docagnese:Layout118-02-201413:28Pagina68 Anche i medici hanno i loro Santi protettori. Scopriamo qualcosa di più su Santa Agnese, colei che viene ritenuta la protettrice di tutti i tricologi di Silvia Annavini uando si perdono i capelli l’espressione più comune è che “non si sa a chi Santo votarsi”. Una convinzione del tutto errata, ora che la Società Italiana di Tricologia ha deciso di invocare come propria Patrona niente di meno che Santa Agnese. Un fatto allo stesso tempo originale ma non nuovo, visto che la tradizione romano-cattolica ha santificato, nel corso dei secoli, patroni e protettori di diversi aspetti della vita umana. È innegabile, infatti, che il mistero della guarigione sia in tal senso così emblematico da attribuire alla fede il ruolo ultimo per invocare la liberazione dalla malattia. Senza dimenticare come questa convinzione abbia spesso dato origine alla confusione con la magia e all’illusione che il dono della guarigione possa giungere per intercessione, non solo di maghi e fattucchiere, ma anche di guaritori e sedicenti santoni. È la stessa letteratura cattolica a mettere in guardia da possibili fraintendimenti: il santo opera per intercessione dello Spirito Santo e agisce unicamente nell’ambito della comunione della Chiesa. D’altronde, la stessa figura di Cristo si lega tradizionalmente al tema della guarigione e del miracolo unito alla gua- Q la Pelle 68 La santa che veglia sui tricologi rigione. Anche il tema della malattia da questo punto di vista presenta dei confini poco netti fra origine fisica e segno di un disagio interiore derivato dalla lontananza dell’uomo da Dio. Per questo motivo, l’intercessione di altri fedeli attraverso la preghiera (che è il vero segno della fede) può essere ritenuto necessario a colmare questa sorta di insufficienza di fede che si rende evidente attraverso il dolore fisico. Ma ritorniamo a S. Agnese e ai motivi per cui viene tradizionalmente considerata la Santa protettrice dei capelli, invocata sia dalle donne che soffrono di calvizie e oggi protettrice dei Medici tricologi. La definizione delle caratteristiche devozionali dei Santi considerati “taumaturghi” sono definite in base alla tradizione iconografica con cui si è tramandato il loro martirio. La passione di Sant’Agnese ebbe luogo un 21 gennaio e divenne così popolare nel V secolo (alcuni secoli dopo la sua morte) da farla inserire nel Breviario e nel Martirologio Romano. Secondo la tradizione, Agnese nacque nel 291 da una famiglia di religione cristiana. Ancora tredicenne decise di consacrare la propria vita a Cristo offrendosi per il martirio poco dopo l’editto di Diocleziano del febbraio del 303 con cui si era ripresa la persecuzione dei cristiani. Condotta di fronte a un giudice, rifiutatasi di servire gli dei nel tempio di Vesta, venne esposta nuda pubblicamente come insulto alla sua inattaccabile verginità. In alcune versioni, si tramanda che i capelli le crebbero istantaneamente per coprirne il corpo. Altre fon- tricologia docagnese:Layout118-02-201413:29Pagina69 ti narrano che il figlio del prefetto venne accecato nel tentativo di scalfire la sua pudicizia e che riottenne la vista soltanto dopo aver ottenuto il suo perdono. Una ulteriore e più cruenta versione racconta che il giovane sarebbe stato addirittura strangolato dai demoni per poi essere salvato grazie all’intercessione della Santa che, secondo la leggenda, fu decapitata nello stadio Domiziano, l’attuale Piazza Navona. Il teschio sarebbe conservato in Sant’Agnese in Agone mentre le ossa custodite in Sant’Agnese fuori le mura. Tuttavia, secondo un’altra linea agiografica risalente a Sant’Ambrogio, sarebbe stata semplicemente trafitta da un pugnale. Nella chiesa di Sant’Agnese in Agone può essere ancora visitata la prigione della Santa, le cui sembianze terrene sono immortalate in due statue di Ercole Ferrata. Agnese fu certamente una delle Sante più celebri del Medio Evo simboleggiando sia l’ideale del martirio che quello della verginità, il trionfo sulla morte nel rifiuto della concupiscenza. Il culto legato alla sue capacità taumaturgiche giunge però fino ai nostri giorni. Ogni anno il 21 gennaio, nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, due agnelli allevati da religiose vengono benedetti e offerti al Papa affinché dalla loro lana siano tessuti paramenti per i patriarchi e i metropoliti del mondo cattolico. Ma come è giunta una Società come la SITRI alla decisione di scegliere S. Agnese come propria patrona? Fra le tante possibili risposte, ce ne è una di natura scientifica. Nel 2009, la rivista “Dermatology” ha pubblicato uno studio condotto presso l’Ospedale di Zurigo su 823 donne affette dal problema della caduta dei capelli. Dopo essere state sottoposte a un tricogramma, l’analisi portata avanti sul capello di queste pazienti rivelava una periodicità regolare nella crescita e nella caduta dei capelli con una percentuale minima di telogen effluvium in coincidenza con il giorno consacrato dalla Chiesa alla celebrazione di Sant’Agnese. Ed è per questo che proprio questa ricorrenza ha dato lo spunto per una conferenza scientifica su temi di tricologia, organizzata dal Dott. Daniele Campo, noto tricologo romano, che si è tenuta presso il Comples- tricologia so monumentale di Sant’Agnese fuori le mura a cui ha fatto seguito una visita al mausoleo di Costanza, alle Catacombe e al sepolcro di Santa Agnese, terminata con una messa di celebrazione. Fra i relatori intervenuti, Umberto Nardi, professore di Botanica farmaceutica presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica di Roma; Alfredo Rossi, professore associato presso la Clinica dermatologica dell'università La Sapienza; il Prof. Andrea Mar- liani, presidente emerito della Sitri; padre Giuseppe Ganassin, rettore del collegio San Vittore e canonico regolare del Santissimo Salvatore Lateranense. Un evento che diventerà probabilmente una occasione di incontro annuale ricorrente, per onorare la Santa, parlare di Scienza Tricologica e dimostrare a chiunque abbia la sfortuna di perdere i capelli che nei Tricologici italiani bisogna avere fede perché sono ben protetti! Un integratore a base di Magnesio per dare una nuova energia al corpo e alla mente Partecipando a più di 300 reazioni biochimiche del nostro corpo, il magnesio risulta essenziale per la crescita, la difesa immunitaria, la produzione di energia, l’attività nervosa, cerebrale e muscolare, in particolare quella relativa al muscolo cardiaco. La sua funzione principale è quella di trasferire l’energia ricavata dai diversi nutrienti introdotti con la dieta a tutte le cellule del corpo. Ecco perché potremmo a ragione considerarlo il “bio-regolatore del nostro benessere quotidiano”. Stando a dati recenti, circa il 20% della popolazione italiana risulta carente di magnesio. Cio è dovuto in gran parte ad abitudini di vita e alimentari che privilegiano cibi elaborati e conservati, oltre a porzioni di frutta e verdura insufficienti. La cottura dei cibi, in particolar modo, può ridurne il contenuto di questo minerale ben oltre il 75%. Per rispondere a questa esigenza, Phoenix srl, azienda italiana attiva da quasi trent’anni nel settore della nutraceutica e della fitoterapia più qualificata, ha messo a punto Magnesium 375 di LongLife: un integratore polifunzionale ad alta biodisponibilità. Il prodotto soddisfa opportunamente la razione giornaliera di magnesio (RDA) per una persona adulta consigliata (pari a 375 mg/die secondo la Scientific Committee for Food). Può inoltre essere un valido sostegno per le donne nella fase premestruale e in menopausa, così come dopo stress prolungati e sforzi intensivi. la Pelle 69
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