New Horizons Nuovi orizzonti

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Caracciolo di Torchiarolo
di • by Eleonora
Nella pagina a fianco / On the other page
GIUSEPPE LEZZI
Titolare della / Owner of
M77 Gallery, Milano / Milan
Photo Alessandro Milani
Sotto / Down
Un’immagine della galleria
An image of the gallery
Nuovi orizzonti
New Horizons
A Milano si è recentemente inaugurata la M77 Gallery.
Ne parliamo con il titolare Giuseppe Lezzi
Ha aperto ufficialmente il
29 maggio la nuova M77
Gallery: mille metri quadri
in uno spazio di recupero
industriale collocati in zona
Mecenate a Milano.
Dopo aver debuttato con
una selezione di opere
della splendida collezione di
Paolo Consolandi, l’attività
prosegue con la personale di
Luca Pignatelli che mancava
dal capoluogo lombardo da
15 anni.
Ne parliamo con il titolare
dello spazio Giuseppe Lezzi,
instancabile promotore della
nuova figurazione italiana
presso le più importanti
istituzioni culturali, nazionali
e non.
Lei è conosciuto per aver
organizzato mostre in
prestigiosi spazi pubblici.
Da dove nasce
l’esigenza di aprire una
sua galleria?
Abbiamo capito che alcuni
artisti da noi rappresentati
in Italia avevano raggiunto il
top, per cui era necessario
proiettarli su mercati
internazionali. Così
abbiamo aperto uno spazio
straordinario capace di
attirare artisti internazionali e
relative gallerie.
La scelta di aprire uno
spazio in una zona
periferica è piuttosto
coraggiosa. Non è
più necessario oggi
posizionarsi in una
zona centrale e “di
A conversation with Giuseppe Lezzi, owner of the recently
inaugurated M77 Gallery in Milan
The new M77 Gallery
officially opened on May
29th: a space of one
thousand square metres in
an industrial recovery site
located in theMecenate
zone of Milan.
After debuting with a
selection of works from
the splendid Paolo
Consolandi Collection,
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its activity continues with
Luca Pignatelli’s solo show,
presented 15 years after his
last one in Milan.
We spoke with the owner
of the space, Giuseppe
Lezzi, tireless promoter of
the new Italian figuration in
the most important cultural
institutions, both national
and not.
You are famous for
having organized
exhibitions in prestigious
public spaces. Why did
you feel the need to
open your own gallery?
We had come to
understand that some of
the artists we represented
in Italy had reached the
top, and therefore it was
necessary to launch them in
the international markets. So
we opened an extraordinary
space with the capacity to
attract international artists
and their relative galleries.
The decision to
open a space in a
suburban area is quite
courageous. Today, is
it no longer considered
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Alcune immagini della
A few images of the
M77 Gallery, Milano / Milan
passaggio”?
Non si può più parlare di
periferia: proprio di fronte
a noi aprirà la Città della
moda voluta da François
Pinault. Questo porterà a
uno sviluppo enorme nella
zona dove sono già ubicati
gli studi Rai e le Officine del
Volo. Non credo comunque
che una galleria viva del
passaggio di gente, bensì di
collezionisti interessati.
A quale tipologia di
pubblico puntate?
Difficile parlare in Italia della
tipologia del collezionista,
noi ci accontentiamo di
conservare e stimolare
le persone che ci
seguono, che sono
attente, scrupolose, mai
speculatori. Per questo
motivo selezioniamo con
cura i nostri clienti e la
destinazione finale delle
opere che proponiamo. Il
libro de Il Sole 24 Ore Cultura
che abbiamo pubblicato
e presentato in occasione
dell’inaugurazione di M77
Gallery è lo strumento che
ci permetterà di approcciare
nuovi collezionisti che
desiderino cominciare con
noi un percorso che li potrà
condurre a emulare i grandi
collezionisti del passato citati
nel libro.
Dopo l’anteprima con
alcune opere della
Collezione Consolandi
e il debutto ufficiale con
la personale di Luca
Pignatelli che chiuderà
il 27 settembre, cosa
proporrà nella stagione
2014-2015?
Faremo tre mostre all’anno,
due dedicate ad artisti
stranieri e una riservata a un
nostro artista. Nel prossimo
autunno avremo Santi Moix
della Paul Kasmin Gallery di
New York; nel febbraio 2015
McDermott & McGough
della Cheim & Read, sempre
di New York; nel maggio
2015 un grande pittore
italiano come Giovanni
Frangi; a ottobre 2015 un
altro artista americano che
definiremo prossimamente.
Quali sono i punti distintivi
della vostra offerta?
La nostra offerta si basa sul
lavoro svolto in questi venti
anni durante i quali siamo
stati protagonisti nel mondo
dell’arte. Continueremo per
la nostra strada; preferiamo
lavoro serio a facili
esternazioni.
Tra i suoi intenti vi è
quello di proiettare i suoi
artisti verso un orizzonte
internazionale. Come
pensa di raggiungere
questo obiettivo?
Considerato che la capitale
mondiale dell’arte è New
York, dobbiamo prendere
come riferimento il modello
che là si è sviluppato. Sono
già partite collaborazioni
importanti con Paul Kasmin
Gallery e Cheim & Read,
altre ne stiamo costruendo
e posso assicurare che
da parte loro c’è molto
interesse e disponibilità nei
confronti dei giovani artisti
italiani, che sono molto
sottovalutati rispetto ad
artisti stranieri di uguale
bravura ed età.
necessary to have a
place in a busy, welltrafficked zone in the
centre of town?
This area can no longer
be spoken of as suburbs:
right in front of us, the “Città
della Moda” commissioned
by François Pinault will be
opened. This will lead to
a huge development in
the area where the RAI TV
studios and the “Officine del
Volo” complex already exist.
I do not think, however,
that the life of a gallery
depends on the passage
of occasional visitors, but of
interested collectors.
What type of audience
are you targeting?
In Italy it is difficult to speak
of a type of collector; we
are content to retain and
encourage the people
who follow us, who are
attentive, scrupulous and
never speculators. For this
reason, we carefully select
our clients and the final
destination of the works
that we offer. The book
edited by Il Sole 24 Ore
Cultura, which we have
published and presented
at the opening of the M77
Gallery, is the means that will
allow us to approach new
collectors who wish to start
out with us on a journey that
will take them to emulate
the great collectors of the
past mentioned in the book.
After the preview with
some works from the
Consolandi Collection
and the official debut
with Luca Pignatelli’s
solo show ending
September 27th, what
will you propose in the
2014-2015 season?
We will do three shows
a year, two dedicated to
foreign artists and one
reserved for one of our
artists. Next autumn we
will have Santi Moix of the
Paul Kasmin Gallery in New
York; in February 2015,
McDermott & McGough of
the Cheim & Read, again of
New York; in May 2015, the
great Italian painter Giovanni
Frangi; in October 2015,
another American artist to
be decided on in the near
future.
What are the
outstanding features of
your offer?
Our offer is based on the
work done in the last twenty
years, during which we have
been protagonists in the
art world. We will continue
in our usual way; we prefer
serious work to easy
externalisations.
One of your intentions
is to launch your artists
toward an international
horizon. How do your
plan to achieve this
goal?
Given that New York is the
world capital of art, we
must take as a reference
the model that has been
developed there. We have
already started important
collaborations with the Paul
Kasmin Gallery and Cheim
& Read, others are in the
making and I can assure
you that there is much
interest on their part as
well as goodwill towards
young Italian artists, who
are very underestimated in
comparison to foreign artists
of equal skill and age.
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