notize_GIU 14 corretto_vn - Comune di Villa Santina

Villa
pagina
Prima
i
NOTIZ E
periodico di informazione dibattito e cultura
del Comune di Villa Santina
anno 20, numero 1 GIUGNO 2014
Eletta la nuova amministrazione comunale
con una buona affluenza alle urne
Romano Polonia
Sindaco
Claudio Del Fabbro
Alessia Dorigo
Silvia Boria
Adelia Candotti
Roberto Cimenti
Giovanni Figel
Marco Masieri
Pierino Mazzolini Polonia
Le Minoranze
Eldi Candido
Silvia Monai
Franco Cimenti
Ketti Concina
–––––––––––––––––––––––––––––––
Si ringrazia la popolazione per la larga partecipazione alle elezioni
amministrative e per la fiducia riposta in tutti i candidati.
Mentre il giornale va in stampa ci viene
comunicata la composizione della nuova Giunta comunale con l’assegnazione
delle deleghe: Romano Polonia: Sindaco; Roberto Cimenti: Vicesindaco
(Urbanistica-Edilizia privata-Manutenzione); Adelia Candotti (Servizi socio
assistenziali-Istruzione);
Claudio Del Fabbro (Opere pubblicheViabilità-Protezione civile); Marco Masieri (Sport-Cultura-Politiche giovanili).
Il Sindaco si occuperà direttamente
delle Attività produttive, dell’Artigianato e dei Servizi ai cittadini.
50° di fondazione sezione AFDS di Villa Santina
Era il lontano 1963 quando avvenne il disastro del Vajont ed un gruppo di cittadini di Villa Santina decise di rispondere alla chiamata dei
donatori di sangue del Friuli Venezia
Giulia andando incontro alle necessità di quelle martoriate popolazioni
dell’Alto Veneto.
Da qui nasce e prende forza il Gruppo AFDS di Villa.
Nel Maggio 1964 si costituisce ufficialmente la sezione e Lino Boria,
uomo di elevato senso civico e morale, con vedute lungimiranti ne prende la guida. In breve tempo la sezione raggiunge 62 iscritti.
In questo periodo il donatore medaglia d’oro Antonio Frezza, originario
di Follina, trasferitosi a Villa per
ragioni di lavoro, con l’esempio e con
determinazione ne diventa il “portabandiera”: è lui la pietra miliare del
gemellaggio con la sezione AVIS di
Follina.
Nei primi 10 anni sono stati donati
170 litri di sangue (calcolo in difetto
perché non tiene conto delle donazioni “fuori controllo” cioè donazioni fatte in altri ospedali non quello di
Tolmezzo).
Il 26 febbraio 1993, dopo la morte di
Lino Boria, assume l’incarico di pre-
sidente della sezione Romano Polonia.
Con lui l’evoluzione e il radicamento
sul territorio si esprime attraverso
molte attività di diffusione del “valore del Dono”, particolarmente nell’ambito delle scuole e con incontri
rivolti agli adulti, lavoro costantemente svolto tanto che (riferimento
statistiche a partire dal 1975 al
2008) i donatori della sezione hanno
contribuito con 3.925 donazioni.
Nel febbraio 2007 il testimone passa
all’attuale presidente Italo De Marchi.
Oggi la sezione è una significativa
realtà del nostro tessuto sociale
umano e nei 50 anni trascorsi ha raggiunto un considerevole numero di
soci (oggi contiamo 230 soci donatori provenienti dal Comune di Villa
Santina e dal vicino paese di Esemon
di Sopra).
Il prestigioso traguardo del 50° sarà
celebrato con l’inaugurazione del
Monumento AL DONO e la contemporanea denominazione del vicolo fronte chiesa.
Nell’occasione si svolgeranno manifestazioni di attrattiva quali la mostra
fotografica, filmati storici del Vajont,
incontri di sensibilizzazione e diffu-
l’angolo dei ricordi
sione del messaggio del Dono; tutto
per ricordare con gratitudine coloro
che in questi decenni hanno fatto crescere la nostra meravigliosa Associazione di Volontariato Solidale.
L’evento si svolgerà il 14 settembre
con la partecipazione delle Autorità
provinciali e comunali, dei rappresentanti del direttivo provinciale
AFDS, delle sezioni della Carnia, del
gemellato gruppo di Follina e della
popolazione che con la celebrazione
della S. Messa si ritrova in comunione nello spirito Cristiano del DONO.
Successivamente l’inaugurazione del
monumento e intitolazione del vicolo del DONO.
Per l’importanza dell’evento nel raggiunto 50° di fondazione dell’AFDS
e per l’esempio da dare alle nuove
generazioni nel sostenere e aiutare
chi ne ha più bisogno, già da ora mi
faccio portavoce dei Donatori della
sezione di Villa nell’invitare la comunità a partecipare all’evento.
Il Presidente
Italo De Marchi
Villa Notizie, esce ogni quattro
mesi e, pertanto, è programmato
per la fine dei mesi di aprile,
agosto e dicembre.
Per consentire la pubblicazione
degli articoli e delle lettere è
indispensabile che il materiale
pervenga, firmato, nella sede
municipale entro il giorno 8 di
ciascuno dei suddetti mesi.
Il materiale giunto in ritardo
potrà essere pubblicato sul
numero successivo solo se mantiene l’attualità.
Questo numero a causa delle
concomitanti consultazioni
elettorali esce il mese di giugno.
Per ricevere in anticipo
Villa Notizie è necessario segnalare
l’indirizzo di posta elettronica
Riservato ogni diritto ed utilizzo
1961: recita alle Scuole elementari per l’unità d’Italia
2
Villa Notizie è sul sito del Comune
www.comune.villasantina.ud.it
Colonna destra: Villa News
La sezione A.N.G.E.T. orgoglio per Villa Santina
Deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai caduti di tutte le guerre
Il presidente della sezione ANGET
(Associazione nazionale Genieri e
Trasmettitori - M.A.V.M. Diego Gortan) di Villa Santina Osvaldo Polonia
ha inviato una nota al giornale Villa
Notizie riguardante l’incontro tenutosi nel nostro paese di tutte le sezioni
dell’arma del Friuli Venezia Giulia.
L’incontro di tutte le sezioni ANGET del
Friuli Venezia Giulia svoltosi l’anno scorso a Villa Santina con la partecipazione
di un centinaio di persone, è stato un
vanto per la Sezione di Villa Santina per
aver sorpassato Pordenone, Sacile e
Codroipo, per citare le sezioni maggiori.
Il numero degli iscritti e l’età degli stessi ci
condanna ma la buona volontà ha fatto sì
che la manifestazione riuscisse nel migliore dei modi, questo anche per la collaborazione del locale Gruppo ANA (con il
quale ci sono degli ottimi rapporti) e dell’Amministrazione comunale locale.
La nostra non è una realtà che fa rumore: siamo in pochi ma cerchiamo di essere
sempre presenti quando veniamo chiamati e invitati. Portare il nome di Villa Santina nelle varie manifestazioni che vengono fatte in Regione è un orgoglio perché chi
fa parte di un’associazione senza scopo di
lucro si mette a disposizione della Comunità trascurando la famiglia e spendendo
tanto tempo e in certi casi anche denaro.
La collaborazione iniziata con il compianto gen. Carraro e l’attuale delegato
regionale col. Munno con questa amministrazione è la prova che stiamo lavorando
bene.
Osvaldo Polonia
Presidente sez. ANGET di Villa Santina
Proprio l’anno scorso, precisamente
il 29 settembre la sezione ANGET
di Villa Santina, intitolata alla
M.A.V.M. Diego Gortan, ha ospitato
la consueta Giornata tra noi organizzata per festeggiare l’Arcangelo
Gabriele, patrono delle trasmissioni
e ricordare i soci delle varie sezioni
ANGET del Friuli Venezia Giulia
che nel corso dell’anno ci hanno
lasciato.
È stato ricordato il gen. Steno Carraro, scomparso da poco, delegato
regionale per molti anni ed amico
particolare di Villa Santina, avendo
partecipato a diverse manifestazioni
tenutesi tra la nostra comunità e
dato lustro e solennità con la sua
presenza.
Dopo la Santa Messa, officiata da
don Serge, in corteo gli ospiti hanno
raggiunto il monumento per l’alzabandiera e la deposizione di una
corona d’alloro in onore dei caduti di
tutte le guerre. Si sono tenuti poi i
discorsi ufficiali di circostanza delle
autorità presenti.
Particolare rilevanza l’intervento del
sindaco Romano Polonia che ha salutato i convenuti e quello del delegato
regionale dell’ANGET col. Giuseppe
Munno che ha svolto una breve ed
interessante allocuzione sul significato della giornata.
Erano presenti alla cerimonia, tra gli
altri, anche il sindaco di Lauco Olivo
Dionisio, socio ANGET, i rappresentanti delle sezioni ANGET di Casarsa della Delizia, Sacile, San Vito al
Tagliamento, Codroipo, Villa Vicentina, Latisana, Udine, Moggio Udinese, Tolmezzo e Villa Santina.
Il Gruppo Alpini locale, sempre presente quando si tratta di collaborare
per la riuscita di tutte le manifestazioni, nella loro sede di via Piave ha
preparato un ottimo rancio alpino.
Nel pomeriggio è stata gradita ed
apprezzata da tutti la visita guidata
alla fortificazione permanente del
cosiddetto Vallo Littorio, importante
ed imponente opera di ingegneria
militare, recuperata e ristrutturata da
una associazione dedita a questa specifica attività.
Il presidente ing. Sergio Silvestri ha
ampiamente illustrato ai numerosi
visitatori le funzioni strategiche e
tattiche delle fortificazioni in Carnia
ed il paziente recupero della struttura nelle vicinanze del valloncello
dove è possibile ammirare la cascata
Plera.
Il compianto generale Carraro con il Sindaco Romano Polonia nel corso di una cerimonia
3
Da Begliano (GO): il ritorno alle radici
ne con l’unica colpa di essere un italialarsi nella Gendarmeria. Si
no. Dopo poco più di un anno dal suo
chiamava Giovanni Broverientro in Italia nel 1917 morì ad Invildani, era nato a Invillino di
lino, suo paese natio senza aver potuto riveVilla Santina. Lì a Rovigno
dere né sua moglie né i suoi figli.
conobbe e s’innamorò di una
Dopo alterne vicende le zie dovettero,
certa signorina Mattea
dopo un lungo viaggio in treno, trasfeZadaricchio, mia bisnonna.
rirsi con i quattro nipotini come profuSi sposarono ed ebbero quatghe in Austria a Neutitschein in Stiria.
tro figli: Antonia, Caterina,
Finita la guerra rientrarono alle loro
Giovanna e Pietro. La famicase e con le ormai anziane zie rimaseglia viveva felice e contenta.
ro solo Mattea ed Anna, nel 1929 MatIl papà era gendarme e la
tea conobbe il giovane rovignese Pietro
mamma lavorava alla granBegliano (GO): il paese ove risiede Domenica.
Sponza, si sposarono nello stesso anno
de Manifattura Tabacchi.
e si trasferirono a Monfalcone nella
A quel tempo Pola e Rovigno erano territori
Tempo fa è pervenuta al Sindaco una
città dei cantieri navali. Dal loro matriaustriaci.
lettera contenente il racconto di una
monio sono nati due figli: Domenica
Nei primi anni del Novecento si sposarono i
signora anziana che ha vissuto un’esi(la protagonista di questo racconto,
figli Pietro e Giovanni. Pietro sposò la più
stenza molto intensa nel ricordo del
chiamata Uccia) ed il fratello.
bella ragazza di Rovigno (così dissero), alta
bisnonno originario di Invillino.
Trasferitasi a Begliano (GO) durante la
elegante coi capelli lunghi e ramati e con due
Per ragioni di spazio abbiamo rimanseconda guerra mondiale patì la fame,
splendidi occhi verdi acquamarina. Dal loro
dato più volte la sua pubblicazione
la miseria e molta paura dovuta ai bommatrimonio nacquero due figli: Giovanni e
data la lunghezza.
bardamenti, fino al mese di maggio del
Mattea (mia madre).
Ritenendo interessante il suo contenuto,
1945 quando si pose fine alle ostilità.
Il matrimonio finì quando la mamma aveva
dato anche il legame con il paese di InvilCon un tono sommesso e commosso la
appena due anni. Fu abbandonata e lascialino, abbiamo ripreso i passi più significasignora così conclude la storia sua e dei
ta sul pianerottolo delle scale dove abitavativi e riassunto molta parte del racconto.
suoi parenti.
no i nonni e le zie paterne Caterina e AntoNel piccolo cimitero di Begliano, all’ombra
nia Brovedani. Il papà della mamma entraPer prima cosa mi presento: mi chiamo
di un grande cipresso, riposano tutti i miei
va ed usciva dalle carceri ma non rinunciaDomenica (Uccia) Sponza; abito in un piccari: mamma, papà, mio fratello, le anziane
va ai suoi ideali politici:era un fervente
colo paese della provincia di Gorizia, Begliazie che allevarono con tanto amore i loro
socialista, rosso più rosso di un campo di
no, frazione del comune di S. Canzian d’Inipoti.
papaveri. La mamma della mia mamma
sonzo. Sono una persona anziana, senza
Sono rimasta soltanto io, erede universale di
lasciò l’altro figlio ad una famiglia di amici
cultura ma, per il mio vissuto posso afferun grande patrimonio morale, di cui io mi
pescatori, poi se ne andò con un altro uomo
mare di avere frequentato tutte le facoltà
sono sentita sempre ricca ed orgogliosa.
da cui ebbe altri quattro figli che portarono
dell’università della vita.
Ho pensato molto prima di scrivere e sono
illegalmente il cognome Brovedani. Il papà
Poco tempo fa, restaurando una vecchia casgiunta alla conclusione che è giusto così perché
della mamma appena uscito dal carcere partì
sapanca ho trovato tra il mobile e il cassetto
le mie radici sono nate nella terra di Carnia!
per non fare più ritorno per un paese dell’Est,
un vecchio certificato di morte rilasciato dal
Grazie! Cordiali saluti Domenica (Uccia)
precisamente in Romania a Bucarest.
vostro comune. Con mia grande sorpresa ho
Sponza
scoperto che riguarda mio bisnonno, uno fra
Racconta ancora Domei tanti, tantissimi figli della Carnia che
nica che, scoppiata la
hanno dovuto o voluto lasciare la loro terra
prima guerra mondiale,
e di loro si son perse le tracce…senza sapere
la zia Giovanna rimase
niente della loro vita, dei loro figli o dei loro
vedova con tre figli,
discendenti.
Domenico, Giovanni e
Questo racconto è la parte mancante da
Anna che, dopo la sua
quando il mio bisnonno partì molto giovane
morte, furono affidati
ritornando anziano nella sua terra perché
assieme a Mattea alle
separato brutalmente dalla sua famiglia.
zie paterne che si dediA mia madre Mattea Brovedani, a tutti i
carono completamente
bambini del mondo costretti a vivere e crealla loro crescita. Nel
scere senza la presenza ma soprattutto senza
frattempo i gendarmi
l’amore dei loro genitori.
misero le manette ai
polsi dell’ex collega GioLa lunga storia dei Brovedani
“Nel lontano 1861 arrivava a Rovigno d’Istria un giovane venvanni Brovedani e l’ac- tenne che voleva arruolarsi nella Gendarmeria. Si chiamava GioNel lontano 1861 arrivava a Rovigno d’Icompagnarono al confistria un giovane ventenne che voleva arruovanni Brovedani, era nato a Invillino di Villa Santina”.
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Sovrappeso: monitoraggio su 297 ragazzi
dell’Istituto Comprensivo “Val Tagliamento”
Il sovrappeso e l’obesità tra i bambini costituiscono la nuova disabilità: cosi è emerso da uno studio,
condotto nella primavera del
2013 dal fisiokinesiterapista
Gianni Timeus, che ha”fotografato” le modalità di partecipazione
all’attività motoria e sportiva fra
la popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo “ Val Tagliamento”, nella fascia di età 6-14
anni.
Da una attenta analisi dei dati,
infatti, sono emerse in particolare
due criticità: la scarsa propensione
all’attività motoria (il 21% degli
alunni pratica attività motoria soltanto a scuola) e l’allarmante percentuale di bambini sovrappeso e
obesi (quasi il 30% del campione
analizzato).
Ma come si è giunti a queste conclusioni?
“Partendo dai dati relativi ad altezza
e peso di ciascun alunno” - spiega
Marco Masieri, dottore in Scienza
dello Sport – “ho calcolato dapprima
l’indice di massa corporea (BMI)
secondo la formula BMI= peso (kg) /
altezza 2 (m 2). Successivamente,
conoscendo l’età di ciascun alunno, ho
confrontato il BMI ottenuto con delle
tabelle relative al BMI in funzione
dell’età (Cole et al 2000)”.
“Più nello specifico- continua Masieri- emerge anche come all’interno dello
stesso Istituto su un campione di 297
alunni il 22,22% degli individui sia
soprappeso e il 7,07% sia obeso“.
I dati relativi al genere mostrano
una situazione peggiore nei
maschi per il sovrappeso (26,36%
vs 19,05% delle femmine), mentre per quanto riguarda gli individui obesi la situazione peggiore è
stata riscontrata nelle femmine
(8,33% vs 5,43% dei maschi).
Successivamente, anche per fare
dei confronti con altre realtà scolastiche regionali, gli alunni
dell’Istituto Comprensivo “Val
Tagliamento” sono stati suddivisi
in 2 sottoinsiemi: Primaria e
Secondaria di Primo Grado.
I risultati relativi relativi ai 179
alunni della Scuola Primaria evidenziano come il 22,91% degli
individui sia soprappeso e il
7,26% sia obeso.
Questi dati sono stati comparati
con quelli relativi ad una indagine
analoga svolta dal Dott. Stefano
Lazzer presso le scuole del Circolo
Didattico di Gemona del Friuli.
Dal raffronto emerge che, in quasi
tutte le categorie studiate (totale;
maschi e femmine), i dati relativi
al sovrappeso ed obesità sono
migliori rispetto a quelli dell’Istituto Comprensivo “Val Tagliamento”. In particolare nelle scuole di Gemona del Friuli l’ 8% degli
individui è sovrappeso contro il
“nostro” 22,91% e il 7% sia obeso
contro il 7,26%.
Riassumendo si può affermare
come presso la “nostra” scuola la
percentuale degli individui sovrappeso ed obesi (30,17%), sia
doppia rispetto alle scuole di
5
Gemona del Friuli (15%).
Per concludere, il “nostro” dato,
seppure inferiore rispetto alla
media nazionale (35,9%), risulta
più elevato sia rispetto alla media
del Friuli Venezia Giulia (25,1%)
che delle regioni settentrionali più
virtuose.
Delle succitate problematiche se
ne è parlato in occasione della
“Giornata Europea 2014”, il 9
Giugno, il cui slogan è stato “Mettiamoci il cuore: quando lo sport
fa bene alla salute” e che ha dato
l’occasione ad alunni, insegnanti e
specialisti dell’Azienda sanitaria
per confrontarsi attivamente circa
l’importanza dell’attività motoria
come strumento di prevenzione
del sovrappeso e delle patologie
ad esso correlate.
Stefano Mecchia
Soddisfazione ed entusiasmo per il Villachorus
Il Villachorus nel corso della sua esibizione durante l’appuntamento musicale dell’Epifania
Un anno ricco di eventi e soddisfazioni per il Villachorus. Dopo l’uscita del suo primo cd, “Tal Soreli”, il
coro ha organizzato una serata di
presentazione a Villa Santina, con
la partecipazione di Luigi Maieron,
e un’altra presso il Circolo Cressi di
Cercivento; ha inoltre aderito a
diversi eventi in zona e oltre confine: per elencarne alcuni, in maggio
il concerto itinerante a “Venezia in
Coro”, a luglio la partecipazione
all’inaugurazione della mostra
Macrocosmo Anima Mundi a Raveo, in
settembre la trasferta in Istria ospiti
della Comunità Italiana di Valle,
nella suggestiva location di Castel
Bembo.
Ovviamente a gennaio non è potuto
mancare
l’ormai
tradizionale
appuntamento musicale previsto
per l’Epifania. Quest’anno hanno
partecipato come cori ospiti i Giovins Cjanterins di Cleulis e il coro
Cime d’Auta di Roncade (TV): una
serata all’insegna della musica e
della solidarietà, il cui ricavato è
stato devoluto all’Oratorio della
nostra comunità di Villa Santina
per sostenerne le attività e le iniziative per bambini e ragazzi.
Con il nuovo anno anche i progetti
futuri del Villachorus cominciano a
prendere forma, assieme alla preparazione di nuovi brani e all’ingresso
di nuovi coristi, in vista di una stagione ricca di appuntamenti e collaborazioni, in terra straniera così
come in Carnia, dove il coro ha
sempre trovato il sostegno e l’apprezzamento indispensabili per continuare a proporre la propria musica
con entusiasmo e passione.
Francesca Tasinato & VillaChorus
(per chi volesse unirsi a noi:
[email protected])
Bruno Ianese: dal Cadore ad Invillino
Bruno (a destra) con l’amico Bepi
Nella vecchia segheria di via della
Madonnina destinata tempo addietro ad un triste destino da un ineso-
rabile degrado Bruno da S. Nicolò di
Cadore è arrivato dopo aver pensato
a lungo dove trascorrere una vita da
pensionato non anonima.
Ha scelto Invillino perché l’edificio,
nonostante fosse messo male, lo
avrebbe reso attivo già da subito in
quelle piccole attività a lui congeniali.
Infatti metterci mano in una struttura fatiscente non era cosa da poco
anche per uno che nella sua vita ha
operato grazie anche all’apporto
determinante della moglie nel settore dell’occhialeria diventando pure
imprenditore con una fabbrica che
dava lavoro a 55 operai e a 15 artigiani!
Si è rimboccato le maniche forte dell’amicizia con Giovanni Addari,
Giovanni Matteoli, Luigi Rizzato e
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Giuseppe Campus che gli hanno
dato una mano in quest’impresa.
Così l’intervento con pazienza è
stato portato a compimento con la
realizzazione di un alloggio per sé ed
uno stanzone per riporre i suoi
attrezzi ed eseguire lavori di falegnameria.
Pur non essendo stato a scuola di
falegnameria si è adattato a costruirsi tutti i mobili e gli infissi.
Ha anche bonificato tutta la zona
rendendola piacevole anche se il suo
cruccio è stato e lo è ancora la mancanza dell’acqua nelle rogge che alimentavano la ruota della segheria
che faceva muovere i macchinari e
dove era stata creata una turbina.
La roggia che portava l’acqua del
torrente Degano ed alimentava nel
suo percorso i mulini del Dario, di
Bram. della Contessa, del Grivòr e
della Segheria è stata chiusa da
diversi decenni e conseguentemente toglie un po’ di fascino al luogo
ove Bruno immaginava di introdurvi anche qualche pesce e rana.
Ha ripiegato prima con un piccolo
allevamento di tacchini e poi di
polli (circa una quarantina) per
pura passione.
Con l’aiuto del figlio ingegnere, che
ne ha redatto il progetto, ha messo
in opera un impianto fotovoltaico
di tutto rispetto che gli permette
una certa autonomia per un’energia
pulita.
I lavoretti che esegue sono in genere
per gli amici o per qualche parente
(il figlio e le due figlie…). Per il
Centro residenziale per anziani esegue quale volontario, insieme all’amico Giovanni Addari, qualche
lavoro di manutenzione.
In effetti il suo spirito di solidarietà è attestato anche dalla sua
appartenenza
all’A.N.T.E.A.S.,
un’associazione di volontari presente anche nel gruppo di Villa
La sua casa presso la Madonna del Ponte
Santina il cui capo è Giuseppe
Campus.
Per Bruno questa scelta di vita è un
esempio per tutti i pensionati che
anche nella Terza età possono tro-
vare buoni motivi per trascorrere il
tempo in piena serenità e nel contempo essere utili per il prossimo.
G.P.
La scomparsa di Federico Aita
lascia un vuoto in chi l’ha conosciuto
Federico Aita, recentemente scomparso a
Tricesimo, ha lasciato un grande rammarico in chi l’ha conosciuto.
Nonostante da tempo si fosse ritirato per
l’avanzare dell’età avendo ceduto l’azienda, ora Lacon, ancora presente a
Villa Santina, ha voluto mantenere i
contatti sia con Tolmezzo che con Villa
Santina.
Ultimamente era solito invitare gli amici
per festeggiare il suo compleanno e rinverdire gli anni migliori che l’hanno
visto operare con quello spirito tenace e
con sagacia non pensando solo al personale profitto, ma anche ai bisogni della
gente e allo sviluppo economico e sociale
della Carnia.
Ha sempre avuto un occhio di riguardo
per i comuni di Tolmezzo e Villa Santina donando del denaro a favore delle
persone bisognose, che consegnava ai sindaci o alle parrocchie, durante i festeg-
giamenti.
Alcune vie di Villa Santina e Tolmezzo sono state dedicate al padre Menotti.
D’ora in poi sarà il caso di fare un “
pensierino” anche per Federico, i cui
meriti sono ben noti!
Qui di seguito pubblichiamo, per ricordare il suo impegno per la montagna ed
in particolare per Villa Santina, alcune
note riguardanti la sua fabbrica (Società Carnica Lavori).
La Società Carnica Lavori:
una lunga storia di lavoro
Nel 1924 Menotti Aita (classe
1887), imprenditore che già si dedicava al settore del legno con una
segheria a Tolmezzo e varie utilizzazioni boschive in Carnia, con l’aiuto
finanziario del cognato, cav. Gio
Batta Ciani di Tolmezzo, addivenne
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all’acquisizione del complesso industriale di via Piave, con annessi fabbricati e piazzali per una superficie
di circa 35.000 mq, da quel gruppo
di industriali veneziani che avevano
creato la S.A.D.E. (Società Adriatica di Elettricità) e altre grosse aziende che volevano farne una cartiera.
L’idea fu subito abbandonata e lo
stabilimento, già costruito, fu convertito alla lavorazione del legno,
forse perché i veneziani avevano già
deciso di abbandonare l’iniziativa e
alienare la società.
Dopo aver operato per lunghi
decenni ed aver superato i momenti
di crisi degli anni Trenta e quelli difficili dovuti alla seconda Guerra
mondiale, Menotti operò con sagacia fino al mese di febbraio del
1956 quando venne a mancare,
continua a pag. 8
segue da pag. 7
Il Sindaco Romano Polonia con il dott. Federico Aita in occasione di un compleanno
dopo lunga malattia.
Così l’azienda passò definitivamente nelle mani del figlio Federico, laureato in legge, il quale si dedicò, a
tempo pieno, allo sviluppo della
nuova attività, ampliando, gradatamente, lo stabilimento e dotandolo
di macchinari idonei e di attrezzature moderne.
Per un’industria come la Società
Carnica Lavori, situata in una zona
di montagna disagiata e decentrata
rispetto al mercato (fra l’altro anche
la gran parte delle materie prime
legnose come il pioppo, il faggio, il
mogano, ecc. provenivano da molto
lontano) era necessario imporsi con
la qualità e la specializzazione dei
prodotti, obiettivi perseguiti e raggiunti grazie al costante impegno
del dott. Federico Aita, coadiuvato
da tecnici validi e da una manodopera qualificata nel settore.
Oltre che sui prodotti di base, paniforti listellari e compensati tradizionali, la produzione si orientò in particolare su derivati di alta qualità,
come i compensati marini per
costruzioni nautiche, i tavoli da
disegno per tecnigrafi, i tavoli da
lavoro per officine, i pannelli
impiallacciati per mobili, ecc., tutti
articoli che ebbero subito una favorevole accoglienza presso una clientela primaria, non solo in Italia, ma
anche in Francia, Inghilterra, Fin-
landia, ecc.
Il sisma, che nel 1976 colpì duramente Villa Santina, come tutto
l’Alto Friuli, compromise gravemente anche lo stabilimento di via
Piave, specialmente nelle sue strutture più vetuste, maturando nel
dott. Federico la decisione di trasferire l’azienda in un nuovo opificio nella vicina zona industriale,
con un programma di razionalizzazione produttiva influenzato dai
nuovi indirizzi di mercato, orientati
verso l’utilizzo di pannelli truciolari
e di fibra, della plastica e di tanti
altri prodotti sostitutivi.
Superate, non senza difficoltà e
sacrifici, le complesse fasi del trasloco e le conseguenti necessità di
ristrutturazione aziendale, nel 1982
il dott. Aita ritenne opportuno far
confluire la propria azienda in un
grande gruppo industriale del settore, cedendo la proprietà della Carnica Lavori alla Plaxil S.p.a. di Osoppo, di cui egli stesso era socio fondatore fin dal 1962 nonché presidente del consiglio d’amministrazione.
I notevoli apporti finanziari devoluti al completamento delle nuove
strutture e l’affiancamento tecnicocommerciale della nuova compagine
industriale non dettero risultati soddisfacenti. Evidentemente i prodotti tradizionali erano sulla via del tra8
monto ed era, pertanto, necessaria
una svolta più radicale.
Il gruppo Fantoni di Osoppo, che
nel frattempo aveva rilevato l’intera
proprietà, non indugiò ad affrontare
con coraggio e lungimiranza la
situazione congiunturale che si era
determinata. Mise in liquidazione
la Carnica Lavori, creò l’attuale
LA.CON (fondata in società con un
gruppo industriale, ma in seguito
acquisita al 100 %) e vi installò due
modernissime linee produttive per
la nobilitazione di pannelli e di
laminati plastici. Così, da diversi
anni, la nuova azienda marcia a
pieno ritmo, avendo raggiunto ottimi livelli di qualità e quantità,
dando sicurezza di lavoro a quasi
cinquanta lavoratori molto qualificati.
Si concluse così, con una degna e
positiva soluzione di continuità, la
storia della Società Carnica Lavori
di Villa Santina, realtà nata negli
anni Venti e portata avanti dagli
industriali Aita, sempre con onore e
dedizione, per oltre sessant’anni
non sempre felici, anzi , talvolta tragici, ma pur sempre laboriosi.
Anni nei quali si sono sempre dati
da fare, tra mille difficoltà, non pensando solo al personale profitto, ma
anche ai bisogni della gente e allo
sviluppo economico e sociale della
Carnia.
Lettere al giornale
Non tutti sanno...
che a Villa Santina abita un giovane,
Fabio Polo, diventato nostro concittadino in quanto ha sposato una
ragazza di qui ed ha formato la sua
famiglia.
Questo giovane amante dello sport,
dopo averne praticati diversi, ha
rivolto la sua scelta al judo di cui è
cintura nera 3° Dan, concentrandosi
negli ultimi anni in particolare al
Kata che è la dimostrazione dei principi e delle tecniche del judo e della
difesa personale.
In questo ultimo periodo ha raccolto
con successo i frutti dei suoi sacrifici
e in particolare:
- medaglia d'oro ai Campionati Italiani e sesto posto ai Mondiali nel
2012;
- medaglia di bronzo ai Campionati
Europei a Malta e al valore sportivo nel 2013;
- medaglia d'oro ai Campionati
Europei a Lignano Sabbiadoro nel
2014.
Questi risultati si ottengono con la
passione, la dedizione di parecchi
anni di allenamenti, con diversi spostamenti per le gare, sacrifici personali e delle famiglie, ma alla fine possiamo dire di essere orgogliosi di te
papà.
Chiara, Stefania ed Emanuele
Anche una vecchia stazione ferroviaria può ispirare i pittori!
Mario Carraretto, pensionato ed
appassionato di pittura, di Salzano
(VE), nei suoi viaggi in Carnia ha
voluto ritrarre uno scorcio della vecchia Stazione ferroviaria del 1910,
ora completamente rinnovata, immaginando la vitalità d’un tempo
quando molti viaggiatori passavano
per la zona.
Piace comunque che Villa Santina
sia notata per le sue bellezze dai pittori o dai fotografi che hanno maggiore attenzione per l’ambiente.
Festa per la
solidarietà
Il 25 aprile scorso presso il Piazzale della Stazione (Piazza Garibaldi) si è tenuta la consueta
manifestazione a scopo benefico
“Norcini solidali” in seno alla
quale ha avuto anche corso la
mostra di veicoli d’epoca a cura
del CAMEC (Club Auto Moto
d’epoca della Carnia) e benedizione dei veicoli dei privati compartecipanti.
La manifestazione è perfettamente riuscita e si è svolta in collaborazione con il Midlei Tai
Club – Pro Loco e Comune di
Villa Santina.
È stata raccolta la considerevole
somma di € 3.274 interamente
devoluta alla Via di NataleC.R.O. di Aviano (PN).
Il Piazzale della Stazione (Piazza Garibaldi)
nel dipinto di Mario Carraretto
Ringraziamenti
La giovane Ketti Concina risultata eletta
con 93 preferenze (lista: insieme con noi per
voi insieme) alle recenti consultazioni elettorali desidera ringraziare attraverso le
righe del giornale Villa Notizie quanti
hanno avuto fiducia in lei. Qui di seguito
le personali parole di ringraziamento.
“Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno creduto in me dandomi fiducia. Mi impegnerò per
il bene di tutti. Mandi Ketti”.
Rassegna di automobili e motocicli d’epoca
curata dal Club di Enemonzo
Stemma comune di Villa Santina
Il compaesano Luciano Spangaro ha
recentemente consegnato al Sindaco di
Villa Santina Romano Polonia uno
stemma in legno che rappresenta il
nostro comune, opera che è stata anche
esposta in una mostra a Paularo.
La scultura ha comportato un impegno
non indifferente da parte dell’autore,
originario di Voltois di Ampezzo, che ha
voluto rappresentare il paese ove da
molti decenni abita con la famiglia.
Lo stemma sarà probabilmente esposto
nella stanza del Sindaco con l’indicazione dell’autore.
Fabio Polo un campione che ha raccolto molti successi
9
Lo stemma del Comune
scolpito da Luciano Spangaro
Passato e presente a confronto
Intervista a Mario Mazzolini Polonia detto “di Toful” nato a Invillino il 27.03.1920.
Rimasto orfano di mamma a un anno, ha avuto, per qualche anno, una matrigna e poi è stato adottato dalla zia.
Coniugato con Anna (detta Tonina) nel 1948; ha avuto tre figli, quattro nipoti. Attivo, dinamico, si interessa di tutto, legge,
studia, guarda la televisione, gioca al lotto e guida ancora il suo Pandino.
Quarta ed ultima parte
“Anche due se mangi
bene. Quello che il tuo
corpo ti richiede. E solo
rosso non bianco che
non fa bene.”
- Anche con l’acqua?
“L’acqua marcisce i
pali!!! Chei ca fasin spritz
a son batochios (quelli che
fanno i spriz sono sciocchi) Rovinano il vino. A
cosa fare mettere metà
vino e metà acqua?”
Mario con la moglie mostra il dipinto di Marino Romano
che descrive la vecchia casa.
- Cambiando discorso, cosa fai per
mantenerti così giovane e in forma?
“Mangiar poco è la prima cosa, e un
pò di tutto; pochi dolci perchè lo zucchero fa venire la diabete. Bere latte
ogni giorno perché disintossica, almeno un quarto di litro!”
- Ma tu mangi poco?
“Si capis!!” ( si capisce).
- Tu cucini vero? Usi tanto grasso…burro o olio?
“Chel tic cal covente” (quel poco che
serve). Vanno bene entrambi. Il grasso
serve ma non si deve esagerare. Poi
non si deve fumare chè il fumo è veleno e bere pochi superalcolici che sono
porcarie.Il vino fa bene perchè è un alimento, vino buono non “cragne” e non
quei vini gassati che scoppiettano;
“bevi 2 di chei e il cjaf a ti va a sbrendui…
ca lu bevin chei ca lu fasin”( bere due di
quelli e la testa ti va a brandelli, che lo
bevano pure quelli che lo producono)”.
- Qual è la misura giusta? Un bicchiere a pasto?
- Per bere meno vino
“Ma lo spritz lo paghi
come il bicchiere di
vino, bisogna esser stupidi”.
- E la Sagra delle Rane nonno quando è cominciata?
“La sagra l’abbiamo importata dagli
Asìns (quelli della Val d’Arzino). Una
domenica siamo andati in 3 o 4 macchine: io, Berto, Tiziano, Giulio,
Tonon, Daniele, Giovanni e non so
chi altro, siamo andati per il Rest,
abbiamo fatto un ristoro sul ruscello e
poi siamo scesi a Tramonti ed abbiamo visto come facevano la sagra delle
rane e abbiamo pensato di poter farla
anche noi. Però abbiamo cominciato
prima coi i polli, poi con le rane che ci
arrivavano ancora con la pelle ed era
un gran lavoro pulirle: La prima sagra
l’abbiamo fatta in piazza, lì di Poche,
tirando un telo di quelli che metteva la
Veneta sui vagoni, tra la linda e gli
alberi.”
- E il campo sportivo?
“Il campo sportivo l’hanno fatto coi
soldi del duce. Nardin ha cercato gli
operai a Invillino e con pala e piccone han fatto il campo; poi sono venuti
gli inglesi e l’hanno ingrandito, ma
loro avevano le pale meccaniche!”
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- Cosa vuoi dire ai giovani?
“Di far giudizio perchè non ne hanno.
Poca voglia di lavorare, troppi soldi e li
buttano via! Si sposano e dopo 16
giorni sono già separati; anche questo
perché ci sono troppi soldi; una volta
la donna doveva stare con l’uomo finchè moriva, dove vuoi che andasse
senza soldi? E lavorare come asine, far
legna, fieno, accudir e le mucche, lavoro e solo lavoro!Ora si sono svegliate
un poco ….. anzi anche troppo! Diceva un proverbio: prima la morte,
secondo il giudizio, terzo inferno e
quarto paradiso.”
- Come sceglieresti una donna oggi?
“Una che fuma non la prenderei; sono
proprio stupide quelle e anche più
brutte con la sigaretta in bocca. I giovani sia femmine che uomini devono
far giudizio. Imparare a far qualcosa.
Le donne di oggi non sanno neanche
attaccare un bottone.”
- Cosa pensi della convivenza?
“Ma è uguale, se due persone vanno
d’accordo possono anche stare insieme
senza sposarsi. Al lato pratico è uguale
solo che se non ti sposi la donna non
ha nessun diritto.
-E come vedi il futuro?
“Andiamo in peggio. Verrà un periodo
che non potrete nemmeno girare di
notte per il paese e dovrete mettere il
catenaccio alle porte perchè avrete
tanti di quei delinquenti che ammazzeranno per 10 euro. In città gia succede questo. Quando ero giovane la
sera era il momento più bello, ci si
incontrava, si chiacchierava … invece
domani la sera sarà il momento della
paura. Verranno sempre nuove e più
forti malattie … insomma “si stava
mior quant ca si stava pies! (si stava
meglio quando si stava peggio)
Marzia e Alessia Mazzolini Polonia
Il Gruppo ANTEAS di Villa Santina
sempre in prima fila nel volontariato
La corale del CSM nella Casa del Popolo di Lauco
diretta dal maestro Roberto Maieron
Il Gruppo ANTEAS (Associazione
nazionale tutte le Età attive per la
Solidarietà) da tempo opera sul territorio del comune di Villa Santina
sorretto da uno spirito di solidarietà
soprattutto nei confronti degli
anziani bisognosi ed anche dei bambini attraverso il servizio di accompagnamento con lo Scuolabus.
Le principali attività di volontariato
svolte dal Gruppo l’anno scorso
sono state:
- servizio Scuolabus con la partecipazione dei volontari Renato Simonetti, Gianfranco Gressani, Maurizio Pittino, Gabriella Colferai, Giuseppe Campus e la nuova arrivata
Maria Adami;
- etichettatura e distribuzione, con
la collaborazione del direttore, del
giornale del Comune Villa Notizie da
parte dei volontari Renato Simonetti, Giuseppe Campus, Maria Grazia
Del Fabbro e del nuovo volontario
Gianfranco Signorin;
- attività di volontariato presso il carcere di Tolmezzo di Iole Iaconissi;
- servizio presso la Biblioteca comunale di Gabriella Colferai;
- interventi di bricolage e falegnameria presso il Centro residenziale
per anziani di Bruno Ianese;
- trasporto ed accompagnamento
anziani da parte di Giovanni Puntel
e Mario Marini;
- festa sull’Altopiano di Lauco con
gli anziani presso la casa del Popolo;
- organizzazione
presso il Centro
residenziale per
Anziani di Villa
Santina, in collaborazione con la
FNP-CISL e con la
partecipazione
della corale del
C.S.M
(Centro
Salute Mentale) di
Tolmezzo, diretta
da Roberto Maieron, del Concertino di Natale.
Da parte del presidente Flavio Molfetta dell’ANTEAS, con sede a Gemona del Friuli, sono arrivati gli apprezzamenti
ed i complimenti per l’intensa attività del gruppo.
Quale capo del Gruppo locale desidero ringraziare indistintamente
tutti i volontari per la disponibilità,
la serietà e l’impegno profuso nello
Riconoscimento all’ultraottantenne Costanza
Beorchia di Trava per meriti umanitari consegnato dai dirigenti del Gruppo ANTEAS di
Villa Santina.
svolgere le varie attività.
Un grazie anche all’amministrazione comunale che sempre ha dato il
proprio appoggio alle varie iniziative e soprattutto per la disponibilità
dei locali ove sono ubicati il Patronato INAS, la sede della Lega-FNP
e del Gruppo ANTEAS.
Giuseppe Campus
Cinquant’anni insieme!
Alma Del Fabbro, originaria di Villa Santina ed emigrata negli anni sessanta a Solighetto di Pieve di Soligo, nella marca trevigiana, ed Ennio
Corbanese, attorniati da parenti ed amici, hanno celebrato recentemente il cinquantesimo anno di matrimonio.
Ai due coniugi le più fervide felicitazioni per il raggiungimento dell’importante traguardo da parte del giornale Villa Notizie.
Alma ed Ennio con la torta beneaugurante
in occasione del cinquantesimo anniversario di matrimonio
11
Il risarcimento del danno da vacanza rovinata
Parlare di risarcimento del danno in
tema di contratto di viaggio, significa anche chiarire che il fenomeno
sociale del turismo organizzato ha
subito delle profonde trasformazioni
da qualche anno a questa parte. Si
tratta ormai di un fenomeno di
massa, perlomeno rispetto a qualche
decennio fa, quando il turismo organizzato si limitava per lo più alla
crociera e, per motivi economici, era
appannaggio di poche persone. E si
tratta pure di un fenomeno dagli
scopi squisitamente voluttuari, mentre, in precedenza, esso si legava,
spesso e volentieri, anche a scopi
culturali.
Probabilmente proprio questo incrociarsi di cambiamenti ha portato
all’evidenza una disciplina legislativa, in tema di contratto di viaggio,
non sempre all’altezza, specialmente
per quanto riguarda l’aspetto risarcitorio.
Le fonti che sono quindi intervenute a disciplinare il contratto di viaggio sono state due: la Convenzione
sul contratto di viaggio (da ora in
poi, CCV) firmata a Bruxelles nel
1970 e recepita nel nostro ordinamento con legge 27 dicembre 1977,
n. 1084; ed il decreto legislativo 17
marzo 1995, n. 111, che ha recepito
la direttiva CEE 314/90 concernente
i viaggi, le vacanze ed i circuiti
“tutto compreso”. Tale ultima fonte,
è importante precisare, non abroga
la CCV, ma anzi la richiama espressamente, per quanto compatibile,
agli artt. 15 e 16.
Ma, nonostante l’introduzione di
una disciplina ad hoc, non sono stati
acquisiti dei criteri certi e soddisfacenti in tema di risarcimento del
danno per inadempimento da parte
del tour operator o dell’agenzia di
viaggio.
Infatti, osservando la panoramica
delle cause che hanno visto contrapporsi “turisti delusi” contro agenzie
di viaggio o tour operator, notiamo
che, spesso e volentieri, a fronte di
macroscopici inadempimenti di questi ultimi, il turista viene risarcito
con cifre poco più che simboliche.
Probabilmente, proprio per l’esiguità
dei risarcimenti solitamente accordati, vi è stato nell’ultimo decennio
5 A con Silvia
a
In occasione dei 25 anni dal diploma in Ragioneria, i compagni di classe
della 5a A dell’ITC Gortani di Tolmezzo hanno festeggiato la ricorrenza a
Villa Santina con un cin-cin assieme a Silvia.
È stata una grande gioia ritrovarsi dopo così tanto tempo.
Contestualmente è stata raccolta una piccola offerta devoluta all’AISM
(Associazione Italiana Sclerosi Multipla) della sezione provinciale di Udine.
un così insistito richiamo alla categoria del danno da vacanza rovinata,
che ben avrebbe potuto essere ed è
effettivamente, il veicolo per consentire una maggior soddisfazione
economica al turista deluso.
Federconsumatori-Villa Santna
M.Rosaria Santoro
Ufficio Turistico
Riceve ogni Martedì
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo le seguenti persone che
hanno effettuato dei versamenti a sostegno delle attività culturali (comprese le
spese di spedizione del giornale) ed assistenziali del comune di Villa Santina:
attività culturali
La signora COLOMBO Silvia
“per la cultura” in memoria di
Mazzolini Umberto
e Claudio Colombo
Villa Santina
€ 200,00
DORIGO Lucia
San Gallo (Svizzera)
€ 20,00
CORADAZZO Angelo e Antonietta
Lignano Sabbiadoro
€ 20,00
LORENZINI Marra Mirella
Plaino di Pagnacco
€ 20,00
CIRANT Pietro
Villa Santina
€ 10,00
SANTELLANI Antonino
Francia
€ 50,00
ZULIANI Antonia
Roma
€ 20,00
RABER Maddalena
Cividale del Friuli
€ 10,00
PUSCHIASIS Moelges Elsa
Pforzheim (Germania)
€ 50,00
MENEGON Guerrino
Passons
€ 20,00
AUTOSCUOLA ROMANELLI
Gemona del Friuli
€ 100,00
CAPRIZ Attilio
(Svizzera)
€ 20,00
COCCO Alice
(Svizzera)
€ 20,00
Per quanti volessero seguirne l’esempio i
versamenti (per i residenti in Italia) possono essere effettuati tramite il:
c/c bancario:
IT11T0533664390000035290283
Silvia con i compagni di classe della 5a A dell’ITC Gortani di Tolmezzo in occasione dei 25
anni dal diploma in Ragioneria
12
FRIULADRIA - Crédit Agricole
c/c postale: n. 11502333
intestati a: Servizio di Tesoreria
– filiale di Villa Santina –
causale: sostegno attività culturali o
attività assistenziali
Guère a è guère!
Le autorità del “Comando Germanico”
di Udine, eccellendo come da tradizione
in organizzazione sia militare che oggettiva, pensarono di istituire nel nostro
comune, nel marzo del 1944, quanto
segue:
Prefettura di Udine
N. 1177 di Prot.
Udine 29 marzo 1944 XXII
Riservata personale al Podestà di Villa Santina.
Oggetto: casa di tolleranza per le truppe italiane.
Abbiamo il dovere di fare avviso che il locale
Comando Germanico, avuti ordini superiori,
intende installare a Villasantina una casa di
Piazzetta Cantore e Viale della Vittoria in una foto d’epoca
tolleranza per le truppe italiane dislocate in
questo territorio, e all’uopo esso ha scelto una abitazione civile non ancora occupata
dale FF.AA. e che si trova nelle vicinanze dell’albergo Donada, ordinando di farla
sgomberare entro brevissimo tempo.
Si immagina che ciò abbia provocato un’esplosione di malcontento da parte della popolazione eminentemente lavoratrice e religiosa.
Dopo questa notizia giunge anche il malcontento dei due parroci i quali minacciano di
ritirarsi e lasciare le località senza sacerdoti:
Il Prefetto Provinciale di Udine
Laurea
Non se ne fece alcunché anche per le menzionate clerico-popolari avversioni
ma evidentemente, nei mesi successivi, qualcosa di oltraggiante si verificò se
nel dicembre dello stesso anno una disposizione prefettizia, assecondata
dalla Questura di Udine, emanò il seguente foglio d’ordine:
Prefettura di Udine
N. 50706/Gab/9
Udine 18 dicembre 1944 XXIII (sic)
Norme contro gli abusi a danno delle donne.
Fonogramma riservato al Comune di Villa Santina.
P.C. Alla Questura Repubblicana di Udine.
La neolaureata Ester
circondata dai parenti
Per essere assistite le donne di Villa Santina occorre al riguardo che sia preventivamente accertato con apposito verbale dai competenti organi di Polizia:
che la maternità sia stata causata da atto di violenza contro la volontà della donna;
che la violenza sia stata compiuta da stranieri appartenenti a razza non ariana e
nemici della R.S.I.;
che la vittima faccia espressa richiesta di essere sottoposta ad aborto per motivi d’onore.
Si resta in attesa di un cenno d’intesa
Il Prefetto della Provincia di Udine
Ci piace notare che, al tempo, era sufficiente un “cenno d’intesa” per riscattare l’onore delle “malcapitate”!
Ci viene in mente quella nonna che disse alla nipote, entrambe disonorate:
tàs frute, guère a è guere!
Roberto Duratti
13
Ester POLONIA,
laureata il 26/02/2014
presso l’Università degli Studi di
Trieste - Dipartimento di Studi
Umanistici - Corso di Laurea in
Servizio Sociale
Tesi: “Guida ai servizi e alle strutture per gli anziani in Carnia – Una
ricerca finalizzata alla costituzione di
una rete tra pubblico e privato”
Relatrice:
Chiarissima prof. Devetak Lidia
La Pineta di Villa Santina
Estratto da “L’albero bollettino della
Società friulana Pro Montibus et
Sylvis” – Udine, Anno III, N. 1-2-3Tipografia D. Del Bianco – Udine,
1914.
Il sen. Michele Gortani
Michele Gortani (nato a Lugo il 16
gennaio 1883, morto a Tolmezzo il 24
gennaio 1966) è stato un geografo,
geologo e politico, ha scritto una relazione sulla Pineta di Villa Santina segnalandone l’importanza e la necessità di
preservarla per l’incontaminata bellezza.
Il Gortani non avrebbe immaginato lo
sviluppo futuro della zona ove è stata
data sempre priorità alla valorizzazione
dell’ambiente.
In effetti nel corso degli anni ci sono
stati dei cambiamenti in senso positivo
come il sorgere di una segheria ove venivano trasportati a mezzo di una Decauville in collegamento con la linea ferroviaria Carnia-Villa Santina e Villa
Santina-Comeglians i tronchi degli
alberi (taes) che fluitavano anche attraverso le acque del Degano e venivano
trascinati su un canale costruito a servizio della segheria. Successivamente la
trasformazione della zona in uno stupendo laghetto con annesso Maneggio ha
permesso di ottenere un parco naturale
di prim’ordine.
Un Orto agrario ai bordi della Pineta
dava lavoro ad alcune persone e permetteva di ripopolare l’ambiente con piante
di vario tipo.
Una colonia elioterapica nel periodo
fascista fu costruita nei pressi della
Madonna del Ponte
Ed in mezzo ai pini ed agli abeti sorse
pure un Campo di calcio per la gioia
degli appassionati sportivi.
La Pineta sorge là dove il sonante
Degano riversa nel Tagliamento le
sue fresche acque tumultuose e
confonde coi detriti delle dolomiti
Prealpine e dei monti d’Ampezzo le
ghiaie strappate ai fianchi delle
Alpi Gortane. Per una lunghezza di
circa due chilometri, le svelte conifere accompagnano, sulla sponda
sinistra, l’ultimo tratto dell’affluente e, dopo lo sbocco, il Tagliamento
ingrossato, che si va a frangere
impetuoso contro l’angusto varco
roccioso della Madonna del Ponte.
Di contro alla Pineta, forma l’opposta sponda del fiume e chiude l’orizzonte la severa mole, tutta verde
di faggi, del monte di Verzegnis; fra
Tagliamento e Degano, sorgono
amene le pendici di Esemon e
Raveo, liete di castagneti e di
pascoli, e scoscese le rocce del
Nuvolae, ancora serbanti traccie
dell’azione smussatrice degli antichi ghiacciai. Dietro la cintura
boscosa della Pineta, stanno la
campagna e l’abitato di Villa Santina, che ne sono abbelliti e protetti.
La Pineta, con una profondità
media di cinque o seicento metri, si
estende per oltre mezzo chilometro
quadrato (circa 60 ettari). L’attraversa, nel mezzo, la strada che
mette al ponte pedonale di Esemon
di Sotto: vecchio tracciato della
strada nazionale carnica, che una
triste vicenda di ripicchi e di mal
intesa economia consigliò un giorno di abbandonare, ma che ancora
oggi, a mio credere, sarebbe economicamente utile alla Stato di
riprendere e riattivare.
Seguendo da Villa l’antica strada,
ben presto si tocca il lembo della
Pineta. Il breve cammino attraverso
il bosco non è né malagevole, né
uniforme. Sono dapprima gli alberi
più annosi, più radi, con altissimi
14
fusti colonnari, rugosi, soventi spogli di rami fin quasi alla cima, ma
spesso ravvivati da lucidi festoni di
edera, che vi si abbarbicano col loro
denso e tenace sviluppo di foglie e
di rami. Sotto la volta frondosa,
coprono il suolo alte erbe e cespugli, fra cui s’aggira al pascolo qualche giovenca dal caratteristico pelame a larghe chiazze bianche e fulvastre. Più avanti, l’antico bosco
passa gradualmente a una regolare
fustaia, in cui paiono inseguirsi
come una selva di lancie i fitti tronchi alti e sottili, sormontati dalla
chioma alta e puntuta e sorgenti in
mezzo a un eterogeneo e spinoso
groviglio di rovi, ginepri, pruni ed
ontani. In vicinanza del fiume termina la fustaia adulta, e le fa corona un tratto di pineta recente, da
cui rampolla una fitta siepe di conifere giovani e vigorose, ancora
frammiste a olivelli spinosi, salici,
petasiti e altre piante del greto.
Codesta zona, di recente conquista
da parte della vegetazione, si estende con promettente rigoglio sopra
tutto verso il Degano, dove può
valutarsi a 15 ettari la superficie
ormai ad essa acquisita,
È singolare l’estrema adattabilità
che mostrano i pini in codesto territorio, prosperando così nelle alluvioni umide e sulla riva stessa dell’acqua, come sulle rupi assolatie e
gli aridi brecciai da Villa Santina a
Caneva e Amaro. Tale adattabilità è
però congiunta a un diverso portamento dell’albero; il quale suol
rimanere più basso, più tozzo, più
irregolare e con la chioma regolarmente piramidale, molto simile per
forma all’abete,
Ritornando alla Pineta, è indubitato che la sua parte di gran lunga più
amena e pittoresca è nella zona più
antica, ossia nel tratto più interno,
più vicino all’abitato, che è precisamente quello preferito dai graditi
ospiti che scelgono Villa a loro soggiorno estivo. Questa zona è anche
la più facile a percorrersi, sia perché
assai più libera da arbusti del sottobosco, sia in grazia del comodo sentiero che, staccandosi dalla carreg-
margine interno della Pineta avrebco, che anche
be ripercussioni dannose sopra la
gli spiriti più
vasta zona attualmente protetta.
utilitari devoNé si può trascurare un’ultima cirno riconoscere
costanza. Nell’eventualità, che specome la magriamo lontanissima, di piene straorgiore attrattiva
dinarie, al territorio e al caseggiato
di cui disponga
di Villa la Pineta darebbe una effiil paese per
cace e larga difesa. Villa è situata
richiamare e
immediatamente a valle della contrattenere una
fluenza di due corsi d’acqua grossi
colonia estiva
ed impetuosi come il Tagliamento e
di villeggianti.
il Degano, e il disastro di una inonDal punto di
dazione potrebbe ancora essere di
vista economiLa Pineta verso il Degano
molto accresciuto nell’eventualità
co, la Pineta,
di un rigurgito alla stretta della
giabile al suo ingresso nella Pineta,
come tale, potrebbe essere resa d’alMadonna del Ponte.
segue il lembo di quest’ultima diritronde più redditizia che oggi non
Ove si consideri tale posizione dopgendosi verso la Madonna del
sia. Tagli regolari (fin qui trascurati,
piamente pericolosa del territorio,
Ponte. A un certo punto, il sentiero
tranne l’ultimo) delle piante matuappaiono tanto più grandi il valore
costeggia un vasto spiazzo circonre, accurata epurazione del sottoboe il beneficio della sua bella fascia
dato da siepe: è il luogo che fu scelsco, parziale sostituzione dell’abete
boscosa.
to, con idea felice e opportuna, per
rosso al pino nei luoghi più adatti,
stabilirvi uno dei primi Orti foree opportuno dirado del bosco gioMichele Gortani
stali della Carnia. Qualche sottile
vane in formazione, sono provvedirivolo d’acqua accompagna o attramenti già propugnati dal Vicebrigaversa il sentiero, rendendo più varia
diere Garzolini e che certamente
questa parte del bosco, che avrebbe
condurrebbero ad aumentare il
tanti elementi per poter essere
valore economiridotta senza spesa eccessiva a un
co della Pineta.
parco invidiabile.
La conservazioAppunto perciò, io credo che sia
ne della quale
stato assai provvido il recente internella sua integrivento del Comitato Forestale della
tà deve anche
provincia in favore della conservaessere desiderata
zione della Pineta. Un’alienazione
per il beneficio
anche parziale di essa dovrebbe
che essa reca alla
infatti compiersi logicamente procampagna
e
prio a spese di quel tratto più antiall’abitato
di
Villa come riparo contro i venti
freddi
discenIn alto in una foto degli anni Venti:
denti dalla valle
la Pineta ai margini del torrente Degano e del fiume Tagliamento
del Tagliamento.
Fu
calcolato
dagli
studiosi
che, in casi analoghi al nostro,
l’azione protettiva del bosco in
questo senso non
possa estendersi
oltre a mezzo
chilometro
di
distanza
dalla
cintura boschiva;
è quindi presumibile che anche
un semplice arreVecchia cartolina che pubblicizza la bellezza
tramento
del
della Pineta di Villa Santina
Il Campo sportivo in una vecchia cartolina
15
Inaugurazioni
“La
Inaugurazione Macelleria
bottega della carne”in Piazza Italia
Cin cin beneaugurante all’inaugurazione del
Bar Maryfer con la nuova gestione
Il Sindaco con i gestori Aziza Sraidi e Lorenzo Mazzolini
(da sinistra: Romano Polonia, sindaco, Maria Mazzolini e Umberto
Gamberini, la titolare del bar Rosanna Tufo ed il collaboratore Paolo Pravato)
GIRO D’ITALIA A VILLA SANTINA
I corridori con la
maglia rosa passano
per via Roma
La carovana
pubblicitaria
intrattiene la gente
in Piazza Italia
Piazza Italia
animata in attesa dei
corridori
VILLA NOTIZIE
Direttore responsabile:
Gianfranco Pittino
Hanno collaborato:
volontari ANTEAS, Elena Rupil, Paola
Gaier, Stefano Mecchia, Elena Larice, Giovanni Puntel, Maria Grazia Del Fabbro,
Roberto Duratti, Sonia Cecchini, Fabio
Cargnelutti, Marzia ed Alessia Mazzolini
Polonia, Osvaldo Polonia, Domenica
Sponza, Luigi Zanier, Francesca TasinatoVillachorus, Gian Luca Pittino, Giuseppe
Campus, Bruno Tavosanis, Federica Chiementin, M. Rosaria Santoro, Gianfranco
Signorin, Maurizio Pittino, Renato Simonetti, Angelica Stefani, Nadia Colmano.
Foto:
Renato Simonetti
Dir. Red. Amministrazione:
c/o Municipio Piazza Venezia, 1
tel. 0433 748851 – fax 0433 750105
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C/C postale
n. 11502333 intestato a: Comune di Villa
Santina – Servizio Tesoreria
Stampa:
Il Segno – Amaro (UD)
Aut. Trib. Tolmezzo n. 114
del 9 ottobre 1995
(Fotografie di
Gian Luca Pittino e
Federica Chiementin)
16
DIFFUSIONE GRATUITA