Documento 5AT

Istituto di Istruzione Superiore Statale
“G. B. VACCARINI” - Catania
Documento del consiglio di classe della 5ª A
Liceo Scientifico Tecnologico - Anno scolastico 2013/14
Contenuto:
A) Elenco dei candidati ed elenco docenti componenti il Consiglio di classe
B) Scheda informativa generale di presentazione della classe
C) Scheda informativa sulla simulazione di terza prova scritta
D) Relazioni finali e programmi svolti relativamente alle seguenti materie:
• Religione
• Italiano
• Informatica
• Matematica
• Fisica
• Storia
• Filosofia
• Religione
• Lingua e letteratura Inglese
• Scienze della terra
• Biologia
• Chimica
• Educazione Fisica
Catania, 15 maggio 2014
Il Coordinatore del Consiglio di Classe
Visto: La Preside
(f.to)
(f.to)
Maria Ausilia Cantone
Fortunata Daniela Vetri
Scheda “A”ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI
1. Basile Alessio
2. CasalicchioLoris Michele
3. Cavallaro Diego
4. Coco Paola
5. Consoli Davide
6. Di Dio Alfio
7. Di Dio Massimo
8. Dilettuoso Giovanna
9. Distefano Eliana Rita
10.Guglielmino Gabriele
11.Leo Giovanni
12.Mangiafico Davide
13.Missorici Orazio
14.Nicolosi Giusi
15.Nocita Gabriele
16.Rocca Damiano
17.Rondine Gabriele
18.SantoroOscar
19.Villari Alessandra
ELENCO NOMINATIVO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
Cognome e Nome
Religione
Zingali Giuseppe
Italiano
Chiofalo Caterina
Informatica
Barbagallo Alfia
Matematica
Amore Luca
Fisica
Di Pasquale Carlo
Storia e Filosofia
Cantone Maria Ausilia
Chimica
Grasso Giuseppina
Lingua e letteratura Inglese
Cusimano M.Carmen
Scienze della Terra, Biologia
Spataro Giovanni
Educazione Fisica
Balsamo Salvatore
Scheda “B”
PROSPETTO INFORMATIVO DELLA CLASSE
Presentazione della classe
La classe è composta da 19 allievi provenienti per lo più dal centro cittadino o dalle
immediate vicinanze; il suo nucleo iniziale era composto da 18 alunni in 4° anno,
all’inizio del quinto anno si è inserita l’alunna Distefano Eliana proveniente dal liceo
sportivo.
Il corpo docente ha avuto una composizione stabile nel corso di tutto il triennio.
Il gruppo classe presenta delle eterogeneità per ambiente di provenienza, per
dimensione culturale e per impegno e conseguente profitto disciplinare. Risulta
invece abbastanza omogeneo per la partecipazione al dialogo educativo e didattico,
dove quasi tutti gli allievi hanno dato il loro contributo personale per la realizzazione
di un ambiente positivo di apprendimento e la creazione di rapporti costruttivi con la
quasi totalità degli insegnanti. Il comportamento dei discenti è stato sempre vivace
ma sostanzialmente corretto.
All’interno del gruppo classe possono essere individuati 2 sottogruppi numericamente
quasi equivalenti:
− un primo gruppo ha raggiunto discreti livelli di acquisizione di contenuti,
capacità e competenze, con punte di ottimo rendimento; infatti, grazie ad
un’applicazione costante e ad una partecipazione attiva e motivata, ha mostrato
di possedere buone capacità critiche, autonomia di ricerca e di espressione e
padronanza nell’uso dei linguaggi delle varie discipline;
− un secondo gruppo, pur rimanendo sempre agganciato ai ritmi del dialogo
formativo, ha mostrato un impegno a volte incostante che ha portato a
soddisfacenti livelli di acquisizione di contenuti, capacità e competenze pur se
con qualche imprecisione, specialmente nell’uso del linguaggio specifico o
della rielaborazione critica dei contenuti. Le numerose assenze registrate nel
corso dell’anno scolastico hanno condizionato il percorso formativo di diversi
studenti.
Finalità educative
Le finalità educative perseguite dal Consiglio di classe sono state le seguenti:
Far crescere e valorizzare la persona umana, potenziando le capacità di
partecipazione ai valori della cultura, del lavoro e della coscienza sociale e
civile di ciascuno;
Sviluppare la disponibilità alla partecipazione, al dialogo educativo, alla
collaborazione e alla progettazione in gruppo, in funzione dell'accettazione di
sé e degli altri;
Suscitare interesse ed autonomia di lavoro al fine di acquisire un metodo di
studio efficace dal punto di vista cognitivo ed operativo evitando
apprendimenti prevalentemente mnemonici.
Obiettivi didattici trasversali
I seguenti obiettivi didattici trasversali definiti dal Consiglio in sede di
programmazione possono dirsi nel complesso raggiunti, sicuramente in misura
diversa per ciascun allievo, a seconda delle capacità, delle attitudini, dell’interesse e
del metodo di studio utilizzato.
Conoscenze
Conoscere i nuclei fondamentali delle singole discipline
Conoscere le strutture linguistiche e i linguaggi specifici attraverso i quali
sono veicolati i saperi
Capacità
Capacità di astrarre, analizzare, interpretare, elaborare concetti
Capacità di produrre nuove soluzioni e concetti
Saper progettare
Capacità di comunicare attraverso differenti linguaggi
Competenze
Saper leggere, capire i concetti chiave, analizzare ed interpretare i testi
Saper risolvere situazioni problematiche
Saper utilizzare linguaggi specifici, rielaborando personalmente i contenuti
Possedere un metodo di studio efficace sia dal punto di vista cognitivo che
operativo
Metodologie didattiche
I docenti si sono serviti di una sintesi di più metodi per soddisfare i diversi bisogni
cognitivi dei ragazzi; in particolare:
Lezione frontale e circolare, spesso accompagnata da audiovisivi, per
stimolare la partecipazione degli studenti
Lavoro di approfondimento e di ricerca individuale e/o di gruppo
Esercitazioni guidate ed autonome
Le strategie educative sono state finalizzate alla valorizzazione delle attitudini e al
recupero, ove necessario, delle carenze degli allievi, adeguando la didattica ai diversi
stili cognitivi. Per consentire l’acquisizione delle competenze disciplinari sono stati
trattati i diversi argomenti in maniera graduale e sollecitati i collegamenti
interdisciplinari e pluridisciplinari. L’intento comune è stato quello di suscitare
interesse e di evitare nozionismi, in modo che, al di là della specifica conoscenza di
contenuti, si acquisisse “l’arte del ragionare”.
Mezzi, spazi e tempi
La classe ha usufruito di:
Libri di testo ed utilizzo della biblioteca d’istituto
Mezzi informatici ed audiovisivi
Schede di lavoro
Articoli di giornale
Nell’attuazione delle attività curriculari sono stati di volta in volta fissati i tempi
tenendo conto dei ritmi di apprendimento degli allievi; non si è passati all’argomento
o all’unità didattica successiva senza aver prima verificato e constatato
l’assimilazione dei contenuti e la realizzazione degli obiettivi inerenti l’attività
precedente. In linea di massima sono stati rispettati i tempi previsti nelle
programmazioni modulari delle varie discipline.
Verifiche e valutazioni
L’attività di verifica si è espletata tramite prove scritte, grafiche ed orali di varia
tipologia preventivamente illustrate agli allievi. La verifica formativa ha assolto al
duplice scopo di fare il punto sull’azione educativa e didattica, valutando l’efficacia
del metodo di lavoro adottato, e di tenere costantemente monitorata la situazione
dell’apprendimento degli studenti. Le verifiche scritte sono state almeno due per
quadrimestre per le materie con prove scritte obbligatorie, mentre le verifiche orali
sono state non meno di due per quadrimestre. Per quanto riguarda la valutazione delle
prove di verifica i docenti hanno utilizzato le griglie di valutazione approntate e
deliberate dai dipartimenti ed allegate alle schede informative di ogni singola
disciplina. Nella valutazione finale il Consiglio di classe si servirà dei seguenti
indicatori:
Progresso rispetto al livello di partenza
Profitto ed impegno
Conseguimento degli obiettivi
Partecipazione al dialogo educativo
Assiduità nella frequenza
Catania, li 15Maggio 2014
Il Coordinatore del Consiglio di Classe
Visto: La Preside
(f.to)
(f.to)
Maria Ausilia Cantone
Fortunata Daniela Vetri
Scheda “B2”
Attività svolte dalla classe
Attività multidisciplinari
-
Simulazione di terza prova scritta
Simulazione di prima prova
Simulazione di seconda prova
Attività integrative e/o facoltative
− Partecipazione a: Corsi di approfondimento in lingua inglese e matematicaCorso di fisica
Attività di sostegno e recupero
metodo
Interventi di classe e individualizzati per aree tematiche e argomenti specifici e applicativi con:
− Ripasso delle lezioni precedenti
− Esercitazioni di riepilogo
− Frequenti esposizioni orali richieste agli alunni
verifica
− Test variamente strutturati
− Discussione collettiva
− Risoluzione di esercizi
− Interrogazioni orali
Attività di orientamento
Modalità formativa
− Si è cercato di rafforzare interessi e motivazioni, di far affiorare abilità e tendenze, per favorire una
scelta libera e consapevole
Modalità informativa
− Si è cercato di dare all’informazione didattica e ai contenuti anche la valenza di orientamento per le
scelte post-scolastiche:
a. Partecipazione a presentazioni presso le varie facoltà, e università anche private
b. Interventi di orientamento, in classe, con esperto dell’I.R.F.A.P. dott.ssa Catania
c. Prove di verifica per accesso alle varie facoltà
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
-
ore settimanali: 34
-
ore complessive: 1122
-
ore complessive alla data di stesura del presente documento: 986
Scheda “C”
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE SULLA
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso.
Tuttavia il consiglio di classe, tenuto conto del curriculum di studi e degli obiettivi
generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica e delle materie
indicate nella comunicazione ministeriale sugli esami di Stato, ha individuato come
oggetto della simulazione le seguenti discipline:
- Filosofia
- Storia
- Scienze della terra
- Biologia
- Letteratura inglese
- Informatica
e su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in
preparazione della terza prova scritta degli esami di Stato conclusivi del corso. Tali
prove interne, replicate due volte, si sono svolte nel corso di una settimana
parzialmente dedicata.
Il Consiglio di classe, tra le diverse tipologie di terza prova d’esame, ha ritenuto
opportuno privilegiare la tipologia A (Trattazione sintetica di argomenti) ritenendo
che gli allievi potessero esprimere al meglio le proprie potenzialità e gli insegnanti
potessero effettuare una valutazione più articolata ed oggettiva. La classe ha
effettuato simulazioni della terza prova nel Febbraio 2014 e nell’Aprile 2014; sono
state coinvolte quattro discipline: la prima volta Informatica , Filosofia , Scienze della
terra e Inglese; la seconda volta Storia, Informatica , Biologia , Inglese. È stato
assegnato un tempo di svolgimento pari a 90 minuti. Si allega copia delle simulazioni
effettuate con le relative griglie di valutazione.
IIS “G.B. Vaccarini”
Liceo scientifico – classe V sez. F – a.s. 2013/2014
Simulazione 3a prova – tipologia A: trattazione sintetica
Febbraio 2014
Trattare sinteticamente le tematiche proposta da ciascuna disciplina (10-15 righe):
Informatica : Descrivere sinteticamente le caratteristiche dei Sistemi Esperti
(denominati anche KBS).
Filosofia: Differenza tra criticismo e idealismo.
Inglese: Confronto tra Joyce e Wolf
Scienze della terra: Il calcolo di Eratostene
Griglia di valutazione
Inglese
Conoscenza dei
contenuti
Capacità di
sintesi
Competenze
Linguisticoespressive
Espressive
Esauriente
Corretta
Sufficiente
Insufficiente
Scarsa
Nulla
Efficace
Buona
Corretta
Disorganica
Scarsa
Nulla
Notevoli
Appropriate
Sufficienti
Inadeguate
Scarse
Assenti
Filosofia
Scienze
della
terra
della
Terra
Informatica
1.25 10/9
1
8/7
0.85 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
1.25 10/9
8/7
1
0.85 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
1.25 10/9
8/7
1
0.80 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
Totale
Punteggio complessivo: _________________/15
IIS “G.B. Vaccarini”
Liceo scientifico – classe V sez. F – a.s. 2010/2011
Simulazione 3a prova – tipologia A: trattazione sintetica
30 Aprile 2014
Trattare sinteticamente le tematiche proposta da ciascuna disciplina (10-15 righe):
Inglese: The lost generation, its representatives and its innovative characteristics.
Storia: indica in breve il significato del termine: "totalitarismo" con un minimo di
contestualizzazione storica
Informatica: che cosa differenzia la programmazione orientata agli oggetti dalla
programmazione procedurale?
Biologia: durante il controllo della vista l'oculista effettua il test dell'acuità visiva.
Cosa succede ad un occhio miope, ad un occhio presbite e a un occhio astigmatico.
Qual è la problematica di messa a fuoco e che tipo di lente correttiva userai. Descrivi
la conformazione della lente.
Griglia di valutazione
Inglese
Conoscenza dei
contenuti
Capacità di
sintesi
Competenze
Linguisticoespressive
Espressive
Esauriente
Corretta
Sufficiente
Insufficiente
Scarsa
Nulla
Efficace
Buona
Corretta
Disorganica
Scarsa
Nulla
Notevoli
Appropriate
Sufficienti
Inadeguate
Scarse
Assenti
Storia Scienze
Informatica
1.25 10/9
1
8/7
0.85 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
1.25 10/9
8/7
1
0.85 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
1.25 10/9
8/7
1
0.80 6
0.50 5/4
0.25 3
0
0
Totale
Punteggio complessivo: _________________/15
Scheda “D”
Relazioni e programmi relativi alle materie
* Religione
* Italiano
* Storia
* Filosofia
* Matematica
* Fisica
* Chimica
* Biologia
* Scienze della Terra
* Educazione Fisica
* Inglese
* Informatica
Relazione finale di INGLESE A.S. 2013-2014
Liceo scientifico tecnologico
Classe V sez. A
Prof.ssa M.C. CUSIMANO
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5A è composta da 19 alunni, 5 femmine e 14 maschi, quasi tutti provenienti
dalla quarta classe del precedente anno scolastico, ad eccezione di un’alunna viene da un’altra
sezione. Ho in carico questa classe dallo scorso anno scolastico, ottimo il rapporto umano che si è
instaurato con gli studenti. La classe nel suo complesso è costituita da allievi educati, rispettosi ,
hanno instaurato buoni rapporti con i docenti e anche tra loro, benché, come spesso succede,
all’interno della classe si sono formati dei sottogruppi . La classe ha partecipato al dialogo
educativo con entusiasmo, ciascuno con le proprie abilità; alcuni di loro si sono sottratti alle
verifiche, pertanto è stato necessario programmare le interrogazioni. Alcuni hanno manifestato una
spiccata volontà di attivarsi per colmare le lacune presenti nella loro preparazione linguistica di
base , e superare le difficoltà nella rielaborazione ed esposizione orale e scritta dei contenuti, altri
si sono sforzati al minimo per raggiungere una pressoché stentata sufficienza. Un piccolo gruppo di
allievi ha fatto registrare risultati soddisfacenti.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI RAGGIUNTI
Nello svolgimento del programma si è cercato di risvegliare la consapevolezza
dell’importanza dello studio della letteratura come mezzo per consolidare ed ampliare la
competenza linguistica e le conoscenze acquisite nelle classi precedenti, consolidare e ampliare la
competenza testuale estendendo l’analisi a testi significativi dei principali periodi storico-culturali e
di diversi generi letterari,e, precisamente l’età Vittoriana con i suoi autori più rappresentativi; l’era
del Modernismo da un punto di vista letterario, sociale e con cenni all’aspetto storico sia del Regno
Unito, sia dell’America; sono state trattate le caratteristiche e le tematiche relative alla poesia, al
romanzo e al teatro d’avanguardia del ‘900. Tutto teso a sviluppare le loro capacità logico-intuitive,
la loro originalità espressiva negli apprezzamenti di carattere estetico.
Accanto agli argomenti letterari sono stati affrontati anche testi di attualità relativi a fatti di
cronaca che sfociano poi su problematiche sociali , finalizzando il tutto allo studio della lingua viva
per rinfrescare le strutture grammaticali più ostiche.. Nello studio letterario si è prestata particolare
attenzione al ruolo svolto dalla donna nella letteratura, guardando all’evoluzione sociale che nel
tempo è cambiata.
Una fascia di alunni presenta, ancora, difficoltà nell’esposizione scritta e orale, con notevoli
lacune grammaticali; un’altra fascia si attesta sulla sufficienza piena , infine si distingue un gruppo
che ha una buona fluency, nonostante lievi difficoltà sul piano sintattico e fonologico. Tuttavia,
carenze linguistiche e difficoltà espositive non hanno inficiato la comprensione e l’assimilazione
delle tematiche proposte.
METODO E MEZZI
Si è fatto ricorso a metodologie e mezzi adatti alle diverse esigenze degli alunni. Accanto
alla lezione frontale è stata incoraggiata la scoperta guidata, e, alla fine dell’anno scolastico gli
alunni più spigliati hanno spiegato alla classe alcuni argomenti nuovi, che sono stati ulteriormente
approfonditi, procedendo a lezioni comparate anche attraverso ricerche su Internet. Si è fatto uso dei
sussidi didattici di cui è dotata la scuola, di materiale autentico, del libro di testo “Cakes and ale”
ed. Signorelli, di fotocopie. Per attualizzare le opere studiate sono stati anche proiettati due films (
uno spezzone di 1984 “ tratto dall’omonimo libro di G. Orwell The Great Gatsby dall’omonimo
libro di S. Fitzgerald, The importance of being Ernest di Oscar Wilde). La classe ha partecipato in
toto alla rappresentazione del Palketto Stage al teatro di The Picture of Dorian Gray. Il metodo
seguito ha avuto carattere prevalentemente induttivo,/ deduttivocentrato sull’analisi del testo nei
suoi elementi costitutivi e nei diversi piani su cui si articola il linguaggio, attraverso una serie di
attività di problem solving,finalizzate allo sviluppo di abilità di comprensione globale, analitica,
inferenziale; talvolta anche la lezione frontale si è resa necessaria, soprattutto nell’affrontare quegli
argomenti morfosintattici non ancora recepiti. Prescindendo da indagini sul contesto biografico,
storico, letterario, tale approccio ha permesso un’integrazione attiva e non condizionata da risposte
pre- confezionate tra testo e studente per la decodificazione del messaggio.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Una verifica informale è stata attuata tramite osservazioni sistematiche sul percorso didattico
e sui livelli di apprendimento e ciò è avvenuto quasi quotidianamente. La verifica orale ha previsto
interventi di tipo descrittivo, espositivo e argomentativo. La tipologia dei tests scritti è stata di
natura oggettiva e soggettiva, comunque orientata verso la terza prova nella tipologia di trattazione
sintetica di argomenti e, quesiti a risposta breve.
La valutazione scaturisce da una serie di elementi quali: la costanza nell’impegno, la
puntualità nell’esecuzione dei lavori assegnati, l’originalità espositiva, la competenza linguistica e
da tutte quelle variabili che talvolta non è possibile definire e che variano da alunno ad alunno. In
ultima analisi la valutazione finale non nasce solo da una media aritmetica dei voti.
Anno Scolastico 2013/2014
Classe V sez. A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Programma di Lingua e letteratura inglese
Prof.ssa M.Carmen Cusimano
Libro di testo
”Cakes and ale” voll.2,3 di D. De Flaviis ed. Signorelli
The Victorian Age: historical, social, cultural background.(vol. 2)
The Victorian novel.
Oscar Wilde and the Aesthetic movement: life and literary career.
The Preface. The Picture of Dorian Gray, the plot, the passage pag.236
The Importance of being Earnest, the plot, the passage pag.242
Robert Louis Stevenson: life and literary career.
Dr Jeckyll and Mr Hide, the plot, the passage pag. 217
Nathaniel Hawthorn: life and literary career.
The Scarlat letter, the plot, the passage pag. 182
The twentieth century: historical, social, cultural background, until the 1950s.(vol.3)
Modernism in literature, American and British aspects.
Wilfred Owen: life and literary career
Dulce et decorum est, text analysis pag. 186
James Joyce, life and literary career.
Dubliners, The Dead, the plot a passage pag.87
Ulysses, the plot, the passage pag 95
Virginia Woolf: life and literary career.
Mrs Dalloway: the plot, the passagepag. 118
Scott Fitzgerald, life and literary career
The Great Gatsby, the plot the passage pag.139,
Ernest Hemingway, life and literary career.
Fiesta the plot .pag148
George Orwell, life and literary career.
1984, the plot, the passage pag. 179
Animal Farm , the plot, the passage pag.174
Samuel Beckett, life and literary career. The theatre of Absurd pag 324
Waiting for Godot, the plot, the passage pag 338
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO “G. B. VACCARINI”
RELAZIONE DI FINE ANNO A.S. 2013-2014
INSEGNANTE: AMORE LUCA
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE: V A L.S.T.
La classe, composta da 19 alunni, ha mostrato un livello d'apprendimento più che discreto e con
quasi tutti gli alunni si è instaurato un proficuo dialogo educativo, dialogo con il quale mi sono
adoperato per coinvolgere quasi la totalità della classe, tuttavia qualche alunno ha raggiunto appena
la sufficienza.
Nel corso dell'istruzione media secondaria l'insegnamento della matematica prosegue ed amplia il
processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nella scuola media inferiore;
concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla loro promozione
umana ed intellettuale.
In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica cura e sviluppa in particolare:
- l'acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione;
- la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);
- la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
- l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite.
Queste finalità si sono integrate con quelle proprie delle altre discipline di modo che l'insegnamento
della matematica, pur conservando la propria autonomia, ha concorso in forma interdisciplinare alla
formazione culturale degli allievi.
Lo svolgimento del programma ha seguito in linea di massima il seguente calendario:
- (Settembre) Richiamo sulle disequazioni;
- (Ottobre) Dominio e positività di funzioni;
- (Novembre-Dicembre) Limiti e continuità;
- (Gennaio-Febbraio) Derivate, massimi e minimi;
- (Marzo-Aprile) Derivate seconde, concavità e flessi;
- (Maggio-Giugno) Integrali indefiniti, definiti, e impropri.
I mezzi usati sono stati il testo e il laboratorio multimediale.
Ho considerato quindi come obiettivi minimi il saper studiare una funzione nei suoi vari punti e il
saper utilizzare l'operatore integrale.
Le verifiche del livello raggiunto dagli studenti sono state sia orali che scritte.
Per la valutazione degli studenti mi sono attenuto alla tabella di valutazione concordata nel collegio
dei docenti, tuttavia elementi che hanno concorso ad una più completa valutazione sono stati
l'assiduità alle lezioni e agli impegni scolastici e l'attenzione mostrata in classe.
Catania,_________
L'INSEGNANTE
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO “G. B. VACCARINI”
PROGRAMMA A.S. 2013-2014
INSEGNANTE: AMORE LUCA
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE: V A L.S.T.
Studio delle funzioni reali di variabile reale
Generalità sulle funzioni
Il concetto di funzione, determinazione del dominio, intervalli di positività e negatività.
Limiti di funzioni
Primo approccio al concetto di limite, limite destro e limite sinistro, teoremi sui limiti, forme
indeterminate, limiti notevoli, asintoti verticali orizzontali e obliqui, ordine di un infinitesimo,
ordine di un infinito.
Continuità delle funzioni
Funzioni continue in un punto, funzioni continue in un intervallo, proprietà delle funzioni continue,
punti di discontinuità di prima seconda e terza specie.
Derivate
Limite del rapporto incrementale, significato geometrico della derivata, equazione della retta
tangente ad una funzione, derivate elementari, teoremi sul calcolo delle derivate, derivate di
funzioni composte, teoremi sul calcolo differenziale, Rolle, Cauchy, Lagrange, regola di de
L'Hopital, studio della derivata prima, crescenza e decrescenza, massimi e minimi relativi e assoluti,
studio della derivata seconda, concavità, flessi.
Il calcolo integrale
Primitive di una funzione, integrale indefinito, area del trapezoide, integrale definito, teorema di
Torricelli, integrazione immediata, integrazione per decomposizione, integrazione per sostituzione,
integrazione per parti, integrazione di funzioni razionali fratte, integrali impropri, teorema della
media, calcolo dell'area di una superficie piana, calcolo del volume di un solido di rotazione.
Catania,_________
GLI
ALUNNI
L'INSEGNANTE
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“G.B. VACCARINI”
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
RELAZIONE FINALE RELATIVA ALL’INSEGNAMENTO:
FISICA
classe V sez. A
prof. Carlo Di Pasquale
La classe V sez.A è costituita da 19 alunni, tutti provenienti dalla IV dell’a.s. precedente.
Ad inizio anno scolastico si è sviluppata una rivisitazione dei principali concetti relativi agli anni di
corso precedenti. La preparazione di base per la maggior parte degli studenti si è rivelata sufficiente
per uno sviluppo proficuo del programma ministeriale relativo alle classi terminali di Liceo
Scientifico.
La presenza di studenti con una preparazione di buon livello ha altresì consentito lo sviluppo di
dinamiche di mutua assistenza tra gli alunni della classe.
Si è cercato di velocizzare lo studio degli strumenti imprescindibili ad una corretta preparazione,
per poi sviluppare un buon numero di esercitazioni volte alla focalizzazione degli argomenti ed alla
applicazione delle tecniche più opportune di risoluzione delle tipiche problematiche del quinto anno
di corso Gli strumenti di verifica utilizzati durante il presente anno scolastico (compiti in classe ed
interrogazioni alla lavagna), alla data di redazione del presente documento, evidenziano una
preparazione discreta o pienamente sufficiente per buona parte degli studenti della classe, mentre
un numero esiguo di casi, ancora critici, sarà affrontato in sede di Consiglio di classe,
nell’eventualità che le verifiche finali non evidenzino un sufficiente miglioramento della
preparazione degli alunni.
Programma di FISICA
svolto dalla classe V sez. A
prof. Carlo Di Pasquale
Rivisitazione dei concetti relativi alla Meccanica.
Energia meccanica e principi di conservazione
Elettrostatica
La carica elettrica. La legge di Coulomb. Il campo elettrostatico. Campo generato da una carica
puntiforme. Flusso di un vettore attraverso una superficie. Teorema di Gauss.
Distribuzioni continue di carica. Densità di carica lineare, superficiale e volumica.
Calcolo del campo elettrostatico prodotto da un filo indefinito carico, grazie al teorema di Gauss e a
considerazioni di simmetria.
Campo generato da un piano infinito carico.
Campo generato da due distribuzioni di carica opposta su due piani indefiniti.
Campo di un guscio sferico carico.
Campo generato da una distribuzione sferica di carica.
Energia potenziale elettrica. Energia di un sistema di due cariche puntiformi.
Circuitazione di un vettore. Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale.
Forze di tipo conservativo. Definizioni. Potenziale di una singola carica puntiforme. Superfici
equipotenziali. Conduttore in equilibrio elettrostatico. Campo elettrico e potenziale per un
conduttore in equilibrio. Relazione tra potenziale e campo elettrico.
Capacità di un conduttore. I condensatori. Schema equivalente per i condensatori in serie ed in
parallelo. Calcolo della capacità di un conduttore sferico e di un condensatore piano. Energia
immagazzinata in un condensatore. Densità di energia elettrica di volume.
I dielettrici all’interno di un condensatore. Effetti sulla capacità.
Elettrodinamica
La corrente elettrica nei conduttori. Prima legge di Ohm. Schemi equivalenti per resistori in serie ed
in parallelo. Seconda legge di Ohm. I due principi di Kirchhoff. Tecniche di analisi di una rete
elettrica. Forza elettromotrice. Generatori reali e ideali di tensione e di corrente.
La potenza elettrica. L’effetto Joule.
Processo di carica e scarica in un circuito RC. Analisi della scarica di un condensatore.
Bilancio energetico. Amperometri , voltmetri e wattmetri.
Estrazione di elettroni da un metallo. Effetto termoionico, fotoelettrico, Volta, termoelettrico. Le
termocoppie.
Magnetostatica
Il campo magnetico. Materiali ferromagnetici. Poli magnetici. Linee di campo.
Campo magnetico generato da correnti. Legge di Biot e Savart. La “regola della mano destra” per la
valutazione del verso delle linee di campo. Forze tra fili percorsi da corrente. Definizione di
Ampere. Permeabilità magnetica nel vuoto. La forza di Lorentz. Forza sviluppata da un campo
magnetico su un filo percorso da corrente e su una carica in moto.. Campo magnetico generato da
un filo percorso da corrente.
Circuitazione del campo magnetico: il teorema di Ampere.
Campo generato da una spira nel suo centro e sui punti dell’asse della spira.
Confronti tra il campo elettrostatico e quello magnetostatico.
L’induzione elettromagnetica
Legge di Faraday- Neumann. Variazione nel tempo del flusso di un campo magnetico. Legge di
Lenz. I solenoidi. Coefficiente di auto induzione o induttanza. Circuiti R-L. Correnti parassite.
Energia e densità di energia del campo magnetico.
Cenni su trasformatori, motori elettrici, generatori elettrici.
I circuiti in corrente alternata.
Definizioni di valore efficace di corrente e tensione, reattanza capacitiva ed induttiva. Impedenza. Il
metodo dei fasori per l’analisi di un circuito RL, RC, RLC.
Potenza elettrica media e fattore di potenza. Definizione e condizione di risonanza per un circuito
elettrico in regime sinusoidale.
Le onde elettromagnetiche
Le equazioni di Maxwell. Il termine aggiuntivo “corrente di spostamento” per l’equazione di
Ampere. Cenni sulla produzione e propagazione delle onde elettromagnetiche.
Cenni di meccanica quantistica.
Radiazione di un corpo nero e ipotesi di Planck dell’energia quantizzata.
Fotoni ed effetto fotoelettrico. La massa e la quantità di moto di un fotone.
La diffusione dei fotoni e l’effetto Compton.
Cenni sul dualismo onda-corpuscolo e sul principio di indeterminazione di Heisemberg.
ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
Relazione finale di Filosofia
Docente: Maria Ausilia Cantone
Classe V A Liceo Scientifico tecnologico
La classe è composta da 19 allievi provenienti per lo più dal centro cittadino o dalle immediate
vicinanze; il suo nucleo iniziale era composto da 18 alunni in 4° anno, all’inizio del quinto anno si è
inserita l’alunna Distefano Eliana proveniente dal liceo sportivo.
Il gruppo-classe sia durante il lavoro curricurale che extracurricurale ha sempre partecipato con
interesse e curiosità a tutte le attività. La maggior parte degli studenti ha acquisito buone
conoscenze dei contenuti e ha mostrato di possedere buone capacità di organizzazione delle nozioni
apprese utilizzando il linguaggio specifico della disciplina; il restante ristretto gruppo ha mostrato
talvolta qualche difficoltà nell’organizzazione logica dei contenuti, a causa di una certa
discontinuità; tuttavia ha raggiunto una discreta competenza e conoscenza strutturale della
disciplina.
Il percorso iniziato da Kant ha affrontato in particolare il problema gnoseologico e i rapporti tra
scienza e filosofia fino agli sviluppi della epistemologia contemporanea.
Gli alunni hanno mostrato di sapersi orientare adeguatamente nell’esposizione degli argomenti
trattati e alcuni di loro hanno evidenziato discrete capacità logico sintetiche.
Alcune ricerche hanno arricchito il lavoro e hanno offerto l’occasione per approfondire talune
tematiche, sfruttando i lavori di gruppo che ha avuto come esito finale l’esposizione dei singoli
componenti di diversi gruppi, accompagnati da cartelloni e diapositive in PowerPoint.
La spiegazione è stata utilizzata per presentare il pensiero degli autori indicando le coordinate
essenziali, e per sottolineare i passaggi ritenuti più significativi.
L’uso dell’antologia ha permesso di analizzare più compiutamente le problematiche, il linguaggio e
il tipo di argomentazione utilizzata dagli autori.
PROGRAMMA DI FILOSOFIA
CLASSE 5A LICEO SCIENTIFICO tecnologico A.S. 2013/14
PROF. MARIA AUSILIA CANTONE
Libro in uso: “ Uomini e idee “ Francesca Occhipinti vol 1 Einaudi scuola
Immanuel Kant
Il periodo precritico
La dissertazione del ‘70
La critica della ragione pura e il problema della metafisica
L’estetica trascendentale
La logica trascendentale
L’analitica dei concetti
L’analitica dei principi
I significato del noumeno
La dialettica trascendentale
Oltre la metafisica tradizionale
La ragione pratica
Il percorso della critica della ragione pratica
I postulati della ragione pratica
La facoltà del giudizio
Il giudizio estetico
Il giudizio teleologio ( Brano: La rivoluzione copernicana in filosofia Critica della ragione
pura,prefazione alla seconda edizione)
Filosofia nell’età del romanticismo
-romanticismo e idealismo in Germania
-la riorganizzazione della società e lo spirito del popolo
-il pensiero tedesco nell’età romantica
Lo spirito dello Sturm Und Drang
-contro la ragione finita
-la visione organicistica della natura
-la fantasia creatrice e la figura di Faust
-la riscoperta delle radici tedesche
-dallo Sturm Und Drang allo spirito dell’equilibrio
Fichte
Una filosofia della libertà
-la libertà nella dimensione pratica
-la libertà teoretica e l’autonomia del soggetto
-la filosofia trascendentale come liberazione dai condizionamenti esterni
Logica e filosofia
-capovolgere il rapporto tra logica e filosofia
-in che senso il principio di identità è ipotetico
-la dottrina della scienza non ammette presupposti
L’idealismo critico
-un idealismo che riconosce la finitezza della coscienza
-la coscienza come attività rappresentativa
La dialettica io-non io
-la coscienza che rappresenta è una coscienza determinata
-la limitazione reciproca di io e non io
-i principi della coscienza rappresentativa
I principi della dottrina della scienza
-i tre principi
-la dottrina della scienza non può dimostrare la sua verità
-l’incessante attività dell’io
L’attività teoretica e l’attività pratica
-i due aspetti dell’attività dell’io
-il punto di vista teoretico: come avviene il processo conoscitivo
-il punto di vista pratico: l’ifinito superamento del non-io
Il diritto e lo Stato
-il diritto nella convivenza di uomini liberi
-lo Stato giusnaturalistico e il suo compito infinito
-lo Stato organico autosufficiente
-lo Stato commerciale chiuso
-la missione del popolo tedesco
(Brano: La scelta tra dogmatismo e idealismo da La prima introduzione alla dottrina della
scienza)
Schelling
Schelling e l’idealismo fichtiano
-il progressivo distacco di Schelling da Fichte
-verso una nuova nozione di natura
-per la continuità tra natura e spirito
L’unità degli opposti
-il rapporto tra natura e spirito
-il ritorno a Spinoza
-i limiti del meccanicismo e del creazionismo
-il concetto di una finalità inconscia
La filosofia della natura
-la visione finalistica della natura
-l’unità di inconscio e coscienza
-l’assoluto, unità di natura e spirito
-il movimento interno alla natura
La filosofia trascendentale
-il percorso dell’io dall’inconscio alla coscienza
-le fasi della storia dell’io
-la contraddizione tra filosofia teoretica e filosofia pratica
La via dell’arte
-l’intuizione intellettuale come sapere privo di opposizioni
-l’unità di natura e spirito nell’arte
(Brano: Il bisogno di religione da La introduzione filosofica alla filosofia della mitologia)
Georg Wilhelm Hegel
Il giovane Hegel: gli scritti teologici
-la religione popolare greca
-il Dio trascendente dell’ebraismo e del cristianesimo
-i limiti dell’ebraismo: l’inflessibilità della legge e la scissione tra uomo e Dio
-la venuta di Gesù contro la scissione tra uomo e Dio
Le linee essenziali della filosofia hegeliana
-le tesi fondamentali della filosofia hegeliana
La fenomenologia dello spirito
-le figure della fenomenologia
-il problema del metodo
-il rifiuto delle posizioni romantiche
-la riformulazione del processo dialettico
La figura della coscienza
-la certezza sensibile
-la percezione e l’intelletto
L’autocoscienza e la dialettica del servo-padrone
-il rapporto servo-padrone
-la paura della morte decide i ruoli
-il concreto esercizio della signoria e il lavoro del servo
-il ribaltamento dei ruoli
L’autocoscienza tra stoicismo, scetticismo, coscienza infelice
-la libertà interiore e il ritiro dal mondo
-la coscienza infelice
-concetto di alienazione
La dialettica
-i tre momenti della dialettica
-il significato della sintesi
-la contraddizione come principio motore
-il rapporto tra finito e infinito
La logica
-l’identità di logica e metafisca
-la logica dell’essere
-la logica dell’essenza
-la logica del concetto
La filosofia della natura
-l’idea è l’assoluto che si riflette in sé
-la caduta dell’idea che si fa natura
-un principio di razionalità immanente e i suoi limiti
-la partizione della filosofia della natura: meccanica, fisica, organica
La filosofia dello spirito
-la partizione della filosofia dello spirito
-spirito soggettivo
-spirito oggettivo
-la razionalità del reale e l’esistenza accidentale
-la filosofia come pensiero del mondo
-la nottola di Minerva
-il diritto e il riconoscimento della proprietà
-la legge morale
-l’eticità
L’eticità: la società e istituzioni politiche
-famiglia
-società civile
-stato
La filosofia della storia
-le epoche della storia
Lo spirito assoluto
-arte
-religione
-filosofia
-la filosofia è legata al proprio tempo
(Brano: Il rapporto servo-padrone da La fenomenologia dello spirito)
Feuerbach
Oltre Hegel: la filosifia come antropologia
-la critica della filosofia hegeliana
-il rovesciamento dell’idealismo
La religione come autocoscienza dell’uomo
- la critica genealogica della religione
- l’uomo proietta in Dio le sue caratteristiche essenziali
- l’intreccio tra auto-conoscenza e alienazione religiosa
La filosofia dell’avvenire
-partire dall’uomo concreto
- l’uomo, essere sensibile e il rapporto con gli altri
Arthur Schopenhauer
Il mondo come rappresentazione
-tra il pensiero filosofico occidentale e l’antica sapienza orientale
-la rielaborazione dei concetti kantiani di fenomeno e noumeno
-il mondo è una mia rappresentazione
-interdipendenza del soggetto e dell’oggetto nel conoscere
-spazio, tempo, causalità.
Il collegamento di cause effetti ad opera dell’intelletto
Il mondo come volontà
La volontà è pura volontà di vivere
Il dolore del mondo: vita, desiderio,noia.
Le vie della liberazione
La prima via: l’intuizione artistica coglie l’idea nelle cose
La seconda via: l’esperienza liberatrice della morale
La terza via: l’ascesi e la totale negazione della volontà
Il richiamo alla tradizione mistica( Brano: La funzione dell’arte e il primato della musica Il
mondo come volontà e rappresentazione)
Soren Kierkegaard
Scelte di vita
Contro Hegel, a partire dall’ironia
L’ironia apre la prospettiva religiosa
Fra vita estetica e vita etica:l’aut/aut
L’esteta don Giovanni
La vita etica:Il giudice Wilhelm
Di fronte a dio con timore e tremore
La vita religiosa: Abramo
L’esistenza umana
Il singolo e i suo rapporto con dio
L’angoscia sentimento tipicamente umano
La disperazione malattia mortale
La verità del cristianesimo(Brano: Abramo e la fede Timore e tremore)
Karl Marx
La critica della filosofia Eggeliana e il ruolo del proletariato
La condizione storica tedesca e la filosofia
Unità tra teoria e prassi
Critica ad Egel
L’emancipazione umana opera proletaria
Cambiare la società contro cl’alienazione del lavoro
L’analisi delle strutture economiche in polemica con gli economisti classici
Il lavoro alienato
Un comunismo non utopistico
Il materialismo storico
La nascita della coscienza sociale
Il rapporto materiale tra struttura e sovrastruttura
Le idee dominanti sono le idee della classe dominante
La lotta per la trasformazione della società
Il programma del manifesto
La futura società comunista
La dittatura de proletariato
La critica all’economia politica
I limiti degli economisti classici
L’analisi dell’economia capitalistica e il concetto di plus valore( Brano:Marx, il lavoro alienato I
manoscritti economico filosofici)
Nietzsche
La diagnosi della decadenza
il senso tragico della vita
la riscoperta dell’antica sapienza greca
le ‘’finzioni’’ del linguaggio
L’analisi genealogica e la definizione del nichilismo
La critica alla morale e al cristianesimo
Il risentimento:la forza dei deboli
Al di là del bene e del male
La morte di dio
Il nichilismo
Chi è Zarathustra?
La volontà di potenza
Heidegger
Cenni sull’esistenzialismo.
Popper
Il falsificazionismo: cenni
ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
Relazione finale di Storia
Docente: Maria Ausilia Cantone
Classe V A Liceo Scientifico tecnologico
Profilo della classe
La classe, per quanto riguarda la Storia, ha goduto di continuità didattica, ed ha dimostrato, in
generale, interesse per la disciplina e volontà nello studio della stessa, permettendo un lavoro
continuo e sereno, che ha portato a raggiungere gli obiettivi prefissi, pur nelle naturali differenze tra
gli alunni.
La classe risulta divisa in tre livelli: un primo livello composto da alunni che raggiungono un
profitto sufficiente e che mostrano la necessità di stimoli continui da parte dell’insegnante. Un
secondo livello composto da alunni che generalmente risultano interessati allo svolgimento
dell’azione didattica e che raggiungono un livello discreto solo perché mancano di continuità. Un
terzo livello che segue con costanza ed attenzione, che risulta da stimolo all’intera classe e che
raggiunge un livello buono.
Obiettivi realizzati
In generale gli alunni
Sanno orientarsi in senso cronologico e colgono il senso della continuità storica
Conoscono gli avvenimenti principali dei periodi storici trattati
Colgono gli aspetti centrali degli avvenimenti storici trattati
Alcuni alunni, oltre agli obiettivi già citati:
Sanno confrontare i periodi trattati cogliendo somiglianze e differenze
Mostrano capacità critiche
Metodi di insegnamento
Si è utilizzata la lezione frontale, con l’utilizzo della lavagna tradizionale allo scopo di realizzare
schemi riassuntivi ed esplicativi dell’argomento affrontato. Si è utilizzata anche la discussione
guidata allo scopo di far partecipare gli alunni agli aspetti critici dei periodi storici trattati e per
facilitare, con commenti personali, l’approccio con gli argomenti. Inoltre si è così potuto rendere
attuale e si è potuto cogliere l’aspetto esperenziale che la storia, come disciplina scientifica,
sottintende.
Mezzi e strumenti di lavoro
L’aula scolastica
Il libro di testo
Fotocopie fornite dall’insegnante
La lavagna tradizionale
Video
Strumenti di verifica
La verifica è stata sia orale che scritta.
La verifica orale ha teso ad individuare le capacità dell’alunno a sapersi esprimere con sicurezza, a
cogliere le sue capacità critiche, a cogliere la conoscenza approfondita o meno degli argomenti
oggetto della verifica.
La verifica scritta, così come previsto dalla normativa, è stata strutturata con domanda a risposta
aperta con indicazioni di numero massimo di righe a disposizione per domanda. Ha avuto funzione
di verifica intermedia e finale e ha avuto lo scopo di cogliere le capacità di analisi e sintesi
dell’alunno, la sua capacità a scrivere con correttezza usando terminologie specifiche, a cogliere la
comprensione dei periodi storici trattati.
Valutazione
La valutazione ha tenuto conto dei criteri già citati per le verifiche e per gli obiettivi. Si è tenuto
conto, oltre che dei risultati delle verifiche intermedie e finali, dell’atteggiamento complessivo
dell’alunno, vale a dire la continuità, l’impegno mostrato, la correttezza nell’ambito della classe, la
partecipazione al dialogo scolastico e educativo, la puntualità nello svolgimento delle verifiche.
Tutti questi elementi hanno permesso una valutazione il più possibile oggettiva. I risultati della
valutazione sono stati comunicati agli alunni in modo da stimolare in loro la capacità di
autovalutazione e in modo da evitare eventuali lamentele da parte degli stessi.
PROGRAMMA DI STORIA
CLASSE5A LICEO SCIENTIFICO tecnologico A.S. 2013/14
PROF. MARIA AUSILIA CANTONE
Libro in uso: “Dentro la storia”, AA.VV. , ed. D’Anna
L’Unificazione italiana
L’Unificazione tedesca
I problemi post unificazione in Italia
La Destra storica in Italia
La conquista del Veneto e di Roma
La guerra franco – prussiana
La Sinistra al potere
I governi Depretis, il primo Giolitti, i governi Crispi
La crisi di fine secolo
L’età giolittiana: l’industrializzazione e la nascita dei movimenti socialisti
L’età giolittiana: dal 1903 al 1911
La crisi dell’età giolittiana
Le cause della prima guerra mondiale
Le crisi marocchine e le guerre balcaniche
La prima guerra mondiale: il 1914
L’entrata in guerra dell’Italia
Analisi degli anni 1915, 1916, 1917
La Rivoluzione russa
La fine della prima guerra mondiale
I trattati di pace
La Società delle Nazioni
Il dopoguerra in Italia: i governi Nitti e Giolitti
La questione di Fiume e il “biennio rosso”
L’avvento del fascismo
La marcia su Roma e il primo governo Mussolini
Il delitto Matteotti
Le leggi fascistissime
La fascistizzazione dello Stato
L’economia del fascismo
La politica estera del fascismo
I patti lateranensi
Il dopoguerra in Germania
La repubblica di Weimar
Il crollo della Borsa di New York
L’ascesa di Hitler al potere
L’ideologia nazista
Le leggi razziali in Germania e in Italia
L’annessione dell’Austria
La questione dei Sudeti e il Congresso di Monaco
Il patto di non aggressione e l’invasione tedesca della Polonia
La seconda guerra mondiale
La sconfitta della Francia e l’intervento dell’Italia
Analisi degli anni 1941 e 1942
Analisi del 1944
La fine della seconda guerra mondiale in Europa
La fine della seconda guerra mondiale in Oriente
La guerra fredda
II.S. G.B. VACCARINI
Catania
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
RELATIVO ALLA DISCIPLINA: Educazione Fisica
A.S. 2013-2014 Classe : 5 A Liceo Scientifico Tecnologico
Prof. Balsamo Salvatore
TEMPI
Tempi previsti dai programmi ministeriali :
-
ore settimanali :…..DUE…………………………
ore previste:……..SESSANTASEI……………..
ore effettuate:….QUARANTA………………….
ore di approfondimento:…UNDICI………….
CONTENUTI
Argomento
Potenziamento
Fisiologico
Ore Attività Didattica Mezzi e strumenti
Obiettivi realizzati in
Verifiche
Test
18
Lezione frontale con
dimostrazione pratica
Palestra. Campi esterni.
variamente
strutturati
termini di competenze
Possiedono discrete
capacità motorie
Conoscenza e
pratica delle
attività sportiva
Test
Teoria, tecnica e
didattica del Calcio
7
Lezione pratica
Campo esterno, palloni variamente
strutturati
Teoria, tecnica e
didattica della
Test
20
Lezione pratica
Palestra, palloni.
motorie
Possiedono buone abilità
variamente
strutturati
Pallavolo
Possiedono buone abilità
motorie
Teoria,
tecnica e
Lezione pratica
didattica del
Tennistavolo.
10
Palestra, tavolo da
Test
tennis-tavolo,
variamente
racchette.
strutturati
Possiedono buone abilità motorie
Ore di
approfondimento
11
Lezione pratica
Palestra
Test
Quadro del profitto della classe
-
Partecipazione al dialogo educativo : Attiva ed interessata;
Attitudine alla disciplina :………………. Buona;
Interesse per la disciplina :……………. Costante;
Impegno nello studio :………………….. Buono
Metodo di studio:………………………….. Efficiente.
Metodologie e strategie didattiche per il conseguimento degli obiettivi
Di facile acquisizione, organizzando spesso gli alunni in gruppi eterogenei per
potenzialità, per poter trarre il massimo dei benefici derivanti da una corretta attività
motoria
Livello di conseguimento degli obiettivi:…..BUONO
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“G.B. VACCARINI”
CATANIA
Liceo Scientifico Tecnologico
CLASSE 5 SEZ. A a.s. 2013/14
RELAZIONE FINALE : CHIMICA E LABORATORIO
Libro di testo: G. Valitutti, A. Tifi, A. Gentile “Le idee della chimica ” seconda edizione,
Zanichelli
Prof.ssa Giuseppina Grasso
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, che ha avuto la continuità didattica per la Chimica nei cinque anni di studio di questa
disciplina, ha sempre partecipato con interesse ed impegno alle varie attività proposte. I risultati
conseguiti in termini di profitto sono perciò complessivamente positivi.
Tutti gli alunni hanno mostrato interesse per la materia, partecipazione adeguata alle lezioni svolte
in classe ed in particolare alcuni studenti, sostenuti da una forte motivazione allo studio delle
discipline scientifiche e da apprezzabili capacità logico-critiche ed espressive, hanno conseguito
ottimi risultati .
Gli alunni che hanno mantenuto un impegno regolare e costante hanno raggiunto un livello di
preparazione discreto o buono.
Solo alcuni allievi, discontinui nello studio personale,presentano nell’applicazione
nell’esposizione dei contenuti della disciplina una preparazione a tratti lacunosa.
e
METODOLOGIA E MATERIALI DIDATTICI
Ho spesso ampliato gli argomenti presenti nel testo in adozione con presentazioni in Power Point
e con la spiegazione orale e ho prestato particolare attenzione ai numerosi collegamenti
interdisciplinari con la Biologia (materia insegnata da un altro docente).
Settimanalmente gli studenti hanno lavorato in piccoli gruppi per svolgere i numerosi esercizi sulla
nomenclatura, sulle proprietà e sulle reazioni via via studiate, tratti dal libro di testo o proposti da
me.
In classe ho insistito molto sulle proprietà dei composti che via via venivano presentati richiamando
i concetti di chimica generale sviluppati negli anni precedenti: caratteristiche dei legami, ibridazioni
degli atomi di carbonio, angoli di legame, comportamento elettrofilo/nucleofilo di reagenti e
catalizzatori.
Ho cercato di rendere viva la disciplina richiamando situazioni concrete di utilizzo di composti e/o
reazioni per ottenere sostanze di cui gli studenti avevano conoscenza ed esercitandoli con esercizi.
Alcuni studenti hanno mostrato grande disinvoltura nell’applicazione dei meccanismi di reazione e
delle proprietà illustrate
Per favorire l’acquisizione dei contenuti gli allievi sono stati motivati ad accostarsi allo studio
riflettendo sull’utilità delle conoscenze e delle capacità acquisite,mantenendo un costante
riferimento alle osservazioni dirette, all’esperienza quotidiana ed ai processi naturali o industriali,
sia per dominare costruttivamente la realtà, sia per orientarsi in futuro effettuando scelte realistiche.
Attività di laboratorio realizzate sono state : reazioni di saponificazione e potere detergente dei
saponi; trasformazioni di un bicchiere in acido polilattico in detergente ( esperienza svolta solo
dagli alunni che hanno partecipato al Progetto Lauree Scientifiche);determinazione della presenza
di amido;determinazione della presenza di grassi; idrolisi acida dell’amido
OBIETTIVI REALIZZATI
• Conoscere, comprendere ed usare il linguaggio della chimica.
• Conoscere le caratteristiche dell’atomo di carbonio per comprendere, sapendole correlare,
varietà e versatilità delle molecole organiche.
• Correlare il comportamento chimico – fisico delle sostanze organiche con la natura dei
gruppi funzionali
• Conoscere le strutture delle fondamentali macromolecole biologiche e le loro specifiche
funzioni
MODALITA’ DI VERIFICA
Le verifiche periodiche sono state sia orali che pratiche come: test a risposta chiusa o aperta
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha tenuto conto delle seguenti componenti:
• conoscenza dei contenuti che comprende la nomenclatura dei composti organici, la struttura
e la reattività dei gruppi funzionali;
• comprensione dei meccanismi di reazione, delle correlazioni che sussistono tra la struttura
dei gruppi funzionali e le reazioni che avvengono tra composti diversi;
• capacità di applicare le conoscenze dei contenuti e la comprensione dei concetti nella
risoluzione di problemi specifici;
• abilità nell’individuazione di aspetti generali partendo da contesti specifici;
• correttezza e precisione nell’utilizzo della terminologia e della simbologia disciplinari.
Gli allievi hanno raggiunto i suddetti obbiettivi secondo diverse fasce di livello :
Livello sufficiente. - Conoscenza, comprensione, applicazione ed esposizione dei contenuti e del
lessico fondamentali della disciplina -
Livello buono. - Conoscenza, comprensione, applicazione ed esposizione con appropriato
linguaggio scientifico del programma propostoLivello massimo. –Conoscenza approfondita del programma, saper rielaborare criticamente e
riconoscere i nessi disciplinari e interdisciplinari
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
G.B. VACCARINI
CATANIA
PROGRAMMA SVOLTO DI CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO
CLASSE 5 SEZ. A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ANNO SCOLASTICO 2013/14
Libro di testo: G. Valitutti, A. Tifi, A. Gentile “Le idee della chimica ” seconda edizione Ed.
Zanichelli
Prof.ssa Giuseppina Grasso
L’atomo di carbonio e il concetto di ibridazione
Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani.
L’isomeria.
La nomenclatura degli idrocarburi saturi
L e proprietà fisiche, chimiche e gli usi degli idrocarburi saturi.
Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini.
La nomenclatura degli idrocarburi insaturi.
L’isomeria geometrica degli alcheni
Le reazioni di addizione elettrofila degli alcheni e degli alchini
Gli idrocarburi aromatici.
La sostituzione elettrofila aromatica
Alcoli: nomenclatura, classificazione,proprietà fisiche e chimiche.
Le reazioni degli alcoli
Alcol polivalenti
Fenoli : nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
Le reazioni dei fenoli
Alcoli e Fenoli di particolare interesse
L’acidità di alcoli e fenoli
Gli eteri: nomenclatura e proprietà fisiche
Il gruppo funzionale carbonile
Aldeidi e chetoni : formula molecolare e nomenclatura
Reazione di addizione nucleofila di aldeidi e chetoni
Gli acidi carbossilici: nomenclatura , proprietà fisiche e chimiche
Esteri, saponi e ammidi
Le ammine: nomenclatura, proprietà fisiche, proprietà chimiche.
Composti eterociclici
I polimeri di sintesi : polimeri di addizione e di condensazione
I carboidrati.
I lipidi.
Gli amminoacidi, i peptidi e le proteine.
La struttura delle proteine
Gli enzimi: catalizzatori biologici.
La chimica degli acidi nucleici.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“G.B. VACCARINI”
di Catania
Liceo Scientifico Tecnologico
Anno scolastico 2013/2014
Classe 5 sez. A
Materia : Informatica e Sistemi
Docente: prof.ssa Barbagallo Alfia
Ore settimanali di lezione n. 3
Il programma di Informatica e Sistemi, svolto nel corso del triennio, ha trattato numerosi temi
riguardanti sostanzialmente tre discipline quali: l’informatica la Teoria delle comunicazioni e la
Teoria dei sistemi automatici.
Nella trattazione sono stati introdotti concetti tendenti al conseguimento di conoscenze teoriche, ed
ad utilizzare nel contempo tutti quei mezzi attualmente a disposizione nel campo informatico e
telematico.
Gli obiettivi intermedi in termini di competenze sono stati:
•
•
•
•
capacità di esprimersi con una corretta terminologia, usando termini tecnici appropriati;
capacità di risolvere problemi, usando un linguaggio di programmazione;
capacità di utilizzare correttamente le enormi potenzialità della rete telematica;
capacità di argomentare, rielaborare collegare in modo logico, le conoscenze.
Profilo della classe
La classe V A, composta da diciannove alunni regolarmente frequentanti, presentava all’inizio
dell’anno scolastico, una situazione di partenza differente nel grado di preparazione, nella
conoscenza di base e nella capacità di applicazione; tutti in possesso comunque dei prerequisiti per
portare a compimento, con successo, il percorso di studi intrapreso.
Ad eccezione di alcuni elementi, la preparazione si attestava su un livello discreto,
pur
nell’eterogeneità delle abilità, dell’impegno, dell’interesse di ciascun alunno.
Nel corso dell’anno scolastico, soprattutto un gruppetto di alunni, ha evidenziato senso del
dovere, continuità nella presenza, disponibilità al dialogo educativo, partecipazione attiva e
responsabile alla vita della scuola, altri hanno dimostrato meno impegno.
Complessivamente alla fine dell’anno scolastico la situazione è migliorata, per cui il risultato
finale degli alunni si può sintetizzare come segue:
•
un gruppetto di allievi, mantenendo i presupposti iniziali, è riuscito a potenziare le
competenze e le abilità di base, conseguendo risultati soddisfacenti;
•
un secondo gruppo, composto da alunni meno interessati ma costantemente sollecitati,
hanno comunque
superato progressivamente le difficoltà, riuscendo a raggiungere gli
obiettivi minimi.
Il Programma è stato svolto nella sua interezza e secondo i criteri di continuità con l’insegnamento
degli anni precedenti, in modo da stabilire negli obiettivi, nei contenuti e nei criteri metodologici
una naturale progressione.
Metodologie e strategie didattiche utilizzate
Si è data priorità ad una metodologia didattica dinamica, alternando momenti informativi a quelli di
dibattito e di laboratorio di Informatica, momento importante che ha permesso agli alunni di mettere
in pratica quanto studiato.
Particolare importanza si è data all’attività di recupero, tendente a:
•
•
facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche, il recupero delle
lacune, la valorizzazione delle abilità e la crescita dell’interesse;
abituare gli alunni al ragionamento, favorendo lo sviluppo delle abilità critiche e logiche.
Mezzi e strumenti didattici utilizzati
Si è cercato di presentare il percorso didattico in modo da evitare apprendimenti passivi; le
lezioni frontali sono state ridotte e usate come momento di presentazione e di sintesi degli
argomenti. Si è dato spazio ai lavori di gruppo, come momento di potenziamento per alcuni
alunni e recupero per altri.
Il libro di testo è stato un valido supporto ai vari argomenti trattati, anche se integrato da
dispense, appunti e testi diversi, a disposizione degli allievi.
Valutazione
Per la valutazione delle prove scritte e orali sono stati seguiti gli indicatori e i descrittori
suggeriti dal Consiglio di classe e si è tenuto conto delle singole capacità degli alunni e della
conoscenza dei contenuti. Oltre al compito tradizionale, sono state somministrate anche prove
strutturate, nonché un congruo numero di esercitazioni sviluppati in classe e in laboratorio.
Anche le prove orali sono state determinanti per formulare una valutazione complessiva.
La valutazione globale ha tenuto conto inoltre dell’impegno, della partecipazione al dialogo
educativo, dell’evoluzione rispetto ai livelli di partenza e della partecipazione alle attività di
recupero.
Particolare attenzione è stata dedicata alle applicazioni di laboratorio, attività indispensabile per
mettere in pratica quanto elaborato.
E’ stato utilizzato il
libro di testo, valido supporto ai vari argomenti, che sono stati
integralmente spiegati in classe e accompagnati da esercitazioni, fotocopie e appunti vari.
ISTITUTO “G.B.VACCARINI ” DI CATANIA
PROGRAMMA DI INFORMATICA E SISTEMI
CLASSE V A LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
MATERIA: INFORMATICA E SISTEMI
INSEGNANTE: BARBAGALLO ALFIA
LIBRI DI TESTO:
INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI VOL 3
LUIGI LANCELLA – GINO POJANA. CALDERINI.
IL LINGUAGGIO C++ LORENZI – AMBROSI – FORESTI – MORIGGIA. ATLAS.
CONTENUTI INFORMATICA
Modulo 1 Inf. : Algoritmi e linguaggi di programmazione
U.D.1: Richiami su progettazione degli algoritmi e Linguaggio C++
1.1.1 L’organizzazione dei programmi
1.1.2 Lo sviluppo top-down
1.1.3 Le funzioni
1.1.4 Funzioni con parametri
1.1.5 Strutture di dati (array e tabelle)
Modulo 2 Inf. : I principi della programmazione ad oggetti
U.D.1: Classi e oggetti in C++
2.1.1 Programmare con gli oggetti
2.1.2 Creazione di una classe
2.1.2.1 Costruttore
2.1.3 Visibilità dei membri
2.1.4 Ereditarietà
2.1.5 Poliformismo e overloading
Modulo 3 Inf.: Intelligenza artificiale
U.D.1: Le basi dell’intelligenza artificiale
3.1.1 Introduzione
3.1.2 Nascita dell’intelligenza artificiale
3.1.3 Cenni sui sistemi esperti
3.1.4 L’approccio connessionista all’intelligenza artificiale
U.D.2: Le reti neurali (per questo argomento sono state utilizzate delle apposite dispense)
3.2.1 Il modello di McCulloch-Pitts
3.2.2 Struttura di un neurone artificiale
3.2.3 Funzioni di attivazione di un neurone
3.2.4 Struttura di una rete neurale artificiale
3.2.5 Il perceptron
3.2.5
Le fasi di una rete neurale
CONTENUTI SISTEMI AUTOMATICI:
Modulo 1 Sist.: Sistemi di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati
U.D.1: Catene di acquisizione e distribuzione dati
1.1.1 Introduzione
1.1.2 Sistemi di monitoraggio e di controllo
1.1.3 Architettura di una catena di acquisizione dati
1.1.3.1 Catena di acquisizione dati ad un solo canale
1.1.4 Architettura di una catena di distribuzione dati
1.1.4.1 Catena di distribuzione dati ad un solo canale
Modulo 2 Sist.: Cenni sui sistemi fuzzy
U.D.1: Sistemi fuzzy
3.1.1 Il principio fuzzy
3.1.2 Bivalenza e polivalenza
3.1.3 Gli insiemi e i sistemi fuzzy
3.1.4 Un esempio di costruzione di un sistema fuzzy
3.1.5 La memoria associativa fuzzy
3.1.6 Defuzzificazione
I. I. S. “G. B. VACCARINI” – CATANIA
Liceo Scientifico Tecnologico – Classe V A
A.S. 2013/2014
Prof. Chiofalo Caterina
PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO
Analisi della situazione di partenza.
La scolaresca è composta da diciotto studenti, di cui diciotto provenienti dalla I A, una da altra
scuola.
I ragazzi si dimostrano attenti e interessati, intervenendo attivamente e partecipando con interesse
alle lezioni in un clima favorevole all’apprendimento. Dalle prime prove di verifica è emerso quanto
segue: un gruppetto di allievi mostra una preparazione di base discreta o buona, studia con continuità e si
esprime con correttezza grammaticale e proprietà lessicale; un ampio gruppo possiede un bagaglio
culturale sufficiente o accettabile e usa la lingua italiana con una certa correttezza, pur evidenziando allo
scritto alcune difficoltà grammaticali e nell’orale improprietà di linguaggio; un gruppetto presenta una
situazione di partenza fragile,
lacune nell’esposizione orale e scritta e deve essere sollecitato
nell’impegno. In particolare l’allievo di Dio Massimo evidenzia un ritmo di apprendimento lento e
incostante, ma, avendo presentato una certificazione specialistica di disturbo specifico di apprendimento,
usufruisce di un piano di studio personalizzato, che si allega al presente piano di lavoro.
Il comportamento è corretto e rispettoso del contesto scolastico per tutti gli allievi.
Finalità formative
- Favorire una conoscenza più approfondita di sé per avviare alla maturazione di scelte per il futuro.
- Promuovere la formazione di un solido bagaglio culturale..
- Promuovere la capacità di comprendere, anche in modo analitico, messaggi di genere diverso e di
comunicare utilizzando linguaggi specifici.
- Far sviluppare la capacità di affrontare varie situazioni problematiche individuando le fonti e le
risorse adeguate, proponendo soluzioni, operando con un valido metodo di lavoro.
- Stimolare la maturazione di una coscienza del ruolo sociale, al cui interno far valere propri diritti e
bisogni, e della responsabilità personale.
- Promuovere e completare la formazione del cittadino europeo stimolando la costruzione di
competenze, strategie di apprendimento, di capacità relazionali che favoriscano il bisogno di
dialogo, la collaborazione ed il riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Obiettivi educativi trasversali
- Conoscere e saper applicare le regole del vivere civile.
- Conoscere e rispettare le regole del comportamento scolastico.
- Dimostrare di possedere il senso del dovere, della responsabilità, della
collaborazione.
- Rispettare e mantenere pulito l’ambiente.
- Osservare l’assiduità della frequenza e la puntualità.
- Saper instaurare relazioni interpersonali positive nel rispetto degli altri;
valorizzare le differenze come ricchezze; stare e lavorare in gruppo.
- Saper esprimere le proprie opinioni, confrontarle e correggerle qualora
fossero errate.
- Interiorizzare la propria autostima accettando le prove e i rischi
connessi ai cambiamenti di nuove proposte educative.
- Possedere il senso di appartenenza all’istituto.
Competenze
Padroneggiare la lingua italiana; essere in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con
chiarezza e proprietà a seconda dei diversi contesti e scopi
-Saper riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; illustrare e
interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico
-Utilizzare una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi
livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale)
-Possedere una complessiva coscienza della storicità della lingua italiana
-Comprendere il valore intrinseco della lettura come risposta a un autonomo interesse e come fonte
di paragone con altro da sé e di ampliamento dell’esperienza del mondo.
-Acquisire gli strumenti indispensabili interpretare e commentare autonomamente testi in prosa e in
versi
-Avere una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle origini ai nostri
giorni
-Saper effettuare collegamenti e raffronti con le altre discipline
- Conoscere, avendole lette, opere intere o porzioni significative di esse
- Conoscere la Divina Commedia ed essere consapevole del suo valore artistico e del suo significato
per il costituirsi dell’intera cultura italiana
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle abilità linguistiche
- Potenziare le capacità di ascolto e di comprensione anche delle informazioni implicite di un
messaggio orale.
- Rafforzare le competenze grammaticali.
- Sviluppare l’interesse personale alla lettura.
- Comprendere ed analizzare testi di qualsiasi tipologia.
- Utilizzare un lessico chiaro, appropriato e ricco.
- Saper effettuare commenti motivati e coerenti ai testi letti.
- Saper strutturare discorsi di vario tipo in modo logicamente sequenziale e grammaticalmente
corretto.
- Elaborare testi diversificati in modo corretto e funzionale agli scopi della comunicazione.
- Saper studiare gli autori e le opere collocandoli nel loro contesto storico-culturale.
- Conoscere la letteratura nel suo sviluppo storico e nei suoi aspetti stilistici ed espressivi.
- Saper effettuare collegamenti interdisciplinari.
- Esprimere giudizi e valutazioni personali.
Conoscenze didattiche disciplinari
- Conoscere le forme e i modi della comunicazione, le intenzioni comunicative, i registri linguistici,
i linguaggi specifici.
- Storia della letteratura italiana ed europea dal 1500 fino alla prima metà del 1800: linee evolutive,
correnti, autori, generi letterari, opere.
- Lettura di testi della letteratura italiana ed europea.
- Lettura di una scelta significativa di canti della “Divina commedia”: il “Purgatorio”.
- Consolidamento e potenziamento delle conoscenze grammaticali e lessicali.
- Testi scritti con particolare attenzione alle tipologie previste per gli esami di Stato.
- Collegamenti con altre materie umanistiche e con le altre discipline in genere.
Soglie minime
Conoscenze
- Letteratura dal 1800 ai nostri giorni.
-Divina Commedia: il Paradiso (una scelta significativa di canti).
-Testi scritti secondo le tipologie della prova d’esame.
Obiettivi specifici di apprendimento
-Oltre alle conoscenze ed alle competenze degli anni precedenti, l’alunno deve possedere capacità
di analisi, di sintesi, di rielaborazione personale.
-Capacità di creare confronti e relazioni anche a livello interdisciplinare
Contenuti
Modulo 0: La stagione del Romanticismo.(1° quadrimestre).
o Il Romanticismo europeo.
o Il Romanticismo italiano.
Modulo 0 : Giacomo Leopardi (1° quadrimestre).
Modulo 1: La cultura di fine Ottocento.(1° quadrimestre).
o Giosuè Carducci.
o Il Verismo, il Simbolismo, il Decadentismo.
o Giovanni Verga.
Modulo 2:Il primo Novecento(1° quadrimestre)
o
o
o
o
o
o
Gabriele D’Annunzio.
Giovanni Pascoli.
I crepuscolari, le riviste, le avanguardie.
Luigi Pirandello.
Italo Svevo.
La società e la cultura negli anni precedenti la guerra .
Modulo 3: Tra le due guerre. (1° quadrimestre).
o
o
o
o
o
La cultura italiana e il Fascismo.
La poesia: Saba e Ungaretti.
Eugenio Montale.
Altre correnti poetiche (l’Ermetismo, Quasimodo)
La letteratura europea (James Joice).
Modulo 4: Guerra e dopoguerra.(2° quadrimestre)
o Dalla seconda guerra mondiale alla repubblica.
o
o
o
o
Il Neorealismo (Carlo Levi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Vasco Pratolini).
Scritture al femminile.
Vitaliano Brancati.
Pier Paolo Pasolini.
Modulo 5: La prima repubblica (2° quadrimestre)
o
o
o
o
o
I tardo-neorealisti (Giorgio Bassani, Carlo Cassola)
Leonardo Sciascia.
Sperimentalismo, nuove avanguardie, Postmoderno.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Le donne scrivono (Elsa Morante, Oriana Fallaci ecc.)
Modulo 6: Lettura di una scelta di canti della Divina Commedia: il “Paradiso” (1° e 2°
quadrimestre).
Modulo 7: Riflessione sulla lingua e produzione scritta. (1° e 2° quadrimestre)
•
•
Recupero e consolidamento conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche.
Principali tecniche di scrittura: il tema espositivo e argomentativo; il commento;
l’analisi del testo; l’articolo di quotidiano; il saggio-breve ecc.
Metodologie
Lezioni frontali e partecipate; lettura e analisi del testo; lettura espressiva; esercitazioni individuali e
di gruppo; discussione collettiva; metodo del problem solving; braim storming; metodo della ricerca;
tecniche di simulazione (role playng); metodo induttivo e deduttivo e, comunque, le metodologie che
si riterranno opportune
Strategie
Lavoro individuale e di gruppo; gruppi omogenei ed eterogenei che favoriscano il confronto e l’aiuto
reciproco; azioni di recupero e consolidamento, per i ragazzi in difficoltà, di potenziamento, per
quegli allievi che si distinguano; valorizzazione e gratificazione degli interventi.
Strumenti.
Oltre che dei libri di testo, l’attività didattica si avvarrà di fotocopie, quotidiani, riviste, cartine,
mappe, audiovisivi, CD Rom, DVD, dei libri della biblioteca, il computer.
Attività integrative ed extracurricolari
Attività programmate e deliberate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Classe. In particolare il
Dipartimento di Lettere ha scelto come attività comune alle classi del Liceo Scientifico la riflessione
sul tema “La figura femminile nella storia della cultura”. Si aderirà, inoltre, alla visione di
rappresentazioni teatrali, ad attività di cineforum, alle iniziative culturali organizzate dalla scuola
Interventi di recupero
Le attività di recupero saranno svolte in itinere, quando se ne presenterà la necessità e l’opportunità e
quando ce ne saranno le condizioni di fattibilità, sulla base delle modalità previste dal Collegio
Docenti e dal Consiglio di Classe.
Rapporti con le famiglie.
Colloqui programmati secondo le modalità stabilite dal collegio docenti; colloqui su appuntamento;
comunicazioni, convocazioni scritte o telefoniche tramite segreteria, in casi particolari.
Strumenti di verifica
Il conseguimento degli obiettivi educativi sarà accertato con l’osservazione diretta durante le varie
attività, l’ascolto di conversazioni, le discussioni e il confronto. La verifica degli obiettivi didattici
sarà effettuata mediante colloqui orali, prove scritte (esercitazioni, test, questionari, compiti in classe
con prove aperte, strutturate e semistrutturate), l’osservazione durante lo svolgimento delle varie
attività. Le verifiche scritte effettuate saranno almeno due per quadrimestre.
Valutazione (Griglie)
La valutazione terrà conto dell’impegno nei doveri scolastici, degli apprendimenti conseguiti,
dell’interesse, della partecipazione, della puntualità nello svolgere i compiti assegnati, oltre che
della capacità e delle attitudini individuali. La valutazione iniziale serve ad accertare i livelli di
partenza. Quella in itinere verrà effettuata per dare indicazioni agli studenti su conoscenze e
competenze acquisite o su eventuali carenze. La valutazione sommativa, come confronto tra i
risultati ottenuti e i risultati previsti, terrà presenti le condizioni di partenza, i progressi compiuti, le
competenze acquisite e indicherà il livello di padronanza degli obiettivi raggiunto da ogni singolo
alunno. Negli scrutini intermedi la valutazione dei risultati raggiunti è formulata con due voti
distinti per lo scritto e per l’orale.
GRIGLIA VALUTAZIONE PROVE ORALI
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE
TIPOLOGIA A
Punteggio
-Completa e articolata
3
-Sufficientemente completa
2
-Carente e/o confusa
1
- Completa, strutturata e approfondita
3
- Sufficientemente completa.
2
-Non completa, carente, e/o non corretta
1
Interpretazione e
-Approfondite, articolate e originali
3
contestualizzazione e/o
-Complete e appropriate
2
elaborazione
-Insufficienti o errate
1
-Buone
3
-Globalmente corrette e appropriate
2
-Insufficiente per frequenti errori
1
- Ricco,vario e appropriato
3
- Sostanzialmente corretto e appropriato
2
- Ristretto e/o con improprietà diffuse
1
Comprensione
Analisi testuale
Padronanza della lingua
Ortografia,morfologia,
punteggiatura
Lessico
sintassi
e
Voto finale
N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie.
attribuito
Tabella di Valutazione
Punteggio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
8
9
10
7,5
8,5
9,5
Voto
TIPOLOGIA B
-Conoscenze
Contenuti
e
capacità
pertinenti,
complete
e
contenuti
3
criticamente argomentati
-Conoscenze e argomentazioni generali
argomentative
approfondite,
attribuito
pertinenti e globalmente
2
-Conoscenze incomplete e argomentazioni poco chiare/ conoscenze
1
sufficienti
accettabili, ma argomentazioni non presenti
Documentazione
Consegna
testuale
e
tipologia
-Utilizzo appropriato, personale ed originale
3
-Utilizzo coerente e logico, appropriato
2
-Utilizzo carente e/o disorganico e/o non analitico
1
- Rispetto delle consegne e conoscenza completa della
3
modalità di scrittura
-Rispetto delle consegne, ma conoscenza approssimativa della
2
modalità di scrittura/rispetto parziale delle consegne, ma conoscenza
adeguata della modalità di scrittura
-Non rispetto delle consegne e carente conoscenza della modalità di
scrittura
Punteggio
1
Padronanza della lingua
Ortografia,morfologia,
sintassi e punteggiatura
Lessico
-Buone
3
-Globalmente corrette e appropriate
2
-Insufficiente per frequenti errori
1
- Ricco,vario e appropriato
3
- Sostanzialmente corretto ed appropriato
2
-Ristretto e/o con improprietà diffuse
1
Voto finale
N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie.
Tabella di Valutazione
Punteggio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
8
9
10
7,5
8,5
9,5
Voto
TIPOLOGIA C/D
Punteggio
-Articolazione organica, coerente, ampiamente strutturata
3
-Articolazione abbastanza corretta e completa
2
-Articolazione generica, imprecisa e/o incompleta e disorganica
1
Conoscenza dell’argomento
- Conoscenze pertinenti, complete, approfondite
3
e riferimenti al contesto
- Conoscenze complete, corrette, ma non adeguatamente
2
specifico
approfondite
1
Elaborazione
- Conoscenze generiche e incomplete e/o scarse e confuse
attribuito
-Comprensione completa, approfondimenti e spunti critici
Capacità logico- critiche
3
articolati e
originali
2
-Comprensione corretta e sufficienti capacità argomentative;
discorso
1
coerente
-Comprensione incompleta e capacità specifiche insufficienti
Padronanza della lingua
Ortografia,morfologia,
sintassi e punteggiatura
Lessico
-Buone
3
-Globalmente corrette e appropriate
2
-Insufficiente per frequenti errori
1
- Ricco,vario e appropriato
3
- Sostanzialmente corretto ed appropriato
2
-Ristretto e/o con improprietà diffuse
1
Voto finale
N.B.: Sono previste anche valutazioni espresse in decimi, inferiori all’unità e intermedie
Tabella di Valutazione
Punteggio
Voto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
8
9
10
7,5
8,5
9,5
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“G.B.VACCARINI“
CATANIA
RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE
A.S. 2013/2014
Classe V A/Liceo Scientifico Tecnologico
La classe è composta da diciannove alunni, i quali hanno frequentato regolarmente le
lezioni e tenuto una condotta sempre lineare e disciplinata, prestando continuamente la massima
attenzione e rispetto nei riguardi dell’insegnante e della materia.
L’interesse e la partecipazione sono stati più che soddisfacenti: infatti il profitto ha tenuto
conto non solo delle scelte religiose, bensì dell’impegno dimostrato nell’esaminare i temi proposti.
Partendo dal presupposto che l’apprendimento risulta efficace e duraturo se riesce a
coinvolgere l’interesse e l’emotività degli studenti, l’insegnante ha optato per la didattica della
“correlazione”, supportata dal metodo induttivo: gli allievi, stimolati allo studio a partire dalle
proprie esperienze esistenziali, sono tornati ad esse con una maggiore capacità di valutazione,
acquisita tramite uno studio lucido e consapevole dei contenuti.
Il Programma è stato svolto nella sua interezza e secondo i criteri di continuità con
l’insegnamento dell’anno precedente, in modo da stabilire negli obiettivi, nei contenuti e nei criteri
metodologici una progressione che corrisponde ai processi di maturazione degli alunni. Gli obiettivi
prefissati sono stati pienamente raggiunti.
Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni e in vista del loro inserimento nel
mondo professionale e civile, l’insegnante ha offerto contenuti e strumenti specifici per una lettura
della realtà storico-culturale in cui essi vivono. Si è venuti incontro ad esigenze di verità e di ricerca
sul senso della vita, contribuendo così alla formazione della coscienza morale, offrendo elementi
per scelte consapevoli e responsabili di fronte ai problemi religiosi e della vita.
L’insegnante ha promosso soprattutto il pieno sviluppo della personalità degli alunni
contribuendo ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche. Gli alunni sono passati
gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’approfondimento dei
principi e dei valori del Cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita
individuale e sociale: saranno così capaci di riconoscere meglio il ruolo del Cristianesimo nella
crescita civile della società italiana ed europea.
Si è tenuto conto, inoltre, degli approcci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline
di insegnamento, quali, in particolare, Italiano, Storia e Filosofia.
L’INSEGNANTE
(Giuseppe Zingali)
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“G.B.VACCARINI“
CATANIA
PROGRAMMA DI RELIGIONE
Libro di Testo: G. Marinoni-C. Cassinotti , LA DOMANDA DELL’UOMO, Vol. Unico,
Marietti Scuola
A.S. 2013/2014 Classe V A/Liceo Scientifico Tecnologico
-
Il contributo del cristianesimo alla riflessione sui problemi etici più significativi per la esistenza
personale e la convivenza sociale.
- Aborto ed Eutanasia
- La donazione degli organi
- La morte inflitta
- La terapia genetica.
-
La morale cristiana come proposta di soluzione sulla linea dell’autentica crescita dell’uomo e
della sua integrale <<salvezza>>.
-
II cristiano: una vita per l’impegno.
-
Gli ostacoli alla libertà dell’uomo.
- Pace, giustizia e verità.
- Lavoro e progresso.
- La dignità della persona.
- Il rispetto per la vita umana.
- La bioetica.
- Persona e relazione.
-
Un progetto per la vita: il futuro dell’uomo e della storia verso i <<cieli nuovi e la terra
nuova>>.
GLI ALUNNI
L’INSEGNANTE
(Giuseppe Zingali)
Istituto di Istruzione Superiore
“G.B. Vaccarini” - Catania
Classe V Sez. A - Liceo Scientifico Tecnologico
A.S.: 2013-2014
Relazione Finale di
BIOLOGIA
Docente: prof. Giovanni Spataro
Libro di testo: Campbell, Reece, Taylor, Simon, Dickens – “Il nuovo Immagini della Biologia”
Vol.: C+D; 1a ediz. – Linx Ed.
Il programma di Biologia del triennio conclusivo ha avuto come obiettivo fondamentale quello di
trasmettere alle/agli allieve/i le necessarie di conoscenze, competenze e capacità specifiche per
affrontare, ciascuna/o in funzione delle proprie abilità ed aspirazioni, l’esame per il conseguimento
del diploma finale e affrontare ed ampliare quanto acquisito negli eventuali studi futuri.
Obiettivi intermedi in termini di competenza sono stati:
- sviluppare la capacità di osservare e comparare correttamente e criticamente i fenomeni biologici e
quelli relativi alle attività pratiche di laboratorio di Scienze;
- utilizzare una corretta terminologia scientifica;
- comprendere e riferire, anche autonomamente, i contenuti fondamentali del testo;
- sviluppare su basi razionali una corretta cultura della salute psico-fisica, finalizzata al
raggiungimento e al mantenimento di un corretto stile di vita basato anche su adeguate abitudini
alimentari, motorie e psichiche.
Il raggiungimento di tali finalità è stato messo in stretta relazione alla conoscenza particolareggiata
del metodo di indagine scientifico (o metodo sperimentale) e alle conoscenze trasversali acquisite in
discipline affini, con particolare riferimento per l’educazione fisica, la matematica e la fisica.
Metodologie e strategie didattiche utilizzate nel triennio
I metodi di insegnamento si sono principalmente basati sulla somministrazione delle tradizionali
lezioni frontali in classe, frequentemente integrate da lezioni partecipate, queste ultime con
l’obiettivo di chiarire e approfondire gli argomenti già presentati in sede di lezione frontale. Agli
allievi che hanno mostrato difficoltà nella comprensione di alcuni degli argomenti curriculari sono
stati impartiti chiarimenti individualizzati, grazie anche al contributo degli allievi maggiormente
motivati nello studio della disciplina in oggetto.
In relazione alle finalità del progetto sportivo, nel triennio conclusivo è stata svolta un’attività di
LABORATORIO DI SCIENZE, sviluppando conoscenze, capacità e competenze nell’ambito
delle seguenti discipline: Cardiologia e Fisiologia; Sana Alimentazione; Studio dei meccanismi
energetici (aerobici ed anaerobici).
Mezzi e strumenti didattici utilizzati nel triennio
- Libro di testo
- Supporti audiovisivi
- Lezioni frontali e partecipate
- Esercitazioni pratiche individuali e di gruppo
- Sussidi didattici del laboratorio di Scienze
- Sussidi didattici e di ricerca scientifica sperimentale di Laboratorio di Scienze.
Argomenti svolti nel V anno (in sintesi)
IL CORPO UMANO
-
Il sistema nervoso
Gli organi di senso
L’ECOLOGIA
- La biosfera; i biomi acquatici; i biomi terrestri
LE COMUNITA’ E GLI ECOSISTEMI:
- La struttura delle comunità; la struttura e le dinamiche degli ecosistemi; l’alterazione degli
ecosistemi
GLI ADATTAMENTI COMPORTAMENTALI
- Lo studio scientifico del comportamento; le forme di apprendimento; i comportamenti alimentari
e riproduttivi; il comportamento sociale e la sociobiologia.
Verifiche e criteri di valutazione
Le verifiche sono state effettuate attraverso le tradizionali interrogazioni individuali, gli interventi
approfonditi dal posto e alla lavagna, gli interventi occasionali dal posto, le prove strutturate con la
modalità della trattazione a risposta aperta e multipla, le attività pratiche di laboratorio di scienze.
Le prove strutturate sono state finalizzate al consolidamento del bagaglio di conoscenze, capacità ed
abilità utili per affrontare la terza prova scritta degli esami finali di Stato e la successiva prova orale.
La valutazione è scaturita dalle relative votazioni in base ai criteri resi noti agli allievi nel corso
delle prime lezioni dell’A.S.
Elementi della valutazione
I principali elementi considerati per la valutazione del lavoro svolto dai discenti sono stati:
- le votazioni riportate nelle verifiche orali e scritte;
- la partecipazione attiva e ordinata al dialogo educativo svolto in classe;
- l’impegno e la continuità di studio delle lezioni spiegate ed assegnate per casa;
- le attività pratiche di laboratorio di scienze;
- il grado di assiduità nella frequenza alle lezioni scolastiche;
- le conoscenze e le capacità acquisite dalla combinazione tra il grado di attenzione alle lezioni
impartite in classe e lo studio svolto a casa sul libro di testo e su altre fonti;
- la capacità di elaborare, interpretare ed eventualmente approfondire anche autonomamente le
conoscenze acquisite, individuando gli opportuni collegamenti disciplinari ed interdisciplinari;
- l’uso e il grado di padronanza dell’appropriato linguaggio tecnico, specifico della disciplina.
La classe V A del Liceo Scientifico Tecnologico ha, nel complesso, partecipato con interesse
continuo alle attività disciplinari anche se nell’ultimo periodo dell’anno scolastico le distrazioni
sono state tali da ridurre a volte notevolmente la partecipazione manifestata nella prima parte
dell’anno, rallentandone il ritmo (preparazione ai test di ammissione all’Università mese di
aprile): la maggioranza degli alunni hanno infatti frequentato più o meno regolarmente le lezioni,
mentre un piccolissimo numero di allievi ha maturato un significativo numero di assenze, che non
ha concesso loro di andare oltre il raggiungimento dei requisiti minimi di conoscenza della materia.
Nonostante ciò, tutte le unità didattiche proposte in fase di programmazione sono state regolarmente
affrontante. Questa scelta didattica in itinere si è resa indispensabile per consentire lo svolgimento
del ripasso in classe degli argomenti svolti e delle verifiche finali per la determinazione del voto di
ammissione.
Gli allievi, secondo le proprie capacità di studio, l’attitudine all’osservazione dei fenomeni
biologici e le motivazioni culturali, si sono gradualmente inseriti nel dialogo educativo-didattico
della materia, conseguendo livelli di profitto proporzionali al proprio impegno, alla frequenza delle
lezioni curriculari e alle proprie capacità.
Catania, 08 maggio 2014
Prof. Giovanni Spataro
Istituto di Istruzione Superiore
“G.B. Vaccarini” - Catania
Classe V Sez. A - Liceo Scientifico Tecnologico A.S. : 2013-2014
Relazione Finale di
SCIENZE DELLA TERRA
Docente: prof. Spataro Giovanni
Libro di testo: Lupia, Palmieri, Parotto – “Il globo terrestre e la sua evoluzione” 6a ed.– Zanichelli.
Il programma di Scienze della Terra del biennio conclusivo ha avuto come obiettivo fondamentale
quello di trasmettere alle/agli allieve/i il necessario bagaglio di conoscenze, competenze e capacità
specifiche per affrontare, ciascuna/o in funzione delle proprie abilità ed aspirazioni, l’esame per il
conseguimento del diploma finale.
Obiettivi intermedi in termini di competenza sono stati:
- sviluppare la capacità di osservare e comparare correttamente e criticamente i fenomeni geologici
e astronomici;
- utilizzare una corretta terminologia scientifica;
- comprendere e riferire, anche autonomamente, i contenuti fondamentali del testo;
- comprendere le relazioni intercorrenti tra il pianeta Terra e gli altri corpi dell’Universo e, nello
specifico, del Sistema Solare;
- apprendere i principali fenomeni di dinamica endogena e la loro influenza sui processi di
evoluzione del pianeta Terra, la composizione e della struttura dell’interno terrestre con relativi
metodi di indagine;
- conoscere alcuni tra i principali fenomeni di dinamica esogena e la loro influenza sui processi di
modellamento della superficie terrestre, anche in chiave di salvaguardia ambientale.
Il raggiungimento di tali finalità è stato messo in stretta relazione alla conoscenza particolareggiata
del metodo di indagine scientifico (o metodo sperimentale).
Metodologie e strategie didattiche utilizzate
I metodi di insegnamento si sono principalmente basati sulla somministrazione delle tradizionali
lezioni frontali in classe, frequentemente integrate da lezioni partecipate, queste ultime con
l’obiettivo di chiarire e approfondire gli argomenti già presentati in sede di lezione frontale. Agli
allievi che hanno mostrato difficoltà nella comprensione di alcuni degli argomenti curriculari sono
stati impartiti chiarimenti individualizzati, grazie anche al contributo degli allievi maggiormente
motivati nello studio della disciplina in oggetto.
Mezzi e strumenti didattici utilizzati
- Libro di testo
- Supporti audiovisivi
- Lezioni frontali e partecipate
- Esercitazioni pratiche individuali e di gruppo
- Sussidi del laboratorio di scienze (modelli geologici e geomorfologici)
Argomenti svolti nel V° anno
- Astronomia: Stelle e galassie; Sole e Sistema Solare; Leggi di Keplero e della Gravitazione
Universale; Teorie sull’origine e l’evoluzione dell’Universo
- La Terra nello spazio: moti e caratteristiche generali
- I fenomeni sismici
- I fenomeni vulcanici
- La tettonica delle placche
- La stratigrafia e le deformazioni tettoniche delle formazioni rocciose (nozioni fondamentali)
Verifiche e criteri di valutazione del biennio conclusivo
Le verifiche sono state effettuate attraverso le tradizionali interrogazioni individuali, gli interventi
approfonditi dal posto e alla lavagna, gli interventi occasionali dal posto, le prove strutturate con la
modalità della trattazione sintetica (20 righe). Queste ultime sono state finalizzate al
consolidamento del bagaglio di conoscenze, capacità ed abilità utili per affrontare la terza prova
scritta degli esami finali di Stato e la successiva prova orale. La valutazione è scaturita dalle relative
votazioni in base ai criteri resi noti agli allievi nel corso delle prime lezioni dell’A.S.
Elementi della valutazione
I principali elementi considerati per la valutazione del lavoro svolto dai discenti sono stati:
- le votazioni riportate nelle verifiche orali e scritte;
- la partecipazione attiva e ordinata al dialogo educativo svolto in classe;
- l’impegno e la continuità di studio delle lezioni spiegate ed assegnate per casa;
- il grado di assiduità nella frequenza alle lezioni scolastiche;
- le conoscenze e le capacità acquisite dalla combinazione tra il grado di attenzione alle lezioni
impartite in classe e lo studio svolto a casa sul libro di testo e su altre fonti;
- la capacità di elaborare, interpretare ed eventualmente approfondire anche autonomamente le
conoscenze acquisite, individuando gli opportuni collegamenti disciplinari ed interdisciplinari;
- l’uso e il grado di padronanza dell’appropriato linguaggio tecnico specifico della disciplina.
La classe V A del Liceo Scientifico Tecnologico ha, nel complesso, partecipato con interesse
continuo alle attività disciplinari: la maggioranza degli alunni ha frequentato regolarmente le
lezioni, mentre un sensibile numero di allievi ha maturato un significativo numero di assenze, che
non ha concesso loro di andare oltre il raggiungimento dei requisiti minimi di conoscenza della
materia. Nonostante ciò, tutte le unità didattiche proposte in fase di programmazione sono state
regolarmente affrontante, ad eccezione dello studio delle rocce
e
della stratigrafia e delle
deformazioni tettoniche delle formazioni rocciose. Tuttavia, per questi ultimi temi (stratigrafia e
tettonica) sono state impartite le nozioni riassuntive fondamentali. Questa scelta didattica in itinere
si è resa indispensabile per consentire lo svolgimento del ripasso in classe degli argomenti svolti e
delle verifiche finali per la determinazione del voto di ammissione.
Gli allievi, secondo le proprie capacità di studio, l’attitudine all’osservazione dei fenomeni
astronomici e geologici e le motivazioni culturali, si sono gradualmente inseriti nel dialogo
educativo-didattico della materia, conseguendo livelli di profitto proporzionali al proprio impegno,
alla frequenza delle lezioni curriculari e alle proprie capacità.
Catania, 08 maggio 2014
Prof. Giovanni Spataro
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“G.B. VACCARINI”
Via Orchidea, 9 – 95123 CATANIA
Scienze della Terra
Docente: Prof. Giovanni Spataro
Classe: 5^ A Liceo Scientifico Tecnologico
Anno Scolastico 2013-2014
Testo adottato: Lupia Palmieri, Parotto – “IL globo terrestre e la sua evoluzione” – sesta edizione Zanichelli
Programma svolto
U.D. 2: L’ambiente celeste
Astronomia e planetologia; le stelle; costellazioni e sfera celeste; zenit, nadir ed equatore celeste; punti
cardinali, azimut e altezza di una stella; distanze astronomiche: unità astronomica, anno-luce, parsec; stelle a
confronto: magnitudine apparente e assoluta; variabili pulsanti o intrinseche; stelle doppie e sistemi di stelle
(binarie visibili, variabili a eclissi, sistemi multipli); colori, temperature e spettri stellari; esami spettroscopici;
classi spettrali; stelle in fuga e in avvicinamento; materia interstellare e nebulose (oscure, a riflessione, ad
emissione); concetto di equilibrio meccanico delle stelle (espansione termica e contrazione gravitazionale); il
diagramma H-R; evoluzione stellare; sequenza principale; protostella e fase di stabilità; nane e giganti;
nebulose planetarie; supernovae, stelle di neutroni e “black holes”; galassie e struttura dell’Universo; Via
Lattea e Gruppo Locale; radiogalassie e quasars; teorie sull’origine dell’Universo; il sistema solare; Sole,
generalità sui pianeti, satelliti, asteroidi, meteore, meteoriti, comete; il Sole e la sua struttura (nucleo, zona
radiativa, zona convettiva, fotosfera, granuli, macchie solari, cromosfera, spicole, corona, vento solare);
l’attività solare: radiazione stazionaria, protuberanze e brillamenti (o flares); la legge di Newton e le leggi di
Keplero; pianeti di tipo terrestre e pianeti di tipo gioviano: principali caratteristiche; asteroidi, meteoroidi
(meteore e meteoriti e relativa classificazione) e comete.
U.D.3: Il pianeta Terra
Generalità; forma e dimensioni della Terra; ellissoide di rotazione (a tre assi) e geoide; schiacciamento polare;
coordinate geografiche e coordinate celesti; emisferi, paralleli e meridiani, equatore, reticolato geografico;
coordinate geografiche (latitudine, longitudine); i movimenti della Terra; moto di rotazione e di rivoluzione
con relative prove e conseguenze (apparente spostamento diurno dei corpi celesti, analogia con altri pianeti;
esperienze di Guglielmini e di Foucault; variazione dell’accelerazione di gravità con la latitudine; legge di
Ferrel e forza di Coriolis; alternarsi del dì e della notte; circolo di illuminazione; periodicità annua di alcuni
gruppi di “stelle cadenti”; aberrazione delle luce proveniente dagli astri; diversa durata del dì e della notte);
equinozi, solstizi e stagioni astronomiche; cenni sui moti millenari della Terra.
U.D.7: NOZIONI GENERALI SU: La giacitura e le deformazioni delle rocce: Stratigrafia e Tettonica a
confronto; formazione geologica; strati e facies; facies continentali, di transizione e marine. I principi
fondamentali della Stratigrafia e il concetto di cronologia relativa: principio di orizzontalità originaria, principio
di sovrapposizione stratigrafica, principio di intersezione; regressioni, ingressioni e trasgressioni marine;
discordanza semplice e discordanza angolare; lacuna di sedimentazione. Faglie (dirette, inverse), fosse
tettoniche e pilastri; pieghe e sovrascorrimenti; falde o coltri di ricoprimento; serie stratigrafica e ciclo
geologico (formazione di rocce, deformazione tettonica, erosione).
U.D.8: I fenomeni vulcanici
Vulcanismo ed attività vulcanica sulla Terra (definizioni e generalità); magmi: caratteristiche fisiche e
chimiche; edifici vulcanici e struttura interna di un vulcano; vulcani a scudo e vulcani-strato; eruzioni
effusive, esplosive e relativi prodotti; tipi di eruzioni vulcaniche e loro principali caratteristiche: hawaiiane,
islandesi, stromboliane, vulcaniane, vesuviane, pliniane, pelèeane; laghi e fontane di lava; espandimenti lavici
o plateaux basaltici; nubi ardenti discendenti; materiali aeriformi e materiali solidi; (lave e piroclastiti); colate
di fango o lahars; manifestazioni tardive e di vulcanismo secondario: acque termo-minerali, geysers,
fumarole, mofete; vulcanismo effusivo ed esplosivo; dorsali oceaniche; lave a cuscini; punti caldi; nubi
ardenti ricadenti; flussi ed accumuli piroclastici; nubi ardenti traboccanti; ignimbriti; vulcanismo
idromagmatico; base-surges; distribuzione geografica dei vulcani.
U.D.9: I fenomeni sismici
Sismologia e terremoti (definizioni e generalità); natura e origine dei terremoti; zone sismiche ed asismiche;
ipocentro, epicentro, faglie; faglia di San Andreas; comportamento delle rocce alla deformazione:
deformazione elastica, plastica e rigida o fragile; deformazione temporanea e permanente; limite di elasticità e
carico di rottura; teoria del rimbalzo elastico; sequenze e sciami sismici; scosse “premonitrici” (o foreshocks), scossa principale (o main-shock) e repliche (o after-shocks); propagazione e registrazione delle onde
sismiche; classificazione delle onde sismiche e loro principali caratteristiche; onde di volume (longitudinali e
trasversali) e superficiali; sismografi e sismogrammi; localizzazione e profondità ipocentrale; intensità e
magnitudo: scala Mercalli e scala Richter; isosisme; criteri per la determinazione e il calcolo dell’intensità e
della magnitudo; magnitudo ed intensità a confronto; effetti del terremoto e fattori che agiscono sugli effetti
(tipo di costruzioni, natura geologica del terreno, profondità focale); maremoti o tsunami; terremoti ed interno
della Terra (nucleo, mantello, crosta, litosfera, astenosfera); superfici di discontinuità; distribuzione
geografica dei terremoti; difesa dai terremoti (previsione statistica e deterministica; fenomeni precursori;
cataloghi sismici; prevenzione).
U.D.10: Un modello globale: la Tettonica delle placche
Struttura interna della Terra: crosta e litosfera; astenosfera e mantello solido; nucleo (interno ed esterno);
distribuzione di terremoti e vulcani sulla superficie terrestre nel contesto geodinamico; origine del flusso di
calore misurato sulla superficie terrestre; dorsali oceaniche e faglie trasformi; rift continentali; litosfera
oceanica e continentale; isostasia; moti convettivi dell’astenosfera; placche o zolle litosferiche; tettonica delle
placche; margini delle placche e movimenti relativi (divergenti o costruttivi; convergenti o distruttivi;
trascorrenti o conservativi); dorsali oceaniche ed espansione dei fondali oceanici; subduzione, fosse abissali e
piano di Benioff; convergenza di placche (continentali e oceaniche); archi insulari, orogenesi; Pangea,
Pantalassa e loro evoluzione; deriva dei continenti e prove della deriva; celle convettive e movimenti
orizzontali litosferici.
Catania, 08 maggio 2014 Prof. Giovanni Spataro
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“G.B. VACCARINI”
Via Orchidea, 9 – 95123 CATANIA
BIOLOGIA
Docente: Prof. Giovanni Spataro
Classe: 5^ A Liceo Scientifico Tecnologico
Anno Scolastico 2013-2014
Testo adottato: Campbell, Reece, Taylor, Simon, Dickey – “Il nuovo Immagini della Biologia” vol. C-D
prima edizione – Linx Edizioni
Programma svolto
U.D. 23: Il Sistema nervoso
1 – Il sistema nervoso riceve ed interpreta gli impulsi sensoriali e trasmette i comandi appropriati. 2 – I
neuroni sono le unità funzionali del sistema nervoso. 3 – Un neurone che non trasmette mantiene il
potenziale di riposo attraverso la propria membrana. 4 – L’impulso nervoso è generato da una variazione
del potenziale di membrana. 5 – Il potenziale d’azione si rigenera propagandosi lungo il neurone. 6 – I
neuroni comunicano attraverso le sinapsi (elettriche e chimiche). 7 – Le sinapsi chimiche rendono
possibile l’elaborazione di informazioni complesse. 8 – Molte piccole molecole svolgono la funzione di
neurotrasmettitori. 9 – Numerosi farmaci e altre sostanze agiscono a livello delle sinapsi chimiche. 10 – Il
sistema nervoso dei vertebrati rappresenta un alto livello di centralizzazione e di cefalizzazione. 11 – Il
sistema nervoso periferico contiene sottoinsiemi con funzioni diverse. 12 - Il sistema nervoso periferico e
i suoi sottoinsiemi. 13 – Gli effetti contrapposti dei neuroni dei sistemi simpatico e parasimpatico regolano
l’ambiente interno. 14 – L’encefalo si sviluppa a partire da tre dilatazioni anteriori del tubo neurale. 15 –
La struttura di un supercomputer vivente: l’encefalo umano. 16 – La corteccia cerebrale è un mosaico di
regioni specializzate che interagiscono. 18 La risonanza magnetica. 19 – Diverse parti del cervello
regolano il sonno e la veglia. 20 – Il sistema limbico è coinvolto nelle emozioni, nella memoria e
nell’apprendimento. 21 – Alterazioni delle funzioni fisiologiche nell’encefalo possono causare disturbi
neurologici.
U.D. 24: Gli organi di senso
1 – Nell’encefalo gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e poi percezioni. 2 – I recettori sensoriali
convertono l’energia degli stimoli in potenziali d’azione. 3 – Recettori sensoriali specializzati distinguono
cinque categorie di stimoli. 4 – Nell’orecchio le onde sonore vengono amplificate e trasformate in impulsi
nervosi. 5 – Nell’orecchio interno hanno sede i nostri organi dell’equilibrio. 6 – La causa dei disturbi
provocati dal movimento è un conflitto di segnali tra l’orecchio interno e il senso della vista. 7 – Tra gli
invertebrati si sono evoluti molti tipi di occhi. 8 – I vertebrati hanno occhi a lente singola. 8 - Per la messa
a fuoco delle immagini le lenti oculari cambiano posizione o forma. 9 – Le lenti artificiali o la chirurgia
possono correggere alcuni difetti della messa a fuoco. 10 – I fotorecettori dell’occhio umano sono i coni e
i bastoncelli. 11 – I recettori del gusto e degli odori captano la presenza di sostanze nelle soluzioni o
nell’aria. 12 – Il nostro organo del gusto può cambiare con l’età.
U.D. 26: La biosfera
1 – L’ecologia è la scienza che studia le interazioni tra gli organismi e i rapporti tra questi e il proprio
ambiente. 2 – La biosfera è l’insieme di tutti gli habitat naturali presenti sulla Terra e studia i problemi
ambientali per trovare soluzioni. 3 – La vita nella biosfera è influenzata da fattori chimici e fisici. 4 – La
selezione naturale ha adattato gli organismi ai fattori biotici e abiotici del loro ambiente (cenni). 5 – Il
clima locale influenza la distribuzione delle comunità biologiche. 6 – I mari e gli oceani occupano la
maggior parte della superficie terrestre e sono tra i biomi più diversificati. 7 – I biomi di acqua dolce
comprendono i laghi, gli stagni tutti i corsi d’acqua e le paludi. 8 – I principali ecosistemi terrestri sono
raggruppati in otto biomi. 9 – Le foreste tropicali si trovano nella fascia intertropicale (cenni). 10 – Le
savane sono praterie aride con alberi sparsi (cenni). 11 – I deserti sono caratterizzati da un clima
estremamente arido (cenni). 12 – La macchia mediterranea è dominata da arbusti spinosi adatti alla siccità
(cenni). 13 – Le praterie comprendono le distese nordamericane, le pampas sudamericane e le steppe
asiatiche (cenni). 14 – Le foreste temperate sono dominate dalle latifoglie (cenni). 15 – Le foreste di
conifere sono dominate da poche specie di alberi sempreverdi (cenni). 16 – La tundra è caratterizzata da
inverni lunghi e molto rigidi (cenni). 17. – I biomi acquatici e terrestri sono collegati tra loro dal ciclo
globale dell’acqua.
U.D. 27: Gli adattamenti comportamentali
1 – L’etologia è lo studio del comportamento degli animali nel loro ambiente naturale. 2 – Il
comportamento innato spesso si manifesta attraverso uno schema fisso d’azione. 3 – Il comportamento è il
risultato di fattori genetici ed ambientali. 4 – L’apprendimento si esprime in diverse forme, dai
comportamenti più semplici alla risoluzione di problemi complessi. 5 – L’imprinting è un tipo di
apprendimento influenzato sia dal comportamento innato sia dall’esperienza. 7 – I movimenti degli
animali variano da semplici risposte a determinati stimoli fino all’apprendimento spaziale. 8 – Le
migrazioni degli animali possono dipendere da mappe cognitive interne. 9 – Gli animali possono imparare
ad associare uno stimolo o un comportamento a una determinata risposta. 10 – L’apprendimento sociale è
determinato dall’osservazione e dall’imitazione di altri individui. 11. La risoluzione dei problemi è un
comportamento che dipende dalla cognizione. 12 – Gli etologi studiano i comportamenti alimentari in
termini di analisi costi / benefici. 13 – La comunicazione è una componente essenziale delle interazioni tra
gli animali. 14 – I comportamenti riproduttivi spesso implicano elaborati rituali di corteggiamento. 15 – I
sistemi nunziali delle diverse specie ne garantiscono il successo riproduttivo. 16 – Gli inquinanti chimici
possono provocare anomalie comportamentali. 17 – La sociobiologia dimensiona il comportamento
sociale in un contesto evolutivo. 18 – La territorialità tende a suddividere spazi e risorse. 19 – Il
comportamento agonistico spesso risolve i conflitti tra individui in competizione attraverso combattimenti
ritualizzati. 20 – Il comportamento agonistico tende a mantenere precise gerarchie di dominanza. 21 – Il
comportamento altruistico è legato al concetto di fitness evolutiva.
I docenti del consiglio di classe
Amore Luca
Balsamo Salvatore
Barbagallo Alfina
Cantone Maria Ausilia
Chiofalo Caterina
Cusimano M.Carmen
Di Pasquale Carlo
Grasso Giuseppina
Spataro Giovanni
Zingali Giuseppe
Catania 15 Maggio 2014
Il Coordinatore del Consiglio di Classe
(f.to)
Maria Ausilia Cantone
Visto: La Preside
(f.to)
Fortunata Daniela Vetri