www.umbriaradio.it 1,10 euro N. 13 Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- Venerdì 4 Aprile 2014 NALE LOCALE ROC l’editoriale il fatto Da Gorizia parlano le Voci di periferia di Elio Bromuri “T utti a Gorizia!” era l’invito rivolto ai direttori e giornalisti dei settimanali cattolici per il convegno nazionale dal 3 al 5 aprile. Noi de La Voce siamo stati nell’impossibilità a partecipare. Ma vogliamo tuttavia notare il senso dell’iniziativa. Intanto segnaliamo che siamo in tanti, i settimanali diffusi in quasi tutte le diocesi italiane, e rappresentiamo “la voce delle periferie”. Contrariamente a quanto avviene per gran pare dell’informazione governata dai centri di potere economico e politico, i settimanali cattolici sono espressione della base della Chiesa, esprimono il sentire del territorio e ne rilanciano la voce. Non per caso molti si chiamano “La voce” di questo o di quel territorio (a Gorizia festeggiano i 50 anni de La voce isontina) e ne rappresentano gli umori e le istanze. Siamo periferia, ma non allo sbando, perché abbiamo un centro di riferimento nella comunità cristiana e una comune ispirazione religiosa: settimanali cattolici di informazione e non riduttivamente settimanali di informazione cattolica. L’essere periferia comporta comunque sempre un riferimento a un centro, altrimenti le periferie stesse diventerebbero autoreferenziali e non potrebbero più avere criteri di confronto. Un altro problema che i settimanali cattolici - e tutti gli altri giornali - devono affrontare in questo periodo di trasformazione dei mezzi della comunicazione è il passaggio dal cartaceo al digitale. Passaggio per il quale cerchiamo insieme di trovare nuovi modelli di comunicazione. La comunicazione d’altra parte è fondamentale compito di un popolo come quello cristiano che vuole annunciare buone notizie, raccogliere la voce di chi non ha voce, rappresentare le ricchezze e le povertà di territori in cui questi giornali sono radicati anche da lunghissimo tempo. Noi ad esempio abbiamo compiuto 60 anni di vita, che andiamo celebrando con iniziative che ci auguriamo suscitino interesse e partecipazione da parte dei lettori e amici. La Laurea honoris causa a Sadayuki Sakakibara apre le porte al dialogo tra Giappone e Ateneo di Perugia Ma altra motivazione per andare a Gorizia sarebbe stata quella di ascoltare le relazioni e i commenti sul tema scelto, di straordinaria attualità: “Europa e confini” a 100 anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale. La relazione di apertura, tanto per fare un esempio è fatta dal vescovo ausiliare di Sarajevo, che tratta della Bosnia Erzegovina cuore dei Balcani, cartina di tornasole dell’Europa. Si evoca la Prima guerra mondiale per ciò che ha rappresentato, di eroico e tragico insieme, in una città come Gorizia che si trova al centro di uno scenario che evoca sangue e lacrime, con milioni di morti; quella guerra che Benedetto XV non esitò a definire “inutile strage”. Tutto ciò invita a ripensare all’Europa con occhi e spirito nuovi, fosse anche solo per onorare quei morti che vi hanno lasciato la vita o gli altri che, tornati dai vari fronti e dalla prigionia, ne rimasero definitivamente segnati; come mio padre, giovanissima recluta scampato per grazia all’orribile macello. DIOCESI PERUGIA 24 ore di preghiera anche contro il sacrilegio 16 CASTELLO Il magistrato antimafia Raffaele Cantone a CaLibro 19 L’Università di Perugia ha messo a punto il progetto di rinnovamento ed è pronta a ripartire con slancio. “Basta con i disfattismi. Ci si salverà solo in sinergia con l’intera città” dice il pro-rettore Fabrizio Figorilli nella sua intervista a “La Voce”. Il 9 aprile la cerimonia ufficiale di apertura dell’anno accademico 5 Parola a... 15 Tempo di Quaresima: mons. Gualtiero Sigismondi suggerisce qualche criterio per verificare se il nostro pentimento è davvero sincero Quaresima 2 Proseguono le riflessioni sul tema della Croce. Questa settimana mons. Nazzareno Marconi esamina i significati delle sue diverse raffigurazioni grafiche DIOCESI ORVIETO I giovani a scuola del “Todo por amor” di M. Speranza 21 Famiglia Si è appena tenuta la “Conferenza sull’infanzia”, ma - denuncia il Forum famiglie - molti Comuni d’Italia ignorano le esigenze dei bambini 3 Società Intervista al nuovo questore di Perugia, Carmelo Gugliotta, che sfata alcuni luoghi comuni, loda la cittadinanza e invita a una collaborazione sempre più stretta 4 AMELIA Al via gli incontri sulla storia locale: i primi 500 anni 22 DIOCESI ASSISI Un altro giovane di Gualdo Tadino va in seminario 24 GUBBIO I capolavori di arte e fede in mostra a Roma e Ferrara 26 LA VOCE FEDE&CULTURA 2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 Il segno della croce conosce diverse varianti grafiche nel corso della storia, tutte con una specifica sottolineatura Da patibolo orrendo a simbolo universale F in dalla lontana preistoria tra ce aveva dato un nuovo significale figure geometriche più at- to a questo simbolo, icona di un testate e usate, la croce è il amore che raggiunge il dono totaterzo simbolo fondamentale, con il le. Sulla croce Gesù dice infatti: cerchio e il punto o centro. Sono i “Tutto è compiuto”, a indicare che segni più semplici da tracciare, non è possibile amare di più che tanto che i bambini cominciano a dando la vita, non solo per i propri disegnare facendo cerchi, punti e amici, ma addirittura per coloro croci e cercando di esprimere con che ti stanno uccidendo. essi il loro moIl simbolo di do di vedere il Proseguono le riflessioni questo amore mondo e di rap- sulla Croce in vista del totale, in cui presentarlo. Il l’umano si traprimo modo di Venerdì santo. scende e l’amoDopo l’approccio artistico re diventa verarappresentare la figura umana della settimana scorsa, mente divino, è è infatti una oggi è la volta di quello stato espresso croce sormon- storico-culturale. con varie forme tata da un cergrafiche, tutte chio. dove i Seguirà quello liturgico ricche di signipunti indicano ficato simboligli occhi e la co. bocca. Forse per Vi sono così questo in tali sequattro tipi gni l’uomo ha riprincipali di conosciuto signicroce. La croce ficati legati alla senza cima, o vita in tutti i suoi Tau, o “a T”, aspetti, dal suo simbolrggia la sorgere al suo morte vinta attramonto. traverso il saL’immagine gracrificio e si rifica della croce collega all’epidice il rapporto sodio biblico dell’uomo con lo del serpente di spazio, anche bronzo posto perché, quando sull’asta da Mol’uomo allarga le sè (Num 21,6braccia per ten9). Il significato 2 tare di toccare il della croce a mondo che lo Tau ha subìto circonda e si alza in piedi per ten- un ulteriore sviluppo nella tradidere meglio lo sguardo verso il zione francescana. San Francesco cielo, il suo corpo traccia una cro- durante la sua vita secolare era lece. Così la croce è da sempre sim- gato alla comunità religiosa di sanbolo sintetico del rapporto dell’uo- t’Antonio eremita, che si occupava mo con la terra e con il cielo, con dell’aiuto ai lebbrosi. I suoi memla vita e con il trascendente. bri usavano portare appesa una croce a Tau, simbolo di sant’Antonio abate ed eremita, raffigurato SIMBOLISMO CRISTIANO Su questa base umana il cristiane- molto spesso con un bastone a T. simo ha rielaborato il simbolismo Per la sua carica simbolica e spiridella croce arricchendolo ulterior- tuale, Francesco utilizzò questo mente a partire dall’esperienza simbolo anche per la sua comunifatta davanti alla croce di Gesù. tà, che lo conserva tuttora. Infatti il Questo patibolo orrendo, come ha significato della croce a Tau in ben mostrato con crudo verismo il questo contesto si ricollega all’ulcinema, riletto con gli occhi della tima lettera dell’alfabeto ebraico, fede diventa segno sintetico di tut- la T, che ha il medesimo significata la fede cristiana e dei valori uni- to dell’Omega dell’alfabeto greco, ovvero il compimento della Parola versali che contiene. Fin dalle origini cristiane si è com- divina, la venuta del Cristo. preso che la morte di Gesù in cro- Essa inoltre è simbolo di salvezza e di elezione poiché dagli esegeti cristiani venne collegata a vari segni di salvezza: il segno fatto sulle porte degli ebrei la notte del passaggio dell’angelo sterminatore, prima dell’Esodo (Es 12,1-28); quello fatto sulla fronte dei salvati nella visione di Ezechiele (Ez 9,4) e infine il “sigillo del Dio vivente” che l’angelo deve imprimere nel giudizio finale sulla fronte dei salvati, descritto nell’Apocalisse (Ap 7,2-3). Con le braccia aperte, Francesco spesso diceva ai suoi fratelli che il loro abito religioso aveva lo stesso aspetto del Tau, riferendosi non tanto all’aspetto formale ma bensì a quello spirituale, ovvero che erano chiamati a comportarsi come testimoni fedeli di un Dio compassionevole. IL TAU FRANCESCANO 3 La simbologia del Tau acquistò un significato ancora più profondo per san Francesco dal momento in cui nel 1215 Innocenzo III promosse una grande riforma della Chiesa cattolica e il Poverello di Assisi poté ascoltare il sermone del Papa in apertura del Concilio Lateranense IV, contenente la stessa esortazione del profeta Ezechiele nell’Antico Testamento: “Siamo chiamati a riformare le nostre vite, a stare alla presenza di Dio come popolo giusto. Dio ci riconoscerà dal segno Tau impresso sulle nostre fronti”. L’anziano Papa, nel riprendere questo simbolo, avrebbe voluto - diceva essere lui stesso quell’uomo “vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco” e passare personalmente per tutta la Chiesa a segnare un Tau sulla fronte delle persone che accettavano di entrare in stato di vera conversione (Innocenzo III, Sermo VI [PL 217, 673678]). Questa immagine simbolica, usata dallo stesso Papa che solo cinque anni prima aveva approvato la nuova comunità di Francesco, venne immediatamente accolta come invito alla conversione. Per questo, grande fu in Francesco l’amore e la fede in questo segno, come ricorda san Bonaventura di Ba- 1 gnoregio nella Vita di san Francesco d’Assisi (Legenda maior, cap. IV, 1079): “... E in realtà il Santo nutriva grande venerazione e affetto per il segno del Tau, lo raccomandava spesso nel parlare e lo scriveva di propria mano sotto le lettere che inviava, come se la sua missione consistesse, secondo il detto del profeta, nel segnare il Tau sulla fronte degli uomini che gemono e piangono, convertendosi sinceramente a Cri4 sto”. LA CROCE CLASSICA Più comune del Tau è la croce classica, con la cima e un braccio traversale, presente nelle forme greca e latina. È quella utilizzata più frequentemente nell’arte cristiana, sia per rappresentare il Cristo crocifisso sia nelle piante delle chiese. La croce greca ha quattro rami eguali e si inscrive nel quadrato e nel cerchio; è la croce idealizzata, rappresentante la natura divina del Cristo. Per questo è spesso impreziosita da gemme e decori, mentre è piuttosto raro che contenga il Crocifisso. La croce latina invece, allungando il ramo verticale secondo le dimensioni dell’uomo crocifisso, si inscrive solitamente nel rettangolo perfetto: 5 somma i due quadrati. Esprime perciò anch’essa equilibrio e armonia che rimandano al Divino, ma più di quella greca è la croce realistica, rappresentante la natura umana del Cristo, che spesso viene ritratto sul patibolo. LA CROCE DI LORENA 1-La Croce Greca:Croce di Sant’ Udabrico, Galleria Nazionale dell’Umbria; 2-La Croce Tau: Scultura di Guido Dettoni della Grazia esposta nella Basilica Superiore di San Francesco di Assisi (foto di E. Campamà); 3-La Croce Ortodossa Crocifissione di Gesù Cristo Scuola di Palekh, inizi del 19° secolo; 4-La Croce di Lorena: Stauroteca Castignano(Ap) 1289; 5La Croce Latina: Crocifisso di Alberto Sotio, Spoleto La croce con la cima e due bracci trasversali viene detta “di Lorena” dallo stemma dei duchi di Angiò, poi divenuti di Lorena. Fu ispirata dalla forma di un reliquiario di un frammento della vera croce in loro possesso, di cui erano devoti. In realtà l’origine di questa croce è orientale e venne utilizzata nelle raffigurazioni del Cristo crocifisso soprattutto in Grecia. Il significato della croce di Lorena è nella rappresentazione nel braccio superiore dell’iscrizione “INRI”: “Gesù di Nazareth, re dei giudei”, ovvero il titulus crucis. Sottolinea perciò simbolicamente il tema della regalità di Cristo. Un regalità che ha come trono un patibolo, una signoria sul mondo che è signoria d’amore e di dono di sé. NELLE ICONE ORTODOSSE La croce con la cima e tre bracci trasversali dal XV secolo venne utilizzata in ambito cattolico come attributo papale, assimilabile al triregno. Essa era già utilizzata nelle icone ortodosse dove il primo braccio era il titulus crucis, il secondo simboleggiava le braccia del Cristo e il terzo braccio, di solito inclinato, rappresentava l’appoggio dei piedi inchiodati. Questo appoggio era inclinato a motivo della tradizione scaturita dalla Sindone. Nell’immagine sindonica infatti una gamba del Cristo sembra più corta dell’altra; da questo particolare nacque la strana tradizione del Cristo claudicante, crocifisso con un sostegno storto. Questa immagine evoca che la bellezza e la perfezione divina rivelata nella croce superano le possibilità ci comprensione umane. “La croce è infatti stoltezza per i giudei e scandalo per i pagani - dice san Paolo - ma per chi crede è potenza di Dio e sapienza di Dio” (1Cor 1,23-24); per questo, inarrivabile e sempre misteriosa per noi. Mons. Nazzareno Marconi LA VOCE ATTUALITÀ VENERDÌ 4 APRILE 2014 FAMIGLIE. Intervento del Forum famiglie sulle politiche attualmente in atto I Comuni “ignorano” i bambini Nonostante la “Conferenza sull’infanzia”, le Amministrazioni locali continuano a fare scelte che colpiscono famiglie e figli È appena finita a Bari la “Conferenza sull’infanzia”, e forse qualche buona idea da lì verrà per politiche a misura di bambino. Però le notizie concrete sull’attenzione reale ai nostri figli si trovano in altre pagine dei giornali. Ad esempio, sulla differenza tra Imu e Tasi. Infatti l’Imu, anche grazie a pressanti richieste del Forum delle associazioni familiari, aveva costruito un meccanismo di custodia delle famiglie con figli, concedendo sulle case di proprietà una detrazione fissa di 200 euro, più un’ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio (fino all’ottavo). Quindi, avevamo detto, “finalmente una tassa che riconosce i carichi familiari”, nonostante le rilevanti obiezioni sull’idea di tassare la casa di residenza come se fosse un bene di lusso. Poi l’Imu è stata cancellata e reintrodotta nella forma della Tasi, nuova imposta comunale. Purtroppo sulla Tasi sta succedendo ciò che avevamo previsto. Nel passaggio dall’Imu alla Tasi, il Governo non ha fissato un obbligo di destinazione per il pagamento delle aliquote maggiorate sulla seconda casa, e così ogni Comune fa come vuole. Sia decidendo la soglia dell’aliquota, sia, soprattutto, scegliendo se dedicare questa cifra a detrazioni per le famiglie con carichi familiari, oppure se concedere le detrazioni solo a partire dal reddito. Il Comune di Milano ha scelto la seconda I l 27 marzo, all’altare della Cattedra della basilica di San Pietro, Papa Francesco ha celebrato la messa per un gruppo di oltre 500 parlamentari italiani. All’omelia, commentando le letture del giorno, ha sottolineato il “lamento di Dio” che non è riuscito a togliere l’idolatria dal cuore del Suo popolo. Questi uomini - ha detto Francesco - non potevano sentire la chiamata del Signore perché “erano tanto, tanto chiusi, lontani dal popolo” mentre “Gesù guarda il popolo e si commuove”, e “va dai poveri, va dagli ammalati, va da tutti, dalle vedove, dai lebbrosi a guarirli”. Sempre riferendosi ai ‘politici’ insensibili, ha aggiunto: “Sì, tutti siamo peccatori. Ma questi erano più che peccatori: il cuore di questa gente, di questo gruppetto, con il tempo si era indurito tanto che era impossibile ascoltare la voce del Signore. E da peccatori sono scivolati, sono diventati corrotti. È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore sì, perché il Signore è misericordioso e ci aspetta tutti. Ma il corrotto è fissato nelle sue cose, e questi erano corrotti. Per ipotesi: si basa solo sul reddito, senza tenere conto del numero di figli. Eppure proprio alla Conferenza sull’infanzia di Bari un intero gruppo di lavoro è stato dedicato al tema della povertà dei bambini; la percentuale di minori sotto la soglia di povertà è infatti tra le più alte d’Europa, e in alcune aree del Paese avere il terzo figlio significa, per una famiglia su due, cadere sotto la soglia di povertà. Inoltre pare che non si adotti nemmeno l’Isee, strumento che tenta di dare equità familiare, ma si richiede il reddito individuale, che peraltro è notoriamente a rischio di evasione/elusione. Stiamo poi parlando di seconde case, e quindi adottare politiche fondate solo sul reddito sembra un po’ contraddittorio, avendo a che fare con famiglie che un po’ di risparmio e di patrimonio sono riuscite ad accumularlo: adottare i carichi familiari come criterio di equità sarebbe molto più appropriato perché, a parità di reddito, un figlio in più “fa la differenza”. Un po’ come la giunta Pizzarotti, a Parma, che ha emesso due tipi di bandi in vista di maggio 2014: uno per i progetti a favore della famiglia, senza finanziamento comunale, l’altro con finanziamenti comunali (fino al 100% se sotto i 1.000 euro) per i progetti di promozione dell’ideologia del gender. A conferma che anche per gli amministratori di Parma la famiglia riconosciuta dalla Costituzione non è considerata meritevole di sostegno, perché tanto il suo mestiere lo fa comunque, e ci si può vivere di rendita, sulla famiglia - che infatti viene osannata, in termini spesso retorici ed enfatici, come il “grande ammortizzatore sociale”. Espressione che denuncia, invece, il fallimento del nostro welfare. I Comuni italiani hanno, di fronte alla Tasi, una grande occasione per dimostrare se l’equità familiare sta a cuore agli amministratori locali. Dispiace che la giunta Marino, a Roma, abbia cancellato le agevolazioni L’omelia del Papa ai parlamentari a messa in San Pietro Peccatori? Sì, ma corrotti no questo si giustificano, perché Gesù, con la sua semplicità ma con la sua forza di Dio, dava loro fastidio. E, passo dopo passo, finiscono per convincersi che dovevano uccidere Gesù. Uno di loro ha detto: ‘È meglio che un uomo muoia per il popolo’”. “Questi uomini - ha proseguito Papa Bergoglio - hanno sbagliato strada. Hanno fatto resistenza alla salvezza di amore del Signore e così sono scivolati da una teologia di fede a una teologia del dovere: ‘Dovete fare questo, questo, questo…’. E Gesù dice loro quell’aggettivo tanto brutto: ‘Ipocriti! Tanti pesi opprimenti legate sulle spalle del popolo. E voi? Nemmeno con un dito li toccate! Ipocriti!’. Hanno rifiutato l’amore del Signore, e questo rifiuto ha fatto sì che loro fossero su una strada che non era quella della dialettica della libertà che offriva il Signore, ma quella della logica della necessità, dove non c’è posto per il Signore. Nella dialettica della libertà c’è il Signore buono, che ci ama, ci ama tanto. Invece, nella logica della necessità non c’è posto per Dio: si deve fare, si deve fare, si deve… Sono diventati comportamentali. Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini. Gesù li chiama ‘sepolcri imbiancati’. Questo è il dolore del Signore, il dolore di Dio, il lamento di Dio”. “Ritornate a me con tutto il cuore” dice Dio nella Scrittura, “perché sono misericordioso e pietoso”. Ma “questi che si giustificano non capiscono la misericordia né la pietà. Invece, quel po- per le rette al nido del terzo figlio. Dispiace che la giunta Pisapia, a Milano, non consideri i carichi familiari un valore di solidarietà, e resti abbarbicata a un vecchio criterio monetario di ricchezza/povertà, su uno dei pochi strumenti di fiscalità locale su cui si può esercitare autonomia. Dispiace che la giunta Pizzarotti, a Parma, dopo aver cancellato il Quoziente Parma, abbia aumentato le rette per i servizi alla prima infanzia. Francamente appare davvero obsoleta e “antica” l’idea che la lotta alla povertà sia individualistica e riguardi solo il reddito: la dimensione familiare della povertà è ampiamente documentata nella letteratura, così come l’importanza delle relazioni familiari come risorsa di resistenza alla povertà (di resilienza, si diceva a Bari). È tempo di riscoprire una concreta alleanza tra politiche familiari e politiche di equità, anziché contrapporle ideologicamente. Perché siamo convinti, come scrivevamo nel 2006, che “i Comuni sono in prima linea” nella lotta contro la povertà delle famiglie. Però devono vederle, le famiglie, come una insostituibile risorsa per la società. E come il primo e irrinunciabile strumento di protezione dei diritti dell’infanzia. E allora, ogni amministratore comunale troverà al proprio fianco le nostre associazioni familiari, per costruire comunità locali family friendly, capaci di essere proprio perché “a misura di famiglia” - anche “a misura di bambino”. C’è tempo per ripensarci: noi siamo pronti al confronto. Francesco Belletti presidente naz. Forum famiglie polo che tanto amava Gesù, aveva bisogno di misericordia e pietà e andava a chiederla al Signore”. “In questa strada della Quaresima - ha concluso - ci farà bene, a tutti noi, pensare a questo invito del Signore all’amore, a questa dialettica della libertà dove c’è l’amore, e domandarci, tutti: ma io sono su questa strada? O ho il pericolo di giustificarmi e andare per un’altra strada? Una strada congiunturale, perché non porta a nessuna promessa. Preghiamo il Signore che ci dia la grazia di andare sempre per la strada della salvezza, di aprirci alla salvezza che viene soltanto da Dio, dalla fede, non da quello che proponevano questi ‘dottori del dovere’ che avevano perso la fede e reggevano il popolo con questa teologia pastorale del dovere. Chiediamo questa grazia: dammi, Signore, la grazia di aprirmi alla tua salvezza. La Quaresima è per questo. Dio ci ama tutti, ci ama tutti! Fare lo sforzo di aprirci: soltanto questo ci chiede: ‘Aprimi la porta. Il resto lo faccio io’. Lasciamo che Lui entri in noi, ci accarezzi e ci dia la salvezza”. 3 ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci Gesù, modello di amore Quando ho letto per le prima volta l’intestazione della Preghiera eucaristica V/C, “Gesù, modello di amore”, ho avuto un moto istintivo di sospetto. Ingiustificato, ma non senza fondamento, finché uno non va oltre l’intestazione della preghiera. “Modello di amore”: di quale amore? Di quello per gli uccelli del cielo e per i gigli dei campi? Di quello che trasuda da una certa troppo diffusa iconografia: un semita truccato da nord-europeo, barba curatissima, testa appena reclinata a destra, occhi languidi, sapienti volute di riccioli a inquadrarne il volto bellissimo? “Tu ci hai donato il tuo Figlio Gesù come fratello e redentore”. Fratello in quanto redentore: il suo amore non è un vago sentimento che consola e lenisce i nostri episodici doloretti a mo’ del cachet del farmacista; il suo amore redime, salva, trasforma, ma soprattutto… è parziale: “amore per i piccoli e i poveri, gli ammalati e gli esclusi”, incapace di chiudersi alle necessità e alle sofferenze dei fratelli. Un amore che per forza endogena si dirige verso chi maggiormente ha bisogno di essere salvato. La sfacciata predilezione ha il suo perché da parte di chi viene prediletto, mentre Colui che predilige - il Padre - ha sempre cura di tutti i Suoi figli. La predilezione sviscerata, spudorata, invincibile riservata agli ultimi forma dunque il nucleo della esemplarità di Gesù nei nostri confronti; come dire che, tra le tante cose che ci insegna, questa è la più importante. Ma noi questo insegnamento… non lo diciamo, ci sembra eccessivo, e per ripararci da questo tsunami che sconvolgerebbe la nostra vita, ricorriamo a formule edulcorate, tipo “l’opzione preferenziale per i poveri”. No, l’operazione deve essere radicale. A noi che, pur essendo ciechi nei confronti dei poveri, ne parliamo con una lucidità presuntuosa, non basta una vista più acuta: per noi ci vogliono occhi nuovi. “Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli”: ci è indispensabile la luce della tua Parola “per confortare gli affaticati e gli oppressi”. Al sentire autentico deve tenere dietro l’impegno concreto: “Fa’ che ci impegnamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti”. Poi, collocando la Chiesa al posto che le compete, cioè al servizio del Regno, l’orizzonte della Preghiera V/C si allarga e abbraccia tutta la vita, con tutte le sue virtù, anche quelle che non hanno mai fatto parte del nostro tradizionale repertorio: “... la tua Chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché tutti gli uomini possano aprirsi alla speranza di un mondo nuovo”. Amen, amen. Vieni, Signore Gesù! LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini LA RIFORMA DELLE PROVINCE Decisamente critico sul disegno di legge per la riforma delle Province è il presidente di quella di Terni, Feliciano Polli, mentre quello di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, ‘renziano’ della prima ora, la ritiene “equa e funzionale ai destini dell’Italia di domani”. Per Polli, invece, la riforma “non comporterà effettivi risparmi di spesa” e non “migliorerà l’efficienza dell’Amministrazione locale”. Guasticchi ha scritto una lettera ai dipendenti dell’ente, giustamente preoccupati, sottolineando che sarà al loro fianco in ogni passaggio per giungere alla “piena sicurezza sul loro futuro lavorativo”. Intanto però la magistratura ha rinviato a giudizio per truffa sei dipendenti della Provincia di Perugia che in orario di lavoro non erano presenti in ufficio. C’era anche chi andava in piscina e chi timbrava il cartellino per colleghi assenti. Da sottolineare che il processo deve ancora cominciare, dopo quattro anni, e che la colpevolezza dei presunti assenteisti è ancora tutta da dimostrare. LA RICETTA MEDICA ORA È ON-LINE La tradizionale “ricetta rossa” rilasciata dal medico di famiglia per esami e medicine sta per sparire, sostituita da un semplice foglietto bianco con alcuni numeri. Si tratta di un codice che sarà letto on-line dal farmacista, negli ambulatori e negli uffici delle Asl. La Regione risparmierà così 300 mila euro all’anno per la stampa dei ricettari. Ma - assicura la Giunta regionale - si potranno anche controllare meglio costi e eventuali sprechi. La sperimentazione è appena cominciata; le ricette rosse dovrebbero scomparire del tutto soltanto a partire dalla fine del 2015. 10 MILIONI PER NON AUTOSUFFICIENTI La Regione, l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e i sindacati dei pensionati hanno firmato un protocollo che si propone di “alleviare quanto più possibile il peso che grava sulle famiglie con persone non autosufficienti, in particolare anziani”. La spesa prevista dalla Regione per il 2014 è di circa 10 milioni di euro. Intanto anche a Perugia arriva il primo Alzheimer Café. Solo in Olanda ce ne sono già 220. Aprirà l’8 aprile prossimo nella residenza protetta di Fontenuovo. Che cos’è? Un luogo accogliente dove i malati e i loro familiari e amici si potranno ritrovare insieme, magari sorseggiando una bibita o un caffè. Più sicurezza con l’aiuto dei cittadini L a vera sicurezza si ha quando c’è anche legalità, e ha bisogno della collaborazione dei cittadini. Lo sottolinea il nuovo questore di Perugia Carmelo Gugliotta in un’intervista a La Voce. “La legalità - spiega - crea sicurezza e benessere e quindi conviene a tutti”. Gugliotta è arrivato a Perugia all’inizio dell’anno da Messina, dopo una carriera in polizia che lo ha visto impegnato con vari ruoli in fronti difficili come quelli della Sicilia e della Calabria. In Umbria - dice - ha trovato cittadini che collaborano attivamente con le forze di polizia, e una rete di associazioni spontanee promotrici di progetti che contribuiscono anche alla tutela della sicurezza. Come si spiegano allora i risultati dell’ultimo rapporto Istat secondo il quale nell’arco di un ventennio (1993-2013) l’Umbria è passata dall’ottavo al terzo posto nella classifica delle regioni italiane sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini? Soltanto gli abitanti di due grandi regioni come Lazio e Lombardia avvertono più alto il rischio di potere essere vittima di attività criminali. E questo anche se, per numero di reati in rapporto alla popolazione, la situazione dell’Umbria è migliore di quella della media nazionale e del centro Italia. Alcune risposte ai dati di questo rapporto vengono dal questore e dal suo capo di gabinetto, Salvatore Barba, da molti anni in servizio a Perugia dopo esperienze a Genova e in Lombardia. La prima considerazione è che gli abitanti dell’Umbria erano abituati ad una vita molto più tranquilla di tante altre realtà. Per cui, anche con livelli di criminalità inferiori alla media italiana, gli umbri si sentono sempre più preoccupati e insicuri. “Si è infatti accentuata - spiega il questore - la differenza tra il livello di sicurezza reale e quello della sicurezza percepita dalle persone. Un senso di insicurezza che deriva anche dalla situazione economica e dalla conseguente preoccupazione delle famiglie”. Paure e timori continua il questore - alimentate anche da certi titoli allarmistici dei giornali. Eppure in provincia di Perugia, con importanti operazioni di polizia come l’operazione “Pitbull”, che ha sgominato un’organizzazione di una quarantina di persone (romeni e albanesi) che svaligiavano case e negozi, negli ultimi FRATI AIUTANO A CATTURARE UN LADRO Caccia al ladro invece a Gualdo Tadino, con i frati che hanno aiutato i carabinieri a fermarlo. Era un ladro italiano, con tanti precedenti, che era entrato nella sacrestia di un convento rubando un portafoglio con 100 euro, poi era scappato in bicicletta. Grazie alla collaborazione dei frati che, scoperto il furto, avevano notato l’insolita presenza di quella bicicletta, i carabinieri poco dopo hanno rintracciato e fermato il “ladro ciclista”. questore cita il caso dell’associazione MappiAmo Perugia, con un sito internet dove i cittadini in gran numero stanno immettendo immagini e segnalazioni delle tante cose che non vanno. Una rete di dati, con relativa mappa, utile agli amministratori pubblici ma anche alla polizia per questioni e fatti riguardanti la sicurezza. Ma sono tante le associazioni spontanee di cittadini, sorte Ci sono poi dati statistici che nei quartieri e in altre realtà, con le alimentano paura e allarme ma che non quali - sottolinea il questore - “vorrei rispecchiano la realtà. A Perugia trovare una intesa ancora maggiore per osserva Barba - ci sono più di 20.000 iniziative specifiche”. Però anche nella studenti universitari e in Umbria sono realtà perugina e umbra ci sono “zone decine di migliaia i turisti, la cui grigie”di interessi diffusi non sempre presenza altera gli indici del rapporto cristallini. Speculazioni immobiliari e tra reati e numero di residenti. Come guadagni da affitti in nero o con nel caso dei morti per droga. Per la sua prestanome per alloggiare persone poco posizione geografica e per la presenza di raccomandabili (ladri, spacciatori, ecc.), tanti giovani Perugia, è una piazza riciclaggio di capitali sporchi da parte di interessante per il mercato degli organizzazioni criminali, usura, stupefacenti. Molte delle vittime della sfruttamento della prostituzione e gioco droga a Perugia e in Umbria d’azzardo. Problemi e situazioni che provengono però da altre regioni, e magistratura e forze di polizia possono affrontare e combattere meglio solo con la collaborazione della gente. Una collaborazione ripete il questore - non soltanto utile ma indispensabile. Che però non è sufficiente se non affiancata dal rispetto delle regole e delle leggi da parte di tutti. Nei comportamenti quotidiani, dal rispetto del Carmelo Gugliotta codice della strada al pagamento delle tasse: perché chi evade danneggia gli altri e, questo nel caso di imprenditori e aziende, contribuisce a falsare quell’indice del opera in concorrenza sleale nelle attività rapporto tra morti e abitanti. Per economiche. Perciò la questura è stroncare questo mercato la questura, impegnata con tante iniziative anche oltre che a combattere con successo nelle scuole per fare capire che con il spacciatori e trafficanti di droga, rispetto della legalità la società è interviene con fogli di via per i loro migliore. Gugliotta assicura che ci sono clienti. Provvedimenti che impediscono mezzi e uomini sufficienti per garantire loro di tornare a Perugia per tre anni, la sicurezza in provincia di Perugia, ma riducendo la richiesta di droga sulla che una riorganizzazione della spesa in piazza perugina. I risultati già ci sono: questo settore è possibile eliminando nell’ultimo anno si è ridotto il numero anche alcuni presidi sul territorio per di overdosi anche mortali e, soprattutto, utilizzare meglio le forze disponibili. trafficanti e spacciatori hanno avvertito Auspica anche una giustizia più rapida, che il clima a Perugia e in Umbria sta e soprattutto una “pena certa e subito” cambiando e che la loro attività è perché un garantismo talvolta eccessivo, diventata più rischiosa. Il lavoro della nei fatti, non aiuta la gente onesta. Temi questura e delle altre forze di polizia sta questi che saranno anche oggetto infatti producendo risultati positivi dell’incontro che il card. Gualtiero anche grazie alla collaborazione della Bassetti avrà con gli uomini e donne gente. Associazioni e cittadini della polizia il 6 maggio in questura a sottolinea Gugliotta - “stanno Perugia. collaborando in modo intelligente con Enzo Ferrini segnalazioni utili e appropriate”. Il tre mesi i furti si sono dimezzati. L’auto della polizia che passa tra la gente spiega ancora il questore - aumenta la “percezione della sicurezza” nei cittadini, ma per la tutela della sicurezza reale è invece molto più efficace il lavoro quotidiano e nascosto dei tanti poliziotti in borghese. Intervista al nuovo questore di Perugia Carmelo Gugliotta: “La legalità conviene a tutti”. Il 6 maggio il card. Bassetti incontrerà poliziotti e poliziotte ELEZIONI. Cosa succede nei vari schieramenti DROGA: CONTROLLI NELLE SCUOLE Agenti e cani poliziotto nelle scuole di Perugia e Terni a caccia di droga. Interventi che sono stati richiesti e concordati con i prèsidi anche nell’ambito di campagne per l’educazione alla legalità. A Terni nei bagni e fuori dalle finestre delle aule sono state sequestrate una ventina di dosi di hashish e marijuana. A Perugia (tre le scuole controllate) in una aiuola un cane ha scoperto uno “spinello”. Soddisfatto il questore di Perugia per il consenso e la collaborazione degli studenti e dei loro docenti. VENERDÌ 4 APRILE 2014 Agone politico in subbuglio Numerini, il candidato centrista C andidature, passi indietro clamorosi, spaccature praticamente insanabili: in una settimana è successo di tutto nell’agone politico umbro, in particolare perugino. Corrado Zaganelli, il candidato del centrodestra ritenuto autorevole per correre da sindaco a Perugia, ha rinunciato perché ha percepito che l’appoggio della coalizione era più formale che reale. Sono seguiti giorni di consultazioni e di confusione alla ricerca disperata di un candidato finché, mercoledì sera, il nome che ha messo d’accordo tutti, Andrea Romizi, è stato annunciato con un comunicato congiunto di Catia Polidori Fi, Franco Asciutti Ncd e Marco Squarta FdI, nel quale aprono a ogni possibile sostegno definendo “importante l’apporto programmatico e personale della lista capeggiata da Otello Numerini e di ogni altro movimento, lista o partito che vogliano unirsi per il bene di Perugia”. Nel frattempo il Movimento 5 stelle ha presentato il proprio candidato per guidare palazzo dei Priori: è Cristina Rosetti, l’avvocato del Movimento difesa del cittadino. La sua squadra è composta da 32 persone, con 20 uomini e 12 donne. La Rossetti ha spiegato l’avvicinamento a Grillo “perché è l’unico che dice in maniera assolutamente ironica e sferzante tante verità da sempre note a tutti e che condivido appieno. E perché è il primo a dare finalmente voce a una massa disaggregata di persone”. Intanto anima il dibattito politico il sondaggio, commissionato da Forza Italia e realizzato da Swg il 18 marzo, secondo cui ci sarebbe sicuramente il ballottaggio a Perugia visto che le opposizioni potrebbero raggiungere il 49,5% con il movimento di Grillo posizionato al 26%, alcuni punti in percentuale in più del centrodestra (stimato al 23%), molto diviso. Non è che il Pd possa vantare una grande compattezza, visto che il consenso ottenuto dall’ex senatrice Anna Fioroni, attorno al 40 per cento, nelle primarie del Pd nella sfida con Wladimiro Boccali, ha alimentato tante voci, anche incontrollate, su una presunta volontà della Fioroni, smentita poi seccamente, di candidarsi addirittura con il centrodestra. Nel marasma della candidature non va dimenticato un fattore: la diminuzione del numero dei consiglieri. Ad esempio, a Perugia, i rappresentanti eletti passeranno da 40 a 32. E quindi i candidati dovranno ottenere molti voti per avere un posto in Consiglio, con 19 consiglieri in seno alla maggioranza e 13 all’opposizione. Andrà anche considerato che gli otto assessori verranno nominati e quindi, se eletti in Consiglio, lasceranno il posto ai candidati consiglieri che non ce l’hanno fatta. E. Q. VENERDÌ 4 APRILE 2014 ❖ REGIONE Approvato bilancio di previsione Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato il bilancio di previsione, ultimo atto della manovra finanziaria per il 2014. Il documento ha ottenuto il voto positivo della maggioranza di centrosinistra, quello contrario dell’opposizione di centrodestra e l’astensione del consigliere Goracci (Comunista umbro). L’Aula di Palazzo Cesaroni ha anche approvato, all’unanimità, un’ordine del giorno a firma Chiacchieroni e Locchi (Pd) che chiede di utilizzare i fondi strutturali per il finanziamento LA VOCE ACCADE IN UMBRIA degli interventi di ricostruzione degli edifici scolastici e dei beni culturali danneggiati dal sisma del dicembre 2009. Le risorse disponibili per il 2014 ammontano a 2 miliardi 569 milioni di euro, al netto delle partite di giro e delle operazioni straordinarie. Oltre alle spese per il personale e per il funzionamento dell’ente (ridotte complessivamente di 14 milioni di euro) le principali voci del bilancio sono la protezione socio-sanitaria (1miliardo 752milioni), economia – industria – turismo cultura - commercio (170milioni 567mila euro), viabilità – trasporti - infrastrutture (167milioni 191mila euro), edilizia – opere pubbliche – ambiente (89 milioni 291 mila), relazioni istituzionali (24 milioni 168 mila). ❖ FORMAZIONE Bando Creativity camp per idee giovani È stato pubblicato il bando della seconda edizione di “Creativity Camp”, il progetto promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”) e dalla Regione Umbria che, finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2007-2013, premia le migliori idee d’impresa innovative dei giovani con un periodo di formazione gratuita e borse di mobilità all’estero. Lo scorso anno, per la prima edizione, erano pervenuti all’Aur 5 oltre settanta progetti. Il bando è aperto anche quest’anno ai giovani dai 20 ai 35 anni di età, residenti o domiciliati in Umbria. L’avviso pubblico per partecipare a “Creativity Camp” 2014 è disponibile sul sito internet dell’Agenzia Umbria Ricerche (www.aur-umbria.it). La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 18 luglio prossimo. Nei “Camp” si alterneranno azioni di orientamento e di riflessione sulle motivazioni personali e sulle proprie attitudini, attività formative per passare dall’idea all’impresa, con il coinvolgimento e la partecipazione di importanti imprenditori umbri, investitori ed esperti di creatività. UNIVERSITÀ. Intervista al pro-rettore Figorilli Ateneo e città, avanti insieme M ercoledì prossimo, 9 aprile, sarà qualche contrattempo dell’ultima ora, inaugurato l’anno accademico sarà nominato nei primi giorni della prosdell’Università degli studi di Pe- sima settimana e avrà il compito di riverugia. È un ateneo nuovo quello che si dere tutta la struttura amministrativa e appresta a prendere il suo avvio ufficiale. adeguarla alle nuove esigenze universiNuovo nella leadership, con il tarie”. rettore Franco Moriconi inseAltro punto messo a segno daldiatosi ad ottobre, e i suoi 28 la nuova governance la Prodelegati. Nuovo nell’organizgrammazione triennale 2013zazione e nell’amministrazio2015 dell’Università, richiesta ne, con l’attivazione dei Dipardirettamente dal Ministero e timenti a partire dal 1° gennaio volta a sancire le linee d’indiscorso in sostituzione delle farizzo dello Studium su ricerca, coltà, e la piena attuazione dei didattica, personale, studencambiamenti voluti dalla riforti… “La grande sfida che ci Fabrizio Figorilli ma Gelmini. Nuovo nelle inaspetta – dice Figorilli – sta nel tenzioni e negli obiettivi che fatto che dagli obiettivi che ci puntano tutti al rilancio dello “La visione porremo e da come li raggiunStudium quale luogo di cultu- di Perugia geremo dipenderà il nostro fura, approfondimento, ricerca e turo. Le valutazioni dell’Anvur, innovazione a misura dello come città la nuova Agenzia di valutaziostudente, della città e del universitaria ne del sistema universitario e mondo del lavoro. Eppure Fadi ricerca, saranno determibrizio Figorilli, pro-rettore e sta tornando nanti per la distribuzione deldocente di Diritto amministra- alla ribalta. Il le risorse governative. Se fallitivo al dipartimento di Giuri- percorso non remo, saremo penalizzati. Orsprudenza, consiglia cautela mai tutti siamo sottoposti a vanell’usare il termine “novità”. è facile, ma il lutazione”. La volontà, l’impegno e lo sta- disfattismo tus mentale ci sono, ma la straLa squadra di lavoro, comunda del cambiamento è appena non aiuta” que, c’è ed è affiatata e deteriniziata e si prospetta lunga. minata “a colmare gli anni di “Di sicuro – spiega Figorilli – c’è che ab- ritardo. Tutto quello che stiamo facendo biamo atteso questo 9 aprile per presen- era nel nostro programma elettorale”. tarci con tutti gli organi e gli adempi- Come due punti cari al rettore Moriconi: menti imposti dalla riforma Gelmini in- la sinergia con la città e l’impegno nella sediati e completati. Ad oggi, manca sol- comunicazione. “La visione di Perugia tanto il direttore generale che, tranne come città universitaria – sottolinea Fi- C irca 10 milioni di euro per le politiche regionali per il sostegno alla non-autosufficienza: è la spesa prevista, per il 2014, dal protocollo d’intesa relativo agli “Interventi del Piano regionale integrato per la nonautosufficienza (Prina) 2013-2014” sottoscritto il 31 marzo a palazzo Donini dalla Presidenza della Regione Umbria, da un rappresentante dell’Anci Umbria, e dai segretari regionali dei sindacati pensionati Oliviero Capuccini (Spi Cgil), Giorgio Menghini (Fnp Cisl) e Roberto Tortoioli (Uilp). Il finanziamento del Prina era atteso da tempo, ma per Luciano Viscioletti, presidente Acradu, e Pasquale Caracciolo, presidente emerito Acradu, è una notizia solo in parte positiva. La firma del protocollo non è una buona notizia? “La bella notizia è che sono disponibili per il 2014 circa 10 milioni di euro, il che vuol dire che le risorse economiche non mancano, se queste vengono spese bene ed equamente. La brutta notizia, invece, riguarda il metodo, perché una materia come la non-autosufficienza avrebbe richiesto il doveroso e più proficuo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Ma, come abbiamo avuto modo di denunciare più volte, in Umbria continua largamente a essere deficitaria LA CERIMONIA Il Ministro Giannini all’inaugurazione dell’AA I l 9 aprile, alle ore 11, nell’aula magna di palazzo Murena a Perugia sarà inaugurato l’anno accademico 2013-2014. La cerimonia sarà aperta dalla relazione del magnifico rettore Franco Moriconi; interverrà il rappresentante del personale Tab e quello degli studenti. Prolusione di Caterina Petrillo “Le infrastrutture di ricerca internazionali”. Interverrà il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini. Verranno consegnati gli attestati al merito scientifico ai dottori Diego Perugini ed Enrico Tiacci. La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta alle ore 9 dalla messa celebrata dal card. Gualtiero Bassetti nella chiesa dell’Università. gorilli – sta tornando alla ribalta. Ci siamo già incontrati con il Comune, l’Accademia di belle arti, il Conservatorio, l’Università per Stranieri e la Scuola di lingue estere dell’Esercito per progettare un discorso comune sulla città che significhi Per anziani e disabili le risorse pubbliche ci sono, manca il dialogo La Regione finanzia il Prina (Piano per la nonautosufficienza) con 10 milioni di euro. Bene, ma l’Acradu denuncia vecchi metodi e mancanza di una visione di “welfare comunitario fondato su una vera sussidiarietà” la visione di un welfare comunitario fondato sulla vera sussidiarietà. E non va assolutamente bene”. Cosa rimproverate alla Regione? “Non bastano gli strumenti tradizionali, quelli adottati negli anni ’80, per concertare con le rappresentanze della società civile le decisioni da prendere. E ci dispiace che questo sia accaduto dopo l’incontro del 28 gennaio scorso con l’assessore regionale al Welfare Carla Casciari e il direttore regionale della Sanità Emilio Duca: ci era stato assicurato che, in tema di politiche socio-sanitarie, a differenza del passato, sarebbero stati coinvolti tutti i soggetti interessati”. Come Acradu avevate posto anche il problema delle rette… “Ancor più ci dispiace che questo protocollo sia stato firmato dopo che abbiamo inviato una lettera alla presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini, che detiene la delega per la Sanità, nella quale facevamo presenti le questioni più urgenti da esaminare: la differenzazione della retta giornaliera per gli anziani ospiti delle Residenze protette, l’adozione dello Svandi come strumento di classificazione delle patologie per i disabili, l’adeguamento Istat delle tariffe, ferme al 2008, relative agli anziani non autosufficienti e ai disabili. Il protocollo appena firmato, tra l’altro, prevede la definizione della partecipazione dei familiari degli ospiti delle strutture residenziali attraverso un apposito Atto d’indirizzo regionale, ma senza il coinvolgimento della nostra associazione che rappresenta l’80% della residenzialità regionale per anziani e disabili”. Studenti nella biblioteca di Giurisprudenza anche servizi per gli studenti, agevolazioni nei trasporti, biblioteche e disponibilità di nuovi spazi di aggregazione. Le Segreterie, ad esempio, stanno già tornando nei vari dipartimenti”. Sul fronte comunicazione, l’idea è quella di aprire lo Studium alla modernità, informando su ciò che si fa e promuovendo l’ateneo. “Basti pensare – dice il pro-rettore – alla Bacheca d’ateneo o all’enorme sforzo che si è fatto, dopo almeno 6-7 anni, sul fronte Orientamento per farci conoscere davvero dalle scuole, organizzando incontri, lezioni e iniziative aperte ai maturandi. Basta con la cattiva pubblicità che ha investito Perugia in questi anni - conclude - e che, al fianco della crisi e della grande offerta di atenei, ha portato al calo degli iscritti di cui tanto si è parlato. Il percorso non è facile, ma il pessimismo e il disfattismo non aiutano, perché o ci salviamo insieme o affondiamo insieme”. Laura Lana Tutto da rifare, dunque? “Del protocollo d’intesa condividiamo quanto riguarda l’impegno affinché l’anziano non autosufficiente e la persona affetta da disabilità venga il più possibile assistita al proprio domicilio. Riteniamo però indispensabile che i loro bisogni vengano considerati nella loro interezza, rendendo attivo e dinamico il sistema di rete sanitaria e sociosanitaria”. Cosa vorreste in più? “Per dare risposte appropriate alle famiglie devono essere gestiti diversamente e realmente assicurati l’assistenza domiciliare, le strutture semi-residenziali diurne e le strutture residenziali per i ricoveri di sollievo”. La vostra richiesta alla Regione? “Che venga attivato un Tavolo regionale permanente comune, con rispettivi Tavoli territoriali, ove, insieme ai sindacati e le altre associazioni che hanno a cuore la tutela dei diritti dei cittadini, si possa aprire un confronto. Questi temi interessano migliaia di famiglie del nostro territorio, con persone disabili e non autosufficienti, e molte strutture, in gran parte no-profit come quelle associate nell’Acradu, che intendono assicurare servizi qualificati ai cittadini e garantire un lavoro certo e tutelato a migliaia di lavoratori”. M. R. V. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 6 L’Ac regionale in assemblea a Cannaiola di Trevi. Eletti i nuovi responsabili regionali e poi, nel pomeriggio una tavola rotonda sul rapporto tra Ac e Uffici pastorali. Diotallevi: c’è la tendenza a clericalizzare i laici VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA DELEGAZIONE REGIONALE A conclusione della Assemblea regionale Ac sono stati comunicati i risultati delle votazioni per la nuova Delegazione Regionale che è così composta: delegato regionale Mauro Stella, diocesi di Orvieto-Todi; incaricati regionali adulti Veronica Rossi, diocesi di Perugia-Città della Pieve e Lorenzo Spinosi, diocesi di Foligno; incaricato regionale giovani Luca Mechelli, diocesi di Terni-Narni-Amelia; incaricato regionale ACR Giacomo Antonelli, diocesi di Terni-Narni-Amelia. Ad essi si aggiungeranno il segretario e l’amministratore nominati dal delegato regionale D omenica 30 marzo a Cannaiola di Trevi si è tenuta l’Assemblea regionale dell’Azione cattolica umbra, ultimo atto del lungo cammino assembleare iniziato a ottobre 2013 con le assemblee parrocchiali e poi quelle diocesane. Riunirsi in assemblea è per l’Ac non solo il momento in cui eleggere democraticamente i propri rappresentanti ai diversi livelli in cui essa opera, ma soprattutto occasione per stare insieme, condividere e confrontare le scelte, i cammini, le necessità delle proprie realtà. La giornata è iniziata con la messa vissuta insieme alla comunità parrocchiale di Cannaiola. Stefano Sereni, delegato regionale uscente, ha aperto l’assemblea ringraziando l’Ac che gli ha permesso di superare i suoi limiti vivendo il suo servizio da “tifoso e contadino”: tifoso perché ha creduto sempre nella proposta associativa e si è prodigato per farla crescere e contadino perché ha imparato la pazienza dell’attendere il maturare dei frutti. La delegazione regionale, ha continuato Sereni, come collegamento tra le diverse realtà diocesane, ha operato Sereni, delegato uscente: è importante avere cura delle relazioni, dell’interiorità di ciascuno e della formazione secondo le indicazioni, le necessità e le scelte delle diocesi, secondo il principio di sussidiarietà e solidarietà. Essendo una regione piccola ma molto variegata, c’è il rischio di voler creare “una superdiocesi” piuttosto che accompagnare, a volte anche con fatica, le piccole realtà parrocchiali in un servizio mirato e capillare sul territorio che è proprio dell’Azione cattolica. Per evitare tale rischio, ha aggiunto, bisogna tornare all’essenziale e lavorare più sulle relazioni che sulle ‘cose da fare’, affinchè gli adulti tornino a essere punti di riferimento per le giovani generazioni e ci sia un maggior senso di responsabilità e di servizio che si manifesti, non solo in ambito ecclesiale, ma soprattutto in ambito sociale dove ciascuno è chiamato a vivere la testimonianza con la propria vita e il proprio operato. Su questa scia anche Gigi Borgiani, segretario nazionale Ac, che ha ricordato come l’Azione cattolica non è e non deve essere solo un apparato organizzativo, ma un corpo organico che si prende cura delle relazioni, dell’interiorità di ciascuno e della formazione, intesa non come tecnicismo ma come accompagnamento nella crescita e maturazione di sé e del proprio ruolo nella società. Nel pomeriggio c’è stato il confronto sul tema “Ac e Uffici pastorali, un rapporto non sempre facile” introdotto da Luca Diotallevi, professore di sociologia presso l’Università Roma Tre e aderente di Ac, al quale sono stati invitati a partecipare tutti i direttori degli Uffici pastorali delle diocesi umbre. L’analisi della situazione pastorale, non solo umbra, non è molto rosea in quanto si vive un’ipertrofia della Pastorale che tende a sostituire i laici nelle loro specifiche funzioni e a clericalizzarli all’interno delle strutture della Chiesa. In questi ultimi anni la Chiesa ha cercato più visibilità perdendo però rilevanza sociale. A detta del professor Diotallevi cinque sono le condizioni per un cambiamento di rotta: un discernimento capace di farci uscire dalle sacrestie e vivere nel mondo; una lotta contro la mercantilizzazione del sacro, salvando il senso della trascendenza e dei sacramenti; il coinvolgimento della “carne” nella sequela con un allenamento all’ascesi; il fare insieme perché da soli non si può e lo stare nelle istituzioni della Chiesa da laici, cioè poco e umilmente perché l’essenziale non sta dentro la Chiesa ma sta fuori! Veronica Rossi LA VOCE CULTURA VENERDÌ 4 APRILE 2014 MONTEFALCO. Dal 5 aprile al 4 maggio in mostra alla chiesa-museo di San Francesco la preziosa missiva e una “Madonna con Bambino” dei Musei Vaticani Angelico, Gozzoli e la Lettera T orna a Montefalco, da dove partì nel 1452, la lettera autografa di Benozzo Gozzoli, artista fiorentino al quale si deve la decorazione della chiesa - museo di San Francesco ubicata nell’antico centro umbro. La Lettera verrà esposta dal 5 aprile al 4 maggio presso la stessa chiesa - museo insieme alla “Madonna col Bambino fra San Domenico e Santa Caterina d’Alessandria” (tempera e oro su tavola 1435 ca.) del Beato Angelico (1395-1455), maestro del Gozzoli, in prestito dai Musei Vaticani (Pinacoteca). L’esposizione dell’antico documento nell’ambito della mostra dal titolo “Benozzo Gozzoli e Montefalco. Dal Maestro Beato Angelico alla committenza” (inaugurazione venerdì 4 aprile ore 17), fa seguito al recente acquisto dello stesso da parte del Comune, reso possibile grazie al progetto di territorio “Montefalco nel cuore” e al protocollo d’intesa tra lo stesso Comune e alcune associazioni del territorio. All’arcivescovo di Spoleto - Norcia Renato Boccardo si deve invece il prestito dell’opera dell’Angelico. La missiva, datata 27 giugno 1452, venne inviata da Benozzo da Montefalco, a Michele di Felice Brancacci, per comunicare l’impossibilità di lasciare Montefalco, perché impegnato nel completamento del ciclo di affreschi nella chiesa di San Francesco. Tali affreschi sono quelli che fanno parte degli episodi della vita del Santo assisano, commissionati da un colto committente, il teologo e predicatore fra’ Ja- Particolare della firma “Madonna col Bambino”, Angelico Foto © Musei Vaticani, Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, tutti i diritti riservati copo da Montefalco dell’ordine dei Frati Minori. In uno degli episodi Gozzoli ritrae san Francesco che benedice la città di Montefalco. La rinuncia di Benozzo all’onore di un incarico a Firenze richiesto da parte di una delle famiglie più prestigiose del suo tempo, per completare l’opera iniziata a Montefalco, rappresenta un attestato d’amore dell’artista per questo territorio. L’acquisto della Lettera da parte del Comune è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di varie associazioni e realtà imprenditoriali locali (Associazione Montefalco in arte, Accademia per la storia l’Arte e la cultura, Consorzio tutela vini Montefalco, Associazione Strada del Sagrantino, Arnaldo Caprai Gruppo tessile e Arnaldo Caprai Soc. Agricola S.r.l.) e alla vendita del braccialetto “Montefalco nel MOSTRA. L’Umbria diventa “sensazionale” davanti all’obiettivo di Steve McCurry La mostra all’ex-Fatebenefratelli L’ Umbria raccontata dalle immagini di un grande fotografo. È questo il leitmotiv che caratterizza “Sensational Umbria”, la mostra che il fotografo statunitense Steve McCurry ha realizzato nella nostra I regione e che è stata inaugurata nei locali appena restaurati dell’ex ospedale Fatebenefratelli e a palazzo Penna a Perugia. Grazie a una grande sensibilità artistica, McCurry ha saputo raccontare genti e paesi, paesaggi e tradizioni di una regione piccola, ma della quale ha saputo cogliere ed evidenziare la straordinarietà e le diverse peculiarità. Le cento immagini, perlopiù inedite (a cui ne sono state aggiunte 22 dall’archivio personale di McCurry) sono suddivise in sette grandi temi, che a loro volta diventano itinerari che portano il visitatore a riscoprire la regione in modo nuovo. Il percorso ci porta alla scoperta di tradizioni come il Cuore”, realizzato da Cruciani Spa, e il contributo della Unicredit, istituto bancario che ha voluto premiare il progetto. La Lettera era stata alienata dalla casa d’aste Minerva Auctions di Roma ad un privato e dichiarata dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Lazio di interesse storico e passibile di acquisizione al patrimonio pubblico in via di prelazione (parere confermato dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e dal ministero per i Beni e le attività culturali direzione generale per gli archivi, che ha rinunciato all’esercizio della prelazione in favore del Comune di Montefalco). La mostra è promossa dal Comune di Montefalco in collaborazione con la Regione Umbria e l’Arcidiocesi Spoleto Norcia ed è organizzata da Sistema Museo. Manuela Acito Mercato delle Gaite, le Infiorate di Spello, scorci di città come Perugia, Norcia, Todi, paesaggi verdi, al tramonto, il gregge al pascolo, le ricamatrici all’aperto nel centro di Panicale, botteghe di norcineria e l’immancabile patrimonio d’arte dei nostri musei e delle nostre chiese, i volti delle persone. Particolare attenzione è stata dedicata all’originale allestimento espositivo, realizzato personalmente da McCurry: le foto sono tutte disposte sul pavimento, “incorniciate” all’interno di strutture in ferro zincato (a basso impatto ambientale), così da essere sollevate di pochi centimetri e retroilluminate in un ambiente per il resto quasi completamente buio. Foto-icona, nonché testimonial della mostra, è una giovane di Bevagna, Veronica Corvellini, ritratta con il costume delle Gaite. McCurry ha deciso di devolvere per un’attività solidale (restauro di un’opera d’arte umbra) parte degli introiti sui ticket della mostra e del catalogo. L’esposizione è anche l’occasione per visionare gli spazi recuperati del complesso dell’ex ospedale Fatebenefratelli. Lo stabile, acquistato dal Comune di Perugia, dalla fine degli anni ’90, con il contributo della Regione, è stato infatti oggetto di recupero edilizio per la realizzazione di una residenza per studenti; negli ultimi anni si è provveduto al recupero di parte del piano terra e dell’interrato dove sarà ospitata anche la Fonoteca regionale e dove soso stati realizzati degli spazi espositivi. Info www.sensationalumbria.eu. M. A. TEMPLARI. Il nuovo ciclo di incontri a San Bevignate l 18 marzo, settimo centenario della morte sul rogo a Parigi di Jacques de Molay, gran maestro dell’Ordine del Tempio, (meglio noti come Templari) che avvenne appunto il 18 marzo 1314, sono ripresi a Perugia gli incontri sulla “Storia dei Templari raccontata a San Bevignate”. Al primo appuntamento, agli altri dignitari temche si è svolto nel complesso di plari. Un’assoluzione seSan Bevignate, ha partecipato la guita a un processo, avnota esperta Barbara Frale, atvenuto nel 1308, che li tualmente ricercatrice e officiale vedeva condannati per dell’Archivio segreto vaticano. eresia, sodomia e idolaQuello della Frale era il primo di tria. Nel documento - ha una serie di cinque appuntamenti spiegato Frale - si legge - che, fino a maggio, verranno predi come, a seguito delsieduti da studiosi in materia sofl’interrogatorio eseguito fermandosi su diversi aspetti della da papa Clemente V e dai storia dei Templari - nell’ambito di suoi plenipotenziari, il San Bevignate un programma organizzato dal gran maestro e i suoi fuComune e curato dalla storica perono assolti e riammessi rugina del Medioevo Sonia Merli. ai sacramenti. Oltre 300 persone hanno seguito con inteIl programma, promosso con il contributo resse l’intervento della Frale, che ha parladella Regione Umbria, il patrocinio del Seto della cosiddetta “pergamena di Chinon”, nato della Repubblica, dell’Università di il documento che rappresenta l’atto finale Perugia, della direzione regionale per i Bedi assoluzione concessa dai cardinali di pani culturali dell’Umbria, dell’arcidiocesi di pa Clemente V al gran maestro de Molay e Perugia, della Delegazione Fai di Perugia e La storia dell’Ordine della Deputazione di storia patria per l’Umbria, è poi proseguito il 1° aprile con Tommaso di Carpegna Falconieri. Docente di Storia medievale all’Università di Urbino spiega la Merli - Carpegna Falconieri sta concentrando i propri interessi sull’“uso politico del Medioevo” nel mondo contemporaneo. Quello che prevale nell’opinione e nella percezione comune è, infatti, un Medioevo mitico, immaginario, talvolta volutamente mistificato, utilizzato come una sorta di contenitore da cui estrarre modelli, esempi e identità. E nel caso dei Templari, serve per cercare nel passato l’origine di presunti misteri”. Il 15 aprile sarà la volta di Jean-Claude Marie Vigueur, professore di Storia medievale all’Università di Roma Tre, al quale spetterà il compito di analizzare e di smitizzare il concetto della cavalleria e del vivere more nobilium (secondo l’usanza dei nobi- 7 BREVI ❖ MARSCIANO I dieci anni del Museo del laterizio e delle terracotte Il Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte compie dieci anni. Il compleanno sarà festeggiato con una due giorni di iniziative sabato 5 e domenica 6 aprile. L’esposizione raccoglie una collezione di terrecotte, laterizi e fischietti in terracotta, oltre ai reperti provenienti da una tomba etrusca del IV sec. a.C., rinvenuta nel territorio di Villanova e a una Madonna in trono con Bambino e con gli angeli, San Silvestro e San Rocco di ambito del Pinturicchio, databile intorno al 1500. Sabato 5 aprile alla sala A. Capitini, alle ore 16.30, incontro in Municipio aperto dai saluti istituzionali di Alfio Todini, sindaco di Marsciano, Gianfranco Chiacchieroni, consigliere regionale e Sandro Vitali, sindaco di Spello, il comune capofila di “Terre e Musei dell’Umbria”, circuito museale al quale aderisce anche Marsciano. Seguiranno gli interventi, tra gli altri, di Renato Covino, curatore della sezione dedicata al laterizio, Giulio Busti e Franco Cocchi, curatori della sezione delle terrecotte, Francesco Gabellone, del Cnr-Ibam di Lecce che ha realizzato il progetto sulla fruizione multimediale del museo. Valentina Bonomi, assessore alla Cultura del Comune di Marsciano, illustrerà quelle che sono le prospettive future del museo. Alle ore 18.30 visita guidata del Museo e alle ore 19 presso la sala V. Vallerani, il brindisi con il taglio della torta e un buffet a cura dei giovani che partecipano al corso di operatore della ristorazione organizzato dal Cnosfap (Centro nazionale opere salesiane - formazione e aggiornamento professionale). Domenica 6 “Giornata del fornaciaio”, con un’esibizione di questo mestiere a cura del maestro Luigi Bernasconi che si terrà presso la fornace di Compignano a partire dalle ore 10. ❖ BOSCO SAN FRANCESCO Visite guidate con il direttore Tutti i sabati alle ore 15.30 e le domeniche alle ore 11, da aprile a settembre riprende nel Bosco di San Francesco ad Assisi il ciclo di “Visite con il direttore”, organizzate dal Fai – Fondo ambiente italiano. Sarà di nuovo possibile partecipare a coinvolgenti visite guidate che vedranno Luca Chiarini, Property Manager del Bosco, accompagnare i visitatori in uno speciale tour alla scoperta di tre diversi percorsi - naturalistico, storico-artistico e spirituale – con particolari approfondimenti sulla manutenzione e la tutela di questo luogo. Al termine della visita sarà allestita inoltre una degustazione di prodotti genuini: olio, sciroppo di cedro, mieli e marmellate. La manifestazione è inserita nel calendario degli “Eventi nei Beni del Fai 2014” e sarà resa possibile grazie a Barclays, che per la prima volta è a fianco del Fai in questo importante progetto, Pirelli e Cedral Tassoni. Ingresso Adulti: euro 7; Bambini (4-14 anni) e iscritti Fai: euro 5. Per informazioni: [email protected], www.fondoambiente.it li) nelle città comunali dell’Italia centrosettentrionale tra il XIII e XIV secolo rispetto al modello ideale proposto dalla letteratura con il ciclo bretone-carolingio e con i poemi eroico-cavallereschi che avevano per protagonisti i crociati, il Goffredo di Buglione della Gerusalemme liberata in testa. A Gaetano Curzi, professore di Storia dell’arte medievale all’Università di Chieti Pescara, il 29 aprile spetterà invece il compito di parlare dei Templari come committenti non soltanto di fortezze in Terra Santa, ma anche di un numero enorme di “precettorie”, sorta di aziende agricole provviste di cappelle riccamente affrescate, che erano alla base di un capillare sistema insediativo diffuso in tutta Europa. Chiuderà il ciclo il 13 maggio Chiara Frugoni, che già in passato ha affrontato la questione dei Templari e di Bevignate, il “santo / non santo” a cui fu dedicata fin dalla metà del Duecento la chiesa perugina, ma che per la circostanza terrà una relazione dal titolo “Diabolus in nebecula. Il diavolo è nei dettagli”. Tutti gli appuntamenti sono alle ore 18. M. A. LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 VENERDÌ 4 APRILE 2014 Tema era il matrimonio, tra citazioni bibliche e osservazioni tratte dalla vita quotidiana PAPA FRANCESCO. Le catechesi sui sacramenti L’immagine di Dio P apa Francesco all’udienza genegno della reciprocità e della comuniorale di mercoledì ha proseguito il ne di vita piena e definitiva. Quando un ciclo di catechesi sui sacramenti uomo, una donna celebrano il sacraparlando del matrimonio. “Questo samento del matrimonio Dio, per così dicramento - ha detto - ci conduce nel re, si rispecchia in essi: imprime in locuore del disegno di Dio, che è un diro i propri lineamenti e il carattere insegno di alleanza con il Suo delebile del Suo amore. popolo, con tutti noi, un diIl matrimonio è l’icona dell’asegno di comunione. All’ini- “L’immagine di more di Dio con noi. Anche zio del libro della Genesi, il Dio è la coppia Dio infatti è comunione. Le primo libro della Bibbia, a tre Persone del Padre, del Ficoronamento del racconto matrimoniale, è glio e dello Spirito santo vivodella creazione si dice: ‘Dio l’uomo e la donna, no da sempre e per sempre in creò l’uomo a sua immagiunità perfetta, ed è proprio ne; a immagine di Dio lo tutti e due. questo il mistero del matricreò: maschio e femmina li Non soltanto il monio: Dio fa dei due sposi creò… Per questo l’uomo la- maschio, l’uomo, una sola esistenza. scerà suo padre e sua madre La Bibbia è forte, dice: ‘Una e si unirà a sua moglie, e i non soltanto la sola carne’. Così intima è l’udue saranno un’unica carne’ donna, no: tutti nione dell’uomo e la donna (Gen 1,27; 2,24)”. nel matrimonio. Ed è proprio A braccio ha proseguito: e due” questo il mistero del matri“L’immagine di Dio è la copmonio: è l’amore di Dio che si pia matrimoniale, è l’uomo e la donna, rispecchia nel matrimonio, nella coptutti e due. Non soltanto il maschio, pia che decide di vivere insieme. E per l’uomo, non soltanto la donna, no: tutquesto l’uomo lascia la sua casa, la cati e due. E questa è l’immagine di Dio; sa dei suoi genitori e va a vivere con l’amore, l’alleanza di Dio con noi è lì, è sua moglie e si unisce tanto fortemenrappresentata in quell’alleanza fra l’uote a lei, che diventano, dice la Bibbia, mo e la donna. E questo è molto bello, una sola carne. Non sono due”. è molto bello! Siamo creati per amare, “San Paolo nella Lettera agli Efesini come riflesso di Dio e del Suo amore. E ha proseguito - mette in risalto che nenell’unione coniugale l’uomo e la dongli sposi cristiani si riflette un mistero na realizzano questa vocazione nel segrande: il rapporto instaurato da Cri- Commento alla liturgia della Domenica sto con la Chiesa, un rapporto nuziale (Ef 5,21-33). La Chiesa è la sposa di Cristo. Questo significa che il matrimonio risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione (cfr Gaudium et spes, 48; Familiaris consortio, 56). È una consacrazione. L’uomo e la donna sono consacrati per il loro amore, per amore. Gli sposi infatti, in forza del sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa, continuando a donare la vita per lei, nella fedeltà e nel servizio”. A braccio ha poi aggiunto: “Il vero legame è sempre con il Signore. Quando la famiglia prega, il legame si mantie- C’ ... anziché “vedere per credere”. È ciò che ci chiede Gesù nel momento in cui risuscita l’amico Lazzaro rivolge poi ai discepoli dicendo loro che Lazzaro si è addormentato, tant’è vero che inizialmente non lo capiscono. Sperano anzi che il normale sonno aiuti Lazzaro a ristabilirsi. Il Maestro allora chiarisce ai della Domenica discepoli che l’amico è morto, e PRIMA LETTURA continua con Dal libro del profeta Ezechiele 37,12-14 un’affermazione SALMO RESPONSORIALE che sembra non adatta a quel Salmo 129 particolare SECONDA LETTURA momento: “Sono Dalla Lettera di Paolo ai Romani 8,8-11 contento per voi di non essere stato VANGELO là, affinché voi Dal Vangelo secondo Giovanni 11,1-45 crediate” (11,15). LA PAROLA V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A “FIRMATO” Famiglia Vangelo Credere per vedere è un comportamento particolare da parte di Gesù nel Vangelo di questa domenica. Lazzaro, suo amico, è malato e Marta e Maria, le sorelle, lo mandano a chiamare. Notiamo come questo atteggiamento sia comune anche al nostro modo di rapportarci con Dio. È legittimo affidarci al Signore nei momenti difficili: è Lui la nostra roccia e la nostra forza. Appresa la notizia della malattia di Lazzaro, Gesù non corre immediatamente da lui ma “rimase per due giorni nel luogo dove si trovava” (Gv 11,6). Si Ancora una volta Gesù utilizza un linguaggio che i discepoli non comprendono nell’immediato. Arrivato a Betania, il Signore viene accolto prima da Marta e poi da Maria che, pur in momenti diversi, gli si rivolgono con le stesse parole: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!” (11,21.32). Le sorelle di Lazzaro non sono senza fede; anzi, Marta confessa che “qualunque cosa [Gesù] chiederà a Dio, gliela concederà” (11,23). Ecco allora che il Signore le promette per Lazzaro la resurrezione. “So che resusciterà nell’ultimo giorno” aggiunge Marta. Parlare di vita eterna non è né semplice né tantomeno scontato. Maria e i giudei che la stavano consolando piangono, e tutto questo commuove Gesù. Mentre però gli altri si disperano perché tutto sembra finito e senza speranza, Gesù invece si commuove, cioè soffre umanamente per il distacco di un amico, di un discepolo amato, pur in una prospettiva di vita eterna. Quanto è importante la vicinanza del Signore nel dolore! Non crediamo in un Dio che ci SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI CRITTOCRUCIVERBA Sistema nello schema una lettera per casella in modo da ottenere orizzontalmente 9 parole, ognuna delle quali è contenuta nel Vangelo di questa domenica. A numero uguale corrisponde sempre lettera uguale. A lavoro ultimato, leggendo ordinatamente nelle caselle dal bordo colorato, troverai la frase-chiave del Vangelo (3, 5, 2, 4; l’ultima parola è accentata). (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) ne. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte. Uno prega con l’altro. È vero che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà, tante, no? Che il lavoro, che i soldi non bastano, che i bambini hanno problemi... tante difficoltà. E tante volte il marito, la moglie, diventano un po’ nervosi e litigano fra loro. O no? Litigano! Sempre, sempre è così: sempre si litiga nel matrimonio. Anche, alcune volte, volano i piatti. Voi ridete, ma è la verità! Ma non dobbiamo diventare tristi per questo. La condizione umana è così. Ma il segreto è che l’amore è più forte di quando si litiga. E per questo io consiglio agli sposi, sempre, di non finire la giornata in cui hanno litigato senza fare la pace. Sempre!”. G esù disse loro: “Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo”. Perciò i discepoli gli dissero: “Signore, se egli dorme, sarà salvo”. Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto, e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!”... Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; e anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà”. evita le sofferenze, ma in un Dio che ci tiene per mano e le affronta con noi. In questo testo si rivela particolarmente l’umanità di Gesù; lo vediamo infatti “amare” Lazzaro e le sue sorelle, “commuoversi” e “turbarsi” quando vede la disperazione dei familiari e dei conoscenti, “piangere” davanti alla morte dell’amico. Nella prova ci stringiamo a Lui che ha condiviso in tutto - eccetto il peccato - la nostra condizione umana, e con la risurrezione, dopo la croce, ha attraversato la morte, ovvero ne ha fatto esperienza. Quante volte, soprattutto in un lutto, “le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo, simile alla grossa pietra rotolata all’ingresso del sepolcro di Cristo, vogliono aprirsi per esprimere il De profundis, il A cura di Michela Massaro SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DEL NUMERO PRECEDENTE: grido, il pianto dell’ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la nostra voce... E chi può ascoltare il nostro lamento, se non ancora Tu, o Dio della vita e della morte?” (Paolo VI, omelia ai funerali di Aldo Moro). Gesù si reca al sepolcro di Lazzaro e chiede che la pietra che chiude la grotta venga rimossa, ma Marta si oppone: “Manda già cattivo odore, è lì da quattro giorni” (Gv 11,39). Anche se ha affermato poco prima che Gesù è il Cristo, davanti alla realtà umana sembra fermarsi, come se vedesse ogni speranza perduta. Ma il Signore le risponde: “Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?” (11,40). Potremmo prendere questa affermazione come una possibile chiave di lettura del testo. Se crediamo possiamo vedere la “gloria di Dio”, ovvero il suo manifestarsi in una vita capace di superare la morte. Occorre credere per vedere, non vedere per credere. Non si rivela, infatti, questa gloria di Dio soprattutto nel giorno di Pasqua quando, mentre tutto sembrava perduto e finito, il Signore risorge dalla morte? La fede di Marta è condizione necessaria per capire la resurrezione di Lazzaro, così come la nostra fede è indispensabile per riconoscere il Cristo risorto. Silvia Reali Alessandro Pacchioni LA VOCE CHIESA&RELIGIONE VENERDÌ 4 APRILE 2014 9 BREVI DA S. MARTA Spunti dalle omelie mattutine di Papa Francesco nella cappella di casa Santa Marta. Testi completi su www.vatican.va, sezione “Meditazioni quotidiane”. Venerdì 28 marzo Dio ci aspetta a casa Giovanni Paolo II Piazza San Pietro durante il Concistoro pubblico per la canonizzazione Giovanni XXIII Doppia gioia per la Chiesa L’ immagine scelta per la canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li fissa entrambi con uno sguardo buono e sereno, mentre reggono la croce di Cristo, il famoso pastorale che fu per primo di Paolo VI. Sono ritratti insieme due Pontefici molto diversi per storia, provenienza ecclesiale, indole e carattere, che verranno fatti santi da Papa Francesco in una giornata che si preannuncia storica per la Chiesa cattolica. Alla cerimonia in San Pietro domenica 27 aprile si attendono, infatti, centinaia di migliaia di persone: dall’Italia, da Bergamo in particolare, diocesi natia di Roncalli, ma poi naturalmente dalla Polonia dove Wojtyla è giustamente venerato per il suo ruolo non solo ecclesiale ma anche storico (la “caduta del Muro” e l’uscita dalla dittatura comunista). Nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la cerimonia, il 31 marzo, il vicario del Papa per Roma, card. Agostino Vallini, ha parlato di “grande attenzione e gioia in tutto il mondo” per questi due “Vescovi di Roma” che diventano santi insieme. Di Attese centinaia di migliaia di fedeli il 27 aprile a Roma per la canonizzazione in simultanea di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II Giovanni XXIII ha ricordato la forza interiore serena e la “particolare ispirazione divina” che lo ha spinto a indire il Concilio Vaticano II, che purtroppo non ha fatto a tempo a vedere concluso. Di Giovanni Paolo II ha richiamato il “coraggio indomito” e il grande servizio alla Chiesa di Roma, della quale ha visitato quasi tutte le parrocchie. A Roma e a Bergamo Le due città e diocesi più coinvolte in questa canonizzazione, Roma e Bergamo, hanno presentato le proprie iniziative. Per la Capitale sono stati annunciati un incontro di preparazione per i giovani martedì 22 aprile nella basilica di San Giovanni in Laterano e una “notte bianca di preghiera” sabato 26 (dalle ore 21, previsti i confessori) in una de- 27 APRILE. La cerimonia non richiederà “pass” e sarà trasmessa su tutti i social network N iente biglietti o “pass” il 27 aprile. Per quella che è stata definita una “festa della santità”, un “grande evento spirituale” per onorare “due giganti della fede”, la partecipazione dei fedeli sarà libera: non sono previsti biglietti o particolari permessi di accesso. Chi vorrà partecipare dovrà arrivare presto, perché si prevedono alcune centinaia di migliaia di persone, e piazza San Pietro e via Conciliazione potrebbero riempirsi fin dalla prima mattina. C’è la possibilità che alla cerimonia sia presente anche il Papa emerito Benedetto XVI, ha detto padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana. Diversi gruppi vocali (Cappella Sistina, Vicariato, Cracovia e altre) daranno vita a una sorta di “corale multipla” che accompagnerà il rito. Sono previsti oltre 1.000 tra cardinali e vescovi e 5.000 preti concelebranti, insieme a migliaia tra Capi di Stato, diplomatici, politici, autorità varie. La mattina di lunedì 28 aprile verrà celebrata in San Pietro una messa di ringraziamento presieduta dal card. Angelo Comastri. L’evento della doppia canonizzazione porterà una grossa novità sul piano comunicativo. Su internet sarà cina di chiese del centro. Ne ha parlato, oltre al card. Vallini, anche mons. Walter Insero, incaricato per le comunicazioni del Vicariato. La diocesi di Bergamo, come ha invece spiegato il segretario generale, mons. Giulio Dellavite, realizzerà alcune opere-segno di carità in memoria sia del “proprio Papa Giovanni XXIII” sia di Giovanni Paolo II, stanziando cifre considerevoli. Si tratta di una scuola edile ad Haiti (800 mila euro), il supporto alla parrocchia di Shengjin in Albania (600 mila euro) per una nuova chiesa e centro pastorale, una casa di accoglienza per poveri a Bergamo (600 mila euro e 300 mila all’anno per la gestione), il sostegno al fondo “Famiglialavoro” (600 mila euro), la nascita di un secondo fondo “Famiglia-casa” (3 milioni di euro in due anni), il tutto finanziato dalle donazioni e vendendo immobili di proprietà. Infine verranno istituite borse di studio per giovani 18-35enni. Per dare il buon esempio, ai preti bergamaschi il vescovo, mons. Francesco Beschi, ha chiesto di devolvere una loro mensilità. Luigi Crimella inglese www.2popesaints.org, un’applicazione sia per Android sia per Ios intitolata “Santo subito” in varie lingue; e ancora potenziamento dei siti già esistenti (ad esempio, su Facebook “PapaGiovanniPaoloII”, su La Homepage di www.2papisanti.org Twitter “santowojtyla”, su YouTube “adminkarol”, il portale in 7 lingue www.karolprobabilmente la cerimonia sacra wojtyla.org, ecc.). I mass media più “social” e “2.0” che si possa tradizionali, stampa, radio e tv, immaginare. Come ha spiegato saranno comunque presenti in padre Lombardi, per l’occasione massa. Sono già registrati oltre 400 scendono in campo tutti i “social” giornalisti di testate di tutto il più amati a livello mondiale: mondo e si allestirà uno speciale Twitter, Facebook, YouTube, “media center” nell’atrio dell’aula Instagram, Storify, un sito ufficiale Paolo VI, che potrà ospitare curato dall’università Lumsa centinaia di operatori. www.2papisanti.org, con versione CARITAS. Il 37° Convegno nazionale (31 marzo - 3 aprile) La Carità al tavolo delle decisioni S i è chiuso ieri, giovedì 3, a Cagliari il 37° Convegno nazionale delle Caritas diocesane. Il presidente di Caritas italiana, mons. Giuseppe Merisi, ha chiesto “un pronto avvio del nuovo Programma europeo sui beni essenziali (Feamd) e della promozione di un’Alleanza contro la povertà, che già dallo scorso anno si è costituita per affermare la necessità di una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta”. Per rispondere alle nuove sfide lanciate dalla povertà “non ci si può concentrare - ha sostenuto Chiara Giaccardi, docente di Sociologia dei processi culturali all’Università Cattolica di Milano - solo sull’efficientizzazione, ovvero sul taglio delle spese e riorganizzazione delle presta- zioni, come avviene a livello istituzionale. È necessario saper innovare investendo nella ricca pluralità di forme sociali che stanno tra il singolo individuo e i grandi apparati (sistemici, economici, burocratici). Va rinnovato, uscendo dal meccanismo astratto della tassazione, il legame di solidarietà che sta alla base del vincolo di protezione sociale. Solo a partire dal basso, da esperienze locali, può partire una reale innovazione”. “Non tutti nella comunità cristiana - ha detto chiaro e tondo mons. Arrigo Miglio, vescovo di Cagliari - hanno compreso il senso dell’impegno della Caritas. Per troppa gente la parola caritas, carità, è ancora intesa in senso riduttivo, emarginata, perché non deve sedere al tavolo L’intervento della Giaccardi (Foto F.M.Carloni) dove si fanno i progetti. Casomai interviene dopo, per riparare ai guasti che sono stati provocati da piani redatti in assenza della solidarietà e della carità”. Ma “la carità, la Caritas è chiamata a sedere al tavolo dei progetti perché conosce la persona per la quale devono essere pensati progetti economici, politici, sociali e culturali”. In riferimento alla prima lettura (Osea 14) Papa Francesco ha detto: “Forse quando sentiamo la parola che ci invita alla conversione: ‘Convertitevi!’, ci suona un po’ forte perché ci dice di cambiare la vita, è vero”. Ma dentro la parola conversione c’è proprio “questa nostalgia amorevole di Dio”. È la parola appassionata di un “Padre che dice al figlio: torna, torna, è ora di tornare a casa! Soltanto con questa parola possiamo passare tante ore di preghiera”. Nel Vangelo, la parabola del figlio prodigo fa capire chi “è nostro Padre: il Dio che ci aspetta sempre”. Qualcuno potrebbe dire: “Ma padre, io ho tanti peccati, non so se Lui sarà contento!”. La risposta di Bergoglio: “Provaci! Se tu vuoi conoscere la tenerezza di questo Padre, va’ da Lui e prova. Poi mi racconti!”. Perché “il Dio che ci aspetta è anche il Dio che perdona, il Dio della misericordia. Lui non si stanca di perdonare; siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono. Ma Lui non si stanca: settanta volte sette! Sempre! Avanti con il perdono!”. Lunedì 31 marzo Guidati dalle promesse Il Signore, ha sottolineato il Vescovo di Roma, non ha mai detto a nessuno di andare, di agire, senza prima avergli fatto una promessa. Questo “è il nostro destino: camminare nell’ottica delle promesse, certi che diventeranno realtà. È bello leggere il capitolo 11 della Lettera agli Ebrei, dove si racconta il cammino del popolo di Dio verso le promesse: come questa gente amava tanto queste promesse e le cercava anche con il martirio. Sapeva che il Signore era fedele. La speranza non delude mai”. Tuttavia, “ne abbiamo tanti, di cristiani fermi. Hanno una speranza debole. Sì, credono che c’è il Cielo, ma non lo cercano. Seguono i comandamenti, compiono i precetti, tutto, tutto, ma sono fermi. E il Signore non può trarre lievito da loro per far crescere il Suo popolo. E questo è un problema: i fermi. Poi ci sono altri, quelli che sbagliano la strada”. Ma il problema “non è sbagliare strada, il problema è non tornare quando ci si accorge che si è sbagliato”. E poi “c’è un altro gruppo che è più pericoloso, perché si inganna da se stesso”. Sono “quelli che camminano ma non fanno strada. Sono i cristiani erranti: girano, girano come se la vita fosse un turismo esistenziale, senza meta, senza prendere le promesse sul serio... Invece il Signore ci chiede di non fermarci, di non sbagliare strada e di non girare per la vita. Ci chiede di guardare alle promesse, di andare avanti con le promesse”. Martedì 1° aprile Accidia e formalismo Sul tema degli intralci al cammino dei cristiani, Francesco è tornato anche martedì: “Penso - ha detto - a tanti cristiani, tanti cattolici: sì, sono cattolici ma senza entusiasmo, anche amareggiati!... È la malattia dell’accidia, dell’accidia dei cristiani. Questo atteggiamento che è paralizzante dello zelo apostolico, che fa dei cristiani persone ferme, tranquille, ma non nel buon senso della parola: che non si preoccupano di uscire per dare l’annuncio del Vangelo. Persone anestetizzate”. Nel Vangelo del giorno, il Papa ha inoltre individuato il peccato del formalismo: “Cristiani che non lasciano posto alla grazia di Dio. La vita cristiana, la vita di questa gente è avere tutti i documenti in regola, tutti gli attestati. Cristiani ipocriti, come questi. Soltanto interessavano loro le formalità. Era sabato? No, non si possono fare miracoli il sabato, la grazia di Dio non può lavorare il sabato. Chiudono la porta alla grazia di Dio. Ne abbiamo tanti nella Chiesa: ne abbiamo tanti!”. Queste, ha soggiunto, sono tentazioni che vengono, “ma dobbiamo conoscerle per difenderci”. Davanti a queste due tentazioni, davanti “a quell’ospedale da campo lì, che era simbolo della Chiesa”, davanti a “tanta gente ferita”, Gesù usa “le due parole cristiane: ‘Vuoi guarire? Non peccare più’. Ma prima lo guarisce. Prima lo guarì, poi ‘non peccare più’. Parole dette con tenerezza, con amore. E questa è la strada cristiana, la strada dello zelo apostolico”. LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 10 VENERDÌ 4 APRILE 2014 ❖ STATI UNITI ❖ SENEGAL ❖ RADIO VATICANA La Lampedusa d’America Caritas: segnali di pace Digitalizzato l’archivio “Questa messa è per i più di 6.000 morti alla sola frontiera di Nogales, 11 milioni di persone senza documenti in attesa di futuro, 30.000 bambini senza genitori che fuggono”. Li ha ricordati il card. Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston, a una celebrazione tenutasi il 1° aprile nel deserto di Nogales, in Arizona, in onore delle migliaia di emigranti centroamericani morti durante il loro “viaggio doloroso” nel tentativo di raggiungere gli Usa. Alla fine della marcia di preghiera, il vescovo ausiliare di Seattle, mons. Eusebio L. Elizondo Almaguer, ha affermato che “la frontiera fra Stati Uniti e Messico è la nostra Lampedusa”. (Fides) Nella combattuta regione senegalese del Casamance “non siamo mai stati così vicini alla soluzione del conflitto”. L’abbé Fulgence Coly, responsabile della Caritas locale, non nasconde le speranze che sia vicino un momento di svolta per questa guerra dimenticata, che dura ormai dal 1982. “Meno tensioni non significano certo la fine del conflitto” tra l’esercito regolare e i guerriglieri autonomisti del Movimento delle forze democratiche della Casamance (Mfdc), ammette il religioso, ma “la situazione generale è migliore. Sono diminuite le estorsioni sulle strade” e da dopo l’insediamento, nel 2012, del presidente Macky Sall, si avverte “una particolare attenzione alla regione”. 23.207 avvenimenti documentati in 37 mila file. Sono i numeri de “La voce dei Papi”, la digitalizzazione dell’archivio sonoro della Radio vaticana, presentata martedì. Da Pio XI in poi, “i Papi rimangono presenti tra noi innanzitutto spiritualmente, ma anche con la loro voce”, ha sottolineato padre Federico Lombardi, direttore generale della Radio. “Conservazione e fruibilità sono le condizioni da perseguire”, ha detto Sandro Piervenanzi, direttore tecnico dell’emittente della Santa Sede, spiegando i processi di digitalizzazione. “La conservazione - ha proseguito - nei moderni sistemi di archiviazione digitale è legata non soltanto al ciclo di vita del supporto hardware, come in passato, ma anche alla tecnologia utilizzata a livello software”. Dal momento che questi fattori oggi sono in continua evoluzione, un archivio, una volta realizzato, “non può solo essere aggiornato ma va costantemente mantenuto e migrato”. Quanto alla fruibilità online, il sistema utilizza un data-base “che correla i file audio e quelli di testo consentendo la documentazione degli avvenimenti rispetto al Pontefice, alla cronologia, al luogo e a contenuti descrittivi più ampi definiti dall’utente”. Cattolici di Terra Santa L e parrocchie cattoliche di Terra Santa fanno parte di un’unica diocesi che si estende su tre aree geopolitiche: Israele (17 parrocchie), Territori palestinesi (15), Giordania (35). Caritas Gerusalemme è responsabile principalmente delle parrocchie di Palestina. Sono comunità grandi o piccole, che abbracciano le diverse tradizioni della Chiesa cattolica, non solo quindi quella di rito latino ma anche le varie espressioni della Chiesa cattolica di rito orientale: maronita, grecomelchita, armena, siriana, caldea. “Caritas Gerusalemme scrivono - sta passando giorni dolorosi. Facciamo del nostro meglio per raggiungere il maggior numero di persone possibile, ma non abbiamo alcun reddito stabile”. Da sinistra: centro di ascolto Caritas a Gerusalemme (Città Vecchia), Centro medicale Caritas di Aboud (foto di Katie Orlinsky-Caritas 2010) Cristiani da non dimenticare “L’ Umbria con i cristiani dimenticati della Terra Santa” era il titolo dell’incontro tenutosi a Perugia mercoledì, 2 aprile, con il direttore della Caritas di Gerusalemme, padre Raed Abusahlia. Scopo era presentare il progetto “Gemellaggi e pellegrinaggi” lanciato dalla Caritas di Gerusalemme per venire incontro ai cristiani di Terra Santa, ond’evitare che emigrino in massa in cerca di migliori fortune. Alla conferenza stampa erano presenti anche Marco Vinicio Guasticchi e Flavio Lotti, rispettivamente presidente e direttore del Coordinamento nazionale enti Presentato a Perugia il progetto locali per la pace di Caritas Gerusalemme per e i diritti umani, creare gemellaggi tra le che ha organizzato parrocchie cattoliche di Terra l’evento, e padre Santa e le diocesi italiane Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento di per contribuire al processo di Assisi. L’incontro con padre pace. In concreto, si tratta delle Abusahlia, in qualche modo 15 parrocchie cristianopreparatorio alla visita di Papa palestinesi che sorgono nel Francesco in Terra Santa il 24territorio compreso tra Gaza e 26 maggio prossimi, ha Gerusalemme. Il “Progetto di rafforzato i legami di gemellaggio e pellegrinaggio” si collaborazione della nostra rivolge però non alla sola regione con gli strati più Umbria ma all’intera Chiesa disagiati della popolazione di italiana, e consta dei seguenti Terra Santa, sia per offrire punti. Si propone anzitutto un sostegno di tipo economico sia gemellaggio di ciascuna delle 15 parrocchie palestinesi con una diocesi del nostro Paese; a fare da tramite sarà l’ufficio Caritas o l’ufficio Pellegrinaggi della diocesi interessata, mentre farà da “facilitatore” la Caritas di Gerusalemme. Quest’ultima si impegna a fornire alla Caritas italiana un rapporto annuale sulle necessità più urgenti, in particolare relative a scuola, povertà, anziani, disoccupati, malati, disabili. Il suggerimento è di organizzare ogni anno in Italia una raccolta di offerte per le parrocchie di Terra Santa; il denaro confluirà in un Fondo speciale di ogni Caritas parrocchiale palestinese. Ogni Programma del viaggio del Papa in Terra Santa U n viaggio che ha il suo centro nell’incontro con il Patriarca greco-ortodosso Bartolomeo di Costantinopoli e i responsabili delle Chiese di Gerusalemme, a 50 anni dallo storico abbraccio tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora di Costantinopoli a Gerusalemme. Ut unum sint, recita il motto di questo pellegrinaggio di Papa Francesco, che non a caso esprime anche nel logo il desiderio di unità: l’abbraccio tra san Pietro e sant’Andrea: san Pietro patrono della Chiesa di Roma, sant’Andrea di quella di Costantinopoli. Il programma del viaggio del Pa- L’incontro tra PaoloVI e Atenagora pa in Giordania, Palestina e Israele (24-26 maggio) è stato diffuso il 27 marzo a Gerusalemme e illustrato dal Patriarca Fouad Twal. Prima tappa, la Giordania, dove il Pontefice atterrerà il 24 maggio. Dopo l’arrivo ad Amman, si trasferirà al palazzo reale Al-Husseini per la cerimonia di benvenuto e la visita al re e alla regina di Giordania. Davanti alle autorità del regno hashemita terrà il primo dei suoi dieci discorsi, mentre all’International Stadium della capitale giordana celebrerà la messa. Momenti finali della tappa in Giordania saranno la visita al sito del Battesimo a “Betania oltre il Giordano” e, nella vicina chiesa latina, l’incontro con i rifugiati e i giovani disabili. Il 25 maggio la seconda tappa, a Betlemme, dove Bergoglio arriverà in elicottero. Dopo i saluti di protocollo al Presidente palestinese e alle autorità, celebrerà la messa nella piazza della Mangiatoia e reciterà la preghiera del Regina Coeli. Al termine pranzerà con alcune famiglie presso il convento francescano di Casa Nova. Nel pomeriggio è prevista la visita privata alla grotta della Natività, cui farà seguito un saluto ai bambini dei campi profughi di Dheisheh, Aida e Beit Jibrin. Al termine il Papa in elicottero raggiungerà prima Tel Aviv, poi Gerusalemme. Nella Città santa, in serata, è previsto un incontro privato con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, e la firma di una dichiarazione congiunta. A seguire, nella basilica del Santo Sepolcro, l’incontro ecumenico in occasione del 50° anniversario dell’abbraccio a Gerusalemme tra Paolo VI e Atenagora. L’ultimo giorno, 26 maggio, sarà dedicato a una serie di visite, tra le quali quelle ai leader religiosi ebrei e musulmani, al Muro occidentale, al memoriale dello Yad Vashem, al presidente dello Stato di Israele, Shimon Peres, e al premier Benjamin Netanyahu. Prima della partenza, Papa Francesco saluterà preti, religiosi e seminaristi, al Getsemani. Chiuderà la visita la messa con gli Ordinari di Terra Santa, nel Cenacolo. Daniele Rocchi parrocchia fornirà ogni anno una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi. Inoltre, Caritas Gerusalemme invita le diocesi italiane a privilegiare la Terra Santa tra le mete dei propri pellegrinaggi, senza contare la possibilità di scambi di visite in cui coinvolgere soprattutto i giovani. Per seguire queste varie attività tra Italia e Gerusalemme verrà nominato un coordinatore ad hoc. Caritas Gerusalemme è stata fondata nel 1967 all’indomani della Guerra dei sei giorni; oggi si prende cura di circa 30.000 persone di ogni appartenenza religiosa, che risiedono a Gerusalemme, nella Striscia di Gaza e nei Territori occupati. Gestisce 6 dipartimenti: servizi sociali, centri medici, microcredito, giovani, sviluppo, comunicazione. Dario Rivarossa Papa Francesco Si confessa tra gli altri Il Papa in confessione U n gesto appena sfiorato, come per chiedere alla gente in fila di attendere un attimo. E il Papa si dirige dal confessore, s’inginocchia per alcuni minuti e riceve il sacramento della riconciliazione. Poi si alza, con la stola viola, e comincia a confessare. Sono gesti compiuti con estrema normalità. Inutile però nascondere lo stupore. È l’immagine del Papa che dà per primo l’esempio, ciò che rimane del rito per la riconciliazione che si è svolto il 28 marzo nella basilica vaticana, all’interno dell’iniziativa “24 ore per il Signore”. Nel periodo della Quaresima la Chiesa rinnova l’appello alla conversione. “È la chiamata a cambiare vita - ha detto Francesco -. Convertirsi non è questione di un momento o di un periodo dell’anno, è impegno che dura tutta la vita. Chi tra di noi può presumere di non essere peccatore? Nessuno”. Già, nemmeno il Papa, che continua a rompere i protocolli vaticani e a sorprendere. Non era mai successo che un Papa si confessasse in pubblico. Ma il suo stile è vita. E in quell’inginocchiarsi davanti al confessore ha gridato al mondo non il suo essere peccatore ma la sua infinita fiducia nell’amore di Dio che vale per ogni uomo. D. D. F. VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE ❖ SALESIANI numerosi incarichi nel mondo salesiano. Nato in Polonia nel 1957, è Un “perugino” riceve stato direttore delle case salesiane di Swietochlowice e Roma - San Callisto, grosso incarico europeo consigliere e poi ispettore nell’Ispettoria di Cracovia. Ha fatto parte, inoltre, Don Tadeusz Rozmus, direttore della comunità dell’équipe internazionale per la salesiana di Perugia, è stato eletto consigliere promozione della formazione per la nuova regione dell’Europa Centro-Nord professionale in Alto Egitto, ha dal Capitolo generale. Il suo nuovo incarico lo Don Rozmus organizzato la prima scuola salesiana Fp porterà a occuparsi di una fetta tanto vasta in Uganda ed è stato presidente del quanto importante del nostro Continente, che Consiglio nazionale delle scuole cattoliche in Polonia. comprende Austria, Belgio Nord, Croazia, Francia Laureato in Teologia (Roma, Lublino), Scienze (Cracovia) Belgio Sud, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Polonia e Pedagogia (Varsavia), è autore di alcuni libri e diverse Cracovia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, pubblicazioni di carattere archeologico, pedagogico e Circoscrizione speciale Ucraina e Ungheria. Don Tadeusz spirituale. (Laura Lana) era a Perugia dal 2010; in passato ha già ricoperto 11 ❖ SCIENZA E FEDE 12 ‘borse’ per il corso di Sefir a Perugia Scade il 14 aprile il bando di concorso per 12 posti presso la Scuola di formazione e ricerca organizzata da Sefir (Scienza e fede sull’interpretazione del reale) in collaborazione con il Progetto culturale della Cei d’intesa con la diocesi di Perugia. I vincitori godranno di vitto e alloggio gratuiti e di rimborso delle spese di viaggio. Un ulteriore compenso di 400 euro sarà erogato coloro che – previa accettazione dei direttori della scuola – presenteranno un poster sui propri interessi di ricerca scientifica. Il bando è rivolto prevalentemente a giovani studiosi di ambito ingegneristico e scientifico (matematica, informatica, fisica, biologia, ecc.) in possesso al minimo di laurea magistrale o titoli equipollenti. La Scuola si terrà dal 15 al 18 giugno a Perugia. Tema è “Aspetti pluri-disciplinari delle dinamiche di relazione multi-agente”. Info: Sefir tel. 06 69895537, mail [email protected], sito www.ecclesiamater.org (voce Aree di ricerca). CEI. Concorso promosso dal Sostegno economico Aiutare la Chiesa con una firma fa bene È “iFeelCud” lo slogan del concor- sì ideato il concorso (sito www.ifeelso - giunto alla quarta edizione - cud.it) coinvolgendo attivamente l’aslanciato dal Servizio per la pro- sociazione Acli tramite i propri Caf mozione del sostegno economico alla (Centri di assistenza fiscale). Chiesa cattolica. Curioso e originale, ri- Gli scopi sono molteplici. Il primo, già chiede un minimo di conoscenza del- accennato, è quello d’incentivare la parl’inglese di base, in quanto tecipazione alla scelta rimanda all’esclamazione I L’iniziativa dell’8xmille da parte delle feel good che significa “mi incentiva categorie di contribuenti sento bene, sto bene”. Nel su descritte (anziani, gionostro caso la parola chiave pensionati, vani, dipendenti senza alè quel “Cud” che fa riferi- giovani al tri redditi). mento alla dichiarazione Il secondo scopo è coinvoldei redditi di tutte le perso- primo impiego gere attivamente i giovani ne che hanno ricevuto solo e lavoratori delle parrocchie sensibili, redditi da pensione, oppure dipendenti che decidono di partecipadi lavoro dipendente e che re al concorso, nei conquindi sono esonerati dal senza altri fronti degli anziani, unenpresentare la dichiarazione redditi di do le tematiche fiscali con dei redditi tramite, ad un rapporto positivo giovaesempio, i modelli 730 o esprimere la ni-anziani. 740. Il terzo scopo è offrire al destinazione In genere si tratta di anzia- dell’8 per contempo una occasione ni in pensione, oppure di per fare esperienza congiovani al primo impiego o mille. Premi creta di progettualità in falavoratori dipendenti che per i progetti vore delle parrocchie. non hanno altri redditi. È Il quarto scopo è mettere, proprio per queste catego- sociali delle in un certo senso, in comrie di percettori di reddito parrocchie petizione positiva le parche la campagna “iFeelrocchie, chiamate a elaboCud” viene attivata, perché rare progetti di sostegno nel loro caso non è prevista la sezione per specifiche finalità sociali che emerdove possano esprimere la preferenza gono nei propri contesti. per la destinazione del cosiddetto Le parrocchie sono chiamate in causa “8xmille”. Si tratta di milioni di cittadi- perché dovranno allo stesso tempo proni che, teoricamente, pur avendo una muovere una raccolta di schede da alpreferenza magari proprio per la Chie- legare ai Cud per le scelte 8xmille, in sa cattolica, non trovando il modo di far- busta chiusa tra la popolazione, raglo, omettono di esprimerla, perché la lo- giungendo numeri significativi. Il conro modulistica non prevede l’opzione. corso prevede, infatti, un contributo E invece il sistema c’è, soltanto che va economico alle parrocchie vincitrici, fatto conoscere e incentivato in qualche che sarà via via crescente man mano modo. che aumenterà il numero delle scelte Il Servizio della Cei per l’8xmille ha co- 8xmille da accludere ai Cud. Ma pari- COME FUNZIONA Premi crescenti per le parrocchie più attive I l termine per partecipare presentando i propri progetti e raccogliendo le firme è il 30 maggio. A guidare il gruppo potrà essere il parroco o un suo delegato, meglio se giovane, così da coinvolgerlo in un’esperienza interessante che richiama analoghe campagne nel mondo del lavoro. Il gruppo di giovani che potrà lavorare al progetto non dovrà superare i 35 anni di età. Per le schede di scelta “8xmille” si può scaricare dal sito www.ifeelcud.it. I Caf delle Acli collaboreranno per l’attestazione di ricezione schede firmate. Per convincere le persone a firmare in favore della Chiesa cattolica ci sarà documentazione scaricabile dal sito “iFeelCud”. Venendo alle categorie dei premi previsti per le parrocchie: si va dal più piccolo (1.0001.700 euro) per chi raccoglierà fino a 100 schede Cud. Dalle 100 alle 300 schede si sale con premio da 3.010 a 5.000 euro. Fino alle 800 schede il premio lievita da 5.510 a 10.500 euro. E ancora fino a 1.600 schede si arriva a cifre tra 11.010 e 19.000 euro. Infine, il premio più alto riguarderà la parrocchia che raccoglierà da 1.601 schede in su: in questo caso il premio spazierà da 19.510 a 29.500 euro. Le schede Cud firmate dovranno essere certificate dai Caf Acli, come già accennato, e inoltre si potrà avere un bonus del 10% in presenza di un video premiato. Anche il pubblico iscritto al sito www.ifeelcud.it potrà dire la sua, votando i vari progetti che verranno caricati e la parrocchia che otterrà più voti del pubblico avrà diritto a un ulteriore premio di 1.000 euro. La giuria che valuterà i progetti sarà composta da Matteo Calabresi, direttore del Servizio Cei promotore, Grazia Cecconi, art director, e don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Cei per la pastorale giovanile. menti sarà anche importante il progetto con finalità sociali che affiancherà questa azione di raccolta di Cud con firme, e ci sarà un ulteriore incentivo per quei gruppi parrocchiali che insieme a progetto e raccolta firme affiancheranno anche un video illustrativo. All’Ufficio promotore del concorso sot- tolineano che questa iniziativa “intende diffondere la consapevolezza dell’importanza di firmare in favore della Chiesa, per sostenere tramite l’8xmille i tanti progetti che la Cei porta avanti in Italia e nel mondo in favore di chi ha bisogno”. Luigi Crimella Orvieto è stata sede della Giornata del pellegrino 2014 Il duomo di Orvieto Q uest’anno è stata scelta la città di Orvieto per la Giornata del pellegrino dell’Opera romana pellegrinaggi, celebrata domenica 23 marzo. L’ evento, realizzato in collaborazione con la Provincia di Terni e il Comune di Orvieto, ha visto la presenza di oltre 800 fedeli provenienti dalle regioni dell’Italia centrale, del vescovo di Orvieto – Todi Benedetto Tuzia, dell’arcivescovo di Loreto Giovanni Tonucci, del vescovo di Avezzano Pietro Santoro e del vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi. Si è trattato, in realtà, del primo grande momento di un triennio, di un percorso che nel 2015 avrà come tappa il santuario di Loreto e nel 2016 quello di San Gabriele dell’Addolorata. Non poteva esserci luogo migliore per la partenza, dal momento che l’Opera romana, nel 2014, in tutti i suoi pellegrinaggi sviluppa il tema “Eucarestia, pane del pellegrino”. Tema dell’anno, dunque, e della significativa Giornata; e in questo secondo anno di Giubileo eucaristico straordinario della diocesi di Orvieto-Todi, la città della Rupe in modo speciale ricorda il 750° anniversario dell’istituzione della solennità del Corpus Domini. Cuore della mattinata, dopo i saluti di mons. Liberio Andreatta, direttore dell’Orp, di Feliciano Polli, presidente della Provincia di Terni, e di Antonio Concina, sindaco di Orvieto, è stata la catechesi sul tema della Giornata tenuta da mons. Sigismondi. “Devo confidare – ha detto subito mons. Sigismondi - che ho fatto molta fatica a preparare questo incontro, perché mi sono detto: ‘Prendo il microscopio o il telescopio per affrontare questo discorso sull’eucarestia?’. Ho dovuto scartare l’una e l’altra ipotesi. Ho dovuto scartare il microscopio perché l’eucarestia è un mistero che ha una capienza eterna, e quindi non può essere osservata al microscopio. Ma non posso neppure utilizzare il telescopio perché l’eucaristia è un mistero così vicino a noi che mi dispensa dall’utilizzare anche questo strumento. Ho pensato di offrirvi alcuni ‘frammenti eucaristici’: darei proprio questo titolo all’incontro di oggi”. Il Vescovo di Foligno si è quindi soffermato sullo stretto rapporto che c’è tra eucarestia e croce (punto di perfetto equilibrio tra il dolore e l’amore; senza la croce l’eucarestia sarebbe vuota, ma senza l’eucaristia la croce sarebbe irraggiungibile), tra eucarestia e Chiesa (l’eucaristia è il luogo in cui la Chiesa manifesta se stessa, e il mistero dell’eucaristia si risolve nel mistero della Chiesa), tra eucarestia e la Parola (se è la Parola a convocare la comunità, è l’eucaristia a farla diventare un solo Corpo). È dalla Vergine Maria, “vero Corporale - ha concluso mons. Sigismondi -, il santissimo Corporale inamidato, e dal suo splendore verginale, che possiamo apprendere l’arte dello stupore eucaristico, di avvicinarci a questo grande Mistero togliendoci i sandali e piegando le ginocchia”. Nel pomeriggio i pellegrini hanno percorso l’itinerario giubilare e attraversato la Porta santa. La messa, presieduta da mons. Tuzia e concelebrata da mons. Tonucci e mons. Andreatta, ha concluso questa giornata di grande aggregazione e di intensa spiritualità. Michela Massaro LA VOCE SPAZIOCSI 12 I nuovi sport nella rosa del Csi BREVI DAL CSI ❖ DAL PAPA Infopoint iscrizioni È attivo l’infopoint per le iscrizioni all’evento del 7 giugno a San Pietro “Papa Francesco incontra le società sportive di tutt’Italia”. Sede: la segreteria Csi Umbria il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle 20, in strada Bellocchio San Faustino 22/A, Perugia, tel. 075 5156071. Dai prossimi mesi aumentano le discipline seguite dal Centro sportivo. Intanto il 12 e 13 aprile si tengono a Cascia le finali regionali di sport di squadra I ❖ PERUGIA Il Gran galà Il 4 aprile nella cornice del Palaevengelisti si tiene il Gran galà delle premiazioni 2014 per premiare le squadre vincenti dei tornei regionali di sport di squadra. Presenti atleti, giocatori di basket e di calcio, ma anche giocatrici del torneo femminile di calcio a 5, pallavolisti e pallavoliste, ragazzi e bambini dei campionati giovanili, arbitri, dirigenti, allenatori e animatori. ❖ TERNI Torneo tennistavolo Sarà disputato a Terni dal 10 al 14 aprile il torneo regionale di qualificazione valido per l’accesso alla fase finale Nazionale del Gran Prix Csi 2014. Il torneo di tennistavolo è organizzato dal Csi comitato regionale Umbria in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica Montegrillo, la cui figura di riferimento è Fausto Pelliccia, promotore dello sviluppo del tennistavolo a Perugia, che vanta un’esperienza decennale nel campo del reclutamento e della formazione dei giovani atleti. l Csi cerca nuove vie, ovvero cerca di portare il suo messaggio in altre discipline, che non siano quelle ormai classiche di calcio, pallavolo, pallacanestro, nuoto, atletica e negli ultimi anni karate, judo a ginnastica. Con il settantennio da festeggiare il Csi ha inserito, accanto al circuito delle finali nazionali, alcuni eventi sportivi nazionali con la particolarità della partecipazione libera (senza quindi passare da fasi territoriali e regionali). La prima disciplina ad andare in scena sarà la danza, dal 4 al 6 aprile, con il festival “Baridanza”, concorso nazionale di danza classica e moderna. Ospite d’onore il primo ballerino dell’Opera di Parigi, Alessio Carbone. La danza sarà la protagonista anche al Chiavari Summerdance Festival dal 30 luglio al 3 agosto. Altra disciplina al via è lo skateboard, evento in programma a Lozio (Bs) il 5 e 6 luglio. Rimanendo in tema di velocità, è prevista per l’8 maggio a Bra (Cn) la prima edizione del Gran premio nazionale di speed down. In pista i soap box, ovvero prototipi senza motore di tutte le categorie. Ospiti d’onore la scuderia Ferrari con un suo prototipo rosso. A giugno andrà invece in scena il mare: si parte dagli Open Games di Tortoreto Lido (29 maggio - 2 giugno varie discipline), per arrivare alla classica “Due Giorni Mare” a Ravenna dal 13 al 15 giugno (volley e basket sulla spiaggia), passando per il 3° trofeo di Gym Cup di ritmica a Cesenatico DAL MONDO. La “i” di Csi potrebbe forse meglio essere letta come “internazionale” N el 2002 l’Onu rendeva noto un rapporto sul contributo che lo sport poteva fornire allo sviluppo e alla pace nei Paesi del Terzo mondo. Si concludeva che lo sport era un valido strumento per promuovere salute, educazione, sviluppo sostenibile, pace, comunicazione e cooperazione. Le Nazioni Unite si appellavano quindi alle organizzazioni sportive internazionali perché operassero in tale direzione. In quel momento il Csi aveva già alle spalle un’esperienza decennale. Nel 1993 infatti Csi e Conferenza episcopale italiana avevano avviato il progetto “Sport for Africa”, con una prima operatività in Camerun per promuovervi la nascita di un’associazionismo sportivo educativo giovanile, sul modello Csi. La filosofia si rispecchiava nel famoso assunto: “Non ti dò il pesce da mangiare, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla”. L’operazione portò alla formazione di operatori, alla nascita di società sportive in diverse città e infine, nel 1998, alla nascita del Centro sportivo camerunese. L’esperienza aprì le porte a numerose altre analoghe in varie parti del mondo: Albania, Benin, Brasile, Bulgaria, Centrafrica, Colombia, Congo, Ecuador, Nepal, Palestina, Tanzania, Zambia. Oggi il Csi è un’associazione che ha come palcoscenico di solidarietà il mondo intero, e forse dovrebbe cambiare significato della sua sigla, trasformandola in “Centro sportivo internazionale”. Convegno sul “sovrallenamento” I l 10 aprile si svolgerà presso la facoltà di Scienze motorie di Perugia il convegno sull’overtraining (eccesso di allenamento) organizzato dalla Federazione medicosportiva italiana della Regione Umbria e dal Centro sportivo italiano - comitato regionale Umbria. La Federazione medicosportiva e il Csi vogliono così ricordare la figura del prof. Antonio Notari Stefano con un convegno dedicato sia ai medici che ai preparatori atletici. Notari Stefano, che è stato responsabile dell’Unità coronarica dell’ospedale Silvestrini di Perugia e professore alla facoltà di Scienze motorie, è scomparso VENERDÌ 4 APRILE 2014 prematuramente nel 2006. Il convegno sarà incentrato sul sovrallenamento e sugli effetti che causa nella vita dell’alteta. La preparazione è un tema importante sia per gli atleti di alto livello agonistico che per praticanti fitness o sportivi di medio livello. L’attività fisica ha la stesso effetto di un farmaco, e come questo va ben dosata: se sapremo somministrare la giusta dose di sport, sapremo anche prescrivere un buono stato di salute e prevenire le malattie quali quelle tumorali e cardiovascolari e ridurre le patologie gastrointestinali come il tumore del colon o le patologie della colonna vertebrale quali l’osteoporosi. Il compito dei medici dello sport è somministrare l’attività fisica, e compito dei preparatori atletici è valutare che l’allenamento venga svolto in maniera corretta. Si tratta del secondo Convegno di medicina dello sport che la Federazione medico sportiva e il Centro sportivo italiano comitato regionale organizzano presso la facoltà di Scienze motorie per dare una proficua continuità alla collaborazione con l’ateneo perugino. Patrocinatori dell’evento, oltre alla Facoltà, anche il Coni Regionale, la Federazione ciclistica e la Federazione tennis dell’Umbria. Giovanni Boni delegato Fmsi Umbria Giovani atlete durante un esercizio di ginnastica artistica dal 13 al 15 giugno. Queste le attività a livello nazionale; in Umbria il Comitato regionale è già al lavoro per lanciare nella regione queste nuove discipline già dalla prossima stagione. Al momento invece il Comitato dell’Umbria è impegnato nella pianificazione delle finali regionali di sport di squadra fissate per il 12 e 13 aprile, manifestazione che ha il patrocinio del Coni Umbria, della Regione Umbria e del Comune di Cascia. Nella splendida e mistica cornice di Cascia e Roccaporena, si contenderanno il passaggio alle fasi interregionali ben 20 squadre, per oltre 300 atleti. Quattro le discipline coinvolte: pallavolo open mista, pallacanestro open maschile, calcio a 5 open maschile e calcio a 7 open maschile. Alla fase regionale accedono le squadre vincitrici dei campionati territoriali e, particolare da sottolineare, le vincitrici della coppa Fair Play. Tutti i comitati territoriali umbri saranno rappresentati, in un calderone di dialetti e tradizioni che vedrà lo sport e il Csi come elementi di congiunzione. Le gare avranno inizio nella mattinata di sabato 12 aprile e termineranno nel pomeriggio di domenica 13, le premiazioni sono previste il giorno 13 alle 17. Momento centrale e di particolare significato sia per la località, Cascia, città di santa Rita, sia per il periodo: infatti si celebrerà la domenica delle Palme. La messa prevista per le ore 18.30 di sabato 12 aprile sarà celebrata dal consulente ecclesiastico regionale don Leonardo Romizi. Sabato sera, dopo le partite, è prevista la serata “Associativa”, ovvero un momento di svago con attività proposte dal Csi in cui tutti gli atleti accantoneranno qualunque rivalità per limitarsi a divertirsi insieme. Direzione tecnica regionale Csi LA VOCE EVENTI IN UMBRIA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Appuntamenti di musica, teatro, fiori e cucina seguendo le antiche tradizioni Feste e tradizioni nei paesi PIEDILUCO A Corciano e Mantignana l’attesissima Rassegna della Torta di Pasqua consumatore. Ogni edizione raccoglie operatori provenienti da tutta l’Umbria e da altre regioni d’Italia. Ingresso libero. Per informazioni www.comune.marsciano.pg.it PIETRALUNGA Panorama di Piediluco Dall’11 al 13 aprile si tiene a Piediluco (Tr) la XXVIII edizione della Regata internazionale di canottaggio “Memorial Paolo D’Aloya” con la partecipazione di molte federazioni nazionali e la novità del Para-Rowing. A molti equipaggi questa competizione servirà per testare la propria forma in vista della stagione internazionale di canottaggio. Novità dell’edizione 2014, l’introduzione degli eventi ParaRowing organizzate in tre classi Paralympic accanto agli eventi tradizionali. Per info: www.memorialdaloja.org CORCIANO E MANTIGNANA Panorama di Corciano Dal 10 al 13 aprile, a Corciano e Mantignana si tiene la XIII Rassegna della Torta di Pasqua Umbra. La Torta di Pasqua, protagonista indiscussa della colazione pasquale in Umbria, è ottenuta dell’impasto di uova, farina e diversi tipi di formaggio. Si accompagna a salumi di prima stagionatura e vini locali. Troverete stand gastronomici, aperitivi, serate danzanti e cene a base di pietanze pasquali cucinate secondo la ricetta casareccia. Info comune.corciano.pg.it, www.mantignana.it. SAN GEMINI Il 12 aprile, a San Gemini (Tr) si svolge la seconda edizione del festival “Suoni in Chiostro”, un’intera giornata di musica, cultura e artigianato del territorio. Si comincia alle ore 16, lungo le vie della parte più antica e suggestiva del borgo. Quest’anno ad esibirsi sarà Teho Teardo, compositore di colonne sonore per importanti registi come Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, riferimento nazionale per la musica al cinema. Il concerto si terrà all’interno della chiesa di San Giovanni Battista (XII secolo), a partire dalle ore 22.30. Nel chiostro antistante la chiesa di San Giovanni Battista a partire dalle ore 19 esibizioni musicali di vari compositori. Una mostra/esposizione di prodotti artigianali sarà allestita negli spazi di piazza Palazzo Vecchio. Mostre di fotografia e di pittura presso la Taverna del Torchio. Info: suoninchiostro.wordpress.com ORVIETO Dall’11 aprile al 1 giugno ad Orvieto (Tr) in programma sette appuntamenti tra reading e teatro, passando per la musica d’autore. Si parte venerdì 11 aprile, alle ore 21, al teatro Mancinelli di Orvieto con lo spettacolo Il mio nome è nessuno di e con Valerio Massimo Manfredi, Sebastiano Somma ed Isabelle Adriani. Ad arricchire il cartellone di questa edizione del Festival ci saranno diversi nomi di fama nazionale ed internazionale, sia del teatro che della musica e della letteratura italiana. Per info: www.teatromancinelli.com MARSCIANO Il 12 e 13 aprile torna a Marsciano, il tradizionale appuntamento interamente dedicato a chi ama la natura “Fiera Verde: Tradizione e Sapori”. La fiera si caratterizza per l’offerta di prodotti agricoli e agro-alimentari, piante e fiori di ogni genere, attrezzatura per l’agricoltura e per il giardinaggio, floro-vivaistica. Il tutto abbinato alla degustazione e alla vendita dei prodotti tipici locali, e al mercato dei prodotti agricoli a km 0, direttamente dal produttore al Panorama di Pietralunga Il 20 aprile a Pietralunga si rinnova “La Tocciata” di Pasqua, la tradizione della gara con le uova. Si tratta di un antico gioco che ha luogo la mattina di Pasqua nella piazza di Pietralunga. Per giocare bisogna disporsi in cerchio con in mano un uovo sodo e a turno si picchia sull’uovo dell’avversario; il giocatore che rimane con l’uovo intatto continua il giro, l’altro viene eliminato. In passato il gioco consisteva nel portare a casa il maggior numero di uova, mentre ora viene assegnato un premio simbolico. Per informazioni: www.pietralunga.it PERUGIA Panorama di Perugia Il 20 e 21 aprile, visite guidate gratuite all’area archeologica etrusca del Palazzone, Ponte San Giovanni, Perugia, una delle più importanti dell’Umbria. Pasqua e Pasquetta al museo per partecipare alle visite guidate dell’area archeologica accompagnati dal personale qualificato. Le visite saranno gratuite e si terranno alle ore 10 e alle ore 16 mentre l’ingresso all’area è a pagamento. [email protected] 13 Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 14 LA VOCE LETTERE&OPINIONI Il pensiero sociale di Papa Francesco IL PUNTO Il Senato travolto dalla velocità I l governo Renzi ha ingaggiato la sua battaglia per la riforma costituzionale, che prevede fra l’altro la soppressione del Senato (o comunque una trasformazione tale che dell’attuale Senato resterà, se resterà, soltanto il nome). Prima di entrare nel merito delle proposte, vorrei ricordare che nell’Assemblea costituente che fu eletta il 2 giugno 1946 e concluse i suoi lavori il 27 dicembre 1947 c’era il meglio che l’Italia potesse allora esprimere: grandi leader politici, grandi uomini di cultura e di pensiero, illustri cattedratici, giovani brillanti che avrebbero fatto la storia nei decenni a venire. Ma lasciamo stare i confronti, veniamo a oggi. Chi vuole l’abolizione del Senato, o almeno del “bicameralismo perfetto”, dice di volerlo fare per una questione di “velocità” delle decisioni politiche. La scelta sarà anche giusta (se ne può discutere) ma l’argomento della “velocità” è sbagliato. Mettere insieme la volontà della Camera con quella del Senato non è mai stato un problema. Il problema vero è stato, dal 1948 in poi, mettere insieme la volontà dei partiti e partitini, correnti e correntine, che dividevano al loro interno l’una e l’altra delle due Camere. Ogni scelta, ogni legge, è sempre stata la faticosa mediazione fra spinte e interessi diversi, senza che al vertice ci fosse la chiarezza delle idee e la forza di volontà che occorreva per venirne a capo. A volte le scelte sono state dettate da infatuazioni ideologiche disancorate dalla realtà; altre volte sono state prese sotto l’incubo delle emergenze, per di più mutevoli da un anno all’altro. E anche adesso è così. È vero che l’impotenza e la pigrizia mostrate per decenni dalla classe politica fanno apparire, oggi, l’attivismo renziano come l’alba di una Nuova Era. Ma è un’illusione credere che i problemi accumulati per decenni si risolvano d’incanto in pochi giorni, solo perché al timone si è messo l’uomo giusto. Magari fosse possibile! Ma sarebbe una fortuna che non ci meritiamo. Pier Giorgio Lignani AVVISO AGLI ABBONATI Purtroppo ci vengono segnalati ritardi e mancate consegne del settimanale. Qualora non riceviate il giornale entro il venerdì o il sabato vi preghiamo di segnalarcelo (tel. 075 5720397; email: [email protected]) così che possiamo sollecitare Poste Italiane per un più puntuale recapito ed un migliore servizio. Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Tel. 075 572.78.71 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - todi 3339340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 Tel/fax 0744 546.525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Tel. 075 927.21.16 [email protected] Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Tel. 075 8550167 [email protected] “I più gravi dei mali che affliggono il mondo in questi anni sono la disoccupazione dei giovani e la solitudine in cui vengono lasciati i vecchi. I vecchi hanno bisogno di cure e di compagnia; i giovani di lavoro e di speranza, ma non hanno né l’uno né l’altra, e il guaio è che non li cercano più. Sono stati schiacciati sul presente” (intervista su La Repubblica, 1° ottobre 2013). È una delle tante affermazioni di Papa Francesco che sono state rammentate nel corso dell’incontro organizzato di recente dal Meic di Foligno sul “Pensiero sociale, economico e politico di Papa Francesco”. Incontro in cui sono stati passati in rassegna i vari testi “socialmente sensibili”, non solo dell’enciclica Lumen fidei e dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, ma anche delle omelie, dei discorsi e dei messaggi. A cominciare proprio dall’omelia pronunciata da Papa Francesco il 19 marzo dello scorso anno, in occasione della solennità di san Giuseppe, a pochi giorni dalla sua elezione. Dove i richiami alla “vocazione del custodire” e al “potere” come “servizio” ben possono riferirsi alle qualità e motivazioni con cui dovrebbe esercitarsi una politica “alta”. Bergoglio chiede “a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e donne di buona volontà: siamo custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente”. Numerosi i passi di seguito richiamati, attinti ancher dal messaggio rivolto, il 20 marzo, ai dirigenti e agli operai delle Acciaierie di Terni. Ampio lo sguardo rivolto alla Evangelii gaudium, che ritengo costituisca il primo vero testo magisteriale di Papa Francesco. Significative le dure prese di posizione, con i vari “no” che si leggono nel secondo capitolo, nei confronti di un’economia dell’esclusione, della nuova idolatria del denaro, di un denaro che governa invece di servire, dell’inequità che genera violenza. “Non si può più tollerare - osserva tra l’altro il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità…Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello scarto”. E a proposito della dimensione sociale dell’evangelizzazione, avverte con preoccupazione che “se questa dimensione non viene debitamente esplicitata, si corre sempre il rischio di sfigurare il significato autentico e integrale della missione evangelizzatrice”. Alvaro Bucci Foligno persona credente, come del resto è, mi ha detto se poteva farmi delle domande e se credevo nell’Apocalisse. Poi è venuta fuori con l’idea che fosse vicina la fine del mondo, come le era stato detto o aveva letto da qualche parte. Il motivo è la cattiveria degli uomini e la corruzione della Chiesa cattolca, collusa con la massoneria, che ha perfino due Papi, e i preti sono pedofili... insomma, una giovane intelligenza che mi è sembrata piena di confusione e di pregiudizi. Le ho risposto come meglio potevo, facendo capire che erano tutte accuse frutto di odio e ignoranza. Lei che cosa può dire: è possibile che vi sia tanta confuzione sui fatti religiosi? A. M. Perugia Purtroppo accuse anche pesanti e vergognose vengono rivolte alla Chiesa cattolica da parte di singole persone e di gruppi radicali o fondamentalisti di ispirazione anche cristiana. Mi limito a dirle di non meravigliarsi, perché cose di questo tipo se ne sono dette tante da sempre. Le dico anche che, a mio avviso, oggi sono sempre meno coloro che si esprimono in questo modo, mentre sta crescendo, sia pure in misura leggera, un vicendevole apprezzamento tra cristiani di ogni denominazione; e questo è il frutto di un certo clima ecumenico che Papa Francesco sta diffondendo a piene mani. Da parte nostra non possiamo fare altro che diffondere la buona notizia e purificare la Chiesa da ogni malformazione perché possa essere e apparire come un popolo santo e illuminato, pur rimanendo sempre bisognoso di purificazione e riforma. La questione poi dei due papi e della massoneria sembra proprio fuori luogo. C’è stato un tempo in cui si contendevano la cattedra di Pietro due Papi e in un periodo persino tre, a causa di lotte tra cardinali legati a interessi di nazioni diverse, ma ora c’è un solo papa e l’emerito Ratzinger ha dato di sua spontanea volontà le dimissioni e non ha altra ambizione che di pregare per la Chiesa e per il mondo. Povera Cecilia quanto ti hanno messo fuori strada! La stampa continua a fare disinformazione C aro don Elio, condivido pienamente l’arguto e puntuale editoriale “Tre libretti che fanno discutere” (La Voce n. 12). A me fanno anche dire che Babele non è tanto dove si parlano lingue diverse, ma dove tutti usano la medesima lingua e però ciascuno dà a parole identiche un significato diverso che ne scardina la sostanza; così dilaga la manipolazione del linguaggio e quella disinformazione che Papa Francesco ha definito “il più grave peccato dei media”. In una società sempre più violenta nei comportamenti, sia collettivi che dei singoli, dove si muore quotidianamente per mancanza di lavoro, per una parola di troppo in metropolitana, per un parcheggio, per una partita di calcio, per inquinamento, per disperazione, per un mancato ricovero in ospedale, ecc., la stampa laica ha avuto la spudoratezza di descrivere come “portatori di violenza” quei genitori che in modo pacifico, democratico e laico hanno contestato l’indottrinamento scolastico “filogender”. Questa dottrina (come ha ben chiarito Maria Rita Valli) afferma che la differenza tra i due sessi è solo un pregiudizio, e che il Maschile e il Femminile sono costruzioni sociali e storiche da abbattere. Per tale ideologia non si nasce maschi e femmine, ma individui che rimandano HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani Il mondo sta per finire... e per colpa della Chiesa? C aro Direttore, alcuni giorni fa, esattamente domenica 23 marzo, recandomi alla messa mi è capitato per puro caso di incontrare sulla soglia della chiesa una signorina molto vivace che mi ha detto poi chiamarsi Cecilia, di origine francese. In un primo momento, dal modo in cui parlava l’italiano, mi era sembrata latino-americana. Ma non ha importanza. Ritenendo che fossi un Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) VENERDÌ 4 APRILE 2014 Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito a future scelte la propria identità fisiologica. In ossequio a questo modo di pensare c’è chi ha ritenuto opportuno cancellare dalla modulistica scolastica le parole “padre” e “madre” per sostituirle con altre apparentemente innocue: genitore 1, genitore 2. Esse sembrano descrivere una realtà che apparirebbe ovvia se il “burocratichese” non nascondesse invece l’obiettivo subdolo di un orizzonte di senso teso a scardinare la comprensione del maschile e del femminile e quindi della paternità e della maternità. Ebbene, questo artificio, unitamente ai “tre libretti” sbugiardano la tanto esaltata “laicità dello Stato” che ha trovato l’ipocrita “foglia di fico” nell’alibi di prevenire le violenze dovute a discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Pier Luigi Galassi Perugia Le ragazzine minorenni sfruttate da uomini adulti C aro direttore desidero segnalarle due emblematiche vicende di “informazione fasulla”, riguardanti entrambe la “laicità”, la “verità” e la “violenza”. Un esempio di come spesso la verità venga tradita è offerto dal modo con cui la stampa ha titolato e raccontato lo sfruttamento di ragazzine da parte di uomini adulti. Quasi tutti i quotidiani hanno descritto la vicenda come “lo scandalo delle baby-squillo”, ponendo dunque l’accento sulle minori, definite colpevoli perché “ninfette volontarie”; i veri colpevoli, ossia gli sfruttatori e i clienti, venivano invece dipinti come sprovveduti e inconsapevoli. La legge individua senza alcun dubbio i colpevoli in chi sfrutta il corpo dei minori, e dunque il bene giuridico da proteggere è l’intimità sessuale del minore, qualificato come vittima e non come colpevole. Nessuna scusante quindi può rivestire la giustificazione addotta da alcuni di non essersi resi conto della minore età delle vittime. Anche se truccata e vestita da donna, nessuna ragazzina di 14 anni può ingenerare il dubbio di essere un’adulta. Altro dunque che “fanciulle depravate”, come qualche saccente moralista ha scritto; a essere depravati sono gli sfruttatori e i clienti. È anche un vero delitto schernire gli amici della Comunità Papa Giovanni XXIII: essi continuano la straordinaria opera di don Oreste Benzi anche attraverso “la Via crucis per le donne crocifisse, che sono carne di Cristo”. Altra informazione fasulla riguarda “i parti anonimi negli ospedali” che (secondo i quotidiani laici) sarebbero “una violenza di cui l’Italia dovrebbe vergognarsi perché le donne, complice la ‘scandalosa’ obiezione di coscienza, non vengono informate che possono abortire”. Notizia bugiarda è anche parlare di “vili abbandoni”. Quelle mamme infatti provano amore struggente per la creatura data alla luce, ma pensano che la famiglia adottiva saprà garantire al neonato un futuro migliore di quanto non sarebbero in grado di fare loro. Donne eroiche: hanno scelto di dare vita e non morte. La stampa laica “sponsorizza” i becchini mentre, mai come ora, avremmo bisogno di ostetriche. G.P. L. Perugia 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075.5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata 15 VENERDÌ 4 APRILE 2014 N el tempo forte della Quaresima, “segno sacramentale della nostra conversione”, la liturgia ci sollecita a “lacerare il cuore e non le vesti” (Gioele 2,13), ripetendo come una litania questa invocazione del Miserere: “Tu, o Dio, gradisci la sincerità nel mio intimo” (Sal 50,8). Davide, pur essendo re d’Israele, non appare mai tanto in alto come quando recita, “affranto e umiliato”, il Confiteor davanti a Dio e ai fratelli. “Il pentimento – scrive Romano Guardini – è una delle più potenti forme di espressione della nostra libertà”. Il pentimento è, dunque, la storia di una libertà che si lascia abitare dallo Spirito, trasfigurare dal Suo soffio vitale. È opportuno richiamare l’attenzione su alcuni criteri di verifica dell’autenticità di un pentimento sincero. - È sincero il pentimento di chi guarda alla croce di Cristo ammettendo che la colpa dei crocifissori non lo assolve dalla responsabilità di essere loro complice. - È sincero il pentimento di chi avverte non tanto la tristezza del “senso di colpa”, che è una forma di disagio psicologico, quanto l’amarezza del “senso Pentimento sincero? Criteri di verifica † Gualtiero Sigismondi* del peccato”. - È sincero il pentimento di chi rinnova le promesse battesimali accostandosi al sacramento della penitenza, che è la “seconda tavola di salvezza dopo il battesimo”. - È sincero il pentimento di chi non si limita a ritenersi peccatore in modo timido e rassegnato, ma ha l’umiltà di dichiarare apertamente: “Ho peccato”. - È sincero il pentimento di chi accusa i propri peccati confessando che “Dio manifesta la sua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono”. - È sincero il pentimento di chi riconosce la propria colpa senza giustificarsi, e ammette che ha bisogno non solo di essere lavato ma anche mondato dalla lebbra del peccato. - È sincero il pentimento di chi domanda a Dio sia la gioia di essere salvato, sia la grazia di creare in lui un animo generoso, un cuore nuovo: semplice, umile, libero. - È sincero il pentimento di chi si allontana dalla colpa affrontando il combattimento contro lo spirito del male con le “armi della penitenza”: l’elemosina, la preghiera e il digiuno. - È sincero il pentimento di chi porta frutti di vera conversione, scorgendo il volto di Cristo “soprattutto in quello di coloro con i quali egli stesso ha voluto identificarsi”. - È sincero il pentimento di chi, secondo l’ammonimento del Signore, disarma la vendetta con il perdono, saldando con l’amore le pendenze dei propri debitori. Sigillo di garanzia della sincerità del pentimento è, dunque, la “misericordiosa L’incontro di Zaccheo con Gesù intercessione in favore di coloro che ci fanno soffrire”. È utile richiamare, al riguardo, le parole pronunciate da Papa Francesco nella messa presieduta in San Pietro con i nuovi Cardinali: “Amiamo coloro che ci sono ostili; benediciamo chi sparla di noi; salutiamo con un sorriso chi forse non lo merita; non aspiriamo a farci valere, ma opponiamo la mitezza alla prepotenza; dimentichiamo le umiliazioni subite (…). Un cuore vuoto di amore – avverte il Papa – è come una chiesa sconsacrata, sottratta al servizio divino e destinata ad altro”. Al contrario, un cuore pentito e umiliato è come un edificio di culto pronto per essere dedicato alla divina misericordia. Molto opportunamente il rito della dedicazione di una chiesa suggerisce la lettura del brano evangelico che narra la conversione di Zaccheo, capo dei pubblicani di Gerico. Egli, a motivo del suo pentimento sincero, accreditato dalle opere di giustizia e di carità, riceve dal Signore l’abbraccio del perdono: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza” (Lc 19,9). * Vescovo di Foligno LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 BREVI ❖ DIOCESI Dalle scuole a Roma dal Papa Anche da Perugia, rispondendo all’invito della Chiesa italiana, andremo a rappresentare il nostro “ credere nella scuola”, istituzione preziosa per la crescita delle giovani generazioni”. E’ l’invito che rivolge il Direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della scuola, Luca Oliveti, a tutti coloro che, da credenti, desiderano essere presenti a Roma il prossimo 10 maggio, alla presenza di papa Francesco. Oliveti invita, per chi lo desideri, ad iscriversi all’Agenzia Nova Itinera, che ha predisposto quanto necessario per recarsi a Roma. “Chi volesse muoversi autonomamente potrà farlo, ma sarebbe bene che comunque si iscriva tramite ilsito della Cei, che ha dato precise indicazioni al riguardo”. ❖ GIOVANI Veglia con il vescovo Il Cardinale Gualtiero Bassetti invita i giovani a pregare insieme e prepararsi alla Pasqua parteciando alla veglia che si terrà nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, giovedì 10 Aprile alle 20.45. A fare da motivo conduttore della veglia preparata dalla Pastorale giovanile, saranno le parole “io sono con voi tutti i giorni”, tratte dal Vangelo di Matteo (Mt 28,20). La serata oltre ad essere un momento di preghiera sarà un’ occasione di aggregazione e di condivisione tra le varie realtà ecclesiali. (M. M.) ❖ AMICI MALAWI Incontro con suor Sonia Lunedì 7 aprile alle ore 20, a Prugia presso Casa Sacro Cuore l’associazione Amici del Malawi incontra suor Sonia, la sorella che si occupa, per l’Associazione, dell’asilo di Lisanjala ed è anche impegnata in altre attività nello stesso villaggio (scuola primaria, scuola secondaria, laboratorio artigianale, sistemazione strada, costruzione centro salute, ecc...). L’adesione va comunicata entro sabato pomeriggio a Vittoria 339 6411142 o a Silvana 333 2989431). DIOCESI. La preghiera “24 ore per il Signore” voluta da Papa Francesco Adorazione e riparazione L’ invito di Papa Francesco di dedicare “24 ore per il Signore” diffuso in tutto il mondo ha provocato come un brivido e scosso molte coscienze. Ve ne sono testimonianze e tracce direttamente raccolte da chi vi ha partecipato anche in piccola misura. Al centro di Perugia l’iniziativa è stata realizzata dalle ore 17 del 29 marzo alle ore 17 del giorno successivo nella centrale chiesa di Sant’Ercolano, adatta per posizione e grandezza a raccogliere le persone che abitano o gravitano al centro della città. Lungo le ore, anche nel fondo della notte, non è mancato mai qualcuno per l’adorazione e molti si sono accostati alla confessione, soprattutto dopo la liturgia penitenziale che si è celebrata alle 21 del venerdì. Si sono resi disponibili per le confessioni dodici sacerdoti, religiosi e secolari, e lo stesso arcivescovo Bassetti ha avuto la possibilità, pur tra i tanti impegni della visita pastorale, di pregare per un’ora, dalla mezzanotte all’una. Per una circostanza puramente fortuita, nella piazza antistante la chiesa si è svolto un concerto, la cui musica ha fatto da sottofondo alla preghiera, e al termine ha dato occasione a molti giovani di visitare la chiesa. Il card. Bassetti inoltre ha deciso di con- M Le ultime 18 ore di Gesù Papa Francesco nel video messaggio registrato con il telefonino e ora diffuso in rete olti penseranno che la parola “evangelicali” sia sbagliata e che voglia indicare semplicemente gli “evangelici”. In realtà è proprio così, gli evangelicali sono evangelici, ma ci tengono a dire che non sono protestanti. Nella comune comprensione, alquanto approssimativa, si vengono infatti spesso a sovrapporre le due parole, volendo indicare il movimento cristiano che fa riferimento, per la Confessione di fede, alla Riforma iniziata nel 1517 da Lutero. Degli “evangelicali” invece, di questo ampio e crescente movimento cristiano di nuova generazione, si è parlato al Centro ecumenico San Martino lunedì scorso e se ne parlerà ancora il prossimo, che sarà l’ultimo prima di Pasqua, lunedì 7 aprile sempre alle ore 18. Molti potranno dire: “Ma a noi Quest’anno il tema dei Grest saranno le Cronache di Narnia A nche quest’anno, nell’arcidiocesi di Perugia - Città delle Pieve saranno organizzati i gruppi estivi, conosciuti anche con il nome di Grest. Tema dell’edizione 2014 sarà “Narnia, cronache d’estate” ispirato ai celebri racconti di C. S. Lewis Le cronache di Narnia. Le parrocchie della diocesi offriranno ai più piccoli l’opportunità di trascorrere un’estate insieme ai loro amici, all’insegna del divertimento e del gioco, ma sempre in “compagnia” di Dio. L’edizione 2014 dei centri estivi è stata presenta ufficialmente domenica 30 marzo presso l’oratorio Anspi della parrocchia San Bartolomeo di Ponte San Giovanni, in occasione della giornata dedicata alla formazione degli animatori. Protagonisti sono stati circa 450 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, giunti da una trentina di parrocchie della diocesi. Saranno loro a seguire i bambini durante l’estate. All’incontro ha partecipato anche il card. Gualtiero Bassetti, che ha incoraggiato i giovani al volontariato invitandoli a “percepire e considerare la partecipazione ai gruppi estivi come un trampolino per riuscire a cambiare la società quando sarete chiamati a cludere la “24 ore” in cattedrale il sabato alle 18 facendo coincidere la celebrazione con un atto di riparazione per il furto di ostie consacrate che si è tristemente verificato giovedì 27 marzo nella chiesa cimiteriale di Santa Maria delle Grazie in Monterone, nella parrocchia di Casaglia. Per rendere ancora più intensa e solenne la celebrazione in cattedrale, il Vescovo ha invitato i Cavalieri del Santo Sepolcro, che avevano già programmato una liturgia per il loro Ordine, a unirsi a tutto il popolo dei fedeli raccolti per la celebrazione eucaristica. Bassetti, nell’omelia, ha avuto parole accorate di condanna per il grave atto sacrilego, e di supplica nei confronti dei ladri di ostie e dei loro mandanti, invitandoli a ravvedersi e non arrendersi al dominio di Satana che vuole trascinarli nell’odio verso Dio e nella perdizione delle anime. L’iniziativa della “24 ore per il Signore”, che quest’anno è stata una novità alla quale non si era preparati e non ha coinvolto tutte le parrocchie, il prossimo anno, per volontà di Papa Francesco, sarà riproposta in prossimità della quarta domenica di Quaresima, la domenica in Laetare, cioè della gioia, nella quale si vuole esaltare la festa della misericordia e del perdono. E. B. La preghiera a Sant’Ercolano CENTRO ECUMENICO. Due incontri per comprendere meglio il nuovo fenomeno cristiano: gli “evangelicali” ❖ MEIC AMCI - RITIRO Il Ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua, promosso da MEic e Amci e altre realtà ecclesiali, si terrà sabato 12 aprile presso Casa Sacro cuore, con inizio alle ore 16. Il dottor Alessandro Beccarini guiderà la meditazione su “le ultime 18 ore” di vita di Gesù. Al termine della meditazione e della condivisione sarà celebrata la Messa delle Palme e condivisa la cena. Il ritiro è aperto a tutti. VENERDÌ 4 APRILE 2014 farlo”. Presente anche Monia Ferranti, assessore alle Politiche per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Perugia, con il quale, il 28 marzo scorso, la diocesi di Perugia ha firmato il protocollo d’intesa proprio sugli oratori. “Questo protocollo - ha detto don Riccardo Pascolini, responsabile dell’ufficio diocesano di Pastorale giovanile e Coordinamento oratori - è un importante riconoscimento per le nostre attività, alle quali, tra l’altro, viene concesso un piccolo contributo”. Gli oratori, ha aggiunto don Riccardo, “sono 35 nella diocesi e 110 in tutta la regione. Solo 15 anni fa in Umbria se ne contavano solo 8. Siamo attivi nelle varie parrocchie da circa 10 anni e, in sintonia con i cittadini, ci stiamo impegnando a stare vicino ai giovani affinché possiamo camminare tutti insieme nella fede e nella gioia”. Michele Mencaroni che cosa interessa? È tanto bella la nostra Chiesa governata da un affascinante Pastore com’è Papa Francesco!”. Bene, proprio Bergoglio si è messo in dialogo con un gruppo di evangelicali con un breve messaggio registrato con il telefonino dal vescovo Anthony Palmer responsabile dell’International Ecumenical Officer per la Comunione delle Chiese Evangeliche, durante l’udienza concessa martedì 14 gennaio, (diffuso in Rete, anche su YouTube www.youtube.com/ watch?v=C18PIAJNEhE) nel quale esprime un grande affetto fondato sul riconoscimento di una profonda fraternità nella fede e nell’amore verso Gesù. L’importanza di questo movimento è dovuta al fatto che è carico di energie, e sta attraversando i cinque Continenti, crescendo sempre più di numero e di entusiasmo, come un marea e come una galassia. Si parla di circa 500 milioni di persone che vi aderiscono e hanno trovato punti di accordo pur nella grande diversità di denominazioni e di organizzazioni, di cui qui sarebbe difficile parlare. Vi sono già stati alcuni dialoghi tra cattolici ed evangelicali, di cui si parlerà nel prossimo incontro al Centro ecumenico, su due punti particolarmente decisivi: la missione e l’unità della Chiesa. Gli evangelicali hanno coniato l’espressione sintetica del loro impegno di costituire “tutta la Chiesa, tutto il Vangelo, per tutto il mondo” e la concezione molto larga di unità sulla Parola e lo Spirito santo. La riflessione ecumenica, come si vede, anche se per molti è e rimane estranea, è una necessità per comprendere il cammino della fede e della missione nel mondo globalizzato di oggi. E. B. Lo scultore Arzilli studia le immagini dei Santi per rifarle moderne U n progetto storicoartistico che riguarda tutte le chiese della città del Grifo e relativi santi intestatari. Ci sta lavorando lo scultore perugino Massimo Arzilli, già docente all’Accademia di belle arti “Pietro Vannucci”. “Sto censendo - dichiara oltre 50 chiese cittadine e santi connessi, con i rispettivi attributi iconografici, con il proposito di creare una serie di opere a carattere sacro, la cui realizzazione sia suffragata da un’adeguata ricerca storica. Senza di che - mette in guardia - l’iconologia è semplice invenzione, con scarso rispetto delle strati- ficazioni del culto e delle sue forme”. Spiega poi che verrà, tra l’alLo scultore Arzilli con il san Lorenzo tro, indagata la vicenda di chiese scomparse o assorbite Intanto è visibile – nella in altre. Cita in proposito il vetrina della Banca di caso di San Donato (da via Mantignana e di Perugia, Ulisse Rocchi all’Elce) o la in piazza IV Novembre – la demolita chiesa di Santa statua di san Lorenzo, priElisabetta alla Conca, il cui ma opera della serie che titolo fu poi recuperato ag- Arzilli intende proporre algiungendolo a quello dei la città. Particolare di rilievo: la veste che trasfigura santi Rocco e Sebastiano. Un particolare interesse in gratella o, se si preferisarà rivolto alla santità de- sce, la graticola che si traclinata al femminile: Aga- sforma in panneggio della ta, Giuliana, Elisabetta, Su- dalmatica. Soluzioni creasanna, Lucia, alcune delle tive, ma nel solco della trafigure in predicato di pros- dizione. Sandro Allegrini sima realizzazione. LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 4 APRILE 2014 Sentinelle in piedi: reazioni eccessive 300 persone hanno manifestato in silenzio per difendere la libertà di opinione di fronte al dilagare della teoria del Gender. Reazioni e accuse delle associazioni Lgbt Delle trecento persone nessuna ha risposto agli insulti e alle provocazioni urlati con megafono da un piccolo gruppo di attivisti Lgtb che hanno definito i dimostranti “un gruppo di clerico-fascisti reazionari” che “alimenta pregiudizi contro le persone omosessuali e transessuali”. Nelle redazioni dei giornali sono giunti il comunicato dell’associazione “Ompha- los-Arcigay” di Perugia, parte del ramo giovanile del Pd, e di un gruppo definitosi “Perugia rainbow”. Entrambi i comunicati grondano di violenza verbale contro le “Sentinelle in piedi” definendo, Perugia rainbow, la manifestazione e le sue ragioni un “attacco liberticida al diritto e ai desideri di quelli che vogliono decidere e autodeterminare i propri corpi”. Per l’Omphalos è stata “una manifestazione di stile fascista nei modi e nei contenuti” alla quale avrebbe partecipato “la destra fanatica e i movimenti religiosi integralisti, tutti uniti a favore del disprezzo e della discriminazione” verso le persone omosessuali. Reazioni fuori misura. Maria Rita Valli OLMO. Progetto-lavoro per studenti Ipsia e tavola rotonda in memoria di don Pasquini L a comunità interparrocchiale di Olmo - Fontana - Chiugiana in occasione del 25° anniversario della morte del suo storico ed infaticabile parroco don Dario Pasquini, che tanto si spese per preparare scolasticamente e professionalmente i giovani al mondo del lavoro, ha predisposto un progetto (borse di studio) a favore dell’occupazione giovanile prendendo spunto proprio da quanto fece don Pasquini. “A partire dal prossimo settembre questo progetto - annunciano i promotori - [email protected] 17 BREVI ❖ FRESCOBALDI Elevazioni spirituali di quaresima C irca trecento persone sono state ferme, in piedi, con un libro in mano, in piazza della Repubblica, sabato 29 marzo, davanti alla sede del Pd, a manifestare per difendere la libertà di opinione rispetto alla teoria del gender. La protesta è stata promossa dal gruppo perugino delle “Sentinelle in piedi”, movimento che si è diffuso portando in molte città italiane la protesta silenziosa e pacifica con la quale esprimono la contrarietà all’approvazione del progetto di legge Scalfarotto con il quale all’“omofobia” verrebbe applicata la stessa legge (e relative pene) prevista per i reati di terrorismo e di razzismo. Se dovesse passare questa legge, avvertono i promotori della manifestazione, non sarebbe più possibile neppure per un prete dire che l’omossessualità è un peccato, e un genitore che dovesse dire al proprio figlio e ai suoi piccoli amici, che da grande si innamorerà di una bella ragazza potrebbe essere accusato, anche lui, del reato di omofobia al quale verrebbe applicata la legge “Reale” varata per combattere il terrorismo, e dunque potrebbe essere condannato a scontare anni di carcere. I gruppi delle “Sentinelle in piedi”, così come i gruppi della “Manif pour tous”, vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e sulla connessa campagna sostenuta da potenti lobby per diffondere la teoria del “gender” nella cultura (non c’è più film o fiction in tv in cui siano presenti gay), nelle istituzioni (con la battaglia, per esempio, per eliminare i termini uomo e donna o madre e padre) e anche nelle scuole (da ultimo la vicenda dei libri dell’Unar). @ consentirà ad alcuni neo-diplomati dell’Ipsia (Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato), la cui sede si trova anche nel complesso scolastico edificato per volontà di don Pasquini, di effettuare uno stage semestrale retribuito presso alcune aziende del territorio perugino. I neo-diplomati che vi prenderanno parte, una volta terminato lo stage, potranno inserire le referenze che otterranno nel loro curriculum ed eventualmente iniziare un rapporto di apprendistato. Il bando di questo stage sarà emanato in accordo con l’Ipsia e pubblicato sul sito internet dell’istituto”. In ricordo della figura di don Dario Pasquini e nel 25° anniversario della sua scomparsa, la comunità guidata dal parroco mons. Fabio Quaresima ha organizzato insieme all’associazione “San Pio da Pietrelcina” e all’Opera pia “San Martino” e con il patrocinio di diversi enti locali e realtà produttive, la tavola rotonda “Don Dario Pasquini, la lungimirante attualità di un educatore: dalla scuola all’inserimento lavorativo”. La tavola rotonda, in programma a Perugia sabato 5 aprile (ore 15.30) presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori, si prefigge l’obiettivo di approfondire la problematica connessa con l’inserimento al lavoro dei giovani. Interverranno Fiorella Polidori, Giulio Michele Siena, Simone Biagioli, Daniela Scocciolini, Marco Terzetti, Sonia Gaudenzi, Giorgio Moretti e Daniele Adanti. FONTENUOVO. Progetto per i malati e le famiglie Apre il Café Alzheimer È stato presentato il 31 marzo a Perugia il primo “Café Alzheimer” della Regione che prenderà il via presso la residenza di Fontenuovo (via Enrico dal Pozzo 65, a Perugia) il giorno 8 aprile e si snoderà per 10 incontri nei giorni del martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18, fino alla pausa estiva di giugno. Il progetto nasce dalla sinergia tra la Fondazione Fontenuovo e l’associazione Amata Umbria (Associazione malati di Alzheimer - Telefono Alzheimer) e si definisce come spazio sociale in cui i malati e i familiari possono incontrarsi e condividere esperienze stimolanti per alleggerire il senso di solitudine e le difficoltà che questa malattia spesso comporta. Questa esperienza nasce sul finire degli anni ’90 nei Paesi Bassi per dare sollievo alle famiglie e ai malati, dando loro la possibilità di incontrarsi in un luogo piacevole come un “caffè”. Questo progetto ora diventa realtà anche a Perugia; si definisce e si struttura ciò che Amata Umbria, fin dai primi anni 2000, aveva creato quando, in vari spazi della città, accoglieva i propri soci malati in piccoli gruppi in cui, accompagnati da diversi esperti, potevano seguire incontri con musicoterapia, ginnastica dolce, stimolazione cognitiva, tutte attività che hanno una forte valenza terapeutica, come è ormai scientificamente provato. Ora, nel cuore di uno spazio veramente bello quale la residenza Fontenuovo, il progetto intende offrire, in via assolutamente gratuita, ai soci dell’associazione Amata e agli ospiti della residenza un contesto in cui, intorno ad un buon caffè, i malati possono stare insieme e socializzare e, contemporaneamente, i familiari condividere le loro preoccupazioni e informazioni, con l’effetto di favorire il benessere e migliorare la qualità della vita dell’intera famiglia. I malati, in un gruppo non superiore a 10 persone, dopo un momento iniziale di accoglienza, parteciperanno ad attività quali musicoterapia, artiterapia, attività occupazionali e motorie, conversazioni di gruppo, stimolazioni cognitive e sensoriali grazie anche alle innovative attrezzature, quali il giardino Alzheimer e le Stanze sensoriali. Non potrà mancare un momento di convivialità presso il Café e poi il saluto al- La Scuola Diocesana di Musica Sacra “G. Frescobaldi” presenta nel tempo forte di Quaresima concerti di musica sacra, le “Elevazioni spirituali di Quaresima” che, nell’attuale forma iniziata nel 1991, raggiungono la XXIV edizione. Domenica 6 aprile, alle ore 17, nell’Auditorium Marianum di Corso Cavour 184, col Quartetto d’archi “Frescobaldi” - formato da Fabio Imbergamo e Daniela Rossi, violino; Lycia Di Domenico, viola, Luca Ricci, violoncello - verranno eseguite le Sette Parole di Gesù in croce di F. J. Haydn nella versione da camera preparata dallo stesso autore. La prof.sa Antonella Ubaldi curerà la lettura di testi di fratel Ephraim, fondatore della Comunità delle Beatitudini. I Madrigalisti di Perugia, diretti da Mauro Chiocci, eseguiranno brani di Monteverdi, Bucchi, Poulenc e U. Sisak. Venerdì 11 aprile, alle ore 21 il Coro Polifonico S. Faustino (dir. Daniele Lupo), la Schola Cantorum S. Maria di Colle (dir. Giuliana Milletti), il Coro Polifonico S. Maria Assunta di Corciano (dir. Antonietta Battistoni), la Corale S. Biagio della Valle (dir. Silvia Cibotti) eseguiranno musica polifonica di Palestrina, Vittoria, Nenna, J. S. Mayr, G. Corsi, Bettinelli, Frisina. Feliciano Prosperi interverrà all’organo con brani di Haendel e di J, S. Bach. La partecipazione a questa meditazione spirituale sostenuta dalla musica è gratuita e desiderata. ❖ VOLONTARIATO Apv: Santantoni confermato presidente L’Associazione Perugina di Volontariato (Apv), realtà promossa dalla Caritas diocesana, nel rinnovare le cariche sociali ha confermato presidente Maurizio Santantoni. Francesco Seghetta è il vicepresidente, Marcella Alfonsi segretaria e Alessandro Cesaretti -delegato Caritas nel Consiglio direttivo - tesoriere. Inoltre sono stati eletti membri del Consiglio direttivo: Lorena Paolucci, Carlo Bonucci e Mauro Cagiotti. Collegio dei revisori dei conti: Paolo Vignaroli, Alberto Pardi e Giacomo D’Amario. Collegio dei probiviri: Feliciano Ballarani, Alida Biscarini ed Ernestina Caparelli. ❖ CULTURE Letture ucraine Nel progetto realizzato dalla Biblioteca comunale perugina “Villa Urbani” e dalle Acli provinciali, dopo le letterature di lingua peruviana, ceca, americana, indiana, finlandese, macedone e coreana, lunedì 7 aprile alle ore 17, sarà dedicato alla letteratura ucraina. Khystyna Khrychkovs’ka parlerà di Taras Shevchenko a 200 anni dalla nascita. ❖ LIBRI Di Rina Gatti l’appuntamento successivo. Il gruppo sarà seguito e valutato da un’équipe composta da figure professionali con diverse competenze. I familiari potranno rimanere lasciare i loro malati o restare con loro, oppure potranno incontrarsi insieme e formare gruppi in cui condividere le loro esperienze e avere informazioni di varia natura. I promotori dell’iniziativa sono profondamente convinti, tenuto conto anche delle importanti aspettative che i prossimi fruitori ripongono nel servizio, che il progetto costituirà per i soci di Amata Umbria e per gli ospiti di Fontenuovo un servizio innovativo e significativo nella cura della malattia di Alzheimer; potrà avere prospettive ulteriori e di più vasta portata per coloro che ne avessero bisogno nella città e nei Comuni limitrofi. Promosso dall’Associazione Laam Deruta e dall’associazione culturale Rina Gatti, sabato 5 aprile alle ore 17 a Deruta presso l’Aula Magna della Scuola primaria saranno presentate le nuove edizioni di Stanze vuote e Stanze vuote, addio di Rina Gatti, Aguaplano edizioni. Interverranno: Giampiero Mirabassi poeta e scrittore, Mariella Chiarini regista e attrice, Giovanni Paoletti - figlio dell’autrice. ❖ INCONTRO Pier Giorgio Frassati Martedì 8 aprile, alle ore 17, presso la sala del Dottorato nel chiostro della cattedrale di Perugia, incontro “Pier Giorgio Frassati. Verso l’alto”. Interviene Marco Sermarini, fondatore della Compagnia dei Tipi loschi del beato Pier Giorgio Frassati. Introduce Fabrizio Saracino, presidente gruppo Fuci “Giuseppe Toniolo”. LA VOCE Città di Castello 18 ALTOTEVERE SENZA FRONTIERE celebra quattro anni di attività BREVI ❖ PELLEGRINAGGIO Chi va piano... F Diocesano dei giovani a Monte Oliveto Maggiore L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore è stata scelta quale meta del tradizionale pellegrinaggio diocesano dei giovani di Città di Castello. Si svolgerà, come sempre, dopo Pasqua, nei giorni 21-23 aprile. La marcia sarà scandita da due tappe di avvicinamento a Castelnuovo Berardenga e Asciano. Le iscrizioni per gli interessati sono aperte fino al 10 aprile. Tutte le informazioni, sul sito della pastorale giovanile www.sicomoro.it. ❖ FAMIGLIE Una domenica insieme all’insegna dello sport L’ufficio di Pastorale familiare e il Csi della diocesi propongono per domenica 6 aprile una giornata in allegria all’insegna dello sport in famiglia. L’appuntamento è fissato presso la Cittadella dello sport - Belvedere (la pista di atletica di Città di Castello). Dalle ore 9.30 saranno proposti giochi per tutte le età e per tutti i presenti. Alle ore 12 mons. Domenico Cancian celebrerà la messa. ❖ IN LIBRERIA Papa Francesco visto da Luigi Accattoli Tra le tante pubblicazioni sul Papa segnaliamo quella di Luigi Accattoli, intitolata Il Vescovo di Roma (Edizioni Dehoniane Bologna, pag. 160, euro 12.50). Lo scrittore, conoscitore della “nostra” beata Margherita, presenta in 12 capitoletti le tante novità che Francesco ha portato. Nessun Papa in epoca contemporanea aveva posto tanti segni di novità in così poco tempo. Sottolinea l’intenzione ecumenica e collegiale: Francesco si presenta come Vescovo di Roma. L’autore si avventura in domande che saranno più o meno verificabili dalla storia: che destino avrà quest’uomo che spinge gli abitatori dell’istituzione più carica di storia a pensare il nuovo e a osare l’inedito? Come affronterà le opposizioni di cui farà esperienza? Riuscirà nell’intento di rifare missionaria e povera la Chiesa di Roma, compresa la cittadella curiale? Sarà compreso il suo azzardo di una nuova lingua che spesso contrasta con quella della tradizione? Ai posteri... Solo poche battute per ricordare un’alta recente pubblicazione, la traduzione interlineare del vangelo di Marco (Edb, pag. 72, euro 8). Curato da Roberto Reggi, si presenta come un aiuto alla traduzione, per sostenere le difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico in lingua originale. (Francesco Mariucci) esteggiati i primi 4 anni di attività, l’associazione “Altotevere senza frontiere” guarda già avanti e pensa al prossimo Festival della solidarietà, che si terrà a Città di Castello in luglio. Questa sarà la quarta edizione del festival, dopo il mancato appuntamento nel 2013, e sarà totalmente dedicato al tema della lentezza. “La lentezza salverà il mondo” sarà infatti il titolo dell’iniziativa, presentata in anteprima il 29 marzo nel corso di una cena di beneficienza svoltasi nel Cva di Santa Lucia. La cena del 22 marzo di Altotevere senza frontiere “Quest’anno - ha affermato il presidente dell’associazione, Marco Bonatti. - Per la prima volta abbiamo La onlus è sempre attivissima, voluto dare un tema al festival. Abbia- ma a luglio il Festival della mo scelto la lentezza perché abbiamo sentito l’esigenza di rallentare, in con- solidarietà sarà all’insegna trotendenza rispetto ai ritmi che ci im- della “lentezza”. Perché pone la frenesia del mondo. Viviamo in una società che va sempre di fretta, invece crediamo che a volte sarebbe meglio fare meno cose, anche per cercare Quella di organizzare il Festival della di impegnarsi a farle meglio”. solidarietà non è l’unica attività di AlL’unico ospite certo del festival, al mo- totevere senza frontiere. I ragazzi delmento, sarà Bruno Contigiani, presi- l’associazione sono attivi con un prodente e fondatore dell’associazione getto in Kosovo, nella casa di acco“L’arte del vivere con lentezza” e auto- glienza di Raduloc, gestita dalla Caritas re di alcuni libri sull’argomento. Come Umbria, dove torneranno questa estaha assicurato lo stesso Bonatti, però, sa- te immediatamente dopo il festival. ranno proposte altre conferenze e varie L’attività più costate di Asf resta coiniziative collegate al tema della len- munque l’animazione della messa dotezza, assieme a serate e ad alcuni spet- menicale, delle ore 10, alla Muzi Betti, tacoli, come nelle precedenti edizioni. con la seguente visita agli anziani, svol- ono stata per un mese ospite delle suore Figlie della Misericordia a Kizibere, in Rwanda. Là tre suore, di rispettabile età, dotate di grande energia, sono riuscite ad organizzare la missione fra notevoli disagi, soprattutto per mancanza di infrastrutture, e rappresentano un punto di riferimento per gli abitanti. Grazie anche agli aiuti di benefattori dell’Alta Valle del Tevere è stato possibile realizzare una bella S ta anche un sabato pomeriggio ogni mese. Altotevere senza frontiere è una onlus che nel tempo si è allargata e ad oggi conta circa 100 soci dai 16 ai 30 anni. La serata di sabato è servita anche per fare un bilancio di questi quattro anni di attività. “Una delle cose più belle aggiunge Bonatti - che è stata possibile grazie ad Altotevere senza frontiere è stata l’opportunità di costruire molti rapporti anche con persone estranee alla Valtiberina. Per esempio, tra di noi ci sono una decina di ragazzi del Casentino, mentre il 24 maggio abbiamo organizzato una cena a Milano con un altro gruppo di nostri amici. Anche un ragazzo spagnolo si è interessato al nostro progetto in Kosovo”. Francesco Orlandini DIOCESI. Il 6 aprile, nuova raccolta per il Fondo di solidarietà per famiglie in difficoltà I Vescovi dell’Umbria, nel corso dell’ultima riunione mensile della Ceu, hanno deciso di promuovere una nuova raccolta di offerte in denaro a sostegno dell’attività del Fondo di solidarietà delle Chiese umbre a favore delle famiglie in difficoltà a causa del perdurare della crisi economica. Nella nostra diocesi la raccolta si terrà domenica 6 aprile con le modalità che ogni parrocchia vorrà individuare. Oltre che in parrocchia, si può contribuire versando l’offerta alla Caritas diocesana, specificando come causale il “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre”. Altri modalità nel sito www.chiesainumbria.it\colletta. Giuseppe Floridi, che per conto della Caritas diocesana ha seguito da sempre questa attività ricorda che il Fondo, a distanza di circa quattro anni e Dalla missione ruandese delle Figlie della Misericordia Nei giorni scorsi è tornato a casa il piccolo gruppo di altotiberini che ha fatto visita a suor Claudia, suor Luciana e suor Assunta che stanno vivendo da qualche tempo in una missione. Questa breve testimonianza ci racconta di loro. VENERDÌ 4 APRILE 2014 struttura in cui sono presenti suore novizie, ragazze ruandesi che conducono una vita non solo di preghiera ma anche di lavoro. Hanno organizzato un laboratorio di sartoria, coltivano un orto che sembra un giardino e che permette loro di provvedere a buona parte dell’alimentazione; vivono in perfetta armonia in quel contesto che trasuda povertà e la loro presenza è davvero utile. Per me è stata una bellissima esperienza. Avevo diverse remore prima di partire; una volta arrivata lì mi sono sentita subito a mio agio perché accolta con il calore e l’affetto proprio delle persone semplici e limpide, e qualche piccola difficoltà è stata facilmente superata. mezzo dalla sua costituzione, nell’ambito della diocesi di Città di Castello, fino al 31 dicembre 2013 ha proceduto a sovvenire a molte richieste di persone bisognose e ha provveduto, per mezzo dei parroci, a erogare un totale complessivo di 180.100 euro. I nuclei familiari che hanno beneficiato degli aiuti economici sono stati 183 (86 le famiglie italiane mentre 97 sono i nuclei stranieri; tutti risiedono nel territorio altotiberino). Il contributo medio per ogni nucleo familiare è pari a 984,153 euro. L’ufficio diocesano della Caritas ringrazia le parrocchie e i centri di ascolto delle Unità pastorali per la collaborazione e il supporto all’iniziativa. La diocesi ricorda don Edoardo Marconi I Vita in missione Testamento di Maria A proposito della missione del Rwanda, di cui parliamo qui a fianco. Nei giorni scorsi è deceduta Maria Petruzzi che, vedova da 34 anni, ha svolto tutta la sua attività lavorativa presso l’ospedale di Città di Castello svolgendo con impegno molte mansioni. Tra le sue volontà testamentarie i Maria Petruzzi parenti hanno trovato quella di raccogliere offerte proprio per sostenere le suore castellane che operano in Africa. Un gesto di generosità che si aggiunge a tanti altri sostenitori della missione. l 27 marzo è morto presso l’ospedale di Città di Castello don Edoardo Marconi. Figlio di Nazzareno e di Clementina Chialli, era nato a Canoscio il 1° settembre 1923. Il 29 giugno 1946 fu ordinato sacerdote. Ha svolto il ministero presbiterale a Citerna dal 1946 al 1979. Dal 1971 al 1982 e dal 1984 al 1991 è stato vicario generale della diocesi di Castello. Dal 1979 al 1999, parroco di San Pio X. Numerosi gli altri incarichi svolti in diocesi. Da anni si era ritirato a una viDon Marconi ta dedicata alla preghiera. Nella chiesa di San Pio a Città di Castello tutta la comunità diocesana lo ha ricordato durante il funerale con immensa gratitudine come sacerdote che ha testimoniato una fede gioiosa e generosa. Il Vescovo ha ricordato il suo stile pastorale: umile, gioioso, generoso, sempre animato da fede viva. “Ho amato tutti. Non ho nemici, chiedo perdono per le inadempienze” (dal testamento spirituale di don Edoardo). Dallo stesso testamento vogliamo ricordare un’altra sua affermazione. Dopo aver ringraziato i confratelli sacerdoti, scrive: “Al mio vescovo attuale assicuro la mia obbedienza fino alla morte e la mia preghiera nel regno di Dio dove spero incontrare chi mi ha dato la cresima (il beato Liviero) chi mi ha consacrato sacerdote (mons. Cipriani), chi mi ha voluto come suo vicario (mons. Parodi, mons. Pagani, mons. Urru)”. LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 4 APRILE 2014 Ospite a CaLibro il magistrato anti-mafia Raffaele Cantone @ [email protected] 19 BREVI ❖ MUSEO DIOCESANO Iniziative per Pasqua Il magistrato Raffaele Cantone al Teatro comunale di Città di Castello durante un incontro del festival di letture “Calibro” “Scrivo solo per giustizia” H a avuto inizio il 27 marzo il festival di letture “CaLibro, spàrati un libro”, alla seconda edizione. Al Teatro comunale era presente Raffaele Cantone, uno dei più importanti magistrati impegnati oggi nella lotta contro la mafia, da pochi giorni nominato presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Entrato in magistratura nel 1991, fino al 2007 ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia; attivo attualmente presso la suprema corte di Cassazione. Ha scritto quattro libri, risultato delle sue esperienze, a proposito dei quali gli sono state poste di volta a volta domande da Camillo Cristini, Francesca Martinelli, Rachele Simonucci e Marco Taddei. Una delle prime è stata quale motivazione lo abbia spinto a diventare magistrato. La risposta: “La mia provenienza territoriale, in provincia di Napoli, dove il problema maggiore è la criminalità organizzata”. E che cosa l’ha indotto a scrivere? Ha affermato che l’attività divulgativa è quasi un dovere civico. È stato ricordato che contro di lui è stata lanciata, con volantinaggio, una campagna di calunnie. “Ne sono riuscito a uscire, ma resta molta amarezza”, ha risposto. Poi il problema calcio. Cantone ha spiegato come, di volta in volta, esponenti di famiglie mafiose siano riusciti a farsi fotografare con i grandi nomi del calcio internazionale. Sono state poste domande sulla “mafia dai colletti bianchi”, vale a dire organizzazioni di tipo economico, con grande capacità, a cui si legano imprenditori per poter avere denaro. “Un tipo di mafia molto esteso e molto pericoloso”. Alla domanda se le istituzioni si siano messe adeguatamente al passo contro l’evolversi delle mafie: “L’Italia ha una legislazione tra le migliori del mondo. Hanno creato strumenti efficaci. Bisogna però superare l’idea che basti confiscare i patrimoni e mettere i tifosi in carcere. Nel 2012 sono stati confiscati beni immobili per 12 miliardi di euro, ma rendono zero. Bisogna cambiare l’utilizzo”. A questo punto è stato ricordato un sequestro di terreno fatto nel Comune di Pietralunga e oggi sistemato dai volontari dell’associazione Libera. Lo spazio ci impedisce di riportare altre domande inerenti a problemi che sarebbe necessario far conoscere a tutti, cominciando - ha detto Raffaele Cantone dai ragazzi nelle scuole. Ciò che è stato ascoltato invita senz’altro a un’accurata lettura dei suoi libri: Solo per giustizia, I Gattopardi - Uomini d’onore e colletti bianchi: la metamorfosi delle mafie nell’Italia di oggi, Operazione Penelope, Football Clan - Perché il calcio è diventato lo sport più amato dalle mafie, edizioni Mondadori e Rizzoli. Eleonora Rose Donato alla comunità il Cenacolo di S. M. della Carità “Pasqua in Alto Tevere” è un’iniziativa promossa dalla diocesi e dal Museo del duomo e coordinata da Catia Cecchetti. È il primo appuntamento del genere a carattere comprensoriale che si avvale della preziosa collaborazione di alcuni Comuni: Città di Castello, Citerna, Montone e Umbertide. Il programma prevede visite guidate in alcuni musei del territorio ed eventi culturali resi possibili grazie alla collaborazione delle cooperative di servizi Atlante e Sistema Museo. Non meno importanti il sostegno di associazioni quali il circolo culturale “Luigi Angelini” e della schola cantorum “Anton Maria Abbatini”. Questo il calendario delle prime visite guidate, tutte con inizio alle ore 16 e con prenotazione obbligatoria (delle altre iniziative daremo conto nei successivi numeri del giornale): domenica 13 aprile, Citerna, chiesa di San Francesco, Madonna di Donatello (075 3721525 - 340 2934882, [email protected]), domenica 20 aprile, Città di Castello, Museo diocesano del duomo (075 8554705 [email protected]), lunedì 21 aprile, Morra, oratorio di San Crescentino (075 8554705, [email protected]). ❖ CASTELLO Contributi per gli affitti L’Amministrazione comunale di Città di Castello informa sono pubbliche sull’Albo pretorio on line le graduatorie definitive per i contributi al canone di locazione connesse al bando del 30/10/2013. Il periodo di pubblicità si esaurirà il 14 aprile. Per l’analisi delle graduatorie e per ricevere qualsiasi ulteriore informazione ci può rivolgere al servizio Erp (geom. Francesco Grilli) nella sua sede di piazza Gabriotti, che a tale scopo è aperto al pubblico il lunedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il giovedì anche dalle ore 15,40 alle ore 18. ❖ MOSTRA I “Periodi” di Boriosi Il Cenacolo nella chiesa di Santa Maria della Carità T utti con lo sguardo rivolto verso l’alto ad ammirare l’Ultima Cena nell’affresco del XV secolo che svela nello strato sottostante elementi decorativi di due secoli prima, di chiara impronta templare. Proprio dal particolare dell’affresco raffigurante l’apostolo Giovanni con il capo reclino sul petto di Gesù ha preso spunto il vescovo mons. Domenico Cancian nel suo intervento durante la cerimonia per la donazione del Cenacolo nella chiesa di Santa Maria della Carità, voluto da Fattoria autonoma tabacchi, al Comune di Città di Castello e quindi all’intera comunità. “È una immagine di grande amicizia - ha detto il Vescovo - che evidenzia l’affidamento pieno e totale dell’apostolo verso il Maestro, un messaggio di grande speranza”. Proprio a questo aspetto di fede come fiducia evidenziato dal Vescovo si è allacciato il direttore dei Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria Francesco Scoppola dopo aver illustrato l’aspetto storico del luogo e degli affreschi. In una cornice in cui è evidente il connubio tra la ricchezza artistica e la povertà della struttura (nella quale la successiva presenza dei Domenicani è testimoniata dagli affreschi sulle pareti laterali), il dettaglio dell’apostolo e del Maestro esprime sicuramente un atteggiamento fiducioso. È un messaggio che oggi rivive non come sguardo nostalgico al passato ma come affidamento alla tradizione, capace di illuminare il futuro, nella certezza che con lo sforzo comune si possono perseguire ideali importanti e raggiungere obiettivi elevati. Sabina Ronconi A palazzo Vitelli a Sant’Egidio tre stanze ospitano “Sulle tracce delle impronte”, l’ultima mostra di Romano Boriosi a Città di Castello. All’inaugurazione presente il Sindaco, il presidente dell’associazione Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi, i critici d’arte Roberto Manescalchi e Emidio De Albentiis. Come detto da quest’ultimo, nelle tele vi è il percorso delle varie correnti seguite di volta in volta dall’artista, e metabolizzate in questa ultima espressione. Essenzialità prevalente nelle tele della prima sala, immagini come trasparenti, nella seconda, a simboleggiare il bianco, la luce. E poi il colore. Quel colore usato tante volte e in vari modi da Boriosi e che qui vuole significare la contemporaneità astratta. Molte le sculture esposte, di cui quattro in bronzo, le altre in creta bronzata. Rivelano tutte la forza di creatività plastica dell’autore nei cui soggetti si coglie, di volta in volta, una profonda espressività. La mostra sarà aperta fino al 27 aprile. (E. F.) ❖ VILLA SANTINELLI Concerti che fanno bene alla mente e all’anima D alla cooperazione tra associazione Fatiche di Ercole e associazione Progetto scuola Puccini nasce “Accordi della mente, accordi dell’anima” presenta il 3 aprile. L’evento - realizzato in collaborazione con Usl Umbria 1, Centro salute mentale Alto è nato con la finalità di perseguire l’innegabile piacere di ascoltare musica. Alcuni studi hanno infatti evidenziato che ascoltare e fare musica faccia bene alla salute mentale e fisica. La concezione di musica come nutrimento dell’anima deriva dalla dimostrata capacità dell’attività musicale di ridurre ansia e stress mitigando tensioni nervose. La musica agisce sugli stati d’animo più profondi, sulle emozioni, nutre mente e spirito, ma è allo stesso tempo gioco e divertimento, un ottimo strumento per stimolare e sviluppare le capacità espressive e creative. Gli appuntamenti della kermesse iniziano oggi, venerdì 4 aprile al salone gotico del Museo del duomo con una re- lazione sul tema “Lo spirito della musica” tenuta dal professore di Filosofia e teoretica Marco Moschini del dipartimento di Filosofia, scienze umane e dell’educazione dell’Università di Perugia. Sono previsti interventi musicali a cura della Scuola comunale di musica con la classe di violino della prof.ssa Lucia Parmegiani Procacci, classe di violoncello del prof. Mauro Businelli e classe di clarinetto del prof. Luca Lodovici. Per domenica 6 aprile alle ore 17 è previsto presso il salone Amedeo Corsi della Scuola comunale di musica “Il realismo psicologico in musica” una selezione da Le nozze di Figaro di Mozart a cura delle classi di Canto lirico e Arte scenica della Scuola Giacomo Puccini. I successivi due appuntamenti in calendario sono: “Chitarre all’opera” a cura dell’ensemble Alvárez Guitar Quartet sabato 3 maggio ore 18 al salone Amedeo Corsi e sabato 7 giugno ore 18 straordinariamente presso il giardino di villa Rosa “Dialogo tra batteria e per- L’auditorium della Scuola comunale di musica cussioni, il ritmo protagonista” a cura delle classi di Batteria e percussioni della Scuola comunale di musica. Tutti gli incontri di “Accordi della mente, accordi dell’anima” sono a ingresso libero. Per informazioni è possibile contattare “Le fatiche di Ercole” al numero 392 5295847 o visitare il sito www.lefatichediercole.it. L’associazione Progetto scuola Puccini è raggiungibile allo 075 8529405. Memoria dell’eccidio Il Comune di Città di Castello e quello di Sansepolcro hanno partecipato alla commemorazione dell’eccidio di Villa Santinelli, il primo fatto di sangue che durante il passaggio del fronte coinvolse i civili. “Nell’anno del settantesimo della Liberazione - ha dichiarato l’Amministrazione comunale tifernate - è particolarmente importante ricordare le principali vittime di ogni conflitto, uomini e donne inermi, innocenti, coinvolte nella drammatica spirale di violenza e ingiustizia che scandì la transizione dello Stato italiano dalla dittatura fascista alla Repubblica democratica”. Il 27 marzo 1944 a Villa Santinelli, nella collina della zona sud di Castello, dopo la battaglia omonima, l’esercito di occupazione tedesco giustiziò 9 persone, di cui cinque avevano soltanto 19 anni. “La partecipazione dei bambini all’omaggio reso nel luogo dell’eccidio attualizza eventi che ancora oggi hanno un valore fondativo per il nostro Paese - prosegue la nota. Commemoreremo sul luogo anche gli altri drammatici episodi che accompagnarono la Liberazione di Città di Castello - Castel Guelfo, San Secondo, Pian di Brusci e Meltini nell’ambito del calendario di iniziative che si concluderanno il 22 luglio”. LA VOCE Orvieto .Todi 20 BREVI ❖ TODI/1 Libro contro la “tratta” Il 5 aprile alle ore 17.30 presso la sala del Consiglio dei palazzi comunali di Todi si terrà un incontro per parlare di diritti umani. Spunto di riflessione sarà il libro Strade della tuderte Debora Bartolini, mediatrice linguistica, impegnata in qualità di operatrice nei progetti regionali “Non si tratta” e “Fuori dal labirinto”. Il libro prende spunto, infatti, dalle storie e dalle esperienze delle giovani con cui l’autrice si è trovata a confrontarsi. La conversazione sarà sviluppata dal presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal direttore diocesano della Caritas Marcello Rinaldi, dalla giornalista Vanna Ugolini e dall’insegnante Carla Maria Cavallini. L’iniziativa contro il traffico e lo sfruttamento delle persone è stata organizzata dal Comune di Todi grazie alla collaborazione tra gli assessorati alle Pari opportunità e l’assessorato alla Cultura. ❖ TODI/2 Biglietto unico per i musei Il 1° aprile presso la Pinacoteca del Comune di Todi è stata presentata l’iniziativa dell’attivazione del biglietto unico integrato per la visita agli spazi del Circuito museale della città, composto da Museo pinacoteca, Museo lapidario, Cisterne romane, Campanile di San Fortunato e dagli spazi museali della diocesi: Cripta del duomo, palazzo vescovile e chiesa della Nunziatina. L’iniziativa, frutto di un accordo tra il Comune e l’ufficio Beni culturali della diocesi, è stata realizzata grazie al finanziamento della Regione e alla collaborazione dell’ente gestore del circuito museale cittadino. La lodevole iniziativa è stata varata alla presenza del sindaco Carlo Rossini, del responsabile per i Beni culturali della diocesi don Francesco Valentini, la direttrice della Pinacoteca Nicoletta Paolucci e la responsabile del Circuito museale Monica Peppucci. ❖ ALLERONA “Peregrinatio” del Crocifisso e Madre Speranza nelle Vicarie di San Venanzio e San Cassiano L’Amore è sempre attuale D omenica 23 marzo l’Amore Misericordioso e Madre Speranza hanno raggiunto le Vicarie di San Venanzio, nel santuario della Madonna della Luce a Collelungo, e la Vicaria di San Cassiano, nella parrocchia di S. Maria Assunta a Montecchio. La peregrinatio, nel corso della settimana, ha raggiunto le diverse parrocchie delle due zone. Numerose le persone che hanno partecipato e calorosa è stata l’accoglienza dei sacerdoti. In entrambe le Vicarie abbiamo presentato la figura e il messaggio di Madre Speranza, soffermandoci sugli aspetti centrali del carisma dell’Amore Misericordioso, sulla freschezza e l’attualità della buona notizia che Dio ci ama e ci perdona sempre. A Collelungo, insieme ai parroci, hanno “incontrato” Madre Speranza molti ragazzi di terza media con i loro genitori, attraverso la voce e la testimonianza di padre Giovanni Ferrotti. Anche le suore della comunità del Centro Speranza hanno partecipato con gioia a questo momento di ascolto e di preghiera vissuto in un santuario mariano a noi molto caro. A Montecchio, la comunità parrocchiale, dopo una breve processione con le due immagini, si è ritrovata in chiesa con la presenza della comunità delle Ancelle dell’Amore Misericordioso che animano la casa famiglia “Maria Sposa e Madre”, e ha ascoltato con attenzione le parole di Il volto di Cristo del crocifisso del santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza padre Gabriele Rossi, che si è soffermato a spiegare in dettaglio l’importanza dell’acqua dell’Amore Misericordioso. La casa famiglia è stata fondata da padre Gino Capponi, uno dei primi Figli dell’Amore Misericordioso, nativo di Montecchio. Egli ha desiderato ardentemente che nel suo paese, nella proprietà dei suoi genitori, la Famiglia dell’Amore Misericordioso accogliesse le persone anziane, che, condividendo i disagi inevitabili dell’età, respirino un vero clima di famiglia. Ed è così. Attualmente 31 anziani, curati dalle suore con l’aiuto di personale laico si sentono davvero a casa. Madre Speranza li benedica tutti! Ricordiamo che sabato 29 marzo il Crocifisso dell’Amore Misericordioso e l’immagine di Madre Speranza sono stati ac- La celebrazione alla cappella dedicata alla Madonna Q uando i ponti sul Tevere che noi percorriamo non erano ancora stati costruiti, si poteva andare da una sponda all’altra con zattere e barche, per uomini e animali. Il “barcaiolo”, con l’aiuto di una lunga pertica a mo’ di remo e con l’ausilio di una fune che era messa da una sponda all’altra, trasportava chi ne faceva richiesta. (Questo mezzo di trasporto è stato utilizzato fino a quando gli Alleati hanno costruito i ponti in ferro autoportanti). Succedeva spesso che, a causa del tempo e delle numerose piene, quelle imbarcazioni finissero ingovernabili in mezzo ai vortici delle acque. Là dove finalmente si arenava la barca, gli spaventati naufraghi lasciavano un segno votivo “Per Grazia Ricevuta”. A Collepepe si trova una piccola cappella in località La Barca. La lapide, posta sul fronte dell’edificio TODI. Festa a sorpresa a Santa Prassede per il 90° compleanno di don Vincenzo Faustini I l 26 marzo è stata organizzata una festa a sorpresa per don Vincenzo Faustini, parroco di Santa Prassede in Todi. Don Vincenzo ha infatti compiuto 90 anni, e i fedeli si sono presentati numerosissimi alla messa quotidiana delle ore 17 per “celebrare un rendimento di grazie” al Signore per il dono della vita e del ministero sacerdotale del loro parroco. Dopo la messa ha avuto luogo il concerto della banda musicale, con l’esecuzione di brani gioiosi che hanno potenziato il clima di fraternità. Ai festeggiamenti colti nelle Vicarie di S. Cristina e di S. Martino I, ove la visita, che approfondiremo nel prossimo numero, è tuttora in corso. Sabato 5 aprile, invece, alle ore 16, le immagini saranno portate nella cattedrale a Orvieto. Ad accoglierle saranno il Vescovo e i sacerdoti della Vicaria di San Pietro Parenzo e San Crispino. Alle ore 17 mons. Tuzia celebrerà la messa. La stessa accoglienza si svolgerà nella Vicaria di San Fortunato e San Filippo Benizi, sempre sabato 5 aprile, alle ore 21, in piazza del Popolo a Todi, nella concattedrale, ove il Vescovo presiederà la veglia di preghiera. Nei giorni successivi saranno visitate le parrocchie delle due Vicarie. Suor Erika Bellucci Una “grazia ricevuta” che si festeggia da 100 anni Giornate Fai e foresta Un bilancio positivo quello che è stato fatto all’indomani della Giornata internazionale della foresta e delle Giornate del Fai nella cittadina di Allerona. Come gesto simbolico è stata messa a dimora una pianta nel giardino antistante le biblioteche; un gesto molto più che simbolico, se si tiene conto che il bosco ricopre oltre il 40% del territorio comunale e che fino alla metà del secolo scorso è stata la risorsa principale di lavoro per la popolazione; che oggi rappresenta una forte connotazione del paesaggio agricolo. Elementi che sono riecheggiati anche nel convegno pomeridiano, organizzato da Comune e Pro loco di Allerona insieme al Comune di Acquapendente, che ha fatto il punto sulle gestioni dei complessi contigui della selva di Meana e della foresta di Monte Rufeno. A conclusione, sono stati proposti itinerari di visita del Parco naturale di Villalba e dei vicini luoghi scelti dal Fondo ambiente Italia per le Giornate di primavera. (C. U.) VENERDÌ 4 APRILE 2014 ha preso parte il vescovo Benedetto Tuzia, che ha espresso parole di elogio nei riguardi di don Vincenzo per la passione e dedizione con cui da sempre guida la porzione di popolo di Dio affidatagli e per la solerzia ed entusiasmo con cui testimonia l’amore per Cristo e per la Chiesa. La serata è poi proseguita con la presentazione di un video che ha messo in risalto le tappe più significative del ministero sacerdotale di don Vincenzo: ordinato sacerdote l’8 febbraio 1948, parroco di S. Prassede da più di cinquant’anni, canonico della concattedrale di Todi, primo consigliere e prezioso sostenitore dell’istituto “Crispolti”. Oltre agli incarichi svolti, i parrocchiani hanno dato risalto alle doti umane e pastorali di don Vincenzo, specie la particolare sensibilità che lo ha portato a essere sempre vicino alle vicende quotidiane dei fedeli. A conclusione, il momento conviviale della cena e uno spirito unanime di profonda gratitudine al parroco, che per tutti ha un sorriso e una parola incoraggiante. Un affettuoso saluto anche da parte de La Voce. M. M. che si erge sulle sponde del fiume, ci racconta un fatto miracoloso: la sera del 25 marzo 1914, un gruppo di persone ritornava a casa con la barca dopo le celebrazioni nella chiesa parrocchiale per la festività dell’Annunciazione. Il Tevere era grosso, le acque minacciose. Improvvisamente si spezzano i puntoni che a terra reggevano la fune di metallo che fungeva da traino: la barca è in balia delle acque. I passeggeri sono disperati, “fu inutile ogni opera di salvataggio, e allora tutti concordi invocarono Maria Ss. Annunziata che in quel giorno era la ricorrenza di sua festa” e, approdati miracolosamente, edificano nel luogo in cui avvenne lo sbarco una chiesina per ringraziare Maria della grazia ricevuta. Da allora, ogni anno, si sono riuniti fedeli, parenti e amici per ricordare l’accaduto con una messa di ringraziamento. Il gruppo si è man mano assottigliato, quasi a perdersi, fino a non molti anni fa. Ma la costanza dei fedelissimi ha mantenuto vivo il ricordo e ha permesso di festeggiare i 100 anni con più partecipazione e solennità. La banda musicale e la merenda offerta hanno contribuito a coronare l’evento in maniera fraterna e gioiosa, con un’immancabile nostalgia per tempi e persone lontani. Anna Elena Franzoni Incontri quaresimali per i soci delle Acli diocesane I circoli Acli nella diocesi di Orvieto-Todi hanno attraversato il periodo quaresimale guidati dalla Lettera di fratel Antonio Colasanto, della congregazione dell’Amore Misericordioso, loro accompagnatore spirituale, e da due incontri a Ripabianca di Deruta, e a Quadrelli di Montecastrilli. A Ripabianca, Colasanto ha offerto a dirigenti e soci dei circoli della Media Valle del Tevere (provincia di Perugia), intervenuti con il presidente provinciale Anthony Ladis Kuma e il referente zonale Maurizio Pierdomenico, una riflessione sul Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima e ha presentato un profilo di Madre Speranza di Gesù che sarà beatificata il prossimo 31 maggio in Collevalenza. A Quadrelli, dirigenti e soci dei circoli della provincia di Terni con la propria presidente provinciale Flavia Chitarrini parteciperanno sabato prossimo a una lectio divina guidata da fratel Antonio su “Kenosi ed esaltazione in Gesù Cristo” (Filippesi 2,611). Con riferimento all’Inno cristologico, che costituisce la più profonda e ricca sintesi del mistero cristiano, sono stati letti brani tratti dal discorso di Benedetto XVI del 1° giugno 2005 e forniti dalla guida spunti e domande per la meditazione. Franco Albertini LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 4 APRILE 2014 @ [email protected] 21 ❖ QUARESIMA ❖ CURSILLOS ❖ SCUOLA PAROLA ❖ CRI ❖ DIOCESI ❖ CASTEL VISCARDO Fondo solidarietà Annuncio pasquale Con Andreoli Raccolta beni S. Vincenzo Ferrer Quaderni Monaldeschi Anche quest’anno, a causa del perdurare della crisi, le offerte raccolte durante la Quaresima sono destinate ad alimentare il Fondo di solidarietà per le famiglie, gestito dalla Caritas. Il fondo è un’importante iniziativa delle Chiese in Umbria per rispondere alle tante richieste che provengono soprattutto dalle famiglie. Il movimento dei Cursillos di cristianità si sta recando in alcune piccole parrocchie della diocesi per annunciare la Pasqua come momento centrale della vita cristiana. Lunedì 24 marzo si sono recati nella chiesa di Rosaro, mentre lunedì 31 marzo si sono recati nella chiesa di Casigliano per celebrare la Via crucis. Lunedì 7 aprile si recheranno nella frazione di Selvarelle e lunedì 14 aprile nella chiesa di Canonica. Nell’ambito della Scuola della Parola promossa dall’Ac diocesana e aperta a tutti, martedì 15 aprile alle ore 21 nella sala del Consiglio comunale di Todi si svolgerà un incontro con il prof. Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore. Il professore s’inserisce in un tema affrontato durante i precedenti incontri: “I giorni dell’amore. Valori e modelli per ricostruire le dinamiche familiari”. Il 29 marzo il comitato della Croce rossa di Orvieto ha organizzato, con 25 volontari, una raccolta di beni di prima necessità. Per questo si sono recati di fronte ai supermercati per chiedere ai clienti di aumentare la loro spesa a favore dei più bisognosi. La risposta è stata molto generosa. Il 5 aprile si fa memoria di san Vincenzo Ferrer, domenicano. Nato nel 1350, si trovò a vivere durante lo scisma d’Occidente, durante il quale ben tre Papi si ritenevano legittimi successori di Pietro. Intraprese un’intensa attività di predicazione per tutta l’Europa, contribuendo in modo decisivo alla fine dello scisma. Morì a Vannes nel 1419. In diocesi è venerato nella parrocchia di Vasciano, Rosaro e Canale. Su iniziativa del Comune di Castel Viscardo e grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari, verrà tra breve presentata la collana “Quaderni monaldeschi”. Vuole essere, attraverso un linguaggio divulgativo ma senza tralasciare scientificità e rigore, un modo per divulgare e tramandare la storia e i costumi del territorio di Castel Viscardo. L’uscita del primo numero sarà nel mese di maggio, in concomitanza con l’evento nazionale “Maggio dei libri”. DIOCESI. Parlano i giovani che hanno partecipato al ritiro presso il santuario di Collevalenza Oltre ai momenti di spiritualità, sono state organizzate visite al Veralli-Cortesi e al Centro Speranza “T disabilità come ‘non perfette’. Posso affermare con assoluta certezza che uno solo di questi nostri amici speciali ha un’anima molto più ricca e sensibile di tutti noi messi insieme. Non si capisce che la vita è meravigliosa in tutte le sue forme e difficoltà, e pensare ai bisogni delle persone con disabilità significa educare la società alla fragilità. Invito davvero di cuore tutti coloro che hanno la possibilità a visitare questa struttura perché, come dice una delle suore che ci ha accolto, ‘al Centro Speranza si respira aria di paradiso’”. odo por amor”, questo lo slogan che ha accompagnato alcuni giovani della diocesi Orvieto-Todi nel ritiro tenutosi il 29 e 30 marzo presso il santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. “Tutto per amore” è la frase che Madre Speranza - protagonista della beatificazione che si terrà il 31 maggio - ripeteva alle sue consorelle. Ed è proprio con questo spirito che siamo stati invitati a vivere la due-giorni: servizio e carità sono stati compagni di viaggio della stessa Madre. Abbiamo chiesto ad alcune ragazze che hanno partecipato cosa le ha più colpite e cosa si portano a casa dopo questa esperienza. Letizia: “Dopo questi due giorni nel mio cuore è entrata una Luce nuova caratterizzata da due ‘ingredienti’ fondamentali: la speranza e l’amore per il prossimo. La speranza ha iniziato a fare il suo lavoro quando abbiamo fatto l’immersione nelle piscine del santuario: ho sentito il calore del Signore che mi dava una grande grinta e una grande fantasia per organizzare il mio futuro. Infatti io e Cristina (la mia compagna di stanza) prima di dormire abbiamo parlato di come I giovani in visita al Centro Speranza di FrattaTodina avremmo aiutato il prossimo e di come ci immaginiamo la nostra vita. L’amore per il prossimo è ‘nato’ quando siamo andati all’istituto Veralli-Cortesi e poi al Centro Speranza. Gli anziani dell’istituto Veralli-Cortesi ci hanno accolto con una tale allegria che ci ha illuminato la giornata, mentre i giovani ci hanno trasmesso una tenerezza infinita, e in entrambi i casi il mio cuore ha traboccato d’amore. Il Signore è entrato in me nel migliore dei modi”. Maria Elena: “Pur non avendo sperimentato l’immersione completa nelle piscine, questa è stata comunque l’esperienza per me più significativa. Prima di entrare avvertivo una sensazione mista tra ansia, agitazione e curiosità. Quando poi mi sono bagnata nell’acqua, ho fatto il segno della croce e ho recitato la preghiera affissa sopra la vasca, mi sono sentita come ‘toccata’ da Dio, come se fossi in un altro posto, e ho avvertito una sensazione bellissima che non dimenticherò facilmente. Ma la cosa che mi ha colpita di più è stata la grande fede e speranza che ho visto negli occhi delle persone - uomini, donne, bambini e anziani - che aspettavano il loro turno, fiduciose nell’aiuto del Signore e della Madre attraverso quell’acqua così particolare”. Viorela: “Il Veralli-Cortesi di Todi, istituto residenziale per gli anziani, nato grazie alla donazione di Angelo Cortesi alla sua morte nel 1917, ancor oggi svolge un ruolo fondamentale nella zona. In particolare, sono stata colpita da un signore, forse meno anziano rispetto a molti altri, il quale, avendo perso l’utilizzo della vista, leggeva un giornale grazie alla scrittura Braille. Pur sembrando ai nostri occhi impossibilitato a svolgere alcune attività, in realtà così non è. Infatti legge molto e si tiene sempre informato, organizza giornate con varie attività alla casa di riposo, e sta per essere coinvolto in un progetto in cui dovrà compiere varie letture per persone di diverse età”. Sofia: “Molto riuscito ed entusiasmante è stato l’inserimento della visita al Centro Speranza di Fratta Todina nell’ambito del ritiro diocesano Todo por amor. Anche se conoscevo già la struttura e la sua attività, per me è sempre un grande piacere tornarci. Oltre che approfondire l’opera di Madre Speranza, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e confrontarci con persone davvero speciali, con una sensibilità fuori dal comune e dal cuore grande. Molto spesso la società tende ad allontanare le persone con Una grande responsabilità insomma, quella di essere i giovani di una diocesi in cui ha vissuto una donna santa che, grazie alla sua costante ricerca di un rapporto profondo con Dio, si è fatta strumento per un’opera grandissima che tutti noi oggi siamo chiamati a continuare. Magari con sacrificio, fatica, scoraggiamento e sofferenza, a volte, ma - come diceva la Madre - anche il sacrificio, la fatica e la sofferenza valgono la pena di essere vissute per amore. Tutto vale la pena di essere vissuto per amore! Susanna Barcaroli Giulia Raspetti MADRE SPERANZA Verso la beatificazione “Per educare i bambini dobbiamo essere più madri che maestre” M adre Speranza nei Consigli pratici del 1933 indica alle proprie figlie linee di intramontabile, efficace pedagogia, valide anche per i giorni nostri, e così scrive: “Credo che per educare i bambini che la divina Provvidenza ci ha affidato dobbiamo avere più cuore che scienza, più pazienza che pedagogia ed essere per loro più madri che maestre. È vero che tante volte dobbiamo punire il bambino come farebbe sua madre, ma non diMadre Speranza mentichiamo che lei addolcirebbe il dolore di suo figlio; ossia, unirebbe castigo e gioia. Se faremo così, il bambino dimenticherà presto il dolore del castigo e passerà alla più schietta allegria. Mai dite a queste creature parole dure e tanto meno volgari. Non commettete l’errore di far loro credere che è vero quello che pensano, cioè che non li amiamo come prima. Questo significa comportarsi con pochissima prudenza. Dobbiamo invece fare sì che i bambini trovino in noi autentiche madri, evitando però l’eccessiva confidenza, che molte volte è a discapito del rispet- to dovuto. Non dimentichiamo, inoltre, che avere delle preferenze può suscitare nell’anima del bambino l’idea dell’ingiustizia, idea che distrugge e spegne la generosità. Sarebbe una rovina per il bambino che vive l’età dell’innocenza e della fiducia. Credo che dobbiamo assomigliare al buon Maestro, far trasparire in noi la bontà di Gesù e il suo amore per i poveri; che dobbiamo impegnarci instancabilmente a rallegrare i fratelli, consolare chi è triste, illuminare le povere anime addolorate perché non conoscono Gesù”. Quanta sintonia, pur vivendo in epoche diverse, con Papa Francesco che dice oggi alla suore: “Siate madri e non zitelle”! “Dobbiamo essere autentiche madri - scrive ancora Madre Speranza - di chi ha bisogno, senza considerare se volutamente si sono cacciati in una situazione dolorosa. Gesù non si comporta così, né per farci del bene considera se gli saremo riconoscenti o meno. Poveri noi se, al momento di crearci, avesse tenuto presente le volte che lo avremmo offeso e le nostre innumerevoli ingratitudini. Egli invece ha rivolto il suo sguardo su di noi solo per colmarci di grazie e amarci con amore infinito”. (Continua) Antonio Colasanto ❖ ORVIETO Mons. Italo Mattia: messa di suffragio a un anno dalla scomparsa D on Italo, quarantennale parroco del Duomo di Orvieto, ha lasciato un segno indelebile per chi lo ha avuto come guida, amico, fratello. Già è passato un anno dalla sua scomparsa, ma sembra ieri di ascoltare il Vescovo che leggeva le sue volontà, nel giorno del Sabato santo dello scorso anno. Parole che mons. Tuzia ha voluto ripetere, per renderle sempre vive e presenti, durante l’omelia nella messa celebrata il 28 marzo. Parole di ringraziamento, in modo particolare una gratitudine immensa alla sua famiglia, nella quale ha imparato ad amare, a fare esperienza di Chiesa con loro e grazie a loro; con la sicurezza di essere debitore a loro di una vita umana e sacerdotale felice. “Sono felice di essere prete - scrive il ‘don’-, non mi sono mancate difficoltà e sofferenze, mai però ho smesso di essere un prete felice”. Poi la sua consegna ai giovani, “che è anche la mia speranza e il mio augurio: amate Gesù e la Chiesa, nessuno vi induca ad abbandonare Gesù e la Chiesa, chi lo facesse non vi vuole bene. È facile, infatti, scoprire i difetti della Chiesa e ancor più facile dimenticare che siamo anche noi Chiesa, e, forse, un po’ del meno bello che c’è è anche colpa di noi, che abbiamo tanta chiarezza nel criticarla. La vostra fede giovane vi spinga a trasformare la voglia di critica, in un impegno a rendere più bella la vostra parrocchia e il vostro gruppo”. Dopo la celebrazione, nel Museo Emilio Greco, gli Amici della montagna lo hanno ricordato proiettando foto della sua vita di sacerdote, parroco e “appassionato dei monti”. Tre amici, a nome di tutti e non senza emozione e commozione, hanno raccontato la loro esperienza con il “don”. Numerosa la partecipazione, segno di una presenza sempre viva e del frutto della sua pastorale. Stefano Stella LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 AMELIA. Al via BREVI gli incontri di studio sulla storia della città ❖ TERNI - SCUOLA Aiuto all’apprendimento Un centro specialistico e multidisciplinare per affrontare le difficoltà di apprendimento e i bisogni educativi speciali. Arriva a Terni il centro Fare, tra i centri d’eccellenza in Italia sui disturbi dell’apprendimento, nato a Perugia nel 2008 su iniziativa di Marina Locatelli. Il centro Fare integra ruoli e professionalità diverse (psicologi dell’apprendimento, logopedisti, insegnanti, pedagogisti), sia per la diagnosi iniziale sia per le attività di recupero ed educazione. Offre alle famiglie un aiuto concreto nel rapporto con la scuola e sostiene i ragazzi nelle attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti attraverso strategie di studio personalizzate. Offre, inoltre, alle scuole un supporto per poter promuovere l’apprendimento degli studenti con difficoltà. O rganizzata dalla Fondazione per il Cammino della Luce e dal Centro studi sulla via Amerina e il Corridoio bizantino, il 29 marzo presso l’antico ospedale di S. Maria de’ Laici in Amelia si è tenuta la giornata di studio “La città di Amelia nei primi secoli dell’Era cristiana”. La prof.ssa Eleonora Plebani, dell’Università di Roma - La Sapienza, ha tracciato un quadro politico istituzionale dei secoli che vanno da Costantino alla caduta dell’Impero romano, della progressiva migrazione da Roma a Bisanzio, dell’arrivo in Occidente dei Goti e della conseguente diffusione dell’eresia ariana, dell’intervento di Teodosio a favore del cristianesimo proclamato, nel 380, religione unica dell’impero - fino alla sostituzione dell’ultimo imperatore d’Occidente con il barbaro Odoacre, mentre un altro popolo germanico, i Franchi, si era fatto paladino della religione cristiana come era promulgata dai vescovi di Roma e di tutto l’Occidente. Giovanni Riganelli, della Deputazione di storia patria per l’Umbria, ha invece tracciato il quadro materiale della regione partendo dalle vie di comunicazione, stradali (la Flaminia, che la attraversava con i suoi due rami, orientale e occidentale, e l’Amerina, che da Amelia giungeva a Perugia e Chiusi, da un lato, e a Gubbio, dall’altro) e fluviali (soprattutto il Tevere ❖ CARSULAE Il teatro rinnovato Sarà riqualificato l’antico teatro romano nell’area archeologica di Carsulae per ospitare rappresentazioni ed eventi culturali. La struttura avrà oltre 400 posti a sedere, una nuova illuminazione e nuovi percorsi di accesso privi di barriere. L’impegno dell’Amministrazione comunale di Terni fa seguito alle autorizzazioni ricevute dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici e della direzione Ambiente, risorse idriche e acque minerali della Regione. L’intervento prevede la ricostruzione della gradinata riservata al pubblico, la ricostruzione del palcoscenico, la creazione di un nuovo percorso di accesso che collegherà direttamente il centro visite al teatro e un nuovo suggestivo impianto di illuminazione. Il tutto verrà realizzato tenendo conto dei criteri di sostenibilità. ❖ GALLERIA TESCINO Intervento ecologico A seguito dell’ordinanza emanata dal presidente della Provincia di Terni, saranno effettuati lavori di adeguamento per risolvere le problematiche legate all’inquinamento all’interno della galleria Tescino. Nell’ordinanza si obbligano Anas e Ast a realizzare e gestire, entro 60 giorni, un sistema stabile di raccolta e pompaggio delle acque affioranti all’interno della galleria. Le acque dovranno poi essere convogliate a un impianto di pre-trattamento da realizzare, così da garantire l’abbattimento del cromo esavalente, il più importante inquinante ad oggi rilevato. Le acque pretrattate saranno quindi avviate a un impianto esistente, il “Dorr Oliver”, di proprietà dell’Ast, e già autorizzato attraverso Autorizzazione integrata ambientale (Aia), nel quale avverrà l’abbattimento di tutti gli altri inquinanti. ❖ IMPRESE Percorso formativo “Io voglio vincere” è l’iniziativa che il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Terni organizza per il 10 aprile dalle 9 alle 17 presso la sede della Camera di commercio di Terni di largo Don Minzoni 6. Il percorso formativo, che si concluderà con il secondo incontro in calendario per il 6 maggio, si pone l’obiettivo di far riscoprire all’imprenditore le proprie capacità e il proprio talento. Insieme all’eclettico Pietro Bazzoni, gli imprenditori potranno riscoprire i propri punti di forza per rinnovare e dare nuova linfa al proprio lavoro e alla propria vita. VENERDÌ 4 APRILE 2014 Narni ricorda il tenore Misciano S abato 5 aprile alle ore 21 al teatro comunale “Giuseppe Manini” di Narni si alzerà il sipario sulla prima edizione del Festival “Alvinio Misciano”, dedicato al tenore di origine narnese, tra i cantanti lirici più celebri del ’900. Prevede tre appuntamenti: gli altri due saranno sabato 31 maggio alle ore 21, ancora al teatro comunale, e domenica 29 giugno alle ore 18 all’auditorium San Domenico. Esecuzioni dell’orchestra “Talenti d’arte”, nata nel gennaio scorso e composta da 25 professionisti con esperienze pluriennali in formazioni orchestrali e solistiche, diretta dal maestro Marco Gatti, il tutto organizzato dall’orchestra in collaborazione con la “Repubblica di Narni”. Tenore lirico leggero, classe 1915, Alvinio Misciano iniziò a cantare quasi per caso. Fu scoperto durante la guerra dal suo aiutante, il baritono Paolo Silveri, che la mattina lo ascoltava canticchiare mentre si faceva la barba. Quando la guerra finì, a Spoleto, dove si era trasferita la sua famiglia, fu ascoltato e apprezzato da Adriano Belli, che da lì a poco avrebbe fondato il Teatro lirico sperimentale. Ma fu Silveri che nel 1945 lo convinse a partecipare a un’audizione al teatro dell’Opera di Roma, nella quale Misciano cantò la celebre aria “E lucean le stelle” dalla Tosca. Così iniziò la sua carriera che lo portò a calcare i palcoscenici più prestigiosi di tutto il mondo con grande successo tra il 1945 e il 1973. Fu interprete preferito da Giorgio Strehler per le sue regie liriche; tra gli altri registi che lo hanno diretto, si ricordano Franco Zeffirelli, Eduardo De Filippo e John Huston. Morì a Milano nel 1997. Claudia Sensi Panorama di Amelia I nostri primi 500 anni Eventi a cadenza semestrale organizzati dalla Fondazione Cammino della Luce e dal Centro studi sulla via Amerina. Il primo incontro era dedicato al tema “La città di Amelia nei primi secoli dell’Era cristiana” e il Nera con i porti da cui le loro rive erano punteggiati). Ha quindi accennato alle numerose villae che rifornivano Roma con i loro prodotti, e la cui attività è attestata fino al V-VI secolo quando tutto il territorio venne sconvolto dalla guerra gotica (535-553), seguita a poco più di dieci anni dall’arrivo dei longobardi (568). Emilio Lucci, dell’Archivio storico diocesano di Amelia, ha invece tracciato il quadro della diffusione del cristianesimo in quella che fino a cinquant’anni fa era la diocesi di Amelia, partendo da un ritrovamento di tombe, databili al II secolo d.C., avvenuto nel 1750, nella zona dell’attuale Comune di Alviano. All’interno delle tombe furono tro- IMPRESE. La Camera di commercio di Terni fotografa segnali ancora molto timidi di ripresa L’ economia ternana fatica a uscire dalla crisi. In un quadro regionale che migliora in modo lento ma graduale, la provincia di Terni continua a soffrire sia nel comparto del manifatturiero che nel commercio. Gli ultimi dati congiunturali sull’andamento dei due settori, nel quarto trimestre 2013 segnano ancora “meno” e con una accentuazione più marcata rispetto al terzo trimestre dell’anno. È quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dei settori industria e commercio realizzato dalla Camera di commercio di Terni in collaborazione con Questlab (società specializzata in ricerche e osservatori) relativo al quarto trimestre dell’anno. La produzione scende del 2,7% rispetto al terzo trimestre e le imprese artigiane scendono addirittura del 3,2%. Perdono di più le industrie del settore meccanico e dei trasporti, mentre da segnalare il buon andamento del settore tessile e della chimica. Sul vati i cadaveri di uomini, donne e ragazzi uccisi, forse, con il supplizio della croce e poi bruciati: particolari che fecero ipotizzare al vescovo di quel tempo che si trattasse di martiri cristiani, evenienza però mai chiarita. Poi la storia dei martiri Fermina, Olimpiade e Secondo, uccisi durante la persecuzione di Diocleziano. Infine la nascita della diocesi, nel corso del secolo V, fino a sant’Imerio, vescovo di Amelia nel secolo VI, proclamato primo patrono della città forse per il suo impegno in difesa della medesima durante la guerra gotica. Il prossimo incontro - tra sei mesi - sarà dedicato al periodo tra VI e X secolo, poi verrà trattata la vita della città secolo per secolo. fronte dell’estero invece, si confermano dati incoraggianti per le imprese esportatrici della provincia di Terni; quelle che operano in mercati internazionalizzati registrano un miglioramento sensibile del fatturato rispetto ad un anno fa (+11,2%). Stabile il dato sull’occupazione, che rispetto al terzo trimestre segna un +0,03%. Per le imprese commerciali si arresta la contrazione delle vendite. Il calo rispetto al terzo trimestre è meno marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie alla performance incoraggiante della grande distribuzione che nell’ultimo trimestre dell’anno registra una crescita delle vendite del 3,5%. TERNI. Alcune considerazioni sulle prossime elezioni Si vota per l’Ue... ma non se ne parla S i vota il 25 maggio per il Consiglio europeo, per più della metà dei Consigli comunali. Non si voterà per i Consigli provinciali, perché soppressi. Per quel che ci riguarda si voterà in tutti i Comuni appartenenti al territorio della nostra diocesi, tranne Narni e Amelia perché hanno altra scadenza. In avvio di campagna elettorale due osservazioni ci sembrano utili. La prima riguarda l’Europa: se ne parla troppo poco, anzi quasi per niente, e chi ne parla sono solo coloro che ne parlano male chiedendo a gran voce l’uscita dell’Italia dall’euro. Questa richiesta è fuorviante, anacronistica, di difficilissima attuazione e, se così si decidesse, assai dannosa per l’Italia. La crisi non si risolverà uscendo dall’euro ma, al contrario, si risolverà modificando l’Europa e l’euro, rafforzandoli entrambi. In tempo di crisi l’Italia, per sue proprie deficienze burocratiche e organizzative, non è stata in grado di usufruire di ben il 48% delle risorse finanziarie a essa destinate. E allora parliamo di Europa e chiediamo candidati competenti che sappiano ben rappresentarci negli organismi europei. La seconda osservazione va dedicata alle elezio- ni comunali, Terni in primis, e gli altri comuni. Si parla tanto di candidati sindaci e di programmi più o meno lunghi, tutti validi o quasi, molto simili fra di loro. Le competenze dei Comuni sono fissate dalle leggi e le risorse sono poche, quindi è giocoforza fare le cose essenziali e quelle veramente importanti. I margini di manovra sono limitati, per cui lasciamo perdere le “ideologie” (non le idealità) e concentriamoci sui problemi concreti. Di una cosa non sento però parlare: cosa faranno i neo-eletti per elevare il “senso civico” dei cittadini? Il Comune è la casa di tutti, ma questa appartenenza è poco sentita; si potrebbero portare esempi concreti, ma il discorso si farebbe lungo. Ciò vale da una parte per gli amministratori e funzionari pubblici e dall’altra per gli amministrati e i cittadini; le prime due categorie hanno grandi responsabilità, le seconde non sono esenti da colpe. Ognuno, con o senza incarichi, potrà fare di più e di meglio per la propria comunità. Se cambia l’ottica, forse sarà più facile vivere comunitariamente bene. Nicola Molè LA VOCE Terni.Narni.Amelia VENERDÌ 4 APRILE 2014 Accolti tra le braccia di Gesù I n un clima di preghiera e raccoglimento, molte sono state le persone che nella chiesa di San Pietro a Terni hanno aderito all’iniziativa “24 ore per il Signore” voluta da In preghiera durante le “24 ore per il Signore” nella chiesa di San Pietro a Terni Papa Francesco. In tanti si sono accostati al sacramento della penitenza, in un contesto di adorazione eucaristica, incontrando il Un’iniziativa che ha visto centinaia di fe- peccatori, ma Gesù ci apre le braccia per Signore e facendo esperienza della Sua deli partecipare alle celebrazioni in pro- accoglierci e donarci la sua misericordia misericordia mediante la confessione in- gramma nei due giorni in cui la chiesa di nella confessione, alla quale accostarsi dividuale. San Pietro è rimasta ininterrottamente vincendo le resistenze e i dubbi, ma cer“Ho raccolto in questi giorni - racconta aperta, dalla catechesi sulla misericordia cando solo di affidarsi ancora di più a Gedon Enzo Greco, coordinatore dell’ini- e sul sacramento della confessione tenu- sù”. ziativa - la testimonianza di un giovane te da don Francesco Vaccarini e da don Una proposta rivolta alla città intera che che, venuto a confessarsi, dice: ‘È da an- Enzo Greco, alla veglia di preghiera e al- auspichiamo diventi un appuntamento ni che non mi confesso più, ma oggi sono l’adorazione eucaristica, ma soprattutto annuale con la misericordia. “L’umanità venuto qui perché, convinto dall’esempio alle confessioni, con una decina di sacer- - dice Papa Francesco - ha bisogno di giustizia, di riconciliazione, di pace. Dio nel e dalla predicazione di Papa Francesco doti che si sono alternati nei due giorni. sulla misericordia, ho vinto la resistenza Molti i fedeli che hanno partecipato alla sacramento della riconciliazione ci dona e anche un po’di vergogna’. Questa bel- veglia di preghiera nella serata del ve- la forza di ricominciare. Il perdono non è lissima iniziativa, rivolta alla Chiesa inte- nerdì: “Oggi - ha detto don Enzo nella frutto dei nostri sforzi, ma è un regalo, è ra, ha l’intento di poter creare una felice meditazione - la salvezza è entrata in un dono dello Spirito santo, che ci ricoltradizione, che annualmente troverà ri- questa casa per ciascuno di noi, e questa ma del lavacro di misericordia e di grazia scontro nella IV domenica di Quaresima, sera ci è data l’opportunità di accogliere che sgorga incessantemente dal cuore la ‘domenica della gioia’, come il Santo Gesù. Gesù trasforma i nostri cuori di pie- spalancato del Cristo crocifisso e risorto”. Elisabetta Lomoro Padre esorta a fare negli anni futuri”. tra in cuori capaci di amare. Tutti siamo DIOCESI. Giornata di preghiera e di approfondimento per operatori della carità non si riparte da Cristo”. Sarà quindi mons. Paolo Carloni, vicario per la pastorale della carità, a parlare sul tema “Le diverse vocazioni nel servizio alla carità trovano nella comunione intorno all’eucarestia l’unità nella diversità”. Dopo il confronto tra i partecipanti sarà il direttore della Caritas diocesana Claudio Daminato a tracciare le conclusioni. Sempre in Quaresima si è svolta la raccolta in favore ❖ PASTORALE GIOVANILE “Oratorio Cup” con il Csi nelle parrocchie della diocesi L BREVI ❖ PARR. SAN FRANCESCO Domenica 6 aprile al monastero Santissima Annunziata delle Clarisse si terrà il ritiro per le famiglie in preparazione alla Pasqua della parrocchia di San Francesco, oratorio Don Bosco di Terni. L’incontro avrà inizio alle ore 10 con la celebrazione della messa cui seguirà alle ore 11 l’incontro con le suore Clarisse e la riflessione personale. Alle ore 12.15 ci sarà la preghiera dell’ora media con le Clarisse e poi il pranzo condividendo ciò che ciascuna famiglia porta (salato, dolce e bibita). Tanta la partecipazione alla “24 ore per il Signore” voluta da Papa Francesco S [email protected] 23 Ritiro di Pasqua DIOCESI. abato 5 aprile nel salone della Curia vescovile di Terni si terrà l’incontro di preghiera e di approfondimento nel tempo di Quaresima per tutti coloro che operano al servizio della carità in diocesi, sul tema “Le comunità cristiane devono ripartire da Cristo”. L’incontro sarà aperto dalla recita delle lodi cui seguirà l’approfondimento del vescovo Ernesto Vecchi: “Non c’è servizio per la carità se @ a consulta di Pastorale giovanile della diocesi, in collaborazione con il Centro sportivo italiano e Anspi, organizza un’attività polisportiva denominata “Oratorio Cup 2014” all’interno delle parrocchie e degli oratori. La giornata inaugurale del torneo di calcio A5 maschile per i ragazzi tra i 13 e 14 anni, al quale hanno Ragazzi durante una partita di calcetto aderito otto squadre, si terrà il 21 aprile presso l’oratorio di San Francesco a Terni e sarà aperta dal saluto del vescovo Ernesto Vecchi cui seguiranno i primi incontri di calcio che proseguiranno dopo la pausa per il pranzo anche nel pomeriggio. Il torneo proseguirà con altri quattro incontri tra Terni e Amelia con la finale il 15 giugno giorno in cui si terrà un grande evento conclusivo per tutti i ragazzi partecipanti alla manifestazione. “Lo sport assume oggi forme e significati diversi, anche se nessuno, almeno nel mondo pedagogico e sociale – ricorda don Luciano Afloarei responsabile della Pastorale giovanile diocesana -, mette ormai più in dubbio la forte valenza educativa di una pratica sportiva correttamente impostata. Lo scopo dell’iniziativa è ridare nuova vita alle attività sportive all’interno delle realtà parrocchiali e dell’attività degli oratori. Il progetto, così strutturato crea numerosi occasioni di incontro e di scambio tra i giovani che si dedicano allo sport ma anche alla formazione in oratorio condividendo esperienze formative importanti”. della Caritas domenica 30 marzo per sostenere il nuovo centro Caritas Sant’Antonio in via Vollusiano, cui nel 2013 si sono rivolte 527 persone, 332 stranieri (pari al 63%) e 195 italiani (pari al 37%). Le 527 persone ascoltate hanno fatto 884 richieste che hanno riguardato beni e servizi materiali, sussidi economici, lavoro, alloggio. Il Centro di ascolto ha soddisfatto per l’87% le richieste di beni e servizi, mentre non ha potuto offrire risposte per le richieste di lavoro. Inoltre la raccolta è stata destinata alla casa di accoglienza “Santa Maria della Pace” per donne, italiane e straniere, anche con figli minori, che si trovano in un momento di grave difficoltà della loro vita, per offrire loro una collocazione abitativa adeguata, un ambiente familiare con uno stile di vita improntato a regole, rispetto, sicurezza, capacità di collaborazione. Nel 2013 le persone ospitate nella struttura sono state 18: 5 donne sole di cui una in gravidanza, 5 mamme, 4 minori di età compresa tra 0 e 10 anni, 4 ragazzi di età tra 11 e 16 anni. Campomicciolo. Via crucis per la nuova chiesa Percorso d’Amore L’ Accademia di belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ovvero gli studenti guidati con professionalità e passione dalla prof.ssa Lucilla Ragni, hanno terminato di realizzare la Via crucis per la nuova chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo di Terni. L’opera è stata già posta a dimora, permettendo così ai credenti che vivono le celebrazioni quaresimali e pasquali di osservare quel ‘percorso d’amore’ che ha avvicinato gli uomini a Dio stesso. Un’opera pregevole, frutto di un lungo studio sostenuto dall’esperienza del prof. Mariano Apa, critico d’arte, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di belle arti di Urbino e di Macerata, e attualmente docente presso l’Accademia di belle arti di Roma. La comunità parrocchiale può così vedere sempre più velocemente realizzata un’opera fondamentale, il nuovo edificio sacro, che speriamo nei prossimi mesi potrà essere, finalmente, consacrato. Il desiderio di tanti parrocchiani si è concretizzato dopo decenni di attesa e notevoli sforzi economici, portati avanti dai singoli, dalle famiglie, dalla comunità tutta, dalla diocesi stessa. Un luogo, la nuova chiesa di Campomicciolo, che intende essere segno visibile di quell’amore gratuito offertoci dal Padre per mezzo del Figlio. Un luogo aperto a tutti, per ritrovarci nella preghiera personale e comunitaria, per rafforzare, grazie ai sacramenti che vi si celebrano, l’anima dei credenti, per vincere il male con l’amore onnipotente di Dio. Don Angelo D’Andrea ❖ AC Preparazione alla Pasqua L’Azione cattolica diocesana promuove domenica 6 aprile, alle ore 15 nei locali del nuovo oratorio della parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata a Terni, un incontro di riflessione in preparazione alla prossima Pasqua. Il tema sarà il racconto della resurrezione di Lazzaro (Gv 11,1-45), “Io sono la resurrezione e la vita” e la riflessione sarà guidata dalla prof.ssa Lilia Sebastiani. Dopo la relazione seguirà il confronto e alle ore 17.30 la preghiera conclusiva. ❖ CONVEGNO Sui pellegrinaggi “I cammini di pellegrinaggio nell’Umbria meridionale” è il tema del convegno in programma giovedì 10 aprile alle ore 15 presso la sede della Provincia di Terni, nel corso del quale si parlerà anche del Cammino dei Protomartiri. Interverranno: Feliciano Polli presidente della Provincia di Terni, Leopoldo di Girolamo sindaco di Terni, mons. Paolo Giulietti presidente consorzio “Umbria & Francesco’s Ways” che parlerà della “Via di Francesco”; mons. Francesco De Santis provicario della diocesi di Terni, Narni, Amelia, e Alessandro Corsi priore compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo che illustreranno il Cammino dei Protomartiri; Vincenzo Fumi presidente Fondazione Cassa di risparmio Orvieto che parlerà de “La via Teutonica o Romea Germanica”, Riccardo Maraga sindaco di Amelia che parlerà della via Amerina, mons. Liberio Andreatta, direttore Opera romana pellegrinaggi, su “Il pellegrinaggio come volano di sviluppo del territorio”. ❖ UNITALSI A giugno a Lourdes L’Unitalsi, sottosezione di Terni, organizza il pellegrinaggio diocesano a Lourdes che si svolgerà dal 18 al 24 giugno in treno e dal 19 al 23 giugno in aereo. Saranno giorni intensi di preghiera e incontro comunitario con gli altri pellegrini, funzioni religiose, visite e devozioni. Le quote di partecipazione sono differenziate per malati, per accompagnatori, per pellegrini. Sempre l’Unitalsi organizza il pellegrinaggio a Loreto dal 30 aprile al 2 maggio. Per informazioni e prenotazioni per entrambi i pellegrinaggi: sezione Unitalsi Terni, 0744 433510. INCONTRI IN DIOCESI VENERDÌ 4 APRILE, ore 11, Terni, cattedrale, celebrazione in preparazione alla Pasqua per tutti i militari dei diversi Corpi e Ordini, presieduta dal Vescovo. LUNEDÌ 7 APRILE, ore 10, Terni, Curia vescovile, riunione dei Vicari foranei. VENERDÌ 11 APRILE, ore 17, sala parrocchiale San Francesco, incontro in preparazione alla Pasqua per Associazione italiana maestri cattolici, gruppo Insegnanti in laboratorio, associazione Salesiani cooperatori e Commissione pastorale familiare diocesana, sul tema “Educare è dare vita” a cura di don Humberto Bravo, salesiano. SABATO 12 APRILE, ore 18, Terni, San Matteo, Giornata della gioventù diocesana con veglia della celebrazione delle Palme. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 BREVI ❖ ASSISI/1 Famiglia, Stato e società Staffetta per la pace DIOCESI. Il Il 20 marzo ha toccato Assisi la staffetta internazionale “Peace Run” lanciata nel 1987 dal filantropo indiano Sri Chinmoy (19312007) per portare in quasi tutti i Paesi del mondo (140 nelle più recenti edizioni) il messaggio di pace condiviso dai partecipanti oltre i confini delle nazionalità e delle confessioni religiose. Nella mattinata del giorno successivo hanno reso omaggio agli ospiti gli Sbandieratori di Assisi con la festa cromatica dei loro vessilli e i tamburini del Calendimaggio con la sonorità possente del loro virtuosismo. primo incontro della Scuola di formazione socio-politica. La lezione del vescovo ❖ ASSISI/2 S i è tenuto il 25 marzo presso l’Istituto Serafico di Assisi il primo incontro della Scuola diocesana di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo”, che si L’intervento di mons. Domenico Sorrentino svilupperà fino al prossimo maggio. A inaugurare il ciclo di conferenze è stato l’intervento di mons. Domenico Sorrentino che all’imperante individualismo si acsul tema “Famiglia, Stato e società nel compagna la frantumazione delle repensiero di Giuseppe Toniolo”. lazioni; e storico-economico, fenomeno Il Vescovo – già postulatore della cau- già iniziato con la Rivoluzione indusa di beatificazione dell’economista e striale, che predilige la gestione del sociologo italiano vissuto tra il 1845 e il singolo, in un’ottica prettamente eco1918 – ha sottolineato come nel pen- nomica. siero di Toniolo, inquadrato nell’orien- Unico fulcro qualitativo dell’architettamento della dottrina sociale della tura sociale non può che essere, già per Chiesa, sia lucidamente delineata Toniolo, la persona umana, la cui diquella “patologia sociale” che nasce da gnità resta inviolabile. Essere in relaun forte accentramento del potere sta- zione - con la famiglia, la comunità, il tale a fronte di una vera e propria ato- territorio -, la persona rappresenta l’umizzazione e parcellizzazione della nico ente di riferimento per qualsivostruttura sociale. glia azione volta alla realizzazione del Alle radici di tale situazione, un tripli- bene comune. L’organizzazione politice processo: di tipo spirituale, laddove ca non può, pertanto, che riconoscere il relativismo valoriale ha portato al la propria natura di servizio e di sussisoggettivismo radicale; sociale, dato diarietà alla persona tout court. Giulia nella Brigata alpina Con il grado di caporalmaggiore, la giovane concittadina Giulia Barbabietola, di anni 25, presta servizio militare volontario nella Brigata alpina “Taurinense” attualmente impegnata nel capoluogo piemontese nella operazione “Strade sicure” in collaborazione con le forze dell’ordine. In precedenza ha vissuto con il reparto di appartenenza un periodo di sei mesi in Afghanistan presso la base operativa avanzata Nato di Farah, a contatto con la popolazione del luogo, in particolare con i bambini sempre affamati e sempre in cerca di cibo. Immagine toccante e indelebile, che occupa un posto importante nei ricordi della carriera militare iniziata da poco tempo con particolare impegno e passione, presupposti di un promettente futuro. ❖ CONVITTO Messa in sicurezza Con uno stanziamento di 2.460.000 euro la Provincia di Perugia ha avviato le opere di messa in sicurezza del Convitto nazionale di Assisi in conformità alle direttive emanate dal Governo per l’intera rete scolastica. Nel darne notizia il presidente della II Commissione consiliare Giampiero Fugnanesi, in visita di doverosa ricognizione, ha confermato l’interesse della Provincia per lo storico edificio del “Principe di Napoli” per il quale si profilano prospettive di lungo termine annunciate dal rettore Annalisa Boni con l’arrivo di studenti dal Canada, dall’Indonesia e dal Nord Corea. È anche imminente il recupero funzionale dei locali dell’ex convento dei Cappuccini sui quali, come ha spiegato l’ing. Alberto Capitanucci (rappresentante della Provincia nel Cda del Convitto), è basato l’ampliamento della ricettività della struttura, con benefici effetti riflessi anche sulla necessaria espansione del coesistente Istituto alberghiero. ❖ PARR. SAN PIETRO Visita alle abbazie Si svolgerà lungo la traccia storica delle abbazie la gita organizzata dalla parrocchia di San Pietro per i giorni 25-27 aprile con inizio da Pomposa sulla via Romea per proseguire, poi, verso Padova (abbazia di Santa Giustina) e verso Venezia dove alla visita di San Marco si aggiungerà la meta di isola di San Lazzaro degli Armeni, sede del monastero mechitarista che deve il suo nome al patriarca fondatore “Mechitar” (il Consolatore), venerato benedettino armeno. Sulla via del ritorno i partecipanti faranno tappa sui colli Euganei per visitare la famosa abbazia di Praglia e l’accogliente località termale di Montegrotto. ❖ LICEO PROPERZIO Iscrizioni in aumento Saranno 138 (cioè 24 in più rispetto all’anno precedente) le “matricole” del liceo “Properzio” di Assisi che inizieranno il percorso formativo nel prossimo anno scolastico. Si formeranno quindi, nei vari indirizzi, 6 prime classi destinate ad incrementare il saldo del “turn over” dei futuri diplomandi. Vivo compiacimento per il risultato è stato espresso dal dirigente Giovanni Pace che, anche a nome dell’intero corpo docente, ne attribuisce il merito alle articolate proposte rivolte agli studenti. a cura di Pio de Giuli VENERDÌ 4 APRILE 2014 I prossimi incontri si terranno dalle ore 19 alle ore 22 presso il Serafico. Sarà la prof.ssa Alessandra Smerilli a parlare di famiglia e di società nell’intervento dell’8 aprile. A seguire, l’on. Paola Binetti condurrà una riflessione bioetica (22 aprile); il prof. Paolo Benanti si occuperà di custodia del creato nell’Era della tecnica (29 aprile); il prof. Fabio Raspadori incentrerà il proprio intervento sui valori comuni dell’Unione europea (6 maggio) e il prof. Massimo Borghesi parlerà di fede e politica nella società liquida. La quota di partecipazione agli incontri è di 30 euro. Per quanti intendano usufruire della cena a buffet è previsto un contributo di 5 euro. Elena Lovascio Pieve di Compresseto. Torna al suo antico splendore l’organo del Seicento I l prezioso organo della chiesa parrocchiale di Pieve di Compresseto è tornato al suo antico splendore. Domenica 30 marzo è stato ufficialmente presentato al pubblico con una cerimonia e un concerto. Uno strumento di un certo valore, visto che risale all’inizio del sec. XVII e rappresenta un non frequentissimo prodotto di arte organaria tardorinascimentale, molto probabilmente di anonimo autore marchigiano. È uno strumento, tra l’altro, che è in buona compagnia, visto che se ne trovano altri, anche se non così antichi, nel territorio di Gualdo Tadino. Il delicato lavoro di restauro, condotto da un esperto organaro di Gualdo Cattaneo, è stato lungo e difficile ed è durato oltre due anni. A suonarlo, dopo tanto silenzio, uno dei più esperti organisti umbri, il maestro Claudio L’organo della chiesa Felice Pericoli, che ha già avuto la soddisfazione di inaugurare altri antichi organi nella zona (a San CARITAS. Bilancio delle attività del Cvs Aiuto a 120 famiglie C resce l’attività del Cvs, il Centro di volontariato sociale della Caritas diocesana di Gualdo Tadino - Fossato di Vico - Sigillo - per dare sostegni alle famiglie che vivono situazioni di bisogno. Il numero è sempre più alto, anche a causa della crisi economica e occupazionale del territorio. Lo ha riferito la presidente Paola Scoppolini all’assemblea ordinaria svoltasi lo scorso venerdì. Nella sede di via Monte Alago, vicina alla chiesa di San Giuseppe Artigiano, si rivolgono mediamente una decina di famiglie al giorno. Dopo la prima fase di ascolto, i volontari danno sostegni di vario genere e natura, tra cui quelli economici, per pagare bollette, affitti, ticket e presidi sanitari, trasporti scolastici e altro. Forniscono oltre 180 pacchi alimentari mensili per Gualdo e Fossato, mettono a disposizione vari sussidi, come il vestiario; utilizzano anche i prodotti prossimi alla scadenza forniti dal vicino supermercato. Ricevono aiuti economici dalla Caritas diocesana con i fondi dell’8 per mille, quelli del 5 per mille, donazioni da parte di generosi privati, ma anche dalla collaborazione di altre associazioni e con varie iniziative, tra cui la pesca di beneficenza, il “Fiore della carità” e le raccolte di viveri nelle chiese. Nel bilancio attività 2013 c’è da includere il servizio “aiuto compiti” offerto a studenti di tutte le scuole, nonché il corso per badanti. Numericamente parlando, l’impegno si traduce in oltre 120 famiglie assistite e di circa 500 persone interessate. Inutile dire che il volontariato e le donazioni sono state fondamentali, così come le adesioni alle iniziative pubbliche. Marta Ginettelli Pellegrino e nella cattedrale di San Benedetto). Ad accompagnarlo alla tromba, il maestro David Biagini, con cui Pericoli si è già esibito in applauditissime esibizioni. Nel corso del concerto sono stati eseguiti brani per organo, tromba e organo e tromba di Jeremiah Clarke (il celeberrimo Trumpe Voluntary), Giovanni Quirici, Bach, Jean Baptiste Lully, Jean Baptiste Loillet, Domenico Zipoli, Henry Purcell e Marc Chapentier, il cui trionfale Te Deum ha chiuso una giornata davvero memorabile per l’antica Pieve di Compresseto. Pie. Gio. ❖ GUALDO TADINO Un altro giovane entra in seminario: Mattia Bremer È sicuramente un momento di grazia per Gualdo Tadino dal punto di vista vocazionale. Dopo ben due ingressi in seminario negli ultimi tre anni, e ben tre ordinazioni diaconali - dopo oltre settant’anni di assoluto ‘digiuno’ - ecco un’altra buona notizia: un altro giovane gualdese ha deciso di entrare in seminario. Si tratta di Mattia Bremer, conosciuto nella parrocchia di San Benedetto per il suo impegno pastorale anche come organista, e in tutta la città per essere uno dei giovani animatori del gruppo Mato Grosso. Mattia, insomma, seguendo l’esempio del concittadino e amico Carlo Cecconi, ormai prossimo all’ordinazione sacerdotale, entrerà in seminario il prossimo 10 aprile. Lo farà in Perù, a coronamento di un percorso che lo ha portato spesso a confrontarsi con le realtà più povere dell’America Latina e a maturare la sua vocazione proprio a contatto dei più umili e derelitti. A salutarlo prima della sua partenza, durante la celebrazione eucaristica di domenica scorsa, 30 marzo, alle ore 18, oltre al parroco, don Gianni Brunetti, anche i suoi amici dell’Operazione Mato Grosso - in occasione della loro annuale raccolta di materiali ferrosi -, i parrocchiani e i tanti gualdesi che hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane. Una celebrazione affollatissima per mostrare l’apprezzamento nei confronti di una scelta coraggiosa e controcorrente. Un caro augurio anche dalla redazione de La Voce! Pierluigi Gioia LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 4 APRILE 2014 @ [email protected] 25 GUALDO TADINO. Le manifestazioni legate alla tradizionale festa di San Lazzaro BREVI ❖ DIOCESI Pochi ma... buoni come i lupini O ggi nel piccolo gruppo di case che formano la frazione gualdese di San Lazzaro spicca ancora la piccola chiesa, un tempo parte integrante dell’antico ospedale, risalente alla metà del XIII secolo. “Avrebbe bisogno di qualche restauro - confessa il parroco di San Facondino, don Michele Zullato - e ci stiamo organizzando per raccogliere la somma e trovare dei contributi. Il tetto fa acqua da molte parti e si rischia veramente di rovinare l’interno”. Ma trovare chi si impegni a San Lazzaro non è difficile. Le pochissime famiglie, rimaste ancora nella zona, si danno tutte da fare per organizzare, ogni anno, la Festa dei lupini, che era sempre meno sentita e che ora, invece, grazie al lavoro degli abitanti della piccola frazione (alcuni dei quali ormai residenti in altre zone della città), è tornata ai suoi antichi splendori. Ai lati della strada, dove ora sorge l’edicola al beato Angelo, è stata installata una tensostruttura permanente, che serve da “centro operativo” per i vari momenti di cui si compone la rievocazione, prima fra tutte la pulitura e la lessatura di oltre un quintale di lupini, distribuiti ai partecipanti alla festa nei quattro giorni del suo svolgimento. Si è iniziato ieri sera con il triduo, alle 20.45. Continuerà, ogni sera, fino a sabato, quando avrà luogo la benedizione della “fora verde”, i primi germogli di siepe, con i quali si compie, con un formulario antico, l’omonimo gioco. Sembra difficile, ma vale la pena di provarlo: è esattamente oggi quello che era nel Duecento. Strettamente collegato alla fora verde è il “focaraccio”, con cui, sempre il sabato sera, si dà fuoco alle potature, un altro dei riti ancestrali della festa. Altra tradizione antichissima è, oltre alla Via crucis del venerdì sera, il Canto della Passione che viene eseguito da un locale gruppo musicale, con l’accompagnamento di strumenti come la fisarmonica e il violino: una delle versioni più antiche della zona, come Pellegrinaggio Terra Santa Ci sono ancora posti disponibili per il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, dal 25 aprile al 2 maggio. Il programma prevede la visita a Nazareth (basilica dell’Annunciazione, chiesa di San Giuseppe, fontana della Vergine, chiesa di San Gabriele), al Tabor e a Cana già il 26 aprile. Il terzo giorno breve navigazione sul lago di Tiberiade e visita a Cafarnao; sosta a Tabga (chiesa del Primato di Pietro) e pranzo presso la chiesa del monte delle Beatitudini. A seguire, partenza per la Giudea e sosta sulla sponda del fiume Giordano; pranzo a Gerico e breve giro orientativo. Proseguimento per il sito archeologico di Qumran. Sosta al Mar Morto prima di raggiungere Betlemme (basilica della Natività e campo dei Pastori); monte degli Ulivi; Getsemani; basilica della Resurrezione, con visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro, basilica della Dormizione. La quota è di1.320 euro. Per informazioni e iscrizioni occorre rivolgersi a padre Giovanni Raia: tel. 075 812483, lunedì-venerdì ore 9-12. (Ele. Lo.) ❖ TORGIOVANNETTO 2 milioni per la frana La chiesa di San Lazzaro quella della “Pasquella”, che si canta nel giorno dell’Epifania. Il canto verrà replicato tre volte: sabato 5 aprile, alle 21; domenica 6, alle 10 e alle 15.30. Molto interessanti anche i giochi e i passatempi, sempre tradizionali, che fanno da contorno alla manifestazione: dalla “fora verde”, che durerà l’intera giornata di domenica, alla grande sfida nel tiro della ruzzola, al gioco delle pigne e altri giochi popolari come la divertente corsa dell’uovo sul cucchiaio. Pierluigi Gioia Un po’ di storia C on l’arrivo della primavera, due settimane prima della Pasqua, torna la tradizionale, antica Festa dei lupini che si celebra nella piccola frazione gualdese di San Lazzaro, posta ai margini dell’antica via consolare Flaminia. Qui un tempo sorgeva l’antico ospitale, meta di viandanti diretti a Roma, ma più spesso pietoso ricovero per appestati e lebbrosi. Una festa legata ai riti pasquali, come ricorda il tradizionale Canto della Passione, ma oggi conosciuta grazie all’uso del primo frutto primaverile commestibile: il lupino. “Bene lo stanziamento di ulteriori risorse per la frana di Torgiovannetto. Speriamo che vengano spese nel migliore dei modi per una risoluzione definitiva del problema”. È questo l’auspicio del comitato Frana Torgiovannetto che torna a farsi sentire dopo la notizia della disponibilità di 2 milioni di euro per il dissesto idrogeologico sul versante del Subasio che aveva portato alla chiusura della strada provinciale 249 dal 2004 al 2008. “Dopo i tanti studi fatti in passato che erano costati proprio 2 milioni di euro, a questo punto - dice il Comitato - ci auguriamo che si passi subito alla progettazione ed all’esecuzione dell’intervento che porti alla rimozione della massa in movimento e alla ricostruzione del versante. Siamo convinti che la competenza in capo a una sola Amministrazione, in questo caso il Comune di Assisi, possa dare maggiori risultati e in tempi brevi. Come Comitato conclude la nota - vigileremo affinché questo avvenga in tempi brevi e in modo che sia effettuato un recupero di suolo nell’assoluto rispetto dell’ambiente e del paesaggio”. ❖ BASTIA/1 Si sgombera il Comune UVISP. L’edizione 2014 del concorso “Un solo mondo” A nche quest’anno l’Uvisp Assisi (Unione volontariato internazionale per lo sviluppo e la pace) organizza il premio letterario “Un solo mondo”, ideato e diretto dalla prof.ssa Marinella Amico Mencarelli. È stato pubblicato il bando di questa 21a edizione del concorso che si articola in due sezioni a tema libero: a) Poesia singola inedita, fino a 3 liriche che non abbiano ottenuto il primo premio in altri concorsi; b) Narrativa per giovani - premio “Adriana Paulon”, sezione riservata ai giovani fino ai 25 anni di età. Gli elaborati dovranno essere spediti in 7 copie Una passata edizione del premio dattiloscritte di cui una sola copia firmata con i relativi dati personali (indirizzo, codice fiscale, telefono ed eventuale e-mail) e inserita in una busta chiusa che verrà aperta dopo che la giuria tecnica avrà scelto la graduatoria dei finalisti. I lavori devono essere inviati a: Premio “Un solo mondo” c/o Uvisp - zona industriale ovest settore H - 06083 Bastia Umbra (Pg) entro il 30 giugno. Quote di partecipazione (assegno bancario o circolare intestato all’Uvisp Assisi): per la sez. A Poesia singola inedita, adulti euro 20, giovani fino a 18 anni euro 10; per la sez. B - Narrativa per giovani, la partecipazione è gratuita. Quest’anno le quote di partecipazione saranno utilizzate dall’Uvisp, fondata da p. Giorgio Roussos, per contribuire a realizzare un progetto agricolo in Camerun. Le opere saranno valutate da una qualificata giuria tecnica e la cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di ottobre. Ricchi premi in palio. Info: tel. 075 8004667, sito www.uvisp.org Il commissario Grillo valorizza l’arte gualdese D urante la visita dello scorso anno a Gualdo Tadino, Vittorio Sgarbi fu colpito dalla bellezza della Rocca Flea, considerata il capolavoro di Federico II nel centro Italia, e dalla preziosa e ricca Pinacoteca civica. Quest’ultima offre un rinomato patrimonio storicoartistico che ebbe origine negli anni seguenti l’Unità d’Italia, quando le opere d’arte iniziarono a confluire, da chiese, congregazioni, conventi e istituzioni cittadine, nei locali del palazzo comunale. Nel corso della visita, l’attenzione del noto critico d’arte si focalizzò su un’opera attribuita ad Antonio Gherardi, Sant’Antonio abate in lettura. Dopo un’attenta analisi, è emerso che sia il soggetto che l’autore sono errati: secondo le attuali conoscenze, si tratterebbe di Pier Francesco Mola, e l’opera un Filosofo in lettura. “Una prestigiosa scoperta - precisa con orgoglio il commissario straordinario Salvatore Grillo, vice prefetto di Perugia - che impreziosisce ulteriormente la già prestigiosa collezione, che merita una valorizzazione del dipinto anche in termini mediatici e di comunicazione”. Tanto che il 6 aprile Vittorio Sgarbi inaugurerà il restauro di una decina di quadri della pinacoteca del Museo della Rocca Flea, progetto realizzato in collaborazione dal polo museale e dal Comune. Il commissario Grillo ha annunciato aver finanziato anche il restauro di un paio di affreschi della chiesa di San Francesco e lo stemma gentilizio del card. Del Monte, il cui originale verrà ubicato nella sala consiliare del Comune, mentre un calco verrà posizionato sulla fontana. L’inaugurazione dello stemma in consiglio comunale è stata programmata per il 30 aprile, giorno della ricorrenza della fondazione di Gualdo, alla presenza degli alunni delle scuole. Il commissario ha inoltre affermato di aver indetto la gara di appalto per l’acquisto delle teche per il Museo Rubboli che spera di inaugurare prima della fine del suo mandato. Marta Ginettelli Il palazzo comunale di Bastia, ubicato in piazza Cavour, dovrà essere sgomberato nei prossimi tre mesi. La notizia è stata comunicata dal sindaco Stefano Ansideri nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, spiegando che sono emersi problemi di staticità della struttura. Il primo servizio a trasferirsi sarà il Comando dei vigili urbani ora in via Fani che, nei primi di aprile, andrà nella ristrutturata palazzina dell’ex istituto professionale in piazza Umberto I. I locali, oggi occupati dal municipio, pur in affitto, non saranno restituiti al proprietario ma utilizzati da un altro servizio che lascerà la sede centrale. La nuova Amministrazione comunale che si insedierà dopo le elezioni del 25 maggio dovrà utilizzare così una sede diversa da quella attuale. Il palazzo comunale risale ai primi anni Sessanta. A fianco c’è il vecchio municipio con ingresso in piazza Matteotti che è agibile, in quanto completamente ristrutturato nel 2007. ❖ BASTIA/2 Approvato il piano ex-Pic La Rocca Flea C’erano molte pratiche da esaminare nel Consiglio comunale di Bastia il 26 marzo. In discussione anche il piano presentato dalla Coop Centro Italia e dal Comune per il recupero dell’area ex Pic. Qui, nel terreno che confina a sud con la S.S. 75 Centrale Umbra e a nord con gli stabilimenti Petrini, dovranno sorgere due centri commerciali: uno alimentare per sostituire il punto vendita Coop di via Roma, l’altro con negozi di diverse categorie merceologiche. All’incrocio tra via IV Novembre, via Gramsci e la Rivierasca - ora regolato da un impianto semaforico - è prevista una rotatoria, mentre verrà realizzato un percorso pedonale dall’area ex mattatoio fino al centro fieristico. L’opposizione Pd ha votato a favore chiedendo impegni precisi a favore del percorso pedonale. Li ha rassicurati l’assessore all’Urbanistica Francesco Fratellini, che ha annunciato l’esame del nuovo piano ex mattatoio entro il 10 aprile. LA VOCE Gubbio @ 26 [email protected] BREVI ❖ UMBERTIDE Libro sulla Resistenza Nel Museo umbertidese di Santa Croce si è tenuta la presentazione del libro Tracce di memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria di Tommaso Rossi. L’iniziativa è stata promossa dalle sezioni Anpi e dai comuni di Montone e Umbertide, dall’Isuc, dal Centro socio-culturale San Francesco di Umbertide e da StoricaMente di Montone nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione. (F. C.) ❖ CANTIANO La Turba, e prima A Cantiano, in preparazione della sacra rappresentazione della Turba, sono in programma una serie di iniziative. Venerdì 11 aprile, nel centro storico, dalle ore 21.30 musica sacra per le vie del paese - omaggio dei cantori del “Miserere” di Gubbio. Sabato 12 aprile, nel chiostro S. Agostino / sala multimediale: ore 9, incontro “Dal sapere dei nonni a quello scolastico. Vecchie e nuove pratiche per tramandare storia e tradizione locale” – workshop; ore 18, sala Capponi, inaugurazione della mostra “La Croce e le spine”, la Via crucis secondo Vincenzo Tiboni. Domenica 13 aprile, ore 18, chiostro S. Agostino: inaugurazione mostra “Con la luce dei Suoi occhi – Racconti evangelici visti con gli occhi di Gesù” a cura di Roberto De Nardo. Venerdì 18 aprile, alle ore 5.30 inizierà l’itinerario religioso “Giro delle sette chiese”; alle ore 15, nelle chiese e per le vie del paese, si svolgerà la liturgia del Venerdì santo e la processione del Cristo morto; alle ore 20 per le piazze e le vie del paese avrà luogo la tradizionale rappresentazione de La Turba. In occasione del Salone dell’arte del restauro e di una mostra presso l’Ambasciata serba Gubbio in vetrina a Ferrara e Roma I n due realtà di grande gia. prestigio come Ferrara e “Tutte operazioni - ha spieRoma, Gubbio mette in gato il direttore del Patto tervetrina una sintesi significa- ritoriale per l’Appennino tiva delle sue risorse storico- centrale, Ilias Tasias - eseartistico-culturali. A Ferrara, guite con ottimi risultati, che infatti, la 21a edizione del hanno messo in evidenza le “Salone dell’arte del capacità e le restauro e della concompetenze servazione dei beni Viene dato delle botteghe culturali e ambienta- risalto al eugubine del li”, nello spazio della restauro”. Il Presidenza del Con- Gonfalone Gonfalone e lo siglio dei ministri, bifacciale, al Studiolo erano trovano prestigiosa già stati presenribalta tre esperien- recupero di tati con succesze coordinate dal Santa Maria dei so alla mostra Patto territoriale per Laici, alla interregionale l’Appennino centra“Umanesimo e replica dello le. Rinascimento Si tratta del Gonfalo- Studiolo dei nell’Appennino ne bifacciale uscito centrale” tenudalla bottega di Gio- Montefeltro, tasi a Novi Sad, vanni Santi, da di- alla processione nella Repubbliversi studiosi attri- del Cristo morto ca di Serbia, buito alla mano di nella primavera un giovane Raffaello, dello scorso andel recupero della chiesa di no. Santa Maria dei Laici (due La partecipazione al salone progetti finanziati dallo stes- ferrarese è occasione utile so Patto territoriale) e della non solo per rafforzare i rapreplica dello Studiolo dei porti di collaborazione con le Montefeltro, ricollocata nel istituzioni serbe, ma anche palazzo ducale eugubino. per mettere a punto - proprio Iniziativa, questa, sostenuta con partner della repubblica dalla Fondazione Cariperu- balcanica - i dettagli sulla ❖ GUBBIO/1 ❖ COSTACCIARO In memoria di Morelli Domenica 6 aprile il Comune onora il ricordo e la memoria di Giuseppe Morelli, sindaco dal 1985 al 1990 e dal 1995 al 2005. Questo il programma della giornata: ore 17, corso Mazzini, intitolazione del Museo del Parco di monte Cucco, ore 18 Villa Col de’ Canali, intitolazione della piazzetta. Un modo significativo e concreto per ricordare una persona squisita, apprezzata e stimata da tutti, un amministratore attento e preparato. ❖ GUBBIO/2 Incontro per genitori “Genitori: un mestiere difficile” è il tema dell’incontro con Ezio Aceti, psicologo e psicoterapeuta, in programma domenica 6 aprile alle ore 15.30 nella sala convegni dell’hotel Beniamino Ubaldi. Previsto un servizio baby-sitter. Il Gonfalone della bottega di Giovanni Santi mostra programmata per il tardo autunno prossimo a Gubbio. Il Museo diocesano eugubino ospiterà infatti l’esposizione di una trentina di icone serbe del 1700, la gran parte delle quali esposte all’estero per la prima volta in assoluto. Opere di grandi dimensioni del Settecento serbo, che segnano il passaggio dalla pittura tradizionale bizantina a quella con influssi occidentali. Un grande evento d’arte e cultura. Il 9 aprile, poi, a Roma, altra “vetrina” per Gubbio. L’inau- GUBBIO. Il Comune aumenta le tasse spropositatamente, e investe pochi soldi Riapre la Misericordia Dallo scorso mese il complesso della Misericordia a Gubbio è stato riaperto e affidato a Francesco Menichetti con la seguente lettera del vescovo Ceccobelli: “Dopo i nostri ripetuti incontri e dopo aver avuto la tua disponibilità, ti consegno il complesso della Misericordia di via Baldassini dove andrai ad abitare e cercherai di realizzare, negli ampi locali, un centro di formazione per i laici impegnati nei vari ambiti della pastorale, ma in modo particolare per il mondo della cultura. Il centro sarà anche punto di riferimento per i movimenti e le associazioni della nostra diocesi, che tu coordinerai e guiderai nel loro cammino di comunione nella Chiesa diocesana”. La prima iniziativa promossa da Menichetti è stata la riapertura della chiesa, e dal mese scorso vi si recita tutti i giorni, alle ore 15, la coroncina della Divina Misericordia. Giovedì 12 aprile alle ore 16.30 ospiterà l’incontro “Giovani e faniglia: risorsa o rifugio?”. Interverranno i prof. Rita Bichi della Cattolica di Milano e Fabio Montesperelli dell’Università di Perugia. VENERDÌ 4 APRILE 2014 A La residenza comunale umenta la pressione fiscale sui cittadini, ma diminuiscono gli investimenti pubblici. Negli ultimi cinque anni, le entrate tributarie del Comune di Gubbio sono cresciute del 66%, le spese correnti del 17,7%, quelle per gli investimenti sono diminuite del 37,6%. Nello stesso arco di tempo i trasferimenti statali calano del 38%. Questo lo scenario delineato dall’indagine sui bilanci di previsione del Comune commissionata al Centro studi “Sintesi” dalla Cna Umbria. “A fronte - si legge nella relazione - di questa impennata del prelievo fiscale, equivalente a oltre 6 milioni e 600 mila euro, i trasferimenti dello Stato sono diminuiti di poco più di 3 milioni: in pratica una differenza positiva di oltre 3 milioni, che non giustifica imposte così elevate”. Nel dettaglio, “Ici/Imu con un aumento di oltre 4 milioni di euro in 5 anni, ha pesato per 280 euro per abitante; il gettito Irpef è aumentato del 57%, passando da 1 milione e 700 mila euro a 2 milioni e 700 mila euro, UMBERTIDE. Gioia per il card. Ouèdraogo Un amico diventa cardinale È diventato cardinale un vescovo molto vicino al Gruppo missionario umbertidese, Philippe Nakellentuba Ouèdraogo. Un illustre prelato del Burkina che, grazie soprattutto alla sua profonda amicizia con Giampaolo Giostrelli, ha interposto anche i suoi buoni uffici per fare arrivare alla Fratta le tre suore che svolgono attualmente il proprio prezioso servizio nella parrocchia della Collegiata. Il 12 gennaio Papa Francesco aveva annunciato l’imposizione della berretta cardinalizia a mons. Ouèdraogo nel Concistoro del 22 febbraio, quando gli ha conferito il titolo di “cardinale presbitero di Santa Maria Consolatrice al Tiburtino”. Proprio in questi giorni Giostrelli ci ha informato che il neo-porporato gli ha telefonato per condividere l’onore, la gratificazione e l’emozione del momento insieme al Gruppo missionario, a sottolineare l’alta considerazione in cui tiene il gruppo umbertidese, che in terra di missione non ha solo costruito pozzi, chiese, case di lavoro, operato adozioni a distanza… e quant’altro, ma ha sempre tessuto una serie di apprezzati rapporti con il clero, con le suore, con i vescovi. Sempre a proposito del card. Ouèdraogo, Giostrelli ricorda le origini della propria amicizia con lui. Un giorno, trovandosi al cospetto del tempio di Santa Maria della Reggia fatto costruire in terra africana, e facendosi raccontare la storia degli aiuti partiti dalla nostra città per il Burkina, il prelato gli manifestò tutta la sua gratitudine e volle venire a Umbertide per conoscere più da vicino gli artefici di questo autentico “miracolo”. Il leader del Gruppo missionario ci lascia con un’affermazione sibillina su un invito fatto al card. Ouèdraogo: lo rivedremo tornare presto ad Umbertide? Forse è qualcosa più che una semplice speranza. Fabrizio Ciocchetti gurazione presso l’ambasciata della Repubblica di Serbia - da parte dell’ambasciatrice Ana Hrustanovic di una rassegna fotografica che mette a confronto la processione del Cristo morto, che si celebra a Gubbio il Venerdì santo, con i riti della Settimana santa ortodossa nel monastero serbo di Kovilj, nella regione della Vojvodina. Le immagini, rewalizzate da Luigi Loretoni e Giuseppe Cardoni, sono raccolte in due pubblicazioni curate da Ilias Tasias. con una quota di 84 euro per abitante”. In questo quadro viene sottolineato negativamente il fatto che la spesa corrente sia cresciuta del 17,7%. Diminuiscono un po’ le spese per il personale, anche per la “mancata sostituzione di dipendenti andati in pensione”, ma quelle per beni e servizi lievitano dell’8%, le altre del 102%. Sulla base dello studio la “Cna proporrà una serie di interventi concreti e sostenibili volti alla riduzione della tassazione locale” oltre ad “altre proposte provenienti direttamente dalle imprese su specifiche tematiche del nostro Comune”. G. B. Umbertide - Iti “Da Vinci” Spot sul risparmio energetico H a fatto tappa in questi giorni in Comune a Umbertide il progetto di educazione ambientale “Energy Door”. Nella sala Gruppi infatti alcuni studenti dell’indirizzo tecnico Iti dell’istituto Gli studenti del progetto “Leonardo Da Vinci”, accompagnati dalla responsabile del Centro di educazione ambientale “Mola Casanova”, Tatiana Roscini, hanno girato uno spot pubblicitario sul risparmio energetico. Alcuni ragazzi si sono calati nelle vesti di attori per mettere in scena un’Italia sempre più preoccupata dal momento che, con le poche risorse economiche a disposizione, non riesce ad acquistare dai Paesi arabi la quantità di petrolio di cui necessita. Fino alla svolta: ridurre al minimo il consumo di combustibili fossili, puntando sulle tante forme di energia alternativa di cui gode il nostro Paese. F. C. LA VOCE Spoleto / Foligno VENERDÌ 4 APRILE 2014 SPOLETO. Operatori Caritas a convegno. Erano presenti mons. Renato Boccardo e Ignazio Punzi, collaboratore Caritas italiana “24 ore per il Signore” a Santa Lucia I n contemporanea con tutta la Chiesa, tra il 28 e il 29 marzo anche a Foligno si è svolta l’iniziativa “24 ore per il Signore”, ideata dal Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova evangelizzazione che, alla vigilia della Domenica Laetare, ha voluto offrire ai fedeli un’occasione per accostarsi al sacramento della Riconciliazione nel clima di una prolungata Adorazione eucaristica, momento di incontro con Gesù realmente presente. Ha ospitato l’evento la chiesa del monastero di Santa Lucia che, animata dalla vigile presenza delle Clarisse, ha visto passare un fiume ininterrotto di persone. Il vescovo, mons. Gualtiero Sigismondi, ha dato avvio all’Adorazione eucaristica al termine della messa celebrata nel pomeriggio di venerdì ed in serata ha presieduto una liturgia penitenziale. Per ventiquattro ore, così come in tutto il mondo, nella chiesa di Santa Lucia si sono susseguiti turni di adorazione animati da varie realtà ecclesiali e durante tutta la notte il Signore Gesù ha atteso l’incontro con chi voleva stare alla sua presenza e con chi voleva ricevere il suo abbraccio attraverso la Confessione. ❖ FOLIGNO/1 Settimana Giovani Idee per il Territorio F. M. M. La platea durante il convegno Le novità future Il direttore diocesano Pallucco ha fatto un quadro delle attività in corso sottolineando “la forza delle Caritas zonali” alcune novità tra cui alcune offerte di collaborazione da parte di soggetti istituzionali desiderosi di aprirsi al territorio e di contribuire ad affrontarne i problemi legati alla povertà. “Insieme a Confindustria Spoleto-Valnerina, al Lions Club Spoleto e ad alcune famiglie del territorio – ha detto - abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto, di lungo-medio periodo, per la realizzazione di un Emporio della solidarietà. Altro progetto è quello dell’Ambulatorio medico della carità: “Sono sempre di più coloro che ci chiedono aiuto per pagare i farmaci - ha sottolineato ancora - i ticket sulle prestazioni specialistiche e sulle analisi del sangue. Vogliamo chiedere ai medici del territorio di mettersi a disposizione per visite generiche e specialistiche in favore di chi non ha la possibilità di pagarsele o che non può aspettare mesi per l’accesso al sistema pubblico. In ultimo, Pallucco ha segnalato un’iniziativa degli studenti dell’Istituto industriale di Spoleto i quali, recuperando 700 bottiglie di plastica, vi hanno poi coltivato radicchio. Ogni settimana donano una cassa di radicchio alla Mensa della Misericordia. Il pomeriggio si è concluso con la celebrazione della messa presieduta dall’Arcivescovo nel santuario del beato Pietro Bonilli. Foligno. La diocesi in pellegrinaggio ad Assisi sui passi di santa Angela da Foligno D ue sono i motivi che spingono il pellegrino a mettersi in cammino, ma unica è la ragione del pellegrinare. Si va per chiedere o per ringraziare, ma a muovere i passi è sempre la spinta della fede. Il pellegrinaggio in questo caso è un rendere grazie al Signore per il dono della canonizzazione di Angela (“Sora nostra Angela” l’ha chiamata il vescovo Gualtiero, immaginando come l’avrebbe cantata il poverello). Seguendo la via nella quale la Santa folignate fu colta dalle più alte visioni mistiche. Ventiquattro i pellegrini che hanno deciso di partire a piedi da Foligno e che, dopo aver ricevuto la benedizione dal vicario mons. Gianni Nizzi nella chiesa della Madonna della Fiamenga, hanno percorso il sentiero degli ulivi, fermandosi a pregare per tre volte nei luoghi indicati dal Liber. Erano esattamente quattrocentonovanta coloro che, percorrendo la ripida salita dal Seminario regionale, so- no giunti alla Basilica di San Francesco, dove si sono uniti ai molti altri arrivati da altre strade. Una gioiosa processione penitenziale fatta di laici, presbiteri, diaconi e religiosi, ideale continuazione di quella che si era svolta fino a poche ore prima al monastero di Santa Lucia durante le “24 ore per il Signore”. “La fede vede nella misura in cui cammina, in cui entra nello spazio aperto dalla parola di Dio”. Con queste parole il vescovo Gualtiero, nell’omelia durante la celebrazione in una gremita Basilica Inferiore, ha voluto ricordare l’esperienza di Angela. Villelmo Bartolini Foligno. Torna la Festa dal 10 al 13 aprile Scienza e filosofia a confronto T [email protected] 27 BREVI V enerdì 28 marzo scorso si è svolto a Cannaiola di Trevi il convegno degli operatori delle Caritas parrocchiali dell’archidiocesi di SpoletoNorcia. Più di duecento le “sentinelle della carità” che hanno accolto l’invito dell’arcivescovo mons. Renato Boccardo e del direttore della Caritas diocesana Giorgio Pallucco. L’incontro è stato avviato dalla Lectio divina tenuta dal Vescovo sul Vangelo di Marco (capitolo 7, versetti 24-30) dal tema “Fede e compassione”. È poi seguito l’intervento di Ignazio Punzi, collaboratore di Caritas italiana per la formazione degli operatori dei Centri di ascolto, che ha parlato sul tema: “Il tempo della crisi o il tempo della speranza? Il ruolo del volontario Caritas”. Ha preso poi la parola il direttore della Caritas Giorgio Pallucco, che ha ricordato ai presenti le attività. “Siamo una piccola Caritas diocesana - ha detto Abbiamo un Centro di ascolto, due opere segno (la Casa Famiglia Oami di Baiano e la Mensa della Misericordia), un servizio di assistenza spirituale e di sostegno materiale e morale ai detenuti, un servizio di consulenza legale ai cittadini immigrati, servizio di facilitazione (non intermediazione) dell’incontro tra domanda ed offerta nel settore dell’assistenza alla persona, gli strumenti di sostegno economico alle famiglie in difficoltà (Fondi di solidarietà)”. Pallucco ha poi sottolineato la forza delle Caritas zonali (9 interparrocchiali e 7 parrocchiali) che nel 2013 hanno distribuito alimenti, una volta al mese, a 427 famiglie”. Ha poi illustrato ai presenti @ orna a Foligno scienziati di dal 10 al 13 varie aprile la Festa di discipline, scienza e filosofia – filosofi, Virtute e Canoscenza giornalisti e con la sua quarta divulgatori, edizione incentrata sul rappresentanti tema “Umano. delle La presentazione Sensibile. Ignoto”. confessioni Quattro le aree di religiose del indagine: Scienza e Fede, mondo. La Festa farà luce sui 4 Cervello e Mente, Semplice e filoni di indagine. Scienza e Fede: Complesso, Il Tempo. Referenti si indaga sul rapporto tra la scientifici sono il genetista comunità scientifica e religiosa, Edoardo Boncinelli, il fisico tra acquisizioni e teorie Roberto Battiston, il filosofo scientifiche e dogmi della fede Giulio Giorello, il filosofo della con nomi quali Mauro Gambetti, scienza Silvano Tagliagambe. Da Custode del Sacro convento di quest’anno la Festa è gemellata Assisi, i filosofi Umberto con il Futura Festival di Galimberti e Giulio Giorello, il Civitanova Marche, al fine di dare teologo Vito Mancuso. Semplice e maggiore forza alla divulgazione complesso: si indaga su vari culturale e di coinvolgere ambiti scientifici, in particolare la attivamente un pubblico quanto matematica, la biologia, la fisica, più ampio possibile. L’edizione di con tra gli altri il filosofo quest’anno propone 4 giorni di Massimo Cacciari, il cosmologo incontri con 64 prestigiosi John Barrow (Regno Unito), intellettuali italiani e stranieri, tra Roberto Battiston, vicepresidente esperimento AMS-02 sulla stazione spaziale internazionale Esa-Nasa. Cervello e Mente: si indaga su un quesito di fondo: il cervello e la mente sono la stessa cosa? Conosciuti i meccanismi del cervello, si può svelare il funzionamento della mente? A trattare l’argomento tra gli altri il fisiologo Marcello Massimini, il neuroscienziato Anil Seth (Regno Unito), lo psichiatra Vittorino Andreoli. Il Tempo: si indaga sulla nozione di tempo, in termini scientifici, filosofici, come esso viene percepito. Ne parleranno Stavros Katsanevas (Grecia) del Consorzio Europeo ApPEC, Eugenio Coccia direttore del Gran Sasso Science Institute, Guido Tonelli dal Cern di Ginevra, il genetista Edoardo Boncinelli, il cosmologo Marco Bersanelli. La manifestazione è organizzata da Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Oicos Riflessioni e Comune di Foligno. Dal 4 al 9 aprile presso il Centro giovani del Comune di Foligno (p.zza Piermarini – lato Corso Cavour) si svolge la Settimana giovani idee per il territorio, giunta alla quinta edizione, nell’ambito del progetto “Cittadini del Mondo” promosso dalla diocesi di Foligno in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria. L’evento, che durante l’anno scolastico ha coinvolto ben dieci scuole superiori di primo e di secondo grado, vedrà coinvolti gli studenti e le studentesse su due grandi tematiche come la solidarietà e la creatività, attraverso workshop, mostre, incontri con l’autore, visioni di film, dibattiti con la cittadinanza. Ricco il programma con alcuni appuntamenti aperti anche alla cittadinanza. Apertura dei lavori venerdì alle ore 9.30. ❖ LIBRO I palazzi pubblici di Foligno Sabato 5 aprile, alle ore 17, nella sala delle Conferenze di Palazzo Trinci a Foligno verrà presentato il volume I palazzi pubblici di Foligno a cura di Fabio Bettoni (Quattroemme editore). Relatori Alberto Grohmann, Saverio Sturm, Francesco Federico Mancini. Intervengono Nando Mismetti, sindaco di Foligno, Alberto Cianetti, presidente Fondazione Cassa di risparmio di Foligno, coordina Maria Frigeri, vicesindaco di Foligno. ❖ SPOLETO Settimana internazionale della danza Più di cento giovani ballerini delle scuole professionali di danza parteciperanno alla Settimana internazionale della Danza a Spoleto che si terrà dal 7 al 12 aprile. Una kermesse che trasformerà Spoleto nella capitale mondiale della “sesta arte”, grazie a spettacoli, film, convegni, stages ed eventi culturali, miscelati e proposti al pubblico dalla direzione artistica di Irina Kashkova. Quattro le sezioni del concorso: “Classica”, “Pas de deux”, “Moderna e contemporanea” e “Composizione coreografica”. L’edizione di quest’anno è dedicata al coreografo Aurelio Milloss nel 25esimo anniversario della sua scomparsa: un grande personaggio della danza mondiale, fondatore del balletto italiano moderno.La Settimana viene ufficialmente aperta il 4 aprile da uno spettacolo ispirato al libro “Il piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry. ❖ LIRICO SPOLETO Lutto per la scomparsa del presidente Carlo Belli Si è spento il 30 marzo nella sua casa di Roma all’età di 99 anni l’avv. Carlo Belli, presidente del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”. Era nato a Roma il 13 agosto 1914. Era figlio di Adriano Belli, fondatore e ideatore del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Sin da giovane segue l’attività artistico - musicale del padre Adriano, tant’è che viene inserito nel Consiglio direttivo dell’Istituzione lirica quale membro fondatore. Segue costantemente a Spoleto, insieme alla sorella Riccarda, gli interessi culturali del padre, conosce e ha rapporti con molti importanti musicisti. Sotto la sua presidenza e il suo impulso il Teatro Lirico Sperimentale, alla fine degli anni Settanta, ottiene successi e importanti riconoscimenti. Amico di tanti musicisti, si è occupato dello “Sperimentale” incrementando l’attività e cercando in ogni modo di seguire le indicazioni del testamento morale lasciato dal padre. Amava moltissimo Spoleto che considerava la sua seconda terra natale.
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