profilo della classe - Liceo Piero Martinetti Caluso

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“PIERO MARTINETTI”
Via Montello 29 10014 Caluso (TO)
Tel. 011/9832445 – 9832810 Fax 011/9833568
CALUSO, 15 Maggio 2014
Prot. N°
CLASSE V^ D
Liceo Scientifico Sperimentale
Indirizzo Scientifico Tecnologico Brocca
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno Scolastico 2013/2014
1
INDICE
m
1
CONSIGLIO DI CLASSE
3
2
QUADRO ORARIO
4
3
PROFILO DELL’INDIRIZZO
5
4
PROFILO DELLA CLASSE
6
5
STORIA DELLA CLASSE:
6
7

Elenco alunni
7

Dati storici della classe
8

Continuita’ didattica
9

Tirocini/stages
10

Area di progetto
11

Percorsi di studio individuali
13

Attivita’ integrative
15
RELAZIONI E PROGRAMMI PER MATERIA

Religione
16

Italiano
18

Storia
27

Filosofia
30

Inglese
38

Attivita’ di Laboratorio Interdisciplinare
Chimica, Biologia
44

Chimica
45

Scienze della terra
50

Biologia
54

Matematica
58

Fisica
62

Informatica
65

Scienze motorie
68
ESEMPI DI SIMULAZIONE di TERZA PROVA
70
2
INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO BROCCA
A.S. 2013/2014
CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIE
DOCENTI
Religione
Foti Francesca
Italiano
Oria Emanuela
Storia
Oria Emanuela
Filosofia
Macchetti Enrico
Inglese
Barbieri Massimo
Matematica
Fiore Franca
Informatica
Ciardiello Giovanni
FIRMA
Scienze della Terra Oberto Michela
Biologia e
Laboratorio
Oberto Michela
Chimica e
laboratorio
Pomero Daniela
Fisica e
Laboratorio
Gnavi Ugo
Educazione fisica
Bonaccorsi Daniela
3
QUADRO ORARIO
Ore settimanali suddivise per anno
Discipline del piano di studi
Tipi di prove
1°
2°
3°
4°
5°
Religione
1
1
1
1
1
O
Italiano
5
5
4+1/2
4
4
O
Storia
2
2
2
2
3
O
2+1/2
3
3
O
Filosofia
Diritto ed economia
2
2
Inglese
3
3
Matematica ed informatica
5
5
Matematica
Laboratorio di fisica e chimica
3
4
3
4+1
O
S
O
S
O
S
O
3
Biologia
3
5
Informatica e sistemi automatici
Scienze della Terra
O
4+1
5
S
3
3
O
3
P
S
O
3
2
2
O
Biologia e laboratorio
4
2
2
O
P
Chimica e laboratorio
3
3
3
O
P
Fisica e laboratorio
4
3+1
4+1
O
Disegno
2
2+1
Tecnologia e disegno
3
6
Educazione fisica
2
2
n° discipline per anno
10
10
O
O
2
12
2
13
S
2
12
G
S
O
O
S
P
G
P
G
P
orale
scritto
pratico
grafico
Il monte ore complessivo è di 34 ore settimanali. Già da alcuni anni il Collegio Docenti ha scelto di
mantenere, unitariamente, nell’Istituto un orario strutturato su moduli da 50 minuti lasciando alla
programmazione di Indirizzo e ai Consigli di Classe la scelta delle modalità di integrazione delle
frazioni orarie da recuperare. Per l’indirizzo Scientifico Tecnologico è stato aumentato l’orario da 34 a
36 moduli, potenziando l’orario settimanale della classe con l’aggiunta di un modulo a due discipline
per ciascun anno del triennio, come si può evincere dalla tabella allegata. Le restanti frazioni orarie
sono state recuperate, come in tutti gli altri indirizzi dell’Istituto, con modifiche al calendario
scolastico e attività integrative extraorario scolastico programmate e svolte in modo da arricchire
l’offerta formativa della classe o il percorso individuale specifico dei singoli allievi.
4
INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO BROCCA
PROFILO DELL’INDIRIZZO
L’indirizzo Scientifico-tecnologico attua una delle proposte della Commissione Brocca.
Questo indirizzo si rivolge a tutti gli studenti che mostrano interesse e attitudini verso tematiche di
carattere scientifico e che siano mossi da curiosità intellettuale e da motivazione all’apprendimento.
Lo studente, nel corso degli studi, deve poter maturare un approccio al sapere autonomo ed
elaborativo operando e applicando in contesti diversi il metodo sperimentale.
Il piano di studi offre:
 una cultura scientifica aggiornata e articolata nelle diverse discipline scientifiche affrontate
con concreto approccio sperimentale attraverso attività didattiche di laboratorio e sul campo
 discipline a carattere liceale opportunamente integrate fra loro tali da poter assicurare una base
umanistica e inquadrare il sapere scientifico sotto un profilo culturale e filosofico
 una formazione informatica di supporto per un corretto e consapevole uso degli strumenti
multimediali.
Il profilo pre-professionalizzante che ne scaturisce è quello di un diplomato pronto a sfruttare
la propria preparazione metodologica per accedere a qualsiasi Facoltà Universitaria; tuttavia la
specificità del corso fornisce conoscenze e competenze orientate verso Facoltà dell’area
Scientifica e dell’Ingegneria. Inoltre, i diplomati risultano in grado di adeguarsi alle
trasformazioni del mercato del lavoro a cui possono accedere con corsi specialistici a breve
termine.
Titolo di studio conseguito :
Diploma di Liceo Scientifico – Indirizzo Tecnologico Brocca
5
PROFILO DELLA CLASSE
Il gruppo classe, costituito originariamente da 28 alunni, si è progressivamente modificato nel corso
del quinquennio, fino a raggiungere l’attuale composizione di 14 ragazzi ed una ragazza, inseritasi
nell’anno di terza. Importante sottolineare che tale gruppo, nel triennio, ha potuto beneficiare di una
buona continuità didattica, fatta eccezione per filosofia ed informatica.
Gli alunni hanno mantenuto, nel tempo, le caratteristiche emerse fin dal biennio: studenti corretti,
collaborativi,ben integrati tra loro, disponibili all’aiuto reciproco, dotati, in genere, di accettabili
competenze di base e di un’adeguata motivazione al corso di studi prescelto.
Nel corso del triennio è emersa, in forma più evidente, la maggiore predisposizione per le materie di
indirizzo, in particolare quelle che prevedevano attività di tipo pratico e laboratoristico,
particolarmente gradite agli alunni e probabilmente più consone ai loro personali interessi. Meno
evidente il coinvolgimento e gli interessi in alcune discipline di area umanistica. Più “subite” dal
gruppo classe, sono state oggetto di minore rielaborazione e di uno studio in genere meno attivo.
E’ pur vero, d’altronde, che gli studenti si sono dimostrati sempre disponibili all’approfondimento di
alcune tematiche legate all’attualità, accogliendo positivamente le varie iniziative culturali proposte.
Attitudine, questa, che ha evidenziato, in più di un’occasione, un positivo percorso di crescita
personale e di progressiva maturazione.
L’interesse e l’impegno, pur differenziati all’interno del gruppo, si sono in genere mantenuti costanti,
anche se, spesso, sono stati finalizzati al momento della verifica. Tale situazione non ha consentito,
soprattutto agli alunni con maggiori difficoltà, il recupero delle carenze e il consolidamento degli
obiettivi di base. Il metodo di studio, risulta, in genere, acquisito, pur non garantendo, se non in alcuni
casi, una reale autonomia nell’utilizzo delle varie competenze.
Con l’eccezione di un piccolo gruppo di allievi, dotati di adeguate conoscenze e capacità
argomentative,che si attesta su livelli molto buoni,la preparazione della classe è globalmente discreta,
anche se permangono situazioni di fragilità in alcune discipline.
La metodologia seguita, conformemente alle indicazioni ministeriali dell’Indirizzo, si è basata
sull’approccio sistemico, oltre che contenutistico, aperto quindi a raccordi interdisciplinari, in
particolare per le discipline scientifiche, attraverso attività laboratoriali e di approfondimento tematico.
Sempre con questa chiara finalità, gli allievi sono stati guidati alla progettazione e sviluppo di percorsi
individuali di approfondimento per il colloquio di esame.
6
Elenco alunni
1
AGOSTINI
Luca
2
BARO
Jessica
3
BOGGIO
Luca
4
BRESSO
Federico
5
CIAMPOLILLO
Nicola
6
D’AGUANNO
Alessio
7
DAL ZOVO REALE
Thomas Luca
8
DE CICCO
Fabrizio
9
FISANOTTI
Andrea Ambrogio
10
LO PICCOLO
Alessio
11
MINETTO
Sonny
12
OTTINO
Andrea
13
PIGNOCCHINO
Gianmarco
14
RIVALTA
Federico
15
ZAPPATA
Matteo
7
dati storici della classe
Scient. Tecnologico “BROCCA“
5^ Sez. D
Anno
Scolastico
2009/2010
Classe Iscritti Rit. Prom. Giud. Prom
Sosp. Sett.
1^
28
/
20
5
5
Bocciati
giugno
3
Bocciati
Sett.
/
2010/2011
2^
25
/
16
5
5
4
/
2011/2012
3^
22
3
13
5
5
1
/
2012/2013
4^
17
/
12
4
3
1
1
2013/2014
5^
15
/
8
continuita’ didattica
Materie
3°anno
4°anno
5°anno
Religione
Foti Francesca
Foti Francesca
Foti Francesca
Italiano
Oria Emanuela
Oria Emanuela
Oria Emanuela
Storia
Oria Emanuela
Oria Emanuela
Oria Emanuela
Filosofia
Missana Eleonora
Milono Alessia
Macchetti Enrico
Inglese
Barbieri Massimo
Barbieri Massimo
Barbieri Massimo
Matematica
Fiore Franca
Fiore Franca
Fiore Franca
Informatica
Mazzola Carmela
Agati Renato
Ciardiello Giovanni
Scienze della
Terra
Oberto Michela
Oberto Michela
Oberto Michela
Biologia e
laboratorio
Oberto Michela
Oberto Michela
Oberto Michela
Chimica e
laboratorio
Pomero Daniela
Pomero Daniela
Pomero Daniela
Fisica e
laboratorio
Gnavi Ugo
Gnavi Ugo
Gnavi Ugo
Disegno
Schellino M. Luigia
Borelli Cosetta
Educazione
fisica
Bonaccorsi Daniela
Bonaccorsi Daniela
Bonaccorsi Daniela
9
tirocini /stages
Il progetto Brocca non ipotizza tirocini per l’indirizzo Scientifico-Tecnologico; ciononostante,
in uniformità con gli altri indirizzi di sperimentazione autonoma presenti nell’Istituto, anche gli
studenti di questo corso hanno svolto nel periodo estivo, tra la classe quarta e la classe quinta,
un’attività di tirocinio della durata di media di 60-70 ore. Per alcuni allievi l’esperienza ha fornito
stimoli e suggerimenti per la scelta dell’argomento del percorso individuale di approfondimento per il
colloquio d’esame.
Questa esperienza ha offerto agli allievi la possibilità di conoscere alcune realtà professionali
presenti sul territorio e di verificare il proprio orientamento in vista del loro futuro lavorativo.
L’esperienza in un ambiente diverso dalla scuola favorisce il contatto con contesti reali e non simulati
e permette di perseguire i seguenti obiettivi specifici:




Saper adattare le conoscenze acquisite a scuola nelle situazioni specifiche
Sapersi adattare a situazioni interpersonali nuove
Saper assumere responsabilità e sapersi organizzare autonomamente
Saper affrontare e approfondire nuove tematiche
TIROCINIO
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CLASSE 4^ SEZ. D SCIENTIFICO TECNOLOGICO
NR.
COGNOME
LUOGO
ORE DI
PRESENZA
VALUTAZIONE
NOME
1. 1
AGOSTINI LUCA
U.T.C. di Baglio Giuliana
98
Ottimo/Buono
40
Buono/Ottimo
131.30
Buono/Accettabile
50
Ottimo
Piazza Mazzini 7 10014 Caluso
2. 2
BARO JESSICA
Ospedale di Ivrea
Pediatria
3. 3
BOGGIO LUCA
3b Ingegneria- Servizi Tecnici Integrati
C.so Umberto I, 79 13043 Cigliano
4. 4
BRESSO FEDERICO
Ospedale di Chivasso
10
Laboratorio analisi
5. 6
CIAMPOLILLO
NICOLA
Plastic Legno
80
Ottimo
50
Ottimo
80
Buono/Accettabile
90
Ottimo
79
Buono/Ottimo
35
Ottimo
75
Buono/Ottimo
85
Buono/Ottimo
136
Ottimo/Buono
84.30
Ottimo
80
Ottimo/Buono
Via Casari 11 Castellamonte
6. 7
D’AGUANNO
ALESSIO
Ospedale di Chivasso
Laboratorio analisi
7. 8
DAL ZOVO REALE
THOMAS LUCA
Euro Impianti Serricoli
Via Garibaldi 41 10035 Mazzè
8. 9
DE CICCO
FABRIZIO
De Cicco Emilio trasporti
Via Ronchi 3 10035 Tonengo di Mazzè
9. 10
10. 11
FISANOTTI
ANDREA
AMBROGIO
Azienda Agricola Mondino Mario
LO PICCOLO
ALESSIO
Ospedale di Chivasso
Via Rondissone 94 b 10035 Mazzè
Fisioterapia
11. 12
MINETTO SONNY
Azienda Agricola Mondino Mario
Via Rondissone 94 b Mazzè
12. 14
OTTINO ANDREA
A.S.D Liberta Nuoto
10014 Arè- Caluso
13. 15
PIGNOCCHINO
GIANMARCO
Studio Tecnico Verga geom. Stefano
Via Monsignor Baima 31 10014 Caluso
14. 16
RIVALTA
FEDERICO
Museo Homo et ibex
Ceresole Reale
15. 17
ZAPPATA MATTEO
Olivetti Spa
Via Jervis 77 10015 Ivrea
11
percorsi di studio individualizzati
L’Esame di Stato prevede, secondo l’O. M. n. 42, dell’6/05/2011, art 16, che il colloquio orale abbia
“inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma
multimediale, scelti dal candidato”. La prosecuzione del colloquio “deve vertere su argomenti di
interesse multidisciplinare […] con riferimento […] ai programmi e al lavoro didattico realizzato
nella classe durante l’ultimo anno di corso”.
In base alle indicazioni, gli allievi presentano quindi percorsi individualizzati di studio e di
approfondimento (tesine), secondo modalità che hanno sempre caratterizzato l’orientamento
pedagogico del nostro Istituto.
I “percorsi individuali” vengono impostati nei primi mesi del quinto anno con un lavoro che vede
coinvolti, in equipe, insegnanti e studenti. Il punto di partenza è rappresentato dalla scelta di un
argomento che ciascun alunno desidera approfondire, prendendo spunto in alcuni casi dall’esperienza
del tirocinio svolto.
Gli insegnanti, durante l’anno, guidano l’alunno a costruire percorsi di diverso spessore culturale e di
diversa ampiezza, a seconda delle competenze acquisite nel triennio e delle motivazioni emerse. Per
quanto riguarda la metodologia, gli allievi si basano su materiali direttamente reperiti con ricerca
personale e/o consigliati dai docenti, presso biblioteche, o materiali e strumenti multimediali reperiti
su Internet o attraverso l’uso di fonti cinematografiche.
La presentazione del percorso consiste in un’introduzione, con le motivazioni che hanno spinto
l’allievo alla scelta dell’argomento, uno sviluppo sintetico attraverso mappe concettuali e la
strutturazione multimediale di supporto per l’esposizione del lavoro in sede di esame.
Gli allievi, ovviamente con risultati individuali diversi, acquisiscono gli strumenti essenziali per
condurre una ricerca (con bibliografia, sitografia ed eventuale filmografia), e utilizzano le conoscenze
informatiche per la realizzazione e la presentazione del lavoro, tutti strumenti e competenze che
saranno utili nelle future esperienze universitarie o lavorative.
In sede d’esame, pertanto, nello spirito della normativa attuale, le”tesine” possono offrire indicazioni
per la valutazione finale e una traccia per la conduzione del colloquio orale, grazie ai possibili
collegamenti con gli argomenti specifici dei programmi.
12
L’elenco degli argomenti affrontati dai singoli alunni è il seguente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
AGOSTINI
Luca
BARO
Jessica
BOGGIO
Luca
BRESSO
Federica
CIAMPOLILLO
Nicola
D’AGUANNO
Alessio
DAL ZOVO
REALE
Thomas
DE CICCO
Fabrizio
FISANOTTI
Andrea
LO PICCOLO
Alessio
MINETTO
Sonny
OTTINO
Andrea
PIGNOCCHINO
Gianmarco
RIVALTA
Federico
ZAPPATA
Matteo
Storia della forza militare e nucleare sovietica
Uno sguardo al cielo di Acatama
La Croce Rossa
La storia dell’automobile
Le materie plastiche
Riscaldamento globale: cause ed effetti
L’evoluzione del cinema
L’evoluzione della comunicazione nel Novecento
Esperienze di eco sostenibilità
Cocktail: non solo bevande
Tecnologie agrarie
L’inconscio
Oltre il limite
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Il disastro di Bhopal
13
attivita’ integrative:
Attività integrative che hanno coinvolto l’intera classe :
In questo elenco rientrano anche le attività extra curriculari proposte per il recupero delle frazioni
orarie
area umanistica






Film in lingua inglese: “ Frankestein” di J. Whale
Giornata della memoria: presentazione del film documentario a cura di Elisabetta
Massera
Lezione teatrale su Vittorio Foa, a cura di Marco Gobetti
Lezione teatrale su Camilla Ravera, a cura di Marco Gobetti
Spettacolo teatrale “Le stanze del cuore”, compagnia Teatro degli Acerbi
Visione film “ Una giornata particolare”, regia di Ettore Scola
area scientifica








Visita al depuratore SMAT di Castiglione Torinese
Pavia: visita al Museo della tecnica elettrica e al reattore sperimentale LENA
Parco Lame del Sesia : “Biomonitoraggio dei corsi d’acqua (macroinvertebrati)”
Visita al Depuratore SMAT di Castiglione Torinese
Conferenza sul CERN, a cura di E. Benedetto, ex allieva e ricercatrice CERN
Pavia: visita al Museo della tecnica elettrica e al reattore sperimentale LENA
Conferenze MATHESIS: “Matematica ed arte”
Attività pratica presso l’Università di Torino, proposta dalla fondazione per la
Biotecnologie
Viaggio di istruzione ad Amsterdam, con visita al Rijksmuseum, Museo di Van Gogh, Museo della
scienza Nemo
Attività integrative che hanno coinvolto gruppi di studenti :




Olimpiadi della matematica e della fisica (fino al livello provinciale)
Partecipazioni a giochi sportivi studenteschi e attività sportive di istituto
Attività di rafting ( discesa del fiume Sesia)
Progetto di Orientamento Formativo del Politecnico di Torino
14
RELAZIONI e PROGRAMMI
15
I.I.S. “P.MARTINETTI” CALUSO
INSEGNANTE: FOTI FRANCESCA
MATERIA: Religione
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
CLASSI: V D Scientifico - tecnologico
RELAZIONE FINALE
L’insegnamento della Religione Cattolica è attuato in conformità alla Legge n. 121 del 25/03/1985 e successiva
Intesa tra M.P.I. e C.E.I (D.P.R. n. 751 del 06/12/1985).
Attraverso le attività didattiche ed educative previste dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e
l’utilizzo di strumenti quali fonti scritte e iconografiche, mezzi informatici e audiovisivi, l’IRC è finalizzato ad
una più ampia opportunità di crescita umana e culturale.
Con gli studenti della 5 D che conosco dalla classe prima, nel corso del quinquennio ed in particolare
durante il presente anno scolastico, ho lavorato per costruire un percorso finalizzato ad una formazione
personale più completa; di conseguenza, come stabilito a livello di programmazione disciplinare e già indicato
anche nel piano di lavoro individuale, ho cercato il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-promuovere lo sviluppo della personalità degli studenti;
- far giungere l’allievo, per gradi, alla conoscenza dei fattori comuni dell’esperienza religiosa;
- mettere l’allievo in condizione di saper riconoscere gli elementi caratteristici di ogni religione e di
saperla collocare storicamente;
- mettere l’allievo in condizione di saper trovare le analogie e le differenze tra le diverse religioni prese
in considerazione;
- favorire l’approfondimento di capacità rielaborative di analisi e di sintesi;
- saper organizzare le discussioni e gli interventi in modo sistematico e logico;
- saper affrontare le tematiche proposte in modo critico, dimostrando rispetto per le opinioni altrui;
- stimolare l’uso corretto e puntuale del linguaggio specifico.
Le lezioni si sono svolte attraverso le proposte di alcune problematiche, l’analisi e la discussione del libro di
testo e di alcuni documenti.
Ciò ha richiesto, dunque, la collaborazione attiva di ciascun allievo e, poiché le finalità dell’insegnamento della
Religione Cattolica nella scuola sono di natura esclusivamente culturale e non catechistica, per la valutazione ho
tenuto conto dei seguenti elementi:
- partecipazione ed interesse dimostrato;
- atteggiamento tenuto in classe;
- impegno assunto in qualche eventuale lavoro domestico;
- raggiungimento degli obiettivi sopra esposti.
Gli alunni/e hanno manifestato diverse aperture a questioni attuali; hanno analizzato i rapporti tra Stato e Chiesa
alla luce delle encicliche sociali di questi ultimi cento anni di storia italiana.
Il rapporto con gli studenti, tutti interessati e disponibili alla collaborazione, è stato Ottimo. Hanno lavorato con
impegno continuo e hanno contribuito a cercare un dialogo educativo tra insegnante e allievi.
L’Insegnante
Francesca Foti
16
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO
Anno Scolastico: 2013/2014
Insegnante: FOTI Francesca
Materia: Religione
Classe: V D Tecnologico
PROGRAMMA
LE VIRTU’
- le virtù teologali ( fede, speranza e carità);
- le virtù cardinali ( giustizia, fortezza, temperanza e prudenza);
- fideismo e razionalismo (peccati contro la fede);
- i peccati contro la speranza;
- i peccati contro la carità (amore).
STORIA DELLA CHIESA
- Situazione politica, sociale ed economica del XIX secolo;
- Definizione di liberalismo, comunismo e socialismo;
- “Rerum Novarum” (1891, Leone XIII);
Sollecitudo rei socialis“ (1987, Giovanni Paolo II);
- “ Centesimus Annus” ( 1991, Giovanni Paolo II);
- I Patti Lateranensi: trattato e concordato;
- Sintesi finale della dottrina sociale della Chiesa alla luce degli attuali avvenimenti.
MATURI O NO?
- la maturità intellettuale;
- la maturità emotiva;
- la maturità sociale;
- la maturità etica;
- i stadi della personalità di Freud;
- l’amore coniugale e l’amore fraterno nella Bibbia.
LE RELIGIONI NEL MONDO: dalle monoteiste alle politeiste.
L’INSEGNANTE
Francesca Foti
17
DISCIPLINA: ITALIANO
RELAZIONE FINALE
INSEGNANTE : E. ORIA
SITUAZIONE DI PARTENZA E VALUTAZIONE CONSUNTIVA
Ho seguito la totalità della classe per un quinquennio. Il gruppo, originariamente costituito da 28
alunni, si è ridotto agli attuali 15 che attualmente lo costituiscono.
La classe ha presentato, fin dall’inizio, alcune peculiarità che non si sono sostanzialmente modificate
nel tempo: le adeguate competenze di base, un discreto interesse nei confronti della disciplina, non
hanno sempre avuto a supporto, a parte pochi casi, un’effettiva volontà di analisi e di
approfondimento. L’approccio allo studio, è in genere sempre stato positivo, pur se spesso finalizzato
alle scadenze ufficiali. Se la motivazione, intesa come curiosità culturale e approccio problematico alla
disciplina, non si è consolidata nel corso del triennio, occorre dire che gli studenti hanno sempre
garantito una volenterosa partecipazione alle attività proposte. Il gruppo ha mantenuto un
atteggiamento corretto e collaborativo ed una reale disponibilità al dialogo, rivelando, in più occasioni,
positive capacità di riflessione rispetto a specifiche tematiche, soprattutto attuali, riuscendo a
pervenire, in qualche caso,ad un’organizzazione critica e sistematica degli argomenti di studio.
.
OBIETTIVI
-saper individuare il significato di un testo e sua eventuale tesi di fondo
-saperlo organizzare tramite gli opportuni strumenti
-saper contestualizzare
-saper analizzare vari tipi di testo
-saper interpretare
-saper confrontare interpretazioni diverse
-saper applicare i procedimenti appresi anche in contesti nuovi e differenziati
-saper operare degli spostamenti sull’asse della diacronia
-saper produrre vari tipi di testo.
Il superamento della specificità dei saperi per ottenere visioni globali,critiche,sinteticamente delineate
e organizzate,in cui lo studente abbia ruolo attivo di produttore, è stato considerato obiettivo generale
a lungo termine,da svilupparsi in successive articolazioni in tutto l’arco del triennio.
RISULTATI COMPLESSIVI
Nel corso dell’anno sono state riviste le varie tipologie di prove d’esame, affrontate analiticamente nel
corso del triennio: analisi del testo (terzo anno), saggio breve e articolo di giornale (quarto anno),
tema di carattere generale (quinto anno).
Pochi alunni , pur con livelli differenziati, hanno pienamente raggiunto gli obiettivi stabiliti, grazie ad
uno studio sistematico e continuativo, ottenendo una buona conoscenza dei contenuti ed accettabili
competenze di analisi. Un gruppo si attesta su un livello discreto o di ampia sufficienza, mentre
alcuni alunni non sono ancora in grado di applicare, autonomamente, alcune delle competenze
acquisite e hanno raggiunto solo in parte gli obiettivi indicati. In generale, la classe possiede una
conoscenza dei contenuti discreta, ma non approfondita, è in grado di analizzare testi narrativi e
18
poetici di media difficoltà, riconosce tesi di fondo nei testi argomentativi, sa compiere semplici
operazioni di collegamento e di confronto.
Una parte della classe è in grado di strutturare correttamente il testo argomentativo, anche se l’abilità
espositiva, soprattutto nell’ambito lessicale, non risulta sempre adeguata. In qualche caso, ancora
permangono difficoltà nell’impostazione e sviluppo del testo in oggetto. Lo svolgimento del
programma non ha subito particolari rallentamenti .
MODALITA’ DI RECUPERO
Rispetto alle difficoltà evidenziate nella situazione di classe, il recupero ha assunto le seguenti
caratterizzazioni:
-revisione collettiva delle problematiche emerse, soprattutto in occasione di verifiche scritte
-esperienza di cooperative learning informale, (terza e quarta) per stimolare l’attitudine a lavorare in
gruppo e imparare a fare buon uso delle proprie competenze.
-recupero in itinere
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA
Le prove di verifica dell’apprendimento,formative e sommative,hanno tenuto conto degli obiettivi
individuati dal Collegio docenti: conoscenza, comprensione, esposizione, analisi, sintesi e
rielaborazione. Sono state affrontate tutte le tipologie di prove previste dall’Esame di Stato, e,
nell’ultima parte dell’anno, simulazioni di prima prova e di colloquio orale. Anche gli interventi
costruttivi e pertinenti sono stati considerati ai fini della valutazione complessiva.
METODI
Centralità del testo,operatività massima,creazione di una comunità in cui si dia spazio alla competenza
operativa di ognuno. Per arrivare a ciò si è reso necessario soprattutto:
-rendere l’intervento dell’insegnante “registico”. L’insegnante,dopo aver fornito i dati essenziali e
verificato gli strumenti analitici, “muove i fili” della classe, limitando al massimo i propri interventi, le
proprie soluzioni interpretative, il proprio giudizio o le necessarie precisazioni, riservando tali
operazioni alla fase finale del lavoro.
Ogni allievo deve essere:
-reso responsabile di ciò che afferma
-reso responsabile del percorso che l’ha condotto a tale affermazione
-rispettoso delle interpretazioni altrui,disponibile a mettere in discussione le proprie, anche quelle
dell’insegnante, per giungere a valutare i dati culturali acquisiti attraverso la categoria della
complessità.
SINTESI DEI MOMENTI ESSENZIALI DELLA PRASSI
-Presentazione dell’argomento da parte dell’insegnante oppure lettura di un testo che appare altamente
esemplificativo dell’argomento da presentare o visione di un filmo documentario che possa garantire
l’immediato coinvolgimento dell’allievo
-Assegnazione in lettura dei testi: Si insiste sulla necessità di una lettura libera,in cui l’unico vincolo
sia la percezione del significato di base.
19
Si invita a sottolineare liberamente,a segnare quanto sembra importante,anche solo per sollecitazione
emozionale.
-Raccolta dati,scambio d’informazioni,ipotesi,precisazioni. In questa fase l’insegnante guida al
dialogo,intervenendo solo marginalmente,in funzione di orientatore,qualora l’intervento risulti confuso
o l’alunno appaia incerto o reticente.
-Organizzazione dei dati:
1)Si precisa il significato di base del testo
2)Si giustificano le interpretazioni attraverso l’ausilio di strumenti analitici,se necessario
esplicitati,chiariti o arricchiti dall’insegnante.
3) si contestualizza nel modo più problematico,individuando nel testo le parole chiave.
4)Si confrontano le interpretazioni
5) Si formalizzano i dati (mappe concettuali….)In questa fase l’insegnante assume il lideraggio e
conduce la fase finale del lavoro.
20
ITALIANO
PROGRAMMA SVOLTO
1. IL NATURALISMO
-
Lo scenario dell’età postunitaria
-
Il Positivismo
-
La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati
-
Il Naturalismo francese (e precursori, con particolare accento su stile e tecnica di Flaubert)
-
Il romanzo sperimentale: tecniche, temi, obiettivi nei fratelli de Goncourt e in Zola
-
Verismo italiano: tecniche, distanze dal Naturalismo, obiettivi in Capuana e Verga
-
Cenni al romanzo realista in Europa
-
Teatro: verso il dramma borghese
-
TESTI: Testo online “Lezione d’anatomia”, G.Camerana, T. pag. 168 (“Preludio”
E.Praga), T. pag. 179 (“Dualismo” A.Boito), T. pag. 186 (“L’attrazione della morte”,
I.U.Tarchetti), T. pag. 212 (“Un manifesto del Naturalismo”, F.li Goncourt), T. pag. 218
(“Lo scrittore come operaio del progresso sociale”, E.Zola), T. pag. 222 (“L’alcol inonda
Parigi”, E.Zola), T. pag. 230 (“Scienza e forma letteraria: l’impersonalità”, L.Capuana)
2. VERGA
-
Cenni ai romanzi preveristi
-
l’approdo alla poetica verista: “Vita dei campi” - da “Fantasticheria” a “Rosso Malpelo”
(regressione e straniamento)
-
Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano
-
“I Malavoglia”: a) Sfera più bassa del “Ciclo dei Vinti”; b) i due “blocchi” di personaggi:
immobilismo e struggle for life; c) il linguaggio e lo stile, tempo e spazio d) darwinismo
sociale
-
da “La roba” a “Mastro don Gesualdo”: il mito del self made man, il pessimismo totale
sull’uomo, il fallimento esistenziale di Gesualdo
TESTI: T pag. 352 (“Impersonalità e regressione”) , T pag. 363 (“Fantasticheria”) T pag.
368 (“Rosso Malpelo”) T pag. 380 (“La lupa”), T pag. 384 (“I vinti e la fiumana del
progresso” dalla prefazione dei Malavoglia), T pag. 426 (“La roba”),
T pag. 435 (“La
tensione faustiana del self-made man” da Mastro don Gesualdo), Testo online “La morte di
mastro-don Gesualdo”
Lettura integrale de: “I Malavoglia”
21
3. IL DECADENTISMO
-
Origine, poetica, reazione al Positivismo
-
Il mistero e le “corrispondenze”, binomio intuizione-creazione
-
Cenni al contributo di Nietzsche (il dionisiaco, il superuomo, l’anticristo…)
-
Baudelaire come coscienza delle crisi dell’artista e come “fondatore” della reazione simbolista
-
Simbolismo francese : Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Mallarmè
-
Romanzo decadente in Europa (Huysmans, Wilde)
TESTI: T pag. 487 (“Corrispondenze”, C.Baudelaire), T pag. 489 (“L’albatro”, C.Baudelaire),T
pag. 495 (“Spleen”, C.Baudelaire), T pag. 512 (“Perdita dell’aureola”, C.Baudelaire),
T
pag.520 (“Arte poetica”, P.Verlaine) , T pag. 532 (“Vocali” A.Rimbaud), T pag. 538 (“Un colpo di
dadi non abolirà mai il caso”, S.Mallarmé), T pag. 545 (“La realtà sostitutiva” J-K.Huysmans),
T. pag. 550 (“La vegetazione mostruosa e malata”, J-K.Huysmas), T pag. 553 (“I principi
dell’estetismo”, O.Wilde)
4. PASCOLI
- La visione del mondo come dolore/ingiustizia/mistero e la ricerca del nido
- Il fanciullino: a) la conoscenza alogica; b) umanitarismo, solidarietà e funzione della poesia
- Il fanciullino e il superuomo: due miti complementari
- Rapporto con la morte, culto della famiglia, sessualità
-
Temi della poesia pascoliana e soluzioni formali attraverso Myricae, Poemetti, Canti di
Castelvecchio
- Il versante politico: socialismo, fede umanitaria e nazionalismo
TESTI: T pag. 672 (“Una poetica decadente” da “Il fanciullino”), T. pag. 698 (“Arano”), T.
pag.700 (“X Agosto”), T. pag. 704 (“L’assiuolo”), T. pag. 708 (“Temporale”), T. pag. 710
(“Novembre”) , T. pag. 721 (“Digitale purpurea”), T. pag. 739 (“Italy”), T. pag. 748 (“Il
gelsomino notturno”).
5.
D’ANNUNZIO
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- “Il piacere”: a) L’Esteta: la vita come un’opera d’arte, la seduzione, la mercificazione dell’arte; b)
il fallimento esistenziale di Andrea Sperelli e la necessità di superare l’esteta; c) cenni per un
confronto con Des Esseintes
l’avvento del Superuomo (e il travisamento di Nietzsche) negli altri romanzi (“Il trionfo della
-
morte”, “Le vergini delle rocce”, “Il fuoco”, “Forse che sì forse che no”)
- il panismo: il D’Annunzio dell’ Alcyone tra simbolismo e superomismo
- il Notturno
TESTI: T. pag. 588 (“Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”), T. pag. 601
(“Il programma politico del superuomo-Cantelmo”) T pag. 619 (“Lungo l’Affrico nella sera
di giugno dopo la pioggia”), T. pag. 622 (“La sera fiesolana”), T. pag. 630 (“La pioggia nel
pineto”), T. pag. 635 (“Meriggio”), T. pag. 644 (“I pastori”), T. pag. 651 (“La prosa
notturna”)
5. LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE
-
Stagione delle avanguardie: il rifiuto del “mercato culturale” e della tradizione, un’arte
incomprensibile e “illeggibile”
-
Il Futurismo: a) cenni ai bersagli polemici; b) la visione del mondo e del ruolo dell’artista; c)
la
rivoluzione espressiva nelle arti, in particolare nella letteratura
-
Avanguardie in Europa: futurismo russo, dadaismo, surrealismo
-
Il Crepuscolarismo: G. Gozzano
-
breve excursus sul cambiamento delle tecniche narrative (crisi dell’impianto cronologico,
posizione del narratore, monologo interiore, stream of consciousness…)
TESTI: T. pag. 25 (“Manifesto del futurismo”, F.T.Marinetti), T. pag. 28 (“Manifesto tecnico
della letteratura futurista”,F.T.Marinetti), T. pag. 32 (“Bombardamento”, F.T.Marinetti), T.
pag. 37 (“E lasciatemi divertire! A.Palazzeschi), T. pag. 45.” T. pag. 51 (“Manifesto del
Dadaismo” T.Tzara), T. pag. 54 (“Manifesto del Surrealismo” A.Breton) T pag 80, G. Gozzano “
La signorina Felicita” , “ Totò Merumeni,” pag 94.
5.
PIRANDELLO
-
La visione del mondo: la critica dell’identità individuale, la maschera, la trappola della vita
sociale, relativismo conoscitivo (lanterninosofia)
-
La dicotomia Vita-Forma come categoria con cui misurare l’analisi dell’uomo operata da
Pirandello
-
L’umorista smaschera l’ipocrisia delle Forme
23
-
la Vita e la Forma: esempi di reazioni possibili allo strapotere della Forma, fino a “Il fu Mattia
Pascal” (“C’è qualcuno che ride”, “ Ciaula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”)
- “Il fu Mattia Pascal”: a) la struttura; b) la possibilità di recuperare la Vita e il rientro nella Forma;
c) l’esito paradossale del finale
- “Uno, nessuno, centomila”: a) la struttura; b) l’impossibilità di costruirsi una personalità univoca
c) il finale: un confronto col Mattia Pascal
- il teatro: a) la provocazione sulle capacità conoscitive dell’arte, la polemica contro il dramma
borghese, le innovazioni tecniche del teatro nel teatro; b) “Sei personaggi in cerca d’autore” (il
rapporto tra teatro e capacità di decodificare il mondo; la complessità della creazione artistica:
autore/personaggi/attori/pubblico; essere forma e avere forma) c) Il grottesco
- Pirandello e il fascismo
TESTI: T. pag. 243 (“Un’arte che scompone il reale” da “L’umorismo”), T. pag. 258
(“Ciaula scopre la luna”), T. pag. 263 (“Il treno ha fischiato”), T. pag. 287 (“Lo strappo nel
cielo di carta e la lanterninosofia”), T. pag. 295 (“Nessun nome” da “Uno, nessuno,
centomila”), T. pag. 302 (“Il giuoco delle parti”), T. pag. 348 (“La rappresentazione teatrale
tradisce il personaggio” da “Sei personaggi in cerca d’autore”), T. pag. 362 (“C’è qualcuno
che ride”)
Lettura integrale di: “Il fu Mattia Pascal”, “Sei personaggi in cerca d’autore”
5. SVEVO
4. La biografia: una nuova figura di scrittore
5. Le influenze: Marx, Freud, Shopenauer, Darwin
6. Cenni a “Una vita“, dove comincia a costruirsi la figura dell’inetto
7. “Senilità”: l’inetto (bisogno di purezza ed innocenza, processi di autoinganno, di
innocentizzazione e relative tecniche narrative di denuncia; la figura del rivale)
8. “La coscienza di Zeno”: a) la struttura;
b) l’inattendibilità del narratore;
c) l’inetto
(aggressività, senso di colpa, innocentizzazione e autoinganno segnano i complessi rapporti tra
Zeno e il padre, Augusta, Ada, Guido); d) Zeno come soggetto di critica: lo smascheramento
delle ipocrisie “borghesi”; e) malattia vs salute (in particolare nel finale e nel rapporto con il
padre e con la moglie);
TESTI: T. pag. 148 (“Il ritratto dell’inetto”da “Senilità”), T. pag. 152 (“Il male avveniva, non
veniva commesso”) da “Senilità”), T pag. 158 (“La trasfigurazione di Angiolina” da
“Senilità”)
Lettura integrale di: “La coscienza di Zeno”
24
5. UNGARETTI
- la biografia: inquieta e sofferta “sperimentazione esistenziale”
- “L’allegria”: a) la “storia” del titolo; b) sradicamento e mancanza di identità vs bisogno di
innocenza e ricerca della natura; c) lo sperimentalismo linguistico
- “Sentimento del tempo”: a) la ricerca di senso passa per l’Assoluto (mito, religione); b) il recupero
della tradizione
- la religione della parola rimane obiettivo “trasversale” alle due raccolte
- cenni al rapporto tra Ungaretti e l’Ermetismo
- cenni a “Il dolore”
TESTI: da “L’allegria”: T pag. 631 (“Veglia”)
T pag. 630 (“Il porto sepolto”), T pag.
633 (“I fiumi”) T pag. 638 (“San Martino del Carso”),
644 (“Soldati”), T. pag. 627
T pag. 641 (“Mattina”)
T pag.
(“In memoria”), T. pag. 640 (“Commiato”),
T pag. 662 (“Non gridate più”, da “Il dolore”)
6.
SABA
-
Il diario poetico di una vita
-
Il Canzoniere : tra autobiografia e simbolo
-
Poesia e verità
-
Donne, fanciulli, animali in una poesia narrativa
TESTI : T p. 581 (“ La capra”) T p.577 (“ A mia moglie”) “Tre poesie alla mia balia”
(fotocopia) T p. 595 (“ Amai”), T p. 583 (“ Trieste”), T. p. 588 (“Mia figlia”), T. p. 590 (“Goal”)
5. MONTALE
- “Ossi di seppia”: a) il ruolo del poeta: “codesto solo oggi possiamo dirti,/ciò che non siamo, ciò
che non vogliamo”; b) il leopardiano incontro con il Vero ed il passaggio metaforico dal mare
all’aridità della terra; c) il dilagare del “male di vivere”; d) l’illusione del ricordo; e) il rifiuto del
simbolismo, la poesia di cose (vs la ungarettiana poesia di parola), il correlativo oggettivo
- “Le occasioni”: a) il ruolo del poeta: la barbarie nazifascista rende ancora più utopistico il compito
di dare un senso alla realtà; b) di conseguenza la poesia di Montale si fa più difficile, ma non la si
può ascrivere all’Ermetismo; c) emerge, sotto forma allegorica (Clizia), la cultura come possibile
antidoto alla barbarie; d) il tema del ricordo
- “La bufera e altro”: a) l’allegoria salvifica della donna-angelo (Clizia) – la poesia, la cultura; b) la
disillusione: la poesia può sopravvivere solo se scende nel vitalismo della quotidianità, se passa dalla
Beatrice-Clizia all’anti Beatrice-Volpe
- cenni a “Satura”
25
TESTI: da “Ossi di seppia”: T pag. 681 (“I limoni”), T pag. 687 (“Meriggiare pallido e
assorto”), T pag. 690 (“Spesso il male di vivere ho incontrato”), T pag. 694 (“Cigola la
carrucola nel pozzo”), T pag. 685 (“Non chiederci la parola”)
mattino andando”, T pag.697 “Casa sul mare”
dei doganieri”,
4.
T pag 696 “ Forse un
da “Le occasioni”: T pag. 713 (“La casa
T p. 717 (“Primavera hitleriana) T pag 721 “ L’anguilla”.
Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri
-
il neorealismo e la narrativa della guerra e della Resistenza
-
Il consumismo di massa
-
Il mestiere di vivere e il mestiere di scrivere : C. Pavese,mito, memoria, poesia.
TESTI: T pag 197 B. Fenoglio, “ Il settore sbagliato dalla parte giusta” , T pag 206 “ Torino
sotto le bombe”, T pag 501 C. Pavese, “ I mari del sud”, T pag 527 “ Dove son nato non lo so”
La luna e i falò), T pag 539 “ Come il letto di un falò” ( La luna e i falò).
Per l’analisi di alcuni autori ci si è serviti di contributi critici e di testi presenti nel seguente manuale
scolastico:
--- R. Luperini et alii, La scrittura e l’interpretazione, vol. III, Palumbo, 1998
Questo materiale aggiuntivo è stato a volte fornito in fotocopia a volte letto direttamente in classe dal
docente; tutto ciò che è utile al completamento del presente programma verrà inserito negli Addenda.
TESTO ADOTTATO:
G.Baldi, S.Giusso, M.Razetti, G.Zaccaria,
“Testi e storia della
letteratura”, vol. E, F, G, Paravia, 2011
L’insegnante
Gli alunni
26
DISCIPLINA: STORIA
INSEGNANTE: E.ORIA
RELAZIONE FINALE
SITUAZIONE DELLA CLASSE e VALUTAZIONE CONSUNTIVA
La disciplina è stata da me seguita nel corso dell'intero triennio. Per la classe valgono, in generale, le
osservazioni prima riportate, inerenti l’insegnamento di lingua e letteratura italiana.
Rispetto alla specificità della materia, la classe ha dimostrato, in genere, impegno adeguato, per alcuni
non sempre continuativo.
A livello generale, si è evidenziata una discreta motivazione, soprattutto nell’attualizzazione di alcune
tematiche, anche se l’approccio metodologico è, per molti, essenzialmente nozionistico. Solo un
piccolo gruppo ha acquisito maggiori capacità rielaborative.
La preparazione globale, a parte pochi casi che si attestano su livelli molto buoni, è globalmente
discreta. Si è sviluppata, invece, soprattutto in un ristretto gruppo di alunni, una positiva attitudine a
rivedere criticamente gli eventi, cercando di collegarli e confrontarli con la realtà attuale.
Permane qualche difficoltà, nella maggior parte degli studenti, nell’utilizzo di un corretto lessico
specifico.
RISULTATI COMPLESSIVI
I seguenti obiettivi non sono stati raggiunti dalla maggioranza del gruppo, ed è evidente il fatto che
siano presenti differenti livelli di acquisizione. Solo pochi alunni corrispondono pienamente al livello
di adeguatezza individuato nei criteri di valutazione:
1. conoscenza dei principali eventi storici (dai primi del ‘900 agli anni settanta)
2. capacità di collegare gli eventi,individuando il nesso causa effetti e attuando una serie
di spostamenti sull’asse della diacronia
3. capacità di analizzare un documento storico e stralci di testi storiografici
individuando tesi di fondo e concetti a suo sostegno
4. conoscenza e uso del lessico specifico.
27
METODI
5. lavoro di gruppo (individuazione e confronto delle basi materiali)
6. lezione frontale
7. realizzazione e confronto di schemi e tabelle
8. esemplificazioni attraverso attualizzazioni
9. visione film storici e documentari
10. moduli interdisciplinari (con italiano)
Valgono comunque,anche per la storia, le modalità metodologiche generali, già utilizzate per italiano.
VERIFICHE
Sono state privilegiate le verifiche scritte, per ovvie ragioni di tempo, ma anche per esercitare la
classe allo svolgimento della terza prova. Sono stati sottoposti test a risposta multipla, a risposta
aperta, analisi di documento con individuazione della tesi di fondo. Le verifiche orali si sono poste,
come obiettivo, l’interdisciplinarietà italiano-storia.
MODALITA’ DI RECUPERO
Non si è reso necessario attivarle in modo sistematico, anche perché le carenze, di tipo contenutistico,
erano dovute essenzialmente a scarso studio e non a mancata comprensione. In genere, si è preferito
ridurre i contenuti del modulo e verificarli con prove frequenti ma brevi.
28
STORIA - PROGRAMMA SVOLTO
TESTO DI RIFERIMENTO : G.Gentile-L. Ronga, Storia & Geostoria,ed. La Scuola.
1) LA SOCIETA’ DI MASSA
2) L’ETA’ GIOLITTIANA
3) LA GRANDE GUERRA
4) L’ETA’ DELLE RIVOLUZIONI
5) IL MONDO TRA LE DUE GUERRE MONDIALI
6) IL REGIME FASCISTA IN ITALIA
7) IL TOTALITARISMO COMUNISTA IN UNIONE SOVIETICA
8) IL TOTALITARISMO NAZISTA IN GERMANIA
9) LA SECONDA GUERRA MONDIALE
10) LA SHOAH
11) I DUE IMPERI: LA GUERRA FREDDA
12) I DUE IMPERI: DISTENSIONE E CONFRONTO
13) L’ITALIA: DAL DOPOGUERRA AL SESSANTOTTO
14) LA DECOLONIZZAZIONE
15) TRA DUE MONDI: AMERICA LATINA ED ISRAELE
16) GLI ANNI SETTANTA (CENNI)
29
DOCUMENTI ANALIZZATI
TOMO A
MODULO 1
UNITÀ 1
Pag.
Leone XIII – “Il vangelo sociale della Rerum Novarum”
39
DOC. 3
( Leone XIII, Rerum Novarum, 1891)
G.L.Mosse – “Il simbolismo politico”
STO. 2
42
( G.L.Mosse, La nazionalizzazione delle masse, in Il Mulino)
UNITÀ 2
“L’illusione tripolina”
DOC. 3
62
DOC
1
(La Voce, 1911)
“ Il criminale si riconosce dalla faccia”
60
“Il ministro della malavita”
STO. 1
(G.Salvemini, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, a cura di
E.Apith, Feltrinelli)
UNITÀ 3
A. Mousset – “Tutta colpa di Gavrilo Princip?”
95
DOC. 1
( A. Mousset, Un drame historique, l’attentat de Sarajevo, 1930)
G. Scalarini – “Soldato al fronte secondo la stampa e nella
98
DOC. 2
realtà”
( G. Trevisani, Mezzo secolo di storia nella caricatura di Scalarini, 1915-1918)
W. Wilson – “I quattordici punti di Wilson”
99
DOC. 3
( Wilson, I quattordici punti, 1918)
B.Bongiovanni – “La periodizzazione del Novecento”
102
STO. 2
(B.Bongiovanni, La periodizzazione del Novecento, “Nuvole”,V n.1, settembre-dicembre
1995)
UNITÀ 4
Lenin – “Il governo dei soviet”
142
DOC. 2
DOC
3
( Lenin, Sul dualismo di poteri, 1917)
Costituzione unione repubbliche socialiste
STO.2
143
N.Bobbio – “Per andare dove?”
146
( N.Bobbio, L’utopia capovolta, La Stampa 1989)
DOC. 2
fotocopia
Lenin – “Tesi di Aprile”
( Lenin, , 1917)
MODULO 2
UNITÀ 1
PAG.
DOC. 3
professore
Il preside e alcuni docenti dell’Istituto Tecnico Riccati – “Il
insegna razzismo”
258
(Treviso, 1938)
30
STO. 1
consenso”
R. De Felice – “Il fascismo tra rivoluzione e ricerca del
260
( R. De Felice, Intervista sul fascismo, Laterza, 1976)
UNITÀ 2
DOC. 2
“Non c’è stile di vita come quello americano”
291
(fotografia, autore sconosciuto, epoca Anni Trenta, provenienza Stati Uniti)
DOC. 3
F.D.Roosevelt – “Questa grande nazione saprà risorgere”
291
(F.D.Roosevelt, Discorso di insediamento alla Casa Bianca, 4 marzo 1933)
DOC. 3
J.K.Keynes – “Il ruolo dello Stato e l’iniziativa privata”
293
(J.K.Keynes, Teoria generale dell’occupazione,dell’interesse e della moneta, 1936)
UNITÀ 3
DOC. 1
programma
Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori – “Un
nazionalista”
332
( Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, Programma del Partito
Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, 1920)
UNITÀ 5
DOC. 1 F.de Fontette “Il massacro di Katyn”
416
(F.De Fontette, Ansa Radio Mosca, 1989 )
DOC. 2
“Piazzale Loreto: la resa dei conti”
418
(fotografia, Italia, 1945)
TOMO B
MODULO 1
UNITÀ 1
PAG.
DOC. 1
W. Churchill – “La cortina di ferro”
36
( W. Churchill, Discorso del 5 marzo 1946 al Westminster College di Fulton (USA), 1946)
DOC. 2
H. Truman – “La dottrina Truman”
37
( H. Truman, Discorso del 12 marzo 1947 al Congresso, 1947)
STO. 1
E. Aga Rossi – “Tutta colpa dell’Unione Sovietica”
40
(E. Aga Rossi (a cura di), Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda, Il Mulino, 1984)
P. Grosser – “Tutta colpa degli Stati Uniti”
41
( P. Grosser, De Yalta à la guerre de Corée: comment le monde a basculé dans la guerre
froide,
in L’Histoire, n. 209)
UNITÀ 3
DOC. 3
democrazia”
U. Terracini – “La Costituzione primo passo della
98
( U. Terracini, Discorso all’Assemblea Costituente, 1947)
31
UNITÀ 4
DOC. 1
N. Krusčëv – “La denuncia dei crimini di Stalin”
127
( N. Krusčëv, Rapporto segreto al XX Congresso del PCUS, 1956)
UNITÀ 5
DOC. 4
mercato”
Giovanni Paolo II – “Limiti e rischi dell’economia di
156
(Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Centesimus annus, 1991)
UNITÀ 6
DOC. 3
R. Rossanda – “L’album di famiglia”
190
(dal quotidiano Il Manifesto, 28 marzo 1978)
32
FILOSOFIA
RELAZIONE FINALE
Prof. Enrico Macchetti (in sostituzione della Prof.ssa Chiara Cisero)
L’aspetto che si pone come più evidente nel percorso che la classe Va D ha affrontato in tutto il
triennio, per quanto concerne la materia Filosofia, è stato sicuramente l’impossibilità di godere di
continuità didattica e quindi di uniformità nella proposta del contenuto e nel metodo. Il fenomeno ha
riguardato la classe anche all’interno di questo suo ultimo anno scolastico, con l’avvicendamento di
due figure di docenti a spartirsi i due periodi dell’anno. Chi scrive ha assunto infatti l’insegnamento
soltanto a partire dal mese di gennaio.
Tale aspetto lascia intendere, quindi, non soltanto la situazione di reale e continuativa difficoltà
in cui gli alunni hanno dovuto portare avanti l’apprendimento della disciplina filosofica, ma anche le
inevitabili insufficienze nel proporre una presentazione profonda ed esaustiva della classe da parte di
chi ha potuto interagire con il gruppo classe stesso soltanto per un periodo assai limitato di tempo.
La situazione generale della classe può ritenersi tutto sommato discreta – tenuto debito conto
dell’handicap generale della succitata discontinuità didattica – con qualche eccezione sia al di sopra
che al di sotto del rendimento medio. L’atteggiamento nei confronti della disciplina non è stato quello
di un costante interesse per il contenuto della stessa (fatto in parte fisiologico per una materia non di
indirizzo), anche se sarebbe falso sostenere che la classe ha manifestato una recisa estraneità, in
particolare rispetto ad alcuni temi o argomenti. Saltuariamente, l’intento di chiarimenti o la richiesta
esplicita di approfondimenti a latere è stata esplicita Non può essere negato, tuttavia, che l’interesse
per il riconoscimento numerico del voto sia stato la motivazione ampiamente prevalente
nell’approccio alla disciplina.
Per quanto non in presenza di un’eccellenza generale della classe, rare sono state le occasioni di
rallentamento del corso del programma imputabili alla classe stessa. Una certa fatica nel procedere è
stata imputabile piuttosto alla tabella oraria non particolarmente favorevole, che collocava filosofia ai
soli giorni di lunedì e sabato. I debiti accumulati nel corso del primo periodo sono stati, con maggior o
minor fatica, colmati con margine spesso non oltremodo solido.
L’attività di studio, come detto, ha sempre mostrato di essere più finalizzata al giudizio positivo
che disinteressata. Ciò ha provocato inevitabilmente manifestazioni di studio selettivo e calibrato in
vista dei momenti di verifica previsti. Questo non ha tuttavia implicato un atteggiamento da parte del
gruppo classe che possa essere definito irresponsabile. Il rapporto con il docente si è sempre
mantenuto all’insegna della franchezza, dell’apertura di mente e della trasparenza – anche nella
dialettica tra esigenze della programmazione, richieste del docente ed eventuali concessioni
domandate dalla classe.
33
Metodologia e obiettivi didattici
La metodologia didattica impiegata è stata pressoché integralmente quella della lezione frontale,
in cui non necessariamente l’esposizione del contenuto rispecchiava quella del manuale in uso, per
quanto quest’ultimo fungesse sempre da fonte in ultima analisi rilevante. Quando ritenuto opportuno,
si è volentieri fatto ricorso alla lettura di testi anche integrando in qualche caso l’antologia del
manuale.
Tra gli obiettivi che si è cercato di perseguire, anche nell’ottica della didattica per competenze, è
stato dato particolare rilievo al momento della rielaborazione in proprio da parte dello studente dei
contenuti acquisiti. Senza che ciò significasse un allentamento nell’importanza attribuita ad altri
aspetti e competenze (acquisizione di un patrimonio di conoscenze reali, acquisizione del lessico
specifico della disciplina), si è ritenuto opportuno potenziare il momento della costruzione
argomentativa, della messa in relazione dei contenuti e della contestualizzazione – essendo questo un
punto assolutamente fondamentale su cui tuttavia si lamentano non poche carenze, in generale.
34
PROGRAMMA SVOLTO
Manuale in uso:
N.Abbagnano, G.Fornero, La filosofia, Paravia-Pearson, Milano-Torino, 2009

Introduzione alla filosofia post-kantiana. Romanticismo e idealismo.

G.W.F.Hegel
o
o
o
o

Destra e sinistra hegeliana
o
o

L’opposizione radicale alla filosofia hegeliana
Il mondo come rappresentazione: l’eredità kantiana e il “velo di Maya”.
Il mondo come volontà. Il pendolo
le vie d’uscita dalla volontà. Il ruolo dell’oggettivazione artistica. L’etica e l’ascesi. La
noluntas.
S.Kierkegaard
o
o
o

L.A.Feuerbach e l’esito ateo della risoluzione della teologia nell’antropologia.
La critica a Hegel – il significato della “alienazione” in campo religioso – la religione
come antropologia capovolta.
A.Schopenhauer
o
o
o
o

La corrispondenza tra ordine logico e ontologico.
La coscienza come processo di auto-compimento. Il concetto di “superamento”.
La Fenomenologia e gli stadi della coscienza. Le figure capitali della Fenomenologia:
servo/signore, coscienza infelice.
Lo Hegel del “sistema” nell’Enciclopedia. Logica e filosofia della natura. La filosofia
dello spirito e la sua articolazione: spirito soggettivo – spirito oggettivo (famiglia,
società civile, Stato) – spirito assoluto (arte, religione, filosofia)
Il valore del singolo e l’acquisizione di centralità della sfera esistenziale in filosofia
I concetti chiave della filosofia della singolarità: possibilità, scelta, angoscia,
disperazione, peccato
gli stadi dell’esistenza: estetico, etico, religioso
il Positivismo
o
A.Comte. Definizione di positivismo. Il valore del progresso.
 La legge dei tre stadi: teologico metafisico, positivo
35
o
J.Stuart Mill. Ricerca teoretica e impegno politico
 il Sistema di logica induttiva e deduttiva. Il valore assoluto dell’esperienza. Il
significato dell’induzione. Il postulato di uniformità della natura.
 I Principi di economia politica e Sulla libertà. Le posizioni classiche del
liberalismo economico-sociale. La libertà di coscienza. Il valore
dell’autodeterminazione individuale
I MAESTRI DEL SOSPETTO

K.Marx
o
o
o
o
o
o

Freud e la rivoluzione psicanalitica
o
o
o
o
o
o

formazione entro la sinistra hegeliana. Critiche a Hegel e Feuerbach.
Critica alla società borghese. Alienazione e sfruttamento. Lettura T5 p.148
il materialismo storico. Economia elevata a paradigma della realtà umana. Il concetto di
“ideologia”. articolazione della produzione: struttura e sovrastruttura e la “legge” della
storia.
Il Manifesto. Ruolo storico della borghesia e critica dei socialismi non-scientifici.
Il Capitale. La forma-merce e i concetti a essa collegati: valore d’uso, valore di
scambio. Il “feticismo della merce”. Il ciclo produttivo MDM e DMD’. Le
contraddizioni del capitalismo.
Rivoluzione, dittatura del proletariato, società comunista.
Definizione di psicanalisi. Il metodo psicanalitico, talking cure e transfert.
La scoperta dell’inconscio e la “topica” della mente: conscio, perconscio, inconscio.
L’interpretazione dei sogni. Il sogno come camuffamento.
Il concetto di libido. Teoria della sessualità infantile. Le tre fasi
Articolazione della mente secondo approccio strutturale: Es, io, super-io
le questioni antropologiche: la religione come proiezione di rapporti terreni e
soddisfazione di desideri; la civiltà come repressione della libido per immunizzarsi dal
potenziale distruttivo
F.Nietzsche
o
o
o
Struttura del pensiero nietzschiano nelle tre fasi: 1) apollineo-dionisiaco; 2) fase
illuministica; 3) fase dell’oltreuomo
L’orizzonte di fondo della filosofia nietzschiana. Dalla critica scientifica alla decostruzione della coscienza occidentale. Il ruolo della formazione filologica.
L’abbandono di ogni fiducia progressista alla base dell’opera dissolutrice delle certezze
metafisiche.
La nascita della tragedia. L’apollineo e il dionisiaco. La tragedia come luogo di
compenetrazione tra i due principi. Origine della tragedia nel coro dionisiaco
(espressione del caos e della vanità della vita umana) e suo decadenza a partire da
Euripide.
36
o
o
o

Critica della morale. Morale dei signori – l’ideale della “vita riuscita” - e morale degli
schiavi (il “risentimento”). Esigenza di transvalutazione dei valori
Critica della religione. Dio come personificazione di ogni verità metafisica.
Affermazione dell’oltreuomo. La fedeltà alla terra. L’eterno ritorno.
Aspetti del dibattito epistemologico del ’900
o
o
o
Il Docente
K. Popper e il falsificazionismo. Il metodo di congetture e confutazioni.
T.Kuhn e la struttura non-scientifica delle rivoluzioni scientifiche.
P.Feyerabend e la dissoluzione del metodo
Gli allievi
37
Istituto di Istruzione Superiore “P. Martinetti” Caluso
Anno Scolastico 2013/2014
Classe: 5D Scientifico Tecnologico
Alunni: 15
Ore settimanali di lezione: 3
Docente: Barbieri Massimo
Materia: Lingua Inglese
Relazione finale
La classe 5D mi è stata assegnata all'inizio del percorso di studi. Il gruppo classe si presenta
abbastanza compatto, capace di risolvere conflitti interni e disponibile al dialogo con l'insegnante. Dal
punto di vista delle capacità, il gruppo è abbastanza omogeneo: diversi alunni hanno buone capacità,
qualcuno è più selettivo, e quasi nessuno evidenzia gravi difficoltà.
La totalità degli studenti ha sempre dimostrato interesse verso la materia, ha seguito le lezioni con
attenzione e con una partecipazione generalmente attiva e talvolta propositiva. Il comportamento è
stato generalmente corretto, ma non sempre maturo e responsabile, almeno da parte di qualche allievo.
La motivazione allo studio è buona, e l'impegno profuso nel lavoro a casa è stato notevole ma non
sempre costante perché spesso mirato alle verifiche scritte o orali. Il lavoro in classe è stato svolto
quasi sempre con discreta serietà, anche se solo talvolta accompagnato dalla volontà di approfondire i
contenuti trattati e di andare oltre alla loro superficie.
Durante i primi tre anni del corso di studi ho concentrato l'attività didattica allo scopo di consolidare e
ampliare le conoscenze linguistiche degli studenti e migliorare le loro abilità espositive, ma ho anche
cercato di far acquisire un metodo di studio adeguato a coloro che risultavano essere più fragili.
A partire dal terzo anno ho orientato il percorso didattico adeguandolo alle richieste dell'indirizzo e
mirando a perseguirne gli obiettivi in vista dell'esame di stato; a questo fine ho svolto un lavoro in
ambito letterario in cui ho trattato alcune delle principali correnti letterarie e il loro contesto storico, gli
autori rappresentativi delle stesse, le relative opere e il lessico specifico.
La valutazione complessiva della preparazione si attesta su livelli medio-alti: un buon numero di
allievi ha ottenuto risultati brillanti, altri hanno conseguito profitti sufficienti o superiori alla
sufficienza grazie al loro rigore nello studio, mentre pochi si sono accontentati di risultati minimi o
presentano ancora delle carenze.
Il programma predisposto nel piano di lavoro di inizio anno è stato svolto totalmente.
Per quanto riguarda gli alunni che presentavano difficoltà non ho ritenuto opportuno attivare corsi di
recupero in quanto il programma di quinta comporta fondamentalmente l'impegno e la costanza nello
studio a casa e nel lavoro in classe.
Le lacune ancora persistenti sono quindi da addebitarsi soprattutto alla non sufficiente costanza e
concentrazione nello studio, alla mancata disponibilità ad aumentare l'impegno nel lavoro adeguandolo
alle maggiori richieste, ma anche alle carenze linguistiche accumulate negli anni precedenti.
38
Obiettivi
Gli obiettivi del corso fanno riferimento a conoscenze, competenze e capacità che gli alunni, in vista
dell'esame di stato, devono aver acquisito. Gli studenti devono conoscere le correnti letterarie trattate,
gli autori rappresentativi delle stesse e le relative opere, il lessico specifico e le strutture
morfosintattiche. Per quanto riguarda le competenze, gli allievi devono saper periodizzare e leggere
selettivamente i testi, individuare le informazioni in coerenza con la tematizzazione stabilita,
analizzare, leggere e comprendere i testi di argomento narrativo, schematizzare e sintetizzare in
maniera chiara ed ordinata le informazioni dedotte, comprendere e rispondere a domande riguardanti i
testi esaminati, esporre in maniera adeguata, anche se non formalmente esente da imperfezioni, le
correnti letterarie, gli autori e le loro opere. Infine, gli alunni devono aver sviluppato la capacità di
usare le proprie basi culturali, letterarie e linguistiche in modo autonomo e devono essere in grado di
rendersi comprensibili in ambito quotidiano e professionale.
Metodologia didattica
Lo svolgimento dei moduli è partito da una lettura e si è sviluppato, insieme agli studenti, in modo da
rendere le lezioni dialogate non soltanto nel momento dell'esercitazione ma anche in quello dell'analisi
del testo e della rielaborazione personale. La lezione frontale è stata limitata alla necessaria
chiarificazione di concetti ed alla sistemizzazione dei contenuti linguistici e culturali. Il materiale
presentato è stato analizzato attraverso diversi esercizi di lettura estensiva per il reperimento delle idee
importanti (skimming) e di particolari informazioni (scanning), intensiva per i singoli paragrafi, con
L'individuazione dell'idea centrale ed, infine, analitica per comprendere la struttura morfo-sintattica ed
il lessico. In questa fase si traducevano le parole sconosciute, si fornivano sinonimi e si rivedevano le
strutture grammaticali. Successivamente, si proponevano esercizi rivolti ad approfondire il contenuto
del testo e stimolare la capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale.
Strumenti di lavoro
Oltre a far riferimento al testo in adozione, il lavoro di studio degli autori e delle loro opere è stato
ampliato con materiale elaborato e poi fotocopiato tratto da Internet e da testi di letteratura, ma anche
con materiale audio e video tratto da CD e cassette audio.
Modalità di verifica e valutazione
La verifica scritta è stata effettuata con esercizi strutturati: test vero/falso, a risposta multipla, a
risposta aperta, con assegnazione di un punteggio per ciascun item proposto, opportunamente
ponderato in base all'obiettivo da rilevare.
Le prove simulate per l'Esame di Stato si sono svolte assegnando tre domande a risposta aperta. Nella
valutazione si è tenuto conto delle conoscenze, delle abilità espressive e di sintesi.
La verifica orale ha seguito l'impostazione già indicata nella metodologia delle lezioni.
I metri e i criteri valutativi adottati sono stati stabiliti di comune accordo in sede di Programmazione di
Lingue; tali criteri hanno fatto riferimento in modo particolare alla conoscenza dei contenuti, alla
comprensione, all’applicazione scritta e orale, all’esposizione scritta e orale, alla conoscenza del
lessico, alla pronuncia e all’ortografia secondo una scala di livelli che andavano dall’attribuzione di un
livello valutativo massimo (A), ad un livello minimo (E).
Testo adottato:

M. Spiazzi – M. Tavella “Now and then - Second Edition” Ed. Zanichelli
Caluso, 28 aprile 2014
L’insegnante:
39
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "PIERO MARTINETTI" - CALUSO
Anno Scolastico 2013 / 2014
Classe: 5D Scientifico Tecnologico
Insegnante: Barbieri Massimo
Materia: Lingua Inglese
PROGRAMMA SVOLTO
Dal testo: M. Spiazzi – M. Tavella “Now and then - Second Edition” Ed. Zanichelli
Chapter D: The Romantic Age
The Gothic Novel (pag. 131)
The creation of the monster (reading and analysis)
Visione del fim “Frankenstein” di J. Whale (1931)
William Blake and the theme of imagination
 Blake the man
 Blake the artist
 Blake the poet
 Blake the prophet
 Complementary opposites
 Imagination and the poet
 Blake's interests in social problems
 Style

Blake: “Songs of innocence and Songs of Experience” (photocopy)

The tyger (photocopy)
 The Lamb (listening and analysis)
 The tyger (listening and analysis)
The Romantic poetry






William Wordsworth and the theme of nature
Life and works
Ttyhe manifesto of English Romanticism
The importance of the senses and of memory
Recollection in tranquillity
The poet's task and his style
Man and the natural world
Daffodils (listening and analysis)
S.T. Coleridge and the theme of supernatural
 Life and works
 The theme of the supernatural
 Imagination and fancy
40
 The ideal in the real
The Rime of the ancient mariner (content)
The killing of the albatross (listening and analysis)
The novel in the Romantic Age








-
Mary Shelley and the theme of science
Life and works
Frankenstein or the Modern Prometheus – The plot
The origin of the model
Literary influences
The influence of science
Narrative structure
The double
Themes
Frankenstein's dead (reading and analysis)
Edgar Allan Poe
Life and works
The theme of perverseness
The single effect
The tales
Confinement and death
Long interior monologues
The tell-tale heart (reading and analysis)
Chapter E: The Victorian Age
The Victorian compromise

The Victorian Age (photocopy)

Victorian values (photocopy)

Victorian education

Patriottism

Evangelicalism

Utilitarianism

Empiricism

Darwinism
The Age of Expansion and Reform





Queen Victoria's reign
The urban habitat
The American Civil War
The abolition of slavery
American Renaissance
The Victorian Novel (pag. 186)
Charles Dickens
The man and the writer
Dickens's narrative
The theme of industrialism
Characters
A didactic aim
41
A critique of industrialism and materialism
Hard Times and the theme of industrialism
Plot and structure
A town of red bricks (listening and analysis)
A man of realities (listening and analysis)
Oscar Wilde
Aestheticism and Decadence (pag. 198)
The brilliant artist and the dandy
A professor of aesthetics
Art for art's sake
The picture of Dorian Gray and the theme of beauty
Plot and narrative technique
A timeless beauty
Basil's study (reading and analysis)
I would give my soul (reading and analysis)
Chapter F: The 20th Century
The historical background – Timeline
Anxiety and rebellion

A deep cultural crisis

Freud's influence

The theory of relativity

External time vs internal time

Great expectations

The swinging 1960s

The reign of Edward VII

The suffragettes

World War I

The Irish question and the Easter Rising

The transformation of British society between the wars

The Jazz Age

The New Deal

World War II

The Welfare State
W. B. Yeats
A cultural Irish leader
The symbol as a theme in itself
A wide range of themes
Style
The Gyre
Easter 1916 (listening and analysis)
James Joyce
Life and works (pag. 297)
A subjective perception of time
The impersonality of the artist
The stream of consciousness and the interior monologue (pag. 259)
Indirect interior monologue
Molly's monologue (reading and analysis) (pag.260-261)
Dubliners and the theme of paralysis
42
The origin of the collection
Narrative technique
The use of epiphany
A pervasive theme: paralysis
George Orwell
Life and works (pag. 305)
The artist's development
Social themes
Nineteen eighty-four structure and plot
An anti-utopian novel
Winston Smith
Big Brother is watching you (reading and analysis)
Caluso, 28 aprile 2014
L’insegnante:
I rappresentanti di classe:
Massimo Barbieri
43
ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI SC. DELLA TERRA –BIOLOGIA-CHIMICA
DOCENTI: Michela Oberto
Daniela Pomero
Le attività interdisciplinari, svolte durante le ore di codocenza,sono servite a collegare e
approfondire i contenuti delle due discipline, favorendo così la visione sistemica dei fenomeni e dei
processi affrontati con lo studio teorico.
Il lavoro è stato proposto e finalizzato al raggiungimento delle seguenti competenze:
- esaminare un fenomeno complesso scomponendolo in elementi semplici e ricomporre gli elementi
cogliendone le interazioni.
- operare manualmente in laboratorio usando correttamente strumenti di misura, attrezzature e
sostanze applicando le norme di sicurezza.
- elaborare un protocollo di lavoro che riferisca in modo sintetico la procedura seguita , i risultati
raggiunti ed il loro significato usando linguaggi specifici.
- formulare ipotesi per interpretare i fatti osservati
- elaborare e relazionare i contenuti di ricerche individuali
ELENCO DELLE ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI SVOLTE
1. ATTIVITA’ PRATICHE PRESSO IL LABORATORIO DELL’ISTITUTO
sintesi dell’Aspirina (acido acetilsalicilico)
sintesi dell’acetato di isoamile
-
Reazioni di esterificazione:
-
Reazione di saponificazione
Riconoscimento degli zuccheri riducenti con il reattivo di Feheling
Riconoscimento dell’amido con il reattivo di Lugol
Idrolisi dei disaccaridi e dell’amido.
Riconoscimento dei lipidi
Riconoscimento delle proteine con il reattivo del biureto
Riconoscimento degli amminoacidi con la ninidrina
Ricerca dei principi nutritivi negli alimenti
Estrazione del DNA da tessuti vegetali
2. APPROFONDIMENTI INTERDISCIPLINARI ATTRAVERSO:
Ricerche individuali ed esposizione alla classe sui seguenti temi:
- I polimeri sintetici, produzione ed applicazioni tecnologiche.
- Variazioni climatiche e protocollo di Kyoto: “lo stato attuale delle cose”
Uscite didattiche con relativa verifica delle competenze acquisite
-Attività pratica presso l’Università di Torino proposta dalla Fondazione per le
Biotecnologie
-Visita al Depuratore Smat di Castigliane Torinese
RISULTATI OTTENUTI
Globalmente la classe ha dimostrato interesse e partecipazione per le attività svolte.
Quasi tutti gli allievi sono riusciti a raggiungere un’ adeguata autonomia nelle attività di laboratorio e
hanno dimostrato una progressione nella capacità di elaborazione.
44
MATERIA: CHIMICA E LABORATORIO
DOCENTE: Daniela Pomero
TESTO ADOTTATO
Harold Hart: “CHIMICA ORGANICA” ed.Zanichelli
TESTI CONSIGLIATI PER LA CONSULTAZIONE:
Giuliano Ricciotti, BIOCHIMICA DI BASE ed. Bovolenta ed.Zanichelli
A. Post Baracchi A. Tagliabue CHIMICA, progetto modulare ed. Lattes
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe che ho avuto modo di seguire dalla prima, e per l’insegnamento della chimica dalla
terza, presentava all’inizio dell’anno una preparazione di base complessivamente adeguata per
affrontare i nuovi argomenti. Solo alcuni allievi presentavano evidenti carenze metodologiche
pregresse. Il primo periodo dell’anno è stato dedicato al ripasso e all’approfondimento di acidi
carbossilici e ammine svolti solo sommariamente nel quarto anno, ma indispensabili per lo studio
delle biomolecole. Tale lavoro di completamento e consolidamento delle conoscenze pregresse è stato
affrontato anche attraverso attività di laboratorio svolte nelle ore di codocenza con l’insegnante di
biologia. Prima dello studio delle macromolecole biologiche è stato affrontato, anche con
approfondimenti individuali, quello dei polimeri sintetici e delle loro applicazioni tecnologiche .
Le finalità perseguite sono:
 Acquisire la consapevolezza che gran parte dei fenomeni macroscopici consiste in
trasformazioni chimiche, interpretabili facendo riferimento alla natura e al comportamento
microscopico della materia
 Comprendere i concetti ed i procedimenti che stanno alla base degli aspetti chimici delle
trasformazioni naturali e tecnologiche
 Possedere le conoscenze essenziali per la comprensione delle basi chimiche della vita.
METODOLOGIA e STRUMENTI
Il programma svolto in questo anno scolastico segue le indicazioni fornite dai programmi
dell’indirizzo Scientifico –Tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei
cinque anni di corso e presenta uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già
appreso negli anni precedenti.
Per dare senso e concretezza a quanto l’allievo sta apprendendo, i vari argomenti della disciplina sono
stati sviluppati mantenendo un costante riferimento alle osservazioni dirette, all’esperienza quotidiana
ed ai processi naturali o industriali,.
Lo sviluppo di esercizi e la risoluzione di problemi sono stati utilizzati per favorire
un’effettiva padronanza dei concetti, e stimolare così l’acquisizione di strategie di pensiero sempre più
articolate.
La trattazione teorica è stata supportata da esperienze di laboratorio, uscite didattiche e
incontri con esperti.
Sono stati attivati dei momenti di colloquio e discussione per favorire l’approfondimento ed il
collegamento interdisciplinare degli argomenti, in particolare con la Biologia.
Gli strumenti utilizzati sono:
 Lezione dialogata
 Lezione frontale
 Libro di testo
 Testi di consultazione
 Lettura di articoli tratti da riviste scientifiche
 Rielaborazioni attraverso mappe concettuali
 Materiale audiovisivo
 Attività interdisciplinari Sc.della Terra –Biologia-Chimica (vedi allegato)
45

Esercizi di applicazione delle conoscenze
MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
Come stabilito nella programmazione comune di Scienze la valutazione si è basata sulle seguenti voci
secondo livelli esplicitati sul registro e riportati nelle schede di valutazione quadrimestrali
 conoscenza
 applicazione
 elaborazione
 esposizione: argomentazione
uso del linguaggio specifico
Poiché le prove di verifica hanno per oggetto il livello di conseguimento degli obiettivi specifici
disciplinari, la loro tipologia è in funzione del tipo di obiettivi suddetti.
Sono stati utilizzati a tal fine:
 Questionari a risposta aperta
 Colloqui orali
 Rielaborazione di testi ed articoli scientifici
 Schede e relazioni del lavoro compiuto, per verificare attività sperimentali.
 Presentazione di lavori di ricerca individuale
 Esercizi di applicazione delle conoscenze
MODALITA’ DI RECUPERO
Durante il corso sono stati attivati dei momenti di recupero in itinere ed è stata offerta, agli
allievi in difficoltà, la possibilità di svolgere su richiesta dei medesimi delle lezioni di recupero extra
orario curriculare. .Le ore di codocenza con biologia, in particolare nell’ultimo periodo dell’anno,
sono state usate per svolgere un lavoro guidato di esposizione ed elaborazione interdisciplinare delle
conoscenze acquisite in preparazione anche del colloquio orale d’esame.
RISULTATI COMPLESSIVI
La classe nel complesso ha sempre affrontato la disciplina con interesse e soprattutto con
curiosità per gli aspetti applicativi con cui gli argomenti potevano collegarsi rendendo le lezioni
vivaci e interattive. A questo momento positivo non sempre è seguito uno studio sistemico e costante,
in generale la progressione e l’impegno personale sono stati discontinui e spesso finalizzati solo ai
momenti di verifica.
Il programma proposto è stato svolto regolarmente, gli argomenti non trattati nel testo in adozione
sono stati svolti fornendo schede riassuntive e indicando fonti di eventuale consultazione. Le parti
riguardanti i problemi di inquinamento ambientale sono state inserite nel programma, anche se già
affrontate in altri ambiti. Questa sintetica revisione è servita a dar loro una sistemica interpretazione
inserendoli nell’ambito dei cicli biogeochimici.
Nel complesso la maggior parte degli allievi, pur non avendo raggiunto conoscenze approfondite, è in
grado di affrontare con sufficiente autonomia gli argomenti della disciplina. Alcuni hanno lavorato
con continuità e serietà, hanno acquisito una preparazione approfondita e adeguate competenze
anche a livello interdisciplinare. Sono infine da segnalare alcuni alunni che non hanno raggiunto
risultati adeguati a causa delle gravi carenze metodologiche, delle non colmate lacune pregresse e
della scarsa conoscenza
46
MATERIA:
CHIMICA E LABORATORIO
DOCENTE: Daniela Pomero
PROGRAMMA SVOLTO
U.D. 1: ACIDI CARBOSSILICI E LORO DERIVATI
Proprietà fisiche
La risonanza dello ione carbossilato
L’acidità e le Ka
Derivati degli acidi carbossilici
Reazione di esterificazione
La saponificazione
U.D. 2: AMMINE E COMPOSTI AZOTATI
Classificazione e struttura
Proprietà fisiche
La basicità delle ammine
U.D. 3: I POLIMERI SINTETICI
La classificazione dei polimeri
Reazioni di polimerizzazione
Polimeri di condensazione
Polimeri vinilici
Polimeri dienici :la gomma naturale e sintetica
Fibre tessili sintetiche
Riciclo e smaltimento della plastica.
U.D.4:
I COMPOSTI ORGANICI DI INTERESSE BIOLOGICO
CARBOIDRATI :
I monosaccaridi
La chiralità e le proiezioni di Fisher
Le strutture cicliche piranosiche e furanosiche
Anomeria e mutarotazione
Ossidazione dei monosaccaridi, il reattivo di Tollens e di Fehling
La formazione dei glicosidi
I disaccaridi : maltosio, cellobiosio, lattosio, saccarosio
I polisaccaridi : amido, glicogeno, cellulosa
PROTIDI
Amminoacidi naturali
Le proprietà acido-base dgli amminoacidi
Le reazioni degli amminoacidi
Peptidi
Il legame disolfuro
La struttura primaria e secondaria delle proteine
Proteine fibrose e globulari
La struttura terziaria e quaternaria
Funzioni biologiche delle proteine
La sintesi peptidica
L’analizzatore di amminoacidi
47
Elettroforesi
LIPIDI
I triesteri del glicerolo; grassi e oli
Idrogenazione di oli vegetali
Reazione di saponificazione, azione detergenta dei saponi
Fosfolipidi: struttura e funzione biologica
Cere
Steroidi: struttura e funzioni biologiche
ACIDI NUCLEICI
Componenti e strutture generali degli acidi nucleici; nucleotidi e nucleosidi
La struttura primaria e secondaria del DNA
La replicazione del DNA nella cellula e in vitro: PCR
Gli RNA
Il codice genetico
Biosintesi delle proteine
ATP , NAD+, FAD
U.D. 5:
METABOLISMI CELLULARI
Aspetti energetici e cinetici delle reazioni biochimiche
Gli enzimi : catalizzatori biologici
Fattori che influenzano l’attività enzimatica
Autotrofia ed eterotrofia
Reazioni metaboliche: catabolismo e anabolismo
Interazioni tra vie cataboliche e anaboliche
Demolizione del glucosio: glicolisi, ciclo di Krebs, catena respiratoria
Fermentazioni
Respirazione anaerobica
Fotosintesi ossigenica: fase luminosa , ciclo Calvin
Fotosintesi anossigenica
Chemioautotrofia
U.D. 6: CICLI DELLA MATERIA
Equilibrio dinamico degli ecosistemi
Componenti essenziali di un ciclo: serbatoi , fasi fisse , fasi mobili
Flusso di energia e ciclo della materia
Struttura dei cicli biogeochimici: depositi di riserva, fasi fisse e fasi mobili
Processi biologici, geochimici e antropici di azione e regolazione dei cicli
CICLI BIO-GEO-CHIMICI DEL:
Carbonio:
depositi di C organico e inorganico
respirazione, fermentazione, fotosintesi, combustione
effetto antropico: incremento dell’effetto serra
Azoto:
stati di ossidazione dell’azoto e composti
azotofissazione, ammonificazione, nitrificazione, denitrificazione
ruolo dei batteri, delle piante e degli animali
effetto antropico:eutrofizzazione delle acque superficiali, inquinamento da NxOy
nell’atmosfera , deposizioni acide
Fosforo
il P nelle biomolecole
ruolo dei vegetali e dei decompositori
48
effetto antropico: eutufizzazione delle acque superficiali
Zolfo
stati di ossidazione dello zolfo e composti
ruolo dei batteri, delle piante e degli animali
solfobatteri chemioautotrofi
solfobatteri fotosintetici
solforiduttori
effetto antropico: inquinamento atmosferico da SO x, deposizioni acide
Metalli
metalli di interesse biologico
metalli pesanti: tossicità e accumulo
CHIMICA AMBIENTALE
Inquinamento chimico, biologico, fisico
Metodi chimici di ricerca quali e quantitativo di inquinanti
Metodi biologici per la determinazione dei livelli di inquinamento.
49
MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: Michela Oberto
SITUAZIONE DI PARTENZA
Conosco e seguo la classe dal secondo anno e con essa ho lavorato sin dall’inizio in modo costruttivo.
Il comportamento degli allievi è sempre stato corretto e buono l’interesse manifestato per gli
argomenti trattati e per le attività proposte, anche quelle in orario extracurricolare.
Composta da un certo numero di allievi dotati di potenzialità anche molto buone, la classe presentava
all’inizio di questo anno scolastico una preparazione sostanzialmente omogenea, con l’eccezione di
qualche studente che, per carenze metodologiche e/o per l’impegno discontinuo e superficiale negli
anni precedenti, manifestava alcune iniziali difficoltà .
Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, sono partita da subito con la trattazione degli
argomenti del quinto anno cercando di recuperare, quando necessario, i prerequisiti fondamentali per
la trattazione dei nuovi argomenti.
FINALITA’
In accordo con le proposte del Progetto Brocca, le finalità del corso sono state le seguenti:
- sviluppare la consapevolezza dell’importanza che le Scienze della Terra hanno per
comprendere la realtà che ci circonda;
- sviluppare la consapevolezza della necessità di conciliare sviluppo tecnologico e conservazione
degli equilibri dinamici naturali;
- sviluppare la convinzione dell’essenzialità del sapere geologico, sia per la comprensione dei
termini del dibattito sulle problematiche ambientali, sia per l’effettuazione di scelte
responsabili per la gestione del territorio;
- sviluppare un atteggiamento di riflessione critica sull’attendibilità delle informazioni diffuse
dai mezzi di comunicazione di massa nell’ambito delle Scienze della Terra.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Al termine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di:
- utilizzare in modo appropriato e vario il lessico specifico in modo da essere in grado di
comprendere un testo di divulgazione scientifica;
- ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche scientifiche e ambientali;
- riconoscere i fondamentali flussi di energia che alimentano e caratterizzano il sistema Terra;
- riconoscere le principali zone climatiche indicando i principali fattori che le determinano;
- individuare le cause astronomiche e i fattori geografici che determinano la variabilità delle
condizioni meteorologiche e climatiche attuali e del passato;
- riconoscere e valutare i fattori che determinano la distribuzione e i flussi delle acque
continentali;
- riconoscere le componenti fisiche fondamentali del paesaggio, individuandone gli agenti
responsabili, con le relative interazioni e delinearne le tendenze evolutive;
- riconoscere le interazioni tra rocce, acqua, aria e organismi che portano alla formazione dei
suoli e individuare le cause, anche antropiche, dell’erosione dei suoli stessi.
50
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
Il programma svolto in questo anno scolastico ha seguito le indicazioni fornite dai programmi
dell’indirizzo scientifico-tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei
cinque anni di corso e ha presentato uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già
appreso negli anni precedenti.
Obiettivo fondamentale è stato quello di approfondire e collegare trasversalmente le conoscenze già
acquisite anche in altre discipline, come la Biologia e la Chimica.
Il metodo utilizzato ha curato le caratteristiche delle Scienze della Terra, la loro logica strutturale e il
loro linguaggio specifico.
Gli strumenti utilizzati sono stati:
- libro di testo;
- lezioni frontali;
- lezioni dialogate;
- materiale audiovisivo;
- colloqui e discussioni interdisciplinari (Biologia, Scienze della Terra, Chimica) per potenziare
la capacità di collegamento e per favorire l’approfondimento dei vari argomenti.
MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono stati definiti in sede di programmazione relativamente al livello di
raggiungimento dei seguenti obiettivi: conoscenza, applicazione, elaborazione dei contenuti,
esposizione delle conoscenze, intesa sia come argomentazione che uso del lessico specifico.
Per procedere alla verifica dell’apprendimento si sono utilizzati:
- colloqui orali;
- questionari con domande a risposta aperta (tipo trattazione sintetica di argomenti).
MODALITA’ DI RECUPERO
Durante l’anno sono stati effettuati interventi di recupero in itinere. Nell’ultimo periodo dell’anno,
durante le ore di codocenza con l’insegnante di chimica, si è svolto un lavoro guidato di esposizione
ed elaborazione interdisciplinare delle conoscenze acquisite.
RISULTATI FINALI
Il programma è stato svolto secondo le linee presentate nel piano di lavoro, in accordo con le
indicazioni del progetto di sperimentazione dell’indirizzo.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti, si sono delineati essenzialmente due gruppi di allievi:
- un gruppo che ha lavorato con continuità nel corso di tutto il triennio, ha sviluppato un metodo
di lavoro autonomo ed efficace, ha acquisito un’adeguata conoscenza dei contenuti; alcuni
allievi hanno approfondito e consolidato le loro conoscenze raggiungendo risultati molto
buoni;
- un gruppo che ha raggiunto un livello di preparazione sufficientemente adeguato e che risulta
costituito essenzialmente da due tipologie di allievi: quelli che, pur avendo lavorato in modo
costante, non hanno ancora acquisito un metodo di studio efficace e rielaborativo e quelli che,
pur possedendo buone potenzialità, si sono applicati in modo discontinuo e superficiale allo
studio degli argomenti.
51
MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA
PROGRAMMA SVOLTO
1° UNITA’: L’ATMOSFERA TERRESTRE E I SUOI FENOMENI
-
Composizione, suddivisione e limite dell’atmosfera.
Dall’atmosfera primordiale all’atmosfera attuale.
Il bilancio radiativo della Terra.
Il riscaldamento dell’atmosfera dal basso e l’effetto serra.
La temperatura dell’aria: fattori che determinano la temperatura dell’aria.
La pressione atmosferica: fattori che determinano la pressione atmosferica.
I venti: il gradiente barico orizzontale, la forza di Coriolis, l’attrito.
La circolazione nella bassa troposfera: alisei, venti occidentali, venti orientali
polari. La circolazione nell’alta troposfera. Le correnti a getto.
Venti periodici: le brezze e i monsoni. Venti locali del Mediterraneo.
L’umidità dell’aria: umidità assoluta e umidità relativa.
Rugiada, brina, nebbia. Le nubi. Le precipitazioni. I regimi pluviometrici.
Il tempo meteorologico. I cicloni tropicali. I cicloni extratropicali.
Le previsioni del tempo.
L’inquinamento dell’atmosfera: inquinanti primari e secondari, l’incremento
dell’effetto serra, il buco nell’ozonosfera, le piogge acide.
2° UNITA’: I CLIMI DELLA TERRA
- Elementi e fattori del clima.
- Classificazione e distribuzione dei climi.
- L’integrazione dei climi con la biosfera: i biomi. I climi dell’Italia.
- Variazioni climatiche nella storia della Terra.
- Moti millenari della Terra e glaciazioni.
- Influenza dell’uomo sul clima. Il protocollo di Kyoto.
Visione del film documentario: “Una scomoda verità” di Al Gore.
3° UNITA’: IL SUOLO
-
La degradazione meteorica delle rocce: disgregazione fisica e alterazione chimica.
I componenti del suolo: fase solida, fase liquida, fase aeriforme.
Caratteristiche del suolo: il profilo pedologico verticale, la tessitura, il pH, il rapporto C/N, il
colore.
I fattori della pedogenesi. I regimi pedogenetici: laterizzazione, podzolizzazione, calcificazione,
salinizzazione, gleyzzazione.
Cenni alla classificazione dei suoli (Soil Taxonomy).
4° UNITA’: L’IDROSFERA
52
-
L’acqua sulla Terra.
Le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua.
Il ciclo dell’acqua e il bilancio idrologico.
5° UNITA’: LE ACQUE CONTINENTALI
-
Ruscellamento ed erosione superficiale. L’erosione areale e lineare.
I corsi d’acqua: il bacino idrografico e i parametri idrologici di un corso d’acqua.
I processi di erosione, trasporto e deposito di un corso d’acqua.
Forme miste di erosione e di deposito: meandri e terrazzi fluviali.
Profilo di equilibrio di un fiume e livello di base.
Il ciclo di erosione normale.
I laghi: caratteristiche idrologiche.
Origine dei laghi.
Evoluzione dei laghi.
Le acque sotterranee: le falde freatiche e le falde artesiane.
Caratteristiche delle acque di falda.
Le sorgenti.
Il carsismo: forme epigee ed ipogee.
Evoluzione del paesaggio carsico.
Inquinamento delle acque continentali.
I ghiacciai: il metamorfismo glaciale e il limite delle nevi permanenti.
La classificazione dei ghiacciai.
Esarazione ed estrazione glaciale.
Le forme dovute all’erosione glaciale.
Le forme di deposito glaciale e fluvioglaciale.
La morfologia degli ambienti periglaciali.
6° UNITA’: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
-
Il dissesto idrogeologico e i fenomeni ad esso connessi: frane, inondazioni, valanghe, erosione
accelerata del suolo.
Parti di una frana, tipi di frane, le cause delle frane.
Prevenzione e difesa dal rischio idrogeologico.
TESTO ADOTTATO: Crippa-Fiorani “Geografia Generale”,ed. Arnoldo Mondadori Scuola.
53
MATERIA: BIOLOGIA E LABORATORIO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: Michela Oberto
SITUAZIONE DI PARTENZA
Conosco e seguo la classe dal secondo anno e con essa ho lavorato sin dall’inizio in modo costruttivo.
Il comportamento degli allievi è sempre stato corretto e buono l’interesse manifestato per gli
argomenti trattati e per le attività proposte, anche quelle in orario extracurricolare.
Composta da un certo numero di allievi dotati di potenzialità anche molto buone, la classe presentava
all’inizio di questo anno scolastico una preparazione sostanzialmente omogenea, con l’eccezione di
qualche studente che, per carenze metodologiche e/o per l’impegno discontinuo e superficiale negli
anni precedenti, manifestava alcune iniziali difficoltà .
Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, sono partita da subito con la trattazione degli
argomenti del quinto anno cercando di recuperare, quando necessario, i prerequisiti fondamentali per
la trattazione dei nuovi argomenti.
FINALITA’
In accordo con le proposte del Progetto Brocca, le finalità del corso sono state le seguenti:
- sviluppare la consapevolezza dell’interdipendenza tra l’uomo, gli altri organismi viventi e
l’ambiente;
- sviluppare la consapevolezza delle interrelazioni esistenti tra scienze e tecnologie biologiche e
dell’impatto di tali tecnologie sull’innovazione economica e sociale;
- approfondire le conoscenze sugli ecosistemi, sulle loro modificazioni e sull’intervento umano,
nel contesto di una crescita del senso della razionalità e della responsabilità;
- sviluppare l’acquisizione di atteggiamenti critici attraverso l’appropriazione della dimensione
problematica della biologia e della rivedibilità delle teorie biologiche;
- sviluppare l’uso del linguaggio specialistico necessario per comprendere e comunicare dati
biologici e per utilizzare i canali di informazione biologica e biotecnologica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Al termine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di:
- descrivere le componenti di un ecosistema distinguendo tra fattori biotici e abiotici;
- stabilire le relazioni tra i componenti di un ecosistema e le loro funzioni;
- individuare cause di modificazione degli ecosistemi;
- interpretare il ruolo dei microorganismi nella biosfera;
- riconoscere l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi;
- descrivere i metodi di indagine sul campo per lo studio di un ecosistema;
- acquisire consapevolezza del carattere sistemico della realtà naturale, cioè della fitta rete di
interrelazioni tra i singoli soggetti e i fenomeni sia organici che inorganici;
- descrivere i mezzi e le procedure utilizzati nel campo dell’ingegneria genetica per comprendere
le implicazioni scientifiche e bioetiche che le nuove tecnologie possono prospettare;
- indicare i più importanti settori delle applicazioni biotecnologiche;
- dare un’autonoma valutazione dell’intervento umano sulla natura vivente;
54
-
utilizzare correttamente la terminologia scientifica.
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
Il programma svolto in questo anno scolastico ha seguito le indicazioni fornite dai programmi
dell’indirizzo scientifico-tecnologico Brocca riguardo alla scansione dei contenuti da affrontare nei
cinque anni di corso e ha presentato uno stretto rapporto di continuità con quanto gli allievi hanno già
appreso negli anni precedenti.
Il metodo utilizzato ha portato gli allievi ad affrontare gli argomenti in modo analitico e sistemico. Gli
studenti sono stati guidati ad individuare all’interno di un sistema complesso le singole componenti e a
definire la loro specificità, nonché le relazioni tra loro esistenti e strutturanti l’intero sistema.
Le lezioni sono state impostate seguendo una logica interdisciplinare, mettendo in evidenza i
collegamenti con le altre materie (in particolare con la Chimica e le Scienze della Terra) così da
ampliare e integrare gli argomenti trattati. Gli strumenti utilizzati sono stati:
- libro di testo;
- testi di consultazione;
- lezioni frontali;
- lezioni dialogate;
- lettura di articoli tratti da riviste scientifiche (“Le Scienze”);
- attività di laboratorio interdisciplinari (vedi allegato);
- materiale audiovisivo;
- uscite didattiche;
- colloqui e discussioni interdisciplinari (Biologia, Scienze della Terra, Chimica) per potenziare
la capacità di collegamento e per favorire l’approfondimento dei vari argomenti.
MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono stati definiti in sede di programmazione relativamente al livello di
raggiungimento dei seguenti obiettivi: conoscenza, applicazione, elaborazione dei contenuti,
esposizione delle conoscenze, intesa sia come argomentazione che uso del lessico specifico.
Per procedere alla verifica dell’apprendimento si sono utilizzati tipi diversi di prove:
- colloqui orali;
- questionari con domande a risposta aperta (tipo trattazione sintetica di argomenti);
- rielaborazione di articoli scientifici;
- schede e relazioni per la verifica delle attività pratiche condotte sia nei laboratori dell’Istituto
che in occasione delle uscite didattiche.
MODALITA’ DI RECUPERO
Durante l’anno sono stati effettuati interventi di recupero in itinere. Nell’ultimo periodo dell’anno,
durante le ore di codocenza con l’insegnante di chimica, si è svolto un lavoro guidato di esposizione
ed elaborazione interdisciplinare delle conoscenze acquisite.
RISULTATI FINALI
Il programma è stato svolto secondo le linee presentate nel piano di lavoro, in accordo con le
indicazioni del progetto di sperimentazione dell’indirizzo.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti, si sono delineati essenzialmente due gruppi di allievi:
- un gruppo che ha lavorato con continuità nel corso di tutto il triennio, ha sviluppato un metodo
di lavoro autonomo ed efficace, ha acquisito un’adeguata conoscenza dei contenuti; alcuni
allievi hanno approfondito e consolidato le loro conoscenze raggiungendo risultati molto
buoni;
- un gruppo, meno numeroso del precedente, che ha raggiunto un livello di preparazione
sufficientemente adeguato e che risulta costituito essenzialmente da due tipologie di allievi:
quelli che, pur avendo lavorato in modo costante, non hanno ancora acquisito un metodo di
studio efficace e rielaborativo e quelli che, pur possedendo buone potenzialità, si sono applicati
in modo discontinuo e superficiale allo studio degli argomenti.
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MATERIA: BIOLOGIA E LABORATORIO
PROGRAMMA SVOLTO
1° UNITA’: ORIGINE DELLA VITA
-
Cenni sull’origine dell’Universo e del Sistema Solare.
Ambiente della Terra primordiale.
Ipotesi sull’origine della vita.
Evoluzione chimica. L’esperimento di Miller.
Evoluzione biologica.
L’ipotesi endosimbiontica sull’origine della cellula eucariote.
Posizione sistematica dell’uomo.
I Primati: caratteri generali.
Storia evolutiva dell’uomo: i più antichi antenati dell’uomo, la comparsa degli ominidi, gli
ominidi più recenti, origine dell’uomo moderno.
Lettura: Le Scienze “La nascita della cellula eucariote”, C. de Duve.
Proiezione del DVD “L’origine della specie umana- Alla ricerca di Eva”, Discovery Channel
2° UNITA’: RELAZIONI ECOLOGICHE TRA SISTEMI VIVENTI E AMBIENTE
-
Oggetto di studio dell’ecologia. Autoecologia e sinecologia.
Livelli di organizzazione biologica nello studio dell’ecologia.
Componenti dell’ecosistema. Fattori biotici e abiotici.
I fattori limitanti. Legge di Liebig.
Valenza ecologica. Specie stenoecie e specie euriecie.
Controllo della qualità ambientale: analisi chimico-fisiche e uso di indicatori biologici.
I macroinvertebrati e i licheni come indicatori biologici.
Le caratteristiche delle popolazioni.
Modelli di crescita di una popolazione: modello di crescita esponenziale e modello di crescita
logistica.
Curve di sopravvivenza e strategie riproduttive. Piramidi delle età.
Fattori che regolano la dimensione di una popolazione.
Competizione intraspecifica e interspecifica. Principio dell’esclusione competitiva.
Predazione.
Le relazioni simbiotiche: parassitismo, mutualismo e commensalismo.
Nicchia ecologica. Habitat.
3° UNITA’: ENERGIA E MATERIA NEGLI ECOSISTEMI
-
Produttori, decompositori, consumatori.
Le catene e le reti alimentari.
Flusso di energia in un ecosistema.
Piramidi della biomassa. Piramidi dell’energia. Piramidi dei numeri.
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-
I cicli biogeochimici.
Il bioaccumulo
-
Le successioni ecologiche. Successioni primarie e secondarie.
Comunità pioniere e climax. Xerosere. Idrosere.
Ecosistemi lotici ed ecosistemi lentici.
Il fiume come ecosistema. La zonazione e la distribuzione delle biocenosi nel fiume. Sistemi
autodepuranti dell’ambiente fluviale. Spiralizzazione dei nutrienti. Controllo della qualità delle
acque correnti: determinazione dell’IBE.
Il lago come ecosistema. La zonazione e la distribuzione delle biocenosi nei laghi.
Cambiamenti stagionali nei laghi. Evoluzione naturale di un lago.
-
4° UNITA’: AMBIENTI DELLA TERRA E LE LORO MODIFICAZIONI
5° UNITA’: LE BIOTECNOLOGIE
-
Biotecnologie tradizionali e avanzate.
La tecnologia del DNA ricombinante.
Gli enzimi di restrizione.
La trascrittasi inversa.
La clonazione del DNA.
Le librerie genomiche.
Le sonde molecolari.
La PCR.
Sequenziamento del DNA.
Impieghi delle biotecnologie: sintesi di proteine utili mediante batteri, la biorimediazione, gli
organismi transgenici, la clonazione nei mammiferi, mappatura del genoma umano, terapie
geniche.
TESTO ADOTTATO: Helena Curtis, N. Sue Barnes, “Invito alla Biologia” ed. Zanichelli
TESTI CONSIGLIATI PER LA CONSULTAZIONE:
Daniela Bentivogli, Maria Pia Boschi, “SOS sostenibilità” Cappelli editore
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Relazione finale di MATEMATICA
Classe poco numerosa e quasi interamente maschile, ha sempre dimostrato nel corso dei due anni
precedenti un discreto interesse verso la disciplina, conseguendo, salvo in rari casi, risultati
generalmente soddisfacenti, nonostante l’impegno discontinuo nel lavoro a casa e lo studio
concentrato soltanto a ridosso delle verifiche.
Quest’anno invece, fin dai primi mesi, la classe ha affrontato lo studio della materia con scarso
interesse e un generalizzato disimpegno. Il lavoro a casa è stato per quasi tutti estremamente
discontinuo e disorganizzato, l’interesse scarso anche da parte di studenti che negli anni scorsi
costituivano quasi delle eccellenze. La complessità del programma di analisi però non può essere
affrontata con uno studio puramente finalizzato alle verifiche, e l’atteggiamento degli studenti ha
prodotto spesso risultati deludenti al momento delle prove. L’allenamento scarso e discontinuo ha
causato per alcuni studenti quasi un “analfabetismo di ritorno” in quelle conoscenze di base di terza e
di quarta che sono il fondamento essenziale per la risoluzione di problemi non banali, che richiedono
per la loro impostazione abilità inerenti alla geometria, alla trigonometria o alla geometria analitica.
Il programma effettivamente svolto è stato pertanto ridotto rispetto a quanto previsto dall’indirizzo e
programmato nel piano di lavoro di inizio anno, ed i risultati ottenuti sono generalmente, salvo in rari
casi, al limite o poco al di là della sufficienza. Da segnalare due casi di insufficienza piuttosto grave, di
cui soltanto uno supportato per lo meno da un atteggiamento serio e diligente che argina in parte la
scarsa attitudine.
Grazie alla scelta sui moduli orari da 50min effettuata dal nostro Istituto, la classe ha potuto
beneficiare di un modulo orario aggiuntivo settimanale che nelle mie intenzioni avrebbe dovuto
costituire un momento di “sportello”, di revisione del lavoro individuale, di approfondimento, e spesso
invece è stato vissuto dalla classe in modo un po’ troppo passivo, come un’ora di esercitazione
sostitutiva del mancato lavoro a casa.
Così l’attività di recupero si è svolta prevalentemente nelle ore curriculari, con una continua revisione
del lavoro assegnato per casa e svolto sistematicamente soltanto da pochi.
La metodologia seguita è stata volta prevalentemente al conseguimento della comprensione e della
capacità di applicazione: pur rispettando le linee guida del programma ministeriale, ho preferito
ridurre al minimo le dimostrazioni di teoremi e proprietà e salvaguardare la comprensione,
l’applicazione e la capacità di argomentare ed elaborare le conoscenze. L’attività quotidiana in classe è
stata sempre caratterizzata dalla revisione puntuale del lavoro assegnato; molta attenzione è stata
dedicata infatti alla correzione degli esercizi e gran parte dell’assimilazione degli argomenti trattati è
avvenuta in classe, attraverso numerosi esempi.
La metodologia di lavoro quindi si è basta molto sul problem-solving, partendo dall’esempio e
pervenendo in un secondo tempo alla corretta formalizzazione dei contenuti, senza però mai trascurare
l’importanza di una corretta applicazione del metodo logico-deduttivo e della formalizzazione
attraverso un corretto lessico specifico.
La valutazione, che nel nostro Istituto avviene per obiettivi, è stata volta, a seconda delle prove, a
valutare la conoscenza dei contenuti, la capacità di applicazione, l’esposizione attraverso il controllo
della correttezza formale e del corretto uso della simbologia specifica, e la capacità di elaborazione
delle conoscenze nei contesti più complessi.
58
Programma svolto di MATEMATICA
1) Richiami sulle funzioni
Definizione di funzione. Funzioni e relazioni. Classificazione delle funzioni; dominio, codominio,
monotonia, periodicità; funzioni pari e dispari, iniettive, suriettive, biunivoche; funzione inversa.
Funzioni in valore assoluto. Insiemi numerici e insiemi di punti; intorno e punto di accumulazione;
estremo superiore, estremo inferiore, massimo e minimo di un insieme.
2) Limiti delle funzioni
Definizioni di limite finito e infinito per x tendente ad un valore finito e infinito.
Teoremi : Unicità del limite (con dimostrazione)
Permanenza del segno e relativi corollari
Confronto e relativi corollari
Teoremi riguardanti operazioni sui limiti:
sul limite della somma (con dimostrazione)
sul limite del prodotto di una costante per una funzione
il limite come operatore lineare
limite del prodotto di due funzioni
limite della funzione inversa, del quoziente e della radice
limite di funzioni composte
Limiti notevoli:
limite per x   delle funzioni razionali fratte
sin x
tgx
1
1
lim
lim
x
x
x 0
x 0
1  cos x 1
1  cos x
0
 2 lim
lim
2
x
x
x 0
x 0
il numero di Nepero .
Grafico probabile.
Ricerca degli asintoti di una funzione.
Infiniti, infinitesimi e loro confronto: ordine di infinito e di infinitesimo. Parte principale e parte
complementare di un infinito e di un infinitesimo.
3) Funzioni continue
Definizione; continuità delle funzioni in un intervallo chiuso e limitato; monotonia, continuità ed
invertibilità.
Teoremi di Weierstrass, Bolzano e di esistenza degli zeri
Classificazione dei tipi di discontinuità.
Ancora sui limiti: le forme indeterminate 00,  , 10 e ancora limiti notevoli:
0
log (1  x)
 log a e ;
lim a x
x 0
ax  1
lim x  log a
x 0
Collocazione dei limiti notevoli studiati nell’ambito del confronto tra infinitesimi
4) Derivate
59
Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale e suo significato geometrico.
Teorema sulla continuità delle funzioni derivabili (con dimostrazione)
Derivatefondamentali di :
y = cost ; y = x ; y = xn ; y = sin x ; y = cos x
y = ax ; y = ex ; y = log x ; y = logax .
Teoremi sul calcolo delle derivate:
- derivata di una somma di funzioni(con dimostrazione)
- derivata del prodotto (con dimostrazione)
- derivata del quoziente
- derivata di una funzione composta (con dimostrazione)
Applicazioni: derivate di tg x e cotg x.
- derivata della funzione inversa (con dimostrazione)
Dominio della derivata e punti di non derivabilità. Derivata di x e di f ( x) .
Equazione della tangente ad una curva; derivate di ordine superiore; differenziale di una funzione.
Applicazioni fisiche.
5) Teoremi sulle funzioni derivabili
Teoremi di Rolle(con dimostrazione), Cauchy, Lagrange(con dimostrazione) e de l’Hopital.
I limiti notevoli
lim
x 
log x
x
e
lim
x 
ex
x
con    .
6) Completamento del grafico di una funzione
Studio del segno della derivata prima e monotonia della funzione: punti stazionari, massimi e
minimi relativi, flessi a tangente orizzontale.
Massimi e minimi assoluti di una funzione definita in un intervallo chiuso e limitato.
Criterio della derivata seconda per individuare i massimi e minimi relativi di una funzione.
Il segno della derivata seconda e la concavità della funzione.
Teoria generale degli asintoti.
Problemi di massimo e minimo.
7) Integrale indefinito
Definizione di primitiva ed integrazioni immediate o ad esse riconducibili attraverso funzioni
composte
Integrazione delle funzioni razionali fratte
Integrazione per sostituzione e per parti
Integrali di particolari funzioni irrazionali.
8) Integrale definito
Approccio intuitivo al problema del calcolo delle aree. Definizione e proprietà dell’integrale
definito. Teorema della media. La funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo
integrale(con dimostrazione). Formula fondamentale del calcolo integrale e calcolo di aree.
Volumi di solidi di rotazione. Cenni agli integrali impropri.
9) Elementi di geometria solida: parallelismo e perpendicolarità nello spazio; diedri e angoloidi;
poliedri e loro superfici e volumi.
60
10) Brevi cenni di analisi numerica: La risoluzione approssimata delle equazionie l’integrazione
numerica.
Libro di testo: ReFraschini, Grazzi, Matematica per i licei scientifici sperimentali-Vol. 2A – 2B –
3A – ATLAS
61
RELAZIONE FINALE di FISICA
Insegnante: Gnavi Ugo
Il mio lavoro con la classe ha avuto continuità triennale, e pertanto il progetto didattico proposto agli
studenti è risultato univoco nell’impianto metodologico, gli obiettivi invece sono stati via via adattati
alle risposte della classe.
La classe si è dimostrata sin dall’inizio interessata e motivata nei confronti della disciplina e dotata di
buone capacità ed attitudini, anche se un po’ troppo vivace nel comportamento, perlomeno nel terzo
anno di corso, comportamento che è comunque decisamente migliorato nel corso degli anni,
rivelandosi globalmente costruttivo, serio e maturo in quest’ultimo anno scolastico.
La metodologia attuata è stata quella concordata a livello della programmazione del dipartimento di
Matematica e Fisica che prevede una lezione dialogata che cerca costantemente di coinvolgere l’intera
classe nel processo di apprendimento.
Gli studenti, concretamente interessati alla materia, hanno partecipato alle lezioni con serietà ed
attenzione, anche se in generale non sempre è risultato adeguato il lavoro di rielaborazione personale e
di supporto, che di norma, viene svolto a casa.
Ciò ha reso necessario svolgere in classe gran parte del lavoro, in particolare gli esercizi di
applicazione.
Questa situazione, se da un lato ha in parte limitato la possibilità di approfondire tutti gli argomenti
previsti nel piano di lavoro annuale, dall’altra non ha sostanzialmente pregiudicato il rendimento della
classe nei confronti del profitto.
Infatti, anche in forza di un buon livello di autonomia nella gestione dell’attività didattica, delle
potenzialità globalmente più che soddisfacenti pur nella loro ovvia diversificazione individuale, i
risultati raggiunti dalla classe nel complesso sono senz’altro buoni.
Salvo pochi casi, dove un approccio più superficiale e/o un impegno limitato hanno portato al
raggiungimento soltanto degli obiettivi minimi, o anche soltanto di parte di essi, negli altri casi le
buone capacità rielaborative e l’attitudine all’esame delle problematiche della disciplina hanno
consentito di raggiungere buoni risultati nel profitto scolastico,oppure ottimi quando in alcuni casi si è
unito notevole e continuo impegno, partecipazione e concreta applicazione allo studio.
L’attività didattica è stata finalizzata a perfezionare il metodo di lavoro, a potenziare le capacità
logiche di analisi e di sintesi e infine per rendere lo studio della fisica uno strumento per lo sviluppo
delle capacità di critica degli studenti, utilizzando anche il laboratorio come supporto alle lezioni
frontali.
Si è quindi insistito particolarmente sugli esercizi di applicazione, sulla completezza delle unità di
misura, cercando in questo modo di stimolare il ragionamento, l’analisi critica e il collegamento tra i
vari argomenti trattati.
Nell’esposizione si è sempre cercato di stimolare una discussione che nei limiti del possibile
approdasse ad un collegamento tra le varie parti del programma.
Il programma è stato svolto in modo completo e approfondito per quello che riguarda
l'elettromagnetismo, e con numerosi esercizi di applicazione; in modo invece necessariamente più
divulgativo per ciò che riguarda gli argomenti di Fisica moderna.
Per quanto concerne finalità, obiettivi di apprendimento, metodologia e valutazione si è proceduto
come previsto e programmato nel piano di lavoro annuale comune del triennio di matematica e fisica.
Caluso, 28 Aprile 2014
62
PROGRAMMA DI FISICA
LA CARICA ELETTRICA
La carica elettrica; la legge di Coulomb; fenomeni di elettrizzazione; isolanti e conduttori; l’induzione
elettrostatica; la polarizzazione dielettrica; l’elettroforo di Volta; la densità superficiale di carica.
IL CAMPO ELETTROSTATICO
Il concetto di campo elettrico; il campo elettrostatico di una carica puntiforme, di una sfera carica, e di
un condensatore; confronto tra campo elettrico e campo gravitazionale; il flusso del campo elettrico; il
teorema di Gauss; lavoro ed energia potenziale del campo elettrico nel caso del campo uniforme
generato da un condensatore carico e nel caso del campo generato da una carica puntiforme; la
circuitazione del campo elettrico; il potenziale elettrico; superfici equipotenziali; potenziale di un
conduttore in equilibrio elettrostatico; il teorema di Coulomb; il potere dispersivo delle punte; il
generatore di Van De Graff; l’esperimento di Millikan; l’elettroscopio; il moto di una carica in un
campo elettrico.
CAPACITÀ ELETTRICA
La capacità di un conduttore; la capacità di un condensatore; l’effetto di un dielettrico sulla capacità di
un condensatore; il lavoro di carica di un condensatore.
LA CONDUZIONE NEI SOLIDI
La corrente; il generatore di tensione; la resistenza elettrica; le leggi di Ohm; i circuiti elettrici;
resistenze in serie e resistenze in parallelo; le leggi di Kirchoff; determinazione della differenza di
potenziale tra due punti in un circuito; strumenti di misura: voltmetro, amperometro, ohmetro; reostato
e potenziometro; energia e potenza nei circuiti elettrici; l’effetto Joule; carica e scarica di un
condensatore; l’effetto termoionico; il tubo catodico; l’oscilloscopio a raggi catodici; il diodo a tubo
elettronico e la sua caratteristica; il circuito raddrizzatore.
LA CONDUZIONE NEI LIQUIDI E NEI GAS
Conducibilità delle soluzioni elettrolitiche; la conduzione elettrica nei gas a pressione normale e nei
gas rarefatti; la scarica a scintilla.
LA CONDUZIONE NEI SEMICONDUTTORI
Banda di valenza e banda di conduzione nei conduttori, negli isolanti e nei semiconduttori,
semiconduttori di tipo P e di tipo N, la giunzione P-N, il diodo a semiconduttore e la sua caratteristica,
accenni ai transistor, l’effetto fotovoltaico.
IL CAMPO MAGNETICO
I magneti, il campo magnetico e le linee di forza, la polarizzazione magnetica,
l’interazione corrente- magnete ,il campo magnetico generato da una corrente rettilinea , da una spira
e da un solenoide; l’interazione corrente- corrente , la forza elettromagnetica, il vettore B, la
circuitazione dell’induzione magnetica, il flusso dell’induzione magnetica, il momento magnetico su
una spira percorsa da corrente, comportamento magnetico della materia, gli elettromagneti, la forza di
Lorentz, moto di una carica in un campo magnetico, lo spettrografo di massa, l’effetto Hall,
acceleratori di particelle, l’induzione elettromagnetica, le leggi di Faraday, Neumann e Lenz;
l’autoinduzione, il coefficiente di autoinduzione, dinamo e alternatore, la f.e.m. alternata, il valore
efficace della corrente (tensione) alternata, il trasformatore, il problema del trasporto dell'energia
elettrica.
Le equazioni di Maxwell (solo l’enunciato).
63
ATOMI, NUCLEI, PARTICELLE
Genesi di un’onda elettromagnetica, lo spettro elettromagnetico, i raggi x, lo spettro dei raggi x,
l’assorbimento dei raggi x, cenni sull’origine della teoria dei quanti, l’interazione radiazione- materia:
l’effetto fotoelettrico, l’effetto Compton, la produzione di coppie; il nucleo, la radioattività naturale e
artificiale, la legge del decadimento radioattivo, i raggi α , β, γ ,cenni sugli effetti biologici delle
radiazioni ionizzanti, fissione e fusione nucleare, particelle e antiparticelle, annichilazione della
materia e materializzazione dell’energia, particelle strabili e instabili, i quanti mediatori delle
interazioni fondamentali.
RELATIVITÀ
La relatività ristretta:
- i postulati e le relative implicazioni, dilatazione del tempo e contrazione dello spazio.
- la meccanica relativistica e le sue applicazioni.
Accenni alla relatività generale:
il principio di equivalenza, il rallentamento degli orologi e la deflessione dei raggi luminosi in un
campo gravitazionale.
Bibliografia: Caforio- Ferilli - FISICA - Vol. 3 - Le Monnier
Caluso, 28
Aprile 2014
L’insegnante: Gnavi Ugo
64
Relazione di materia/programmi: Informatica
a) Situazione di partenza
La V D è composta da 15 allievi, negli anni precedenti ha cambiato docente di Informatica e
Sistemi Automatici ogni anno.
Il libro di testo è risultato utilizzato in maniera trascurabile, anche perché caratterizzato da un
livello di complessità non compatibile con le conoscenze di matematica e fisica degli allievi.
La classe sin dalla prima lezione ha espresso dubbi sull'adeguatezza del proprio livello di
conoscenza della materia. Dopo una fase iniziale di difficoltà la classe appare motivata e partecipa
costruttivamente alle lezioni.
L'accertamento dei prerequisiti è stato fatto mediante esercitazioni di laboratorio, soprattutto
relative alle capacità di elaborazione di algoritmi con approccio “problem solving”. E’ emerso un
livello poco omogeneo di competenze, conoscenze e abilità.
Per quanto riguarda i sistemi automatici una programmazione frammentaria degli anni precedenti
e la necessità di rafforzare le competenze di base.
b) Valutazione consuntiva
Nella definizione pragmatica e perseguimento degli obiettivi disciplinari, si è tenuto conto della
situazione della classe, a livello di conoscenze e competenze, del programma svolto negli anni
precedenti nelle classi quinte in questa scuola, e delle indicazioni ministeriali relative ai
programmi del liceo scientifico tecnologico.
Ci si è posto l’obiettivo di fornire competenze di base sulla materia, utile anche agli studi
universitari successivi.
E’ stato poi ritenuto opportuno dare priorità a contenuti informatici rispetto a quelli di sistemi
automatici sia per il livello di interesse manifestato dalla classe sia per l’obiettiva difficoltà di
recuperare, nel corso dell’anno, contenuti non sviluppati negli anni precedenti.
Si è pertanto focalizzato lo sforzo didattico sui seguenti obiettivi disciplinari:
• Modellazione e mezzi di rappresentazione dell'informatica, della teoria dei sistemi;
• conoscere i paradigmi di base della programmazione strutturata ed a oggetti;
• progettare e implementare semplici classi in Visual Basic (linguaggio già utilizzato nel
corso del III e IV anno);
• costruire programmi utilizzando strutture di controllo e strutture dati adeguate.
• saper analizzare e progettare un data base con il modello E/R, derivarne lo schema
relazionale ed implementarlo utilizzando strumenti DBMS evoluti per la gestione e
l'interrogazione del data base (MS Office Access ).
• definire il modello ingresso/uscita di semplici sistemi continui, connettendo blocchi
funzionali elementari;
• conoscere i principali dispositivi di trasduzione ed attuazione utilizzati in catene di
controllo
E’ stata riscontrata una buona risposta da parte della classe che ha mostrato, a livelli diversi, di
aver raggiunto gli obiettivi di apprendimento e competenza prefissati.
c) Metodologia didattica adottata e tipo di verifiche
La metodologia didattica per il raggiungimento degli obiettivi sarà basata su:
• lezione frontale dialogata
• attività di laboratorio
• lezione interattiva
• problem-solving
Nel corso dell'anno scolastico sono state predisposte prove di natura scritta e pratica.
65
Le prove scritte realizzate attraverso questionari con domande chiuse e aperte, per la verifica dei
livelli di apprendimento degli aspetti teorici, e con lo risoluzione di problemi per verificare abilità
e competenze.
In particolare sono state assegnate prove scritte relativamente a:
• progettazione di flow-chart
• progettazione di schemi e/r
• progettazione di schemi relazionali
• semplificazione di schemi a blocchi
Le esercitazioni e le prove pratiche sono state invece:
• Codifica di algoritmi con programmazione imperativa
• Codifica di semplici soluzioni con programmazione ad oggetti
• Implementazione di semplici esempi di basi dati, scaturite dalla progettazione e/r e logica
realizzata dall’allievo, con l’utilizzazione del MS Access.
Si allegano due esempi di prove scritte, una relativa a sistemi l’altra alle basi dati
66
Programma Svolto
Richiami dagli anni precedenti
•
•
Progettazione algoritmi e flow-chart
Implementazione e verifica algoritmi (Visual Basic)
Data Base Relazionale e il DBMS MSAccess
•
•
•
•
•
•
Definizione e caratteristiche di un data base relazionale
Analisi e progettazione concettuale con il Modello E/R
Progettazione dello schema relazionale
Vincoli
Il DBMS Access
 La creazione delle tabelle
 Le relazioni tra tabelle
 Le query
 Le maschere
 I report
Cenni al linguaggio SQL
La programmazione ad oggetti
•
•
•
Richiami sui concetti di programmazione procedurale, il passaggio parametri, le caratteristiche e i
vantaggi della programmazione ad oggetti,
Struttura di una soluzione ad oggetti
Implementazione e utilizzazione di semplici esempi classe
Richiami dei fondamenti di Teoria dei Sistemi:
•
•
•
•
Definizione e approccio metodologico
Classificazione dei sistemi
Modello dello schema a blocchi
 Nodo sommatore, diramatore, blocco orientato
 Strutture di base (serie, parallelo, retroazione)
Semplificazione di Schemi a Blocchi
Catene di acquisizione e distribuzione dati
•
Dispositivi di ingresso e di uscita
 trasduttori: di posizione, di temperatura, di velocità, acustici
 attuatori: motori in corrente continua, motori passo-passo, relè.
67
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5^D
Educazione Fisica
Relazione
La classe, costituita da quindici elementi, ha evidenziato nel corso degli anni un buon interesse per
la pratica sportiva e nonostante specifiche inclinazioni per il gioco del calcio, non si è mai sottratta
alle proposte didattiche alternative, cercando sempre di impegnarsi nei nuovi apprendimenti e
sapendo gestire la propria esuberanza in modo corretto e proficuo.
La scelta dei contenuti è stata il più possibile varia, al fine di stimolare la curiosità degli alunni verso
i molteplici aspetti della materia, e progressiva sia dal punto di vista dell’impegno muscolare , che
coordinativo. Nel percorso relativo alle diverse esperienze, si è sempre registrato un incremento delle
capacità condizionali, di controllo e adattamento motorio, che sicuramente hanno determinato
l’acquisizione e il consolidamento di competenze , rafforzando il bagaglio personale di ciascun
allievo. Ovviamente la generale positività dei risultati è determinata anche da un buon livello di
partenza e dalla capacità del gruppo di collaborare per il conseguimento degli obiettivi, sia a livello
individuale , che di squadra.
L’approccio didattico ha visto l’utilizzo prevalente di lezioni frontali volte all’impostazione di nuovi
elementi e l’ampio utilizzo di percorsi e circuiti, specie nella prima parte della lezione e nel primo
periodo dell’anno scolastico. All’inizio del secondo periodo, la classe ha svolto quattro lezioni
presso la palestra privata “Gymmy” di Caluso, dove ha avuto modo di applicare i principi teorici
dell’allenamento con le macchine.
Il programma teorico ha seguito la traccia presentata nei piani di lavoro ad inizio anno. Secondo le
indicazioni ministeriali le conoscenze teoriche devono avere un diretto riferimento con l’attività
pratica e fornire quei fondamenti scientifici che permettono all’allievo di comprendere le finalità del
movimento e la sua realizzazione, allo scopo di renderlo autonomo nella scelta di future esperienze,
con la consapevolezza di quelli che sono i principi di tutela della propria salute. Anche la scelta di
trattare alcuni argomenti relativi alla storia dell’educazione fisica e al fenomeno olimpico, quale
momento distintivo dell’espressione mondiale dello sport, è dettata dall’esigenza di porre
l’attenzione sull’ aspetto culturale e sociale della disciplina. Purtroppo le ore curriculari a disposizione
per svolgere l’attività pratica e teorica non sono state sufficienti per approfondimenti tematici e gli
argomenti sono stati trattati a livello generale.
Pur palesando una decisa propensione per la pratica, gli alunni hanno seguito con discreta attenzione
anche le lezioni teoriche, la partecipazione è stata costante, gli interventi motivati, l’applicazione
corretta e i risultati soddisfacenti.
Criteri di valutazione
Poiché la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle produzioni complesse, per la
quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi, la valutazione globale, per ogni singolo
alunno, ha tenuto conto della progressione nell’apprendimento in base a test specifici relativi ai
diversi obiettivi , dell’approccio nei confronti delle proposte didattiche, dell’autonomia operativa
evidenziata nei molteplici ambiti motori, della partecipazione attiva , costruttiva e propositiva alle
attività affrontate, anche in ambiti extra curriculari.
Programma svolto
Programma pratico
-Ginnastica generale
Esercizi a corpo libero a carattere generale
Esercizi di riporto con piccoli attrezzi e leggeri sovraccarichi
Esercizi di riporto ai grandi attrezzi
Corsa variata
Andature ginnastiche
Percorsi ginnastici e circuiti a stazioni
Esercizi di stretching
68
-Ginnastica artistica
Acrogym: elementi a coppie e a gruppi di più elementi. Combinazione di figure d’equilibrio con
elementi ginnastici di collegamento
Anelli : salita all’appoggio, squadra avanti, verticale e squadra indietro dalla sospensione, capovolta
indietro in uscita dall’attrezzo
Cavallo : volteggio framezzo piegato, volteggio divaricato, volteggio ribaltato con arrivo in piedi
-Atletica leggera
Corsa di resistenza
Valutazione su 2 delle specialità affrontate nel corso di studi: 100mt piani, 60mt hs, 1000mt, salto in
lungo, salto triplo, salto in alto, lancio del disco, getto del peso
-Giochi di squadra
Basket : ripasso dei fondamentali e gioco
Calcio a 5: gioco in forma libera
Softball : gioco di squadra su campo adattato
Pallavolo: gioco con alzatore al centro e cambio d’ala
Programma teorico
- Richiami di anatomia e fisiologia dell’apparato locomotore
- L’allenamento sportivo:
definizione di
allenamento, aggiustamento, adattamento,
supercompensazione, sovrallenamento
- Concetto di carico allenante : elementi costitutivi del carico di allenamento, carico interno , carico
esterno
- I mezzi dell’allenamento: esercizi a carattere generale, speciale, specifico
- La periodizzazione: il macrociclo e il microciclo, periodo di preparazione, agonistico e di
transizione
- I principi dell’allenamento: specificità, individualizzazione, continuità e varietà
- Le fasi della seduta di allenamento: riscaldamento, parte centrale, defaticamento
- Il riscaldamento: obiettivi, effetti, tipi di riscaldamento, durata
- La forza: definizione e classificazione, metodiche di allenamento, regimi di contrazione muscolare
- La velocità: definizione , velocità di reazione, frequenza e traslocazione, metodiche di allenamento
- La resistenza: definizione e classificazione, concetto di endurance, steady-state, concetto di soglia
anaerobica, test di Conconi, di Leger-Boucher, di Cooper, metodi di allenamento continui e con
l’intervallo
- La flessibilità : articolarità e estensibilità ,definizione e classificazione, metodiche di allenamento,
lo stretching, il metodo PNF
- Le capacità coordinative: generali e speciali, forme di coordinazione intersegmentaria,
oculosegmentaria, destrezza; principi generali dell’allenamento
- Il doping : definizione, legislazione sportiva, il codice Wada, la lista di sostanze proibite: steroidi
anabolizzanti, somatotropina, corticotropina, eritropoietina, beta-2agonisti, modulatori degli ormoni,
diuretici, stimolanti , narcotici, cannabinoidi, alcol, betabloccanti. Metodi proibiti: infusioni
endovenose, doping ematico e genetico. Integratori alimentari: aminoacidi a catena ramificata, creatina
e carnitina
- Le origini dell’educazione fisica dalle scuole europee ai giorni nostri: la scuola tedesca, quella
svedese e quella inglese. L’educazione fisica in Italia dall’’800 a oggi.
- Il fenomeno olimpico dall’antichità alle Olimpiadi moderne.
LIBRO di TESTO: Fiorini, Coretti, Bocchi, “Corpo libero due”. Marietti Scuola
L’insegnante
69
SIMULAZIONI di TERZA
PROVA
inglese
informatica
storia
filosofia
fisica
biologia
chimica
scienze della terra
educazione fisica
70
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA STORIA
1) Dalla marcia su Roma alla dittatura : si individuino, in forma schematica, le tappe di tale
passaggio attraverso precise coordinate spazio-temporali. (15/20 righe)
2) La repubblica di Weimar: caratteristiche. Si faccia riferimento alla costituzione, alla situazione
economica, alla fine della repubblica (15 righe)
3) Si descrivano sinteticamente le tre fasi che caratterizzano la persecuzione degli ebrei sotto il
regime nazista (10 righe)
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI SCIENZE DELLA TERRA
1- Dopo aver detto che cosa sono i venti indica i fattori che determinano direzione e velocità di
un vento e spiegane l’azione.
2- Parla dei fattori da cui dipende il clima di una regione indicando il modo in cui essi vanno
ad influire sul clima stesso.
3-Tessitura, proprietà chimiche (pH, rapporto C/N) e colore sono alcune delle caratteristiche
distintive di un suolo. Descrivile.
71
72
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA FILOSOFIA
1) Esponi i caratteri e il significato del concetto di superamento (Aufhebung) in G.W.F.Hegel.
2) Qual è il ruolo della rimozione nella vita della coscienza secondo S.Freud?
3) Che cosa rappresenta nella filosofia di F.W.Nietzsche la figura dell’oltreuomo?
Esempio di terza prova: Informatica
1.
Quale è il ruolo della progettazione concettuale delle Basi Dati e quali sono le caratteristiche del
Modello E/R (Entity/Relationship)
2.
Spiega i concetti di incapsulamento ed ereditarietà nella programmazione orientata agli oggetti
3.
Qual è la differenza tra sistemi algebrici e con memoria.
Griglia di valutazione per le risposte aperte:
 Pertinenza ed efficacia della risposta
 Completezza/estensione della risposta
 Chiarezza e correttezza espositiva
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
5 punti
3 punti
2 punti
QUESITI DI CHIMICA
1.
Rappresenta la formula generica di un L- amminoacido a pH isoelettrico quindi descrivine la
struttura collegandola alle proprietà fisiche e chimiche della categoria di composti . Scrivi gli equilibri
che si instaurano se lo stesso amminoacido si trova in ambiente acido o in ambiente basico.
2. Descrivi e confronta le caratteristiche e la struttura dei trigliceridi saturi e insaturi.
3.
Che cos’è un anticodone, quale funzione svolge e in quale tipo di acido nucleico si trova?
SIMULAZIONE 3^ PROVA
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
Rispondi ai seguenti quesiti :
1) Qual è l’importanza del carico all’interno di un programma di allenamento?
2) Dai una definizione di resistenza in ambito sportivo e illustra i criteri che ne danno diverse
classificazioni
3) L’aspetto qualitativo del movimento è rappresentato dalle capacità coordinative: cosa
s’intende per coordinazione e quali sono le sue diverse forme?
73
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Classe 5D Indirizzo Scientifico - Tecnologico
Tema di MATEMATICA
1. Dopo aver definito la derivata di una funzione in un punto e illustrato il suo significato geometrico, si
determini il valore di k in modo che la funzione f(x) =
abbia f ‘(2)=2.
Si dia una interpretazione del risultato alla luce della introduzione teorica precedentemente
effettuata.
2.
Dopo aver enunciato il teorema di Lagrange, si determini per quali valori dei parametri la
funzione:
se x≥0
f(x) =
3kx2 – tx + 1
se x<0
ne soddisfa le ipotesi nell’intervallo [-1 , 2]
3. Si effettui uno studio completo della funzione y =
tracci il grafico.
fino allo studio della derivata prima e se ne
74
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI BIOLOGIA E LABORATORIO
1- Caratteristiche degli enzimi di restrizione e loro impiego nella tecnologia del DNA ricombinante.
2- Ripercorri le tappe fondamentali del processo che ha portato alla comparsa delle prime cellule nell’ambiente
primordiale dellaTerra.
3- Confronta i modelli di mortalità di elefanti e ostriche.
Simulazione Terza Prova: Inglese

ANSWER THE FOLLOWING:
1) What were Victorian values?
(from 7 to 10 lines max.)
2) Tell about the plot of Hard Times.
(from 7 to 10 lines max.)
3) Why can The picture of Dorian Gray be considered deeply allegorical?
(from 7 to 10 lines max.)
75
Studenti
AGOSTINI
BARO
Firma per presa visione
Luca
Jessica
BOGGIO
Luca
BRESSO
Federico
CIAMPOLILLO Nicola
D’AGUANNO
Alessio
DAL ZOVO REALE Thomas Luca
DE CICCO
Fabrizio
FISANOTTI
Andrea Ambrogio
LO PICCOLO
MINETTO
OTTINO
Alessio
Sonny
Andrea
PIGNOCCHINO Gianmarco
RIVALTA
Federico
ZAPPATA
Matteo
76
ESAMI DI STATO 20 /20
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P. MARTINETTI” CALUSO
COMMISSIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia………………………………………………
CANDIDATO.…………………………………………………
CLASSE 5D
Griglia di correzione fisica e laboratorio
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
Conoscenza dei
contenuti specifici
4 punti
Capacità di commento e
argomentazione
4 punti
Correttezza nei calcoli e
nell’utilizzo coerente delle
regole
Conoscenza ed utilizzo della
terminologia scientifica
(lessico specifico, grafici,
unità di misura…)
4 punti
3 punti
LIVELLO
RILEVATO
PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
1
2
3
3.5
4
1
2
2.5
3
4
1
2
2.5
3
4
Insufficiente
Sufficiente
Buona
1
2
3
TOTALE
/15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
77
ESAMI DI STATO 20 /20
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO
COMMISSIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PRIMA PROVA
ITALIANO
CANDIDATO ………………………………………………….
CLASSE 5
TIPOLOGIA……………………….
Obiettivi
Punteggio
Punti
assegnati
1 Organizzazione discorso (morfo-sintassi-punteggiatura)
0,5 - 2
2 Ortografia
0,5 - 2
3 Lessico
0,5 - 2
Tipologia A – testo narrativo
4 Svolgimento completo della traccia
0,5 - 1
5 Comprensione del testo
1-3
6 Analisi e commento del testo
1-3
7 Approfondimenti (contestualizzazione)
0,5 - 2
Tipologia A – testo poetico
8 Svolgimento completo della traccia
0,5 - 1
9 Comprensione del testo
1-3
10 Analisi e commento del testo
1-3
11 Approfondimenti
0,5 - 2
Tipologia B
12 Svolgimento completo della traccia
0,5 - 1
13 Comprensione documenti proposti e riferimenti coerenti
1-3
14 Ricchezza dei contenuti
1-3
15 Rielaborazione personale
0,5 - 2
Tipologia C
78
16 Adeguatezza alla traccia
0,5 – 2
17 Conoscenza argomento
1,5 – 4
18 Rielaborazione personale
1-3
Tipologia D
19 Adeguatezza alla traccia
0,5 - 2
20 Ricchezza dei contenuti
1,5 – 4
21 Rielaborazione personale
1-3
totale punti
/15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
……………………………………………
…………………………………….………..
…………………………………………….
79
ESAMI DI STATO 20 - 20
MARTINETTI” CALUSO
IIS “P.
COMMISSIONE ………………………………
COLLOQUIO – GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CANDIDATO …………………………………………………. …………..CLASSE 5
Indicatore
ESPOSIZIONE
QUALITA’ DELLE CONOSCENZE
CAPACITA’ DI COLLEGAMENTI
E RACCORDI
PLURIDISCIPLINARI: TESINA
DISCUSSIONE E
APPROFONDIMENTO
DEI DIVERSI
ARGOMENTI
REVISIONE ELABORATI
intervallo Valutazione
1
2
3
4
5
6
7
8
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Non del tutto sufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
2
3
4
5
6
7
8
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Non del tutto sufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Critiche ed eccellenti
1
2
3
3,5
4
4,5
5
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Non del tutto sufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buono
Ottimo
3
4
5
5,5
6
6,5
7
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Non del tutto sufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buono
Ottimo
0
1
2
punti
Assai carente
Parziale
Esauriente
80
VOTO …………………../30
ESAMI DI STATO 20 /20
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P. MARTINETTI” CALUSO
COMMISSIONE
L
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
TERZA PROVA
Materia………………………………………………
CANDIDATO …………………………………………………
CLASSE 5
Griglia di correzione per le discipline linguistico-umanistiche
Indicatori
Conoscenza specifica
degli argomenti richiesti
Punteggio massimo attribuibile Livelli
6
Padronanza della lingua
e proprietà del
linguaggio disciplinare
5
Capacità di
 argomentazione
 utilizzazione delle
conoscenze
 sintesi
4
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
TOTALE
Punteggi corrispondenti
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
2
2.5
3
3.5
4
/15
81
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE "P. Martinetti" - Caluso – (TO)
ESAME DI STATO 2013/2014
COMMISSIONE
- CLASSE 5^D SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Griglia di correzione terza prova per la lingua inglese da attribuire a ciascuna domanda
NOME E COGNOME DEL CANDIDATO………………………………........................................................
Indicatori
Conoscenza
Specifica
Degli
Argomenti
Richiesti
Padronanza
Della lingua e
Proprietà del
Linguaggio
Disciplinare
Capacità di
argomentazione
utilizzazione
delle conoscenze
 sintesi
Punteggio Livelli
massimo
attribuibile
Insufficient
e
6
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
5
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
4
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
15
Indicatori
Conoscenza
Specifica
Degli
Argomenti
Richiesti
Padronanza
Della lingua e
Proprietà del
Linguaggio
Disciplinare
Capacità di
argomentazione
utilizzazione
delle conoscenze
 sintesi
Conoscenza
Specifica
Degli
Argomenti
Richiesti
Padronanza
Della lingua e
Proprietà del
Linguaggio
Disciplinare
Capacità di
argomentazione
utilizzazione
delle conoscenze
 sintesi
1
2
3
4
5
2
2.5
3
3.5
4
Punteggi
corrispondenti
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
2
2.5
3
3.5
4
Totale
Punteggio Livelli
massimo
attribuibile
Insufficient
e
6
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
5
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
4
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
15
2
3
4
5
6
Totale
Punteggio Livelli
massimo
attribuibile
Insufficient
e
6
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
5
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Insufficient
e
4
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
15
Indicatori
Punteggi
corrispondenti
Punteggi
corrispondenti
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
2
2.5
3
3.5
4
Totale
PUNTEGGIO ……………/15
82
ESAMI DI STATO 20 /20
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P. MARTINETTI” CALUSO
COMMISSIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
TERZA PROVA
Materia………………………………………………
CANDIDATO …………………………………………………
CLASSE 5
Griglia di correzione per le discipline scientifiche tranne chimica, biochimica e anatomia nel biologico
INDICATORI
PUNTEGGIO MASSIMO
ATTRIBUIBILE
Conoscenza dei
contenuti
7 punti
Comprensione
e/o applicazione
e/o rielaborazione
5 punti
3 punti
Esposizione
LIVELLI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
TOTALE
PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
2
3
4
5
6
7
2
2.5
3
3.5
4
5
1
1.5
2
2.5
3
/15
83