16 Notizie dalle aziende Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 INTRA-LOCK Carico immediato con metodica Flat One Bridge e chirurgia guidata Intra-Lock International è riuscita a disegnare un impianto con una forma e una spira denominata Blossom (sotto brevetto) unica perché, diversamente dalle caratteristiche del design autoilettante tradizionale, ogni spira presenta una supericie di taglio e un solco spirale di delusso, che consente all’impianto di continuare ad avere un’azione di taglio lungo l’osso con un elevato incremento di eficienza: minimo sforzo e signiicativa riduzione del trauma tissutale. Questo permette ai clinici di poter ottenere quasi sempre una stabilità primaria (immobilità dell’impianto) elevata, senza compressione ossea. Recentissimi studi scientiici hanno dimostrato inoltre che la supericie frattale e nano-rugosa Ossean degli impianti Intra-Lock modiica realmente l’espressione genica delle cellule a livello nanometrico, che a loro volta inducono un processo di gua- rigione degli impianti notevolmente più veloce. La connessione protesica Flat di IntraLock permette di avere un sigillo perfetto tra impianto e moncone, tanto da non avere iniltrazioni batteriche nel corso degli anni, che potrebbero causare la perdita del lavoro implantoprotesico. Tutto ciò ha permesso di rendere unico il sistema brevettato dalla IntraLock International, denominato Flat One Bridge, che prevede la riabilitazione immediata dei denti entro le 72 ora dalla chirurgia. Questa metodica, che vanta più di 10 anni di pubblicazioni scientiiche con una percentuale di successo del 98%, assicura minima invasività di trattamento, tempo di esecuzione e disagio ridotti, ottimi risultati estetici fonetici e funzionali, oltre a costi decisamente ridotti e sostenibili. Allo stato attuale anche l’implantologia guidata offerta dalla Intra-Lock rappresenta uno strumento che rende possibile a tutti gli odontoiatri di beneiciare di una metodica afidabile e sicura con riduzione dei tempi e dei costi operatori. La chirurgia guidata permette all’operatore di applicare gli impianti attraverso piccoli fori, sotto la guida di una mascherina chirurgica confezionata in base alla pianiicazione virtuale implantoprotesica, speciica per ogni singolo paziente, in modo da sfruttarne al meglio l’anatomia ossea disponibile. Senza parlare dei vantaggi per il paziente stesso, il quale, con un intervento minimamente invasivo, avrà una riabilitazione protesica personalizzata immediata. La Intra-Lock International ha affrontato il problema dei costi, che frenano non poco la divulgazione e l’utilizzo della chirurgia guidata, decidendo di fornire un ulteriore servizio ai propri clienti. Infatti, è possibile anche non acquistare il software, usufruendo di un servizio online attraverso il quale il clinico, assistito da medici specializzati, può pianiicare l’intero intervento. Per quanto riguarda l’hardware chirurgico, anch’esso risulta afidabile e luido. Questo, associato alla metodica Flat One Bridge, descritta in precedenza, permette una gestione senza stress sia della fase implantare che della fase protesica. Inine, ma non per importanza, il kit chirurgico Intra-Lock per l’implantologia guidata differisce da quello tradizionale per pochissime frese. In questo modo il professionista che usa già il sistema implantare Intra-Lock e che vorrà passare alla chirurgia guidata, non dovrà fare un nuovo oneroso investimento. www.intra-lock.it - [email protected] Speciale Regeneration 17 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 Geistlich Bio-Gide®: sicurezza e qualità da quasi 20 anni Quali condizioni deve soddisfare una membrana per la rigenerazione ossea guidata (GBR)? Quanto deve durare una membrana riassorbibile? Come scegliere tra i tanti prodotti a disposizione? I chirurghi più esperti continuano a sottolineare alcuni fattori imprescindibili nella scelta delle membrane e, in generale, dei prodotti per la chirurgia rigenerativa: maneggevolezza, supporto della letteratura scientiica internazionale, e una conoscenza approfondita dei processi biologici. L’innovazione va bene, purché abbia una solida storia di successo clinico documentato alle spalle. È questo il principio su cui si basa da sempre Geistlich Pharma, l’azienda che ha iniziato la sua storia nel 1861 con la lavorazione del collagene per scopi manifatturieri. Un secolo dopo il collagene è diventato una risorsa importante in odontoiatria con la nascita della GBR1 e Geistlich Pharma ha sviluppato e proposto nel 1996 la prima membrana in collagene naturale per GBR, Geistlich Bio-Gide®. Immaginando i requisiti di una membrana ideale, Geistlich Bio-Gide® è quella che ne soddisfa di più. Vediamo perché. Anche nei difetti a più pareti Nei difetti a 2 e 3 pareti l’impiego di una membrana determina regolarmente un successo predicibile2. Nei difetti più estesi si può utilizzare con successo la “sausage technique”, la tecnica documentata che prevede di issare la membrana con pin in titanio per stabilizzare ulteriormente l’innesto6. Bibliograia 1. Hurley et al. (1959), J Bone Joint Surg Am. 41-A:1243-2154. 2. Jung RF et al. (2012), Clin Oral Implants Res. 3. Fonte: PubMed, Termine di ricerca: bio-gide (Risultato: 203). 4. Becker et al. (2009), Clin Oral Implants Res 20(7):742-749. 5. Bornstein et al. (2009), J Periodontol 80(8):1289-1299. 6. Reports del 2° Geistlich Expert Meeting sulle membrane (Lucerna 2011). 7. Schwarz et al. (2006), Clin Oral Implants Res 17:403-409. Indicazioni cliniche e tecniche chirurgiche su: www.regenerationfocus.it L’originale è inimitabile. Maneggevolezza Oltre a essere la membrana in collagene con gli studi clinici a più lungo termine2 e a essere stata usata e analizzata in centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali3, Geistlich Bio-Gide® ha una maneggevolezza unica e un’adesione ottimale al difetto, ben nota a chi l’ha provata. I risultati degli studi clinici e preclinici hanno dimostrato che rallentare il riassorbimento delle membrane attraverso l’alterazione artiiciale della struttura delle ibre di collagene (crosslinking) è superluo, perché la funzione barriera della membrana Geistlich Bio-Gide® è già suficiente a stabilizzare l’innesto nelle prime settimane di guarigione, quelle necessarie a consentire l’avvio di una rigenerazione ossea eficace4,5. Stabilizzazione La vascolarizzazione dell’innesto è una caratteristica importante per la vitalità dei tessuti molli e il relativo risultato estetico: fra le membrane esaminate, Geistlich Bio-Gide® è quella che si vascolarizza più rapidamente e più omogeneamente6. Integrazione Geistlich Bio-Gide® favorisce la neoformazione di tessuto non solo alla base del difetto osseo, ma anche in modo diretto al di sotto della membrana grazie alla vascolarizzazione omogenea permettendo un’integrazione perfetta nel tessuto ospite7. Monte Cervino , Svizzera Durata RI M AN E E: Q U AN TO SE RV ne precoce la vascolarizzazio pporta la della membrana su a1 os rigenerazione se MANEGGEVOLE: pronta all’uso, aderisce perfettamente al difetto AFFIDABILE: oltre 150 studi scientifici, successo clinico a 14 anni 2 MENO DEISCENZE: guarigione ottimale anche se esposta3 Sicurezza La membrana protegge l’innesto anche in caso di esposizione senza che si veriichino complicanze né reazioni iniammatorie4. 1 Schwarz F et al. Clin. Oral Implants Res. 2008; 19 : 402-415 Jung RF et al. Clin. Oral Implants Res. 2012 3 Becker J, Al-Nawas B, Klein M.O, Schliephake H, Terheyden H, Schwarz F Clin. Oral Impl. Res 2009; 20: 742-749 2 SR www.geistlich.it shop.geistlich.it 18 Speciale Regeneration Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 Structure and volume in delayed immediate implantation Dr Georg Bach*, Christian Müller** ArTiCOLO iN LiNGUA OriGiNALE *Oral surgery specialist ** Master Dental Technician Introduction Delayed immediate implantation is a viable alternative to immediate implantation, for which there is no distinct evaluation in the literature, and a “regular” implantation after complete osseous healing of the former extraction area, generally associated with volume loss. Loss of osseous volume after extraction of a non-conservable tooth may be a limiting factor for later implantation. To avoid this problem, many authors recommend immediate implantation, where an implant is inserted immediately after careful and gentle tooth extraction. In cases where immediate implantation is not wanted or possible, delayed immediate implantation after reconstruction of the former tooth area, which is generally carried out three to four weeks after extraction of the non-conservable tooth, is a viable alternative. If the alveolus is (still) mostly intact after extraction, the precondition for immediate implantation can be optimised with a collagen membrane and cone unit. The procedure presented in the form of the following three exemplary patient cases also acknowledges this easy surgical procedure. The focus of interest is on procedures for preserving osseous volume after extraction—many authors emphasise the value of closing the wound by means of a “punch”, which they claim to have considerable advantages with regard to protection against resorption. > pagina 19 Case 1 - Due to an extensive dental history, none of the anterior teeth of the maxilla were conservable (Fig. 1a) and had to be removed gently (Fig. 1b). Immediately following extraction of the teeth, collagen and membrane cones were inserted (Fig. 1c) for the purpose of socket preservation and integration of the previously produced (Fig. 1d) interim prosthesis. Figures 1e and 1f show the clinical situation one and four weeks after surgery; Figure 1g shows the situation after delayed immediate implantation. The intraosseous suture material was removed seven days after implantation (Fig. 1h). After completion of the osseointegration phase, the casting was done (Fig. 1i), followed by insertion of the abutments using the prepared insertion aid (Figs. 1j–l). Figure 1m shows the exact conformity between planning (template) and achieved result (abutments). SR Speciale Regeneration 19 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 < pagina 18 Undisturbed growth of boneforming cells in the former tooth socket is promoted by preventing the connective tissue from grow- ing into the alveolus. However, this procedure presents more of a challenge for the surgical skills of the dental surgeon in terms of production and insertion, and it is more demanding for the pa- tient, both surgically and financially. The insertion of so-called collagen membrane and cone units can simplify closure of the alveolus considerably and avoid removal of the punch at a later time. A second procedure is not required because of the absorbability of the material, since the collagen membrane cone unit does not have to be removed. Procedure The manufacturer recommends the following procedure for the insertion of collagen membrane and cone unit: 1. Preparation for a tight closure After gentle and non-traumatic extraction of the non-conservable tooth, the marginal gingiva is minimally detached to the alveolar process so that the free membrane side of the collagen membrane and cone unit can be inserted. 2. Customising collagen membrane and cone unit Moistening is to be avoided because this would make it more dificult to achieve a good it to the alveolus. Rather, the collagen cone is itted to the alveolus with the scalpel, > pagina 20 Case 2 - In the right half of the maxilla, the two remaining posterior teeth were fractured and deeply damaged by caries (Fig. 2a), thus non-conservable. The two alveoli remained largely intact (Fig. 2b) after gentle removal of the roots, and a customised collagen membrane and cone unit was inserted (Fig. 2c). The suture material was removed one week after surgery (Fig. 2d). After four weeks, the bone bed showed no irritation and a primary reconstruction to a large extent. We were able to insert two implants after this short waiting period. Figure 2e shows the condition after implant bed drilling; Figure 2f shows the two inserted implants. Please also see the corresponding dental panoramic X-ray (Fig. 2g). Upon completion of the osseointegration period, the implants showed no irritation (Fig. 2h), so that the impression could be taken with a customised spoon (Fig. 2i) and the dental lab work (Figs. 2j & k) was executed. Figure 2l shows the inserted abutments, and Figure 2m shows the integrated product in the patient’s mouth. Figure 2n shows the corresponding sagittal view. SR 20 Speciale Regeneration Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 Case 3 - The teeth were marked by a severe previous periodontitis, and the two upper central incisors were damaged so severely (Fig. 3a) that they were considered non-conservable. After minimally invasive removal of the two upper central incisors (Fig. 3b), the alveoli of the incisors were found to be intact (Fig. 3c) so that, for the purpose of socket preservation, collagen cone and membrane units were inserted (Fig. 3d) and ixated (Fig. 3e). Two implants (Fig. 3f) were inserted after primary healing of the soft tissue. Figure 3g shows the immediate postoperative status; Figure 3h shows the status after one week. The two implants were itted with crowns upon completion of further eight weeks of healing time. Figure 3i shows the clinical indings after six months within the scope of a recall appointment. < pagina 19 and the membrane is configured with small scissors to facilitate insertion under the marginal edges, while at the same time achieving an ideal defect-congruent coverage. To achieve this, the dimensions of the membrane should be approximately 1–2 mm wider than the diameter of the alveolus. 3. Insertion of collagen membrane and cone unit Using dry, anatomical, wide tweezers, the collagen membrane and cone units are inserted into the alveolus and then pushed in deep with a moist swab. The membrane part should be seated exactly at the level of the marginal gingiva. Now the free and slightly oversized part of the membrane is pushed carefully under the edges of the marginal gingiva. 4. Protective measures A back-and-forth suture with a non-absorbable suture material will secure the position of the collagen membrane and cone unit in the alveolus and also adapt the free gingiva edges on the membrane. Case presentations The following three patient cases serve to illustrate and ultimately evaluate the procedure of a delayed immediate implantation using an absorbable collagen membrane and cone unit. Case 1: Four non-conservable teeth in the anterior maxilla Due to a trauma of the anterior teeth during adolescence, the patient received endodontic treatment and crowns on the four front teeth, which — after recurring problems — resulted in apicoectomies. The second set of crowns at ten years after the irst prosthetic treatment was followed immediately by a second resection due to persistent discomfort. The patient is in her late thirties, and now the four front teeth 12, 11, 21, 22 are no longer conservable. They showed mobility grades of I–II, high circular probing depths and bleeding on probing. After a removable interim prosthesis 12–22 was produced, the four teeth in the anterior maxilla were extracted gently and the periradicular granulation tissue was also removed as non-traumatically as possible. The wound was closed with four collagen membranes and cone units; they were itted to the alveolus by resizing the collagen part. The membrane part facing the oral cavity was adapted to the edges of the wound to enable a tight closure with suture material. Four weeks after extraction of the teeth, the former tooth area 12–22 was non-irritated with good remaining structure and volume. ITI implants were inserted in areas 12–22 which were itted with a ixed bridge after twelve weeks of healing. Case 2: Free-end situation in the right half of the maxilla The free-end situation in the right half of the maxilla that occurred 31 years ago had been itted with a disto-cantilever bridge 16-15-14 BM-KMKM. At a later time, both of the two premolars (abutment teeth) received endodontic treatment and a root illing. Both teeth fractured so unfavourably that they were non-conservable. The patient requested “the same treatment, but with implants instead of teeth”. To prevent further fractures of the teeth that had fractured on the subgingival level, the remaining two root portions were extracted gently and carefully. Two collagen-cone units were customised with a scalpel (collagen part) and scissors (membrane) in such a way that they were lush with and illed the former alveolus in addition to providing a inish. The inal closure was achieved by way of intraosseous sutures. A delayed immediate implantation was also carried out after about four weeks; two implants were inserted in areas 14, 15, which were again itted with a cantilever bridge (16 as a premolar SR pontic) after several weeks of osseointegration. Case 3: Replacement of periodontally severely damaged teeth 11, 21 The patient in her mid-thirties had already lost several teeth in the lateral dental area of the maxilla. The fact that she is a heavy smoker was certainly a considerable co-factor in this unpleasant situation. A trauma of the front teeth (a fall at home) that had occurred many years ago had required splinting of the two upper central incisors which now, only ten years after the procedure, showed a high degree of mobility. The patient also complained of pain when biting. After the production of a clip-free interim partial prosthesis, the two upper central incisors were extracted, taking care to avoid any traumatisation. A collagen membrane cone unit was also used for treating both of the two alveoli. Since the patient was not prepared to stop smoking, maintaining structure and volume was just as important as achieving a fast and tight closure by using the collagen membrane and cone unit. After four weeks of primary healing time, two implants were inserted in areas 11, 21, which then received two crowns as a supra-construction after eight weeks. Evaluation The procedure presented here is deinitely not a substitute for a proven treatment scheme, but it can serve to simplify it. If the alveolus is largely intact, which must be deined as the precondition for executing the treatment steps described here, a GBR procedure can be performed quickly and without any further trauma to the tissue. The goal is to conserve as much volume of the former tooth socket as possible, thus creating favourable preconditions for a delayed immediate implantation. The procedure has obvious limitations in cases where the former tooth socket has been largely destroyed (due to a complicated extraction or previous procedures resulting in a loss of most of the buccal bone lamella), where the non-conservable tooth shows a profound infection, and in situations where the patient does not want the use of materials of animal origin. Information regarding the employed collagen product: Absorbable collagen membrane-cone — PARASORB-Sombrero® — Absorbable local hemostatic agent with membrane for guided bone regeneration of equine origin. Manufacturer: RESORBA (Germany). The authors hereby conirm that there is no conlict of interest. L’articolo è stato pubblicato per la prima volta su COSMETIC DENTISTRY International, vol.3 anno 2013. Notizie dalle aziende 21 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 BioHorizons Global Symposium 2015 a Los Angeles (USA): “Defining the future of implant technology from concept to practice” Si terrà presso il JW Marriott di Los vicius e Pi-Anfruns, il dott. Renzo Guarnieri presenterà i risultati della ricerca 31-10-2014 11:43 Pagina 1 Angeles (USA), dal 16 al 18 aprileGlobal_sym2015 clinica evidence-based, condotta in Italia, che hanno permesso al gruppo da 2015, il prossimo Simposio mondiale lui coordinato di vincere l’Award BioHorizons 2014. L’Hollywood gala concluBioHorizons, che sarà incentrato sul tema della “Deinizione dei protocolli della futura implantologia”. In un’epoca segnata dalla continua e veloce evoluzione tecnologica, questa edizione del Congresso vuole infatti fare il punto sulle nuove tendenze e sugli orientamenti terapeutici dell’implantologia con uno sguardo particolare proiettato al futuro. Preceduto da otto workshop clinici precongressuali condotti da esperti nel settore, tra i quali i dottori Allen, Moody e Pikos, il Simposio sarà articolato in diverse sezioni. La prima giornata congressuale sarà aperta dai dottori Misch, Iglhaut, Pikos e Keeney, che si confronteranno con la platea sul tema “Current concepts and future trends in regenerative & implant dentistry”. Il secondo giorno congressuale sarà diviso in una prima sessione dedicata alla chirurgia, condotta dai dottori Shaie, Lamar, Moy, Tischler e Cullum, sul tema “Contemporary approaches to fullarch reconstruction”, e in una seconda sessione dedicata all’ottimizzazione dei risultati estetici attraverso una sinergia d’approccio integrata da aspetti chirurgici e protesici. In questa trova un posto di rilievo l’esperienza italiana dei dottori Alessandro Agnini e Andrea Mastrorosa, che dal podio americano presenteranno i loro risultati nel campo della digital dentistry applicata alla sistematica implantare BioHorizons. Nella sessione chirurgica pomeridiana sarà invece affrontato il tema che rappresenta la vera sida della futura implantologia, quello dell’integrazione perimplantare dei tessuti molli. È in quest’ottica, infatti, che si è sviluppata da più di vent’anni la ricerca BioHorizons, attraverso la creazione di una nuova supericie trattata con il laser (Laser-Lok) che, unica tra tutte le nuove superici proposte dalle aziende produttrici di impianti dentali, si è dimostrata in grado di permettere la creazione di un vero attacco connettivale tra il tessuto molle e il collo implantare. Saranno i dottori Cooper, Tarnow, Steigmann e Sarnachiaro che nel corso della loro presentazione illustreranno i vantaggi clinici che la supericie LaserLok può offrire in funzione della stabilità dei tessuti molli perimplantari nel tempo. Durante la sessione di ricerca del sabato, che fornirà in anteprima i risultati della ricerca BioHorizons, uno spazio particolarmente signiicativo verrà riservato al dottor Renzo Guarnieri, responsabile del gruppo di ricerca BioHorizons Italia. Nell’ambito della deinizione dei futuri protocolli terapeutici di utilizzo degli impianti nei settori estetici, insieme ai colleghi Ricci, Coelho, Linke- Colori compositi derà il Simposio nella splendida cornice del JW Marriott Los Angeles, offrendo a tutti i partecipanti un momento conviviale di incontro festoso e rilassante. C M Y CM MY CY CMY K
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