Ricordando Angela, raccontando la Resistenza Storie di Partigiani, storie di ribelli, storie di gente comune. Opificio dei Sensi Via Brolo Musella, 27 Località Ferrazze (Verona) 26 gennaio 2014, h.18.30 (ingresso libero) Da un’idea di Patrizia Buffa Monologo teatrale di Stefano Paiusco Letture di Sandra Ceriani musiche eseguite dal vivo dal Gruppo Musicale DUENDE progetto audio e luci Cristian Lavagnoli regia Stefano Paiusco Interverranno Stefano Biguzzi, Direttore Istituto Storico della Resistenza Verona Vittore Bocchetta e Stefano Lorenzoni, testimoni della Resistenza italiana Si ringraziano Nicola Cifelli, Marco Rizzo, Armando Zenorini e Gianluca Pistis “La seconda guerra mondiale vista attraverso gli occhi di Umberto Lorenzoni, un partigiano operativo nelle prealpi trevigiane, di Vittore Bocchetta, un ribelle veronese, appartenente al CLN che operava nella città scaligera e di Angela Greco una insegnante che, nel dopoguerra, con la sua vita seppe mantenere vivo il ricordo di tutti coloro che avevano sacrificato se stessi per quell'ideale di libertà e democrazia che per vent'anni era stato soppresso dalla dittatura fascista. Le parole di Angela, i suoi scritti, le sue riflessioni, furono un grande esempio per moltissimi studenti che ancora oggi rimpiangono la sua prematura scomparsa. E' per questo motivo che vogliamo ricordarla. “Ricordando Angela, raccontando la Resistenza”, è un monologo scritto da Stefano Paiusco, in collaborazione con Patrizia Buffa e Sandra Ceriani. E' ambientato prevalentemente a Verona e nelle prealpi trevigiane e tratta la fame, il freddo che entrava nelle ossa e non faceva dormire, i bombardamenti, la vita della gente nei rifugi, il ruolo importantissimo che ebbero le donne durante i tragici giorni del conflitto. E poi c'è lei, Angela, una insegnante appassionata, che, con i suoi scritti e le sue lezioni di vita, ha saputo, come non pochi, raccogliere l'eredità lasciata da chi aveva veramente creduto nell'idea della libertà, un patrimonio che è riuscita a trasmettere ai tantissimi studenti che hanno avuto la fortuna di incontrarla nel loro cammino. Il Teatro evocativo ancora una volta riesce a raccontare un particolare momento storico del nostro paese. Ci saranno parole, ma anche musica. In scena, con Stefano Paiusco, i bravissimi musicisti del gruppo Duende. Duende, il folletto della musica e dell'Arte, citato dal poeta Garcia Lorca è lo spirito dell'evocazione e dell'espressività, nulla di più indicato, quindi, per accompagnare questa formula teatrale che Paiusco da più di vent'anni porta in scena sui palcoscenici italiani e stranieri.” Si ringrazia Antonella Bologna, autrice dell’opera di copertina
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