N. 27 Luglio 2014 GIMAV SPECIALE ASSEMBLEA I dati del settore DIETRO LE QUINTE Il vetro nell’industria farmaceutica GENERAZIONI “Le donne del vetro italiano” VETRINA in N. 27 28 n Luglio 2014 Intervista Laura Biason 30 Ufficiali le date di Vitrum 2015 31 Bilancio evento Glass South America: oltre le aspettative 35 Bilancio evento A Mir Stekla massiccia la presenza italiana 39 Storie d’impresa I dati del vetro: nomine, export, fatturato, vetro piano e vetro cavo DIETRO LE QUINTE FOCUS | I l v e t r O n e l l’ I n d U S t r I a Fa r m a C e U t I C a Il must: preservare i farmaci, solidi o liquidi Keraglass: un progetto congiunto senza eguali 42 Anteprima evento A Düsseldorf le tendenze del mondo del vetro 44 Ricerca e formazione A Bolzano Vetroricerca Glas & Modern 48 Generazioni Verso la leadership La produttività valorizzata dalla flessibilità Risposte mirate su ogni mercato 19 © SerrNovik - Fotolia.com 9 SPECIALE ASSEMBLEA 20 Dietro le quinte Il vetro nell’industria farmaceutica Anteprima evento Le donne del vetro italiano 54 Arte e tradizione Una realtà storica di alto artigianato NEL MONDO DEL VETRO SI PUÒ di © aP - FOtOLIa.COM I numeri parlano di ripresa; i dati sull’industria italiana della lavorazione del vetro sono incoraggianti Chiara Marseglia S i può essere madri e ottime professioniste. si può essere padri di famiglia e perfetti dirigenti d’azienda. si può essere figli e coltivare le proprie competenze sino a dare nuova luce a un percorso già tracciato dai propri padri. si può essere un ingegnere informatico e promuovere un nuovo modello di cultura che si eleva dal concetto di genere. nel mondo del vetro si può: oggi, evidentemente, più che mai. Mentre i numeri parlano di ripresa, sebbene la strada sia ancora lunga. I segnali che emergono dagli ultimi dati Gimav sull’industria italiana delle macchine, degli accessori e dei prodotti speciali per la lavorazione del vetro sono incoraggianti: vetro piano e cavo ritrovano la linearità perduta negli anni “bui”. L’export è sempre il fiore all’occhiello: il “saper fare” italiano riscatta all’estero le difficoltà del mercato interno, puntando senza riserve su standard tecnologici, di qualità e di servizio pressoché unici. nei mercati del mondo, infatti, è questo che conta, ma con la consapevolezza condivisa che un’altra chiave di volta è nella correttezza delle relazioni. e, anche in questo, il made in Italy del vetro ha imparato a dire la sua. 3 Glaston_advert_230x286_ITA_muok.pdf Glaston_advert_230x286_ITA_muok.pdf1 19.7.2014 9.7.201411.07 11.07 Visitate il nostro stand a Glasstec 2014 Düsseldorf, Germania 21-24 Ottobre 2014 Padiglione 14, Stand A20 Produrre vetri di qualità superiore Glaston vi offre la gamma più completa di tecnologie e servizi per la lavorazione del vetro FC500™ FC500™ FC500™ HiyonV10™ HiyonV10™ HiyonV10™ Attraverso la visione, l’innovazione e la cooperazione, stiamo cambiando la percezione che il mondo ha del vetro. 16 SE SOLO POTESSE PARLARE... 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Si avverte la ripresa in questo particolare comparto del made in Italy, ma è ne- cessario impegnarsi ancora affinché non sia transitoria, spiega il presidente: “Anche nei difficili anni della crisi economica l’industria del vetro italiana si è dimostrata forte e capace di reagire: sicuramente il prodotto italiano vince su tutti per contenuto tecnologico e per garanzia di durata. Le macchine italiane sono note in tutto il mondo ed è proprio sull’export che le imprese puntano per attivare un’effettiva ripresa del settore”. “Per questo - sostiene Cinzia Schiatti - è necessario che l’associazione si impegni al massimo per supportare le imprese nei loro bisogni e sviluppare quei servizi e quelle collaborazioni internazionali che semplifichino al massimo le operazioni tecniche e finanziarie connesse alla nostra presenza alle più importanti fiere internazionali”. 9 g i m av speciale assemblea | i dat i d e l l’ i n t e r o s e t t o r e L’export traina la risalita e i comparti si allineano di Redazione - Fonte: elaborazioni Gimav su dati Istat 10 C ome ogni anno, sono i numeri a farla da padroni. Molto attesi, soprattutto in un periodo come quello attuale: in ogni comparto - compreso quello del vetro - c’è molta “sete” di buone notizie. E la relazione annuale di settore, presentata da Gimav in occasione dell’assemblea dei soci lo scorso 16 giugno, ha risposto con puntualità. Per l’industria italiana delle macchine, degli accessori e dei prodotti speciali per la lavorazione del vetro - in linea con le rilevazioni riguardanti l’intero comparto della meccanica strumentale - sono incoraggianti i segnali di crescita provenienti in particolare dalle esportazioni. Ancora in sofferenza rimane il mercato domestico, anche se i comparti vetro piano e cavo registrano risultati opposti: +2,55 il primo; -1,99 il secondo. I numeri 2013 confermano un ritrovato andamento parallelo del vetro piano e cavo. Il fatturato complessivo raggiunge i 1.147,2 milioni di euro Le esportazioni Storicamente, l’export è il fiore all’occhiello del settore. Dal 2009, anno in cui la forte battuta d’arresto s’è fatta sentire, le esportazioni hanno continuato a crescere, pur passando attraverso periodi di promettente vitalità e altri di stagnazione. Come in diverse occasioni i rappresentanti del settore hanno evidenziato in questi ultimi anni, questa altalena penalizza sicuramente la programmazione Esportazioni 2013 (% per aree geografiche) 13,46 centro-sud america 13,88 nord america (nafta) 20,61 ASIA 1,65 oceania 5,17 africa 16,23 paesi extra ue produttiva e commerciale delle imprese. Quello che però emerge dalle ultime rilevazioni è che anche il 2013 ha chiuso in terreno positivo: +3,79 per cento complessivo, tra vetro piano (+4,2) e vetro cavo (+3,16). Principale area di sbocco per la produzione italiana, sicuramente è l’Unione Europea, che nel 2011 aveva perso il podio di fronte all’ascesa dell’Asia. E vivacissima si conferma la domanda proveniente dall’area Nafta (Usa, Canada e Messico), da quattro anni in costante 29 paesi ue salita. Positivi anche i dati di Centro e Sud America. Lenta ma costante, la crescita del continente australe. La top ten dei maggiori Paesi di destinazione vede la Francia al primo posto, con un incremento in valore rispetto al 2012 di oltre il 34%; seguono il Brasile, la Russia, la Cina (risalita con un robusto incremento in valore del 110%) e il Messico. Gli Stati Uniti, stabili nella crescita, si collocano al sesto posto (quasi al 53%), precedendo Turchia, Bulgaria e Germania (mercato storico dell’ex- 11 g i m av speciale assemblea 1000 | i dat i d e l l’ i n t e r o s e t t o r e Esportazioni 2011-2012-2013 (Valori in milioni di euro) 800 600 400 12 200 0 2011 VETRO PIANO 2012 VETRO CAVO port italiano, ma variabile negli ultimi anni come molti altri Paesi Ue). Chiude la rosa dei primi 10 la Polonia. Il fatturato Nel 2009 il bilancio del settore era inesorabilmente negativo ma, già a partire dal 2010, l’industria Italiana delle macchine, accessori e prodotti speciali per la lavorazione del vetro piano e cavo 2013 TOTALE aveva ripreso lentamente a crescere. Una risalita, però, irta di difficoltà per le forti sofferenze di alcuni Paesi, la domanda incostante di altri e lo spegnimento del mercato interno, che hanno ingenerato spesso anche risultati contrapposti tra vetro piano e vetro cavo. Ma le statistiche 2013, oltre confermare il trend in crescita delle esportazioni, testimoniano anche un ritrovato anda- mento quasi parallelo dei due comparti. Così, se a fine 2012 (sul 2011) il vetro piano aveva chiuso il suo fatturato complessivo con un -2,67 a fronte di un +9,72 del cavo, il 2013 vede una variazione percentuale (import/export) sul 2012 del piano a +3,19 e del cavo a +2,38. L’andamento del fatturato per il vetro piano si attesta a 731,3 milioni di euro; il cavo a 415,9, per un complessivo di 1.147,2 milioni di euro. I cardini di questa risalita sono, ancora una volta, quelli del “saper fare” made in Italy: una rete commerciale vasta e capillare, la capacità di fidelizzare la clien- tela, la flessibilità operativa per incontrare la domanda, l’efficienza del servizio di assistenza tecnica. Certo, il pesante fardello dei costi di energia, del costo del lavoro e dell’alto livello della tassazione costituisce per le imprese italiane una zavorra molto pesante che non permette attività di programmazione a medio-lungo termine. Seppur lievi, però, i segnali ci sono e tutto porta a pensare che, presto, molti mercati supereranno l’instabilità che li sta caratterizzando da alcuni anni. Se questo, stando alle proiezioni, accadrà, ci sarà finalmente spazio per nuovi progetti di investimento. Andamento fatturato (Milioni di euro) 2013 731,3 415,9 2012 708,7 406,3 2011 728,2 VETRO PIANO 370,3 VETRO CAVO 1.147,2 1,115,0 1.098,5 TOTALE 13 G I M AV SPECIALE ASSEMBLEA | VETRO PIANO piano ma si cresce di C. M. P 14 - Fonte: elaborazioni Gimav su dati Istat er quanto riguarda le esportazioni, il comparto delle macchine, degli accessori e dei prodotti speciali per il vetro piano ha totalizzato 546,8 milioni di euro (+4,2%). Le difficoltà continuano, certo, ma la risalita c’è ed è costante: le rilevazioni provano che le imprese italiane continuano a presidiare i mercati di tutto il mondo, pronte a coglierne le opportunità. L’Unione Europea rappresenta quasi il 24% delle esportazioni italiane di vetro piano ma l’intera Europa perde terreno rispetto al 2012, per lo più a causa del passo segnato da Germania e Gran Bretagna. Confermato il sesto posto della Francia, ma è la Russia che riprende a crescere sensibilmente, arrivando a toccare una quota d’incidenza di oltre l’8%. Altrettanto positivo il livello della Turchia (5,93%). Se l’Africa rimane un’area ancora instabile, pur con una inalterata quota di È sempre l’export a dare corpo alle attese. Al risveglio della Russia, si affianca la vitalità brasiliana e la performance ottima della Cina incidenza, il nord America incrementa incidenza e valori assoluti anche in riferimento ai singoli Paesi (Stati Uniti +56,29%, Canada +21,44%, Messico +52,36%). Il centro-sud America mantiene invariata la propria quota d’incidenza sul totale esportazioni del comparto vetro piano, grazie alla grandissima vitalità del Brasile che anche nel 2013 si è confermato il miglior cliente del nostro paese, toccando il 16,75% d’incidenza e una crescita in valore del 51%. L’Asia è stabile al 22%, ma è ottima la performance della Cina, che risale la Esportazioni 2013 settore vetro piano (Quote % per aree geografiche) 15,85 paesi extra ue 23,81 paesi ue 2,84 oceania graduatoria dal quinto al secondo posto (+159% in valore assoluto). Le importazioni Oltre il 67,5%: questo l’incremento 2013 sul 2012 delle importazioni per le macchine, gli accessori e i prodotti speciali per il vetro piano, il cui valore nel 2013 raggiunge i 10,56 milioni di euro. È sempre l’Unione Europea la principale area di provenienza, con punte di rilievo siglate da Austria, Francia e Germania. Tra i Paesi extra Ue, brilla la Svizzera, al primo posto, seguita dalla Norvegia. Anche le importazioni dall’Asia sono cresciute nel 2013, senza tuttavia tornare 3,20 africa 12,72 nord america (nafta) 19,41 centro-sud america 22,16 ASIA al valore record del 2010. La Cina, pur avendo incrementato l’export verso l’Italia, si è mantenuta entro modesti valori assoluti (0,63 milioni). I costruttori italiani del settore risultano ancora una volta i fornitori di gran lunga preferiti dal mercato nazionale, soprattutto per quanto riguarda la lavorazione del piano. Le elaborazioni Gimav (su dati Istat) evidenziano in questa tranche un leggero incremento (+0,32% per il prodotto nazionale, nel 2013 sul 2012), in controtendenza con l’andamento generale dell’economia, anche se non si possono ignorare i segni di grande debolezza generale che ancora si registrano. 15 ADV_ORIZZ_210X297_ITA_Layout 1 28/03/14 15:53 Pagina 1 LAVATRICI VERTICALI LAVATRICI ORIZZONTALI IMPIANTI SPECIALI E SU MISURA LA QUALITÀ È UN NOSTRO STANDARD e si vede... La qualità dei nostri macchinari prima di tutto si tocca con mano. E' il robusto acciaio inox di cui sono fatte, dentro e fuori. Poi, si vede: è il rendimento produttivo sempre ottimale unito a ridotti costi di manutenzione. Last but not least, la nostra qualità si sente... pochissimo, perché le nostre macchine sono davvero silenziose. Insomma, qualsiasi Triulzi scegliate, andate sul sicuro: perché la qualità non è un optional, è lo standard. e tu, di che lavatrice sei ? 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Così Barbara Antonini, componente del Cda dell’Antonini leader mondiale nella costruzione di tunnel per la ricottura e decorazione del vetro cavo, fa il punto a distanza di Mir Stekla, la fiera svoltasi a Mosca agli inizi di giugno. “Vi è stata una partecipazione interessante di imprenditori e investitori delle ex repubbliche sovietiche - prosegue Barbara Antonini, che è anche responsabile commerciale per l’azienda nell’area dei Paesi dell’Est Europa - dal Kazakhstan alla Bielorussia, dall’Azerbaijan all’Uzbekistan. Dalla Russia, invece, minor impegno per progetti nuovi. Pare che si muova qualcosa in Siberia, ma sono in attesa dei finanziamenti”. In ogni caso, la fiera ha consegnato un mercato delle vetrerie russe “un po’ in rallentamento”, visto dall’osservatorio Antonini, azienda che si è presentata in Barbara Antonini sull’andamento dell’anno. Mir Stekla? In linea con le aspettative fiera con il nuovo sistema di trattamento a freddo e gli esclusivi scraper. Assenti gli ucraini. La delicata situazione politica ha inciso sui loro spostamenti, anche se da quel Paese “i pagamenti per esempio continuano ad arrivare”, spiega l’imprenditrice ricordando gli impianti realizzati in Ucraina da Antonini. Ciò indica che l’economia continua a funzionare anche lì. Volendo dare un quadro generale del mercato, il vetro cavo archivia un primo semestre 2014 “molto buono” per qualità e quantità dei progetti. “La nota 17 G IMAV SPECIALE ASSEMBLEA | V E T R O C AV O Export: bene Ue, ottimi Usa e Messico 18 negativa, invece, è data dai prezzi che sta imponendo il mercato e che sono in continuo ribasso, tanto che in questi periodi si sta lavorando per mantenere l’occupazione e il pareggio dei conti”, sottolinea Antonini, pur evidenziando che “l’andamento produttivo ci dà motivo di soddisfazione”. Per Antonini, il 95% del fatturato costruito all’estero, gli anni bui sono ormai alle spalle. “Il 2009 e il 2010 sono stati due annate davvero critiche - ricorda - con il fatturato che si era quasi dimezzato. Poi c’è stata la ripartenza e il 2012 per noi è stato l’anno dei record. Il 2013 si è confermato un anno buono, anche se in leggera flessione, e quest’anno per ora siamo in linea con il precedente”. Decisa a non transigere sulla qualità, Antonini sottolinea l’impegno che richiede la presenza sul mercato Su un totale export 2013 di 902,5 milioni di euro, le macchine, gli accessori e i prodotti speciali per il vetro cavo hanno totalizzato 355,65 milioni di euro, pari a un incremento del 3,16% rispetto al 2012. A differenza di quanto rilevato per il vetro piano, le esportazioni del vetro cavo verso i Paesi UE sono cresciute raggiungendo il 33,19%, mentre quelle extra UE si sono attestate sul 16,54%. Il primo paese in graduatoria è la Francia; la Russia ha mantenuto la terza piazza. In buona crescita risulta il Sudafrica. In notevole ascesa sono Stati Uniti e Messico: quest’ultimo, con il suo +58,57%, ha conquistato il primo posto tra i maggiori mercati di destinazione delle esportazioni del vetro cavo. mondiale: “Le fiere non rappresentano più il cardine dell’economia, occorre viaggiare parecchio e assicurare una presenza costante sulle diverse piazze”. DIETRO LE QUINTE | I l v e t r o n e l l’ i n d us t r i a fa r m a c e u t ic a Il must: preservare i farmaci, solidi o liquidi Verso la leadership La produttività valorizzata dalla flessibilità Risposte mirate su ogni mercato 19 © SerrNovik - Fotolia.com FOCUS DIETRO LE QUINTE focus | I L V E T R O N E L L’ I N D US T R I A FA R M A C E U T I C A il must: preservare i farmaci solidi o liquidi in collaborazione con Ocmi Otg 20 S - foto di Ocmi Otg tabilità chimica e inerzia del vetro sono le caratteristiche che rispondono alle specifiche esigenze di confezionamento e di conservazione dei farmaci, soprattutto se devono essere sottoposti a procedimenti particolarmente “stressanti” come la sterilizzazione o il congelamento. Le norme che monitorano, dunque, tali tipi di contenitori sono molto rigide e sottoposte a continui aggiornamenti da parte delle principali farmacopee internazionali. Bianco trasparente o giallo ambra (per i farmaci fotosensibili), il vetro farmaceutico è classificato in tre tipologie, a seconda della forma farmaceutica che deve contenere: per farmaci iniettabili liquidi il tipo I (neutro); soluzioni infusionali a pH non superiore a 7 il tipo II (sodico-calcico); per farmaci in forma solida o liquida a uso orale o esterno Tecnologie italiane per la formatura e finitura di contenitori tubulari per uso farmaceutico (come gocce o sciroppi) o iniettabili da prepararsi al momento il tipo III. Il tubo in vetro borosilicato neutro (Classe I) è oggi il materiale inerte, stabile dal punto di vista chimico e non poroso, che più di ogni altro consente di preservare il prodotto farmaceutico (liquido o in polvere) senza alterare in alcun modo la sua composizione chimica. Il processo produttivo del tubo di vetro pone il fabbricante di fronte a varie criticità tra cui la composizione delle materie prime all’interno del forno di fusione e l’uniformità del prodotto fi- © SerrNovik - Fotolia.com nito in termini di diametro, spessore della superficie e tolleranze rispetto all’eccentricità. Tali criticità influenzano inevitabilmente la conversione del tubo per la produzione di fiale, flaconi, contagocce e carpoules. L’Europa, con fornitori tedeschi e italiani, rimane il punto di riferimento per l’approvvigionamento di tubo borosilicato di alta qualità. Con Ocmi Otg, leader mondiale del settore, indaghiamo nel dettaglio le caratteristiche del tubo in vetro borosilicato neutro, il top nella conservazione del prodotto farmaceutico, i macchinari dedicati di nuova generazione, le tendenze nei mercati di riferimento. 21 Lavorazione flacone nella formatrice Ocmi DIETRO LE QUINTE focus | I L V E T R O N E L L’ I N D US T R I A FA R M A C E U T I C A verso la leadership O 22 cmi sta consolidando, anno dopo anno, la propria posizione di leader a livello mondiale nella fornitura di linee per la conversione del tubo di vetro. Nel settore del vetro farmaceutico Ocmi si specializza nella produzione di macchine verticali a rotazione continua per la formazione di fiale, flaconi, contagocce e carpoule. Grazie all’acquisizione della società Moderne Mecanique alla fine degli anni OCMI consolida la sua posizione ai vertici mondiali per la fornitura di linee per la conversione del tubo di vetro Linea completa fiale, Ocmi - Moderne Mecanique Novanta, Ocmi amplia la propria gamma di macchinari. Nell’anno 2006 nasce Ocmi India con sede ad Ahmenabad, sito produttivo con cui Ocmi copre il mercato delle macchine a rotazione index per la produzione di flaconi anche fuori dai formati standard. I modelli di punta Nello stabilimento Moderne Mecanique di Chelles viene fabbricata la formatrice per fiale più utilizzata e apprezzata sul mercato: il modello a 30 stazioni MM30 conta infatti più di 1.000 unità installate in tutto il mondo e la sua affidabilità e robustezza sono universalmente riconosciute. Il modello FA36S a trentasei stazioni, fabbricato nello stabilimento Ocmi di Milano, possiede alcune peculiarità dal punto di vista costruttivo e, soprattutto, importanti vantaggi in termini di pro- Formatrice fiale FA36S con Roboglass, caricatore tubo automatico duttività e riduzione degli scarti di vetro grazie alla speciale sezione di formatura del primo fondo che consente di produrre una fiala in più per ciascun tubo. Entrambe le formatrici sono totalmente complementari con la linea di finitura modello LA502 ove possono essere installati tutti i dispositivi necessari per finitura, stampa, ricottura e inscatolamento (manuale o tramite scatolatrice automatica PM-A). Entrambe le formatrici possono essere equipaggiate con sistema di controllo dimensionale con telecamera Optistem/2. Questo dispositivo, interamente progettato e realizzato in OCMI, consente di controllare il livello di riscaldamento del tubo di vetro e regolare di conseguenza il livello di ossigeno nei bruciatori che precedono la formatura del collo. In questo modo la tolleranza di misura del diametro 23 DIETRO LE QUINTE focus | I L V E T R O N E L L’ I N D US T R I A FA R M A C E U T I C A del collo, parametro fondamentale per le successive operazioni di finitura della fiala, si riduce notevolmente. 24 Ricottura e controllo qualità I costi delle materie prime sono un fattore fondamentale per gli operatori del settore i quali sono sempre più attenti ai consumi di gas, ossigeno, elettricità. In alcuni paesi del Sudamerica, così come in Russia e in Cina, il passaggio dall’elettricità al gas offre evidenti vantaggi in termini di risparmio energetico. Anche il controllo qualità sta assumendo un ruolo sempre più rilevante all’interno degli stabilimenti. Qualunque innovazio- Forno alimentato a gas per la ricottura delle fiale, Ocmi ne tecnologica che possa influire direttamente sulla qualità del contenitore deve essere accuratamente testata. È quanto è avvenuto, per esempio, con il forno alimentato a gas recentemente sviluppato da Ocmi per la ricottura delle fiale. La ricottura deve assicurare un duplice risultato: l’eliminazione delle tensioni nel vetro derivanti dai processi di lavorazione e il mantenimento del colore e della qualità della stampa. Pertanto Ocmi ha condotto numerosi test su livelli di temperatura, numero di bruciatori, isolamento della camera di combustione, fino a ottenere la curva di ricottura ottimale. La produttività valorizzata dalla flessibilità P er quanto riguarda i flaconi, la macchina a rotazione continua a 20 stazioni FLA20 rappresenta un’ottima soluzione per combinare produttività e flessibilità nel cambio lavoro. Questo modello può anche essere adattato per la produzione di contenitori come contagocce e carpoule destinati a mercati più circoscritti, semplicemente con l’aggiunta e modifica di alcune stazioni. Più orientata alle alte velocità e ai grandi volumi è la formatrice a 35 stazioni FLA35, dotata di sette teste di formatura perfettamente sincronizzate con la rotazione della macchina, la cui produttività può raggiungere i 5.000 pezzi/ora. Un sistema di controllo dimensionale tramite telecamera, l’Optivial, è stato sviluppato seguendo lo stesso concetto del sistema Optistem/2, anche per queste macchine. I flaconi possono essere scaricati dalle La capacità di adattamento è una delle chiavi di volta delle nuove macchine, per rispondere alle diverse esigenze di numeri, velocità, risparmio energetico e, ovviamente, qualità del prodotto formatrici con sistema di aspirazione agente sulla pinza inferiore. In questo modo si riducono i rischi di contaminazione e rottura del prodotto. La catena di trasporto, sulle linee di post-formatura, può essere dotata di piastrine realizzate in materiale protettivo resistente all’usura per preservare il vetro ad alta temperatura dal contatto con il metallo. 25 DIETRO LE QUINTE focus | I L V E T R O N E L L’ I N D US T R I A FA R M A C E U T I C A Sempre nell’ottica di ridurre il rischio di rotture o sfregamenti, una macchina di inscatolamento automatica è stata sviluppata anche per i flaconi. La scatolatrice PM-V è assolutamente compatibile con le linee di post-formatura LF520 e LF535. 26 Flaconatrice a rotazione continua FLA20 Ocmi con sistema di telecontrolllo Optistem/2 Risposte mirate su ogni mercato L a flaconatrice TAM16, fabbricata in Ocmi India e in continua evoluzione, abbraccia un mercato più circoscritto e legato alla rotazione index che consentirebbe una maggiore accuratezza delle operazioni di formatura e la possibilità di aspirare i fumi dall’interno del flacone. La nuova linea di postformatura LF516 collegata a due macchine TAM16 rappresenta una delle ultime novità con cui Ocmi mira a uscire dai confini del mercato indiano. Nuova linea di post-formatura LF516 collegata a due macchine TAM16 27 P R O TA G O N I S T I I N T E RV I S TA | L AU R A B I A S O N , V I C E D I R E T T O R E G I M AV Progettista DI NATURA per scrivere la nuova poesia delle macchine di Chiara Marseglia 28 T orinese di nascita, classe 1970. Diploma di perito industriale (“un ridottissimo manipolo di ragazze in un esercito di 1.600 stu- denti, ma le competenze e la professionalità non sono una questione di genere”, ci tiene a precisare). Laurea al Politecnico di Torino e successiva Gimav ha scelto un ingegnere. Laura Biason, 20 anni in Confindustria e un cuore - femminile al punto giusto per promuovere la bellezza della creazione meccanica italiana abilitazione professionale come ingegnere. Poi, il balzo: l’ingresso nel sistema Confindustria. “Ho avuto il coraggio di seguire il mio sogno - dice Laura Biason, vicedirettore di Gimav dal maggio scorso - e questo è anche l’invito che sento di voler lanciare a tutti i giovani che devono decidere per il loro futuro”. Quella di Laura è, infatti, una carriera da più di vent’anni legata al mondo confindustriale: dall’esordio all’Unione Industriale di Torino all’ingresso in Confindustria nazionale, ove poi come Ict manager - è responsabile dei sistemi informativi con funzioni di supporto alle associazioni e alle aziende. Nel 2010 è direttore di Confindustria Messina: “una professione ‘strana’ riflette - nella quale ho sempre cercato la costruttività dei confronti. Siamo in pochi, 250 in tutta Italia: un ruolo in cui l’approccio ingegneristico deve saper incontrare la dimensione umana”. “Quella offertami da Gimav - sottolinea - è un’opportunità che ho colto al volo perché estremamente stimolante: il mondo delle macchine per la lavorazione del vetro è un fiore all’occhiello della produzione nazionale. È un’eccellenza del made in Italy in termini progettuali, di innovazione, di assistenza e servizi post-vendita”. “La passione per il settore? Forse ba- stava accenderla o ravvivare quella fiamma che da sempre mi rende affine con tutto ciò che cela un ingranaggio. La bellezza dell’elemento meccanico e della creazione meccanica è poesia. La macchina stessa è frutto di un’azione creativa. Sono una progettista ‘di natura’: ammiro non solo il prodotto, ma anche il lavoro che sta dietro allo strumento che dà vita a quel prodotto. Penso alle macchine, che sono stupefacenti nell’estetica come nella funzione. La creatività non è solo design, ma tutto ciò che il processo di lavorazione porta con sé”. Gimav ha dunque scelto (“e accolto”, aggiunge) una professionista che è un perfetto mix di conoscenze tecniche, reti di relazioni consolidate e knowhow personale di supporto e assistenza alle aziende. “A chi prova disagio nel chiamarmi ‘ingegnere’, rispondo: basta con i condizionamenti. Il modello americano dello Stem (Science, technology, engineering, mathematics) guarda alla qualificazione, e vale per tutti. Forse, in questo senso, le professioniste hanno una responsabilità in più: bisogna essere riferimenti positivi, perché quello che conta è essere. Seguire le proprie ambizioni e inclinazioni è la strada per la realizzazione: un dovere che ognuno ha nei propri confronti”. 29 ANTEPRIMA EVENTO MILANO | VITRUM, 6-9 OTTOBRE 2015 L’appuntamento italiano con il mondo del vetro si terrà dal 6 al 9 ottobre 2015 presso il quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho UFFICIALI 30 LE DATE DI VITRUM 2015 di Redazione - foto di Vitrum Srl L’ appuntamento italiano con il mondo del vetro si terrà dal 6 al 9 ottobre 2015 presso il quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho. Protagoniste dell’evento, giunto alla sua XIX edizione, saranno le proposte più innovative a livello internazionale nei settori del vetro industriale, del vetro per l’edilizia, per l’arredamento e per la casa. Il 2015 è un anno importante per l’Italia: grazie ad Expo 2015, Milano sarà al centro dell’attenzione mondiale e accoglierà milioni di visitatori curiosi di conoscere e apprezzare le eccellenze italiane ed estere in un contesto unico. In questo scenario si muoverà Vitrum, l’evento internazionale che è stato capace di attirare nelle ultime edizioni oltre 20.000 visitatori. Gli espositori potranno quindi sfruttare l’occasione per avvicinare un pubblico ampio e qualificato, in un contesto ricco di proposte ed eventi in perfetto Italian style. Un occhio di riguardo sarà rivolto alle eccellenze made in Italy del settore, che già nella precedente edizione di Vitrum sono arrivate a occupare circa il 70% dell’area espositiva: sono le aziende italiane che hanno portato l’Italia a essere considerata leader internazionale dell’intero comparto. www.vitrum-milano.com bilancio evento glass south america | i r i s u ltat i d e l l’ 1 1 a e d i z i o n e Alessandro Schiatti e Stefano Bavelloni OLTRE LE ASPETTATIVE di Chiara Marseglia “D - foto di Schiatti, Neptun e Fenzi al nostro osservatorio, Glass South America è diventato un bacino importante che riunisce la maggior parte degli operatori del settore dell’America del Sud: notevole per il nostro settore. Semplificando, possiamo affermare che l’edizione appena conclusa ha superato le aspettative”. È il commento a caldo, al ritorno dalla fiera, di Alessandro Schiatti, responsabile produzione e parte tecnica nonché responsabile commerciale per il Brasile dell’Officina Meccanica Schiatti Angelo. “Tutti i modelli esposti (molatrici rettilinee) hanno suscitato interesse in soggetti differenti in base alle specifiche peculiarità. Principalmente le richieste si veicolano su prodotti che soddisfino la domanda del vetro ‘strutturale’; macchinari robusti e garantiti non eccessivamente tecnologici, anche se la tendenza si sta gradualmente Glass South America è stata un successo per le aziende italiane del settore. Le riflessioni a caldo di Schiatti, Neptun e Fenzi orientando in senso opposto. In effetti una flessione (non preoccupante) del mercato brasiliano c’è stata per via di una concorrenza di circostanze, mentre altri mercati come la Colombia, il Perù l’Argentina e il Venezuela si dimostrano attratti dai prodotti italiani anche se, per il momento, il risultato concreto tarda ad arrivare”. “Non è necessario sacrificare la qualità a favore del prezzo, o viceversa aggiunge - possiamo trovare il giusto 31 bilancio evento glass south america | i r i s u ltat i d e l l’ 1 1 a e d i z i o n e compromesso, più soddisfacente per entrambe le parti, ma soprattutto dobbiamo garantire un servizio post vendita ben strutturato”. E pensando alle prossime sfide, conclude: “Gli investimenti passati ci hanno permesso di raggiungere la maggior parte degli operatori del settore (quelli più organizzati e importanti); per il prossimo futuro intendiamo raggiungere i nostri clienti in modo più capillare”. 32 Stand di Neptun Glass La risposta al mercato Pur essendo entrati solo da tre anni nel mercato Sud Americano, Neptun ha già acquisito importanti quote di mercato: nel 2013 il Sud America ha contato per più del 15% del fatturato dell’azienda di Rovello Porro (Como). “La nuova fresatrice CN verticale Quickmill, funzionante in fiera, ha attratto l’interesse degli operatori di settore - spiega Stefano Bavelloni, managing director dell’azienda - e Il vetro isolante nel mercato dell’America Latina Intervista a Pablo Soifer, Sales Director di Fenzi South America di C. M. “Il settore del vetro e in particolare quello del vetro isolante è in pieno sviluppo in America Latina. Sono già 9 i forni float attivi e diventeranno di più entro il prossimo anno. E la domanda è in crescita: negli ultimi quattro anni la produzione di vetro isolante è raddoppiata. Anche la produzione di specchi ha continuato a crescere e Duralux, la linea di vernici anticorrosive per specchi prodotta da Fenzi, ha ottenuto un notevole successo commerciale. In Argentina, ci sono circa 40 aziende manifatturiere e la produzione di vetro isolante ha raggiunto nel 2013 la cifra record di 1,4 milioni di metri quadri. Il Cile mantiene una crescita sostenuta, con il più alto consumo di vetro isolante nella regione: la sua produzione è stimata a 1 milione di metri quadri all’anno. In Paesi come Uruguay, Ecuador, Perù, Bolivia e Paraguay, i doppi vetri sono sempre più utilizzati, e sono già state installate molte linee di produzione”. “Fenzi South America ha fatto notevoli sforzi per informare il mercato sull’importanza della qualità nella produzione di vetrate isolanti. Un sistema in vetro isolante prodotto male o che utilizza materiali di pessima qualità, scredita il produttore, l’installatore e il mercato. Per questo Fenzi South America propone prodotti di qualità italiana, tenuta in grande considerazione dal mercato sudamericano”. 33 Pablo Soifer bilancio evento glass south america | i r i s u ltat i d e l l’ 1 1 a e d i z i o n e 34 Stand di Officina Meccanica Schiatti Angelo non poteva essere diversamente in quanto questo micro-centro di lavoro è stato sviluppato su input ricevuti in prevalenza da un tipo di mercato come quello sudamericano, dove un tradizionale centro di lavoro NC verticale completamente automatico non è necessario né economicamente possibile, ma dove precisione e rapidità sono necessità imprescindibili”. Quickmill, che esegue con rapidità e precisione cerniere, tacche e oblò, può essere messa in linea con Quickdrill, per eseguire forature e svasature anche profonde su tutta l’area di lavoro, senza alcuna zona d’ombra. La linea Quickdrill così composta, eventualmente completata con la lavatrice LV Top, consente un significativo aumento della produttività grazie alle varie fasi di lavorazioni separate eseguibili in contemporanea. “Oggi, data la pressione dei prezzi, è ancora più importante sviluppare macchine, non necessariamente economiche, ma che abbiano un ritorno dell’investimento molto rapido. Su questa linea di alto valore, alta qualità coniugata a produttività, si muove la strategia produttiva Neptun”, sottolinea in chiusura Bavelloni. bilancio evento mir stekla 2014 | i r i s u ltat i d e l l a 1 6 a e d i z i o n e A Mosca massiccia la presenza italiana di Antonella Lanfrit - foto di Forel e Olivotto GT N ella produzione di macchine per la lavorazione del vetro il peso dell’Italia si è visto anche a Mir Stekla 2014. La presenza degli imprenditori italiani è stata infatti massiccia - 33 i brand presenti - tale da mantenere il terreno rispetto alla presenza numerica di cinesi e Molatrice verticale EM, Forel russi e distanziare quella tedesca. Tra le aziende presenti, Forel per il vetro piano e Olivotto Glass Tecnologies per il vetro cavo. La fiera “è un’occasione per mantenere visibilità e contatti, ma i suoi volumi non sono paragonabili con altre fiere”, afferma Carlo Zuccarello, Export Obiettivo: visibilità e contatti. Forel e Olivotto Glass Technologies commentano l’appuntamento con Mir Stekla 2014 35 bilancio evento mir stekla 2014 | i r i s u ltat i d e l l a 1 6 a e d i z i o n e Le sfide nel mercato russo Intervista a Franco Angelotti, Intermac General Sales Manager di Chiara Marseglia - foto di Intermac 36 Quanto è strategico il mercato russo per il mondo della lavorazione italiana del vetro? “Quello russo è tra i mercati dove siamo più attivi. Si tratta di un mercato con delle forti barriere all’ingresso, dovute a problematiche culturali e burocratiche non da poco. Oggi la nostra azienda vanta un ottimo posizionamento che è frutto di un lavoro durato molti anni e che si sta estendendo al di fuori dei confini russi. Fino a poco tempo fa Ucraina, Bielorussia, Kazakhstan, Uzbekistan e Turkmenistan si stavano rivelando molto interessanti e con ottime prospettive di crescita, oggi l’instabilità politica dell’area ha mutato un po’ lo scenario, ma siamo certi che non appena la situazione si sbloccherà, il mercato si rimetterà in movimento”. Area manager della Forel. Andamento fieristico a parte, il mercato russo e quello delle ex repubbliche satellite per l’azienda leader negli impianti per la lavorazione del vetro isolante e vetrocamera “rappresentano un’area molto interessante, perché lì si stanno muovendo significativi investimenti”. Per seguire da vicino l’evoluzione, lo scorso settembre Forel ha trasforma- to la rappresentanza che aveva a Mosca in un ufficio “Forel Russia” con la presenza di commerciali, tecnici e un magazzino ricambi. “Dare ai nostri interlocutori la sicurezza di un contatto diretto e vicino a loro ha indubbiamente aumentato il rapporto di fiducia”, sottolinea Zuccarello, che evidenzia come quest’area richieda impianti per la lavorazione del vetro per architet- Quali le specifiche esigenze del mercato russo che Intermac sta soddisfacendo in termini di tecnologia, di qualità e/o di prezzo? “Presso il nostro stand in fiera abbiamo presentato un centro di lavoro Master 35 e un banco di taglio Genius 37 CT-RS: soluzioni con un elevato contenuto tecnologico e in grado di eseguire lavorazioni complesse per realizzare pezzi senza limitazioni nel design. In particolare sul centro di lavoro abbiamo effettuato demo di bisellatura con angolo interno e molature a tazza quindi spingendo le potenzialità della macchina verso il limite. Oggi il mercato russo è pronto per assorbire la tecnologia più avanzata e per riconoscerne il giusto valore”. Quali le eventuali prossime sfide dell’azienda in territorio russo? Master 45, Intermac “In questi mercati la crescita della nostra azienda passa necessariamente attraverso un incremento delle vendite di bilaterali, macchine verticali e waterjet. Anche in questi settori vantiamo soluzioni tecnologiche di alto livello, per cui il nostro sforzo sarà orientato al raggiungimento della medesima posizione che abbiamo consolidato nel mondo dei CNC e del taglio. Abbiamo già realizzato vendite presso clienti di riferimento, quindi le prime referenze sono già state costruite”. 37 bilancio evento mir stekla 2014 | i r i s u ltat i d e l l a 1 6 a e d i z i o n e Centrifuga di quarta generazione 4G Type, Olivotto GT 38 tura: di grandi dimensioni e alte prestazioni energetiche. L’edizione 2014 di Mir Stekla “è andata meglio delle precedenti ed è stata apprezzata, per esempio, una nostra nuova linea di produzione per bottiglie per l’acqua minerale”, afferma dall’area del vetro cavo l’ingegner Andrea Valle dell’Olivotto Glass Tecnologies. “Si sono registrati contati con russi, kazaki e uzbechi, tutti esponenti di mercati per noi interessanti - prosegue il professionista - perché è agli inizi del suo sviluppo nel nostro ambito”. Per quanto riguarda l’andamento genera- le del mercato legato al vetro cavo, “il primo semestre si archivia come da previsione, ovvero con una leggera crescita e alcuni frutti che si coglieranno durante l’estate. Confidiamo anche sul secondo semestre che, di solito, registra performance migliori rispetto ai primi sei mesi dell’anno”. Dalla Olivotto si vede qualche ripresa in Europa, “ma il vero recupero dovrebbe esserci nel 2015”, mentre “continuano a correre Asia e Cina, con buone prestazioni anche in Medio Oriente dall’Egitto fino a Pakistan, India e Bangladesh”, conclude Valle. STORIE D ’ I M PRESA PA RT N E R S H I P | KERAGLASS E EMMEGI GROUP Un progetto congiunto senza eguali di Redazione - foto di Keraglass e Emmegi Group E mmegi e Keraglass annunciano di aver raggiunto un accordo di partnership tecnologica e finanziaria. L’accordo sancisce l’ingresso di Cifin (holding del Gruppo Emmegi) nell’assetto societario di Keraglass Industries e definisce una nuova governance che prevede il controllo congiunto di tutti i processi aziendali sotto la direzione di 39 Maicol e Stefano Spezzani, Keraglass Valter Caiumi, Emmegi Group Emmegi Group e Keraglass Industries: insieme per un servizio di alto livello e un nuovo impulso all’innovazione STORIE D ’ I M PRESA PA RT N E R S H I P | KERAGLASS E EMMEGI GROUP Sede direzionale Emmegi, Limidi di Soliera, Modena 40 Cifin. Keraglass entra dunque a far parte del Gruppo Emmegi, sebbene la sua nuova compagine societaria continuerà a vedere attivamente coinvolta la famiglia Spezzani, affiancata dai nuovi soci nella gestione e direzione aziendale. “L’entrata in partnership di Emmegi - dice Stefano Spezzani, presidente attuale di Keraglass - permetterà di arrivare a un equilibrio dal punto di vista finanziario e, grazie alla naturale affinità dei rispettivi settori di riferimento (lavorazione del vetro e lavorazione dell’alluminio), svilupperanno sinergie importanti, dando vita a un progetto congiunto e innovativo, che non ha eguali nelle industrie di riferimento”. “La collaborazione tra le due realtà industriali - continua Spezzani - garantirà a Keraglass un’importante espansione commerciale, l’ingresso in nuovi mercati, un servizio di assoluta eccellenza oltre che nuovo impulso alla ricerca e innovazione dei prodotti”. Centro di lavoro Emmegi Emmegi e Keraglass, infatti, hanno saputo imporre nei rispettivi settori di attività una leadership di fatto, basata sullo sviluppo di tecnologie avanzate che si integrano ottimamente e consentono di offrire ai propri clienti una proposta commerciale armoniosa e completa. Keraglass, con sede a Baiso (Reggio Emilia), vanta un’esperienza quasi ventennale nella fornitura di soluzioni complete per l’industria del vetro (impianti di tempra, serigrafia, movimentazione del vetro piano e curvo, laminazione). L’azienda, che occupa circa 50 dipen- Il valore della nuova partnership Intervista a Stefano Spezzani, presidente di Keraglass di Camilla Zanetti In Europa e nel mondo le aziende impegnate nei settori del vetro e dell’alluminio stanno cambiano la propria prospettiva di approccio al mercato, perché è diventato fondamentale “presentarsi non più come singole aziende, ma come partner integrati in grado di assicurare al cliente una serie di servizi a 360 gradi: la partnership Keraglass - Emmegi nasce da questo nuovo presupposto”, spiega Stefano Spezzani, presidente di Keraglass. “Il potenziale dell’accordo risiede nella capacità di generare importanti sinergie sul fronte tecnologico, produttivo e organizzativo, espandendo le politiche commerciali attraverso l’ingresso in nuovi mercati, con un’offerta sempre più ampia e un servizio di assoluta eccellenza, specialmente nell’assistenza postvendita, che sarà sempre più integrata ed estesa, perché supportata dalle filiali di entrambi i gruppi. In questo quadro - aggiunge Spezzani - si può, a ragione, prevedere un futuro di successo per la nuova realtà industriale, avvantaggiata anche dalla vicinanza territoriale di Keraglass ed Emmegi”. Sede direzionale Keraglass, Baiso, Reggio Emilia denti e realizza un fatturato di circa 20 milioni di euro, è al servizio di numerosi operatori del vetro per diverse applicazioni (architettura e costruzioni, elettrodomestici, arredamento, box doccia, automotive). Il gruppo Emmegi - leader nella progettazione e produzione di soluzioni tecnologiche per la lavorazione di profilati in alluminio e Pvc e relativa consulenza di processo - impiega circa 500 dipendenti nel mondo; il fatturato consolidato si attesta intorno agli 80 milioni di euro, di cui il 20 per cento realizzato in Italia e l’80 per cento all’estero. Il gruppo Emmegi è oggi stabilmente presente in circa 70 Paesi, sia attraverso filiali dirette che tramite distributori autorizzati. 41 ANTEPRIMA EVENTO DÜSSELDORF | GLASSTEC E SOLARPEQ, 21-24 OTTOBRE 2014 A Düsseldorf le tendenze 2014 del mondo del vetro 42 Messe Düsseldorf/Tillmann di C. M. - foto di Messe Düsseldorf/Tillmann Birgit Horn, direttore Glasstec S i è svolta il 17 giugno scorso la conferenza stampa di presentazione di Glasstec 2014, la fiera internazionale dell’industria del vetro che si terrà a Düsseldorf dal 21 al 24 ottobre. Nella splendida cornice del ristorante Ceresio 7 a Milano, Birgit Horn - direttore di Glasstec e Solarpeq (fiera delle attrezzature per la produzione solare che si svolge in parallelo con Glasstec) - anche quest’anno ha illustrato ai rappresentanti della stampa di settore le novità dell’appuntamento biennale che, negli anni pari, Presentata a Milano, nella splendida cornice del ristorante Ceresio 7, la prossima edizione di Glasstec e Solarpeq Messe Düsseldorf/Tillmann si alterna con Vitrum. L’edizione 2012 ha attratto oltre 42.000 visitatori provenienti dai settori della costruzione dei macchinari, dalla produzione, dalla lavorazione e nobilitazione del vetro, dall’artigianato, dall’architettura e costruzioni così come dal comparto delle finestre/facciate e dalla produzione solare. Quest’anno sono attesi circa 1.150 espositori, che due anni fa per il 59% provenivano dall’estero. Ancora più ampio il programma collatera- le che annovera “Glass technology live” - al padiglione 11, organizzato come da tradizione dal professor Stefan Behling e dal team dell’Istituto di Costruzione Edilizia dell’Università di Stoccarda, vero fiore all’occhiello di Glasstec - e il Centro Fac- ciate, il Centro Artigianato con il nuovo punto Artigianato Live e Autoglass Arena - che prevede anche una gara internazionale di vetrai con l’eliminazione tedesca e una grande seduta plenaria specializzata - nonché la mostra di arte del vetro “Glass art”. Il programma congressuale vedrà una conferenza scientifica per le costruzioni in vetro, “Engineered transparency”, il Congresso di Architettura (“Vetro 5.0 – Design, funzione, emozione”) e la conferenza “Solar meets Glass”, che tratterà i temi del vetro che si interfacciano con quelli della produzione solare. Tra le tendenze 2014 su cui Glasstec accenderà i riflettori, il vetro sottile e curvo, la stampa su vetro e i rivestimenti, il vetro display e le applicazioni tecniche del vetro (come Led/Oled), l’integrazione negli edifici del fotovoltaico/termico solare, il vetro e le combinazioni di vetro nelle facciate, la tecnica laser e il recycling del vetro. A completamento dell’offerta delle altre aree, nel padiglione 11 i visitatori troveranno anche tutti gli espositori dello speciale parco tematico Solarpep, che avrà come punto chiave tutto l’equipment per la produzione solare. 43 RICERCA E FORMAZIONE vetroricerca glas & modern | nuove metodologie Bolzano, luogo sperimentale per la lavorazione del vetro di Antonella Lanfrit - foto di Vitrum 44 è possibile che Bolzano sia conosciuta in tutto il mondo come luogo sperimentale d’eccellenza per l’apprendimento di nuove metodologie nella lavorazione del vetro? Sì, è possibile. Anzi, forse proprio la libertà data dal non avere alle spalle una storia millenaria con cui inevitabilmente fare i conti, ha fatto sì che un “luogo” svincolato da tradizioni, diventasse un centro in continua evoluzione. Vetroricerca Glas & Modern, che giuridicamente è una cooperativa di formazione, è una realtà le cui origini risalgono al 1997, quando grazie all’opportunità finanziaria offerta dal Fondo Sociale Europeo della provincia autonoma di Bolzano, si è potuto dare avvio a un corso di formazione per artigiani del vetro. “Da questa idea iniziale si è poi sviluppata la scuola”, spiega Alessandro Cuccato, direttore e fondatore di Vetroricerca. “Suc- In Vetroricerca Glas & Modern percorsi didattici, prototipazione e arte La collaborazione con Gimav La cooperativa Vetroricerca è costituita da 15 soci e una ventina sono gli insegnanti, provenienti da tutto il mondo, che dedicano molto del loro tempo anche volontariamente all’implementazione dell’attività di Vetroricerca. È in questa dimensione che si è sviluppata anche una collaborazione con Gimav, quando il centro sperimentale di Bolzano ha promosso attività formative nelle scuole di Milano. Un percorso di istruzione che ha consentito di allestire nell’ambito di Vitrum 2009, due laboratori per la lavorazione del vetro, per i “grandi” maestri vetrai di Murano e per i “piccoli” maestri delle scuole coinvolte. Bambini e ragazzi finalmente autorizzati a toccare con mano il vetro, uno dei materiali certamente più affascinanti che l’uomo conosca. cessivamente al primo percorso formativo, se ne sono succeduti altri, fino ad arrivare a oggi e poter offrire una formazione che ha inseguito quell’accelerazione tecnologica che ha interessato il vetro in questi ultimi vent’anni, sia in ambito artigianale che industriale”. 45 Un laboratorio permanente “Siamo laboratorio permanente di prototipazione di tutto ciò che la facoltà del Design di Bolzano pensa in vetro - prosegue il direttore - abbiamo attivato percorsi didattici in collaborazione con la facoltà di Pedagogia di Bressanone de- RICERCA E FORMAZIONE vetroricerca glas & modern | nuove metodologie 46 stinati ad allievi/e di ogni ordine e grado scolastico. Il vetro diventa così veicolo per affrontare materie come la storia, la matematica, geografia ma anche percorsi tecnologici, supportati questi ultimi, anche dalle facoltà di Ingegneria di Trento e Modena”, prosegue il direttore. Vetroricerca, inoltre, è divenuto luogo frequentato da molti artisti che trovano a Bolzano un centro dove poter realizzare le loro opere in vetro, percorsi sperimentali che offrono l’opportunità di “spingere” il materiale ai confini dei limiti tecnici che lo caratterizzano, presentando il materiale anche per scopi svincolati da fini prettamente utilitaristici. Un centro nato grazie al sostegno della collettività che oggi è di fatto una proprietà collettiva, offrendo al territorio tutta una serie di attività che, gestite nell’ambito della formazione destinata ad allievi/e provenienti da tutto il mondo, restituisce attraverso il supporto delle istituzioni locali,conoscenza, arte e cultura. Riconoscimenti internazionali In questi anni sono moltissimi i riconoscimenti internazionali ottenuti dall’università di Design di Bolzano che ha avuto l’occasione di realizzare presso Vetroricerca i propri progetti, sono tante le opere monumentali donate al territorio e, realizzate nell’ambito dei corsi nominata “patè de verre” (pasta di vetro) che consente di realizzare opere in alto spessore attraverso una processo non dissimile da quella utilizzato nelle fonderie per la fusione dei metalli. precedenti che arricchiscono chiese, teatri, e scuole. Sono numerose le iniziative che coinvolgono il vetro e il comparto della gastronomia, delle scuole di formazione alberghiere ma anche dei centri sociali, enti con i quali si sono attivate iniziative presentate in Italia e all’estero. Esattamente in questo periodo, in collaborazione con la Sovrintendenza ai beni culturali della provincia autonoma di Bolzano, Vetroricerca sta progettando le vetrate per la navata ovest della chiesa dei Domenicani di Bolzano (1.300 d.C.), opere che saranno uniche per genere e tecnica utilizzata. Vetrate scultoree realizzate con la tecnica de- Arte e tecnologia Non solo arte ma anche tecnologia perché a Vetroricerca il vetro interessa a 360 gradi, come dimostra la collaborazione con le facoltà di Ingegneria di Trento e Modena, due realtà universitarie con cui sono state attivate collaborazioni ma anche percorsi formativi destinati al comparto industriale. Tra questi, il primo progetto Ifts finanziato dall’ufficio Fse di Bolzano, strutturato in collaborazione con la formazione professionale ma anche le facoltà di Ingegneria di Trento e Modena. Percorso di istruzione tecnica superiore della durata di oltre un anno, che ha permesso agli operatori del comparto industriale di recuperare quella distanza enorme esistente tra evoluzione del materiale, impiego in edilizia e adeguata formazione professionale. La filosofia del centro di formazione e di tutte le attività che ormai ruotano attorno a questa realtà è precisa: “Dobbiamo sempre guardare avanti - sottolinea il direttore - del resto, anche quella che noi oggi chiamiamo tradizione è stata un tempo innovazione”. 47 generazioni Racconti | l e d o n n e d e l v e Tr o i ta l i a n o Una seconda casa in cui crescere di Chiara Marseglia - foto di Adelio Lattuada Srl 48 “H o riflettuto spesso sul tipo di lavoro che avrei scelto se non ci fosse stata la ‘ditta’ - come ci piace chiamarla ancor oggi - ad aspettarmi. Ma oggi non riuscirei a immaginarmi altrove”. Michela Lattuada non ha dubbi: la passione del padre Adelio, condivisa e fortemente sostenuta sin dagli esordi dalla madre Silvana, è la medesima linfa vitale che oggi scorre nel sangue della seconda generazione. “L’azienda è la nostra seconda casa, Ventenne è entrata in azienda “in punta di piedi”. Oggi Michela Lattuada respira la passione di famiglia, in uno spirito di assoluta continuità siamo cresciuti con lei. E, anche, grazie a lei”. Sin da giovanissima, infatti Michela è stata parte integrante di questa famiglia allargata che è la Adelio Lattuada di Carbonate (Como): dalla partecipazione alle prime più importanti fiere di settore (Vitrum e Glasstec) fino all’estate di 10 anni fa, quando - dopo la laurea e alcune esperienze in altre realtà - il coinvolgimento nell’azienda di famiglia è diventato quotidiano e assoluto. Michela ricorda i suoi primi anni, “quelli della sperimentazione, dai piccoli lavori in produzione all’archiviazione di documenti, dall’organizzazione delle fiere alla preparazione delle offerte”. “La gavetta mi ha permesso di comprendere ogni aspetto del nostro mondo e identificare, poi, il ruolo in cui mi sarei potuta esprimere al meglio”. Parola d’ordine? “Umiltà. E continuità, perché i valori di mio padre e di mia madre sono i pilastri del nostro futuro”. 49 In azienda oggi “Il mio ruolo - spiega Michela - è fortemente rivolto all’interno dell’azienda: da un lato, la gestione del personale, sicurezza compresa; dall’altro, la gestione di tutta la documentazione tecnica relativa ai macchinari, sia per la produzione interna sia per il cliente finale. Infine, tutti gli aspetti legati alla comunicazione: la nostra identità è ben radicata, ci teniamo a trasmettere correttamente e pienamente lo spirito con cui affrontiamo il nostro lavoro”. Difficoltà? “Approcciarmi - appena ventenne - a un gruppo, per la quasi totalità maschile, con il doppio dei miei anni e di esperienza sul cam- Michela Lattuada po, in realtà non è stato così complicato: la chiave è il rispetto, mantenendo orecchie e mente aperte per imparare quanto più possibile”. Il binomio famiglia-lavoro Il “modello Lattuada” smentisce un altro luogo comune: la gestione di un’azienda con la vita familiare è “assolutamente possibile quando ci sono volontà, generazioni Racconti | l e d o n n e d e l v e Tr o i ta l i a n o Michela con il padre, Adelio Lattuada 50 passione e saldi legami alle spalle. Lo confermano anche le nuove generazioni della maggior parte delle aziende del nostro settore - sottolinea Michela - rappresentate da donne, molte delle quali si dedicano a ruoli commerciali e viaggiano spesso. Tutte lo fanno egregiamente”. Ma molto dipende anche dal ruolo che si riveste: “il mio - più che sottrarmi tempo - implica un coinvolgimento mentale continuo: sento la responsabilità nei confronti di chi lavora per noi e, ovviamente, nei confronti dei miei genitori, che mettono nelle nostre mani il futuro di ciò che hanno orgogliosamente creato...”. Le “nostre donne del vetro” nel mondo “Tutto sta nell’atteggiamento con cui ci si pone: una diffidenza iniziale è comprensibile ma, quando si dimostrano competenze e meriti, il rispetto arriva. Le ‘nostre donne del vetro’, inoltre, si sono fatte carico di grandi responsabilità, portando avanti le realtà dei padri, con abilità e coraggio, dimostrandosi capaci e affidabili”. “Competenze tecniche a parte - indispensabili - penso che le donne siano più empatiche: sanno ‘leggere’ e gestire le diverse personalità, cogliere le esigenze, mettersi nei panni dell’interlocutore: questo è fondamentale in una trattativa commerciale”. I valori al di là del genere “Non è certo il genere a fare la differenza. Quando si sente l’amore e la passione di un padre e di una madre per un progetto, non si può non esserne contagiati. In questo, i nostri genitori sono ammirevoli: dopo oltre 35 anni hanno ancora un entusiasmo e una visione in continuo movimento del futuro della nostra ‘ditta’ davvero stimolanti”. Umanità e competenza: il mix vincente di Camilla Zanetti - foto di Elettromeccanica Bovone “N on si tratta di una scelta, ma semplicemente di un automatismo”. Esordisce così, quasi con tenerezza, Federica Bovone, quando interrogata deve raccontare il suo ingresso nell’azienda di famiglia, quell’Elettromeccanica Bovone conosciuta nel mondo per la qualità delle molatrici rettilinee, bisellatrici, lavatrici e linee per la produzione di vetri stratificati e specchi. “Quando cresci circondata da un determinato contesto - prosegue - viene assolutamente automatico volersi inserire nello stesso mondo, specie se così affascinante come quello del vetro”. Dopo la laurea in marketing conseguita negli Stati Uniti, Federica Bovone è entrata in azienda, prima come segretaria commerciale, poi come addetta al marketing e, infine, occupando il ruolo che ancora oggi le compete, quello di responsabile delle vendite. “Certo - ammette - le difficoltà ci sono, non tanto per il mio cognome, Da qui parte la storia di Federica Bovone, professionista e neomamma, nel mondo del vetro dal 2003 quanto perché giovane e donna. Purtroppo in Italia dobbiamo ancora confrontarci con una generazione di uomini piuttosto chiusa, spesso piena di superflui pregiudizi, che fatica ad accettare il ruolo della giovane donna appassionata e competente nel proprio lavoro. All’estero, invece, questo divario non esiste: quotidianamente ho contatti con uomini e donne americani, dopo essermi laureata ho lavorato per qualche tempo negli Usa, ma non ho mai riscontrato la stessa diffidenza che ancora oggi, a volte, caratterizza i rapporti nel nostro Paese”. 51 generazioni Racconti | l e d o n n e d e l v e Tr o i ta l i a n o Una marcia in più Non si lascia però scalfire Federica Bovone, che anzi, con entusiasmo e fermezza, racconta che, a fronte della recente gravidanza, la sua vita lavorativa non è minimamente cambiata, tanto che ha già deciso che al prossimo appuntamento fieristico tedesco (Glasstec, Düsseldorf) parteciperà con il figlio, “che vorrei si abituasse fin da subito a conoscere il 52 Federica Bovone mondo”, afferma. “L’esperienza di vita negli Stati Uniti mi ha aiutato da questo punto di vista, perché ho acquisito una mentalità più aperta, che mi aiuta anche nella mia carriera. Rimane indubbio che il settore del vetro sia fortemente votato all’internazionalizzazione, ma con i mezzi di comunicazione che abbiamo oggi a disposizione rapportarsi con l’estero è cosa quotidiana”. Pur trattandosi di un Federica durante una fiera 53 comparto tecnico e specialistico, Federica Bovone è assolutamente convinta che le competenze lette al femminile possano dare un valore aggiunto al settore, perché “la donna ha un approccio più umano, sa mettere sentimento anche nel lavoro, cosa che per gli uomini è maggiormente complessa, perché mantengono un atteggiamento più distaccato. Se una donna è in grado di unire all’aspetto umano anche la competenza tecnica, allora è davvero completa, ha un’ulteriore marcia per affrontare la quotidianità, il lavoro in team, le difficoltà”. Passato e presente Dal papà Vittorio, che è in azienda dal 1966 e ancora oggi affianca le figlie con una presenza costante in Elettromeccanica Bovone, Federica ha imparato il rispetto per il lavoro e per gli altri, l’onestà e la serietà verso gli impegni presi ma, a malincuore, ammette che oggi i valori trasmessi dalla sua famiglia “sono meno saldi nel mondo. Io non smetterò mai di crederci - afferma decisa - ma mi rendo conto che per tante persone valgono di più altri aspetti. Mio padre mi ha insegnato che una stretta di mano vale tanto quanto una firma su un contratto: oggi, invece, le strette di mano sincere sono rare e spesso le persone hanno pochi scrupoli anche davanti agli accordi firmati”. a rt e e t r a d i z i o n e C A R O N V E T R AT E A RT I S T I C H E | Ate l ier storico d ’ I ta l ia 1 8 8 0 Una realtà storica di alto artigianato di Filippo Bordignon - foto di CaronVetrateArtistiche 54 N on sappiamo con certezza dove avviando i primi contatti con il gruppo di rie quando nasca la CaronVetratecerca scientifica presso l’Università di PaArtistiche, ma alcune informaziodova, collaborazione poi sfociata, due anni ni storiche testimoniano l’origine a cavallo più tardi, nel progetto “Parnaso” che porta tra l’Otto e il Novecento. L’antico atelier ha la CaronVetrateArtistiche a far parte di un sede nel centro della città di Vicenza e svolprogramma nazionale di ricerca nel settore ge commissioni nazionali e internazionali. Il dei beni culturali e ambientali. L’intervista maestro vetratista di origini trevigiane Piero a Piero Modolo svela una realtà produttiModolo vi apva dedicata È CaronVetrateArtistiche, al vetro artiproda nel 1981 nicchia che sa tenere in qualità di distico, veneta rettore artistima non veneil passo tramite co. Da allora ziana, che trae innovazione e ricerca egli lavora nellinfa dal suo la progettazione ed esecuzione della vetraglorioso passato traducendone il ricavato ta artistica collaborando con nomi affermain un lavoro di ricerca sulle tecnologie per ti nel campo dell’arte come quello di Luigi il futuro. Veronesi, di cui interpreta la grande vetrata della nuova chiesa di Sacile a Pordenone Com’è cambiata nel corso degli ultimi e quella dedicata al Cardinal Ferrari sopra decenni la tecnologia del restauro di la Porta della Rana nel trecentesco duovetri antichi? mo di Como. Nel 1997 egli diventa titolare “La materia vetratistica in tema di condell’atelier, mantenendo il nome originale e servazione e restauro non è mai stata 55 Como, Duomo, Porta della Rana, 1994. Progetto Luigi Veronesi oggetto di particolare ricerca, lo dimostra la scarsa e incompleta bibliografia specialistica, che comunque non è da considerarsi datata. La valutazione sull’evoluzione della tecnologia utilizzata per il restauro risulta quindi difficoltosa da inquadrare. Tuttavia nei primi anni Novanta, col supporto scientifico dell’Università di Padova, abbiamo ini- ziato un percorso di studi sui depositi superficiali e sullo stato degenerativo delle grisaglie (pittura a gran fuoco). Questo, tra le altre cose, ci ha permesso di mettere a punto un particolare disciplinare di pulitura che per la prima volta è stato presentato nel 1998 all’International Congress on Glass a San Francisco, in California”. a rt e e t r a d i z i o n e C A R O N V E T R AT E A RT I S T I C H E 56 | Ate l ier storico d ’ I ta l ia 1 8 8 0 Quali sono gli interventi più significativi da voi realizzati? “Svolgiamo un’intensa attività di studio e consulenza come nel caso della conservazione dei manti vitrei a rulli veneziani della Cappella degli Scrovegni a Padova, o della quattrocentesca vetrata Vivarini nella basilica dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia, materia di una tesi di dottorato e di campionature sperimentali d’intervento. Poi ovviamente c’è la progettazione ed esecuzione del restauro sulla vetrata: per fare un esempio, sempre veneziano, siamo intervenuti nella basilica di S. Zaccaria dove la Soprintendenza e il Patriarcato ci chiedevano di conserva- Privato, camera da letto re le sette grandi vetrate della cappella di San Tarasio andando nel contempo a fermare l’ingresso dei raggi UV che da anni deterioravano il grande polittico di Andrea Dal Castagno. Un caso particolarmente difficile: antelli composti da rulli soffiati a bocca, policromi, di produzione veneziana, legati a piombo restaurati e accoppiati - secondo un sistema depositato che evita il formarsi delle condense - a un vetro float esterno. Il tutto, rispettando i serramenti lignei originali e con la messa in sicurezza del vano”. Essere una realtà di nicchia vi scherma dalla crisi congiunturale? “Ci definirei una realtà storica di alto artigianato che ha saputo tenere il passo tramite innovazione e ricerca. Purtroppo la nicchia non risponde sempre a quelle caratteristiche di ‘protezione’ di cui spesso si parla. È pur vero che non siamo in molti: realtà attive specializzate e riconosciute dagli enti di riferimento sono davvero poche in Italia, siamo nell’ordine della decina, forse meno”. Quali sono le strategie per mantenervi concorrenziali sul mercato? “Certamente i già avviati contatti con realtà e committenze estere e la ricerca Laboratorio di contatti diretti altamente performativi. Un nuovo sito web (www.caronvetrate. com) semplice e aggiornato. E una rete di supporto connessa a portali come questo”. Caratteristiche principali che fanno la differenza nel vostro settore? “Abbiamo acquisito da un anno, mediante la Camera di Commercio, il titolo di ‘Atelier storico d’Italia 1880’. Ciò non solo fa la differenza e ci rende orgogliosi, ma ci carica di responsabilità perché quanto finora costruito è opera della CaronVetrateArtistiche ‘tutta’, nostra e di chi ci ha preceduti”. 57 6 - 9 O t t o b re 2 0 1 5 Salone internazionale specializzato delle macchine, attrezzature ed impianti del vetro piano e cavo; del vetro e dei prodotti trasformati per l’industria. 19a edizione fieramilano N. 27 Luglio 2014 Hanno collaborato in questo numero GIMAV SPECIALE ASSEMBLEA I dati del settore DIETRO LE QUINTE Il vetro nell’industria farmaceutica GENERAZIONI Adelio Lattuada Messe Düsseldorf www.adeliolattuada.com www.messe-duesseldorf.de Antonini Neptun www.antoninisrl.com CaronVetrateArtistiche www.caronvetrate.com www.neptunglass.com “Le donne del vetro italiano” Bimestrale Anno 1 - Numero 27 Mercoledì 16 luglio 2014 Direttore Responsabile Mattia Losi Ocmi OTG www.ocmigroup.com Direttore Editoriale Chiara Marseglia Officina Meccanica Schiatti Angelo Redazione Filippo Bordignon Antonella Lanfrit Camilla Zanetti Fenzi www.schiattiangelosrl.com Progetto Grafico e Art direction Nico Chinello www.fenzigroup.com Olivotto Glass Technologies Traduzioni Nicoletta Canesi Forel www.olivotto.it www.forelspa.com Triulzi Cesare Foto di copertina Per gentile concessione di Adelio Lattuada Srl Elettromeccanica Bovone www.bovone.com Forza G www.forzagitalia.it Glaston www.glaston.net Intermac www.intermac.it www.triulzi.com Registrazione Tribunale di Milano numero 291 del 26 aprile 2004 Vetroricerca Glas&Modern Stampatore Prontostampa Via Praga 1 Zingonia Verdellino (BG) www.vetroricerca.it online nel sito www.glassinitstyle.com I dati riportati non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, sotto alcuna formula, senza la preventiva autorizzazione di Vitrum Srl. Questa copia di Glass in IT style è distribuita in direct mailing e i dati personali dei nominativi a cui è rivolta la spedizione sono di proprietà di Vitrum (Informativa ex art. 13 D. Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali - Tutela della Privacy”). I dati sono trattati in forma automatizzata al solo fine di espletare adempimenti di tipo operativo, gestionale e statistico. D0 You Know? N. 24 February 2014 BEHIND THE SCENES Innovation and new technologies GIMAV Flat and hOllOw GlaSS Italy sets the rules of quality GENERATIONS Subscribee new to th “Spot on Glass ” “women of italian glass” Today with a new look and MORE made in Italy. Read the NEW magazine online, on your tablet or smartphone ...also on iPad and iPhone. www. glassinitstyle .com
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