Impresa Cooperativa Fascicolo N. 75 - Anno IX - Novembre 2014 MENSILE EDITO DA: GIorGIo marIanI per la Nuova Editrice Italiana - Impresa Cooperativa Iscrizione Roc: Registro degli operatori di comunicazione n 18055 Registrazione presso il Tribunale di Roma il 01.03.200 n. 89/2006 Direttore Responsabile: Renzo Stefanelli - e-mail: [email protected] Segreteria: e-mail: [email protected] In redazione: Biagio Costanzo, Floriana Cutini, Giorgio Mariani, Anna Franceschi Paolotti, Renzo Stefanelli, Franco Tumino e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Stampa: Tipografia Tuderte – Todi Il materiale inviato non si restituisce. La collaborazione di norma non è retribuita. tariffe per abbonamento: annuale: 10 numeri semestrale: 5 numeri una copia copia arretrata EURO 30,00 EURO 16,00 EURO 3,50 EURO 7,00 estero per paesi europei (solo annuale): 10 numeri EURO 60,00 una copia EURO 7,00 copia arretrata EURO 14,00 per paesi extraeuropei (solo annuale): 10 numeri EURO 120,00 una copia EURO 14,00 copia arretrata EURO 28,00 Carte di credito: american express tariffe pubblicitarie: Pagina al vivo (210x297) in gabbia (185x287) euro 3.600,00 + IVA ½ pagina orizzontale (185x131) euro 1.900,00 + IVA ¼ pagina (90x131) euro 1.100,00 + IVA pagina (95 x 65) euro 600,00 + IVA Piedino (190 x 35 euro 1.000,00 + IVA Quarta di copertina euro 7.500,00 + IVA Seconda di copertina euro 6.000,00 + IVA euro 5.400,00 + IVA Terza di copertina Doppia pagina interna euro 7.000,00 + IVA Banner su sito www.impresacooperativa.it per mese di uscita Misure: mm 250 x 70 - 72dpi Fronte copertina in ripetizione su tutte le pagine euro 200,00 + IVA Fronte prima pagina laterale fisso euro 100,00 + IVA Interno pagine euro 80,00 + IVA Concessionaria di pubblicità: S.C.P. arl. e.mail: [email protected] piemonte: Antonella Giovia: Tel. 324.9933796 - email: [email protected] Lombardia: Alessandro Macchi: Tel. 335.5494279 - email: [email protected] triveneto: Fabio Todon: Tel.324.9933770 - email: [email protected] marche: Giorgio Torresi: Tel. 327.8587857 - email: [email protected] Lazio: Giovanna Rossi: Tel. 324.8687773 - email: [email protected] Impresa CooperatIva è la voce dei suoi lettori. Abbonati anche tu e contribuisci a rafforzare e a migliorare la tua presenza nel mondo imprenditoriale. Impresa CooperatIva crede nel contributo partecipativo dei suoi lettori. Fornisci anche tu notizie e pensieri, per essere non solo lettore, ma protagonista della comunicazione e della formazione culturale del nuovo imprenditore cooperatore. Più abbonati e più partecipazione vogliono dire www.impresacooperativa.it EditorialE pag. 2 Ripresa lenta ____________________ NEwS, pag. 3 NEwS, NEwS Comunicati stampa _______________________________________ S ommario agricoltura E zootEcNia pag. 19 Il programma Rete natura 2000 Basilicata pag. 20 Pesca. Riforma OCM: dal 13 dicembre in etichetta anche indicazioni su tecniche di pesca pag. 21 Vino, alleanza cooperative _______________________________________ iNtErNi dall’uE ______________________________________ _______________________________________ EcoNomia EStEri _______________________________________ _______________________________________ pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 Ospedali senza più confini pag. 22 Verso un diritto dell'Ue più snello, Civitavecchia lancia la sfida dei mega-yacht più semplice e meno costoso Longarone: da non dimenticare pag. 25 Dichiarazione della commissaria Materie prime: un’interessante responsabile per la concorrenza margarethe vestagersulle indagini opportunità di carriera pag. 10 Intervista al Presidente della Lega Coop in materia di aiuti di stato pag. 26 Previsioni economiche d'autunno 2014 Piemontese Giancarlo Gonella pag. 11 Modifiche unilaterali dei contratti bancari pag. 29 Londra - Expo 2015 sbarca a Fiera e finanziari. obblighi degli intermediari Mondiale del Turismo e diritti dei clienti pag. 30 Industria costruzioni: rapporto Ance pag. 12 I rischi per l’economia globale sono aumentati su presenza italiana nel mondo Impresa Cooperativa 1 EDITORIALE Ripresa lenta A ncora una volta tutti gli indicatori economici danno l'Italia, ma con lei l'intera Europa, in una situazione di ripresa dell'attività economica molto lenta, per l'Italia addirittura il rischio di un'ulteriore indicatore recessivo. Evidentemente né la politica monetaria, nè il prezzo del petrolio sempre più basso, ormai dato per stabile intorno ai 90 dollari il barile, né la svalutazione dell'Euro, ancora in corso, nei confronti del dollaro che ci dovrebbe aiutare nell'esportazione, sono stati sufficienti a fare uscire l'Europa e in particolare l'Italia, dal peggioramento congiunturale in cui si è precipitati. In vista del G20, che si riunirà nei prossimi giorni a Brisbane in Australia, si è alzata la voce del Fondo Monetario Internazionale che denuncia, per l'Europa, una situazione di crescita graduale, ma molto squilibrata, con i paesi più importanti in dichiarata recessione. L'FMI presenta sullo sfondo uno scenario inquietante con rischi elevatissimi che sono: il calo dei prezzi, che fa lievitare i tassi reali, uno sviluppo sempre più debole e infine la insostenibilità del debito pubblico. La BCE dal canto suo prosegue invitando a imprimere slancio alla riforma dei mercati, dei beni e servizi, del lavoro, nonché a migliorare 2 Impresa Cooperativa il contesto in cui operano le imprese. La BCE si dice anche pronta ad intervenire ancora con strumenti non convenzionali contro i rischi di inflazione troppo bassa e per un periodo molto lungo. L'OCSE per l'Italia non è pessimista, invita però il governo a procedere velocemente nelle riforme e insiste nella rapida approvazione del Jobs Act. L'OCSE dice anche che alle riforme, a partire da quella del lavoro, deve accompagnarsi maggiore flessibilità da parte della Unione Europea sui conti pubblici, perché questa flessibilità favorirebbe la crescita. E’ un fatto che da molti anni ogni singolo istituto presenta ricette, fornisce date per la ripresa, stabilisce chi e come sta facendo bene per poi l’anno successivo rivedere tutti i dati forniti, allungare le date della ripresa, chiedere ulteriori sacrifici ecc. ecc. A nessuno però è venuto in mente che forse, trattandosi di una crisi provocata dal mondo della finanza che, detto per inciso ci sta sguazzando con utili da capogiro, sono proprio i padroni del vapore, quel mondo finanziario che dalla crisi ci sta speculando alla grande, che non vogliono la ripresa, ma anzi lavorano per prolungarla il più possibile, alle spalle del piccolo e medio imprenditore e del lavoratore dipendente. Io un pensierino ce lo farei. NEwS - NEwS - NEwS reti siete e filo diventerete Con il Porto di Ancona, la Cooperativa Pescatori Molluschicoltori, ha promosso la "collection point" nazionale. L'Adriatico diventa apripista in Mediterraneo per il recupero e la rigenerazione delle reti "fantasma" giacenti in fondo al mare. Lo fa grazie ad una inedita collaborazione tra ricercatori, subacquei, pescatori dello strascico, Ong, Amministrazioni locali e industria del nylon, promossa nell'ambito delle positive sinergie sviluppate tra il progetto DeFishGFear, finanziato dal programma UE transfrontaliero IPAAdriatic e mirato al disinquinamento del mare Adriatico dalle plastiche, e l'organizzazione Healthy Seas, che ha avviato le prime esperienze del genere in Nord Europa, su Know how tutto italiano di Aquafil. i prodotti Valfrutta sempre più green, certificata l’impronta ambientale Il presidente Maurizio Gardini: “Siamo la prima azienda conserviera ad aver ottenuto la certificazione dell’impronta ambientale”. Un anno fa l’accordo volontario siglato con il Ministero dell’Ambiente per calcolare e ridurre l’anidride carbonica emessa durante il ciclo di vita. San Lazzaro di Savena (BO), 7 ottobre 2014 – Il consorzio cooperativo Conserve Italia ha ottenuto la certificazione dell’impronta ambientale su tre prodotti di punta a marchio Valfrutta, a conclusione del progetto, scaturito da un accordo volontario siglato con il Ministero dell’Ambiente nel 2013, per calcolare e ridurre l’Impronta di Carbonio, ovvero l’anidride carbonica emessa durante il ciclo di vita dei prodotti.Lo studio, effettuato con rigorosi criteri di scientificità, ha contabilizzato la CO2 equivalente sia diretta che indiretta emessa durante il ciclo di vita dei prodotti. L’analisi ha preso in esame i prodotti nel suo complesso, dalla fase di coltivazione delle materie prime agricole e produzione del packaging e degli altri ingredienti (upstream), alla lavorazione negli stabilimenti di Conserve Italia (core) e alla fase di distribuzione del prodotto e di smaltimento degli imballi (downstream). Realizzato con il supporto del CE.Si.S.P., Università degli Studi di Genova, ente leader in Italia nella valutazione della sostenibilità, il progetto ha portato Conserve Italia, dopo un anno di lavoro, all’ottenimento della certificazione volontaria. I risultati sono stati certificati da RINA Services S.p.A. e pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente. “Siamo la prima azienda operante nel settore conserviero - dichiara Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia ad avere ottenuto la certificazione dell’impronta ambientale: questo è per noi un importante valore aggiunto che va a suggellare l’attenzione e l’impegno per la sostenibilità ambientale che la nostra cooperativa da anni ha posto come elemento qualificante nella propria mission aziendale”. I risultati dello studio sono “assolutamente in linea con quanto ci aspettavamo, perché hanno evidenziato come ci siano buoni margini di intervento per il miglioramento dell’efficienza e per un utilizzo sostenibile delle risorse nella fase agricola e di produzione del packaging”. usa: cresce export vini italiani in valore (+ 5,5% annuo) Prosegue la crescita in valore dell’export di vino italiano in Usa, che vale oltre il 25% dell'export totale. Nei primi otto mesi dell'anno, secondo i dati dell'Italian Wine & Food Institute, le vendite sono cresciute del +5,5% in valore (917,7 milioni di dollari) sullo stesso periodo 2013. Questo nonostante un leggero calo nei volumi (-0,9% per 1,68 milioni di ettolitri). I dati confermano la posizione dell'Italia al vertice nel mercato americano tra i vini stranieri, con una quota salita al 28,2% in quantita' e al 34,4% in valore, contro il 17,8% in quantita' e il 7,% in valore del Cile, attualmente secondo paese esportatore. Finmeccanica: per trasporti rimasti in campo Hitachi e cnr Mauro Moretti amministratore delegato di Finmeccanica, in audizione alla Camera ha confermato che per l’acquiszione di Ansaldo Breda e Sts restano in gara la giapponese Hitachi e la cinese Cnr. Ha aggiunto che Finmeccanica, considera il settore ferroviario come "non core business" e guarda a chi e' in grado, piu' di Finmeccanica, di poter assicurare risorse finanziarie per competitivita' e sviluppo. Svizzera: runway acquisition compra riri Synergo Sgr e gli altri soci hanno deciso di cedere il 100% di Riri Sa, azienda svizzera di accessori per la moda (cerniere, bottoni) che ha i suoi stabilimenti a Mendrisio, Tirano , Manerbio in provincia di Brescia (ex Meras) e Camin vicino a Padova (ex Cobrax). L’acquirente è il gruppo svizzero Runway acquisition controllato da fondi di private equity . albania: intesa Sp aumenterà rete sportelli Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria GrosPietro, e il responsabile della divisione Banche Estere del gruppo, Ignacio Jaquotot, hanno effettuato una visita ufficiale a Tirana e incontrato il primo ministro della Repubblica di Albania, Edi Rama, ribadendo l'impegno di raf- forzare ulteriormente la propria rete nei prossimi mesi. Intesa Sanpaolo Bank Albania opera con una forte base di capitale (Car al 20,5%), un basso cost/income ratio (36%) e punta su un ulteriore sviluppo dei segmenti corporate e retail. algeria: cevital presenta offerta vincolante per Piombino L'algerina Cevital ha presentato un'offerta vincolante per l'impianto della Lucchini a Piombino. Il Commissario Straordinario Piero Nardi, con l'assistenza dei legali e del management aziendale avviera' quanto prima l'analisi dell'offerta ricevuta, tenuto conto anche del progetto Jindal. Etihad e alitalia rilanciano malpensa Etihad e Alitalia rilanciano MalpensaAlitalia e Etihad Airways hanno presentato due speciali aerei con livrea dedicata all'Expo Milano 2015, nell'ambito di un evento che ha interessato congiuntamente gli aeroporti di Malpensa e di Abu Dhabi e che ha sancito la loro co-sponsorship alla manifestazione globale. I due velivoli, due Airbus A330-200, inizieranno ad operare sulla rotta RomaAbu Dhabi. Durante l'Expo le due societa' collegheranno Milano a 560 destinazioni dirette e in code-share in tutto il mondo. Ma non ci sono solo i passeggeri perche', ha affermato Hogan durante la conferenza stampa, "vogliamo sviluppare Malpensa come hub cargo globale". Del Torchio ha anticipato che, grazie all'arrivo del socio Etihad, prossimamente "apriremo nuove rotte verso la Cina, Shanghai, Giappone" e, sottolineando che per la compagnia italiana "il meglio deve ancora venire", ha detto di aspettarsi per l'aeroporto di Malpensa "oltre un raddoppio dei passeggeri trasportati da Alitalia nei prossimi anni". cina: agustawestland sigla contratto 400mln con Baic Finmeccanica-AgustaWestland ha siglato un contratto con il gruppo cinese Beijing Automotive Industrial Corporation (BAIC) per la fornitura di 50 elicotteri di vari modelli che verranno destinati a compiti di pubblica utilita'. L'intesa getta le basi per la creazione di una partnership strategica tra Finmeccanica-AgustaWestland e BAIC in futuro, anche attivita' di supporto in loco, addestramento e personalizzazione dei velivoli. Tra i maggiori gruppi automobilistici statali cinesi, BAIC e' attiva nel settore dell'aviazione attraverso la controllata Beijing General Aviation. marocco: missione di governo con banche ed imprese Si conclude oggi la missione imprendi- Impresa Cooperativa 3 NEwS - NEwS - NEwS toriale di tre giorni organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dello Sviluppo Economico, Confindustria, ICE-Agenzia, ABI e Rete imprese Italia, alla quale partecipano più di 70 aziende e 7 gruppi bancari. L’iniziativa, guidata dal Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, mira ad approfondire le opportunità di business per le imprese italiane nei settori agroindustria, materiali e macchinari da costruzione, automotive e sanitario. romania e Slovacchia: entro novembre offerte vincolanti per cessioni Enel Le offerte vincolanti per gli asset di generazione in Slovacchia e di distribuzione in Romania messe in vendita da Enel sono previste a "fine novembre". Lo ha annunciato l'amministratore delegato dell'Enel Francesco Starace alla Commissione Industria del Senato. "La Romania - ha aggiunto Starace - e' partita prima ed e' piu' semplice, e' due-tre settimane avanti" rispetto alla procedura in Slovacchia. I Governi dei due Paesi, ha proseguito, "sono co-azionisti degli asset in vendita, provano a dire la loro, giustamente. Naturalmente, quando il valore sara' definito ci siederemo al tavolo con loro per vedere a chi questo processo debba essere indirizzato". uSa: general Electric punta a nuove acquisizioni in italia "In Italia, dopo l'acquisizione di Avio lo scorso anno, ci sono realta', piu' piccole ma molto interessanti a cui stiamo guardando in questo momento". Cosi' Ferdinando Beccalli-Falco, Presidente e A.D. di General Electric Europe, a margine dell'evento - promosso dalla Camera di commercio di Torino - per favorire 'un ponte tra le Pmi del territorio piemontese" e la holding statunitense. Ha spiegato: “l'Italia e' un centro di talenti molto forte e un centro di innovazione e una realta' come GE e' attratta da ambienti e Paesi che producono questo tipo di attività. ilva: arcelor e Jindal candidati ma cessione richiedera' tempo Il commissario straordinario di Ilva Piero Gnudi ha confermato che ArcelorMittal e Jindal sono, insieme ad Arvedi i principali candati presi in esame per la cessione di ILVA. Si e' aggiunto anche un fondo finanziario che ha chiesto di entrare in data room e che si aggreghera' con un soggetto industriale. Gnudi ha aggiunto che con ArcelorMittal i colloqui sono in fase piu' avanzata. Gnudi pero' ha dichiarato che non sono state concesse esclusive anche perche' prima intende sapere quali sono le condizioni che i candidati propongono 4 Impresa Cooperativa riguardo all'Aia (autorizzazione integrata ambientale) su cui non intende transigere. Ha concluso: 'Non sara' un'operazione di breve periodo. E' una trattativa complicata e richiedera' tempo". ue: mogherini, asia fondamentale per ripresa, relazioni prioritarie "Noi europei vediamo nell'Asia un’ancora fondamentale per la nostra ripresa economica". Lo ha affermato il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e futuro alto rappresentante della politica estera Ue, Federica Mogherini, intervenendo all'Asia-Eurpe Business Forum di Milano. Mogherini ha ricordato che "la presenza dell'Europa e' stata sempre attiva in Asia" e la condivisione dell'agenda su molti temi fra cui "sicurezza e coesione sociale". Anche oggi "nella lista delle priorita' ci sono le relazioni fra Ue e Asia: una maggiore cooperazione offre un enorme potenziale e dobbiamo sviluppare questo potenziale". cina: progetto network con italia su fusioni e acquisizioni Si e' svolta a Milano la prima edizione del China Italy Finance Summit organizzato con il contributo di Bank of China e ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, per discutere una piattaforma congiunta che permette agli operatori italiani e cinesi di incontrarsi per condividere progetti comuni nel settore dell'M&A, del Real Estate e degli Alternative Assets. Il Summit nasce dall'esperienza del China Italy Technology Forum, giunto quest'anno alla quinta edizione Nel corso delle 5 edizioni oltre 1700 imprese italiane hanno incontrato 500 imprese cinesi in oltre 3500 incontri bilaterali e 60 progetti sono arrivati a buon fine, per un controvalore di 4 miliardi di RMB (oltre 500 milioni di euro)'. Francia: Sogefi equipaggia concept car Peugeot con molle ultraleggere Sogefi, societa' di componentistica per autoveicoli del gruppo Cir, ha equipaggiato con le nuove molle ammortizzatore in materiale composito la concept car Peugeot 208 HYbrid Air 2L, esposta al pubblico al Salone internazionale dell'Automobile di Parigi. Come sottolineato da un comunicato, Sogefi, tra i leader mondiali nei sistemi motore e nei componenti elastici per sospensioni, ha brevettato questa nuova tipologia di molla elicoidale in materiale composito con un peso tra il 40 e il 70% inferiore rispetto alle molle in acciaio tradizionali. australia: trattativa macquarie Sorgenia per rinnovabili al rush finale Secondo quanto risulta a Radiocor Sorgenia è arrivata alla stretta finale della trattativa con Macquarie per la cessione del portafoglio impianti alimentati da energie rinnovabili: 110 MW eolici in Italia e 165 MW in Francia, quest'ultimi in joint venture paritetica con Kkr, oltre ad alcuni progetti già autorizzati. Il prezzo di cessione dovrebbe essere attorno ai 240 milioni di euro. (Il Sole 24 Ore Radiocor) Sace: Finanzia nuovo fondo per l'internazionalizzazione E' diventato operativo il 'Fondo Sviluppo Export' con una capitalizzazione prevista di 350 milioni, dedicato alla sottoscrizione di titoli obbligazionari emessi da imprese italiane non quotate soprattutto pmi - con vocazione all'export e all'internazionalizzazione. ll Fondo, promosso da Sace, investira' in titoli obbligazionari secured o unsecured, con cedola a tasso fisso o variabile e con rimborso rateale o a scadenza. Sace sta inoltre lavorando alla definizione di nuove tipologie di garanzie per emissioni obbligazionarie sottoscritte da fondi o investitori qualificati. marocco: plafond crediti banche italia 900 mln, 75% disponibile Il presidente del Comitato per l'Internazionalizzazione dell'Abi, Guido Rosa nel corso di una Forum che si e' tenuto a Casablanca durante la missione di sistema organizzata dalla Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione ha dichiarato che banche italiane hanno stanziato un plafond di circa 900 milioni di euro per finanziare operazioni con il Marocco , di cui oltre il 75% ancora disponibile. Le linee di credito non prevedono copertura assicurativa e sono destinate a finanziare soprattutto operazioni a breve termine. Alla missione partecipano Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl, Banca Mps, Cariparma, Banca Popolare di Vicenza e Icrea Holding. Abi ha aggiunto che le banche saranno a disposizione delle imprese italiane e marocchine anche per supportarle per progetti d'investimento nel mercato locale. Hitch italia 2014 Unione Europea: appuntamento con hitech Italia il 25-9Si terrà il 25 settembre presso il Parlamento Europeo“TECHITALY 2014”, una rassegna sull’alta tecnologia, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, d’intesa con la Rappresentanza Permanente e con il supporto di Agenzia ICE, CNR ed ENEA, avente l’obiettivo di favorire l’incontro tra i rappresentanti del mondo dell’industria e degli enti di ricerca, analizzare le proposte scientifico-tecnologiche più avanzate a livello continentale ed individuare le collaborazioni più efficaci per rilanciare la competitività industriale dell’UE. Per maggiori informazioni contattare [email protected] INTERNI Ospedali senza più cOnfini In Friuli Venezia Giulia la giunta regionale guidata da Debora Serracchiani approva una riforma sanitaria che può fare da modello nazionale. Anche perché guarda oltre i confini nazionali, in pieno spirito europeo come si addice ad una Regione di confine M eno ospedale, più territorio. Un breve slogan sintetizza la riforma sanitaria che i cittadini del Friuli Venezia Giulia conosceranno nei prossimi mesi. Approvata in via definitiva lo scorso mese di ottobre, è nei fatti la prima grande riforma “incassata” dalla maggioranza di centrosinistra che, dal 2013, vede Debora Serracchiani alla guida della regione del nordest. Ed è anche la prima riforma del Servizio sanitario regionale da venti anni a questa parte, in una Regione che, dai primi anni novanta, si paga da sé tutta la sanità. «Per tracciare il percorso di una riforma, che può essere riassunta nel concetto di “meno ospedale più territorio”, nel pieno rispetto del Patto per la Salute, ci siamo basati su evidenze scientifiche e andamenti epidemiologici, cercando di intercettare in tempo i problemi e le criticità che potranno manifestarsi in futuro», parola dell’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Tedesca, dal 2013 alla guida del referato forse più delicato all’interno della giunta. Insomma, di fronte a una società che invecchia e che abbisogna sempre di più di servizi sul territorio, come Rsa e assistenza domiciliare, era necessario un cambiamento radicale, concretizzatosi nell’obiettivo di spostare 100 milioni di euro “dall’ospedale al territorio”. In termini percentuale, significa cambiare strutturalmente la spesa sanitaria, oggi bloccata sulla percentuale che vede gli ospedali “divorare” il 55 per cento delle risorse, e il territorio (distretti sanitari, Sert, assistenza domiciliare e tutto ciò che in qualche modo costituisce la sanità più prossima e di più diretto uso da parte del cittadino) accontentarsi delle briciole. Invertire la percentuale richiederà anni, ma l’obiettivo è scritto nero su bianco. E va fatto senza poter ampliare la spesa sanitaria complessiva, perché le finanze languono, anche per una regione a statuto speciale che, però, non può chiedere aiuto al governo centrale in caso di “sforamento”. In termini concreti, però, il modello friulano significa soprattutto “più territorio”. Passare da una sanità focalizzata sull’ospedale, ad un modello focalizzato sui medici di medicina generale e sull’integrazione con il sociale. E al lettore di “Impresa Cooperativa” non sfuggirà che questo significa un ruolo centrale per gli attori primari del sociale: anche qui, come in gran parte d’Italia, è la cooperazione sociale a costituire il pilastro del sistema, in un sistema a stretta regia pubblica – orientamento confermato dalla stessa legge di riforma, e la previsione è che il tre per cento appena di risorse stanziate per Marco Rossi, laureatosi in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste, dopo diverse esperienze professionali nel settore sia pubblico che privato, oggi lavora nell’ambito cooperativistico, occupandosi di comunicazione e fondi comunitari. È coordinatore scientifico della Fondazione Isonzo. Vive a Gorizia. servizi erogati da privati convenzionanti non aumenterà – dove però le cooperative sociali sono una realtà consolidata: non sarà un caso se proprio qui Franco Basaglia, il padre della cooperazione sociale, iniziò ad operare, prima a Gorizia e poi a Trieste, e proprio nel capoluogo giuliano nacque la prima cooperativa sociale, che ancora oggi porta il nome del fondatore. E non sarà un caso se a presiedere la terza Commissione del Consiglio regionale, quella che ha esaminato il disegno di legge di riforma sanitaria, è quel Franco Rotelli che di Basaglia fu il successore a Trieste. Una riforma che punta anche a fare della piccola regione – un milione e duecento mila abitanti – un modello a livello nazionale. Con tutte le specificità del caso, a cominciare dal fatto che la collocazione geografica all’estrema periferia d’Italia, ma al crocevia dell’Europa, impone necessariamente di ragionare in chiave “europea”. E forse qui è l’aspetto più interessante. Perché entro sei mesi dall’approvazione della legge, verrà redato un Piano di integrazione sociosanitaria con la vicina Slovenia. E proprio nelle scorse settimane è stato confermato lo stanziamento di dieci milioni di euro in favore della collaborazione transfrontaliera tra Gorizia e la città gemella di Nova Gorica in materia (anche) sanitaria. Per confermare una vocazione di questa regione di confine che si era già concretizzata a luglio, con la firma di un protocollo d’intesa tra la Regione e le autorità slovene con il quale, dopo la chiusura del reparto materno infantile di Gorizia, si consentiva alle gestanti italiane di partorire nel reparto omologo del vicino ospedale sloveno. Da un lato garantendo comunque il servizio (a pochi passi dal confine che dal 1947 divide la città) e con un risparmio per le casse pubbliche, perché in Slovenia i costi delle prestazioni ospedaliere sono di molto inferiori a quelli sloveni. Insomma, cooperare aiuta. Marco Rossi Impresa Cooperativa 5 INTERNI CIVITAVECCHIA LANCIA LA SFIDA DEI MEGA-YACHT Inaugurato oggi il Roma Marina Yachting. Da crociere e nautica d’elite ricadute eccezionali sull’economia e sull’occupazione I l porto di Civitavecchia lancia sul mercato della grande nautica da diporto il Roma Marina Yachting, una infrastruttura che si candida a diventare la più importante e certamente la più, storicamente e architettonicamente, suggestiva base per mega-yacht del Mediterraneo. Dopo aver conquistato la leadership mediterranea nelle crociere con un traffico annuale di circa 2 milioni e mezzo di passeggeri, l’Autorità portuale di Civitavecchia ha lanciato oggi la nuova sfida. E lo ha fatto in occasione della 2giorni del Mediterraneo, l’appuntamento annuale che raduna nel porto laziale alcuni fra i più importanti player del settore marittimo e portuale. “Nelle acque – ha sottolineato il presidente del porto, Pasqualino Monti – dove ormeggiavano le triremi dell’imperatore Traiano” potranno trovare rifugio 14 mega-yacht di lunghezza superiore ai cento metri, e altre 150 imbarcazioni di superlusso. Una infrastruttura quella del Roma Marina Yachting che è parte integrante del piano di sviluppo del porto laziale che ha anche nel mirino l’avvio a tappe forzate del nuovo terminal container. Intervenendo alla cerimonia di taglio del nastro del nuovo marina, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, nell’annunciare i risultati positivi del confronto con l’Unione europea sui temi degli aiuti di Stato ai porti e della diversificazione nei trattamenti dei diversi sistemi portuali nazionali, ha confermato l’accelerazione del piano della logistica e dei porti (90 giorni per la sua messa a punto a partire dalla conversione in legge delle norme contenute nello Sblocca-Italia), il varo delle misure per recuperare i danni prodotti da “errate scelte governative” nel settore della nautica, e la definizione di 6 Impresa Cooperativa un progetto infrastrutturale che coordini gli interventi su porti, interporti, ferrovie e aeroporti. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia e di Assoporti, ha illustrato le linee guida di “un grande disegno globale” di sviluppo di un porto che ”ha sempre trasformato le sue ambizioni in fatti concreti”. Dopo le crociere e i mega yacht, nel mirino ora c’è il nuovo terminal container che sarà l’infrastruttura base della nuova piattaforma logistica Lazio e la cui realizzazione è entrata in corsia preferenziale. L’attenzione dei lavori nella 2giorni del Mediterraneo si è concentrata in particolare sulle ricadute economiche e occupazionali del turismo che viene dal mare. Pierfrancesco Vago, presidente di Clia (l’associazione che raggruppa i principali operatori mondiali di crociere) ha rimarcato come le crociere generino in Europa 340.000 posti di lavoro (100.000 in Italia paese dove i 7 milioni di passeggeri che transitano attraverso i porti italiani spendono mediamente 70 euro pro-capite). Per quanto riguarda la grande nautica che “paradossalmente si continua a considerare un hobby per ricchi”, Luca Pedol (Nauta Yacht) ha ricordato come la sola costruzione del più grande yacht del mondo, l’Azzam, progettato proprio dallo studio Nauta, abbia dato lavoro a mille addetti per tre anni e come le ricadute territoriali connesse con l’attività e la sosta dei mega-yacht producano ricadute economiche e occupazionali eccezionali. Tony Harris, Ceo di Boat International Media, ha sottolineato come ogni grande yacht “lasci al territorio 100.000 euro l’anno solo ormeggio e provviste e altri 250.000 di spese per servizi e shopping”. INTERNI SI ALLARGA IL CLUSTER MARITTIMO La 2 giorni del Mediterraneo rilancia il sistema mare Lazio L a 2 giorni del Mediterraneo ha tenuto idealmente a battesimo un nuovo cluster marittimo, allargato a nuove associazioni che durante i lavori della conferenza svoltasi oggi a Civitavecchia hanno coralmente sottolineato la necessità di fare massa critica per smuovere la politica e ottenere quei provvedimenti, nella maggior parte dei casi a costo zero, che sarebbero in grado di rilanciare il settore e di incrementare in modo decisivo l’occupazione.Luciano Serra, presidente ConfturismoAssonat, Lorenzo Spadini vice presidente Assomarinas, Alfredo Malcarne, presidente Assonautica Italiana e Michele Pappalardo, presidente Federagenti hanno invitato il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti a farsi latore di un progetto di rifondazione del cluster marittimo, definendo una serie di obiettivi a breve periodo che, se centrati, potrebbero determinare uno sviluppo immediato non solo del turismo che viene dal mare, ma di una intera filiera produttiva, economica e sociale. In particolare Michele Pappalardo ha evidenziato come per giustamente colpire potenziali evasori, si sia indiscriminatamente colpita tutta la grande nautica (in gran parte di proprietà straniera) provocando danni incontrollabili e perdite di posti di lavoro. Nel corso del dibattito a monte dell’inaugurazione della nuova marina per mega yacht, il porto di Civitavecchia ha anche riproposto con forza il progetto di una grande area regionale che sulla logistica e sul rapporto con il mare, sia per quanto attiene le merci sia per quanto concerne i passeggeri, trovi le motivazioni per un grande rilancio economico e occupazionale. Le linee guida di questa operazione sono state tracciate dall’assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive della Regione Lazio, Guido Fabiani, che ha sottolineato come lo sviluppo del porto di Civitavecchia sia strategico per l’economia dell’intera regione, anche al fine di realizzare un coordinamento globale degli investimenti e delle priorità infrastrutturali. E a proposito delle opere strategiche, Fabiani ha citato la super- strada Orte-Civitavecchia, il progetto per la creazione di una zona franca nel porto di Civitavecchia e la messa a punto di una cabina di regia per l’economia del mare, nell’ottica della blue economy rilanciata di recente dall’Unione europea. Il Sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha insistito sulla necessità di un rapporto funzionale di collaborazione fra porto e città per sfruttare tutte le nuove opportunità anche in chiave di occupazione. LONGARONE: da non dimenticare O ggi ricorre il 51.mo anniversario dell'ondata che nella notte del 9 ottobre 1963 spazzò i Longarone e i paesi vicini, tra cui le frazioni dei centri di Erto e Casso, causando quasi duemila vittime. Il Friuli Venezia Giulia commemora il disastro del Vajont, onora le sue vittime, si impegna a esercitare tutti i suoi poteri anche legislativi affinché nessun cittadino muoia più a seguito di incuria o disprezzo del territorio. Il territorio è il nostro bene più prezioso perché insostituibile e quindi da custodire, proteggere e valorizzare. La diga sul Vajont sia un perpetuo ammonimento contro l'accecamento delle istituzioni e contro l'infamia delle speculazioni, ma anche una continua esortazione a prenderci cura dell'ambiente che ci circonda per renderlo più sicuro e più bello. Mentre invio a nome della Regione un pensiero alle famiglie e alle comunità colpite dalla tragedia, confermo che il nostro lavoro è volto ad attuare azioni concrete contro il dissesto idrogeologico, di concerto con il Governo e con la struttura di missione 'Italia sicura'. Impresa Cooperativa 7 INTERNI MATERIE PRIME: UN'INTERESSANTE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA L 'evento che si svolgerà oggi all'Università di Milano, in occasione della Giornata Universitaria delle Materie Prime, metterà in evidenza un ampio spettro di futuri lavori legati alla gestione delle materie prime. Lo scopo principale è quello di comunicare agli studenti le interessanti opportunità lavorative offerte dal settore delle materie prime ed incoraggiarli ad intraprendere gli studi in ambiti della scienza e dell'ingegneria correlati a tale settore. Le materie prime sono fondamentali per la società attuale. Molti prodotti innovativi che fanno ora parte della nostra vita quotidiana, come smartphone, computer, televisioni a schermo piatto, e macchine ibride ed elettriche, non potrebbero essere prodotti senza l'utilizzo di numerose materie prime. I metalli e i minerali sono usati in moltissimi ambiti e hanno un ruolo chiave nella nostra vita quotidiana. La Commissione si augura che sempre più giovani europei si interessino a queste professioni stimolanti ed orientate verso il futuro. Le materie prime sono dappertutto – basta considerare i nostri smartphone: potrebbe contenere fino a 50 metalli diversi, ognuno dei quali contribuisce renderli leggeri e di piccole dimensioni. Settori cruciali dell'economia europea, come quello automobilistico, quello aereospaziale e quello delle energie rinnovabili, sono profondamente dipendenti dalle materie prime. Tali materie prime rappresentano la linfa vitale dell'industria odierna e sono fondamentali per lo sviluppo di tecnologie verdi e dell'agenda digitale. Attualmente, nell'Unione europea, 30 milioni di posti di lavoro dipendono dall'accesso alle materie prime per l'intera catena del valore industriale. Ferdinando Nelli Feroci, Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria, ha affermato: "Oggi vogliamo avvicinare i giovani di talento alle opportunità che sorgeranno nei prossimi anni. Le materie prime rivestono un'importanza vitale per l'industria europea, in particolare nelle branche più avanzate del settore manifatturiero, le quali sono molto promettenti per la nostra futura prosperità". Materie prime: una professione con grandi prospettive La Giornata Universitaria delle Materie Prime è stata pensata per comunicare i vantaggi dello scegliere le materie prime come capo di studio e le stimolanti opportunità lavorative che questo settore offre. 8 Impresa Cooperativa Molte università europee offrono dei corsi di laurea nell'ambito delle materie prime. Queste informazioni aiuteranno gli studenti a trovare il vostro ruolo in una delle varie attività esistenti nel settore delle risorse naturali: Esplorazione à Attività: scoprire nuovi giacimenti in aree remote, sotto condizioni estreme o in ambienti marittimi, e raccogliere dati che costituiranno una più solida base scientifica per gli European Geological Surveys. Profili professionali: geofisico su piattaforme offshore, geologo esplorativo, esperto di geo-calchi in 3D. Estrazione à Attività: estrarre i materiali più in profondità e con una minore "impronta" ambientale. Usare tecniche e macchine altamente sofisticare ed assicurarsi che l'Europa mantenga le capacità necessarie per farlo. Profili professionali: programmatore di macchinari per l'estrazione in profondità. Elaborazione à Attività: sviluppare nuove tecnologie per un'efficace estrazione di metalli e migliorare la gestione delle acque ed il consumo di energia. Profili professionali: analizzatore di microsonde. Riciclaggio à Attività: introdurre tecniche di riciclaggio vantaggiose e rispettose dell'ambiente e best practices per la gestione dei rifiuti. Profili professionali: nel settore dell’idrometallurgia. Sostituzione à Attività: trovare materiali alternativi per determinati utilizzi o trovare tecnologie alternative che non dipendano dalle materie prime fondamentali. Profili professionali: scienziato dei materiali. Riabilitazione à Attività: trasformare una cava o miniera in una zona di svago, e lavorare sulla valutazione dell'impatto ambientale dei progetti estrattivi. Profili professionali: progettista ambientale e del territorio, esperto di sicurezza, consulente ambientale e del rischio. Lo scopo delle Giornate Universitarie delle Materie Prime è di evidenziare i potenziali benefici e le attrattive opportunità professionali nel settore delle materie prime. Il pubblico, infatti, sarà composto sia da giovani in procinto di scegliere il proprio percorso universitario, sia da laureati già specializzati nello studio delle materie prime o nei settori ad esse correlati. Nel 2011, la Commissione europea ha adottato un documento strategico che delinea le misure necessarie al fine di assicurare e migliorare l'accesso alle materie prime per l'Ue. Il docu- INTERNI mento mira ad ottenere questi obiettivi tramite una strategia basata su 3 pilastri: 1. Organizzazione di una fornitura di materie prime dai mercati internazionali equa e sostenibile 2. Sviluppo di un'offerta sostenibile all'interno dell'Ue 3. Potenziamento dell'efficienza delle risorse e promozione del riciclo. Partenariato europeo d’innovazione (PEI) sulle Materie Prime Le Giornate Universitarie delle Materie Prime sono organizzate nel contesto della strategia di comunicazione per il Partenariato di Innovazione sulle Materie Prime (PEI), che aspira a promuovere la competitività settoriale, la crescita sostenibile e l'occupazione, concentrando l'attenzione sull'enorme potenziale dell'industria europea delle materie prime. L'obiettivo è di rendere l'Europa un attore principale in questo settore, riuscendo anche a mitigarne i negativi impatti ambientali e sociali. In questo contesto, a settembre 2013, il PEI ha rilasciato un Piano di Implementazione Strategica (PIS). Lo scopo è di stabilire le metodologie d'azione per assicurare una fornitura di materie prime più sostenibile e rendere l'Europa, entro il 2020, un leader mondiale nella ricerca, estrazione, lavorazione, riciclo e sostituzione in tale settore. Il PIS definisce le azioni specifiche che gli attori coinvolti – Stati Membri Ue, aziende, ricercatori e ONG – possono intraprendere per promuovere l'innovazione all'interno della catena del valore delle materie prime, sia in Europa che nel panorama internazionale. Tali azioni includono un'ampia gamma di iniziative: lo sviluppo di nuovi concetti e tecnologie di ricerca dei materiali che siano più efficaci dal punto di vista dei costi; l'implementazione di un migliore recupero e riciclo dei rifiuti da demolizione; la ricerca di sostituti per materie prime essenziali, come l'indio, utilizzato nelle tecnologie degli schermi touch. È chiaro che le azioni delle istituzioni europee e i finanziamenti non saranno sufficienti per garantire il successo dei Partenariato europeo d’innovazione (PEI) nell'ambito delle materie prime. Ciononostante, alcuni dati nel contesto europeo sembrano essere molto incoraggianti: il settore delle materie prime, infatti, è stato identificato come una delle maggiori sfide sociali sotto il nuovo programma di finanziamenti Orizzonte 2020. Affinché il SIP abbia successo, inoltre, un grande numero di partner in tutta l'Ue e l'intera catena del valore di tale mercato devono essere coinvolti. Questo spiega come mai, nel 2013, alla Conferenza Annuale del PEI Materie Prime, è stata lanciata un' open call for commitments indirizzata al settore pubblico, privato, e non governativo (incluso quello accademico), affinché vengano raggiunti gli obiettivi del PEI. Essa si è conclusa con 80 commitments che, negli anni a venire, plasmeranno la spinta innovativa per le materie prime metalliche, minerali e forestali. Essi sono ora conosciuti come "Raw Material Comittments" – gli impegni nel settore delle materie prime. Il ruolo centrale che la questione delle materie prime riveste a livello europeo è chiaramente mostrato dalla sua inclusione nel programma europeo di finanziamenti "Orizzonte 2020", con un budget annuale di circa 70 milioni di euro per il periodo 20142020. La prima call for proposals (bando) all'interno di Orizzonte 2020 è stata lanciata dalla Commissione europea l'11 dicembre 2013. I progetti nell'ambito delle materie prime che saranno finanziati da questo programma riusciranno a massimizzare gli impatti delle azioni evidenziate dal PEI sulle Materie Prime. Rosa Sinnitri ITALIA PER LE IMPRESE I talia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri. Uno slogan per comunicare alle nostre aziende il Road show per l'internazionalizzazione delle imprese, un'iniziativa che vede per la prima volta insieme tutti i soggetti - pubblici e privati - del Sistema Italia, impegnati in un'azione congiunta di medio termine su tutto il territorio nazionale. Pianificato dalla Cabina di regia per l'Italia internazionale, il Road show per l'internazionalizzazione delle imprese è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all'ICEAgenzia, a SACE e a SIMEST, l'iniziativa si avvale dell'intervento di Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane. Alcune tappe del Road show vedranno, inoltre, la partecipazione di Finest, di Confagricoltura e di altri organismi che operano a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese. A seguito delle prime sei tappe già realizzate, nel secondo semestre 2014 sono in programma gli appuntamenti di Napoli (24 settembre), Bologna (9 ottobre), Udine (31 ottobre), Roma (14 novembre), Padova (2 dicembre) e Perugia (18 dicembre). Nel biennio 2015/16 avranno luogo le tappe di Genova, Cagliari, Monza, Catania, L'Aquila, Cosenza, Bergamo, Potenza, Vicenza, Pisa, Reggio Calabria, Novara, Forlì, Cremona, Como e Campobasso. Ciascun evento si aprirà con una sessione plenaria, che vedrà l'intervento di esperti nel settore dell'internazionalizzazione, che illustreranno opportunità e strumenti per accedere ai mercati esteri. Le imprese, in base a un calendario prestabilito, potranno poi incontrare, nel corso della giornata, gli specialisti di settore per la messa a punto di piani di internazionalizzazione. 9 INTERNI INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA LEGA COOP PIEMONTESE GIANCARLO GONELLA P residente quale è la posizione di lega coop Piemonte sulla legge finanziaria? L’Italia ha bisogno di riforme profonde e coraggiose, quindi di una legge di stabilità che ridia fiato a imprese e cittadini e le intenzioni dello “Sblocca Italia” sono appunto queste. Noi siamo quindi favorevoli a politiche che, occupandosi di costo del lavoro e riduzione dei carichi fiscali, non dimentichino la politica delle liberalizzazioni che sono l’unico vero modo per rilanciare la competitività del sistema Italia. la modifica della legge sul lavoro ha complicanze per le imprese cooperative? e se si, di quale tipo? E’ prematuro rispondere ora ma in ogni caso non cambierà granché, dal momento che la stabilizzazione della forza lavoro è per noi non soltanto un obiettivo da raggiungere ma un risultato ampiamente conseguito. Quale incidenza ha avuto, e quale avrà ancora, per le cooperative piemontesi, la crisi dell'auto e la soluzione data dalla Fiat? Torino e il Piemonte da tempo non sono “dipendenti” delle sorti FIAT, settore in cui la cooperazione è presente soprattutto in funzione di copertura di alcuni servizi. Molto più significativo può essere il ruolo della cooperazione nei settori che stanno determinando il nuovo volto di Torino, cioè cultura, turismo, energie sostenibili e rinnovabili, servizi. il settore vitivinicolo, molto importante nell'economia piemontese, sta subendo alcune difficoltà; che rilevanza ha per il comparto cooperativo? Il settore vitivinicolo è strategico per la cooperazione 10 Impresa Cooperativa italiana. In Piemonte si è sviluppato maggiormente con Confcooperative ma anche come Legacoop abbiamo alcune presenze di eccellenza: per esempio l’Erbaluce di Caluso. Le difficoltà sono quelle comuni a tutto il settore, e cioè la contrazione del mercato. la grave crisi economica ha colpito, in misura minore, il mondo cooperativo; quale strategia ha attuato lega coop Piemonte per attutirla e superarla? La principale scelta operata da Legacoop Piemonte per contrastare la crisi è stata un grande sviluppo del mercato intercooperativo. Una scelta politica che ha permesso a molte cooperative di sopportare i colpi della crisi (soprattutto per ciò che riguarda i ritardi di pagamento). Parliamo di costruzioni, di logistica, di servizi: lavorare principalmente con le cooperative vuol dire anche dare fiato a quella cooperazione sana che da sempre Legacoop (e in prospettiva l’Alleanza delle Cooperative) rappresenta. Presidente il 22 novembre la Sua organizzazione sarà a congresso, vuole in poche righe presentare il Suo programma per il prossimo biennio? Il Prossimo Congresso di Legacoop Piemonte sarà soprattutto dedicato a posizionare il nostro sistema nel percorso che dovrà portare, entro il 2016, a una unica centrale della cooperazione, l’Alleanza delle Cooperative italiane. Il Piemonte è stata una delle prime Regioni a dotarsi di un coordinamento formale e avremo quindi la possibilità concreta di concludere il nostro obiettivo politico, nell’interesse della cooperazione e delle cooperative italiane e piemontesi. Grazie Presidente per la disponibilità, la completezza e la chiarezza delle Sue risposte. ECONOMIA MODIfIChE uNILATERALI DEI CONTRATTI bANCARI E fINANzIARI. ObbLIGhI DEGLI INTERMEDIARI E DIRITTI DEI CLIENTI I contratti stipulati dalle banche e dagli intermediari finanziari con la propria clientela possono essere modificati, nel corso della loro durata, su iniziativa unilaterale degli operatori bancari e finanziari, nel rispetto di precise condizioni di legge. Nell’esercizio dei propri poteri di vigilanza, la Banca d’Italia verifica le modalità con cui banche e intermediari finanziari adottano ed eseguono le modifiche unilaterali. La presente nota intende informare sui diritti che la legge riconosce ai clienti in caso di variazione unilaterale dei contratti. Le norme vigenti prevedono che le banche e gli intermediari finanziari debbano inviare alla propria clientela una comunicazione preventiva che illustri il contenuto della modifica unilaterale proposta, le motivazioni che ne sono alla base e la data di entrata in vigore. Nel dettaglio: - la facoltà di modifica unilaterale deve essere prevista nel contratto e approvata specificamente dal cliente; se non è prevista o non è approvata specificamente, le banche e gli intermediari finanziari non possono adottare modifiche unilaterali; - il cliente deve essere informato delle modifiche con un preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o attraverso altra modalità precedentemente accettata dal cliente stesso; - le comunicazioni con cui le banche e gli intermediari finanziari rendono note le modifiche devono riportare in modo evidenziato la formula: “Proposta di modifica unilaterale del contratto”; - le banche e gli intermediari finanziari devono comunicare al cliente anche il motivo che giustifica le modifiche proposte (c.d. “giustificato motivo”); - nei contratti che hanno durata determinata (ad esempio, mutui) se il cliente è un consumatore o una micro-impresa non è consentita la modifica dei tassi d’interesse; se il cliente non è un consumatore né una micro-impresa, la modifica dei tassi d’interesse è consentita solo a fronte di specifici eventi previsti dal contratto approvato dal cliente. Il rispetto di questi obblighi permette ai clienti di valutare le modifiche unilaterali proposte, di conoscerne le motivazioni ed eventualmente di ricercare nuove soluzioni contrattuali, più adeguate alle proprie esigenze. Le modifiche peggiorative adottate senza rispettare le condizioni previste dalla legge sono inefficaci. Entro la data prevista per l’entrata in vigore delle modifiche, il cliente ha la possibilità di recedere dal contratto senza spese; in questo caso, la liquidazione del rapporto deve essere effettuata applicando le condizioni precedenti. Se il cliente non recede dal contratto, le variazioni si intendono approvate e producono effetti dalla data indicata nella “Proposta di modifica unilaterale del contratto”. Nel caso in cui il cliente ritenga che non siano state rispettate le regole in materia di modifica unilaterale dei contratti, potrà presentare reclamo alla banca o all’intermediario finanziario. Il reclamo può essere presentato anche dopo la data di entrata in vigore della variazione. Le banche e gli intermediari finanziari devono fornire una risposta alla clientela entro 30 giorni. Nel caso in cui l’intermediario non risponda o la risposta non sia ritenuta soddisfacente, il cliente può presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (www.arbitrobancariofinanziario.it), l’organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie istituito ai sensi dell’art. 128-bis del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e finanziaria). Impresa Cooperativa 11 ECONOMIA I RISChI pER L'ECOnOMIA GLObALE SOnO AUMEnTATI L a dinamica dell'economia globale e del commercio internazionale nel corso del 2014 è stata decisamente inferiore alle attese. L'attività economica sta prendendo vigore negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma si è indebolita in Giappone e nelle economie emergenti. Sono aumentati i rischi di un ulteriore rallentamento, anche a seguito delle tensioni geopolitiche e del possibile aggravarsi di squilibri strutturali in alcune economie emergenti. Lo sfasamento delle condizioni cicliche comporta una progressiva divaricazione delle politiche monetarie nei paesi avanzati, ancor più espansiva nell'area dell'euro, in graduale normalizzazione negli Stati Uniti. Nell'area dell'euro la ripresa ha perso slancio; in Germania l'attività economica si è contratta nel secondo trimestre. L'attenuazione dell'impulso impresso dalla domanda estera non è stata ancora compensata da un sufficiente recupero di quella interna. Le prospettive di crescita per l'anno in corso sono state riviste al ribasso sia per l'area nel suo complesso sia per le principali economie. L'inflazione ha raggiunto livelli eccezionalmente bassi; anche le aspettative su orizzonti di medio periodo sono scese al di sotto della definizione di stabilità dei prezzi. Sono in aumento i rischi di ribassi ulteriori. Sui mercati finanziari internazionali, rimasti a lungo distesi, è tornata nelle ultime settimane la volatilità. A seguito delle reazioni a un contesto macroeconomico internazionale e dell'area dell'euro sfavorevole, acuite dall'emergere di incertezze sul quadro politico e finanziario in Grecia, si sono verificati spostamenti di portafoglio verso le attività più sicure, come i titoli di Stato tedeschi, il cui rendimento ha toccato il minimo storico. Lo spread tra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi, che aveva raggiunto in settembre il livello più basso dal maggio 2011, è temporaneamente risalito, pur restando ben lontano dai livelli raggiunti durante la crisi del debito sovrano. La volatilità dei mercati si è riflessa anche sui corsi di borsa, caduti dalla fine del secondo trimestre del 9 per cento nell'area dell'euro, del 14 in Italia. La politica monetaria è stata resa ancora più espansiva, questo per contrastare il rischio di un periodo prolungato di inflazione troppo bassa e per sostenere il credito e l'attività economica, il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al loro minimo storico (0,05 per cento) e ha ulteriormente diminuito quello sulla deposit facility, negativo già da giugno, portandolo a 0,20. Il Consiglio ha inoltre varato un programma di acquisto di asset-backed securities e di covered bond. In settembre ha avuto luogo la prima operazione mirata di rifinanziamento a 12 Impresa Cooperativa più lungo termine. Gli interventi adottati si sono riflessi in una diminuzione dei rendimenti e in un significativo deprezzamento del cambio, che avranno effetti favorevoli sull'attività economica; un ulteriore impulso espansivo potrà derivare dal ricorso delle banche alle prossime operazioni mirate. Non si è però ancora invertita la flessione delle attese di inflazione; il Consiglio ha ribadito l'intenzione di ricorrere, se necessario, a ulteriori interventi non convenzionali. In Italia l'attività economica resta debole, dopo una sostanziale stabilizzazione nella seconda parte del 2013, l'economia italiana è tornata a indebolirsi. Nella prima metà di quest'anno il PIL ha risentito del protrarsi della caduta degli investimenti e, in misura minore, dell'effetto dell'andamento sfavorevole del commercio internazionale sulle nostre esportazioni. Migliorano invece i consumi delle famiglie, che hanno registrato un modesto rialzo. Secondo nostre valutazioni, nel terzo trimestre il PIL avrebbe segnato una nuova, lieve flessione. Sul riavvio degli investimenti pesa l'incertezza la ripresa dell'accumulazione di capitale è ritardata dall'elevata incertezza. Nei sondaggi più recenti il miglioramento delle opinioni delle imprese, in atto dal 2013, ha subito una battuta d'arresto, cui hanno contribuito le prospettive sulla domanda e sulla situazione economica generale. La maggioranza delle imprese intervistate nell'indagine autunnale condotta dalla Banca d'Italia prefigura per la spesa per investimenti prospettive ancora incerte. Rimane debole il settore delle costruzioni, nonostante un'attenuazione della flessione del prezzo delle abitazioni. Pur se si è avviato un modesto rialzo dei consumi nella prima metà dell'anno, i consumi delle famiglie, in forte caduta dall'avvio della crisi del debito sovrano, sono tornati a crescere, sia pure in misura contenuta. Vi ha contribuito il deciso aumento della fiducia registrato fino alla primavera. Nei mesi estivi le opinioni delle famiglie sul quadro economico generale sono peggiorate; tuttavia nella media giugno-agosto la produzione industriale nei settori dei beni di consumo ha significativamente accelerato e nel terzo trimestre sono lievemente aumentate le immatricolazioni di autovetture. Si stabilizza il mercato del lavoro, ma con prospettive ancora incerte, segnali di stabilizzazione si osservano nel mercato del lavoro: l'occupazione ha ripreso a crescere in primavera, ancorché debolmente, per poi ristagnare in estate; il tasso di disoccupazione si è marginalmente ridotto. La bassa intensità di utilizzo della manodopera e le aspettative delle imprese delineano tuttavia prospettive ancora incerte. Il calo dei ECONOMIA prezzi pone rischi per l'economia, l'inflazione è divenuta leggermente negativa in agosto e in settembre; vi ha contribuito la dinamica sia dei beni alimentari ed energetici sia delle componenti di fondo, il cui tasso di variazione, seppur ancora positivo, è sceso al minimo storico (0,4 per cento sui dodici mesi) in risposta alla debolezza dell'attività economica. Rimane elevato il rischio che un periodo prolungato di bassa inflazione, se non di calo dei prezzi, metta a repentaglio l'ancoraggio delle aspettative; ne scaturirebbero effetti sfavorevoli sul livello dei tassi di interesse reali e sull'andamento del debito in rapporto al PIL.Sono affluiti capitali in Italia cioé non si sono interrotti gli afflussi di capitali privati verso l'Italia. La posizione debitoria della Banca d'Italia su TARGET2 è migliorata nel corso dell'anno, sia pur con oscillazioni mensili ampie. Il saldo passivo, che aveva toccato 289 miliardi nell'agosto 2012, ha raggiunto un minimo di 130 miliardi alla fine di luglio; è tornato ad ampliarsi in agosto e in settembre; ha ripreso a migliorare in ottobre. Sulle fluttuazioni mensili del saldo passivo incidono fattori tecnici, come il disallineamento tra le scadenze di titoli di Stato in mano a non residenti e le nuove emissioni da parte del Tesoro. Anche la liquidità fornita con la prima operazione mirata di rifinanziamento può aver permesso alle banche italiane di sostituire la provvista più a breve termine sul mercato interbancario estero. Si riduce il costo del credito, ma i prestiti scendono ancora, anche se vi sono segnali di miglioramento delle condizioni del credito, ma non sono generalizzati. Il costo dei prestiti è diminuito, rispondendo alla riduzione dei tassi ufficiali; si sono stabilizzate le erogazioni di mutui alle famiglie, mentre continua la flessione del credito alle imprese. Secondo i sondaggi le difficoltà di accesso al credito bancario si attenuerebbero, ma restano elevate per le imprese di minore dimensione. Sulla domanda di finanziamenti pesa il ciclo ancora sfavorevole degli investimenti. È proseguita la riduzione rispetto al picco del 2013 dei flussi di nuove sofferenze in rapporto alle consistenze dei prestiti alle imprese. Il 26 ottobre saranno pubblicati i risultati dell'esercizio di valutazione approfondita sulle maggiori banche dell'area dell'euro condotto dalla BCE e dalle autorità di vigilanza nazionali; tale esercizio consentirà di accrescere la fiducia nella solidità del sistema bancario dell'area, rafforzandone la capacità di finanziare l'eco- nomia. Il Governo ha presentato la Nota di aggiornamento del DEF e la legge di stabilità, alla fine di settembre il Governo ha aggiornato le previsioni di finanza pubblica di aprile alla luce del peggioramento del quadro macroeconomico. Viene confermato l'impegno a mantenere il disavanzo entro il 3 per cento del prodotto, ma sia il percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine sia quello di riduzione del debito subiscono un rallentamento. Rispetto alle previsioni a legislazione vigente, l'indebitamento netto del 2015 viene accresciuto di 0,7 punti percentuali del prodotto, al 2,9 per cento. Data l'eccezionale durata e profondità della recessione, le scelte del Governo appaiono motivate. Un più graduale processo di riequilibrio può aiutare a evitare una spirale recessiva della domanda; si giustifica se i margini di manovra che ne derivano saranno utilizzati efficacemente per rilanciare la crescita dell'economia e innalzare il potenziale di sviluppo nel medio e lungo termine. Il disegno di legge di stabilità specifica le misure volte a conseguire gli obiettivi di bilancio, prevedendo tra l'altro sgravi fiscali sul costo del lavoro e la conferma in via permanente del credito di imposta a favore dei lavoratori dipendenti a reddito medio-basso. Resta essenziale la ripresa della domanda interna, la spinta delle esportazioni, che aveva sostenuto la dinamica del prodotto negli ultimi anni nell'area dell'euro e in Italia, potrebbe continuare ad affievolirsi. Le prospettive dell'attività economica e della stabilità dei prezzi dipendono, più che in passato, dal recupero della domanda interna e dal riavvio degli investimenti, privati e pubblici. La politica monetaria rimarrà espansiva per un periodo prolungato di tempo, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per scongiurare il rischio che la bassa inflazione si radichi nelle aspettative e nell'andamento dei redditi da lavoro. La politica fiscale può giocare un ruolo forte nel determinare, in tutta l'area dell'euro, condizioni macroeconomiche più favorevoli, attraverso lo sfruttamento dei margini di manovra delle politiche nazionali e azioni incisive a livello comunitario. Il rilancio di consumi e investimenti richiede anche il recupero della fiducia, cui deve contribuire un'azione di riforma ad ampio spettro, con tempi ed esiti certi. Fonte Banca d'Italia L’ECONOMIA AREA EuRO IN DECLINO N ell'area dell'euro la ripresa ha perso slancio. L'inflazione ha raggiunto livelli eccezionalmente bassi. Sui mercati finanziari internazionali è tornata nelle ultime settimane la volatilità. Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali e varato un programma di acquisto di asset-backed securities e di covered bond; ha ribadito l'intenzione di ricorrere, se necessario, a ulteriori interventi. Dopo una sostanziale stabilizzazione nella seconda parte del 2013, l'economia italiana è tornata a indebolirsi nella prima metà di quest'anno, risentendo del protrarsi della caduta degli investimenti. I consumi delle famiglie sono invece tornati a crescere, sia pure in misura contenuta. Alla discesa dell'inflazione, divenuta leggermente negativa in agosto e settembre, ha contribuito anche la dinamica delle componenti di fondo, in risposta alla debolezza dell'attività economica. Le prospettive dell'attività economica e della stabilità dei prezzi dipendono dal recupero della domanda interna e dal riavvio degli investimenti, privati e pubblici. La politica monetaria rimarrà espansiva per un periodo prolungato di tempo. La politica fiscale può giocare un ruolo forte nel determinare, in tutta l'area dell'euro, condizioni macroeconomiche più favorevoli, attraverso lo sfruttamento dei margini di manovra delle politiche nazionali e azioni incisive a livello comunitario. Fonte Banca d’Italia Impresa Cooperativa 13 ECONOMIA Export: Sace sigla accordo con Ucimu (macchine utensili) S ACE e UCIMU, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e componentistica, hanno annunciato la firma di un accordo di collaborazione destinato a rafforzare la competitivita' sui mercati internazionali delle oltre 200 aziende associate, attraverso un miglior accesso ai prodotti e servizi assicurativo-finanziari messi a disposizione da SACE. L'offerta di SACE copre le esigenze delle imprese che competono fuori dall'Italia: accesso a finanziamenti per l'internazionalizzazione, assicurazione delle vendite dal rischio di mancato pagamento, protezione degli investimenti esteri dai rischi politici, garanzie fideiussorie per gare e commesse, anticipazione dei crediti vantati verso i clienti italiani ed esteri. L'accordo, annunciato in concomitanza con la fiera internazionale BIMU (in programma dal 30 settembre al 4 ottobre alla Fiera di Milano), si tradurra' auspicabilmente in un sostanziale incremento del fatturato export verso mercati trainanti per domanda di tecnologia e nuovi investimenti, consentendo di migliorare i flussi di incasso e di offrire condizioni di pagamento competitive. UCIMU rappresenta oltre il 70% del Made in Italy di uno dei comparti meglio posizionati sui mercati internazionali, con un potenziale di crescita dell'export stimato da SACE a un tasso medio annuo dell'8,5% nel 20142017 e opportunita' crescenti in economie ancora poco presidiate dalle nostre imprese come Cina, Messico, Polonia, Algeria, Turchia, Indonesia e Filippine. RappoRto Istat 2014: aumentano glI ItalIanI affettI da depRessIone È stato presentato a Roma il rapporto Istat intitolato “Tutela della salute e accesso alle cure”, che indaga lo stato di salute della popolazione italiana. L’indagine evidenzia come la crisi economica degli ultimi anni abbia inciso sulla salute dei cittadini italiani e sulle loro abitudini in materia di cure. Dai dati emerge in maniera evidente come all’aggravarsi della congiuntura economica negativa corrisponda una aumentata diffusione di patologie a carico del sistema nervoso. Tra i problemi di salute mentale, la malattia più diffusa è la depressione, che riguarda 2.6 milioni di italiani, in prevalenza donne. Paragonato con i valori del 2005, vale a dire del decennio precedente, l’indice che definisce la salute mentale è sceso di 1.6 punti, in particolare tra gli under 35. Rispetto al decennio precedente, inoltre, sono in crescita i tumori maligni (+60%), le malattie a carico della tiroide (+52%) e quelle legate all’avanzare dell’età (Alzheimer e demenze senili + 50%). Dal rapporto è evidente inoltre come gli italiani non rinuncino alla cura della salute, attraverso visite specialistiche (+2,9% vs 2005), sacrificando però le cure odontoiatriche, che crollano del 30%. 14 Impresa Cooperativa Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO E COMUNICAZIONE ECONOMIA Roma, 31 ottobre 2014 nuova flessione di €-coin in ottobre Nuova flessione di €-coin in ottobre x In ottobre €-coin è diminuito per il quarto mese consecutivo (a 0,08 da 0,13 in settembre), raggiungendo il livello più basso dal settembre del 2013. ln ottobre €-coin è diminuito per il quarto mese consecutivo (a 0,08 da 0,13 in settembre), raggiungendo il ivello più basso x Sul calo dell’indicatore hanno inciso l’ulteriore indebolimento dell’attività industriale e la discesa dei corsi dal settembre del 2013. azionari. Sul calo dell’indicatore hanno inciso l’ulteriore indebolimento dell’attività industriale e la discesa dei corsi azionari. x dalla €-coin – sviluppato Bancain d'Italia fornisce tempo reale una sintetica del quadrocorrente nell’a€-coin – sviluppato Banca d'Italia –dalla fornisce tempo–reale una instima sintetica delstima quadro congiunturale nell’area €-coin tale indicazione in termini tasso di crescita rea dell’euro. €-coincongiunturale esprime talecorrente indicazione in dell’euro. termini di tassoesprime di crescita trimestrale del PILdidepurato dalle componenti più trimestrale del PIL depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di errori di misura volatilitàmensilmente di breve periodo). pubblicato erratiche (stagionalità, breve periodo). €-coin èepubblicato dalla Banca€-coin d'Italia èe dal CEPR. mensilmente dalla Banca d'Italia e dal CEPR. x Le prossime date di pubblicazione di €-coin saranno venerdì 28 novembre e mercoledì 24 dicembre (da Le prossime date di confermare). pubblicazione di €-coin saranno venerdì 28 novembre e mercoledì 24 dicembre (da confermare). €-coin: ottobre 2014 ottobre 2014 €-coin: €-coin e pIL dell’area €-coin e PIL dell’area Fonte: Banca d'Italia e Eurostat. Fonte: Banca d'Italia e Eurostat La stima di €-coin è ottenuta sfruttando un vasto insieme di serie storiche macroeconomiche (quali, ad esempio, gli indici di produzione industriale, i sondaggi congiunturali, gli indicatori di domanda e gli indici di borsa) da cui viene estratta l’informazione rilevante per la previsione della dinamica di fondo del prodotto nell’area. Data la sua tempestività, la stima di €-coin precede di alcuni mesi l’uscita del dato ufficiale sulla crescita del PIL nell’area rilasciata dall’Eurostat e si caratterizza per le sue buone proprietà anticipatrici del tasso di crescita del PIL trimestrale al netto delle componenti erratiche e di breve periodo. In particolare, l’indicatore fornisce una stima della dinamica di fondo del PIL con le seguenti proprietà: (i) ha frequenza mensile e anticipa di alcuni mesi la stima ufficiale della crescita del PIL nell’area; (ii) è immune da oscillazioni di breve periodo e errori di misura che caratterizzano la crescita trimestrale del PIL, segnalando così la dinamica di fondo dell’attività nell’area dell’euro. I valori più recenti dell’indicatore sono riportati nella tavola seguente: Inflazione -0,1% Italia set.14/set.13 0,3% Area set.14/set.13 -----------------------------------------------------Cambi $ 1,2669 23 ott. 2014 ¥ 136,42 23 ott. 2014 -----------------------------------------------------Crescita del pIL -0,2% Italia II trim.14/I trim.14 0,0% Area II trim.14/I trim.14 -----------------------------------------------------tassi BCe (Operazioni di rifinanziamento principali): 0,05% effettivo dal 10 settembre 2014 Fonte: Banca d'Italia e Eurostat 15 AGRICOLTURA E ZOOTECNIA I PROGETTI RE.GE.VI.P., RE.GER.O.P., E RE.GE.fRu.P. PER LA CONSERVAzIONE DELLA bIODIVERSITÀ DELLE COLTuRE ARbOREE PuGLIESI N e l l ’ a m b i t o d e l Pi a n o d i s v i l u p p o r u r a l e 2 0 0 7 2013, la regione Puglia ha identificato nella m i s u r a 2 1 4 / 4 s u b - a z i o n e a ) : “ Pr o g e t t i i n t e grati per la biodiversità” l’importanza di tutelare, caratterizzare e identificare il numeroso germoplasma autoctono regionale. La regione presenta un territorio molto vasto e ricco di germoplasma autoctono vegetale, che corre il rischio di essere soggetto ad una graduale erosione genetica e quindi ad una perdita di biodiversità irreversibile. L’ o b i e t t i v o p r i n c i p a l e d e i p r o g e t t i Re . G e . Vi . P. , Re . G e r. O . P. , e Re . G e . F r u . P. , o c c u p a n d o s i r i s p e t t i vamente di vite, olivo e fruttiferi, è di realizzare, attraverso un approccio integrato multidisciplinare, un effettivo recupero e studio del germoplasma propedeutico alla valorizzazione della agrobiodiversità regionale. La prima fase del lavoro consiste in una minuziosa ricerca bibliografica in fonti edite e inedite, ma anche attraverso le testimonianze e la memoria storica degli agricoltori su usi e tradizioni concernenti le vecchie varietà coltivate. La ricerca, l’individuazione sul territorio e georeferenziazione del germoplasma stanno consentendo di recuperare il materiale arricchendo le collezioni ex situ già esistenti. È inoltre previsto che tutto il materiale recuperato sia caratterizzato mediante approcci morfologici, molecolari, agronomici tecnologici e sanitari al fine di verificare l’identità varietale, chiarire l’esistenza di omonimie e sinonimie, scoprire nuova biodiversità intra-varietale, registrare ufficialmente le nuove accessioni di germoplasma nonché valutarne le potenzialità economicoproduttive per una possibile ripresa in coltivazione. Nell’ambito dei progetti, oltre a costituire delle collezioni ex situ di riferimento per l’intera regione, secondo le linee guida rilasciate nel 2012 dal Gruppo di lavoro per le “Risorse genetic h e v e g e t a l i ” d e l M i PA A F, l ’ i n s e r i m e n t o d e l g e r moplasma in collezioni private e presso aziende custodi consentirà una conservazione bilanciata tra attività in situ ed ex situ. Infine tutte le nuove informazioni acquisite, catalogate in un archivio elettronico fruibile al pubblico, costituiranno al contempo un dettagliato strumento di conoscenza e divulgazione dell’enorme patrimonio viticolo, olivicolo e frutticolo regionale. Nel prossimo programma di sviluppo rurale pugliese, si auspica che i risultati dei progetti integrat i , i n s i e m e a l l a r e c e n t e l e g g e r e g i o n a l e d i “ Tu t e l a delle risorse genetiche autoctone” (L.R. n.39 dell‟11/12/2013), possano concretizzarsi in reali iniziative di valorizzazione del germoplasma locale. CONSERVAZIONE E USO SOSTENIBILE DELLA BI ODIVERSITÀ: CONVENZIONI E PROGRAMMI SCIENTIFICI INTERNAZIONALI L a biodiversità è essenziale per la sicurezza alimentare e per la nutrizione del genere umano. L’erosione della variabilità degli ecosistemi da cui dipende la produzione di alimenti, e delle specie animali, vegetali e di microrganismi che li compongono, assicura, infatti, il potenziale di adattamento alle sfide poste dalla crescita demografica e dal cambio climatico. La Commissione sulle Risorse Genetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura (CGRFA) della FAO è il foro intergovernamentale in cui si discutono le politiche relative alla conservazione e all’uso sostenibile della biodiversità e si negoziano e si adottano accordi internazionali, quali il Trattato Internazionale sulle Risorse Genetiche Vegetali per l’Alimentazione e l’Agricoltura, che regola gli scambi internazionali di risorse genetiche vegetali e garantisce l’equa ripartizione dei benefici che derivano dalla loro utilizzazione. La FAO inoltre analizza l’informazione raccolta dagli Stati membri, compila ed aggiorna i rapporti sullo Stato Globale delle Risorse Genetiche Vegetali, Animali e Forestali ed altri documenti sulla conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità. Infine la FAO promuove l’adozione di strumenti di politica internazionale, quali i Piani di Azione Globale per le Risorse Genetiche Vegetali, Animali e Forestali, il Codice di Condotta Internazionale per la Raccolta ed il Trasferimento di Germoplasma, e gli Standard per le Banche di Germoplasma. Impresa Cooperativa 17 AGRICOLTURA E ZOOTECNIA L'Alleanza Cooperative Italiane Pesca in Audizione in Commissione Agricoltura È stata presentata oggi, in Audizione in Commissione Agricoltura del Senato, la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio, concernente una consultazione sulle possibilità di pesca per il 2015 nell'ambito della Politica Comune della Pesca. La Comunicazione stabilisce, per la prima volta dopo l'entrata in vigore della Nuova PCP, i principi di base per la fissazione delle possibilità di pesca per l'anno indicato e fornisce le obbligatorie informazioni (art. 50 del Reg sulla PCP) sui progressi realizzati nel conseguimento del rendimento massimo sostenibile e alla situazione degli stock ittici. Gilberto Ferrari, intervenuto in audizione a nome dell'Alleanza delle Cooperative italiane Pesca (costituita da AGCI Agrital, Federcoopesca/Confcooperative, Lega Pesca) ha voluto sot- tolineare l'importanza della ricerca e della raccolta dei dati scientifici nella gestione del sistema pesca europeo, fondamentale presupposto anche per le valutazioni dell'impatto socio-economico dell'attività di pesca. “Se i dati rilevati non sono puntuali, infatti, si rischia di scivolare nei principi di precauzione, già dimostratisi fallimentari”. È necessario inoltre, secondo l'Alleanza, rivedere il rapporto tra Commissione e Stati membri, nel rispetto totale dei principi e degli obiettivi della PCP, ma in un'ottica più collaborativa che vada oltre le "griglie" prestabilite da Bruxelles e non costringa le Organizzazioni professionali a prendere atto di decisioni già prese. In questo senso, Ferrari ha messo in evidenza il ruolo propositivo del MED RAC, a guida italiana, nell'elaborazione e sviluppo dei Piani di gestione. Libreria della neI Ultime copie rimaste di: * VITICOLTURA tecnica, qualità, ambiente di Rolando Valli e Claudio Corradi - Euro 30,95; * MANUALE DI FRUTTICOLTURA di Carlo Edoardo Branzati e Angelo Ricci - Euro 40,80; * LA DIFESA DELLE PIANTE DA ORTO - di Aldo Pollini- Euro 58,50; * LA DIFESA DELLE PIANTE DA FRUTTO - di Aldo Pollini Euro 46,50; sconto del 50%. spedizione compresa. Fino al loro esaurimento Inviare ordine via mail: [email protected] 18 Impresa Cooperativa AGRICOLTURA E ZOOTECNIA IL PROGRAMMA RETE NATURA 2000 BASILICATA IMPONENTE PROGETTO DI MONITORAGGIO, STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE I l Programma Rete Natura 2000 Basilicata, sviluppatosi nell‟arco di un quinquennio (2008-2012), si è sviluppato attraverso l’utilizzo di una task force di professionisti di diversa natura (botanici, faunisti, geologi, ingegneri ambientali, ecc.) che ha permesso di attuare un intervento molto puntuale e complesso, di aggiornamento prima e di pianificazione poi, su 48 Siti di Interesse Comunitario del territorio lucano. L’analisi degli esperti effettuata in campo ha permesso di comprendere quale la condizione in termini conservazionistici dei siti analizzati e soprattutto ha portato alla conferma e ad un tangibile aggiornamento dei dati floristici, faunistici e di habitat all’interno degli stessi. Il successivo inserimento dei dati rilevati all’interno del data-base ministeriale ha evidenziato in maniera sintetica e chiara il grande patrimonio naturalistico presente nella regione Basilicata, dando così la possibilità di individuare le numerose specie vegetali ed animali, il rilevante numero di habitat, diversi dei quali prioritari e comprendere, già in fase di aggiornamento, quali le criticità e le minacce presenti sui siti. Dall’analisi dei dati, molti sono gli elementi di rilievo emersi, come l’elevato numero di specie animali e vegetali tutelate dall‟All.1 Dir. Uccelli e dell‟All.2 Direttiva Habitat, quelle tutelate da Convenzioni Internazionali nonché molte altre riportate nel Libro Rosso Nazionale ecc., così da raggiungere il ragguardevole numero di circa 1000 entità protette. Tra queste ci si può soffermare su diverse specie di avifauna afferenti alla Direttiva Uccelli (Pelecranus onocrotalus, Aquila chrysaetos, Falco columbarius, ecc.) nonché su quelle prioritarie di Allegato II della Direttiva Habitat, particolarmente incisive in termini di biodiversità come Canis lupus e Caretta caretta. Ancora, gli habitat di interesse comunitario raggiungono il congruo numero di 63, esempio tangibile della variabilità e ricchezza territoriale, rinvenendosi ambienti strettamente marini (praterie di Posidonia oceanica), costieri (habitat dunali e retrodunali), ripariali (foreste a galleria), prativi (praterie dei Festuco-Brometalia) e montani (cerreti e faggeti). Tale situazione si arricchisce ulteriormente della presenza di 13 Habitat Prioritari, attestantisi su una percentuale del 20% sul totale. La seconda fase del Programma, incentrata sulla pianificazione, ha visto la stesura di Misure di tutela e conservazione di 21 siti su cui è stato effettuato l’aggiornamento, in accordo con l’articolo 6 della Direttiva Habitat, permettendo alla Regione Basilicata, successivamente all’adozione di tali Misure, la trasformazione di 20 Sic in ZSC (Zone Speciali di Conservazione), così da risultare la seconda regione italiana ad avere attuato tale processo; in via di adozione anche i Piani di gestione relativi ai restanti Sic (27), per completare in maniera esemplare l’intero Programma Rete Natura 2000 Basilicata. Impresa Cooperativa 19 AGRICOLTURA E ZOOTECNIA pesca. RifORma Ocm: dal 13 dicembRe in etichetta anche indicaziOni su tecniche di pesca Alleanza Cooperative: “nuove regole sono volano per rilanciare la filiera ittica” D al 13 dicembre 2014 i consumatori potranno leggere in etichetta con quale attrezzo da pesca è stato catturato un determinato prodotto ittico. Ma anche, se i produttori lo vorranno, l’esatta provenienza di pesci, molluschi e crostacei, che saranno riconoscibili non più solo per zone Fao ma con il riferimento del paese e della località dove sono stati pescati o allevati. Queste alcune delle novità emerse in tema di etichettatura nel corso del seminario organizzato dal coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative, in collaborazione con il consorzio di ricerca Unimar, per approfondire le nuove regole introdotte dalla riforma sull’organizzazione comune dei mercati (Reg. 1379/2013), che ha visto la partecipazione di Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato Mipaaf con delega alla pesca; Riccardo Rigillo, Direttore Generale Pesca e Acquacoltura Mipaaf ; Vicenzo Morante, Capo Reparto pesca marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto. Ad approfondire questi argomenti sono stati Christian Rambaud- capo Unità DG Mare B.2 Commissione Europea, Ludovic Schultz – Unità Mercati e Commercio DG Mare Commissione Europea,Chiara Bacci - Unità Mercati e Commercio DG Mare Commissione Europea; Mirko Marcolin - Unità Conservazione DG Mare Commissione Europea. 20 Impresa Cooperativa "Iniziative come il seminario odierno hanno l'obiettivo di creare un quadro moderno e armonizzato in u n a o t t i c a d i d e f i n i z i o n e d e l Pi a n o o p e r a t i v o nazionale, con un'attenzione particolare alla riforma dell'OCM che prevede novità per l'Organizzazione dei produttori, per l'etichettatura e la tutela e valorizzazione dei prodotti stessi. Le nuove regole possono rappresentare un volano per rilanciare la filiera ittica" commenta l’Alleanza nel precisare che la riforma si attuerà per gradi, con misure in vigore già dal mese di dicembre di quest’anno ed altre che diverranno obbligatorie nel 2016. Punto focale della riforma il ruolo chiamato ad assolvere dalle organizzazioni dei produttori. Il Sottosegretario Castiglione ha sottolineato come il confronto e la condivisione siano fondamentali per una programmazione mirata e per evitare di disperdere importanti risorse economiche. La collaborazione del Ministero con l'Alleanza delle cooperative italiane porterà proprio in questa direzione ad interpretare al meglio le esigenze dei produttori, favorendo soprattutto l'aggregazione di imprese come strumento fondamentale per creare nuovi spazi di lavoro. Ha sottolineato Castiglione nel ricordare che il primo vero tutore del mare, infatti, è il pescatore. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA VINO, ALLEANZA COOPERATIVE "L’EXPORT VIA MAESTRA, MA NON È L'ELDORADO", PROTEZIONISMI, DAZI E INSTABILITA’ POLITICA UN GROSSO FRENO S tati Uniti e Regno Unito guidano la classifica dei paesi importatori di vino. Ma i mercati esteri restano molto difficili per le nostre aziende specie se sono piccole. Le cooperative più dimensionate, con fatturati superiori ai 40 milioni di euro, fanno metà delle loro vendite all’estero.Se ne è parlato alla prima Assemblea unitaria dell’Alleanza delle Cooperative – Settore Vino. Arceto (Reggio Emilia), 29 ottobre 2014 – “Per le imprese del vino italiano l’export resta la strada maestra, ma attenti a non pensare che sia l’Eldorado. Ci sono mercati esteri molto difficili dove le piccole aziende non possono certo arrivare e anche per quelle strutturate il successo nei paesi lontani non è mai scontato”. Lo ha detto Ruenza Santandrea concludendo i due giorni di lavoro della prima Assemblea unitaria della cooperazione vitivinicola, che “rappresenta con orgoglio il 52% della produzione di vino del Paese”, riunitasi a Modena e a Reggio Emilia. “Quando si guarda alla crisi strisciante dei consumi nazionali di vino italiano – ha spiegato la Santandrea – si ripete che l’export è l’unica via su cui puntare. Ma attenzione, molti mercati sono per certi versi saturi ed altri, una volta aperti, spesso si bloccano. Quest’anno le esportazioni di vino in Russia e Ucraina, anche se non direttamente colpite dalle restrizioni dell’embargo, hanno risentito della situazione politica e si sono ridotte. In Cina le importazioni sono calate pesantemente nell’ultimo anno, a risentirne soprattutto la Francia, a seguito di scelte a favore dei vini locali imposte dal governo. Inoltre gli accordi di libero scambio con paesi come il Cile danneggiano la competitività dei nostri vini. In un altro paese potenzialmente interessante, come la Thailandia, vengono imposte accise sul vino quattro volte superiori a quelle dell’alcool". Ma quali sono i paesi che importano più vino? La classifica, sulla base dei dati Winemonitor-Nomisma, è guidata dagli Stati Uniti, con quasi 4 miliardi di euro di importazioni nel 2013, seguita dal Regno Unito (3,7), Germania (2,3), Canada (1,5), Cina (1,1) e Giappone (1,1). Ma se si guarda alla percentuale del vino importato rispetto a quella prodotta, si scopre che gli Usa, primo importatore, hanno una produzione nazionale pari al 70% ed importano solo il restante 30%. Stesso discorso per la Cina, che pur avendo avuto una crescita esponenziale di importazioni, passando dai 30 milioni del 2003 ai 1.171 del 2013 (+ 3.800), ha una quota nazionale di vino dell’80%. Regno Unito e Giappone invece hanno una quota di importazione pari quasi al 100%; tuttavia, come ha spiegato Denis Pantini di Nomisma nella sua relazione, “si tratta di paesi con un tasso di cambio tutt’altro che favorevole. In Cina le esportazioni di vino italiano sono non a caso calate, con una quota italiana sul totale di vino importato che è passata nell’ultimo decennio dal 14% a 7%”. “Nonostante tutte le insidie legate alle esportazioni del vino italiano – ha aggiunto Adriano Orsi – la cooperazione vitivinicola avanzata ha spinto con forza negli ultimi anni sul fronte dell’export. Oggi le nostre principali cooperative hanno raggiunto una quota di export sul fatturato che arriva in alcuni casi anche al 70% e oltre. Secondo gli ultimi dati, le cooperative che hanno un fatturato superiore ai 40 milioni hanno una quota di fatturato estero sul totale pari al 48%”. Dimensioni aziendali, know how e capitalitazzione sono quindi premessa indispensabile per chi voglia avere successo sui mercati esteri. “Per esportare devi essere grande – ha commentato Ruenza Santandrea – ma a volte se sei grande non puoi accedere ai finanziamenti comunitari e questo non va bene”. Un esempio in tal senso è stato portato in Assemblea dell’Assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni che ha raccontato come la Commissione Agricoltura UE abbia posto alcuni rilievi al Psr regionale rispetto alle risorse stanziate per finanziare gli investimenti. “Non si può pensare che le nostre aziende restino competitive per sempre. I livelli di competitività devono essere mantenuti attraverso ulteriori investimenti, altrimenti si perdono”. Impresa Cooperativa 21 DALLA UE Verso un diritto dell'UE più snello, più semplice e meno costoso: rassegna dei risultati conseguiti L a Commissione passa oggi in rassegna le iniziative attuate per rendere il diritto dell'UE più snello, più semplice e meno costoso. Nella conferenza "Legiferare con intelligenza nell'Unione europea costruendo su fondamenta solide", politici, parti interessate ed esperti esaminano i risultati conseguiti e le sfide che ancora si pongono verso la regolamentazione intelligente, l'alleviamento degli oneri amministrativi e il miglioramento dell'attuazione della normativa dell'UE. L'evento offrirà a Edmund Stoiber, presidente del gruppo indipendente ad alto livello sugli oneri amministrativi che dal 2007 offre consulenza alla Commissione, l'occasione di consegnare al Presidente José Manuel Barroso la relazione finale del gruppo. Il Presidente Barroso ha dichiarato: "Fin dagli albori del mio primo mandato ho fatto della regolamentazione intelligente una delle priorità fondamentali della Commissione. Perché l'Unione europea risulti credibile è essenziale concentrarne l'azione sulle tematiche che possono essere affrontate meglio a livello europeo rendendo nel contempo il diritto unionale più snello, più semplice e meno costoso. Legiferare con intelligenza è altresì indispensabile per la promozione della crescita e dell'occupazione in Europa, e nei dieci anni trascorsi ci siamo prodigati al massimo in questo senso. Possiamo andare fieri del risultato ottenuto in questo periodo, di quel vero e proprio cambiamento culturale che abbiamo introdotto nel modus operandi della Commissione. Per il nostro successo è imprescindibile che il Parlamento europeo e gli Stati membri diano prova di pari ambizione. Ringrazio Edmund Stoiber e tutto il gruppo ad alto livello che ha presieduto per il prezioso contributo fornito coi numerosi pareri, relazioni e raccomandazioni. La prossima Commissione potrà portare avanti il programma di regolamentazione intelligente costruendo su fondamenta molto solide." Il presidente del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi Edmund Stoiber ha dichiarato: "Tirando le somme di questi sette anni di attività onoraria, il bilancio è positivo: i risultati conseguiti si sono rivelati di gran lunga superiori alle mie stesse aspettative. Con gli oltre 33 miliardi di euro risparmiati, l'obiettivo di riduzione è stato nettamente centrato, ma il successo più importante è il cambiamento di mentalità: il Presidente Barroso ha infranto il postulato da decenni imperante che pretendeva che qualsiasi norma particolareggiata dell'Unione andasse automaticamente a beneficio dell'integrazione europea. Si è inaugurata una nuova era e spetterà ora alla nuova Commissione assicurarne il progresso e il consolidamento. La mia viva raccomandazione è che le proposte del nostro gruppo siano accolte e concretate, perché solo così si terrà fede ai proclami dell'ultima campagna elettorale europea che promettevano un'Europa vicina ai cittadini e libera dalla burocrazia." I cinque maggiori risultati ottenuti dalla Commissione europea nell'impegno sulla regolamentazione intelligente possono essere sintetizzati come segue. La Commissione si è concentrata sulle priorità giuste. In ossequio al motto del Presidente Barroso "L'Unione europea deve essere grande per le grandi cose e piccola per le piccole cose" la Commissione ha presentato proposte atte a superare le sfide politiche fondamentali che necessitavano di una risposta europea: norme di regolamentazione e vigilanza per i mercati finanziari; rafforzamento del Patto di stabilità e crescita; varo del coordinamento delle politiche economiche nel quadro del Semestre europeo; strategia Europa 2020 per la crescita; proposte ambiziose su clima e energia; completamento del mercato unico e miglioramento delle interconnessioni al suo inter- 22 Impresa Cooperativa no; sistema europeo comune di asilo; bilancio dell'UE moderno e orientato alla crescita e all'occupazione per il periodo 20142020; accordi su commercio e investimenti; sostegno all'Ucraina, ecc. Nell'elaborare le proposte la Commissione ha avuto cura di applicare i principi della regolamentazione intelligente, migliorando tra l'altro lo strumentario di cui dispone a tal fine: procede sistematicamente a consultazioni delle parti interessate, valutazioni d'impatto e valutazioni che contribuiscono a un'elaborazione delle politiche fondata su elementi concreti. Tutte le proposte che possono produrre effetti significativi sono corredate di una valutazione d'impatto che illustra le diverse alternative d'intervento e ne valuta l'impatto potenziale in termini economici, sociali e ambientali. Dal 2007 sono state condotte oltre 680 valutazioni d'impatto. Ai fini di un'accessibilità ancor più agevole di queste valutazioni è pubblicata anche una sintesi di due pagine. Il comitato della Commissione per la valutazione d'impatto garantisce un'analisi della qualità e un controllo indipendenti; negli ultimi due anni questo comitato ha rimandato ai servizi competenti oltre il 40% dei progetti di valutazione d'impatto sottopostigli affinché fossero migliorati. La Commissione ha prorogato da 8 a 12 settimane il termine per la consultazione delle parti interessate e, nell'ultimo anno, ha condotto consultazioni sugli stessi orientamenti in materia di valutazione, valutazione d'impatto e consultazione delle parti interessate. Attraverso un dispositivo di consultazione permanente in linea la Commissione invita inoltre i cittadini e le imprese a aiutarla a individuare i settori in cui è possibile alleviare gli oneri regolamentari e semplificare la normativa. Dal 2010 la Commissione va applicando gradualmente il principio "in primo luogo la valutazione" in modo che le sue proposte siano sostenute da valutazioni politiche ex post. Dal 2012 il programma REFIT varato dalla Commissione per il controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione costituisce il fulcro di tutte le iniziative per legiferare DALLA UE con intelligenza. Basato sul vaglio periodico della normativa dell'UE vigente, finora questo programma evolutivo ha individuato circa 200 singoli interventi, tra cui proposte di semplificazione e di alleviamento degli oneri, abrogazione di atti normativi obsoleti e ritiro di proposte che non ottengono l'accordo del Parlamento o del Consiglio, e ha valutato vari settori politici in cui è possibile semplificare e alleviare gli oneri senza compromettere la tutela del pubblico interesse. In totale, dal 2005 la Commissione ha abrogato oltre 6100 atti giuridici e ha ritirato quasi 300 proposte. Nel quadro di REFIT la Commissione si è altresì impegnata a presentare una proposta soltanto se è dimostrato che la dimensione UE apporta un chiaro valore aggiunto: per proposte come quella sulla salute e sicurezza sul lavoro per quanto riguarda i parrucchieri o quella sui problemi muscolo-scheletrici è infatti in corso una valutazione a tutto campo del valore aggiunto apportato dalla dimensione UE. Annualmente un quadro di valutazione di REFIT considera i progressi compiuti in tutti i settori politici e su ciascuna delle azioni del programma. L'obiettivo di una riduzione del 25% degli oneri amministrativi nei tredici settori prioritari indicati dal programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi dell'Unione europea à stato centrato e superato. Si stima che le iniziative proposte dalla Commissione con il sostegno del Gruppo Stoiber e adottate dai colegislatori abbiano determinato una riduzione di circa il 27% della spesa, ovvero un risparmio per le imprese di oltre 33,4 miliardi di euro l'anno, tra cui 18,8 miliardi di euro sulle fatture e 6,6 miliardi di euro sugli obblighi contabili annuali[1].Nel rispetto del principio "pensare anzitutto in piccolo" la Commissione considera l'impatto della normativa sulle piccole e medie imprese, accordando loro deroghe, ogniqualvolta giustificato, o anche, quando possibile, prevedendo per esse un regime agevolato rispetto agli obblighi normativi. Con l'esercizio "top 10" si sono consultate le piccole e medie imprese chiedendo loro di indicare i principali problemi che la normativa pone loro. Le indicazioni emerse hanno ricevuto ampio seguito nell'ambito del programma REFIT sotto forma, ad esempio, di una riduzione del 35%-95% delle tariffe di registrazione in ambito REACH (normativa sulle sostanze chimiche) a favore delle PMI, di una semplificazione delle dichiarazioni IVA, di formalità più snelle per la partecipazione agli appalti pubblici, ecc. Rossana Zambelli uE: AVVIATO PROGRAMMA TEChITALy 2014 CON SESSIONE AL PARLAMENTO EuROPEO S i e' svolta al Parlamento Europeo la cerimonia di apertura della rassegna sull'alta tecnologia italiana, TechItaly2014, dedicata al tema degli investimenti nell'innovazione tecnologica. I lavori della prima sessione, dal titolo "H2020: Transforming Global Challenges in Opportunities for Growth", hanno permesso di approfondire alcuni temi di grande rilevanza per la competitivita' dell'industria italiana ed europea, come la cyber-security, i raw materials e l'impatto dei cambiamenti demografici. La seconda Sessione, in pro- gramma in concomitanza con il Consiglio Agricoltura dell'11 Novembre, sara' dedicata al tema della qualita' e sicurezza alimentare, con un sguardo rivolto ad Expo Milano 2015. La terza Sessione permettera' di approfondire il ruolo delle tecnologie nel restauro e valorizzazione del Patrimonio Culturale. L'ultima sessione sara' dedicata al tema delle infrastrutture innovative per la crescita nei settori dei trasporti, dell'energia e della ricerca. Per adesioni e informazioni e' attivo il sito: www.techitaly.eu. Impresa Cooperativa 23 DALLA UE Aiuti di Stato ad aeroporti e compagnie aeree La Commissione adotta un pacchetto di decisioni sul sostegno pubblico concesso in Belgio, Germania, Italia e Svezia L a Commissione europea ha chiuso sette indagini approfondite riguardanti la concessione di aiuti pubblici a favore di aeroporti e compagnie aeree in Belgio, Germania, Italia e Svezia. In particolare, la Commissione ha concluso che gli aeroporti di Zweibrücken (Germania) e Charleroi (Belgio) hanno beneficiato di aiuti di Stato incompatibili con le norme UE che devono essere recuperati. La Commissione ha inoltre avviato un'altra indagine relativa a misure di sostegno pubblico accordate ad alcune compagnie che effettuano voli in partenza dall'aeroporto di Bruxelles-National (Zaventem). Le decisioni si basano sui nuovi orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree, adottati a febbraio 2014 nel quadro della strategia di modernizzazione degli aiuti di Stato. Per ulteriori informazioni sulle singole decisioni. Per quanto riguarda la valutazione del sostegno finanziario agli aeroporti, la Commissione ha preso in considerazione l'importanza delle strutture interessate a livello di accessibilità e sviluppo economico locale, nonché la necessità di prevenire danni ad aeroporti concorrenti o di rimediare a danni eventualmente arrecati. In linea con tali principi, la Commissione ha interamente approvato le misure di aiuto concesse agli aeroporti di Frankfurt-Hahn e di Saarbrücken in Germania, di Alghero in Italia e di Västerås in Svezia. Nel caso dell'aeroporto tedesco di Zweibrücken, invece, la Commissione ha concluso che l'aiuto agli investimenti e l'aiuto al funzionamento concessi al gestore aeroportuale dal 2000 sono incompatibili con il 24 Impresa Cooperativa mercato unico. Considerando che da quando l'aeroporto di Zweibrücken è entrato nel mercato l'aeroporto di Saarbrücken, che dista circa 40 chilometri e che è attivo già da decenni, ha smesso di funzionare a pieno regime e ha registrato perdite, la Commissione ha concluso che l'aiuto a favore dell'aeroporto di Zweibrücken duplicava inutilmente un'infrastruttura esistente e non redditizia nella stessa regione. L'aiuto non può pertanto essere giustificato ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e ha conferito all'aeroporto di Zweibrücken un vantaggio economico indebito a scapito dei suoi concorrenti, in particolare dell'aeroporto di Saarbrücken. Questo aiuto incompatibile deve ora essere restituito. Per quanto riguarda l'aeroporto di Charleroi, la Commissione ha riconosciuto che gli aiuti concessi hanno favorito un importante sviluppo della struttura dal 2002, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica della Vallonia. Ciononostante l'aiuto ha conferito un considerevole vantaggio economico all'aeroporto di Charleroi, tale da causare gravi distorsioni della concorrenza che sono aumentate nel tempo, di pari passo con l'aumento del traffico aereo. Dopo aver soppesato gli elementi positivi e negativi, in definitiva la Commissione ha concluso che la concessione dell'aiuto può essere in parte autorizzata ma ha imposto all'aeroporto di Charleroi di restituire l'importo restante che ammonta a circa 6 milioni di euro. D'ora in poi il Belgio dovrà inoltre garantire l'aumento del canone di concessione che il gestore aeroportuale è tenuto a versare per poter gestire commercialmen- DALLA UE te le infrastrutture, in modo da riflettere un equo prezzo di mercato. La Commissione ha inoltre accertato che alcuni accordi conclusi dai gestori degli aeroporti di Zweibrücken e Alghero hanno generato, a favore delle compagnie aeree beneficiarie, un vantaggio economico indebito che deve essere restituito. Le aeree interessate sono TUIFly, compagnie Germanwings (una controllata di Deutsche Lufthansa) e Ryanair nel caso dell'aeroporto di Zweibrücken, Meridiana e Germanwings nel caso dell'aeroporto di Alghero. L'analisi della Commissione ha dimostrato che queste compagnie hanno versato importi inferiori ai costi supplementari connessi alla loro presenza nell'aeroporto. Per quanto riguarda gli aeroporti di Västerås, Frankfurt-Hahn, Saarbrücken e Charleroi, la Commissione ha concluso che le compagnie aeree interessate, in particolare Ryanair, non hanno ricevuto alcun vantaggio indebito poiché hanno pagato un prezzo superiore ai costi supplementari sostenuti dall'aeroporto per l'esercizio delle attività oggetto degli accordi. Infine, la Commissione ha avviato un'indagine approfondita per quanto riguarda un regime di aiuti belga che prevede, per il periodo 2014-2016, la concessione di circa 19 milioni di euro di finanziamenti pubblici all'anno al gestore dell'aeroporto di Bruxelles-National (aeroporto di Zaventem), da ridistribuire tra alcune compagnie aeree che effettuano voli in partenza dall'aeroporto. La maggior parte delle risorse è destinata a Brussels Airlines. La Commissione teme che tale misura possa comportare l'utilizzo di fondi pubblici per il finanziamento di costi ordinari di funzionamento di alcune compagnie aeree, senza per- seguire finalità di interesse comune. I nuovi orientamenti sugli aiuti al settore del trasporto aereo conferiscono agli Stati membri la flessibilità necessaria per concedere aiuti agli investimenti a favore di aeroporti regionali. Inoltre, gli aiuti al funzionamento possono essere concessi agli aeroporti con meno di tre milioni di passeggeri per un periodo transitorio di dieci anni. Gli aeroporti con meno di 700 000 passeggeri possono beneficiare di aiuti al funzionamento senza periodo transitorio. L'obiettivo degli orientamenti è preservare l'accessibilità delle regioni e promuovere lo sviluppo economico regionale, evitando al contempo la duplicazione di aeroporti non redditizi, uno spreco di risorse pubbliche e indebite distorsioni della concorrenza. I nuovi orientamenti garantiscono maggiore certezza giuridica quanto alle relazioni finanziarie tra aeroporti e compagnie aeree e precisano chiaramente che, nel definire accordi con le compagnie, l'aeroporto deve assicurarsi che i costi previsti che ne derivano siano coperti dai corrispondenti ricavi attesi. In caso contrario la compagnia aerea beneficia di un vantaggio indebito, che, in linea di principio, costituisce un aiuto di Stato incompatibile. Dall'inizio del 2014 la Commissione ha già adottato 17 decisioni relative ad aiuti agli investimenti e aiuti al funzionamento a favore di aeroporti o compagnie aeree: Berlin Schönefeld, Aarhus, Marsiglia, Ostrava, Groninga, Aeroporto dello Stretto, isole Scilly, isole Canarie, Verona, Gdynia, Dubrovnik, Dortmund, Leipzig Halle, Niederrhein-Weeze, Pau, Angoulême e Nîmes Dichiarazione della Commissaria responsabile per la concorrenza Margarethe Vestager sulle indagini in materia di aiuti di Stato L e decisioni fiscali in quanto tali sono prassi comune negli Stati membri. Tuttavia, se con una decisione fiscale le autorità tributarie di uno Stato membro accettano che la base imponibile di una data società sia calcolata in modo favorevole e non corrispondente alle condizioni di mercato, la decisione può dar luogo a un trattamento più favorevole per la società interessata rispetto a quello ricevuto da altre società secondo la normativa fiscale del paese, e questo potrebbe costituire un aiuto di Stato. La Commissione sta valutando le decisioni fiscali degli Stati membri che potrebbero favorire determinate imprese: recentemente abbiamo avviato procedimenti formali di indagine in questo ambito in Irlanda, Paesi Bassi e Lussemburgo e abbiamo inviato richieste di informazioni ad altri Stati membri. Nel Lussemburgo le due inchieste in corso riguardano le decisioni fiscali relative ad Amazon e Fiat Finance & Trade (FFT). Non posso commentare le indagini in corso per non pregiudicare l’esito delle indagini. La Commissione collabora strettamente con le autorità lussemburghesi per avanzare in modo costruttivo e cooperativo in questo settore. Non abbiamo analizzato tutte le informazioni pubblicate ieri e in questa fase non abbiamo ancora formato un parere in merito a tali decisioni e a un eventuale seguito formale da parte della Commissione. In generale, i miei servizi hanno chiesto informazioni a Lussemburgo e ad altri paesi e resteremo vigili per garantire il controllo degli aiuti di Stato secondo criteri equi e giustificati. Rossana Zambelli Impresa Cooperativa 25 DALLA UE Previsioni economiche d'autunno 2014: una lenta ripresa con un'inflazione molto bassa N elle sue previsioni d'autunno la Commissione europea pronostica una crescita economica debole per il resto di quest'anno, sia nell'UE che nella zona euro.Per il 2014 nel suo insieme, la crescita del PIL reale dovrebbe raggiungere l'1,3% nell'UE e lo 0,8% nella zona euro, per poi salire lentamente nel corso del 2015, rispettivamente all'1,5% e all'1,1%, trainata da una maggiore domanda interna ed estera. Un'accelerazione della crescita rispettivamente al 2,0% e all'1,7% nel 2016 dovrebbe essere determinata dal rafforzamento del settore finanziario (dopo la valutazione complessiva svolta dalla Banca centrale europea e gli ulteriori progressi verso l'Unione bancaria), nonché dai primi frutti dati dalle recenti riforme strutturali. Ha dichiarato Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea per la crescita, gli investimenti e la competitività: "La situazione economica e dell'occupazione non sta migliorando con sufficiente rapidità. La Commissione europea si impegna ad avvalersi di tutti gli strumenti e le risorse disponibili per aumentare la crescita e l'occupazione in Europa. Proporremo un piano di investimenti di 300 miliardi di euro per rilanciare e sostenere la ripresa economica. L'accelerazione degli investimenti è infatti il perno della ripresa economica". Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: "Non vi è una soluzione semplice ed univoca alle sfide che l'economia europea deve fronteggiare. Dobbiamo agire su tre fronti: politiche di bilancio credibili, riforme strutturali ambiziose ed investimenti sia pubblici che privati, un elemento assolutamente necessario. Dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità, a Bruxelles, nelle capitali nazionali e nelle nostre regioni, per generare una crescita più elevata e dare un effettivo impulso all'occupazione per i nostri cittadini." La ripresa economica iniziata nel secondo trimestre del 2013 rimane fragile e il dinamismo economico in numerosi Stati membri è ancora debole. A causa dei rischi geopolitici crescenti e delle prospettive economiche mondiali meno favorevoli, la fiducia è inferiore che in primavera. Nonostante condizioni finanziarie propizie, la ripresa economica nel 2015 sarà lenta. Questa situazione rispecchia il graduale venir meno delle conseguenze della crisi, con una disoccupazione ancora forte, un debito elevato e una scarsa utilizzazione delle capacità. La recente valutazione complessiva svolta dalla Banca centrale europea ha ridotto le incertezze circa la solidità del settore bancario, e il miglioramento delle condizioni di finanziamento dovrebbe contribuire a rilanciare l'attività economica. Nel 2016 il rafforzamento della domanda interna ed estera e la continuazione di una politica monetaria molto accomodante, associata a costi di finanziamento bassi, dovrebbero rafforzare ulteriormente la crescita. Nel 2014 la forchetta dei tassi di crescita degli Stati membri dovrebbe rimanere ampia, da — 0,7% (Croazia) a + 4,6% (Irlanda), ma le differenze in termini di crescita dovrebbero diminuire nei prossimi due anni. Nel 2015 e 2016, quando anche l'impatto ritardato delle riforme già attuate dovrebbe farsi sentire maggiormente, tutti i paesi dell'UE dovrebbero registrare una crescita positiva. Un lento ritorno ad una crescita economica modesta 26 Impresa Cooperativa In confronto ad altre economie avanzate e rispetto agli esempi storici di riprese post crisi finanziarie pur di norma lente e fragili, la ripresa dell'UE appare debole. Nel corso del periodo oggetto delle previsioni, la domanda interna dovrebbe beneficiare sempre più della politica monetaria molto accomodante, dei progressi compiuti nel ridurre gli oneri del debito privato e dell'orientamento di bilancio globalmente neutro. Gli investimenti privati dovrebbero recuperare gradualmente, anche grazie al miglioramento delle prospettive sul versante della domanda e degli effetti di recupero, sebbene inizialmente le ampie capacità inutilizzate agiranno da freno. I consumi privati dovrebbero aumentare leggermente nel 2015 e 2016, sostenuti dal basso livello dei prezzi delle materie prime e dall'aumento dei redditi disponibili parallelo al graduale miglioramento del mercato del lavoro. Il consumo pubblico dovrebbe contribuire in misura marginale alla crescita. Sullo sfondo di una moderata espansione del commercio mondiale, le esportazioni nette contribuiranno probabilmente solo in misura limitata alla crescita del PIL nei prossimi anni. Solo un lento miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro La creazione di posti di lavoro è stata modesta e i tassi di disoccupazione sono leggermente diminuiti partendo tuttavia da livelli alti. Poiché la crescita economica dovrebbe acquisire vigore gradualmente, verso la fine del periodo oggetto delle previsioni dovrebbero verificarsi miglioramenti più significativi del mercato del lavoro. Nel 2016 il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 9,5% nell'UE e al 10,8% nella zona euro. Nel 2014, sulla spinta del calo dei prezzi delle materie prime e del sostanziale rallentamento dell'economia, la tendenza al calo dell'inflazione è proseguita negli Stati membri dell'UE. L'inflazione dovrebbe restare molto bassa nel 2014. Parallelamente al graduale rafforzamento dell'attività economica e all'incremento dei salari, l'inflazione dovrebbe salire, anche grazie al recente deprezzamento dell'euro. Nell'UE, secondo le proiezioni, l'inflazione dovrebbe attestarsi allo 0,6% nel 2014, all'1,0% nel 2015 e all'1,6% nel 2016. Nella zona euro, l'inflazione IAPC (Indice armonizzato dei prezzi al consumo) è prevista allo 0,5% quest'anno e allo 0,8% nel 2015, prima di salire all'1,5% nel 2016. La riduzione dei disavanzi pubblici continuerà. I rapporti disavanzo/PIL sia nell'UE che nella zona euro dovrebbero diminuire ulteriormente quest'anno, seppure più lentamente che nel 2013, fino a scendere rispettivamente al 3,0% e al 2,6%. I disavanzi pubblici dovrebbero continuare a diminuire nel corso dei prossimi due anni, sull'onda di un rafforzamento dell'attività economica. L'orientamento della politica di bilancio dovrebbe essere pressoché neutro nel 2014 e nel 2015. I rapporti debito/PIL dell'UE e della zona euro dovrebbero registrare il prossimo anno un picco rispettivamente dell'88,3% e del 94,8% (secondo la definizione del Sistema di conti europeo 2010). Sulle previsioni permangono rischi di una revisione negativa I rischi al ribasso per le prospettive di crescita continuano a dominare a causa delle tensioni geopolitiche, della fragilità dei mercati finanziari e del rischio di incompleta attuazione delle riforme strutturali. I rischi riguardanti le previsioni in materia di inflazione nel complesso si compensano. Rossana Zambelli ESTERI I NEONATI fINLANdESI dORMONO IN UNA SCATOLA… ECCO PERChè A vete mai pensato che lo stato potesse regalare qualcosa alle neomamme oltre che il bonus che in tante mamme non recepiscono o perchè non ne fanno domanda o perchè non rientrano nella fascia di reddito necessaria oppure perchè in quell’anno nessun bonus era in programma? Bene, pensate che in Finlandia lo Stato, anzi il Kela (corrispettovo della nostra Inps), dalla fine del 1930 manda alle neomamme, attraverso un servizio di posta, una scatola di cartone abbastanza grande e spessa da poterci far dormire il proprio bimbo all’interno, almento per i primi mesi… beh direte voi una scatola di cartone… che ci sarà di bello?? Il bello è che nella scatola di cartone c’è tutto il necessario per accudire il bambino, oltre ad essere un vero e proprio lettino!! Un regalo che all’inizio era pensato solo per le famiglie più indigenti ma che poi, dal 1949, venne esteso a tutti proprio per fare in modo che i bambini appena nati possano avere un inizio tutti uguali, senza distinzione di ceto sociale. Da quando il pacco neonatale, chiamato “äitiyspakkaus” è stato introdotto, il tasso di mortalità è decisamente sceso, grazie anche alla regola insita per poter ricevere il pacco: prima del quarto mese di gravidanza, le future mamme devono sottoporsi ad una visita prenatale presso una struttura medica, un modo questo per orientare tutte le mamme verso l’assistenza sanitaria anche dopo il parto, prendendo contatti da subito con medici ed infermieri della struttura medica. Il pacco contiene tutta questa roba: ¤ Materasso, copri materasso, lenzuolo di sotto, copripiumino, coperta, sacco a pelo / trapunta ¤ Tuta da neve, cappello, guanti e stivaletti impermeabili ¤ Abito con cappuccio e una tuta leggera fatta a maglia ¤ Calze e guanti, cappello e passamontagna ¤ Body, tutine e leggings in colori e modelli unisex ¤ Asciugamano con cappuccio da bagno, forbicine per le unghie, spazzola per capelli, spazzolino da denti, termometro da bagno, crema, salviettine igieniche ¤ Pannolini di stoffa (niente pannolini usa e getta nel rispetto della natura) ¤ Libro illustrato e giocattolo dentizione ¤ Coppette lavabili per il reggiseno, preservativi Impresa Cooperativa 27 ESTERI INDIA: ACCORDO AMPLIfON STARkEy hEARING A mplifon ha raggiunto un accordo con la società statunitense Starkey Hearing Te c h n o l g i e s - u n o t r a i m a g g i o r i p r o d u t t o r i mondiali di apparecchi acustici - per il subentro, in India, nella gestione di 12 centri di servizio all'interno di studi medici e ospedali nelle p r i n c i p a l i c i t t à d e l Pa e s e . G i à p r e s e n t e I n I n d i a dal 2010, Amplifon estende così la propria rete a 120 tra negozi e centri di servizio. L'accordo, inoltre, potrà essere potenzialmente esteso a ulteriori 40 cliniche ospedaliere, nell'arco di circa 12 mesi.In India il tasso di penetrazione degli apparecchi acustici è attualmente di poco superiore all'1%. Nel 2013 sono stati venduti circa 500mila apparecchi con un incremento stimato del 15% rispetto all'anno precedente. Amplifon ha inoltre annunciato di aver acquisito nel mese di ottobre 11 negozi in Germania ( s i t u a t i n e l N o r d - Re n a n i a e i n We s t f a l i a ) e 6 i n Francia (nella parte occidentale del paese e in Pr o v e n z a ) . I n e g o z i i n G e r m a n i a s i a g g i u n g o n o a i sette già rilevati dall'inizio dell'anno, portando la rete distributiva tedesca a 200 punti vendita. In Francia, invece, i sei centri si sommano ai 10 acquisiti e ai sette aperti dall'inizio dell'anno, portando il network d'Oltralpe a quota 332 negozi e 70 Sis (shop-in-shop).(Il Sole 24 Ore Radiocor) USA: GRUPPO TOTO COSTRUIRA' GRANDE PARCO EOLICO OFFSHORE U s Wind, controllata di Renexia che fa capo al gruppo Toto Holding, costruira' il piu' grande parco eolico marino degli Stati Uniti. La controllata di Boston, presieduta da Alfonso Toto, si e' aggiudicata per 8,7 milioni di dollari la gara per lo sviluppo, la progettazione, la costruzione e la gestione, per una durata di 25 anni, del parco eolico sulla costa ovest degli Stati Uniti. Il progetto prevede un investimento complessivo di 2,5 miliardi di dollari e rientra nel piano strategico dell'amministrazione Obama per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Le due aree marine che ospiteranno le torri sono grandi 80 mila acri (32.370 ettari) e si trovano al largo dello Stato del Maryland, ma in acque federali. Il progetto prevede l'installazione di aerogeneratori, con fondazioni di tipologia monopalo infisso o tripode il cui numero variera' dagli 85 ai 125, in ragione delle turbine scelte, mentre la trasmissione di energia elettrica verra' garantita attraverso una piattaforma di trasformazione offshore che con cavi sottomarini che si collegheranno con la rete elettrica locale. La potenza installata sara' di oltre 500 Mw, l'impianto avra' una producibilita' annua di 1.824 Gwh e sara' distante dalla costa 15 miglia. 28 Impresa Cooperativa ESTERI LONDRA - EXPO 2015 SBARCA A FIERA MONDIALE DEL TURISMO L 'Expo di Milano 2015 e' sbarcato al World Travel Market, la fiera mondiale del turismo in corso fino a giovedi' prossimo all'Excell Centre di Londra. Oltre sei milioni di biglietti gia' vendutiIntervenendo a una conferenza organizzata negli spazi dell'Enit, il direttore alle vendite del ticketing di Expo, Giancarlo Perrella, ha riferito a una platea di operatori turistici di tutto il mondo e di investitori degli "oltre sei milioni di biglietti gia' venduti, su 20 milioni di visitatori attesi". Importante, per l'esposizione universale ambrosiana, anche il mercato britannico: "Ci aspettiamo almeno 650mila visitatori dal Regno Unito", ha spiegato Perrella, "su un totale di nove milioni di visitatori stranieri stimati". Al World Travel Market, un'istituzione per operatori turistici, buyer, stampa specializzata ed enti di promozione di praticamente tutti i Paesi del mondo e che e' giunta alla sua 35esima edizione, questa mattina ha preso parte anche l'ambasciatore italiano nel Regno Unito, Pasquale Terracciano. Promozione localita' turistiche e realta' culturali italiane L'evento londinese e' stato l'occasione anche per la promozione di alcune localita' turistiche ben determinate e di alcune realta' culturali italiane come il Ravello Festival. La cittadina sulla costiera amalfitana in provincia di Salerno sta infatti lavorando per inserire la programmazione del 2015 nel programma culturale di Expo Milano 2015, grazie all'apporto della Regione Campania. E Ravello e' protagonista, insieme al musicista sardo Paolo Fresu, anche del video della campagna dell'Enit "Made in Italy" che ha l'obiettivo di attrarre in Italia i visitatori europei. La splendida cittadina costiera compare infatti, con il suo Auditorium Oscar Niemeyer, all'inizio e alla fine del video. Germania: a stabilimento Bosch Bari Excellence Award 2014 e Daimler entra in MV Agusta L o stabilimento Bosch di Bari, maggior produttore di componenti automotive nel Sud Italia, si e' aggiudicato l'Excellence Award 2014 della European Foundation for Quality Management. Lo comunica il gruppo tedesco. Il sito italiano ha collezionato altri tre premi nelle categorie "Creating a sustainable future" (Creare un futuro sostenibile), "Managing with agility" (Gestire agilmente) e "Succeeding through the talent of people" (Avere successo grazie al talento delle persone). "Bari ha dato vita alla moderna tecnologia di iniezione diesel Common Rail" - ha affermato Enno Scharphuis, direttore tecnico dello stabilimento, che ha aggiunto: "sentiamo una grande responsabilita' verso la regione Puglia, che ci ha sostenuto durante la crescita del nostro stabilimento nel corso degli ultimi anni". La tedesca Daimler e' in procinto di acquisire una partecipazione nella casa motociclistica italiana Mv Agusta. Lo scrive il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung che parla di una quota del 25% che Daimler dovrebbe acquisire attraverso la controllata di auto da corsa Amg. L'operazione dovrebbe aggirarsi sui 30 milioni di euro, di cui una piccola parte in contanti alla famiglia Castiglioni, proprietaria di Agusta, e il resto sotto forma di investimenti in azienda. L'accordo, secondo il giornale, potrebbe essere annunciato la prossima settimana. Mv Agusta (Meccanica Verghera Agusta), fondata nel 1945, produce sia moto commerciali che da competizione. Impresa Cooperativa 29 ESTERI usa: feRRO cORp cOmpRa VetRiceRamici peR 83 mln F erro Corporation ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquisire per 83 milioni di euro (108 milioni di dollari) l'italiana Ve t r i c e r a m i c i , attiva nel settore delle forniture di fritte, smalti e graniglie per l'estetica della piastrella ceramica. Ferro rilevera' la societa', con sede in provincia di Ravenna, dal fondo di private equity Star Capital e dai due azionisti di minoranza, nonche' fondatori di Vetriceramici, Gianfranco Padovani e Sergio Zannoni. Vetriceramici, conta oltre 200 addetti e possiede siti produttivi in Italia e in Messico, un impianto in Polonia, laboratori di ricerca e sviluppo e uffici vendite in Italia e in Turchia. Ha registrato negli ultimi tre anni una crescita del 9,3% del fatturato all'anno. L'operazione dovrebbe inoltre migliorare le opportunita' di crescita di Ferro (4.020 dipendenti al mondo) aumentando il portafoglio prodotti e migliorando la competitivita' del gruppo in importanti mercati di crescita, inclusi Usa, M e s s i c o , Tu r c h i a ed Europa dell'est. Pe t e r Thomas, presidente e ceo di Ferro, ha previsto che "con questo investimento registreremo un ritorno sul capitale investito maggiore del 12% nel primo anno e prevediamo un ritorno superiore al 15% entro un periodo di tempo accettabile". Industria Costruzioni: rapporto Ance su presenza italiana nel mondo A ppuntamento mercoledì 8 ottobre 2014 a l l e o r e 1 1 . 0 0 a Vi l l a M a d a m a p e r l a presentazione del rapporto annuale sull’andamento dell’industria delle costruzioni italiane nel mondo che fornisce un quadro analitico dei lavori in corso e acquisiti nei d i v e r s i Pa e s i c o n r e l a t i v i v a l o r i e u n ’ a n a l i s i d e i t r e n d d e l s e t t o r e . L’ e v e n t o , o s p i t a t o d a l Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sarà aperto e moderato dal Segretario Generale della Farnesina, A m b a s c i a t o r e M i c h e l e Va l e n s i s e , a c u i f a r a n n o s e g u i t o g l i i n t e r v e n t i d e l Pr e s i d e n t e d e l l ’ A s s o c i a z i o n e d e i c o s t r u t t o r i , Pa o l o B u z z e t t i , d e l Vi c e M i n i s t r o d e l l o S v i l u p p o Economico, Carlo Calenda, e del Vice Pr e s i d e n t e e Pr e s i d e n t e d e l C o m i t a t o L a v o r i all’estero dell’ANCE, Giandomenico Ghella che illustrerà i risultati dell’indagine. C o n c l u d e r à l a p r e s e n t a z i o n e i l Vi c e M i n i s t r o degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lapo Pi s t e l l i . ( i n f o M e r c a t i E s t e r i ) . 30 Impresa Cooperativa ESTERI Malaysia: Apre a Kuala Lumpur la Vitrociset M alaysia: Vitrociset apre a Kuala Lumpur Vitrociset inaugura due nuove sedi internazionali a Kuala Lumpur, in Malaysia e a Tolosa, in Francia. L’azienda del settore e' stabilmente presente in Germania, Olanda, Belgio, Turchia, Guyana Francese e Kenya. La sede di Tolosa, che fara’ capo a Vitrociset Belgium, avrà la funzione di supportare l'azione di crescita delle divisioni spazio, difesa, sicurezza e trasporti. In particolare a Tolosa ha sede il CNES, il centro di ricerche aerospaziali della Francia. Attraverso la sede di Kuala Lumpur e le numerose collaborazioni gia' attive a Singapore e nelle Filippine, Vietnam, Brunei, Taiwan, Myanmar e Indonesia, punta a esportare in tutta l’area Fareast prodotti e sistemi delle divisioni Intelligent Transport, controllo del traffico aereo, in ambito civile. Nel settore Difesa punta su fornitura o eventuale refitting di sistemi di supporto logistico, comando e controllo, simulazione e testing. Nel settore delle sicurezza punta su protezione delle infrastrutture critiche e cyber Defence. In quello spaziale su servizi a valore aggiunto (navigazione, localizzazione e osservazione della terra). Oman: presenta Zona speciale Duqm mercoledì 24 alla Farnesina M ercoledì 24 settembre 2014, alle 10.30 nella Sala Conferenze Internazionali del Ministero degli Esteri a Roma si terrà una presentazione della Zona Economica Speciale di Duqm (Sezad Duqm) costituita da un’area di 1.777 km quadri e 80 chilometri di costa lungo il mare arabico, a metà strada tra Mascate e Salalah, e, secondo i promotori del progetto, rappresenta per dimensioni la maggiore Zona Economica Speciale della regione del Medio Oriente. Attualmente comprende 32 progetti in diversi stadi di sviluppo con investimenti stimati in circa 9 miliardi di Euro. Riguardano la realizzazione di un nuovo porto, in parte già operativo, di un bacino di carenaggio, una linea ferroviaria e un aeroporto, aree dedicate a insediamenti residenziali, commerciali turistiche e industriali, sistema di trattamento delle acque reflue, impianto di desalinizzazione. I progetti futuri includono la realizzazione di una raffineria della capacità di 230 mila barili, di un polo petrolchimico e di un gasdotto. La pubblicazione dei bandi di gara per le varie fasi di sviluppo dei progetti infrastrutturali è gestita direttamente dalla Autorità per la Zona Economica Speciale di Duqm e gli avvisi di gara sono resi disponibili direttamente sul sito della Duqm Special Economic Zone (http://www.duqm.gov.om). Impresa Cooperativa 31 ESTERI LuSSo: nEL 2014 cREScITA PREvISTA + 5% I l mercato mondiale del lusso 2013 che si e' chiuso con un valore di 218 miliardi di euro (+7% a cambi costanti) e la stima per il 2014 vede una crescita dei consumi di alta gamma nel mondo almeno del 5% a cambi costanti (2% a cambi correnti) con un mercato totale pari a 223 miliardi. Sono i dati del Monitor Altagamma realizzato in partnership con Bain&Company. Prevista una domanda stabile dei consumatori cinesi, che restano comunque i protagonisti del mercato globale con una quota al 29%, e un rinnovato interesse per il lusso da parte dei consumatori di mercati maturi come gli Usa.Gli acquisti dei turisti guidano la crescita, con i cinesi che spendono fuori dall'ex Celeste Impero il triplo di quando spendono in patria. Nei primi 8 mesi di quest'anno i consumi dei turisti cinesi sono saliti del 10%, comunque in frenata rispetto al 2012-2013, e quelli dei medioorientali dell'11%, mentre per i russi emerge un calo del 3%. In Europa bene Gran Bretagna e Germania, mentre l'Italia soffre. La crescita e' guidata principalmente dal retail (32% del mercato totale) con il formato monomarca che copre piu' di meta' del totale con il 52%. Il canale online e' best performer in termini di crescita con +28%. A livello di categoria i consumi di accessori, che rappresentano il 29% del mercato, sono saliti del 4% nei nove mesi, facendo meglio di abbigliamento e hard luxury, rispettivamente al secondo e terzo posto per dimensioni. In particolare l'hard luxury, che ha segnato zero, e' stato profondamente penalizzato dal calo dei consumi in Asia, soprattutto sull'orologeria. Per la prima volta dal 2007, inoltre, la crescita delle calzature di lusso (+5%) ha superato quella della pelletteria (+3%) e i gioielli hanno registrato +4%. Cresce anche il mercato 'alternative to luxury', ovvero marchi come Furla, Pimco o Pandora, che hanno una strategia molto simile a quella del lusso, ma con prodotti che costano la meta'. GENTILONI: CONTATTI CON I MINISTRI DEGLI ESTERI DEI PRINCIPALI PARTNER EUROPEI E COLLOQUIO CON I MINISTRI SERBO E UCRAINO L a stabilizzazione del bacino del Mediterraneo, in particolare della Libia, le crisi in Medio Oriente, i fenomeni migratori e le recenti evoluzioni in Ucraina sono stati i principali temi dello scambio di vedute che il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha avuto oggi con i colleghi di Spagna, Francia, Germania, Austria e Svezia. I colloqui hanno confermato la larga comunanza di vedute sui principali temi di attualità internazionale e l’auspicio di poter al più presto organizzare incontri bilaterali. Gentiloni ha poi sentito anche i Ministri degli Affari Esteri ucraino Pavlo Klimkin e serbo Ivica Dacic. Klimkin, nel ringraziare Gentiloni per le sue dichiarazioni sullo svolgimento delle “elezioni” nel Donbass, ha condiviso con il Ministro una prima analisi della situazione. Nella conversazione con il Ministro serbo infine, Gentiloni ha confermato il pieno appoggio al cammino della Serbia verso l'Unione europea e ha ribadito la proposta di un incontro trilaterale con il responsabile della politica estera albanese, che il Ministro Dadic ha accolto con soddisfazione. 32 Impresa Cooperativa
© Copyright 2025 Paperzz