Firms giugno 2014 - Confindustria Ravenna

n. 2 - GIUGNO 2014
Industria Ravenna
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CONFINDUSTRIA RAVENNA
Il 27 giugno Assemblea annuale con il Presidente Giorgio Squinzi
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FIRMS
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Industria Ravenna
Come non dare ragione allo scrittore e filosofo Pascal Bruckner (come riportato nell’articolo
nelle pagine seguenti) quando scrive: “Preoccuparsi per l’ambiente è legittimo, ma il catastrofismo ci trasforma in bambini da spaventare per poterli meglio sottomettere”.
Abbiamo ritenuto opportuno dedicare il tema della nostra assemblea annuale, alla quale
interverrà il presidente Squinzi, a Impresa e Ambiente, perché sempre più questi due mondi
si trovano a confrontarsi come se fossero due variabili indipendenti e non due beni comuni sui quali far crescere le nostre comunità. La sostenibilità ambientale è una politica che
Confindustria persegue da sempre. Gli accordi di programma per il polo chimico ne sono
una testimonianza. A Ravenna convivono da sempre chimica, polo energetico, portualità,
turismo, cultura, agroindustria.
Tutti, cittadini, istituzioni e aziende, dobbiamo incorporare nel nostro modo di agire e di
pensare l’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e soppesare il suo rapporto col nostro
benessere. Durante l’assemblea cercheremo di proporre alla comunità una riflessione che
superi i luoghi comuni e le emotività legate a questo argomento. Emotività che recentemente si sono riflesse anche sul nostro territorio, sulla questione del collocamento dei
materiali di escavo dei fondali, progetto vitale per lo scalo e per tutta l’economia locale. Ma
non mancano casi in tutta la provincia di dibattiti, a mio avviso poco razionali, per quanto
riguarda altri aspetti connessi all’ambiente, dalle emissioni ai rifiuti.
Oggi il rilascio delle autorizzazioni per l’avvio di una attività imprenditoriale è sottoposto
ad un iter procedurale lungo e complesso, della durata di anni. Ogni virgola è soppesata.
Eppure anche quando arriva il ‘via libera’, basta un comitato del NO, spesso composto da
poche persone e alimentato impropriamente dai social network, per bloccare tutto, facendo
prevalere la componente emotiva.
Come si affronta questa problematica? Certamente insistendo sullo sviluppo della cultura
d’impresa e del metodo scientifico ad ogni livello. Ma anche con una più piena assunzione
di responsabilità da parte del mondo politico e istituzionale, e soprattutto trovando modi
per fare emergere non solo i costi o i rischi delle nuove iniziative, ma anche i costi e rischi
del bloccare ogni novità.
Senza industria manifatturiera il nostro Paese arretrerebbe paurosamente con conseguenze
sociali non prevedibili né controllabili. La vita ci chiede di assumerci responsabilità, tutti i
giorni. E noi lo facciamo rispettando l’impresa e l’ambiente.
Guido Ottolenghi
Presidente di Confindustria Ravenna
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FIRMS
Industria Ravenna
CONFINDUSTRIA
RAVENNA
6
Gli ostacoli allo sviluppo
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Squinzi, “subito le riforme”
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Nasce la casa dell’Europa
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Export traino per la ripresa
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Taglio del nastro al Tecnopolo
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Torricelli web, vince il “Ricci Curbastro”
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Online il nuovo sito di Confindustria Ravenna
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Cinque ravennati Maestri del lavoro
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Crei-amo l’impresa 2014, premio Alice Gruppioni
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Foris Index compie 50 anni
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Techno, 15 anni tra estero e formazione
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Vita associativa
Sede
Via Barbiani, 8/10 - Ravenna
Direttore responsabile
Carlo Serafini
Comitato di Redazione
Marco Chimenti, Mistral Comunicazione Globale,
Federica Vandini
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della Stampa del Tribunale di Ravenna
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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
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Poste Italiane spa
43 Torna il laboratorio sulla responsabilita’ sociale di impresa
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L’esperto risponde
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Letture
Confindustria Ravenna - Via Barbiani, 8/10 - Ravenna
Foto Giampiero Corelli, Fabrizio Zani
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assemblea
FIRMS
Gli ostacoli
allo sviluppo
L’assemblea del 27 giugno al Pala de Andrè discuterà
di norme stratificate, Comitati del No, interessi mascherati
Pascal Bruckner
Norme stratificate, comitati del NO, interessi economici mascherati da interessi ambientali: numerosi ostacoli frenano i
processi decisionali nel Paese, bloccando investimenti spesso
già autorizzati e che rispettano le leggi. Un fenomeno che
si sta verificando anche sul territorio, e su cui Confindustria
Ravenna propone una riflessione nel più alto momento di
vita associativa, attraverso il confronto tra le massime cariche
competenti e lo scrittore Pascal Bruckner, che nel suo ultimo
libro ‘Il fanatismo dell’apocalisse - salvare la Terra, punire l’uomo’ scrive: “Preoccuparsi per l’ambiente è legittimo, ma il catastrofismo ci trasforma in bambini da spaventare per poterli
meglio sottomettere”.
L’appuntamento è venerdì 27 giugno al Pala De André, dove
si svolgerà l’assemblea prima in sessione privata (ore 15.00)
poi in sessione pubblica (ore 17.00) alla presenza del Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che chiuderà i lavori
intervistato dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano. Dopo i saluti di apertura del sindaco di Ravenna, Fabrizio
Matteucci, e del presidente della Provincia, Claudio Casadio,
interverrà il presidente dell’Associazione, Guido Ottolenghi,
che poi lascerà la parola all’ospite.
Nel suo ultimo libro, Bruckner attacca l’ecologismo catastrofista, “quella parte del movimento ambientalista che dà per
inesorabile la morte del pianeta, esortandoci però a ritardarla
con tutte le nostre forze”. E, in una recente intervista a Il
Venerdì smonta la tesi di chi denuncia il riscaldamento del
pianeta, i cataclismi, la tragedia imminente come l’inevitabile
prezzo del progresso, dello sviluppo e del consumismo.
Che cos’è l’ecologia secondo Bruckner? “Un litigio condominiale in un edificio sovraffollato – afferma il filosofo al settimanale di Repubblica - Il pianeta è troppo piccolo, e noi sia-
FIRMS assemblea
mo troppi: dunque, secondo molti la soluzione al problema
sarebbe il coma artificiale. Da bravi boy scout, i verdi ci inondano di consigli di economia domestica degni delle nostre
nonne”. Nel suo provocatorio saggio, arriva a citare George
Romero e gli zombie de La notte dei morti viventi: “Perché il
discorso apocalittico non è altro che il trasferimento alla sfera
politica delle regole del cinema horror”.
“Non voglio sottovalutare i pericoli. Ci sono tanti aspetti dell’ecologia che condivido - precisa - Ma come esistono un socialismo
democratico ed uno autoritario, esiste un’ecologia dell’ammirazione e una dell’accusa. Il punto è che abbiamo smesso di ammirare. Sappiamo solo denunciare, piagnucolare”.
Bruckner, spiega al giornalista Massimo Calandri, conosce
bene l’Italia da turista. “Leggo delle battaglie contro l’Alta
Velocità da parte dell’ecologia radicale: anche in Francia combattono da 40 anni contro il Tgv, che però ha rivoluzionato il
Paese. In meglio, inutile negarlo. In Italia, come in Francia, la
gente vuole godere di tutti i comfort. Ma non vuole il Tgv”.
“L’ecologia del disastro è un disastro per l’ecologia. Vuole evi-
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tare a tal punto la rovina che finirà col provocarla, se finiamo
per avvolgere il pianeta nel cellophane”. E invece la scarsità
di risorse va trasformata secondo Bruckner in abbondanza
di invenzioni. “Potremmo essere all’alba di un rinnovamento
senza precedenti dell’architettura, dell’edilizia, dell’industria,
dell’agricoltura – conclude - Ogni nuova invenzione deve fare
colpo sul desiderio umano, generare stupore, sorpresa, condurre i popoli in un viaggio inedito. Non abbiamo bisogno di
nuove prigioni in cui marcire, ma di nuove frontiere da superare. L’umanità si emanciperà solo puntando in alto”.
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assemblea
FIRMS
SQUINZI, “SUBITO
LE RIFORME”
ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE,
ALL’INDOMANI DELLE
ELEZIONI EUROPEE,
FIDUCIA A RENZI
E APPELLO AL CAMBIAMENTO
“Temo che anche quest’anno la crescita che vorremmo vedere
non ci sarà e, assieme alla crescita, non ci sarà il lavoro” avverte
Giorgio Squinzi all’assemblea nazionale. “Non è questa l’Italia
che vogliamo. Non ci rassegniamo a un Paese stanco, sfiduciato,
vittima di mali antichi, astruso e ostile alla cultura d’impresa”.
E’ arrivato, quindi, “il momento di costruire un’Italia nuova” è il
messaggio del presidente di Confindustria, che chiede di “superare le vecchie logiche, non avere paura del nuovo”. Dalla crisi
“possiamo uscire solo decidendo ciò che da almeno due decenni
non abbiamo avuto il coraggio di fare. Cambiare decidendo”.
E a Confindustria arriva la rassicurazione di Federica Guidi, che
torna all’assemblea da ministro: è in arrivo in Cdm “un pacchetto
normativo articolato che includerà misure a favore del rafforzamento patrimoniale delle imprese”.
“Il mandato popolare” al Pd ed a Renzi, dice Squinzi, “testimonia la voglia di cambiamento che c’è nel Paese. Questa voglia
attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita”. Il
presidente di Confindustria riconosce “incoraggianti segni di
cambiamento”, una “azione vivace”, e dopo il voto chiede che
“la stagione delle riforme istituzionali adesso parta davvero”. “La
nostra disponibilità - assicura Squinzi - è immutata e completa”,
ma “fate le riforme, ne abbiamo bisogno per ricreare lavoro,
reddito, coesione sociale. Non deludeteci”. “Senza riforme - ha
aggiunto - è impossibile agganciare la crescita”.
L’articolo 41 della Costituzione, quello che stabilisce che l’ini-
ziativa economica privata è libera in Italia “non è più un diritto
garantito” secondo Squinzi, che si riferisce a “rigidità sindacali”
e burocrazia. “Confindustria - dice - non lo può accettare. Le imprese sono un bene di cui il Paese dovrebbe essere orgoglioso”.
Bisogna intanto “favorire la contrattazione aziendale virtuosa,
che lega i salari ai risultati aziendali”, cioè “privilegiare la natura
dei salari, piuttosto che la loro fonte e consentire di decontribuire e detassare quello di produttività anche se nasce dall’autonoma decisione dell’imprenditore”. Confindustria chiede anche
di “semplificare e migliorare la disciplina del contratto a tempo
indeterminato, rendendolo più conveniente e attrattivo per le imprese” ma non c’è invece bisogno, avverte Squinzi, “di un nuovo
contratto neppure a tutele crescenti’’. Poi l’appello al sindacato: “Guardiamo al mondo. Non chiudiamoci conservativamente
nel nostro familiare ma ristretto orizzonte domestico. Il tempo
delle eterne liturgie è trascorso”. Per questo “dal sindacato mi
aspetto uno sforzo di innovazione”.
Infine, un forte passaggio sulla legalità: “Chi corrompe fa male
alla comunità e al mercato, crea un grave danno alla concorrenza
e ai suoi colleghi. Queste persone non possono stare in Confindustria”, avverte Giorgio Squinzi. Leggi e poteri speciali? “La
soluzione non sta nel darsene di nuove, sta nell’applicare quelle
esistenti”, conclude.
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FIRMS assemblea
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NEL 2015 LA CONVENTION SI TERRÀ ALL’EXPO
Durante l’assemblea privata, che si è svolta il giorno prima
del momento pubblico, Squinzi ha ripercorso tutte le tappe
dei primi due anni della sua presidenza, sottolineando che “il
biennio che si è appena concluso è stato molto duro e poteva
essere affrontato solo con il coraggio. I danni che la recessione
ha provocato sul settore industriale - ha aggiunto - sono stati
devastanti. Industria, Europa e crescita - ha concluso - sono
i tre cardini su cui si à articolata l’attività’’ nel primo biennio
della mia presidenza e sui quali deve ruotare la ripartenza”.
Squinzi ha poi messo l’accento ancora una volta sulla “crescita economica che è assolutamente necessaria per superare le
sofferenze del Paese”. Crescita, il cui “fulcro sono le imprese,
ma affinché le imprese facciano la propria parte è prioritario
ridurre gli ostacoli che ancora rendono l’Italia il paese avanzato
dove è più difficile fare impresa”. “Un Paese che tutela le sue
realtà produttive è un Paese più forte e più prospero. Non mi
stancherò mai di ripeterlo e battermi per questo”.
Così, coerentemente con l’accento sulla crescita e gli eventi
che contribuiscono a innescarla, i soci di Viale dell’Astronomia hanno deciso che l’assemblea pubblica di Confindustria
nel 2015 si svolgerà a Milano in occasione dell’Expo. “L’Expo
2015 - ha detto Squinzi - è il primo grande evento del dopo
crisi che può contribuire alla ripartenza del Paese. Una grande
sfida, nella quale abbiamo creduto fermamente fin dall’inizio
e che sosteniamo fino in fondo. L’assemblea pubblica il prossimo anno - ha concluso - si farà a Milano, all’Expo”.
A MAGGIO MIGLIORA IL TREND ECONOMICO
Confindustria, che nell’ultima Indagine rapida sulla produzione industriale rileva anche un incremento dello 0,3%
dell’indice destagionalizzato rispetto al livello dell’aprile
2013.
Nel primo trimestre del 2014, spiega il bollettino Csc,
“l’attività industriale ha registrato un aumento dello 0,1%
sul quarto del 2013, quando aveva recuperato lo 0,5%
sul precedente (rivisto al ribasso dal +0,7% comunicato
dall’Istat il mese scorso)”, mentre in aprile la variazione
congiunturale acquisita per il secondo trimestre 2014 è di
-0,3 per cento.
In particolare, il Centro studi di Viale dell’Astronomia
sottolinea il “divario notevole” che si è andato accumulando dalla primavera del 2013 tra il profilo piatto della
produzione e il netto miglioramento delineato dai giudizi
Lieve segnale positivo rilevato dall’ultima indagine del
Centro Studi Confindustria: +0,2% su aprile
sui livelli di produzione, il cui saldo è salito di 18 punti
(da -38 a -20) rilevati dall’Istat nell’indagine mensile sulla
fiducia delle imprese manifatturiere. Un fenomeno inedito
Produzione industriale in recupero, anche se solo marginalmente, in aprile su marzo: + 0,2 per cento, dopo la
flessione dello 0,5% su febbraio, registrata oggi dall’Istat.
La stima del lieve miglioramento arriva dal Centro studi di
(in passato c’erano stati scostamenti nell’entità del movimento, non nel segno) che comunque “riduce la valenza
degli indicatori qualitativi che continuano a puntare su un
recupero dell’attività nei prossimi mesi”.
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NASCE LA CASA DELL’EUROPA
RIAPRE IN PIAZZA KENNEDY LO
STORICO PALAZZO RASPONI DALLE
TESTE, COMPLETAMENTE RECUPERATO
OSPITERA’ LE INIZIATIVE DI RAVENNA
2019 IN VISTA DEGLI ULTIMI MESI
DELLA COMPETIZIONE PER LA
CANDIDATURA A CAPITALE EUROPEA
DELLA CULTURA
“E’ una giornata bellissima, e nel rinnovare la nostra gratitudine alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna,
ringrazio anche le centinaia di cittadini che hanno affollato
la riapertura di Palazzo Rasponi”: così il sindaco Fabrizio Matteucci, dopo l’affollata cerimonia di inaugurazione dello storico edificio in piazza Kennedy.
Una manifestazione riuscita, con la gente che pacificamente
“invaso” ogni locale ammirando i lavori che hanno riportato
a nuova vita il palazzo; un’occasione di festa nel giorno della
Festa dell’Europa, data scelta non a caso: “Nei nostri piani
– ha detto Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna2019 –
una parte di palazzo Rasponi dalle Teste dovrebbe ospitare la
casa dell’Europa, un luogo in cui si discuterà delle diversità
e degli aspetti comuni della cultura europea e si cercherà di
farlo mettendo al bando gli stereotipi e i localismi, all’insegna della innovazione negli strumenti, nei metodi, e negli
argomenti”.
Con Matteucci e Cassani sono intervenuti il Presidente della
Fondazione del Monte di Bologna Marco Cammelli e l’architetto Pier Luigi Cervellati, che ha firmato il progetto di restauro.
In mattinata, oltre 400 studenti hanno “disegnato” in piazza,
con i propri corpi, le parole “Ravenna 2019”; il programma
delle iniziative organizzate da Comune e Ravenna2019 è proseguito nel pomeriggio con il convegno internazionale sul restauro del mosaico e dell’affresco “Ravenna Musiva: gestione
sostenibile del patrimonio”, con l’inaugurazione di tre mostre
e con iniziative nelle vie del centro, fino a notte fonda.
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EXPORT TRAINO
PER LA RIPRESA
PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA
IN ASSOCIAZIONE IL RAPPORTO DI
BANCA D’ITALIA SULL’ECONOMIA
REGIONALE. DOPO UN 2013 DIFFICILE,
I PRIMI SEGNALI DI RIPRESA GRAZIE
ALLA DOMANDA ESTERA
E’ un quadro in chiaro-scuro quello tratteggiato nel Rapporto
sull’economia 2013 dell’Emilia-Romagna elaborato dalla
Banca d’Italia. I dati raccolti dagli analisti della sede regionale
tratteggiano una prima parte del 2013 estremamente negativa,
poi hanno registrato una ripresa nella seconda metà, trainata
dall’export. Un rilancio che ha riguardato principalmente i settori
di punta della regione: alimentare, metalmeccanico e turismo.
I numeri sono stati presentati per la prima volta nella sede
di Confindustria Ravenna, in un evento che richiamato oltre
100 persone tra associati e autorità, e ha portato anche le
testimonianze degli imprenditori Alessandro Curti e Gianluigi
Casalegno, oltre a quella del presidente dell’Autorità Portuale,
Galliano Di Marco.
Nello studio, presentato dal direttore della sede regionale
Francesco Trimarchi e dai ricercatori Chiara Bentivogli e Fabio
Quintiliani, emerge come a subire le conseguenze della crisi siano
stati soprattutto i giovani: la disoccupazione nella fascia 18-34
anni ha superato in regione il 20%, e ha raggiunto quota 108
mila il numero di giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano,
non lavorano e non si formano.
Tra i numerosi dati presenti nel Rapporto, ci sono inoltre quelli sul
settore del turismo. Nelle otto province dell’Emilia-Romagna le
presenze di turisti si sono ridotte del 3,5%; il soggiorno medio è
calato, attestandosi a 4,4 notti (erano 5 nel 2007).
“Nell’ultima parte abbiamo avuto il diffondersi di segnali positivi,
che si sono rafforzati in questa prima metà del 2014 – ha spiegato
Trimarchi – il quadro rimane incerto. A Ravenna è importante
anche il turismo, che in tutta la nostra regione ha mostrato due
facce: diminuzione delle presenze degli italiani connesse al calo
dei consumi ma una discreta capacità di intercettare il turismo
straniero. Questa è la storia anche di tanti settori industriali, in cui
la capacità di attrarre la domanda estera fa da discriminante tra
chi va bene e chi no”.
Guido Ottolenghi e Francesco Trimarchi
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FIRMS innovazione
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TAGLIO DEL NASTRO
AL TECNOPOLO
PRIMI LABORATORI DEDICATI
A MICRORETI E NAUTICA
E’ stata inaugurata la nuova sede del tecnopolo di Ravenna.
La struttura, che si trova di fronte alla sede del corso di laurea in scienze ambientali, in via Sant’Alberto 163, è il frutto
dei finanziamenti dell’Asse 1 del Por Fesr Emilia-Romagna
2007/13, oltre 4 milioni di euro di euro per i tecnopoli di
Ravenna e Faenza, e della collaborazione tra Regione, Provincia, Camera di Commercio, i Comuni di Ravenna e Faenza,
l’Università di Bologna e i dipartimenti che gestiscono i Centri
di ricerca industriale e il Cnr.
Questa collaborazione ha consentito di attivare i laboratori di
microreti di generazione di accumulo, di nautica e di materiali
avanzati, di biomasse, di edilizia e costruzioni e una decina di
progetti specifici che stanno producendo risultati di potenziale interesse per le imprese della provincia e della regione.
“Il nuovo Por Fesr dovrebbe essere approvato entro l’estate e
darà continuità all’esperienza dei tecnopoli e promuoverà investimenti pubblici e privati su terreni strategici quali l’innovazione tecnologica delle imprese, le nuove energie, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, la mobilità sostenibile,
la qualificazione delle aree urbane”.
Il taglio del nastro ha riguardato il Laboratorio di Microreti di generazione ed accumulo, progettato e realizzato dal
gruppo di ricerca di Michele Bianchi, responsabile scientifico
dell’Unità operativa Bioenergie del CIRI EA (Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale sull’Energia e l’Ambiente)
e del Laboratorio di Nautica e materiali avanzati, progettato
e realizzato dal gruppo di ricerca di Alfredo Liverani, responsabile scientifico dell’Unità operativa Materiali avanzati e applicazioni per la nautica del CIRI MAM (Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale sulla Meccanica Avanzata
e i Materiali).
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TORRICELLI WEB,
VINCE IL “RICCI
CURBASTRO”
La quinta edizione del
concorso scientifico
nazionale dedicata
all’intelligenza artificiale
Il liceo scientifico “Ricci Curbastro” di Lugo si aggiudica la
quinta edizione del concorso scientifico nazionale Torricelli
Web, istituito dall’Istituto Superiore Liceo di Faenza (già Liceo
Classico ‘E. Torricelli’) con il sostegno di Confindustria Ravenna e della Fondazione ‘Ettore Sansavini’. L’iniziativa ha coinvolto gruppi di studenti provenienti da tutta Italia, che hanno
elaborato una ricerca sulle nuove frontiere dell’intelligenza
artificiale, tema dell’edizione 2014.
Durante la premiazione, i partecipanti si sono confrontati con
l’ingegnere Luca Ghetti della Fondazione ‘Ettore Sansavini’
sul seguente argomento: ‘Modelli cognitivi, brain frame,
nuove prospettive tecnologiche’.
Quattro i riconoscimenti assegnati dalla giuria, composta dai
professori Carlo Bucci, Alessio Segnanti, Peter Johan Ulf Helgesson e Giovanni Pezzi:
- Primo premio di 1500 euro a Matteo Grilli, Shapour Nemati,
Enrico Gambi, Andrea Mordini e Francesco Baruzzi del liceo
scientifico “Ricci Curbastro” di Lugo, con la seguente motivazione: “Il tentativo di affrontare gli argomenti dell’intelligenza
artificiale cimentandosi con una simulazione informatica che
favorisce l’apprendimento in maniera elementare ma efficace
è forse l’aspetto più originale e meritevole di un lavoro per
il quale la qualità delle informazioni raccolte e le fonti sono
ineccepibili ed esaurienti. Una buona architettura logica delle
tecniche di presentazione, unita ad una stimolante efficacia
estetica, confermano un giudizio più che positivo”.
- Secondo premio di 1000 euro a Giovanni Albergucci, Benedetta Giampietri, Asia Pagliai, Francesca Santi, Ilaria Sichi del
liceo scientifico “Enrico Fermi” di San Marcello Pistoiese con
la seguente motivazione: “Capacità di sintesi nell’articolazione del discorso e completezza delle argomentazioni favoriscono un giudizio più che buono. Meritevole di segnalazione
è il fatto che, pur se incluso nel bando di concorso, solo questo elaborato coglie l’opportunità di verificare empiricamente
il lavoro di un Centro di ricerca che opera con l’intelligenza
artificiale a scopo diagnostico. L’analisi fatta di ogni aspetto
connesso al tema è esauriente e completa”.
- Terzo premio di 600 euro a Francesco Belli, Luca Falaschi-
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ni, Davide Lapolla, Alessandro Natale e Lorenzo Servadei del
liceo scientifico “Oriani” di Ravenna con la seguente motivazione: “L’utilizzo di una buona grafica e il perseguimento
della multidisciplinarietà favoriscono l’efficacia della presentazione. Dopo un’introduzione storica, il discorso si sviluppa ordinando le tematiche affrontate in tre macro segmenti
cognitivi. Un’ampia e documentata panoramica degli aspetti
non dimentica di approfondire i caratteri salienti”.
- Sempre al Liceo Scientifico “Oriani” di Ravenna va il quarto
premio di 300 euro. Carlo Boccaccini, Massimiliano Scaioli,
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Riccardo Scocco e Jacopo Zani hanno svolto un “lavoro apprezzabile, pur nella sua elementarità, per i tentativi di approfondimento e di utilizzo di supporti multimediali, accompagnato da una buona scelta delle immagini”.
La premiazione si è svolta all’Auditorium di S. Umiltà di Faenza, alla presenza del Dirigente Scolastico dell’istituto Superiore Liceo di Faenza prof. Luigi Neri, del Vicesindaco del
Comune di Faenza dott. Massimo Isola e dei Vicepresidenti di
Confindustria Ravenna Tomaso Tarozzi (delega al Comprensorio faentino) e Stefano Gismondi (delega all’education).
Sopra: la classe vincitrice
A sinistra: il tavolo dei relatori
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Voltage Digital
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Resistance
Humidity
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Digital
FIRMS comunicazione
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ONLINE IL NUOVO SITO
DI CONFINDUSTRIA RAVENNA
Cambia volto il portale dell’associazione industriali: è online
il nuovo sito www.confindustriaravenna.it, un restyling completo del precedente sito, curato della società bolognese Officine Digitali.
“Il progetto editoriale è partito nell’autunno 2013 con l’obiettivo di avere una piattaforma che rispondesse alle esigenze e alle modalità di navigazione dei nostri associati, con uno
sguardo rivolto al futuro – spiega il presidente Guido Ottolenghi - Abbiamo voluto sviluppare una nuova immagine del
sito istituzionale, che fosse coordinata e integrata con i nuovi
strumenti di comunicazione che Confindustria Ravenna ha
iniziato a usare nel 2013, dai video a Twitter”.
“Il risultato è un sito più fresco e semplice nel suo utilizzo –
aggiunge il direttore generale, Marco Chimenti - bilanciato
tra la comunicazione esterna e le notizie tecniche riservate
agli associati, curate dalla struttura dell’associazione. Il portale unisce e sintetizza bene le due anime del nostro lavoro:
la parte di rappresentanza e la parte dei servizi alle imprese”.
Gli utenti potranno iscriversi direttamente online a tutti gli eventi, condividere i contenuti sui vari social network
e navigare il sito su qualsiasi dispositivo mobile, da tablet a
smartphone, leggendo e ascoltando sia aggiornamenti in
materia aziendale, sia notizie di interesse generale.
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FIRMS riconoscimenti
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CINQUE RAVENNATI
MAESTRI DEL LAVORO
Il sindaco di Ravenna Matteucci e l’assessore Cameliani (al centro) con Lobascio, Strocchi e Amaducci
I RICONOSCIMENTI CONSEGNATI IN
UNA CERIMONIA A PALAZZO RE ENZO
Sono cinque i ravennati che hanno ricevuto la Stella al merito
del lavoro: Edi Strocchi, del Gruppo Cosmi, con Francesco
Lobascio, responsabile amministrativo della Bambini, Massimo
Amaducci direttore della Ciclat, Giampiero Montevecchi
per lungo tempo alla Cmc e Alessandro Silimbani, direttore
commerciale della Senzani Brevetti.
I riconoscimenti sono stati attribuiti a Bologna, a Palazzo Re
Enzo, nel corso delle celebrazioni per la festività del primo
maggio: “Una giornata che mette al centro il tema del lavoro
ed è l’occasione per dare un riconoscimento a chi al lavoro
ha dedicato una parte importante della vita - ha affermato
il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci - Tutti svolgono o
hanno svolto ruoli importanti all’interno di aziende che sono,
nei diversi settori, delle eccellenze del nostro territorio. Mi
complimento pubblicamente con Il talento e la passione
delle persone non solo fanno la fortuna di un’azienda e
rendono più ricca tutta la comunità”.
In tutto, nel 2014 sono novanta i Maestri del Lavoro emilianoromagnoli che si sono uniti ai quasi 4mila lavoratori premiati
(dal dopoguerra ad oggi) attraverso la cerimonia di consegna
delle stelle al merito, aperta dal Prefetto di Bologna, Ennio
Mario Sodano. “Nella giornata dedicata a tutti lavoratori - ha
esordito - abbiamo il grande onore di premiare il meglio del
lavoro della nostra regione”.
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giovani imprenditori
FIRMS
CREI-AMO L’IMPRESA
2014, PREMIO
ALICE GRUPPIONI
IL PROGETTO È PROMOSSO DAI
GIOVANI IMPRENDITORI
DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA,
DIREZIONE SCOLASTICA REGIONALE E
ALMALAUREA
È giunta a conclusione l’edizione 2014 del progetto “CREIAMO L’IMPRESA!”, promosso dai Giovani Imprenditori di
Confindustria Emilia-Romagna e dalla Direzione Scolastica
Regionale in collaborazione con AlmaLaurea: un concorso di
idee imprenditoriali giovani ed innovative per stimolare negli
studenti la sensibilità verso la cultura d’impresa e l’imprenditorialità come prospettiva di futuro professionale.
L’iniziativa è dedicata quest’anno ad Alice Gruppioni, imprenditrice bolognese scomparsa l’anno scorso. Hanno partecipato complessivamente duecento studenti di otto istituti
superiori.
I business plan sono concentrati quest’anno sui temi di EXPO
2015, l’esposizione internazionale che si terrà a Milano da
maggio ad ottobre 2015, dedicata al tema “Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita”.
“Abbiamo deciso di dedicare il progetto all’EXPO – dichiara
il Presidente regionale Claudio Bighinati – perché riteniamo
che sia fondamentale far lavorare sin d’ora i nostri giovani sui
temi di questa manifestazione, che rappresenterà una stra-
ordinaria vetrina per il nostro Paese. I business plan si sono
concentrati su prodotti e servizi connessi all’alimentazione,
salute, ambiente, energia, innovazione e sulla valorizzazione
dell’Emilia-Romagna dal punto di vista dell’attrazione di flussi
turistici nazionali ed internazionali.”
Si è classificato primo in assoluto il progetto CORTE GUALTIROLO. EMILIA FOOD PARK presentato dall’Istituto Zanelli di
Reggio Emilia, che consiste nella trasformazione di una corte
rurale in un parco tematico dedicato al cibo e all’agricoltura
dell’Emilia.
Hanno vinto premi speciali della Giuria i progetti:
per l’originalità il progetto CUCINA SENZA FRENI. CIBI A
KM 0 presentato dall’Istituto Savioli di Riccione (Rimini), un
ristorante mobile e attrezzato su un pullman per far apprezzare ai turisti le specialità enogastronomiche e le attrazioni
del territorio;
per la realizzabilità il business plan L’ECOMBRICO proget-
FIRMS giovani imprenditori
25
I giovani imprenditori Federico Fabbri e Licia Angeli con i partecipanti del Liceo classico Alighieri
tato dal Liceo scientifico Righi di Bologna: un’azienda di lombricoltura, con produzione ecologica di humus e allevamento
di lombrichi;
per l’attinenza alle vocazioni e alle opportunità del territorio
il progetto SAPORI DI CANAPA ideato dall’Istituto Einaudi di
Ferrara, che promuove l’impiego innovativo della canapa per
alimentazione, ristorazione e abbigliamento;
per il rispetto dei criteri di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale il progetto WE BIKE ideato dal Liceo Alighieri
di Ravenna, un portale per vendita online di biciclette elettriche personalizzate e dedicate ai giovani;
infine, per la qualità della presentazione, ex aequo, i progetti:
ECO GROWTH progettato dall’ITIS Fermi di Modena, che
produce contenitori biodegradabili per coltivazione e concimazione del suolo con materiale riciclato, in particolare caffè;
HAPPY HEALTHY LIFE ideato dall’Istituto Vergani di Ferrara:
una mobile app con una vasta gamma di servizi per favorire
un’alimentazione sana e consapevole;
K.E.Y. presentato dalla Scuola per l’Europa di Parma: un’applicazione per smartphone, pc e tablet per ridurre lo spreco
alimentare.
Alla premiazione hanno partecipato un centinaio di studenti accompagnati dai docenti e dai giovani imprenditori che
hanno coordinato l’iniziativa. Sono intervenuti, oltre al Presidente regionale dei Giovani Imprenditori Claudio Bighinati, la
rappresentante della Direzione Scolastica Regionale Maurizia
Migliori, il rappresentante di AlmaLaurea Alberto Leone, il responsabile relazioni territoriale CARISBO Claudio Ciavarella e,
in rappresentanza della famiglia Gruppioni, Naike Gruppioni
e Christian Casadei.
Alla classe vincitrice assoluta è stata assegnata la Coppa Alice
Gruppioni e ogni studente ha ricevuto un buono spesa per
l’acquisto di libri del valore di 100 euro.
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26
studi e ricerche
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Dopo le ‘Alchimie
Popolari’ dell’anno
scorso Ravenna Festival torna con un
tema tutto giocato
sulla memoria, carico
dei suoi enormi e terribili eventi. La Grande Guerra produsse
mutamenti di vastissima portata sul piano politico, economico, sociale, culturale,
e inevitabilmente, sul
piano intimo e profondo delle coscienze individuali. Nel
corso di quegli anni il flusso della vita e della storia si interruppe almeno per un momento e lì, in quell’arresto cardiaco della storia europea,
si poterono cogliere simultaneamente l’agonia del vecchio mondo e
l’irrompere del nuovo.
Il tema sarà declinato in alcune delle sue molteplici sfaccettature con
un percorso a tappe tra teatro, danza, opera e musica, che si concluderà
nel grande e solenne concerto commemorativo ospitato nel Sacrario di
Redipuglia, che si inscrive nelle Commemorazioni nazionali della Prima
Guerra Mondiale. È lì che, dopo il consueto appuntamento al Pala de André riservato al pubblico ravennate giungeranno quest’anno le Vie dell’Amicizia con il ‘Requiem per le vittime di tutte le guerre’ (6 luglio). Riccardo
Muti, sul podio dell’Orchestra Cherubini assieme all’European Spirit of
Youth Orchestra ed al Coro del Friuli Venezia Giulia dirigerà la Messa da
Requiem di Giuseppe Verdi.
Ad anticipare la kermesse, che proseguirà fino all’11 luglio, è stato lo scrittore-viaggiatore Paolo Rumiz protagonista, insieme allo storico Alberto
Melloni, di un’anteprima d’eccezione condotta dal giornalista Massimo Bernardini al
PalaCongressi di Largo Firenze. Tanti e variegati i temi della serata, che ha spaziato dalla ricostruzione dell’attentato di Sarajevo del
28 giugno 1914 ai nuovi movimenti estremisti europei, passando dalle devastanti conseguenze ambientali dei due conflitti mondiali,
al problema della memoria della guerra nelle
FIRMS studi e ricerche
27
nuove generazioni,
che si sta pericolosamente perdendo.
Ad ampio spettro
la programmazione di danza, con
artisti del calibro
di Svetlana Zakharova, considerata
unanimemente la
più eccelsa ballerina russa, sul palco
del Pala de Andrè
con il consorte, il
violinista Vadim
Repin, nel duplice
ruolo di solista e direttore dell’Orchestra Cherubini. Di pari importanza la
prima europea di ‘Chéri’, produzione newyorkese di teatro-danza, con regia-coreografia di Martha Clarke, ispirato all’omonimo romanzo di Colette
che ha visto come protagonista la straordinaria Alessandra Ferri, insieme
all’étoile dell’American Ballet, Herman Cornejo ed a Amy Irving.
Grande attesa per la prima della
versione teatrale del recente best seller di Michele Serra ‘Gli sdraiati’, intitolata ‘Father and Son’, con Claudio
Bisio, per la regia di Giorgio Gallione
(25-26-27 giugno). Nel suo libro di
scottante attualità, Serra si inoltra
nel mondo misterioso e problematico degli adolescenti di oggi, non
risparmiando nulla sia ai figli che ai
padri e raccontando l’estraneità, i
conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare
di un’ostilità che nessuna saggezza
riesce a placare.
Ogni anno Ravenna Festival “scopre” e propone alla città un nuovo luogo
di spettacolo: in occasione della 25ª edizione il Festival invita il suo pubblico ad addentrarsi nella pineta di San Giovanni, un piccolo lembo del
‘bosco di Ravenna’ oggi custodito all’interno dell’area dove hanno sede gli
uffici direzionali dell’azienda Micoperi (via Trieste 279), che martedì 1° luglio ospiterà “Le trincee del cuore”, un progetto di Ambrogio Sparagna che
raccoglie i canti popolari della Prima guerra mondiale.
ll porto di Ravenna, che nella Grande Guerra ospitava la base degli idrovolanti di cui rimane ancora traccia e che il 24 maggio 1915 subì il primo
attacco degli austriaci (un cacciatorpediniere bombardò Porto Corsini dando così alla
nostra città il mesto primato di avere avuto
uno dei primi caduti italiani della Grande
Guerra, Natale Zen), sarà invece il palcoscenico finale di Fronte dei Porti, il bike trekking che il 2 luglio attraverserà la storia dei
porti di Ravenna incrociando quei capolavori “minimal” che sono gli “Early Works” di
Trisha Brown, proposti open air dalla sua
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Renato e Nadia Berardi, figli del fondatore Natale
Una storia di famiglia lunga 50 anni, tutta su via Marconi a
Conselice. Foris Index, leader nel mercato della conservazione del freddo che esporta in tutto il mondo porte per celle
frigorifere, è nata a Conselice nel 1964 dall’intraprendenza di
Natale Berardi. Classe 1921, lavorava per un’impresa di macchine agricole di Lugo, ed è stato incoraggiato a mettersi in
proprio dal titolare stesso, che aveva intravisto in lui lo spirito
innovativo dell’imprenditore.
IL 13 SETTEMBRE
I FESTEGGIAMENTI
PER L’IMPORTANTE
TRAGUARDO
30
viaggio in azienda
FIRMS
OGGI IN AZIENDA LA TERZA
GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA
BERARDI
In alto, da sinistra:
il logo storico,
pubblicità del 1967,
il primo gadget degli anni 70
In un territorio pieno di agricoltori e frutteti, la prima svolta
arriva con l’intuizione di trasformare le tradizionali porte in
legno a cerniera, disagevoli nell’utilizzo, in porte scorrevoli in
metallo, brevettandole. In pochi anni, il capannone al civico 6
di via Marconi diventa stretto: nel 1967 l’attività si sposta di
poche centinaia di metri, al numero 35, dove si trova tuttora
e si estende su 11000 metri quadrati, di cui 7500 coperti,
dando lavoro a 40 persone.
Alla scomparsa del fondatore, nel 1976, entra in gioco la seconda generazione: la missione di Renato, allora 26 enne, e
Nadia, 16 anni, è di portare avanti il lavoro del padre secondo
i valori di onestà e rispetto da lui insegnati.
Iniziano così una serie di evoluzioni che porteranno l’azienda
fuori dai confini nazionali: viene ampliata l’area, innovato il
prodotto, incrementata la gamma e ristrutturata la produzione, con un’attenzione sempre crescente al miglioramento
dell’ambiente.
Il picco dell’attività è nel 2008: “Oggi stiamo cavalcando
la crisi – raccontano i due fratelli – per farlo abbiamo dovuto incrementare le esportazioni dirette, visto il calo della
FIRMS viaggio in azienda
31
Nadia Berardi accanto a una porta frigorifera del 1966 e il prodotto odierno
domanda interna, e siamo arrivati in India, Canada, Russia,
Cile, Medio Oriente, dove, insieme al mercato europeo, viene esportato direttamente ed indirettamente quasi il 70%
della produzione”.
Con l’ingresso in azienda della terza generazione, rappresentata dai figli di Renato Berardi, Stefano e Giorgio, sono arrivate altre trasformazioni fortunate nella pianificazione della
produzione, e lo sguardo si sta allungando anche in Marocco,
Algeria, Perù e Guatemala. “Si stanno concretizzando opportunità importanti, e siamo in grado di far fronte a tutte le
richieste, con una produzione di 60 porte alla settimana”.
Certo, il lavoro non è facilitato dalla burocrazia, indicata come
primo e principale ostacolo all’attività di impresa: “Oggi lavorare è sempre meno semplice: perché siamo subordinati a
una lunga serie di regole puramente burocratiche, infruttifere
e frenanti, che fanno sprecare tempo e denaro. A volte sarebbe più conveniente rinunciare a certi lavori - lamenta Berardi
- sarebbe più logico investire queste energie nella ricerca di
nuovi mercati di sbocco”.
Ma il radicamento sul territorio è più forte dello scoraggiamento: a Conselice da 20 anni Foris Index – nome nato tentando di tradurre in latino “porta termica” - è anche il nome
della squadra di pallavolo maschile locale, che oggi milita in
serie B2.
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FIRMS
FIRMS viaggio in azienda
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Viaggi
o in a
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a
TECHNO, 15 ANNI
TRA ESTERO
E FORMAZIONE
LA SOCIETA’ FONDATA NEL 1999
DALL’INGEGNERE ROBERTO
NICOLUCCI FESTEGGIA CON UNA
PUBBLICAZIONE DEDICATA E
PROGETTI IN SUD AFRICA.
Ingegnere e viaggiatore per lavoro, scrittore per passione: un
mix che ha portato Roberto Nicolucci a fondare, 15 anni fa,
la società di consulenza Techno.
Oggi l’azienda ravennate ha sede anche a Imola, basi operative a Torino e Johannesburg, e conta oltre 30 dipendenti, di
cui quasi un terzo donne, per un’età media di 40 anni.
Una crescita che non si è fermata nemmeno nel periodo più
buio della crisi, con un aumento di fatturato dal 2008 del
10% all’anno.
34
viaggio in azienda
FIRMS
APERTA RECENTEMENTE UNA BASE
OPERATIVA A JOHANNESBURG.
“PER CONTINUARE A CRESCERE
BISOGNERÀ ESSERE DISPOSTI
AD AVERE SEMPRE UNA VALIGIA
IN MANO”
La società, che festeggerà tre lustri di attività il prossimo 15
luglio con una pubblicazione dedicata, ha iniziato a operare
nel 1999 con quattro persone, tra cui l’ex vice-comandate dei
Vigili del Fuoco di Ravenna Ivo Burbassi, lavorando all’inizio
principalmente nella prevenzione incendi e nella sicurezza per
la cantieristica civile e industriale.
La piccola realtà si è allargata velocemente, fino a coprire
l’intero spettro di discipline ricomprese sotto l’acronimo HSE
(Health, Safety and Environment) e si è fatta letteralmente in
quattro, come riassume il logo aziendale: un piano cartesiano
in cui il primo quadrante rappresenta il mondo delle costruzioni, il secondo quello dell’oil&gas e dell’energia, il terzo le
attività portuali e della cantieristica navale e infine il quarto
per l’industria manifatturiera, in particolare petrolchimica.
Parallelamente, è costante l’attenzione anche al mondo accademico e della ricerca: “Dal 2002 a oggi abbiamo intrecciato
una stretta collaborazione con l’università – ricorda Nicolucci
- almeno una decina di tesisti ha lavorato in TECHNO dopo la
laurea, e uno di essi è diventato partner della società”.
Oltre ai servizi di ingegneria e consulenza, il training specialistico e l’internazionalizzazione sono stati altri due pilastri per
la crescita e lo sviluppo di Techno.
“Abbiamo seguito i nostri clienti in oltre 20 Paesi stranieri,
ed ora abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la nostra
presenza all’estero, sia per esplorare nuovi mercati sia per cercare partner operativi che possano supportarci nelle nostre
attività in loco”. Anche per questo alla società è stato assegnato il riconoscimento di Confindustria Ravenna EXCELSA
2012 per l’internazionalizzazione.
“In questi ultimi anni abbiamo avviato partnership con alcune multinazionali che operano nell’ingegneria ambientale; in
due casi il primo passo è stato fatto all’estero proprio nell’ambito di missioni di internazionalizzazione in Kazakhstan e in
India. Abbiamo attualmente personale in Francia, Bulgaria,
e Sud Africa, e sono appena rientrati nostri tecnici dal Mare
del Nord da Libia e Tunisia”. Proprio il Sud Africa è l’obiettivo
dei prossimi anni: unendo la collaborazione con l’università
e le attività di internazionalizzazione, Techno sta lavorando
con l’ateneo di Ferrara in Sud Africa nell’ambito delle energie
rinnovabili e della gestione delle acque “due priorità assolute
per il Paese e per EWSETA, l’autorità governativa preposta al
training e all’education in questi settori”.
Le attività sono condotte nell’ambito del progetto cofinan-
ziato dalla Regione Emilia-Romagna ‘Green Action in South
Africa’ e nell’ambito di due memorandum di intesa, siglati
tra la Regione e Northern Cape Province e tra EWSETA e Università di Ferrara: “In questo caso ricopriamo anche il ruolo
di partner operativo dell’ateneo per le attività di training ed
education che saranno attivate con le università di Kimberley
e di Pretoria. E al di là di questo nostro impegno, consideriamo il Sud Africa una piattaforma per attività operative in ambito HSE anche in altri paesi vicini”. L’impegno in Sud Africa è
considerato strategico anche in considerazione del fatto che
da oggi al 2025 si stima che il 60% dei cantieri di costruzione
civili e infrastrutturali saranno concentrati in Asia e in Africa.
Tutto questo è fonte di ispirazione anche per attività editoriali
FIRMS viaggio in azienda
35
emergenze e di sicurezza del lavoro,
una figura di formazione legale che
supporta staff e clienti nell’interpretazione della normativa HSE italiana, un esperto di sistemi di gestione
9000/14000/18000, uno strutturista specializzato nell’analisi e nella
valutazione del rischio sismico e un
esperto di risk analysis proveniente
dal settore nucleare.
Qual è la ricetta per i prossimi 15
anni? “Crediamo moltissimo nella
specializzazione dei professionisti interni e dei partner esterni, e
nell’integrazione di queste professionalità in reti di impresa con partner esterni – conclude Nicolucci - E
crediamo anche che per continuare
a rimanere in Italia in questo momento e, penso, anche negli anni
a venire, bisogna essere disposti ad
avere sempre una valigia in mano”.
Da sinistra:
Mauro Benedetti, responsabile
ufficio di Johannesburg,
Chiara Padovani, responsabile
attività tecniche Sud Africa,
Roberto Nicolucci,
Claudio Mattalia, responsabile
ingegneria ambientale di
TECHNO e dell’ufficio di Torino
e culturali: oltre a un magazine trimestrale edito da Techno,
a cui collaborano anche firme straniere, Nicolucci cura pubblicazioni per l’editore Wolters Kluwer Italia in tema di sicurezza e salute, e alcune docenze all’università estense, per il
corso di laurea magistrale di ingegneria civile. Parallelamente
l’azienda ha dato vita, insieme ad altre realtà territoriali del
settore, all’associazione Naviga in Darsena, nata per la promozione e la salvaguardia della darsena di città, anche attraverso il portale portodiravenna.com
La crescita ha infine comportato anche la necessità di una
riorganizzazione interna: recentemente sono stati inseriti in
organico specialisti complementari a quelli fino ad ora impiegati: una psicologa del lavoro esperta di gestione delle
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Da sinistra: Mauro Benedetti, responsabile u
FIRMS VITA ASSOCIATIVA
PICCOLA INDUSTRIA:
INCONTRO PATUELLI - BABAN
SUI TEMI DEL CREDITO
37
Oltre un centinaio di persone tra imprenditori, professionisti, autorità e rappresentanti del sistema bancario hanno partecipato
all’incontro “Nuovi strumenti finanziari per
le piccole imprese”, a cui sono intervenuti
il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, il
presidente della Piccola Industria di Confindustria, Alberto Baban, e il professore
Andrea Beltratti, docente all’Università
Bocconi. A introdurre i lavori il presidente
di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi, e del Gruppo Piccola Industria, Elio Bagnari, che ha spiegato: “L’incontro è nato
dall’esigenza di mettere in fila una serie di
strumenti finanziari alternativi che si stanno moltiplicando in questo periodo, e che
possono costituire nuovo carburante per le
nostre idee e i nostri progetti, aiutando le
nostre aziende a crescere, come per esempio i mini bond”.
VITA ASSOCIATIVA
CULTURA - RAVENNA SOGNA DI TORNARE
CAPITALE
‘Imprenditoria, innovazione
e cultura: Ravenna sogna di
tornare capitale’ è la riflessione proposta dal quotidiano QN – Il Resto delCarlino
e Unicredit, in collaborazione con l’Associazione, per
individuare gli asset positivi
dell’economia italiana, con particolare attenzione allo stretto rapporto che deve legare l’impresa, la ricerca e il credito. Al forum
nella sala Muratori della Biblioteca Classense sono intervenuti Silvio Bartolotti (ad di Micoperi), Alberto Cassani (coordinatore
di Ravenna 2019), Galliano Di Marco (presidente dell’Autorità Portuale), Martina Evangelisti (vincitrice del Campiello Giovani),
Dario Foschini (ad di Cmc), Marco Nanetti (direttore commerciale di Unicredit Ravenna), Daniele Rossi (ad di Rosetti Marino),
Giuseppe Rossi (vicepresidente Confindustria Raenna), Giovanni Tampieri (ad del Gruppo Tampieri), Livio Tronconi (consigliere
GVM Care & Research), Luca Lorenzi (Deputy regional manager Unicredit CentroNord).
C.F.O.
si rivolge in particolare a società ed aziende che, operando
38
nel settore marittimo, portuale, off-shore, petrolifero e minerario
hanno la necessità di formare il proprio personale non solo in ottemperanza alle
più recenti normative relative alla sicurezza sul lavoro ma anche in funzione della
migliore produttività aziendale offrendo quindi la possibilità di gestire ed organizzare
corsi anche in base a specifiche esigenze delle aziende.
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Il Centro Formazione Offshore è accreditato presso:
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IMCA - International Marine Contractors Association
•
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
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FIRMS VITA ASSOCIATIVA
39
SOSTENIBILITA’ - GREEN RETAIL FORUM & EXPO
Confindustria Ravenna e Plef - Planet Life Economy Foundation ONLUS hanno presentato a una platea di imprenditori “Green Retail
Forum&Expo”, la manifestazione
dedicata all’innovazione sostenibile nella distribuzione dei beni di
consumo, che si terrà a Milano a
fine giugno. Durante l’incontro
sono stati selezionati, tra le aziende intervenute, i candidati della
“Call for Innovation”, a cui è stato
offerto di esporre gratuitamente le
proprie soluzioni sostenibili per la
distribuzione organizzata.
VITA ASSOCIATIVA
ELEZIONI - INCONTRO CON I CANDIDATI
A SINDACO DI LUGO
Numerosi imprenditori e dirigenti del territorio lughese hanno
partecipato al confronto con i
candidati a sindaco del Comune di Lugo, promosso a ridosso
delle elezioni poi vinte da Davide
Ranalli al ballotaggio. L’incontro
ha toccato i principali argomenti
di sviluppo futuro dell’economia
locale e di tutta l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Tra i
temi affrontati, l’efficienza amministrativa, la fiscalità locale e la spesa pubblica, la crescita e lo sviluppo economico del
territorio, inteso anche come attrattività degli investimenti e promozione delle realtà locali all’estero.
studiopagina.it
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FIRMS VITA ASSOCIATIVA
41
PORTO - LA GESTIONE DEI MATERIALI
DI DRAGAGGIO
Nell’ambito delle iniziative di
Labelab “Ravenna 2014 – Fare
i conti con l’ambiente”, la tre
giorni di eventi sui temi dell’ambiente, della sostenibilità, delle
politiche di utilizzo e riciclaggio,
il presidente Guido Ottolenghi è
intervenuto in un workshop sulla gestione dei materiali di escavo, avviando un dibattito sul
Porto di Ravenna, sui ritardi del
progetto di approfondimento
dei fondali e sugli investimenti
degli ultimi anni.
VITA ASSOCIATIVA
SEZIONE LOGISTICA - RUBBOLI VICEPRESIDENTE
Roberto Rubboli (SAPIR) è stato eletto vicepresidente della Sezione Logistica di Confindustria Ravenna, presieduta da Manlio
Cirilli (nella foto insieme).
“Lavoreremo per dare un contributo significativo al settore e richiamare l’interesse
su di esso, per far sì che le politiche della
logistica e della portualità siano seguite al
meglio – ha dichiarato il neo eletto vicepresidente - L’impegno su questo fronte è notevole da parte dei vertici dell’Associazione,
dunque cercheremo di fare la nostra parte
per lo sviluppo di tutto il settore”. La Sezione Logistica riunisce circa 50 imprese del territorio, per un totale di quasi 1500
dipendenti. Con l’elezione, Rubboli entra a far parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione.
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10 MILIONI DI PERSONE
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FIRMS progetti
43
TORNA IL LABORATORIO
SULLA RESPONSABILITA’
SOCIALE DI IMPRESA
LA SECONDA EDIZIONE DEL
PROGETTO DI PROVINCIA
E CAMERA DI COMMERCIO
COINVOLGE 25 AZIENDE DEL
TERRITORIO
Dopo la positiva esperienza e il buon riscontro della prima
edizione nel 2013, Provincia di Ravenna e Camera di Commercio hanno riproposto alle aziende del territorio il progetto
del laboratorio sulla responsabilità sociale di impresa, ripartito
nel maggio scorso con un primo incontro introduttivo.
Il secondo appuntamento si è svolto a Marina Romea, ospitato nelle strutture della Società di Gestione Campeggi, una
delle 25 imprese che anche quest’anno hanno aderito al progetto di diffusione della RSI in provincia, con un seminario tematico dedicato al tema “Sistemi di certificazione di supporto
alla RSI. Opportunità e stato dell’arte”.
La terza tappa, prevista a fine giugno, parlerà di “Attivazione di misure di Welfare Aziendale e possibili agevolazioni”
ospite Coopselios - Reggio Emilia, mentre mercoledì 9 luglio
saranno esaminati due casi aziendali sul tema “Fare azioni di
responsabilità sociale di impresa e ricadute trasversali”. Gli
incontri riprenderanno poi in autunno, dopo la pausa estiva.
La partecipazione al laboratorio e ai seminari formativi è
gratuita e rivolta alle imprese di qualsiasi settore e dimensione operanti nella provincia di Ravenna e interessate alla
co-progettazione di iniziative di responsabilità sociale sui temi
del welfare di impresa, benessere dipendenti, sostenibilità e
green economy, progetti con il territorio e la comunità locale.
Informazioni e iscrizioni: [email protected]
tel. 0544 258482
F
Come nasce
Il laboratorio sulla Responsabilità Sociale di Impresa
delle provincia di Ravenna nasce nel 2013 sulla base
di un protocollo di intesa tra la Regione Emilia Romagna, l’Unione Regionale delle Camere di Commercio
dell’Emilia Romagna e le Amministrazioni Provinciali,
per la collaborazione allo sviluppo e la promozione
della responsabilità sociale delle imprese nella Regione Emilia Romagna
Che cos’è
Un luogo di confronto, dialogo e aggiornamento tra
imprese di diversi settori e dimensioni, per condividere e scambiare saperi, competenze ed esperienze su
idee e progetti di RSI.
Modalità di lavoro
Il laboratorio si sviluppa in 4/5 incontri operativi, a
cadenza mensile, svolti sia in seduta plenaria che per
sottogruppi tematici, e in una presentazione pubblica
finale dei progetti elaborati.
44
pubblica amministrazione
FIRMS
MERCATO ELETTRONICO
DELLA P.A. OPPORTUNITÀ
PER LE IMPRESE
IL SISTEMA INFORMATICO DI
ACCREDITAMENTO DEI FORNITORI SI
ALLARGA ANCHE AGLI ENTI LOCALI
Il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA)
è uno strumento telematico di eProcurement pubblico gestito
da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso il quale le amministrazioni acquirenti e i potenziali fornitori abilitati si incontrano, negoziano e perfezionano on line contratti di fornitura sotto soglia comunitaria.
In pratica, con l’utilizzo del MePA le Pubbliche amministrazioni possono ricercare, confrontare ed acquisire i beni ed i servizi, per valori, proposti dalle aziende fornitrici “abilitate” a
presentare i propri cataloghi sul sistema. I prodotti ed i servizi
sono presentati in cataloghi strutturati e descritti nel rispetto
di formati standard e secondo le regole e le condizioni definite da Consip per ciascun bando merceologico. Grazie all’utilizzo della firma digitale viene conferito valore legale ai do-
cumenti pubblicati, permettendo in tal modo alle Pubbliche
amministrazioni e ai fornitori il perfezionamento dei contratti
di acquisto stipulati per scrittura privata mediante lo scambio
di documenti esclusivamente elettronici.
Nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa
pubblica per beni e servizi affidato a Consip, con il MePA il
Governo ha fornito alle amministrazioni pubbliche una modalità efficace ed efficiente per effettuare i propri acquisti sotto-soglia comunitaria: sotto i 40 mila euro nel caso di offerta
diretta o richiesta d’acquisto con un unico fornitore; 133 mila
euro per le amministrazioni centrali, 206 mila euro per quelle
locali, nel caso di richiesta d’acquisto con almeno 5 fornitori.
MePA garantisce alle Pubbliche Amministrazioni abilitate un
processo di acquisizione di beni e servizi trasparenza e trac-
FIRMS pubblica amministrazione
45
ciabilità dell’intero processo, un ampiamento delle possibilità di scelta per le Amministrazioni stesse, che possono in
tal modo confrontare prodotti offerti da fornitori presenti su
tutto il territorio nazionale.
Il MePA è anche un’importante opportunità per le imprese
fornitrici, in quanto garantisce l’accesso diretto al mercato
della Pubblica Amministrazione e l’opportunità di proporsi su
tutto il territorio nazionale, valorizzando in tal modo la impresa anche se di piccole dimensioni.
Dal punto di vista normativo il sistema, introdotto con DPR
101/2002 con la normativa in materia di appalti pubblici, è
divenuto obbligatorio per gli affidamenti sotto la soglia di rilievo comunitario, dapprima, nel 2007, per le amministrazioni
centrali e periferiche dello Stato, poi, nel 2012, anche per le
amministrazioni territoriali.
Infatti l’art.7 co.2 del decreto n.52/2012 - disposizioni urgenti
per la razionalizzazione della spesa pubblica - convertito con
modificazioni in L. 6 luglio 2012, n. 94, - ha modificato il
comma 450 dell’art.1 della Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007) che prevedeva l’obbligo di adesione al Mercato
Elettronico della PA per le Amministrazioni Centrali e Periferiche, estendendo tale obbligo alle restanti Amministrazioni
pubbliche (di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165).
E’ importante evidenziare che il d.l. 6 luglio 2012 n. 95, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135 all’art. 1 ha stabilito - a
far data dal 15 agosto 2012 - la nullità dei contratti stipulati
in violazione dell’articolo 26, comma 3 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 e dei contratti stipulati in violazione degli
obblighi di approvvigionarsi attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione da Consip S.p.A. A ciò si aggiunge
che tale violazione costituisce illecito disciplinare ed è causa
di responsabilità amministrativa.
Davide Ceccato
Coordinatore Servizio QSAE
Per informazioni e assistenza: Servizio Qualità
Sicurezza Ambiente Energia – tel. 0544 210418
F
Come funziona il MePA
In termini operativi le amministrazioni possono acquistare
secondo due modalità differenti: l’ordine diretto, o la Richiesta di offerta (Rdo).
- L’ordine diretto consente l’acquisto senza la possibilità di
modificare prezzi e condizioni previsti in catalogo per gli
acquisti immediati, con compilazione del modulo d’ordine
da sottoscrivere con firma digitale: in questo caso il MEPA
funziona come un catalogo on line.
- Con la Richiesta di offerta (Rdo) l’amministrazione può
richiedere ai fornitori, selezionandoli liberamente tra quelli
abilitati, diverse e ulteriori offerte. Le pubbliche amministrazioni devono sempre e comunque rispettare le norme
di legge in materia di affidamento di appalti pubblici.
Come detto, il MEPA è un’interessante opportunità per
le imprese: infatti, tramite la registrazione al portale, ogni
impresa mediante l’abilitazione sceglie liberamente la consistenza e l’ampiezza del proprio “spazio” nella piazza virtuale. Presentando le proprie offerte è possibile abilitarsi
per ricevere ordini dalle amministrazioni di tutta Italia.
Dal punto di vista normativo i cataloghi delle imprese abilitate si configurano come delle offerte pubbliche di vendita
ex art.1336 del Codice Civile. Essi contengono infatti tutti
gli elementi essenziali per la conclusione del contratto e
hanno l’efficacia di un’offerta al pubblico rivolta ai soggetti aggiudicatori (le pubbliche amministrazioni). L’amministrazione pubblica - definita Punto ordinante - che intende
acquistare un bene o un servizio direttamente da catalo-
go concludendo un contratto con il fornitore abilitato al
MePA, predispone e invia l’ordine diretto, compilando l’apposito modulo d’ordine presente sul sito e sottoscrivendolo con firma digitale, senza necessità di accettazione dello
stesso. Il contratto è immediatamente perfezionato.
Ad oggi possono abilitarsi tutte le imprese le cui attività
rientrano nelle seguenti categorie merceologiche:
FONTI RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA
EVENTI2010 – Servizi per eventi e per la comunicazione
VEICOLI E MOBILITÀ SOSTENIBILE
ICT 2009
ANTINCENDIO – Servizi di manutenzione degli impianti
antincendio
BSS- BENI SPECIFICI PER LA SANITÀ
TERMOIDRAULICI – CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI E DI CONDIZIONAMENTO
ELETTRICI105 – Servizi di manutenzione degli impianti
elettrici
ELEVATORI105 – Servizi di manutenzione degli impianti
elevatori
SIA 104 – Servizi di pulizia e di igiene ambientale
ARREDI104MIS104
CANCELLERIA104
DPIND107 – Dispositivi di Protezione Individuale, indumenti, accessori ed attrezzature di equipaggiamento
OFFICE103 – Prodotti, servizi, accessori, macchine per l’ufficio ed elettronica
MATEL103 – Materiale Elettrico.
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317f
FIRMS formazione
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SICUREZZA MARITTIMA,
CORSO PER PORT FACILITY
SECURITY OFFICER
DOPO QUATTRO ANNI IL SESTANTE
PROPONE CORSI BASE E DI
AGGIORNAMENTO IN UNO DEI
SETTORI CHIAVE DELL’ECONOMIA
DEL TERRITORI. L’1 LUGLIO ULTIMO
APPUNTAMENTO
Dopo 4 anni il Sestante, in collaborazione con Rina Service,
è tornato a organizzare corsi di formazione di base e di
aggiornamento per la formazione alla Direzione e la gestione
della sicurezza marittima – Port Facility Security Officer (PFSO).
Il corso ha ottenuto ottime risposte dalle aziende del
territorio, che hanno avuto l’opportunità di svolgere un
corso di formazione altamente specialistico in via del tutto
eccezionale, grazie all’autorizzazione allo svolgimento da
parte del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e alla
collaborazione della Capitaneria di Porto di Ravenna.
Il risultato è una formazione di eccellenza per le imprese del
territorio, con un conseguente contenimento dei costi. Il tutto
considerando che, per ottenere questo tipo di certificazioni,
le stesse imprese devono in genere spostarsi fuori regione
presso Enti riconosciuti.
Il Sestante si è attivato per riproporre questa occasione
poiché le attività formative per i dipendenti e dirigenti delle
aziende del settore porto sono un obiettivo prioritario, alla
luce dell’importanza di questo settore per l’economia locale
e non solo.
Il corso ha visto la partecipazione di funzionari responsabili
alla security, addetti presso terminal portuali e futuri Port
Facilty Security Officers.
Sono state programmate sia le attività di base in tre giornate,
al termine delle quali è stato previsto un esame finale
per l’ottenimento della certificazione, sia due sessioni di
aggiornamento. L’ultima occasione per aggiornarsi è prevista
per martedì 1 luglio. L’aggiornamento deve svolgersi dopo
5 anni dalla data di frequenza del corso base, ed è fruibile
anche da chi non ha partecipato alle precedenti sessioni.
Per informazioni e iscrizioni:
Silvia Scicchitano – [email protected]
0544210446
CONFINDUSTRIA RAVENNA
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SICUREZZA MARITTIMA,
CORSO PER PORT FACILITY
SECURITY OFFICER
Fabbri Costruzioni è un’Azienda che opera principalmente nel settore delle infrastrutture,
in campo edile, idraulico e stradale.
I principali settori di attività:
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• Retididistribuzionedienergiaelettricaedigas
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FIRMS fiscalità
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L’esperto
risponde
DOMANDA
In seguito alla risoluzione 19/E 25/3/13 in merito a prova trasferimento fisico nelle cessioni intracomunitarie, quali
sono i vostri consigli e suggerimenti pratici e operativi?
RISPOSTA
Le indicazioni sono di cercare di avere per ogni fornitura uno dei tre seguenti documenti:
• Copia del cmr firmato dal destinatario per ricevuta (questo comporta che il vettore deve restituirci copia del cmr
firmato dal destinatario per ricevuta);
• Copia del ddt firmato dal destinatario per ricevuta (anche qui è necessario concordare con chi consegna la merce
la restituzione del ddt firmato per ricevuta);
• Fare richiesta al cliente per mail di confermare l’avvenuto ricevimento della merce di cui alla fattura ….. del……
Questo ovviamente presuppone che ci sia un sistema interno organizzativo che verifica ove manca uno dei
documenti di cui sopra e periodicamente richieda la conferma al cliente.
DOMANDA
L’azienda è soggetta a dichiarazione intra trimestrale e a febbraio ha fatturato in Germania sia cessione di materiale
non imponibile art.41 sia lavorazioni di materiale esente art.7 ter.
Si richiede un chiarimento sulla sezione intra da compilare: essendo trimestrale, per le lavorazioni va compilata
solo la parte dei servizi resi, mentre se fosse mensile andrebbe compilata anche la parte delle cessioni di beni a fini
statistici per l’uscita delle merce. E’ corretto?
RISPOSTA
Si conferma che l’impostazione indicata è corretta, in quanto essendo soggetto con periodicità vendite trimestrale,
per le lavorazioni va compilata solo la sezione servizi e non anche la parte statistica della sezione cessione beni.
DOMANDA
La società esercita attività di estrazione su terreni di proprietà. Non tutti i terreni di proprietà sono autorizzati a
cava, alcuni sono affittati ad imprenditori agricoli ed altri (perlopiù specchi d’acqua censiti come incolto) non sono
coltivati: i terreni non rientrano nella loro totalità tra gli immobili strumentali che beneficiano della detraibilità IMU,
oppure deve essere fatta una distinzione in base al loro utilizzo?
RISPOSTA
I terreni non vengono considerati in nessun caso fabbricati strumentali ai fini della deducibilità IRES dell’IMU
pagata.
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letture
FIRMS
La Terra è malata, sovrappopolata, degradata; gli ecosistemi stanno per collassare;
mutamenti climatici e cataclismi inauditi semineranno morte e distruzione. E i colpevoli
siamo solo e unicamente noi, sperperatori di risorse, consumatori accaniti, inquinatori
seriali. Per causa nostra le generazioni future riceveranno in eredità un ambiente impoverito
e saranno costrette a rivedere drasticamente il loro stile di vita, se non addirittura a lasciare
il pianeta. Così recitano i fanatici dell’Apocalisse, invocando, in nome di fosche previsioni
ripetute con insistenza, la necessità di rinunce immediate e spietate autopunizioni collettive.
Tutto questo, fa notare il filosofo Pascal Bruckner, relatore all’assemblea 2014 di
Confindustria Ravenna, rientra in un canovaccio già noto, dai tempi del millenarismo
cattolico con il suo contorno di pauperismo e culto della frugalità, fino agli strali marxisti
contro il capitalismo e al disprezzo terzomondista per l’Occidente sfruttatore, ovviamente
condannato all’autodistruzione.
Secondo l’autore, questo ecologismo intransigente, chiuso e ostile verso tutto ciò che è
progresso, ci condanna a un presente di terrore e rinunce in nome di un futuro che forse
nemmeno ci sarà… Non è tornando indietro, dice Bruckner, che risolveremo i nostri problemi. È senza dubbio
importante salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, ma lasciando spazio a un ecologismo audace, aperto e
democratico, che sostenga un cambiamento affidato alla ragione più che ai fanatismi e al catastrofismo irrazionale
di chi, in nome del benessere della Terra, vuole mortificare l’Uomo.
Pascal Bruckner, Il fanatismo dell’apocalisse, Guanda, 240 pagine, 22 euro
La storia dell’energia è la storia del mondo. Abbiamo bisogno di energia per vivere, ma
hanno bisogno di energia anche tutti gli strumenti, necessari o futili, che accompagnano la
nostra vita. La ricerca di questa fonte che mette in moto le industrie, muove le automobili,
carica i cellulari passa attraverso scoperte e imprese che raccontano l’evoluzione della
società. Da metà Ottocento, quando vennero perforati i primi pozzi petroliferi, ai tempi di
John D. Rockefeller, dall’avventura di Enrico Mattei fino ai giorni nostri, la storia dell’energia
è stata una continua sorpresa. Al dunque, la mossa decisiva l’ha sempre fatta l’innovazione
tecnologica. Giuseppe Recchi ripercorre le vicende dell’energia nel mondo moderno con la
consapevolezza che il futuro è costruito sulle intuizioni del presente. Al centro del dibattito,
la rivoluzione dello shale gas, che sta trasformando gli Stati Uniti - fino a qualche anno
fa destinati a un futuro da acquirenti di risorse energetiche - in paese esportatore. Quali
saranno le conseguenze di breve e lungo periodo per l’economia mondiale? E perché
l’Europa sembra fuori dai giochi?
Giuseppe Recchi – prefazione di Sergio Romano, Nuove Energie, Marsilio, 160 pagine, 13 euro
Reagire alla crisi e creare occupazione non è un’utopia ma rischia di diventare un ritornello
vuoto di contenuti: gli autori, al contrario, presentano soluzioni possibili, proposte credibili e
ragionevolmente realizzabili, a costo zero per lo Stato, a favore dell’occupazione giovanile.
A patto che i giovani siano i primi a volersi mettere in gioco e a impegnarsi in prima persona
per mettere a frutto le proprie capacità, con la consapevolezza che spirito d’iniziativa e
atteggiamento proattivo sono le condizioni indispensabili affinché si aprano orizzonti di
possibilità concrete.
Certamente il problema della disoccupazione esiste e non va sottovalutato nella sua gravità
e rispetto a situazioni di stallo ormai consolidate; dal cuneo contributivo e fiscale che
incentiva il lavoro sommerso alla storica, italiana rigidità su politiche mirate alla protezione
e difesa del posto di lavoro, più che alla creazione e allo sviluppo di nuove realtà lavorative.
Uscire dall’impasse è indispensabile e possibile, a partire da considerazioni di «puro buon
senso» e da indicazioni di portata concreta.
Giuliano Cazzola - Angelo Pasquarella - Alessandra Servidori, prefazione di Pietro Ichino, Giovani al lavoro,
Guerini e associati, 192 pagine, 21 euro
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