Piste con vista Slopes with stunning views La neve magica dei bambini Children’s magic snow Freestyle & freeride: il futuro dello sci Freestyle & freeride: the future of skiing DOLOMITES N.35 ANNO/YEAR 18 INVERNO/WINTER 2013/2014 Cari lettori, Dear readers, è sempre un piacere darvi il nostro più caloroso benvenuto in valle dalle pagine di Fassa News. La rivista si propone come uno spazio accogliente, da apprezzare nei momenti di relax, magari dopo una giornata trascorsa immersi nella natura innevata della Val di Fassa, al sole d’alta quota e all’aria pungente dell’inverno. Un luogo, di parole e immagini, dove divertirsi a scoprire le tendenze della stagione sciistica e le manifestazioni di rilievo di questi mesi, conoscere i nostri campioni degli sport invernali, le persone più genuine, gli aspetti e le storie più vere di questa terra affascinante, protetta dall’abbraccio delle Dolomiti. Un racconto che vi dedichiamo perché renda ancor più speciale il vostro soggiorno nella valle ladina. Buona lettura e buone vacanze! it is always a pleasure to welcome you with the Fassa News pages. This magazine wants to be a welcoming space, a magazine you can enjoy while resting, during your moments of relaxation, especially after a day of skiing at high altitude where the winter air pinches your cheeks, surrounded by the sunny white nature of Val di Fassa. Fassa News is a place made of words and pictures, where you can amuse yourself, discover the winter season trends and the most important events, meet our champion skiers and the most genuine rustic people, the truth of many aspects and stories of this fascinating and amazing land, protected by the hug of the Dolomites. We dedicate this story to you, to wish you a special holiday and quality time in this Ladin valley. Enjoy your reading and have a nice holiday! Elisa Salvi Direttore responsabile: Elisa Salvi Registrazione: Tribunale di Trento n. 915/R.S. del 3-7-1996 Copie distribuite: 15.000 Editrice: Azienda per il Turismo della Val di Fassa scarl Strèda Roma 36 - 38032 Canazei (TN) Stampa: Longo AG-Spa, Bolzano (BZ) Redazione: Azienda per il Turismo della Val di Fassa 38032 Canazei (TN) • Tel. 0462.609600 • Fax 0462.602502 E-mail: [email protected] Hanno collaborato al magazine: Andrea Selva, Enrico Maria Corno, Valentina Redolfi, Simonetta Iori, Francesco Mazzel, Giusy Vian. Grafica e impaginazione: Area Grafica - Cavalese (TN) - Tel. 0462.230018 - areagrafica.tn.it Foto di copertina: F. Modica Contributi fotografici: Archivio Fotografico Apt Val di Fassa (N. Angeli, P. Boso, R. Bernard, R. Brunel, F. Modica, A. Mosler), Archivio Carezza Ski - Laurin Moser, Archivio D. Menegazzi e L. Sella, Archivio H.C. Fassa, Archivio Marmolèda Full Gas Race, Archivio Sellaronda Skimarathon, Archivio Union Hotels, M. Croce, I. Cigolla, Fototonina, V. Mori, E. Salvi, A. Selva, M. Stroppa, A. Trovati - Pentaphoto, T. Valeruz. È vietata la riproduzione di tutte le immagini, dei testi e delle pubblicità del Fassa News. QUESTO NUMERO È STATO CHIUSO IN REDAZIONE IL GIORNO 25 NOVEMBRE 2013 LA SKIAREA IDEALE PER LE FAMIGLIE •Comodo accesso alla funivia con scala mobile dal centro di Vigo di Fassa •Rifugi in quota raggiungibili anche a piedi •Baby Park dove lasciare i bimbi in mani sicure •Scuola Sci direttamente sulle piste •Noleggio, deposito sci e ski service alla partenza degli impianti •Collegamento con Skitour Panorama •Innevamento programmato su tutte le piste •Percorsi con ciaspole 2013/2014 THE IDEAL SKI RESORT FOR THE WHOLE FAMILY Catinaccio impianti a fune S.p.A. 38039 Vigo di Fassa (TN) - Tel. +39 0462 763242 [email protected] - www.catinacciodolomiti.it Sommario Contents •Easy access to the cableway by escalator •Refuges at altitude that can also be reached on foot •Baby Park nursery where you can leave your children in safe hands •Ski school directly on the slopes •Ski hire, storage and service at the start of the lifts •Link to the Panorama Ski Tour •Snow cannons on all ski runs •Snowshoeing routes Campitello di Fassa 6 Sport e cultura: l’agenda degli eventi dell’inverno Sport and culture: the calendar of winter events 8 26ª Universiade: dieci giorni in Val di Fassa 26ª Universiade: ten days in Val di Fassa #lavaldifassadinvernoè secondo gli “amici” #valdifassainwinteris according to our “friends” 44 Calde scintille d’inverno Warm sparks in winter 12 Sogno olimpico per Deville, Gross e Costazza The olympic dream of Deville, Gross and Costazza 46 16 Sullo skibus col biglietto On the skibus with the ticket 50 18 Il portale fassano parla russo The Val di Fassa website speaks Russian 54 Panorami in pista Panoramas on-piste 58 Enrosadira in borsa Enrosadira in the bag Le nuove fontiere del gusto: fusion, bio, king New tasty horizons: fusion, bio, king 20 Valle d’antan Val di Fassa of yesteryear Capanna punta Penia in pellicola Capanna Punta Penia on the set 24 Neve da piccoli The snow for children 60 28 Freestyle: diventare campioni, tra un salto e l’altro Freestyle: become a champion, a jump after the other 66 34 Lo sci estremo secondo Tone Valeruz Extreme skiing from Tone Valeruz’s point of view 38 La Sellaronda Skimarathon secondo Oswald Santin Sellaronda Skimarathon in Oswald Santin’s opinion Passo San Pellegrino - Seggiovia Campigol www.sanpesnowpark.it 42 69 Brilla il carnevale con “L Grop“ “L Grop de la Mèscres” animates the Carnival Kaiserkeller, il pub Kaiserkeller, the pub L’estate è in vetrina Summer in the showcase L’agenda degli eventi dell’inverno Campionato di hockey su ghiaccio Serie A SHC Fassa National Hockey League - SHC Fassa settembre 2013 - marzo 2014 L’Hockey Club Val di Fassa è protagonista del massimo campionato della disciplina. Da seguire le appassionanti partite al palaghiaccio “G. Scola” di Alba di Canazei. www.hockeyclubfassa.com XXVI Winter Universiade Trentino 11 - 21 dicembre 2013 Dall’11 al 21 dicembre 2013 il Trentino ospita la XXVI Winter Universiade, l’evento biennale multidisciplinare di maggior richiamo a livello internazionale dopo le Olimpiadi invernali. La Val di Fassa è stata scelta come location per lo svolgimento delle gare, maschili e femminili, di sci alpino: slalom e gigante allo Ski Stadium Aloch di Pozza, discesa libera e superG sulla pista Cima Uomo al Passo San Pellegrino. Invece gli incontri del torneo maschile di hockey su ghiaccio si giocano alla IceHockey Arena “G. Scola” di Alba di Canazei dove si tiene anche la cerimonia di chiusura dell’evento. www.universiadetrentino.org Buon Natale Happy Christmas Open air exhibition of Nativity Cribs, Christmas market and exhibition of Twelfth Night Epiphany 1 dicembre 2013 20 gennaio 2014 Davvero speciale l’atmosfera natalizia in Val di Fassa che prende il via il 6 dicembre quando, per tradizione, San Nicolò con angeli e krampus (diavoli) visita le case dei bimbi fassani. Si prosegue con il S. Natale e quindi con il passaggio dei Tre Re che annunciano l’arrivo dell’Epifania. Da vedere: 1 dicembre - 12 gennaio “Prejepies sui Festii”, esposizione di presepi sulle fontane del paese e delle frazioni di Vigo 20 dicembre - 20 gennaio “Presepi in Turchia”, allestimento di presepi nel caratteristico rione di Moena 22 dicembre - 6 gennaio “Il vero Natale nel segno del Presepe”, un centinaio di natività realizzate con i più svariati materiali ed esposte all’aperto tra Canazei, Alba e Penia 12-14-16-18-21-22-23-2428-29-30 dicembre e 1-4-5 gennaio “Mercatino di Natale”, bancarelle con prodotti tipici ai giardini del lungo Avisio a Moena 6-7-8 e 14-15 dicembre “Picol bon e bel”, prodotti del- Calendar of winter events la tradizione e idee regalo nel cuore di Vigo 31 dicembre “Capodanno in piazza” a Canazei, Campitello, Pozza e Moena 2-5 gennaio “I Tre Re” con i pastori eseguono il canto del Settecento “Noi siamo li tre Re” per case e alberghi di Moena, Pozza e Canazei. www.fassa.com Sci da campioni National Hockey League - SHC Fass Sulle piste fassane si sfidano i migliori talenti dello sci alpino e dello snowboard in gare internazionali ad alto tasso d’adrenalina. Ecco gli appuntamenti: 13 e 14 dicembre Slalom parallelo, maschile e femminile, valido per la Snowboard Fis Worl Cup sulla pista Prà di Tori al Passo Costalunga 15 dicembre Slalom maschile, in notturna, di Coppa Europa allo Skistadium Aloch di Pozza. www.fassa.com Prove libere Tour Ski-test week end 14-15 dicembre Occasione da non perdere per chi vuole essere aggiornato su novità e tendenze dei materiali da sci. Dieci aziende del settore offrono più di 350 paia di sci da provare gratuitamente sulle pi ste del Ciampedìe di Vigo. www.fassa.com La neve, uno spettacolo straordinario Snow Show 28 dicembre - 10 marzo Candida e soffice, la neve in Fassa è materia prima che ispira giochi sorprendenti agli esperti degli sport invernali. Ed ecco che le piste da sci, ma pure le piazze e le vie del centro dei paesi, si trasformano in palcoscenici per show acrobatici, impreziositi da effetti di luci, fiaccole, fuochi d’artificio e tanta musica: 28 dicembre “La Fiaccolata dei campioni”, i maestri di sci delle varie scuole di Fassa e i big della Nazionale di sci alpino, allo Skistadium Aloch di Pozza 30 dicembre e 6 marzo Ski Night Show, a Prà di Sorte di Moena 2 gennaio Canazei Night Show, a Pecol, skiarea Belvedere di Canazei 3 gennaio e 16 febbraio Freestyle Show, lungo Strada Rezia a Vigo 4 gennaio Ski Night Show, a Passo San Pellegrino 30 gennaio, 10 febbraio e 10 marzo Pozza Magic Night & Freestyle Show allo Skistadium Aloch di Pozza FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 3 marzo Buffaure Night Event, nella skiarea Buffaure di Pozza. www.fassa.com Carnevale ladino Ladin carnival 17 gennaio - 4 marzo Le origini del “carnascer fascian” (carnevale, in ladino) si perdono nella notte dei tempi e giungono ai nostri giorni tramandate di generazione in generazione. Per quasi due mesi si susseguono feste di maschere, ma anche sfilate e “mascherèdes”, ironiche messinscena in lingua ladina. Da non lasciarsi sfuggire gli appuntamenti con il carnevale di Penia, Canazei e Campitello, dove la tradizione è più radicata, ma anche quelli di Vigo, Pozza, Soraga e Moena che vedono la loro massima espressione il martedì grasso. www.fassa.com 41ª Marcialonga di Fiemme e Fassa 41st Fiemme and Fassa Marcialonga 26 gennaio 2013 Torna la granfondo sugli sci stretti più famosa d’Italia che attraversa le Valli di Fiemme e Fassa. In programma il percorso da 70 km, con partenza da Moena e arrivo a Cavalese, e quello “light” di 45 km. Sul parterre che supera i 7500 iscritti si ritrovano FASSA NEWS WINTER 2013/2014 le tante punte di diamante della disciplina, seguite da tanti appassionati, i cosiddetti “bisonti” che al di là del risultato agonistico si godono questa speciale manifestazione sugli sci. www.marcialonga.it Freeride & freestyle Quando lo sci va a braccetto con la parola “free” le emozioni sono assicurate. Appuntamenti da non perdere: 1-2 febbraio Braulio Vertical Tour, contest e demo di freestyle con talenti della disciplina, allo snowpark Ston8, nella skiarea Ciampac 21-23 marzo White Spirit Skitest, freeride e telemark e serata sulla sicurezza sulla neve con le guide alpine, nella skiarea Belvedere di Canazei 29-30 marzo Be Cuz Be Cool, sfida e festa per skiers e snowboarders, nella skiarea Buffaure di Pozza. www.fassa.com Scialpinismo sugli scudi Ladin gastronomy week 21 febbraio - 21 aprile Come, anno dopo anno, aumentano gli appassionati, allo stesso modo, si moltiplicano le competizioni di scialpinismo. Le ragioni del successo di questo sport sono tante, dal contatto sincero con la natura, alla lontananza dai circuiti più affollati. Ecco le sfide più prestigiose dell’inverno fassano: 21 febbraio 19ª Sellaronda Skimarathon, l’evento scialpinistico su pista più famoso al mondo, che si svolge in notturna, lungo i 42 km di salite e discese attorno al massiccio del Sella, parte e arriva a Canazei 6 aprile 38ª Polartec Pizolada, non conosce battute d’arresto questa gara amata da popolo delle pelli di foca per l’affascinante itinerario sulle Dolomiti di Passo San Pellegrino 21 aprile 3ª Marmolèda Full Gas Race, ha dell’incredibile questa competizione sulle pendenze ardite della Regina delle Dolomiti, eden degli sci alpinisti. www.fassa.com Polartec Scufoneda Telemark and freeride week end 12-16 marzo Ritorno “alle origini” per la manifestazione internazionale preferita da chi pratica lo sci dal “tallone libero”. Arrivano da tutta Europa, e non solo, a Moena per un long week end con un programma intenso di telemark, freeride, scialpinismo e snowboard, senza trascurare la sicurezza in montagna con stage di prevenzione valan- ghe. Il divertimento si completa con animazione e cene curate dagli ideatori della manifestazione gli “Scufons del Cogo”. www.scufons.com “A tavola con la Fata delle Dolomiti” Ladin gastronomy week 16-21 marzo È molto apprezzata questa rassegna gastronomica che conta tante affezionate buone forchette. I rinomati chef alla guida delle cucine dei ristoranti Malga Panna, Foresta, Fuciade e Tyrol personalizzano i migliori piatti della tradizione fassana esaltandone, con raffinatezza, la singolarità dei sapori. www.fassa.com Golf sulla neve Golf Winter Contest 29 marzo Nella skiarea Belvedere, vicino a Passo Pordoi, si tiene, per il terzo anno consecutivo, il torneo fassano di golf sulla neve. Si gioca al tramonto e al calar della sera si festeggiano i vincitori. www.fassa.com Val di Fassa, a protagonist in the 26th Winter Universiade Trentino Val di Fassa protagonista alla 26ª Winter Universiade Trentino Dall’11 al 21 dicembre, le piste del San Pellegrino e di Pozza ospitano le gare di sci alpino e il palaghiaccio di Alba di Canazei le sfide di hockey I nizio di stagione invernale prestigioso in Val di Fassa che, dall’11 al 21 dicembre, ospita la 26ª Winter Universiade Trentino. Fassa, con Trento-Monte Bondone, Val di Fiemme, Valsugana, Altopiano di Pinè-Valle di Cembra, è località deputata ad accogliere le gare degli universitari di tutto il mondo che praticano sport invernali ad alto livello. Le discipline del ghiaccio e della neve in cui si misurano i circa 3500 partecipanti all’evento, provenienti da 60 Nazioni sono: sci alpino, sci nordico, salto, combinata nordica, biathlon, snowboard, freestyle, pattinaggio velocità, short track, pattinaggio di figura e sincronizzato, hockey su ghiaccio e curling. In particolare, in Fassa si svolgono le competizioni, maschili e femminili, di sci alpino: discesa libera e superG sulle piste veloci del Passo San Pellegrino, mentre slalom speciale e gigante allo Skistadium Aloch di Pozza. Inoltre, al palaghiaccio G. Scola di Alba di Canazei si disputano 20 partite di hockey, nonché la finale il 21 dicembre (ore 18), cui segue la cerimonia di chiusura de l’Universiade con passaggio di testimone a Granada (dove si tiene l’edizione 2015), mentre quella inaugurale si tiene, mercoledì 11 dicembre (ore 18), in piazza Duomo a Trento, alla presenza di alcune alte cariche del Paese. Un clima davvero internazionale caratterizza la valle ladina in questi dieci giorni sportivi con la presenza di più di seicento tra atleti, allenatori e staff tecnici, seguiti nell’organizzazione da tanti volontari fassani. Non solo, la valle la- scia un suo “ricordo” a tutti i vincitori: le 480 medaglie che premiano gli atleti sono “made in Fassa”, frutto di un progetto sviluppato dagli studenti del Liceo delle Arti di Pozza. Il modello selezionato, ideato da Samantha Salvador, presenta sulla facciata anteriore il profilo delle vette teatro delle competizioni, la scritta Trentino 2013 e il logo Fisu, in quella posteriore invece i pittogrammi delle discipline in gara e il logo ufficiale. La consegna delle medaglie ai vincitori delle gare di sci fassane si svolge a Moena in Piaz de Sotegrava che per l’occasione diventa “Medal Plaza”. Se gli appassionanti giorni di gare si concentrano a dicembre, la preparazione della Universiade è iniziata molti mesi prima, con un coordinamento che unisce Trento e le località della provincia coinvolte. Proprio a ridosso della manifestazione, si sono tenute prestigiose tappe “d’avanzamento” che hanno contribuito a dare risonanza allo spettacolo di sport, cultura e amicizia che riunisce tanti universitari. Il 23 ottobre scorso Giorgio Napolitano ha concesso alla manifestazione l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, mentre il 6 novembre Papa Francesco ha acceso la fiaccola dell’Universiade che ha iniziato un viaggio con numerose soste nelle realtà istituzionali e sportive di diverse città italiane ed europee, come Losanna e Monaco. L’11 dicembre arriva, infine, in Trentino per dare il via all’avvincente manifestazione che mette in campo, tra i giovani, i più alti valori dello sport. 8 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Moena “Medal Plaza” 26ª Universiade Trentino Competition Schedule - Val di Fassa Alpine Skiing Passo S. Pellegrino DH – SG Pozza di Fassa GS – SL Thu 10: 9-10h free skiing W/M DH Wed 11: 8-9h inspection W; 8.30-9.30h inspection M; 10.30h training W DH; 11.30h training M DH Thu 12: 8-9h insp. W; 8.50-9.45h insp. M; 10h training W DH; 12h training M DH Fri 13: 10h DH W; 12h DH M Sat 14: 8-9h insp. M; 10h SG M Sun 15: 8-9h insp. M; 10h SG W Mon 16: 9.30-12h free skiing GS Tue 17: 10h GS M 1ª manche ; 13h GS M 2ª manche Wed 18: 10 h GS W 1ª manche ; 13h GS W 2ª manche Thu 19: 17h SL M 1ª manche ; 13h SL M 2ª manche; AS Combined Fri 20: 19: 17h SL W 1ª manche ; 13h SL W 2ª manche; AS Combined Sat 21: alpine skiing reserve day Ice Hockey M Alba di Canazei Thu 10: 16.30-19h Ita-Lat; Wed 11: official training Thu 12: 16.30-19h Rus-Ger; Fri 13: 16.30-19h Swe-Ita; Sat 14: 16.30-19h Cze-Rus; Sun 15: 16.30-19h Ita-Usa; Mon 16: 16.30-19h Rus-Svk; Wed 18: 16.30-19h QF1; Thu 19: 16.30-19h LQF1-LQF4; Fri 20: 16.30-19h; Sat 21: 10.30-13h Bronze Medal; FASSA NEWS WINTER 2013/2014 9 20.30-23h Usa-Swe 20.30-23h Svk-Cze 20.30-23h Lat-Usa 20.30-23h Gbr-Svk 20.30-23h Swe-Lat 20.30-23h Cze-Gbr 20.30-23h QF2 20.30-23h LQF2-LQF3 20.30-23h Semifinal 14.30-17h Gold Medal A brilliant beginning of winter season in Val di Fassa: from 11th to 21st December, Val di Fassa will host the 26th Winter Universiade Trentino. Fassa, together with Trento-Monte Bondone, Val di Fiemme, Valsugana, Altopiano di Pinè-Valle di Cembra, is the location where University students from all over the world, who practise winter sport at high level, will come to take part in races and contests. About 3500 participants from 60 different countries will measure themselves in the following disciplines: alpine skiing, Nordic skiing, ski jumping, Nordic combined, biathlon, snowboard, freestyle, speed skating, short track, ice hockey, curling, figure skating and synchronised skating. In particular, in Val di Fassa male and female athletes will contest the Alpine skiing races: downhill, superG on San Pellegrino slopes, slalom and giant slalom at the Skistadium Aloch in Pozza di Fassa. In addition, at the G. Scola ice stadium in Alba di Canazei there will be 20 hockey matches, as well as the finals on 21st December (at 6 o’clock in the afternoon) followed by the Universiade closing ceremony, whereas the opening ceremony is taking place on Wednesday 11th December (6 pm) in the Duomo square in Trento. A really international atmosphere characterises the Ladin valley in these sporty 10 days with the presence and participation of more than six hundred people such as athletes, trainers and technical staff, helped in the organisation by many young Fassani volunteers. Yet, the valley leaves a memory to all the winners: the 480 medals, which will prize the athletes, are made in Fassa and are the result of a project of the students of the Arts high school in Pozza. The chosen model, invented by Samantha Salvador, on the front shows the profile of the Dolomites where contests are taking place, then there is the Fisu logo and “Trentino 2013” written underneath; on the back, instead, there are the pictograms of the disciplines played and the official logo. Universiade? Noi c’eravamo! I fassani Igor Cigolla e Thomas Dantone hanno partecipato a scorse edizioni dell’importante manifestazione sportiva. Ecco “schedate” le loro esperienze: Nome: Igor Cigolla Vive a: Vigo di Fassa Età: 50 Partecipazione alle Universiadi di: Belluno 1985 Sport praticato: sci alpino - discesa libera Facoltà universitaria frequentata all’epoca: Economia e commercio Professione attuale: coordinatore G.S. Polizia di Stato - Fiamme Oro settore sport alpini Moena Che ricordo ha della sua esperienza alle Universiadi? Soprattutto il clima molto allegro. Miglior risultato in quella occasione: medaglia d’oro in discesa libera a Cortina d’Ampezzo (con immancabile “matricola” sul podio dopo la premiazione!). Consiglierebbe l’esperienza agli universitari che praticano sport ad alto livello? Sicuramente, anche se non sempre il livello tecnico è paragonabile ad eventi tipo Campionati Mondiali o Olimpiadi. Comunque la settimana successiva alla vittoria alle Universiadi mi piazzai al 6° posto in Coppa del Mondo ad Are (Swe). Le sarebbe piaciuto giocare le Universiadi in casa? A tutti credo faccia piacere cimentarsi sulle piste di casa, davanti ai propri tifosi e alla gente che conosci. Seguirà le gare di sci e hockey fassane? Certamente, sia per l’importanza dell’evento sia perché saranno impegnati degli atleti che appartengono al nostro gruppo sportivo. Tiferà per qualche atleta che conosce? Per tutti gli atleti italiani, con un occhio particolare per quelli che conosco, uno dei quali è il poliziotto Francesco Romano, sciatore di Canazei. Nome: Thomas Dantone Vive a: Canazei Età: 30 Partecipazione alle Universiadi: Torino 2007 Sport praticato: hockey su ghiaccio Facoltà universitaria frequentata all’epoca: Filosofia Professione attuale: contabile e hockeysta nell’HC Fassa Che ricordo ha della sua esperienza alle Universiadi: gran bella manifestazione, bella squadra e tanti altri sportivi nel villaggio (che fu quello delle Olimpiadi di Torino 2006) con i quali si è socializzato Miglior risultato personale in quella occasione: miglior giocatore di una partita e gol al Giappone Miglior risultato della squadra in quella occasione: siamo usciti ai gironi, dopo aver battuto Finlandia e pareggiato con la Repubblica Ceca (tra le migliori nazioni al mondo); per un punto non ci siamo qualificati per le semifinali contro il Canada. Consiglierebbe l’esperienza agli universitari che praticano sport ad alto livello? Sì, è un’esperienza unica, molto simile alle Olimpiadi. Le sarebbe piaciuto giocare le Universiadi in casa? Senz’altro. Seguirà le gare di sci e hockey fassane? Purtroppo non avrò molto tempo, ma almeno un paio di partite di hockey credo che le guarderò. Tiferà per qualche atleta che conosce? Tiferò per tutti gli atleti italiani. FASSA NEWS WINTER 2013/2014 11 Universiade? We were there! The Fassani Igor Cigolla and Thomas Dantone took part in the past editions of the Universiadi. Both have happy memories of that experience and of its cheerful atmosphere. Cigolla, who lives in Vigo and is in his 50s, in 1985 lived the Universiadi in Belluno as a protagonist, in fact he won the downhill skiing gold medal. At that time, he was attending the faculty of Economics and Commerce. Today, he is responsible for the coordination of the G.S. Police – Fiamme Oro in the alpine sport section in Moena and he is going to be a supporter of some of the boys of his group, such as, for example, the skier Francesco Romano. Dantone, who lives in Vigo and is 30 years old, took part in the Universiadi in Torino in 2007, playing in the Italian national hockey team. They lost in the matches, after defeating Finland and drawing with the Czech Republic, and just for one single point they did not qualify for the semifinal against Canada. Nevertheless, Dantone was reported as best player in a match and scored a goal against Japan. At that time, he was studying at university in the Faculty of philosophy. Today, he is an accountant and a player in the Hockey Club Fassa. Dantone wants to see and follow the hockey matches in Alba, in the ice stadium where he is familiar with. Sochi 2014, sogno olimpico per Deville, Gross e Costazza I fassani Cristian Deville, Stefano Gross e Chiara Costazza, da anni sulle piste della Coppa del Mondo di slalom con i colori della valle, spiegano come ci si prepara e, con un pizzico di fortuna, come si stacca un biglietto per un’Olimpiade di Elisa Salvi Sochi 2014: champions’s Olympic dream The Fassani Cristian Deville, Stefano Gross and Chiara Costazza, who have skied for the slalom World Cup for ages, explain how they prepare themselves to go, maybe also with a little bit of luck, to the Olympics. Nome: Cristian Deville Luogo e data di nascita: Cavalese, 03.01.1981 Residenza: Moena Gruppo sportivo: G.S. Fiamme Gialle Miglior risultato sportivo: Oro SL Kitzbühel (AUT) 22.01.2012 Dopo tanta preparazione quanta voglia c’è di scendere in pista? L’estate non è mai abbastanza lunga, specie dopo una stagione (la scorsa) con tante delusioni. Ma mi sono rimboccato le maniche, ritrovando condizione fisica e quell’entusiasmo che avevo un po’ perduto. Ora è importante il confronto in pista. Quest’inverno, oltre alle gare di Coppa del Mondo, dal 7 al 23 febbraio ci sono anche le Olimpiadi a Sochi. Giudichi questa stagione molto impegnativa? Non la vivo in modo diverso dalle altre. Bisogna comunque andare forte nelle gare di Coppa per meritarsi un posto alle Olimpiadi. C’è concorrenza in squadra per staccare un biglietto per Sochi? Non è facile qualificarsi, la concorrenza in squadra è forte e nessuno ha la certezza (fino all’ultima gara) di partecipare all’evento. Da parte mia c’è il massimo rispetto per i miei “avversari” e la massima concentrazione sulle gare che precedono l’Olimpiade. È una “pressione” positiva per un atleta? Affronto la stagione come negli ultimi anni, cercando di non farmi distrarre dalla gara russa di febbraio, stando sereno (e con qualche bel risultato sarebbe più facile). Lascio che la pressione la sentano gli altri. Come ci si prepara, psicologicamente, a un evento importante come un’Olimpiade? Pensandoci, se si è presenti, solo qualche settimana prima dell’evento. Hai partecipato a Vancouver 2010, che ricordo conservi di quell’esperienza? È stata costruttiva, ma mi ha anche un po’ deluso, non tanto per il risultato, ma per il fatto che sono arrivato a Vancouver tre giorni prima della gara e ci sono sempre state nebbia e pioggia. Non ho visto il panorama, né partecipato alla cerimonia di chiusura e nemmeno assaporato il famoso “clima olimpico”, di cui parlano tutti. Motivo in più per andare a Sochi. Da un punto di vista tecnico ti preoccupano i cambi climatici repentini che caratterizzano Sochi? Anche a Vancouver c’erano condizioni simili. Ma se un’atleta vuole primeggiare dev’esser bravo ad adattarsi a ogni situazione, anche le meno congeniali. Porti qualcosa della Val di Fassa con te quando giri per il mondo da una gara all’altra? La Val di Fassa mi sostiene da anni e sono veramente grato della fiducia dimostratami finora, sia quando i risultati sono stati buoni sia nelle stagioni, per vari motivi, meno favorevoli. Perciò ho sempre qualcosa della valle con me: i berrettini col logo “Val di Fassa” sono sempre in borsa e quando gli amici vengono alle gare portano la valle in giro per l’Europa! Quanto conta il tifo in una gara importante? Sono sempre felice d’incontrare amici e valligiani prima o dopo la gara, o tra una manche e l’altra, Name: Cristian Deville Place and date of birth: Cavalese, 03.01.1981 Residence: Moena Sport group: G.S. Fiamme Gialle Best result: Gold SL Kitzbühel (AUT) 22.01.2012 After all this training, how much do you fancy skiing? Summer is not long enough, especially after the previous season characterised by many disappointing moments. Nevertheless, I knuckle down and I have recovered fine fettle, form and enthusiasm. Now I am ready for competition. This winter, besides the World Cup races, from 7th to 23rd February there are the Olympics in Sochi. Do you think this season will be a busy and demanding one? As demanding as the others. However, we must succeed in the World Cup races to obtain a ticket for the Olympics. Is there competition among your team to go to Sochi? Qualification is not easy. In any case, I have the utmost respect for my “rivals” and high concentration for the races before the Olympics. Is this “pressure” positive for an athlete? I face this season as the previous ones, trying, on the one hand, to concentrate on the single race without thinking too much to the Russian race in February, on the other, to keep calm (and, of course, it would be easier with some good results). In short, I leave pressure and tension to the others. How do you psychologically prepare and train to such an event like this in Sochi? Thinking about it only some weeks before the contest. You took part in Vancouver 2010. What memories do you have? It was a constructive experience, but a little bit disappointing as well, not because of the result, but because of the weather. I went to Vancouver three days before the race, but it was rainy and foggy every day, so I could not see the panorama. What’s more, I neither attended the closing ceremony, nor enjoyed the famous and expected “Olympic atmosphere”: one more reason to go to Sochi. From a technical point of view, are you afraid of the sudden climatic changes in Sochi? In Vancouver there were such climatic changes too, but athletes, who want to stand out, have to be able to adapt in every kind of situation, the hardest as well. Do you bring something with you when you leave Val di Fassa to travel all around the world from a race to another? Val di Fassa has always supported me and I am very pleased and grateful for their faithful support, not only when results are good, but also when, for several reasons, results are not so good. Thus, I always bring with me something of my valley: for example, I always have the caps with the Val di Fassa logo in my bag. How much does your fans’ support mean to you? I am very happy to meet friends before and after the race or between the first and the second round. This makes me feel at home and this is good. Up to now, what is your fans’ display of affection 12 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 mi fa sentire un po’ a casa ed è positivo per me. Ma in partenza di gara cerco di concentrarmi, tenendo alla larga emozioni. Tra le varie manifestazioni d’affetto dei tuoi fans qual è quella che, finora, ti ha fatto più piacere? Ogni volta che sono presenti mi danno sostegno. Certo, è stato eccezionale a Kitzbühel, quando ho messo al collo la medaglia d’oro. Ma ricordo con piacere anche la gara a Campiglio nel 2012 quando, dopo essere caduto nella seconda manche mentre mi giocavo un posto sul podio, le tantissime persone salite a piedi lungo la pista mi hanno battuto forte le mani anche se era andata male. Non lo scorderò. I colleghi Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia e Manfred Moelgg sono testimonial di una nota casa di abbigliamento underwear. Cosa ne pensi? Saresti stato a tuo agio davanti alla macchina fotografica in mutande? Credo abbiano fatto bene, l’avrei fatto anch’io. In Italia poche aziende puntano sullo sci. È un peccato perché questo sport, e i suoi atleti, potrebbero avere molta più visibilità, a vantaggio di tutti. FASSA NEWS WINTER 2013/2014 13 you liked most? When they are present, they support me and I like it. However, that day in Kitzbühel when I put on the medal around my neck, their support and fondness was extraordinary. In addition, I remember with pleasure also the race in Campiglio in 2012: I was running the second round, I was about to win, when I fell. Many people had walked up the mountain to stay along the slope and when I fell, they clapped their hands heartily, even if I had failed. I won’t forget it. Your colleagues Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia and Manfred Moelgg are testimonials for a well-known underwear house. What do you think about it? Would you feel at your ease in front of a camera in underwear? In my opinion, they did the right thing, and I would have done the same. In Italy just a few companies bet on skiing. And this is a pity, as this sport and these athletes could and should have much more visibility, to everybody’s advantage. S. Gross Nome: Stefano Gross Luogo e data di nascita: Bolzano, 04.09.1986 Residenza: Pozza di Fassa Gruppo sportivo: G.S. Fiamme Gialle Miglior risultato sportivo: Argento SL Schladming (AUT) 24.01.2012 Dopo tanta preparazione quanta voglia c’è di scendere in pista? Tanta, soprattutto dopo la scorsa stagione caratterizzata da più ombre che luci. La preparazione finora è andata bene e ho buone sensazioni. Quest’inverno, oltre alle gare di Coppa del Mondo, dal 7 al 23 febbraio ci sono anche le Olimpiadi a Sochi. Giudichi questa stagione molto impegnativa? Sì, l’Olimpiade è importante, ma prima bisogna affrontare e concludere al meglio le gare di Coppa del Mondo. C’è concorrenza in squadra per staccare un biglietto per Sochi? Siamo in sei a giocarcela e i posti sono quattro, qualcuno inevitabilmente starà a casa. E spero proprio di non essere io. È una “pressione” positiva per un atleta? Sì, abbiamo sempre bisogno di confrontarci, specie con i più forti per migliorare. Ogni test è stimolante. Come ci si prepara, psicologicamente, a un evento importante come un’Olimpiade? Allenandosi ad essere freddi e lucidi. Bisogna farlo sempre a partire dalle prove di Coppa, tanto più all’Olimpiade, dove ci si gioca tutto in una sola gara. Che ricordo hai di Vancouver 2010, avresti voluto essere in gara? In effetti, avrei dato qualsiasi cosa per essere in pista, invece che davanti alla tv. Da un punto di vista tecnico ti preoccupano i cambi climatici repentini che caratterizzano Sochi? Le condizioni della neve possono incidere sulla prestazione. Io preferisco la neve dura, ma mi sto allenando anche sul morbido. A Sochi bisognerà essere pronti a tutto: “o la va o la spacca”. Porti qualcosa della Val di Fassa con te quando giri per il mondo da una gara all’altra? Viaggiano, simbolicamente, con me le mie montagne e naturalmente famiglia e amici. Quanto conta il tifo in una gara importante? La vicinanza degli amici fa piacere, non tanto prima di uno slalom, quando bisogna rimanere concentrati, quanto dopo, soprattutto se c’è da festeggiare. Tra le varie manifestazioni d’affetto dei tuoi tifosi qual è quella che, finora, ti ha fatto più piacere? La festa che mi hanno organizzato dopo l’argento di Schladming, ma anche quella (al pub Ta Mongo) per il primo podio di Adelboden è stata grande! I colleghi Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia e Manfred Moelgg sono testimonial di una nota casa di abbigliamento underwear. Cosa ne pensi? Saresti stato a tuo agio davanti alla macchina fotografica in mutande? Mi piace. Mi sarei divertito a farlo anch’io. È un modo per parlare e promuovere lo sci in Italia, dove c’è sempre il calcio in primo piano. Name: Stefano Gross Place and date of birth: Bolzano, 04.09.1986 Residence: Pozza di Fassa Sport group: G.S. Fiamme Gialle Best result: silver SL Schladming (AUT) 24.01.2012 After all this training, how much do you fancy skiing? Very much, especially after the previous season, characterised by shades more than light. I have trained very hard and so I have good feelings. This winter, besides the World Cup races, from 7th to 23rd February there are the Olympics in Sochi. Do you think this season will be a busy and demanding one? The Olympics are important, but first of all we have to face and win the World Cup races. Is there competition among your team to go to Sochi? We are six and there are only four “seats”, thus someone will inevitably stay at home. I hope it won’t be me. Is this “pressure” positive for an athlete? Yes it is, comparison is always useful, especially with the strongest and the best skiers, as you can improve yourself. Every test is stimulating. How do you psychologically prepare and train to such an event like this in Sochi? You need training, self-possession and a lucid and clear mind. You always need it, at the World Cup, but in particular at the Olympics, where you bet everything on one single race. What memories do you have of Vancouver 2010? I wished I were there, skiing, instead of watching the race on television. From a technical point of view, are you afraid of the sudden climatic changes in Sochi? Snow conditions can affect the performance. I prefer hard snow, but I am training also on soft snow. In Sochi you have to be ready for every kind of conditions: “it’s do or die“. Do you bring something with you when you leave Val di Fassa to travel all around the world from a race to another? I symbolically travel with the Dolomites, my family and friends in my heart. How much does your fans’ support mean to you? My friends and their support is important, in particular at the end of the race (more than before the race, as we need to concentrate), especially when we can celebrate a victory! Up to now, what is your fans’ display of affection you liked most? The party my fans organised to celebrate the silver of Schladming, but also the party (at Ta Mongo pub) after my first podium at Adelboden was great! Your colleagues Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia and Manfred Moelgg are testimonials for a well-known underwear house. What do you think about it? Would you feel at your ease in front of a camera in underwear? Yes, I like it. I would have done the same thing. It is a way of promoting skiing in Italy, a country where, unfortunately, there is always football in the front page. 14 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Nome: Chiara Costazza Luogo e data di nascita: Cavalese, 06.05.1984 Residenza: Pozza di Fassa Gruppo sportivo: G.S. Fiamme Oro Miglior risultato sportivo: Oro SL Lienz (AUT) 29.12.2007 Dopo tanta preparazione quanta voglia c’è di scendere in pista? Dopo tanti allenamenti, la voglia è tantissima! Quest’inverno, oltre alle gare di Coppa del Mondo, dal 7 al 23 febbraio ci sono anche le Olimpiadi a Sochi. Giudichi questa stagione molto impegnativa? Come qualsiasi stagione di gare ma sicuramente l’appuntamento olimpico è un qualcosa in più e aggiunge il giusto entusiasmo e la giusta grinta per partire già bene alle prime gare. C’è concorrenza in squadra per staccare un biglietto per Sochi? I risultati in slalom sono un po’ il “punto debole” della squadra femminile azzurra. Non siamo tante anche se qualche giovane sta crescendo. I posti disponibili sono quattro, quindi bisogna sciare e attaccare per prendere un posto. È una “pressione” positiva per un atleta? Certo, noi atleti siamo abituati alle sfide. E quando si tratta di competere non molliamo fino all’ultimo. Come ci si prepara, psicologicamente, a un evento importante come un’Olimpiade? L’aspetto psicologico si cura molto nelle gare di Coppa precedenti. Tanti buoni risultati fanno credere di più nelle proprie capacità e danno più sicurezza. Allenamenti e gare buone fanno andare più forte. Hai partecipato a Vancouver 2010, che ricordo conservi di quell’esperienza? Nella mia carriera ho partecipato a due Olimpiadi: sono emozionanti se si vivono nel modo giusto. La gara di per se è come una di Coppa con gli stessi atleti a contendersi le medaglie. Però il clima olimpico e le varie cerimonie hanno un magia in più. Da un punto di vista tecnico ti preoccupano i cambi climatici repentini che caratterizzano Sochi? Amo sciare col sole sulla neve dura, ma a chi non piace? Comunque, sono preparata per le più svariate condizioni. Se piove o nevica non mi tiro certo indietro. Cerco di adattarmi a ogni situazione. Porti qualcosa della Val di Fassa con te quando giri per il mondo da una gara all’altra? Le mie montagne sono sempre nei miei pensieri. Quanto conta il tifo in una gara importante? Tantissimo, dà una carica in più. Tra le varie manifestazioni d’affetto dei tuoi tifosi qual è quella che, finora, ti ha fatto più piacere? L’affetto dei bambini si è dimostrato il più grande! I colleghi Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia e Manfred Moelgg sono testimonial di una nota casa di underwear. Cosa ne pensi? Saresti stata a tuo agio davanti alla macchina fotografica in abbigliamento intimo? Quegli scatti sono bellissimi e i ragazzi sono stati bravi. Ma quel tipo di pubblicità non fa per me. FASSA NEWS WINTER 2013/2014 15 Name: Chiara Costazza Place and date of birth: Cavalese, 06.05.1984 Residence: Pozza di Fassa Sport group: G.S. Fiamme Oro Best result: Gold SL Lienz (AUT) 29.12.2007 After all this training, how much do you fancy skiing? After all this training, I am longing for it! This winter, besides the World Cup races, from 7th to 23rd February there are the Olympics in Sochi. Do you think this season will be a busy and demanding one? As demanding as all the other races, but the Olympic date is surely even more exciting and adds some more enthusiasm and determination. Is there competition among your team to go to Sochi? Slalom results are the weak point of our team. We are not many girls, but some young athletes are growing well. There are only four places, so we have to knuckle down and succeed to gain a good position and a ticket to Sochi. Is this “pressure” positive for an athlete? Of course it is. We, the athletes, are used to challenges and when we have to compete, we never surrender. How do you psychologically prepare and train to such an event like this in Sochi? The psychological aspect is very important. Good results help you to believe in your own skills and abilities and increase your self-confidence. Good training and races help to improve yourself. You took part in Vancouver 2010. What memories do you have? In my carrier, I have taken part in two Olympics. They are exciting experiences, if you live them in the right way. The race in itself is similar to the World Cup races, with the same athletes that compete for the medals. However, the Olympic atmosphere and ceremonies have some magic more. From a technical point of view, are you afraid of the sudden climatic changes in Sochi? I like skiing when the sun shines and when the snow is hard. Who doesn’t? However, I am ready for everything and for any kind of conditions. It could rain or snow, but the show must go on. I try to adapt to any circumstances. Do you bring something with you when you leave Val di Fassa to travel all around the world from a race to another? The Dolomites, my mountains are always in my heart. How much does your fans’ support mean to you? Very much, their support encourages me a lot. Up to now, what is your fans’ display of affection you liked most? Children’s fondness is the greatest. Your colleagues Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia and Manfred Moelgg are testimonials for a well-known underwear house. What do you think about it? Would you feel at your ease in front of a camera in underwear? Those photographs are very beautiful and the guys have been good at it. Nevertheless, this kind of advertisement would not suit me. C. Costazza Sullo skibus con il ticket On the bus with the ticket Da quest’inverno il servizio di mobilità per gli sciatori è a pagamento I n Fassa raggiungere le stazioni degli impianti di risalita è comodo e facile grazie agli skibus che collegano le località della valle. Dalla stagione invernale 2013-2014 il servizio skibus è oggetto di un’importante novità: è a pagamento, ma con tariffe vantaggiose per i residenti e gli ospiti di strutture socie dell’Azienda per il Turismo della Val di Fassa. Infatti, coloro che trascorrono un soggiorno in una struttura socia dell’Apt possono richiedere il biglietto direttamente al loro datore d’alloggio, ottenendolo a prezzo agevolato. Tre le formule tariffarie a disposizione degli sciatori, studiate in base ai soggiorni più diffusi: il week end, la settimana o la stagione. Il biglietto scontato (per chi è ospite di un socio Apt) da 1 a 2 giorni costa 3 euro, mentre da 3 a 7 giorni 6 euro; invece il biglietto da 1 a 2 giorni a prezzo pieno costa 5 euro e da 3 a 7 giorni viene 10 euro. Inoltre, per chi trascorre lunghi periodi in valle c’è la possibilità d’acquistare il biglietto stagionale: 20 euro a prezzo agevolato (per ospiti dei soci Apt, residenti e dipendenti) 40 euro (prezzo intero). Infine, i bambini fino a 12 anni viaggiano gratis. Il biglietto si può comparare negli Uffici Turistici e negli Uffici Skipass (solo ticket a prezzo intero), oppure dai controllori che monitorano il servizio e verificano che gli utenti siano muniti di biglietto valido. Il servizio skibus è attivo dai primi di dicembre, con l’apertura degli impianti di risalita, e contribuisce in modo efficace a ridurre il traffico valligiano tutelando il prezioso ambiente dolomitico. This year, the skibus service is available from the beginning of December. Moreover, from this year, the skibus service is available against payment of the ticket: 1/2-day Ticket: € 3,00 reduced price for the Tourist Board members / € 5,00 full price; 3/7-day Ticket: € 6,00 reduced price for the Tourist Board members / € 10,00 full price; Seasonal Ticket: € 20,00 reduced price for the Tourist Board members, residents, employees / € 40,00 full price. Children up to 12 years old travel for free. Ask your accommodation host for the reduced ticket, or you can buy the ticket at the Tourist Board, at the Skipass Ticket Offices or asking the ticket inspectors, who will check the tickets. Buy the ticket and take advantage of the skibus service to reach the lifts in a comfortable way! SKI AREA www.areagrafica.tn.it 0462 230018 • Col Margherita Freeridepark (Funivia Col Margherita) a o m a i b b a i o N o n i r g e l l e P n a il Passo S vivere! che fa e le emozioni grino and e ll e P n a S o s s a We care for P s live! u s e k a m it s n for the emotio • Sanpe Snowpark (Seggiovia Campigol) • Movie Capture Ski Line video e timing della tua discesa (Seggiovia Costabella) Val Gardena Passo Sella Canazei Passo Costalunga Vigo di Fassa Soraga Moena www.passosanpellegrino.it TRENTO Campitello di Fassa Pozza di Fassa Passo San Pellegrino Cavalese Info: Tel. 0462 564020 / 0437 507044 Passo Pordoi Passo Fedaia Predazzo Falcade Fassa.com говорит по-русски Портал АРТ Валь ди Фасса – это информационный онлайн справочник для приезжающих в долину иностранных туристов, представленный теперь и на русском языке. Российских гостей, которых с каждым годом становится всё больше, интересуют все аспекты отдыха в Валь ди Фасса. Наш портал предоставляет всю основную информацию: географические координаты долины, как добраться до места отдыха, информацию о близлежащих аэропортах, расписание Fly Ski Shuttle с остановками в Валь ди Фасса. К услугам наших гостей также имеется поиск отелей, коттеджей, апартаментов и т.д. На русский язык переведён и раздел, непосредственно посвящённый горнолыжным зонам (подробная информация представлена на английском языке): трассам, сноу-паркам, подъёмникам, предложениям лыжных школ, а также всему тому, что касается развлечений, шоппинга, детского отдыха, традиционной итальянской и ладинской кухни. Здесь вы найдёте адреса ресторанов, пабов и баров, дискотек и многое другое. Отдых в Валь ди Фасса начинается с www.fassa.com. Fassa.com parla russo Il portale dell’Apt da novembre conta anche pagine in lingua russa D opo inglese e tedesco, arriva anche la versione in lingua russa del portale dell’Apt fassana, rilevante vetrina e front office online per i tanti turisti stranieri che soggiornano nella nostra valle. Inverno dopo inverno, gli ospiti russi sono sempre più numerosi e desiderosi di avere informazioni, di immediata comprensione, sulla meta delle loro vacanze, ancor prima di giungere nella località. Il portale fornisce così notizie fondamentali, a partire dalle coordinate geografiche di Fassa e a come raggiungerla, con le indicazioni degli aeroporti più vicini e il servizio di trasporto Fly Ski Shuttle dagli scali alla valle. In evidenza pure l’ospitalità fassana e la ricerca di alloggio nelle diverse strutture ricettive. Tradotta, poi, l’importante sezione su skiarea (con approfondimenti in inglese), piste, snowpark e gli impianti di cui si può usufruire, la variegata offerta delle scuole valligiane di sci e le tante attività da svolgere dopo o in alternativa allo sci, dalle escursioni nella natura con le ciaspole, ai voli in parapendio. Quindi le pagine in russo danno notizie sulle numerose possibilità di shopping e di svago per bambini (baby park, piste per slittare, etc.) e adulti (principali eventi sportivi e culturali) e, naturalmente, sulla gastronomia, con ristoranti, pietanze tipiche ladine e italiane molto apprezzate dagli stranieri. Non mancano, poi, le informazioni sul wellness, dal centro acquatico di Canazei, alle terme di Pozza, agli spazi benessere aperti al pubblico nei vari hotel e tanto altro ancora, perché la vacanza in valle comincia da www. fassa.com. 18 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Fassa.com speaks Russian In Val di Fassa every year there are more and more Russian tourists, who wish and need more and more clear information about their holiday destination. For this reason, now the Val di Fassa website, online front office for many foreign tourists, has a Russian version too. Here you can find not only information about accommodation, slopes, lifts, snow parks and ski schools, but also about other sport activities, wellbeing, shopping, entertainment for children and adults. Moreover, on the Russian web pages you can see also the closest airports, how to get to the valley and the Fly Ski Shuttle service, that is the bus which brings you from the airport to Val di Fassa. Least but not last, you can get information about food and drinks, restaurants, Italian and Ladin traditional delicacies, pubs, discos and much more. As you can see, your holidays in Val di Fassa begin from www.fassa.com! FASSA NEWS WINTER 2013/2014 19 San Pellegrino Alpe Lusia Catinaccio Un impianto, una pista, un panorama Scelti per voi nove tra gli scenari fassani più belli, uno per skiarea e non solo per sciatori di Enrico Maria Corno U no dei grandi piaceri dello sci sta nel fatto di poter arrivare “scarponi ai piedi” fino ad angoli di montagna che a volte è impossibile raggiungere perfino d’estate e, da queste prospettive, ammirare e fotografare paesaggi fuori dall’ordinario. Gli impianti di risalita della Val di Fassa, dalla funivia del Col Margherita sul San Pellegrino a quella del Passo Pordoi, permettono spesso anche a chi non ha pratica lo sci di godere delle stesse vedute. Un regalo della natura da non perdere. 20 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Carezza Buffaure Skiarea Alpe Lusia Impianto: telecabina Valbona-Le Cune Pista: Piavac-Le Cune Questo versante del comprensorio è estremamente scenografico. Il punto più panoramico è probabilmente quello all’arrivo del secondo tratto della telecabina che sale da Moena, non lontano anche dall’arrivo della seggiovia da Valbona. La stazione a monte, a quota 2220 metri, infatti si trova su una cima - è la zona de Le Cune - da cui la vista può spaziare a 360 gradi, dal Col de Poza con il Sas da Mesodì alle Pale di San Martino fino alla catena del Lagorai. Skiarea San Pellegrino Impianto: funivia Col Margherita Pista: Col Margherita Appena oltre il Passo San Pellegrino, una dozzina di chilometri sopra Moena, si staglia nel blu la sagoma della funivia del Col Margherita che sale dai 1874 ai 2549 metri della stazione d’ar- FASSA NEWS WINTER 2013/2014 21 rivo. Appena si comincia la discesa puntando verso Falcade bisogna già fermarsi per ammirare la Cresta di Costabella, il Monte Civetta, le Pale di San Martino che si alzano austere proprio di fronte alla pista e, poco dopo aver cominciato la discesa, anche il gruppo della Marmolada Skiarea Catinaccio Impianto: funivia Catinaccio Pista: Thöni Chi è in possesso di uno smartphone dovrebbe sapere che esistono applicazioni ad hoc che consentono allo sciatore di puntare il cellulare verso l’orizzonte e scoprire quali cime ha di fronte. Il software in questione sarebbe molto utile al Ciampedìe perché, appena usciti dalla funivia, ci si ritrova davanti a tutte le Dolomiti Occidentali. Chi sale con gli sci, alla terza seggiovia di Prà Martin si trova, poi, quasi sotto le Torri del Vajolet, in mezzo alle pareti verticali del Catinaccio. Skiarea Carezza Impianto: seggiovia Paolina Pista: Paolina Non tutte le seggiovie permettono la salita anche a chi non ha gli sci ai piedi. Di certo, chi parcheggia a Carezza e sale con l’impianto fino al Rifugio Paolina sul versante meridionale del Catinaccio, ha la possibilità di godere della vista del Latemar e del Passo Costalunga fino a Bolzano. All’orizzonte, nei giorni limpidi, spiccano Ortles e Cevedale. Lo stesso vale per chi, poco oltre, sale fino alla terrazza panoramica del Laurins Lounge. Il Lago di Carezza, trasformato in ghiaccio ricoperto di bianca coltre, rimane nascosto alla vista nella foresta. Col Rodella Belvedere-Pordoi Skiarea Buffaure Impianto: seggiovia Col De Val Vacin Pista: Valvacin La telecabina che sale da Pozza al Buffaure offre subito scorci indimenticabili che spaziano dal Catinaccio al Sassolungo. Raggiunta la stazione a monte e preso il secondo impianto - la seggiovia Col de Val Vacin - si arriva fino a quota 2354 da cui si può gettare lo sguardo verso la frastagliata linea dei Monzoni, lungo la Val San Nicolò e la Val Jumela. Chilometri di declivi e cime immacolate. Skiarea Col Rodella Impianto: funivia Col Rodella Pista: 3-Tre Uscendo dalla stazione di arrivo della funivia Col Rodella che sale da Campitello a 2350 metri, la vista che si apre produce immediate emozioni: lo scenario comprende tutta l’alta Val di Fassa (non a caso questa, specie a fine estate, è la migliore base di partenza per i lanci col parapendio), ma pure tutte le cime del Sassolungo e tutte le piste da sci che scendono in Val Gardena, il massiccio del Sella e del Pordoi, le discese del Belvedere e la Marmolada sullo sfondo. Blue signs on-piste Segnali blu in pista This year, in the skiarea Belvedere-Col Rodella, the big and useful traffic signs change look. The new signs show off and make a good showing thanks to their size (150x30 cm) and their blue colour (the Sellaronda signs keep their green and orange colours to indicate the clockwise and anti-clockwise directions). This new signs will be soon used in every Dolomiti Superski skiarea, with the name of the location, slope or direction in the middle of the panel, the logo of the location on the left, in this case, the Val di Fassa logo, and the Dolomiti Superski logo on the right. In Val di Fassa, you can find the new signs in the Alpe Lusia and Catinaccio skiareas as well. The shocking-pink signs, instead, indicate the Sass Becé tour (2534 m), the itinerary around this mountain in Belvedere, very close to Pordoi. Più grande, più funzionale, più colorata. Così è la segnaletica delle piste della skiarea Belvedere-Col Rodella che, dalla stagione invernale 2013-2014, cambia look. I segnali posti lungo e all’incrocio dei tracciati sciistici sono molto importanti, sia quando si affrontano skitour che conducono in località sciistiche limitrofe a quella dove si soggiorna, sia quando si scia all’interno di un comprensorio perché aiutano a scegliere le piste a seconda di difficoltà, preferenze e capacità di discesa. E i nuovi cartelli hanno tutte le caratteristiche per farsi notare, grazie a dimensioni (150x30 cm) e colore: blu, che secondo la scienza è particolarmente percepibile dall’occhio umano, anche a una certa distanza (restano verde e arancione i segnali dei due sensi di marcia del Sellaronda). La nuova segnaletica sarà presto adottata in tutte le skiarea che compongono i 1200 km di piste del Dolomiti Superski, riportando al centro il nome di località, pista o direzione, a sinistra il logo della Val di Fassa Skiarea Belvedere Pordoi Impianto: funivia Sass Pordoi Tracciato: Forcella Pordoi (freeride) Il panorama probabilmente più spettacolare di tutta la Val di Fassa è quello che si ammira dalla Terrazza delle Dolomiti del Rifugio Maria al Sass Pordoi, a 2950 metri, raggiungibile con la suggestiva funivia direttamente dal passo. Qui solo gli sciatori esperti riescono a scendere in fuoripista, attraverso il ben noto canalone verticale lungo la montagna: chi sale lo fa proprio per lo spettacolo che si gode da lassù, con o senza binocoli. Sulla Terrazza si trova anche un tabellone che riporta la silhouette e i nomi delle montagne che circondano la cima, a partire dalle Tofane di Cortina a ovest, fino all’intera catena alpina del Tirolo a nord. Skiarea Ciampac Impianto: seggiovia Orsa Maggiore Pista: Sella Brunech La Sella Brunech, raggiunta indistintamente dal versante del Ciampac con l’omonima seggiovia o dal versante della Val Jumela con la seggiovia Orsa Maggiore, tocca con i suoi 2428 metri il punto più alto della cresta. Il panorama é da togliere il fiato per le cime del Sassolungo e, in fondo, perfino della Presanella ma soprattutto guarda dall’alto l’intero altipiano del Ciampac, inserito in una sorta di suggestivo anfiteatro naturale. Ciampac Marmolada Skiarea Marmolada Impianto: cestovia Pian dei Fiacconi Pista: Pian dei Fiacconi Detto che il vecchio e caratteristico impianto di risalita (merita l’esperienza d’altri tempi) è attivo da metà di febbraio ai primi di maggio circa, il panorama che si può apprezzare dalla terrazza del Rifugio Pian dei Fiacconi (2626 metri) raggiungibile col medesimo è fuori dal comune. Sella e Pordoi davanti agli occhi, il Sassolungo verso ovest, il Lago del Fedaia sotto e la cima della Marmolada a “pochi passi”. Lifts, slopes and panoramas (o della vallata in cui ci si trova) e a destra quello del Dolomiti Superski. In Fassa i nuovi cartelli si trovano anche nelle skiarea Alpe Lusia e Catinaccio. Un tocco di rosa shocking caratterizza, invece, le indicazioni del giro del Sass Becè (2534 m), affascinante itinerario attorno al picco che lambisce il Pordoi. 22 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 One of the pleasures of skiing is that of reaching panoramic terraces, where you can admire and take pictures of stunning views and landscapes. In Val di Fassa, lifts allow people who do not ski to enjoy the same emotions of those who do. This is a gift of nature we cannot miss. Skiarea Alpe Lusia, Valbona-Le Cune cablecar, Piavac-Le Cune slope: at the top station, there is a 360-degree view, with Col de Poza, Pale di San Martino and Lagorai group. Skiarea San Pellegrino, Col Margherita gondola, Col Margherita slope: at the top and while going downhill, stop and admire Cresta di Costabella, Pale di San Martino and the Marmolada group. Skiarea Catinaccio, Ciampedie gondola, Thöni slope: as soon as you get off the gondola, you will see the Western Dolomites in front of you. If you take the Prà Martin lift and get off at the third station, you will find yourself at the foot of Vajolet Towers, among the Catinaccio. Skiarea Carezza, Paolina lift, Paolina slope: here you can see the beautiful southern part of Catinaccio and Costalunga Pass towards Bolzano. On the horizon, you can see Ortles and Cevedale. Skiarea Buffaure, Col De Valvacin lift, Val- FASSA NEWS WINTER 2013/2014 23 vacin slope: at 2354 metres the jagged Monzoni, Val San Nicolò and Val Jumela are the protagonists. Skiarea Col Rodella,, Col Rodella gondola, 3-Tre slope: here the scenery on the valley widens, and in particular on Mount Sassolungo, Sella, Pordoi and Marmolada in the background. Skiarea Belvedere-Pordoi,, Sass Pordoi gondola, Forcella Pordoi route (freeride for experts): from Sass Pordoi and from its Dolomites Terrace by the Rifugio Maria (2950 metres) you can see a 360-degree view, from Tofane to the whole Tyrolean mountain range in the north. Skiarea Ciampac,, Orsa Maggiore lift, Sella Brunech slope: a breathtaking view, thanks to Mount Sassolungo, Ciampac upland, and Presanella in the background. Skiarea Marmolada,, Pian dei Fiacconi slope, Pian dei Fiacconi lift: this lift opens from mid-February to the beginning of May. At the top you can admire Sella, Pordoi, Sassolungo, Fedaia Lake and the summit of Marmolada. Magie di neve… “only for kids” Ecco come i candidi fiocchi trasformano i bambini in piccoli chimici, esploratori, indiani, guerrieri, campioni e Vyp di Simonetta Iori B ambini è arrivato l’inverno! E con l’inverno è arrivata la neve e con la neve… è arrivato il divertimento! A me piace molto giocare con e sulla neve e sono anche fortunata perché conosco bene la Val di Fassa e so dove andare a divertirmi. Se volete, vi svelo tutte le attività più entusiasmanti che si possono fare qui l’inverno: sciare, saltare, scivolare, giocare, fare gare, sperimentare, provare, imparare, gustare! Lo sapete che i candidi fiocchi sono magici? Eh, già. Vi confido una cosa: in Val di Fassa, con la neve, bambini e ragazzi si trasformano in piccoli chimici, esploratori, indiani, guerrieri, vyp e campioni! Vi state chiedendo come? È presto detto. Piccoli chimici. Bambini e ragazzi hanno l’opportunità di mischiare allegria con compagnia, ambiente sano con gusto della fatica, un pizzico di coraggio con una montagna di simpatia. Tutto questo abbinato a velocità, autonomia, altezza, condivisione e fiducia e, in questo modo, fare la più grande scoperta di tutti i tempi: il dono dell’amicizia. Tutto ciò prendendo parte ai corsi organizzati dalle scuole di sci, ai giochi e alle attività offerte dai kinderland valligiani come il Kid’s Paradise al Cima Uomo di Passo San Pellegrino o il Banzimalia di Campitello dove gli animatori con i loro giochi, la FASSA NEWS WINTER 2013/2014 25 discesa in bob, slittino o gommone e la risalita col tappeto magico rendono tutto più buffo. Di tappeti magici, poi, ce ne sono di vari modelli, lunghezze e velocità. Ogni scuola ha i suoi, ma se ne volete vedere tanti, tutti in una sola volta, potete andare a Pera di Fassa in località Fraine e il mio consiglio è di provarli tutti! Esploratori. È facile sperimentare il passaggio dal ruvido delle scarpe sulla terra al liscio degli sci che scivolano sulla neve, scoprire quanto è leggero un fiocco e osservare la forma di un cristallo di neve. Poi può capitare di affrontare una prova di coraggio, come entrare nel ristorante “La Giaces” della scuola di sci Marmolada di Canazei, passando sotto lo sguardo attento della volpe che è sempre lì attenta a controllare se si pulisce bene il piatto. E se siete fortunati, sul far della sera, poco dopo la chiusura degli impianti, potete anche avvistare un gatto delle nevi! Magari in sella a una motoslitta che la scuola di sci di Vigo mette a disposizione dei bambini per fare un giro d’esplorazione! Indiani. C’è sempre chi ama “fare l’indiano”, perciò al Ciampac c’è l’Indian Village, con tre tappeti magici per salire e uno per scendere con i gommoni da neve, con un super gonfiabile e il totem per il tipico saluto: augh! Insomma, un parco da veri pellerossa. Guerrieri. Nei noleggi sci e nei negozi d’abbigliamento potete indossare l’armatura degli sportivi: tuta, casco, scarponi e, ovviamente, due bastoncini come lance, uno snowboard come scudo e slittino o bob come nobile destriero! Per poi andare dal maestro di sci per l’investitura d’onore con le cosiddette “casacche di sicurezza” ed esser pronti per affrontare anche una prova d’abilità come il “salto del diavolo” nel campetto di Canazei! In più, dovete sapere che nella scuola di sci di Pozza il noleggio sci e scarponi è gratis per chi fa i corsi all’interno del Park Bimbo Neve. Vyp. Tra i corsi organizzati dalle scuole di sci di Fassa, il “Very Young People” è quello della scuola Marmolada di Canazei e dedicato ai più piccoli, dai 3 ai 4 anni. Ma ci sono tanti altri corsi bestiali! Infatti, ogni scuola propone lezioni speciali, per tutti i gusti e di tutte le misure, di età e di tempo. A Vigo i bambini dai 3 ai 5 anni che fanno il corso di sci diventano scoiattoli. I ragazzi fino ai 14 anni, invece, si trasformano in leprotti, aquilotti e orsetti! Se, poi, vi sembra che il tempo corra sempre troppo veloce quando state sugli sci, allora potete scegliere le lezioni “All Day for Kids” di Canazei, dove lo spasso è a orario continuato. Campioni. In ogni corso che si rispetti, alla fine, c’è la gara. A Campitello, ad esempio, l’ul- timo giorno di lezione, una carrozza trainata da cavalli conduci i bimbi dalla funivia del Col Rodella al campetto per la sfida, che comprende il passaggio sotto archi che sembrano passaggi segreti, il superamento di cunette e un lungo serpentone. Il più veloce vince la medaglia d’oro e diventa: campione! Pensate che soddisfazione mettersi al collo la medaglia fatta dell’oro che il mattino ha in bocca! È anche per questo motivo, che i corsi per voi cominciano la mattina presto. Sempre parlando di campioni, lo sapete che tutte le scuole di sci fassane hanno il sigillo d’oro? È una prestigiosa certificazione dell’Amsi, una garanzia di qualità, che riguarda soprattutto i piccoli. Inoltre, i maestri sono speciali anche perché i loro strumenti non sono lavagne, penne, registri e quaderni, ma figure, paletti, piramidi e archi. Allora che ne pensate? Vi è venuta voglia di formare un trenino con un maestro di sci come capo treno? Scivolare sui gommoni dei kinderpark? Andare a mangiare in un ristorante dove all’ingresso c’è una volpe a darvi il benvenuto? Imparare a sciare divertendovi e, poi, l’ultimo giorno di corso fare una gara e vincerla? E tutto questo, con la sicurezza di essere accompagnati da maestri che non danno voti, ma solo medaglie e diplomi per tutti. Vi sono chiari, ora i modi di scoprire e visitare la valle: sci, snowboard, slitta, bob, palette, gommoni, carrozza, motoslitta, tappeto magico, trenino umano e a ruote, ovetti, funivie, seggiovia con la bolla, la cosiddetta “bubble”, per proteggersi dall’eventuale attacco del vento. E di sera? Per chiudere le giornate in bellezza ci sono eventi e manifestazioni come le fiacco- late: serpentoni di scie luminose e sputafuoco. A Moena e Campitello sono proprio i bambini i protagonisti con fiaccole che sembrano spade luminose. Alla sciovia Avisio, invece, martedì e venerdì (ore 20.45-22) si scende a tutta birra con bob e slittini sulla pista illuminata. Allora, che aspettate a spassarvela? What a magic snow! Only for kids Hey guys! Winter has come! If you want, I can tell you all the greatest activities you can do here. Did you know that snowflakes are magic? In Val di Fassa, when children meet snow, they become little chemists, explorers, Indians, warriors and champions. Little chemists. Children have the opportunity to mix fun, sharing and courage and, in this way, make the greatest discovery in the world: the gift of friendship. You can join one of the ski courses organised by the ski schools and play in the kinderparks, such as that in Fraine, in Pera di Fassa, or at the Kid’s Paradise at Cima Uomo (Passo San Pellegrino) or at the Banzimalia park in Campitello. In addition, if you attend the ski course at the Bimbo Neve Park in Pozza, you can hire ski and boots for free. Explorers. If you are lucky, at sunset, you could see a “snow-cat”. The exploration is even more FASSA NEWS WINTER 2013/2014 27 interesting on a snowmobile! The ski school of Vigo di Fassa places at children’s disposal a snowmobile! Indians. At Ciampac there is the Indian’s Village, with three magic carpets, rubber dinghies, inflatable games and a totem for the typical greeting: augh! Warriors. Wear your ski suit, skiing gloves, boots, ski helmet and try “the devil jump” in Canazei. Test your skills and your courage! Champions: our ski teachers don’t give marks, but only medals. What’s more, the last day you can do the ski race and become a champion! Last but not least, in the evening, for example in Moena and Campitello di Fassa, you can take part in the torchlight descent show, and on Tuesday and Friday (8.45-10 pm) you could go to the Sciovia Avisio to slide down the lightened slope with your bob and sledges. Freestyle: libertà e spettacolo, nel futuro dello sci Nello scatto di Federico Modica, che riprende il salto di Valentino Mori, è racchiusa l’essenza della disciplina in crescita in Italia anche grazie a talenti come quelli dello Ski College di Pozza di Elisa Salvi di Elisa Salvi 28 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 29 A pochi passi dal valico del Pordoi con il gruppo del Sassolungo come quinta d’eccezione, una decina di amici accanto a una baita stretta nell’abbraccio della neve e della luce rosa del tramonto: una splendida cartolina. Ma il cuore dello scatto (pag. 28 e 29), del talentuoso Federico Modica, è lui, lo sciatore che, con un salto straordinario, vola sulle teste dei ragazzi tirolstyle sorpresi in un brindisi (che, pare inevitabile, gli dedicheranno). L’immagine, presentata al Red Bull Illume 2013 (importante concorso fotografico di sport d’azione), fissa in un istante uno straordinario gesto atletico, ma racconta anche una storia più appassionante (e lunga), quella del freestyle. Tecnica, libertà d’espressione e gioia di sciare. Tutto ciò è il freestyle, come ben espresso nel salto di Valentino Mori, protagonista dello scatto (per cui lo scorso aprile è stato allestito un set spartano con tanto di trampolino per il salto, provato finché non si è raggiunto un risultato di perfetta sincronia tra i vari soggetti). Fuoriclasse della disciplina, Mori, 27 anni di Predazzo, è allenatore della nazionale di specialità (e pure della squadra junior) che milita in Coppa del Mondo e a febbraio sarà alle Olimpiadi di Sochi, impegnata tra il resto anche in due specialità al debutto olimpico: “halfpipe” (mezzo tubo) e “slopestyle” (percorso con salti e strutture). Ma è pure il “capitano” della scatenata classe di freestyle (ritratta nelle altre foto del servizio, sempre di F. Modica) dello Ski College di Pozza di Fassa. La scuola è una fucina di talenti di sette discipline sportive invernali (sci alpino, fondo, salto speciale, combinata nordica, snowboard alpino, snowboard freestyle e skifreestyle), grazie alla particolare formula che combina lezioni in classe (nei licei scientifico, linguistico e artistico), allenamenti e gare. Complici il look streestyle, trasferito sui campi da sci, e il linguaggio, o meglio il codice (rigorosamente in inglese) di salti, strutture e percorsi da superare, il freestyle è una calamita per i giovani. «Piace - spiega Mori - perché è vicino al loro modo di essere e consente di esprimersi senza i vincoli imposti dai paletti. Ma richiede molta preparazione tecnica e fisica». I ragazzi dello Ski College, ad esempio, in estate e autunno si allenano tre volte in settimana con un preparatore atletico per affinare l’equilibrio e ottenere una muscolatura dalla potenza esplosiva, capace di sopportare continue sollecitazioni. Gran parte dell’inverno, invece, lo trascorrono tra le palestre bianche della zona, come gli snowpark Sanpe e Morea della skiarea Trevalli, gli allenamenti in altre località alpine e le competizioni. Il gruppo di freestyle dello Ski College, quest’anno, è formato da Igor Lastei di Pozza, il più grande e già componente della nazionale junior, Giorgia Felicetti di Canazei, Giambattista Zulian di Soraga, Gabriele Venturini di Predazzo, Lorenzo Butti e Simone Piazzi di Masi di Cavalese e la new entry Kilian Morone, di Trento. «Questi ragazzi - precisa Mori - lo scorso aprile hanno partecipato ai Campionati Italiani assoluti di Freestyle a Chiesa Valmalenco, ottenendo, nel complesso, due secondi posti e tanti buoni piazzamenti». Tra loro, c’è chi possiede tutte le doti essenziali per eccellere nella disciplina. «In questo sport servono entusiasmo e desiderio di mettersi alla prova per superare i propri limiti, nella consapevolezza che i risultati si raggiungono con passione e 30 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 31 Piazza Marconi, 26 Canazei Tel. 0462 601187 www.otticatiffany.com OCCHIALI DA SOLE MODA E SPORT, SOLO ALTA QUALITÀ ONLY HIGH-QUALITY FASHION AND SPORT SUNGLASSES OCCHIALI DA VISTA CON MATERIALI ULTRALEGGERI E SOTTILI EYEGLASSES MADE IN ULTRALIGHT AND THIN MATERIALS SOLUZIONI PARTICOLARI VISTA-SPORT ORIGINAL SOLUTIONS FOR YOUR SIGHT AND SPORT FOTOGRAFIA DIGITALE E STAMPA ISTANTANEA DIGITAL PHOTOS AND INSTANT PRINTING TI V I PRE V ENLIZZ ATI A N P ER SO M I ZE D CUSTO ATES ESTIM tanta forza di volontà. Bisogna mettere in conto che si cade, ma che ci si rialza per far meglio di prima». Oltre ai ragazzi dello Ski College, i campioni di domani di cui sentiremo parlare, il freestyle, inverno dopo inverno, vede aumentare gli appassionati. «È un fenomeno in crescita, basta osservare quanti skiers e snowboarders si divertono negli snowpark delle varie skiarea. Perciò, da qualche tempo, la Scuola Tecnici Federali della Fisi collabora con i collegi dei maestri di sci, a partire da quelli trentini, per incrementare la formazione con corsi di specializzazione freestyle». Su questo come sul fronte del freeride, che richiedono l’uno appositi ambiti e l’altro tracciati alternativi, c’è ancora da lavorare per trovare il giusto equilibrio tra la domanda di chi cerca più libertà nello sci e le esigenze di chi si premura di garantire la sicurezza in e fuori pista. «Finora - dice Mori - si è temporeggiato sull’apertura a freeride e freestyle, perché contemplano alcuni rischi. Così, però, si è frenata anche la nascita di piccoli e medi eventi dedicati a queste discipline, in cui atleti e soprattutto appassionati trovano soddisfazione. Il nodo riguarda le responsabilità che attualmente, in caso di incidente grave, ricadono sugli organizzatori di eventi e sui gestori delle piste. Anche la firma di una liberatoria da parte degli atleti non esonera queste figure. Ormai però sembra necessario, mantenendo presupposti di sicurezza, ampliare lo spettro di possibilità dello sci e delle sue manifestazioni, come accade all’estero». Un’evoluzione, conseguenza dei nuovi modi di sciare, e che, inevitabilmente, coinvolge anche i professionisti della neve. «È indispensabile l’adeguamento della figura del maestro rispetto a queste tendenze. Sempre più viene richiesto di far apprezzare lo sci in pista, ma anche fuori e negli snowpark, specie da parte dei ragazzi, ora e, in futuro, i principali utenti delle scuole». 32 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Freestyle: freedom and show in the ski future Not far from the Pordoi pass, with the majestic Sassolungo in the background, there is a group of friends, next to a hut hugged by snow and lit by the rosy light at sunset: a wonderful postcard. Yet the centre of this snapshot (pp. 28 and 29), by the talented Federico Modica, is the skier that, with an incredible somersault, flies over the heads of surprised Tyrolean-style guys, who are drinking a toast (and, likely, they will dedicate it to him). This picture, presented at the Red Bull Illume contest 2013, fixes an extraordinary athletic gesture in the blink of an eye, but it tells also a fascinating story about freestyle: technique, freedom of expression and joy of skiing. All this is well expressed in Valentino Mori’s leap, the protagonist of this photograph. A freestyle ace, Mori from Predazzo is the 27-years-old trainer of the Italian national team, which plays in the World Cup and in February is going to the Olympics in Sochi. What’s more, he is also the coach of the dynamic freestyle class at the Ski College in Pozza di Fassa. Speaking about winter sport disciplines, this school is breeding ground for talented people, thanks to the formula that combines school, training and races. Freestyle, with its look and technical language, is a magnet for the young. Mori exFASSA NEWS WINTER 2013/2014 33 plains that «the young people like freestyle because it is close to their way of being, but it requires technical and physical training». For example, in summer and autumn, the Ski College boys and girls train three times a week with an athletic trainer. In winter, on the contrary, they spend most of their time between contests and snow parks, such as the Sanpe and the Morea parks in the Trevalli skiarea. This year, the members of Ski College freestyle group are Igor Lastei from Pozza, Giorgia Felicetti from Canazei, Giambattista Zulian from Soraga, Gabriele Venturini from Predazzo, Lorenzo Butti and Simone Piazzi from Masi of Cavalese and Kilian Morone from Trento. Moreover, in addition to these future champions, there are more and more people keen on freestyle. Also for this reason, in Italy in this field, as in freeride, which requires special apposite areas the former, and alternative tracks the latter, there is the need to redress the balance between the two parties: those who look for more freedom in skiing and those who care for security in the beaten track and off-piste. Considering this, Mori affirms that today there is the need to widen the range of skiing opportunities, keeping safe conditions, as happens in the foreign countries. Valentino Mori Tone Valeruz, essere dentro la neve Il mito dello sci estremo a 62 anni ha ripetuto la nord del Gran Vernel. Una storia cominciata negli anni Cinquanta sui prati di Alba con un paio di sci di legno, il suo primo freeride di Andrea Selva A ppeso a un elicottero oppure avvolto dalla tormenta, aggrappato con le lame degli sci a un pendio ripidissimo (che noi, gente normale, chiameremmo precipizio) oppure su una parete strapiombante, Tone Valeruz, 62 anni fassano doc, potrebbe sorprendervi dicendo semplicemente: “Oh, finalmente qualcosa di interessante”. Una vita in fuga dalla noia? Direi piuttosto alla ricerca dell’imprevisto. Quando è cominciato tutto questo? Da bambino, ovviamente. Sugli sci: una passione innata. Sulle piste di casa? Diciamo sui prati dietro casa, ad Alba di Canazei: salivamo a scaletta, su e giù. La prima traccia in discesa era quella che dava più soddisfazione. Ora che ci penso era una specie di freeride. Cosa ricorda di quei pomeriggi? Un freddo cane, terribili ghiacciate, non c’erano mica le giacche a vento che ci sono oggi. Ma di tornare a casa neanche parlarne. E gli sci? Un paio di sci di legno, che mi aveva regalato mio padre. Ma un giorno venne a prenderli per portarli al noleggio: avevano bisogno di un paio di sci da bambino per 5 giorni, mio padre non volle perdere l’occasione. E la prima cosa “finalmente interessante”? A sette anni, sulla Marmolada. Da solo? Certo. Mio padre gestiva il piccolo rifugio che c’è sopra Pian dei Fiacconi e mi mandò a Punta Penia per portare due chili di zucchero... Una scusa. Voleva mettermi alla prova. Là in cima trovai Gigiotti, all’epoca proprietario della Capanna Punta Penia, che mi diede da bere un tè. Con il Rum, ovviamente. Quando tornai giù mi resi conto di aver avuto paura. E sugli sci ha avuto maestri? Fiorenzo Perathoner mi ha dato tanti consigli, poi Rinaldo Cigolla mi ha impostato tecnicamente. Ero nella squadra dei Carabinieri, anche se non ho mai messo la divisa (ma non serve scriverlo). Ho vinto l’oro in slalom speciale ai campionati italiani dei centri sportivi, ma non ero un tipo da squadra. E nemmeno un tipo da tenere chiuso tra i pali stretti dello slalom. Esatto. Quand’ero in casa guardavo sempre fuori dalla finestra, quand’ero in pista guardavo sem34 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 pre fuori pista. La prima discesa “veramente interessante”? Era il 1969. Lavoravo alla scuola di sci estivo di Pian dei Fiacconi. Nel pomeriggio chiudevano gli impianti allora ho preso gli sci, sono salito in vetta alla Marmolada, sono sceso da un canalone ripidissimo e mi sono detto: cavolo Tone, sei veramente bravo! Non volevi nemmeno scendere eppure guarda cos’hai fatto. La prima impresa? Lo stesso anno. La nord della Marmolada. Era ghiacciatissima. Affilai le lamine degli sci con una lama arrugginita che mi prestarono alla Capanna e poi scesi sotto gli occhi di Ermanno Lorenz - all’epoca il gestore - che vendendomi sparire nel vuoto si spaventò e corse a valle lungo il ghiacciaio per vedere dov’ero finito. Era un’epoca favolosa: bastava guardarsi attorno e c’erano pendii vergini da scendere. Una lama arrugginita. Ma quanto contano i materiali? Tantissimo. Bisogna scegliere il meglio che c’è, ma andare oltre non va bene. I materiali devono essere sempre al servizio della persona e non il contrario. Tanto per dire: dal Sassolungo sono sceso con sci normali e attacchi da bambino perché erano più leggeri. E la conoscenza della neve? Conoscenza non è la parola giusta. Non basta conoscere la neve, bisogna “essere dentro” la neve, figli della neve. Non bisogna pensare, bisogna agire. Una cosa che può capire solo chi ha passato l’infanzia a gelarsi le ossa nei prati dietro casa. In valle c’è chi la definisce un Lupo solitario. Ero il secondo di otto fratelli. Appena ho potuto me ne sono andato via. Avrà dato dei dispiaceri a sua madre. Dispiaceri non lo so, preoccupazioni di sicuro. E a sua moglie Daniela? Non mi ha mai frenato. Le racconto un episodio: eravamo nel 1976 a Cervinia, c’era lei e c’era Walter Costa. Lei disse: è meglio che ci sposiamo prima che ti capiti qualcosa. Ironia della sorte: io sono ancora vivo e lei invece non c’è più. Le sue imprese le hanno dato da vivere? Ho avuto più di quello che mi serviva, ma l’ho avuto divertendomi, senza orari e senza condizionamenti, libero di andare a dormire e alzarmi quando volevo: cos’altro avrei potuto chiedere? Anche se questa è una valle dove la gente è abituata a misurare la ricchezza in un altro senso. Si è tolto pure la soddisfazione di ripetere la discesa (la 34ª) della parete nord del Gran Vernel, a 62 anni, dopo la “prima” del 1973. Era l’aprile scorso e ho trovato le condizioni peggiori di sempre, ma le gambe per fortuna tenevano ancora. Perché non è vero che basta l’esperienza, ci vogliono le gambe. Anche se in discesa ogni santo aiuta... Quindi, è credente? Dicevo per dire. Credo nella geologia e nelle leggi fisiche. Perché, come dico sempre ai preti, se ruzzoli giù dal Cervino puoi pregare quanto vuoi. Ci parli della Marmolada. La montagna perfetta: ti dà tutto ciò che puoi cercare. Ma sono rimasto deluso dell’ingordigia umana attorno a questa montagna. Sogno questa montagna senza impianti. Dicono che allora ci salirebbero in pochi ma non è vero: quando non c’era la funivia ci salivano migliaia di persone. Basta guardare quello che succede in Austria e in Svizzera. D’inverno dà lezione di sci alla scuola di Canazei. È un ruolo che le piace? Mi piace insegnare ai principianti perché si vedono i risultati. Non mi piace invece quando viene un allievo che vuole perfezionarsi ma non riesce ad ammettere i suoi difetti. Amo profondamente i ragazzi che fanno il freeride. Mi piace il freeride, questi ragazzi hanno una grande mentalità, se ne fregano della tecnica, vanno giù e basta. Vuol dire che la tecnica non serve? La tecnica è importante, ma non basta: quando bisogna mettersi perpendicolari al pendio serve il coraggio. E questo la tecnica non te lo può dare. Gli allievi si rendono conto di essere di fronte a Tone Valeruz? Alcuni sì, ma - conclude scherzando - se non mi riconoscono è meglio: rompono meno. Tone Valeruz, è nato il 28 gennaio del 1951 ad Alba di Canazei, oltre a essere maestro di sci, guida alpina, alpinista e scialpinista è soprattutto uno dei massimi interpreti dello sci estremo. Ha compiuto più di cinquanta prime discese su alcune delle pareti verticali più note del mondo come quelle di: Marmolada, Gran Vernel, Cervino, Monte Bianco, Lyskamm, Cerro Don Bosco, Alpamayo, Siula Chico e altre ancora. FASSA NEWS WINTER 2013/2014 35 Tone Valeruz inside the snow Face to face with the man, one of the greatest exponents of the extreme skiing, who carried out his last extraordinary feat on Mount Vernel last April at the age of 60. Is your life seeking safety in flight from boredom? I’d rather say seeking the unforeseen. When did everything begin? When I was a child: an innate natural passion, which begun skiing on the slopes at the back of my house in Alba di Canazei, with a pair of wooden skis my father gave me as a present. Have you ever had a coach or a tutor? Fiorenzo Perathoner has advised me many times, and then Rinaldo Cigolla improved my technique. Slalom is not your favourite type of skiing, is it? You are right. When I am at home I always look out of the window, when I am on-piste I always look at off piste. What about your first deed? In 1969: the north face of Marmolada glacier. It was very frozen. I sharpened the edge of my skis with a rusty blade and went downhill. A rusty blade. Are materials important? What really counts? Materials count very much. We have to choose FASSA NEWS WINTER 2013/2014 37 the best materials, but without exaggerating. Materials, in fact, should always be of service to people, never the opposite. For example: I went downhill Sassolungo with ordinary skis and light ski fastening, those used by children. What about snow knowledge? ‘Knowledge’ is not the right word. Knowing snow is not enough. You need to be inside the snow, you need to be a son of the snow. You have to act, rather than thinking. If you have spent your youth freezing and skiing in the backyard, you will understand what I mean. In winter you work as ski instructor by the ski school of Canazei. Do you like it? I like teaching beginners, because you see good results soon. I like boys and girls who practise freeride, they are open-minded, they do not care of technique, they ski and that’s all. After the first time in 1973, you had the satisfaction of repeating the downhill from the north face of Mount Vernel at the age of 62. Last April I found the worst conditions than ever, however, fortunately, my legs hung on. Actually, it is not truth that experience is enough. Legs are important, indispensable. But anyway, as the Ladin saying goes, “en jù duc i sènc i deida” (downhill, God always provides). “Sellarondisti” stregati dalla luna Oswald Santin, presidente del comitato organizzatore della Sellaronda Skimarathon, racconta il successo della gara, dovuto anche alla magia della notte spezzata solo dagli strali lunari di Enrico Maria Corno I mmaginate mille e più atleti, abbigliati con tutine colorate (spesso fluorescenti), sci e pelli di foca sotto le solette, zaini tecnici in spalla e grandi torce frontali sul casco, pronti alla partenza di una gara sotto lo striscione. È una “mass start”, il termine del gergo sportivo per indicare il fatto che partano tutti contemporaneamente (non uno per volta), caso non comune nelle gare di scialpinismo. È esattamente quello che accade alla 19ª Sellaronda Skimarathon, venerdì 21 febbraio, in centro a Canazei. Un abbondante strato di neve viene steso in paese per i metri che separano la piazza dalla pista che corre giù dalla montagna. Gli scialpinisti cominciano subito l’ascesa risalendo i primi dei 3 km di dislivello positivo della serata. La sola procedura di partenza, assolutamente spettacolare, è già ragione sufficiente per rendere speciale questa gara che diventa unica per la suggestione delle Dolomiti che le fanno da cornice: «Gli atleti partono al tramonto all’ora in cui gli sciatori normali si fanno la doccia e vanno a prendere l’aperitivo», spiega Oswald Santin, 52 anni, presidente del comitato organizzatore. Santin, nato a Vipiteno e trasferito da tempo in Fassa, è uno scialpinista esperto, già campione italiano nel 1999 e ottimo conoscitore della Sellaronda Skimarathon avendola provata prima che in pista dalla scrivania. Come se non bastasse è anche un noto alpinista che nel settembre 1992 è giunto fin sulla vetta dell’Everest. «Gli sciatori “normali” seguono il sole, i “sellarondisti” invece la luna. Il percorso di gara ha una lunghezza di oltre 42 km con quasi 38 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 3 km di dislivello positivo. Si sale ai quattro passi e si scende nelle valli ladine, togliendo e agganciando alternativamente le pelli sotto gli sci. In paese, il calore della gente aiuta a ricaricare le batterie per la successiva salita». Al di là del montepremi (15 mila euro complessivi), la sfida è contro il cronometro più che contro gli avversari. Alcuni atleti (in gara a coppie, ndr) sono tra i migliori del mondo e viaggiano in salita ad andature incredibili (oltre 1600 metri/ora) e toccano velocità folli in discesa, tuffandosi praticamente nel buio. Ovviamente, al termine è previsto anche il controllo antidoping. «Questa è la 19ª edizione della Sellaronda - continua Santin - la più conosciuta tra le gare di scialpinismo su pista al mondo, dove con questo termine s’intende che il tracciato di salite e discese si distende su una pista battuta e non in fuoripista, come avviene nella maggior parte dei casi. La pista, nel nostro caso, è proprio quella che i turisti hanno usato fino a pochi minuti prima. È proprio questa sua caratteristica che ha moltiplicato le coppie iscritte nel giro di pochi anni fino ad obbligare l’organizzazione al numero chiuso». E anche quest’anno le iscrizio- FASSA NEWS WINTER 2013/2014 39 ni si esauriranno in brevissimo tempo. Tutto cominciò oltre vent’anni fa quando il compianto Diego Perathoner con qualche amico ebbe l’idea della gara intorno al Sella e ne testò per primo il percorso in notturna, diventando poi presidente del comitato organizzatore fino alla sua scomparsa nel 2009 durante un intervento di soccorso alpino in Val Lasties. Per le centinaia di volontari che partecipano Oswald Santin all’organizzazione e alla logistica dell’evento, portare avanti questa prestigiosa manifestazione è sicuramente il modo migliore per ricordare e onorare Diego. Dal 2011 Santin, legato alla famiglia Perathoner, ne ha ereditato la guida. «Quest’anno ci saranno tante piccole novità: il regolamento è cambiato per incrementare la sicurezza degli atleti, perciò abbiamo introdotto l’obbligo per ogni squadra di portare con sé un telefono cellulare e indossare un numero superiore di strati termici d’abbigliamento tecnico. Stiamo anche pianificando una grande trasmissione in streaming di quattro ore per seguire la gara on line». Qualche numero della scorsa edizione? I team iscritti erano 502, tra cui 25 squadre femminili. L’85% dei partenti è anche arrivato entro il tempo massimo. Le nazioni rappresentate al via erano 15 (gli italiani - tra gli atleti migliori al mondo - erano circa i due terzi del totale): la coppia vincitrice formata dal valdostano Dennis Brunod e dal friulano Tadei Pivk ha impiegato 3 ore 18’ e 37” per completare il giro mentre Francesca Martinelli e Mireia Mirò, prime tra le donne, hanno registrato il tempo record di 3 ore e 53’. Moltissimi sciatori che di giorno compiono lo stesso giro sulle stesse piste risalendo però i pendii con funivie e seggiovie impiegano più tempo. La pratica dello scialpinismo fino a pochi anni fa era riservata quasi esclusivamente alla gente di montagna che ama vivere il contatto con la natura nel modo più autentico. L’amore per la fatica è proprio di questa gente, che apprezza il sudore e “non sente il freddo”: «Oggi questo sport va sempre più di moda, è conosciuto universalmente anche e soprattutto grazie a grandi manifestazioni ma rimarrà per tutti uno sport di nicchia ed è giusto così: in Val di Fassa ci sono altre gare internazionali tra cui, da un paio d’anni, spicca la Full Gas Marmoleda di cui sono direttore tecnico del percorso che, a fine stagione (21 aprile 2014), vede decine di atleti attraversare il ghiacciaio della Marmolada risalendo - obbligati a togliersi gli sci, legandoli allo zaino e arrampicando - fino alla vetta di Punta Penia a 3342 metri». Eventi che incuriosiscono e spingono i turisti a provare lo sci alpinismo, che non sembra alla portata di tutti. «In realtà provare è facile - sostiene Santin - basta noleggiare l’attrezzatura necessaria alla pratica. La montagna è, per definizione, libera per tutti e basta trovare un sentiero di montagna per mettersi alla prova (la legge impedisce di risalire le piste da discesa, anche sul ciglio più esterno, mentre sono aperte al traffico degli sciatori, ndr). Le grandi salite, ovviamente, sono solo per alcuni ma basta poco per divertirsi. Per le prime esperienze è consigliabile avere al proprio fianco un esperto, come una guida alpina, che dia consigli utili ai principianti, così vi garantisco, ci si diverte di più». CIAO SONO LAURI… la simpatica mascotte del KINDER PARK areagrafica.tn.it 0462 230018 CIAMPEDIE…Vi racconto una storiella per convincervi a venirci a trovare… Tra le maestose montagne del Catinaccio, tra una sciata e una passeggiata con le ciaspole, ai piedi del Vajolet e del Larsech, per i più piccoli la Scuola Sci Vigo di Fassa, gestisce il parco giochi di Lauri. Infatti il Ciampedie (campo di Dio) non è solo sci… ma il regno dei bambini, dove le due parole d’ordine sono: divertimento e sorriso!! Per i “nostri piccoli ospiti” sciatori e non, c’è la possibilità di trascorrere la giornata al Kinder Park, cioè un parco sulla neve, che dispone di gonfiabili, piccole giostre, scivoli e tante belle attività da fare in gruppo e in compagnia assieme a me,che sono la simpatica mascotte. Inoltre non mancano: Baby Dance, giri in motoslitta, balli di gruppo, giro con le ciaspole e passeggiate lungo il “Sentiero degli Animali”, alla scoperta dei nostri amici del bosco!!! Il Kinder Park inoltre offre il servizio assistenza, cioè i bimbi possono essere affidati a personale specializzato, solo per qualche ora oppure per tutta la giornata, trascorrendola tra giochi e divertimento! Alcuni Hotel ed Appartamenti di Vigo (vedi lista sul sito www.scuolascivigo.com) sono convenzionati con il parco, e permettono quindi di avere l’entrata e/o l’assistenza gratuita. Kinder park Ciampedie VIGO DI FASSA ORARIO PARCO: 9.30 – 17.30 Sellaronda skiers bewitched by the moon Imagine more than a thousand athletes, wearing colourful tracksuits, skis with sealskin, rucksack and helmets with frontal electric torches, ready at the starting line. This is the mass start of the Sellaronda Skimarathon, which is taking place on 21st February in Canazei. Here the ski mountaineers start ascending the mountain with a drop of 3 kilometres. The starting procedure in itself is special enough to render unique this race that is so suggestive also because of the Dolomites framework. Oswald Santin, 52-years-old President of the steering committee, ski mountaineering Italian champion (1999) and well-known mountaineer, who reached the top of Mount Everest in 1992, explains that «”normal” skiers follow the sun and then have an aperitif at sunset; Sellaronda skiers, instead, leave at sunset and follow the moon. The track of this ski mountaineering race, one of the most famous all over the world, is about 42 kilometres. The athletes ascend four passes and then go downhill to the Ladin valleys, fixing and removing skins from skis alternately. Fans’ support help them to face the following steep slope». To win the prize- money (a total of 15.000 euros), the challenge is against the clock. Some athletes (that race in couples) are among the best in the world and go at amazing brisk pace (more than 1600 metres per hour). Everything begun more than 20 years ago, when the late lamented Diego Perathoner from Canazei invented this contest. He has been its president until 2009, when he died during a rescue operation in Val Lasties, on Mount Sella. By proposing this race again, the several volunteers that take part in the organisation of this event want to honour the memory of Diego. Santin, friend of the Perathoner’s family, since 2011 has inherited the reins of this competition. He affirms that «this year there are some news: for security reasons, athletes have to bring mobile phone and multi-layer technical clothing with them. Moreover, they are planning to broadcast the race in streaming, so that we can follow it online». #lavaldifassadinvernoè... servita sul piatto social! L’hashtag da completare ha scatenato pensieri, emozioni e fantasia degli “amici” di facebook e twitter S pettacolo, paradiso, casa, sci, relax. Sono queste le parole più ricorrenti nelle frasi degli “amici” di facebook e twitter che, ai primi di novembre, hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa lanciata, sui canali social dell’Apt, dalla redazione di Fassa News: completare l’hashtag #lavaldifas- Fassa social! Show, paradise, home, ski, relax. These are the most frequent words our Facebook and Twitter friends used to describe Val di Fassa. At the beginning of November, they enthusiastically took part in the Fassa News initiative proposed by the Val di Fassa Apt: complete the hashtag #lavaldifassadinvernoè (#valdifassainwinteris). Experiences, emotions, visual awesomeness, ideas and a little bit of fancy became spontaneous expressions that tell the valley through the words of those who live in Val di Fassa or those who enjoy it as an holiday destination. Here you can read our friends’ sentences. sadinvernoè. Esperienze, emozioni, suggestioni visive, idee e un pizzico di fantasia si sono tradotte in espressioni spontanee che raccontano la valle con le parole sia di chi la vive come meta di vacanza, sia di chi la abita. Di seguito le frasi degli “amici” (in ordine alfabetico). Scegliete quella che preferite. #lavaldifassadinvernoè sublime! Larissa Badalati stress invernale, che ti ricarica la batteria e non vorresti andare più via! Simonetta Breda #lavaldifassadinvernoè sentirsi a casa. Paolo Batistini #lavaldifassadinvernoè i luoghi delle vacanze della mia infanzia, bellissime atmosfere ancora intatte. Cesare Cagnoli #lavaldifassadinvernoè la pista più bella e il canederlo più grande, ma anche sci, ciaspole, slittino, après ski e relax! Giorgio Bianchessi #lavaldifassadinvernoè la porta del paradiso dei sensi! Marco Caporali #lavaldifassadinvernoè bellissima! Laura Bianco #lavaldifassadinvernoè uno spettacolo a due passi dalla val di Cembra. Cembrani doc #lavaldifassadinvernoè sogno da vivere tutti i giorni come i montanari e grandi eventi come la Marcialonga. Ci piace! Stefano e Anna Bosi #lavaldifassadinvernoè tutto quello di cui ho bisogno, non solo d’inverno. Spettacolo per gli occhi e per il cuore da conservare per tutto l’anno. Giulia Dante #lavaldifassadinvernoè un posto meraviglioso con gente straordinaria! Stefano Brambilla #lavaldifassadinvernoè sintonia, la sento come casa mia, ci starei sempre è bellissima in tutte le stagioni. Floriana Deserti #lavaldifassadinvernoè una cura naturale allo 42 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 #lavaldifassadinvernoè much love! Luca Falk #lavaldifassadinvernoè my favorite...the best in the world !!!! Armando Leone #lavaldifassadinvernoè un paradiso da non perdersi! Luca Maggioni #lavaldifassadinvernoè raggi di luna su cui sciare. Anna Monfredini #lavaldifassadinvernoè magie delle alte vette. E penso tra me e me: il paradiso può attendere! Abramo Paleari #lavaldifassadinvernoè un luogo che mi ha dato tanto in un momento difficile del cammino della vita, belle passeggiate sotto la neve (e anche d’estate), mi porti fortuna ed è per questo che torno volentieri. Sara Scevaroli FASSA NEWS WINTER 2013/2014 43 #lavaldifassadinvernoè la finestra illuminata di una baita, il calore di una stube e dell’ospitalità. Sui tetti una soffice coperta bianca. Le montagne come le mura di un castello che custodiscono la valle. Sopra un cielo azzurro, il più azzurro che abbia mai visto. Michela Petti #lavaldifassadinvernoè un posto da favola e vedere un Paese in crisi come l’Italia con dei luoghi così mi fa venire un nervoso… Massimo Reverberi #lavaldifassadinvernoè il posto più bello del mondo... Andrea Tosi #lavaldifassadinvernoè stupenda e sono felice di vivere qui. Giusyfranz Varisano #lavaldifassadinvernoè bella come d’estate (e i vostri boccioli). Edo Aldo Volterrani Il (giusto) fuoco che scalda l’inverno Tipi di legna, fiamma, aroma, braci: tutto quello che c’è da sapere per ottenere un perfetto caminetto ipnotico Fire that warms up winter di Andrea Selva We wonder what Mario Rigoni Stern would have thought if we had proposed him a heater. When he was young, in fact, he sawed beechwood under his grandfather’ eyes and under the curious but discreet eyes of his classmate. Beech-wood for stove or fireside is the best wood, as it lasts very long and heats a lot. However, in Val di Fassa, flames are the brightest, especially if you use the wood taken from behind your house: pinewood (great flames, but alas!, also much smoke) or larch-wood, that is what we need to heat the atmosphere (besides thermometer) with the crackling of the fire. Not to mention the aroma the resinous wood exhales. Do you want to do things properly? Light the fire with cones and then add some dead coniferous wood and, finally, add beechwood or durmast-wood in the stove. In the morning, you will find embers still alive. 44 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 C hissà che avrebbe pensato Mario Rigoni Stern se gli avessero proposto una stufa elettrica, proprio lui che da giovane passava i freddi pomeriggi invernali segando a mano la legna di faggio sotto gli occhi assorti del nonno e - poco più in là - quelli più interessati, ma discreti, di una compagna di scuola. La legna di faggio per la stufa (o il caminetto) è la migliore perché dura a lungo e produce molto calore, ma le fiamme che riscaldano le case fassane sono sicuramente le più allegre, soprattutto se la legna proviene dal bosco dietro casa: abete (tanta fiamma, ma ahimè anche tanto fumo) oppure i ceppi di larice, quello che ci vuole per riscaldare l’atmosfera (oltre che il termometro) con una serie di piccole esplosioni e crepitii. Per non dire dell’aroma che diffonde in casa un fuoco alimentato con la legna resinosa. Volete fare le cose come si deve? Accendete il fuoco con le pigne secche, alimentatelo con alcuni legnetti secchi di conifera e infilate quindi nella stufa (o nel caminetto) legna di faggio o anche rovere, se volete trovare le braci ancora vive al mattino. Osservando la catasta di legna all’esterno possiamo indovinare il carattere dei padroni di casa, ma i nostri vecchi (ai tempi in cui le questioni estetiche erano secondarie) sapevano fare di meglio: dall’inclinazione del fumo che usciva dal camino sapevano prevedere il tempo. Un filo verticale? Bel tempo assicurato. Con una stufa accesa funzionava tutta la casa: riscaldamento, acqua calda, cucina, forno e alla sera le braci finivano nel letto. Quando i rifiuti erano di carta la stufa risolveva anche quel problema: 45 una cosa che ai tempi della plastica (e della spazzatura che si misura in quintali) non possiamo più permetterci. Non è solo una questione di fiamma, ci sono riti da rispettare: dice Mauro Corona (che prima è stato scultore e poi scrittore) che gli alberi tagliati nei primi tre giorni di marzo non bruciano, ma sono buoni comunque per ricavarci le pale da usare per la pizza. Per avere la legna che brucia al meglio lasciatela riposare un paio di stagioni accatastata al coperto, meglio un anno intero. Se non ci sapete fare con la musica o con i pennelli consolatevi: anche una catasta può diventare un’opera d’arte. Le case fassane insegnano. E poi fateci caso, in una casa riscaldata a legna (e in valle tutti hanno una stufa a ole, una cucina economica o un caminetto), nessuno guarda più i quadri appesi alle pareti perché la stufa diventa il punto di attrazione. E in un rifugio di montagna è il “larin” (caminetto) il posto più ambito, mica i tavoli vicini alle finestre. Non è solo una questione di calore, ma è un fatto ipnotico: anche voi (come chi scrive) siete capaci di trascorrere ore intere ad osservare la danza di una fiamma e poi il bagliore rosso della brace? Deve essere una questione universale, visto che su YouTube si trovano video lunghissimi che riprendono il fuoco di un camino, senza nemmeno il rischio che una favilla finisca sul tappeto. Chissà che ne penserebbe, di questi fuochi finti, il sergente Mario Rigoni Stern, proprio lui che capì di essere in salvo quando poté allungare le mani sopra il fuoco acceso all’interno di una baita. San Pellegrino Come eravamo La Val di Fassa d’antan in scatti che fanno storia The way we were Beauty is memory, a fleeting glimpse, seized by eyes that are able to see far away, beyond appearances, seized by a photographic objective capable of storing and fixing that moment forever, in a clear, intangible way. In these photographs we see the austere beauty of the valley, far away from today’s comfort. And, in front of such poetry, we feel a little bit of nostalgia for what we were like. di Elisa Salvi L a bellezza è memoria, è un attimo fuggente, colto da occhi che sanno guardare oltre, da un obiettivo capace di fissarla per sempre, cristallina, a tratti impalpabile. Gli scatti che proponiamo in queste pagine narrano una Val di Fassa d’altri tempi, dalla natura fulgida e potente così come la conosciamo oggi. Sono i manufatti, le strutture, le mode degli uomini ad essere cambiati. Nelle immagini vediamo sci di legno, vecchi rifugi oggi trasformati in edifici dotati di tutti i comfort, completi da sci, fatti di pantaloni alla zuava, camicie, calzettoni e maglioni di lana, non impermeabili ma d’imparagonabile eleganza. Vediamo paesi, un pugno di case raccolte attorno a una chiesa, vaste zone coltivate coperte dalla neve e boschi lontani dai centri abitati, molto più di quanto lo siano ora. Vediamo seggiovie e cestovie, ardite per l’epoca, che s’inerpicano dalle abitazioni fino alle stazioni in quota. Vediamo campi da sci, serviti per lo più da impianti di risalita “primitivi”, e distese immacolate solcate da poche scie. Vediamo una valle dalla bellezza austera, lontana dalle comodità odierne. Ed è innegabile, di fronte a tanta poeticità, una certa nostalgia per come eravamo. 46 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 47 Belvedere Alba Campitello Marmolada Vista su Colac e Crepa Neigra Col Rodella 48 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 49 Capanna Punta Penia, il rifugio più estremo diventa un film Girato nel 2012 e uscito nel 2013, il documentario di Davide Menegazzi e Luca Sella raccoglie immagini e storie straordinarie dalla cima della Marmolada È il rifugio più alto delle Dolomiti, imbattibile, proprio in cima alla Marmolada. Ma poiché la Regina è una montagna che sa mantenere le distanze, Capanna Punta Penia è anche uno dei rifugi più difficili da raggiungere, dedicato a chi vuole provare sensazioni estreme come affacciarsi su un mare di nuvole, svegliarsi con il termometro che scende sotto zero (anche d’estate!) e dormire (o almeno provarci) sbattuti dalle raffiche di vento che pare voglia spazzare via questo avamposto di uomini colpevoli di superbia per essersi spinti troppo in alto. Erano gli anni Cinquanta quando due fassani che amavano le sfide e l’avventura - Gigiotti Brunner e Gusto Brach - costruirono questo rifugio partendo dai resti militari che erano rimasti sulla vetta. Quattro assi, alcune finestre e qualche pezzo di lamiera: non sperate di trovare grandi lussi, ma la Capanna vi sembrerà FASSA NEWS WINTER 2013/2014 51 una reggia quando lassù a 3.343 metri vi sorprenderà una nuvola, sia che ci siate arrivati scalando la terribile parete sud (complimenti vivissimi), sia lungo la ferrata della cresta Ovest o camminando lungo il ghiacciaio (bravissimi lo stesso). La cima della Marmolada è un luogo leggendario, dove le storie sono state scritte da uomini fuori dal comune (minuscolo) come Gino Soraperra - gestore per anni della minuscola Capanna - tanto abituato a sopportare la solitudine della vetta da essersi guadagnato sul campo il soprannome di Robinson. Fu lui, in un’estate di tanti anni fa, a restare bloccato in vetta dalla tormenta per otto giorni e nove notti, con un’unica bustina di minestra liofilizzata per riempirsi lo stomaco. Fu Claudio Toldo, invece, a raccontare di quel giorno che un fulmine lo “toccò” delicatamente sulla testa, in pratica un consiglio (che lui di Andrea Selva seguì senza pensarci due volte) di mettersi al riparo prima del temporale infernale che si scatenò sulla vetta poco dopo. La Capanna Punta Penia - che ora è del rifugista Aurelio Soraruf - è un edificio particolare, dove pochi restano a dormire (quelli che vogliono vedere l’effetto che fa) mentre gli altri scendono a valle alle tre del pomeriggio. Un luogo dove la solitudine può diventare estrema, fino alle lacrime, ma che sa corrispondere con gli interessi l’amore che riceve: «Perché lassù - racconta commosso Ermanno Lorenz, gestore per alcune stagioni - può capitare di sentirsi i padroni del mondo». Ci sono tante (buone) ragioni per salire alla Capanna: nelle giornate di bel tempo si può sperare di vedere Venezia; si può rendere omaggio alla targa dedicata a Paul Grohmann, l’alpinista austriaco che per primo (ormai 150 anni fa) mise piede in vetta alla Marmolada; si possono mettere alla prova le proprie vertigini affacciandosi sul vuoto della parete sud e ci si può divertire a guardare dall’alto in basso (con senso di superiorità) gli altri rifugi di vetta che laggiù, in cima al Sass Pordoi e al Piz Boè, accolgono migliaia di turisti alla ricerca di pano- rami spettacolari un po’ più a portata di mano. Per gli scialpinisti, infine, il premio è una delle discese più appaganti di tutte le Dolomiti. Il fassano Jimmy Pacher, campione del mondo di parapendio, ama salire sulla Marmolada utilizzando le correnti d’aria calda come se fossero ascensori. Ma è più probabile che quando toccherà a voi, sceglierete la via lungo il ghiacciaio, con un paio di ramponi sotto gli scarponi. Questa è una montagna da non sottovalutare: se non siete esperti fate un gesto di umiltà (e di prudenza) e chiedete a qualcuno di accompagnarvi verso la vetta. E se siete tra quelli che le montagne le guardano dal basso, c’è un documentario (“Capanna Punta Penia: appunti di vetta”, 54 minuti, 13 euro c/o Istituto Culturale Ladino di Vigo) girato da Davide Menegazzi e Luca Sella, che nel 2012 hanno trascorso l’estate in vetta gestendo il rifugio (chiuso d’inverno). Ecco svelato il segreto di decine di inquadrature spettacolari con albe e tramonti colte al volo, con le vette che emergono da un mare di nuvole come se fossero isole infuocate, giusto per ricordarsi che è da lì, dal mare, che sono emerse queste rocce. Capanna Punta Penia, the most extreme hut becomes an actor Ristorante, Self Service, Pizzeria, Bar, Camere, Apres Ski con live music tre volte alla settimana. Restaurant, Self-Service, Pizzeria, Café, Zimmer und Après-Ski mit Livemusik dreimal in der Woche. Restaurant, Self Service, Pizzeria, Bar, Room, Apres Ski. Live music three times a week. Prenotazioni / reservations / Bestellungen: +39 0462 602300 +39 3357536315 [email protected] www.rifugiosalei.it Un piccolo ristorante... ma unico nelle Dolomiti! Das kleine Restaurant... ... einzigartig in den Dolomiten!! A small restaurant... ... but unique in the Dolomites!! Prenotazioni reservations / Bestellungen +39 3395444759 [email protected] www.fienilemonte.it Ogni venerdì sera cena di fonduta di carne. Trasferimento con gatto delle nevi dal Passo Sella. Su ordinazione. Fondue Bourguignonne zum Abendessen und Fahrt mit der Pistenraupe aus Sellajoch (Passo Sella) jeden Freitag Abend. Auf Bestellung. This is the highest hut in the Dolomites, exactly at the summit of Marmolada glacier. For this reason, but also because the Queen is good at keeping the distance, Capanna Penia is also the hardest-to-reach hut. It is dedicated to those people who want to feel extreme emotions, such as overlooking a sea of clouds, waking up at a temperature below zero (including in summer) and sleeping (or trying to) with the gusts of wind blowing. Winds are so strong that it seems it wants to sweep along those people who dared to reach the peak. In the 50s, two friends keen on adventure – Gigiotti Brunner and Gusto Brach – built a hut starting from some military rests. Four boards, some windows and some pieces of plate: do not think to find luxury here. Nevertheless, it will seem to you to find a royal palace when at 3343 metres of altitude you will be caught in the storm, weather you get here climbing the terrific south face (congratulations!), facing the via ferrata of the west side of Marmolada or walking along the glacier (well done!). On Fridays, meat fondue for dinner and transfer by snow cat from Passo Sella. On reservation. 52 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 53 The summit of Marmolada is a legendary place, where stories have been written by extraordinary men, such as Gino Soraperra – responsible for the tiny Capanna – who was so used to enduring loneliness that people nicknamed him Robinson. Capanna Punta Penia – now run by Aurelio Soraruf – is a place where loneliness can be extreme, so much that it might move you to tears, but it pays you back with a lot of love. There are many good reasons to go uphill to the Capanna, but if you are among those who prefer watching the mountains from the bottom, you can have a look at a documentary (13 euros by the Istituto Culturale Ladino in Vigo di Fassa) by Davide Menegazzi and Luca Sella, who in 2012 spent the whole summer in the hut (which is closed in winter). There, the secret of dozen magnificent and spectacular shots has been disclosed: amazing and breath-taking panoramas at sunrise and sunset caught in the twinkling of an eye, peaks floating in a sea of clouds, to remind us that the Dolomites emerged from the sea. “L Grop de la Mèscres de Cianacei e Grìes”, sotto la guida di Mario Debertol, realizza i costumi e studia i balli della tradizione, animando il “carnascèr” e le feste folk Il carnevale? Una questione di “Grop” di Valentina Redolfi O gni inverno torna “carnascèr” (carnevale, in ladino) con la sua ventata d’euforia che a Canazei, dal 1997, trova calorosa accoglienza tra lo scanzonato “Grop de la Mèscres de Cianacei e Grìes”, che conta diciotto componenti. Tra “Bufon”, “Laché” e “Marascons” (maschere fassane uniche nell’arco alpino) il gruppo è solido e cerca di rappresentare al meglio la tradizione locale. Se vi capita d’essere in Fassa durante il carnevale (quest’anno dal 17 gennaio al 4 marzo), potrete assistere a una loro esibizione nelle feste di piazza o nelle loro scorribande tra le strade e nei locali. Guidato dal presidente e fondatore Mario Debertol, detto Mariolino, “L Grop de la Mèscres de Cianacei e Grìes” è nato, per scommessa, sedici anni fa durante la prima festa estiva “Te anter i Tobié” (“In mezzo ai fienili”, che si tiene ai primi di luglio). «La prima volta che ci siamo esibiti - racconta Mariolino - eravamo in pochi, ma entusiasti. E già un paio di mesi dopo abbiamo partecipato alla sfilata della “Gran Festa da d’Istà” di settembre a Canazei, suscitando l’interesse di altri paesani che hanno deciso di “rifondare” (esisteva in passato) il gruppo con noi». L’anima de “la Mèscres” è Mariolino, ma anche gli altri non sono da meno. «Siamo affiatati - sottolinea il presidente - e ci divertiamo. Ci troviamo una volta in settimana, tutto l’anno, e anche per le uscite cerchiamo di essere il maggior numero possibile per fare bella figura, ma soprattutto perché ci piace». E se non è stato difficile mettere assieme i componenti, un po’ più d’impegno ci è voluto per preparare i vestiti di tutti. «All’inizio - spiega - abbiamo aperto gli armadi delle nostre case, recuperando i “guanc” (abiti tradizionali). Poi abbiamo preparato tutto come da tradizione, osservando vecchie fotografie che ritraevano i nostri nonni in maschera e facendo ricerche sui libri di storia e cultura fassana. Ogni anno, poi, integriamo il nostro guardaroba comprando campanacci, piume, qualche abito grazie anche ai contributi che riceviamo dal Comune di Canazei e dalle Frazioni di Canazei e Grìes». Il gruppo attualmente ha una ventina di completi, realizzati quasi tutti a mano in famiglia. «I cappelli li faccio io e li decora mia moglie. Il mio primo cappello da Bufon me lo ha fatto su misura mia suocera con l’aiuto di mia madre. Poi abbiamo provato a creare i fiori per i cappelli, quelli che una volta si facevano con le carte delle caramelle. Ora, li confezioniamo con carta colorata d’alluminio». Mentre un tempo i copricapi erano di cartone, ora Mariolino li realizza in pelle e li decora, rigorosamente, secondo le 54 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 antiche usanze. «Tra pelle, fiori e le belle piume di gallo forcello, un capello arriva a costare anche 500 euro». Da tre anni il gruppo ha una sua sede, nell’ex centro della Croce Bianca di Grìes, e così durante le prove con il vicepresidente e capo ballo, Lorenzo Piazzi, vengono preparate anche le danze, che durano circa tre minuti e hanno precisi significati. Sono: “L bal del Laché”, “L bal di Marascons”, “L bal del Bufon”, “L bal de l’orghin” e “L bal del se tor”. Quest’ultimo, ad esempio, è stato pensato proprio sulla base della tradizione di Canazei secondo la quale a carnevale, alcuni Marascons partivano da casa e andavano a prendere gli altri per partecipare “a comèdia” (rappresentazione comica) in paese. «I nostri balli - precisa Mariolino - hanno la particolarità di avere due tipi di salto, come nella tradizione delle maschere fassane: il salto con il passo doppio (due salti su una gamba e due sull’altra) e con il passo semplice (un salto sulla gamba destra e uno sulla sinistra). Le maschere di Alba e Penìa fanno il salto doppio e il gruppo di Campitello invece salta semplice. Noi, appunto, entrambi». È sicuramente il carnevale il cuore dell’attività del gruppo, ma le sue esibizioni con i tipici balli dei “Marascons” e gli scherzi del “Bufon”, sono richiesti anche in altri periodi dell’anno, FASSA NEWS WINTER 2013/2014 55 non solo per le feste più importanti della valle, ma pure in tutta Italia e all’estero. Nel corso degli anni, “L Grop de la Mèscres” è stato alla Festa della Fienagione di Vicarello in provincia di Livorno, alla Festa della Marionetta di Budrio vicino a Bologna, alla Festa delle Castagne a Treviso e a Imst in Austria per un gemellaggio tra la Val di Fassa e la località austriaca. Grande soddisfazione per “la Mèscres” è stato ricevere l’invito al Carnevale di Venezia, a cui però, non hanno partecipato per via dei conMario Debertol temporanei impegni in Fassa. E se normalmente “L Grop” onora gli inviti, c’è un periodo dell’anno considerato sacro, la Quaresima, in cui non va mai “in scena”. Si pensi che lo scorso febbraio aveva la possibilità di esibirsi di fronte al re di Svezia in occasione dei Mondiali di sci nordico nella vicina Val di Fiemme, ma ha rinunciato allo spettacolo per rispettare la Quaresima. E se il presente è roseo, il futuro lo è ancora di più. Infatti, dopo sedici anni, il gruppo è molto vivace. Accanto ai “grandi” ci sono anche “nuove leve”. «Sappiamo - conclude Mariolino - che diversi ragazzini che ora sono dei nostri tra qualche anno si stancheranno. Ma possiamo contare anche su alcuni giovani di vent’anni entrati nel gruppo, loro rinnoveranno la tradizione de “la Mèscres”». Carnival in Val di Fassa? A question of group Every year in winter here comes the “Carnascèr” (in Ladin it means Carnival), with its wind of colours, euphoric atmosphere and its traditional and unique masks: “Bufon”, “Laché” and “Marascons”. They are the protagonists of the funny “Grop de la Mèscres de Cianacei e Gries”, that is a group established in 1997, which counts eighteen members. You can see them and their exhibitions during the festivals in Canazei, in the squares, bars and pubs from 17th January to 4th March. Mario Debertol is the president and founder of this group, which was born, as a joke, 16 years ago and has been growing in a lively way. Mario explained that «the most difficult thing was preparing all the costumes. Initially, we opened our wardrobe looking for “guanc” (traditional clothes). Then, we prepared everything following the tradition, looking at old photographs of our grandparents wearing masks, making inquiries and reading history and cultural books about Val di Fassa. Every year we add some bells, feathers, and some clothes to the group’s wardrobe, thanks to the municipal districts of Canazei and Gries». The group has twenty hand-made costumes. Mariolino makes the hats and his wife decorates them according to the tradition. Originally, they were made of cardboard, but now Mariolino uses leather. «Such leather hats with flowers and black grouse’s feathers, cost about 500 euros». The core activity of “L Grop de la Mèscres” is performed during Carnival, but they perform also throughout the year with the traditional dance of the “Marascons” and the jokes of the “Bufon”, and not only in Val di Fassa, but also all around Italy and abroad. In short, the future prospects for the “Grop” look rosy: together with the veterans there is also the new generation. Mario said: «We hope the young members of the group will renovate the tradition of “la Mèscres”». FASSA NEWS WINTER 2013/2014 57 “Fioch de neif” per un inverno glamour S’ispirano all’ambiente dolomitico le “Enrosadira Bags”, ultima creazione di Anastasia Cigolla di Elisa Salvi Anastasia Cigolla M orbide come peluche, dal design minimal e i dettagli raffinati. Non sfugge agli occhi delle “bags-addicted” (ma non solo) l’originalità della nuova collezione di borse e accessori di Anastasia Cigolla. Fassana doc, istruttrice nazionale di sci e allenatrice Fisi, consulente di materiali tecnici per aziende del settore dello sci, speaker radiofonica di programmi Rai di sport invernali, curatrice di libri e cataloghi d’arte delle opere del padre (lo scultore Rinaldo Cigolla) e stilista, la vulcanica Anastasia torna ora sulla ribalta fashion. Dopo aver fondato, anni fa, la linea d’abbigliamento “Enrosadira” (come i ladini chiamano il fenomeno delle cime dolomitiche “infuocate” dai raggi solari all’alba e al tramonto) il passaggio agli accessori è stato “naturale”. «Dopo aver creato t-shirt e maglie e dato indicazioni per abbigliamento e accessori da sci spiega Anastasia - mi sono orientata sulle borse, per desiderio di sperimentazione e completezza creativa. Prosegue sempre la mia collaborazione con l’ufficio stile di “Robe di kappa” per la collezione sci, ma ora sono concentrata sul nuovo progetto». “Obiettivo-moda” diverso, ma stesso principio ispiratore: l’ambiente. «Ogni borsa racconta un evento atmosferico o una situazione naturale. La neve che cade, le impronte degli animali nella neve, le nuvole che si rincorrono nel cielo tiepido e, ancora, le nuvole nel freddo». L’istinto, poi, ha guidato la stilista ladina nella scelta di tessuti-pelliccia (ecologici). «Quando li ho visti ho sentito la loro destinazione, visualizzando quasi le forme. E poi è stato un amore “tattile”. Prendendoli in mano ho avuto la sensazione di piacere nel tenerli vicini, immaginando di farli diventare quel piccolo universo, le borse, che le donne portano sempre con loro». Interessante poi l’abbinamento tra pelliccia, manici e tracolla di tessuto o catena di cui Anastasia ha intuito armonia estetica e guizzo giocoso. «Ad esempio, ho interpretato “Fioch de neif” (fiocco di neve) come un mucchietto di neve caduta e poi raccolta, ho pensato la catena come il mezzo per “gestire” la neve, in modo affine a quelle usate per le auto su strade innevate». Una straordinaria cura sottende alla collezione. Le borse sono fatte a mano, in un locale atelier (costo: da 100 a 240 euro circa). Tagliate, cucite, assemblate, una a una, e quindi confezionate in buste che le proteggono e contengono cartellini che ne raccontano la storia. «Il numero è limitato. Questi accessori nascono per persone che ne comprendano il processo ideativo e creativo». In epoca di e-commerce Anastasia ha scelto, per ora, di vendere le “Enrosadira Bags” in boutique. In valle s’acquistano da Livio Sport a Moena. «I titolari del negozio hanno sempre creduto nel valore di comunicare le emozioni che i nostri luoghi incantati sanno evocare e hanno ascoltato quello che le mie borse narrano. Ho pensato pure alla vendita on-line, ma non sono ancora organizzata. La verità, però, è forse un’altra: mi piace pensare che quest’articolo venga acquistato tra le Dolomiti, dov’è nato, e raccontato da qualcuno che viva questi luoghi. Per poi essere, magari successivamente, portato altrove, diventando un segno di riconoscimento». 58 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Glamorous bags for a glamorous winter As soft as stuffed plush toys, with a minimal design and refined details. “Bags-addicted” women won’t miss Anastasia Cigolla’s original new collection of bags and accessories. She is a DOC Fassana, national ski instructor and Fisi ski trainer, technical equipment adviser for ski companies, radio speaker in Rai winter sport programmes, stylist and editor of art books and catalogues about her father’s works (sculptor Rinaldo Cigolla). Our dynamic Anastasia has made a fashion comeback. Some years ago, she invented the “Enrosadira” clothing brand (enrosadira, in Ladin, is the moment in which the Dolomites get that red colour at sunset and sunrise). Recently, she has shifted her attention to accessories. A different product, but the same inspiring element: the environment. Anastasia said: “Every bag tells a story, a weather phenomenon or a natu- FASSA NEWS WINTER 2013/2014 59 ral event. The snow falling, the steps of the animals on the snow, the clouds running one after the other in the blue sky”. Moreover, the Ladin stylist explained that instinct played an important role in the choice of ecological fur fabrics. “When I saw them, I immediately understood how to use them. It was love at first touch. In fact, I had a pleasing sensation and I fancied to use that cloth to create bags, that are that world women always bring with them”. An extraordinary care, for an exclusive collection. These bags are hand-made, in her atelier (cost: about 100-240 Euros). Each bag has been cut, sewed, combined and then wrapped in envelopes that protect them. In addition, each bag has its label, which tells its story. In Val di Fassa you can find the “Enrosadira bags” by Livio Sport’s shop in Moena. Orizzonti “fusion” in cucina con Mattia Stroppa Non solo piatti della tradizione in Fassa. Lo chef Mattia Stroppa, dopo importanti esperienze culinarie a Dubai e nelle Filippine, al “Della Villa Restaurant” di Campitello propone un viaggio intorno al mondo seduti a tavola di Elisa Salvi “T onno tataki”, “Buffalo sake sashimi”, “Wasabi”, “Sukiyaki”. È un vocabolario culinario insolito per la Val di Fassa quello di Mattia Stroppa, chef trentenne originario della provincia di Brescia che, da un anno, ha portato una ventata di novità e di piatti che fanno del “Della Villa Restaurant” dell’Hotel Villa Kofler di Campitello un’isola felice d’incontri di gusto. Prima di approdare al raffinato ristorante fassano, che propone anche i migliori cibi della tradizione ladina e una selezione d’ottima pasta italiana, Mattia ha maturato esperienze importanti lì dove la cucina “fusion” è di casa. «Ho studiato alla scuola alberghiera di Brescia - racconta Mattia - poi, dopo qualche stagione sulla riviera romagnola, ho capito che per crescere professionalmente mi serviva un cambiamento radicale. Così ho colto al volo l’occasione offertami da Fabio Bertoni (noto panificatore e pasticcere ndr) di lavorare per la compagnia Sofra Worldwide che ha diversi ristoranti italiani negli Emirati Arabi tra cui Dubai, dove mi sono Mattia Stroppa trasferito». Lì Mattia diviene executive chef per i ristoranti italiani, ma impara anche ricette arabe, indiane e asiatiche. «Sono molto curioso - dice Mattia - e in un posto come Dubai dove c’è gente di tutto il mondo è inevitabile venire a contatto con pietanze diverse. Basta entrare in un supermercato per trovare qualsiasi ingrediente. Lavorando con colleghi indiani e filippini mi è venuto il desiderio di spostarmi ancora un po’ più a Est». Nel 2010 Mattia ha la fortuna d’essere assunto come executive chef all’Imperial Palace, lussuoso hotel a cinque stelle delle Filippine. «Lì - spiega - mi sono occupato della cucina “western”, un mix di piatti europei e arabi, e ho scoperto una vera passione per la cucina asiatica. Nelle Filippine si mescolano, con cura, tradizione e tecnica culinaria di Giappone, che ho studiato particolarmente, Cina e Corea. Ho imparato piatti di questi Paesi, l’attenzione “ per l’impiattamento e le materia prime: pesce, carni e verdure devono essere freschissime». Nelle Filippine Mattia resta un anno e conosce pure la ragazza che poi diventa sua moglie e lo aiuta a perfezionarsi nei piatti esotici. Nel 2011 rientra in Italia con un ricco bagaglio di conoscenze tra i fornelli, rielaborate in quella che oggi è la sua cucina “fusion” d’eccellenza: una sapiente combinazione di elementi italiani e asiatici. Sapori unici, ingredienti d’alta qualità, ricette curate nella presentazione come opere d’arte. È ricco, insolito e sorprendentemente gustoso il menù (costo: circa 50 euro dall’antipasto al dolce) proposto al “Della Villa” e che sta riscuotendo successo. «Tra gli antipasti più graditi c’è il “Buffalo sake sashimi” che unisce nel piatto Italia e Giappone. Si tratta di una mozzarellina di bufala, sormontata da una fettina di salmone crudo, arricchita anziché dal wasabi (composto vegetale piccante) da un pesto di rucola, più amabile per gli europei, il tutto servito con una riduzione di salsa di soia». Tra le proposte più amate anche la “Capasanta in tempura al nero di seppia con coulis di zucchine, vongole e wasabi” e il “Tonno tataki con radicchio trevisano caramellato e guacamole”. «Amo le cotture veloci dell’Asia, specie quelle di pesce. Il tataki prevede, ad esempio, che il filetto di tonno sia scottato e affettato in modo che si formi una crosta croccante all’esterno e mantenga un cuore morbido e crudo. Con lo “shabu shabu”, invece, il filetto di carne o pesce viene tagliato tipo carpaccio e immerso nel brodo bollente che può essere di pollo, manzo, pesce, alghe o funghi a seconda di cosa lo si abbina». E per chiudere in dolcezza da provare i dessert come “Il soffice di panna con infuso freddo di karkadè e ciliegia” e per chi desideri rimanere in tema dolomitico ecco il goloso “Sentiero di montagna”, un paesaggio di delicati boschi, fiori e vette servito a tavola. 60 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 Buffalo sake sashimi M ADIU T S I K H S ALOC dì vener y e ì d le da merco ay and Fri esd Wedn .30 - 22.00 19 skitour panorama VIGO DI F ASSA “Fusion” cuisine in the kitchen with Mattia Stroppa “Tataki tuna fish”, “Buffalo sake sashimi”, “Wasabi”, “Sukiyaki”. Mattia Stroppa’s culinary vocabulary is quite an unusual vocabulary in Val di Fassa. He is a thirty-year-old chef from Brescia who, since last year, has brought a wave of news and delicacies that make the Hotel Villa Kofler’s “della Villa restaurant” in Campitello di Fassa a happy island where tastes meet each other. This restaurant offers not only the best dishes of the Ladin tradition and delicious Italian pasta, but also the “fusion” cuisine: a style of cooking which combines traditional Western techniques and ingredients with those used in Eastern cuisine. Before getting to this refined fassano restaurant, in fact, Mattia has had important culinary experiences in those places where the “fusion” cuisine is well-known and usual. He worked as executive chef by Sofra Worldwide, a chain of Italian restaurants in the United Arab Emirates. For example, he has worked in Dubai from 2008 to 2010 and then, for a year, in the luxury Imperial Palace in the Philippine. In this way, Mattia has been influenced by Arab, Indian AZEI - POZZA DI FASSA - ALBA DI CAN 40 km di piste - 40 km of slopes 19 impianti di risalita - 19 lifts www.skitourpanorama.com POZZA DI FASSA (TN) · Ufficio: Tel. + Fax 0462 764085 Stazione a Valle: Tel. 0462 763339 [email protected] and especially Philippine recipes that mix the Japan, Chinese and Korean cooking techniques and culinary tradition together. In 2001 he came back to Italy richer in culinary knowledge, and he used it to create his own fusion cuisine: a combination of Italian and Asian elements. Distinctive fl avours, high quality ingredients, dishes as works of art. The della Villa’s unusual and surprising tasty menu is successful and it costs about 50 Euros, all-inclusive from starter to dessert. “Among the favourite starters - says Mattia - there is the “Buffalo sake sashimi”: buffalo mozzarella, with a slice of raw salmon, dressed with soy sauce and with a chopped mixture of rucola, that suits European tastes more, rather than wasabi (a chilly sauce of a Japanese plant). Other appreciated delicacies are: “capesante in tempura with sepia and coulis of courgette, clams and wasabi”, “Tataki tuna fish with burnt sugar radicchio trevisano and guacamole” and the Dolomites themed dessert: “mountain path”, delicate landscape of mountains, woods and flowers in a dish. ALBA DI CANAZEI (TN) Tel. 0462 608811 · Fax 0462 601507 · [email protected] AREA SCIISTICA PANORAMICA - PANORAMIC SKI AREA Tonno tataki SNOWBOARD PARCHI PER BAMBINI CHILDREN’S PLAYAREAS RIFUGI REFUGES CAMPI SCUOLA SKI SCHOOL AREAS SCI DI FONDO CROSS COUNTRY SKI 2 Sentiero di montagna PISTE PER TUTTI I LIVELLI PISTES FOR ALL LEVELS FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 3 Spaghetti al nero di seppia Qui la pizza è “biodinamica” Zuppe regali in rifugio The biodynamic pizza is here Il cibo italiano più famoso, in Fassa, si arricchisce del marchio “Bio” Il caldo ristoro, tra uno slalom e l’altro, a quota Paradiso G Q The vegetable gardens are some hundred metres far from Le Giare restaurant and pizzeria in Pozza di Fassa. From this field, cultivated according to Sebastian Ghetta’s biodynamic agricultural principles, the chef takes the ingredients for his bio pizzas. These fresh vegetables, cooked or not, enrich the pizzas with some more natural and authentic value (cost: 10 euros). According to the season, you can choose among carrots, green beans, courgettes, turnips, broccoli, cauliflowers and much more, seasoned with a drizzle of extra virgin olive oil. Generally speaking, in Val di Fassa, restaurateurs care about quality food, especially for the ‘kilometro zero’ products (local and low impact primary ingredients). In particular, this kind of products is the core of Le Giare’s menu, in which you can also find goat and char delicacies, prepared according to old recipes. For these reasons, Le Giare, as other 7 restaurants in Val di Fassa (see www.fassa.com), obtained the Osteria Tipica Trentina quality trademark. In addition, Le Giare forms part of the Ecoristorazione Trentino club, which follows environmentally sustainable practices. li orti distano solo qualche centinaio di metri dalle tavole imbandite de “Le Giare”, ristorante e pizzeria di Pozza. Ed è da quei terreni, resi rigogliosi dai principi dell’agricoltura biodinamica applicati dal giovane coltivatore fassano Sebastian Ghetta, che le verdure, quasi con un simbolico balzo, finiscono a impreziosire succulente pizze che, così, si fregiano del marchio “Bio”. Ortaggi freschissimi, rigorosamente di stagione, cotti o crudi, donano alla pizza un tocco di genuinità in più (costo: 10 euro). A seconda del periodo dell’anno si può scegliere tra carote, fagiolini, zucchine, rape, broccoli, cavolfiore e altro ancora, conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva anch’esso biologico. L’attenzione alla qualità degli alimenti, specie a chilometro zero, è particolarmente diffusa tra i ristoratori di Fassa, ma a “Le Giare” ne fanno una bandiera tanto da vantare il marchio “Osteria Tipica Trentina”, assieme ad altri sette locali fassani (elenco: www.fassa.com), proponendo piatti dal gusto intenso come il capretto e il salmerino cotti secondo antiche ricette rivisitate. Non solo cura “green” nel cibo. A conferma del rispetto della natura e dell’uso corretto delle risorse “Le Giare” è anche al primo posto (con 37,5 punti su un massimo di 39) tra i ristoranti-pizzeria di “Ecoristorazione Trentino”, club che applica un severo disciplinare per la sostenibilità ambientale. Oltre all’uso di “alimenti biologici plus” e all’asporto del cibo non consumato, il ristorante fassano è attento all’uso dell’energia, che produce da risorse rinnovabili (pannelli solari), e attua altre buone pratiche che gli hanno fatto guadagnare l’eco-marchio provinciale di qualità. 64 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 uando si trascorrono intere giornate sugli sci, all’aria frizzantina delle Dolomiti, un break per recuperare le energie è d’obbligo. Consigliata una pausa a base di cibi caldi, ma che non appesantiscano, perché si sta facendo attività fisica. Gli esperti suggeriscono d’orientarsi verso piatti preparati con ingredienti salutari, ancor meglio se combinati in modo stuzzicante, si è pur sempre in vacanza ed è concesso viziarsi un po’. I rifugi della Val di Fassa, in tal senso, riservano sempre gradite sorprese agli sciatori, anche a quelli dai palati più esigenti. È il caso delle “Zuppe della Regina”, servite a Baita Paradiso nel cuore della skiarea del San Pellegrino. Tra le proposte del rifugio, oggetto di un recente restauro che ha messo in risalto travi del 1700, arredi in pietra e una caratteristica stube in legno, non passa inosservata questa lista di minestre, FASSA NEWS WINTER 2013/2014 65 davvero regale, specie se si pensa che ci si trova a quota 2130 metri. Si va dalla zuppa di fagioli e orzo (che unisce tradizione trentina e veneta), alla crema di ceci decorata da un appetitoso canederlotto, a quelle di lenticchie, cicerchie o di farro e fagioli, fino alle più ricche crema di patate con fettine di polpo o crema di polenta con gnocchetti di baccalà, il pesce più apprezzato in montagna fin dai secoli passati (costo: 9 euro circa). Se invece delle minestre o dei cibi della tradizione ladina, si desidera la classica dose di carboidrati da consumare subito in pista, ovvero un gustoso piatto di pasta, si resta deliziati dalle tagliatelle o dagli spaghettoni (con farina di kamut) fatti a mano, e conditi con porcini, finferle e speck, dallo chef del rifugio che garantisce sempre pause paradisiache. Royal soups in the huts After spending the whole day skiing, a restful and energetic break is a must. The best thing is to have a warm break with warm food but, as you are practising sport, it is important to avoid fat foods that are difficult to digest. The experts suggest nourishing healthy ingredients, combined in a tasty and interesting way, if possible. According to this, huts in Val di Fassa offer pleasant surprises to skiers. This is the case of the “Zuppe della Regina” (the Queen’s soups) by Baita Paradiso in San Pellegrino: a selection of soups that goes from bean and barley soup, chickpea soup with canederlo, lentil or grass-pea soup, to spelt and bean soup, potato soup with octopus and creamed polenta soup with stockfish gnocchi (about 9 euros). These are some original Ladin soups, but if you prefer something more classic, such as a dish of pasta, you can enjoy home-made tagliatelle and spaghetti (with kamut flour) savoured with mushrooms (porcini, finferli) and speck. The chef always grants restorative breaks. estende sui due lati del locale, si respira un’atmosfera accogliente che mette subito a proprio agio grazie anche alla professionalità con cui viene curato l’intrattenimento serale, che fa del ballo l’assoluto protagonista. Il Kaiserkeller, da questo punto di vista, non ha rivali: al centro del pub c’è una grande pista con comodi tavolini dislocati tutt’attorno (e sala fumatori separata, ma affacciata sull’area dance), così come nella zona più riservata del locale. E poi si può contare su tanta live music suonata sull’apposito palco, per scatenarsi in compagnia degli amici, e pure sulle migliori hits del momento. Ma quando si comincia a fare festa? Prestissimo: appena rientrati dalle piste. Specie quando si è in vacanza il tempo è prezioso, ecco perché le porte del pub Kaiserkeller aprono fin dalle 16.00 e, tra il coinvolgente “Big aprés ski Kaiserkeller”, passando (letteralmente) per il “Soft après ski Kaiserstube” e l’“Aperisky con dj” - novità di quest’inverno - che riscalda la serata fino ad accenderla con grande ritmo e feste a tema, arrivano le 3 del mattino in un lampo. E se i morsi della fame si fanno sentire? In Kaiserkeller & Kaiserstube si stuzzica bene: dal buffet dell’aperitivo, con ampia varietà di fingerfood e mini-delizie, alle sfiziose proposte della light dinner con gli immancabili taglieri di affettati e formaggi locali, ai primi piatti con ingredienti freschi, a pizze e grigliate di carne e verdure, fino a un dolce menù di leggere tentazioni. Il tutto da abbinare a cocktail, birre nazionali ed estere, oltre a una riserva dei migliori vini locali e nazionali senza tralasciare le proposte straniere e i pregiatissimi rum serviti con gocce di cioccolato. Per chi, infine, anche al pub non vuole rinunciare a una cena a base dei migliori piatti della tradizione ladina o a un romantico “tête à tête”, Kaiserstube (aperto tutti i giorni fino alle ore 1 e sabato con orario continuato) ha l’angolino giusto. H O T E L Kaiserkeller, s Dotatodi2piste/Equippedwith2alleys suggestioni di gusto e live music Dance e ottimi spuntini dall’après ski a notte fonda di Valentina Redolfi T ra le mura dell’Hotel Dolomiti, uno degli alberghi più antichi di Canazei (risale al 1909 e conserva sale e affreschi ispirati allo stile dell’impero asburgico), il divertimento tutte le sere prende forma al Kaiserkeller, pub fino a qualche tempo fa battezzato Liber Augustin e prima ancora Gatto Nero. Il locale è uno dei punti di riferimento della movida della valle. Frequentato da gente del posto e turisti di ogni età e provenienti da diversi Paesi del mondo, di recente il pub è stato oggetto di rinnovo, con la gustosa novità di un collegamento interno con il Kaiserstube, ristorante e pizzeria, che soddisfa ogni genere di languorino. Il Kaiserkeller è un mix d’ambientazioni e belle atmosfere, allestite in 570 metri quadri (280 mq per il pub e 290 mq per il ristorante). Con il fascino dei soffitti a volta, il legno massiccio delle travi a vista e un ampio banco bar che si Divertimentoeazionevi aspettanoalnostromoderno Bowling.Conmusicae serviziobarèl’idealeper passareunpomeriggio ounaserataincompagnia. ActionandFunwaityouar ourmodernBowling.With musicandbarserviceit isfantastictospendan afternoonoranevening withyourfriends. infoprenotazioni/bookings +390462601156 StredadelaCascata2-CANAZEI FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 7 Aperto7giornisu7dalle09:00alle24:00ca. Open7day’saweekfrom09:00to24:00ca. Kaiserkeller, the tasty call of live music The Dolomiti hotel is one of the oldest hotels in Canazei, it dates back to 1909 and it still retains rooms, halls and frescos inspired by the Hapsburg style. Within its walls, there is also a Kaiserkeller pub, the centre of the Val di Fassa movida. It has been renovated with tasty news that satisfy every kind of appetite: a passage links the Kaiserkeller and the Kaiserstube restaurant and pizzeria. Kaiserkeller is a mix of settings, arranged in 570 mq, where people feel at their ease thanks to live music, the most popular hits and the professional night entertainment, whose main protagonist is dancing. In the middle of the pub, there is a large dance floor, a smoking room overlooks the dance area and, then, there is also a more secluded area, and all around there are comfortable small tables. When does the party start? Very soon: as soon as you come back from skiing. Time is precious, especially on holiday, for this reason, Kaiserkeller’s doors open from 4 pm to 3 am, involving you with the “Big après ski Kaiserkeller”, “Soft après ski Kaiserstube” and the “Aperisky with dj”, who warms up the night with themed parties and music. And what about tasty entertainment? At Kaiserkeller & Kaiserstube you will have a wide range of opportunities: buffet aperitif with a selection of finger food, light dinner savouries and the even-present chopping board with sliced salami and local cheese, first courses with simple genuine ingredients and fresh products, pizzas and grilled food and a sweet temptations. All this together with cocktails, national and foreign beers, local and national wines and vintage rum served with chocolate drops. L’estate che verrà Sellaronda Hero Mtb Race 21 giugno - Canazei e passi dolomitici Per chi ama le imprese sulle ruote grasse niente di meglio dello Hero. La gara si sviluppa lungo Val Gardena, Alta Badia, Arabba, Val di Fassa e Alpe di Siusi, affrontando i passi Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e Duron. Per mettersi alla prova due tracciati: il più duro da 84 km (dislivello 4.300 metri) e il più accessibile da 62 km (3.300 metri di dislivello). www.sellarondahero.com - Preview summer events 2014 cicletta. Si parte da Canazei o dai paesi delle altre vallate. www.sellarondabikeday.com Val di Fassa Running Running Race 22 - 27 giugno - Val di Fassa Vi piace la corsa e amate la Val di Fassa? Allora partecipare a questa manifestazione podistica che in cinque tappe (55 km circa) vi conduce negli angoli più affascinanti della valle. Una competizione che ogni anno conquista atleti e appassionati. www.valdifassarunning.it Marcialonga Sella Ronda Bike Day Cycling Craft Cycling Day 22 giugno - Passi Sella, Pordoi, Gardena e Campolongo Strade chiuse al traffico, natura da godere nel silenzio e panorami a perdita d’occhio. Il tutto riservato alle bici. Con questa straordinaria giornata, che permette di attraversare in tranquillità i mitici quattro passi e i tratti di fondovalle attorno al massiccio del Sella, prende il via l’appassionante stagione dolomitica della bi- 68 FASSA NEWS INVERNO 2013/2014 FASSA NEWS WINTER 2013/2014 Cycling Race 29 giugno - Moena Si pedala tra le splendide vallate di Fassa e Fiemme, ricalcando il percorso della sorella maggiore sugli sci stretti. Confermati i percorsi (rinnovati nel 2013) ma ritoccati nella lunghezza e nel dislivello: 81 Km per il Mediofondo, con 1.670 m di dislivello, e 124 Km per il Fondo, con 3.170 m di dislivello. www.marcialonga.it 69 I Suoni delle Dolomiti Arts festival “Sounds of the Dolomites” 30 giugno - 31 agosto - Val di Fassa Concerti, performance e incontri culturali con artisti di fama internazionale animano la nota rassegna estiva trentina. Da anni in Val di Fassa, grazie ai suoi affascinanti palcoscenici, hanno luogo gli spettacoli più prestigiosi del festival. www.isuonidelledolomiti.it “Te anter i Tobiè” Folk Festival 4 - 6 luglio - Canazei L’estate folk della valle prende il via con quest’evento che trova la sua peculiarità nell’apertura dei fienili e delle case storiche del paese. Qui trovano sede originale artigiani all’opera, esposizioni artistiche, specialità gastronomiche e tanta musica. www.teanteritobie.it “Maratona dles Dolomites” Cycling Race 6 luglio - Canazei e passi dolomitici Appuntamento ambito per gli amanti del ciclismo che si confrontano sulle salite dei passi dolomitici e lungo le strade che hanno fatto la storia del ciclismo italiano. www.maratona.it “Entorn Vich” Folk festival 8 e 22 luglio e 12 e 26 agosto - Vigo Quattro serate per conoscere le tradizioni della valle ladina e gustare i cibi più rappresentativi, anche grazie alla collaborazione con le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. www.entornvich.com L’estate che verrà Il banchetto di Re Laurino Folk festival 15 luglio e 5 agosto - Vigo Quando la luce rosa del tramonto lascia spazio ai raggi argentei della luna, nella panoramica conca del Ciampedìe (2000 m), prende il via la raffinata cena di rifugio in rifugio. www.entornvich.com Vertical Kilometer Skyrunner World Series 18 luglio - Alba di Canazei Ha il rango di prova mondiale, la competizione in cui i migliori “corridori del cielo” si misurano lungo un tracciato proibitivo di 2,1 km, con dislivello di 1000 metri. www.dolomiteskyrace.com - Preview summer events 2014 Dolomites Skyrace Skyrunner World Series 20 luglio - Canazei Da Canazei (1465 m) di corsa, tra prati, boschi e sentieri rocciosi, fino al Piz Boè (3150 m) e ritorno al traguardo nel cuore del paese. Una gara leggendaria valida per le World Series della specialità. www.dolomiteskyrace.com “Festa Ta Mont” Folk festival 2 - 3 agosto - Pozza Le leggende ladine vanno in scena nello straordinario palco della Val San Nicolò. Un fine settimana di spettacoli all’aperto, giochi antichi piatti della cucina locale. www.festatamont.it Festa di Turchia Folk festival 8 - 10 agosto - Moena Una festa che incuriosisce tanto quanto l’origine, tra leggenda e realtà, del rione moenese dove si svolge. Un successo che trova ragione nella perfetta combinazione tra usanze ladine e turche, ottimo cibo e buona musica. www.gropdeturchia.com “Gran Festa da d’Istà” Sellaronda Trail Running Marcialonga Running Val di Fassa Bike Folk Festival 4 - 7 settembre - Canazei Quattro giorni di musica e gastronomia tipica che raggiungono l’apice, la domenica, nella sfilata delle bande e dei gruppi folk di tutta la valle e dei territori ladini limitrofi. In rassegna eleganza, storia e tradizioni. www.granfesta.com Running Race 7 settembre - Moena La versione podistica della Marcialonga parte dal centro di Moena e si conclude a Cavalese. Circa 25 km di corsa su un itinerario che ripercorre in gran parte quello della gara di sci di fondo. www.marcialonga.it 70 Running Race 13 settembre - Canazei e passi dolomitici Un grande allenamento è d’obbligo se si vuole concludere il percorso di 51 km, e 3460 m di dislivello, della corsa su e giù per i quattro passi attorno al Sella. Avvincente, quanto dura, la gara richiama alcuni virtuosi della specialità. www.sellarondatrailrunning.com Mtb Race 14 settembre - Moena Tre percorsi per soddisfare diverse capacità di pedalata: Marathon (64 km), Classic (49 km) e Short (33,4 km). È sempre molto partecipata, da agonisti e appassionati, quest’importante sfida sulle ruote grasse tra panorami straordinari. www.valdifassabike.it FASSA NEWS INVERNO 2013/2014
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