Anno 96 7742 Poschiavo 29 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014 Numero 1 Mensile d'informazione ecclesiale delle Comunità cattoliche della Valle di Poschiavo «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù». (Papa Francesco, Evangelii gaudium) 1 In copertina: Papa Francesco durante un’udienza generale del mercoledì Editoriale 2 La prima esortazione apostolica di papa Francesco Un programma di facile lettura di quello che sarà il pontificato «L a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù»: inizia così l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, con cui papa Francesco affronta il tema dell’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. È un appello a tutti i battezzati, perché portino agli altri l’amore di Gesù in uno «stato permanente di missione» (25), vincendo «il grande rischio del mondo attuale»: quello di cadere in «una tristezza individualista» (2). Il papa invita a «recuperare la freschezza originale del Vangelo»: Gesù non va imprigionato entro «schemi noiosi» (11). Occorre «una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno» (25) e una riforma delle strutture ecclesiali perché «diventino tutte più missionarie» (27). Su questo piano Francesco si mette in gioco in prima persona. Pensa, infatti, anche ad «una conversione del papato», perché sia «più fedele al significato che Gesù Cristo intese dargli e alle necessità attuali dell’evangelizzazione». Secondo il Papa, il ruolo delle Conferenze episcopali è da valorizzare, realizzando concretamente quel «senso di collegialità» che finora non si è ancora pienamente concretizzato (32). Più che mai necessaria è «una salutare decentralizzazione» (16) e, in questa opera di rinnovamento, non bisogna aver timore di rivedere consuetudini della Chiesa «non direttamente legate al nucleo del Vangelo» (43). Il verbo messo al centro della riflessione è «uscire». Le chiese abbiano ovunQuesto numero de L’Amico ci fa percorrere quello che una volta era il tempo di Natale: dall’Ottava della solennità fino alla festa della Presentazione del Signore, la “Candelora”. Un periodo che ci fa passare attraverso le solennità di Maria Santissima Madre di Dio, con la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, e dell’Epifania. Dopo la festa del Battesimo di Gesù, cominceremo a vivere il primo tratto di Tempo Ordinario, con la festa di Sant’Antonio abate e le tradizionali benedizioni legate alla devozione per il santo. Dal 18 al 25 gennaio vivremo anche l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, con appuntamenti nella preghiera quotidiana e appuntamenti particolari come il rito bizantino-slavo che sarà celebrato a Brusio domenica 26 maggio. La copertina e l’articolo di fondo sono dedicati a papa Francesco e alla sua recente prima esortazione apostolica, nella quale ha enunciato un chiaro programma del suo pontificato. In queste pagine sono ripresi alcuni temi e passaggi del testo che, per essere compreso totalmente, necessità di una lettura integrale per evitare di incorrere in un facile scivolone di quanti, ultimamente, invocano gli atteggiamenti misericordiosi di papa Francesco, ma poi poco badano ai contenuti chiari delle sue parole. Nelle ultime pagine è ricca la rubrica di notizie che presenta, in particolare, un messaggio del Vescovo sull’erroneità della teoria del gender. C’è spazio anche per la presentazione della peregrinazione mondiale dell’urna di San Giovanni Bosco, che giungerà a febbraio nella vicina Valtellina e per un’intervista all’elemosiniere apostolico. A tutti i lettori, buona lettura e buon anno nuovo, il novantaseiesimo per L’Amico! Alberto Gianoli que «le porte aperte» perché tutti coloro che sono in ricerca non incontrino «la freddezza di una porta chiusa». Nemmeno le porte dei sacramenti si dovrebbero mai chiudere. L’eucaristia stessa – scrive il Papa – «non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli». Il che determina «anche conseguenze pastorali che siamo chiamati a considerare con prudenza e audacia». (47). Molto meglio una Chiesa ferita e sporca, uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa prigioniera di se stessa. Non si abbia paura di lasciarsi inquietare dal fatto che tanti fratelli vivono senza l’amicizia di Gesù (49). Su questa via la minaccia più grande è quel «grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nel quale tutto apparentemente procede nella normalità, mentre in realtà la fede si va logorando» (83). Non ci si lasci prendere da un «pessimismo sterile» (84). Il cristiano sia sempre segno di speranza (86) attraverso la «rivoluzione della tenerezza» (88). Francesco non nasconde il dissenso verso quanti «si sentono superiori agli altri» perché «irremovibilmente fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato» e «invece di evangelizzare classificano gli altri». Netto è anche il giudizio negativo verso coloro che hanno una «cura ostentata della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa, ma senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo» nei bisogni della gente. (95). Questa «è una tremenda corruzione con apparenza di bene… Dio ci liberi da una Chiesa mondana sotto drappeggi spirituali o pastorali!» (97). La predicazione, secondo il Papa, ha un ruolo fondamentale. Le omelie siano brevi e non abbiano il tono della lezione (138). Chi predica parli ai cuori, evitando il moralismo e l’indottrinamento (142). Il predicatore che non si prepara «è disonesto ed irresponsabile» (145). La predicazione offra «sempre speranza» e non lasci «prigionieri della negatività» (159). Le comunità ecclesiali si guardino da invidie e gelosie: «Chi vogliamo evangelizzare – scrive il Papa – con questi comportamenti?» (100). Di fondamentale importanza è far crescere la responsabilità dei laici, finora tenuti «al margine 3 delle decisioni» a causa di «un eccessivo clericalismo» (102). Importante è anche «allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa», in particolare «nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti» (103). Ma a chi già sogna donne prete, pochi giorni fa è arrivata un’esternazione di Francesco in un’intervista rilasciata al quotidiano italiano La Stampa: «Le donne nella Chiesa devono essere valorizzate, non “clericalizzate”». Di fronte alla scarsità di vocazioni, «non si possono riempire i seminari sulla base di qualunque tipo di motivazione» (107). Oltre a essere povera e per i poveri, la Chiesa voluta da Francesco è coraggiosa nel denunciare l’attuale sistema economico, «ingiusto alla radice» (59). Come disse Giovanni Paolo II, la Chiesa «non può né deve rimanere al margine della lotta per la giustizia» (183). L’ecumenismo è «una via imprescindibile dell’evangelizzazione». Per esempio, «nel dialogo con i fratelli ortodossi, noi cattolici abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di più sul significato della collegialità episcopale e sulla loro esperienza della sinodalità» (246). Il dialogo interreligioso è a sua volta «una condizione necessaria per la pace nel mondo» e non oscura l’evangelizzazione (250-251). Nel rapporto col mondo, il cristiano deve dare sempre ragione della propria speranza, ma non come un nemico che punta il dito e condanna (271). «Può essere missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo, chi desidera la felicità degli altri» (272). «Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita» (274). a cura di Alberto Gianoli Calendario liturgico TESTI DELLE DOMENICHE E DELLE FESTE, ANNO A Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe 1. Lettura Sir 3, 3-7.14-17a Salmo Sal 127 2. Lettura Col 3, 12-21 Vangelo Mt 2, 13-15.19-23 Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio 1. Lettura Nm 6, 22-27 Salmo Sal 66 2. Lettura Gal 4, 4-7 Vangelo Lc 2, 16-21 4 Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore 1. Lettura Is 60, 1-6 Salmo Sal 71 2. Lettura Ef 3, 2-3.5-6 Vangelo Mt 2, 1-12 Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore 1. Lettura Is 42, 1-4.6-7 Salmo Sal 28 2. Lettura At 10, 34-38 Vangelo Mt 3, 13-17 Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario 1. Lettura Is 49, 3.5-6 Salmo Sal 39 2. Lettura 1Cor 1, 1-3 Vangelo Gv 1, 29-34 Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario 1. Lettura Is 8, 23b - 9, 3 Salmo Sal 26 2. Lettura 1Cor 1, 10-13.17 Vangelo Mt 4, 12-23 I SANTI E LE RICORRENZE DEL MESE MA 31.12 San Silvestro, papa ME 01.01 47ª Giornata Mondiale della Pace GI 02.01 Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa VE 03.01 Santissimo Nome di Gesù Friburgo: Sant’Odilo, abate LU 06.01 Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria MA 07.01 San Raimondo di Penafort, sacerdote Coira: San Valentino, vescovo in Rezia VE 10.01 Friburgo: San Gregorio X, papa LU 13.01 Sant’Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa GI 16.01 Friburgo: Santa Adelaide, regina VE 17.01 Sant’Antonio, abate SA 18.01 Inizio dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani DO 19.01 100a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato LU 20.01 San Fabiano, papa e San Sebastiano, martiri MA 21.01 Santa Agnese, vergine e martire San Meinrado, monaco e eremita ME 22.01 San Vincenzo, diacono e martire GI 23.01 Beato Enrico Seuse, monaco e mistico VE 24.01 San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa Basilea: Eberardo di Nellenburg SA 25.01 Conversione di San Paolo apostolo Termine dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani DO 26.01 Santi Timoteo e Tito, vescovi 61a Giornata Mondiale dei malati di lebbra MA 28.01 San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa GI 30.01 San Gallo: Sant’Eusebio, monaco irlandese a San Gallo VE 31.01 San Giovanni Bosco, sacerdote Chiusura di redazione per L'Amico numero 2 (4 sett.): giovedì 23 gennaio 2014 5 Campocologno Brusio Campascio Viano Cavaione Miralago Indirizzo: Don Giuseppe Paganini, parroco amministratore Casa parrocchiale 7743 Brusio cellulare 078 830 51 86 Telefono: 081 846 51 86 Preghiera ecumenica per la pace Capodanno 2014 Anche quest’anno, come ormai di tradizione, ci troveremo nella nostra chiesa cattolica per Capodanno, in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per la Pace, unitamente alla comunità riformata di Brusio con il suo pastore Antonio. A Brusio il dialogo ecumenico è sempre stato fondamentale e di casa, infatti grazie alla scuola che è stata unita già a fine Ottocento, si è cresciuti nel rispetto reciproco. Alcuni anni fa, in occasione di una festa di prime comunioni, insegnanti e genitori avevano preparato un canto da eseguire al termine della santa liturgia dai giovani. In quell’anno a scuola erano presenti alcuni ragazzi musulmani, mi sono sentito tutti gli sguardi su di me, poiché il canto era stato insegnato a tutti i ragazzi cattolici, protestanti e musulmani, a mia insaputa. Naturalmente la mia reazione non è stata negativa, ma mi sono proprio complimentato per quest’ottima iniziativa, perché questi giovani che hanno saputo far festa insieme, in futuro si sapranno sempre rispettare. Sono questi piccoli gesti che creano una società veramente rispettosa verso qualsiasi religione. Pertanto è doveroso, in questa giornata della pace, ritrovarsi insieme e chiedere al Signore il dono della pace soprattutto per la sua patria, la Palestina, la nostra Terra Santa. Se anche in quella terra i giovani crescessero insieme, oggi, la patria di Gesù sarebbe scuola di pace! Invito tutti a questo appuntamento così importante, pregare insieme per la pace. Epifania, Annuncio della Pasqua Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 20 aprile. In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 5 marzo. L’Ascensione del Signore, il 29 maggio. La Pentecoste, l’8 giugno. La prima domenica di Avvento, il 30 novembre. Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore. A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen. Benedizione dei fanciulli In occasione del Battesimo del Signore, domenica 12 gennaio alle ore 10, a Brusio verrà invocata una benedizione speciale e particolare per i nostri fanciulli. È importante che in una famiglia venga lasciato spazio anche per la fede cristiana e si sappia trasmettere quei valori importanti che possono solo scaturire dalla famiglia. Il dono più bello in una famiglia sono i figli, anche se oggi costano sacrificio, 6 ma sono lo scopo della nostra esistenza, perché il sacrificio dà la pace interiore. Tutti coloro che volessero ricordare i loro piccoli, anche lontani, possono appuntare la loro fotografia sulla tenda ai piedi del presepe e lasciare i loro nomi in sagrestia, che nel giorno della benedizione verranno ricordati al Signore. In modo particolarissimo i nonni che hanno i loro nipoti lontani, anche a loro e in modo particolare verrà impartita questa benedizione così speciale. Mi fa molto piacere che ora la parte anteriore di fronte all’altare in domenica comincia ad essere tutta occupata dalle giovani famiglie con la presenza dei loro figli. La famiglia che prega non andrà mai in crisi, ma sarà sempre sostenuta dalla forza del Signore. Benedizione degli animali Rispondendo ad una antica tradizione in occasione della festa del padre del monachesimo S. Antonio abate, che dopo aver lasciato tutto si recò nel deserto in Egitto e qui visse in solitudine fino verso i cento anni, la tradizione vuole appunto che gli facesse compagnia, un solo maialino, per questo nel giorno della sua festa vengono benedetti anche gli animali. S. Paolo afferma che al termine di questo mondo «Tutta la creazione risorgerà». Non dobbiamo essere egoisti come al solito anche per gli animali c’è un “paradiso speciale”, dobbiamo esserne certi. Domenica 19 gennaio, alle ore 10 a Brusio, gli animali piccoli potranno essere lasciati in chiesa di fronte all’altare, mentre gli animali grandi potranno essere lasciati sul sagrato per questa benedizione particolare a queste creature di Dio che ha creato per la nostra consolazione e compagnia. Chi non ha cuore per queste creature difficilmente potrà avere redenzione! Santa liturgia in rito Bizantino Domenica 26 gennaio, alle ore 10, nella parrocchiale di Brusio verrà celebrata la Santa liturgia in rito bizantino, per l’occasione saranno presenti celebranti sacerdoti e diaconi di questo rito ortodosso, ma ”uniati”, ciò orientali ma uniti con il vescovo di Roma: il Papa. Perché la Chiesa ortodossa si divide in due parti: la Chiesa ortodossa che fa capo ai rispettivi vescovi, completamente indipendenti da Roma, e la Chiesa ortodossa”uniate”, cioè unita al papa di Roma. In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani vogliamo con questa celebrazione chiedere al Signore l’unità della Chiesa. Noi cattolici di rito latino siamo abituati alla celebrazione della S. Messa in un unico rito o modo, mentre per la chiesa orientale i modi di celebrare la S. Messa sono ben 17, detti appunto riti bizantini slavi. Tengo ancora a precisate che la nostra forma della Messa in rito gregoriano, codificata da papa Gregorio nel quinto secolo è rimasta in vigore fino al 1964 e che grazie a papa Benedetto è stata ripristinata, cioè chi la vuol celebrare lo può fare, appunto il rito gregoriano era”più vivino” al rito bizantino ancora in auge come lo potremo vedere il 26 gennaio. Il Concilio Vaticano secondo ha voluto snellire la celebrazione della S. Messa, rendendola simile a quella dei primi apostoli. In modo particolare il Canone secondo è quello che prescriveva papa Ippolito alla prima Chiesa nascente. Tengo anche a precisare che sarà presente ancora il coro russo che abbiamo già avuto modo di ascoltare. Festa della Candelora o della luce Con la domenica 2 febbraio celebriamo la festa della Candelora o festa della luce, 7 premetto che quest’anno non annuncerò più l’inizio della primavera. Per me questa festa oltre che ad essere una celebrazione religiosa era anche l’inizio della primavera. Con questa festa della luce vogliamo essere noi testimoni della fede, ringrazio i giovani e le famiglie impegnate che hanno reso possibile la celebrazione di tutte queste feste che ci aiutano a crescere nella fede. Questa domenica naturalmente in luogo dei gommini sarà donato ad ognuno, specialmente i ragazzi, una candela. Orario delle celebrazioni liturgiche Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Gisueppe Viano 9.00 Santa Messa Campocologno 10.00 Santa Messa della famiglia e benedizione della chiesa, dopo il restauro Brusio 19.30 Santa Messa vespertina LU 30.12 Brusio MA 31.12 Brusio 19.30 Santa Messa 19.30 Santa Messa Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio Viano 9.00 Santa Messa Campocologno 10.00 Santa Messa Brusio 10.00 Santa Messa 19.30 Preghiera ecumenica per la pace GI 02.01 Brusio 19.30 Santa Messa VE 03.01 Miralago 18.00 Santa Messa SA 04.01 Campocologno 18.00 Santa Messa. Leg. Crameri Marina Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore Viano 9.00 Santa Messa Campocologno 10.00 Santa Messa, presenti i Re Magi (giovani) Brusio 10.00 Santa Messa 19.30 Santa Messa vespertina Leg. Zala-Pozzi Caterina MA 07.01 Brusio 16.00 ME 08.01 Campascio 19.30 VE 10.01 Miralago 18.00 SA 11.01 Campocologno 18.00 Santa Messa per i giovani e le famiglie Def. Guido e Luciana Santa Messa Santa Messa Santa Messa Def. Cathieni Giacomo e Zanolari Lucio Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore Viano 9.00 Santa Messa benedizione bambini Brusio 10.00 Santa Messa benedizione bambini Def. Rampa Giacomo e Emy 19.30 Santa Messa vespertina Def. Della Ca Luigi 8 MA 14.01.Brusio 16.00 ME 15.01 Campascio 19.30 VE 17.01 Miralago 18.00 SA 18.01 Campocologno 18.00 Santa Messa per i giovani e le famiglie Def. Sassella Antonio e Ferdinando Santa Messa. Def. Paganini Piera e Dante Santa Messa Santa Messa prefestiva. Leg. Paganini Mario Domenica 19 gennaio – 2ª Domenica del Tempo Ordinario Viano 9.00 Santa Messa Brusio 10.00 Santa Messa benedizione degli animali Def. Pola Costantino 19.30 Santa Messa vespertina. Leg. Lucini Alberto MA 21.01 Brusio 16.00 ME 22.01 Campascio 19.30 VE 24.01 Miralago 18.00 SA 25.01 Campocologno 18.00 Santa Messa per i giovani e le famiglie Leg. Zala Matilde Santa Messa. Def. Iseppi Gino anniversario Santa Messa. Def. Calzoni Angela Santa Messa prefestiva Def. Bordoni Giuseppe e Alma Domenica 26 gennaio – 3ª Domenica del Tempo Ordinario Viano 9.00 Santa Messa Brusio 10.00 Santa Messa con rito bizantino-slavo Con la corale Russia e pope ortodosso-cattolico Def.Gramatica Donato 19.30 Santa Messa vespertina. Def. Rezzoli Giulio MA 28.01 Brusio 16.00 ME 29.01 Brusio 19.30 VE 31.01 Miralago 18.00 SA 01.02 Campocologno 18.00 Santa Messa per i giovani e le famiglie Def. Scigolini Ida Santa Messa. Def. Bottoni Pietro e Giulio Santa Messa Santa Messa Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore (Candelora) Viano 09.00 Santa Messa Brusio 10.00 Santa Messa. Def. Zala-Cao Maria 19.30 Santa Messa vespertina Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale per la Pace Fraternità, fondamento e via per la pace La solidarietà cristiana presuppone che il prossimo sia amato non solo come «un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale eguaglianza davanti a tutti, ma come viva immagine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù Cristo e posta sotto l’azione permanente dello Spirito Santo», come un altro fratello. «Allora la coscienza della paternità comune di Dio, della fraternità di tutti gli uomini in Cristo, “figli nel Figlio”, della presenza e dell’azione vivificante dello Spirito Santo, conferirà – rammenta Giovanni Paolo II – al nostro sguardo sul mondo come un nuovo criterio per interpretarlo», per trasformarlo. 9 Le Prese Indirizzo: Telefono: Sant’Antonio Don Ippolito Garcia Robles Parrocchia San Francesco Casa Parrocchiale 7746 Le Prese 081 844 31 21 Cologna Cantone [email protected] [email protected] Cari fratelli e sorelle, stiamo per cominciare un nuovo anno: il 2014. Davanti a noi si presenta un tempo prezioso, pieno d’incertezze e di sfide, un tempo per meritare il cielo. Per l’uomo e la donna di fede, sfide e incertezze non sono altro che opportunità per dimostrare con le opere quello che professano con le labbra. Tutto è possibile per chi crede! Vi invito a iniziare l’anno nuovo più fiduciosi nella grazia di Dio che nelle proprie forze. La grazia e la pace del Signore Nostro Gesù Cristo sia sempre con voi! Festa di Sant’Antonio Abate Anche quest’anno, in occasione della Festa liturgica di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio verrà impartita, al termine della S. Messa celebrata nella Chiesa di Sant’Antonio, la tradizionale “benedizione agli animali”. Ci sarà, inoltre, per chi lo desidera, la possibilità di benedire la propria autovettura. Vi aspettiamo numerosi. Don Ippolito Garcia Robles Orario delle celebrazioni liturgiche Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe S. Antonio 9.00 S. Messa. Def. Alessandro, Anna Godenzi Crameri; Albino Marveggio Le Prese 10.15 S. Messa. Legato Raselli Ernesto e Anselmina Cologna 19.30 S. Messa. Def. Fam. Crameri-Rampa MA 31.12 Le Prese 19.30 S. Messa Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio S. Antonio 9.00 S. Messa. Def. Luigi e Elena Zanolari-Rampa e figli Le Prese 10.15 S. Messa. Legato Lardi Valentino, Jolanda e Pietro Cologna 19.30 S. Messa GI 02.01 Le Prese 19.00 19.30 VE 03.01 Le Prese 8.00 8.30 SA 04.01 Cantone 17.00 10 Adorazione Eucaristica S. Messa S. Messa Preghiera delle Lodi S. Messa. Legato Zanetti Anna Def. Fratelli e sorelle Zanetti Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore S. Antonio 9.00 S. Messa. Def. Rampa-Vasella Trudi; Godenzi Franz, Elia, Alessio e Markus Le Prese 10.15 S. Messa Cologna 19.30 S. Messa MA 07.01 Le Prese 19.30 ME 08.01 S. Antonio 19.30 GI 09.01 Le Prese 19.00 19.30 VE 10.01 Le Prese 8.00 8.30 SA 11.01 Cantone 17.00 S. Messa. Def. Don Guido Costa S. Messa. Def. Ester Isepponi; Bice, Elvira, Carlo, Gerardo e Trudi Vasella Adorazione Eucaristica S. Messa. Legato Pirovino Massimo S. Messa Preghiera delle Lodi S. Messa Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore S. Antonio 9.00 S. Messa. Legato Pagnoncini Felice Le Prese 10.15 S. Messa Cologna 19.30 S. Messa. Intenzione privata MA 14.01 Le Prese 19.30 ME 15.01 S. Antonio 19.30 GI 16.01 Le Prese 19.00 19.30 VE 17.01 Le Prese 8.00 8.30 S. Antonio 10.15 SA 18.01 Cantone 17.00 S. Messa S. Messa. Def. Don Guido Costa Adorazione Eucaristica S. Messa S. Messa Preghiera delle Lodi S. Messa di S. Antonio Abate Def. Ida e Felice Pagnoncini; Zanolari Pietro e Ida Al termine della S. Messa, benedizione degli animali S. Messa. Legato Raselli Carlo e Carmelina Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario S. Antonio 9.00 S. Messa. Def. Luigi Pellicioli-Vasella Le Prese 10.15 S. Messa Cologna 19.30 S. Messa. Def. Almida e Ottavio Forer e fam. Def. Cortesi-Burini Mario e Lucia MA 21.01 Le Prese 19.30 ME 22.01 S. Antonio 19.30 GI 23.01 Le Prese 19.00 19.30 VE 24.01 Le Prese 8.00 8.30 SA 25.01 Cantone 17.00 S. Messa S. Messa. Legati Pagnoncini Fernando, Bondolfi Ugo Adorazione Eucaristica S. Messa S. Messa Preghiera delle Lodi S. Messa Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario S. Antonio 9.00 S. Messa. Def. Ester Isepponi 11 Le Prese Cologna MA 28.01 Le Prese ME 29.01 S. Antonio GI 30.01 Le Prese VE 31.01 Le Prese SA 01.02 Cantone 10.15 S. Messa 19.30 S. Messa 19.30 19.30 19.00 19.30 8.00 8.30 17.00 S. Messa S. Messa Adorazione Eucaristica S. Messa S. Messa Preghiera delle Lodi S. Messa Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore S. Antonio 9.00 S. Messa Le Prese 10.15 S. Messa Cologna 19.30 S. Messa Prada Indirizzo: Telefono: Pagnoncini Can. Don Davide Redaelli Curazia San Bernardo Prada 825 - 7745 Li Curt 081 844 04 58 Annunziata [email protected] «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù». Miei Cari, desidero rivolgere a ciascuno di voi gli auguri più veri e più belli per un felice e sereno anno nuovo 2014. Per noi cattolici inizia il cammino di un nuovo anno guidato da un testo di Papa Francesco particolarmente significativo per il cammino della chiesa intera: l’Evangelii gaudium. Un documento di oltre 200 pagine, diviso in cinque capitoli e 288 paragrafi. Papa Francesco, infatti, ha consegnato alla Chiesa e al mondo intero, la domenica 24 novembre, Festa di Cristo Re dell’Universo, la sua prima Esortazione apostolica. Il testo raccoglie il contributo dei lavori del Sinodo sul tema “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede”, svoltosi in Vaticano da 7 al 28 ottobre 2012. è un documento, scritto dal Papa di proprio pugno, dal sapore fortemente programmatico, perché delinea il nuovo volto di Chiesa voluto da Papa Francesco: una «Madre dal cuore aperto»: povera, vicina alla gente, chiamata a cercare nuove strade e ad uscire da se stessa, per annunciare il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini. 12 Il documento passa in rassegna con profetica lucidità le trasformazioni in atto nella Chiesa e le sfide del mondo attuale, denunciando le tentazioni a cui tutti siamo soggetti. «No a un’economia dell’esclusione; No al pessimismo sterile; Sì alle relazioni nuove generate da Cristo», dice il Pontefice. Papa Francesco rilancia con forza la responsabilità di tutto il Popolo di Dio nell’annuncio del Vangelo, richiama la dimensione sociale dell’evangelizzazione, la necessità di mettere al centro il bene comune e la pace sociale; riafferma lo strumento del dialogo tra fede e ragione, tra Chiesa e società, tra confessioni religiose. Parole di grande attualità, che ridanno motivazione e gioia a ciascuno. L’Evangelii gaudium è una summa delle parole chiave del pontificato di Francesco, nel senso che da subito la sua principale missione è stata quella di far ritornare il Vangelo nell’attualità del mondo e della Chiesa. Questo documento parla in modo innovativo, con un linguaggio e uno spirito nuovo e comprensibile a tutti, come se fosse un vademecum del cristiano. Tra i tanti, alcuni passaggi mi hanno particolarmente colpito, ne riporto alcune espressioni. Il Papa parla delle “tentazioni” degli operatori pastorali e afferma: «si possono riscontrare in molti operatori di evangelizzazione, sebbene preghino, un’accentuazione dell’individualismo, una crisi d’identità e un calo del fervore» (78); in altri si nota «una sorta di complesso di inferiorità, che li conduce a relativizzare o ad occultare la loro identità cristiana» (79). «La più grande minaccia» è «il grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nel quale tutto apparentemente procede nella normalità, mentre in realtà la fede si va logorando e degenerando nella meschinità». Si sviluppa «la psicologia della tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo» (83). Tuttavia, il Papa invita con forza a non lasciarsi prendere da un «pessimismo sterile»(84). Nei deserti della società sono molti i segni della «sete di Dio»: c’è dunque bisogno di persone di speranza, «persone-anfore per dare da bere agli altri« (86). «Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza« (88). Non lasceremo cadere queste parole: nella nostra Curazia, durante ciascuna settimana del tempo quaresimale, avremo modo di presentare e conoscere più da vicino l’Esortazione apostolica di Papa Francesco. Orario delle celebrazioni liturgiche Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe Pagnoncini 8.30 S. Mess Prada 10.00 S. Messa Celebrazione degli anniversari di matrimonio LU 30.12 Prada 8.00 MA 31.12 Prada 8.00 17.30 S. Messa S. Messa Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui faranno seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il tradizionale canto dell’inno Te Deum, a conclusione dell’anno civile, e la Benedizione Eucaristica 13 Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio 47a Giornata Mondiale della Pace: Fraternità, fondamento e via per la pace Pagnoncini 8.30 S. Messa. Def. Bracelli Carlo Prada 10.00 S. Messa Solenne 16.00 Preghiera per la pace GI 02.01 Prada VE 03.01 Prada SA 04.01 Prada 19.30 18.30 19.00 19.30 14.30 17.00 S. Messa Adorazione eucaristica del primo venerdì del mese Vespro con le Terziarie S. Messa 6° Incontro elementari e chierichetti - 18.00 Confessioni Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore Pagnoncini 8.30 S. Messa. Def. Lanfranchi Giuseppe Prada 10.00 S. Messa. Legato Costa Carlo LU 06.01 Prada 8.00 20.00 MA 07.01 Prada 15.20 ME 08.01 Pagnoncini 19.30 GI 09.01 Prada 19.30 VE 10.01 Prada 19.30 SA 11.01 Prada 10.00 17.00 S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali Cineforum – 5° Incontro di catechesi per gli adulti: Proiezione del film: “La bella e la bestia” S. Messa dello scolaro S. Messa S. Messa S. Messa Prove Coro Giovanile - 18.00 Confessioni Processione Mariana a Pagnoncini 19.00 S. Rosario e processione “aux flambeaux” 19.30 S. Messa prefestiva Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore Pagnoncini 8.30 S. Messa Prada 10.00 S. Messa. Def. Cantoni Rita e Attilio Sono invitate alla Messa tutte le famiglie che hanno celebrato il primo anno del Battesimo dei propri figli MA 14.01 Prada 15.20 ME 15.01 Pagnoncini 19.30 GI 16.01 Prada 19.30 VE 17.01 Prada 19.30 SA 18.01 Prada 10.00 17.00 18.30 14 S. Messa dello scolaro S. Messa. Legato Tuena Brigida S. Messa S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali Prove Coro Giovanile - 18.00 Confessioni 1° Incontro Gruppo Adolescenti in sala curaziale (6a elementare, 1a, 2a, 3a superiore) Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario Pagnoncini 8.30 S. Messa. Legato Def. Fam. Tuena-Pagnoncini Prada 10.00 S. Messa Sala curaziale 17.00 5° Incontro Gruppo Famiglia: Il vizio dell’Ira LU 20.01 Prada 8.00 20.00 MA 21.01 Prada 15.20 ME 22.01 Pagnoncini 19.30 GI 23.01 Prada 19.30 VE 24.01 Prada 19.30 SA 25.01 Prada 10.00 17.00 S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali Sala curaziale: Incontro Consiglio Pastorale S. Messa dello scolaro S. Messa S. Messa S. Messa. Legato Rossi-Rossi Marina Prove Coro Giovanile - 18.00 Confessioni Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario Pagnoncini 8.30 S. Messa Prada 10.00 S. Messa. Def. Pietro e Marina Rossi LU 27.01 Prada 8.00 S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Al fonsa Bontognali MA 28.01 Prada 15.20 S. Messa dello scolaro ME 29.01 Pagnoncini 19.30 S. Messa GI 30.01 Prada 19.30 S. Messa. Legato Zanetti Alice VE 31.01 Prada 19.30 S. Messa. Legato Rossi-Rossi Pietro A partire da sabato 11 gennaio, alle ore 10.00, riprendono le prove di canto del Coro Giovanile. A tutti i Coristi giungano le felicitazioni e l’incoraggiamento di tutta la Curazia a proseguire questa felice iniziativa. Un invito a partecipare è rivolto a tutti i bambini che desiderano contribuire a far crescere questa iniziativa e che amano il canto e la musica. è benvenuto anche chi vuole contribuire con il proprio strumento musicale! 15 Poschiavo Indirizzo: Don Witold Kopec, vicario parr.le Alberto Gianoli, catechista Via dal Cunvent 47 Via da Sotsassa 41 7742 Poschiavo 7742 Poschiavo [email protected] 081 834 61 14 / 078 845 80 54 Telefono: 081 844 02 07 www.catechistiposchiavo.blogspot.com Vita della comunità Lo scorso 18 dicembre dicembre abbiamo dato l’estremo saluto al nostro fratello Luigi Gervasi, nato a Poschiavo il 6 giugno 1950 e quivi morto il 15 dicembre. Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani – «Cristo non può essere diviso!» «Cristo non può essere diviso!» (1Cor 1,1-17): è questa la forte affermazione dell’apostolo Paolo che i fratelli e le sorelle canadesi pongono alla nostra riflessione per l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani che celebreremo dal 18 al 25 gennaio. Quello dell’Apostolo è un ammonimento che riceviamo, comprendendolo innanzitutto nel contesto in cui viene pronunciato: quello di una comunità che ha bisogno di ritrovare l‘essenziale della propria fede, ovvero Cristo stesso che è stato crocifisso per noi e nel nome del quale veniamo battezzati. A Corinto la Chiesa era dilaniata da gruppi contrapposti. C’era chi dichiarava: «Io sono di Paolo»; un altro: «Io di Apollo»; un terzo: «Io sono di Pietro»; e un quarto: «Io sono di Cristo». In questa sequenza è proprio l‘ultima affermazione che più ci interpella: utilizzare Cristo per sancire le nostre divisioni. Questo si è spesso verificato nella storia del cristianesimo, laddove la ricerca della fedeltà al Vangelo di Cristo, per le varie tradizioni cristiane, invece di creare un patrimonio comune ha suscitato scomuniche e conflitti. Divisi nel nome di Cristo: questo è il paradosso e lo scandalo della nostra vita cristiana. Il nostro impegno è di mettere in discussione questa logica. Come i nostri fratelli e le nostre sorelle canadesi fanno notare, il brano della Prima lettera ai Corinzi richiama l’attenzione sul modo in cui possiamo valorizzare e ricevere i doni degli altri anche ora, nel nostro stato di divisione. L’intera epistola mostra chiaramente un conflitto in atto, con l‘autorità dell’Apostolo e della sua predicazione pesantemente contestate. Tuttavia, all‘inizio della Lettera Paolo afferma: «Io ringrazio sempre il mio Dio per voi». Non è solo una formalità, ma un sincero riconoscimento della ricchezza spirituale dei Corinzi, i quali non mancano di alcun dono. Riconoscere i doni degli altri, anche di coloro con i quali si è in conflitto, significa prima di tutto riconoscere l’opera di Chi quei doni ha elargito, cioè Dio stesso. Inoltre Paolo riconosce ai Corinzi di essere pienamente Chiesa di Cristo e ricorda loro il legame che li unisce a tutti coloro che proclamano lo stesso Signore in ogni luogo. Non si è infatti Chiesa da soli, ma nella comunione di tutti coloro che confessano il nome di Gesù. Riconoscere i doni gli uni degli altri significa per noi oggi innanzitutto, riconoscere i doni della grazia elargiti con generosità all‘intero popolo di Dio, pur nelle sue diversità. 16 L’altare della Collegiata di San Vittore Mauro La memorabile alluvione dell’estate 1987 danneggiò vistosamente anche l’interno della Collegiata di San Vittore Mauro. L’acqua e il fango raggiunsero l’orlo delle acquasantiere e l’umidità provocò seri danni ai dipinti, agli ornamenti e a tutto il resto, banchi e altari compresi. Tuttavia fu proprio l’alluvione a stimolare la Deputazione, l’Ufficio, il Prevosto, gli architetti e tutti coloro che contribuirono ai lavori del restauro interno come pure, anni dopo, a quello esterno. Già il 27 settembre 1987 la Deputazione definiva i punti di rilievo per il restauro post-alluvione: il restauro interno doveva, nel limite del possibile, rispettare ed accentuare la storia della Collegiata. Lo spazio tardo gotico doveva rivivere. Elementi di valore del Rinascimento e del Barocco dovevano venire integrati nuovamente. Nel contesto di questo grande restauro e rifacimento, un ruolo del tutto particolare si doveva riservare all’altare, all’ambone e al fonte battesimale. Questo lavoro fu affidato all’artista Paolo Pola di Campocologno. Come scrisse lui stesso, egli si era «impegnato per creare un’atmosfera che favorisse il raccoglimento spirituale». Ora, dato che in questo breve scritto la nostra concentrazione si rivolge soprattutto all’altare, vediamo cosa scrisse allora, in occasione dell’inaugurazione del restauro summenzionato, l’artista Paolo Pola. Forma robusta ed elementare Questo altare è scolpito in pietra della valle (verde antico di Brusio) di tonalità discreta, di forma robusta ed elementare che si subordina alla ricchezza architettonica , scultoria e cromatica del tardo e neogotico, anzi, la esalta. È in questa chiave che vanno letti anche i vari elementi decorativi del pavimento nel corridoio centrale. Le lastre di pietra verde inserite nel terrazzo roseo (marmo di Sassalbo) e collocate in corrispondenza con le chiavi di volta definiscono i vasi spaziali delle campate e scandiscono l’accesso all’altare, di cui anticipano il colore. E non solo: anche il filetto di marmo bianco, nero e grigio, ispirato ai costoloni delle volte, segna l’asse centrale della chiesa, quasi la spina dorsale, che oltrepassa la navata, supera i gradini del coro e raggiunge il piccolo disco bianco (reliquario) centrato nel triangolo sul fronte della mensa eucaristica. (Il Grigione Italiano n. 40 del 5 ottobre 1989) Dunque, tutti i segnali evidenziati dall’artista hanno un significato cristiano ben definito e preciso. Ultimamente l’altare è stato ricoperto da una tovaglia bianca che nasconde completamente il triangolo, nel mezzo del quale campeggia un piccolo disco bianco, il reliquario. Probabilmente, la maggior parte dei fedeli non dà molto peso ad un simile dettaglio, in generale si ammirano i tre elementi, altare, ambone e fonte battesimale anche per la loro squisita dimensione moderna. Tuttavia è un po’ peccato non poter vedere più una parte significativa dell’altare. Speriamo che nessuno voglia attribuire un significato non cristiano al triangolo ora coperto. Conoscendo e apprezzando le buone intenzioni e qualità cristianecattoliche di chi ha approvato e di chi ha creato questo altare, è proprio il caso di dire: non andiamo a cercare l’ombra, la stonatura, il buio proprio dove risplende il sole della fede e dell’onesta intenzione. Giovanna e Antonio Giuliani-Crameri 17 Orario delle celebrazioni liturgiche Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesu, Maria e Giuseppe 10.00 S. Messa. Celebrazione degli Anniversari di matrimonio Legato Anita Rampa. Def. Pietro Giuliani-Zanetti 19.30 S. Messa MA 31.12 18.00 S. Messa prefestiva con Te Deum di ringraziamento Mercoledi 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio 47a Giornata Mondiale della Pace 10.00 S. Messa. Canta la corale 19.30 S. Messa GI 02.01 17.30 S. Messa VE 03.01 19.30 S. Messa 20.00 Adorazione Eucaristica del primo venerdi del mese SA 04.01 17.00 - 17.45 Confessioni 18.00 S. Messa prefestiva Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore Colletta per la Missione Interna, per il restauro di chiese 10.00 S. Messa. Def. Tullio Gervasi. Def. Fam. Raselli-Lacqua Canta la corale 19.30 S. Messa MA 07.01 17.30 S. Messa ME 08.01 17.30 S. Messa. Def. Enrico Lenatti GI 09.01 17.30 S. Messa 20.15 Incontro biblico sulle letture della domenica VE 10.01 15.20 S. Messa dello scolaro SA 11.01 17.00 - 17.45 Confessioni 18.00 S. Messa prefestiva. Legato Ida Menghini-Lardi e familiari Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore Colletta per il Fondo di solidarietà mamma e bambino 10.00 S. Messa. Legato Maria Bondolfi Def. Giulio e Zita Cortesi-Costa. Def. Alberto Semadeni 19.30 S. Messa MA 14.01 17.30 S. Messa ME 15.01 17.30 S. Messa GI 16.01 17.30 S. Messa. Legato Agnese Menghini-Rossi 20.15 Incontro biblico sulle letture della domenica VE 17.01 15.20 S. Messa dello scolaro SA 18.01 Inizio dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani 17.00 - 17.45 Confessioni 18.00 S. Messa prefestiva. Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario 10.00 S. Messa. Def. Don Guido Costa. Def. Dina Raselli-Treachi 18 MA 21.01 ME 22.01 GI 23.01 VE 24.01 SA 25.01 19.30 Preghiera ecumenica in chiesa riformata 17.30 17.30 17.30 20.15 15.20 17.00 18.00 S. Messa. Legato Ettore Tosio-Antognoli S. Messa. Legato Ettore Zanetti S. Messa Incontro biblico sulle letture della domenica S. Messa dello scolaro Termine dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani - 17.45 Confessioni S. Messa prefestiva Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario Colletta per la Caritas Grigioni 10.00 S. Messa 19.30 S. Messa MA 28.01 ME 29.01 GI 30.01 VE 31.01 SA 01.02 17.30 17.30 17.30 20.15 15.20 17.00 18.00 S. Messa. Legato Daniele e Adele Bondolfi-Lardi S Messa. Legato Francesco Menghin-Lardi e familiari S. Messa. Legato Guido Tonini-Bruni Incontro biblico sulle letture della domenica S. Messa dello scolaro - 17.45 Confessioni S. Messa prefestiva. Legato Enrico Müller-Tosio Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore 10.00 S. Messa. Def. Francesco e Luigia Lanfranchi-Marchioli 19.30 S. Messa Einsiedeln: il Papa ha nominato il nuovo Abate Martedì 10 dicembre, Papa Francesco ha nominato Abate Ordinario dell’Abbazia territoriale di Maria Einsiedeln (Svizzera) il Rev.do Padre Urban Federer, O.S.B., finora Decano e Vicario Generale della medesima Abbazia. Il nuovo Abate è nato a Zurigo-Fluntern, diocesi di Coira, il 17 agosto 1968. Ha fatto ingresso nel noviziato dell’Abbazia di Maria Einsiedeln nel 1988, emettendo la Professione Solenne il 1° novembre 1992. È stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1994. Dopo gli studi filosofico-teologici presso l’Istituto teologico dell’Abbazia di Maria Einsiedeln e per un anno presso l’Istituto teologico S. Meinrad negli Stati Uniti, nel 1999 ha conseguito la Licenza in letteratura tedesca ed in storia presso l’Università di Fribourg. Nel 2007 ha conseguito il Dottorato in Germanistica medioevale presso la medesima università. Ha anche studiato musica e canto gregoriano presso il Conservatorio di Fribourg. Dal 2007 è stato Docente di religione, lingua tedesca e storia nel Liceo dell’Abbazia di Maria Einsiedeln, nonché di spiritualità e canto gregoriano nell’Istituto teologico della medesima Abbazia. In seno all’Abbazia ha svolto diversi incarichi: è stato Prefetto dell’Internato, Insegnante dei Novizi, Direttore della rivista Salve e Direttore del Coro monastico. Nel 2010 è stato eletto Decano (Priore) e Vicario Generale dell’Abbazia. 19 San Carlo Indirizzo: Telefono: Angeli Custodi Don Pietro Zanolari Casa parrocchiale 7741 San Carlo 081 844 04 54 cellulare 079 335 42 85 [email protected] Carissimi tutti, buon 2014 nel Signore! è con questo augurio con il quale intendo salutarvi tutti cordialmente da queste righe che ci introducono nell’Anno Nuovo. Tradizionalmente il primo numero de L’Amico lo inizio riportando la poesia che la Signora Carmen Giuliani scrive in occasione della festa prenatalizia degli anziani, quest’anno la domenica 8 dicembre 2013, Solennità dell’Immacolata, presso sala parrocchiale. In questa bellissima poesia la Signora Carmen riassume gli eventi più grandi e più belli del 2013 e ci introduce al 2014 con entusiasmo ed ottimismo. La ringraziamo sentitamente per tale poesia. Eccovi il testo. Caro Don Pietro, Cari nuovi arrivati, e cari ultra settantenni. Ma come siamo ancora qua? Con tanta voglia di festeggià, sembra utopia, eppure un altro anno se n’è andato via. 365 giorni sembrano una eternità, ma con i suoi 12 mesi è la verità, le quattro stagioni con le sue varietà, le settimane appena incominciate e già sono a metà. Quasi non si fa in tempo a pensare, ma il calendario te lo fa ricordare. I giorni passan veloci e noi assieme maturi e precoci. La natura te lo fa intuire: nasce la vita, piange, strilla si gioisce, in men che si dice cammina, corre, balbetta, parla e capisce. Solo il Creatore fa cose meravigliose, fa stupire, con le sue cose ben precise, che noi neppure riusciamo a seguire. Un anno lungo o corto che sia, miriade di avvenimenti porta via. Una notizia clamorosa, che fa scalpore, Papa Benedetto si dimette, col suo calore. Il suo ritiro ha sconvolto il mondo intero, tutti erano tristi al sol pensiero. Credenti e non credenti fa star male, sembra di rimanere orfani, senza il padre universale. 20 Il suo Pontificato non fu lieve, se si sente, cosa nel mondo succede. Cose grandi egli ha dovuto affrontare e La sua salute si sentiva declinare. Ora i cardinali si dan da fare e si comincia a pronosticare. I più presuntuosi si sentono già papabili, ma lo Spirito Santo pensa ai più adattabili. Di breve durata è il Conclave, e già la Fumata Bianca appare. Tutti, con il fiato sospeso, ad aspettare: “L’annuncio non tarda ad arrivare”. Argentino, Jorge Mario Bergoglio, il 13 marzo 2013 “Habemus Papam”. Il suo nome è “Papa Francesco”, un grido di giubilo si sente, alla finestra appare assai sorridente. A lui non spetta un compito facile. è umile, semplice e affabile. Una prece al Signor facciamo, lo sorregga e lo tenga per mano. Ogni anno, tanti vengono a mancare. I più cari, non si possono scordare. Caterina: passo davanti a casa tua, una lacrima furtiva scende sul viso. Ora la tua bontà e il tuo sorriso, rallegrano il Paradiso. Il caro Maestro Giovanni, San Nicolao perenne, ha fatto felici grandi e piccini. Ora in Paradiso il tuo pregio continui. Dal Cielo i bimbi fai sognare, che San Nicolao sta per arrivare, vi raccomando siate buoni e bravi, e un regalino vi può portare. Anche, il caro don Guido, ha raggiunto l’apice, ricco di frutti da portare, grande è la ricompensa, per chi tutto ha dato all’Onnipotenza. Per tutti l’addio, a un proprio Caro è sempre amaro, ma siamo certi che un giorno li incontreremo, e insieme festa faremo. Non da ultimo, voglio ringraziare dal profondo del cuore, il nostro caro Don Pietro, che da vent’anni serve il nostro paese, lui si impegna a fondo e questo è veramente palese. Don Pietro, per i piccoli è un sole, per gli anziani è un conforto. Dai giovani spera un aiuto e un sostegno per il futuro. Di Cuore grazie e “ad multos annos”. A tutti i cari Presenti, auguro un bel pomeriggio in lieta compagnia, e con tanto affetto auguro a tutti un Buon Natale e Felice Anno Nuovo con i vostri cari. Carmen Giuliani Orario delle celebrazioni liturgiche Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe Angeli Custodi 8.30 Leg. Mario Crameri, Don Evaristo, Agostino San Carlo 10.00 Per il popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Ann. Def. Giordani Gino LU 30.12 San Carlo 7.30 Leg. Giuseppina ed Ermenegildo Crameri MA 31.12 San Carlo 7.30 Leg. Tomaso e Giuseppina Crameri-Lanfranchi e parenti defunti Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio di precetto Angeli Custodi 8.30 Def. Famiglia Fontana e pia intenzione San Carlo 10.00 Santa Messa per il popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Ann. Maria Luminati-Crameri GI 02.01 Angeli Custodi 8.00 San Carlo 15.30 Santa Messa Def. Luciana Rampa-Dorizzi Segue S. Rosario, adorazione per i Sacerdoti e le vocazioni 21 Primo venerdì del mese: S. Confessione e S. Comunione anziani e malati della nostra Parrocchia VE 03.01 San Carlo 8.10 Def. Emilia e Pietro SA 04.01 San Carlo 7.30 Def. Luigi e Maria Viser 19.30 30.ma def. Alberto Semadeni Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore Colletta dell’Epifania per le missioni interne Angeli Custodi 8.30 Santa Messa San Carlo 10.00 Per il Popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Leg. Antonio Crameri Fu Cesare LU 06.01 San Carlo 7.30 MA 07.01 San Carlo 7.30 ME 08.01 San Carlo 7.30 GI 09.01 Angeli Custodi 8.00 San Carlo 15.30 VE 10.01 San Carlo 8.10 SA 11.01 San Carlo 19.30 Def. Pedrana Giuseppe Pia intenzione Santa Messa Def. Giulio Giuliani Ann. Def. Sem Maria e Giulia Marchesi Segue S. Rosario, adorazione per i Sacerdoti e le vocazioni Scolaro Leg. Lanfranchi-Nani Delia e Giovanni Leg. Marina e Costante Dorizzi-Crameri Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore Angeli Custodi 8.30 Leg. Crameri Letizia 1932 San Carlo 10.00 Per il Popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Pia intenzione LU 13.01 San Carlo 7.30 MA 14.01 San Carlo 7.30 ME 15.01 San Carlo 7.30 GI 16.01 Angeli Custodi 8.00 San Carlo 15.30 VE 17.01 San Carlo 8.10 SA 18.01 San Carlo 7.30 San Carlo 19.30 Leg. pio Parrocchia San Carlo Def. Pozzoli Samanta e Beniamino Leg. Zanoni-Rossi Giovanni, Lina e Iginio e Alfredo Leg. Don Carlo Crameri Santa Messa Segue S. Rosario e adorazione per i Sacerdoti e le vocazioni Leg. pio Parrocchia San Carlo Leg. Basilio e Marina Crameri-Bordoni con Alberto e Mary Pola-Paganini e famiglia 30.ma def. Dorizzi-Passini Guido Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario Angeli Custodi 8.30 Leg. Lidia Crameri-Baroni San Carlo 10.00 Per il popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Def. Luciana Rampa-Dorizzi LU 20.01 San Carlo 22 7.30 Santa Messa MA 21.01 San Carlo 7.30 ME 22.01 San Carlo 7.30 GI 23.01 Angeli Custodi 8.00 San Carlo 15.30 VE 24.01 San Carlo 8.10 SA 25.01 San Carlo 7.30 Santa Messa Santa Messa Santa Messa Santa Messa Segue S. Rosario e adorazione per i Sacerdoti e le vocazioni Scolaro – Santa Messa Def. Luciana Rampa-Dorizzi Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario Colletta per la Caritas Grigioni Angeli Custodi 8.30 Santa Messa San Carlo 10.00 per il Popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Leg. Giuseppe Menghini-Crameri LU 27.01 San Carlo 7.30 MA 28.01 San Carlo 7.30 ME 29.01 San Carlo 7.30 GI 30.01 Angeli Custodi 8.30 San Carlo 15.30 VE 31.01 San Carlo 8.10 SA 01.02 San Carlo 7.30 Santa Messa Santa Messa Santa Messa Santa Messa Leg. Crameri Maurizio Rampa Fu Bernardo e fam. Segue adorazione del SS.mo e supplica per le vocazioni Santa Messa Leg. pio Parrocchia San Carlo Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore Angeli Custodi 8.30 Leg. Marina Cortesi-Lanfranchi San Carlo 10.00 per il popolo di Dio San Carlo 14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica San Carlo 19.30 Def. Mariangela Defilippi Notizie di Chiesa Gender: la profonda erroneità di una teoria Messaggio del vescovo Vitus per la Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre F ratelli e Sorelle nel Signore, nel mio messaggio per la Giornata dei Diritti umani dello scorso anno, ho ricordato che i Diritti umani si fondano sulla dignità umana, la quale è collegata, a sua volta, con l’ordine della creazione ed è data da Dio. Quest’anno vorrei concretizzare questi ragionamenti ed esprimermi sull’ideologia del genderismo o, più brevemente, del gender. Lo faccio, non in ultimo, anche perché accade ripetutamente che dei fedeli si rivolgono a me circa questa questione. Sono preoccupati che lo Stato strumentalizzi i loro figli a favore del genderismo e che la politica metta in discussione matrimonio e famiglia. 23 Cosa significa il termine gender? Il termine gender deriva dalla parola latina genus, termine usato soprattutto per il genere grammaticale. Mentre il termine sesso è riferito al genere biologico, dato dalla natura; il termine gender vuole designare il cosiddetto genere sociale. Di questo si dice che sia indipendente dal genere biologico e stia a significare che ogni essere umano possa scegliere liberamente il proprio sesso e il proprio orientamento sessuale, se voglia essere uomo o donna e vivere da etero-, omo-, bi- o transessuale. Qual è lo scopo della ideologia del genderismo? L’obiettivo del genderismo è di far accettare come equivalente qualsiasi “identità sessuale”. In tal senso, la concreta affermazione nella società di questa ideologia avviene, tra l’altro, tramite il presunto diritto delle coppie dello stesso sesso di sposarsi e di adottare bambini o tramite la (omo)sessualizza-zione dei bambini negli asili e nelle scuole. Come giudicare il genderismo? A prima vista il genderismo sembra riferirsi alla parità tra i sessi in tutti i livelli sociali. L’oppressione della donna, per esempio, come ancora prevale in alcune società e culture, viene giustamente denunciata. Non corrisponde alla parità tra uomo e donna com’è stata concepita nell’ordine della creazione e sviluppata nell’ordinamento salvifico divino. In questo senso il genderismo ha qualcosa di convincente. In realtà, però, questa ideologia è un’aggressione al matrimonio e alla famiglia come strutture portanti della nostra società. Ingiustizie nei rapporti tra i due sessi non possono essere eliminate con la negazione della polarità tra i sessi. Per questo motivo la Chiesa rifiuta l’ideologia del genderismo. Ecco alcuni punti a riguardo: Il genderismo rifiuta l’ordine della creazione La creazione dell’essere umano come uomo e donna è stabilita dal creatore e l’essere umano non può e non deve disporre di essa. Il racconto della creazione dice che Dio ha creato l’essere umano nella sua bipolarità: «maschio e femmina li creò» (Gen. 1,27). E conclude con la constatazione che tutto, tutta l’opera della creazione, quindi anche la creazione dell’essere umano come uomo e donna, era cosa molto buona (cfr. Gen. 1,31). Il genderismo nega i presupposti della natura L’essere umano esiste, ci dice il racconto della creazione, come uomo o donna. Le conoscenze ottenute dalle scienze naturali ci dicono che ogni cellula del corpo è maschile oppure femminile. Questa è una chiara premessa della sua esistenza. Il diverso imprinting culturale dell’uomo e della donna non azzera questa polarità. Il genderismo è scientificamente insostenibile Pur dandosi un tono scientifico, le basi del genderismo non reggono davanti ad un esame scientifico. Molti studiosi riconosciuti contraddicono i risultati dei “gender studies”. Il fatto che esistano disturbi psichici e fisici circa l’identità sessuale non annulla una differenza fondamentale tra uomo e donna. Il genderismo annienta il matrimonio e la famiglia Su questo si è già fatto riferimento. Il matrimonio poggia sulla complementarietà reciproca tra uomo e donna. Il matrimonio e la famiglia sono l’unità fondamenta24 le della società (cfr. la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948); sono la condizione per il mantenimento della società e del suo sviluppo culturale; presuppongono l’unione vincolante e permanente tra uomo e donna. Il genderismo considera ogni pratica sessuale (lesbica, gay, bisessuale, transessuale) pari all’eterosessualità. A qualsiasi forma di vita si vuole dare il diritto al “matrimonio” e con questo ai metodi di riproduzione artificiali e all’adozione di bambini. In questo modo l’essere umano viene privato dell’orientamento morale necessario per il giusto uso della propria libertà, che gli donerebbe le capacità necessarie per essere genitore, per svolgere il ruolo di madre o di padre. Il genderismo nuoce alla donna Come già accennato, la poca stima per la donna non può essere superata cancellando le differenze naturali tra l’uomo e la donna e nemmeno con la ricerca della donna dell’uguaglianza con l’uomo. La donna deve essere stimata dalla società in particolare anche per il suo compito di sostegno alla vita con la maternità. La sua prestazione non può essere considerata solamente in misura del suo impegno professionale, deve invece essere maggiormente riconosciuta per il suo ruolo di madre, per esempio anche nel diritto tributario e pensionistico. Il genderismo nuoce all’uomo Nella lotta per il potere il genderismo femminista stigmatizza l’uomo come “colpevole” e trasfigura la donna a “vittima”. Questo dualismo stereotipato non corrisponde alla realtà e danneggia l’identità dell’uomo e anche la sua percezione di se e degli altri. Il genderismo nuoce al bambino Il bambino si deve poter sviluppare all’interno di un matrimonio stabile dei suoi genitori (biologici). La disintegrazione del matrimonio e della famiglia provocata dal genderismo porta sempre più sovente a disturbi psichici dei bambini e dei giovani. Si istituiscono strutture sostitutive, che non potranno mai dare ai bambini e ai giovani lo stesso amore e la sicurezza che riceverebbero dalla famiglia. Affidare i bambini a coppie dello stesso sesso li depriva delle basi necessarie per un sano sviluppo psichico. Un’educazione sessuale immorale elimina nell’adolescente ogni genere di sensibilità. Il genderismo assume tratti totalitari Con grande preoccupazione la Chiesa osserva che nei dibattiti pubblici e nei media vengono sempre più spesso tollerati argomenti del genderismo. Chi esprime un’opinione diversa viene emarginato dalla società e deve prepararsi a sanzioni giuridiche. In questo modo i diritti fondamentali dell’essere umano riguardo alla religione e alla libertà di espressione vengono sempre più limitati. Il genderismo oscura il senso divino dell’amore tra l’uomo e la donna La relazione di Dio con l’uomo, di Gesù Cristo con la Chiesa, nella Sacra Scrittura viene descritto con il linguaggio dell’amore sponsale. Dio ama il suo popolo, come lo sposo la sposa. Gesù Cristo si dona con amore fedele alla sposa, la Chiesa, fino alla morte in croce. La sposa attende con anelito il suo sposo. Nel rapporto vivo con Cristo e con la Chiesa le rivalità, le ostilità e la violenza, che possono gravare e deturpare il rapporto tra l’uomo e la donna, possono essere superati. Questa visione della fede viene oscurata dal genderismo. 25 In sostanza Papa Benedetto XVI disse in un discorso rivolto al collegio cardinalizio e alla curia, il 21 dicembre 2012 riguardo al genderismo: «La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente... Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene avvilito nell’essenza del suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo». Incoraggio tutti i fedeli a esercitare i loro diritti e doveri nella società e nella politica, affinché la dignità dell’essere umano, fondata nell’ordine della creazione e della salvezza, continui a esprimersi pienamente anche nell’ordine giuridico del nostro paese. Vi ringrazio di cuore per ogni vostro impegno in questo senso. Affido tutti e tutto alla Mater divinae gratiae, la Madre della grazia divina e impartisco a tutti la mia benedizione episcopale + Vitus, vescovo di Coira San Giovanni Bosco arriverà in Valtellina a febbraio La peregrinazione dell’urna del Santo dei giovani farà tappa a Sondrio I l 16 agosto 2015 ricorrerà il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, un grande avvenimento per tutta la Famiglia Salesiana e per l’intero Movimento salesiano, che richiede un intenso e profondo cammino di preparazione perché possa essere fruttuoso per la stessa Congregazione, per la Chiesa, per i giovani e per la società. In vista dell’importante appuntamento, tre anni fa è cominciata la peregrinazione, da quale tempo giunta in Italia, di un’urna che contiene una scultura del Santo in gesso e resina, replica del suo corpo incorrotto che riposa nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. Nel reliquiario giace la mano destra di Don Bosco, quella con cui benediceva, scriveva le costituzioni, le lettere cattoliche, assolveva i peccati. Attraverso questo viaggio, che ha fatto tappa nelle 130 Nazioni dei cinque Continenti in cui sono presenti i Salesiani con 90 Ispettorie, Don Bosco viene condotto vicino alle persone. Dal prossimo 31 gennaio, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica del Santo, l’urna arriverà nell’Ispettoria salesiana di Lombardia, Emilia Romagna, Svizzera e San Marino. «Ci stiamo preparando al passaggio dell’urna di Don Bosco nelle nostre Città, Diocesi, nelle terre della Lombardia, Emilia Romagna e San Marino – spiega don Elio Cesari, delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile –. È un grande evento che nasce dal desiderio del nostro Rettor Maggiore, successore di Don Bosco, di dare avvio nel 2009 alla peregrinazione che sta coinvolgendo tutto il mondo, raggiungendo ben 130 paesi dove è forte la presenza salesiana. Dal 31 gennaio prossimo, proprio in occasione della festa di Don Bosco, accoglieremo il Santo nelle nostre Città fino al 28 febbraio e la peregrinazione dell’urna passerà nelle grandi cattedrali che caratterizzano le realtà ecclesiali delle nostre regioni. Si tratta di una grande occasione in cui sarà possibile avvicinarci al Santo che è un tesoro per l’intera Chiesa universale. Prepariamoci, dunque, ad accostarci a Lui per chiedere la protezione per i nostri giovani, soprattutto 26 per quelli in difficoltà. Chiediamo a Don Bosco un cuore buono e generoso che, seguendo il suo esempio, consenta a noi di metterci al servizio dei ragazzi». Tra le tappe della peregrinazione, ci sarà anche la vicina Valtellina e la città di Sondrio. Qui l’urna giungerà il mattino di giovedì 13 febbraio, quando sarà accolta alle ore 11 nella Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio. Dopo il saluto delle autorità civili, nel pomeriggio è previsto il pellegrinaggio delle scuole dell’infanzia e quello dei ragazzi del catechismo. Quindi una celebrazione coi preadolescenti e, alle 20, una Messa chiuderanno la prima giornata sondriese dell’urna. Venerdì 14 febbraio, in mattinata ci sarà il pellegrinaggio degli adulti e la preghiera presieduta dal vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, mentre nel pomeriggio sarà la volta dei pellegrinaggi degli adolescenti, dei diversi vicariati della provincia di Sondrio e dei parroci. Dopo la Messa delle ore 18 e il pellegrinaggio del Convitto salesiano, con una fiaccolata l’urna sarà condotta nella chiesa di San Rocco, rettoria affidata ai Salesiani, per una veglia notturna di preghiera, prima che il reliquiario di Don Bosco lasci la Valtellina alla volta di Parma. Papa Francesco e l’impegno affidato all’elemosiniere Intervista al vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico Q uando Papa Francesco lo scorso agosto lo ha nominato Elemosiniere pontificio elevandolo al rango di arcivescovo, gli ha detto chiaramente: «Non ti voglio vedere seduto alla scrivania. La puoi pure vendere». Konrad Krajewski, polacco, 50 anni, non vuole essere chiamato Eccellenza, come gli spetterebbe. Per tutti, a partire dal Papa, è “padre Corrado”. Volto noto in tv perchè per molti anni è stato vicecerimoniere papale e quindi appariva dietro i pontefici durante le celebrazioni. Oggi il suo ruolo è cambiato: deve andare in mezzo alla gente, ai poveri, e portare aiuti ma anche solo parole di conforto o una preghiera o una pacca sulla spalla, come già faceva sotto il colonnato del Bernini in anni passati. Lo ha fatto a Lam27 impressum GAAab 7742 Poschiavo Tipografia Menghini, 7742 Poschiavo Dir. resp. Mons. Andreas Fuchs, 7000 Coira Red. Alberto Gianoli, 7742 Poschiavo Mensile - Abbon. annuo fr. 30.— pedusa nei giorni tragici della strage di migranti morti a pochi metri dalla riva («sono morti nel rispetto della legge, non potevano essere soccorsi dai pescatori» ha detto senza timori), ma lo fa spesso durante la notte, quando esce con la Fiat Cubo bianca a portare aiuti ai senzatetto e agli immigrati, accompagnato dai militari della Guardia Svizzera, fuori servizio. «Ormai non lo dico più al Papa che la sera vado in giro per città di Roma, altrimenti vuole venire...». Ma è venuto? Padre Corrado sorride, scherza dicendo di fargli un’altra domanda, e nel silenzio c’è la conferma di quanto già girava da tempo: Papa Bergoglio qualche volta, in incognito, la sera va in giro per la sua città, dove è vescovo. Un po’ come faceva anche Karol Wojtyla, di solito il martedì, a quanto raccontano i beni informati. L’Elemosineria è l’ufficio della Santa Sede che il ha compito di esercitare la carità verso i poveri, a nome diretto del Papa: la funzione risale al 1198, e nel corso dei secoli vari Papi se ne sono occupati. Ultimamente era un ufficio in cui venivano destinati dei prelati a fine carriera (non per il predecessore di Krajenski, Guido Pozzo, rimasto nella funzione pochi mesi per passare poi ad altro incarico). I soldi per la piccola carità del Papa, a cui giungono ogni giorno molte richieste, arrivano sia dall’attività delle “pergamene” - le benedizioni papali scritte su carta pregiata per matrimioni, battesimi e altre ricorrenze, circa 250mila all’anno - sia per donazioni effettuate ad hoc. «Il Papa quasi tutte le mattina mi fa avere un busta con le richieste, spesso sopra c’è scritto: te sai cosa devi fare». Le offerte sono di piccola entità - da 100 a 1000 euro, in genere - e sono tutte controllate dai parroci, che ne certificano l’autenticità e consegnano materialmente il denaro. Lo scorso anno sono state distribuiti aiuti per un milione, spalmato in 6.500 offerte, ma da tempo queste cifre stanno crescendo in modo esponenziale. «Hai bisogno di soldi?» chiede via via il Papa a padre Corrado, che a Lampedusa nei giorni tragici di ottobre, condividendo il tempo con i sommozzatori di Carabinieri, Polizia, Finanza e Guardia costiera («erano sbalorditi, nessuno si era mai interessato a loro, io l’ho fatto ma a nome del Papa») ha distribuito oltre ad altri tipi di aiuto anche diverse migliaia di schede telefoniche con i cui i migranti hanno potuto contattare le loro famiglie di origione. Tra l’altro è stato l’esecutore dell’operazione “Misericordina”, la scatoletta distribuita a San Pietro qualche domenica fa con dentro un rosario: il costo è stato coperto da una donazione. «La carità - dice - è un atto che ci deve privare di qualcosa, ci deve costare. Non è carità privarci di qualcosa che non ci serve più, o dare in beneficienza i beni dopo la nostra morte». E spiega con un fatto che gli è capitato. «Un cardinale mi ha detto che ogni giorno quando passa per Via della Conciliazione dà a un povero due o tre euro. Ma io gli ho detto che per lui quelle monete sono nulla. Perchè, gli ho chiesto, non fa salire il povero a casa sua e magari lo porta in uno dei tre bagni dell’appartamento e lo lava?». Non ha raccontato come il porporato ha reagito. Carlo Marroni - Il Sole 24 Ore 28
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