OPERATIONAL PROGRAMME UNDER THE 'INVESTMENT FOR GROWTH AND JOBS' GOAL CCI Title Version First year Last year Eligible from 2014IT16M2OP005 PON Ricerca e innovazione 1.0 2014 2020 Eligible until EC decision number EC decision date MS amending decision number MS amending decision date MS amending decision entry into force date NUTS regions covered by the operational programme IT ITF1 - Abruzzo ITF2 - Molise ITF3 - Campania ITF4 - Puglia ITF5 - Basilicata ITF6 - Calabria ITG1 - Sicilia ITG2 - Sardegna IT 1. STRATEGY FOR THE OPERATIONAL PROGRAMME'S CONTRIBUTION TO THE UNION STRATEGY FOR SMART, SUSTAINABLE AND INCLUSIVE GROWTH AND THE ACHIEVEMENT OF ECONOMIC, SOCIAL AND TERRITORIAL COHESION 1.1 Strategy for the operational programme's contribution to the Union strategy for smart, sustainable and inclusive growth and to the achievement of economic, social and territorial cohesion 1.1.1 Description of the programme’s strategy for contributing to the delivery of the Union strategy for smart, sustainable and inclusive growth and for achieving economic, social and territorial cohesion. L’evoluzione dell’economia meridionale negli ultimi anni è profondamente segnata dal ritardato aggiustamento ai processi indotti dalla globalizzazione; dalle inadeguate risposte che gli attori meridionali hanno saputo dare all’accelerazione del cambiamento tecnologico e alla crescente compenetrazione tra scienza e tecnologia; dal reiterarsi delle tante debolezze strutturali e culturali del sistema innovativo meridionale che si rinvenivano già all’inizio della stagione programmatica 2007-2013 e che, in parte almeno, costituiscono tuttora nodi irrisolti, ostativi all’avvio di percorsi di sviluppo qualificato. Le molteplici debolezze dei territori del Mezzogiorno hanno dato enfasi particolare e prolungata all’impatto dell’ultima crisi rispetto a quanto registrato nel resto del Paese. Ne è conseguito che dal 2007 in poi si è ampliata notevolmente la forbice in termini di ricchezza prodotta e in termini di condizioni di vita e di lavoro. Anche nell’ultimo anno (2013) si conferma questo trend negativo: • il calo del PIL meridionale è stato pari al 4%, mentre la diminuzione registrata nel resto nel Paese è stata contenuta nell’1.2%. Conseguentemente il gap del Mezzogiorno rispetto al dato medio italiano è quantificato nel 32.3%, come a dire che la pluridecennale vigenza dell’intervento straordinario e quattro consecutive programmazioni dei fondi strutturali hanno sedimentato uno zero periodico in termini di crescita; • conseguentemente, il valore aggiunto dei tre settori economici si ridimensiona di poco per quanto riguarda l’agricoltura (-0.3%), scende consistentemente con riferimento ai servizi (-3.1%, più di tre volte superiore alla riduzione registrata a livello nazionale), crolla letteralmente nel settore industriale (-8.3%); • relativamente all’occupazione, questa registra un calo del 4.5% (-1.9% a livello nazionale), in particolare per le performance negative registrate nell’industria (7.7%) e nel terziario (-4.0%). Il quadro con sporadiche luci, ma pieno di ombre sinteticamente delineato trova il suo principale fondamento in una specializzazione produttiva del Mezzogiorno ancorata a settori tradizionali, messa in crisi sia dai profondi mutamenti della domanda, sia dall’emergere di nuovi competitor sul mercato globale. Conseguentemente, assumendo il IT 1 IT PON come “mission” il riposizionamento competitivo dei territori meridionali, si impone la mobilitazione delle complessive risorse del programma per introdurre mutamenti di valenza strutturale, onde accrescere nei territori obiettivo la capacità di produrre e utilizzare ricerca e innovazione di qualità per l’innesco di uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo. La strategia del MIUR assume che le scelte decisive per rafforzare e innovare le opportunità di sviluppo nel Mezzogiorno vanno assunte ricercando tutti i possibili raccordi e coerenze con le strategie europee da una parte e, dall’altra, con le azioni di contesto da formulare e implementare a livello territoriale nel rispetto delle indicazioni che per ciascun ambito regionale sono suggerite dalla S3. Nella consapevolezza che lo scenario di riferimento ha subito e tuttora sta subendo radicali trasformazioni (mutano le opzioni tecnologiche disponibili e muta anche la divisione del lavoro proponibile tra mondo industrializzato e “resto del mondo”), si ritiene essenziale che detta strategia debba fare perno su paradigmi fortemente innovativi rispetto alla passata programmazione: • valorizzare il carattere plurifondo riconosciuto al nuovo PON e, conseguentemente, attivare interventi sul capitale umano che consentano la predisposizione di un’offerta di professionalità di adeguato profilo. I rapidi cambiamenti dell’economia inducono modifiche rilevanti sulle caratteristiche e gli skills delle figure professionali richiesti dal sistema produttivo. Già nel 2008 la Commissione Europea, con la Comunicazione “New Skills for New Jobs” ha sottolineato la necessità che tutte le istituzioni preposte agli interventi relativi al mercato del lavoro fossero in grado di monitorare e anticipare i fabbisogni futuri di skills, onde eludere eventuali mismatch tra domanda e offerta di lavoro. E’ importante che, in funzione delle specifiche caratteristiche che tende ad assumere la domanda di lavoro nel contesto meridionale, anche a seguito degli interventi promossi attraverso le azioni del nuovo PON, si avviino tempestive e qualificate iniziative di intervento per soddisfare a pieno le attese del tessuto imprenditoriale. Ad attestare i ritardi e le incoerenze che si rinvengono tra domanda delle imprese ed i profili posseduti dall’offerta di lavoro vi sono in Italia i dati che il sistema informativo Excelsior mette a disposizione ogni anno: vi sono vuoti e si rinvengono competenze inadeguate riguardanti specialisti in scienze economiche e manager di impresa, ingegneri, matematici, tecnici del mkt, delle vendite e, più in generale, della distribuzione commerciale. L’inadeguatezza delle iniziative formative fin qui poste in essere crea la paradossale concomitanza di tassi di disoccupazione elevati e di insoddisfacente copertura del fabbisogno di profili professionali espresso dal tessuto imprenditoriale. In più vi è da registrare un elevato fabbisogno di adeguata offerta di lavoro qualificato da parte delle start-up e, in genere, delle c.d. imprese giovanili. Si tratta di un fenomeno particolarmente rilevante nel Mezzogiorno, dove l’incidenza delle imprese create e condotte da giovani sul totale delle imprese attive è molto elevata: le 10 province con una più elevata quota di imprese giovanili sono tutte nel Mezzogiorno (Rapporto Unioncamere 2014, p. 155); • privilegiare l’approccio integrato (attraverso raccordi tra sostegno alla R&S, sostegno all’innovazione “in senso lato”, interventi infrastrutturali e cura del IT 2 IT fattore umano), piuttosto che l’approccio segmentato (indirizzi distinti per ciascun ambito di policy). In Italia un approccio di tale natura raramente ha trovato formulazione e sperimentazione. Con esso si mira a promuovere interventi integrati di ricerca e sviluppo sperimentale al fine di promuovere nuove specializzazioni manifatturiere e terziarie, mettendo a valore le competenze ed esperienze già sedimentate in Italia. Per operare coerentemente con tale approccio, gli interventi del PON si iscriveranno lungo due direttive fondamentali: o upgrading nei domini tecnologici nei quali l’Italia gode di una consolidata competitività internazionale; o accelerazione dello sviluppo verso il mercato nei domini nei quali l’Italia ha già incorporato una massa critica di ricerca pubblica e privata e iniziali esperienze industriali, ma non ha ancora acquisito significativa specializzazione a livello internazionale. Gli investimenti in R&S in tal modo mobilitati attraverso il PON hanno lo scopo di “agganciare” nuove traiettorie tecnologiche, rendendole compatibili con la struttura produttiva esistente e agevolando l’immissione sul mercato di prodotti di nuova generazione e di più elevata qualità. Rientrano in questa linea gli innesti delle nuove KET (es. materiali, nanotecnologie, fotonica) e delle tecnologie abilitanti già affermate, come le ICT, all’interno di catene del valore e strutture produttive orientate ai mercati internazionali. • privilegiare l’approccio reticolare (assumere come referenti prioritari aggregazioni e filiere mobilitanti una pluralità di attori scientifico-tecnologici), piuttosto che singoli operatori. L’insufficiente massa critica delle singole imprese, connotate da modalità gestionali e di governo strategico spesso abborracciate ed opache, scarsa dotazione di risorse organizzative dedicate all’espletamento di funzioni ad elevato contenuto di valore (mkt, R&S, controllo qualità, design) e conseguente labile posizionamento competitivo, rendono spesso scarsamente valorizzabili gli interventi mirati su unità produttive che vivono in condizioni di strutturale marginalità. Non a caso gli studi realizzati in Banca d’Italia sugli effetti delle politiche di incentivazione mostrano che i risultati sono per lo più deludenti: sostituzione intertemporale degli investimenti, spiazzamento di territori limitrofi a quelli agevolati, dimensione eccessivamente ridotta e scarso spessore strategico dei progetti. L’esigenza di mitigare e progressivamente superare questi gap sollecita il MIUR a predisporre una strumentazione di sostegno premiale per chi privilegi l’aggregazione con altri attori all’interno di una ponderata e credibile strategia di sviluppo. Nel nostro paese i percorsi di crescita delle imprese sono costellati da fenomeni reticolari di diversa origine, intensità e durata. Le alleanze interaziendali, la gemmazione di imprese da imprese, le integrazioni produttive e commerciali tra unità diverse hanno rappresentato una costante dei processi evolutivi di molta parte nel nostro sistema produttivo (e non solo dei contesti distrettuali), diventando modalità peculiari del “fare impresa” in Italia. Attraverso la “crescita per linee esterne” le imprese hanno in parte potuto sopperire al deficit di managerialità, che non avrebbe consentito di superare determinate soglie dimensionali; hanno trasformato molti costi fissi in costi variabili, innalzando per questo tramite la flessibilità e la produttività aziendali facendo fronte così alla IT 3 IT mutevolezza dei mercati; hanno potuto approvvigionarsi di fattori non producibili in house; hanno, infine, potuto innovare nei cicli produttivi, nelle tecnologie e nei prodotti, adattandosi ai mutamenti dello scenario competitivo. Anche se recenti indagini attestano che nell’ultimo decennio qualcosa è cambiato a riguardo, a seguito della globalizzazione (e conseguente delocalizzazione di imprese interne alle filiere) e della crisi (e conseguente internalizzazione di fasi e lavorazioni nelle imprese committenti) la significatività del fenomeno rimane indubbia. Un approccio di policy che assuma come referenti privilegiati le agglomerazioni scientifico-tecnologiche (es. distretti tecnologici, cluster) costituisce oltretutto il pendant necessitato del concetto di “sistema innovativo aperto”, il nuovo paradigma che sintetizza il passaggio da un’innovazione sequenziale a un’innovazione di tipo sistemico, imperniata su processi di ideazione, formulazione e implementazione fortemente deverticalizzati. Quindi, la messa a punto di strumenti di intervento che stimolino nel tessuto produttivo l’adozione di modelli aziendali integrati si ritiene che incontri già oggi una propensione diffusa tra le imprese italiane; configuri un approccio coerente con le sfide in essere e con i processi innovativi che caratterizzano l’economia; possa determinare l’innesco di interventi che fungano da catalizzatori e integratori di sistema e possano concorrere a costruire piattaforme di integrazione per i molteplici interventi che le amministrazioni nazionali e regionali hanno gestito e gestiscono in materia di ricerca e innovazione. La presente proposta, a nostro modo di vedere, assume oggi una sua centralità anche sulla scorta dei risultati scaturenti da recenti indagini ed elaborazioni in tema di economia dello sviluppo e dell’innovazione. Da essi si ricava che la conoscenza posseduta e valorizzabile in un contesto economico non è data dalla mera sommatoria delle competenze incorporate nei singoli attori in esso operanti, ma dalla molteplicità delle integrazioni e combinazioni che dette competenze realizzano attraverso un sistema strutturato di interazioni che le istituzioni, attraverso le loro politiche, sono in grado di promuovere; • privilegiare l’approccio competitivo (“picking the winner”), piuttosto che l’approccio distributivo (“dare poco a tutti”). Gli interventi pubblici, per ottimizzare i loro ritorni in termini di sviluppo e di adattamento virtuoso dei territori allo scenario globale, devono mirare al sostegno di soggetti qualificati e di progetti meritevoli, da individuare attraverso percorsi trasparenti ed efficienti di selezione, onde assicurare nel contempo la “public accountability”, fattore ineludibile per legittimare le scelte delle amministrazioni che gestiscono le risorse pubbliche. Come verrà precisato nelle sezioni che seguono, il MIUR intende attivare attraverso la gestione del PON una interlocuzione costante e pregnante con un ampio tessuto sociale (e non solo con i collaudati stakeholder), onde addivenire ad una condivisione pubblica delle azioni programmatiche da mettere in campo. La necessità di premiare il merito e la qualità è particolarmente rilevante con riferimento alla gestione delle risorse per la R&S. Gli scarsi finanziamenti pubblici a sostegno dell’innovazione in Italia si accompagnano ad una limitata propensione delle imprese ad investire nella R&S. I trend pregressi di tale segno si confermano nella situazione IT 4 IT presente e dovrebbero ribadirsi anche negli anni a venire. Infatti, nel Piano di Riforma Nazionale si punta a investire 13.4 miliardi in più all’anno nel 2020 (il target prescelto dal Governo italiano è l’1,53% del PIL), piuttosto che i 45 miliardi necessari se si fosse rispettata l’indicazione UE (3,0% del PIL). Un potenziale innovativo tanto fragile dovrebbe sollecitare a focalizzare gli interventi su priorità individuate sulla base di rigorose diagnosi delle principali criticità nazionali e di verificare opportunità di sviluppo eludendo modalità di intervento automatico. Nelle recenti esperienze di policy in Italia gli automatismi non sono mancati e tuttora non mancano, con ritorni in termini di sviluppo di difficile apprezzamento. La spinta che spesso si rileva presso le organizzazioni delle imprese a favore degli interventi automatici probabilmente si motiva con la farraginosità delle procedure preposte all’allocazione delle risorse, connotate da una molteplicità di adempimenti amministrativi che non inducono alcun valore aggiunto nelle scelte di intervento; da una frammentazione delle fasi del percorso selettivo che dilatano i tempi e, di fatto, riducono l’interesse delle aziende e l’impatto agevolativo dell’eventuale sostegno pubblico. La necessità di rendere semplici e tempestivi i processi decisionali che coinvolgono le imprese costituisce un ambito di iniziativa ineludibile per costruire un sistema pubblico di incentivazione efficace. Non si ritiene, però, che la messa a punto di strumenti di intervento efficienti debba andare a discapito del principio di premiare i progetti che prefigurano ritorni maggiori in termini di sviluppo; • istituire un percorso di governance continuo ed efficace per integrare strategicamente la dimensione del PON e la dimensione dei POR. Nel documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014 – 2020” (2013) si riconosce che l’Amministrazione nazionale, pur nel pieno rispetto del principio della sussidiarietà, debba assumere un ruolo di presidio sugli interventi promossi e gestiti ai livelli istituzionali bassi. Una compiuta e costante governance nella gestione della policy riguardante la RSTI costituisce una condizione imprescindibile per assicurare orientamento strategico, concentrazione e radicamento degli interventi in una visione sistemica degli obiettivi di sviluppo. L’esperienza degli ultimi anni ci lascia un’eredità segnata per lo più da logiche di programmazione di tipo “autarchico” e da logiche di gestione degli interventi “segmentate”, fondate le une e le altre su un presupposto profondamente errato: che i cruciali gap dello sviluppo nelle diverse regioni abbiano peculiari connotazioni e matrici. E’ da ritenere, invece, che i problemi del ritardo del nostro Mezzogiorno abbiano una basilare dimensione macroterritoriale e, in questo senso, vadano aggrediti con una visione d’insieme, in grado di cogliere le interdipendenze tra le diverse aree, i diversi settori e i diversi attori, eludendo i rischi di dare enfasi e spazio ad approcci segnati da un localismo ininfluente. A questo proposito il MIUR intende avviare progetti di cooperative-competition (coopetition), volti a promuovere la collaborazione tra imprese e altri soggetti (università, enti di ricerca, ecc.) al fine di conseguire vantaggi reciproci dal punto di vista informativo, produttivo e commerciale, di prodotto che possono avere ricadute molto importanti dal punto di vista dei risultati. L’orientamento alla coopetition sarà anche sviluppato a livello di governance attraverso il coinvolgimento in tutte le fasi del programma dalla progettazione, alla gestione e valutazione, di tutti i soggetti IT 5 IT coinvolti/interessati nell’attuazione del programma per assicurare il radicamento del Programma sul territorio. Per definire un quadro unitario e coerente della politica di sviluppo che troverà attuazione in materia di ricerca e innovazione è necessario partire da una definizione inequivoca dei caratteri che il programma nazionale assume rispetto alle azioni che sono proprie dalla dimensione regionale. Il PON focalizza la propria azione su obiettivi di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione coerenti con le strategie nazionali per la ricerca (PNR) e mira a costruire la cornice entro cui i sistemi produttivi locali possono migliorare le loro performance competitive. I peculiari caratteri del PON Ricerca & Innovazione2014-2020 possono essere individuati in: • il perseguimento di finalità di rilevanza nazionale, che non possono essere realizzate attraverso una politica unicamente territoriale. Rientrano in questo ambito le azioni specificamente finalizzate al raggiungimento di obiettivi scientifici, tecnologici e produttivi funzionali all’innalzamento della competitività del Sistema Paese sui mercati internazionali; • la qualità tecnologica e il carattere sperimentale dell’intervento, che in relazione alla massa critica e alla selettività ed eccellenza necessari comportano oneri finanziari e gestionali tali da richiedere la presa in carico della realizzazione del progetto da un livello nazionale; • la dimensione sovraregionale che consente il perseguimento di sostanziali vantaggi, quali risparmio di costi, suddivisione del rischio, riduzione della variabilità, valore aggiunto derivante dal “mettere in comune” risorse, conoscenze e competenze; • una progettazione orizzontale e integrata, con Assi, Obiettivi Tematici e relative azioni che, nel corso dell’attuazione del Programma, tenderanno a loro volta ad integrarsi. Oltre alla precisa “divisione del lavoro” tra dimensione nazionale e dimensione regionale, le possibilità di successo della strategia che viene proposta sono necessariamente legate alla capacità di governance degli interventi del Programma che si inseriscono in un quadro complessivo in cui MIUR e le Regioni formulano strategie e definiscono strumenti a sostegno della competitività dei territori. Il luogo dove esprimer detta funzione di governance sarà il Comitato di indirizzo e di governo del PON. Essa mirerà alla continua verifica della pertinenza della strategia integrata PON/POR alle diverse realtà territoriali non potrà che comportare un approccio a geometria variabile, per tarare i contenuti e gli obiettivi delle azioni di sviluppo e la individuazione delle relative responsabilità alle caratteristiche strutturali e istituzionali di ciascuna Regione; • Utilizzare le risorse del PON attraverso un approccio polarizzato delle azioni di sviluppo, che privilegi gli interventi in ambiti produttivi che prefigurano ritorni significativi in termini di potenziale di crescita e di capacità innovativa per i territori obiettivo. La prevalente riorganizzazione intrasettoriale che l’economia italiana ha realizzato negli ultimi anni porta a ritenere che vada per molti versi superato il concetto di settore: le imprese più dinamiche e le innovazioni più IT 6 IT promettenti non afferiscono più a singoli settori, ma a processi trasversali, che si realizzano negli interstizi del sistema produttivo e che non trovano agevole catalogazione nelle consolidate caselle dei comparti industriali. E’ interessante rilevare che tutta la strategia della specializzazione intelligente, su cui fa perno la nuova politica di coesione, non fa riferimento a “settori”, ma ad “ambiti applicativi”, definibili come un intreccio di tecnologie e mercati. Si tratta dello stesso quadro di riferimento dell’iniziativa avviata dal MIUR con l’Avviso D.D. 257/Ric. del 30 maggio 2012 che ha favorito la creazione dei cluster tematici nazionali. La scelta programmatica inserita nel PON prende in considerazione un insieme limitato di priorità di investimento sulla base dei temi individuati, in accordo con la strategia di specializzazione intelligente nazionale: • Aerospazio; • Agrifood; • Blue Growth (economia del mare); • Chimica verde; • Design, creatività e made in Italy (non R&D); • Energia; • Fabbrica intelligente; • Mobilità sostenibile; • Salute; • Smart, Secure and Inclusive Communities; • Tecnologie per gli Ambienti di Vita; • Tecnologie per il Patrimonio Culturale. 1.1.2 A justification for the choice of thematic objectives and corresponding investment priorities having regard to the partnership agreement, based on an identification of regional and, where appropriate, national needs including the need to address the challenges identified in relevant country-specific recommendations adopted in accordance with Article 121(2) TFEU and the relevant Council recommendations adopted in accordance with Article 148(4) TFEU, taking into account the ex-ante evaluation. Table 1: Justification for the selection of thematic objectives and investment priorities Selected thematic objective 01 - Strengthening research, technological development and IT Selected investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop Justification for selection Vanno rafforzate la propensione all’innovazione delle imprese operanti all’interno dei territori obiettivo e la loro 7 IT Selected thematic objective IT Selected investment priority Justification for selection innovation R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest attitudine a utilizzare gli investimenti innovativi come leva da far valere nel confronto competitivo. I riscontri che originano da qualificate analisi (Bd’I, SVIMEZ, CSC) mettono in evidenza sia lo scarso orientamento innovativo esistente, condizionato anche dall’impatto della crisi economica, sia l’elevato tasso di rischio degli investimenti in R&S, soprattutto per le PMI che non possiedono risorse organizzative di adeguato spessore e che non hanno una consolidata esperienza a riguardo. Innalzati l’orientamento innovativo e i comportamenti strategici delle imprese, va qualificato il contesto territoriale, accrescendo la dotazione di strutture scientifico-tecnologiche che possono mettere a disposizione degli attori economici competenze, professionalità e servizi in grado di sopperire alla scarsa dotazione interna. 01 - Strengthening research, technological development and innovation 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, ecoinnovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and Vanno rafforzate la propensione all’innovazione delle imprese operanti all’interno dei territori obiettivo e la loro attitudine a utilizzare gli investimenti innovativi come leva da far valere nel confronto competitivo. I riscontri che originano da qualificate analisi (Bd’I, SVIMEZ, CSC) mettono in evidenza sia lo scarso orientamento innovativo esistente, condizionato anche dall’impatto della crisi economica, sia l’elevato tasso di rischio degli investimenti in R&S, soprattutto per le PMI che non possiedono risorse organizzative di adeguato spessore e che non hanno una consolidata esperienza a riguardo. Innalzati l’orientamento innovativo e i comportamenti strategici delle imprese, va qualificato il contesto territoriale, accrescendo la dotazione di strutture scientifico-tecnologiche che possono mettere a disposizione degli attori economici competenze, professionalità e servizi in grado di sopperire alla scarsa 8 IT Selected thematic objective IT Selected investment priority Justification for selection diffusion of general purpose technologies dotazione interna. 10 - Investing in education, training and vocational training for skills and lifelong learning 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Per rafforzare i processi innovativi nelle imprese e per rimuovere il consistente gap che ricorre nel sistema innovativo meridionale (considerando, quindi, sia la componente pubblica che quella imprenditoriale della ricerca) occorre operare in modo da attrarre e qualificare giovani di elevato profili da orientare verso l’attività di ricerca. Le azioni del PON riconducibili all’OT 10 assumono tutte una tale finalizzazione 11 - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and an efficient public administration 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Superare le lentezze burocratiche e amministrative che rallentano il processo di gestione per assicurare il pieno conseguimento dei risultati del PON nel rispetto dei principi di efficacia/efficienza realizzativa e delle disposizioni UE in materia di informazione e comunicazione. Rafforzare la comunicazione sociale, la trasparenza per assicurare la partecipazione di tutti gli attori a tutte le fasi del PON. Il PON 07-13 ha individuato nel dialogo/interazione con gli attori del territorio lo strumento di gestione che può fornire alla PA spunti utili a (re)indirizzare i processi di gestione degli interventi, ottimizzandoli. Sulla base di tale esperienza e in linea con i Reg.(CE)2014-2020, il MIUR intende promuovere interventi che agevolino, grazie allo scambio dati elettronico, (i) flusso informativo in&out, (ii) interazione fra i soggetti a vario titolo coinvolti nella realizzazione del PON, (iii) comunicazione e trasparenza dell’azione pubblica, (iv) sviluppo di analisi valutative. 9 IT 1.2 Justification for the financial allocation Justification for the financial allocation (Union support) to each thematic objective and, where appropriate, investment priority, in accordance with the thematic concentration requirements, taking into account the ex-ante evaluation. La dotazione complessiva, pari a 1.698 M€, di cui 722,5 M€ FESR, 203,7 M€ FSE e 771,7 M€ di cofinanziamento nazionale, deriva dalle scelte operate dall’accordo di partenariato. La ripartizione del piano finanziario è coerente con il dettato regolamentare e i vincoli dell’AP con riferimento a: • chiavi di riparto regionale; • tasso di cofinanziamento; • quota di Assistenza Tecnica; • cronoprogramma di spesa. La ripartizione tra Assi è dettata innanzitutto dall’esigenza di creare assi monofondo, pertanto le risorse FSE sono concentrate nell’asse I. Le risorse FESR contribuiscono all’Asse II al netto delle risorse di Assistenza Tecnica e del contributo previsto per l’Asse II di Capacità Amministrativa quantificate sugli effettivi fabbisogni rilevati.. Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse sulle singole azioni dell’Asse I e Asse II, si è tenuto conto degli reali fabbisogni degli interventi da realizzare , ma soprattutto delle scelte strategiche che sottendono il PON. L’equa distribuzione delle risorse tra azioni degli assi rispecchia esattamente l’approccio integrato di ricerca e sviluppo, di un programma che è molto concentrato sui risultati dei territori e che privilegia un approccio competitivo garantendo equità nelle condizioni di ingresso ma che intende privilegiare i progetti più meritevoli proposti dai soggetti più qualificati. Pertanto, l’Asse I - Interventi in Capitale Umano (dotazione: 373 M€) si articola in: - Dottorati di ricerca innovativi (I.1) 150 M€; - Attrazione di ricercatori senior verso territori in ritardo di sviluppo (I.2) 113 M€; - Mobilità (I.3) 110 M€. L’Asse II - Progetti Tematici (dotazione: 1.164 M€) prevede la seguente distribuzione: IT 10 IT - Infrastrutture di ricerca (II.1) 350 M€; - Cluster (II.2) 400 M€; - Progetti di ricerca su tecnologie abilitanti (KET's) (II.3) 414 M€. Per l’Asse III - Supporto strumentale alle attività di Ricerca e Sviluppo (dotazione: 100 M€), la maggiore attribuzione delle risorse sull'azione dell'open data è dettata dal rilevante costo stimato per la realizzazione della banca dati della Ricerca. L’assegnazione risulta essere la seguente: - Open Data (III.1) 80 M€ - Social PA e Governance (III.2) 20 M€ Infine, risultano stanziati per l’Asse IV - Assistenza Tecnica 60 M€ nel rispetto delle disposizioni regolamentari europee nonché dei massimali definiti dal DPS, che prevedono il 4% delle risorse in aree TR e il 3,5% delle risorse in aree LD. IT 11 IT Table 2: Overview of the investment strategy of the operational programme Priority axis I Fund ESF Union support (€) 203.706.315,00 Proportion of total Union support for the operational programme 21.99% Thematic objective / Investment priority / Specific objective 10 - Investing in education, training and vocational training for skills and lifelong learning Common and programme-specific result indicators for which a target has been set [1, 2, 3, 4] 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes 1 - Innalzare il profilo di conoscenze e competenze possedute dal capitale umano mobilitate da imprese che intraprendono percorsi innovativi facenti perno sulla ricerca e lo sviluppo tecnologico e da organismi scientifico-tecnologici che operano alla frontiera delle conoscenze II ERDF 635.190.366,00 68.58% 01 - Strengthening research, technological development and innovation [5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13] 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (a) individuata sul presente Asse è quello di potenziare Infrastrutture della Ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi transeuropei, nazionali e regionali, in coerenza con le disposizioni ESFRI e con il PNIR. 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (b) individuata sul presente Asse è quello di rafforzare il sistema innovativo regionale attraverso progetti tematici di R&I, l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. III ERDF 54.551.552,00 5.89% 11 - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and an efficient public administration [14, 15, 16, 17] 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public IT 12 IT Priority axis Fund Union support (€) Proportion of total Union support for the operational programme Thematic objective / Investment priority / Specific objective Common and programme-specific result indicators for which a target has been set administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alle priorità individuate sul presente Asse è, in un’ottica di open data, quello di favorire trasparenza, interoperabilità e accesso ai dati pubblici. A questo si affianca la necessità di efficientare la governance multilivello e le capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione del PON R&I. IV IT ERDF 32.801.767,00 3.54% 1 - Assicurare supporto all’Amministrazione, rafforzandola, per la corretta gestione del PON. Più nel dettaglio si punterà ad (i) assicurare monitoraggio e valutazione degli interventi funzionali a sostenere il processo decisionale; (ii) facilitare la partecipazione al PON e la corretta gestione degli interventi affiancando i beneficiari in tutte le fasi; (iii) assicurare la diffusione delle opportunità offerte dal PON e dei risultati conseguiti. 13 [] IT 2. PRIORITY AXES 2.A DESCRIPTION OF THE PRIORITY AXES OTHER THAN TECHNICAL ASSISTANCE 2.A.1 Priority axis ID of the priority axis I Title of the priority axis INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments set up at Union level The entire priority axis will be implemented through community-led local development For the ESF: The entire priority axis is dedicated to social innovation or to transnational cooperation, or both 2.A.2 Justification for the establishment of a priority axis covering more than one category of region, thematic objective or fund (where applicable) Gli interventi sul capitale umano costituiscono una modalità ineludibile attraverso cui vanno stimolati ed accompagnati i processi di adattamento strutturale delle imprese, chiamate a rispondere alle sfide dell’economia globale, riposizionandosi nel loro sistema competitivo attraverso l’innovazione nei loro orientamenti strategici , nei processi e nei prodotti, negli assetti organizzativi e gestionali, nelle loro modalità di presenza sui mercati. Qualsiasi strategia mirata allo sviluppo comporta l’internalizzazione di professionalità sempre più qualificate perché molteplici indagini evidenziano quanto l’upgrading qualitativo della struttura occupazionale costituisca una delle principali opzioni attraverso cui è possibile introdurre innovazioni nel contesto aziendale. In coerenza con l’indirizzo strategico definito per l’OT 10 gli interventi riguardanti il capitale umano contemplati nel presente Asse mirano ad accrescere l’offerta di personale high-skill che possieda conoscenze e abilità rispondenti al precipuo fabbisogno delle imprese, al fine di rimuovere il duplice fenomeno rinvenibile sul mercato del lavoro italiano: da una parte il crescente mismatch tra il profilo di competenze posseduto dalla popolazione con titolo di studio (Rapporto ISTAT 2014, p. 120) e la domanda di professionalità espressa dal sistema produttivo e, dall’altra, la crescita della disoccupazione di carattere strutturale, che determina il deterioramento per molti versi irreversibile del capitale umano relegato ai margini del mercato. IT 14 IT Nelle scelte operative che caratterizzano l’attuazione del PON, onde eludere la dispersione di risorse, verranno privilegiati gli interventi relativi ai profili professionali coerenti con i fabbisogni delle 12 aree tematiche individuate, promuovendo forme previe di analisi, concertazione e co-progettazione tra gli utilizzatori ed il sistema pubblico dell’alta formazione. 2.A.3 Fund, category of region and calculation basis for Union support Fund Category of region Calculation basis (total eligible expenditure or eligible public expenditure) ESF Less developed Public ESF Transition Public Category of region for outermost regions and northern sparsely populated regions (where applicable) 2.A.4 Investment priority ID of the investment priority 10iv Title of the investment priority Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes 2.A.5 Specific objectives corresponding to the investment priority and expected results IT ID of the specific objective 1 Title of the specific objective Innalzare il profilo di conoscenze e competenze possedute dal capitale umano mobilitate da imprese che intraprendono percorsi innovativi facenti perno sulla ricerca e lo sviluppo tecnologico e da organismi scientifico-tecnologici che operano alla frontiera delle conoscenze Results that the Member States seek to achieve with Union support RA 10.4 15 IT Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolare la mobilità, l’inserimento/reinserimento lavorativo, attraverso il sostegno a percorsi formativi connessi alle domande delle imprese e/o alle analisi dei fabbisogni professionali e formativi, al rilascio di qualificazioni inserite nei repertori regionali o nazionale, il miglioramento delle qualità del sistema di istruzione e formazione in linea con le raccomandazioni europee IT 16 IT Table 4: Common result indicators for which a target value has been set and programme-specific result indicators corresponding to the specific objective (by investment priority and category of region) (for the ESF) Investment priority : 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes ID IT Indicator Category of region Measure ment unit for indicator Common output indicator used as basis for target setting Baseline value M W T Measure ment unit for baseline and target Target value (2023) Baseline year M 1 Persone che hanno usufruito della borsa e che hanno trovato occupazione Less developed n Number 2014 2 Persone che grazie alla borsa hanno avviato uno start-up Less developed n Number 3 Ricercatori che hanno trovato occupazione stabile nelle zone LD e TR Less developed n 4 Contamination lab attivate Less developed 1 Persone che hanno usufruito della borsa e che hanno trovato occupazione 2 W Source of data Frequency of reporting T nd da definite 2014 nd de definire Number 2014 nd da definire n Number 2014 nd da definire Transition n Number 2014 nd de definire Persone che grazie alla borsa hanno avviato uno start-up Transition n Number 2014 nd da definire 3 Ricercatori che hanno trovato occupazione stabile nelle zone LD e TR Transition n Number 2014 nd da definire 4 Contamination lab attivate Transition n Number 2014 nd da definire 17 1.638,00 162,00 IT 2.A.6 Action to be supported under the investment priority (by investment priority) 2.A.6.1 Description of the type and examples of actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives including, where appropriate, the identification of main target groups, specific territories targeted and types of beneficiaries Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Azione I.1 - Dottorati Innovativi L’azione si motiva sia nel quadro di una coerente strategia volta a promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità, come definita nell’Accordo di Partenariato; sia nel quadro di un approccio integrato allo sviluppo (volto al miglioramento della competitività ed al rafforzamento della propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione soprattutto delle PMI) e, quindi, in raccordo con l’insieme delle azioni di policy che il MIUR ha definito e sta sviluppando a livello nazionale. Con l’azione qui descritta si intende promuovere una nuova visione del dottorato di ricerca, per soddisfare il crescente fabbisogno di profili di elevata qualificazione espresso dal sistema economico e istituzionale e per incrementare la proporzione di ricercatori (intesi come persone che svolgono attività di ricerca, quale che sia il loro settore d’impiego) rispetto al totale degli occupati. I dati OCSE attestano che negli ultimi anni in Italia si è registrato un significativo recupero nell’entità di produzione di dottori di ricerca. Il tasso di conseguimento del dottorato, definito dal rapporto tra il numero di individui che hanno ottenuto il titolo dottorale in un determinato anno e la popolazione in età tipica (in Italia 29 anni), ha registrato un trend costantemente positivo. La scelta programmatica inserita nel PON mira a rafforzare tale trend, finora debole soprattutto nei territori del Mezzogiorno, e a promuovere una formula nuova di formazione dottorale, sul modello dei programmi di dottorato innovativi (IDP) avviati in Europa, che comportano una dimensione internazionale, interdisciplinare e intersettoriale dei corsi, al cui sviluppo possono partecipare i molteplici stakeholder del sistema (altre università, centri di ricerca, imprese e Amministrazioni regionali). Le modalità di intervento della misura saranno parametrate sul modello delle Marie Skłodowska Curie Action Fellowships, prevedendosi l’eleggibilità sia di percorsi formativi mirati a preparare i giovani ricercatori nella fase iniziale della loro carriera, sia all’inserimento di ricercatori esperti (almeno 4 anni di esperienza maturata in contesti scientifici e tecnologici di eccellenza). Le iniziative di formazione dottorale che si intendono promuovere attraverso la misura proposta sono riconducibili a due specifiche fattispecie: • il dottorato professionale, formula che origina dall’ormai ventennale esperienza dei “professional doctorate” sviluppatasi soprattutto in contesti IT 18 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes anglosassoni e fondata sul paradigma delle “new production of knowledge”, cioè della scienza post-accademica. Si passa, cioè, da indirizzi scientifici governativi dagli interessi della ristretta cerchia degli addetti alla ricerca, ad orientamenti scaturenti dai molteplici stakeholders istituzionali, economici e sociali esterni alla comunità scientifica; da attività di ricerca a caratteri fortemente disciplinari a indirizzi di policy e a programmi fortemente connotati da contenuti interdisciplinari; dalla mobilitazione di attori e istituzioni omogenei come cultura, esperienze e formazione all’intreccio di mondi tra loro diversi anche come interessi e linguaggi; da “abiti mentali” e comportamenti segnati da autoreferenzialità e da relazioni gerarchiche allo sviluppo di processi per lo più orizzontali e orientati alla trasparenza e all’accountability. Si è, di fatto, di fronte a un salto nel modello epistemologico di riferimento per il dottorato professionale rispetto al dottorato tradizionale. Il che implica una sostanziale modificazione dei percorsi formativi (molti crediti originano non solo da attività di ricerca, ma anche da momenti di divulgazione e confronto con soggetti e istituzioni terze); dell’approccio (l’obiettivo non è più tanto l’approfondimento delle conoscenze nella disciplina di riferimento, quanto l’applicazione dei risultati nel proprio contesto professionale e lavorativo attraverso il padroneggiamento di conoscenze aventi matrici disciplinari molteplici); dei prodotti (dalla redazione di tesi si passa per lo più allo sviluppo di pratiche innovative in ambienti di produzione); • il dottorato in azienda, la cui organizzazione è motivata da una parte dalla necessità di meglio tarare sugli effettivi fabbisogni delle imprese la preparazione dei giovani che partecipano al più elevato gradino della formazione superiore; dall’altra dalla consapevolezza che dei 12 mila dottorandi italiani, che annualmente accedono ad un ciclo di dottorato, solo il 25% si può presumere che possa trovare uno sbocco in un contesto di tipo accademico (stime del Centro Studi Confindustria). Già nel 2003 la c.d. riforma Biagi (D.lgs. n° 276) all’art. 50 ha istituito l’apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. L’esperienza a riguardo, seppure limitata nei numeri e concentrata geograficamente al centro-nord (valutazione dell’ISFOL, 2010) è da considerarsi positiva, anche se è richiesto un maggiore ruolo attivo delle imprese lungo l’intero ciclo di vita del progetto; si ravvede l’opportunità di mobilitare strutture di tutorship, in grado di rafforzare i nessi tra i percorsi di apprendimento in aula e quelli nel contesto lavorativo. Le operazioni riconducibili a questa fattispecie di interventi saranno raccordate con le azioni previste nell’ambito dell’Asse II. La normativa nazionale di riferimento per la presente azione è individuata nella legge 240/2010 e nel D.M. 45/2013, che prevede che ad attivare i dottorati di ricerca siano le università, i relativi consorzi e qualificate istituzioni di ricerca ed alta formazione. La stessa legge prevede l’obbligo di accreditamento dei dottorati da parte del MIUR sulla base di pareri emessi dall’ANVUR. In coerenza con ciò il D.M. 45 dell’8 febbraio 2013 regola le modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato, individuando come requisiti indispensabili un numero minimo di personale docente a tempo pieno; esperienze di ricerca pregressi; una congrua dotazione di risorse organizzative e infrastrutturali; partnership con imprese attive nella R&S e con università IT 19 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes estere. Un altro provvedimento normativo di origine nazionale, che fa da sfondo alle azioni programmatiche qui esposte, è individuato nelle “Linee Generali di Indirizzo della Programmazione delle Università 2013 – 2015”, (Decreto Ministeriale 15 ottobre 2013, n. 827), che contempla il riassetto dell’offerta formativa superiore, il sostegno delle azioni di orientamento per gli studenti, l’attrazione di studenti stranieri e la realizzazione di modelli federativi di università. A livello europeo le azioni programmate si iscrivono nella cornice di riferimento definita dal programma Horizon 2020, che mira a completare l’European Research Area, attraverso la creazione di uno spazio aperto per le conoscenze e le tecnologie nel quale i ricercatori, le istituzioni scientifiche e gli operatori economici possano liberamente circolare, competere e cooperare. Dette azioni sono altresì coerenti con l’agenda politica che l’U.E. ha definito per le università con il COM(2011)567 “Sostenere la crescita e l’occupazione. Un progetto per la modernizzazione dei sistemi d’istruzione superiore”. In questo quadro il tema della formazione dottorale costituisce un’articolazione basilare e trova declinazione in quattro aspetti costantemente richiamati dall’Unione Europea: qualità, mobilità, innovazione e occupabilità. Nell’ambito della presente azione verrà inoltre dato particolare risalto a metodologie didattiche innovative (es. MOOC, mix lezioni in presenza/online, etc). Azione I.2 - Mobilità Con la presente azione vengono promossi percorsi di cooperazione e integrazione per far fronte ai mutamenti strutturali che sono intervenuti e tuttora interessano il lavoro scientifico e le connesse azioni di diffusione e valorizzazione delle conoscenze. Sono tre i fenomeni che si intendono fronteggiare: • l’impatto della globalizzazione in termini di crescente divisione internazionale del lavoro scientifico, che complementa la dispersione geografica delle attività produttive, il consolidarsi di processi di parcellizzazione delle competenze industriali e il conseguente formarsi delle c.d. catene globali del valore; • la moltiplicazione dei luoghi deputati a formulare e implementare i processi innovativi, che non sono più riducibili ai laboratori e alle istituzioni scientifiche, ma intersecano tutti gli ambiti, sia istituzionali che di mercato, chiamati a ideare, produrre, diffondere e valorizzare le conoscenze. In IT 20 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes un tale quadro diviene necessario costruire relazioni pregnanti tra tutti gli attori che espletano ciascuna delle funzioni richiamate, perché le collaborazioni e le alleanze costituiscono ormai modalità imprescindibili per elaborare e incorporare conoscenze e per sviluppare nuove competenze tecnologiche; • la struttura a cluster che sempre più contraddistingue i fenomeni innovativi in ogni ambito del sapere e in ogni dominio tecnologico. Ciò impone di acquisire una capacità di lettura integrata della portata delle innovazioni, perché un’organizzazione se ne possa appropriare e, per questo tramite, possa costruirsi vantaggi competitivi da far valere sul mercato. In tale contesto evolutivo la promozione e il sostegno della mobilità del personale dedito alla ricerca o che dovrà assumere un ruolo nelle istituzioni scientifiche e tecnologiche costituiscono importanti capitoli della politica di sviluppo. Per questo tramite, infatti, si creano le condizioni per costruire opportunità di confronto e di cooperazione che abbattano barriere di tipo geografico, culturale e istituzionale. Tali barriere penalizzano il nostro Paese e, al suo interno, le Regioni periferiche del suo sistema innovativo. E’ verificato, infatti, che in un quadro internazionale, ed in particolare europeo, chiaramente orientato a sostenere le “mobilità plurali” (geografica, disciplinare, settoriale, fisica o virtuale) come fattore di miglioramento della qualità dei sistemi di ricerca e formazione superiore, le policy elaborate in Italia non hanno recepito finora il potenziale innovativo che si connette alle mobilità non solo per la preparazione del personale coinvolto nei processi, ma anche per garantire spessore e qualità degli outcome del sistema innovativo nazionale nella sua globalità. Accertata dunque la necessità di stimolare tutte le tipologie di mobilità, il focus principale di questa azione si situa nell’ambito della mobilità fisica internazionale. L’intervento prevede il sostegno del MIUR alla mobilità del personale coinvolto a diverso titolo nell’attività di ricerca per lo sviluppo della partecipazione a reti di relazioni internazionali. Il PON 2014-2020 cofinanzierà consistenti periodi di mobilità internazionale, connotata preferibilmente da carattere intersettoriale ed interdisciplinare. Tali azioni beneficeranno dell’esperienza acquisita dall’Amministrazione attraverso il Progetto “Angels” (Messaggeri della Conoscenza), cofinanziato nell’ambito della programmazione 2007-2013, tramite il quale i dipartimenti Universitari delle Regioni CONV hanno attivato iniziative di didattica integrativa svolte da ricercatori affiliati a Università o centri di ricerca non italiani, contribuendo in questo modo all’incremento dell’attrattività dei Dipartimenti stessi e alla propensione del personale universitario ad adottare pratiche di ricerca e di insegnamento al passo con gli standard più avanzati a livello internazionale. IT 21 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Altra modalità di intervento che si intende attivare mira a promuovere una mobilità intersettoriale del personale di ricerca, al fine di incrementare la permeabilità tra due mondi – quello delle istituzioni scientifiche pubbliche e quello della ricerca industriale – che finora solo in particolari ambiti settoriali e territoriali hanno maturato scambi di una certa entità. I ricercatori che in Italia hanno vissuto esperienze professionali in entrambe le sponde sono solo il 18%, contro il 21% in Germania e 33% in Danimarca. Il quadro di riferimento in cui trova definizione la presente azione è la “Strategia Europa 2020” ed, in particolare, al Programma “Youth on the Move”, che enuclea un pacchetto coordinato di azioni, che intendono conseguire alcuni obiettivi di rilevante portata: offrire ai giovani opportunità di lavoro all’estero; moltiplicare le possibilità formative di elevato profilo per persone in età adulta; favorire esperienze di formazione sul lavoro e di tipo imprenditoriale. Altro strumento a cui è opportuno fare richiamo è “Europass”, che si sostanzia in un insieme di documenti mirati ad agevolare la mobilità geografica e professionale dei cittadini europei, valorizzandone il patrimonio di esperienze e conoscenze teoriche e pratiche acquisite nel tempo. Relativamente al quadro istituzionale nazionale che fa da riferimento all’intervento programmato a sostegno della mobilità, il principale documento individuato nelle “Linee Generali di Indirizzo della Programmazione delle Università 2013 - 2015” che, perseguendo la promozione della dimensione internazionale della ricerca e dell’alta formazione, esplicitano la necessità di rafforzare l’inserimento degli atenei e degli enti pubblici di ricerca in qualificati circuiti di cooperazione scientifica a livello internazionale. Azione I.3 - Attrazione di Ricercatori L’intervento del PON mira a creare le condizioni per stimolare e agevolare l’attrazione verso le Regioni a ritardo di sviluppo e in transizione di ricercatori maturi, pronti cioè a mettere le loro elevate competenze al servizio dello sviluppo. In particolare, s’intende favorire con questa azione il rientro dei ricercatori italiani trasferitisi all’estero, dove hanno avuto l’opportunità di maturare importanti esperienze scientifiche e professionali in ambienti altamente competitivi. L’intervento mirerà a valorizzare, dopo i necessari aggiustamenti metodologici e contenutistici suggeriti dai risultati raggiunti con l’esperienza e dagli indirizzi della nuova programmazione 2014-2020, l’azione dei c.d. Angels - “Messaggeri della Conoscenza”. Attraverso detta azione, cofinanziata sul PON 2007-2013, sono stati mobilitati giovani ricercatori italiani che hanno realizzato esperienze scientifiche presso qualificati Centri di Ricerca esteri. I giovani ricercatori emigrati, selezionati attraverso un bando pubblico, hanno avuto l’opportunità di sviluppare un percorso di didattica universitaria presso IT 22 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes i Dipartimenti universitari degli atenei del Mezzogiorno, a cui ha fatto seguito un periodo di studio e ricerca all’estero di durata variabile tra i 2 e 6 mesi. L’Italia con la sua collocazione centrale nell’area mediterranea e baricentrica rispetto agli scambi economici e culturali che si instaurano tra le regioni europee orientali e quelle occidentali, avrebbe potuto e dovuto calamitare verso il nostro territorio una cospicua entità di personale altamente qualificato. Di fatto, i riscontri esistenti descrivono un sistema innovativo nazionale, ma perde capitale umano di eccellenza. Con la presente azione viene attivato dal MIUR un meccanismo di sostegno di università, enti pubblici ed aziende che intendono offrire occasioni professionali a personale qualificato che, dall’estero, manifesti il proprio interesse e disponibilità a (ri)entrare nel nostro Paese. Gli elementi qualificanti dell’intervento sono così riassumibili: • la natura competitiva dell’azione proposta. Gli enti interessati dovranno precisare il profilo dei candidati che intendono proporre alla selezione, evidenziando le caratteristiche curriculari di eccellenza che li devono contraddistinguere e il contesto in cui saranno chiamati a operare e che può garantire la piena valorizzazione delle esperienze scientifiche e professionali maturate durante la loro permanenza all’estero; • la selezione dei candidati verrà avviata attraverso un bando per contratti triennali sostenuti finanziariamente attraverso la presente azione del PON. Il personale in tal modo selezionato, purché in possesso dei requisiti necessari (o perché già ottenuti, o perché conseguiti nel triennio), potrà essere assunto in una qualifica corrispondente al profilo professionale concordato all’inizio del contratto, potendo contare su un cofinanziamento aggiuntivo del MIUR pari al 50% della retribuzione lorda complessiva per un periodo massimo di 3 anni. Gli interventi del PON potranno trovare complementazione con le molteplici iniziative di recupero dell’”emigrazione intellettuale”, avviate o in fase di avvio nei diversi contesti territoriali. Nel quadro dell’obiettivo generale dell’intervento che mira ad attrarre il personale ad alta qualificazione trasferitosi all’estero, gli obiettivi specifici possono essere così declinati: • Valorizzare nel contesto nazionale personale ad elevata qualificazione, che incorpora già un importante investimento formativo nazionale che rischia altrimenti di venire disperso. IT 23 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Agevolare l’immissione nei settori produttivi oggetto di intervento da parte del PON di giovani in possesso di un elevato livello di conoscenze e competenze, in grado di contribuire al riposizionamento competitivo delle imprese. 2.A.6.2 Guiding principles for selection of operations Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Per l’Azione I.1 La tipologia delle operazioni e la relativa selezione saranno guidate dai seguenti criteri: • privilegiare gli interventi che siano in grado di incidere sulle quattro debolezze strutturali elencate nelle “Linee di indirizzo strategico” dell’OT 1. In questo senso le operazioni selezionate dovranno preparare capitale umano di eccellenza che concorra a promuovere una più elevata e sistematica propensione all’innovazione da parte delle imprese (specie le piccole) e, nello stesso tempo, consenta di attrarre dall’esterno imprese e investimenti orientati alla scienza e alla tecnologia; • rimodulare la complessiva offerta di formazione superiore in Italia e, dal momento che una pluralità di analisi attesta che la popolazione giovanile risulta spesso coinvolta in investimenti di alta formazione “fuori squadra” rispetto all’effettiva capacità di assorbimento del nostro sistema produttivo. Sono emblematici di tale assetto anche i dati dei giovani NEET, che evidenziano come una quota di essi superiore al 10% è composta da persone che possiedono almeno il titolo di laurea; • selezionare interventi che consentano di preparare capitale umano funzionale alla promozione di spin-off e start-up dalla ricerca. Gli interventi di alta formazione che verranno attivati tenderanno a formare giovani ricercatori in grado di valutare le opportunità di mercato che consentono la valorizzazione produttiva e commerciale dei risultati scientifici. Gli interventi tenderanno in particolare a trasmettere conoscenze e competenze per monitorare il framework ambientale entro cui una nuova impresa verrebbe ad operare; IT 24 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes • l’azione proposta va intesa come complemento alla strategia di specializzazione intelligente. Gli indirizzi di sviluppo perseguiti attraverso progetti di R&S e investimenti nell’industria e nei servizi saranno integrati da interventi sul fattore umano promossi attraverso l’azione qui descritta; • premiare gli interventi di alta formazione che si configurano come articolazioni di progetti integrati, aventi quindi uno stretto raccordo con azioni di ricerca da una parte e con interventi infrastrutturali dall’altra portati a cofinanziamento del PON; Per l’Azione I.2 Il percorso selettivo delle operazioni si fonderà sui seguenti principi guida: • privilegiare le operazioni chiaramente finalizzate a migliorare l’adattabilità e l’orientamento all’innovazione negli attori economici operanti nelle Regioni in ritardo o in quelle in transizione. La mobilità del personale scientifico-tecnologico deve mirare a rafforzare gli orientamenti strategici delle imprese, soprattutto di dimensione minore; deve altresì consentire l’inserimento dei nostri organismi scientifici e delle nostre imprese nelle catene globali del valore; deve infine agevolare il trasferimento dei risultati scientifici negli ambienti di produzione; • riconoscere priorità agli interventi esplicitamente e organicamente disegnati per rendere conseguibili gli obiettivi della strategia della specializzazione intelligente, assunta come canone basilare di policy per il periodo 2014 – 2020; • per perseguire la necessaria “massa critica” nella disponibilità di personale scientifico di elevata qualificazione, verranno privilegiate quelle iniziative coerenti con i fabbisogni dei 12 ambiti tematici identificati dalla strategia S3 e dalle correlate KET; • nell’ambito di un accordo interistituzionale con il MATMM verranno individuati quei profili che meglio rispondono ai fabbisogni di R&S nelle tematiche ambientali; Per l’Azione I.3 Il percorso selettivo si fonderà sui seguenti principi guida: • privilegiare le operazioni chiaramente finalizzate a migliorare l’adattabilità e l’orientamento all’innovazione negli attori economici. La mobilità del personale scientifico-tecnologico deve mirare a rafforzare gli orientamenti strategici delle imprese, deve altresì consentire l’inserimento dei nostri IT 25 IT Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes organismi scientifici e delle nostre imprese nelle catene globali del valore; deve infine agevolare il trasferimento dei risultati scientifici negli ambienti di produzione; • riconoscere priorità agli interventi esplicitamente e organicamente disegnati per rendere conseguibili gli obiettivi della strategia della specializzazione intelligente, assunta come canone basilare di policy per il periodo 2014 – 2020; • per perseguire la necessaria “massa critica” nella disponibilità di personale scientifico di elevata qualificazione, verranno privilegiate quelle iniziative coerenti con i fabbisogni dei 12 ambiti tematici identificati dalla strategia S3; nell’ambito di un accordo interistituzionale con il MATMM verranno individuati quei profili che meglio rispondono ai fabbisogni di R&S nelle tematiche ambientali. 2.A.6.3 Planned use of financial instruments (where appropriate) Investment priority 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes 2.A.6.4 Planned use of major projects (where appropriate) Investment priority IT 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes 26 IT 2.A.6.5 Output indicators by investment priority and, where appropriate by category of region Table 5: Common and programme-specific output indicators (by investment priority, broken down by category of region for the ESF, and where relevant, for the ERDF) Investment priority ID Indicator 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Measurement unit Fund Target value (2023) Category of region (where relevant) M IT W Source of data Frequency of reporting T 1 Corsi innovativi avviati n ESF Less developed 910,00 nd da definire 2 Persone beneficiarie che hanno concluso il ciclo % ESF Less developed 85,00 nd da definire 4 Ricercatori di profilo internazionale attratti n ESF Less developed 0,00 nd da definire 5 Risorse movimentate con la mobilità n ESF Less developed 0,00 nd da definire 6 Incremento della mobilità transnazionale % ESF Less developed 0,00 nd da definire 1 Corsi innovativi avviati n ESF Transition 90,00 nd da definire 27 IT Investment priority ID Indicator 10iv - Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes Measurement unit Fund Category of region (where relevant) Target value (2023) M W Source of data Frequency of reporting T 2 Persone beneficiarie che hanno concluso il ciclo % ESF Transition 85,00 nd da definire 4 Ricercatori di profilo internazionale attratti n ESF Transition 0,00 nd da definire 5 Risorse movimentate con la mobilità n ESF Transition 0,00 nd da definire 6 Incremento della mobilità transnazionale % ESF Transition 0,00 nd da definire 3 Dottorati avviati con modalità formative innovative % ESF Less developed 50,00 nd da definire 3 Dottorati avviati con modalità formative innovative % ESF Transition 50,00 nd da definire 2.A.7 Social innovation, transnational cooperation and contribution to thematic objectives 1-7 Priority axis IT I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO 28 IT Priority axis I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Già quanto riportato nella sezione 1.1 evidenzia l’importanza che il MIUR intende riconoscere all’innovazione che trova stimoli e fonti di elaborazione nelle attese e nella domanda degli attori sociali. La ratio di un tale orientamento istituzionale trova agevoli precisazioni: scienza e tecnologia rappresentano oggi fattori di trasformazione tanto rilevanti e pervasivi che è difficile considerarli come ambiti di policy a sé stanti. L’approccio che l’Amministrazione vuole assumere (di nuovo è opportuno fare richiamo a quanto già precisato nella sezione introduttiva del presente documento programmatico) è quello di coniugare l’elaborazione e l’implementazione del PON in costante rapporto con i grandi processi sociali in atto, coinvolgendo tutti i principali attori: la globalizzazione (non solo intesa nella sua dimensione economica, ma anche in quella sociale e culturale), la crescente soggettività nei comportamenti dei diversi attori; il montare delle relazioni (anche stavolta da non ricondurre all’esclusiva dimensione economicista) tra nord e sud dell’Europa e tra nord e sud del mondo; la crescente frammentazione e segmentazione del tessuto sociale, sulla scorta della perdita di spessore e di capacità di coagulo delle grandi narrazioni ideologiche del XX secolo; la notevole complessità assunta dalle sedi di governo e dai processi di governance che sono a presidio dei diversi ambiti istituzionali. Leggere in filigrana i percorsi di elaborazione, formulazione e implementazione delle politiche afferenti ai 7 obiettivi tematici di cui all’art. 9 del Regolamento 1303(2013) ed in particolare all’OT 1 (rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione) evidenzia quanto decisivo sia l’approccio programmatico aperto alle istanze sociali prescelto dal MIUR, che porterà a mobilitare un’adeguata dotazione di risorse relative agli interventi di alta formazione e alla mobilità. Ma un’ulteriore motivazione è sottesa alla scelta dell’Amministrazione: i decisori politici, i manager delle istituzioni di ricerca, i complessivi attori del lavoro nella scienza e nella tecnologia sono costantemente investiti da istanze sociali che chiedono risposte precise ai problemi posti dalla vita collettiva. Perché la ricerca scientifica e tecnologica possa incorporare un orientamento strutturale al problem solving debbono essere rimosse tutte le paratie che troppo spesso nel passato hanno allontanato i “non addetti ai lavori” dalle sedi preposte alla formulazione, gestione e valutazione delle politiche della ricerca e dell’innovazione. E’ questo l’intento basilare che il MIUR assume con il PON 2014-2020. IT 29 IT 2.A.8 Performance framework Table 6: Performance framework of the priority axis (by fund and, for the ERDF and ESF, category of region) Priority axis ID I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Indicator type Indicator or key implementation step Measurement unit, where appropriate Fund Category of region Milestone for 2018 M W Final target (2023) T M W Source of data Explanation of relevance of indicator, where appropriate T CR03 R participants gaining a qualification upon leaving Number ESF Less developed 0 0,00 nd CR03 R participants gaining a qualification upon leaving Number ESF Transition 0 0,00 nd Additional qualitative information on the establishment of the performance framework 2.A.9 Categories of intervention Categories of intervention corresponding to the content of the priority axis based on a nomenclature adopted by the Commission, and indicative breakdown of Union support. Tables 7-11: Categories of intervention Table 7: Dimension 1 - Intervention field Priority axis Fund ESF IT I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Category of region Less developed Code 118. Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work-based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship 30 € amount 186.961.995,00 IT Priority axis I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Fund Category of region Code € amount schemes ESF Transition 118. Improving the labour market relevance of education and training systems, facilitating the transition from education to work, and strengthening vocational education and training systems and their quality, including through mechanisms for skills anticipation, adaptation of curricula and the establishment and development of work-based learning systems, including dual learning systems and apprenticeship schemes 16.744.320,00 Table 8: Dimension 2 - Form of finance Priority axis I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Fund Category of region Code € amount ESF Less developed 01. Non-repayable grant 186.961.995,00 ESF Transition 01. Non-repayable grant 16.744.320,00 Table 9: Dimension 3 - Territory type Priority axis I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Fund Category of region Code € amount ESF Less developed 07. Not applicable 186.961.995,00 ESF Transition 07. Not applicable 16.744.320,00 Table 10: Dimension 4 - Territorial delivery mechanisms Priority axis IT I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO 31 IT Fund Category of region Code € amount ESF Less developed 07. Not applicable 186.961.995,00 ESF Transition 07. Not applicable 16.744.320,00 Table 11: Dimension 6 - ESF secondary theme (ESF and YEI only) Priority axis Fund I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO Category of region Code € amount 2.A.10 Summary of the planned use of technical assistance including, where necessary, actions to reinforce the administrative capacity of authorities involved in the management and control of the programmes and beneficiaries (where appropriate) (by priority axis) Priority axis: IT I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO 32 IT . 2.A.1 Priority axis ID of the priority axis II Title of the priority axis PROGETTI TEMATICI The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments set up at Union level The entire priority axis will be implemented through community-led local development For the ESF: The entire priority axis is dedicated to social innovation or to transnational cooperation, or both 2.A.2 Justification for the establishment of a priority axis covering more than one category of region, thematic objective or fund (where applicable) La scarsa propensione a innovare delle imprese meridionali è attestata dall’incidenza delle spese private in R&S sul totale del PIL regionale: nel 2007 il rapporto era pari allo 0.3%, nel 2011 tale è rimasto, considerando però che nello stesso periodo il PIL del Mezzogiorno è andato giù e, quindi, altrettanto ha fatto l’investimento scientifico delle imprese. Una tale fenomenologia di comportamenti imprenditoriali, oltretutto consolidati, ha imposto di focalizzare le azioni del programma sulla rimozione dei principali fattori condizionanti la propensione a innovare: • Il ridotto peso che nel sud possiedono i settori orientati alla scienza e alla tecnologia. Sono questi gli ambiti produttivi in cui è elevata la produzione interna alle imprese di innovazioni, scaturente da un’intensa attività di R&S formalizzata, sollecitata sia da un contesto di relazioni più o meno stabili con attori anch’essi operanti alla frontiera tecnologica, sia da un alto livello di appropriabilità dei risultati di tali investimenti per la qualità delle competenze interne e per la cumulatività delle iniziative di R&S. La strategia del PON, imperniata sull’introduzione di mutamenti strutturali nell’economia meridionale, di fatto mira ad aggredire questo vincolo e, nello stesso tempo, crea i presupposti perché anche i settori tradizionali possano innovare. Infatti, questi divengono sempre più i luoghi dove l’applicazione delle tecnologie sviluppate nei settori avanzati consente il conseguimento di significativi vantaggi in termini di produttività e valore sul mercato; IT 33 IT • Lo scarso orientamento strategico delle imprese che, prive di appropriati “sensori” interni, tendono ad adottare atteggiamenti puramente reattivi o passivi di fronte ai cambiamenti di scenario. Alla precaria dotazione di risorse interne si abbina anche la limitata interazione con centri di competenza esterna, dai quali li divide una distanza culturale e una diversità di linguaggio difficili da rimuovere senza interventi mirati; • La qualità del contesto in cui le imprese operano, spesso privo di presidi in grado di informare, sensibilizzare e supportare gli attori economici sulle opportunità di innovazione e di sviluppo tecnologico tarate sulle esigenze di riposizionamento competitivo che esse vivono. Le azioni riguardanti l’Asse Progetti Tematici mirano a rimuovere, con apposite ed adeguate modalità e strumenti, i vincoli strutturali, imprenditoriali e di contesto sopra esposti, in coerenza con le indicazioni definite dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI). Come noto, la SNSI verrà attuata attraverso un processo di co-progettazione dei Piani Strategici, trasparente e condiviso tra tutti i livelli di governo e gli stakeholders, con un continuo aggiornamento in itinere sulla base delle risultanze dell’attività svolta da gruppi di lavoro dedicati. Tale strategia, adottata con atto congiunto MIUR-MISE e condivisa con la Conferenza Stato-Regioni, avrà un modello di governance improntato alla compartecipazione delle amministrazioni coinvolte (MIUR-MISE, DPS, Conferenza Regioni) e caratterizzato da gruppi di lavoro per ogni area tematica nazionale. In tale contesto, appare evidente come il MIUR, AdG del PON “Ricerca & Innovazione”, opererà in stretto raccordo con il MISE, AdG del PON “Imprese & Competitività”, al fine di attivare interventi di Ricerca - i Progetti Tematici di cui al presente Asse - quanto più possibile efficaci e coerenti con il disegno complessivo tracciato nella SNSI. 2.A.3 Fund, category of region and calculation basis for Union support Fund IT Category of region Calculation basis (total eligible expenditure or eligible public expenditure) ERDF Less developed Public ERDF Transition Public 34 Category of region for outermost regions and northern sparsely populated regions (where applicable) IT 2.A.4 Investment priority ID of the investment priority 1a Title of the investment priority Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest 2.A.5 Specific objectives corresponding to the investment priority and expected results ID of the specific objective 1 Title of the specific objective L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (a) individuata sul presente Asse è quello di potenziare Infrastrutture della Ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi transeuropei, nazionali e regionali, in coerenza con le disposizioni ESFRI e con il PNIR. Results that the Member States seek to achieve with Union support RA 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale attraverso l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. Si riporta di seguito la sintesi degli obiettivi specifici individuati con riferimento all’azione II.1: (i) rafforzare capacità di innovazione delle PMI; (ii) promuovere/sostenere aggregati di ricerca regionali; (iii) valorizzare potenziale di ricerca in regioni MS/TR; (iv) avvicinare scienza e società; (v) agevolare l'uso industriale delle IR e stimolare creazione di aggregati PP innovativi; (vi) facilitare l’utilizzo da parte dei ricercatori delle grandi infrastrutture. II.2: (i) aumento competitività sistema economico nazionale grazie a sviluppo di sinergie/economie di rete; (ii) valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca sia sul territorio di riferimento che a livello nazionale; (iii) migliore capacita di programmazione degli interventi e delle risorse; evitando duplicazioni; (iv) accrescimento capacità di attrazione di investimenti pubblici e privati per sviluppo e impiego di K umano qualificato (es. dottori di ricerca). II.3: (i) incentivare nuove scoperte per rispondere alle grandi sfide sociali; (ii) promuovere lo sviluppo di prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico; (iii) stimolare la creatività di ricercatori, scienziati e imprenditori italiani; (iv) ridurre il gap di sviluppo delle Regioni MS/TR. IT 35 IT IT 36 IT Table 3: Programme-specific result indicators, by specific objective (for the ERDF and the Cohesion Fund) Specific objective ID IT 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (a) individuata sul presente Asse è quello di potenziare Infrastrutture della Ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi transeuropei, nazionali e regionali, in coerenza con le disposizioni ESFRI e con il PNIR. Indicator Measurement unit Category of region (where relevant) Baseline value Baseline year Target value (2023) Source of data Frequency of reporting 5 Collaborazioni int.li avviate grazie alle nuove infrastrutture di ricerca n Less developed 0,00 nd da definire 5 Collaborazioni int.li avviate grazie alle nuove infrastrutture di ricerca n Transition 0,00 nd da definire 6 Ricercatori che operano in IR migliorate n Less developed 0,00 nd da definire 6 Ricercatori che operano in IR migliorate n Transition 0,00 nd da definire 37 IT 2.A.6 Action to be supported under the investment priority (by investment priority) 2.A.6.1 Description of the type and examples of actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives including, where appropriate, the identification of main target groups, specific territories targeted and types of beneficiaries Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest L'azione II.1 Infrastrutture di Ricerca (IR) dovrà essere coerente con il Piano Nazionale delle Infrastrutture (PNIR) e con le disposizioni che originano dalla Commissione Europea e, in particolare, dal Forum Strategico per le Infrastrutture (ESFRI). In questo senso le infrastrutture eleggibili dovranno essere di adeguata qualità e dimensione e soddisfare le condizioni precisate nel “Commenti della Commissione Europea sulla proposta di Accordo di Partenariato per l’Italia 2014-2020”. Tale azione dovrà inoltre realizzarsi nei confini della S3 nazionale e compatibilmente alle azioni attivate dai POR, mirando a dotare le regioni individuate di infrastrutture di ricerca all’avanguardia, che siano accessibili a tutti i ricercatori in Europa e non solo e che sfruttino appieno il potenziale di progresso e innovazione scientifici. Le infrastrutture di ricerca rappresentano fattori chiave della competitività europea nell'intero spettro dei campi scientifici e sono essenziali per l'innovazione scientifica. In molti campi la ricerca è impossibile senza avere accesso ai supercomputer, agli strumenti analitici, alle fonti radianti per i nuovi materiali, ad ambienti puliti e alla metrologia avanzata per le nanotecnologie, a laboratori appositamente equipaggiati per la ricerca in campo biologico e medico, a banche di dati per la genomica e le scienze sociali, agli osservatori e a sensori per le scienze della Terra e dell'ambiente, alle reti a banda larga ad alta velocità per trasferire i dati, ecc. Le infrastrutture di ricerca sono essenziali per svolgere la ricerca necessaria per affrontare le grandi sfide per la società. Queste infrastrutture stimolano la collaborazione transfrontaliera e le discipline creano uno Spazio europeo della ricerca aperto e senza soluzioni di continuità. Promuovono la mobilità delle persone e delle idee, riuniscono i migliori scienziati di tutta Europa e del mondo e rafforzano l'istruzione scientifica. Stimolano i ricercatori e le imprese innovative a sviluppare tecnologie all'avanguardia. In questo modo rafforzano l'industria innovativa ad alta tecnologia europea. Esse incanalano l'eccellenza nelle comunità di ricerca e innovazione europee e possono rappresentare vetrine scientifiche d'eccezione per la società nel suo complesso. La ricerca scientifica di Frontiera e la capacità d’innovazione richiedono Infrastrutture di Ricerca (IR) di alta qualità ed adeguata dimensione, aperta al sistema delle imprese, e la possibilità per i ricercatori dei sistemi privato e pubblico di accedere alle risorse e ai servizi che queste IR rendono disponibili. IT 38 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest Questa necessità è avvertita come priorità dalla comunità scientifica e dal sistema produttivo. Le infrastrutture di ricerca hanno inoltre un fortissimo impatto sul piano sociale ed economico, perché realizzano una spinta formidabile sulle tecnologie, favoriscono i metodi di integrazione delle conoscenze e di organizzazione del lavoro tecnico-scientifico. Un ruolo insostituibile che le infrastrutture di ricerca svolgono è anche quello della formazione di scienziati, tecnici e gestori di strutture complesse e multinazionali, con la capacità di trasferire le conoscenze verso la società, l’economia, la tutela e il miglioramento della salute. Presso le infrastrutture infatti l’attività di ricerca di base riesce a raggiungere il massimo sviluppo nel trasferimento di conoscenze verso il mondo delle applicazioni industriali, scientifico-tecnologiche, sanitarie, dei servizi alla popolazione e dell’economia. Gli obiettivi dell’azione consistono pertanto nel: • rafforzare le capacità di innovazione delle PMI e la loro capacità di fruire adeguatamente della ricerca • promuovere e sostenere aggregati di ricerca regionali • valorizzare il potenziale di ricerca delle regioni individuate • creare grandi infrastrutture di ricerca all’avanguardia, fino ad oggi mai realizzate nel territorio nazionale • avvicinare scienza e società • incoraggiare infrastrutture di ricerca ad agire in veste di pioniere nell'uso delle tecnologie, nella promozione di partenariati R&S con l'industria, al fine di agevolare l'uso industriale delle infrastrutture di ricerca e di stimolare la creazione di aggregati innovativi • facilitare l’utilizzo da parte dei ricercatori delle grandi infrastrutture, nella consapevolezza che gli stessi costituiscano un fattore di innesco decisivo per la produzione di conoscenza e innovazione IT 39 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest Gli interventi riguarderanno principalmente: • Sostegno alle infrastrutture di ricerca esistentiÞ potenziamento, mantenimento e modernizzazione delle IR sul territorio nazionale, al fine di rafforzarne l’impatto e il rilievo europeo • Sostegno alle nuove infrastrutture di ricercaÞrealizzazioni di nuove infrastrutture (che non riguardano nuovi interventi edili ma solo riqualificazione e potenziamento) di interesse europeo che, partecipando alla realizzazione della Roadmap ESFRI, sostengano le comunità dei ricercatori con competenze e tecnologie italiane • Sostegno alle nuove infrastrutture di ricerca Þ realizzazioni di infrastrutture innovative (che non riguardano nuovi interventi edili ma solo riqualificazione e potenziamento), complesse, di interesse europeo, che si distinguano nel loro carattere di unicità ed eccellenza in tutto il territorio nazionale Le infrastrutture dovranno rispecchiare le esigenze specifiche della comunità scientifica europea, per permettergli di rimanere all'avanguardia, e dell'industria per rafforzare la base delle conoscenze e del know-how tecnologico. Le grandi infrastrutture, oltre ad attrarre i migliori talenti, catalizzano la concentrazione di attività avanzate, riqualificano distretti tecnologici e di servizi e creano l’humus per l’insediamento di grandi e medie imprese, e di attività imprenditoriali fortemente innovative (start-up, spin-off). A tale riguardo con la presente azione si vuole principalmente quello incrementare gli strumenti a disposizione dell’innovazione applicata alla produzione di beni e servizi con effettivo trasferimento di conoscenza dalla ricerca all’attività imprenditoriale. Ne consegue un forte indirizzo verso azioni che mirino a risultati di più diretto impatto sulla effettiva capacità innovativa del sistema imprenditoriale (applicazione di conoscenza) in modo esteso e orientando le attività di ricerca (R&D) ad ambiti in grado di indurre future specializzazioni produttive science and technology based e di stimolare le imprese ad aprirsi maggiormente all’interazione con altri attori. Negli ultimi anni si è registrato un crescente, per quanto ancora insufficiente, utilizzo delle Infrastrutture di Ricerca da parte del settore privato, in particolare delle PMI. Questo processo, se realizzato diffusamente, potrà dare un contributo significativo alla specializzazione intelligente dei territori e IT 40 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest favorire processi di aggregazione e caratterizzazione delle filiere. Appare quindi necessario non solo rafforzare ed estendere la propensione delle imprese a innovare e internazionalizzarsi, ma anche agire per consentire l’adeguamento agli standard più moderni del sistema infrastrutturale della nostra ricerca, rafforzandone la dotazione tecnologica e funzionale e la relativa attitudine ad interagire con i diversi contesti produttivi. La caduta dell’investimento pubblico complessivo che si protrae da diversi anni ha infatti interessato negativamente anche il ritmo delle manutenzioni ordinarie e straordinarie provocando in molti luoghi obsolescenza del capitale pubblico. La valorizzazione ed il potenziamento delle infrastrutture di ricerca presenti potrà fornire al sistema della ricerca strumenti necessari per far avanzare le frontiere della conoscenza ed affrontare in maniera più efficace ed efficiente le grandi sfide della società, sia quelle identificate a livello comunitario nell’ambito del Programma Quadro Horizon 2020, sia quelle prioritarie per il nostro Paese. Nelle aree meno sviluppate, l’investimento pubblico deve essere sostenuto dagli interventi dei Fondi strutturali, che potranno affiancarsi eventualmente a quelli a valere sulle risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), che è lo strumento nazionale finalizzato a promuovere la coesione territoriale attraverso investimenti pubblici. All’eventuale FSC, strumento caratterizzato da maggiore flessibilità nella gestione dei tempi di spesa durante il ciclo, si affiancherà l’utilizzo del FESR, che previlegerà operazioni infrastrutturali già chiaramente identificate all’inizio del ciclo di programmazione e giunte a uno stadio di maturazione progettuale adeguato alla natura delle opere da realizzare nell’arco temporale del Programma. Il MIUR, forte dell’esperienza maturata nell’ambito del PON “Ricerca & Competitività” 2007-2013 con il Bando per la realizzazione di “Progetti di potenziamento strutturale ed infrastrutturale delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca nelle Regioni della Convergenza”, ritiene utile un intervento sul “fattore abilitante” Research Infrastructures, allo scopo di valorizzare l'uso e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca esistenti ma anche di aiutare a creare, ove se ne presenti la verificata necessità, nuove infrastrutture di ricerca, competitive a livello europeo. Così come accaduto per l’iniziativa promossa sul PON “R&C” 2007-2013, l'azione non si configurerà come un semplice aiuto rivolto a strutture pubbliche ma sarà finalizzato anche a promuovere lo sviluppo competitivo delle Regioni. L’intervento in oggetto fa parte del più ampio disegno del MIUR finalizzato al rilancio del Sistema della Ricerca e Innovazione nelle Regioni beneficiarie. Per tale ragione è necessario considerare le azioni a beneficio delle infrastrutture di ricerca in maniera sinergica e congiunta alle altre iniziative di promozione della R&I (Cfr. Asse II Progetti tematici, Azioni II.2 e II.3) e per l’incremento del Capitale Umano (Cfr. Asse I Investimenti in capitale umano). Attraverso tale azione si intende infatti accrescere la capacità attrattiva delle infrastrutture di ricerca localizzate nelle Regioni interessate, verso i IT 41 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest ricercatori e i giovani talenti provenienti dal contesto nazionale ed internazionale, per favorire la crescita e lo sviluppo di capitale intellettuale e capitale imprenditoriale. Gli indirizzi di sviluppo perseguiti attraverso gli investimenti nell’industria, nei servizi e nelle infrastrutture di Ricerca saranno perciò integrati da interventi sul capitale umano in grado di accrescerne il potenziale. Il Piano Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) costituisce la cornice programmatica pluriennale nell’ambito della quale attivare interventi di rilevanza regionale e nazionale. Il Piano, che rappresenta l’evoluzione della Roadmap Italiana per le Infrastrutture di Ricerca del 2010 prevede interventi rivolti tanto a sostenere l’internazionalizzazione di IR già esistenti e che mostrano possibilità di successo nella valutazione del loro impatto pan-europeo, quanto la nascita di nuove infrastrutture di ricerca specialmente nelle regioni memo sviluppate. La realizzazione di grandi Infrastrutture di Ricerca di eccellenza mondiale è uno dei cinque assi strategici per lo sviluppo dello Spazio Europeo della Ricerca, rappresentando un mezzo per promuovere la cooperazione su scala paneuropea e per offrire alle comunità scientifiche un efficiente accesso a metodi e tecnologie avanzati. Dovendo agire su un fattore abilitante chiave per lo sviluppo, incremento della competitività e consolidamento del Sistema della Ricerca nelle Regioni coinvolte, il MIUR intende quindi procedere su molteplici livelli, prevedendo da un lato la costruzione di importanti infrastrutture mediante progetti ad hoc, compatibili con gli indirizzi del programma europeo ESFRI e, dall’altro il consolidamento e/o l’upgrade di grandi infrastrutture già operative, in linea con le strategie regionali di ricerca e innovazione per la "specializzazione intelligente", al fine di consentire un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie e nazionali. La piena realizzazione di questa strategia comporta, ovviamente, il consolidamento della capacità dei sistemi innovativi regionali e nazionale di aprirsi e di partecipare alle reti europee ed internazionali della ricerca e dell’innovazione, attraverso la promozione di scambi e collegamenti tra persone e istituzioni e la creazione di sinergie programmatiche con le iniziative europee offerte dal Programma Horizon 2020. IT 42 IT 2.A.6.2 Guiding principles for selection of operations Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest Conformemente all’art. 110 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, le operazioni cofinanziate sono selezionate sulla base dei criteri approvati dal Comitato di Sorveglianza. I criteri dovranno essere trasparenti, non discriminatori, facilmente applicabili e verificabili nella loro capacità di orientare le scelte al finanziamento degli interventi migliori per qualità e per capacità di conseguire risultati. In continuità con la precedente programmazione 2007-2013, i criteri di selezione saranno articolati in: • criteri di ammissibilità formale, ovvero quei requisiti di eleggibilità delle operazioni che rappresentano elementi imprescindibili per la selezione delle operazioni; • criteri di ammissibilità sostanziale, con riferimento ai requisiti di eleggibilità delle operazioni strettamente collegati alla strategia ed ai contenuti del PON e delle azioni di riferimento; • criteri di valutazione ovvero elementi di valutazione tecnica delle operazioni candidate; • criteri di priorità, ovvero quegli elementi che a parità di valutazione tecnica consentono un’ulteriore qualificazione delle operazioni. Nella selezione delle operazioni sarà poi garantito il rispetto delle direttive comunitarie sugli appalti pubblici e del regolamento comunitario in materia di aiuti di stato, così come di tutte le altre normative cogenti a livello nazionale e comunitario. Per consentire il tempestivo avvio della programmazione operativa 2014-2020 l’Autorità di Gestione potrà avviare operazioni a valere sul Programma Operativo anche prima dell’approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza dei criteri di selezione delle operazioni di cui all’art. 110 2, lett. a). A tale riguardo, nelle more dell'approvazione potranno essere ritenuti validi anche i criteri adottati nella programmazione 2007-2013. I criteri saranno poi declinati con riferimento alle procedure di attivazione previste (bandi, manifestazioni di interesse, acquisizione di servizi) prevedendo un’articolazione diversificata in coerenza con le modalità definite. I progetti proposti per le infrastrutture saranno valutati nello specifico in base ad una IT 43 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest serie seguenti criteri tra i quali: · valore aggiunto a livello europeo del contributo finanziario; · capacità/incapacità delle misure esistenti a raggiungere l'obiettivo ('necessità' della nuova struttura); · eccellenza scientifica, in particolare la capacità di offrire un servizio che rifletta le esigenze della comunità scientifica (accademica e industriale) in tutta Europa; · rilevanza a livello internazionale; · contributo allo sviluppo della capacità tecnologica; · contestualizzazione degli interventi nel quadro dello Spazio Europeo della Ricerca e, in particolare Infrastrutture di Ricerca aperte all’utenza internazionale, quali ad esempio quelle identificate da ESFRI e dalla Roadmap italiana delle infrastrutture di ricerca di interesse pan-europeo; • capacità dei progetti di descrivere/tracciare un disegno di più ampio respiro che si interfacci/integri con le iniziative dell’Asse I (Cfr. Asse I Investimenti in capitale umano) · contributo allo sviluppo di cluster di eccellenza basati sulla ricerca; · fattibilità tecnologica e organizzativa; · costi di costruzione e gestione; • aumento dell’effettiva capacità innovativa del sistema imprenditoriale; • potenziamento del ruolo nel partenariato pubblico-privato impegnato a generare capitale intellettuale e capitale imprenditoriale per la crescita intelligente delle Regioni; IT 44 IT Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest • capacità di generare opportunità di sviluppo e di autosostenibilità nel medio-lungo periodo; • capacità di concorrere al raggiungimento dei risultati attesi del Programma (valorizzazione indicatori, raggiungimento target indicatori, etc.). 2.A.6.3 Planned use of financial instruments (where appropriate) Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest 2.A.6.4 Planned use of major projects (where appropriate) Investment priority 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest 2.A.6.5 Output indicators by investment priority and, where appropriate by category of region Table 5: Common and programme-specific output indicators (by investment priority, broken down by category of region for the ESF, and where relevant, for the ERDF) Investment priority ID IT Indicator 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest Measurement unit Fund Category of region (where 45 Target value (2023) Source of data Frequency of IT relevant) IT M W reporting T 7 Superficie oggetto dell’intervento (edile) mq ERDF Less developed 0,00 nd da definire 8 Progetti innovativi attivati n ERDF Less developed 21,00 nd da definire 9 Impianti/tecnolog ie/dispositivi/mac chinari/attrezzatu re precedentemente non presenti sul territorio nazionale n ERDF Less developed 9,00 nd da definire 10 Attrezzature fortemente innovative acquistate n ERDF Less developed 90,00 nd da definire 7 Superficie oggetto dell’intervento (edile) mq ERDF Transition 0,00 nd da definire 8 Progetti innovativi attivati n ERDF Transition 2,00 nd da definire 9 Impianti/tecnolog ie/dispositivi/mac chinari/attrezzatu re precedentemente non presenti sul territorio nazionale n ERDF Transition 1,00 nd da definire 10 Attrezzature fortemente n ERDF Transition 10,00 nd da definire 46 IT Investment priority ID Indicator 1a - Enhancing research and innovation (R&I) infrastructure and capacities to develop R&I excellence, and promoting centres of competence, in particular those of European interest Measurement unit Fund Category of region (where Target value (2023) Source of data Frequency of innovative acquistate 2.A.4 Investment priority ID of the investment priority 1b Title of the investment priority Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies 2.A.5 Specific objectives corresponding to the investment priority and expected results ID of the specific objective 1 Title of the specific objective L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (b) individuata sul presente Asse è quello di rafforzare il sistema innovativo regionale attraverso progetti tematici di R&I, l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. Results that the Member States seek to achieve with Union support RA 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale attraverso l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. Si riporta di seguito la sintesi degli obiettivi specifici individuati con riferimento all’azione II.2: II.2.1 - (i) aumento competitività sistema economico nazionale grazie a sviluppo di sinergie/economie di rete; (ii) valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca sia sul territorio di riferimento che a livello nazionale; (iii) migliore capacita di programmazione degli interventi e delle risorse; evitando duplicazioni; (iv) accrescimento capacità di attrazione di investimenti pubblici e privati per IT 47 IT sviluppo e impiego di K umano qualificato (es. dottori di ricerca). II.2.2: (i) incentivare nuove scoperte per rispondere alle grandi sfide sociali; (ii) promuovere lo sviluppo di prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico; (iii) stimolare la creatività di ricercatori, scienziati e imprenditori italiani; (iv) ridurre il gap di sviluppo delle Regioni MS/TR. IT 48 IT Table 3: Programme-specific result indicators, by specific objective (for the ERDF and the Cohesion Fund) Specific objective ID IT 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (b) individuata sul presente Asse è quello di rafforzare il sistema innovativo regionale attraverso progetti tematici di R&I, l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. Indicator Measurement unit Category of region (where relevant) Baseline value Baseline year Target value (2023) Source of data Frequency of reporting 7 Collaborazioni int.li avviate nelle aree cluster (anche con talenti di oltre frontiera) n Less developed 0,00 nd da definire 7 Collaborazioni int.li avviate nelle aree cluster (anche con talenti di oltre frontiera) n Transition 0,00 nd da definire 11 Nuovi prodotti e/o servizi su totale progetti finanziati n Transition 0,00 nd da definire 12 Soluzioni a problemi sociali del territorio n Less developed 0,00 nd da definire 13 Risultati scientifici di forte impatto sul territorio n Less developed 0,00 nd da definire 13 Risultati scientifici di forte impatto sul territorio n Transition 0,00 nd da definire 12 Soluzioni a problemi sociali del territorio n Transition 0,00 nd da definre 11 Nuovi prodotti e/o servizi su totale progetti finanziati n Less developed 0,00 nd da definire 8 Brevetti n Transition 9,00 nd da definire 9 Nuovi ricercatori assunti n Transition 25,00 nd da definire 10 Rapporto tra imprese che hanno introdotto innovazioni di processo e di prodotto e il totale delle imprese finanziate % Less developed 70,00 nd da definire 49 IT IT Specific objective 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alla priorità (b) individuata sul presente Asse è quello di rafforzare il sistema innovativo regionale attraverso progetti tematici di R&I, l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubbliche e il potenziamento di queste ultime. 10 Rapporto tra imprese che hanno introdotto innovazioni di processo e di prodotto e il totale delle imprese finanziate % Transition 70,00 nd da definire 8 Brevetti n Less developed 91,00 nd da definire 9 Nuovi ricercatori assunti n Less developed 225,00 nd da definire 50 IT 2.A.6 Action to be supported under the investment priority (by investment priority) 2.A.6.1 Description of the type and examples of actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives including, where appropriate, the identification of main target groups, specific territories targeted and types of beneficiaries Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies Azione II.2 - Cluster Tecnologici È intento del MIUR creare condizioni per una piena valorizzazione dell’esperienza maggiormente innovativa avviata negli ultimi anni nel nostro Paese in tema di politica della ricerca e dello sviluppo tecnologico, i c.d. cluster tecnologici nazionali, che ha portato a selezionare un insieme limitato di temi strategici su cui concentrare le risorse disponibili, individuando nel contempo a livello settoriale e territoriale grandi aggregati di competenze (scientifiche e tecnologiche, pubbliche e private) da porre a guida di un percorso di riposizionamento strategico dell’intero sistema paese sulla frontiera tecnologica internazionale. La presente azione mira pertanto a favorire lo sviluppo di ecosistemi dell'innovazione - aggregazioni organizzate di imprese, istituzioni di ricerca pubbliche e private, incubatori di start up e altri soggetti finanziari forti, efficienti e competitive a livello globale - in grado di favorire economie di rete, sinergie e promuovere una maggiore competitività del sistema economico nazionale. L'azione, in coerenza con gli obiettivi della strategia Europa 2020, del programma Horizon 2020 e della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI), intende evitare la proliferazione e la frammentazione di iniziative sui diversi territori, creando collegamenti strategici tra la dimensione nazionale e quella regionale, favorendo le eccellenze di specializzazione in ambiti di ricerca ritenuti strategici a livello nazionale e regionale, sopperendo alla mancanza di governance delle iniziative bilanciando le diverse specializzazioni emergenti nei territori, valorizzando ogni possibile connessione delle migliori esperienze a livello Paese. Proprio nell’ambito delle strategie di specializzazione intelligente, l’Unione Europea ha individuato nel Cluster un ruolo fondamentale e con la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni – “Verso IT 51 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies cluster competitivi di livello mondiale nell'unione europea: attuazione di un'ampia strategia dell'innovazione” COM(2008) 652 definitivo/2, che identifica come una delle priorità assolute l’attuazione di un’ampia strategia dell’innovazione per il raggiungimento dell’eccellenza dei Cluster europei e indica le linee guida e gli strumenti per la costituzione di cluster di livello internazionale. In questo quadro di riferimento, tenuto conto dell’iniziativa lanciata dal MIUR con l’Avviso D.D. 257/Ric. del 30 maggio 2012 che ha favorito la creazione di 8 cluster tematici nazionali negli ambiti: Aerospazio, Agroalimentare, Chimica Verde, Energia, Fabbrica intelligente, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Scienze della Vita, Tecnologie per gli ambienti di vita, Tecnologie per le Smart Communities, la scelta programmatica inserita nel PON prende in considerazione un insieme limitato di priorità di investimento sulla base dei temi individuati in accordo con la strategia di specializzazione intelligente nazionale (di seguito “le 12 aree tematiche”): • Aerospazio • Agrifood • Blue Growth (economia del mare) • Chimica Verde • Design, creatività̀ e made in Italy (non R&D) • Energia • Fabbrica Intelligente • Mobilità Sostenibile • Salute • Smart, Secure and Inclusive Communities • Tecnologie per gli Ambienti di Vita IT 52 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies • Tecnologie per il Patrimonio Culturale I beneficiari dell’intervento saranno, oltre agli 11 Cluster nazionali, altre aggregazioni economico-sociali, attive nelle aree tematiche sopra elencate che, sulla base della rappresentazione di bisogni non ancora soddisfatti, propongano interventi, eventualmente in collaborazione con i cluster esistenti, volti ad accrescere le potenzialità di sviluppo, ottimizzare l’uso delle risorse, accrescere l’interazione e le sinergie fra attori del territorio. Obiettivi specifici previsti nell’ambito di questa azione sono: • valorizzare i risultati e gli impatti industriali, socio-economici, occupazionali delle attività di ricerca sul territorio di riferimento e a livello nazionale; • rafforzare la cooperazione istituzionale al fine di assicurare la programmazione di interventi e risorse, rafforzarne la sostenibilità, favorire sinergie, ridurre le duplicazioni; • favorire processi di internazionalizzazione, migliorare la capacità di attrazione di investimenti pubblici e privati, finalizzati allo sviluppo ed all’impiego di capitale umano qualificato capace d’incrementare la qualità dei prodotti della ricerca ed il loro impatto sull’impresa, sul mercato e sullo sviluppo dei territori di riferimento; • stabilire e valorizzare ogni possibile connessione con analoghe esperienze esistenti su tutto il territorio nazionale, attraverso progetti di ricerca interdisciplinari connessi alle tecnologie abilitanti e alle loro relative applicazioni anche attraverso pratiche lavorative eccellenti ed approfondimenti teorici; • creare una massa critica di competenze interdisciplinari, di capacità innovative e di creazione di imprenditorialità emergente dai saperi scientifici e tecnologici (start-up, spin-off alla ricerca); • collegare le politiche di ricerca nazionali e regionali con quelle internazionali, per cogliere opportunità di finanziamento europee e garantire una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento. Ulteriori ambiti non previsti dai Cluster esistenti, ma ritenuti strategici per le regioni convergenza e a livello nazionale potranno dare vita a nuove aggregazioni che, istituite e operanti sul territorio delle regioni convergenza, avranno però proiezione e interesse di livello nazionale. L'azione dovrà essere IT 53 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies necessariamente sostenuta da una forte azione di governance che, prendendo ad esempio il modello adottato nell'ambito dell'Avviso Distretti Tecnologici e Laboratori Pubblico privati (Avviso del 15/11/2010), preveda l'istituzione di uno specifico organo di coordinamento e gestione con il compito di indirizzare e, se necessario, ri-indirizzare gli interventi a fronte delle indicazioni emergenti dal sistema di monitoraggio e dei risultati scaturenti dai focus valutativi che riterrà opportuno attivare. In questo modo si contribuirà a rafforzare una politica di sistema e il raggiungimento di massa critica, oltre a valorizzare le esperienze esistenti a livello nazionale. La promozione nell'ambito del PON 2014-2020, di un intervento dedicato al rafforzamento delle 12 aree tematiche potrà consentire di dare continuità agli interventi già avviati con la precedente Programmazione con l'Avviso Cluster tecnologici, oltre a rafforzare l'azione di collaborazione e lo scambio di conoscenze fra attori del sistema, promuovendo lo sviluppo di azioni innovative (spin off di ricerca, start up), capaci di integrare ricerca-formazione-innovazione. È opportuno ricordare che già nel bando Cluster del maggio 2012 era prevista l’istituzione di un organo di coordinamento e gestione, che assicurasse la proiezione strategica di diversi cluster. Alla luce di tale disposizione e sulla scorta dell’esperienza avviata si ribadisce la necessità da una parte di istituire un organismo di coordinamento dei cluster, a cui assegnare funzioni di soft governance nella costituzione delle strategie e degli interventi e, dall’altra, di procedere al lancio di una call per l’avvio dei cluster non ancora attivati (es. Design, Creatività e Made in Italy, Tecnologie per il Patrimonio Culturale, etc). Azione II.3 - Progetti di Ricerca su Tecnologie Abilitanti (KET'S) Coerentemente con la strategia complessiva del Programma - che intende valorizzare le esperienze pregresse ma, allo stesso tempo, concentrare azioni e interventi per non disperdere le risorse, promuovendo l’eccellenza nel campo della R&S - si intende dare priorità ad un numero contenuto di progetti ad alto impatto di Ricerca. Allo stesso modo, in linea di continuità con la Programmazione 2007-2013, al fine di incrementare la collaborazione tra mondo industriale e quello della ricerca, si darà altresì spazio alla valorizzazione dei partenariati pubblico-privati esistenti. Il carattere distintivo dell’azione proposta risiede nella modalità di definizione dei relativi ambiti di riferimento. Infatti, coerentemente con l’impostazione descritta e condivisa nell’AdP, sulla base dell’approccio competence-based, cardine della S3, tali ambiti sono consolidati a livello nazionale ma definiti dalle stesse Regioni che, caratterizzate da specifiche vocazioni territoriali, identificano le aree di specializzazione più coerenti con il loro potenziale di sviluppo su cui costruire un duraturo vantaggio competitivo. D’altro canto, questo approccio, di tipo bottom-up, ha già trovato campo di sperimentazione IT 54 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies nell’ambito di diversi interventi del PON “R&C” 2007-2013 e del PAC Ricerca (es. Smart Cities and Communities, Pre-Commercial Procurement). Ne discende che gli ambiti tecnologici di specializzazione sui quali si concentrerà l’azione del MIUR e delle Regioni in ritardo di sviluppo sono circoscritti e selezionati tenendo conto delle potenzialità dei singoli territori. Il piano di azione sviluppato prevede la seguente distribuzione, indicativa e non esaustiva, per area di specializzazione e Regione[1]: • Regione Campania: Trasporti e Logistica Avanzata; Aerospazio; Biotecnologie, Salute dell’Uomo e Agrifood; Energia, Ambiente e Chimica Verde; Nuovi materiali; Smart Communities, Beni Culturali, Edilizia Sostenibile; • Regione Puglia: Aerospazio; Agrifood; Domotica; Energia; Fabbrica intelligente; Scienze della Vita; Smart Communities; • Regione Calabria: Agrifood; Energia e Ambiente; Fabbrica Intelligente; Scienze della Vita; Smart Communities; • Regione Sicilia: Agrifood; Beni Culturali (Smart Communities); Energia e Ambiente; Fabbrica Intelligente; Mobilità; Scienze della Vita; • Regione Basilicata: Agrifood; Chimica Verde; Energia e Ambiente; Industrie culturali e creative; • Regione Abruzzo: Agrifood; Scienze della Vita; • Regione Sardegna: Agrifood; Energia e Ambiente; Scienze della Vita; Smart Communities; • Regione Molise: Agrifood; Automotive e Meccatronica; Scienze della Vita; Smart Communities. Attraverso interventi in alcuni ambiti selezionati, sarà possibile rafforzare il sistema innovativo regionale, agendo, da un lato, attraverso grandi progetti di ricerca e, dall’altro, attraverso la valorizzazione delle collaborazioni tra imprese e strutture di ricerca. In particolare gli interventi verteranno sulle Key Enabling Technologies (KETs) di seguito elencate: • Biotecnologie Industriali; • Fotonica; IT 55 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies • Materiali Avanzati; • Micro/Nanoelettronica; • Nanotecnologie; • Sistemi manifatturieri avanzati. Le ricadute degli interventi promossi nell’ambito di tale azione potranno quindi riguardare una o più delle 12 aree tematiche. Nell’ambito di questa azione si intendono finanziare importanti progetti di ricerca, ad altissimo contenuto tecnico-scientifico, che consentano a gruppi intersettoriali pubblici e privati, ricercatori e imprenditori di condurre ricerche avanzate che dimostrino di poter avere un impatto sociale ed economico elevato e misurabile in termini di definizione del bisogno sociale, di dimensione della società interessata e di vantaggio competitivo rispetto alle soluzioni già esistenti. Stante che gli interventi relativi alle KETs costituiscono uno tra i più importanti ambiti operativi del PON Ricerca & Innovazione, essi troveranno sviluppo nel rispetto delle disposizioni del D.M. 19 febbraio 2013 n. 115, art. 8, p. 2, con il precipuo fine di sostenere anche la messa a punto di tecnologie applicative mirate a promuovere l’innovazione e ad innalzare la produttività nei settori tradizionali dell’economia. E’ questo il percorso programmatico che può determinare l’innesco di una crescita sostenibile e intelligente a livello di sistema. Sarà cura dell’AdG predisporre opportune misure di coordinamento e di valutazione in itinere per massimizzare la propagazione dei risultati e dei ritorni delle azioni cofinanziate dal Programma, sia attraverso il sostegno di progetti ad elevato contenuto cognitivo ed ampia pervasività di impatto, sia attraverso il sostegno di R&S più prossima al mercato. Sempre con riferimento al predetto D.M., il MIUR, in coerenza con le linee di intervento declinate all’art. 3 dello stesso, punterà ad attivare attraverso il Programma “interventi integrati di ricerca e sviluppo sperimentale, infrastrutturazione, formazione di capitale umano di alto livello qualitativo, di trasferimento tecnologico e spin off di nuova imprenditorialità innovativa, finalizzati in particolare allo sviluppo di grandi aggregazioni (cluster) tecnologiche pubblico-private di scala nazionale” (Cfr. art. 60 c. 4 lett. e del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134), favorendo nel corso del periodo di riferimento la massima integrazione fra Assi, Obiettivi Tematici e relative azioni (Cfr. sezione I.1). L’intervento si rivolge a Università, Enti pubblici e privati di ricerca, Grandi Imprese e PMI. Ogni progetto avrà durata coincidente con quella del Programma, trattandosi di interventi complessi che contemplano sia la fase di ricerca di base sia quelle di sviluppo e sperimentazione dei prodotti e servizi IT 56 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies derivanti dai risultati raggiunti durante la prima fase. L’impatto sul sistema produttivo potrà essere ulteriormente incentivato attraverso contratti di pre-commercial procurement sulla scorta di quanto già in fase di sperimentazione sul PAC Ricerca. L’azione proposta è inoltre per sua stessa natura fortemente connessa alle azioni sul capitale umano promossi nell’ambito dell’Asse I del PON. L’intervento intende perseguire i seguenti obiettivi: • stimolare la creatività di ricercatori, scienziati e imprenditori italiani; • incentivare nuove scoperte per rispondere alle grandi sfide sociali quali la qualità di vita, la sostenibilità energetica, i trasporti sostenibili, l’ambiente, le risorse primarie e le infrastrutture; • promuovere lo sviluppo di prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico e, per questo tramite, riposizionare la competitività del nostro sistema produttivo; • ridurre il gap di sviluppo che caratterizza le Regioni in ritardo di sviluppo e in transizione. Si specifica, altresì, che detto intervento verrà implementato in sinergia con quanto previsto dal Piano Nazionale delle Ricerche 2014-2020, al fine di evitare duplicazioni e potenziarne e ampliarne l’efficacia. Nell’ambito di questa azione si intende inoltre valorizzare i partenariati pubblico-privati esistenti in linea di continuità con le azioni avviate con il PON “R&C” 2007-2013, quale quella sui Distretti Tecnologici. Si tratta di una delle azioni su cui si è maggiormente investito con il PON “R&C” 2007-2013 e che risulta essenziale per l’innovazione dei sistemi regionali. In tale ottica, al fine di dare continuità e piena valorizzazione alle iniziative meritevoli avviate nell’ambito del PON “R&C” 2007-2013, unitamente al IT 57 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies rispetto delle specializzazioni delle Regioni, evidenziate nell’ambito della S3, si prevede di valorizzare i Distretti, con l’obiettivo di stimolare comportamenti virtuosi a livello di attori economici e scientifici e, nello stesso tempo, modificare il contesto in cui essi operano. Stante l’ampio spettro di ricadute che prefigura questo intervento sono prevedibili integrazioni strategiche con tutti gli interventi contemplati in attuazione della strategia relativa all’OT 1 dell’AdP (rafforzare RSTI). L’intervento intende perseguire i seguenti obiettivi: • consentire un approccio strategico di lungo termine alle attività di ricerca e di innovazione, riducendo gli elementi di incertezza per l’insieme degli attori coinvolti; • mobilitare diversi organismi scientifico-tecnologici, al fine di integrare le risorse finanziarie, umane e infrastrutturali disponibili, onde conseguire economie di scala e di scopo e ridurre i rischi di frammentazione delle iniziative e di esiti di scarso spessore; • costruire iniziative di RSTI adeguate ad affrontare sfide complesse, attraverso lo sviluppo di approcci interdisciplinari e intersettoriali che consentano una condivisione e una valorizzazione più efficaci delle conoscenze e delle competenze mobilitate. L’attenzione che si intende prestare attraverso il PON all’inedito e montante fenomeno dell’innovazione sociale, dove sono attivi giovani con età inferiore ai 30 anni, cooperative sociali, start-up che originano da contesti produttivi e lavorativi connotati da alcuni elementi di marginalità, obbliga l’Amministrazione e tutto le istituzioni responsabili della politica di coesione a individuare strutture e strumenti finanziari in grado di divenire polmoni finanziari di supporto per formule imprenditoriali sicuramente non riconducibili ai consolidati canoni della nuova imprenditorialità. Occorre precisare i percorsi che aiutino a definire i contorni di una fenomenologia economica ancora lontana da una sufficiente standardizzazione; a individuare i fabbisogni di capitale che originano dal loro operare; a chiarire strumenti e criteri da predisporre per soddisfare le attese di un settore di attività “allo stato nascente”. Il MIUR, prima di avviare azioni a riguardo, intende procedere a una ricognizione critica sulle esperienze più avanzate sia nel crowdfunding (va ricordata quella che a Napoli ha riguardato la Città della Scienza), sia nell’impact finance (Social Investment Finance Intermediaries in UK, la c.d. “finanza buona” di J.P. Morgan). IT 58 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies [1]Invitalia, La mappa delle specializzazioni tecnologiche. Il quadro regionale, 5 marzo 2014; 2.A.6.2 Guiding principles for selection of operations Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies Conformemente all’art. 110 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, le operazioni cofinanziate sono selezionate sulla base dei criteri approvati dal Comitato di Sorveglianza. In continuità con la precedente programmazione 2007-2013, i criteri di selezione saranno articolati in: • criteri di ammissibilità formale; • criteri di ammissibilità sostanziale; • criteri di valutazione; • criteri di priorità. Con riferimento all’accordo interistituzionale con il MATMM, nella selezione degli interventi si potrà tenere conto anche dei fabbisogni di R&S nelle tematiche ambientali (es. interfaccia delle aree tematiche MIUR con le aree prioritarie MATTM). Per consentire il tempestivo avvio della programmazione operativa 2014-2020, l’AdG potrà avviare operazioni a valere sul Programma anche prima IT 59 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies dell’approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza dei criteri di selezione delle operazioni di cui all’art. 110 2, lett. a). A tale riguardo, nelle more dell'approvazione potranno essere ritenuti validi anche i criteri adottati nella programmazione 2007-2013. Per l’Azione II.2 Con riferimento alla Social PA, l’azione II.2.1 sarà inoltre guidata dai seguenti specifici criteri: • valorizzazione e potenziamento dei migliori modelli di aggregazione pubblico-privata esistenti sul territorio su cui fondare il processo di Smart Specialization delle Regioni e, più in generale, facilitare ed accelerare i processi inerenti lo sviluppo strutturale del sistema economico nazionale; • promozione di sistemi integrati di “ricerca-innovazione-formazione”, con valenza interdisciplinare ed internazionale, idonei a realizzare dinamiche di cambiamento tecnologico per dischiudere nuove opportunità in termini di nuovi prodotti, nuovi servizi, nuovi mercati, nuovi settori produttivi, diverse modalità di organizzazione della produzione e delle istituzioni; • implementazione di meccanismi di partecipazione in grado di stimolare la collaborazione delle imprese con università ed enti pubblici di ricerca vigilati dalla P.A. Centrale, nonché altri organismi scientifici, al fine di consolidare sul territorio nazionale le relazioni tra i produttori e gli utilizzatori di conoscenze scientifico-tecnologiche; • sostegno della partecipazione delle imprese di piccole dimensioni, che innervano il tessuto produttivo nazionale, prevedendo criteri premiali per la presenza di PMI nelle compagini aggregative; • stimolo di processi di scambio e integrazione di conoscenze e competenze a livello nazionale e internazionale, onde promuovere lo sviluppo di competenze interdisciplinari, di capacità innovative e di creazione di imprenditorialità emergente dai saperi scientifici e tecnologici (start-up, spinoff alla ricerca), capacità di distinguersi per un forte impatto sociale e di risposta alle grandi sfide sociali; • valorizzazione della valenza internazionale dei Cluster anche promuovendo l’attrazione di grandi player internazionali dell’innovazione e/o attraverso partnership con altri cluster a livello internazionale. Per l’Azione II.3 IT 60 IT Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies A titolo esemplificativo, Tale azione sarà inoltre guidata dai seguenti specifici criteri: • Capacità di creare alto valore aggiunto in termini di ricadute scientifiche, sociali ed economiche sul territorio e di nuovi stimoli per ricercatori, scienziati e imprenditori italiani; • Aderenza e grado di coerenza alle priorità tematiche di Horizon 2020 e, dunque, capacità di distinguersi per un forte impatto sociale e di risposta alle grandi sfide sociali; • Realizzabilità degli interventi. Infatti, ogni progetto dovrà avere durata massima coincidente con quella del Programma, in quanto si tratta di interventi complessi che contemplano sia la fase di ricerca di base sia quelle di sviluppo e sperimentazione dei prodotti e servizi derivanti dai risultati raggiunti durante la prima fase; • Stimolo alla collaborazione tra Università, Enti pubblici e privati di ricerca, Grandi Imprese e PMI, al fine di consolidare sul territorio nazionale le relazioni tra i produttori e gli utilizzatori di conoscenze scientifico-tecnologiche; • Complementarietà con gli interventi avviati e/o programmati a livello regionale al fine di valorizzare l’efficacia dei risultati evitando sovrapposizioni; • Livello di contenuto tecnico-scientifico tale da poter generare un impatto sociale ed economico elevato, reale e misurabile in termini di definizione del bisogno sociale, di dimensione della società interessata e di vantaggio competitivo rispetto alle soluzioni già esistenti; • Capacità di abilitare processi di trasferimento tecnologico anche attraverso partnership con grandi player internazionali dell’innovazione; • Capacità di descrivere/tracciare un disegno di più ampio respiro che si interfacci/integri con le iniziative dell’Asse I (Cfr. Asse I Investimenti in Capitale Umano); Capacità di concorrere al raggiungimento dei risultati attesi del Programma (valorizzazione indicatori, raggiungimento target indicatori, etc). IT 61 IT 2.A.6.3 Planned use of financial instruments (where appropriate) Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies 2.A.6.4 Planned use of major projects (where appropriate) Investment priority 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies 2.A.6.5 Output indicators by investment priority and, where appropriate by category of region Table 5: Common and programme-specific output indicators (by investment priority, broken down by category of region for the ESF, and where relevant, for the ERDF) Investment priority ID Indicator 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies Measurement unit Fund Target value (2023) Category of region (where relevant) M IT 62 W Source of data Frequency of reporting T IT Investment priority ID Indicator 1b - Promoting business investment in R&I, developing links and synergies between enterprises, research and development centres and the higher education sector, in particular promoting investment in product and service development, technology transfer, social innovation, eco-innovation, public service applications, demand stimulation, networking, clusters and open innovation through smart specialisation, and supporting technological and applied research, pilot lines, early product validation actions, advanced manufacturing capabilities and first production, in particular in key enabling technologies and diffusion of general purpose technologies Measurement unit Fund Category of region (where relevant) Target value (2023) M IT W Source of data Frequency of reporting T 11 progetti attivati in aree cluster n ERDF Less developed 54,00 nd da definire 12 progetti realizzati in collaborazione n ERDF Less developed 54,00 nd da definire 13 progetti attivata per ciascuna delle 12 aree tematiche n ERDF Less developed 10,00 nd da definire 14 imprese coinvolte per la prima volta in investimenti di ricerca n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 11 progetti attivati in aree cluster n ERDF Transition 6,00 nd da definire 12 progetti realizzati in collaborazione n ERDF Transition 6,00 nd da definire 13 progetti attivata per ciascuna delle 12 aree tematiche n ERDF Transition 2,00 nd da definire 14 imprese coinvolte per la prima volta in investimenti di ricerca n ERDF Transition 0,00 nd da definire 63 IT 2.A.7 Social innovation, transnational cooperation and contribution to thematic objectives 1-7 Priority axis II - PROGETTI TEMATICI 2.A.8 Performance framework Table 6: Performance framework of the priority axis (by fund and, for the ERDF and ESF, category of region) Priority axis ID II - PROGETTI TEMATICI Indicator type Indicator or key implementation step Measurement unit, where appropriate Fund Category of region Milestone for 2018 M W Final target (2023) T M W Source of data Explanation of relevance of indicator, where appropriate T CO27 O Research, Innovation: Private investment matching public support in innovation or R&D projects EUR ERDF Less developed 0 0,00 nd CO27 O Research, Innovation: Private investment matching public support in innovation or R&D projects EUR ERDF Transition 0 0,00 nd Additional qualitative information on the establishment of the performance framework 2.A.9 Categories of intervention Categories of intervention corresponding to the content of the priority axis based on a nomenclature adopted by the Commission, and indicative breakdown of Union support. IT 64 IT Tables 7-11: Categories of intervention Table 7: Dimension 1 - Intervention field Priority axis II - PROGETTI TEMATICI Fund Category of region Code € amount ERDF Less developed 058. Research and innovation infrastructure (public) 87.618.358,00 ERDF Transition 058. Research and innovation infrastructure (public) 7.846.489,00 ERDF Less developed 059. Research and innovation infrastructure (private, including science parks) 87.618.358,00 ERDF Transition 059. Research and innovation infrastructure (private, including science parks) 7.846.490,00 ERDF Less developed 060. Research and innovation activities in public research centres and centres of competence including networking 103.737.633,00 ERDF Transition 060. Research and innovation activities in public research centres and centres of competence including networking 9.290.019,00 ERDF Less developed 061. Research and innovation activities in private research centres including networking 103.737.633,00 ERDF Transition 061. Research and innovation activities in private research centres including networking 9.290.020,00 ERDF Less developed 063. Cluster support and business networks primarily benefiting SMEs 200.270.533,00 ERDF Transition 063. Cluster support and business networks primarily benefiting SMEs 17.934.833,00 Table 8: Dimension 2 - Form of finance Priority axis II - PROGETTI TEMATICI Fund IT Category of region Code € amount ERDF Less developed 01. Non-repayable grant 582.982.515,00 ERDF Transition 01. Non-repayable grant 52.207.851,00 65 IT Table 9: Dimension 3 - Territory type Priority axis II - PROGETTI TEMATICI Fund Category of region Code € amount ERDF Less developed 07. Not applicable 582.982.515,00 ERDF Transition 07. Not applicable 52.207.851,00 Table 10: Dimension 4 - Territorial delivery mechanisms Priority axis II - PROGETTI TEMATICI Fund Category of region Code € amount ERDF Less developed 07. Not applicable 582.982.515,00 ERDF Transition 07. Not applicable 52.207.851,00 Table 11: Dimension 6 - ESF secondary theme (ESF and YEI only) Priority axis Fund II - PROGETTI TEMATICI Category of region Code € amount 2.A.10 Summary of the planned use of technical assistance including, where necessary, actions to reinforce the administrative capacity of authorities involved in the management and control of the programmes and beneficiaries (where appropriate) (by priority axis) Priority axis: IT II - PROGETTI TEMATICI 66 IT IT 67 IT . 2.A.1 Priority axis ID of the priority axis III Title of the priority axis SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments The entire priority axis will be implemented solely through financial instruments set up at Union level The entire priority axis will be implemented through community-led local development For the ESF: The entire priority axis is dedicated to social innovation or to transnational cooperation, or both 2.A.2 Justification for the establishment of a priority axis covering more than one category of region, thematic objective or fund (where applicable) La ragione dei risultati insoddisfacenti nella gestione delle politiche va attribuita, secondo numerosi studi nazionali e internazionali, alla insufficiente capacità istituzionale e amministrativa che ancora caratterizza l’amministrazione pubblica italiana. Il Worldwide governance indicators della banca Mondiale colloca il Paese al di sotto della media europea per tutte e sei le dimensioni che compongono i parametri di valutazione (oneri regolatori, prevenzione e contrasto della corruzione, trasparenza, digitalizzazione dei servizi ai cittadini, funzionamento del sistema giudiziario). Alla luce di queste considerazioni, forte dell’esperienza acquisita con la Programmazione 2007-2013, il MIUR intende rafforzare l’approccio pro-attivo, porre il dialogo e il confronto con i soggetti attuatori al centro del proprio intervento. Ciò che si vuole ottenere è un salto qualitativo da parte dell’amministrazione nell’ambito dei processi di gestione: un’amministrazione orientata ai risultati, attenta ai processi di realizzazione; un’amministrazione che fa del monitoraggio lo strumento di indirizzo del processo di gestione, pronta ad intervenire con eventuali “correzioni di indirizzo”, in funzione del conseguimento degli obiettivi. Un’amministrazione che, grazie al costante e continuo monitoraggio degli interventi e al dialogo con i soggetti attuatori li “accompagna” nei processi di realizzazione degli interventi, li guida alla risoluzione di problematiche individuando azioni di semplificazione e di ri-orientamento in linea con le esigenze realizzative che si possono presentare nel corso del processo di sviluppo degli interventi. In questo senso sarà dato forte impulso anche all’uso di strumenti di gestione web based sia per le interazioni interne (tra gli Uffici, tra amministrazioni, ecc.), sia per quelle esterne (con i cittadini, con gli stakeholder). Saranno traguardati gli obiettivi di open government, grazie al potenziamento delle azioni di open data (trasparenza, disponibilità e accessibilità del dato). Sarà dato forte impulso alla gestione IT 68 IT del PON seconda la logica della coopetition fra attori del sistema che prevede il coinvolgimento orizzontale di una molteplicità di soggetti anche sociali, consentendo la circolazione delle informazioni, l’acquisizione dei bisogni, ma anche delle competenze. In coerenza con l’indirizzo strategico definito per l’OT 11, con le raccomandazioni del Position Paper della CE, con le dichiarazioni di intenti espresse nel PNR (“Piena interoperabilità delle banche dati informative, statistiche e amministrative. Digitalizzazione della PA”), e tenuto conto della pagella elaborata dai tecnici di Bruxelles che invita l’Italia a "garantire una migliore gestione dei fondi con un'azione risoluta di miglioramento della capacità di amministrazione, della trasparenza, della valutazione e del controllo di qualità a livello regionale specialmente nelle Regioni del Mezzogiorno", gli interventi previsti nel presente Asse mirano a rendere l’amministrazione capace di accompagnare i soggetti nel processo di gestione e realizzazione degli interventi. Vengono previste azioni rivolte sia al miglioramento dell’efficienza amministrativa (capacità di gestione, governance multilivello), sia al miglioramento delle capacità di comunicazione e interrelazione con i soggetti interni ed esterni a vario titolo interessati alla realizzazione del PO, in coerenza con le indicazioni derivanti dal Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA) del MIUR. 2.A.3 Fund, category of region and calculation basis for Union support Fund Category of region Calculation basis (total eligible expenditure or eligible public expenditure) ERDF Less developed Public ERDF Transition Public Category of region for outermost regions and northern sparsely populated regions (where applicable) 2.A.4 Investment priority IT ID of the investment priority 11a Title of the investment priority Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration 69 IT 2.A.5 Specific objectives corresponding to the investment priority and expected results ID of the specific objective 1 Title of the specific objective L’obiettivo specifico corrispondente alle priorità individuate sul presente Asse è, in un’ottica di open data, quello di favorire trasparenza, interoperabilità e accesso ai dati pubblici. A questo si affianca la necessità di efficientare la governance multilivello e le capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione del PON R&I. Results that the Member States seek to achieve with Union support RA 11.1 Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati pubblici RA 11.6 Miglioramento della governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione dei programmi operativi Si riporta di seguito la sintesi degli obiettivi specifici individuati con riferimento alle singole azioni promosse nell’ambito dell’Asse III. III.1.1: (i) Miglioramento qualità, quantità, accessibilità, trasparenza dei dati; (ii) Rafforzamento disponibilità dei dati ai fini conoscitivi/informativi con possibilità di loro utilizzo anche per lo sviluppo di collaborazioni, scambi di conoscenze, ricerche, analisi. III.1.2: (i) miglioramento della governance multilivello; (ii) rafforzamento della filiera di cooperazione tra istituzioni e altri portatori di interesse; (iii) spinta ad azioni di diffusione e di uso sociale delle informazioni; (iv) garanzia di informazione e comunicazione conforme alla strategia di comunicazione definita. III.1.3: (i) Potenziamento della funzione di monitoraggio strategico relativa al PON e agli altri interventi di R&S cofinanziati, interventi tempestivi di “riallineamento”, rafforzamento della capacità decisionale; (ii) Miglioramento e rafforzamento dell’interazione e della cooperazione fra i diversi soggetti coinvolti nei processi di gestione e attuazione con conseguente ottimizzazione di procedure, strumenti e modalità di gestione al fine di ottimizzare risultati ed impatto delle azioni intraprese. IT 70 IT Table 3: Programme-specific result indicators, by specific objective (for the ERDF and the Cohesion Fund) Specific objective ID IT 1 - L’obiettivo specifico corrispondente alle priorità individuate sul presente Asse è, in un’ottica di open data, quello di favorire trasparenza, interoperabilità e accesso ai dati pubblici. A questo si affianca la necessità di efficientare la governance multilivello e le capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione del PON R&I. Indicator Measurement unit Category of region (where relevant) Baseline value Baseline year Target value (2023) Source of data Frequency of reporting 14 Percentuale di disponibilità di banche dati in formato aperto % Less developed 0,00 Agid da definire 14 Percentuale di disponibilità di banche dati in formato aperto % Transition 0,00 Agid da definire 15 Open Government Index su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione n Less developed 0,00 DPS da definire 15 Open Government Index su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione n Transition 0,00 DPS da definire 16 Riduzione dei tempi amministrativi % Less developed 0,00 nd da definire 16 Riduzione dei tempi amministrativi % Transition 0,00 nd da definire 17 semplificazione del carico burocratico e procedurale e riduzione oneri da definire Less developed 0,00 nd da definire 17 semplificazione del carico burocratico e procedurale e riduzione oneri da definire Transition 0,00 nd da definire 71 IT 2.A.6 Action to be supported under the investment priority (by investment priority) 2.A.6.1 Description of the type and examples of actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives including, where appropriate, the identification of main target groups, specific territories targeted and types of beneficiaries Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Azione III.1 - Open Data L’azione aderisce all’impegno assunto dalle pubbliche amministrazioni di rispondere agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni (D.Lgs. 33/2013), perseguita nell’ambito dell’Agenda Digitale per l’Italia (art. 47 del DL 5/2012). Attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate per lo scambio dei dati (web service), si vuole aumentare il grado di accessibilità all’operato delle amministrazioni da parte del cittadino, sia in termini informativi, sia di controlloe partecipazione al processo decisionale. Finalità ultima è il miglioramento dell’attività della pubblica amministrazione, l’accrescimento del principio di responsabilità, la focalizzazione sui risultati. Nell’ambito della Programmazione 2007-2013, in coerenza con quanto stabilito dal sopra citato D.Lgs. 33/2013 e in linea con le tendenze internazionali di open government, il MIUR ha reso disponibili sul sito del PON Ricerca e Competitività, www.ponrec.it, i dati di tutti gli interventi del programma. Forte impulso è stato dato anche al dialogo con il portale Open coesione. Considerato il riscontro positivo evidenziato dal numero di accessi al sito del PONREC, con la Programmazione 2014-2020 il MIUR si propone di rafforzare ulteriormente le azioni di pubblicazione dei dati in formato aperto, estendendone la quantità e qualità. In continuità con quanto sino ad oggi già realizzato, il MIUR intende promuovere l'implementazione dell'Anagrafe nazionale delle Ricerche prevedendo l'accessibilità alle informazioni che saranno pubblicate sulla stessa, in conformità con i principi dell'open data esplicitati a livello nazionaleL'Anagrafe sarà alimentata, per la parte PON, dalla banca dati di gestione del Programma, sviluppata con l’azione III.1.3e disporrà di un team tecnico responsabile del processo di gestione e apertura dei dati. Dalla sopra citata banca dati confluiranno le informazioni relative a tutti i progetti finanziati nell’ambito del Programma Operativo. Analogamente, i dati disponibili su altre banche dati provvederanno ad implementare l'Anagrafe Nazionale delle Ricerche per la parte attinente ai progetti IT 72 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration di ricerca finanziati attraverso altri fondi, sia nazionali che regionali. L'amministrazione potrà decidere, grazie al monitoraggio delle procedure, di procedere ad eventuali implementazioni, ad esempio, aumentando/modificando, laddove ritenuto utile, la tipologia dei dati (dataset) da pubblicare ma anche di intervenire sulla qualità del dato in termini di tempestività, accuratezza, coerenza e sulle modalità di rappresentazione, accesso e messa a disposizione dei dati. La fruizione di questa mole di dati da parte dei beneficiari dell’azione consentirà all’amministrazione di verificare l'efficacia dell'azione, ovvero se sia necessario intervenire con interventi di ottimizzazione. Chiunque sia interessato (soggetti attivi nell'ambito della ricerca, le diverse amministrazioni, i beneficiari, ma anche il comune cittadino), potrà prendere visione delle attività di ricerca finanziate in ambito nazionale, avviare attività di confronto, analisi, valutazione, scambio di informazioni. Sarà pertanto assicurata la possibilità per il cittadino di essere informato sull’utilizzo delle risorse pubbliche; sarà rafforzata la cooperazione fra i soggetti che partecipano in diversa forma e misura alla realizzazione dei progetti e dei Programmi, ma comunque interessati a monitorare l’avanzamento, i risultati e il relativo impatto. Per assicurare l'efficacia dell'intervento , l'Amministrazione é già impegnata nella individuazione della tipologia dei dati, nella standardizzazione della modalità di pubblicazione, di accesso e di utilizzo dei dati (integrazione e inter azione con Research Italy, Sirio, sito del PON, Open coesione, ecc.). Il formato che si intende adottare é quello del Linked Open data (LOD), La normativa nazionale di riferimento per la presente azione è individuata nel codice dell'Amministrazione Digitale (D. Lgs.n.235/2010 che recepisce espressamente la dottrina dell'open data e sollecita le amministrazioni ad aprire il proprio patrimonio informativo); nell’art. 9 del D.L. 179/2012 che definisce il quadro legislativo per incrementare l’accesso e il riuso della Public Sector Information (PSI) e introduce una chiara definizione di “Open data” e un principio generale di openness by default; nell'Agenda digitale per l’Italia (art.47 del D.Lgs. 5/2012);D.Lgs. 33/2013 di riordino in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle P. A., il Piano triennale per la trasparenza e l’integrità, adottato con DM n.62 del 31 gennaio 2014, , il Programma nazionale di Riforma del MEF (WebMasterPoint.orgA livello europeo, la Direttiva 2003/98/CE del 17 novembre 2003 (recepita dall'ordinamento italiano con il D. Lgs del 24/01/2006 n.36) che ha attribuito a ciascuna Amministrazione la possibilità di autorizzare il riutilizzo delle informazioni che vengono raccolte, prodotte e diffuse nell'ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali; la Open Data Charter del G8, alla IT 73 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration quale l’Italia aderisce dal 18 giugno 2013; l’art. 115 del Regolamento (CE) 1303/2013. Azione III.2 - Social PA & Governance Social PA L’efficace utilizzo delle risorse finanziare del Programma passa attraverso un rafforzamento della capacità istituzionale ed amministrativa, coerentemente a quanto riportato nell’O. T.11 dell’Accordo di Partenariato e nel Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA) predisposto dal MIUR. Ai fini di accrescere tale capacità nell’ambito delle politiche di sviluppo risulta necessario progettare zioni volte a rendere l'Amministrazione Pubblica innovativa ed efficiente. Dalla analisi di contesto risulta iche, la scarsa capacità amministrativa ha contribuito ad ostacolare la corretta attuazione della politica di coesione, in particolare nelle Regioni meridionali. Il salto di qualità nel modello di PA perseguito si rintraccia nel forte impulso da assicurare ai temi dell’efficienza, della trasparenza, dell’integrità e della responsabilità nelle azioni della P.A. . Fare conoscere e fornire informazioni sugli obiettivi delle politiche di sviluppo, sulle opportunità di finanziamento e sui risultati che il Programma persegue diventa sempre più un aspetto fondamentale dell’attività svolta dall’Amministrazione e dai beneficiari. In una fase preliminare sarà necessario concentrarsi su azioni tese ad informare i potenziali beneficiari sulla progettazione delle azioni e sulle opportunità di finanziamento esistenti, ponendo le basi per concorrere al successo della Programmazione. In una fase attuativa/gestionale, l’Amministrazione, unitamente ai soggetti attuatori, in una logica di piena trasparenza e cooperazione, deve informare i cittadini sui progressi registrati nell’attuazione dei progetti e sui risultati ottenuti, dando particolare evidenza alle modalità di impiego dei fondi UE e al loro ruolo nel sostegno allo sviluppo. In una fase di chiusura, l‘Amministrazione deve impegnarsi a garantire la diffusione di risultati verso tutti gli stakeholders attraverso forme di IT 74 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration comunicazione fortemente indirizzate al coinvolgimento e alla partecipazione attiva della cittadinanza. In tale fase va consolidato il patrimonio di conoscenze acquisito durante la programmazione per facilitare la condivisione del know how in termini di buone prassi e criticità, ponendo solide basi per le future programmazioni. Le attività inerenti l’azione in oggetto, prevedono – in coerenza con il PRA – il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici: • Il miglioramento della governance multilivello, ottenuta migliorando la qualità e il grado di incisività della consultazione ed il livello di coinvolgimento attivo delle parti economiche e sociali della società civile nel sistema di programmazione; • Il rafforzamento della filiera di cooperazione tra istituzioni e altri portatori di interesse; • La spinta ad azioni di diffusione e di uso sociale delle informazioni inerenti l’attività amministrativa rese disponibili attraverso sistemi “open data”,; • La garanzia di un’informazione e comunicazione a favore di potenziali beneficiari, soggetti moltiplicatori e grande pubblico, attraverso forme e metodi di comunicazione innovativi e basati sull’utilizzo di social network. L’attivazione di un sito internet dedicato al Programma, rappresenterà uno degli strumenti cui si ricollega l’azione Social PA.L’uso dei social network avrà un ruolo cardine nello sviluppo dell’azione proseguendo un percorso positivamente avviato nell’ultima fase della Programmazione 2007-2013. La creazione di una comunità interessata ai temi della Ricerca, dello Sviluppo Tecnologico e dell’Innovazione e allo sviluppo del capitale umano dovrà caratterizzare la progettazione di collegati piani editoriali e di promozione che dovrannountare a stimolare l’interesse e la partecipazione dei cittadini tutti. L’uso di strumenti innovativi nella condivisione (es. piattaforme web di consultazione) accompagnerà lo sviluppo dell’azione di Social PA, promuovendo la realizzazione di azioni di civic innovation, secondo un approccio bottom-up. Il miglioramento della governance multilivello sarà ottenuto anche attraverso lo sviluppo di forme di progettazione partecipata, realizzate attraverso azioni di animazione, informazione e networking sul territorio. IT 75 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Nella fase attuativa degli interventi, un forte impegno sarà profuso per l’utilizzo di modalità telematiche nei rapporti con i beneficiari, creando piattaforme social di interscambio dati e di collegamento diretto con l’Amministrazione per una gestione diretta e semplificata dei progetti.. L’azione è per sua stessa natura connessa all’attuazione di tutti gli interventi contemplati nel Programma, in quanto pensata quale strumento a supporto del rafforzamento della capacità amministrativa e di innovazione della PA. Governance La presente azione rientra nella più ampia strategia individuata a livello nazionale per “Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente” (OT 11) che innovi sia i contenuti sia le modalità con cui si realizzano gli interventi, in modo da renderli funzionali al conseguimento degli obiettivi di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche e quindi degli obiettivi della politiche di sviluppo e coesione” (AdP). In particolare l'azione mira al miglioramento della capacità di governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione dei programmi operativi, come anche specificato nel PRA del MIUR. Con l’azione di seguito descritta si intende assicurare, a tutti i soggetti che partecipano al processo di attuazione del Programma, la possibilità di accesso alle informazioni sulla gestione, il monitoraggio e la valutazione atti a contribuire ad un più efficace governo degli interventi stessi, grazie anche alla cooperazione diretta tra attori del sistema. La finalità che si vuole perseguire è la circolazione delle informazioni a tutti i livelli e in tutte le fasi di vita del processo realizzativo del Programma, attraverso lo scambio elettronico dei dati. Con la programmazione 2007-2013 il MIUR ha avviato lo sviluppo di sistemi informatizzati di gestione che hanno consentito di ottimizzare il monitoraggio, la gestione ed il controllo delle operazioni. Nella programmazione 2014-2020 il MIUR, al fine di rafforzare la trasparenza dell’azione pubblica e assicurare l’accompagnamento e l’attuazione dei programmi e delle strategie S3, in linea con quanto previsto dai Regolamenti Comunitari (art.122 c. 3 del Reg. (CE) 1303/2013), nonché in base agli accordi che saranno definiti con il Ministero dell’Economia e Finanze RGS-IGRUE per la definizione delle modalità tecnico-operative atte al rispetto delle suddette disposizioni regolamentari, intende ottimizzare e completare i sistemi informativi esistenti al fine di assicurare la complessiva integrazione del flusso informativo sull’universo delle operazioni cofinanziate dalla proposta di ammissione al finanziamento sino alla loro chiusura. In sostanza l’azione mira a rafforzare il processo realizzativo del Programma Le iniziative che si intendono promuovere attraverso l’azione proposta, in coerenza con le azioni descritte nel PRA, sono riconducibili a: IT 76 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration • Potenziamento delle capacità di governance attraverso: • Il potenziamento e unificazione dei sistemi gestionali esistenti chepreveda la possibilità di conseguire la completa integrazione del flusso informativo dalla presentazione delle domande, alle successive fasi di selezione, gestione in itinere, controllo e certificazione. Il DB comprenderà la rendicontazione on line da parte dei soggetti attuatori e lo scambio di dati in forma strutturata (compreso lo scambio in formato documentale). I beneficiari saranno in grado di inviare e ricevere dati e documenti relativi alla gestione, alla sorveglianza e al controllo, alla certificazione delle spese, alla valutazione. Sarà assicurato il principio del single input. Interagendo sul gestionale i soggetti che partecipano al flusso informativo funzionale all’attuazione, collaboreranno all’arricchimento/implementazione/aggiornamento delle informazioni. Il DB si interfaccerà con il sistema nazionale di monitoraggio unitario 2014-2020, in continuità evolutiva rispetto al sistema di monitoraggio unitario 2007-2013. detta banca dati conterrà il set informativo definito per il monitoraggio dello stato di avanzamento del Programma, consentirà lo scambio elettronico dei dati con il sistema nazionale di monitoraggio consentendo elaborazioni statistiche utili ai fini del monitoraggio, della valutazione, nonché della governance, ossia del supporto a tutte le fasi del processo decisionale. Il portale sarà inoltre lo strumento dal quale saranno assunti i dati/le informazioni che si intendono pubblicare in base ai principi dell’open data. • L’istituzione, presso il MIUR di un Comitato di indirizzo e governo del Programma al quale parteciperanno, con cadenze temporali “fisse”, e comunque in base alle esigenze di programmazione, le otto regioni interessate dal PON. Compito del Comitato è accompagnareil processo realizzativo degli interventi finanziati. Utilizzando i risultati del monitoraggio e della valutazionenonché coinvolgendo, anche attraverso la comunicazione social, gli altri attori del sistema (soggetti attuatori, distretti, università e enti di ricerca, il cittadino), il Comitato vigilerà sull’attuazione degli interventi assicurando, sin dalla fase di progettazione, l’integrazione fra formazione, ricerca e innovazione delle azioni attivate a livello del PON e di quelle attivate a livello regionale. • Potenziamento delle capacità di governo strategico dei distretti tecnologici L’esperienza dei distretti di alta tecnologia, avviata con il PON R&C 2007 – 2013, è stata oggetto di alcuni esercizi valutativi che hanno messo in evidenza i limiti con cui le compagini responsabili delle iniziative hanno interpretato il loro ruolo e le funzioni che l’organismo da loro gestito era chiamato a svolgere nel contesto territoriale di relativa gravitazione. Il razionale del sostegno pubblico ai distretti era esplicito: si trattava di promuovere un’entità che assumesse in modo intelligente e mirato il ruolo di IT 77 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration soggetto intermediario di conoscenze, in modo da soddisfare il fabbisogno innovativo delle imprese e, nello stesso tempo, agevolasse i processi di valorizzazione delle conoscenze prodotte nelle università e nei centri di ricerca. Per ottemperare in modo adeguato a tale ruolo di interfaccia, si richiedeva di avviare forme di coordinamento territoriale tra soggetti eterogenei (agenzie di sviluppo, imprese singole e consorziate, organismi di ricerca e di technology transfer), onde raccordare conoscenze, competenze e funzioni tra loro diverse sì, ma con cospicui margini di reciproco overlapping. Di fatto in molti casi il distretto ha assunto una esplicita connotazione di “autoreferenzialità”, con il management più orientato a gestire progetti cofinanziati e a reperire nuovi finanziamenti pubblici, piuttosto che cercare integrazioni con il tessuto imprenditoriale locale e/o l’inserimento dei distretti in circuiti di eccellenza nazionali/internazionali. Al fine di valorizzare le esperienze fatte e riorientare ove necessario il loro modus operandi il MIUR intende avviare una significativa azione di affiancamento che si articolerà nei seguenti step: 1. analisi puntuale dell’esperienza avviata e della situazione esistente. 2. identificazione dei fabbisogni di adeguamento formativo dei responsabili della governance. 3. organizzazione dell’attività di aggiornamento; 4. attivazione di specifiche attività di valutazione esterna sui distretti esistenti da attivarsi nell’ambito dell’Asse IV. La normativa nazionale è individuata nella delibera CIPE n. 124/2012 che ha previsto la costituzione di un tavolo di lavoro fra le PA, sia centrali che regionali, titolari di sistemi di monitoraggio, per la razionalizzazione del complesso delle informazioni rilevate, per una più efficiente interoperabilità delle banche dati nazionali e regionali. A livello europeo, l'art. 122 comma 3 del Reg. (CE) 1303/2013 l’art. 125, comma 2, lettera d), con particolare riferimento alla affidabilità dei sistemi stessi che devono contenere tutte le informazioni necessarie per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l’audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni. IT 78 IT 2.A.6.2 Guiding principles for selection of operations Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Per l’Azione III.1 La selezione delle operazioni da avviare attraverso l’azione sarà improntata al conseguimento dei seguenti risultati: • accesso alle informazioni via internet senza limitazioni secondo l’identità o lo scopo dell’utente; • possibilità di elaborazione delle informazioni da un’applicazione informatica senza che sia necessaria la disponibilità di uno specifico software; • gestione trasparente e aperta dei Programmi; • semplificazione della gestione e scambio dei dati, grazio allo scambio elettronico e interoperabilità rispetto alle altre banche dati; • miglioramento dell’azione amministrativa. Per l’Azione III.2 Social PA I principi guida in ordine alla selezione delle operazioni, oggetto di sostegno finanziario nell’ambito della presente azione del PON, sono di seguito indicati: • trasparenza, intesa in primo luogo come chiarezza e comprensibilità dell'azione privilegiando azioni che migliorano la capacità dell’amministrazione di informare, non tanto ponendo attenzione alla quantità di informazioni veicolate, ma soprattutto ad alcuni standard qualitativi come la comprensibilità, l'accessibilità, la tempestività, la rilevanza e la chiarezza espositiva. • contrasto a comportamenti collusivi, selezionando operazioni in grado di offrire strumenti di controllo attivo ai cittadini, alla società civile e agli operatori economici. Ampliare la platea di potenziali beneficiari e soggetti coinvolti, significa ridurre il rischio di comportamenti collusivi, aumentando il controllo sociale. L’apertura delle informazioni sulla performance e sui risultati delle azioni proposte, innalza la credibilità del IT 79 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Programma stesso e degli attori che lo attuano, dando chiara evidenza degli effetti sul territorio dell’utilizzo delle risorse pubbliche; • comunicazione e diffusione su larga scala di obiettivi e azioni, per aumentare il livello di conoscenza delle opportunità offerte ai potenziali beneficiari dei finanziamenti e per dare visibilità al ruolo svolto dall'Unione europea e dagli Stati membri per sostenere lo sviluppo socioeconomico. In tal senso è necessario che le azioni selezionate siano in grado di sviluppare strategie di comunicazione con connessi obiettivi, azioni e strumenti, che garantiscano maggiore efficacia puntando all’integrazione tra mezzi e canali tradizionali e quelli più innovativi; • partecipazione, puntando ad azioni che favoriscano una governance multilivello del Programma, la condivisione e la partecipazione attiva del partenariato e dei cittadini fin dalle prime fasi programmatorie per orientare le azioni, semplificare la gestione degli interventi, condividere i risultati e monitorarne gli effetti concreti sul territorio innescando un circolo virtuoso di spinta all’innovazione. • semplificazione della gestione e più rapido scambio di informazioni favorendo un rapporto più diretto tra amministrazione ed attori coinvolti nel Programma, riducendo i tempi di risposta alle richieste e facilitando l’applicazione di soluzioni condivise; • valorizzazione delle buone prassi e delle esperienze maturate nel precedente periodo di programmazione; miglioramento dell’azione amministrativa privilegiando azioni che possano favorire la rapida diffusione di soluzioni condivise, consentendone un’applicazione uniforme nella gestione degli interventi. Governance La selezione delle operazioni da avviare attraverso l’azione sarà improntata al conseguimento dei seguenti risultati: • sviluppo di sistemi informativi web based, in grado di assicurare il dialogo e lo scambio elettronico dei dati tra i beneficiari, l’autorità di gestione, l’autorità di certificazione, l’autorità di audit e gli organismi intermedi; • digitalizzazione completa del fascicolo di progetto che comprenda la documentazione elettronica o la scansione documentale; • semplificazione e snellimento delle attività di carattere burocratico amministrativo, compreso la gestione frodi e irregolarità (gestione e scambio elettronico dei dati relativi al registro dei recuperi, alle informazioni relative a documenti quali fideiussioni, antimafia, Durc, ecc.); • interoperabilità con altri sistemi informativi: quadri dell’Unione Europea, sistema di monitoraggio nazionale, portale Open Coesione, Anagrafe IT 80 IT Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration nazionale delle ricerche; • cooperazione tra gli attori (beneficiari, AdG, AdC, AdA), grazie alla condivisione dei dati che favorisca la validazione e il trasferimento delle informazioni, messaggistica e comunicazione on line • disponibilità e trasparenza delle azioni e dei dati. 2.A.6.3 Planned use of financial instruments (where appropriate) Investment priority 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration 2.A.6.4 Planned use of major projects (where appropriate) Investment priority IT 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration 81 IT 2.A.6.5 Output indicators by investment priority and, where appropriate by category of region Table 5: Common and programme-specific output indicators (by investment priority, broken down by category of region for the ESF, and where relevant, for the ERDF) Investment priority ID Indicator 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Measurement unit Fund Target value (2023) Category of region (where relevant) M IT W Source of data Frequency of reporting T 8 Progetti innovativi attivati n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 15 Tavoli/consultazi oni pubbliche attivate n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 16 Tavoli/consultazi oni pubbliche online attivate sul totale dei tavoli/consultazio ni attivate 0 ERDF Less developed 0,00 nd da definire 17 Sezione social network (n. account aperti; n. input/output, tweet, etc; n. followers, % hashtag popolari/TOT hashtag) 0 ERDF Less developed 0,00 nd da definire 18 soggetti coinvolti - cittadini, PPAA, operatori n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 82 IT Investment priority ID Indicator 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Measurement unit Fund Category of region (where relevant) Target value (2023) M W Source of data Frequency of reporting T economici/sociali IT 19 tavoli di governance attivati 0 ERDF Less developed 0,00 nd da definire 20 azioni di coopetition attivate n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 21 sistemi informativi dedicati n ERDF Less developed 0,00 nd da definre 8 Progetti innovativi attivati n ERDF Transition 0,00 nd da definire 15 Tavoli/consultazi oni pubbliche attivate n ERDF Transition 0,00 nd da definire 16 Tavoli/consultazi oni pubbliche online attivate sul totale dei tavoli/consultazio ni attivate 0 ERDF Transition 0,00 nd da definire 17 Sezione social network (n. account aperti; n. input/output, tweet, etc; n. followers, % hashtag 0 ERDF Transition 0,00 nd da definire 83 IT Investment priority ID Indicator 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Measurement unit Fund Category of region (where relevant) Target value (2023) M W Source of data Frequency of reporting T popolari/TOT hashtag) IT 18 soggetti coinvolti - cittadini, PPAA, operatori economici/sociali n ERDF Transition 0,00 nd da definire 19 tavoli di governance attivati 0 ERDF Transition 0,00 nd da definire 20 azioni di coopetition attivate n ERDF Transition 0,00 nd da definire 21 sistemi informativi dedicati n ERDF Transition 0,00 nd da definire 27 Progetti/banche dati attivate e/o implementate n ERDF Less developed 1,00 nd da definire 27 Progetti/banche dati attivate e/o implementate n ERDF Transition 1,00 nd da definire 28 Grado di implementazione della banca dati della ricerca da definire ERDF Less developed 0,00 nd da definire 84 IT Investment priority ID Indicator 11a - Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and efficient public administration through actions to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administrations and public services related to the implementation of the ERDF, and in support of actions under the ESF to strengthen the institutional capacity and the efficiency of public administration Measurement unit Fund Category of region (where relevant) Target value (2023) M W Source of data Frequency of reporting T 28 Grado di implementazione della banca dati della ricerca da definire ERDF Outermost or northern sparsely populated 0,00 nd da definire 29 Consultazioni pubbliche n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 29 Consultazioni pubbliche n ERDF Transition 0,00 nd da definire 30 Modelli di produzione dei dati n ERDF Less developed 0,00 nd da definire 30 Modelli di produzione dei dati n ERDF Transition 0,00 nd da definire 2.A.7 Social innovation, transnational cooperation and contribution to thematic objectives 1-7 Priority axis IT III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO 85 IT 2.A.8 Performance framework Table 6: Performance framework of the priority axis (by fund and, for the ERDF and ESF, category of region) Priority axis ID III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Indicator type Indicator or key implementation step Measurement unit, where appropriate Fund Category of region Milestone for 2018 M W Final target (2023) T M W Source of data Explanation of relevance of indicator, where appropriate T 18 R Open government index n ERDF Less developed 0 0,00 nd 18 R Open government index n ERDF Transition 0 0,00 0 Additional qualitative information on the establishment of the performance framework 2.A.9 Categories of intervention Categories of intervention corresponding to the content of the priority axis based on a nomenclature adopted by the Commission, and indicative breakdown of Union support. Tables 7-11: Categories of intervention Table 7: Dimension 1 - Intervention field Priority axis Fund ERDF IT III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Category of region Less developed Code 096. Institutional capacity of public administrations and public services related to implementation of the ERDF or actions supporting ESF institutional capacity initiatives 86 € amount 50.067.829,00 IT Priority axis III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Fund ERDF Category of region Transition Code 096. Institutional capacity of public administrations and public services related to implementation of the ERDF or actions supporting ESF institutional capacity initiatives € amount 4.483.723,00 Table 8: Dimension 2 - Form of finance Priority axis III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Fund Category of region Code € amount ERDF Less developed 01. Non-repayable grant 50.067.829,00 ERDF Transition 01. Non-repayable grant 4.483.723,00 Table 9: Dimension 3 - Territory type Priority axis III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Fund Category of region Code € amount ERDF Less developed 07. Not applicable 50.067.829,00 ERDF Transition 07. Not applicable 4.483.723,00 Table 10: Dimension 4 - Territorial delivery mechanisms Priority axis Fund ERDF IT III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Category of region Less developed Code 07. Not applicable € amount 50.067.829,00 87 IT Priority axis III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Fund ERDF Category of region Transition Code 07. Not applicable € amount 4.483.723,00 Table 11: Dimension 6 - ESF secondary theme (ESF and YEI only) Priority axis Fund III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Category of region Code € amount 2.A.10 Summary of the planned use of technical assistance including, where necessary, actions to reinforce the administrative capacity of authorities involved in the management and control of the programmes and beneficiaries (where appropriate) (by priority axis) Priority axis: IT III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO 88 IT . 2.B DESCRIPTION OF THE PRIORITY AXES FOR TECHNICAL ASSISTANCE 2.B.1 Priority axis ID of the priority axis IV Title of the priority axis ASSISTENZA TECNICA 2.B.2 Justification for establishing a priority axis covering more than one category of region (where applicable) Le attività di Assistenza Tecnica riguardano entrambe le categorie di regioni su cui il presente Programma interviene. Le azioni previste nel presente Asse sono tese ad assicurare alle autorità designate (AdG e AdC), il necessario supporto per governare appieno le funzioni loro assegnate (Regolamenti Comunitari, artt. n 125 e n.126) e garantire, pertanto, la corretta gestione del Programma. Per conseguire tali risultati è previsto il ricorso ad azioni di Assistenza Tecnica che forniscano all’amministrazione il sostegno utile alla definizione, all’implementazione e all’ utilizzo di strumenti e modalità di gestione capaci di garantire efficacia ed efficienza realizzative alla governance del programma (art.59 del Regolamento UE n.1303/2013). Le azioni di assistenza tecnica che il MIUR intende avviare scaturiscono dall’esperienza acquisita con la Programmazione 2007-2013, le difficoltà riscontrate nel processo di gestione della stessa e le soluzioni adottate hanno consentito all’amministrazione di individuare le azioni da intraprendere anche con riferimento alla programmazione 2014-2020. Le azioni di assistenza tecnica riguardano tutti gli aspetti di attuazione del Programma. Le attività di assistenza tecnica avranno ricadute non solo a livello centrale, ma anche sulle regioni di pertinenza del PON. Le azioni di assistenza tecnica previste nell’Asse per le quali l’amministrazione decida il ricorso a soggetti esterni all’amministrazione, saranno attuate in conformità con la normativa comunitaria in materia di appalti pubblici. Le azioni previste nel presente Asse intendono fornire in particolar modo supporto all’attuazione della Smart Specialization Strategy attraverso l’istituzione di strumenti di governance che prevedano il coinvolgimento dei soggetti che partecipano a vario titolo alla realizzazione del PON, in tutte le fasi di vigenza del Programma. Nell’ambito di tale Asse, si intenderanno attivare quali primi esercizi di valutazione quelli aventi ad oggetto i distretti tecnologici esistenti (Cfr. Azione III.2 - sezione Governance) al fine di individuare quelli più “virtuosi” e, al contempo, ottimizzare procedure, strumenti e modalità di gestione. IT 89 IT 2.B.3 Fund and category of region Fund Category of region Calculation basis (total eligible expenditure or eligible public expenditure) ERDF Less developed Public ERDF Transition Public 2.B.4 Specific objectives and expected results ID 1 IT Specific objective Assicurare supporto all’Amministrazione, rafforzandola, per la corretta gestione del PON. Più nel dettaglio si punterà ad (i) assicurare monitoraggio e valutazione degli interventi funzionali a sostenere il processo decisionale; (ii) facilitare la partecipazione al PON e la corretta gestione degli interventi affiancando i beneficiari in tutte le fasi; (iii) assicurare la diffusione delle opportunità offerte dal PON e dei risultati conseguiti. Results that the Member States seek to achieve with Union support Rafforzamento/supporto all’Amministrazione per assicurare la corretta gestione del Programma, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria e avuto particolare riguardo al conseguimento dei risultati, sia dal punto di vista dell’efficacia (rispondenza delle azioni finanziate agli obiettivi del Programma), sia dal punto di vista dell’efficienza (rispetto delle tempistiche e corretta gestione finanziaria). 90 IT 2.B.5 Result indicators Table 12: Programme-specific result indicators (by specific objective) (for ERDF/ESF/Cohesion Fund) Priority axis ID 1 - Assicurare supporto all’Amministrazione, rafforzandola, per la corretta gestione del PON. Più nel dettaglio si punterà ad (i) assicurare monitoraggio e valutazione degli interventi funzionali a sostenere il processo decisionale; (ii) facilitare la partecipazione al PON e la corretta gestione degli interventi affiancando i beneficiari in tutte le fasi; (iii) assicurare la diffusione delle opportunità offerte dal PON e dei risultati conseguiti. Indicator Baseline value Measurement unit M Target value (2023) Baseline year W T M W Source of data Frequency of reporting T 2.B.6 Actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives (by priority axis) 2.B.6.1 A description of actions to be supported and their expected contribution to the specific objectives Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA Le azioni di assistenza tecnica che il MIUR intende avviare nel corso della presente programmazione, traggono spunto dall’esperienza acquisita con la Programmazione 2007-2013 e riguardano sostanzialmente: Azioni di accompagnamento all’Autorità di Gestione e all’Autorità di Certificazione per assicurare la corretta gestione del Programma in piena coerenza con le disposizioni comunitarie. In sintesi, le azioni riguardano: • La definizione puntuale dei flussi informativi in e out, l’individuazione delle responsabilità per l’implementazione di un sistema informativo unico dedicato alla gestione e al monitoraggio dei singoli interventi e del Programma nella sua globalità. La disponibilità di un'unica banca dati consente maggiore efficienza nella gestione, riduce le possibilità di errore, velocizza le operazioni di scambio di dati a tutti i livelli; • L’utilizzo ottimale dei sistemi informatizzati predisposti per la gestione, restituzione, elaborazione dei dati che riguardano gli interventi finanziati, funzionali al monitoraggio, alla valutazione, alla sorveglianza, alla gestione delle verifiche di audit. • l’ottimizzazione dei processi di gestione, l’individuazione delle cause di rallentamento e delle relative soluzioni. L’esperienza acquisita con l’attuale IT 91 IT Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA programmazione ha evidenziato che rallentamenti nel processo attuativo degli interventi possono essere “recuperati” attraverso l’istituzione di una c.d. Task Force che interviene trasversalmente su tutto il Programma con una finalità non solo “correttiva”, ma anche “preventiva” mettendo a disposizione dei soggetti beneficiari tutti gli strumenti necessari alla corretta gestione (linee guida per la rendicontazione e ammissibilità delle spese, FAQ, format di presentazione istanze, ecc.). • L’affiancamento e il dialogo costante con i soggetti attuatori. Le risposte sostanzialmente positive raccolte a seguito dell’istituzione della figura del project officer, suggeriscono all’amministrazione di replicare tale esperienza seppure introducendo tutti gli opportuni aggiustamenti. Il personale dedicato a questa attività ha il compito di supportare gli attuatori in tutto il “ciclo di vita” del progetto, facilitando gli stessi nella predisposizione degli adempimenti richiesti per la corretta gestione dei progetti finanziati. • La verifica di conformità con la normativa comunitaria e nazionale in materia di aiuti di stato e supporto alle procedure di notifica, la preparazione di bandi e avvisi, ecc. • Lo svolgimento delle funzioni di gestione e controllo previste dall’art.72 del Regolamento UE 1303/2013; • Il rispetto degli adempimenti previsti in materia di rendicontazione e certificazione delle spese sostenute dai beneficiari; • Il monitoraggio in itinere dei processi di gestione e controllo in capo ai diversi soggetti coinvolti nei relativi processi, finalizzato, grazie all’ottimizzazione costante dei processi di gestione e al confronto con gli attori del sistema, ad assicurare il conseguimento degli obiettivi realizzativi. Il monitoraggio delle suddette attività è finalizzato a fornire all’amministrazione informazioni utili al processo decisionale. • la sorveglianza che si traduce nelle attività connesse al funzionamento del Comitato di Sorveglianza (segreteria, predisposizione di documentazione, organizzazione delle sedute del Comitato, etc.). In particolare, al fine di mantenere un livello di informazione costante e continuo sull’attuazione del Programma, verrà sviluppata nell’ambito del sito web del Programma, una Intranet dedicata ai membri del Comitato di Sorveglianza come sede di condivisione di informazioni, documenti ed eventi • le attività di controllo di primo livello finalizzate alla verifica delle operazioni anche attraverso controlli in loco Azioni di valutazione, ovvero l’insieme di attività che saranno realizzate durante il periodo di programmazione sulla base di un Piano di Valutazione ed in relazione agli obiettivi della Strategia Europa 2020 con l’obiettivo di migliorare la qualità della progettazione e dell’esecuzione del programma, valutarne l’efficacia e l’efficienza realizzative, nonché consentire l’impostazione di successive valutazioni di impatto. Le valutazioni potranno essere realizzate da esperti interni ed esterni all’amministrazione in base alle considerazioni di opportunità ed efficacia individuate dall’amministrazione e comunque nel rispetto della normativa comunitaria in materia. Il monitoraggio costante delle azioni finanziate con il Programma, il dialogo con altre amministrazioni che IT 92 IT Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA mettono a disposizione i dati in modalità open data, consentirà all’amministrazione di rafforzare il confronto, individuare temi di interesse per la definizione dei disegni valutativi funzionali al miglioramento dei processi di gestione del Programma. Azione di informazione e comunicazione: prevede l’elaborazione e l’attuazione di una strategia di comunicazione finalizzata ad informare i potenziali beneficiari in merito alle opportunità nell’ambito del programma, pubblicizzare presso i cittadini il ruolo, le realizzazioni e i risultati conseguiti attraverso il Programma. Come nella precedente programmazione sarà dato ampio spazio all’utilizzo dei social media per la divulgazione delle informazioni, lo scambio di opinioni, l’accoglimento di suggerimenti, proposte, critiche, ecc. . Lo sviluppo dell’Anagrafe della Ricerca in formato linked open data e la banca dati web based dedicata al Programma, che verranno implementate, nell’ambito dell’Asse 3, assicureranno la completa trasparenza dei dati a livello di soggetti finanziati, progetti, gestione dei bandi, ecc. a tutti i soggetti a vario titolo interessati. 2.B.6.2 Output indicators expected to contribute to results (by priority axis) Table 13: Output indicators (by priority axis) (for ERDF/ESF/Cohesion Fund) Priority axis ID IV - ASSISTENZA TECNICA Indicator (name of indicator) Target value (2023) (optional) Measurement unit M IT W Source of data T 22 Giornate uomo attivate n 0,00 nd 23 Esercizi di valutazione condotti n 10,00 nd 24 Azioni di informazione e comunicazione realizzate in partenariato n 15,00 nd 25 Visitatori unici al sito PON e contatti social network (twitter, blog, ecc.) n 800.000,00 nd 93 IT 26 quota popolazione interessata alle offerte PON contattata % 60,00 nd 2.B.7 Categories of intervention (by priority axis) Corresponding categories of intervention based on a nomenclature adopted by the Commission, and an indicative breakdown of the Union support Tables 14-16: Categories of intervention Table 14: Dimension 1 - Intervention field Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA Fund Category of region Code € Amount ERDF Less developed 121. Preparation, implementation, monitoring and inspection 20.894.726,00 ERDF Transition 121. Preparation, implementation, monitoring and inspection 2.066.511,00 ERDF Less developed 122. Evaluation and studies 2.984.960,00 ERDF Transition 122. Evaluation and studies 295.216,00 ERDF Less developed 123. Information and communication 5.969.922,00 ERDF Transition 123. Information and communication 590.432,00 Table 15: Dimension 2 - Form of finance Priority axis Fund IT IV - ASSISTENZA TECNICA Category of region Code 94 € Amount IT Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA Fund Category of region Code € Amount ERDF Less developed 01. Non-repayable grant 29.737.661,00 ERDF Transition 01. Non-repayable grant 3.064.106,00 Table 16: Dimension 3 – Territory type Priority axis IV - ASSISTENZA TECNICA Fund IT Category of region Code € Amount ERDF Less developed 07. Not applicable 29.737.661,00 ERDF Transition 07. Not applicable 3.064.106,00 95 IT 3. FINANCING PLAN 3.1 Financial appropriation from each fund and amounts for performance reserve Table 17 Fund Category of region ERDF Less developed ERDF Transition Total ERDF ESF Less developed ESF Transition Total ESF Total IT 2014 Main allocation 2015 Performance reserve Main allocation 2016 Performance reserve Main allocation 2017 Performance reserve Main allocation 2018 Performance reserve Main allocation 2019 Performance reserve Main allocation 2020 Performance reserve Main allocation Total Performance reserve Main allocation Performance reserve 83.799.650,00 5.348.914,00 85.477.372,00 5.456.002,00 87.188.436,00 5.565.219,00 88.933.384,00 5.676.599,00 90.713.199,00 5.790.204,00 92.528.574,00 5.906.079,00 94.380.110,00 6.024.263,00 623.020.725,00 39.767.280,00 7.555.214,00 482.248,00 7.706.473,00 491.903,00 7.860.741,00 501.749,00 8.018.061,00 511.791,00 8.178.526,00 522.034,00 8.342.196,00 532.481,00 8.509.128,00 543.135,00 56.170.339,00 3.585.341,00 91.354.864,00 5.831.162,00 93.183.845,00 5.947.905,00 95.049.177,00 6.066.968,00 96.951.445,00 6.188.390,00 98.891.725,00 6.312.238,00 100.870.770,00 6.438.560,00 102.889.238,00 6.567.398,00 679.191.064,00 43.352.621,00 20.834.198,00 1.329.842,00 22.136.297,00 1.412.955,00 25.512.945,00 1.628.486,00 26.023.549,00 1.661.078,00 26.544.356,00 1.694.321,00 27.075.568,00 1.728.228,00 27.617.362,00 1.762.810,00 175.744.275,00 11.217.720,00 1.379.288,00 88.040,00 1.639.729,00 104.664,00 2.444.316,00 156.020,00 2.493.235,00 159.143,00 2.543.132,00 162.328,00 2.594.026,00 165.576,00 2.645.935,00 168.888,00 15.739.661,00 1.004.659,00 22.213.486,00 1.417.882,00 23.776.026,00 1.517.619,00 27.957.261,00 1.784.506,00 28.516.784,00 1.820.221,00 29.087.488,00 1.856.649,00 29.669.594,00 1.893.804,00 30.263.297,00 1.931.698,00 191.483.936,00 12.222.379,00 113.568.350,00 7.249.044,00 116.959.871,00 7.465.524,00 123.006.438,00 7.851.474,00 125.468.229,00 8.008.611,00 127.979.213,00 8.168.887,00 130.540.364,00 8.332.364,00 133.152.535,00 8.499.096,00 870.675.000,00 55.575.000,00 96 IT IT 97 IT 3.2 Total financial appropriation by fund and national co-financing (€) Table 18a: Financing plan Priority axis Fund Category of region Basis for calculation of Union support Union support (a) National counterpa rt Indicative breakdown of national counterpart (e) = (a) + (b) (b) = (c) + (d) (Total eligible cost or public eligible cost) Total funding National public funding National private funding (c ) (d) (1) Cofinancing rate EIB contribution s (g) Main allocation Performance reserve (f) = (a) / (e) (2) Union support (h) = (a) - (j) National Counterpart Union support (i) = (b) – (k) (j) National Counterpar t Performan ce reserve amount as proportion of total Union support (l) = (j) / (a) * 100 (k) = (b) * ((j) / (a) I ESF Less developed Public 186.961.995,00 152.968.905,00 152.968.905,00 0,00 339.930.900,00 55,00% 175.744.275,00 143.790.770,45 11.217.720,00 9.178.134,55 6,00% I ESF Transition Public 16.744.320,00 16.744.320,00 16.744.320,00 0,00 33.488.640,00 50,00% 15.739.661,00 15.739.661,00 1.004.659,00 1.004.659,00 6,00% II ERDF Less developed Public 582.982.515,00 476.985.696,00 476.985.696,00 0,00 1.059.968.211,00 55,00% 546.360.421,00 447.022.164,43 36.622.094,00 29.963.531,57 6,28% II ERDF Transition Public 52.207.851,00 52.207.853,00 52.207.853,00 0,00 104.415.704,00 50,00% 48.906.074,00 48.906.075,87 3.301.777,00 3.301.777,13 6,32% III ERDF Less developed Public 50.067.829,00 40.964.587,00 40.964.587,00 0,00 91.032.416,00 55,00% 46.922.643,00 38.391.253,02 3.145.186,00 2.573.333,98 6,28% III ERDF Transition Public 4.483.723,00 4.483.727,00 4.483.727,00 0,00 8.967.450,00 50,00% 4.200.159,00 4.200.162,75 283.564,00 283.564,25 6,32% IV ERDF Less developed Public 29.737.661,00 24.330.812,00 24.330.812,00 0,00 54.068.473,00 55,00% 29.737.661,00 24.330.812,00 IV ERDF Transition Public 3.064.106,00 3.064.100,00 3.064.100,00 0,00 6.128.206,00 50,00% 3.064.106,00 3.064.100,00 Total ESF Less developed 186.961.995,00 152.968.905,00 152.968.905,00 0,00 339.930.900,00 55,00% 175.744.275,00 143.790.770,45 11.217.720,00 9.178.134,55 6,00% Total ESF Transition 16.744.320,00 16.744.320,00 16.744.320,00 0,00 33.488.640,00 50,00% 15.739.661,00 15.739.661,00 1.004.659,00 1.004.659,00 6,00% Total ERDF Less developed 662.788.005,00 542.281.095,00 542.281.095,00 0,00 1.205.069.100,00 55,00% 623.020.725,00 509.744.229,45 39.767.280,00 32.536.865,55 6,00% Total ERDF Transition 59.755.680,00 59.755.680,00 59.755.680,00 0,00 119.511.360,00 50,00% 56.170.339,00 56.170.338,62 3.585.341,00 3.585.341,38 6,00% 926.250.000,00 771.750.000,00 771.750.000,00 0,00 1.698.000.000,00 54,55% 870.675.000,00 725.444.999,52 55.575.000,00 46.305.000,48 6,00% Grand total 0,00 (1) To be completed only when priority axes are expressed in total costs. IT 98 IT (2) This rate may be rounded to the nearest whole number in the table. The precise rate used to reimburse payments is the ratio (f). IT 99 IT Table 18b: Youth Employment Initiative - ESF and YEI specific allocations (where appropriate) Priority axis Fund Category of region Basis for calculation of Union support Union support (a) National counterpart (b) = (c) + (d) (Total eligible cost or public eligible cost) Total 0,00 Ratio 0,00 Indicative breakdown of national counterpart Total funding (e) = (a) + (b) National public funding National private funding (c ) (d) (1) 0,00 0,00 Co-financing rate (f) = (a)/(e) (2) 0,00% % Ratio of ESF for less developed regions 0,00% Ratio of ESF for transition regions 0,00% Ratio of ESF for more developed regions 0,00% (1) To be completed only when priority axes are expressed in total costs. (2) This rate may be rounded to the nearest whole number in the table. The precise rate used to reimburse payments is the ratio (f). IT 100 IT Table 18c: Breakdown of the financial plan by priority axis, fund, category of region and thematic objective Priority axis Fund Category of region Thematic objective Union support National counterpart Total funding I ESF Less developed Investing in education, training and vocational training for skills and lifelong learning 186.961.995,00 152.968.905,00 339.930.900,00 I ESF Transition Investing in education, training and vocational training for skills and lifelong learning 16.744.320,00 16.744.320,00 33.488.640,00 II ERDF Less developed Strengthening research, technological development and innovation 582.982.515,00 476.985.696,00 1.059.968.211,00 II ERDF Transition Strengthening research, technological development and innovation 52.207.851,00 52.207.853,00 104.415.704,00 III ERDF Less developed Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and an efficient public administration 50.067.829,00 40.964.587,00 91.032.416,00 III ERDF Transition Enhancing institutional capacity of public authorities and stakeholders and an efficient public administration 4.483.723,00 4.483.727,00 8.967.450,00 893.448.233,00 744.355.088,00 1.637.803.321,00 Total Table 19: Indicative amount of support to be used for climate change objectives Priority axis Total IT Indicative amount of support to be used for climate change objectives (€) Proportion of the total allocation to the operational programme (%) 0,00 0,00% 101 IT 4. INTEGRATED APPROACH TO TERRITORIAL DEVELOPMENT Description of the integrated approach to territorial development taking into account the content and objectives of the operational programme having regard to the Partnership Agreement and showing how it the operational programme contributes to the accomplishment of the objectives of the operational programme and expected results 4.1 Community-led local development (where appropriate) The approach to the use of community-led local development instruments and the principles for identifying the areas in where they will be implemented 4.2 Integrated actions for sustainable urban development (where appropriate) Where appropriate the indicative amount of ERDF support for integrated actions for sustainable urban development to be implemented in accordance with the provisions under Article 7(2) of Regulation (EU) No 1301/2013 and the indicative allocation of ESF support for integrated action. IT 102 IT Table 20: Integrated actions for sustainable urban development – indicative amounts of ERDF and ESF support Fund ERDF and ESF support (indicative) (€) Proportion of fund’s total allocation to programme Total ESF 0,00 0,00% Total ERDF 0,00 0,00% TOTAL ERDF+ESF 0,00 0,00% 4.3 Integrated Territorial Investment (ITI) (where appropriate) The approach to the use of Integrated Territorial Investments (ITIs) (as defined in Article 36 of Regulation (EU) No 1303/2013) other than in cases covered by 4.2, and their indicative financial allocation from each priority axis. Table 21: Indicative financial allocation to ITI other than those mentioned under point 4.2 (aggregate amount) Priority axis Fund Indicative financial allocation (Union support) (€) Total 0,00 4.4 The arrangements for interregional and transnational actions, within the operational programme, with beneficiaries located in at least one other Member State (where appropriate) 4.5 Contribution of the planned actions under the programme to macro-regional and sea basin strategies, subject to the needs of the programme area as identified by the Member State (where appropriate) (Where the Member State and regions participate in macro-regional strategies and sea basin strategies). IT 103 IT 5. SPECIFIC NEEDS OF GEOGRAPHICAL AREAS MOST AFFECTED BY POVERTY OR TARGET GROUPS AT HIGHEST RISK OF DISCRIMINATION OR SOCIAL EXCLUSION (WHERE APPROPRIATE) 5.1 Geographical areas most affected by poverty/target groups at highest risk of discrimination or social exclusion 5.2 Strategy to address the specific needs of geographical areas most affected by poverty/target groups at highest risk of discrimination or social exclusion, and where relevant, the contribution to the integrated approach set out in the Partnership Agreement IT 104 IT Table 22: Actions to address specific needs of geographical areas most affected by poverty/target groups at highest risk of discrimination or social exclusion Target group/geographical area IT Main types of planned action as part of integrated approach 105 Priority axis Fund Category of region Investment priority IT 6. SPECIFIC NEEDS OF GEOGRAPHICAL AREAS WHICH SUFFER FROM SEVERE AND PERMANENT NATURAL OR DEMOGRAPHIC HANDICAPS (WHERE APPROPRIATE) IT 106 IT 7. AUTHORITIES AND BODIES RESPONSIBLE FOR MANAGEMENT, CONTROL AND AUDIT AND THE ROLE OF RELEVANT PARTNERS 7.1 Relevant authorities and bodies Table 23: Relevant authorities and bodies Authority/body Name of authority/body and department or unit Head of authority/body (position or post) Managing authority Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca Ufficio VII Fabrizio Cobis Certifying authority Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca Ufficio I Francesca Schippa Audit authority Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici Mario Vella Body to which Commission will make payments Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca Ufficio I Mauro Massulli 7.2 Involvement of relevant partners 7.2.1 Actions taken to involve the relevant partners in the preparation of the operational programme, and the role of those partners in the implementation, monitoring and evaluation of the programme L’architettura normativa della programmazione 2014-2020 richiede una rafforzata capacity building da parte delle Autorità e degli Organismi responsabili dell’intero ciclo di vita dei Programmi Operativi, al fine di potenziare l’efficacia degli strumenti e di ottimizzarne l’incidenza sui territori. Il MIUR ha inteso, fin dalla fase di avvio preliminare del nuovo ciclo di programmazione, promuovere azioni di adeguato coordinamento e sinergia nonché processi di partecipazione strutturata alla fase “ascendente” del negoziato per la programmazione 2014-2020. In particolare, in osservanza all’art. 5 del Regolamento(CE) 1303/2013, il Partenariato si è sviluppato attraverso il confronto con la società civile, le parti economiche e sociali, i pertinenti organismi che rappresentano i diversi interessi sociali, compresi i partner IT 107 IT ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell’inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione. A livello nazionale il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020”, elaborato dal Ministero per la Coesione Territoriale, ha dato avvio al confronto pubblico proponendo innovazioni di metodo nella nuova programmazione, allargando la platea dei soggetti coinvolti rispetto alla precedente programmazione, sottolineando la centralità del partenariato anche nelle fasi “discendenti” e promuovendolo anche in chiave di trasparenza e valutazione. Già con il PON Ricerca e Competitività 2007-2013, il MIUR ha sperimentato forme di concertazione proficue sia con le Regioni Obiettivo Convergenza che con il partenariato, che intende replicare e potenziare nel ciclo di programmazione 2014-2020. Infatti, nella Programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020, il MIUR riconosce nel principio del partenariato uno dei punti chiave nell’attuazione dei Fondi del Quadro Strategico Comune dell'Unione europea e ritiene che il coinvolgimento del partenariato apporti un significativo valore aggiunto nell’attuazione dei fondi, in quanto rafforza l'impegno collettivo e il senso di appartenenza delle politiche pubbliche europee, favorisce la disponibilità di maggiori conoscenze e competenze nell'elaborazione e attuazione delle strategie e, infine, è garanzia di maggiore trasparenza nei processi decisionali. In particolare già nei mesi di febbraio e marzo 2014, il MIUR ha illustrato la propria idea di PON “Ricerca e Innovazione” in due incontri specifici organizzati presso il DPS, che hanno dato avvio ai confronti con le Regioni e le Amministrazioni centrali titolari di PON in collegamento con il PON Ricerca e Innovazione. A questi incontri sono seguiti altri tavoli di concertazione, il primo di natura più politica con tutte le Regioni svoltosi in data 25 giugno, e un secondo di natura più tecnica a cui hanno partecipato Regioni in ritardo di sviluppo e regioni in transizione, il DPS e l’UVAL. In questo secondo incontro del 4 luglio, si è concordato di procedere, attesi i tempi ristretti di predisposizione e caricamento dei PO su SFC, con confronti costanti e scambio di documenti per concertare e focalizzare gli ambiti di azione tra PON e POR. Sempre in questo incontro è stato concordato un nuovo modello di governance, è stato confermato il modello della coopetition e che si intende attuare sia in fase di programmazione che di progettazione e avvio degli interventi, di gestione e valutazione degli stessi. Si sono anche poste delle basi per poter sperimentare l’avvio delle azioni congiunte PON-POR. In tema di partenariato, gli orientamenti del MIUR scaturiscono, però, anche da una riflessione sui percorsi attuativi del PON 2007-2013. Uno dei retaggi critici dell’esperienza passata è da rinvenire nello iato esistente tra risultati scientificotecnologici conseguiti alle azioni intraprese e l’impatto sociale ed economico che da esse è derivato. Stanti le finalità di natura strutturale perseguite dalla politica di coesione, si tratta di un nodo di non poco conto. Il convincimento del MIUR è che tale cesura origini non tanto dalla qualità dei progetti selezionati, quanto dai paradigmi di riferimento che sono assunti da tutti gli attori coinvolti nei processi di gestione e implementazione del programma. Una riflessione attenta sull’esperienza di questi anni conduce a rivedere gli strumenti e i criteri che IT 108 IT governano l’allocazione delle risorse programmatiche. La procedura imperniata sulle call, sulle commissioni responsabili della selezione, sul ruolo degli esperti scientificotecnologici non può che dare enfasi ad alcune caratteristiche dei progetti a scapito di altre: viene premiata la validità scientifica dei progetti; viene derubricato il peso riconosciuto alla valorizzabilità dei relativi risultati; viene sostanzialmente pretermesso ogni apprezzamento sulle possibili ricadute strutturali dell’iniziativa portata a cofinanziamento. Si tratta di un’impostazione “datata” perché scaturente da una vecchia concezione della scienza, governata dagli interessi della comunità scientifica, avente taglio disciplinare e condivisa da soggetti e istituzioni apparentati da una stessa cultura e da stessi interessi. L’intento dell’Amministrazione è di premiare una ricerca connotata da diversi contenuti, perché guidata dagli interessi applicativi e, quindi, dai fabbisogni impliciti e/o espliciti dei cittadini e delle imprese. Una tale ricerca non può non trascendere i confini disciplinari e non può più assumere come obiettivo esclusivo l’eccellenza dei risultati. Il nuovo parametro di riferimento va necessariamente individuato nell’attitudine dei progetti a dare risposte alle domande scaturenti dall’economia e della società. L’intento del MIUR è quello di delineare, attraverso una pratica inedita del partenariato, una sorta di percorso strutturante delle azioni del PON. Verranno istituiti dei tavoli di consultazione, concertazione e negoziazione finalizzati a individuare bisogni, interventi e risultati da raggiungere. L’esperienza insegna che non si raggiunge “naturaliter” una convergenza tra l’offerta di conoscenze da parte degli organismi scientifici e la domanda di innovazione da parte dei portatori di interessi sociali. Domanda e offerta di ricerca possono definire i loro rispettivi contorni e le relative modalità di incontro solo attraverso un’interazione reciproca mediata dall’istituzione pubblica. In questo modo si cercherà di praticare e, quindi, non più soltanto predicare, la “buona novella” della Tripla Elica. 7.2.2 Global grants (for the ESF, where appropriate) 7.2.3 Allocation of an amount for capacity building (for the ESF, where appropriate) IT 109 IT 8. COORDINATION BETWEEN THE FUNDS, THE EAFRD, THE EMFF AND OTHER UNION AND NATIONAL FUNDING INSTRUMENTS, AND WITH THE EIB The mechanisms to ensure coordination between the Funds, the European Agricultural Fund for Rural Development (EAFRD), the European Maritime and Fisheries Fund (EMFF) and other Union and national funding instruments, and with the European Investment Bank (EIB), taking into account the relevant provisions laid down in the Common Strategic Framework. L’articolo 96, paragrafo 6, lettera a), del regolamento (UE) n. 1303/2013 dispone la messa a punto di tutti i necessari meccanismi volti a garantire il coordinamento delle azioni di sviluppo promosse attraverso il PON (quindi, mobilitate attraverso le risorse dei fondi strutturali) ed il FEASR, il FEAMP, la BEI e gli strumenti programmatici definiti e gestiti a livello nazionale Il MIUR, in quanto amministrazione responsabile del Programma, condivide a pieno tale esigenza e, per tutti gli ambiti su cui possiede precipue competenze istituzionali, si impegna a costruire tutti i necessari raccordi e le opportune integrazioni, anche per addivenire a quella che il nuovo Regolamento definisce come programmazione strategica rafforzata orientata ai risultati. Ma il fuoco delle iniziative di coordinamento verterà sulla sinergia tra Programma Quadro da una parte e politica di coesione dall’altra. In linea con le conclusioni dell’ultimo Consiglio Europeo del 21 marzo 2004 (Conclusioni 8 e 10) il MIUR intende avvalersi, in via sperimentale, delle opportunità offerte dal Regolamento 1303/2013 di istituire raccordi strategici e operativi tra Horizon 2020 e PON, nella consapevolezza che dalle sinergie tra i due programmi, differenti sia nella mission che nella governance, ma alimentati dalle medesime risorse comunitarie, non può che derivare un miglioramento sia della qualità dell’offerta scientifica delle 8 Regioni interessate al programma, sia della capacità dell’Europa di competere a livello globale. Si evidenzia peraltro che uno dei punti programmatici chiave del PON è individuato negli interventi relativi alle KETs (Cfr. Azione II.3), stante il fatto che esse consentono di determinare ampi riverberi innovativi nei processi, nei beni e nei servizi relativi all’insieme dell’economia. Ad esse, quindi, andrà attribuita una rilevanza sistemica e, conseguentemente, assicurata un’adeguata mobilitazione di risorse finanziarie ed umane. La circostanza che il PON e, con esso, la complessiva strategia nazionale riguardante la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione troverà sviluppo in un regime di risorse scarse per effetto di molteplici fattori (fiscal compact, scarsa propensione delle imprese verso gli investimenti innovativi, gli obiettivi di scarso spessore al 2020 declinati nel Programma Nazionale di Riforma) e la connessa considerazione che le KETs siano contraddistinte da cicli di innovazione rapidi e, quindi, ad accelerata obsolescenza, per valorizzare a pieno gli interventi sarà decisivo trovare la piena integrazione e raccordo tra le azioni promosse dal PON e gli analoghi interventi di Horizon 2020, in una logica che rispetti anche quanto disposto all’art. 70 (“Ammissibilità delle operazioni a seconda dell'ubicazione”) del Regolamento Generale (CE) 1303/2013 (“l'importo complessivo destinato dal Programma a operazioni ubicate fuori dall'area del programma non supera il 15 % del sostegno del FESR”). IT 110 IT Poiché è la prima volta che si affronta in modo operativo il problema del raccordo tra Programma Quadro e fondi strutturali l’intervento sarà caratterizzato da un elevato grado di flessibilità, nel senso che le azioni previste potranno, nel corso della vigenza del programma, essere meglio tarate e/o che ad esse potranno aggiungersene di nuove anche suggerite da eventuali best practice messe a disposizione dalla Commissione. L’intervento proposto si articola su 5 linee di azione: 1) Potenziamento delle competenze all’interno della DG Ricerca del MIUR con riferimento alla tematica dell’Integrazione della Ricerca Internazionale. Sulla base di tale rafforzamento la DG sarà in grado di espletare le seguenti funzioni: - seguire l’evoluzione, a livello comunitario, di Horizon 2020 garantendo uno stretto raccordo sia con i funzionari della Commissione, sia con i rappresentanti italiani nei vari comitati, sia con gli esperti impegnati nel panel, sia con la struttura di informazione e assistenza nazionale (NCPs); - monitorare, in raccordo con l’AdG del PON, l’andamento delle azioni che sui vari Assi possano trovare sinergie con Horizon 2020; - progettare e proporre al Direttore Generale e monitorare l’andamento delle azioni di integrazione sinergica Horizon 2020/FESR/FSE. 2) Attivazione di azioni di informazione/progettazione/consulenza per la partecipazione delle imprese e dei soggetti scientifici ai bandi di Horizon 2020. In un quadro nel quale gli esiti della partecipazione dell’Italia ai bandi UE sono inferiori al contributo finanziario ad Horizon 2020 (nel VII Programma Quadro a fronte di un contributo del 13,4% il ritorno è stato pari ad 8,8%) le Regioni meridionali hanno performance ancora meno soddisfacenti (6%). E’ dunque opportuno mettere in pista un insieme organico di interventi che possa “accompagnare” i soggetti, che dispongono di potenziale scientifico adeguato, lungo tutta la filiera propositiva e istruttoria: dalla individuazione delle opportunità alla presentazione del progetto. Gli interventi si svilupperanno lungo due direttrici: - attività di informazione/promozione a supporto di tutti i potenziali destinatari, utilizzando gli usuali strumenti promozionali (seminari, giornate di informazione, mailing, ecc.), oltre all’utilizzo dei mezzi di informazione multimediali (portale del PON, social network (twitter, facebook, ecc.); spot televisivi, ecc.; - attività di affiancamento “individualizzato” (assistenza alla redazione e gestione in itinere del progetto, ricerca partner, affiancamento nei contatti con gli uffici della CE, ecc.), che verrà assicurata ad un selezionato numero di potenziali partecipanti. L’importanza di queste attività è testimoniata dal basso tasso di successo delle proposte presentate da ricercatori italiani (13%) a fronte di una media europea del 18%. IT 111 IT 3) Promozione di partenariati Nord/Sud (e/o partenariati transnazionali). L’idea di fondo è quella di creare un incentivo a favore di capifila nazionali o esteri, che coinvolgano soggetti delle Regioni PON nella presentazione di progetti Horizon 2020, nella partecipazione a bandi lanciati nell'ambito delle iniziative di Programmazione Congiunta, iniziative ERA-NET, o programmi ai sensi art. 185 e art. 187 del TFUE. L’incentivo dovrebbe essere parametrato alla partecipazione effettiva dei partner PON ed erogato solo a quei soggetti che risultano vincitori di bandi. Nello sviluppo delle opportune sinergie tra Horizon 2020 e il Programma Operativo, inoltre, quest’ultimo potrà avere impatto sulle cosiddette “azioni a monte”, che mirano a sviluppare le capacità di Ricerca e Innovazione nelle Regioni MS e TR, per supportare gli attori interessati a partecipare ai bandi di Horizon 2020. Si tratta, in questo ambito, di favorire azioni a sostegno dei territori nello sviluppo di una politica di eccellenza scientifica e tecnologica nell’ambito di una S3 di medio termine. Altrettanto importante è il contributo che i Fondi strutturali potranno dare nelle azioni a valle, dei progetti di R&I transnazionali sostenuti da Horizon 2020 i cui risultati ottenuti vengano tradotti in prodotti, processi e servizi innovativi nelle Regioni, contribuendo allo sviluppo economico e all’occupazione qualificata nei territori. 4) Promozione dell’integrazione tra ricercatori di diversi Stati membri. Il PON, con le quote FSE, potrà finanziare stage lunghi (o borse di ricerca) di ricercatori europei appartenenti a primarie istituzioni scientifiche coinvolte in Horizon 2020 presso centri di ricerca pubblici o privati delle Regioni PON. Parimenti potranno essere finanziati stage lunghi di ricercatori operanti presso le Regioni PON presso accreditate strutture di ricerca europee per partecipare a progetti cofinanziati da Horizon 2020. Nell’ottica di favorire una più efficace mobilità transnazionale dei fondamentali saranno attività di raccordo con le azioni Marie Curie che, disposizioni regolamentari, offrono finanziamenti aggiuntivi ai nuovi regionali e nazionali di borse di studio per la formazione nella ricerca e per professionale (Cfr. Programma COFUND) 5) ricercatori, secondo le programmi lo sviluppo Allineamento della normativa Horizon 2020 e Fondi Strutturali. Per agevolare la partecipazione dei soggetti PON ai lavori di Horizon 2020 il MIUR, nell’ambito delle azioni di semplificazione amministrativa, la cui necessità è sempre più evidente, individuerà gli spazi consentiti dai Regolamenti (costi standard, spese forfettarie, ecc.) per rendere più omogenea e semplice la gestione dei progetti, a prescindere dalla fonte di finanziamento e consentire l’eventuale finanziamento (a carico FERS) di progetti, o parti di progetti, valutati eccellenti in ambito Horizon 2020 ma che non sono stati finanziati per carenza di risorse. Molto utile sarà per questa attività, un confronto con i pertinenti uffici della Commissione Europea. IT 112 IT Come già accennato, questo primo set di azioni proposte potrà essere integrato via via che si accumulerà esperienza a riguardo e verranno messe a disposizione best practice. IT 113 IT 9. EX-ANTE CONDITIONALITIES 9.1 Ex-ante conditionalities Information on the assessment of the applicability and the fulfilment of ex-ante conditionalities (optional). Informazioni sulla valutazione sull'ottemperanza alle stesse dell'applicabilità delle condizioni ex ante e Table 24: Applicable ex-ante conditionalities and assessment of their fulfilment Ex-ante conditionality IT Priority axes to which conditionality applies T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO T.01.2 - Research and Innovation infrastructure. The existence of a multi annual plan for budgeting and prioritisation of investments. II - PROGETTI TEMATICI Ex-ante conditionality fulfilled (Yes/No/Partially) Partially II - PROGETTI TEMATICI 114 Yes IT Ex-ante conditionality IT Criteria Criteria fulfilled (Yes/No) T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 1 - A national or regional smart specialisation strategy is in place that: Yes T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 2 - is based on a SWOT or similar analysis to concentrate resources on a limited set of research and innovation priorities; No T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 3 - outlines measures to stimulate private RTD investment; No Reference Explanations Cfr. AdP Cfr. Allegati (SNSI) 115 IT Ex-ante conditionality IT Criteria Criteria fulfilled (Yes/No) T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 4 - contains a monitoring mechanism. No T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 5 - A framework outlining available budgetary resources for research and innovation has been adopted. No T.01.2 - Research and Innovation infrastructure. The existence of a multi annual plan for budgeting and prioritisation of investments. 1 - An indicative multi-annual plan for budgeting and prioritisation of investments linked to Union priorities, and, where appropriate, the European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI) has been adopted. Yes Reference Explanations Cfr. AdP Cfr. Allegati (PNIR) 116 IT 9.2 Description of actions to fulfil ex-ante conditionalities, responsible bodies and timetable Table 25: Actions to fulfil applicable general ex-ante conditionalities General ex-ante conditionality Criteria not fulfilled Actions to be taken Deadline (date) Bodies responsible Actions to be taken Deadline (date) Bodies responsible Table 26: Actions to fulfil applicable thematic ex-ante conditionalities Thematic ex-ante conditionality IT Criteria not fulfilled T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 2 - is based on a SWOT or similar analysis to concentrate resources on a limited set of research and innovation priorities; To be Defined T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 3 - outlines measures to stimulate private RTD investment; To be Defined 117 IT Thematic ex-ante conditionality IT Criteria not fulfilled Actions to be taken T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 4 - contains a monitoring mechanism. To be Defined T.01.1 - Research and innovation: The existence of a national or regional smart specialisation strategy in line with the National Reform Program, to leverage private research and innovation expenditure, which complies with the features of well performing national or regional R&I systems. 5 - A framework outlining available budgetary resources for research and innovation has been adopted. To be Defined 118 Deadline (date) Bodies responsible IT 10. REDUCTION OF ADMINISTRATIVE BURDEN FOR BENEFICIARIES Summary of the assessment of the administrative burden for beneficiaries and, where necessary, the actions planned accompanied by an indicative timeframe to reduce administrative burden. Il tema della semplificazione degli oneri amministrativi (OA) che gravano sui beneficiari si inserisce nell’ambito di un processo più ampio di semplificazione amministrativa, intrapreso a livello europeo a partire dal 2005 nel contesto della rinnovata Strategia di Lisbona. Già in quell’occasione Commissione e Consiglio hanno sancito l’impegno a ridurre gli OA che discendono dalla legislazione Comunitaria invitando gli Stati Membri a fare altrettanto a livello Nazionale. Tale obiettivo è stato introdotto nel 2006 dalla CE, nell’ambito del Programma per legiferare meglio nell’UE e di seguito ribadito nella Comunicazione del 2007 relativa al Programma d’azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Unione Europea. La Commissione successivamente, mediante una modifica al Regolamento Generale, ha inserito le opzioni di semplificazioni dei costi allo scopo di limitare gli oneri informativi per i beneficiari e ridurre i controlli delle amministrazioni. L’impegno è stato ribadito anche per il nuovo ciclo programmatorio 2014-2020, infatti nel febbraio 2012 la Commissione ha presentato un Programma di semplificazione per il quadro finanziario pluriennale, nell’ambito del quale ha delineato i principali elementi di semplificazione per settore d’intervento. Rispetto alle strategie più globali di semplificazione degli OA le iniziative da supportare attraverso i PO si porranno come obiettivo quello di incidere sul segmento specifico dei costi connessi agli obblighi informativi che discendono dalla gestione dei Fondi strutturali, ed agiranno in una logica di complementarietà. Nell’ambito della propria azione amministrativa, il MIUR ha assunto i principi della semplificazione delle norme e delle procedure e della trasparenza quali elementi trasversali all’intero percorso della rinnovata Politica di Coesione promuovendo, in vista della preparazione del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, una specifica attenzione agli impatti dei sistemi di regolazione, di governance e delle procedure della PA nella gestione ed attuazione dei Fondi, considerando anche i possibili impatti sui beneficiari. Sin dalla fase di programmazione 2007-2013 il Ministero ha inteso intervenire in direzione della riduzione degli OA a carico dei beneficiari, per realizzare gli obiettivi della programmazione in maniera più efficace ed efficiente. Alla luce dei possibili margini di miglioramento, si intende tuttavia apportare ulteriori meccanismi di semplificazione, che potranno riguardare: il sistema dei controlli e le regole per l’ammissibilità e la rendicontazione delle spese; il quadro regolamentare e le disposizioni attuative; i sistemi informativi anche in termini di interoperabilità e collegamenti tra amministrazione e soggetti attuatori. Altre semplificazioni sono attese dall’applicazione delle regole previste dal Regolamento UE 1303/2013, in particolare per quanto attiene all’applicazione della regola di IT 119 IT proporzionalità dei controlli (art. 148 Reg UE 1303/2013) e alla riduzione del periodo di conservazione dei documenti giustificativi relativi alle spese sostenute per l’attuazione delle operazioni (art. 140 Reg UE 1303/2013). Un ulteriore ambito su cui il Ministero intende agire per la riduzione degli OA per i beneficiari è l’informatizzazione delle procedure, attraverso il potenziamento degli strumenti di condivisione elettronica in vista di giungere al superamento della trasmissione ed archiviazione cartacea della documentazione e al conseguente abbattimento dei relativi costi. Si tratterà, più nel dettaglio, di intervenire sui sistemi informativi attraverso un arricchimento delle funzionalità e l’implementazione delle informazioni che gli stessi sono in grado di rilevare e conservare, anche allo scopo di consentire il riutilizzo di dati già conferiti”, tenendo conto che il Reg(CE)1303/2013 richiede agli stati membri di garantire entro il 31 dicembre 2015 che tutti gli scambi di informazioni tra beneficiari e AdG, AdC, AdA e OI avvengano attraverso sistemi di scambio elettronico di dati. Il Ministero intende quindi realizzare un sistema in grado di rispondere ai requisiti richiesti per i Sistemi Informativi di gestione e monitoraggio del nuovo ciclo di Programmazione 2014-2020 oltre che completare ed integrare quanto già previsto con riguardo al sistema di trasmissione di tutti i dati che intercorrono tra AdG e beneficiari che sarà interamente telematico - anche perfezionando il sistema informatico di gestione finanziaria e di controllo, al fine di informatizzare ogni rapporto con i beneficiari. Il nuovo sistema consentirà di gestire tutto l’iter procedurale via web oltre che per la fase gestionale anche per tutte le fasi di rendicontazione e controllo, puntando pertanto alla digitalizzazione dei sistemi informativi ed alla gestione telematica del flusso informativo tra le varie Autorità del Programmi, il tutto in un elevato grado di sicurezza del sistema. Sempre in linea con la strategia di riduzione degli OA per i beneficiari e di semplificazione delle procedure gestionali, il Ministero intende procedere nell’ottica di un rafforzamento continuo della standardizzazione e semplificazione dei format comuni per la definizione di Avvisi e per la presentazione delle proposte progettuali da parte dei potenziali beneficiari, il tutto direttamente tramite le succitate procedure telematiche (sistema informativo) e la riduzione della documentazione richiesta ai beneficiari. IT 120 IT 11. HORIZONTAL PRINCIPLES 11.1 Sustainable development Description of specific actions to take into account environmental protection requirements, resource efficiency, climate change mitigation and adaptation, disaster resilience and risk prevention and management, in the selection of operations. Lo sviluppo sostenibile assume un ruolo di primo piano tra gli obiettivi che l’Unione Europea si propone di perseguire. Esso costituisce uno dei tre pilastri su cui si fonda la nuova Strategia 2020, che mette al centro dell’azione dell’Europa e degli Stati membri la promozione di una crescita sostenibile, attraverso l’incentivazione di un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva. A livello di legislazione specifica applicabile alla Programmazione 2014-2020, il Regolamento (UE) n. 1303/2013 sancisce all’art. 8 il principio di sviluppo sostenibile come principio trasversale dei fondi SIE. Lo strumento di cui si è dotata l’Unione europea per la valutazione della sostenibilità ambientale di piani e programmi è la Valutazione Ambientale Strategica, di cui alla Direttiva 2001/42/CE. Il Programma recepisce le indicazioni della Strategia rinnovata dell’UE in materia di Sviluppo Sostenibile che sottolineano l’importanza di un’azione informativa verso i cittadini, in merito alla loro influenza sull’ambiente ed ai vari modi in cui possono operare delle scelte più sostenibili, nella convinzione che il successo nell’invertire le tendenze non virtuose per l’ambiente dipenderà in ampia misura dalla qualità dell’educazione allo sviluppo sostenibile a tutti i livelli di istruzione. A tale fine contemplerà, nell’ambito delle iniziative promosse in ambito RST, anche azioni positive in materia di sviluppo sostenibile, volte alla: • promozione delle tematiche ambientali all’interno delle azioni formative rivolte al mondo della ricerca, con specifico ma non esclusivo riferimento alle iniziative cofinanziate sull’Asse I per il Capitale Umano; • diffusione fra la forza lavoro delle competenze necessarie per operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale e per identificare e prevenire le situazioni di rischio per sé, per gli altri e per l'ambiente. Peraltro si sottolinea che, con riferimento all’accordo interistituzionale MIUR MATMM, nella selezione degli interventi di cui agli Assi I-II si terrà conto anche dei fabbisogni di R&S nelle tematiche ambientali (es. interfaccia delle aree tematiche MIUR con le aree prioritarie MATTM, nello specifico Bioeconomy, Tutela dell’Aria, Tutela delle acque e del suolo, Biodiversità, Sviluppo Sostenibile - Clima - Energia). IT 121 IT 11.2 Equal opportunities and non-discrimination Description of specific actions to promote equal opportunities and prevent discrimination based on sex, racial or ethnic origin, religion or belief, disability, age or sexual orientation during the preparation, design and implementation of the operational programme and in particular in relation to access to funding, taking account of the needs of the various target groups at risk of such discrimination and in particular the requirements for ensuring accessibility for persons with disabilities. Nel quadro della politica di coesione l’Unione Europea mira, in tutte le fasi di attuazione dei fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE), a eliminare le ineguaglianze, a promuovere la parità tra uomini e donne e a integrare l’ottica di genere, nonché a combattere le discriminazioni fondate su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali disabilità, età o orientamento sessuale, con particolare attenzione per l’accessibilità per le persone con disabilità. La strategia del Programma garantirà il rispetto di tali principi nel quadro degli Assi prioritari individuati in tutte le fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del Programma. Con riferimento alla procedura di selezione delle operazioni che verranno finanziate, il Programma Operativo assicurerà in tutte le fasi di selezione delle operazioni il rispetto dei principi orizzontali comunitari. Al fine di garantire una selezione di operazioni in grado di contribuire al perseguimento degli obiettivi e al conseguimento dei risultati, il MIUR adotterà tutte le misure necessarie a prevenire ogni forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione, la disabilità. 11.3 Equality between men and women Description of contribution of the operational programme to the promotion of equality between men and women and, where appropriate, the arrangements to ensure the integration of the gender perspective at operational programme and operation level. La crisi ha acuito le criticità preesistenti relative alla partecipazione femminile al mercato del lavoro non a livello quantitativo, in quanto è aumentato il tasso di occupazione femminile, ma dal punto di vista qualitativo in quanto l’occupazione femminile è più precaria. La definizione delle politiche, la loro traduzione in azioni, l’erogazione dei servizi deve quindi consentire la piena partecipazione delle donne all’istruzione, alla formazione e al lavoro qualificato per valorizzarne il potenziale di crescita individuale e il contributo generale e specifico. Si è puntato in questi anni su alcuni temi fondamentali: la conciliazione tra tempi di lavoro, di vita e di cura (vita-formazione-lavoro); la stabilizzazione della situazione occupazionale; l’accesso ad ambiti professionali e/o mansioni tecniche scientifiche tradizionalmente caratterizzate da segregazione di genere orizzontale (in questo caso formazione e sensibilizzazione); la promozione della cultura delle pari opportunità in azienda. IT 122 IT Il Ministero, cosciente delle criticità che ancora interessano la questione di parità di genere, attraverso questo Programma intende dare continuità e sviluppo alle politiche implementate per la eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione di genere e di sostegno ad un effettiva completa parità nelle opportunità tra uomini e donne. In accordo con quanto proposto dall’Accordo di Partenariato e in linea con le indicazioni di policy dell’Unione europea in materia di parità di genere, nel programma si intenderà adottare in un approccio in cui interventi a sostegno del mainstreaming di genere nelle diverse fasi di attuazione delle politiche si associano ed integrano ad azioni positive rivolte a specifici target femminili. Nel contesto degli obiettivi del Programma in materia di RST e dei relativi interventi che saranno promossi dal MIUR, si punterà anche, con riferimento alle tematiche della parità fra uomini e donne, a: • incentivazione della diffusione ed adozione nelle imprese di iniziative finalizzate alla conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa attraverso interventi di welfare aziendali e la sperimentazione di nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly; • sostegno alla creazione di nuove imprese e/o avvio di lavoro autonomo. Inoltre, ai sensi degli articoli 7 del Reg. (UE) 1303/2013 e 8 del Reg. (UE) 1304/2013, l’Autorità di Gestione garantirà l’assunzione delle pari opportunità e non discriminazione durante le fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione, sia in maniera specifica e diretta, sia in maniera trasversale, garantendo parità di accesso e partecipazione a coloro che sono a rischio di discriminazione per ragioni legate al sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Rispetto alle modalità per garantire l’integrazione della prospettiva di genere, il Programma intende assumere l’uguaglianza tra donne e uomini quale uno dei principi fondamentali da implementare nella selezione delle proposte progettuali. La selezione degli interventi che tengano conto e valorizzino il principio di pari opportunità verrà garantita attraverso: meccanismi premiali; criteri specifici; la presenza di competenze in materia di pari opportunità nelle Commissioni di valutazione e selezione delle proposte progettuali. IT 123 IT 12. SEPARATE ELEMENTS 12.1 Major projects to be implemented during programming period Table 27: List of major projects Project Planned notification/submission date (year, quarter) Planned start of implementation (year, quarter) Planned completion date (year, quarter) Priority Axes / Investment Priorities 12.2 Performance framework of operational programme Table 28: Performance framework by fund and category of region (summary table) Priority axis IT Fund Category of region Indicator or key implementation step Measurement unit, where appropriate Milestone for 2018 M W Final target (2023) T M W T I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO ESF Less developed participants gaining a qualification upon leaving Number 0 0,00 I - INVESTIMENTI IN CAPITALE UMANO ESF Transition participants gaining a qualification upon leaving Number 0 0,00 II - PROGETTI TEMATICI ERDF Less developed Research, Innovation: Private investment matching public support in innovation or R&D projects EUR 0 0,00 II - PROGETTI TEMATICI ERDF Transition Research, Innovation: Private investment matching public support in innovation or R&D EUR 0 0,00 124 IT Priority axis Fund Category of region Indicator or key implementation step Measurement unit, where appropriate Milestone for 2018 M W Final target (2023) T M W T projects III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO ERDF Less developed Open government index n 0 0,00 III - SUPPORTO STRUMENTALE ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO ERDF Transition Open government index n 0 0,00 12.3 Relevant partners involved in preparation of programme Il confronto istituzionale e partenariale ha consentito la definizione delle proposte contenute nel presente Programma Operativo. Il Programma ha tenuto in considerazione le raccomandazioni e le osservazioni presentate dai servizi della Commissione nei documenti condivisi per la stesura dell'Accordo di Partenariato. La preparazione e definizione del Programma si sono realizzate attraverso il confronto con le parti economiche e sociali, le regioni, le amministrazioni centrali interessate alle azioni realizzabili nell’ambito degli Obiettivi specifici individuati per il Programma, le università e gli enti di ricerca, la società civile, gli organismi che rappresentano i diversi interessi sociali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell’inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione. IT 125 IT Documents Document title IT Document type Document date Local reference Commission reference Files Sintesi VEXA PON R&I Report of the ex-ante evaluation 21-lug-2014 Sintesi VEXA PON R&I Strategia di specializzazione intelligente nazionale Documentation on the assessment of the applicability and the fulfilment of ex-ante conditionalities 21-lug-2014 Strategia di specializzazione intelligente nazionale PNIR Documentation on the assessment of the applicability and the fulfilment of ex-ante conditionalities 18-lug-2014 PNIR_tot_18luglio Sent date Sent By PNIR_tot_18luglio_All1 126 IT
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