Efficienza e risparmio energetico • Ambiente • Impianti • Edificio • Rinnovabili • Combustibili ENERGIA eDINTORNI IL CTI INFORMA Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente MAGGIO 2014 Tecnologie rivolte al futuro • Dossier CTI: Sistemi geotermici a pompa di calore • Manutenzione della strumentazione critica nella prevenzione di incidenti rilevanti • Attrezzature a pressione: la valutazione del degrado Cogenerazione a gas naturale L’alternativa efficiente Riduce i costi energetici e preserva l’ambiente 2G Italia Srl Via della Tecnica 7 37030 Vago di Lavagno (VR) Tel: +39 045 8340861 Media partner di [email protected] | www.2-g.it Termotecnica Industriale Sommario Direttore responsabile Alessio Rampini Coordinamento tecnico Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Redazione Dario Tortora (Coordinamento) Lucilla Luppino Valeria Tranchina Nadia Brioschi (Segreteria) Hanno collaborato a questo numero Domenico Barone Carlo Fossati Mattia Merlini Dario Molinari Giovanni Murano Roberto Nidasio Antonio Panvini Umberto Puppini Direzione, pubblicità, redazione e amministrazione EIOM Viale Premuda, 2 20129 Milano Tel. 02 55181842 Fax 02 55184161 3 Editoriale5 Una spinta per le pompe di calore elettriche News e attualità 6 Manutenzione della strumentazione critica nella prevenzione di incidenti rilevanti UNI assegna il premio Scolari all’ing. Ettore Piantoni Assemblea 2014 dei Soci CTI Risparmio economico per uno stabilimento Parmalat Panasonic Air Conditioning - Seminari gratuiti di formazione per studenti e professionisti del settore Pubblicato il nuovo Regolamento (UE) n. 431/2014 Dossier CTI 14 Sistemi geotermici a pompa di calore - Uso della fonte geotermica a bassa temperatura e aspetti ambientali nella normazione UNI - La qualificazione delle imprese geotermiche: UNI 11517:2013 Prodotti e Soluzioni 22 Brugg Pipe Systems Ecospray Technologies Edilclima Turboden Attività CTI 26 Aggiornamento sull’attività del gruppo EPBD Via Scarlatti, 29 20124 Milano Tel. 02 2662651 Fax 02 26626550 [email protected] www.cti2000.it Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), ente federato all’UNI per il settore termotecnico, elabora norme tecniche e altri documenti prenormativi (guide e raccomandazioni) a supporto della legislazione e del mercato grazie alla collaborazione di associazioni, singole imprese, enti ed organi pubblici. Attrezzature a pressione - La valutazione del degrado Sottocomitato 8 “Misura del calore e contabilizzazione” La ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200 Il riscaldamento domestico a bioetanolo Attività normativa del CTI 34 0 .00 ATI 1 RE IC LT ALIF O TI QU VIS ORI E PR RAT E OP In concomitanza con: Termotecnica Pompe di Industriale Calore Cogenerazione Termotecnica Pompe di Industriale Calore Bio-Gas Termotecnica Pompe di Industriale Calore Termotecnica Pompe di Industriale Calore L’evento italiano sulla Cogenerazione Dopo l’eccezionale successo del 2013, torna a Milano la mostra convegno sulla cogenerazione industriale e civile. Il target di riferimento è composto da progettisti, ingegneri, impiantisti, responsabili tecnici, manager, utilizzatori di energia e calore dall’industria, dal terziario e dai servizi. Il programma prevede: ✔ una sessione congressuale plenaria mattutina ✔ una parte espositiva ✔ una sessione pomeridiana con workshop e corsi di formazione ✔ buffet e coffee break offerti dagli sponsor ✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF 25 giugno 2014 Crowne Plaza Hotel - San Donato Milanese (MI) Sponsored by Supported by ABB SACE Division logo_ABBperstand.indd 1 17-09-2008 16:27:51 Registrazione gratuita per gli operatori professionali www.mcter.com/cogenerazione_milano Organizzato da Ente Italiano Organizzazione Mostre IL CTI INFORMA Editoriale Una spinta per le pompe di calore elettriche Abbiamo sottolineato più volte come le pompe di calore (elettriche e a gas) offrano numerosi vantaggi soprattutto sotto il profilo energetico. Dalla prossima estate le pompe di calore elettriche (PdC) utilizzate per il riscaldamento delle abitazioni potranno anche diventare, grazie all’applicazione della tariffa elettrica D1, più competitive. Delle stime indicano come possibile una riduzione dei costi di esercizio del 20-30% rispetto alle tradizionali caldaie a gas. Una differenza che può giustificare il passaggio ai sistemi di riscaldamento basati su PdC e, in particolare, a rendere più convincente la loro adozione nei nuovi edifici. Dal prossimo luglio, infatti, partirà la sperimentazione tariffaria rivolta ai clienti domestici che utilizzano le PdC. I dettagli sono riportati nella Delibera n. 205/2014/R/EEL e nella determinazione 20 maggio 2014 n. 9/2014 dell’AEEGSI mirate “a rimuovere gli ostacoli all’efficienza energetica derivanti dall’esistente struttura progressiva dei corrispettivi tariffari della fornitura di energia elettrica, in presenza di dispositivi alimentati ad energia elettrica ed energeticamente efficienti quali le pompe di calore”. Per accedere alla tariffa D1 occorre rispettare una serie di prescrizioni tra le quali l’assenza di un generatore di calore alternativo. In altre parole occorre rinunciare ai sistemi ibridi (per esempio: PdC integrate con caldaie a gas) che riescono, specialmente quando si preleva il calore dall’aria esterna nei climi più freddi, a contenere le dimensioni delle macchine e a elevare la loro efficienza media stagionale. Tra le diverse PdC che, se correttamente dimensionate, sono meno influenzate dalla temperatura dell’aria esterna e, quindi, necessitano meno di caldaie integrative, vanno ricordate quelle geotermiche che potrebbero avvantaggiarsi in modo particolare della tariffa sperimentale. Dedichiamo quindi alle PdC geotermiche questo numero della rivista, anche in considerazione del fatto che il CTI ha preparato, su indicazione della Regione Lombardia, che crede molto in questa tecnologia, una serie di norme tecniche specifiche UNI. Vi ricordiamo inoltre che, sul tema generale delle PdC, si parlerà in modo più approfondito nel corso del prossimo mcTER (San Donato Milanese – 25 giugno 2014) evento trasversale con convegni sulle PdC, riscaldamento e teleriscaldamento a biomassa, biogas e cogenerazione curato per la parte tecnica dal CTI. Direzione CTI 5 6 News e attualità Manutenzione della strumentazione critica nella prevenzione di incidenti rilevanti Alcuni incidenti rilevanti avvenuti nel passato e di seguito riportati hanno avuto tra le cause primarie il funzionamento non corretto o mancato della strumentazione critica di processo. Festus – MO (US): 2002 La rottura della manichetta di trasferimento da una ferrocisterna di cloro liquido in pressione determinò un rilascio di 24t di gas tossico che causò l’evacuazione di centinaia di persone residenti nelle vicinanze. I rilevatori di cloro installati rilevarono la perdita ma né il sistema di blocco automatico del trasferimento né il pulsante manuale azionato dall’operatore riuscirono a far chiudere le valvole telecomandate di intercettazione. Texas City – TX(US): 2005 Il non corretto funzionamento degli strumenti di misura del livello di fondo di una colonna (indicatori locali ed in sala controllo, allarmi di alto livello, blocchi per altissimo livello) determinò, durante l’avviamento dell’impianto dopo una manutenzione generale, il completo riempimento della stessa. Il prodotto fu scaricato dalle valvole di sicurezza al collettore di convogliamento ad uno sfiato (vent) in quota a circa 30 m. Si formò a terra una nube di vapori infiammabili che, innescata da un autoveicolo presente nelle vicinanze con motore acceso, causò una esplosione ed un incendio con gravi danni all’impianto e 15 morti tra il personale di manutenzione presente in una baracca mobile vicino all’impianto stesso (vedi foto). Per assicurare un adeguato controllo dei parametri operativi critici è necessaria un’efficace manutenzione programmata e/o su domanda sia della strumentazione in campo (trasmettitori, elettrovalvole, valvole di blocco) sia di quella in sala controllo (allarmi, indicatori, PLC, ecc.). Per garantire la disponibilità degli allarmi e dei sistemi di blocco automatico è necessario effettuare il test periodico richiesto secondo le scadenze prefissate dal SIL (Safety Integrity Level) richiesto. Da uno studio (Les défaillances des capteurs – 2013 ARIA) effettuato sulla base di incidenti registrati nella banca dati ARIA (Analysis Research Information on Accidents) del Ministero dell’Ambiente francese è risultata la seguente ripartizione percentuale dei trasmettitori di parametri di processo e/o ambientali presenti negli impianti che hanno causato incidenti: • Variabili fisiche (pressione, temperatura, ecc.) 43%. • Variabili condizioni anomale (incendio, gas infiammabile, tossi- co, ecc.) 29%. • Variabili spaziali (livello, ecc) 22%. • Variabili fisico-chimiche e cinematiche (pH, portata ecc.). Tra le cause all’origine dei guasti dei trasmettitori le principali sono state: a) Installazione non corretta del trasmettitore o non adatta alla funzione b) Difetti di gestione e pulizia dei trasmettitori. Questi ultimi sono infatti sovente a contatto con prodotti le cui IL CTI INFORMA caratteristiche fisico - chimiche possono sporcare, bloccare, grippare il meccanismo o degradare il materiale dei componenti (meccanici e/o elettronici). Dall’analisi degli incidenti è risultato che i trasmettitori di livello sono stati responsabili di circa il 22% degli incidenti registrati dalla banca dati in tutti i settori industriali (agroalimentare, chimica, farmaceutica, petrolchimica). In particolare per il settore della raffinazione i guasti dei trasmettitori di livello costituiscono la causa primaria dell’80% degli incidenti registrati. Il sovrariempimento dei serbatoi di stoccaggio di prodotti petroliferi e di colonne di processo è infatti stata la causa ricorrente di molti incidenti rilevanti (Recurring accidents: overfilling vessels – 2013 Peter News e attualità 7 Warte-IchemE – LPB) con: incendi da pozza (pool fire), incendi di nubi di vapori (flash fire), esplosioni di nubi di vapori infiammabili, emissioni di gas tossici, rilasci di sostanze pericolose per l’ambiente con contaminazione del suolo, di acque superficiali e di falde. In molti dei casi esaminati la manutenzione non corretta o non eseguita come previsto della strumentazione connessa alla misura del livello, agli allarmi e blocchi automatici per alto e altissimo livello è stata la causa primaria degli incidenti. Pubblicato sul numero di marzo di “Manutenzione Tecnica e Management” Domenico Barone Coordinatore CT 703 8 News e attualità UNI assegna il premio Scolari all’ing. Ettore Piantoni - Il coordinatore della Commissione Tecnica del CTI “CT 203 - Uso razionale e gestione dell’energia” Anche nel 2014, come accade fin dal 2007, si è svolta la cerimonia di assegnazione del Premio Paolo Scolari, che UNI conferisce per ringraziare e gratificare chi ha concretamente operato per la crescita della normazione nazionale, europea e mondiale e per accrescere la visibilità e la conoscenza della normativa sul mercato. La selezione di quest’anno, vagliata in base ai titoli di merito stabiliti dal regolamento UNI: • attività ed incarichi nel campo della formazione (a livello nazionale, europeo e mondiale); • continuità e concretezza della partecipazione agli organi tecnici; • attività di informazione e formazione; • altre attività finalizzate alla crescita e conoscenza della formazione e dell’UNI; Ha individuato come consueto cinque personalità, tra le 14 candidature raccolte, caratterizzate dal notevole impegno profuso tanto nell’attività normativa tradizionale, quanto nella valorizzazione dei prodotti e delle tecnologie nazionali e nello sviluppo politico-istituzionale della normazione e del suo ruolo innovativo. Tra i premiati si segnala con particolare piacere il candidato del CTI, ing. Ettore Piantoni, coordinatore della Commissione Tecnica “CT 203 Uso razionale e gestione dell’energia”. Il Comitato Termotecnico Italiano si avvale dell’apporto appassionato, continuo e competente dell’ing. Ettore Piantoni ormai da circa 7 anni; è un periodo che potrebbe sembrare breve rispetto a chi è nel mondo normativo da tempo, ma, in realtà, in questi anni la passione e la dedizione allo sviluppo delle norme tecniche e soprattutto alla promozione del loro ruolo in vari ambiti ha permesso di farlo emergere in vari contesti. L’attività normativa dell’ing. Piantoni si svolge prevalentemente nel trasversale settore dell’efficienza energetica e della gestione dell’energia con ruoli importanti sia perché direttamente collegati allo sviluppo di norme tecniche di grande interesse e attualità sia perché indirettamente funzionali alla promozione delle stesse presso il mercato e le istituzioni. L’ing. Piantoni, già componente di alcuni gruppi di lavoro CTI, prendendo il testimone dal “grande vecchio” della normazione in materia di efficienza energetica, ing. Mario de Renzio, ha preso in carico dal 2007 il coordinamento del CEN/CENELEC Project Team “ESCO and energy services”, che ha condotto con abilità e decisione portando alla pubblicazione, nel 2010, IL CTI INFORMA la EN 15900 “Energy efficiency services - Definitions and requirements” diventata un importante riferimento per altre norme nazionali ed internazionali sviluppate in seguito. Nell’ottobre del 2009 è stato nominato Chairman dell’allora CEN/CENELC Task Force 189 “Energy management and related services”, poi rinnovatasi nel CEN/CENELEC Joint Working Group 3, mantenendo comunque anche un ruolo più tecnico come coordinatore del PT sui servizi energetici. Sotto la sua gestione il JWG 3 ha portato a termine la redazione della EN 16001 “Sistemi di gestione dell’energia” successivamente diventata documento base per la redazione della più conosciuta ISO 50001, ora presa a riferimento anche dalla Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. A livello nazionale, l’ing. Piantoni è il coordinatore della Commissione Tecnica del CTI “Uso razionale e gestione dell’energia” che, negli ultimi anni, ha preparato un pacchetto di 4 norme “commissionato” dal Decreto Legislativo 115/08 relativamente ai servizi di efficienza energetica e ai loro fornitori (Energy manager – UNI CEI 11339 e ESCO – UNI CEI 11352) e alle diagnosi energetiche. Sempre in ambito europeo è poi membro dello SFEM “CEN/CLC Sector Forum Energy Management”. Si tratta di un organo consultivo del CEN e del CENELEC il cui compito è quello di promuovere la normativa di settore presso le istituzioni europee, facilitare la condivisione delle posizioni europee sui progetti di norma ISO, individuare nuove esigenze normative. In tale contesto l’ing. Piantoni è anche componente dello SFEM SRAG “SFEM Sector Rapporteur Advisory Group” costituito dai coordinatori dei JWG e dalle rispettive segreterie con il compito di dettare tempi e strategie del Sector Forum. Proprio in quest’ultimo ruolo, nel 2012 è stato incaricato dallo SFEM di coordinare il WG “ISO 50001 Communication” finalizzato ad analizzare lo stato di salute del mercato della norma sui sistemi di gestione dell’energia e a definire, a tutto favore di chi intende promuoverla, i “primi 10 validi motivi” per adottare tali sistemi. In questo contesto ha anche prodotto e presentato alla DG Energy della Commissione Europea una tabella di correlazione tra norme tecniche News e attualità 9 utili per l’attuazione della citata direttiva 2012/27/UE e gli articoli della stessa. Più recentemente (2013) l’ing. Piantoni è stato nominato dallo SFEM, quale esperto ed elemento di collegamento tra normazione e ricerca, nel working group “SET-Plan Integrated Energy Roadmap” della Commissione Europea, collegato con le azioni dell’Horizon 2020. A complemento di questa attività, l’ing. Piantoni ha partecipato a numerosi incontri pubblici (convegni, seminari, corsi di formazione) nazionali ed internazionali sia come rappresentante CTI sia come operatore (in qualità di General Manager di una ESCO) per promuovere soprattutto l’utilizzo della normativa tecnica quale strumento di distinzione e di valorizzazione delle aziende in un mercato sempre più competitivo. Si può quindi affermare che l’ing. Piantoni, in questi anni di collaborazione con il CTI, abbia contribuito, oltre che alla produzione di importanti norme, a migliorare notevolmente la visibilità del nostro Ente, della normativa tecnica e dell’operato di chi si siede attorno ai tavoli normativi in un settore, quello dell’efficienza energetica, a cui il nostro Paese dovrebbe prestare più attenzione di quanta ne ha fornita in passato. Nel ricevere il premio per l’impegno continuo svolto nell’attività di normazione in questo delicato settore, Piantoni ha dichiarato “la normazione è l’elemento di sviluppo e di innovazione più potente che abbiamo in mano in questo momento. Essa favorisce lo sviluppo di idee e di tecnologie” ed espresso l’auspicio che “le norme siano strumenti sempre meno invisibili e che, al contrario, siano portate sempre più alla conoscenza di tutti”. Il Presidente, il Direttore Generale, tutto lo staff del CTI e tutti i membri della CT 203 del CTI sono fieri della premiazione ambita da tanti, ed esprimono all’ing. Piantoni la loro gratitudine per il suo impegno, che lo ha portato ad essere insignito di un così autorevole premio nel mondo della normazione italiana. Antonio Panvini [email protected] 10 News e attualità Assemblea 2014 dei Soci CTI Il 16 aprile presso la sede di Milano dell’UNI si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Soci con il seguente O.d.G.: Comunicazioni del Presidente, Relazione del Presidente, Approvazione del Bilancio chiuso al 31.12.2013, Approvazione del Bilancio Preventivo 2014, Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti al bilancio chiuso al 31.12.2013, Situazione Soci, Quota Associativa, Modifica Regolamento CTI, Varie eventuali. Il Presidente, prof. Cesare Boffa dopo aver salutato i presenti ha evidenziato che l’attività del CTI si è svolta, in conformità con gli scopi statutari, con l’obiettivo di migliorare gli strumenti normativi a disposizione del mondo termotecnico e di accrescere la cultura tecnica del settore attraverso la partecipazione, direttamente o indirettamente, dei soggetti interessati ai temi peculiari della produzione e utilizzo dell’energia termica. Ha proseguito richiamando, in particolare, l’attenzione sulla notevole attività normativa esprimibile in: 113 norme pubblicate da UN, 31 norme pubblicate da ISO, 31 progetti di norma nazionali attualmente allo studio, 315 progetti di norma europei attualmente allo studio e 166 progetti di norma ISO attualmente allo studio. Il prof. Giovanni Riva, invece, ha illustrato nel dettaglio le attività svolte nell’anno 2013 e i programmi 2014. In particolare ha evidenziato la collaborazione con UNI e gli altri Enti Federati (EF) precisando che il CTI copre oltre il 30% del volume di attività svolte dal complesso degli EF, circa il 50% delle norme nazionali elaborate sempre dagli EF (oggi sette includendo anche il CTI). Ciò corrisponde a circa il 15% delle attività nell’ambito del “sistema UNI”. Ha messo in luce le attività a supporto della PA che sono state incoraggiate dal Consiglio CTI: attività mirate principalmente allo sviluppo di documenti utili per lo sviluppo di leggi, quindi tali da non essere inquadrati nell’attività normativa tecnica. Le attuali attività sono soprattutto di interesse dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Ha sottolineato la collaborazione svolta con le singole Amministrazioni Regionali e con il Coordinamento Energia della Conferenza delle Regioni. Il prof. Riva ha richiamato l’attenzione sull’attività di consulenza e di collaborazioni tecniche con enti e organizzazioni: per ENEA è stata terminata la raccolta di dati necessaria per l’elaborazione degli “anni climatici tipo” che terminerà nel 2014 e che, come ricaduta, permetterà di aggiornare la UNI 10329. È stato inoltre elaborato uno strumento informatico rivolto alle PA per la diagnosi energetica rapida degli edifici. L’attività proseguirà nel 2014 e verrà affiancata alla formazione di una banca dati delle innovazioni tecnologiche per il contenimento dei consumi energetici degli edifici. Con il GSE sono in corso due collaborazioni: la prima di supporto alla ricerca dati per l’aggiornamento del SIMERI “Sistema Italiano Monitoraggio Energie Rinnovabili” e la seconda centrata sulla contabilizzazione del calore e sulle modalità di incentivazione del calore rinnovabile attraverso il “Conto Termico”. Con ISPRA sono continuati i rapporti di collaborazione sulla base del Protocollo d’Intesa stipulato nel dicembre del 2011. Analogamente è stato fatto con il CNI e il CNPI. Ha ricordato, infine, l’attività di certificazione software che nel 2014 che si prevede di incrementare nel 2014. Il dr. Antonio Panvini, Direttore Tecnico Normativo, ha illustrato dettagliatamente il lavoro di ogni Sottocomitato e dei singoli Gruppi di lavoro. Il Presidente, prof. Boffa, ha ripreso la parola ed ha posto in votazione il Bilancio chiuso al 2013, approvato all’unanimità ed il preventivo 2014, approvato con due astenuti. Ha precisato che l’andamento del numero dei Soci nel 2013 ha subito una inversione di marcia ma che l’incremento del numero delle quote associative da parte di alcuni Soci ha arginato la perdita economica a sole tre quote rispetto al totale dell’anno precedente. IL CTI INFORMA Ha informato che la quota associativa relativa all’anno 2015 sarà di 960 euro per l’adeguamento ISTAT, così come approvato dal Consiglio del 24 marzo 20111 e ratificato dall’assemblea soci del 14 aprile 2011. Sono state sottoposte e motivate le variazioni al Regolamento Tecnico rese necessarie al fine di allinearlo al Regolamento UNI, approvate l’unanimità con due piccole aggiunte da apportare agli articoli 19 e 24. A questo riguardo, su sollecitazione del Socio “L’Artistico”, si è anche deciso di istituire una commissione per la futura modica dell’art. 6 “Finan- News e attualità 11 ziamento ai Lavori”. Si tratta di regolamentare la ripartizione dei costi dei lavori internazionali in modo equo fra gli appartenenti alle nuove Commissioni Tecniche (CT, ex Gruppi di Lavoro). Il verbale è disponibile sul sito CTI nell’area “Documenti istituzionali”. Segreteria CTI [email protected] Risparmio economico per uno stabilimento Parmalat - Tramite recupero e riutilizzo del calore contenuto nei fumi di un generatore di vapore Con un intervento nello stabilimento Parmalat di S. Maria di Zevio (VR) Interesco, società del Gruppo Heat&Power dedicata al recupero di energia termica dispersa in processi industriali, consente un considerevole risparmio sulla bolletta energetica migliorando l’efficienza recuperando calore dai fumi di combustione. Interesco è intervenuta sul generatore di vapore dell’impianto, installando un apposito scambiatore di calore, tramite il quale viene recuperata energia termica, che viene utilizzata per preriscaldare l’acqua nel circuito di reintegro del generatore di vapore. L’unità produce vapore a un ritmo di 12 tonnellate/ora con una potenza di recupero di picco di 600 kW e di 180 kW in esercizio medio. L’invio di acqua a temperatura elevata nel generatore comporta un risparmio interessante nei consumi di gas, ed è un intervento tipico di Interesco in tutte quelle industrie in cui siano presenti processi che fanno uso di caldaie e di generatori di vapore. Nel caso di Parmalat, l’energia termica recuperata ogni anno raggiunge gli 850 MWh per un totale di quasi 35.000 euro risparmiati ogni anno per la bolletta del gas. L’intervento è stato ripagato in parte con i proventi dei Titoli di Efficienza Energetica. 12 News e attualità Panasonic Air Conditioning - Seminari gratuiti di formazione per studenti e professionisti del settore Uno dei fattori principali in grado di distinguere un’azienda dalle altre consiste nell’attenzione per la formazione dei propri clienti, oltre alla garanzia di una costante proposta di prodotti di alta qualità. Soprattutto oggi, in Italia, non è mai stato così importante per chi opera nell’ambito della climatizzazione o ambisce a farlo il possedere un costante aggiornamento nel settore. Questo assioma è parte integrante della natura di Panasonic, ed è per questo che la sede italiana ha deciso di organizzare seminari e corsi di aggiornamento gratuiti rivolti a chi si affaccia al mercato del lavoro e chi opera già al suo interno. In particolare, sono in corso di sviluppo due tipologie di seminari formativi. Il primo caso, nato dalla possibilità offerta dall’azienda agli enti di formare i propri iscritti all’Ordine, riguarda un seminario sulle pompe di calore. Nel secondo caso, si tratta di un corso tenuto in Liguria e destinato a studenti e professionisti della climatizzazione. Corso di aggiornamento sulle pompe di calore per professionisti del settore iscritti agli ordini di categoria Ogni anno ai professionisti del settore edile (ingegneri, architetti, geometri) viene richiesto di acquisire crediti formativi per poter continuare a esercitare la propria professione. Il modo per ottenerli è partecipare a corsi di formazione che, dopo essere stati autorizzati dal rispettivo Ordine di appartenenza, permettano di incrementare le proprie conoscenze e restare aggiornati sulle nuove tecnologie che si affacciano sul mercato. Dimostrandosi vicina non solo al cliente finale ma anche ai professionisti del settore, Panasonic offre la possibilità di acquisire gratuitamente parte dei crediti richiesti organizzando, in collaborazione con la società di progettazione e consulenza Idroform, una serie di corsi dedicati al mondo delle pompe di calore e riservati ai professionisti iscritti all’Ordine. I corsi sono tenuti da un ingegnere termotecnico e finalizzati a fornire ai partecipanti sia aggiornamento che formazione tecnica. Nello specifico, i seminari si focalizzano sull’approfondimento delle normative vigenti per gli impianti con pompe di calore, sulle detrazioni e il conto termico, per poi illustrare le tipologie di pompe di calore, la loro integrazione con l’impianto fotovoltaico e concludere con l’analisi delle peculiarità della gamma Aquarea Panasonic e il dibattito tra i presenti. Ogni seminario consente ai partecipanti di ricevere, oltre a un aggiornamento di alta qualità, un attestato di partecipazione valido per maturare crediti formativi. Lo scorso 5 maggio il corso che si è svolto a Verona ha contato 60 partecipanti. I prossimi incontri sono previsti nei giorni martedì 24 giugno a Modena e giovedì 26 giugno a Firenze. Gli incontri si terranno presso le sedi dell’Ordine degli Ingegneri, l’invito alla partecipazione verrà inviato a tutti gli iscritti. Corso di formazione sui sistemi di climatizzazione Panasonic per studenti e professionisti del settore Panasonic investe nei giovani, organizzando seminari tenuti da tecnici dell’azienda altamente qualificati che IL CTI INFORMA consentano di migliorare la preparazione tecnica degli studenti prossimi al lavoro attraverso una formazione non solo teorica ma anche pratica. Lo scopo è quello consentire ai giovani di restare costantemente al passo con l’evoluzione tecnologica e facilitare gli istituti coinvolti a disporre di strutture e laboratori appropriati per una corretta e completa formazione. I seminari in questione sono tenuti dall’ingegner Gaetano Nigro di Panasonic presso l’istituto secondario superiore IPSIA di Cairo Montenotte, in provincia di Savona. Si tratta in totale di due corsi, uno focalizzato sui sistemi di climatizzazione VRF e l’altro sui sistemi residenziali aria-acqua. L’iscrizione è gratuita e riservata agli studenti dell’ultimo anno dell’istituto e a professio- News e attualità 13 nisti del settore (progettisti e installatori). Il programma della giornata prevede una sessione iniziale teorica con la presentazione dei principi di funzionamento del sistema di climatizzazione in questione, per poi passare a vere e proprie prove pratiche in laboratorio sull’impianto funzionante. Il seminario termina con test, dibattito e consegna di un attestato di partecipazione rilasciato da Panasonic. I prossimi corsi si terranno presso l’Istituto Secondario Superiore IPSIA di Cairo Montenotte nei giorni 19 e 20 giugno. Per ottenere maggiori informazioni sui corsi e ottenere il modulo di partecipazione contattare il numero 010 3625471 o l’indirizzo [email protected] Pubblicato il nuovo Regolamento (UE) n. 431/2014 - Sulla compilazione di statistiche annuali sui consumi energetici delle famiglie È stato pubblicato sulla G.U.E. dell’1/05/2014 il Regolamento (UE) n. 431/2014 della Commissione Europea del 24 aprile 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle statistiche dell’energia per quanto riguarda la compilazione di statistiche annuali sui consumi energetici delle famiglie. Il Regolamento UE 431/2014 sostituisce gli allegati A e B del regolamento (CE) n. 1099/2008, il quale definisce le statistiche nazionali da comunicare alla Commissione (Eurostat). L’allegato A fornisce chiarimenti terminologici e contiene delucidazioni e definizioni dei termini utilizzati negli altri allegati del Regolamento. L’allegato B si riferisce alla rilevazione annuale delle statistiche dell’energia e ne descrive il contenuto, le unità, il periodo di riferimento, la frequenza, nonché i termini e le modalità di trasmissione dei dati. Rimangono in vigore gli allegati: • C “statistiche mensili dell’energia”: relativo alla rilevazione mensile delle statistiche dell’energia, ne descrive il contenuto, le unità, il periodo di riferimento, la frequenza, nonché i termini e le modalità di trasmissione dei dati. • D “Statistiche mensili a breve termine”: relativo alla rilevazione mensile a breve termine di dati statistici, ne descrive il contenuto, le unità, il periodo di riferimento, la frequenza, nonché i termini e le modalità di trasmissione dei dati. I l t e s t o c o m p l e t o d e l Re g o l a m e n t o ( U E ) n. 431/2014 è disponibile sul sito CTI nell’area “Legislazione”. Giovanni Murano [email protected] 14 Dossier CTI Sistemi geotermici a pompa di calore Uso della fonte geotermica a bassa temperatura e aspetti ambientali nella normazione UNI Umberto Puppini Coordinatore CT 608/GL 03 e CT 608/GL 04 Aggiornamento dell’articolo pubblicato sul numero di febbraio di “Impianti Building – Plastic Pipes & Fittings” Le applicazioni geotermiche sono una realtà in grado di dare un contributo sostanziale al contenimento dei consumi energetici degli edifici, sia per gli aspetti legati alla climatizzazione invernale che per quelli legati al raffrescamento estivo. Si valuta che nelle case italiane siano installati mediamente apparecchi elettrici con una potenza cumulata per 13 kW (a fronte del limite contrattuale tipico di 3 kW) su cui incide sensibilmente la presenza di dispositivi di raffrescamento a compressore elettrico. In questo contesto, la diffusione di sistemi di climatizzazione reversibili a basso consumo energetico, come le pompe di calore, ha un primario interesse strategico e commerciale anche in Italia. In particolare le pompe di calore geotermiche, ossia collegate a sistemi di dispersione e recupero dal terreno con diverse tecniche, promettono elevati risparmi energetici per un’ampia rosa di applicazioni e, conseguentemente, un positivo impatto sull’ambiente soprattutto in termini di contenimento delle emissioni di gas serra. Su queste premesse la Regione Lombardia ha affrontato, con il supporto del Comitato Termotecnico Italiano, il difficile lavoro di sviluppo del settore della geotermia a bassa temperatura. Per raggiungere l’obiettivo prefissato e favorire la crescita del mercato nella direzione della “qualità”, è stato predisposto un ampio programma di lavoro per la messa a punto di norme tecniche mirate a rendere le applicazioni geotermiche il più possibile sicure, efficienti e funzionali, salvaguardando nel contempo i vari risvolti ambientali. UN RICHIAMO ALLO SCAMBIO TERMICO NEL SOTTOSUOLO Salvo casi particolari, i sistemi di estrazione di energia geotermica a bassa temperatura si sviluppano per profondità generalmente inferiori a 400 metri e attingono da sorgenti a temperatura praticamente stabile nel tempo e in profondità, rappresentate dal terreno e dalle falde in equilibrio termico con la temperatura media dell’aria. Diversamente sistemi profondi che attingono da serbatoi termici ad alta temperatura alimentata dal calore interno della terra sono profondi anche diverse migliaia di metri e sono destinati innanzitutto alla produzione di energia elettrica. I sistemi e gli impianti che consentono di estrarre energia dal sottosuolo recentemente sono divenuti oggetto di una serie di progetti di norma elaborati in sede CTI, poi divenute norme UNI: • UNI 11466:2012 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per il dimensionamento e la progettazione” • UNI 11467:2012 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per l’installazione UNI 11468:2012 - Impianti geotermici a pompa di calore - Aspetti ambientali” • UNI 11468:2012 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti ambientali” • UNI TS 11487:2013 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per l’installazione di impianti ad espansione diretta” • UNI 11517:2013 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per la qualificazione delle imprese che realizzano scambiatori geotermici”. Altri progetti di norma sono seguiti a questa attività e sono in corso di elaborazione presso il CTI nell’ambi- IL CTI INFORMA to del gruppo di lavoro CT 608: • E0206D290 “Impianti geotermici a pompa di calore: monitoraggio energetico, ambientale e manutenzione”, documento che ha incontrato alcune difficoltà nell’ affrontare l’aspetto ambientale del tema. • E0206D170 “Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali dei sistemi idrotermici a pompa di calore”, documento utile per lo sfruttamento di tutte le acque superficiali, che non richiedono necessariamente la realizzazione di una geosonda (lo scambiatore di calore potrebbe essere costituito da piastre, ad esempio). • E0206D570 “Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti di qualificazione degli operatori delle ditte installatrici e/o perforatrici”, documento strettamente connesso con la UNI 11517:2013, in quanto va ad analizzare e puntualizzare le diverse competenze, conoscenze, abilità e formazione di tutti i soggetti implicati nella realizzazione delle geosonde (dal direttore lavori alle diverse figure tecniche). Di seguito, oltre a definire il contesto di interesse, si illustra per sommi capi la norma relativa agli aspetti ambientali dell’uso di pompe di calore geotermiche (UNI 11468:2012) e si indicano alcune ipotesi per la loro implementazione. SISTEMI A SCAMBIO INDIRETTO O A CIRCUITO CHIUSO I sistemi a scambio termico indiretto consistono in un circuito chiuso formato da una tubazione inserita nel sottosuolo e riempita con un fluido termovettore normalmente a base di acqua eventualmente additivata con liquidi antigelo e stabilizzanti. Il movimento del fluido nel circuito assorbe o cede calore con il terreno circostante (figura 1). Lo scambio termico nel terreno può avvenire anche con sistemi ad espansione diretta (DX) quando il fluido termovettore, in questo caso interamente costituito da composti, sia di origine naturale come ammoniaca o anidride carbonica, sia di sintesi come i freon, che scorre in tubazioni di rame rivestite di PE inserite nel Dossier CTI 15 terreno. In questo caso il trasferimento di calore avviene grazie al fluido che circola nel circuito chiuso dalla serpentina posata nel terreno che funge da evaporatore, quindi, attraverso la pompa di calore fino al pavimento radiante, che funge da condensatore. Anche se questi sistemi non sono molto diffusi in Italia sono oggetto della Specifica Tecnica UNI TS 11487:2013. Le principali tipologie di impianti sono alimentate da scambiatori a sviluppo verticale o a sviluppo orizzontale. In alcuni casi e con particolari cautele il circuito di scambio termico può essere accoppiato a strutture di fondazione sia a sviluppo verticale (pali, diaframmi) sia a sviluppo orizzontale (platee). SISTEMI A SCAMBIO DIRETTO O A CIRCUITO APERTO Nei sistemi a scambio diretto il calore si ottiene estraendo acqua dalla falda (e non da corpi idrici superficiali perché in questo caso si tratta di fonte rinnovabile di tipo idrotermico) che, attraverso uno scambiatore, viene mandata ad una macchina termica (gruppo frigorifero, pompa di calore) e quindi restituita alla falda di origine (figura 1) o a un corpo idrico superficiale. FIGURA 1 - Tipologie di sistemi di scambio geotermico a bassa temperatura 16 Dossier CTI IL PRINCIPIO DI SOSTENIBILITÀ E LA GEOTERMIA A BASSA TEMPERATURA Gli impianti alimentati da fonte geotermica a bassa temperatura, siano essi a scambio indiretto (o a circuito chiuso) o a scambio diretto (o a circuito aperto) vengono di norma asserviti al condizionamento estivo ed invernale di ambienti chiusi ed alla produzione di acqua calda per uso sanitario per mezzo di pompe di calore che possono essere reversibili, cioè adatte all’uso sia d’estate che d’inverno, e polivalenti, ossia adatte alla produzione contemporanea di caldo e freddo. Lo stesso tipo di impianti è adatto anche all’uso diretto, per esempio per serre o stabilimenti termali, sempre che la temperatura del terreno lo consenta. Per preservare la qualità ambientale delle risorse è necessario tener conto delle matrici investite dallo scambio termico nel sottosuolo e perciò, nella fase di analisi per il progetto, definire le modalità utili a garantire la sostenibilità ambientale ed economica della produzione di energia termica dalla sorgente di calore geotermica. La definizione più nota di Sviluppo Sostenibile, dopo quella data dalla Commissione Brundtland nel 1987, è stata proposta da World Conservation Union (WCU), UN Environment Programme (UNEP) e World Wide Fund for Nature (WWF), che lo hanno identificato come ’un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali la vita stessa dipendÈ. Oggi l’idea di sostenibilità ha lo stesso ruolo assunto da altre idee ‘normativÈ come prosperità, libertà, solidarietà, equità, cioè idee che possono essere utili per dare un orientamento generale ma che devono essere interpretate concretamente in ogni specifica situazione (Homann, 1996; Brand, 1997). Se si condivide questo principio come criterio fondante per le scelte di progetto, si pone la necessità di comprendere quali azioni concrete possono rendere sostenibile l’uso delle risorse geotermiche sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista energetico e, in ultima analisi, dal punto di vista economico. L’Unione Europea sta sviluppando una serie di programmi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tra le quali è esplicitamente riconosciuto il grande potenziale della fonte geotermica sia per la produzione di energia elettrica - si pensi al progetto per alimentare le linee AV della Germania con centrali geotermiche EGS dislocate lungo i percorsi - sia per la produzione di energia termica per usi civili e industriali. Le visioni dei programmi europei coprono la prospettiva breve del 2020 e più in là, nel medio e lungo termine, del 2030 e del 2050. L’interconnessione tra l’aspetto energetico, quello economico e infine quello ambientale o, in una parola, la sostenibilità del sistema, è maggiore di quanto non si creda perché l’efficienza dello scambio termico dipende dalla conservazione della capacità di rinnovamento della risorsa, possibile finché non subisce alterazioni termiche irreversibili. Queste alterazioni possono dipendere da pratiche sbagliate in fase di progettazione, di esecuzione e di gestione di un impianto. Oltre ai rischi di attivare effetti negativi, complementarmente è opportuno evidenziare gli effetti positivi indotti dall’uso della risorsa geotermica, vale a dire: • Incremento dell’impiego di risorse rinnovabili • Riduzione di emissioni di CO2 e altri gas nocivi • Miglioramento della qualità estetica degli edifici e riduzione delle emissioni sonore • Incremento dell’efficienza energetica, espressa con indicatori standard come COP, GUE e EER • Risparmio economico. LA PROGETTAZIONE INTEGRATA E IL CONTROLLO DEI RISCHI Le analisi energetiche e ambientali sulla risorsa geotermica raggiungono la massima efficacia nell’ambito delle procedure di progettazione integrata, le sole che rappresentano una sicura base per l’uso corretto e duraturo di energia geotermica a bassa temperatura. Queste prassi sono rivolte a utenti evoluti e attenti sia ai vantaggi già richiamati sia al significato della IL CTI INFORMA produzione in filiera corta, in questo caso di energia, che la fonte geotermica e quella solare possono offrire. Tali utenti sono rappresentati da: • Investitori e progettisti, per la fase di valutazione di fattibilità del progetto. • Imprese, per la fase di esecuzione tramite scavi e perforazioni, posa di materiali nel sottosuolo, installazione e allestimento degli impianti meccanici. • Gestori, per le fasi di esercizio, manutenzione e eventuale dismissione dell’impianto. • Controllori pubblici e privati, per la fase di verifica degli effetti dello scambio termico a breve, medio e lungo termine. Le possibili interferenze con l’ambiente interessano soprattutto il serbatoio naturale rappresentato dal sottosuolo, ossia il volume di terreno che alimenta l’impianto e che è anche il recettore finale del processo di scambio. Il valore che matura con l’uso sostenibile della risorsa deve essere conservato evitando l’alterazione incontrollata dell’equilibrio termico del serbatoio. Per questo motivo la definizione dei parametri energetici ed ambientali significativi e la misurazione delle loro variazioni rappresentano il solo modo per controllare la sostenibilità dello scambio termico. Date queste premesse, le analisi preliminari saranno rivolte a limitare o impedire l’evenienza di danni alle matrici ambientali già nella fase di progettazione, quindi in quella di esecuzione e, infine, nella fase di gestione e manutenzione di un impianto alimentato con fonte geotermica. L’attenzione dev’essere rivolta sia ad ottenere il massimo del vantaggio sia a proteggere l’utente dagli eventuali effetti negativi sulle matrici ambientali coinvolte nello scambio termico, ossia sottosuolo, corpi idrici superficiali e sotterranei, atmosfera e biosfera. La progettazione integrata serve a definire cosa è utile fare per soddisfare i principi dettati dalle norme di riferimento e, al tempo stesso, per gestire i rischi ambientali, con l’obiettivo di rispettare l’interesse economico e sociale di tutti i componenti della filiera e di attivare tutte le misure di cautela. Dossier CTI 17 LA NORMA UNI 11468:2012 La norma definisce una procedura di valutazione del livello di compatibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore. La norma è finalizzata a individuare le possibili interferenze con l’ambiente degli impianti che si servono di fonti geotermiche a bassa temperatura, qualsiasi sia il sistema impiegato per scambiare calore. Le interferenze con l’ambiente riguardano soprattutto il serbatoio naturale rappresentato dal sottosuolo, che alimenta l’impianto ed è anche il recettore finale del processo di scambio termico. La norma si propone come strumento destinato al progettista, alle imprese e ai controllori pubblici e privati. Proprio perché si rivolge a diverse figure professionali e quindi con diverse esigenze di conoscenze sul sistema, ed anche per venire incontro alle richieste degli organi istituzionali preposti al controllo, la norma è stata volutamente redatta in maniera discorsiva. FIGURA 2 - Esempio di sala tecnica (Fonte: E.GEO srl) Scopo e campo di applicazione La norma definisce i criteri per la valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore e si applica alle fasi di progettazione, installazione, gestione, manutenzione e controllo. La norma ha come scopo e campo d’applicazione gli impianti geotermici a bassa entalpia a pompa di calore a scambio diretto (o a circuito aperto) e a scambio indiretto (o a circuito chiuso) progettati ed eseguiti in conformità alla UNI 11466:2012 e alla UNI 11467:2012, uti- 18 Dossier CTI ACCETTABILITÀ CRESCENTE DANNO POTENZIALE Forte Moderato Minimo Non degno di considerazione Alta Rischio alto Rischio alto Rischio medio-basso Quasi nullo Media Rischio alto Rischio medio Rischio basso Quasi nullo Bassa Rischio medio-alto Rischio medio-basso Rischio basso Quasi nullo Trascurabile Rischio basso medio-alto Rischio medio-basso Rischio basso Quasi nullo PROBABILITÀ D’INSORGENZA DEL PERICOLO TABELLA 1 - Schema per la valutazione preliminare del rischio lizzati per produrre energia termica per climatizzazione (riscaldamento, raffrescamento), e produzione di acqua calda sanitaria mediante scambio di calore con il sottosuolo, qualunque sia la destinazione finale. A questo fine si ritiene utile valutare gli effetti positivi dell’uso della risorsa in termini di: • Riduzione di emissioni di CO2 e altri gas • Uso di risorse rinnovabili • Efficienza energetica espressa come SPF, COP, GUE e EER e, nel contempo, valutare gli eventuali effetti negativi sulle matrici ambientali (atmosfera, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee) e sugli esseri viventi. FIGURA 3 - Rischio veicolazione contaminazione attraverso sonda verticale Valutazioni per un giudizio di sostenibilità ambientale La realizzazione di impianti può interferire direttamente con matrici ambientali usate anche per altri scopi, primo tra i quali, nel caso delle falde, l’approvvigionamento di acqua potabile che in Italia avviene per oltre il 75% da queste fonti. Per questo motivo si rende necessario tenere in massima considerazione la tutela della risorsa destinata a questi usi nell’uso di entrambi i sistemi, valutando la loro sostenibilità ambientale con la dovuta attenzione. A tal fine è necessario individuare e stimare il rischio legato all’interferenza con gli altri usi e valutare la sostenibilità dell’intervento. Di seguito sono elencate alcune valutazioni utili a esprimere un giudizio di sostenibilità basato su criteri oggettivi: • Esito della valutazione preliminare del rischio. • Esito dell’eventuale analisi di rischio eseguita secondo Linee Guida Luglio 2006 di ISPRA. • Esito delle eventuali modellazioni con indicazione dell’estensione della variazione di temperatura della falda per equidistanza rappresentata da variazione isotermica di 1 °C. • Valutazione della deriva termica nel tempo tramite analisi del TRT a carico costante o a carico variabile o tramite modellazioni con codice analitico o con codice numerico. • Calcolo e verifica impronta su serbatoio geotermico tramite bilancio energetico annuale. • Valutazione della durabilità dell’opera basata su assenza o stabilizzazione deriva termica e su penalizzazione. • Valutazione dell’efficienza energetica del sistema di IL CTI INFORMA scambio geotermico espressa come COP, GUE e EER. • Quantificazione della riduzione delle emissioni di CO2 e quantificazione delle TEP risparmiate con l’uso della risorsa geotermica. • Previsione procedure di dismissione. Monitoraggio quantitativo per sistemi a scambio diretto e indiretto I principali parametri utili a definire le condizioni di esercizio dello scambio termico, con riguardo alla produzione sostenibile di energia, sono elencati di seguito: • Temperature e livelli delle falde • Temperature di mandata e ritorno dell’acqua di circolazione nell’impianto • Portata dell’acqua di circolazione dell’impianto • Condizioni climatiche esterne (temperature, umidità relativa e irraggiamento solare) • Temperatura dell’ambiente interno • Potenza elettrica assorbita dalla pompa di calore • Frequenza di funzionamento del compressore • Regime delle portate. La frequenza delle misure deve essere definita in sede di progetto. Dossier CTI 19 Il campionamento d’acqua va fatto con elettropompa sommersa posata almeno 2 m sotto il livello di equilibrio della falda accertato, presso i filtri nel punto di osservazione designato a tale scopo, con pompaggio fino a stabilizzazione dei valori di portata, temperatura e conducibilità o fino a estrazione di un volume d’acqua pari a 3 volumi della colonna del punto di osservazione. Il monitoraggio può essere finalizzato alla quantificazione di diversi parametri. Dovranno essere indicate le metodiche per l’analisi dei parametri scelti. Nel caso il monitoraggio evidenzi anomalie significative relative all’efficienza dello scambio termico e dell’integrità ambientale delle matrici interessate, si rende necessario valutare tutti i parametri di progetto verificando innanzitutto la performance energetica dell’impianto. Per quanto riguarda i parametri ambientali va definito un protocollo specifico per valutare il significato dell’anomalia e per la ricerca delle sue cause, con riguardo anche ad eventuali perturbazioni delle condizioni di avvio dell’esercizio dovute a cause esterne. La frequenza dei campionamenti deve essere definita in sede di progetto. Alcuni parametri sono elencati di seguito: CONCLUSIONE Monitoraggio qualitativo per sistemi a scambio diretto e indiretto Il monitoraggio periodico della qualità dell’acqua delle falde interessate dai sistemi di scambio termico può rendersi necessario con frequenza da definire caso per caso, eventualmente in parte e in tutto coincidente con i momenti del monitoraggio quantitativo. PARAMETRI MICROBIOLOGICI Escherichia coli Metallobatteri La norma definisce una procedura di valutazione del livello di compatibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore ed è finalizzata a individuare le possibili interferenze con l’ambiente degli impianti, qualsiasi sia il sistema impiegato per scambiare calore. Tale procedura deve essere parte del processo di progettazione integrata finalizzato a ottenere PARAMETRI CHIMICI la massima efficienza dall’impianto a fonte Metalli geotermica. Solfuri (comeH2S) La casistica degli impianti oggetto di monitoAzoto ammoniacale raggio e di verifiche di efficienza è ormai ampia e costituisce un valido strumento di dimoAzoto nitroso strazione dell’efficacia dei sistemi di scambio a Azoto nitrico fonte geotermica. Idrocarburi totali (espressi come n-esano) Idrocarburi leggeri C<12 Idrocarburi pesanti C>12 Solventi clorurati TABELLA 2 - Set analitico indicativo per verifica qualità acque sotterranee presso impianti di scambio geotermico 20 Dossier CTI Sistemi geotermici a pompa di calore La qualificazione delle imprese geotermiche: UNI 11517:2013 Nell’ambito di un utilizzo migliore (ov vero più sostenibile) delle risorse, i sistemi geotermici a pompa di calore possono ricoprire un ruolo molto importante: questo genere di impianti, infatti, funziona estraendo calore dalla terra in inverno e reintroducendolo in estate, migliorando il comfort dell’edificio cui sono collegati, con il solo utilizzo di energia elettrica (senza l’utilizzo di combustibili, quindi). Questa tecnologia, se venisse sfruttata adeguatamente, avrebbe diversi vantaggi, sia dal punto di vista energetico che economico, sul sistema nazionale. Tuttavia, proprio in quanto mercato emergente, vi è un rischio più che meramente teorico di possibili deviazioni rispetto alle BAT (migliori tecniche) di progettazione e realizzazione disponibili sul mercato. Per questo motivo il CTI, in collaborazione con Regione Lombardia, ha sviluppato un pacchetto di norme per indirizzare gli operatori su un percorso di miglioramento, fornendo altresì gli strumenti necessari ad un corretto sviluppo di questi sistemi. Ultima pubblicata tra queste norme è la UNI 11517:2013 “Sistemi geotermici a pompa di calore - Requisiti per la qualificazione delle imprese che realizzano scambiatori geotermici”, che fornisce i requisiti che un’impresa deve soddisfare per poter essere qualificata. Queste competenze sono state reputate le minime conoscenze necessarie ad una ditta per poter essere in grado di lavorare in questo mercato in maniera: • Responsabile, sia per l’ambiente che per il committente • Funzionale, sia per il progettista che per gli installatori • Trasparente, per le amministrazioni e i controllori. La norma fornisce una serie di elementi utili alle ditte interessate alla qualificazione per identificare quei settori in cui devono svilupparsi per offrire un servizio completo e di qualità, specificando quali sono i requisiti e le capacità (tecnica, organizzativa, economico-finanziaria e di gestione) che devono possedere e quali attività devono fornire. In aggiunta, la norma fornisce tutta una serie di tabelle la cui compilazione permette una veloce fotografia della società; l’appendice B, in particolare, fornisce la lista di controllo per la pianificazione, realizzazione e controllo delle attività dell’impresa, definendo chiaramente tutte le fasi della realizzazione dell’impianto geotermico, chi deve effettuare tale operazione, chi ne è responsabile, quale tipo di controllo deve essere svolto e da chi e, infine, dove tale operazione è stata descritta (in quale punto della UNI 11467:2012 o in quale disposto legislativo). La norma fornisce, inoltre, l’elenco di tutti i documenti che devono essere presentati al committente in fase di redazione del contratto, in modo tale da fornire tutti i dati che possono essere utili all’interessato sia per determinare le competenze della società, sia per poter velocemente confrontare preventivi da ditte diverse, valutandone la qualità e non facendo affidamento esclusivamente al mero dato economico. Questa norma, come detto, fa parte di un pacchetto di documenti sviluppato dal CTI a partire dal 2009 e di cui nell’articolo precedente si elencano tutti i titoli, che copre i diversi aspetti relativi alla progettazione e all’installazione dei sistemi geotermici a pompa di calore. Dario Molinari [email protected] Convegno CTI - Regione Lombardia – MiSE IL NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ESEMPI APPLICATIVI E MODALITÀ D’USO Martedì, 3 giugno 2014 Milano - Palazzo Lombardia, Sala Biagi Organizzato da In collaborazione con Il decreto ministeriale 10 febbraio 2014 “Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013.”, dal 1 giugno 2014, chiede a tutti gli operatori di considerare gli impianti di climatizzazione come insiemi complessi ed integrati che è necessario conoscere. L’art. 3 del decreto prevede poi che “al fine di facilitare e uniformare la compilazione del libretto di impianto per la climatizzazione e dei rapporti di controllo di efficienza energetica, il CTI mette a disposizione degli esempi applicativi per le tipologie impiantistiche più diffuse”. Il convegno organizzato da CTI in collaborazione con Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico intende quindi presentare gli esempi applicativi e fornire i chiarimenti richiesti dal pubblico sulle modalità d’uso di questo strumento che va visto come una nuova opportunità per il sistema produttivo italiano. 10.30 Apertura lavori Giovanni Riva – Comitato Termotecnico Italiano 10.40 Il decreto 10/2/2014: Obblighi e opportunità Roberto Moneta – MiSE 11.00 Il libretto d’impianto: il punto di vista delle regioni Mauro Fasano – Regione Lombardia 11.20 Manutenzione, controllo di efficienza energetica, ispezione: chi, come, quando Mauro Marani e Domenico Prisinzano – ENEA 11.40 Tavola Rotonda aperta alle domande del pubblico: gli esempi applicativi predisposti dal CTI Modera – Antonio Panvini CTI Partecipano: Esperti CTI e ENEA, CNA Installazione Impianti, Confartigianato, Aicarr e Assistal 12.50 Conclusioni e chiusura Lavori 22 Prodotti & Soluzioni BRUGG PIPE SYSTEMS - Tubazioni di Brugg Pipe Systems nel tempio del benessere Data la presenza di acqua termale sono stati installati i raccordi a polifusione (FUSAPEX), con terminali flangiati a garanzia di una tenuta qualitativa nel tempo. Per addestrare in modo adeguato il personale tecnico alla posa delle tubazioni, Brugg Pipe Systems ha organizzato un corso di formazione direttamente in cantiere. In tal modo gli installatori hanno ricevuto le principali nozioni e tecniche sulla posa e sul montaggio delle soluzioni. A Pescantina, nel cuore della Valpolicella, la zona collinare che lambisce le prealpi venete sorge uno dei più moderni e rinomati centri benessere d’Italia, Aquardens. Questo complesso è il parco termale più grande d’Europa, grazie ai 35.000 metri² di superficie acquatica; alle 220 postazioni per idromassaggi, ideali per rimettersi in forma usufruendo dei benefici dati dai 46°C di temperatura dell’acqua. Il calore eccedente viene sfruttato dall’impianto termico ad alto contenuto tecnologico, ottenendo così un risparmio di 1.500 tonnellate all’anno di petrolio. La fornitura di soluzioni BRUGG La fornitura di tubazioni flessibili preisolate prodotte da BRUGG ha consistito in tubi per l’alimentazione dell’acqua calda per le piscine esterne, per il riscaldamento dei locali e per la rete idrica in generale. Queste soluzioni sono state scelte per la rapidità di posa, quasi 1000 metri in 3 giorni lavorativi, per la disponibilità e la velocità di consegna e per l’ampia gamma a disposizione che ha permesso di realizzare una vera e propria rete ottimizzando le portate ed i diametri necessari. La soluzione prescelta, il nuovo CALPEX Data la tipologia di intervento i progettisti hanno impiegato la tubazione CALPEX, la cui flessibilità è stata incrementata del 24% rispetto alla precedente versione grazie ad un’approfondita rivisitazione delle geometrie e dell’ondulazione del mantello esterno. La tubazione rappresenta quindi il massimo grado di evoluzione presente in una condotta preisolata: flessibilità, basso impatto energetico, affidabilità e rapidità di installazione. Un secondo importante miglioramento riguarda la riduzione del 30% del raggio di curvatura. In tal modo i rotoli di condotta hanno lunghezze maggiori e logistica/movimentazione agevolata. Svariati sono i campi di applicazione del nuovo CALPEX: approvvigionamento di acqua in generale, usi industriali e civili con temperature fino a 95°C, reti di teleriscaldamento, trasporto di acqua potabile, acque reflue, linee di refrigerazione e piscine. BRUGG PIPE SYSTEMS www.pipesystems.com Prodotti & Soluzioni 23 ECOSPRAY - Sistemi DeNOx SNCR con conversione termo-catalitica di urea gassificata in ammoniaca Grazie ai continui sforzi in ricerca e sviluppo, Ecospray Technologies - da poco segnalata da Legambiente nell’ambito del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 - è in grado di offrire le soluzioni più adeguate in termini di depurazione e di raffreddamento di aria/gas, incluse le più innovative tecniche di spruzzamento nelle applicazioni industriali. Oltre a fornire sistemi DeNOx SCR, Ecospray ha sviluppato una soluzione SNCR in grado di aumentare considerevolmente le performance di abbattimento degli NOx. Nei processi di combustione a alta efficienza i consumi di combustibile vengono ridotti ma, di solito, il livello di NOx nei gas esausti aumenta. Per diminuire le emissioni di NOx, i sistemi SNCR esistenti richiederebbero sempre maggiori consumi di urea. Con i sistemi SNCR a livello stechiometrico le performance si attestano attorno al 50-55%, all’aumentare dell’iniezione di urea aumenterebbe soprattutto il rischio di avere un eccessivo slip di NH3 non reagita. L’uso delle più efficienti soluzioni di ammoniaca fino al 25% sembrano essere l’alternativa migliore ma richiedono maggiori precauzioni per stoccaggio e movimentazione di NH3, così come il suo utilizzo è percepito dagli operatori come meno “sicuro e confortevole” rispetto all’urea. Il sistema Ecospray è basato su un’ottimizzazione dell’efficienza attraverso la conversione termo-catalitica esterna di urea gassificata in ammoniaca. Per consentire un utilizzo agevole e efficiente di urea nei sistemi DeNOx, Ecospray ha sviluppato una soluzione per gassificare l’urea prima della sua iniezione ove richiesto. Si tratta di una pratica già adottata con successo in molte applicazioni SCR come in impianti di produzione di energia e incenerimento. Il sistema consiste in un piccolo flusso di gas caldo di processo (450-500°C) “spillato” dall’impianto e convogliato in un reattore catalitico di evaporazione (si può utilizzare del vapore surriscaldato in caso di suo difetto). La soluzione di urea è iniettata nel reattore con ugelli nebulizzatori “dual fluid”, appositamente progettati da Ecospray; l’acqua chimica viene evaporata e le particelle solide di urea rimaste sono prima convertite in NH3 e HCNO. Subito dopo, i siti altamente attivi del catalizzatore presente nel reattore acce- lerano anche la reazione dell’altrimenti scarsamente reattivo HCNO e dei suoi composti correlati col gas in fase acquosa; si formano così rapidamente ammoniaca e anidride carbonica secondo la seguente reazione: HNCO(gas)+H2O -> NH3(gas)+CO2(gas). Poi, il gas contenente circa il 5% di ammoniaca gassosa è re-iniettato nel sistema di preriscaldo. La conversione completa e rapida di urea in ammoniaca prima dell’iniezione nel sistema SNCR ne riduce molto il consumo e ne aumenta l’efficienza. Risultati pratici del sistema di gassificazione esterno di urea tratti da varie prove industriali eseguite in più settori applicativi (forni cemento, caldaie) hanno mostrato che, rispetto all’iniezione diretta di NH3 in soluzione nella corrente di gas, il nuovo sistema Ecospray offre diversi vantaggi: riduce il consumo di urea del 30-40% mantenendo la stessa efficienza dei sistemi d’iniezione standard, circa il 50% di efficienza DeNOx; aumenta l’efficienza DeNOx (fino al 60%) anche con modeste aggiunte di urea e con slip di ammoniaca contenuto; aumenta l’efficienza della produzione. In caso di modifica di un sistema DeNOx SNCR esistente i vantaggi sono: mantenimento sistema esistente di stoccaggio e distribuzione del reagente; pay-back investimento in 8-10 mesi. Vantaggi in caso di installazione di un nuovo sistema DeNOx SNCR: costo per investimento/manutenzione/ gestione sistema di stoccaggio molto più basso rispetto al NH3; condizioni di funzionamento più facili e maggiore confidenza dei lavoratori; molto simile, se non migliore, efficienza DeNOx perché spruzzare ammoniaca gassificata permette di iniziare subito la reazione tra ammoniaca e NOx dopo il punto di iniezione; simile costo annuale per l’uso del reagente. ECOSPRAY TECHNOLOGIES www.ecospray.eu 24 Prodotti & Soluzioni EDILCLIMA - Software per la progettazione termotecnica ed impiantistica Edilclima è una software-house che da oltre 30 anni sviluppa programmi di calcolo per la progettazione impiantistica e per la verifica dell’osservanza dei vincoli di legge. Il maggiore impegno di Edilclima è, da sempre, quello di realizzare strumenti di calcolo flessibili che restituiscano al progettista il ruolo decisionale primario che gli compete; l’azienda si occupa di approfondire gli aspetti metodologici e normativi, non solo partecipando attivamente ai gruppi di lavoro e ai sottocomitati del CTI e del CEN, ma anche anticipando tali lavori con proposte proprie preventivamente collaudate e validate sul campo. Il risultato di tale impostazione ha consentito al software Edilclima di divenire, negli ultimi vent’anni, un riferimento che ha spesso anticipato gli eventi normativi, contribuendo a una preventiva formazione culturale degli operatori. Il software Edilclima è oggi diffuso tra oltre 10.500 clienti ed è apprezzato non solo per l’affidabilità dei risultati di calcolo che esso restituisce ma anche per i servizi a valore aggiunto di cui si compone l’offerta, tra cui l’assistenza base gratuita, la possibilità di confrontarsi con gli altri professionisti del settore partecipando alle discussioni sul forum normativo, l’ampia offerta in tema di formazione curata direttamente dal personale tecnico Edilclima. EC700 Calcolo prestazioni energetiche degli edifici consente di calcolare le prestazioni energetiche degli edifici in conformità alle Specifiche Tecniche UNI/TS 11300, considerando tutti i servizi previsti dalla Raccomandazione CTI 14 (climatizzazione invernale ed estiva, acqua calda sanitaria, illuminazione e ventilazione). La particolare struttura modulare del programma semplifica e facilita l’inserimento dei dati da parte del progettista, che potrà così affrontare e risolvere tutte le problematiche inerenti una corretta progettazione termotecnica. Se abbinato ad altri moduli della serie Progettazione Termotecnica - energetica, EC700 consente di effettuare le verifiche di legge, di stampare la relazione tecnica e il relativo attestato di prestazione energetica (linee guida nazionali, regolamenti Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Prov. di Trento, Veneto, San Marino, Abruzzo). Serie completa disponibile sul sito aziendale. EDILCLIMA www.edilclima.it Prodotti & Soluzioni 25 TURBODEN - La cogenerazione a biomassa per efficientare la produzione di pellet Turboden, società italiana del Gruppo Mitsubishi Heavy Industries, è leader nella progettazione, produzione e manutenzione di turbogeneratori ORC (Organic Rankine Cycle) per la generazione elettrica e termica da fonti rinnovabili quali biomassa, geotermia, solare termodinamico e da recupero di calore di scarto da vari processi industriali, oltre che da motori a combustione interna e turbine a gas. Fin dagli anni della sua fondazione (Milano, 1980), la realizzazione di turbogeneratori, basati su questa speciale tecnologia, è stata per Turboden un’autentica vocazione e costituisce l’elemento principale della propria mission. Il cuore della tecnologia ORC segue lo stesso principio di funzionamento di una convenzionale turbina a vapore, ma con un’importante differenza: al posto del vapore acqueo, il sistema ORC utilizza l’appropriato fluido di lavoro, tipicamente un fluido organico ad elevata massa molecolare, non tossico e non pericoloso, al fine di ottenere caso per caso le migliori performance e generare una serie di vantaggi gestionali rispetto ai sistemi convenzionali. Se l’origine di questa energia sono i combustibili fossili, allora la produzione di pellet comporterà anche un elevato impatto ambientale. Se invece il processo produttivo si avvale della cogenerazione a biomassa, usando gli scarti verdi quali ramaglie e cortecce, non utilizzabili direttamente nella produzione, si ridurranno sensibilmente gli impatti ambientali derivati e il costo di produzione. Nella tabella 1 è possibile individuare il modulo ORC Turboden adatto alla capacità produttiva dell’impianto di produzione pellet. La tecnologia ORC ha raggiunto un livello di piena maturità in applicazioni a biomassa. In Europa ci sono c.a 200 impianti cogenerativi con i moduli ORC Turboden in funzione, di taglia compresa tra 0,2 e 2,5 MW elettrici. Di questi c.a 30 impianti sono dedicati alla cogenerazione al servizio della produzione di pellet, dei quali 4 impianti già in esercizio in Italia (Italiana Pellets, La Tiesse, Crisalide, Azienda Agricola Piopmen). Alessandro Guercio Turboden Sales Area Manager Capacità produttiva 1 t/h (c.a 8000 t/a) 4 t/h (c.a 30.000 t/a) 15 t/h (c.a 120.000 t/a) 30 t/h (c.a 250.000 t/a) Fabbisogno elettrico 200 kW 1 MW 3 MW 6,5 MW Fabbisogno termico 1 MW 4 MW 15 MW 30 MW Modulo ORC Turboden T2 dual mode T10 CHP split T30 CHP T70 CHP Fabbisogno materia prima 1,5 t/h (c.a 12.000 t/a) 6 t/h (c.a 45.000 t/a) 23 t/h (c.a 180.000 t/a) 48 t/h (c.a 380.000 t/a) Fabbisogno di residui 650 kg/h (c.a 5.000 t/a) 2,2 t/h (c.a 18.000 t/a) 8 t/h (c.a 65.000 t/a) 16 t/h (c.a 130.000 t/a) Un’applicazione per i moduli ORC Turboden di interesse sempre crescente a livello mondiale, ma soprattutto per l’Italia, è la cogenerazione al servizio della produzione del pellet. Nel 2013 si sono consumate nel mondo c.a 30 milioni di tonnellate di pellet, delle quali 3 milioni in Italia. Il pellet di legno è un biocombustibile prodotto esclusivamente da legno vergine, che, attraverso vari processi di macinatura, essicazione e pressatura finale, assume la tipica forma a cilindretto. Per produrre il pellet è quindi necessaria energia sotto forma di calore ed elettricità. TABELLA 1 - Fabbisogni energetici medi e modello di modulo ORC Turboden indicato per capacità produttiva TURBODEN www.turboden.it 26 Attività CTI Aggiornamento sull’attività del gruppo EPBD Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda le attività del gruppo di lavoro “Direttiva EPBD”, ovvero la CT di carattere trasversale, che segue tutte le attività legate alla direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, non direttamente riconducibili e collocabili all’interno di altre commissioni CTI. Innanzitutto un’importante novità: la CT EPBD, con il contributo di esperti del settore, svilupperà un nuovo progetto di norma sulla determinazione del fabbisogno energetico di ascensori e scale mobili, che verrà inserito nel quadro delle UNI/TS 11300. Tale decisione è stata presa, in accordo con la relativa commissione UNI, principalmente per rispondere a quanto richiesto dalla Legge 90/13 che include nella prestazione energetica di un edificio non residenziale anche il contributo di ascensori e scale mobili. In particolare, a livello operativo, verranno messe sul tavolo sia le competenze degli esperti della commissione UNI, per lo sviluppo del metodo di calcolo, sia l’esperienza dei componenti della CT EPBD, per il coordinamento e il raccordo con le altre parti della UNI/TS 11300. Su questa tematica, allo scopo di avviare i lavori, si è tenuta una prima riunione della commissione EPBD il giorno 12 maggio. Nel corso di tale riunione si è parlato in primo luogo dello scopo di tale specifica tecnica, che fornirà dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti ascensori e scale mobili negli edifici, destinati al sollevamento e al trasporto di persone e cose. In secondo luogo ci si è confrontati su quelli che potrebbero essere gli input necessari al metodo di calcolo, alcuni dei quali potrebbero es- sere comuni ad altre parti della specifica tecnica. Un esempio su tutti è il fattore di occupazione dei locali (stima del numero di persone presenti in un locale), che al momento è necessario per determinare il ricambio d’aria nei locali (portata d’aria necessaria per garantire condizioni di salubrità), ma che potrebbe essere utilizzato anche per dedurre l’affollamento di ogni piano e dell’edificio al fine di stimare l’utilizzo di un ascensore (numero di corse). La prossima riunione della commissione tecnica su tale tematica è fissata per il giorno 1 luglio 2014, nel pomeriggio, e sarà confermata da relativa convocazione ufficiale. L’obiettivo, in vista del suddetto incontro, è quello di arrivare con una bozza di testo di modo portare la discussione a un livello più di dettaglio sui singoli aspetti del calcolo. Oltre a questo, a breve riprenderanno anche i lavori sul prUNI/TS 11300-5, ovvero la conversione della Raccomandazione 14 in UNI/TS, in accordo con le nuove tendenze che stanno emergendo a livello europeo in ambito CEN/ TC 371 sulla revisione della EN 15603. A tal proposito si segnala che è disponibile, sul IL CTI INFORMA sito CTI, la nuova bozza del testo: FprEN 15603 Energy performance of buildings - Overarching standard EPB. Tale documento costituisce il testo finale così come revisionato a seguito della prima inchiesta e che sarà sottoposto al Formal Vote dal 31 luglio all’1 ottobre 2014. Nel breve periodo quindi il GL EPBD sarà chiamato a svolgere un duplice lavoro. Da un lato occorrerà esaminare il suddetto documento e vedere se i commenti inviati nella precedente inchiesta – o perlomeno i più sostanziali – siano stati accettati, per Attività CTI 27 poi prendere una decisione in merito alla posizione da esprimere al voto. Dall’altro, per quanto riguarda l’attività nazionale sul prUNI/TS 11300-5, si dovrà riprendere in mano il testo ed eventualmente adeguare i contenuti raccordandosi alle decisioni prese a livello europeo. Per discutere di entrambi gli aspetti è fissata una riunione della CT EPBD per il giorno 9 giugno 2014 alle ore 14,00. Roberto Nidasio [email protected] Attrezzature a pressione La valutazione del degrado Sono da poco riprese le attività del CT 304/GL 05 “Fatica” del CTI a seguito di una circolare ISPESL finalizzata a verificare eventuali degradi accumulatisi nel tempo nel materiale di corpi cilindrici di generatori di vapore eserciti oltre 45 anni. Le motivazioni alla base di tale circolare si basavano su fatto che alcuni vecchi tipi di acciaio infragilivano progressivamente nel tempo. Oggi, da un lato la qualità degli acciai è nettamente migliorata e tali acciai stanno progressivamente scomparendo dal parco impianti nazionale, dall’altro i generatori di vapore non sono ormai più le attrezzature a pressione potenzialmente più pericolose presenti in Italia. Contemporaneamente i parametri e gli ambienti di esercizio dei moderni impianti sono molto più severi e incidono fortemente sulle cinetiche di degrado delle proprietà dei materiali strutturali. L’INAIL, che ha il coordinamento del CT 304, ha quindi ritenuto necessario affrontare in modo più ampio il problema del progressivo degrado delle caratteristiche del materiale delle attrezzature a pressione che, dopo decenni di esercizio, possono risultare non più conformi a quelle prese a riferimento per il progetto originale. Il campo di applicazione del progetto della nuova norma UNI si estende quindi dai generatori di vapore a tutte le attrezzature a pressione ed è rivolto a tutti i possibili meccanismi di degrado attualmente non presi in considerazione dalle vigenti norme sulla stabilità degli impianti a pressione. Diventa quindi fondamentale che tutte le categorie che si occupano di attrezzature a pressione prendano parte ai lavori del GL 05 e portino le loro esperienze/esigente onde giungere ad una proposta di norma che tenga nella dovuta considerazione esigenze e problematiche di tutte le tipologie di impianto interessate. A tal proposito, la prossima riunione del CT 304/GL 05 si svolgerà presso il CTI il 12 giugno alle ore 10. Si ricorda che, in accordo con i regolamento CTI, l’incontro è aperto ai soli Soci del Comitato Termotecnico Italiano; tuttavia eventuali interessati possono comunque prendere parte all’incontro a scopo informativo e se interessati potranno associarsi al CTI per partecipare alle prossime riunioni sull’argomento. Nel caso di partecipazione alla riunione del 12 giugno si prega di farne comunicazione a [email protected] Carlo Fossati Coordinatore CT 304/GL 05 28 Attività CTI Sottocomitato 8 “Misura del calore e contabilizzazione” - La ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200 Premessa La Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 impone agli Stati membri di conseguire un obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico pari al 9% entro il 2016, mediante servizi energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica. In particolare la direttiva impone, entro il 31 dicembre 2016, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di calore e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento. Non solo, l’Unione Europea ha lasciato la possibilità di introdurre regole trasparenti sulla ripartizione dei costi connessi al consumo di calore per i locali ad uso collettivo e per le unità immobiliari e/o di acqua calda per il fabbisogno domestico. Ciò significa che dal momento che la direttiva fissa i requisiti minimi, gli Stati membri possono introdurre misure più rigorose. È proprio in tale contesto che si inserisce la UNI 10200, norma tecnica elaborata dalla Commissione Tecnica 803 del CTI a supporto delle disposizioni legislative in materia di ripartizione delle spese. La norma infatti fornisce i criteri per ripartire la spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria e si applica agli edifici di tipo condominiale dotati di impianti termici centralizzati. Come verrà spiegato in seguito, la UNI 10200 distingue i consumi volontari di calore delle singole unità immobiliari, da tutti gli altri consumi involontari ovvero essenzialmente le perdite della rete di distribuzione. Pertanto, a fronte delle recenti disposizioni legislative in materia di termoregolazione e contabilizzazione del calore e alla luce dell’incremento dell’attività normativa del CTI in risposta ad un settore sicuramente protagonista nel corso dei prossimi anni, è necessario guardare al futuro con ottimismo cercando di fornire tutti gli strumenti necessari, senza dimenticare la funzione di utilità sociale insita proprio nella norma di riferimento nazionale: la UNI 10200. Cos’è la contabilizzazione del calore? Per spiegare cosa sia la contabilizzazione del calore è necessario parlare anche di termoregolazione e non è un caso che la legislazione vigente citi congiuntamente entrambe nelle principali disposizioni in materia. Se la contabilizzazione permette di ‘contarÈ l’energia richiesta per riscaldare la singola unità immobiliare, la termoregolazione consente di gestire l’erogazione di calore secondo le esigenze del singolo utente. Tale sistema mette quindi l’utente nelle condizioni di poter gestire il riscaldamento in maniera completamente autonoma all’interno della propria unità immobiliare – senza per altro avere un impianto autonomo – con la conseguenza che egli stesso pagherà la quota corrispondente alla quantità di calore erogata, secondo il principio “pago in base a quanto consumo”. In altre parole, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore premiano il comportamento virtuoso del singolo utente che può ottenere, nella maggior parte dei casi, una riduzione dei consumi. Ma l’adozione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore cosa comporta esattamente? Tali sistemi richiedono: • dei dispositivi atti a misurare il calore (contatori, ripartitori e altri sistemi); • una progettazione (obbligatoria secondo la legge n.10/1991), un’installazione (da parte di professionisti abilitati) e un collaudo; • un criterio di ripartizione, ovvero la UNI 10200; • una gestione nel tempo che miri anche ad una corretta e costante informazione dell’utente finale (letture dispositivi e relativi consumi). IL CTI INFORMA La ripartizione della spesa totale e alcuni chiarimenti sull’applicazione della UNI 10200 Una doverosa precisazione, prima di illustrare i principi della norma sulla ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria, consiste nel fatto che la UNI 10200 è stata pubblicata nel rispetto del principio – insito nella Legge n.10/1991 (art.26 comma 5) – secondo cui ciascun utente paga in base a quanto effettivamente registrato. Tale principio è contenuto in una norma imperativa e pertanto non derogabile nemmeno con l’unanimità dei condomini; qualsiasi indicazione contrattuale controversa, all’articolo 26 comma 5 della Legge n.10/1991, è da considerarsi nulla. È pertanto opportuno che per il calcolo dei ‘consumi effettivi’ e il loro riparto si utilizzi la norma tecnica di settore, ovvero la UNI 10200, anche perché chi la applica ha la cosiddetta presunzione di esecuzione e regola d’arte. Il principio su cui si basa la UNI 10200 è la ripartizione del costo del calore prodotto dal generatore, che dipende dal costo del vettore energetico utilizzato e dall’efficienza dell’impianto di generazione. L’energia termica utile prodotta viene quindi suddivisa in base ai: • consumi volontari (quota variabile), ovvero quelli dovuti all’azione volontaria dell’utente mediante i dispositivi di termoregolazione (valvola termostatica o termostato), che vanno ripartiti in base alle indicazioni fornite dai dispositivi (letture) atti alla contabilizzazione del calore (contatori, ripartitori e altri sistemi); • consumi involontari (quota fissa), ovvero quelli indipendenti dall’azione dell’utente e cioè principalmente le dispersioni di calore della rete di distribuzione, che vanno ripartiti in base ai millesimi di riscaldamento. Proprio i millesimi di riscaldamento – secondo quanto dettagliato dalla UNI 10200, così come conosciuti nel mondo degli amministratori di condominio – sono i millesimi di potenza termica installata o i millesimi di fabbisogno. Nel caso le singole unità immobiliari siano dotate di termoregolazione, il prelievo di calore è effettuato in proporzione al fabbisogno di energia termica utile e pertanto i sopra citati consumi involon- Attività CTI 29 tari sono ripartiti in base ai millesimi di fabbisogno che sono calcolati secondo le specifiche tecniche UNI/ TS 11300 (parte 1 e 2). A tal proposito, è da precisare che le indicazioni degli esperti in materia suggeriscono il calcolo del fabbisogno in funzione dell’edificio come realizzato in origine. Ciò significa che il calcolo dei millesimi non è richiesto ogni qual volta siano fatti interventi all’interno di una singola unità immobiliare, come per esempio la sostituzione degli infissi. Attenzione però che per il calcolo dei consumi involontari o per il calcolo del rendimento di generazione si deve fare riferimento alle condizioni vigenti dell’edificio poiché la contabilizzazione tiene conto ovviamente della situazione attuale e non di quella originale. Se al contrario la termoregolazione è assente, il calore viene invece distribuito in base alla potenza termica installata nella singola unità immobiliare e pertanto i consumi involontari sono ripartiti in base ai millesimi di potenza termica installata che sono determinati secondo quanto indicato dall’appendice D della UNI 10200. In un contesto di questo tipo, nel caso sia complicato determinare la potenza termica delle singole unità immobiliari (a causa per esempio delle numerose sostituzioni dei corpi scaldanti con altri di diverso tipo) la UNI 10200 prevede la ripartizione in base ai già citati millesimi di fabbisogno; è ovvio quindi che la configurazione migliore è rappresentata da una rete di emissione interamente servita da radiatori, la cui potenza è facilmente determinabile. Infine, una ulteriore precisazione sui millesimi risponde ad una domanda posta di frequente dagli operatori e cioè quando è necessario ricalcolarli. Di fatto se la rete di distribuzione subisce modifiche o se viene dimostrato che il calcolo precedente è sbagliato, i millesimi andrebbero aggiornati in conformità alla UNI 10200:2013. Tornando a quanto descritto in precedenza, la UNI 10200 prevede quindi la suddivisione del costo dell’energia termica utile prodotta dal generatore in due componenti: la parte variabile e quella fissa. In linea generale, se l’impianto è dotato delle apparecchiature per la misurazione dell’energia, il calcolo delle quantità necessarie ai fini della ripartizione della spesa sarà più semplice, mentre se l’impianto è privo di contabi- 30 Attività CTI lizzazione e termoregolazione tali quantità dovranno essere stimate. In entrambi i casi, la UNI 10200 richiede un calcolo annuale in modo da poter monitorare e quindi gestire nel tempo l’impianto. Questo approccio ha quindi richiesto ben 78 pagine di documento poiché l’intento della norma è stato proprio quello di “coprire” il maggior numero di impianti, risolvendo di fatto il calcolo di ripartizione in un contesto condominiale/impiantistico nazionale particolarmente complesso: dagli edifici esistenti non ancora adeguati alla termoregolazione e contabilizzazione del calore agli edifici nuovi perfettamente integrati. La procedura di ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria secondo la UNI 10200 richiede quindi alcuni passaggi che possono essere così riassunti: 1) determinare la spesa totale; 2) determinare l’energia utile prodotta; 3) calcolare il costo unitario dell’energia utile, ovvero il costo dell’energia all’uscita dal generatore. Nel caso il generatore sia anche adibito alla produzione di acqua calda sanitaria è necessario risalire a quanta energia prodotta dal generatore sia stata utilizzata per tale scopo. Per questa ragione è consigliato installare un contatore per i consumi di energia per riscaldamento e un contatore per i consumi di acqua calda sanitaria; 4) ripartire l’energia utile totale fra consumi volontari ed involontari. Nel caso di contabilizzazione diretta (contatori di calore) i consumi involontari, ovvero le dispersioni della rete di distribuzione, sono dati per differenza, sottraendo al consumo totale (energia totale erogata dal generatore) quello delle unità immobiliari e dei locali ad uso collettivo (se presenti). In presenza invece di contabilizzazione indiretta (ripartitori ed altri sistemi), dal momento che non è possibile misurare quanta energia viene richiesta da ciascuna unità immobiliare poiché i dispositivi non forniscono una misura espressa in kWh ma bensì in unità adimensionali, le dispersioni si calcolano mediante la UNI/TS 11300-2. Così facendo, sottraendo al consumo totale le dispersioni calcolate secondo le condizioni di progetto, è possibile determinare i consumi volontari delle singole unità immobiliari. In alternativa a tale procedura, la UNI 10200, in funzione delle differenti tipologie di edifici, prevede l’utilizzo di determinati coefficienti che attribuiscono valori prestabiliti al consumo involontario. Tale soluzione è da considerarsi sicuramente più semplice e meno onerosa rispetto al calcolo analitico dettagliato dalla UNI/TS 11300-2; 5) ripartire l’energia utile volontaria in base alle letture delle apparecchiature; 6) ripartire l’energia utile involontaria in base ai millesimi di riscaldamento. Altro tema molto discusso – poiché in qualche modo richiamato anche in Lombardia dalla D.g.r. 30 novembre 2011 n. IX/2601 – è quello delle percentuali, ovvero che la spesa fissa e variabile siano determinate a priori (per esempio rispettivamente 30% e 70%). La UNI 10200 non prevede la determinazione a priori delle due quote, ma com’è stato precedentemente illustrato fornisce la procedura per calcolare (annualmente) le quantità in gioco. Tale approccio, al contrario del metodo delle percentuali, garantisce quindi una ripartizione della spesa che tiene conto sia delle eventuali variazioni climatiche che si possono registrate da un anno con l’altro, sia del comportamento del singolo utente. Di fatto, si può dire che il metodo delle percentuali non premia il comportamento virtuoso dell’utente. Le norme a supporto della UNI 10200 La UNI 10200:2013, rispetto alla precedente versione del 2005, prevede l’utilizzo di una serie di norme su cui vale la pena soffermarsi, poiché fondamentali per la sua applicazione. Acquista sicuramente rilievo l’introduzione del già citato pacchetto normativo delle UNI/TS 11300 sulle prestazioni energetiche degli edifici. Tali specifiche, oltre al calcolo dei millesimi di fabbisogno, sono state incluse per la stima del consumo involontario riconducibile alle dispersioni della rete di distribuzione. Inoltre, rimanendo nell’ambito di applicazione delle norme sulle prestazioni energetiche degli edifici, nella prima stagione di attivazione dell’impianto termico il responsabile dell’impianto, secondo la UNI 10200, deve fornire agli utenti un prospetto previsionale in cui sono contenuti i consumi e i costi presunti, calcolati secondo le parti 1, 2 e 4 della UNI/TS 11300. Ciò di fatto significa che la UNI 10200 IL CTI INFORMA richiede una diagnosi energetica che consente di individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico di un edificio. Ma la nuova UNI 10200 ha introdotto anche la UNI 9019 e la UNI/TR 11388 (attualmente in fase di revisione presso il Gruppo di Lavoro 803 del CTI), norme sui sistemi di contabilizzazione indiretta alternativi ai ripartitori che fanno invece riferimento alla UNI EN 834. Per quanto concerne invece la contabilizzazione del calore diretta, i contatori di calore vengono descritti dalle sei parti della UNI EN 1434. Le attività e il programma di lavoro della CT 803 Dallo scorso 2013, il CT 803/GL 03 è impegnato nella revisione della UNI/TR 11388, norma che fornisce i requisiti e i principi di funzionamento, di installazione, di prova e di impiego dei sistemi di contabilizzazione indiretta basati sui totalizzatori di unità di ripartizione correlate all’energia termica per climatizzazione invernale per singolo corpo scaldante, oppure per zona con più corpi scaldanti oppure per unità immobiliare. In particolare, l’attività di revisione prevede la conversione del rapporto tecnico (UNI/TR) in norma tecnica (UNI). A livello europeo, il CT 803 “Contabilizzazione Attività CTI 31 del calore” segue i lavori del CEN/TC 176 “Contatori di calore” e congiuntamente funge da comitato specchio del CEN/TC 171 “Ripartitori”. Inoltre, con riferimento all’attività del legislatore nazionale, il CTI offre supporto tecnico ai ministeri soprattutto per quanto concerne la Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012, attualmente in fase di recepimento. Infine, per quanto concerne la UNI 10200, la segreteria tecnica del CT 803 ha da tempo avviato un dialogo sia con i professionisti del settore sia con gli utenti finali con l’obiettivo di individuare eventuali miglioramenti che l’applicazione della norma necessariamente richiede. Tale attività è stata ed è tutt’ora in fase di svolgimento grazie anche ai corsi di formazione che il CTI propone sul tema e che hanno riscosso notevole partecipazione e coinvolgimento. Da parte del CTI sarà quindi garantito un impegno e un coinvolgimento costante che miri a soddisfare le esigenze dell’utenza finale ma anche di tutti i soggetti interessati: dal gestore del servizio di contabilizzazione all’amministratore di condominio. Mattia Merlini [email protected] Il riscaldamento domestico a bioetanolo Negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa sul mercato, ritagliandosene una fetta in lento ma costante aumento, una nuova tipologia di apparecchi per il riscaldamento domestico: quelli alimentati ad etanolo (o bioetanolo, o alcool che sia). Questi dispositivi hanno spesso potenze limitate (massimo 4.5 kW) e sono considerati elementi decorativi (mentre quelli con potenze maggiori sono generalmente visti come apparecchi di riscaldamento), tuttavia, per quanto contengano quantità limitate di combustibile (fino a 3 litri, generalmente), devono essere considerati generatori di calore a tutti gli effetti e quindi, nel caso fossero progettati e costruiti senza particolari accorgimenti, potrebbero causare incidenti: si tratta infatti di apparecchi contenenti liquidi infiammabili e con fiamme libere e che, pertanto, devono essere sempre maneggiati con cautela. Proprio al fine di ridurre i pericoli intrinseci di questi generatori è stata voluta dai costruttori una norma che ne definisse i requisiti minimi e le linee guida generali per la loro progettazione. Proprio in conseguenza di tale attività, nel 2013 è stata pubblicata la norma UNI 11518 “Apparecchi a etanolo -Requisiti e metodi di prova”, elaborata dalla CT 609/ 32 Attività CTI GL 03 “Apparecchi a etanolo” del CTI. Il documento contiene requisiti sia tecnici e costruttivi, come ad esempio i materiali da utilizzare, la documentazione che deve essere fornita con l’apparecchio e, nel caso di apparecchi fissi, anche gli elementi necessari al loro fissaggio, sia di prova, come ad esempio i test necessari a verificarne l’affidabilità, la rispondenza alle specifiche di progettazione e la sicurezza. La norma definisce inoltre le metodologie da adottare per le prove di combustione, per le verifiche di riaccensione (problema particolarmente sentito e una delle maggiori cause di incidenti, anche se molto spesso tali problemi sono dati dalla scarsa attenzione degli utilizzatori nella fase di ricarica più che da veri difetti di progettazione degli apparecchi) e per le analisi dei prodotti della combustione. Queste prescrizioni sono state ritenute fondamentali in quanto, dato che gli apparecchi a etanolo cosiddetti “decorativi” non hanno bisogno di installazione né di canna fumaria, è molto importante assicurarsi della loro non nocività. A corredo di questi requisiti nella norma sono stati inseriti anche i metodi per le prove che devono essere superate al fine di garantire un margine minimo di sicurezza nella loro fruizione (come ad esempio prove d’urto). La norma, inoltre, fornisce una serie di accorgimenti tecnici utili alla progettazione e costruzione di apparecchi più sicuri, sia che siano mobili (perché di dimensioni e peso ridotte o perché muniti di rotelle), che fissi (come ad esempio vincolati ad un muro). L’importanza che questa tecnologia sta assumendo può essere dedotta inoltre dal fatto che, anche a livello CEN, si è voluta sviluppare una norma (la prEN 16647 “Fireplaces for liquid fuels - Decorative appliances producing a flame using alcohol based or gelatinous fuel - Use in private households”) in seno al CEN/TC 46/ WG 2 “Fireplaces for Ethanol/Gel”, la cui segreteria è gestita dal CTI dal 2012; il progetto di norma europeo, al momento in fase di post inchiesta pubblica (e che quindi potrà verosimilmente terminare la fase di Formal Vote verso settembre 2014), è strutturato similmente alla norma italiana, a cui andrà a sovrapporsi per alcuni requisiti. Le due norme, per quanto trattino gli stessi apparecchi, presentano tuttavia alcune differenze: guardando anche solo gli indici, si nota come quella nazionale presenti un capitolo sulle emissioni, cosa che invece non è ancora ben definita in quella CEN. D’altra parte, la norma europea tratta anche la problematica dei dispositivi di sicurezza elettronici e presenta tutta una parte riguardante le procedure di fabbricazione, cosa che invece non è stata fatta in quella italiana. Infine, entrambe le norme (seppur con alcune differenze) presentano le procedure per i test di urto, stabilità e di consumo del combustibile, e quelli per la prevenzione della riaccensione a caldo degli apparecchi. Una certa attenzione è stata posta soprattutto nella definizione delle temperature massime accettabili nelle diverse parti degli apparecchi, anche nell’ottica di una maggior sicurezza dei bambini; tali limiti sono stati mutuati dai limiti al momento presenti per gli apparecchi di riscaldamento a biomassa solida, quindi valori già fortemente testati e valevoli. La parziale sovrapposizione dei due documenti comporterà la necessaria revisione del documento nazionale (secondo le regole della normazione europea) una volta pubblicata la EN 16647. A questo si aggiunge che la Commissione Europea sta procedendo alla stesura di una Decisione CE sul tema: il CEN/TC 46/WG 2 ha partecipato attivamente alle varie fasi di stesura delle bozze del documento, anche se sovente non vi è stata uniformità di vedute con i rappresentati della UE. Nel caso la Decisione CE venga pubblicata nella sua ultima versione, allora il CEN dovrà rivedere il proprio documento per accordarlo alle indicazioni richieste. Il tema è comunque nuovo – da qui le varie incertezze nell’elaborazione di un testo condiviso tra Commissione Europea e CEN – e quindi la stessa CE ha finanziato delle analisi sulle emissioni prodotte da questi apparecchi, in quanto, al momento, non vi sono dati e studi significativi in materia. I risultati dovrebbero essere disponibili verso l’inizio del 2015 e, solo allora, la DG SANCO potrà prendere una decisione più consapevole su quali vincoli imporre. Dario Molinari [email protected] IL CTI INFORMA Milano, 8 luglio 2014 Attività CTI 33 Corso d i forma zione C TI Installazione e manutenzione di generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili secondo la UNI 10683 Sul sito CTI nell’area “Corsi ed Eventi” è disponibile la locandina, con programma e scheda di iscrizione, del corso realizzato dal CTI sui temi trattati dalla UNI 10683:2012 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione”. Il corso, della durata di una intera giornata, è destinato a installatori, manutentori, terzo responsabile, consulenti, studenti di scuole tecniche superiori, utenti domestici. Il corso è finalizzato a: illustrare la norma UNI 10683:2012 e individuare le sostanziali differenze rispetto alla precedente versione del 2005; fornire le basi necessarie per svolgere le principali operazioni legate alla loro installazione e manutenzione; affrontare sia aspetti teorici che pratici direttamente connessi alla tipologia di apparecchi in esame, analizzando le questioni sia sotto il profilo normativo che sotto l’aspetto squisitamente da “manuale dell’installazione”; approfondire le problematiche suggerite dalla platea e illustrare casi pratici. La notevole diffusione sul mercato dei piccoli generatori di calore a biocombustibile solido (legna e pellet) reclama un’adeguata formazione degli addetti ai lavori (installatori, manutentori, consulenti) e di coloro che lo saranno tra qualche anno (studenti di scuole tecniche superiori), in quanto le problematiche connesse con una cattiva installazione, una errata o assente manutenzione e una gestione non adeguata sono molteplici e dalle conseguente spesso molto serie. La UNI 10683:2012 fornisce proprio le indicazioni utili per la verifica, l’installazione, il controllo e la manutenzione di questi dispositivi definendo, in particolare, gli aspetti legati alla sicurezza degli occupanti. Proprio a fronte delle suddette considerazioni, nonché della necessità di dare la giusta diffusione alla UNI 10683, è stato pianificato il presente corso di interesse per tutti gli operatori del settore, con l’obiettivo concreto di contestualizzare i contenuti della norma UNI nella realtà operativa di tutti i giorni. Tematiche trattate Quadro legislativo e normativo in materia I biocombustibili solidi secondo la UNI EN 14961: pellet, briquette, legna da ardere Generalità, scelta dell’apparecchio, installazioni ammesse e principi di progettazione Ventilazione, comportamento dell’aria e scelte conseguenti Sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione Controllo e manutenzione Durata Una giornata (9:00-17:30) Materiale didattico Stampa cartacea degli interventi e copia su CD-rom Possibilità di acquisto della norma UNI 10683:2012 al costo di 40,00 euro Attestato di partecipazione Coordinatore del corsodott. Antonio Panvini (CTI) Docenti dott. Piero Bonello (SMALBO) ing. Ugo Cosimo Trimboli (consulente in termotecnica, impiantistica e opere di ingegneria civile) dott. Antonio Panvini (CTI) SC01 - TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA SC04 - SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA CT 101 -‐ Isolan( e isolamento termico -‐ Materiali CT 401 -‐ Centrali ele3riche e turbine a gas per uso industriale CT 102 -‐ Isolan( e isolamento -‐ Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-‐1) CT 403 -‐ Sistemi di compressione ed espansione CTM 103 -‐ Proge3azione integrata termoacus(ca degli edifici -‐ Commissione Mista CTI-‐UNI CT 405 -‐ Cogenerazione e poligenerazione SC02 - EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL’ENERGIA CT 202 -‐ Uso razionale e ges(one dell'energia – AHvità nazionale CT 203 GGE -‐ Uso razionale e ges(one dell'energia – Interfaccia aHvità CEN e ISO CTM 406 -‐ Motori – Commissione Mista CTI-‐CUNA Se questo documento viene le?o su un PC in linea è sufficiente cliccare su ogni sezione per accedere alla specifica area del sito del CTI dedicata ad ogni GL, con relaKva documentazione e gruppi CEN e dell’ISO. Cliccando qui, invece, si ha accesso alla pagina riassunKva del sito CTI dedicato all’aQvità normaKva. CT 204 -‐ Diagnosi energe(che negli edifici -‐ AHvità nazionale CT 205 -‐ Diagnosi energe(che nei processi -‐ AHvità nazionale CT 206 -‐ Diagnosi energe(che nei traspor( -‐ AHvità nazionale SC03 - GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE CT 303 -‐ Proge3azione e costruzione di a3rezzature a pressione e di forni industriali CT 304 -‐ Integrità stru3urale degli impian( a pressione CT 305 -‐ Esercizio e disposi(vi di protezione delle installazioni a pressione CTM 305/GL 01 -‐ Disposi(vi di protezione e controllo degli impian( a pressione – Commissione Mista CTI-‐UNI ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLA LEGISLAZIONE SC05 - CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA E REFRIGERAZIONE CT 501 -‐ Impian( di clima(zzazione: proge3azione, installazione, collaudo e prestazioni (UNI/TS 11300-‐3) CT 502 -‐ Materiali, componen( e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi CT 503 -‐ Impian( di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori CT 504 -‐ Impian( frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente CT 505 -‐ Impian( frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale CTM 507 -‐ Metodologie di prova e requisi( per mezzi di trasporto coibenta( – Commissione Mista CTI-‐CUNA Gruppo consul(vo SoQware-‐House DireHva EPBD SC06 - RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE CT 601 -‐ Impian( di riscaldamento -‐ Proge3azione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-‐2 e 11300-‐4) SC09 - FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE CT 602 -‐ Impian( di riscaldamento -‐ Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni. CT 901 -‐ Energia solare CT 604 -‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -‐ Produzione del calore, generatori a combus(bili liquidi, gassosi e solidi CT 902 -‐ Biocombus(bili solidi CT 605 -‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -‐ Emissione del calore (radiatori, conve3ori, pannelli a pavimento, soffi3o, parete, strisce radian() CT 606 -‐ Componen( degli impian( di riscaldamento -‐ Re( di distribuzione CT 608 -‐ Impian( geotermici a bassa temperatura con pompa di calore CT 609 -‐ Stufe, camineH e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata) CTM 611 -‐ Camini – Commissione Mista CTI-‐CIG SC07 - TECNOLOGIE DI SICUREZZA CT 703 -‐ Sicurezza degli impian( a rischio di incidente rilevante SC08 - MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE CT 903 -‐ Energia da rifiu( CT 904 -‐ Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico CT 905 -‐ Bioliquidi per uso energe(co CT 906 -‐ Idrogeno CT 907-‐ Combus(bili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio SC10 - TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA' CT 1001 -‐ Impian( industriali e civili -‐ AspeH ambientali CTM 1002 -‐ Criteri di sostenibilità delle biomasse -‐ Biocarburan( – Commissione Mista CTI-‐CUNA CT 1003 -‐ Criteri di sostenibilità della biomassa -‐ Biocombus(bili solidi per applicazioni energe(che CT 803 -‐ Contabilizzazione del calore Organismi no(fica( PED A3uazione del DM 329/2004 -‐ Impian( in pressione 36 Attività CTI Il ruolo del CTI Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente “CTI” è stato fondato a Milano nel lontano 1933 e, come Associazione no-profit, ha ottenuto nel 1999 il riconoscimento della personalità giuridica dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ente federato all’UNI, il CTI ha la responsabilità di svolgere attività normativa e di unificazione nei vari settori della termotecnica e della produzione e utilizzazione di energia termica in generale, incluse le relative implicazioni ambientali. A tale scopo esso si avvale della collaborazione di industrie, enti privati, enti pubblici e associazioni e di una fitta rete di circa 1000 esperti che, mettendo a disposizione le proprie conoscenze tecniche e fornendo un supporto finanziario, consentono al CTI di operare in oltre 100 gruppi di lavoro normativi, tra nazionali e internazionali, e di prodigarsi prevalentemente nello sviluppo di nuovi progetti di norma e documenti tecnici e nella revisione e aggiornamento di quelli già esistenti. In particolare, in ambito CEN e ISO il CTI sta rivestendo un ruolo sempre più significativo che lo ha portato ad assumersi l’impegno della gestione di alcune importanti segreterie di TC e WG, determinando un conseguente accrescimento del peso del voto italiano sui tavoli di lavoro europei e mondiali. All’attività puramente normativa il CTI ha affiancato, ormai da tempo, quella di ricerca, largamente estesa anche in ambito internazionale, con il fine di fornire il necessario background per attività normative specifiche e di sviluppare utili collaborazione con Enti istituzionali (MiSE, MATT, MIPAF, Regioni ed Organizzazioni straniere di vario livello) ed altri soggetti come associazioni industriali del settore. Essa si concentra prevalentemente nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, del risparmio energetico, soprattutto in ambito industriale e residenziale allo scopo di soddisfare quanto stabilito dalla nuova EPBD, dell’applicazione delle tecnologie legate alle biomasse e ai combustibili derivati dai rifiuti e dello sviluppo di normative pilota mirate al contenimento dei consumi energetici: tutti temi di grande attualità nei quali sono riposte ampie speranze per la riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni in atmosfera e sui quali il CTI ha condotto approfonditi studi di notevole impatto socio-economico. WWW.CTI2000.IT Il sito internet del Comitato costituisce un elemento di primaria importanza all’interno della struttura operativa del CTI, sia per la sua funzione informativa che come vero e proprio strumento di lavoro per la gestione dei documenti e dei vari Organi Tecnici, proponendosi all’utente come una finestra di dialogo e di approfondimento aperta sulla vastità del mondo termotecnico. Su di esso è disponibile, con accesso riservato agli associati, tutta la documentazione normativa elaborata dagli organi ISO e CEN di cui il CTI è interfaccia e dai sui Gruppi di Lavoro nazionali, oltre a una nutrita serie di documenti tecnici: si tratta di circa 5.000 nuovi documenti tecnici normativi (Nazionali, CEN e ISO) ogni anno e di circa 7.400 pubblicazioni a disposizione gratuita degli associati. Il sito, strutturato come se fosse un vero “sportello informativo”, si presenta in maniera schematica, suddiviso in diverse sezioni e costituisce una preziosa fonte di informazioni sempre aggiornate, che spaziano dagli ultimi disposti legislativi, all’attività di certificazione dei software, alle informazioni sull’attuazione della certificazione energetica degli edifici rivolte a professionisti, cittadini e a tutti i soggetti coinvolti nel processo di certificazione, fino all’attività di ricerca condotta dall’Ente, per finire con le funzioni di “e-commerce”. Il sito negli ultimi anni è stato visitato da un numero costante di più di 90.000 utenti diversi per un totale di circa 500.000 pagine visitate. Le visite sono concentrate nei giorni e nelle ore di lavoro (500-600 utenti) e il maggior numero di accessi in genere si verifica nei primi giorni della settimana (lunedì e martedì) a significare che si tratta soprattutto di utilizzatori aziendali. IL CTI INFORMA Attività CTI 37 SC, CT E GL: la struttura completa del CTI ATTIVITÀ TRASVERSALI CT “Direttiva EPBD” – Coordinatore: prof. Giovanni Riva – CTI – Università Politecnica delle Marche; Project Leader: ing. Roberto Nidasio – CTI SOTTOCOMITATO 1 “TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA” Presidente: prof. Giuliano Dall’O’ - Politecnico di Milano CT 101 “Isolanti e isolamento termico - Materiali” - Coordinatore: ing. Piana Marco – AIPE – PVC Forum Italia; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI CT 102 “Isolanti e isolamento - Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1)” - Coordinatore: prof. Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino; Project Leader: arch. Martino Anna – CTI; Project Assistant: arch. Murano Giovanni - CTI Sottogruppi: - CT 102/GL 02 “Trasmittanza termica” - Coordinatore: prof.ssa Magrini Anna - Università di Pavia - CT 102/GL 03 “Isolamento termico negli impianti negli edifici” - Coordinatore: da nominare - CT 102/GL 04 “Fabbisogno energetico degli edifici” - Coordinatore: prof. Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino - CT 102/GL 06 “Calcolo del comportamento degli edifici in regime termico non stazionario” - Coordinatore: prof. Romagnoni Piercarlo - Università di Venezia - CT 102/GL 07 “Proprietà termiche di porte e finestre” - Coordinatore: ing. Rigone Paolo - U.N.C.S.A.A.L. - CT 102/GL 09 “Dati climatici” - Coordinatore: prof. Baggio Paolo - Università di Trento - CT 102/GL 10 “Umidità” - Coordinatore: prof.ssa Magrini Anna - Università di Pavia - CT 102/GL 11 “Analisi termica dei materiali” - Coordinatore: ing. Campanale Manuela - Università di Padova - CT 102/GL 13 “Misura in opera delle prestazioni termiche” - Coordinatore: prof. Asdrubali Francesco - Università di Perugia - CT 102/GL 21 “Proprietà termo-fisiche dei materiali” - Coordinatore: ing. Erba Valeria - ANIT - CT 102/GL 23 “Unificazioni I/O per software di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici” - Coordinatore: p.i. Soma Franco - EDILCLIMA - CT 102/GL 24 “Norme tecniche a supporto della legislazione energetica degli edifici” - Coordinatore: ing. Lattanzi Vincenzo – Esperto - CT 102/GL 99 “Terminologia inglese-italiano” - Coordinatore: prof. Corrado Vincenzo - Politecnico di Torino CTM 103 “Progettazione integrata termoacustica degli edifici” - Commissione Mista CTI-UNI Coordinatore: arch. Martino Anna – CTI; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI SOTTOCOMITATO 2 “EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL’ENERGIA” Presidente: ing. Marco Belardi – Consiglio Nazionale degli Ingegneri CT 202 “Uso razionale e gestione dell’energia – Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI CT 203 GGE “Uso razionale e gestione dell’energia – Interfaccia attività CEN e ISO” Coordinatore: ing. Piantoni Ettore - Innotec Srl.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI CT 204 “Diagnosi Energetiche negli edifici - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project 38 Attività CTI Leader: dr. Panvini Antonio - CTI CT 205 “Diagnosi Energetiche nei processi - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI CT 206 “Diagnosi Energetiche nei trasporti - Attività nazionale” - Coordinatore: da nominare; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI SOTTOCOMITATO 3 “GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE” Presidente: ing. Corrado Delle Site - INAIL CT 303 “Progettazione e costruzione di attrezzature in pressione e di forni industriali” Coordinatore: ing. Belistreri Riccardo – INAIL; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: Luppino Lucilla - CTI Sottogruppi: - CT 303/GL 01 “Recipienti a pressione non sottoposti a fiamma” - Coordinatore: ing. Lidonnici Fernando Sant’Ambrogio Servizi Industriali s.r.l. - CT 303/GL 02 “Caldaie a tubi d’acqua e da fumo” - Coordinatore: ing. Buccellato Giuseppe - ANCCP S.r.l. - CT 303/GL 03 “Forni chimici, petrolchimici e per oli minerali e altri forni industriali” - Coordinatore: ing. Balistreri Riccardo - INAIL CT 304 “Integrità strutturale degli impianti a pressione” - Coordinatore: ing. Delle Site Corrado – INAIL; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: Merlini Mattia - CTI Sottogruppi: - CT 304/GL 01 “Scorrimento viscoso” - Coordinatore: ing. Delle Site Corrado - INAIL - CT 304/GL 02 “Fitness for service” - Coordinatore: ing. Sampietri Claudio - Components Stability Assessment - CT 304/GL 03 “Risk based inspection” - Coordinatore: ing. Faragnoli Angelo - C. Engineering S.r.l. - CT 304/GLM 04 “Affidabilità all’uso in regime di scorrimento viscoso di apparecchi a pressione” – Sottogruppo misto CTI-UNI Coordinatore: ing. Delle Site Corrado – INAIL - CT 304/GL 05 “Fatica” - Coordinatore: ing. Fossati Carlo - Components Stability Assessment CT 305 “Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione” - Coordinatore: ing. Rondinella Gioacchino – Esperto; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI Sottogruppi: - CT 305/GL 02 “Esercizio dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata” - Coordinatore: ing. Giannelli Giuseppe INAIL - CT 305/GL 03 “Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi a pressione” - Coordinatore: Sferruzza Giuseppe – INAIL - CT 305/GL 04 “Monitoraggio delle installazioni a pressione” – Coordinatore: ing. Pichini Elisa - INAIL CTM 305/GL 01 “Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione” – Commissione Mista CTI-UNI - Coordinatore: ing. Rondinella Gioacchino – Esperto; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI SOTTOCOMITATO 4 “SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA” Presidente: prof. Pier Ruggero Spina - Università di Ferrara CT 401 “Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale” - Coordinatore: prof. Pier Ruggero Spina - Università di Ferrara; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI CT 403 “Sistemi di compressione ed espansione” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI CT 405 “Cogenerazione e poligenerazione” - Coordinatore: prof. Bianchi Michele - Università di Bologna; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI IL CTI INFORMA Attività CTI 39 Sottogruppi: - CT 405/GL 01 “Micro cogenerazione - Interfaccia elettrico” - Coordinatore: da nominare - CT 405/GL 02 “Micro cogenerazione - Interfaccia termico” - Coordinatore: da nominare - CT 405/GL 03 “Micro cogenerazione - Interfaccia combustibile” - Coordinatore: da nominare - CT 405/GL 04 “Micro cogenerazione - Emissioni” - Coordinatore: prof. Bianchi Michele - Università di Bologna - CT 405/GL 05 “Micro cogenerazione - Installazione e messa in servizio” - Coordinatore: da nominare - CT 405/GL 06 “Micro cogenerazione - Rapporti con le istituzioni” - Coordinatore: ing. Pilati Gianni - Energia Nova S.r.l. - CT 405/GL 07 “Micro cogenerazione - Efficienza” - Coordinatore: prof. Macchi Ennio - Politecnico di Milano CTM 406 “Motori” – Commissione Mista CTI-CUNA - Coordinatore: dr. Merlini Mattia - CTI; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI SOTTOCOMITATO 5 “CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA E REFRIGERAZIONE” Presidente: prof. Livio Mazzarella – Politecnico di Milano CT 501 “Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo e prestazioni (UNI/ TS 11300-3)” - Coordinatore: prof. De Santoli Livio - Università di Roma; Project Leader: ing. Nidasio Roberto – CTI Sottogruppi in fase di costituzione: - CT 501/GL 01 “Revisione della norma UNI 10339” - Coordinatore: prof. Cesare Joppolo – Politecnico di Milano - CT 501/GL 02 “Requisiti impiantistici per le zone fumatori” - Coordinatore: dott. Luigi Bontempi- Sabiana S.p.A. - CT 501/GL 03 “Impianti di condizionamento dell’aria e controllo della contaminazione nei reparti operatori” Coordinatore: da nominare - CT 501/GL 04 “Ventilazione meccanica controllata” - Coordinatore: da nominare - CT 501/GL 05 “Climatizzazione degli ambienti per la conservazione dei beni culturali” - Coordinatore: prof. Livio De Santoli - Università di Roma - CT 501/GL 06 “Impianti di raffrescamento - Progettazione, fabbisogni di energia (UNI TS 11300-3)” - Coordinatore: Prof. Livio Mazzarella - Politecnico di Milano - CT 501/GL 07 “Condotte” - Coordinatore: ing. Gennaro Loperfido – Aicarr - CT 501/GL 08 “Ventilatori industriali” – Coordinatore: da nominare CT 502 “Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi” - Coordinatore: prof. Tronville Paolo - Politecnico di Torino; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI Sottogruppi: - CT 502/GL 01 “Filtri d’aria per inquinanti gassosi” - Coordinatore: ing. Christian Rossi - Sagicofim S.p.A. - CT 502/GL 02 “Filtri elettrostatici attivi e altri dispositivi alimentati” - Coordinatore: ing. Bontempi Luigi - Sabiana S.p.A. - CT 502/GL 03 “Filtri HEPA e ULPA” - Coordinatore: prof. Tronville Paolo - Politecnico di Torino - CT 502/GL 04 “Pulizia di aria e gas in ambito industriale” - Coordinatore: dr. Vergani Cristiano - Deparia Engineering S.r.l. - CT 502/GL 05 “Filtri per la ventilazione generale” - Coordinatore: ing. Romanò Riccardo - Lombarda Filtri S.r.l. CT 503 “Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori” - Coordinatore: ing. Pennati Walter – COAER; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI CT 504 “Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell’ambiente” - Coordinatore: ing. Redaelli Giovanni – COAER; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI CT 505 “Impianti frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale” - Coordinatore: sig. Salvini Stefano – Assofoodtec; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI CTM 507 “Metodologie di prova e requisiti per mezzi di trasporto coibentati - Interfaccia CEN/ PC 413” – Commissione Mista CTI-CUNA - Coordinatore: sig. Rossi Stefano – CNR; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI 40 Attività CTI SOTTOCOMITATO 6 “RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE” Presidente: prof. Renzo Marchesi – Politecnico di Milano CT 601 “Impianti di riscaldamento - progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)” - Coordinatore: ing. Laurent Roberto Socal; Project Leader: ing. Nidasio Roberto - CTI Sottogruppi: - CT 601/GL 01 “Revisione norme UNI 5364 - Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Norme per il collaudo” Coordinatore: dr. De Col Riccardo – ANTA CT 602 “Impianti di riscaldamento - Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni” - Coordinatore: ing. Raimondini Giovanni – Esperto; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI CT 604 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi” - Coordinatore: ing. Comini Gabriele – ASSOTERMICA; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI Sottogruppi: - CT 604/GL 01 “Caldaie a combustibili liquidi e gassosi e bruciatori a combustibili liquidi” – Coordinatore: ing. Marchetti Roberto - ASSOTERMICA - CT 604/GL 02 “Caldaie e bruciatori a combustibili solidi fossili e rinnovabili” – Coordinatore: dott. Braga Mauro – Viessmann S.r.l. CT 605 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Emissione del calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, soffitto, parete, strisce radianti)” - Coordinatore: prof. Marchesi Renzo - Politecnico di Milano; Project Leader: arch. Martino Anna - CTI Sottogruppi: - CT 605/GL 01 “Pannelli radianti” - Coordinatore: prof. Marchesi Renzo - Politecnico di Milano - CT 605/GL 02 “Radiatori” - Coordinatore: prof. Marchesi Renzo - Politecnico di Milano CT 606 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Reti di distribuzione” - Coordinatore: p.i. Soma Franco – Edilclima; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI CT 608 “Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore” - Coordinatore: ing. Savoca Domenico - Regione Lombardia; Project Leader: ing. Dario Molinari - CTI Sottogruppi: - CT 608/GL 01 “Progettazione” - Coordinatore: prof. De Carli Michele - Università di Padova - CT 608/GL 02 “Installazione” - Coordinatore: p.i. Zoggia Giuseppe - Aktis Italia S.r.l. - CT 608/GL 03 “Ambiente” - Coordinatore: dr. Umberto Puppini - Consiglio Nazionale dei Geologi - CT 608/GL 04 “Pozzi per acqua” - Coordinatore: dr. Umberto Puppini - Consiglio Nazionale dei Geologi CT 609 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata)” Coordinatore: avv. Bonello Piero - Smalbo S.r.l.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI; Project Assistant: ing. Dario Molinari - CTI Sottogruppi: - CT 609/GL 01 “Stufe, caminetti e barbecue - progettazione installazione e manutenzione” - Coordinatore: dr. Bonello Piero - Smalbo S.r.l. - CT 609/GL 02 “Sicurezza lato acqua delle termostufe e termo caminetti” - Coordinatore: da nominare - CT 609/GL 03 “Apparecchi ad etanolo” - Coordinatore: dr. Marco Baccolo – L’Artistico - CT 609/GL 04 “Metodo polveri” - Coordinatore: dr.ssa Hugony Francesca - ENEA CTM 611 “Camini” – Commissione Mista CTI-CIG - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI Sottogruppi: IL CTI INFORMA Attività CTI 41 - CTM 611/GL 01 “Evacuazione fumi apparecchi domestici alimentati a gas” – Coordinatore: ing. Nerlini Elisa – Beza Spa - CTM 611/GL 02 “Scelta e abbinamento camini metallici” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore - IMQ Spa - CTM 611/GL 03 “Recepimento norme armonizzate” - Coordinatore: ing. Marabelli Walter – AN Camini - CTM 611/GL 04 “Revisione/ritiro normativa nazionale” - Coordinatore: dr.ssa D’Acunti Valentina - Immergas Spa - CTM 611/GL 05 “Evacuazione fumi di impianti di cogenerazione” – Coordinatore: ing. Nerlini Elisa – Beza Spa - CTM 611/GL 06 “Camini plastici” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore - IMQ Spa - CTM 611/GL 07 “Camini - evacuazione fumi da apparecchi di riscaldamento domestici alimentati a biocombustibili” Coordinatore: avv. Bonello Piero – Smalbo srl - CTM 611/GL 08 “Refrattario, norma di applicazione” - Coordinatore: p.i. Barbieri Ettore – IMQ Spa SOTTOCOMITATO 7 “TECNOLOGIE DI SICUREZZA” Presidente: ing. Alberto Ricchiuti - Ministero Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare - ISPRA CT 703 “Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante” - Coordinatore: ing. Barone Domenico – Esperto; Project Leader: ing. Molinari Dario - CTI SOTTOCOMITATO 8 “MISURA DEL CALORE E CONTABILIZZAZIONE” Presidente: dr. Vito Fernicola - INRIM CT 803 “Contabilizzazione del calore” - Coordinatore: ing. Poeta Terenzio - A2A S.p.A.; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI Sottogruppi: - CT 803/GL 02 “Revisione UNI 10200 Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale - Ripartizione delle spese di climatizzazione invernale” - Coordinatore: ing. Poeta Terenzio - A2A S.p.A. - CT 803/GL 03 “Revisione della UNI 9019 e UNI 8465” - Coordinatore: ing. Roberto Graziani - Perry Electric S.r.l. SOTTOCOMITATO 9 “FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE” Presidente: prof. Francesco Martelli - Università di Firenze - CEAR CT 901 “Energia solare” - Coordinatore: ing. Braccio Giacobbe – ENEA; Project Leader: arch. Murano Giovanni - CTI CT 902 “Biocombustibili solidi” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini Antonio CTI; Project Assistant: ing. Molinari Dario - CTI CT 903 “Energia da rifiuti” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI; Project Assistant: dr.ssa Scrosta Vanessa – SIBE S.r.l. Sottogruppi: - CT 903/GL 01 “Energia da rifiuti - Linee guida per il riconoscimento della fonte rinnovabile biomassa” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche - CT 903/GL 02 “Energia da rifiuti - Determinazione della frazione di energia rinnovabile mediante il C14 al camino” Coordinatore: dott. Giovanni Ciceri – RSE S.p.A. - CT 903/GL 03 “Interfaccia nazionale del CEN/TC 343” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche - CT 903/GL 04 “Revisione UNI 9903-1:2004” – Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche CT 904 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico” - Coordinatore: dr. Calcaterra Enrico - Econord S.p.A.; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI; Project Assistant: dr. Merlini Mattia - CTI Sottogruppi: - CT 904/GL 01 “Interfaccia al Gruppo di Lavoro CIG ad Hoc: Mandato M 475 “Biogas/Biometano” - Coordinatore: 42 Attività CTI dr. Panvini Antonio - CTI CT 905 “Bioliquidi per uso energetico” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI CT 906 “Idrogeno” - Coordinatore: prof. Santarelli Massimo - Politecnico di Torino; Project Leader: dr. Merlini Mattia - CTI Sottogruppi in fase di costituzione: - CT 906/GL 01 “Serbatoi per idrogeno nei veicoli terrestri” - Coordinatore: da nominare - CT 906/GL 02 “Idrogeno da elettrolisi dell’acqua e da combustibili” - Coordinatore: da nominare - CT 906/GL 03 “Componenti per il trasporto di idrogeno gassoso - Idruri metallici” - Coordinatore: da nominare - CT 906/GL 04 “Stazioni di rifornimento con idrogeno gassoso e miscele di idrogeno” - Coordinatore: da nominare - CT 906/GL 05 “Specifiche per l’idrogeno come combustibile” - Coordinatore: da nominare CT 907 “Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio” - Coordinatore: ing. Del Manso Franco - Unione Petrolifera; Project Leader: ing. Nidasio Roberto – CTI SOTTOCOMITATO 10 “TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA’” Presidente: prof. Antonio Maria Barbero – Politecnico di Torino CT 1001 “Impianti industriali e civili – Aspetti ambientali” - Coordinatore: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: ing. Molinari Dario - CTI CTM 1002 “Criteri di sostenibilità delle biomasse – Biocarburanti” – Commissione Mista CTI-CUNA Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Panvini Antonio – CTI; Project Assistant: dr. Duca Daniele - Università Politecnica delle Marche CT 1003 “Criteri di sostenibilità della biomassa - Biocombustibili solidi per applicazioni energetiche” - Coordinatore: prof. Riva Giovanni - CTI - Università Politecnica delle Marche; Project Leader: dr. Panvini Antonio - CTI; Project Assistant: dr. Duca Daniele - Università Politecnica delle Marche Se questo documento viene letto su un PC in linea è sufficiente fare “click” sul codice progetto per accedere al documento (accesso consentito solo ai Soci CTI) Titolo Stato GL Direttiva EPBD UNI/TS 11300-5 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 5: Determinazione della prestazione energetica per la classificazione dell’edificio prog. E02069985 in corso GL Direttiva EPBD UNI/TS 11300-6 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 6: Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori e scale mobili prog. E020AC596 in corso CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1) Prestazioni energetiche degli edifici – Metodi per la certificazione energetica degli edifici prog. E02019930 in stand-by CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1) UNI/TS 11300-1 rev Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale prog. E0201C591 in attesa di pubblicazione UNI 10349 rev Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici prog. E0201C870 in corso UNI/TR Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici. Parametri termofisici prog. E0201E130 in attesa di pubblicazione UNI 10351 rev Materiali da costruzione – Proprietà termoigrometriche prog. E0201D450 pre inchiesta UNI Assunzioni di base, condizioni al contorno, profili dei carichi per la corretta applicazione e per la validazione di metodi per il calcolo sia delle prestazioni energetiche in regime dinamico degli edifici, sia della definizione dei carichi termici di progetto estivi e invernali prog. E0201E560 in corso CT 304 Integrità strutturale degli impianti a pressione Verifiche d’integrità di attrezzature a pressione: prove a di pressione di liquido prog. E0203E680 in corso CT 304 Integrità strutturale degli impianti a pressione UNI TS 11325-11 Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 11: Procedura di valutazione dell’idoneità al servizio di attrezzature a pressione soggette a fatica prog. E0203B44B in inchiesta interna CTI CT 305/GL 0A Conduzione di generatori di vapore e/o acqua surriscaldata UNI TS 11325-10 Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 10: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata esclusi dal campo di applicazione della UNI/TS 11325-3 prog. E0203B44A pre inchiesta UNI CT 501 Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento UNI/TS 11300-3 rev Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva prog. E0205C593 in corso CT 501 UNI 10339 rev Impianti aeraulici per la climatizzazione - Classificazione, prescrizioni e requisiti prestazionali per la progettazione e la fornitura pre inchiesta UNI CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo … CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1) CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo … CT 102 Isolanti e isolamento. Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1) Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento prog. E0205A037 CT 501 Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento Ventilazione degli edifici - Requisiti degli impianti di ventilazione e climatizzazione a servizio degli ambienti in cui sia consentito fumare prog. E02059000 in attesa di pubblicazione CT 501 Impianti di raffrescamento: ventilazione e condizionamento UNI 10829 rev Beni di interesse storico e artistico - Condizioni ambientali di conservazione - Misurazione ed analisi prog. E0205E580 in corso CT 601 Impianti di riscaldamento. Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4) UNI/TS 11300-2 rev Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria prog. E0206C592 in attesa di pubblicazione CT 604 Componenti degli impianti di riscaldamento Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi UNI 10412-1 rev Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Requisiti di sicurezza - Parte 1: Requisiti specifici per impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati o con generatori di calore elettrici prog. E0206E641 pre inchiesta UNI CT 605 Componenti degli impianti di riscaldamento Emissione del calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, …) Sistemi radianti a bassa temperatura - Classificazione energetica prog. E0206E720 in corso CT 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore Criteri di dimensionamento, installazione ed aspetti ambientali dei sistemi idrotermici a pompa di calore prog. E0206D170 in stand-by CT 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore Pozzi per acqua. Progettazione e costruzione prog. E0206D120 pre inchiesta UNI CT 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore Impianti geotermici a pompa di calore: monitoraggio energetico, ambientale e manutenzione prog. E0206D290 in corso CT 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore Sistemi geotermici a pompa di calore: Requisiti di qualificazione degli operatori delle ditte installatrici e/o perforatrici prog. E0206D570 in corso CTM 611 Camini – Attività nazionale – Gruppo Misto CTI-CIG Camini – Sistemi camino con condotti interni di materia plastica – Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto – Parte: camini plastici prog. E0202B470 in corso C TM 611 Camini – Attività nazionale – Gruppo Misto CTI-CIG Camini – Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto – Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione in materiale refrattario (terracotta/ceramica) prog. E01519270 in corso CTM 611 Camini – Attività nazionale – Gruppo Misto CTI-CIG UNI 11278 rev Camini/ canali da fumo/condotti /canne fumarie metallici - Criteri di scelta in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto prog. E01519200 in attesa di pubblicazione UNI/TS 11226 rev Impianti di processo a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Procedure e requisiti per gli audit prog. E0207E650 in corso UNI TR 11388 Sistemi di contabilizzazione indiretta basati sul totalizzatore di zona termica e/o unità immobiliare e sulle valvole di corpo scaldante, per il calcolo dell'energia termica utile tramite i tempi di inserzione del corpo scaldante compensati con la temperatura media del fluido termovettore prog. E0208E380 in corso CT 901 Energia solare UNI 9711 Impianti solari di grandi dimensioni per la produzione di acqua calda per usi igienico – sanitari (ACS) e/o climatizzazione ambienti. Classificazione, requisiti essenziali, regole per la costruzione, l’offerta, l’ordinazione ed il collaudo prog. E0209C280 in corso CT 903 Energia da rifiuti Combustibili solidi secondari (CSS) - Specifiche dei CSS ottenuti dal trattamento meccanico dei rifiuti non pericolosi prog. E0209E400 in inchiesta pubblica UNI CT 903 Energia da rifiuti Caratterizzazione dei rifiuti e dei CSS in termini di contenuto di biomassa ed energetico prog. E0209E530 pre inchiesta UNI CT 903 Energia da rifiuti UNI TR Combustibili solidi secondari. L’applicazione della UNI EN 15359 e UNI EN 15358 in relazione la prE0209E400 prog. E0209E660 in corso CT 904 Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico Impianti per la produzione e l’impiego di gas da gassificazione di biomassa ligno-cellulosica – Classificazione, requisiti essenziali, regole per l’offerta, l’ordinazione, la costruzione e il collaudo prog. E0209E590 in corso CT 904 Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico Qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione del biometano ai fini della tracciabilità e del bilancio di massa prog. E0209E670 in corso CT 703 Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante CT 803 Contabilizzazione del calore Se questo documento viene letto su un PC in linea è sufficiente fare “click” su continua per accedere al documento (accesso libero a tutti gli utenti). Regolamento (UE) N. 431/2014 della Commissione del 24 aprile 2014 Emanato il 24/04/2014 – Pubblicato il 01/05/2014 Regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche dell’energia per quanto riguarda la compilazione di statistiche annuali sui consumi energetici delle famiglie (Testo rilevante ai fini del SEE) Continua… Parere del Comitato delle Regioni – Libro verde – Un quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030 Emanato il 26/04/2014 – Pubblicato il 26/04/2014 Il documento riporta il parere del Comitato delle regioni in merito al Libro verde — Un quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030. (2014/C 126/04) Continua… Rettifica del regolamento delegato (UE) N. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, che integra la direttiva 2010/30/UE Emanato il 16/04/2014 – Pubblicato il 16/04/2014 Rettifica del regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo d'energia degli apparecchi per il riscaldamento d'ambiente, degli apparecchi di riscaldamento misti, degli insiemi di apparecchi per il riscaldamento d'ambiente, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari e degli insiemi di apparecchi di riscaldamento misti, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari («Gazzetta ufficiale dell'Unione europea» L 239 del 6 settembre 2013). Continua… Rettifica del regolamento delegato (UE) N. 812/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, che integra la direttiva 2010/30/UE Emanato il 16/04/2014 – Pubblicato il 16/04/2014 Rettifica che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne l'etichettatura energetica degli scaldacqua, dei serbatoi per l'acqua calda e degli insiemi di scaldacqua e dispositivi solari (Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 239 del 6 settembre 2013) Continua… Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa europea (regolamento delegato UE N. 626/2011) Emanato il 11/04/2014 – Pubblicato il 11/04/2014 Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’attuazione del regolamento (UE) n. 206/2012 della Commissione, del 6 marzo 2012, recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei condizionatori d’aria e dei ventilatori e del regolamento delegato (UE) n. 626/2011 della Commissione, del 4 maggio 2011, che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo d’energia dei condizionatori d’aria (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione) (Testo rilevante ai fini del SEE) (2014/C 110/01) Continua… Pubblicazione di titoli e riferimenti dei metodi di misurazione transitori per l’applicazione del regolamento (UE) N. 617/2013 Emanato il 11/04/2014 – Pubblicato il 11/04/2014 Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione del regolamento (UE) n. 617/2013 della Commissione, recante misure di esecuzione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile di computer e server informatici (Pubblicazione di titoli e riferimenti dei metodi di misurazione transitori (1) per l’applicazione del regolamento (UE) n. 617/2013) Continua… Se questo documento viene letto su un PC in linea è sufficiente fare “click” su continua per accedere al documento (accesso consentito solo ai Soci CTI). Progetti in inchiesta di prossima scadenza: CEN/TC 166 Chimneys FprEN 13384-1:2014 "Part 1: Chimneys serving one heating appliance": Dispatch FV draft to CMC to take a decision Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys FprEN 13384-2:2014 "Part 2: Chimneys serving more than one heating appliance": Dispatch FV draft to CMC to take a decision Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Decision of launching the prEN 1858 “Chimneys – Compunents – Concrete flue blocks” Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Decision of launching the prEN 16497-2 “Chimneys – Concrete cyctem chimneys – Part 2: Balanced flue applications” Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Dispatch FV draft to CMC EN 13348-1 “Chimneys – Thermal and fluid dynamic calculation methods – Part 1: Chimneys serving one heating appliance” Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Dispatch FV draft to CMC EN 13348-2 “Chimneys – Thermal and fluid dynamic calculation methods – Part 2: Chimneys serving more than one heating appliance” Scadenza: 28/05/2014 Continua… ISO/TC 238 Solid biofuels ISO/CD 17827-1 "Solid Biofuels - Determination of particle size distribution for uncompressed fuels - Part 1: Horizontally oscillating screen using sieve for classification of samples with a top aperture of 3.15 mm and above" Scadenza: 06/06/2014 Continua… ISO/TC 238 Solid biofuels ISO/CD 17827-2 "Solid Biofuels - Determination of particle size distribution for uncompressed fuels - Part 2: Vertically vibrating screen using sieve for classification of samples with a top aperture of 3.15 mm and below" Scadenza: 06/06/2014 Continua… ISO/TC 244 Industrial furnaces and associated processing equipment ISO/FDIS 13577-4 “Industrial furnace and associated processing equipment – Safety – Part 4: Protective systems” Scadenza: 07/06/2014 Continua… CEN/TC 44 Commercial and Professional Refrigerating … prEN ISO 23953-1 "Refrigerated display cabinets - Part 1: Vocabulary" Scadenza: 09/06/2014 Continua… CEN/CLC/JWG 1 Energy audits prEN 16247-5 "Energy audits - Part 5:Competence for energy auditors" Scadenza: 09/06/2014 Continua… ISO/TC 86/SC 7 Testing and rating of commercial … ISO/TC 244 Industrial furnaces and associated processing equipment ISO/DIS 23953-1 "Refrigerated display cabinets - Part 1: Vocabulary" Scadenza: 09/06/2014 Continua… ISO/FDIS 13577-2 “Industrial furnace and associated processing equipment – Safety – Part 2: Combustion and fuel handling systems” Scadenza: 23/06/2014 Continua… ISO/TC 70 Internal combustion engines ISO/DIS 7967-10 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 10: Ignition systems” Scadenza: 24/06/2014 Continua… ISO/TC 70 Internal combustion engines ISO/DIS 7967-11 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 11: Fuel systems” Scadenza: 24/06/2014 Continua… ISO/TC 70 Internal combustion engines ISO/DIS 7967-12 “Reciprocating internal combustion engines – Vocabulary of components and systems – Part 12: Exhaust emission control systems” Scadenza: 24/06/2014 Continua… ISO/TC 163 Thermal performance and energy use in the built environment ISO/CD 18523 "Energy performance of buildings - Schedules and conditions of built environment zones and room usage for energy calculation" Scadenza: 30/06/2014 Continua… CEN/TC 176 Heat meters prEN 1434-1 rev "Heat meters - Part 1: General requirements" Scadenza: 06/07/2014 Continua… CEN/TC 176 Heat meters prEN 1434-2 rev "Heat meters - Part 2: Constructional requirements" Scadenza: 06/07/2014 Continua… CEN/TC 176 Heat meters prEN 1434-4 rev "Heat meters - Part 4: Pattern approval tests" Scadenza: 06/07/2014 Continua… CEN/TC 176 Heat meters prEN 1434-5 rev "Heat meters - Part 5: Initial verification tests" Scadenza: 06/07/2014 Continua… CEN/TC 176 Heat meters prEN 1434-6 rev "Heat meters - Part 6: Installation, commissioning, operational monitoring and maintenance” Scadenza: 06/07/2014 Continua… CEN/TC 269 Shell and water-tube boilers prEN 12952-1 rev "Water-tube boilers and auxiliary installations - Part 1: General" Scadenza: 13/07/2014 Continua… ISO/TC 118/SC 6 Air compressors and compressed air Systems ISO/DIS 18623-1:2014 "Air compressors and compressed air systems - Air compressors - Part 1- Safety requirements" Scadenza: 14/07/2014 Continua… CEN/TC 156 Ventilation for buildings prEN ISO 13350 "Fans - Performance testing of jet fans" Scadenza: 20/07/2014 Continua… ISO/TC 117/WG 13 Jet fans Ballot for ISO/DIS 13350 "Industrial fans - Performance testing of jet fans" Scadenza: 20/07/2014 Continua… CEN/TC 295 Residential solid fuel burning appliances prEN 16510-2-6 "Residential solid fuel burning appliances - Part 2-6 Appliances fired by wood pellets" Scadenza: 27/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods ISO 29467:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of squareness AMENDMENT 1" Scadenza: 28/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods ISO 29471:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of dimensional stability under constant normal laboratory conditions (23 degrees C/50 % relative humidity) AMENDMENT 1" Scadenza: 28/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods ISO 29472:2008/DAM 1:2014 "Thermal insulating products for building applications - Determination of dimensional stability under specified temperature and humidity conditions AMENDMENT 1" Scadenza: 28/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods ISO 29767:2008/DAM 1 "Thermal insulating products for building applications — Determination of short-term water absorption by partial immersion AMENDMENT 1" Scadenza: 28/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods ISO 29771:2008/DAM 1 "Thermal insulating materials for building applications — Determination of organic content AMENDMENT 1" Scadenza: 28/07/2014 Continua… CEN/TC 265 Site built metallic tanks for the storage of liquids prEN 12285-1 rev "Workshop fabricated steel tanks - Part 1: Horizontal cylindrical single skin and double skin tanks for the underground storage of flammable and non-flammable water polluting liquids" Scadenza: 13/08/2014 Continua… CEN/TC 88 Thermal insulation materials and products prEN 16724 "Thermal insulation products for building applications - Instructions for mounting and fixing for determination of the reaction to fire testing of external thermal Insulation composite systems (ETICS) (Analogue to EN 15715)" Scadenza: 13/08/2014 Continua… CEN/TC 335 Solid biofuels prEN ISO 17829 "Solid biofuels - Determination of length and diameter of pellets" Scadenza: 10/09/2014 Continua… ISO/TC 238 Solid biofuels ISO/DIS 17829 “Solid biofuels – Determination of length and diameter of pellets” Scadenza: 10/09/2014 Continua… ISO/TC 117 Fans CEN/TC 247 Building automation, controls and building management CEN/TC 54 Unfired pressure vessels ISO/TC 70 Internal combustion engines Revisione sistematica norme ISO: ISO 27327-1:2009 Scadenza: 15/09/2014 Continua… FprEN 14908-6 rev “Open data communication in building automation, controls and building management – Control network protocol – Part 6: Application elements” Scadenza: 17/09/2014 Continua… prEN 13445-10 “Unfired pressure vessels – Part 10: Additional requirements for pressure vessels of nickel and nickel alloys” Scadenza: 24/09/2014 Continua… ISO/DIS 8528-13 “Reciprocating internal combustion engine driven alternating current generating sets – Part 13: Safety” Scadenza: 24/09/2014 Continua… CEN/TC 312 Thermal solar systems and components prEN 12976-1 rev “Thermal solar systems and components – Part 1: General requirements Scadenza: 15/10/2014 Continua… CEN/TC 312 Thermal solar systems and components prEN 12976-2 rev “Thermal solar systems and components – Part 2: Test methods” Scadenza: 15/10/2014 Continua… CEN/TC 195 Air filters for general air cleaning prEN ISO 16891 “Test methods for evaluating degradation or properties of cleanable filter media (ISO/DIS 16891:2014)” Scadenza: 15/10/2014 Continua… Documenti al voto di prossima scadenza: CEN/TC 166 Chimneys Decision activation WI 166099 of the prEN 16497-2 Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC Chimneys Adoption of preliminary work item 00166XX EN 1856-1 Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Adoption of preliminary work item 00166XX EN 1856-2 Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 166 Chimneys Decisione XX/2014 “Launching of formal vote after positive enquiry to prEN 16497-1” Scadenza: 28/05/2014 Continua… ISO/PC 248 Project committee: Sustainability criteria for bioenergy ISO/CD 13065-2 rev: draft for pre-enquiry Scadenza: 28/05/2014 Continua… CEN/TC 54 Unfired pressure Vessels Call for new convenor to lead WG on titanium Scadenza: 30/05/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 3 Thermal insulation Products Ballot to establish a new WG for AWI 17749 - Resolution 195 Scadenza: 04/06/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 3 Thermal insulation Products Resolution 196 "Ballot to establish a new WG" Scadenza: 05/06/2014 Continua… ISO/TC 238 Solid biofuels CEN/TC 88 Thermal insulating materials and products Form 4 ISO 18125 NWIP “Solid biofuels – Determination of calorific value” Scadenza: 06/06/2014 Continua… Decision 657c “New Work Item Proposals for amendment of Annex ZA of EN 14303 to EN 14309, EN 14313 and EN 14314” Scadenza: 10/06/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods Draft resolution 221 (1/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 10077-1 Scadenza: 12/06/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods Draft resolution 222 (2/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 10077-2 Scadenza: 12/06/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods Draft resolution 223 (3/2014 by correspondence): mirror revision of ISO 12631 Scadenza: 12/06/2014 Continua… CEN/TC 44 Commercial and professional refrigerating appliances and systems ISO/TC 203 Technical energy systems ISO/TC 192 Gas turbine ISO/TC 203 Technical energy systems ISO/TC 86/SC 3 Testing and rating of factory-made refrigeration systems Call for appointment of experts to develop a new EN “Blast chillers and freezers cabinets for professional use – Classification, requirements and test conditions” (WI 00044048) Scadenza: 13/06/2014 Continua…. Decision regarding systematic review of ISO 13602-1:2002 Scadenza: 13/06/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 21789:2009 Scadenza: 16/06/2014 Continua… Revisione Sistematica norme ISO: ISO 13600:1997 e ISO 13601:1998 Scadenza: 16/06/2014 Continua… Revisione Sistematica norme ISO: ISO 916:1968 Scadenza: 16/06/2014 Continua… ISO/TC 86/SC 8 Refrigerants and refrigeration lubricants ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods ISO/TC 163/SC 1 Test and measurement methods Revisione Sistematica norme ISO: ISO 17584:2005 (vers 2) Scadenza: 16/06/2014 Continua… Revisione Sistematica norme ISO Scadenza: 16/06/2014 Continua… Revisione Sistematica norme ISO: ISO 12567-2:2005 (vers 2) Scadenza: 16/06/2014 Continua… CEN/TC 47 Atomizing oil burner and their components ... FprEN 267 and FprEN 676 last comments before formal vote Scadenza: 16/06/2014 Continua… ISO/TC 163 Thermal performance and energy use in the … Modify to the end date on ballot od ISO/CD 18523 Scadenza: 30/06/2014 Continua… CEN/TC 265 Site built metallic tanks for the storage … Proposed activation of prEN 14015 rev (WI 00265013) Scadenza: 11/07/2014 Continua… CEN/TC 265 Site built metallic tanks for the storage … Call for experts to assist in the review of EN 14620 Scadenza: 11/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods NWIP on NP 52022-1 “Energy performance of buildings – Solar and visual characteristics – Part 1: Simplified calculation method for solar protection devices combined with glazing” Scadenza: 23/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods NWIP on NP/TR 52022-2 “Energy performance of buildings – Energy performance of buildings - Thermal, solar and daylight properties of building components and elements - Part 2: Explanation and justification" Scadenza: 23/07/2014 Continua… ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods NWIP on NP 52022-3 “Energy performance of buildings – Solar and visual characteristics – Part 3: Detailed calculation method for solar protection devices combined with glazing” Scadenza: 23/07/2014 Continua… ISO/TC 86/SC6 Testing and rating of air-conditioners and heat pumps Form 4 for NWIP “Heat pump water heaters – Testing and rating for performance – Part 1: Domestic hot water supply heat pump water heater” Scadenza: 16/08/2014 Continua… ISO/TC 118/SC 6 Air compressors and compressed air systems ISO/TC 185 Safety devices for protection against excessive pressure Revisione sistematica norme ISO: ISO 1217:2009 (Ed 4) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 4126-2:2003 (vers. 2) Scadenza: 15/09/2014 Continua…. ISO/TC 163 Thermal performance and energy use in the built environment ISO/TC 203 Technical energy systems ISO/TC 118/SC 4 Compressed air purity specification and compressed air treatment equipment ISO/TC 86/SC 8 Refrigerants and refrigeration lubricants ISO/TC 86/SC 4 Testing and rating of refrigerant compressors ISO/TC 163/SC 2 Calculation methods Revisione sistematica norme ISO: ISO 9251:1987 (vers. 5) e ISO 9288:1989 (vers. 5) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 13602-2:2006 (vers. 2) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 12500-3:2009 Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 11650:1999 (vers. 3) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 917:1989 (Ed. 2, vers. 2) e ISO 9309:1989 (vers. 2) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Revisione sistematica norme ISO: ISO 15927-4:2005 (vers. 2) e ISO 15927-5:2004 (vers. 2) Scadenza: 15/09/2014 Continua… Titolo UNI TS 11325-6:2014 UNI 8887:2014 UNI CEI 11352:2014 UNI CEN TS 16214-2:2014 UNI EN 1012-3:2014 UNI EN 1751:2014 Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte 6: Messa in servizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione Unità di cogenerazione e indici caratteristici Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali, liste di controllo per la verifica dei requisiti dell'organizzazione e dei contenuti dell'offerta di servizio Criteri di sostenibilità per la produzione di biocarburanti e bioliquidi per applicazioni energetiche - Principi, criteri, indicatori e verificatori - Parte 2: Valutazione di conformità inclusi la catena di custodia e il bilancio di massa Compressori e pompe per vuoto - Requisiti di sicurezza - Parte 3: Compressori di processo Ventilazione degli edifici - Dispositivi per la distribuzione dell’aria - Prove aerodinamiche delle serrande e delle valvole UNI EN 12828:2014 Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad acqua UNI EN 13136:2014 Impianti di refrigerazione e pompe di calore - Dispositivi di limitazione della pressione e relative tubazioni - Metodi di calcolo UNI EN 13445-1:2014 Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 1: Generalità UNI EN 13445-3:2014 Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 3: Progettazione UNI EN 13496:2014 Isolanti termici per edilizia - Determinazione delle proprietà meccaniche delle reti in fibra di vetro come rinforzo per sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) UNI EN 14471:2014 Camini - Sistemi di camini con condotti interni di plastica - Requisiti e metodi di prova UNI EN ISO 9806:2014 Energia solare - Collettori solari termici - Metodi di prova Se questo documento viene letto su un PC in linea è sufficiente fare “click” su continua per accedere al documento (accesso consentito solo ai Soci CTI) CT 604 Convocazione riunione CT 604 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi”: Milano, 28 maggio 2014 Continua… CT 305/GL 02 Convocazione riunione CT 305/GL 02 “Esercizio dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata”: Milano, 28 maggio 2014 Continua… CT 904 Convocazione riunione CT 904 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico”: Milano, 30 maggio 2014 Continua… CEN/TC 182 CEN/TC 295/WG 6 ISO/TC 242 CT 304 CT EPBD CEN/TC 113/WG 10 CT 304/SG 5 CT 609 ISO/TC 86/SC 6 ISO/TC 238 CEN/CLC JWG 1 CEN/TC 113 Invitation and agenda for "The future organization of the environmental (and related) standardization" Continua… Invitation to a Meeting of CEN/TC 295/WG 6 “Requirements of the Mandate M 129: Space Heating Appliances”: 5-6 June 2014, Frankfurt Continua… Notice of ISO/TC 242 “Energy management” meeting: 8-13 June 2014, Santiago, Chile Continua… Convocazione riunione CT 304 “Integrità strutturale degli impianti a pressione”: Milano, 9 giugno 2014 Continua… Convocazione riunione CT “Direttiva EPBD”: Milano, 9 giugno 2014 Continua… Invitation to the next meeting of CEN/TC 113/WG 10 “Heat pumps for tic hot water production and revision of EN 16147”: Munich, 2014-06-11/12 Continua… Convocazione riunione CT 304/GL 5 “Fatica”: Milano, 12 giugno 2014 Continua… Convocazione riunione CT 609 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua”: Milano, 16 giugno 2014 Continua… Invitation to ISO/TC 86/SC 6 “Factory-made air-cooled air-conditioning and air-to-air heat pump units” and associated WGs meeting: 16-20 June 2014, London Continua… Draft Agenda and practical information for 6th Plenary Meeting of ISO/TC 238 "Solid biofuels": 12 June 2014, Stockholm, Sweden Continua… Notice of CEN/CLC/JWG 1 TG6 “Competence of energy auditors” meeting: 8-10 September 2014, Berlin Continua… Notice of plenary meeting of CEN/TC 113 "Heat Pumps and air conditioning units": Madrid, 24-06-2014 Continua… CEN/TC 88/WG 4 Invitation to the 38th meeting of CEN/TC 88/WG 4 "Expanded polystyrene foam (EPS)": Celle, Germany, 26 June 2014 Continua… CEN/CLC/JWG 1 Notice of CEN/CLC/JWG 1 TG6 "Competence of energy auditors" meeting: 8-10 September 2014, Berlin Continua… ISO/TC 205 Invitation, agenda and information for ISO/TC 205 "Building environment design" plenary meeting: 10-13 September 2014, Jiangsu, China Continua… ISO/TC 163/SC 3 ISO/TC 163 Draft minutes of meeting held in Stockholm, Sweden, on 2013-09-11 Continua… Invitation to ISO/TC 163 and TC 205 plenary meeting: 15-19 September 2014, Wuxi Juna, China Continua… ISO/TC 163/SC 2 General meeting information and registration for meeting of ISO/TC 163/SC 2 “Calculation method” that will be held in China on 17-09-2014 Continua… ISO/TC 163/SC1 Announcement of meeting of ISO/TC 163/SC 1 “Thermal performance and energy use in the built environment – Test and measurement methods”: 18th September 2014, Wuxi, China Continua… CEN/TC 176 ISO/TC 142 CEN/TC 312 Postponement of the next meeting: 18-19 September 2014, London Continua… Notice of the 10th plenary meetinf f ISO/TC 142 "Cleaning equipment for air and other gases": 25 Septembre 2014, London Continua… NEW date for 17th plenary meeting of CEN/TC 312 "Thermal solar systems and components": 2 October 2014, Brussels Continua… CEN/TC 54 Change of date for next CEN/TC 54 “Unfired pressure vessels” meeting: 7 October 2014, London Continua… ISO/TC 180 Announcement of the next plenary meeting of ISO/TC 180 "Solar Energy": 22-24 October 2014, Beijing, China Continua… ISO/TC 244 Notice of ISO/TC 244 "Industrial furnaces and associated processing equipment" plenary meeting: 11-14 November 2014, Ottawa, Canada Continua… CEN/TC 371 CA 3 Invitation for the 17th meeting of CEN/TC 371 "Project Committee - Energy Performance of Building project group" to be held in Berlin on November 12th 2014 Continua… Invitation to next CA III EPBD meeting in Tallinn on 3-4 March 2015 Continua… Oltre 3.000 contenuti tecnico-scientifici scaricabili gratuitamente V Cont Tecn Scien www.verticale.net AN CAMINI Canne fumarie - Camini - Condotti per ritubamenti Soluzioni tecnologiche per l’evacuazione dei fumi Camini monoparete 5/10 mm. - 6/10 mm. e con innesto conico Canne fumarie e condotti per gruppi elettrogeni Camini isolati doppia parete coibentazione aria statica Camino isolato design evoluto architettonicamente Condotti ventilazione luoghi sicuri EI 30-EI 60-EI 120 Condotti in alluminio Camini isolati doppia parete inox/rame 25-32-50 mm. Condotti per caminetti, stufe e stufe a pellets Camini flessibili interno liscio Condotti in polipropileni isolati/ventilati Sistema monoparete in PPs per l’evacuazione dei fumi caldaie a condensazione cert. cert. cert. cert. n° n° n° n° 0036-CPD-9174 002 0036-CPD-9174 004 0063-CPD-53167 0063-CPD-53168 Per funzionamenti: wet (umido) pressione wet (umido) pressione dry (secco) pressione dry (secco) pressione positiva 200 Pa nulla o negativa positiva 5000 Pa nulla o negativa AN CAMINI s.r.l. 24040 Zingonia di Verdellino (Bg) - Via Vienna, 16 - Tel. +39 035 872144 - Fax +39 035 872177 e-mail: [email protected] - www.ancamini.it
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