Villa pagina Prima i NOTIZ E periodico di informazione dibattito e cultura del Comune di Villa Santina anno 20, numero 1 GIUGNO 2014 Eletta la nuova amministrazione comunale con una buona affluenza alle urne Romano Polonia Sindaco Claudio Del Fabbro Alessia Dorigo Silvia Boria Adelia Candotti Roberto Cimenti Giovanni Figel Marco Masieri Pierino Mazzolini Polonia Le Minoranze Eldi Candido Silvia Monai Franco Cimenti Ketti Concina ––––––––––––––––––––––––––––––– Si ringrazia la popolazione per la larga partecipazione alle elezioni amministrative e per la fiducia riposta in tutti i candidati. Mentre il giornale va in stampa ci viene comunicata la composizione della nuova Giunta comunale con l’assegnazione delle deleghe: Romano Polonia: Sindaco; Roberto Cimenti: Vicesindaco (Urbanistica-Edilizia privata-Manutenzione); Adelia Candotti (Servizi socio assistenziali-Istruzione); Claudio Del Fabbro (Opere pubblicheViabilità-Protezione civile); Marco Masieri (Sport-Cultura-Politiche giovanili). Il Sindaco si occuperà direttamente delle Attività produttive, dell’Artigianato e dei Servizi ai cittadini. 50° di fondazione sezione AFDS di Villa Santina Era il lontano 1963 quando avvenne il disastro del Vajont ed un gruppo di cittadini di Villa Santina decise di rispondere alla chiamata dei donatori di sangue del Friuli Venezia Giulia andando incontro alle necessità di quelle martoriate popolazioni dell’Alto Veneto. Da qui nasce e prende forza il Gruppo AFDS di Villa. Nel Maggio 1964 si costituisce ufficialmente la sezione e Lino Boria, uomo di elevato senso civico e morale, con vedute lungimiranti ne prende la guida. In breve tempo la sezione raggiunge 62 iscritti. In questo periodo il donatore medaglia d’oro Antonio Frezza, originario di Follina, trasferitosi a Villa per ragioni di lavoro, con l’esempio e con determinazione ne diventa il “portabandiera”: è lui la pietra miliare del gemellaggio con la sezione AVIS di Follina. Nei primi 10 anni sono stati donati 170 litri di sangue (calcolo in difetto perché non tiene conto delle donazioni “fuori controllo” cioè donazioni fatte in altri ospedali non quello di Tolmezzo). Il 26 febbraio 1993, dopo la morte di Lino Boria, assume l’incarico di pre- sidente della sezione Romano Polonia. Con lui l’evoluzione e il radicamento sul territorio si esprime attraverso molte attività di diffusione del “valore del Dono”, particolarmente nell’ambito delle scuole e con incontri rivolti agli adulti, lavoro costantemente svolto tanto che (riferimento statistiche a partire dal 1975 al 2008) i donatori della sezione hanno contribuito con 3.925 donazioni. Nel febbraio 2007 il testimone passa all’attuale presidente Italo De Marchi. Oggi la sezione è una significativa realtà del nostro tessuto sociale umano e nei 50 anni trascorsi ha raggiunto un considerevole numero di soci (oggi contiamo 230 soci donatori provenienti dal Comune di Villa Santina e dal vicino paese di Esemon di Sopra). Il prestigioso traguardo del 50° sarà celebrato con l’inaugurazione del Monumento AL DONO e la contemporanea denominazione del vicolo fronte chiesa. Nell’occasione si svolgeranno manifestazioni di attrattiva quali la mostra fotografica, filmati storici del Vajont, incontri di sensibilizzazione e diffu- l’angolo dei ricordi sione del messaggio del Dono; tutto per ricordare con gratitudine coloro che in questi decenni hanno fatto crescere la nostra meravigliosa Associazione di Volontariato Solidale. L’evento si svolgerà il 14 settembre con la partecipazione delle Autorità provinciali e comunali, dei rappresentanti del direttivo provinciale AFDS, delle sezioni della Carnia, del gemellato gruppo di Follina e della popolazione che con la celebrazione della S. Messa si ritrova in comunione nello spirito Cristiano del DONO. Successivamente l’inaugurazione del monumento e intitolazione del vicolo del DONO. Per l’importanza dell’evento nel raggiunto 50° di fondazione dell’AFDS e per l’esempio da dare alle nuove generazioni nel sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno, già da ora mi faccio portavoce dei Donatori della sezione di Villa nell’invitare la comunità a partecipare all’evento. Il Presidente Italo De Marchi Villa Notizie, esce ogni quattro mesi e, pertanto, è programmato per la fine dei mesi di aprile, agosto e dicembre. Per consentire la pubblicazione degli articoli e delle lettere è indispensabile che il materiale pervenga, firmato, nella sede municipale entro il giorno 8 di ciascuno dei suddetti mesi. Il materiale giunto in ritardo potrà essere pubblicato sul numero successivo solo se mantiene l’attualità. Questo numero a causa delle concomitanti consultazioni elettorali esce il mese di giugno. Per ricevere in anticipo Villa Notizie è necessario segnalare l’indirizzo di posta elettronica Riservato ogni diritto ed utilizzo 1961: recita alle Scuole elementari per l’unità d’Italia 2 Villa Notizie è sul sito del Comune www.comune.villasantina.ud.it Colonna destra: Villa News La sezione A.N.G.E.T. orgoglio per Villa Santina Deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai caduti di tutte le guerre Il presidente della sezione ANGET (Associazione nazionale Genieri e Trasmettitori - M.A.V.M. Diego Gortan) di Villa Santina Osvaldo Polonia ha inviato una nota al giornale Villa Notizie riguardante l’incontro tenutosi nel nostro paese di tutte le sezioni dell’arma del Friuli Venezia Giulia. L’incontro di tutte le sezioni ANGET del Friuli Venezia Giulia svoltosi l’anno scorso a Villa Santina con la partecipazione di un centinaio di persone, è stato un vanto per la Sezione di Villa Santina per aver sorpassato Pordenone, Sacile e Codroipo, per citare le sezioni maggiori. Il numero degli iscritti e l’età degli stessi ci condanna ma la buona volontà ha fatto sì che la manifestazione riuscisse nel migliore dei modi, questo anche per la collaborazione del locale Gruppo ANA (con il quale ci sono degli ottimi rapporti) e dell’Amministrazione comunale locale. La nostra non è una realtà che fa rumore: siamo in pochi ma cerchiamo di essere sempre presenti quando veniamo chiamati e invitati. Portare il nome di Villa Santina nelle varie manifestazioni che vengono fatte in Regione è un orgoglio perché chi fa parte di un’associazione senza scopo di lucro si mette a disposizione della Comunità trascurando la famiglia e spendendo tanto tempo e in certi casi anche denaro. La collaborazione iniziata con il compianto gen. Carraro e l’attuale delegato regionale col. Munno con questa amministrazione è la prova che stiamo lavorando bene. Osvaldo Polonia Presidente sez. ANGET di Villa Santina Proprio l’anno scorso, precisamente il 29 settembre la sezione ANGET di Villa Santina, intitolata alla M.A.V.M. Diego Gortan, ha ospitato la consueta Giornata tra noi organizzata per festeggiare l’Arcangelo Gabriele, patrono delle trasmissioni e ricordare i soci delle varie sezioni ANGET del Friuli Venezia Giulia che nel corso dell’anno ci hanno lasciato. È stato ricordato il gen. Steno Carraro, scomparso da poco, delegato regionale per molti anni ed amico particolare di Villa Santina, avendo partecipato a diverse manifestazioni tenutesi tra la nostra comunità e dato lustro e solennità con la sua presenza. Dopo la Santa Messa, officiata da don Serge, in corteo gli ospiti hanno raggiunto il monumento per l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti di tutte le guerre. Si sono tenuti poi i discorsi ufficiali di circostanza delle autorità presenti. Particolare rilevanza l’intervento del sindaco Romano Polonia che ha salutato i convenuti e quello del delegato regionale dell’ANGET col. Giuseppe Munno che ha svolto una breve ed interessante allocuzione sul significato della giornata. Erano presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche il sindaco di Lauco Olivo Dionisio, socio ANGET, i rappresentanti delle sezioni ANGET di Casarsa della Delizia, Sacile, San Vito al Tagliamento, Codroipo, Villa Vicentina, Latisana, Udine, Moggio Udinese, Tolmezzo e Villa Santina. Il Gruppo Alpini locale, sempre presente quando si tratta di collaborare per la riuscita di tutte le manifestazioni, nella loro sede di via Piave ha preparato un ottimo rancio alpino. Nel pomeriggio è stata gradita ed apprezzata da tutti la visita guidata alla fortificazione permanente del cosiddetto Vallo Littorio, importante ed imponente opera di ingegneria militare, recuperata e ristrutturata da una associazione dedita a questa specifica attività. Il presidente ing. Sergio Silvestri ha ampiamente illustrato ai numerosi visitatori le funzioni strategiche e tattiche delle fortificazioni in Carnia ed il paziente recupero della struttura nelle vicinanze del valloncello dove è possibile ammirare la cascata Plera. Il compianto generale Carraro con il Sindaco Romano Polonia nel corso di una cerimonia 3 Da Begliano (GO): il ritorno alle radici ne con l’unica colpa di essere un italialarsi nella Gendarmeria. Si no. Dopo poco più di un anno dal suo chiamava Giovanni Broverientro in Italia nel 1917 morì ad Invildani, era nato a Invillino di lino, suo paese natio senza aver potuto riveVilla Santina. Lì a Rovigno dere né sua moglie né i suoi figli. conobbe e s’innamorò di una Dopo alterne vicende le zie dovettero, certa signorina Mattea dopo un lungo viaggio in treno, trasfeZadaricchio, mia bisnonna. rirsi con i quattro nipotini come profuSi sposarono ed ebbero quatghe in Austria a Neutitschein in Stiria. tro figli: Antonia, Caterina, Finita la guerra rientrarono alle loro Giovanna e Pietro. La famicase e con le ormai anziane zie rimaseglia viveva felice e contenta. ro solo Mattea ed Anna, nel 1929 MatIl papà era gendarme e la tea conobbe il giovane rovignese Pietro mamma lavorava alla granBegliano (GO): il paese ove risiede Domenica. Sponza, si sposarono nello stesso anno de Manifattura Tabacchi. e si trasferirono a Monfalcone nella A quel tempo Pola e Rovigno erano territori Tempo fa è pervenuta al Sindaco una città dei cantieri navali. Dal loro matriaustriaci. lettera contenente il racconto di una monio sono nati due figli: Domenica Nei primi anni del Novecento si sposarono i signora anziana che ha vissuto un’esi(la protagonista di questo racconto, figli Pietro e Giovanni. Pietro sposò la più stenza molto intensa nel ricordo del chiamata Uccia) ed il fratello. bella ragazza di Rovigno (così dissero), alta bisnonno originario di Invillino. Trasferitasi a Begliano (GO) durante la elegante coi capelli lunghi e ramati e con due Per ragioni di spazio abbiamo rimanseconda guerra mondiale patì la fame, splendidi occhi verdi acquamarina. Dal loro dato più volte la sua pubblicazione la miseria e molta paura dovuta ai bommatrimonio nacquero due figli: Giovanni e data la lunghezza. bardamenti, fino al mese di maggio del Mattea (mia madre). Ritenendo interessante il suo contenuto, 1945 quando si pose fine alle ostilità. Il matrimonio finì quando la mamma aveva dato anche il legame con il paese di InvilCon un tono sommesso e commosso la appena due anni. Fu abbandonata e lascialino, abbiamo ripreso i passi più significasignora così conclude la storia sua e dei ta sul pianerottolo delle scale dove abitavativi e riassunto molta parte del racconto. suoi parenti. no i nonni e le zie paterne Caterina e AntoNel piccolo cimitero di Begliano, all’ombra nia Brovedani. Il papà della mamma entraPer prima cosa mi presento: mi chiamo di un grande cipresso, riposano tutti i miei va ed usciva dalle carceri ma non rinunciaDomenica (Uccia) Sponza; abito in un piccari: mamma, papà, mio fratello, le anziane va ai suoi ideali politici:era un fervente colo paese della provincia di Gorizia, Begliazie che allevarono con tanto amore i loro socialista, rosso più rosso di un campo di no, frazione del comune di S. Canzian d’Inipoti. papaveri. La mamma della mia mamma sonzo. Sono una persona anziana, senza Sono rimasta soltanto io, erede universale di lasciò l’altro figlio ad una famiglia di amici cultura ma, per il mio vissuto posso afferun grande patrimonio morale, di cui io mi pescatori, poi se ne andò con un altro uomo mare di avere frequentato tutte le facoltà sono sentita sempre ricca ed orgogliosa. da cui ebbe altri quattro figli che portarono dell’università della vita. Ho pensato molto prima di scrivere e sono illegalmente il cognome Brovedani. Il papà Poco tempo fa, restaurando una vecchia casgiunta alla conclusione che è giusto così perché della mamma appena uscito dal carcere partì sapanca ho trovato tra il mobile e il cassetto le mie radici sono nate nella terra di Carnia! per non fare più ritorno per un paese dell’Est, un vecchio certificato di morte rilasciato dal Grazie! Cordiali saluti Domenica (Uccia) precisamente in Romania a Bucarest. vostro comune. Con mia grande sorpresa ho Sponza scoperto che riguarda mio bisnonno, uno fra Racconta ancora Domei tanti, tantissimi figli della Carnia che nica che, scoppiata la hanno dovuto o voluto lasciare la loro terra prima guerra mondiale, e di loro si son perse le tracce…senza sapere la zia Giovanna rimase niente della loro vita, dei loro figli o dei loro vedova con tre figli, discendenti. Domenico, Giovanni e Questo racconto è la parte mancante da Anna che, dopo la sua quando il mio bisnonno partì molto giovane morte, furono affidati ritornando anziano nella sua terra perché assieme a Mattea alle separato brutalmente dalla sua famiglia. zie paterne che si dediA mia madre Mattea Brovedani, a tutti i carono completamente bambini del mondo costretti a vivere e crealla loro crescita. Nel scere senza la presenza ma soprattutto senza frattempo i gendarmi l’amore dei loro genitori. misero le manette ai polsi dell’ex collega GioLa lunga storia dei Brovedani “Nel lontano 1861 arrivava a Rovigno d’Istria un giovane venvanni Brovedani e l’ac- tenne che voleva arruolarsi nella Gendarmeria. Si chiamava GioNel lontano 1861 arrivava a Rovigno d’Icompagnarono al confistria un giovane ventenne che voleva arruovanni Brovedani, era nato a Invillino di Villa Santina”. 4 Sovrappeso: monitoraggio su 297 ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Val Tagliamento” Il sovrappeso e l’obesità tra i bambini costituiscono la nuova disabilità: cosi è emerso da uno studio, condotto nella primavera del 2013 dal fisiokinesiterapista Gianni Timeus, che ha”fotografato” le modalità di partecipazione all’attività motoria e sportiva fra la popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo “ Val Tagliamento”, nella fascia di età 6-14 anni. Da una attenta analisi dei dati, infatti, sono emerse in particolare due criticità: la scarsa propensione all’attività motoria (il 21% degli alunni pratica attività motoria soltanto a scuola) e l’allarmante percentuale di bambini sovrappeso e obesi (quasi il 30% del campione analizzato). Ma come si è giunti a queste conclusioni? “Partendo dai dati relativi ad altezza e peso di ciascun alunno” - spiega Marco Masieri, dottore in Scienza dello Sport – “ho calcolato dapprima l’indice di massa corporea (BMI) secondo la formula BMI= peso (kg) / altezza 2 (m 2). Successivamente, conoscendo l’età di ciascun alunno, ho confrontato il BMI ottenuto con delle tabelle relative al BMI in funzione dell’età (Cole et al 2000)”. “Più nello specifico- continua Masieri- emerge anche come all’interno dello stesso Istituto su un campione di 297 alunni il 22,22% degli individui sia soprappeso e il 7,07% sia obeso“. I dati relativi al genere mostrano una situazione peggiore nei maschi per il sovrappeso (26,36% vs 19,05% delle femmine), mentre per quanto riguarda gli individui obesi la situazione peggiore è stata riscontrata nelle femmine (8,33% vs 5,43% dei maschi). Successivamente, anche per fare dei confronti con altre realtà scolastiche regionali, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Val Tagliamento” sono stati suddivisi in 2 sottoinsiemi: Primaria e Secondaria di Primo Grado. I risultati relativi relativi ai 179 alunni della Scuola Primaria evidenziano come il 22,91% degli individui sia soprappeso e il 7,26% sia obeso. Questi dati sono stati comparati con quelli relativi ad una indagine analoga svolta dal Dott. Stefano Lazzer presso le scuole del Circolo Didattico di Gemona del Friuli. Dal raffronto emerge che, in quasi tutte le categorie studiate (totale; maschi e femmine), i dati relativi al sovrappeso ed obesità sono migliori rispetto a quelli dell’Istituto Comprensivo “Val Tagliamento”. In particolare nelle scuole di Gemona del Friuli l’ 8% degli individui è sovrappeso contro il “nostro” 22,91% e il 7% sia obeso contro il 7,26%. Riassumendo si può affermare come presso la “nostra” scuola la percentuale degli individui sovrappeso ed obesi (30,17%), sia doppia rispetto alle scuole di 5 Gemona del Friuli (15%). Per concludere, il “nostro” dato, seppure inferiore rispetto alla media nazionale (35,9%), risulta più elevato sia rispetto alla media del Friuli Venezia Giulia (25,1%) che delle regioni settentrionali più virtuose. Delle succitate problematiche se ne è parlato in occasione della “Giornata Europea 2014”, il 9 Giugno, il cui slogan è stato “Mettiamoci il cuore: quando lo sport fa bene alla salute” e che ha dato l’occasione ad alunni, insegnanti e specialisti dell’Azienda sanitaria per confrontarsi attivamente circa l’importanza dell’attività motoria come strumento di prevenzione del sovrappeso e delle patologie ad esso correlate. Stefano Mecchia Soddisfazione ed entusiasmo per il Villachorus Il Villachorus nel corso della sua esibizione durante l’appuntamento musicale dell’Epifania Un anno ricco di eventi e soddisfazioni per il Villachorus. Dopo l’uscita del suo primo cd, “Tal Soreli”, il coro ha organizzato una serata di presentazione a Villa Santina, con la partecipazione di Luigi Maieron, e un’altra presso il Circolo Cressi di Cercivento; ha inoltre aderito a diversi eventi in zona e oltre confine: per elencarne alcuni, in maggio il concerto itinerante a “Venezia in Coro”, a luglio la partecipazione all’inaugurazione della mostra Macrocosmo Anima Mundi a Raveo, in settembre la trasferta in Istria ospiti della Comunità Italiana di Valle, nella suggestiva location di Castel Bembo. Ovviamente a gennaio non è potuto mancare l’ormai tradizionale appuntamento musicale previsto per l’Epifania. Quest’anno hanno partecipato come cori ospiti i Giovins Cjanterins di Cleulis e il coro Cime d’Auta di Roncade (TV): una serata all’insegna della musica e della solidarietà, il cui ricavato è stato devoluto all’Oratorio della nostra comunità di Villa Santina per sostenerne le attività e le iniziative per bambini e ragazzi. Con il nuovo anno anche i progetti futuri del Villachorus cominciano a prendere forma, assieme alla preparazione di nuovi brani e all’ingresso di nuovi coristi, in vista di una stagione ricca di appuntamenti e collaborazioni, in terra straniera così come in Carnia, dove il coro ha sempre trovato il sostegno e l’apprezzamento indispensabili per continuare a proporre la propria musica con entusiasmo e passione. Francesca Tasinato & VillaChorus (per chi volesse unirsi a noi: [email protected]) Bruno Ianese: dal Cadore ad Invillino Bruno (a destra) con l’amico Bepi Nella vecchia segheria di via della Madonnina destinata tempo addietro ad un triste destino da un ineso- rabile degrado Bruno da S. Nicolò di Cadore è arrivato dopo aver pensato a lungo dove trascorrere una vita da pensionato non anonima. Ha scelto Invillino perché l’edificio, nonostante fosse messo male, lo avrebbe reso attivo già da subito in quelle piccole attività a lui congeniali. Infatti metterci mano in una struttura fatiscente non era cosa da poco anche per uno che nella sua vita ha operato grazie anche all’apporto determinante della moglie nel settore dell’occhialeria diventando pure imprenditore con una fabbrica che dava lavoro a 55 operai e a 15 artigiani! Si è rimboccato le maniche forte dell’amicizia con Giovanni Addari, Giovanni Matteoli, Luigi Rizzato e 6 Giuseppe Campus che gli hanno dato una mano in quest’impresa. Così l’intervento con pazienza è stato portato a compimento con la realizzazione di un alloggio per sé ed uno stanzone per riporre i suoi attrezzi ed eseguire lavori di falegnameria. Pur non essendo stato a scuola di falegnameria si è adattato a costruirsi tutti i mobili e gli infissi. Ha anche bonificato tutta la zona rendendola piacevole anche se il suo cruccio è stato e lo è ancora la mancanza dell’acqua nelle rogge che alimentavano la ruota della segheria che faceva muovere i macchinari e dove era stata creata una turbina. La roggia che portava l’acqua del torrente Degano ed alimentava nel suo percorso i mulini del Dario, di Bram. della Contessa, del Grivòr e della Segheria è stata chiusa da diversi decenni e conseguentemente toglie un po’ di fascino al luogo ove Bruno immaginava di introdurvi anche qualche pesce e rana. Ha ripiegato prima con un piccolo allevamento di tacchini e poi di polli (circa una quarantina) per pura passione. Con l’aiuto del figlio ingegnere, che ne ha redatto il progetto, ha messo in opera un impianto fotovoltaico di tutto rispetto che gli permette una certa autonomia per un’energia pulita. I lavoretti che esegue sono in genere per gli amici o per qualche parente (il figlio e le due figlie…). Per il Centro residenziale per anziani esegue quale volontario, insieme all’amico Giovanni Addari, qualche lavoro di manutenzione. In effetti il suo spirito di solidarietà è attestato anche dalla sua appartenenza all’A.N.T.E.A.S., un’associazione di volontari presente anche nel gruppo di Villa La sua casa presso la Madonna del Ponte Santina il cui capo è Giuseppe Campus. Per Bruno questa scelta di vita è un esempio per tutti i pensionati che anche nella Terza età possono tro- vare buoni motivi per trascorrere il tempo in piena serenità e nel contempo essere utili per il prossimo. G.P. La scomparsa di Federico Aita lascia un vuoto in chi l’ha conosciuto Federico Aita, recentemente scomparso a Tricesimo, ha lasciato un grande rammarico in chi l’ha conosciuto. Nonostante da tempo si fosse ritirato per l’avanzare dell’età avendo ceduto l’azienda, ora Lacon, ancora presente a Villa Santina, ha voluto mantenere i contatti sia con Tolmezzo che con Villa Santina. Ultimamente era solito invitare gli amici per festeggiare il suo compleanno e rinverdire gli anni migliori che l’hanno visto operare con quello spirito tenace e con sagacia non pensando solo al personale profitto, ma anche ai bisogni della gente e allo sviluppo economico e sociale della Carnia. Ha sempre avuto un occhio di riguardo per i comuni di Tolmezzo e Villa Santina donando del denaro a favore delle persone bisognose, che consegnava ai sindaci o alle parrocchie, durante i festeg- giamenti. Alcune vie di Villa Santina e Tolmezzo sono state dedicate al padre Menotti. D’ora in poi sarà il caso di fare un “ pensierino” anche per Federico, i cui meriti sono ben noti! Qui di seguito pubblichiamo, per ricordare il suo impegno per la montagna ed in particolare per Villa Santina, alcune note riguardanti la sua fabbrica (Società Carnica Lavori). La Società Carnica Lavori: una lunga storia di lavoro Nel 1924 Menotti Aita (classe 1887), imprenditore che già si dedicava al settore del legno con una segheria a Tolmezzo e varie utilizzazioni boschive in Carnia, con l’aiuto finanziario del cognato, cav. Gio Batta Ciani di Tolmezzo, addivenne 7 all’acquisizione del complesso industriale di via Piave, con annessi fabbricati e piazzali per una superficie di circa 35.000 mq, da quel gruppo di industriali veneziani che avevano creato la S.A.D.E. (Società Adriatica di Elettricità) e altre grosse aziende che volevano farne una cartiera. L’idea fu subito abbandonata e lo stabilimento, già costruito, fu convertito alla lavorazione del legno, forse perché i veneziani avevano già deciso di abbandonare l’iniziativa e alienare la società. Dopo aver operato per lunghi decenni ed aver superato i momenti di crisi degli anni Trenta e quelli difficili dovuti alla seconda Guerra mondiale, Menotti operò con sagacia fino al mese di febbraio del 1956 quando venne a mancare, continua a pag. 8 segue da pag. 7 Il Sindaco Romano Polonia con il dott. Federico Aita in occasione di un compleanno dopo lunga malattia. Così l’azienda passò definitivamente nelle mani del figlio Federico, laureato in legge, il quale si dedicò, a tempo pieno, allo sviluppo della nuova attività, ampliando, gradatamente, lo stabilimento e dotandolo di macchinari idonei e di attrezzature moderne. Per un’industria come la Società Carnica Lavori, situata in una zona di montagna disagiata e decentrata rispetto al mercato (fra l’altro anche la gran parte delle materie prime legnose come il pioppo, il faggio, il mogano, ecc. provenivano da molto lontano) era necessario imporsi con la qualità e la specializzazione dei prodotti, obiettivi perseguiti e raggiunti grazie al costante impegno del dott. Federico Aita, coadiuvato da tecnici validi e da una manodopera qualificata nel settore. Oltre che sui prodotti di base, paniforti listellari e compensati tradizionali, la produzione si orientò in particolare su derivati di alta qualità, come i compensati marini per costruzioni nautiche, i tavoli da disegno per tecnigrafi, i tavoli da lavoro per officine, i pannelli impiallacciati per mobili, ecc., tutti articoli che ebbero subito una favorevole accoglienza presso una clientela primaria, non solo in Italia, ma anche in Francia, Inghilterra, Fin- landia, ecc. Il sisma, che nel 1976 colpì duramente Villa Santina, come tutto l’Alto Friuli, compromise gravemente anche lo stabilimento di via Piave, specialmente nelle sue strutture più vetuste, maturando nel dott. Federico la decisione di trasferire l’azienda in un nuovo opificio nella vicina zona industriale, con un programma di razionalizzazione produttiva influenzato dai nuovi indirizzi di mercato, orientati verso l’utilizzo di pannelli truciolari e di fibra, della plastica e di tanti altri prodotti sostitutivi. Superate, non senza difficoltà e sacrifici, le complesse fasi del trasloco e le conseguenti necessità di ristrutturazione aziendale, nel 1982 il dott. Aita ritenne opportuno far confluire la propria azienda in un grande gruppo industriale del settore, cedendo la proprietà della Carnica Lavori alla Plaxil S.p.a. di Osoppo, di cui egli stesso era socio fondatore fin dal 1962 nonché presidente del consiglio d’amministrazione. I notevoli apporti finanziari devoluti al completamento delle nuove strutture e l’affiancamento tecnicocommerciale della nuova compagine industriale non dettero risultati soddisfacenti. Evidentemente i prodotti tradizionali erano sulla via del tra8 monto ed era, pertanto, necessaria una svolta più radicale. Il gruppo Fantoni di Osoppo, che nel frattempo aveva rilevato l’intera proprietà, non indugiò ad affrontare con coraggio e lungimiranza la situazione congiunturale che si era determinata. Mise in liquidazione la Carnica Lavori, creò l’attuale LA.CON (fondata in società con un gruppo industriale, ma in seguito acquisita al 100 %) e vi installò due modernissime linee produttive per la nobilitazione di pannelli e di laminati plastici. Così, da diversi anni, la nuova azienda marcia a pieno ritmo, avendo raggiunto ottimi livelli di qualità e quantità, dando sicurezza di lavoro a quasi cinquanta lavoratori molto qualificati. Si concluse così, con una degna e positiva soluzione di continuità, la storia della Società Carnica Lavori di Villa Santina, realtà nata negli anni Venti e portata avanti dagli industriali Aita, sempre con onore e dedizione, per oltre sessant’anni non sempre felici, anzi , talvolta tragici, ma pur sempre laboriosi. Anni nei quali si sono sempre dati da fare, tra mille difficoltà, non pensando solo al personale profitto, ma anche ai bisogni della gente e allo sviluppo economico e sociale della Carnia. Lettere al giornale Non tutti sanno... che a Villa Santina abita un giovane, Fabio Polo, diventato nostro concittadino in quanto ha sposato una ragazza di qui ed ha formato la sua famiglia. Questo giovane amante dello sport, dopo averne praticati diversi, ha rivolto la sua scelta al judo di cui è cintura nera 3° Dan, concentrandosi negli ultimi anni in particolare al Kata che è la dimostrazione dei principi e delle tecniche del judo e della difesa personale. In questo ultimo periodo ha raccolto con successo i frutti dei suoi sacrifici e in particolare: - medaglia d'oro ai Campionati Italiani e sesto posto ai Mondiali nel 2012; - medaglia di bronzo ai Campionati Europei a Malta e al valore sportivo nel 2013; - medaglia d'oro ai Campionati Europei a Lignano Sabbiadoro nel 2014. Questi risultati si ottengono con la passione, la dedizione di parecchi anni di allenamenti, con diversi spostamenti per le gare, sacrifici personali e delle famiglie, ma alla fine possiamo dire di essere orgogliosi di te papà. Chiara, Stefania ed Emanuele Anche una vecchia stazione ferroviaria può ispirare i pittori! Mario Carraretto, pensionato ed appassionato di pittura, di Salzano (VE), nei suoi viaggi in Carnia ha voluto ritrarre uno scorcio della vecchia Stazione ferroviaria del 1910, ora completamente rinnovata, immaginando la vitalità d’un tempo quando molti viaggiatori passavano per la zona. Piace comunque che Villa Santina sia notata per le sue bellezze dai pittori o dai fotografi che hanno maggiore attenzione per l’ambiente. Festa per la solidarietà Il 25 aprile scorso presso il Piazzale della Stazione (Piazza Garibaldi) si è tenuta la consueta manifestazione a scopo benefico “Norcini solidali” in seno alla quale ha avuto anche corso la mostra di veicoli d’epoca a cura del CAMEC (Club Auto Moto d’epoca della Carnia) e benedizione dei veicoli dei privati compartecipanti. La manifestazione è perfettamente riuscita e si è svolta in collaborazione con il Midlei Tai Club – Pro Loco e Comune di Villa Santina. È stata raccolta la considerevole somma di € 3.274 interamente devoluta alla Via di NataleC.R.O. di Aviano (PN). Il Piazzale della Stazione (Piazza Garibaldi) nel dipinto di Mario Carraretto Ringraziamenti La giovane Ketti Concina risultata eletta con 93 preferenze (lista: insieme con noi per voi insieme) alle recenti consultazioni elettorali desidera ringraziare attraverso le righe del giornale Villa Notizie quanti hanno avuto fiducia in lei. Qui di seguito le personali parole di ringraziamento. “Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno creduto in me dandomi fiducia. Mi impegnerò per il bene di tutti. Mandi Ketti”. Rassegna di automobili e motocicli d’epoca curata dal Club di Enemonzo Stemma comune di Villa Santina Il compaesano Luciano Spangaro ha recentemente consegnato al Sindaco di Villa Santina Romano Polonia uno stemma in legno che rappresenta il nostro comune, opera che è stata anche esposta in una mostra a Paularo. La scultura ha comportato un impegno non indifferente da parte dell’autore, originario di Voltois di Ampezzo, che ha voluto rappresentare il paese ove da molti decenni abita con la famiglia. Lo stemma sarà probabilmente esposto nella stanza del Sindaco con l’indicazione dell’autore. Fabio Polo un campione che ha raccolto molti successi 9 Lo stemma del Comune scolpito da Luciano Spangaro Passato e presente a confronto Intervista a Mario Mazzolini Polonia detto “di Toful” nato a Invillino il 27.03.1920. Rimasto orfano di mamma a un anno, ha avuto, per qualche anno, una matrigna e poi è stato adottato dalla zia. Coniugato con Anna (detta Tonina) nel 1948; ha avuto tre figli, quattro nipoti. Attivo, dinamico, si interessa di tutto, legge, studia, guarda la televisione, gioca al lotto e guida ancora il suo Pandino. Quarta ed ultima parte “Anche due se mangi bene. Quello che il tuo corpo ti richiede. E solo rosso non bianco che non fa bene.” - Anche con l’acqua? “L’acqua marcisce i pali!!! Chei ca fasin spritz a son batochios (quelli che fanno i spriz sono sciocchi) Rovinano il vino. A cosa fare mettere metà vino e metà acqua?” Mario con la moglie mostra il dipinto di Marino Romano che descrive la vecchia casa. - Cambiando discorso, cosa fai per mantenerti così giovane e in forma? “Mangiar poco è la prima cosa, e un pò di tutto; pochi dolci perchè lo zucchero fa venire la diabete. Bere latte ogni giorno perché disintossica, almeno un quarto di litro!” - Ma tu mangi poco? “Si capis!!” ( si capisce). - Tu cucini vero? Usi tanto grasso…burro o olio? “Chel tic cal covente” (quel poco che serve). Vanno bene entrambi. Il grasso serve ma non si deve esagerare. Poi non si deve fumare chè il fumo è veleno e bere pochi superalcolici che sono porcarie.Il vino fa bene perchè è un alimento, vino buono non “cragne” e non quei vini gassati che scoppiettano; “bevi 2 di chei e il cjaf a ti va a sbrendui… ca lu bevin chei ca lu fasin”( bere due di quelli e la testa ti va a brandelli, che lo bevano pure quelli che lo producono)”. - Qual è la misura giusta? Un bicchiere a pasto? - Per bere meno vino “Ma lo spritz lo paghi come il bicchiere di vino, bisogna esser stupidi”. - E la Sagra delle Rane nonno quando è cominciata? “La sagra l’abbiamo importata dagli Asìns (quelli della Val d’Arzino). Una domenica siamo andati in 3 o 4 macchine: io, Berto, Tiziano, Giulio, Tonon, Daniele, Giovanni e non so chi altro, siamo andati per il Rest, abbiamo fatto un ristoro sul ruscello e poi siamo scesi a Tramonti ed abbiamo visto come facevano la sagra delle rane e abbiamo pensato di poter farla anche noi. Però abbiamo cominciato prima coi i polli, poi con le rane che ci arrivavano ancora con la pelle ed era un gran lavoro pulirle: La prima sagra l’abbiamo fatta in piazza, lì di Poche, tirando un telo di quelli che metteva la Veneta sui vagoni, tra la linda e gli alberi.” - E il campo sportivo? “Il campo sportivo l’hanno fatto coi soldi del duce. Nardin ha cercato gli operai a Invillino e con pala e piccone han fatto il campo; poi sono venuti gli inglesi e l’hanno ingrandito, ma loro avevano le pale meccaniche!” 10 - Cosa vuoi dire ai giovani? “Di far giudizio perchè non ne hanno. Poca voglia di lavorare, troppi soldi e li buttano via! Si sposano e dopo 16 giorni sono già separati; anche questo perché ci sono troppi soldi; una volta la donna doveva stare con l’uomo finchè moriva, dove vuoi che andasse senza soldi? E lavorare come asine, far legna, fieno, accudir e le mucche, lavoro e solo lavoro!Ora si sono svegliate un poco ….. anzi anche troppo! Diceva un proverbio: prima la morte, secondo il giudizio, terzo inferno e quarto paradiso.” - Come sceglieresti una donna oggi? “Una che fuma non la prenderei; sono proprio stupide quelle e anche più brutte con la sigaretta in bocca. I giovani sia femmine che uomini devono far giudizio. Imparare a far qualcosa. Le donne di oggi non sanno neanche attaccare un bottone.” - Cosa pensi della convivenza? “Ma è uguale, se due persone vanno d’accordo possono anche stare insieme senza sposarsi. Al lato pratico è uguale solo che se non ti sposi la donna non ha nessun diritto. -E come vedi il futuro? “Andiamo in peggio. Verrà un periodo che non potrete nemmeno girare di notte per il paese e dovrete mettere il catenaccio alle porte perchè avrete tanti di quei delinquenti che ammazzeranno per 10 euro. In città gia succede questo. Quando ero giovane la sera era il momento più bello, ci si incontrava, si chiacchierava … invece domani la sera sarà il momento della paura. Verranno sempre nuove e più forti malattie … insomma “si stava mior quant ca si stava pies! (si stava meglio quando si stava peggio) Marzia e Alessia Mazzolini Polonia Il Gruppo ANTEAS di Villa Santina sempre in prima fila nel volontariato La corale del CSM nella Casa del Popolo di Lauco diretta dal maestro Roberto Maieron Il Gruppo ANTEAS (Associazione nazionale tutte le Età attive per la Solidarietà) da tempo opera sul territorio del comune di Villa Santina sorretto da uno spirito di solidarietà soprattutto nei confronti degli anziani bisognosi ed anche dei bambini attraverso il servizio di accompagnamento con lo Scuolabus. Le principali attività di volontariato svolte dal Gruppo l’anno scorso sono state: - servizio Scuolabus con la partecipazione dei volontari Renato Simonetti, Gianfranco Gressani, Maurizio Pittino, Gabriella Colferai, Giuseppe Campus e la nuova arrivata Maria Adami; - etichettatura e distribuzione, con la collaborazione del direttore, del giornale del Comune Villa Notizie da parte dei volontari Renato Simonetti, Giuseppe Campus, Maria Grazia Del Fabbro e del nuovo volontario Gianfranco Signorin; - attività di volontariato presso il carcere di Tolmezzo di Iole Iaconissi; - servizio presso la Biblioteca comunale di Gabriella Colferai; - interventi di bricolage e falegnameria presso il Centro residenziale per anziani di Bruno Ianese; - trasporto ed accompagnamento anziani da parte di Giovanni Puntel e Mario Marini; - festa sull’Altopiano di Lauco con gli anziani presso la casa del Popolo; - organizzazione presso il Centro residenziale per Anziani di Villa Santina, in collaborazione con la FNP-CISL e con la partecipazione della corale del C.S.M (Centro Salute Mentale) di Tolmezzo, diretta da Roberto Maieron, del Concertino di Natale. Da parte del presidente Flavio Molfetta dell’ANTEAS, con sede a Gemona del Friuli, sono arrivati gli apprezzamenti ed i complimenti per l’intensa attività del gruppo. Quale capo del Gruppo locale desidero ringraziare indistintamente tutti i volontari per la disponibilità, la serietà e l’impegno profuso nello Riconoscimento all’ultraottantenne Costanza Beorchia di Trava per meriti umanitari consegnato dai dirigenti del Gruppo ANTEAS di Villa Santina. svolgere le varie attività. Un grazie anche all’amministrazione comunale che sempre ha dato il proprio appoggio alle varie iniziative e soprattutto per la disponibilità dei locali ove sono ubicati il Patronato INAS, la sede della Lega-FNP e del Gruppo ANTEAS. Giuseppe Campus Cinquant’anni insieme! Alma Del Fabbro, originaria di Villa Santina ed emigrata negli anni sessanta a Solighetto di Pieve di Soligo, nella marca trevigiana, ed Ennio Corbanese, attorniati da parenti ed amici, hanno celebrato recentemente il cinquantesimo anno di matrimonio. Ai due coniugi le più fervide felicitazioni per il raggiungimento dell’importante traguardo da parte del giornale Villa Notizie. Alma ed Ennio con la torta beneaugurante in occasione del cinquantesimo anniversario di matrimonio 11 Il risarcimento del danno da vacanza rovinata Parlare di risarcimento del danno in tema di contratto di viaggio, significa anche chiarire che il fenomeno sociale del turismo organizzato ha subito delle profonde trasformazioni da qualche anno a questa parte. Si tratta ormai di un fenomeno di massa, perlomeno rispetto a qualche decennio fa, quando il turismo organizzato si limitava per lo più alla crociera e, per motivi economici, era appannaggio di poche persone. E si tratta pure di un fenomeno dagli scopi squisitamente voluttuari, mentre, in precedenza, esso si legava, spesso e volentieri, anche a scopi culturali. Probabilmente proprio questo incrociarsi di cambiamenti ha portato all’evidenza una disciplina legislativa, in tema di contratto di viaggio, non sempre all’altezza, specialmente per quanto riguarda l’aspetto risarcitorio. Le fonti che sono quindi intervenute a disciplinare il contratto di viaggio sono state due: la Convenzione sul contratto di viaggio (da ora in poi, CCV) firmata a Bruxelles nel 1970 e recepita nel nostro ordinamento con legge 27 dicembre 1977, n. 1084; ed il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 111, che ha recepito la direttiva CEE 314/90 concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti “tutto compreso”. Tale ultima fonte, è importante precisare, non abroga la CCV, ma anzi la richiama espressamente, per quanto compatibile, agli artt. 15 e 16. Ma, nonostante l’introduzione di una disciplina ad hoc, non sono stati acquisiti dei criteri certi e soddisfacenti in tema di risarcimento del danno per inadempimento da parte del tour operator o dell’agenzia di viaggio. Infatti, osservando la panoramica delle cause che hanno visto contrapporsi “turisti delusi” contro agenzie di viaggio o tour operator, notiamo che, spesso e volentieri, a fronte di macroscopici inadempimenti di questi ultimi, il turista viene risarcito con cifre poco più che simboliche. Probabilmente, proprio per l’esiguità dei risarcimenti solitamente accordati, vi è stato nell’ultimo decennio 5 A con Silvia a In occasione dei 25 anni dal diploma in Ragioneria, i compagni di classe della 5a A dell’ITC Gortani di Tolmezzo hanno festeggiato la ricorrenza a Villa Santina con un cin-cin assieme a Silvia. È stata una grande gioia ritrovarsi dopo così tanto tempo. Contestualmente è stata raccolta una piccola offerta devoluta all’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) della sezione provinciale di Udine. un così insistito richiamo alla categoria del danno da vacanza rovinata, che ben avrebbe potuto essere ed è effettivamente, il veicolo per consentire una maggior soddisfazione economica al turista deluso. Federconsumatori-Villa Santna M.Rosaria Santoro Ufficio Turistico Riceve ogni Martedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 RINGRAZIAMENTI Ringraziamo le seguenti persone che hanno effettuato dei versamenti a sostegno delle attività culturali (comprese le spese di spedizione del giornale) ed assistenziali del comune di Villa Santina: attività culturali La signora COLOMBO Silvia “per la cultura” in memoria di Mazzolini Umberto e Claudio Colombo Villa Santina € 200,00 DORIGO Lucia San Gallo (Svizzera) € 20,00 CORADAZZO Angelo e Antonietta Lignano Sabbiadoro € 20,00 LORENZINI Marra Mirella Plaino di Pagnacco € 20,00 CIRANT Pietro Villa Santina € 10,00 SANTELLANI Antonino Francia € 50,00 ZULIANI Antonia Roma € 20,00 RABER Maddalena Cividale del Friuli € 10,00 PUSCHIASIS Moelges Elsa Pforzheim (Germania) € 50,00 MENEGON Guerrino Passons € 20,00 AUTOSCUOLA ROMANELLI Gemona del Friuli € 100,00 CAPRIZ Attilio (Svizzera) € 20,00 COCCO Alice (Svizzera) € 20,00 Per quanti volessero seguirne l’esempio i versamenti (per i residenti in Italia) possono essere effettuati tramite il: c/c bancario: IT11T0533664390000035290283 Silvia con i compagni di classe della 5a A dell’ITC Gortani di Tolmezzo in occasione dei 25 anni dal diploma in Ragioneria 12 FRIULADRIA - Crédit Agricole c/c postale: n. 11502333 intestati a: Servizio di Tesoreria – filiale di Villa Santina – causale: sostegno attività culturali o attività assistenziali Guère a è guère! Le autorità del “Comando Germanico” di Udine, eccellendo come da tradizione in organizzazione sia militare che oggettiva, pensarono di istituire nel nostro comune, nel marzo del 1944, quanto segue: Prefettura di Udine N. 1177 di Prot. Udine 29 marzo 1944 XXII Riservata personale al Podestà di Villa Santina. Oggetto: casa di tolleranza per le truppe italiane. Abbiamo il dovere di fare avviso che il locale Comando Germanico, avuti ordini superiori, intende installare a Villasantina una casa di Piazzetta Cantore e Viale della Vittoria in una foto d’epoca tolleranza per le truppe italiane dislocate in questo territorio, e all’uopo esso ha scelto una abitazione civile non ancora occupata dale FF.AA. e che si trova nelle vicinanze dell’albergo Donada, ordinando di farla sgomberare entro brevissimo tempo. Si immagina che ciò abbia provocato un’esplosione di malcontento da parte della popolazione eminentemente lavoratrice e religiosa. Dopo questa notizia giunge anche il malcontento dei due parroci i quali minacciano di ritirarsi e lasciare le località senza sacerdoti: Il Prefetto Provinciale di Udine Laurea Non se ne fece alcunché anche per le menzionate clerico-popolari avversioni ma evidentemente, nei mesi successivi, qualcosa di oltraggiante si verificò se nel dicembre dello stesso anno una disposizione prefettizia, assecondata dalla Questura di Udine, emanò il seguente foglio d’ordine: Prefettura di Udine N. 50706/Gab/9 Udine 18 dicembre 1944 XXIII (sic) Norme contro gli abusi a danno delle donne. Fonogramma riservato al Comune di Villa Santina. P.C. Alla Questura Repubblicana di Udine. La neolaureata Ester circondata dai parenti Per essere assistite le donne di Villa Santina occorre al riguardo che sia preventivamente accertato con apposito verbale dai competenti organi di Polizia: che la maternità sia stata causata da atto di violenza contro la volontà della donna; che la violenza sia stata compiuta da stranieri appartenenti a razza non ariana e nemici della R.S.I.; che la vittima faccia espressa richiesta di essere sottoposta ad aborto per motivi d’onore. Si resta in attesa di un cenno d’intesa Il Prefetto della Provincia di Udine Ci piace notare che, al tempo, era sufficiente un “cenno d’intesa” per riscattare l’onore delle “malcapitate”! Ci viene in mente quella nonna che disse alla nipote, entrambe disonorate: tàs frute, guère a è guere! Roberto Duratti 13 Ester POLONIA, laureata il 26/02/2014 presso l’Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Studi Umanistici - Corso di Laurea in Servizio Sociale Tesi: “Guida ai servizi e alle strutture per gli anziani in Carnia – Una ricerca finalizzata alla costituzione di una rete tra pubblico e privato” Relatrice: Chiarissima prof. Devetak Lidia La Pineta di Villa Santina Estratto da “L’albero bollettino della Società friulana Pro Montibus et Sylvis” – Udine, Anno III, N. 1-2-3Tipografia D. Del Bianco – Udine, 1914. Il sen. Michele Gortani Michele Gortani (nato a Lugo il 16 gennaio 1883, morto a Tolmezzo il 24 gennaio 1966) è stato un geografo, geologo e politico, ha scritto una relazione sulla Pineta di Villa Santina segnalandone l’importanza e la necessità di preservarla per l’incontaminata bellezza. Il Gortani non avrebbe immaginato lo sviluppo futuro della zona ove è stata data sempre priorità alla valorizzazione dell’ambiente. In effetti nel corso degli anni ci sono stati dei cambiamenti in senso positivo come il sorgere di una segheria ove venivano trasportati a mezzo di una Decauville in collegamento con la linea ferroviaria Carnia-Villa Santina e Villa Santina-Comeglians i tronchi degli alberi (taes) che fluitavano anche attraverso le acque del Degano e venivano trascinati su un canale costruito a servizio della segheria. Successivamente la trasformazione della zona in uno stupendo laghetto con annesso Maneggio ha permesso di ottenere un parco naturale di prim’ordine. Un Orto agrario ai bordi della Pineta dava lavoro ad alcune persone e permetteva di ripopolare l’ambiente con piante di vario tipo. Una colonia elioterapica nel periodo fascista fu costruita nei pressi della Madonna del Ponte Ed in mezzo ai pini ed agli abeti sorse pure un Campo di calcio per la gioia degli appassionati sportivi. La Pineta sorge là dove il sonante Degano riversa nel Tagliamento le sue fresche acque tumultuose e confonde coi detriti delle dolomiti Prealpine e dei monti d’Ampezzo le ghiaie strappate ai fianchi delle Alpi Gortane. Per una lunghezza di circa due chilometri, le svelte conifere accompagnano, sulla sponda sinistra, l’ultimo tratto dell’affluente e, dopo lo sbocco, il Tagliamento ingrossato, che si va a frangere impetuoso contro l’angusto varco roccioso della Madonna del Ponte. Di contro alla Pineta, forma l’opposta sponda del fiume e chiude l’orizzonte la severa mole, tutta verde di faggi, del monte di Verzegnis; fra Tagliamento e Degano, sorgono amene le pendici di Esemon e Raveo, liete di castagneti e di pascoli, e scoscese le rocce del Nuvolae, ancora serbanti traccie dell’azione smussatrice degli antichi ghiacciai. Dietro la cintura boscosa della Pineta, stanno la campagna e l’abitato di Villa Santina, che ne sono abbelliti e protetti. La Pineta, con una profondità media di cinque o seicento metri, si estende per oltre mezzo chilometro quadrato (circa 60 ettari). L’attraversa, nel mezzo, la strada che mette al ponte pedonale di Esemon di Sotto: vecchio tracciato della strada nazionale carnica, che una triste vicenda di ripicchi e di mal intesa economia consigliò un giorno di abbandonare, ma che ancora oggi, a mio credere, sarebbe economicamente utile alla Stato di riprendere e riattivare. Seguendo da Villa l’antica strada, ben presto si tocca il lembo della Pineta. Il breve cammino attraverso il bosco non è né malagevole, né uniforme. Sono dapprima gli alberi più annosi, più radi, con altissimi 14 fusti colonnari, rugosi, soventi spogli di rami fin quasi alla cima, ma spesso ravvivati da lucidi festoni di edera, che vi si abbarbicano col loro denso e tenace sviluppo di foglie e di rami. Sotto la volta frondosa, coprono il suolo alte erbe e cespugli, fra cui s’aggira al pascolo qualche giovenca dal caratteristico pelame a larghe chiazze bianche e fulvastre. Più avanti, l’antico bosco passa gradualmente a una regolare fustaia, in cui paiono inseguirsi come una selva di lancie i fitti tronchi alti e sottili, sormontati dalla chioma alta e puntuta e sorgenti in mezzo a un eterogeneo e spinoso groviglio di rovi, ginepri, pruni ed ontani. In vicinanza del fiume termina la fustaia adulta, e le fa corona un tratto di pineta recente, da cui rampolla una fitta siepe di conifere giovani e vigorose, ancora frammiste a olivelli spinosi, salici, petasiti e altre piante del greto. Codesta zona, di recente conquista da parte della vegetazione, si estende con promettente rigoglio sopra tutto verso il Degano, dove può valutarsi a 15 ettari la superficie ormai ad essa acquisita, È singolare l’estrema adattabilità che mostrano i pini in codesto territorio, prosperando così nelle alluvioni umide e sulla riva stessa dell’acqua, come sulle rupi assolatie e gli aridi brecciai da Villa Santina a Caneva e Amaro. Tale adattabilità è però congiunta a un diverso portamento dell’albero; il quale suol rimanere più basso, più tozzo, più irregolare e con la chioma regolarmente piramidale, molto simile per forma all’abete, Ritornando alla Pineta, è indubitato che la sua parte di gran lunga più amena e pittoresca è nella zona più antica, ossia nel tratto più interno, più vicino all’abitato, che è precisamente quello preferito dai graditi ospiti che scelgono Villa a loro soggiorno estivo. Questa zona è anche la più facile a percorrersi, sia perché assai più libera da arbusti del sottobosco, sia in grazia del comodo sentiero che, staccandosi dalla carreg- margine interno della Pineta avrebco, che anche be ripercussioni dannose sopra la gli spiriti più vasta zona attualmente protetta. utilitari devoNé si può trascurare un’ultima cirno riconoscere costanza. Nell’eventualità, che specome la magriamo lontanissima, di piene straorgiore attrattiva dinarie, al territorio e al caseggiato di cui disponga di Villa la Pineta darebbe una effiil paese per cace e larga difesa. Villa è situata richiamare e immediatamente a valle della contrattenere una fluenza di due corsi d’acqua grossi colonia estiva ed impetuosi come il Tagliamento e di villeggianti. il Degano, e il disastro di una inonDal punto di dazione potrebbe ancora essere di vista economiLa Pineta verso il Degano molto accresciuto nell’eventualità co, la Pineta, di un rigurgito alla stretta della giabile al suo ingresso nella Pineta, come tale, potrebbe essere resa d’alMadonna del Ponte. segue il lembo di quest’ultima diritronde più redditizia che oggi non Ove si consideri tale posizione dopgendosi verso la Madonna del sia. Tagli regolari (fin qui trascurati, piamente pericolosa del territorio, Ponte. A un certo punto, il sentiero tranne l’ultimo) delle piante matuappaiono tanto più grandi il valore costeggia un vasto spiazzo circonre, accurata epurazione del sottoboe il beneficio della sua bella fascia dato da siepe: è il luogo che fu scelsco, parziale sostituzione dell’abete boscosa. to, con idea felice e opportuna, per rosso al pino nei luoghi più adatti, stabilirvi uno dei primi Orti foree opportuno dirado del bosco gioMichele Gortani stali della Carnia. Qualche sottile vane in formazione, sono provvedirivolo d’acqua accompagna o attramenti già propugnati dal Vicebrigaversa il sentiero, rendendo più varia diere Garzolini e che certamente questa parte del bosco, che avrebbe condurrebbero ad aumentare il tanti elementi per poter essere valore economiridotta senza spesa eccessiva a un co della Pineta. parco invidiabile. La conservazioAppunto perciò, io credo che sia ne della quale stato assai provvido il recente internella sua integrivento del Comitato Forestale della tà deve anche provincia in favore della conservaessere desiderata zione della Pineta. Un’alienazione per il beneficio anche parziale di essa dovrebbe che essa reca alla infatti compiersi logicamente procampagna e prio a spese di quel tratto più antiall’abitato di Villa come riparo contro i venti freddi discenIn alto in una foto degli anni Venti: denti dalla valle la Pineta ai margini del torrente Degano e del fiume Tagliamento del Tagliamento. Fu calcolato dagli studiosi che, in casi analoghi al nostro, l’azione protettiva del bosco in questo senso non possa estendersi oltre a mezzo chilometro di distanza dalla cintura boschiva; è quindi presumibile che anche un semplice arreVecchia cartolina che pubblicizza la bellezza tramento del della Pineta di Villa Santina Il Campo sportivo in una vecchia cartolina 15 Inaugurazioni “La Inaugurazione Macelleria bottega della carne”in Piazza Italia Cin cin beneaugurante all’inaugurazione del Bar Maryfer con la nuova gestione Il Sindaco con i gestori Aziza Sraidi e Lorenzo Mazzolini (da sinistra: Romano Polonia, sindaco, Maria Mazzolini e Umberto Gamberini, la titolare del bar Rosanna Tufo ed il collaboratore Paolo Pravato) GIRO D’ITALIA A VILLA SANTINA I corridori con la maglia rosa passano per via Roma La carovana pubblicitaria intrattiene la gente in Piazza Italia Piazza Italia animata in attesa dei corridori VILLA NOTIZIE Direttore responsabile: Gianfranco Pittino Hanno collaborato: volontari ANTEAS, Elena Rupil, Paola Gaier, Stefano Mecchia, Elena Larice, Giovanni Puntel, Maria Grazia Del Fabbro, Roberto Duratti, Sonia Cecchini, Fabio Cargnelutti, Marzia ed Alessia Mazzolini Polonia, Osvaldo Polonia, Domenica Sponza, Luigi Zanier, Francesca TasinatoVillachorus, Gian Luca Pittino, Giuseppe Campus, Bruno Tavosanis, Federica Chiementin, M. Rosaria Santoro, Gianfranco Signorin, Maurizio Pittino, Renato Simonetti, Angelica Stefani, Nadia Colmano. Foto: Renato Simonetti Dir. Red. Amministrazione: c/o Municipio Piazza Venezia, 1 tel. 0433 748851 – fax 0433 750105 cellulari: 335 5971634 – 334 9753878 E-mail: [email protected] [email protected] Web site: www.comune.villasantina.ud.it C/C postale n. 11502333 intestato a: Comune di Villa Santina – Servizio Tesoreria Stampa: Il Segno – Amaro (UD) Aut. Trib. Tolmezzo n. 114 del 9 ottobre 1995 (Fotografie di Gian Luca Pittino e Federica Chiementin) 16 DIFFUSIONE GRATUITA
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