PLUS MAGAZINE IN QUESTO NUMERO 26 Gianni Morandi Vi svelo il mio segreto legato alle banche Prof. Luigi Nicolais La ricerca in Italia: quale speranza per il futuro Loretta Goggi Fragile donna forte Carla Gozzi Essere impeccabili si può Torino Capitale dei grandi eventi Mario Martone Teatro d’ogni passione: progetto internazionale YOKO ONO Così divento spettatrice delle mie opere Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXVI- marzo 2014 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2014 : O N ITTÀ I AC R L E TO ER IV V In questo numero: 2Copertina Yoko Ono: così divento spettatrice delle mie opere 6 Protagonisti Gianni Morandi: vi svelo il mio segreto legato alle banche 10 Tecnofuturo La ricerca in Italia: quale speranza per il futuro? Intervista al Prof. Luigi Nicolais 14 Protagonisti Loretta Goggi: fragile donna forte Guardia Costiera: nelle parole del Comandante Generale 18 Protagonisti Ammiraglio Felicio Angrisano 22 Eventi Masterpiece: alla ricerca dei nuovi scrittori 26 Moda Spring Awakening 32 Protagonisti Carla Gozzi: essere impeccabili si può 36 Medicina e salute Centro Irm: recupero e rieducazione funzionale 38 Dott. Ugo Bertoldo: Periomedicine - nuove evoluzioni in Sicor 40 Dott.ssa Paola Tacconis: la salute della donna 42 Dott. Fabio Cesare Avere: l’innovazione al servizio della cura dentaria 44 Dott. Giovanni Borio: nuove frontiere con i vaccini polivalenti 46 Recensioni Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri 52 M appamondo Scoprire il mondo pedalando... con Due Ruote nel Vento 54 Mappamondo Sette giorni a New York 60 Iniziative associati Convenzioni nazionali PLUS MAGAZINE Periodico trimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 26 - marzo 2014 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Chiara Attolico Photo editor Alessandro Lercara, Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara Oggero, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Vincenzo Scaringella, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi. LUS IP FAB SU 26 Fotografie Archivio Masterpiece, Archivio Stilisti, Fondazione Bonotto, Gianmarco Chieregato, Barbara Oggero. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Carlo Fantinel – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. Torino: vivere la città 66Eventi Torino capitale dei grandi eventi 74 Teatro Teatro d’Ogni Passione Progetto Internazionale di e con Mario Martone Le rubriche 70Benessere 78 Gusti e piaceri 80 Comunicazione e immagine 81 Idee e servizi Le proposte 82 Visite guidate 84 Conferenze 86 Convenzioni territoriali 89 I luoghi del gusto 90 Gite 91 Spettacoli 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori Editoriale Paola Gomiero Direttore FABI Plus Come sempre il grande numero di eventi culturali e formativi presenti in Italia per tutti i mesi dell’anno rende difficile scegliere chi intervistare e quali argomenti approfondire nelle pagine del magazine. È tutto un susseguirsi di manifestazioni, concerti e conferenze stampa. Ogni volta che chiudiamo un numero abbiamo, con rammarico, la sensazione di non essere riusciti a trovare il giusto spazio per tutte le idee discusse in Redazione così procrastiniamo le interviste per il numero successivo e ci sembra che le pagine non siano mai sufficienti per dar spazio ai tanti argomenti. In questo numero abbiamo intervistato: Yoko Ono, in visita a Venezia alla Fondazione Bonotto dove l’artista è interprete del Movimento Fluxus; l’inossidabile Gianni Morandi che inizia una tournée per presentare il suo nuovo album oltre alle canzoni di sempre e la poliedrica Loretta Goggi che questa volta si presenta come scrittrice. Il Professor Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ci parla della ricerca in Italia e sottolinea il problema della “fuga dei cervelli”, ancor più accentuato negli anni della crisi. La rubrica moda ci invita a cambiare look con i nuovi colori, i tessuti e gli abbinamenti “imposti” dal Risveglio di Primavera per proseguire con i consigli di stile di Carla Gozzi. Interessanti notizie arrivano dai medici intervistati nella rubrica Medicina e Salute: il dottor Ugo Bertoldo ci parla di Periomedicine, la nuova branca della medicina nata dalla sinergia tra specialisti odontoiatri e chirurghi vascolari; il dottor Elvio Fenoglio del Centro Irm ci suggerisce le terapie più adatte per il recupero e la rieducazione funzionale; il dottor Giovanni Borio ci informa sulle nuove opportunità di cura per i soggetti allergici che si moltiplicano nella stagione primaverile; la dottoressa Paola Tacconis ci parla della salute della donna nelle varie fasi della vita; il dottor Fabio Cesare Avere ci descrive le ultime innovazioni nelle cure dentarie e insiste come la prevenzione sia basilare in odontoiatria come in ogni altro settore della medicina. Un articolo merita una lode particolare … quello dell’Ammiraglio Felicio Angrisano, Comandante Generale della Guardia Costiera, che ci racconta come undicimila uomini e donne della Marina Militare con grande competenza e impegno, ogni giorno vegliano sulle coste, sui porti e sui laghi del nostro Paese per garantire la nostra sicurezza. Buona lettura! [email protected] marzo 2014 | Plus Magazine | EDITORIALE 01 COPERTINA YOKO di Dario Migliardi 02 ONO COPERTINA Così divento spettatrice delle mie opere foto: courtesy Fondazione Bonotto I ncontriamo la grande artista Yoko Ono all’inaugurazione della Fondazione Bonotto a Palazzo Badoer di Venezia. L’artista, già Leone d’oro alla carriera alla 53a Biennale d’Arte di Venezia, è interprete del movimento Fluxus di cui la Fondazione Bonotto possiede un ricco catalogo. Con la città ha sempre avuto un feeling particolare “Venezia è una piccola città ma s’incrociano tutte le espressioni più importanti. Dovete continuare a preservare e mantenere questa atmosfera”. Luigi Bonotto, è un imprenditore tessile, collezionista fin dagli anni ‘60 e ha conservato più di 12 mila opere tra manifesti, foto, oggetti, registrazioni e filmati di 80 artisti e 120 poeti che fanno della sperimentazione la loro espressione artistica. Tra queste opere c’è I’ll be back, l’installazione di Yoko Ono dedicata ai Futuristi italiani. Quanto è stato importante la scoperta del Futurismo italiano nel presentare la sua opera e anche il movimento Fluxus? Penso che sia un’ingiustizia che questo gruppo di artisti dell’inizio del secolo scorso non abbia ricevuto la dovuta attenzione. Ho visitato la mostra sul Futurismo alla Tete Moder di Londra l’anno scorso e sono rimasta affascinata dal Manifesto Futurista di Filippo T. Marinetti. Erano originali per quello che dicevano e per la pittura che proponevano, ma anche per le esibizioni che agitavano le loro presentazioni. Parlavano dell’audacia e cantavano l’amore del pericolo. Dove sono finite ora queste parole? Ma non sono interessata dallo stile di pittura futurista perché le cose che sto facendo sono molto diverse. Alcuni anni fa centinaia di manifesti riportavano la parola-messaggio DREAM sulle facciate delle case, sui ponti e anche alle fermate degli autobus in molte città italiane. Poco tempo fa è stato presentato dalla casa editrice Flanuer & Dust il libro “Dream”, l’ha visto, cosa ne pensa? “Dream” lo amo, è bellissimo e penso che Luigi Bonotto abbia svolto un ottimo lavoro. Quello che ha fatto è stato prima rappresentare la parola marzo 2014 | Plus Magazine | COPERTINA 03 COPERTINA “dream” come una dichiarazione della mia mente in molte città italiane. Penso che questo abbia aiutato la gente perché ormai il sogno è perduto e noi dobbiamo riportarlo tra noi. E poi il libro l’ha messo in una scatola ed è fantastico. La parola torna a parlare, a dire, a dichiarare. Una parola per parlare di noi nel rumore visivo e uditivo che ci circonda. Lei è “cittadina del mondo” in qualsiasi paese la riconoscono. Ha un rapporto privilegiato con l’Italia, ci può raccontare un aneddoto che l’ha particolarmente colpita e legata all’Italia? Io penso che quello che voi amiate sia la bellezza. E qui ci sono un sacco di cose bellissime, che per me rappresentano un incredibile nutrimento e un’incredibile fonte d’ispirazione. Yoko Ono è stata una delle prime artiste a dedicarsi all’arte concettuale. Le sue performance suscitarono scandalo quando invitava il pubblico a tagliare con le forbici i suoi capelli e parti dei i suoi vestiti. Il più delle volte terminava la performance quando era completamente nuda. John Lennon e Yoko Ono 04 L’artista ha da poco compiuto ottant’anni e sembra aver raggiunto una dimensione spirituale tutta nuova “Non abbiate paura dell’età che avanza, si vedono cose impensabili. Le mie opere non sono mai “finite” perché domando sempre al pubblico di completarle, di renderle uniche con i loro interventi. Alla mia età ho scoperto la partecipazione, la gioia di vedere crescere un’opera e di vederla mutare. Divento così spettatrice della mia opera”. Dalla platea le chiedono che cos’è l’arte? Quando un oggetto è definito arte da un artista allora è arte. Molte sue frasi sono diventate dei punti di riferimento su cui ripensare la storia del genere umano, come quando disse “La donna è il negro del mondo”. Per molti è stata colpa sua se i Beatles si sono sciolti. In quegli anni i fan l’hanno perseguitata e odiata “Quando tutto il mondo mi odiava sono riuscita a sopravvivere solo perché credevo nella vita” racconta quando rivive quei momenti. Le parole per Yoko Ono hanno un valore assoluto, vengono“Scolpite nella memoria sia quando si usa la parola odio, che la parola amore”. Ma i supporter del gruppo di Liverpool non hanno capito invece che la presenza di Yoko Ono su John Lennon ha portato a una consapevolezza del musicista che non sarebbe mai riuscito ad avere. Ha potuto così dare risalto a diversi aspetti del proprio essere. Il fotografo italiano Guido Harari che l’ha immortalata con scatti d’autore,“A differenza della maggior parte dei fan dei Beatles, io la ritengo una grande artista, penso che la sua influenza su John Lennon sia stata infinitamente più importante di quella dei tre compagni”. Con Yoko Ono, John Lennon è diventato parte di un processo non solo artistico ma anche sociale, che ha condizionato un’intera generazione, diventando anche un attivista a favore del pacifismo e del rispetto dei diritti umani. Se osserviamo alcune foto della coppia, si può notare che erano talmente in simbiosi che ognuno assomigliava all’altro tanto da rendere difficile la differenza tra i due. PROTAGONISTI Gianni Morandi VI svelo il mio segreto legato alle banche A cinque anni di distanza dal Grazie a tutti tour sotto la grande tenda, Morandi ritorna sul palco con Solo insieme 2014 Live 7.0: tre concerti per cantare col pubblico sia le canzoni di sempre sia i brani dell’ultimo album, Bisogna vivere. di BARBARA ODETTO 06 PROTAGONISTI D i Gianni Morandi si sa tutto. O quasi. Si sa che dal 1962 – quando debuttò con la canzone Andavo a cento all’ora – sino ad oggi ha venduto oltre cinquanta milioni di copie in tutto il mondo tra album e singoli. Si sa che con i “musicarelli”, film girati in concomitanza con il successo dei rispettivi quarantacinque giri, ha fatto innamorare e sognare le fan negli anni Sessanta. Si sa che non è solo un cantante (e un attore) di successo, ma anche un valido presentatore, come dimostra lo share di nove milioni di telespettatori a puntata della trasmissione C’era un ragazzo del 1999 e come testimoniano i Festival di Sanremo del 2011 e del 2012, per citare solo alcuni dei suoi tanti successi televisivi. Ancora, si sa che è un podista infaticabile che ha corso ben dieci maratone, inclusa quella celebre di New York, e quarantuno mezze maratone. Si sa infine che è tra i fondatori della Nazionale italiana cantanti e che nel 2010 è stato nominato Presidente onorario della squadra di calcio del Bologna. Quello che non si sa, invece, è che: “Avevo quindici anni e avevo da poco iniziato a cantare seriamente. Ogni domenica ricevevo cinquecento lire, che nel 1959 erano già parecchi soldi. Mio padre decise di aprirmi un libretto al portatore e così potei fare il mio primo versamento”. Un ricordo segreto, questo, che l’artista bolognese ha voluto condividere con la sottoscritta e con tutti i lettori di Plus Magazine. Tornando al presente, sulla scia del successo dell’ultimo album, Bisogna vivere – uscito il primo ottobre del 2013 per Sony Music e subito balzato al terzo posto della classifica FIMI – e dopo le due serate evento all’Arena di Verona trasmesse in diretta da Canale 5 il 7 e l’8 ottobre del 2013 che hanno “conquistato” circa sei milioni di telespettatori, Gianni Morandi ha annunciato tramite facebook che il mese di maggio lo vede protagonista di tre concerti: il 10 maggio all’Unipol Arena di Bologna, il 17 maggio al Palaolimpico di Torino e il 24 maggio al PalaLottomatica di Roma. Parliamo del tour Solo insieme 2014 Live 7.0. Secondo me l’aspetto più bello dell’essere un musicista è il contatto con il pubblico. Nonostante in questi anni abbia realizzato più di quattromila concerti, ogni volta è una sorta di debutto e una grandissima emo- zione. Avevo voglia di tornare a cantare con i fan sia i brani che hanno fatto la mia storia musicale sia quelli contenuti nell’ultimo disco. Nelle tre date di maggio sono accompagnato da una nuova band di quindici musicisti di alto livello con i quali si è creato un buon feeling. Il live riserva qualche sorpresa che, credo, piacerà a quanti ci seguiranno a Bologna, Torino e Roma. L’idea è di divertirci, passare qualche ora di serenità insieme con il pubblico e riuscire a regalare e a regalarci delle belle emozioni. L’annuncio del live è stato dato sulla sua pagina facebook: quanto contano i social network, oggi, per un cantante? Sono fondamentali per parlare a tutti: ai fan e ai giornalisti, ai giovani e alle persone che mi seguono da sempre. Ho aperto la mia pagina su facebook un anno fa e la considero una sorta di diario quotidiano, un modo per interagire con gli altri. I social network, in generale, sono un ottimo strumento per testare la popolarità di un artista o di un personaggio pubblico. Personalmente ancora oggi mi stupisco quando scopro che una certa foto o un certo post pubblicati su facebook hanno tre milioni di visualizzazioni: mi sembra una cifra altissima. marzo 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 07 PROTAGONISTI Un testo tra i tanti del suo repertorio al quale è particolarmente affezionato? Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte (anziché citare il titolo, Morandi la canta. Ndr): una canzone che amo e odio allo stesso tempo. Quando i fan mi chiedevano di cantarla, circa vent’anni fa, non la sopportavo più. Adesso capisco che è lo spaccato di un’Italia felice, lo specchio di un’epoca serena che adesso purtroppo non c’è più, ma che ha fatto sognare. Tornando all’album Bisogna vivere, c’è una traccia, Bell’Emilia, che arriva dritta al cuore. Il testo non è mio, ma è stato scritto da un ragazzo. Mi è piaciuto così tanto che gli ho chiesto di cantarlo e lui ha accettato. È la prima volta che mi cimento con il dialetto emiliano e devo dire che è stata una bella esperienza. Sono legato a questo brano perché lo considero vero, sincero, che va dritto al cuore. Piramide, invece, è una splendida dichiarazione d’amore. A chi l’ha dedicata? Quando compongo parlo spesso di sentimenti; mi viene facile perché penso a mia moglie Anna, che amo dal 1994 e che ho sposato nel 2004. Lei è sempre la mia fonte d’ispirazione. Prima che tutto finisca, scritta da Gianluca Grignani, parla invece di una crisi di coppia. Lei che ha un legame così stretto con sua moglie, cosa ne pensa? Penso che oggi le persone siano poco tolleranti, non abbiano più voglia di fare uno sforzo per cambiare le situazioni. Anche amori che sembrano eterni ad un tratto entrano in crisi, ma anziché cercare di ricordare quanto di bello c’è stato nel passato di una coppia, i partner preferiscono allontanarsi senza lottare. C’è una canzone che non ha ancora scritto o un tema che non ha ancora affrontato in musica? Avendo cantato oltre seicento brani, soprattutto d’amore, credo di aver analizzato e descritto questo tema sotto ogni aspetto: la passione, la gelosia, la complicità, l’odio, che è un altro lato dell’amore. Mi piacerebbe però attualizzare C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones e raccontare le difficili convivenze tra religioni ed etnie diverse, un tema tristemente protagonista della nostra società. Chissà, magari prima o dopo arriverà l’ispirazione. 08 Nel suo percorso artistico c’è stato anche il teatro. Lei ha infatti recitato in Jacopone, nel 1973. Non possiamo sperare in un’opera teatrale firmata Gianni Morandi? Non credo. Io sono più un interprete che un compositore. Per un progetto di questa levatura ci vuole un artista di livello come ha dimostrato di essere Riccardo Cocciante con il suo splendido Notre Dame De Paris. Oltre ai tre live di maggio, ha altri progetti in agenda per quest’anno? Forse ci sarà un programma televisivo nel mese di ottobre, ma è ancora troppo presto per parlarne. Lei ha duettato con numerosi artisti sia italiani sia internazionali: con chi vorrebbe cantare (o ri-cantare) nel 2014? Ci sono tanti cantanti con i quali mi piacerebbe tornare sul palco. All’Arena di Verona, nel 2013, mi sono esibito tra gli altri con Rita Pavone, che ha la capacità di trasmettere un’energia fantastica, ma mi è piaciuto molto anche cimentarmi con Alessandra Amoroso e la sua voce potente. Se dovessi scegliere un solo artista, però non ho dubbi: sceglierei Mina. È da un po’ di tempo che non la vedo e mi piacerebbe idealmente chiudere un cerchio: ho iniziato la mia carriera con lei e vorrei finire con lei. I suoi fan, ovviamente, si augurano invece che per ora Gianni Morandi non intenda assolutamente smettere di farli cantare Andavo a cento all’ora, Non son degno di te, Canzoni Stonate, Bella Signora, Banane e lamponi e naturalmente… Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte. TECNOFUTURO La Ricerca in Italia: quale speranza per il futuro? di PIETRO GENTILE Intervista al Professor Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche 10 TECNOFUTURO M olto spesso, quando i mezzi d’informazione parlano di Ricerca in Italia pongono quale primo argomento menzionato la “fuga dei Cervelli”: si cita il fatto che prestigiosi scienziati lasciano l’Italia solo quando uno di essi negli USA o al CERN di Ginevra annuncia una scoperta che potrebbe migliorare il nostro vivere quotidiano o il nostro futuro. Inizia quindi un battage mediatico che oltre a riattribuire la primogenitura del merito all’Italia, sottolinea il fatto che questi talenti avrebbero potuto rimanere in Patria, si parla dei soliti problemi nazionali e poi torna il si- lenzio su tutta la vicenda in attesa del prossimo Genio, orfano di una nazione. Se osserviamo le statistiche mondiali si ha immediatamente una risposta a tale atteggiamento. La Ricerca in Italia non fa “notizia”: la percentuale di spesa in Ricerca sul PIL del Bel Paese è una delle più basse tra le nazioni occidentali, ma oggi anche tra le più basse nel confronto con i Paesi in via di sviluppo. Fino a qualche anno fa, la maggior parte della Ricerca era finanziata dallo Stato, anche perché con la struttura societaria delle imprese italiane solo un centinaio di aziende può “permettersi il lusso” di possedere un Centro di Ricerca. In America invece aziende private quali Google o Amazon fanno a gara per portare presso i propri centri di ricerca i migliori cervelli al mondo, con risultati che abbiamo sistematicamente sotto gli occhi a distanza di pochi anni. marzo 2014 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 11 TECNOFUTURO ti a dicembre a conoscere quale era il nostro budget per l’anno in corso. Purtroppo quindi oggi in Italia non esiste un Piano Strategico Nazionale. Non esiste nemmeno una precisa indicazione sulla “direzione strategica” in cui si vuole andare. Non esiste a livello politico un’indicazione precisa su dove posizionare l’Italia in Futuro: ad esempio dobbiamo andare più verso la Fisica, verso la Biologia o verso la Tecnologia? Prof. Luigi Nicolais Ma con l’inizio della crisi, il Governo italiano ha ridotto ulteriormente gli investimenti in Ricerca. Tende ad allinearsi con il privato: gli industriali investono in Ricerca e Sviluppo poco più della metà di quanto fanno in media i paesi europei, mentre finora il pubblico era attestato al 70% della media europea. Dal 2000 al 2005 lo Stato ha investito 130 milioni di euro all’anno nel programma nazionale di investimenti in ricerche liberamente proposte in tutte le discipline da Università e da enti pubblici di ricerca. I fondi per questo Programma di Ricerche di Interesse Nazionale (PRIN) sono scesi a 106 milioni nel 2009, 85 nel 2011 e 38 nel 2012. Ora pare stiano per essere annullati e integrati al minimo unicamente per retribuire i ricercatori precari. Di questa situazione incresciosa parlano poco i giornali e ancora meno i politici. Ci si dimentica o si ignora il fatto che secondo recenti studi OCSE l’economia prospera e la disoccupazione cala nei paesi che investono in ricerca e sviluppo quattro o cinque volte più di noi. Anche le Banche nonostante alcune meritorie iniziative, non riescono a fornire l’impulso necessario. Per capire meglio quale possa essere il futuro della Ricerca in Italia, si è svolto recentemente presso l’Università Bocconi di Milano un convegno particolarmente esaustivo che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Università e della Ricerca e del Presidente del CNR. Nel corso dell’evento abbiamo avuto l’onore di poter intervistare sul tema il Professor Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, una personalità che si distingue per quantità di pubblicazioni e fama internazionale. L’intervista Professor Nicolais, andiamo subito al tema più scottante: esiste un Piano Strategico Nazionale per la Ricerca? In Italia bisognerebbe avere almeno una visione a 3 anni: come CNR ho presentato un documento strategico per i prossimi anni, ma purtroppo siamo legati ai bilanci annuali, pensi che a volte siamo arriva- 12 Qualche anno fa si parlava molto di Tripla Elica, la collaborazione tra Industria, Ricerca e Università, a che punto siamo oggi? Da questo punto di vista devo dire che ormai la Tripla Elica è un dato di fatto anche in Italia. Da quando sono arrivato al CNR ho aperto l’Ente sia verso l’Università che verso l’Impresa che in Europa non può più competere sul costo del prodotto, ma sul livello qualitativo e sul valore aggiunto fornito dalla tecnologia. Oggi le delocalizzazioni sono meno importanti perchè l’obiettivo principale dell’impresa è quello di identificare e conquistare una nicchia in cui posizionare il proprio prodotto, cercando grazie all’innovazione di mantenere la leadership in tale nicchia. TECNOFUTURO Per fare questo l’impresa deve collegarsi con enti pubblici di ricerca, soprattutto se le sue dimensioni non permettono di effettuare tale attività al suo interno. Il rapporto con l’impresa è cambiato: in passato l’impresa forniva una richiesta di studio al CNR ed in seguito verificava i risultati. Oggi il time-to-market è molto più breve per cui tale approccio non è più valido. Il rapporto di collaborazione con il CNR è molto più stretto ed iterativo, per cui il progetto di ricerca viene costantemente monitorato nei suoi progressi ed il risultato intermedio immediatamente utilizzato, nel caso in cui si possa già pervenire al lancio di un nuovo prodotto sul mercato. A maggior ragione vista la complessità dei campi di ricerca che a volte sono estremamente “distanti” uno dall’altro con ambiti scientifici che anni fa lontanamente si sarebbe immaginato avessero potuto venire in contatto. Per tale motivo anche grandi aziende oggi utilizzano i servizi del CNR, che effettuando ricerca in tutti i campi, può colmare lacune presenti anche nei più grandi centri di ricerca industriali privati. Abbiamo investito poco in tecnologia in questi anni. Molti imprenditori dicono oggi che ci rimane solo più il Turismo ed il Patrimonio Storico/Culturale, ammesso che anche questo non venga comprato dagli stranieri. Alcuni mesi fa il CNR è venuto a Torino per uno studio scientifico sull’autoritratto di Leonardo, che poi è stato esposto a New York e non in Italia. Cosa può fare la Ricerca Tecnologica per valorizzare nicchie quali quelle dei Beni Culturali che in Italia non mancano e che tutto il mondo ci invidia? Il CNR ha un Dipartimento dei Beni Culturali, stiamo preparando un progetto di Knowledge Integration con i Dipartimenti di Chimica e Fisica per permettere di avere un lavoro integrato tra più realtà di ricerca. Le faccio l’esempio della linguistica computazionale (stiamo traducendo il Talmud babilonese) dove l’informatica e la linguistica si uniscono per raggiungere l’obiettivo. Anche iniziative che potrebbero unicamente sembrare ad appannaggio delle scienze umane, sono invece oggetto di ricerca scientifica non indifferente. Insomma bisogna avere maggiore “visione laterale” e saper unire più campi apparentemente distanti fra loro: noi italiani siamo veramente portati per questo tipo di approccio. Le faccio un altro esempio di applicazioni scientifiche: oggi il CNR utilizza i droni di cui tanto si parla negli Stati Uniti (n.d.r. Amazon ha annunciato che li utilizzerà per la consegna dei pacchi) per la tutela del patrimonio culturale. Usiamo sistemi robotici che in passato erano utilizzati solo nella medicina, per verificare l’integrità di reperti storici sotterranei come ad esempio nelle necropoli ancora inesplorate, questo anche per impedire che possano avvenire nel tempo furti. La lezione che dobbiamo imparare è che non esiste più limite all’immaginazione e che in Italia potremmo veramente re-ingegnerizzare tutti i processi produttivi grazie alla Ricerca. L’ultima domanda è legata al mondo dei bancari. Cosa può fare il settore bancario per aiutare la Ricerca in Italia? Le Banche, vista la ristrettezza del budget statale e privato potrebbero avere un grande ruolo come finanziatore di nuove idee, questa è una pecca italiana: se un ricercatore mette a punto un prototipo trova difficoltà che venga finanziata l’idea senza che ancora sia stato visto il prodotto finito. Negli Stati Uniti la situazione è differente, vi sono gruppi di Venture Capitalist che anche con il supporto delle banche, mettono insieme esperti di varie discipline i quali non giudicano il prodotto finito in sé ma l’idea. In questi casi l’elemento fondamentale è il time-to-market. Oggi anche la banca dovrebbe essere un po’ più coraggiosa e veloce nelle decisioni perchè in caso contrario le realizzazioni importanti si fanno dove ci sono i finanziamenti in tempi rapidi. Le faccio un esempio personale: qualche anno fa, prima di diventare Presidente del CNR, ho lanciato uno spin-off che poi è stato acquistato da un gruppo di investitori americani del M.I.T. di Boston. Questi Venture Capitalist disponevano non solo della liquidità iniziale ma anche di un gruppo di valutazione di cui facevano parte scienziati, ex amministratori di banche, ex presidenti di aziende industriali, con un sistema che permetteva loro di avere una capacità di visione strategica del prodotto ideato non indifferente, unita alla rapidità con cui sono stati raccolti in pochi mesi alcuni milioni di dollari per lanciare il progetto. È un modello del quale in Italia si sente veramente la necessità. marzo 2014 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 13 PROTAGONISTI di DARIO MIGLIARDI foto Gianmarco Chieregato LORETTA GOGGI: FRAGILE DONNA FORTE L ORETTA GOGGI ha recitato, tanti anni fa, in una di quelle che oggi chiamiamo fiction Tv – La freccia nera, con Aldo Reggiani e ne La cittadella, al fianco di Alberto Lupo. Poi tanto teatro e ancora televisione. È arrivata seconda al Festival di Sanremo con Maledetta primavera e la sua canzone è attuale ancora oggi. Qualche anno dopo è diventata conduttrice della rassegna canora. Il suo libro Loretta Goggi, Io nascerò, - PIEMME - il nome è tratto dal brano omonimo che è stato la sigla del Festival di Sanremo del 1986 e ha un sottotitolo la forza della mia fragilità. È quasi un ossimoro, perché? Perché in realtà l’ho sempre pensato e poi i commenti che sentivo da bambina e da ragazza nei miei confronti erano quelli che mi vedevano come una persona fragile e troppo sensibile e anche un po’ debole. Sentivo questa cosa pesarmi tantissimo, ma nello stesso tempo era la verità. Non ero una ragazza agguerrita, una battagliera e allora mi sono proposta di non cambiare e di servirmi di questa fragilità per diventare forte, per acquisire umiltà, curiosità, professionalità, voglia di imparare e di mettermi alla prova. Questa mia insicurezza mi è servita ad accettarmi guardando e imparando dagli altri e quindi è diventata la mia forza. 14 02 Loretta Goggi è una forza della natura: cantante, ballerina, attrice, doppiatrice, conduttrice televisiva, imitatrice e ora anche scrittrice. Negli anni settanta il grande regista Luchino Visconti diceva “Datemi Loretta Goggi e la farò diventare la nuova Liza Minelli”. Per il drammaturgo Cesare Zavattini era la nuova Shirley MacLaine. PROTAGONISTI Nel suo libro scrive di essere una predestinata involontaria. Ho riletto la sua biografia e devo riconoscere che lei ha lavorato tantissimo, fin da bambina. Sono cinquantatre anni che “calpesto” i palcoscenici e non solo. Una bella età? E tutto questo senza capire come io sia riuscita a passare indenne in questo campo senza avere bisogno di una raccomandazione o di iscrivermi a un partito o di saltare addosso a qualcuno. È stato bellissimo scoprire che si possono raggiungere le proprie ambizioni senza compromessi e senza chiedersi troppo. Lei è nata il 29 settembre come il titolo della canzone di Lucio Battisti, è stata una predestinazione anche quella? Sono del 1950, come la canzone di Amedeo Minghi, unisco due canzoni con una data e forse anche due donne. Maledetta primavera è diventata una evergreen, presentata al Festival di Sanremo del 1981 e poi qualche anno dopo lei è stata la prima donna a condurre il Festival di Sanremo, come c’è riuscita? Lo devo alla mia voglia di mettermi sempre alla prova e di accettare le cose che mi fanno paura, più mi fanno paura e mi spaventano più le accetto. Se penso di non essere all’altezza e di non riuscire a fare qualcosa di difficile allora ci voglio provare. Un po’ come dicevamo prima, una sfida alla mia fragilità e tutto quello che sento difficile da superare lo voglio provare. Voglio superare quel limite. Lei da giovanissima ha lavorato a Formula 2 una trasmissione con Alighiero Noschese, un mostro sacro, come sono nate le imitazioni? Sono nate dalla mia curiosità, dal mio spirito di attenzione e dalla serietà con cui ho accettato di lavorare con Alighiero Noschese. Lui era molto serio e con una severa professionalità. Un giorno dovevamo girare lo sketch di Richard Burton e Liz Taylor. E lui mi fece ascoltare decine di volte, una registrazione della Settimana Incom, i famosi cinegiornali che venivano proiettati nei cinema, in cui l’attrice americana ringraziava di aver ricevuto il premio Rodolfo Valentino. marzo 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 15 PROTAGONISTI E così, solo così, ho imparato le imitazioni di Giulietta Masina, Lina Morelli, Andreina Pagnani e di altre persone che onestamente non avrei mai immaginato di avere la capacità a imitare. In una battuta che cosa le ha insegnato Alighiero Noschese? Io avevo 22 anni e lui 40, diciamo che mi ha dato il rigore. Ma qualche porta in faccia le sarà capitata? Tantissime, hai voglia. Per esempio all’inizio quando volevo fare la cantante. Avevo studiato canto e il mio maestro mi diede un’impostazione seria, di “bel canto” un po’ alla Iva Zanicchi e un po’ alla Mina. Non ero certo alla loro altezza ma non avevo nemmeno una voce come Rita Pavone che mi piaceva moltissimo. Ebbene feci molti provini, ma non approdai a nulla. Come mai? Cosa c’era che non andava? Quando faccio i provini sono una frana perché mi emoziono, un po’ come quando si arriva a un esame se si è troppo agitata si rende la metà e si rischia di non dare il massimo. 16 E ha trovato una via d’uscita a questa sua emotività? Da allora ho deciso che quando faccio la prove immagino sempre che sia una prima e mantengo addosso sempre un’alta dose di adrenalina. Com’è la sua vita dopo uno spettacolo teatrale? Dopo lo spettacolo faccio una doccia, vado a mangiare e sono ancora piena di emozioni. Mi rivedo mentalmente le scene, le battute, discuto con i miei collaboratori le modifiche che vorrei dare e quando vado a dormire è ormai l’alba. Dopo tutti questi anni nel mondo dello spettacolo, può dire di avere delle amicizie tra i colleghi? Il nostro mondo è un mondo un po’ strano, si vive come se fossimo una famiglia, specialmente quando si è in teatro o se si produce una lunga serie televisiva. Ma è tutto relativo perché dopo quel lavoro, si passa ad una nuova produzione in cui si instaureranno nuove relazioni che sappiamo saranno anche queste limitate nel tempo. Ma ciò che è difficile trovare nel mondo dello spettacolo è incrociare qualcuno che quando ha finito di recitare nella scena smetta di recitare anche nel privato. Simulare anche quando si scende dal palcoscenico per me è troppo. Ho bisogno di rilassarmi, di stare tranquilla, di essere a mio agio. Quindi non ha amici in questo mondo? A parte Fausto Brizzi – che ci sta guardando – i miei amici sono oculisti, dentisti, ortopedici… Le faccio una domanda che spero non sia dolorosa, ma i nostri lettori si chiedono come lei abbia passato gli ultimi anni senza Gianni Brezza. La scomparsa di mio marito è stato un evento terribile. Ho vissuto mesi di apatia, rimanevo chiusa in casa da sola a riflettere. Poi un giorno ho capito che lui non se n’era andato e che potevo averlo ancora vicino a me. Ho capito che Gianni lo porto dentro di me, anche adesso mi sembra di parlargli, mi sembra che sia vicino a noi due. Questo nuovo modo di percepire la distanza che si è creata, mi ha dato la forza per ricominciare una nuova vita. Quindi è pronta ad affrontare nuove “paure” e nuovi provini? Oggi ci sono nuove sfide da aggredire. Sto andando verso la mia terza giovinezza artistica. Il nostro incontro è avvenuto al Circolo dei Lettori di Torino. Loretta Goggi, accompagnata dal regista Fausto Brizzi, ha presentato la sua autobiografia. La sala è stracolma e non riesce a contenere tutti i fan. Gli organizzatori hanno dovuto preparare in un’altra sala un collegamento video per accontentare tutte le persone presenti all’evento. Gli ammiratori sono in delirio e tra di loro c’è anche un brigadiere dei carabinieri che vince la timidezza e prima che inizi l’incontro le chiede una dedica sul libro e una foto ricordo. In cambio Loretta Goggi riceve lo stendardo dell’Arma. PROTAGONISTI GUARDIA COSTIERA Dalla parte del bisogno Il 2013 della Guardia Costiera, rivissuto nelle parole del suo Comandante Generale, Ammiraglio Felicio Angrisano Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano Q uello che si è appena concluso è stato un anno particolarmente difficile e impegnativo per il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, in cui ogni giorno è stato affrontato con grande professionalità e coraggio, dagli 11.000 uomini e donne che ho la responsabilità e il privilegio di dirigere. Un anno, purtroppo, segnato dal crollo della torre VTS di Genova la notte del 7 maggio, nel quale abbiamo pianto la scomparsa di 6 valorosi militari. Uomini che hanno incarnato lo spirito e gli ideali del Corpo, che hanno saputo donarsi a quanti in mare invocano aiuto e hanno bisogno della Guardia Costiera. Quel bisogno al quale ancora una volta abbiamo saputo rispondere strappando al mare un numero straordinario di vite, che solo sul fronte di Lampedusa, nel 2013, ha potuto contare oltre 30.000 persone salvate. Risultati che abbiamo raggiunto operando con personale qualificato, unità navali multiruolo e strumentazioni all’avanguardia, in soccorso delle migliaia di migranti che ogni giorno tentano di raggiungere le coste italiane su mezzi fatiscenti, sovraccarichi di uomini, donne e bambini. Un fenomeno, quello migratorio che si consolida sempre di più nel salvare vite umane in mare, responsabilità che in Italia è attribuita alla Guardia Costiera. Tra le operazioni più significative portate a termine nel 2013 ricordiamo il salvataggio di 10 velisti stranieri, avvenuto il 6 marzo al largo della Sardegna, quando a causa del mare in burrasca il “Dralion”, una barca a vela impegnata nelle fasi conclusive della 900 nautiques di Saint Tropez, 48 18 PROTAGONISTI è finita alla deriva per la rottura del timone. L’oscurità e le condizioni proibitive del mare hanno reso estremamente complicate le operazioni di recupero dei naufraghi, che si sono concluse soltanto alle prime luci dell’alba grazie alla perizia dei nostri equipaggi e alla tipologia del mezzo nautico impiegato, in grado di operare in ogni condizione di mare. Le stesse qualità, unite all’organizzazione e all’esperienza delle nostre Sale operative, sono state determinanti, lo scorso 30 novembre, a 70 miglia al largo della Calabria, per salvare 142 siriani che per giorni sono stati in balia del mare e della furia del vento, stretti l’uno all’altro per combattere il freddo e il terrore di non farcela. Soddisfazioni che tuttavia non fanno abbassare la guardia e soprattutto non fanno dimenticare il cordoglio e l’amarezza provata dal Corpo per quelle tragiche fatalità del 3 ottobre, quando 150 migranti sono stati salvati ma altri 366, a poche miglia ormai dalla salvezza, hanno perso la vita. La stessa umanità, sensibilità e solidarietà che abbiamo condiviso con la popolazione italiana lo scorso 15 agosto, quando le televisioni nazionali, accanto ai consueti servizi dedicati alle vacanze, hanno trasmesso le immagini di un gruppo di bagnanti intenti ad aiutare il personale della Guardia Costiera a trarre in salvo 160 migranti, tra cui diverse donne in stato interessante e una cinquantina di bambini, la maggior parte al di sotto dei tre anni d’età. Una visione che ha suscitato emozione in tanti telespettatori, tra i quali il Capo dello Stato, che il giorno dopo ha ritenuto di elogiare quanti si sono prodigati generosamente in mare per aiutare i naufraghi a mettersi in salvo. Negli ultimi mesi abbiamo intensificato la sorveglianza delle attività di pesca per prevenire comportamenti illegali, soprattutto in concomitan- marzo 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 19 PROTAGONISTI di bagnanti, diportisti e subacquei. Nel contempo abbiamo aumentato l’attività di informazione, essenziale per evitare situazioni di pericolo, attraverso l’apertura straordinaria degli uffici nei periodi di maggior affluenza turistica. Una novità pensata per offrire all’utenza balneare/ diportistica risposte sempre pronte alle proprie esigenze e che risponde alla necessità di stabilire un confronto sempre più diretto e concreto tra Istituzione, utente ed operatore. za con le festività natalizie. Al riguardo l’operazione “Clear label”, condotta su tutto il territorio nazionale ha portato al sequestro di oltre 700 tonnellate di prodotti ittici illegali o in cattivo stato di conservazione, per un importo in sanzioni amministrative pari a 1.097.185 euro. Una data da ricordare è quella del 16 settembre, il giorno del “Parbuckling”, l’operazione che ha permesso il raddrizzamento della Costa Concordia, consentendo a Stato e industria privata di riscrivere una pagina importante della storia della marineria italiana, duramente colpita dal naufragio del 13 gennaio 2012. Il successo è stato possibile anche grazie a un efficace dispositivo di sicurezza aeronavale e di monitoraggio ambientale che ha lavorato sotto il coordinamento delle Capitanerie di porto. Sul fronte dell’attività investigativa, è importante ricordare i risultati raggiunti nell’attività di contrasto al fenomeno illegale dei roghi di rifiuti abbandonati, che in Campania sta devastando la cosiddetta “Terra dei fuochi“ con grave rischio per la salute dei cittadini, che abbiamo affrontato con l’impiego di velivoli specializzati e dotati di sofisticate strumentazioni che fungeranno anche da deterrente contro i reati ambientali. Tra le attività più importanti che hanno caratterizzato l’ultima stagione estiva, l’operazione “Mare Sicuro”, che lungo gli 8.000 km di coste, ha impegnato circa 3.000 tra uomini, donne e mezzi navali per la sicurezza Lo spot del 1530, il numero per le emergenze in mare della Guardia Costiera, regolarmente in onda sulle reti Rai per tutto il periodo estivo, quest’anno è stato ampiamente diffuso presso tutte le principali testate della carta stampata, il web e le emittenti radiotelevisive e sui pannelli elettronici a messaggio variabile, presenti lungo la rete di strade ed autostrade di interesse nazionale, a vantaggio di una maggiore sicurezza per tutti. In tema di comunicazione, lo scorso anno ha segnato il debutto delle Capitanerie di portonei principali social network, tramite i quali vengono diffusi messaggi, filmati e rubriche dedicati al mondo del mare. Un’altra novità di rilievo introdotta nel 2013, a conferma dell’importanza riconosciuta alla sicurezza in mare dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è rappresentata dalla campagna “Bollino Blu”. Si tratta di un percorso di semplificazione e di coordinamento per i controlli di routine sulle unità da diporto, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza ed evitare duplicazioni nelle verifiche. Il 2013 è stato anche l’anno che ha visto per la prima volta la presenza del Corpo in un grande centro commerciale della capitale, che ha permesso ai visitatori di toccare con mano lo stretto legame tra Capitanerie di porto e cittadini, essenziale per contribuire a diffondere insieme quella cultura del mare e dell’ambiente. Quelli menzionati sono solo alcuni dei profili più significativi di tutte quelle attività che le Capitanerie di porto - Guardia Costiera svolgono ogni giorno a favore della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione, dei trasporti marittimi, dell’ecosistema marino, della filiera ittica e del sociale, offrendo alla collettività un vero e proprio “sportello unico del mare”, a conferma della disponibile capacità professionale ed umana del Corpo a donare il meglio di sé, a chi ha bisogno. 20 48 EVENTI Giancarlo De Cataldo, Taiye Selasi e Andrea De Carlo. M Massimo Coppola 22 asterpiece nasce da un’idea di Fremantl e Media per Rai Tre e dalla collaborazione con RCS e ha dato la possibilità a chiunque abbia inviato un manoscritto di realizzare il sogno della propria vita: pubblicare il primo romanzo in centomila copie per Bompiani. Alle selezioni hanno partecipato più di cinquemila concorrenti che sono stati valutati da una redazione preposta alla lettura dei testi. Successivamente quattro concorrenti per puntata si sono sfidati leggendo pagine del proprio manoscritto e con prove di scrittura per raggiungere la finale. Massimo Coppola, editore, autore televisivo e anche regista è stato il coach che preparava i candidati e li seguiva nelle prove. Alla fine di ogni puntata, la giuria formata dagli scrittori Giancarlo De Cataldo, Andrea De Carlo e Taiye Selasi, ha avuto il compito di valutare i concorrenti e annunciare chi accedeva alla seconda parte del programma. Giancarlo De Cataldo, oltre ad essere un Giudice di Corte d’Assise, è uno sceneggiatore televisivo e teatrale ed è l’autore di Romanzo criminale, uno dei successi letterari e cinematografici degli ultimi anni. EVENTI di DARIO MIGLIARDI alla ricerca dei nuovi scrittori La prima puntata è andata in onda nel dicembre scorso e pochi giorni fa abbiamo conosciuto il vincitore del primo talent show dedicato agli aspiranti scrittori (l’articolo è andato in stampa pochi giorni prima della proclamazione del vincitore n.d.r.). MASTERPIECE Com’è nato il primo talent show per scrittori? È nato da una conversazione con il direttore di Rai Tre Andrea Vianello, è stata una scommessa dagli esiti assolutamente imprevedibili. L’idea era di fare un talent sugli scrittori partendo dal presupposto che in Italia ci sono tantissimi scrittori e che, a differenza di quanto sostengono i soloni dell’accademia, quelli con la puzza sotto il naso, la scrittura è un’attività fondamentale, che va incoraggiata e non dev’essere messa in contrapposizione con la lettura. E il direttore cos’ha risposto? Andrea Vianello, che è una persona sensibile alle novità, si è appropriato, nel senso buono, dell’idea e ha deciso di farla sua e quindi siamo qui. Sono arrivati alla redazione di Masterpiece cinquemila manoscritti da ogni parte d’Italia. Una redazione ha svolto il “lavoro sporco” selezionando i migliori. C’è un genere narrativo riconoscibile? Abbiamo a che fare con dei racconti di vita ed esperienza personale e qui va aggiunto che anche noi scrittori mettiamo sempre qualcosa di personale, per esempio le nostre esperienze, in ciò che raccontiamo. Anche quando raccontiamo le vite degli altri c’è sempre la nostra vita lì dentro, magari frazionata e divisa tra diversi personaggi. Cos’avete letto? Abbiamo letto un bel po’ di fantasy con i quali siamo stati un bel po’ impietosi e severi, poi c’è stata qualche storia a sfondo sociale, ci sono stati meno gialli e softporn di quello che mi aspettassi e un po’ di chicklit, letteratura da pollastrelle. Abbiamo visto riflessioni individuali, solipsismo, tentativi di prove d’autore e tentativi di trovare una lingua da parte d’italiani immigrati o figli d’immigrati. Persone che si appropriano della lingua italiana, vengono magari da Paesi dall’Est, che trovano nella scrittura il modo migliore per appropriarsi anche dell’identità marzo 2014 | Plus Magazine | EVENTI 23 EVENTI Taiye Selasi culturale del Paese che li ospita. Un campionario estremamente vasto di persone felici, tristi, problematiche, superficiali, concentrate, insomma abbiamo trovato l’Italia. Nella prima puntata c’è stato un personaggio che poteva essere uscito da uno dei suoi romanzi, parlo di Antonio di Palermo ma poi non è arrivato in finale, non l’ha difeso perché? Non tocca a un giudice difendere un autore rispetto a un altro. Diciamo che le prove di scrittura fornite dagli altri erano più convincenti di quelle che ha dato lui. Il suo romanzo non è male ed è a disposizione di un eventuale editore che secondo me, con un po’ di lavoro, potrebbe anche trovare una pubblicazione. Il nostro lavoro è quello di scegliere lo scrittore che ci convince di più sia per il romanzo che ci ha consegnato, che per come ha scritto davanti a noi. La scrittura può essere un punto di svolta per i giovani che vogliono affermarsi? Il tema è controverso, nel senso che alla fine, secondo me, la scrittura non può essere usata come un pretesto per affermarsi, si affermerà chi avrà dimostrato di avere un profondo amore per la scrittura e una vera necessità di scrivere. Tayie Selasi è conosciuta al pubblico italiano per il successo del romanzo pubblicato da Einaudi, La bellezza delle cose fragili. Si autodefinisce “Afropolitan”, un neologismo che unisce l’eredità culturale africana, con il resto del mondo. La scrittura può essere un modello vincente per i giovani ma non solo per loro, visto che i vostri concorrenti hanno un’età eterogenea? Secondo me non si deve essere giovani per essere scrittori, anzi non riuscirei a immaginare di scrivere un romanzo come quello che ho scritto se avessi avuto vent’anni. Succede, ma 24 raramente, perché per scrivere un romanzo ci vuole un po’ di esperienza e quella la riceviamo purtroppo solo con l’età. Lei ha accettato subito di essere uno dei giudici della trasmissione? All’inizio ho avuto un sacco di dubbi, mi sono convinta di essere sulla buona strada quando ho letto il primo manoscritto che ho trovato fantastico. In quel momento ho capito che una trasmissione del genere poteva diventare un’esperienza fondamentale per uno scrittore di talento. Questa è diventata una ragione sufficientemente valida per mettermi alla prova e accettare di essere uno dei giudici. Tra lei, Giancarlo De Cataldo e Andrea De Carlo, vi siete dati parametri per giudicare i manoscritti pervenuti? Credo di essere la più democratica perché leggo tutti i libri che sono scritti bene. Per me basta che un libro sia scritto bene che lo leggo. Fantasy, memory, saga familiare, non importa. Ciò che mi affascina e mi dà l’entusiasmo per continuare a leggere è il ritmo, la musica e le parole che m’interessano. Andrea De Carlo, è uno degli autori più prolifici del panorama italiano, Yucatan, Treno di panna, Uccelli da gabbia e da voliera, Due di due, sono alcuni dei 17 libri di successo che ha pubblicato. Quando avete capito che Masterpiece era un’idea vincente e poteva andare bene per la TV? L’abbiamo immaginato e sperato fin da subito perché l’idea era talmente forte che possiamo riassumerla come una sfida, che di solito è mentale, emotiva e completamente privata, di realizzare un progetto che potesse essere coinvolgente e accattivante per chi guarda la TV. Questa era l’intuizione, successivamente è stata lanciata l’idea e sono arrivati migliaia di manoscritti e a questo punto abbiamo capito che il materiale su cui costruire una trasmissione c’era ed era attuale. La prova d’ingresso che i partecipanti devono oltrepassare è il manoscritto, che però il pubblico non può leggere e non può emozionarsi e innamorarsi. Quindi si deve fidare solo del vostro gusto e della vostra capacità di scelta? Il programma in questa prima edizione si è evoluto man mano, di puntata in puntata. Quello che abbiamo fatto è stato di aumentare, rispetto alle prime puntate, la conoscenza sia dei manoscritti che sono stati letti dagli stessi autori, sia delle prove di scrittura che si sono svolte in studio. Lo spettatore può quindi vedere sul nascere la prosa di un candidato o la sua capacità di scrittura e di narrare una storia. Masterpiece è anche un’Accademy, insegnerete a questi scrittori in erba come si scrive un romanzo? L’idea è di dare alcune linee guida su come si scrive ma sempre con un criterio soggettivo perché noi giurati siamo tre romanzieri e non siamo degli accademici o degli editori quindi in base ai nostri gusti ma anche con una certa competenza artigianale. Un’ultima domanda, lei risulta avere il ruolo del cattivo, è tutto studiato? Io voglio essere sincero – sorride – e dire quello che penso senza imbrogliare. MODA SPRING AWAKENING non è solo la celebre opera rock firmata da Frank Wedekind che ha appassionato milioni di giovani in tutto il mondo per la sua forza innovativa e la sua vitalità, ma è anche sinonimo di moda. L’effetto cocooning della stagione più fredda lascia spazio alla voglia di giocare e cambiare look, come ordina il Risveglio di primavera. I colori, i tessuti e gli abbinamenti proposti dai couturier ci invitano ad osare, ma soprattutto ci ricordano che fashion è sinonimo di allegria. Divertiamoci allora a trovare il look più adatto per ognuna di noi! >>> BARBARA ODETTO (foto Archivio Stilisti) MODA LOVE THERAPY GOOD FEELING Love Therapy, uno dei brand di Elio Fiorucci, è un inno alla gioia dedicato alle girls di ogni età. È l’ottimismo, la visione positiva della vita che si traduce in outfit e oggetti di design pensati per anime pure, cuori selvaggi e cervelli liberi. La lei che si riconosce in questa spumeggiante collezione sa che la bellezza non è unica e non si trova in un solo luogo, ma è calore, fantasia, morbidezza, sensualità. Ecco allora che ai toni teneri e romantici si affianca un piglio audace, un po’ ribelle e trasgressivo e agli abiti dalle linee delicate si affiancano capi dal twist unconventional. Le regole estetiche non sono un problema per lo stilista milanese che pensa anche alle donne di domani e con Love Therapy le “educa” alla felicità e alla bellezza. Perché la moda è energia positiva. Sempre. URBAN MAN L’uomo, ormai è una certezza, segue i trend esattamente come la donna e al suo look richiede stile, grinta e particolari che lo rendano unico. Momodesign, da sempre attento alle esigenze del suo target, anche per la collezione spring-summer 2014 propone quindi accessori dall’anima decisa e metropolitana. Oltre ai portachiavi in gomma o acciaio dalle linee geometriche nette, presenta le borse HUB declinate in tre modelli: body bag, messenger e zaino. Ispirata alle luci della città, la collezione punta su forme essenziali, illuminate da colori fluo come il giallo e l’arancione o da nuance intense e di carattere. Il tessuto è hi-tech, leggero, resistente e impermeabile, trattato con speciali sistemi di stratificazione che lo rendono adatto ad ogni momento della giornata. Per un total look sportivo e urban, il Centro Stile Momodesign ha creato infine il Dive Master City: un orologio con le caratteristiche del Dive Master subacqueo, ma declinato per la città. Disponibile in due versioni, automatic e chrono, riunisce in sé la modernità delle linee e le prestazioni superiori tipiche del dna di Momodesign. MOMODESIGN >>> www.lovetherapy.it - www.eliofiorucci.it >>> www.momodesign.com marzo 2014 | Plus Magazine | MODA 27 MODA MAGICAMENTE COOL Immaginate un tramonto in riva al lago, un party raffinato, un’atmosfera magica e misteriosa. In questa cornice bucolica e romantica, quasi impalpabile, si muove sinuosamente la donna griffata Kristina Ti. Il suo look? Sognatore e giocoso, quasi fosse la nuova Alice nel paese delle meraviglie. Accanto agli abiti trasparenti e alle gonne iper femminili di diverse lunghezze troviamo culottes in tulle o jacquard, micro top e ancora pants stile ciclista. Il colore domina incontrastato e spazia dalle tonalità più energetiche come il rosa, l’arancio, il lemon e la menta a quelle più raffinate come l’ambra e il rame, senza naturalmente dimenticare il classico bianco. Le texture – la seta, il voile, l’organza, il cotone, il tweed multicolour per citarne alcune – regalano personalità tanto agli outfit quanto agli abiti da cocktail e si trasformano in un fantasioso puzzle se abbinate ai fiori, alle frange e ai diversi materiali applicati. >>> www.kristinati.it KRISTINA TI 28 MODA TOD’S LADYLIKE Lo stile Tod’s è unico, inconfondibile e trascende le stagioni. Per questo è così amato dalle signore (e dagli uomini) dei cinque continenti ed è da sempre sinonimo di lusso. Il segreto del suo successo? Saper coniugare alla perfezione l’allure chic al twist sportivo dando vita ad abiti e accessori che diventano vere icone. Per la collezione primavera-estate il brand capitanato da Diego Della Valle, coerente con la propria filosofia, si ispira ad un universo nel quale i particolari fanno la differenza e diventano protagonisti. Tanto gli outfit quanto le borse, le scarpe e le cinture – vero must have della stagione – scelgono un mood ladylike che si ritrova nei mocassini con le frange, nei sandali ultra flat e in quelli dal tacco vertiginoso così come nelle borse dalle linee essenziali. Per questa linea Alessandra Facchinetti ha scelto nuances bon-ton che spaziano dal rosa al bordeaux per giungere ai toni del grigio e ai mix bicolor, semplicemente adorabili. >>> www.tods.com marzo 2014 | Plus Magazine | MODA 29 MODA PAROLA D’ORDINE: BOURGEOIS Con N° 21 Alessandro Dell’Acqua pensa ad una lei in vacanza, anche quando è in città. Il punto di partenza è il guardaroba bourgeois, concentrato di esattezza ed eleganza ed animato dalla tensione di maschile-femminile. Camicie da bowling con maniche corte, top, gonne a matita che sfiorano il ginocchio oppure mini, pantaloni dalla piega affilata e piccoli abiti: tutto è ordinato, ma solo in apparenza perché i ricami “macchiano” la polo da tennis come preziose sbavature, gli intagli disegnano in negativo sagome di ibisco sul tailoring dalla consistenza compatta e le gonne si smaterializzano, virando verso l’underwear. Gli schemi della moda si sgretolano e il flash dell’intuizione scombina tutto in un momento. L’altrove diventa condizione permanente di uno stile compostamente senza regole in cui la donna vuole libertà di look e di pensiero. I materiali spaziano dai cotoni pesanti alla pelle accoppiata, dal pizzo al popeline, mentre i colori sono umidi e pastosi – blu, nero, verde giungla, pitone, bianco – oppure hanno i toni cosmetici di cipria, fard e carne. >>> www.numeroventuno.com 30 N°21 MODA La nuova stagione porta con sé il desiderio di luce. Chi meglio di DonnaOro può quindi far risplendere le signore? La nota maison orafa pensa ad una lei eterea e sofisticata che sogna e desidera il massimo perché il suo orizzonte non conosce confini, proprio come la collezione Infinito in oro bianco e diamanti dalle linee sinuose ed avvolgenti. Accanto ad essa la linea Cuore, che unisce l’eternità dei diamanti e la preziosità dell’oro al carattere sbarazzino della ceramica bianca o nera, per dare vita ad un mood romantico. Per chi ama lo stile senza tempo, ecco invece la gamma Grandi classici composta da tennis, trilogy, verette, pendenti e orecchini punto luce in cui la purezza del diamante è protagonista. Per le “lei” che desiderano indossare un gioiello davvero esclusivo, DonnaOro ha creato infine D-River, una serie limitata di diamanti rarissimi che vanno ad arricchire una collezione di anelli che sono la sintesi della raffinatezza e dall’intramontabile fascino classico. >>> www.donnaoro.it DONNA ORO VOGLIA D’INFINITO marzo 2014 | Plus Magazine | MODA 31 PROTAGONISTI Carla Gozzi Essere impeccabili si può. ntrare nel mondo di Carla Gozzi può essere contagioso. Succede a chi va ad un suo show di chiedersi: “Ma sarà appropriato il mio outfit?” Le sue mise sono quasi un marchio: vestitini bon ton abbinati agli inseparabili tacchi 12 con plateau. Carla Gozzi è una style coach che ha mosso i primi passi nel mondo del fashion grazie al marchio Max Mara, salendo un gradino alla volta: da project manager in rigoroso tailleur d’ordinanza fino a lavorare come assistente di grandi stilisti internazionali come ThierryMugler, Christian Lacroix e Calvin Klein. Da fashion blogger più seguita d’Italia partecipa a sfilate come opinionista e realizza servizi su prodotti e collezioni. Il suo blog, cliccatissimo, è di riferimento per molte fashioniste. di MARIANGELA SALVALAGGIO Ha raggiunto la popolarità nel 2008 come conduttrice televisiva su Real Time al fianco di Enzo Miccio nel programma Ma come ti vesti?. Sono seguiti: Shopping Night (sempre al fianco del collega Miccio) e Guardaroba Perfetto, dove entra nelle case delle donne e dà nuova vita ad abiti magari dimenticati in fondo all’armadio. Dal 2010 è nata la Carla’s Academy, corsi di più livelli, e nel 2011 la versione kids, dedicata alle piccole dai 6 ai 12 anni. 32 PROTAGONISTI Basta andare a ‘scuola’ di stile Oggi continua a conquistare migliaia di fashion victims di ogni età registrando sold out nei suoi live shows. Prima di una di queste Academy ci racconta qualcosa di sé e, alla prima domanda, è inevitabile il sorriso. Divertente sentirsi rispondere “Mariangela, allora…”. Conversare con Carla Gozzi dà l’idea di entrare in un’aula in cui una dolce maestrina illustra la sua materia in modo intimo, personale. Si pone come un’amica che tiene davvero a dare consigli utili, a porsi al servizio della causa. Una vera professionista, disponibile e preparata tanto da parlare come un libro stampato, il libro della moda che conosce alla perfezione. Come si diventa Carla Gozzi? Non solo con gli studi ma anche con il Dna. Nasco in una famiglia con altri due fratelli dove la mamma, molto creativa ma poco fantasiosa nei vestiti, mi faceva indossare sempre delle mise british tipiche della fine degli anni Sessanta: gonnelline con le pieghe, scozzesi, bianche e blu, mini cardigan. Un look molto rigoroso stile college. Sono cresciuta già con il dress code nelle abitudini quotidiane. Dopo il liceo artistico, per una mia inclinazione mi sono buttata nel fashion, ho iniziato a disegnare in tutte quelle che sono considerate arti creative e, da ‘grandicella’, ho incrociato la moda. Ho iniziato con i primi stage in grandi aziende emiliane e da lì è nato tutto. La passione per l’outfit perfetto può ‘contagiare’ chiunque? Certo che sì ma ognuno di noi sceglie in base al proprio stile, in base agli interessi, agli hobby e il risultato non può mai essere l’omologazione. Cosa accade durante le serate in teatro? Le serate dell’Academy sono diventate da qualche stagione teatrali. Sono un mix tra un incontro con il pubblico, stile seminario o workshop, in cui riassumo tutte le indicazioni sul dress code: i sì e i no degli outfit, i must have, gli errori più comuni. E poi fin da subito passeggi in platea per scrutare le possibili ‘cavie’ su cui dare avvio al cambio di look. Sì, c’è una parte di restyling: io scelgo tra il pubblico circa dieci donne differenti per stile, età, taglia e su di loro applico la trasformazione dell’immagine. Dopo mezz’ora, grazie al lavoro di uno staff di 40 persone tra truccatori e marzo 2014 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 33 PROTAGONISTI perché il nostro abito diventa un must per tutte le donne. Il secondo capo è il pantalone maschile a uomo, diritto che arriva alla caviglia oppure, solo se siamo alte e slanciate, un pantalone lungo e largo in fondo, stile grande Gatsby anni Trenta-Quaranta, o addirittura il ‘pantalone piccolo disegno’ con minuscoli scacchi o comunque con una fantasia maschile, però, parliamo sempre di foggia androgina. Terzo: la camicia bianca che per l’autunno inverno di quest’anno è non solo di cotone con linea maschile ma diventa una blusa di seta, con maggiore morbidezza, magari con un collo alla claudine [piatto e arrotondato, solitamente diviso in due e bianco n.d.r.] o con manica a palloncino. Ci anticipi tutte le prossime tendenze? Nella stagione primavera-estate 2014 il grande must have è il colore orchidea che sicuramente dona moltissimo alle ragazze dai capelli dorati, biondi, e anche castani e scuri. Oltre a questo colore, ne abbiamo tanti altri. Tornano i colori forti, si riconferma dunque una primavera-estate colorata ma questi colori vanno indossati con uno spezzato di neutri. Indosseremo sempre colore ma abbinato o al bianco o al color mastice. Capitolo linee: sono molto più pulite rispetto al passato, sta tornando un po’ il gusto anni Novanta, linee essenziali, pochi dettagli. Torna la gonna a matita, che copre quasi il ginocchio come una longuette. I top sono essenziali, variano un po’ solo nelle decorazioni, così come le giacche che non hanno orpelli. A fine primavera torni con l’ottava edizione di Ma come ti vesti? Sei già in onda da gennaio con Shopping night e stai per debuttare con un nuovo format. Di che cosa si tratta? Un programma inglese di cui conduco l’edizione italiana: si tratta di ‘Dire fare baciare’, in partenza a marzo. Lo scopo è quello di trasformare ragazze dalla bellezza ‘costruita’ in fanciulle acqua e sapone. Tutto questo grazie ai miei consigli, e come nella versione inglese sono coadiuvata nell’impresa da POD, un computer di revisione personale. Insomma, addio al ‘make-over’, qui si tratta proprio di ‘make-under’, ovvero di procedere ad una sottrazione nel look riportando le ragazze alla loro bellezza naturale. parrucchieri, si ripresentano al pubblico completamente diverse. Scelgo quelle che si presentano in teatro con un look molto sportivo e trovo sempre delle ragazze simpatiche e anche molto eccitate nel vedersi in modo completamente diverso. Quali capi non devono mai mancare nel guardaroba di una donna? Sono almeno tre. Innanzitutto, il littleblackdress che per una donna dovrebbe essere parte integrante del guardaroba. Ne servono almeno tre o quattro modelli. Il blackdress si presta in moltissime occasioni, per esempio, in una situazione professionale dove lo indossiamo in silhouettes piuttosto austere. Oppure, per una festa di laurea ma qui si possono impiegare dettagli più frizzanti come una piccola rouge o una cintura lucida. O siamo ad un appuntamento/cocktail serale, magari di lavoro, ed ecco 34 C’è tutta una storia legata al dress code in ambito professionale. Tra i tuoi clienti ci sono anche aziende, assicurazioni, banche. Come si deve vestire chi lavora negli istituti di credito? Formale ma più personale. Come consulente aziendale ti faccio una premessa: negli istituti di credito si è passati negli ultimi anni ad un contatto molto più friendly. Si erano quasi ‘sciolti’ i punti di riferimento: prima si privilegiava la giacca per le donne, poi non è stata più richiesta. Ora la nuova tendenza è quella di riprendere uno stile più formale, valido strumento per comunicare autorevolezza e consistenza e ottenere la fiducia dell’interlocutore, ma è fondamentale avere anche un look moderno e contemporaneo. Con molti istituti di credito lavoro per ricostruire la loro policy di dress code interna e suggerisco ai singoli casi come interpretare al meglio il proprio carattere, la propria personalità, tenendo fede a questo new trend. Sembra essere in atto una grande rivoluzione all’interno delle banche per quanto riguarda l’immagine. Riesci a scendere dai tacchi almeno a casa? Vivo in campagna con il mio compagno [il medico newyorkese Richard Bryan n.d.r.] e i nostri cani. Gli amici mi prendono ‘per i tacchi’ quando a casa sono con scarpe basse e vestiti più comodi ma questo non vuol dire che non siano alla moda. MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) Recupero e rieducazione funzionale La “mise en forme” passa da IRM Con la bella stagione aumenta la voglia di praticare gli sport en plein air come il jogging o il tennis, ma non sempre una preparazione atletica accurata è sufficiente per prevenire traumi di diversa entità. Per gli sportivi, ma anche per coloro che hanno la necessità di ristabilire un equilibrio strutturale, il centro IRM Indagini Ricerche Mediche di Pianezza, alle porte di Torino, offre percorsi riabilitativi integrati e completi. I progetti di recupero funzionale, studiati ad hoc per rispondere ai quesiti diagnostici specifici di ciascun paziente, vengono definiti con lo specialista in sede di visita fisiatrica e si compongono di un ciclo di prestazioni e terapie. Il reparto di recupero e rieducazione funzionale IRM è diretto dal Dottor Elvio Fenoglio – medico chirurgo specializzato in ortopedia, traumatologia e fisiokinesiterapia ortopedica – e si avvale del prezioso contributo di un team di fisiatri altamente qualificati e del significativo apporto di uno specialista in chiropratica. 36 Punto di riferimento sanitario non solo per Pianezza, ma per tutta la bassa Valle di Susa, il poliambulatorio offre ai suoi pazienti un valido supporto nell’attività di recupero e rieducazione funzionale: la struttura mette infatti a disposizione della clientela un’ampia palestra dotata di tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento del percorso riabilitativo, due box dedicati alle terapie manuali e dodici box per le terapie strumentali dotati di moderne apparecchiature per cure antalgiche, antinfiammatorie e riabilitative. Abbiamo incontrato il Dottor Fenoglio per approfondire quali indicazioni terapeutiche sono più adatte in funzione del tipo di patologia e trauma e quali servizi propone in tal senso il centro medico che, dal 1976 ad oggi, si è distinto per la grande attenzione riposta nella salute della persona. Come si svolgono il recupero e la rieducazione funzionale presso IRM? Dopo la visita fisiatrica, al paziente viene proposto un iter di rieducazione motoria singola o di gruppo composto, in base all’analisi del quesito diagnostico, da un adeguato mix di terapie fisiche e strumentali. Quali sono le principali indicazioni terapeutiche in funzione delle diverse patologie? In caso di lombalgie, sciatalgie e scoliosi sono utili la ginnastica e la rieducazione funzionale e posturale che possono essere svolte da soli o in gruppo; per l’artrosi sono indicate la magnetoterapia, la laserterapia e gli ultrasuoni, mentre per la tendinite risultano particolarmente efficaci tecarterapia e onde d’urto. In caso di traumi articolari consigliamo la magnetoterapia e la tecarterapia, mentre nei trattamenti dopo frattura sono perfetti la kinesiterapia, la laserterapia e la magnetoterapia unite alla rieducazione funzionale. Chi soffre di dolori e infiammazioni articolari è bene che si sottoponga – a seconda dei casi – a laserterapia, ultrasuoni e massoterapia; per chi invece ha problemi di carattere muscolare sono davvero utili elettroterapia, laserterapia, ultrasuoni e massoterapia. MEDICINA E SALUTE Come avviene la rieducazione dei disturbi motori? Attraverso un trattamento terapeutico che utilizza il movimento attivo o passivo per alleviare la sintomatologia. I risultati sono ottimi perché permettono di migliorare o addirittura ripristinare completamente le funzionalità corporee. Tra le terapie manuali quale è particolarmente incisiva? Nelle patologie minori è molto efficace la massoterapia, ma la chiropratica o mobilizzazione della colonna vertebrale è sicuramente quella più performante perché sollecita la capacità innata dell’individuo di trovare e mantenere un equilibrio tra aspetto biochimico, strutturale e psicologico funzionale al raggiungimento di una condizione di benessere generale. La specialista che si occupa di questa disciplina studia il trattamento più adatto per ogni paziente in funzione di alcuni parametri quali età, sesso, tipo di patologia, ereditarietà, problemi congeniti o acquisiti. Come agisce il chiropratico sul paziente? Come già detto, non esiste un modo standard di operare, ma occorre prendere in considerazione la persona. Il chiropratico interviene correggendo manualmente la sublussazione vertebrale applicando una forza commisurata con la struttura del soggetto. Esistono sessantaquattro tecniche diverse, da quelle più dolci a quelle più incisive, e alcune si basano solo sulla respirazione o sul peso del chiropratico. Tengo a sottolineare che il famoso schioccare delle vertebre, che molti considerano fondamentale per la guarigione, non è assolutamente un parametro necessario. Quali sono le patologie minori sulle quali la chiropratica agisce con successo? Sono davvero molte: cervicalgie, cervicobrachialgie, cefalee, vertigini, dorsalgie, dolori intercostali associati a dorsalgie e ancora lombalgie, sciatalgie, cruralgie e sintomatologie degli arti superiori e inferiori. Tra le terapie strumentali, invece, quali consiglia? Naturalmente dipende dal singolo paziente e dal tipo di problematica fun- zionale che lo affligge. Trovo valida la tecarterapia che agisce in profondità e in maniera naturale sui tessuti biologici, stimolandoli in modo che sviluppino dall’interno un processo riparatorio e antinfiammatorio. Quali risultati offre la tecarterapia? I suoi effetti benefici sono visibili già dalla prima seduta, soprattutto la riduzione del gonfiore della zona interessata e un rapido attenuamento del dolore. Molto utilizzata per curare i traumi dei calciatori perché i tempi di guarigione sono piuttosto rapidi, la tecar è particolarmente utile in caso di postumi da fratture, artropatie causate da malattie autoimmuni, sindrome del tunnel carpale e della cuffia dei rotatori, periartrite coxo-femorale, coxalgie e coxartrosi, patologie adduttorie, tendinite rotulea, metatarsalgia e molte altre patologie. Anche le onde d’urto fanno parte del gruppo delle terapie strumentali: sono efficaci in caso di dolori ai tendini e alle articolazioni? Hanno un alto grado di successo quando ci sono problemi cronici articolari causati da tendinopatie acute e calcificazioni; offre ottimi risultati in caso di pubalgia del calciatore, gomito del tennista e del golfista, borsiti, tendinite rotulea, infiammazione della pianta del piede e del tendine di Achille, tendinopatia della spalla. Cosa sono esattamente le onde d’urto? Sono onde acustiche ad alta energia prodotte da un’apparecchiatura che le convoglia verso la parte interessata dal dolore in modo da aumentare il numero dei vasi capillari e facilitare il riassorbimento dei depositi calcifici. Quali sono i plus delle onde d’urto? Non sono invasive e il paziente le tollera senza effetti collaterali; per questa ragione la terapia può anche essere ripetuta, se necessario. Inoltre la terapia ad onde d’urto è focalizzata su un punto preciso del corpo che esclude il coinvolgimento dei tessuti circostanti. Centro IRM Indagini Ricerche Mediche Via Torino 19 – Pianezza (To) Tel. 011 9662585 www.ricerchemediche.it [email protected] Convenzione associati FABI: •priorità di accesso ai programmi di prevenzione; •20% di sconto sulla visita specialistica •10% di sconto su terapie manuali e strumentali. marzo 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 37 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Il dott. Ugo Bertoldo, chirurgo vascolare e angiologo, è vicedirettore della Chirurgia Vascolare Universitaria all’Ospedale Molinette di Torino e collabora con la SICOR, una struttura che i lettori della Fabi già conoscono e apprezzano. Periomedicine: nuove evoluzioni in SICOR Dott. Ugo Bertoldo Oltre ad essere un centro odontoiatrico di alto livello, la SICOR è divenuta nel corso degli anni un istituto medico multidisciplinare, per mettere a disposizione dei pazienti un team di professionisti sinergicamente assortiti in grado di fornire cure all’avanguardia. Alla SICOR il gruppo di odontoiatri guidati dal dott. Corrente è affiancato da altri specialisti, tra i quali un chirurgo plastico, un dermatologo, un otorinolaringoiatra e, in veste di chirurgo vascolare, dal dott. Bertoldo. Nel caso specifico, la sinergia nata tra gli specialisti odontoiatri e la figura del chirurgo vascolare ha consentito lo sviluppo di una nuova branca applicativa odontoiatrica e cardiovascolare, quella della Periomedicine, per affrontare 38 alcune patologie vascolari che hanno come causa scatenante un processo infiammatorio a carico dell’apparato parodontale. Ci illustri quali sono le specificità della chirurgia vascolare, dott. Bertoldo. La chirurgia vascolare comprende due grandi branche di patologia, quella delle malattie arteriose e quella delle malattie venose, detta anche flebologia. La parte più impegnativa per il chirurgo vascolare, e anche la più interessante sotto il profilo scientifico, è quella della patologia arteriosa. Le arterie si ammalano con l’avanzare dell’età attraverso un processo di invecchiamento chiamato arteriosclerosi. I distretti coinvolti da questa malattia sono molteplici: si va da quello carotideo che porta il san- gue al cervello e in caso di obliterazione può generare un ictus, a quello dell’aorta addominale che può andare incontro a diverse problematiche tra le quali la più frequente è l’aneurisma. Poi vi è il distretto delle arterie degli arti inferiori dove la malattia causa disturbi di varia gravità a seconda dello stadio in cui si presenta, da una iniziale difficoltà a camminare, la claudicatio intermittens, fino agli stadi più avanzati quando il dolore si presenta anche a riposo, rendendo necessarie procedure di by-pass o di disostruzione vascolare. Infine possiamo avere il coinvolgimento del distretto coronarico con i classici sintomi di angina da sforzo e, nei casi più gravi, infarto del miocardio. In questo caso il trattamento è di competenza dei cardiologi. Quali tipi di intervento mettete in atto in questi casi? Nel nostro campo la chirurgia si occupa di riparare i danni provocati dalle placche arteriosclerotiche che riducono il lume dei vasi fino alla loro chiusura. Utilizziamo diverse tecniche, che vanno dalla disostruzione arteriosa, al bypass, all’angioplastica per via percutanea. È molto importante riuscire ad intervenire in tempo prima che gli effetti siano irreversibili. Sappiamo che gli esiti di un ictus cerebrale o un infarto cardiaco possono essere molto gravi e invalidanti poiché le cellule non MEDICINA E SALUTE più nutrite dal sangue vanno incontro a rapida necrosi e non potranno essere sostituite. Lei interviene sia presso l’Ospedale Molinette sia presso alcune cliniche private della città, giusto? Sì, oltre che nel mio reparto ospedaliero, eseguo visite specialistiche presso la SICOR ed opero presso la Clinica Fornaca di Sessant e la Sedes Sapientiae. Quali sono le cause principali dell’arteriosclerosi? Le cause sono conosciute da tempo e principalmente riconducibili ad abuso di fumo, obesità, ipertensione, ipercolesterolemia e iperglicemia, unite ad uno stile di vita troppo sedentario. Negli ultimi anni l’attenzione si è spostata sul fattore infiammatorio quale concausa favorente del processo arteriosclerotico, in particolare di quello a carico delle carotidi e delle coronarie. In virtù della mia collaborazione con la SICOR, vorrei sottolineare l’importanza di quella nuova branca della scienza medica chiamata Periomedicine, emersa da studi nati e sviluppati principalmente in campo odontoiatrico. Questi lavori hanno evidenziato la presenza di fattori infettivi di origine parodontale all’interno delle placche arteriosclerotiche. La sua stretta collaborazione con lo staff odontoiatrico della SICOR vi ha condotti ad affrontare la Periomedicine; ci spieghi, dott. Bertoldo, di cosa si tratta. Sin dall’inizio degli anni 2000, hanno iniziato a trovare spazio nella letteratura scientifica pubblicazioni che evidenziavano correlazioni statistiche tra patologie parodontali e malattie cardiovascolari. Si è documentata la presenza di alcuni batteri, tipici delle infezioni parodontali, all’interno di placche arteriosclerotiche asportate dalle carotidi e dalle coronarie. Questi due distretti vascolari risultano essere colpiti da una patologia infiammatoria che ha origine a livello parodontale e che si diffonde attraverso il sangue danneggiando la parete arteriosa e determinando la formazione della placca arteriosclerotica. Lo sviluppo della Periomedicine mette in luce come sia essenziale affrontare le patologie in un’ottica multidisciplinare, così come avviene alla SICOR. Oggi più che mai si deve evidenziare l’importanza della prevenzione e l’opportunità di avere accesso a diagnosi precoci per sconfiggere patologie che altrimenti decorrono in modo totalmente asintomatico fino alla manifestazione di un incidente. Da noi in SICOR la collaborazione tra diversi specialisti consente di intervenire tempestivamente, qualora sia necessario, in modo da evitare che un’infiammazione parodontale possa degenerare in una situazione di rischio vascolare. In presenza di infiammazioni parodontali, l’odontoiatra può sensibilizzare il paziente ad effettuare un approfondimento diagnostico per individuare possibili patologie a carico dei distretti carotideo e coronarico che vanno tenute sotto osservazione dal chirurgo vascolare. Utilizzate degli esami specifici? Il paziente affetto da malattia parodontale, attraverso una semplice visita dal chirurgo vascolare, può evidenziare un primo sospetto di lesione. In questo caso si può approfondire la diagnosi attraverso un esame strumentale non invasivo e ripetibile come l’Ecodoppler, che dà riscontri assolutamente attendibili. Tutto può avvenire rapidamente in SICOR evitando code e attese estenuanti. Dott. Bertoldo, oltre a queste patologie così gravi, si occupa anche di flebologia? Sì, fortunatamente esistono pazienti affetti da malattie vascolari più “leggere”, che visito spesso in SICOR; si tratta delle vene varicose delle gambe. In questi casi, dopo un Ecodoppler valuto se sottoporre i pazienti, maggiormente donne, ad intervento chirurgico tradizionale oppure con Laser. Eseguo inoltre il trattamento sclerosante degli inestetismi cutanei, i cosiddetti “capillari”, che tanto disturbano le mie pazienti. Dott. UGO BERTOLDO Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Vascolare Angiologia – Flebologia SICOR Corso Sicilia, 51 – Torino Tel. 011 0467000 www.studiosicor.it [email protected] [email protected] Convenzione associati FABI: sconto del 10% marzo 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 39 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) La salute della donna Dott.ssa Paola Tacconis Dott.ssa Paola Tacconis, parliamo della salute della donna nelle varie fasi della sua vita. Sicuramente la donna è un’entità complessa che va incontro a un’evoluzione in funzione del suo assetto ormonale e, a seconda dell’età, ci troviamo di fronte a diverse problematiche. Dalla ragazzina che affronta le sue prime visite con imbarazzo e pone domande sulla contraccezione, alla prima gravidanza con il suo carico di ansie e preoccupazioni, fino ai problemi della menopausa che coinvolgono la salute della donna sia per l’aspetto organico sia sotto il profilo psicologico. Il mio ruolo come medico ginecologo è quello di offrire un supporto durante tutto l’arco della vita e fare in modo che la paziente possa confrontarsi affrontando qualsiasi argomento senza imbarazzo. Confrontarsi con una figura femminile è un aiuto per tutte quelle pazienti che si sentono insicure o ansiose, come le giovani. Soprattutto le giovani, oppure le donne molto avanti negli anni già provano imbarazzo davanti a me, figuriamoci davanti a un uomo. Sono esigenze che vanno comprese, bisogna conquistare la 40 fiducia delle donne affinché le cure proposte vengano realmente effettuate. La compliance della paziente è fondamentale, deve esserci un’alleanza terapeutica; il mio compito è sondare la disponibilità ad affrontare una terapia anziché un’altra, superando eventuali blocchi psicologici. Per quanto concerne la contraccezione vi sono delle novità rispetto agli anni passati? In contraccezione ci sono tante pillole con dosaggi differenti per andare incontro alla sensibilità individuale e recentemente è stato fatto un grande progresso con l’introduzione degli estrogeni naturali al posto dell’etinilestradiolo. Mentre in passato si riteneva di dover sospendere la pillola ogni tanto, oggi è stato dimostrato che ogni interruzione rappresenta un rischio tromboembolico, per cui è preferibile assumerla indefinitamente, se non in presenza di fattori di rischio importanti come l’età avanzata o il fumo. Consideriamo che la donna ha un rischio tromboembolico molto basso e una gravidanza o il puerperio costituiscono un rischio 50 volte superiore rispetto a quello generato dalla contraccezione, eppure nessuno ne parla. Dott.ssa Tacconis, lei segue anche le coppie che non riescono ad avere figli? Noi seguiamo la coppia durante tutto il percorso analizzando i vari ostacoli. Oggi si pensa di poter programmare qualunque cosa mentre allo stato attuale la fertilità non è programmabile. L’organismo femminile si è evoluto per portare a termine gravidanze, più che mestruazioni. Rinunciando ad avere figli o spostando la gravidanza in tarda età, l’endometriosi è diventata una patologia che condiziona la fertilità e, in questo caso, la contraccezione è un fattore di prevenzione. Una patologia come la Clamydia, se contratta da giovani, può condizionare negativamente la fertilità favorendo la chiusura irreversibile delle tube. Quindi la prevenzione è la parola chiave per la salute della donna? Assolutamente, la prevenzione è fondamentale per la salute della donna. Presso il mio studio posso effettuare PAP test, ecografia, isteroscopia ed eventuali biopsie. Collaboro con i vari centri specializzati degli ospedali di Torino per qualsiasi indagine di laboratorio in modo da proporre sempre il meglio per ogni paziente con assoluta tempestività. E veniamo al delicato momento della menopausa, un periodo molto difficile anche dal punto di vista psicologico. Che terapie consiglia? Io sono favorevole alla terapia ormonale, consiglio la minima dose indispensabile per far sentire bene la paziente senza arrecare danni. Bisogna valutare le condizioni generali, la sintomatologia, come la donna vive il periodo, com’è l’utero, se è una sportiva, se lavora. L’ultima novità è l’introduzione del laser al CO2 con cui è possibile riepitelizzare la mucosa vaginale. Attraverso due o tre applicazioni si ottiene un ringiovanimento dell’epitelio con evidente giovamento a livello sessuale e sentimentale. Dott.ssa PAOLA TACCONIS Specialista in ginecologia e ostetricia Largo Re Umberto 98/bis – Torino Tel. 011 502001 www.ginecologapaolatacconis.com [email protected] Convenzione associati FABI: sconto del 10% Sempre orientato verso la crescita, l’innovazione e la specializzazione, C.D.C. ha sviluppato la propria attività anche in campo pediatrico, attivando un Centro Pediatrico ad Alta Specializzazione rivolto ai bambini di età compresa tra gli 0 e i 14 anni presso le sedi di Torino Centro, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli, dove sono riservati ambienti, personale e strumentazione dedicati. La finalità perseguita da C.D.C. è quella di offrire un percorso diagnostico-terapeutico completo a supporto della Pediatria, avvalendosi per ogni ambito clinico della collaborazione di Medici Specialisti di altissimo profilo. Le famiglie dei piccoli Pazienti possono accedere al Centro Pediatrico in Regime Privato o in Regime Convenzionato con Enti Privati, grazie alle numerose convenzioni che C.D.C. ha stipulato con i principali Fondi Sanitari, Casse Mutua, Società di Servizi Sanitari, Compagnie Assicurative, Associazioni di Categoria, Istituti Bancari, secondo le modalità definite dall’Ente di appartenenza. CUP Privati anche da cellulare Sede di TORINO - Via Cernaia, 20, 10122 Torino Tel. 011-5513595 Fax 011-5178360 www.gruppocdc.it [email protected] MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) Dott. Fabio Cesare Avere Abbiamo incontrato il Dottor Avere nel suo studio di Brusasco, in provincia di Torino, per approfondire la sua metodologia professionale e per fare il punto sul valore della prevenzione e della cura del cavo orale. A quale età consiglia di effettuare la prima visita dentistica? Se non ci sono problematiche prima, è bene far fare un controllo ai bambini intorno ai quattro, cinque anni. Mi preme sottolineare che non solo per i piccoli, ma anche per gli adulti, il primo incontro è gratuito. L’innovazione al servizio della cura dentaria Un must per lo Studio Dentistico Avere L’igiene del cavo orale è fondamentale non solo per salvaguardare la salute dei denti ma anche per il benessere fisico generale della persona. Sono molte, infatti, le patologie che possono insorgere in seguito ad un problema di carattere odontoiatrico. Come in ogni settore della medicina, anche in ambito dentistico la prevenzione è quindi basilare e affidarsi a uno specialista preparato e competente è una conditio sine qua non. Lo sa bene la clientela del Dottor Fabio Cesare Avere, odontoiatra perfezionato in paradontologia e in terapia implantare e in protesi fissa, che da tredici anni lo sceglie per prevenire e curare le problematiche dentarie. Fortemente convinto che la preparazione e la specializzazione siano requisiti imprescindibili per offrire ai pazienti un servizio di qualità superiore, dopo la Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria conseguita presso l’Università 42 degli Studi di Torino il Dottor Avere ha seguito numerosi corsi teorico-pratici annuali e biannuali di perfezionamento in parodontologia, chirurgia e protesi implantare, implantologia e rigenerazione ossea, protesi fissa, restauri adesivi anteriori e posteriori, dissezione e anatomia topografica e ha preso parte a progetti inerenti la protesi adesiva e la paradontologia estetica mucogengivale e rigenerativa. La competenza e la professionalità sono requisiti basilari anche per l’equipe che accompagna il Dottor Avere, tutta “rigorosamente” giovane e altamente qualificata, composta da cinque collaboratori tra medici dentisti, igienista, odontotecnici e assistenti alla poltrona. Anche l’attenzione nei confronti delle metodologie da adottare, dei macchinari e delle tecniche, selezionate tra quelle di ultima generazione, costituiscono un must per lo Studio Dentistico Avere. Quanto è importante la prevenzione? È fondamentale e per poter fare diagnosi è opportuno svolgere un’indagine completa con radiografie endorali e con un sondaggio parodontale in modo da valutare non solo la salute dentaria ma anche quella dell’apparato di supporto ovvero le gengive e l’osso. Un accumulo di placca o di tartaro può infatti provocare la gengivite o la parodontite, quest’ultima anche chiamata malattia parodontale. La gengivite è un fenomeno che si presenta con rigonfiamento, arrossamento e sanguinamento gengivale e che spesso si risolve eseguendo una sola seduta di igiene orale professionale. La parodontite può insorgere anche in mancanza di placca e tartaro e se diagnosticata ha bisogno di ulteriori terapie da eseguirsi in studio. Al termine di ogni incontro illustro in modo pratico le tecniche di pulizia con lo spazzolino e il corretto utilizzo di filo interdentale, scovolini dentari e collutori, utili a mantenere sano il cavo orale. In generale, se il paziente non ha disturbi particolari basta un controllo all’anno, se invece ha delle patologie è necessario un richiamo almeno due o tre volte all’anno. In cosa consiste il sondaggio parodontale? In un’indagine eseguita con la sonda parodontale in cui circonferenzialmente su ogni dente viene diagnosticata la salute o la malattia dell’apparato di sostegno del dente. In parallelo devono essere eseguite le radiografie endorali che realizzo direttamente qui in studio e che hanno un grado di precisione nettamente superiore all’esame panoramico radiografico; l’esame sistematico radiografico endora- MEDICINA E SALUTE le può essere composto da dieci o sedici o ventuno radiografie a seconda della necessità del paziente. Vedo in studio che dispone di una macchina fotografica: come viene utilizzata nella sua professione? Sempre scatto delle fotografie che poi invio al laboratorio odontotecnico esterno con il quale collaboro per comunicare e per meglio far comprendere che cosa mi occorre; la macchina fotografica è indispensabile. Lavoro da anni con due odontotecnici altamente formati e costantemente aggiornati perché per ottenere dei risultati funzionali e estetici eccezionali sono importanti sia la fase in studio sia quella in laboratorio. Parliamo di sterilizzazione. Mi avvalgo di un sistema di sterilizzazione avanzato di tipo ospedaliero e naturalmente conforme alla normativa vigente al fine di garantire ai pazienti la massima sicurezza e il pieno rispetto della salute. Un dente grave è bene toglierlo o curarlo? Personalmente ho un approccio di tipo conservativo, anche se dipende dal singolo caso, ma se ci sono i presupposti minimi indispensabili preferisco salvare una radice naturale piuttosto di estrarla per doverla poi sostituire con un impianto dentario in titanio. Quando si tratta di carie, di vecchie otturazioni da sostituire oppure quando ci sono alterazioni estetiche è spesso necessario eseguire una nuova otturazione o eseguire un restauro indiretto. Le tecniche di restauro sono due: quella diretta, per cavità di mediopiccole dimensioni e quella indiretta, con la presa dell’impronta e la cementazione di un restauro realizzato dal tecnico in laboratorio con un materiale in composito oppure, in alternativa, con la ceramica integrale (vetroceramica). Lei dedica grande attenzione all’utilizzo di materiali innovativi. Quali sono quelli che impiega maggiormente? In questi ultimi anni l’odontoiatria si è fortemente evoluta nel campo dei materiali e ha posto l’attenzione sulle ceramiche integrali. Si tratta di vetroceramiche composte da disilicato di litio che offrono dei risultati funzionali ed estetici davvero sorprendenti. Sia io sia l’odonto- tecnico preferiamo utilizzare questo tipo di ceramiche perché sono le ceramiche più evolute attualmente esistenti e largamente testate da anni, inoltre hanno una serie di caratteristiche che le rendono più performanti rispetto ai materiali usati in odontoiatria in passato. Quali sono i plus di queste ceramiche integrali? Innanzitutto non contengono metallo e anche grazie a ciò hanno una mini invasività che permette un intervento sul dente di tipo minimale, conservativo. Con delle tecniche adesive si effettua la cementazione della vetroceramica alla struttura dentaria residua. In questo modo si esegue un restauro volumetricamente minore ed è possibile realizzare degli intarsi conservando alcune pareti dentarie residue intatte anziché dover eseguire delle corone dentarie complete com’era indispensabile in passato. Tutto questo si traduce in un notevole vantaggio per il paziente sia perché il tipo di intervento è meno invasivo di un tempo, sia perché offre dei risultati estetici di altissimo livello, sia perché permette di ridurre le cure necessarie e di conseguenza di ridurre i costi per il paziente. Poiché il materiale ceramico non ha uno spessore elevato, è infine più facile eseguire delle faccette in ceramica nel settore anteriore e conservare il dente anziché affrontare delle cure più demolitive nei confronti del tessuto dentario. Quante sedute occorrono per applicare le ceramiche integrali? Ne bastano due: una per prendere le impronte e una per la cementazione adesiva e questo vale sia per lavori più estesi sia per il singolo dente. In entrambi i casi è praticamente impossibile distinguere il dente in ceramica da quello naturale, con grande soddisfazione del paziente. STUDIO DENTISTICO Dott. FABIO CESARE AVERE Via Martiri della Libertà 99/A Brusasco (To) Tel. 011 9156322 [email protected] www.facebook.com/StudioDentisticoAvere www.studiodentisticoavere.it Convenzione associati FABI: sconto del 10% marzo 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 43 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) asmatiche anche assai aggressive. Esiste, Dott. Borio, una soluzione a questi casi di allergie multiple? Bisogna fare una diagnosi precoce per evitare che una sintomatologia inizialmente modesta possa evolvere in senso peggiorativo. Dal punto di vista terapeutico, al di là dei farmaci che sono sostanzialmente sempre gli stessi, il traguardo importante è avere oggi a disposizione anche dei vaccini polivalenti che si possono utilizzare in presenza di pazienti polisensibilizzati. In precedenza questi soggetti non venivano trattati in quanto NUOVE FRONTIERE con i vaccini polivalenti Il Dott. Giovanni Borio, medico specialista in pneumologia e allergologia, è stato direttore della pneumologia e riabilitazione respiratoria dell’ASL To4 fino al 2010 ed oggi continua a svolgere la professione nel suo studio di Venaria e presso la LARC di Torino. Parliamo delle allergie che si sviluppano in modo preponderante nella stagione primaverile. Che cosa si può fare per contrastarle? Negli ultimi anni le allergie di tipo respiratorio sono diventate più aggressive; si sospetta che questo fenomeno sia dovuto al crescente inquinamento atmosferico anche se quest’ipotesi non è stata confermata. Sono aumentati i pazienti polisensibilizzati, quei soggetti sensibili a svariati agenti allergenici come i diversi pollini, l’acaro della polvere e il pelo di animali. Questo fenomeno causa grosse problematiche sia per la durata della sintomatologia sia dal punto di vista terapeutico. La classica allergia semplice da graminacee si protrae per 15 o 20 giorni mentre in questi casi siamo di fronte a una patologia che può durare da 6 a 12 mesi e diventare invalidante, causando diverse complicanze di tipo sinusitico, bronchitico cronico o otitico o manifestazioni era impossibile effettuare una vaccinazione per ogni allergene; dovevamo limitarci alla terapia farmacologica protratta per periodi anche molto lunghi. Quindi, con l’ausilio del vaccino polivalente, la persona sensibile a diversi allergeni può ottenere un grande miglioramento? Certo, l’indice di risposta può variare da soggetto a soggetto come in tutte le terapie, in linea generale la risposta a questi vaccini è molto soddisfacente. Ci sono delle controindicazioni? Soltanto nel caso di pazienti con patologie tumorali o autoimmuni in atto; in questi casi, in presenza di situazioni immunologiche delicate, è preferibile non interferire. Una stimolazione immunologica potrebbe causare risposte non prevedibili e allora preferiamo rimandare. C’è un’età da rispettare per queste vaccinazioni? Solitamente per effettuare dei trattamenti farmacologici si attendono i tre o quattro anni di età e si inizia adottando le terapie classiche. Questo vaccino polivalente iposensibilizzante non lo somministro prima dei cinque anni, anche se dal punto di vista scientifico non ci sono evidenti controindicazioni ad utilizzo più precoce. E nel caso dei pazienti anziani? Un tempo si considerava l’anziano im- 44 MEDICINA E SALUTE Dott. Giovanni Borio mune dalle allergie, mentre oggi non è più vero. Trattiamo pazienti oltre i 70 anni e le terapie hanno una buona rispondenza; ciò significa che il loro sistema immunitario ha conservato una buona elasticità e sensibilità. Dott. Borio, oltre che allergologo lei è anche pneumologo e questo consente una diagnosi ad ampio spettro in presenza di situazioni che potrebbero celare problemi più gravi. In realtà esistono molte patologie respiratorie che non sono di origine allergica, come l’asma bronchiale intrinseca, che va distinta dall’asma bronchiale allergica. Questi pazienti vanno gestiti sotto il profilo pneumologico e non allergologico, la causa della malattia è completamente differente. Una categoria di pazienti portatori di disturbi respiratori che trattiamo con frequenza è quella dei fumatori; consideriamo che la bronchite cronica ostruttiva è la quarta causa di morte nel mondo. A livello sociale la piaga del fumo è sempre grave, il primato maschile sta per essere superato dalle donne e il fumo di sigaretta, in calo tra le persone meglio informate, è ancora assai diffuso tra le classi con meno istruzione. E dell’asma bronchiale che cosa ci dice? È una malattia sottostimata a livello mondiale sia sotto il profilo diagnostico sia sotto quello del controllo farmacologico, mentre sono disponibili metodi diagnostici e terapeutici ottimi. L’asma è una malattia che può uccidere, la crisi asmatica grave è imprevedibile e colpisce in prevalenza il paziente portatore di asma intermittente che, proprio per questo, non si cura. Guai a curare l’asma solo con l’omeopatia, è una delle cose più pericolose che si possano fare! Il farmaco omeopatico nulla può in presenza di una crisi asmatica grave. Si interviene sempre con i farmaci cortisonici? Soprattutto con i cortisonici per via inalatoria in modo da agire direttamente sulla mucosa bronchiale con costanza, limitando l’assorbimento sistemico e gli effetti collaterali. L’errore più frequente del paziente asmatico è quello di ridurre il trattamento in maniera impropria appena ha raggiunto i primi risultati. I cortisonici necessitano di fasi di step up e step down effettuati secondo una logica e in base all’evoluzione clinica, non per istinto. Nel suo studio di Venaria lei ha modo di effettuare dei test allergologici? Certamente, nel nostro studio effettuiamo il test di Prick e il test di Patch per le allergie da contatto insieme ad esami più complessi, come la spirometria per valutare la funzionalità respiratoria e le polisonnografie per studiare i soggetti russatori che soffrono di apnee nel sonno. Sono molti i russatori che soffrono di apnee del sonno? La percentuale dei russatori è altissima. Il fenomeno può nascondere un problema più serio, quello della sindrome delle apnee ostruttive, che può diventare un fattore di rischio cardiovascolare. Attualmente si studia questo aspetto coinvolgendo anche i cardiologi; in presenza di questa sintomatologia bisogna effettuare una diagnosi per verificare se si tratti di un semplice fastidioso disturbo o di una vera malattia. Dott. Borio, in precedenza ha accennato al problema allergico causato dal pelo del gatto. Ci sono dei rimedi efficaci? Il pelo di ogni animale può comportarsi da allergene e causare disturbi in una persona sensibile. Conosco pazienti allergici al pelo del cane e a quello del cavallo. L’allergia al pelo del gatto forse è più frequente. Il vaccino polivalente di cui abbiamo parlato è un rimedio eccellente, testato con successo su molti miei pazienti appassionati di felini che, grazie a questa terapia, riescono a convivere felicemente con loro. La tolleranza indotta è efficace anche nei confronti dei felini con cui si viene a contatto fuori casa. Dobbiamo esorcizzare questa problematica, soprattutto nei riguardi dei bambini che amano tanto i loro animali: oltre al vaccino polivalente disponiamo di molti farmaci, efficaci a dosaggi molto bassi, per sconfiggere questo disagio senza dover rinunciare alla compagnia dei nostri amici prediletti. In Piemonte, dal 2014 il SSN non rimborsa più neppure parzialmente la terapia iposensibilizzante tradizionale, per cui l’EPD (vaccino polivalente) si caratterizza anche per essere assai più vantaggioso economicamente e per agevolare i soci FABI ho deciso di offrire questa terapia con uno sconto del 15% rispetto alla tariffa ordinaria. Dott. GIOVANNI BORIO Studio TotiDue Via Enrico Toti 2 - Venaria (To) Tel. 011 495013 Cell. 339 3418466 [email protected] Convenzione associati FABI: sconto del 10% sulle visite nello studio di Venaria e del 15% sulla terapia iposensibilizzante con metodica EPD (vaccino polivalente). marzo 2014 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 45 plus magazine cinema film 3 ALLACCIATE LE CINTURE Regia: Ferzan Ozpetek Data uscita: 06/03/2014 Cast: Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Paola Minaccioni, Giulia Michelini, Luisa Ranieri 3 TRANSCENDENCE 3 GRACE DI MONACO Regia: Wally Pfister Data uscita: 17/04/2014 Cast: Johnny Depp, Kate Mara, Morgan Freeman, Rebecca Hall, Cillian Murphy Regia: Olivier Dahan Data uscita: 15/05/2014 Cast: Nicole Kidman, Paz Vega, Tim Roth, Frank Langella, Robert Lindsay Trama: La storia di Grace Kelly è decisamente una delle più suggestive (ma anche tristi) che Hollywood ci abbia mai regalato. Star del grande schermo negli anni Cinquanta, abbandona il mondo del cinema per diventare la 3 GIGOLÒ PER CASO Trama: Elena si divide tra Antonio e Fabio, due ragazzi che, in modo diverso, decidono di amarla. Antonio è la passione travolgente e proibita che sogna di diventare amore ma non sa se ne è degno e all’altezza, Fabio è l’amicizia totale che è già amore ma accetta i confini dettati dalle proprie scelte esistenziali. Due amori che non si escludono a vicenda ma che si sfidano in continuazione. In questa sfida ogni segreto, ogni desiderio nascosto e ogni sussulto del cuore viene vissuto come una turbolenza da cui tutti loro hanno paura di essere travolti. Tredici anni dopo però le turbolenze della vita non saranno più solo sentimentali ed Elena, Antonio e Fabio si troveranno a combattere una battaglia più drammatica. 46 Regia: John Turturro Data uscita: 17/04/2014 Cast: Sofía Vergara, Woody Allen, Sharon Stone, Liev Schreiber, John Turturro Trama: Woody Allen torna nelle vesti di attore dopo anni trascorsi esclusivamente dietro la macchina da presa. A dargli questa occasione è John Turturro che è sceneggiatore, regista e interprete protagonista del film. Allen e Turturro infatti interpreteranno due amici in gravi condizioni economiche che decidono di mettersi in società e aprire un’impresa per gigolò. La comunità ebraica in cui vivono non prenderà benissimo l’avvio dell’attività e i due improbabili gigolò verranno coinvolti nell’adescamento di due clienti molto attraenti interpretate da Sharon Stone e Sofia Vergara. primavera Trama: Il Dott. Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel campo dell’Intelligenza Artificiale, che lavora per creare una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto quello che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi esperimenti altamente controversi lo hanno reso famoso, ma lo hanno anche trasformato nell’obiettivo principale di estremisti anti-tecnologici che faranno di tutto per fermarlo. Tuttavia, mentre tentano di distruggere Will, involontariamente diventano il catalizzatore per la sua riuscita: partecipare alla propria trascendenza. Per sua moglie Evelyn (Rebecca Hall) e il migliore amico Max Waters (Paul Bettany), entrambi colleghi ricercatori, le domande etiche si moltiplicano. Le loro peggiori paure si materializzano mentre la sete di conoscenza di Will evolve in una ricerca quasi ossessiva per il potere, con uno scopo sconosciuto. principessa di Monaco, per poi morire nel 1982 in un incidente automobilistico. Il regista Olivier Dahan racconta la sua storia, basandosi su una sceneggiatura di Arash Amel. Il film si concentra su un periodo molto limitato, ossia sei mesi dell’anno 1962, quando Grace Kelly sposò il Principe Ranieri di Monaco e lo aiutò a difendere l’identità del principato dagli attacchi politici di Charles De Gaulle. recensioni libri plus magazine letture davvero in pericolo. Vuole scoprire chi desidera farle del male, e quando il sospetto cresce dentro di lei, inizia a guardarsi intorno con occhi diversi, dubitando delle persone che ha vicino. PREMIATA DITTA SORELLE FICCADENTI di Andrea Vitali LE COSE CHE SAI DI ME di Clara Sánchez Scoperte e rivelazioni inaspettate, tradimenti ed emozioni nascoste in un romanzo che insegna come il cielo non abbia un colore solo. Libro vincitore del Premio Planeta. Il piccolo pezzo di cielo che si intravede dal finestrino è di un azzurro intenso. Patricia è sull’aereo che la sta riportando a casa, a Madrid. All’improvviso la sconosciuta che le è seduta accanto le dice una cosa che la sconvolge: “Qualcuno vuole la tua morte”. Patricia è colpita da quella rivelazione, ma poi ripensa alla sua vita e si tranquillizza: a ventisei anni è realizzata, felicemente sposata e con un lavoro che la porta a girare il mondo. Niente può turbare la sua serenità. È sicura che quella donna, che dice di riconoscere le vibrazioni emanate dalle persone, si sbaglia. Eppure a Patricia, tornata alla routine di sempre, iniziano a succedere banali imprevisti che giorno dopo giorno si trasformano in piccoli incidenti. Incidenti che stravolgono le sue abitudini e il suo lavoro. Non può fare a meno di ripensare alla donna dell’aereo e alle sue parole. Parole che a poco a poco minano le sue certezze. Vuole sapere se è TRETRECINQUE di Ivano Fossati POLVERE di Patricia Cornwell Kay Scarpetta si trova a casa a Cambridge, dove cerca di riprendersi dalle ultime fatiche, quando riceve una telefonata inquietante. Il corpo di una giovane donna è stato ritrovato sul campo di rugby del Massachusetts Institute of Technology. Si tratta di Gail Shipman, una studentessa neolaureata. Il suo cadavere è avvolto in un lenzuolo color avorio e sistemato deliberatamente in una posa particolare, il che fa pensare subito che non si tratti di un killer alle prime armi. A un primo esame vengono inoltre ritrovate tracce fluorescenti rosso sangue, verde smeraldo e blu zaffiro. Tutti questi elementi collegano il caso a una serie di omicidi perpetrati da un serial killer soprannominato Capital Murderer a Washington, di cui si sta occupando il marito di Kay Scarpetta. Nel frattempo anche il suo storico compagno di lavoro, Pete Marino, sta seguendo un caso che metterà tutti a rischio. Bellano 1916. In una fredda serata di metà dicembre una fedele parrocchiana, la Stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno di parlare con il prevosto. Suo figlio Geremia, che in trentadue anni non ha mai dato un problema, da qualche settimana sembra aver perso la testa per una donna: vuole sposarla o si butterà nel lago. L’oggetto del suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, che insieme alla sorella Zemia ha appena aperto in paese un bottonificio, suscitando un putiferio di chiacchiere e sospetti. Come fanno ad avere prezzi così bassi per prodotti così buoni? Qual è l’origine di quel “Premiata” di cui fregiano la loro ditta? Quali traffici nascondono il giovedì sera? E come si può impedire all’ingenuo Geremia di finire vittima di qualche inganno? Sul loro passato si allungano molte ombre e servirà tutta l’astuzia dei compaesani - ma anche la loro ironia - per evitare guai più seri. Tuttofare in un albergo di via Cernaia a Torino, chitarrista in modeste orchestrine che girano l’Europa, accompagnatore di cantanti famosi nell’Inghilterra degli anni Sessanta, uomo troppo ricco e troppo solo nell’America dell’11 settembre: la vita straordinaria di un italiano che resta tale anche quando viene scagliato lontano nel mondo. Distaccato e sveglio, sboccato e in buona misura cinico, sempre simpatico, Vittorio Vicenti è uno che va per le spicce, nella vita e con le don- ne. 335 è la sua storia, cosi come ce la racconta lui. Gli anni più scintillanti e quelli più scriteriati e difficili. Dall’età della scuola, nel Piemonte degli anni Cinquanta, agli Stati Uniti del 2010. Un’esistenza segnata da un’infanzia che non è stata infanzia, trascorsa solo col padre, ma soprattutto da uno straordinario talento musicale e da una chitarra elettrica, la Gibson 335 rossa, di cui diventa, forse suo malgrado, un virtuoso. La sua vita è una corsa senza respiro che, in un modo o nell’altro, si finisce con il pagare cara. marzo 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI 47 plus magazine fumetti e cartoons “IL CASO CALVI” “Amerio/Baino/Valdameri” Becco Giallo edizioni Brossurato € 15,00 In libreria e fumetteria La mattina del 18 giugno 1982, sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, viene ritrovato impic- cato Roberto Calvi, il “Banchiere di Dio”. Uomo d’affari, già socio di Michele Sindona, e caldeggiato dalla loggia massonica P2, Calvi riesce a diventare in un solo decennio presidente del Banco Ambrosiano. A più di trent’anni dalla sua scomparsa, gli autori ripercorrono una delle vicende più introverse della storia della finanza italiana (e non solo), che tra segreti, minacce e scambi di favori è esplosa nello scandalo di Tangentopoli, segnando di fatto, la fine della cosiddetta f&c Festa 25ennale di Cronaca di Topolinia 8/9 marzo Club del Fumetto/Ristorante Serendipity Rivoli (To) Due giorni di festa per gli appassionati di tutte le età, che avranno modo di incontrare i loro disegnatori preferiti a disposizione per sketch e foto ricordo. Per maggiori info e sui costi di partecipazione ai vari eventi: www.cronacaditopolinia.it [email protected] Previsti numerosi omaggi (albo inedito di Zagor o Diabolik e molte litografie inedite) ai partecipanti. ZAGOR: “LA CRIPTA” “Burattini e autori vari ai disegni” Associazione “Gli amici del fumetto” In omaggio agli intervenuti alla Festa di Cronaca di Topolinia e ai soci dell’Associazione culturale DIABOLIK: “COLPO AL CASTELLO DI RIVOLI” “Luca Taormina/Daniela Zaccagnino/Giorgio Montorio” Associazione “Gli amici del fumetto” In omaggio agli intervenuti alla Festa di Cronaca di Topolinia e ai soci dell’Associazione culturale Torino Comics 11/13 aprile Torino Lingotto (Via Nizza) Una mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del fumetto, ma anche di disegni e tavole originali. Ampi spazi gratuiti dedicati ai giochi di ruolo etc… 48 Presenti anche molti rivenditori di alto antiquariato. Per tutta la famiglia. Bologna Comics 12/13 aprile C/O Palanord (Via Stalingrado 81) Si tratta di una mostra principalmente dedicata all’antiquariato, presenti anche piccole Case editrici e importanti club di settore come il Diabolik Club. Napoli Comics 1/4 maggio Fiera d’oltre mare (P.le Tecchio) Dopo la fiera di Lucca, il Comicon (la Fiera del fumetto di Napoli) è considerato il secondo appuntamento, specialmente per gli appassionati del sud. Tutte le principali attività espositive, gli incontri con gli ospiti e la tradizionale mostra mercato sono concentrate nella capiente struttura fieristica della Mostra d’oltre mare. di Salvatore Taormina (il Tao) Prima Repubblica. Un volume che lascia senza fiato il lettore ignaro, un classico senza tempo riproposto dalle edizioni Becco Giallo, mai nuove a questo tipo di indagine giornalistica, che grazie all’aiuto del medium fumetto cerca di farci riflettere su temi complessi e da sempre considerati scottanti. Capolavoro. Appuntamenti primavera Da un’idea di Moreno Burattini ecco nascere un nuovo e incredibile esperimento editoriale: un albo disegnato a otto mani da grandi autori tra cui gli zagoriani Marco Verni, Walter Venturi, Marcello Mangiantini, i f.lli Di Vitto, Gianni Sedioli e Raffaele della Monica a cui si sono aggiunti Francesco Bonanno e Michela Cacciatore. La cover è del “Maestro” Ferri Gallieno. Una storia breve ma sicuramente molto interessante, un esperimento sicuramente ben riuscito. L’albo oltre a redazionali e omaggi inediti contiene un finale alternativo parodiato dal duo Mirulla/Zaccagnino. Di gradevole lettura. Se volete vedere il Re del Terrore e la sua compagna Eva Kant passeggiare per le vie di Rivoli riprodotte fedelmente dall’abile matita storica di Diabolik: Giorgio Montorio, questa è l’occasione giusta. Un albo di alto valore artistico realizzato interamente a matita ci mostra nei minimi particolari il lavoro di questo straordinario artista. Una storia avvincente che vede Diabolik alla ricerca del tesoro dei Savoia nascosto nel Castello di Rivoli, ma non tutto andrà come previsto e Diabolik sarà protagonista di una rocambolesca fuga per le vie del centro storico di Rivoli. Capolavoro, da leggere tutto d’un fiato. recensioni mostre plus magazine arte, scienza e costume Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera determinante a sconvolgere tutta l’arte del XX secolo. Genova - Palazzo Ducale Piazza G. Matteotti 9 010 9868057 www.mostramunch.it IL PAESAGGIO ITALIANO Fotografie 1950 - 2010 Fino al 20 aprile 2014 Il paesaggio italiano è l’indiscusso protagonista delle 130 fotografie della mostra a cura di Walter Liva. La mostra, spaziando nell’arco della seconda metà del Novecento, evidenzia i diversi modi con cui il paesaggio italiano è stato approcciato dalle diverse “scuole di pensiero” cui gli autori delle opere in mostra sono appartenuti. Roma - Museo di Roma in Trastevere Piazza San Egidio 1/B 06 0608 www.museodiromaintrastevere.it EDVARD MUNCH Fino al 27 aprile 2014 Nel 150esimo anniversario della sua nascita, Edvard Munch è celebrato in tutto il mondo e anche l’Italia rende omaggio al sublime artista norvegese con un’imperdibile retrospettiva che si tiene a Palazzo Ducale di Genova. L’esposizione è allo stesso tempo rappresentativa del percorso artistico ed esistenziale di visitatore percorrerà le sezioni della mostra in un ideale viaggio attraverso l’arte di Kandinsky dagli esordi al climax, dagli anni in Russia a quelli tedeschi e francesi, vivendo un’esperienza unica e indimenticabile e ritrovandosi immerso in un ambiente che avrà “il potere di trasportarlo fuori dallo spazio e dal tempo”. Milano - Palazzo Reale Piazza del Duomo 12 02 54916 www.kandinskymilano.it ‘800/B - L’OTTOCENTO A BOLOGNA Nelle Collezioni del Mambo e della Pinacoteca Nazionale Fino al 27 aprile 2014 La mostra, ideata da Luigi Ficacci e Gianfranco Maraniello, a cura di Emanuela Fiori e Barbara Secci, accende i riflettori sulle collezioni pubbliche dell’Ottocento. Le quattro sezioni tematiche dedicate all’Accademia, alla pittura di Storia, al Ritratto e al paesaggio, danno conto del periodo culturale ma anche delle dinamiche sociali, delle aspirazioni e dei valori coevi, con dipinti che segnano l’inizio della modernità artistica in territorio bolognese. Bologna Pinacoteca Nazionale di Bologna Via Belle Arti 56 051 4209411 www.pinacotecabologna.beniculturali.it VASSILY KANDINSKY La collezione dal Centre Pompidou di Parigi Fino al 4 maggio 2014 La mostra racconta il viaggio artistico e mentale di uno dei padri dell’arte astratta attraverso tutte le tappe del suo percorso. Sono esposte oltre 80 opere: il ROSSO IMMAGINARIO Il racconto dei vasi di Caudium Fino al 30 settembre 2014 La mostra ambientata nelle celle del carcere borbonico del Castello di Montesarchio, attraverso la narrazione di storie, miti ed eroi, propone un viaggio nell’affascinante mondo di immagini dipinte sui crateri di produzione greca e italiota rinvenuti nella necropoli di Montesarchio, l’antica Caudium. Montesarchio (Bn) - Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino Via Castello 0824 834570 www.rossoimmaginario.it marzo 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI 49 plus magazine musica musica primavera Il brano sarà disponibile anche in versione remix a cura di Roger Sanchez, Vanilla Ace e Patrick Haggenar. La Minogue ha dichiarato: “Fare quest’album è stato un vero percorso e mi è piaciuto moltissimo. È stato un periodo della mia vita dove ci sono stati molti cambiamenti e nuovi inizi. Sono felicissima delle reazioni raccolte da “Into the blue” e non vedo l’ora che possiate ascoltare tutte le altre canzoni”. George Michael SYMPHONICA Arriverà presto nei negozi un nuovo album del mitico George Michael: “Symphonica”, disponibile dal 17 marzo 2014, a dieci anni di distanza dall’ultimo cd “Patience” e a otto dalla raccolta “Twenty Five”. “Symphonica” non è però un disco di inediti ma una rivisitazione in chiave sinfonica di classici della sua discografia e cover, registrati durante l’omonimo tour 2011-2012. L’album, prodotto dal compianto Phil Ramone con lo stesso George, uscirà in edizione hardback deluxe a 17 tracce, in standard edition a 14 tracce, in Blue Ray e in digitale. Preordinando “Symphonica” su iTunes si potrà scaricare subito il brano “Wild is the Wind”, mentre sul sito ufficiale dell’artista è già disponibile il download gratuito di “Praying For Time”. il cellulare in registrazione, ho preso la chitarra e ho cominciato a cantare. Tutto d’un fiato, parole, accordi e melodia. Quando l’ho riascoltata era lì… C’era tutto quello che volevo dire. Mio fratello Francesco ha poi disegnato il sound con colori densi”. In molti hanno notato un timbro diverso della voce di Federico Zampaglione all’inizio di “Liberi”, più roco e basso. Lo stesso cantautore ha spiegato che durante gli anni lui e la sua voce sono passati attraverso un’infinità di esperienze, belle e brutte, che hanno portato a un fisiologico cambiamento anche della tonalità vocale. Tiromancino LIBERI Il 2014 è l’anno del grande ritorno dei Tiromancino. “Liberi”, in radio dallo scorso 10 gennaio, è il singolo che anticipa l’uscita del nuovo progetto discografico della band, previsto a marzo. Federico Zampaglione ha spiegato su Facebook com’è nato questo brano: “Mi ricordo perfettamente il momento in cui ho scritto ‘Liberi’. Era una mattina di gennaio di un anno fa: ero ancora a letto e qualcosa mi ha scosso… Ho messo 50 Kylie Minogue KISS ME ONCE “Kiss me once” sarà pubblicato il 18 marzo su etichetta Parlophone. L’artista australiana torna con una nuova fatica in studio a quattro anni da “Aphodite” del 2010. Il primo estratto da “Kiss me once”, che sarà disponibile in versione standard e deluxe è “Into the blue”. Shakira SHAKIRA Dopo oltre un anno di assenza dal palcoscenico della musica mondiale, Shakira torna con un nuovo album e lancia il primo singolo estratto, “Can't Remember to Forget You” in collaborazione con Rihanna. Direttamente dal suo profilo ufficiale Facebook, Shakira ha annunciato l’uscita del suo nuovo disco per il 25 marzo 2014. L’album s’intitolerà “Shakira”. Tramite i social network Shakira ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi fan, che attendono con ansia l’uscita del disco: “Quello che sto offrendo ora è proprio questo. Shakira. Niente di più. Un po’ di rock, un po’ di folk, un po’ di reggae e naturalmente un po’ di dance. Ma, come sempre, soprattutto, un sacco di cuore”. recensioni teatro plus magazine teatro TEATRO GOBETTI - Torino MOGADISHOW Date: dal 25 febbraio al 9 marzo 2014 “Mogadishow” è il viaggio di una donna e dei suoi spettatori in quella che un tempo era la pacifica e vivace Mogadiscio, città dalla forte impronta italiana all’equatore, conquista sabauda sin dal 1898. I profumi e i sapori, le canzoni e le lettere d'amore raccontano di quanto italiana fosse la capitale della Somalia. Saba descrive in un dialogo polifonico tra i personaggi e i luoghi della sua galleria privata una città che nella sua recente parabola storica diventa metafora di nascita e morte, sogno e decadenza. Mogadiscio che scompare, che non c'è più se non nella memoria e nel rimpianto di chi ha vissuto lì i suoi anni migliori. Mogadiscio che oggi è considerata il luogo più pericoloso al mondo. Per questo progetto Fabio Barovero, già produttore e co-autore dei tre album della cantante-attrice Saba Anglana, scrive le musiche, mentre Domenico Castaldo dà vita con la sua regia al racconto del ritorno nei luoghi delle origini dell’attrice. non ha età perché parla un linguaggio universale che non teme lo scorrere del tempo. Noto ed applaudito in tutto il mondo come “la traviata degli specchi” questo spettacolo infatti è entrato di diritto a far parte della tradizione del teatro d’opera contemporaneo. La regia è affidata ad Henning Brockhaus, dopo il grande successo del Macbeth della scorsa stagione. TEATRO MASSIMO - Palermo CARMEN Date: dal 19 al 25 marzo 2014 Al Teatro Massimo di Palermo andrà in scena la “Carmen” nella coreografia di Amedeo Amodio, sulle musiche dell’opera di Georges Bizet, scene e costumi di Luisa Spinatelli. Protagonista l’étoile dell’Opéra de Paris Eleonora Abbagnato che debutta nel ruolo con al suo fianco Nicolas Le Riche (Don José) e Benjamin Pech (Escamillo). Una coreografia nata nel 1995 per Aterballetto, poi riproposta in numerosi teatri nel mondo fra cui la Scala. TEATRO COSTANZI - Roma VERDI DANSE Date: dal 15 al 19 aprile 2014 Il genio del grande compositore Giuseppe Verdi è presente nella nostra cultura e nella vita quotidiana dei danzatori italiani. Dalla constatazione di questo fatto concreto Micha van Hoecke è stato ispirato per la sua nuova creazione “Verdi Danse”. I ballabili dalle opere verdiane “Gerusalemme TEATRO VERDI - Trieste LA TRAVIATA Date: 21/22/25/27/30 marzo e 1º aprile 2014 Una delle opere più amate del repertorio verdiano viene presentata nel memorabile allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini dai bozzetti scenografici di Josef Svoboda che meglio ne sintetizza la genialità artistica. Sarà la conferma che la grande arte liberata”, “Macbeth”, “Vespri siciliani” saranno il nucleo principale attorno al quale si costruiranno nuove visioni teatrali danzanti. “Tutto comincia con qualche nota di musica al pianoforte, da qui si sviluppano paesaggi, pitture, danze musicali…Per un ballerino, la mattina comincia con qualche nota di pianoforte. Non c’è una vera storia con dei personaggi. Ci sono solo evocazioni della mente che si fanno concrete nei corpi dei ballerini…” marzo 2014 | Plus Magazine | RECENSIONI 51 MAPPAMONDO di Barbara Odetto si svolge a St. Maries de la Mer il 24 e il 25 maggio di ogni anno. Si prosegue poi per Nimes, per Pont du Gard e si giunge ad Avignone. Per vivere la vacanza anche in città, Due Ruote nel Vento ogni domenica organizza delle escursioni in bicicletta a Torino e in provincia. Molte le proposte, tutte pensate per usufruire delle piste ciclabili del capoluogo piemontese e del circondario e per conoscere meglio i nostri paesaggi. Tra le destinazioni la Dora, il Sangone, il Po sconosciuto, Le Residenze Reali, la Reggia di Venaria Reale e ancora Pinerolo-Torino, Racconigi-Torino, Chivasso-Torino, Bussoleno-Avigliana, Venaria-Avigliana, Borgaro-Lanzo e “La Scoprire il mondo pedalando... Con Due Ruote nel Vento “Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque”. Questa citazione di Mauro Parrini, tratta dall’opera A mani alzate del 2009, esprime la sensazione di libertà che provano i ciclisti e che il tour operator Due Ruote nel Vento sa regalare con i propri viaggi di gruppo e individuali. Fondata a Torino da Antenore Vicari nel 1998, l’agenzia di viaggi si è distinta negli anni per l’attenzione dedicata al turismo ecologico e sostenibile e propone diversi pacchetti con destinazioni italiane ed estere suddivise in più tipologie legate all’ambiente. Oltre ai tour in bicicletta, organizza trekking, escursioni e vacanze con gli sci di fondo, con le ciaspole e con i pattini a rotelle. Con oltre duecentottanta offerte di viaggi, l’agenzia è un punto di riferimento per chi ama vivere en plein air. Una delle vacanze più richieste in questa prima parte del 2014 è L’Avenue Verte Parigi-Londra che segue le rive della Senna sino a Dieppe, dove con il traghetto si attracca a Newhaven per proseguire tre le scogliere di South Downs e tra le colline del Sussex fino alla capitale del Regno Unito. Un’altra meta ambita è la Berlino-Copenhagen: seicentotrenta chilometri, inclusi quelli in battello nel Mare del Nord, sul 52 percorso ciclabile internazionale di Eurovelo che unisce la Germania alla Danimarca attraverso le scogliere dell’isola di Mon e le foreste del Mecklemburgo. Molto gettonata è anche la vacanza bici e barca in Olanda; l’imbarcazione, a seconda del viaggio prescelto, può essere un battello, una caratteristica houseboat o addirittura un veliero. Ultimo, ma non meno importante tra i tour esteri maggiormente richiesti, quello di Camargue e Provenza, proposto in due formule: una da duecentoquaranta chilometri in otto giorni ed una da centocinquanta chilometri in cinque giorni. L’apice della vacanza è il Pellegrinaggio dei Gitani che strada delle mele” nella zona di Cavour. Interessanti anche “Donne al lavoro lungo i corsi d’acqua” – da Torino a Settimo con visita al Museo delle lavandaie – e “Archeologia industriale”, itinerario che include le officine Savigliano, le Ferriere, i Doks Dora, i mulini e i canali, la Chiesa del Santo Volto di Mario Botta, ‘l borgh del fum, l’ex arsenale militare (Sermig). I fan del trekking possono infine scegliere diverse mete europee, italiane e piemontesi. Tra queste, le “Langhe a piedi” – otto giorni tra i vigneti e i boschi di nocciole – e la “Gran traversata della collina di Torino” – un itinerario di sei giorni percorribile a piedi o in mountain bike. Per gli amanti del mare, Due Ruote nel Vento propone, tra le altre, le Cinque Terre. Il tour di una settimana è ideale per farsi affascinare dalla bellezza di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Corso Tassoni 50 – Torino Tel. 011 4372057 www.dueruotenelvento.com [email protected] Convenzione associati FABI: sconti diversificati fino all’8% su tutti i viaggi MAPPAMONDO BARBARA OGGERO 48 54 SETTE GIORNI A NEW YORK MAPPAMONDO L’ARRIVO A NEW YORK CITY è sempre un po’ sconvolgente, dopo nove ore di volo e sei di fuso orario che fan tornare a metà pomeriggio quando in Italia si avvicina l’ora di coricarsi. Eppure l’emozione di trovarsi nella Grande Mela è il motore che innesca il movimento nonostante la stanchezza e, con l’adrenalina in corpo, nasce l’urgenza di mettere subito una bandiera ideale sul luogo in cui ci si trova. E Times Square è il posto giusto per dirsi: ‘Ok, ci siamo!’. Tra l’orologio famoso per sancire la mezzanotte di ogni capodanno e la gradinata su cui tutti siedono almeno qualche minuto, è vivida la sensazione che da questo spazio triangolare, ricavato dall’incrocio di due vie, si passerà parecchie volte nel corso della settimana da trascorrere a New York, perché vi è un concentrato di energia davvero calamitante. Una settimana a New York può sembrare troppo. In realtà è un tempo accettabile per visitarla senza farsi prendere dall’ansia: la sua estensione, la ricchezza di attrattive e la varietà di stimoli in grado di sollecitare chiunque faranno anzi dire, al momento di tornare a casa, che forse sette giorni sono fin pochi. Come sempre è bello partire pianificando le visite, ma lasciando anche dello spazio per approfittare della variegata offerta e assecondare i propri interessi. Times Square e i famosi cartelloni pubblicitari. marzo 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 55 MAPPAMONDO Tanto per cominciare questa grande metropoli statunitense ha i migliori musei al mondo, raccolti in interi isolati, detti block (che richiedono diverse manciate di minuti per percorrerli in tutta la loro estensione). Il Metropolitan Museum of Art (abbreviato Met) annovera oltre due milioni di pezzi nella sua collezione tra oggetti, statue e quadri che vanno dall’antica Grecia, all’Oceania, passando per tutta l’Asia e fino all’arte contemporanea. Al suo interno si trovano, solo per citare alcuni dei capolavori: il Tempio di Dendur (Egitto, 15d.C.), l’autoritratto di Van Gogh e una raccolta impressionante di armature rinascimentali provenienti da diversi angoli della Terra. Davanti a tanta abbondanza, concedetevi una giornata solo per questa visita: il Met è davvero da pelle d’oca! Altro museo imperdibile a New York è il Museum of Modern Art, meglio conosciuto come MoMa. Strutturato su cinque piani (più uno aperto solo per Special Exhibitions), iniziate la visita dall’alto e scendete: la vera, imperdibile visione sta lassù, tra i quadri di Picasso, Matisse, Duchamp, Munch, Van Gogh, Manet, Monet, Dalì, Modigliani. Opere viste solo in fotografia che tra le sale affollate di questo famoso museo avrete finalmente la possibilità di ammirare dal vivo. Il Guggenheim Museum è invece consigliato soprattutto a chi apprezza l’architettura: la sua particolare forma esterna e la struttura elicoidale all’interno, da cui accedere ai piani espositivi, ne fanno un edificio da ammirare in ogni suo piccolo blocco di cemento bianco. Per chi ama passeggiare, Manhattan vanta una quantità di quartieri ciascuno con una propria identità, in cui avventurarsi e scoprire piccole realtà. 56 Oltre alla famosa 5th Avenue e vie attigue, dove lo shopping regna sovrano, ecco che nel Flatiron District si trova il famoso grattacielo a forma di ferro da stiro (da cui il nome). Oppure potrete respirare un po’ dell’atmosfera friendly passeggiando per le strade del Greenwich Village, o godere dell’opulenza dell’UpperEast Side dove case e hotel hanno le famose tendine ripara pioggia davanti agli ingressi. A Soho e Tribeca troverete animate vie commerciali, gallerie d’arte e giovani artisti emergenti nel mondo dello spettacolo, mentre per visitare Little Italy bisogna andare a China Town. Pare un controsenso, ma la popolosa comunità cinese ha comprato gli spazi lasciati liberi dai figli degli immigrati italiani (trasferiti in altre zone) e oggi, il vecchio quartiere tricolore è ridotto a una manciata di vie e di negozi a uso e consumo dei turisti. Anche Harlem merita una visita, magari la domenica mattina, se avete intenzione di assistere a una vera messa gospel. MAPPAMONDO Non solo cemento, ma anche prati o comunque spazi verdi a far da cornice alle passeggiate. Oltre al Battery Park, situato nell’estremità meridionale di Manhattan, negli ultimi tempi è balzato alla ribalta l’High Line Park, sorto su una linea ferroviaria sopraelevata e abbandonata grazie alla volontà degli abitanti di Chelsea. Lì potrete concedervi una bella passeggiata di un paio di chilometri, tra aiuole amorevolmente curate dalla gente comune, o fare come molti locals che l’hanno eletto quale luogo ideale per la tintarella, soprattutto nel punto dove il ponte costeggia il fiume Hudson. Immancabile meta green è il Central Park, grande 340 ettari e affollato quotidianamente da persone che prendono il sole, corrono, fanno pic-nic con la famiglia e gli amici, o si concedono una partita a softball. Il parco è davvero un’oasi di quiete dal fragore metropolitano e al suo interno si trova anche StrawberryFields, il mosaico voluto da Yoko Ono per onorare Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Central Park: i grattacieli fanno da sfondo alle attività all’aria aperta dei “newyorker”. Guggenheim Museum: l’architettura incontra l’arte contemporanea. MoMA: il Museo d’Arte Moderna ospita tra i dipinti più celebri al mondo. Flatiron building, il palazzo a forma di ferro da stiro. L’Empire State Building, uno dei simboli di New York. Atlante incornicia il Top of the Rock, al Rockefeller Center. John Lennon, ucciso davanti al poco distante Dakota Building, il palazzo ove la coppia viveva. Central Park offre inoltre delle grandi immagini suggestive della sua vegetazione lussureggiante con lo svettare dei grattacielo sullo sfondo. I grattacieli sono uno dei motivi di fama di New York. Tra i più celebri si annoverano il Chrysler Building, per la forma particolare della sua punta e gli interni della hall (visitabile) in stile art déco, l’Empire State Building e il Rockefeller Center dai quali è possibile ammirare la città dall’alto. Per chi fosse indeciso su quale dei due salire, senza esitazione suggerisco di farlo su entrambi. L’Empire è più alto e cinematograficamente celebre, ma per questo più affollato e con un sistema di grate che disturbano la visione di un panorama pulito; il Top of the Rock invece ha due terrazze collegate da scale esterne e grandi pannelli trasparenti a far da barriera sul vuoto; inoltre permette una gran vista sull’Empire State Building! marzo 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 57 MAPPAMONDO Il Ponte di Brooklyn e lo skyline di New York al tramonto. Un altro modo per vedere i grattacieli di New York e assaporare il famoso skyline è navigando sull’Hudson. Famose sono le barche della Circle Line in partenza dai Pier 79-83, che eseguono il periplo dell’isola di Manhattan, oppure effettuano solo il mezzo giro della parte meridionale, sia diurno che serale: nelle giornate nitide è un’immagine da cartolina lo stagliarsi di questi giganti nel cielo azzurro, mentre la sera è possibile ammirare l’accensione delle luci nella città che (dav- Le strade numerate di Manhattan. “The Lady” come viene anche chiamata la Statua della Libertà. vero) non dorme mai e si avrà una vista ancora diversa passando sotto il Ponte di Brooklyn, su un panorama capace di ipnotizzare a qualsiasi ora. Gratuito invece è il battello che porta a Staten Island: parte da Battery Park ed è usato dai pendolari oltre che da molti turisti per ammirare lo skyline di Lower Manhattan e del Financial District. I viaggi sono a intervalli di circa mezz’ora per tutto il giorno. Un’altra escursione in barca da Battery Park porta invece alla Statua della Libertà e a Ellis Island, il suggestivo museo multimediale realizzato nel centro di accoglienza degli immigrati europei sul finire dell’‘800 e inizio ‘900. Attraverso un software a disposizione del pubblico è possibile sapere se qualche lontano parente, di cui magari s’è persa la memoria, attraccò su questa costa e venne ivi registrato. 58 Resa famosa dai film degli anni ’80, un giro a Wall Street è quasi imprescindibile. Se non altro per trovarsi in mezzo a uno dei centri del potere finanziario mondiale e – girando su se stessi – guardare quei palazzi che molto influiscono sul nostro quotidiano. Gli edifici alti lasciano, qui come altrove, passare pochi raggi di sole, ma la sensazione di freddo avvertita in questo quadrato pare maggiore: sarà suggestione, o forse solo la corrente fluviale che arriva diritta, senza incontrare ostacoli di sorta. Poco distante, in una piazzetta, è stato posato il Charging Bull, un enorme toro in bronzo di oltre 3 tonnellate, opera dello scultore Arturo Di Modica. Considerata una delle icone di NYC, è lunga la fila per scattare una foto insieme a questo simbolo di ‘finanza aggressiva, ottimismo e profitti’. Sempre nel Distretto Finanziario si trova uno dei luoghi più importanti della storia occidentale contemporanea: il World Trade Center, dove aleggia ancora l’urlo di dolore della città ferita negli attentati del 2011 alle Torri Gemelle. Al loro posto oggi sono state realizzate due grosse fontane a cascata perenne, con incisi sui parapetti i nomi delle quasi 3000 vittime. L’atmosfera pare surreale dentro Ground Zero, dove bisogna sottoporsi a controlli di tipo aeroportuale per entrare. Insieme alle 400 querce bianche di palude e a un museo della memoria, nella stessa area è stata costruita – quale simbolo per affermare la propria ragione e la volontà di non arrendersi – la Freedom Tower, un grattacielo rivestito di specchi alto 541 metri (il più alto della metropoli). MAPPAMONDO Dall’alto in basso: World Trade Center: la nuova Freedom Tower e il Memoriale delle Torri Gemelle. I famosi taxi gialli di New York. Installazioni d’arte delle Avenue di Manhattan. Lo skyline di Downtown Manhattan. Non lasciarsi coinvolgere da New York è impossibile: tra un hot dog, un mercatino dell’usato, un grazioso baruccio dove fermarsi per un cappuccino con torta o la boutique di una stilista emergente, il tempo vola inesorabilmente. Sembra di vivere dentro una magia, dentro uno dei tanti film che nelle sue strade hanno trovato casa, oppure dentro una commedia di Broadway. E non c’è davvero paura di perdersi: basterà tirare fuori la mappa e guardarsi attorno disorientanti perché un newyorker vero si avvicini, chiedendovi gentilmente ‘Can I help you?’. marzo 2014 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 59 CONVENZIONI Conve NZIONI nAZIONALi AVIS AUTONOLEGGIO Noleggio veicoli con le migliori tariffe per ogni esigenza di viaggio. Per gli associati FABI: • sconto fino al 10% sulla Tariffa Giornaliera, Weekend, Settimanale Standard e Standard Estero. Per accedere alla convenzione: – collegarsi al sito www.avisautonoleggio.it –contattare il Centro Prenotazione Avis al numero 199 100133, soggetto a tariffazione specifica; – recarsi presso gli uffici di noleggio Avis. ALPITOURWORLD Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati. 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La password identificativa della convenzione è visibile sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it GOMMEUR SRL La Gommeur Srl è titolare del sito internet www.gommeur.com presso cui è possibile acquistare pneumatici online mediante un codice utente e una password. Tali codici permettono di consultare i relativi prodotti, servizi, prezzi e solo nel caso di acquisto verrà richiesta una registrazione personale al sito. Per gli associati FABI: sconti dal 30% al 70% con la comodità della vendita diretta, senza intermediari, direttamente dal sito www.gommeur.com L’associato può scegliere il pneumatico d’interesse e decidere se farselo spedire al proprio domicilio oppure in un centro convenzionato Gommeur (circa 800 in Italia). Il costo della spedizione è di solo € 1,00 e si può scegliere se pagare mediante paypal, con carta di credito, con bonifico bancario oppure con contrassegno. Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente su www.associatiallafabit.it IL TUCANO VIAGGI Tour Operator che da oltre trent’anni organizza viaggi d’autore culturali, naturalistici ed etnografici, su misura per piccoli gruppi o individuali. Per gli associati FABI: • sconto del 10% su pacchetto da catalogo “tutto compreso”; • sconto del 10% su preventivi per viaggi individuali su misura; • sconto del 12% su base familiare o amici (gruppo minimo 4 persone). Sulle pratiche non vengono applicati i diritti di iscrizione. I cataloghi oggetto della convenzione sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul sito www.tucanoviaggi.com Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5617061 – fax 011 515805 [email protected] IMPERATORE TRAVEL Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni formula di viaggio. 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ENRICO ROLLA – ISTITUTO WATSON Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializzazione Post-Universitaria. Oltre ai programmi di terapia individuale e di gruppo è specializzato nella terapia online e telefonica per il trattamento di svariati disturbi. Per gli associati FABI: • sconto del 10%. Per informazioni e prenotazione appuntamenti online: tel./fax 011 5611102 [email protected] www.iwatson.com LAVAZZA A MODO MIO FAVOLA Lavazza A Modo Mio Favola è frutto della collaborazione tra Lavazza ed Electrolux. Un incontro magico tra l’eccellenza dell’espresso e la tecnologia di uno dei marchi più conosciuti e apprezzati nel settore degli elettrodomestici. Per gli associati FABI: offerte dedicate per macchina espresso Lavazza A Modo Mio. 62 Per l’ordine scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it MASSIMO REBECCHI BOUTIQUE Stilista italiano nato a Viareggio nel 1954. La sua carriera nella moda inizia a soli 20 anni, quando iniziò a disegnare alcuni capi che ottennero subito un grande successo. Dal 1989 ha aperto una serie di negozi monomarca in Italia e all’estero, che hanno permesso alla griffe di essere oggi presente nelle città più importanti del panorama della moda. La convenzione con Virginia Srl, industria di confezioni della linea abbigliamento e accessori del gruppo Massimo Rebecchi, prevede le sconto nei punti vendita Massimo Rebecchi. Per gli associati FABI: • sconto del 10% presso tutti i punti vendita (negozi e outlet). L’elenco dei punti vendita è visibile su www.massimorebecchi.it MONDADORI ABBONAMENTI RIVISTE Una delle principali società europee nel settore editoriale, la sua mission è di favorire la diffusione della cultura e delle idee con una produzione che tocca ogni genere e raggiunge tutti i lettori. Per gli associati FABI: • sconti fino al 78% su abbonamenti settimanali, mensili e periodici. Per informazioni: telefonare al Servizio Clienti 199 111999, oppure inviare una mail a [email protected] Per sottoscrivere gli abbonamenti scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it NH HOTELS È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle principali in Europa. Gestisce circa 400 alberghi (di cui 53 in Italia). La convezione per gli associati FABI riguarda gli alberghi in Italia e prevede: • tariffe specifiche per l’NH Machiavelli, Touring e President di Milano, per l’NH Leonardo da Vinci e Vittorio Veneto di Roma e per l’NH Excelsior di Siena, mentre per gli altri alberghi NH in Italia è previsto uno sconto del 15% sulla miglior tariffa disponibile al momento della prenotazione. Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it Per prenotazioni individuali: Centro Prenotazioni: 848 390 398 [email protected] Per prenotazioni gruppi: Ufficio Gruppi: 800 160 199 [email protected] POLIZZA AUTO Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti autovetture, camper e moto. Per gli associati FABI: • RC Autovettura: sconto fino al 62%; • ARD (incendio, furto, kasko, ecc.): sconto fino al 40%; • eventi naturali e atti vandalici: sconto fino al 40%. Per richiedere il preventivo accedere al sito www.fabi.polizze.it “area preventivi auto e camper” e seguire le indicazioni. 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Sono numerosi gli appuntamenti in programma sotto la Mole nei prossimi mesi. “L’azione di Torino per attirare grandi eventi è parte di una strategia” ha dichiarato il sindaco Piero Fassino. “Cercare di affrontare la crisi significa anche sfidarla creando nuove opportunità, programmando nuove attività, coinvolgendo attori diversi accomunati dall’interesse per la città. È un percorso che va di pari passo con il governo quotidiano della città, che continueremo a fare nell’interesse di Torino e dei torinesi”. L’agenda si infittisce con l’avvicinarsi del 2015, anno dell’Expo Universale a Milano e di Torino Capitale Europea dello Sport. Già a fine mese, il 26 e il 27 marzo, si terrà al Lingotto Fiere la seconda edizione di BCom Expo, il nuovo e unico evento in Italia dedicato al business nei settori web marketing e e-commerce. Due giorni rivolti agli attori nazionali e internazionali. Una fitta agenda di incontri one-to-one organizzati fra professionisti e top manager italiani che vogliono sviluppare business attraverso un utilizzo di Internet sempre più strategico e innovativo. Saranno Alessandro Perego e Andrea Boaretto (Osservatorio Nazionale eCommerce e Osservatorio Nazionale Multicanalità della School of Management Politecnico di Milano) ad aprire le due plenarie. 66 EVENTI Seguirà un ricco panel di keynote e ospiti internazionali. Due le tavole rotonde e 20 i workshop tematici sul business online. E mentre l’Europa si appresterà a tornare alle urne per eleggere il Parlamento Europeo, Torino si ritufferà (8-12 maggio 2014) nella 27 a edizione del Salone Internazionale del Libro, kermesse che la città ha finora difeso con le unghie riuscendo nell’impresa di tenere sul territorio un evento unico in Italia per i suoi tanti ospiti di fama internazionale. Sarà lo Stato della Città del Vaticano il Paese Ospite d’onore dell’edizione 2014, la numero 27, che avrà come tema il Bene comune. Al Lingotto il Padiglione Vaticano sarà una cupola di San Pietro alta 8 metri. La mostra di tesori vaticani, che affiancherà il Salone, sarà allestita in centro, nei nuovi locali espositivi di Palazzo Chiablese. Sui contenuti, la Fondazione per il Libro assicura che “l’edizione di quest’anno sarà un momento importante di confronto e dialogo tra grandi personaggi della cultura laica, religiosa e cattolica”. Torino ospiterà anche la V edizione del Digital Festival, che torna sotto la Mole dall’8 maggio all’8 giugno. Obiettivo di questa edizione è dimostrare che il Mashup, la contaminazione, diventa necessità e il fulcro del nostro essere oggi. In programma almeno due plenarie, conferenze, vari contest ed eventi di piazza, incontri di presentazione e momenti di social eating durante i digital food days, per discutere a tavola delle potenzialità del web. GRANDI EVENTI Nell’anno che precede Torino Capitale Europea dello Sport, a fare da anteprima, il 14 maggio, sarà la finale di Europa League allo Juventus Stadium. Evento extra congressuale ma segnale indicativo visto che Torino non è mai stata teatro di un’importante finale in competizioni europee per club. Appuntamenti clou saranno poi il World Newspaper Congress e il World Editors Forum, dall’8 all’11 giugno. Torino ha prevalso su Amsterdam e Oslo nel guadagnarsi il congresso annuale che riunisce editori e direttori di testate giornalistiche, grazie anche a una candidatura che è stata frutto di un lavoro di squadra tra forze pubbliche, con il Comune in testa, ma anche soggetti privati come Fiat, La Stampa, Gruppo L’Espresso e RCS. Sono attesi circa 1.200 fra editori, direttori e caporedattori. C’è la previsione che il congresso mondiale degli editori darà un elevato riscontro economico: un’analisi condotta dalla città svedese di Goteborg, che l’aveva ospitato nel 2008, rileva che il 50 per cento dei delegati era rimasto sul territorio il doppio del tempo previsto per il congresso. L’impatto economico totale sulla città, allora, era stato calcolato in circa 2 milioni di euro. Il congresso torna in Italia dal 1988, quando fu ospitato a Roma. Torino si conferma inoltre capitale dell’enogastronomia: dal 23 al 27 ottobre si terranno il Salone del Gusto e Terra Madre, di nuovo insieme per un’edizione che Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, non esita a definire “memorabile”. Lo Slow Food taste fair, secondo i dati marzo 2014 | Plus Magazine | EVENTI 67 EVENTI Nel 2015 ricorrerà, infatti, il duecentesimo anniversario della nascita di Don Bosco, uno dei più amati santi sociali di Torino. E le iniziative sono molteplici. Si stanno organizzando incontri dei vescovi salesiani da tutto il mondo, così come raduni degli studenti delle scuole. La visita di Papa Francesco è stata confermata per l’Ostensione della Sindone, che avverrà dopo Pasqua. Oltre due milioni di pellegrini arriveranno in Piemonte per vedere il Sacro Telo. L’anno prossimo, nei pressi di Torino, torneranno i World Winter Masters Games, le Olimpiadi invernali per gli over 35. La seconda edizione dei giochi si svolgerà a Sestriere e in Val di Susa. Nell’estate 2013 l’edizione estiva ha registrato un record di presenze e un calore inatteso per atleti non professionisti e per le loro storie singolari e appassionanti. Anche l’edizione del 2015 si annuncia come spettacolare e si attendono oltre 1 milione e mezzo di spettatori. Infine, Torino ospiterà, dal 10 al 12 giugno 2015, la nona edizione del Congresso mondiale delle Camere di Commercio, organizzato dalla World Chambers Federation. Torino è stata la città più apprezzata dalla commissione votante, composta da una cinquantina di membri in rappresentanza di tutti i continenti. Al Congresso prenderanno parte Camere di commercio da oltre 120 Paesi, inclusi quelli emergenti, dall’Afghanistan allo Zambia. La Camera di Torino ha riservato un budget di 1,5 milioni di euro. resi noti dallo stesso presidente, ha un ritorno economico eccezionale: l’edizione 2010, in 5 giorni, aveva generato 17 milioni, tra i 9 investiti per l’ospitalità alberghiera e gli 8 spesi per la rassegna. In autunno seguiranno, dal 7 al 9 novembre, Artissima, fiera internazionale delle arti contemporanee e, dal 21 al 29 novembre, il Torino Film Festival. Nel 2015, gli eventi di Torino Capitale Europea dello Sport si intrecceranno con un altro grande evento che avrà diversi riflessi, culturali, sportivi e spirituali. 68 L’evento porterà a Torino oltre 2.000 persone: businessmen, funzionari, opinion leader e relatori che discuteranno di trend economici, condivideranno best practice e svilupperanno progetti a sostegno delle imprese. Nella vittoria di Torino fondamentale è stato l’appoggio di imprese come Azimut, Fiat, Lavazza, Finmeccanica, Intesa San Paolo, Unicredit e Skyteam. Molti i temi che hanno fatto risaltare il programma di Torino: dalle energie rinnovabili al valore delle start-up nella crescita; dall’imprenditoria femminile come risorsa alternativa alla crisi dell’economia globale a nuovi modelli economici che favoriscano la partecipazione diffusa. La candidatura ha brillato anche per il programma leisure con esclusivi momenti da dedicare alla scoperta culturale, turistica ed enogastronomica del territorio. per informazioni 0114341010 www.centroesteticoilregnodelledonne.com CONFERENZA IL 25 MARZO ORE 18.00 * calcolo dato dalla somma di misurazioni n. 40 punti-circonferenze corporee. Corso Francia, 17 – Torino Fermata metro “Principi d’Acaja” Innovazione estetica da Antonella Di Prima BENESSERE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) corpo e viso, abbiamo anche una cabina per trattamenti di manicure e pedicure. Dottor Musso, com’è composto il vostro team? Lavorano con noi la Dott.ssa Rina Martini e la Dott.ssa Stefania Miroddi per offrire consulenza e suggerimenti sui farmaci, la sig.ra Patrizia Schiadà estetista professionista e il nostro magazziniere Massimo Comune, che segue l’aspetto logistico. Inoltre collaborano con noi due fisioterapisti con studio nella zona e con orgoglio possiamo dire di essere stati i La terapia termale in farmacia... e non solo... D a 40 anni la Farmacia San Benedetto offre servizi innovativi ai propri clienti e per portare avanti la tradizione di famiglia, Ferdinando Musso con la moglie Cristina hanno recentemente ristrutturato i locali e creato nel piano sotterraneo una confortevole oasi dedicata alla salute e al benessere, introducendo per primi a Torino una cabina per l’aerosol terapia termale e una cabina per l’estetica. Parliamo di questa aerosol terapia, Dott. Musso: che differenza c’è con l’aerosol terapia che si può effettuare alle terme? Nessuna; le apparecchiature sono le stesse e consentono gli stessi trattamenti, come il getto diretto per le vie aeree superiori e inferiori, la doccia nasale indicata per le sinusiti e l’aerosol classico. La terapia viene eseguita con l’acqua di Tabiano in bottiglia e l’origine termale è la stessa. Questo è sicuramente un grande vantaggio per chi non può recarsi alle terme. È una terapia che funziona molto bene per tutte le affezioni delle vie aeree superiori e inferiori e si rivela fortemente benefica anche per contrastare le allergie primaverili. L’aerosol terapia è molto efficace anche per i bambini. È possibile effettuare un singolo trattamento di prova come una cura completa di 6 o 12 sedute, a discrezione del paziente e dei benefici che desidera ottenere e, associandola 70 ad una richiesta del medico, la terapia è interamente deducibile. Per effettuare questo trattamento bisogna prenotare? È preferibile ma non indispensabile, le postazioni sono due e al massimo si deve rimanere in attesa per dieci minuti. Avete anche una cabina estetica e collabora con voi una professionista del settore. Con noi c’è un’estetista professionista con esperienza ventennale che si occupa della gestione della cabina con metodi manuali tradizionali e per i cosmetici utilizza la vasta gamma di linee di alta qualità che abbiamo in farmacia. Per i trattamenti estetici utilizziamo i cosmetici Galenic, Caudalie, Lichtena e la straordinaria cosmetica molecolare Dermon Sigula che garantisce risultati tangibili. Oltre alla cabina estetica per i trattamenti primi in Torino ad introdurre lo psicologo in farmacia, con la Dott.ssa Barbara Assandri, per offrire tre sedute introduttive completamente gratuite. Dott.ssa Cristina Musso, ci dia un motivo in più per venirvi a trovare come farmacia. Oltre alla notevole fornitura sempre disponibile, con otto consegne al giorno siamo in grado di fornire qualsiasi farmaco nell’arco di tempo che va dalle due ore alla mezza giornata. Effettuiamo il monitoraggio della pressione gratuitamente, la misurazione della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi in sede, noleggiamo gli apparecchi Holter per il monitoraggio pressorio delle 24 ore con un prezzo competitivo rispetto al ticket e offriamo promozioni periodiche su farmaci e parafarmaci. Il nostro sito www. farmaciasanbenedetto.it è sempre molto aggiornato su tutte le nuove iniziative. FARMACIA SAN BENEDETTO Via Bardonecchia 114 (ang. Corso Monte Cucco) - Torino Tel. 011 7710235 Fax 011 7761490 www.farmaciasanbenedetto.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% su prodotti cosmetici, parafarmaceutici, alimenti dietetici, articoli sanitari e sui trattamenti estetici e aerosol. Sono esclusi i farmaci per motivi di legge. BENESSERE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Itol Presidente ed Amministratore DelegaIng. Giuseppe Zunino, insieme al Direttore Marco Rolle, ci raccontano le peculiarità del Club più esclusivo della città. Quali sono, Presidente, le novità introdotte nel 2013 ai Ronchiverdi? Nel 2013 ci siamo focalizzati sui nostri Soci cercando di soddisfare ogni loro esigenza e di incontrare il loro desiderio di sentirsi parte di un Club di élite. Un esempio, tra tanti, è l’ampliamento degli orari di apertura. Vogliamo che in ogni momento si riconoscano al centro delle Ronchiverdi: una filosofia e uno stile di vita nostre attenzioni e i Ronchiverdi non sia solo il loro centro sportivo, ma un luogo piacevole dove trascorrere il tempo libero e sentirsi sempre in vacanza. Ci stiamo impegnando per offrire servizi nuovi e favorire le relazioni sociali ad ogni livello perché i Soci dei Ronchi condividano una filosofia, uno stile di vita. Siamo nati come centro sportivo con strutture di eccellenza, con campi da tennis, beach volley, piscina interna ed esterna, 2 campi da squash e proponiamo incessantemente degli aggiornamenti. Possiamo dire che i Ronchiverdi sia nato come club sportivo e si sia sviluppato arricchendosi di servizi innovativi, per venire incontro alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Oggi il mondo del bambino e della famiglia è diventato prioritario, un’attività che esige una professionalità e personalità degli operatori molto spiccata per gestire i bimbi con attenzione, ponendo l’accento anche sull’aspetto ludico. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo puntato sullo sviluppo delle scuole di nuoto, tennis, karate e tante altre, e sui momenti di intrattenimento come il KidVillage e le attività di “Estate Ragazzi”, che integrerà aspetti sportivi, ludici e didattici, impegnandoci in un grande sforzo organizzativo. Poi c’è il capitolo delle feste, che si integrano con le altre attività creando un’aura di interesse nel settore bambini che non ha eguali. L’eccellenza si trova in molti altri aspetti, come l’utilizzo dei Ronchiverdi da parte delle aziende. Diamo supporto alle aziende per risolvere ogni problematica relativa all’organizzazione di eventi, congressi e convention. Abbiamo servizi su misura rivolti al mondo business e riteniamo che nelle nostre strutture si possa trovare tutto il necessario per affrontare una giornata di lavoro in una cornice piacevole e rilassante. La sala congressi ha una capienza di oltre 100 posti e possiamo contare sulla saletta Club House con 40 posti per gli eventi più contenuti. Molte aziende e associazioni si appoggiano ai Ronchiverdi con continuità. Stiamo allargando il nostro ventaglio di partnership; abbiamo varato collaborazioni con aziende di primo piano che hanno trovato in noi una location accogliente e funzionale. Un altro vostro punto di forza è la ristorazione. È un coronamento importante rivolto ai Soci, alle aziende e ai bambini. Un servizio di cui siamo particolarmente orgogliosi, che incontra sempre il favore e l’entusiasmo di coloro che scelgono i Ronchiverdi. Spesso organizziamo eventi con il coinvolgimento del ristorante. L’intrattenimento è rivolto ai giovani, alle aziende e alle famiglie. Nel periodo estivo, da Giugno a Settembre, la nostra location si trasforma in villaggio turistico e i Soci vengono per trascorrere la giornata e socializzare, mentre le serate diventano il riferimento per l’intrattenimento torinese, con sfilate di moda e la presenza di tanti personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria. Essere Socio dei Ronchiverdi vuol dire far parte di un mondo che ti coinvolge piacevolmente e non smette mai di sorprenderti. RONCHIVERDI Corso Moncalieri 466/16 - Torino Tel. 011 6612146 Fax 011 6612080 www.ronchiverdi.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: promozioni dedicate. marzo 2014 | Plus Magazine | benesserE 71 Ora Scavolini non è più solo sinonimo di cucina. Da oggi la nuova collezione Blu Scavolini si prende cura anche del tuo bagno. Vieni in negozio e scopri i vantaggi della CONVENZIONE FABI sull’intera gamma SCAVOLINI! La Passione per la Casa. Esposizione di 1.500 mq a TROFARELLO in VIA TORINO 137 tel 011 6498982 - 011 6499248 Visita il sito www.euromarredamenti.it e seguici su Facebook www.facebook.com/Euromarredamenti 72 BENESSERE di Barbara Odetto C onvivete da tempo con dolori alla schiena? L’emicrania vi attanaglia sovente? Un trauma pregresso ogni tanto fa capolino causando un profondo fastidio? Per evitare i farmaci e, soprattutto, per alleviare il male e risolvere il problema alla radice esistono alcune terapie che garantiscono risultati efficaci e duraturi. Tra le più note l’osteopatia, la rieducazione posturale globale e la tecnica cranio-sacrale. Dolori articolari (ma non solo) adieu! Osteopatia, tecnica cranio-sacrale e terapie alternative. Ne parliamo con Marina Mozzone sata in modo da ottimizzare il recupero Di cosa si tratta? Quali benefici producono? Lo abbiamo domandato a Marina Mozzone, terapista della riabilitazione diplomata in kinesiologia – specializzata nel metodo touch for health – che negli anni ha approfondito lo studio della rieducazione posturale globale, della normalizzazione articolare, della terapia cranio-sacrale viscerale ed ha seguito alcuni seminari di kinesiologia applicata e di osteopatia craniale associate all’articolazione temporo-mandibolare; si occupa infine di fisiokinesiterapia e fisioterapia. Come si possono risolvere i dolori della testa e della colonna? Molte persone soffrono di emicrania, male al collo e alla schiena, sinusiti oppure hanno problemi motori e di coordinazione; alcuni hanno un’asimmetria delle ossa facciali e della bocca o hanno subito colpi di frusta. Tutti questi stati sono estremamente dolorosi, ma esistono delle tecniche efficaci per risolverli totalmente o in parte. L’osteopatia, la rieducazione posturale e la terapia cranio-sacrale, ad esempio, sono davvero valide. Cos’è l’osteopatia? È una scienza che lavora in modo profondo sulla causa di un problema e sulla struttura della persona per ridare equilibrio e armonia. L’osteopatia si basa su tre cardini fondamentali: il primo è la fissazione del movimento, il secondo è che la struttura governa la funzione, il terzo è che il lavoro che svolge è di tipo olistico per cui la malattia non è considerata una manifestazione patologica, ma uno squilibrio delle funzioni. Le tecniche osteopatiche si differenziano da altre perché lavorano sulla memoria dei tessuti e dunque sono perfette sui traumi pregressi quali incidenti d’auto o di tipo sportivo. Lei si occupa anche di rieducazione posturale. Seguo la tecnica concepita da Philippe Souchard ed intervengo su anomalie posturali quali cifosi, scoliosi e piede valgo attraverso un lavoro di contrazione e allungamento su tutti i muscoli. Inoltre insegno al paziente specifiche posture per allungare progressivamente la muscolatura in modo che i muscoli prioritari, responsabili dell’accorciamento, lavorando nella globalità possano ritrovare l’elasticità originaria. Come agisce la rieducazione funzionale osteopatica in caso di post fratture o traumi distorsivi? Come sa esistono diversi tipi di traumi: quelli causati da una frattura, quelli distorsivi e quelli di tipo ortopedico e osteopatico. Tutti manifestano dolore ed una restrizione di mobilità dell’articolazione interessata. Per rieducare l’arto eseguo delle manipolazioni sulle fasce, sui tessuti e naturalmente sulla parte interes- dell’articolazione. Che cos’è la terapia craniale? È una parte dell’osteopatia scoperta da William Sutherland che scioglie i blocchi del sistema craniale in modo che le meningi e le ossa della testa riacquistino libertà di movimento attraverso delle pressioni esterne o delle manipolazioni interne alla bocca. È efficace in caso di dolori cervicali, mal di testa, cefalee, periartriti, ernie del disco, ma anche per chi soffre di confusioni motorie o nell’apprendimento. È molto valida per risolvere sinusiti, emicranie e labirintiti. Allevia inoltre le disfunzioni intestinali e respiratorie e offre ottimi risultati in caso di eventi post traumatici, distorsioni, colpi di frusta e residui di dolori post frattura. MARINA MOZZONE Terapista della riabilitazione Riceve presso: •Centro Pilates Punto di svolta Corso Raffaello 8 - Torino •Via Fratelli Vitrani 3 - Villarbasse (To) Cell. 335 7016786 www.marinamozzonetorino.com [email protected]. Convenzione associati FABI Plus: sconto 10% marzo 2014 | Plus Magazine | benesserE 73 TEATRO di BENEDETTA BREVEGLIERI T orino festeggia la Germania e lo fa con uno straordinario progetto che celebra la cultura tedesca, in Europa: Teatro di Ogni Passione - il Progetto Internazionale secondo il direttore del Teatro Stabile di Torino Mario Martone. Si tratta di quattro nuove produzioni teatrali di Valter Malosti in prima assoluta nazionale dal 21 Gennaio sino al 4 Aprile 2014. Il Quartett di Heiner Muller, riadattato dal testo di Laclos, Le Relazioni Pericolose; Woyzeck, nella versione di Tamas Ascher, in lingua ungherese; Le lacrime amare di Petra Von Kant di Fassbinder, per la regia di Martin Kusej, che si è rivelato il miglior spettacolo in lingua tedesca del 2012, e Mack is coming back sempre di Heiner Muller, rappresentato a teatro in lingua francese. “Torino è una città che accoglie la cultura” ha detto Mario Martone durante la Conferenza Stampa di presentazione del Progetto Internazionale. “Sono stupefatto, ancora oggi, da napoletano e romano di adozione, che questa città sia stata così capace di sostenere la cultura nonostante un periodo di Mario Martone 74 TEATRO TEATRO D’OGNI PASSIONE PROGETTO INTERNAZIONALE di e con Mario Martone crisi così doloroso. E questo ha reso possibile uno slancio progettuale che mi ha condotto fino a qui, sino a potere produrre un teatro al plurale, che parla veramente alla gente, e con loro ripercorre un sentiero molto preciso che dialoga con i cittadini europei, e tra tutti apre una finestra alla cultura tedesca. Dei tedeschi – prosegue il Direttore dello Stabile dal 2007 – ho sempre ammirato la presa di coscienza nel confrontarsi con la realtà, seppure dura e spesso violenta. È anche per questo che ritengo questa produzione rara. Perché è un progetto che trasforma il teatro da palcoscenico di pura rappresentazione in fucina di opportunità e luogo di incontri. E ringrazio anche il Museo del Cinema che, come me, ha voluto che questo progetto diventasse un vero e proprio Teatro Aperto”. Il Museo del Cinema ha deciso infatti, di celebrare questa produzione con una rassegna cinematografica dedicata alla proiezione di venticinque, dei quaranta film diretti dal regista tedesco Rainer Werner Fassbinder. Una vera e propria comunità a sostegno di un programma italo-tedesco che coincide, fra l’altro, con il 60o anniversario del Goethe Institut a Torino. Dei 149 Istituti presenti in Europa, il secondo fu costruito proprio qui, a Torino, nel 1954. “E Torino in quegli anni – spiega durante la Conferenza Stampa il Direttore del Goethe Institut, Jessica Kraatz Magri – più di altre città italiane, vantava un legame molto profondo con la lingua e la cultura germanica. Fin dalla Seconda Guerra Mondiale, la famiglia Bernhardt dirigeva, in questa città, una scuola di lingue straniere con un’ovvia predilezione per lo studio della lingua tedesca. Ritengo fondamentale questo legame. Il recupero del rapporto con la Germania dopo la ferita della Guerra è stato possibile grazie al lavoro del Goethe e del direttore dell’epoca, Rudolf Jockel, che provenendo da una famiglia antinazista, si impegnò ad incontrare le associazioni dei partigiani, gli intellettuali di sinistra e a lavorare insieme a loro per risanare un baratro che non poteva altrimenti essere ridotto. È stato un lavoro enorme, riuscito grazie alla cultura e alla profonda passione di coloro che ci hanno creduto”. marzo 2014 | Plus Magazine | TEATRO 75 TEATRO E l’opera Quartett, di Heiner Muller, riadattato da Valter Malosti con la sua partecipazione in scena, insieme a Laura Marinoni, rappresenta forse, al meglio, il contatto fra cinema e teatro. “Tutti – ci racconta Martone – ricordano John Malkovich e Glenn Close nelle Relazioni Pericolose di Stephen Frears, ma il romanzo di Choderlos de Laclos ha generato più di una messa in scena tra cinema e teatro, e su tutte si impone la straordinaria rielaborazione di Muller, che ritengo sia stato il più importante autore tedesco dopo Brecth. Proprio il punto di contatto tra la drammaturgia radicale di Muller e un tema popolare come quello delle Relazioni Pericolose, mi ha spinto a mettere in scena un testo come Quartett che finalmente esprime la maturità che il nostro Teatro sta vivendo”. Testo complesso, ma di sicuro interesse, i due nobili libertini, crudeli nelle azioni così come nell’espressione dei loro sentimenti, il Visconte Valmont e la Marchesa di Merteuil, è ripreso dal regista tedesco Muller e riadattato poi dall’italiano Malosti, con un’adesione ossessiva all’orrore, l’arte che affonda le sue radici nel sangue e si beatifica nella rappresentazione dell’odio. “L’atteggiamento moralistico – ha spiegato in chiusura di dibattito Malosti – è solo la posa di un autore interessato alle tenebre dell’anima. Il problema principale nella riscrittura di Quartett era come ideare una drammaturgia a partire da un romanzo epistolare. La soluzione mi è sembrata unica: recitare quattro personaggi con due soli attori. Io e Laura”. Un testo che riporta alla Rivoluzione Francese, ma che si riallaccia al terrore della Storia contemporanea e ad una morte garantita, verso la quale i personaggi assumono un atteggiamento falsamente ironico. 76 “L’ambiguità di quest’opera – è intervenuta l’attrice Marinoni – è stata così difficile per me che solo da qualche giorno sono riuscita a fare scattare un divertimento del corpo, che mi mancava e di cui avevo assoluta necessità. Nonostante io abbia avuto la fortuna di interpretare Pasolini, Petra Von kant, Testori, raccontare al pubblico la decadenza nella sua completezza attraverso la figura mefitica della Merteuil, è stato difficilissimo. Ma in quest’opera secondo me ritroviamo piani diversissimi e, in alcuni punti, quasi contemporanei. Ci sono scene per me riconducibili ai guitti napoletani, ma ci sono anche momenti in cui mi è sembrato di recitare in un film di Kubrik. Quello che abbiamo fatto è una scommessa. Anche la decisione di Valter di ambientare il testo in una stanza di ospedale è stato un atto di forte coraggio. I piani di quest’opera sono moltissimi e la cultura tedesca, che oramai posso dire di conoscere dopo tanti anni di teatro, è riassunta in questa versione dell’opera di Laclos in modo unico. Il teatro al plurale, di cui parla sempre Mario è questo per me. Non una strada a senso unico, ma un sentiero con tanti tracciati di colore diverso”. Dopo il successo strepitoso delle Operette Morali di Leopardi che Martone ha portato a New York lo scorso Novembre 2013, il consolidamento del processo di internazionalizzazione del Teatro Stabile di Torino è raggiunto. Quartett, esportato anche in Svizzera e in Germania, si inserisce in un quadro di “internazionalità” che prevede un prossimo gemellaggio della Scuola per Attori con l’Oslo National Academy of the Arts, oltre al percorso multidisciplinare sulla drammaturgia tedesca (Il Piombo e le Rose) realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, il D.A.M.S., il Circolo dei Lettori, il Goethe e il Museo del Cinema. IL CONVITO DELLA VENARIA Ristorante - Bistrot - Caffè - Camere ... il tutto vista Reggia via Andrea Mensa 37-g angolo p.zza della Repubblica Venaria Reale (To) tel/fax 011-4598392 www.ilconvitodellavenaria.it GUSTI E PIACERI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Ristorante Giovanni: una sinestesia di emozioni L a vera ristorazione è un’arte: dalla preparazione di piatti eccellenti che appagano vista, olfatto e palato al ricevimento in un ambiente piacevole e accogliente. Il Ristorante Giovanni, frequentato dai giornalisti torinesi e dagli attori, è apprezzato anche da chi vuol rendere speciale una colazione di lavoro come una cena con amici. Sig. Carmelo Chiarenza, qui si conferma la tradizione “da padre in figlio”. Il ristorante fu aperto quarant’anni fa da mio padre Giovanni che tuttora è chef insieme a me, mentre mia sorella Maria si occupa della carta dei vini, mia sorella Cristina segue con i nostri camerieri il servizio ai tavoli e nostra madre Antonella è alla cassa e si occupa delle relazioni con i clienti. Al Ristorante Giovanni la tradizione siciliana si sposa con la cucina piemontese per offrire piatti davvero straordinari. Non facciamo una cucina stravagante, scegliamo ingredienti di qualità senza stravolgerli nella preparazione per offrirli ai clienti nella loro unicità. Il nostro menù viene scritto stagionalmente e si sposa ai ritmi della natura. D’inverno ci ispiriamo alla tradizione piemontese presentando piatti classici come il brasato al Barolo, mentre in primavera e in estate offriamo in misura maggiore piatti di pesce. Le nostre origini sono siciliane e inseriamo sempre un tocco di mediterraneità sulla tavola. Alcuni fornitori locali ci inviano i prodotti tipici dell’Isola, come per la nostra pasta alla 78 Norma cucinata con la ricotta salata di Messina e per i dolci siciliani utilizziamo il pistacchio di Bronte e il cioccolato di Modica. Il segreto nella buona ristorazione è la selezione dei fornitori per ottenere sempre la prima scelta dei prodotti che utilizziamo in cucina. Oltre al menù alla carta, offrite diverse formule? Abbiamo formule a prezzo fisso per il menù giornaliero, a pranzo e a cena, poi offriamo un light lunch a e 16,00 con primo, secondo, contorno, dessert, acqua e vino. Alla sera ci trasformiamo in ristorante alla carta oppure proponiamo menù degustazione completi di carne o pesce concordandoli con i clienti. Le sale sono molto curate nei particolari e avete una sala privée con massimo 10 coperti che si può prenotare per cene di lavoro o ricorrenze speciali. La passione e il gusto per l’arte di mio padre ci hanno ispirato nella scelta degli arredi ed è stata una guida preziosa durante le ristrutturazioni. Il privée è delizioso anche per cene tête-à-tête o colazioni business. La vostra cantina è davvero straordinaria, un’apoteosi per la scelta dei vini! Curata da mio padre insieme a mia sorella, è un fiore all’occhiello. Accanto a brand importanti affianchiamo delle ottime etichette emergenti. Alcuni vini vengono acquistati prima della loro maturazione; per i bianchi preferiamo una maturazione diversa da quella suggerita dai produttori. Oggi c’è la tendenza a bere vini bianchi giovani ma può essere consigliabile attendere una stagione o due per apprezzarli. La nostra cantina occupa tutto lo spazio sotterraneo del ristorante, il posto ideale per la conservazione. Anche i dolci sono preparati da voi? Facciamo tutto, il pane e la pasta sono fatti in casa, come anche i dolci, i semifreddi e i gelati. Da noi i golosi non hanno che l’imbarazzo della scelta e riusciamo a tentare anche le signore sempre attente alla linea. Sig. Carmelo, ci parli di un piatto a cui è affezionato. In cucina amo preparare principalmente gli antipasti, i primi e i dolci. Un piatto preferito in special modo non c’è. Mi piace sperimentare, creare nuovi connubi di sapori. Traggo ispirazione dalle mie letture e poi provo nuove soluzioni in maniera istintuale; non mi accontento di applicare le ricette, desidero rendere unico ogni piatto. RISTORANTE GIOVANNI Via Gioberti 24 – Torino Tel. 011 539842 www.ristorantegiovanni.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% sul menu alla carta GUSTI E PIACERI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) La Rustia: l’eccellenza dell’Erbaluce I l sig. Gian Luigi Orsolani è titolare dell’azienda vitivinicola omonima fondata nel 1894 a San Giorgio Canavese; la sua è la quarta generazione di viticoltori impegnata nella cantina, 120 anni di storia e dedizione per portare all’eccellenza un vitigno antico e prezioso della provincia di Torino come l’Erbaluce. L’azienda Orsolani in questi 120 anni si è impegnata costantemente per migliorare le caratteristiche dei vitigni autoctoni del canavese. La peculiarità odierna è offrire un’Erbaluce di assoluta qualità, declinato in diverse versioni. La nostra azienda si è sempre distinta per la ricerca della qualità e in questa evoluzione abbiamo battuto nuove strade per interpretare al meglio le caratteristiche del vitigno. L’Erbaluce ha un sesto d’impianto a pergola, quindi abbastanza espanso e ha al suo interno una certa variabilità di condizioni di maturazione. L’omogeneizzazione dei grappoli non può essere fatta solo attraverso la potatura per non danneggiare la pianta, allora abbiamo pensato di armonizzare le differenze nel momento nella vendemmia, effettuando una selezione dei grappoli che fosse funzionale ai diversi vini che proponevamo. Sig. Orsolani, ci descriva le varietà della vostra produzione. Cominciamo dalla Rustia, che ha ottenuto tanti riconoscimenti di prestigio. Tutti i nostri vini nascono da uve di Gian Luigi Orsolani collina con almeno vent’anni di produzione. La Rustia, il nostro vino più rappresentativo in virtù dei 3 bicchieri del Gambero Rosso conquistati per 4 anni consecutivi, è una selezione di uve cromaticamente dorate dal sole. Per ottenerlo, a fine agosto effettuiamo delle sfoliazioni che consentono al sole di entrare nella pergola e dorare le uve. Naturalmente la sfoliazione non può essere completa per non fermare il ciclo vitale della pianta, per cui troveremo sempre altri grappoli di colore più chiaro cresciuti in ombra. Laddove c’è presenza di luce, l’uva sviluppa una maggiore concentrazione di zuccheri, aromi e sapori che meritano una vinificazione separata, e allora procediamo alla produzione della Rustia. Dove non c’è questa insolazione otteniamo uve con un’acidità leggermente superiore e un grado di maturazione inferiore che sono proprio le caratteristiche richieste dai vini spumanti, come la nostra Cuvée Tradizione Metodo Classico. Così siamo riusciti ad ottimizzare la raccolta senza alcuno spreco, ottenendo due vini eccellenti attraverso un’unica selezione. Oltre alla Rustia e alla Cuvée Tradizione Metodo Classico, un’altra punta di diamante della Orsolani è il Sulé, il Caluso Passito. Qual è la caratteristica di questo vino? Il Caluso Passito ha una tradizione che risale all’epoca romana. Quest’uva pre- senta una buccia leggermente spessa e un grappolo abbastanza spargolo, caratteristiche che consentono un appassimento tra i più lunghi d’Italia: le uva vengono raccolte una settimana prima della maturazione ottimale e si pressano tra Febbraio e Marzo. Il nostro Sulé viene affinato tre anni sul legno e uno in bottiglia prima di essere messo in commercio. Durante gli anni nel legno, la tradizione dei passiti italiani è quella di dimenticare quasi la botticella, in modo da ottenere delle ossidazioni importanti. Noi riteniamo che il valore della nostra attività sia mantenere il più possibile la specificità del vitigno all’interno delle varie lavorazioni e che una forte ossidazione sia sinonimo di omologazione, per cui preferiamo ricolmare settimanalmente le botti cercando di ottenere un’ossidazione che sia un’evoluzione delle caratteristiche organolettiche del vino di origine. Il nostro intento è far assaporare il vitigno originale in versione passito e non solo creare un passito con quel vitigno. Invitiamo a visitare la Cantina Orsolani e degustare i nostri vini senza impegno perché desideriamo che la scelta non sia condizionata ma conseguente al piacere che sboccia al palato e alla volontà di condividerlo. CANTINA ORSOLANI Via Michele Chiesa 12 San Giorgio Canavese (To) Tel. 0124 32386 - Fax 0124 450342 www.orsolani.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 12% sui prezzi di listino non cumulabile con altre offerte marzo 2014 | Plus Magazine | GUSTI E PIACERI 79 COMUNICAZIONE E IMMAGINE solo i collaboratori motivati possono produrre un servizio superiore e raggiungere gli standard di qualità che inducano i Clienti a scegliere i loro prodotti e servizi. Se questo riscontro non è tangibile è importante intervenire per sanare la situazione. Il concetto moderno di qualità totale va ben oltre la responsabilità del team della qualità: è affidata a tutti i collaboratori; è determinata dalla qualità del lavoro di ogni dipendente e dall’identificarsi positivamente nel proprio ruolo con senso di responsabilità. Emanuela Truzzi Gli STAKEHOLDER e la REPUTAZIONE aziendale T heodore Levitt ci ricorda che un prodotto o un servizio esistono finché vengono venduti, quindi è fondamentale acquisire, soddisfare e conservare la clientela. Considerando che ogni prodotto o servizio presente sul mercato è proposto anche dalla concorrenza, che cosa determina la differenza? Sono la relazione con il Cliente e la qualità del servizio i valori indispensabili per il successo. In realtà la misura della reputazione di un’Azienda inizia al suo interno: quando assumo una nuova consulenza cerco di captare l’atmosfera per comprendere se si lavora in armonia. Allora intervengo nella formazione delle Risorse Umane per ottenere un risultato d’eccellenza. Ben diversa la situazione quando l’ambiente è solo apparentemente positivo e, oltre i sorrisi di cortesia, interpretando il linguaggio non verbale si evincono tensioni personali che diventano terreno fertile per divergenze e conflitti. La percezione che gli uni hanno degli altri non sempre è così positiva mentre per raggiungere gli obiettivi è fondamentale lavorare insieme. Le persone 80 Secondo lo schema elaborato dalla Harvard Business School, il girello del marketing è l’analisi degli elementi che costituiscono l’ambiente interno e l’ambiente esterno. È importante conoscere la reputazione che l’Azienda ha presso gli stakeholder. Il termine tradotto significa letteralmente “portatori d’interesse”, titolari di fatto d’interessi d’impresa, non di diritto come nel caso degli azionisti. Gli stakeholder sono i dipendenti, i fornitori, i Clienti e tutti coloro che hanno degli interessi, sebbene non direttamente coinvolti con la vita aziendale. La componente emotiva negli stakeholder è elevata quando si riconoscono nei messaggi e negli stili di vita proposti dall’Azienda attraverso le sue attività di comunicazione e marketing. Se la relazione è positiva l’Azienda ha raggiunto elevati standard di qualità e sicuramente ha operato in modo efficace ed efficiente nel marketing della fidelizzazione e nella valorizzazione delle proprie Risorse Umane. che fanno parte di un gruppo di lavoro spesso dimenticano che non si trovano con amici scelti per affinità elettive bensì con colleghi con i quali condividere la comunicazione generativa: sentirsi legittimati e far sentire gli altri legittimati a esprimere nuove ipotesi, idee originali, dubbi e perplessità. Oggi il fattore che differenzia le Aziende non è più la tecnologia del prodotto ma l’investimento sul Capitale Umano. È la sua organizzazione e motivazione che determina la qualità e il successo: Dr.ssa EMANUELA TRUZZI docente in comunicazione e coach motivazionale MODERNACOMUNICAZIONE Via Baltimora 21 – Torino www.modernacomunicazione.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi una marcia in più, sempre È un piacere entrare da Autogiannini: una carrozzeria a cinque stelle dove l’ordine e la pulizia regnano sovrani e sono sinonimi della cura e dell’attenzione dedicate al Cliente. Ma definirla solo carrozzeria è ormai limitante. Mino Potenza, perché scegliere Autogiannini? Perché Autogiannini ha fatto della professionalità il suo cavallo di battaglia. Noi crediamo nella serietà, abbiamo dedicato tutta la nostra vita alla correttezza e ogni volta che diamo un consiglio non è mai mirato al nostro interesse ma è sempre quello che sentiamo e pensiamo sia la migliore soluzione per la vettura e per il Cliente in quel momento. La vostra filosofia è quella di coniugare professionalità e soddisfazione dei Clienti. Esatto, eravamo bambini e in casa già sentivamo parlare di autoriparazioni; è un’esperienza che si è rivelata molto utile per intraprendere il nostro cammino e trasformarla in operatività quotidiana, lavorando sulle macchine e imparando a conoscerle. Oggi possiamo vantare un’esperienza assai vasta, siamo molto preparati sotto il profilo tecnico e continuiamo ad aggiornarci attraverso corsi professionali specifici. Il nostro team è costituito da specialisti di ogni settore: un gruppo di oltre venti persone, in reparti separati, si occupa di smontaggio e rimontaggio, battitura, verniciatura, meccanica, gomme ed elettrauto per offrire servizi a 360 gradi per tutto ciò che riguarda la riparazione dell’auto. E dal 2014 si è aggiunta una figura professionale con un’esperienza ventennale nell’installazione di impianti antifurto satellitari. Le compagnie di assicurazione spingono molto in questa direzione, offrendo sconti sulle polizze per aumentare la sicurezza dei veicoli e, vista la complessità e delicatezza del ruolo, abbiamo voluto uno specialista. È un settore in cui c’è ancora molto da fare nella direzione della correttezza ed è quello che a noi interessa. Questi impianti rappresentano un ottimo deterrente contro i furti, la mac- china è tracciata dal satellite ed un eventuale tentativo di sottrarre il veicolo viene immediatamente rilevato. Gianluca, vedo che fate parte della rete nazionale Euroglass Service. Alla nostra gamma di servizi non poteva mancare la sostituzione dei cristalli, siamo parte di una rete che comprende 200 realtà su tutto il territorio nazionale e diamo un ottimo servizio anche in questo campo. E siete anche fiduciari per i principali gruppi assicurativi? Certo, così possiamo gestire qualsiasi pratica assicurativa per conto del Cliente, sollevandolo da ogni grattacapo. E per gli appassionanti dei motori, vi aspettiamo all’autodromo di Lombardore! CARROZZERIA AUTOGIANNINI Via Servais 88 – Torino Tel. 011 726000 - 011 713000 www.autogiannini.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: • sconto del 10% su tutti i servizi (tranne le revisioni); • in caso di spesa superiore a € 300,00 viene offerto lavaggio e lucidatura della vettura (del valore di € 130,00); • sconto del 10% per autodromo Lombardore. marzo 2014 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI 81 VISITE GUIDATE Scoprire Torino MOSTRA TEMPORANEA “SPLENDORI DELLE CORTI ITALIANE: GLI ESTE” - VENARIA REALE L’edificio in stile eclettico, con chiari riferimenti al linguaggio neoromanico all’esterno e neorinascimentale all’interno, è stato eretto nel 1853 – pochi anni dopo il riconoscimento albertino dei diritti civili alla comunità valdese – dall’architetto Luigi Formento lungo il nuovo tracciato del Viale del Re, oggi corso Vittorio Emanuele II. Un’area che all’epoca era ai margini della città, ma che divenne oggetto di una rapidissima e intensa edificazione. Poco lontano sorgerà nel 1879, dopo la rinuncia alla Mole Antonelliana, la Sinagoga e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, voluta da Don Bosco per contrastare l’influenza protestante nella zona. È dunque un puro caso, ma pieno di significato storico, che l’edificio si trovi oggi nel quartiere simbolo del dialogo interculturale e interreligioso: San Salvario. La visita prevede l’incontro con un rappresentante della Chiesa Valdese che tratterà brevemente alcuni temi riferiti alla storia della comunità valdese e altri legati all’attualità, con particolare riferimento al dibattito sull’etica e sulla laicità. Uno splendido percorso tra Umanesimo, Rinascimento e Barocco: il collezionismo e il mecenatismo artistico degli Este dal Cinquecento al Settecento attraverso capolavori di Cosmè Tura, Dosso Dossi, Correggio, Tiziano, Tintoretto, Guercino, Velàzquez ed altri importanti maestri. Opere provenienti dalla Galleria Estense di Modena, attualmente chiusa al pubblico in seguito agli eventi sismici del 2012, e da altri prestigiosi musei italiani ed europei, a cui si aggiungono preziose testimonianze della coeva produzione letteraria e musicale, tra cui la celebre Arpa Estense. La mostra accompagna il pubblico in un affascinante percorso che va dal pieno Rinascimento dell’età del Duca Alfonso I (1505-1534) allo splendore barocco del ducato di Francesco I (16291658), la cui immagine è indelebilmente inserita nella storia dell’arte europea grazie ai magnifici ritratti realizzati dal Velázquez e dal Bernini. In concomitanza con l’evento e in solidarietà con il territorio dell’Emilia Romagna, vengono restaurate, con il contributo della Reggia di Venaria e del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, due pale d’altare provenienti dalla Chiesa di San Francesco di Mirandola, gravemente danneggiata dal recente terremoto, visibili in una sezione ad esse dedicata. Data: sabato 22 marzo 2014 Orario: dalle ore 10.00 alle 12.00 ca. Data: domenica 13 aprile 2014 Orario: ore 15.00 di Giuliana Rebaudo Programma marzo > giugno 2014 Per la prenotazione alle visite contattare FABI Plus tel. 011 5611153 oppure [email protected] 82 Tempio Valdese di Torino VISITE GUIDATE E NON SOLO WEEK-END A RAVENNA Il viaggio prevede la visita ai monumenti di Ravenna, ricchi di straordinari mosaici, dichiarati “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco, testimonianza della storia e della cultura di una città diventata, tra il V e VI sec. d.C., capitale dell’Impero Romano d’Occidente, poi sede della corte, gota e ariana, di Teodorico, il “barbaro” educato a Costantinopoli, e infine centro del governatorato bizantino in Italia. Il pomeriggio del sabato sarà dedicato a una passeggiata nel centro storico che dal complesso monumentale della Chiesa di San Vitale e del Mausoleo di GallaPlacidia giungerà al Battistero Neoniano, al Museo Arcivescovile annesso al Duomo, alla Tomba di Dante presso la Chiesa di San Francesco, per concludersi al Planetario, dove sarà possibile ammirare l’immagine della volta celeste proiettata sull’ampia cupola della sala, accompagnata dalla spiegazione di un esperto. Alla domenica mattina la visita alla città sarà estesa alla Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo, alla Basilica di San Giovanni Evangelista, al Battistero degli Ariani e alla Tomba di Teodorico, per concludersi, poco fuori dalla città, a Sant’Apollinare in Classe, monumentale costruzione che dominava l’antico porto della città e che ora si erge isolata nella pianura a una ventina di chilometri dal mare. Nel pomeriggio è prevista la visita all’Abbazia di Pomposa. Data: sabato 10 e domenica 11 maggio 2014 L’ARCHITETTURA DI ALESSANDRO ANTONELLI TRA BORGO NUOVO E VANCHIGLIA Passeggiata nei quartieri di Borgo Nuovo e Vanchiglia, intorno alla ottocentesca piazza Vittorio Emanuele I, oggi piazza Vittorio. Una vasta area a vocazione residenziale, con numerosi edifici in stile neoclassico ed eclettico, in cui interviene tra il 1836 e il 1888 Alessandro Antonelli, proponendo una nuova tipologia abitativa adatta a rispondere alle esigenze funzionali e di prestigio dell’emergente borghesia: le case Ponzio Vaglia di via della Rocca, ancora oggi nelle forme originarie, la casa Antonelli di via Vanchiglia, l’edificio dimensionalmente più importante di proprietà dell’architetto e la casa Scaccabarozzi, la cosiddetta “fetta di polenta”, l’esito forse di maggiore incanto, che può essere assunto a epilogo di una poetica che, conscia della propria perizia costruttiva, ha sempre amato confrontarsi con il rischio, anche estremo. Infine la Mole Antonelliana, nata come sinagoga, che per il suo desiderio di elevazione si è imposta come simbolo dominante il profilo della città. PRECETTORIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO Visita guidata alla precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, fondata nel XII sec. e affidata da Umberto III di Savoia agli Antoniani Ospedalieri di Vienne. Esempio pregevole di architettura religiosa medievale, posta lungo la frequentatissima via Francigena, luogo di preghiera e di assistenza ospedaliera, rivolta ai viandanti e ai malati, riportata all’antico splendore dai recenti restauri. La chiesa è ricca di opere pittoriche, tra le quali spiccano gli affreschi di Giacomo Jaquerio, esponente di primo piano del Gotico Internazionale in Piemonte, attivo nella prima metà del Quattrocento, al tempo di Amedeo VIII di Savoia, e il polittico di Defendente Ferrari, donato alla precettoria antoniana dalla città di Moncalieri nel 1531. Data: domenica 8 giugno 2014 Orario: dalle ore 10.00 alle 11.30 ca. Data: domenica 18 maggio 2014 Orario: ore 10.00 marzo 2014 | Plus Magazine | VISITE GUIDATE 83 CONFERENZE CONFERENZE PRIMAVERA 2014 Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. La partecipazione è gratuita per gli associati e loro familiari. Al termine di ogni conferenza viene offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] 4 marzo 2014 “Energy Chamber Regeneration – La promessa del passato è la realtà del presente” Relatore: Dr. Sergio Focone Specialista in Medicina Funzionale con Master in Medicina Estetica, Dietologia e Omeopatia. 18 marzo 2014 “Asma e rinite allergica – Metodiche diagnostiche e nuove prospettive di terapia” Relatore: Dr. Giovanni Borio Specialista in pneumologia e allergologia. 25 marzo 2014 “T-SHOCK 31 - L’esclusivo trattamento modellante, naturale e non invasivo, che 84 riduce le circonferenze corporee” Relatrice: Sig.ra Antonella Di Prima Titolare Centro Estetico Il Regno delle Donne. 8 aprile 2014 “Chiropratica: arte, scienza, filosofia” Relatore: IRM Centro Indagini Ricerche Mediche. 15 aprile 2014 “Chirurgia vascolare e flebologia: nuovi orizzonti” Relatore: Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, angiologo e vicedirettore della Chirurgia Vascolare Universitaria Ospedale Molinette. 6 maggio 2014 27 maggio 2014 “Implantologia: attualità in odontoiatria, moderne soluzioni per la riabilitazione orale” Relatore: Dr. Carlo Alberto Cirnigliaro Medico Chirurgo e Odontoiatra specializzato in odontoiatria estetica. “L’universo femminile dalla pubertà all’età avanzata” Relatrice: Dr.ssa Paola Tacconis Medico Chirurgo specializzata in Ostetricia e Ginecologia. Vasto parco auto: Volkswagen Phaeton, Mercedes classe E, Audi A6, Lancia Phedra, Lancia Voyager, Lancia Thema, Chrysler 300C, Minibus, Autobus Iveco e Mercedes. Noleggio auto bus e minibus con autista Servizi di rappresentanza e cerimonia Professionalità e cortesia al servizio del passeggero Servizi ad aziende per turismo e grandi eventi Disponibilità per lunghi e brevi percorsi Reperibilità 24 ore su 24 Aeroporto Sandro Pertini – piano arrivi 10072 Caselle Torinese (TO) tel. 011 9963090 – tel./fax 011 9915743 – N.Verde 848788711 [email protected] – www.cta-to.com Sul nostro sito, offerte Last Minute giornaliere, fino al 50% della tariffa di listino CONVENZIONI CONVENZIONI suo studio di Venaria e presso la LARC di Torino. Studio Toti Due Via Enrico Toti 2 - Venaria (To) Tel. 011 495013 Cell. 339 3418466 [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% sulle visite nello studio di Venaria e del 15% sulla terapia iposensibilizzante con metodica EPD (vaccino polivalente). 86 Dott. UGO BERTOLDO Medico Chirurgo Il Dott. Ugo Bertoldo, chirurgo vascolare e angiologo, è vicedirettore della Chirurgia Vascolare Universitaria all’Ospedale Molinette di Torino e collabora con la SICOR - Studio Medico Dentistico. SICOR Corso Sicilia 51 – Torino Tel. 011 0467000 www.studiosicor.it [email protected] [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. CARROZZERIA AUTOGIANNINI Riparazioni di carrozzeria e meccanica garantite su autovetture di ogni marca. Via Servais 88 - Torino Tel. 011 726000 - 011 713000 www.autogiannini.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: • sconto del 10% su tutti i servizi (tranne le revisioni); • in caso di spesa superiore a € 300,00 viene offerto lavaggio e lucidatura della vettura del valore di € 130,00; • sconto del 10% per autodromo Lombardore. BIVERBROKER srl Società specializzata sul mercato nazionale per la gestione dei servizi assicurativi e di risk management. Per gli associati FABI Plus: polizza RC Auto in convenzione. Possibilità per i dipendenti bancari di aderire a prezzi convenzionati alle polizze R.C. Ammanchi di cassa e R.C. professionali stipulate dalla FABI e Biverbroker srl. Richiedere modulistica a FABI Plus: Tel. 011 5611153 - [email protected] www.biverbroker.com CTA – CONSORZIO TORINESE AUTOSERVIZI Noleggio di auto con autista, servizi dirappresentanza e cerimonia. Possibilità di noleggiare minibus e bus per cene aziendali, gite turistiche ed escursioni. Aeroporto “Sandro Pertini” piano arrivi Caselle Torinese (To) Tel. 011 9963090 Fax 011 9915743 Numero Verde: 848 788711 www.cta-to.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% su tutti i servizi. Dott. GIOVANNI BORIO Medico specialista in pneumologia e allergologia, è stato direttore della pneumologia e riabilitazione respiratoria dell’ASL To4 fino al 2010 ed oggi continua a svolgere la professione nel C.D.C. S.p.A. e C.D.C. Centro Polispecialistico Privato S.r.l. Attività diagnostica completa sul territorio piemontese. Il CDC ha convenzioni dirette con i Fondi Integrativi Sanitari e Casse Mutue, ed eroga prestazioni sanitarie a tutti gli iscritti. Ha attivato il Centro Pediatrico ad alta specializzazione rivolto ai bambini di età compresa tra 0 e i 14 anni presso le sedi di Torino Centro, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli. Per informazioni: Numero Verde 800-055302 www.gruppocdc.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% sul tariffario privato. EUROM ARREDAMENTI Servizi alla clientela: preventivi e progettazione gratuita, rilievo misure effettuato da un tecnico, preparazione disegni tecnici per allacciamenti ed eventuali altri lavori di ristrutturazione, trasporto e montaggio con personale e mezzi propri, assistenza garantita post-vendita. Via Torino 137 - Trofarello (To) Tel. 011 6498982 www.euromarredamenti.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto 10% extra (promozione non cumulabile con altre in corso). FARMACIA SAN BENEDETTO La Farmacia San Benedetto è una realtà dinamica e all’avanguardia nel panorama farmaceutico torinese. Lo staff è costituito da professionisti competenti, esperti, qualificati, disponibili e costantemente aggiornati che rispondono puntualmente a tutte le esigenze personali dei clienti. Via Bardonecchia 114 (ang. Corso Monte Cucco) - Torino Tel. 011 7710235 Fax 011 7761490 www.farmaciasanbenedetto.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% su prodotti cosmetici, parafarmaceutici, alimenti dietetici, articoli sanitari e sui trattamenti estetici e aerosol. Sono esclusi i farmaci per motivi di legge. 730 ISEE RED 0115611153 7 linee r.a. NOVA LABOR SERVIZI srl 10123 Torino – via Guarini, 4 Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00 È gradito appuntamento CONVENZIONI FURBATTO IMMOBILI Lo Studio Furbatto è specializzato in tutta Torino nella vendita e affitto di immobili residenziali, gestione patrimoniale (riscossione affitti), progettazione architettonica e ristrutturazioni, attestati di certificazione energetica e registrazioni contratti. Tel. 011 544566 www.furbatto.it Per gli associati FABI Plus: sconto del 30% sulle normali provvigioni applicate. IL REGNO DELLE DONNE Centro estetico che nasce da esperienze decennali di professionisti. Offre un alto livello di professionalità e qualità per garantire il massimo comfort e benessere alla clientela. Corso Francia 17 – Torino Tel. 011 4341010 www.centroesteticoilregnodelledonne.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: • diagnosi morfologica viso e corpo gratuita; • 1 massaggio corpo 1 ora + trattamento viso 1 ora € 45,00; • sconto 10% su tutti i trattamenti. IRM SRL Indagini Ricerche Mediche Azienda sanitaria privata accreditata in fascia A operante da oltre trent’anni sul territorio piemontese. Centro IRM Indagini Ricerche Mediche Via Torino 19 – Pianezza (To) Tel. 011 9662585 www.ricerchemediche.it [email protected] Es-Essersani Corso Regina Margherita 304 - Torino Tel. 011 7499617 www.essersani.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: • priorità di accesso ai programmi di prevenzione; • sconto del 20% su visite specialistiche; • 10% di sconto su terapie manuali e strumentali. 88 MARINA MOZZONE Marina Mozzone, terapista della riabilitazione, è diplomata in kinesiologia e specializzata nel metodo touch for health. Negli anni ha approfondito lo studio della rieducazione posturale globale, della normalizzazione articolare e della terapia cranio-sacrale viscerale. Riceve presso: • Centro Pilates Punto di svolta Corso Raffaello 8 - Torino • Via Fratelli Vitrani 3 - Villarbasse (To) Cell. 335 7016786 www.marinamozzonetorino.com [email protected]. Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. RONCHIVERDI S.p.a. Il Club Ronchiverdi è una vera oasi dello sport e del tempo libero che si distingue per la qualità delle strutture e dei servizi, in grado di assicurare agli sportivi allenamenti all’avanguardia e agli amanti del confort e del relax soluzioni curate ed efficienti nella cura olistica del benessere. C.so Moncalieri 466/16 - Torino Tel. 011 6612146 Fax 011 6612080 www.ronchiverdi.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: promozioni dedicate. SICOR – Studio Medico Dentistico Lo Studio nasce per tradurre nella quotidiana pratica clinica e didattica l’esperienza di un pool di odontostomatologi altamente specializzati. Il Dott. Giuseppe Corrente e la Dott.ssa Stefania Re condividono la direzione del centro e l’approccio multidisciplinare. Corso Sicilia 51 - Torino Tel. 011 0467000 Fax 011 661837 www.sicor-corsi.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% su tutte le prestazioni di chirurgia, parodontologia, implantologia, ortodonzia e pedodonzia. STUDIO DENTISTICO Dott. FABIO CESARE AVERE Lo Studio Dentistico Avere è una struttura moderna e funzionale che effettua diversi servizi medici tra cui: conservativa, protesi, parodontologia, terapia implantare e ortodonzia. Via Martiri della Libertà 99/A Brusasco (To) Tel. 011 9156322 www.studiodentisticoavere.it www.facebook.com/StudioDentisticoAvere [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. Dott.ssa PAOLA TACCONIS Medico Chirurgo Specializzato in Ginecologia e Ostetricia La Dott.ssa Paola Tacconis è da molti anni un valido punto di riferimento per la prevenzione e la cura delle principali patologie ginecologiche ed ostetriche. Lo studio si pone al fianco di ogni donna in ogni fase della sua vita, creando un rapporto medico-paziente personalizzato. Largo Re Umberto 98/Bis - Torino Tel. 011 502001 www.ginecologapaolatacconis.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. I luoghi del gusto CANTINA ORSOLANI Dal 1894 si sono succedute quattro generazioni della famiglia Orsolani. Una storia lunga quasi 120 anni che si può riassumere in quattro parole: serietà, rispetto, lavoro e territorio. Oggi la famiglia Orsolani si dedica unicamente alla produzione di vini e spumanti ottenuti quasi esclusivamente dai loro vigneti siti nelle zone più clas- siche di produzione. La cantina Orsolani produce circa 150.000 bottiglie di cui più del 90% è rappresentato dall’Erbaluce. La cantina è membro del comitato grandi Cru d’Italia, associazione che raduna tutte quelle realtà che con attenzione e dedizione valorizzano le proprie produzioni ed i territori di coltivazione. Nei loro vini convivono: tradizione, rispetto e personalità. I LUOGHI DEL GUSTO FABI Plus consiglia: RISTORANTE CA’ MENTIN Immerso nella campagna di Revigliasco, in una splendida posizione affacciata sulla collina di Pecetto, il Ristorante Cà Mentin è stato ricavato da un vecchio cascinale completamente ristrutturato. Ambienti in cui convivono con armonia elementi rustici e moderni, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione: a partire dall’arredamento, concepito con gusto e attenzione per i dettagli, sino alla preparazione dei piatti. Materie prime di qualità che provengono dalla filiera corta, servizio accurato, perfetto mix di tradizione e sperimentazione ed una cantina ricca di etichette interessanti sono gli ingredienti usati dal suo chef e titolare. Cantina Orsolani Via Michele Chiesa 12 - San Giorgio Canavese (To) Tel. 0124 32386 - Fax 0124 450342 www.orsolani.it – [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 12% sui prezzi di listino non cumulabile con altre offerte. Ristorante Cà Mentin Via Baricco 3 - Revigliasco (To) Tel. 011 2072138 - Cell. 335 6810627 www.camentin.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% RISTORANTE IL CONVITO DELLA VENARIA Ubicato nella piazza antistante la Reggia di Venaria Reale, presenta un ambiente elegante e raffinato dove Christian e Lucia propongono una cucina legata al territorio caratterizzata da sapori genuini e da un’attenta ricerca delle materie prime. A colazione, la caffetteria si avvale di collaborazioni importanti quali RISTORANTE GIOVANNI Il locale è situato nel cuore della città a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. Ambiente caldo e famigliare dal design ispirato allo stile di una volta. Elegante e raffinato con tocchi di arte e modernità si dispone in quattro diverse e caratteristiche sale ed una saletta privè disponibile per eventi e/o occasioni speciali. Illy Caffè e cioccolateria Caffarel. A pranzo il Bistrot propone una piccola ma accurata scelta à la carte, frutto di una cucina “espressa”, veloce e gustosa, ideale per pranzi veloci, gruppi e colazioni di lavoro. A cena la cucina, stagionale e legata al territorio, gioca sulla nitidezza dei sapori, senza tralasciare spunti creativi con grande rispetto della materia prima. Il menù offre numerose proposte contraddistinte dalla selezione e la freschezza delle materie prime tra cui spiccano la cucina piemontese classica o con rivisitazione in chiave moderna. Il ristorante dispone anche di una cantina eccellente con migliaia di bottiglie di pregio catalogate e selezionate per regione. Ristorante Il Convito Della Venaria Via Andrea Mensa 37/G - Venaria Reale (To) – Tel. 011 4598392 www.ilconvitodellavenaria.it [email protected] Ristorante Giovanni Via Gioberti 24 - Torino Tel. 011 539842 www.ristorantegiovanni.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% sul menu alla carta marzo 2014 | Plus Magazine | I LUOGHI DEL GUSTO 89 GITE GITE 2 MARZO 2014 MENTONE - 81ª FESTA INTERNAZIONALE DEL LIMONE Mentone, detta “la città dei limoni”, a Carnevale ospita una delle feste più popolari di tutta la Costa Azzurra. La sua originalità è l’uso esclusivo di arance e limoni per la decorazione dei suoi carri allegorici. I Giardini Bioves ospitano le tradizionali strutture di enormi dimensioni che illustrano in una dozzina di sequenze miti e leggende del Mediterraneo, creando uno spettacolo unico al mondo. 6 APRILE 2014 FORTE DI BARD E I SUOI MUSEI (AOSTA) Una gita culturale al Forte di Bard, accompagnati dalla professoressa Giuliana Rebaudo, storico dell’arte, in occasione della mostra fotografica “Montserrat Opere Maggiori dell’Abbazia“, una collezione di cento opere dall’immenso valore storico-artistico provenienti dal Monastero di Montserrat, vicino a Barcellona. Seguirà la visita al Museo delle Alpi, alle Prigioni e alla nuova mostra Wildlife Photographer of the Year che presenta gli scatti fotografici naturalisti più belli del 2013. 10 – 11 MAGGIO 2014 WEEK END A RAVENNA Considerata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, Ravenna rappresenta un magnifico esempio di città d’arte e di cultura, dove ammirare straordinari mosaici, testimonianza dell’importanza che assunse nel corso della storia, divenendo tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico re dei Goti e infine dell’Impero di Bisanzio in Europa. Un tour tra le sue antiche mura per scoprire le bellezze di questa importante città dell’Emilia Romagna. 90 Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153 - [email protected] SPETTACOLI Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli SPETTACOLI ALESSANDRA AMOROSO GIORGIA TORINO Palaolimpico ex Isozaki 4 aprile 2014 ore 21.00 TORINO Palaolimpico ex Isozaki 13 maggio 2014 ore 21.00 1º anello numerato € 43,70 2º anello num. frontale € 36,80 2º anello num. laterale € 32,20 1º platea numerata € 51,75 1º anello numerato € 46,00 2º anello num. frontale € 40,25 2º anello num. laterale € 34,50 1ª platea numerata € 57,50 ENRICO RUGGERI GIANNI MORANDI TORINO Teatro Colosseo 4 aprile 2014 ore 21.00 TORINO Palaolimpico ex Isozaki 17 maggio 2014 ore 21.30 Galleria € 20,50 Platea A € 39,50 Platea B € 29,50 1ª platea € 69,00 2ª platea € 59,80 1º anello numerato € 49,45 2º anello laterale € 32,20 NEFFA BIAGIO ANTONACCI MILANO Stadio Meazza 31 maggio 2014 ore 21.00 TORINO Hiroshima Mon Amour 5 aprile 2014 ore 22.00 1º anello blu non num. € 46,00 1º anello verde non num. € 46,00 2º anello blu non num. € 40,25 2º anello verde non num. € 40,25 3º anello non num. € 23,00 Prato € 36,80 Posto unico € 20,70 ANTONELLO VENDITTI LINKIN PARK TORINO Auditorium Giovanni Agnelli 9 aprile 2014 ore 21.00 MILANO Ippodromo del Galoppo (City Sound Festival) 10 giugno 2014 ore 21.00 Galleria numerata € 34,50 Settore A numerato € 74,75 Settore B numerato € 63,25 Settore C numerato € 48,30 Posto unico € 57,50 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] marzo 2014 | Plus Magazine | SPETTACOLI 91 il notaio risponde Il notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento. Per le vostre domande scrivete a [email protected]. Spettabile FABI Plus, chiedo gentilmente come fare per sapere se una persona deceduta ha lasciato o meno un testamento da un notaio. Qual è l’iter da seguire? La ringrazio. Gian Marco - Unicredit Se con “lasciato” un testamento intende riferirsi alla prassi di scriverlo di proprio pugno (magari seguendo i consigli del notaio) e poi depositarlo da lui a titolo fiduciario purtroppo potrebbe anche non bastare un’agenzia investigativa! La cosa migliore che può fare è mandare una richiesta al Consiglio Notarile locale, che la girerà a tutti i notai del distretto, ma non posso darle la certezza assoluta che il notaio che l’avesse ricevuto sia diligente e controlli. Personalmente è una prassi che non mi piace. È preferibile, se si vuole ricorrere al notaio, redigere un testamento pubblico, cioè un testamento che il notaio conserva tra i suoi atti. A questo si risale: una copia di ogni testamento viene inviata a un archivio, il Registro Generale dei Testamenti. Se vuole provare a percorrere quella strada può scaricare il modulo di richiesta da Internet e inviarla presso la sede del Registro a Roma. ◆◆◆ Gent.mo Notaio, sono erede insieme ad altre due persone di una casa, ad una di queste è stato lasciato l’usufrutto. Vorrei sapere se l’usufruttuario può diventare proprietario della casa dopo un certo numero di anni che ne ha il possesso? Alessia Il pericolo cui lei allude è quello dell’usucapione, che si verifica quando una persona, oltre a possedere l’immobile, si comporta come se ne fosse il proprietario: in questo caso, dopo vent’anni, diventa veramente proprietario, anche se ha bisogno di farsi dichiarare tale dal tribunale. Ma che l’usufruttuario si comporti come proprietario è normale, perché ha il totale godimento dell’immobile (e di conseguenza anche gli oneri dello stesso). Quindi rimarrà usufruttuario sino alla morte e al sopraggiungere di quella i nudi proprietari (in questo caso gli altri due eredi) diverranno pieni proprietari. ◆◆◆ Sono un pensionato iscritto alla FABI e posseggo il 50% della prima casa cointestata con mia moglie. Siamo in regime di separazione dei beni e vorrei fare un atto di donazione a mio figlio (unico) ventenne e studente. Quali sono i costi che devo sostenere? Il valore dell’immobile è di circa 500.000 euro. Simone Colgo l’occasione della sua lettera per segnalare che in questa rubrica tratto temi d’interesse generale e non rispondo a richieste di preventivi, che possono invece essere domandati contattandomi direttamente. Ma è possibile che lei si riferisse ai costi in generale: questi corrispondono al pagamento del 3% di imposte ipotecarie e catastali sul valore catastale dell’immobile, e non su quello di mercato. Se però suo figlio avesse i requisiti per ottenere i benefici della prima casa, quel 3% si ridurrebbe a due imposte fisse da 200 euro ciascuna. A questo va aggiunta qualche spesa ulteriore, nell’ordine di qualche centinaio di euro, e in più l’onorario del notaio. 92 l’esperto fiscale risponde Paolo Quaglia, responsabile della sezione fiscale della Nova Labor Servizi /Caaf Fabi srl, collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre domande a [email protected]. Nel 2013 mio figlio ha svolto solo un’attività occasionale di lavoro autonomo percependo un lordo di € 2.500, sul quale è stata applicata una ritenuta del 20%. Deve presentare la dichiarazione dei redditi? Claudio Sì, perché dichiarando tale reddito suo figlio potrà recuperare integralmente le ritenute subite. Questo genere di attività rientra nella categoria dei redditi diversi: sui compensi relativi a tali attività, il sostituto d’imposta deve operare una ritenuta d’acconto del 20%. Dal punto di vista dichiarativo ai titolari di tali redditi spetta una detrazione dall’imposta pari a € 1.104, qualora il reddito complessivo non superi € 4.800. Non superando tale reddito, le ritenute subite, pari a € 500, formeranno un credito nei confronti dell’Erario. Le ricordo infine che può sempre considerare suo figlio a carico fiscalmente in quanto non ha superato il limite previsto che è pari a € 2.840,51 annui. competente un’apposita richiesta. Il pagamento del rimborso avverrà con una delle seguenti modalità: presso l’ufficio postale, per importi inferiori a € 1.000, attraverso vaglia cambiario da riscuotere presso la Banca d’Italia o con accredito sul proprio c/c bancario, se si fornisce, al momento della richiesta, il codice Iban. ◆◆◆ L’anno passato sono ricorsa alle prestazioni di un dietista: volevo sapere se le fatture, emesse dal dietista, possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi come spese mediche? Giulia - Intesasanpaolo Certamente, a patto che la fattura del dietista sia corredata dalla prescrizione del suo medico. In particolare le prestazioni effettuate dai dietisti, aventi solitamente carattere di complementarietà a diagnosi specialistiche, rientrano tra le prestazioni sanitarie detraibili, purché prescritte da un medico ed è quindi ammissibile la detrazione sempre che siano collegate alla cura di una patologia e siano rese da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria. ◆◆◆ Negli ultimi nove mesi del 2013 non ho riscosso il canone di locazione per morosità dell’inquilino. Mi sono rivolta al giudice il quale, ad oggi, non ha ancora convalidato l’intimazione di sfratto. Dovrò comunque denunciare i canoni non riscossi? Anna Maria Purtroppo sì. I canoni di locazione, anche se non percepiti, vanno dichiarati così come risultano dal contratto di locazione: la norma rileva il momento formativo del reddito e non quello percettivo per la inclusione nel suo reddito complessivo. La buona notizia è che i relativi canoni non dovranno però essere dichiarati dal momento in cui si conclude il procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità dell’inquilino e lei avrà comunque diritto alla restituzione dell’Irpef eventualmente pagata sui canoni non percepiti attraverso la dichiarazione dei redditi. ◆◆◆ Mia madre ha ricevuto nei giorni scorsi dal Fisco una comunicazione con cui la informano di un credito Irpef maturato da mio padre, deceduto nel 2011. Può compensarlo nel suo 730? Simone No, l’erede non può utilizzare in compensazione di propri debiti tributari un credito maturato dal defunto, ma è tenuto a chiedere il rimborso dello stesso. A tal fine, dovrà presentare all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate marzo 2014 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 93 l’esperto immobiliare risponde Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected]. Sono proprietario di un alloggio che ho appena compromessato e dovrei fare l’atto a giugno di quest’anno. Ho letto che il pagamento del prezzo pattuito non avverrà all’atto notarile ma successivamente. Mi sembra molto strano. È così? Gianluca - Unicredit Sì, in effetti è proprio così. La nuova legge di stabilità 2014 prevede che, per una maggiore tutela dell’acquirente sia previsto che la somma dovuta al proprietario venga consegnata al Notaio e da quest’ultimo depositata presso un conto dedicato agli atti immobiliari. Solo una volta che il Notaio avrà effettuato con successo la trascrizione dell’atto definitivo presso i pubblici registri immobiliari (formalità che “mette in sicurezza” l’acquirente rispetto ad altri eventuali richiedenti) il prezzo pattuito dell’immobile verrà consegnato alla parte venditrice. ◆◆◆ Sono in trattativa per comprare un alloggio. Sono stati prorogati gli sgravi fiscali per la ristrutturazione che presumibilmente andrò ad eseguire? Camilla Sì signora Camilla, per gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, la detrazione IRPEF è pari al 50% per le spese sostenute fino al 31/12/2014. Per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, spetta una detrazione IRPEF/IRES del 65%. ◆◆◆ Ho comprato un piccolo alloggio che vorrei affittare ammobiliato. Ci sono degli sgravi fiscali per gli arredi? Franco Sì, la detrazione IRPEF è pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (con determinate ca- 94 ratteristiche), finalizzate all’arredo di immobili oggetto di interventi di recupero edilizio. ◆◆◆ Mio figlio è il nudo proprietario di un’abitazione che utilizza come abitazione principale. Io, che sono l’usufruttuario abito da un’altra parte. Chi deve pagare l’Imu? Carlo Sono felice per suo figlio e un pochino meno per lei Carlo dal momento che, in qualità di usufruttuario, sarà lei a dover pagare l’Imu. ◆◆◆ Sono proprietario di un alloggio che affitto. Il contratto è regolarmente registrato e l’inquilino tutti i mesi viene a casa mia e mi versa l’affitto in contanti. Ho sentito dire che dal 1° gennaio questo non è più consentito. È vero? Luciana, pensionata Assolutamente sì signora Luciana. I pagamenti dei canoni di locazione di unità abitative devono essere corrisposti con modalità che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità (assegni bancari/bonifici). ◆◆◆ Fra poche settimane mio figlio farà l’atto notarile per l’acquisto della sua 1ª casa. È vero che sono diminuite le tasse per l’acquisto della 1ª casa? Roberto Sì, l’imposta di registro scende di un punto (dal 3 al 2%) e diminuiscono anche le imposte ipotecarie e catastali che sono applicate in somma fissa e passano da € 168,00 a € 50,00 ciascuna. Una diminuzione dell’imposta di registro è prevista anche per l’acquisto della 2ª casa che passa dal 10% (tra imposta di registro, ipotecaria e catastale) al 9% (imposta di registro) + € 100,00 (tra imposta ipotecaria e catastale). l’avvocato risponde Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi, di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse generale. Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected]. in cui se ne dovesse richiedere la restituzione. Gentile Avvocato, sono il genitore di una ragazza di 28 anni e vorrei acquistare un appartamento e poi procedere alla donazione dell’immobile a favore di quest’ultima. Poiché sono a conoscenza di spiacevoli conseguenze accadute ad alcuni amici che ometto di raccontare in questo contesto, vorrei sapere come poter tutelare la mia posizione senza rinunciare alle finalità di altruismo e amore nei confronti di mia figlia. In questo modo, in qualsiasi momento il genitore potrebbe richiedere indietro una somma corrispondente al valore che ha, al momento attuale, l’appartamento “donato” al figlio. Con questa soluzione si spende molto meno, però non è opponibile a terzi. Se il figlio vende l’appartamento a qualcuno, la vendita è buona e al genitore non rimane che un credito verso il figlio, da poter recuperare con tutte le difficoltà del caso. ◆◆◆ Gentile Signore, Lei mi solleva un problema piuttosto delicato cui sempre più spesso mi viene chiesto di fornire delle soluzioni giuridiche. Vi sono a mio avviso sostanzialmente due modi per tutelare i suoi interessi: 1.costituire, riservandoselo, un diritto di usufrutto sull’immobile; 2.stipulare un mutuo genitore - figlio. Con il primo sistema, intestando la casa al figlio, potrebbe riservare in capo a sé stesso il diritto di usufrutto. In questo caso si hanno più spese, anche notarili e fiscali, ma si è in effetti più tutelati, perché l’usufrutto viene “iscritto” sulla proprietà e quindi è opponibile ai terzi, ciò significa che comunque l’appartamento, anche se viene venduto, continuerà ad essere usato dal titolare del diritto di usufrutto. Inoltre è molto difficile riuscire a vendere un appartamento su cui grava un diritto di usufrutto, oltre che poco conveniente dato che ci sono notevoli coefficienti di abbattimento sul valore di mercato (circa 1/3 del valore dell’immobile). Gentile Avvocato, circa un anno e mezzo fa ho stipulato un contratto di locazione per quattro anni con un’agenzia preposta. Il primo inverno affrontato ci siamo accorti che il tetto, trattasi di appartamento a mansarda alta, presentava diverse infiltrazioni e che la casa è in condizioni di degrado. Tale situazione è facilmente riscontrabile anche con delle foto che potrebbero mettere in evidenza le macchie d’umidità e il distacco della pittura. Quello che volevo chiedere è se posso recedere dal contratto senza aspettare sei mesi come previsto dal codice civile e di quale norma posso avvalermi per evitare di incorrere in penalità e problematiche di natura legale. Grazie! Gentile Signore, ai sensi dell’art. 1575 c.c. il locatore deve: 1. consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione; 2.mantenerla in stato da servire all’uso convenuto; 3. garantirne il pacifico godimento durante la locazione. Il locatore, nel corso della locazione, deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore. Se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può chiedere la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili vedi art. 1578 c.c.. Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivati dai vizi della cosa, se non prova di avere, senza colpa, ignorato i vizi stessi al momento della consegna. È bene procedere con una lettera di diffida e risoluzione contrattuale visto che nel suo caso ne ravviso tutti i presupposti. Con il secondo metodo, invece, si fa risultare, tramite scrittura privata, che il denaro necessario per l’acquisto dell’appartamento è stato in effetti dato dal genitore al figlio e l’interesse del “prestito” viene rapportato al valore di mercato dell’immobile al momento marzo 2014 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 95 La parola ai lettori Per scrivere alla Redazione Plus Magazine: [email protected] Spettabile FABI Plus, siamo quasi giunti all’annoso periodo della dichiarazione dei redditi, qual è la vostra tempistica per un appuntamento con i vostri consulenti? Attilio – Intesasanpaolo Buongiorno a tutti, in questi ultimi giorni ho sentito molto parlare della Tares, vorrei sapere se in qualità di iscritta FABI Plus posso chiedervi il conteggio di questa nuova tassa relativa al mio immobile. Molte grazie, Sandra Gentile Attilio, può telefonare ai nostri uffici verso la fine del mese di marzo per prendere un appuntamento con gli operatori del 730 entro la fine di maggio. Comunque troverà tutti i dettagli sul sito www.fabiplus.org Gent.ma Sandra, per questo tipo d’imposta bisogna rivolgersi al proprio comune di residenza, i Caaf non eseguono questo calcolo. ◆◆◆ ◆◆◆ Spettabile Redazione, è doveroso ringraziare tutta la redazione, in particolare il Direttore Paola Gomiero, per aver “ospitato” nella rivista, la firma autorevole del Comandante Generale del Corpo Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore (CP) Felicio Angrisano, a fronte di una panoramica sulle attività della Guardia Costiera nel corso del 2013. Vincenzo-marinaio classe 1950 Noi ringraziamo te Vincenzo per averci messo in contatto con il Corpo delle Capitanerie di Porto e poter avere un articolo del suo comandante. ◆◆◆ Spettabile FABI Plus, l’8 dicembre ho partecipato alla gita ai mercatini di Natale a Bolzano e Bressanone. Molto ben organizzata! Complimenti: è stato davvero un week end piacevole. Vilma Grazie Vilma e … alla prossima. ◆◆◆ Gentilissimi, faccio riferimento alla copertura assicurativa dei bancari cassieri … non è possibile aderire on line anziché utilizzare il fax ormai obsoleto? Flavio Gent.mo Flavio, abbiamo già preso in considerazione il tuo suggerimento e parlato con il broker per la realizzazione. A presto! 96 In questo numero: 2Copertina Yoko Ono: così divento spettatrice delle mie opere 6 Protagonisti Gianni Morandi: vi svelo il mio segreto legato alle banche 10 Tecnofuturo La ricerca in Italia: quale speranza per il futuro? Intervista al Prof. Luigi Nicolais 14 Protagonisti Loretta Goggi: fragile donna forte Guardia Costiera: nelle parole del Comandante Generale 18 Protagonisti Ammiraglio Felicio Angrisano 22 Eventi Masterpiece: alla ricerca dei nuovi scrittori 26 Moda Spring Awakening 32 Protagonisti Carla Gozzi: essere impeccabili si può 36 Medicina e salute Centro Irm: recupero e rieducazione funzionale 38 Dott. Ugo Bertoldo: Periomedicine - nuove evoluzioni in Sicor 40 Dott.ssa Paola Tacconis: la salute della donna 42 Dott. Fabio Cesare Avere: l’innovazione al servizio della cura dentaria 44 Dott. Giovanni Borio: nuove frontiere con i vaccini polivalenti 46 Recensioni Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri 52 M appamondo Scoprire il mondo pedalando... con Due Ruote nel Vento 54 Mappamondo Sette giorni a New York 60 Iniziative associati Convenzioni nazionali PLUS MAGAZINE Periodico trimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 26 - marzo 2014 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Chiara Attolico Photo editor Alessandro Lercara, Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara Oggero, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Vincenzo Scaringella, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi. LUS IP FAB SU 26 Fotografie Archivio Masterpiece, Archivio Stilisti, Fondazione Bonotto, Gianmarco Chieregato, Barbara Oggero. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Carlo Fantinel – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. Torino: vivere la città 66Eventi Torino capitale dei grandi eventi 74 Teatro Teatro d’Ogni Passione Progetto Internazionale di e con Mario Martone Le rubriche 70Benessere 78 Gusti e piaceri 80 Comunicazione e immagine 81 Idee e servizi Le proposte 82 Visite guidate 84 Conferenze 86 Convenzioni territoriali 89 I luoghi del gusto 90 Gite 91 Spettacoli 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori PLUS MAGAZINE IN QUESTO NUMERO 26 Gianni Morandi Vi svelo il mio segreto legato alle banche Prof. Luigi Nicolais La ricerca in Italia: quale speranza per il futuro Loretta Goggi Fragile donna forte Carla Gozzi Essere impeccabili si può Torino Capitale dei grandi eventi Mario Martone Teatro d’ogni passione: progetto internazionale YOKO ONO Così divento spettatrice delle mie opere Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXVI- marzo 2014 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2014 : O N ITTÀ I AC R L E TO ER IV V
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