INCENTIVI CULTURE

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut: 246/ATSUD/NA
FUTURA
topFive
••• 36-37
• Luca, l’Einstein napoletano
• Sud ultralargo con Garr-X
INCENTIVI
•Neuroscienze, cooperazione Italia-Spagna
•Mobilità in Germania: fino a 20mila euro
•Staffetta generazionale, via alle domande
•Formazione per Pmi: bando da 10 milioni
•Vini campani, 2 milioni per l’export
••• da pagina 14 a 18 e 23
IL DENARO
ECONOMIA POLITICA PROFESSIONI | GIORNALE DELL’EUROPA MEDITERRANEA
denaro.it
ANNO XXIV - N° 113 - nuova serie
SABATO 21 GIUGNO 2014
Italiani all’estero
fonte d’ispirazione
euro 2
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Missione Niaf
Si rafforza
l’asse
tra Campania
e Stati Uniti
DI ALFONSO RUFFO
La riunione tra Napoli e Sorrento del Board della Niaf, la più numerosa e potente fondazione italo-americana, ripropone un tema
che rischia di diventare logoro come la centralità del Mezzogiorno nelle dinamiche economiche del Mediterraneo o la straordinaria
bellezza delle nostre terre che dovrebbe trasformarsi in richiamo turistico e reddito per gli
abitanti.
Il tema è utilizzare la straordinaria rete dei nostri connazionali all’estero - molti dei quali
meridionali, campani e napoletani – per facilitare e accelerare i processi d’internazionalizzazione delle imprese più dinamiche che,
stressate dalla carente domanda interna, decidono finalmente di sfidare il mondo dandosi l’assetto giusto.
Chiunque viaggi un poco sa che gli italiani sono dovunque e dovunque si fanno valere ricoprendo sempre più spesso incarichi di vertice e responsabilità nelle nuove società che
premiamo il merito e l’intraprendenza come
noi non sappiamo fare. Capi di Stato, deputati, professionisti di grido, grandi imprenditori, manager di successo sono partiti da qui.
Ora, le reti che dovrebbero rappresentare questa variegata e ricca realtà sono molte. A parte quelle diplomatiche, che pure stanno cambiando volto e atteggiamento diventando via
via più amiche del business, possiamo confidare sul sistema delle Camere di commercio
all’Estero (di natura privata) e sulla rinata vivacità dell’Ice, l’Istituto per il commercio con
l’Estero. Assocamerestero, per esempio, conta circa settanta uffici nel mondo in quasi altrettanti Paesi con poco meno di quarantamila
imprese iscritte volontariamente. Imprese
molto disponibili a scambiare, collaborare, investire con aziende della terra d’origine che
avessero voglia e capacità di superare i confini nazionali prendendo ispirazione da chi ce
l’ha fatta.
E’ fuori di dubbio che un’azione coordinata e
continuata in questa direzione, favorita dalle
istituzioni locali e potenziata dalle Agenzie a
questo preposte, accentuerebbe la formazione di attori competitivi sullo scacchiere internazionale e allo stesso tempo favorirebbe la
conoscenza allargata dei nostri beni naturali,
artistici, architettonici con ricadute positive
in patria.
Il tutto uscendo dal velleitario vorrei ma non
posso che riempie i nostri discorsi, i nostri convegni, le nostre accademie.
••• pagina 5
Joseph Del
Raso
John M. Viola
CREDITO
Tessuti e capi hi tech
Napoli incanta il Pitti
UNA TRADIZIONE che non ha bisogno di presentazioni: è da secoli che la moda napoletana fa scuola e si fa conoscere, in Italia e nel
mondo. Quella capacità incredibile di disegnare e confezionare abiti e accessori è più viva che mai e da martedì a venerdì scorsi ha
calamitato gli sguardi a Pitti Uomo
86, la rassegna fiorentina della
moda maschile che sulla tradizione partenopea ha proiettato un
film, “E poi c’è Napoli”: un tributo a uno stile diventato sinonimo di eleganza maschile in tutto
il mondo.
••• 8
Renzi: Aiutate le Pmi
I banchieri campani
rispondono all’appello
CULTURE
L’uomo dei libri
passa il testimone
Modelli di Tramontano,
Sartoria Partenopea
e Isaia
••• pagine
32-35
Da pagina 24 a pagina 29
Pagina 30 e 31
••• 9
Al centro del giornale
Mauro Giancaspro
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
AGENDA
È ACCADUTO
[SETTE GIORNI]
2
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Zevallos, le nuove sale
Arte e musica a Pozzuoli
INTESA SANPAOLO riapre le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Ieri alzato il sipario sulle sale riallestite per la valorizzazione di un nucleo di oltre 120 opere, attraverso le quali è possibile ripercorrere le vicende
fondamentali delle arti figurative in città, in un
arco cronologico che dagli esordi del Seicento si
spinge sino ai primi anni del Novecento: tra le
opere ospitate, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. Il nuovo intervento si inscrive nell’ambito di Progetto Cultura, il programma pluriennale dele attività culturali di Intesa Sanpaolo.
GRAN GALÀ di presentazione dell’Associazione Culturale “Leottoezerotre-Spacciatori d’arte” - presieduta da Paola Basile - dal titolo “StArt..Estate con noi!”
patrocinata dal Comune di Pozzuoli. Pittura, Scultura, Artigianato, Musica, Poesia, Danza, Fotografia,
Teatro si contamineranno e si fonderanno: una sintesi di tutto ciò che l’ Associazione Culturale intenderà promuovere durante le tappe del suo viaggio.
Partecipano: la concertista Ivana D’Addona (impeto e passione al pianoforte), Lino Vairetti (voce, armonica a bocca, chitarra acustica dello storico gruppo degli Osanna) e Gennaro Barba (batterista degli
Osanna, presidente onorario de Leottoezerotre).
DI ANTONIO ARRICALE
Sabato 21 giugno - ore 19.30
Pozzuoli (Na), Sporting Club La Pietra, via Napoli, 147
RIFORME E CRESCITA
TRA ACCELERAZIONE E FRENI
VIA LIBERA definitivo della Camera dei deputati al
decreto Irpef. Emanato lo scorso aprile dal Consiglio
dei ministri il decreto degli 80 euro in busta paga è
stato convertito in legge con 342 voti favorevoli e
201 contrari. A favore della maggioranza hanno
votato anche alcuni deputati della Sinistra e libertà
che sulla questione si è dunque spaccata, perdendosi
definitivamente per strada il gruppo dei miglioristi
(intesi come il séguito del capogruppo Gennaro
Migliore) destinato a migrare tra le file del Pd. Il
decreto convertito in legge prevedeva anche il taglio
dell’Irap del 10 per cento e il pagamento di un’altra
tranche di debiti Pa. Su quest’ultimo punto è da
registrare il concomitante e formale (procedura di
infrazione) richiamo dell’Unione europea ai ritardi
dei pagamenti dell’Italia nei confronti delle imprese
creditrici.
***
Invero, la questione rientra a pieno titolo all’interno
del grande tema della riforma della pubblica
amministrazione, su cui ha puntato molto il premier
Matteo Renzi in questi circa quattro mesi di governo,
che però si muove tra timidi passi avanti e brusche
frenate. Così, per esempio, mentre la Camera si è
dato un nuovo regolamento, in base al quale le leggi
del governo verranno approvate entro un mese; dal
decreto varato in materia da Palazzo Chigi alla fine
è saltata proprio la norma “sui tempi certi” dei decreti
attuativi che devono seguire le leggi. Che poi è il vero
problema: le leggi si fanno ma restano nei cassetti dei
ministeri che ritardano tutto, spesso sine die. Così
come, per ora, resta soltanto annunciata l’uso della
scure per dimezzare prefetture, ragionerie, archivi,
direzioni del lavoro e camere di commercio.
Insomma, l’idea di avere più dipendenti agli sportelli
e tutti gli uffici allocati in un unico immobile –
sull’esempio anglosassone – resta mera suggestione.
Avviato concretamente al traguardo sembra invece
l’accordo tra Renzi e Silvio Berlusconi sul cosiddetto
Senato 2.0. Ad ogni modo, la percezione che
dell’Italia si comincia ad avere dai principali punti di
osservazione stranieri sembra finalmente positiva. Gli
economisti del Fondo monetario, per esempio, pur
restando critici sul versante della ripresa, dove
evidentemente c’è ancora molto da fare nel Belpaese,
hanno mostrato di apprezzare il dinamismo del
governo ed in particolare del premier. Giudizio che
è sostenuto anche dai segnali economici incoraggianti
che intanto emergono in alcuni settori trainanti per
il paese: tessile e meccanica, in particolare. Segnali
che in aprile hanno fatto registrare un significativo
balzo nelle vendite, mentre nell’edilizia – grazie agli
incentivi – si può dire sia finita la caduta. Segnali
positivi anche sul fronte finanziario, in questa ottava
appena conclusa, con i mercati che hanno festeggiato
la Federal Reserve nel momento in cui si è impegnata
a mantenere una politica monetaria accomodante
sul lungo termine. Euforia che si è registrata
soprattutto a Piazza Affari, dove – tra le società già
sbarcate in borsa e quelle in arrivo (Fineco, Fincantieri
e Cerved) – i fondi raccolti superano già i 28 miliardi,
toccando il record dell’anno d’oro 2007.
***
Insomma, complessivamente, è stata una settimana
non male, quella appena trascorsa, ancor più se si
pensa che era cominciata con quello che è stato
definito il “lunedì nero del contribuente”: 54 miliardi
prelevati dalle tasche degli italiani tra Imu, Tasi, Irpef,
addizionali, Ires, Irap, Iva ed altri balzelli minori. E
con le notizie di tensioni in arrivo dalla Russia e
dell’Iraq con conseguenti preoccupazioni e ricadute
sui prezzi del gas e del petrolio. Una settimana,
peraltro, in cui l’opinione pubblica è stata distratta
anche da eclatanti notizie di cronaca: dall’arresto del
presunto assassinio di Yara Gambirasio, al massacro
della famiglia – moglie e due figlioletti – per mano
di Carlo Lissi, all’esistenza di una cupola per
aggiustare le sentenze svelata dal boss di camorra
Antonio Iovine. E su tutto e tutti, poi, i Mondiali di
calcio e il cammino degli azzurri.
[ SABATO 21 GIUGNO ]
◗ ore 9.00 - Salerno, A.O. Ruggi d’Aragona
Via San Leonardo, 1
Inaugurazione del Centro Trapianti a Salerno
L’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona
di Salerno si dota di un reparto di Ematologia e Centro trapianti di cellule staminali emopoietiche. Il nuovo centro sarà in grado di garantire 40 trapianti di midollo all anno per i pazienti con gravi malattie del sangue. Taglio del nastro con Stefano Caldoro, presidente
della Regione Campania; Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno; Aurelio Tommasetti, rettore dell’Università di Salerno; Antonio Squillante, direttore generale Asl Salerno.
[ DOMENICA 22 GIUGNO ]
◗ ore 18.30 - Ercolano (Na), S. Maria a Pugliano
Piazza Pugliano
Corpus Domini con il Cardinale Sepe
Nella solennità del Corpus Domini il Cardinale Crescenzio Sepe a Ercolano per la concelebrazione eucaristica nella piazza antistante la Chiesa di Santa Maria a
Pugliano. Segue la processione eucaristica che, partendo da piazza Pugliano, attraverserà via IV Novembre e
corso Italia, dove si concluderà nella parrocchia del
Santissimo Sacramento.
◗ ore 19.15 - Amalfi (Sa), Arsenale della Repubblica
Largo Cesareo Console, 3
Inaugurazione della mostra Vitriolum
“Simboli ermetici e magia popolare” è il nome della mostra di pittura in esposizione fino al 27 luglio, promossa
dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune
di Amalfi, retto da Daniele Milano. Opere di Annalisa Cerio e Ernesto Saquella: la mostra segue il ritrovamento di due antiche formule di medicina popolare in
un archivio privato amalfitano.
[ LUNEDÌ 23 GIUGNO ]
◗ ore 09.00 - Napoli, Tar Campania
Piazza del Municipio, 64
Anticorruzione e Trasparenza
Forum per indagare il fenomeno della corruzione e del-
IL DENARO
Tel. 081 19137100 • Fax 081 19335491 • [email protected]
Quotidiano economico – edizione settimanale a stampa
Anno XXIV – n° 113 – nuova serie – 21 giugno 2014
Direttore responsabile:
Alfonso Ruffo
Società editrice: Editoriale Il Denaro SpA
Direzione e Amministrazione: Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli
Sito internet: www.denaro.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
lo scambio di favori illeciti: al convegno partecipazione
straordinaria di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Il forum sarà introdotto
dagli indirizzi di saluto di Cesare Mastrocola, presidente Tar Campania; Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Napoli; partecipano Francesco Fimmanò, preside dell’Università Pegaso; Franco Jannuzzi, presidente Anci Campania. Tra gli altri
contributi, quelli di Daniele Fortini, ad dell’Ama; Michele Di Iorio, presidente Federfarma Campania.
◗
ore 9.30 - Napoli, Caserma Zanzur
Via Alcide De Gasperi, 4
240° Anniversario della Guardia di Finanza
Alla presenza delle massime Autorità civili, militari e religiose, all’interno della Caserma Zanzur, sede storica delle fiamme gialle partenopee, avrà luogo la cerimonia militare celebrativa del 240° anniversario della fondazione
della Guardia di Finanza. La cerimonia sarà presieduta
da Domenico Achille, Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale.
◗ ore 11.00 - Napoli, Camera di Commercio
Via Sant’Aspreno, 2
Criminalità, focus di Unimpresa sul racket
Convegno di Unimpresa sul racket e presentazione
della II edizione di “I costi dell’illegalità e la lotta alla
criminalità organizzata”, libro edito da Unimpresa. Ai
lavori, aperti da Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, e Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, prenderanno parte
don Tonino Palmese, vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Napoli; Franco Roberti, procuratore nazionale
Antimafia; Luigi Scipione, autore del libro e docente
di Diritto dell’Economia alla Federico II di Napoli; Filippo Beatrice, procuratore aggiunto della Repubblica
di Napoli; Francesco Antonio Musolino, prefetto di
Napoli; Guido Marino, questore di Napoli; Gaspare
Sturzo, magistrato e presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo. Dibattito moderato da Gennaro Sangiuliano, vice direttore del Tg1; le conclusioni sono affidate a Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania.
◗
ore 16.30 - Cercola (Na), Teatro comunale
Viale dei Platani
Il futuro dell’area vesuviana: il ruolo delle professioni
Si incontrano a Cercola i professionisti dell’area tecnica per discutere del futuro dell’area vesuviana in un
Registrazione presso il Tribunale di Napoli n. 4160 del 3 / 5 / 1991
ROC n. 24378
Pubblicità
Commerciale: Publidì, Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli
Tel. 081 19335490 - Fax 081 19335491
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Legale:
System Advertising: Viale Monte Rosa, 41 - 20149 Milano
Tel. 02 30223594 - Fax 02 30223214
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Stampa:
Centro Offset Meridionale, Area Industriale di Caserta
Tel. 0823 1873101 – 0823 18773103
Chiuso:
venerdì 20 giugno alle ore 21.00
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
AGENDA
3
Consulta l’agenda completa on line
Eventi e workshop, la prima edizione della Naples shipping week
Lunedì 23 giugno - ore 12.00 - Napoli, Polo dello Shipping, Via Depretis, 51
Lunedì 23 giugno - ore 17.00 - Napoli, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Villa Comunale
DA LUNEDÌ 23 giugno i 42 eventi a calendario animeranno la I edizione della
Naples shipping week e renderanno Napoli, per una settimana, capitale mondiale dello shipping. Un evento, gemellato con la città di Genova, per offrire una
manifestazione dedicata alla cultura e all’economia del mare e contribuire allo
sviluppo del cluster marittimo del Mediterraneo. Si inizia lunedì 23 con un
confronto pubblico sull’idea di progetto
“Un Salotto dello Shipping Internazionale nell’ area portuale di Napoli”, nel-
l’ambito dei progetti Toledoin e Synchronicity-Verso l’Expo 2015 Milano,
coordinati dall’Associazione Gron in collaborazione con la Commissione Mobilità e Grandi Opere del Comune di Napoli. Parteciperanno, tra gli altri:, Giovanni Formisano, presidente della Commissione; Mario Mangone, architetto e
presidente dell’associazione Gron. Alle
ore 17 si prosegue con il workshop “Le
risorse del mare: opportunità, rischi e necessità di sapere” a cura del Comitato
Scienza & Società. Si parlerà di sosteni-
bilità e di “crescita blu” fondata sulle
enormi risorse che il mare ci offre assieme a economisti, biologhi ed esperti del
settore. Alle 17.30 - su invito – nella sede dell’Unione Industriali di Napoli Federico Monga presenta “Costa – Storia
di una famiglia e di un’impresa tra il 1910
e il 1997”, il libro di Erika Dellacasa.
Martedì 24 giugno protagonista il convegno “Storia e mare. Uomini, infrastrutture e politiche” a cura di Issm –
Cnr. Un’occasione per parlare del rapporto tra Napoli e la risorsa mare e del-
convegno organizzato dalle Associazioni Atp Ars Longa di S. Sebastiano al Vesuvio, Opus di S. Giorgio a
Cremano, Porticum di Portici e Vitruvio di Ercolano. All’incontro intervengono, tra gli altri, Luigi Vinci, presidente Ordine Ingegneri Napoli; Salvatore Visone, presidente Ordine Architetti Napoli; Giuseppe
Oliviero, vicepresidente Cna; Pasquale Sommese, assessore al Turismo e beni Culturali Regione Campania; Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori
Pubblici e alla Protezione Civile. I lavori,coordinati da
Giovanni Manco, coordinatore Associazioni organizzatrici, saranno conclusi da Stefano Caldoro, presidente Regione Campania.
sindaci e operatori turistici. Intervengono, tra i primi cittadini, Giosy Ferrandino, Ischia; Carmine Monti, Lacco Ameno; Francesco Del Deo, Forio d’Ischia;
Paolino Buono, Barano d’Ischia; Rosario Caruso,
Serrara Fontano; Giovan Battista Castagna, Casamicciola Terme; conduce Gianna Mazzarella, intervento di Domenico De Siano. Intervengono Salvatore Lauro, Alilauro; Giuseppe Giordano, Capital
Money; Massimiliano De Martino, Eurofidi; Paolo
Parola, Eurofidi; Michel Tremigliozzi, Adecco; Pietro Russo, Ascom Confcommercio Napoli e provincia; Emando Mennella, Federalberghi; Peppino di
Costanzo, Associazione termalisti; Antonio Pinto,
Ge oil et Gas.
[ MARTEDÌ 24 GIUGNO ]
◗ ore 16.30 - Caserta, Sito Reale di San Leucio
◗ ore 12.00 - Napoli, Castel Sant’Elmo
Rapporto tra turismo e cultura
Secondo appuntamento con il ciclo di incontri organizzato in seguito al successo del convegno che il 13
maggio scorso ha inaugurato a Caserta “Campania
2020.
Cultura e sviluppo”, a cura di Domenico De Masi,
nell’ambito del Forum Universale delle Culture.
“Rapporto tra turismo e cultura in Campania da qui
al 2020” è il tema del secondo incontro che vede la
partecipazione di Luigi Grispello, presidente regionale dell’Unione Agis Campania, di Media Salles e
del Cda della Fondazione Campania dei Festival;
Roberto Grossi, presidente e segretario generale di
Federculture e presidente dell’Accademia di Belle
Arti di Roma; Sergio Sciarelli, emerito di Economia
e gestione delle imprese all’Università di Napoli Federico II. Sarà Domenico De Masi a coordinare l’incontro. L’influenza del patrimonio storico e della
produzione culturale sul turismo in Campania; sinergie tra i due settori e impatto dell’innovazione tecnologica: questi i temi ai quali l’incontro vuole dare una risposta.
Via Tito Angelini, 22
Presentazione di “1924-2014 La Rai racconta l’Italia”
A Napoli la presentazione alla stampa della mostra
“1924-2014 La Rai racconta l’Italia”, una esposizione che celebra una delle più importanti istituzioni
culturali del Paese attraverso i sessanta anni della sua
televisione e i novanta anni della sua radio, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
con il patrocinio di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e Ministero dei Beni e delle Attività
culturali e del Turismo.
[ MERCOLEDÌ 25 GIUGNO ]
◗ ore 11.00 - Ischia (Na), Corte degli Aragonesi
Corso Vittoria Colonna, 108
Reti d’impresa, focus con istituzioni e imprese
Incontro su “Il futuro è lavorare insieme. La rete di
impresa è lo strumento più valido?”: ne discutono
Liberalizzazioni e futuro
Lunedì 23 giugno - ore 11.00
Napoli, Suor Orsola Benincasa, Via Suor Orsola, 10
Asmef, l’America
nei ricordi di Scorsese
C’È ANCHE NAPOLI tra le tappe di presentazione del 12°
Rapporto di Società Libera sul processo di liberalizzazione
della società italiana. che, a compendio della trattazione
dei nove settori analizzati, vede una serie d’indicazioni
operative. Introduce i lavori Vincenzo Olita, direttore Società Libera; ne discutono Lucio D’Alessandro, Rettore Università Suor Orsola Benincasa; Antimo Cesaro,
Commissione Lavoro Camera dei Deputati; Luigi De
Sena, già Vice presidente Commissione Bicamerale Antimafia; Leonardo Impegno, Commissione Attività produttive Camera dei Deputati; Alfonso Ruffo, Direttore
del Denaro; Marco Zigon (in foto), presidente Fondazione Matching Energies.
“I MIEI NONNI arrivati in America dalla
Sicilia all’inizio del
Novecento, erano
italiani. I miei genitori, nati qui, erano
italoamericani. Io
ero, e ancora sono,
americano italiano. E
anche se so che non
dimenticheranno
mai le loro origini, le
mie figlie sono americane. Con immagini e parole, questo libro delinea la nostra trasformazione attraverso
le generazioni sbarcate su queste rive per lasciare la loro impronta in questo luogo che
chiamiamo America”. E' di Martin Scorsese la
premessa a “Trovare l’America”, libro ideato e
curato dal modenese Paolo Battaglia e da Linda Barrett Osborne. Il volume è stato presentato martedì scorso a Napoli, dall’assessore Severino Nappi e dal presidente Asmef Salvo Iavarone, nell'ambito della IX edizione delle
Giornate dell’ Emigrazione.
l’evoluzione del porto, del lavoro, dell’istruzione, del rischio marittimo e dei
musei dedicati alla marineria e all’emigrazione. Partecipano, tra gli altri, Enrico Panini, assessore comunale al lavoro
e alle attività produttive; Antonio Mussari, Direttore del Museo del Mare di
Napoli. Tra gli eventi dei giorni successivi, incontri internazionali ospiti dell’Università Parthenope (mercoledì) e la
6° edizione di Port&ShippingTech, forum dedicato all’innovazione tecnologica (giovedì e venerdì).
[ GIOVEDÌ 26 GIUGNO ]
◗
ore 17.30 - Napoli, Hotel Mediterraneo
Via Nuova Ponte di Tappia, 25
Caro assicurazioni al Sud, un focus
Dalla denuncia dei cittadini al ruolo dell’Ue: a Napoli il
convegno organizzato da Erminia Mazzoni, presidente
uscente Commissione Petizioni-Parlamento Europeo.
Modera Anna Bruno, consigliere I Municipalità di Napoli. Intervengono Gianluca Cantalamessa, Sindacato
Nazionale Agenti; Melania Capasso, Assoutenti Campania; Mario De Crescenzio, presidente Associazione Mo
Bast!; Enrico Panini, assessore comunale; Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Campania.
Cent’anni per Marinella
MARINELLA festeggia i suoi
primi cento anni con una mostra e un gra
Teatro San Carlo e nelle nde evento al
Reale a cui parteciperanno,sale del Palazzo
pi di stato, ambasciatori tra gli altri, caprovenienti da tutta Italiae teste coronate
e da tanti Paesi
esteri.
Più di mille gli invitati che
gno, raggiungeranno il capgiovedì 26 giunopeo per celebrare la sto oluogo partefondata nel 1914 e ancora rica “bottega”
l’eleganza partenopea nel oggi icona delmondo.
Letteratura a Positano
Venerdì 27 giugno - ore 21.00
Positano (Sa), Palazzo Murat, Via dei Mulini, 23
INAUGURAZIONE di Positano 2014 Mare, Sole e Cultura, rassegna letteraria ispirata alla più recente produzione editoriale presieduta da Aldo Grasso, alza il sipario
sulla sua XXII edizione con una riflessione sulla rivoluzione geopolitica che ha interessato l’Europa. Partecipano
Massimo Franco, autore de Il Vaticano secondo Francesco; Giulio Giorello, filosofo; Mario Orfeo, direttore del Tg1; Angelo Scelzo, vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede. Alla serata interverrà Riccardo Cavallero, direttore generale Libri Trade Gruppo Mondadori. “Libertà dei corpi e potere delle anime” il filo conduttore che animerà il dibattito degli incontri che avranno luogo a Positano dal 27 giugno al 24 luglio.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
4
[ IMPRESE&MERCATI ]
BRASILE
Non si vive di solo ‘futebol’
Grandi business per le Pmi
DI DOMENICO POSCA
DAL 12 GIUGNO IL BRASILE ospita
i Mondiali di Calcio. Gli occhi di
tutto il mondo sono puntati sul
paese che regala, oltre al “futebol”,
grandi opportunità di investimento, con particolare riferimento alle imprese italiane, le quali, non
devono chiudere qui per aprire nel
paese verde oro. Chi non ha oggi
spazi di crescita in Europa ed ha le
risorse organizzative per farlo, potrà scoprire un mercato enorme. Il
paese è diviso in cinque macroregioni, tra le quali il Sud e il Sud Est
(che rappresenta la parte più industrializzata del Paese con tassi a
volte superiori a quelli dell’Europa
Occidentale) e il Nord Est, il quale sta crescendo prepotentemente.
I dati del Fmi per il 2014 indicano che il Brasile è la sesta potenza
economica mondiale, con un PIL
che continua a crescere a tassi sostenibili, anche perché trattasi di
un Paese “giovane” (età media 29
anni). La stabilità economica e politica ha prodotto, e sta ancora producendo, una classe media consistente, dedita ai consumi ed in costante aumento (il 55% della popolazione nel 2014, mentre era solo il 26% nel 2003). Gli altri dati
macroeconomici indicano un tasso di disoccupazione stabile, pari a
circa il 6%, come pure altrettanto
stabile è il tasso di inflazione, che
negli ultimi 5 anni è stato mediamente del 5%. Sono molte le opportunità offerte dall'economia
brasiliana: si tratta infatti del primo
mercato dell' America Latina, della quinta nazione più popolosa, e
di un PIL pro capite, a parità di potere d' acquisto, superiore a quello
della Cina e dell'India.
Per molti settori è, tuttavia, necessario un maggior radicamento, cioè una presenza diretta con
investimenti in strutture produttive. SuI fronte degli investi-
menti diretti esteri (Ide) l'Italia,
nonostante i progressi degli ultimi anni, può e deve fare di più
per cogliere pienamente il potenziale offerto dal mercato brasiliano. Per stock di Ide in Brasile l'Italia occupa il decimo posto,
con una quota del 2,7%.
Eppure le imprese italiane che
sono andate in Brasile hanno ottenuto ottimi risultati negli ultimi anni.
Molte le ragioni per investire in
Brasile. Proviamo a evidenziare le
principali. Presenza di un mercato
in forte crescita. Il Brasile rappresenta il punto di partenza per investimenti in tutta l’America Latina e anche in Centro America. La
giovane popolazione ha una forte
propensione ai consumi.
L’imposizione fiscale è molto
bassa. Basso costo del lavoro. Presenza di scarsa concorrenza qualificata con particolare riferimento ai
settori medium-tech, caratteristici
delle Pmi italiane. Il gradimento
del “Made in Italy” rappresenta,
inoltre, ancora un forte elemento
di distinzione. Non dimentichiamo che in Brasile è presente una
numerosa comunità di origine italiana: si stimano in 25 milioni i residenti di origine italiana e, all'inizio del 2013, gli italiani residenti
in Brasile erano 317.000. Il maggiore paese latinoamericano è la
quinta destinazione degli emigrati italiani nel mondo, con una
quota pari al 7,3 % del totale.
Il Brasile è un Paese a due velocità, con la parte Sud industrializzata ed equiparata all’Europa (come livello di vita ed aspettative), e
un Nord Este più rurale ma con un
tasso di crescita che, negli ultimi
anni, ha modificato questo trend.
Il Cearà (che è lo Stato più significativo del Nord Este) cresce a tassi doppi rispetto agli altri Stati
federali. La sua capitale è Fortaleza con circa 2,8 mln di abitanti
TOKYO
(quinta città del Brasile), che arriva a 3,5 mln includendo tutta
l’area metropolitana. La capitale
rappresenta il polo di attrazione di
tutte le masse di emigrati del Nord
e del Nord Este stesso. La politica
del Governo Federale, come anche quella dello Stato del Cearà ha
posto in essere scelte volte a frenare l’emigrazione, per poi favorire
l’immigrazione attraverso un forte
investimento in infrastrutture
(porti, strade, ferrovie, aeroporti
internazionali) e un altrettanto forte incentivo agli investimenti (riduzione dell’imposizione e recupero dell’Iva).
Il Cearà, oggi, viene considerato dagli stessi brasiliani come una
regione strategica per lo sviluppo e
l’aumento delle esportazioni. Infatti è lo Stato che è, geograficamente, più vicino all’Europa, al
Nord America, e al futuro mercato Africano. Per questo motivo si
sta investendo notevolmente nell’ampliamento del porto di Pecèm
(che dista circa 30 km dalla capitale Fortaleza), la quale diverrà,
alla fine dei lavori previsti per il
2015, il porto marittimo più importante del Brasile.
Le piccole e medie imprese
italiane, tuttavia, hanno ancora
una presenza ridotta, penalizzate da Iimiti organizzativi e da
un'insufficiente patrimonializzazione. Per realizzare investimenti
in Brasile è cruciale aumentare la
dimensione delle Pmi nazionali,
anche attraverso lo sviluppo di
strumenti come Ie reti di impresa
che consentono di fare massa critica e di conservare, al contempo,
l'indipendenza societaria. E’ fondamentale, poi, individuare interlocutori specializzati e strutturati nell’ambito della consulenza e della finanza che possano sostenerle in questo processo di
espansione internazionale.
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[CRONACHE D’ORIENTE]
[VITA CONSOLARE]
A CURA DI BRUNO RUSSO
Dall’energia alle costruzioni
Nuovo asse Terra Felix-Perù
“ESTRELLA FULGORANTE” e “Campania
Felix”. Due espressioni sincrone, che
mai come in questo momento convergono lungo uno stesso asse, grazie ai progetti messi in campo e monitorati da ambasciate e consolati
del Perù in Italia. La prima significa
“stella folgorante” perché il Pil dello
stato di Lima è passato in dieci anni da
53 miliardi di dollari del 2000 ai
Carlo Iaccarino
146 milioni attuali, e negli anni della forte crisi dal 2010 al 2014, ha visto tassi di crescita superiori al 6 per cento annuo, restituendo
l’immagine di un Perù solo sfiorato dal crash economico.
Il merito va ricercato nei settori dell’energia, miniere, petrolchimico, costruzioni, mercato immobiliare, agroalimentare, forestale, abbigliamento e turismo: in questa fetta di mercato c’è spazio per le imprese campane grazie a una serie di progetti, come
conferma Lourdes Ortecho, consulente per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in America Latina: “ I rapporti commerciali con l’Italia e con la Campania, con particolare riferimento
all’agroalimentare, al tessile e al turismo, si sono intensificati grazie al progetto di internazionalizzazione del ‘Made in Italy’ in
America Latina. Non dimentichiamo, inoltre, che la manodopera di questo Paese è di straordinario valore, sia per la dedizione al lavoro, sia per il basso costo, sia per la qualità artigianale
dei prodotti; una manualità che in Italia è stata persa negli ultimi anni”. Le caratteristiche delle Pmi campane rispondono,
inoltre, alle necessità del Perù di incentivare nell’ambito tecnologico sia le attività formative che la realizzazione di macchinari all’avanguardia, come spiega il console onorario generale del
Perù a Napoli, il notaio Carlo Iaccarino: “Per quanto riguarda
le imprese campane impegnate nel mercato peruviano con riferimento al settore tecnologico, l'Ansaldo Trasporti sta operando nella capitale per la costruzione della metropolitana; altre aziende nella zona di Tarapoto. Il Perù infatti, continua a puntare sui
progetti di investimento energetico. Inoltre, nel campo dell'alimentazione olistica e nel settore sanitario le esportazioni di Quinua, il grano peruviano, sono aumentate del 132 per cento lo
scorso anno mentre il Pisco, l'emblematico distillato d'uva peruviano, esce dal ristretto ambito dei bar per convertirsi in ingrediente speciale per la gastronomia peruviana odierna”. La comunità peruviana nel Sud Italia conta dalle 4500 alle 5000 presenze e tante altre sono le iniziative in cantiere per favorire l’incontro tra le culture dei due Paesi. “Oltre al progetto ‘Napoli senza Frontiere’, varato dall’Osservatorio del Lavoro per favorire l’incontro tra le culture multietniche attraverso la conoscenza e il
confronto delle attività commerciali e produttive, c’è spazio anche per la solidarietà con la mostra fotografica ‘Emozione Inca’
di Pasquale Esposito al Maschio Angioino, a favore delle case
famiglie in Perù che ospitano bambini”. •••
A CURA DI ALFONSO VITIELLO
Gioielli e design Giapponesi, un popolo antico e produttivo
in mostra con l’Ice I G
. I pri- damentale lo occupa la religione. L’art. 20 della CostituzioL
C’È TEMPO FINO AL 30 GIUGNO per presentare la
domanda di partecipazione al Tokyo Big Sight, un
evento dedicato alle aziende del settore gioielleria
in programma dal 21 al 24 gennaio 2015 in Giappone. A lanciare l'iniziativa è l’Ice-Agenzia per la
promozione all'estero e l'internazionalizzazione
delle imprese italiane, guidata da Riccardo Monti, nell’ambito del Piano Export Sud a sostegno delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Saranno ammesse a partecipare all'iniziativa circa 15 aziende. L'Ice curerà l'organizzazione di una partecipazione di aziende produttrici di gioielli provenienti dalle Regioni del Sud
per ciascuna delle quali, all'interno di uno spazio
comune, saranno previste postazioni di lavoro attrezzate con una vetrina, un tavolo per gli incontri e un banner che ne renda riconoscibile la presenza. Per info: www.regione.campania.it. •••
IAPPONE È UN PAESE CON UNA STORIA MILLENARIA
mi segni di civiltà risalgono all’undicesimo millennio a.C. La
storia, la religione, le abitudini e i comportamenti dei giapponesi lo rendono senza alcun dubbio un paese molto particolare e suggestivo, ma non per questo difficile da decifrare. I mass media, infatti, talvolta esagerano nel dipingere i giapponesi come una popolazione difficile da avvicinare. Ma basta compiere uno piccolo sforzo per superare questi luoghi
comuni. Se non si danno giudizi affrettati e si è rispettosi verso la loro cultura, i giapponesi non tarderanno a ricambiare.
È da ricordare che dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale, che decretò la fine dell’Impero nipponico, il Giappone è rimasto un paese per certi versi “chiuso” al resto del mondo, e solo con enormi sforzi ha cercato di recuperare le diffidenze iniziali delle altre nazioni. Resta fondamentale per avere successo in Giappone, sforzarsi per capire le abitudini del
suo popolo. Cercherò, in breve, di fornire un quadro generale di uno dei paesi più affascinanti al mondo. Un ruolo fon-
ne giapponese afferma che vi è piena libertà religiosa. Lo
shintoismo e il buddhismo sono le due religioni più praticate, ma trovano spazio anche il cristianesimo, l’islamismo,
l’induismo e il taoismo. Le regole principali che riscontriamo nella civiltà giapponese si fondano sul rispetto e l’obbedienza verso i superiori: il rapporto che esiste tra dirigenti e
comuni impiegati è distinto da una netta distinzione dei ruoli all’interno della governance aziendale. Il successo di una
azienda giapponese il più delle volte viene ottenuto attraverso l’aumento della produttività, con controlli continui sulla
qualità del lavoro. Il termine “amae” sintetizza questa condizione ed è legato al concetto di fiducia e rispetto vero i quadri aziendali. Da ultimo va considerato che i giapponesi sono un popolo molto sensibile ed assumono un atteggiamento
rispettoso nei confronti di chiunque si avvicini al loro modo
di essere, dalla clientela ai fornitori. Questo rende il popolo
giapponese unico al mondo. •••
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
I M P R E S E &M E R C A T I
5
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Missione Niaf, asse Stati Uniti-Campania
L’ULTIMO ATTO sarà compiuto a Bellona, in
provincia di Caserta, dove sabato 28 giugno
il consigliere della Niaf John Rosa donerà un
appezzamento di terreno alla Casa Famiglia
Salvatore Rosa alla presenza del Chairman
della Fondazione italo-americana Joseph Del
Raso, del presidente e direttore John Viola e
dell’intero comitato esecutivo in visita in
Campania, Regione d’onore al gala di Washington dello scorso anno.
La missione durerà una settimana, dal 22
al 29 giugno, durante la quale il Board della
Fondazione approfondirà i temi della collaborazione – economica, culturale, diplomatica – tra le due sponde dell’Atlantico riunendo tra l’altro a Sorrento il Consiglio d’amministrazione internazionale. Insomma, sette giorni di piacere e lavoro che dovrebbero
rafforzare un’intesa già solida e foriera di nuovi sviluppi.
Sarà anche l’occasione per incontrare venti giovani universitari americani di origini italiane, provenienti da dodici diversi Stati e selezionati tra molti aspiranti, che partecipano
al progetto Peter Secchia Voyage of Discovery (Viaggio della Scoperta) al suo quindicesimo anno di at tività e diretto a rafforzare i legami dei giovani statunitensi con le terre di origine per alimentare il senso di appartenenza
e la voglia di scambiare.
Il programma prevede un fitto calendario
d’incontri che culminerà venerdì 27 con la visita della delegazione – in tutto una trentina
di persone - al governatore Stefano Caldoro
presso la sede di Santa Lucia cui seguirà il saluto al Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Colombia Barrosse presso la sede di via
Caracciolo. In entrambi i casi sarò rimarcata
la voglia di collaborare e costruire occasioni di
confronto.
Tra le iniziative a cavallo tra lo svago e la
migliore conoscenza del territorio ci sono la
visita agli scavi di Paestum organizzata dal direttore della Borsa Mediterranea del Turismo
Archeologico Ugo Picarellie dal sindaco della città Italo Voza. Quindi il gruppo raggiungerà il Caseificio Barlotti dove assisterà a una
dimostrazione di come si lavora la mozzarella che sarà gustata subito dopo per pranzo.
Meta di pellegrinaggio saranno anche
l’azienda e la tenuta agricola di Stefano Massa, a Sorrento, per un incontro ravvicinato con
il limoncello. La delegazione non si farà mancare un giro di shopping napoletano con tre
tappe già fissate: Marinella, che proprio in
questi giorni festeggia i 100 anni di attività,
Finamore per le camicie, Tramontano per
borse e pelletteria.
Tappa obbligata sarà anche il complesso
enogastronomico Eccellenze Campane, in
via Brin, dove il patron Paolo Scudieri– premiato due anni fa dalla Niaf a Washington
alla presenza del presidente degli Stati Uniti
Barak Obama – avrà l’occasione per presentare alla delegazione il nuovo stabilimento
americano della sua Adler (comfort per au-
La lista dei partecipanti
Robert Allegrini
Kenneth Aspromonte
Lorri Aspromonte
Sheila Bechert
Joseph Della Ratta
Joseph Del Raso
Anne Del Raso
Hon. Mike Ferguson
Maureen Ferguson
Dr. Antonio Giordano
Mina Massaro-Giordano
Alma Laias
Gerard LaRocca
Sandra LaRocca
Allison La Rocca
Joseph Lonardo
John Lonardo
Hon. Anita Bevacqua
McBride
Timothy McBride
Giovanna McBride
Claire Garvin
Louis Tosi
Mary Ellen Pisanelli
Mark Valente III
Claudia Valente
John Leone
Sue Leone
Alan Svoboda
John Viola
Jerry Jones
Carlo Piccolo
Da sinistra: Ilpresidente delSenato Pietro Grasso riceve in dono una cravatta diMarinella dall’assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello alla presenza dell’ambasciatore
italiano in America Claudio Bisogniero; il patron della Adler Paolo Scudieri parla a una platea di tremila italo-americani prima di ricevere il premio della Niaf come imprenditore dell’anno
to) che sarà inaugurato in Tennessee il prossimo 29 luglio.
Naturalmente la missione campana del
vertice della maggiore organizzazione italoamericana – che ha scelto per i suoi pernottamenti l’Excelsior Vittoria di Sorrento e l’Excelsior di Napoli – sarà intessuta di numerosi altri appuntamenti di marca più riservata.
Sarà anche l’occasione per rivedere una grande amica del sodalizio come la principessa
Beatrice di Borbone che ricambierà con un
ballo alla Reggia di Capodimonte.
La delegazione sarà ricevuta e accompagnata negli appuntamenti istituzionali dal
direttore del Denaro Alfonso Ruffo,vice presidente della Fondazione italo-americana con
delega al Sud Italia. •••
Grasso saluta uno dei più eminenti rappresentanti della Niaf, John Calvelli (di spalle il direttore del Denaro e vice presidente
della Niaf Alfonso Ruffo)
[CACCIA AL VALORE]
Bmps, il dietro le quinte dell’aumento di capitale
Di ROBERTO RUSSO*
LO SCORSO 9 GIUGNO è partito
l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Banca Monte dei
Paschi di Siena (Bmps), ultima
tappa di un lunghissimo processo di ristrutturazione e di discontinuità rispetto al passato,
che ha portato a una svalutazione dell’attivo patrimoniale di oltre 9 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi.
La quotazione dell’azione Bmps
nell’ultima seduta di borsa antecedente l’aumento di capitale è
stata di 24,64 euro, per un corrispondente valore di mercato
dell’istituto (prezzo dell’azione
per numero totale di azioni in
circolazione) di circa 2,9 miliardi di euro.
L’operazione di ricapitalizzazione prevede l’emissione di 5 miliardi di nuove azioni al prezzo di
1 euro ciascuna, ossia l’emissione di circa 43 nuove azioni per
ogni azione detenuta, a un valore davvero irrisorio se confrontato con il prezzo di mercato sopra
indicato.
Cerchiamo adesso di capire le
motivazioni che hanno portato
alla definizione di questi parametri.
Quando una società effettua
un aumento di capitale, normalmente si assicura il successo dell’operazione proponendo a un
pool di banche di consorziarsi
per garantire la sottoscrizione delle azioni in caso di mancata adesione da parte dei vecchi soci. Il
prezzo fissato per l’aumento di
capitale è, di fatto, quello al quale il “consorzio di collocamento
e garanzia” si obbliga a sottoscrivere le nuove azioni.
La definizione di tale prezzo è
frutto di una negoziazione tra le
due parti: il pool di banche propone un valore molto basso rispetto a quello di mercato antecedente l’aumento di capitale, al
fine di mitigare il rischio di perdite in caso di futura sottoscrizione; la società emittente, al contrario, cerca di negoziare un prez-
zo più alto (e un minor numero
di nuove azioni da emettere) al fine di ridurre l’effetto di diluizione nel capitale per i vecchi azionisti. Il costo del “contratto di
garanzia”, in capo all’emittente
(e quindi ai vecchi soci), è direttamente proporzionale al prezzo
fissato per l’aumento di capitale,
in quanto il consorzio, all’aumentare del valore al quale si assume il rischio di sottoscrivere le
nuove azioni, chiede una remunerazione maggiore.
Come mai, dunque, l’istituto
senese ha deciso di effettuare un
aumento di capitale a 1 euro per
azione, un prezzo così a sconto rispetto al corrispondente valore
di mercato ante operazione? Facendo la media tra il valore delle
nuove azioni (5 miliardi) emesse
a 1 euro e il valore delle azioni esistenti prima dell’aumento di capitale (117 milioni circa) al prezzo di 24,64 euro, il prezzo di raccordo del titolo Bmps nel primo
giorno di ricapitalizzazione è stato di 1,54 euro; tale prezzo, inferiore del 94% circa rispetto alla
seduta precedente, pur essendo di
fatto economicamente neutrale
per l’azionista BMPS, ha generato molta confusione tra i risparmiatori e persino tra gli operatori di mercato, per effetto dell’assegnazione gratuita di un diritto
di opzione associato a ciascuna
azione del valore di 23,10 euro.
È dunque lecito sostenere che
il consiglio di amministrazione
dell’istituto senese, al quale l’assemblea ha delegato il compito di
definire il prezzo dell’aumento di
capitale, in questa circostanza abbia maggiormente tutelato gli interessi del consorzio di collocamento e garanzia a danno degli
interessi dei vecchi azionisti; difatti, se da un lato le banche del
consorzio si sono potenzialmente impegnate a sottoscrivere le
azioni a un prezzo davvero irrisorio (1 euro) rispetto al valore intrinseco della società, dall’altro i
vecchi azionisti rischiano di subire una diluizione nel capitale
del 94% circa, in quanto, in caso di mancata adesione, rimarranno titolari di un’azione del valore di 1,54 euro rispetto al valore ante aumento di 24,64 euro.
Come se questo non bastasse,
l’enorme differenza tra numero di
azioni (5,1 miliardi) che saranno
disponibili al termine dell’aumento di capitale il giorno 27
giugno e quello delle azioni attualmente in circolazione (117
milioni), ha generato una clamorosa distorsione sul mercato
dei derivati, determinando forti
oscillazioni nel prezzo del titolo
Bmps nei giorni dell’aumento,
oscillazioni prive di alcun fondamento logico.
Tutto tornerà nella norma il
30 giugno, giorno in cui sarà definitivamente digerita un’operazione che sicuramente avrebbe
meritato una maggiore attenzione e che, molto probabilmente,
garantirà ai nuovi soci dei ritorni sul capitale molto interessanti
in un’ottica di medio termine, lasciando, per l’ennesima volta,
l’amaro in bocca agli azionisti storici dell’istituto senese.
Infine, per gli obbligazionisti
(vecchi e nuovi), è festa grande.
* amministratore delegato
Assiteca Sim Spa
IL DENARO
I M P R E S E &M E R C A T I
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SABATO 21 GIUGNO 2014
EP SPA
[IN PILLOLE]
Carpisa amica dei cani
Così l’azienda fa marketing
INIZIATIVA DI PROMOZIONE territoriale di Carpisa, che nell’ultimo fine settimana raduna cani e proprietari presso la propria
sede. Aderendo all’evento internazionale “Take your dog to
work day” l’azienda del gruppo
Pianoforte Holding realizza foto con i propri prodotti e gli
amici a quattro zampe. Le immagini più belle saranno pubblicate su social network e su
campagne pubblicitarie di Carpisa.
Trapani, a piazza dei Martiri.
IBG. La storica bevanda Chinotto Neri, con la sua nuova linea “Zero”, prodotta in Campania e distribuita su tutto il
territorio nazionale dalla Ibg,
punta sulla Superbike per la
promozione del brand. In occasione della prossima tappa del
campionato del mondo di Sbk,
in programma in Italia presso
il circuito “Marco Simoncelli”
di Misano Adriatico, Chinotto
Neri amplia il sostegno al team
BANCA SELLA. Un finanzia- “Grillini Racing” e distribuisce
mento ad hoc per le piccole e al pubblico bevande e gadget.
medie imprese che devono pagare la quattordicesima mensi- ITALFERR. La società del gruplità o l’anticipo della retribuzio- po Fs ospita giovani ingegneri
ne per il periodo di ferie ai pro- sauditi per un corso di speciapri dipendenti. Banca Sella as- lizzazione. I professionisti visisegna 1.800 euro per ciascun teranno, nel corso del tour in
dipendente, somma rimborsa- Italia, anche il polo industriale
bile in quattro rate mensili a della manutenzione a Napoli.
partire dal mese di settembre
2014.
LIVERINO. La nuova creazione
dell’azienda napoletana è “TrikGRIMALDI. Multa di 150mila ky”, il primo e unico bracciale
euro, da parte dell’Antitrust, al- al mondo con cornetto tricolola compagnia napoletana. Se- re in corallo (nella foto). Il maecondo l’Authority il gruppo ha stro Luigi Liverino l’ha ideato
realizzato pratiche commercia- appositamente per i Mondiali di
li scorrette.
calcio. •••
GRUPPO CAPRI. Con l’estate arriva l’inuagurazione di tre nuovi negozi a marchio Alcott. Le
mete individuate
sono Conegliano (Treviso),
presso il centro
commerciale Conè,
Carini (Palermo), presso
il Poseidon, e
INTERPORTO CIS NOLA
Borsa di studio e incentivi
L’azienda entra nel sociale
PREMIATO CON UN ASSEGNO DA 1500 EURO LO STUDENTE SALVATORE AGRILLO DI PIANURA
LA FAMIGLIA ESPOSITO CONSEGNA ANCHE UN CONTRIBUTO PER UN EVENTO CULTURALE
Da sinistra la dirigente scolastica Valeria Limongelli, Salvatore Agrillo e il presidente di Municipalità, Maurizio Lezzi
SI CHIAMA Salvatore Agrillo,
frequenta la 5° elementare ed è
lo studente più meritevole della Municipalità di Pianura-Soccavo. Salvatore si aggiudica infatti una borsa di studio di
1500 euro bandita dalla Ep, società napoletana leader nel settore della ristorazione collettiva,
per lo studente che abbia conseguito il miglior risultato da
un rapporto tra profitto scolastico e reddito familiare.
La graduatoria e la selezione
del vincitore è stata effettuata a
cura di un’apposita commissione nominata dalla Municipalità. L’assegno di 1500 euro è stato consegnato al piccolo Salvatore da Salvatore Esposito, direttore amministrativo dell’azienda, stamattina nella sede
della Ep in via Terracina. “Si
tratta di un piccolo ma doveroso aiuto – afferma Esposito che intendiamo offrire nelle
scuole in cui prestiamo servizio. La responsabilità sociale
d’impresa è un’aspetto del nostro lavoro cui teniamo moltissimo”.
La Ep ha inoltre donato alla
Municipalità la somma di
2.500 euro per la realizzazione
di un evento socio culturale o
sportivo a favore dei bambini.
La società Ep è titolare dell’azienda di ristorazione collettiva fondata da Pasquale Esposito.
Pasquale, sin dal dopoguerra e già da bambino, con la sua
inseparabile bicicletta aiutava il
padre nella sua attività commerciale operante nel settore
alimentare. A 17 anni estrema-
mente audace ed intraprendete,
aveva già un proprio punto vendita ed iniziò a fornire generi
alimentari ad un ‘importante
azienda di ristorazione collettiva. Seguendo con grande curiosità, abilità e perspicacia le
più importanti fasi produttive
delle aziende di ristorazione da
lui servite, si appassionò al settore e convinto di riuscire, decise di intraprendere nel 1975,
egli stesso questa attività.
Ancora oggi Ep, nonostante
il suo volume d’affare ed il personale impiegato, continua con
una gestione familiare che la
conferma come azienda leader
nella ristorazione italiana. Le
maggiori commesse vengono
stipulate con partner pubblici,
come scuole, ospedali, enti religiosi e università. •••
INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS
Promozione della zona franca urbana Tempi troppo lunghi
Punzo in Asia per stringere accordi Già persi 400 appalti
IL PRESIDENTE del Cis
gramma di visite ai
Interporto di Nola,
principali hub,
Gianni Punzo, stuporti, insediadia le principali zomenti logistici e
ne franche dell’Est
zfu del mondo.
Asia per importare
In questo modo
modelli virtuosi
Punzo può stupresso il presidio lodiare i meccanigistico campano. Il
smi di funzionatour nel cosiddetto
mento di queste
Gianni Punzo
Far East inizia da
realtà e, sopratShangai, uno dei
tutto, stringere
principali centri d’affari del accordi con i principali players
mondo, dove Punzo incontra i mondiali del settore della logivertici della locale Autorità stica al fine di integrare l’inPortuale e partecipa, per in- terporto campano nel sistema
contrare le istituzioni locali, al internazionale.
“Transport Logistic China”,
Dall’inizio di marzo, quanuna delle principali fiere inter- do è iniziato questo giro di afnazionali della logistica. Le fari, Punzo ha visitato i principrossime tappe della missione pali porti del northern range,
di Punzo sono fissate a Busan, Amburgo in Germania, Anin Corea del Sud, a Hong versa in Belgio e Rotterdam in
Kong e a Singapore.
Olanda, del Mediterraneo
L’attività dei vertici del Cis (Barcellona in Spagna) e del
Interporto di Nola, però, non Nord Africa (Tangeri in Masi ferma qui perché il profes- rocco).
sore Viktor Uckmar, che cura
Inoltre è stato anche a Duper conto della società l’iter di bai, dove c’è forte interesse per
istituzione della zona franca la posizione strategica dell’Itaurbana, ha stilato un pro- lia nel bacino del Mediterra-
neo. La missione all’estero, realizzata in collaborazione con
l’Istituto per il commercio con
l’estero, presieduto da Riccardo Monti, è concepita anche
per realizzare delle joint venture in grado di assicurare profitti immediati all’interporto.
Istituita a maggio del 2013, la
zona franca urbana presso il
Cis Interporto di Nola rappresenta un’occasione di sviluppo
unica per il principale hub logistico del Mezzogiorno. Una
leva di crescita che può far diventare l’area a ridosso di Napoli il principale punti di interscambio per il traffico merci all’interno del Mediterraneo.
La zona franca, da questo punto di vista, è un incentivo per
gli investitori stranieri che in
Italia cercano soprattutto ridotti carichi fiscali e semplificazione burocratica. L’unica
preoccupazione di Punzo è che
possa essere la politica, con le
sue beghe su incarichi e poltrone, a rovinare tutto come
spesso accade.
E.S.
L E DISCUSSIONI , gli accordi
sindacali, le riunioni costano
tempo e soldi. Nel caso di Industria Italiana Autobus, il
nuovo soggetto nel quale deve
confluire la Irisbus di Flumeri
(Avellino), l’intero budget del
primo anno di lavoro presso
lo stabilimento irpino. Stefano
Del Rosso, amministratore delegato della King Long Italia,
la multinazionale che detiene
il 20 per cento del capitale della nuova compagnia, il danno
generato dai ritardi è già quantificabile.
“Mentre discutiamo del futuro di questa nuova società dice a margine dell’ultimo incontro effettuato al ministero
dello sviluppo economico - sono in corso 400 gare d’appalto alle quali potremmo partecipare e che porterebbero nelle nostre casse i soldi necessari a mantenere il sito di Flumeri per un anno”. Proprio di
questo stabilimento, per altro,
si discute in queste ore a Roma. Cnh Industrial, uno dei
partner del progetto di crea-
zione del polo nazionale degli
autobus, non è convinto dell’idea di stabilire in Campania
il quartiere generale. I sindacati, ovviamente, si oppongono e minacciano di bloccare
tutta l’operazione. Nel frattempo il tempo, e i soldi, vanno in fumo. Il nuovo cronoprogramma prevede che Industria Italiana Autobus apra i
battenti il prossimo 10 luglio.
La società nasce con un capitale sociale di 16,7 milioni di
euro e una patrimonializzazione di 38 milioni. Il sito irpino
sarà da subito al lavoro sulla
manutenzione (in gergo revamping), perché sono in essere commesse della Regione
Campania per 15 milioni di
euro, mentre dal 2016 entrerà
in commercio il “Flumeri”, un
veicolo turistico da 6,8 metri
di lunghezza. Prevista, in questa prima fase di attività, anche
la produzione di minibus e altre tipologie di mezzi da destinare al trasporto urbano di
passeggeri.
E.S.
IL DENARO
I M P R E S E &M E R C A T I
MSC
Patto tra big dei container
Niente via libera dalla Cina
L’ALLEANZA TRA I CAMPANI, CMA E MAERSK NON PUÒ OPERARE NEL PRINCIPALE MERCATO DELL’EST
I TRE OPERATORI DETENGONO IL 38% DEL TRAFFICO MONDIALE. COSÌ CAMBIANO STRATEGIE E ACCORDI
I L MERCATO internazionale del
commercio marittimo è di nuovo
terreno di caccia per i grandi gruppi dopo lo scioglimento dell’alleanza tra Cma Cgm, Maersk e Msc.
Tre operatori che, insieme, detengono il 38 per cento del traffico di
container a livello mondiale. La
chiusura di un’esperienza concepita per ottenere il controllo del settore a livello internazionale arriva
dopo che il ministero del Commercio cinese nega, all’alleanza denominata P3, il permesso di operare nel mercato del Celeste Impero.
Una decisione maturata in seguito alla valutazione delle norme locali in merito alle concentrazioni
aziendali.
In parole semplici la Cina teme
che l’alleanza possa diventare monopolio e distorcere così il regolare andamento degli affari. Le tre
compagnie impegnate, una delle
quali fa capo alla famiglia sorrentina degli Aponte, si limitano a osservare che, a questo punto, “il
progetto P3 si ferma”. Cma, Maersk e Msc si dicono inoltre “rammaricati per l’impossibilità di garantire alla clientela un servizio migliore e più efficiente”.
Nata il 18 giugno del 2013, l’alleanza P3 nel giro di un anno ottiene l’autorizzazione ad operare
sia dalla Commissione Europea
che dalla Federal Maritime Commission degli Stati Uniti d’America. In Italia vengono individuati
cinque scali di riferimento, Napoli è l’unico del Mezzogiorno. Le
FINMECCANICA
SABATO 21 GIUGNO 2014
Una nave della flotta Msc
prime avvisaglie di problemi con il
mercato dell’Est, all’appello infatti manca anche l’autorizzazione da
parte del Governo della Corea del
Sud, arrivano nel 2011 quando i
cinesi negano l’ingresso nel porto
di Dalian della “Vale Brasil”, la più
grande portarinfuse del mondo
con le sue 400mila tonnellate di
portata. Alla richiesta di spiegazioni i brasiliani vengono a sapere
che l’operazione è bloccata a causa dell’intervento dei principali armatori locali, interessati evidentemente a mantenere inalterato lo
status quo.
Lo stesso problema potrebbe essere alla base, adesso, del mancaro
nulla osta alle compagnie Cma,
Maersk e Msc.
Chiusa, almeno per il momento, l’esperienza della P3 i gruppi
interessati cercano nuovi partner
in giro per il mondo. E devono difendere, a questo punto, quel 38
per cento del mercato che rischia
di finire nelle mani degli altri operatori.
In attesa di novità dal fronte della P3 l’alleanza più forte in circolazione diventa il G6 (19 per cento del mercato) che comprende
Apl, Hapag Lloyd, Hyundai, Moi,
Nyk e Oocl. Un gradino più in
basso, con il 18 per cento del traffico, ecco Ckyhe di Cosco, Evergreen, Hanjin, Hyundai, Yang
Ming e K-Line. Completano il
quadro le alleanze Green Alliance
(16 per cento del mercato), con
Cosco, Evergreen, Hyundai, Yang
Ming e K-Line, Cosco insieme a
China Shipping (8 per cento) e
Csav insieme a Hapag Lloyd (6
per cento).
Ansaldo Trasporti è salva
Moretti vuole cedere Dns
INIZIA CON LA CESSIONE di Dns Technologies e il salvataggio di Ansaldo
Trasporti l’avventura di Mauro Moretti alla guida di Finmeccanica. Le indiscrezioni, riportate anche dal Denaro
all’atto dell’insediamento del nuovo amministratore delegato del gruppo, stanno trovando conferma in questi giorni.
La decisione di sacrificare Dns nasce
dall’esigenza di salvaguardare realtà più
legate al contesto nazionale, come Ansaldo, a discapito di aziende che hanno
insediamenti all’estero. Acquistata a suo
tempo dal ministero della Difesa degli
Stati Uniti d’America Dns, dopo un
proficuo piano di ristrutturazione che ha
ridotto a un terzo l’organico iniziale, è
una società in forte attivo e, di conseguenza, appetibile sul mercato. Finmeccanica, però, in questi ultimi due
anni non ha apprezzato il fatto che, nonostante gli investimenti realizzati, dal
Governo degli Usa non siano giunte
commesse significative.
Di qui la decisione di passare la mano, supportata peraltro dalle strategie
Enzo Senatore
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[TACCUINO DELLA CRISI]
Crac dei Coppola
Fallisce la Mirabella
CHIUDE I BATTENTI la Mirabella, azienda di riferimento dell’ex leader di
Confindustria Campania,
Cristiana Coppola, e della sua famiglia, attiva da
anni nel settore delle costruzioni. La settima sezione civile del Tribunale
di Napoli, infatti, ne decreta il fallimento per insolvenza e fissa al 13 gennaio prossimo l’adunanza
per l’esame dello stato passivo.
CENTRO CARTA E AFFINI.
La società con sede a Caserta e in altre zone d’Italia si avvia verso il fallimento. E gli 11 dipendenti della struttura presente in Terra di Lavoro
sono sull’orlo del licenziamento. Già da un anno,
comunque, il personale è
in cassa integrazione.
so. All’azienda, invece, si
chiede di ripristinare le
commesse annullate dall’inizio dello stato di crisi.
TERME DI STABIA. Il Tribunale di Torre Annunziata prende ancora tempo per decidere sulla proposta di concordato. In
caso di esito negativo della procedura 104 dipendenti sono costretti a lasciare definitivamente il
lavoro. Molti di questi
hanno costituito la cooperativa Stabiae Terme,
che punta a rilevare le attività della struttura in liquidazione.
TIRRENO POWER. L’azienda chiede il licenziamento di 318 lavoratori sui
521 del gruppo. La procedura interessa direttamente 50 degli 80 addetti impiegati presso lo staEAV. Ancora pochi giorni bilimento di San Giovandi tempo per trovare un ni a Teduccio, in provinaccordo con i creditori in cia di Napoli.
relazione al pagamento
dei debiti. Dal primo lu- TRIANON. Deserta anche
glio, infatti, termina il la seconda asta per la cesblocco dei pignoramenti. sione dello storico teatro.
Il prezzo base, 3,5 milioJABIL. Il sindaco di Mar- ni di euro contro i 4,5 delcianise, Antonio De An- la prima gara, non ha ingelis, interviene nella ver- vogliato alcun investitore.
tenza della multinaziona- La situazione finanziaria
le e chiede al ministero della società di gestione è
dello sviluppo economico sempre più precaria perurgenti misure di defisca- ché continuano ad arrivalizzazione per evitare che il re richieste di pignorasito casertano venga chiu- mento. •••
di sviluppo di Moretti. Che
queste società, fortemente lepunta a rilanciare Ansaldo, fagate alla Campania in virtù
cendola diventare la prima
della presenza di siti prosocietà mondiale nell’ambiduttivi a Napoli.
to delle tecnologie per il seNello specifico Moretti
gnalamento lungo i percorè preoccupato per le insi ferroviari, e immagina una
genti perdite determinate
Finmeccanica concentrata, a
dal calo delle commesse nel
livello globale, soltanto sui
segmento del materiale rotamercati più redditizi.
bile, da sempre uno dei
Mauro Moretti
La politica dell’espansioprincipali business della
ne fine a se stessa è così deAnsaldo.
stinata a finire, sia perché comporta un
Nell’ultimo cda di Finmeccanica
dispendio finanziario non più sosteni- l’amministratore delegato informa i sobile, sia per il fatto che queste logiche ci che Ansaldo Breda è oggetto di una
vanni spesso a discapito della qualità due diligence al termine della quale si vadelle produzioni. Il mantenimento in luterà cosa fare. La partita, come si veportafoglio delle divisioni di Ansaldo, de, è tutta da giocare.
però, non esclude interventi energici su
E.S.
[LA CAMPANIA VERSO L’EXPO]
Ecco la fiera delle startup: 100 aziende in viaggio verso Milano
L E S TA R T U P D E L L A C A M PA N I A
partecipano alla due giorni milanese in
cui gli innovatori incontrano
finanziatori e hanno la possibilità di
mettere in mostra le proprie creazioni.
I settori interessati spaziano dalla cultura
al digitale, dalla moda al design, dal
cinema alla comunicazione. È l’Expo
delle Start up, evento italiano a carattere
internazionale promosso dalla Regione
Lombardia in collaborazione con altri
enti italiani, tra i quali figura anche la
Regione Campania. L’iniziativa è in
programma dal 19 al 20 giugno a
Milano al Palazzo dell’amministrazione
regionale. Gli spazi dell’Expo saranno
occupati da stand delle startup e da
tavoli di incubatori, acceleratori,
istituzioni; qui si alterneranno momenti
dedicati alle presentazioni di idee (pitch)
degli startupper a interventi di
potenziali finanziatori. “Nell’edizione
2014 - informano gli organizzatori - sarà
data preferenza alle nuove aziende che
già commercializzano il proprio
prodotto/servizio (o che sono vicine alla
commercializzazione) e che dimostrano
innovatività creativa e culturale nei
seguenti settori: advertising, publishing,
gaming, music, design/architecture,
food, fashion, turismo, sport, social,
wellness, Ict, cultura, digital”. Dalla
Campania, secondo i dati forniti
dall’organizzazione, sono un centinaio
le neo imprese invitate alla rassegna
milanese. Un’occasione unica per
trovare finanziamenti a sostegno della
propria idea innovativa e per preparare
al meglio l’appuntamento con l’Expo
del 2015. •••
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
IMPRESE&MERCATI
8
MODA
Al Pitti sfila la sartoria napoletana
in passerella tessuti e capi hi-tech
UNA TRADIZIONE che non ha bisogno di presentazioni: è da secoli che la moda napoletana fa
scuola e si fa conoscere, in Italia
e nel mondo, fin da quando, durante le tante dominazioni straniere, gli artigiani della regione
prestavano servizio per le corti e
l’aristocrazia dell’intera Europa.
Quella capacità incredibile di
disegnare e confezionare abiti e
accessori è più viva che mai e da
martedì a venerdì scorsi ha calamitato gli sguardi a Pitti Uomo
86, la rassegna fiorentina della
moda maschile che sulla tradizione partenopea ha proiettato
un film, “E poi c’è Napoli”: un
tributo a uno stile diventato sinonimo di eleganza maschile in
tutto il mondo. Dei circa 1090
marchi che hanno partecipato all’appuntamento di Fortezza da
Basso, una significativa rappresentanza era “made in Campania”. Nomi che tramandano da
generazioni la cultura della sartoria maschile, da Tramontano a
Finamore, da Sartoria Napoletana a Isaia.
Sartoria Partenopea hi-tech
Un nome simbolo della moda, in Italia e nel mondo, che a
Pitti Uomo è stato oggetto di un
vero e proprio assalto di buyer
da Cina, Russia e Stati Uniti. La
Sartoria Partenopea guidata da Angelo Blasi
continua ad incarnare
la tradizione artigiana
napoletana: i cento
sarti dell’azienda hanno realizzato, quest’anno, capi hi-tech.
Pezzo di punta della
primavera 2015, lo
spolverino in 100 per
cento seta waterproof, con
interni in cashmere
e seta: il
capo spalla ideale per l’incertezza del meteo che ormai sembra
contraddistinguere la bella stagione. Contemporary Wardrobe, la nuova linea, guarda al gentleman di oggi e ai tre momenti
chiave della sua giornata, proponendogli capi Dandy, Lounge e
Vinage. “Questo Pitti ci ha sorpreso - racconta Mauro Blasi, figlio di Angelo e direttore commerciale dell’azienda -: probabilmente anche grazie al nuovo allestimento, per essere un’edizione estiva è stata molto movimentata”.
Isaia per il debutto in società
Napoli è di nuovo la metropoli calda e appassionata di una
volta. Questo il messaggio di Isaia, altra storica azienda partenopea che a Firenze porta una giacca destinata alle giovani generazioni, pronte al debutto nell’età
adulta. Si chiama “My First Isaia il capo che dà il benvenuto a
una nuova fase della vita. L’idea
è nata per rappresentare l’ingresso in società dei più giovani e si
propone come il primo abito sartoriale nella vita di un uomo.
Con una peculiarità: il costo, ridotto della metà rispetto al prezzo di listino. Primo abito su misura, dunque, ma anche primo
grande affare. L’azienda partenopea a Firenze presenta anche
la Spring Summer 2015
collection dedicata alla
costiera amalfitana e alla sua eredità culturale.
Stile Finamore
Nel vocabolario stilistico di Finamore
1925 sono due le parole
d’ordine per la collezione
estiva: eleganza e personalità. Camiceria fresca
nelle combinazio-
A sinistra, uno dei look di Sartoria Partenopea. A destra, completo Finamore 1925
ni cromatiche del grigio chiaro
con lo smeraldo, del corallo con
il bordeaux e lilla, del bianco e dell’acqua. Gli appassionati dell’informale sceglieranno lino e cotone, da varianti di colore più tenui
all’intensità degli stampati, frutto di un’appassionata ricerca d'archivio. Ecco allora i motivi della
cravatteria e stilemi astratti anni
’60 non solo sulle camicie, ma
sui nuovi pantaloni in gabardine
e twill elasticizzato. Look completato da giacche in lino lavato,
seta e cotone. In seta mista a lino, in puro lino, in seta e cotone
con fantasie, le cravatte si realizzano a 7 pieghe, a 4 pieghe oppure sfoderate.
La personalità di Tramontano
Dal 1865 disegna e produce
borse, valigie ed accessori di pelletteria e a Pitti Uomo ha portato una Primavera Estate fatta di
raffinatezza nei dettagli e un’accurata ricerca dei materiali. Il
classico Cuoio Archivio, pelle di
vitello a concia naturale è proposto su classiche cartelle da lavoro ed eleganti borsoni da viaggio; il vitello a pieno fiore con ef-
fetto stampa alce viene impiegato in lavorazioni e prodotti dal
mood informale. Infine il canvas,
presentato oltre che sulla linea
Arrotolata, evergreen della maison, su moderne tote bag dal design minimal.
Orazio Luciano innova
Nuovi tessuti e insoliti abbinamenti, colori particolari e voilà: trame classiche, giacche a quadroni, in galles o a spina di pesce
appaiono nuove ed originali.
Non poteva mancare la storia di
Orazio Luciano e della sua Vera
Sartoria Napoletana. Un effetto
vissuto e stropicciato che piace
anche ai 25-30enni, a cui il brand
si sta avvicinando negli ultimi
tempi. Le giacche, in particolare,
avranno un tocco in più: anziché
la classica fodera, ci sarà un tessuto camicia all’interno, che le
renderà ancora più fresche. Campania in passerella
Culto e Dandy Life sono le
proposte di Barba Napoli; innovativa la giacca di spugna lanciata da GiCapri. La maison Maria
Santangelo ripropone il collo
doppio uso come si usava negli
anni di Mastroianni e De Sica.
Leggerezza di volumi e colori per
le calzature Paolo Scafora. Tonalità cromatiche e linee della ceramica di Vietri per Marzullo, con
una nuova nata, la “Cravatta
Piuma”.
Chiara Di Martino
A sinistra, l’iniziativa My First
Isaia lanciata dalla maison
al Pitti. Al centro il
doppiopetto di Orazio
Luciano Vera Sartoria
Napoletana. In basso la
cartella di Tramontano
[GIù AL SUD]
A CURA DI CLAUDIO D’AQUINO
Cultura e scambi
Napoli al Cairo
LE 4 GIORNATE di Napoli al Cairo. Si
chiama così il programma che prevede di portare in Egitto, entro l’autunno, le eccellenze della nostra città. Titolo evocativo della volontà di esportare l’orgoglio di una città capitale del
Mediterraneo verso l’altra sponda, come inizio di una politica di promozione che non è improntata solo al
business, ma alla costruzione di una rete di relazioni con le città simbolo di
un’area mercato da 800 milioni di
consumatori. Quattro giorni in cui
cultura e arte faranno da apripista a
scambi tra operatori economici dei
principali settori che mostrano una
capacità di penetrazione che resiste alle crisi: le tre A (aeronautica, automotive, agroalimentare) e la blue economy, la filiera lunga dei trasporti via
mare, la portualità, la logistica. “Vogliamo affermare – dice Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune
che promuove il tavolo di consultazione per le giornate egiziane di Napoli - l’immagine di una metropoli
del futuro, che sa battersi contro i pregiudizi e i suoi stessi limiti e contraddizioni, dialogando con le grandi città del quadrante mediterraneo, dal
Nord Africa al Medio Oriente”. Non
una esperienza “spot”, quindi, ma l’inizio di un ciclo che mette in campo potenzialità derivanti dalla costruzione di
una rete di relazioni che tende a fare
dello spazio euromediterraneo un sistema strutturato e un’area di mercato con ampie prospettive di sviluppo.
L’iniziativa di portare il meglio di Napoli nella capitale egiziana nasce dalla
appassionata sollecitazione dell’ambasciatore italiano in Egitto Maurizio
Massari, napoletano doc. Si inserisce
nel contesto dell’Italian Egyptian Business Council, presieduto da Mauro
Moretti, nel cui board ha fatto ingresso di recente l’ingegner Marco Zigon, presidente del Gruppo Getra,
unico imprenditore del Mezzogiorno. Un consesso di cui fanno parte big
del mondo economico, tra i quali il
presidente di Confindustria Giorgio
Squinzi, Walter Ambrogi (Head of
International - Intesa Sanpaolo), Luigi Corradi (Ceo di Bombardier Trasportation Italia), Carlo Pesenti (Ceo
Italcementi) Alberto Pirelli (vece presidente Pirelli&C Spa) e Marco Villa
(Ceo Technip Italia).
Quali le opzioni sul campo? La cultura
napoletana troverà nel Coro dell’Ensamble del San Carlo la punta di diamante con uno spettacolo che vedrebbe il Teatro dell’Opera del Cairo
come ideale collocazione. La produzione artistica partenopea vede in Lello Esposito il suo emblematico esponente al Centro culturale italiano al
Cairo. Altra proposta accolta con interesse dai componenti del tavolo di
lavoro promosso dall’assessore Daniele, quella di un “laboratorio” che veda protagonisti musicisti napoletani ed
egiziani, che potrebbe concludersi con
una doppia jam session, sia al Cairo
che nella nostra città. Parallelamente
parte il lavoro che permette alle aziende dell’eccellenza campana (dall’artigianato artistico all’innovazione tecnologica) di allacciare rapporti con
produttori e buyers dell’altra sponda.
Attesi da un mercato che, solo nella capitale egiziana, conta oltre 7 milioni e
mezzo di potenziali consumatori in
un paese da 80 milioni di abitanti.
IL DENARO
IMPRESE&MERCATI
SABATO 21 GIUGNO 2014
9
CREDITO
Renzi: Aiutate le Pmi. Le iniziative in Campania
L’analisi di Bankitalia
Tasse troppo elevate
DI RAFFAELE FIUME*
NELLA TRADIZIONALE presentazione del rapporto annuale sull’Economia della
Campania a cura della Banca d’Italia sono emersi alcuni spunti di grande rilevanza
per gli operatori economici e
per i responsabili della cosa
pubblica.
Il dato più preoccupante è il
perdurare della crisi. Il reddito della Campania è diminuito del 2,7 per cento, totalizzando un arretramento
del 13 per cento dall’inizio
della crisi.
Preoccupa ancora di più
l’aumento del differenziale
tra la Campania e il centronord, pure in contrazione ma
in misura stabilmente inferiore.
Al perdurante rallentamento dell'economia corrisponde, come è ovvio, un’ulteriore aumento della disoccupazione, stabilmente e significativamente più elevata
rispetto al centro-nord.
Tutti dati che dimostrano
la sostanziale inefficacia delle politiche di riequilibrio,
pur sostenute da fiumi di risorse finanziarie, nazionali ed
europee.
Politiche frenate tanto da
rigide norme finanziarie nazionali (patto di stabilità interno), quanto dalla storica
insufficiente capacità delle
pubbliche amministrazioni
locali.
Alla sofferenza dell’economia si accompagna la sofferenza del mondo bancario
che non riesce a giocare un
ruolo anti-ciclico. Le difficoltà delle imprese affidate
generano perdite nei bilanci
delle banche; le perdite riducono il capitale e per effetto
del capitale ridotto, le banche
hanno minore capacità di
erogare nuovi prestiti.
A questo si aggiunga che
regole sempre più stringenti,
dettate a tutela della stabilità delle banche e del sistema
finanziario, rendono di fatto
più difficile l’erogazione di
somme “a rischio” e, quindi,
le risorse finanziarie sempre
più scarse finiscono per non
aiutare le imprese in difficoltà e per non sostenere abbastanza le nuove iniziative.
Su questo tema, però, bi-
sogna essere chiari: o si vogliono prevenire le crisi bancarie, pericolose per l’intera
economia, attraverso normative più stringenti o si allentano i vincoli normativi, facilitando il finanziamento
dell’economia reale ma mettendo più a rischio il sistema
finanziario.
È il classico dilemma tra la
botte piena e la moglie ubriaca.
Altro spunto molto interessante è l’osservazione dei
servizi pubblici locali, di cui
si rileva il raggiungimento di
livelli qualitativi in crescita,
anche se ancora insufficienti.
Su questo settore l’analisi
meriterebbe qualche approfondimento di carattere finanziario.
Il tema della qualità dei
servizi non può essere tenuto distinto dal tema del loro
costo. Se per ottenere servizi
pubblici migliori (anche se
non sufficienti) il ceto produttivo deve sostenere oneri
molto al di sopra della media,
allora il dato è tutt’altro che
soddisfacente; si possono
ipotizzare perdite di efficienza anziché miglioramenti.
E in Campania il livello di
pressione fiscale diretta e indiretta, di tariffe, balzelli e
oneri connessi è senza dubbio
il più alto d’Italia, con picchi
particolarmente elevati nel
comune capoluogo.
L’effetto negativo è duplice: da un lato, il permanere di
risorse eccessive nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni disincentiva la
ricerca di efficienza, dall’altro
il drenaggio imponente dal
settore privato a quello pubblico sottrae risorse all’attività di impresa e alla generazione e diffusione di ricchezza.
Proprio in una regione in
cui il comparto pubblico ha
un peso relativo tanto importante, un approfondimento ulteriore dell’analisi
in questa direzione fornirebbe strumenti di comprensione migliori tanto agli operatori economici quanto ai responsabili della cosa pubblica.
*Professore ordinario
di Economia aziendale
Università Parthenope
di Napoli
Come aumentano le imposte
Variazione Campania
Addizionali Irpef 8,6%
Comuni 11,2%
Province 14,5%
Rc Auto 16,8%
Regione 6,6%
Variazione Italia
Addizionali Irpef 11,2%
Comuni 15,9%
Province 3,4%
Rc Auto 9%
Regioni 1,5%
Nella tabella in alto la variazione, calcolata dal Banca d’Italia nel triennio
2010/2012, della pressione fiscale in Campania e nel resto del Paese
Maurizio Barracco
Manlio D’Aponte
Felice Delle Femine
Amedeo Manzo
Silvio Petrone
Carlo Pontecorvo
Ferdinando Quattrucci
Antonio Rosignoli
RIUNITI A NAPOLI, presso la stazione Marittima, per l’annuale rapporto della Banca d’Italia sulla situazione economica della Campania
i rappresentanti degli istituti di credito rispondono alla richiesta avanzata dal presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi,
che auspica un incremento dei prestiti alle imprese.
Il presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco, ritiene “sacrosanto l’invito del
presidente Renzi” anche se, spiega, “le banche
da sole non possono fare molto perché la liquidità è solo una parte del meccanismo”. Il
Banco di Napoli già prima dell’intervento del
presidente del consiglio dei ministri sceglie un
segmento specifico su cui concentarsi: le startup. “Con Tech Hub - ricorda Barracco - un progetto di finanziamento e tutoraggio a favore
delle neo imprese innovative, aiutiamo un settore che dal 2000 a oggi ha creato il 50 per cento del numero complessivo di nuovi posti di lavoro”.
Manlio D’Aponte, direttore generale della
Banca di Credito Popolare di Torre del Greco,
ricorda che “il nostro gruppo è già pienamente al lavoro per accompagnare la fase di ripresa dell’economia locale”. Che, però, “necessita
di aiuti concreti anche da parte del Governo”,
aggiunge.
Torna su concetti più volte espressi il regional manager per il Sud Italia di Unicredit, Felice Delle Femine. “La nostra banca è già molto vicina alle imprese - commenta - che però
vanno aiutate dal Governo attraverso politiche
di defiscalizzazione, sburocratizzazione e supporto sui mercati internazionali”. In risposta alla sollecitazione di Renzi il gruppo Unicredit
continua, soprattutto nel Mezzogiorno, sulla
strada dei finanziamenti veloci: piccoli importi che vengono utilizzati per investimenti a breve termine. “Nel meridione continentale - precisa Delle Femine - stiamo assistendo a una ripresa della domanda di credito a breve. Le imprese ricominciano a creare scorte e a fare investimenti”.
Già pronta l’iniziativa “C’è un fido per te”,
che consentirà alle imprese di ottenere, con un
semplice appuntamento presso le filiali di Unicredit, una linea di credito immediatamente disponibile. In questo modo l’imprenditore avrà
certezza dei tempi e dei fondi. Unicredit spinge anche sul progetto “Informati”, che consente alle imprese di essere formate sulle modalità di accesso al credito così da presentarsi
presso gli sportelli con le giuste credenziali per
ottenere liquidità.
Il presidente della Bcc di Napoli, Amedeo
Manzo, rivendica il ruolo degli istituti di credito cooperativo nell’ambito dele azioni di sostegno alle aziende. “Il Governo fa bene a sollecitare le banche - dice - anche se per aiutare
il sistema produttivo servono degli interventi
congiunti, non si può certo pensare che le banche da sole possano risolvere i problemi dell’economia”. Sul fronte delle iniziative la Bcc
di Napoli punta forte su forme di aiuto dirette e indirette e guarda con interesse ai settori
in difficoltà. È il caso dell’edilizia “dove stiamo
attuando un’attenta selezione dei progetti spiega Manzo - riuscendo così a garantire sostegno a proposte di qualità che garantiscono
un effettivo e concreto ritorno economico tanto per le aziende quanto per il territorio”. Con
i progetti in favore delle giovani coppie che
cercano un’abitazione, realizzati mediante l’adesione al Plafond Casa, la Bcc di Napoli supporta di fatto tutto il comparto delle costruzioni.
Una panoramica completa sul mondo campano delle Bcc arriva da Silvio Petrone, presidente dell’organismo regionale che raduna gli
istituti di credito cooperativo e numero uno
della Bcc di Battipaglia. “Lavoriamo ogni giorno per offrire nuovi prodotti e nuove forme di
sostegno alle imprese della Campania - dice soprattutto quelle di piccole e piccolissime dimensioni”.
Quanto all’invito del premier Renzi “è del
tutto normale - secondo il rappresentante regionale delle Bcc - che il Governo chieda alle
banche di esercitare fino in fondo il loro ruolo”. Per il futuro le Bcc della Campania “si
orientano verso forme di supporto sia finanziario che consulenziale - osserva Petrone - con
riferimento specifico agli interventi di ristrutturazione aziendale e di diversificazione degli
investimenti”.
Carlo Pontecorvo, presidente della Banca
Popolare di Sviluppo, rivela che “l’istituto è
impegnato a incrementare le forme di sostegno
a favore delle micro imprese”. In merito alla sollecitazione del presidente del consiglio dei ministri si limita a osservare che “tutto quanto è
in nostro potere viene già fatto”.
Alla richiesta di Renzi il Monte dei Paschi
di Siena risponde con iniziative mirate. “In
Campania e nel Mezzogiorno - dichiara Ferdinando Quattrucci, responsabile area Sud della banca toscana - puntiamo molto su strumenti come il Plafond Casa così da poter offrire liquidità alle famiglie e, indirettamente,
una leva di ripresa alle aziende edili”.
Già recepita la sollecitazione di Renzi dal direttore generale di Banca della Campania, gruppo Bper, e ex vice direttore di Banca Popolare
del Mezzogiorno, Antonio Rosignoli. “Attraverso Bper - rivela - ci stiamo attrezzando soprattutto sul fronte del sostegno all’export”.
Due gli interventi in corso di attivazione: una
linea di credito da 260 milioni di euro in favore delle aziende che operano sui mercati esteri e un plafond da 60 milioni per chi ottiene
commesse in ambito internazionale. “La scelta di puntare sull’export - dice Rosignoli - nasce dalla constatazione che la Campania è una
terra dove lavorano tantissime piccole aziende
in grado di offrire produzioni di elevata qualità e far crescere, così, l’intero sistema economico locale”.
Federico Mercurio
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
10
[POLITICA&PALAZZI]
REGIONE
I fondi Ue non aiutano la ripresa
Alle aziende solo l’11% degli aiuti
UN CONVEGNO DELL’UNIVERSITÀ PEGASO sul tema “Strumenti
finanziari nella politica di coesione 2014/2020” è l’occasione
per fare il punto sullo stato dell’impiego dei fondi europei in
Campania. L’evento, coordinato
dal direttore generle di Unipegaso, Elio Pariota, e promosso
dal presidente dell’ateneo telematico Danilo Iervolino, presenta un’ampia panoramica sulle risorse del settennio
2007/2013. Dall’analisi dei dati
emerge che, al 31 maggio 2014,
in Campania le aziende ottengono appena l’11,26 per cento
del totale dei fondi. La maggior
parte delle risorse, invece, finanziano infrastrutture (58,25 per
cento) e acquisti di beni e servizi (25,19 per cento). Se invece si
guarda ai livelli di spesa ecco
emergere un quadro più in linea
con le aspettative del mondo economico. Il Fesr raggiunge una
certificazione del 33,3 per cento
a fronte di un target del 31,8 per
cento mentre il Fse è al 59,1 per
cento a fronte di un obiettivo del
59,6. Entro fine anno la Regione Campania è chiamata a raggiungere obiettivi di spesa del
38,7 per cento in relazione al
fondo europeo di sviluppo e del
72,9 per cento in riferimento al
fondo sociale. Il nuovo corso, infatti, oltre ad assegnare 15 miliardi di euro per lo sviluppo delle imprese coinvolge i privati nella gestione delle risorse. Come
La distribuzione delle risorse
L’avanzamento
Fesr avanzamento spesa 33.3%
Fesr target 31.8%
Fse avanzamento spesa 59.1%
Fse target 59.6%
Fesr target al 31/12 38.7%
Fse target al 31/12 72.9%
Nella tabella lo stato attuale della spesa
e gli obiettivi fissati per fine anno
Più della metà dei fondi del programma 2007/2013 vengono utilizzati per il potenziamento della rete infrastrutturale della regione
fare per migliorare la qualità della spesa e aiutare maggiormente
il tessuto produttivo?
Adriano Giannola, economista e presidente di Svimez, punta l’indice contro i passati governi regionali “incapaci di fornire
alle aziende gli strumenti necessari per accedere ai finanziamenti”.
Ora il quadro è differente. “La
crisi impone di convogliare
quante più risorse è possibile alle imprese, soprattutto quelle di
piccolissime dimensioni”, dice
Giannola. “Per farlo servono procedure semplificate e personale
adeguatamente formato dal punto di vista tecnico e operativo”.
Amedeo Giurazza, numero uno
del fondo Vertis, si sofferma su
un altro aspetto di particolare
importanza: la capitalizzazione
delle aziende. “Per aumentare la
quota di spesa a favore delle imprese - dice - oggi troppo ridotta bisogna investire sul rafforzamento finanziario delle unità
produttive e coinvolgere, in questa operazione, i fondi di private equity e venture capital”. Il
coinvolgimento dei privati rappresenta una svolta secondo Mario Caputo, senior partner di
Meridiana Italia, “perché solo chi
opera quotidianamente nel tessuto economico può fornire i
giusti strumenti per accrescere
quantità e qualità della spesa”.
Massimo Deandreis e Alessandro Panaro, rispettivamente direttore generale e responsabile
politiche di sviluppo di Srm Intesa San Paolo vedono nel nuovo corso “un’occasione unica per
sostenere la ripresa economica
della Campania, partendo però
da un incremento del sostegno
alle imprese”.
E. S.
[DAI COMUNI]
Cdp, finanziamento da 15 milioni per Benevento
VIA LIBERA a un finanziamento da 15 milioni di euro in favore del Comune
di Benevento guidato dal sindaco
Fausto Pepe.
I fondi arrivano dalla Cassa Depositi e
Prestiti e possono
essere utilizzati per
progetti pubblici e
investimenti.
siter. La società ha ottenuto un decreto ingiuntivo per servizi di
smaltimento di rifiuti non pagati dall’amministrazione.
MARANO. Si chiude con un disavanzo di 16 milioni di euro il
bilancio consuntivo dell’ente. A
determinare lo squilibrio la decisione di eliminare dall’attivo i
crediti di dubbia esigibilità.
CASAPESENNA. Gli
imprenditori agricoli
pensano a una class
Fausto Pepe
action nei confronti del consorzio di
bonifica Bacino Inferione del
Volturno.
AVERSA. La magistratura conta- Da giorni, infatti, il servizio viebile apre un fascicolo sul Comu- ne continuamente interrotto a
ne. I giudici della Corte dei Con- causa di perdite nel sistema che
ti vogliono sapere, dagli ammi- non vengono riparate.
nistratori degli ultimi 30 anni,
in che modo nel 1976 viene as- EBOLI. Il sindaco Martino Melsegnata in usucapione, con rela- chionda firma, presso la Regiotivo acquisto avvenuto nel 1996, ne Campania, la convenzione
l’area pubblica di via San Loren- che autorizza l’avvio dei lavori
zo.
per realizzare l’area Pip.
MERCATO SAN SEVERINO. Nominati cinque nuovi assessori:
Assunta Alfano (Cultura e Scuola), Rosa Ascolese (Spettacolo e
Sport), Rocco D’Auria (vice sindaco e assessore alla Trasparenza),
Antonio Del Regno (Bilancio,
occupazione e sviluppo delle attività produttive), Carmela Perozziello (Innovazione, gioventù
e pari opportunità).
CANCELLO E ARNONE. Sarà l’avvocato Vigorita Spagnuolo a difendere il Comune nella causa
intentata dall’azienda Eco Tran-
FLUMERI. Riprendono i lavori
per la realizzazione dell’impianto energetico di proprietà della
società Terna.
OTTAVIANO. Il presidente della
comunità del Parco nazionale del
Vesuvio, Luca Capasso, sindaco
di Ottaviano, convoca i sindaci
dei Comuni dell’area protetta per
discutere delle iniziative da adottare a sostegno degli imprenditori
danneggiati dal maltempo.
PORTICI. Il sindaco Nicola Mar-
rone procede alla stabilizzazione
di 54 lavoratori socialmente utili. I dipendenti attendevano un
contratto a tempo indeterminato da 20 anni.
SALERNO. Bollette troppo alte
da parte della società pubblica
Salerno Sistemi ed è subito protesta. Numerose le segnalazioni
di squilibri, che secondo indiscrezioni raggiungono anche i
500 euro a bolletta. Del caso si
sta interessando l’amministrazione comunale, che ha già convocato i vertici dell’azienda.
SAN GIORGIO A CREMANO. La
Regione Campania assegna un
finanziamento di 2 milioni ed
800mila euro per la riqualificazione del parco di Villa Vannucchi. I lavori partiranno per
fine anno.
SORRENTO. Via ai lavori della
Telecom per l’adeguamento della rete in via Cesarano, via Festola e via Casarlano. •••
[IL DITO NELL’OCCHIO]
A CURA DI PIETRO FUNARO
Nuova tegola
sul Consiglio
NO, NON È STATA la tromba d’aria
che lunedì scorso ha colpito Napoli
a far cadere una nuova tegola sul
Consiglio regionale della Campania. Si tratta di una inchiesta della
magistratura sul clan Polverino nella quale viene indagato il vicepresidente dell’Assemblea campana
Biagio Iacolare amministratore
unico di una società, la Edil San
Rocco srl, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura per i
presunti rapporti con l’organizzazione malavitosa. Ovviamente siamo nella fase delle indagini e quindi presumiamo che fino a condanna definitiva non sia colpevole.
Ma il nuovo “caso” si aggiunge a
quello dell’expresidente dello stesso organismo Paolo Romano, agli
arresti domiciliari perché accusato
di concussione ed ai 51 consiglieri incolpati per l’uso non corretto
dei fondi attribuiti ai gruppi.
Certo un tsumani che avrebbe già
da tempo dovuto provocare lo scioglimento dell’organo e l’indizione
di nuove elezioni. Ma si sa che la
seduta in pelle delle poltrone istituzionali sono munite di uno speciale collante che non consente agli
eletti di lasciare lo scranno. Per di
più, lunedì la seduta dell’organismo è stata sciolta per mancanza
del numero legale. Segno evidente
del malessere che attraversa i vari
gruppi politici che sostengono la
presunta maggioranza. Presunta
perché non si sa quale essa sia. Divisioni verticali in Forza Italia dove un nutrito numero di consiglieri
ha costituito Forza Campania, i restanti partiti di centrodestra attraversati da personalismi che mettono l’uno contro l’altro, inoltre,
l’aiuto del centrosinistra e del Pd in
particolare è venuto meno e…la
frittata è fatta. Di sicuro questo
Consiglio non ha brillato né per
iniziativa legislativa, né per attività propria istituzionale, per non
parlare di politica il cui significato
è mille miglia lontano dalla quasi
totalità degli appartenenti all’Assemblea. Piccole azioni di infimo
cabotaggio, attenzione ai problemi spiccioli e personali, hanno caratterizzato la legislazione in corso.
In un quadro così deprimente i rari furbetti hanno spadroneggiato
rendendo ancora più deprimente la
vita dell’Assemblea.
Intanto a passo spedito ci avviciniamo alla scadenza naturale ed alle elezioni che in primavera prossima rinnoveranno la compagine.
La speranza è che chi compilerà le
liste non le riempia di incapaci utili solo a fare i servi sciocchi ma neanche in grado di leggere o scrivere una legge, e laddove così non sarà, auspichiamo che siano gli elettori a fare giustizia scegliendo bene chi votare. In questo tempo di
crisi globale e di società liquida un
colpo di reni davvero sarebbe un
toccasana.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
I M P R E S E &M E R C A T I
11
ASSOPORTI
Sistema poco competitivo
Monti: Riforme o si chiude
DI ENZO SENATORE
NUOVE REGOLE O ADDIO SVILUPPO. Il presidente di Assopor-
ti, Pasqualino Monti, lancia l’allarme sullo stato degli scali italiani, in testa quello di Napoli, e
chiede una riforma complessiva
che razionalizzi il ciclo della logistica, riduca gli oneri burocratici e acceleri sulla realizzazione
di nuove infrastrutture. “Se tutto ciò non avviene il sistema portuale italiano chiude i battenti”.
Con un danno per ora incalcolabile in termini di occupazione,
giro d’affari e indotto. Tanto per
citare qualche dato che rende
l’idea del discorso affrontato da
Monti si può rilevare come nella classifica dei primi cinquanta
porti al mondo per quantità di
traffico, stilata dal Journal of
Commerce, l’unico scalo italiano sia Gioia Tauro (47mo). Il sistema portuale del Belpaese non
è competitivo e, a causa di situazioni limite come quella di
Napoli dove i commissari sono
all’ordine del giorno, rischia di
scivolare sempre più in basso
perdendo clienti e ricavi. “Il recupero di competitività e di credibilità - commenta Monti - non
può avvenire domani né dopodomani. Questo rilancio deve
avvenire subito portando al traguardo una riforma dei porti che
sia una cosa seria: niente bizantinismi, niente teoria, ma risposte immediate che consentano
un reale salto di qualità in ter-
mini di efficienza e rendano i
porti e il sistema logistico italiano maggiormente attrattivi per
il mercato, per l’interscambio
mondiale e per gli investitori”.
Le parole di Monti trovano conforto nella realtà. Quando decide di ridimensionare l’impegno
su Napoli il gruppo Cosco lamenta apertamente l’assenza di
un iter veloce per effettuare le
operazioni di dragaggio dei fondali, la cui fase preparatori va
avanti da almeno 5 anni. “Se
non è percorribile la strada di un
provvedimento di urgenza chiosa Monti nella sua denuncia
- che si occupi solo di questo settore, allora si trovi un accordo
per il disegno di legge con corsia preferenziale”. Un provvedimento che, a detta del presidente di Assoporti,
“dovrà porre le basi
per un forte cambiamento”. L’associazione, precisa il suo numero uno, “è da oggi
alleata di chi vuole
cambiare, ma specialmente di chi comprende che senza un sistema
portuale e di
logistica efficiente, il paese fa davvero
poca strada e
rischia di
diventa-
re una frontiera passiva del continente europeo”. Il sistema Italia è poco competitivo anche a livello europeo, nonostante gli
sforzi degli operatori. Nella graduatoria dei primi venti scali del
Vecchio Continente per quantità di container movimentati troviamo Gioia Tauro al nono posto, Genova al quindicesimo e La
Spezia diciottesima. Come a dire che basta poco per fare il salto di qualità. “È ora di mettere
a punto un articolato snello chiosa Monti - di taglio europeo
che, partendo dal testo base in
discussione in parlamento, fissi
le regole del gioco sulla governance del sistema portuale e logistico, sull'autonomia finanziaria dei porti, sulla sburocratizzazione delle Autorità Portuali,
sulle concessioni e quindi
sulla capacità di attrarre
investitori internazionali e su regole del lavoro
che devono essere chiare, univoche e di mercato”. •••
CONFITARMA.1
Ecco il bilancio del 2013
Lavoro, crescita del 4%
OCCUPAZIONE in crescita nel biamo saputo agire con cautecomparto marittimo naziona- la e senza lasciarci troppo coinle. È quanto emerge dalvolgere da iniziative fil’assemblea nazionananziarie rischiose ed
le di Confitarma,
oggi siamo in una
l’associazione nasituazione migliozionale degli arre di quella di immatori. Sotto la
prenditori di altri
direzione del prePaesi”. L’unica
sidente Manuel
preoccupazione
Grimaldi gli imriguarda la pirateprenditori del settoria, perchè il 30 giure rilevano un
gno scade la deManuel Grimaldi
incremento del
roga per l’imbar4,7 per cento deco a bordo di
gli occupati (9 per cento nel guardie armate in caso di incaso della bassa forza, 6 per disponibilità delle forze delcento se si considerano solo gli l’ordine.
ufficiali) a fronte di una ridu“Per le nostre flotte divenzione della flotta di bandiera terebbe arduo affrontare denell’ordine del 2 per cento. terminate rotte - spiega il preDato che non preoccupa per- sidente nazionale di Confitarché per il 2014 e 2015 sono ma - senza avere adeguata proin costruzione diverse nuove tezione”. Della questione si sta
imbarcazioni. “Noi armatori interessando il Governo, già
italiani - dice Grimaldi - ab- allertato dagli armatori. •••
CONFITARMA.2
Procedure semplificate al Mit
è più semplice iscrivere le navi al registro nazionale. Il
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), infatti, istituisce una specifica sezione sul proprio sito web per semplificare la procedura. L’innovazione viene presentata durante l’assemblea nazionale dei Giovani di Confitarma, presieduta da Andrea
Garolla di Bard. “Si tratta di un primo passo cui ne seguiranno
a breve altri: l’obiettivo è quello di informatizzare totalmente i
sistemi in un’ottica di semplificazione delle procedure, così come previsto dalle attuali linee programmatiche del Governo”, spiega il direttore del trasporto marittimo per vie d’acqua del Mit,
Enrico Pujia. “Speriamo che presto possano giungere altre innovazioni”, chiosa di Bard. •••
DA OGGI
Pasqualino Monti
[CARRIERE]
AGCI
Cooperative italiane, confermato Altieri Lo sviluppo riparte dalle Coop
L’ASSOCIAZIONE GENERALE
delle cooperative italiane
conferma Rosario Altieri alla presidenza. Sarnese di nascita, 65 anni,
Altieri è alla guida dell’Agci dal 2008. È per
anni nella Direzione nazionale della Federazione
Giovanile RepubblicaRosario Altieri
na e successivamente
negli organismi nazionali dello stesso partito. Ricopre importanti incarichi nella Uil della quale è segretario regionale della Campania e componente del Comitato
centrale nazionale. Dal 1998 rappresenta la Federazione regionale Acgi della Campania, prima
come commissario e successivamente come presidente.
ITALO BOCCHINO. L’ex deputato di Futuro e Libertà è il nuovo direttore editoriale e dell’area
marketing del Secolo d’Italia, lo storico quotidiano della destra italiana. Bocchino ha già lavorato al Secolo come giornalista.
VINCENZO GALGANO. L’ex procuratore generale
della Repubblica di Napoli è nominato Primicerio dell’arciconfraternita della santissima Trinità
dei Pellegrini. Il ruolo di Governatore è assegnato a Giovanni Cacace, Gaetano Notturno Carbone, Augusto Nuzzi, Carlo Ruosi e Maria Rosaria Saviano.
MARZIA
FERRAIOLI.
La docente universitaria e
recente candidata alle elezioni europee ottiene la
nomina a vice coordinatore di Forza Italia per Salerno e provincia.
LIVIO GAETANI D’ARAGONA. Il chirurgo napoletano è campione stagionale del Circolo del Golf
di Napoli. Come premio ottiene la prestigiosa
“Blue Jacket” confezionata dalla sartoria Dalcuore.
ANTONIO GIUSTINO. L’imprenditore napoletano
ottiene la presidenza del gruppo Giovani dell’Acen, l’associazione partenopea dei costruttori.
Succede a Massimo Laux. Gli eletti in Consiglio
Direttivo sono: Valentina Della Morte, Federico
Gamardella, Antonio Ianniello, Ilaria Iaquaniello, Andrea Liberti, Domenico Perdono, Bartolomeo Piccolo, Alessandra Supino, Angela Verde e Umberto Vitiello.
ANTONIO GUERRIERO. L’ex capo della Procura di
Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) diventa
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, in Abruzzo.
ELDA MORLICCHIO. La 57enne docente di Lingua e linguistica tedesca è il nuovo rettore dell’università L’Orientale di Napoli. Succede a Lidia Viganoni. La Morlicchio entrerà in carica il
primo novembre prossimo e vi resterà fino al 31
ottobre 2020.
FRANCESCO GIUSEPPE PALUMBO. L’imprenditore 34enne è il nuovo presidente del gruppo Giovani di Confindustria Salerno. •••
LA COOPERAZIONE come modello di democrazia economica
moderna, efficiente e completa, capace di risolvere squilibri
e costruire rapporti basati sul
rispetto della persona. All’insegna di questa candidatura forte della Cooperazione, come
soggetto capace di ripensare e
ridisegnare un’Italia più equa,
giusta, efficiente, attenta ai bisogni della gente e alla tutela
dei suoi territori, è in corso oggi a Roma la ventitreesima assemblea congressuale dell’Agci
(Associazione Generale Cooperative Italiane) con il titolo
“Ridisegniamo l’Italia. Cooperazione. L’idea di una società
nuova”: un obiettivo concreto
per un’economia sociale di mercato in cui coesistano elementi
di liberalismo e una politica capace di ridistribuire la ricchezza includendo le fasce svantaggiate della popolazione. “È un
obiettivo che può e deve essere
perseguito affermando, nell’interesse generale, la validità della cooperazione di comunità –
dice il presidente nazionale Agci e co-presidente dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane, Rosario Altieri, nella sua relazione introduttiva – di quella che
organizza diverse filiere dell’agroalimentare esprimendone
le eccellenze del made in Italy,
della punta avanzata di solidarietà offerta ed esercitata quotidianamente dalla cooperative
sociali, o di quella che gestisce
trasporti, servizi, costruzioni,
manifatturiero e altro, fornendo già oggi il 10 per cento del
prodotto interno lordo”.
Nei fatti, la cooperazione ha
tenuto nell’occupazione, nel
presidio dei territori, sui mercati, con risultati che hanno
ampi margini di miglioramento attraverso lo sviluppo dell’innovazione, della internazionalizzazione, della aggregazione. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenuto all’assemblea, si sofferma sull’importanza e il ruolo della
cooperazione.
“Il mondo cooperativo - dichiara - deve avere la forza di affrontare un cambiamento radicale, rappresentato in primo
luogo dal processo già avviato
dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane. Perché la cooperazione rappresenta oggi la modalità più efficace ed efficiente per
la ricostruzione del rapporto di
fiducia tra cittadino e istituzioni, minato dall'incapacità cronica di assumersi responsabilità di decisione e dalla mancanza di etica”. •••
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
12
[ PROFESSIONI]
Sella chiude i workshop Ipe:
Al Sud è ora di investimenti
FORMATORI
UNA “SANTA” alleanza tra imprese e credito nel
“Buone premesse per una politica economica più vinome della trasparenza e della governancina allo sviluppo”.
ce: è ciò che propone, per uscire dalla
Un intervento complesso, quello di Selcrisi, Maurizio Sella, presidente di
la a Napoli, che non dimentica questioni
Banca Sella holding, al termine del cicome export, evasione fiscale e corruzioclo di incontri organizzato a Napoli
ne. E del rapporto della sua banca con
dall’Ipe - Istituto per le ricerche e le
il Sud dice: “Abbiamo investito al Sud,
attività educative: un focus sul rapacquisito istituti siciliani come la Cassa
porto tra banche, finanza e imprese.
artigiana e rurale di Monreale, investito
“Stop agli aiuti pubblici - spiega il bansull’economia sana rinunciando ai facili
chiere piemontese - e via a investimenti
giuadagni. Questo paga. L’economia sana del
sulle infrastrutture”. Il riferimento di
Sud è identica a quella di ogni altra parMaurizio Sella
Sella è soprattutto alle criticità del
te del Paese e dà molte soddisfazioni”.
Sud. Ad ascoltarlo, tra gli altri, AmeNon lo spaventa neanche l’assenza di
deo Giurazza, patron di Vertis, e l’economista Mas- una banca del Sud.
simo Lo Cicero. La prospettiva di Maurizio Sella è
“Non è un problema a Marsiglia - spiega - e non
chiara: la sua “ricetta” si completa con un freno agli lo è al Sud. Il Banco di Napoli e quello di Sicilia sosprechi e il dirottamento di risorse sulle infrastrut- no falliti perché hanno fatto scelte sbagliate. Non è
ture che mancano soprattutto nel Mezzogiorno. E indispensabile un credito vicino al territorio. Anzi,
ancora: una politica fiscale di respiro europeo con i piccoli istituti lavorano sulla base delle amicizie anun’agenda votata alla crescita e all’occupazione più ziché sulla base del valore. Chi si lamenta della manche al rigore, che sarà probabilmente dettata dal se- canza di credito dimentica che a dettare le regole è
mestre italiano di guida della Commissione di Stra- l’Europa. Non sa che con Basilea 3 dal 2008 sono
sburgo.
state scritte 400 nuove norme che molti imprendiIl ciclo di seminari che ha visto protagonista il pre- tori nemmeno conoscono”.
sidente di Banca Sella è stato organzzato dalla scuoLe soluzioni, dunque, esistono e sembrano nula di alta formazione dell’Ipe (Istituto per le ricer- merose. Esiste anche un suggerimento concreto da
che e le attività educative): focus sul rapporto tra ban- seguire per accelerare la ripresa? “Occorre gente vache, finanza e imprese e sinergie necessarie tra que- lida, capace, spirito di sacrificio, capacità di amsti tre segmenti dell’economia, che ha avuto, tra gli mettere la sconfitta negando ferie e pause ai famialtri relatori, personalità come Carmelo Barbagal- liari impiegati in azienda - afferma -. Bisogna saper
lo, capodipartimento vigilanza della Banca d’Italia, sognare e immaginare il futuro. Ingredienti che hane Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazio- no fatto grande l’economia italiana. Restare nel cone italiana di Private Equity e venture capital.
re business e coltivare la conoscenza. Cogliere ogni
È ottimista Sella. Ma anche cosciente delle di- opportunità dalla crisi. Servono cultura di goverversità strutturali tra Nord e Sud. “Sono stato 3 o 4 nante e trasparenza. Propensione al rischio e capavolte a Napoli in vita mia – spiega – e sono sempre cità. Perché se la ripresa è fragile ci sono anche nuostato colpito dalla domande degli imprenditori cam- ve opportunità per crescere. Se l’azienda è un orgapani che non sono le stesse di quelle dei vostri col- nismo vivente che produce reddito e valore servoleghi piemontesi”. Il suo è un ottimismo dettato dal no, per sopravvivere, capacità, ingegno, strategia e
ragionamento e soprattutto dalla cultura del fare che innovazione. Con la consapevolezza che chi perde,
hanno caratterizzato tutta la sua vita di imprendi- perde tutto. Cogliere l’opportunità nell’errore. Cotore. E dell’avanzata europea del Pd, che nel pala- me fece Ferrero quando la sua cioccolata non solimento di Bruxelles con 31 membri supera i 27 del dificava e inventò la nutella.
partito socialdemocratico tedesco, commenta:
C.d.A.
[IL TERMOMETRO DELLA SALUTE]
Parte da Caserta Cardiologialink.it
ponte tra medici del territorio e ospedalieri
UNA PIATTAFORMA informatica che dal 1° luglio
metterà in contatto diretto i medici del territorio
con i cardiologi della Unità Operativa Complessa
di Cardiologia Universitaria, diretta da Paolo
Golino, ordinario di Cardiologia alla Seconda
Università Napoli. Parte da Caserta il progetto
pilota Cardiologialink.it, prima iniziativa del
genere nella sanità regionale presentata oggi
all’Ordine dei Medici di Caserta. La start up, in
collaborazione con la cooperativa di medicina
generale Ippocrate presieduta da Mario Stranges,
è indirizzata soprattutto ai medici di medicina
generale. “L’obiettivo è, da un lato, evitare i
ricoveri ospedalieri non necessari con riduzione
della spesa sanitaria - spiega Golino - dall’altro, di
riconoscere tempestivamente i casi più gravi”.
•••
L’AZIENDA OSPEDALIERA universitaria Ruggi
d’Aragona di Salerno si dota di un reparto di
Ematologia e Centro trapianti di cellule
staminali emopoietiche: garantirà 40 trapianti di
midollo all’anno per i pazienti con gravi malattie
del sangue. “Si dice addio ai viaggi della speranza
- spiega Carmine Selleri, primario del nuovo
reparto - e con un risparmio per la Regione
Campania di almeno 4 milioni di euro all’anno”.
Inaugurazione oggi con Stefano Caldoro,
presidente della Regione e Antonio Squillante,
direttore generale Asl Salerno. Il reparto ha una
camera a 2 posti letto per trapianto autologo, 3
camere sterili per trapianti da donatore, 8 posti
letto per degenza ordinaria, 6 posti letto day
hospital e 3 posti letto con camera singola.
•••
MALATTIE IN CARCERE, la situazione è
preoccupante: il 7 per cento le infezioni
Hiv/Aids, 50 per l’epatite da virus C e 10 per
l’epatite B. Sono i dati emersi dal Convegno di
Medicina penitenziaria organizzato in onore di
Raffaele Pempinello, primario emerito
dell’ospedale dei Colli, da Maria Donata
Iannece e dal personale dell’Agenzia dei Colli.
INGEGNERI
Orientare al lavoro
Presidio al Politecnico
risce nella campagna di informazione nazionale promossa dall’Inail. Scopo della campagna:
far conoscere cos’è l’asseverazione e le modalità per praticarla. La
scelta dell’asseverazione è volontaria per ogni impresa e la pratica – gestita secondo la legge, nel
nostro territorio, dal Cpt di Napoli - garantisce la conformità
alle norme vigenti e la corretta
applicazione del modello di organizzazione e di gestione della
salute e della sicurezza. “L’asseverazione – spiega Paola Marone, presidente del Cpt e vice presidente dell’Ordine - rappresenta un possibile requisito per partecipare ai bandi di gara per l’aggiudicazione di appalti pubblici,
ove richiesto, e inoltre gli organi
Il presidio degli ingegneri al Po- di vigilanza possono tenerne conlitecnico – che verrà inaugurato to ai fini della programmazione
lunedì 23 giugno alle ore 15 – delle proprie attività”.
per ora sarà aperto tutti i lunedì
dalle 15 alle 17, ma l’intenzione Impianti sportivi
è di garantire nei prossimi mesi
L’Ordine degli ingegneri di
una presenza più continuativa. Napoli darà vita a una commisAd assistere i laureandi ci saran- sione per affrontare il problema
no ingegneri che forniscono la lo- della carenza di impianti sportiro consulenza a titolo volontario. vi e della carenza di manutenL’apertura del presidio si inqua- zione delle strutture esistenti e
dra nella collaborazione fra Or- per avviare su questi temi un
dine e Università, che di recente confronto operativo con le istisi è intensificata, anche per vo- tuzioni, le società sportive e le
lontà del segretario dell’Ordine amministrazioni locali. L’anAndrea Prota, docente di Tecni- nuncio è stato dato in occasione
ca delle Costruzioni alla Federi- della presentazione del primo
co II. Il presidente della Scuola Torneo delle Professioni, comPolitecnica e delle scienze di Ba- petizione calcistica riservata a
se della Federico II, Piero Sala- squadre di professionisti iscritti ai
tino (già preside di Ingegneria), vari Ordini della Campania che
ha infatti preso parte ad alcune si disputerà in autunno. Referiunioni allargate del consiglio rente dell’iniziativa è il coordidell’Ordine, dando il via a un ta- natore della Commissione Attivolo di lavoro che intende anche vità Aggregative dell’Ordine di
rendere i percorsi didattici più Napoli, Gaetano Trapanese.
efficaci ai fini occupazionali e
maggiormente in sintonia con le Professionisti in rete
esigenze del mercato.
“Il Torneo è stato concepito –
All’inaugurazione di lunedì in- spiega il Presidente Vinci - , olterverranno, oltre ai rappresen- tre che come evento agonisticotanti dell’Ordine degli ingegne- sportivo, anche come un’occari, anche Piero Salatino, il retto- sione per rafforzare la rete fra le
re uscente Massimo Marrelli e professioni e per condividere
Gaetano Manfredi, che dal pros- progetti e strategie per il futuro
simo autunno succederà a Mar- delle nostre attività”. “Siamo conrelli alla guida dell’Ateneo Fede- vinti – aggiunge il consigliere delriciano, primo ingegnere a rico- l’Ordine Massimo Fontana - che
prire questa carica e vice presi- la pratica sportiva possa servire a
dente della Fondazione dell’Or- rafforzare quei valori, come spidine.
rito di sacrificio, tenacia, capacità di perseguire obiettivi, prezioLa sicurezza conviene
si anche nell’attività professionaAsseverazione in edilizia: una le”. La presentazione del torneo
prassi che garantisce la sicurezza – le cui partite si giocheranno
nei cantieri e potrà dare concre- nel complesso sportivo Audax di
ti vantaggi alle imprese. Se ne è Casoria - ha visto la partecipadiscusso la scorsa settimana nel- zione dei rappresentanti degli
la sede dell’Associazione costrut- Ordini professionali di avvocati,
tori, in un incontro organizzato architetti, geologi, veterinari, noda Inail Campania, Acen, Co- tai e commercialisti.
mitato paritetico territoriale dela cura dell’Ufficio stampa
la provincia di Napoli (Cpt) e
dell’Ordine e della Fondazione
Flc, in collaborazione con l’Ordegli ingegneri di Napoli
dine degli Ingegneri di Napoli e
il Consorzio Promos Ricerche.
Sicurezza in edilizia.
L’incontro, rivolto a imprese ediLeggi la relazione
li e ordini professionali, si inseObiettivo: orientare i laureandi in
Ingegneria al mondo del lavoro.
L’Ordine degli ingegneri di Napoli apre da lunedì un presidio
informativo nella sede del Politecnico Federiciano, a Piazzale
Tecchio. “In un contesto di crisi
perdurante - spiega il presidente dell’Ordine Luigi Vinci – vogliamo aiutare i futuri colleghi a
cogliere le opportunità comunque offerte dal mercato. Oltre alle opportunità di lavoro e di stage, forniremo anche indicazioni
sulle tecniche più indicate per
proporsi ai poteniziali datori di
lavoro, sugli strumenti agevolativi per l’autoimprenditorialità e
soprattutto sugli incentivi per le
start up”.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
PROFESSIONI
Dissesto idrogeologico:
presìdi attivi dopo l’estate
ARCHEOLOGI
È LA SECONDA regione in Italia - elevate quantità d’acqua in un
dopo la Valle d’Aosta - per
tempo molto ristretto - spiearee in dissesto: è la
ga Francesco Peduto,
Campania, che vede
numero uno dei geo474 dei propri Cologi campani -. E sì,
muni interessati da
sono pericolose,
aree a rischio elevaperché il terreno fa
to o molto elevato e
più fatica ad assoroltre 1,1 milioni di
birle rispetto a piogpersone coinvolte. In
ge lente e costanti”.
queste zone, inoltre,
L’allarme, dunque, ha
insistono 994 scuole e 56
un fondamento.
ospedali. È la mapPrevenzione e
Francesco Peduto
pa campana del
manutenzione, codissesto, emergenza che, a fron- munque, restano gli unici interte degli eventi atmosferici del- venti capaci di limitare il rischio.
l’ultima settimana, si acuisce.
E fanno anche risparmiare. SeAllagamenti, frane, fiumi di condo le statistiche del ministefango: e le “bombe d’acqua”? So- ro dell’Ambiente, infatti, interno una trovata giornalistica o un venire a danno certificato costa
fenomeno specifico? “Si tratta di 10 volte di più che farlo prima.
IL PARCO SOMMERSO della Gaiola, la Villa romana di Ponticelli, Napoli Sotterranea e il teatro greco-romano, San Lorenzo Maggiore e i Decumani: la
lista di siti archeologici, guardando alla sola città di Napoli,
è senza fine. Per non parlare
delle immediate vicinanze. Far
conoscere questi luoghi e farli
rivivere è l’obiettivo di “Maf Mythos, Arte e Foto”, un’iniziativa del progetto “Napoli
Città Giovane: i giovani costruiscono il futuro della Città”,
realizzato nell’ambito dei Piani
Locali Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenuti
dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Il progetto punta a coinvolgere giovani e i turisti della
città, attraverso un percorso fotografico, senza tralasciare la
parte archeologica e filosofica.
L’iniziativa è inserita nel programma “Giugno dei Giovani
2014”, promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili del
Comune di Napoli. L’obiettivo
del progetto Maf, nato da
un’idea della fotografa Adelaide di Nunzio, è sviluppare un
workshop artistico-fotografico
sullo studio della mitologia e
dei rituali annessi ai siti archeologici della città di Napoli
per rielaborarli in chiave contemporanea. Il percorso formativo è affidato a un team
composto da Filippo Vosa,
esperto di filosofia, dall’archeo-
GEOLOGI
Le soluzioni, però, esistono e per
alcune di esse non è così lontana
la realizzazione. “In questi giorni termina il corso che ha formato i primi 50 geologi e 50 ingegneri che attiveranno il servizio di presidio idrogeologico annuncia Peduto -. Il corso è frutto dell’intesa del nostro Ordine
con quello degli Ingegneri e l’assessorato regionale ai Lavori Pubblici”.
A partire dal prossimo inverno, il gruppo di specialisti verrà
chiamato in caso di necessità - a
titolo completamente gratuito e si lavora per rendere permanenti queste unità. “La Regione,
finalmente, inizia a rispondere”,
conclude Peduto.
Chiara Di Martino
ARCHITETTI
Casa dello Studente, 7 milioni per il recupero
PRENDE SPUNTO dalla tesi di laurea di uno studente di Architettura della Federico II di Napoli
il progetto di recupero dello studentato alle spalle di via Foria.
L’edificio, costruito negli anni
’30 e chiamato “Casa Miranda”,
negli anni ’80 fu occupato dai
terremotati per poi passare nelle
mani della Regione Campania e
oggi, dallo stato di abbandono in
cui versa, potrebbe tornare alla
sua originaria funzione.
Se ne è discusso durante la
presentazione di un volume sull’architettura popolare napoletana dell’Istituto Autonomo Case
Popolari, edito dalla Fondazione
Annali dell’Architettura e delle
città e curato da Liana De Filippis, presidente della Fondazione, che ha sviluppato sinergie
istituzionali, oltre che con la Provincia, anche con il Dipartimento di Architettura della Fe-
derico II e l’assessorato all’Urbanistica della Regione guidato da
Ermanno Russo. Che per il recupero propone l’uso del Por Fesr
2007-2013 e un protocollo con
lo Iacp. Le risorse comunitarie
dovrebbero aggirarsi sui 5 milioni di euro. Altri 2 milioni sono
messi a disposizione da Carlo Lamura, commissario Iacp.
Secondo il progetto dello studente napoletano, l’edificio potrebbe diventare ponte di collegamento tra via Foria e Capodimonte, la Reggia Borbonica e
l’Osservatorio Astronomico.
C.D.M.
13
Siti culturali meno noti
Contest-mostra a Napoli
Così rivive la mitologia
loga Simona Fedi e dai fotografi Adelaide di Nunzio e Pier
Francesco Lanzillo, grazie alla
collaborazione organizzativa di
Francesca Vosa.
A novembre la mitologia sarà rappresentata fotograficamente dai partecipanti in una
mostra itinerante, collocata in
diversi punti strategici della città di Napoli con il supporto di
Giuseppe Graziani e Dante
&Decumani. Quando il percorso sarà terminato, i lavori
realizzati diventeranno un volume. Luigi Scaglione, regista e
fondatore di oltrecielo.com, associazione napoletana indipendente di produzione e post-produzione di opere audiovisive,
produrrà un art-documentario.
Un focus che ridarà lustro ai
luoghi meno conosciuti del territorio, lontani dagli itinerari
turistici che attraversano la città di Napoli. Il workshop, che
sarà presentato mercoledì prossimo nella sala del Capitolo nel
complesso di San Domenico
Maggiore, è rivolto agli studenti
degli istituti d’arte, dei licei artistici, delle Accademie di Belle Arti, ad artisti/fotografi under 35 e a tutti i giovani interessati alla Mitololgia e alla conoscenza dell’arte antica e contemporanea. La selezione dei
partecipanti avverrà attraverso
un Contest fotografico promosso negli Istituti scolastici e
centri giovanili locali, Accademie di belle arti e network: termini aperti fino al 30 luglio. .
C.D.M.
[LA CASA & LA LEGGE]
Il decoro dell’edificio è rilevante quanto la stabilità
Di GIOVANNI DIMARZIO
avvocato civilista
www.avvocatodimarzio.it
[email protected]
Nella disciplina del codice civile sul
condominio negli edifici vi è una
“clausola generale”, in tema di innovazioni vietate (art. 1120, comma 2, cod. civ.), in forza della quale sono illecite quelle trasformazioni o addizioni di natura edilizia che,
sebbene “dirette al miglioramento
o all’uso più comodo o al maggior
rendimento delle cose comuni”, siano suscettibili di alterare “il decoro
architettonico” del fabbricato. Condòmino molesto è colui che lede il
“decoro architettonico” con l’utilizzo indecoroso della proprietà
esclusiva e/o di quella comune.
L’art. 1120 cod.civ. prende in considerazione l’aspetto del decoro architettonico come una caratteristica essenziale dell’edificio condominiale, tanto da porlo allo stesso livello della sicurezza e della stabilità
dell’edificio stesso nel vietare le innovazioni che possono alterarlo.
Il legislatore non precisa la nozione di decoro architettonico dell’edificio, limitandosi ad invocare
tale generale parametro di natura
estetica come limite invalicabile alle opere eseguibili dai condomini.
Si pone quindi, una sorta di conflitto tra estetica e facoltà di innovare impianti e servizi comuni, in
modo che gli stessi corrispondano
all’attuale stato della tecnica e quindi rimanere “al passo” con lo sviluppo culturale e scientifico.
Anche l’art. 1122 cod. civ., laddove vieta le opere sull’unità immobiliare in proprietà esclusiva “che
rechino danno alle parti comuni
dell’edificio”, richiama implicitamente il limite generale del decoro.
È pacifico che anche il mero uso del
bene comune, comprendente
l’eventuale apporto di talune “modificazioni necessarie”, incontra il limite del decoro. La prescrizione,
contenuta nell’art. 1102, dovrebbe
infatti senz’altro implicare anche
l’intangibilità dell’estetica dell’edificio. Il decoro architettonico, quindi, non costituisce una qualità eventuale bensì un valore connaturale all’esistenza stessa di un edificio come tale. Ne consegue che il decoro
architettonico è un bene non cedibile, né usucapibile (rectius la mo-
difica non decorosa di una parte
sotto il profilo del decoro non è
usucapibile). Il decoro è riscontrabile sia in un edificio privo di particolari pregi (in tale ipotesi il decoro
è sinonimo di dignità) che, a maggior ragione, in un edificio ricco di
siffatti pregi o in un centro storico
o protetto da particolari norme urbanistiche. In un edificio lederà il
decoro architettonico la macchina
condizionatore posta sul balcone,
un serbatoio posto sul terrazzo o
vistosi stendipanni. Macchine condizionatrici e serbatoi vanno collocati in posti nascosti sia di proprietà esclusiva che condominiale, tale
per cui l’impatto estetico sia ridotto al minimo.
Il decoro architettonico diviene parte integrante del fabbricato, come
qualità propria di esso: contribuisce
a determinare il valore economico
delle unità immobiliari e dei beni
in situazione di condominio. Rappresenta quindi un valore immateriale ma patrimonialmente rilevante, riguardante unitariamente l’intero fabbricato, a prescindere dal
contesto urbano ed ambientale.
In detta accezione, l’estetica del fabbricato è un bene che appartiene a
tutti i condomini, suscettibile di
valutazione economica, come ha
avuto modo di affermare la Suprema Corte di Cassazione (n. 6640
31 luglio 1987) precisando che
l’aspetto esteriore dell’edificio concorre a determinare il valore della
proprietà individuale e quello della quota di proprietà collettiva.
Il giudice poi deve verificare come
il singolo condomino gestisca la
proprietà privata esclusiva e quella
condominiale. Ancor più dovrà essere rigoroso il giudizio - secondo
la Suprema Corte - nei confronti di
chi, incurante della gestione corretta e non invasiva degli spazi comuni da parte di tutti i condomini, trasformi questi a proprio uso,
con la presenza di piante, bacheche,
comunicazioni provvisorie con fogli volanti, chiodi per quadri e tappeti, sino alla apertura di porte abusive e chiusure provvisorie di vani
scala, citofoni sgangherati, fili volanti, e porta lettere con ruggine.
Il giudice dovrebbe utilizzare gli
strumenti “punitivi” a sua disposizione, quando il condomino molesto avrebbe potuto con una semplice segnalazione adeguarsi alla richiesta delle parte (il condomino
molesto non potrà dolersi della eccessiva condanna alle spese, a cui aggiungere anche eventualmente la
pena privata).
Due considerazioni finali
Vietato affermare che con il tempo
la proprietà esclusiva o comune non
ha il decoro originario, quando lo
stesso condomino molesto ha contribuito allo svilimento e/o pervicacemente resiste. Vi è un dovere di
utilizzare tutti gli strumenti utili per
la salvaguardia del decoro architettonico.
Il legislatore lungimirante ha lasciato la massima discrezionalità al
giudice. Il tutto come confermato
dalla Cassazione: il pregiudizio economico è una conseguenza insita
nella menomazione del decoro architettonico che è tutelata e meritevole di risarcimento.
Più alto sarà il risarcimento sul fronte del danno non patrimoniale,
quanto più il condomino leso è ossequioso del decoro stesso; risarcimento a latere del danno patrimoniale che si valuta sul pregiudizio tale da comportare un deprezzamento dell'intero fabbricato e delle unità immobiliari comprese. •••
SABATO 21 GIUGNO 2014
IL DENARO
14
[ INCENTIVI]
Neuroscienze e beni culturali
Progetti congiunti Italia-Svezia
RICERCA. 1
RICERCA. 2
Tutela ecosistema
La sfidadi Horizon
per un’economia
a basso impatto
DI ANNA LEPRE
Le domande entro il 30 giugno
DI ANGELA MILANESE
NANOSCIENZE, neuroscienze, beni culturali e invecchiamento della società:
sono quattro i settori di sui quali sono
chiamati a misurarsi I ricercatori italiani
e svedesi che intendono partecipare al
bando aperto dal Ministero degli Esteri per la raccolta di progetti congiunti nell’ambito del Programma di Cooperazione scientifica e tecnologica tra i due Paesi per il periodo 2014 – 2016. Le proposte dovranno essere inviate entro il
prossimo 30 giugno alle ore 17.
I progetti
Gli interventi finanziabili all’interno
degli accordi di cooperazione da parte del
ministero degli Esteri possono essere di
due tipi: progetti di “mobilità dei ricercatori“, per i quali è finanziata bilateralmente la mobilità. In particolare, l’Unità per la cooperazione scientifica sostiene i viaggi ai ricercatori italiani e i soggiorni ai ricercatori stranieri.
Ci sono poi i Progetti di “grande rilevanza“, che possono ottenere un co-finanziamento annuale per la realizzazione degli interventi previsti, ai sensi della
legge 401/90. Il ministero degli Affari
esteri assegna ogni anno, d’intesa con il
Miur, contributi per la realizzazione di
progetti bilaterali scientifici e tecnologici tra l’Italia ed il Paese partner. Quest’anno, nell’ambito delle procedure per
il rinnovo del Programma di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia
• Tipologia del contributo
Cofinanziamento
• Settori individuati
Tecnologie e ricerca applicata alla nanoscienza
Tecnologie e ricerca applicata alla neuroscienza
Tecnologie e ricerca applicata ai Beni
culturali
Tecnologie e ricerca applicata all'Invecchiamento della Società
• Durata dei progetti
Triennale
(2014-1016)
• Scadenza
30 giugno 2014
Sarà data preferenza ai progetti che favoriranno la mobilità dei giovani; coinvolgeranno le controparti
industriali; beneficeranno di finanziamenti di terzi o parteciperanno a programmi multilaterali o europei
e Svezia per il periodo 2014-2016, il
ministero ha pubblicato un bando per la
raccolta di progetti di ricerca di grande
rilevanza.
Contributo
Il contributo è inteso come un co-finanziamento del progetto e quindi una
partecipazione significativa di finanziamento da parte delle istituzioni proponenti o di altri istituti pubblici/privati, italiani o svedesi è obbligatoria. L’agevolazione sarà assegnata dal Miur solo alle istituzioni italiane selezionate e dallo “Swedish Research Council” solo alle istituzioni svedesi individuate.
Chi può presentare i progetti
Le proposte devono essere depositate
esclusivamente dal coordinatore italiano
che presenterà una descrizione preliminare del progetto solo attraverso la piattaforma on-line. Le proposte di progetto, che coprono fino a tre anni di attività (2014-2016), devono essere redatte
in lingua inglese.
I settori
Quattro i settori prioritari individuati: tecnologia e ricerca applicate al-
le nanoscienze; tecnologia e ricerca applicate alle neuroscienze; tecnologia e ricerca applicata al patrimonio culturale; tecnologia e ricerca applicata all’invecchiamento della società.
Le candidature verranno valutate inizialmente a livello nazionale in entrambi i paesi. In una seconda fase, la
valutazione sarà effettuata dalla Commissione congiunta, al fine di selezionare i progetti da includere nel Programma esecutivo.
Corsie preferenziali
Sarà data preferenza ai progetti che:
favoriranno la mobilità dei giovani ricercatori; coinvolgeranno le controparti industriali; beneficeranno di finanziamenti di terzi (ad esempio istituti o
enti di ricerca pubblici o privati) o parteciperanno a programmi di ricerca
multilaterali o europei, con particolare
riguardo al programma Horizon 2020.
L’elenco dei progetti selezionati e le procedure di finanziamento saranno pubblicate esclusivamente sul sito del ministero degli Affari esteri italiano. •••
Scarica il bando
GARANTIRE che il riscaldamento medio del pianeta terra resti al di sotto di 2° centigradi. E’
questo uno degli obiettivi perseguiti nell’ambito
delle “Sfide per la società”, uno dei tre pilastri
su cui si fonda Horizon 2020, il nuovo programma quadro comunitario per la ricerca e
l’innovazione. La Social Challenge 5, infatti,
mette insieme una serie di azioni che hanno il
comune denominatore di puntare a un’economia sostenibile, in cui si coniughino utilizzo ottimale delle risorse e adattamento ai cambiamenti climatici.
In particolare, la Social Challenge 5 mira a
un uso efficiente e sostenibile delle risorse naturali, compresa quella idrica. Aggiunge a questa finalità l’impegno generale per la protezione dell’ecosistema. L’adattabilità dei sistemi
economici, nell’ottica di Horizon 2020, non significa rinuncia a determinati standard di vita
o decrescita ‘felice’. Vuol dire rendere compatibili il mutamento del clima con la conservazione dei livelli di competitività. Per ottenere
tale risultato la ricerca e l’innovazione sono fondamentali. Occorre diffondere metodi e strumenti eco-innovativi nell’ambito dei diversi
fronti del vivere civile: sociale, economico, organizzativo, tecnologico. Eco-innovare equivale ad incrementare la competitività e a creare opportunità occupazionali. E’ la strada maestra attraverso cui l’Europa può restare leader di un
mercato globale che, dagli attuali mille miliardi di euro, dovrebbe raggiungere i tremila miliardi entro il 2030.
Le linee di ricerca con cui si declina Social
Challenge 5 sono: combattere e adattarsi al
cambiamento climatico; tutelare l’ambiente,
con un utilizzo sostenibile delle risorse della
natura, proteggendo i valori della biodiversità
e dell’ecosistema; assicurare un approvvigionamento sostenibile di materie prime non energetiche e non agricole; puntare a una società e
a un’economia green con l’ausilio dell’eco-innovazione; implementare sistemi informativi e
di monitoraggio ambientale sostenibili e globali;
valorizzare la cultura e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale con il supporto delle nuove tecnologie.
La Sfida per la società n. 5 è solo una delle
forme più incisive in cui, con Horizon 2020,
ci si propone di orientare uno sviluppo sostenibile. A questo obiettivo è infatti finalizzato circa il 60% del bilancio complessivo del nuovo
programma quadro per la ricerca e l’innovazione. Le spese inerenti il clima dovrebbero, in
sede di consuntivo, rappresentare circa il 35%
del bilancio, incluse quelle volte a un utilizzo
più efficace delle risorse. •••
RICERCA. 3
Mobilità in Germania: aiuti fino a 20mila euro
SI CHIAMA “Hochschuldialog mit Südeuropa 2014”, ovvero “Dialogo tra le università tedesche e sudeuropee” ed è un
programma promosso dal Daad, acronimo del “Deutsche Akademische Austauschdienst” (servizio tedesco per lo scambio accademico) per incentivare la cooperazione e il dialogo scientifico e socio-politico tra gli studenti dei due Paesi su temi
di interesse comune.
In particolare, attraverso il bando, verranno finanziate l'organizzazione e la realizzazione di conferenze, scuole estive, attività formative per studenti, dottorandi e
giovani ricercatori (in particolare, corsi
specialistici, seminari intensivi e workshop), finalizzate a stabilire o a mantenere
i contatti tra studenti e atenei dei due Paesi.
Verranno rimborsati i costi di viaggio,
le spese per il soggiorno dei partecipanti e
gli atti del convegno. Gli eventi potranno
avere luogo sia in Germania che in Italia.
Le domande devono, però, essere presentate esclusivamente da università tedesche: gli Atenei italiani potranno proporre iniziative alle loro università partner in
Germania le quali, concordati i dettagli relativi al progetto, saranno poi incaricate di
presentare formalmente la candidatura.
Per fare domanda c’è tempo fino al
prossimo 30 giugno, mentre le attività dovranno svolgersi il 15 settembre 2014 e il
14 settembre 2015.
Nel caso in cui venga richiesto un contributo alle spese di pubblicazione degli atti, tali fondi dovranno essere utilizzati entro il 14 settembre 2016.
Per quanto riguarda l’importo delle agevolazioni massime messe sul piatto, infine, potranno essere concessi contributi fino a 20.000 euro per ogni evento. •••
Scarica il bando
IL DENARO
DI MARINA NAPOLI
PARTE anche nella Regione Campania la “Staffetta generazionale”, programma rivolto alle imprese che intendono attivare processi di riorganizzazione per la
conciliazione delle esigenze dei
lavoratori anziani e giovani.
Palazzo Santa Lucia apre un
bando da 3 milioni di euro finalizzato a concedere finanziamenti a fondo perduto alle imprese
che si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione giovanile contribuendo, contemporaneamente, a sostenere il prolungamento della vita attiva dei lavoratori over 50.
Condizioni
In particolare la misura prevede il riconoscimento di un’integrazione contributiva per i lavoratori over 50 che accettano volontariamente la trasformazione
del proprio contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato, da full-time a part-time,
orizzontale o verticale.
L’integrazione contributiva
verrà riconosciuta soltanto a fronte di nuove assunzioni di uno o
più giovani in possesso dei requisiti con contratto di lavoro subordinato a tempo indetermina-
SABATO 21 GIUGNO 2014
INCENTIVI
OCCUPAZIONE. 1
Staffetta generazionale
Bando da 3 mln di euro
Coinvolti lavoratori over 50 e under 35
to, incluso quello di apprendistato. I datori di lavoro che intendono aderire all'iniziativa devono
avere almeno una unità produttiva oppure una sede operativa
stabilita sul territorio regionale.
Beneficiari
Ma chi può beneficiare dell’agevolazione? I destinatari dell’iniziativa sono i dipendenti con
• Risorse complessive
3 milioni di euro
• Beneficiari
Dipendenti over 50
Giovani fino a 35 anni
• Contributi
Fino a 6mila euro annui per
un massimo di 36 mensilità
• Scadenza
30 dicembre 2014
I destinatari dell’iniziativa sono i dipendenti con più di 50 anni di età e i giovani
fino a 35 anni. Il bando si chiuderà il 30 dicembre 2014
più di 50 anni di età e i giovani
fino a 35 anni. Nello specifico
possono godere dell’incentivo a
copertura dell’integrazione contributiva, attivata su base volon-
taria, i dipendenti over 50 di datori di lavoro privati che aderiscono al programma purché titolari di contratto a tempo indeterminato full time, e se entro 36
OCCUPAZIONE. 2
Manager disoccupati, contributi fino a 28mila €
FINO AL 31 DICEMBRE i datori di lavoro
possono ottenere contributi a fondo perduto fino a 28 mila euro per assumere ex
dirigenti e quadri disoccupati: lo prevede
il bando azione di sistema “Manager to
Work 2012-2014”aperto da Italia Lavoro Spa, ente strumentale del ministero
del Lavoro, che ha stanziato per questa
misura risorse per 9,7 milioni di euro.
Nell’ambito di tale azione, il contributo
può raggiungere un tetto massimo di
28mila euro, appunto, per nuove assun-
zioni mediante contratto a tempo indeterminato; 22 mila euro per assunzioni a
tempo determinato di almeno 24 mesi;
13 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 12 mesi; 5mila euro in caso di contratto di collaborazione
a progetto di almeno 12 mesi (che preveda
un compenso lordo annuo di almeno
42mila euro). E’ bene precisare che il contratto prescelto comporterà l’assunzione
del soggetto con la qualifica di dirigente.
Ma chi sono i beneficiari della misura? Il
bando di Italia Lavoro si rivolge a ex dirigenti o quadri over 50; ex dirigenti o
quadri donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6
mesi; ex dirigenti o quadri delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia,
non regolarmente retribuiti da almeno 6
mesi; ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuito. L’assenza di
occupazione deve necessariamente riferirsi all’ultimo rapporto di lavoro svolto
dall’ex dirigente o quadro.
15
mesi successivi dalla domanda di
adesione da parte dell’impresa richiedente conseguono i requisiti
del diritto alla pensione; e i giovani, individuati dal medesimo
datore di lavoro. Possono essere
assunti, se residenti in Campania, disoccupati o inoccupati di
età superiore a 18 e fino a 25 anni compiuti. Se in possesso di un
diploma universitario di laurea, fino a 29 anni.
Il limite di età può arrivare fino a 32 anni, nel caso di assunzione con contratto di apprendistato o di mestiere, e fino a 35 anni nel caso di contratto di apprendistato di alta formazione e
ricerca, di disoccupati di lunga
durata.
Ammontare del contributo
L’integrazione contributiva a
favore del lavoratore over 50 non
potrà superare l’importo massimo
di 6mila euro annui per un massimo di 36 mensilità.
I datori di lavoro possono
già presentare la domanda di adesione da mercoledì scorso 18 giugno e fino ad esaurimento delle
risorse economiche disponibili. Il
bando si chiuderà in ogni caso il
30 dicembre 2014. •••
Scarica il bando
Potranno essere ammesse a contributo solo le domande riferibili a iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate dopo il 21 maggio 2013, data di pubblicazione del bando, fino al 31 dicembre
2014. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre 45 giorni dall’assunzione per la quale il contributo è stato richiesto. La domanda potrà essere formalizzata fino al 31 dicembre 2014, solo
ed esclusivamente on line, attraverso il sistema informatico con il quale sarà reso
disponibile anche un servizio di assistenza tecnico/legale. •••
Compila la domanda
OCCUPAZIONE. 3
Nuovi apprendistati in Ue: i progetti entro giovedì
CONTRIBUTI fino a 300mila euro e uno stanziamento complessivo di 4milioni per individuare
nuove proposte a sostegno dell’introduzione o della modernizzazione degli apprendistati all’interno dei sistemi iniziali di istruzione e formazione professionale
(Ipf). C’è tempo fino a giovedì
prossimo 26 giugno per partecipare al bando aperto della Commissione Europea all’interno del
Programma Erasmus Plus 20142020, che si rivolge alle autorità
nazionali responsabili dei sistemi
di apprendistato integrati o alle
organizzazioni da questi designate.
Il coinvolgimento diretto delle autorità nazionali competenti
ha lo scopo di assicurare che i progetti possano effettivamente contribuire alle riforme nazionali, attraverso la creazione di schemi di
apprendistato di alta qualità, e
possano essere collegati alle attività dell’Alleanza europea per l’apprendistato. Ogni progetto farà
tesoro delle prassi in uso presso
uno o più altri paesi partecipanti al programma Erasmus+, beneficiando in tal modo del trasferimento di conoscenze. Il coin-
Sul piatto risorse per 4 milioni
• Risorse complessive
4 milioni di euro
• Contributo
Fino a 300mila euro a progetto
• Cofinanziamento
Fino al 75% della spesa
• Chi può fare domanda
Autorità nazionali
• Durata dei progetti
Massimo 24 mesi
• Scadenza
26 giugno 2014
L’importo di ogni sovvenzione è compreso tra i 100 mila e i 300mila euro,
il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della spesa ammissibile
volgimento attivo delle parti interessate al programma di apprendistato a livello nazionale, come le parti sociali (organizzazioni di datori di lavoro e lavoratori), gli istituti Ifp, le singole aziende e le organizzazioni interme-
diarie, consentirà di garantire una
maggiore qualità della proposta.
Chi può fare domanda
Le richieste di sovvenzionamento devono essere presentate
da almeno due soggetti di alme-
no due diversi paesi partecipanti
al programma. Il richiedente ammissibile con funzioni guida (coordinatore) deve essere un’autorità nazionale o un’organizzazione designata dall’autorità nazionale responsabile dell’Ifp nonché
della definizione, del monitoraggio e della potenziale revisione del
quadro legislativo per l’apprendistato. I co-richiedenti ammissibili possono essere ministeri e altre parti interessate, tra cui parti
sociali, imprese, camere di commercio, erogatori di Ifp. Non sono ammesse le domande presentate da persone fisiche.
Attività ammissibili
Le attività realizzate nell’ambito del progetto devono avere
un chiaro collegamento con le riforme (in corso o pianificate) volte alla costituzione o al rafforzamento di schemi di apprendistato. Sono ammissibili, nello specifico: revisioni di progetti legislativi nazionali, studi di fattibilità,
analisi costi/benefici; piani d’azione dettagliati per l’elaborazione e
l’attuazione di riforme dei sistemi
di apprendistato; organizzazione
o partecipazione a conferenze, seminari e gruppi di lavoro; attività di formazione, compresa una
strategia per formatori aziendali
interni; campagne di sensibilizzazione, azioni di valorizzazione e
divulgazione; scambio di buone
prassi o di prassi innovative; attività di ricerca.
La durata prevista per i progetti è di 24 mesi.
L’importo di ogni sovvenzione
è compreso tra i 100 mila e i
300mila euro, il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento
della spesa ammissibile. •••
Scarica il bando
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
INCENTIVI
16
FORMAZIONE
Piani per le Pmi: bando da 10 milioni di euro
UN BUDGET di 10 milioni di euro per la realizzazione di piani
formativi aziendali o interaziendali rivolti ai lavoratori delle Pmi
di dimensioni minori. A metterli a disposizione è Fondimpresa,
il Fondo paritetico interprofessionale, che apre un bando cui è
possibile accedere fino al 31 ottobre 2014 e, comunque, fino a
esaurimento delle risorse.
Contributo
Il contributo aggiuntivo viene concesso ai piani presentati
sul “Conto Formazione” per un
importo compreso tra i 3mila e
gli 8mila euro per azienda. In
caso di piano interaziendale tali soglie valgono per ogni singola impresa partecipante.
Piani formativi
I Piani formativi finanziati
possono essere sia aziendali, anche con l'utilizzo dei voucher
formativi, sia interaziendali, senza l'utilizzo dei voucher formativi, e possono riguardare anche
ambiti multi regionali. Viene ri-
si di Fondimpresa che prevedono
la concessione di un contributo
aggiuntivo al Conto Formazione.
Contributi fino a 8mila € ad azienda
chiesta alle Pmi interessate la presenza di un saldo attivo sul proprio Conto Formazione, risultante dalla somma degli importi effettivamente disponibili su
tutte le matricole Inps per cui
l'azienda ha aderito al Fondo
(somma degli importi della voce "Disponibile" su tutte le matricole del conto aziendale). Inoltre, le stesse aziende devono aver
maturato sul proprio Conto Formazione, nel periodo di adesione, un accantonamento medio
annuo, al lordo degli eventuali
utilizzi per piani formativi, non
superiore a 8mila euro. Sono ammesse al bando anche le aziende
• Risorse complessive
10 milioni di euro
• Contributi
Tra i 3 mila e gli 8 mila € ad azienda
• Destinatari
Pmi che intendano formare, aggiornare e riqualificare dipendenti
in cassa o in solidarietà
• Scadenza
31 ottobre 2014
Il bando si rivolge alle aziende che intendano formare, aggiornare e riqualificare
dipendenti in cassa, in solidarietà o in altro regime di ammortizzatori sociali
ricadenti nel regime degli aiuti di mortizzatori sociali. Al progetto
stato.
devono partecipare almeno 4 lavoratori, per 40 ore ciascuno in reChi può partecipare
gime di ammortizzatori. Possono
Il bando si rivolge alle aziende beneficiare del contributo esclusiaderenti a Fondimpresa che in- vamente le Pmi in possesso dei
tendano formare, aggiornare e ri- requisiti che a partire dal 1° setqualificare dipendenti in cassa, in tembre 2013 non hanno presensolidarietà o in altro regime di am- tato alcun Piano a valere su Avvi-
CINEMA. 1
Lungometraggi e docufilm: sul piatto 25 mln
UN FINANZIAMENTO di circa 25 milioni
di euro destinato alle società indipendenti per incentivare la coproduzione, distribuzione, sfruttamento e digitalizzazione di
opere cinematografiche europee. C’è tempo fino al prossimo 25 agosto per aderire
a “Eurimages”, il programma che sostiene progetti di lungometraggio di finzione, animazione e film-documentario di
una lunghezza minima di 70 minuti, all’interno di quattro diversi settori: coproduzione; digitalizzazione; distribuzione
(per gli Stati membri esclusi dal Programma Media, ovvero Bosnia – Erzegovina, Croazia, Serbia, Repubblica di Macedonia e Turchia); sostegno all’esercizio
(per Stati membri esclusi dal Programma
Media). La maggioranza (quasi il 90 per
cento) delle risorse del Fondo, provenienti dai contributi degli Stati membri, è finalizzata al sostegno alla coproduzione.
Tutti i progetti presentati devono avere
almeno due coproduttori provenienti da
diversi Stati membri del Fondo. Il finan-
ziamento può essere concesso solo a società
europee indipendenti la cui principale attività consista nella produzione di opere cinematografiche.
La percentuale di finanziamento del
Fondo non può superare il 17 per cento
del budget di produzione e, comunque,
non può andare oltre la soglia massima dei
700mila euro. Potranno accedere al sostegno alla digitalizzazione, invece, la produzione di master 2k per la proiezione digitale nelle sale, video on demand, tra-
Modalità formative
Il piano prevede formazione
individuale o di gruppo; formazione in aula, in affiancamento,
coaching, training on the job, corsi esterni; massimo 400 ore per
ogni corso; possibilità di erogare
un contributo pari ad 1,5 euro
per ogni ora di corso frequentata
dai lavoratori in sospensione (fino ad un massimo di 600 euro per
ciascun lavoratore). Il progetto
può avere una durata massima di
12 mesi. L’azienda coprirà il valore del Piano per una quota pari al
“disponibile” del proprio Conto
Formazione. Le risorse restanti le
integra Fondimpresa con il contributo aggiuntivo, che può essere incrementato fino al limite consentito dal “de minimis” (200.000
euro).
Rocco Di Iasi
Scarica il bando
smissione via satellite e in internet ad alta risoluzione. Sono ammessi a partecipare i film di fiction, animazione e i documentari che abbiano beneficiato di un sostegno Eurimages per la coproduzione,
ma non per la digitalizzazione, e che non
abbiano incluso nel budget di produzione i costi di digitalizzazione. La percentuale
di finanziamento del Fondo in questo caso non può superare l’80 per cento del costo totale (300mila euro). Tre le scadenze
originariamente previste: resta ancora disponibile quella del 25 agosto 2014.
Ro. Ai.
Scarica la documentazione
CINEMA. 2
Sale europee in rete, le domande fino a giovedì 27
nanziamenti azioni volte a promuovere e proiettare film europei,
attività educative volte alla sensibilizzazione del pubblico giovanile; attività di promozione e di
marketing in cooperazione con
altre piattaforme di distribuzione
(per esempio emittenti televisive
e piattaforme di video on demand); attività di rete: informazione, animazione e comunicazione: messa a disposizione di sostegno finanziario a terzi (membri della rete candidata) che attuano attività ammissibili.
DI MARINA NAPOLI
SISTEMA CINEMA NETWORKS: c’è
tempo fino a giovedì prossimo 27
giugno per partecipare al bando
pubblicato dalla Commissione
Ue nell'ambito del sottoprogramma “Media” del progetto
"Europa creativa". Sul piatto c’è
un finanziamento da 10,5 milioni di euro per la formazione di reti di cinema che proiettano film
europei.
Fondi per 10,5 mln
• Risorse complessive
10,5 milioni di euro
• Cofinanziamento
Fino al 50% delle spese ammissibili
• Beneficiari
Sale cinematografiche europee
raggruppate
(almeno 100 sale situate in almeno
20 paesi)
• Durata del programma
Dal primo gennaio
al 31 dicembre 2015
• Scadenza
Ore 12 del 27 giugno 2014
Gli obiettivi
Il sottoprogramma Media mira, in particolare, a sostenere la
distribuzione nelle sale cinematografiche mediante il marketing
transnazionale, il branding, la distribuzione e la presentazione di
opere audiovisive; all’istituzione
di sistemi di sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali nelle sale cinematografiche, nonché su tutte le altre piattaforme, e alle attività di vendita
internazionale, in particolare il
budget messo a disposizione
doppiaggio, la sottotitolazione e Ildall’Ue
è di 10,5 milioni di euro
l'audiodescrizione delle opere audiovisive; infine, a sostenere l'allargamento e la diversificazione stimolare l'interesse e migliorare
del pubblico come strumento per l'accesso nei confronti delle ope-
re audiovisive, attraverso attività
di promozione, manifestazioni,
l'alfabetizzazione cinematografica e festival del cinema.
degli Stati membri dell'Unione
europea. I cinema europei indipendenti che fanno parte della rete candidata possono ricevere sostegno finanziario per l'espletamento delle attività ammissibili.
Le proposte dei candidati di
paesi non appartenenti all'Ue possono essere selezionate a condizione che, alla data della decisione di concessione, siano stati firmati accordi che fissano le modalità per la partecipazione di tali paesi al programma.
Chi può partecipare
La partecipazione ai progetti è
riservata alle sale cinematografiche
europee raggruppate . Tali reti devono rappresentare almeno 100
sale cinematografiche situate in
almeno 20 paesi partecipanti al
sottoprogramma Media ed essere rappresentate da un soggetto
giuridico opportunamente costituito, dotato di personalità giuri- Azioni ammissibili
dica e avente sede sociale in uno
Possono essere coperte dai fi-
Durata e termini
La durata dell'azione e del periodo di ammissibilità dei costi è
di 12 mesi, dal primo gennaio al
31 dicembre 2015.
Il budget complessivo messo a
disposizione dall’Ue è di 10,5 milioni di euro: il contributo non
può superare il 50 per cento dei
costi ammissibili totali. Le proposte vanno presentate entro le
12 di giovedì utilizzando il modulo di candidatura online
(eForm). •••
Scarica il bando
IL DENARO
DI ANGELA MILANESE
FINANZIAMENTI a fondo perduto
per la promozione dei vini di Terra Felix sui mercati esteri. La Regione Campania pubblica, per la
campagna 2014-2014, il bando
che finanzia azioni promozionali con risorse superiori ai 2 milioni di euro. Le principali novità rispetto alle precedenti edizioni riguardano le modalità di presentazione delle domande, l’allargamento del plafond di azioni ammissibili, la possibilità di presentare i progetti mediante associazioni temporanee di impresa (Ati)
e di scopo.
Beneficiari
Possono fare richiesta di contributo le organizzazioni professionali di produttori di vino; le organizzazioni interprofessionali riconosciute che coinvolgano, al loro interno, produttori di vino;
consorzi di tutela riconosciuti, loro associazioni e federazioni; organizzazioni riconosciute di produttori; produttori che ottengono il vino dalla trasformazione di
prodotti a monte, propri o acquistati; soggetti pubblici di comprovata esperienza nel settore (anche se non possono partecipare
economicamente ai progetti); as-
SABATO 21 GIUGNO 2014
INCENTIVI
COMMERCIO. 1
Export dei vini campani
2 mln per la promozione
Investimento minimo di 100mila euro
sociazioni temporanee di imprese (Ati) e di scopo.
Interventi
Gli interventi devono essere
orientati alla promozione nei Paesi Terzi di tutte le categorie di vini a denominazione di origine
protetta, i vini ad indicazione geografica nonché i vini spumante
di qualità, i vini spumante aromatico di qualità, i vini senza indicazione geografica e con l’indicazione della varietà.
• Risorse complessive
2 milioni di euro
• Cofinanziamento
Fino al 50% delle spese
• Investimento minimo
100 mila euro per anno
• Beneficiari
Organizzazioni professionali
Organizzazioni interprofessionali
Consorzi di tutela riconosciuti
Soggetti pubblici
Ati e associazioni di scopo
• Scadenza
Ore 14 del 7 luglio 2014
Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 10 di
giovedì prossimo e fino al 30 settembre 2014
La promozione, comunque, non
può riguardare esclusivamente i
vini senza indicazione geografica
e i vini con indicazione varietale.
Azioni ammesse
A tale scopo sono ammesse
quattro diverse tipologie di azione: promozione e pubblicità a
COMMERCIO. 2
Sannio, centri naturali: i progetti entro luglio
C’È TEMPO fino al prossimo 31 luglio per
partecipare al bando della Camera di Commercio di Benevento che stanzia un budget di 75 mila euro per promuovere i Centri commerciali naturali da realizzare in
tutta la provincia. L'obiettivo è quello di
rilanciare il settore nel Sannio, agevolando,
in particolar modo, le piccole e medie
aziende che risultino consorziate tra loro e
che non abbiano già beneficiato in passato di un finanziamento simile.
I fondi serviranno a coprire le spese di
progettazione e coordinamento delle attività fino a un limite massimo di 5 mila euro, quelle relative alla costituzione e la registrazione del consorzio fino a 3 mila euro e le spese per la comunicazione e la promozione delle attività fino a 7mila euro.
Ma di che cosa si tratta? Il centro commerciale naturale è un concetto che si è diffuso in Italia negli anni '90 e rimanda ad
un'area commerciale del centro storico di
una città, dove diversi esercizi commerciali operano integrandosi tra loro, in assen-
za, quindi, di un soggetto giuridico che
abbia il potere di coordinare e gestire unitariamente l'area, come, invece, accade nel
cosiddetto Town Center Mangement, diffuso soprattutto nei paesi anglofoni. Pertanto viene conservata un'elevata frammentazione delle attività commerciali, localizzate nei centri urbani. La Regione
Campania ha regolato la materia con la legge numero 1 del 2009.
Chi può accedere ai contributi? Il bando è aperto ai consorzi già costituiti e ri-
17
mezzo stampa e tv (azioni di pubbliche relazioni, materiale informativo, annunci prodotto, degustazioni, esposizioni di materiale
da banco); partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni
internazionali; campagne di informazione e promozione presso
punti vendita (degustazione, wine tasting, gala dinner, promozione sui punti vendita); altri strumenti promozionali come siti
web in lingua di Paesi Terzi, materiale promozionale cartaceo, attività di incoming con operatori
e giornalisti di Paesi Terzi.
Contributo
Il contributo massimo erogabile è pari al 50 per cento delle
spese ammissibili, incrementato
del 10 per cento di contributo regionale se le azioni programmate
vengono realizzate in uno dei Paesi Terzi indicati nel bando. In ogni
caso le proposte progettuali devono prevedere un costo complessivo minimo di 100mila euro per ogni anno. I progetti possono durare al massimo tre anni.
Il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato alle ore
14 del prossimo 7 luglio. •••
Scarica il bando
conosciuti dal Comune competente per
territorio, che hanno sede legale in provincia di Benevento, sono iscritti al Registro delle imprese dell’ente camerale sannita e risultano in regola con il versamento del diritto annuale.
Le domande vanno inviate alla Camera di Commercio di Benevento tramite
posta certificata. Per ogni ulteriore informazione, è possibile consultare il sito e l'albo pretorio on line della Camera di Commercio, dove è scaricabile anche il modulo di presentazione della domanda.
A. M.
Scarica il bando
ENERGIA
Giù i consumi nelle Pmi: Irpinia, fino a 3mila euro
CONTRIBUTI fino a 3mila euro alle Pmi irpine per incentivare l’abbattimento degli impatti ambientali tramite interventi di efficientamento energetico.
A metterli a disposizione è la
Camera di Commercio di Avellino che punta a finanziare investimenti per importi superiori a
1.500 euro finalizzati a perseguire l’uso razionale dell’energia nei
processi produttivi, attraverso la
realizzazione, l’ammodernamento o sostituzione di impianti con
il ricorso a sistemi, macchinari,
componenti e attrezzature in grado di generare una riduzione dei
consumi di energia primaria, indipendentemente dall’origine fossile o rinnovabile, dell’intero ciclo
o di una sua parte.
Beneficiari
Possono accedere al bando
esclusivamente le imprese che
rientrino nella definizione comunitaria di micro, piccola o media
impresa e che posseggano, alla data di presentazione della domanda, precisi requisiti: sede legale e
operativa in provincia di Avellino;
iscrizione nel Registro delle imprese e regolarità del pagamento
altre soluzioni di risparmio energetico valutate caso per caso; per
la diagnosi energetica redatta da
tecnico abilitato e iscritto all’ordine professionale (fino a un
massimo di 500 euro).
Scadenza: il 15 ottobre 2014
• Risorse complessive
300 mila euro
• Contributo massimo
Fino a 3mila euro
• Cofinanziamento
50% delle spese ammissibili
• Beneficiari
Pmi con sede legale e operativa in provincia di Avellino
• Scadenza
15 ottobre 2014
Il contributo assegnabile a ciascuna impresa sarà pari al 50 per cento delle spese
ammissibili, fino a un massimo di 3mila euro
del diritto annuale camerale. Le
aziende devono, inoltre, risultare
attive al momento della presentazione della richiesta di contributo e al momento della relativa ero-
gazione; non essere sottoposte a liquidazione o a procedure concorsuali quali fallimento, amministrazione controllata, amministrazione straordinaria, concorda-
to preventivo, liquidazione coatta amministrativa; essere in regola con le norme in materia previdenziale e contributiva.
Interventi finanziabili
Sono finanziabili solo le spese sostenute successivamente alla
data di presentazione della richiesta di contributo.
In particolare per l’acquisto e
installazione dei corpi illuminanti; di sistemi di gestione intelligente dei corpi illuminanti;
di caldaie a condensazione; di sistemi di condizionamento ad alta efficienza; di sistemi di rifasamento degli impianti elettrici; di
Contributi
Il contributo accordato a ciascuna impresa sarà pari al 50 per
cento delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 3mila euro.
La somma messa sul piatto per
l’iniziativa ammonta a 300mila
euro: nel caso in cui il fondo stanziato risultasse insufficiente a soddisfare tutte le richieste di contributo presentate, si procederà all’ammissione seguendo l’ordine
cronologico fino a esaurimento
delle risorse.
La domanda dovrà essere presentata entro il 15 ottobre 2014
attraverso la piattaforma telematica Sportello Telemaco (autenticandosi con la firma digitale del titolare/legale rappresentante) all’indirizzo http://telemaco.infocamere.it.
A. M.
Scarica il bando
IL DENARO
INCENTIVI
SABATO 21 GIUGNO 2014
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[Bandi&scadenze]
Ricerca, nuove opportunità per i giovani
RICERCA. 1
• RICERCA. 4
• RICERCA. 7
Miur, missione Giappone:
borse in Atenei e laboratori
Aerospazio e scienze mediche
Programma Italia-Messico
Neuroscienze e beni culturali:
progetti Italia-Svezia
La Japan society for the promotion of
science (Jsps) offre finanziamenti per condurre attività di ricerca presso università,
laboratori e centri d’eccellenza in Giappone, nell’ambito di diversi settori disciplinari. Per questo bando restano ancora disponibili due scadenze: il 7 e 11 luglio
esclusivamente attraverso il Jsps per partecipare all’assegnazione di circa 60 borse di
breve durata, rivolte a giovani ricercatori
stranieri dottorandi e post-doc.
aerospazio, scienze biomediche, nuove
tecnologie applicate ai beni culturali: finanziamenti ai ricercatori per progetti congiunti di mobilità tra italia e Messico. a metterli
a disposizione è il ministero degli affari esteri italiano che ha pubblicato un nuovo bando nell’ambito del Programma esecutivo di
collaborazione scientifica e tecnologica
2014-2016 tra i due Paesi. Per partecipare i
candidati dovranno essere in possesso di precisi requisiti: il coordinatore scientifico italiano dovrà avere cittadinanza italiana o di un
Paese dell’Unione europea ed essere residente in italia il coordinatore scientifico messicano dovrà avere cittadinanza messicana e risiedere in Messico. con i fondi del bando saranno coperti solo i costi degli scambi di ricercatori. Ogni anno saranno finanziati, per
ciascun partner aderente al progetto, un soggiorno di breve durata (fino a 10 giorni) e
uno di lunga durata (fino a 30 giorni). La
parte italiana sosterrà le spese di viaggio in
Messico dei ricercatori italiani (o di altro
Paese membro Ue ma residenti in italia) e
darà un contributo alle spese di soggiorno in
italia dei ricercatori messicani (fino a un
massimo di 1.300 euro per soggiorni di lungo periodo, e di 93 euro al giorno per quelli
di breve periodo). Le domande vanno inviate entro il prossimo 30 giugno alle ore 24.
nanoscienze, neuroscienze, beni culturali e invecchiamento della società: sono
quattro i settori di sui quali sono chiamati
a misurarsi i ricercatori italiani e svedesi
che intendono partecipare al bando aperto dal Ministero degli esteri per la raccolta di progetti congiunti nell’ambito del
Programma di cooperazione scientifica e
tecnologica tra i due Paesi per il periodo
2014 – 2016. Le proposte dovranno essere inviate entro il prossimo 30 giugno alle
ore 17. il contributo è inteso come un cofinanziamento del progetto e quindi una
partecipazione significativa di finanziamento da parte delle istituzioni proponenti o di altri istituti pubblici/privati, italiani o svedesi è obbligatoria. L’agevolazione sarà assegnata dal Miur solo alle istituzioni italiane selezionate e dallo “swedish
Research council” solo alle istituzioni
svedesi individuate. Le candidature verranno valutate inizialmente a livello nazionale in entrambi i paesi. in una seconda fase, la valutazione sarà effettuata dalla
commissione congiunta, al fine di selezionare i progetti da includere nel Programma esecutivo.
• RICERCA. 2
Scambi con team britannici
Fondi fino a 12mila sterline
La Royal society (Uk) mette a disposizione diverse tipologie di finanziamento volte a incentivare gli scambi e le collaborazioni
tra ricercatori britannici e gruppi di ricerca
stranieri. il programma per il quale è ancora
possibile inviare la propria adesione si chiama “international exchanges scheme” e garantisce un sostengo economico alla mobilità tra team di studiosi di diverse nazionalità.
entrambi i candidati, quello britannico
(l’“applicant”) e quello straniero (il “co-applicant”), devono essere ricercatori in possesso di dottorato di ricerca (o avere una buona
esperienza nel campo della ricerca di livello
equivalente) al momento della candidatura,
fare capo a un ente o a un’università; avere un
contratto a tempo indeterminato (o determinato pari alla durata del finanziamento) e
trovarci ciascuno nel proprio Paese al momento della presentazione della domanda.
Tre i macrosettori disciplinari cui si rivolge il
bando: scienze naturali e settori affini inerenti alla fisica, chimica, matematica, informatica, ingegneria, agricoltura; ricerca biologica e medica; aspetti scientifici dell’archeologia, geografia e psicologia sperimentale. due i termini ancora aperti per presentare la propria candidatura: il primo luglio e
il 28 ottobre 2014. Le domande devono essere inoltrate dall’istituzione del candidato
britannico (“applicant”).
• RICERCA. 3
Mobilità di neuroscienziati
Scadenza: il primo settembre
neuroscienze: dopo la chiusura, lo scorso primo giugno, del bando per i “Research
Fellowship” (borse post-dottorato) restano
aperte per i giovani ricercatori altre tre opportunità messe a disposizione dall’international Brain Research Organization, in sigla
ibro. sul piatto ci sono finanziamenti per
borse di ricerca, borse di mobilità nel campo
delle neuroscienze, nonché per il rientro dei
ricercatori nel loro paese di origine. La prossima scadenza utile è il primo settembre
2014. i giovani scienziati possono ancora
concorrere per l’assegnazione degli “ibro international travel grants” (borse di studio per
viaggi internazionali). L’importo massimo
del contributo può raggiungere i 1.500 euro
e la prossima scadenza è fissata al primo settembre 2014 (per convegni o conferenze
previste tra gennaio e giugno 2015). La seconda opportunità ancora disponibile prevede le “return home fellowships”, ovvero le
borse per il rientro dei cervelli. destinatari
sono i ricercatori post-doc che siano stati formati presso un “center of excellence in
Brain Research (cebr)”; scienziati che stiano
sviluppando una ricerca di base o clinica di
successo e che desiderino tornare nel loro
paese di origine o in un paese in via di sviluppo per motivi personali o culturali. L’importo previsto è di 20mila euro e la scadenza
è fissata al primo settembre.
• RICERCA. 5
Sfide robotiche europee
Candidature entro giugno
Un team di ricercatori per partecipare
alle sfide robotiche europee. c’è tempo fino al prossimo 30 giugno per partecipare
al bando finanziato dalla commissione
europea tramite il settimo programma
quadro nell’ambito del progetto “euroc –
european robotic challenge”. Tre le gare
aperte: “Reconfigurable interactive Manufacturing cell”, “shop Floor Logistics
and Manipulation” e “Plant servicing and
inspection”. Le sfide sono articolate in tre
fasi successive al termine delle quali verranno selezionati 6 team che parteciperanno alla sfida finale. si tratta degli esperimenti sul campo i “field test”, che si tradurranno in esperimenti pilota (“pilot experiments”). Ogni finalista riceverà un
contributo pari a 210mila euro, con l’obbligo di adattare la soluzione identificata
all’utilizzatore finale.
• RICERCA. 6
Cancer Research Institute
Borse fino a 57mila dollari
Borse di ricerca fino a 57 mila dollari per
i giovani che intendano usufruire di un periodo di training in immunologia del cancro, presso enti o istituti di ricerca internazionali. a lanciare il bando è il “cancer Research institute” che mette a disposizione finanziamenti nel campo della ricerca sul
cancro per supportare ogni livello di scoperta, dall’indagine di laboratorio all’applicazione clinica, delle immunoterapie più innovative e promettenti per i pazienti.Le
borse messe ora a bando sono rivolte sia a
post-doc italiani, per stage in centri d’eccellenza all’estero, sia a ricercatori stranieri che
vogliono svolgere un periodo di ricerca in
italia.La borsa consiste in uno stipendio di
50mila dollari statunitensi per il primo anno, 53mila per il secondo e 57mila per il terzo. inoltre, 1.500 dollari all’anno saranno
destinati all’ente ospitante per sostenere le
spese di ricerca, viaggi, meeting, del borsista. Per fare domanda c’è tempo fino al
primo ottobre 2014.
• RICERCA. 8
Mobilità in Germania:
Aiuti fino a 20mila euro
si chiama “Hochschuldialog mit südeuropa 2014”, ovvero “dialogo tra le università tedesche e sudeuropee” ed è un programma promosso dal daad, acronimo del
“deutsche akademische austauschdienst”
(servizio tedesco per lo scambio accademico) per incentivare la cooperazione e il dialogo scientifico e socio-politico tra gli studenti dei due Paesi su temi di interesse comune. in particolare, attraverso il bando,
verranno finanziate l'organizzazione e la
realizzazione di conferenze, scuole estive, attività formative per studenti, dottorandi e
giovani ricercatori (in particolare, corsi specialistici, seminari intensivi e workshop), finalizzate a stabilire o a mantenere i contatti
tra studenti e atenei dei due Paesi. Verranno
rimborsati i costi di viaggio, le spese per il
soggiorno dei partecipanti e gli atti del convegno. Le domande devono essere presentate esclusivamente da università tedesche:
gli atenei italiani potranno proporre iniziative alle loro università partner in Germania
le quali, concordati i dettagli relativi al progetto, saranno poi incaricate di presentare
formalmente la candidatura. Per fare domanda c’è tempo fino al prossimo 30 giugno.
• POLITICHE GIOVANILI. 1
Tirocini a Bruxelles
700 posti in palio
La commissione europea apre una
nuova finestra temporale utile per tutti quei
giovani che desiderano prendere parte a un
tirocinio retribuito della durata di 5 mesi
presso la sede principale di Bruxelles, con
inizio nella prossima sessione primaverile del
2015. si tratta di un’importante esperienza
formativa che arricchirà i partecipanti di
nuove competenze spendibili nel mondo
del lavoro. i posti in palio per la prossima
sessione primaverile 2015 sono 700 e verranno attribuiti mediante una serie di selezioni che si svolgeranno tra i mesi di settembre e di dicembre 2014. Per quanto concerne il trattamento economico concesso a ogni
partecipante Bruxelles mette a disposizione
rimborsi mensili di circa 1.000 euro, oltre al
riconoscimento delle spese di viaggio e l’assi-
curazione contro la malattia e gli infortuni.
Le candidature dovranno essere inviate entro le ore 12 del prossimo 29 agosto accedendo all’apposito formulario online.
• POLITICHE GIOVANILI. 2
Settore crocieristico
premio alla migliore tesi:
c’è tempo fino al prossimo 31 luglio per
candidarsi alla seconda edizione del Premio
di Laurea icd, riconoscimento del valore di
mille euro assegnato da “Risposte Turismo”,
società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, all’autore della
miglior tesi di laurea sul comparto crocieristico. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno, è
riservata a studenti di corsi di laurea triennale o magistrale e master di Università italiane
residenti in italia che abbiano discusso la
propria tesi, dedicata alla produzione o al turismo crocieristico, nel periodo compreso
tra il primo giugno 2013 e il 30 maggio
2014. La partecipazione al premio è gratuita
ed è possibile candidarsi unicamente compilando il form online disponibile sul sito
www.italiancruiseday.it/premiodilaurea, allegando l’indice e l’abstract della tesi.
• POLITICHE GIOVANILI. 3
Comitato Leonardo:
borsa di studio da 3mila euro
c’è tempo fino al 31 ottobre per partecipare all’assegnazione di una borsa di studio
del valore di 3mila euro messa a disposizione
dal centro orafo il Tarì, nell’ambito dei Premi di laurea promossi dal comitato Leonardo, per i giovani che abbiano sviluppato tesi
su argomenti rilevanti per il successo del made in italy nel settore dell’artigianato e del
lusso. il comitato Leonardo, presieduto dall’imprenditrice Luisa Todini, è nato nel
1993 su iniziativa di sergio Pininfarina e
Gianni agnelli, di confindustria, dell’ice e
di un gruppo d’imprenditori con l’obiettivo di promuovere l'italia come sistema Paese attraverso varie iniziative, volte a metterne
in rilievo le doti di imprenditorialità, creatività artistica, raffinatezza e cultura che si riflettono nei suoi prodotti.
• POLITICHE SOCIALI. 1
Immigrati nel Mezzogiorno
3,5 mln alle idee innovative
Favorire l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati nelle regioni meridionali:
la Fondazione con il sud promuove l’iniziativa “immigrazione”, che rientra nell’ambito
di intervento “Progetti speciali e innovativi”
ed è rivolta al mondo del terzo settore e del
volontariato meridionale e, in particolare, alle associazioni e organizzazioni di immigrati.
L’iniziativa prevede la presentazione di idee
Segue a pag. 23
COMUNE DI GIUGLIANO DI NAPOLI
Esito di gara - Servizio annuale di selezione, recupero e smaltimento
delle frazioni differenziate di rifiuti provenienti dalla raccolta dei
RSU Lotto 1 - 2 - 3.
Ente appaltante: Comune di Giugliano in Campania - Settore Ambiente - Corso Campano n. 200 - Tel. 081.8956331 fax 081.8956334.
Pubblicazione bando: GURI V Serie Speciale n. 41 del 08/04/2013.
Lotto 1 CIG 5022352FF7 aggiudicataria: Società F.lli Balsamo S.r.l.,
per l'importo di euro 93.279,00; Lotto 2 CIG 5022354A2 aggiudicataria: Società HGE Ambiente S.r.l., per l'importo di euro 34.293,10;
Lotto 3 CIG 5022355275 aggiudicataria: Società DE.FI.AM. S.r.l.,
per l'importo di euro 1.294.497,60.
Il RUP arch. Stefania Duraccio
COMUNE DI GIUGLIANO DI NAPOLI
Esito di gara - Servizio di direttore per l'esecuzione
del contratto di raccolta, trasporto e conferimento
dei rifiuti urbani.
Ente appaltante: Comune di Giugliano in Campania
- Settore Ambiente - Corso Campano n. 200 - Tel.
081.8956331 fax 081.8956334. Pubblicazione
bando: GURI V Serie Speciale n. 90 del
02/08/2013. CIG 5256622DB0 aggiudicatario:
Studio associato Envisys di Paolo Bidello e Davide
Portolano per l'importo di euro 237.576,00.
Il RUP arch. Stefania Duraccio
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
19
Sito web: www.sicdai.federmanager.it
ELEZIONI
Sicdai, Scuotto presidente con il 76 % dei voti
Il giorno 5 giugno u.s. il Comitato Elettorale composto dai colleghi Papale (presidente), Bianco e Misso ha completato
la procedura per il rinnovo degli Organi
statutari per il triennio 2014-2017.
Nella medesima riunione si è provvedu-
to a norma di Statutoì alla designazione
dei Vice Presidenti nonché alla elezione
di Segretario, Tesoriere e Coordinatori
delle Commissioni.
La struttura completa risultante di tutti
gli Organi è riportata in pagina. (G.A.)
L’EDITORIALE
Cariche rinnovate, via alle nuove sfide
DI ANTONIO SCUOTTO*
CARI COLLEGHI, si è appena conclusa la procedura per l’insediamento
dei nuovi Organi di Federmanager Sicdai per il
triennio 2014-2017. Le
modifiche apportate allo
statuto hanno consentito
una maggiore partecipazione al voto rispetto al
passato e questo fa ben
sperare per una più ampia presenza attiva di colleghi alla vita del Sindacato.
Personalmente sono molto grato ai colleghi
che hanno ritenuto la mia persona in grado di
guidare l’associazione nei prossimi anni, che
sicuramente si presentano molto difficili per la
nostra categoria, in quanto la crisi economica
che attanaglia il nostro paese ha colpito in primis i nostri colleghi, provocando da parte dei
mass-media un forte accanimento contro di
noi viste come facenti parti di una classe privilegiata.
Nell’immaginario collettivo il manager è colui che ha un trattamento economico sproporzionato rispetto alla prestazione godendo a fine carriera di una pensione “d’oro”; non gli è
riconosciuto ruolo, meriti, responsabilità ma
molto spesso imputandogli cause del negativo
andamento aziendale.
Nessuno mette in evidenza la debolezza del
rapporto contrattuale basato sulla “fiducia” che
in questi anni ha portato a pesanti riduzioni di
occupazione manageriale con uscite dal mondo del lavoro prima di poter accedere alla pensione in un’età di difficile reimpiego, depauperando la società di esperienza e professionalità.
Naturalmente quanto sopra si evidenzia con
maggior forza nel nostro territorio dove ormai
da tempo è in atto una deindustrializzazione sistematica con spostamento dei centri decisionali ed “emigrazione“ dei manager verso luoghi
che continuano ad offrire opportunità.
Mi auguro che la partecipazione al voto da
parte di un più ampio numero di iscritti ed il
numero di candidati presentatesi alle elezioni
possa sollecitare una più forte presenza alla vita del sindacato.
Da dove si parte? L’opera svolta dal presidente Pino Baratto, dal segretario, dal tesoriere, dalla giunta tutta che, nonostante la non florida situazione economica, si è proiettata con
forza verso l’esterno va sicuramente perseguita
ed ampliata e mi auguro che la nuova “squadra”
possa dare un notevole contributo al raggiungimento degli obbiettivi che nei primi incontri verranno discussi e concordati.
Le linee di indirizzo, che ho già esplicitato
nel programma presentato all’atto della candidatura, verranno sviluppate dal nuovo Comitato e da coloro che, anche se non eletti, intendono collaborare con la struttura in modo
che l’apporto del singolo rafforzi l’operato del
gruppo.
È mia intenzione migliorare la percezione
che il mondo esterno ha del sindacato che in
realtà è un “contenitore” di opportunità in termini di esperienza, professionalità, competenza e che quindi va utilizzato per le conoscenze
da mettere a servizio della società.
Incrementare la collaborazione con Federmanager e il rapporto con le altre realtà territoriali e regionali che si trovano a operare in situazioni similari per trovare punti comuni che
possano dare forza alle azioni da intraprendere.
Il 2014 è l’anno del rinnovo contrattuale. Il
momento non favorevole contribuisce ad una
non facile trattativa; bisogna puntare a recuperare con forza il ruolo con il riconoscimento
della professionalità della competenza e dell’assunzione di responsabilità attraverso più incisivi accordi aziendali.
La difficoltà dei colleghi in servizio a partecipare alla vita del sindacato potrà essere superata con incontri presso le aziende.
Per i dirigenti in pensione resta prioritario la
salvaguardia del potere di acquisto che con il
blocco della perequazione e con il contributo
di solidarietà è diminuito in maniera rilevante.
Inoltre va sottolineato che le pensioni percepite non sono “d’oro” e che per i futuri pensionati la situazione sarà ancora più difficile.
presidente
Federmanager Sicdai
Federmanager Sicdai
il nuovo comitato direttivo 2014-2017
PRESIDENTE
Scuotto Antonio
COMITATO DIRETTIVO
Acquaviva Gabriele (Membri Di Diritto)
Aiello Giacomo
Baratto Giuseppe (V. Presidente)
Cappitti Ariberto
De Cesbron De La Grennelais Annibale
Rosini Carlo
Barbarulo Elia (Dirigenti In Servizio)
Bocchetti Immacolata (V. Presidente)
Chieffo Carmine
De Vita Antonio
Di Capua Gennaro
Maisto Giuseppe
Sigillo Ciro (Coord. Comm.Ne Sindacale)
Tuzzi Antonio (Coord. Comm.Ne Assistenza)
Bellino Roberto (Dirigenti In Pensione)
Burattino Ciro
Carpentieri F. Paolo (Tesoriere)
Di Napoli Pasquale
Montefusco Antonio (Coord. Comm.Ne Studi)
Rossi Vittorio (Coord. Comm.Ne Previdenza)
Scordo Bruno (Segretario)
Stanziano Achille
Esposito Fabrizio (Quadri)
COLLEGIO REVI. DEI CONTI
Salvati Attilio (Presidente)
Di Martino Michele
Pappalardo Luigi
COLLEGIO PROBIVIRI
Iacono Carlo (Presidente)
Beato Vincenzo
Pellone Francesco
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
a cura di
20
Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it
BILANCIO E PROSPETTIVE
Politica del fare e innovazione: stelle del nostro agire
PINO BARATTO*
DOPO SEI ANNI, rispettando la regola aurea del limite
massimo di due mandati di permanenza nelle cariche, lo scorso 6 giugno ho passato il testimone della presidenza. La data ne evoca una più importante
quella dello sbarco delle truppe alleate nel 1944. Come in tutti i cambiamenti certamente ci sarà chi, non
pienamente d’accordo sulle idee, lo avrà vissuto come liberazione dall’occupazione, troppo rapidi sono
stati i cambiamenti in questi ultimi tre anni per cui
abbiamo dovuto profondamente cambiare il ruolo
della nostra rappresentanza e rappresentatività. Le
difficoltà nel cambiamento sono sempre della stessa
natura alimentate dalle differenze generazionali o di
genere, ma pur nella complessità della crisi, ho avuto la gioia di molti colleghi che mi hanno ringraziato per il dialogo continuo che abbiamo stabilito in
questi anni e per il modo, a loro dire nuovo, con cui
abbiamo affrontato la difesa del valore della conoscenza e competenza. Lasciatemi dire che sono profondamente commosso e grato a tutti coloro che ci
danno una indicazione di continuare il percorso intrapreso, che trasmetto volentieri ad Antonio Scuotto, a cui darò tutto il supporto che riterrà necessario.
Questi anni sono stati terribili per il nostro stato
sociale, abbiamo visto crollare gran parte delle certezze
che l’Italia della ricostruzione aveva creato, la crisi, da
molti definita epocale, generata dalla bolla finanziaria che si somma a da quella strutturale del nostro sistema competitivo, sconta anni di arretramento e di
mancata crescita. Il dato Istat del rapporto debito/pil
del quarto trimestre 2013 ci vede secondi in classifica tra i 27 Paesi della UE. Prima è la Grecia con 175
% (irraggiungibile) secondi Noi con 132%. Ma il dato più eclatante è il record di disoccupazione giovanile (ca. 61% degli under 25 anni) del cosiddetto
Mezzogiorno di cui siamo la parte industriale più rilevante. Il vignettista Marassi ha recentemente pubblicato una delle vignette più amare che io ricordi facendo il verso a coloro che sollecitano ad avere ottimismo. Nella vignetta un teleutente ottimista recitava : “La disoccupazione giovanile diminuirà” ricevendo la risposta convinta della compagna che sottolineava: “ La vecchiaia arriva per tutti”. Se pensiamo che
nel 2004 eravamo prossimi, con il 32%, al traguardo 30% che la Ue indica necessario da raggiungere entro il 2020, ci dobbiamo chiedere cosa e perché tutto questo sta avvenendo. La discesa verticale di una
gran parte della popolazione verso i bisogni primari
nella piramide di Maslow è evidente e drammatica al
Sud: Adriano Giannola, presidente di quello che resta della Svimez e economista della Federico II, parla
di eutanasia del Mezzogiorno. Federmanager Napoli
(Sicdai) ha mantenuto costante il numero degli iscritti generando un turnover con punte di 50- 60 nuovi
iscritti annui mediante una politica di rinnovo dei
servizi, e difesa del valore della conoscenza e competenza.
Sono interessanti i due blocchi storici che caratterizzano Federmanager Napoli. Quello del manifatturiero metalmeccanico, principalmente Automotive e
Aerospaziale, sviluppato da Iri Finmeccanica, che ha
un rapporto 60/40 tra servizio e pensione, che deno-
Pino Baratto
ta la forte deindustrializzazione in atto e lo spostamento dei Dirigenti in altre sedi a seguito della perdita dei centri decisionali. L’altro blocco è quello del
terziario di cui l’Enel rappresenta la maggiore presenza, in cui il rapporto degli iscritti 80 pensionati a
cui fa riscontro un numero esiguo di dirigenti in servizio. Questo rapporto ratifica anche e certifica il mancato cambiamento strutturale che molti avevano auspicato ovvero la possibilità di sviluppare maggiormente l’area dei servizi. La Campania a valle della
Nazionalizzazione aveva fornito all’Enel una forte
struttura manageriale ( quella della Sme e dell’Eav) che
l’aveva costretta a mantenere sul nostro territorio centri decisionali importanti, che adesso non ci sono più.
Il ricambio che abbiamo avuto negli ultimi anni è
quasi tutto proveniente dalle Pmi nelle quali nel passato era poco noto e ancor meno riconosciuto il ruolo di Federmanager. La Politica del fare e la convinzione che bisognasse abbandonare la rassegnazione e
il mantenimento dello stato quo hanno caratterizzato questi ultimi anni. La politica della porta aperta: la
presidenza un porto di mare, l’ospitalità alle iniziative, il motto “il Sicdai è la Tua casa” è stato il modus
operandi, non senza qualche difficoltà e diffidenza da
parte degli scettici.
I passi del cambiamento
La complessità del rapporto che la classe dirigente
ha dovuto affrontare negli ultimi anni è stata evidente. Spesso, indicata come classe privilegiata, è stata per
prima falcidiata come la parte più cara del costo del
lavoro, poi soggetta a mancato turnover e mancato ricambio generazionale, e infine, a causa della spending review, soggetta alla rinuncia al valore della loro
competenza da parte delle imprese. Contemporaneamente siamo stati attaccati sul piano pensionistico
usando, in maniera generalizzata, lo specchietto per
le allodole delle pensioni d’oro, per applicare tagli e
mancate perequazioni in maniera scandalosa. I contratti ultimi hanno dovuto prenderne atto e individuare criteri di welfare per mitigare gli effetti negativi della disoccupazione involontaria, rinforzare i ruoli dei Fondi di assistenza sanitaria come Fasi e Assidai, della Previdenza a capitalizzazione e introdurre un
sistema di Gestione del Supporto al Reddito. Contemporaneamente è stato acceso il contenzioso sui
trattamenti pensionistici. Tutto questo sul piano territoriale ha reso necessario lo sviluppo di una più attenta e continua assistenza per i colleghi in tutti gli stadi della loro vita lavorativa e in quiescenza.
Ma la parte che più di tutte ci ha coinvolto emotivamente è stata quella della valorizzazione del ruolo manageriale che ha richiesto un maggiore impegni di Fondirigenti e la costituzione di Federmanager Academy per indirizzare correttamente l’Alta
Formazione su obiettivi reali del nostro Management. Siamo al sesto anno di “Generare classe Dirigente” che Fondirigenti insieme alla Luiss, Confindustria e le istituzioni, ha sviluppato per dotare il Management degli strumenti necessari per rispondere
all’evoluzione della competitività globale. Nel contempo il diritto alla gestione del bilancio delle competenze è stato contrattualizzato e rafforzato il ruolo dei Fondirigenti con la individuazione di sistemi
di Formazione Continua per rispondere con l’Alta
formazione ai fabbisogni desunti dai bilanci. Nel
2012 abbiamo accelerato il processo di crescita partecipando attivamente agli incontri istituzionali alla Camera e al Senato per poi sviluppare una politica di avvicinamento alle PMI, risultate l’asse portante
della nostra economia, con eventi mirati dal Bilancio delle competenze, al piano di Alta formazione degli avvisi fondirigenti su temi coerenti con i piani territoriali di crescita, al progetto “ Change Management”, all’evento sulle Reti di imprese e sulla loro
bancabilità per accrescere la competitività delle PMI.
Dal 2013 ad oggi siamo passati a programmare
l’avvicinamento alla società della conoscenza partendo da una delle lamentele più frequenti che hanno accompagnato il nostro impegno: la mancata conoscenza e riconoscimento da parte del mondo esterno del valore manageriale e della nostra presenza sul
territorio, nel Paese e nel mondo globale. Il successo del convegno sulle Reti di impresa ci ha dato la
carica giusta per continuare e ci ha fornito una serie
di contatti con il mondo associativo, il mondo delle Pmi, con le istituzioni e con il mondo accademico. Nell’ultimo anno, a valle dei due convegni più
importanti (“Reti di impresa” e “Communication =
Business”) abbiamo avuto modo di verificare come
fosse cambiato all’esterno la nostra immagine. I contatti si sono tramutati in richieste di convenzione che
hanno di fatto invertito il senso del rapporto tra noi
e il mondo esterno. L’aumentata visibilità ci ha consentito di fare ulteriori passi avanti affrontando il tema del Coaching, insieme a consulenti e al presidente
dell’associazione Italiana di Coaching. Questo lavoro
di crescita è passato attraverso innumerevoli incontri e presenze potrei fare l’albero di Natale con i cartelli di riconoscimento, gli esami non finiscono mai
e il tempo passato abbarbicati alle scrivanie o al lavoro dipendente nel chiuso di imprese con la rincorsa
della poltrona più bella o la pianta più alta andrebbe ripensato da tutti Noi.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo peregrinare che si è concluso con gli accordi o le convenzioni quadro che partendo dalla
Università telematica Pegaso, passando all’innovazione con Napoli Open Innovation, passando a Spazio alla responsabilità Sociale, alla Aicq per lo sviluppo della cultura della qualità competitiva, alla
certificazione dei Sistemi di business con Uniquality, alla certificazione delle professioni non regolamentate oltre a dare grandi vantaggi economici agli
associati ci apre la possibilità di dare un contributo
sociale elevatissimo ad un territorio che indubbiamente ne ha bisogno, e opportunità ai nostri associati di riconvertirsi, approfondire in uno arricchirsi di conoscenza e competenza attingendo alle fonti
più appropriate.
Un altro punto di debolezza del nostro sistema era
diventata la Cida che, quasi mono partecipata da Federmanager, era diventata una sorta di sovrastruttura. Il ruolo attuale nel rapporto con la Politica di
Cida Mapi può diventare un plus. I due eventi “L’Italia che vogliamo” e “L’Europa che vogliamo” ne sono la prova così come il convegno sulla ricerca !Cultura Manageriale per il rilancio del Paese!, che ha
ospitato a Napoli il Presidente nazionale Cida Mapi, il commissario Europeo Gianni Pittella, l’assessore regionale al Lavoro Severino Nappi e i vertici
della Camerali.
Sono sicuro che è solo l’inizio ringrazio tutti voi
e mi auguro che, insieme ai neo eletti a rappresentarvi, mi darete l’opportunità di imparare da Voi il
nuovo paradigma che certamente saprete creare e affrontare per un futuro migliore.
vice presidente
Federmanager Sicdai
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
a cura di
21
Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it
LA NOTA POLITICA
Vince il Pd, Renzi è legittimato... e ora?
DI GABRIELE ACQUAVIVA
LA CIRCOSTANZA che il nostro commento sulle vicende politiche nazionali abbia cadenza mensile, se da
un lato non consente di esaminare
con tempestività gli avvenimenti,
dall’altro lato permette una analisi
più documentata anche alla luce
delle vicende che via via si susseguono.
È questo il caso delle recenti elezioni per il Parlamento europeo e delle connesse consultazioni amministrative che hanno interessato molti importanti comuni italiani.
E allora iniziamo dai risultati delle Europee le cui risultanze sono riportate dalla tabella inserita in pagina.
Avevamo scritto del pezzo di maggio che lo scenario nazionale andava ormai assestandosi su un tripartizione
dei consensi, PD, FI e M5S. Il responso degli elettori
ha confermato questa, peraltro facile, previsione ma ha
riservato una sorpresa per il PD di Renzi che si è attestato al 40,8 per cento dei votanti, al secondo posto il
movimento di Grillo che ha riportato il 21,15 per cento, terzo FI al 16,81 per cento, seguono staccate tutte le altre forze politiche.
Anche le amministrative, sia pure con qualche differenza che metteremo in luce, hanno riprodotto lo stesso trend. Infatti come si rileva dalle torte sempre riportate in pagina, relativamente ai comuni capoluoghi
che sono politicamente più significativi di quelli minori,a fronte di una ripartizione sostanzialmente paritaria tra centrodestra e centrosinistra si passa ad una preponderanza del centrosinistra con 19 comuni amministrati rispetto ai 5 rimasti al centrodestra.
Da rimarcare però alcuni risultati al ballottaggio in
controtendenza come la vittoria dei 5 Stelle a Livorno,
tradizionale roccaforte di sinistra, la vittoria della Lega
a Padova e la sconfitta del PD a Perugia. Sullo sfondo
un preoccupante incremento dell’astensionismo che
ancora una volta manifesta disaffezione e malcontento
dell’elettorato. Sull’argomento le note vicende Expo e
Mose peggiorano la situazione. Come leggere questi risultati e che succo politico ricavarne.
Innanzi tutto non si può non rimarcare la eccezionalità del risultato del PD, sembra che per ritrovare un
risultato analogo si debba risalire a un Governo Fanfani degli anni ‘50. Non vi è alcun dubbio che gli elettori abbiano voluto premiare il giovane presidente del
Consiglio nonché segretario aprendo un credito di fiducia all’unica novità significativa presente nel panorama nazionale, l’approccio decisionista, la tempestività dei provvedimenti adottati per decreto, le novità
introdotte negli uomini e nelle donne ai posti di comando, gli annunci a raffica su provvedimenti attesi da
anni hanno accesa una legittima speranza che naturalmente dovrà essere verificata nel tempo, lo stesso
Renzi a cui non manca una lucida visione politica ha
più volte affermato lo stesso concetto.
Il secondo partito è ormai il M5S che però segna un
sensibile arretramento rispetto ai risultati delle politiche del 2013, arretramento ancor più rimarchevole se
si considerano le velleità di sorpasso più volte sbandierate da Grillo.
Qui non possiamo che ripetere quanto più volte
scritto in passato ci si è trovati di fronte ad una interminabile messe di errori politici : una campagna urlata, densa di insulti agli avversari, la ridicola minaccia dei
processi in piazza, le epurazioni, la amenità dell’impeachment di Napolitano, l’assenza di una qualsiasi
proposta, la incomprensibile scelta di non parlare con
nessuno, hanno sicuramente punito il Movimento. Gli
Prima e dopo il voto
Come cambia la mappa dei Comuni capoluogo dopo
le Amministrative del 2014
I nuovi eletti
errori sono stati di portata tale che in qualsiasi altro partito o movimento il vertice sarebbe saltato, mentre nei
5Stelle, forse per la inconsistenza della propria classe dirigente, non è successo, tuttavia Grillo e Casaleggio
rinnegando di fatto quanto affermato in passato hanno impresso una virata a 360 aprendo la disponibilità
al confronto sulla legge elettorale. La plastica rappresentazione di un gruppo di dilettanti allo sbaraglio è stata l’immediato adeguamento dei massimi dirigenti alla giravolta dei capi.
Sarà molto difficile che il confronto prontamente accettato dal PD possa dare frutti dal momento
che l’impianto della legge votata dal web è proporzionale dunque niente di più lontano dalla impostazione di Renzi (conoscere chi governa il giorno dopo le elezioni).
E veniamo a Forza Italia .Il risultato delle Europee
non è stato molto diverso da quello delle politiche
2013 ove si consideri il 4.3 per cento di Alfano, da
registrare la perdita di molti comuni in precedenza
amministrati. Non c’è ombra di dubbio che si tratti
di un partito in crisi.
Le furibonde lotte intestine per una successione che
ormai tutti, pur senza dichiararlo, considerano inevitabile perpetuano una crisi di leadership e di proposta politica .
Le prese di posizione di Fitto ,primarie a tutti i livelli, vengono contrastate da un gruppo dirigente a
sua volta diviso al suo interno che si avvinghia a Berlusconi per contrastare gli avversari, anche l’operazione sollecitata da Brunetta di rilanciare sul presidenzialismo lascia il tempo che trova. Sicuramente
non è positiva per il Paese questa situazione di stallo
di una forza potenzialmente in grado di riorganizzare il campo dei moderati in un centrodestra di stampo liberale ed europeo .
Completiamo la carrellata Lega e Ncd. Lega: il segretario Salvini, ormai incontrastato nel partito, ha centrato la campagna elettorale sui temi cari al suo elettorato tradizionale -no euro e immigrazione- conseguendo un 6%,ma oltre questo la Lega non va. Il Nuovo
Centrodestra che, con affanno, ha superato lo sbarramento anche grazie all’apporto di Casini, registra una
evidente delusione. Dunque questo è l’accaduto e allora cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro?
Le principali responsabilità sono ormai in capo a Renzi e al Partito Democratico e sono responsabilità che farebbero tremare i polsi a chiunque: Semestre Europeo e
battaglia per temperare la austerità, debito pubblico ,economia che non decolla, disoccupazione ai massimi, riforme istituzionali e legge elettorale, fisco, Pubblica amministrazione, giustizia, insomma c’è da recuperare un
ritardo di trenta anni. Occorrerebbe un soprassalto di responsabilità di tutte le forze politiche che abbandonando
gli interessi di bottega per una volta si dimostrino sollecite dei destini dell’Italia. Ci crediamo poco.
[email protected]
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
a cura di
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Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it
Giovani, eletta
la nuova governance
Come comunicato con la Circolare n. 2470
del 13 maggio scorso, in occasione del X° Meeting Nazionale Gruppo Giovani, svoltosi a
Bologna il 10 maggio 2014, a causa del prolungarsi dei lavori per l’elezione del nuovo Coordinamento Nazionale, i Delegati al Meeting hanno deciso di rinviare l’elezione del Coordinatore Nazionale del Gruppo Giovani, in
“ticket” con il Vice Coordinatore, ad una successiva riunione che si è tenuta sabato scorso,
14 giugno, sempre a Bologna.
In esito a tale riunione, Coordinatore Nazionale del Gruppo Giovani è stato eletto Emanuele Schirru di Roma, in “ticket” con Marianna Sonvico di Como quale Vice Coordinatrice, i quali sono stati proclamati per acclamazione essendo pervenuta la loro unica
candidatura, unita ad una proposta di programma di attività del Gruppo Giovani per il
mandato 2014/2016, su cui si è sviluppato il
dibattito nel corso della riunione.
Nella medesima giornata, la riunione del
Coordinamento Nazionale Gruppo Giovani è
proseguita con l’elezione del Comitato Esecutivo, composto da quattro componenti del
medesimo Coordinamento, oltre al Coordinatore e alla Vice Coordinatrice. Al termine
delle elezioni sono risultati eletti quali componenti del Comitato Esecutivo: Laura Filippi e Renata Tebaldi di Torino, Federica Caverni
di Firenze ed Enzo Russo di Salerno. Si allega
l’elenco dei componenti del nuovo Coordinamento Nazionale Gruppo Giovani, con indicazione del Comitato Esecutivo.
Cordiali saluti,
il Direttore Generale
Mario Cardoni
FEDERMANAGER
I NUOVI COMPONENTI DEL COORDINAMENTO
NAZIONALE GIOVANI
SCHIRRU
EMANUELE
Coordinatore Nazionale
ROMA
SONVICO
MARIANNA
Vice Coordinatore Nazionale
COMO
CAVERNI
FEDERICA
Comitato Esecutivo
FIRENZE
FILIPPI
LAURA
Comitato Esecutivo
TORINO
RUSSO
ENZO
Comitato Esecutivo
SALERNO
TEBALDI
RENATA
Comitato Esecutivo
TORINO
ALESSANDRIA
VITTORIO
Componente
TORINO
AUGLIERA
TIZIANA
Componente
ROMA
BAZZANA
FLAVIO
Componente
FRIULI V.GIULIA
BELELLI
FRANCESCO
Componente
SIENA
BRAHAMMAR
NILS MATTIAS
Componente
MILANO
BRANDOLINI
SUSANNA
Componente
BOLOGNA
CARDAMONE
ELEONORA
Componente
ROMA
CAZZANIGA
FABRIZIO
Componente
BRESCIA
CHIAPPA
SIMONE
Componente
LECCO
CHIARI
GIUSEPPE
Componente
PERUGIA
CISBANI
MARCO
Componente
FIRENZE
COSENTINO
RAFFAELLA
Componente
CATANIA
DI GHIONNO
LARA
Componente
PESCARA
DOS SANTOS ALMEIDA
PEDRO NUNO
Componente
VERONA
FONTANA
RENATO
Componente
ROMA
LUPI
GIAN MARCO
Componente
FRIULI V.GIULIA
NAPOLI
LUIGI
Componente
MILANO
PORELLO
MASSIMILIANO
Componente
ASTI
ROSA
ADRIANA
Componente
MILANO
SARUGGERI
FRANCESCO
Componente
TREVISO
TREROTOLA
CARMINE
Componente
NOVARA
Giorgio Ambrogioni: L’impegno Fm e Cdi
per la ricollocazione dei dirigenti
Cari Colleghi,
mi fa piacere anticiparvi che in occasione del prossimo Consiglio Nazionale sarà
presentato il progetto sulla Certificazione
delle Competenze sul quale ci siamo confrontati in più occasioni e che giunge alla sua
conclusione nei tempi previsti. Stiamo realizzando la procedura informatica che supporterà il progetto sul piano operativo e,
quindi, dopo l'estate potremo, tutti insieme,
condividere un'azione di promozione e di
valorizzazione di questa importante novità
con l’obiettivo di agevolare l'inserimento
nel mondo del lavoro, in particolare nelle
Pmi, dei nostri colleghi purtroppo numerosi che sono ancora temporaneamente
inoccupati.
A questo punto occorre selezionare e formare le persone che sul territorio si rendano disponibili e siano in grado di spiegare e
valorizzare questo nuovo importante servizio. Come noto, l'idea è di aprire degli "sportelli territoriali" a livello regionale in cui questi nostri colleghi possano essere una qualificata interfaccia con l'ex dirigente interes-
sato al servizio e l'ente di certificazione, il Rina.
Vi chiedo quindi di selezionare alcuni
profili tra colleghi neopensionati o temporaneamente inoccupati che abbiano avuto
esperienze nell'ambito della gestione del personale o si siano occupate in azienda dell'area
sviluppo e risorse. Sarà nostra cura, invece,
predisporre un percorso formativo che li
agevoli nello svolgimento dell'incarico.
Si tratta di un progetto che, come si e più
volte detto, deve essere considerato integrato con l'altra novità, vale a dire l,acquisizione da paÉe del sistema Federmanager del
controllo della società GDi Manager Sil,
già attiva nella consulenza direzionale e nell'executive search e che si è rapidamente posizionata come società leader del temporary management con il marchio "Smart Manager
Le persone che vi chiedo di individuare
dovranno dedicarsi e saranno appositamente
da noi formate anche su questo profilo di
attività che costituisce il naturale completamento di un progetto più ampio che è quel-
lo di offrire delle opportunità di ricollocazione per i nostri colleghi inoccupati.
A questo proposito sono a chiedere la vostra aulorizzazione, che darò per acquisita salvo vostro espresso diniego entro il 27 giugno p.v., ad informare direttamente i vostri
associati ed invitarli, se interessati, a registrarsi
e a inserire il loro curriculum vitae nella
banca dati presente sul sito di CDi Manager. Ciò consentirà loro di essere direttamente informati dalla società sulleTbb opportunities che di volta in volta si presenteranno. Il progetto ha tutte le potenzialità per
avere successo ma il suo buon esito dipende principalmente da quello che saremo in
grado di esprimere in termini operativi sul
territorio. Confido sul vostro convinto sostegno per poter dare una risposta concreta
a quella che molti di noi considerano il bisogno prioritario per la nostra categoria. ln
attesa di potervi incontrare personalmente,
l'occasione mi è gradita per inviarvi i più cordiali saluti.
il Presidente
Giorgio Ambrogioni
IL DENARO
INCENTIVI
SABATO 21 GIUGNO 2014
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[Bandi&scadenze]
Segue da pag. 18
innovative in grado di concretizzarsi successivamente, con il sostegno della Fondazione
e con il coinvolgimento di competenze e professionalità adeguate, in progetti “esemplari”che promuovano il lavoro come strumento imprescindibile per favorire l’integrazione, anche sociale, degli immigrati e che possano rappresentare un modello di intervento sul tema. sul piatto ci sono risorse fino a
3,5 milioni di euro, in funzione della qualità
delle proposte ricevute. Le idee devono essere presentate on-line entro il 3 luglio.
• POLITICHE SOCIALI. 2
Bambini, internet sicuro
Bando europeo da 9,7 mln
si chiama “safer internet” èd è l’ultima
call lanciata dalla commissione europea
nell’ambito del “Meccanismo per collegare
l’europa” (connecting europe Facilities)
per sostenere l'implementazione di piattaforme che favoriscano un uso più sicuro di
internet da parte dei bambini. in particolare
Bruxelles punta a creare un centro di sensibilizzazione per informare i bambini, i loro genitori e gli insegnanti su un uso migliore e
più sicuro di internet, basato su risorse digitali avanzate (repository), che svilupperà e
adatterà specifici kit di strumenti e servizi di
sensibilizzazione, in collaborazione con altri
soggetti interessati (scuole e industria); servizi di assistenza online (helpline) per la segnalazione e il supporto in relazione a contatti
(grooming), comportamenti (cyberbullismo) e contenuti pericolosi; una linea diretta (hotline) per la ricezione e la gestione delle segnalazioni e dei dati sugli abusi sessuali
online nei confronti dei minori. il bando
prevede contributi a fondo perduto per 9,7
milioni di euro. La scadenza per la presentazione delle proposte è il 27 agosto.
novative di riforma delle politiche sociali in vista di una loro applicazione su ampia scala. a
metterli a disposizione è la commissione Ue
che nell’ambito del programma easi - asse
Progress apre un bando da 9,2 milioni di euro. La sperimentazione dovrà riguardare tre
questioni chiave: l’integrazione dei servizi sociali secondo un approccio “one-stop-shop”;
l’integrazione dei servizi sociali secondo un
approccio personalizzato affidato a gestori di
alta qualità; partnerships innovative per i servizi sociali. il cofinanziamento richiesto deve
essere compreso tra 750.000 e 2milioni di euro e potrà coprire fino all’80 per cento dei costi totali ammissibili del progetto. il bando
resterà aperto fino al 30 luglio 2014.
• POLITICHE SOCIALI. 4
Unipol Ideas, gara hi-tech
10 progetti per l’uguaglianza
si chiama Unipol ideas ed è l’ultimo
bando lanciato dal Gruppo Unipol per selezionare i 10 migliori progetti di innovazione
sociale che siano in grado di contribuire a ridurre le diseguaglianze, a migliorare il benessere e la qualità della vita. il contest è aperto a
realtà già costituite e operative da non più di
36 mesi e a gruppi di aspiranti imprenditori.
cinque i settori all’interno dei quali dovranno essere individuati i progetti: welfare e salute (assistenza medica personalizzata, telematica per la prevenzione); mobilità (trasporto assistito, condivisione dei mezzi di trasporto); utilizzo e valorizzazione di risorse
sottoutilizzate (fruizione condivisa e collettiva di beni, strumenti e servizi); assicurazione,
credito e finanza (educazione finanziaria e
gestione del rischio; micro pagamenti e micro credito); resilienza e prevenzione (gestione emergenze e post emergenze; costruzione
banche dati ambientali e mappe del rischio,
riciclo e riuso). Per le candidature c'è tempo
fino al prossimo 10 luglio.
• POLITICHE SOCIALI. 3
• INNOVAZIONE. 1
Easi, riforme sperimentali
contributi fino a 2 milioni
Start up, bando da 30 mln
Contributi a donne e giovani
contributi fino a 2 milioni per progetti
sperimentali finalizzati a testare soluzioni in-
La Regione campania pubblica il bando per la selezione di progetti da ammette-
re al finanziamento del Fondo rotativo per lo
sviluppo delle Pmi campane - misura "start
up". L'intervento è finalizzato a favorire la
nascita di nuove imprese sul territorio campano, formate in prevalenza da giovani under 35 e donne, mediante la concessione di
finanziamenti a tasso agevolato da restituire
in 7 anni con un periodo di differimento di
24 mesi. il bando “start up” ha una dotazione di 30 milioni di euro e finanzia programmi di investimento di importo compreso tra
un minimo di 25mila e un massimo di
250mila euro a copertura del 100 per cento
del programma di investimenti ammissibile.
e' possibile presentare domanda per la
selezione fino al 30 settembre 2014, attraverso lo sportello telematico accessibile dai
portali: sviluppocampania. it; porfesr.regione.campania.it, economia.campania.it. • INNOVAZIONE. 2
Servizi Ict per la terza età
Dall’Ue 33 milioni di euro
si chiama “care for the future” ed è un
programma europeo che punta a migliorare la qualità della vita delle persone anziane attraverso l'impiego delle ict. Per il
bando 2014 a disposizione ci sono risorse
per 32,8 milioni di euro, di cui 14,4 stanziati dalla commissione europea: per
università e centri di ricerca italiani il contributo può arrivare fino al 50 per cento
delle spese ammissibili. La scadenza per la
presentazione delle domande è fissata al 26
giugno alle ore 17.
• INNOVAZIONE. 3
Smart city, soluzioni hi-tech
In gara start up e Università
Promuovere l’innovazione tecnologica
al servizio del bene comune. e’ l’obiettivo
della “Fondazione altran per l’innovazione”
che per il 2014 lancia il bando dedicato al
tema “smart cities & citizenship“ (città
intelligenti e cittadinanza). saranno premiate le soluzioni tecnologiche interattive
che forniscano strumenti efficaci di gestione delle questioni urbane tramite il coinvolgimento dei cittadini in molteplici set-
tori: dalla mobilità all’accesso al welfare,
dalla formazione alla cultura, dal monitoraggio della spesa pubblica alla segnalazione di atti che mettono in pericolo il decoro urbano e la sicurezza dei cittadini. il
bando è aperto ad aziende, start up, centri
di ricerca, dipartimenti universitari, singoli studenti, ricercatori, enti, fondazioni,
Ong e onlus. Per partecipare c’è tempo fino
alla mezzanotte del 31 ottobre.
• INNOVAZIONE. 4
Start up the future:
200mila € per idee sostenibili
Quasi 200mila euro per stimolare nuovi
progetti imprenditoriali all'insegna della sostenibilità nel settore alimentare. Barilla lancia il concorso “Good4 – start-up the future”, iniziativa realizzata in collaborazione con
sda Bocconi school of management e l'incubatore speed Mi up che si rivolge ai giovani under 30 con un’idea o un progetto innovativo da sviluppare singolarmente o in gruppi da tre. saranno premiati i progetti “attenti”
alla sostenibilità ambientale, inclusione sociale e a un profitto equo. i progetti possono
essere presentati fino al 15 ottobre.
• INNOVAZIONE. 5
Irpinia, stop al digital divide
Fino a 2.500 euro alle Pmi
contributi fino a 2.500 euro alle imprese irpine per ridurre il digital divide e favorire l’innovazione del tessuto produttivo locale. La camera di commercio di avellino
apre un nuovo bando da 500mila euro prevedendo la concessione di incentivi fino al
50 per cento delle spese effettuate dalle
aziende per la realizzazione di servizi digitali.
L’obiettivo finale è contribuire ad incoraggiare e accelerare il processo di digitalizzazione dell’economia irpina, favorire la conoscenza e la diffusione delle tecnologie digitali e dare impulso a nuove modalità di commercializzazione dei prodotti e servizi. La
domanda di contributo dovrà essere presentata entro il 15 ottobre 2014 esclusivamente
per via telematica attraverso la piattaforma
Telemaco (telemaco.infocamere.it). •••
4°
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
24
PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
Da vent’anni è vicino a Imprese ed Università
“FORMAZIONE, SOSTEGNO ALLE IMPRESE e progettazione. Sono queste alcune
delle priorità del Parco Scientifico e
Tecnologico della Campania, che da
circa vent’anni è accanto alle imprese e
al mondo delle Università, portando
avanti progetti di valorizzazione per lo
sviluppo del territorio”. Come spiega
Mirella Santoriello, Responsabile del
Centro Europe Direct del Parco.
Il PST è una realtà affermata oramai
da vent’anni. Quali sono state le ricadute positive sul territorio?
L’impegno ventennale con le imprese e le Università ha portato all’attivazione di progetti afferenti a tematiche strategiche di sviluppo regionale,
consolidando come asset prioritari del
PST alcuni settori fondamentali per la
vocazione territoriale della nostra regione: l’agroalimentare e nutraceutica,
le materie plastiche e i nuovi materiali, l’informatica. Anche i numeri premiano gli sforzi profusi e confermano
la capacità di creare valore aggiunto,
puntando sulla qualità della progettazione e sulla valorizzazione dei sistemi
di sviluppo regionali.
Negli ultimi dieci anni sono state
attratte risorse sul territorio per circa
20 milioni di euro, destinati ad imprese, Università ed Enti. Solo nel
2013 sono entrati nella fase esecutiva
15 progetti, del valore di oltre 2 milioni
di euro.
Altro importante tassello del Parco
Scientifico e Tecnologico è la formazione.
Il Parco considera la valorizzazione
delle risorse umane una linea di intervento imprescindibile per realizzare
compiutamente innovazione e trasfe-
rimento tecnologico. In questi anni, le
attività di formazione hanno interessato trasversalmente la realizzazione di
interventi nei settori strategici di sviluppo territoriale, puntando, in alcuni casi, a riqualificare personale già impiegato, in altri a formare giovani,ottenendo percentuali di placement sempre superiori al 90% dei formati.
In quale prospettiva continuerete il
vostro lavoro?
L’obiettivo prospettico delle attività
di formazione, di quelle progettuali e
gestionali, è di potenziare il sostegno
alle imprese, ampliandolo e rendendolo costante, con azioni di assistenza e
monitoraggio, soprattutto svolte a valle dell’implementazione dei processi
innovativi.
Qual è la mission del Centro Europe
Direct gestito dal Parco Scientifico e
Tecnologico e cosa rappresenta per il
territorio campano?
Il nostro Centro Europe Direct partecipa al relativo Network ufficiale di
informazione europea (Europe Direct),
voluto e direttamente coordinato dalla Commissione e dal Parlamento europeo.
Operando su due linee di intervento, l’una a sportello che consente al
cittadino di consultare materiale cartaceo e multimediale edito dalle diverse Direzioni Generali della Commissione, l’altra di comunicazione e sensibilizzazione territoriale con il ricorso
agli strumenti della convegnistica, seminariali o, piu’ in generale, dell’organizzazione di eventi, i Centri del Network Europe Direct si pongono come
punti di contatto locale dell’Unione
europea, con un approccio one shot.
Mirella Santoriello
Si tratta, cioè, di rispondere alle esigenze informative sull’Europa espresse dal territorio, anche indicando e
smistando sulla consultazione delle
fonti ufficiali europee di diversa tipologia.
Parallelamente, l’azione dei Centri è
volta ad animare il dibattito territoriale sull’Europa, i suoi traguardi, le sfide
e le opportunità di sviluppo offerte.
Il bilancio delle attività del “Centro
Europe Direct” gestito dal Parco Scientifico e Tecnologico evidenzia che è
possibile attivare risorse comunitarie
sul territorio salernitano e campano attraverso interventi di supporto qualificato e specializzato ai soggetti che si
propongono di entrare in contatto con
gli organismi dell’Unione Europea.
Attività
Da 20 anni al fianco delle imprese
- Favorendo l’innovazione delle PMI e supportando
il trasferimento tecnologico realizzato dalle
Universita’
- Promuovendo l’insediamento di nuove imprese
sul territorio campano, con la gestione
di incubatori di impresa e processi di start-up
- Valorizzando il capitale umano
- Monitorando il potenziale d’innovazione
delle imprese
- Promuovendo e diffondendo l’informazione
sulle scienze e le tecnologie, sulle politiche,
i programmi e le strategie europee
In sei anni di attività, negli oltre 150
eventi pubblici realizzati dal Centro,
sono stati resi operativi oltre 6mila contatti, coinvolgendo imprenditori, riceerrcatori, docenti universitari, insegnanti di Istituti Superiori, studenti, liberi professionisti, dirigenti pubblici,
manager privati.
Di questa rete di relazioni ha beneficiato nell’ultimo quinquennio, nonostante il momento congiunturale
critico, il territorio e l’attività progettuale del PST.
Ci anticipa qualche futura iniziativa di
rilievo del Centro?
Due importanti eventi sono previsti
dopo l’estate. Essi consolideranno, tra
le altre cose, il ruolo del nostro Centro
Europe Direct sul territorio regionale,
attraverso la collaborazione diretta con
la CE e con i colleghi degli altri 3 Centri presenti sul territorio campano, due
a Napoli, uno a Caserta.
Il 24 e 25 ottobre prossimi, porteremo a Napoli i giovani del nostro territorio per un evento di lancio regionale
della campagna Youth on the move.
L’altro evento, dal titolo "A scuola di
OpenCoesione", sarà realizzato con il
Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Governo e sarà
volto a informare/formare il territorio
all’uso del portale OpenCoesione, il
primo portale che consente al cittadino di accedere a tutti i dati sull’uso
che delle risorse europee è stato fatto
dal proprio territorio, perché egli possa valutare se i progetti rispondono ai
propri bisogni e se le risorse vengono
impegnate in modo efficace, all’insegna
di una democrazia europea sempre più
partecipativa.
- pre-audit tecnologici di impianti, processi
e prodotti
- project management
- divulgazione dei risultati delle ricerche
e della cultura dell’innovazione
- marketing territoriale
- promozione e gestione di partenariati
per la ricerca e il trasferimento
- monitoraggio ed attivazione di risorse finanziarie
- formazione e riqualificazione delle risorse
umane
- incubazione d’imprese innovative
- attività del Network ufficiale di informazione
europea Europe Direct
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
COMUNE DI CAPACCIO-PAESTUM
25
RAPPORTO ECONOMIA SALERNO
Capaccio-Paestum: ecco il nuovo comune
Quindici giugno 2014: è questa la data del
referendum popolare con cui i cittadini di
Capaccio hanno scelto di aggiungere la
denominazione Paestum al loro Comune.
Votanti 5559: di cui 3390 favorevoli e
2117 contrari.
“Possiamo dire di avere un Comune
con nome e cognome – sottolinea, con forza, il sindaco Italo Voza -”. Che è ampiamente soddisfatto del risultato e delle nuove opportunità che la nuova denominazione darà alla cittadina cilentana.
Sindaco, quali saranno le novità per Capaccio Paestum?
Abbiamo tanti progetti da realizzare.
In questo momento sul territorio di Capaccio Paestum vi sono molti cantieri aperti. Mi riferisco, in particolar modo, ai 18
milioni di euro stanziati per il progetto sulla metanizzazione, che riguarda tutto il
territorio comunale.
Il gas metano raggiungerà tutte le abitazioni e le attività produttive, conferendo alle famiglie e alle aziende un notevole risparmio ( 40% in meno in bolletta) ed
una sicurezza maggiore. Inoltre, grazie al
metano, faremo qualcosa in più per l’ambiente, abbattendo dell’ottanta per cento
le emissioni nocive in atmosfera. Ripristineremo, infine, la vecchia strada comunale
Paestum-Capaccio che conduce alla parte alta del paese.
Inoltre, stiamo completando la rete fognaria, con una spesa programmata di 5
milioni di euro, mentre altri 4,5 milioni
di euro saranno destinati all’ottimizzazione del depuratore. Che sarà potenziato fino a coprire parte del Comune di Agropoli, il che consentirà un risparmio pari al
50 per cento.
Abbiamo avuto, inoltre, un importante finanziamento per la piscina comunale, che ha avuto l’omologazione dal Coni
per le gare di nuoto e pallanuoto. Sto parlando di una struttura al centro di Capaccio, che è costata, più di due milioni
di euro, con bar, tribune e servizio di ristorazione.
Italo Voza
E per quanto riguarda l’ex macello….
È già partito il bando di gara per l’ex
macello. Il progetto prevede la bonifica di
tutta l’area e la ristrutturazione dello stabile per ricavarne un centro direzionale,
che ospiterà la polizia municipale. Il corpo di polizia avrà così, finalmente, una
collocazione degna di nota ed una sede
centrale. Attualmente la polizia municipale
è in affitto e la loro sede costa al comune
circa 40mila euro l’anno.
Sindaco, quali sono invece le novità per
la scuola?
È previsto un importante intervento
che riguarderà la scuola di Rettifilo Vannuro, dove i bambini da diversi anni sono costretti a seguire le lezioni all’interno
dei container.
Che nel 2014 non sono certamente
luoghi idonei per la salute dei nostri figli.
Questa sistemazione se pur provvisoria,
si è protratta per circa tre anni, portando
disagi ai piccoli alunni. Inoltre i lcomune
paga un affitto pari a 118 mila euro l’anno. Un costo che sarà annullato grazie ai
fondi comunali previsti, di 500mila euro.
Grazie ai quali realizzeremo una nuova
scuola. Che già dal prossimo settembre
diventerà la nuova scuola di Capaccio.
E per quanto riguarda la stagone estiva,
quali sono le novità previste per il 2014?
Come ogni anno, nella splendida location dell’Arena dei Templi, ci sarà il paestum Festival. Ospite d’eccezione sarà Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana ma anche il grandissimo Massimo Ranieri, che
presenterà il suo ultimo spettacolo. E poi
Vincenzo Salemme, il cast di Made in dud,
ma anche tanta musica, danza e teatro.
Ma le manifestazioni non si esauriscono in agosto, abbiamo un interessante appuntamento culturale e turistico, la Borsa Mediterranea del Turismo archeologico giunta alla XVII edizione,che si terrà
nella quattro giorni: 30-31 ottobre 1-2
novembre. Attesi visitatori ed espositori da
tutto il mondo.
L’estate è sinonimo di vacanze, ma anche
di solitudine per molti anziani che restano a casa. Cosa avete in programma per
difendere proprio i più deboli?
Tante saranno le attività dedicate alle
persone anziane. Ad organizzare eventi ad
hoc vi sono le associazioni e le politiche sociali, che puntano soprattutto a creare momenti di aggregazione con lo spirito dello stare insieme.
Piazza Santini sarà scenario di nume-
rose iniziative: dal cinema all’aperto, alle
serate di ballo liscio, per far trascorrere alle coppie anziane o alle persone sole, piacevoli ore in compagnia e in modo spensierat.
Qual è il punto di forza della sua amministrazione?
Sicuramente l’oculatezza nel gestire le
spese. Ritengo che questo sia fondamentale per una buona amministrazione.
Inizialmente abbiamo pensato di risanare le finanze, avendo trovato una situazione non molto favorevole. Stiamo puntando molto sul marketing territoriale,
promovendo non solo il settore turistico,
ma anche quello agroalimentare.
Abbiamo prodotti d’eccellenza come
la mozzarella di bufala, i carciofi e le fragole, tutte specialità assolute, di una qualità impareggiabile, che parlano del territorio e sono il nostro biglietto da visita per
quanto concerne il turismo gastronomico.
Dobbiamo cercare di migliorare le infrastrutture, ma questo non spetta solo a
noi. L’ideale sarebbe avere l’aeroporto di
Pontecagnano, questo porterebbe tutto il
Cilento ad un gradino superiore.
Con l’aeroporto potremmo vincere la
sfida ed essere competitivi sullo scenario
turistico mondiale.
Maresa Calzone
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
26
RAPPORTO ECONOMIA SALERNO
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SALERNO
Montera: ecco le emergenze del foro
Riforma della giustizia, sovraffollamento delle carceri, mancanza di mezzi tecnici e di personale, reciproco rispetto che
deve esistere tra magistrati ed
avvocati.
È questo il monito del presidente dell’ordine degli Avvocati di Salerno Americo Montera.
Che spiega, con forza, come mai
sia stata chiusa la storica sede
del distretto di Sala Consilina, e
quali siano le emergenze nel settore forense. Con un occhio,
sempre attento, alla situazione
dei più giovani e al futuro, troppo incerto, di questi ultimi.
Riforma della giustizia, se ne
parla da tempo. Presidente, secondo lei, dove è necessario intervenire?
È fondamentale, innanzitutto, comprendere bene cosa si intende per riforma della giustizia:
considerando, soprattutto, le regole, la procedura ed il sistema
di funzionamento. Tre ipotesi
che presentano, tutte, criticità e
problematiche che andrebbero
cancellate e, direi, anche estirpate, in maniera categorica e coraggiosa.
Vede, è molto importante,
quando si parla di riforma della giustizia, non dimenticare anche la situazione delle case circondariali e le indagini che si
svolgono in riferimento ai reati
di sangue. Molto è lasciato ai
progressi tecnici, che però restano opinabili; e si rischia, così, che possano condurre ad
un’antitesi che metta in dubbio
la tesi stessa.
Per non parlare poi della lungaggine dei giudizi, sia civili, sia
penali, e aggiungerei persino i ricorsi che si presentano al Tar
(Tribunale amministrativo regionale).
Se a queste mie minime considerazioni aggiungiamo poi il demerito di alcuni ministri della
Giustizia, che abbiamo avuto
nel corso degli ultimi anni, il
quadro non può essere che quello che abbiamo davanti.
Ad onor del vero, però, devo
aggiungere che l’attuale Ministro promette bene, in particolar modo, a mio avviso, nei confronti dell’Avvocatura.
Il distretto di Salerno (parliamo
del tribunale) dal 13 settembre
è orfano della sede di Sala Consilina, accorpata a Lagonegro,
quali ricadute ha avuto sull'attività degli avvocati?
Sala Consilina era una sede
storica, per altro, molto cara a
noi avvocati salernitani, ma i
colleghi del Foro di Sala sono
sempre stati convinti che mai
sarebbe stato soppresso quel Palazzo di Giustizia; pertanto hanno sempre rifiutato il nostro invito a trasferirsi da noi a Salerno.
Gli Avvocati sono proprio
brave persone, basti pensare che
Americo Montera
negli incontri per evitare la soppressione venivano invitati proprio quei parlamentari che con
il loro voto avevano contribuito alla chiusura stessa del Tribunale. Con inaudita faccia tosta
partecipavano agli incontri or-
ganizzati dai colleghi Salesi e
promettevano il loro interessamento.
Oggi, come è chiaro ai più,
tutte quelle promesse sono rimaste vane. E le ricadute? Bisognerebbe domandarlo agli avvocati di Vallo di Diano.
Presidente, quali sono le emergenze del vostro settore?
Le emergenze partono dalla
penuria dei mezzi tecnici, passando per la mancanza strutturale degli spazi, fino ad arrivare
alla carenza, direi cronica, del
personale. Vorrei denunciare che
alcuni impiegati del Tribunale
di Salerno lavorano fino al pomeriggio, senza percepire un euro di straordinario. In pratica
fanno volontariato.
Colgo infatti l’occasione per ringraziarli pubblicamente più di
quanto non faccia già quotidianamente.
Che cosa pensa dell'incarico a
Cantone sull''anticorruzione?
Personalmente non conosco
il dott. Cantone ma devo sottolineare quanto nell’ambiente forense, e non solo, se ne parli
sempre in misura lodevole.
Una tradizione di famiglia
Nella famiglia Montera la professione di Avvocato è una tradizione iniziata nel 1947 dall’avvocato Ludovico, padre del presidente dell’Ordine degli avvocati Americo, e zio dell’avvocato Enrico.
I figli dell’avv.Americo, Ludovico e Maria Grazia,entrambi avvocati, si occupano invece
dell’attività accademica.
Ludovico è autore di alcune pubblicazioni in diritto civile.
Maria Grazia,invece, è stata la vincitrice del premio di eloquenza Adolfo Cilento.
L’Avv.Americo è incontrastato Presidente dell’Ordine degli Avvocati dal settembre 2000,
dopo aver ricoperto la carica di segretario.
È stato componente del comitato dei delegati della Cassa Forense.
Credo che l’Italia sia davvero
un paese stravagante e se posso
esprimermi con una massima:
queste iniziative vengono prese
dopo la fuga dei buoi dalla stalla, ricordando un altro adagio
quello delle porte di Santa Chiara.
Chiaramente, le responsabilità sono tutte del sistema politico e dei partiti.
Ma quello che, davvero, mi
avvilisce enormemente è vedere
la mancanza di reazione da parte del popolo. Che sembra non
voler reagire a nulla. Per non
parlare della situazione dei giovani, ai quali sembra essere negato, oramai, il diritto di sognare, di immaginare un futuro
migliore e di imparare quali siano gli ideali, le passioni o l’amore per la patria, che ha spinto
tutti noi a credere in questo mestiere.
Tra avvocati e magistrati vede
una sana competizione o intravvede qualche ostilità di
troppo?
Francamente, ritengo che tra
queste due categorie del Foro
non debba esistere alcuna forma
di competizione. Occorre avere
una completa forma di rispetto
verso l’Istituzione che, a sua volta, deve rispetto.
Un sano e vivace confronto di
idee deve certamente esistere.
Tuttavia da questo confronto
deve essere estrapolata una sintesi che rappresenti il meglio
nell’interesse di tutti, in modo
particolare, nell’interesse dei cittadini. Rappresentati dagli avvocati. Che devono essere, a loro volta, tutelati e garantiti dagli stessi Magistrati.
Tiziana Morgese
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
CERRATO CHIUSURE METALLICHE
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RAPPORTO ECONOMIA SALERNO
Il valore di un’azienda a carattere familiare
Ci sono storie di famiglia che
restano nel tempo: esempi da
conservare a testimonianza del
futuro delle nuove generazioni.
Storie dal sapore antico.
E di un impegno: quello del
lavoro, vero e appassionato, forgiato col sudore della fronte, di
cui si sente ancora il sapore della fatica. Come quella dei Cerrato, l’azienda salernitana che
da quasi un secolo lavora, con
passione e con maestria, il ferro.
L’Azienda Cerrato comincia
la sua storia grazie alla forza del
signor Carmine, un fabbro che
ha lavorato una vita intera tra
le mura della sua bottega: trasformando la passione in mestiere. Un mestiere che ha tramandato ai figli, prima, e ai nipoti, poi. Lasciando loro, in
eredità, quella sapienza artigiana che oggi non si vede più.
E che, negli anni Settanta,
darà vita alla nascita vera e propria dell’impresa di famiglia,
grazie all’impegno dei fratelli
Mario e Antonio.
Che, insieme, trasformano
la lavorazione del ferro in una
industria all’avanguardia nella
produzione di chiusure metalliche: portoni, serramenti, e
porte di ogni specie, realizzate
con le tecniche più moderne
adoperando materiali di ultima generazione.
La Cerrato Chiusure metalliche Spa,una delle realtà commerciali più importanti di tutto il centro sud.
L’impresa di serramenti, si
avvale di un team di 40 esperti che lavorano in uno stabilimento di circa 6.000 metri
quadri, distribuiti nel Comune
di Montecorvino Pugliano in
Orlando Cerrato
provincia di Salerno. Al direttore vendite Orlando Cerrato,
che dal 2000 ha portato l’azienda tra le prime in Italia per forniture di chiusure metalliche
abbiamo chiesto quali sono i
punti di forza di un’azienda che
ha fatto del made in Italy una
sua caratteristica principale
“ La forza della nostra azienda
– spiega Orlando Cerrato – è
tutta nella nostra famiglia. La
mia non è retorica. Ma davvero ritengo che un’azienda come
la nostra è arrivata alla sua terza generazione grazie a quei valori, etici e professionali, tramandati da nonno Carmine.
Quanto conta l’unità familiare nella vostra storia imprenditoriale?
Sicuramente tantissimo. Lavoriamo da anni, perseguendo
gli stessi scopo senza avere mai
avuto un contrasto che ponesse qualche frattura all’interno
del nostro lavoro.
Abbiamo combattuto così la
crisi economica e il difficile
momento storico che attanaglia tutte le aziende italiane.
Avete comunque due linee
commerciali: una residenziale
ed una industriale. Quali sono
le differenze?
Per quanto riguarda la linea
residenziale forniamo direttamente il settore edile. Invece
con la linea industriale ci rivolgiamo ai grandi opifici, capannoni e comunque strutture
molto grandi dedicate all’industria.
Quali sono i vostri prodotti di
punta?
Devo precisare che l’Italia si
divide in due parti, per quanto
riguarda il settore residenziale,
che è poi quello in cui lavoriamo maggiormente, che quindi
apporta più fatturato.
Ogni regione ha delle esigenze e delle richieste di mercato differenti, che incidono
sulla scelta di un determinato
prodotto. Il nord Italia ad
esempio, ci richiede soprattutto basculanti e sezionali. Il sud,
invece, serrande avvolgibili.
Quali sono i vostri mercati di
riferimento?
Certamente ci rivolgiamo al
mercato nazionale e in modo
particolare alla regione Lombardia. Che è il fulcro del mercato immobiliare e ci conferisce
un ottimo fatturato.
Saremo presenti anche all’Expò 2015, le nostre porte
metalliche chiuderanno infatti
le palazzine delle delegazioni.
Per il prossimo anno, restando
in ambito fieristico, saremo
presenti al Made Expò.
Che progetti avete per il prossimo futuro?
Stiamo avviando un nuovo
stabilimento con un impianto
1954. Da sinistra, il bambino Antonio Cerrato), al centro seduto (Mario Cerrato)
La storia della nostra azienda è segnata dal tempo che passa e dalla fatica del nostro sudore. E del lavoro. È cresciuta con noi, partendo dal’impegno di nonno Carmine, che ha tramandato il mestiere. Il
segno del tempo che passa, del sacrificio, dell’abnegazione e dell’impegno sono tutti nei segni dei nostri volti. Proprio come quelli del
tempo impresso in una foto in bianco e nero, specchio dei tempi e di
una realtà lontana, esempio, oggi, per il nostro domani.
Affinchè il nostro successo renda omaggio al lavoro di nonno Carmine, che con pochi mezzi e molto ingegno ha saputo forgiare, nel
tempo, il ferro. Lavorandolo ad arte.
innovativo di verniciatura automatica, che servirà sia per i
nostri prodotti, sia per trattare
fabbricazioni esterne.
Il settore della verniciatura sarà la mission del 2015, quando
cominceremo ad ipotizzare anche il lancio su mercati esteri.
Tuttavia resteremo fedeli al territorio che ci ha visto nascere.
Cosa sono i Cerrato Point?
Sono nuovi punti di vendita che abbiamo aperto presso i
nostri rivenditori autorizzati.
Sono punti che ci supportano
in quanto non riusciamo più a
seguire, in maniera costante, le
piccole richieste. I Cerrato
Point, per ora, sono solo nella
provincia di Salerno
Lei è parte attiva anche in
Confindustra Salerno, qual è
la situazione economica delle
imprese della provincia?
La nostra è fortunatamente
una realtà che quotidianamente si adopera per fronteggiare la
crisi e per inventare il futuro
locale. La politica ha certamente i suoi meriti, le amministrazioni locali che investono molto, che accettano le sfide e si cimentano in nuove iniziative stanno conferendo alla
provincia e alla citta’ di Salerno un valore aggiunto.
Maresa Calzone
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
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RAPPORTO ECONOMIA SALERNO
BIOMEDICAL
Da 15anni centro di riferimento del sud
Tutela e salvaguardia della salute, benessere e soddisfazione
del paziente, ma anche competenza, professionalità e cortesia.
Sono questi gli obiettivi, e i
valori, che animano il Centro
Biomedical di Battipaglia.
Che da ben quindici anni
rappresenta un punto di riferimento importante per tutto
il mezzogiorno. Tre le macroaree specialistiche: che sono la
dermatologia, la medicina estetica e la tricologia.
“Per poter migliorare, sempre di più, i nostri servizi –
spiega il presidente Cosimo Fasulo - e per garantire al paziente la piena soddisfazione, la
struttura gestisce tutte le attività attraverso un sistema di
qualità conforme alla norma
UNI EN ISO 9001:2008,
inoltre al Centro vengono utilizzate le più moderne attrezzature (Laser ad eccimeri a 308
nm, UVB terapia 311 nm,
UVA, Laser Nd Yag, Casco Infrarossi, Elettrostimolazione)
per il trattamento delle varie
patologie cutanee”.
Inoltre, negli ultimi anni
grazie soprattutto alla professionalità del suo staff, il centro
si è distinto per l’innovativo e
continuo apporto scientifico
sulla ricerca bio-medica.
“Infatti – continua il presidente – sono tantissimi i lavori scientifici effettuati presso la
città capofila della piana del
Sele e pubblicati su riviste di
settore o presentati nei congressi, a conferma della grande
professionalità e competenza
di tutti gli operatori. In particolare, il Centro Biomedical
sta studiando una nuova cura
Cosimo Fasulo
rivoluzionaria per la ricrescita
dei capelli”.
Ci sono dunque nuove speranze per chi soffre di calvizie?
Vorrei sottolineare che abbiamo messo a punto una tecnica innovativa, che sta dando
risultati veramente sorprendenti.
Si tratta di un trattamento a
base di PRP (Plasma Ricco di
Piastrine) che potrebbe rappresentare un'alternativa, pres-
soché priva di effetti collaterali, alle terapie mediche tradizionali soprattutto nei giovani
Carcinomi e Melanomi
In italia ogni anno si registrano 135 nuovi casi ogni
100.000 abitanti. In totale si registrano 65.000
nuovi malati l’anno.
e nelle donne, categorie meno
propense a ricorrere ai farmaci classici.
Come avete scoperto il PRP,
da utilizzare come arma vincente contro la caduta dei capelli?
Le nostre piastrine, lì dove
vengono iniettate, hanno dei
potenti fattori di crescita che
hanno la capacità di stimolare
e far ricrescere diversi tessuti.
Inizialmente, i fattori di cre-
scita presenti nel PRP sono stati utilizzati in odontoiatria, ortopedia e medicina estetica, ora
vengono proposti per la ricrescita dei capelli, perché diversi studi hanno evidenziato che
a livello del bulbo sono presenti cellule staminali dotate
di recettori per i fattori di crescita. Un passo in avanti nella
ricerca perché fino a poco tempo fa tutto questo non si conosceva.
Un recente studio americano dimostra, inoltre, le potenzialità di questa strategia nel
rinvigorimento e nella ricrescita dei capelli, la nuova tecnica è indicata nell’alopecia androgenetica, sia maschile (interessa l’85% degli uomini) sia
femminile (colpisce il 50%
delle donne in menopausa e
un elevato numero di donne
in età fertile affette, per esempio, sindrome dell’ovaio policistico).
L’alopecia androgenetica è
caratterizzata da una caduta di
capelli lenta e quasi impercettibile, soprattutto su fronte,
tempie e zona superiore del capo, dovuta principalmente all’azione degli ormoni androgeni, soprattutto il testosterone (presente anche nell’organismo femminile) che è trasformato da un enzima in
un’altra sostanza (il diidrotestosterone) che provoca una
miniaturizzazione dei capelli,
facendoli diventare sempre più
piccoli e sottili.
In che cosa consiste esattamente il trattamento con il
PRP?
Il PRP è una tecnica ambulatoriale che richiede una durata massima di circa 45- 50
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
29
RAPPORTO ECONOMIA SALERNO
minuti. Non servono particolari esami preparatori, ma se si
hanno problemi della coagulazione o della funzionalità
epatica è sempre consigliabile
effettuare una valutazione preliminare dei parametri di laboratorio.
Si comincia con il prelievo
di sangue: come per un normale esame ematochimico, si
prelevano circa venti ml di sangue venoso. La provetta viene
immessa in una centrifuga che,
in pochi minuti, separa le componenti del sangue e permette
di ottenere una massa gelatinosa malleabile, il plasma ricco di piastrine (PRP), fonte di
fattori di crescita (presenti all’interno delle piastrine). Il
concentrato di piastrine ottenuto viene aspirato dalla provetta in una siringa, pronto poi
per essere iniettato.
Il concentrato di piastrine
viene quindi iniettato con aghi
molto sottili nel cuoio capelluto, e infine si procede ad un
massaggio per favorirne la distribuzione. Il paziente può così ritornare, immediatamente,
alle sue consuete attività.
Ci sono effetti collaterali?
Praticamente, non c’è alcun
effetto collaterale perché il paziente usa il suo stesso sangue.
E, inoltre, i fattori di crescita,
iniettati esattamente dove servono, stimolano la cellule staminali deputate a far crescere
nuovi capelli.
Tutti possono sottoporsi al
trattamento?
Indubbiamnete, la tecnica è
efficace in tutti gli stadi della
calvizie su base androgenetica
ma certamente è consigliabile
non aspettare dui visualizzare
un’area completamente calva,
iniziando il trattamento quando sono presenti diradamenti
e miniaturizzazione dei fusti
capillari.
E quando è possibile intravedere i primi risultati?
La ricrescita comincia a
comparire dopo 2-3 mesi dalla prima seduta e raggiunge
l’apice dopo sei mesi.
Per potenziare ulteriormente il risultato, nei casi di diradamenti più seri, si ripete la
procedura dopo 4-5 mesi. In
genere, poi, si esegue una seduta di “richiamo” una volta
l’anno.
Vede, oggi possiamo finalmente affermare che è oramai
iniziata una nuova era per un
problema tanto sentito dalla
popolazione come quello della perdita dei capelli. Che, purtroppo affligge, indistintamente, sia gli uomini sia le
donne.
Quali sono le altre patologie
che trattate al Centro Biomedical?
Nel ramo della dermatologia possiamo dire di essere specialisti nella cura dell’acne, degli angiomi, delle dermatiti allergiche. Fino alle micosi, o i
nei, l’orticaria e la psoriasi.
Tuttavia trattiamo anche
verruche, vitiligine e tutte le
altre patologie dermatoveneree. E poi non possiamo dimenticare tutte quelle che sono le malattie autoimmuni, le
connettiviti, le lesioni pre cancerose dei tessuti molli e la sindrome algico-disfunzionale
dell’ATM. Allergologia dermatologica, chirurgia dermatologica attraverso l’analisi
Nelle foto, due casi di alopecia maschile e femminile trattati con successo.
In basso, un operatore effettua un intervento in uno dei laboratori del centro Biomedical
computerizzata dei nei e di altre lesioni cutanee, micologia
dermatologica, prevenzione e
cura dei tumori cutanei e del
cavo orale.
E ancora: terapie fisiche dermatologiche: crioterapia, diatermocoagulazione, dermoabrasione, fototerapia, laserterapia e cosmetologia dermato-
logica in particolare peeling
chimico e correzione degli inestetismi del viso, chirurgia orale, odonto-stomatologia estetica.
La medicina estetica, resta il
vostro punto di forza?
Sicuramente diamo molta
importanza alla medicina estetica, effettuando tutti i trattamenti più avanzati: dalla mesoterapia all’elettrolipolisi, dalla presso terapia alla cura della bellezza.
Ma il nostro fiore all’occhiello è quello che si chiama
Laser all’Alessandrite, particolarmente indicato per l’epilazione definitiva.
Il trattamento con il laser è
l’unico veramente in grado di
dare risultati molto interessanti
e duraturi nel tempo nonchè di
garantire trattamenti più rapidi e meno fastidiosi di quelli
che si ottenevano con le vecchie tecniche di epilazione.
La depilazione laser sta riscuotendo consensi in quanto
permette di provocare una depilazione definitiva attraverso
una selettività termocinetica,
riconoscendo la maggiore
quantità di melanina e la maggiore attività delle cellule alla
alla radice del pelo.
Il laser medico LPIR (Long
Pulse Infra Red), inoltre, della
ditta americana Cynosure, in
dotazione presso il Centro Biomedical di Battipaglia, adotta
una lunghezza d’onda di 755
nm. Grazie alla sua rapidità
d’azione è possibile trattare vaste aree quali gambe, cosce,
schiena, in tempi brevi.
Quali sono i vantaggi del
LPIR?
Diversi studi clinici hanno
dimostrato che il laser medico
LPIR permette di distruggere,
attraverso una depilazione progressivamente definitiva, i peli trattati in qualsiasi parte del
corpo. Dopo circa sette applicazioni è possibile veder scomparire in modo progressivo più
dell’80 per cento dei peli trattati e, il restante 20 per cento
si trasforma invece in una leggerissima lanuggine depigmentata appena visibile ad occhio nudo.
Il suo centro è da sempre in
prima linea anche nella prevenzione dei tumori.
I tumori maligni della pelle
sono, purtroppo, ancora molto frequenti. In Italia, ogni anno, si registrano circa 135 nuovi casi ogni 100.000 abitanti,
complessivamente oltre
65.000 nuovi malati l’anno.
Esistono molti tipi di tumori
maligni della pelle, ma i più
comuni sono:i Carcinomi e i
Melanomi.
Significativo è l’interesse
che viene dato alla prevenzione e cura dei tumori cutanei
grazie all’utilizzo di apparecchi di ultima generazione:
Dermatoscopi (apparecchi per
l’analisi computerizzata dei
nei) utilissimi per la la prevenzione dei tumori della pelle.
Quali sono i vostri progetti
per il futuro?
Sicuramente vogliamo continuare ad essere il centro medico di riferimento di tutto il
sud Italia, ma anche di parte
del centro. Vogliamo essere di
supporto a tutti coloro che soffrono di problemi dermatologici e tricologici, questo portando avanti anche un’attività
di studio e di ricerca per l’individuazione di nuove tecniche innovative.
r.r.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
30
COOPERFIN SPA
Per il secondo anno, riceverà il premio Le Fonti
IL PROSSIMO 27 GIUGNO a Milano, nella prestigiosa sede della Borsa Italiana che
ha sede a Palazzo Mezzanotte, la Cooperfin, la società per azioni di Marco Limoncelli, riceverà per il secondo anno
consecutivo il premio internazionale “le
Fonti”.
La società, costituita nel 2008 e che oggi conta circa 300 soci, 19mila clienti e
circa 400 agenti punta all’apertura di altre 40 filiali sul territorio con una mission
particolarmente significativa: l’accrescimento del benessere sociale attraverso la
Finanza Etica.
“Proprio così – spiega il presidente Limoncelli -. I nostri azionisti sono società
finanziarie, mediatori creditizi, agenti in
attività finanziaria, promotori finanziari,
società industriali, società commerciali,
imprenditori e liberi professionisti, tutti
concordi nel coinvolgere, in un dialogo
diretto, operatori del settore, associazioni di categorie, Università, per capire qual
è il business su cui scommettere e quali i
progetti futuri.
Presidente, può spiegare, in merito, che
cosa intende per Sinergia imprenditoriale per la crescita comune?
In poche parole, significa che il nostro
compito è quello di offrire credito alle
imprese che altrimenti non potrebbero
portare avanti l’attività. Ma significa anche aiutare le famiglie dando loro la liquidità necessaria aiutandoci con sistemi
diversi da quelli tradizionali come, ad
esempio, il prestito su pegno.
Questo nostro modus operandi nasce
anche dalla volontà di arginare il fenomeno dell’usura. Secondo i dati forniti dal
rapporto SOS impresa, nel 2013 600 mila imprese sono state vittime di usura e le
denunce sono state solo 13, più delle vit-
time della Seconda Guerra Mondiale, che
furono 443 mila. E’ un grave fenomeno
di morte sociale che distrugge la dignità
personale e su cui vale la pena di accendere i riflettori.
E che cosa è invece la Finaza Etica?
Operare secondo il principio di “Finanza Etica” significa investire in maniera
rispettosa sia per l'ambiente sia per l'uomo, tenendo conto di tutto il ciclo di utilizzo del denaro. In particolare, mediante i nostri prodotti finanziari, investiamo
a favore del Microcredito, e nell'impegno sociale anche per “Job Creation”, nelle pari opportunità ma sempre con la
massima trasparenza. In pratica, tendiamo a finanziare tutte quelle attività che
possono avere anche un risvolto socioeconomico e occupazionale, invece di un
intervento di chirurgia estetica o piuttosto una vacanza.
Per esempio, all’incirca un anno fa,
abbiamo salvato dal fallimento un esercizio di ristorazione che si trova a Napoli, sostenendo il ristorante Grill Chic, in
via Riviera di Chiaia, di cui oggi possediamo il 75 per cento del capitale sociale, salvando così 20 famiglie dalla disoccupazione.
Può chiarire anche come funziona il prestito su pegno?
Il prestito su pegno è un finanziamento per ottenere liquidità in tempi brevi e
con un iter burocratico semplice. Basta recarsi presso una filiale della banca con oggetti che tendono a non perdere valore nel
tempo per ottenere una somma di denaro pari al valore dell’oggetto in garanzia.
Il proprietario non perde il proprio bene definitivamente, ma può riscattarlo.
L’eticità di tale prodotto prevede anche un rinnovo sino ad un massimo di
Marco Limoncelli
un anno, previo pagamento della quota
di interesse. I finanziamenti prevedono
una durata temporale breve, tre o sei
mesi, ed il tasso di interesse resta fisso per
tutta la durata del credito.
Esiste anche il Social Lending, ovvero
un prestito personale erogato da privati ad
altri privati attraverso internet, bypassando i tradizionali istitui di credito.
Qual è, la posizione della Cooperfin in
merito?
L’attuale struttura dei tassi di mercato, l’elevata percentuale di insoluti e la
crisi di intermediari specializzati, impongono la necessità di trovare un sistema alternativo di finanziamento nel
mercato dei prestiti personali.
A questo si aggiunge anche la ricerca
di nuovi impieghi per gli investitori dato che i classici investimenti in depositi
e Titoli di Stato offrono rendimenti bassi. Pertanto, stiamo lavorando ad una
piattaforma di credit community, per
l’erogazione di prestiti c.d “small ticket”,
che vanno da un minimo di 500 euro a
un massimo di 15.000.
Questo sistema inoltre, permette al finanziatore non solo di contribuire con
una cifra in denaro alla start-up, ma anche di partecipare attivamente all’operatività della stessa, fornendo dei servizi in base a quelle che sono le proprie
competenze. È un “prodotto”che si rivolge a richiedenti, le cui qualità creditizie non sono individuate dai tradizionali sistemi di rating bancari, come ad
esempio commercianti, artigiani, liberi
professionisti, imprenditoria femminile,
innovatori sociali e giovani di talento.
Che rapporto avete con gli interlocutori istituzionali e quali provvedimenti dovrebbero adottare per agevolare
l’accesso al credito da parte delle imprese?
Con la Regione Campania e le sue
branche operative c’è un’azione di affiancamento e di sostegno.
Con il Governo centrale non abbiamo rapporti diretti. Invece, mi aspetterei dal presidente della Bce Mario Draghi, un abbassamento del costo del denaro, che però non deve essere utilizzato dalle banche per fare finanza derivata, bensì per fare finanza reale. In questa direzione, cioè per fare economia reale e sostenere nuove idee di impresa, devono essere utilizzati e controllati anche
i finanziamenti europei.
. Roberta Romano
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Agenzie e sul sito www.cooperfin.com. Prodotto venduto da CooperFin SpA tramite le proprie Filiali, tramite le Filiali delle Banche Convenzionate ed i propri Agenti in Attività Finanziaria iscritti OAM. La CooperFin SpA si riserva la valutazione
dei requisiti per la concessione del finanziamento.
IL DENARO
BANCA GENERALI
SABATO 21 GIUGNO 2014
31
RAPPORTO MEDIAZIONE FINANZIARIA
In Campania la crescita riparte dal risparmio
A dispetto della crisi economica
e le difficoltà finanziarie la protezione e la tutela del risparmio delle famiglie sta trovando crescendo consensi intorno a quelle realtà dalle forti competenze e reputazione anche sul territorio
campano. La conferma di questa
tendenza arriva dall’esame dei numeri di sviluppo di Banca Generali, società leader nella gestione
di investimenti e consulenza finanziaria sui patrimoni controllata dallo storico gruppo triestino
(con oltre 180 anni di storia) Assicurazioni Generali che vanta
un’affidabilità creditizia superiore persino al Paese essendo guida
della finanza italiana a livello internazionale. La raccolta di capitali da gestire per conto delle famiglie nella regione, infatti, ha
registrato un balzo in avanti del
50% nei primi 5 mesi dell’anno
superando i 120 milioni di euro,
a conferma della maggiore sensibilità e presa di coscienza tra i risparmiatori campani dell’importanza di affidarsi ad esperti nella
complessa valorizzazione dei propri portafogli. A seguito di questo progresso le masse in gestione nella regione dalla banca triestina hanno superato il livello di
2 miliardi di euro distribuiti nella supervisione di un team di 115
professionisti che ha disposizione
servizi e tecnologia di sicurezza
innovative per andare incontro
alle esigenze dei propri clienti.
D’altronde questi fattori si ritrovano a livello nazionale nel dna
della banca che da anni sta crescendo a ritmi superiori al mercato di riferimento distinguendosi per la leadership di profilo
dei sui consulenti (al vertice del
settore per portafoglio pro-capite con una media dell’80% su-
periore a quella del comparto) e
per la qualità dell’offerta.
Caratteristiche come la solidità patrimoniale, il dinamismo nei
prodotti e nei risultati, e la qualità dei suoi profili di specialisti, non
sono passate inosservate agli occhi
attenti degli investitori. Dal 2008
ad oggi il titolo Banca Generali risulta tra i primi tre della Borsa Italiana per ritorno con oltre il
1200%; performance che la pone
ai livelli più elevati al mondo tra
le concorrenti del settore per total
return. Inoltre, dopo aver chiuso
un 2013 da record con i migliori
risultati nella storia della Banca
(utile oltre 140 milioni), i numeri stanno evidenziando un’ulteriore accelerazione anche in questa prima parte del 2014. Da inizio anno, infatti, la raccolta netta
ha superato 1,2 miliardi di euro,
portando le masse in gestione oltre la soglia dei 31 miliardi con un
contributo non indifferente proprio dalla Campania. “Questi numeri non ci sorprendono perché
sono il frutto della grande serietà
e professionalità della squadra”–
spiega Giuseppe Pizzo, Area Manager di Banca Generali in Campania, oltre che Sicilia, Calabria,
Sardegna e da gennaio anche del
Lazio – “da diversi anni assistiamo
ad una crescente richiesta di servizi nella tutela e valorizzazione
del risparmio da parte di risparmiatori e investitori che riconoscono l’efficacia delle nostre soluzioni siano esse nella protezione
del patrimonio come nel caso delle polizze assicurative di investimento siano la selezione e la scelta dei fondi per una diversificazione che allontani i rischi e sappia cogliere le opportunità dal dinamismo asimmetrico sui differenti mercati internazionali”. Il n1
Giuseppe Pizzo
di Banca Generali nel sud occidentale del Paese sottolinea l’avanzata di numerosi nuovi clienti che
da inizio anno in oltre un migliaio hanno scelto gli strumenti e la
consulenza della società. Si tratta
peraltro di un trend che oltre al dinamismo del gruppo di professionisti campano riflette in scala ridotta quanto sta avvenendo anche
a livello internazionale da diversi
anni dove con Paesi come il Regno
Unito e gli Stati Uniti che infatti
da lungo tempo sono avvezzi ad
un apporto di professionisti nella
gestione degli investimenti dei privati. Gli sforzi di sviluppo andando incontro alla domanda si traducono anche in maggiore vicinanza di strutture e servizi sul territorio. Nel 2013i professionisti di
Banca Generali financial planner
hanno inaugurato la nuova filiale
di Via Cervantes, nel centro storico di Napoli, che si affianca alle
già presenti agenzie al Vomero di
Piazza Vanvitelli e nel quartier
Chiaia in Via Calabritto. Ma un
ruolo importante ricoprono anche le filiali e i punti operativi di
Caserta, Benevento, Salerno e Nocera Inferiore, che completano una
diffusione capillare nella regione
affiancandosi agli uffici dei consulenti. Questo impegno concreto sul territorio campano, si evince anche all’aumento dei crediti
concessi alla clientela per consentirgli maggiore flessibilità nelle valutazioni delle posizioni dei loro
portafogli ed eventuali necessità.
“Non siamo una banca commerciale, ma siamo specializzati nella
gestione del risparmio, tuttavia
crediamo che il sostegno alle famiglie sia fondamentale in un momento difficile – aggiunge Pizzo –
per questo abbiamo avviato una
importante azione anche nel credito per essere vicini ai nostri clienti imprenditori e professionisti che
possono necessitare di flessibilità
ed efficienza nelle loro scelte”.
Sul fronte della domanda di soluzioni per il risparmio, tra i prodotti più apprezzati dalla clientela si segnala sicuramente l’innovativa polizza multiramo BG Stile Libero. Uno strumento innovativo lanciato ad inizio anno in
grado di coniugare la sicurezza di
un investimento assicurativo con
sottostante la garanzia del capitale dalla gestione separata, e la possibilità di scegliere per una parte
dell’investimento tra un’ampia
gamma di fondi delle migliori società di gestione internazionali tra
diverse aree geografiche. Il tutto
con il plus di un’estensione delle
coperture assicurative. Molto seguite anche le opportunità dei fondi di fondi di Bg Selection che
consentono di guardare alle prospettive incoraggianti di mercati
ad alta crescita come Indonesia,
Messico o Vietnam o di nicchie di
settori anci-cicliche che guadagnano spazio sulla scena mondiale, grazie alla delega di gestione a
prestiosi partner internazionali
specializzati nei singoli segmenti.
La varietà e la versatilità dell’offerta sta consentendo a Banca
Generali di guadagnare importanti quote di mercato, anche grazie alla possibilità per i clienti di
sfruttare il servizio di supporto fiscale e consulenziale per tutti gli
aspetti legati alla tutela del patrimonio. Su questo fronte, l’istituto triestino sta poi ridisegnando il
proprio approccio alla consulenza,
allargando i perimetri a contorni
mai toccati finora dalle società del
settore. Questo nuovo progetto,
denominato BG Personal Advisory che prenderà luce nel 2015
consentirà ai professionisti delle
reti di porsi sempre di più come
l’interlocutore di riferimento per
le famiglie alle prese con necessità
di ottimizzazione ad esempio anche nella sfera immobiliare, patrimoniale e familiare, rispondendo
con soluzioni costruttive e in grado di generare nuove opportunità. Quest’impegno concreto trova
peraltro crescenti consensi anche
tra i colleghi. Sempre più consulenti, infatti, scelgono di entrare a
far parte della squadra Banca Generali, abbracciando così le sfide
che la società offre. “Il lavoro pianificato con pazienza e attenzione
negli anni passati – conclude Pizzo – sta dando i suoi frutti anche
in termini di reclutamento, da inizio 2014 nella regione abbiamo
già inserito 6 nuove figure professionali di elevato standing che hanno scelto di lasciare le banche private per le quali lavoravano accettando di mettersi in discussione
all’interno della nostra realtà”.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
32
[ CULTURE]
LETTERATURA. 1
L’uomo dei libri passa il testimone
DI SILVIA PASSALACQUA
DI MESTIERE fa il bibliotecario e la sua
biografia fila come la sceneggiatura di
un film. Gli occhi vivaci di Mauro
Giancaspro restituiscono immediatamente a chi incrocia il suo sguardo la
profondità di un vissuto intenso. Occhi che hanno letto migliaia di pagine
e un numero infinito di libri, la passione di tutta una vita.
La laurea in Lettere Classiche a Napoli, nonostante un padre rigoroso e ingegnere, i primi passi nel mondo del lavoro mossi come archeologo, l’arrivo
(inopportuno) della cartolina militare
che lo allontana dai suoi amati reperti
e qualche breve digressione tra una supplenza e l’altra che lo conduce alla vendita porta a porta di enciclopedie prima e nell’ufficio di una compagnia di
assicurazioni poi. Nel ’77 si lascia alle
spalle definitivamente polizze e sinistri
e vince il concorso per funzionario della Biblioteca Universitaria di Napoli
dove lavora per quasi dieci anni. Nella
città partenopea tornerà nel ’95, questa volta alla Direzione della Biblioteca Nazionale, dopo essersi dedicato con
passione alla nascita della Biblioteca
Nazionale di Cosenza. Oggi, dopo diciannove anni, molti risultati raggiunti e altrettanti successi da incorniciare,
alla soglia dei sessantacinque anni conserva l’energia e l’entusiasmo di sempre
ed è solo l’anagrafe a ricordargli che è
giunto il tempo di lasciare il suo incarico.
Quanto le mancherà l’odore dei libri
(dal titolo di una delle numerose opere di cui è autore) della sua Biblioteca?
Moltissimo. La Biblioteca Nazionale di Napoli è tra le maggiori italiane
per patrimonio librario (possiede collezioni uniche come quella dei manoscritti autografi di Giacomo Leopardi
e ospita l’Officina dei Papiri ercolanesi ndr) e senza dubbio è la più bella per
location: la sua collocazione tra i giardini e il mare, all’interno di Palazzo
L’odore dei libri gli mancherà moltissimo,
confessa il direttore della Biblioteca Nazionale
di Napoli Mauro Giancaspro,
in vista del suo avvicendamento per limiti di età
Reale, è unica. Basti pensare che la Sala di Lettura occupa quella che un tempo era la sala da Ballo dei Borbone.
Da sala divertimento a sla lettura un
bel cambio di destinazione, non trova?
Non proprio. Ogni giorno tra le cinquecento e le seicento persone, tantissimi giovani, entrano e si ritrovano in
Biblioteca, non solo per leggere ma intessendo relazioni che difficilmente oggi possono stabilirsi altrove, in un mondo che induce piuttosto all’isolamento
che al confronto.
Parlando di giovani viene da chiedersi se e come eventualmente si possa ancora educare al gusto per la “buona
lettura”.
Vede, leggere è un atto di libertà assoluta.
Napoli e il Paese attraversano certamente un momento difficile, quali letture consiglierebbe ai nostri politici?
Innanzitutto il Vangelo, sempre ricco di spunti anche laici come nel Discorso della Montagna, quando invita
ad “uscire tra la gente”, e poi “Le città
invisibili” di Calvino, “1984” di Orwell
o ancora “Ascolto il tuo cuore, città” di
Alberto Savinio, dove il protagonista
assapora gli odori della sua città aggirandosi per le strade di Milano di notte. Ma in generale consiglierei ai politici di impegnare più tempo a leggere
per imparare di nuovo ad emozionarsi.
Stiamo assistendo al triste fenomeno
della chiusura di librerie storiche di
Napoli. Si può vendere un libro al supermercato?
É allarmante il triste destino di queste librerie, sopraffatte da costi di gestione insostenibili. Lo scaffale del supermercato può essere il veicolo per
istillare la curiosità nel lettore ma è al
libraio che ci si rivolge per un consiglio.
Oggi si legge meno perché si è perso il
gusto della lettura, soppiantato da
un’affannosa ricerca di informazioni
utili.
Il libro elettronico soppianterà quello
cartaceo?
Chissà! Di certo oggi tutto è diventato più veloce, in treno tutti parlano
al cellulare e i ritmi concitati della vita quotidiana non lasciano molto spazio al piacere di leggere, che solo il libro stampato può dare.
Come recita il titolo di un suo libro
“Leggere nuoce gravemente alla salute”. Con cosa si sta “facendo del male” attualmente?
Mi piace rileggere, come si riascolta
un brano musicale che amiamo, una
raccolta di racconti di Hermann Hesse, “Caccia alle stelle”. Adesso sto anche leggendo “Il ponte sulla Drina” di
Ivo Andrič, la storia di un ponte che
sorge al confine tra Serbia e Bosnia.
Un libro molto bello che aiuta a comprendere il passato di quei luoghi e del
conflitto devastante che li ha attraversati. Una guerra che ci offre l’occasione di una riflessione significativa proprio sul potere dei libri. Durante l’assedio di Sarajevo infatti la Biblioteca
Nazionale fu oggetto di bombardamenti mirati e venne completamente
distrutta e questo perché le Biblioteche
sono la memoria di un popolo.
LETTERATURA. 2
Lettieri, storia di uno scugnizzo imprenditore
“PAPÀ, stai tranquillo. Il tuo
posto, per ora, lo prendo io”.
Ma non fu così: quel “per ora”,
infatti, va vanti da una vita.
Numero uno di Meridie, prima società del Mezzogiorno
quotata in borsa, presidente di
Atitech, capo degli industriali
di Avellino e di Napoli e, ora,
dell’opposizione a Palazzo San
Giacomo, Gianni Lettieri è il
classico self made man. Anche
se lui preferisce l’appellativo
“imprenditore scugnizzo”. È il
titolo del suo primo libro appena uscito per i tipi di Iuppiter mentre é già in cantiere il
secondo, dedicato alla sua
esperienza politica. “Ho provato a raccontare la mia storia
per condividerla con tutti”,
spiega Lettieri nel corso della
presentazione tenuta giovedì
scorso presso l’Unione industriali di Napoli. “Io sono uno
scugnizzo diventato imprenditore, mosso solo e sempre dalla passione che mi anima in
ogni campo e in ogni sfida”.
Una passione che esplode
inaspettata quando in testa
non c'è il sogno di guidare
un'azienda ma quello di laurearsi in economia. “Tutto pareva andare per il meglio – scrive - quando una sera, rientrando sul tardi, di ritorno dalla casa di Maria (sua moglie,
ndr), la vita mi pose di fronte
a una scelta obbligata. La luce
accesa in cucina ad un’ora insolita della notte, mio padre
ad attendermi intuii che qualcosa non andava. Mi guardò e
dalle poche contenute parole
che mi disse sul suo stato di
salute capii molto bene che
non poteva affaticarsi oltre”.
Aprì il cassetto del comodino, prese il libretto universitario e cercò di convincersi che
quel percorso di studio era solo rimandato. Ma l'impresa
tessile di famiglia era appena
avviata, grande la mole di lavoro, grandissime le responsabilità soprattutto per un ragazzo appena ventenne. Da allora Giannino, l’ex bimbo che
amava giocare alla “guaianella”
per i vicoli della Duchesca, non
s'è più fermato: dall’India, all’America fino in Messico aprirà industrie in tutto il mondo.
Ma l'Italia e in particolare il
Sud rimangono il suo chiodo
fisso, per amore delle radici ma
anche per l'orgoglio di chi deve sistematicamente superare
Gianni Lettieri, ventenne,
nel suo primo ufficio
una montagna di pregiudizi.
“Noi napoletani dobbiamo
sempre dimostrare il doppio
di quel che ci viene richiesto,
ma buttare il cuore oltre l’ostacolo è la nostra marcia in più”.
C.F.
GIORNALISMO
Premio Agnes:
triofano i tweet
del Vaticano
Da sinistra: Simona Agnes, Laura Chimenti,
Annamaria Tarantola e Gerardo Greco
C’È ANCHE anche la Santa Sede tra i
destinatari del Premio Biagio Agnes, il
riconoscimento internazionale del giornalismo, presieduto da Simona Agnes,
figlia dello compianto Biagio, giornalista ed ex direttore generale della Rai. La
sorpresa, in realtà, è solo apparente visto che la presenza sui media del Papa,
a cominciare dai social network, sta facendo letteralmente scuola. Basti dire
che i tweet di Francesco hanno superato la soglia dei 14 milioni di follower.
A ritirare il riconoscimento nel corso
dell’evento che, da ieri e fino a domani si svolge per la terza volta nella splendida cornice della Certosa San Giacomo, è il sostituto della Segreteria di Stato vaticana monsignor Angelo Becciu
(nuove frontiere del giornalismo). Il
premio alla carriera va invece allo scrittore e giornalista Roberto Gervaso.
Ma ecco gli altri premiati: il direttore di
Radio24 Roberto Napoletano (per la
radio), il direttore di RaiNews24 Monica Maggioni (per la televisione), il
direttore di Die Zeit, Giovanni di Lorenzo (sezione internazionale), l’editorialista del Corriere della Sera Pierluigi
Battista (carta stampata), il conduttore del programma Quinta Colonna,
Paolo Del Debbio (per Costume e società), l’editorialista del Financial times
Ferdinando Giugliano (giovani under
35), il giornalista del Corriere della Sera Mario Sconcerti (per lo sport), la
giornalista Ester Castano (Premio speciale) e Massimo Bordin, conduttore di
Stampa e Regime su Radio Radicale
(Premio speciale).
“Abbiamo bisogno sempre più – sottolinea il presidente Rai, Anna Maria Tarantola nel corso della presentazione di giornalisti competenti, preparati, vicini alla gente, che sappiano parlare alle persone, capaci di verità ma anche di
bellezza e di etica. Questo riconoscimento che premia i miglior giornalisti,
quelli dotati di grande professionalità,
di imparzialità, di correttezza e di competenza ha un suo valore un suo senso, una sua importanza, anche per il
suo grande ruolo di indirizzo e di stimolo per i giovani che da poco si sono
affacciati a questa professione o che si
stanno per affacciare”. Tarantola è inoltre presidente onorario del Premio,
mentre a presiedere la giuria è Gianni
Letta.
La serata di premiazione, condotta da
Laura Chimenti e Gerardo Greco, andrà in onda il 18 luglio in seconda serata su Rai 1.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
CULTURE
33
BENI CULTURALI
Sud, tanta bellezza poco valore
NON È TRA le prime dieci province per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo
culturale sull’economia, come
verrebbe naturale pensare conoscendone l’infinito patrimonio. E
scorrendo la lista, Napoli non è
neanche tra le prime 50, ma si
ferma al 65esimo posto. È una
delle evidenze emerse dal rapporto “Io sono cultura”, realizzato da Fondazione Symbola e
Unioncamere in collaborazione
con la Regione Marche. Un documento che analizza la filiera
culturale italiana, che vale 214
miliardi di euro: un dato comprensivo del valore prodotto dalle industrie culturali e creative,
ma anche da quella parte dell’economia nazionale che viene
attivata dalla cultura, come il turismo.
Il Mezzogiorno non ne esce
benissimo: malgrado l’elevata
percentuale di siti culturali, architettonici, archeologici e paesaggistici, dalle industrie culturali produce valore aggiunto per
12,5 miliardi di euro, solo il 4 per
cento. Tornando al capoluogo
campano, l’incidenza occupazionale della cultura della città la
A C U R A D I R I TA F E L E R I C O
Diversamente Speleo
l’avventura è per tutti
Pompei, tra i siti più visitati al mondo. Eppure sui 214 miliardi di euro di valore aggiunto
prodotti dalla filiera culturale italiana, il Sud ne produce solo il 14 per cento (12,5 mld)
colloca all’83esimo posto, con
una quota del 4,3 per cento. Importante però il peso delle industrie creative al Sud: la Campania
è in testa, nel Mezzogiorno, con
oltre 33mila aziende legate alla filiera. Una buona posizione, però, la ricopre anche Napoli, o
meglio la ricopriva: nel 2011, infatti, era la quinta città per numero di mostre ospitate con 169
esposizioni. L’anno successivo,
Bologna e Firenze risalgono in
classifica e la città partenopea si
ritrova settima. Interessante il focus sulle sponsorizzazioni: se-
condo l’indagine, ai privati spendere in cultura piace eccome. Le
donazioni, infatti, sono cresciute tra il 2012 e il 2013 del 6,3 per
cento, raggiungendo quota 159
milioni di euro.
Una sola deduzione può discendere dal dato generale secondo il quale le industrie culturali e creative si confermano un
pilastro del made in Italy, con un
export in aumento del 35 per
cento. E la deduzione è che non
è vero, a quanto pare, che la cultura non paghi.
DI AUGUSTO DE LUZENBERGER*
LI CHIAMERÒ uno per uno, perché non si nascondano dietro la scusa che mancano gli strumenti fiscali. Così il ministro Franceschini presentò l’ArtBonus, il primo articolo di quel decreto legge
83/2014, che segna la prima, decisa svolta della politica per cultura e turismo.
ArtBonus garantisce infatti per tre anni un 65%
per cento di credito d’imposta ai privati (persone e
imprese) che donino fondi per beni o attività culturali, con una grossa leva avvia la ricollocazione dei
nostri incentivi fiscali ai livelli europei. È un primo
passo, che apre una larga finestra ma lascia stretta
la porta (causa i vincoli di bilancio?). Le donazioni sono infatti incentivabili solo se dirette ad un ufficio pubblico e riferite ad un bene anche pubblico, per tutti gli altri interventi resta fermo, tal quale, il vecchio, povero regime fiscale. L’Italia, con un
patrimonio d’arte diffuso e una storia proprietaria
variegata, non può però apparire impegnata a sostenerne solo la parte pubblica, nè far credere che
un patrimonio diffuso sia affidato solo al popolo
grasso, agli ottimati. Immagino quindi possibile
una prima correzione, che riporti tra i beneficiari
almeno le organizzazioni italiane legate a strutture
internazionali, come Fai, Dimore Storiche, Friends
dei Musei, e che ricollochi tra le cose cui riferire le
donazioni i beni privati aperti al pubblico.
Spero inoltre che si intervenga perché il nuovo
canale privilegiato delle donazioni non metta fuori uso né sottenda (nel gergo anglicizzante sciun-
[LA VETRINA DI SOCRATE]
CI SONO luoghi bellissimi ma
difficili da raggiungere. Godere delle suggestione di una
grotta, per esempio, non è
esattamente fare una passeggiata. Figurarsi per chi ha
delle disabilità. A loro e alle
loro famiglia è dedicato il
Progetto Diversamente Speleo
che, dalle grotte pugliesi di
San Nicandro a quelle della
Condotta di Terni fino al
Buso della Rana di Forlì, sta
trasformando l’impossibile in
possibile per migliaia di
ragazzi anche con disabilità
gravi e gravissime.
Domani tocca a Napoli, con
la tappa dedicata alle affascinanti cavità sottostanti la
Scuola Bovio-Colletta (via
Giovanni Carbonara, dalle 10
alle 18), che saranno chiamate a rivelare le propria bellezza
e a raccontare i propri misteri
a decine di ragazzi che per
l’occasione potranno contare
anche su barelle speciali.
L’appuntamento partenopeo è
ideato e organizzato dall’Associazione La Macchina del
Tempo in collaborazione con
l’Associazione Agorà – i cui
volontari illustreranno le
caratteristiche e la storia della
cavità ipogea. “Si tratterà di
una vera e propria prova del
nove – spiega Luca Cuttitta,
presidente della Macchina del
Tempo – perché rendere
accessibile l’ambiente della
cavità, naturale o artificiale,
tra i più ostici per eccellenza,
vuol dire che se ci si crede e si
agisce di conseguenza, qualsiasi bene culturale può essere
reso fruibile alle persone con
disabilità”.
Chiara Di Martino
Se l’ArtBonus discrimina i piccoli
ti) i canali vecchi. Servirebbe una correzione ulteriore, che assicuri il credito d’imposta anche a chi
doni partecipando ad una raccolta associativa.
Lo scrivo convinto che le Associazioni paramuseali siano le vere parrocchie laiche dell’arte, quelle che ne diffondono conoscenza ed amore, ne assicurano la conservazione. Mi fa forte l’esperienza
della piccola Onlus di cui mi interesso, la Associazione Amici di Capodimonte , che fiancheggia il
polo museale napoletano e gli otto suoi luoghi d’arte. Abbiamo curato donazioni, comodati, restauri
e pubblicazioni. Abbiamo portato migliaia di scolari (con quest’anno arriveremo a 20 mila) nei musei, facendoli discutere, partecipare a premi, cimentare in restauri e disegni. Ci siamo adoperati
per l’immagine esterna della città, ci siamo collegati a consorelle straniere. Abbiamo stabilito rapporti saldi. Abbiamo raggiunto i 17 mila euro occorrenti con 63 donazioni (media 270 euro). Sul
piano finanziario, abbiamo aiutato le gestioni museali a restare in una decorosa sufficienza, non ostante crisi e tagli nei finanziamenti. I piccoli donatori
non puntano al ritorno d’immagine, ma a far sentire davvero comune il grande patrimonio d’arte e
storia, a farne sentire padrone il popolo minuto
quanto quello grasso.
Auguro alla mia ed a tutte le simili Associazioni che i prossimi passi verso un nuovo governo del
nostro settore ci siano favorevoli.
*Presidente dell’Associazione
Amici di Capodimonte Onlus
A Napoli Hub Dot
network al femminile
per reinventarsi
SEI una donna e hai un sogno? Allora segna questo appuntamento: mercoledì 25 giugno 18.30 alla Mostra d’Oltremare, con precisione al Cubo d’oro, laghetto di Fasilides
(nella foto), si incontrerà la community Hub Dot, il movimento nato da un guizzo di Simona Barbieri Bunting per
“aiutare le donne a connettersi attraverso il potere delle storie”. Basta incollarsi un pallino colorato, a seconda della storia che si vuol intraprendere, e lanciarsi in un avventura che
ha già catturato settemila donne.
Anima corpo e dintorni, questo il tema del primo evento
della due giorni napoletana cui si sono già iscritte 200 professioniste provenienti da tutt’Italia.
A CURA DI MARIA ELENA VISCARDI
L’arte (dimenticata) della lettura
NELLE “STAGIONI della vita”
Hermann Hesse sostiene che la
vera cultura non mira a un
qualche scopo ma ha la sua
ricompensa in sé stessa in
quanto esalta il nostro senso
vitale ed è un benefico
allargamento della nostra
coscienza. Un viaggio infinito
che dà senso alla vita, ci fa
[BUONE AZIONI]
interpretare il passato, ci apre al
futuro. Delle vie che
conducono a questo
perfezionamento intellettuale e
spirituale la principale è la
lettura che mette in contatto
diretto con pensieri e desideri
dell’umanità. Oggi si legge
poco, come ha recentemente
denunciato Paola Mastrocola e
la scuola resta il luogo
d’elezione per la rimozione
della scarsa propensione alla
lettura, strumento di
elevazione culturale e sociale.
La scrittrice propone di rendere
la scuola un campus, di aprirla
il pomeriggio ad attività
laboratoriali e soprattutto di
lettura insieme, per far
ritrovare ai giovani il gusto di
viaggiare con la mente, di
godere della bellezza di una
poesia, di emozionarsi ancora
nell’ascolto della voce dell’altro.
La lettura è reinvenzione della
pagina scritta. Afferma HansGeorg Gadamer: “Chi vuol
comprendere un testo deve
essere pronto a lasciarsi dire
qualcosa da esso”.
Recuperiamo, dunque, la loro
curiosità, il loro desiderio di
esplorazione e non
abbandoniamoli solo a chat e
social network. Nel
Mezzogiorno è cresciuta la
dispersione scolastica,
favorendo emarginazione ed
esclusione sociale.
L’allontanamento da lettura e
cultura, fonti di libertà,
compromette le capacità di
emancipazione dei giovani in
un futuro che appare sempre
più massificante e cupo.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
CULTURE
Il presidente degli Ingegneri Luigi Vinci
confida in una grande mobilitazione di tutte le energie professionali
[PERSONAGGI / LUIGI VINCI]
SCRIVEVA Antonio Ghirelli che Napoli
era “una città sbagliata”. Da allora molti a discutere se era sbagliata “di natura” o sbagliata “di uomini”: nel senso che la natura sembrava aver dato il massimo che poteva e la
comunità umana rovinato, invece, quanto
più poteva. Luigi Vinci, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, non esita a indicare, dal
suo osservatorio professionale, i guasti che
vanno denunciati: “Sono quelli urbanistici.
Qui si impatta la città che non ha ancora un
piano regolatore a misura di futuro; se si
pensa di ingessare il territorio, allora si vuole rimanere fermi all’anno zero”.
Ma per potere guardare in avanti ci sono
esempi cui riferirsi? “Sicuramente. Abbiamo promosso cinque incontri sulle città metropolitane: da Berlino a Barcellona, da Copenaghen a Torino e Venezia. Ebbene: diversi
gli elementi comuni, ma soprattutto una
strategia complessiva per puntare a una reale modernizzazione”. Niente episodi a foglia
di carciofo, ma un programma coordinato
di interventi”. Così, spiega Vinci, caduto il
muro la Germania ha rimodellato la sua capitale con un’architettura moderna di forte
attrazione. A Barcellona era impedito l’accesso al mare: la città è stata rivoluzionata con
progetti sulle varie aree interessate”. Valutazioni incoraggianti si potrebbero fare per altri luoghi, come Torino (“è diventata turisticamente attrattiva con le Olimpiadi invernali”).
A Napoli, allora, nessuna via d’uscita?
“No, no”, risponde il presidente degli Ingegneri quasi con un moto di ribellione. “Ci
sono i piani urbanistici privati, più di una
quindicina, che attendono da tempo di essere sbloccati e sottratti alla burocrazia che
ha la capacità di scoraggiare anche i più volenterosi. Importanti aree potrebbero conoscere un nuovo sviluppo con attività sicuramente redditizie. Purtroppo, se ci confrontiamo con le esperienze fatte altrove, emerge con maggiore evidenza l’immobilismo
della nostra città dove sembra che nulla debba cambiare. Prendiamo Bagnoli: è una vicenda-scandalo che dura da più di trent’anni”.
Presidente Vinci, solo pessimismo per il
futuro a noi più vicino? “Bè, qualcosa potrebbe cambiare. Nella zona orientale c’è la
Rompere l’immobilismo
per dare futuro ai giovani
A
CURA
DI
ERMANNO
CORSI
sfida del comitato Nadell’ingegnere. È coplEst. Nell’ex Manifatme se lui mi avesse
tura tabacchi di via Feraperto gli occhi. Grararis troverà sede la resizie a lui ho imparato a
denza universitaria per
interessarmi di meccagli studenti della Parnismi, di tutto ciò che
thenope, mentre il ‘gratdiventa applicazione
tacielo orizzontale’ di via
pratica”.
Brin ospita Almaviva,
Dopo un periodo
Eccellenze campane,
di insegnamento in un
una serie di start up e di
Istituto tecnico di Casocietà di Ingegneria e
stellammare (dove abiArchitettura. Si sta inolta dal 1970), Vinci
tre portando a termine
sceglie la libera profesl’Ospedale del mare e
sione che ormai pratianche il teatro San Carca da molti decenni
lo aprirà una sede per
(“quando incominciai
Luigi Vinci
giovani artisti”. È un
c’era più lavoro di ogfuturo che in parte già
gi; le leggi erano più
s’intravvede, ma che in parte rischia di esse- semplici e chiare; ora siamo arrivati che per
re ‘virtuale’ senza un’ampia mobilitazione. far bene si rischia di far male”). Lungo il suo
“Occorre l’impegno comune di istituzioni, percorso c’è il tempo delle grandi aziende e
università, imprenditori e professionisti: tut- quello della crisi con cui debbono fare i conti uniti per governare scelte e decisioni, sa- ti, adesso, i 25mila ingegneri della Campapendo che non c’è più tempo da perdere”. nia (13.400 a Napoli). Si confida molto nel
L’Ingegneria è intelligenza e progettuali- terzo settore dell’Informazione:dalle telecotà operativa. Luigi Vinci lo ha imparato municazioni al biomedico.
quando ancora era molto giovane e a CasoI problemi sono più complessi e Luigi
ria, dove è nato, compiva la prima forma- Vinci li affronta dal di dentro dell’Ordine
zione scolastica. A Napoli frequenta invece professionale. Consigliere dall’80, ne divenil liceo classico al Garibaldi (“si studiava da ta presidente nel 1997 rieletto sempre con
matti; mi piacevano latino e greco, ma ave- ampio consenso. L’Ordine si apre alla città e
vo una netta preferenza per matematica e fi- ne diventa interlocutore attivo. Si parte dai
sica”). All’università lo attende l’Ingegneria, luoghi, da alcuni monumenti significativi
quella meccanica e quella civile. Su quella per riprogettare i quartieri recuperando idenstrada ci si era messo da solo, seguendo una tità, decoro, sicurezza, qualità della vita. Fiispirazione che gli veniva dal padre Giaco- nito il Giubileo, il cardinale Crescenzio Semo. Racconta Vinci: “Avevamo una fale- pe dà in comodato la chiesa dei santi Cosmo
gnameria con alcuni dipendenti. Mio padre e Damiano al largo dei Banchi Nuovi. Il
era il primo operaio, piccolo imprenditore di progetto di recupero, con le stradine mese stesso, con un sacro rispetto per la figura dievali del Sedile di Porto, viene offerto alla
34
Curia e finanziato dal Comune nell’ambito
dei 100 milioni dell’Unesco. Si continua con
san Giovanni Maggiore (davvero vi è sepolta Partenope?). Sottolinea il presidente Vinci: “La basilica è stata riaperta per dare nuova vita al quartiere. Qui noi siamo direttamente impegnati coinvolgendo anche
l’Orientale”. Ora è una struttura di accoglienza con iniziative di rilevante valore culturale (la lezione di musica di Riccardo Muti) e solidarietà sociale verso i meno abbienti (soccorso ai malati di Alzheimer, uso del
defibrillatore, banca per i farmaci).
Grande apertura di fiducia viene riposta
sulla terza esperienza: il quadrilatero che
comprende piazza Borsa, via Sanfelice, piazza del Gesù fino a san Domenico Maggiore
scendendo per Mezzocannone. È in atto un
movimentismo che include tutte le professioni con Maurizio de Tilla, parroci, volontariato, Comune e Questura. “Una grande
armata di professionisti - dice con slancio
Luigi Vinci - che opera in difesa della parte
più antica e storica della città attraversata da
Spaccanapoli, da Santa Chiara al Gesù Nuovo. Sto vivendo un periodo molto bello della mia vita”.
Il progetto è ambizioso: dal cuore della città arrivare alle periferie e non solo a Scampia. Accanto ai sei “itinerari protetti” per i turisti, se ne propone un altro che porti direttamente i visitatori da piazza Borsa al cuore
antico di Napoli come punto di convergenza di aerei,navi e alta velocità (“abbiamo
grandi potenzialità perché non sfruttarle bene?”).
Il presidente degli Ingegneri pensa soprattutto ai giovani che si preparano a Napoli e poi? La sua stessa famiglia, cinque figli, è una testimonianza emblematicamente istruttiva. Il figlio Giacomo, ingegnere civile, vive a Napoli “ma non vede l’ora di
scappare in Nuova Zelanda”; Angela, architetto, è da tempo a Londra, al museo dell’Aviazione; Claudia è veterinaria a Bruxelles; Roberta ha scelto gli studi di Ingegneria
civile. E Riccardo ,che sta frequentando le
medie? Forse si iscriverà a Medicina.
Vale per tutti la scelta: restare a Napoli o
andar via? Luigi Vinci è fermamente convinto che dall’attuale degrado si può uscire.
Gramscianamente parlando, al pessimismo
della ragione lui preferisce senz’altro l’ottimismo della volontà unito a un forte dovere di agire.
(98 - continua)
[VITA DI CLUB]
Premio Cimitile Positano Cultura
ecco i vincitori al via con Franco Cibo, l’abisso tra Nord e Sud
A CURA DI ALESSANDRA GIORDANO
DOPO una settimana di incontri,
dibattiti e mostre d’arte, si conclude,
nel parco archeologico di Cimitile, la
rassegna “Il libro incontra le basiliche”.
I Campanili d’argento, testimonianza
della prima cristianità, verranno
consegnati ai vincitori della 19esima
edizione. “Un’edizione- afferma il
presidente del Premio Felice
Napolitano - che tra Ager nolanus e
Valle del Clanis, ha potuto agire anche
nei comuni di Comiziano, Avella, San
Paolo Belsito, Carbonara, Liveri,
Lauro, Santa Maria Capua Vetere e
Casamarciano. Preziosa la
collaborazione dell’Università del
Molise e Seconda università di NapoliCaserta”. I premi, selezionati dal
Comitato presieduto da Ermanno
Corsi, saranno così assegnati a Barbara
Miceli (romanzo inedito “Un cuore”
ora pubblicato dall’editore Guida);
Bruno Arpaia per “Prima della
battaglia”; Gian Antonio Stella e
Sergio Rizzo per “Se muore il Sud”;
Paolo Mieli per “I conti con la storia”;
Giovanna Ferri per “I mosaici del
battistero si san Giovanni in Fonte a
Napoli”. Il premio di giornalismo va a
Mario Orfeo direttore del TG1;
quello speciale a Franco Roberti
procuratore nazionale antimafia.
SARANNO le rivoluzioni geopolitiche che
stanno ridisegnando mappe e scenari del
XXI secolo a fare da perno all’architettura di dibattiti, discussioni, lezioni e incontri della ventiduesima edizione di “Positano, Mare, Sole e Cultura”, rassegna letteraria ispirata alla più recente produzione editoriale, presieduta da Aldo Grasso.
A inaugurare il cartellonee sarà venerdì 27
giugno Massimo Franco, autore de “Il Vaticano secondo Francesco” (Mondadori),
che insieme a Giulio Giorello, Aldo Grasso, Mario Orfeo e Angelo Scelzo, analizzerà come l’elezione di Papa Francesco abbia favorito l’esportazione di una visione
radicalmente nuova del cattolicesimo nel
cuore della Roma papale e come il modello
sudamericano, fino a ieri “periferico”, sia
diventato centrale.
Ma, fino alla fine di luglio sono numerosi gli intellettuali chiamati a dare spessore
alle sere estive in costiera. Si chiude il 24
luglio con il regista Giuseppe Tornatore,
autore di “Il Collezionista di Baci”.
SONO 900 MILIONI le persone che
soffrono la fame nel mondo. Di
questi, ben 36 milioni addirittura ne
muoiono, mentre gli obesi sono un
miliardo e mezzo e coloro che
soffrono di anoressia e bulimia sono
in impressionante aumento,
soprattutto fra le giovani donne.
Di diritto a nutrirsi, biodiversità, di
risorse idriche, ma soprattutto di
alimentazione al Nord e a Sud del
mondo si parla oggi nel suggestivo e
panoramico Convento San Nicola
della Palma, sede della Fondazione
Ebris (European biomedical research
institute Salerno). La Fondazione,
aperta al pubblico per la prima volta
in quest’occasione, ha un consiglio di
amministrazione “misto”: metà
Scuola medica salernitana e metà
Massachusetts General Hospital della
Harward Medical di Boston.
Fortemente voluta dal sindaco di
Salerno Vincenzo De Luca,
diventando in poco tempo un centro
di ricerca nutrizionale a livello
mondiale.
L’evento è patrocinato dall’Università
di Salerno, l’Università di Napoli
Federico II e l’Università di Gulu
(Uganda) ed è organizzato dal Rotary
Club Salerno, presieduto dal
cardiochirurgo Enrico Coscione e
promossa del Distretto 2100 di cui è
Governatore Maria Rita Acciardi.
“Professori universitari, medici ed
esperti del settore – afferma Coscione
- affrontano i temi legati
all’alimentazione tra nord e sud del
mondo anticipando il tema di Expo
2015 Nutrire il Pianeta”.
Al dibattito, moderato da Carlo
Vigorito del Dipartimento di Scienze
Mediche Traslazioni della Federico II,
prendono parte il sindaco De Luca e
il rettore dell’Università Aurelio
Tommasetti, Giulio Corrivetti della
Fondazione Ebris, lo stesso Enrico
Coscioni, Pietro Campiglia
dell’Università di Salerno, Donato
Greco dell’Istituto Superiore della
Sanità, Patrizia Pasanisi dell’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano,
Salvatore Panico docente di
Epidemiologia e Medicina Predittiva
della Federico II, Vincenzo Casolaro
dell’Università di Salerno, Pietro
Niccoli, cardiologo e past governatore
del Distretto Rotary 2100, Luigi
Greco, docente di Pediatria dell’ateno
federiciano, Guido D’Urso docente
di Agraria alla Federico II, Collins
Okello docente dell’Università di
Gulu.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
CULTURE
35
[EAT DIFFERENT]
JK Place, se la familiarità è questione d’élitè
A
CURA
DI
MICHELE
ARMANO
Per avere labbra attraenti, mangia bene e pronuncia parole gentili
Audrey Hepburn
UNA CASA a cinque stelle. Sì, perché l’accoglienza è familiare ma
professionale, molto, in un contesto da art hotel per la ricchezza
di oggetti di design e per la collocazione alquanto curiosa ed
inusuale partorita dalla mente di
un architetto fiorentino.
La storia di questo albergo,
che nasce come casa, risale a circa metà del XVIII secolo, Villa
Bevero è la sua genesi, Hotel
Continental la sua storia fino agli
inizi del secolo scorso, quando è
stato definito l’albergo più elegante di Marina Piccola. Renaming post prima guerra in Hotel Mètropole fino agli inizi degli
anni ’80 diventato poi Hotel Palatium, in quanto l’edificio si scoprì, grazie a dei lavori di ristrutturazione, che sorgeva sopra alcune cisterne romane. Siamo ai
giorni nostri, JK Place, uno dei
rari alberghi che affacciano sul
mare, sul porto di Marina Piccola, un panorama mozzafiato, con
Napoli di fronte e il Vesuvio sonnolente e impetuoso che guarda.
Buongustai del benessere
“Capri non è più Capri” (Raffaele La Capria), da dopo l’Imperatore Tiberio che ne fece residenza e centro del mondo, l’isola nei secoli ha vissuto un periodo di grande splendore e quest’albergo ne porta ancora oggi
testimonianza fotografica, fino al
turismo di massa che non ha mai
neanche sfiorato il JKPlace. Il
core business è per buongustai
del benessere.
Ventidue luminosissime camere di cui ben 20 sono sul mare con un panorama unico. Anche se il lusso è l’imprinting di
questa struttura non si perde mai
il senso della residenza privata.
Dalla sistemazione nella JK Classic alla JK Pentahouse tutte sono
fornite dei comfort più avanzati
per una permanenza di alto livello. La JK Spa è il luogo deputato al relax e a tutte le terapie antistress con il valore aggiunto dei
prodotti di Santa Maria Novella
di Firenze, l’armonia psicofisica è
garantita. Per chi si vuole stressare invece, una bellissima palestra
Technogym è pronta a ricevere il
vostro sudore sempre seguiti da
La terrazza in tek del JK Place, con affaccio sul porto di Marina Piccola
e vista sull’intero Golfo di Napoli
performance di questa attività:
Martino Acampora, general manager. Un professionista dal lungo percorso internazionale per
quanto giovane, dal cognome
“pesante” anche in quanto sorrentino e si sa, a Sorrento, Acampora=Accoglienza.
Lo chef Eduardo Estatico
trainer e da assistenti che vi vizieranno anche post fatica.
La piscina nel verde sembrerebbe quasi superflua considerato il mare cristallino di Capri ma
così non è, è il miglior luogo dove essere coccolati con le delizie
che arrivano dal lounge bar. Una
grande storia, posizionamento tra
i migliori sull’isola, architettura e
design di altissimo livello, camere e suites da restarci per tutta la
vita, Spa e zona fitness ideati per
una clientela Vip, piscina panoramica, lounge bar per riprovare emozioni da anni ‘50 e ‘60, ristorante di alto livello come pochissimi a Capri.
Ma tutta questa potenza senza controllo è niente, quindi entra colui che è protagonista delle
Un team che fa la differenza
Solida esperienza, grande determinazione, idee chiare, mi
verrebbe da definirlo un “personalizzatore”, capacità non comuni ai profili della sua categoria: general manager bravi in Italia ce ne sono tanti ma con le capacità di problem solver di
Acampora, pochi. Un grande albergo non si può dirigere da soli, bisogna farlo in squadra e
quando si ha la capacità di passare dall’ordinario allo straordinario risolvendo i problemi ai
clienti e creando empatia con i
propri collaboratori che si fa la
differenza. Ciò che rende ricca
questa struttura è l’esempio, la
più alta forma d’insegnamento.
Il buon esempio è la più grande
ricchezza, ecco la differenza tra
un general manager bravo e la
best class, ecco chi è Acampora,
un ottimo esempio per tutto lo
staff. Sulla terrazza, con i piedi sul
pavimento in tek e seduto su sedie in midollino, tanto usato nell’antichità con il suo fascino eterno, eccomi al test della cucina e
del suo protagonista principale,
Eduardo
Estatico. Il
maitre di
lungo corso, Lorenzo Margherita, mi accoglie immediatamente con un
cocktail che andava forte negli
anni Sessanta, il Bellini preparato con le primissime pesche, quasi una primizia.
Tra semplicità e ricerca
Panini, grissini e taralli, pane
abbrustolito insieme ad olio di
Sorrento ed origano per la preparazione “home made” di una
bruschetta direttamente al tavolo. Mozzarellina di bufala in carrozza compone l’entrée insieme
ad una burrata con carciofo (l’ultimo della stagione) violetto di
Castellammare presidio Slow Food e gambero marinato. Calamaretti spillo, Ricotta, Pappa al
Pomodoro e Olio al basilico. Raviolo con pesce spada, cipollotto,
pomodoro candito e basilico in
guazzetto di salsa alla pizzaiola.
Risotto alla birra di Capri, Asparagi, Cipollotto e Senape. Bucatini al sugo di Coniglio all’ischitana. Vitello in casseruola con
funghi spugnole, piselli e cipollotto croccante. Marisa Cuomo
con il suo Fiorduva e Franz Haas con il suo Manna hanno accompagnato i piatti. Pistacchio
assoluto ed il cucciolone di pastiera napoletana la dolce chiosa
in accompagnamento un Mo-
scato Rosa sempre di Franz Haas. Qui l’origine scaturisce dalla
nonna dello chef, anzi del cuoco
come ama definirsi lui, iniziando
da bambino a disegnare i suoi
piatti, partendo dalla pasticceria
(come molti bambini) per poi arrivare alla grande cucina. Ad Estatico, le sfide piacciono, è persona modesta e sa mettersi in discussione, la sua semplicità è caratteriale e si ripercuote anche nei
suoi piatti, semplicità e ricerca.
Il segreto della bellezza di Estatico è la simultaneità delle sue
differenze. Il segreto della bellezza del JKPlace, è l’élite che si trasforma in familiarità, dall’accoglienza al cibo. •••
Wi-Fi
Celiaci
Accesso disabili
Fumatori
Giardino
Terrazza
Animali
Parcheggio
Carte di credito
√
√
√
√
√
√
√
√
√
J.K. Place - JKitchen
Via Marina Grande, 225
Capri
Info e prenotazioni: 081.8370438
[email protected] – www.jkcapri.com
[ EVENTI]
Archeogastronomia (e letteratura), torna Malazé
TUTTI i malazenauti stiano tranquilli: si rinnova, ancora più ricco, l’appuntamento archeogastronomico più interessante della
Campania. Dal 6 al 16 settembre a Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Procida e Napoli decine di eventi animeranno Malazé. Tra le novità della nona edizione l’individuazione di sei itinerari che aiuteranno gli
enogastronauti ad apprezzare, insieme al vino e al cibo, l’enorme patrimonio storico e
naturalistico dell’area flegrea: Neapolis (Bagnoli, Gaiola, Fuorigrotta, Agnano, Astroni),
Puteoli (Rione Terra, Solfatara, Centro Sto-
rico, Via Celle, Cigliano, Campiglione, Montespina), Avernum (lago d’Averno, Monte
Nuovo), Baiae (Bacoli, Baia, Miseno), Quartum (Quarto, via Consolare Campana),
Mons et Prochyta (Monte di Procida e isola
di Procida).
Ecco qualche anticipazione. “A cena con il
commissario Ricciardi” con piatti degli anni
’30 e performance teatrale insieme allo scrittore Maurizio De Giovanni; presentazione
del romanzo “Phlegraios – l’ultimo segreto di
San Paolo” di Marco Perillo; “Le onde della
Legalità”, un’escursione in una Barca confi-
scata alla camorra, alla riscoperta delle bellezze
dei Campi Flegrei e pasto d’eccezione con i
prodotti di Libera Terra; “La cena della piccola pesca flegrea”: visita guidata con i pescatori per il riconoscimento delle specie ittiche del golfo; “VI Simposio dell’Ozio Creativo”: dialogo nelle terme, tra il serio e il faceto, in ozio creativo e leggerezza, sui miti antichi e moderni; “Il piedirosso che non ti
aspetti”: laboratorio che mette a confronto
areali diversi della Campania in luogo speciale, la Crypta della cappella di San Giuseppe
a Pozzuoli; La seconda edizione de “La Gran-
de Abbuffata”, concorso di cortometraggi a
tema enogastronomico che si terrà alle Cantine Astroni, rassegna curata dallo storico del
cinema Giuseppe Borrone ed organizzata dal
Festival “A Corto di Donne”.
Saranno presenti durante Malazè eventi legati
a due importanti contest: Land Art e Pozzuoli
Jazz Festival. La cena finale, “La cucina dei
Semplici”, si terrà martedì 16 settembre e
servirà a raccogliere fondi per il progetto “Tablet” per i ragazzi disabili dell’associazione
“La Bottega dei Semplici pensieri”.
M.A.
IL DENARO
CULTURE
[ CAMPANIA DELLA CONOSCENZA]
CHE CI FA un liceale in un laboratorio di oncologia molecolare gomito a gomito con alcuni dei migliori ricercatori del
mondo? In genere si annoia, a
meno che il liceale in questione non sia Luca Landi del Liceo Scientifico da Procida di
Salerno, primo
studente campano a vincere il
concorso nazionale “Lo Studente
Ricercatore” indetto dall’Istituto
di Oncologia Molecolare del Firc
(Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) di
Milano.
Davide ha brillantemente superato un difficile test d’ammissione insieme ad altri nove
ragazzi selezionati tra gli oltre
80 candidati provenienti da tutta Italia. “La scienza – osserva
con naturalezza - è senza dubbio la mia più grande passione,
a casa ho una miriade di reagenti per esperimenti chimici,
mi piace leggere riviste scientifiche, adoro scoprire il perché
delle cose e come esse funzionano che è proprio l'obbiettivo
della scienza”.
A suo agio tra le provette
Giunto alla decima edizione, il contest promosso dall’Ifom consente ogni anno a
una ristrettissima selezione di
eccellenti liceali di vivere in prima persona la ricerca scientifica, lavorando intensamente per
15 giorni fianco a fianco con ricercatori provenienti da ventisei Paesi del Mondo (tante sono le aree di provenienza dei ricercatori dell'istituto). Luca ha
cominciato il suo stage lunedì
16 giugno e risiederà per tutto
il periodo presso la guest house internazionale. In particolare si occuperà di biologia cellulare e approfondirà sotto la guida di Isabella Ponzanelli le tecniche per studiare le colture cellulari derivate da cellule tumorali. “Si tratta di un’area molto
promettente – osserva la scienziata - nell’ambito della ricerca
sul cancro e per Luca è una bella scommessa passare dai banchi di scuola alla prova del ban-
SABATO 21 GIUGNO 2014
A
CURA
DI
CRISTIAN
FUSCHETTO
Luca, Einstein campano
dal Liceo al laboratorio
Luca Landi, 17 anni, si aggiudica il contest “Lo studente Ricercatore”. È il primo studente campano a vincere la selezione per accedere ai laboratori dell’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione Italiana sulla Ricerca sul Cancro (Ifom) di Milano
cone di laboratorio”.
Ma il percorso di ricerca di
Luca, che frequenterà a settembre l’ultimo anno delle superiori, proseguirà oltre questi
15 giorni: tornerà a Milano nella sala conferenze di Ifom nei
primi mesi del 2015 per l’evento conclusivo “Poster Day”, durante il quale dovrà presentare
a personalità del mondo scientifico ed istituzionale i risultati
del suo percorso di ricerca tramite dei Poster, proprio come
fanno i ricercatori navigati, e
tramite l’esposizione di un prodotto divulgativo, finalizzato
proprio a spiegare ai non addetti ai lavori contenuti scientifici così complessi.
Non solo studio
“Sono un appassionato di
film e serie tv - ammette (per
nostra) soddisfaizone - poi non
so se possa essere considerato
un hobby ma nel mio tempo libero mi piace aiutare i miei
compagni di classe che hanno
bisogno di aiuto par comprendere o anche solo per ripetere le
spiegazioni di scienze”. Quella
di Luca è una piccola grande
sfida che costituisce forse il pri-
mo passo in un percorso di formazione e carriera scientifica
che insieme agli altri colleghi
“studenti ricercatori” potrebbero intraprendere dopo la maturità che li aspetta tra un anno.
Dalle statistiche relative agli
anni passati emerge infatti che
ben il 90 per cento dei ragazzi
che hanno partecipato al contest hanno scelto di imboccare
un percorso universitario in
ambito scientifico, dalla medicina alle scienze biologiche fino
alle biotecnologie. Una piccola
oasi nel deserto di iscrizioni alle facoltà di scienze dure cui
l’Italia assiste inerme da anni.
Un abbandono delle discipline
Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) preoccupante, che apre le porte del
mondo del lavoro a studenti di
altri Paesi (asiatici in primis)
dove la tendenza è inversa.
nici. E all’estero non se la passano meglio. In Francia si registra un calo del 10 per cento
degli iscritti rispetto a pochi anni fa, nel Regno Unito il calo arriva fino al 18 per cento. In
controtendenza solo la Germania e i Paesi asiatici, dove i giovani sembrano apprezzare di
più le materie di Galileo, Volta, Fermi e Montalcini. I nativi digitali, quindi, utilizzano le
tecnologie figlie della scienza,
ma (Luca e pochhi altri a parte) non sono interessati a produrle e a capirle.
A invertire quest’inerzia giocano senz’altro un ruolo fondamentale anche le scuole e, ingranaggi essenziali per la crescita del Paese, gli insegnanti.
Come la professoressa Antonietta Iuliano, che ha proposto
la candidatura di Luca al concorso e aveva visto bene. •••
Scienza, passione orfana
Il dato è di quelli che fa riflettere: secondo Unioncamere
e ministero del Lavoro, nel
2014 in Italia mancheranno all’appello 47mila figure professionali in ambito scientifico,
principalmente tra i profili tec-
(256, continua)
36
[TOMORROW’S NEWS]
A CURA DI ROBERTO PAURA
Sud ultralargo
con Garr-X
Il sequenziamento completo di
un genoma umano produce
una quantità di dati pari a circa 1 terabyte. Se un laboratorio
avanzato di genetica di Milano
volesse, al termine dell’operazione, inviare l’intero genoma
sequenziato a un centro di ricerca di Napoli, potrebbe impiegare parecchi mesi con un
trasferimento attraverso la rete
internet. Ma con la nuova generazione di infrastruttura digitale messa a punto dal Consortium Garr, nome in codice
Garr-X Progress, sarà possibile
collegare centri di ricerca, università, aziende hi-tech e persino scuole con una banda larga
in grado di raggiungere velocità sui 10Gpbs, ossia 10 gigabit
per secondo, e fino a 100Gbps,
le più alte oggi raggiunte nei
datacenter più avanzati al mondo.
L’ambizioso progetto, presentato giovedì alla Città della
Scienza di Napoli, sarà completato nel marzo 2015 e collegherà i poli di ricerca e istruzione delle quattro regioni Convergenza tra loro e con i loro
partner in tutta Italia e nel resto d’Europa. Una “dorsale” tecnologica che permetterà al Sud
Italia di compiere un vero e proprio balzo nel futuro. Non solo
banda ultralarga: il progetto, finanziato dal governo per oltre
20 milioni di euro, metterà a
disposizioni anche storage per la
conservazione di dati. Ora che
la ricerca scientifica è entrata
nell’era dei “big data”, con una
produzione massiva di dati e
una capacità di calcolo in grado di trattarli, la richiesta di datacenter cresce anche in Italia.
Tra i partner ci sono l’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare,
l’Istituto Tigem di Telethon per
la ricerca genetica e l’Istituto
italiano di tecnologia, con progetti che vanno dallo studio dell’universo al web semantico,
una rete non solo più veloce ma
anche molto, molto, più intelligente.
IL DENARO
CULTURE
RICERCA
L’aria non è una merce
Sun in campo con Life
SERGIO VELLANTE*
L’ATTUALE CRISI finanziaria, come emerge dalle più recenti riflessioni in BioEconomia, è la parte superficiale di
un’altrettanta profonda crisi economica e strutturale che non riguarda solo il
rapporto tra capitale e lavoro, ma soprattutto quello tra uomo e natura configuratosi nel corso della storia.
Questo scenario di riferimento ha
permeato il lavoro triennale del progetto Life (Sun-Eagle Endorsement Actions for Governance of Local Environment) che ha visto la Seconda Università degli Studi di Napoli come ente beneficiario. Le attività portate avanti hanno innanzitutto stimato la capacità a “catturare” Co2 delle superfici forestali comprese in più di 13.000 km2,
e ricadenti nei territori dell’odierno
Mezzogiorno Interno (buona parte dell’Osso di Manlio Rossi Doria che si sta
decomponendo nella “cenere” della desertificazione) e in quelli dell’Epiro in
Grecia. Il tentativo è quello di cambiare il metodo di quotazione delle tonnellate equivalenti di Co2 per ovviare a
una vera e propria “mercificazione” dell’aria che respiriamo. Si vogliono sottrarre al mercato quelle quote d’inquinamento in possesso delle strutture che
dovevano compensare le emissioni entro il 2020 e che viceversa – spostando
attualmente gli impianti in aree dove
non opera il Pk o chiudendoli – le svendono realizzando “rendite finanziare” e
facendo crollare il prezzo delle unità
[ EPPUR SI MUOVE]
SABATO 21 GIUGNO 2014
compensanti. Di questo abbiamo discusso nell’incontro internazionale dal
titolo “Il Protocollo di Kyoto e il Governo dell’Ambiente nei Contesti Mediterranei d’Europa. Quale Sostenibilità? Quale Futuro?” tenuto ieri e l’altro
ieri rispettivamente presso l’aula magna
della Scuola Politecnica ad Aversa e l’aula magna di “Eccellenze Campane”.
Nel corso dell’incontro s’è data attenzione alle reali potenzialità delle foreste mediterranee dell’Appennino Meridionale, dell’Epiro in Grecia e di quelle di confine mediterraneo delle Prealpi, a creare stabile e crescente sostenibilità ambientale. Ciò non disgiunto da
una preventiva analisi che tende a collocare i territori, attraverso i paradigmi
della bio-economia, in traiettorie evolutive che oscillano tra desertificazione
ed eco-sviluppo e tra crescita e stasi economiche senza benessere.
Il secondo momento di riflessione è
stato centrato sulla possibilità di creare
un futuro di benessere sociale ed ecologico sostenuto da produzioni, consumi
e stili di vita a basso impatto. Ciò sarà
fatto evidenziando ecologiche pratiche
sociali e produttive che stanno invertendo e rimodulando il rapporto tra territorio e produzione. Il territorio è non
solo il luogo della produzione, ma il rigeneratore, per il domani, della cultura
sociale e tecnologica maturata nella storia dei luoghi.
Responsabile Scientifico
del Progetto Sun-Eagle
Ordinario in Ingegneria Gestionale – Sun
A CURA DI COSTANTINO FORMICA
Pil giù, il porto ci salvera?
SESTO anno consecutivo di
recessione per la Campania: la
Banca d’Italia ci ricorda che nel
2013 il calo del Pil è proseguito,
sono caduti i consumi delle famiglie
e sono aumentati i disoccupati.
Notizie rassicuranti arrivano invece
dall’export e dall’industria
agroalimentare. Si spendono di più
i fondi europei ma, si sa, l’impatto
della spesa e dei progetti
rendicontati non è significativo per
intravvedere una svolta
nell’economia regionale.
Fortunatamente non c’è solo il
bollettino di guerra ma anche
qualche buona notizia; la più
importante di queste sembra lo
sblocco, da parte di Bruxelles, del
grande progetto per il porto di
Napoli: dopo almeno tre anni di
duri sforzi da parte del tavolo
tecnico regionale apposito, viene
riconosciuto lo sbocco positivo del
lavoro svolto con il sistema della
portualità napoletana e campana;
saranno investiti 154 milioni di
euro che si aggiungeranno ai 73
milioni previsti per il porto di
Salerno e 95 milioni per il
miglioramento delle infrastrutture
ferroviarie tra il porto di Napoli e la
rete nazionale.
In periodo di campionato mondiale
di calcio fa piacere sapere che
un’azienda di Arzano, a venti minuti
da Napoli, la Gep-Global Electric
Passport, leader mondiale della
sicurezza hi-tech, ha progettato i
biglietti per le 64 partite della
Coppa del mondo, battendo
l’agguerrita concorrenza di
americani e tedeschi.
Alla prossima.
37
topFive
Le dieci smart news più cliccate della settimana
1
Fare un blog, un gioco da ragazzi?
Una guida per non perdersi nel marasma dei blog (si stima che nel mondo siano 50 milioni, mezzo milione in
Italia) e soprattutto dei programmi che consentono di realizarli. Ce n’era bisogno, visto il successo dell’ebook “Come realizzare il tuo blog” edito da Ago Press. Oltre alla
completezza delle informaizoni, aspetto non trascurabile è che il libro è liberamente scaricabile dal sito.
2
DA ARZANO A RIO
3
UN APP PER L’AFRICA
La città di “Io speriamo che
me la cavo” diventa la capitale dei biglietti elettronici anti-falsificazione.
Nell’area industriale ha sede la Gep,
acronimo di “Global Electronic Passports”, specializzata nella produzione
di passaporti elettronici, e dove sono
stati stampati gli oltre quattro milioni
di biglietti elettronici per i 64 match
dei Mondiali in Brasile.
Giunto a Oxford nel 2009,
dopo la laurea in relazioni internazionali a Bologna, Francesco Liucci frequenta un master e gradualmente si avvicina al mondo delle imprese in rete.
fino a che non fonda la sua startup:
WheatherSafe. Elabora algoritmi per
ottimizzare il lavoro di chi coltiva caffè in Ruanda. Un sistema per app e per
web con cui vince hackathon, manifestazione finanziata dallo stato inglese
aperta a smanettoni ed esperti di informatica con un premio di novantamila sterline. Il progetto convince: è la
piattaforma, con la più alta percentuale di sostenibilità e realizzabilità.
Chissà che, oltre al Ruanda, non aiuti
anche la Campania.
4
DRONI SENTINELLE
5
ARTE, C’È SMARTUP
La Marina Militare controllerà i fondali utilizzando anche droni
subacquei. Si tratta progetto Port and
Coastal Survey, presentato a Brindisi,
finanziato dal ministero dell’Interno
con l’obiettivo di rendere più sicure le
acque nelle zone costiere e lungo le
banchine dei porti meridionali.
Oltre a Brindisi, l’operazione sarà presto avviata negli scali di Taranto, Bari,
Napoli, Gioia Tauro, Messina, Palermo, Catania e Augusta.
Parte da Napoli la prima edizione di Smartup Optima, il premio
d’arte contemporanea rivolto ad artisti
under 40 e promosso da Optima Italia
spa.
Gli artisti dovranno rappresentare attraverso la pittura, la scultura e new
media i temi inerenti all’universo Optima Italia prendendo spunto dalle parole chiave energia, comunicazione,
semplificazione della vita, relax. Il concorso prevede l’assegnazione di due premi: un premio di 5mila euro conferito
da una giuria di esperti del settore; un
premio “popolare” assegnato con i “like” sito web.
IL DENARO
SABATO 21 GIUGNO 2014
OPINIONI
[VISTA SUL PALAZZO]
Grillo e Lega cercano Renzi
Svolta politica all’orizzonte?
Di MARIO FORTE
GRILLO CHIAMA RENZI, questi risponde
positivamente; si preannunzia così l’incontro che può dare una svolta alla politica
italiana.
Se, infatti, il tema attuale è la legge elettorale, il colloquio tra i due non esclude la
probabilità che in seguito possa spaziare
anche sulle riforme istituzionali e quindi
su scelte di governo del paese.
Abbiamo volutamente parlato di probabilità, perché allo stato tutto è molto incerto, anche se sarebbe auspicabile che la
seconda forza politica del paese e cioè
Grillo uscisse dal limbo dell’irresponsabilità per accostarsi alle scelte che servono al
paese.
Ma non è solo Grillo a cercare Renzi:
anche la Lega, auspica Calderoli, cerca
l’incontro con il premier, sempre per
discutere delle riforme e di legge elettorale;
rompendo così il tradizionale patto di
consultazione con Berlusconi e dichiarandosi pronta a votare con il Pd in Commissione gli emendamenti che li vedono
convergenti.
Va sempre su questa strada il rientro tra i
ranghi dei 13 senatori Pd che si erano
ammutinati, non volendo il pasticciato
provvedimento del Governo sul Senato,
avendo avuto dal capogruppo Zanda
l’assicurazione sulla loro piena libertà di
votare anche in dissenso sulla forma del
Senato proposta dal Governo.
In tale quadro chi rischia di rimanere
ultimo e di non aver grossa voce in capitolo è Forza Italia, anche se si parla di un
incontro tra Renzi e Berlusconi, nel corso
del quale si discuterebbe oltre che di legge
elettorale anche di presidenzialismo e della
elezione diretta del Capo dello Stato,
cavalli di battaglia del Cavaliere che su
questi temi più che un risultato concreto,
cerca di colpire la pubblica opinione di
destra, sempre attratta da revisioni istituzionali del tipo presidenzialista.
Comunque, Berlusconi si dimostra piuttosto preoccupato dall’incontro Grillo-Renzi
e, pertanto, più che insistere su queste sue
richieste, dimostra invece la sua apertura
alle iniziative di Renzi, che nell’ordine
sono legge elettorale e poi riforma del
Senato e su questi temi rimanda ad una
intesa che dovrebbe scaturire da un incontro tra il capo gruppo di Forza Italia
Romano e la ministra Boschi.
Sul tema dell’elezione diretta del Capo
dello Stato, il Cavaliere insiste oltre per
sottolineare le sue critiche all’eccessivo
interventismo di Napolitano, anche perché ritiene che sul presidenzialismo possa
trovare una convergenza con tutto il centrodestra (compreso Alfano) e pertanto
preannunzia una raccolta di firme per
introdurre con una legge di diniziativa
popolare il sistema francese di elezione
diretta del Capo dello Stato.
Naturalmente è a tutti noto che il meccanismo della legge di iniziativa popolare è
di quasi improbabile successo, per cui il
presidenzialismo di cui si è detto, per
Berlusconi diventa sempre più un diversivo tattico con un obiettivo mirato e cioè
quello di uscire dall’isolamento in cui
rischia di finire; se si aggiunge che essendo
una revisione costituzionale ed essendo
impossibile una maggioranza parlamentare
di due terzi su di essa, si dovrebbe ricorrere
come soluzione finale ad un referendum
popolare, rendendosi così impossibile la
soluzione.
Quello che viene fuori da quanto esposto,
è che ormai si è allontanato definitivamente lo spettro di elezioni anticipate; il 40%
di Renzi alle europee, il colloquio comunque apertosi con Grillo, che comunque ha
raggiunto il 21% di voti, le proposte della
Lega e lo stesso atteggiamento di Berlusconi rendono improbabile l’ipotesi di fine
anticipata della legislatura e rafforzano
molto il Governo di Renzi, al punto di
fargli affermare quasi con spavalda sicurezza, che ormai sono tutti a cercarlo, come
dire che tutti vogliono che il Governo
vada avanti utilizzando, come alibi, la
comoda e lusinghiera strada delle riforme
a farsi; come dire, campa cavallo che. •••
[OLD STYLE]
Crisi di etica o di morale
Se la ricerca del profitto
calpesta ogni principio
QUELLA ATTUALE è, innanzitutto, crisi di etica o di morale: due sostantivi
che qui, come nel parlar comune, soDi RAFFAELE VACCA
no considerati sinonimi, anche se non
mancano divergenti definizioni. Per
quasi venti secoli, nell’Occidente, il ritenere che si viene da Dio e si va verso Dio aveva creato un insieme di norme e di precetti che regolavano sia il comportamento dei singoli sia quello delle comunità. Se tutti, formalmente, riconoscevano (o erano costretti a riconoscere) la validità di queste norme, non tutti sempre le rispettavano. Anche allora con astuzie, sotterfugi, prepotenze, arroganze, prevaricazioni, corruzioni si cercava di conseguire quelli che già Francesco Gucciardini denominava “interessi particolari”. Era ad esempio un cattolico,
anzi il figlio di un papa, Cesare Borgia che Niccolò Machiavelli descrive
come uno che, attuando la norma non cattolica (e per altro mai teorizzata dallo stesso Machiavelli) che il fine giustifica i mezzi, si avvalse anche di
assassini per raggiungere i suoi fini. Il ritenere che si viene da Dio e si va
verso Dio era stato fatto proprio dalla civiltà agricola dopo la Rivelazione
evangelica. Il messaggio di questa Rivelazione è rimasto anche nella civiltà industriale, che però l’ha sempre più disatteso, ritenendo, in parte formalmente, in gran parte praticamente, che si viene dal nulla e si va verso
il nulla. Conseguenza di ciò è il limitare l’esistenza di ogni uomo al periodo che sta in terra, negando ogni suo proseguimento nell’ultraterreno.
Questa considerazione ha sempre più tolto il divino dall’etica, lasciando
solo l’umano della necessità di evitare di essere lupi di altri uomini. La principale finalità della civiltà industriale è di tendere sempre più al benessere
ed alla prosperità materiale, producendo e consumando beni. E quindi di
tendere al maggior profitto economico possibile. In questi anni non pochi hanno conseguito profitti, che hanno dato loro la possibilità di acquistare
molti beni, non osservando, ma violando astutamente le norme etiche vigenti. Consapevoli di ciò altri tendono ad imitarli, sfruttando al massimo
l’attività ed i compiti che svolgono nella società. Si è quasi sempre presupposto che le norme del diritto fossero armonizzate con quelle dell’etica. Tuttavia si è ritenuto che la piena attuazione delle norme di diritto e
di quelle etiche raramente producono grandi profitti economici, mentre
ne producono violazioni di norme etiche e di norme giuridiche, come ad
esempio quelle dell’abusivismo edilizio, che arrecano piccoli profitti a chi
dispone di modeste possibilità economiche e grandi profitti a chi ne dispone di grandi. Ciò quantunque alimenti un modo di vivere che solo in
particolari momenti viene stigmatizzato, anche se, per lo più, superficialmente ed acriticamente. Karl Marx voleva liberare l’uomo dal gretto capitalismo dandogli un’etica laica, che è svanita anche per l’opera di coloro che, specialmente in politica, si sono ritenuti suoi seguaci. Il liberalismo, quando ha fondato tutto sul conseguimento del massimo profitto,
ha indicato un’etica favorevole per pochi ma dannosissima per altri. Quantunque lo si vorrebbe al tramonto, resta sempre il cristianesimo che, con
il suo messaggio che si viene da Dio e si va verso Dio, ben potrebbe ridare antichi e nuovi fondamenti ad un’etica che sia condivisa non solo da
tutti i credenti, ma anche da coloro che, nella situazione in cui siamo, potrebbero ritenere necessario vivere come se Dio ci fosse. •••
[PUNTI DI VISTA]
Un Consiglio regionale incapace di legiferare
Di FRANCO IACONO
IL CONSIGLIO REGIONALE della
Campania non riesce più a
riunirsi per mancanza costante
del numero legale. Un
eufemismo, che sottende ben
altri problemi di tenuta della
maggioranza eletta quattro anni
fa, al netto di una assoluta
carenza di produttività di quella
che è la massima assise
democratica. Dei problemi
giudiziari non parlo, e non solo
perché convinto “garantista”: il
problema vero, e non solo per
questa legislatura, è la capacità di
quella fondamentale Istituzione
di assolvere al ruolo che la
Costituzione le assegna, quello
di legiferare e di programmare.
Non solo: anche in “articulo
mortis” il Consiglio Regionale
potrebbe dare un poderoso
segnale di vita se dedicasse una o
più sedute a fare il punto sulla
tragedia del mancato utilizzo
delle ingenti risorse europee, di
cui anche ad una delle cause del
mancato sviluppo e della
crescente disoccupazione. Ma
come fa un Consiglio Regionale
con i suoi capigruppo, e con il
suo neo Presidente a non sentire
il bisogno urgente di riunirsi,
discutere e deliberare atti cogenti
per affrontare lo stato di crisi
della Campania, fonte Banca
D’Italia, di cui alla compiuta
analisi del Mattino, e degl’altri
giornali, di giovedì 19 giugno?!
Ai miei tempi, i comunisti (ci
sono eredi in giro?), ove mai
gliene avessi offerto il destro con
mia eventuale incapacità di
governo di quel delicato settore,
avrebbero preteso una
38
convocazione immediata del
Consiglio Regionale per
discutere di trasporti e mobilità
o per chiedere conto del
pasticcio (a leggere la sentenza
del Tar Campania) attorno al
bando per la privatizzazione
della Caremar, che continua la
sua vita, fra incertezze e
precarietà. Con buona pace dei
diritti dei cittadini e delle
esigenze di un’area turistica
come quella del Golfo di
Napoli. Le cronache sono piene
di notizie su risse, su
scomposizioni e ricomposizioni
di gruppi, su ambizioni
personali mal risposte, ma della
capacità di affrontare problemi,
di dare conto alla pubblica
opinione del proprio operato, di
dimostrare, almeno a se stessi, di
essere all’altezza del ruolo al
quale ciascuno si è candidato,
non si vede neppure il tentativo.
Parlo, a scanso di equivoci,
dell’intero Consiglio Regionale,
al netto delle consuete, lodevoli
eccezioni. E l’anno prossimo si
voterà: che Dio ce la mandi
buona!
2 - Venticinque anni fa, di questi
giorni, fui eletto Deputato al
Parlamento Europeo. Tanti
furono i fattori, politici ma
soprattutto umani, che
concorsero al verificarsi di un
evento impensabile nella mia
vita, che mi consentì un
percorso entusiasmante in quella
Assise prestigiosa. Quei cinque
anni affascinanti, segnati anche
dalla tragedia di Tangentopoli (la
considero tale più sul piano
politico che su quello personale,
perché distrusse la democrazia
dei partiti, con le conseguenze
che sono sotto i nostri occhi!),
furono vissuti da me all’insegna
della curiosità e della sfida.
Insieme al ringraziamento a
quanti, a cominciare da Giulio
Di Donato, concorsero a quel
successo, mi piace ribadire un
concetto: la democrazia dei
partiti, pur fra deprecabili errori
e devianze, consentiva ad un
figlio di contadini di diventare
Deputato Europeo. Un
“evento” che “dopo” non
sarebbe mai più stato possibile,
al netto delle “nominate” e dei
“nominati”. Oggi mi piace far
sapere ai miei sempre sette
lettori che quella di
Parlamentare Europeo fu una
esperienza esaltante, vissuta fra
grandi europeisti e fra
prestigiosi protagonisti della
vita culturale europea, di cui,
allora, il Parlamento Europeo
era ricco: da Valery Giscard
D’Estaing a Simone Veil, da
Baron Crespo a Di Rupo, da
Bettino Craxi a De Giovanni, a
Carniti, a Bettiza, al defunto
Goria! Altri tempi, altri uomini,
altre speranze: in Europa ed in
Italia! Eppure non mi rassegno a
pensare che tutto sia
irreversibilmente perduto! •••
IL DENARO
OPINIONI
Mare,ilverotesorodel Sud
Ma la burocrazia ci affonda
Di MIMMO DELLA CORTE
QUELLO SVILUPPO scritto sull’acqua, ma solido e duraturo come una roccia. E per di più,
in costante crescita. Alla luce dei dati contenuti nel primo rapporto annuale sull’economia
marittima italiana, realizzato da Srm, non si
può non assentire con Alexander Pope, quando con una pennellata d’ingegno e suggestione poetica – “unisce i paesi che separa” - ci regala un geniale arabesco del mare, rappresentato come elemento che separa, ma che, al tempo stesso, congiunge. Un vero e proprio valore aggiunto a disposizione della crescita di quei
popoli che lo amano, lo rispettano e lo coccolano, mettendosi in condizione di poterne cogliere, facendone tesoro, le opportunità che esso gli offre, chiedendogli in cambio soltanto
un po’ di attenzione e di cura. Ed è chiaro che
l’Italia - grazie alla sua particolare e naturale posizione geografica, per più di 2/3 languidamente distesa sul giaciglio d’acqua mediterranea – ed in particolare il Mezzogiorno, estremo lembo dell’Europa verso l’area del bacino, da questo punto di vista, è da ritenere – se
non la più fortunata in assoluto – certamente
una di quelle in grado di portare a casa i frutti
più maturi e copiosi della crescita del sistema
trasportistico via mare. Soprattutto di quello diretto verso il Nord Africa. C’è riuscita nel passato non troppo recente e – nonostante la crisi economica internazionale – in questi ultimi
anni; è potenzialmente in grado di ribadirlo nel
prossimo futuro, grazie al fatto che l’export
verso e dal Mediterraneo, continua a segnalare un trend di espansione di notevole interesse. A patto che, ovviamente, sappia essere all’altezza delle nuove esigenze ed adeguarsi alle
necessità “in progress” di un settore in costante evoluzione e schivare i rischi che il continuo
mutamento di scenari e strategie propone, un
SABATO 21 GIUGNO 2014
giorno sì e l’altro pure. Ma andiamo con ordine. L’Italia con i 477mln di tonnellate di merci, di cui oltre 10mln di Teu, chepuò accogliere, occupa saldamente il terzo posto in Europa
per la quantità di merci movimentata; ma il nostro sistema portuale primeggia nel comparto
delle rinfuse liquide delle quali movimenta il
40 per cento del totale, di cui oltre il 50 per cento attracca alle banchine meridionali. Inoltre,
il nostro Paese, con 213,3mln di tonnellate
smistate è leader assoluto in Europa, nel Bacino del Mediterraneo, per il comparto dello
Short Sea Shipping e con 33,5mln di tonnellate domina in quello del Black Sea ed in entrambi il contributo offerto dal Mezzogiorno,
forte del 70 per cento delle Autostrade del Mare italiane, appare tutt’altro che trascurabile.
L’Italia del tacco, inoltre, importa ed esporta il
63,1 per cento (ovvero 60mld di euro) delle sue
merci, via mare. Inoltre, ben il 40 per cento
(2.700) delle 7.000 imprese marittime italiane, opera nell’Italia del tacco. Non si può certo dire, insomma, che il Belpaese ed il Sud siano spettatori distratti e passivi della competizione per la conquista del mare.
Se, però, in termini congiunturali la situazione appare decisamente positiva, se si allunga lo
sguardo verso il futuro, tenendo conto delle
condizioni infrastrutturali attuali, le preoccupazioni non mancano. I porti italiani, purtroppo, non sono in grado di adempiere fino
in fondo al proprio compito e rischiano di diventare vittime del “gigantismo” navale, fondato
su navi sempre più grandi che non riescono ad
attraccarvi e quindi devono ricorrere ai servizi feeder forniti da navi di ridotta dimensionalità. Da qui, minori possibilità di sviluppo, minori relazioni internazionali, movimentazione
di quantitativi di merci più limitati e ridotti servizi alle imprese. E questo senza parlare dell’eccesso di burocrazia e pressione fiscale che
rende ancora più complesso, costoso e lento il
loro attraversamento. Il che significa perdere ancora prima di cominciarla la guerra della competitività. •••
39
Il turismo cresce poco?
Puntiamo sulla cultura
Business sottovalutato
NEL 2014 I FLUSSI
TURISTICI diretti verso
l’Italia provenienti
dall’estero dovrebbero
aumentare di 3,1 punti
percentuali. Si tratta di un
miglioramento rispetto alla crescita del 2,2% fatta registrare nel
2013 sull’anno precedente. Eppure, secondo uno studio condotto
da Violet Management, una società di consulenza specializzata, non
siamo di fronte a un dato soddisfacente. Il motivo è che, in questo
periodo, l’espansione complessiva del turismo mondiale sta
viaggiando a ritmi superiori. Nel 2013, ad esempio, nella Grecia
ancora provata dalla grave crisi economica e finanziaria, il turismo
estero è lievitato del 5,3%. Nel Portogallo, l’aumento è stato del
5,1%, in Francia del 4,5%. In queste condizioni, l’Italia, crescendo
meno degli altri, finisce per perdere ulteriormente quote di mercato.
E’ un fenomeno che colpisce il nostro Paese da più di mezzo secolo.
Negli anni cinquanta la quota italiana sul mercato mondiale era
addirittura del 19%.
Dieci anni dopo era ridotta al 15,9%, per poi precipitare al 7,7%
nell’anno di grazia 1970, quando ancora l’Italia conservava la
leadership planetaria per numero di visitatori dall’estero. Ai nostri
tempi, con una quota di mercato scesa al 4,4%, l’Italia non va al di
là del quinto posto.
Se si pensa all’enormità di componenti attrattive che secolarmente
ha fatto la differenza tra il Bel Paese e altri stati, è lecito chiedersi i
motivi di un indiscutibile declino. Ve ne sono diversi, a cominciare
dalla mancanza di un centro di riferimento istituzionale indiscusso,
venuto meno dopo la soppressione temporanea del Ministero al
ramo, per effetto di un improvvido referendum popolare. A fare la
differenza è anche la frammentazione del sistema impresa made in
Italy. Basti pensare alla penuria di catene alberghiere, sottolineata dal
Presidente di Violet, Guido Bernardi.
Dei 35 mila alberghi della Penisola, solo qualche centinaio fa capo a
catene di apprezzabile consistenza. Per di più, quelle più prestigiose
superano a stento i 20 alberghi, a fronte di colossi come la francese
Accor, con 3.500 alberghi in 92 paesi, o della statunitense Hilton,
con 540 alberghi in 78 paesi.
Come recuperare terreno, visto che lo sviluppo delle filiere non si
realizza in quattro e quattr’otto?
La strada principale è la valorizzazione della cultura.
Un settore sottodimensionato per business attivato, ma che già
attualmente assicura in Italia un ritorno di 214 miliardi di euro,
come messo in luce dal Rapporto 2014 curato dalla Fondazione
Symbola e Unioncamere con la collaborazione della Regione
Marche. •••
Di GIANNI LEPRE
Vertis è una società di gestione del
risparmio che gestisce fondi di private
equity e venture capitaI affiancando
gli imprenditori nei loro progetti di
crescita attraverso la disponibilità di capitale di
rischio, professionalità e networking.
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