SCHEDA 1/B SCHEDA PROGETTO PER L’IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA ENTE 1)Ente proponente il progetto: FORUM SOLIDARIETA’ – CENTRO DI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO IN PARMA 2)Codice di accreditamento: NZ00069 CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: NUOVI CITTADINI CRESCONO 2014 4) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE E16: ATTIVITA’ INTERCULTURALI 5) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto e i destinatari delle stesse, con particolare riferimento alle attività dei giovani in servizio civile regionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo 5.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente e identificazione dei destinatari Il progetto si muove nell’ambito della mediazione interculturale e per i volontari coinvolti prevede attività che li metteranno in relazione con altre persone di differenti provenienze o con minori ed adulti coinvolti in azioni sul confronto interculturale, le migrazioni e i diritti di cittadinanza. L’Ente Forum Solidarietà quindi propone il progetto come esperienza diretta di cittadinanza attiva e partecipazione responsabile che ha in sé la potenzialità di creare un terreno fertile per scelte future di impegno civico, per orientamenti di tipo formativo e/o professionale, per diventare credibile testimone della positività dell’esperienza e per svolgere un’azione di mediazione tra il giovane in servizio civile e i suoi coetanei italiani o stranieri nell’ambito delle azioni del progetto. Il progetto si sviluppa in un contesto sociale dove il fenomeno migratorio si è stabilizzato intorno al 13,2% dell’intera popolazione provinciale residente (il 15% a Parma) e dove quindi l’assunzione di uno sguardo accogliente e di interazione tra tutte le componenti sociali diventa un imperativo. A tale proposito, la scelta di avviare nel 2012 un Centro Interculturale (nel quale sono coinvolte anche le associazioni di volontariato sedi operative per il presente progetto Kwa Dunìa e Coordinamento Pace e Solidarietà) rafforza l’intento di trovare luoghi e modalità ulteriori per facilitare l’incontro tra persone di differenti provenienze; in tale confronto i giovani in Servizio Civile Regionale costituiscono una grande risorsa ed opportunità proprio in virtù della loro origine. Il progetto intende quindi valorizzare queste competenze di vita ponendole al servizio di attività di scambio e crescita di una comunità multietnica e multiculturale. Gli ambiti di intervento del progetto sono esplicitati nelle tre azioni sotto descritte: esse inquadrano l’operatività dei giovani in Servizio Civile a livello generale mentre per un dettaglio delle attività che coinvolgono i giovani si rimanda al successivo punto 5.3. All’inizio del progetto di Servizio Civile si prevede una prima azione di accoglienza e orientamento finalizzata al miglior inserimento possibile del giovane in Servizio Civile. L’accoglienza sarà realizzata avendo cura di rendere accessibili tutte le informazioni utili per orientare il giovane sia per quanto riguarda gli spazi di lavoro, gli strumenti, i servizi erogati, le persone e i loro ruoli dentro l’organizzazione e dall’altra dando l’opportunità al giovane di far conoscere le proprie competenze, i propri interessi e attitudini individuali. Questo tipo di orientamento mira ad avvicinare progressivamente il giovane al servizio da svolgere nell’ottica di un graduale inserimento (per il dettaglio delle attività vedi punto 5.3). Una seconda azione di sviluppo di competenze e di affiancamento nell’operatività dei giovani in Servizio Civile al fine aumentare il bagaglio di competenze in ambito di mediazione interculturale, di organizzazione di iniziative e servizi, di utilizzo di differenti strumenti comunicativi. Lo sviluppo di questa azione viene condotta all’interno di organizzazioni di volontariato di cui i giovani impareranno ad apprendere le specificità sia gestionali interne che di modalità di erogazione di servizi (per il dettaglio delle attività vedi punto 5.3). Una terza azione riguarderà la partecipazione dei giovani in Servizio Civile a processi di inclusione sociale soprattutto tra i giovani italiani e stranieri e tra i giovani stranieri e la comunità. Il progetto prevede lo sviluppo di numerose situazioni di confronto diretto e indiretto tra persone di differente provenienza, aspetto peculiare della mission delle associazioni sedi operative di progetto. Ognuna in modo differente le associazioni sono punto di riferimento del territorio e dei diversi soggetti istituzionali e non, per la promozione dell’interculturalità e l’elaborazione condivisa di iniziative volte a dare risposta ai bisogni più diversi: dal garantire accoglienza e ospitalità a sportello informativo e di orientamento per cittadini italiani e stranieri, dalla mediazione linguistico-culturale ai corsi di lingua, ai laboratori per ragazzi, passando per la raccolta di documentazione e creazione di materiale e realizzazione di eventi pubblici sul tema (per il dettaglio delle attività vedi punto 5.3). Per il raggiungimento degli obiettivi che sono sottesi alle azioni sopra descritte verranno sviluppate le attività di formazione generale e di formazione specifica (vedi punto 23) e di monitoraggio e verifica (vedi punto 15) che sono naturalmente imprescindibili e già in natura contemplate nel progetto qui presentato. A queste si aggiunge, per completezza di informazioni, che fa parte delle attività del progetto la partecipazione ad eventuali eventi di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale (vedi punto 13). Le azioni e le attività sopra descritte si svolgeranno secondo il sottostante crono programma Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese 10 Accoglienza e Orientamento Sviluppo di competenze e affiancamento all’operatività Partecipazione a processi di inclusione Monitoraggio e verifica Formazione generale Formazione Specifica Sensibilizzazione DESTINATARI Il progetto di Servizio Civile qui presentato rispetto agli obiettivi specifici descritti nel punto 6, vede come destinatari diretti: i giovani in servizio civile che possono cogliere ed usufruire di un’opportunità di crescita umana e di acquisizione di competenze valorizzando la propria esperienza di diretti protagonisti della migrazione e diventando esempio di cittadinanza attiva per coetanei e connazionali, i ragazzi, bambini e famiglie che frequentano il Centro Interculturale di Parma di recente apertura, il contesto sociale della città con cui si viene a contatto ogni qualvolta vengano realizzate azioni con un forte impatto pubblico, i ragazzi o persone con lo status di rifugiato o di richiedente asilo politico che frequentano la sala multimediale gestita dall’associazione Coordinamento Pace e Solidarietà, gli studenti che seguiranno i percorsi di integrazione e mediazione svolti dall’associazione Kwa Dunìa, le famiglie ed i loro bambini dei campi estivi organizzati dall’associazione Kwa Dunìa, le associazioni di migranti che collaboreranno con le associazioni Kwa Dunìa e il Coordinamento pace e solidarietà per la realizzazione di azioni di mediazione ed integrazione, le associazioni di volontariato e i singoli volontari che gravitano intorno al Centro servizi per il volontariato (Forum Solidarietà) per la realizzazione delle loro attività di promozione della solidarietà; in particolar modo nell’ambito di eventi pubblici come la Festa multiculturale 5.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Nella sede di attuazione dell’associazione Kwa Dunìa: - 6 figure di educatori (con qualifiche differenti che vanno dal settore educativo a quello sociale e psicologico, ma tutte con un patrimonio comune di esperienze educative sulla diversità, sulle pratiche interculturali); - 8 volontari che sostengono le attività culturali dell’associazione (banchetti informativi e di sensibilizzazione, presentazioni di libri, stand vendita libri presso la Festa Multiculturale, centro documentazione, ecc.) Nella sede di attuazione Coordinamento Pace e solidarietà: -10 volontari che sostengono l’attività dentro lo spazio multiculturale; -1 mediatore culturale; -6 operatori addetti al sostegno per la documentazione necessaria per l’avvio delle pratiche per la richiesta d’asilo; -2 avvocati specializzati nelle cause antirazzismo e nella legislazione attinente l’immigrazione 5.3 Attività e ruolo previsti per i giovani nell’ambito del progetto Il ruolo dei giovani in Servizio Civile previsto dal progetto è descritto per tutte le attività individuate e descritte nel punto 5.1. In particolare i giovani saranno impegnati a: Partecipare agli incontri di conoscenza e definizione del percorso e delle aspettative reciproche; Partecipare agli incontri di progettazione degli interventi, organizzazione delle attività e realizzazione delle iniziative; Partecipare agli incontri di conoscenza dei destinatari delle attività dell’ ente; Partecipare ai momenti di équipe interna; Partecipare ai momenti di confronto con rete di soggetti ed enti che operano a vario titolo nel territorio; Partecipare ad incontri di confronto con OLP e ente per verificare l’andamento dell’esperienza del Servizio Civile. Rispetto a tali attività i giovani avranno un ruolo di partecipanti attivi e, gradualmente, verranno coinvolti con responsabilità nella realizzazione delle azioni stesse. Avranno il compito di affiancare i volontari delle associazioni e di realizzare al loro fianco o in autonomia quanto previsto e concordato congiuntamente. Rispetto a quanto qui sopra descritto, i giovani in Servizio civile, compatibilmente con le loro attitudini e competenze, saranno impiegati nel seguente modo nelle rispettive sedi operative: Associazione Kwa Dunìa: - partecipare alla realizzazione del materiale per gli incontri interculturali; contattare strutture per accogliere iniziative interculturali; - collaborare nel contattare esperti del Sud del mondo; collaborare nella preparazione dell’alloggio dell’ospite; - partecipare alla gestione degli spazi e delle attrezzature necessarie alle iniziative interculturali; - partecipare agli incontri dell’associazione o ai seminari tematici di autoformazione; - partecipare nella ricerca di materiale informativo su temi specifici; - partecipare alla promozione e organizzazione di attività del Centro Interculturale in cui l’associazione è coinvolta. - collaborare nel contattare i referenti gestori degli spazi in cui si svolgeranno le iniziative; collaborare nella diffusione del materiale promozionale sia a livello informatico che tramite volantinaggio; - partecipare ai campi estivi rivolti ai bambini; collaborare nella preparazione del materiale didattico per i laboratori con i ragazzi e i bambini; - attività di informazione e autoformazione attraverso la lettura di libri, riviste di settore e materiali didattici presenti presso l’archivio dell’Associazione; - affiancamento alla programmazione, progettazione e verifica delle attività educative interculturali sia presso le scuole che presso la struttura della CasaLaboratorio per la formazione residenziale: presenza in aula e preparazione degli strumenti didattici utilizzati negli incontri, partecipazione alle attività educative, coinvolgimento degli studenti; affiancamento alla gestione della segreteria associativa: i volontari saranno coinvolti nell’amministrazione corrente delle attività rispondendo alle chiamate, gestendo le comunicazioni di posta, predisponendo documenti; progettazione e organizzazione di attività laboratoriali: gestione dei contatti, promozione degli eventi; - partecipazione ad eventi straordinari correlati all’attività dell’associazione: preparazione e cura dello stand libreria presso la festa multiculturale di Collecchio (giungo-luglio) o di altri simili eventi cui l’Associazione partecipa (es. Kuminda); - attività di tutorato nei laboratori di formazione; - collaborazione nella realizzazione di trasmissioni attraverso il canale della radio web; - gestione dell’archivio didattico: apertura libreria all’interno della sede dell’associazione, riordino, registrazione eventuali prestiti, schedatura libri, scelta dei libri da acquistare, contatti con le case editrici, aggiornamento delle novità, rassegna stampa; Coordinamento Pace e solidarietà: - partecipare alla redazione del foglio presenze dei ragazzi nella sala multimediale; - partecipare all’organizzare di periodici incontri anche di convivialità con i fruitori dello spazio multimediale in modo da raccogliere suggerimenti e indicazioni su una migliore gestione del centro; - collaborare nel gestire gli spazi e le attrezzature per gli incontri con le comunità; - collaborare nel preparare materiale informativo sui rifugiati e richiedenti asilo con i ragazzi fruitori della sala multimediale; - partecipare a contattare i singoli e le associazioni migranti che utilizzano la sala multimediale per incontri; - partecipare alla promozione e organizzazione di attività del Centro Interculturale in cui l’associazione è coinvolta. - partecipare al gruppo di gestione del Centro, per la programmazione periodica e l’organizzazione delle attività; - affiancare i volontari del Centro al fine di ampliare gli orari di apertura; - catalogazione dei materiali e gestione del prestito; - aiutare gli utenti nella ricerca di materiale bibliografico, video e musicale, nell’accesso ad internet e nell’utilizzo della strumentazione; - progettare e realizzare le attività culturali, che valorizzino le competenze personali dei rifugiati che afferiscono al Centro e consentano di promuovere una maggiore attenzione sul territorio rispetto ai temi dell’asilo: Giornata internazionale del Rifugiato, Giornata internazionale contro la tortura, Festa Multiculturale, Festival dei diritti umani ecc. - visitare periodicamente le case di accoglienza e monitorare le condizioni di convivenza (generi alimentari, prodotti per l’igiene personale, vestiario); - incontrare e conoscere i beneficiari, raccolta di elementi utili a verificare l’andamento dei percorsi individuali; - accompagnare ai servizi del territorio (sanitari, sociali, per la formazione, per il lavoro) i beneficiari in situazione di maggiore difficoltà nell’esercizio delle autonomie personali; - supportare nell’organizzazione e realizzazione di percorsi artistici e culturali itineranti per la città con i fruitori del centro multimediale; 5.4 Nel caso di specifici target a cui rivolgere il progetto o in presenza di una quota di posti riservata: specificare perché e in che modo per questi giovani il SCR è un’opportunità di crescita e di inclusione sociale: Il progetto non è rivolto ad alcun target specifico 6) Obiettivi: A. delle attività previste Rispetto alle attività previste nel precedente punto 5, si possono raccogliere gli obiettivi in un macro ambiti 1. in relazione all’ente: migliorare la capacità di risposta e l’operatività dell’ente stesso, soprattutto in termini di integrazione e comunicazione interculturale grazie al valore aggiunto del giovane in Servizio Civile nelle OdV coinvolte. 2. In relazione al territorio: promuovere l’inclusione delle persone attraverso lo sviluppo di situazioni di socializzazione e rapporti umani significativi soprattutto tra i giovani italiani e stranieri e tra i giovani stranieri e la comunità. In relazione a tali obiettivi gli indicatori che verranno utilizzati sono: - Numero di eventi formativi, conviviali e pubblici rispetto alla precedente rilevazione - Numero di persone accolte ed accompagnate in percorsi di integrazione rispetto alla precedente rilevazione - Numero di comunità (e di stranieri) coinvolte negli eventi del Centro interculturale rispetto alla precedente rilevazione - Numero di scambi di reciproca conoscenza su aspetti culturali ed artistici tra migranti rispetto alla precedente rilevazione B. per i giovani impegnati nelle attività di SCR Favorire la crescita del volontario in SCR come cittadino della comunità ospitante e, in quanto tale, renderlo soggetto attivo e partecipe delle scelte civiche del territorio. Favorire la consapevolezza delle proprie competenze, anche linguistiche (e laddove c’è bisogno implementarle) attraverso incontri e positive esperienze di gruppo, formale ed informale, volte a sviluppare forme di cooperazione, di protagonismo e partecipazione nella vita di comunità locale, ponendo particolare attenzione alle relazioni tra i giovani e tra costoro e il territorio. In relazione a tali obiettivi gli indicatori che verranno utilizzati sono: - numero di giovani che alla fine del servizio civile decidono di dare continuità (in modo volontario) all’esperienza dentro le odv coinvolte - numero di giovani che alla fine del servizio civile decidono/scelgono di impegnarsi dentro a nuove ed altre azioni di volontariato - quantità di tempo dedicato oltre alle ore di servizio per contribuire agli obiettivi associativi (o del progetto) - numero di ore di presenza alla formazione - livello di positività della valutazione - allargamento della rete di relazioni dei giovani prima e dopo l’esperienza di Servizio civile - numero di proposte/iniziative fatte in modo autonomo dai giovani per raggiungere gli obiettivi del progetto - grado di coinvolgimento del giovane in qualità di testimone nelle scuole o in altre iniziative. 7) Numero di giovani da impegnare nel progetto SCR: 6 di cui: - SCR -Numero posti con vitto e alloggio: 4 “Garanzia giovani” 2 0 0 -Numero posti senza vitto e alloggio: 4 2 -Numero posti con solo vitto: 0 0 8) Numero ore di servizio settimanali dei giovani in SCR , ovvero monte ore: 800 (nel caso di monte ore, l’orario minimo settimanale è pari a 12 ore) 9) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, 5 massimo 5): 10) Nr.mesi durata impegno dei giovani (fino a 11 mesi) 10 11) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di SCR: Il servizio potrà comportare in alcuni casi l’impegno prolungato e talora anche nei festivi in alcune occasioni particolari (es. feste, gite, ecc.). Si richiede inoltre una certa flessibilità oraria e la disponibilità a soggiorni di breve durata per accompagnamento utenti. Per esigenze legate alla realizzazione del progetto o per iniziative formative, o per iniziative di divulgazione dell’esperienza del Servizio civile Volontario, (banchetti promozionali organizzati anche in collaborazione con il Co.P.E.SC. di Parma in occasione di manifestazioni culturali cittadine, ecc.) si può rendere necessario utilizzare automezzi messi a disposizione dall'ente o utilizzare mezzi pubblici per eventuali saltuari spostamenti e/o missioni. Il servizio verrà svolto prevalentemente nella sede indicata nel progetto, ma i volontari potranno essere coinvolti in iniziative che comportano anche attività all’esterno. 12) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Tutor N. 1 2 Sede di attuazione del progetto COORDINAMENTO PACE E SOLIDARIETÀ KWA DUNÌA – LE CULTURE DEL MAPPAMONDO Comune Indirizzo PARMA V.LE ARTURO TOSCANINI, 2/A PARMA VIA BANDINI, 6 (1) Cod. ident. sede 44756 66152 (3) Nominativi degli Operatori (2)N. Locali di Progetto giovani per sede Cognome Data di C.F. SCR|G.G e nome nascita 20/02/1952 RSSMLE52B20 F882J COCCOI SANDRO 01/05/1973 CCCSDR73E01 B354B (3) (3) (3) 2 1 ROSSI EMILIO 2 1 3 4 5 6 totale Codice progetto SCN denominazione progetto SCN (1) (2) Nominativo del tutor Cognome e nome Data di nascita C.F. CAMATTINI FRANCESCO 02/09/1969 CMTFNC69P02G3 37T 02/09/1969 CMTFNC69P02G3 37T CAMATTINI FRANCESCO 13) Attività di sensibilizzazione del servizio civile: L’Ente, attraverso l’adesione al Piano Provinciale del Servizio Civile definito in ambito del Coordinamento Provinciale di Parma, si impegna a garantire la disponibilità dei giovani in servizio civile e/o dei referenti per un monte ore complessivo pari a 21 e oltre, per collaborare alle attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione organizzate in ambito provinciale. In particolare: attività di sensibilizzazione coordinata e congiunta rivolte all’intera comunità e specificatamente ai giovani, durante l’intero arco dell’anno, sulla Carta d’impegno etico e sulle previsioni della legge regionale dell’Emilia – Romagna n. 20 del 2003: incontri con gli studenti, incontri e animazioni presso i CAG (Centri di Aggregazione Giovanile), partecipazione alla Festa Multiculturale (Collecchio) e alla Festa dei Popoli (Fidenza), partecipazione alle iniziative locali quali feste di quartiere e momenti aggregativi organizzati dalla cooperative sociali e/o dalle associazioni di volontariato; incontri organizzati in ambito distrettuale e/o comunale rivolti ai diciottenni (vedi Consegna della Costituzione), partecipazione ad incontri di orientamento proposti da enti pubblici o da enti formativi, ideazione e organizzazione della campagna promozionale; partecipazione all’ideazione dei contenuti per il sito internet www.serviziocivileparma.it; attività coordinata e congiunta ai giovani di orientamento ai bandi, alla valutazione e alla scelta del progetto. In occasione dell’uscita dei bandi, e dell’uscita degli avvisi provinciali, l’Ente si impegna a: collaborare con lo sportello Azione 18/28 attraverso l’individuazione di un referente specifico che prepari una scheda riassuntiva del progetto consultabile dai giovani e fornisca gli aggiornamenti sulle candidature pervenute; presentare ai giovani tutte le opportunità di servizio civile presenti sul territorio; non trattenere un numero di domande altamente superiore ai posti disponibili; promuovere, attraverso i propri canali informativi, tutti i posti disponibili per i giovani; indirizzare i giovani che necessitano di informazioni generali sul servizio civile allo Sportello Azione 18/28; partecipare ai momenti di promozione dei bandi: conferenza stampa, incontri rivolti ai giovani e alla cittadinanza; partecipare alle occasioni di promozione presenti sul territorio: feste e manifestazioni rivolte ai giovani. Il Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile (CoPESC) di Parma si occupa della diffusione dei valori del Servizio Civile con l’organizzazione di una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutto il territorio provinciale attraverso la distribuzione di materiale informativo, la partecipazione ad eventi ricreativi organizzati sul territorio, la realizzazione di incontri di orientamento. La campagna promozionale viene effettuata durante l’anno e si intensifica in concomitanza con l’uscita dei bandi nazionali e degli avvisi regionali. Gli effetti dell’attività di sensibilizzazione ricadono su tutti gli enti soci del CoPESC. Strumento principale di comunicazione e promozione è il sito internet del Coordinamento, www.serviziocivileparma.it, da settembre 2013 a giugno 2014, il sito ha avuto 2701 utenti. Il Coordinamento collabora inoltre con lo sportello provinciale Azione 18/28 che offre informazioni sul servizio civile e orienta i ragazzi alla scelta del progetto. Lo sportello diffonde la notizia di apertura dei bandi presso tutti gli enti pubblici, le realtà del privato sociale, il settore della formazione Universitaria e professionale; richiama inoltre tutti i ragazzi che si sono recati allo sportello avvertendoli delle scadenze per la presentazione delle domande. Lo sportello Azione 18/28 conta un database di oltre 1100 contatti mail di giovani interessati alle opportunità giovanili, invia mensilmente una newsletter sui progetti rivolti ai ragazzi dai 18 ai 29 anni, gestisce una sezione del sito internet www.sociale.parma.it ed è presente sui principali social network (vedi facebook). Durante il 2013 si sono rivolte allo Sportello 503 persone interessate al servizio civile nazionale e regionale, 60 nuovi utenti si sono iscritti per ricevere la newsletter e circa 100 ragazzi tra italiani e stranieri hanno partecipato agli incontri di presentazione delle opportunità dei bandi. Tutte le azioni di sensibilizzazione e promozione vengono realizzate grazie alla collaborazione e all’apporto degli enti che mettono a disposizione il personale e i giovani in servizio civile per collaborare alla progettazione e alla realizzazione delle iniziative. Gli Enti sono chiamati a collaborare nella promozione del Servizio Civile quale opportunità di crescita formativa ed esperienza di cittadinanza attiva per i giovani di tutto il territorio provinciale, di età compresa tra i 18 e i 29 anni italiani e stranieri. Le attività di sensibilizzazione sono promosse a attuate nonostante il finanziamento dei progetti presentati dall’Ente. 14) Criteri e modalità di selezione dei giovani del progetto SCR (NON applicabile a “Garanzia giovani”): La selezione sarà effettuata da una commissione composta da un selettore esperto e coadiuvata da un esperto di immigrazione il Dott. Paolo Merighi, che da diversi anni si occupa di migranti anche in situazione di emergenza e prima accoglienza; coordinatore di progetti sociali, ricercatore, formatore e operatore sociale per richiedenti asilo, vittime di torture; assistente sociale presso il Centro Stranieri del Comune di Parma. L’ente si avvale dei criteri e delle modalità di selezione forniti dall’Ufficio nazionale. Si esclude la possibilità di dichiarare giovani “NON IDONEI”, come previsto nel disciplinare del SCR. L’ente renderà disponibili sul proprio sito internet gli esiti della selezione che saranno inoltre affissi e liberamente accessibili nella bacheca posta all’ingresso della sede centrale. I giovani potranno in ogni momento prendere visione della documentazione attinente la propria selezione e riceverne copia. 15) Piano di monitoraggio interno per la dell’andamento delle attività del progetto: valutazione L’Ente si impegna a partecipare al monitoraggio esterno predisposto dalla Regione Emilia Romagna. L’Ente aderisce al percorso sperimentale , coordinato e congiunto, di accompagnamento all’elaborazione di un monitoraggio condiviso proposto dal Co.P.E.S.C. che prevede: - l’impegno da parte dell’Ente di monitorare gli indicatori concordati con il Co.P.E.S.C.; - la partecipazione del referente del Monitoraggio interno a quattro incontri di confronto che si svolgeranno prima, durante e al termine del progetto di servizio civile. Gli strumenti di monitoraggio preposti rileveranno le seguenti dimensioni: - l’esperienza del giovane con particolare riferimento alle aspettative e alle paure dei giovani in servizio e quelle dei referenti della struttura ospitante; alle caratteristiche della fase dell’inserimento; al livello di partecipazione e coinvolgimento del volontario nelle attività previste dal progetto; - il raggiungimento degli obiettivi con particolare riferimento alla valutazione della ricaduta dell’esperienza sui destinatari finali attraverso una lettura degli indicatori inseriti nel progetto; il rapporto con gli operatori/volontari dell’ente e con gli utenti; l’incidenza dell’esperienza sul vissuto di integrazione dei volontari in SCR; la crescita del giovane; il percorso formativo. Le attività di monitoraggio si svilupperanno su un arco temporale che consideri non solo i dieci mesi, ma anche la situazione ex-ante ed ex-post: sarà infatti importante verificare quale sia la realtà del contesto dell’Ente e della situazione del giovane, prima dell’inizio del progetto di servizio civile e al termine dell’esperienza anche a distanza di alcuni mesi. L’attività di monitoraggio così impostata fornirà utili indicazioni per la riprogettazione e verrà condivisa a livello provinciale, attraverso i momenti di confronto realizzati con il Coordinamento Provinciale. I dati del monitoraggio condivisi, che troveranno adeguata pubblicizzazione negli strumenti a disposizione del Coordinamento (sito internet, stampa, pubblicazioni, etc.) risulteranno utili per fotografare lo sviluppo dell’esperienza di servizio civile sul territorio provinciale. Il seguente piano di monitoraggio è stato predisposto dal responsabile del monitoraggio che si è avvalso delle competenze maturate ed elaborate dall’ente in numerosi anni di esperienza coordinamento, monitoraggio e valutazione nella progettazione sociale. Nell’elaborazione ci si è avvalsi inoltre dell’esperienza maturata in diversi anni di Servizio Civile Nazionale grazie al confronto con gli OLP ed i responsabili delle associazioni sedi di attuazione dei progetti ed il contributo di alcuni giovani che hanno terminato positivamente l’esperienza di Servizio Civile. Obiettivi del monitoraggio sono: - permettere al responsabile di Servizio Civile, agli operatori coinvolti nonché alla struttura operativa dell’ente e alle risorse a vari titolo impegnate nella gestione del Servizio Civile di disporre di dati ed informazioni condivisi relativi a: lo svolgimento delle attività; l’avanzamento rispetto agli obiettivi, i risultati previsti; - favorire, attraverso la disponibilità di questi dati e informazioni, la possibilità di poter costantemente monitorare: l’inserimento dei giovani nelle sedi; la rispondenza e coerenza dello sviluppo progettuale alle motivazioni e finalità iniziali; l’emergere di elementi innovativi rispetto al percorso progettuale ipotizzato; l’insorgere di elementi di criticità che impediscono o ostacolano l’avanzamento del progetto; - fornire al Coordinamento provinciale degli Enti di Servizio Civile di Parma (Co.P.E.S.C.) i dati e le informazioni utili per confrontare l’andamento del progetto con gli altri progetti avviati in ambito provinciale e sviluppare il percorso sperimentale di accompagnamento al monitoraggio condiviso; - facilitare il confronto tra i diversi soggetti coinvolti nell’assunzione di decisioni rispetto alla necessità di intervenire nel percorso progettuale, in base agli elementi conoscitivi raccolti e condivisi; - accompagnare il giovane in un costante e progressivo processo di rielaborazione dell’esperienza maturata. Gli ambiti del monitoraggio saranno relativi a: - efficacia: rapporto tra obiettivi, risultati attesi e conseguiti; - adeguatezza e appropriatezza del progetto: rispondenza in termini quantitativi e qualitativi delle risorse – umane, economiche, temporali ecc..; I soggetti: - il responsabile del Servizio Civile (in collaborazione con gli operatori e le risorse umane impegnate): lo svolgimento delle attività programmate; il controllo di gestione rispetto alle risorse economiche destinate; le problematiche emergenti; i risultati ottenuti; - il tutor e l’olp valutano periodicamente l’andamento del progetto in confronto con i risultati attesi, l’inserimento e la crescita personale dei giovani; - i giovani valutano costantemente il proprio grado di apprendimento; l’inserimento e l’andamento dei rapporti con i volontari e gli operatori coinvolti; il livello di autonomia operativa raggiunto. Utilizzo della valutazione: Gli esiti della valutazione svolta saranno utilizzati in forme e con rilevanza differente: - all’interno delle ai fini della riformulazione del progetto; - come contributo ai fini dell’azione di monitoraggio e coordinamento generale del Co.P.E.S.C. . Le fasi della valutazione La valutazione ex ante finalizzata ad analizzare e confrontare i bisogni e le aspettative dei destinatari del progetto e delle sedi operative coinvolte. Gli strumenti adottati: periodo: nei mesi antecedenti la progettazione Scheda di rilevazione e coprogettazione a cura dei referenti delle sedi operative. Incontri individuali con i referenti delle sedi operative. Partecipazione dell’esperto del monitoraggio al tavolo di lavoro del Co.P.E.S.C. per condividere le riflessioni emerse dal monitoraggio interno del progetto rispetto agli indicatori condivisi. Periodo: dopo l’uscita del bando ed antecedente la selezione Colloqui di orientamento individuali con descrizione dei progetti. Accompagnamento antecedente la domanda individuale degli aspiranti volontari nelle sedi operative con presentazione dei referenti. Attraverso gli strumenti proposti dal Co.P.E.S.C. in funzione del percorso sperimentale di accompagnamento al monitoraggio condiviso, l’ente determinerà il numero e le caratteristiche delle domande presentate, il numero e le caratteristiche dei volontari avviati, il numero e le caratteristiche dei volontari che interrompono il servizio. La valutazione in itinere iniziale finalizzata a raccogliere le prime valutazioni ed impressioni con particolare riferimento alla gestione delle attività formative e le caratteristiche della fase dell’inserimento del volontario nella sede operativa. Periodo: entro il primo mese del servizio Gli strumenti adottati: Una scheda di rilevazione a cura dei giovani e degli olp. Colloqui tra olp e volontari/e con la presenza del tutor. Partecipazione dell’esperto del monitoraggio al tavolo di lavoro del Co.P.E.S.C. per condividere le riflessioni emerse dal monitoraggio interno del progetto rispetto agli indicatori condivisi. La valutazione in itinere intermedia finalizzata ad acquisire informazioni circa: - il livello di partecipazione e coinvolgimento del volontario nelle attività previste dal progetto; - analisi dello sviluppo della aspettative iniziali; - il grado di autonomia nell’operatività; - l’andamento delle dinamiche relazionali; - la progressiva acquisizione di competenze ed abilità; - l’attivazione di positive dinamiche di gruppo. Periodo: dal primo all’ultimo mese di servizio Gli strumenti adottati: Relazione mensile sulle attività svolte e proprie considerazioni, scritta dal volontario e controfirmata dal proprio operatore locale di progetto, atte a far emergere elementi di criticità, punti di debolezza e di forza del progetto stesso. Relazione trimestrale sul servizio svolto dal volontario in servizio civile firmata dall’operatore locale di progetto (esperienze acquisite nel progetto; aspetti della sistemazione spettanti durante il periodo di attività del progetto). Incontri periodici del tutor con i volontari e gli operatori locali di progetto. Incontri periodici fra tutti gli OLP per verificare l’efficacia e l’efficienza del progetto. Incontro autogestito dai volontari/e per il raffronto delle esperienze. Relazione mensile del tutor al Responsabile del servizio Civile. Riunione dell’equipe organizzativa dei progetti di Servizio Civile composta dal Responsabile dei Progetti, dal tutor e responsabile del sistema di monitoraggio, dalla formatrice e dalla responsabile amministrativa. Gli strumenti proposti dal Co.P.E.S.C. in funzione del percorso sperimentale di accompagnamento al monitoraggio condiviso. Partecipazione dell’esperto del monitoraggio al tavolo di lavoro del Co.P.E.S.C. per condividere le riflessioni emerse dal monitoraggio interno del progetto rispetto agli indicatori condivisi. Alla fine di ogni attività svolta nella dimensione di gruppo con gli altri volontari/e di servizio civile – eventi ed attività previsti al di fuori dal percorso formativo – attraverso un incontro che il responsabile di servizio civile terrà con i giovani e i responsabili delle attività si valuterà l’impatto di questi momenti di socializzazione e di condivisione del servizio sull’intera esperienza e le dinamiche di gruppo instauratesi. La valutazione in itinere finale finalizzata ad un bilancio definitivo del percorso in termini di contenuti, modalità e strumenti con una riflessione sul raggiungimento degli obiettivi iniziali previsti nel progetto. Periodo: al termine del servizio Gli strumenti adottati: Elaborazione di una scheda di valutazione finale composta da una parte a cura del volontario, una a cura dell’operatore locale di progetto dell’associazione sede locale di progetto e una a cura del tutor. Incontro di coordinamento con olp e operatori del servizio civile. La valutazione ex post finalizzata a raccogliere elementi di analisi dell’efficacia del progetto utili alla riprogettazione In particolare: - una valutazione della ricaduta dell’esperienza sui destinatari finali attraverso una lettura degli indicatori inseriti nel progetto; - l’efficacia del percorso formativo. Periodo: sei mesi dopo la conclusione dl progetto Gli strumenti adottati: Partecipazione dell’esperto del monitoraggio al tavolo di lavoro del Co.P.E.S.C. per condividere le riflessioni emerse dal monitoraggio interno del progetto rispetto agli indicatori condivisi. Follow - up: interviste individuali agli ex volontari mirate a conoscere l’impatto dell’esperienza nelle vite delle persone (ad es: quanti continuano con attività di volontariato; quanti hanno utilizzato ai fini professionali le conoscenze acquisite; quanti hanno trovato uno sbocco lavorativo). L’ente renderà disponibili sul proprio sito internet, salvaguardando la riservatezza e nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, i risultati della valutazione ex post. Fornirà inoltre i dati al Co.P.E.S.C. per contribuire all’azione di programmazione e coordinamento provinciale. I giovani potranno in ogni momento prendere visione della documentazione attinente la valutazione del proprio percorso e riceverne copia. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 16) Eventuali crediti formativi riconosciuti: No 17) Eventuali tirocini riconosciuti : No 18) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del SCR, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae (specificare il/i soggetto/i competente a certificare e riconoscere le competenze, allegando copia degli accordi): Al termine del percorso del Servizio Civile Regionale l’Ente rilascia una Dichiarazione di Competenze con dettagliate le acquisite competenze: - di base - trasversali - tecnico professionali In particolare rispetto a: L’educazione interculturale: metodi e strumenti per il lavoro con gruppi di giovani. L’approccio alla gestione di situazioni di emergenza sociale. Il lavoro di rete con altri servizi pubblici e del privato sociale nella promozione e realizzazione di progetti di integrazione. Ogni dichiarazione sarà dettagliata e personalizzata al fine di rendere evidenti le specifiche competenze acquisite e loro spendibilità in contesti analoghi a quelli in cui si svolta l’esperienza di Servizio Civile. 19) Reti a sostegno partners): del progetto (copromotori e/o Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile – COPESC di Parma Adesione e partecipazione al Piano Provinciale del Servizio Civile (promosso dal COPESC di Parma) per le seguenti attività: sensibilizzazione e orientamento al servizio civile (vedi voce n.13); promozione congiunta del bando (vedi voce n.13); formazione coordinata e congiunta per gli Operatori Locali di Progetto (12 ore di formazione) e partecipazione a momenti di confronto per altre figure coinvolte nel servizio civile; formazione generale congiunta per i volontari per l’intera durata del percorso pari; partecipazione al tavolo provinciale per la condivisione del monitoraggio interno dei progetti di servizio civile e per la valutazione condivisa dell’esperienza da recepire nella mappa del valore. Si veda la scheda di adesione al Piano Provinciale allegata. Formazione generale dei giovani in SCR coordinata dal Co.Pr.E.S.C. e congiunta con altri Enti validata dalla Regione 20) Sedi di realizzazione formazione generale e formazione specifica: Formazione generale: Presso la sede della Provincia di Parma, Palazzo Giordani, Viale Martiri della Libertà n. 15,Parma Presso il Centro Unificato della Protezione Civile, Via del Taglio n.5, Parma Presso la sede del Consorzio di Solidarietà Sociale, Strada Cavagnari n.3, Parma Presso la sede di Forum Solidarietà, centro di servizi per il volontariato, Via Bandini 6, Parma Presso la casa-laboratorio dell’Asinara dell’Associazione Kwa – Dunìa, Casaltone-Parma in provincia di Parma Presso Centro Interculturale di Parma e provincia, Via Bandini 6, Parma Presso le aule di formazione rese disponibili dagli enti di Parma e provincia associati al COPESC di Parma Formazione specifica: Presso l’Associazione Kwa Dunìa: via Bandini 6, Parma Presso il Coord. Pace e Solidarietà: Viale Toscanini 2/A, Parma Presso il Centro Interculturale di Parma: via Bandini 6, Parma Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 21) 22) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Luca Dotti nato a Parma il 12/7/1968 Chiara Marchetti nata a Feltre il 08/6/1981 Paolo Merighi nato a Parma il 14/7/1968 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con modalità coordinata e congiunta attraverso le risorse messe a disposizione dagli enti aderenti al percorso congiunto. Verranno attivate specifiche professionalità dotate delle competenze necessarie per trasmettere i contenuti formativi in materia di sicurezza, tali professionalità saranno nell’ambito del personale dei vari enti aderenti ai percorsi congiunti. In particolar modo verrà effettuata una formazione teorico/pratica di tipo seminariale, ovvero lezioni teoriche, discussioni di gruppo e colloqui individuali. 23) Contenuti della formazione: Per quanto attiene la formazione specifica in particolare per il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di Servizio Civile”, esso sarà realizzato con modalità coordinata e congiunta nell’ambito del Co.P.E.S.C. di Parma mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio, utilizzando risorse interne al Coordinamento rese disponibili a tutti gli Enti soci. Si prevede una formazione linguistica di durata 20h, per tutti i volontari che operano in ciascuna sede di progetto. La formazione si avvale della collaborazione dell’associazione Perché no? Di Parma, associazione di volontariato che, si occupa di organizzare corsi di lingua italiana per migranti. L’associazione è composta da soci/e e insegnanti o ex docenti, che mettono a disposizione parte del loro tempo per l’insegnamento della lingua. L’associazione organizza corsi di lingua di primo e secondo livello e altre attività con i cittadini migranti ed in rete con altre associazioni per la realizzazione di progetti che abbiano per obiettivo l’"integrazione" e il riconoscimento dei diritti. Per il momento la scuola è divisa in due livelli di apprendimento: 1° livello per chi è appena arrivato in Italia e deve partire da una sorta di alfabetizzazione; 2° livello per chi è già in grado di capire e farsi capire, ma deve perfezionare la forma e la grammatica. All’interno delle classi cercano di garantire la presenza di più nazionalità. Le lezioni sono frontali, simulazioni di conversazioni in varie situazioni della vita quotidiana. Nell’Associazione Kwa Dunìa la formazione specifica verterà su: - principi e finalità dell’approccio educativo interculturale - Tecniche di didattica interculturale - esplorazione del rapporto con l’alterità - lineamenti dei fenomeni migratori - partecipazione e cittadinanza attiva - filosofia, finalità e tecniche del Teatro dell’oppresso - squilibri socio-economico tra nord e sud del mondo - il gioco e la narrazione come strumenti educativi - gestione tecnica di trasmissioni radio web - linee generali sulla gestione di archivio bibliotecario - linee generali di gestione amministrativa Nel Coordinamento Pace e Solidarietà - L’operatività in contesti di disagio sociale, emarginazione, pregiudizio e diversità culturale - Nuove povertà e contesti di emarginazione - Esperienze e pratiche di accoglienza a Parma - I servizi di accoglienza del territorio e loro peculiarità - Il lavoro di rete finalizzato alla costruzione di un percorso individuale di integrazione - La normativa relativa ai richiedenti asilo e rifugiati 24) Durata: 60 ore +20 ore di formazione linguistica ALTRI ELEMENTI 25) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Attività di monitoraggio della formazione generale Al termine di ogni incontro formativo verrà predisposto un report che tenga conto sia delle principali tematiche affrontate durante la lezione sia delle dinamiche che si sviluppano all’interno del gruppo classe: grado di partecipazione e di attenzione dei ragazzi, clima della classe, adesione alle metodologie formative proposte. I report raccolti diverranno una sorta di diario del percorso formativo e permetteranno di mantenere traccia e verificare l’evoluzione delle dinamiche del gruppo. Poter contare su una documentazione dello svolgimento del corso permetterà di fornire indicazioni utili ai formatori coinvolti e agli esperti che interverranno ad individuare contenuti non già affrontanti e tecniche formative che meglio si adattano al contesto classe. Al termine del percorso formativo verrà proposto ai ragazzi un questionario di valutazione finale per sondare il livello di soddisfazione delle aspettative iniziali e l’incidenza della formazione sul percorso di servizio civile. Il questionario permetterà di verificare quali argomenti abbiano suscitato maggiore interesse e quali siano state le modalità formative più apprezzate. Le riflessioni che si trarranno dall’elaborazione dei questionari verranno condivise nei momenti di monitoraggio congiunto e saranno utili alla futura progettazione. Oltre al questionario finale verrà proposto ai ragazzi in formazione un ulteriore momento di verifica, attraverso un incontro di gruppo, in cui si cercherà di valutare il grado di partecipazione alle attività formative, potrà essere significativo interrogarsi su quanto di sé si è stati disposti a mettere in gioco per favorire un contesto adeguato alla partecipazione e all’apprendimento di tutti. Attività di monitoraggio della formazione specifica Al termine di ogni incontro formativo verrà predisposto un format a crocette sul grado di soddisfazione avuto a livello di contenuti/tempo dedicato durante al formazione. Al termine del percorso formativo verrà proposto ai ragazzi un questionario di valutazione finale per sondare il livello di soddisfazione delle aspettative iniziali e l’incidenza della formazione sul percorso di servizio civile.
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