n. 33 - Comune di Aldeno

Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo
RIONE
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 18 - N. 33 - Giugno 2014
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Presidente:
Alida Cramerotti
(Assessore alla Cultura)
Direttore responsabile:
Mattia Frizzera
Comitato di Redazione:
Angela Baldo
Lucio Bernardi
Maurizio Cadonna
Cristina Cont
Samuele Cont
Anna Forti
Mattia Maistri
Danilo Micheletti
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 5
www.comune.aldeno.tn.it
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 6
38060 Aldeno
Tel. 0461/842816
[email protected]
Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità
Stampa:
GRAFICHE DALPIAZ srl
Foto:
Remo Mosna
Attualità
Don Daniele va a Borgo, arriva Don R. Tamanini di M. Frizzera
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Economia
Fcam lascia Trento e completa il rinnovamento di Mattia Frizzera 8
Chi esporta riparte di Mattia Frizzera
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Personaggi
Nata per correre di Mattia Maistri
Acquerelli
A Malga Albi c’erano 3 faggi... di Giovanni Mosna
Storia
L’incredibile... Silvio Fioretti di Aldo Fioretti
Le nostre radici in Bosnia e nell’Agro Pontino di Camillo Stedile
“Almeno i nomi” a cura del Laboratorio di Storia di Rovereto
Società
La “Luce sul Monte”, per recuperare il senso della famiglia
Immersione linguistica per il mondo di domani di L. Peterlini e M. Lucianer
Mediare è meglio che andare in causa di Antonella Zandonai
Giovani volontari internazionali di Ilaria Baldo e Anna Larentis
Non chiudo gli occhi. Ricordo... di Paolo Cesar Rossi e Alberto Bandera
Vieni con noi... all’Oratorio di Elia Rossi e Alessandra Dorigotti
Ragione e comprensione di Club Altinum
Cantascuola: bis di Trinidad Arias di Lucio Bernardi
Scuola
Eccellenti in italiano, bravi in matematica di Maurizio Cadonna
Cultura
Uno sguardo oltre il campanile di Anna Forti
Sport
Festa Minivolley, gioia giocosa di Paolo Ziglio
I “Giullari di Dio” ...e molto altro di Lisa Paternuosto
Scacchi di casa ad Aldeno di Loris Baldo
Associazioni
Presanella, mamma degli alpinisti trentini di Ugo Cont
91 anni e 2.298 metri di Giordana Forti
Quattro nuovi vigili del fuoco di Daniele Vettori
Marco Beozzo nuovo presidente della Pro Loco
Giunta e consiglio
Canova-Ca’ Rotte intervento per la sicurezza di Oscar Beozzo
Aldeno Insieme
Aldeno per il Futuro
Lega Nord
Dal Municipio
Foto copertina:
Maggio 2014: torneo di mini volley
al campo sportivo delle Albere.
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Le scelte dell’Amministrazione
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Indice
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Il saluto del
Sindaco
Care concittadine e concittadini,
ogni anno, da quando è iniziata la crisi, le principali istituzioni economiche nazionali e internazionali svolgono analisi e previsioni macroeconomiche utilizzando modelli probabilistici, costruiti
su presupposti teorici. L’intento è quello di stimare gli effetti diretti ed indiretti delle leve della
finanza pubblica e, contestualmente, delle principali misure e azioni di politica economica in funzione della ripresa.
Queste previsioni in Italia sono purtroppo sempre sbagliate, così come inadeguate risultano le
risposte dei Governi. La grande crisi globale che
stiamo attraversando non sta esaurendo la sua
spinta recessiva e depressiva e in un contesto simile la vulnerabilità del sistema bancario italiano, con evidenti ricadute sulla salute dell’economia reale, viene accentuata proprio dall’ assenza
di politiche espansive in grado di favorire crescita e ripresa.
Fino ad oggi la politica nazionale, facendo propri i richiami europei, ha agito quasi esclusivamente sul versante dell’austerità e del rigore, un
rigore che ora lascia sempre più spazio a squilibri
di natura sociale, demografica, ambientale e persino istituzionale. Forse dovremmo proprio pensare di cambiare radicalmente il nostro stile di
vita, il nostro modo di vivere. Gli enti locali, i
Comuni in particolare, si trovano ad operare in
un quadro complessivo non solo difficile, ma soggetto a mutamenti rapidi che spesso, purtroppo,
derivano anche da un atteggiamento ondivago
da parte di Provincia e Regione. Insomma, si cambiano le regole in corsa o se ne inventano di nuove, rendendo assai difficile una seria programmazione. Così la stesura del cosiddetto Bilancio
di previsione ci è costata un’enorme fatica.
Questo documento finanziario rappresenta per
l’amministrazione la traduzione pratica, attraverso una attenta programmazione, di quel percorso nato dagli impegni politici e amministrativi
presi al momento del voto con tutta la cittadinanza.
Programmando il bilancio di quest’ultimo
anno, che vedrà l’amministrazione impegnata a
finalizzare i propri progetti, siamo consapevoli di
essere chiamati ad operare all’interno di un contesto socio economico critico.
Il patto di stabilità, nato con l’intento e la finalità di risanare la finanza pubblica è stato calato su tutte le amministrazioni locali indistintamente, senza distinguere fra chi ha avuto un contegno virtuoso e chi no, con lo scopo di ridurre
complessivamente le passività della bilancia pubblica nazionale. Anche noi abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte.
Nell’attenerci a queste regole, necessarie quanto rigide, abbiamo dovuto, in questi ultimi anni,
rinviare una parte degli investimenti pianificati
sul territorio.
Entro il 2016 avremo estinto tutti i mutui accesi nel passato in modo da rendere veramente
flessibile il conto economico, perseguendo responsabilmente l’obiettivo primario di mantenere alta
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la qualità dei servizi offerti al cittadino, nonostante le difficoltà legate al costante calo delle
risorse dovuto al progressivo taglio dei trasferimenti. Sarà possibile consolidare questo risultato attraverso una riorganizzazione interna e la
crescita professionale dell’intera struttura, con
la volontà, necessaria, di contenere i costi e soprattutto di continuare a innovare e migliorare.
In tal senso, voglio sottolineare chiaramente, che
questi importanti risultati si possono ottenere con
il pieno coinvolgimento e la partecipazione fattiva di tutti i dipendenti comunali ai quali va il mio
e nostro ringraziamento.
Per quanto concerne le nuove opere, abbiamo
dovuto fare con grande senso di responsabilità
scelte importanti. Abbiamo individuato priorità
e necessità, ridimensionando dove necessario,
senza mai perdere di vista quelle che sono le nostre prospettive e i nostri obiettivi.
Il blocco del ricorso al credito ci ha fatto ricercare soluzioni di finanza alternativa con il coinvolgimento di capitali privati (vedi ostello). Non
è stato e non sarà facile, perché la crisi non coinvolge solo la finanza pubblica, ma interessa altrettanto pesantemente anche le attività economico-produttive.
È stato però l’unico modo per poter programmare ed attivare entro la fine del mandato una
serie di opere e servizi che il paese aspetta da anni:
- finanzieremo la nuova palestra con le entrate derivanti dall’operazione Soa;
- sempre con queste entrate completeremo anche la messa a norma del nostro cimitero;
- finalizzeremo la nuova viabilità del polo scolastico attraverso le entrate derivanti dalla cessione di parte dell’area ex-asilo;
- abbiamo trovato l’equilibro per ristrutturare l’edificio ex-Acli (nuovo ostello) e lo faremo
attraverso un’ anticipazione di capitali privati che
porrà l’intervento in parità perfetta;
- abbiamo mediato e trovato l’accordo con la
Provincia per realizzare il cantiere comunale e la
sede dei vigili del fuoco, senza impegnare il no-
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stro bilancio né in quest’anno né in quelli futuri;
- modificheremo, con investimenti che sfiorano i 3 milioni di euro, la viabilità del paese con
l’obiettivo di rendere più sicure le nostre strade
urbane per il transito pedonale e ciclabile, delegando a terzi la realizzazione e/o il finanziamento
delle stesse;
- finanzieremo il collegamento di questo nuovo assetto viabilistico con quello esistente, attraverso la cessione delle aree coinvolte nei piani
attuativi, proprio perché, con lungimiranza, le
abbiamo volutamente inserite in tali operazioni
immobiliari;
- altre entrate, derivanti dal riordino fondiario e dalla cessione di aree agricole, andranno a
finanziare tutti i prossimi progetti pianificati attraverso i Fondo unico territoriale, concordati in
conferenza dei sindaci e con la Provincia: si tratta dei nuovi parcheggi (via Borelli, via Martignoni e Cimitero), della nuova strada di accesso al paese da sud, ovvero via 3 Novembre, dell’intervento di adeguamento energetico del municipio e del potenziamento di un breve tratto
della rete fognaria interna al paese. Interventi
per circa due milioni di euro nei quali il Comune
di Aldeno sarà impegnato per un 5% circa.
Abbiamo scelto la strada più difficile, ovvero
quella di finalizzare tutto quello che riteniamo funzionale ed imprescindibile per la collettività, impegnandoci anche, quando necessario, a ricercare
nuove soluzioni, con il preciso intento di garantire
il benessere e la qualità della vita del nostro paese.
Certamente sarebbe stato più semplice rinunciare ad uno o più di questi importanti progetti,
nascondendoci dietro la crisi. Ma non è il nostro
stile!
L’ottimismo ragionevole e ragionato che ci ha
accompagnati in questi anni è sempre vivo. Vogliamo dimostrare che anche nei momenti difficili l’impegno e la dedizione al proprio lavoro e la
volontà di operare per il bene comune danno i
loro frutti.
Auguro a tutti una buona e serena estate.
Don Daniele va a
di Mattia Frizzera
Borgo, arriva Don
Renato Tamanini
Dopo 11 anni cambia la guida pastorale per le parrocchie di Aldeno, Cimone e Garniga. Don Daniele lascia al «momento giusto»
dopo aver acceso la comunità dei laici e stimolato la loro responsabilizzazione. Il nuovo parroco sarà don Renato Tamanini, attuale
rettore del Seminario.
nella stessa parrocchia, o nelle
stesse parrocchie (Aldeno, Cimone, Garniga), un prete sa che è
tempo di spostamenti.
Don Daniele Morandini, 44
anni, da ottobre 2003 a quella che
chiama “AlCiGa” è convinto che
«questo è il momento giusto per
andare, visto che calano le idee.
C’è bisogno di stimoli nuovi, di
idee nuove». Dopo il ruolo di vicario parrocchiale a San Giuseppe a Trento e le parrocchie AlCiGa la terza tappa del cammino
pastorale di Morandini sarà in
Bassa Valsugana: Borgo, Olle,
Castelnuovo.
La comunicazione ufficiale l’ha
data venerdì 6 giugno al consiglio
pastorale. Sarà un momento di
cambiamento anche per la vicina
parrocchia di Mattarello, dal momento che don Antonio Brugnara
si sposterà a Pergine.
Don Daniele ribadisce che questo è il momento giusto per cambiare. «Dopo 11 anni sono necessari stimoli nuovi sia personalmente
che per la comunità. So quello che
lascio, non so quello che trovo, ma
ora è il momento che ad Aldeno,
Cimone, Garniga la comunità diventi più autonoma. Molti laici hanno voglia di fare, ora si assumano
la responsabilità».
Nel capitolo rimpianti Don Daniele ne ha uno principalmente: «si
vedono pochi bambini delle scuole elementari e delle medie a messa. Ci sono elementi di scristianizzazione visibili; le persone riman-
gono cristiane ma vengono a mancare le manifestazioni dell’essere
cristiano».
Nella fascia giovanile ci sono
maggiori luci di speranza. «C’è un
bellissimo gruppo di animatori dai
17 anni in su, molto volenterosi.
Li “obbligo” a non mancare alla
messa domenicale, spero che capiscano l’importanza di esserci.
Hanno molta voglia di fare, sono
Attualità
Dopo aver trascorso 10 anni
Don Daniele nel suo studio nella canonica di Aldeno.
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Il nuovo parroco di Aldeno, Cimone e
Garniga Don Renato Tamanini, è stato anche missionario in Bolivia.
(foto www.vitatrentina.it)
Attualità
un po’ più carenti nella fase spirituale».
Ed infatti come “polmone spirituale” in soccorso negli anni è venuta l’interazione con la comunità Nuovi Orizzonti (della quale scriviamo
anche qualche pagina più in là). «Al
giovedì sera – ricorda don Daniele
– hanno fatto avvicinare molti alla
preghiera. Don Giulio Marra ha una
formazione molto spirituale, certamente una vocazione allo spirito più
forte della mia (sorride, ndr)».
Don Daniele come parroco
d’azione ed animazione, dalla porta
aperta come testimonia il numero
di squilli del campanello in un’ora
di intervista. Torniamo al fare ed
all’essere. «Più facile è fare, perché qualcuno ti dice grazie, sull’essere la nostra società non punta
molto, tanto che dal cancellare Dio
escono solitudine e depressione».
Nella difficoltà dell’opera pastorale c’è appunto anche quella
di “unire i puntini” e, anche in un
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momento di forte scristianizzazione, il parroco rimane comunque
punto di riferimento per chi è in
difficoltà. Don Daniele racconta
delle persone che ospita in canonica a Cimone e Garniga, criticando l’iter burocratico che c’è nell’ambito socio-assistenziale.
«C’è una forte contraddizione:
abbiamo forte bisogno di relazione e cooperazione, ma allo stesso
tempo cerchiamo la casa singola
con un recinto».
Momento di forti bisogni sociali, questo, anche se i fari non vengono accesi spesso. «Penso ad
esempio a venti uomini, tra i 40 ed
i 60 anni, che sono disoccupati a
Cimone. Oppure ai Neet, i ragazzi che non studiano né lavorano,
tra i 17 ed i 25 anni ad Aldeno
saranno circa il 30%».
Secondo Morandini pecchiamo un po’ di fantasia, di voglia di
volare un po’ più in alto. «La scuola impegna i ragazzi troppe ore al
giorno, diventa totalizzante, quasi
annientante».
Altri numeri legati alle ricorrenze della vita, in 11 anni don Daniele ha celebrato 300 funerali ad
Aldeno e 100 fra Cimone e Garniga, pochi invece i matrimoni, nel
2014 solo 5 ad Aldeno.
Don Daniele ribadisce ancora
che «c’è bisogno di relazioni. Non
servono le regole, ma volti e vicinanza umana. Ho cercato di vivere questo nella mia esperienza di
parroco ad AlCiGa, entrando nella
vita della comunità».
Ricordando il suo arrivo nel
2003 don Daniele usa questa me-
tafora: «ho trovato nella comunità
una candela da accendere». Ed il
fuoco nel movimento laicale è passato nel 2006 dal campetto da calcio e la casetta dell’oratorio, fino
all’impegno della Caritas parrocchiale ed al gruppo che segue gli
anziani guidato da Sandro Bisesti.
Come vede don Daniele la situazione dei tanti giovani tra i 20
ed i 30 anni che se ne vanno dall’Italia? «Sì, c’è chi è andato via
anche da qui, ma ad Aldeno si sta
bene e a differenza di altre realtà
chi è cresciuto qui fa fatica a spostarsi. Oggi è fondamentale per i
giovani avere radici da qualche
parte. Essere cittadini del mondo
spesso vuol dire anche essere cittadini da nessuna parte».
Cosa auguri al tuo successore? «Di sperimentare lo stesso affetto che ho avuto io dalla comunità, mantenendo sempre le porte
aperte»
Qualcosa che ti senti di poter
dire visto che non sarai più parroco di Aldeno?
«Ciò che condiziona la vita di
molti paesi sono le ciacere, criticare è sulla bocca di tutti, ma quan-
Don Daniele durante MondoMerlot 2013,
con il sindaco Beozzo.
cata a San Maurizio, soldato romano martire in Svizzera. Don Daniele mette tra i bei ricordi degli
11 anni ad AlCiGa il nuovo altare,
«segno di una comunità che pensa
al proprio luogo di preghiera».
Il 13 e 14 settembre appuntamento con la sagra a Cimone.
Don Daniele guarda un po’ al
futuro più lontano, vista la scarsità
di parroci e di nuove vocazioni (a
San Vigilio 2014 saranno 2 i nuovi parroci dell’Arcidiocesi trentina). Ad una semplificazione delle
parrocchie, anche per togliere pesi
burocratici in capo ai curati. Per
rispondere ad una comunità che è
sempre più mobile e “furesta”.
Il nuovo parroco, che avremo
modo di conoscere sui prossimi
numeri de L’Arione, è don Renato Tamanini, attuale rettore del seminario diocesano di Trento. Tamanini è originario di Vigolo Vattaro, è nato il primo novembre
1944 ed è stato ordinato sacerdote il giorno dell’Immacolata del
1970.
Attualità
do c’è da fare in azione sono sempre i popoli. Vorrei che ad Aldeno
si eliminasse la categoria dei “furesti”, che oggi sono la maggioranza dei residenti, questo renderebbe la comunità certamente molto
più aperta. Basti pensare che su
30 catechiste ben 25 non sono di
Aldeno».
Il pensiero automatico va alla
frase del Vangelo «ero forestiero
e mi avete accolto». Il saluto di don
Daniele alle parrocchie AlCiGa
durerà appunto un’intera estate,
durante la quale il sacerdote originario di Predazzo avrà soprattutto un compito. «C’è un gruppo di
persone in parrocchia che è legato alla mia persona. Ma ciò che
fanno qui non lo fanno per me, ma
per Gesù Cristo. Vorrei far capire
loro che il servizio non viene reso
a me, ma alla bellezza dello stare
assieme. Vorrei quindi evitare la
situazione spiacevole del parlare
del parroco che c’era prima. Una
comunità matura si misura anche
da questi passaggi».
Don Daniele scherza sul fatto
che il suo bollettino parrocchiale
abbia spinto anche L’Arione a darsi una nuova impostazione e nuovi
contenuti. Vincendo le paure ed
affidandosi alla fantasia ed alla creatività si può fare ancora di più.
Intanto sono già fissati gli appuntamenti estivi. I ragazzi delle
medie dal 21 al 29 luglio andranno in campeggio a Tiarno di Sotto, quelli delle elementari dal 31
luglio al 7 agosto.
Il 27 luglio ci sarà la festa dell’inaugurazione della Chiesa dedi-
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Fcam lascia Trento
e completa il
rinnovamento
di Mattia Frizzera
Bilancio 2013 della Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello
chiuso con una piccola perdita (2mila 705 euro), in una fase complessa per la cooperazione visti anche i cali nei consumi di inizio
2014. Intervista con il presidente Luciano Maistri, che spazia tra le
questioni “macro” tra Sait e Dao ed una cooperativa in evoluzione
che da pochi giorni ha un nuovo direttore, Enrico Dietre.
Gli storici economici che an-
Economia
dranno ad analizzare la cooperazione trentina tra Novecento e
Duemila non si annoieranno certamente, anzi troveranno molti
spunti d’interesse nella Famiglia
Cooperativa di Aldeno e Mattarello. Perchè nell’immediata “cintura” di Trento si manifestano due
punti critici della cooperazione
trentina di inizio millennio: la concorrenza che Sait, consorzio di
secondo livello, fa direttamente
alle famiglie cooperative sue socie
e il “derby” nella cooperazione di
consumo fra Sait e Dao.
Nella relazione sul bilancio
2013 (perdita contenuta in 2mila
705 euro) Luciano Maistri ha detto
due frasi che ben sintetizzano lo
spirito del tempo. «Non possiamo
più guardare al consorzio cooperativo (Sait, ndr) come ad una religione che dà sicurezza e toglie i
pensieri. La sicurezza non c’è più
e i pensieri li moltiplica».
Ravina vs Aldeno
A mettere in difficoltà Aldeno
per quanto riguarda le vendite c’è
il negozio Sait di Ravina. Un Aldeno-Ravinense dei carrelli. «A
Ravina – spiega Maistri – fanno
orario continuato e c’è apertura
Luciano Maistri, presidente della Famiglia cooperativa di Aldeno - Mattarello. (foto
www.ftcoop.it)
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ARIONE
prolungata fino alle 21. Non hanno problemi di bilancio, perché va
tutto nel bilancio Sait, al quale partecipiamo attivamente anche noi».
I ricavi che Aldeno perde in favore di Ravina sono notevoli, una stima ragionevole di Maistri sui soci
Fcam che fanno la spesa a Ravina
viaggia su dati aggregati superiori
ai 250mila euro annui. Una soluzione favorevole per Fcam sarebbe far entrare il negozio di Ravina
all’interno dei propri punti vendita. Ma qui la partita si fa molto più
“macro”, perché coinvolge i delicati rapporti politico commerciali
tra Sait e Dao, nei quali Fcam gioca
un ruolo interessante. Perchè è vicina al capoluogo e perché ha
svolto un ruolo importante nella
critica alla gestione Sait.
A Trento in via Torre Verde, nel
negozio Conad Alpica (Aldeno,
Pinzolo, Carisolo) si giocava una
partita interessante nella sfida
commerciale cooperativa SaitDao: un negozio nel cuore di Trento, con prodotti Conad (marchio
nazionale di Dao). Un’opportunità che dava la possibilità a Maistri
di vedere in tempo reale la diffe-
renza tra i listini Sait e quelli di Dao.
Con quest’ultimi che spesso erano più convenienti.
L’ex Mattei in via Mazzini a Trento, ora rilevata da Lunelli.
nere per 4 anni l’acquisto delle
stesse quantità di pane da Fcam.
Il che vuol dire un introito garantito per Fcam di 50mila euro annui.
Fcam se ne va anche da via
Mazzini
Fcam abbandona del tutto il
capoluogo, con la vendita anche
della licenza dell’ex Mattei in via
Mazzini a Trento. Una vendita che
ha portato 90mila euro nelle casse della cooperativa. «Non è stato un investimento sbagliato – spiega Maistri – in questo caso non
siamo riusciti a trovare il personale che potesse gestire al meglio il
negozio nel centro cittadino».
Investimenti completati sui
negozi storici
«Dal punto di vista finanziario
– altro spunto nella relazione di
Maistri - l’aumento dell’indebitamento è arrivato al punto di massima tensione». Il che tradotto significa che «è terminata la fase di
modernizzazione, pro futuro il
compito sarà quello di gestire l’ordinario aspettando tempi migliori».
Nell’ultimo biennio quindi sono
stati sistemati i negozi di Aldeno,
Mattarello, Romagnano, Vela. «A
Mattarello, ristrutturando completamente il punto vendita, siamo riusciti a dimezzare la spesa preventivata che prevedeva anche un
ampliamento della superficie– aggiunge – limitando gli interventi di
ammodernamento ad un costo totale di 600mila euro».
Perplessità sulle iniziative
promozionali di Sait
Nella critica di Maistri alla gestione Sait c’è tra le altre cose anche quella sulle iniziative promozionali, un costo aggiuntivo sulle
spalle delle cooperative al quale
non corrispondono contestuali
vantaggi sul piano commerciale.
«L’addebito delle promozioni sul
nostro bilancio – spiega il presidente – significa, all’interno di voci
di costo totali per 50mila euro,
20mila euro annui di costi per ser-
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Economia
Fcam esce da Alpica
Un’iniziativa economica interessante quindi, che però si è conclusa al terzo anno con «un accordo senza oneri per la cooperativa
di Aldeno – spiega Maistri – con il
quale Andrea Cont (ex direttore
Fcam) e Fausto Girardi acquisiscono le nostre quote e proseguono nell’avventura con Dao. Alpica – aggiunge Maistri – al terzo
anno di attività era già andata in
utile. Cedendo le quote non abbiamo vincolato contrattualmente
Fcam a passare all’interno di Dao
come è già avvenuto per altre Famiglie Cooperative come Alta Val
di Non, Fassa, Albiano e Cortina».
Non c’è a che fare solo con gli
aspetti legati al ciclo economico,
ma sulle cooperative di consumo
ci sono appunto delle logiche politico-commerciali più vaste da tener conto. Maistri è però convinto che non tutto il male viene per
nuocere e che l’uscita di Fcam da
Alpica sia avvenuta in un momento complesso. L’apertura di Eurospar in via Manci a Trento, avvenuta il 16 dicembre 2013, «fa
certamente ombra, soprattutto
appunto ai negozi cooperativi sia
in via Torre Verde che in piazza
Lodron».
Tornando all’uscita di Fcam da
Alpica, nell’accordo commerciale fatto con Cont e Girardi l’impegno è comunque quello di mante-
Coop Italia, con il risultato quindi
di esserci portati in casa una forte
concorrenza».
vizi, inoltre sui prodotti omaggio
abbiamo Iva indetraibile per
10mila euro».
Economia
Le fusioni tra Famiglie Cooperative sono una soluzione ai
problemi?
«A mio parere parlare di fusioni significa introdurre un argomento di “distrazione di massa”». Maistri insiste sul fatto che ci siano altri problemi di sistema. Per esempio i costi eccessivi della gestione
del settore extra-alimentare (marchio Liberty), oppure il fatto che il
costo del lavoro incida in Sait per
una percentuale doppia rispetto
agli associati Dao. «Nel 2007 con
la fusione tra Aldeno e Mattarello
– spiega Maistri – si sono persi due
posti di lavoro, è abbastanza incomprensibile il fatto che i sindacati spingano sulle fusioni ben sapendo che all’atto pratico porterebbero solo a perdita di posti di
lavoro su base locale».
Superstore, aiuto alle cooperative locali o altra concor-
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ARIONE
renza in casa?
Prima che il bilancio 2013 del
Superstore Coop in via Degasperi a Trento uscisse sui media locali
(perdita di 900mila euro) Maistri
vedeva già sul lungo periodo una
possibile criticità. Sia per Fcam,
che per il sistema cooperativo trentino. «Superstore – spiega Maistri
– ci era stato presentato come una
soluzione per ottenere guadagni da
reinvestire sui punti vendita nelle
valli trentine. La prospettiva è invece quella di ulteriori perdite e
magari fra qualche anno il Superstore verrà gestito soltanto da
Enrico Dietre nuovo direttore Fcam
Andrea Cont ha lasciato
l’esperienza in Fcam, dedicandosi alla gestione diretta del punto
vendita Conad di via Torre Verde
a Trento. Dal 12 maggio il nuovo
direttore di Fcam è Enrico Dietre,
che proviene dalla Famiglia Cooperativa di Pergine, dopo aver diretto anche la Famiglia Cooperativa Lagorai di Roncegno. Dietre
avrà il compito di gestire 31 dipendenti, «potendo dedicare più
tempo all’azienda (vista l’uscita di
Fcam dai due negozi nel capoluogo, ndr) e dare attenzione maggiore
ad un controllo di gestione più
stringente».
Ascolto e comunicazione
Maistri conclude annunciando
un’operazione ascolto con soci e
clienti nei negozi Fcam, «per capire cosa è migliorabile ed ascoltare i consigli».
Chi esporta riparte
di Mattia Frizzera
Difficile anno 2013 anche per la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine.
Approvato il bilancio 2014 con un utile di 2milioni di euro. Raddoppiano le sofferenze (salite al 10%) e segnano un +20% anche le
partite anomale. In crescita l’impegno per i giovani e nel sociale.
maggio il centro di Aldeno era straordinariamente gremito, con difficoltà di parcheggio. Una lunga fila
in via Roma in direzione della sede
della Cassa Rurale. L’immagine di
una democrazia economica che
nonostante tutto, anche se don Lorenzo Guetti si sarà tante volte rivoltato nella tomba, conserva il suo
fascino. Quindi anche l’anziano che
fa fatica a camminare o chi esce
poco di casa trova il tempo e la
voglia di andare ad ascoltare l’assemblea della «sua cooperativa».
Il bilancio della Rurale di Aldeno e Cadine, terza tra le rurali
trentine per soci, quarta per utile
di esercizio, quinta per masse intermediate è stato approvato con
1620 voti. «Il 2013 è stato probabilmente – spiega il direttore Pio
Zanella – l’anno più difficile della
storia recente della cassa, nel
2014 ci aspettiamo ancora dei
colpi di coda della crisi». Il dato
degli impieghi netti (530milioni
519mila euro, -6,27% rispetto al
2012, -10,62% confrontandosi
con il 2009) mostra come le priorità di investimento delle aziende
siano congelate. «Alcune aziende
locali, che hanno sofferto nel 2009
– spiega Zanella – hanno avuto la
forza di invertire la tendenza. Hanno innovato e sono riuscite a ritagliarsi uno spazio all’estero».
In un momento di contrazione
interna della domanda quindi
l’estero diventa terra di possibile
sviluppo, per poter esportare il
nostro saper fare locale. Non viene creato lavoro in grande quantità, ma chi ha la forza di portare
avanti una propria idea può farcela. Nuova imprenditoria, che l’Europa vuole promuovere soprattutto in quattro direzioni: meccatronica, qualità della vita, servizi di
comunicazione ed informazione,
agrialimentazione.
Ad esempio tra le start-up
(nuove imprese dal carattere innovativo) c’è anche CoRehab
(www.corehab.it), che per un pezzo (e per una parte di credito) è
anche aldenese. Un’azienda che si
occupa di software di riabilitazione per traumatizzati, attività di recupero, controllo a distanza.
Al di là dell’eccellenza imprenditoriale, anche rafforzare le piccole reti conviene. L’iniziativa di
microcredito solidale (in collaborazione con la Caritas) ha portato
la Rurale a versare fino a marzo
I soci ascoltano la relazione del direttore Pio Zanella in assemblea.
(foto: Daniele Mosna)
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Economia
Nella serata di venerdì 16
Pio Zanella, direttore della Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine.
Economia
2014 aiuti a singoli o famiglie in
difficoltà per 325mila 841 euro.
Un’iniziativa, come ha ricordato
Zanella, che non ha una natura assistenziale, ma riesce a far rimettere in circolo nuove risorse.
Il quadro dell’economia in
cambiamento nelle zone “presidiate” dalla Rurale di Aldeno e Cadine vede calo dei consumi ed aumento della propensione a risparmiare (raccolta complessiva
737milioni 167mila euro,
+1,04%). Gli effetti più pesanti riguardano edilizia ed immobiliare.
«Sono raddoppiate le sofferenze
– aggiunge il direttore – arrivate al
10%, le partite anomale sono cresciute del 20%, le svalutazioni su
crediti nel 2012 raggiungevano
quota 20,2 milioni di euro, nel
2013 sono salite a 31,2milioni».
La Rurale Aldeno-Cadine riesce a mantenersi in salute: l’utile
netto è di 2milioni 8mila euro, i
costi operativi di gestione sono inferiori del 15% rispetto alla media
delle rurali trentine e si attestano
su 10milioni e 514 mila euro (3,44%). I dipendenti sono 103,
con una leggera prevalenza femminile (52). Tra i soci (5422) prevalenza maschile (3355), 1677
L’
12
ARIONE
donne e 390 persone giuridiche.
Il presidente Luigi Baldo ha
dato il via ai lavori assembleari nel
tendone di piazza Cesare Battisti
ad Aldeno con una parte straordinaria: l’introduzione di un limite ai
mandati (massimo 5, per un totale
di 15 anni in cda). Lo stesso Baldo non potrà ricandidarsi a maggio 2016.
Nella parte dedicata alle cariche sociali, confermati Roberto
Coser, Stefano Fadanelli e Paola
Zanotelli, tra i sindaci confermato
l’effettivo Mauro Gentili, eletto
come supplente Mauro Di Valerio. Premiati tre soci, fedeli alla
cassa dal 1963: Bruno Gottardi,
Vito Cont e Palmo Prada.
Vasta anche la sezione dell’impegno sociale della rurale. “Il conto dei sogni” coinvolge progetti
positivi e sorridenti, 7 iniziative con
una dotazione di 4mila 500 euro.
Poi educazione finanziaria ed anche introduzione all’esperienza lavorativa. In assemblea è intervenuta anche Alida Cramerotti, vicesindaco di Aldeno ed assessore
alle politiche giovanili, assieme a
tre ragazzi che hanno partecipato
nel 2013 al progetto del piano gio-
vani Arcimaga “Summerjobs”, lavorando all’interno della Cassa
Rurale. Un saluto anche di Emiliana Coser, che ha lavorato per 41
anni e mezzo nella banca di Aldeno. L’assemblea ha ricordato anche il vicedirettore Guido Cont e
la consigliera Carla Rossi.
Alla fine della sua relazione il
direttore Zanella ha spiegato le
motivazioni che hanno portato la
cassa ad istituire Alca immobiliare
srl, azienda che ha come scopo la
partecipazione alle aste immobiliari
per tutelare il credito della cassa.
Un’esigenza sorta per evitare che
il Castello di Ravina potesse essere venduto per meno di 500mila
euro, quando il valore di mercato
reale si aggira sui 2milioni di euro.
Per gli amministratori della Cassa Rurale Aldeno e Cadine è stabilito un compenso di mille euro annui più un gettone di presenza di 150
euro per ogni riunione del cda. Infine per diventare soci servono 180
euro, che scendono a 80 per chi
ha meno di 30 anni. Una politica
per favorire i giovani, tanto che «nell’ultimo anno su 280 nuovi soci –
conclude Zanella – ben 80 hanno
meno di 30 anni».
I ragazzi di Summer job con la vicesindaca Alida Cramerotti.
Nata per correre
di Mattia Maistri
Intervista a Carla Damin, aldenese di adozione e pluricampionessa
di corsa, sia in pista che su strada, sia nei percorsi campestri che in
montagna.
colma di talenti. Ci lascia in dote,
fin dalla nascita, un insieme di potenzialità che nel corso della vita,
quando si esprimono, a volte sorprendono noi e chi ci sta intorno.
A qualcuno, ad esempio, la natura
trasmette il ritmo nel sangue, a
qualcun altro regala l’occhio visionario del pittore. A Carla Damin
ha donato senza dubbio una vocazione per lo sport. Si capisce
subito che la timida persona che
ha accettato, pur con qualche perplessità, di farsi intervistare, ha una
marcia in più. Lo si coglie non solo
dai risultati sportivi conseguiti in
pochissimi anni, ma soprattutto
dalla naturalezza con cui ne parla.
La naturalezza tipica di chi sa di
avere una dote, ma non per questo lesina fatica e sacrifici per esprimerla al meglio. Perché anche in
questo modo sente di riuscire a
trovare la propria realizzazione.
Carla, aiutaci a capire chi
sei e come sei giunta ad Aldeno.
Sono una persona semplice,
arrivata ad Aldeno 27 anni fa per
amore, cioè per vivere con mio
marito Ivano Carpentari. Qui mi
sono trovata bene, anche se, all’inizio, ho sofferto un po’ di solitudine, visto che il lavoro di mio
marito (carabiniere) lo teneva
spesso lontano. Poi sono nati i miei
Carla Damin, vincitrice della Maratonina di Trento 2012.
due figli, che ora hanno 22 e 24
anni, e anche grazie a loro mi sono
aperta di più alla vita di paese.
Benché continui a rimanere una
persona piuttosto riservata.
Andiamo subito al dunque.
Tu rappresenti un grande talento sportivo, seppur espresso
in un’età in cui, al giorno
d’oggi, si è poco considerati.
Come si è manifestata questa
tua grande passione?
È vero ho cominciato tardi a
fare sport a livello agonistico, ma
sono riuscita comunque a prendermi le mie belle soddisfazioni. Anche perché, beh sì diciamolo, sono
forte. E poi ho sempre amato lo
sport, fin da ragazza, anche se per
un motivo o per l’altro non ho avuto modo di praticarlo. Alle scuole
medie mi avevano notato durante
una corsa campestre ed ero stata
tesserata per una società. Poi,
scuola e lavoro, anche per aiutare
mia mamma che era sola, mi hanno allontanato dalla pratica.
Finché...
Finché, circa quindici anni fa, i
miei figli hanno voluto giocare a
calcio e in questo modo, con la
L’
ARIONE 13
Personaggi
La natura è una cornucopia
scusa di accompagnarli, mi sono
avvicinata a questo sport che avevo sempre amato, fin da ragazzina. Dal semplice accompagnamento, all’attività diretta in società il passo è stato breve: ho partecipato al corso per allenatori di
calcio giovanile e, successivamente, ho allenato i Primi Calci e i Pulcini.
Un’allenatrice donna. Nessuno sguardo strano da parte
di qualcuno?
Qualche occhiata particolare
c’è stata. Basti pensare che al corso ero l’unica donna su quaranta
partecipanti. Ma volevo allenare e
quando mi metto in testa una cosa
non c’è nessuno che mi possa fermare. E poi il rapporto con i bambini è stato straordinario. Con loro
e le loro famiglie mi sono sempre
trovata benissimo.
Personaggi
Il calcio, dunque. Ma non è
questo lo sport per il quale è
venuta l’idea di questa intervista. Parlaci, allora, di quello
che è successo dopo aver allenato i piccoli calciatori.
Contemporaneamente al calcio
è venuto il tempo del judo.
Non era proprio quello che
mi aspettavo...
Per qualche anno ho praticato
judo arrivando a conseguire la cintura nera. Anche in questo caso
tutto è cominciato grazie all’attività dei miei figli. Pensa che all’inizio ero contraria a questo sport
perché lo ritenevo violento, e invece ho dovuto ricredermi. Anzi,
lo consiglio vivamente a tutti i giovani perché permette di formare,
come pochi altri, sia il corpo che il
carattere.
Ma quando è arrivato il
momento della corsa e dei tuoi
successi?
Con calma. Diciamo che mentre continuavo ad allenare, circa
sette-otto anni fa ho cominciato ad
andare a correre in campagna,
quasi tutte le sere. E una sera, nel
periodo natalizio, suonò alla porta
Oltre al calcio e alla corsa c’è anche lo judo nel “menu sportivo” di Carla.
L’
14
ARIONE
Carla Damin, anche allenatrice dei piccoli calciatori alla S.S. Aldeno.
Fulvio Zandonai, che all’epoca
non conoscevo neppure, e mi chiese se volevo iscrivermi alla società sportiva Trilacum e fare le gare
con loro. Io non volevo, ma poi a
gennaio mi comunicò che mi aveva iscritto, a mia insaputa, al cross
della Vallagarina. Nonostante i
dubbi, decisi alla fine di provare e
mi classificai settima nella mia categoria. Fulvio continuò a spronarmi a proseguire su questa via, anche se non mi vedevo portata per
la competizione. Ma i risultati cominciarono ad arrivare prestissimo:
già la domenica successiva al cross
della Vallagarina ottenni un terzo
posto a Villa Agnedo. E da allora
non mi sono più fermata, arrivando a fare anche 54 gare in un solo
anno.
In quali specialità ti sei cimentata?
Tutte: dalla corsa campestre a
quella in montagna, dalla strada
alla pista. Anche se alla fine ho
deciso di specializzarmi in particolare su queste ultime, dove è pos-
sibile ottenere maggiori miglioramenti.
Un’escalation rapida che ti
ha portato a trionfare in tutte
le specialità. Veniamo finalmente al tuo palmares.
Sono stata campionessa provinciale e regionale quasi tutti gli
anni nelle diverse specialità. Ma i
risultati di cui sono più orgogliosa
sono i tredici campionati nazionali
vinti dal 2007 a oggi, nella corsa
campestre e in pista sugli 800,
1500 e 3000 metri. In quest’ultima specialità ho ancora il record
italiano di categoria.
Correre da sola tutti i giorni, per le strade di campagna,
non è noioso?
Assolutamente no. Mi piace
correre e sentire tutti i rumori intorno. Sono loro la mia musica di
accompagnamento.
Mai pensato di cercarti un
allenatore?
E perché mai? Pensa che una
volta, dopo una delle prime vittorie, qualcuno mi chiese chi fosse il
mio allenatore. E io in imbarazzo,
non sapendo che dire, indicai mio
marito. Da allora è diventato il mio
“allenatore per finta”, anche se non
perde occasione di seguirmi e di
farmi sentire tutta la sua vicinanza.
A fronte di questa rapida e
brillante carriera avrai sicuramente fatto esperienze molto
diverse. Qual è il ricordo più
bello che conservi?
Tutte le corse sono belle e così
tutte le vittorie, naturalmente, anche se lì per lì non te ne accorgi. Le
emozioni più forti, infatti, non le provi alla fine della gara, ma dopo,
quando ci ripensi e capisci che ce
l’hai fatta. Come lo scorso autunno a Belluno, quando in due giorni
ho vinto ben tre titoli italiani: sugli
800, i 1500 e i 3000 metri in pista.
E il ricordo più triste?
Una lunghissima scia di vittoria, alla faccia del tempo che
passa.
Il corpo mi sostiene e spesso
mi capita di lasciare alle mie spalle
atlete più giovani, come poco tempo fa durante i Campionati Assoluti in pista a Trento.
Rivelaci il tuo segreto!
Con il marito, Ivano Carpentari, “allenatore per finta”, dopo l’oro ai Campionati
italiani di corsa campestre (Montecatini Terme, 5 aprile 2014).
L’
ARIONE 15
Personaggi
Riccione 2012: record italiano 3000 m.
Nessun segreto. Leggo qualche rivista specifica e cerco di
mettere in pratica quello che c’è
scritto. Ma il mio è un allenamento molto “fai da te”. Possiamo dire
che non riuscirei a ottenere risultati senza costanza. Ogni giorno,
specialmente la mattina presto,
corro da sola nella mia palestra,
ovvero le campagne di Aldeno.
Sole, pioggia, neve non mi fermano mai, perché anche quando le
condizioni esterne non ti aiutano,
bisogna sforzarsi e fare leva sulla
propria forza di volontà. Forse è
proprio questo il mio segreto: non
mollare mai. Forse sono pazza, ma
in fondo mi piace fare fatica.
Non lo dimenticherò mai. Al
termine di una gara vinta, una persona che credevo mia amica, invece di condividere la gioia con
me, mi aggredì verbalmente in
modo brusco perché avevo promesso di gareggiare in staffetta con
un’altra atleta e non con lei. La sua
violenza fu così scioccante e inaspettata che andai da mio marito
e gli dissi che non avrei mai più
corso. Per fortuna i veri amici esistono e mi hanno fatto cambiare
idea. Da quella volta ho imparato
a distinguere chi ti è vicino davvero e chi lo fa per apparenza.
Personaggi
Lasciamo alle spalle il passato. Come ti vedi proiettata nel
futuro?
Continuerò a correre, di sicuro. Ma so anche che l’età è quella
che è e allora penso proprio che
mi piacerebbe trasmettere a qualche bambino la passione e la voglia di correre. Vorrei che qualcuno crescesse nella bellezza della
corsa.
Nel profondo cosa rappresenta per te correre?
Una risposta la puoi trovare in
un testo che ho scritto di getto tempo fa. Non mi sento di aggiungere
altro. È tutto scritto là.
Amo correre, tanto che a volte
mi sembra di appartenere a un
mondo diverso. Quando a qualcuno spiego che mi piace correre,
mi guarda con gli occhi straniti.
Come posso spiegare a questa gente che correre emoziona,
permette di scoprire i propri limiti,
il proprio corpo, tutto quello che
circonda?
Come posso spiegare che alzarsi alle cinque del mattino per
andare a correre mi permette di
preparare mente e fisico alle fatiche quotidiane?
Come posso spiegare che correre nel silenzio mi permette di
ascoltare suoni nuovi?
Come posso spiegare gli incontri del mattino con lepri e caprioli,
vedendo il mutare delle stagioni?
Avete mai corso incontro al
sole o sotto una luna candida?
Avete mai corso sotto la pioggia e sentito il profuma che la terra
umida rilascia?
Avete mai corso insieme al vento, che ti asciuga il sudore?
Come posso spiegare...che la
corsa emoziona?
Belluno, 6-7 settembre 2013 - Campionati iatliani: oro negli 800 m, oro nei 1.500 m, oro nei 3.000 m.
L’
16
ARIONE
A
Malga Albi
c’erano 3 faggi...
di Giovanni Mosna
Un monumento vegetale che non c’è più. Ci sono cose più importanti delle quali indignarsi, ma la distrazione, la superficialità, la mancanza di cura non sono segni di quell’amore che diciamo di sentire
per i nostri paesi.
schi e per i prati; funghi a parte, è
una cosa che mi fa star bene. Così
ci sono dei luoghi cui mi sono affezionato, nei quali mi piace tornare e ai quali ripenso spesso con
piacere. Non sono luoghi straordinari ma nemmeno ordinari, almeno per me, e sono anche qui
nei dintorni sulle nostre montagne.
Uno di questi è Malga Albi.
La trasformazione che ha subito in questi anni mi ha lasciato
perplesso, mi è sembrato un intervento fatto senza cuore e senza una
chiara prospettiva come spesso
succede dalle nostre parti: visto
che ci sono i soldi, facciamo. Voglio dire che mi sembra che a monte non ci sia nessun progetto che
riguardi in modo specifico l’intero
territorio, ma proprio nessuno.
Passando per la stradina che
esce dal bosco e attraversa la conca dell’Albi, a destra si vede la ex
malga, a sinistra verso sud si apre
un bel prato costeggiato da una
stradina che più avanti si perde nei
boschi. Quel prato si chiama Mandron. Lungo la stradina, fino a
qualche mese fa, c’era un monumento vegetale straordinario: tre
faggi maestosi all’ombra dei quali
d’estate nelle ore più calde riposavano le vacche. Spesso ci sono
stato anch’io semplicemente ad
ammirare, a lasciarmi commuovere da quell’intreccio di rami e dalla potenza quasi muscolare di
quelle forme e insieme per gustare
un caffè o un buon dolce preparato dai bravissimi gestori del locale
vicino.
Alcuni mesi fa, sull’aia di un
amico ho visto alcuni enormi tronchi di faggio pronti per essere “ste-
Acquerelli
Mi piace passeggiare nei bo-
L’
ARIONE 17
Acquerelli
ladi”. Ne ho chiesto la provenienza e mi sono sentito rispondere:
- L’è quei che te piaseva a ti,
quei del Mandron.
Gelo.
- I do pù picoi però, quel pù
grant i la lassà.
- E perché i l’ha taiadi?
- I ha dit che i vòl veder prà…
- Ma se i vòl veder prà, che i
taia le zese! O no? Po’ figurete
cossa ghe interessa del prà: i ha
fat ‘na malga senza stala!
All’inizio dell’estate sono tornato al Mandron. Mi sembrava
che il solitario stesse bene e ho
pensato in uno slancio di comprensione che forse, al limite, come
si dice, l’intervento lo valorizzava
ne metteva ancor più in risalto le
caratteristiche straordinarie, certo
però che il gruppo era un’altra
cosa… insomma, pur non comprendendo le ragioni di fondo dell’intervento, mi sono lasciato consolare…
Un po’ di tempo dopo sono
tornato sull’aia di quell’amico e ho
visto un paio di altri enormi spezzoni di tronco di faggio. Cercando di nascondermi un’evidenza
che mi sembrava un affronto troppo grande alla mia bonomia, gli ho
chiesto:
- Ma non avete ancora finito
di stelarli quei faggi?”
- Sì… quel lì l’è ‘n altro”
- ‘N altro?.. e ‘ndò erelo?
- Lì, l’è quel altro.
- … Quelo?
- Sì.
- Ma sé mati? E perché, chi
èl che decide?
L’
18
ARIONE
- No so perché, ma i ha deciso i forestali…
”Roba da pararli a peade fin
ai Mandretti” ho pensato fra me e
me.
Sono stato male per la rabbia
tutto il pomeriggio, misurandomi
con l’impotenza e covando un rancore nero. Non c’è più nulla da
fare, il faggio non ci sarà più.
Come dice un mio caro amico,
quando cancelli un pezzo di paesaggio che si è costituito nel corso
dei millenni, sperperi un patrimonio che poi non ci sarà più, mai
più.
Questo non vuol dire che non
si possa mai intervenire, realizzare
qualcosa, costruire il nuovo, ma al
posto di quello che cancelli devi
metterci un pezzo di anima. Ci
vuole però consapevolezza profonda della propria identità e conoscenza del contesto nel quale si
va ad operare. Se ci sono questa
consapevolezza e questa conoscenza, allora non c’è alcun timore né di confrontarsi con il passato né con la natura. Ma questo
sarebbe un lungo discorso…
Così, non sapendo che altro fare, ho scritto una mail indirizzandola al Comando del corpo
Forestale che a sua volta l’ha girata all’Ufficio Forestale Distrettuale di Trento. Un po’ me ne vergogno, una mail da suddito, non
da cittadino, una mail prona, pronta ad accettare una qualche spiegazione purché fosse una spiegazione. Non volevo dare l’impressione di essere il solito ambientalista fanatico pronto a cercare un
po’ di visibilità sulla stampa locale. Insomma ho chiesto spiegazioni circa le ragioni tecniche del taglio sottolineando come un albero
di 140 cm di diametro alla base,
oltre quattro metri di circonferenza che vegeta a 1400 m. s.l.m.
cessa di essere un albero e diventa un monumento vegetale che si è
costituito durante centinaia e centinaia di stagioni, probabilmente più
di trecento anni.
Ho ricevuto la risposta che copio qui sotto.
In riferimento alla questione
da Lei posta relativa al taglio di
piante di faggio in località Malga Albi si rileva che, sulla base
delle informazioni raccolte, l’intervento doveva interessare in
un primo momento solamente i
due esemplari di dimensioni minori.
Il taglio di questi soggetti era
finalizzato a mettere in maggiore evidenza l’esemplare di faggio con caratteristiche dimensionali e di portamento considerevoli, come da Lei ben descritto.
Purtroppo durante le operazioni di abbattimento si è determinato lo strappo con conseguente rottura di uno dei rami
di dimensioni maggiori dell’altro faggio, quello di dimensioni
rilevanti. A quel punto quest’ultima pianta si presentava severamente danneggiata determinandone da un lato uno stato di
degrado sotto l’aspetto estetico/
paesaggistico, dall’altro uno
scadimento della sua integrità e
Il responsabile dell’Ufficio
Distrettuale Forestale di Trento
Lascio a chi legge le valutazioni su questa risposta.
È andata così. Forse nessuno
si è accorto di quanto fossero belli
quei faggi, forse qualcuno no li ha
nemmeno degnati di attenzione.
Capita, è colpa dell’abitudine.
Molte volte abbiamo bisogno che
venga un estraneo a risvegliare la
nostra attenzione, a farci notare
quanto sia bella quella facciata,
quell’architettura, quel ritaglio di
paesaggio. Non so quanto serva
alimentare polemiche e gridare allo
scandalo. Forse qualcuno penserà anche che si tratta di una questione oziosa, che soprattutto in
periodi come questo ci sono cose
più importanti per cui indignarsi. È
vero, le famiglie che faticano ad
arrivare alla fine del mese, gli anziani in difficoltà, i bambini cui
manca il necessario sono più importanti di un faggio. Ma episodi
come questo non sono slegati dalla
realtà sociale, sono comunque il
segno di un modo di rapportarsi
con il mondo, lo stesso mondo di
cui facciamo parte noi, gli anziani,
i bambini, gli animali, la natura in
generale.
Il motivo per cui mi sono sentito in dovere di riportare questa
piccola storia non è, lo ripeto,
quello di alimentare polemiche o
di individuare colpevoli, vorrei soltanto che servisse ad aumentare
l’attenzione. La distrazione, la superficialità, la mancanza di cura non
sono segni di quell’amore che diciamo di sentire per i nostri paesi,
per le nostre montagne, per la nostra gente. Sarebbe bello ad esempio che a qualcuno venisse in mente di promuovere un censimento
degli alberi più significativi della
nostra zona o dei paesaggi più pittoreschi o dei luoghi più caratteristici oppure di promuovere una
conferenza sulle modalità di coltivazione dei boschi e dei prati. Sarebbe un buon modo per cominciare a prenderci cura in modo un
po’ più serio del nostro territorio
e di noi stessi.
L’
ARIONE 19
Acquerelli
stabilità sotto l’aspetto fitosanitario in quanto la rottura di grosse branche è spesso via preferenziale di ingresso di agenti
patogeni.
L’entità del danno era tale da
suggerire il taglio di abbattimento anche del faggio più imponente, taglio che da non previsto si è invece rivelato inevitabile e riconducibile a cause di
forza maggiore e non a criteri
tecnici di scelta e selezione.
Il materiale derivante dall’abbattimento è stato ceduto
dal Comune di Garniga ad alcune associazioni che operano
nell’ambito del Comune stesso
e tutta la questione è stata gestita direttamente dal custode
forestale su incarico dell’Amministrazione comunale, informando peraltro la stazione forestale
competente per territorio.
Auspicando di aver dato risposta esauriente alla Sua legittima richiesta si porgono distinti saluti.
L’incredibile...
Silvio Fioretti
di Aldo Fioretti
Le tante prove di Fioretti, rimasto nella mente degli aldenesi per la
sua forza fisica fuori dal comune.
Silvio Fioretti è nato ad Alde-
Storia
no il 7 agosto 1906 da Eugenio
Fioretti e Fiore Decarli di Romagnano. Le origini della famiglia Fioretti risalgono circa all’anno 1620/
Silvio Fioretti, in una giornata di festa.
L’
20
ARIONE
25, provenienti dalla Toscana e
stabilitasi a Garniga Terme in Località “Piazza”.
C’era già stato pochi anni prima un altro Silvio Fioretti, nato nel
1875 e morto a 28 anni a causa
della rottura di un’arteria nel sollevare un tronco di pioppo.
Silvio si è sposato il 31 dicembre 1938 con Severina Mosna,
hanno avuto 9 figli (una morta nel
1949 a solo un mese di vita), tra i
quali anch’io, Aldo, che sono il secondo dei nove.
Mio padre fin da piccolo dimostrò di essere taciturno e piuttosto
introverso. Nel medesimo tempo
nascondeva alcune doti tra cui la
calma e sopratutto la forza fisica.
Ed è quest’ultima qualità che mi
induce a descrivere alcune sue
gesta.
Già all’età di otto anni aiutava
il nonno Cesare a svolgere i lavori
campestri.
Uno di questi lavori consisteva
nello spingere “la barela de
“strameti”(carriola piena di giunchi di mais) da campagna fino a
casa, tanto da mettersi in testa che
quello era il motivo per cui aveva
le braccia 20 centimetri più lunghe
del normale.
A 13 anni un giorno tornato a
casa da scuola vide dei sacchi di
farina sul vecchio carro, posò la
borsa di pezza per terra pensando :«Se ce la fa mio nonno a por-
senza volerlo, con la testa su una
stufa di ghisa procurandogli un
trauma cranico. La sua passione
prevalente, comunque, era il sollevamento pesi, infatti quando
c’era da alzare o spostare certi
pesi con le braccia, sembrava divertirsi.
Alcuni esempi di cui sono io
stesso testimone:
Prendeva un sacco di grano, di
100 chili da terra e lo alzava sopra la testa con le braccia tese al
cielo.
Una volta in campagna, eravamo solo lui ed io e siccome non
voleva fare brutta figura mi disse:
«guarda in giro che non ci sia qualcuno, perchè voglio vedere se riesco ancora a sollevare in aria con
una mano l’aratro». L’aratro era
di metallo e pesava circa 30 chili
(chiamato volta orecchio) tutto
sbilanciato e non facile da sollevare con una mano.
Lo afferrò bilanciandolo e
stringendo i denti ci riuscì per un
attimo e poi lo lasciò cadere. Da
notare che all’epoca aveva ben 73
anni.
Altre “gesta” tramandate
El diaolon da ciusol (Chiusole) “sfida a tiradito”
E’ una scommessa basata sulla forza fisica. Si dà il caso che
all’epoca le scommesse di forza
fisica erano all’ordine del giorno,
orbene un giorno trovandosi con
gli amici in un’osteria di Pomaro-
Storia
tarli di sopra forse ce la faccio anch’io» e così provò, se lo mise sulla
schiena ed incredulo lo portò al
secondo piano non immaginando
che quel sacco pesava 100 chilogrammi.
Col crescere divenne sempre
più forte ed i suoi compagni lo invitavano a compiere sfide e scommesse varie. Era consapevole della
sua forza e purtroppo nessuno di
noi figli riuscì mai, nemmeno in età
adulta, ad eguagliarla.
Il pugilato, anche se non era
la sua vera passione, gli ha procurato qualche inattesa soddisfazione. In un allenamento da dilettante Silvio, incitato dal “suo maestro di boxe” (così lui chiamava
l’allenatore) colpì quest’ultimo e
lo atterrò mandandolo a finire,
La raccolta delle mele a casa Fioretti.
L’
ARIONE 21
lo improvvisarono una scommessa a “tiradito” con un giovanotto di Chiusole ( detto “el diaolon da Ciusol”) per la sua losca figura, dotato di una forza
eccezionale. Per spiegare meglio
: il “tiradito” consiste a chi tira di
più con il rispettivo dito medio
della mano mettendosi uno di
fronte all’altro come il tiro alla
fune. In pratica anche quella volta Silvio vinse una damigiana di
vino che poi venne bevuto fra
tutti gli amici.
nè dopo, riuscì ad atterrare quell’orso)
do il tutto. (testimone un certo
“Borgognoni” di Aldeno).
Il capovolgimento del carro
pieno di letame
Quando doveva scaricare il letame dal carro il cui contenuto si
aggirava sui 15 quintali (tra carro
e letame) non si limitava a svuotarlo con la forca (tridente) ma per
risparmiare tempo si metteva di
schiena a fianco del carro stesso e
spingendosi con le sue possenti
braccia capovolgeva tutto l’insieme (carro più letame ) per terra.
Trasporto della saccarina
Durante l’ultima guerra lo chiamarono a Mattarello perchè avevano bisogno di portare di nascosto e di notte un sacco da 110 chilogrammi. Successivamente venne a sapere che si trattava di “saccarina”. Trasportò il materiale da
Mattarello a Besenello lungo i
“tomi” dell’Adige con la promessa di una bella mancia. Così accettò e dopo diverse fermate ci riuscì.
L’atterramento del bue
Era sorprendente quando per
misurare la sua forza, prendeva
il bue “morello”(5 quintali di
peso) per le corna e lo costringeva a girare sottosopra la testa. Per non essere strozzato il
bue cadeva per terra con le zampe all’aria.
Storia
L’atterramento dell’orso
Un giorno andò a visitare il circo equestre a Trento. La scommessa consisteva nell’atterrare un
orso in piedi, alto due metri, del
peso di due quintali circa, protetto con dei guantoni.
Convinto dai compagni si avvicinò al plantigrado abbracciandolo e spingendolo, ma questo rimaneva istintivamente in piedi. Allora mio padre, non trovando altra maniera, usando la sua proverbiale forza lo sollevò letteralmente
di peso e quindi con una spinta
l’orso cadde a terra come un sacco di patate. (nessuno, nè prima
L’
22
ARIONE
Il sollevamento del carro
pieno di ghiaia
Un’altra volta con il carro con
sopra una “benna” piena di ghiaia
sulla strada che porta in campagna dell’Ischia Besena, incontrava l’autocarro condotto dal “Galina del Molin de Zimom”. La strada purtroppo era stretta ed i due
mezzi non riuscivano a svincolarsi. Allora Silvio senza proferir parola andò dietro il carro lo prese
per le “velude” (code) e con stupore riuscì ad alzarlo e spostarlo
quel tanto (circa 30 cm) che bastava per potere così, proseguire
il loro viaggio (testimone il suddetto Galina)
Il sollevamento dei sacchi di
frumento
Ogni tanto di nascosto faceva
le prove per testare la sua forza
che consistevano nell’alzare 5 sacchi da quintale posti in precedenza sopra il tavolo, mettendosi con
la schiena sotto di esso e sollevan-
La spinta della carriola
Durante la vendemmia (posso
testimoniarlo personalmente) le
casse dell’uva erano di legno e
quando erano piene bisognava
metterle sulla carriola (barela)
anche questa di legno con la ruota
contornata da un cerchio di ferro.
Ebbene, Silvio non ne caricava una
sola (50/60 kg) bensì cinque percorrendo anche 200 metri su un
solco di terra con la ruota infangata fino al “boz” (il perno della
ruota della carriola) dove prima
erano cresciuti “i strameti” (piante
di mais).
Oggi naturalmente i tempi sono
cambiati, la forza fisica serve relativamente perchè viene sostituita
dalla tecnologia. Comunque si potrebbe asserire che a quei tempi mio
padre avrebbe potuto emergere in
uno sport come il sollevamento pesi,
ma che (come mi diceva sempre)
preferiva il lavoro in campagna e la
tranquillità della famiglia.
Le nostre radici in
di Camillo Stedile
Bosnia e nell’Agro
Pontino
Un viaggio nella storia di Aldeno dell’Ottocento, tra inondazioni e
albori dello sviluppo socio-economico.
l’Ottocento con la morte in esilio di
Napoleone Bonaparte, avvenuta
nell’anno 1821, quando il grande
stratega Imperatore dei Francesi fu
platealmente sconfitto dagli eserciti
riuniti di mezza Europa nella famosa battaglia di Waterloo in Belgio,
ponendo fine ad un lungo periodo
di guerre che hanno coinvolto anche il nostro territorio. Negli anni
che seguirono si fecero anche ad
Aldeno i conteggi dei danni e delle
razzie perpetrate dall’esercito francese, concludendo il contenzioso,
con il consenso unanime dei cittadini danneggiati, nella formazione
del Fondo pro Campanile di Aldeno, versando i residui crediti di
guerra in un Conto comune.
L’amministrazione di quel fondo si esaurì nell’anno 1884 con la
realizzazione di un campanile, che
è tuttora vanto del paese. E’ bene
anche ricordare a tutti noi e ai posteri che la saggezza dei nostri avi
seppe ben utilizzare quei risparmi
dando vita a quel Conto di Risparmio e di Credito, antesignano della
futura Cassa Rurale, fondata a fine
secolo quasi in contemporaneità
con la Famiglia Cooperativa di
Consumo.
Facendo un passo indietro nel
tempo, voglio ricordare e citare le
gravi epidemie che colpirono il
Trentino in genere e il nostro territorio, come le epidemie del 1836 e
del 1855 che obbligarono le autorità civili e religiose diAldeno a prendere provvedimenti per il trasferimento del cimitero pubblico, in località Bagnere ai bordi pedemontani a nord del paese. Nell’occasione fu pure eretta la bella chiesetta votiva in località Postal, per
iniziativa benemerita della famiglia
del medico Gottardi, proprietaria
del maso stesso.
Altre malattie si diffusero ma-
lauguratamente nel contempo anche in agricoltura come la filossera
della vite con la peronospora, ancor oggi combattuta, e la cosiddetta
pebrina, morbo del baco da seta,
coltura introdotta dai paesi dell’Est
per prodorre della splendida seta.
La coltura del gelso produttore di
foglia per bachi e la piacevole tenuta dei bachi da seta rappresentava infatti una proficua integrazione al reddito delle nostre famiglie.
Ma le vicende belliche e con
esse i guai non erano finiti: nel vicino Lombardo-Veneto covava il
movimento irredentista italiano
esploso nei moti risorgimentali. Le
Cortile della chiesa di S. Francesco a Mahovljiani, in Bosnia. (Foto Paolo Perotto)
L’
ARIONE 23
Storia
Iniziamo il nostro viaggio nel-
Storia
notizie delle guerra d’indipendenza, gli echi delle battaglie di Solferino e San Martino, la sconfitta dell’Austria Imperiale, l’impresa dei
Mille e la proclamazione dello Stato d’Italia sotto Casa Savoia arrivarono anche nelle nostre terre. Ma
nella memoria dei nostri vecchi, il
quarantotto più che il risorgimento
richiama il ricordo di una grande
inondazione in tutta la vallata del fiume Adige, che provocò l’allagamento di ogni cosa in una campagna ben coltivata e pronta per un
buon raccolto.
Tornando alle storie di emigrazione, nell’anno 1982 si è celebrato ad Aldeno il Centenario dell’Emigrazione degli Aldeneri verso
la Bosnia (Bosgna) con un Incontro storico organizzato unitamente
al Circolo Trentino-Pontino di
Roma. Anche nell’Agro Pontino
emigrarono molti nostri concittadini. La migrazione fu causata dalle
esondazioni del fiume Adige.
Lo straripamento dagli argini del
fiume interessò tutto il nostro territorio lambendo anche parte della
boscaglia che limitava il paese,
Coloni trentini provenienti dalla Bosnia.
L’
24
ARIONE
sommergendo tutti i campi coltivati di fiorenti vigneti e dai tanti gelsi utilizzati in quel tempo per l’allevamento dei bachi da seta, la maggiore attività per il sostentamento
delle famiglie. Le pergole e naturalmente tutta l’uva rimasero immerse nel pantano compromettendo
così l’intero raccolto.
Fu così che le famiglie furono
costrette a utilizzare quei pochi risparmi al tempo accantonati e non
solo, indebitarsi per potere reperire il minimo necessario per vivere. A quel tempo la Cassa Rurale
non esisteva ancora, essendo stata
fondata nel decennio successivo
(1896).
Fu quindi in seguito a quella rovinosa inondazione e le successive
altre calamità di natura agricola, che
il governo centrale di Vienna si
mostrò sensibile alla situazione del
Sud Tirolo Italiano cercando di trovare delle risposte alla grave situazione venutasi a creare.
In quel tempo l’Impero Austroungarico comprendeva una vasta fetta di Jugoslavia, Romania,
Ungheria, Cecoslovacchia, natural-
mente l’Austria ed il Sud Tirolo con
Friuli-Venezia Giulia.
Nacque la proposta di individuare territori qualificati per l’accoglimento di persone, famiglie e
piccole comunità trovatesi a vario
titolo in difficoltà e spesso in grande indigenza.
Una prima idea fu quella di individuare dei territori, al’interno
dell’ impero, che potessero ospitare le famiglie più in difficoltà.
Furono così inviate sui luoghi prescelti delle delegazioni per visionare eventuali possibilità. Per
quanto riguarda la responsabilità
di individuare i soggetti o le famiglie bisognose, il compito fu demandato ai comuni e alla sensibilità del curato del paese.
I Balcani e in particolare la Bosnia, furono scelti per Aldeno considerata la situazione più simile al
nostra, sul piano orografico ed
ambientale. Partirono così dal paese 28 nuclei famigliari di 7-8 membri ciascuno per Banja Luka e dintorni. La stessa operazione fu utilizzata nell’esodo verso l’Agro Pontino. (A riguardo interessante rimane il libro di Paolo Perotto)
Successivamente a questo esodo verso i paesi est europei e verso l’ Agro Pontino, va ricordata
anche la migrazione verso l’America sia del nord che del sud, dove
tuttora troviamo figli di nostri compaesani molto legati alla propria
provenienza.
Emigrati e discendenti che oggi
sono in giro per il mondo in numero almeno pari ai residenti nella nostra Provincia.
“Almeno i nomi”
a cura del Laboratorio
di storia di Rovereto
Una ricerca del Laboratorio di storia di Rovereto che dà visibilità ad
una folla di anonimi, di persone scomparse, mettendo luce su una
parte di storia trentina. Il ricordo di alcuni deportati durante la Seconda guerra mondiale.
di una ricerca, con la quale il Laboratorio di storia di Rovereto ha
ricostruito le biografie di oltre 200
civili trentini deportati nei lager del
Terzo Reich: un lavoro durato alcuni anni, che si è sviluppato consultando pazientemente archivi famigliari, archivi pubblici italiani e
europei, mettendo in luce le vicende e i destini individuali, cercando, insomma, di dare visibilità a una “folla di anonimi”, di
scomparsi, ma anche a un pezzo
di storia trentina.
Uomini e donne prigionieri,
chiusi in lager o in penitenziari a
scontare la colpa collettiva di una
guerra fratricida. Donne e uomini
che da quel “fondo”, da quel “laggiù”, non sono più riemersi, nemmeno se e quando hanno riattraversato i cancelli dell’”Arbeit macht frei” vivi, ma ripiegati sulle ferite e su un dolore insanabile.
Provenienti da quasi tutte le
zone del Trentino, hanno avuto vicende e destini individuali diversi
e complessi. Molti hanno seguito
percorsi tormentati attraverso le
“nostre” tragedie del Novecento:
l’emigrazione, i campi di battaglia
e di prigionia della prima guerra,
il fascismo e le guerre coloniali,
per alcuni anche la guerra civile
spagnola, il fronte francese, i Balcani, l’8 settembre, il lavoro coatto in Germania, e via dicendo.
Sono emerse storie di opposizione al nazi-fascismo pressoché sconosciute o totalmente dimenticate. Tutti vittime della repressione e della ferocia nazi-fascista, ma con esperienze assai
diversificate: resistenti in armi ed
esponenti della cosiddetta “resistenza civile”, obiettori, renitenti
e disertori, perseguitati politici di
“vecchia data” e nuovi oppositori.
Quindi operai rastrellati in massa in Italia o in Francia e altri, già
al lavoro in Germania, chiusi nei
lager per motivi disciplinari; impiegati e funzionari che esprimono imprudentemente il proprio
scetticismo sull’esito della guerra
e persone arrestate precauzionalmente; malcapitati che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, arrestati per errore
o semplicemente per una omonimia; sabotatori, borsaneristi e
ostaggi prelevati al posto di fa-
miliari irreperibili.
Tutti però hanno una caratteristica che li accumuna, quella di
essere considerate persone non
allineate alle direttive emanate dai
nazisti, e che perciò dovevano essere private della libertà.
Le motivazioni del loro trasferimento coatto sono complesse,
ma sono essenzialmente riconducibili ad una volontà politico-poliziesca, quella di schiacciare o reprimere i meccanismi di protesta
e di opposizione con l’arresto e
l’internamento degli avversari politici, ma anche ad un interesse
economico: procurarsi braccia
Storia
“Almeno i nomi” è il frutto
L’
ARIONE 25
per il lavoro in Germania con i rastrellamenti sistematici di civili per
il reclutamento forzato di manodopera.
Non sono pochi coloro che
non assursero mai a posizioni
politiche di rilievo, ma che “credettero”, al di fuori delle ideologie, che qualcosa si potesse fare
in e per questo Paese. Con i loro
sacrifici hanno scritto le pagine più
belle di una Resistenza dimenticata, pagine che, oggi, nonostante la distanza dai fatti (anzi, forse
proprio per questo), possono essere portate alla luce, purché si
tengano a debita distanza interpretazioni ideologiche o, peggio,
strumentalizzazioni politiche.
Fra i deportati trentini ricordiamo qui, con brevi note biografiche, Valentino Bisesti e Liduino
Frizzi, di Cimone, Silvio Obojes
ed Ezio Maistri di Aldeno.
Storia
Valentino Bisesti
Nasce a Cimone il 6 marzo
1904 da famiglia di contadini. Dal
gennaio 1927 al gennaio 1930
presta servizio come carabiniere
con ferma triennale, prima a Torino, poi a Trento. Richiamato alle
armi nel 1940, è mobilitato nel
1941 e destinato prima a Levico,
poi a Varna, a Trieste, nuovamente a Varna, a Naz-Sciaves. Catturato dopo l’8 settembre, viene
internato in Germania. Prelevato
dal campo di internamento e inviato a Dora-Mittelbau, sottocampo di Buchenwald, immatricolato con il numero 0487, insieme a molti altri IMI arbitrariamente trasferiti in quel lager per lavorare nella fabbrica sotterranea dei
razzi V2. Condivide la sorte dei
commilitoni Ernesto Negriolli di
Terlago e Lino Trainotti di Ala.
Moriranno tutti fra gennaio e marzo 1944. Valentino Bisesti il giorno 11 marzo 1944.
Liduino Frizzi
Nasce a Cimone il 29 maggio
1918. Ottenuta la licenza elemen-
Valentino Bisesti.
L’
26
Fuoriusciti trentini, Modena 1918. Silvio Obojes in basso a sinistra; secondo da destra
nella fila centrale Sigismondo Manci, al centro Remo Costa (Fondazione Museo storico
del Trentino).
ARIONE
tare, lavora come fabbro. Chiamato alle armi, è con la Divisione
Alpina Pusteria sul fronte grecoalbanese (novembre 1940 - aprile
1941), e nei Balcani (luglio 1941
- luglio 1942). Da novembre a dicembre 1942 nella Francia occupata, in territorio metropolitano
dal dicembre 1942 al settembre
1943. Il 19 febbraio 1943, il Tribunale militare di guerra lo condanna per ubriachezza e per insubordinazione alla pena di 3 anni
e 8 mesi di reclusione da scontare nel carcere militare di Peschiera. Dopo l’8 settembre 1800 militari lì detenuti sono fatti prigionieri dai tedeschi e deportati nel
lager di Dachau. Nel novembre
1943 è trasferito a Barth, sottocampo di Ravensbrück. Rientrato in patria nell’ottobre 1945, risiede a Volano. Si sposa con
Maria Felice a Maurage (Belgio)
l’11 aprile 1959.
Silvio Obojes
Nasce ad Aldeno il 28 mag-
Ezio Maistri, in alto a sinistra, con la famiglia (archivio privato della signora Luisa
Pennesi).
Ezio Maistri
Nasce ad Aldeno il 6 gennaio
1909. Esonerato dal servizio militare, lavora come impiegato, prima in Alto Adige, poi all’Istituto
delle case popolari di Varese,
dove risiede. Matura sentimenti
antifascisti e si avvicina al comunismo. Dopo l’8 settembre si aggrega ad una formazione partigiana, la Brigata “5 Giornate” operante nella zona. Catturato dai
tedeschi il 21 gennaio 1944 è rinchiuso nel carcere di Parma e poi
nel campo di Fossoli. Deportato
da Fossoli a Mauthausen con il
trasporto partito il 21 giugno
1944, arriva a Mauthausen il 24
giugno ed è immatricolato con il
n. 76416.
Trasferito a Gusen il 14 luglio
1944. Il 5 maggio 1945 è liberato a Gusen dalle truppe americane e rimpatria in condizioni
di salute precarie. Dopo alcuni
anni di cure in sanatorio, riacquista la salute. Muore il 3 marzo
del 2005.
Storia
gio 1898. Studente di liceo, fuoriesce in Italia il 9 maggio 1915.
Il 27 ottobre 1917 si arruola nella Croce Rossa, con il nome di
guerra di “Matildi Silvio”. Prosciolto dalla Croce Rossa il 14
luglio 1918, si iscrive al corso allievi ufficiali a Modena. Non termina il corso, ma consegue la laurea. Celibe, risiede a Pergine. Più
volte manifesta il proprio disagio
sociale, e ciò gli costa l’ammonizione e poi il confino in Abruzzo.
Prosciolto nel dicembre 1942, è
inserito come magazziniere (ma
forse anche per misura repressiva) nell’ospedale psichiatrico di
Pergine. Lì è arrestato il 25 gennaio 1944 per antifascismo, portato a Bolzano, processato e condannato con pena di 5° grado. Il
5 settembre 1944 è deportato a
Flossenbürg, dove giunge il 7 settembre (matr. 21683), mestiere
dichiarato: dottore in economia.
Il 22 novembre è trasferito a
Mauthausen dove rimane fino al
17 dicembre in “quarantena”. Il
18 dicembre è trasferito nel Revier (l’infermeria del lager) e si
perdono le sue tracce.
Il numero di matricola del campo di concentramento di Mauthausen di Ezio Maistri.
L’
ARIONE 27
La “Luce sul Monte”,
per recuperare il
senso della famiglia
di Mattia Frizzera
Una visita alla Comunità Nuovi Orizzonti di Bellaria di Cei. Un centro socio-sanitario, ma anche un punto di riferimento per la comunità laica e cristiana di Aldeno.
I venti ragazzi della Comunità
Società
“Luce sul Monte” di Nuovi Orizzonti stanno giocando a calcio sul
campo di Calliano. Nel frattempo
la casa di Bellaria di Cei viene presidiata da Alessandra Cipollone,
direttrice della Comunità, Laura
Conci, psicologa, Elisa Piffer,
educatrice e Silvia Piasentini,
che si occupa di comunicazione e
relazioni istituzionali. Nel salone
dell’edificio del Centro italiano
femminile il caminetto è acceso e
su una bacheca sono appesi dei
fogli con domande. Forti, esistenziali. Una fa molto riflettere e fa più
o meno così: cerco di sostituire il
vuoto con dei surrogati?
Il concetto di “dipendenza”
fino a qualche anno fa richiamava
alla mente il “tossico”, ma con una
rapidità esponenziale, in questa
società dominata dall’ansia, le dipendenze si sono moltiplicate. Ed
anche le droghe si sono moltiplicate: «durante un incontro di formazione – spiega la direttrice – ci
è stato spiegato che in Gran Bretagna i ragazzi ricevono direttamente dei messaggi sul proprio
cellulare, magari prima di un esame, con la promessa che la “pasticca” ti renderà la prova più facile».
Nella società dell’ansia, e della conoscenza, vi sono ben 680
La Comunità “Luce sul Monte” di Nuovi Orizzonti a Bellaria di Cei.
L’
28
ARIONE
tipi di droghe sintetiche e la pervasività della rete e delle informazioni fa sì che qualcuno, facilmente, possa sapere quelli che sono i
nostri sentimenti più intimi. Magari facciamo fatica a parlare col vicino, ma su Facebook magari diciamo cose che non diremmo nemmeno ad un amico fidato. E il business, sfacciato, ne può approfittare.
Alessandra sintetizza in una frase, disarmante, le domande che ci
sono in bacheca: «siamo dipendenti da tutto perché ci manca il valore di Dio, cerchiamo surrogati per
sostituire il vuoto».
Magari tu che leggi non credi
in Dio, ma pensa un istante alla tua
dimensione spirituale ed a quando
ti senti il vuoto dentro. Bene, non
farti prendere dall’angoscia, segui
una vocazione che abbiamo tutti,
quella alla gioia. Fischietta l’Ode
di Beethoven.
Nella Comunità Nuovi Orizzonti ci sono 20 ragazzi e 8 persone che costituiscono l’equipe
organizzativa. «Anche delle coppie – spiega Cipollone – che decidono di aderire agli ideali della
Comunità (fondata da Chiara
Amirante) e prendono i “voti” di
nella chiesetta voluta e realizzata
nel 1980 da don Rino Rosa.
Nuovi Orizzonti collabora anche con la parrocchia di Aldeno,
ad esempio nell’organizzazione
dell’evento “Una luce nella notte”, momento di preghiera svoltosi sabato 3 maggio. «Un gruppo
di giovani fra gli 11 ed i 13 anni –
aggiunge Cipollone – è stato tra i
principali organizzatori dell’evento, mentre un altro gruppo fra i 14
ed i 17 anni è riuscito a coinvolgere anche ragazzi di altre parrocchie della zona».
Intanto torna Silvia assieme a
Davide e la discussione passa al
coinvolgimento dei giovani nella
Chiesa di oggi. «I ragazzi – ricorda Alessandra – hanno un grande
bisogno di amare e di sentirsi amati. Giovani che vivono un proprio
disagio nell’approccio alla sessualità, all’affettività, all’approfondimento della spiritualità. L’adolescenza è un dono prezioso, non c’è
percorso psicologico che tenga».
Nella comunità di Cei si dedi-
ca molta attenzione alla formazione dei ragazzi, attraverso l’ergoterapia, la terapia attraverso l’attività lavorativa. Ma un altro aspetto molto curato è quello della nuova evangelizzazione. Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti nel 1990, fa parte del pontificio Consiglio per la promozione
della nuova evangelizzazione.
Se la partecipazione alle celebrazioni festive nelle stime più rosee si aggira sul 20% dei cristiani
battezzati, il “nuovo primo annuncio” è probabilmente la sfida di
questo secolo per la Chiesa. «Il
contenuto non è nuovo – interviene Silvia – perché è quello del
Vangelo. Devono però cambiare i
modi, perché altrimenti c’è il rischio che si voglia chiudere il recinto per non far “scappare” anche le poche pecorelle, spesso in
là con gli anni, che sono rimaste».
Un messaggio di radicalità,
franco e diretto come piace anche
agli adolescenti. «La sfida deve
essere quella di uscire dalle par-
Da sinistra: Silvia Piasentini con Davide, Laura Conci, Alessandra Cipollone, Elisa
Piffer.
L’
ARIONE 29
Società
povertà, castità, obbedienza e gioia». Rispetto ad altre professioni
religiose quindi c’è anche la gioia.
Contagiosa.
Silvia sta allattando il figlio Davide ed intanto Alessandra racconta come è nata la Comunità ed
i rapporti con Aldeno. Nuovi Orizzonti (www.nuoviorizzonti.org) ha
oltre cento punti di ascolto in Italia ed all’estero. L’inaugurazione
della struttura di Cei è stata il primo luglio 2007.
«Veniamo costantemente sostenuti tra gli altri dalla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, che ci ha
aiutato ad aprire il centro Kaire a
Trento presso il Convento di San
Bernardino dei Frati minori». Kaire viene dal greco e significa “rallegrati”. È l’annuncio che l’angelo
ha fatto a Maria quando le ha comunicato che avrebbe portato in
grembo Gesù.
«Anche l’amministrazione di
Aldeno ha mostrato grande sensibilità, ci ha chiamato più volte in
attività di prevenzione nelle scuole
medie».
Nuovi Orizzonti è legata alla
comunità di Aldeno non solo per
le spinose questioni legate alla tossicodipendenza, «ma tante persone vengono qui per cercare un
sostegno generale, per un proprio
cammino spirituale o semplicemente per partecipare alla Messa domenicale nella chiesetta
di Santa Maria Assunta». A
partire dal 29 giugno alle 17
don Giulio Marra, sacerdote di riferimento per Nuovi Orizzonti,
celebrerà la messa domenicale
La chiesetta di S. Maria Assunta, che ospita le messe domenicali estive alle 17.00.
Società
rocchie andando anche dai poveri
spiritualmente, portando gioia
dove non c’è». Silvia cita come
esempio la pagina Facebook di
Chiara Amirante (facebook.com/
C.Amirante), che ha oltre 100mila
fan: «ogni mattina Chiara posta una
frase del Vangelo del giorno, sulla
quale riflettiamo anche noi».
La giornata nella comunità di
Cei comincia alle 6.45 d’estate e
alle 7.15 d’inverno con la sveglia,
seguita da colazione e meditazione. Durante la mattinata la sezione
dedicata all’impegno: cucina, lavanderia, orto, sistemazione casa.
Quindi pranzo, momento di riposo, due ore e mezza di lavoro pomeridiano, diario “terapeutico”
personale. Dalle 21 alle 23 il momento di socialità, che ogni giovedì è aperto anche agli esterni e viene chiamato “Cenacolo di lode”.
Comunità vuol dire, per quanto riguarda Nuovi Orizzonti, evangelizzazione e formazione. Ma significa anche una piccola “economia” a sé, con le difficoltà connesse
nel riuscire a far quadrare i conti.
L’
30
ARIONE
«Siamo una realtà piccola – spiega Cipollone – ed abbiamo difficoltà nel farci riconoscere. Cerchiamo tanto le collaborazioni con
servizi sociali, Sert, Centro di salute mentale, servizi alcologici».
Dalle comunità l’ente pubblico
si aspetta risultati, il che vuol dire
reinserimento e recupero di persone che per diversi motivi sono
cadute profondamente nella dipendenza. «Anche nella tossicodipendenza ci sono però gli ultimi
degli ultimi – aggiunge – noi non
pensiamo a fare “bella figura”, crediamo che dopo la morte c’è
un’altra vita che ci aspetta».
Alessandra torna a quando
cominciò il suo cammino in Nuovi
Orizzonti. «Con mio marito Mirko
abbiamo condiviso la voglia di accogliere e cercare di dare a chi
ospitavamo il senso della famiglia.
Provando a far capire che una famiglia vera che sa amare esiste».
La “famiglia” di Bellaria di Cei
quindi si occupa principalmente di
formazione alla vita, ma vi è anche
la formazione al lavoro. I ragazzi
di Nuovi Orizzonti hanno ritrovato una strada seguendo corsi di
operatore sociosanitario, lavorando nella ristorazione ed in edilizia.
In cucina è pronta la focaccia,
un giro all’esterno per vedere la
zona dedicata all’orto, è tempo per
tutti di tornare alla quotidianità
dopo un confronto interessante.
La comunità “Luce sul Monte” è
anche online all’indirizzo
trento.nuoviorizzonti.org. Per chi
volesse sostenere l’attività ed i progetti di Nuovi Orizzonti è possibile effettuare un versamento all’Iban
IT34G0801334290000000343009,
specificando nella causale l’iniziativa specifica che si vuole appoggiare (Comunità “Luce sul Monte” di Bellaria di Cei, Centro “Kaire” di Trento, Cittadelle di accoglienza in Brasile o Bosnia).
E visto che siamo in periodo di
dichiarazione dei redditi, per chi
volesse destinare a Nuovi Orizzonti il 5per1000, il codice fiscale
è 94031290227.
Immersione
di Lea Peterlini
e Michele Lucianer
linguistica per il
mondo di domani
Far imparare l’inglese ai propri figli a domicilio, con una baby sitter straniera che porta tutta la famiglia a vivere la quotidianità in
un’altra lingua. L’esperienza di una famiglia di Aldeno e l’invito a
espandere il progetto.
fare noi genitori per dare ai figli
gli strumenti per muoversi in un
mondo che è diverso dal nostro
e che domani sarà ancora più diverso, e in maniera oggi sconosciuta?
Risposta: molte cose. Una di
esse è insegnargli la lingua franca del presente e del futuro prossimo: quell’inglese che non è solo
una lingua, ma anche un mezzo
per ampliare le possibilità di vita,
di relazione e di lavoro – l’italiano è una lingua bellissima, ma
conoscere solo quella rischia di
trasformarla in una gabbia dalla
quale è impossibile evadere.
Domanda: come fanno i nostri figli a imparare – qui e ora –
le lingue (in questo caso specifico, l’inglese)?
Risposta: è facile, almeno sulla carta. Si prende il modello
scolastico italiano e lo si butta
via. Al suo posto si fa quel che
fanno tutti gli immigrati, dai trentini in Francia, negli USA o in
Brasile ai rumeni in Italia: lo si
parla tutti i giorni e in tutte le situazioni.
Domanda: come si fa a par-
lare in inglese, se i nostri figli vivono con noi ad Aldeno?
Risposta: si prende una persona che parli solo inglese, la si
convince a venire ad Aldeno, la
si ospita a casa propria, ci si mette d’accordo che, seppur inevitabilmente imparerà un po’ di italiano, non lo dia a vedere e parli
sempre e solo inglese e, infine,
le si affidano i nostri figli per qualche ora al giorno, come se fosse
una normale baby sitter: siccome questa persona e i nostri figli
devono comunicare, la comunicazione avverrà in inglese. I nostri figli dovranno parlarlo per
forza, se vogliono “sopravvivere”.
Domanda: e la grammatica, le
forme verbali corrette e l’uso impeccabile delle secondarie? Risposta: questo verrà dopo, ci
penserà la scuola, eventualmen-
Società
Domanda: cosa possiamo
L’
ARIONE 31
Società
te. Quello che conta è essere capaci di comunicare con chi parla
una lingua diversa dalla nostra:
si può giocare a monopoli, fare
merenda, preparare la tavola,
andare all’allenamento di calcio,
mettere a posto la stanza, giocare a carte o coi soldatini, vestire le bambole, andare al parco, costruire un castello col lego,
fare insieme i compiti di matematica (e mille altre cose) anche se
si sbaglia un congiuntivo.
Queste e altre domande ce le
siamo poste mia moglie e io
qualche tempo fa: e la conclusione è stata quella di ospitare, dal
2010, cinque ragazze (una di seguito all’altra), ognuna proveniente da un diverso Paese europeo e ognuna totalmente ignara della lingua italiana ma con una
buona padronanza di quella inglese.
L’
32
ARIONE
Sono ragazze alla pari: cioè
ragazze tra i 18 e i 25 anni circa,
provenienti soprattutto dai Paesi del nord Europa – dove l’inglese è quasi la lingua madre –
che decidono di passare un periodo (da pochi mesi a un anno
e più) all’estero – e per loro uno
dei paesi esteri più appetitosi è
l’Italia. L’ideale sarebbe trovare una ragazza inglese: ma sono
ovviamente molto richieste e,
inoltre, preferiscono località più
vivaci di Aldeno (e in Italia non
c’è che l’imbarazzo della scelta).
A casa nostra sono perciò arrivate una ragazza finlandese, una
tedesca, una svedese, una spagnola e una olandese: tutte brave, amanti dei bambini, educate,
servizievoli, pazienti e piene di
fantasia. Abbiamo vissuto e mangiato insieme, le bambine hanno
giocato e passato molto tempo
con loro: e dal momento che
l’unica forma di comunicazione
era l’inglese, le nostre figlie, che
ovviamente prima del 2010 non
sapevano una parola di quella
lingua, ora lo comprendono bene
e lo parlano – in maniera sicuramente semplice e sgrammaticata, ma lo parlano. Per le regole
precise c’è tempo, l’importante
è riuscire a comunicare in un’altra lingua. L’inglese di noi genitori era, all’inizio di questa avventura, quasi scolastico: ma non
importa, perché non solo lo si
impara strada facendo, ma ci
sono forme di comunicazione
non linguistica altrettanto efficaci.
Spiegare nei dettagli, e a parole, questa esperienza di vita e
di apprendimento è difficile: sarebbe come raccontare a uno
che non c’è mai andato quanto
sia bello, facile e utile andare in
bicicletta. Possiamo solo dire
che secondo noi occorre provare: i benefìci sono straordinari e
la fatica di una cosa nuova e impegnativa è ripagata dalla novità
e dai vantaggi.
Dal punto di vista pratico la
faccenda funziona in modo semplicissimo: in cambio di vitto, alloggio e di circa 250 euro al
mese, la ragazza vive con la famiglia ed è tenuta a fare 25-30
ore come baby sitter, una baby
sitter speciale con la quale i bambini imparano inevitabilmente e
facilmente l’inglese. La ragazza
ha almeno una stanza per sé (i
più fortunati le possono dare an-
sempre si ha voglia di fare conversazione: un po’ di fatica bisogna metterla in conto. Ma, per
essere banali, senza fatica non si
ottiene nulla e i risultati (non solo
pratici: non bisogna dimenticare
i risvolti umani e affettivi) sono
superiori a ogni aspettativa.
Alla fine, la considerazione è
ancora quella di partenza: se si
vuole imparare l’inglese (o il cinese, che tra vent’anni sarà quello
che l’inglese è oggi), occorre
parlare l’inglese, anche facendo
mille errori e mille “brutte figure”, ma comunque parlandolo.
Piano piano gli errori diminuiranno e l’inglese smetterà di sembrare quel mostro incomprensibile che ci è sempre sembrato,
solo perché non lo conosceva-
mo. A viverci insieme, l’inglese
fa meno paura, anzi, è bello e
musicale.
Noi siamo contenti, le bambine sono contente, le ragazze ci
sono sembrate contente: ma lo
sarebbero state ancora di più se
ad Aldeno avessero incontrato
altre ragazze alla pari con le quali
trovarsi e fare gruppo – magari
per andare a Venezia, a Firenze
o a Bologna un fine settimana, o
per andare a ballare a Trento. Se
riuscissimo a creare un piccola
comunità di ragazze alla pari ad
Aldeno, diventeremmo un caso
da imitare: il CLIL a scuola e ragazze da mezza Europa che parlano inglese in qualche famiglia.
Se ci vogliamo provare, noi siamo pronti.
Società
che un bagno privato, se non
addirittura l’appartamentino di
fianco o la mansarda): ma in generale la ragazza vive con la famiglia e si condividono molti momenti (dai pasti alle gite, dalle
passeggiate alla spesa). Tutto ciò
aumenta l’immersione linguistica,
cioè il periodo di tempo in cui si
parla solo in inglese, che quindi
– essendo l’unico mezzo di comunicazione – si impara quasi
obbligatoriamente, con la naturalezza della forza di gravità. E
non dimentichiamo che è anche
un buon affare: per 250 euro al
mese si hanno 100-120 ore al
mese di babysitteraggio!
Trovare una ragazza alla pari
è abbastanza facile: noi abbiamo
pubblicato, per pochi euro, un
annuncio sul sito www.aupairworld.it e abbiamo iniziato a ricevere e inviare annunci e a fare
qualche chiacchierata via Skype.
Tra le tante, abbiamo scelto le
ragazze che sembravano più interessate a venire e più affidabili: e ogni volta l’incontro è stato
positivo e fruttuoso. Le bambine hanno legato subito, il rapporto è stato amichevole e affettuoso e non si ha idea di quanto inglese si impari cucinando assieme il piatto tipico della Svezia o
la paella andalusa o parlando,
durante i pasti, della vita quotidiana in Finlandia o in Catalogna.
Certo, si tratta anche di un
impegno: abbiamo comunque un
“estraneo” in casa, occorre condividere la vita quotidiana, non
L’
ARIONE 33
Mediare è meglio
che andare in causa
di Antonella Zandonai
Con la procedura di mediazione le liti possono essere conciliate con
costi limitati e risultati certi. Un’alternativa alle cause civili, per
risolvere tanti punti critici nella quotidianità dei cittadini.
Per far comprendere l’impor-
Società
tanza della mediazione si richiama
preliminarmente la comunicazione
del Ministro Annamaria Cancellieri
alla Camera dei Deputati del
21.01.2014 che così si è espressa:
“Alla data del 30.06.2013 si
contano 5.257.693 processi pendenti in campo civile; Questo Ministero intende incidere sulla domanda di giustizia mediante la valorizzazione dello strumento della
mediazione, di cui è stata ripristinata l’obbligatorietà per numerose tipologie di lite; l’opera di un
mediatore, cioè di un professionista qualificato, è funzionale al rag-
(foto: news.attico.it)
L’
34
ARIONE
giungimento di un accordo tra le
parti impedendo che la lite arrivi
in tribunale ed anche per i procedimenti in corso faciliti la conclusione senza la decisione del giudice.
Ritengo infatti che la mediazione rappresenti uno strumento di
grande efficacia per favorire un
mutamento culturale, per far si che
solo i casi estremi, quando non si
arrivi a definire le questioni in mediazione la contesa pervenga in
Tribunale.”
L’obbligatorietà dell’esperimento del tentativo di mediazione, da compiersi prima di dare
avvio alla causa giudiziale, è stato
reintrodotto per legge a partire
dallo scorso 21 settembre 2013,
al riguardo una serie di materie di
seguito elencate: condominio, diritti reali, divisioni, successioni
ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di
aziende, responsabilità medica,
diffamazione a mezzo stampa,
contratti assicurativi, bancari e
finanziari”.
Peraltro la mediazione può essere attivata anche se non è obbligatoria per legge, in tutti i casi in
cui vi sia una lite; si parla allora di
mediazione volontaria.
La mediazione è un procedimento che vede una persona, sia
fisica che giuridica che abbia un
dissidio o una contestazione in
corso, presentare ad un organismo
di mediazione, riconosciuto dal
Ministero della Giustizia, apposita
domanda affinché questo organismo si attivi per risolvere il disaccordo.
A Trento alcuni di questi organismi hanno rispettivamente sede
presso il Collegio dei Geometri
della Provincia di Trento, la Camera di Commercio, l’Ordine degli Avvocati.
Per la presentazione della do-
che questo venga interrotto in
qualsiasi momento qualora le parti
ritengano non vi siano le condizioni per proseguire.
Nello stesso primo incontro, il
mediatore invita quindi le parti e i
loro avvocati a esprimersi sulla
possibilità di iniziare la procedura
di mediazione e, nel caso positivo, procede con lo svolgimento,
finalizzato a trovare un accordo
che soddisfi i reciproci bisogni
delle parti.
Nel caso le parti, al termine
della mediazione trovino un accordo questo andrà a sostituire a tutti gli effetti quello che avrebbe potuto essere un pronunciamento del
giudice.
Con una differenza fondamentale nei costi e nei tempi, oltre all’indubbio vantaggio del poter ristabilire normali rapporti di convivenza civile con la parte chiamata.
Inoltre nel procedimento di
mediazione le parti assistite dai loro
avvocati, ed eventualmente anche
dai loro tecnici, costruiscono l’accordo e quindi decidono come e
quando chiudere la controversia,
e quando abbiano definito soddisfatte le loro necessità.
In caso di raggiunta conciliazione è riconosciuto alle parti un
credito d’imposta fino a 500 euro.
Il verbale di accordo è esente dall’Imposta di registro qualora riguardi una lite di valore inferiore a
50mila euro.
Nel caso di mancata partecipazione alla mediazione senza un giustificato motivo il giudice può condannare la parte non comparsa al
pagamento di una sanzione.
Informazioni
Collegio dei geometri,
[email protected],
www.collegio.geometri.tn.it
Camera di commercio,
www.tn.camcom.it
Ordine avvocati,
www.ordineavvocatitrento.it,
www.ordineavvocatirovereto.it
L’
ARIONE 35
Società
manda di mediazione è sufficiente
la compilazione dei moduli reperibili nelle sedi citate. Nella mediazione obbligatoria è necessario farsi assistere da un avvocato, che
dovrà essere segnalato nella domanda; nella mediazione volontaria non è necessario farsi assistere
da un avvocato, in entrambi i casi
per la presentazione delle domande si pagano 40 euro più Iva.
Nella domanda di mediazione
devono essere indicati i dati della
persona che chiede la mediazione, i dati della persona o delle persone con cui è in corso la lite, e
che sono chiamate in mediazione,
ed il motivo per cui è richiesta la
mediazione.
La domanda viene esaminata e
quindi l’Organismo invita la/le persona/e con cui è in corso la lite ad
aderire alla mediazione.
Nel caso di risposta positiva
delle parti chiamate in mediazione, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, l’organismo fissa un primo incontro con la
presenza delle parti e di un mediatore appartenente all’organismo.
La mediazione si apre con un
primo incontro nel quale il mediatore, persona imparziale neutrale
ed indipendente, con una specifica preparazione a mediare, informa le parti al riguardo la funzione
e le modalità di svolgimento della
mediazione, al vincolo della riservatezza e segretezza del mediatore e di tutti quanto partecipano alla
procedura, alla volontarietà del
procedimento ed alla possibilità
Giovani volontari
internazionali
di Ilaria Baldo
e Anna Larentis
Tanti ragazzi approfittano del periodo estivo per dedicarsi ad attività di volontariato internazionale. Ilaria Baldo è stata nelle Filippine
ospite dei Pavoniani. Esperienza interessante per riflettere profondamente sul senso della propria vita e del rapporto con l’altro. Anna
Larentis è stata all’Internado educativo S. Francisco di Aiquile (Bolivia).
La mia prima esperienza nel
Società
campo della solidarietà internazionale si è svolta durante l’estate
2013, con la partecipazione a
“Care and Share”. Questo progetto, promosso e realizzato dall’Associazione Ex-Allievi Pavoniani di
Trento con l’obiettivo di far conoscere le attività missionarie intraprese dalla congregazione dei figli
di Maria Immacolata, è stato coronato da un viaggio a Manila,
nelle Filippine, dal 17 luglio al 5
agosto scorsi.
Siamo partiti, Sara, Lorenzo ed
io, carichi di aspettative, con un
sacco di entusiasmo, voglia di fare
ed aiutare concretamente, di lasciare un qualche segno, seppur
microscopico. Personalmente anche con un po’ di timore, ansia di
non essere all’altezza della situazione, di trovarmi a disagio e non
sapere bene come comportarmi,
considerando che per la prima
volta mi sarei recata in un paese
del cosiddetto Terzo Mondo.
L’incontro con la capitale filippina è stato forte e intenso: Manila è enorme e caotica, un labirinto
di strade e odori che si intrecciano e si confondono tra di loro;
l’aria densa di polveri e smog è irrespirabile, il caldo e l’umidità rendono difficili anche le più banali
attività.
La prima cosa che mi ha colpito sono stati i contrasti della me-
Ilaria Baldo, seconda da destra in piedi, con i ragazzi di Manila.
L’
36
ARIONE
tropoli, la convivenza apparentemente indifferente della modernità
con l’arretratezza, della ricchezza
con la miseria. Mi sono sentita
estremamente inutile, impotente di
fronte ad una realtà così precaria
e difficile.
Contemporaneamente mi sono
chiesta come fosse possibile avvicinarsi a questo mondo, quali fossero le modalità di intervento efficaci e significative ma che allo stesso tempo non imponessero metodi e modelli “occidentali”, validi ed
efficaci nella nostra società ma che
potenzialmente potrebbero avere
effetti catastrofici in un contesto
così diverso.
Il nostro punto di riferimento a
Manila è stato fratel Guido Bertuzzi, pavoniano originario di Albiano, ormai da due anni missionario nelle Filippine ed una vera
forza della natura. Il nostro soggiorno si è caratterizzato principalmente da visite alle varie congregazioni religiose operanti sul territorio: i responsabili ci hanno raccontato e mostrato le attività svolte, le modalità del loro intervento
e le difficoltà che incontrano gior-
o semplicemente preparare del
cibo, ma l’entrare a contatto con
una realtà così complessa ed estrema più di una volta mi ha fatto
mettere in dubbio il valore e la reale utilità della nostra presenza.
Spesso, infatti, siamo spinti dalla
convinzione che il nostro fare, il
modificare alla base la realtà sia la
soluzione.
Forse, invece, è semplicemente un modo per sentirci meno in
colpa e dare un significato più profondo alla nostra vita e non a quella
di chi è in difficoltà. Nel corso di
quest’esperienza ho capito che le
buone intenzioni e la buona volontà
spesso non bastano. Ho capito, e
per questo ringrazio fratel Guido,
che il nostro intervento, per fare
davvero la differenza, non deve limitarsi al lato puramente materiale (finanziamenti, offerte, costru-
zione di strutture, invio di cibo) ma
che il lavoro, inteso nella sua duplice valenza di formazione professionale e fonte di reddito, costituisce per una popolazione in
difficoltà l’unica forma di riscatto
sociale, l’unico mezzo per poter
scegliere e determinare il proprio
futuro e allo stesso tempo mantenere la propria dignità di persone.
Per avere informazioni più dettagliate riguardo al progetto “Care
and Share” e alle altre iniziative
degli EXA, potete consultare il sito
http://www.exatrento.it
Siamo arrivati in Bolivia, per la precisione a Cochabamba, dopo un viaggio di 15 ore. Da lì
poi, su un’improbabile corriera, siamo arrivati ad Aiquile, all’Internado educativo San Francisco, gestito da fra Marco. Sono stati mesi veramente intensi, forse proprio perché vivevamo una
realtà molto lontana dalla nostra, con esigenze e ritmi diversi. Ma anche noi, insieme ad altri
volontari e missionari, nel nostro piccolo siamo riusciti a dare una mano, lavorando con ragazzi,
bambini e anziani, aiutandoli a studiare,
ad organizzarsi e creando con loro relazioni che andassero oltre ad un semplice
saluto.
In Bolivia si dice che la Pachamama,
la “Madre Terra”, ti accompagni, nel bene
e nel male, tutta la vita e che sappia essere estremamente generosa, come anche il
contrario. O forse, più concretamente, la
questione è saper cogliere al volo le occasioni, senza lasciarsi solamente sotterrare
dagli eventi. Perché sono proprio le occasioni ad arricchirci.
L’
ARIONE 37
Società
no dopo giorno.
A queste visite si sono alternati
momenti di attività e gioco con i
ragazzi di strada e i giovani del
Pavonian Center: abbiamo sviluppato un giornalino on-line, stampato delle magliette con il metodo
serigrafico, impastato e cotto il
pane, intrecciato bracciali, ballato
ma soprattutto abbiamo condiviso semplici ma significativi momenti di vita quotidianità, nei quali,
nonostante la difficoltà linguistica,
ci siamo confrontati e scambiati
esperienze, idee, vissuti.
L’esperienza è stata nel complesso molto intensa e ricca di
emozioni, sia positive che negative, che mi hanno portato a riflettere molto. Spesso vogliamo renderci utili, aiutare e fare qualcosa
di concreto sul campo, in prima
persona, che sia costruire una casa
Non chiudo gli
occhi. Ricordo...
di Paolo Cesar Rossi
e Alberto Bandera
“Il viaggio dei ragazzi del Treno della memoria non è finito dopo
quindici ore di treno. Proprio allora, per noi che ne siamo diventati
i testimoni, è iniziato tutto. Ora, spetta a noi tramandare ciò che
abbiamo visto e conosciuto.”
Il “Treno della Memoria”, giun-
Società
to quest’anno alla sua sesta edizione trentina, è un percorso di conoscenza, di educazione alla storia e
cittadinanza attiva rivolto in primo
luogo a giovani tra i 17 e i 24 anni.
Il percorso educativo del “Treno” nasce come esperienza di condivisione con l’obiettivo di unire la
tematica del viaggio a quella della
scoperta e della memoria, nel comune desiderio di non dimenticare,
di non perdere nel tempo anche solo
una parte dell’incredibile carico di
valore umano di una delle pagine
più cupe del Novecento. Il progetto
mira a creare una rete di giovani che
da testimoni consapevoli di quanto
resta degli orrori della guerra si attivino nella società civile di oggi sui
L’
38
ARIONE
temi relativi la negazione dei diritti.
Il “Treno della Memoria” non
è una gita scolastica o un semplice
viaggio, ma uno spazio di conoscenza, un cammino nella storia e nella
memoria attraverso un percorso
educativo capace di coniugare attività ludiche, testimonianze dirette
della storia, momenti formativi e laboratori.
Organizzato dall’Associazione
Terra del Fuoco con il sostegno
dalla Provincia Autonoma di Trento, il progetto è stato promosso a
livello locale dal Piano Giovani di
ZonaArcimaga e ha coinvolto quest’anno 19 ragazze e ragazzi delle
nostre Comunità.
Tre i giovani di Aldeno che hanno raccolta la sfida del “Treno”. Ad
Eleonora, Paolo Cesar e Alberto, un
grazie per la curiosità, la voglia di
mettersi in gioco e sperimentare, diventare protagonisti e testimoni della memoria.
I giovani partecipanti hanno iniziato il loro cammino con un percorso educativo centrato sui temi
della storia, della memoria e della
testimonianza. La seconda fase è
stata quella del viaggio vero e proprio che ha avuto luogo alla fine di
marzo, ed ha visto i giovani protagonisti, raggiungere in treno Cracovia e i campi di concentramento e
sterminio di Auschwitz-Birkenau, e
vivere per una settimana l’emozionante esperienza della Memoria attraverso attività educative, culturali
e di aggregazione.
Ultima tappa, la restituzione. Tornati a casa i ragazzi sono stati coinvolti in un percorso di riflessione e
analisi, raccogliendo le testimonianze e coinvolgendo i vari territori nel
racconto dell’esperienza vissuta.
Proprio in quest’ottica, ha assunto particolare importanza il momento organizzato in occasione delle
celebrazioni per il 25 aprile. Attraverso le immagini della loro esperienza, Paolo e Alberto hanno aiuta-
La mia scelta di partecipare al
progetto “Treno della memoria”
è nata forse da una curiosità didattica, la volontà da parte mia
di approfondire un periodo storico tanto interessante quanto
drammatico, poiché la storia non
è nulla senza l’esperienza.
Alla partenza non avevo idea
di cosa aspettarmi da questo viaggio, le emozioni erano contrastanti, ansia e paura ed allo stesso tempo gioia e felicità.
Eravamo preparati a ciò che
dovevamo vedere, abbiamo fatto degli incontri di preparazione
mirati, ma poi quando ci si trova
davanti ad Auschwitz non si è in
grado di controllare tutte le emozioni, una fitta allo stomaco che
ti prende e non ti abbandona più.
Arrivati al campo di Birkenau
le cose non cambiano anzi, il campo di sterminio di Birkenau è la
concretizzazione di un processo
d’industrializzazione dello sterminio, il lager nasce con l’intento di
essere una fabbrica della morte e
tutto ciò crea un angoscia tremenda, poter condividere tali emozioni
con molti miei coetanei però ti aiuta a superarle.
Il treno della memoria è stata
per me una grande occasione. Oltre che permettermi di visitare i
posti dove è avvenuto il genocidio di massa degli ebrei, mi ha consentito di essere un cittadino consapevole di ciò che l’uomo è capace di fare. Mi ha insegnato
quanto sia fondamentale ricordare
affinché tali atrocità non si possano più ripetere, poiché “Chi dimentica il suo passato è condannato a riviverlo”.
Tuttavia gli ostacoli a questo
progetto non mancano, volevo
cogliere l’occasione per sensibilizzare i miei concittadini a firmare
un appello simbolico che permetta al treno di continuare a viaggiare, in modo da permettere a
tutti di fare questa esperienza,
poiché tutti si meritano di farla!
Basta semplicemente andare
sul sito trenodellamemoria.it e firmare.
Alberto
Il viaggio a Cracovia con circa 800 ragazzi é stata un’esperienza forte, formativa ma anche
bella e divertente. Sette giorni in
cui ho conosciuto tante nuove
persone con le quali ho potuto
condividere emozioni, gioie e che
ci sono sempre state anche nei
momenti più tristi, ad esempio
durante la visita ai campi di concentramento dove tutto sembrava così strano e mostruoso (non
riuscivo a immaginare che la crudeltà dell’uomo potesse arrivare
a tanto). Però bisogna ricordare
che lo sterminio degli ebrei e tanta altra gente non è avvenuto solo
dietro al cancello dalla famosissima scritta “Arbeit macht frei”
ma anche nelle piazze e strade dei
ghetti (il più famoso quello di Cracovia che siamo andati a visitare), in campi di concentramento
che ora non esistono più perché
rasi al suolo dagli stessi nazisti che
avevano capito il male che avevano fatto.
Tutto questo è ciò che mi piacerebbe raccontare a parenti, amici e compagni di scuola e soprattutto vorrei mandare il messaggio
fondamentale del Treno della memoria che prende spunto da una
citazione di Primo Levi “tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” e noi invece vogliamo che una
tragedia come quella accaduta
non si ripeta.
Paolo Cesar
L’
ARIONE 39
Società
to i presenti ad “allenarsi alla Memoria”, raccontando le emozioni di
momenti unici, di un viaggio che è
stato prima di tutto testimonianza e
impegno, stimolo ad una partecipazione attiva e costruttiva nella conservazione della nostra storia e nell’analisi del presente che ci circonda.
In fondo, non c’è modo migliore
per raccontare questa esperienza
che leggere i ricordi di chi in prima
persona l’ha vissuta. Lasciando spazio alle parole di Alberto e Paolo,
l’auspico è che, come loro, altri giovani possano trovare in queste righe
la spinta a diventare protagonisti,
mettersi gioco in prima persona, raccogliere con curiosità le sfide di nuove proposte.
Vieni con noi...
all’Oratorio
di Elia Rossi e
Alessandra Dorigotti
Una piccola storia per chi cerca una risposta al bisogno di relazione.
È da un po’ che ti osservo.
Società
Cosa fai lì tutto solo? Lascia stare
i videogiochi, non sono una gran
compagnia, specialmente di sabato
pomeriggio. Forza, veloce! Affacciati alla finestra e guarda. Ehi, ma
è proprio lui! Il tuo compagno di
banco sta correndo allegramente
verso la piazza. Ma come? Non ti
chiedi dove sta andando? Dai, pigrone! Mettiti le scarpe e seguiamolo insieme! Esci subito, è un ordine!
Bene, per una volta hai seguito
il mio consiglio. Non te ne pentirai, fidati di me! Guarda quanti
bambini ci sono in piazza. Ora
stanno entrando tutti da quella
porta e tu che fai? Li guardi da lon-
L’
40
ARIONE
tano? D’accordo, stiamo qui insieme e vediamo cosa succede,
perché so che la curiosità non ti
manca. Fortunatamente non dovrai aspettare molto, infatti il momento della preghiera dura poco.
Ecco, ora escono tutti a giocare
a… “Il gioco dell’oca!” I quadrati
della piazza sono le caselle e i
bambini divisi in squadre, sono le
pedine. Non si vede molto bene
da qui, su, avviciniamoci. Sembra
proprio che si stiano divertendo,
compreso quel bambino che è caduto e piange come una fontana.
Niente paura! Tra poco ci sarà una
“dolce” merenda per tutti e quelle
lacrime spariranno in un batter
d’occhio.
Vedi quei ragazzi laggiù, quelle
persone più grandi? Fanno un po’
il mio stesso lavoro. Non è facile,
ma insieme si divertono sicuramente un sacco. Lo so, non sei ancora
convinto! Tutto ciò che non conosciamo ci fa paura, ma quei ragazzi
sono lì per tutti quei bambini e anche per te pronti ad accompagnarli
e ad accompagnarti in questa nuova avventura.
Ora guardali e impara dai sorrisi di quei bambini, dall’entusiasmo degli animatori e dalla loro
felicità. Quella felicità è reale, è
costruttiva, non è altro che…
Amore. È la stessa felicità che stai
provando ora, una settimana
dopo, entrando anche tu dalla porta dell’Oratorio. Buon volo. Sempre accanto a te, il tuo Angelo
Custode.
Ragione e
comprensione
di Club Altinum
Tante volte mi sono chiesto
quanto vale la parola dignità, per
una persona problematica.
Oggigiorno sentiamo o leggiamo molto spesso sui giornali, di
problemi che affliggono la società
e in particolar modo la gioventù,
quali il gioco d’azzardo, il fumo, la
droga e l’alcol.
Poche, anzi pochissime volte,
si parla del disagio, come nel nostro caso, dei problemi alcolcorrelati delle persone coinvolte.
Ritengo che al primo posto va
messa la persona, va considerato
prima di tutto una persona che vive
un periodo della sua vita in un
(foto: scienzaesaluteblogsfere.it)
grande e grave disagio. Il suo cammino di superamento del problema è lungo, a volte più difficile del
previsto, un periodo che richiede
una grandissima dose di impegno,
pazienza e tenacia, per riuscire a
cambiare stile di vita.
È proprio questa sua tenacia,
sagacità e impegno, che da tutti noi
devono essere considerati lati positivi e meritevoli, prima verso se
stesso e poi anche verso la società.
Una società che a volte è maldicente e incomprensiva nei confronti di chi, con enormi sforzi,
cerca di riuscire a trovare un nuovo stile di vita, libero dall’alcol.
Dobbiamo pensare che una
persona che cerca di liberarsi dalla schiavitù del gioco o dell’alcol,
grazie ai club e a persone a lui vicine, è una persona con la P maiuscola, proprio per la sua fatica e il
suo impegno che merita comprensione e benevolenza perché sta
cercando di recuperare la propria
dignità.
La comprensione e la ragione
dovrebbero essere dei pilastri fondamentali nella nostra società, anche se, purtroppo a volte, questi
mancano totalmente.
L’
ARIONE 41
Società
Per dare dignità alla persona in un momento di disagio esistenziale.
Cantascuola:
bis di Trinidad Arias
di Lucio Bernardi
Il concorso canoro continua a crescere ed ha uno spazio più ampio
all’interno del teatro tenda che ha ospitato anche l’assemblea della
Rurale. Ad accompagnare i ragazzi il gruppo “The King of Music”.
Il nostro teatro ha da sempre
Scuola
manifestato un limite inderogabile
per la manifestazione del Cantascuola; gli spettatori sono sempre
stati in numero maggiore rispetto ai
posti disponibili.
Questo comportava che, esauriti i posti a sedere, molti degli intervenuti si vedevano costretti ad
ascoltare le performance canore in
piedi, in fondo alla sala se non addirittura all’esterno, nel foyer del
teatro.
L’edizione di quest’anno, invece, ha avuto come sede il teatro
tenda montato sul piazzale della
chiesa che la Cassa Rurale ha messo a disposizione. Ampissimo palco, adeguato impianto voci e quattrocento posti a sedere hanno contribuito a mettere i nostri “artisti”
nelle condizioni migliori per esprimere tutte le proprie qualità ed ha
permesso al numerosissimo pubbli-
L’
42
ARIONE
co di assistere comodamente al
concerto.
Riassumendone brevemente la
storia, il Cantascuola nasce undici
anni fa su iniziativa dell’allora docente di musica, professore Marco Bazzoli; arriva ai nostri giorni
grazie al determinante contributo
dell’attuale insegnante professore
Stefano Rattini ed alcuni suoi colleghi veri appassionati di musica. Da
alcuni anni viene organizzato in collaborazione con l’Oratorio e la serata conclusiva è divenuta ormai un
appuntamento fisso non solo per il
mondo della scuola ma per l’intera
comunità. Contribuiscono infine alla
buona riuscita alcuni ex studenti che
mantenendo un forte legame con la
scuola contribuiscono a valorizzarne il lavoro e confermare quanto sia
utile e positiva la condivisione di
forze ed obbiettivi.
Il concorso, proposto come
Trinidad Arias, prima classificata.
momento di aggregazione tra gli
alunni e la scuola, mette in evidenza la funzione educativa della scuola
stessa che propone ed incontra un
sicuro apprezzamento dei ragazzi
per un’attività che li coinvolge su
uno dei loro terreni preferiti qual è
la canzone di successo.
Elementi quali il confronto, l’appartenenza, la condivisione e il cantare in pubblico sono obbiettivi che
la scuola, attraverso il concorso, si
propone di trasmettere al di là della classifica finale. Al termine di un
periodo di intenso e proficuo lavoro di preparazione si arrivati alla
serata finale, svoltasi lo scorso 15
maggio, e che ha visto misurarsi sul
palcoscenico i dieci ragazzi usciti
dalle fasi eliminatorie.
La serata è stata condotta con
gioia e divertimento dalle ex alunne
Sara Cainelli e Giada Cont che hanno gestito la scaletta della manifestazione. La giuria era formata dai
professori Luciano Penasa, Stefano Rattini, Gianluca Magno, Alberto Nicolodi e dal nostro concittadino Emiliano Baldo. I giurati, per
stilare la classifica finale, hanno valutato i ragazzi per le loro doti di
intonazione, espressività vocale,
chiarezza di pronuncia, interpretazione e difficoltà tecnica del pezzo
proposto. Esibitisi i finalisti, quale
momento ufficiale, hanno portato il
proprio saluto la professoressa
Anna Baldo, terza classificata.
NOME
TITOLO
Lisa Paternuosto, terza classificata.
sione. Ha suonato, esibendo buone
doti musicali, il gruppo “The King of
Music”, composto dall’ex alunno
Matteo Miori, alle tastiere, e dagli
alunni Alice Brunelli, al basso, Paolo Casanova, alla chitarra, Simone
Bernardi, alla batteria e le voci di
Chiara Maule e Anna Sordo.
Passando alla classifica finale,
per il secondo anno consecutivo,
si è affermata al primo posto Trinidad Arias; sul secondo gradino del
podio si è classificata Martina Beozzo ed al terzo, a pari merito, si
sono affermate Anna Baldo e Lisa
Paternuosto.
AUTORE
Trinidad Arias
Girl on fire
Alicia Keys
Martina Beozzo
Halleluja
Alexandra Burke
Anna Baldo
Don’t you remember
Adele
Lisa Paternuosto
Let her go
Passenger
Chiara Maule
A thousand years
Cristina Perri
P. Cadonna e S. Muraglia
Stardust
Mika e Chiara
Mariachiara Fausti
Se non te
Laura Pausini
Gloria Moratelli
Un emozione per sempre
Eros Ramazzotti
Alessio Musto
Hey brother
Avicii
Luca Pedri
Come un pittore
Moda
L’
ARIONE 43
Scuola
Martina Beozzo, seconda classificata.
Giuseppina Armenante, la vice sindaca di Aldeno Alida Cramerotti, il
professor Stefano Rattini ed a conclusione la dirigente dell’istituto
comprensivo professoressa Antonietta Decarli.
I vari interventi hanno evidenziato la qualità ed il livello musicale che
i ragazzi succedutisi sul palco hanno
proposto, hanno ringraziato i presenti e quanti hanno contribuito alla
riuscita della manifestazione. Come
da tradizione, in attesa della proclamazione dei vincitori, il pubblico è
stato intrattenuto da un gruppo musicale formato proprio per l’occa-
Eccellenti in italiano,
bravi in matematica
di Maurizio Cadonna
Secondo i dati Invalsi nell’anno scolastico 2012/2013 i ragazzi che
escono dalle Medie di Aldeno superano tutti in italiano e sono bravi
pure in matematica.
In italiano più bravi non solo
Scuola
dei loro “colleghi” delle altre scuole
della provincia, ma anche di quelli
delle scuole del Nord-Est e superiori infine alla media italiana; in
matematica non lontani dalla media provinciale, perfettamente in
linea con i colleghi delle scuole del
L’
44
ARIONE
Nord-Est e superiori rispetto alla
media italiana: è la fotografia degli
studenti delle classi terze della
scuola media di Aldeno, secondo
i dati Invalsi riferiti all’anno scolastico 2012/2013.
L’INVALSI è l’Istituto incaricato di rilevare i livelli di appren-
dimento, attraverso la somministrazione periodica di una prova,
che riguarda le classi seconda e
quinta della scuola elementare, le
classi prima e terza delle scuole
medie e la classe seconda della
scuola superiore (con la seconda
superiore termina l’obbligo scolastico); per quanto riguarda la classe terza della scuola media, la prova, che ha la durata di 75 minuti,
viene effettuata in occasione dell’esame finale. I risultati vengono
confrontati sia tra scuole appartenenti allo stesso territorio e area
geografica (per noi la provincia ed
il Nord Est), sia con la media italiana. In Italia le classi interessate
sono circa 30mila, per oltre
580mila studenti.
Entrando nel dettaglio della rilevazione, notiamo come la media
del punteggio riscosso dalle due
classi terze di Aldeno in italiano sia
pari a 74,83, superiore di oltre tre
punti e mezzo alla media provinciale (che si attesta a 71,12), di
quasi cinque punti rispetto alla
media delle scuole del Nord-Est
(che si ferma a 69,97) e di ben 9
punti e mezzo rispetto alla media
nazionale, che si colloca a 65,30.
Per quanto riguarda la matema-
tica, il dato delle classi di Aldeno è
pari a 50,65, a un punto dalla media
provinciale (51,74), quasi identico
alla media delle scuole del Nord-Est
(50,69) ma decisamente superiore
alla media nazionale (46,61).
Si tratta quindi di un risultato
importante, soprattutto perché si
mantiene costante negli anni, che
premia l’impegno e la qualità della
classe docente dell’Istituto Comprensivo; l’esito positivo è infatti
frutto di tutto un percorso, che
parte dalla prima elementare e termina con la terza media.
Una buona preparazione alle
scuole medie significa un punto di
partenza importante per affronta-
re le scuole superiori; a tutti i nostri studenti che stanno terminando il cammino delle medie un “in
bocca al lupo” per l’avventura che
da settembre li vedrà protagonisti
nei diversi percorsi di studio dei
licei, degli istituti tecnici e degli istituti di istruzione e formazione professionale.
Comune di ALDENO
Elettori: 2.414 - Votanti: 1.457 (60,35 %)
Liste
Voti
%
PARTITO DEMOCRATICO
616
43,53
MOVIMENTO 5 STELLE
238
16,81
SVP
153
10,81
FORZA ITALIA
146
10,31
137
9,68
44
3,10
34
2,40
VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA
20
1,41
NUOVO CENTRO DESTRA - UDC
16
1,13
SCELTA EUROPEA
7
0,49
ITALIA DEI VALORI
4
0,28
IO CAMBIO - MAIE
-
-
LEGA NORD
DIE FREIHEITLICHEN-BASTA •URO
L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
FRATELLI D’ITALIA
ALLEANZA NAZIONALE
Scuola
Totale 1.415
Schede bianche 10 0,68 %
Schede nulle 32 2,19 %
Schede contestate e non assegnate - Elaborazione dati da elezioni.interno.it.
L’
ARIONE 45
Uno sguardo
oltre il campanile
di Anna Forti
Il 6 e 7 giugno a Castel Beseno quarta edizione di Sinergie Lagarine.
Per il secondo anno i ragazzi
Cultura
del Circolo Giovanile Culturale e Ricreativo di Aldeno partecipano alla rete di Sinergie Lagarine, contribuendo a rendere
vivo lo spazio pubblico del Castel
Beseno, simbolo d’identificazione
territoriale per le varie realtà ad
esso limitrofe.
Sinergie Lagarine è una rete
sociale non formalizzata e priva di
finanziamenti pubblici, costituita da
un ampio numero di associazioni
della Vallagarina.
Nata spontaneamente nel 2011
dalla volontà di coesione fra alcune di esse, questa rete coinvolge
ad oggi ben venticinque associazioni, che collaborano assieme allo
L’
46
ARIONE
scopo di realizzare un evento di
particolare interesse culturale all’interno della splendida cornice
del Castel Beseno. Da novembre
a giugno infatti alcuni dei componenti di tutte queste associazioni
s’incontrano a cadenza quasi settimanale per mettere a confronto
le varie proposte sviluppatesi all’interno di queste e creare così
insieme tale manifestazione, denominata per l’appunto Sinergie Lagarine.
L’intento principale di Sinergie
Lagarine in questi anni è stato quello di restituire alla comunità la possibilità di vivere in chiave moderna lo spazio pubblico del Castel
Beseno altrimenti relegato a mera
funzione museale, conciliando così
l’importante funzione storica del
luogo con le espressioni culturali
del presente.
Tra le mura del castello infatti
le energie volontarie degli organizzatori si fondono con il desiderio
degli artisti di condividere la propria creatività, coinvolgendo immediatamente i partecipanti in
un’atmosfera di interazione ed entusiasmo. Bastioni e segrete diventano così luoghi in cui incontrare
teatranti e ballerini, bambini che
giocano e amanti degli sfizi del
palato, poeti, musicisti e artisti di
ogni genere.
Partecipare a Sinergie Lagarine significa quindi entrare a far
lo), Portobeseno (Besenello), RadioFontani (Folgaria), Libero Pensiero (Besenello), Pensiero Giovane (Rovereto), Gruppo Giovani
Besenello (Besenello), Comunità
Gruppo 78 (Volano), Calliano Freska (Calliano), PLF Pomarolo
(Pomarolo), Rock & Altro (Mori).
un’unione celata in un simbolo.
Associazioni presenti a Sinergie Lagarine
Dalla prima edizione: Villainvita (Piazzo), Senza Limiti (Besenel-
Cultura
parte di una dimensione di collaborazione e condivisione di esperienze diverse permeata dall’arte,
in cui l’incontro non sosta eccessivamente sul piano superficiale,
ma si fa rapidamente veicolo
d’unione. Un’unione già simbolicamente intrinseca in quel castello
che da secoli funge da punto di riferimento paesaggistico per gli
abitanti delle zone circostanti e che
si traspone nella realtà delle relazioni umane durante la realizzazione di questo evento.
Infatti facendo scorrere lo
sguardo oltre il perimetro segnato
dall’ombra del proprio campanile, è possibile comprendere il valore identitario di un simbolo condiviso da una realtà territoriale più
ampia. In questo senso rendere
vivo Castel Beseno non significa
soltanto vivere una giornata di festa in una cornice spettacolare, ma
significa anche rendere viva l’unità fra abitanti di zone limitrofe che
da esso è rappresentata.
Sinergie Lagarine è quindi trasformare in un luogo d’unione,
Aggiuntesi in seguito: Noizy
(Rovereto), La Grottesca (Rovereto), Social Catena (Volano), CG
Aldeno (Aldeno), Step by Step
(Rovereto), Calmapiatta (Rovereto), Nexus Culture (Rovereto),
Urban Karma (Rovereto), GSP
Lizzana (Lizzana), SmartLab (Rovereto), Missin’Link, LaTerraUrla, Arroz a Banda, Radio Banda
Larga.
L’
ARIONE 47
Festa Minivolley,
gioia giocosa
di Paolo Ziglio
Con un evento provinciale il 25 maggio si è chiusa la prima stagione sportiva per la pallavolo ad Aldeno.
La Festa Provinciale Minivol-
Sport
ley svoltasi domenica 25 maggio
ha segnato la conclusione della stagione agonistica 2013/2014.
L’impegno messo in campo è
stato notevole, perché per muovere tutta la macchina organizzativa, siamo partiti a settembre 2013
con la prima riunione per abbozzare il progetto.
Percorso lungo e faticoso, ma
le soddisfazioni di avere in campo
più di quattrocento atleti in fascia
di età dai sei ai dieci anni, seguiti
dai loro istruttori felici di stare insieme è stata la gratificazione maggiore.
E’ andato tutto molto bene, a
cominciare dalle splendide condizioni meteorologiche del fine set-
I giovani di Aldeno Volley.
L’
48
ARIONE
timana, che hanno dato un colore
ed una luce particolare al nostro
centro sportivo.
Il momento di “gioia giocosa”
aveva già preso il via sabato sera
con l’arrivo delle società più lontane, come Primiero e Storo, ma
anche a sorpresa Volano e Nomi,
armati di sacco a pelo e materassino hanno trovato alloggio nella
nostra palestra scolastica; dopo la
cena, alla pizzeria di Cimone, ci
siamo dati appuntamento in piazza e con un po’ di musica di dj
Mauro ed i giochi organizzati da
Elia ed Elena abbiamo trascorso
una bella serata di giochi, musica
e balli di gruppo.
Ringraziamo per i tanti attestati
di stima giunti dalle società parte-
cipanti ed in particolar modo quello del Presidente del Comitato
Trentino della Fipav Massimo
Dalfovo, ospite gradito, che ha così
commentato: “E’ stata davvero una
gran bella giornata, molto bello
vedere così tanti ragazzi divertirsi e giocare”.
In questa stagione siamo stati
impegnati anche nelle categorie
Under 13 e Under 14 ed i risultati
sono stati soddisfacenti; abbiamo
avuto una buona affluenza in palestra ed una costanza negli allenamenti, cosa molto importante per
portare avanti un gruppo omogeneo ed in crescita. L’obiettivo per
la prossima stagione è di continuare a crescere e le risorse messe in
campo sono molteplici.
E’ doveroso un ringraziamento
all’amministrazione comunale, che
si è prodigata al fine di mettere a
disposizione la palestra scolastica
per il pernottamento dei nostri
“amici “ e a tutto il gruppo di lavoro della Società Sportiva Aldeno
con il quale abbiamo collaborato
per la preparazione e distribuzione dei pasti. Auguriamo una buona estate a tutti e rinnoviamo l’invito a trovarci in palestra a settembre.
“I Giullari di Dio”
...e molto altro
di Lisa Paternuosto
“Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la
testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa e il Cuore è un
artista” (San Francesco d’Assisi).
nostra insegnante Sheila Mosna siamo tornate anche questa volta per
concludere con il saggio finale,
quest’ anno di ginnastica artistica.
Per noi è stato un anno bellissimo, anche se impegnativo, durante
il quale abbiamo imparato ulteriori
elementi, coreografie e salti nuovi.
Il saggio conclusivo è uno spettacolo in cui riassumiamo il nostro
percorso di ginnastica attraverso dei
balletti legati da un filo conduttore
che cambia di anno in anno.
Grazie alle luci, alle decorazioni,
ai vestiti, ai costumi e alle musiche
trasformiamo ogni volta la palestra
in un ambiente “fantastico” in cui si
svolgono le storie inventate da Sheila
e interpretate da noi ginnaste, dalle
più grandi alle più piccine.
Quest’anno il saggio si è tenuto
il 2 giugno 2014 e il titolo era “I
Giullari di Dio”.
La storia inizia quando, alla fine
di una gara, io e le altre ginnaste,
vediamo gareggiare un piccolo, ma
talentuoso ginnasta di nome Francesco.
Il saggio è ispirato a San Francesco, che era chiamato appunto,
il Giullare di Dio. Da lì partono una
serie di danze, balletti e coreogra-
fie che coinvolgono tutte le ginnaste di ogni fascia d’ età e il messaggio che abbiamo voluto trasmettere è che ognuno di noi nel suo piccolo può diventare un portatore di
gioia e amore.
Terminato il saggio, per me e
mia sorella Sofia, Jasmine Manica
e Giulia De Filippo, comincerà la
preparazione per i Campionati
Nazionali previsti per la fine di giugno nelle Marche e più precisamen-
te a Pesaro.
Questo grazie alle qualificazioni
ottenute alla gara del 2 febbraio
2014 a Rovereto. Si trattava di una
gara regionale gpt di 1° livello, artistica femminile, durante la quale
ognuna di noi ha presentato un esercizio al corpo libero, uno alla trave
e due salti al trampolino elastico.
Speriamo di fare bene e rappresentare al meglio il nostro paese di
Aldeno.
Quest’anno, abbiamo proposto un nuovo corso di ginnastica acrobatica, che ha avuto un grande successo, in quanto ha visto la partecipazione entusiasta sia di neofiti (anche maschi!), che di ex-ginnaste che si
sono lasciate trasportare dalla voglia di tornare a sfidare la forza di gravità. Per me è una cosa meravigliosa ritrovare, dopo tanti anni, ginnaste
con le quali ho percorso un pezzo di strada insieme quando erano bambine e poter vivere ancora con loro qualche emozione “a testa in giù”!
Invito pertanto tutti coloro che sentono nostalgia della ginnastica che
hanno fatto da bambini, di venire a trovarci... c’è posto anche per loro!
Senza limitazione alcuna! E naturalmente anche tutti quelli che
non l’hanno mai provata... non è
mai troppo tardi per sfidare la forza di gravità!
A giugno faremo anche un mini
corso intensivo, se volte venire a
provare gratuitamente... vi aspettiamo!! Per info e iscrizioni: Sheila Mosna 347/4480339.
L’
ARIONE 49
Sport
Noi ginnaste di Aldeno con la
Scacchi di casa
ad Aldeno
di Loris Baldo
Tre tornei di livello provinciale organizzati dal circolo “Roberto Ruzz”,
che ha in programma di portare gli scacchi, “palestra per la mente”, anche a scuola.
“Partita” difficile ma vinta
Sport
quella scommessa dal circolo locale “Roberto Ruzz” nell’accogliere il Campionato Provinciale Assoluto 2014 svolto dal 24 al 26
gennaio ad Aldeno, 20 tra i migliori
scacchisti trentini si sono sfidati per
la vittoria dove alla fine ha prevalso il serbo naturalizzato italiano
Alexsandar Panjkovic, da notare
comunque la prova di Luciano
Maistri 6° assoluto ma in corsa
fino all’ultimo per il podio.
L’ attività è poi proseguita concentrandosi sui giovani ed il 10
maggio la nostra sede di gioco ha
ospitato il provinciale a squadre
giovanile valido per la qualificazione alla fase nazionale 20 ragazzi
L’
50
ARIONE
suddivisi in 5 formazioni si sono
dati “battaglia” in maniera agguerrita. Vincitrice della manifestazione è risultata la squadra del circolo di Rovereto.
Il 18 maggio torneo in collaborazione con l’ Ust (Unione Scacchistica Trentina) circolo di Trento per il primo “ Torneo dell’ amicizia”, con 50 under 16 hanno a
dir poco “dato da fare all’ organizzazione!!”
La classifica dettagliata per categorie è disponibile nella sede del
circolo.
La splendida giornata trascorsa dai ragazzi e genitori è stato il
miglior premio per tutti coloro che
si sono attivati per facilitarne lo
svolgimento, mi corre l’ obbligo
sentito e sincero di ringraziare l’
arbitro Darigo e soprattutto Ilaria,
Roberta ed Andrea come associazione, Mariangela Cramerotti
con Cristina Cont per inattesi imprevisti tecnici. Tutti contenti alla
fine tra “scacchi matti” e un gelato al Centrale.
Con l’inizio del prossimo anno
contiamo di attivarci per offrire la
possibilità alle scuole locali e limitrofe di corsi per incentivare bambini e ragazzi ad un gioco che rappresenta un’ autentica “palestra
per la mente”. Grazie alla Cassa
Rurale di Aldeno e Cadine che ha
risposto con attenzione ed interesse alle nostre piccole richieste.
Presanella, mamma
degli alpinisti trentini
di Ugo Cont
Due ricorrenze storiche richiamate alla memoria dalla sezione Sat
di Aldeno. Domenica 13 luglio gita-concerto al rifugio Stavel con la
Banda di Aldeno.
di storia dell’alpinismo, appare
spesso tra le pagine un protagonista, un esponente completo, un
nome: William-Douglas-Freshfield
(1845- 1934). Personalità
eclettica dell’alpinismo, si seppe
esprimere non solamente nel lato
sportivo dimostrando grande attività, resistenza fisica e adattamento
ma anche nell’aspetto conoscitivo,
esplorativo, culturale, dando prova in più occasioni di essere precursore dei tempi, sapeva osservare più in là del suo momento.
Tanto per raccontare qualche
aspetto di lui; nella diatriba del suo
tempo con gli alpinisti tedeschi,
diversi nel porsi e nel presentare
le montagne, allora terra di conquista, quando questi scrivevano
ad esempio:”in tutte le nostre
alpi tedesche vi è difficilmente
un angolo più dimenticato e sconosciuto dell’Adamello.” Lui
puntualizzando rispondeva sulle
pubblicazioni dell’epoca: “In tutto l’arco alpino non vi è una regione che sia più completamente italiana che il massiccio del
quale la Presanella è la vetta più
alta e l’Adamello la più famosa.”
Quando veniva criticata la poca
frequentazione della zona asseriva anche:”un cambiamento sembra imminente, alcuni dei più
eletti abitanti di Trento e di Arco
si sono riuniti in una società alpina. I suoi scopi sono nello stesso tempo quelli di far sorgere
nella gioventù del trentino la
passione per un esercizio salutare e incrementare la prosperità materiale delle vallate montane.”(1872 fondazione della Sat,
Società Degli Alpinisti Trentini)
La Presanella, visibile dalle
cime svizzere, attrasse Freshfield
quale “orizzonte delle Alpi Lombarde” e scriveva: “dove l’alpe
incontra il cielo sulla neve!”
Così nell’agosto del 1864 con
i compagni I.D. Walker, Beachroft
e la guida F. Devouassoud dopo
aver salito il Gran Zebrù, da Santa Caterina attraverso il passo
Gavia, descritto come “la via
Appia dei monti”, Ponte di Legno, dove non riesce ad avere informazioni a riguardo dell’accesso alla Presanella, prendeva la direzione del Passo Tonale.
Cercava l’approccio a questa
montagna fantasma, perché anche
la cartografia del tempo non era
di nessun aiuto. La Presanella, infatti, pur essendo la cima più alta
del gruppo Adamello ne è alquanto decentrata. Salito ormai al passo del Tonale, grandi pali neri e
Truppe austro-ungariche risalgono la Presanella verso il passo Cercen.
L’
ARIONE 51
Associazioni
Per chi ha letto qualche cosa
giorno dopo, viste le sincere volontà puramente alpinistiche del
gruppo lasciarono passare il Devoussoud con l’impegno che ritornasse al passo del Tonale al suo
rientro. Cosa che non si verificò
perché l’intero gruppo scese dalla
Val di Genova e raggiunse Pinzolo. Annota poi Freshfield: “sopra
un dosso sporgente a metà tragitto per Vermiglio sta una ridotta austriaca fornita di sette
cannoni.
Rifugio Stavel Francesco Denza prima dell'ampliamento.
Associazioni
gialli coronati da aquile a due teste annunciavano la frontiera austriaca. Sotto una pioggia battente, l’ospizio del passo affollato di
operai, per la costruzione dei nuovi forti in difesa delle incursioni
garibaldine non era per niente accogliente. Inoltre, anche lì nessuno sapeva della Presanella e del
come arrivarci. Il giorno dopo alla
dogana, qualche screzio, la guida
Devoussoud non aveva il passaporto ma solo il proprio cartellino
riconosciuto in tutto il resto dell’arco alpino quale documento,
“lei non può entrare ancora nei
domini imperiali e regi”, sentenziarono i doganieri, ma il gruppo
superò l’ostacolo, temporeggiando, chiesero di entrare nella locanda adiacente alla caserma.
Pioveva ancora incessantemente, ottennero il permesso di
restare lì con una guardia alla porta. Qui, con stupore trovarono
l’oste che, non solo sapeva della
Presanella, ma raccontò loro di un
Herr Professor che tentò la cima
un anno prima e la trovò inacces-
L’
52
ARIONE
sibile e riferì le parole del professore: “Il picco finale è come questa stufa, è tutto di ghiaccio!” “
Bene!” Rispose Freshfield: “Ma
la stufa è facile!” E vi salì sopra.
Colpito dal personaggio Freshfield, l’oste si offrì di metterli in
contatto con un uomo di Vermiglio B. Delpero che aveva accompagnato “l’Herr Professor” sulla montagna, senza però raggiungere la cima. Questo Herr Professor seppero poi era il dott. Von
Ruthner, vicepresidente del Club
Alpino Austriaco. I doganieri il
In discesa dalla cima Presanella.
Nel sorpassarla una momentanea schiarita rivelò una solitaria cima nevosa nella testata
di una valletta che si apriva
proprio di fronte. Là era finalmente la Presanella. La visione,
malgrado fosse sufficiente per il
nostro scopo, durò pochi attimi.
Col bel tempo questa deve essere una delle più pittoresche
apparizioni di un grande picco
nevoso che si possa vedere da
un valico rotabile”. E poi ancora. “Vermiglio non possedeva
una corda lunga più di trenta
eseguiva gradi manovre, temeva un
intervento italiano. Anche l’attivismo italiano non dava sosta. Va
ricordato come esempio, il gruppo “Audax” della Susat (Sezione
Universitaria della Sat) che nel
1907 da Trento a piedi attraverso
il gruppo di Brenta, quello di Presanella e Adamello raggiugeva
Codegolo in Val Camonica; aveva un motto “ardisci e spera” e
assieme alla bandiera giallo/azzurra di Trento alzava di nascosto su
tutte le cime il tricolore. Ancora
Presanella quindi, terra di confine
e i confini generano conflitti e i
conflitti morti, dolore e odio. Forse non tutti sanno che una teleferica saliva dal paese di Fucine raggiungeva l’avamposto austriaco,
dove ora sorge il rifugio Stavel a
quota 2298m. e proseguiva fino
al passo Cercen a quota 3022m.
per rifornire il fronte. Su questo
versante si è sparato meno che
sulle linee in Adamello ma si è combattuta una guerra, una guerra di
fatica. C’è stato in trentino tra le
due guerre un turismo particolare;
molti austriaci e tedeschi ritornavano sui luoghi dove anno lasciato
la loro gioventù e la loro schiena
per meravigliarsi ormai di una mastodontica inutilità. Ancora oggi,
quando un alpinista immerso nel
suo mondo di purezza e bellezza,
in pace con se stesso trova in angoli inaccessibili su creste impervie a quote proibitive, del filo spinato, bossoli, ecc. ecc, guarda gli
occhi stanchi dei suoi amici, occhi
stanchi come i suoi e la domanda,
è comune: ma come fu possibile?
Per cosa? Sono trascorsi cento
anni dall’inizio di quel conflitto
mondiale. Nel 1914 i trentini, allora cittadini austro-ungarici, ma
nostri nonni, nostri antenati diretti,
sono stati sradicati dai villaggi,
chiamati alle armi e spediti al fronte; un fronte di morte.
La sezione Sat di Aldeno, intende ricordare in modo particolare questo evento, unito alla ricorrenza della prima salita alla cima
Presanella comunicandolo in una
lingua universale senza confini:
quella della montagna e della mu-
Associazioni
piedi ma, dopo molti indugi vennero trovate alcune funi di cuoio”. Devo tralasciare qui il bello e
pittoresco racconto della salita alla
cima, ricco di aneddoti per non
rubare spazio. Riporto solamente
un momento di quel venticinque
agosto 1864 del gruppo in vetta,
sui 3558 m. della Presanella. “ritornammo” racconta Freshfiled:
“Sulla roccia più alta e trascorremmo un’ora di ozio, solo interrotto dal dovere di innalzare
un ometto nel quale riporre una
gigantesca bottiglia con i nostri
biglietti. Circa tre settimane più
tardi questi stessi biglietti ricevettero un visitatore. Il tenente
Julius Payer, un ufficiale austriaco il cui nome divenne familiare al pubblico inglese come
capo di una spedizione polare.”
Ora, sono trascorsi 150 anni da
questa prima salita. Sulla Presanella, massima elevazione interamente in territorio trentino, si sono
succedute tutte le generazioni di
alpinisti trentini. Sui suoi itinerari
si sono formati, cresciuti e maturati tanti scalatori, protagonisti dell’alpinismo trentino e del mondo.
La Presanella è allora, per chi
ama la montagna, una specie di
mamma che pur severa ha cresciuto molti di noi. Ecco perché vogliamo ricordare questa prima salita. Seguendo il decorso della storia si è poi manifestato anche su
questa montagna l’irredentismo
trentino dove la Sat fu protagonista e partecipe già dai suoi albori.
L’Austria non scherzava, costruiva sentieri, fortificazioni, strade,
Cima Presanella e Cima Vermiglio.
L’
ARIONE 53
Cima Presanella dalla strada del Passo Tonale.
Associazioni
sica. Sì, della musica! Infatti con
la banda sociale di Aldeno, che
terrà un concerto particolare e inusuale nella prossima domenica 13
luglio al rifugio Stavel FrancescoDenza (2298 m.) nel cuore
della Presanella.
L’idea nata con il maestro Paolo Cimadom, nonché nostro socio è stata accolta dai rispettivi direttivi con inaspettato entusiasmo.
Entusiasmo che appiana qualsiasi
problema organizzativo e logistico. Vogliamo anche da queste pagine invitare tutta la popolazione
di Aldeno e non solo. Sono momenti da ricordare e approfondire, soprattutto per i giovani. Ora
siamo in Europa, e seppur tra mille problemi sociali e vergogne di
ogni tipo sono più di cinquant’anni che non c’è guerra sul nostro
territorio. Ora magari la guerra ha
un aspetto diverso, va combattuta
con cultura, coesione e spirito sociale. Si deve conservare l’attenzione, senza che ci dimentichiamo
dell’accaduto, del nostro precedente! Prendete quindi contatto
L’
54
ARIONE
con qualche nostro socio, sono
tanti in paese, per il programma
dettagliato della manifestazione
che seguirà a tempo debito.
Passaggio sulla via Faustinelli.
Mi permetto di ringraziare anticipatamente la Banda Sociale di
Aldeno per la loro disponibilità e
per il loro impegno in più, davvero bravi!
Senza che qualcuno si senta
spaventato riportiamo qui l’accesso al rifugio Stavel F.Denza. Dalla
località ex forte Pozzi Alti 1877m
raggiungibile in auto su strada forestale, (ex militare) circa 8 km.
da Vermiglio. Ci si incammina per
segnavia n°233 e poi segnavia
n°206 su agevole sentiero e in circa un’ora e mezza si raggiunge il
rifugio. Sono circa 400 m. di dislivello! Tutti sono invitati. Excelsior.
91 anni
e 2.298 metri
di Giordana Forti
Gli anni di fondazione della Banda di Aldeno e l’altitudine del concerto in quota del 13 luglio in compagnia della Sat di Aldeno. Quattro
bandisti premiati per la loro fedeltà, decennale (Antonella Beozzo e
Matteo Spagnolli) e ventennale (Luca Colpi e Tomas Cramerotti).
Banda Sociale di Aldeno molto
impegnativo e ricco di eventi; con
il concerto di Natale sono terminati i festeggiamenti per il 90° anno
di fondazione.
Come già anticipato nello scorso numero, il programma del concerto ha proposto in ordine cronologico alcuni brani eseguiti sotto la direzione dei maestri della
Banda che si sono succeduti nel
corso degli anni. Attraverso questi pezzi si è voluta ripercorrere la
crescita nella musica bandistica di
Aldeno avvenuta negli ultimi quaranta anni, spaziando dalle marce
ai valzer fino ad arrivare agli originali per banda. I maestri che si
sono passati la bacchetta sul palco sono: Giuseppe Saccomani
(’75 – ’77), Gianni Moser (’77 ’79), Michele Dallago (’80 –’88
e ’94 – ’96), Massimo Simoncelli
(’89 – ’90), Mario Garniga (’91
– ’93) e l’attuale maestro dal ’96
Paolo Cimadom.
Durante la serata oltre ai maestri sono stati premiati: l’ex presidente, le autorità, il socio onorario e la madrina. Anche in quest’occasione la Banda ha potuto pre-
sentare due nuovi bandisti (Laura
Beatrici e Paolo Cesar Rossi) e
premiare alcuni bandisti per gli anni
di permanenza nel gruppo (10 anni:
Antonella Beozzo e Matteo Spagnolli, 20 anni: Luca Colpi e Tomas Cramerotti).
In occasione del concerto la
Banda Sociale di Aldeno ha organizzato un concorso in collaborazione con le scuole di Aldeno:
tema del concorso ovviamente era
la Banda vista dai piccoli. Ai bambini delle elementari è stato richiesto di rappresentare la banda con
un disegno, mentre ai ragazzi delle
medie attraverso un tema. La giu-
ra presenziata da un membro
d’eccezione (Raffaella Baffetti) ha
premiato, in ordine di classe: 1°A
Nasseim Nasri, 2°B Samuele Coser, 3°A Lorenzo Tomasi, 4°A
Anna Nicolodi e 5°A Linda Turato.
I ragazzi delle scuole medie invece sono stati valutati da una giuria interna al Consiglio Direttivo
della Banda e i vincitori sono stati
a pari meriti 2°A Lisa Paternuosto
e Nicolò Parisi e 3°A Nicola Bontempelli. La Banda ringrazia particolarmente la dirigente Giuseppina Armenante per la disponibilità, la pazienza e l’entusiasmo di-
Tutti i maestri della Banda Sociale di Aldeno dal 1975 a oggi.
L’
ARIONE 55
Associazioni
L’anno 2013 è stato per la
Associazioni
mostrato per questa iniziativa.
Il Concerto di Natale è stato
un progetto molto ambizioso ed
importante, ha richiesto sia per i
bandisti sia per i maestri grande
impegno, tempo e pazienza. La
manifestazione è riuscita nel migliore dei modi, con grandi complimenti dal pubblico per i ricordi e
le emozioni che la Banda ha suscitato.
Nei primi mesi dell’anno 2014
la Banda si è dedicata allo studio
di nuovi brani da inserire in repertorio e all’organizzazione di nuovi
eventi. I primi, ma non meno degni di nota, sono stati i seminari di
formazione di maestri per banda
promossi rispettivamente dalla
Federazione dei Corpi Bandistici
e dall’Istituto Superiore Europeo
Bandistico. I due stage sono stati
molto interessanti sia per i maestri
partecipanti sia per la Banda che
ha saputo trarre spunti di crescita
musicale ma anche nuove amicizie, da cui nascono sempre numerose idee.
Nel mese di marzo si è svolta,
come di consueto, l’assemblea
annuale ordinaria che ha visto la
L’
56
ARIONE
riconferma di alcuni membri e
l’elezione di nuovi in ambito del
consiglio direttivo. Nello specifico Gloria Bernardi e Ilaria Pasquali
hanno lasciato il posto a Stefano
Dorigotti e Giordana Forti.
Il 17 maggio, si è svolta la tradizionale serata concerto, giunta
alla 27esima edizione. Le bande
presenti, entrambe di altissimo livello, sono state la Filarmonica G.
Diazzi di Concordia s/Secchia
(Modena) e il Corpo Bandistico
di Sona (Verona).
La manifestazione si è aperta
con la sfilata per le vie del paese
dei tre complessi bandistici , partiti ognuno da una piazza diversa
per ritrovarsi insieme davanti al
palco allestito nel tendone sul piazzale della chiesa . La manifestazione riuscita anche quest’anno nel
migliore dei modi è sempre stata
fonte d’innumerevoli amicizie e
scambi per la Banda, diventando
ormai appuntamento fisso dell’attività annuale e sempre seguita da
numeroso pubblico.
Un sentito ringraziamento va ai
cuochi e a tutte le persone che
hanno collaborato con la Banda
nell’organizzazione della serata
concerto, il loro aiuto è stato prezioso è fondamentale, per offrire
alle bande ospiti un’ottima accoglienza e organizzazione curata nei
minimi dettagli.
Il 28 maggio si è svolto il saggio conclusivo dei corsi di formazione musicale per l’anno 2013/14,
gli iscritti per quest’anno erano 25
e 10 per il corso di avviamento alla
musica. Inoltre è stato attivato un
corso di pianoforte a cui partecipano ben 6 allievi. L’organizzazione dei corsi comporta per la Banda Sociale un impegno molto importante, per garantire ad ogni allievo uno strumento idoneo e
un’ottima preparazione finalizzata
anche ad un futuro ingresso nella
Banda stessa.
Nonostante tutto la Banda è
sempre alla ricerca di nuove esperienze, ne è esempio lo spettacolo
con il comico Mario Cagol, svoltosi nell’ottobre 2013.
L’evento novità di quest’anno,
ideato in collaborazione con la sezione Sat di Aldeno, è un’esibizione a quota 2298 metri. La Banda
terrà un concerto (domenica 13
luglio) al rifugio Denza ai piedi del
ghiacciaio della Presanella, una fra
le più splendide cornici delle Dolomiti. (In caso di maltempo il concerto sarà rinviato a domenica 20
luglio).
La Banda di Aldeno desidera
infine ringraziare il pubblico e gli
amici, che seguono sempre con
costanza e partecipazione gli eventi
musicali proposti e invita tutti ai
prossimi eventi in programma.
Quattro nuovi
vigili del fuoco
di Daniele Vettori
Nicola Baffetti, Mattia Vettori, Christopher Agostini e Rudj Valer
hanno superato un impegnativo corso di 100 ore per conseguire la
preparazione adeguata per poter intervenire nelle emergenze.
Volontari di Aldeno registra quattro nuove entrate nel suo organico,
si tratta di Nicola Baffetti e Mattia
Vettori che gia dall’anno scorso
fanno parte attiva del corpo e di
Christopher Agostini e Rudj Valer
che sono entrati dal gennaio di quest’anno.
Per entrare in un corpo di vigili
del fuoco volontari ci sono alcuni
requisiti e prove da superare. In
primis si deve effettuare una visita
medica che attesti il buono stato di
salute poi presso la caserma dei
vigili del fuoco permanenti di Trento vengono effettuate delle prove
attitudinali per capire la capacità dei
candidati di superare senza difficoltà situazioni di emergenza.
Sono una serie di prove tra cui
la resistenza fisica, la paura del vuoto o l’eventuale sofferenza di claustrofobia. Fin qui tutto come negli
ultimi anni, cio che è cambiato dall’anno scorso è il corso di base da
effettuare per poter essere operativi sugli interventi.
Fino a due anni fa il corso base
per vigili del fuoco prevedeva un
monte ore di 26 ore di lezione tra
teoria e pratica ma l’evolversi e la
complessità delle tipologie di inter-
vento a cui sono chiamati ad intervenire al giorno d’oggi i vigili del
fuoco hanno fatto si che si dovesse
proporre ai nuovi assunti un corso
di base molto più elaborato e complesso.
Prima cosa a cui si è dato molto
spazio è la sicurezza dell’operatore, facendo conoscere i vari DPI
(dispositivi di protezione individuali), il concetto di analizzare un rischio prima di intervenire o la conoscenza delle varie normative sulla
sicurezza.
Una giornata intera di teoria e
pratica è stata dedicata all’utilizzo
degli autorespiratori (le bombole
d’aria ). In sostanza sono stati approfonditi tutti gli argomenti che nel
vecchio corso base si toccavano
molto velocemente come la chimica
e fisica dei combustibili, la loro estin-
zione, l’idraulica con l’utilizzo di pompe, mentre in più è stata aggiunta la
spiegazione dell’utilizzo corretto delle varie attrezzature che hanno in
dotazione i corpi come scale, verricelli, tirfort, imbracature.
È stata dedicata persino una lezione per far “marciare” correttamente i nuovi assunti e visto che la
leva militare obbligatoria è stata
abolita direi che non fa male nemmeno questa parte!
Il tutto per un totale di 100 ore
di corso che a confronto con le 26
di quello vecchio sono un enormità!
Insomma le nostre 4 nuove leve
se la sono sudata ma almeno hanno
una preparazione adeguata e seria
per poter intervenire nelle emergenze. Un “in bocca al lupo” quindi a
loro per questa nuova avventura al
servizio della comunità!
Da sinistra: Mattia Vettori, Rudj Valer, Chistopher Agostini e Nicola Baffetti.
L’
ARIONE 57
Associazioni
Il Corpo dei Vigili del Fuoco
Marco Beozzo
nuovo presidente
della Pro Loco
Gianluca Oliana passa il testimone della presidenza dopo 12 anni.
Anche il direttivo si rinnova con quattro nuovi ingressi.
Dopo dodici anni di presiden-
Associazioni
za e grande impegno, Gianluca Oliana passa il testimone a Marco Beozzo, che ha deciso di avvalersi di
giovani molto entusiasti del nuovo
impegno intrapreso: Stefano Dorigotti, Luca Rossi eAnnalisa Erlicher.
Accanto ai nuovi componenti del
direttivo ci saranno: Ermann Bisesti,
Arnaldo Cont, Simonetta Gris e
Nadia Zanotti, già validi aiutanti negli anni scorsi.
Durante l’assemblea annuale
svoltasi ad aprile per il rinnovo delle
cariche sociali, alla presenza del Sindaco e di molte altre persone, è stato presentato un “video riassunto”
realizzato da Gianluca Oliana per ricordare i momenti più belli vissuti
dalla nostra associazione.
Il nuovo gruppo che si è venuto
a creare è già molto affiatato e con
questo entusiasmo si potrà prose-
L’
58
ARIONE
guire ad organizzare le manifestazioni
ormai “storiche” della Pro Loco,
come Santa Lucia e concorso di pittura, e contemporaneamente a trovare delle proposte appassionanti e
attività che possano piacere al maggior numero possibile di nostri compaesani.
Le attività organizzate per quest’anno sono già cominciate alla
grande con la manifestazione
“Creare…giocando” che si è tenuta domenica 18 maggio al parco
delle Albere. Nonostante le previsioni meteo fossero poco favorevoli, il tempo è stato clemente e c’è
stata la partecipazione di molti bambini e ragazzi che si sono divertiti a
creare piccoli lavoretti con la loro
manualità e creatività, accompagnati
da una montagna di pane e nutella,
messa a disposizione per tutti, grandi e piccini.
Ringraziamo tutte le persone che
ci hanno aiutato durante la manifestazione, con la loro fantasia e competenza, ad insegnare i lavoretti ai
bambini e cogliamo l’occasione per
informare che la Pro Loco è disposta ad accogliere favorevolmente
ogni proposta e collaborazione venga dall’esterno.
Oltre ad attività per bambini, è
stato promosso, nella serata di mercoledì 4 giugno, nell’aula magna delle
scuole elementari un incontro informativo sul tema della “Zanzara tigre
e della leishmaniosi” dove all’intervento di un’esperta in materia del
Museo Civico di Rovereto da anni
impegnata su questo tipo di problemi dovuti alla presenza sempre più
elevata di zanzare tigre nelle nostre
zone, è seguito quello di un veterinario sui problemi dovuti alla malattia della leishmaniosi nei cani.
L’incontro ha avuto una soddisfacente partecipazione del pubblico ed è stata ritenuta molto interessante visti gli argomenti trattati, ancora troppo poco conosciuti.
Per i prossimi mesi abbiamo in
progetto di collaborare con tutte le
associazioni del paese disponibili,
per preparare un’unica festa volta a
creare legami duraturi e per coinvolgere un gran numero di persone.
Vogliamo ancora una volta ringraziare Gianluca Oliana, Luciano
Cont e Lara Buccella per essere riusciti a creare “dal nulla” più che
un’associazione di volontariato, un
gruppo di amici che hanno idee e
progetti comuni. Magari verrà richiesto (ancora…) in futuro un loro prezioso aiuto.
Canova-Ca’ Rotte
di Oscar Beozzo*
intervento per la
sicurezza
Una miglioria stradale che mantiene i muri a secco di sostegno e
rende un servizio alla viabilità.
A inizio anno sono stati ultima-
I lavori di messa in sicurezza in località Canova.
riera di protezione, innesti sulla Sp
90 e su via tre Novembre inadeguati a garantire il transito in sicurezza.
Proprio il problema della sicurezza ha convinto l’amministrazione comunale ad individuare, in ac-
cordo con il Consorzio di miglioramento fondiario di Aldeno, l’iter
per poter finanziare l’intervento che
è costato complessivamente
524mila 700 euro. Un intervento
complicato che è stato gestito egregiamente dall’ingegnera Debora
L’
ARIONE 59
Giunta e Consiglio
ti i lavori di sistemazione e messa in
sicurezza della strada Canova-Ca’
Rotte. È tratto di strada di circa un
chilometro che molti non frequentano più da quando è entrata in funzione la circonvallazione. È comunque la strada di collegamento con
l’unica frazione del Comune di Aldeno, la Canova per l’appunto.
Una strada che era già stretta e
pericolosa vent’anni fa quando era
di competenza provinciale, essendo il vecchio tracciato della Sp 90,
Destra Adige. È stata poi trasferita
dalla Provincia al Comune di Aldeno nello stato di fatto in cui era,
ovvero molto pericolosa e fatiscente: condizione statica fortemente
pregiudicata, muri di sostegno a
valle (con dislivello fino a 5 metri)
compromessi e senza alcuna bar-
Giunta e Consiglio
Cont sia nella progettazione che
nella fase di direzione lavori, ricercando e trovando soluzioni efficaci
ai tanti problemi.
La fase più delicata è stata quella relativa al consolidamento dei
muri a secco che sorreggono la
strada stessa, con interventi anche
in prossimità delle abitazioni tramite una struttura palificata e realizzando sull’intero tratto di strada un
“banchettone” in calcestruzzo sul
quale sono stati installati i dispositivi di protezione (guard rail). Ora si
può affermare con tranquillità che
la strada è sicura.
Un altro aspetto importante riguardante la strada della Canova è
il contesto paesaggistico. Era importante, secondo noi, salvaguardare
l’aspetto esteriore degli splendidi
L’
60
ARIONE
muri a secco che sono la testimonianza storica del lavoro duro e sapiente dei contadini, teso a contenere il terreno dei “vignai” e allo stesso tempo a proteggerli e a chiuderli
(Chiesure). Abbiamo quindi voluto
che, anche dopo i nuovi lavori, l’impatto fosse minimo, che i muri di
sostegno in pietra sia a valle che a
monte venissero ripristinati utilizzando per la costruzione le pietre recuperate in loco, senza l’uso di cemento sul prospetto in vista. Possiamo
dire con soddisfazione che l’intervento si inserisce in modo armonico
nel contesto paesaggistico.
Importanti sono stati infine le
modifiche agli accessi con la Sp 90
con pendenza più lieve e con maggiore visibilità e quello con via Tre
Novembre, innesto ora fruibile an-
che per chi arriva dalla rotatoria
senza azzardate manovre contromano.
A nome dell’amministrazione
comunale voglio ringraziare il Consorzio di miglioramento fondiario di
Aldeno che ci ha consentito di realizzare l’opera e di beneficiare del
contributo pubblico; un grazie anche a chi abita nella frazione e a chi
lavora i fondi agricoli della Canova
per aver sopportato i disagi arrecati dalla fase di realizzazione.
E a tutti l’invito a fare una passeggiata (magari cogliendo l’occasione per fare una visita alla Grotta
della Madonna) per ammirare il
nuovo manufatto.
*Assessore al territorio, foreste e viabilità
Tutti i gruppi consigliari hanno
mandato i loro articoli entro il 30
maggio (ndr).
Aldeno Insieme
Welfare generativo
con il Piano sociale
di comunità
Nell’ultimo consiglio comunale è stato presentato il nuovo piano sociale del Territorio Valle dell’Adige. Vorremmo su questo spazio esprimere la soddisfazione del
gruppo per il raggiungimento di
questo importante obbiettivo. Alla
redazione del piano hanno partecipato circa mille persone di ogni
età, volontari, professionisti e amministratori pubblici di Trento Aldeno Cimone e Garniga, questo
percorso ha costruito e accresciuto
relazioni, conoscenze, condivisione, riconoscimento, fiducia reciproca.
Il piano sociale è stato definito
una bussola che, oltre a porre l’attenzione verso i cittadini e verso i
problemi che quotidianamente affrontano, indica un obiettivo. la
realizzazione di meccanismi di sussidiarietà verso un’amministrazione condivisa, dove cittadini, e operatori pubblici sono alleati per la
costruzione del bene comune, della
solidarietà, in vista di un “welfare
generativo” dove chi riceve aiuto
si fa generatore a sua volta di aiuto verso i più deboli.
I quattro “punti di riferimento “
del piano sociale sono rivolti:
- al cittadino, perché sia protagonista
- alla comunità, perché sia capace di farsi “luogo di cura” delle
persone che le appartengono
- alle politiche pubbliche, perché assumano la responsabilità trasversale dei problemi e delle soluzioni che realizzano un impatto
sociale
- al contesto economico e culturale, perché investa in quel capitale sociale necessario allo sviluppo di una responsabilità condivisa e di un’economia solidale.
Le aree d’interesse e le sfide
su cui lavorare sono molte, fra tutte, emergono:
L’area della coesione sociale:
in questa fase, una serie di feno-
meni socio-economici sta mettendo a dura prova, anche nei nostri
territori, le associazioni e il mondo
dell’aiuto informale. La solidarietà fra le persone è principalmente
spontanea e volontaria ma i servizi e la pubblica amministrazione
possono intervenire per promuoverla e sostenerla.
L’area del sostegno alle famiglie: il compito educativo per la
crescita armoniosa dei bambini e
degli adolescenti e il necessario
sostegno alle famiglie, richiedono
oggi una speciale attenzione. Le
crescenti diseguaglianze sociali,
infatti, riguardano tutte le fasce di
età ma gli effetti a distanza nella
vita delle persone sono tanto più
gravi quanto più in giovane età si
devono affrontare privazioni o discriminazioni nell’accesso alle opportunità. Di pari importanza, allo
stato attuale, appare l’attenzione
ai compiti di cura dei propri membri (persone anziane, disabilità,
problemi psichiatrici, con malattie
invalidanti, dipendenze, ecc.) che
le famiglie affrontano, spesso da
sole.
L’area del contrasto socioeconomico e della vulnerabilità
L’
ARIONE 61
Giunta e Consiglio
Approvato il piano sociale del Territorio della Valle dell’Adige; un
percorso che ha coinvolto mille persone ad Aldeno, Cimone e Garniga. Aldeno Insieme esprime soddisfazione per il bilancio di previsione 2014, predisposto in condizioni di particolare incertezza.
sociale: la nostra Provincia risente
della crisi socio-economica che ha
investito l’Italia e l’Europa, seppure con modi e impatti diversi. In
questa sede si vuole però porre
l’attenzione sul fatto che la crisi
investe, sia in forma diretta che indiretta, tutto il sistema dei servizi
socio-assistenziali: in forma diretta per la graduale riduzione delle
risorse umane ed economiche con
cui fronteggiare i bisogni dei cittadini e in forma indiretta per le difficoltà economiche delle famiglie,
con conseguente maggior richiesta di aiuto.
Giunta e Consiglio
Ciò risulta di particolare interesse sociale viste le conseguenze
relazionali, emotive, psicologiche
e sociali che il disagio economico
comporta.
Siamo convinti che la promo-
L’
62
ARIONE
zione di queste attività non possa
che migliorare la convivenza tra le
persone. In momenti di difficoltà
economiche diffuse, tali iniziative
a favore delle persone devono essere valorizzate e possono essere
uno strumento decisivo per il miglioramento della qualità della vita.
Crediamo che il nostro ruolo di
amministratori, se vogliamo veramente metterci a servizio delle persone, si realizzi nel favorire ad ogni
costo queste importanti iniziative
mettendo al centro prima di tutto
le persone.
Altra attività importante è stata
l’approvazione del bilancio di previsione 2014. Il gruppo Aldeno
Insieme ha espresso convintamente il suo voto favorevole. E’ evidente che si tratta di un bilancio
non facile proprio perché complessa è la situazione economica na-
zionale e degli enti locali in generale. Si tratta di un bilancio che,
pur realizzato in condizioni d’incertezza normativa, di riduzione dei
trasferimenti provinciali e di complessiva crisi finanziaria, dimostra
equilibrio, lungimiranza ed equità
mettendo in ordine entrate e spese correnti e garantendo il ripianamento dei debiti entro fine legislatura.
Aldeno insieme resta convinto
che la buona amministrazione è
quella che rende conto ai propri
cittadini delle decisioni operate,
tenuto conto delle limitate risorse,
prediligendo concretezza, trasparenza e senso di giustizia. Le chiacchiere e le polemiche non forniscono invece nessuna risposta alle
esigenze dei nostri concittadini.
A tutti voi un augurio di buona
estate.
Aldeno per il Futuro
Politica di minima
sopravvivenza
Ben trovati sul Notiziario.
La morsa della crisi non sembra dare segni di cedimento e, seppur qualche piccolo segnale di speranza si dovrebbe cominciare a
intravedere, le ristrettezze dei bilanci sono più che tangibili e impongono scelte che nessuno vorrebbe fare, soprattutto per i tagli
alla spesa corrente che, in soldoni, sono tagli alle risorse per servizi.
Anche il bilancio comunale, discusso in consiglio, presenta i sintomi descritti e, come cura, si prevedono tagli e nuove imposte che
andranno a gravare sulla comunità.
Leggi e regolamenti di carattere nazionale di cui non possiamo
far altro che prendere atto ma,
come minoranza, ci siamo confrontati e sulle possibilità offerte ai
comuni per l’effettiva loro applicazione locale.
Le nuove imposte si riassumono nella IUC, Imposta Unica Comunale, che raccoglie le imposte
sugli immobili (I.Mu.P) e sui servizi indivisibili (TASI). Non la
TARI, TAriffa RIfiuti, in quanto
Aldeno ha già attivo un servizio in
tale ambito: di questo però approfondiremo il discorso viste le recenti notizie apparse sui quotidiani locali.
Tornando alle nuove imposte,
soprattutto per la TASI, a livello
locale le scelte potevano essere
diverse.
Mentre per la I.Mu.P., almeno
per la prima casa, l’imposta è stata tolta a livello nazionale, per la
TASI le aliquote minime sono fissate per legge ma, la stessa legge,
concede la possibilità ai Comuni di rivederle, anche azzerandole come successo in alcuni
casi del nostro territorio.
La politica di minima sopravvivenza e la mancanza di pianificazione e programmazione, portate avanti fino ad oggi e che ab-
biamo più volte denunciato, anche
in questo caso hanno avuto conseguenze tangibili: certo è un argomento vecchio ma che si ripercuote, puntualmente e costantemente, sull’intera comunità e sulle
possibilità offerte agli amministratori locali.
In particolare, la scarsa autosufficienza del comune e la sua dipendenza da enti superiori, in questo caso, non ha permesso l’azzeramento della TASI in quanto i
mancati introiti avrebbero dovuto
trovare copertura con altre entrate a livello comunale.
In questo ambito la nostra comunità è decisamente carente, seppur in passato ci siano stati momenti e opportunità per creare
nuove fonti di risorse comunali,
soprattutto di tipo rinnovabile, che
oggi potrebbero fare la differenza
o, almeno, potrebbero essere un
aiuto in questi tempi difficili.
Anche il nuovo ostello-garnì, o
come lo si voglia identificare, potrebbe essere una risorsa futura
per il comune ma, ad oggi, l’opera non risulta completamente finanziata e si è in cerca di un gestore
L’
ARIONE 63
Giunta e Consiglio
Il gruppo di minoranza avrebbe voluto un azzeramento della Tasi,
sottolinea come la tariffa sui rifiuti sia sproporzionata rispetto ad
altre realtà ed il fatto che manchino 300mila euro per poter finanziare completamente l’ostello.
che possa coprire la parte mancante (circa 300mila euro) per la
sua realizzazione.
Giunta e Consiglio
Tornando alla TARI, ad Aldeno non applicata e alla luce delle
ultime notizie apparse sui quotidiani, vogliamo riprendere un discorso che ci sta molto a cuore e che
abbiamo trattato anche nella passata edizione del Notiziario: Asia
è in rosso.
Sembrerebbe accertato che le
previsioni negative, stimate inizialmente, siano diventate una dura
realtà con cui tutta la popolazione
dovrà scontrarsi.
Il buco finanziario dell’Azienda speciale, che gestisce raccolta
e smaltimento dei rifiuti, dovrà essere coperto dai soci, sia rivalendosi sul fondo di riserva che chiedendo contributi direttamente ai
singoli Comuni.
Per Aldeno, come per gli altri
soci, questo significherebbe andare ulteriormente ad intaccare un
L’
64
ARIONE
bilancio molto ristretto o, in alternativa, gravare direttamente sui
contribuenti, aumentando la tariffa rifiuti a copertura delle cifre
mancanti.
Su questo ci siamo espressi
e scontrati varie volte in consiglio comunale: la tariffa che
stiamo pagando è sproporzionata, se rapportata ad altre realtà
del territorio, e, soprattutto, non
rispetta i principi di equità che
l’amministrazione dovrebbe
garantire.
A supporto di quanto diciamo
da tempo, questo problema è stato evidenziato anche da un’apposita commissione, istituita proprio
da Asia nel corso del 2013, che
ha rilevato le problematiche di determinazione della tariffa e, tra le
righe, ha portato alla luce questa
mancanza di equità nella sua ripartizione tra i contribuenti.
La questione da risolvere, motivo della non equità del metodo
applicato, è che una buona parte
del costo totale del servizio va a
copertura della gestione dei rifiuti
differenziati per i quali non vi è alcuna misurazione sul reale conferimento (carta-plastica-vetro-umido-ecc).
Ciò che dovrebbe essere ovvio e equo, nel sistema ad oggi in
vigore, non lo è: certamente si
deve pagare in relazione alla quantità di rifiuto prodotto ma, per
equità, si dovrebbe pagare anche
in base alle varie tipologie prodotte, carta-plastica-vetro-umidoecc. e non solo in base alla frazione secca.
Ad oggi, invece, i costi della
differenziata ricadono prevalentemente su chi, per forza di cose,
deve svuotare il bidone verde più
volte di altri.
La questione è quasi paradossale: se nessuno facesse svuotamenti, chi pagherebbe i costi della
tanto auspicata e sbandierata raccolta differenziata? Pantalone?
Buona estate a tutti.
Lega Nord
Alle europee
di Mirko Bisesti
continua la ripresa
della Lega
Un bilancio del voto comunitario del 25 maggio ed uno sguardo
sull’attività comunale, più nel dettaglio sulle imposte.
Nell’ultima edizione dell’Arione scrivevamo con fervore dell’elezione del nuovo segretario federale della Lega Nord. Il titolo
dell’articolo di dicembre era: “Il
rilancio della Lega con il nuovo
Segretario Federale: Matteo Salvini”, siamo perciò pienamente
soddisfatti dell’entusiasmo che
abbiamo giustamente riposto nel
nuovo leader visti i risultati raggiunti!
L’eurodeputato del Carroccio
non ha bisogno di alcuna presentazione e dopo solo sei mesi della sua instancabile guida si vedono già dei risultati notevoli e forse ai più, insperati. Chi voleva,
scriveva, sperava e pontificava la
fine della Lega si è dovuto ricredere. La Lega è finalmente risorta e oltre al successo elettorale
sancito nelle elezioni europee di
pochi giorni fa, ha ritrovato oltre
ad una nuova e giovane guida
anche una rinnovata voglia di
combattere che tutti i militanti e
amministratori condividono giorno dopo giorno con passione e
sacrificio seguendo l’esempio del
nuovo segretario.
Elezioni Europee
All’indomani delle elezioni europee, possiamo affermare che in
tutta Europa c’è una gran voglia e
un gran bisogno di cambiamento.
In Francia e in Inghilterra i partiti
più votati sono fortemente contrari
a questo tipo d’Europa ed i nostri
vicini austriaci dell’Fpö hanno avuto un grande successo con il 20%
dei consensi.
In generale in tutta Europa la
critica all’UE e all’Euro ha portato ad una gran voglia di cambiamento ma ovviamente l’Italia si è
dovuta distinguere anche in questo ed è andata controcorrente
confermando il partito di governo
e questo tipo di Unione Europea.
Un altro fattore che ci preme rilevare è l’allontanamento dalla scelte
politiche di una gran parte di citta-
dini in maniera sempre crescente
negli ultimi anni. Vogliamo qui ribadirvi che: “Decide chi vota” e
che perciò crediamo che il non
voto e l’astensionismo non risolva
e non influenzi in alcun modo il processo decisionale.
La sezione della Lega Nord di
Aldeno è lieta di ringraziare chi ha
dato la propria fiducia al nostro
movimento garantendo che i deputati del Carroccio eletti a Bruxelles si batteranno come non mai
nel tentativo di riformare quest’Europa.
Comune di Aldeno
Dopo l’approvazione del Bilancio di quest’anno ribadiamo con
ancor più convinzione l’allarme di
come il nostro Comune dovrà affrontare nei prossimi anni ulteriori
tagli e avrà a disposizione sempre
meno risorse a causa del prolungarsi della crisi. Per questo ogni
centesimo delle nostre tasse dovrà esser speso con parsimonia
mentre i progetti voluti e approvati da questa amministrazione
come la co-residenza e l’ostello
vanno nella direzione opposta e
tutti se ne accorgeremo quando il
Comune (Noi) dovrà (dovrem-
L’
ARIONE 65
Giunta e Consiglio
La nuova Lega
mo) mantenere delle strutture in
perdita in anni difficili come quelli
futuri.
IUC: Anche nel nostro Comune inizieremo a pagare fra pochi
giorni la nuova I.U.C. (Imposta
Giunta e Consiglio
Il segretario Federale Matteo Salvini con la leader del Front National francese Marine
LePen e con l’artefice dell’alleanza, il capodelegazione del Carroccio al Parlamento
Europeo Lorenzo Fontana.
L’
66
ARIONE
Unica Comunale). In consiglio
comunale ci siamo opposti all’introduzione di questa nuova imposta e abbiamo notato amaramente
come la nostra amministrazione
non abbia provato a ridurne il peso
a carico dei contribuenti abbassando le percentuali delle aliquote.
Continuano a cambiare le sigle, ici,
imu, tari, tasi etc. ed ora I.U.C.
ma la sostanza non cambia, anzi
peggiora, si continua a pagare
sempre di più.
Tesseramento Sezione
Lega Nord Aldeno
Se vuoi partecipare, fare la
tessera del partito o altro, contatta il presidente della sezione,
Riccardo Comper al 3470027824
o il consigliere comunale Mirko
Bisesti al numero 3336213339.
Le scelte
dell’Amministrazione
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni
più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE
nr. 30 del 19.12.2013
Approvazione in I adozione della variante al PRG comunale, inerente la modifica del Piano Attuativo ai Fini generali
P.A.G.1, ai sensi del comma 5 dell’articolo
38 della Legge provinciale 4 marzo 2008,
n. 1 e s.m.i.
nr. 31 del 19.12.2013
Approvazione in I adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali
P.A.G.1
nr. 32 del 19.12.2013
Progetto di Co-Residenza: istituzione
del servizio e approvazione bando per la
locazione a canone concordato di n. 23 alloggi da destinare a nuclei familiari interessati alla realizzazione del progetto ai sensi
della legge provinciale 7 novembre 2005, n.
15 e s.m. e i. - articolo 9, comma 9 ter.
Edilizia abitativa pubblica a grande valenza
sociale e urbana di cui all’articolo 25 bis
della legge provinciale 13 novembre, n. 21
e s.m. e i..
nr. 33 del 19.12.2013
Proroga convenzione fra il Comune di
Aldeno e il Comune di Cimone per lo svolgimento del Servizio Bibliotecario del Comune di Cimone per l’anno 2014. Immediatamente eseguibile.
nr. 34 del 19.12.2013
Proroga nomina del Revisore dei Conti
per il triennio 2014 – 2016.
nr. 02 del 09.04.2014
Approvazione del Regolamento per la
disciplina dell’Imposta Unica Comunale
(I.U.C.)
nr. 03 del 09.04.2014
Imposta Unica Comunale (I.U.C.) – Approvazione aliquote per l’anno 2014.
nr. 04 del 09.04.2014
Approvazione del Piano Finanziario
2012 - 2014 per la determinazione della Tariffa Rifiuti 2014.
nr. 05 del 09.04.2014
Determinazione Tariffa per la gestione
dei rifiuti urbani – Anno 2014.
nr. 06 del 09.04.2014
Approvazione bilancio di previsione per
esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014
– 2016, nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13 lett. B
della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69
dello Statuto).
nr. 07 del 09.04.2014
Approvazione rendiconto del Corpo dei
Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno – esercizio 2013.
nr. 08 del 09.04.2014
Approvazione del bilancio preventivo
del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno. Esercizio 2014.
nr. 14 del 12.05.2014
Imposta Unica Comunale (I.U.C.) - Modifica del Regolamento per la disciplina dell’Imposta.
nr. 15 del 12.05.2014
Imposta Unica Comunale (I.U.C.) –
(RI)Determinazione aliquote e detrazioni per
l’anno 2014.
nr. 16 del 12.05.2014
Esame e approvazione del “Piano sociale del Territorio Val d’Adige”
nr. 17 del 12.05.2014
Relazione sull’attività svolta nel 2013
dalla conferenza dei sindaci nell’ambito delle gestioni associate tra Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terme. Presa d’atto
Delibere della Giunta comunale
nr. 09 del 09.04.2014
Approvazione delle modifiche alla convenzione fra Comuni ed allo Statuto del Consorzio – Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale (ASIA).
nr. 135 del 02.12.2013
Piano di Zona della Destra Adige (PGZ)
rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2013.
Presa d’atto modifica composizione del Tavolo a seguito di dimissione componente.
nr. 10 del 09.04.2014
Approvazione in II^ adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali
P.A.G.1 come modifica del PRG vigente
ai sensi del comma 5 dell’articolo 38 della
Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 e
s.m.i.
nr. 136 del 02.12.2013
Notiziario “L’Arione”. Impegno di spesa
per compenso al Direttore Responsabile per
seconda uscita 2013 del Notiziario.
nr. 11 del 09.04.2014
Approvazione in II^ adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali
P.A.G.1
nr. 145 del 30.12.2013
Approvazione schema di convenzione
per l’affidamento alla Società Sportiva di Aldeno – Associazione Sportiva Dilettantistica - della gestione degli impianti sportivi in
località “Albere” per il periodo 01.01.2014 –
31.12.2014 nella forma della concessione
in uso. Codice CIG. ZDB0D27EC3
nr. 12 del 09.04.2014
Approvazione convenzione fra il Comune di Aldeno ed il Comune di Cimone per la
gestione della spazzatrice e di altra attrezzatura di proprietà dei due comuni.
nr. 147 del 30.12.2013
Determinazione, ai fini del bilancio finanziario di previsione 2014, dei residui di stanziamento in conto capitale.
nr. 13 del 09.04.2014
Approvazione schema di convenzione
tra i Comuni di Cimone e di Aldeno per la
gestione di progetti intercomunali nel campo dei lavori socialmente utili ano 2014.
nr. 10 del 13.01.2014
Incarico al dott. urb. Anna Viganò con
studio a Ravina (TN) in via della Croce n.
26 CIG XD10D26875 e al dott. urb. Gianluca Pesce con studio a Noale (VE) in via
L’
ARIONE 67
Dal Municipio
Delibere del Consiglio comunale
Ronchi n. 52 CIG XA90D26876 per la redazione del Piano di Azione comunale per
l’Energia Sostenibile (Euro 15.225,60=), l’implementazione e il monitoraggio delle azioni, le attività di divulgazione, sensibilizzazione e inclusione della cittadinanza nel processo di pianificazione da realizzarsi nel
biennio successivo all’approvazione del
P.A.E.S. (euro 23.472,80=)
nr. 14 del 27.01.2014
Assolvimento degli obblighi di pubblicità
di cui all’articolo 7 della Legge Regionale n.
8 dd. 12 dicembre 2012 e dell’articolo 31 bis
della Legge Provinciale n. 23 dd. 30 novembre 1992 in materia di amministrazione trasparente.
nr. 19 del 27.01.2014
Adozione del Piano di prevenzione della corruzione del comune di Aldeno triennio
2014 -2016.
nr. 20 del 27.01.2014
Interventi finalizzati al miglioramento dei
patrimoni forestali ed alla difesa dei boschi
dagli incendi da realizzare con il supporto
della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna. Richiesta effettuazione lavori e autorizzazione pluriennale 2014
– 2016 all’opera.
nr. 24 del 17.02.2014
Determinazione tariffaria per il servizio
di depurazione delle acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili e produttivi –
anno 2014.
nr. 25 del 17.02.2014
Determinazione in materia di tariffa di
Canone per l’Occupazione degli Spazi ed
Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) per l’anno 2014.
nr. 26 del 17.02.2014
Determinazione tariffarie per il servizio
Acquedotto per l’anno 2014
nr. 27 del 17.02.2014
Atto di indirizzo relativo all’assegnazione di personale rientrante nella L.P. 32/1990
e ss.mm. per attività di supporto presso la
Biblioteca ed il Comune di Aldeno.
Dal Municipio
nr. 31 del 03.03.2014
Approvazione in linea tecnica del Progetto Intervento 19 - 2014 “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili”.
Determinazione criteri di individuazione dei lavoratori.
Individuazione ordine di priorità per l’assunzione dei lavoratori per il Comune di Aldeno.
CUP C55D14000150005
nr. 38 del 24.03.2014
Affidamento del servizio di organizzazione della XV Edizione della Mostra dei
Merlot d’Italia, all’agenzia L’Orizzonte S.n.c.
di Cramerotti Mauro & C. di Aldeno. CIG
Z9F0E82FA7
nr. 41 del 31.03.2014
Determinazione contributo straordinario alla Scuola Equiparata dell’Infanzia “Ema-
L’
68
ARIONE
nuele Mosna” di Aldeno per il progetto “Educazione Musicale” a.s. 2013-2014.
nr. 42 del 31.03.2014
Organizzazione della XV^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia – MondoMerlot.
Approvazione in linea tecnica del progetto
organizzativo. Atto di indirizzo.
nr. 45 del 08.04.2014
Approvazione accordo di programma del
Piano di Zona (PGZ) della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2014.
nr. 47 del 22.04.2014
Concessione in locazione della cabina
elettrica posta nell’edificio della Scuola Media Statale di Aldeno a favore di SET Distribuzione S.p.a. di Rovereto (TN) – Proroga.
nr. 51 del 05.05.2014
Nomina Funzionario Responsabile della
I.U.C. (Imposta Unica Comunale) – Provvedimento di ricognizione.
nr. 52 del 05.05.2014
I.U.C. anno 2014 - Determinazione del
valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli
effetti dell’ art. 9 del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (I.U.C.).
nr. 53 del 12.05.2014
Concessione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale anno
2014 e rimborso spesa per smaltimento rifiuti anno 2013
nr. 59 del 19.05.2014
Assegnazione contributo straordinario
all’Istituto Comprensivo Aldeno - Mattarello
per progetto gemellaggio con Zelezna Ruda
(Rep. Ceca).
Determinazioni del
Segretario comunale
nr. 252 del 18.12.2013
Determinazione compenso per attività
svolte nell’ambito dell’11° Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”.
nr. 36 del 07.02.2014
Assunzione a tempo determinato del sig.
Franch Stefano, in qualità di “COADIUTORE AMMINISTRATIVO – cat. B – livello evoluto – I posizione retributiva” a tempo pieno
presso il Servizio Contabilità e Bilancio – Ufficio Ragioneria con decorrenza 19.02.2014.
nr. 37 del 07.02.2014
Assunzione a tempo determinato del signor Bisesti Paolo, in qualità di “COADIUTORE AMMINISTRATIVO” – cat. B – livello
evoluto – I posizione retributiva” a tempo pieno presso l’Ufficio Segreteria.
nr. 39 del 17.02.2014
Piano Giovani di Zona A.R.Ci.Ma.Ga
2014 – Individuazione referente tecnico organizzativo per la gestione del piano e del
punto informativo nella persona del dott. Paolo Bisesti.
nr. 44 del 20.02.2014
Convenzione con il Consorzio Lavoro
Ambiente - C.L.A. per l’attività di supporto
presso la Biblioteca comunale ed il Comune
di Aldeno – anno 2014 – Codice CIG.
X470D26885
nr. 45 del 20.02.2014
Realizzazione del nuovo sito web del
Comune di Aldeno, basato sulla soluzione
“ComunWeb”, con servizio di hosting, assistenza e manutenzione del medesimo al
Consorzio dei Comuni Trentini – Impegno di
spesa. Codice CIG: X1F0D26886
nr. 65 del 10.03.2014
Istituzione delle posizioni organizzative
(P.O.) e determinazione dell’indennità connessa per l’anno 2014.
nr. 66 del 10.03.2014
Istituzione delle posizioni di lavoro beneficiarie dell’indennità per area direttiva e determinazione del fondo per l’anno 2014.
nr. 69 del 12.03.2014
Incarico della ideazione, progettazione
e programmazione generale della 15^ edizione di MondoMerlot (12^ edizione del Concorso Nazionale Merlot d’Italia); approvazione invito. Determinazione a contrarre.
nr. 84 del 28.03.2014
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2013 – Progetto n. 3: “Punto Informativo: ancora un anno
con “Arcimaga”. Impegni di spesa. Parte III.
CIG Z640EAF83D (Grafiche Futura Srl).
nr. 113 del 16.04.2014
Approvazione a tutti gli effetti progetto
19 – 2014 “Progetti per l’accompagnamento
alla occupabilità attraverso lavori socialmente
utili”. Affidamento del servizio di gestione alla
Soc. Coop. Sociale Aurora.
nr. 144 del 26/05/2014
Magazzino comunale e Caserma Vigili
del Fuoco di Aldeno. Locazione locali provvisori – Determinazione a contrattare.
Determinazioni del
Caposervizio Contabilità e Bilancio
nr. 13 del 11.12.2013
Riconoscimento indennità di trasferta agli
Amministratori comunali
nr. 15 del 31.12.2013
Ricognizione dei contributi di concessione (art. 106 L.P. 22/1981) accertati nel corso
dell’esercizio 2013. Destinazione dei proventi e finanziamento opere pubbliche
nr. 16 del 31.12.2013
Ricovero censiti presso diverse case di
riposo: ricognizione della spesa sostenuta
nel corso del 2013.
nr. 1 del 21.01.2014
Asilo nido - approvazione graduatoria
straordinaria per inserimenti nel mese di febbraio 2014.
nr. 2 del 07.02.2014
Parificazione dati contabili del Tesoriere
Comunale ai fini del rendiconto per l’esercizio finanziario 2013
OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA
URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE
nr. 138 del 02.12.2013
Approvazione schema di contratto di accollo avente ad oggetto il pagamento da parte di
Trentino Network S.r.l. all’impresa esecutrice dei
lavori di predisposizione della rete di accesso in
fibra ottica nel Comune di Aldeno, eseguiti in
concomitanza con i lavori di messa in sicurezza
della strada comunale in località Canove-Carotte, con il sistema della delega ex art. 7 della L.P.
10 settembre 1993, n. 26, di cui al CIG
Z48099F0C2.
nr. 3 del 13.01.2014
Approvazione intervento riguardante i lavori
di completamento e bonifica agraria della discarica controllata di inerti in località San Zeno. Approvazione atto di indirizzo.
nr. 56 del 12.05.2014
Lavori di realizzazione di un parcheggio in
via Roma a servizio dell’area cimiteriale del Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica
del progetto definitivo
Affidamento incarico per l’esecuzione delle
verifiche e la redazione della perizia asseverata
– S.C.I.A. per il rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi del Teatro comunale di Aldeno.
CIG Z310E00800
nr. 57 del 12.05.2014
Lavori di riqualificazione energetica e nuovo impianto di climatizzazione del Municipio di
Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo.
nr. 70 del 17.03.2014
Approvazione del capitolato d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio manutenzione con assistenza per l’impianto di sollevamento della Scuola Materna – Asilo Nido di Aldeno per il periodo 01.04.2014 – 31.12.2014. Determinazione a contrattare. CIG X7A0D26884.
nr. 58 del 12.05.2014
Lavori di sostituzione della condotta fognaria nel tratto dalla rotatoria di Via del Perer alla
fossa maestra e posa di nuovo ramale in Via 25
Aprile del Comune di Aldeno. Approvazione in
linea tecnica del progetto definitivo.
Determinazioni del Segretario Comunale
nr. 4 del 13.01.2014
Incarico al dott. ing. Mattia Baffetti con studio tecnico ad Aldeno, per il progetto definitivo
ed esecutivo dei lavori riguardanti la realizzazione di un edificio destinato ad uso pubblico su
parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG.
X9E0D26870.
nr. 5 del 13.01.2014
Incarico al per. ind. Enrico Zendron con studio tecnico a Lavis, per il progetto definitivo ed
esecutivo degli impianti elettrici dell’edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo
ad Aldeno. CIG . X760D26871.
nr. 6 del 13.01.2014
Incarico al per. ind. Roberto Bornancin con
studio tecnico a Trento, per il progetto definitivo
ed esecutivo degli impianti meccanici dell’edificio
destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex
asilo ad Aldeno. CIG X4E0D26872.
nr. 7 del 13.01.2014
Incarico al dott. ing. Alessio Civettini con
studio tecnico a Rovereto, per la progettazione
strutturale definitiva ed esecutiva dell’edificio
destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex
asilo ad Aldeno. CIG X260D26873.
nr. 8 del 13.01.2014
Incarico al geom. Stefano Emanuelli con
studio tecnico ad Avio, per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori
riguardanti la realizzazione di un edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad
Aldeno. CIG XF90D26874.
nr. 18 del 27.01.2014
Approvazione, ai sensi degli artt. 16 e 18
della L.P. 10.09.1993 n. 26 e s.m.i., del progetto
definitivo della “Opere di urbanizzazione a servizio del Polo scolastico di Aldeno”
nr. 39 del 24.03.2014
Incarico al dott. ing. Francesco Fia con studio tecnico a Cengia di Dro (TN), per la relazione
acustica dei lavori riguardanti la realizzazione di
un edificio destinato ad uso pubblico su parte
dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG Z500E86CB8.
nr. 54 del 12.05.2014
Lavori di sistemazione area cimiteriale di Aldeno p.ed. 55 in C.C. Aldeno. Approvazione in
linea tecnica del progetto definitivo
nr. 247 del 06/12/2013
Affido servizio di pulizia delle sede municipale all’Impresa di pulizie “R. Gentilini d.i.” di Zambana per il periodo 08.12.2013 – 31.01.2014.
nr. 255 del 24/12/2013
Individuazione della ditta ed affidamento
lavori di pulizia e sistemazione di alcune caditoie
stradali all’interno dell’abitato di Aldeno CIG
Z490D19A2E.
nr. 268 del 31/12/2013
Servizio di manutenzione con assistenza
per gli impianti di rivelazione incendio, illuminazione di emergenza, impianto elettrico e impianto fotovoltaico della Scuola Secondaria di Aldeno per il periodo 01 luglio 2013 – 30 giugno
2016. Incarico alla Ditta Grisenti S.r.l. – di Trento
per la fornitura e sostituzione degli elementi guasti degli impianti della Scuola Media di Aldeno.
CIG XBB0D26869.
nr. 269 del 31/12/2013
“Approvazione perizia per lavori di taglio piante alto fusto presso il campo di palla tamburello”
(Euro 7.491,00.-). CIG X810D26877.
nr. 14 del 16.01.2014
Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del
servizio di pulizia della sede municipale e dei
locali dell’edificio ex Scuole Elementari
(04.02.2014 – 03.02.2016)
nr. 15 del 16.01.2014
Assistenza tecnica e software per il sistema
informatico comunale. Anno 2014. CIG.
ZB20D7667A.
nr. 18 del 29.01.2014
Magazzino comunale e Caserma Vigili del
Fuoco di Aldeno. Locazione locali provvisori –
Determinazione a contrattare.
nr. 31 del 06.02.2014
Convenzione per la fornitura di gas naturale
per l’alimentazione delle utenze delle Amministrazioni situate su tutto il territorio nazionale,
nonché la prestazione dei servizi connessi. Approvazione della convenzione e richiesta prosecuzione delle forniture in essere.
nr. 46 del 24.02.2014
nr. 103 del 11.04.2014
Appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori, piante e per l’asporto delle infestanti dai bordi delle strade, dai marciapiedi e dai parcheggi per il periodo dal
14.04.2014 al 31.10.2014 e determinazione
impegno di spesa.
Rinnovo incarico alla ditta TRENTINO VERDE S.n.c. di Berti Andrea e Cont Daniele
nr. 140 del 22/05/2014
Approvazione della richiesta di offerta e dell’elenco delle ditte da interpellare per la fornitura di
lampade e apparecchiature per gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Aldeno. Determinazione a contrattare. CIG ZEF0F577E9.
Determinazioni del Responsabile del
Servizio Territorio e Lavori Pubblici
nr. 38 del 09.10.2013
Lavori per la realizzazione/allargamento del
nuovo marciapiede di via Roma (euro 3.855,00)
nr. 48 del 02.12.2013
Lavori per la realizzazione/allargamento del
nuovo marciapiede di via Roma. Approvazione
variante per il completamento lavori di asfaltatura di parte di Via Roma (Euro 8.669,00.=) – CIG
Z470BD5FC9.
nr. 50 del 18.12.2013
Lavori per l’adeguamento della sala server
presso la Stazione dei Carabinieri di Aldeno
(Euro1.655,00.-) – CIG Z880CFF7D5
nr. 51 del 18.12.2013
Interventi di miglioramento ambientale in Val
Stornada ad Aldeno: Approvazione della contabilità finale, del Certificato di Regolare Esecuzione e della spesa complessivamente sostenuta.
nr. 5 del 25.02.2014
Autorizzazione ai tecnici ad introdursi nelle
proprietà private per lo svolgimento di operazione relative a misurazioni, rilievi ed altre operazioni necessarie alla progettazione per la realizzazione delle “Opere di urbanizzazione a servizio
del polo scolastico di Aldeno”.
nr. 20 del 13.05.2014
Lavori per l’adeguamento dell’impianto elettrico presso la Scuola Materna e Asilo Nido: Approvazione a tutti gli effetti della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai
sensi dell’art. 52 della L.P. 10/09/1993 n. 26 e
s.m., mediante trattativa privata e affidamento
diretto art. 52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e s.m..
CIG 2DF0F311BF, CUP C28J400002004.
L’
ARIONE 69
Dal Municipio
Delibere della Giunta comunale
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CULTUR
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Delibere della Giunta comunale
nr. 134 del 02.12.2013
Erogazione contributo per gestione
amministrativa ed organizzativa della Stagione di prosa 2013/2014 a favore dell’Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento.
nr. 261 del 24/12/2013
Affido incarico a Anna Maria Degasperi per la docenza di un corso denominato “Pittura su porcellana” inserito nel
progetto “Proposte per il tempo libero
2013-2014”
nr. 137 del 02.12.2013
Determinazione contributo straordinario alla Banda Sociale di Aldeno per
potenziamento corsi di formazione musicale (solfeggio) e corso di pianoforte.
nr. 262 del 24/12/2013
Affido incarico a Maria Assunta Slomp
per la docenza dei corsi denominati “Corso di disegno per principianti” e “Corso
di pittura per progrediti” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013
– 2014”.
nr. 139 del 09.12.2013
Organizzazione concerto di Capodanno denominato “Buon Anno Nuovo in
Musica” previsto per il giorno 01 gennaio
2014. Atto di indirizzo.
nr. 263 del 24/12/2013
Affido incarico a Luciana Plazzer per
la docenza di un corso denominato “L’acquarello” inserito nel progetto “Proposte
per il tempo libero 2013-2014”.
Determinazioni del
Segretario comunale
nr. 21 del 04.02.2014
Affido incarico alla Sig.ra Gigliola Baldo per la docenza del corso denominato
“Incontri del ricamo” inserito nel progetto
“Proposte per il tempo libero 2013 –
2014”. CIG X310D26879
nr. 256 del 24/12/2013
Affido incarico a Gianluca Oliana per
la docenza di un corso di cucina denominato “Cuciniamo le verdure dell’orto”
inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG
Z3E0D1B792.
nr. 257 del 24/12/2013
Affido incarico alla sig.ra Annalisa
Cramerotti per la docenza di un corso di
“Pilates” inserito nel progetto “Proposte
per il tempo libero 2013 – 2014”.
Dal Municipio
nr. 258 del 24/12/2013
Affido incarico a Marianne Deluca per
la docenza dei corsi denominati “Biscotti
natalizi” e “Corso di pane” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013
– 2014”.
nr. 259 del 24/12/2013
Affido incarico alla sig.ra Aurora Beozzo per la docenza di un corso di trucco denominato “Impariamo a truccarci.
Corso base di make up” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013
– 2014”.
nr. 260 del 24/12/2013
Affido incarico alla sig.ra Cristina Carollo per la docenza di un corso di lavoro
a maglia denominato “Lavoro a maglia”
inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”.
L’
70
ARIONE
nr. 22 del 04.02.2014
Affido imcarico a Valentina Lever per
la docenza dei corsi denominati “Piccole
riparazioni” e “Taglio e cucito” inseriti nel
progetto “Proposte per il tempo libero
2013 – 2014”. CIG X090D2687A
nr. 23 del 04.02.2014
Affido incarico a Mariangela Depaoli
e a Cristina Carollo per la docenza di un
corso denominato “Gli sfilati e il punto
croce” inserito nel progetto “Proposte per
il tempo libero 2013-2014” CIG
XDC0D2687B e XD50D2688E
nr. 24 del 04.02.2014
Affido incarico a Irio Zenatti per la
docenza di un corso denominato “Chitarra classica” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”
CIG XB40D2687C
nr. 25 del 04.02.2014
Affido incarico a Lucia Giarolli per la
docenza di un corso denominato “Incontri di merletto” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”.
CIG X8C0F2687D
nr. 26 del 04.02.2014
Affido incarico a Renata Pennesi per
la docenza di un corso denominato “In-
contri di tombolo” inserito nel progetto
“Proposte per il tempo libero 2013 –
2014”. CIG X640D2687E
nr. 27 del 04.02.2014
Affido incarico a Giovanni Mosna per
la docenza di un corso denominato “Incontri di pratiche filosofiche” inserito nel
progetto “Proposte per il tempo libero
2013 – 2014”. CIG X3C0D2687F
nr. 28 del 04.02.2014
Affido incarico a Renata Boni per la
docenza di un corso denominato “Percorso di rilassamento psicosomatico” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014. CIG X140D26880.
nr. 29 del 04.02.2014
Affido incarico a Antonino Monreale
per la docenza dei corsi denominati “Pasticceria: corso base” e “Pasticceria: decoriamo la torta” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”.
CIG XE70D26881.
nr. 30 del 04.02.2014
Affido incarico a Gianluca Oliana per
la docenza di un corso di cucina denominato “Cuciniamo il pesce” inserito nel
progetto “Proposte per il tempo libero
2013 – 2014”. CIG XBF0D26882.
nr. 40 del 19.02.2014
“Proposte per il tempo libero 20132014”. Restituzione quote iscritti per
mancanza attivazione del corso di pasticceria “Le torte classiche”.
nr. 49 del 25.02.2014
Manifestazione “Buon Anno Nuovo
in Musica”. Affidamento dell’incarico per
la realizzazione del progetto. Modifica e
integrazione impegno di spesa. CIG
XCA0D26888 Bottega della Musica di Morelli Paolo.
nr. 128 del 13/05/2014
Affido incarico a Annalisa Cramerotti
per la docenza del IIIo ciclo del corso di
“Pilates”, inserito nel progetto “Proposte
per il tempo libero 2013 - 2014” CIG.
ZF10F2ACB5
nr. 131 del 14/05/2014
Affido incarico a Cristina Carollo per
la docenza del IIo ciclo del corso denominato “Lavoro a maglia” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013
– 2014”. CIG ZB50F33C5A.
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO Tel. 0461.842523 / 842711 - Fax 0461.842140 - www.comune.aldeno.tn.it
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Sindaco
Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori
Lun. 8.00 - 10.00
da Martedì a Venerdì previo appuntamento
Lun. 16.30 - 17.30
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO Tel. e Fax 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
Lunedì
20.00 - 22.00
14.00 - 18.00
Martedì - Mercoledì
14.00 - 18.00
8.30 - 11.30
Giovedì - Venerdì
14.00 - 18.00
CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONE
Agenti di Polizia Locale Aldeno: Tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: Tel. 0461.889111
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956
DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - Tel. 0461.843221 - Cell. 335.364950 Orario di ricevimen8.00 - 10.30
Lunedì - Giovedì
16.00 - 18.30
Martedì
8.00 - 10.30 19.00 - 20.00
Venerdì
su appuntamento
Sabato
11.00 - 11.30
Cimone
Mercoledì
9.30 - 10.30
Garniga
Mercoledì
to:Aldeno
DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - Cell. 328.6912852 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Martedì - Mercoledì
9.00 - 12.30
Venerdì
15.00 - 19.00
Sabato
9.00 - 12.00
Cimone
Mercoledì
15.00 - 16.30
Garniga
Martedì
15.00 - 16.00
DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - Tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Cimone
Garniga
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00 su appuntamento
10.00 - 13.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
Lunedì
Mercoledì - Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra
Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Perini, 2/1
Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative,
appuntamenti o informazioni in ambulatorio
Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00
Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30
7.00 - 9.00
CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221
dal Lunedì al Venerdì
9.30 - 10.00
ASSISTENZA SOCIALE Tel. 0461.889910 - POLIAMBULATORI ALDENO Tel. 0461.843313
Assistente Sociale MARCELLA TORRESANI - area minori e famiglie
Orario estivo: Martedì 24/06 15/07 18/08 14.00 - 16.00
Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00
PARROCCHIA SAN VITO E MODESTO
P.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Daniele Morandini
Orario apertura canonica: dal Lunedì al Venerdì 9.00 - 11.00
ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)
Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30
L’
ARIONE 71
Notizie utili
PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1
Martedì