Caratteri della cultura di massa secondo Horkheimer e Adorno ‐ Theodor W. Adorno, Sulla popular music, 1941 ‐ Max Horkheimer e Theodor W. Adorno, Dialettica dell’illuminismo, 1944‐1947 Æ capitolo intitolato L’industria culturale. Quando l’illuminismo diventa mistificazione di massa ‐ Seduzione visiva / auditiva / narrativa ‐ Standardizzazione / pseudoindividualizzazione ‐ Rigidi orizzonti di attesa / impoverimento delle strutture cognitive ‐ Regressione infantile / conformismo Persistenze e varianti nelle narrative egemoni della cultura di massa Î Persistenze strutturali: happy ending Î Varianti narrative ed etiche: positiva valorizzazione dei super‐ricchi Varianti narrati e ed etiche iti l i i d i i hi Frank Capra, La vita è meravigliosa, 1946, con James Stewart e Donna Reed Disney, Biancaneve, 1937 Howard Hawks, Gli uomini preferiscono le bionde, 1953, con Marilyn Monroe e Jane Russell Disney, Cenerentola, 1950 Billy Wilder, A qualcuno piace caldo, 1959 ‐ Marilyn Monroe: Sugar Marilyn Monroe: Sugar "Kane" Kane Kowalczyk Kowalczyk (italiano: Zucchero (italiano: Zucchero "Candito" Candito Kandinsky ) ‐ Tony Curtis: Joe / Josephine T C ti J / J hi / Junior /J i ‐Jack Lemmon: Jerry / Daphne y/ p ‐ Joe E. Brown: Osgood Fielding II Nascono i “giovani” ‐ Jon Savage, L’invenzione dei giovani, Feltrinelli Milano 2009 [ed. or. 2007]. 2007] Î La scolarizzazione di massa crea un diverso timing attraverso il quale ragazzi e ragazze entrano nell’età adulta 90,00% 80,00% 70,00% 60 00% 60,00% USA 50,00% UK Italia 40,00% G Germania i Francia 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 Percentuale degli studenti delle scuole Percentuale degli studenti universitari sul superiori sul totale della popolazione totale della popolazione compresa tra 20 e compresa tra 15 e 19 anni. anni 24 anni. anni Dati ricavati da B.R. Dati ricavati da B R Mitchell, International Historical Mitchell International Historical Statistics. The Americas Statistics The Americas 1750‐1993, Macmillan, London 1998, e 1750 1993 Macmillan London 1998 e da B.R. Mitchell, International Historical Statistics. Europe 1750‐1993, Macmillan, London 1998. Î Forme di socializzazione e circuiti informativi prevalentemente interni al gruppo di età Î Leading crowds / dating system / going steady Prom dinner e Prom dance in una high school dell’Ohio,, da “Life”,, 1958. Conformismo / discriminazione Î Sistema relazionale conformista / discriminatorio Î Aree marginali: ‐chi non è in; ‐ chi non fa parte del gruppo etnico‐religioso giusto; ‐ chi non accetta le regole dominanti, sostenute dalla leading crowds Resistenze rituali Î I gruppi marginali costruiscono strategie identitarie alternative Î La costruzione di identità alternative ha luogo nello spazio del tempo libero g p p e nello spazio delle scelte di consumo Î che sono i luoghi meno che sono i luoghi meno “istituzionalizzati/disciplinati” istituzionalizzati/disciplinati dell dell’esperienza esperienza giovanile Î Codici vestimentari Codici vestimentari Î Mezzi di locomozione come cifra identitaria Î Scelte di comportamento e scelte culturali non convenzionali Î Nuove musiche / film di culto / romanzi di culto Î The Wild One [Il selvaggio], 30 dicembre 1953, diretto da László Benedek, con Marlon Brando ÎBlackboard Jungle [Il seme della violenza], 19 marzo 1955, diretto da Richard Brooks con Glenn Ford Sidney Poitier Brooks, con Glenn Ford, Sidney Poitier Î Rebel Without a Cause [Gioventù bruciata], 27 ottobre 1955, diretto da Nicholas Ray con James Dean a Natalie Wood Nicholas Ray, con James Dean a Natalie Wood Strutture del mercato – Popular music – Usa, inizio anni ‘50 Pubblico bianco Pubblico nero Alta commercializzazione Generi di nicchia Pop music Folk Country [Gospel] Black pop music Gospel [Blues, R&B, Doo-Wop] Jazz Rock’n’roll Î Ibridazione Ib id i di stili ili diversi di i / Superamento S d ll “linea della “li d l colore” del l ” Î Stili di ballo molto “fisici”, adatti a persone giovani: ‐ Bill Haley (1925‐1981), 1955, Rock Around The Clock ‐ Elvis Presley (1935‐1977), (1935 1977) 1955, 1955 Mystery Train; 1956, 1956 Heartbreak Hotel; 1956, 1956 Love Me Tender ‐ Chuck Berry (1926): 1956: Roll Over Beethoven; 1958, 1958 Johnny B. B Goode ‐ Little Richard (1935): 1956, Tutti Frutti ÎFine anni ’50: pesante campagna moralistica contro il rock’n’roll Î “Normalizzazione” del fenomeno ‐ Pat Boone (1934), Love Letters In The Sand (1957) ‐ Presley ‐ versioni di O’ sole mio, o di Torna a Surriento Nascita di un movimento studentesco nelle università americane Î 1960: fondazione di Students for a Democratic Society (SDS), alla University of Michigan, Ann Arbor. Î 11‐15 giugno 1962: meeting dell’SDS a Port Huron, Michigan. Partecipano anche rappresentanti del SNCC, del CORE, della NAACP Î Port P Huron H S Statement: «Mentre diventavamo adulti nel corso degli anni cinquanta il nostro “benessere” è stato scosso da avvenimenti rivelatori. “Anzitutto il fatto esteso e crudele della degradazione umana, simboleggiata nella lotta che avveniva nel Sud contro il fanatismo razziale, spinse molti di noi dal silenzio all’attivismo. Poi il fatto implicito nella Guerra fredda, simboleggiato dalla presenza della Bomba, recò la consapevolezza che noi stessi, i nostri amici, e milioni di ‘altre’ astratte persone […] potevamo morire in qualunque momento. Potevamo deliberatamente ignorare o eludere, o fare a meno di sentire tutti gli altri problemi umani, ma non questi due, poiché erano troppo immediati e schiaccianti nel loro impatto, costituivano una sfida troppo seria nel chiederci che, individualmente, assumessimo la responsabilità di affrontarli e risolverli”. E mentre le coscienze individuali venivano tormentate dalla presa di coscienza, “cominciammo a vedere complicate e allarmanti assurdità nell’America circostante. La dichiarazione ‘Tutti gli uomini sono creati uguali …’ echeggiava a vuoto di fronte alla realtà della vita dei neri nel Sud e nelle grandi città del Nord. Le proclamate intenzioni pacifiche degli Stati Uniti contraddicevano i loro investimenti economici e militari destinati al mantenimento dello status quo nella Guerra fredda”» Î settembre 1964‐gennaio 1965: Free Speech Movement, University of California, Berkeley. Berkeley Dylan Î Il fenomeno Bob Dylan (nato nel 1941) – appassionato di r’n’b; influenzato da Woody Guthrie (1912‐1967) Î1963: secondo album, pubblicato da una major (CBS): The Freewheelin’ Bob Dylan, 1963 Î struttura acustica Î modelli d lli della d ll musica i folk f lk di protesta Î testi ricercati e toccanti, capaci di affrontare argomenti impegnativi Î Corto circuito tra movimento studentesco e i temi e i modi della musica di Dylan y Î Blowin’ in the Wind, 1963 Blowin’ in the Wind, 1963 (2:48) How many roads must a man walk down H d lk d Before you call him a man? Yes, ’n’ how many seas must a white dove sail Before she sleeps in the sand? Yes, ’n’ how many times must the cannonballs fly cannonballs fly Before they’re forever banned? The answer, my friend, is blowin’ in the wind in the wind The answer is blowin’ in the wind How many years can a mountain exist How many years can a mountain exist Before it’s washed to the sea? Yes, ’n’ how many years can some people exist Before they’re allowed to be free? Yes, ’n’ how many times can a man turn his h d head Pretending he just doesn’t see? The answer, my friend, is blowin’ in the wind The answer is blowin’ in the wind The answer is blowin’ in the wind How many times must a man look up Before he can see the sky? Before he can see the sky? Yes, ’n’ how many ears must one man have Before he can hear people cry? Yes ’n’ Yes, n how many deaths will it take till he how many deaths will it take till he knows That too many people have died? The answer, my friend, is blowin’ in the wind The answer, my friend, is blowin in the wind The answer is blowin’ in the wind I Beatles e un “nuovo” Dylan Î 1964‐65: dall’Europa arriva la “British invasion”, guidata da gruppi, o “complessi”, o “bands” Î Ruolo particolare dei Beatles e dei Rolling Stones Î Strumentazione elettrica (due chitarre, un basso, una batteria); influenze varie (blues; r’n’b; ’ ’b folklore f lkl bi britannico); i ) testii molto l efficaci ffi i e di diverso di orientamento i Î 1965: mutamento di passo e ibridazione tra le due esperienze Î 1965, 24 luglio: festival folk di Newport: Dylan presenta le sue canzoni in una veste inedita, elettrificata Î Highway 61 Revisited, 1965 Î Rubber Soul, 1965; Revolver, 1966; Sgt. Pepper Soul 1965; Revolver 1966; Sgt Pepper'ss Lonely Hearts Club Band, 1967 Lonely Hearts Club Band 1967 The Beatles Ed Sullivan Show, 9 febbraio 1964 The Beatles, Ed Sullivan Show 9 febbraio 1964 The Rolling Stones, (I can’t Get No) Satisfaction, 1965 Gli hippies Î Nel 1965, San Francisco, Ashbury Street‐Haight 1965 San Francisco Ashbury Street Haight Street: movimento Street: movimento hippie Î ostentato rifiuto per le convenzioni sociali e familiari dominanti («dropping out») Î atteggiamento integralmente apolitico Î pacifismo / non violenza Î apprezzamento esplicito per la sessualità, in qualunque forma essa si presenti Î etica comunitaria: una stima suggerisce che nel 1970 ci fossero 500 comuni con 10.000 membri: un’altra del 1971 indica invece 1.000 comuni rurali e 200 urbane Î neospiritualismo religioso Î esaltazione e diffusione dell’uso di droghe che aprono gli orizzonti della percezione Î1963: Timothy Leary e Richard Alpert pubblicano, insieme a Ralph Metzner, The Psychedelic Experience Una nuova cultura giovanile – La musica Î 1967: il rock Î consacrazione della nuova musica nei grandi «rock festival»: Î 1967, 16‐18 giugno: Monterey International Pop Music Festival (50.000 spettatori) Î1969, 15‐18 agosto: Woodstock Festival (500.000 spettatori) ÎÎ Grandissima varietà degli stili e degli approcci Î Michael Wadleigh, Woodstock: the Film, 1970 Ten Years After, I’m Going Home [Alvin Lee, 25 anni] Santana, Soul Sacrifice [Carlos Santana, 22 anni; Michael Shrieve, 20] Crosby, Stills & Nash, Blackbird. [David Crosby, 28 anni; Stephen Stills, 24 anni; Graham Nash, 27 anni] Jimi Hendrix [27 anni], Star‐Spangled Banner ÎHappy ending ÎNo Happy ending ÎEroe vittorioso ÎNessun eroe vittorioso / antieroi ÎPositività della violenza ÎPositività della violenza ÎPacifismo ÎLa terra promessa è qui ÎUtopia‐Distopia / Viaggio / Fuga ÎGerarchie di genere Î Mascolinità in crisi / Femminilità in costruzione Î Rimozione della sessualità ÎLibera sessualità per tutti Î Happy families Î Unhappy families Î Culto della performance /del successo Culto della performance /del successo economico e professionale / del consumo ÎInsensatezza della società ÎInsensatezza della società capitalista / innaturalità del consumismo The Doors, The End, in The Doors, 4 gennaio 1967 [11:49] Î esecuzione live […] The killer awoke before dawn, he put his boots on He took a face from the ancient gallery And he walked on down the hall And he walked on down the hall He went into the room, he looked inside Father, yes son, I want to kill you ,y , y Mother ... I want to ... fuck you [ ] […] Velvet Underground, Sunday Morning (Velvet Underground and Nico, 1967) Sunday Morning brings the dawn in It’s just a restless feeling It’s just a restless feeling by my side Early dawning Early dawning Sunday morning It’s just the wasted years so close behind so close behind Watch out, the world’s behind you there’ss always someone around you there always someone around you Who will call it’s nothing at all Sunday morning and I’m falling I’ve got a feeling I don’t want to know Early dawning S d Sunday morning i It’s all the streets you crossed not so long ago Watch out, the world’s behind you there’s always someone around you Who will call Who will call it’s nothing at all Watch out, the world’s behind you there’ss always someone around you there always someone around you Who will call it’s nothing at all Sunday morning Sunday morning Velvet Underground, Heroin (Velvet Underground Away from the big city and Nico, 1967) (7:12) Where a man cannot be free Of all the evils of this town And of himself and those around I don’t know just where I’m going Oh, and I guess that I just don’t know But I’m gonna try for the kingdom if I can Oh, and I guess that I just don’t know ‘Cause it makes me feel like I’m a man When I put a spike into my vein Heroin, be the death of me Then I tell you things aren’t quite the same Heroin, it’s my wife and it’s my life, ha‐ha When I’m rushing on my run Because a mainer to my vein And I feel just like Jesus’ son Leads to a center in my head And I guess that I just don’t know And then I’m better off than dead And I guess that I just don’t know I have made big decision I’m gonna try to nullify my life ‘Cause when the blood begins to flow When it shoots up the dropper’s neck When I’m closing in on death And you can’t help me, not you guys Or all you sweet girls with all your sweet talk You can all go take a walk And I guess I just don’t know And I guess that I just don’t know I wish that I was born a thousand years ago I wish that I’d sailed the darkened seas On a great big clipper ship Going from this land here to that Ah, in a sailor’s suit and cap Because when the smack begins to flow I really don’t care anymore About all the Jim‐Jims in this town And all the politicians making crazy sounds And everybody putting everybody else down And all the dead bodies piled up in mounds ‘Cause when the smack begins to flow Then I really don’t care anymore Ah, when that heroin is in my blood, hah And that blood is in my head Man thank God that I’m good as dead And thank your God that I’m not aware And thank God that I just don’t care And I guess that I just don’t know Oh, and I guess that I just don’t know John Lennon, Imagine, 11 ottobre 1971 Imagine there's no heaven It'ss easy if you try It easy if you try No hell below us Above us only sky Imagine all the people Imagine all the people Living for today... Imagine there's no countries i h ' i It isn't hard to do Nothing to kill or die for And no religion too Imagine all the people Living life in peace... g p You may say I'm a dreamer But I'm But I m not the only one not the only one I hope someday you'll join us And the world will be as one Imagine no possessions I wonder if you can No need for greed or hunger No need for greed or hunger A brotherhood of man Imagine all the people Sharing all the world Sharing all the world... You may say I'm a dreamer But I'm not the only one ' h l I hope someday you'll join us And the world will live as one Radicalizzazione e crisi dei movimenti Î febbraio 1965: assassinio di Malcolm X Î 11‐17 agosto 1965: Watts Riot. Î 1966: la SNCC abbandona la pregiudiziale non violenta, con la nomina a presidente dell’associazione di Stokeley Carmichael. Î Ottobre 1966: Huey P. P Newton, Newton Bobby Seale e Bobby Hutton fondano il Black Panther Party Î 1967: altre rivolte urbane a Detroit, Newark, Tampa, Cincinnati, Milwaukee, Atlanta, ecc. Î 4 aprile 1968: uccisione di Martin Luther King a Memphis, Tennessee Î 6 giugno 1968: assassinio di Robert Kennedy a Los Angeles Î 1969: la SDS si spezza prima in due, poi in tre tronconi, e in definitiva cessa di esistere – Nascita di Weatherman, poi Weather Underground Organization Î 4 maggio 1970: la Guardia Nazionale spara e uccide 4 studenti alla Kent State University dell’Ohio Î 14 maggio 1970: due studenti afro‐americani vengono uccisi al Jackson State College di Jackson, Mississippi Il ’68 in Europa ‐ 1 Î Febbraio 1967: occupazione del Palazzo della Sapienza a Pisa – «Tesi della Sapienza» «Il movimento [...] tiene conto della lotta di classe contro il sistema capitalistico nella sua totalità e ricerca l'unità con tutte le forze che lo contestano in pratica. […] Il movimento potrà giungere in una fase più avanzata a precisare il tipo di società che si propone di collaborare a costruire. Questo compito sarà reso possibile: a) dall'analisi metodica dello sviluppo capitalistico in relazione alla università; b) dalla discussione di base intorno alle tesi sulla scuola; c) dal collegamento con le lotte operaie» Î autunno 1967: occupazioni delle Università di Trento, Milano, Torino Î febbraio 1968: occupazione dell’Università di Roma Î 1° marzo 1968: scontri tra studenti e polizia Î marzo 1968: occupazione dell’Università di Paris‐Nanterre Î aprile 1968: manifestazioni a Parigi, alla Sorbonne – scontri con la polizia Î maggio gg 1968: in Francia le occupazioni p e le manifestazioni dilagano g – alla p protesta si uniscono gli operai che scendono in sciopero a sostegno del movimento Il ’68 in Europa ‐ 2 Î 1968, 23 giugno: elezioni politiche in Francia In Italia: 1968‐1969 Î In Italia, rapida diffusione di un lessico rivoluzionario di impronta marxista Î 1968‐69: Italia; nascita di varie formazioni politiche (Avanguardia Operaia; Servire il Popolo; Lotta Continua; Potere Operaio) Î 1969: tentativo di penetrazione nelle fabbriche – dura polemica dei gruppi della “sinistra sinistra extraparlamentare extraparlamentare” con PCI e sindacati (CGIL, (CGIL CISL e UIL) Î 1969, autunno: grande sciopero dei metalmeccanici, guidato dai sindacati Î 1969, dicembre: nuovi accordi contrattuali firmati da rappresentanti sindacali e padronali Î I gruppi extraparlamentari devono cercare altre strade Il femminismo Î Scolarizzazione femminile in crescita Î Studentesse nei p paesi occidentali: 1970 Æ 30‐45% del totale ((2000 Æ 45‐55%)) Î Tratti di maschilismo nelle culture e nelle pratiche sociali del movimento studentesco degli anni ‘60 60 Î Ma: grande sviluppo di un pensiero critico sul ruolo delle donne nella società contemporanea Î Simone de Beauvoir (1908‐86), Il secondo sesso, 1949 Î Betty Friedan (1921‐2006), La mistica della femminilità, 1963 Î Mette in discussione gli imperativi della domesticità casalinga e della maternità: Da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 1 Per più di un quindicennio le parole scritte per le donne e quelle che le donne usavano quando parlavano tra di loro, mentre i mariti, raggruppati nell’angolo nell angolo opposto della stanza, stanza parlavano di affari, affari di politica o di fognature, si riferivano ai figli, al modo di rendere felici i mariti, alla cucina e all’arredamento. Nessuno discuteva se le donne fossero inferiori o superiori agli uomini: erano semplicemente diverse. Parole come “emancipazione” e “carriera” avevano un suono strano e imbarazzante, non usavano più. Quando Simone de Beauvoir scrisse Il secondo sesso, un critico americano commentò che ovviamente “non aveva la più vaga idea di cosa fosse davvero la vita”, e che comunque parlava delle francesi. In America il “ bl “problema d ll donna” della d ” non esisteva it più. iù % Ancora da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 2 Se una donna si sentiva in tensione, ormai sapeva che doveva ricercarne le cause nel matrimonio o in se stessa. Le altre donne erano soddisfatte della loro vita pensava; si vergognava talmente di ammettere la sua insoddisfazione che vita, non ne parlava mai con le amiche, per cui non veniva mai a sapere che tante altre donne condividevano il suo stato d’animo. Se cercava di parlarne al marito, it questi ti non capiva i nemmeno di cosa stesse t parlando. l d In I realtà ltà non lo l capiva lei stessa. Alle donne riusciva più difficile parlare di questo problema che della sessualità; persino gli psicanalisti non sapevano come definirlo. Quando una donna andava dallo psichiatra – e molte lo facevano – diceva: “Mi vergogno tanto”, oppure: “devo essere irrimediabilmente nevrotica”. Non so cos’abbiano cos abbiano oggi le donne donne”, mi dichiarò con un po po’ di turbamento uno psichiatra; “So soltanto che c’è qualcosa che non va, perché la maggior parte dei miei pazienti sono donne. E il loro problema non è sessuale”. Ma la maggior parte t delle d ll donne d che h avevano questo t problema bl non andavano d d ll dallo psicanalista. “In realtà non ho niente”, dicevano a se stessa, “non c’è nessun problema”. % Ancora da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 3 Nel 1960 questo problema esplose frantumando l’immagine della felice donna di casa americana. Nella pubblicità televisiva le graziose massaie continuavano a sorridere raggianti attraverso le bolle di sapone, sapone e la rivista “Time” Time , nell’articolo centrale, protestava che “si stanno divertendo troppo … per credere di doversi sentire infelici”. Ma altri invece cominciavano a parlare d ll’i f li ità della dell’infelicità d ll donna d di casa americana i – dal d l “New “N Y k Times” York Ti ” all “Newsweek”, da “Good Housekeeping” alla CBS – pur trovando quasi sempre una ragione superficiale per liquidare l’argomento. Il “New York Times” l’attribuiva alla difficoltà di trovare chi aggiustasse bene gli elettrodomestici, “Time” alle lunghe distanze da percorrere per portare i bambini a scuola, “Redbook” Redbook ai troppi impegni di carattere associativo e civico. civico Taluni dicevano che era il vecchio problema: l’istruzione. Le donne erano sempre più istruite e, naturalmente, ciò le rendeva infelici nel ruolo di casalinga. Il “New York Times” d l 28 giugno del i 1960 scriveva: i “M lt giovani “Molte i i donne d – non tutte t tt certamente t t – che l’istruzione aveva immerso in un mondo di idee si sentono soffocare in casa. La loro vita monotona gli sembra sfasata rispetto alla loro preparazione. Si sentono spinte ai margini, come delle invalide”. % Friedan e la nascita di un movimento femminista Î Secondo Friedan molte casalinghe americane sentono «una voce interiore che parla […] e dice: “Voglio qualcosa di più del marito, dei figli e della casa”». Î Ma q questa voce interiore non trova soddisfazione,, mentre i media,, i p politici e lo stesso sistema educativo non fanno altro che consolidare e difendere la «mistica della femminilità», fatta di matrimonio, figli, casa. Î È il momento che le donne prendano consapevolezza di questo problema, problema conclude Friedan, e che reagiscano di conseguenza. Î Il ragionamento di Friedan è più per le figlie di quelle casalinghe, che per le casalinghe in sé. Î E molte di loro sono sensibili al ragionamento: Î 1966: National Organization for Women [NOW – Organizzazione Nazionale per le Donne] Tre articolazioni della riflessione femminista a) «il privato è politico»: i rapporti privati (tra amanti, tra marito e moglie, tra genitori e figli o figlie) incorporano relazioni di potere che devono poter essere discusse,, come sono normalmente discussi i rapporti pp di p potere in altri luoghi g della vita sociale (sul luogo di lavoro, nelle scuole e nelle università o nel campo della politica in senso proprio); b) un’altra identifica una positiva differenza sessuale, basata sulla valorizzazione di specifiche peculiarità bio‐culturali, legate alla corporeità, alla sessualità e alla riproduzione universi che – necessariamente – le donne vivono in modo diverso riproduzione, dai maschi; diverso, ma non per questo inferiore; c)) una terza, infine, i fi l i il «separatismo lancia ti f femminile», i il un orientamento i accolto l dalle frange più radicali del movimento che vorrebbero spingere alle estreme conseguenze la riflessione sulla differenza, auspicando una radicale indipendenza psicologica e sociale dagli universi maschili (e quindi dai padri, dai fratelli, dai mariti, dagli amanti, dai figli). ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ Il sistema sovietico ‐ 1 Î Il sistema economico è trainato quasi esclusivamente dalla domanda statale – la spesa militare dal 1950 al 1970 cresce del 400% Î Costruzione di gasdotti, oleodotti, dighe, centrali elettriche, centrali nucleari (1954) Î Ricostruzione post‐bellica basata su una forte compressione delle retribuzioni industriali e agricole Î Il mercato per beni di consumo ha strutture rudimentali e dimensioni economicamente contenute Î Diffusione di pratiche clientelari sollecitate dai funzionari statali e dai dirigenti del Partito Comunista Î Buona funzionalità dei servizi di base: ospedali, asili, scuole, sistemi di assistenza pensionistica e sanitaria queste caratteristiche anche nei p paesi del blocco sovietico Î Il sistema funziona con q Il sistema sovietico – 2 Î1953: morte di Stalin Æ 1955: Nikita Chruščёv (1894‐1971) segretario del PCUS Î 1956, 14‐26 gennaio: XX Congresso del PCUS ‐ Chruščёv condanna lo stalinismo – si inizia lo smantellamento della rete dei campi di concentramento Î 1956, ottobre: rivolta in Ungheria – Imre Nagy, primo ministro, avanza l’ipotesi di un’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia – l’esercito sovietico invade l’Ungheria – Nagy viene giustiziato ÎIl PCI (Palmiro Togliatti; Luigi Longo; Giorgio Napolitano [31 anni]) sostiene le ragioni dell’intervento sovietico. Î Escono dal PCI Renzo De Felice, Luciano Cafagna, Alberto Asor Rosa, Antonio Giolitti, Natalino Sapegno, Italo Calvino, Elio Vittorini Î 1961, 12‐13 agosto: costruzione del muro di Berlino Î 1964: Chruščёv sostituito da un triumvirato: Leonid Brežnev (1906‐82), Aleksej Kosygin yg ((1904‐80)) e Nikolajj Podgornij g j ((1902‐83)) – ripresa p delle attività repressive p Î 1968: repressione della “primavera di Praga” Il ‘68 nell’Est europeo – La Primavera di Praga Î autunno 1967: 1967 Congresso del Partito Comunista Cecoslovacco ‐ Alexander Dubček (1921‐92) lancia la proposta di riforme che costruiscano un “socialismo dal volto umano” Î 5 gennaio 1968: Dubček segretario del Partito. Avvio di una politica di liberalizzazione Î 18‐20 18 20 agosto t 1968: 1968 l’esercito l’ it sovietico i ti occupa la l Cecoslovacchia C l hi Î PCI e crisi di Praga. Dichiarazione della direzione del PCI su “L’Unità” del 22 agosto 1968: 1968 «Allo stato dei fatti, non si comprende come abbia potuto in queste condizioni essere presa la grave decisione di un intervento militare. L'ufficio politico del PCI considera perciò iò ingiustificata i i ifi tale l decisione, d ii che h non sii concilia ili con i principi i i i dell'autonomia d ll' i e indipendenza di ogni partito comunista e di ogni Stato socialista e con le esigenze di una difesa dell'unità del movimento operaio e comunista internazionale. È nello spirito del più iù convinto i e fermo f i internazionalismo i li proletario, l i e ribadendo ib d d ancora una volta l il profondo, fraterno e schietto rapporto che unisce i comunisti italiani alla Unione Sovietica, che l'ufficio politico del PCI sente il dovere di esprimere subito questo suo grave dissenso». Î Posizioni critiche nei confronti dell’URSS: Enrico Berlinguer; Giorgio Amendola; Giorgio Napolitano. Nascita del paradigma neoliberista Il dominio del paradigma keynesiano Î Fino al 1973‐1979: dominio del paradigma Keynes‐Beveridge [sia in sistemi con alternanza, sia in sistemi bloccati] Î Stato come soggetto economico (stimolo alla domanda; infrastrutture; aumento spesa pubblica) Î Stato come fornitore di essenziali servizi sociali gratuiti (scuola; sanità; assistenza pensionistica) Î Stimolo alla domanda aggregata Î Critiche (Friedrich von Hayek; Milton Friedman; George Stigler): ‐ pericoli di distorsione nelle competizioni elettorali ‐ inefficienza nell’allocazione dei servizi ‐ pericoli conseguenti all all’aumento aumento del deficit statale ‐ eccessivo peso dell’imposizione sui redditi elevati; freno agli investimenti privati PALESTINA Î Insediamenti ebraici in crescita sin dall’inizio del XX secolo. Î Kibbutzim: colonie agricole collettivizzate. Î 2 novembre 1917: dichiarazione di Balfour Î Aumento demografico ed espansione territoriale delle colonie ebraiche, coordinate di t dall’Agenzia d ll’A i Ebraica Eb i per la l Palestina P l ti (1923) Î Le comunità ebraiche si dotano di una formazione paramilitare p (Haganah, parola ebraica che significa «difesa») in grado di proteggere gli insediamenti dalle aggressioni degli arabi Colonie ebraiche in Palestina nel 1939 l 1939 Î Nel 1939 gli ebrei sono circa 500.000, distribuiti insediamenti e in 250 coordinati da organismi di autogoverno; all’epoca l’Haganah g uomini. dispone p di 10.000 Î Sceicco ‘Izz al‐Din al‐Qassam (1882‐1935) Î Associazione dei ggiovani musulmani ((1928)) Î Ritrovare la via del vero islam, invitando ad abbandonare come sacrileghi l’alcolismo, il gioco d’azzardo, la prostituzione e la promiscuità sessuale Î Limitare ll’espansione espansione delle colonie ebraiche Î Jihad contro ebrei e inglesi Î Formazione di gruppi di mujaheddin («guerrieri della fede»), che devono saper diventare shahid («martiri per la fede»). fede») Î 1936‐1938: grande e lunga rivolta degli arabi palestinesi, schiacciata militarmente ili d li inglesi dagli i l i nell 1938. Î Conseguenze: 1. Il governo britannico impone alla Palestina un’amministrazione militare; 2. dal 1939 limita i flussi di ingresso di immigrati ebrei e le nuove acquisizioni di terre da parte dei coloni ebrei. Î Dall’Haganah si staccano gruppi più radicali che danno vita a formazioni militari autonome: Î l’Irgun, fondata nel 1931; la Banda Stern – dal nome del suo capo, Avraham Stern – costituita nel 1940 Î Azioni terroristiche compiute da Irgun e Banda Stern, prima contro gli arabi, e poi, dopo il 1939, anche contro i britannici Î 6 novembre 1944: un commando della Banda Stern uccidono al Cairo Lord Moyne, Ministro britannico per il Medio oriente Î 22 luglio 1946: un commando dell’Irgun, guidato da Menachem Begin, fa esplodere una bomba all’Hotel King David di Gerusalemme, sede del comando britannico: 91 morti, tra cui 28 britannici, 41 arabi, 17 ebrei. Î1945: Lega degli Stati Arabi: Iraq (1935), Libano (1945), Siria (1946), Giordania (1946) Egitto (1936), Arabia Saudita e Yemen Fine del mandato britannico sulla Palestina Î maggio 1947: il governo britannico rimette il mandato amministrativo sulla Palestina all’ONU Î 29 novembre 1947: la Commissione speciale per la Palestina prepara un piano di spartizione della Palestina; dovrebbero formarsi due Stati: uno arabo‐islamico e uno ebraico; Gerusalemme sarebbe città libera; il piano viene approvato dall’Assemblea d ll’ONU dell’ONU Nascita di Israele Î 1947‐48; scontri tra ebrei e palestinesi Î 14 maggio gg 1948: David Ben Gurion,, p presidente dell’Agenzia g Ebraica p per la Palestina, proclama la nascita dello Stato di Israele Î 15 maggio 1948: truppe della Lega Araba attaccano Israele Î gennaio 1949: la guerra si conclude col successo dell’esercito israeliano, che occupa parte del territorio palestinese (con ll’eccezione eccezione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania) Î 750.000 750 000 palestinesi l i i sono obbligati bbli i a trasferirsi f i i o nell Libano Lib meridionale, idi l o nella ll Striscia di Gaza o nella Cisgiordania; 100.000 palestinesi restano all’interno dei confini dello Stato di Israele 1956 ‐ La questione di Suez ÎDall 1936 l’Egitto ÎD l’E i è una monarchia hi costituzionale i i l sotto protettorato britannico bi i Î 1952: piena indipendenza dell’Egitto – dittatura militare, guidata da Gamal Abdel Nasser – controllo militare egiziano del Canale di Suez Î 1955: chiusura del Golfo di Aqaba e del Canale di Suez alle navi israeliane. Israele risponde p con un attacco a Gaza, territorio egiziano g Î 1956: Nasser annuncia la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez, azienda a capitale franco franco‐britannico britannico Î ottobre 1956: attacco militare franco‐britannico‐israeliano contro l’Egitto – occupati il Sinai e il Canale di Suez Î Intervento diplomatico di URSS, e poi anche di USA, che inducono UK, Francia e I Israele l a ritirare iti l truppe le t 1967 ‐ La guerra dei Sei Giorni Î1967: nuove tensioni diplomatiche tra Siria, Egitto e Giordania, da un lato, ed Israele, dall’altro Î gennaio 1966‐giugno 1967: 122 incursioni palestinesi nel territorio di I Israele l Î maggio 1967: truppe egiziane si di dispongono nell Sinai, Si i da d cuii vengono fatte allontanare le truppe di interdizione dell’ONU, presenti dal 1956; annunciata la chiusura del Golfo di Aqaba Î 5 giugno 1967: attacco militare israeliano che in sei giorni porta alla conquista delle alture del Golan, del Sinai, della Striscia di Gaza e della Cisgiordania Î ruolo decisivo dell dell’aviazione aviazione israeliana contro Egitto e Siria 1973 ‐ La guerra del Kippur Î 6 ottobre 1973 : Yom Kippur – festa ebraica dell’espiazione dei peccati Î attacco a sorpresa dell’esercito egiziano e siriano contro Israele nel Sinai e nel Golan Î l’esercito israeliano blocca l’attacco; sostegno militare statunitense, non decisivo Î 27 ottobre 1973: cessano i combattimenti Î confermata l’occupazione del Golan, di Gaza e della Cisgiordania; Î inizia invece una graduale restituzione del Sinai all’Egitto L’OPEC e lo shock petrolifero Î 1960: Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC) – fondata da Iraq, Iran, Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela + Algeria (1969), Libia (1962), Nigeria (1971), Qatar (1961), Emirati Arabi Uniti (1967) Î 1973: riduzione delle forniture e netto aumento del prezzo del petrolio, per sostenere la guerra di Siria ed Egitto e danneggiare l’economia dei paesi occidentali Effetti economici dello shock petrolifero Î Fortissima spinta inflazionistica Î Diminuzione della domanda Î Diminuzione della produzione, che tuttavia non fa diminuire i prezzi Î Ma fa aumentare la disoccupazione Î Stagflazione = stagnazione economica (diminuzione della domanda e dell’offerta) + inflazione causata dall’aumento dei prezzi del petrolio Î Ulteriori Ul i i conseguenze: ‐ Inasprimento delle tensioni sociali – Terrorismo politico ‐ Gravi difficoltà per tutti i governi che tentino di sostenere i sistemi di welfare Æ costretti a un inasprimento p della p pressione fiscale, che p però ha effetti depressivi sulla domanda La svolta neoliberista Î Regno Unito – elezioni politiche del 1979 Î Il Partito Conservatore è guidato da Margaret Thatcher (1925‐ 2013) Î Netto successo conservatore Elezioni 1979 Voti Seggi Conservatori 43.9% 53.4% Laburisti 36.9% 42.4% Î Thatcher diventa primo ministro (1979‐1990) La logica del neoliberismo Î Milton Friedman (1912‐2006) (1912 2006) – “Scuola di Chicago” Î Ridurre il deficit pubblico, per evitare di pagare interessi troppo onerosi; quindi abbattere bb tt l spesa pubblica; la bbli e ridimensionare idi i il Welfare W lf St t State, considerato id t economicamente inefficiente Î la l diminuzione di i i d ll spesa pubblica della bbli consente t di ridurre id l pressione la i fi l specie fiscale, i suii redditi alti Î se glili imprenditori i di i hanno h maggiori i i risorse i a disposizione, di ii possono investire i i di più iù in i innovazioni tecnologiche che facciano diminuire i costi di produzione Î in i tall modo d l’economia l’ i potrebbe bb ridiventare idi competitiva i i e imboccare i b una fase f di espansione Î e la disoccupazione sarebbe gradualmente riassorbita dagli effetti benefici del nuovo ciclo di investimenti Î così sarebbe rilanciata anche la domanda di beni di consumo L’azione di governo di Margaret Thatcher (1979‐1990) Î Grande piano di privatizzazioni (Britoil, Rolls Royce, British Airways, y , ecc.)) – chiusura di p parte delle miniere di carbone statali Î Scontro con i sindacati, per diminuirne il peso in sede di definizione dei contratti di lavoro [1985] Î Contenimento della pressione fiscale sui redditi, redditi in particolare sulle fasce più alte Î Tagli netti alla spesa pubblica (conservato l’intervento statale in scuola, università, assistenza sanitaria, assistenza pensionistica; ma d diminuzione d finanziamenti; dei f bl blocco d l turn over; in qualche del l h caso peggioramento dei servizi offerti) Il neoliberismo negli USA: Ronald Reagan Î 1981‐1989: Ronald Reagan Presidente repubblicano degli USA Î Importanti, per Reagan, i temi della politica estera Î Adozione di una politica economica neo‐liberista: ‐ abbassamento della pressione fiscale [vedi tabella] ‐ tagli g alla spesa p pubblica ((ma non alla spesa p p per ggli armamenti,, in p crescita del 40%) ‐ deregulation: d l eliminazione l d norme (sindacali, di ( d l sociali, l ambientali) b l) che limitano l’attività imprenditoriale Aliquote fiscali ‐ USA Year 1946 Brackets 24 First Bracket Rate 20% 1964 26 16% 77% $400,000 Johnson [dem] 1965 1981 1982 1987 1988 25 16 14 5 2 14% 14% 12% 11% 15% 70% 70% 50% 38.5% 28% $200,000 $212,000 $ , $106,000 $90,000 $29,750 $ , Johnson [dem] Reagan [rep] g [ p] Reagan [rep] Reagan [rep] Reagan [rep] g [ p] 1991 3 15% 31% $82,150 Bush I [rep] 1993 5 15% 39.6% $250,000 Clinton [dem] 2003 2011 2013 6 6 7 10% 10% 10% 35% 35% 39.6% $311,950 $379,150 $400,000 Bush II [rep] Obama [dem] Obama [dem] Number of Number of Top Bracket Top Bracket Rate 91% Income $200,000 Governi Truman [dem]
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