminili si registra nel comparto dei servizi alla persona (48,3%). All’interno di tale comparto svettano le “altre attività di servizi alla persona” (codice Ateco S96), che contiene soprattutto la vanderie, parrucchieri, trattamenti estetici, centri di belle zza: qui il peso delle imprese femminili raggiunge quasi il 69%, stabile nei tre anni, con un lie ve incremento della consistenza in termini assoluti (+29 imprese), maggiormente significativo tenuto conto del cambio di metodologia di calcolo. Segue il comparto del sistema moda (tasso di imprese femminili al 39,5%); qui è la confezione d’abbigliamento il settore interno al comparto con la maggiore presenza di “imprese in rosa” dove il tasso aumenta, pur di poco, dal 45,9% al 46,2% nonostante la contrazione in termini assoluti (-42 imprese). Il terzo comparto “in rosa” è l’alloggio e ristorazione: quasi 31 imprese ogni cento sono a prevalente conduzione femminile . Per numero di imprese femminili svetta il commercio al dettaglio, subito dopo le coltivazioni agricole . I negozi “in rosa” sono 2.545, pari al 31% del totale esercizi al dettaglio in provincia. condotte da stranieri sono aumentate del 5,1% (+387), contro il -3,6% del totale imprese provinciale. 61 Focus : Demografia d’impresa Prendendo in considerazione il tasso di imprese straniere, quello più ele vato si rileva nel sistema moda (26,4%). All’interno del comparto, la confezione d’abbigliamento annovera il maggior numero di imprese stranie re (381 unità) con un tasso del 35,5%. Rispetto al 30 giugno di tre anni fa , le imprese straniere di questo settore sono aumentate del 3,8%, contro il -8,3% registrato dal settore nel suo complesso. Nel commercio al dettaglio il peso percentuale di imprese straniere sul totale delle imprese del settore è pari al 23%. Le imprese condotte da stranie ri sono aumentate considerevolmente: 300 unit à in più rispetto a tre anni fa (+19%), contando così 1.876 unità a fine giugno 2014. Tale aumento ha bilanciato il calo di imprese it aliane nel settore, portando a una variazione complessiva di solo -0,5%. A seguire, il settore dei lavori di costruzione specializzati rileva un tasso di imprese straniere del 21%. Significativa è la contrazione di imprese straniere rispetto al trie nnio considerato -8,1% (-155), in linea con l’andamento complessivo (-7,2%). Nel settore della ristorazione (tasso di imprese straniere al 12,9%), le imprese straniere hanno registrato un forte incremento rispetto il triennio considerato (+28%), passando da 421 a 539). Il settore nel comple sso cresce in termini di imprese ad una velocit à decisamente più ridotta (+3,5%). In pratica, delle 141 imprese in più conteggiate nel complesso, per il triennio considerato, 118 sono stranie re, 23 italia ne. L’approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, è consultabile nel sito camerale nella sezione Monitor Economia-Report Congiunturali, all’indirizzo: http://www.tv.camcom.gov.it/docs/studi/report_congiunturali.htm_cvt.htm Le aziende di successo che sfidano la crisi 62 ARTE LAGUNA INTERVISTA A LAURA GALLON UNA DELLE DUE TITOLARI DI ARTE LAGUNA Da sxin istra Beatrice Susa Laura Ga llon 1/Buongiorno, ci può raccontare di cosa si occupa la vostra azienda? Arte Laguna si occupa di comunicazione da oltre dodici anni, curando le attivit à promozionali dei clie nti, azie nde di settori produttivi anche molt o diversi fra loro, per i quali viene seguita l'immagine, la comunicazione, internet, i social network e qualsia si attività pubblicitaria. A questo si aggiungono gli incarichi ed i progetti a livello europeo e nazionale ad esempio per la Regione Abruzzo, il Comune di Padova e la Regione Veneto. Tutto l’anno ci occupiamo del Premio Arte Laguna colla borando con l’associazione culturale MoCA che ne gestisce l’organizzazione. In particolare ne curia mo la diffusione attraverso i vari canali comunicativi e dirigiamo l’organizzazione della Mostra d'Arte Contemporanea dei finalisti del Premio, all’Arsenale di Venezia. Il nostro è un lavoro creativo, ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo che stimola il nostro “fare” e ci rende appassionate in tutto quello che fa cciamo. Unendo creatività, imprenditorialità, e cultura credit p h Alessandro Scarpa abbiamo rinvigorito con un taglio personale i nuovi trend le gati al connubio arte-impresa sia come studio che come organizzatrici del Premio. 2/ Come è nata l’idea del premio Arte Laguna? Io e la mia socia, Beatrice Susa, ci siamo lanciate in questa nuova avventura nel 2006. Nasciamo come studio di comunicazione e grafica e constatando che molti dei nostri clienti appartenevano all’ambit o dell’arte e della cult ura (creavamo siti internet per diverse gallerie d’arte e artisti) decidiamo di creare per loro uno strumento di visibilità ad hoc: il Premio Arte Laguna, appunto, che oggi – dopo quasi dieci anni – è tra i più rinomati premi italiani per l’arte emergente. In questo modo ha preso vita un sistema che consente agli artisti di avere visibilit à ed entrare in contatto con la critica e il mercato, alle gallerie e ai curatori di avere accesso ad un panel di proposte artistiche internazionali davvero vasto. L’idea ha funzionato ed eccoci qui alla nona edizione. 3/Si può fare impresa con l’arte? Assolutamente si, il caso dello studio Arte Laguna lo dimostra. Da impiegate siamo diventate imprenditrici: questa è la mia storia (di manager e mamma) e di Beatrice (web designer under 35), sia mo le tit olari dello Studio Arte Laguna e dell’omonimo premio internazionale dedicato all’a rte contemporanea che conta annualmente circa 8.000 iscritti da tutto il mondo, con un montepremi complessivo di 180.000 euro. Un Premio che nel 2010 e 2013, riceve la medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana, e oggi si avvale del patrocinio delle maggiori istit uzioni nazionali: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli Esteri, la Regione del Veneto, oltre all’Istit uto Europeo di Design, allo IUAV e all’U niversità Ca’ Foscari. 4/Che valore ha per voi l’innovazione? Le aziende di successo che sfidano la crisi 63 INTERVISTA A LAURA GALLON L’innovazione è indispensabile in ogni campo tanto più nel nostro, nel settore della comunicazione, che deve stare al passo con l’evoluzione delle nuove tecnologie e con tutto quello che offre il web: dobbiamo conoscere i social media, la vorare con blogger, instagramm er, w eb infl uenc ers, essere all’avanguardia con i dispositivi che non ci abbandonano mai. La comunicazione ormai non si può esimere dall’innovazione. dire che la percezione del Nord-est è sempre quella di una zona molto produttiva e di attrattiva culturale oltre che turistica, un territorio che ha sempre dato una grande rilevanza al settore delle arti,da quelle più storicizzate a quelle contemporanee. Basti pensare alle numerose associazioni, fondazioni e fucine creative che lavorano in questo ambit o e anche alla prossima realizzazione del polo creativo M9 a Venezia Mestre con all’interno il Museo del '900 ad alt o contenuto tecnologico 5/Vi rapportate con artisti da tutto il mondo come recepiscono il territorio veneto? 6/Che importanza ha avuto il sapere e l’arte del trevigiano nella vostra attività? Noi la voriamo con artisti internazionali e provenienti da tutto il territorio italiano e devo È stato il nostro punto di partenza, la nostra ispirazione. Con la gestione del Museo di Arte e Cultura “Brolo” della città di Mogliano Vene- to, abbiamo iniziato a creare mostre e attività didattiche cult urali per bambini e famiglie, coinvolto le attività produttive ed i commercianti della zona, che hanno accolt o con favore la ventata di creatività che stavamo portando nella quotidianità del loro la voro. Inoltre il Premio Arte Laguna è nato proprio a Mogliano Veneto, nostra sede operativa. Ri ngra z i a m o pe r l a ge nti l e di s poni bi l i tà al l’ i nte rv is ta L a ura G al l on una de l l e due ti tol a ri di Arte L a g una Arte l a gu na è un’ a z i e nda pre s e nte ne l da ta ba s e de l si to e c ono mi c o w w w . tre v is os y s te m. c o m ne l l a s e z i one TvD otC om le aziende di Treviso in rete . 64 Giovani veneti all’estero UNA INTERPRETE E TRADUTTRICE A SAN PIETROBURGO INTERVISTA A MONICA PASIN Nel numero 04/2014 di EMT abbiamo il piacere di incontrare la dott.ssa Monica Pasin nata a Treviso che ha studiato presso la Scuola di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) dell’università degli Studi di Trieste. Ha vinto la borsa di s tudio e placement del MIUR rivolta agli studen ti di russo delle università italiane ed ora si trova a San Pietroburgo . 1.Che studi hai fatto? Come ti sei trovata all’università di Trieste? Ho studia to alla Scuola di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) di Trieste. Mi sono laureata alla triennale in Comunicazione Interlinguistica Applicata in ingle se, russo e francese, e una volt a superato anche il test d’ingresso per la magistrale in inglese e russo, mi sono iscritta al curriculum misto Traduzione e Interpretazione. Parte della mia formazione si è svolta all’e stero (ho fatto un tirocinio a Liverpool al secondo anno, uno scambio a Mosca al terzo e l’Erasmus a Leeds al quinto), e per quanto questa sia stata una scelta mia, riconosco che l’esperienza alla SSLMIT è stata fondamentale in questo senso. Dopo aver sentit o innumerevoli lamentele sull’università italiana, voglio spezzare una lancia in favore della mia facoltà, in cui gli insegnamenti sono quasi sempre pratici e utili, nulla viene regalato e lo stress e la fatica preparano non solo al mondo del la voro, ma ad affrontare la vita con l’a tteggia mento giusto. Certo, non è tutto rose e fiori; se in passato la SSLMIT poteva dirsi la miglior scuola per interpreti in Italia, ora la sua offerta formativa si sta impoverendo, con sezioni di lingue come quella di cinese e portoghese che chiudono perché allo scadere dei contratti dei professori non ci sono i fondi per le nuove assunzioni. Dispiacere a parte, sono soddisfatta di essermi formata in un posto in cui le lingue vengono insegnate da professori madrelingua, le lezioni di traduzione sono tenute da alcuni dei migliori traduttori in It alia basandosi sul materiale per cui c’è effettivamente domanda sul mercato, e soprattutto in un ambiente in cui si respirano cult ure diverse; e non può essere altrimenti, dato che la scuola attrae studenti da tutta It alia e anche da molti paesi europei. 2. Perché hai scelto questo percorso di studi? Per passione, prima di tutto! Ho sempre amato le lingue, l’italiano in primis. Vole vo un percorso di studi che mi permettesse di lavorare con le parole, imparare continuamente e immergermi in culture diverse dalla mia . Ho iniziato a studiare Traduzione alla SSLMIT per due motivi: da un lato, essendo cresciuta nella crisi, mi sono dovuta scontrare con la convinzione diffusa che Lettere e Lingue e le tterature straniere fossero facoltà che pagavano poco; ma soprattutto, ho sempre sentito il bisogno di sfidare me stessa, di fare qualcosa di difficile, e la prospettiva di una facoltà prestigiosa con un test d’ammissione molt o selettivo mi attirava. Una volta superato il test d’ammissione in inglese (che quindi diventava automaticamente la mia prima lingua di studio), ho riflettuto sulle due lingue che erano considerate le più difficili tra quelle insegnate a Trieste, ovvero russo e arabo, e ho scelt o russo perché impararlo ad un buon livello avrebbe richiesto meno tempo; senza contare che con il suo com- 65 Giovani veneti all’estero ww w.trevisosystem.c om plesso sistema di declinazioni e costrutti mi ricordava il latino, la mia lingua preferita da sempre. La scelta del francese è venuta di conseguenza, per amore di questa lingua che avevo studiato alle medie, per la buona fama di cui la sezione di francese gode e per l’importanza che il francese tuttora riveste nelle ONG e negli organismi internazionali. Posso dire di aver seguito il cuore, di aver preso quelle che erano le mie passioni e attitudini a 19 anni e di averle incanalate nella direzione che mi sembrava più concreta e stimolante. 3. Che borsa di studio hai vinto e con che meriti? Ho vinto una borsa di studio del MIU R rivolta agli studenti di russo delle universit à italiane. Il programma era molto interessante: si trattava di un bando studio-pla cement che prevedeva di trascorrere tre mesi in una città russa lavorando come assistenti di lingua it alia na nelle scuole della Federazione Russa, frequentando contemporaneamente corsi universit ari di lingua russa. Il concorso coinvolgeva tutte le università it alia ne in cui fosse previsto l’insegnamento del russo, perciò la competizione era elevata. Requisit o fondamentale per accedere alle selezioni era possedere esperienza nell’insegname nto dell’italiano a stranie ri (in questo senso si è rivelato provvidenziale l’a ver fatto il tirocinio della triennale all’estero, in una scuola di Liverpool), oltre ad aver superato esami universitari di linguistica italiana. La prima fase di selezione si è tenuta in università ed è consistita in un esame orale di lingua e cult ura russa più un colloquio motivazionale, il tutto davanti ad commissione mista interna e esterna. Superata questa fase, le candidature sono state valutate dal ministero, che ha nominato i vincitori delle 60 borse. La città russa di destinazione era a discrezione dei borsisti, ed avendo già provato la vit a a Mosca ho deciso di puntare su San Pietroburgo per questa nuova esperienza. 4. Cosa significa fare uno stage all’estero e in particolar e in Russia? Credo che le esperienze all’estero, e gli stage in particolare, sia no importantissimi. Durante questi cinque anni di universit à ne ho fatto una priorità. Ho scelto di fare il tirocinio obbligatorio in Inghilterra invece che in It alia . Sono partita per l’Erasmus per 6 mesi durante il mio quinto anno nonostante il rischio di “restare indietro”, e una volta tornata mi sono rimessa al passo con i corsi a Trieste. A luglio avevo finito tutti gli esami, ma ho deciso di posticipare la laurea all’ultima sessione utile, quella di marzo, e partire nuovamente, per approfittare di tutte le occasioni di scambio che lo status di studente universitario poteva darmi. Nel corso di questi anni e esperienze all’estero mi sono resa conto di quanto faccia crescere il fa tto di studiare e la vorare al di fuori della propria comfort zone, con una lingua e in una cult ura che non sono le tue. Significa imparare a una velocità impressionante, non solo acquisendo nuove competenze pratiche ma anche sviluppando le proprie doti relazionali. Significa acquisire gli strumenti per muoversi agevolmente in un ambiente di lavoro cult uralmente diverso: imparare a scrivere una le ttera commerciale in ingle se usando le formule di cortesia che permettono a noi italiani di non venire percepit i da loro come maleducati, rendersi conto del peso enorme che il marketing ha in Inghilterra , dove anche il negozie tto più umile ha un’insegna enorme, o il servizio più semplice viene presentato con una dovizia di particolari entusiasmante. L’esperienza “sul campo” forse è ancora più intrigante in Russia , dove le barriere culturali e linguistiche sono più difficili da penetrare. Qui viene dato un grande peso alla cultura, perciò avere una buona conoscenza sia della loro che della propria è un grande vantaggio. Le citazioni letterarie sono molto utilizzate, servono ad avvicinare le parti e spesso a sigla re con un sorriso una transazione commerciale. Noi it alia ni siamo generalmente avvantaggiati nei rapporti, dato che i russi nutrono un amore sconfinato per il nostro paese. Tuttavia ci sono dei meccanismi che si comprendono solo lavorando qui: si impara a interpretare le loro espressioni, i loro livelli di confidenza, i loro ritmi. Si scopre che un gesto per noi scontato come il sorriso qui ha un peso maggiore che in Italia, e per questo è evitato nei rapporti superficiali, in cui può minare la fiducia dell’interlocutore o addirit tura, se arriva da una ragazza, essere frainteso come segnale di disponibilità. Ci si misura spesso con il fatto che dalla perestroika in poi i russi sono fortemente moneyoriented, e nei contratti tendono a tirare la corda ben oltre il limite di sopportazione di noi it alia ni. La Russia è un paese enorme ancora estremamente tradizionale , anche tra le nuove generazioni, ma allo stesso tempo ansioso di mettersi al passo con quanto accade fuori; basti pensare al successo che stanno avendo qui molt e catene occidentali come Starbucks nonostante vendano il caffè a 5 euro, contro i 2 euro dei caffè locali. 5. Che consigli dai ai giovani che stanno iniziando il loro percorso di studio? Non ho risposte in tasca, dato che io stessa devo ancora trovare il mio posto…ma d'alt ronde questa è una condizione comune alla maggior parte dei miei coetanei. Però posso consigliare per esperienza alla nuova generazione di universitari di non farsi demoralizzare dal pessimismo imperante, ovvero di non basare le proprie scelt e sulla paura di non trovare la voro. Le alt ernative ci sono, anche se non sempre a portata di mano. Per questo è importante imparare l’inglese e muoversi, muoversi, muoversi. Fare stage all’estero. Andare a la vorare in Inghilterra d’estate, a costo di posticipare qualche esame. E se non si riesce proprio a scegliere una facoltà, non bisogna scegliere per forza: prendersi un gap year, cosa che tra l’alt ro in molti altri paesi gli studenti fanno di prassi, può essere illuminante, come lo è stato per vari miei amici. Ci sono mille possibilità di lavoro all’estero che permettono di mantenersi per un anno facendo esperienze altamente formative. Se invece si intraprende un corso di studi ma poi ci si rende conto che non è quello giusto, ben venga il passaggio a un’altra facoltà: l’importante è evitare di fossilizzarsi per la paura di perdere tempo. Il tempo non si perde; si trasforma in esperienza, a patto di restare attivi e curiosi verso il mondo che ci circonda. Credo che si debba puntare prima di tutto alla realizzazione personale; e questo vuol dire trarre soddisfazione sia da quello che studia mo (i buoni voti e il successo arriveranno di conseguenza), sia dalla dimensione extra-accademica. Per questo consiglio anche di coltivare le proprie passioni piuttosto che concentrarsi solo sullo studio, magari solo per un voto in più all’esame. Al di là del pia cere personale che genera, accade spesso che una passione si riveli preziosa nella vit a professionale, o perché si trasforma in un la voro vero e proprio, o perché costit uisce quel quid in grado di convincere un potenzia le datore di lavoro che abbiamo una marcia in più rispetto ad un concorrente. La redazione ringrazia la dott.ssa Monica Pasin per aver condiviso con il territorio la sua esperienza di studio e borsa di studio e placement all’estero. I nostri complimenti per i risultati raggiunti!. e-mail : [email protected] 67 La biblioteca camerale informa SELEZIONE ARTICOLI: INNOVAZIONE TECNOLOGICA Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale. Titolo Autore/i Periodico, fascicolo, pagg. Edizione Technology venturing. Stato dell'a rte e prospettive di sviluppo Baccarani, Cla udio ; Vona, Roberto Sinergie, q. 17/2014, 5-10 Verona : Cueim del management dell'imprendit orialit à e dell'innovazione tecnologica. Introduzione Processi decisionali e partecipazione pubblica tra innovazioni e "controversie" tecnologiche. La regolazione delle biotecnologie agro-alimentari nell'Ue Salvi, Laura Rivista di diritto agrario, 2/2013, Milano : Giuffrè 227-266 L'accesso ai servizi di retail banking tra innovazione tecnologi- Scannella , Enzo ca e configurazione dei business. Models degli intermediari bancari Rivista it alia na di ragioneria e di Roma : Rirea economia azie ndale, 11-12/2010, 719-730 Struttura, tendenze e innovazione tecnologica nel settore Ciriaci, Daria librario italiano Ipotesi sul possibile rapporto tra public procurement e innova- Traù, Fabrizio zione tecnologica nel contesto it alia no L'industria, 3/2010, 459-484 Bologna : Il mulino L'industria, 2/2009, 267-284 Bologna : Il mulino Effetti economici dell'innovazione tecnologica: un'a nalisi panel Economia e polit ica industriale, Milano : F. Angeli 4/2008, 93-122 Franzoni, Chiara ; Vitali, Giampaolo Centralizzazione e innovazione tecnologica nella riforma degli Marra, Mita acquisti della PA: un bilancio Mercato concorrenza 3/2007, 487-522 Il valore economico dell'innovazione tecnologica in sanit à Economia e dirit to del terziario, Milano : F. Angeli 1/2007, 67-92 Clerico, Giuseppe regole, Bologna : Il mulino Innovazione tecnologica e apertura delle regioni europee come Mariani, Myriam ; Torrisi, determinanti della produttività del lavoro: un'analisi empirica Salvatore Economia e polit ica industriale, Milano : F. Angeli 1/2007, 75-102 Innovazione tecnologica e telemedicina: retorica dei progetti e Zanutto, Alberto pratiche di transizione Studi organizzativi, 2/2007, 143- Milano : F. Angeli 160 La pubblicità interattiva nella televisione digit ale . Profili di Vernuccio, Maria ; Sile nzi, un'innovazione tecnologica e comunicativa Massimiliano Mercati e competit ività, 4/2007, Milano : F. Angeli 131-158 I controlli informatici del datore di la voro tra diritto ed innova- Bertacco, Silvia zione tecnologica Regolamentazione e innovazione tecnologica nell'industria Iacopini, Alessandro europea del riscaldamento Diritti, 5/2006, 16-24 Treviso : Unindustria L'industria, 4/2006, 717-752 Bologna : Il mulino Cambiamento organizzativo, innovazione tecnologica e formazione: le nuove sfide per il futuro L'industria, 1/2004, 173-176 Bologna : Il mulino Santarelli, Enrico ; Vivarelli, Marco Innovazione tecnologica e concorrenza nello spazio giuridico De Luca, Valerio globale Rivista del diritto commerciale e Padova : Piccin del diritto generale delle obbligazioni, 7-8-9/2004, 891-920 A c ura di Anna Morandin Ufficio Bibliote ca Are a Studi e S viluppo Ec onomic o T e rritoriale La biblioteca camerale informa 68 BOLLETTINI BIBLIOGRAFICI MENSILI Ufficio Bibliote ca Are a Studi e S viluppo Ec onomic o T e rritoriale La biblioteca camerale effettua, sistematicamente, lo spoglio di ogni fascicolo delle riviste specializzate ritenute più autorevoli. Mensilmente vengono pubblicati e resi disponibili i bollettini bibliografici, completi di titoli ed autori, degli articoli contenuti in ogni singolo fascicolo. Di seguit o l’indice dei bolle ttini riferiti agli ult imi due mesi con l'elenco delle riviste spogliate disponibili presso la Biblioteca. http://www.tv.camcom.gov.it/biblioteca/gestione/selezionearticoli_Mese.asp ARTICOLI IN VISTA N. 7/2014 (LUGLIO ’14) Titolo del periodico, n°/anno del fascicolo, dati edit oriali Argomenti : Rivista di econom ia, cultura e ricerca sociale, Il foro italiano, 6/2014. Torino : Giappiche lli Azienda pubblica, 1/2014. Rim ini : Maggioli Massimario di giurisprudenza del lavoro, 7/2014. Milano : Diritto comunitario e degli scambi internazionali, 4/2013. Mercati e competitività, 2/2014. Milano : F. Angeli Napoli : Editoriale scientifica Diritto del commercio internazionale, 2/2014. Milano : Giuf- QEI Quaderni di econom ia immobiliare, 20/2014. Roma : frè Tecnoborsa Economia & lavoro, 1/2014. Roma : Carocci Rivis ta bancaria, 2-3/2014. Milano : Mine rva bancaria Giornale di diritto amminis trativo, 6/2014. Milano : Ipsoa Rivis ta di diritto agrario, 1/2014. Milano : Giuffrè Giuris prudenza italiana, 3/2014. Milano : Wolte rs Kluwer Italia, Utet giuridica Rivis ta italiana di ragioneria e di economia aziendale, 4-56/2014. Roma : Rirea Giuris prudenza italiana, 4/2014. Milano : Wolte rs Kluwer Italia, Utet giuridica RU Risorse umane nella pubblica amministrazione, 2/2014. Rimini : Maggioli I contratti dello Stato e degli Enti pubblici, 1/2014. Rimini : Maggioli Il diritto industriale, 3/2014. Milano : Ipsoa Studi e materiali, 1/2014. Milano : Ipsoa ARTICOLI IN VISTA N. 8/2014 (AGOSTO '14) Titolo del periodico, n°/anno del fascicolo, dati edit oriali Analisi giuridica dell'econom ia, 1/2014. Bologna : Il mulino Il diritto industriale, 4/2014. Milano : Ipsoa Diritto processuale amm inistrativo, 2/2014. Milano : Giuffrè Il foro amministrativo, 4/2014. Milano : Giuffrè Disciplina del commercio e dei servizi, 2/2014. Rimini : Mag- L'industria, 1/2014. Bologna : Il mulino gioli Giornale di diritto amminis trativo, 7/2014. Milano : Ipsoa Rivis ta dell'arbitrato, 2/2014. Milano : Giuffrè Giuris prudenza commerciale, 3/2014. Milano : Giuffrè Rivis ta delle società, 4/2014. Milano : Giuffrè Giuris prudenza italiana, 5/2014. Milano : Wolte rs Kluwer Italia, Utet giuridica Giuris prudenza italiana, 6/2014. Milano : Wolte rs Kluwer Italia, Utet giuridica I contratti dello Stato e degli Enti pubblici, 2/2014. Rimini : Maggioli Il controllo nelle socie tà e negli enti, 1/2014. Milano : Giuffrè Rivis ta di diritto industriale, 3/2014. Milano : Giuffrè Rivis ta giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 2/2014. Roma : Ediesse RU Risorse umane nella pubblica amministrazione, 3/2014. Rimini : Maggioli Sinergie, q. 17/2014. Verona : Cueim Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 69 Elenco Invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 70 Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 71 Elenco invenzioni del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 72 Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 73 Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 74 Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 75 Elenco Marchi del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 76 Elenco Disegni del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 77 Elenco Modelli di Utilità del mese di Luglio nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 78 Elenco Invenzioni del mese di Agosto nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 79 Elenco Marchi del mese di Agosto nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 80 Elenco Marchi del mese di Agosto nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 81 Elenco Disegni del mese di Agosto nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 82 Elenco Modelli di Utilità del mese di Agosto nella provincia di Treviso Fonte: ww w.uibm.eu 83 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO :LUGLIO 84 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 85 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 86 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 87 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 88 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 89 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 90 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : LUGLIO 91 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 92 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 93 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 94 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 95 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 96 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 97 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 98 REPORT PREZZI ALL’INGROSSO : AGOSTO 99
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