Paita,nel nome di Renzi con la vecchia guardia

cronache
IL SECOLO XIX
VENERDÌ
20 GIUGNO 2014
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L’APPUNTAMENTO AL GALATA: DICIANNOVE I GRANDI ELETTORI PRESENTI AL CONVEGNO BATTEZZATO “GALATTICA”
Paita,nelnomediRenziconlavecchiaguardia
Domani la candidata spezzina alle primarie Pd lancia la sua Leopolda: al suo fianco assessori e sindaci
VINCENZO GALIANO
SE RENZI ha avuto la sua Leopolda,
Raffaella Paita vuole avere la sua
“Galattica”. Un marchio (anche un
hashtag) mutuato dal nome del luogo - il Galata Museo del mare - che
evocaunagrandeambizione:gettare
le basi per «un progetto di governo:
la Liguria dei prossimi vent’anni».
Glislogan(talvoltaunpo’retorici)
abbondano alla vigilia della grande
convention che, domani al Galata,
sancirà l’avvio in grande stile della
campagna elettorale dell’assessore
regionale Pd, candidata alle primarie della Regione accanto all’outsider Alberto Villa. Al grido “Tocca a
noi!”, a partire dalle 15 di domani i
Paitaboyssicimenterannonellastesura di una primissima bozza di programma. Sette i tavoli tematici che
saranno animati da due ore di confronto prima del clou: il discorso, da
aspirante presidente della Regione e
successore di Burlando, che sarà
pronunciatoattornoalle18didoma-
ni da Raffaella Paita. Che schiera,
per l’occasione, diciannove testimonial, i suoi “grandi elettori”. Una
buona parte di essi sono esponenti
dell’establishment che governa, in
vari ruoli, la Regione. Politici come il
sindaco della Spezia, Massimo Federici, gli assessori regionali Lorena Rambaudi e Renzo Guccinelli,
il capogruppo del Pd in via Fieschi,
Nino Miceli, il vicesindaco di Cogoleto, Marina Costa, compagna del
consigliere regionale Valter Ferrando, grande sponsor di Paita, il
sindaco di Arma di Taggia, VincenzoGenduso.Macisonoancheesponenti della società civile che ruotano, da sempre, in orbita Pd, come
Oscar Farinetti, patron di Eataly, e
Pina Rando, direttrice del Teatro
dell’Archivolto. Non mancano neppure tecnici ex Pdl come Walter
Bertini, già componente dello staff
dell’ex governatore Biasotti e attuale dirigente di Filse, esperto di infrastrutture che è - non a caso - la materia di competenza della Paita. Tra i
Raffaella Paita alla festa nazionale Partito Democratico del 2013
supporter dell’assessore burlandiana spiccano, ancora, il direttore
scientifico dell’Iit di Morego, Roberto Cingolani, Fernanda Contri,exgiudicedellaCortecostituzionale, Enrico Iaculano, il giovane
“campione” del Pd neosindaco di
Ventimiglia, Alessio Cavarra, primo cittadino di Sarzana ed ex candidato alla segreteria regionale del Pd
col diretto sostegno della Paita. I
suoi fedelissimi saranno impegnati
ai tavoli tematici con il compito di
«faresintesi».«Ovviamenteiohogià
lemieideeperlaLiguriaemolteleillustreròsabato(domani,ndr)»,anticipa l’aspirante governatrice della
Liguria: «Ma, nella definizione del
programma delle primarie, terrò ovviamente conto dei contributi e le
proposte emerse a Galattica. Che,
spero, diventi un appuntamento annuale, fisso, dove raccogliere e mettereafruttoleenergiefrescheenuove della nostra regione, e non solo».
Gli organizzatori assaporano il tutto
esaurito: «Ai gruppi di lavoro si sono
iscritte oltre trecento persone: molto più del previsto», fa sapere Miceli.
Tragliinvitati,GiovanniLunardone
Alessandro Terrile, segretari regionale e provinciale del Pd: entrambi
saranno quasi certamente presenti.
E anche altri dem del fronte opposto
allaPaitahannoanticipato checisaranno «per curiosità». Occorre conoscere la forza dell’avversario per
poterlo (eventualmente) contrastare o, chissà, allearsi con lui. Sì, perché ancora non si conosce il nome
dello sfidante ufficiale della spezzi-
LE GRANDI MANOVRE E GLI SCONTRI IN GIUNTA SUI CONTRATTI A DIRETTORI
Sanità, manovra salva-pensionati
La Regione anticipa il rinnovo dei manager per aggirare il decreto Renzi
VOLTI, NOMI E STIPENDI
IL RETROSCENA
SI DICE
IN GALLERIA
GUIDO FILIPPI
I CONTRATTI sono stati depositati
e per i direttori generali delle Asl e
degliospedaliligurièrientratoilpericolo di perdere la poltrona. Resteranno al comando per altri due anni
(fino all’estate 2016) anche se il
prossimo decreto del premier Renzi dovesse vietare di stipulare contratti, negli enti pubblici ai manager
che sono in pensione. La Regione ha
giocato d’anticipo e approvato di
corsa la delibera di giunta sulla riconferma dei direttori pensionati.
In Liguria, come nel resto d’Italia
sono la maggioranza: qui lo sono
quattro su sei e la settimana scorsa
hanno portato a casa la riconferma:
134 mila euro lordi annui più la pensione (sono tutti ex direttori o dirigenti delle vecchie Usl e qualcuno
persino della mutua). Venerdì scorso hanno firmato il contratto Mario Cotellessa (Asl 1 imperiese),
Corrado Bedogni (Asl 3 genovese),Mauro Barabino (San Martino
Ist) e Gianfranco Conzi (Asl 5
spezzina). Gli altri due, Flavio Neirotti (Asl 2 savonese) e Paolo Cavagnaro (Asl 4 chiavarese) avevano
giàtascailcontrattodalloscorsoanno.
Le giornate che hanno preceduto
la riconferma (peraltro già indicata
nelvecchiocontrattotriennale),ma
da formalizzare, sono state convulse con trattative sottobanco e posizionidiverseall’internodellagiunta
Burlando anche se il governatore,
già mesi fa, aveva ribadito in più occasionicheimanagersarebberostati confermati. All’interno della sua
giunta, però, non tutti la pensavano
allo stesso modo: gli assessori Rossetti, Paita e Rambaudi erano
contrarialrinnovoespingevanoper
un contratto di un anno - quindi alla
scadenza della giunta - come commissari. Soluzione che è stata scartata anche perché a rischio di ricorsi. Inizialmente anche Montaldo
era d’accordo, ma poi si è allineato.
«La decisione più logica, poi si vedrà».
Per capire cosa ha portato alla fir-
di Giuseppe Mazzini
COTELLESSA
ASL 1 IMPERIESE
NEIROTTI
ASL 2 SAVONESE
BEDOGNI
ASL 3 GENOVESE
MARIO COTELLESSA, 63 anni,
pensionato, ex pediatra del
Gaslini, dirige la Asl 1 imperiese dal giugno 2011.
FLAVIO NEIROTTI, 63 anni, pensionato, dirige la Asl 2 savonese
dal 2007. Prima ha guidato
il Santa Corona di Pietra Ligure.
CORRADO BEDOGNI, 59 anni,
nato a Genova, dirige la Asl 3 genovese dall’agosto 2011. Prima
aveva guidato la Asl di Cuneo.
BARABINO
SAN MARTINO IST
CAVAGNARO
ASL 4 CHIAVARESE
CONZI
ASL 5 SPEZZINA
MAURO BARABINO, 68 anni,
pensionato, dirige dal 2008 il san
Martino. Prima aveva guidato la
Asl 3, la Asl 1 e la Asl di Vercelli.
ma anticipata e salva pensionati, bisogna tornare indietro di una settimana. Giovedì 12 iniziano a circolare, tra conferme e smentite, notizie
contrastanti sulla “rottamazione”
dei manager delle Asl, prevista - non
cisonoancoraconferme-neldecreto Renzi sulla pubblica amministrazione:chièinpensionenonpuòfare
il direttore ed è evidente che per la
sanità ligure sarebbe una rivoluzione:resterebberoinserviziosoltanto
in due su sei. Non ci sono conferme,
ma le voci si moltiplicano e la preoccupazione di perdere la poltrona sale. Il più agitato è Cotellessa, da tre
anni grande capo della Asl 1 imperiese: ex pediatra del Gaslini, è il generodell’exsindacodiSanremoBo-
PAOLO CAVAGNARO, 54 anni,
medico geriatra, dirige la Asl 4
chiavarese dal luglio 2005. Il suo
contratto scade nell’estate 2015.
rea e qualche mese fa gli era stato
propostodicandidarsiconilcentrosinistraasindacodellacittàdeifiori.
Sostiene apertamente la candidatura di Raffaella Paita alla presidenza
dellaRegioneehagiàpartecipatoad
alcuni incontri. Ha un sogno che
probabilmente resterà nel cassetto:
andare a dirigere l’ospedale Gaslini.
Raccontano i soliti ben informati
cheabbiafattoildiavoloaquattroin
Regione per fare anticipare di una
settimana - a venerdì 13 alla faccia
deisuperstizioni-l’approvazionein
giunta regionale della riconferma
dei direttori generali. A quanto pare
ha telefonato alla Paita, a Montaldo e forse anche a Burlando. Si mobilita anche Conzi, paitiano della
GIANFRANCO CONZI, 66 anni,
pensionato, è il manager della Asl
5 spezzina da sei anni. Prima è
stato direttore sanitario alla Asl 1.
prima ora, che dieci giorni fa era in
prima fila durante la festa Pd di
Arenzano: è stato il regista della cena prenatalizia tra la Paita e un
gruppo di primari e medici liguri.
Ancheluihaunsogno:andareadirigere la Asl 3 genovese, se come dicono in molti, Bedogni verrà nominato in Piemonte dalla giunta Chiamparino. Quando in palio c’è la poltrona, qualcuno ha fatto notare che
l’assessore Montaldo, nella giunta
della settimana precedente, aveva
ottenuto un anno di proroga per il
suo braccio destro, il savonese
Franco Bonanni. Non è rimasto in
silenzio nemmeno Barabino anche
se il suo contratto al San Martino Ist
scade ad inizio settembre.
Si dice in Galleria che
con la Giunta in vacanza permanente ed effettiva, alle sedute del
Consiglio comunale
non partecipi neanche
un cane. Falsità, si ribatte in Galleria: proprio l’altra sera Guerello ne ha scorto uno accucciato fra i banchi
dell’opposizione accanto alla sua padrona, la
consigliera Musso. Accertatosi che non fosse
uno di quelli regolarmente eletti dai cittadini,ilpresidentedelConsiglio ha provveduto
garbatamente ad espellerlo dall’aula. Ingiustizia! Incomprensibile
discriminazione, ci si
indigna sghignazzando
in Galleria.
Il pressing incrociato sulla Regione ha fatto effetto e in serata Montaldo ha tranquillizzato i suoi direttori. «Ci vediamo a fine giunta».
Nella tarda mattinata di venerdì i
quattro manager si sono presentati
al quinto piano dove sono stati ricevuti al volo da Burlando e hanno salutato gli assessori, ma i contratti
non erano pronti: il direttore dell’Agenzia regionale Francesco Quaglia era in ferie e nessuno li aveva
preparati, così sono dovuti tornare
nel pomeriggio. Finalmente la firma: alle 4 del pomeriggio di venerdì
13 il decreto rottama-direttori non
fa più paura.
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na: ieri sera i maggiorenti del Pd genovese si sono nuovamente riuniti
per fare il punto della situazione. In
attesa che sciolga le riserve Federico
Berruti, il sindaco di Savona pronto
da tempo a farsi avanti, la divisione è
trachivuole,comunque,accelerarei
tempi e chi, al contrario, sposa la lineaattendista.Traquestic’èTerrile:
«La priorità è parlare di contenuti,
della Liguria che vogliamo: per questo serve l’apporto dei candidati ma
anche della base». Sul tavolo ci sono
le tappe indicate nella recente direzioneregionaledelPd:entrolugliole
regole delle primarie e una prima
bozza diprogrammasucuicostruire
lacoalizione;afinesettembrelaconferenza programmatica e, tra ottobre e novembre, finalmente le primarie. A meno che, da Roma, non si
decidadiindireunelectiondayper la
scelta dei candidati del centrosinistraalleregionali.Secosìfosse,ladata slitterebbe ancora.
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CASO DONZELLA
Terrile (Pd):
«Recuperare
gli elettori più
che gli eletti»
I “CESPUGLI” della Regione
in rivolta contro il Pd pigliatutto. I consiglieri regionali
Ezio Chiesa (Gruppo Misto
Liguria Viva), Armando Ezio
Capurro (Noi con Claudio
Burlando), Maruska Piredda
(Gruppo Misto), Alberto
Marsella e Marylin Fusco
(Diritti e libertà) hanno chiesto ieri la convocazione urgente di un vertice di maggioranza per «potere esaminare la composizione dell’Ufficio di presidenza alla
luce delle variazioni avvenute nella composizione dei
gruppi di maggioranza e della relativa rappresentanza
nell’ufficio stesso».
Tradotto dal politichese: a
mettere in fibrillazione gli alleati del Pd è stato il recente
ingresso nelle file dem di
Massimo Donzella, vicepresidente del consiglio regionale ed ex esponente dei centristi nell’imperiese, già transfuga della Dc, prima, di Forza Italia e del Pdl, poi. Una
mossa che ha sancito il monopolio, di fatto, delle più alte cariche di giunta e consiglio da parte del Pd. Partito
cui appartengono anche il
governatore Burlando, il suo
vice Montaldo e il presidente
dell’assemblea legislativa
Michele Boffa, affiancato da
Luigi Morgillo, Pdl. Completano la cabina di regia dell’organo consiliare, Francesco Bruzzone (Lega Nord) e
Giacomo Conti (Federazione
della Sinistra), in veste di segretari.L’altro giorno il senatore e leader di Liguria civica, Maurizio Rossi, aveva
chiesto le dimissioni di Donzella, accusato di «trasformismo», da vicepresidente del
consiglio. E ieri ha rincarato
la dose il segretario del Pd
genovese, Alessandro Terrile: «Meno male che non sono
a Imperia». Prego? «Voglio
dire che un Pd che vuole essere un grande partito maggioritario deve recuperare gli
elettori più che gli eletti».
V. G.