CAMPIONATO GIORNALISMO 11 MARTEDÌ 4 MARZO 2014 Scuola media Buonarroti Ponte Ponte aa Moriano Moriano Alla scoperta del progetto ‘LuMe’ Le imprese metalmeccaniche unite contro la crisi e a favore del territorio ANCHE quest’anno abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa Cronisti in Classe cercando di capire quali sono le iniziative presenti nella zona in cui viviamo. La nostra curiosità è stata attratta dal Progetto «LU.ME – Metalmeccanica lucchese per il territorio» e dalle iniziative che, sin dai suoi esordi, propone e mette in atto sul e per il territorio lucchese ed i suoi abitanti. E così il 5 febbraio è stato invitato a scuola un esponente della ditta Toscotec che, attraverso video e proiezione di foto, ci ha spiegato di cosa si occupa il progetto. LU.ME. nasce a Lucca nel luglio 2013 dalla volontà dei rappresentanti di 10 imprese metalmeccaniche lucchesi con le seguenti mission: insieme per superare la crisi, aiutare ed aiutarsi restando uniti, comprendere il territorio ed ascoltare le opinioni di tutti, progettare e attuare numerose iniziative che siano di concreta utilità ed efficacia per ogni cittadino della provincia e che siano atte a favorire lo sviluppo e la tutela del territorio. Le aziende coinvolte sono 10 (A.Celli Paper, A.Celli Nonwovens, Fabio Perini, Fapim, Fo- concretizzata con alcune iniziative. Solo per citarne alcune, il Family Day, la Giornata dei Bimbi, la Befana in azienda e altri momenti di svago dedicati a tutte le famiglie (La Lucchesina, Trofeo LU.ME, Geronimo Stilton Marathon 2013). «TESTIMONIAL» Alcuni studenti con la rivista «LUME» sber, Gambini, KME Italy, Rotork Fluid Systems, Sampi, Toscotec) ed il numero complessivo dei loro dipendenti ammonta a 2.681 persone. L’attenzione alla persone costituisce il valore delle aziende in quanto le imprese esistono, producono e si sviluppano grazie all’impegno ed alla genialità di tutti coloro che vi la- vorano. In particolare si ha a cuore il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie, vi è la consapevolezza di quanto sia difficile ancora oggi conciliare famiglia e lavoro e per questo si impegnano per garantire ai collaboratori la possibilità di ritagliarsi dei momenti da trascorrere insieme ai propri figli. Questa attenzione si è CERTAMENTE non possiamo dimenticare il furgoncino «LU. ME. in consegna», che sfreccia sulle strade della Lucchesia senza stancarsi mai! Grazie a questa trovata numerose scuole del territorio provinciale hanno potuto usufruire di una fornitura di carta per uso quotidiano. In un periodo di forte crisi economica e dove si assiste a continui tagli alle scuole, questa decisione è stata accolta con grande favore da diversi Istituti della nostra Provincia. Per ultimo, ma non per importanza, è stata creata una tessera, Più Famiglia, fornita a tutti i dipendenti, con lo scopo di fornire agevolazioni ai dipendenti ed alle famiglie. La carta permette di beneficiare di prodotti e servizi di qualità a prezzi convenienti attraverso convenzioni stipulate con numerosi punti vendita della nostra Provincia. LA STORIA IL NOSTRO PICCOLO VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL RAPPORTO TRA IMPRENDITORI E DIPENDENTI Quando esplose la Rivoluzione industriale SENTIRE parlare il nostro «inviato speciale» del rapporto che esiste tra datore di lavoro e dipendenti ci ha fatto nascere la curiosità di capire se, nel tempo, è sempre stato così. Ci siamo quindi confrontati con le nostre insegnanti di Storia ed abbiamo iniziato a fare ricerche sull’origine della classe operaia e delle prime industrie. Abbiamo scoperto che il processo di evoluzione industrializzata della società ha inizio con la Prima Rivoluzione Industriale, in Europa, alla fine del 1700. Prima di allora il lavoro si svolgeva a domicilio o al massimo nelle botteghe artigiane, in seguito aveva luogo nelle fabbriche dove si trovavano macchinari che, per funzionare, dovevano essere azionati dagli operai. L’apparizione della fabbrica e della macchina fece sì che nascesse la classe operaia, il cosiddetto proletariato, che riceveva, in cambio del proprio lavoro, un salario, seppur molto modesto. Compariva anche la figura del capitalista industriale, l’imprenditore proprietario della fabbrica e dei mezzi di produzione, che mirava ad incrementare il profitto della propria attività. Purtroppo però i lavoratori venivano sfruttati e fatti lavorare in condizioni igieniche precarie, senza acqua e con scarsa luce e aria: ciò favoriva il diffondersi di malattie. Cambiò volto anche la famiglia: gli stipendi erano talmente bassi che entrambi i genitori dovevano lavorare e molto spesso gli stessi bambini erano chiamati a dare il loro contributo. Non esistevano i diritti dei lavoratori, costretti a lavorare 10 –12 ore al giorno, senza distinzione di età e sesso. Solo con il passare degli anni, la classe operaia si è organizzata e sono sorte le prime forme di associazione dei lavoratori: i Sindacati. Da allora le organizzazioni sindacali hanno svolto un ruolo importantissimo nel miglioramento delle condizioni di lavoro delle persone ed anche oggi, nelle moderne fabbriche, continuano a tutelare i lavoratori, affinché vengano rispettati i loro diritti. LA REDAZIONE Classe IIA: Elisa Bertini, Pietro Brogi, Gioele Carignani, Angelo Chavez, Juan Carlos Cortopassi, Asia De Paris, Rachele Filippi, Nicolò Francesconi, Stefania Gherganu, Sara Gianneschi, Manuela Iavarone, Caterina Lucchesi, Aurora Marracci, Nicolò Matelli, Lorenzo Nicoletti, Alice Paoli, Giacomo Raffaelli, Camilla Saettoni, Matteo Santoni, Filippo Serafini, Giulia Taddeucci. Classe II B: Alessio Anelli, Gabriele Baccelli, Matteo Bertolli, Melissa Cecchettini, Yuri Ciandetti, Angelo Contarino, Elena Cururni, Emanuel De Paola, Elisa Franceschi, Matteo Gaspari, Samuele Giuliani, Lorenzo Giuntoli, Sara Martina Grigoli Chimera, Mariasole Lazzareschi, Lorenzo Marracci, Marta Matteucci, Matteo Pellinacci, Rachele Peschiera, Christian Quilici, Alessia Reni, Jacopo Simoni, Letizia Ulivi . Classe II C: Michele Bertamini, Giuseppe Caro- nia, Michele Catapano, Alex Conti, Lorenzo Cinca, Graziella Gavrila, Mauro Giannecchini, Denisa Rosu, Martina Manzo, Nicole Puccinelli, Nicole Maccari, Diletta Pellegrini, Gioia Pucci, Martina Cecconi, Sara Spadoni, Gabriella Santori, Omar Souiba, Chiara Tomei, Oumeima Zoulafi, Federico Pinelli. Insegnanti: Graziella Amadei, Roberta Amari, Silvia Prosperi. Dirigente scolastico Marco Orsi. L’AZIENDA Carta: il caso «Toscotec» TRA LE AZIENDE che hanno aderito al progetto Lume, segnaliamo Toscotec, società che progetta e realizza macchine e tecnologia per cartiere. Un ringraziamento particolare per l’opportunità che ci ha offerto di scoprire il mondo del lavoro. Un dipendente Toscotec è venuto a scuola il 5 febbraio scorso per illustrarci non solo il progetto Lume, ma anche il lavoro e l’azione che svolge Toscotec. E’ stato stimolante capire come funziona un’azienda, come è impostato e organizzato il lavoro. Quotidianamente facciamo uso di carta igienica, scottex, fazzolettini, ma quanti di noi si sono mai domandati come nascono e vengono prodotti? Abbiamo capito quanta tecnologia, quanto lavoro e quanta passione c’è dietro ogni pezzettino di carta. Ubicata a Marlia, nel comune di Capannori Toscotec nasce nel 1948, da un’idea di Sergio Toschi, con il nome di Officine meccaniche Toschi. Inizialmente l’attività è rivolta alla riparazione di componenti meccaniche per cartiere. La svolta negli ’60 con l’ingresso nella società dell’Ing. Giovan Battista Mennucci: comincia la progettazione e la realizzazione di macchine per la produzione della carta. L’azienda si impone sul mercato presentando il Monolucido (essicatore in acciaio) il quale, grazie ad un’asciugatura rapida della carta, rappresenta un valore aggiunto importante. L’azienda consolida la propria rete commerciale sia in Asia (dove ha anche una sede a Shangai) sia in America (una sede nella città di Green Bay). Dal 2003 la società è stata ribattezzata con il nome Toscotec ad indicarne non solo l’origine ma anche la passione per la tecnologia che caratterizzano l’impresa della famiglia Mennucci. ••
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