ENERGIA e DINTORNI, Maggio 2014

Efficienza e risparmio energetico • Ambiente • Impianti • Edificio • Rinnovabili • Combustibili
ENERGIA eDINTORNI
IL CTI INFORMA
Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente
MAGGIO 2014
Tecnologie rivolte al futuro
• Dossier CTI:
Sistemi geotermici
a pompa di calore
• Manutenzione della
strumentazione critica
nella prevenzione di
incidenti rilevanti
• Attrezzature
a pressione:
la valutazione
del degrado
Cogenerazione a gas naturale
L’alternativa efficiente
Riduce i costi energetici e preserva l’ambiente
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Termotecnica Industriale
Sommario
Direttore responsabile
Alessio Rampini
Coordinamento tecnico
Comitato Termotecnico Italiano
Energia e Ambiente
Redazione
Dario Tortora (Coordinamento)
Lucilla Luppino
Valeria Tranchina
Nadia Brioschi (Segreteria)
Hanno collaborato
a questo numero
Domenico Barone
Carlo Fossati
Mattia Merlini
Dario Molinari
Giovanni Murano
Roberto Nidasio
Antonio Panvini
Umberto Puppini
Direzione, pubblicità,
redazione e
amministrazione
EIOM
Viale Premuda, 2
20129 Milano
Tel. 02 55181842
Fax 02 55184161
3
Editoriale5
Una spinta per le pompe di calore elettriche
News e attualità 6
Manutenzione della strumentazione critica
nella prevenzione di incidenti rilevanti
UNI assegna il premio Scolari all’ing. Ettore Piantoni
Assemblea 2014 dei Soci CTI
Risparmio economico per uno stabilimento Parmalat
Panasonic Air Conditioning - Seminari gratuiti
di formazione per studenti e professionisti del settore
Pubblicato il nuovo Regolamento (UE) n. 431/2014
Dossier CTI
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Sistemi geotermici a pompa di calore
- Uso della fonte geotermica a bassa temperatura e
aspetti ambientali nella normazione UNI
- La qualificazione delle imprese geotermiche: UNI 11517:2013
Prodotti e Soluzioni
22
Brugg Pipe Systems
Ecospray Technologies
Edilclima
Turboden
Attività CTI
26
Aggiornamento sull’attività del gruppo EPBD
Via Scarlatti, 29
20124 Milano
Tel. 02 2662651
Fax 02 26626550
[email protected]
www.cti2000.it
Il Comitato Termotecnico Italiano
Energia e Ambiente (CTI), ente federato
all’UNI per il settore termotecnico,
elabora norme tecniche e altri
documenti prenormativi (guide e
raccomandazioni) a supporto della
legislazione e del mercato grazie alla
collaborazione di associazioni, singole
imprese, enti ed organi pubblici.
Attrezzature a pressione - La valutazione del degrado
Sottocomitato 8 “Misura del calore e contabilizzazione”
La ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua
calda sanitaria: la UNI 10200
Il riscaldamento domestico a bioetanolo
Attività normativa del CTI
34
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In concomitanza con:
Termotecnica
Pompe di Industriale
Calore
Cogenerazione
Termotecnica
Pompe
di Industriale
Calore
Bio-Gas
Termotecnica
Pompe di Industriale
Calore
Termotecnica
Pompe di Industriale
Calore
L’evento italiano sulla
Cogenerazione
Dopo l’eccezionale successo del 2013, torna a Milano la mostra convegno
sulla cogenerazione industriale e civile. Il target di riferimento è composto
da progettisti, ingegneri, impiantisti, responsabili tecnici, manager,
utilizzatori di energia e calore dall’industria, dal terziario e dai servizi.
Il programma prevede:
✔ una sessione congressuale plenaria mattutina
✔ una parte espositiva
✔ una sessione pomeridiana con workshop e corsi di formazione
✔ buffet e coffee break offerti dagli sponsor
✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF
25 giugno 2014
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IL CTI INFORMA
Editoriale
Una spinta per le pompe
di calore elettriche
Abbiamo sottolineato più volte come le pompe di calore (elettriche e a gas) offrano numerosi
vantaggi soprattutto sotto il profilo energetico.
Dalla prossima estate le pompe di calore elettriche (PdC) utilizzate per il riscaldamento delle
abitazioni potranno anche diventare, grazie all’applicazione della tariffa elettrica D1, più
competitive. Delle stime indicano come possibile una riduzione dei costi di esercizio del 20-30%
rispetto alle tradizionali caldaie a gas. Una differenza che può giustificare il passaggio ai
sistemi di riscaldamento basati su PdC e, in particolare, a rendere più convincente la loro
adozione nei nuovi edifici.
Dal prossimo luglio, infatti, partirà la sperimentazione tariffaria rivolta ai clienti domestici
che utilizzano le PdC. I dettagli sono riportati nella Delibera n. 205/2014/R/EEL e nella
determinazione 20 maggio 2014 n. 9/2014 dell’AEEGSI mirate “a rimuovere gli ostacoli
all’efficienza energetica derivanti dall’esistente struttura progressiva dei corrispettivi tariffari
della fornitura di energia elettrica, in presenza di dispositivi alimentati ad energia elettrica ed
energeticamente efficienti quali le pompe di calore”.
Per accedere alla tariffa D1 occorre rispettare una serie di prescrizioni tra le quali l’assenza
di un generatore di calore alternativo. In altre parole occorre rinunciare ai sistemi ibridi (per
esempio: PdC integrate con caldaie a gas) che riescono, specialmente quando si preleva il
calore dall’aria esterna nei climi più freddi, a contenere le dimensioni delle macchine e a
elevare la loro efficienza media stagionale.
Tra le diverse PdC che, se correttamente dimensionate, sono meno influenzate dalla temperatura
dell’aria esterna e, quindi, necessitano meno di caldaie integrative, vanno ricordate quelle
geotermiche che potrebbero avvantaggiarsi in modo particolare della tariffa sperimentale.
Dedichiamo quindi alle PdC geotermiche questo numero della rivista, anche in considerazione
del fatto che il CTI ha preparato, su indicazione della Regione Lombardia, che crede molto in
questa tecnologia, una serie di norme tecniche specifiche UNI.
Vi ricordiamo inoltre che, sul tema generale delle PdC, si parlerà in modo più approfondito
nel corso del prossimo mcTER (San Donato Milanese – 25 giugno 2014) evento trasversale con
convegni sulle PdC, riscaldamento e teleriscaldamento a biomassa, biogas e cogenerazione
curato per la parte tecnica dal CTI.
Direzione CTI
5
6
News e attualità
Manutenzione della strumentazione critica
nella prevenzione di incidenti rilevanti
Alcuni incidenti rilevanti avvenuti nel passato e di
seguito riportati hanno avuto tra le cause primarie
il funzionamento non corretto o mancato della strumentazione critica di processo.
Festus – MO (US): 2002
La rottura della manichetta di trasferimento da una
ferrocisterna di cloro liquido in pressione determinò
un rilascio di 24t di gas tossico che causò l’evacuazione di centinaia di persone residenti nelle
vicinanze. I rilevatori di cloro installati rilevarono
la perdita ma né il sistema di blocco automatico
del trasferimento né il pulsante manuale azionato
dall’operatore riuscirono a far chiudere le valvole
telecomandate di intercettazione.
Texas City – TX(US): 2005
Il non corretto funzionamento degli strumenti di misura del livello di fondo di una colonna (indicatori
locali ed in sala controllo, allarmi di alto livello,
blocchi per altissimo livello) determinò, durante
l’avviamento dell’impianto dopo una manutenzione
generale, il completo riempimento della stessa. Il
prodotto fu scaricato dalle valvole di sicurezza al
collettore di convogliamento ad uno sfiato (vent) in
quota a circa 30 m. Si formò a terra una nube di
vapori infiammabili che, innescata da un autoveicolo presente nelle vicinanze con motore acceso,
causò una esplosione ed un incendio con gravi
danni all’impianto e 15 morti tra il personale di manutenzione presente in una baracca mobile vicino
all’impianto stesso (vedi foto).
Per assicurare un adeguato controllo dei parametri
operativi critici è necessaria un’efficace manutenzione programmata e/o su domanda sia della strumentazione in campo (trasmettitori, elettrovalvole,
valvole di blocco) sia di quella in sala controllo
(allarmi, indicatori, PLC, ecc.). Per garantire la
disponibilità degli allarmi e dei sistemi di blocco
automatico è necessario effettuare il test periodico
richiesto secondo le scadenze prefissate dal SIL
(Safety Integrity Level) richiesto. Da uno studio (Les
défaillances des capteurs – 2013 ARIA) effettuato
sulla base di incidenti registrati nella banca dati
ARIA (Analysis Research Information on Accidents)
del Ministero dell’Ambiente francese è risultata la
seguente ripartizione percentuale dei trasmettitori
di parametri di processo e/o ambientali presenti
negli impianti che hanno causato incidenti:
• Variabili fisiche (pressione, temperatura, ecc.)
43%.
• Variabili condizioni anomale (incendio, gas infiammabile, tossi- co, ecc.) 29%.
• Variabili spaziali (livello, ecc) 22%.
• Variabili fisico-chimiche e cinematiche (pH, portata ecc.).
Tra le cause all’origine dei guasti dei
trasmettitori le principali sono state:
a) Installazione non corretta del trasmettitore o non adatta alla funzione
b) Difetti di gestione e pulizia dei trasmettitori. Questi ultimi sono infatti sovente a contatto con prodotti le cui
IL CTI INFORMA
caratteristiche fisico - chimiche possono sporcare,
bloccare, grippare il meccanismo o degradare il
materiale dei componenti (meccanici e/o elettronici).
Dall’analisi degli incidenti è risultato che i trasmettitori di livello sono stati responsabili di circa il 22%
degli incidenti registrati dalla banca dati in tutti i
settori industriali (agroalimentare, chimica, farmaceutica, petrolchimica). In particolare per il settore
della raffinazione i guasti dei trasmettitori di livello
costituiscono la causa primaria dell’80% degli incidenti registrati.
Il sovrariempimento dei serbatoi di stoccaggio di
prodotti petroliferi e di colonne di processo è infatti
stata la causa ricorrente di molti incidenti rilevanti
(Recurring accidents: overfilling vessels – 2013 Peter
News e attualità
7
Warte-IchemE – LPB) con: incendi da pozza (pool
fire), incendi di nubi di vapori (flash fire), esplosioni di nubi di vapori infiammabili, emissioni di gas
tossici, rilasci di sostanze pericolose per l’ambiente
con contaminazione del suolo, di acque superficiali
e di falde. In molti dei casi esaminati la manutenzione non corretta o non eseguita come previsto della
strumentazione connessa alla misura del livello, agli
allarmi e blocchi automatici per alto e altissimo livello è stata la causa primaria degli incidenti.
Pubblicato sul numero di marzo di
“Manutenzione Tecnica e Management”
Domenico Barone
Coordinatore CT 703
8
News e attualità
UNI assegna il premio Scolari all’ing. Ettore
Piantoni - Il coordinatore della Commissione Tecnica
del CTI “CT 203 - Uso razionale e gestione dell’energia”
Anche nel 2014, come accade fin dal 2007, si è
svolta la cerimonia di assegnazione del Premio Paolo
Scolari, che UNI conferisce per ringraziare e gratificare chi ha concretamente operato per la crescita
della normazione nazionale, europea e mondiale e
per accrescere la visibilità e la conoscenza della normativa sul mercato.
La selezione di quest’anno, vagliata in base ai titoli di
merito stabiliti dal regolamento UNI:
• attività ed incarichi nel campo della formazione (a
livello nazionale, europeo e mondiale);
• continuità e concretezza della partecipazione agli
organi tecnici;
• attività di informazione e formazione;
• altre attività finalizzate alla crescita e conoscenza
della formazione e dell’UNI;
Ha individuato come consueto cinque personalità,
tra le 14 candidature raccolte, caratterizzate dal
notevole impegno profuso tanto nell’attività normativa tradizionale, quanto nella valorizzazione dei
prodotti e delle tecnologie nazionali e nello sviluppo
politico-istituzionale della normazione e del suo ruolo
innovativo.
Tra i premiati si segnala con particolare piacere il
candidato del CTI, ing. Ettore Piantoni, coordinatore
della Commissione Tecnica “CT 203 Uso razionale e
gestione dell’energia”.
Il Comitato Termotecnico Italiano si avvale dell’apporto appassionato, continuo e competente dell’ing. Ettore Piantoni ormai da circa 7 anni; è un periodo che
potrebbe sembrare breve rispetto a chi è nel mondo
normativo da tempo, ma, in realtà, in questi anni la
passione e la dedizione allo sviluppo delle norme
tecniche e soprattutto alla promozione del loro ruolo
in vari ambiti ha permesso di farlo emergere in vari
contesti. L’attività normativa dell’ing. Piantoni si svolge
prevalentemente nel trasversale settore dell’efficienza
energetica e della gestione dell’energia
con ruoli importanti sia perché direttamente collegati allo sviluppo di norme
tecniche di grande interesse e attualità
sia perché indirettamente funzionali
alla promozione delle stesse presso il
mercato e le istituzioni.
L’ing. Piantoni, già componente di alcuni gruppi di lavoro CTI, prendendo
il testimone dal “grande vecchio” della
normazione in materia di efficienza
energetica, ing. Mario de Renzio, ha
preso in carico dal 2007 il coordinamento del CEN/CENELEC Project Team
“ESCO and energy services”, che ha
condotto con abilità e decisione portando alla pubblicazione, nel 2010,
IL CTI INFORMA
la EN 15900 “Energy efficiency services - Definitions
and requirements” diventata un importante riferimento
per altre norme nazionali ed internazionali sviluppate
in seguito. Nell’ottobre del 2009 è stato nominato
Chairman dell’allora CEN/CENELC Task Force 189
“Energy management and related services”, poi rinnovatasi nel CEN/CENELEC Joint Working Group
3, mantenendo comunque anche un ruolo più tecnico come coordinatore del PT sui servizi energetici.
Sotto la sua gestione il JWG 3 ha portato a termine
la redazione della EN 16001 “Sistemi di gestione
dell’energia” successivamente diventata documento
base per la redazione della più conosciuta ISO
50001, ora presa a riferimento anche dalla Direttiva
2012/27/UE sull’efficienza energetica.
A livello nazionale, l’ing. Piantoni è il coordinatore
della Commissione Tecnica del CTI “Uso razionale e
gestione dell’energia” che, negli ultimi anni, ha preparato un pacchetto di 4 norme “commissionato” dal
Decreto Legislativo 115/08 relativamente ai servizi di
efficienza energetica e ai loro fornitori (Energy manager – UNI CEI 11339 e ESCO – UNI CEI 11352) e
alle diagnosi energetiche.
Sempre in ambito europeo è poi membro dello SFEM
“CEN/CLC Sector Forum Energy Management”. Si
tratta di un organo consultivo del CEN e del CENELEC il cui compito è quello di promuovere la normativa di settore presso le istituzioni europee, facilitare
la condivisione delle posizioni europee sui progetti
di norma ISO, individuare nuove esigenze normative.
In tale contesto l’ing. Piantoni è anche componente
dello SFEM SRAG “SFEM Sector Rapporteur Advisory
Group” costituito dai coordinatori dei JWG e dalle
rispettive segreterie con il compito di dettare tempi e
strategie del Sector Forum.
Proprio in quest’ultimo ruolo, nel 2012 è stato incaricato dallo SFEM di coordinare il WG “ISO 50001
Communication” finalizzato ad analizzare lo stato di
salute del mercato della norma sui sistemi di gestione
dell’energia e a definire, a tutto favore di chi intende
promuoverla, i “primi 10 validi motivi” per adottare
tali sistemi. In questo contesto ha anche prodotto e
presentato alla DG Energy della Commissione Europea una tabella di correlazione tra norme tecniche
News e attualità
9
utili per l’attuazione della citata direttiva 2012/27/UE
e gli articoli della stessa.
Più recentemente (2013) l’ing. Piantoni è stato nominato dallo SFEM, quale esperto ed elemento di collegamento tra normazione e ricerca, nel working group
“SET-Plan Integrated Energy Roadmap” della Commissione Europea, collegato con le azioni dell’Horizon
2020.
A complemento di questa attività, l’ing. Piantoni ha
partecipato a numerosi incontri pubblici (convegni,
seminari, corsi di formazione) nazionali ed internazionali sia come rappresentante CTI sia come operatore (in qualità di General Manager di una ESCO)
per promuovere soprattutto l’utilizzo della normativa
tecnica quale strumento di distinzione e di valorizzazione delle aziende in un mercato sempre più
competitivo.
Si può quindi affermare che l’ing. Piantoni, in questi
anni di collaborazione con il CTI, abbia contribuito,
oltre che alla produzione di importanti norme, a
migliorare notevolmente la visibilità del nostro Ente,
della normativa tecnica e dell’operato di chi si siede
attorno ai tavoli normativi in un settore, quello dell’efficienza energetica, a cui il nostro Paese dovrebbe
prestare più attenzione di quanta ne ha fornita in
passato.
Nel ricevere il premio per l’impegno continuo svolto
nell’attività di normazione in questo delicato settore,
Piantoni ha dichiarato “la normazione è l’elemento di
sviluppo e di innovazione più potente che abbiamo in
mano in questo momento. Essa favorisce lo sviluppo
di idee e di tecnologie” ed espresso l’auspicio che “le
norme siano strumenti sempre meno invisibili e che, al
contrario, siano portate sempre più alla conoscenza
di tutti”.
Il Presidente, il Direttore Generale, tutto lo staff del
CTI e tutti i membri della CT 203 del CTI sono fieri
della premiazione ambita da tanti, ed esprimono
all’ing. Piantoni la loro gratitudine per il suo impegno,
che lo ha portato ad essere insignito di un così autorevole premio nel mondo della normazione italiana.
Antonio Panvini
[email protected]
10
News e attualità
Assemblea 2014 dei Soci CTI
Il 16 aprile presso la sede di Milano dell’UNI si
è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Soci con il
seguente O.d.G.: Comunicazioni del Presidente, Relazione del Presidente, Approvazione del Bilancio
chiuso al 31.12.2013, Approvazione del Bilancio
Preventivo 2014, Relazione del Collegio dei Revisori
dei Conti al bilancio chiuso al 31.12.2013, Situazione Soci, Quota Associativa, Modifica Regolamento
CTI, Varie eventuali.
Il Presidente, prof. Cesare Boffa dopo aver salutato
i presenti ha evidenziato che l’attività del CTI si
è svolta, in conformità con gli scopi statutari, con
l’obiettivo di migliorare gli strumenti normativi a disposizione del mondo termotecnico e di accrescere
la cultura tecnica del settore attraverso la partecipazione, direttamente o indirettamente, dei soggetti
interessati ai temi peculiari della produzione e utilizzo dell’energia termica.
Ha proseguito richiamando, in particolare, l’attenzione sulla notevole attività normativa esprimibile
in: 113 norme pubblicate da UN, 31 norme pubblicate da ISO, 31 progetti di norma nazionali attualmente allo studio, 315 progetti di norma europei
attualmente allo studio e 166 progetti di norma ISO
attualmente allo studio.
Il prof. Giovanni Riva, invece, ha illustrato nel dettaglio le attività svolte nell’anno 2013 e i programmi
2014. In particolare ha evidenziato la collaborazione con UNI e gli altri Enti Federati (EF) precisando
che il CTI copre oltre il 30% del volume di attività
svolte dal complesso degli EF, circa il 50% delle
norme nazionali elaborate sempre dagli EF (oggi
sette includendo anche il CTI). Ciò corrisponde a
circa il 15% delle attività nell’ambito del “sistema
UNI”. Ha messo in luce le attività a supporto della
PA che sono state incoraggiate dal Consiglio CTI:
attività mirate principalmente allo sviluppo di documenti utili per lo sviluppo di leggi, quindi tali da
non essere inquadrati nell’attività normativa tecnica.
Le attuali attività sono soprattutto di interesse dei
Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.
Ha sottolineato la collaborazione svolta con le singole Amministrazioni Regionali e con il Coordinamento Energia della Conferenza delle Regioni.
Il prof. Riva ha richiamato l’attenzione sull’attività
di consulenza e di collaborazioni tecniche con enti
e organizzazioni: per ENEA è stata terminata la
raccolta di dati necessaria per l’elaborazione degli
“anni climatici tipo” che terminerà nel 2014 e che,
come ricaduta, permetterà di aggiornare la UNI
10329. È stato inoltre elaborato uno strumento informatico rivolto alle PA per la diagnosi energetica
rapida degli edifici. L’attività proseguirà nel 2014 e
verrà affiancata alla formazione di una banca dati
delle innovazioni tecnologiche per il contenimento
dei consumi energetici degli edifici. Con il GSE sono in corso due collaborazioni: la prima di supporto alla ricerca dati per l’aggiornamento del SIMERI
“Sistema Italiano Monitoraggio Energie Rinnovabili”
e la seconda centrata sulla contabilizzazione del
calore e sulle modalità di incentivazione del calore rinnovabile attraverso il “Conto Termico”. Con
ISPRA sono continuati i rapporti di collaborazione
sulla base del Protocollo d’Intesa stipulato nel dicembre del 2011. Analogamente è stato fatto con
il CNI e il CNPI. Ha ricordato, infine, l’attività di
certificazione software che nel 2014 che si prevede
di incrementare nel 2014.
Il dr. Antonio Panvini, Direttore Tecnico Normativo,
ha illustrato dettagliatamente il lavoro di ogni Sottocomitato e dei singoli Gruppi di lavoro.
Il Presidente, prof. Boffa, ha ripreso la parola ed ha
posto in votazione il Bilancio chiuso al 2013, approvato all’unanimità ed il preventivo 2014, approvato
con due astenuti. Ha precisato che l’andamento del
numero dei Soci nel 2013 ha subito una inversione
di marcia ma che l’incremento del numero delle
quote associative da parte di alcuni Soci ha arginato la perdita economica a sole tre quote rispetto al
totale dell’anno precedente.
IL CTI INFORMA
Ha informato che la quota associativa relativa all’anno 2015 sarà di 960 euro per l’adeguamento ISTAT,
così come approvato dal Consiglio del 24 marzo
20111 e ratificato dall’assemblea soci del 14 aprile
2011.
Sono state sottoposte e motivate le variazioni al
Regolamento Tecnico rese necessarie al fine di allinearlo al Regolamento UNI, approvate l’unanimità
con due piccole aggiunte da apportare agli articoli
19 e 24. A questo riguardo, su sollecitazione del
Socio “L’Artistico”, si è anche deciso di istituire una
commissione per la futura modica dell’art. 6 “Finan-
News e attualità
11
ziamento ai Lavori”. Si tratta di regolamentare la
ripartizione dei costi dei lavori internazionali in modo equo fra gli appartenenti alle nuove Commissioni
Tecniche (CT, ex Gruppi di Lavoro).
Il verbale è disponibile sul sito CTI nell’area “Documenti istituzionali”.
Segreteria CTI
[email protected]
Risparmio economico per uno stabilimento
Parmalat - Tramite recupero e riutilizzo del calore
contenuto nei fumi di un generatore di vapore
Con un intervento nello stabilimento Parmalat di S.
Maria di Zevio (VR) Interesco, società del Gruppo
Heat&Power dedicata al recupero di energia termica dispersa in processi industriali, consente un
considerevole risparmio sulla bolletta energetica
migliorando l’efficienza recuperando calore dai
fumi di combustione. Interesco è intervenuta sul
generatore di vapore dell’impianto, installando un
apposito scambiatore di calore, tramite il quale viene recuperata energia termica, che viene utilizzata
per preriscaldare l’acqua nel circuito di reintegro
del generatore di vapore. L’unità produce vapore
a un ritmo di 12 tonnellate/ora con una potenza
di recupero di picco di 600 kW e di 180 kW in
esercizio medio.
L’invio di acqua a temperatura elevata nel generatore comporta un risparmio interessante nei consumi di gas, ed è un intervento tipico di Interesco in
tutte quelle industrie in cui siano presenti processi
che fanno uso di caldaie e di generatori di vapore.
Nel caso di Parmalat, l’energia termica recuperata
ogni anno raggiunge gli 850 MWh per un totale
di quasi 35.000 euro risparmiati ogni anno per la
bolletta del gas.
L’intervento è stato ripagato in parte con i proventi
dei Titoli di Efficienza Energetica.
12
News e attualità
Panasonic Air Conditioning - Seminari gratuiti
di formazione per studenti e professionisti del settore
Uno dei fattori principali in grado di distinguere un’azienda dalle altre consiste nell’attenzione per la formazione dei propri clienti, oltre alla garanzia di una
costante proposta di prodotti di alta qualità. Soprattutto oggi, in Italia, non è mai stato così importante per
chi opera nell’ambito della climatizzazione o ambisce
a farlo il possedere un costante aggiornamento nel
settore.
Questo assioma è parte integrante della natura di
Panasonic, ed è per questo che la sede italiana ha deciso di organizzare seminari e corsi di aggiornamento
gratuiti rivolti a chi si affaccia al mercato del lavoro
e chi opera già al suo interno. In particolare, sono in
corso di sviluppo due tipologie di seminari formativi. Il
primo caso, nato dalla possibilità offerta dall’azienda
agli enti di formare i propri iscritti all’Ordine, riguarda
un seminario sulle pompe di calore. Nel secondo caso, si tratta di un corso tenuto in Liguria e destinato a
studenti e professionisti della climatizzazione.
Corso di aggiornamento sulle pompe di
calore per professionisti del settore iscritti
agli ordini di categoria
Ogni anno ai professionisti del settore edile (ingegneri, architetti, geometri) viene richiesto di acquisire
crediti formativi per poter continuare a esercitare la
propria professione. Il modo per ottenerli è partecipare a corsi di formazione che, dopo essere stati
autorizzati dal rispettivo Ordine di appartenenza,
permettano di incrementare le proprie conoscenze e
restare aggiornati sulle nuove tecnologie che si affacciano sul mercato.
Dimostrandosi vicina non solo al cliente finale ma
anche ai professionisti del settore, Panasonic offre
la possibilità di acquisire gratuitamente parte dei
crediti richiesti organizzando, in collaborazione con
la società di progettazione e consulenza Idroform,
una serie di corsi dedicati al mondo delle pompe di
calore e riservati ai professionisti iscritti all’Ordine. I
corsi sono tenuti da un ingegnere termotecnico e finalizzati a fornire ai partecipanti sia aggiornamento che
formazione tecnica. Nello specifico, i seminari si focalizzano sull’approfondimento delle normative vigenti
per gli impianti con pompe di calore, sulle detrazioni
e il conto termico, per poi illustrare le tipologie di
pompe di calore, la loro integrazione con l’impianto
fotovoltaico e concludere con l’analisi delle peculiarità
della gamma Aquarea Panasonic e il dibattito tra i
presenti. Ogni seminario consente ai partecipanti di
ricevere, oltre a un aggiornamento di alta qualità, un
attestato di partecipazione valido per maturare crediti
formativi.
Lo scorso 5 maggio il corso che si è svolto a Verona
ha contato 60 partecipanti. I prossimi incontri sono
previsti nei giorni martedì 24 giugno a Modena e
giovedì 26 giugno a Firenze. Gli incontri si terranno
presso le sedi dell’Ordine degli Ingegneri, l’invito alla
partecipazione verrà inviato a tutti gli iscritti.
Corso di formazione sui sistemi di
climatizzazione Panasonic per studenti e
professionisti del settore
Panasonic investe nei giovani, organizzando seminari
tenuti da tecnici dell’azienda altamente qualificati che
IL CTI INFORMA
consentano di migliorare la preparazione tecnica degli
studenti prossimi al lavoro attraverso una formazione
non solo teorica ma anche pratica. Lo scopo è quello
consentire ai giovani di restare costantemente al passo
con l’evoluzione tecnologica e facilitare gli istituti coinvolti a disporre di strutture e laboratori appropriati per
una corretta e completa formazione.
I seminari in questione sono tenuti dall’ingegner Gaetano Nigro di Panasonic presso l’istituto secondario
superiore IPSIA di Cairo Montenotte, in provincia di
Savona. Si tratta in totale di due corsi, uno focalizzato
sui sistemi di climatizzazione VRF e l’altro sui sistemi residenziali aria-acqua. L’iscrizione è gratuita e riservata
agli studenti dell’ultimo anno dell’istituto e a professio-
News e attualità
13
nisti del settore (progettisti e installatori). Il programma
della giornata prevede una sessione iniziale teorica
con la presentazione dei principi di funzionamento
del sistema di climatizzazione in questione, per poi
passare a vere e proprie prove pratiche in laboratorio
sull’impianto funzionante. Il seminario termina con test,
dibattito e consegna di un attestato di partecipazione
rilasciato da Panasonic.
I prossimi corsi si terranno presso l’Istituto Secondario
Superiore IPSIA di Cairo Montenotte nei giorni 19 e
20 giugno.
Per ottenere maggiori informazioni sui corsi e ottenere
il modulo di partecipazione contattare il numero 010
3625471 o l’indirizzo [email protected]
Pubblicato il nuovo Regolamento (UE)
n. 431/2014 - Sulla compilazione di statistiche
annuali sui consumi energetici delle famiglie
È stato pubblicato sulla G.U.E. dell’1/05/2014 il
Regolamento (UE) n. 431/2014 della Commissione
Europea del 24 aprile 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento Europeo
e del Consiglio relativo alle statistiche dell’energia
per quanto riguarda la compilazione di statistiche
annuali sui consumi energetici delle famiglie. Il
Regolamento UE 431/2014 sostituisce gli allegati
A e B del regolamento (CE) n. 1099/2008, il quale
definisce le statistiche nazionali da comunicare alla
Commissione (Eurostat).
L’allegato A fornisce chiarimenti terminologici e
contiene delucidazioni e definizioni dei termini utilizzati negli altri allegati del Regolamento.
L’allegato B si riferisce alla rilevazione annuale delle statistiche dell’energia e ne descrive il contenuto,
le unità, il periodo di riferimento, la frequenza,
nonché i termini e le modalità di trasmissione dei
dati.
Rimangono in vigore gli allegati:
• C “statistiche mensili dell’energia”: relativo alla
rilevazione mensile delle statistiche dell’energia, ne
descrive il contenuto, le unità, il periodo di riferimento, la frequenza, nonché i termini e le modalità
di trasmissione dei dati.
• D “Statistiche mensili a breve termine”: relativo
alla rilevazione mensile a breve termine di dati statistici, ne descrive il contenuto, le unità, il periodo
di riferimento, la frequenza, nonché i termini e le
modalità di trasmissione dei dati.
I l t e s t o c o m p l e t o d e l Re g o l a m e n t o ( U E ) n.
431/2014 è disponibile sul sito CTI nell’area “Legislazione”.
Giovanni Murano
[email protected]
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Dossier CTI
Sistemi geotermici a pompa di calore
Uso della fonte geotermica a bassa temperatura e aspetti
ambientali nella normazione UNI
Umberto Puppini
Coordinatore CT 608/GL 03 e CT 608/GL 04
Aggiornamento dell’articolo pubblicato sul numero di
febbraio di “Impianti Building – Plastic Pipes & Fittings”
Le applicazioni geotermiche sono una realtà in grado
di dare un contributo sostanziale al contenimento dei
consumi energetici degli edifici, sia per gli aspetti legati
alla climatizzazione invernale che per quelli legati al
raffrescamento estivo. Si valuta che nelle case italiane
siano installati mediamente apparecchi elettrici con una
potenza cumulata per 13 kW (a fronte del limite contrattuale tipico di 3 kW) su cui incide sensibilmente la
presenza di dispositivi di raffrescamento a compressore
elettrico.
In questo contesto, la diffusione di sistemi di climatizzazione reversibili a basso consumo energetico, come le
pompe di calore, ha un primario interesse strategico e
commerciale anche in Italia. In particolare le pompe di
calore geotermiche, ossia collegate a sistemi di dispersione e recupero dal terreno con diverse tecniche, promettono elevati risparmi energetici per un’ampia rosa di
applicazioni e, conseguentemente, un positivo impatto
sull’ambiente soprattutto in termini di contenimento delle emissioni di gas serra.
Su queste premesse la Regione Lombardia ha affrontato, con il supporto del Comitato Termotecnico Italiano,
il difficile lavoro di sviluppo del settore della geotermia
a bassa temperatura.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato e favorire la crescita del mercato nella direzione della “qualità”, è
stato predisposto un ampio programma di lavoro per
la messa a punto di norme tecniche mirate a rendere
le applicazioni geotermiche il più possibile sicure, efficienti e funzionali, salvaguardando nel contempo i vari
risvolti ambientali.
UN RICHIAMO ALLO SCAMBIO
TERMICO NEL SOTTOSUOLO
Salvo casi particolari, i sistemi di estrazione di energia geotermica a bassa temperatura si sviluppano
per profondità generalmente inferiori a 400 metri e
attingono da sorgenti a temperatura praticamente stabile nel tempo e in profondità, rappresentate dal terreno e dalle falde in equilibrio termico con la temperatura media dell’aria. Diversamente sistemi profondi
che attingono da serbatoi termici ad alta temperatura
alimentata dal calore interno della terra sono profondi anche diverse migliaia di metri e sono destinati
innanzitutto alla produzione di energia elettrica.
I sistemi e gli impianti che consentono di estrarre
energia dal sottosuolo recentemente sono divenuti
oggetto di una serie di progetti di norma elaborati in
sede CTI, poi divenute norme UNI:
• UNI 11466:2012 “Sistemi geotermici a pompa di
calore - Requisiti per il dimensionamento e la progettazione”
• UNI 11467:2012 “Sistemi geotermici a pompa di
calore - Requisiti per l’installazione UNI 11468:2012
- Impianti geotermici a pompa di calore - Aspetti
ambientali”
• UNI 11468:2012 “Sistemi geotermici a pompa di
calore - Requisiti ambientali”
• UNI TS 11487:2013 “Sistemi geotermici a pompa
di calore - Requisiti per l’installazione di impianti ad
espansione diretta”
• UNI 11517:2013 “Sistemi geotermici a pompa di
calore - Requisiti per la qualificazione delle imprese
che realizzano scambiatori geotermici”.
Altri progetti di norma sono seguiti a questa attività e
sono in corso di elaborazione presso il CTI nell’ambi-
IL CTI INFORMA
to del gruppo di lavoro CT 608:
• E0206D290 “Impianti geotermici a pompa di calore: monitoraggio energetico, ambientale e manutenzione”, documento che ha incontrato alcune difficoltà
nell’ affrontare l’aspetto ambientale del tema.
• E0206D170 “Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali dei sistemi idrotermici a
pompa di calore”, documento utile per lo sfruttamento
di tutte le acque superficiali, che non richiedono necessariamente la realizzazione di una geosonda (lo
scambiatore di calore potrebbe essere costituito da
piastre, ad esempio).
• E0206D570 “Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti di qualificazione degli operatori delle
ditte installatrici e/o perforatrici”, documento strettamente connesso con la UNI 11517:2013, in quanto va
ad analizzare e puntualizzare le diverse competenze,
conoscenze, abilità e formazione di tutti i soggetti
implicati nella realizzazione delle geosonde (dal direttore lavori alle diverse figure tecniche).
Di seguito, oltre a definire il contesto di interesse, si
illustra per sommi capi la norma relativa agli aspetti
ambientali dell’uso di pompe di calore geotermiche
(UNI 11468:2012) e si indicano alcune ipotesi per la
loro implementazione.
SISTEMI A SCAMBIO INDIRETTO
O A CIRCUITO CHIUSO
I sistemi a scambio termico indiretto consistono in un
circuito chiuso formato da una tubazione inserita nel
sottosuolo e riempita con un fluido termovettore normalmente a base di acqua eventualmente additivata
con liquidi antigelo e stabilizzanti. Il movimento del
fluido nel circuito assorbe o cede calore con il terreno
circostante (figura 1).
Lo scambio termico nel terreno può avvenire anche
con sistemi ad espansione diretta (DX) quando il fluido termovettore, in questo caso interamente costituito
da composti, sia di origine naturale come ammoniaca
o anidride carbonica, sia di sintesi come i freon, che
scorre in tubazioni di rame rivestite di PE inserite nel
Dossier CTI
15
terreno. In questo caso il trasferimento di calore avviene grazie al fluido che circola nel circuito chiuso
dalla serpentina posata nel terreno che funge da
evaporatore, quindi, attraverso la pompa di calore
fino al pavimento radiante, che funge da condensatore. Anche se questi sistemi non sono molto diffusi
in Italia sono oggetto della Specifica Tecnica UNI TS
11487:2013.
Le principali tipologie di impianti sono alimentate da
scambiatori a sviluppo verticale o a sviluppo orizzontale. In alcuni casi e con particolari cautele il circuito
di scambio termico può essere accoppiato a strutture
di fondazione sia a sviluppo verticale (pali, diaframmi) sia a sviluppo orizzontale (platee).
SISTEMI A SCAMBIO DIRETTO
O A CIRCUITO APERTO
Nei sistemi a scambio diretto il calore si ottiene
estraendo acqua dalla falda (e non da corpi idrici
superficiali perché in questo caso si tratta di fonte
rinnovabile di tipo idrotermico) che, attraverso uno
scambiatore, viene mandata ad una macchina termica (gruppo frigorifero, pompa di calore) e quindi
restituita alla falda di origine (figura 1) o a un corpo
idrico superficiale.
FIGURA 1 - Tipologie di sistemi di scambio
geotermico a bassa temperatura
16
Dossier CTI
IL PRINCIPIO DI SOSTENIBILITÀ E LA
GEOTERMIA A BASSA TEMPERATURA
Gli impianti alimentati da fonte geotermica a bassa
temperatura, siano essi a scambio indiretto (o a circuito chiuso) o a scambio diretto (o a circuito aperto)
vengono di norma asserviti al condizionamento
estivo ed invernale di ambienti chiusi ed alla produzione di acqua calda per uso sanitario per mezzo
di pompe di calore che possono essere reversibili,
cioè adatte all’uso sia d’estate che d’inverno, e polivalenti, ossia adatte alla produzione contemporanea
di caldo e freddo. Lo stesso tipo di impianti è adatto
anche all’uso diretto, per esempio per serre o stabilimenti termali, sempre che la temperatura del terreno
lo consenta.
Per preservare la qualità ambientale delle risorse è
necessario tener conto delle matrici investite dallo
scambio termico nel sottosuolo e perciò, nella fase
di analisi per il progetto, definire le modalità utili a
garantire la sostenibilità ambientale ed economica
della produzione di energia termica dalla sorgente
di calore geotermica.
La definizione più nota di Sviluppo Sostenibile, dopo
quella data dalla Commissione Brundtland nel 1987,
è stata proposta da World Conservation Union
(WCU), UN Environment Programme (UNEP) e World Wide Fund for Nature (WWF), che lo hanno identificato come ’un miglioramento della qualità della
vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali la vita stessa dipendÈ.
Oggi l’idea di sostenibilità ha lo stesso ruolo assunto
da altre idee ‘normativÈ come prosperità, libertà, solidarietà, equità, cioè idee che possono essere utili
per dare un orientamento generale ma che devono
essere interpretate concretamente in ogni specifica
situazione (Homann, 1996; Brand, 1997).
Se si condivide questo principio come criterio fondante per le scelte di progetto, si pone la necessità
di comprendere quali azioni concrete possono rendere sostenibile l’uso delle risorse geotermiche sia
dal punto di vista ambientale che dal punto di vista
energetico e, in ultima analisi, dal punto di vista
economico.
L’Unione Europea sta sviluppando una serie di programmi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tra le
quali è esplicitamente riconosciuto il grande potenziale della fonte geotermica sia per la produzione di
energia elettrica - si pensi al progetto per alimentare
le linee AV della Germania con centrali geotermiche
EGS dislocate lungo i percorsi - sia per la produzione di energia termica per usi civili e industriali. Le
visioni dei programmi europei coprono la prospettiva breve del 2020 e più in là, nel medio e lungo
termine, del 2030 e del 2050.
L’interconnessione tra l’aspetto energetico, quello
economico e infine quello ambientale o, in una parola, la sostenibilità del sistema, è maggiore di quanto
non si creda perché l’efficienza dello scambio termico dipende dalla conservazione della capacità
di rinnovamento della risorsa, possibile finché non
subisce alterazioni termiche irreversibili. Queste
alterazioni possono dipendere da pratiche sbagliate
in fase di progettazione, di esecuzione e di gestione
di un impianto.
Oltre ai rischi di attivare effetti negativi, complementarmente è opportuno evidenziare gli effetti positivi
indotti dall’uso della risorsa geotermica, vale a dire:
• Incremento dell’impiego di risorse rinnovabili
• Riduzione di emissioni di CO2 e altri gas nocivi
• Miglioramento della qualità estetica degli edifici e
riduzione delle emissioni sonore
• Incremento dell’efficienza energetica, espressa
con indicatori standard come COP, GUE e EER
• Risparmio economico.
LA PROGETTAZIONE INTEGRATA E IL
CONTROLLO DEI RISCHI
Le analisi energetiche e ambientali sulla risorsa geotermica raggiungono la massima efficacia nell’ambito delle procedure di progettazione integrata, le
sole che rappresentano una sicura base per l’uso
corretto e duraturo di energia geotermica a bassa
temperatura.
Queste prassi sono rivolte a utenti evoluti e attenti
sia ai vantaggi già richiamati sia al significato della
IL CTI INFORMA
produzione in filiera corta, in questo caso di energia, che la fonte geotermica e quella solare possono
offrire.
Tali utenti sono rappresentati da:
• Investitori e progettisti, per la fase di valutazione
di fattibilità del progetto.
• Imprese, per la fase di esecuzione tramite scavi e
perforazioni, posa di materiali nel sottosuolo, installazione e allestimento degli impianti meccanici.
• Gestori, per le fasi di esercizio, manutenzione e
eventuale dismissione dell’impianto.
• Controllori pubblici e privati, per la fase di verifica
degli effetti dello scambio termico a breve, medio e
lungo termine.
Le possibili interferenze con l’ambiente interessano
soprattutto il serbatoio naturale rappresentato dal
sottosuolo, ossia il volume di terreno che alimenta
l’impianto e che è anche il recettore finale del processo di scambio.
Il valore che matura con l’uso sostenibile della risorsa deve essere conservato evitando l’alterazione
incontrollata dell’equilibrio termico del serbatoio.
Per questo motivo la definizione dei parametri energetici ed ambientali significativi e la misurazione
delle loro variazioni rappresentano il solo modo per
controllare la sostenibilità dello scambio termico.
Date queste premesse, le analisi preliminari saranno
rivolte a limitare o impedire l’evenienza di danni alle
matrici ambientali già nella fase di progettazione,
quindi in quella di esecuzione e, infine, nella fase di
gestione e manutenzione di un impianto alimentato
con fonte geotermica. L’attenzione dev’essere rivolta
sia ad ottenere il massimo del vantaggio sia a proteggere l’utente dagli eventuali effetti negativi sulle
matrici ambientali coinvolte nello scambio termico,
ossia sottosuolo, corpi idrici superficiali e sotterranei, atmosfera e biosfera.
La progettazione integrata serve a definire cosa
è utile fare per soddisfare i principi dettati dalle
norme di riferimento e, al tempo stesso, per gestire
i rischi ambientali, con l’obiettivo di rispettare l’interesse economico e sociale di tutti i componenti della
filiera e di attivare tutte le misure di cautela.
Dossier CTI
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LA NORMA UNI 11468:2012
La norma definisce una procedura di valutazione del
livello di compatibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore. La norma è finalizzata a
individuare le possibili interferenze con l’ambiente degli
impianti che si servono di fonti geotermiche a bassa
temperatura, qualsiasi sia il sistema impiegato per scambiare calore. Le interferenze con l’ambiente riguardano
soprattutto il serbatoio naturale rappresentato dal sottosuolo, che alimenta l’impianto ed è anche il recettore
finale del processo di scambio termico.
La norma si propone come strumento destinato al progettista, alle imprese e ai controllori pubblici e privati.
Proprio perché si rivolge a diverse figure professionali e
quindi con diverse esigenze di conoscenze sul sistema,
ed anche per venire incontro alle richieste degli organi
istituzionali preposti al controllo, la norma è stata volutamente redatta in maniera discorsiva.
FIGURA 2 - Esempio di sala tecnica
(Fonte: E.GEO srl)
Scopo e campo di applicazione
La norma definisce i criteri per la valutazione del livello
di sostenibilità ambientale degli impianti geotermici a
pompa di calore e si applica alle fasi di progettazione,
installazione, gestione, manutenzione e controllo.
La norma ha come scopo e campo d’applicazione gli
impianti geotermici a bassa entalpia a pompa di calore
a scambio diretto (o a circuito aperto) e a scambio indiretto (o a circuito chiuso) progettati ed eseguiti in conformità alla UNI 11466:2012 e alla UNI 11467:2012, uti-
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Dossier CTI
ACCETTABILITÀ CRESCENTE
DANNO POTENZIALE
Forte
Moderato
Minimo
Non degno di
considerazione
Alta
Rischio alto
Rischio alto
Rischio medio-basso
Quasi nullo
Media
Rischio alto
Rischio medio
Rischio basso
Quasi nullo
Bassa
Rischio medio-alto
Rischio medio-basso
Rischio basso
Quasi nullo
Trascurabile
Rischio basso medio-alto
Rischio medio-basso
Rischio basso
Quasi nullo
PROBABILITÀ D’INSORGENZA
DEL PERICOLO
TABELLA 1 - Schema per la valutazione preliminare del rischio
lizzati per produrre energia termica per climatizzazione
(riscaldamento, raffrescamento), e produzione di acqua
calda sanitaria mediante scambio di calore con il sottosuolo, qualunque sia la destinazione finale.
A questo fine si ritiene utile valutare gli effetti positivi
dell’uso della risorsa in termini di:
• Riduzione di emissioni di CO2 e altri gas
• Uso di risorse rinnovabili
• Efficienza energetica espressa come SPF, COP, GUE
e EER
e, nel contempo, valutare gli eventuali effetti negativi
sulle matrici ambientali (atmosfera, sottosuolo, acque
superficiali e sotterranee) e sugli esseri viventi.
FIGURA 3 - Rischio veicolazione contaminazione
attraverso sonda verticale
Valutazioni per un giudizio
di sostenibilità ambientale
La realizzazione di impianti può interferire direttamente
con matrici ambientali usate anche per altri scopi, primo
tra i quali, nel caso delle falde, l’approvvigionamento
di acqua potabile che in Italia avviene per oltre il 75%
da queste fonti. Per questo motivo si rende necessario
tenere in massima considerazione la tutela della risorsa destinata a questi usi nell’uso di entrambi i sistemi,
valutando la loro sostenibilità ambientale con la dovuta
attenzione. A tal fine è necessario individuare e stimare
il rischio legato all’interferenza con gli altri usi e valutare
la sostenibilità dell’intervento.
Di seguito sono elencate alcune valutazioni utili a esprimere un giudizio di sostenibilità basato su criteri oggettivi:
• Esito della valutazione preliminare del rischio.
• Esito dell’eventuale analisi di rischio eseguita secondo
Linee Guida Luglio 2006 di ISPRA.
• Esito delle eventuali modellazioni con indicazione
dell’estensione della variazione di temperatura della
falda per equidistanza rappresentata da variazione
isotermica di 1 °C.
• Valutazione della deriva termica nel tempo tramite
analisi del TRT a carico costante o a carico variabile o
tramite modellazioni con codice analitico o con codice
numerico.
• Calcolo e verifica impronta su serbatoio geotermico
tramite bilancio energetico annuale.
• Valutazione della durabilità dell’opera basata su
assenza o stabilizzazione deriva termica e su penalizzazione.
• Valutazione dell’efficienza energetica del sistema di
IL CTI INFORMA
scambio geotermico espressa come COP, GUE e EER.
• Quantificazione della riduzione delle emissioni di
CO2 e quantificazione delle TEP risparmiate con l’uso
della risorsa geotermica.
• Previsione procedure di dismissione.
Monitoraggio quantitativo per sistemi
a scambio diretto e indiretto
I principali parametri utili a definire le condizioni di
esercizio dello scambio termico, con riguardo alla produzione sostenibile di energia, sono elencati di seguito:
• Temperature e livelli delle falde
• Temperature di mandata e ritorno dell’acqua di circolazione nell’impianto
• Portata dell’acqua di circolazione dell’impianto
• Condizioni climatiche esterne (temperature, umidità
relativa e irraggiamento solare)
• Temperatura dell’ambiente interno
• Potenza elettrica assorbita dalla pompa di calore
• Frequenza di funzionamento del compressore
• Regime delle portate.
La frequenza delle misure deve essere definita in sede
di progetto.
Dossier CTI
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Il campionamento d’acqua va fatto con elettropompa
sommersa posata almeno 2 m sotto il livello di equilibrio
della falda accertato, presso i filtri nel punto di osservazione designato a tale scopo, con pompaggio fino a
stabilizzazione dei valori di portata, temperatura e conducibilità o fino a estrazione di un volume d’acqua pari
a 3 volumi della colonna del punto di osservazione.
Il monitoraggio può essere finalizzato alla quantificazione di diversi parametri. Dovranno essere indicate le
metodiche per l’analisi dei parametri scelti.
Nel caso il monitoraggio evidenzi anomalie significative
relative all’efficienza dello scambio termico e dell’integrità ambientale delle matrici interessate, si rende necessario valutare tutti i parametri di progetto verificando innanzitutto la performance energetica dell’impianto. Per
quanto riguarda i parametri ambientali va definito un
protocollo specifico per valutare il significato dell’anomalia e per la ricerca delle sue cause, con riguardo anche ad eventuali perturbazioni delle condizioni di avvio
dell’esercizio dovute a cause esterne. La frequenza dei
campionamenti deve essere definita in sede di progetto.
Alcuni parametri sono elencati di seguito:
CONCLUSIONE
Monitoraggio qualitativo per sistemi
a scambio diretto e indiretto
Il monitoraggio periodico della qualità dell’acqua delle
falde interessate dai sistemi di scambio termico può
rendersi necessario con frequenza da definire caso per
caso, eventualmente in parte e in tutto coincidente con i
momenti del monitoraggio quantitativo.
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
Escherichia coli
Metallobatteri
La norma definisce una procedura di valutazione del
livello di compatibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore ed è finalizzata a individuare
le possibili interferenze con l’ambiente degli impianti,
qualsiasi sia il sistema impiegato per scambiare calore.
Tale procedura deve essere parte del processo di progettazione integrata finalizzato a ottenere
PARAMETRI CHIMICI
la massima efficienza dall’impianto a fonte
Metalli
geotermica.
Solfuri (comeH2S)
La casistica degli impianti oggetto di monitoAzoto ammoniacale
raggio e di verifiche di efficienza è ormai ampia e costituisce un valido strumento di dimoAzoto nitroso
strazione dell’efficacia dei sistemi di scambio a
Azoto nitrico
fonte geotermica.
Idrocarburi totali (espressi come n-esano)
Idrocarburi leggeri C<12
Idrocarburi pesanti C>12
Solventi clorurati
TABELLA 2 - Set analitico indicativo
per verifica qualità acque sotterranee
presso impianti di scambio geotermico
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Dossier CTI
Sistemi geotermici a pompa di calore
La qualificazione delle imprese
geotermiche: UNI 11517:2013
Nell’ambito di un utilizzo migliore (ov vero più
sostenibile) delle risorse, i sistemi geotermici a
pompa di calore possono ricoprire un ruolo molto importante: questo genere di impianti, infatti,
funziona estraendo calore dalla terra in inverno e
reintroducendolo in estate, migliorando il comfort
dell’edificio cui sono collegati, con il solo utilizzo
di energia elettrica (senza l’utilizzo di combustibili,
quindi).
Questa tecnologia, se venisse sfruttata adeguatamente, avrebbe diversi vantaggi, sia dal punto
di vista energetico che economico, sul sistema
nazionale. Tuttavia, proprio in quanto mercato
emergente, vi è un rischio più che meramente teorico di possibili deviazioni rispetto alle BAT (migliori
tecniche) di progettazione e realizzazione disponibili sul mercato.
Per questo motivo il CTI, in collaborazione con
Regione Lombardia, ha sviluppato un pacchetto di
norme per indirizzare gli operatori su un percorso
di miglioramento, fornendo altresì gli strumenti
necessari ad un corretto sviluppo di questi sistemi.
Ultima pubblicata tra queste norme è la UNI
11517:2013 “Sistemi geotermici a pompa di calore
- Requisiti per la qualificazione delle imprese che
realizzano scambiatori geotermici”, che fornisce i
requisiti che un’impresa deve soddisfare per poter
essere qualificata. Queste competenze sono state
reputate le minime conoscenze necessarie ad una
ditta per poter essere in grado di lavorare in questo mercato in maniera:
• Responsabile, sia per l’ambiente che per il committente
• Funzionale, sia per il progettista che per gli installatori
• Trasparente, per le amministrazioni e i controllori.
La norma fornisce una serie di elementi utili alle
ditte interessate alla qualificazione per identificare
quei settori in cui devono svilupparsi per offrire un
servizio completo e di qualità, specificando quali
sono i requisiti e le capacità (tecnica, organizzativa,
economico-finanziaria e di gestione) che devono
possedere e quali attività devono fornire.
In aggiunta, la norma fornisce tutta una serie di
tabelle la cui compilazione permette una veloce fotografia della società; l’appendice B, in particolare,
fornisce la lista di controllo per la pianificazione,
realizzazione e controllo delle attività dell’impresa,
definendo chiaramente tutte le fasi della realizzazione dell’impianto geotermico, chi deve effettuare
tale operazione, chi ne è responsabile, quale tipo di
controllo deve essere svolto e da chi e, infine, dove
tale operazione è stata descritta (in quale punto della UNI 11467:2012 o in quale disposto legislativo).
La norma fornisce, inoltre, l’elenco di tutti i documenti che devono essere presentati al committente in
fase di redazione del contratto, in modo tale da fornire tutti i dati che possono essere utili all’interessato
sia per determinare le competenze della società, sia
per poter velocemente confrontare preventivi da ditte diverse, valutandone la qualità e non facendo affidamento esclusivamente al mero dato economico.
Questa norma, come detto, fa parte di un pacchetto
di documenti sviluppato dal CTI a partire dal 2009
e di cui nell’articolo precedente si elencano tutti i
titoli, che copre i diversi aspetti relativi alla progettazione e all’installazione dei sistemi geotermici a
pompa di calore.
Dario Molinari
[email protected]
Convegno CTI - Regione Lombardia – MiSE
IL NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO
DI CLIMATIZZAZIONE
ESEMPI APPLICATIVI E MODALITÀ D’USO
Martedì, 3 giugno 2014
Milano - Palazzo Lombardia, Sala Biagi
Organizzato da
In collaborazione con
Il decreto ministeriale 10 febbraio 2014 “Modelli di libretto di impianto
per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013.”, dal 1 giugno 2014,
chiede a tutti gli operatori di considerare gli impianti di climatizzazione
come insiemi complessi ed integrati che è necessario conoscere.
L’art. 3 del decreto prevede poi che “al fine di facilitare e uniformare la
compilazione del libretto di impianto per la climatizzazione e dei rapporti di controllo di efficienza energetica, il CTI mette a disposizione degli
esempi applicativi per le tipologie impiantistiche più diffuse”.
Il convegno organizzato da CTI in collaborazione con Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico intende quindi presentare
gli esempi applicativi e fornire i chiarimenti richiesti dal pubblico sulle
modalità d’uso di questo strumento che va visto come una nuova opportunità per il sistema produttivo italiano.
10.30
Apertura lavori
Giovanni Riva – Comitato Termotecnico Italiano
10.40
Il decreto 10/2/2014: Obblighi e opportunità
Roberto Moneta – MiSE
11.00
Il libretto d’impianto: il punto di vista delle regioni
Mauro Fasano – Regione Lombardia
11.20
Manutenzione, controllo di efficienza energetica, ispezione: chi, come, quando
Mauro Marani e Domenico Prisinzano – ENEA
11.40
Tavola Rotonda aperta alle domande del pubblico: gli esempi applicativi predisposti dal CTI
Modera – Antonio Panvini CTI
Partecipano: Esperti CTI e ENEA, CNA Installazione Impianti, Confartigianato, Aicarr e Assistal
12.50
Conclusioni e chiusura Lavori
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Prodotti & Soluzioni
BRUGG PIPE SYSTEMS - Tubazioni di Brugg
Pipe Systems nel tempio del benessere
Data la presenza di acqua termale sono stati
installati i raccordi a polifusione (FUSAPEX),
con terminali flangiati a garanzia di una tenuta qualitativa nel tempo.
Per addestrare in modo adeguato il personale tecnico alla posa delle tubazioni,
Brugg Pipe Systems ha organizzato un corso
di formazione direttamente in cantiere. In
tal modo gli installatori hanno ricevuto le
principali nozioni e tecniche sulla posa e sul
montaggio delle soluzioni.
A Pescantina, nel cuore della Valpolicella, la zona
collinare che lambisce le prealpi venete sorge uno
dei più moderni e rinomati centri benessere d’Italia,
Aquardens.
Questo complesso è il parco termale più grande d’Europa, grazie ai 35.000 metri² di superficie acquatica; alle 220 postazioni per idromassaggi, ideali per
rimettersi in forma usufruendo dei benefici dati dai
46°C di temperatura dell’acqua. Il calore eccedente
viene sfruttato dall’impianto termico ad alto contenuto
tecnologico, ottenendo così un risparmio di 1.500
tonnellate all’anno di petrolio.
La fornitura di soluzioni BRUGG
La fornitura di tubazioni flessibili preisolate prodotte
da BRUGG ha consistito in tubi per l’alimentazione
dell’acqua calda per le piscine esterne, per il riscaldamento dei locali e per la rete idrica in generale.
Queste soluzioni sono state scelte per la rapidità di
posa, quasi 1000 metri in 3 giorni lavorativi, per la
disponibilità e la velocità di consegna e per l’ampia
gamma a disposizione che ha permesso di realizzare
una vera e propria rete ottimizzando le portate ed i
diametri necessari.
La soluzione prescelta,
il nuovo CALPEX
Data la tipologia di intervento i progettisti
hanno impiegato la tubazione CALPEX, la cui flessibilità è stata incrementata del 24% rispetto alla precedente versione grazie ad un’approfondita rivisitazione delle geometrie e dell’ondulazione del mantello
esterno. La tubazione rappresenta quindi il massimo
grado di evoluzione presente in una condotta preisolata: flessibilità, basso impatto energetico, affidabilità
e rapidità di installazione. Un secondo importante
miglioramento riguarda la riduzione del 30% del
raggio di curvatura. In tal modo i rotoli di condotta
hanno lunghezze maggiori e logistica/movimentazione agevolata.
Svariati sono i campi di applicazione del nuovo CALPEX: approvvigionamento di acqua in generale, usi
industriali e civili con temperature fino a 95°C, reti di
teleriscaldamento, trasporto di acqua potabile, acque
reflue, linee di refrigerazione e piscine.
BRUGG PIPE SYSTEMS
www.pipesystems.com
Prodotti & Soluzioni
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ECOSPRAY - Sistemi DeNOx SNCR con conversione
termo-catalitica di urea gassificata in ammoniaca
Grazie ai continui sforzi in ricerca e sviluppo, Ecospray Technologies - da poco segnalata da Legambiente nell’ambito
del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 - è
in grado di offrire le soluzioni più adeguate in termini di
depurazione e di raffreddamento di aria/gas, incluse le
più innovative tecniche di spruzzamento nelle applicazioni
industriali. Oltre a fornire sistemi DeNOx SCR, Ecospray ha
sviluppato una soluzione SNCR in grado di aumentare considerevolmente le performance di abbattimento degli NOx.
Nei processi di combustione a alta efficienza i consumi di
combustibile vengono ridotti ma, di solito, il livello di NOx
nei gas esausti aumenta. Per diminuire le emissioni di NOx,
i sistemi SNCR esistenti richiederebbero sempre maggiori
consumi di urea. Con i sistemi SNCR a livello stechiometrico
le performance si attestano attorno al 50-55%, all’aumentare dell’iniezione di urea aumenterebbe soprattutto il rischio
di avere un eccessivo slip di NH3 non reagita. L’uso delle più
efficienti soluzioni di ammoniaca fino al 25% sembrano essere l’alternativa migliore ma richiedono maggiori precauzioni per stoccaggio e movimentazione di NH3, così come il
suo utilizzo è percepito dagli operatori come meno “sicuro
e confortevole” rispetto all’urea.
Il sistema Ecospray è basato su un’ottimizzazione dell’efficienza attraverso la conversione termo-catalitica esterna di
urea gassificata in ammoniaca. Per consentire un utilizzo
agevole e efficiente di urea nei sistemi DeNOx, Ecospray
ha sviluppato una soluzione per gassificare l’urea prima
della sua iniezione ove richiesto. Si tratta di una pratica già
adottata con successo in molte applicazioni SCR come in
impianti di produzione di energia e incenerimento.
Il sistema consiste in un piccolo flusso di gas caldo di processo (450-500°C) “spillato” dall’impianto e convogliato in
un reattore catalitico di evaporazione (si può utilizzare del
vapore surriscaldato in caso di suo difetto). La soluzione di
urea è iniettata nel reattore con ugelli nebulizzatori “dual
fluid”, appositamente progettati da Ecospray; l’acqua chimica viene evaporata e le particelle solide di urea rimaste
sono prima convertite in NH3 e HCNO. Subito dopo, i siti
altamente attivi del catalizzatore presente nel reattore acce-
lerano anche la reazione dell’altrimenti scarsamente reattivo
HCNO e dei suoi composti correlati col gas in fase acquosa; si formano così rapidamente ammoniaca e anidride
carbonica secondo la seguente reazione: HNCO(gas)+H2O
-> NH3(gas)+CO2(gas). Poi, il gas contenente circa il 5% di
ammoniaca gassosa è re-iniettato nel sistema di preriscaldo. La conversione completa e rapida di urea in ammoniaca prima dell’iniezione nel sistema SNCR ne riduce molto il
consumo e ne aumenta l’efficienza.
Risultati pratici del sistema di gassificazione esterno di urea
tratti da varie prove industriali eseguite in più settori applicativi (forni cemento, caldaie) hanno mostrato che, rispetto
all’iniezione diretta di NH3 in soluzione nella corrente di
gas, il nuovo sistema Ecospray offre diversi vantaggi: riduce il consumo di urea del 30-40% mantenendo la stessa
efficienza dei sistemi d’iniezione standard, circa il 50% di
efficienza DeNOx; aumenta l’efficienza DeNOx (fino al
60%) anche con modeste aggiunte di urea e con slip di ammoniaca contenuto; aumenta l’efficienza della produzione.
In caso di modifica di un sistema DeNOx SNCR esistente i
vantaggi sono: mantenimento sistema esistente di stoccaggio e distribuzione del reagente; pay-back investimento in
8-10 mesi.
Vantaggi in caso di installazione di un nuovo sistema
DeNOx SNCR: costo per investimento/manutenzione/
gestione sistema di stoccaggio molto più basso rispetto al
NH3; condizioni di funzionamento più facili e maggiore
confidenza dei lavoratori; molto simile, se non migliore,
efficienza DeNOx perché spruzzare ammoniaca gassificata
permette di iniziare subito la reazione tra ammoniaca e
NOx dopo il punto di iniezione; simile costo annuale per
l’uso del reagente.
ECOSPRAY TECHNOLOGIES
www.ecospray.eu
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Prodotti & Soluzioni
EDILCLIMA - Software per la progettazione
termotecnica ed impiantistica
Edilclima è una software-house che da oltre 30 anni
sviluppa programmi di calcolo per la progettazione
impiantistica e per la verifica dell’osservanza dei vincoli
di legge.
Il maggiore impegno di Edilclima è, da sempre, quello di
realizzare strumenti di calcolo flessibili che restituiscano
al progettista il ruolo decisionale primario che gli compete; l’azienda si occupa di approfondire gli aspetti metodologici e normativi, non solo partecipando attivamente
ai gruppi di lavoro e ai sottocomitati del CTI e del CEN,
ma anche anticipando tali lavori con proposte proprie
preventivamente collaudate e validate sul campo.
Il risultato di tale impostazione ha consentito al software
Edilclima di divenire, negli ultimi vent’anni, un riferimento che ha spesso anticipato gli eventi normativi,
contribuendo a una preventiva formazione culturale degli
operatori.
Il software Edilclima è oggi diffuso tra oltre 10.500 clienti
ed è apprezzato non solo per l’affidabilità dei risultati di
calcolo che esso restituisce ma anche per i servizi a valore aggiunto di cui si compone l’offerta, tra cui l’assistenza base gratuita, la possibilità di confrontarsi con gli altri
professionisti del settore partecipando alle discussioni sul
forum normativo, l’ampia offerta in tema di formazione
curata direttamente dal personale tecnico Edilclima.
EC700 Calcolo prestazioni energetiche degli edifici
consente di calcolare le prestazioni energetiche degli
edifici in conformità alle Specifiche Tecniche UNI/TS
11300, considerando tutti i servizi previsti dalla Raccomandazione CTI 14 (climatizzazione invernale ed estiva,
acqua calda sanitaria, illuminazione e ventilazione). La
particolare struttura modulare del programma semplifica
e facilita l’inserimento dei dati da parte del progettista,
che potrà così affrontare e risolvere tutte le problematiche inerenti una corretta progettazione termotecnica.
Se abbinato ad altri moduli della serie Progettazione
Termotecnica - energetica, EC700 consente di effettuare
le verifiche di legge, di stampare la relazione tecnica e
il relativo attestato di prestazione energetica (linee guida nazionali, regolamenti Lombardia, Piemonte, Emilia
Romagna, Liguria, Prov. di Trento, Veneto, San Marino,
Abruzzo). Serie completa disponibile sul sito aziendale.
EDILCLIMA
www.edilclima.it
Prodotti & Soluzioni
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TURBODEN - La cogenerazione a biomassa
per efficientare la produzione di pellet
Turboden, società italiana del Gruppo Mitsubishi Heavy
Industries, è leader nella progettazione, produzione e
manutenzione di turbogeneratori ORC (Organic Rankine
Cycle) per la generazione elettrica e termica da fonti
rinnovabili quali biomassa, geotermia, solare termodinamico e da recupero di calore di scarto da vari processi
industriali, oltre che da motori a combustione interna e
turbine a gas.
Fin dagli anni della sua fondazione (Milano, 1980), la realizzazione di turbogeneratori, basati su questa speciale
tecnologia, è stata per Turboden un’autentica vocazione
e costituisce l’elemento principale della propria mission.
Il cuore della tecnologia ORC segue lo stesso principio di
funzionamento di una convenzionale turbina a vapore,
ma con un’importante differenza: al posto del vapore
acqueo, il sistema ORC utilizza l’appropriato fluido di
lavoro, tipicamente un fluido organico ad elevata massa
molecolare, non tossico e non pericoloso, al fine di ottenere caso per caso le migliori performance e generare
una serie di vantaggi gestionali rispetto ai sistemi convenzionali.
Se l’origine di questa energia sono i combustibili fossili,
allora la produzione di pellet comporterà anche un elevato impatto ambientale. Se invece il processo produttivo si
avvale della cogenerazione a biomassa, usando gli scarti
verdi quali ramaglie e cortecce, non utilizzabili direttamente nella produzione, si ridurranno sensibilmente gli
impatti ambientali derivati e il costo di produzione.
Nella tabella 1 è possibile individuare il modulo ORC
Turboden adatto alla capacità produttiva dell’impianto di
produzione pellet.
La tecnologia ORC ha raggiunto un livello di piena maturità in applicazioni a biomassa. In Europa ci sono c.a
200 impianti cogenerativi con i moduli ORC Turboden in
funzione, di taglia compresa tra 0,2 e 2,5 MW elettrici.
Di questi c.a 30 impianti sono dedicati alla cogenerazione al servizio della produzione di pellet, dei quali 4 impianti già in esercizio in Italia (Italiana Pellets, La Tiesse,
Crisalide, Azienda Agricola Piopmen).
Alessandro Guercio
Turboden Sales Area Manager
Capacità produttiva
1 t/h (c.a 8000 t/a)
4 t/h (c.a 30.000 t/a)
15 t/h (c.a 120.000 t/a)
30 t/h (c.a 250.000 t/a)
Fabbisogno elettrico
200 kW
1 MW
3 MW
6,5 MW
Fabbisogno termico
1 MW
4 MW
15 MW
30 MW
Modulo ORC Turboden
T2 dual mode
T10 CHP split
T30 CHP
T70 CHP
Fabbisogno materia prima
1,5 t/h (c.a 12.000 t/a)
6 t/h (c.a 45.000 t/a)
23 t/h (c.a 180.000 t/a)
48 t/h (c.a 380.000 t/a)
Fabbisogno di residui
650 kg/h (c.a 5.000 t/a)
2,2 t/h (c.a 18.000 t/a)
8 t/h (c.a 65.000 t/a)
16 t/h (c.a 130.000 t/a)
Un’applicazione per i moduli ORC Turboden di interesse
sempre crescente a livello mondiale, ma soprattutto per
l’Italia, è la cogenerazione al servizio della produzione
del pellet. Nel 2013 si sono consumate nel mondo c.a 30
milioni di tonnellate di pellet, delle quali 3 milioni in Italia.
Il pellet di legno è un biocombustibile prodotto esclusivamente da legno vergine, che, attraverso vari processi di
macinatura, essicazione e pressatura finale, assume la
tipica forma a cilindretto. Per produrre il pellet è quindi
necessaria energia sotto forma di calore ed elettricità.
TABELLA 1 - Fabbisogni energetici medi e
modello di modulo ORC Turboden indicato per
capacità produttiva
TURBODEN
www.turboden.it
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Attività CTI
Aggiornamento sull’attività
del gruppo EPBD
Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda le attività del gruppo di lavoro “Direttiva EPBD”,
ovvero la CT di carattere trasversale, che segue tutte
le attività legate alla direttiva sull’efficienza energetica
degli edifici, non direttamente riconducibili e collocabili all’interno di altre commissioni CTI.
Innanzitutto un’importante novità: la CT EPBD, con il
contributo di esperti del settore, svilupperà un nuovo
progetto di norma sulla determinazione del fabbisogno energetico di ascensori e scale mobili, che verrà
inserito nel quadro delle UNI/TS 11300. Tale decisione è stata presa, in accordo con la relativa commissione UNI, principalmente per rispondere a quanto
richiesto dalla Legge 90/13 che include nella prestazione energetica di un edificio non residenziale anche
il contributo di ascensori e scale mobili. In particolare,
a livello operativo, verranno messe sul tavolo sia le
competenze degli esperti della commissione UNI, per
lo sviluppo del metodo di calcolo, sia l’esperienza dei
componenti della CT EPBD, per il coordinamento e il
raccordo con le altre parti della UNI/TS 11300.
Su questa tematica, allo scopo di avviare i lavori, si
è tenuta una prima riunione della commissione EPBD
il giorno 12 maggio. Nel corso di tale riunione si è
parlato in primo luogo dello
scopo di tale specifica tecnica,
che fornirà dati e metodi per
la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per
il funzionamento di impianti
ascensori e scale mobili negli
edifici, destinati al sollevamento e al trasporto di persone
e cose. In secondo luogo ci
si è confrontati su quelli che
potrebbero essere gli input necessari al metodo di calcolo,
alcuni dei quali potrebbero es-
sere comuni ad altre parti della specifica tecnica. Un
esempio su tutti è il fattore di occupazione dei locali
(stima del numero di persone presenti in un locale),
che al momento è necessario per determinare il ricambio d’aria nei locali (portata d’aria necessaria per
garantire condizioni di salubrità), ma che potrebbe
essere utilizzato anche per dedurre l’affollamento di
ogni piano e dell’edificio al fine di stimare l’utilizzo di
un ascensore (numero di corse).
La prossima riunione della commissione tecnica su tale
tematica è fissata per il giorno 1 luglio 2014, nel pomeriggio, e sarà confermata da relativa convocazione
ufficiale. L’obiettivo, in vista del suddetto incontro, è
quello di arrivare con una bozza di testo di modo
portare la discussione a un livello più di dettaglio sui singoli
aspetti del calcolo.
Oltre a questo, a breve riprenderanno anche i lavori sul
prUNI/TS 11300-5, ovvero la
conversione della Raccomandazione 14 in UNI/TS, in accordo con le nuove tendenze
che stanno emergendo a livello europeo in ambito CEN/
TC 371 sulla revisione della
EN 15603. A tal proposito si
segnala che è disponibile, sul
IL CTI INFORMA
sito CTI, la nuova bozza del testo: FprEN 15603 Energy performance of buildings - Overarching standard EPB.
Tale documento costituisce il testo finale così come
revisionato a seguito della prima inchiesta e che sarà
sottoposto al Formal Vote dal 31 luglio all’1 ottobre 2014. Nel breve periodo quindi il GL EPBD sarà
chiamato a svolgere un duplice lavoro. Da un lato
occorrerà esaminare il suddetto documento e vedere
se i commenti inviati nella precedente inchiesta – o
perlomeno i più sostanziali – siano stati accettati, per
Attività CTI
27
poi prendere una decisione in merito alla posizione
da esprimere al voto. Dall’altro, per quanto riguarda
l’attività nazionale sul prUNI/TS 11300-5, si dovrà
riprendere in mano il testo ed eventualmente adeguare
i contenuti raccordandosi alle decisioni prese a livello
europeo. Per discutere di entrambi gli aspetti è fissata
una riunione della CT EPBD per il giorno 9 giugno
2014 alle ore 14,00.
Roberto Nidasio
[email protected]
Attrezzature a pressione
La valutazione del degrado
Sono da poco riprese le attività del CT 304/GL 05
“Fatica” del CTI a seguito di una circolare ISPESL finalizzata a verificare eventuali degradi accumulatisi nel
tempo nel materiale di corpi cilindrici di generatori di
vapore eserciti oltre 45 anni. Le motivazioni alla base
di tale circolare si basavano su fatto che alcuni vecchi
tipi di acciaio infragilivano progressivamente nel tempo.
Oggi, da un lato la qualità degli acciai è nettamente migliorata e tali acciai stanno progressivamente
scomparendo dal parco impianti nazionale, dall’altro i
generatori di vapore non sono ormai più le attrezzature
a pressione potenzialmente più pericolose presenti in
Italia. Contemporaneamente i parametri e gli ambienti
di esercizio dei moderni impianti sono molto più severi
e incidono fortemente sulle cinetiche di degrado delle
proprietà dei materiali strutturali.
L’INAIL, che ha il coordinamento del CT 304, ha quindi
ritenuto necessario affrontare in modo più ampio il
problema del progressivo degrado delle caratteristiche
del materiale delle attrezzature a pressione che, dopo
decenni di esercizio, possono risultare non più conformi
a quelle prese a riferimento per il progetto originale.
Il campo di applicazione del progetto della nuova norma UNI si estende quindi dai generatori di vapore a
tutte le attrezzature a pressione ed è rivolto a tutti i possibili meccanismi di degrado attualmente non presi in
considerazione dalle vigenti norme sulla stabilità degli
impianti a pressione.
Diventa quindi fondamentale che tutte le categorie che
si occupano di attrezzature a pressione prendano parte
ai lavori del GL 05 e portino le loro esperienze/esigente
onde giungere ad una proposta di norma che tenga
nella dovuta considerazione esigenze e problematiche
di tutte le tipologie di impianto interessate.
A tal proposito, la prossima riunione del CT 304/GL 05
si svolgerà presso il CTI il 12 giugno alle ore 10. Si ricorda che, in accordo con i regolamento CTI, l’incontro
è aperto ai soli Soci del Comitato Termotecnico Italiano;
tuttavia eventuali interessati possono comunque prendere parte all’incontro a scopo informativo e se interessati
potranno associarsi al CTI per partecipare alle prossime
riunioni sull’argomento. Nel caso di partecipazione alla
riunione del 12 giugno si prega di farne comunicazione
a [email protected]
Carlo Fossati
Coordinatore CT 304/GL 05
28
Attività CTI
Sottocomitato 8 “Misura del calore e
contabilizzazione” - La ripartizione delle spese di
riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200
Premessa
La Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 impone
agli Stati membri di conseguire un obiettivo nazionale
indicativo globale di risparmio energetico pari al 9%
entro il 2016, mediante servizi energetici e altre misure
di miglioramento dell’efficienza energetica. In particolare la direttiva impone, entro il 31 dicembre 2016, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di
calore e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare
facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o
da teleriscaldamento. Non solo, l’Unione Europea ha
lasciato la possibilità di introdurre regole trasparenti
sulla ripartizione dei costi connessi al consumo di calore
per i locali ad uso collettivo e per le unità immobiliari
e/o di acqua calda per il fabbisogno domestico. Ciò significa che dal momento che la direttiva fissa i requisiti
minimi, gli Stati membri possono introdurre misure più
rigorose.
È proprio in tale contesto che si inserisce la UNI 10200,
norma tecnica elaborata dalla Commissione Tecnica
803 del CTI a supporto delle disposizioni legislative
in materia di ripartizione delle spese. La norma infatti
fornisce i criteri per ripartire la spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria e si applica agli edifici
di tipo condominiale dotati di impianti termici centralizzati. Come verrà spiegato in seguito, la UNI 10200 distingue i consumi volontari di calore delle singole unità
immobiliari, da tutti gli altri consumi involontari ovvero
essenzialmente le perdite della rete di distribuzione.
Pertanto, a fronte delle recenti disposizioni legislative
in materia di termoregolazione e contabilizzazione del
calore e alla luce dell’incremento dell’attività normativa
del CTI in risposta ad un settore sicuramente protagonista nel corso dei prossimi anni, è necessario guardare
al futuro con ottimismo cercando di fornire tutti gli
strumenti necessari, senza dimenticare la funzione di
utilità sociale insita proprio nella norma di riferimento
nazionale: la UNI 10200.
Cos’è la contabilizzazione del calore?
Per spiegare cosa sia la contabilizzazione del calore è
necessario parlare anche di termoregolazione e non è
un caso che la legislazione vigente citi congiuntamente
entrambe nelle principali disposizioni in materia. Se
la contabilizzazione permette di ‘contarÈ l’energia
richiesta per riscaldare la singola unità immobiliare, la
termoregolazione consente di gestire l’erogazione di
calore secondo le esigenze del singolo utente. Tale sistema mette quindi l’utente nelle condizioni di poter gestire
il riscaldamento in maniera completamente autonoma
all’interno della propria unità immobiliare – senza per
altro avere un impianto autonomo – con la conseguenza che egli stesso pagherà la quota corrispondente alla
quantità di calore erogata, secondo il principio “pago
in base a quanto consumo”. In altre parole, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore premiano
il comportamento virtuoso del singolo utente che può
ottenere, nella maggior parte dei casi, una riduzione
dei consumi.
Ma l’adozione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore cosa comporta esattamente?
Tali sistemi richiedono:
• dei dispositivi atti a misurare il calore (contatori, ripartitori e altri sistemi);
• una progettazione (obbligatoria secondo la legge
n.10/1991), un’installazione (da parte di professionisti
abilitati) e un collaudo;
• un criterio di ripartizione, ovvero la UNI 10200;
• una gestione nel tempo che miri anche ad una corretta e costante informazione dell’utente finale (letture
dispositivi e relativi consumi).
IL CTI INFORMA
La ripartizione della spesa totale e alcuni
chiarimenti sull’applicazione della UNI
10200
Una doverosa precisazione, prima di illustrare i principi della norma sulla ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria, consiste nel fatto
che la UNI 10200 è stata pubblicata nel rispetto del
principio – insito nella Legge n.10/1991 (art.26 comma
5) – secondo cui ciascun utente paga in base a quanto
effettivamente registrato. Tale principio è contenuto in
una norma imperativa e pertanto non derogabile nemmeno con l’unanimità dei condomini; qualsiasi indicazione contrattuale controversa, all’articolo 26 comma
5 della Legge n.10/1991, è da considerarsi nulla. È
pertanto opportuno che per il calcolo dei ‘consumi
effettivi’ e il loro riparto si utilizzi la norma tecnica
di settore, ovvero la UNI 10200, anche perché chi la
applica ha la cosiddetta presunzione di esecuzione e
regola d’arte.
Il principio su cui si basa la UNI 10200 è la ripartizione del costo del calore prodotto dal generatore, che
dipende dal costo del vettore energetico utilizzato e
dall’efficienza dell’impianto di generazione. L’energia
termica utile prodotta viene quindi suddivisa in base
ai:
• consumi volontari (quota variabile), ovvero quelli
dovuti all’azione volontaria dell’utente mediante i dispositivi di termoregolazione (valvola termostatica o
termostato), che vanno ripartiti in base alle indicazioni
fornite dai dispositivi (letture) atti alla contabilizzazione del calore (contatori, ripartitori e altri sistemi);
• consumi involontari (quota fissa), ovvero quelli indipendenti dall’azione dell’utente e cioè principalmente
le dispersioni di calore della rete di distribuzione, che
vanno ripartiti in base ai millesimi di riscaldamento.
Proprio i millesimi di riscaldamento – secondo quanto
dettagliato dalla UNI 10200, così come conosciuti nel
mondo degli amministratori di condominio – sono i
millesimi di potenza termica installata o i millesimi
di fabbisogno. Nel caso le singole unità immobiliari
siano dotate di termoregolazione, il prelievo di calore
è effettuato in proporzione al fabbisogno di energia
termica utile e pertanto i sopra citati consumi involon-
Attività CTI
29
tari sono ripartiti in base ai millesimi di fabbisogno
che sono calcolati secondo le specifiche tecniche UNI/
TS 11300 (parte 1 e 2). A tal proposito, è da precisare
che le indicazioni degli esperti in materia suggeriscono il calcolo del fabbisogno in funzione dell’edificio
come realizzato in origine. Ciò significa che il calcolo
dei millesimi non è richiesto ogni qual volta siano fatti
interventi all’interno di una singola unità immobiliare,
come per esempio la sostituzione degli infissi. Attenzione però che per il calcolo dei consumi involontari
o per il calcolo del rendimento di generazione si deve
fare riferimento alle condizioni vigenti dell’edificio poiché la contabilizzazione tiene conto ovviamente della
situazione attuale e non di quella originale.
Se al contrario la termoregolazione è assente, il calore
viene invece distribuito in base alla potenza termica
installata nella singola unità immobiliare e pertanto i
consumi involontari sono ripartiti in base ai millesimi
di potenza termica installata che sono determinati
secondo quanto indicato dall’appendice D della UNI
10200. In un contesto di questo tipo, nel caso sia complicato determinare la potenza termica delle singole
unità immobiliari (a causa per esempio delle numerose
sostituzioni dei corpi scaldanti con altri di diverso tipo)
la UNI 10200 prevede la ripartizione in base ai già
citati millesimi di fabbisogno; è ovvio quindi che la
configurazione migliore è rappresentata da una rete
di emissione interamente servita da radiatori, la cui
potenza è facilmente determinabile.
Infine, una ulteriore precisazione sui millesimi risponde
ad una domanda posta di frequente dagli operatori
e cioè quando è necessario ricalcolarli. Di fatto se
la rete di distribuzione subisce modifiche o se viene
dimostrato che il calcolo precedente è sbagliato, i millesimi andrebbero aggiornati in conformità alla UNI
10200:2013.
Tornando a quanto descritto in precedenza, la UNI
10200 prevede quindi la suddivisione del costo dell’energia termica utile prodotta dal generatore in due
componenti: la parte variabile e quella fissa. In linea
generale, se l’impianto è dotato delle apparecchiature
per la misurazione dell’energia, il calcolo delle quantità necessarie ai fini della ripartizione della spesa sarà
più semplice, mentre se l’impianto è privo di contabi-
30
Attività CTI
lizzazione e termoregolazione tali quantità dovranno
essere stimate. In entrambi i casi, la UNI 10200 richiede un calcolo annuale in modo da poter monitorare e
quindi gestire nel tempo l’impianto. Questo approccio
ha quindi richiesto ben 78 pagine di documento poiché l’intento della norma è stato proprio quello di
“coprire” il maggior numero di impianti, risolvendo
di fatto il calcolo di ripartizione in un contesto condominiale/impiantistico nazionale particolarmente
complesso: dagli edifici esistenti non ancora adeguati
alla termoregolazione e contabilizzazione del calore
agli edifici nuovi perfettamente integrati.
La procedura di ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria secondo la UNI
10200 richiede quindi alcuni passaggi che possono
essere così riassunti:
1) determinare la spesa totale;
2) determinare l’energia utile prodotta;
3) calcolare il costo unitario dell’energia utile, ovvero il
costo dell’energia all’uscita dal generatore. Nel caso il
generatore sia anche adibito alla produzione di acqua
calda sanitaria è necessario risalire a quanta energia
prodotta dal generatore sia stata utilizzata per tale
scopo. Per questa ragione è consigliato installare un
contatore per i consumi di energia per riscaldamento
e un contatore per i consumi di acqua calda sanitaria;
4) ripartire l’energia utile totale fra consumi volontari
ed involontari. Nel caso di contabilizzazione diretta
(contatori di calore) i consumi involontari, ovvero le dispersioni della rete di distribuzione, sono dati per differenza, sottraendo al consumo totale (energia totale
erogata dal generatore) quello delle unità immobiliari
e dei locali ad uso collettivo (se presenti). In presenza
invece di contabilizzazione indiretta (ripartitori ed altri
sistemi), dal momento che non è possibile misurare
quanta energia viene richiesta da ciascuna unità immobiliare poiché i dispositivi non forniscono una misura espressa in kWh ma bensì in unità adimensionali, le
dispersioni si calcolano mediante la UNI/TS 11300-2.
Così facendo, sottraendo al consumo totale le dispersioni calcolate secondo le condizioni di progetto, è
possibile determinare i consumi volontari delle singole
unità immobiliari. In alternativa a tale procedura, la
UNI 10200, in funzione delle differenti tipologie di
edifici, prevede l’utilizzo di determinati coefficienti che
attribuiscono valori prestabiliti al consumo involontario. Tale soluzione è da considerarsi sicuramente più
semplice e meno onerosa rispetto al calcolo analitico
dettagliato dalla UNI/TS 11300-2;
5) ripartire l’energia utile volontaria in base alle letture
delle apparecchiature;
6) ripartire l’energia utile involontaria in base ai millesimi di riscaldamento.
Altro tema molto discusso – poiché in qualche modo
richiamato anche in Lombardia dalla D.g.r. 30 novembre 2011 n. IX/2601 – è quello delle percentuali,
ovvero che la spesa fissa e variabile siano determinate
a priori (per esempio rispettivamente 30% e 70%). La
UNI 10200 non prevede la determinazione a priori
delle due quote, ma com’è stato precedentemente illustrato fornisce la procedura per calcolare (annualmente) le quantità in gioco. Tale approccio, al contrario
del metodo delle percentuali, garantisce quindi una
ripartizione della spesa che tiene conto sia delle eventuali variazioni climatiche che si possono registrate da
un anno con l’altro, sia del comportamento del singolo
utente. Di fatto, si può dire che il metodo delle percentuali non premia il comportamento virtuoso dell’utente.
Le norme a supporto della UNI 10200
La UNI 10200:2013, rispetto alla precedente versione
del 2005, prevede l’utilizzo di una serie di norme su
cui vale la pena soffermarsi, poiché fondamentali
per la sua applicazione. Acquista sicuramente rilievo
l’introduzione del già citato pacchetto normativo delle UNI/TS 11300 sulle prestazioni energetiche degli
edifici. Tali specifiche, oltre al calcolo dei millesimi di
fabbisogno, sono state incluse per la stima del consumo involontario riconducibile alle dispersioni della
rete di distribuzione. Inoltre, rimanendo nell’ambito di
applicazione delle norme sulle prestazioni energetiche degli edifici, nella prima stagione di attivazione
dell’impianto termico il responsabile dell’impianto,
secondo la UNI 10200, deve fornire agli utenti un prospetto previsionale in cui sono contenuti i consumi e i
costi presunti, calcolati secondo le parti 1, 2 e 4 della
UNI/TS 11300. Ciò di fatto significa che la UNI 10200
IL CTI INFORMA
richiede una diagnosi energetica che consente di
individuare e quantificare le opportunità di risparmio
energetico di un edificio.
Ma la nuova UNI 10200 ha introdotto anche la UNI
9019 e la UNI/TR 11388 (attualmente in fase di revisione presso il Gruppo di Lavoro 803 del CTI), norme
sui sistemi di contabilizzazione indiretta alternativi ai
ripartitori che fanno invece riferimento alla UNI EN
834. Per quanto concerne invece la contabilizzazione
del calore diretta, i contatori di calore vengono descritti dalle sei parti della UNI EN 1434.
Le attività e il programma
di lavoro della CT 803
Dallo scorso 2013, il CT 803/GL 03 è impegnato nella
revisione della UNI/TR 11388, norma che fornisce i
requisiti e i principi di funzionamento, di installazione,
di prova e di impiego dei sistemi di contabilizzazione
indiretta basati sui totalizzatori di unità di ripartizione
correlate all’energia termica per climatizzazione invernale per singolo corpo scaldante, oppure per zona
con più corpi scaldanti oppure per unità immobiliare.
In particolare, l’attività di revisione prevede la conversione del rapporto tecnico (UNI/TR) in norma tecnica
(UNI). A livello europeo, il CT 803 “Contabilizzazione
Attività CTI
31
del calore” segue i lavori del CEN/TC 176 “Contatori
di calore” e congiuntamente funge da comitato specchio del CEN/TC 171 “Ripartitori”.
Inoltre, con riferimento all’attività del legislatore nazionale, il CTI offre supporto tecnico ai ministeri soprattutto per quanto concerne la Direttiva 2012/27/UE del
25 ottobre 2012, attualmente in fase di recepimento.
Infine, per quanto concerne la UNI 10200, la segreteria tecnica del CT 803 ha da tempo avviato un dialogo sia con i professionisti del settore sia con gli utenti
finali con l’obiettivo di individuare eventuali miglioramenti che l’applicazione della norma necessariamente
richiede. Tale attività è stata ed è tutt’ora in fase di
svolgimento grazie anche ai corsi di formazione che
il CTI propone sul tema e che hanno riscosso notevole
partecipazione e coinvolgimento. Da parte del CTI
sarà quindi garantito un impegno e un coinvolgimento
costante che miri a soddisfare le esigenze dell’utenza
finale ma anche di tutti i soggetti interessati: dal gestore del servizio di contabilizzazione all’amministratore
di condominio.
Mattia Merlini
[email protected]
Il riscaldamento domestico a bioetanolo
Negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa sul mercato,
ritagliandosene una fetta in lento ma costante aumento,
una nuova tipologia di apparecchi per il riscaldamento
domestico: quelli alimentati ad etanolo (o bioetanolo, o
alcool che sia).
Questi dispositivi hanno spesso potenze limitate (massimo 4.5 kW) e sono considerati elementi decorativi
(mentre quelli con potenze maggiori sono generalmente
visti come apparecchi di riscaldamento), tuttavia, per
quanto contengano quantità limitate di combustibile
(fino a 3 litri, generalmente), devono essere considerati
generatori di calore a tutti gli effetti e quindi, nel caso
fossero progettati e costruiti senza particolari accorgimenti, potrebbero causare incidenti: si tratta infatti di
apparecchi contenenti liquidi infiammabili e con fiamme
libere e che, pertanto, devono essere sempre maneggiati con cautela.
Proprio al fine di ridurre i pericoli intrinseci di questi generatori è stata voluta dai costruttori una norma che ne
definisse i requisiti minimi e le linee guida generali per
la loro progettazione.
Proprio in conseguenza di tale attività, nel 2013 è stata
pubblicata la norma UNI 11518 “Apparecchi a etanolo
-Requisiti e metodi di prova”, elaborata dalla CT 609/
32
Attività CTI
GL 03 “Apparecchi a etanolo” del CTI. Il documento contiene requisiti sia tecnici e costruttivi, come ad
esempio i materiali da utilizzare, la documentazione
che deve essere fornita con l’apparecchio e, nel caso
di apparecchi fissi, anche gli elementi necessari al loro
fissaggio, sia di prova, come ad esempio i test necessari
a verificarne l’affidabilità, la rispondenza alle specifiche
di progettazione e la sicurezza.
La norma definisce inoltre le metodologie da adottare per le prove di combustione, per le verifiche di
riaccensione (problema particolarmente sentito e una
delle maggiori cause di incidenti, anche se molto spesso
tali problemi sono dati dalla scarsa attenzione degli
utilizzatori nella fase di ricarica più che da veri difetti
di progettazione degli apparecchi) e per le analisi dei
prodotti della combustione.
Queste prescrizioni sono state ritenute fondamentali in
quanto, dato che gli apparecchi a etanolo cosiddetti
“decorativi” non hanno bisogno di installazione né di
canna fumaria, è molto importante assicurarsi della loro
non nocività.
A corredo di questi requisiti nella norma sono stati inseriti anche i metodi per le prove che devono essere superate al fine di garantire un margine minimo di sicurezza
nella loro fruizione (come ad esempio prove d’urto). La
norma, inoltre, fornisce una serie di accorgimenti tecnici
utili alla progettazione e costruzione di apparecchi più
sicuri, sia che siano mobili (perché di dimensioni e peso
ridotte o perché muniti di rotelle), che fissi (come ad
esempio vincolati ad un muro).
L’importanza che questa tecnologia sta assumendo
può essere dedotta inoltre dal fatto che, anche a livello
CEN, si è voluta sviluppare una norma (la prEN 16647
“Fireplaces for liquid fuels - Decorative appliances producing a flame using alcohol based or gelatinous fuel
- Use in private households”) in seno al CEN/TC 46/
WG 2 “Fireplaces for Ethanol/Gel”, la cui segreteria è
gestita dal CTI dal 2012; il progetto di norma europeo,
al momento in fase di post inchiesta pubblica (e che
quindi potrà verosimilmente terminare la fase di Formal
Vote verso settembre 2014), è strutturato similmente
alla norma italiana, a cui andrà a sovrapporsi per
alcuni requisiti. Le due norme, per quanto trattino gli
stessi apparecchi, presentano tuttavia alcune differenze:
guardando anche solo gli indici, si nota come quella
nazionale presenti un capitolo sulle emissioni, cosa che
invece non è ancora ben definita in quella CEN.
D’altra parte, la norma europea tratta anche la problematica dei dispositivi di sicurezza elettronici e presenta
tutta una parte riguardante le procedure di fabbricazione, cosa che invece non è stata fatta in quella italiana.
Infine, entrambe le norme (seppur con alcune differenze) presentano le procedure per i test di urto, stabilità e
di consumo del combustibile, e quelli per la prevenzione
della riaccensione a caldo degli apparecchi.
Una certa attenzione è stata posta soprattutto nella
definizione delle temperature massime accettabili nelle
diverse parti degli apparecchi, anche nell’ottica di una
maggior sicurezza dei bambini; tali limiti sono stati mutuati dai limiti al momento presenti per gli apparecchi
di riscaldamento a biomassa solida, quindi valori già
fortemente testati e valevoli.
La parziale sovrapposizione dei due documenti comporterà la necessaria revisione del documento nazionale (secondo le regole della normazione europea) una
volta pubblicata la EN 16647.
A questo si aggiunge che la Commissione Europea sta
procedendo alla stesura di una Decisione CE sul tema:
il CEN/TC 46/WG 2 ha partecipato attivamente alle
varie fasi di stesura delle bozze del documento, anche
se sovente non vi è stata uniformità di vedute con i rappresentati della UE.
Nel caso la Decisione CE venga pubblicata nella sua
ultima versione, allora il CEN dovrà rivedere il proprio
documento per accordarlo alle indicazioni richieste.
Il tema è comunque nuovo – da qui le varie incertezze
nell’elaborazione di un testo condiviso tra Commissione
Europea e CEN – e quindi la stessa CE ha finanziato
delle analisi sulle emissioni prodotte da questi apparecchi, in quanto, al momento, non vi sono dati e studi
significativi in materia. I risultati dovrebbero essere
disponibili verso l’inizio del 2015 e, solo allora, la DG
SANCO potrà prendere una decisione più consapevole
su quali vincoli imporre.
Dario Molinari
[email protected]
IL CTI INFORMA
Milano, 8 luglio 2014
Attività CTI
33
Corso d
i forma
zione C
TI
Installazione e manutenzione di generatori di calore
alimentati a legna o altri biocombustibili secondo la
UNI 10683
Sul sito CTI nell’area “Corsi ed Eventi” è disponibile la locandina, con programma e scheda di iscrizione, del corso
realizzato dal CTI sui temi trattati dalla UNI 10683:2012
“Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione”. Il corso, della durata di una intera giornata, è
destinato a installatori, manutentori, terzo responsabile,
consulenti, studenti di scuole tecniche superiori, utenti
domestici.
Il corso è finalizzato a: illustrare la norma UNI
10683:2012 e individuare le sostanziali differenze rispetto
alla precedente versione del 2005; fornire le basi necessarie per svolgere le principali operazioni legate alla loro
installazione e manutenzione; affrontare sia aspetti teorici
che pratici direttamente connessi alla tipologia di apparecchi in esame, analizzando le questioni sia sotto il profilo
normativo che sotto l’aspetto squisitamente da “manuale
dell’installazione”; approfondire le problematiche suggerite
dalla platea e illustrare casi pratici.
La notevole diffusione sul mercato dei piccoli generatori
di calore a biocombustibile solido (legna e pellet) reclama
un’adeguata formazione degli addetti ai lavori (installatori,
manutentori, consulenti) e di coloro che lo saranno tra
qualche anno (studenti di scuole tecniche superiori), in
quanto le problematiche connesse con una cattiva installazione, una errata o assente manutenzione e una gestione
non adeguata sono molteplici e dalle conseguente spesso
molto serie.
La UNI 10683:2012 fornisce proprio le indicazioni utili per
la verifica, l’installazione, il controllo e la manutenzione di
questi dispositivi definendo, in particolare, gli aspetti legati
alla sicurezza degli occupanti.
Proprio a fronte delle suddette considerazioni, nonché
della necessità di dare la giusta diffusione alla UNI 10683,
è stato pianificato il presente corso di interesse per tutti gli
operatori del settore, con l’obiettivo concreto di contestualizzare i contenuti della norma UNI nella realtà operativa
di tutti i giorni.
Tematiche trattate
Quadro legislativo e normativo in materia
I biocombustibili solidi secondo la UNI EN 14961: pellet, briquette, legna da ardere
Generalità, scelta dell’apparecchio, installazioni ammesse e principi di progettazione
Ventilazione, comportamento dell’aria e scelte conseguenti
Sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione
Controllo e manutenzione
Durata
Una giornata (9:00-17:30)
Materiale didattico
Stampa cartacea degli interventi e copia su CD-rom
Possibilità di acquisto della norma UNI 10683:2012 al costo di 40,00 euro
Attestato di partecipazione
Coordinatore del corsodott. Antonio Panvini (CTI)
Docenti
dott. Piero Bonello (SMALBO)
ing. Ugo Cosimo Trimboli (consulente in termotecnica, impiantistica e opere di ingegneria civile)
dott. Antonio Panvini (CTI)
SC01 - TRASMISSIONE DEL CALORE E
FLUIDODINAMICA
SC04 - SISTEMI E MACCHINE PER LA
PRODUZIONE DI ENERGIA
CT 101 -­‐ Isolan( e isolamento termico -­‐ Materiali CT 401 -­‐ Centrali ele3riche e turbine a gas per uso industriale CT 102 -­‐ Isolan( e isolamento -­‐ Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-­‐1) CT 403 -­‐ Sistemi di compressione ed espansione CTM 103 -­‐ Proge3azione integrata termoacus(ca degli edifici -­‐ Commissione Mista CTI-­‐UNI CT 405 -­‐ Cogenerazione e poligenerazione SC02 - EFFICIENZA ENERGETICA E
GESTIONE DELL’ENERGIA
CT 202 -­‐ Uso razionale e ges(one dell'energia – AHvità nazionale CT 203 GGE -­‐ Uso razionale e ges(one dell'energia – Interfaccia aHvità CEN e ISO CTM 406 -­‐ Motori – Commissione Mista CTI-­‐CUNA Se questo documento viene le?o su un PC in linea è sufficiente cliccare su ogni sezione per accedere alla specifica area del sito del CTI dedicata ad ogni GL, con relaKva documentazione e gruppi CEN e dell’ISO. Cliccando qui, invece, si ha accesso alla pagina riassunKva del sito CTI dedicato all’aQvità normaKva. CT 204 -­‐ Diagnosi energe(che negli edifici -­‐ AHvità nazionale CT 205 -­‐ Diagnosi energe(che nei processi -­‐ AHvità nazionale
CT 206 -­‐ Diagnosi energe(che nei traspor( -­‐ AHvità nazionale SC03 - GENERATORI DI CALORE E
IMPIANTI IN PRESSIONE
CT 303 -­‐ Proge3azione e costruzione di a3rezzature a pressione e di forni industriali CT 304 -­‐ Integrità stru3urale degli impian( a pressione CT 305 -­‐ Esercizio e disposi(vi di protezione delle installazioni a pressione CTM 305/GL 01 -­‐ Disposi(vi di protezione e controllo degli impian( a pressione – Commissione Mista CTI-­‐UNI ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLA
LEGISLAZIONE
SC05 - CONDIZIONAMENTO
DELL'ARIA E REFRIGERAZIONE
CT 501 -­‐ Impian( di clima(zzazione: proge3azione, installazione, collaudo e prestazioni (UNI/TS 11300-­‐3) CT 502 -­‐ Materiali, componen( e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi CT 503 -­‐ Impian( di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori CT 504 -­‐ Impian( frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente CT 505 -­‐ Impian( frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale CTM 507 -­‐ Metodologie di prova e requisi( per mezzi di trasporto coibenta( – Commissione Mista CTI-­‐CUNA Gruppo consul(vo SoQware-­‐House DireHva EPBD SC06 - RISCALDAMENTO E
VENTILAZIONE
CT 601 -­‐ Impian( di riscaldamento -­‐ Proge3azione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-­‐2 e 11300-­‐4) SC09 - FONTI ENERGETICHE:
RINNOVABILI, TRADIZIONALI,
SECONDARIE
CT 602 -­‐ Impian( di riscaldamento -­‐ Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni. CT 901 -­‐ Energia solare CT 604 -­‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -­‐ Produzione del calore, generatori a combus(bili liquidi, gassosi e solidi CT 902 -­‐ Biocombus(bili solidi CT 605 -­‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -­‐ Emissione del calore (radiatori, conve3ori, pannelli a pavimento, soffi3o, parete, strisce radian() CT 606 -­‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -­‐ Re( di distribuzione CT 608 -­‐ Impian( geotermici a bassa temperatura con pompa di calore CT 609 -­‐ Stufe, camineH e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata) CTM 611 -­‐ Camini – Commissione Mista CTI-­‐CIG SC07 - TECNOLOGIE DI SICUREZZA
CT 703 -­‐ Sicurezza degli impian( a rischio di incidente rilevante SC08 - MISURA DEL CALORE E
CONTABILIZZAZIONE
CT 903 -­‐ Energia da rifiu( CT 904 -­‐ Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico CT 905 -­‐ Bioliquidi per uso energe(co CT 906 -­‐ Idrogeno CT 907-­‐ Combus(bili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio SC10 - TERMOENERGETICA
AMBIENTALE E SOSTENIBILITA'
CT 1001 -­‐ Impian( industriali e civili -­‐ AspeH ambientali CTM 1002 -­‐ Criteri di sostenibilità delle biomasse -­‐ Biocarburan( – Commissione Mista CTI-­‐CUNA CT 1003 -­‐ Criteri di sostenibilità della biomassa -­‐ Biocombus(bili solidi per applicazioni energe(che CT 803 -­‐ Contabilizzazione del calore Organismi no(fica( PED A3uazione del DM 329/2004 -­‐ Impian( in pressione 36
Attività CTI
Il ruolo del CTI
Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
“CTI” è stato fondato a Milano nel lontano 1933 e,
come Associazione no-profit, ha ottenuto nel 1999 il riconoscimento della personalità giuridica dal Ministero
dello Sviluppo Economico.
Ente federato all’UNI, il CTI ha la responsabilità di
svolgere attività normativa e di unificazione nei vari
settori della termotecnica e della produzione e utilizzazione di energia termica in generale, incluse le relative
implicazioni ambientali.
A tale scopo esso si avvale della collaborazione di
industrie, enti privati, enti pubblici e associazioni e di
una fitta rete di circa 1000 esperti che, mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche e fornendo
un supporto finanziario, consentono al CTI di operare
in oltre 100 gruppi di lavoro normativi, tra nazionali
e internazionali, e di prodigarsi prevalentemente nello sviluppo di nuovi progetti di norma e documenti
tecnici e nella revisione e aggiornamento di quelli già
esistenti.
In particolare, in ambito CEN e ISO il CTI sta rivestendo un ruolo sempre più significativo che lo ha portato ad assumersi l’impegno della gestione di alcune
importanti segreterie di TC e WG, determinando un
conseguente accrescimento del peso del voto italiano
sui tavoli di lavoro europei e mondiali.
All’attività puramente normativa il CTI ha affiancato,
ormai da tempo, quella di ricerca, largamente estesa
anche in ambito internazionale, con il fine di fornire
il necessario background per attività normative specifiche e di sviluppare utili collaborazione con Enti
istituzionali (MiSE, MATT, MIPAF, Regioni ed Organizzazioni straniere di vario livello) ed altri soggetti come
associazioni industriali del settore.
Essa si concentra prevalentemente nel campo delle
fonti energetiche rinnovabili, del risparmio energetico,
soprattutto in ambito industriale e residenziale allo
scopo di soddisfare quanto stabilito dalla nuova EPBD,
dell’applicazione delle tecnologie legate alle biomasse
e ai combustibili derivati dai rifiuti e dello sviluppo di
normative pilota mirate al contenimento dei consumi
energetici: tutti temi di grande attualità nei quali sono
riposte ampie speranze per la riduzione dei consumi
di energia primaria e delle emissioni in atmosfera e sui
quali il CTI ha condotto approfonditi studi di notevole
impatto socio-economico.
WWW.CTI2000.IT
Il sito internet del Comitato costituisce un elemento di
primaria importanza all’interno della struttura operativa del CTI, sia per la sua funzione informativa che come vero e proprio strumento di lavoro per la gestione
dei documenti e dei vari Organi Tecnici, proponendosi
all’utente come una finestra di dialogo e di approfondimento aperta sulla vastità del mondo termotecnico.
Su di esso è disponibile, con accesso riservato agli
associati, tutta la documentazione normativa elaborata
dagli organi ISO e CEN di cui il CTI è interfaccia e dai
sui Gruppi di Lavoro nazionali, oltre a una nutrita serie
di documenti tecnici: si tratta di circa 5.000 nuovi documenti tecnici normativi (Nazionali, CEN e ISO) ogni
anno e di circa 7.400 pubblicazioni a disposizione
gratuita degli associati.
Il sito, strutturato come se fosse un vero “sportello informativo”, si presenta in maniera schematica, suddiviso
in diverse sezioni e costituisce una preziosa fonte di
informazioni sempre aggiornate, che spaziano dagli
ultimi disposti legislativi, all’attività di certificazione dei
software, alle informazioni sull’attuazione della certificazione energetica degli edifici rivolte a professionisti,
cittadini e a tutti i soggetti coinvolti nel processo di certificazione, fino all’attività di ricerca condotta dall’Ente,
per finire con le funzioni di “e-commerce”.
Il sito negli ultimi anni è stato visitato da un numero
costante di più di 90.000 utenti diversi per un totale di
circa 500.000 pagine visitate. Le visite sono concentrate nei giorni e nelle ore di lavoro (500-600 utenti)
e il maggior numero di accessi in genere si verifica nei
primi giorni della settimana (lunedì e martedì) a significare che si tratta soprattutto di utilizzatori aziendali.
IL CTI INFORMA
Attività CTI
37
SC, CT E GL: la struttura completa del CTI
ATTIVITÀ TRASVERSALI
CT “Direttiva EPBD” – Coordinatore: prof. Giovanni Riva – CTI – Università Politecnica delle Marche; Project Leader:
ing. Roberto Nidasio – CTI
SOTTOCOMITATO 1 “TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA”
Presidente: prof. Giuliano Dall’O’ - Politecnico di Milano
CT 101 “Isolanti e isolamento termico - Materiali” - Coordinatore: ing. Piana Marco – AIPE – PVC Forum
Italia; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI
CT 102 “Isolanti e isolamento - Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1)” - Coordinatore: prof.
Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino; Project Leader: arch. Martino Anna – CTI; Project Assistant: arch. Murano
Giovanni - CTI
Sottogruppi:
- CT 102/GL 02 “Trasmittanza termica” - Coordinatore: prof.ssa Magrini Anna - Università di Pavia
- CT 102/GL 03 “Isolamento termico negli impianti negli edifici” - Coordinatore: da nominare
- CT 102/GL 04 “Fabbisogno energetico degli edifici” - Coordinatore: prof. Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino
- CT 102/GL 06 “Calcolo del comportamento degli edifici in regime termico non stazionario” - Coordinatore: prof.
Romagnoni Piercarlo - Università di Venezia
- CT 102/GL 07 “Proprietà termiche di porte e finestre” - Coordinatore: ing. Rigone Paolo - U.N.C.S.A.A.L.
- CT 102/GL 09 “Dati climatici” - Coordinatore: prof. Baggio Paolo - Università di Trento
- CT 102/GL 10 “Umidità” - Coordinatore: prof.ssa Magrini Anna - Università di Pavia
- CT 102/GL 11 “Analisi termica dei materiali” - Coordinatore: ing. Campanale Manuela - Università di Padova
- CT 102/GL 13 “Misura in opera delle prestazioni termiche” - Coordinatore: prof. Asdrubali Francesco - Università di
Perugia
- CT 102/GL 21 “Proprietà termo-fisiche dei materiali” - Coordinatore: ing. Erba Valeria - ANIT
- CT 102/GL 23 “Unificazioni I/O per software di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici” - Coordinatore: p.i.
Soma Franco - EDILCLIMA
- CT 102/GL 24 “Norme tecniche a supporto della legislazione energetica degli edifici” - Coordinatore: ing. Lattanzi
Vincenzo – Esperto
- CT 102/GL 99 “Terminologia inglese-italiano” - Coordinatore: prof. Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino
CTM 103 “Progettazione integrata termoacustica degli edifici” - Commissione Mista CTI-UNI Coordinatore: arch. Martino Anna – CTI; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI
SOTTOCOMITATO 2 “EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL’ENERGIA”
Presidente: ing. Marco Belardi – Consiglio Nazionale degli Ingegneri
CT 202 “Uso razionale e gestione dell’energia – Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare;
Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
CT 203 GGE “Uso razionale e gestione dell’energia – Interfaccia attività CEN e ISO” Coordinatore: ing. Piantoni Ettore - Innotec Srl.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
CT 204 “Diagnosi Energetiche negli edifici - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project
38
Attività CTI
Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
CT 205 “Diagnosi Energetiche nei processi - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project
Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
CT 206 “Diagnosi Energetiche nei trasporti - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project
Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
SOTTOCOMITATO 3 “GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE”
Presidente: ing. Corrado Delle Site - INAIL
CT 303 “Progettazione e costruzione di attrezzature in pressione e di forni industriali” Coordinatore: ing. Belistreri Riccardo – INAIL; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: Luppino Lucilla
- CTI
Sottogruppi:
- CT 303/GL 01 “Recipienti a pressione non sottoposti a fiamma” - Coordinatore: ing. Lidonnici Fernando Sant’Ambrogio Servizi Industriali s.r.l.
- CT 303/GL 02 “Caldaie a tubi d’acqua e da fumo” - Coordinatore: ing. Buccellato Giuseppe - ANCCP S.r.l.
- CT 303/GL 03 “Forni chimici, petrolchimici e per oli minerali e altri forni industriali” - Coordinatore: ing. Balistreri
Riccardo - INAIL
CT 304 “Integrità strutturale degli impianti a pressione” - Coordinatore: ing. Delle Site Corrado – INAIL;
Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: Merlini Mattia - CTI
Sottogruppi:
- CT 304/GL 01 “Scorrimento viscoso” - Coordinatore: ing. Delle Site Corrado - INAIL
- CT 304/GL 02 “Fitness for service” - Coordinatore: ing. Sampietri Claudio - Components Stability Assessment
- CT 304/GL 03 “Risk based inspection” - Coordinatore: ing. Faragnoli Angelo - C. Engineering S.r.l.
- CT 304/GLM 04 “Affidabilità all’uso in regime di scorrimento viscoso di apparecchi a pressione” – Sottogruppo misto
CTI-UNI Coordinatore: ing. Delle Site Corrado – INAIL
- CT 304/GL 05 “Fatica” - Coordinatore: ing. Fossati Carlo - Components Stability Assessment
CT 305 “Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione” - Coordinatore: ing.
Rondinella Gioacchino – Esperto; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
Sottogruppi:
- CT 305/GL 02 “Esercizio dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata” - Coordinatore: ing. Giannelli Giuseppe INAIL
- CT 305/GL 03 “Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi a pressione” - Coordinatore: Sferruzza Giuseppe – INAIL
- CT 305/GL 04 “Monitoraggio delle installazioni a pressione” – Coordinatore: ing. Pichini Elisa - INAIL
CTM 305/GL 01 “Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione” – Commissione
Mista CTI-UNI - Coordinatore: ing. Rondinella Gioacchino – Esperto; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI
SOTTOCOMITATO 4 “SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA”
Presidente: prof. Pier Ruggero Spina - Università di Ferrara
CT 401 “Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale” - Coordinatore: prof. Pier Ruggero Spina
- Università di Ferrara; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI
CT 403 “Sistemi di compressione ed espansione” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università
Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI
CT 405 “Cogenerazione e poligenerazione” - Coordinatore: prof. Bianchi Michele - Università di Bologna;
Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI
IL CTI INFORMA
Attività CTI
39
Sottogruppi:
- CT 405/GL 01 “Micro cogenerazione - Interfaccia elettrico” - Coordinatore: da nominare
- CT 405/GL 02 “Micro cogenerazione - Interfaccia termico” - Coordinatore: da nominare
- CT 405/GL 03 “Micro cogenerazione - Interfaccia combustibile” - Coordinatore: da nominare
- CT 405/GL 04 “Micro cogenerazione - Emissioni” - Coordinatore: prof. Bianchi Michele - Università di Bologna
- CT 405/GL 05 “Micro cogenerazione - Installazione e messa in servizio” - Coordinatore: da nominare
- CT 405/GL 06 “Micro cogenerazione - Rapporti con le istituzioni” - Coordinatore: ing. Pilati Gianni - Energia Nova S.r.l.
- CT 405/GL 07 “Micro cogenerazione - Efficienza” - Coordinatore: prof. Macchi Ennio - Politecnico di Milano
CTM 406 “Motori” – Commissione Mista CTI-CUNA - Coordinatore: dr. Merlini Mattia - CTI; Project Leader:
dr. Merlini Mattia - CTI
SOTTOCOMITATO 5 “CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA E REFRIGERAZIONE”
Presidente: prof. Livio Mazzarella – Politecnico di Milano
CT 501 “Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo e prestazioni (UNI/
TS 11300-3)” - Coordinatore: prof. De Santoli Livio - Università di Roma; Project Leader: ing. Nidasio Roberto – CTI
Sottogruppi in fase di costituzione:
- CT 501/GL 01 “Revisione della norma UNI 10339” - Coordinatore: prof. Cesare Joppolo – Politecnico di Milano
- CT 501/GL 02 “Requisiti impiantistici per le zone fumatori” - Coordinatore: dott. Luigi Bontempi- Sabiana S.p.A.
- CT 501/GL 03 “Impianti di condizionamento dell’aria e controllo della contaminazione nei reparti operatori” Coordinatore: da nominare
- CT 501/GL 04 “Ventilazione meccanica controllata” - Coordinatore: da nominare
- CT 501/GL 05 “Climatizzazione degli ambienti per la conservazione dei beni culturali” - Coordinatore: prof. Livio De
Santoli - Università di Roma
- CT 501/GL 06 “Impianti di raffrescamento - Progettazione, fabbisogni di energia (UNI TS 11300-3)” - Coordinatore:
Prof. Livio Mazzarella - Politecnico di Milano
- CT 501/GL 07 “Condotte” - Coordinatore: ing. Gennaro Loperfido – Aicarr
- CT 501/GL 08 “Ventilatori industriali” – Coordinatore: da nominare
CT 502 “Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi”
- Coordinatore: prof. Tronville Paolo - Politecnico di Torino; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI
Sottogruppi:
- CT 502/GL 01 “Filtri d’aria per inquinanti gassosi” - Coordinatore: ing. Christian Rossi - Sagicofim S.p.A.
- CT 502/GL 02 “Filtri elettrostatici attivi e altri dispositivi alimentati” - Coordinatore: ing. Bontempi Luigi - Sabiana S.p.A.
- CT 502/GL 03 “Filtri HEPA e ULPA” - Coordinatore: prof. Tronville Paolo - Politecnico di Torino
- CT 502/GL 04 “Pulizia di aria e gas in ambito industriale” - Coordinatore: dr. Vergani Cristiano - Deparia Engineering S.r.l.
- CT 502/GL 05 “Filtri per la ventilazione generale” - Coordinatore: ing. Romanò Riccardo - Lombarda Filtri S.r.l.
CT 503 “Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori,
compressori” - Coordinatore: ing. Pennati Walter – COAER; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI
CT 504 “Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell’ambiente” - Coordinatore: ing. Redaelli
Giovanni – COAER; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI
CT 505 “Impianti frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale” - Coordinatore: sig. Salvini
Stefano – Assofoodtec; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI
CTM 507 “Metodologie di prova e requisiti per mezzi di trasporto coibentati - Interfaccia CEN/
PC 413” – Commissione Mista CTI-CUNA - Coordinatore: sig. Rossi Stefano – CNR; Project Leader: dr. Merlini Mattia
- CTI
40
Attività CTI
SOTTOCOMITATO 6 “RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE”
Presidente: prof. Renzo Marchesi – Politecnico di Milano
CT 601 “Impianti di riscaldamento - progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS
11300-2 e 11300-4)” - Coordinatore: ing. Laurent Roberto Socal; Project Leader: ing. Nidasio Roberto - CTI
Sottogruppi:
- CT 601/GL 01 “Revisione norme UNI 5364 - Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Norme per il collaudo” Coordinatore: dr. De Col Riccardo – ANTA
CT 602 “Impianti di riscaldamento - Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e
ispezioni” - Coordinatore: ing. Raimondini Giovanni – Esperto; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI
CT 604 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a
combustibili liquidi, gassosi e solidi” - Coordinatore: ing. Comini Gabriele – ASSOTERMICA; Project Leader:
ing. Molinari Dario - CTI
Sottogruppi:
- CT 604/GL 01 “Caldaie a combustibili liquidi e gassosi e bruciatori a combustibili liquidi” – Coordinatore: ing.
Marchetti Roberto - ASSOTERMICA
- CT 604/GL 02 “Caldaie e bruciatori a combustibili solidi fossili e rinnovabili” – Coordinatore: dott. Braga Mauro –
Viessmann S.r.l.
CT 605 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Emissione del calore (radiatori,
convettori, pannelli a pavimento, soffitto, parete, strisce radianti)” - Coordinatore: prof. Marchesi
Renzo - Politecnico di Milano; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI
Sottogruppi:
- CT 605/GL 01 “Pannelli radianti” - Coordinatore: prof. Marchesi Renzo - Politecnico di Milano
- CT 605/GL 02 “Radiatori” - Coordinatore: prof. Marchesi Renzo - Politecnico di Milano
CT 606 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Reti di distribuzione” - Coordinatore: p.i.
Soma Franco – Edilclima; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI
CT 608 “Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore” - Coordinatore: ing. Savoca
Domenico - Regione Lombardia; Project Leader: ing. Dario Molinari - CTI
Sottogruppi:
- CT 608/GL 01 “Progettazione” - Coordinatore: prof. De Carli Michele - Università di Padova
- CT 608/GL 02 “Installazione” - Coordinatore: p.i. Zoggia Giuseppe - Aktis Italia S.r.l.
- CT 608/GL 03 “Ambiente” - Coordinatore: dr. Umberto Puppini - Consiglio Nazionale dei Geologi
- CT 608/GL 04 “Pozzi per acqua” - Coordinatore: dr. Umberto Puppini - Consiglio Nazionale dei Geologi
CT 609 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata)” Coordinatore: avv. Bonello Piero - Smalbo S.r.l.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI; Project Assistant: ing. Dario
Molinari - CTI
Sottogruppi:
- CT 609/GL 01 “Stufe, caminetti e barbecue - progettazione installazione e manutenzione” - Coordinatore: dr. Bonello
Piero - Smalbo S.r.l.
- CT 609/GL 02 “Sicurezza lato acqua delle termostufe e termo caminetti” - Coordinatore: da nominare
- CT 609/GL 03 “Apparecchi ad etanolo” - Coordinatore: dr. Marco Baccolo – L’Artistico
- CT 609/GL 04 “Metodo polveri” - Coordinatore: dr.ssa Hugony Francesca - ENEA
CTM 611 “Camini” – Commissione Mista CTI-CIG - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader:
dr. Panvini Antonio - CTI
Sottogruppi:
IL CTI INFORMA
Attività CTI
41
- CTM 611/GL 01 “Evacuazione fumi apparecchi domestici alimentati a gas” – Coordinatore: ing. Nerlini Elisa – Beza Spa
- CTM 611/GL 02 “Scelta e abbinamento camini metallici” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore - IMQ Spa
- CTM 611/GL 03 “Recepimento norme armonizzate” - Coordinatore: ing. Marabelli Walter – AN Camini
- CTM 611/GL 04 “Revisione/ritiro normativa nazionale” - Coordinatore: dr.ssa D’Acunti Valentina - Immergas Spa
- CTM 611/GL 05 “Evacuazione fumi di impianti di cogenerazione” – Coordinatore: ing. Nerlini Elisa – Beza Spa
- CTM 611/GL 06 “Camini plastici” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore - IMQ Spa
- CTM 611/GL 07 “Camini - evacuazione fumi da apparecchi di riscaldamento domestici alimentati a biocombustibili” Coordinatore: avv. Bonello Piero – Smalbo srl
- CTM 611/GL 08 “Refrattario, norma di applicazione” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore – IMQ Spa
SOTTOCOMITATO 7 “TECNOLOGIE DI SICUREZZA”
Presidente: ing. Alberto Ricchiuti - Ministero Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare - ISPRA
CT 703 “Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante” - Coordinatore: ing. Barone Domenico
– Esperto; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI
SOTTOCOMITATO 8 “MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE”
Presidente: dr. Vito Fernicola - INRIM
CT 803 “Contabilizzazione del calore” - Coordinatore: ing. Poeta Terenzio - A2A S.p.A.; Project Leader: dr.
Merlini Mattia - CTI
Sottogruppi:
- CT 803/GL 02 “Revisione UNI 10200 Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale - Ripartizione delle
spese di climatizzazione invernale” - Coordinatore: ing. Poeta Terenzio - A2A S.p.A.
- CT 803/GL 03 “Revisione della UNI 9019 e UNI 8465” - Coordinatore: ing. Roberto Graziani - Perry Electric S.r.l.
SOTTOCOMITATO 9 “FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE”
Presidente: prof. Francesco Martelli - Università di Firenze - CEAR
CT 901 “Energia solare” - Coordinatore: ing. Braccio Giacobbe – ENEA; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI
CT 902 “Biocombustibili solidi” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini Antonio CTI; Project Assistant: ing. Molinari Dario - CTI
CT 903 “Energia da rifiuti” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project
Leader: dr. Merlini Mattia - CTI; Project Assistant: dr.ssa Scrosta Vanessa – SIBE S.r.l.
Sottogruppi:
- CT 903/GL 01 “Energia da rifiuti - Linee guida per il riconoscimento della fonte rinnovabile biomassa” - Coordinatore:
prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche
- CT 903/GL 02 “Energia da rifiuti - Determinazione della frazione di energia rinnovabile mediante il C14 al camino” Coordinatore: dott. Giovanni Ciceri – RSE S.p.A.
- CT 903/GL 03 “Interfaccia nazionale del CEN/TC 343” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università
Politecnica delle Marche
- CT 903/GL 04 “Revisione UNI 9903-1:2004” – Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle
Marche
CT 904 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico” - Coordinatore: dr. Calcaterra
Enrico - Econord S.p.A.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI; Project Assistant: dr. Merlini Mattia - CTI
Sottogruppi:
- CT 904/GL 01 “Interfaccia al Gruppo di Lavoro CIG ad Hoc: Mandato M 475 “Biogas/Biometano” - Coordinatore:
42
Attività CTI
dr. Panvini Antonio - CTI
CT 905 “Bioliquidi per uso energetico” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini
Antonio - CTI
CT 906 “Idrogeno” - Coordinatore: prof. Santarelli Massimo - Politecnico di Torino; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI
Sottogruppi in fase di costituzione:
- CT 906/GL 01 “Serbatoi per idrogeno nei veicoli terrestri” - Coordinatore: da nominare
- CT 906/GL 02 “Idrogeno da elettrolisi dell’acqua e da combustibili” - Coordinatore: da nominare
- CT 906/GL 03 “Componenti per il trasporto di idrogeno gassoso - Idruri metallici” - Coordinatore: da nominare
- CT 906/GL 04 “Stazioni di rifornimento con idrogeno gassoso e miscele di idrogeno” - Coordinatore: da nominare
- CT 906/GL 05 “Specifiche per l’idrogeno come combustibile” - Coordinatore: da nominare
CT 907 “Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio” - Coordinatore:
ing. Del Manso Franco - Unione Petrolifera; Project Leader: ing. Nidasio Roberto – CTI
SOTTOCOMITATO 10 “TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA’”
Presidente: prof. Antonio Maria Barbero – Politecnico di Torino
CT 1001 “Impianti industriali e civili – Aspetti ambientali” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project
Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: ing. Molinari Dario - CTI
CTM 1002 “Criteri di sostenibilità delle biomasse – Biocarburanti” – Commissione Mista CTI-CUNA Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI;
Project Assistant: dr. Duca Daniele - Università Politecnica delle Marche
CT 1003 “Criteri di sostenibilità della biomassa - Biocombustibili solidi per applicazioni
energetiche” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Panvini
Antonio - CTI; Project Assistant: dr. Duca Daniele - Università Politecnica delle Marche
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Titolo
Stato
GL Direttiva EPBD
UNI/TS 11300-5
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 5: Determinazione della prestazione energetica per la
classificazione dell’edificio
prog. E02069985
in corso
GL Direttiva EPBD
UNI/TS 11300-6
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 6: Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori
e scale mobili
prog. E020AC596
in corso
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo e di prova
(UNI/TS 11300-1)
Prestazioni energetiche degli edifici – Metodi per la certificazione energetica degli edifici
prog. E02019930
in stand-by
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo e di prova
(UNI/TS 11300-1)
UNI/TS 11300-1 rev
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica
dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale
prog. E0201C591
in attesa di
pubblicazione
UNI 10349 rev
Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici
prog. E0201C870
in corso
UNI/TR
Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici. Parametri termofisici
prog. E0201E130
in attesa di
pubblicazione
UNI 10351 rev
Materiali da costruzione – Proprietà termoigrometriche
prog. E0201D450
pre inchiesta
UNI
Assunzioni di base, condizioni al contorno, profili dei carichi per la corretta applicazione e per la
validazione di metodi per il calcolo sia delle prestazioni energetiche in regime dinamico degli edifici,
sia della definizione dei carichi termici di progetto estivi e invernali
prog. E0201E560
in corso
CT 304
Integrità strutturale degli
impianti a pressione
Verifiche d’integrità di attrezzature a pressione: prove a di pressione di liquido
prog. E0203E680
in corso
CT 304
Integrità strutturale degli
impianti a pressione
UNI TS 11325-11
Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a
pressione - Parte 11: Procedura di valutazione dell’idoneità al servizio di attrezzature a pressione
soggette a fatica
prog. E0203B44B
in inchiesta
interna CTI
CT 305/GL 0A
Conduzione di generatori di
vapore e/o acqua
surriscaldata
UNI TS 11325-10
Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a
pressione - Parte 10: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata esclusi dal campo di
applicazione della UNI/TS 11325-3
prog. E0203B44A
pre inchiesta
UNI
CT 501
Impianti di raffrescamento:
ventilazione e
condizionamento
UNI/TS 11300-3 rev
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei
rendimenti per la climatizzazione estiva
prog. E0205C593
in corso
CT 501
UNI 10339 rev
Impianti aeraulici per la climatizzazione - Classificazione, prescrizioni e requisiti prestazionali per la
progettazione e la fornitura
pre inchiesta
UNI
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo …
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo e di prova
(UNI/TS 11300-1)
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo …
CT 102
Isolanti e isolamento.
Metodi di calcolo e di prova
(UNI/TS 11300-1)
Impianti di raffrescamento:
ventilazione e
condizionamento
prog. E0205A037
CT 501
Impianti di raffrescamento:
ventilazione e
condizionamento
Ventilazione degli edifici - Requisiti degli impianti di ventilazione e climatizzazione a servizio degli
ambienti in cui sia consentito fumare
prog. E02059000
in attesa di
pubblicazione
CT 501
Impianti di raffrescamento:
ventilazione e
condizionamento
UNI 10829 rev
Beni di interesse storico e artistico - Condizioni ambientali di conservazione - Misurazione ed analisi
prog. E0205E580
in corso
CT 601
Impianti di riscaldamento.
Progettazione, fabbisogni di
energia e sicurezza (UNI/TS
11300-2 e 11300-4)
UNI/TS 11300-2 rev
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei
rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria
prog. E0206C592
in attesa di
pubblicazione
CT 604
Componenti degli impianti
di riscaldamento Produzione del calore,
generatori a combustibili
liquidi, gassosi e solidi
UNI 10412-1 rev
Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Requisiti di sicurezza - Parte 1: Requisiti specifici per
impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati o con
generatori di calore elettrici
prog. E0206E641
pre inchiesta
UNI
CT 605
Componenti degli impianti
di riscaldamento Emissione del calore
(radiatori, convettori,
pannelli a pavimento, …)
Sistemi radianti a bassa temperatura - Classificazione energetica
prog. E0206E720
in corso
CT 608
Impianti geotermici a bassa
temperatura con pompa di
calore
Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali dei sistemi idrotermici a pompa di
calore
prog. E0206D170
in stand-by
CT 608
Impianti geotermici a bassa
temperatura con pompa di
calore
Pozzi per acqua. Progettazione e costruzione
prog. E0206D120
pre inchiesta
UNI
CT 608
Impianti geotermici a bassa
temperatura con pompa di
calore
Impianti geotermici a pompa di calore: monitoraggio energetico, ambientale e manutenzione
prog. E0206D290
in corso
CT 608
Impianti geotermici a bassa
temperatura con pompa di
calore
Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti di qualificazione degli operatori delle ditte installatrici
e/o perforatrici
prog. E0206D570
in corso
CTM 611
Camini – Attività nazionale
– Gruppo Misto CTI-CIG
Camini – Sistemi camino con condotti interni di materia plastica – Scelta e corretto utilizzo in funzione
del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto – Parte: camini plastici
prog. E0202B470
in corso
C TM 611
Camini – Attività nazionale
– Gruppo Misto CTI-CIG
Camini – Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del
prodotto – Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione in materiale refrattario
(terracotta/ceramica)
prog. E01519270
in corso
CTM 611
Camini – Attività nazionale
– Gruppo Misto CTI-CIG
UNI 11278 rev
Camini/ canali da fumo/condotti /canne fumarie metallici - Criteri di scelta in funzione del tipo di
applicazione e relativa designazione del prodotto
prog. E01519200
in attesa di
pubblicazione
UNI/TS 11226 rev
Impianti di processo a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Procedure e
requisiti per gli audit
prog. E0207E650
in corso
UNI TR 11388
Sistemi di contabilizzazione indiretta basati sul totalizzatore di zona termica e/o unità immobiliare e
sulle valvole di corpo scaldante, per il calcolo dell'energia termica utile tramite i tempi di inserzione
del corpo scaldante compensati con la temperatura media del fluido termovettore
prog. E0208E380
in corso
CT 901
Energia solare
UNI 9711
Impianti solari di grandi dimensioni per la produzione di acqua calda per usi igienico – sanitari (ACS)
e/o climatizzazione ambienti. Classificazione, requisiti essenziali, regole per la costruzione, l’offerta,
l’ordinazione ed il collaudo
prog. E0209C280
in corso
CT 903
Energia da rifiuti
Combustibili solidi secondari (CSS) - Specifiche dei CSS ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti
non pericolosi
prog. E0209E400
in inchiesta
pubblica UNI
CT 903
Energia da rifiuti
Caratterizzazione dei rifiuti e dei CSS in termini di contenuto di biomassa ed energetico
prog. E0209E530
pre inchiesta
UNI
CT 903
Energia da rifiuti
UNI TR
Combustibili solidi secondari. L’applicazione della UNI EN 15359 e UNI EN 15358 in relazione la
prE0209E400
prog. E0209E660
in corso
CT 904
Biogas da fermentazione
anaerobica e syngas
biogenico
Impianti per la produzione e l’impiego di gas da gassificazione di biomassa ligno-cellulosica –
Classificazione, requisiti essenziali, regole per l’offerta, l’ordinazione, la costruzione e il collaudo
prog. E0209E590
in corso
CT 904
Biogas da fermentazione
anaerobica e syngas
biogenico
Qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione del biometano ai
fini della tracciabilità e del bilancio di massa
prog. E0209E670
in corso
CT 703
Sicurezza degli impianti a
rischio di incidente
rilevante
CT 803
Contabilizzazione del calore
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Regolamento (UE)
N. 431/2014 della
Commissione del
24 aprile 2014
Emanato il 24/04/2014 – Pubblicato il 01/05/2014
Regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle
statistiche dell’energia per quanto riguarda la compilazione di statistiche annuali sui consumi energetici delle famiglie
(Testo rilevante ai fini del SEE)
Continua…
Parere del Comitato
delle Regioni –
Libro verde –
Un quadro per le
politiche dell’energia
e del clima
all’orizzonte 2030
Emanato il 26/04/2014 – Pubblicato il 26/04/2014
Il documento riporta il parere del Comitato delle regioni in merito al Libro verde — Un quadro per le politiche
dell’energia e del clima all’orizzonte 2030. (2014/C 126/04)
Continua…
Rettifica del
regolamento
delegato (UE) N.
811/2013 della
Commissione, del
18 febbraio 2013,
che integra la
direttiva 2010/30/UE
Emanato il 16/04/2014 – Pubblicato il 16/04/2014
Rettifica del regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, che integra la direttiva
2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo d'energia
degli apparecchi per il riscaldamento d'ambiente, degli apparecchi di riscaldamento misti, degli insiemi di apparecchi
per il riscaldamento d'ambiente, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari e degli insiemi di
apparecchi di riscaldamento misti, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari («Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea» L 239 del 6 settembre 2013).
Continua…
Rettifica del
regolamento
delegato (UE) N.
812/2013 della
Commissione, del
18 febbraio 2013,
che integra la
direttiva 2010/30/UE
Emanato il 16/04/2014 – Pubblicato il 16/04/2014
Rettifica che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne
l'etichettatura energetica degli scaldacqua, dei serbatoi per l'acqua calda e degli insiemi di scaldacqua e dispositivi
solari (Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 239 del 6 settembre 2013)
Continua…
Pubblicazione di
titoli e riferimenti di
norme armonizzate
ai sensi della
normativa europea
(regolamento
delegato UE
N. 626/2011)
Emanato il 11/04/2014 – Pubblicato il 11/04/2014
Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’attuazione del regolamento (UE) n. 206/2012 della Commissione,
del 6 marzo 2012, recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei condizionatori d’aria e dei ventilatori e del regolamento
delegato (UE) n. 626/2011 della Commissione, del 4 maggio 2011, che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo d’energia dei condizionatori d’aria
(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione)
(Testo rilevante ai fini del SEE) (2014/C 110/01)
Continua…
Pubblicazione di
titoli e riferimenti dei
metodi di
misurazione
transitori per
l’applicazione del
regolamento (UE) N.
617/2013
Emanato il 11/04/2014 – Pubblicato il 11/04/2014
Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione del regolamento (UE) n. 617/2013 della
Commissione, recante misure di esecuzione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in
merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile di computer e server informatici (Pubblicazione di titoli e
riferimenti dei metodi di misurazione transitori (1) per l’applicazione del regolamento (UE) n. 617/2013)
Continua…
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Progetti in inchiesta di prossima scadenza:
CEN/TC 166
Chimneys
FprEN 13384-1:2014 "Part 1: Chimneys serving one heating appliance": Dispatch FV draft to CMC to take a decision
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
FprEN 13384-2:2014 "Part 2: Chimneys serving more than one heating appliance": Dispatch FV draft to CMC to take
a decision
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Decision of launching the prEN 1858 “Chimneys – Compunents – Concrete flue blocks”
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Decision of launching the prEN 16497-2 “Chimneys – Concrete cyctem chimneys – Part 2: Balanced flue applications”
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Dispatch FV draft to CMC EN 13348-1 “Chimneys – Thermal and fluid dynamic calculation methods – Part 1:
Chimneys serving one heating appliance”
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Dispatch FV draft to CMC EN 13348-2 “Chimneys – Thermal and fluid dynamic calculation methods – Part 2:
Chimneys serving more than one heating appliance”
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
ISO/TC 238
Solid biofuels
ISO/CD 17827-1 "Solid Biofuels - Determination of particle size distribution for uncompressed fuels - Part 1:
Horizontally oscillating screen using sieve for classification of samples with a top aperture of 3.15 mm and above"
Scadenza: 06/06/2014
Continua…
ISO/TC 238
Solid biofuels
ISO/CD 17827-2 "Solid Biofuels - Determination of particle size distribution for uncompressed fuels - Part 2:
Vertically vibrating screen using sieve for classification of samples with a top aperture of 3.15 mm and below"
Scadenza: 06/06/2014
Continua…
ISO/TC 244
Industrial furnaces and
associated processing
equipment
ISO/FDIS 13577-4 “Industrial furnace and associated processing equipment – Safety – Part 4: Protective systems”
Scadenza: 07/06/2014
Continua…
CEN/TC 44
Commercial and
Professional
Refrigerating …
prEN ISO 23953-1 "Refrigerated display cabinets - Part 1: Vocabulary"
Scadenza: 09/06/2014
Continua…
CEN/CLC/JWG 1
Energy audits
prEN 16247-5 "Energy audits - Part 5:Competence for energy auditors"
Scadenza: 09/06/2014
Continua…
ISO/TC 86/SC 7
Testing and rating of
commercial …
ISO/TC 244
Industrial furnaces and
associated processing
equipment
ISO/DIS 23953-1 "Refrigerated display cabinets - Part 1: Vocabulary"
Scadenza: 09/06/2014
Continua…
ISO/FDIS 13577-2 “Industrial furnace and associated processing equipment – Safety – Part 2: Combustion and fuel
handling systems”
Scadenza: 23/06/2014
Continua…
ISO/TC 70
Internal combustion
engines
ISO/DIS 7967-10 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 10:
Ignition systems”
Scadenza: 24/06/2014
Continua…
ISO/TC 70
Internal combustion
engines
ISO/DIS 7967-11 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 11:
Fuel systems”
Scadenza: 24/06/2014
Continua…
ISO/TC 70
Internal combustion
engines
ISO/DIS 7967-12 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 12:
Exhaust emission control systems”
Scadenza: 24/06/2014
Continua…
ISO/TC 163
Thermal performance
and energy use in the
built environment
ISO/CD 18523 "Energy performance of buildings - Schedules and conditions of built environment zones and room
usage for energy calculation"
Scadenza: 30/06/2014
Continua…
CEN/TC 176
Heat meters
prEN 1434-1 rev "Heat meters - Part 1: General requirements"
Scadenza: 06/07/2014
Continua…
CEN/TC 176
Heat meters
prEN 1434-2 rev "Heat meters - Part 2: Constructional requirements"
Scadenza: 06/07/2014
Continua…
CEN/TC 176
Heat meters
prEN 1434-4 rev "Heat meters - Part 4: Pattern approval tests"
Scadenza: 06/07/2014
Continua…
CEN/TC 176
Heat meters
prEN 1434-5 rev "Heat meters - Part 5: Initial verification tests"
Scadenza: 06/07/2014
Continua…
CEN/TC 176
Heat meters
prEN 1434-6 rev "Heat meters - Part 6: Installation, commissioning, operational monitoring and maintenance”
Scadenza: 06/07/2014
Continua…
CEN/TC 269
Shell and water-tube
boilers
prEN 12952-1 rev "Water-tube boilers and auxiliary installations - Part 1: General"
Scadenza: 13/07/2014
Continua…
ISO/TC 118/SC 6
Air compressors and
compressed air
Systems
ISO/DIS 18623-1:2014 "Air compressors and compressed air systems - Air compressors - Part 1- Safety
requirements"
Scadenza: 14/07/2014
Continua…
CEN/TC 156
Ventilation for
buildings
prEN ISO 13350 "Fans - Performance testing of jet fans"
Scadenza: 20/07/2014
Continua…
ISO/TC 117/WG 13
Jet fans
Ballot for ISO/DIS 13350 "Industrial fans - Performance testing of jet fans"
Scadenza: 20/07/2014
Continua…
CEN/TC 295
Residential solid fuel
burning appliances
prEN 16510-2-6 "Residential solid fuel burning appliances - Part 2-6 Appliances fired by wood pellets"
Scadenza: 27/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
ISO 29467:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of squareness
AMENDMENT 1"
Scadenza: 28/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
ISO 29471:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of dimensional
stability under constant normal laboratory conditions (23 degrees C/50 % relative humidity) AMENDMENT 1"
Scadenza: 28/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
ISO 29472:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of dimensional
stability under specified temperature and humidity conditions AMENDMENT 1"
Scadenza: 28/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
ISO 29767:2008/DAM 1 "Thermal insulating products for building applications — Determination of short-term water
absorption by partial immersion AMENDMENT 1"
Scadenza: 28/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
ISO 29771:2008/DAM 1 "Thermal insulating materials for building applications — Determination of organic content
AMENDMENT 1"
Scadenza: 28/07/2014
Continua…
CEN/TC 265
Site built metallic
tanks for the storage
of liquids
prEN 12285-1 rev "Workshop fabricated steel tanks - Part 1: Horizontal cylindrical single skin and double skin tanks
for the underground storage of flammable and non-flammable water polluting liquids"
Scadenza: 13/08/2014
Continua…
CEN/TC 88
Thermal insulation
materials and
products
prEN 16724 "Thermal insulation products for building applications - Instructions for mounting and fixing for
determination of the reaction to fire testing of external thermal Insulation composite systems (ETICS) (Analogue to
EN 15715)"
Scadenza: 13/08/2014
Continua…
CEN/TC 335
Solid biofuels
prEN ISO 17829 "Solid biofuels - Determination of length and diameter of pellets"
Scadenza: 10/09/2014
Continua…
ISO/TC 238
Solid biofuels
ISO/DIS 17829 “Solid biofuels – Determination of length and diameter of pellets”
Scadenza: 10/09/2014
Continua…
ISO/TC 117
Fans
CEN/TC 247
Building automation,
controls and building
management
CEN/TC 54
Unfired pressure
vessels
ISO/TC 70
Internal combustion
engines
Revisione sistematica norme ISO: ISO 27327-1:2009
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
FprEN 14908-6 rev “Open data communication in building automation, controls and building management – Control
network protocol – Part 6: Application elements”
Scadenza: 17/09/2014
Continua…
prEN 13445-10 “Unfired pressure vessels – Part 10: Additional requirements for pressure vessels of nickel and nickel
alloys”
Scadenza: 24/09/2014
Continua…
ISO/DIS 8528-13 “Reciprocating internal combustion engine driven alternating current generating sets – Part 13:
Safety”
Scadenza: 24/09/2014
Continua…
CEN/TC 312
Thermal solar systems
and components
prEN 12976-1 rev “Thermal solar systems and components – Part 1: General requirements
Scadenza: 15/10/2014
Continua…
CEN/TC 312
Thermal solar systems
and components
prEN 12976-2 rev “Thermal solar systems and components – Part 2: Test methods”
Scadenza: 15/10/2014
Continua…
CEN/TC 195
Air filters for general
air cleaning
prEN ISO 16891 “Test methods for evaluating degradation or properties of cleanable filter media (ISO/DIS
16891:2014)”
Scadenza: 15/10/2014
Continua…
Documenti al voto di prossima scadenza:
CEN/TC 166
Chimneys
Decision activation WI 166099 of the prEN 16497-2
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC
Chimneys
Adoption of preliminary work item 00166XX EN 1856-1
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Adoption of preliminary work item 00166XX EN 1856-2
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 166
Chimneys
Decisione XX/2014 “Launching of formal vote after positive enquiry to prEN 16497-1”
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
ISO/PC 248
Project committee:
Sustainability criteria
for bioenergy
ISO/CD 13065-2 rev: draft for pre-enquiry
Scadenza: 28/05/2014
Continua…
CEN/TC 54
Unfired pressure
Vessels
Call for new convenor to lead WG on titanium
Scadenza: 30/05/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 3
Thermal insulation
Products
Ballot to establish a new WG for AWI 17749 - Resolution 195
Scadenza: 04/06/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 3
Thermal insulation
Products
Resolution 196 "Ballot to establish a new WG"
Scadenza: 05/06/2014
Continua…
ISO/TC 238
Solid biofuels
CEN/TC 88
Thermal insulating
materials and products
Form 4 ISO 18125 NWIP “Solid biofuels – Determination of calorific value”
Scadenza: 06/06/2014
Continua…
Decision 657c “New Work Item Proposals for amendment of Annex ZA of EN 14303 to EN 14309, EN 14313 and EN
14314”
Scadenza: 10/06/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
Draft resolution 221 (1/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 10077-1
Scadenza: 12/06/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
Draft resolution 222 (2/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 10077-2
Scadenza: 12/06/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
Draft resolution 223 (3/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 12631
Scadenza: 12/06/2014
Continua…
CEN/TC 44
Commercial and
professional
refrigerating appliances
and systems
ISO/TC 203
Technical energy
systems
ISO/TC 192
Gas turbine
ISO/TC 203
Technical energy
systems
ISO/TC 86/SC 3
Testing and rating of
factory-made
refrigeration systems
Call for appointment of experts to develop a new EN “Blast chillers and freezers cabinets for professional use –
Classification, requirements and test conditions” (WI 00044048)
Scadenza: 13/06/2014
Continua….
Decision regarding systematic review of ISO 13602-1:2002
Scadenza: 13/06/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 21789:2009
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
Revisione Sistematica norme ISO: ISO 13600:1997 e ISO 13601:1998
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
Revisione Sistematica norme ISO: ISO 916:1968
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
ISO/TC 86/SC 8
Refrigerants and
refrigeration lubricants
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
ISO/TC 163/SC 1
Test and measurement
methods
Revisione Sistematica norme ISO: ISO 17584:2005 (vers 2)
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
Revisione Sistematica norme ISO
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
Revisione Sistematica norme ISO: ISO 12567-2:2005 (vers 2)
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
CEN/TC 47
Atomizing oil burner
and their components ...
FprEN 267 and FprEN 676 last comments before formal vote
Scadenza: 16/06/2014
Continua…
ISO/TC 163
Thermal performance
and energy use in the …
Modify to the end date on ballot od ISO/CD 18523
Scadenza: 30/06/2014
Continua…
CEN/TC 265
Site built metallic
tanks for the storage …
Proposed activation of prEN 14015 rev (WI 00265013)
Scadenza: 11/07/2014
Continua…
CEN/TC 265
Site built metallic
tanks for the storage …
Call for experts to assist in the review of EN 14620
Scadenza: 11/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
NWIP on NP 52022-1 “Energy performance of buildings – Solar and visual characteristics – Part 1: Simplified
calculation method for solar protection devices combined with glazing”
Scadenza: 23/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
NWIP on NP/TR 52022-2 “Energy performance of buildings – Energy performance of buildings - Thermal, solar and
daylight properties of building components and elements - Part 2: Explanation and justification"
Scadenza: 23/07/2014
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
NWIP on NP 52022-3 “Energy performance of buildings – Solar and visual characteristics – Part 3: Detailed
calculation method for solar protection devices combined with glazing”
Scadenza: 23/07/2014
Continua…
ISO/TC 86/SC6
Testing and rating of
air-conditioners
and heat pumps
Form 4 for NWIP “Heat pump water heaters – Testing and rating for performance – Part 1: Domestic hot water
supply heat pump water heater”
Scadenza: 16/08/2014
Continua…
ISO/TC 118/SC 6
Air compressors and
compressed air systems
ISO/TC 185
Safety devices for
protection against
excessive pressure
Revisione sistematica norme ISO: ISO 1217:2009 (Ed 4)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 4126-2:2003 (vers. 2)
Scadenza: 15/09/2014
Continua….
ISO/TC 163
Thermal performance
and energy use in the
built environment
ISO/TC 203
Technical energy
systems
ISO/TC 118/SC 4
Compressed air purity
specification and
compressed air
treatment equipment
ISO/TC 86/SC 8
Refrigerants and
refrigeration lubricants
ISO/TC 86/SC 4
Testing and rating of
refrigerant compressors
ISO/TC 163/SC 2
Calculation methods
Revisione sistematica norme ISO: ISO 9251:1987 (vers. 5) e ISO 9288:1989 (vers. 5)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 13602-2:2006 (vers. 2)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 12500-3:2009
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 11650:1999 (vers. 3)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 917:1989 (Ed. 2, vers. 2) e ISO 9309:1989 (vers. 2)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Revisione sistematica norme ISO: ISO 15927-4:2005 (vers. 2) e ISO 15927-5:2004 (vers. 2)
Scadenza: 15/09/2014
Continua…
Titolo
UNI TS
11325-6:2014
UNI 8887:2014
UNI CEI
11352:2014
UNI CEN TS
16214-2:2014
UNI EN
1012-3:2014
UNI EN 1751:2014
Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 6: Messa
in servizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione
Unità di cogenerazione e indici caratteristici
Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali, liste di controllo per la
verifica dei requisiti dell'organizzazione e dei contenuti dell'offerta di servizio
Criteri di sostenibilità per la produzione di biocarburanti e bioliquidi per applicazioni energetiche - Principi, criteri, indicatori
e verificatori - Parte 2: Valutazione di conformità inclusi la catena di custodia e il bilancio di massa
Compressori e pompe per vuoto - Requisiti di sicurezza - Parte 3: Compressori di processo
Ventilazione degli edifici - Dispositivi per la distribuzione dell’aria - Prove aerodinamiche delle serrande e delle valvole
UNI EN
12828:2014
Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad acqua
UNI EN
13136:2014
Impianti di refrigerazione e pompe di calore - Dispositivi di limitazione della pressione e relative tubazioni - Metodi di calcolo
UNI EN
13445-1:2014
Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 1: Generalità
UNI EN
13445-3:2014
Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 3: Progettazione
UNI EN
13496:2014
Isolanti termici per edilizia - Determinazione delle proprietà meccaniche delle reti in fibra di vetro come rinforzo per sistemi
compositi di isolamento termico per esterno (ETICS)
UNI EN
14471:2014
Camini - Sistemi di camini con condotti interni di plastica - Requisiti e metodi di prova
UNI EN ISO
9806:2014
Energia solare - Collettori solari termici - Metodi di prova
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documento (accesso consentito solo ai Soci CTI)
CT 604
Convocazione riunione CT 604 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a
combustibili liquidi, gassosi e solidi”: Milano, 28 maggio 2014
Continua…
CT 305/GL 02
Convocazione riunione CT 305/GL 02 “Esercizio dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata”: Milano, 28
maggio 2014
Continua…
CT 904
Convocazione riunione CT 904 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico”: Milano, 30 maggio
2014
Continua…
CEN/TC 182
CEN/TC 295/WG 6
ISO/TC 242
CT 304
CT EPBD
CEN/TC 113/WG 10
CT 304/SG 5
CT 609
ISO/TC 86/SC 6
ISO/TC 238
CEN/CLC JWG 1
CEN/TC 113
Invitation and agenda for "The future organization of the environmental (and related) standardization"
Continua…
Invitation to a Meeting of CEN/TC 295/WG 6 “Requirements of the Mandate M 129: Space Heating Appliances”:
5-6 June 2014, Frankfurt
Continua…
Notice of ISO/TC 242 “Energy management” meeting: 8-13 June 2014, Santiago, Chile
Continua…
Convocazione riunione CT 304 “Integrità strutturale degli impianti a pressione”: Milano, 9 giugno 2014
Continua…
Convocazione riunione CT “Direttiva EPBD”: Milano, 9 giugno 2014
Continua…
Invitation to the next meeting of CEN/TC 113/WG 10 “Heat pumps for tic hot water production and revision of EN
16147”: Munich, 2014-06-11/12
Continua…
Convocazione riunione CT 304/GL 5 “Fatica”: Milano, 12 giugno 2014
Continua…
Convocazione riunione CT 609 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua”: Milano, 16 giugno 2014
Continua…
Invitation to ISO/TC 86/SC 6 “Factory-made air-cooled air-conditioning and air-to-air heat pump units” and
associated WGs meeting: 16-20 June 2014, London
Continua…
Draft Agenda and practical information for 6th Plenary Meeting of ISO/TC 238 "Solid biofuels": 12 June 2014,
Stockholm, Sweden
Continua…
Notice of CEN/CLC/JWG 1 TG6 “Competence of energy auditors” meeting: 8-10 September 2014, Berlin
Continua…
Notice of plenary meeting of CEN/TC 113 "Heat Pumps and air conditioning units": Madrid, 24-06-2014
Continua…
CEN/TC 88/WG 4
Invitation to the 38th meeting of CEN/TC 88/WG 4 "Expanded polystyrene foam (EPS)": Celle, Germany, 26 June
2014
Continua…
CEN/CLC/JWG 1
Notice of CEN/CLC/JWG 1 TG6 "Competence of energy auditors" meeting: 8-10 September 2014, Berlin
Continua…
ISO/TC 205
Invitation, agenda and information for ISO/TC 205 "Building environment design" plenary meeting: 10-13
September 2014, Jiangsu, China
Continua…
ISO/TC 163/SC 3
ISO/TC 163
Draft minutes of meeting held in Stockholm, Sweden, on 2013-09-11
Continua…
Invitation to ISO/TC 163 and TC 205 plenary meeting: 15-19 September 2014, Wuxi Juna, China
Continua…
ISO/TC 163/SC 2
General meeting information and registration for meeting of ISO/TC 163/SC 2 “Calculation method” that will be
held in China on 17-09-2014
Continua…
ISO/TC 163/SC1
Announcement of meeting of ISO/TC 163/SC 1 “Thermal performance and energy use in the built environment –
Test and measurement methods”: 18th September 2014, Wuxi, China
Continua…
CEN/TC 176
ISO/TC 142
CEN/TC 312
Postponement of the next meeting: 18-19 September 2014, London
Continua…
Notice of the 10th plenary meetinf f ISO/TC 142 "Cleaning equipment for air and other gases": 25 Septembre
2014, London
Continua…
NEW date for 17th plenary meeting of CEN/TC 312 "Thermal solar systems and components": 2 October 2014,
Brussels
Continua…
CEN/TC 54
Change of date for next CEN/TC 54 “Unfired pressure vessels” meeting: 7 October 2014, London
Continua…
ISO/TC 180
Announcement of the next plenary meeting of ISO/TC 180 "Solar Energy": 22-24 October 2014, Beijing, China
Continua…
ISO/TC 244
Notice of ISO/TC 244 "Industrial furnaces and associated processing equipment" plenary meeting: 11-14
November 2014, Ottawa, Canada
Continua…
CEN/TC 371
CA 3
Invitation for the 17th meeting of CEN/TC 371 "Project Committee - Energy Performance of Building project group"
to be held in Berlin on November 12th 2014
Continua…
Invitation to next CA III EPBD meeting in Tallinn on 3-4 March 2015
Continua…
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