1,00 euro Paese24 E IN Z A AG M Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino fondato e diretto da Vincenzo La Camera RIVISTA SENZA FINANZIAMENTI PUBBLICI Un giovane di Varese sogna di riportare le rose a Roseto. Un’idea imprenditoriale fondata su natura e benessere novembre 2014 www.paese24.it «VADO IN CALABRIA A CERCARE LAVORO» Anno 2 - Numero 10 LA DIOCESI DI CASSANO INCONTRA IL PAPA IL DESTINO DELLA NUOVA SS 106 NELLE MANI DI FRANCESCHINI PIU’ DI 130 OCCHI SORVEGLIANO ROSSANO LA TECNOLOGIA PRENDE PER MANO LA SICUREZZA LA BUONA SCUOLA DELL’ALTO JONIO DA VILLAPIANA LA RISPOSTA A RENZI SUL NUOVO DOCUMENTO Paese24.it Paese24 E ZIN GA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino LA DIOCESI DI CASSANO INCONTRA IL PAPA MA Un’UDIENZA privata per ricambiare la visita di Francesco L Vincenzo La Camera a notizia circolava già da un po’ di tempo tra i ben informati, ma adesso è ufficiale. Sabato 21 febbraio 2015 Papa Francesco terrà un’udienza specifica per la Diocesi di Cassano all’Ionio. Se a giugno il Pontefice è venuto a Sibari, a febbraio sarà la Diocesi di Cassano, l’Alto Jonio, la Sibaritide a raggiungere a Roma, nella sala Nervi, il Santo Padre, per ricambiare la visita. La notizia l’ha comunicata il vescovo della Diocesi di Cassano e segretario della Cei, don Nunzio Galantino, in cattedrale, nel corso della celebrazione per affidare il mandato annuale ai catechisti, alle catechiste e a tutti gli operatori pastorali. Lo stesso Galantino è tornato sul lieto annuncio anche ad Amendolara Marina a margine della Santa Messa per il rito della Confermazione (cresime). Ancora non si conoscono i dettagli. Ma la macchina organizzativa diocesana è già in moto. Ogni parrocchia dovrà organizzarsi con i pullman e comunicare alla Diocesi il numero dei partecipanti per ritirare i pass. Possono partecipare tutti: sacerdoti, operatori parroc- 2 Paese 24 Magazine chiali, cittadini. Si stringe così il legame tra questo territorio e Papa Francesco, anche grazie al ruolo di monsignor Galantino, che nell’omelia ad Amendolara ha ricordato ai cresimandi l’importanza dell’olio profumato con il quale vengono segnati sulla fronte du- rante il rito: «Dovete profumare di Dio – ha detto il vescovo -. Nelle vostre comitive, nei vostri luoghi dovete farvi notare come cresimati, come uomini e donne del Signore, pronti a vivere seguendo il suo esempio». Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Paese24 NE AZI G MA Paese24.it AMENDOLARA, LA NUOVA DIRIGENTE SI PRESENTA «La Buona Scuola deve saper formare cittadini liberi» A Vincenzo La Camera bbiamo incontrato la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Amendolara che da quest’anno guiderà la scuola del “paese delle mandorle”. Gemma Faraco, che sostituisce dopo sei anni il dirigente Walter Bellizzi (oggi al Comprensivo di Morano-Saracena), è alla sua prima nomina. Dopo alcuni anni nel mondo accademico come ricercatrice, la nuova Dirigente proviene dal Liceo Scientifico di Rossano dove ha insegnato Matematica e Fisica. La sua ricetta per la gestione di una scuola è interazione con il territorio, educazione alla legalità e formazione degli alunni per farne dei cittadini liberi e consapevoli. Qual è la differenza tra il preside di ieri e il Dirigente scolastico di oggi? Diciamo che il preside recepiva le direttive dall’alto in una sorta di sistema verticale: dal ministero, agli uffici scolastici regionali e provinciali sino ad arrivare al capo d’istituto. Con la legge sull’autonomia scolastica, dal 1999, e quindi con la figura del dirigente scolastico, il sistema è diventato orizzontale. Il dirigente scolastico deve interagire con il territorio circostante e con i suoi attori sociali come i comuni, le associazioni, le parrocchie. La scuola oggi, deve sì tener presente delle direttive ministeriali, ma deve saperle adattare e applicare tenendo conto della singola realtà. Non c’è una scuola, ci sono tante scuole. Il manifesto “La buona scuola” di Renzi tocca dei punti che in qualche modo già erano previsti come: l’alternanza scuola lavoro, la formazione e l’innovazione, la scuola digitale. Mentre ne aggiunge dei nuovi sulle carriere degli inseNovembre 2014 sti di legalità, dialogo e cultura. Qual è la sua ricetta per la scuola che lei dirige oggi? Io sono nuova, sia come ruolo da svolgere che come sede di lavoro. gnanti, sul precariato. La scuola italiana e i suoi attori sono pronti per recepire questo documento? Sicuramente questo manifesto è un buon punto di partenza. Ma le difficoltà di applicazione sono tante, condite anche da qualche paradosso. Come, ad esempio, il fatto che si chiede alla Scuola italiana il salto di qualità e poi dall’altra parte, con la Legge di Stabilità, si attuano dei tagli che rendono arduo il processo innovativo. Bisognerebbe calarsi di più nelle realtà scolastiche e prima di attuare le riforme in merito, ascoltare anche i diretti interessati. Rapporto con i genitori, con il territorio, con le altre agenzie sociali: la scuola ha necessariamente bisogno di aprirsi all’esterno. Soprattutto nei piccoli comprensori le scuole devono diventare avampo- Sono ad Amendolara da poche settimane, ma l’approccio è stato molto positivo con tutti: insegnanti, operatori scolastici, genitori, alunni, Comune e territorio. Il mondo della scuola è molto complesso, è difficile lavorare su pacchetti preconfezionati. Bisogna avere la capacità di gestire le situazioni e capire quali possono essere le scelte formative adatte. Certamente è importante fissare dei paletti. Nel mio caso, desidero che la mia scuola si adoperi a formare cittadini liberi, consapevoli dei loro diritti-doveri e coscienti del territorio nel quale vivono. Il nodo dei fondi strutturali europei. Spesso le scuole si trovano a dover gestire importanti finanziamenti per l’acquisto di nuovi strumenti tecnologici che il più delle volte non garantiscono agli studenti un’adeguata ricaduta di conoscenze. Come mai?Tutto dipende dalla formazione degli insegnanti. Bisogna lavorare molto su questo. Paese 24 Magazine 3 Paese24.it Paese24 I docenti devono essere in grado di utilizzare tutte le apparecchiature. E la scuola deve garantire loro gli adeguati corsi di formazione. Oggi è la formazione che deve andare dagli insegnanti, sia con appuntamenti a scuola, ma anche con piattaforme e-learning. La scuola oggi impegna tanto il corpo docente e gli insegnanti sono sempre più restii a fare chilometri e chilometri per andare a frequentare corsi di aggiornamento. E ZIN GA MA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino periodo di insegnamento nelle Scuole Secondarie ho deciso di fare il concorso per Dirigente scolastico. La Scuola è la base di tutto. E’ qui che nascono gli uomini e le donne di domani e noi formatori abbiamo una grandissima responsabilità. Perché un insegnante, oggi, aspira a diventare Dirigente scolastico? Le posso dire perché l’ho fatto io. Sono stata sempre affascinata dal mondo della scuola. Avevo iniziato la mia carriera come ricercatrice all’Unical, ma la Scuola mi attirava di più che l’Università e dopo un 4 Paese 24 Magazine Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Paese24 NE AZI G MA Paese24.it «VADO IN CALABRIA A CERCARE LAVORO» Un giovane di Varese sogna di riportare le rose a Roseto. Un’idea imprenditoriale fondata su natura e benessere Vincenzo La Camera C’è ancora qualcuno capace di sognare? Forse si. Questa è la storia di un sogno, di un ragazzo come tanti, al quale però, a differenza di molti, si è accesa una lampadina che ha iniziato a fare luce su un’idea. Se la crisi aguzza l’ingegno, in questo caso ci troviamo di fronte ad un esempio lampante. Un ragazzo di 31 anni, nato nel profondo Nord, a Gorla Minore, nel varesotto, che un bel giorno, di passaggio, si innamora di un paesino dell’Alto Jonio cosentino, Roseto Capo Spulico. Rosario Benedetto, questo il suo nome, anche di buon auspicio (poi scopriremo il perché), resta affascinato dal monumentale castello Federiciano e dalla rosa templare incisa sul portone. E Rosario inizia a farsi una domanda, semplice ma decisiva. «Perché questo paese si chiama Roseto Capo Spulico?» - «Il nome deriva dalle rose», gli risponde qualcuno. Ma un visitatore, un passante, un turista che si ferma a Roseto, di certo non resta affascinato dalle sue rose. Non ci sono più i roseti. Come ad Amendolara non ci sono più le mandorle (Amigdalaria, l’antico nome del paese confinante con Roseto deriva proprio da mandorla). Da quel giorno Rosario ha un’idea fissa: riportare le rose a Roseto. Da quel giorno, all’incirca di un paio di anni fa, il giovane vive a Roseto. Ha messo una pietra sopra al suo vecchio lavoro fatto di contratti precari da steward con una compagnia aerea. Ha venduto la sua macchina e ha investito tutti i suoi risparmi per comprare un terreno di sei ettari in contrada della Monaca (tra Roseto e Montegiordano). Qui prenderà forma la sua idea, sostenuto da mamma Carla e papà Enzo (originario di Bisignano). Non ha voluto un terreno Novembre 2014 qualunque, Rosario, ma un posto da dove si potesse scorgere il “Castrum Petrae Roseti”, il castello eretto da Federico II di Svevia, lo “stupor mundi”. E proprio tra lo stupore e lo scetticismo dei suoi amici questo ragazzo dalla Lombardia ha deciso di scendere al Sud, per «cercare lavoro in Calabria», sovvertendo le leggi della fisica sull’emigrazione. La sua idea imprenditoriale è complessa. Supportato da un tecnico, il dottor Rocco Arcaro di Roseto, il suo sogno ha cominciato a prendere vita diventando, per il momento, un progetto ambizioso, “Rosetum”, presentato anche alla Regione Calabria sfruttando il recente bando dei Pisl. «Ma io vado avanti anche senza finanziamenti pubblici», Rosario Benedetto, nei modi e nella gestualità, è sicuramente figlio di quell’Italia del Nord, ma in quanto a caparbietà sembra essersi già ben ambientato nell’Alto Jonio. L’obiettivo è quello di ricreare, mediante un particolare innesto, la rosa autoctona del luogo, per dare vita così a dei roseti che dovranno estendersi lungo questi sei ettari e fare da contorno ad una struttura ricettiva e ad un originale “percorso del benessere” accompagnato da bungalow in legno e una biopiscina a forma di coppa, di quel Santo Gral che rievoca antiche leggende legate anche al castello di Roseto. Un progetto ad “impatto 0” per la natura, unico nel suo genere in tutto il Mezzogiorno d’Italia. E poi ancora un tracciato sportivo per praticare l’orienteering, orti botanici e un laboratorio di trasformazione delle rose per creare prodotti per il palato e per il fisico. Un’oasi di pace per i sensi e per lo spirito, circondata da rose, nel cuore dell’Alto Jonio cosentino, e aperta ad un turismo di qualità. Il sogno di Rosario sta per diventare realtà. Paese 24 Magazine 5 Paese24.it Paese24 E ZIN GA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino LA BUONA SCUOLA DELL’ALTO JONIO MA Da Villapiana la risposta a Renzi sul nuovo documento I Vincenzo La Camera l documento “La Buona scuola” del governo Renzi ha senza dubbio il merito di stimolare le coscienze ed alimentare il dibattito attorno ad una materia, l’istruzione e la formazione scolastica, che è la vera ricetta per risollevare il Paese. Ed è così che anche nell’Alto Jonio dirigenti, docenti, alunni, genitori, personale scolastico si stanno incontrando per discutere ed eventualmente inviare proposte e idee direttamente a Roma mediante l’apposita piattaforma web. In questo contesto, il 6 novembre, nell’aula Magna dell’Istituto Comprensivo di Villapiana, al Lido, si è tenuto un seminario dal titolo “La buona Scuola tra inclusione, innovazione, sviluppo e qualità” organizzato dal dirigente scolastico padrone di casa, Alfonso Costanza in collaborazione con i colleghi Rosanna Rizzo (IC di Sibari), Fabio Grimaldi (Scuola Secondaria Primo Grado di Castrovillari) e Filomena Folino (IC Melissa, Crotone). L’appuntamento è stato sostenuto e co-organizzato dall’Istituto Comprensivo di Amendolara- 6 Roseto-Oriolo, guidato dalla Dirigente scolastica Gemma Faraco. L’Alto Jonio della Scuola si è ritrovato dunque a Villapiana dove al tavolo dei relatori, davanti ad una platea mista, hanno relazionato addetti ai lavori e attori sociali che in qualche modo operano a contatto con la realtà scolastica. Il sindaco di Villapiana Paolo Montalti, il dirigente scolastico Alfonso Costanza, il dirigente scolastico in pensione e sindacalista Cisl Antonio Di Matteo, la dirigente scolastica del Liceo di Trebisacce Elisabetta Cataldi, il parroco di Villapiana don Annunziato Laitano, il dirigente dell’ATP (già Usp e Csa) di Cosenza Luciano Greco, l’ex ispettore Miur Francesco Fusca, la dirigente scolastica Gemma Faraco e l’associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio che collabora con le scuole in tema di legalità. Il dirigente Costanza ha posto l’accento su due piaghe della scuola del Mezzogiorno, come la disper- Se per la tua collezione hai perso qualche numero di Paese24 Magazine da gennaio 2013 ad oggi contattaci all’indirizzo mail: [email protected] Paese 24 Magazine Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino sione scolastica e le carenze strutturali. Ma maggiormente ha inteso soffermarsi sul concetto di valutazione, elemento chiave della formazione che non può prescindere da aspetti sociali e di possibilità per ciascun alunno, come a dire che non esiste una sola valutazione ma più valutazioni che probabilmente non possono essere messe a confronto. Il sindaco Montalti e la dirigente Faraco, invece si sono concentrati sulla figura cardine del docente. E se il primo, dal punto di vista istituzionale ha comunque apprezzato l’impegno del governo (pur non rientrando nella sua sfera politica) per aver messo la scuola nelle prime pagine dell’agenda, la dirigente di Amendolara, invece, ha messo in evidenza come la formazione degli insegnanti debba essere la forza di ogni istituto, poiché tutti gli studenti devono avere le stesse possibilità di apprendimento, in qualunque scuola, in Novembre 2014 Paese24 qualunque parte d’Italia. La discussione moderata dal giornalista Franco Maurella e intervallata da stacchetti musicali a cura dell’orchestra del Comprensivo di Villapiana e da interventi degli alunni stessi, si è alternata tra aspetti puramente tecnici e spunti morali come, ovviamente, quello di don Laitano che ha auspicato il ritorno della Scuola a quella figura motrice per il Paese, perché la Buona Scuola deve formare buoni cittadini nella vita sappiano prendere le giuste decisioni, grazie appunto ad una valida istruzione ricevuta. La relazione puramente tecnica su quelli che sono i 12 punti del manifesto “La buona Scuola – facciamo crescere il Paese” snocciolati in 136 pagine di documento, è toccato al dirigente dell’ex Provveditorato agli Studi di Cosenza, Luciano Greco che slide alla mano ha analizzato le direttive ministeriali. Con l’ex ispettore Fusca speran- NE AZI G MA Paese24.it zoso che tutte queste segnalazioni sulla Buona scuola che stanno arrivando via web nelle stanze romane possano essere prese in consegna da persone competenti alimentando così sempre di più il rapporto orizzontale tra governanti e governati. Il documento sicuramente valido per i suoi buoni propositi, presenta al suo interno comunque delle criticità che nel Sud del Paese sono maggiormente enfatizzate. Dalla mancanza di connessione internet ancora in tante scuole all’inagibilità di tante palestre per l’attività fisica, solo per fare alcuni esempi. Ma l’appuntamento di Villapiana ha presentato una nuova classe di dirigenti scolastici, cinquantenni, freschi vincitori di concorso e tutti alla prima nomina, desiderosi di far sì che il manifesto “La buona scuola” possa produrre a breve i suoi frutti. Paese 24 Magazine 7 Paese24.it Paese24 E ZIN GA MA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Amendolara, il GAL “Federico II” porta in giro l’Alto Jonio Tra Svizzera e Toscana, alla ricerca di nuovi turisti Vincenzo La Camera I l Gal Alto Jonio continua la sua mission di promozione territoriale con la partecipazione a fiere, eventi e kermesse nazionali e internazionali mettendo in vetrina l’Alto Jonio cosentino per attrarre così 8 Paese 24 Magazine Da sinistra: Gallo, Arcuri, Favoino, Santagada e Panarace nuovi flussi turistici. Dalla sede di Amendolara Marina è partita, a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, una rappresentanza alla volta del “Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze”, dove la Calabria è stata rappresentata da ben dieci Gruppi di Azione Locale, compreso quello dell’Alto Jonio. “La strada delle colture e delle culture in Calabria” (misura 421): sotto la bandiera di questo importante progetto di cooperazione interterritoriale il folklore, i prodotti tipici, il mare, la montagna si sono presentati a tour operator e visitatori. Tutti e dieci i Gal hanno collaborato all’interno di un unico grande stand “Gal della Calabria” e per il “Federico “dell’Alto Jonio erano presenti la segretaria della struttura Eugenia Arcuri coadiuvata per la gestione dello spazio promozionale da Francesco Gallo e Antonio Favoino, rispettivamente vice sindaco e assessore al Turismo per il Comune di Rocca Imperiale. Il Consiglio di Amministrazione è stato invece rappresentato da Giovanna Panarace (sindaco di Canna) e Antonio Santagada (sindaco di Castroregio). Chiusa una pagina promozionale, per il Gal Alto Jonio se ne apre subito un’altra. Infatti dal 14 al 16 novembre l’Agenzia di Sviluppo Locale sarà presente ad “Agrietour”, il Salone Nazionale dell’Agriturismo che si tiene ogni anno ad Arezzo. Il rinomato appuntamento toscano di promozione territoriale è giunto alla sua XIII edizione e si presenta come la manifestazione di riferimento per l’agriturismo italiano, ambito nel quale sicuramente l’Alto Jonio gioca un ruolo da protagonista viste le sue numerose strutture e l’importante crescita del settore negli ultimi anni, anche e soprattutto grazie al supporto del Gal che periodicamente mette a disposizione bandi per incentivare il miglioramento dell’offerta. Anche ad Arezzo il Gal “Federico II” parteciperà con rappresentanti della struttura organizzativa e del CdA. Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino CASTROVILLARI SCOPRE L’AMORE DIVERSO R Federica Grisolia ispettare la diversità. E’ con questo messaggio che si è conclusa la quarta edizione del “Calàbbria Teatro Festival”, andato in scena a Castrovillari nel mese di ottobre. Quattro giorni, a cura dell’associazione culturale Khoreia 2000, sotto la direzione di Angela Micieli e Rosy Parrotta, e un unico tema: “diversamente amore”. Un tabellone ricco di iniziative: danza, arte, teatro e scrittura insieme per andare oltre barriere e pregiudizi, in una società legata alle tradizioni ma dalla mentalità aperta. Violenza sulle donne e omosessualità i due temi più scottanti che hanno fatto da filo conduttore all’intera kermesse: l’amore “malato” e quello “diverso”. Il primo vissuto attraverso la voce di Angela Micieli che smette i suoi panni e diventa “Violé” protagonista di un monologo teatrale e di un libro. La parola spezzata del suo nome “Violetta”, ma anche di violenza. Quella che ha accompagnato la sua crescita. Quella che irretisce, indebolisce, rende piccole, annulla, ma poi dà la forza per rialzarsi e ritrovare in se stesse l’antidoto al male. L’omosessualità, invece, in scena con lo spettacolo teatrale - ispirato ad una storia vera – “Sissy Boy”, dedicato a tutti coloro che non ce l’hanno fatta, perché uccisi dai pregiudizi di una società che, seppure moderna, urla contro tutta la diversità più dispregiativa. Galliano Mariani, il protagonista, diventa Sergio, un bambino con il mito di maga maghella, che gioca con le bambole, diventa oggetto di un “esperimento medico” per guarire la sua presunta omosessualità, poi uomo dai mille conflitti, fino al suicidio. Novità di questa quarta edizione della kermesse il “Festival dei corti teatrali”. A fare da cornice tra i chiostri del Protoconvento Francescano, gastronomia, artigianato e stand informativi perché Calabria deve essere questo: un albero dalle radici ben salde al suo territorio ma con i rami e le foglie che si allargano a nuove vedute e puntano sempre più in alto. Novembre 2014 Paese24 NE AZI G MA Paese24.it TARIFFE PIU’ CARE PER SCUOLABUS E MENSA A Castrovillari genitori e Comune ai ferri corti Federica Grisolia «Un attacco al diritto della scuola dell’obbligo». Hanno definito così il provvedimento messo in atto dal commissario prefettizio del Comune di Castrovillari, Massimo Mariani, che ha visto l’aumento - senza nessun preavviso prima dell’inizio scolastico - delle rette mensili relative al servizio scuolabus e mensa per i bambini della scuola dell’infanzia e delle elementari del primo circolo. Ad alzare la voce i genitori dei piccoli allievi che denunciano «servizi raddoppiati nel costo (da 15 euro per bambino a 45 il costo dello scuolabus, da 45 euro a circa 90 per la mensa), ma scadenti nella qualità». Lamentano: «il cibo è di qualità pessima e le condizioni igienico-sanitarie lasciano a desiderare». E ancora, «lo scuolabus prevede dei punti di raccolta nelle varie contrade e quartieri dove, a seconda delle distanze, i bambini devono essere accompagnati, rendendo tutto più difficile». Una delegazione dei genitori è stata accolta in Comune proprio dal commissario Mariani, che ha difeso il suo provvedimento motivando gli aumenti come «imposti dalla legge» e ritenendoli comunque «non così alti». Non soddisfatti delle risposte, i genitori hanno chiesto di tornare alle vecchie tariffe in vigore l’anno scorso. Proposta bocciata. Nessun risultato, dunque, per le mamme e i papà: rimangono le tariffe raddoppiate e la promessa, da parte dei genitori, di procedere con «forme di protesta civili ma sempre più accese». Paese 24 Magazine 9 Paese24.it Paese24 E ZIN GA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino ROSSANO HA 133 OCCHI MA In funzione un innovativo sistema di videosorveglianza A Pasqualino Bruno Rossano è entrato ufficialmente in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza. Il progetto, finanziato con i fondi Pon 2007-2013, attraverso il Ministero dell’Interno, mira a garantire la tutela e la sicurezza della popolazione, attraverso un’azione di controllo diffusa del centro urbano cittadino. L’opera è stata presentata dal sindaco Giuseppe Antoniotti; dal dirigente del settore Lavori Pubblici, Vincenzo Di Salvo; dal vicecomandante della Polizia Municipale, Pietro Pirillo; dall’ispettore Pm Gennaro Arcovio e dal titolare della Ditta Ivitel, che ha eseguito i lavori, Giuseppe Viceconte. Il progetto, nel dettaglio, ha visto l’installazione di 133 nuove telecamere (per una spesa fissata intorno ai 350 mila euro) con gruppo ottico fisso e motorizzato, con possibilità di brandeggio pilotabile da connessione remota. Gli interventi di scavo e montaggio hanno riguardato le aree di via Margherita, TREBISACCE, CACCIA AGLI ASSENTEISTI Portone del Comune bloccato per verificare presenze G Pino La Rocca iro di vite per evitare fenomeni di assenteismo da parte del personale in servizio presso il Municipio di Trebisacce. Lo ha messo in atto il dirigente dell’Ufficio Amministrativo dottoressa Maddalena Fioriello in qualità di responsabile del personale la quale, qualche giorno fa, ha dato ordine all’unico Vigile Ur10 Paese 24 Magazine via Nazionale, via Ippocrate, via De Franchis, via Torino, via Milano e Piazza Da Vinci, isola spartitraffico. Il nuovo sistema di videosorveglianza è stato pensato per vigilare costantemente le aree più trafficate e con maggiore intensità di attività commerciali, gli ambienti in prossimità di edifici comunali di rilievo, i monumenti storici, nonché le zone storicamente soggette ad atti vandalici. Un’idea che potrebbe essere presa in prestito anche dalle altre cittadine della Sibaritide, soprattutto all’interno di quelle comunità dove al proliferare di episodi di violenza e rapine, non ha fatto seguito una adeguata attività di contrasto alla delinquenza. bano, Pasquale Amendolara, di bloccare l’entrata e l’uscita del palazzo comunale per verificare nei singoli uffici le presenze e le eventuali assenze degli impiegati. Al momento non è dato sapere se ci fossero assenze ingiustificate perché bisognava prima verificare chi eventualmente fosse assente giustificato per malattia o per altro. Evidentemente l’iniziativa è stata assunta per evitare spiacevoli sorprese e per mettere in guardia qualche assenteista abitudinario che timbra il cartellino d’entrata e poi si allontana per sbrigare faccende personali. Al fenomeno, infatti, abbastanza diffuso negli uffici pubblici, pare non sfugga nemmeno il Comune di Trebisacce. Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Paese24 SPAZIO BASILICATA NE AZI G MA Paese24.it I BORGHI DEL POLLINO SI RACCONTANO Suggestioni d’autunno tra passeggiate e prodotti tipici U Federica Grisolia n weekend a testa per raccontarsi. Tre paesi del Parco del Pollino, San Severino Lucano (15-16 novembre, nella foto), Viggianello (22-23 novembre), e Chiaromonte (29- 30 novembre) diventeranno “Borghi narranti”, su iniziativa di Prometa Servizi, in collaborazione con le locali Amministrazioni. Il format si ripeterà identico nelle tre tappe. Cambieranno, invece, i luoghi, gli ospiti e le suggestioni di un evento che pone il «racconto come leva nel sedurre i viaggiatori e, nel contempo, entusiasmare i propri residenti renden- APERTA AL TRAFFICO LA VARIANTE DI NOVA SIRI Opera costata 80 milioni. Bypassato il paese con i suoi semafori La redazione Novembre 2014 doli protagonisti». Le chiese e gli edifici culturali saranno aperti e fruibili attraverso visite guidate; i ristoranti con i menù tipici racconteranno la cucina del posto. Tante le iniziative: spettacoli teatrali, pas- L ’Anas ha aperto al traffico la variante di Nova Siri (Mt) della SS 106 Jonica. All’inaugurazione, tra gli altri, sono intervenuti l’assessore regionale all’ambiente e infrastrutture Berlinguer, i sindaci di Nova Siri, Rotondella e Rocca Imperiale: Stigliano, Agresti e Ranù, nonché il presidente ed il co-diret- seggiate di comunità, cantori contemporanei che con le loro performance accompagneranno il visitatore tra le vie del borgo, racconti musicali per esplorare con l’arte dei suoni le possibilità narrative di un territorio. Intanto, il sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore, ha presentato l’iniziativa al meeting turistico e culturale plurilingue di Matera (Capitale Europea della Cultura 2019). Con i “Borghi narranti” si ascoltano i territori e l’iniziativa è sicuramente esportabile in altri contesti calabro-lucani. tore tecnico dell’Anas Ciucci e Bajo. Lunga circa 5 chilometri e ricadente sui territori dei tre comuni, la strada attraversa un tratto orografico particolarmente complesso, vista la presenza dei torrenti San Nicola e Toccacielo, superati rispettivamente con un viadotto ed un ponte al fine di conservare la continuità della viabilità locale sottostante. Le principali opere presenti sulla variante sono i tre svincoli di “Nova Siri Sud”, “Nova Siri Scalo” e “Rotondella”; il viadotto S. Nicola (782 m., costituito da 21 campate); il viadotto Regio (185 m); sei ponti e un cavalcavia. Era l’ultimo asse di strada da ammodernare all’interno della tratta lucana. Ciucci ha spiegato che «grazie a questa variante, il traffico della 106 eviterà di attraversare l’abitato dello scalo di Nova Siri, attualmente semaforizzato, evitando così le fatidiche lunghe code soprattutto nel periodo estivo e riducendo, quindi, i tempi di percorrenza e migliorando al contempo gli standard di sicurezza della circolazione e della vita dei residenti in zona». La realizzazione della variante ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro. Paese 24 Magazine 11 Paese24.it Paese24 E ZIN GA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino TREBISACCE, RINASCE BROGLIO MA LA CAPANNA ENOTRIA RISPUNTA DALLE CENERI Pino La Rocca Il villaggio proto-storico di Broglio (a Trebisacce), uno dei siti archeologici più importanti d’Europa, rinasce dalle sue ceneri dopo l’incendio doloso che lo aveva devastato e rinasce anche l’antica capanna enotria (nella foto) che complice la mancata custodia, era stata distrutta dalle fiamme e dai vandali. Una volta terminati i lavori che sono in avanzata fase di esecuzione tutto il Parco Archeologico di Broglio sarà fruibile e spendibile quale preziosa risorsa nel settore del turismo culturale. Il “miracolo” lo si deve ad un finanziamento di oltre 500mila euro erogato dal ministero per i Beni Culturali. Detti lavori, che sono in avanzata fase di realizzazione, prevedono il completamento di tutta l’area museale che sorge sull’amena collina di Broglio dove, tra i secoli VII e VIII a.C. (età del bronzo medio) sorgeva un villaggio abitato dagli Enotri, insieme ai Brutii uno dei popoli più antichi primigeni da cui nacque il popolo italico, dedito all’agricoltura (già allora coltivava l’ulivo e le viti), che intratteneva rapporti culturali, commerciali e religiosi (politeista) con gli antichi greci con cui scambiava i prodotti dell’agricoltura e gli oggetti in cera- mica e in bronzo (vasi, dolii, figuli… ) e la cui estinzione viene messa in relazione alla nascita di Sibari che distrusse e assoggettò tutti i popoli pre-esistenti alla sua fondazione. In partenza i lavori hanno risanato i locali che erano stati devastati dai teppisti e dai ladri che ne hanno scoperchiato il tetto per asportare il rame della copertura e che, non soddisfatti del bottino, si sono introdotti al loro interno sfasciando porte e finestre. Per scongiurare il perpetuarsi degli atti vandalici è stato realizzato un moderno impianto di video-sorveglianza. E quindi, per riprodurre l’antico villaggio, si stanno realizzando gli antichi forni usati per cuocere gli oggetti in PLATACI, È MORTO FRANCESCO STAMATI argilla e soprattutto si sta riedificando, più grande di prima, l’antica capanna enotria a cura di un’impresa specializzata di Perugia che per la copertura (spessore circa 50 cm. – impermeabile e termica) sta utilizzando una quantità industriale di cannucce palustri (phragmites australis) di cui era ricca la piana di Sibari prima della bonifica. Quando i lavori saranno completati il Parco Archeologico ospiterà anche i famosi vasi di imitazione micenea, caratterizzati da motivi vegetali stilizzati e inoltre i “colossali doli”, i “figuli” in bronzo e tutti i reperti di importazione fenicia che da anni sono sepolti sotto la polvere dei magazzini. L’ex sindaco che protestava nell’indifferenza Giuseppe Rizzo Apprendiamo che a Plataci è morto Francesco Stamati; aveva 91 anni. Riteniamo doveroso ricordarlo, con il più sincero rispetto, soprattutto perché egli lottava “da un’altra sponda politica” ma è sempre stato una persona tenacemente coerente. E’ stato sindaco del suo paese, protestava per i tanti problemi irrisolti, contro le dimenticanze istituzionali e governative; lanciava appelli per far conoscere l’abbandono del suo paese e della zona Alto Jonio. Si è battuto per il monumento ai Caduti in guerra, dove andava spesso a dialogare con i suoi cari estinti. Francesco Stamati era anche uno scrittore del silenzio: pochi sanno del suo libro su Plataci, con diverse notizie e pieno di orgoglio arbëreshe, ma lascia anche altri volumetti di pensieri e di ricordi. Non possiamo dimenticare i suoi appassionati appelli, scritti a penna, su pezzetti di cartone, quando interveniva con una certa irruenza mai offensiva, perché voleva leggerli nei convegni, negli incontri politici e in qualsiasi manifestazione pubblica, dove egli non era mai invitato ma era convinto di avere pure diritto di parlare, non per se stesso ma per il bene pubblico. Era un dissidente non garantito che si è sempre battuto per la collettività. 12 Paese 24 Magazine Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino SI ACCORCIANO I TEMPI PER LA NUOVA SS 106 Manca solo il parere del ministro Franceschini Franco Maurella A rriva da Roma la notizia che accorcia i tempi di approvazione da parte del Cipe del Megalotto 3, ammodernamento della Superstrada a quattro corsie della statale jonica 106 da Sibari a Roseto Capo Spulico. A riferirla il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti che assieme all’assessore comunale al Turismo Stefania Celeste, ha partecipato ad un incontro presso il Ministero per le Infrastrutture e dei Trasporti con il ministro Maurizio Lupi e l’assessore regionale Pino Gentile. Lupi ha affermato di aver ac- Al pozzo di Sichar I risvolti sociali dei Comandamenti don Nicola De Luca Novembre 2014 Paese24 NE AZI G MA Paese24.it quisito il parere favorevole al tracciato dell’Anas per la Sibari-Roseto Capo Spulico, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, retto dal ministro Gian Luca Galletti. L’acquisizione di tale parere è ritenuto di particolare importanza in considerazione che il ministero dell’Ambiente ritardò l’iter di approvazione del progetto dell’Anas sottoposto all’approvazione dei sindaci del territorio interessati al tracciato (Papasso di Cassano, Carlomagno di Cerchiara, Valente di Francavilla, Montalti di Villapiana, Mundo di Trebisacce, Aurelio di Albidona, Ciminelli di Amendolara e Mazzia di Roseto) richiedendo all’Anas ulteriori informazioni sul tracciato stradale e rassicurazioni sull’impatto ambientale. Dunque, sicuramente non nei tempi che il ministro Lupi aveva auspicato, ma l’iter per consegnare il Megalotto 3 all’approvazione del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) va avanti. Adesso, in sostanza, mancherebbe il solo parere favorevole del ministero delle Attività Culturali e del Turismo retto dal ministro Dario Franceschini, che ancora non ha espresso il proprio parere sul Megalotto 3, opera che andrebbe a congiungere il noto corridoio europeo 8, ovvero l’autostrada Adriatica con l’autostrada Salerno-Reggio Calabria attraverso l’ammodernamento a quattro corsie della superstrada jonica che da Sibari porta al bivio autostradale di Firmo. Così come aveva detto nel corso dell’incontro con i sindaci dell’Alto Jonio presso la Prefettura di Cosenza alla presenza del Prefetto, del presidente Anas Ciucci e dell’assessore regionale Pino Gentile, il ministro Lupi ha ribadito, durante l’incontro romano con il sindaco di Villapiana, che «l’opera approvata dalla conferenza dei sindaci si farà e non esistono margini per tornare indietro». Adesso la palla passa a Franceschini. D Rubrica a qualche tempo ci stiamo simbolicamente accostando a questo pozzo virtuale, per attingere alle sorgenti di quell’acqua viva che zampilla per la vita eterna e di cui solo il Cristo ne è datore perfetto. È Lui che attende ogni lettore e lettrice ai bordi di esso per condurli al cuore della Verità. Dopo aver dunque dato ai precedenti articoli un taglio particolarmente spirituale, cercheremo di sviscerare le implicazioni sociali dei Comandamenti. Difatti, quando pensiamo alla Legge che Dio ha donato sul Monte Sinai, per mezzo del suo servo Mosè, subito balena alla nostra mente più che altro un rapporto personale con il Signore, fatto di norme da eseguire e divieti da non infrangere. Vi è, invece, tutta una sana socialità intrinseca ai comandi di Dio, che dovremmo recuperare. I Comandamenti, infatti, presi sul serio e osservati in toto, darebbero una svolta decisiva non solo alla nostra vita privata, ma anche alle relazioni interpersonali che viviamo quotidianamente, in ambito ecclesiale, scolastico, istituzionale, politico, economico, ambientale. Il credente, che si prodiga per lo sviluppo di un territorio, non può lavorare seriamente accantonandoli con estrema facilità. Essi sono il basamento e l’ossatura portante di un retto vivere comunitario. Di conseguenza, a partire dai prossimi articoli, ci cimenteremo nell’esaminare ogni singolo comandamento di Dio e le sue ripercussioni a livello sociale. Paese 24 Magazine 13 Paese24.it Paese24 E ZIN TREBISACCE, LA CRETA RIPRENDE VITA CON NANDO GENISE GA MA Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Le sue creazioni spopolano anche sul web Pino La Rocca M antiene in vita l’antica tradizione locale dell’arte vasaia lavorando “la creta” con cui realizza piccole opere d’arte. Ora, grazie al web, le sue creazioni entrano nelle case e vengono molto apprezzate. Parliamo di Nando Genise, artista locale dal carattere un po’ schivo ma dalla fantasia molto creativa, che modella con mano sapiente l’argilla di cui la cittadina jonica è ricca, dando vita a personaggi e arredi sacri, a scorci dell’antico borgo ed a scene di vita vissuta. Un ricco e assortito repertorio di creazioni che finora, complice la riservatezza del suo carattere, è rimasto nell’ombra e che oggi, anche grazie a qualche amico che lo ha incoraggiato, ha una vetrina permanete in un gruppo facebook “ARTEnando” che sta ricevendo non pochi apprezzamenti. Come è noto la cittadina jonica ha una tradizione millenaria nella lavorazione dell’argilla. Un’arte, questa, che ha consentito all’antico popolo degli Enotri che abitava in queste contrade di intrattenere rapporti commerciali via mare con gli antichi greci di Micene. Lo dimostrano i preziosi ritrovamenti nel sito proto-storico di Broglio. Nei secoli successivi “la creta” della cosiddetta “cava” ha costituito la materia prima dell’antica fornace di laterizi di cui oggi rimane solo l’antico ciminiero e un frammento di “archeologia industriale” e ha consentito ad alcune famiglie del posto (in particolare i Laschera) di dare continuità all’antica e nobile arte vasaia. Oggi, chiusi i laboratori dei Laschera, il testimone è nelle sapienti mani di Nandino Genise. 14 Paese 24 Magazine Antico mulino ad acqua Chidichimo- Agrumeti di Trebisacce Acquasantiera Paese24 Magazine Mensile d’informazione sull’Alto Jonio cosentino Direttore editoriale e direttore responsabile: Vincenzo La Camera, giornalista Sede: Amendolara (Cs) - tel. 347 5197596 Stampa: GLF Castrovillari (Cs), via Timpone di Scifariello (zona P.I.P) 0981.483001 Testata giornalistica registrata al R.O.C. con il nr. 23141 (ai sensi dell’art. 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62) www.paese24.it - [email protected] La collaborazione è volontaria. Essa non ha diritto ad alcuna retribuzione e non costituisce rapporto di lavoro. La responsabilità delle opinioni espresse negli articoli ricade esclusivamente sugli autori. Il giornale è stato chiuso in tipografia l’11 novembre 2014 Novembre 2014 Mensile di informazione sull’Alto Jonio cosentino Paese24 NE AZI G MA Paese24.it ALTO JONIO APRE AL MARKETING ARCHITETTONICO Quattro comuni al lavoro per valorizzare beni di prestigio La redazione ORIOLO - Appaltati i lavori per il completamento del restauro statico e conservativo e la valorizzazione turistico-culturale del castello normanno di Oriolo, destinatario di un sostanzioso finanziamento di 1milione e 633mila euro erogato dal ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Nei giorni scorsi il Comune, guidato dal sindaco Giorgio Bonamassa, mediante l’Ufficio Tecnico diretto dal geometra Ruggiero Losacco ha comunicato l’esito della gara che prevede la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori che, tra le undici imprese che hanno partecipato al bando, sono stati assegnati, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, all’impresa di Mariano Mirabelli di Rende che ha offerto un ribasso del 15.55%. Lo stesso tecnico Losacco, in qualità di responsabile del procedimento, ha comunicato l’esito della gara alle altre 10 imprese, le quali avranno la facoltà di appellarsi al Tar, nel tempo previsto, per eventuali ricorsi. TREBISACCE - La storica fornace (nella foto), situata all’ingresso sud del paese, sarà interessata da un restauro, grazie ad una legge per la conservazione dei beni culturali. E’ stato approvato, infatti, il progetto definitivo con un’apposita delibera comunale. Tale progetto dal titolo “Interventi per la conservazione dei beni culturali- Legge 20/05/1985 n°222- Restauro conservativo dell’antica fornace”, è stato redatto da Antonio Brunacci, Responsabile dell’Area Tecnica, e prevede una spesa complessiva di circa 820 mila euro. L’assessore ai Lavori Pubblici Filippo Castrovillari ha sottolineato come questa legge prevede il finanziamento di opere soggette a tutela, facendo ricorso all’otto per mille Irpef 2014. Il sindaco Franco Mundo e lo stesso assessore sono convinti che la riqualificazione della struttura possa essere utilizzata per ospitare un museo ed accogliere diverse iniziative culturali. ALBIDONA - Sono stati aggiudicati all’impresa di Gianfranco Mirabelli di Rende i lavori previsti per la realizzazione di un “Parco avventure” ad Albidona per la valorizzazione della “RER Alto Jonio cosentino” che gode di un finanziamento di 550mila euro di fondi comunitari. Il parco attrezzato per lo sport ed il tempo libero, come ha riferito il sindaco Salvatore Aurelio, prevede una pista di trekking, una pista per mountainbike per sport estremi, un’altra per decollo deltaplano, una torre per scalate e, questa la novità assoluta, una funivia di 860 metri per effettuare “il volo dell’angelo” (un esempio nella foto) che sarà il fiore all’occhiello di tutto il parco ed è destinata a fungere da grande attrattore turistico perché è l’unica in Calabria. Novembre 2014 CERCHIARA - In arrivo due finanziamenti destinati alla valorizzazione in chiave turistica dei beni ambientali di cui è ricca e orgogliosa la comunità cerchiarese, guidata dal sindaco Antonio Carlomagno. Il primo, di 300mila euro, proveniente dai PISL e relativo ai “borghi d’eccellenza” inserito nei PISL dall’assessore al Bilancio Giacomo Mancini sarà utilizzato per il recupero della chiesa di Sant’Antonio e dell’attiguo convento degli Osservanti, del ‘600 in stile barocco. Un altro finanziamento, di 100mila euro, è stato erogato come “anticipazione per somma urgenza” dalla Soprintendenza e sarà utilizzato per la prosecuzione del restauro degli straordinari affreschi venuti alla luce durante i lavori di restauro, tutt’ora in corso, del Santuario della Madonna delle Armi. Paese 24 Magazine 15
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