POF 2014_15 - Istituto Comprensivo Cabras

ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
Piano dell’offerta formativa
INDICE GENERALE
3
Presentazione
1
ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
5
La realtà territoriale e la scuola
6
Il contesto scolastico
6
Le risorse dell’Istituto Comprensivo
6
La scuola dell’infanzia
7
La scuola primaria
8
La scuola media
9
L’impegno della scuola
10
Il percorso d’apprendimento
11
Organizzazione
19
Le funzioni di servizio
22
L’organizzazione della scuola
25
Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi
27
La pratica educativa
28
Il Piano Annuale per l’Inclusività
36
I progetti
42
Le modalità della continuità
43
L’insegnamento della R.C e delle attività alternative
45
Attività di formazione
45
L’orientamento scolastico
46
La valutazione del processo di insegnamento/apprendimento
48
La valutazione della qualità del servizio scolastico
48
Allegati
PRESENTAZIONE
2
ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
Anche per l’anno in corso 2014\2015 il Piano dell'Offerta Formativa mantiene i fondamenti della sua
strutturazione, maturata in anni di esperienza condivisa e di cui sono ormai chiari gli assi di intervento e gli
indirizzi di lavoro.
La continuità, il raccordo con le altre agenzie territoriali, l’apertura verso l’esterno caratterizzano l’azione
della nostra scuola
Quest’anno scolastico sviluppiamo i temi che sono al centro della nostra azione educativa: l’educazione
alimentare, l’educazione ambientale, l’educazione alla cittadinanza a partire da quella mondiale,
l’educazione motoria e fisica anche come elemento di integrazione e socializzazione.
Ci misuriamo quest’anno con la chiusura della scuola di via De Gasperi. Evidentemente non si tratta solo di
una questione organizzativa perché ci sono risorse umane e professionali che si incontrano e si devono
integrare in maniera positiva.
E’ una sfida culturale che non sarà semplicissimo vincere ma su cui bisogna lavorare con serietà e senza
pregiudizio.
Per quanto riguarda la ricerca della unitarietà degli interventi si continuerà ad agire sul terreno del
confronto e della programmazione comune fra ordini di scuole differenti e classi parallele. L’organizzazione
per dipartimenti disciplinari che negli anni scorsi è stata vincente mostra la necessità di un adeguamento
che ne incentivi la capacità operativa.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Peppino Tilocca
PREMESSA
Il presente Piano dell'Offerta Formativa costituisce il documento degli impegni che l’Istituto Comprensivo
di Cabras assume per garantire la qualità delle attività educative e la loro adeguatezza alle esigenze degli
3
ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
alunni, attraverso l’attuazione dei principi dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e di
sperimentazione previsti dal D.P.R.n.275 del 1999, e con l’applicazione delle indicazioni didattiche per la
scuola dell’infanzia e del primo ciclo.
Il documento, si propone di migliorare i livelli culturali e di soddisfare i bisogni formativi ed educativi degli
alunni, in relazione ai quali si stabiliscono gli obiettivi generali del processo formativo, si indicano le
attività, si individuano le strategie e le metodologie, nonché i sistematici momenti di verifica e valutazione.
Il POF è stato elaborato e deliberato dal Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria
di primo grado, negli aspetti pedagogico–didattici, e dal Consiglio di Istituto in quelli organizzativo–
gestionali.
Il Progetto trae ispirazione dalla Carta Costituzionale nel rispetto dei principi da assumere come
fondanti: uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza ed integrazione, diritto di scelta, obbligo
scolastico, frequenza, partecipazione, efficienza, trasparenza, libertà d’insegnamento enunciati negli articoli
3, 33 e 34.
Le indicazioni in esso contenute hanno valore vincolante sul piano pedagogico–didattico e nei caratteri
organizzativi, pertanto, le programmazioni e i piani di studio personalizzati dei vari livelli scolastici e dei
singoli docenti saranno elaborati in base agli orientamenti contenuti nel presente documento.
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LA REALTA’ TERRITORIALE E LA SCUOLA
Il contesto socio-economico del territorio.
L’Istituto Comprensivo, nato nell’ anno scolastico 2000-2001, ha la sua sede centrale nei locali della Scuola
Secondaria di primo grado di Cabras. E’inserito in un contesto ambientale che comprende il Comune di
Cabras e la frazione di Solanas, i cui abitanti sono circa 9.000. Il territorio ha un’estensione di 10.220 ettari,
situato a 9 metri sul livello del mare, confina a nord-ovest col golfo di Oristano e nella parte nordoccidentale con la pianura del Campidano.
Esso è ricco di interessi storici, geografici, scientifici, dove il paesaggio agrario, le paludi, gli stagni, i fiumi e
il mare offrono una fauna ed un flora unici in Europa.
I terreni sono in gran parte pianeggianti e maggiormente utilizzati per l’agricoltura, fatta eccezione per
quelli di natura collinare situati nella zona del Sinis, a ridosso della quale si trovano i due stagni costieri:
Cabras e Mistras, con un’estensione superiore a 2.550 ettari, le cui acque sono prevalentemente salmastre
perché comunicano col mare.
Il clima è di tipo caldo-umido, caratteristico della maggior parte dell’isola, con le piogge che si concentrano
soprattutto nel tardo autunno e nel primo inverno, i venti predominanti sono il maestrale e lo scirocco.
Le strade di accesso al paese sono numerose, comprese quelle che portano alla marina di Torre Grande e
alle spiagge di S. Giovanni di Sinis, mentre le altre si dirigono verso l’entroterra in direzione dei paesi di
Nurachi, Riola e Oristano.
L’economia in passato è stata basata essenzialmente sulla pesca, che ha costituito un sicuro introito per
alcune centinaia di famiglie ma che oggi appare pesantemente in crisi. Poi viene l’agricoltura, la piccola
attività artigianale, l’agriturismo, il terziario, il turismo (prevalentemente estivo) e si affermano attività
alternative legate alla pesca (ittioturismo).
Tutte queste attività potrebbero dare maggior reddito, in particolare quella agricola che è da sempre
l’altro pilastro su cui poggia l’economia del territorio, ma attualmente sono tutte investite da una
situazione di crisi che si rispecchia con quella a livello nazionale.
Il territorio è ricco di bellezze naturali, paesaggistiche e culturali: l’area archeologica di Tharros, l’area
marina protetta “Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre”, il Parco naturale di Seu, il sistema delle zone
umide, costituiscono un’indubbia occasione per lo sviluppo della comunità, ma non sono adeguatamente e
proficuamente sfruttate e pertanto sono ancora poche le opportunità di lavoro per la comunità locale.
Infatti, la percentuale di disoccupazione giovanile è alta e non si è attenuata neppure con l’istituzione di
alcune cooperative, che gestiscono il Museo archeologico, l’area archeologica e i servizi sociali.
In questo contesto vive la popolazione locale, dove prevale la composizione della famiglia formata da uno
o al massimo due figli e il suo comportamento presenta gli aspetti caratteristici della contraddizione della
società odierna dedita al consumismo, con la trascuratezza dei valori fondamentali della persona, con
frequenti casi di separazioni coniugali e di situazioni problematiche familiari.
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Così, i giovani si sentono in difficoltà e faticano ad avere dei punti di riferimento stabili, soprattutto nelle
tradizioni popolari e sociali con il loro impegno limitato e superficiale. Le attività del tempo libero per molti
giovani sono limitate al calcio, alla discoteca, al ballo, alle sale giochi, al bar e agli spettacoli televisivi, per
cui la lettura dei quotidiani, dei libri e la formazione in generale è trascurata, tanto che cresce
l’inquietudine nei giovani e sono visibili i fenomeni devianti dell’alcolismo, le tossicodipendenze e i furti.
Va comunque rilevato che non sono pochi i gruppi culturali, musicali, sportivi, parrocchiali, che portano
avanti attività di varia natura che favoriscono lo sviluppo della cultura e l’aggregazione.
Il contesto scolastico
La scuola opera nel contesto socio-economico sopra descritto e deve fronteggiare i problemi che ne
conseguono. Tuttavia negli ultimi anni l’istituto comprensivo è riuscito a contenere le espressioni di
malessere da parte degli alunni sviluppando una politica di accoglienza che ha ridotto fortemente le
situazioni di marginalità e di devianza scolastica.
Si riduce a pochissimi il numero di alunni che non riesce a trovare all’interno della scuola una dimensione
esistenziale positiva ed una collocazione relazionale.
Il rapporto con le famiglie è solitamente positivo e la scuola sembra godere complessivamente di una
buona immagine.
Le risorse dell’Istituto Comprensivo
L’Istituto Comprensivo è una modalità di organizzazione della rete scolastica che dà una importante
opportunità di interpretare unitariamente i bisogni degli utenti e del territorio.
Tale organizzazione è in grado di consentire una maggiore efficacia nei processi formativi, una più
funzionale continuità educativa, maggiore impegno nell’orientamento scolastico e una maggiore efficienza
nella gestione servizi amministrativi.
La scuola dell’infanzia
Locali, sussidi, attrezzature:
La Scuola dell’Infanzia di Cabras è ospitata in tre plessi situati in Via Nicolò Machiavelli, in Via Giacomo
Leopardi e a Solanas.
Il primo dispone di cinque aule, le quali considerata la relazione dell’ingegnere del Comune di Cabras, in
riferimento all’agibilità dei locali e degli spazi, ai sensi della legge 626, non potranno accogliere alunni in
numero superiore alle 19/20 (venti) unità per sezione. Le medesime aule sono, com’è ovvio, adibite alle
attività di sezione. La scuola dispone, inoltre, di un ampio androne, utilizzato per attività di movimento e
lavori didattici nel grande gruppo; i servizi igienici, un piccolo stanzino utilizzato come spazio per riporre
cappotti e zainetti, e la sala mensa. Esiste un piano superiore, utilizzato come deposito per il materiale in
disuso e locali ad uso personale della mensa.
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Lo spazio esterno alla scuola è dotato di un cortile con attrezzature da giardino. Certamente, però, gli spazi
in dotazione non sono sufficienti.
La scuola possiede una buona dotazione di sussidi didattici, di attrezzature da giardino, di attrezzature
tecnico-scientifiche. I docenti hanno a disposizione una postazione multimediale.
La scuola di Via Leopardi, recentemente ristrutturata, è dotata di quattro ampie aule, adibite alle attività di
sezione; di un ampio androne, utilizzato per attività di grande gruppo; del refettorio; dei servizi igienici.
La scuola dispone di un ampio cortile alberato, utilizzabile per le attività all’aperto. La dotazione didatticoscientifica è da potenziare così come il parco giochi.
La scuola dell’Infanzia di Solanas è ospitata nello stesso caseggiato della scuola primaria, dispone di:
un’aula adibita alle attività di sezione; un’aula più ampia, utilizzata per le attività di movimento e attività
espressive; i servizi igienici; il refettorio; altri ambienti adibiti a svariati usi. Lo spazio esterno alla scuola è
dotato di un ampio cortile. La dotazione didattico-scientifica è insufficiente.
Risorse umane e professionali:
Nelle scuole dell’Infanzia dell’Istituto funzionano n. 10 sezioni, così distribuite:
Via Machiavelli: n. 5 sezioni con n. 98 alunni;
Via Leopardi: n. 4 sezioni con n. 87 alunni;
Solanas n. 1 sezione con 14 alunni.
La scuola primaria
Locali, sussidi, attrezzature:
La scuola primaria di Cabras da questo anno scolastico è ospitata interamente nel caseggiato di via Cesare
Battisti.
I locali di via Battisti sono sufficienti ad ospitare le dodici classi, sia per l’attività di aula che per quelle di
laboratorio.. La scuola dispone di un cortile che può essere utilizzato per l’attività motoria e attività
all’aperto. Particolarmente sentita è la mancanza di una palestra: l’attività motoria viene svolta in un
ambiente adattato, assolutamente inadeguato alle esigenze della scuola. Gli arredi sono sufficienti. Discreta
risulta la dotazione tecnico- scientifica; buona quella libraria e didattica. Tutte le classi sono dotate di
lavagna interattiva multimediale con connessione ADSL: Obsoleta l’aula di informatica.
La scuola primaria di Solanas é ospitato in un edificio recentemente ampliato, ristrutturato e messo a
norma in relazione alla sicurezza; la scuola primaria dispone di cinque aule utilizzate per le attività
curricolari, di un laboratorio di informatica e di un ampio salone interno utilizzato per le attività motorie. Il
cortile interno é utilizzabile per le attività all’aperto, compresa quella motoria. La dotazione tecnico-
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scientifica e libraria è buona. La scuola dispone di un laboratorio informatico abbastanza efficiente ma
comunque tutte le aule sono dotate di LIM con connessione ADSL.
Risorse umane e professionali:
Nelle scuole primarie dell’Istituto funzionano n. 16 classi, così distribuite:
Via Battisti: n.12 classi con n. 224 alunni
Solanas: n. 4 classi con n. 58 alunni.
Ad ogni classe sono assegnati i docenti necessari per assicurare l’insegnamento delle discipline, compresa
la lingua inglese e la religione cattolica, nonché il sostegno nelle classi che accolgono alunni diversamente
abili. Il totale è di n. 27 docenti.
Il personale A.T.A. impegnato nelle mansioni di collaboratore scolastico è di n. 4 unità.
La scuola media
Locali, sussidi, attrezzature:
La Scuola Secondaria di 1° grado di Cabras è ospitata in un edificio costruito dall’Amministrazione
Comunale nei primi Anni Settanta, con forme e tecniche edilizie particolari che spesso ne hanno limitato la
funzionalità.
Con interventi realizzati negli anni successivi l’edificio ha avuto due ampliamenti e ristrutturazioni,
migliorandone la capienza, la funzionalità e l’adeguamento alle norme di sicurezza.
Il caseggiato è sistemato su due piani e consta di 21 aule non tutte sufficientemente spaziose: 10 vengono
utilizzate per le attività curricolari delle classi; delle rimanenti, una è adibita ad aula di informatica, una ad
aula proiezione, una ad aula LIM, una accoglie un laboratorio scientifico, una il laboratorio musicale e altre
4 vengono utilizzate per attività di laboratorio didattico; un piccolo ambiente è utilizzato come ambulatorio.
Tutte le aule adibite alle attività curricolari sono dotate di LIM connessa alla rete ADSL.
Sono presenti, inoltre, una biblioteca, un’aula adibita a sala professori, un piccolo ambiente per la
conservazione del materiale didattico. Al primo piano sono situati gli uffici amministrativi e l’ufficio del
dirigente scolastico. La scuola dispone, inoltre, di una palestra (con i servizi igienici e gli spogliatoi), di
un’aula magna, di un archivio.
Buona la dotazione tecnico-scientifica. Da aggiornare quella didattica. Numericamente consistente ma
qualitativamente da adeguare la dotazione libraria. Gli arredi sono nella maggior parte dei casi da
rinnovare.
All’esterno, è presente un cortile, utilizzato per l’attività didattica; una parte è organizzata come orto per
le erbe medicinali una parte come prato verde.
8
Risorse umane e professionali:
Nella scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto funzionano n. 10 classi, distribuite in n. 3 corsi più una
classe terza, con un totale di n. 204 alunni.
I docenti in servizio nella scuola sono n. 26, di cui n. 4 docenti di sostegno per gli alunni diversamente abili.
E’ presente 1 docente fuori ruolo con compiti di bibliotecario.
Il personale A.T.A. impegnato nelle mansioni di collaboratore scolastico è di n. 2 unità.
La scuola ospita anche gli uffici amministrativi, dove operano n. 1 direttore amministrativo e n. 4 assistenti
amministrativi e l’ufficio del Dirigente Scolastico
L’impegno della scuola-piano d’intervento
La scuola deve creare occasioni per recuperare le radici territoriali, il senso di appartenenza al proprio
territorio, il sentirsi cittadini di un luogo e di un paese, non attraverso educazioni aggiuntive, ma come
elemento del proprio DNA per costruire una nuova cultura della cura e della partecipazione” (Progetto
orientamento M.P.I.).
L’Istituto comprensivo di Cabras seguendo queste direttive intende:
1. raccordare il P.O.F. e le sue finalità istituzionali con la realtà del territorio, definendo un sistema di
opportunità educative che mettano gli allievi nelle condizioni di:
 formare la propria identità sul piano sociale e psicologico;
 scegliere e gestire l’incertezza, assumendo comportamenti ispirati all’etica delle responsabilità;
 rafforzare il senso della realtà
2. Valorizzare il patrimonio professionale dei docenti, attribuire le specifiche funzioni strumentali al fine di
favorire i rapporti con gli alunni e con l’esterno.
La scuola pertanto, con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società
civile, s’impegna a:
 garantire l’adeguatezza del servizio alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di
obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali;
 individuare ed elaborare gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi
dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni;
 assumere come criteri di riferimento, nell’uso dei materiali didattici, la validità culturale e la funzionalità
educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell’utenza;
 nel rapporto con gli alunni, in particolare con i più piccoli, colloquiare in modo pacato e teso al
convincimento ed evitare forme di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti.
L’istituto Comprensivo, per migliorare la qualità complessiva del servizio e delle condizioni ambientali,
s’impegna a:
 garantire a tutti gli alunni il curricolo obbligatorio;
 arricchire ed integrare le ore obbligatorie con attività e strategie alternative e innovative che stimolino
maggiormente l'interesse e l'entusiasmo degli alunni;
 assicurare l’aggiornamento continuo degli insegnanti affinché la loro azione didattica sia sempre più
ricca e qualificata;
9
 coinvolgere in maniera sempre maggiore gli alunni diversamente abili nella vita della scuola al fine di
attuare una sempre più concreta integrazione collegando e concertando continuamente e
concretamente le attività individualizzate con quelle curricolari dell’intera classe;
 avviare attività di recupero rivolte agli alunni in difficoltà e/o ritardo di apprendimento;
 predisporre ed attuare progetti di attività extracurricolari di arricchimento dell’offerta formativa anche
con l’intervento di esperti esterni al fine di creare una scuola “aperta” verso le esigenze degli alunni
anche nel loro tempo libero;
 sviluppare in misura sempre maggiore i rapporti ed il coinvolgimento dei genitori;
 sviluppare i rapporti con l’extra scuola, sfruttando le risorse umane e materiali a disposizione nel
territorio attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali e di tutte le Agenzie formative che possono
offrire un contributo in termini di competenza e collaborazione;
 potenziare il lavoro di coordinamento delle attività d’insegnamento con incontri periodici;
 offrire agli utenti e al personale scolastico un ambiente pulito, accogliente, sicuro per una permanenza
a scuola confortevole;
 sensibilizzare, i genitori e gli alunni, gli Enti Locali al fine di operare assieme per loro la sicurezza interna
ed esterna all’istituto.
Il percorso di apprendimento
Il percorso di apprendimento degli alunni, inizia nella scuola dell’infanzia, poi continua nella scuola
primaria e termina con il conseguimento del diploma di scuola secondaria di 1° grado.
In questo lungo viaggio formativo gli operatori scolastici aiutano, guidano, prima il bambino, poi il ragazzo
a divenire libero, responsabile e maturo, con la ricchezza delle valide basi culturali.
Le finalità di questo itinerario riguardano lo studio, l’istruzione, l’acquisizione di abilità disciplinari, la
socialità e l’orientamento.
La dimensione progettuale, pertanto, trova piena legittimazione all’interno del piano dell’offerta
formativa, operando per il raggiungimento dei traguardi di competenza previsti dalle Indicazioni nazionali
per il curricolo
Organizzazione
CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2014/2015.
Delibera Giunta Regionale RAS del 18 aprile 2014, n. 14/43
Delibera Consiglio Istituto del 27 giugno 2014
Inizio delle lezioni
12 Settembre 2014
10
Termine lezioni Scuole Primarie e Secondaria 1°
grado
10 Giugno 2015
Termine attività educative nella Scuola dell'Infanzia
e attività didattiche nelle scuole Primaria e
Secondaria 1° grado
30 Giugno 2015
Avvio servizio mensa scuola infanzia
12 ottobre 2014
Termine servizio mensa
12 giugno 2015
Festività e sospensione delle lezioni
Tutte le domeniche
Festa di tutti i santi
1° Novembre 2014
Immacolata concezione
8 dicembre 2014
Vacanze natalizie
Dal 23 Dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015 (Festività:
25 e 26 Dicembre, 1 Gennaio)
Martedì di Carnevale
18 febbraio 2015
Vacanze pasquali
Dal 02 aprile 2015 al 07 Aprile 2015
(Festività: Lunedì dopo Pasqua)
Anniversario della Liberazione
25 Aprile 2015
Sa die ‘e sa Sardigna
28 aprile 2015
Festa del Lavoro
1 Maggio 2015
Festa del Santo Patrono
24 Maggio 2015
Festa della Repubblica
2 Giugno 2015
N. 2 giorni a disposizione del Consiglio di Istituto
17 febbraio 2015 - Lunedì di Carnevale- 27 aprile
2015
Ulteriori 2 giorni derivanti dall’anticipo dell’avvio 2 maggio 2015-1 giugno 2015
delle lezioni
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA' COLLEGIALI 2014/2015
SETTEMBRE
11
Lunedì
Collegio dei docenti
plenaria - via Trieste
01/09/14
1. Organizzazione adempimenti 01-11
settembre;
2. Conferma criteri organizzazione attività
alternative IRC;
h 9.00/10.30
3. Nomina glh;
4. Varie ed eventuali;
Martedì
Cons. intersezione
scuola infanzia
1. formazione sezioni ;
Cons.di interclasse
1. proposte organizzazione didattica ,
organizzazione orari;
02/09/14
scuola primaria
2. determinazione calendario attività
educative
h 8.30/10.30
h 8.30/10.30
2.Varie ed eventuali
Cons. di classe unitario
scuola secondaria
1. criteri formazione classi prime ;
•2. criteri inserimento alunni ripetenti nelle
classi;
h 8.30/10.30
3.proposte organizzazione didattica
Incontro tra docenti 5^A-B-C-D
e commissione formazione classi prime scuola
media
Incontro tra docenti ultimo anno scuola
infanzia e docenti classi prime Via Battisti per
12
h 10,45/11.30
h 10,45/11.30
formazione classi prime
Mercoledì
03/09/14
Giovedì
04/09/14
Collegio dei Docenti
per dipartimenti
disciplinari
 Elaborazione linee curricolo unitario;
 Proposte attività di continuità
h 08.30/11.30
Proposte attribuzione ore e docenti di
sostegno
h 11,45/12.45
1.Proposte progetti educativi, visite guidate;
Cons. intersezione
infanzia
2.Elaborazione
plesso;
linee
programmazione
di
h 8.30/11.30
3.Organizzazione orari
4.Varie ed eventuali
1.Proposte progetti educativi, visite guidate;
Cons. interclasse
primaria
2.Programmazione interdisciplinare, attività di
plesso;
h 8.30/11.30
3.Organizzazione orari
4. Varie ed eventuali
1.Proposte progetti educativi, visite guidate;
Cons. classe
secondaria
Venerdì
05/09/14
2.Elaborazione raccordi curricolari;
h 8.30/11.30
1. Lettura e approvazione verbale seduta
h 8.30/11.30
precedente
2.Analisi del POF, proposta di modifiche e
integrazioni;
Collegio dei docenti
3. F.S. Individuazione aree e modalità
designazione ;
4. Approvazione criteri utilizzi FIS
13
5. Proposte PAA;
6 .Proposte piano di formazione
7. Nomina componenti organo di garanzia
8. Nomina comitato valutazione
9. Varie ed eventuali
Martedì
09/09/14
Mercoledì
10/09/14
Giovedì
Nei plessi
Possibilità di recarsi nei plessi per
organizzazione
spazi,
materiali
e
accoglienza
Corso formazione
matematica
Collegio dei docenti
h 9.00/11.00
h 10.30/12.30
1. Lettura e approvazione verbale seduta
11/09/14
precedente
h 8.30/10.30
2 .Sintesi proposte curricolo verticale;
3. Approvazione P.A.A;
4. Costituzione GLI 2014/2015;
5. Proposte attività di formazione
6. Adesione ai Giochi della Gioventù e ai
Giochi sportivi studenteschi
9. Varie ed eventuali
Martedì
23 /09/ 2014
Assemblea genitori
infanzia-SEDI
Organizzazione scolastica
h.16.00-17.00
OTTOBRE
Lunedì
06/10/14
collegio dei docenti
plenaria - via Trieste
o
Approvazione POF;
14
h 16.00/18.00
Martedì
14/10/14
Martedì
21/10/14
Giovedì
23/10/14
Dipart.disciplinari
Via Trieste
 Organizzazione attività
h 16.00/18.00
Dipart.disciplinari
Via Trieste
 Organizzazione attività
h 16.00/18.00
 verifica test in ingresso e compilazione
prospetto iniziale;
 definizione programmazione di classe.
h.15,30/19,30
 verifica test in ingresso e compilazione
prospetto iniziale;
 definizione programmazione di classe.
 verifica test in ingresso e compilazione
prospetto iniziale;
 definizione programmazione di classe.
h.15,30/18,30
 rinnovo rappresentanti dei genitori nei
consigli di intersezione, di interclasse
classe;
 presentazione POF
h. 16.00/17.00
(secondaria
15.00\17.00)
Sc. Second. corso A
consigli di classe
3^D
Venerdì
24/10/14
Sc. Second. corso B
consigli di classe
Lunedì
Sc. Second. corso C
consigli di classe
27/10/14
Martedì
28/10/14
sc infanzia, primaria,
secondaria
h.15,30/18,30
NOVEMBRE
Martedì
25/11/14
sc. infanzia
consiglio di intersezione
sedi
o
o
presentazione intersezione
verifica bimestrale
h. 16.00/18.00
DICEMBRE
Scuola primaria
Martedì
02/12/14
consigli di intercl. - sedi  Verifica bimestrale
h. 16.00/17.30
Lunedì
01/12/14
Sc. Second. corso A
consigli di classe
 Verifica bimestrale
h.15,30/18,30
Martedì
Sc. Second. corso B
consigli di classe
 Verifica bimestrale
h.15,30/18,30
Sc. Second. corso C
 Verifica bimestrale
h.15,30/19,30
02/12/14
Mercoledì
15
03/12/14
consigli di classe
3^D
Venerdì
12/12/14
sc. secondaria Tutte  Colloqui 1° quadrimestre
le classi
Martedì
02/12/14
sc. infanzia
tutte le sezioni:sedi
 Colloqui con i genitori
Mercoledì
10/12/14
Scuola primaria
tutte le classi - sedi
 Colloqui con i genitori
h. 16,00/19,00
h. 15.30/18.30
h. 16.00/18.00
GENNAIO
Martedì
20/01/15
Dipart.disciplinari
Via Trieste
 verifica attività curricolo verticale
h 16.00/18.00
FEBBRAIO
Lunedì
02/02/15
Scuola primaria
tutte le equipes
 Scrutini 1° quadrimestre
h 15.00/18.00
Martedì
03/02/15
Sc. Second. corso A
consigli di classe
3^D
 Scrutini 1° quadrimestre
h. 15,30\19,30
sc. infanzia
Martedì
03/02/15
 verifica bimestrale
h. 16.00\18.00
consiglio di
intersezione:sedi
Martedì
03/02/15
Scuola primaria
tutte le equipes
 Scrutini 1° quadrimestre
h 15.00/18.00
Mercoledì
03/02/15
Sc. Second. corso B
consigli di classe
 Scrutini 1° quadrimestre
 Verifica bimestrale
h. 15,30/18,30
Giovedì
04/02/15
Sc. Second. corso C
consigli di classe
 scrutini 1° quadrimestre
 Verifica bimestrale
h. 15,30/18,30
Martedì
10/02/15
Scuola primaria
tutte le equipes
 Verifica bimestrale
h.16.00/17.30
16
Venerdì
20/02/15
Scuola primaria
tutte le classi - sedi
 Colloqui quadrimestrali e consegna schede
di valutazione
h.15.30/18.30
Lunedì
16/02/15
Scuola secondaria
tutte le classi
 Colloqui quadrimestrali e consegna
schede valutazione
h.16,00/19,00
Giovedì
26/02/15
collegio dei docenti
plenaria - via Trieste
 Verifica e valutazione processo
formativo e servizio scolastico
h. 16.00/18.00
MARZO
Lunedì
19/03/15
Sc. Second. corso A
consigli di classe
 Verifica bimestrale
h. 15,30/18,30
Martedì
20/03/15
Sc. Second. corso B
consigli di classe
 Verifica bimestrale
h. 15,30/18,30
Mercoledì
21/03/15
Sc. Second. corso C
consigli di classe
3^D
 Verifica bimestrale
h. 15,30/19,30
APRILE
Martedì
14/04/15
sc. infanzia
 Verifica bimestrale
h. 16.00/18.00
 Verifica bimestrale
h. 16.00/17.30
consiglio di intersezione:
Sedi
Martedì
14/04/15
Scuola primaria
cons. di intercl. - sedi
Mercoledì
22/04/15
Scuola primaria
tutte le classi - sedi
 colloqui con i genitori
h. 15.30/18.30
Giovedì
23/02/15
sc. secondaria tutte le
classi-via Trieste
 colloqui con i genitori
h.16,00/19,00
MAGGIO
Martedì
12/05/15
sc. infanzia
tutte le sezioni:sedi
 colloqui con i genitori
h.16.00/18.00
Martedì
05/05/15
Scuola primaria
consigli intercl.
Coll.docenti Sede
 Proposte adozione libri di testo
 Adozione libri di testo
h. 17.00/18.00
h.18.00/19.00
Venerdì
08/05/15
Scuola secondaria
consigli di classe
Colleg Docenti
 Proposte adozione libri di testo;
 Adozione libri di testo
h. 16,00/19,00
Mercoledì
13/05/15
Sc. Second. corso A
consigli di classe
 coordinamento valutazione
 Verifica bimestrale
h.15,30/19,30
17
3^D
Giovedì
14/05/15
Sc. Second. corso B
consigli di classe
 coordinamento valutazione
 Verifica bimestrale
h.15,30/18,30
Venerdì
15/05/15
Sc. Second. corso C
consigli di classe
 coordinamento valutazione
 Verifica bimestrale
h.15,30/18,30
GIUGNO
Giovedì
04/06/15
Scuola infanzia, cons.
intersezione-sedi
 Verifica finale
h. 16.00/20.00
Martedì
09/06/15
Sc. Second. corso A
consigli di classe
 Scrutini 2° quadrimestre
h. 16.00/19.00
Mercoledì
10/06/15
Sc. Second. corso B
consigli di classe
 Scrutini 2 quadrimestre
h.16.00/19,00
Giovedì
11/06/15
Sc. Second. corso C
consigli di classe
3^D
 Scrutini 2° quadrimestre
h.08,30/12,30
Giovedì
11/06/15
Scuola primaria
tutte le equipes – via
Trieste
 Scrutini 2° quadrimestre
h. 08.30/12.30
Venerdì
12/06/15
Scuola primaria
tutte le equipes – via
Trieste
 Scrutini 2° quadrimestre
h. 08.30/12.30
Lunedì
15/06/15
Scuola primaria
consigli di interclasse
sedi
 Verifica bimestr. e quadrimestrale
h. 09.00/10.30
Scuola secondaria
 Consegna schede di valutazione
Venerdì
19/06/15
Scuola primaria
tutte le equipes:sedi
 Consegna schede di valutazione
Venerdì
26/06/15
collegio dei docenti
plenaria - via Trieste
 Valutazione finale
h. 17.00/19.00
h. 09,30/10,30
h. 16.00/18.00
18
Le funzioni di servizio
Sono previste le seguenti funzioni indispensabili alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa:
Il Dirigente Scolastico: dott.Peppino Tilocca
E’ il primo responsabile dell’Istituto, ha la funzione di assicurare la gestione unitaria dell’istituzione
scolastica, garantire l’efficacia dell’azione educativa, la qualità dei processi formativi e organizzativi,
l’efficienza nella gestione delle risorse.
I Collaboratori del Dirigente Scolastico:
Erdas Maria Rosa (collaboratore Scuola Secondaria di 1°grado);
Vece Anna (collaboratore Scuola Primaria).
I collaboratori partecipano alle decisioni del capo d’istituto e con incarichi specifici tramite delega seguono
alcuni aspetti della vita scolastica.
I Coordinatori di plesso:
Usai Luciana (Solanas), Madori Giovanna M. (Via Machiavelli), Militello Roberta (Via Leopardi),.
I Presidenti dei consigli di classe, interclasse, intersezione.
I Presidenti dei consigli di classe hanno il compito di preparare e coordinare i lavori dei vari consigli di classe
interclasse e intersezione.
I docenti componenti le varie Commissioni di lavoro.
I Docenti con funzioni strumentali al P.O.F.;
I docenti assegnatari delle funzioni strumentali al POF e quelli facenti parte dei gruppi di lavoro devono
supportare l’attività didattica, facendo circolare le informazioni, supportando il lavoro dei docenti, degli
alunni e espletando gli incarichi ricevuti.
Gruppi di lavoro :Il Collegio dei Docenti è articolato al suo interno in dipartimenti disciplinari che operano
in orario extrascolastico.
Su designazione del Collegio dei Docenti sono affidati i compiti dicoordinamento delle attività fisiche e
sportive e di gestione del sito Internet.
In via di formazione i master teachers che si occuperanno della implementazione dell’uso didattico delle
LIM
19
Le Funzioni Strumentali: Sono individuate e assegnate le seguenti funzioni strumentali al Piano dell’Offerta
Formativa ex articolo 30 CCNL Comparto Scuola 2002/2005:
LOI JESSICA
COORDINAMENTO VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA




Cura del monitoraggio e della verifica del POF;
Coordinamento della valutazione delle diverse realizzazioni progettuali;
Predisposizione e diffusione degli strumenti di valutazione necessari in ogni fase di controllo;
Elaborazione dei dati raccolti e comunicazione dei risultati.
LADU FERERICA
VALUTAZIONE SCUOLA INFANZIA




Cura del monitoraggio e della verifica del POF;
Coordinamento della valutazione delle diverse realizzazioni progettuali;
Predisposizione e diffusione degli strumenti di valutazione necessari in ogni fase di controllo;
Elaborazione dei dati raccolti e comunicazione dei risultati.
SALVATI CLARA
COORDINAMENTO VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO




Coordinamento del monitoraggio e della verifica del POF
Coordinamento della valutazione delle diverse realizzazioni progettuali
Predisposizione e diffusione degli strumenti di valutazione necessari in ogni fase di controllo;
Elaborazione dei dati raccolti e comunicazione dei risultati
MILITELLO ROBERTA – NURRA SABINA-CORRONCA ANGELA-PISANU GIUSEPPINA
COORDINAMENTO CONTINUITA’ E OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE
 Coordinamento continuità verticale ed elaborazione proposte di attività per il curricolo verticale
 Coordinamento dipartimenti disciplinari

Organizzazione incontri culturali anche in collaborazione con altri operatori pubblici e privati
Coordinamento rapporti tra istituto ed enti esterni
 Coordinamento progetti gestiti con enti pubblici e territoriali
 Diffusione materiale fornito da enti esterni
20
Sono inoltre attribuiti i seguenti incarichi organizzativi da retribuire a valere sul FIS
MIGHELI MARIA RITA
COORDINAMENTO ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA
 Coordinamento e integrazione attività motorie e sportive in tutte le scuole dell’Istituto
Comprensivo, con particolare riguardo alla continuità
 Catalogazione del materiale
 Coordinamento uso attrezzature
 Presentazione indicazioni d’acquisto
 Segnalazione carenze e formulazione proposte di soluzione
 Ricognizione finale del materiale entro la fine dell’anno scolastico
CHESSA FRANCESCO
GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO INTERNET




Aggiornamento contenuti del sito;
Riordinamento periodico dei contenuti;
Collaborazione col web master
Collaborazione con l’ufficio di segreteria per la gestione della parte amministrativa
L’organizzazione della scuola
Sul piano dell’organizzazione, il piano dell’offerta formativa si caratterizza per i seguenti aspetti:
Scuola dell’infanzia
Formazione sezioni.
Nella formazione delle sezioni delle scuole dell’infanzia dell’Istituto si seguono i criteri della omogeneità e
della continuità. Quando sia necessario ricorrere alle sezioni eterogenee, Si cercherà, per quanto possibile,
di non inserire nella stessa sezione alunni del primo anno e bambini dell'ultimo anno. Le sezioni con alunni
disabili potranno avere più di venti alunni per continuità didattica, esigenze del sostegno, distribuzione
degli alunni fra le diverse sezioni della scuola. In ogni caso, il numero degli alunni dovrà tendere al venti.
I bambini di tre anni, nella scuola dell'infanzia di Cabras, sono assegnati alle sezioni secondo l'ordine
alfabetico, con un'equa distribuzione tra maschi e femmine, tenendo conto di eventuali richieste dei
genitori.
Assegnazione dei docenti ai plessi e alle sezioni.
L’assegnazione dei docenti ai plessi dell’istituto è effettuata sulla base delle modalità di assegnazione di
cui all’art. 25 del C.C.N.D. 8.01.2001.
21
Il dirigente scolastico, in relazione ai criteri generali stabiliti dal consiglio di Istituto ed in conformità al
piano annuale delle attività deliberato dal collegio docenti, assegna gli insegnanti di scuola primaria e
dell’infanzia ai plessi, alle scuole ed alle attività assicurando il rispetto della continuità didattica, in coerenza
con quanto previsto sulla stessa dalla progettazione didattico-organizzativa, elaborata dal collegio docenti.
La continuità, in caso di richiesta volontaria di assegnazione ad altro plesso o altra scuola, formulata dal
singolo docente, non può essere considerata elemento ostativo. Il dirigente scolastico opererà
valorizzando, altresì, le competenze professionali in relazione agli obiettivi stabiliti dalla programmazione
educativa e tenendo conto delle opzioni e delle esigenze manifestate dai singoli docenti. L’assegnazione ai
plessi, alle scuole ed alle attività dell’Istituto, anche su richiesta degli interessati, è da effettuarsi con
priorità per i docenti già titolari, rispetto a quella dei docenti che entrano a far parte per la prima volta
dell’organico funzionale di Istituto; tali assegnazioni avvengono sulla base dei criteri sopra descritti. In caso
di concorrenza l’assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di
valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.D. concernente le utilizzazioni e le
assegnazioni provvisorie del personale docente.
L'assegnazione dei docenti alle sezioni e alle attività progettuali è effettuata sulla base dei seguenti criteri:
o Continuità didattica
o Preferenza espressa dai docenti, in base alle competenze possedute
o Graduatoria dei docenti redatta in base alle norme contrattuali vigenti in materia.
In ogni caso, si farà in modo di assicurare a tutte le sezioni non iniziali la continuità con la conferma di
almeno un docente.
Tempo scuola
Nelle scuole dell’Infanzia, le attività educative dal 12 settembre 2014, data di inizio delle attività
didattiche, al 11 ottobre 2014 (sabato), si svolgeranno al turno antimeridiano, per sei giorni la settimana,
dalle ore 8:00 alle ore 13:00, senza servizio mensa.
A decorrere dal 13 ottobre 2014 (lunedi) fino al 13 giugno 2015 (sabato), le attività si svolgeranno, dal
lunedi al venerdi dalle ore 8:00 alle ore 16:00, con servizio mensa; il sabato le attività si svolgeranno al
mattino, dalle ore 8:00 alle ore 13:00.
A decorrere dal 15 giugno 2015 (lunedi) al 30 giugno 2015 (martedì) le attività si svolgeranno al mattino,
dalle ore 8:00 alle ore 13:00, senza servizio mensa.
L'ingresso degli alunni si effettuerà nella prima ora di attività; l'uscita nell'ultima ora.
Sono previste cinque giornate con la compresenza del personale docente, con orario 8/13, per soddisfare
eventuali esigenze didattiche.
Ai sensi del vigente contratto di lavoro, i docenti sono in servizio nei cinque minuti antecedenti l'ingresso
degli alunni.
L'alternanza dei turni è giornaliera.
L'orario dell'insegnante di religione è determinato in base alle esigenze dell’organizzazione didattica delle
sezioni.
22
Utilizzazione compresenza.
La compresenza del personale docente è utilizzata per realizzare il confronto tra docenti, per effettuare
scambi di informazioni e consegne; per lo svolgimento delle attività inerenti la consumazione dei pasti.
I docenti non disponibili all'insegnamento della religione cattolica in servizio durante lo svolgimento
dell'attività da parte del docente incaricato dell'insegnamento, sono prioritariamente utilizzati nella
sostituzione dei colleghi assenti nell'ambito del plesso. Nel caso in cui non sussista tale esigenza, i docenti
operano nelle altre sezioni del plesso in attività di arricchimento progettuale.
Scuola primaria
Organizzazione didattica
Tutte le classi funzionano con un orario settimanale di 29 ore distribuite in orario antimeridiano per sei
giorni la settimana, con uscita alle 12,30 il sabato;
Le classi sono organizzate in via prioritaria secondo lo schema modulare nelle quali operano di norma
gruppi di tre docenti, più eventualmente specialisti di inglese e religione.
Per supplire alla carenza di personale data dai criteri di assegnazione del MIUR (27 ore per classe) e
consentire la copertura dell’orario settimanale, alcuni docenti prestano parti limitate del proprio servizio
anche in altre classi.
Le discipline affidate a ciascun docente sono accorpate in ambiti per quanto più possibile omogenei dal
punto di vista metodologico ed epistemologico;
Le ore residuate in ciascun modulo vengono utilizzate, previa progettazione, prioritariamente in attività di
recupero, attività di laboratorio e potenziamento disciplinare.
Ove possibile nelle classi prime e seconde è incrementato di un’ora l’insegnamento della lingua inglese.
Formazione classi.
Gli alunni delle classi prime della scuola primaria sono assegnati alle scuole di Cabras e Solanas in base alla
domanda di iscrizione.
Gli alunni diversamente abili sono inseriti nelle classi che presentano maggiori garanzie di integrazione.
Eventuali spostamenti successivi alla formazione delle classi prime, saranno effettuati dal dirigente
scolastico sentiti i docenti delle classi interessate e tenendo in considerazione eventuali richieste dei
genitori.
Le classi con alunni disabili potranno avere più di venti alunni per continuità didattica, esigenze del
sostegno, distribuzione degli alunni fra le diverse sezioni della scuola. Il numero degli alunni dovrà,
comunque, tendere al venti.
23
Nel caso in cui si renda necessario procedere a sdoppiamento o accorpamento di classi non iniziali, gli
alunni verranno raggruppati in modo da garantire la presenza in ciascuna classe di tutte le fasce di livello.
Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi.
L'assegnazione dei docenti ai plessi dell'Istituto è effettuata sulla base delle modalità di assegnazione di
cui all’art. 25 del C.C.N.D.8.01.2001.
Il dirigente scolastico, in relazione ai criteri generali stabiliti dalla Contrattazione di Istituto, dal consiglio di
Istituto ed in conformità al piano annuale delle attività deliberato dal collegio docenti, assegna gli
insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia ai plessi, alle scuole ed alle attività assicurando il rispetto della
continuità didattica, in coerenza con quanto previsto sulla stessa dalla progettazione didatticoorganizzativa, elaborata dal collegio docenti. La continuità, in caso di richiesta volontaria di assegnazione ad
altro plesso o altra scuola, formulata dal singolo docente, non può essere considerata elemento ostativo. Il
dirigente scolastico opererà valorizzando, altresì, le competenze professionali in relazione agli obiettivi
stabiliti dalla programmazione educativa e tenendo conto delle opzioni e delle esigenze manifestate dai
singoli docenti. L’assegnazione ai plessi, alle scuole ed alle attività dell’Istituto, anche su richiesta degli
interessati, è da effettuarsi con priorità per i docenti già titolari, rispetto a quella dei docenti che entrano a
far parte per la prima volta dell’organico funzionale di Istituto; tali assegnazioni avvengono sulla base dei
criteri sopra descritti. In caso di concorrenza l’assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria
formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.D.
concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente.
L'assegnazione dei docenti alle classi e l'assegnazione delle discipline e delle attività sono effettuate sulla
base dei seguenti criteri:
Continuità didattica nella classe
Assegnazione a classi diverse dei docenti legati da vincoli di stretta parentela;
Preferenza espressa dai docenti, in base alle competenze possedute;
Graduatoria dei docenti redatta in base alle norme contrattuali vigenti in materia.
In ogni caso, si cercherà di fare in modo di assicurare a tutte le classi non iniziali la continuità con la
conferma di almeno un docente.




Assegnazione aule.
L'assegnazione delle aule viene effettuata tenendo conto dei seguenti criteri:
Negli edifici con più piani, le aule del piano terra sono assegnate prioritariamente alle classi prime e a
quelle del primo biennio.
Le aule più ampie sono assegnate alle classi più numerose.
Le classi parallele e quelle in cui opera la stessa équipe docente devono utilizzare aule quanto più possibile
vicine.
In caso di presenza di alunni disabili, l'assegnazione delle aule è effettuata tenendo conto delle difficoltà, in
modo da garantire la frequenza di tutti gli alunni senza alcun disagio o discriminazione.
24
Scuola media
Criteri per la formazione delle classi.
Per la formazione delle classi si prenderanno in considerazione i seguenti criteri.
Le classi prime sono formate tenendo conto di:
o distribuzione degli alunni secondo fasce di livello
o assegnazione delle classi ai corsi mediante sorteggio
o distribuzione degli alunni diversamente abili nelle classi che presentano maggiori garanzie di
integrazione, tenendo conto delle esigenze del sostegno e della distribuzione degli alunni fra le diverse
sezioni della scuola.
o distribuzione dei ripetenti tenendo conto della continuità didattica, delle caratteristiche
comportamentali e della situazione delle classi interessate all’inserimento.
o Sono prese in considerazione solo in via residuale e per comprovati motivi le richieste di inserimento in
classe con altri alunni.
Le classi seconde e terze sono formate tenendo conto di:
o continuità didattica
o distribuzione degli alunni diversamente abili nelle classi che presentano maggiori garanzie di
integrazione e di produttività del sostegno
o distribuzione dei ripetenti tenendo conto, oltre che di motivate richieste dei genitori, delle
problematiche che gli stessi alunni presentano unitamente alla situazione della classe di inserimento.
Criteri relativi all’assegnazione dei docenti alle classi.
Nell’assegnazione dei docenti alle classi verranno seguiti dal dirigente scolastico i seguenti criteri:
o continuità didattica;
o opportunità organizzative condivise;
o graduatoria interna d’Istituto e a parità di punteggio si terrà conto dell’età anagrafica;
o assegnazione a classi in cui non siano inseriti alunni legati da vincoli di stretta parentela col docente.
Criteri relativi all’assegnazione delle aule alle classi:
Per quanto riguarda l’assegnazione delle aule alle classi, si confermano i criteri seguiti negli scorsi anni
scolastici:
o assegnazione delle aule più ampie alle classi più numerose (con possibilità di deroga per motivi
ambientali)
o contiguità di aule per le classi dello stesso corso;
In caso di presenza di alunni disabili, l'assegnazione delle aule è effettuata tenendo conto delle difficoltà,
in modo da garantire la frequenza di tutti gli alunni senza alcun disagio o discriminazione.
Articolazione dei corsi.
Le lezioni si svolgono al mattino, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 13.30;
L’orario è di 30 ore settimanali. Il pomeriggio è eventualmente dedicato alle attività di ampliamento
dell’offerta formativa.
25
I progetti potranno essere svolti in orario antimeridiano anche con organizzazione flessibile dell’orario.
Criteri per la formulazione dell'orario.
Nella formulazione dell’orario scolastico delle lezioni saranno tenuti in considerazione seguenti criteri:
o
o
o
validità didattica;
distribuzione del carico orario nel modo più equilibrato evitando la concentrazione di molte ore di una
disciplina nella stessa classe;
assegnazione del giorno libero a rotazione qualora molte richieste ricadessero nella stessa giornata..
Rapporti scuola-famiglia:
I rapporti Scuola – Famiglia avverranno sia sul piano individuale che su quello collegiale. Le occasioni
d’incontro e di scambio di comunicazioni fra docenti e genitori saranno frequenti, anche al di là dell’aspetto
normativo, in modo che i genitori trovino situazioni funzionali e realistiche per il necessario confronto ed
espressione sull’impostazione e gestione della vita scolastica. Essi si realizzeranno secondo le seguenti
modalità:
o
o
o
o
accoglienza alunni e genitori al primo giorno di scuola;
incontri con le famiglie per la presentazione delle attività della Scuola;
colloqui individuali dei docenti con le famiglie;
incontri collegiali con i genitori.
La pratica educativa
L’Istituto Comprensivo promuove l’integrazione e mette in campo una azione didattica che mira a favorire
l’acquisizione delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo da parte di tutti gli
alunni.
Al di la delle specifiche difficoltà dei diversi alunni cerca quindi di attuare una didattica inclusiva, capace di
sollecitare il realizzarsi dei percorsi di apprendimento.
Il PIANO ANNUALE per l’INCLUSIVITA’ contiene quindi delle indicazioni riguardanti non solo gli alunni BES,
ma la generalità degli alunni dell’istituto e suggerisce una pratica didattica volta alla promozione delle
potenzialità di tutti in un’ottica di unitarietà del percorso educativo e di cooperazione fra gli attori del
processo di insegnamento/apprendimento.
Il PAI è quindi da considerare come il documento pedagogico dell’Istituto.
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
premessa
26
La direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva circolare n. 8 del 6 marzo 2013 hanno
introdotto per le scuole l’obbligo di redigere il piano annuale di inclusione (PAI) per gli alunni che
presentano particolari bisogni educativi (i BES).
L’area individuata come interessata ad una specifica progettazione include alunni con caratteristiche le più
varie, da quelli certificati ai sensi della L. 104/92, a quelli con diagnosi Dsa e si spinge a censire le situazioni
definite di funzionamento intellettivo limite attraversando i campi dei disturbi evolutivi specifici, le
situazioni di svantaggio sociale e culturale e quello dalla non conoscenza della lingua italiana.
Condizioni quindi molto diverse e che è difficile ricondurre ad un quadro unitario all’interno di un Piano
complessivo dell’inclusività, soprattutto se concepito come sommatoria di differenze/disvalori da trattare
in maniera specialistica.
Da una simile visione possono discendere due rischi fondamentali che possono portare paradossalmente a
trasformare le intenzioni inclusive in pratiche differenzialiste e pertanto marginalizzanti.
Il primo rischio è quello di concepire una scuola che definisca una scala di normalità/anormalità in cui
collocare la valutazione degli alunni, individuando le non normali di cui occuparsi in maniera differenziata,
specialistica, individuale.
Ciò si origina dalla identificazione della specialità (vedi il quadro su accennato degli alunni ritenuti portatori
di BES) come problema in sé.
Il secondo rischio, di conseguenza, si concretizza nella convinzione che risolvere i problemi significhi
prioritariamente dotarsi di strumenti compensativi e procedure didattiche dispensative e di tecnicismi
specialistici.
Riteniamo invece che sia necessario privilegiare un approccio pedagogico, basato sulla centralità della
relazione educativa, sull’utilizzo, come leva didattica potente, della complessità del gruppo classe inteso
come luogo di costruzione di dinamiche unitarie, solidali e inclusive, ottenute attraverso la
compartecipazione delle differenze ad un processo educativo comune,
E’ necessario cioè praticare una logica coeducativa.
E’ vero, non basta la semplice presenza di un alunno con particolari problematiche all’interno di un
contesto scolastico per creare di per sé integrazione e apprendimento, ma è ancora più vero che i
tecnicismi privi di una prospettiva complessiva possono generare ulteriori marginalizzazioni.
Questo tipo di impostazione evidenzia espliciti limiti pedagogici; eccone alcuni:
la valutazione intesa solo come performance di istruzione immediatamente misurabile;
l’abbandono del concetto di intelligenze diverse sostituito dal concetto di una unica intelligenza da
valutare come alta, media, bassa;
la perdita del diritto alla lentezza a favore dei precocismi e della rapidità di performance;
la certificazione medica, il ricorso a semplificazioni e a misure dispensative/compensative come difesa,
giustificazione per la difficoltà ad ottenere i risultati standard; sostanzialmente la rinuncia al
progetto educativo.
27
In sostanza il rischio è di mettere in piedi un intervento fatto di specializzazioni didatticiste, inteso come
insieme di tecniche e strumenti che non si sostanzia di una relazione che è condivisione di logiche educative
e alleanza di apprendimento tra attori protagonisti, cioè docenti e alunni.
Pensiamo quindi che il Piano per l’inclusività non debba essere costituito da un insieme di Piani didattici
personalizzati, ma che debba scaturire da una riflessione di carattere metodologico che coinvolga tutto il
corpo docente e che rifletta su tematiche quali:







ambiente di apprendimento;
metodologia;
apprendimento cooperativo;
classe aperta;
unitarietà;
motivazione;
diversità/uguaglianza.
Intorno a questi termini ricchi di valenza pedagogica bisogna costruire una nuova modalità didattica che sia
di per sé inclusiva per tutti gli alunni.
Il territorio e il curricolo unitario
A fianco ed in interazione con il piano di offerta formativa territoriale si colloca l’elaborazione del curricolo
verticale che connette unitariamente gli insegnamenti disciplinari e interdisciplinari e tutta la progettazione
di istituto.
Nel rispetto dei vari passaggi e della specificità di ciascun ordine di scuola è necessario assicurare agli
interventi dell’istituto una logica ed una coerenza che garantiscano all’alunno un percorso che lo metta in
grado di sviluppare le proprie capacità e le proprie inclinazioni.
Sarebbe riduttivo pensare che la costruzione di un curricolo unitario significhi in sostanza raccordare i
momenti di passaggio, quelle che vengono definite classi ponte.
Questo è solo uno degli elementi, ma sicuramente non esaurisce il concetto complesso di curricolo
verticale.
La realizzazione del curricolo unitario deriva invece dalla consapevolezza della identità specifica della scuola
e dalla concordanza sulle priorità educative.
Si manifesta nella individuazione dei fondamenti disciplinari, nella definizione delle conoscenze e abilità da
far conseguire e delle competenze che si intende far maturare.
Il curricolo unitario si definisce sulla base della comunanza di metodologie, sulla coerenza di strategie e
sulla condivisione di materiali, strumenti e ambienti educativi.
In sostanza il curricolo verticale si connota come la proposta unitaria che la scuola fa all’alunno; una
proposta concreta in quanto definita non solo nelle finalità e negli obiettivi, ma anche organizzata nei
contenuti, coerente nelle metodologie, determinata nelle attività da realizzare.
28
Obiettivi:
 Garantire all’alunno un percorso formativo organico e coerente;
 Permettere ad ogni alunno di sviluppare le proprie capacità attraverso percorsi adeguati e
differenziati.
 Prevenire le difficoltà che si riscontrano nei passaggi tra i diversi ordini di scuola che sono spesso
causa di disagio e di abbandono scolastico;
 Prevedere opportune forme di coordinamento che rispettino le differenziazioni proprie di ciascuna
scuola;
 Considerare un percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le
competenze già acquisite dagli alunni;
 Riconoscere la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica
delle diversità dei ruoli e delle funzioni;
 Definire gli aspetti educativi e formativi su cui convergere;
 Agevolare l’inserimento degli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia nella scuola primaria e
degli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria nella scuola secondaria di 1°grado, iniziando a
familiarizzare con ambienti e persone delle nuove scuole.
Realizzare la continuità
Dalle riflessioni emerse dal lavoro dei gruppi dipartimentali e da un’ analisi delle Indicazioni Nazionali, si è
valutato il percorso finora svolto dall’ istituto nell’ambito della continuità.
L’istituto intende proseguire nel percorso intrapreso, di costruzione di ambienti di apprendimento che
consentano a ciascun alunno di costruire le proprie conoscenze in un clima stimolante e favorevole in cui si
senta sempre valorizzato e incoraggiato ad apprendere.
Il nucleo tematico individuato come strumento per l’ acquisizione di competenze trasversali con sviluppi
pluridisciplinari è l’ educazione alimentare che con l’educazione ambientale già da alcuni anni caratterizza
la nostra scuola con risultati positivi e il coinvolgimento di tutti i tre ordini scolastici con numerose attività
che accompagnano gli alunni nel loro processo di crescita dalla scuola dell’infanzia alla secondaria.
Tale scelta consente il raggiungimento di numerosi obiettivi e competenze che attraversano tutte le
discipline quali:
 Educare a scelte consapevoli;
 Sviluppare e valorizzare la manualità;
 Motivare l’interesse e la partecipazione al lavoro scolastico attraverso attività legate al’esperienza e
ala realtà quotidiana degli alunni,
 Favorire lo sviluppo di comportamenti atti al mantenimento della salute intesa come benessere
fisico e psico-fisico;
29
 Migliorare le proprie abitudini alimentari attraverso la consapevolezza dell’importanza di una
corretta alimentazione anche per affrontare con serenità l’attività scolastica;
 Stimolare la creatività e le capacità logico-intuitive;
 Migliorare le capacità operative e logico-espressive;
 Sensibilizzare la famiglia a corrette ed equilibrate scelte alimentari;
 Assumere comportamenti e scelte alimentari e personali ecologicamente sostenibili;
 Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi, accrescere la
propria memoria e capacità di percezione sensoriale e appropriarsi di un lessico e di una
grammatica del gusto;
 Maturare la consapevolezza che l’alimentazione è un fatto culturale il cui significato trascende
l’aspetto nutrizionale;
 Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette attivando occasioni d’incontro con esperti
( artigiani, produttori, chef) per creare una pluralità di rapporti con gli attori del settore
agroalimentare e gastronomico della comunità locale in modo da destare curiosità e incrementare
la conoscenza della realtà circostante;
 Fornire elementi di storia della gastronomia;
 Acquisire principi di orticoltura biologica.
La cittadinanza nel mondo globalizzato
L’istituto ha da tempo assunto anche attraverso azioni di formazione rivolte ai docenti l’impegno di
cogliere la sfida di una società sempre più globalizzata. In tal modo si pone come attore privilegiato
nell’orientare gli studenti e si apre al mondo e al territorio in maniera dialogica per identificare e
promuovere quei saperi che permettano ai ragazzi di diventare cittadini di questa epoca storica.
Parlare di Educazione alla cittadinanza mondiale non significa parlare delle questioni del “Terzo Mondo” ma
attrezzare la mente a capire i fattori chiave di oggi e domani e affrontare la questione del ruolo che gioca
ognuno di noi nel mondo globalizzato di oggi verso un mondo più equo e garante dei diritti umani.
In questo anno scolastico sarà impegnato in due importanti progetti di educazione allo sviluppo e alla
cittadinanza mondiale. I due progetti sono inquadrati all’interno del DESS( decennio dello Sviluppo
sostenibile 2005-2014) proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e nelle indicazioni della
Commissione Europea sull’Educazione allo Sviluppo. I progetti sono stati attivati attraverso azioni di
formazione e collaborazione con la ONG l’OSVIC e il CVM e con l’ONG ACRA CCS nell’ambito del progetto
europeo Parlez vous? Attraverso l’educazione alla cittadinanza mondiale si intende offrire a tutti gli alunni
dell’ Istituto la possibilità di confrontarsi con problematiche apparentemente lontane da questo territorio.
Saranno pertanto utili incontri con mediatori culturali, operatori culturali, cooperanti nelle ONG.
30
La modalità d’intervento prevede delle attività che si svolgeranno in orario curricolare e che
attraverseranno
trasversalmente
tutte
le
discipline
e
le
educazioni
di
prima
generazione( linguistico/comunicative/letterarie, estetica/artistica/all’immagine, musicale, scientifica,
tecnologica, informatica, matematica, spaziale/geografica, temporale/storica e psicomotoria).
Contemporaneamente si svolgeranno dei laboratori tematici relativi alle “nuove educazioni”:
 Educazione alla cittadinanza democratica inclusiva dell’educazione civica, alla convivenza civile, ai
diritti dei minori, alla legalità.
 Educazione alla mondialità e al non razzismo.
 Educazione alle pari opportunità o più specificamente pedagogia della differenza.
 Educazione alla pace e alla gestione costruttiva/non violenta dei conflitti.
 Educazione al patrimonio ambientale, culturale, artistico e storico ed ai media.
 Educazione allo sviluppo sostenibile, sintesi di educazione allo sviluppo globale e di educazione
all’ambiente.
 Educazione alla salute e bioetica, inclusione dell’educazione all’affettività e alle relazioni.
Le metodologie di lavoro terranno conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua
articolata identità, delle conoscenze pregresse acquisite anche in modo non sistematico ed occasionale ma
che comunque caratterizzano il bagaglio esperienziale di ciascun alunno, delle sue aspirazioni e capacità,
nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
Per ogni sezione o classe saranno individuate le più efficaci strategie operative tra cui:

la predisposizione di adeguati e stimolanti ambienti di apprendimento in grado di favorire il ruolo
attivo del soggetto che apprende e la differenziazione dei percorsi sia per raggiungere obiettivi di
apprendimento sia per stimolare le motivazioni e lo sviluppo di interessi e attitudini.

il superamento della concezione prevalentemente trasmissiva e verbale della didattica per favorire
pratiche di insegnamento-apprendimento operative e interattive;

Brainstorming per valorizzare le esperienze possedute dagli alunni e per incentivare la creatività del
gruppo: accettare e prendere in considerazione le idee degli altri, senza esprimere commenti o
critiche. Questo reciproco atteggiamento consente di esprimersi senza l’ansia del giudizio altrui.
Valorizzare le idee insolite e originali. Non rifiutarle a priori. Far emergere la maggior quantità di
idee, la quantità diventa qualità.

Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)

il cooperative learning e lavori di gruppo con individuazione/assegnazione di incarichi specifici a
ciascun alunno all’interno del piccolo/medio gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune;

il problem posing /solving: partendo da una situazione problematica si passa alla ricerca-scoperta di
possibili soluzioni così che gli alunni siano costruttori attivi delle proprie conoscenze e giungano
progressivamente alla formalizzazione delle stesse;

l’utilizzo di più strumenti conoscitivi, di specifici mediatori didattici e culturali e di più linguaggi;

attività ludiche con giochi di ruolo e giochi motori;

Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile,
31
cinestesico)

Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici)

LIM Utilizzo multiformi: per permette di accedere a quantità infinita di informazioni, visualizzazione
di filmati o immagini; interazione visiva di testi o esercizi; costruzione di testi collettivi.

la didattica laboratoriale intesa come momento in cui lo studente discute, progetta, sperimenta e
costruisce significati;

l’interdisciplinarità tesa a favorire l'uso delle discipline come opportunità per costruire strumenti
culturali in grado di risolvere problemi in un'ottica di relazioni di scambio tra le varie aree del sapere
e di complementarità tra le diverse forme di conoscenza;
In linea generale si terrà conto del fatto che gli alunni con difficoltà di apprendimento:
 sono facilitati dalla strutturazione dei contesti e della presentazione dei contenuti
dell’apprendimento affinché risultino chiaramente percepibili, scanditi in fasi, riassunti in
cartelloni, tabelle, mappe, schemi;
 sono facilitati se la strutturazione delle presentazioni e dei compiti è tale da guidarli ad una
corretta percezione di ciò che veicola l’informazione principale;
 sono facilitati dalla presentazione di pochi obiettivi per volta, presentati a piccole unità, di
frequente ripetute con leggere varianti;
 devono essere guidati alla generalizzazione, all’astrazione e alla formazione dei concetti
attraverso passi ben calibrati e consolidati con cura;
 sono facilitati se affrontano argomenti concreti che ben conoscono e che li interessano e di cui
possono fare esperienza concreta;
 devono essere sostenuti nei passi per cui il supporto è necessario e soltanto per il tempo
necessario; la conquista dell’autonomia è il primo degli obiettivi;
 devono essere elogiati per ogni piccola conquista, fortificando l’autostima e il ruolo sociale
anche nei confronti dei compagni;
 devono essere sostenuti nell’uso del linguaggio, insegnando loro sia l’uso funzionale del
linguaggio nei vari contesti sia l’espressione dei sentimenti, delle emozioni, delle sensazioni e
delle riflessioni personali;
 devono imparare a trasferire competenze tra campi affini, a stabilire relazioni d’ordine e di
equivalenza, a comprendere i rapporti di causa/effetto, le successioni temporali,
l’organizzazione spaziale e le sue rappresentazioni;
 devono essere guidati a potenziare le capacità di attenzione e di memoria a breve e lungo
termine;
 devono essere guidati a comprendere la complessità delle relazioni umane, di chi fidarsi, a chi
chiedere aiuto in caso di bisogno, come comportarsi in situazioni di rischio (gli adolescenti con
difficoltà intellettive sono più esposti ai rischi di abuso e di violenze).
32
L’integrazione degli alunni diversamente abili
All’interno del Piano Annuale per l’Inclusione, particolare attenzione sarà dedicata agli alunni in situazione
di handicap riconosciuti ai fini della Legge 104/92.
Saranno predisposti interventi volti a favorire il pieno inserimento degli alunni all'interno della realtà
scolastica e il raggiungimento dell'autonomia nei suoi diversi aspetti.
Pertanto tutti i docenti partendo dalla specificità di ogni alunno, costruiranno un percorso educativo
intenzionale e strutturato con la finalità di favorire la costruzione e crescita dell'identità personale
attraverso i diversi strumenti che la normativa prevede:
La diagnosi funzionale, di competenza degli specialisti dell’ A.S.L.
Il profilo dinamico funzionale che comprende la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle
difficoltà mostrate, nonché l’analisi del suo sviluppo potenziale a breve e a medio termine; redatto dall’unità
multidisciplinare dell’Azienda Sanitaria Locale, in collaborazione col personale docente e la famiglia.
Il progetto educativo individualizzato è lo strumento di lavoro di cui i docenti si avvarranno per portare
avanti il processo di sviluppo e integrazione dell’alunno disabile. Sulla base delle indicazioni e delle
informazioni acquisite attraverso la diagnosi funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale, delle verifiche
iniziali, delle abilità e delle potenzialità dell’alunno, l’equipe degli insegnanti della sezione o della classe,
coordinati dal docente di sostegno, fisserà gli obiettivi, le attività, i contenuti, i mezzi, gli strumenti, i criteri
metodologici e di verifica e valutazione più idonei ai bisogni dell’alunno.
Pertanto particolare importanza assume l'iter di documentazione del percorso inclusivo quale premessa alla
successiva ricerca di collegamenti tra gli interventi specifici e la programmazione di sezione e/o classe.
Gli obiettivi educativi e didattici che s'intendono far raggiungere agli alunni nel loro percorso scolastico, in
base alle loro capacità e potenzialità, sono i seguenti:









sviluppare e migliorare il grado di autonomia;
sviluppare e accrescere la fiducia in sé;
sviluppare la capacità di autocontrollo;
sviluppare la motivazione al senso di responsabilità;
sviluppare la capacità di interazione sociale con i docenti e i compagni;
sviluppare l'acquisizione dei fondamentali strumenti espressivi e comunicativi;
sviluppare le abilità logiche;
sviluppare i fondamentali concetti disciplinari;
sviluppare le capacità mnesiche e di attenzione;
La metodologia: fra le metodologie che promuovono una cultura inclusiva favorevole ai soggetti in difficoltà
e, in particolare, a quelli in situazione di handicap, sono altresì indicate le seguenti:
33
 differenziare il curriculum a livello individuale per promuovere la partecipazione di tutti;
semplificare o
articolare le attività a seconda dei bisogni;
 flessibilità riferita agli spazi, ai tempi, all'articolazione delle classi, che saranno “aperte” all'alunno,
sia
in senso orizzontale che verticale, allo scopo di fornirgli il maggior numero di risorse possibili;
 promuovere diversi metodi di insegnamento;
 pianificare attività per vari livelli di difficoltà;
 promuovere metodi di apprendimento cooperativo (a coppie o piccoli gruppi), favorendo lo sviluppo
delle relazioni amicali e di atteggiamenti positivi;
 utilizzare sussidi didattici e materiale strutturato e non. Programmi didattici speciali ed
individualizzati
per agevolare l'apprendimento, proposti anche attraverso le nuove tecnologie;
 curare i rapporti con specialisti e istituzioni locali per la realizzazione di eventuali “Progetti
integrati”;
 favorire la continuità fra gli insegnanti e la coerenza fra i metodi di insegnamento utilizzati;
 evitare un sovrannumero di studenti con difficoltà nella stessa classe;
 valutare attraverso più metodi e strumenti.
Le verifiche saranno sistematiche affinché possano essere valutate con precisione sia l'incidenza dell'azione
educativa, sia il processo di crescita di ciascun alunno, in rapporto alle sue capacità e potenzialità. Ove
necessario saranno messe in atto adeguati strumenti compensativi e/o misure dispensative. La valutazione
dovrà essere riferita alla realtà specifica del singolo alunno, al cammino di crescita che sarà riuscito a
percorrere in riferimento alla programmazione e agli interventi individualizzati.
La collaborazione con la famiglia è considerata indispensabile ai fini dell’integrazione scolastica degli alunni
disabili. Ai genitori si richiederanno le informazioni necessarie per la predisposizione e attuazione del
progetto educativo personalizzato, compresa la collaborazione per coordinare l’attività. I rapporti con essi
saranno tenuti dai docenti di sezione o di classe coadiuvati dall’insegnante di sostegno. La scuola
provvederà, anche attraverso comunicazioni scritte, affinché le famiglie meno presenti e collaborative, siano
coinvolte e partecipi.
Le prove d’esame dell’ultimo anno della scuola secondaria di 1° grado devono essere corrispondenti agli
insegnamenti impartiti ed idonee a valutare il livello di apprendimento ed il progresso dell’allievo in
rapporto alle sue potenzialità e alla situazione iniziale. Le eventuali prove differenziate devono essere
comunque riconducibili agli obiettivi e alle finalità della secondaria di 1° grado.
I progetti
A causa della riduzione delle disponibilità finanziarie, i Collegio dei Docenti ha deciso di evitare lo
svolgimento dei progetti educativi in orario extracurricolare; ciò per evitare una eccessiva frammentazione
delle risorse a disposizione rischiando di cadere nella realizzazione di iniziative episodiche e frammentarie.
L'amministrazione comunale ha recentemente comunicato l’azzeramento dei trasferimenti finalizzati alla
realizzazione di attività educative ad esclusione di quelli da svolgere presso l'Area Marina Protetta.
34
Il Collegio dei Docenti, a seguito delle determinazioni dei dipartimenti disciplinari, ha individuato nella
educazione alimentare l'elemento comune del progetto di istituto e ne ha dato una numerosa serie di
declinazioni che coinvolgono in varia misura e in maniera differenziata tutte le classi/sezioni dell' I.C..
Altro elemento centrale della progettualità dell’I.C. è quello relativo alla educazione alla cittadinanza
mondiale che coinvolgerà nel corrente anno scolastico diverse classi della scuola primaria e secondaria.
Educazione Alimentare
Obiettivi e competenze:
 Educare a scelte consapevoli;
 Sviluppare la manualità;
 Motivare l’interesse e la partecipazione al lavoro scolastico attraverso attività legate all’esperienza
e ala realtà quotidiana degli alunni,
 Favorire lo sviluppo di comportamenti atti al mantenimento della salute intesa come benessere
fisico e psico-fisico;
 Migliorare le proprie abitudini alimentari attraverso la consapevolezza dell’importanza di una
corretta alimentazione anche per affrontare con serenità l’attività scolastica;
 Stimolare la creatività e le capacità logico-intuitive;
 Migliorare le capacità operative e logico-espressive;
 Sensibilizzare la famiglia a corrette ed equilibrate scelte alimentari;
 Assumere comportamenti e scelte alimentari e personali ecologicamente sostenibili;
 Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi, accrescere la
propria memoria e capacità di percezione sensoriale e appropriarsi di un lessico e di una
grammatica del gusto;
 Maturare la consapevolezza che l’alimentazione è un fatto culturale il cui significato trascende
l’aspetto nutrizionale;
 Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette attivando occasioni d’incontro con esperti
( artigiani, produttori, chef) per creare una pluralità di rapporti con gli attori del settore
agroalimentare e gastronomico della comunità locale in modo da destare curiosità e incrementare
la conoscenza della realtà circostante;
 Fornire elementi di storia della gastronomia;
 Acquisire principi di orticoltura biologica.
35
I laboratori relativi al ciclo calendariale si concludono nel mese di ottobre/novembre con la produzione dei
dolci riguardanti la festività dei morti.
L’educazione alimentare sarà sviluppata attraverso alcuni specifici interventi progettuali che si avvarranno
anche di importanti collaborazioni esterne:
 “Manos in pasta”: laboratorio sulla filiera del grano che coinvolgerà 13 sezioni e classi di tutti i
plessi dell’istituto comprensivo. Saranno realizzate attività pratiche e di studio, conferenze con
esperti e visite guidate. Il progetto nasce da una proposta dell’associazione di produttori “Sinis
Agricola” con la quale verrà attivata una collaborazione.
 Si attiverà in tutte le scuole un orto biologico nel quale ogni classe potrà trovare un proprio spazio
e momento per sperimentare la magia della crescita dei prodotti della terra e infine degustarli.
 “Acqua in bocca” è un progetto proposta dalla Camera di Commercio di Oristano e prevede attività
di studio, laboratorio e uscite finalizzate ad aziende del territorio. Argomento del lavoro è la
conoscenza di alcune specie ittiche, del loro ambiente, delle caratteristiche nutrizionali. Il tutto
orientato alla dimensione del consumo responsabile. Parteciperanno due quinte della scuola
primaria e le classi seconde della scuola media.
Educazione alla cittadinanza mondiale e allo sviluppo
L’educazione alla cittadinanza costituisce da tempo uno dei temi di lavoro dell’istituto comprensivo.
Quest’anno essa si arricchisce di vari filoni di lavoro che si concretizzano in diversi percorsi che vanno a
toccare direttamente anche il curricolo di storia e geografia.
Si prevede la realizzazione delle seguenti attività:
“Revisione critica delle discipline storiche e sociali per educare alla società globalizzata”
E’ un progetto che vede coinvolte le scuole di sei nazioni europee e numerose Ong impegnate nella
formazione e nella cooperazione internazionale.
L'obiettivo del progetto è promuovere strutturalmente nell'insegnamento la comprensione dei grandi
problemi sociali mondiali alla radice degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, facendo compiere
all'Educazione allo Sviluppo un passaggio di paradigma affinché da semplice strumento per
approfondimenti divenga elemento capace di innovare l'insegnamento quotidiano di storia, geografia,
economia.
Questo obiettivo risponde alle indicazioni dell'Unione europea che riconosce l’importanza di sviluppare la
comprensione critica del mondo interdipendente, l’importanza di sviluppare la consapevolezza dei cittadini
europei rispetto al loro ruolo, il senso di responsabilità nella società globalizzata, l’importanza di sostenere
l’impegno attivo dei cittadini europei nei loro tentativi di sradicare la povertà globale e promuovere la
giustizia, i diritti umani e modi di vita sostenibili.
Le unità didattiche che saranno sperimentate avranno le caratteristiche necessarie per fornire una base
conoscitiva comune a tutti: cittadini di nazioni diverse e cittadini di culture e origini diverse di uno stesso
Stato; avranno inoltre un’apertura interdisciplinare potendo coinvolgere discipline scientifiche e l’intera
gamma delle discipline sociali, religiose, letterarie e artistiche. Infine, sono il luogo ideale per fondare in
modo storicamente accettabile l’intero complesso delle “educazioni”: alla pace, alla convivenza, al genere,
allo sviluppo sostenibile e all’ambiente, all’intercultura.
36
Il progetto ha durata triennale, si svolgerà in orario curricolare e nel presente anno scolastico coinvolgerà
cinque classi, della primaria e della secondaria, nella sperimentazione di un'unità didattica sul rapporto
bisogno-risorsa: si affronterà in chiave storica, socio-economica, geografica, scientifica e artistica la
questione della disponibilità e della gestione delle risorse.
Finalità del lavoro è quella di rendere gli alunni consapevoli del fatto che gli stili di vita votati al consumismo,
e riscontrabili in particolare nel Nord del mondo, causano la distruzione delle risorse naturali a un ritmo tale
da non consentirne la rigenerazione e sono motivo di disuguaglianza e ingiustizia nella distribuzione delle
risorse stesse nelle varie aree del mondo.
In fase attuativa si privilegerà il metodo euristico-partecipativo, dialogico, operativo, il problem solving, il
cooperative-learning e le attività ludiche in modo che gli alunni si sentano parte attiva del processo di
educazione alla cittadinanza mondiale.
Quest’anno si passa alla seconda fase del progetto con la sperimentazione in classe delle UDA realizzate e
con l’allargamento del numero di classi e sezioni coinvolte.
Ma soprattutto si lavorerà alla costruzione di una rete regionale di scuole che lavori sui curricoli delle
discipline storico –sociali con particolare riguardo per la storia.
Il progetto si svolgerà in partnership con la ONG OSVIC e con il sostegno dell’USR Sardegna.
Obiettivi di lavoro per quest’anno scolastico sono:
 la apertura di una piattaforma web “POPOLIETERRE.ORG” in cui inserire le UDA che vengono
realizzate nelle diverse scuole appartenenti alla rete
 la realizzazione di un seminario di studi fissato per il 17 aprile sulla didattica della storia e della
geografia che vedrà presenti alcuni dei più importanti studiosi italiani.
Altri progetti
 “La terra e il mare dell’Area Marina Protetta come fonte sostenibile di cibo” Attività di laboratorio
all’interno del territorio dell’Area Marina Protetta. All’interno del progetto è prevista anche la
consulenza alla realizzazione degli orti biodinamici e una giornata di formazione presso altra Area
Marina dedicata ai docenti dell’I.C.

“Impariamo in movimento”: attività di ed. motoria rivolta a gruppi di alunni disabili e non con
finalità di sviluppo della capacità di gestire il corpo e delle competenze relazionali.
“Io come tu-Mai nemici per la pelle”: il progetto, finalizzato al conferimento della cittadinanza
onoraria ai minori stranieri residenti a Cabras, coinvolge le sezioni e le classi dove frequentano
alunni stranieri. E’Svolto in collaborazione con la commissione comunale pari opportunità e con la
sezione Unicef di Oristano.
 “Boloo” è lo sviluppo del progetto “Il mondo in classe”, partecipano due classi della scuola primaria;
le attività, finanziate dalla RAS sono svolte in collaborazione con l’associazione Sunugaal e si basano
su lettura, animazione e riproduzione grafica di fiabe africane.


Diversi altri progetti di durata e minore si svolgeranno durante l'anno scolastico con il
coinvolgimento di enti e associazioni esterne. Se ne dà di seguito il quadro.
37
modalità
scuole
Argomenti
Laboratori lettura
Attività di lettura e promozione biblioteca, tutoring fra
alunni grandi e piccoli;
Infanzia-primaria-media
Le usanze dei morti
Le usanze tradizionali e nuove nelle ricorrenze dei morti “da
Maria Funtaoru ad Hallowen”
Infanzia-primaria
Miniolimpiadi
Giornata di educazione motoria
infanzia
Giornata sportiva
Giornata di giochi e gare sportive
Primaria-secondaria
Giornate della
continuità
Giornate di spostamento fisico degli alunni da
infanzia/primaria da primaria/media per la realizzazione di
laboratori disciplinari e interdisciplinari; primi incontri in
fase di iscrizione (1/21 febbraio)?
Infanzia-primaria-media
Lettura lingue
comunitarie
Letture di brani di autori contemporanei in lingua inglese e
francese
Primaria-secondaria
Lingue comunitarie
Kangourou della lingua inglese
5^ primaria, 3^ media
Christmas fun lab e
Easter eggs hunt
Laboratori di giochi in occasione del Natale e della Pasqua
Infanzia/primaria
Giganti: lab.
archeologia
Attività di archeologia legate agli scavi di Mont’e Prama da
realizzare in collaborazione con la Sovrintendenza e il Liceo
Artistico di Oristano
Infanzia-primaria-media
Progetto cultura
sarda
Messa in scena commedia dialettale sarda in collaborazione
con l’amministrazione comunale
Infanzia-primaria-media
Giochi matematici
Organizzazione di una fase di istituto dei giochi matematici e
partecipazione al livello regionale degli alunni che hanno
ottenuto i migliori risultati
Scuola media
Ed. ambientale
“Il bosco in primavera” studio e visita all’ecosistema bosco
in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.
cl. 5^e primaria
“Giornata della
memoria” Progetto
popoli oppressi
Studio di situazioni di oppressione e sfruttamento di popoli
da concludere con una mostra il 27 gennaio giorno della
memoria
Infanzia-primaria
Ed alla cittadinanza
“Boloo”, laboratorio interculturale in collaborazione con
l’ass.” Sunugaal”. Prosecuzione de “Il mondo in classe”
Infanzia/Primaria
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Allo stato attuale non è possibile programmare il progetto Cinzia Turbato, il progetto di ballo sardo e altri
di cui si era ipotizzato lo svolgimento in quanto l’amministrazione comunale ha azzerato i fondi per i
progetti destinati all’Istituto comprensivo.
Proposte visite guidate e viaggi di istruzione
scuola
destinazione
Classi/sezioni
VISITE GUIDATE
Infanzia via Machiavelli
Villaggio neolitico Sa Ruda
Sez: A-B-C-D-E
Primaria Cabras
Thiesi (Molino Brundu)
1^A-1^B
Primaria Cabras
Cuglieri-Agriturismo s’ispiga
2^A-2^B-2^C
Primaria Cabras
Villaggio neolitico Sa Ruda
3^A-3^B
Primaria Cabras
Cagliari-Planetario
4^A-4^B
Primaria Cabras
Cagliari-orto botanico e planetariop
5^A-5^B-5^C
Primaria Cabras
Cagliari-orto botanico
5^A-5^B-5^C
Primaria Solanas
Cagliari in treno
3^D-4^D-5^D
Primaria Cabras e Solanas
Parco faunistico “Assai” Neoneli
5^A-5^B-5^C-5^D
Scuola media
Orto botanico Cagliari
1^A-1^B-1^C
Scuola media
Parco naturalistico Donortei (Fonni)
2^A-2^B-2^C
Scuola media
Bosa
2^A-2^B-2^C
Scuola media
Planetario-Cagliari
cl. 3^A-3^B-3^C-3^D
Infanzia/primaria/medie
Fattoria didattica e mulino tradizionale
Thiesi
Tutte le classi del progetto
“Manos in pasta”
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Scuola media
Firenze- Bologna
Classi terze
Scuola media
Bruxelles-Bruges
Classi terze
Le modalità della continuità
Anche nella programmazione delle attività di questo anno scolastico il Collegio dei Docenti ha individuato
come centrale la scelta della continuità.
Tutti i progetti e i laboratori hanno una forte connotazione unitaria.
39
Si conferma inoltre l’esperienza dello spostamento fisico degli alunni per alcune giornate, attività che lo
scorso anno ha avuto un impatto positivo su tutto l’ambiente scolastico e nelle famiglie.
Continuità scuola dell’infanzia e scuola primaria:
 Attività di tutoraggio dei bambini della scuola primaria con i bambini dell’infanzia su attività comuni
individuate dai docenti;
 Attività didattiche comuni tra i bambini di cinque anni e gli alunni del primo anno della primaria;
 Incontri e attività tra i bambini della scuola dell’Infanzia e i bambini dell’Asilo Nido Comunale, loro
genitori ed educatrici;
 Attività laboratoriali e realizzazione di progetti comuni individuati all’interno delle programmazioni
dipartimentali;
 Visite alle scuole primarie da parte dei bambini delle scuole dell’infanzia;
 Incontri tra gli insegnanti per l’illustrazione dell’attività didattica svolta dai bambini di cinque anni della
scuola dell’infanzia;
 Organizzazione di spezzoni di curricolo comuni all'interno dei dipartimenti disciplinari;
 Accompagnamento da parte dei docenti della scuola dell'infanzia dei bambini in ingresso nella scuola
primaria.
Continuità scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado:
 Incontro in sede tra gli insegnanti di dipartimenti disciplinari per concordare modalità di verifica e
valutazione al passaggio fra ordini di scuola;
 Incontri tra gli insegnanti per la progettazione di attività curricolari ed educative in comune;
 Attività ludiche e percorsi guidati presso la palestra della scuola secondaria per gli alunni delle classi
quinte delle primaria e le classi prime della secondaria;
 Attività didattiche di laboratorio presso la scuola secondaria di 1° grado per tutti gli alunni dell’ultimo
anno della scuola primaria e quelli della prima della secondaria di 1° grado per la conoscenza degli
alunni;
 Attivita’ didattiche laboratoriali presso la scuola secondaria di primo grado per tutti gli alunni delle
classi quinte della scuola primaria e quelli delle classi prime della secondaria di primo grado;
 Incontro tra i docenti delle classi quinte della scuola primaria e i docenti della scuola secondaria di
primo grado per la formazione delle classi prime e per l’elaborazione di prove d’ingresso calibrate sul
percorso formativo e di apprendimento di ciascun alunno;

Tutoraggio iniziale degli alunni disabili che passano alla scuola secondaria da parte dei docenti di
sostegno della scuola primaria.
40
Insegnamento della religione cattolica e attività alternative all'insegnamento della religione cattolica.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana;
per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della
collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che
vogliano avvalersi di questa opportunità. L’insegnamento della religione cattolica (Irc), mentre offre una
prima conoscenza dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce lo sviluppo intellettuale e di
tutti gli altri aspetti della persona, mediante l’approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla
vita e la riflessione sui grandi interrogativi della condizione umana. Inoltre, sollecita il confronto con la
risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona, con modalità
differenziate a seconda della specifica fascia d’età e, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali
e valoriali, riflette e orienta la scelta di un responsabile progetto di vita.
Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l’insegnamento della
religione cattolica si inserisce nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto
interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui
può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui
esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere,
interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose.
Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, stanti le disposizioni concordatarie, nel rispetto
della libertà di coscienza l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del
cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea.
La normativa attuale prevede che gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica possano accedere ad una delle tre seguenti alternative:
 Posticipo dell’ingresso a scuola e/o anticipo dell’uscita se le ore di RC sono sistemate alle prime o
alle ultime ore del mattino;
 Studio individuale all’interno della scuola;
 Accesso alle attività educative alternative.
L’attività alternativa, organizzata per gli alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della
religione cattolica, non deve però rivestire un carattere curricolare per non determinare differenziazioni
nel processo didattico formativo dell’intera classe.
Riguarderà invece un percorso educativo che permetta ai bambini di osservare e analizzare alcuni aspetti
culturali relativi all’organizzazione della società.
In particolare l’attività alternativa avrà la finalità di sviluppare un’iniziale consapevolezza dei valori della
vita e della convivenza civile.
Ciò potrà realizzarsi attraverso la specifica programmazione di competenza degli organi collegiali a
livello di consigli di intersezione, di interclasse e classe.
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Di seguito si dà esclusivamente il quadro delle finalità e degli obiettivi di carattere generale all’interno
dei quali dovranno poi inscriversi specifiche programmazioni.
Finalità:
 educare gli alunni ai valori della tolleranza, del confronto fra culture, al rispetto della diversità
fra esseri umani e popoli.
Obiettivi:
 educare alla conoscenza delle diverse culture dei popoli;
 educare alla convivenza sociale nel rispetto delle differenze;
 conoscere i personaggi storici che con la loro azione hanno aiutato il progresso civile dell’umanità
(Gandhi, Luther King, Mandela ecc.);
 avviare ad una prima lettura critica di immagini e messaggi nella società imparando a
riconoscerne le reali finalità.
Verifica e valutazione
La verifica verrà effettuata dal Collegio Docenti al termine dell’anno scolastico sulla base dei seguenti
indicatori:
 Condivisione di stili educativi e metodologici su singoli e delimitati settori;
 Livello di condivisione di procedure e organizzazione;
 Incidenza e andamento dei problemi incontrati.
Attività di formazione
 L’I.C di Cabras organizza insieme agli I.C. n.4 di oristano e all'I.C. Di Marrubiu un percorso di
formazione riservato a circa 20 insegnanti sul tema della “Philosophi for children”. Il corso sarà
tenuto dal CRIF, unica associazione italiana che si occupa della tematica e avrà la durata di 30 ore. Il
corso consterà di una parte teorica e di una parte di sperimentazione in aula.
 Il 17 aprile, all'interno del progetto europeo di revisione dei curricoli si terrà il seminario regionale:
“Le indicazioni per il curricolo: La didattica della storia in una dimensione interculturale”,
parteciperanno docenti delle scuole che faranno parte della rete “Popoli e terre”
 A metà novembre hanno preso avvio i corsi per la formazione dei master teachers che vedono
impegnati tre docenti dell'I.C.

Orientamento scolastico
L’orientamento è un processo educativo permanente, che costituisce una fase importantissima nella vita
scolastica di un alunno. Esso in questo processo dovrà acquisire una profonda conoscenza di se stesso,
degli interessi, delle aspirazioni, delle proprie abilità alle quali dare un giusto indirizzo. Successivamente,
con gli strumenti e i consigli specifici, approfondirà la realtà scolastica e sociale in cui vive, per poi poter
fare in modo autonomo delle scelte ponderate e responsabili.
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L’Istituto comprensivo di Cabras si attiverà in questo senso sforzandosi di offrire ad alunni, docenti e
famiglie una graduale formazione mirata all’orientamento nella sua dimensione didattico-educativa
attraverso:
o
o
o
o
o
conoscenza, formazione, educazione del sé;
analisi dei bisogni, interessi, attitudini e valori;
conoscenza, formazione, educazione al processo decisionale;
analisi della realtà circostante, del mondo del lavoro;
avvio alla scelta scolastica-professionale.
Tutto questo per mezzo dei seguenti obiettivi:
acquisizione delle conoscenze delle strutture educative e professionali;
chiarimento del processo decisionale riferito all’individuo;
impegno nei tentativi di inserimento in un mondo in rapido cambiamento;
essere in grado di analizzare e mettere in rapporto tra loro le opportunità di offerta delle
scuole superiori;
o essere in grado di utilizzare consapevolmente le informazioni in funzioni delle scelte.
o
o
o
o
Nella fase delle iscrizioni alle scuole superiori saranno invitati i docenti di tutti gli istituti della provincia di
Oristano per presentare le offerte formative delle loro scuole.
Si cercherà inoltre di favorire la partecipazione degli alunni alle attività laboratoriali e di presentazione
organizzati nei singoli istituti.
La valutazione del processo di insegnamento/apprendimento
La valutazione del processo di insegnamento /apprendimento si propone di rilevare la congruità o meno
tra i traguardi di competenza programmati e i risultati effettivamente conseguiti. Tali risultati, nella
situazione scolastica, non sono attribuibili soltanto al comportamento dell'alunno, bensì vanno spiegati
analizzando il progetto didattico e le sue modalità di realizzazione.
Ne deriva, quindi, la necessità di effettuare una valutazione non selettiva, unilaterale, frustrante,
autoritaria, ma qualitativa e integrata nella programmazione educativa e didattica.
La valutazione dei risultati dell'apprendimento deve essere coerente rispetto agli obiettivi fissati nella
programmazione, validi e attendibili rispetto alle prove di verifica, attraverso le quali il docente è pervenuto
alla formulazione del giudizio sulla maturazione del processo di apprendimento dell'alunno.
Per assicurare la validità delle prove è necessario predisporle in modo che esse siano in grado di
sollecitare prestazioni direttamente connesse ai traguardi che si vuol raggiungere. Affinché le prove siano
attendibili, occorre fare in modo che le informazioni che si ottengono siano il più possibile non ambigue, e
cioè che possano essere rilevate in maniera uniforme da diversi osservatori e per diversi allievi, secondo
criteri stabiliti nel tempo e seguendo modalità accuratamente predefinite.
Le fasi della valutazione.
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Particolarmente importante è il momento iniziale della valutazione, consistente nella rilevazione della
situazione iniziale di ciascun alunno nelle dimensioni cognitiva, affettiva e relazionale. Le prove d'ingresso
dovranno basarsi su contenuti di cui si è accertata la conoscenza da parte degli alunni.
Lo stesso criterio si seguirà per gli strumenti di rilevazione della situazione finale.
Verifiche e valutazioni.
Le verifiche periodiche saranno attuate sistematicamente a livello di singolo docente, di Consiglio di
Classe e, quadrimestralmente, a livello di Collegio dei Docenti.
I docenti, attraverso le verifiche accerteranno l'apprendimento, cioè il raggiungimento dei traguardi di
competenza previsti, l'efficacia degli interventi, i risultati conseguiti e le eventuali difficoltà incontrate, allo
scopo di apportare, se necessario, le dovute modifiche o integrazioni ai piani didattici.
La valutazione dovrà avere, quindi, lo scopo di ricavare delle informazioni per orientare meglio il lavoro
successivo. I risultati saranno portati a conoscenza degli alunni e dei genitori.
I momenti della valutazione sommativa si collocano al termine dell'intervento educativo. La valutazione
sommativa dovrà costituire ed esprimere una sorta di bilancio complessivo del livello di maturazione
dell'alunno tenendo conto delle condizioni di partenza e dei traguardi attesi, sempre rispetto a tutte le
componenti della personalità.
La non ammissione al periodo successivo per la scuola primaria può avvenire solo “in casi eccezionali e
comprovati da specifica motivazione” con decisione assunta dall’unanimità dei docenti.
Mentre, alla scuola media il processo di valutazione verrà effettuato tenendo conto del processo di
maturazione individuale di ciascun alunno e tenuto conto dell’effettiva utilità della permanenza nella
classe.
Al fine di giungere ad un misurazione quanto più possibile condivisa delle prove scritte, orali e pratiche
degli alunni vengono stabiliti dei criteri di utilizzo della scala numerica di valutazione.
Criteri utilizzo voti numerici:
Scuola primaria
Voto: 5





Manifesta impegno e partecipazione discontinua
Dà prova di non possedere la maggior parte delle conoscenze e abilità richieste
Compie errori nell’applicazione delle conoscenze
Incontra difficoltà a rielaborare le conoscenze acquisite senza una guida adeguata
Struttura il discorso in modo poco chiaro e lineare
Voto: 6


Partecipa e si impegna con una certa continuità
Possiede in parte le conoscenze e le abilità richieste
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Effettua qualche errore nell’applicazione delle conoscenze
Rielabora i contenuti culturali con semplici connessioni
Struttura il discorso in maniera sufficientemente chiara



Voto: 7





Voto: 8





Voto: 9
Partecipa e si impegna in modo soddisfacente e con apprezzabile
continuità
Possiede conoscenze e abilità richieste in misura sostanziale
Applica conoscenze e abilità possedute
Rielabora i contenuti culturali acquisiti
Costruisce il discorso in maniera corretta e lineare
Partecipa con interesse e si applica con continuità e serietà
Possiede e manifesta conoscenze e abilità approfondite e
strutturate
Applica con competenza conoscenze e abilità
Rielabora i contenuti culturali dimostrando capacità critiche
Formula il discorso in maniera logica con linguaggio ricco e
appropriato





Partecipa in modo produttivo con motivato impegno
Evidenzia conoscenze, capacità complesse e autonomia operativa
Applica con padronanza conoscenze e abilità
Rielabora i contenuti culturali dimostrando capacità critiche
Ordina il discorso in maniera fluida e coerente




Partecipa in modo produttivo con motivato impegno
Evidenzia conoscenze, capacità complesse e autonomia operativa
Applica con padronanza conoscenze e abilità
Rielabora i contenuti culturali con capacità critiche e originalità di
pensiero
Ordina il discorso in maniera fluida, coerente e originale.
Voto: 10

Criteri utilizzo voti numerici:
scuola secondaria
Voto: 4





Evidenzia scarso impegno e una partecipazione occasionale
Dimostra di possedere conoscenze e abilità in modo lacunoso e confuso
Commette numerosi errori nell’applicazione delle conoscenze
Rielabora in modo frammentario le poche conoscenze acquisite
Struttura il discorso con poco ordine logico
Voto: 5
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




Manifesta impegno e partecipazione discontinua
Dà prova di possedere solo in parte le conoscenze e le abilità richieste
Compie errori nell’applicazione delle conoscenze
Incontra difficoltà a rielaborare le conoscenze acquisite senza una guida adeguata
Struttura il discorso in modo poco chiaro e lineare
Voto: 6





Partecipa e si impegna con una certa continuità
Possiede sostanzialmente le conoscenze e le abilità richieste
Effettua qualche errore nell’applicazione delle conoscenze
Rielabora i contenuti culturali con semplici connessioni
Struttura il discorso in maniera sufficientemente chiara

Partecipa e si impegna in modo soddisfacente e con apprezzabile
Voto: 7
continuità




Possiede le conoscenze e le abilità richieste in misura sostanziale
Applica in modo corretto conoscenze e abilità possedute
Rielabora correttamente i contenuti culturali acquisiti
Costruisce il discorso in maniera corretta e lineare





Partecipa con interesse e si applica con continuità e serietà
Possiede e manifesta conoscenze e abilità approfondite e strutturate
Applica con competenza conoscenze e abilità
Rielabora i contenuti culturali dimostrando capacità critiche
Formula il discorso in maniera logica con linguaggio ricco e appropriato
Voto: 8
Voto: 9-10

Partecipa in modo produttivo con motivato impegno

Evidenzia conoscenze, capacità complesse e autonomia operativa

Applica con padronanza conoscenze e abilità

Rielabora i contenuti culturali con capacità critiche e originalità di pensiero

Ordina il discorso in maniera fluida, coerente e originale.

La valutazione della qualità del servizio scolastico
Il DPR n. 80/2013 ha emanato il regolamento sul nuovo servizio nazionale di valutazione.
La Direttiva n. 11/2014, trasmessa dal MIUR con la circolare n. 47, indica le priorità strategiche del servizio
di valutazione ed evidenzia quattro ambiti di intervento:
 Autovalutazione
 Valutazione
 Azioni di miglioramento
 Rendicontazione sociale.
Il Collegio dei Docenti nominerà la nucleo di valutazione che sarà composto dalle funzioni strumentali per la
valutazione e dal dirigente scolastico.
Per l’anno scolastico in corso il nucleo di valutazione avrà compiti di:
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 Riformulare i questionari dell’autovalutazione rivolti a docenti, alunni a partire dalla quinta
elementare, genitori, somministrarli alle scadenze stabilite ed elaborare i risultati da presentare al
Collegio dei Docenti
 Redigere il RAV (rapporto di autovalutazione) e individuare le azioni di miglioramento previste
dalla Direttiva.
La messa in atto delle azioni di miglioramento e la rendicontazione sociale sono previste dalla Direttiva n.
11 per gli anni seguenti.
ALLEGATI
1. La carta dei servizi
2. Il regolamento d’istituto
3. Il regolamento di disciplina
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