Marzo 2014 - Alatel Lazio

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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL
N. 37 - Febbraio 2014 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” Febbraio 2014
INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
CONVEGNO ALATEL
LAZIO
18 GENNAIO 2014
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SENIORES TELECOM ALATEL
sommario
1
inCIPIT
18
Cari Soci
Periodico d’informazione per i Soci
SENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO
2
Direttore Editoriale
Guglielmo Carretti
3
Capo Redattore
Luciano Stoppa
5
Comitato di Redazione
Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,
Renato Cardinali, Carlo Carissimi, Guglielmo
Carretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco,
Domenico Fiorini, Franco Fontana, Giuseppe
Gargano, Cesare Lucarelli, Amalia Madonna,
Roberto Malasoma, Pier Paolo Musicarelli,
G.Carlo Pasquini, Francesco Pettorini, Franco
Roscini, Luciano Stoppa, Marco Turbati.
(dal lunedì al venerdì ore 9-12)
[email protected]
Sito: www.alatel.it
E-mail:
per versamenti:
• conto corrente postale numero 91364000
intestato a: ALATEL - Associazione
Lavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a.
oppure
• Bonifico bancario sul c/c
Unicredit Banca di Roma codice
IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499
• Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio
IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000
Fotografie C. Carissimi, G. Carretti, C. Esposito,
F. Gioffreda, A. Madonna, A.Movizzo, F. Pettorini,
L. Stoppa, P. Zaccaria
Impaginazione e grafica Duemme grafica
Stampa Duemme grafica
Via della Maglianella, 71 00166 Roma
tel./fax 06.45437273 - 06.45437338
[email protected] - www.duemmegrafica.it
Finito di stampare nel mese di Febbraio 2014
22
inTELECOM
24
inASSIDA
26
L’Assida: Una realtà
in movimento
11
inDIRITTO
inRICORDO
Una corsa con l’atleta
Un turbo nel cervello
14
16
inMESTIERI
inNORMATIVA
Leggi chiare...
27
inAIUTO
Modello 730
Il 5‰
Gocce legislative
12
inTERRITORIO
Piazza del Quirinale
Facilitazioni telefoniche
8
inMONETE
Numismatica Europea
A Bergamo con ANLA
7
inTRASPORTO
Minifacchini
Patente Europea
Convegno ALATEL Lazio
Ha collaborato: Renato Oscar Valentini
Sede SENIORES TELECOM
ALATEL LAZIO
Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma
Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24)
20
inCONVEGNO
inRIUNIONE
inSIEME
• Cezanne
• Le Domus romane
• Rieti
inELEZIONE
Votazione 2013
n. 37
28
inSPIGOLATURE
Notizie varie
1° DI COPERTINA
Il giuntista
La IUC
Convegno ALATEL Lazio
inCONCERTO
Foto attività
4° DI COPERTINA
Natale: i Gospel
Fatti del passato
3° DI COPERTINA
Foto attività
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Mentre si va in stampa apprendiamo che su proposta del Dr. Zappi, Presidente
Nazionale dell’Alatel, la Telecom ha designato il
Dr. Gian Carlo Pasquini
Presidente dell’Alatel Lazio anche per il triennio 2014-2016
In data 18 Febbraio il consiglio, a norma di Statuto, ha formalizzato questa nomina.
Da parte della Redazione, a nome anche di tutti i Soci, le più vive congratulazioni.
1
in questa edizione del Giornale, la prima dell’anno 2014, desidero (come si usa fare alla mezzanotte) buttare dietro le spalle un
aspetto comunicazionale e organizzativo che mi ha un po’ preoccupato: mi riferisco alle tornate elettorali
svoltesi nel corso dell’anno passato
(ASSIDA, ANLA e ALATEL).
A queste importanti manifestazioni di democrazia non v’è stata
la partecipazione che ci si aspettava; eppure si trattava di eleggere
nostri amici Alatel nelle varie strutture demandate alla gestione di importanti Associazioni.
Voglio pensare (e spero di convincermi di questo) che sia solo frutto di una dimenticanza: i comunicati sono stati spediti, le schede sono arrivate, sono state lette e
poi sono rimaste in qualche cassetto.
Andiamo però ugualmente avanti e - ora mi riferisco all’Alatel Lazio in particolare (vedi struttura a pagina 2) - c’è una folta schiera di “volontari” che ci daranno
come sempre e sempre meglio un aiuto; a tutti gli altri Soci spetta la volontà e la disponibilità a partecipare alle varie attività di ampio spettro.
La programmazione di queste richiede un forte impegno anche di tipo “economico “ e - lo ricordo - sono proposte proprio per venire incontro al desiderio di molti
di Voi di rompere ogni tanto la monotonia della giornata e - per di più - con l’obiettivo
di aiutarci vicendevolmente a trascorrere (come si dice) un “invecchiamento attivo”.
Noi tutti quindi ci teniamo a farvi passare giornate in serenità e in allegria insieme ad amici e/o a collaborare per cercare di risolvere al meglio le piccole grandi
difficoltà che incontrate.
Noi ci siamo e siamo sempre presenti: venite! Ci farete piacere.
Cari saluti dal
Vostro Presidente Gian Carlo Pasquini
incipit
Cari Soci,
La Redazione
inelezione
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ALATEL LAZIO - ELEZIONI
Sul finire dello scorso anno - è noto - si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle
cariche sociali Alatel Lazio per il triennio 2014-2016.
Dalle urne sono risultati eletti:
2
CONSIGLIERI
Aldo Argentieri
Carlo Carissimi
Augusto Cerasa
Maria Vittoria Dei Giudici
Giuseppe Gargano
Cesare Lucarelli
Candida Morgante
Giovanna Volpecina
FIDUCIARI
Giancarlo Cocco
Franco Comin
Vittorino Santucci
Silvano Frezzotti
Antonio D'Amico
Angelo Movizzo
Francesco Leoncini
Maria Luisa Sparaci
REVISORI DEI CONTI
Roma DG
Roma 1
Roma 2
Albano
Frosinone
Latina
Rieti
Viterbo
Rosario Attinà
Anna Maria Iannucci
Renato Cardinali (supplente)
Mario Mangani (supplente)
Il nuovo Consiglio Regionale, riunitosi sotto la Presidenza di Gian Carlo Pasquini, ha proceduto ad eleggere,
all’unanimità:
due Vice Presidenti: Roberto Malasoma e Luciano Stoppa
il Segretario: Aldo Baldazzi, nonché a nominare Guglielmo Carretti Direttore Responsabile del
Giornale; inoltre il Consiglio ha deciso di inoltrare proposta alla Presidenza Nazionale per la conferma di Virio
Berti a “Presidente Onorario” dei Seniores Alatel Lazio.
Infine, oltre ai Consiglieri, ai Fiduciari ed ai Revisori, la Struttura Regionale si avvale della collaborazione di
molti altri Soci “volontari” per il funzionamento delle seguenti attività:
SEGRETERIA
Pasquale Cleri
Domenico Fiorini
Augusto Cerasa
. Renato Aubert
. Beniamino Cicciola
. Alessio Martire
. Giancarlo Nei
. Giovanni Prosperi
GESTIONE/SVILUPPO HW E SW
NEWS E SITO WEB
SVILUPPO SOCI
Pierpaolo Musicarelli
Francesco Abet
Pietro Zaccaria
Maria Abbondanzieri
Giovanna Danese
Silvana Pelosi
Pierpaolo Ragazzini
GIORNALE
“NEW CONTINUARE INSIEME”
FILATELIA-NUMISMATICAHOBBY
ATTIVITÀ CULTURALI
Francesco Pettorini
Francesco Gioffreda
Franco Roscini
Direttore editoriale
Guglielmo Carretti
Capo redattore
Luciano Stoppa
A tutti i "volontari" un fervido augurio di piena collaborazione e buon lavoro.
Il Presidente Gian Carlo Pasquini
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inconvegno
La Redazione
ALATEL LAZIO
Convegno Annuale 18 gennaio 2014
Nella splendida cornice del Centro Congressi dell’Hotel Selene di Pomezia si é svolto in data 18 gennaio
il Convegno Annuale dell’Alatel Lazio.
vranno gestire nel prossimo triennio organizzazioni
di rilevante importanza.
La presentazione sintetica del bilancio del
2013, in corso di elaborazione, ha consentito al Presidente di rimarcare il tema del
proselitismo e l’importanza del versamento
tempestivo delle quote associative, che sono
il motore di tutta l’attività dell’Associazione,
che inizia sin da gennaio.
Il Presidente ha proseguito illustrando quello che si è messo in atto per comunicare ai
Soci non solo le attività, ma ogni altra notizia d’interesse immediato.
Circa 500 gli intervenuti da tutte le Sezioni del territorio regionale che hanno ascoltato i vari interventi con molto interesse, aiutati anche dalle slides
che via via venivano proiettate sul grande schermo
in sintonia con gli argomenti illustrati.
Al Convegno si è avuta l’autorevole e gradita presenza di Antonio Zappi Presidente Nazionale
dell’Alatel e dell’Anla.
Il Segretario Aldo Baldazzi ha aperto i lavori
con gli auguri di “Buon Anno” e ha ringraziato tutti
per la nutrita presenza.
Il Presidente Gian Carlo Pasquini ha ricordato
le tornate elettorali svoltesi nel 2013 per Anla, Alatel e Assida, nelle quali si è avuta una partecipazione non proprio ottimale o comunque non quella
che ci si aspettava, per l’elezione di coloro che do-
3
Il Presidente ha poi elencato e ringraziato
gli eletti nel Consiglio dell’Alatel Lazio e,
sommariamente, ha ricordato tutti gli altri
volontari che collaborano alla variegata
gestione. (ved. pag. 2)
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4
È, quindi, intervenuto Francesco Abet che ha illustrato l’importanza della “Newsletter”, inviata mensilmente ai Soci dei quali si conosce l’indirizzo di posta elettronica; pertanto, - ha sintetizzato Abet - è
estremamente necessario avere da tutti i Soci questi
indirizzi, ciò - tra l’altro (da non dimenticare) - consente al Consiglio un buon risparmio finanziario sui
costi di spedizione postale.
A questo punto è stato proiettato un breve filmato (realizzato, peraltro, da nostri soci) sul Convegno ANLA a
Bergamo nell’ottobre scorso (al quale hanno partecipato circa 100 Soci dell’Alatel Lazio) che riassume il significato delle tematiche affrontate:
“Gli anziani, una risorsa per il Paese: esperienze, valori, energie al servizio della comunità”. (una sintesi del Convegno alle pagg. 5-6).
Sono state poi illustrate le modalità di gestione innovative sia per l’ASSILT e sia per ASSIDA, che hanno
permesso una sensibile diminuzione dei tempi di rimborso.
Preceduta dalla relativa slide, Luciano Stoppa ha
illustrato i vari interventi di “consulenza” fornita ai Soci in vari campi, primo fra tutti quello inerente l’applicazione del contributo di solidarietà “telefonici”. Su
quest’ultimo tema è stato invitato a parlare Ferdinando Ferro il quale ha illustrato le tappe sinora
perseguite per cercare di conoscere nel dettaglio i criteri di calcolo dell’INPS sul contributo, applicato dal
1° gennaio 2012 sino al dicembre 2017; sforzi finora
non coronati da successo per il silenzio dell’Ente Previdenziale; “… ma noi (e “con tigna” dice Ferro) continueremo ricercando tutti i canali possibili per giungere a una chiarezza nell’applicazione della legge;
per questo mandateci il vostro e-mail perché vi terremo al corrente dei passi intrapresi…”.
Ha preso la parola Pierpaolo Musicarelli che ha
posto l’accento sull’importanza del proselitismo associativo e sulle opportunità e vantaggi dell’essere associati anziché “soli”, ricordando un altro rilevante
aspetto dell’essere associati in ALATEL: l’APPARTENENZA, cioè quello che ci fa sentire parte di una famiglia, in cui siamo riconosciuti e accolti con simpatia
anche da colleghi che non conosciamo, ma con i quali
condividiamo l’orgoglio di aver vissuto un’esperienza
indimenticabile, quella del mondo delle telecomunicazioni.
Infine Luciano Stoppa ha specificato come tutte le
nostre attività ludico/culturali mirino ad aggregare i
Soci, a farli stare con gli amici ed a uscire dalla solitudine, che spesso attanaglia le persone non più giovani; quindi, ha sintetizzato, aiutato dalle slides, le attività promosse ed effettuate nel 2013 e quelle previste
nel 1° semestre del 2014 (il relativo Foglio Notizie è
già stato spedito).
Il Convegno sta volgendo al termine e - dopo la consegna di un attestato di fedeltà ai due Soci presenti
più anziani- nella foto a lato il Socio Luigi Paolucci)
Antonio Zappi ha incentrato l’attenzione sul fatto
che l’Alatel, così come l’Anla, non possono rimanere
chiuse in se stesse, ma tutta l’attività deve servire ad
aprirsi verso gli altri, a collaborare con altre Associazioni, e meglio ancora con altre realtà Alatel, in modo
che la nostra cerchia si allarghi, ci si confronti e si collabori insieme sul terreno del volontariato. Tutti noi
non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte alle sofferenze altrui, ma poi “cosa facciamo” di concreto
verso gli altri ?: questo è l’obiettivo che in questo triennio, tutti insieme, dobbiamo cercare di raggiungere.
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inriunione
Luciano Stoppa
IL CONVEGNO ANLA DI BERGAMO
Il suo valore - Il suo significato
Ad ottobre scorso a Bergamo si è svolto un importante
Convegno promosso dall’ANLA ed al quale ha dato
la sua autorevole adesione il Presidente della Repubblica. Una numerosa partecipazione ha gratificato questo appuntamento: circa 1200 persone pro-
venienti da tutta Italia che hanno colto l’occasione per
visitare questa bellissima città, forse un po’ sorpresa
da questa “pacifica invasione”.
Il tema centrale era di grande importanza:
“Gli anziani, una risorsa
per il Paese: esperienze,
valori, energie al servizio
della comunità”.
Ed il Presidente Antonio Zappi (che riveste analogo incarico nell’ambito dell’Alatel Nazionale) ha
messo bene in luce questo tema nella sua relazione finale definendo il Convegno “punto di arrivo e di
partenza per l’Associazione, un forte momento comunicativo e strategico: gli anziani - ha detto Zappi
- oggi non sono più un segno del declino, non rubano
spazio ai giovani; gli anziani sono un valore e
su questa traccia l’ANLA è chiamata sempre più alla
tutela della persona e dei lavoratori anziani che han-
Temi forti ai quali si sono aggiunte le relazioni di
qualificati esperti: Dr. Campiglia Presidente Fondazione Esperienza “… oggi l’impegno dell’anziano nel mondo del lavoro sta subendo un prolungamento data la situazione previsionale di uscita…”Prof. Boncinelli -scienziato “ … il mondo sta cambiando; la vita che dura più a lungo comporta aspetti inquietanti dal momento che la popolazione è e
sarà sempre più composta di persone di una certa
età”…inoltre “la persona che esce dal lavoro a
60/70 anni è ancora una persona attiva e non pensa alla sua età come a una fase declinante della vita…”- ” Dr. Roma Direttore Generale del Censis
“… oggi gli anziani rappresentano un punto di riferimento non solo per la famiglia ma per la società
intera: possiamo considerarli come i Beni Culturali:
cerchiamo di valorizzarli ed utilizzarli..” - Prof. Paleari Rettore Magnifico dell’ Università “…la terza
età può mettere al servizio della comunità competenza, trasmissione di valori, spirito di solidarietà e
volontariato…”-Dr. Mazzoleni industriale …” è
sempre più vitale e necessaria una coesistenza tra
giovani e adulti sul luogo di lavoro…”
Chiudendo il Convegno Zappi ha precisato che “… è
necessario convogliare gli sforzi di tutta la realtà associativa verso un obbiettivo comune di crescita…” e
ha terminato citando le parole di Papa Francesco:“…
un popolo che non si prende cura degli anziani, dei
bambini e dei giovani, non ha futuro perché maltratta
la memoria e la promessa…”
Durante il Convegno è stata effettuata la premiazione
dei vincitori del “Concorso di prosa e poesia” bandito dall’ANLA del quale il Direttore del nostro Giornale Guglielmo Carretti è stato il propulsore e l’animatore. Nella “sezione racconti” il nostro socio Gaetano Marino si è classificato al secondo posto: congratulazioni da tutta la Redazione.
5
La sala del convegno
no conquistato sul campo saggezza, equilibrio e consiglio.”.
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IL DOPO CONVEGNO
6
I soci dell’Alatel Lazio, presenti a Bergamo con una nutrita delegazione, dopo aver sicuramente fatto tesoro
dei temi ascoltati, sono rimasti nella “ città alta”, la città
ed infine la Cappella Colleoni: Bartolomeo Colleoni (qui
sepolto accanto alla figlia Medea) è passato alla storia
per le sue audaci imprese di guerra, ma vogliano ricordare che mise in campo anche un notevole impegno civile in favore dei ceti meno abbienti ed inoltre fu fautore
di una lungimirante politica di gestione delle acque nella provincia di Bergamo, creando una fitta rete irrigua
che garantiva il fabbisogno idrico ai campi dell’intera
pianura compresa tra il Brembo e l’Oglio.
I soci a Bergamo
“più antica” situata all’imbocco delle Valli Seriana e
Brembana e circondata da mura entro le quali sorgono
vicoli medievali all’ombra di torri e campanile. Ebbene
si è potuto così ammirare, con una guida turistica, tutta
la magnificenza del posto: Piazza Vecchia con il Palazzo della Ragione, del sec. XII dove si trova il leone di
San Marco che per secoli è stato simbolo della signoria
veneziana; di fronte il Palazzo del Podestà del Bramante. Da Piazza Vecchia si entra nella Bergamo sacra, cioè
Piazza del Duomo con la Cattedrale e l’adiacente “Cappella della città” ovverosia la Basilica di Santa Maria
Maggiore del 1200 (all’interno il confessionale barocco
e le tarsie su disegno di Lorenzo Lotto), poi il Battistero
I soci a Modena
Il giorno seguente, nel viaggio di ritorno, la sosta a
Modena per una visita (con guida) del centro cittadino
ove troneggia il Duomo, uno dei capolavori dell’architettura romanica e la poderosa torre campanaria detta
la Ghirlandina, slanciata verso l’alto con il suo aspetto
gotico e la cornice di colonnine a mo’ di ghirlanda sulla sommità. Prima di riprendere il viaggio di ritorno
una gradita colazione per apprezzare le ben note specialità emiliane.
Donne e la pensione a 57 anni
Mentre il giornale è in stampa si viene a conoscenza che la possibilità per le donne
dipendenti di andare in pensione a 57 anni (con l’applicazione però del calcolo
contributivo che comporta una significativa diminuzione dell’importo pensionistico) e che avrebbe avuto scadenza al 2015, sta di fatto per estinguersi; infatti una circolare INPS con una serie di argomentazioni
relativi al calcolo dei requisiti anticipa i tempi all’anno 2014, ma la Commissione Lavoro del Senato si è
mossa ed ha approvato una risoluzione che impegna il governo a rivedere la situazione e soprattutto l’interpretazione data alla legge da parte dell’INPS.
Come sempre la normativa “previdenziale” è e rimane di una “non chiarezza” estrema.
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intelecom
La Redazione
ACCORDI TRA TELECOM ITALIA e L’ALATEL
“TUTTO”
FACILITAZIONI
SUI SERVIZI TELEFONICI,
Per informazioni accedere al sito
www.alatel.it o chiamare il
Numero Verde 800299225
COME ADERIRE
Richiedere di aderire è semplice, ti
bastano 3 mosse:
1 - Chiama il 187 e richiedi lʼofferta desiderata.
2 - Scarica il modello di adesione dal sito www.alatel.it e
completalo con cura in ogni sua
parte
3 - Consegna il modello compilato alla sede Alatel di appartenenza.
[1]
Per quanto riguarda il traffico uscente
verso cellulari nazionali si presume il
rispetto dei seguenti parametri:
• traffico giornaliero uscente non
superiore a 300 minuti;
• traffico mensile uscente non
superiore a 1500 minuti.
“INTERNET SENZA LIMITI”
con sconto di € 14,00 sul canone
mensile (riduzione da 37,90 a 23,90
€/mese). Nel costo mensile è compreso il canone della linea fissa telefonica, il traffico Internet illimitato e il
traffico voce verso i fissi nazionali a 0
€cent/min. e 16 €cent. di scatto alla
risposta.
7
Rammentiamo che i
PENSIONATI TELECOM
E I COLLEGHI IN MOBILITAʼ
ISCRITTI ALL’ALATEL
(in regola con il versamento della
quota associativa)
hanno la possibilità di poter usufruire
di queste interessanti
consente di effettuare da casa chiamate illimitate verso tutti i numeri fissi
e i cellulari nazionali[1] senza scatto
alla risposta, di navigare in Internet
senza limiti fino a 7 Mega e di inviare
300 sms al mese da webmail verso
tutti i cellulari, con un costo fisso di
30,90 €/mese, anziché € 32,90, oltre
allo sconto mensile di 14,00 €/mese,
pari a 168 €/anno, già concesso agli
associati ALATEL per “TUTTO SENZA
LIMITI”.
Coloro che avevano già aderito a
“TUTTO SENZA LIMITI” (offerta non più
commercializzata da Telecom) mantengono lʼattuale tariffa o, se vogliono, possono passare a “TUTTO” con un contributo “una tantum” di € 39,00.
8
Renato Oscar Valentini
inassida
ALATEL n. 37 Impaginato_Layout 1 20/02/14 16.13 Pagina 8
L’ASSIDA - Una realtà in movimento
Associazione per l’Assistenza Sanitaria
Integrativa Dirigenti Aziende Gruppo Telecom
Nell’ultimo ventennio le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni hanno modificato radicalmente
il nostro modo di vivere: si è trattato di un processo di
sviluppo talmente rivoluzionario da non avere praticamente precedenti nella storia dell’umanità. Dapprima sono stati introdotti i PC, prima quelli da tavolo
poi quelli portatili, poi si è resa disponibile una rete,
ovvero Internet, capace di far comunicare a distanza
centinaia di milioni di soggetti e di farli accedere a
fonti d’informazioni in precedenza difficilmente consultabili. Più recentemente anche i telefoni cellulari sono diventati strumenti per la comunicazione digitale
e anch’essi consentono di navigare in rete. Insomma,
l’informatica è ormai talmente onnipresente nel nostro
quotidiano da essere pervasiva anche verso chi, per
ragioni culturali o di altra natura, è più “lontano” da
questo mondo.
Ecco allora che anche un’associazione come ASSIDA non può fare a meno delle tecnologie informatiche, che diventano strumento prezioso per una migliore efficienza gestionale e un’efficace comunicazione verso gli iscritti. È importante, quindi, mantenere aggiornata la tecnologia rispetto alle nuove necessità, valutando sempre e comunque con attenzione i
risvolti sui ritorni operativi.
Ricordiamo qualche numero ASSIDA su cui si devono
basare anche i sistemi informatici: al 30 novembre
2013 risultavano iscritti 4.195 associati: 2.993 fra
pensionati e superstiti, 102 volontari, 1.100 dirigenti
in servizio. Comprendendo i familiari, gli assistiti assommavano a 9.240 persone. Il rapporto pensionati
+ superstiti/attivi + volontari si attestava quindi a
2,49. il numero di pratiche 2013 pervenute a fine novembre era di 23.521.
PRIMA FASE: MIGRAZIONE
In ragione di un miglioramento complessivo del rapporto qualità/costo del servizio e in considerazione delle sinergie che si potevano sviluppare con l’avvio dell’assistenza diretta, alla fine del 2011 il Consiglio di Amministrazione Assida diede mandato nell’avviare l’attività di passaggio del sistema informativo verso Previmedical.
La prima fase - imputazioni anagrafiche e rimborso richieste - si chiuse con successo a maggio dell’anno successivo. Nei mesi successivi fu possibile disporre in autonomia di tutte le stampe e i report statistici necessari. Il tutto
con l’attenta supervisione, oltre che naturalmente del Segretario e del personale ASSIDA, anche del CdA stesso,
che ha seguito step by step l’intero percorso. Ricordiamo che l’attività di rimborso delle pratiche è rimasta inizialmente agli uffici ASSIDA, mentre oggi è affidata a HR Services, a Roma, sempre sotto la supervisione di ASSIDA.
Previmedical si limita a fornire il sistema informativo (oltre, naturalmente, alle convenzioni dirette). Ricordando
che Previmedical è uno dei più importanti gestori italiani di servizi per assicurazioni e fondi sanitari, il sistema
informativo ASSIDA ha potuto quindi trarre vantaggio delle economie di scala offerte da Previmedical, pur mantenendo le personalizzazioni necessarie. Il 2013 si può dire che sia quindi stato il primo vero anno di operatività
a regime e si è concluso con l’ultimo tassello rimasto, non meno importante per l’interazione degli associati: la
messa in esercizio del nuovo sito web.
SECONDA FASE: AVVIO NUOVO SITO WEB
A fine 2013 c’è stato l’avvio della nuova operatività ASSIDA. Con l’obiettivo di fornire agli associati un servizio
più rapido e soddisfacente e contenere al massimo i costi di gestione l’attività di rimborso è stata affidata ad HR
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Services. Contestualmente, il 29 novembre 2013 è andato in esercizio il nuovo sito web, che ora si presenta inizialmente con un un’area pubblica (dove si entra senza credenziali utente), che contiene informazioni sull’associazione non soggette a tutela sulla privacy (ad esempio statuto, organi sociali, contatti).
Da questa pagina si può poi accedere all’area riservata agli iscritti - questa volta protetta da userid (codice ASSIDA) e password (la stessa usata finora per visualizzare le pratiche di rimborso) - che contiene sia informazioni
personali (esempio anagrafiche, stato delle pratiche), sia informazioni generali, ma che è importante mantenere
nell’ambito dei soli associati (esempio regolamenti, bilanci).
Qualche curiosità statistica: nel mese di Dicembre sul nuovo sito è stato tracciato un traffico di circa 775 Mbyte,
con una media di circa 30 MByte al giorno (il giorno più intenso è stato il 3 dicembre con circa 70 Mbyte, quello
meno trafficato il giorno di Natale, con soli circa 5Mbyte). In un giorno “normale” il sito ha in media tra i 100 e
i 200 visitatori unici circa (ad esempio il 13 gennaio 2014 abbiamo avuto la visita di 164 associati che hanno
visitato 343 pagine, per un traffico generato di circa 50MByte in totale)
9
SITO PUBBLICO
Qualche informazione che
può essere utile riguardante la
home page del sito, cioè la
pagina iniziale (ved. fig. a lato) di - Compaiono alcune voci; cliccando
Ø sull’icona con la “casetta”
si torna alla pagina principale da qualsiasi pagina;
Ø su CONTATTI si va alla pagina in cui sono riportate
tutte le informazioni per
contattare ASSIDA;
Ø su ASSISTENZA DIRETTA
PREVIMEDICAL si ottengono informazioni e contatti riguardanti l’assistenza diretta, a oggi gestita da Previmedical;
Ø su BLUECARD si ottengono informazioni rispetto all’assistenza fornita dalle Assicurazioni Generali in caso di
malattia o infortunio (si ricorda che questa convenzione non è utilizzabile dai dirigenti in servizio del Gruppo
Telecom Italia, i quali usufruiscono di analoga forma di assistenza fornita attraverso l’Azienda);
Ø su MODULISTICA è possibile scaricare i diversi moduli, a cominciare da quelli per le richieste di rimborso;
Ø a destra del menu principale, evidenziata da sottofondo giallo, si trova l’aggancio all’AREA RISERVATA, ovvero
il collegamento a un’ulteriore applicazione accessibile ai soli associati e quindi protetta da credenziali (user
e password);
Ø cliccando sull’icona “STATUTO” è possibile consultare lo statuto dell’associazione;
Ø cliccando sull’icona “ORGANI SOCIALI” si ha modo di verificare la composizione aggiornata degli stessi;
Ø nell’ultima sezione in basso è possibile essere informati sulle ultime notizie, che scorrono orizzontalmente:
basta cliccarci sopra per avere i dettagli;
Ø inoltre, cliccando sull’icona “NEWS” è possibile andare a consultare tutte le notizie pubblicate a dall’avvio
del sito.
10
ALATEL n. 37 Impaginato_Layout 1 20/02/14 16.13 Pagina 10
AREA RISERVATA
Anche l’applicazione a cui si accede dall’AREA RISERVATA ha subito un restyling, continuando ad offrire all’associato un insieme di servizi, fra i quali
la consultazione delle sue pratiche personali (vedi
figura 2 che presenta l’home page dell’area) e la
modifica di alcuni dati (numeri di contatto, email,
coordinate bancarie).
In tale sito è anche possibile consultare informazioni
riservate agli associati (come ad esempio il regolamento). Per accedere ad una pratica e stamparne il
resoconto, che è una delle azioni di maggior interesse per ogni associato, è sufficiente seguire questo
semplice iter:
Ø Entrare in area riservata attraverso le proprie
credenziali (user-id e password)
Ø Accedere al menu STATO DELLE PRATICHE
Ø Cliccare sul numero della pratica d’interesse
Ø Cliccare sul simbolo della stampante che si vede in alto a destra
Ø A questo punto si aprirà la pratica, in formato pdf, che potrà essere facilmente consultata e, volendo, salvata
e/o stampata
Chi avesse difficoltà di accreditamento all’area riservata, ad esempio per aver dimenticato la password, può rivolgersi al numero verde Previmedical, indicato sul sito.
E IN FUTURO?
Sicuramente non è finita qui e ASSIDA ha intenzione di sfruttare al meglio ciò che la tecnologia potrà offrire,
sempre e comunque mantenendo al “centro” gli associati, ovvero facendo in modo che i nuovi strumenti possano
aiutare tutti, senza aumentare quindi quello che si chiama “divario digitale”.Usabilità e semplicità continueranno
ad essere per questo requisiti essenziali e vincolanti. Ad esempio nel prossimo futuro abbiamo in programma la
disponibilità di una app che possa permettere un accesso semplice al sito anche dagli smartphone. A tal proposito,
per chi lo desidera, è già disponibile in test una prima release per ambienti Android su
Concludendo, ricordiamo un celebre aforisma di Henry Ford, che nei primi decenni del XX secolo rivoluzionò le
modalità di produzione industriale: “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano
per tutti”. ASSIDA condivide appieno questa massima.
RENATO OSCAR VALENTINI 57 anni, nato a Torino ove, presso il Politecnico, si è laureato in
ingegneria elettronica. Dopo alcune esperienze in grandi aziende multinazionali (Honeywell, Hewlett
Packard) entra nel 1995, a far parte di CSELT, diventata poi nel 2001 Telecom Italia Lab, ove ha ricoperto
il ruolo di responsabile delle piattaforme informatiche di base e dell’assistenza ai Clienti interni. Nominato
nel 1997 dirigente, ha assunto nel 2003 la piena responsabilità del sistema informativo e delle infrastrutture
tecniche (rete dati e fonia comprese). Dal 2006 fino al 2009, ha la responsabilità di una nuova area, all’interno dell’ingegneria e dal 2009 ad oggi sempre in TILab ha il compito di sviluppare e gestire la rete
dei laboratori. È consigliere di Federmanager in Torino e coordinatore nazionale delle RSA Dirigenti del
Gruppo Telecom Italia, nonchè Consigliere in ASSIDA (Assoc. sanitaria dirigenti del Gruppo Telecom Italia).
Appassionato della sua città, e della sua storia, si diletta a scrivere romanzi di genere giallo-esoterico ambientati a Torino.
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o quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo,
indiritto
Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” sulle più recenti e principali leggi, sentenze, decreti
Luciano Stoppa
GOCCE… LEGISLATIVE
economico, ecc. Non possiamo qui pubblicare per intero le normative, per cui ci limitiamo a darne
il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della G.U.- estremi della Sentenza, del Decreto,della Circolare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggiormente l’argomento.
TUTTI I FIGLI SONO UGUALI
piena uguaglianza giuridica con grande rilevanza soprattutto in termini di “successione”, in
quanto i figli naturali non saranno più diversificati
nella determinazione delle quote di eredità da
quelli legittimi.
LAVORI EDILI NEGLI IMMOBILI
Una cosa importante da tenere presente quando si
affidano lavori: l’impresa è tenuta per legge (ai
sensi e nei limiti previsti dall’art. 1669
c.c.) a rispondere in proprio (per dieci anni) degli
eventuali difetti che dovessero presentarsi; per
lavori di grossa entità è consigliabile affiancare a
questa polizza una garanzia aggiuntiva tesa in
particolar modo al danno dovuto ad una “improvvisa assenza” dal mercato dell’impresa (per es. fallimento).
CONVOCAZIONE DEGLI INQUILINI
Vecchio dubbio: sulla gestione del riscaldamento
l’amministratore deve convocare l’inquilino? Ricordiamo che l’art.10 della legge 27/7/1978 n° 392
(cfr. il n°24/2009 di questo Giornale-pag.10) prevede, in questi casi, la partecipazione dell’inquilino con diritto al voto in luogo del proprietario
dell’appartamento; però la Cassazione in passato
aveva chiarito che la convocazione dell’assemblea
con all’o.d.g la gestione del riscaldamento andava
comunque diretta al proprietario e da questi comu-
nicata all’inquilino. Tale stato di cose procurava
spesso ritardi o omissioni. Ora la riforma del
condominio
(giugno
2013)
con
l’art.66/3°c. delle “Disposizioni di attuazione” ha previsto che “l’avviso di convocazione
di una assemblea deve essere comunicato agli
“aventi diritto”, e poiché gli “aventi diritto” in tema
di riscaldamento sono anche gli inquilini, l’amministratore è tenuto ad effettuare la comunicazione
anche a questi.
OMESSO VERSAMENTO DEI TRIBUTI
Qualora un cittadino demanda ad un commercialista
l’adempimento della gestione dei tributi e questi omette di farlo, responsabile è e rimane comunque il cittadino; infatti l’affidamento al commercialista del man-
dato “…non esonera il soggetto obbligato alla dichiarazione dei redditi a vigilare affinché tale mandato
sia puntualmente adempiuto…”. (così la Cassazione sent. n.16958 dell’8/5/2012).
ACCORDI SOTTOBANCO
La Corte di Cassazione (ord. n° 37 del 3/1/2104),
superando una precedente posizione, ha sancito che
gli accordi “sottobanco” (ancorché previsti da una
scrittura privata) tra locatore e locatario per un affitto
superiore al canone ufficializzato al Fisco NON
hanno validità né possono essere sanati con una tardiva registrazione. Ne consegue l’impossibilità per il
proprietario di sfrattare per morosità l’inquilino che
non paga la somma concordata “sottobanco”
11
Finalmente è venuto il Decreto Legislativo
(luglio 2013) che ha cancellato dal Codice Civile la distinzione tra “figli naturali”, cioè nati da una
coppia non coniugata e “figli legittimi” , cioè nati
da una coppia sposata. Quindi tutti i figli hanno
Guglielmo Carretti
inricordo
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AVERE UNA LEGGENDA PER AMICO
Una corsa con l’atleta
12
Il collega Antonio Preti, che era stato citato nel numero precedente, ha ritenuto opportuno associarsi a quel ricordo
con la lettera che pubblichiamo:
Caro Guglielmo,
ho letto, sull’ultimo numero di “Continuare insieme”, il
tuo articolo: “Avere una leggenda come collega ed
amico” riferendoti ad Abdon Pamich di cui il 18 ottobre
scorso in Federatletica veniva festeggiato il suo 80°
compleanno, nonché l’anniversario (49°) della vincita
dell’oro olimpico nella 50 Km. di marcia a Tokio. In fondo all’articolo, hai ricordato la magnifica vacanza trascorsa all’isola di Tylos, in cui facemmo gruppo con il
campione e la sua simpatica e arguta consorte: un ricordo particolarmente simpatico (ved. foto), ma ho trovato il tuo accenno ad un mio tentativo di “ stargli dietro
rimediando fiatone e vesciche ai piedi che non se le
scorda più” troppo velleitario e poco corrispondente al-
origine nell’altra sponda dell’Adriatico fino a Trieste.
Tutte le sere si parlava a tavola e a me Trieste mi ha
dato spunto per pensare a mio padre, ciclista bersagliere che reduce dalla guerra di trincea 1915-18 entrò
a Trieste con l’esercito vittorioso; dall’ex bersagliere appresi la passione del camminare sin da bambino: la
domenica mio padre mi conduceva a passeggio (con
passo da bersagliere) da casa dove abitavo (in Prati)
fino al cimitero monumentale visitando i monumenti funerari dei personaggi storici, artistici e comunque noti
che potevano destare la mia curiosità. Da allora ho preso l’abitudine a cercare il bello nella natura e tra le opere dell’uomo percorrendo gli spazi a piedi o in bicicletta
(Roma e dintorni ne sono teatro ideale). Di questa mia
la realtà, ma senz’altro una simpatica ed efficace battuta che mi fatto sorridere. In realtà si è trattato di un
suo esplicito invito a fare una “passeggiata insieme”
per andare a vedere l’opposta sponda dell’isola e quindi tornare in serata. In precedenza si era parlato di come iniziò il suo marciare: la fuga a piedi, in compagnia
del fratello (mi sembra di ricordare) dalla sua terra di
passione, che peraltro tu ben conosci, l’amico Pamich
ne ha avuto coscienza premonitrice nell’invitarmi alla
traversata dell’interno dell’isola e coscienza reale durante la passeggiata in cui senza tanto parlare ma con
pari sguardi d’intesa mentale abbiamo goduto della
“Bellezza” che riempiva gli occhi e colmava l’anima di
gioia di vivere.
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A questo punto, mi soccorre Michele Serra che nel suo
recente libro “Gli sdraiati”: nel rivolgersi, solo mentalmente, al figlio adolescente recita: “dovresti venire
con me al Colle della Nasca, tu non hai idea di come
ti piacerebbe. Tu non hai idea di quanto ti farebbe bene. Sono sei ore di cammino... si sale ,si sale, si sale
lungo il sentiero che rimonta il bosco di larici. La prima
luce del giorno fatica a filtrare tra i rami fitti e basta
appena per vedere dove si mettono i piedi; si suda e
si tace. Il fiato s’impenna, si fa irregolare, poi piano,
piano ritrova misura... ”
Grazie Guglielmo d’avermi indotto a rivivere mentalmente la bellezza di una settimana trascorsa in bella
compagnia in un’isola che non scorderò.
Ti rinnovo gli auguri di buon Natale, un abbraccio.
Roma, 20 dic ‘13
Mettiamo il turbo al nostro cervello
(Antonio Preti)
R. Cardinali
I numerosi studi che gli scienziati effettuano sulla popolazione Seniores confermano sempre più la necessità di
“mettere il “turbo al nostro cervello”. Tale consiglio è da seguire soprattutto quando la persona lascia il
lavoro per andare in pensione e quasi sempre è portato a ridurre i contatti con gli altri con tendenza a chiudersi
in se stessa riducendo, purtroppo, la sua capacità intellettiva. È fondamentale, pertanto, continuare a mantenere
e coltivare meglio le relazioni coi familiari, gli amici e sentirsi sempre utili. È sufficiente,ad esempio, osservare
quanta vitalità sprigionano gli individui impegnati nel volontariato: fare del bene agli altri significa anche fare
del bene a se stessi. Le relazioni, lo spirito di aggregazione e lo stare insieme, sono considerate attività di primaria importanza per contrastare gli effetti nocivi dell’età che avanza. Il nostro cervello, sappiamo, è composto
da almeno cento miliardi di neuroni dalle grandi potenzialità le cui cellule, dicono sempre gli scienziati, vanno
protette contro gli effetti del tempo che passa, consigliandoci alcune regole fondamentali tra le quali, ricordano,
la corretta alimentazione privilegiando la dieta mediterranea, praticare una regolare attività fisica, mantenere
una discreta vita sociale (ad esempio, partecipare attivamente all’Alatel) e, se possibile, svolgere delle attività
intellettuali. La Scienza conferma che l’invecchiamento delle nostre cellule cerebrali può essere sufficientemente
rallentato se sottoposto a specifiche stimolazioni cognitive tipo: cruciverba, giochi di carte, sudoku, apprendimento di una nuova lingua, lo studio di uno strumento musicale ed altro. Il altri termini, trattasi di fattori questi
che svolgono una diretta azione protettiva nei confronti delle varie malattie legate all’invecchiamento, Alzheimer
in testa, che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) di recente l’ha definita “priorità di salute pubblica
mondiale” (oggi ben 36 milioni di persone ne soffrono nel mondo di cui, un milione, solo nel nostro Paese).
È stato scientificamente provato che tutto ciò che in qualche ’modo rompe gli schemi a
cui si è abituati e che è un toccasana per il cervello, risulta essere l’aggregazione (stare
con gli amici) poiché passare del tempo con altre persone (per partecipare insieme ad
attività di vario genere come per esempio nell’Alatel) , giocando, ridendo e scherzando, è una tecnica utile per mantenersi giovane, in quanto ci spinge a mettere in campo
tutta la sfera delle nostre emozioni, che costituiscono un vero “anti-aging” cioè antinvecchiamento cerebrale.
13
Cosa vuoi che fosse l’affanno provato, già poi passato,
le vesciche ai piedi, che poi erano in effetti solo graffi
causati da sterpi per il mio calzare inadatto (da spiaggia e senza calzini) rispetto alle meravigliose sensazioni condivise con il compagno d’avventura il quale,
la sera dopo cena, mi propose di ripetere l’indomani
l’esperienza in bici. Rifiutai l’invito, non solo perché
non mi sarei fidato della mountanbike che avremmo
noleggiato, ma anche perché dubitavo delle mie capacità di guida su sentieri imprevedibili. La sera successiva ebbi il racconto di una giornata infernale trascorsa dall’amico durante la quale per due volte ha
dovuto riparare una gomma e alla fine, causa un ulteriore danno alla bici (di cui non ricordo la natura),
è stato costretto a tornare a piedi con la bici in collo.
Quella si che non me la sarei mai dimenticata!
Cinzia Esposito
inmestieri
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I MESTIERI INVISIBILI
Il tecnico giuntista
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Considerate in passato l’aristocrazia operaia, alcune figure professionali rappresentano ancora oggi un profilo
lavorativo assai richiesto. Il legame tra il passato e il futuro, la storia del nostro Paese attraverso l’evoluzione delle
telecomunicazioni che hanno accompagnato la crescita di intere generazioni di italiani, sono l’occasione per riflettere sul ruolo che le TLC e la loro capacità di innovare hanno svolto nel favorire la costruzione unitaria del
nostro Paese.
Il “saper fare” tutto italiano: nell’anno trascorso abbiamo assistito alla riscoperta della maestria artigianale e dell’’arte del “saper fare” che ci distingue
in tutto il mondo che hanno reso il “made in Italy” universalmente famoso. Sono fioriti in tutto il Paese convegni, iniziative e attività dedicate al recupero e alla
rivalutazione degli antichi mestieri. Anche Fondazione Telecom Italia nel 2013 ha lanciato un bando sui
luoghi e mestieri cosiddetti “invisibili” per riportare alla luce culture e tradizioni a rischio declino o sparizione.
Anche noi vorremmo riannodare il filo dei ricordi legati alla memoria storica del Gruppo Telecom Italia,
dedicando un nuovo spazio del giornale a quei mestieri aziendali e quelle figure professionali che non
ci sono più o che si sono progressivamente modificate
nel tempo,, ma che della nostra storia che ne costituiscono il più profondo e autentico DNA.
Il tecnico giuntista
Iniziamo con uno dei più caratterizzanti, il cosiddetto
“tecnico giuntista”, per il cui approfondimento rimandiamo alla sezione “Lavoro” del portale dell’Archivio
Storico di Telecom Italia, che rappresenta per ricercatori e studiosi, ma soprattutto per tutti noi, uno straordinario e immenso patrimonio di informazioni
http://archiviostorico.telecomitalia.com. Nel mondo
delle cinque concessionarie telefoniche e poi della Sip
telefonica, fino al 1978, il “giuntista”, il “guardafili”,
il “tronchista” e il “riparatore” erano le figure professionali impegnate nella rete in attività lavorative esterne, e cioè sulle strade di città, in campagna, nelle case
e negli uffici degli abbonati, mentre “permutatoristi”
e “addetti al tavolo prove” operavano in centrale “lato
rete”. Anche se a ogni qualifica corrispondevano specifiche mansioni e competenze, nei fatti non era infrequente che la formazione di base consentisse una certa intercambiabilità. Secondo il «Mansionario delle
posizioni di lavoro comuni alle Società concessionarie
telefoniche», redatto dall’Ascot (l’Associazione nazionale delle società concessionarie telefoniche) in occasione della nazionalizzazione del servizio telefonico del 1964, i compiti principali del giuntista consistevano: nell’esecuzione di lavori di posa, smistamento e giunzione della rete in cavo; nell’esecuzione delle
operazioni preliminari e complementari relative alla
ricerca ed alla localizzazione dei guasti dei cavi; nella
loro riparazione. Si trattava, dunque, di attività legate
alla costruzione e manutenzione della rete in cavo
che, via via, era andata sostituendo l’originaria rete
aerea di città e che costituiva l’ossatura delle comunicazioni interurbane
La giornata di lavoro del giuntista
Il giuntista, appena arrivato nella propria sede, riceveva con le indicazioni del lavoro il materiale necessario per le riparazioni e quindi, con un mezzo motorizzato aziendale, si recava lì dove era necessario
il suo intervento.
In quegli anni, essere un bravo operaio-tecnico di rete, come anche un bravo meccanico in centrale, significava appartenere a quella che allora si chiamava
“l’aristocrazia operaia”!
Qualche numero significativo: se per i principali cavi
dei primi anni del Novecento, il numero delle coppie
di fili si aggirava al massimo sui 700, nel secondo dopoguerra erano già 2.400.
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La giunzione dei cavi si rendeva necessaria sia per la
costruzione che per la manutenzione della rete. I cavi
erano, infatti, forniti in pezzature di lunghezza limitata, sebbene di diverse centinaia di metri, e per questo dovevano essere congiunti fra loro; inoltre potevano essere tranciati o subire danneggiamenti, e per
questo occorreva ripararli. La giunzione di due cavi
era un’operazione delicata e complessa: bisognava
prima trovare e numerare tutte le coppie di fili contenuti nel cavo (che possono essere decine, centinaia o
migliaia) per poi procedere alla giunzione, sia delle
singole coppie di fili sia degli isolanti in cui sono avvolte. I giunti erano suddivisi in tre tipologie i giunti
aerei, realizzati sui cavi fissati ai muri esterni degli
edifici o sorretti da una fune tesa tra le palificazioni
o gli edifici, i giunti sui cavi interrati nelle trincee
scavate lungo le strade, e i giunti realizzati nei cosiddetti manufatti sotterranei (camerette, pozzetti, gallerie e cunicoli).
Ancora oggi le figure professionali dei tecnici giuntisti
rappresentano un profilo lavorativo assai richiesto,
sia per la giunzione tradizionale, che con capacità
tecnico organizzative per nuovi impianti, guasti, stesura cavi su palificazioni, posa di mini trincee, infilaggio cavi in fibra ottica.
Giuntista al lavoro
La squadra giuntisti in buca
ARRIVA LA IUC COSA È?
La ormai nota “legge di stabilita’ ” (la n° 147 del 27/12/2013) al comma 639 dice testualmente “È
istituita l'IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC)”; ma CHE COS’È ?
È un tributo comunale, che in pratica è la sintesi di tre distinti tributi; infatti si compone dell'imposta
municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta solo dal possessore di immobili (con esclusione della prima casa) e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo (TASI) per i servizi indivisibili (ad es. illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc.), a carico sia del possessore
che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.
Il nuovo tributo andrà in vigore dal giugno p.v. e sarà disciplinato nel dettaglio dai singoli Comuni; pertanto attendiamo di conoscerne le varie modalità applicative e la sua percentuale.
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Ma a noi piace ricordare il giuntista anni Cinquanta della “sala muffole”, il cui nome è poi cosi nostalgico ed
evocativo...
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Amalia Madonna
inconcerto
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LA MAGIA DEL NATALE
I Gospel
Il titolo del mio articolo nasce dall’emozione che ho
provato, anche quest’anno, nel partecipare, nella
splendida cornice della Basilica dei Santi Bonifacio ed
Alessio sull’Aventino, al Concerto di Natale, organizzato come sempre dalla nostra Associazione che è in
grado di darci eventi di grande contenuto artistico e
culturale. Un ringraziamento è doveroso anche nei
confronti del Parroco Don Alberto per la sua preziosa
disponibilità. I partecipanti sia della nostra Associazione che altri sono stati veramente numerosi, per cui
si è reso necessario approntare all’ultimo minuto ulteriori sedie per permettere a tutti di assaporare in
pieno quanto presentato.
Il programma di quest’anno ha visto l’esibizione del
Coro “7 Hills Gospel Choir”, Direttore Gianluca
Buratti, con l’esecuzione di Gospel e Arie Natalizie. Desidero innanzi dare, a chi non avesse avuto
modo di partecipare, un breve profilo del Coro ed anche sull’origine dei Gospel.
Il Coro, unitosi per cantare il Gospel più diverso dall’antico al moderno e sperimentale, nasce presso
l’Università popolare di Roma, e si è poi costituito come Associazione culturale. È formato da numerosi
elementi provenienti dalla musica classica, lirica e
moderna, in grado quindi di dare performance di ampia musicalità e versatilità. Il Gospel termine inglese
che significa Vangelo e letteralmente “buona novella”
è una musica afro-americana che emerse nelle chiese
cristiane e metodiste degli anni 30, e, a sua volta nata
dagli antichi canti spontanei spirituali dedicati a Dio
per alleviare i dolori e le sofferenze della schiavitù,
per cui la teologia cristiana diventava uno strumento
di liberazione. Il Dr. L .Stoppa ha aperto la serata introducendo il Complesso corale come momento d’insieme per scambiarci gli auguri di Buone Feste.
Il programma ha visto tra l’altro l’esecuzione di alcune
musiche conosciute quali: Go Down Moses, che
parla del faticoso esodo in cui Dio ordina a Mosè di
andare in Egitto e chiedere al Faraone di lasciare andare il popolo di Israele, o When the saints go
marchin in, con questo inno viene annunciato il giudizio universale e si esprime il desiderio di recarsi in
Paradiso insieme alla schiera di tutti i Santi. Halleluiah: il brano contiene numerosi riferimenti biblici
inizialmente a Davide secondo re di Israele, e prosegue con riferimenti a Betsabea e Sansone. Amazing
grace è uno dei più famosi inni cristiani, in lingua inglese ed araba; significa “Grazia meravigliosa e l’autore è John Newton ex capitano di navi negriere e può
considerarsi un inno di ringraziamento dell’autore a
Dio per la grazia della sua conversione. E poi altre
arie natalizie conosciute ed apprezzate, quali: Silent
Night (Notte silenziosa), Jingle Bell (Le campane
suonano), White Christmas (Bianco Natale), Oh
Happy Day (oh Felice Giorno).
Tutto ciò, tanto per tornare al titolo del mio articolo,
ha creato veramente momenti di incantata magia, ci
siamo sentiti immersi in una atmosfera diversa e carica di grande emozionalità. Il direttore Buratti ha
coinvolto anche noi presenti a partecipare attivamente ad alcuni leit motiv e alla fine, su richiesta del nostro
Luciano Stoppa, abbiamo cantato tutti insieme la nota
e dolce melodia natalizia “Tu scendi dalle stelle”,
che ci ha riportati alla nostra infanzia, e capace, ancor oggi, di suscitare in noi dei dolci ricordi e sensazioni. Sia il Coro nella sua globalità che i singoli solisti
hanno dato dimostrazione non solo di capacità vocali
particolari ma anche quella di saper trasmettere lo
spirito che sta alla base del Gospel. Anche dal punto
di vista coreografico la scena è stata animata, tant’è
che alla fine del Concerto, il gruppo ha percorso la
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navata centrale della Basilica facendosi sentire più vicini a noi con il loro canto e il battito ritmico delle loro
mani.
Desidero ricordarVi che nel nostro sito www.alatellazio.it, alla voce filmati può essere visionata una ripresa di alcuni punti salienti di questo bel Concerto
di Natale. Con l’occasione l’augurio di ogni bene per
l’anno iniziato va a tutti Voi colleghi e Amici, unitamente all’auspicio che molti di Voi possano iniziare a
dare un po’ del loro tempo libero alla nostra Associazione, in modo di consentire alla stessa la possibilità
di ampliare e migliorare, nel nostro stesso interesse,
e con nuove idee e proposte, le proprie svariate, molteplici ed interessanti iniziative, quali ad esempio l’importante supporto su tematiche legislative, previdenziali e fiscali, per citarne alcune, e continuare a partecipare a momenti di arricchimento umano, spirituale e culturale come questo del Concerto di Natale.
Duemila anni sono trascorsi...
Lusto
... dalla morte di Augusto. Si era nel 14 d.C. quando nel viaggio di ritorno da Napoli, Augusto fu
colto da forti dolori intestinali; dovette pertanto fare
sosta a Nola e qui morì: aveva 77 anni. Il suo corpo
fu portato a Roma e sepolto nel Mausoleo che egli
stesso aveva fatto costruire nei pressi del Tevere in
zona Campo Marzio a somiglianza di quello eretto
ad Alessandria d’Egitto in onore di Alessandro
Magno. Trattavasi (ved. disegno) di un grande tumulo posto su un’alta base di marmo bianco, coperto
ovunque, dalla sommità, di alberi sempreverdi; dietro c’era un grande bosco sacro che offriva splendide passeggiate. Oggi il mausoleo è circondato dal più
“moderno cemento” ma desta ancora una grande ammirazione e suggestione: entro questo
“rudere” giace la spoglia del più grande Imperatore che Roma abbia avuto e che ha saputo
portare nell’immenso impero una pace duratura, come testimonia la vicina Ara Pacis.
Mille anni sono trascorsi
... dalla battaglia di Clontarf combattuta il 23 aprile 1014 in Irlanda tra
le forze del re irlandese Brian Boru e quelle vichinghe guidate dal re del
Leinster e da Brodir dell’isola di Man; queste ultime furono sconfitte e
da quel momento ci fu una forte riduzione del controllo vichingo sull’isola, dove non fecero più razzie, ma si limitarono alle attività di pesca
e di commercio.
17
Tra l’altro il papà del Direttore Buratti è stato un dipendente Telecom conosciuto da molti dei presenti, e
ricordato dal Presidente Pasquini con un simpatico
aneddoto. Inoltre lo stesso Buratti ha creato un momento di autentica commozione ricordando il papà
ed esprimendo il proprio ringraziamento alla nostra
Associazione che in questa speciale occasione l’ha riportato nell’ambito lavorativo del proprio genitore.
A.A.V.V.
insieme
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GIRARE GIRARE
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CEZANNE (F. Pettorini)
Cogliendo al volo l’apertura della Mostra,
i Soci dell’Alatel hanno potuto visitare le
opere di Cezanne, nobile rappresentante dell’arte moderna, un maestro di pittura, uno che non si è limitato ad una produzione artistica di notevole portata, ma
che ha sperimentate ed aperto nuove vie
all’arte pittorica, indicando nuovi orizzonti da esplorare ai cultori dell’arte moderna. Cezanne - figlio di un ricco borghese
di Provenza (nato nel 1839 e con antenati
originari di Cesana Torinese) - lascia la comoda vita agiata di provincia, entra nell’orbita dell’impressionismo francese
dell’800, ma lo spirito delle sue origini nel
Midì prevale: l’atmosfera del Sud e la luce,
che esalta e mette in rilievo gli oggetti e il
paesaggio, lo riportano nella sua terra natale facendogli abbandonare la pittura sfumata dell’ impressionismo del Nord per privilegiare la linea e i colori accessi. Nel contempo sotto l’influsso dei classici fa entrare nelle sue opere la volumetria e la spazialità: i
paesaggi sono blocchi geometrici, gli oggetti sono dislocati su piani diversi, in una fusione tra disegno spoglio e l’impiego di macchie e colori luminosi. Sono
pochi i temi che dipinge con continuità: il paesaggio
della natia Provenza con la baia di Estanque, la tenuta
di famiglia e soprattutto l’incombente Monte Saint Vic-
toire, poi le nature morte di frutta e oggetti comuni
alle quali il colore dà forma e consistenza, e infine la
ritrattistica. Nella Mostra, a fianco alle opere del maestro sono stati accostate le opere degli artisti italiani
del 900 che ne raccolsero la lezione: ai paesaggi di
Cezanne corrispondono i quadri di Morandi giovane
e Carrà; ai ritratti, le opere di Boccioni, Boldini, Severini, Rosa; alle nature morte, le opere di Morandi
(più sfumate) Severini, Trombadori, De Pisis e Carrà,
ognuno rielaborando i vari motivi secondo la propria
personalità
LE DOMUS ROMANE (F. Pettorini)
Nei fondali del Palazzo Valentini di Roma (via 4 Novembre), sono tornate alla vista, sepolte per millenni,
alcune case romane di epoca imperale del 4 secolo
d.C., quando ormai l’impero era ormai alla fine, ma
conservando ancora lo splendore e lo sfarzo dell’età
migliore.. Erano case di ricchi patrizi, appartenenti
forse al ceto senatorio: ampi locali di abitazione e di
rappresentanza, terme private. Esse andarono distrutte di lì a poco, forse ad opera dei barbari invasori
o più probabilmente di un terremoto: poi nell’epoche
successive si edificò sopra queste macerie.
Nella visita, abbiamo ammirato le Terme private, luogo di relax, di incontro e di conversazione; gli ambienti di acqua tiepida (tiepidarium), bollente con vapori (calidarium) e fredda (frigidarium) a modo di
sauna.. Sono ancora presenti cortili interni pavimentati con basolati di pietra sapientemente incastrati
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all’uso romano gli uni negli altri. Vi sono poi le stanze di rappresentanza, al piano terra, con gli ampi
vestiboli e i triclini dove i Romani cenavano poi le
stanze di riunioni dove si parlava come oggi di politica, di attualità o di sport (i giochi al Circo). La visita è stata di grande suggestione, perché oltre alla
vestigia del passato, una sapiente opera di ricostruzione scenica, accompagnata dal commento del noto Piero Angela e camminando, come sospesi, su
trasparente pavimento, ha rappresentato le dimore
come erano nel loro tempo: pareti dipinte nei classici
colori bianco e rosso pompeiano, decorate con grottesche, absidi con statue degli dei o degli antenati,
colonne corinzie, splendidi mosaici dei pavimenti alcuni con i classici motivi geometrici a tessere, altri
con collages di frammenti di marmi pregiati disposti
in mirabili effetti. Lo scenario è completato dagli arredi virtuali e da qualche personaggio tornato dal
passato che vi si aggira. Per un attimo, per magia,
un mondo ormai passato e distrutto dal tempo è balzato ai nostri occhi e ci ha fatti rivivere quell’epoca
di grande splendore e cultura.
IN SABINA (L. Stoppa)
una poderosa costruzione realizzata dai romani per
evitare l’impaludamento dell’importante via consolare. Sotto il piano di calpestio si apre un mondo straordinario ed affascinante, fatto di volte, architravi,
antichi vicoli. E noi, con una simpatica guida, ci siamo avventurati nel sottosuolo ammirando in tal modo
queste antiche vestigia di una città collegata a Roma
dalla Via Salaria, la via che consentiva alla popolazioni il trasporto del sale (da qui il nome). Fu poi un
Console Romano (Curio Dentato) il promotore di
quella importante opera idraulica (la Cascata delle
Marmore), che rappresenta uno dei paesaggi più interessanti e spettacolari della storia.(e come Alatel
Lazio nel recente passato siamo stati ad ammirare
l’imponente massa d’acqua che precipita da circa
130 m.). Dopo i sotterranei abbiamo poi allargato
la nostra visita alla cittadina visitando il Duomo ed
in particolare la Cappella di S.Barbara del Bernini
ed il Palazzo Vecchiarelli ideato dal Maderno (lo
stesso autore della facciata della Basilica di S. Pietro
in Roma). Interessante poi il ponte romano sul Velino
con ancora visibili i profondi solchi lasciati dalla ruote dei carri e il caratteristico monumento alla “lira”
(ved. foto),inaugurato il 1°/3/2003, prodotto dalla
fusione di oltre 2 milioni di monetine da 200 lire; viene rappresentata l’Italia turrita che tiene nelle mani
alzate una grande moneta con l’effigie della prima
e dell’ultima lira coniata.
La tratta ferroviaria Terni-Rieti-L'Aquila ha festeggiato i 130 anni
Il treno storico giunto alla stazione di Rieti, con la sua andatura maestosa e lenta, un tuffo all'indietro
lo ha fatto fare a molti; è transitato nel novembre del 2013 alla stazione di Rieti per festeggiare il 130°
anniversario della costruzione della tratta ferroviaria TERNI-RIETI-L’AQUILA (lunghezza km. 164).
19
L’Alate Lazio - nel programmare la tradizionale “castagnata” di novembre - ha scelto di andare nella Sabina sulla scia di un interessante motivo: da qualche
tempo infatti in Rieti sono fruibili al pubblico ampi
ambienti che inglobano vestigia romane sotto l’odierna via Roma, nel passato via Salaria; sono i resti di
20
Luciano Stoppa
intrasporto
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MINIFACCHINI
“sotto col ciuffo e fermi”
Intervista con il Capo facchino
A Viterbo - è noto - l’appuntamento più atteso dell’anno, è il trasporto della “Macchina di Santa Rosa” che
si effettua la sera del 3 settembre: una enorme torre
pesante circa 50 quintali e piena di luci viene portata
a spalla per le vie della città da 100 robusti uomini
detti “facchini”; di recente “ il trasporto della Macchina di Santa Rosa” ha avuto da parte dell’UNESCO il
riconoscimento di “patrimonio dell’Umanità”.
Invece (forse) non altrettanto noto è il fatto che questo
trasporto viene preceduto da un altro particolare caratteristico trasporto: una Minimacchina portata a spalla da bambini. Ebbene, per sapere di
più di questo avvenimento abbiamo intervistato “il
capofacchino”, Alessandro LUCARINI che dopo ben 25 anni ha “ereditato” questo ruolo dal padre
Renzo nostro Socio Alatel della Sezione di Viterbo
e che ha aderito con molta cortesia a rispondere a
qualche nostra domanda.
Caro amico Alessandro, anzitutto quando
si effettua il trasporto da parte di questi
“minifacchini” ?
Il trasporto della Minimacchina si effettua, ormai da
ben 47 anni, il giorno 1° settembre e quindi due giorni
prima del trasporto dei “grandi” .
Adesso un po’ di dati tecnici: cioè quanto è
alta la macchina, quanto pesa, ecc.
Visto che il trasporto della minimacchina si effettua
principalmente nelle vie strette del Centro Storico di
Viterbo l’altezza deve essere per forza contenuta, tan-
to più che i piccoli facchini, nel loro previsto itinerario,
si trovano a dover affrontare un archetto dall’altezza
di circa m. 5,70. Questo per noi però è un vantaggio
poiché, altrimenti, sono convinto che nel corso degli
anni saremmo stati tentati di alzare sempre più la
struttura andando a perdere la sua caratteristica principale che è quella di essere una “minimacchina trasportata da bambini”. L’altezza è di circa metri 4,70
con un peso che oscilla dai 5,5 ai 6 quintali.
Di certo un peso non indifferente per dei
bambini: ma quanti sono questi minifacchini e quanti anni hanno?
I ragazzi hanno una età che va da un minimo di 6
fino ad un massimo di 14 anni. Quest’anno gli iscritti
sono stati circa 230 ed ognuno di loro partecipa attivamente al trasporto visto che ci sono 3 squadre di
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44 ragazzi che portano la minimacchina lungo le varie tappe del percorso e gli altri che invece si occupano di portare i cavalletti e gli appoggi sui quali la minimacchina viene posata durante le varie soste.
Il percorso quindi, come nella macchina dei
“grandi”, prevede alcune soste e ritengo di
numero superiore ?
Si, infatti il trasporto prevede ben 15 soste visto che il
percorso è abbastanza lungo e impegnativo (circa
1700 mt); le soste quindi consentono - a differenza della macchina dei “grandi” - l’avvicendamento dei minifacchini e permettono ai ragazzi di riprendere fiato.
Ringraziamo l’amico Lucarini e gli formuliamo tanti
auguri per questo suo impegno che porta avanti con
molta soddisfazione e che crea negli spettatori una
forte emozione, specie alla partenza quando il silenzio quasi “religioso” della folla viene rotto dal grido
del Capofacchino: “Sotto con il ciuffo e fermi !”
AL VIA LA PATENTE EUROPEA
Da giovedì 9 gennaio 2014 il rinnovo della patente
non avverrà più con la consueta applicazione del bollino adesivo, ma si riceverà una patente tutta nuova costituita dal modello plastificato Card. Tale “innovazione”, su decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è conseguente ad una direttiva europea varata
circa un anno fa per contrastare il fenomeno delle frodi.
Un primo risultato è che la patente dell’Unione Europea, sarà unica ed uguale per tutti i cittadini
europei, in formato card, con la foto digitale del conducente; quindi d’ora in poi, in Europa si potrà essere
titolari di un solo documento di guida e nessuno potrà essere in possesso di più patenti emesse dai diversi Stati
membri. Tra le novità: la scadenza delle patenti che abilitano alla guida di ciclomotori, moto e autovetture,
coinciderà con il compleanno del titolare; sulla nuova patente non è più riportata la residenza, ma in
Italia continuerà a mantenere la natura di valido documento di identificazione. In Italia rimane immutata la procedura per il rinnovo: consueta visita medica effettuata da sanitari abilitati, dopo la visita il medico si collegherà
via web con il Ced della Motorizzazione, stamperà una ricevuta che ha validità 60 giorni, in attesa che giunga
la nuova patente all’indirizzo indicato dall’interessato. Attenzione: è importante presentarsi al rinnovo della patente con foto tessera in quanto, ha spiegato il commissario ai Trasporti della U.E. “talvolta l’immagine riportata
sul documento, a distanza di anni, non è più attuale o sbiadita e la categoria per la quale è abilitato il conducente
non è chiara ed il documento è facile da contraffare.” (G. Cocco).
21
Come organizzatore, puoi darci una valutazione di questo trasporto?
Desidero dare una valutazione non al trasporto in sé
ma a questi ragazzi e con molta lealtà vi dico: “Sono
dei piccoli grandi eroi, sono orgoglioso di averli come
amici, il trasporto è tutto nelle loro mani; quello che
ci ripetiamo sempre è che io sono i loro occhi e loro
sono la mia forza, e sono loro che con il proprio sudore e soprattutto con il cuore onorano la nostra Patrona Rosa”.
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F. Gioffreda
inmonete
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LA CONQUISTA DELL’EURO
SIAMO IN 19
Sono trascorsi dodici anni da quando, il 1° gennaio
2002, iniziò a circolare la valuta comune europea in
Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo
e Spagna. I magnifici dodici inauguravano una nuova
era nel Vecchio Continente. Da allora il processo di
allargamento dell’Unione Monetaria Europea (UEM)
non si è arrestato arrivando a 17 membri. Le matricole
del 2014 sono altri due Paesi. La LETTONIA, seconda Repubblica baltica, che conferma l’allargamento
verso est, ed il piccolo stato pirenaico di ANDORRA.
Così si è arrivati a ben 19 paesi aderenti, nel contempo non dimenticando che le regole dell’Unione Europea dispongono che i paesi che hanno aderito al trattato di Mastricht prima o poi dovranno avere l’euro
nel loro portamonete.
I tondelli della Lettonia appaiono essenziali ed eleganti, in particolare si nota la bella immagine delle
monete da 1 e 2 euro con il delicato viso femminile
con copricapo tipico localmente noto come Milda.
Inoltre sul contorno delle stesse monete è incisa l’iscrizione “DIEVS - SVETI - LATVIJA” ovvero “Dio benedica la Lettonia”. Tutti gli euro lettoni sono coniati dalla
zecca di Stoccarda.
30 giugno 2011. La convenzione entrata in vigore
soltanto il 1° luglio 2013 autorizza quindi il Principato, retto da due co-principi il Vescovo della Diocesi
Spagnola di Urgell ed il Presidente della Repubblica
Francese, a coniare proprie euromonete per un totale
di circa 2.5 milioni di euro a partire con il millesimo
2014. Il percorso non è stato agevole in quanto il Principato, a differenza degli altri piccoli Stati presenti in
Europa (Repubblica di San Marino, Principato di Monaco e Stato della Città del Vaticano) che hanno beneficiato sin dal 2002 degli accordi bilaterali già in
essere con Italia e Francia, non aveva stipulato alcun
trattato monetario né con la Francia né con la Spagna. Secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Andorrano le attese euromonete dovevano essere in circolazione a partire dal 1° gennaio 2014. Purtroppo
al momento non è stata confermata la data di emissione in quanto l’Unione Europea ha ritenuto le immagini riprodotte sulle tre monete gialle da 10, 20 e
50 centesimi non in linea con lo spirito laico delle istituzioni europee. Esse infatti presentavano il volto del
Cristo Pantocratore, che si può ammirare nella chiesa
di San Martì de la Cortinada, che sarà sostituito con
ulteriore elemento architettonico romano andorrano.
L’emissione avverrà nelle consuete pezzature da 1 eu-
5 Cent
50 Cent
Molto interessante è il debutto in Eurolandia dell’ultimo microstato europeo: Principato di Andorra.
L’accordo in tema di monetazione, tra l’antico Principato pirenaico, posto a cavallo tra la Francia e la Spagna (470 Kmq. con circa 90.000 abitanti), e l’Unione
Europea è stato raggiunto, dopo lunghe trattative, il
1 Euro
2 Euro
rocent a 2 euro stabilite per tutti i paesi aderenti ad
Eurolandia. Quattro saranno i diversi soggetti che appariranno sulle otto monete. Lo stemma di Andorra se
lo aggiudica il pezzo da 2 euro, quello da 1 euro porterà la raffigurazione della casa de la Vall (Parlamento Andorrano). I tre tagli da 10, 20 e 50 eurocent
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avranno soggetti dell’arte romanica del patrimonio
artistico andorrano, mentre i tre tipi da 5, 2 e 1 eurocent saranno dedicati alla fauna locale (camoscio
dei pirenei e un rapace in volo).
Non sono state ancora diffuse le notizie in merito alle possibili emissioni di monete commemorative che
comunque dovranno essere ricavate all’interno del contingente fissato dall’Unione Europea, come pure se il Principato si potrà avvalere di emetterle commemorative da 2 euro come fanno gli altri Stati membri compresi anche
i piccoli Stati di Monaco, di San Marino e della Città del Vaticano.
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5 Cent
50 Cent
prima versione
50 Cent
20 Cent
10 Cent versione definitiva
Per notizie ed informazioni rivolgersi ad Alatel - Gruppo Filatelico - Numismatico
Via C. Colombo 142 - Roma - il giovedì dalle 9 alle 12 tel. 06 54432937 o numero verde 800 299225
MONETA - Da dove proviene questo nome ?
Dobbiamo risalire all’antica Roma; ebbene, protettrice della città era la dea Giunone che
ammoniva i romani dei pericoli incombenti sul territorio; ammonire in latino si dice
“monere”, da qui la Dea fu chiamata GIUNONE MONETA (cioè “l’ammonitrice”) ed
aveva il tempio sul Campidoglio. E dalla circostanza che la prima sede della “zecca
romana” per gli scambi “commerciali” fu accanto a questo tempio, in omaggio alla
Dea, derivò l’appellativo di “moneta” al metallo coniato.
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Carlo Carissimi
interritorio
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I GIOIELLI DI ROMA
Piazza del Quirinale
Ovunque si guarda, Roma offre spettacoli e architetture stupende: Piazza del Quirinale è considerata una
delle più belle di Roma, chiusa su tre lati da rinomati
palazzi ed aperta sul quarto da un belvedere che spazia sulla grande cupola stagliata di S. Pietro nel cielo
occidentale. Da questa piazza, in certe sere d’estate.
il tramonto si trasforma in un turbinio di celeste, indaco, rosa e blu quale nessun pittore oserebbe immaginare, nel timore di sembrare eccessivo.
Palazzo della Consulta
Veduta aerea della piazza
Una Piazza quindi di una bellezza toccante, che emana non solo da ciò che lo sguardo può abbracciare,
ma viene anche dall’accavallarsi di eventi che hanno
avuto per teatro la sommità di questo colle: la piazza,
il palazzo, anzi i palazzi, le fontane riflettono quasi
per intero la storia di Roma e del papato che l’ha governata per secoli.
Sul nome “Quirinale” esiste una disputa antica; c’è
chi dice che provenga dal Tempio di Romolo Quirino
costruito verso il 300 a.C. e chi afferma che derivi
da “Cures” città di provenienza dei Sabini che per
primi abitarono il Colle. Abbandonata nel medioevo, fu riscoperta solo nel XVI secolo quando proprio
nelle terme, che in questa zona Costantino fece co-
struire, vennero riportate alla luce le statue dei Dioscuri Castore e Polluce, scambiati per domatori di
cavalli; da qui il colle viene popolarmente chiamato
Monte Cavallo. Trattasi di due belle e colossali statue
copie di finissimo artigianato degli originali greci
del V secolo a.C. attribuiti a Fidia e Prassitele. Una
credenza popolare diceva che ambedue le statue
rappresentassero Alessandro Magno, ma non può
essere vero, in quanto Fidia e Prassitele, sono vissuti
prima di questo imperatore. Tale errore, comunque
può essere attribuito alla similitudine che questi colossi hanno con la statua di Alessandro, un errore
I Dioscuri e l’obelisco
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Quando, nel 1798, i francesi instaurarono la repubblica giacobina, il riferimento così riduttivo ad Alessandro, parve una provocazione nei confronti di
Napoleone, per cui l’ultima riga divenne con minor
enfasi TESTABOR SEXTI GRANDIA FACTA PII (testimonierò le grandi opere di Pio VI ), ma il frettoloso
scalpellino dimenticò, però, un particolare, per cui
sotto la “S”di SEXTI, si vede ancora il discendente
della “Q” di QUANTO.
Nel 1818, finalmente la sistemazione del magnifico
monumento venne completata da Pio VII, affidando
il progetto all’architetto Raffaele Stern, che concepì
una nuova fontana, utilizzando un vascone proveniente dal foro romano, dove era diventato un abbeveratoio per gli animali. L’attuale definitiva sistemazione della piazza, su impulso di papa Pio IX, fu opera di Virgilio Vespignani, noto architetto e urbanista
in quegli anni dell’Ottocento. Vespignani livellò il
piano della piazza creando la scalinata che scende
verso la via della Dataria e realizzando dopo opportune demolizioni, il bel raccordo che, con una doppia
curva a 90°, affronta il fianco occidentale del Colle.
L’effetto è molto suggestivo, come si scrisse già allora,
poiché salendo verso la piazza “è bello vedere quasi
d’improvviso le grandiose moli del Palazzo Apostolico, della Consulta, lo stupendo gruppo di cavalli,
l’obelisco e la fontana”.
COSA VEDIAMO NELLA PIAZZA
Il più importante è il Palazzo del Quirinale sorto per volontà della corte pontificia che qui si trasferiva
per sfuggire alle calure malsane dei prati vaticani. Il primo fabbricato fu iniziato per volere del Cardinale
Ippolito d’Este e fu poi Papa Gregorio XIII ad ampliarlo; e così ogni Papa ha cercato di sistemarlo ed
abbellirlo. Un torrione alla sua destra servì come postazione di artiglieria a difesa del palazzo. Il portale
è di Carlo Maderno e sopra c’é la Loggia c.d. delle Benedizioni, opera del Bernini, dalla quale si
affacciò Pio IX per un famoso discorso molto contestato. Nel palazzo vi entrò Mazzini all’epoca della
Repubblica Romana mentre il Papa era fuggito a Gaeta. Dal 1870 sede della casa regnate Savoia e
dopo il referendum del 1946 divenne il palazzo di rappresentanza e dimora del Presidente della Repubblica.
Sul lato destro della piazza si trova il Palazzo della Consulta sorto per volere del Papa Clemente XII (vi
operò Ferdinando Fuga (1732-1734) come sede del Consiglio di Stato Pontificio; per la costruzione si
usarono parte dei resti delle vicine Terme di Costantino. Poi sino al 1870 fu sede delle 15 Congregazioni
del Vaticano; durante l’epoca fascista fu sede del Ministero delle Colonie e dal 1955 è sede della Corte
Costituzionale.
All’inizio della Piazza sorge il Palazzo delle Scuderie (di F.Fuga - metà del 1700); dal 1938 venne adibito ad autorimessa e poi - in epoca recente - trasformato in spazio espositivo per mostre.
25
che l’iscrizione del basamento perpetua. Infatti, nella seconda metà del Settecento, Pio VI incaricò l’architetto Giovanni Antinori di collocare nel mezzo
l’obelisco di granito rosso proveniente dal mausoleo
di Augusto, gemello dell’altro oggi sistemato sulla
piazza dell’Esquilino. Ebbene, dice la storia, il primo
tentativo, nel 1783, fallì e l’ironia popolare trasformò l’iscrizione OPUS FIDIAE nel derisorio OPUS
PERFIDIAE PII SEXTI. Tre anni più tardi il secondo tentativo riuscì e l’entusiasmo per l’impresa fece dettare
una enfatica dicitura nella quale l’obelisco stesso
narrava la sua millenaria vicenda INTER ALEXANDRI MEDIUM QUI MAXIMA SIGNA/ TESTABOR
QUANTO SIT MINOR ILLE PIO ( collocato fra queste
eccelse statue di Alessandro, testimonierò quanto
quella sia inferiore a Pio).
26
Luciano stoppa
innormativa
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LEGGI CHIARE...
CITTADINI TRANQUILLI
Le leggi devono essere chiare e semplici in modo che possano essere comprese da tutti i
cittadini e non solo da esperti di diritto. Ebbene, questo principio appare logico ma purtroppo non sempre è così. Si desidera citare qualche “chicca” tratta dall’ultima importante
legge, quella denominata “della stabilità” (la n° 147 del 27.12.2013) formata da un solo
articolo e ben 749 commi; questa legge prevede una miriade di variegati argomenti, ma
non esiste un indice; per trovarli bisogna scorrerli ad uno ad uno e questo già ci rende l’idea
della difficoltà di consultazione. Ecco qualche esempio: alcuni comma dei quali non viene
esplicitato l’argomento ma solo una serie di articoli normativi abrogati e/o modificati:
36.- I commi 513 e 514 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, sono abrogati. I commi 1093 e
1094 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, riacquistano efficacia
dalla data di entrata in vigore della presente legge. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 10, comma 5, del
decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307,
è ridotta di 32,8 milioni di euro per l'anno 2015 e di 43,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016
194. Le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di
entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214, ferme restando le salvaguardie previste dall'articolo 24, comma 14, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, dall'articolo 22 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, dall'articolo 1,
commi da 231 a 234, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, dagli articoli 11 e 11-bis del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, e dall'articolo 2, commi 5-bis
e 5-ter, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n.
125, e i relativi decreti ministeriali attuativi del 1º giugno 2012, 8 ottobre 2012 e 22 aprile 2013, si applicano...
(NDR -incredibile: il comma tratta la materia previdenziale e sono citate ben 14 normative!!)
335. A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 577 del presente articolo, i commi
1, 2 e 3 dell'articolo 11-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge
17 dicembre 2012, n. 221, sono abrogati
Nota del comune cittadino
Non sarebbe stato più opportuno raggruppare tutti i commi che trattano la stessa materia e dare la intestazione dell’argomento trattato? O anche più funzionale: a fronte di quelle modifiche più voluminose che stravolgono una norma
precedente, perché non riportare la nuova disposizione e porre tra parentesi tutte le leggi che la riguardano ? È troppo
quello che il cittadino chiede?
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qui la firma
qui il codice ANLA: 80031930581
in modo che la quota del 5 per mille - fondamentale per la vita dell’Associazione - possa essere accreditata direttamente all’ANLA (ricorda: il tuo contributo è importante!)
27
IL 5 PER MILLE INTERESSA ANCHE L’ ANLA
...E NON TI COSTA NULLA,
...NON COMPORTA SPESE AGGIUNTIVE,
...NON RAPPRESENTA UNA SCELTA ALTERNATIVA
ALL’ 8 PER MILLE
Anche quest’anno esiste la possibilità che una quota pari al 5‰ dell’IRPEF, tramite la denuncia dei redditi, sia destinata, su scelta dei contribuenti, a comparti di “attività sociali”; tra questi - come noto - è il “sostegno del volontariato delle
organizzazioni non lucrative di utilità sociali” in cui è ricompresa anche l’ANLA (alla quale aderisce l’Alatel). Pertanto nella denuncia dei redditi 2013 (da presentare quest’anno) ricordati di inserire nel riquadro “sostegno del volontariato” il codice fiscale ANLA e cioè 80031930581
inaiuto
Anche quest’anno l’Associazione Seniores Telecom- Alatel Lazio desidera facilitare ai Soci l’espletamento delle incombenze relative alla
dichiarazione dei redditi conseguiti nell’anno 2013 e quindi sono
stati presi accordi con un CAF per la consueta assistenza.
Presso la sede dell’Alatel Lazio (Roma - Via C. Colombo,142) alcuni
nostri amici Soci, esperti nel ramo tributario, saranno a Vs. disposizione nella compilazione del modello 730. Quindi
Prenotarsi al Numero Verde 800299225
dal 3 marzo al 30 aprile (dal lunedì al venerdì ore 9-12)
comunicando cognome, nome e telefono (preferibile non cellulare)
I Soci saranno successivamente contattati per fissare loro un appuntamento, giorno nel quale verrà
compilato il modello 730 con le persone che presteranno assistenza.
Per consentire e facilitare lo svolgimento delle operazioni, in detto giorno i Soci dovranno portare:
il modello 730 dell’anno 2014 da compilare e (se esiste) il modello 730 del 2013
il modello CUD rilasciato dal sostituto d’imposta (INPS. Azienda, ecc.)
tutti i documenti concernenti gli oneri deducibili e detraibili in ORIGINALE e relative COPIE; gli originali
verranno restituiti, le copie resteranno a corredo della dichiarazione per eventuali futuri controlli.
le ricevute dei versamenti dell’IMU pagato per le seconde case, eventuale versamento della “cedolare
secca” ed altri pagamenti.
La Redazione
VI AIUTIAMO A COMPILARE IL MOD. 730
La Redazione
inmemento
ALATEL n. 37 Impaginato_Layout 1 20/02/14 16.14 Pagina 28
Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori
delle Aziende del Gruppo Telecom Italia
Sito internet: www.assilt.it
I Soci ASSILT del Lazio fanno riferimento al L'Unità Operativa di Roma che ha
sede in Via del Pellegrino 155 - 00186 - Servizio fax: 06.6846.6168
La corrispondenza va inviata a “HRS/Welfare - Servizi Amministrativi per
Assilt/Centro.” Comunque nella sede Telecom di V.le Colombo,142
(nell’atrio di ingresso) rimane attiva la cassetta postale per la raccolta della
corrispondenza.
Sportello amministrativo - Via del Pellegrino 155 - Roma
Riceve il lunedì ed il martedì dalle ore 09.30 alle ore 12.30.
28
Associazione per l’Assistenza Sanitaria Integrativa
Dirigenti Aziende del Gruppo Telecom Italia
IDA
S
S
A
Via Tripoli, 94 - 10137 Torino
Sono state modificati i criteri per la gestione
ed il recapito delle domande di rimborsi
Digitare: www.assida.it e seguire le istruzioni
oppure digitare: www.alatel.it e poi Lazio.
A
S
S
I
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T
E
N
Z
A
ASSOCIAZIONE SPILLE D’ORO OLIVETTI
Delegazione di Roma e del Lazio
Tel/Fax 06.687346
Sede: (presso Fondazione Adriano Olivetti) - Via Zanardelli, 34 00186 Roma
Orario presenza in sede: Martedì e Giovedì ore 10,00 - 12,30
Ho
evuto
già ric ostale
p
il C/C
Devo ricordarmi di rinnovare la
QUOTA SOCIALE 2014
(invariata a Euro 25,00/anno)
Per il versamento si può provvedere tramite
- il c/c postale n° 91364000 intestato a
Alatel - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom
- tramite bonifico postale o bancario (vedere IBAN nel retro di copertina)
- presso la sede di Roma - Via C. Colombo, 142 (da Lu a Ve ore 9-12)
- oppure, se si risiede fuori Roma, versare la quota ai nostri Fiduciari locali.
Mi raccomando, non indugiare, perché il tuo contributo è molto importante.
(per informazioni è attivo il numero verde 800299225 (da Lu a Ve ore 9-12)
Caro Socio, ti ricordiamo che se usufruisci delle
FACILITAZIONI TELEFONICHE concesse
ai pensionati Soci Alatel Lazio,
il MANCATO RINNOVO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA
ENTRO E NON OLTRE IL 31 GENNAIO
provoca la revoca automatica delle
“facilitazioni” concesse
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UNA PARTE DEI PARTECIPANTI
IL FIUME VELINO
RIETI
I SOTTERRANEI
PALAZZO VECCHIARELLI
ANLA
M
od
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m
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La cena
di Gala
ALATEL n. 37 Copertina_Layout 1 20/02/14 16.23 Pagina 4
CONVEGNO
ALATEL - LAZIO
2014