La Campana di S. Antonio Anno LXXIX Seconda serie N°. 4 Periodico d’informazione della Parrocchia di S. Antonio Marghera - Venezia IL PRESEPE E LA FEDE T empo di Natale, tempo di presepio. Il presepio è una delle più belle e significative tradizioni nate dalla nostra fede. Il dizionario ci informa circa il suo significato: mangiatoia, stalla, recinto chiuso. Per noi in realtà è il rimando alla scena della Natività, popolata da vari personaggi. Il ruolo di questi personaggi non è scontato, e il loro significato è molto più profondo di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Con un gruppetto di genitori Domenica 14 abbiamo riflettuto sul significato del presepio e abbiamo scoperto che, al di là della rappresentazione, è uno scrigno di significati che parlano al nostro cuore e ci richiedono una risposta di fede. Esaminiamone brevemente alcuni: i magi, che stando ai vangeli non sono tre, non sono dei re, e neppure ne conosciamo il nome, ci dicono che il Bimbo di Betlemme è venuto per tutti, non solo per il popolo ebraico. Il loro nome, al di là dell’attribuzione che ne fa il vangelo apocrifo degli armeni, è sconosciuto, proprio per darci la possibilità di dare loro il nostro nome. Noi tutti allora davanti al presepio siamo come i magi invitati ad andare a vedere chi è quel Bambino, e a riconoscere in Lui il Figlio dell’Altissimo Dio, Dio lui stesso. Il bue e l’asino, lungi dall’essere semplici figurine coreografiche, in realtà alludono Dicembre 2014 ad Isaia 1, 3 «Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende». È un paradosso. Possibile che degli animali, il bue e l’asino, riconoscano il loro padrone, e il popolo d’Israele non riconosca il suo Dio? Vale anche per noi. Davvero riconosciamo il Signore come Signore della nostra vita? Davvero seguiamo i suoi insegnamenti? Il bue e l’asino allora ci richiamano a un rapporto vero con il Signore. Infine cosa rappresenta la mangiatoia? È il luogo dove gli animali trovano il loro cibo. Ma se in quella mangiatoia viene posto Gesù, allora il suggestivo rimando all’eucaristia appare in tutta la sua forza. Gesù nell’ultima cena ha dato se stesso come cibo “prendete e mangiate … prendete e bevete.”. Allora la vera mangiatoia è l’altare dove nell’eucaristia il Signore si rende presente come cibo di vita per noi. Ora cominciamo a comprendere in tutta la sua profondità il presepio, il quale rimanda alla Pasqua e all’Eucaristia, e dove noi come i magi, come i pastori, come il bue e l’asino possiamo incontrare il Signore possiamo adorarlo e possiamo addirittura accoglierlo nella nostra vita accostandoci al banchetto eucaristico. Bene ha compreso tutto ciò Santo Francesco, che volle nella notte di Natale del 1223 rappresentare, per la prima volta nella storia, questo grande mistero di un Dio che si fa bambino e nasce per noi in una stalla, in una mangiatoia, teneramente accudito da Maria e Giuseppe. E in questo primo presepe vivente Francesco volle che si celebrasse l’Eucarestia, intuendo nella grandezza e nella profondità della sua Fede, la indissolubile fondamentale relazione tra il Natale e la Pasqua, tra la nascita e la morte , tra la vita di un bambino e la vita donata a tutti noi per l’eternità. Buon Santo Natale a tutti. Fr. Roberto, parroco 2 La Campana di S. Antonio FOTO 8 dicembre 2014 Festa dell’Adesione Azione Cattolica DI GRUPPO AC La Campana di S. Antonio 3 Flaminia Galazzo F laminia Galazzo nasce a Cavarzere il 27 ottobre del 1926. Diplomatasi maestra, inizia ad insegnare subito dopo la guerra, nel 1948, nelle varie frazioni dei dintorni, che raggiungeva in bicicletta, pedalando per chilometri lungo gli argini della fitta rete di canali che contraddistingue quella zona alle soglie del Polesine. L’alluvione del 1951, la costringe ad abbandonare il paese natale e si trasferisce con i genitori e la sorella a Marghera, dove già lavorava il fratello. Per molti anni ancora continuerà ad insegnare in campagna, a Bojon, che raggiunge con il trenino, finché, nella seconda metà degli anni ‘60, dopo la morte della mamma, otterrà il trasferimento a Marghera, prima alla scuola Visintini e poi alla Grimani, nei primi anni 70, e dove resterà fino alla pensione, nel 1988. Ha dedicato tutta la sua vita alla scuola e all’educazione dei bambini, ai quali trasmetteva il sapere con entusiasmo, appassionandoli, “ci hai insegnato che si può morire per un ideale cantandoci O bella ciao, ci hai fatto sentire invincibili facendoci sedere sul trono di Attila…” ha detto una sua alunna ricordandola il giorno del suo funerale, ma avendo per ciascuno un’attenzione particolare, premurosa e paziente. La sua dedizione e amore per la scuola, nella quale si è impegnata a lungo anche come vicaria, le è valso, nel 1991, il conferimento della medaglia d’oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte, dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Fin da quando frequentava l’Istituto Magistrale presso le suore Canossiane di Adria, ha maturato la decisione di dedicarsi al prossimo, rinunciando a formarsi una famiglia propria. Entrata da ragazza nell’Azione Cattolica, nella quale è stata formatrice delle Giovanissime, con l’arrivo a Marghera si avvicina all’Ordine Francescano Secolare del quale è stata più volte ministra ed inizia il suo servizio nella parrocchia di S. Antonio come catechista, dedicandosi ancora una volta ai più piccoli, educando alla fede generazioni di bambini nel corso di 30 anni, tanto che, nel 1998, l’allora parroco p. Leone Rossato le conferisce il riconoscimento di Testimone della fede. Cessata l’attività lavorativa si dedica al volontariato presso Casa Nazareth a Zelarino e la Cooperativa Realtà di Marghera fintanto che le forze glielo consentono. Negli ultimi dieci anni, pur non riuscendo più a partecipare attivamente in parrocchia, continua ad avere per tutti un pensiero particolare, un consiglio, una preghiera. Flaminia ci ha lasciati mercoledì 29 ottobre, due giorni dopo aver compiuto 88 anni, lasciando il vuoto della sua presenza forte e significativa nei sei nipoti e dieci pronipoti. Si è spenta serenamente, con il conforto della fede in Colui che tanto ha amato in vita. È stata un esempio anche negli ultimi mesi, quando la malattia ormai la costringeva a dipendere in tutto dalla sua cara Ina: pur rammaricandosi di non essere più autosufficiente non ha mai avuto parole dure, ha sopportato i disagi con pazienza, ringraziando chi la accudiva, scusandosi per il disturbo che pensava di arrecare e scherzando con intelligente ironia sulla sua condizione. Ai nipoti resteranno i suoi esempi di integrità, determinazione, senso del dovere e della giustizia, amore verso i più piccoli, uniti ad una profonda umiltà, ed una raccomandazione espressa in un suo scritto “VOGLIATEVI BENE”. I tanti che hanno partecipato ai suoi funerali testimoniano il bene che ha fatto e l’ottimo ricordo che lascia: un angelo ha camminato accanto a noi, un angelo che continua ad amarci e a pregare per noi. Gianna Sceichian 4 La Campana di S. Antonio LE REGOLA D’ORO 1. Prendi in mano il timone della tua vita e scegli bene la rotta. Hai soltanto una vita quaggiù: punta diritto verso la meta. 2. Lo scopo della vita è di essere felici, non di arrivare primi. Per essere felice devi scendere gli scalini dell’umiltà e salire quelli della generosità. 3. Non smettere mai di meravigliarti del bene che c’è intorno a te e di ringraziare. 4. La vita è come un’orchestra. Impara a suonare bene la tua parte: solo tu puoi farla, nessun altro! 5. Controlla te stesso. Le decisioni e il tuo valore dipendono da te, non cercare alibi negli altri. 6. Vivere è sempre una lotta per andare controcorrente; gli sbagli contengono una lezione di vita: non scoraggiarti mai. 7. Momenti di stanchezza e voglia di lasciar perdere sono sempre in agguato: sii ottimista, credi nella speranza. 8. Scegli di essere onesto, gentile, rispettoso, tollerante. Ribellati contro la prepotenza, la stupidità, i pregiudizi. 9. Impara ad amare, e anche se vedi attorno a te egoismi e divisioni, continua a credere che “amarsi per sempre” è possibile. 10. Ricordati sempre che Dio ti ama, vuole la tua gioia e, un giorno, ti consegnerà la corona di gloria. DIRETTIVO CENTRO FRANCESCANO DI CULTURA La Campana di S. Antonio Parrocchia di Sant’ Antonio Via p. Egidio Gelain, 1 - 30175 Venezia Marghera Tel. 041924136 - Fax 041924136 La Redazione: P.Roberto Benvenuto Chiara e Giovanni Gallimberti Hanno collaborato a questo numero: Giampietro Favaro - Gianna Sceichian www.santantonioparrocchia.it E-mail: [email protected] parroco: [email protected] - cell. 338 305 1999 La Campana di S. Antonio Il Teatro Aurora compie 80 anni! 5 6 La Campana di S. Antonio 27 APRILE 2014 COMUNIONI E CANONIZZAZIONE DI PAPA GIOVANNI XXIII 7 La Campana di S. Antonio La scuola di padre Egidio N egli anni ‘40, nel pieno della guerra e tra mille difficoltà, sorse a Marghera la scuola di padre Egidio Gelain, della comunità dei frati francescani del convento di S. Antonio. L’intento della scuola, nella visione di padre Egidio, era quello di dare un’opportunità di lavoro ai giovani che in anni difficili non riescono a collocarsi nel mondo del lavoro. Sebbene padre Egidio non riesca ad ottenere un riconoscimento pubblico formale, per tutti gli anni ‘50 e ‘60, ogni anno si iscrivono alla sua scuola decine e decine di studenti, consapevoli che i migliori tra loro sarebbero stati sicuramente assunti nei nuovi impianti di Porto Marghera. Il riconoscimento avviene però direttamente tra il mondo imprenditoriale locale ed il “frate di Marghera”, poichè risulta chiaro che il servizio didattico offerto da padre Egidio è di altissimo livello. Purtroppo a metà degli anni ‘70, padre Egidio muore, lasciando l’eredità della sua scuola ad un altro giovane frate, allora trentenne: padre Ruggero Nuvola. Padre Ruggero si dimostra subito perfettamente all’altezza del compito che si trova a dover sostenere. Le sue lezioni di elettrotecnica, radiotecnica e televisione sono appassionanti, divertenti e coinvolgenti. Riesce a catturare l’interesse non solo di giovani che hanno l’esigenza di qualificarsi o riqualificarsi, ma anche di studenti delle scuole pubbliche (istituti tec- nici e licei di Mestre) che, evidentemente, percepiscono il valore dell’integrazione culturale che viene offerta. Nel 1984, a soli 44 anni, padre Ruggero ci lascia ma lascia a sua volta un’importante eredità: la passione per la condivisione della conoscenza. Il messaggio viene colto anche dai confratelli del convento di S. Antonio che si prodigano per agevolare la continuità dell’opera formativa. Fino alla metà degli anni ‘90 la scuola continua ad operare ma i prodromi della crisi industriale cominciano a farsi sentire e lentamente i presupposti per cui la scuola fu fondata vengono a mancare. A metà degli anni ‘90, uno sparuto gruppo di ex-allievi, incoraggiati dai vertici francescani, decidono di occuparsi della gestione del patrimonio che padre Egidio e padre Ruggero hanno raccolto in cinquant’anni di attività e istituiscono il Museo dedicato a padre Ruggero negli ambienti della scuola di padre Egidio, in quello che fu il salone della consegna dei diplomi. Oggi, assieme agli astrofili di Mestre del Circolo “Guido Ruggieri”, gli ex-allievi gestiscono e mantengono efficiente anche il Planetario che, dal 1984, anno della sua costruzione realizzata in completa autonomia, ha visto passare più di diecimila visitatori. Il Museo è visitato continuamente dagli allievi di scuole elementari, medie e superiori a cui viene offerta l’opportunità di assistere agli esperimenti di fisica ed elettrotecnica ed al Planetario.. Il gruppo ora conta più di trenta persone che si preoccupano giornalmente di mantenere viva una struttura che è ricchezza e memoria storica del percorso tecnico-culturale che va dagli anni ‘40 fino ai giorni nostri. Giampietro Favaro Il Planetario 8 La Campana di S. Antonio CONCLUSIONE ANNO CATECHISTICO 2014 CENA POVER A 2014 2014 A Z N E V TTA LI O M P CP REDDITIO 2014 CRESIME 2014 La Campana di S. Antonio G R E S T 2 0 1 4 9 I NOSTRI FRATELLI DELLA TERRA SANTA 12 TINTEGGIATURA DELLA CHIESA DI S. ANTONIO TINTEGGIATURA DELLA CHIESA DI S. ANTONIO 13 14 La Campana di S. Antonio CI HANNO PRECEDUTO ALLA CASA DEL PADRE ALDEGANI ALBERTO ARDOLINO ALVISE ARGENTIN ROMA BALDAN LUCIANA BALDAN MILENA BALDAN SILVIO BARCA MAURIZIO BENVENUTI ANNIBALE BENZON CLAUDIO BIANCHIN PADRE AUGUSTO BIASIA MARIA BOLLA LUCIANO BONAVITA SILVIO BUFFOLO REGINA CALZAVARA PIERLUIGI CARNIELLO SECONDA CARTAGO AUGUSTA CASSETTA GIUSEPPE CECCHINI RITA CIANNARELLA LUCIANA CONTE ANNA CORTELLA GIOVANNI CUCCI GIANCARLO DANIELE FERNANDA DEL ZENERO FLORA FABRIS LUIGIA FILIPIG ANITA MARIA FORT ELVIRA FREZZA ALFIO COSTANZO GAIANI MARISA GALANTIN ANNA GALAZZO FLAMINIA GAVAGNIN SERGIO GESUALDI GIULIA GIOLO OLGA LASTRA EMILIA LEVORATO RINALDO LIGORIO ROSALIA LOVADINA DANILO MAITAN BRUNO MAJER GIOVANNI MARCHIORI ALDO MARCHIORI EGLE MARCOLEONI CARLA MORETTI MARIO MURANO ARCANGELO NIERO ALFREDO NISATO GINA NOE’ GINO NOVELLO ROMILDA PANNIZZUTTI ROBERTA PATRON ARTURO PICCOLI ADA PIERETTI TOSCA PIGNATTO CARLA PITTON MARIA SILVIA PONTELLO IOLE POVOLATO ROSANNA ROMANELLI PAOLA ROSIN MARIA SALATA VANDA SAVI GIANFRANCO SCATAMBURLO ADRIANO SEMENZATO EMILIO SIMIONATO ADELIA SODORMAN TERESA SOLDA’ DORA TABACHIN SONIA TENANI IRENE TRABUCCO LOREDANA TRESCA GIORGIO TUZZATO BRUNO VIANELLO AMELIA VIANELLO LUCIANA ZAMAI BENITO ZAMBON MARIA ZANIOL VITTORIO ZANNINI BRUNA ZENNARO CARLO ZENNARO ANITA SONO ENTRATI NELLA CHIESA FORTI GAIA CORTES SUAREZ EMMA CALANO XIAN CASNICI ALICE ANGUSTIA NATHALIE YOYM MARIN GIULIA MANUEL CHRISTELLE JAYNE TASSIAT DWAYNE MARCUS GABRIELLI GIULIA CORDELLA ASIA AMMESSI ALLA S. COMUNIONE BONATO VERONICA CASNICI ALICE DEI ROSSI GIOVANNA DI PAOLA ELENA GABAON ABUAN GRACE GIRARDI ALICE LODI BEATRICE MENEGAZZO GIULIA ORVELI ROSSELLA POL LAVINIA PUGNO JACOPO PELLICCIOLI CHRISTIAN PELLICCIOLI FABIO ROSSATO GIULIO RIPONTI GIULIA TRINCANATO SOLIDEA VENDRAMIN RICCARDO VEDOVATO VIRGINA VOLTOLINA ALVISE VARAGNOLO STEFANIA LA PIENEZZA DEI DONI BOSCOLO MARTINA GIUNTOLI MARCO DI PAOLA ELISA ORVELI RACHELE FRASCAROLO GAIA PAGGIARO LISA GAMBINO DANIEL PATERNOSTRO SABRINA GARBIN FABIO URSOTTI FEDERICA RACHELE HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE Di PASQUALE ENRICO e GAMBAROTTO SARA La Campana di S. Antonio INAUGURAZIONE TEATRO 15 AURORA CONCERTO DEL MERAVIGLIOSO Coro MAGNIFICAT GITA IN LAGUNA - agosto 2014 REDDITIO (9 novembre 2014) REDDITIO MARANGO (19 giugno 2014) 16 La Campana di S. Antonio SAGRA DI S. ANTONIO 2014 LA PESCA DI BENEFICENZA GIOCHI BALLI E MOSTRE La Campana di S. Antonio 17 SAGRA DI S. ANTONIO 2014 LE CUCINE LE CASSE 18 La Campana di S. Antonio TEMPO DI NATALE ORARI DELLE CELEBRAZIONI MERCOLEDÌ 24 DICEMBRE VIGILIA DI NATALE Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 i sacerdoti sono disponibili per le confessioni. L’ Eucaristia delle ore 18.30 è SOSPESA. La chiesa viene chiusa alle ore 19.00 e riaperta alle ore 23.00 23.15: inizio della Veglia di Natale segue la solenne Eucaristia di mezzanotte. Al termine ci scambiamo gli auguri sul sagrato della chiesa con cioccolata calda panettoni e vin brulè. GIOVEDÌ 25 DICEMBRE: NATALE DI N. S. GESÙ CRISTO Ore Ore Ore Ore 8.00: Lodi e Eucaristia 9.30: Eucaristia solenne 11.00: Eucaristia solenne 18.30: Eucaristia vespertina VENERDÌ 26 DICEMBRE: S. STEFANO PRIMO MARTIRE Ore 8.00: Lodi e Eucaristia Ore 9.30: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia SOSPESA SABATO 27 DICEMBRE: S. GIOVANNI APOSTOLO Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia festiva della Domenica DOMENICA 28 DICEMBRE: SANTA FAMIGLIA Ore 8.00: Lodi e Eucaristia Ore 9.30: Eucaristia Ore 11.00: Eucaristia LUNEDÌ 29 DICEMBRE Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia SOSPESA MARTEDÌ 30 DICEMBRE Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia SOSPESA MERCOLEDÌ 31 DICEMBRE: S. SILVESTRO I PAPA Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia offerta dell’incenso - colletta per le nostre Sorelle Clarisse di S. Quirico - canto del TE DEUM GIOVEDÌ 1 GENNAIO 2014: SOLENNITÀ DI MARIA SS. MA MADRE DI DIO giornata mondiale per la pace: “Non più schiavi ma fratelli” Ore 8.00: Lodi e Eucaristia canto del Veni Creator Ore 9.30: Eucaristia canto del Veni Creator Ore 11.00: Eucaristia canto del Veni Creator Ore 18.30: Eucaristia VENERDÌ 2 GENNAIO Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia SOSPESA SABATO 3 GENNAIO N.B. 1° sabato del mese: ADORAZIONE POSTICIPATA A SABATO 10 Ore 9.00: Eucaristia Ore 18.30: Eucaristia festiva della Domenica DOMENICA 4 GENNAIO: 2A DOPO NATALE Ore 8.00: Lodi e Eucaristia Ore 9.30: Eucaristia Ore 11.00: Eucaristia LUNEDÌ 5 GENNAIO Ore 9.00: Eucaristia ore 18. 00: Primi vespri della Solennità e secondo la tradizione della chiesa madre di Aquileia benedizione della frutta, dell’acqua e del sale (vedi sotto) Ore 18.30: Eucaristia dell’EPIFANIA MARTEDÌ 6 GENNAIO: EPIFANIA DEL SIGNORE Ore 8.00: Lodi e Eucaristia Ore 9.30: Eucaristia Ore 11.00: Eucaristia solenne SABATO 10 GENNAIO: Ore 9.00: Eucaristia adorazione eucaristica: 9. 30 – 12. 00 // 15.30 -18. 00 Ore 18.30: Eucaristia festiva della Domenica DOMENICA 11 GENNAIO: BATTESIMO DEL SIGNORE Ore 8.00: Lodi e Eucaristia Ore 9.30: Eucaristia Ore 11.00: Eucaristia solenne BENEDIZIONE AQUILEIESE DI ACQUA, SALE E FRUTTA NELLA VIGILIA DELLA EPIFANIA La fede nel Nord Est si diffusa a partire da Aquileia. Anche quest’anno mi sembra bello riproporre un rito molto importante che risale all’antica tradizione della nostra Santa Madre Chiesa di Aquileia e secondo le venerande usanze di chi ci ha preceduto nella Fede del Cristo, la benedizione dell’acqua, ma anche del sale e della frutta. È segno di rinnovata fedeltà alla propria identità cristiana, di ringraziamento per quanto Dio ha concesso nell’anno trascorso e di preghiera per un felice anno nuovo nel Signore, alla vigilia dell’Epifania e nell’imminenza della celebrazione della Solennità del Battesimo di Cristo. Chi lo desidera può portare ai Primi Vespri dell’Epifania lunedì 5 gennaio alle ore 18. 00 del sale, un po’ di frutta e un piccolo recipiente per portarsi a casa l’acqua benedetta. La Campana di S. Antonio LUSTRI DI MATRIMONIO FESTA DELLA COMUNITÀ 19 TI RICONOSCI ?
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