G SPORTIVO cinque Scuola Primaria Statale “Bruno Munari” LA STORIA DEL BASKET La pallacanestro nasce nel 1891 a Springfield negli Stati Uniti da un’idea di John Naismith, un insegnante di educazione fisica che era anche un medico. Il preside della scuola gli chiese di trovare qualcosa che potesse divertire gli studenti durante le lezioni invernali di ginnastica. Naismith si ispirò ad un gioco canadese che aveva conosciuto da giovane che si chiamava “Duck on a rock” (l’anatra su una roccia). La regola principale era di tirare un sasso facendogli fare una parabola. Forse si ispirò anche ad un gioco che facevano gli antichi Atzechi: si passavano la palla senza mai farla cadere per terra e l’obiettivo era di riuscire a farla entrare in un anello sopraelevato: proprio la forma “antica” della pallacanestro! Ecco le prime cinque regole di Naismith, Alcune sono ancora oggi la base del basket: si deve usare una palla rotonda e si deve Via Alcide De Gasperi, 10 22063 Cantu’ IL GIOCO DEL CALCIO Il calcio è uno sport di squadra, molto diffuso e praticato nel mondo, con il maggior numero di spettatori e di interesse sportivo rispetto agli altri sport. Le partite hanno un gran seguito di spettatori sia negli stadi, sia tramite la televisione, la radio, il computer (streaming). Viene praticato all’aperto, in qualsiasi condizione meteorologica, su un campo rettangolare delimitato e, all’estremità della sua lunghezza, ci sono due porte. Sul campo si affrontano due squadre, composte da 11 giocatori ciascuna, con l’obiettivo di far entrare il pallone nella porta avversaria (in inglese goal), seguendo regole ben precise e sotto il controllo di un arbitro, due guardalinee, due arbitri di porta e un “quarto uomo” (arbitro di bordo campo e di supporto all’arbitro principale). La singola squadra è composta da: un portiere, difensori, centrocampisti, attaccanti. Il portiere ha il compito di difendere la propria porta e di non far segnare la squadra avversaria; può prendere la palla con le mani all’interno di una area delimitata e vicino alla propria porta (area di rigore). Gli altri dieci giocatori che compongono la squadra possono prendere la palla con i piedi o colpirla di testa, ma non con le mani. In caso contrario, viene fischiata la punizione a favore della squadra avversaria. Ci sono diversi moduli di gioco per disporre in campo i dieci giocatori rimanenti. In genere la squadra è composta da due terzini di fascia laterali e due centrali difensivi, con il compito di non far segnare gli avversari; quattro centrocampisti (interni al campo e di fascia), a cui viene chiesto di aiutare i difensori e gli attaccanti; due attaccanti (centrale e ala) con l’ obiettivo di fare goal. In caso di falli gravi l’arbitro può ammonire (con un cartellino giallo) o addirittura espellere (con un cartellino rosso) i giocatori. Se un fallo viene fatto in area di rigore, l’arbitro può assegnare il calcio di rigore (tiro diretto da undici metri da parte di un giocatore nella porta avversaria difesa dal portiere). La partita viene vinta dalla squadra che nel corso di due tempi di 45 minuti ciascuno, realizza più goal. (Filippo) REDAZIONE DEL GIORNALINO SCOLASTICO Bartesaghi Alessia, Bartesaghi Mirko, Busnelli Francesca, Caggiano Beatrice, Deriu Francesca, Fakir Jasmine, Ferrareis Luigi, Gaia Lucas, Greco Orfeo, Levorati Giulia, Liguori Alessandro, Mantovani Daniel, Migliori Leonardo, Panzeri Filippo, Rocca Dennis, Stranges Alice, Totaro Jacopo, Tresoldi Maria, Wazne Hadi. COORDINAMENTO E REALIZZAZIONE: Ins. Citterio Pinuccia REDAZIONE: [email protected] CLASSE 5^A A.S. 2013-2014 N°6 IL KARATE La storia del karate è molto complessa. Quest'arte si è sviluppata sotto l’influenza giapponese. I primi a praticare il karate sono stati i samurai, abili guerrieri. C'erano molti maestri di quest'arte ma il più importante fu G.Funakoshi che cominciò a praticare il karate verso l'età di 12 anni. Nacque a Okinawa nel 1868 in una famiglia di funzionari molto legata alla tradizione. La parola karate significa mano vuota (lotta senza armi) oppure mano aperta. Per studiare le tecniche del karate i samurai praticavano delle danze che chiamavano Kata. Questa pratica veniva usata segretamente solo dai nobili perchè per loro era un segno di privilegio. Il karate non avrebbe preso questa forma senza il contatto con l'arte cinese del combattimento, infatti le loro mosse erano usate anche in guerra. Alcuni samurai sono riusciti a portare l'arte del karate fino ad oggi. Lo sport infatti è attualmente molto praticato e diffuso anche come arte di difesa personale. (Dennis) toccare solo con le mani. non si può camminare con il pallone tra le mani (oggi questo errore si chiama “passi”). i giocatori possono spostarsi liberamente nel campo. Da evitare il contatto fisico fra i giocatori. il canestro è in orizzontale in alto. La prima vera partita della storia del basket fu giocata l’11 marzo 1892 tra una squadra di professori e una di studenti. Vinsero gli insegnanti 5 a 0! Il gioco si diffuse per gli Stati Uniti e nel 1946 nacque la NBA (National Basketball Association) che ancora oggi è il campionato più famoso del mondo. Il sogno di tutti i giocatori di basket è di riuscire ad andare a giocare negli Stati Uniti. Alcuni italiani ce l’hanno fatta e sono delle “piccole star” dell’NBA. (Leo) LA PALLACANESTRO CANTÙ La Pallacanestro Cantù è la squadra di basket della nostra città e gioca in Serie A. E’ nata nel 1936 ed è una delle più forti d’Italia. Ha vinto 3 scudetti, l’ultimo nel 1981; altre volte è arrivata in finale e l’anno scorso ha vinto anche la Coppa Italia. Ma la cosa per cui la Pallacanestro Cantù è conosciuta in tutto il mondo è perché è la squadra che ha vinto più coppe europee di tutti (Coppa Korac, Coppa delle Coppe) insieme al Real Madrid, che è la più importante squadra spagnola. La squadra di Cantù è famosa anche per i suoi tifosi. Tutti sanno che siamo pochi ma molto rumorosi e scatenati. Quando giochiamo in casa, (nel nostro Palazzetto che si chiama Pianella ed è a Cucciago) i tifosi sono così scatenati da spaventare i “nemici”. Infatti FAIR PLAY IL CALCIO CHE PRATICO Il calcio per me è uno sport molto divertente, emozionante e molto bello, soprattutto perché lo pratico. La squadra in cui gioco appartiene alla categoria “Pulcini pura 2003”; facciamo una partita con regole diverse rispetto allo standard. Infatti non giochiamo con undici giocatori ma con sette, su un campo più piccolo e con porte ridotte. Inoltre non c’è l’arbitro ma si pratica l’auto-arbitraggio. Questo significa che se ad esempio un giocatore commette fallo, devono essere gli avversari a chiamare la punizione ed a fermare il gioco. Questo dovrebbe servire ad aumentare la correttezza e il rispetto di noi ragazzi. Un’altra diversità è quella del rinvio del portiere che non può superare la metà campo, altrimenti è rimessa laterale della squadra avversaria. La partita si disputa su tre tempi di un quarto d’ora ciascuno. Facciamo due allenamenti alla settimana, il mercoledì e il venerdì e solitamente la partita la giochiamo al sabato oppure alla domenica. Quando gioco la partita, mi piace mettere la maglia numero dieci o la numero sette perché sono indossate da giocatori molto forti come Messi e Ronaldo. Io sono un attaccante e il mio compito è quello di fare goal. I nostri allenatori vogliono sempre il massimo impegno da noi ragazzi e alle volte, giocando bene, vinciamo le partite; altre volte perdiamo e non solo per colpa nostra ma perché gli avversari sono più forti. L’ importante non è vincere ma partecipare e migliorare il nostro carattere, rendendolo più forte di fronte alle difficoltà. Alla fine del campionato iniziano numerosi tornei da maggio a giugno. L’anno prossimo passiamo nella categoria degli “esordienti”. La mia squadra si chiama G.S. Montesolaro. (Filippo) IL KARATE PER ME Il karate è uno sport o meglio una disciplina per me importante. Lo pratico da quando avevo cinque anni due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì. Il lunedì impariamo delle tecniche nuove che poi il giovedì mettiamo in pratica facendo dei combattimenti senza contatto. Ci sono due maestri, uno è Fabio che è il mio. poi c'è anche mio papà che insegna ad altri bambini. Noi tutti li chiamiamo "OSS". Ho partecipato a parecchie gare nazionali a Iesolo, Carpi, Padova, vincendo 9 medaglie. Quest'anno ho fatto l'esame per la cintura marrone guadagnandomela, dopo arriverà la nera, però dovrò aspettare due anni prima di averla. (Dennis ) UNO SPORT: IL KARATE Il karate è uno sport molto utile per difendersi e ogni volta che si diventa più bravi si fa un esame per “salire” di cintura. L'esame consiste in un riscaldamento iniziale che si chiama kumite, poi si esegue il kata che consiste nell’assumere singolarmente alcune posizioni di autodifesa e contrattacco, infine ci si mette a turno a due uno di fronte all'altro e si eseguono mosse di attacco e difesa. La scaletta dei colori delle cinture è la seguente: trasparente- bianca-gialla arancione- verde- blu- marronenera. (Daniel) IL KARATE PRATICATO DA ME Lo sport praticato da me ora è il karate a cui sono molto affezionato! Lo frequento dall'anno scorso. Per me il karate è uno sport che serve per socializzare con tutti ed imparare a difendersi in caso di difficoltà. Ogni volta che supero un esame sono molto entusiasta, ho un po' di tensione prima di iniziare, poi man mano che l'esame prosegue mi sento più sicuro di me e delle mie potenzialità. Ora sono cintura gialla e non vedo l'ora di fare un altro esame per diventare cintura arancione. Spero di superarlo!!! (Daniel) quest’anno non abbiamo mai perso nemmeno una partita in casa. Il gruppo di tifosi organizzati di Cantù si chiama Eagles (le Aquile) e occupa un’intera curva dietro un canestro. Per tutta la partita gli Eagles urlano e aiutano i giocatori sempre, a differenza dei tifosi di Milano. Tra i cori, il mio preferito è un “gioco” che poche tifoserie al mondo sanno fare. Praticamente è come se i tifosi si dividessero in due gruppi che cantano a turno come un coro, prima uno, poi l’altro e poi tutti insieme ad urlare “Alealealeooo, alealealeoo, siamo sempre qua, siamo sempre qua, e vinci per gli ultrà e vinci per gli ultrà”. Il campionato non è ancora finito e siamo ancora in gara per riuscire ad arrivare secondi nei Play Off (la fase finale del campionato). Forza Cantù!!! (Leo) IL “MIO” BASKET Sono già sette anni che gioco a basket ma in realtà ci ho sempre giocato perché mio papà e mio zio, grandi tifosi di pallacanestro, mi hanno fatto prendere ‘’amicizia’’ con il pallone da quando sono piccolo. Il primo corso di basket l’ho fatto quando avevo 5 anni: il maestro era Valerio, quello che quest’anno è venuto nella nostra scuola. L’anno dopo, mi sono iscritto al Progetto Giovani Minibasket della Pallacanestro Cantù. Per i primi tre anni ho avuto un’insegnante femmina, Monica. Tutti sanno che è la più brava di tutti, ma è anche molto severa. Durante gli anni tanti bambini si sono aggiunti e altri se ne sono andati. Tra questi anche il nostro compagno Mirko che ha giocato con me fino all’anno scorso. Monica ci ha insegnato a palleggiare e ad andare a canestro, ma anche a giocare in squadra. Siamo diventati subito i più forti della zona e abbiamo vinto tutte le partite, giocando quasi sempre contro bambini più grandi di noi di un anno. Spesso abbiamo vinto con moltissima differenza canestri: ad esempio, ricordo una partita che abbiamo vinto 112 a 2! Poverini i nostri avversari! L’anno scorso abbiamo cambiato allenatore. Il nostro nuovo insegnante si chiama “Lele” Napoli, aiutato da Filippo perché essendo noi bambini tantissimi, ci hanno divisi in due squadre. Le partite sono diventate più difficili e abbiamo partecipato ad alcuni tornei che abbiamo sempre vinto, ma a volte con fatica. Io ho UNO SPORT DESIDERATO… IL GOLF Il Golf è uno sport a giocatore singolo cioè non è uno sport di squadra. Esso consiste nel percorrere tanti percorsi diversi e numerati e, tramite la mazza da golf, nel lanciare la pallina attraverso degli ostacoli e mandarla in una buca del terreno. Ma tutto ciò non si può fare in un solo turno quindi una regola importantissima è che bisogna colpire la pallina da dove si è fermata, questa è la regola fondamentale del golf. Ci sono le macchine apposite costruite per andare più agilmente nei percorsi campestri, visto che sono alte ma strette e silenziose, senza motore. Il golf è uno sport di mira e di precisione nonché di forza nel tiro. (Luigi) L'ATLETICA L'atletica é un'attività sportiva e comprende l'atletica leggera e l'atletica pesante. Molte discipline hanno origini antiche e si svolgevano già nell'antica Grecia. Oggi fanno parte delle principali competizioni sportive ai Giochi Olimpici. Per l'atletica leggera le competizioni possono essere suddivise in corse, lanci, salti. Le corse possono essere: corsa su strada, corsa campestre, corsa in montagna, marcia. I lanci: lancio del disco, lancio del martello, lancio del giavellotto. I salti: salto in alto, salto in lungo,salto con l'asta. L'atletica pesante comprende invece la lotta, il judo, il sollevamento pesi. Le gare di corsa si svolgono sopra una pista circolare; quelle di lanci e salti si svolgono sul campo racchiuso dalla pista. L' atletica offre ai ragazzi una vasta gamma di attività per praticare lo sport preferito. Non c'é che l'imbarazzo della scelta. (Orfeo) IL MIO SPORT DI ATLETICA: LA CORSA MONDIALI IN ARRIVO Stanno per iniziare i preparativi per i Mondiali di calcio che si svolgeranno in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio 2014. La nostra Nazionale si è qualificata per partecipare a questo evento mondiale. E’ allenata da Cesare Prandelli che, secondo me, è uno dei più bravi e stimati allenatori. Un altro uomo molto stimato è colui che detiene il record di presenze in Nazionale: si tratta del capitano e portiere Gianluigi Buffon (Juventus). Invece il campionato di Club italiano di calcio 2013-2014 sta per terminare: infatti molti calciatori devono partire per il Brasile dove si alleneranno e studieranno le strategie giuste per poter vincere. Non mi resta altro che urlare forte:FORZA AZZURRI!!! (Alessandro) IL CALCIO Il calcio è uno sport di squadra molto bello e semplice. Ci sono poche regole, le più importanti sono tre: il fallo di mano, il contatto falloso e il fuorigioco. Nel calcio noi ragazzi usiamo un campo ridotto. Noi giochiamo in sette e in campo le posizioni sono: portiere, due difensori, fascia destra, fascia sinistra, attaccante (punta) e un centrocampista, ma dai dodici anni in poi si gioca in undici. Il calcio è uno sport molto divertente, l’unico che si gioca all’ aperto e purtroppo anche sotto la pioggia; si cerca di evitare la grandine e la neve. E’ un ottimo modo di divertirsi, giocare e stare insieme. Si socializza e si imparano molte cose. (Mirko) partecipato con molto piacere ad un torneo in Svizzera. Non ero stato convocato alla finale ma ho deciso di andare a vedere la partita dei miei compagni. L’allenatore mi ha fatto entrare in campo e ho fatto anche alcuni canestri! Il basket a Cantù è un impegno pesante: faccio tre allenamenti alla settimana, uno di mercoledì dopo catechismo, che finisce alle 20:30! Quest’anno mi piace meno che in passato. L’allenatore ha diviso i bambini in due squadre e moltissimi miei amici sono finiti nell’altro gruppo. L’unica fortuna è che con me è rimasto il mio migliore amico, Giacomo. Per questo sto pensando di cambiare l’anno prossimo. Forse andrò in un’altra squadra oppure proverò un nuovo sport. (Leo) IL TORNEO DI BASKET Una mattinata dedicata interamente allo sport Noi ragazzi di 5^A il giorno 27 febbraio 2014 siamo andati al Centro sportivo di Fecchio. È venuta anche la 5^B e là abbiamo trovato la quinta di Fecchio. Siamo rimasti a giocare tutta la mattina. Eravamo divisi in molte squadre con nomi di animali diversi. Le squadre erano suddivise in due squadroni: uno bianco e uno colorato. I vincitori sono stati quelli del gruppo colorato. Dopo la divertente mattinata siamo usciti ad aspettare i genitori. Ci siamo divertiti molto. Dopo qualche settimana a scuola abbiamo iniziato una nuova parte del progetto: l'atletica. (Hadi) L’ANGOLO DEL RELAX - SPORTIVO Due fantini corrono. Uno dice all’altro: “Sapessi come è bravo il mio cavallo, gli dici “hop-hop” e salta l’ostacolo!” L’altro allora gli risponde: “Ma questo è niente, se al mio dici “hip-hip” lui risponde: Urra’!” ****** Cosa si dicono due caramelle durante una partita di calcio? …...Scartami! ***** Perchè i detenuti in carcere giocano in 10 a calcio? Perchè manca… il libero! ***** Il mio sport preferito, che pratico da qualche anno, é la corsa. La corsa é una disciplina dell'atletica leggera. Ogni settimana il martedí e il sabato mi alleno presso un campo molto ampio che ha una pista ad anello della lunghezza di circa 400 metri. Io sono seguito, naturalmente, da un istruttore e assieme agli altri ragazzi mi alleno con impegno e costanza. Nel riscaldamento siamo lasciati liberi. Poi ad ognuno di noi viene assegnata una corsia da cui non si puó uscire (procurandosi vantaggi o ostacolando gli avversari) fino al traguardo. Non ci si puó toccare l'uno con l'altro; se si invade un'altra corsia si viene squalificati. C'é un regolamento molto severo da rispettare. A volte vengono aggiunti al percorso degli ostacoli da superare. La corsa é uno sport molto bello che mi piace tanto ma é molto faticoso. É anche vero che solo con la fatica si puó diventare veri atleti. (Orfeo) LO SPORT … CHE MI PIACE L’hockey su ghiaccio è uno sport praticato sul ghiaccio, nato ed evolutosi in Canada. Entrò a far parte delle discipline sportive ammesse alle Olimpiadi nel 1924. L'International Ice Hockey Federation (IIHF) è l'organo che a livello mondiale gestisce questa disciplina, il suo regolamento e tutte le procedure normative. Si gioca in uno speciale campo di ghiaccio circondato da una balaustra e provvisto di due piccole porte. I pattinatori, con un bastone ricurvo, indirizzano il puck nella porta avversaria. L’hockey su ghiaccio è lo sport preferito in Svizzera, Canada, Svezia, America. Io me ne sono occupato perché mi piace molto, vorrei praticarlo e lo seguo in televisione quando ne ho la possibilità. (Jacopo) A PROPOSITO DI SPORT… LE OLIMPIADI I Giochi Olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. Essi sono comunemente chiamati anche Olimpiadi. I primi giochi olimpici si svolsero nel 776 a.C ad Olimpia, in Grecia. All'inizio erano essenzialmente una manifestazione locale ed erano solo gare di corsa, nelle quali si confrontavano i migliori atleti greci. Erano organizzate in onore del padre di tutti gli dei, Zeus. A differenza di oggi si gareggiava nudi. Anche se i giochi del 1916, 1940 e 1944 non sono stati disputati a causa delle guerre, si è continuato a conteggiarli. Pierre de Coubertin alla fine del diciannovesimo secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, vietati al sesso femminile. Vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi per le persone con un handicap ma con una gran voglia di sport nel cuore. La bandiera olimpica raffigura i cinque continenti. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico. Per tutta la durata dei giochi antichi (cinque giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia. Oggi ci sono problemi come il doping, una droga che aumenta le potenzialità e fa stancare di meno. Nelle ultime olimpiadi Alex schwazer, campione di marcia, è stato scoperto attraverso i vari test e quindi ha dovuto ritirarsi dalle gare. (Lucas) ***** -.Vedi quell’atleta? E’ un olimpionico! - Di quale specialità? - Lancio del martello. Figurati che lo lancia fino 70 metri! - E colpisce sempre il chiodo? *****
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