Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 La Campanella Giornalino dell’Istituto Comprensivo Statale “Buonarroti” di Corsico. A cura del Comitato Genitori Buonarroti. Complimenti a Tiziano Berra (3aC Salma) e Pietro Fusco (2aA Battisti) Per aver vinto il concorso per il titolo del giornalino Cari lettori, ecco il secondo numero del giornalino, o per meglio dire La Campanella. Si il secondo numero, ma il primo quasi interamente realizzato dalle vostre storie, racconti, curiosità, esperienze. Ringraziamo tutti quei genitori o associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo giornalino ma soprattutto tutti coloro che hanno partecipato al nostro concorso per dare un titolo al vostro giornalino. Sappiamo che il compito non era facile e da un certo punto di vista aveva anche la sua dose di responsabilità perchè il vostro giornalino è distribuito a tantissime persone, e come potete ben immaginare il titolo è la cosa che salta subito all’occhio di colui che lo prende in mano per la prima volta. Siete stati veramente in tanti, e scegliere il vincitore vi assicuriamo non è stato semplice. La vostra grande partecipazione ci ha dato veramente tanta carica e voglia di proseguire con questo progetto. Non abbiamo voluto rinunciare a nessuno dei vostri articoli tanto che, come avrete sicuramente notato, La Campanella è diventata piu “pesante”. Ben 12 pagine piene di tutto ciò che avete voluto condividere con gli altri. E allora non fermatevi qui! Continuate a scriverci e noi continueremo a condividere! Anche per il prossimo numero e i successivi, attendiamo i vostri articoli, opinioni, suggerimenti, critiche..... Inoltre le iniziative alle quali sarete coinvolti non finiscono qui. Cari lettori della Campanella, rimanete sempre sul “pezzo” perchè avremo ancora bisogno di voi. E’ una promessa! Questo giornalino siete voi, la scuola siete voi, impegnamoci per continuare a migliorarla e farla conoscere a tutti! La Redazione Grazie alla campagna di riciclo dei libri scolastici promossa Grazie all’enorme partecipazione di tutti noi, la scuola è dal Comitato Genitori, sono riuscita a raccogliere ben 42200 punti !!! stati aiutati 25 ragazzi freQuesti i premi che sono stati richiesti e che presto entre- quentanti la scuola media Buonarroti e quindi ranno a far parte della strumentazione scolastica: le rispettive famiglie. Una media di 3 alunni 2 lavagne multimediali (LIM) per classe. 2 computer portatili (per sfruttare appieno le LIM) Anche in questo caso è doveroso un ringrazia2 stampanti laser mento a tutte quelle famiglie che donando i li2 kit creatività per colorare bri non piu utilizzati dai propri ragazzi, hanno 40 risme di carta A4 aderito all’iniziativa. Grazie a tutti voi per aver dimostrato che con la collaborazione e la Vi aspettiamo ancora piu numerosi alla partecipazione, si possono raggiungere ottimi risultati! prossima raccolta! Grazie! info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti 1 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Il C.C.R. Consiglio Comunale dei Ragazzi Durante l’anno scolastico 2012/2013 noi classi quinte della scuola primaria di via Salma abbiamo partecipato al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Alcuni alunni si sono candidati per il ruolo di rappresentante, esponendo ai compagni i propri programmi di lavoro e successivamente, tramite una votazione, le classi hanno scelto tra questi candidati i propri rappresentanti. Il primo incontro ufficiale si è tenuto presso l’aula consigliare del comune di Corsico alla presenza della sindaca, di due consiglieri e dell’addetto stampa del comune. C’erano i rappresentanti eletti delle scuole primarie di Corsico con i loro insegnanti, anche noi eravamo accompagnati dalle maestre, ma anche da Pierpaolo e Sara, due esperti che ci hanno seguito sia in questa esperienza sia nel percorso della Philosophy. All’inizio eravamo tutti un pò spaventati di dover parlare in pubblico, ma poi un alunno della Galilei di nome Simone ruppe il ghiaccio e poi tutti noi iniziammo a esporre le nostre idee e prima della fine della seduta decidemmo le quattro commissionisu cui lavorare ed i loro compiti: La commissione ambiente con il compito di migliorare e rendere piu vivibile l’ambiente della nostra città (ad esempio:usiamo i cestini). La commissione genCOMUNICAZIONE IMPORTANTE PER I GENITORI DELLA MATERNA MUNARI tilezza con il compito di nitori, la gentilezza (getquesta lettera per informarvi di un importante progetto che riguarda ladivulgare scuola dei bi, ma soprattutto la loro sicurezza. Più volte nel corso degli anni i genitori e le tiamo anno sollevato la problematica legata all’assenza di un’adeguata protezione per i le basi contro il bullielle aule, molto pericolosi in caso di incidenti. smo). o, grazie all’interessamento e al sostanzioso contributo economico di una mamma tti insieme risolvere questo problema definitivamente, ma abbiamo bisogno La anche commissione sicurez- za per studiare come poter imparato che noi siamo dei rendere sicura la nostra Cor- “piccoli cittadini” e come tali sico. possiamo cambiare la nostra La commissione scuola città in meglio e possiamo per migliorare la scuola (an- partecipare attivamente alla che con i ricordi dei nostri vita sociale del nostro Comugenitori). ne. Le classi al completo hanno poi lavorato su questi argoSforzi Christian menti per il resto NOI, ABITANTI DEL MONDO dell’anno scola- Noi, abitanti del mondo, stico producendo abitanti di questo mondo rotondo. tanto materiale Bisogna essere tutti fratelli. Come dei gemelli. come: cartelloni, Ai bulli non bisogna cedere schemi, disegni, se nò ti possono offendere, poesie, libri, test ai bulli bisogna rispondere: mi stai ferendo! e slogan pubblici- Perchè sanno che stanno sottomettendo. Maestre come mamme, tari. compagni come fratelli Alla fine dei lavori almeno saremo tutti più belli, di ogni commis- pace, gioia, serenità sione, con i rap- porta la vita nell’aldilà presentanti delle da quel muro di tristezza, altre scuole ci sia- almeno con certezza. Tutte queste cose formano mo riuniti per un l’amore che vien dal cuore. momento di verifica e di confronto. C.C.R. Da questa esperienza abbiamo Consiglio Comunale dei Ragazzi Rappresentante: Gabriele Marzorati 5a B 10/05/2013 ne ha un costo non indifferente e pur riuscendo a coprire in gran parte la spesa, vi di unire le forze per arrivare a coprirla per intero attraverso una raccolta fondi per chiediamo un contributo di 3 euro a bambino. Obiettivo copricaloriferi raggiunto! sono essere consegnati ai vostri rappresentanti di classe entro il 16 dicembre 2013. vinti che insieme riusciremo a consegnare ai nostri bimbi un ambiente più sicuro in re e giocare liberamente senza rischi! ori informazioni sull’operazione potete contattare il Sig. Rubini Adriano del Genitori al numero 347/9494563 oppure scriverci alla mail [email protected] ti di fornirvi maggiori dettagli e tutte le spiegazioni del caso. Nel gennaio 2014, i tecnici del Comune di Corsico hanno installato CGBuonarroti i copricaloriferi in tutte le aule della scuola materna Munari. Finalmente non sarà piu necessario proteggere i caloriferi con antiestetici “cuscini”. Fin dall’anno scorso, uno dei principali obiettivi del Comitato Genitori per l’Istituto Buonarroti era quello di dotare di copricaloriferi, tutti i caloriferi delle aule della scuola Munari, a completamento delle coperture già presenti nel salone grande. Quest’anno, grazie al generoso contributo economico di un genitore della Munari e all’enorme lavoro svolto da tanti genitori che hanno reso possibile diverse attività di raccolta fondi, Il Comitato è riuscito ad acquistare i copricaloriferi poi montati dai tecnici comunali. Copricalorifero Modello Arcobaleno La Redazione amo in anticipo per il prezioso contributo e la partecipazione. sse verrà montato una copertura di sicurezza per ogni singolo calorifero (in totale 9 copricaloriferi) in materiale plastico rigido, atossico, antibatterico, ignifugo in mblati mediante raccordi antischeggia inseriti ad alta pressione in modo tale da lo smontaggio manuale. 2 info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Il Grande Salto Cari lettori, i prossimi due articoli sono stati scritti direttamente da alcuni ragazzi/ragazze, che hanno voluto raccontare la loro esperienza, le loro emozioni e le loro paure in merito al “grande salto” dalla scuola elementare a quella media. Sono due articoli veramente interessanti e “istruttivi”. Buona lettura. La scuola media: Un nuovo inizio Io sono un primino delle medie e volevo raccontare del passaggio alle medie ai ragazzi che sono all’ultimo anno di scuola primaria. Nel mio ultimo anno di elementari ero molto preoccupato per il nuovo anno alle medie. Non ero molto felice di lasciare le mie maestre alle quali mi ero affezionato (anche se a volte dicevo il contrario). In quinta volevo imparare più di quello che la maestra spiegava e di solito ero molto interessato alle lezioni. Non ero bravissimo a scuola ma le lezioni le sapevo e la maestra mi chiedeva sempre qualcosa nelle interrogazioni dei miei compagni. Di età sono sempre stato il più piccolo ma ho una grande capacità mentale (non per vantar mi). Quest’anno invece le lezioni sono molto più difficili e i professori pretendono di più da noi e capendolo da subito mi sono messo a studiare di più e adesso sto andando molto bene. Con le lingue straniere mi sono trovato in difficoltà ma non sono mai andato sotto il 6 ½ tranne una volta in inglese (e anche se in questa materia non vado benissimo non mi lamento degli ultimi voti che ho preso). La materia che mi piace di più è matematica, perché avevo una maestra che faceva sembrare semplicissimo e divertente tutte le cose che facevamo e per questo non ho problemi con i nuovi argomenti. In italiano invece non ero bravissimo ma ci mettevo tutto l’impegno per non avere brutti voti adesso, alle medie, ho un prof che è molto bravo ed è il prof di italiano che ci spiega benissimo le lezioni. Il messaggio per le quinte è di non prendere mai la scuola sotto gamba. BUONA FORTUNA DA CHRISTIAN SFORZI. Dalle elementari alle medie: Il grande passaggio Vi raccontiamo cosa potrete trovare alle medie Buonarroti . Siamo due ragazze della 1’ C della scuola Buonarroti e vi raccontiamo la nostra esperienza del grande passaggio dalle elementari alle medie. Ci chiamiamo Rebecca e Chiara e vi avvisiamo che non è facile come sembra ; ma non impauritevi , basta che vi impegnate e raggiungerete il vostro obbiettivo! Noi abbiamo iniziato benissimo e ci siamo ambientate subito, voi scoprirete un sacco di aule e cose nuove. Le lezioni sono interessanti e soprattutto ci sono attività divertenti, che di sicuro vi coinvolgeranno, come teatro, Philosophy … insomma non vi annoierete mai! La nostra giornata è formata da 6 ore e da 17 materie. Ogni prof. insegna una materia, tranne quella di lettere che vi farà : epica, antologia, grammatica, geografia e storia. Insieme alla prof. di lettere ci sarà anche quella di matematica che vi insegnerà: scienze, geometria e aritmetica. Ci sono due intervalli che durano 10 minuti l’uno , vi dovrete abituare a mangiare di più e a parlare di meno! In certi casi sarete divisi come all’elementari per motivi diversi. Le prof. faranno un foglio dove ci saranno i nomi degli alunni e la classe corrispondente. Alle medie dovrete dare sempre del Lei , e questo all’inizio non sarà facile, ma vi abituerete anche a questo! A motoria giocherete a pallavolo e a basket, farete anche le flessioni e dai 5 ai 10 minuti di corsa! Con la prof. Grandioso farete sia tecnologia sia informatica, con la prof. Raimondi farete arte, lei è bravissima e vi farà fare dei disegni stupendi . Speriamo di non avervi annoiato e mandiamo un in bocca al lupo a tutti gli studenti di quinta elementare che stanno per arrivare alla media Buonarroti . da Rebecca e Chiara ciao !!!!!!! Via Ripamonti 190 Milano Tel. Fax 02/55230171 www.mcdomus.nelsito.it [email protected] info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti 3 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Il laboratorio di teatro Raccontiamo il nostro cammino con la compagnia teatrale del Comteatro a scuola ... Un’esperienza da non perdere! Durante i primi due anni di scuola media, abbiamo avuto delle esperienze con laboratori scolastici, uno tra questi è stato il teatro, in collaborazione con la compagnia teatrale del Comteatro. La nostra insegnante che ci ha accompagnato in questo percorso in crescita con la sua allegria e vivacità, è stata Cinzia, a cui siamo molto affezionati. In ogni lezione abbiamo trattato argomenti diversi e sempre molto curiosi. Crediamo che questa esperienza sia molto istruttiva, che ci aiuti molto a crescere e ad imparare a conoscere i nostri compagni da altri punti di vista; quelli che noi, in principio pensavamo molto timidi, in questo cammino con Cinzia si sono rivelati più espansivi e confidenziali. E’ anche un’esperienza che dà molte soddisfazioni, perché alla fine dell’anno scolastico ognuno di noi esprimerà le nozioni imparate at- traverso un breve spettacolo che include il lavoro svolto durante questi incontri. In prima media l’argomento che abbiamo trattato per lo spettacolo è stato: “il giornalino della 1^C”, dato che avevamo ideato il giornalino della scuola, quindi in questo spettacolo abbiamo inscenato la nascita del giornalino e le fasi di elaborazione in un modo molto esilarante. L’anno scorso invece, il tema dello spettacolo è stato: ”Le differenze tra ci- nema e teatro”, dove abbiamo rappresentato tutte le diversità fra i due, in un modo un po’ eccessivo ma divertente. Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci aspetterà quest’anno ma siamo sicuri che ci divertiremo un mondo! Cecilia De Iacob Gaia Massimino Scuola primaria di primo grado Buonarroti 3a C Tutti in scena! L’esperienza che vogliamo raccontarvi riguarda il laboratorio teatrale dello scorso anno scolastico e che speriamo possa essere riproposto anche quest’anno. Il percorso è iniziato a marzo ed è terminato alla fine di maggio, con una restituzione del nostro lavoro ai genitori e ai docenti. Ma che cos’è un laboratorio teatrale? E’ un’attività che si fa a scuola e che è composta da momenti diversi: inizialmente si studiano le tecniche più significa- tive del teatro; dopo si prende in esame il testo di narrativa letto e lo si interpreta secondo le idee, i pensieri e le sensazioni del gruppo classe. Incontro dopo incontro, abbiamo raccontato tutte le fasi del nostro lavoro in un “diario di bordo”: abbiamo scritto come abbiamo imparato a usare lo spazio, a controllare la respirazione, a conoscerci meglio, a stare insieme. Ma il laboratorio non è soltanto questo, è anche fatica, Fuori da un teatro un topo chiede a un altro: -Allora, che si fa, entriamo? -Ma no! -Perché? -Ma non hai visto? Dentro ci sono quattro gatti! 4 allegria, libertà. Perché fatica? Perché per rimanere concentrati bisogna impegnarsi molto, assumere atteggiamenti insoliti per ragazzi della nostra età, superare le proprie paure; perché bisogna stare in sintonia con gli altri compagni, rispettare i tempi di tutti e soprattutto avere fiducia in loro. Perché allegria? Perché è bello e divertente stare insieme, fare attività diverse ed esercizi buffi. Perché libertà? Perché esprimiamo tutte le sensazioni positive che abbiamo dentro e ci mettiamo in gioco senza timore di essere giudicati; perché possiamo leggere un libro in maniera diversa e raccontarlo agli altri liberamente. VI SEMBRA POCO?! Gli alunni della classe 3aA Scuola Secondaria di I Grado Buonarroti Una giovane zanzara chiede alla madre il permesso di andare a teatro. Dopo molte insistenze riesce a convincerla: “Va bene... Puoi andare.!" - dice la madre "Ma stai attenta agli applausi..!" info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Dieci buoni motivi per fare teatro Cari genitori, anche quest’anno ripartono i corsi e le attività didattiche del Comteatro dedicate ai bambini e ai ragazzi; sappiamo bene quanto sia difficile, per un genitore, decidere quale sia l’attività indicata per il proprio figlio: tra lo sport, lo strumento musicale e altre possibili proposte, ci piacerebbe che valutaste anche l’ipotesi di un laboratorio teatrale. Perché? Ecco dieci buoni motivi: sciolgono, il collo si allunga e gli occhi… beh, gli occhi e le orecchie meritano un capitolo a parte. Sono il gioco di tutti i giochi Pensate che in inglese recitare si dice “to play”, giocare! Ma io non sono un gioco qualunque: sono il gioco di tutti i giochi. Da me si gioca a giocare, si gioca con o senza le parole, si inventa una lingua sconosciuta, si gioca con le maschere i Sono come uno sport di costumi e la musica, si gioca squadra con la mente. E se giochiamo Sono un gioco collettivo! Un a “facciamo come se”, in quelgruppo di teatro è una vera lo sono non mi batte nessuno! e propria squadra; i bambini prima di tutto imparano a co- Sono molto, molto, molto noscersi, a diventare amici, a educativo scoprire cose dei propri com- Da me non si può giocare se pagni che di solito non si no- prima non si impara ad ascoltano facilmente. Sanno i nomi tare. E per farlo ci vogliono di tutti, il colore dei loro ca- occhi e orecchie in continuo pelli, il loro animale preferito. allenamento: a chi tocca parA teatro sanno chi corre velo- lare? Come in tutti i giochi, ci ce, chi imita bene l’aquila, chi sono regole da rispettare. Lo è bravo a raccontare le storie, spazio, per esempio, è un pochi con il costume fa meravi- sto prezioso. E’ un luogo dove glie e chi sa essere leggero. possono accadere cose meravigliose, se tutti coloro che lo Sono più che uno sport abitano lo rispettano, lo sanno Sono molto più movimenta- accudire. Gli attori si divertoto! Nel mio caso il corpo non no come matti ma conoscono impara una disciplina o un il tempo del silenzio, la conallenamento fisico, ma solo centrazione, l’attesa prima di con me il corpo è così libero entrare sulla scena. di divertirsi e di esprimersi in tutte le sue parti. Da me i pieSono liberatorio di corrono, le caviglie girano Chi gioca con me esce sode si solleticano, le ginocchia disfatto, cambiato, persino si piegano per saltare e poi si trasformato! Quando si gioirrigidiscono per fare i burat- ca con me si può perdere il tini; anche il sedere si muove, proprio nome, e diventare e si agita nell’aria (senza fare principi fate draghi mostri rumore, eh?); e poi la pancia, animali e, perché no, provare le mani, le spalle roteano e si sentimenti ed emozioni. Con me gli attori giocano ad avere paura, e provano a sconfiggerla; provano a ridere di cuore e poi scoprire che da tanto non lo facevano così; provano a diventare un personaggio che nella vita di tutti i giorni non farebbero mai. Qui da me, si può. Rinfresco la mente Sono molto sano, già. Qui da me si studia, spesso senza accorgersene, e anche coloro che a scuola faticano si ritrovano presto con un libro in mano, o a studiare una poesia, o a scoprire la bellezza di un testo. La scuola sta imparando a conoscermi, e sapendo il mio valore e la mia utilità è disposta a concedere crediti formativi a chi mi frequenta. Il mio gioco vale la candela! Sono ecologico Faccio stare bene. Apro la mente, invito alle relazioni, all’ascolto, alla capacità di entrare in sintonia con gli altri senza bisogno di usare le parole. Sviluppo cioè tutti e cinque i sensi, anche quelli che nella vita di tutti i giorni vengono dimenticati. Sono emozionante Come una partita di pallone? Di più. Come un bel film d’avventura? Di più. Come una corsa all’intervallo? Di più. Se vieni da me e hai voglia di divertirti, e di metterti in gioco, posso essere così emozionante da farti scoppiare il cuore, da farti ridere a crepapelle o da farti venire le lacrime agli occhi. Sono davvero emozionante: sia per info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - chi sta sulla scena che per chi è lì fuori, sulla linea, pronto a entrare. Sono il luogo in cui si guarda Teatro significa proprio “luogo in cui si guarda”. Che cosa si vede? Tutto. Si va in scena, alla fine dell’anno, davanti al pubblico. Ma da me, il pubblico si incontra tutte le volte: sono gli altri attori che diventano spettatori, e poi si cambia. In questo modo si impara ad essere visti, e spesso essere visti significa essere amati. Certo, l’ultimo giorno è importante se durante l’anno ci siamo preparati bene per quel momento: quando potremo dire, come quando eravamo piccoli, “guardami, mamma… guardami, papà!” e gioire dell’essere guardati, visti, accolti. Amati. Sono il teatro! Vale a dire: sono tutto e niente. I dottori sono dottori, i benzinai benzinai, i calciatori sono calciatori e i pianisti sono pianisti… ma gli attori! Gli attori sono tutto: possono diventare benzinai col pallino della medicina, posso calciare la luna e suonare un pianoforte di carta… da me si impara l’arte della possibilità, della meraviglia, dell’incanto e della verità. La verità, si. La cosa più difficile è proprio questa: imparare a dire “ciao” con onestà, stringendo la mano, guardando negli occhi, per entrare davvero in relazione con gli altri. Sono il teatro, e ho detto tutto. Comteatro CG Buonarroti 5 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Let’s Rock !!!!! PREMESSA Prima di iniziare a navigare nella storia della musica, credo sia doveroso da parte mia precisare che a mio avviso è estremamente complicato parlare di generi musicali. La musica è libertà di espressione, gioia di comunicare le proprie emozioni agli altri, gioia nel condividerle. È un modo per vivere la vita in maniera libera. Imbrigliare la musica in schemi precisi e definizioni inequivocabili la trovo una forzatura. Tutto ciò che verrà quindi descritto ed esposto per comodità di comprensione verrà identificato con diversi generi ma, ricordiamocelo, la musica non è un genere... la musica è vita e liberta, sogno e follia, anima, amore, bellezza, tristezza... nella musica puoi metterci TUTTO. Per questo la musica è troppo grande per essere soffocata ed imbrigliata all’interno di definizioni di genere. Da quando l’uomo ha fatto la sua comparsa su questo bellissimo pianeta, ha fatto rumore. Parlando, urlando, battendo oggetti correndo o camminando, ma ha sempre fatto rumore. Spesso questo rumore è diventato fastidioso, ma altrettanto spesso si è trasformato in “musica” per le nostre orecchie. Ops, ma allora... la mu- 6 sica è alla fin fine rumore! Ebbene si cari lettori, la musica è rumore, magari organizzato, mag a r i studiato, magari preparato, ma sempre di suono e rumore stiamo parlando. La musica viene da sempre utilizzata per comunicare. Ma comunicare cosa? Beh, qualcosa che il musicista ha dentro e che vuole trasmettere a chi lo ascolta. Desideri, sogni, incubi, paure amori, deluzsioni, amicizie... tutto fa brodo, o meglio tutto fa musica. Molto spesso la musica è stata utilizzata per esprimere un disagio, un dolore o un desiderio non realizzabile. Parlo di desiderio e non di scelta, perchè un desiderio non è imposto. Fare una scelta significa già avere di fronte delle possibilità; o questo o quello. Un desiderio va ben oltre questo. I popoli antichi per prendere una decisione si basavano sull’osservazione delle stelle. Quando le stelle davano un responso positivo allora veniva presa una decisione, veniva fatta una scelta. Desiderare significa sognare, andare oltre le scelte offerte dalle stelle, immaginare vivere per un qualcosa che nessuno può offrirti come scelta. Spesso la musica ha espresso un desiderio, a volte irrealizzabile... Ma torniamo alla storia della musica di cui vogliamo parlare. Il mitico e grande ROCK!!!! Beh, per conoscere qualcuno è utile conoscerne le origini, e da li partiremo... Tra il 1700 e la fine del 1800 negli Stati Uniti lo schiavismo era una pratica comune. Migliaia di esseri umani trattati come bestie venivano deportati dai loro paesi d’origine per essere utilizzati come attrezzi da lavoro nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti. Lingue diverse, usi e costumi diversi si andavano ad incotrare e scontrare. Queste persone non venivano considerate tali. Non posso neppure lontanamente immaginare cosa possano aver provato questi poveri uomini, donne e bambini trovandosi in quelle condizioni. Non avevano nulla, e quando dico nulla intendo NULLA. L’unica cosa che li accomunava era il desiderio di essere liberi, di tornare ad essere considerate persone. Ma come poter esprimere una cosa del genere senza essere frustati?. Ebbene si, queste persone cantavano; cantavano il loro dolore, la loro sofferenza i loro desideri ed i loro sogni. Ed era una musica bellissima. Povera si, ma bellissima, ricca di anima, di sentimento, di dolore e sofferenza, e di... desiderio. Un desiderio che loro stessi sape- vano non potersi realizzare. Queste canzoni parlavano delle condizioni di lavoro (work song), inneggiavano a Dio (spirituals), arrivando ad esprimere condizioni personali del singolo individuo. Le voci venivano spesso affiancate a delle percussioni o a strumenti a corda improvvisati (che successivamente verranno sostituiti dalle mie tanto amate chitarre). Tali strumenti a corda molto spesso venivano suonati con dei coltelli, tecnica utilizzata spesso da popolazioni africane su strumenti a corda casalinghi. Ed eccolo, è arrivato, è nato... si si è lui, il Blues il “padre” del rock. Nato da gente povera sia economicamente che culturalmente il blues ha una struttura musicale povera sia in termini puramente muscali che in termini di composizione dei testi. Tipicamente la struttura era basata sulla domanda-risposta, come se ci fosse un dialogo. Nato come espressione di una sofferenza legata ad una situazione di schiavitù, il blues degli schiavi liberati diventa anche dissacratorio, un modo come un altro per esprimere il proprio malcontento. Ricordiamoci cosa significa e da dove arriva il termine Blues. Visto il tipo di musica e armonie utilizzate il messaggio che arrivava a chi lo sen- info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 tiva era “to feel blue (essere il Rhytm and Blues conosciumalinconico)” da cui blues... e to anche come R&B. Questo questo la dice lunga. genere musicale poteva essere suonato da intere band formaGli anni passano gli schia- te da ottoni, basso, chitarra, vi diventano uomini liberi, i batteria e pianoforte. bianchi si accorgono di questi Questa voglia di “andare più suoni malinconici e spesso dis- veloce” fa si che i pianisti neri sacranti, i giovani cominciano del Texas rielaborino semad apprezzari... ma la pre il nostro buon voglia di divertirsi auvecchio Blues e lo menta... la voglia di trasformino nel muoversi è sempre di Boogie-Woogie. più, bisogna fare ruA differenza però more, farsi sentire, divertirsi, del R&B il Boogie-woogie ehi siamo in un nuovo secolo, era una musica suonata tipicail 1900, ed è proprio il Blues mente con il pianoforte. che fa da apripista per tutte le Ma perchè fermarsi ?! Accenuove tendenze musicali che leriamo, fondiamo insieme, andranno col tempo a scon- creiamo un bel mischione di volgere il mondo della musi- stili... i giovani cominciano a ca... e non solo quello!!!! volersi far sentire. La società civile di quegli Verso gli inizi degli anni ’40, anni era abbastanza chiusa e grazie anche alle influenze bigotta. Poco spazio ai sogni, della musica Country ame- poco spazio ai desideri e poricana il Blues, ormai uscito che scelte. Qualcuno comindalle piantagioni di cotone del cia a starci stretto in questa Missisipi... accelera. La gente, “gabbia”. Vuole urlare la sua ancora contagiata da una buo- rabbia, vuole far conoscere i na dose di stupido razzismo prorpi desideri, vuole libela chiama “Race Music”... al- rarsi dal giogo della società tro che race music, questo è bigotta che rinchiude (così si pensa) i giovani in gabbia senza via d’uscita. E quale metodo migliore della musica per esprimere tutte queste cose? E allora perchè imbriglaire anche la musica in un preciso genere? Uniamoli, fondiamoli, prendiamo ciò che piace do ogni genere e poi, scuotiamoci e rotoliamo... Rock and Roll! I primi dischi di R&R risalgono agli anni 50 (Rocket 88, di sley That’s All Right (Mama) 1954. Ma tanti altri se ne susseguirono nel giro di pochi anni. Gli anni ’60 segnano l’avvento di una nuova era. I musicisti si rendono conto che il pubblico è ormai aperto ai nuovi generi, il R&R è ormai una realtà. Sulle spiagge della california il R&R si sta già trasformando in “surf music” con Dick Dale ed il suo Let’s Go Trippin. I Beach Boys lo seguono Jackie Brenston and his Delta a ruota aggiungendo un po di Cats scritta dal diciannovenne POP a questa surf music. MA Ike Turner e registrata daSam il R&R sta già cambiando, si Phillips per l’etichetta Sun Re- sta trasformando, si sta muocords nel 1951, Rock Around vendo verso nuovi orizzonti, the Clock di Bill Haley and oltre ogni confine culturale e His Comets, Great Balls of geografico... Fire e Bo Diddley/I’m a Man di Bo Diddley, o Maybellene e Ma questa è un’altra storia.... Roll over Beethoven di Chuck Berry), anche se, secondo la rivista Rolling Stones il priStef mo album definibile Rock and Roll è di “the king” Elvis Pre- La Biodanza di Lino Il ricordo della Munari Le insegnanti della scuola dell’infanzia “Bruno Munari” vogliono condividere con tutti i genitori e i bambini un ricordo di un bravo collaboratore per quanto riguarda il progetto di biodanza, il Dott. Pasquale (Lino) Russo che purtroppo è mancato dopo una lunga malattia nel mese di ottobre del 2013. Maggio 2011 Vorremmo ricordarlo per l’entusiasmo e l’energia con cui per circa 7/8 anni ha portato avanti il progetto di biodanza, attraverso incontri con i bambini che si concludevano con la partecipazione di tutti i genitori nella palestra della scuola primaria…ci piace pensare che farà la biodanza con gli angeli….. info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti 7 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 La mia passione Classe 3a C primaria Salma Di seguito vengono pubblicati i pensieri degli alunni della classe 3aC Salma il cui argomento, come indicato dal titolo, è la passione che ognuno di loro ha o coltiva. I pensieri sono stati scritti direttamente dai bambini così come sono stati pubblicati. La redazione ringrazia tantissimo ognuno di questi bambini per il bellissimo lavoro svolto. La Redazione. La mia passione è giocare a calcio; gioco al quadrato il mercoledì con Matteo e Gabriele. Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni: stavo guardando i ragazzi e poi ho chiesto a Matteo di giocare. Lui mi ha detto che potevo giocare e ho accettato. Matteo mi ha detto che dovevo fare l’attaccante perché gli mancava un attaccante e adesso, dopo tre anni, sono ancora attaccante. Luciano La mia passione è Hip-Hop e lo faccio al pomeriggio in palestra con le maestre e mio fratello. La mia passione è nata provando e ora ballo. Roberto La mia passione è ballare. Ballo in una stanza della mia scuola di danza con i miei compagni e la maestra, ogni domenica e dopo la scuola di lunedì e di martedì. Questa passione è nata quando i miei genitori mi hanno fatto imparare a ballare. Ballo la musica classica e alcune volte anche Hip-Hop. Faccio esercizi prima di cominciare la lezione e quando torno a casa sono stanca e mia mamma mi prepara una crostata alle mele. Giulia La mia passione è andare a cavallo. Mi piacerebbe andare a passeggio con il cavallo e 8 vorrei andare da sola, dopo la scuola, di sera. Questa passione è nata perché mi piacciono i cavalli. Alessia nere, facciamo il saluto e ri- La mia passione è la pallavotorno a casa. lo. La faccio in palestra con Manuel le mie amiche e l’allenatrice. La passione è nata perché mio La mia passione è cantare in papà ci gioca e mi ha insegnacamera mia. Questa passione to a fare il bagher. Ora faccio La mia passione è il calcio. Mi è nata quando ho sentito una il bagher, il palleggio e la batpiace essere portiere. Non canzone. Spesso canto con tuta. La faccio il martedì e il vado a scuola di calcio ma lo mia cugina. venerdì. faccio in casa con mia sorella. Francesca Lara La mia passione è nata il primo anno di scuola. La mia passione è il basket, La mia passione è cavalcare i Luka mi piace soprattutto perché la cavalli e mi piacerebbe farlo faccio con il mio amico Tizia- da grande con un maestro. La mia passione è karate. Vado no nella stessa palestra della Vorrei andare a passeggio un in palestra il venerdì pome- scuola. La mia passione è nata giorno. riggio e ho un maestro. perché mi piace palleggiare Mariafè Joele ,olto, il maestro ci fa fare i percorsi palleggiando. La mia passione è giocare. La mia passione è basket. Vo- Riccardo D. Gioco a casa da solo. Mi piace glio fare gli allenamenti nella giocare sul computer. palestra della scuola. Con i La mia passione è ballare. Bal- Keanu miei compagni mi piacerebbe lo a casa in camera con mia farlo di pomeriggio al merco- sorella. Ballo dopo la scuola. La mia passione è giocaledì. Daniella re. Domenica pomeriggio, Hanan 3/11/2013, era il compleLa mia passione è musica e la anno di mio fratello Andrew. La mia passione è il nuoto; è faccio con il mio maestro An- Abbiamo comprato dei gionata quando i miei genitori, drea a Buccinasco. Faccio mu- cattoli, ma mio fratello volea due anni, mi hanno iscritto sica al giovedì, il maestro mi va da tanto tempo un gioco all’MC2. Prima ho fatto l’ac- fa imparare le corde a vuoto. bello ma troppo costoso. Coquagioco e ora, ogni sabato, Riccardo R. stava quarantacinque euro. La mi impegno con i miei commamma ha detto che se copagni a superare il quarto li- La mia passione è stare con gli stava quaranta euro, lo comvello di seconda corsia. animali in fattoria insieme alla prava. Poi a casa ha detto che Tommaso mia amica Sofia . Di solito sto un giorno l’avrebbe compracon gli animali di pomerig- to. Quando abbiamo aperto i La mia passione è karate e gio. La passione è nata quando regali, c’era quel gioco! Così vado tutti i martedì e vener- sono andata in fattoria con la abbiamo costruito i giochi, dì, nella palestra di via Salma. mia classe e spero di occupar- abbiamo giocato ed è arrivata Faccio ginnastica, i kata e an- mi di una fattoria insieme a la passione perché ho giocato che combattimento. Combat- Sofia. tanto con i giocattoli del lego. to contro Patrizio e Davide. Beatrice Così è nata la mia passione. Alle 20 vengono le cinture Matthew info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti La mia passione è la scienza e da grande voglio essere uno scienziato. Io faccio scienze con la maestra di scuola il martedì. Mi piace molto lo scienziato e la passione è nata quando avevo quattro anni perché guardavo i cartoni di scienze. Patrizio La mia passione è stare con gli animali in fattoria al pomeriggio con Beatrice e mi diverto un sacco al sabato e alla domenica. La mia passione è nata dalla visita alla fattoria e ci divertiamo a fare il formaggio, il latte e a dare da mangiare agli animali. Mi piace stare con gli animali e curarli, per questo è la mia La mia passione è guardare la passione. televisione. Il sabato mattina Sofia guardo la televisione e guardo i cartoni animati divertenti. La mia passione è il canto. Jeff Di solito canto a casa mia, da sola; io canto la sera. Una sera n. 2 - gennaio 2014 ho cantato e mi è piaciuto. avevo tanta voglia. La mia cantante preferita è Gaetano Alessandra Amoruso. Karola La mia passione è giocare a basket. Faccio basket nella La mia passione è il calcio. palestra della scuola dove Gioco sempre con il mio vado a studiare. Gioco con il papà al quadrato e al parco. maestro Andrea e il maestro Gioco solo in estate perché Luca e ci sono anche Richi in inverno e in autunno c’è D., Paola e altri bambini. Lo tanto freddo. La mia passione faccio il lunedì il venerdì. È il è nata perché vedo sempre mio sport preferito perché ci tante partite alla televisione. si muove molto. Il mio ruolo è I miei ruoli preferiti sono: il stare in difesa. portiere e l’attaccante. Non Tiziano mi sono ancora iscritto alla scuola di calcio perché non ne Divento giornalista per un giorno Cari lettori, siccome l’obiettivo del giornalino è anche quello di farvi diventare protagonisti della vostra attività scolastica e di far conoscere ciò che fate ed il mondo che vi circonda, ecco che la Redazione vi vuole stimolare con una nuova proposta. Vorremmo che voi in qualche modo vi stacchiate per un giorno da quello che è un po’ lo schema “scuola”, “banco”, “sedia”, “lavagna”, “lezione da studiare”, “interrogazione”. Vorremmo cercare di farvi vivere la scuola pensandola come fosse una comunità di persone (di studenti, insegnanti, ecc), che non solo lavorano e studiano, ma che passano gran parte della gior- nata insieme (e così infatti è), e che diventano giorno dopo giorno un po’ più “complici”, si conoscono sempre di più, stringono amicizie e cominciano a lavorare con l’obiettivo di crescere insieme. Conoscete bene il vostro compagno di banco? Ed i vostri compagni di classe? Avreste mai voluto chiedere loro qualcosa ma non avete mai osato farlo? Adesso è il momento giusto! Quali potrebbero essere le sue passioni, i suoi hobby, cosa gli piace fare nel tempo libero....? Sicuramente nella vostra classe avete amici che sono originari di altri paesi. Vi siete mai chiesti com’è il loro paese, quali sono le loro abitudini, cosa c’è di bello da visitare, quanto è stato difficile integrarsi qui da noi ? E poi che dire delle persone che lavorano a scuola? Cosa fanno e chi sono le vostre maestre, chi sono quelli che lavorano in segreteria, in mensa, chi sono e cosa fanno le “nostre” bidelle. Questo spazio potrebbe essere anche autobiografico. Potrebbe essere utilizzato da ciscuno di voi per raccontare una propria esperienza di vita vissuta (scolastica o extrascolastica). Le domande e gli argomenti sono numerosi e diversi tra loro. Per cui il vostro compito è diventare per un giorno dei giornalisti “d’assalto” ed andare da chi vi incuriosisce di più armati di penna e taccuino (magari di registratore), e fargli una serie di domande per conoscerlo un po’ meglio e scrivere un articolo su di loro. Oppure potete raccontarci qualcosa di voi stessi “autointervistandovi”. Mi raccomando però, gli intervistati devono essere consapevoli delle vostre intenzioni e d’accordo a pubblicare un articolo su di loro. Aspettiamo con ansia i vostri articoli da giornalisti professionisti! La Redazione Via Ripamonti 190 Milano Tel. Fax 02/55230171 www.mcdomus.nelsito.it [email protected] info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti 9 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Giornata Aperta Torneo di pallavolo, video di spagnolo con javier, esperimenti di scienze. Di: Claudio Pernorio, Angelo del Sozzo, Rodrigo Peralta, 2aC Buonarroti. Era il 31 maggio 2013, il giorno della nostra giornata aperta quel giorno dovevamo fare tante cose ma una in particolare che ci interessava fu il torneo di pallavolo, gareggiavano tutte le tre sezioni delle seconde. La tensione era alta e avevamo un tifo straordinario, ma la cosa che più ci fece venire la voglia di giocare furono i tre premi in palio, tre coppe una più grande dell’altra. E così ebbe inizio la nostra prima sfida contro la sezione B. La partita finì bene vincemmo alla grande. Poi venne il turno di sfidare la 2°A pensavamo di aver perso, ma noi eravamo fiduciosi e non abbiamo mai smesso di credere di poter vincere. E alla fine il verdetto del prof. che era pure arbitro: “Al terzo posto la 2°B.. Al secondo posto la 2°A, e in quel momento già era incominciata la festa e tutti noi della 2°C aspettammo il momento cruciale dove il prof. esclamò: “Al primo posto la 2°C” Più felici che mai prendemmo la coppa in mano e tutti insieme incominciammo ad urlare ed abbracciarci. La prima coppa era nostra! Finito il torneo di pallavolo siamo andati nell’aula magna per vedere insieme ai nostri genitori il video che avevamo fatto con la prof. di spagnolo e Javier, l’assistente linguistico. Noi eravamo felici perché volevamo dimostrare ai nostri genitori che sapevamo parlare spagnolo, Javier era molto contento di vederlo perché gli è piaciuto molto il percorso che aveva fatto con noi. Dopo il video di spagnolo, abbiamo illustrato i nostri esperimenti che avevamo fatto a scuola. Avevamo fatto i polmoni artificiali e molte altre cose. Alla fine della giornata noi e i nostri genitori eravamo molto stanchi così ce ne andammo a casa soddisfatti della giornata. Ci rivediamo a giugno 2014 per la nostra ultima giornata di scuola aperta alla Buonarroti! Piccoli Poeti Tre poesie scritte da tre ragazzi della 2aB Buonarroti che hanno desiderato condividere con tutti noi. Grazie. LA NOTTE E’ notte, i pensieri con il buio prendono spazio nella mia mente pensieri tristi e allegri colorati e neri. Penso alla serenità della mia casa e all’infelicità che c’è fuori , penso ad un mondo migliore, penso ad amare all’infinito chi ama e altrettanto infinitamente chi non ama. Regna poi nel mio cuore e nella mia anima l’amore infinito per la vita. IL SOLE C’è un sole splendente che gira continuamente GRAZIE POESIA Grazie, perché con te mi sono divertita, usando solo una gomma e una matita; grazie, perché con te ho aperto la mente, mostrandoti soddisfatta a tutta la gente Grazie, non pensavo fossimo così legati invece eccoci qua, come veri amici, abbracciati; grazie perché ho volato con la fantasia e tutto questo grazie a te, magnifica poesia. con i suoi raggi splendenti affascina la gente, gira di qua, gira di là gira in su, gira in giù e non si ferma più. All’ alba si fa vedere al tramonto se ne va e poi aspetta la notte che verrà. Ilenia Tufano Silvia Maschio Elena Hasou 10 info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - CG Buonarroti Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 La nostra gita a Vigevano Racconto di un’avventura sul treno che percorre il naviglio Di: Marco Marino, Chiara Solera e Deborah Misdea. Classe 3a C Salma. La penultima settimana di scuola dell' anno 2010-2011, siamo andati in gita a Vigevano e all'idea di prendere il treno eravamo tutti eccitati. Alle ore 8:00 ci siamo ritrovati per fare l' appello e c'eravamo tutti! Dopo aver fatto l'appello ci siamo avviati verso la stazione, abbiamo aspettato il primo treno e siamo saliti. Per arrivare alla stazione di Vigevano abbiamo dovuto cambiare due treni. Usciti dalla stazione con grande stupore, abbiamo trovato un trenino che ci ha portati fino alla piazza principale della città. Dopo un breve spuntino, abbiamo visitato una chiesa e abbiamo fatto un piccolo giro per la piazza. Successivamente ci siamo ritrovati in piazza per fare il giro sul trenino dato che eravamo l'ultima classe, ci siamo divertiti moltissimo! Abbiamo fatto un giro turistico per Vigevano e per la periferia. Una delle tante cose che ci ha fatto divertire, sono state le curve in cui ci salutavamo noi davanti con quelli dietro, della nostra stessa classe! Per pranzare ci siamo recati in un parco molto grande, c'erano anche dei cigni. Dopo aver pranzato abbiamo avuto del tempo per giocare e gustarci un gelato. Poi ci siamo in- camminati verso il castello di Vigevano, che però per nostra sfortuna non abbiamo potuto visitarne una parte a causa dei restauri. Abbiamo però potuto visitare l'esposizione delle scarpe che si portavano molti anni fa. Alla fine della visita, ci siamo incamminati verso la stazione per tornare a casa. Verso le quattro del pomeriggio siamo arrivati davanti alla scuola e per noi è stata una gita indimenticabile!! Expo e scuola a braccetto Con l’obiettivo di coinvolgere una platea potenziale di due milioni di studenti. Il planning ufficiale delle attività legate a Expo 2015, presentato nelle scorse settimane a Milano, individua un pacchetto di iniziative che coinvolgeranno gli istituti scolastici, in particolare, è lecito ipotizzare, quelli lombardi. Moduli educativi, percorsi formativi ed eventi sui tempi dell’Esposizione (tutta dedicata all’alimentazione) faranno da antipasto ai pacchetti d’offerta per la visita delle scolaresche al sito di RhoPero, per assicurare una presenza significativa degli studenti nel Padiglione Italia. Expo Milano 2015 dedica peraltro un vero e proprio Progetto alle scuole Italiane, “per favorire tra gli studenti di ogni ordine e grado lo studio e il dibattito attorno ai temi della prossima Esposizione Universale, e per promuovere al tempo stesso l’innovazione nella scuola italiana”, come si legge sul sito Internet della manifestazione. Quattro sono i pilastri dell’iniziativa, costruiti in modo da assicurare uno scambio biunivoco di esperienze tra scuola ed Esposizione: in sostanza a partire dai banchi di scuola, gli studenti avranno l’opportunità prima di apprendere (“Expo in School”), poi di sperimentare (“School for Expo”) e infine di osservare in prima persona (“School in Expo”) i valori e i contenuti educativi legati al tema di Expo. Tutto ciò all’interno di un ambiente fortemente innovativo (“L’innovazione per la Scuola”), che attraverso l’utilizzo intelligente delle tecnologie digitali consentirà di massimizzare il valore della didattica, dell’apprendimento e del divertimento. Nel frattempo, un primo “assaggio”, per usare un termine caro ai temi Expo, arriva da Monza. La città è stata infatti il primo “laboratorio” del programma educativo dell’Esposizione Universale del 2015, per raccogliere idee, riflessioni e suggerimenti per la successiva estensione del progetto su tutte le Regioni Italiane. L’iniziativa è consistita in un concorso di idee rivolto alle classi di studenti per la produzione di elaborati multimediali che parlassero del tema di Expo Milano 2015. Il concorso di idee si è rivolto a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e di secondo grado del Comune e ogni classe partecipante ha realizzato un proprio lavoro elaborando testo, immagini e/o fotografie digitali, contributi video, audio e/o animazioni, immagini e/o fotografie analogiche opportunamente digitalizzate (la gallery dei lavori su http://www.progettoscuola. expo2015.org/pilota-monza/ il-concorso). Al momento in cui scriviamo deve ancora svolgersi la manifestazione di premiazione ma ciò che è certo è che i premi in palio hanno visto una serie di buoni acquisto spendibili in ma- info: [email protected] - [email protected] - www.cgbuonarroti.nelsito.it - teriale digitale scolastico (3.000 euro alla prima scuola classificata, 2.000 euro alla seconda e 1.000 euro alla terza) oltre a un corso di formazione gratuito dedicato agli insegnanti degli istituti di Monza interessati ad acquisire competenze specifiche sulle tecnologie digitali da utilizzare in classe a supporto della didattica. Il corso di formazione ha avuto una durata complessiva di 10 ore ed era suddiviso in due moduli. Il primo modulo, di 8 ore, ha fornito gli strumenti di lavoro necessari ad acquisire dimestichezza con gli aspetti tecnici legati alla creazione di un elaborato multimediale. Il secondo modulo, di 2 ore, ha invece fornito informazioni sul tema di Expo Milano 2015, per permettere agli insegnanti di catturare l'attenzione dei loro studenti e far comprendere loro concetti apparentemente lontani. Gianni Macheda CG Buonarroti 11 Il giornalino dell’ Istituto Buonarroti n. 2 - gennaio 2014 Sostieni anche tu il giornalino! Carissimi, con questo secondo numero del giornalino, continua il nostro impegno come Redazione e Comitato Genitori, per fare in modo che questo appuntamento continui nel tempo. Come sapete lo scopo del giornalino è innanzi tutto quello di creare un senso di appartenenza da parte di tutti gli studenti alla nostra scuola, attraverso la partecipazione degli studenti stessi e di tutte quelle persone che fanno della scuola una comunità, la pubblicazione delle vostre storie, la condivisione delle vostre esperienze, oltre che fornire utili informazioni e raccontare curiosità. Tutto questo gran lavoro alla fine culmina nella realizzazione del giornalino, un vero giornalino stampato! Facile e veloce da leggere e da portare ovunque e nonostante il nostro sforzo per riempirlo di tanti articoli sia assolutamente gratuito, la stampa ha invece un costo che è interamente sostenuto dal Comitato Genitori per l’Istituto Buonarroti. Aiutaci a mantenere viva questa iniziativa! Sostieni anche tu la produzione del giornalino! Se ti fa piacere fai una donazione al Comitato Genitori scrivendo nella causale “sostegno per il giornalino”, attraverso un bonifico alle seguenti coordinate IBAN IT44U0838633030000000460563 BCC Binasco agenzia 016 Corsico, oppure contattaci via mail [email protected] o [email protected] e ci incontreremo personalmente. E se hai un’attività saremo lieti di darne visibilità. Grazie, buona lettura e al prossimo numero! La Redazione Esperto server proxy cercasi !!! Il Comitato Genitori cerca disperatamente una persona esperta nella realizzazione e configurazione di Server Proxy, che abbia la possibilità di mettere a disposizione in maniera gratuita la propria esperienza e il proprio tempo per realizzare un progetto destinato al nostro Istituto! Chi fosse interessato può contattare Adriano su [email protected] o tel. 3479494563 COMITATO GENITORI GIORNALINO Se vuoi iscriverti al Comitato collegati al nostro sito e compila il modulo. Per partecipare attivamente alla realizzazione del giornalino o per esprimere il tuo parere, contattaci. www.cgbuonarroti.nelsito.it [email protected] CG Buonarroti [email protected] ISTITUTO INFORMAZIONI UTILI Orario di apertura sportello segreteria: dal lunedì al venerdì 11:30 - 12:30 martedì e giovedì 15:00 - 16:00 Telefono: 02.4471805 Fax: 02.4408308 Mail: [email protected] Via Ripamonti 190 Milano Tel. 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