Lunedì 28 luglio 2014 Speciale Per chi resta in città LIVE, ARENE E FRESCHI SOTTERRANEI 2 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno NA NEI SOTTERRANEI DI NAPOLI LA CITTÀ PARALLELA: TUFFO NEL FRESCO DEGLI IPOGEI Un percorso alternativo nel sottosuolo Sulle orme del Celano, viaggio nell’urbe ellenistica, tra borgo dei Vergini e Sanità di ANTONIO E. PIEDIMONTE * T ra un acquazzone e l’altro in fin giunse l’estate e condusse seco l’infuocata sorellastra egiziana nota come Canicola (dal latino Canicula, piccolo cane, il simbolo della stella Siro, che annunciava l’arrivo del caldo forte e le piene del Nilo). Mitologia a parte, per chi rimane in città si ripropone l’esigenza di trovare degli itinerari «freschi», luoghi dove smarcarsi dai raggi solari e, al tempo stesso, magari trascorrere delle gradevoli pause culturali. Una soluzione sempre efficace è la più ombrosa in assoluto: le strade della cosiddetta «città parallela», gli itinerari che si dipanano nel cuore tufaceo di Partenope. Un rifugio dal caldo che è anche - e forse soprattutto - un silenzioso tuffo nel tempo e dunque nella Storia, un modo facile e tuttavia suggestivo per ripercorrere alcune delle «pagine di pietra» della città: pochi gradini per fare un salto di due-tremila anni. Pensando a chi abbia già una certa dimestichezza con il sottosuolo napoletano cominceremo con un suggerimento diverso dagli itinerari per così dire «classici»: le segrete vie degli ipogei ellenistici. Dunque tutta quell’area che sin dal IV secolo avanti Cristo fu destinata a necropoli, prima con la realizzazione di tombe a camera poi con la nascita di complessi catacombali (San Gennaro, San Gaudioso, San Severo), infine con la grande cava-ossario nota come Cimitero delle Fontanelle. Siamo dunque nell’anima greca della città, dentro quello straordinario scrigno di arte e antichità che è la Valle delle Tombe, ossia il borgo Vergini-Sanità, che già nel nome conserva la memoria del suo straordinario passato (si riferisce alla fratria religiosa greca degli Eunostidi, dedita ad una rigorosa castità. Come quasi tutti altri tesori della città anche gli ipogei ellenistici hanno dovuto sopportare le offese del tempo e ancor di più quelle degli uomini. Soprattutto dal XV secolo, quando ebbe inizio l’urbanizzazione dell'area, che da ameno luogo riservato all’aldilà - tombe, cripte, catacombe, ossari - divenne in breve un altro caotico e affollato borgo, con l’inevitabile opera dei «cavamonti», che per estrarre il tufo per le costruzioni non si fecero scrupolo di buttar giù, con la complicità dei padroni di casa, tutta Sotto i nostri piedi Tombe, cripte, catacombe, ossari: gli ipogei ellenistici hanno dovuto sopportare le offese del tempo e ancor di più quelle degli uomini Cristallini Il più famoso è l’Ipogeo che prende il nome dalla strada. Scoperto nel 1889 si è ben conservato: si vedono ancora le splendide decorazioni quella «roba vecchia» che appariva d’intralcio. Il Celano, nella sua celebre guida seicentesca, confesserà di aver pianto: «… da quella canaglia ignorante fu reso guasto (…) trovai che l’aveano già quasi ruinata, in modo che mi caddero le lacrime, essendo certo che questa era sepoltura in tempo dei Greci». Inoltre, le cave vennero spesso adattate a cisterne e condotte per l’acqua potabile, ma dopo l’epidemia di colera del 1884 (l’ennesima) furono man mano chiuse, provocandone così la trasformazione in discariche. Altri danni gravi vennero dalla cosiddetta lava dei Vergini, le alluvioni che ogni anno sconvolgevano l’area (vi porrà rimedio il sindaco Achille Lauro nel 1960). Altre devastazioni si ebbero nel 1921 durante i lavori per la ferrovia Napoli-Roma (poi adattata a metrò) e negli anni ’70, quando per costruire un palazzaccio furono distrutti due ipogei di via Foria. Cosa è sopravvissuto della elegante Ade ellenistica? Non poco. E tuttavia ancora poco è quel che è stato individuato e ancor meno quel si può vedere. Il più famoso è l’Ipogeo dei Cristallini (dal nome della strada) e fu scoperto nel 1889 a circa 12 metri di profondità. Si è conservato bene - si vedono ancora le splendide de- 3 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 NA Cimitero Il «gemello» parigino ha migliaia di visitatori. Qui pochi, ma almeno è aperto Fontanelle, il tufo maestoso racconta l’anima partenopea Vale la pena inerpicarsi dove s’innamorò Rossellini C corazioni - perché protetto dal fango della lava (fu liberato nel 1952). Un altro ipogeo - del quale scrisse già il Celano - fu scoperto nel 1685 in vico Traetta, esattamente «sotto il palazzo del signor Francesco de Mari»; nel ’600 ne fecero una cisterna, durante la guerra un ricovero antiaereo, infine fu usato come discarica (al solito). Altri ipogei di notevole importanza archeologica furono rinvenuti nel 1981 in via Santa Maria Antesaecula (sotto le fondamenta del civico 126) dagli specialisti del Centro speleologico meridionale. Infine, l’unico che si può sicuramente visitare: l’Ipogeo «dei togati» (per la presenza di un altorilievo con due figure panneggiate), che fa parte del complesso di via Santa Maria Antesaecula. La struttura si può ammirare grazie agli sforzi dei volontari dell'associazione «Celanapoli» - guidata Carlo Leggieri, Claudia Giampieri e Francesco Colussi - che organizzano visite guidate che si estendono sino a Porta San Gennaro e dunque offrono una panoramica anche sulle altre meraviglie archeologiche ed artistiche della zona. Un buon inizio. Per prenotare le visite guidate: 347-5597231. *Autore de «La città parallela» (Intramoenia) e «Il cimitero delle Fontanelle» (Electa) © RIPRODUZIONE RISERVATA Nelle cavità Al centro uno scorcio del Cimitero delle Fontanelle A sinistra l’ipogeo dei Cristallini alla Sanità: è di epoca ellenistica è ben conservato orrevano i primissimi anni del Novecento e il giornalista Francesco Terranova così raccontava l’esperienza del «pellegrinaggio» al grande ossario: «Appena preso posto nel tram notai che le Fontanelle si allargano dalla Napoli borghese a quella proletaria, come si dice nella nomenclatura del nostro tempo. Naturalmente era di lunedì, giorno di esclusiva spettanza delle anime purganti e giorno solenne per l'ossuario… Appena il tram abbandona la strada di Foria si cominciano a vedere i posti avanzati del pellegrinaggio. A uno o due metri di distanza, accattoni speciali, ciechi autentici o apocrifi, storpi veri o conciati, cenciosi con piaghe ambulanti, vi chiamano al dovere in nome de chell'aneme sante». La testimonianza fa ben comprendere cosa doveva essere l’esperienza del «pellegrinaggio» alle Fontanelle ancora nel secolo scorso. Oggi, come è noto, si è caduti nell’eccesso opposto e dalle rumorose folle che impressionavano i visitatori si è passati alle sparute e silenziose visite di turisti coraggiosi e napoletano curiosi. Tuttavia la gigantesca cava di tufo che tra il XVI e XVII secolo, come altre cavità della zona, fu adibita a centro di raccolta per i cadaveri abbandonati, continua a conservare il suo perturbante fascino ed è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi del sottosuolo di Napoli. Questa sbilenca cattedrale scavata nel tufo — che ammaliò anche Roberto Rossellini, che volle girarvi una scena di «Viaggio in Italia» - è il simbolo forse più noto di quella forma di religiosità borderline che ha dato vita ad un culto solo napoletano, dedicato alle anime del Purgatorio, una devozione sui generis le cui tracce sono ancora visibili (anche se in misura molto minore rispetto ad altri ossari cittadini) nella grotta della Sanità. Qui, infatti, la morte, ma sarebbe meglio dire il Purgatorio, è uno scenario reale: si cam- Ossario Nella cava che racconta la storia della città troverete profumo di umido e atmosfera mistica mina su uno strato di quindici metri costituito da ossa umane (e detriti alluvionali), i resti delle vittime delle tante epidemie (in primis la peste del 1656), mentre migliaia di orbite vuote sono illuminate dai caravaggeschi tagli di luce che giungono da grandi finestroni aperti nelle pareti di tufo. Qui la «Gran Mamma» (una sorta di Cassazione) della camorra ottocentesca stabiliva le condanne capitali. E, soprattutto, qui, per lungo tempo i teschi - come avveniva nei culti degli antenati e nella re- ligione celtica - hanno rappresentato una sorta di materializzazione delle anime dei trapassati - morti sconosciuti, poveri, abbandonati - le cui vicende erano oniricamente ricostruite per consentire la creazione di un culto perlopiù individuale e familiare, una specie di «santo» dedicato, in grado di seguirla nel tempo in virtù del ben noto do ut des: noi preghiamo per agevolare il passaggio dal Purgatorio al Paradiso (e ci prendiamo cura del cranio) e tu in cambio ci aiuti con le comunicazioni attraverso i sogni. Ma c’erano pure - e ovviamente ci sono ancora - quei «personaggi» ai quali si potevano rivolgere tutti, anche perché possedevano una sorta di «specializzazione», come il dottore, il monaco o donna Concetta, nota anche come la «capa che suda». I vistosi aspetti magici e pagani del culto, come è noto, provocarono il drastico intervento della Chiesa napoletana nel 1969: tutti gli ossari furono interdetti e i resti umani, dove possibile, occultati (si pensi a San Pietro ad Aram o a Secondigliano). Alle Fontanelle poi, a causa di problemi di statica, scattò una lunghissima chiusura forzata; quindi, nel 2002 ebbe inizio un lungo (e molto discusso) intervento di consolidamento e restyling, ma per la riapertura al pubblico fu necessario attendere il 2010, quando, dopo una lunga campagna stampa e la massiccia mobilitazione degli abitanti del quartiere, il Comune finalmente si decise a renderlo di nuovo fruibile come sito di interesse culturale. Da allora si possono vedere qua e là dei lumini accesi, qualche fiore fresco o di plastica, e delle foto e dei santini lasciati davanti ai teschi. E, purtroppo, come raccontano le cronache, la manutenzione lascia desiderare. Insomma, non è il grande ossario di Parigi, (che conta un milione di visitatori paganti all’anno), ma almeno è ancora aperto. E conviene non perderselo. Ant. E. Pie. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno NA IL VULCANO RACCONTA Nella foto al centro la Favorita, scenario del festival delle Ville vesuviane A sinistra Elio a destra Tullio De Piscopo Note per il Miglio d’oro Elio e le Storie Tese e Tullio De Piscopo INCANTO VILLE VESUVIANE M usica, quella italiana che riempie una platea da circa 2500 posti, accompagnata dal suono delle onde del mare. Poi arte quella settecentesca, borbonica per intenderci; infine la maestosa figura del Vesuvio a fare da cornice. In un solo luogo è possibile avere tutto ciò contemporaneamente, nelle ville vesuviane dello splendido Miglio d’Oro: da San Giorgio a Torre del Greco, 122 residenze, tra il neoclassicismo e il barocco, fatte realizzare dai nobili napoletani per seguire il re, Carlo di Borbone, che dal 1738 ordina la costruzione della Reggia di Portici. In particolare parliamo del Festival delle Ville vesuviane, promosso dall’Ente Ville vesuviane che dal ’76 si occupa della tutela e valorizzazione di questo patrimonio. La kermesse, giun- ta alla ventiseiesima edizione, vede come palcoscenico il parco sul mare di villa Favorita ad Ercolano. Costruita nel 1768 da Ferdinando Fuga, fu acquistata qualche decennio dopo da Ferdinando IV di Borbone (per questo motivo ad essere precisi si parla di Real Villa della Favorita). Il parco, che dagli anni '80 e fino ad una quindicina di anni fa, ospitava container per l'emergenza abitativa post-terremoto, è separato dalla villa reale da via Gabriele d'Annunzio. Da qui è possibile, ma non sempre, accedere al molo borbonico e visitare la Casina dei mosaici, così chiamata per le pareti del vestibolo e del salone, rivestite di cocci multicolori, specchi e porcellane che formano un suggestivo gioco di luci. Ritornando alla musica, cinque sono i concerti in programma. Il taglio del nastro è stato affidato, il 10 luglio scorso, alla voce di Massimo Ranieri,. A seguire Arisa e Renzo Arbore. Il 31 luglio fa tappa nella città di Ercolano il «Neverending tour 2014» di Elio e le Storie Tese (posto unico, 15 euro). La band milanese nata nel 1980, ma giunta alla ribalta del successo nazionale nel '96 con la partecipazione al festival di Sanremo con il brano «La terra dei cachi». Elio (voce, flauto), Faso (chitarra basso), Cesareo (chitarra al- Lo scenario I concerti si tengono nel parco sul mare di villa Favorita ad Ercolano. Costruita nel 1768 da Ferdinando Fuga, fu acquistata qualche decennio dopo da Ferdinando IV di Borbone to), Rocco Tanica (pianola), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole) e Mangoni (artista a sé) proporranno al pubblico della città degli Scavi vecchi classici come «Cara ti amo», «Parco Sempione», ma anche brani tratti dall’album del 2013, come «Complesso del Primo Maggio» e «La canzone mononota». Ultimo appuntamento, il 3 agosto, con Tullio de Piscopo e il suo «Napoli jazz project» (15 euro). Melodie partenopee si mescolano al jazz e a note mediterranee. Sul palco la chitarra di Antonio Onorato, le tastiere di Joe Amoruso, il basso di Dario Deidda, le percussioni di Giovanni Imparato e il sassofono di Luigi Di Nunzio (sassofono. Info: 081.7322134 e [email protected]. Rachele Tarantino Il museo diffuso Il «Museo diffuso» è un percorso di due ore, promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, per la visita di tre delle più belle dimore del Miglio d’Oro, villa Favorita, villa Ruggiero e villa Campolieto. Quest’ultime due, così come villa Savonarola a Portici e villa Bruno a San Giorgio, ospitano biblioteche comunali e non solo. A villa Campolieto, ad esempio, è possibile prendere in prestito e consultare periodici e paper specializzati su discipline economico-manageriali. La biblioteca è gestita da Stoà (Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa). La residenza vanvitelliana, che si distingue dalle altre ville vesuviane per la splendida esedra ed il roseto, è stato il set cinematografico del film di Risi «Operazione San Gennaro» del '66. In particolare la scena del banchetto è stata girata nello scalone centrale ed al primo piano della villa. (R. T.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Itinerari Le visite drammatizzate di Campania Artecard e i percorsi per risalire la «montagna» anche di notte Vesuvio, a caccia di «Storie sepolte» Gastronomia Quel piacere nei grappoli del penniolo Antonella Romano La brava Antonella Romano è tra le attrici protagoniste dei percorsi di «Storie sepolte», un viaggio negli inferi degli scavi Ercolano Ercolano «Storie Sepolte» raddoppia: Vesuvio ed Ercolano sono le visite spettacolarizzate serali, proposte e realizzate da Campania Artecard Piacere degli occhi ma anche del palato e dello stomaco sul Vesuvio. Tra i tanti prodotti ricchi di sapore e sole, consigliamo i pomodorini del piennolo vesuviano, un vero cult di stagione. Una gita al cratere o una passeggiata archeologica deve concludersi, per essere completamente vesuviana, con l’assaggio e magari l’acquisto dei pomodorini vesuviani, una varietà di coltivata esclusivamente qui. Caratteristiche: forma ovale allungata, lievemente a pera o a cuore. I pomodorini del Vesuvio si possono conservare a lungo grazie alla buccia spessa. Sono raccolti a grappolo e appesi fuori i balconi, prendendo, in questo modo, il nome di piennolo (pendolo) o spongillo (per il pizzo che presentano alla loro estremità). Per la zona di coltivazione molto ristretta, il prezzo imposto è di poco più elevato. Prodotto dop dal 2009. Tramonti Il Vesuvio di notte come non lo avete mai visto, negli itinerari organizzati da Artecard, con la collaborazione della Regione C hi, pur restando in città, ha voglia di evadere dalla quotidianità cittadina, immergersi nella natura, ma non nelle acque del mare, tantomeno restare bloccati nel traffico automobilistico; per chi insomma preferisce il fresco della montagna, senza allontanarsi troppo, ecco la soluzione: il Vesuvio. La solita scalata al Cratere? Sì e no. Sì perché vi propongo di arrivare in cima al vulcano, no perché la passeggiata è da fare solo nelle notti estive di luna piena. Tranquilli, non è uno di quei riti spaventosi di cui si sente parlare in queste zone. È un’iniziativa dal titolo «Storie sepolte» promossa da Campania Artecard. Immersi nella dura vegetazione del Vesuvio, al chiarore di luna, i visitatori saranno accompagnati dalla guide vulcanologiche e accolti da una compagnia teatrale in un viaggio tra presente, mito e rac- conto storico. Nel silenzio della notte, sul punto più alto del Gigante addormentato sarà possibile ammirare la bellezza del Golfo di Napoli e ascoltare i versi di poesie dedicate a questi luoghi. Tanti sono, infatti, i componimenti dedicati allo «sterminator Vesevo», tappa del Gran Tour già dal diciassettesimo secolo. Da Dickens a Goethe, passando ovviamente per Leopardi, numerosi sono i poeti che hanno omaggiato il nostro Vesuvio. Le date per prendere parte alla visita notturna sono legate, come già detto, alla luna piena: sabato 2 agosto, mercoledì 13 e sabato 16, il 20 e il 24 e, infine, sabato 20 settembre. Prima, però, di arrivare alle pendici del Vesuvio, meglio controllare il sito www.campaniartecard.it, perché in caso di pioggia o di nuvole, la passeggiata è annullata. L’iniziativa si inserisce in un tour not- turno che coinvolge anche gli Scavi di Ercolano, tra realtà e virtualità. Il parco del Vesuvio, però, non è solo il Gran Cono. Parliamo di un’area naturalistica protetta sui generis, la più urbanizzata in Italia, che abbraccia infatti ben tredici comuni e conta nove sentieri percorribili. Il più lungo e, a mio parere, il più suggestivo, è il sentiero numero uno, dall’eloquente nome, «Valle dell'Inferno». Dieci chilometri per quasi mille metri di altezza. Da qui è possibile vedere la lava a corda e i Cognoli di Levante. Uno dei sentieri più agevoli e più brevi è probabilmente il numero nove, «Il fiume di lava», che attraversa boschi, pieni di ginestra e valeriana. Un solo consiglio: in questo caso, meglio non andare di notte. R. T. © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 5 NA 6 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno NA INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Un campus di studi prossimo a divenire patrimonio UNESCO Università Suor Orsola Benincasa L’antica cittadella che guarda al futuro Giurisprudenza, Lingue e Psicologia al vertice delle classifiche nazionali MASTER in MANAGEMENT E COMUNICAZIONE PER LA GREEN ECONOMY “Dieci motivi per scegliere il Suor Orsola”: è la suggestiva campagna mediatica lanciata dalla più antica università libera italiana, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Innanzitutto, spiega il Rettore Lucio d’Alessandro, “c’è il nostro tratto dominante rappresentato dal binomio tra la nostra storia come sinonimo di garanzia e la nostra vocazione all’innovazione didattica come garanzia per il futuro: una tradizione ultrasecolare nelle scienze umane che oggi si sposa con le nuove tecnologie (laboratori multimediali in ogni corso e studi all’avanguardia nella digitalizzazione del patrimonio artistico e culturale, solo per fare due esempi)”. Poi i due concetti a cui Lucio d’Alessandro (che da pochi mesi è anche vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e guida il comparto degli atenei non statali, con Napoli che per la prima volta si mette a capo di Luiss e Bocconi) tiene di più: la cura del singolo studente e il campus/comunità. “Il vero punto di forza del nostro Ateneo - sottolinea d’Alessandro - sta nel modo di “fare università” che si esplica con una cura individuale del singolo studente (dal tutorato no stop durante tutto il corso di studi alla pluralità di servizi individuali offerti) resa possibile grazie alla previsione del numero programmato in ogni corso, anche laddove MC ME MASTER in COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE DELL’ENOGASTRONOMIA non è ministerialmente imposto, che ci consente di avere un rapporto di 1/25 tra docente e studente, praticamente come a scuola”. Sono oltre 12mila ormai gli studenti ma oltre 350 i docenti vista la miscela operata tra accademici e professionisti per mettere in cattedra anche il mondo delle professioni. Un’occasione, dunque, di sentire in maniera meno traumatica il passaggio dalla scuola all’Università garantita anche dalla “vita da campus” che lo studente può fare al Suor Orsola. E poi c’è un concetto quasi artistico che il Rettore rivendica tra le unicità del suo Ateneo. Il concetto del “bello”, perché “si studia meglio in luogo dove si respira il bello”. E come dargli torto girando tra i meandri dell’antica cittadella monastica seicentesca posta alle pendici del Colle Sant’Elmo ed affacciata sul Golfo di Napoli, che da oltre un secolo ospita l’Università Suor Orsola Benincasa e che proprio in questi mesi è in procinto di divenire “Patrimonio dell’Umanità” certificato dall’Unesco. Un patrimonio dell’umanità che da oltre un secolo rappresenta anche una grande eccellenza nel sistema formativo italiano. Nelle famigerate classifiche delle Università italiane nel 2013 ci sono due risultati molto lusinghieri che il Rettore rivendica con orgoglio. Il primo posto per il settore psicologia che al Suor Orsola ha due corsi di laurea e un centro di ricerca molto attivo con collaborazioni nazionali e internazionali con imprese del calibro della Fiat che garantiscono ai laureati una speranza di sbocco occupazionale decisamente più concreta. Ed il secondo posto nazionale nel settore giuridico che al Suor Orsola vede la presenza dell’unico corso di laurea in giurisprudenza a numero programmato del Mezzogiorno, che ospita per altro l’unico insegnamento in Italia specificamente dedicato alla legislazione antimafia affidato a Raffaele Cantone. Due eccellenze che si sposano con la vocazione all’internazionalizzazione dell’intera offerta formativa testimoniata dal successo del grande comparto dei corsi di laurea in lingue e anche dalla presenza nel corpo docenti di visiting professor delle principali università internazionali dagli Stati Uniti alla Cina. “Ma soprattutto - conclude d’Alessandro - la “cura” di ogni nostro singolo studente non si esaurisce una volta conseguito il titolo di studio, ma prosegue anche e soprattutto nel momento successivo, che è quello più difficile della ricerca di un posto di lavoro o della realizzazione di un’idea imprenditoriale, durante il quale i nostri Uffici di Job Placement e di Start Up lavorano intensamente al fianco di ogni singolo laureato”. LA FACOLTÀ DI LETTERE È LA CASA DEI BENI CULTURALI Conservazione dei beni culturali, Restauro dei beni culturali, Progettazione e gestione del turismo culturale. Basta leggere le denominazioni di tre dei quattro corsi di laurea triennali che compongono la rinnovata offerta formativa della Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa per coglierne la vocazione scientifica che ne ha fatto negli anni sul territorio campano, ma anche a livello nazionale ed internazionale, un polo di assoluta eccellenza nel settore dei beni culturali. Per di più con due centri di eccellenza: il CREA, il Centro di Ricerca in Economia delle Arti e delle Culture, nato per la realizzazione di grandi progetti di ricerca internazionale ed il CEM, il Centro Euromediterraneo per i Beni Culturali, che rappresenta un’ eccellenza internazionale nel settore delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali. “Il vero punto di forza - spiega la Preside della Facoltà di Lettere, Emma Giammattei, è la grande vocazione alle attività pratiche ed all’apprendimento dei saperi “sul campo”, che si fonda sulle tante attività di stage e tirocini, sui laboratori di restauro e sui tantissimi cantieri di scavo archeologico in cui operano gli studenti del Suor Orsola sia a livello nazionale che internazionale”. L’antica cittadella monastica di Suor Orsola, in procinto di divenire patrimonio dell’umaniità certificato dall’UNESCO, è oggi un funzionale campus universitario aperto anche all’animazione culturale, alla musica, al teatro, alle rassegne cinematografiche, all’arte ed allo sport. IL GRANDE POLO DELLA COMUNICAZIONE: DAL MARKETING AL GIORNALISMO Tre corsi di laurea, tre master, una Scuola di Giornalismo e numerosi corsi di perfezionamento post laurea. Sono questi i numeri del grande polo della comunicazione dell’Università Suor Orsola Benincasa. Numeri importanti, cresciuti negli anni da quando nel lontano 2000 è nato il primo corso di laurea in scienze della comunicazione. Numeri “chiusi” perché una delle caratteristiche principali del “fare università” del Suor Orsola è il numero programmato per avere un rapporto quasi individuale tra docenti e studenti. E la composizione del corpo docenti è l’altra grande peculiarità del Polo della comunicazione. “Accanto ai docenti incardinati dell’Ateneo - spiega il Preside Enrico Corbi - c’è un’ampia e qualificata pattuglia di grandi professionisti, come giornalisti, manager della comunicazione, esperti di marketing, insomma tutti i diversi rappresentanti del mondo delle professioni e delle imprese della comunicazione, che può, da un lato insegnare agli studenti le pratiche del mestiere e dall’altro rappresentare un primo collegamento, che spesso poi si rileva virtuoso e fruttifero, con il mondo del lavoro”. Ad uno dei più illustri giornalisti italiani, Paolo Mieli, spetta, ad esempio, la direzione della Scuola di Giornalismo, che non è l’unica eccellenza del comparto comunicazione dell’alta formazione post laurea del Suor Orsola dove ci sono anche un Master in Comunicazione Multimediale dell’Enogastronomia, organizzato in collaborazione con il Gambero Rosso e la Città del Gusto, un Master in traduzione professionale e mediazione linguistica per la comunicazione d’impresa, dove si studia il cinese e si fanno esperienze di lavoro con i grandi marchi aziendali del territorio come Carpisa e Phard, e il primo Master italiano in Radiofonia, organizzato con le prestigiose partnership di Radio Capital, Radio m2o e Radio Marte e dedicato a tutte le professioni del settore radiofonico. Studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa al lavoro nei Laboratori di restauro dei dipinti 7 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 NA BELLEZZA MAGGIORE DEI SITI MINORI OTIUM LUDENS TRA STABIA, OPLONTI E BOSCOREALE Spesso ai margini degli itinerari turistici più celebri, questi siti sono al centro del Grand Tour P Stabiae Affresco di una fanciulla allo specchio ercorsi dedicati all’otium e una mostra sui tesori stabiani sono le proposte dell’estate di Oplontis, Stabia e Boscoreale. Spesso ai margini degli itinerari turistici più celebri, nonostante la loro fama, questi siti sono ora al centro di alcune interessanti iniziative all’interno del circuito del Grand Tour: si segnalano, in particolare, «Otium ludens. Vita e piaceri all’ombra del Vesuvio» e «Dal buio alla luce: da villa San Marco alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia», due percorsi dedicati alla vita quotidiana e all’otium. Considerati luoghi di delizia per le élite dell’epoca, questi siti furono scelti come località di ristoro grazie alla straordinaria mitezza del clima e alle bellezze naturalistiche: ancora oggi, gli antichi fasti sono testimoniati in modo evidente dai reperti conservati nell'Antiquarium di Boscoreale e dalle ville di Oplontis e Stabia (tappe del percorso «Otium ludens» accessibile tutti i giorni). In particolare Villa San Marco, gio- La mostra iello dell’area dell’antica Stabiae, è inserita in un itinerario che incrocia i siti archeologici con le residenze borboniche. «Dal buio alla luce: da villa San Marco alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia» (che si svolgerà domenica 14 settembre) consente di visitare, nella stessa giornata, la fastosa villa dell'epoca augustea e, di seguito, il complesso borbonico della Reggia di Quisisana (a Castellammare di Stabia). Qui, ad accogliere i visitatori, una moderna Maria Carolina, racconterà il suo arrivo a Napoli. Inoltre, nel fastoso parco che circonda la residenza, di recente restaurato e riaperto al pubblico, si potrà ammirare la mostra «Dal buio alla luce» (visitabile fino al 30 settembre) che raccoglie preziosi reperti provenienti dalle ville romane di Stabiae. Si tratta dei 40 splendidi ritrovamenti archeologici (utensili domestici, affreschi e perfino un carro romano) «dimenticati» nell’Antiquarium stabiano: l'esposizione negli anni scorsi ha girato il mondo e riscuotendo un enorme successo. Per il percorso «Dal buio alla luce», autobus da Napoli, Piazza Garibaldi alle 9. Info e prenotazioni: 800 600 601 (numero verde); 081 19305750; trade@campaniartecar d.it. La mostra "Dal buio alla luce", allestita nel giardino della Reggia di Quisisana, è accessibile il lunedì, martedì, giovedì dalle 9 alle 14; il venerdì dalle 12 alle 19:30; il sabato e la domenica dalle 16 alle 20 (Info: 0813900445). Olimpia Rescigno Un po’ di storia Suburbana, opulenta e per l’estate Forse il suo nome deriva da «opulentia»forse da «opla» (luogo di pescatori) o da «populus» (pioppo, ovvero pioppeto ove si lega la vite a spalliera). Di certo dell’antica Oplontis si hanno delle notizie molto frammentarie. Nella Tabula Peutingeriana la città viene indicata a sei miglia da Ercolano e a tre da Pompei e Stabiae, e secondo le indicazioni della mappa più che una vera e propria urbe, si tratterebbe di un insediamento suburbano, un luogo di ville di villeggiatura. Tutta l’area venne seppellita durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e una ripresa della vita si avrà soltanto molti secoli dopo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Prodotti Tra i gustosi frutti della terra l’uva dalla quale si produce ancora vino «Dal buio alla luce» nella Reggia di Quisisana Venere e vigneti Quel che resta del tempio di Venere (sopra) è lo scenario di uno delle visite a tema preveste per questa estate. Tra i prodotti c’è l’uva A tavola nell’antica Pompei Percorsi di archeoagricoltura V Nel Parco della Reggia di Quisisana, a Castellammare di Stabia, per tutta l'estate si potrà ammirare la mostra «Dal buio alla luce», esposizione di straordinari reperti provenienti dalle fastose ville dell'antica Stabiae. Si tratta dei 40 splendidi ritrovamenti archeologici (utensili domestici, affreschi e perfino un carro romano) «dimenticati» da decenni nell'Antiquarium stabiano e poi tornati alla luce per questa esposizione che, prima di essere allestita a Castellammare, ha girato per i Musei di San Pietroburgo, Londra e perfino degli Usa, riscuotendo un enorme successo. Le origini della reggia di Quisisana sono incerte. Le prime tracce però le troviamo nel Decameron di Giovanni Boccaccio, che nella VI novella del X giorno scriveva: « Un cavalier, chiamato messer Neri degli Uberti, con tutta la sua famiglia e con molti denari uscendone, non si volle altrove che sotto le braccia del re Carlo riducere; e per essere in solitario luogo e quivi finire in riposo la vita sua, a Castello a mare di Stabia se n’andò; e ivi forse una balestrata rimosso dall’altre abitazioni della terra, tra ulivi e nocciuoli e castagni, de’ quali la contrada è abondevole, comperò una possessione». Era la reggia di Quisisana. isite serali nei siti archeologici e «archeologia agricola» per l’estate di Pompei. Tutti i venerdì di luglio, agosto, settembre e ottobre, agli scavi di Pompei ed Ercolano, visite guidate serali, predisposte dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. In particolare, a Pompei, partendo da Porta Marina, si potranno visitare le Terme Suburbane, il tempio di Venere e la Villa Imperiale: il percorso termina all'Auditorium con un filmato sull'eruzione del 79 d.C. e la lettura di brani tratti da Plinio il Giovane. (Info e prenotazioni: 0818575347). L’archeoagricoltura non è una novità a Pompei. Nel 2009 un protocollo d’intesa fu siglato dall’allora asses- sore all’Agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi, e dal commissario delegato per l’emergenza dell’aera, Marcello Fiori, nel vasto progetto PompeiViva per la promozione dell’area degli scavi. Già da anni, poi, l’etichetta Mastroberardino produce un vino speciale avendo rivificato i vigneti pompeiani. Il 27 settembre si svolgerà «Un giorno a Pompei. Archeologia e anti- Bontà e antichità Tutti i venerdì di luglio, agosto, settembre e ottobre, agli scavi di Pompei ed Ercolano, visite guidate serali della Soprintendenza Speciale chi prodotti della terra», iniziativa che consentirà di osservare gli scavi di Pompei da un punto di vista diverso. La giornata sarà dedicata, infatti, ad una visita agli scavi fatta con la guida di un esperto archeologo che proporrà un viaggio nel tempo attraverso la vita nell’antichità, sia pubblica sia privata. Alla visita archeologica seguirà l’appuntamento in un’azienda agricola vesuviana per scoprire, conoscere e degustare il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.o.p., presidio Slow Food. Autobus da Napoli, Piazza Garibaldi alle 8.45. Info e prenotazioni: 800 600 601 (numero verde); 081 19305750; [email protected] Oli. Res. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno 9 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 NA NA NOTTI DI MUSICA Classici A settembre «Ghetto Nobile» e il Premio «Musella» I GRANDI LIVE DELL’ESTATE EMMA E MALIKA AYANE Rassegne e festival È trionfo del jazz Il 30 luglio «Spiritual Trio Purple» Merolla, Capone e Cercola il 31 luglio Maria Nazionale e Moulopulos il 2 agosto Peppe Servillo e Solis String Quartet il 13 S uoni, ritmi, musiche dei più svariati generi faranno da colonna sonora a chi resterà in città in questa calda estate 2014. Sul palco dell’Arena Forum alla Rotonda Diaz è in corso la kermesse «Dock of Sounds» (live gratuiti), curata da Gigi De Rienzo nell’ambito del Forum Universale delle Culture. Dopo i live di Goran Bregovic con la sua Wedding and Funeral Band, di Peppe Barra, di Youssou N’Dour, di Daniele Sepe, di Mauro Pagani, gli ultimi appuntamenti di luglio presentano Eugenio Bennato con l’artista franco-italiano, cantautore e giramondo, Sandro Joyeaux (30) e il tris di percussionisti made in naples Maurizio Capone, Ciccio Merolla, Tony Cercola (31). Ad agosto si proseguirà con un dittico femminile e una serie di nomi sicuri: Maria Nazionale e Marina Moulopulos (2 agosto), Gentlement Agreement, Maldestro, Song for Ulan (5), Orchestra Piazza Vittorio (6), Foja e Ginevra Di Marco (7), la Notte dei rappers napoletani (8), Nino Buonocore e Simone Spirito (9), Gianluca Capozzi (10), Tullio De Piscopo ed Ernesto Vitolo (11), Solis String Quartet con Peppe Servillo e Marzouk (13), Max Romeo e Marcello Colasurdo (14). Questa sera, 28 luglio, l’Arena Flegrea della Mostra d’Oltremare accoglierà Emma Marrone col suo «Limited Edition Tour»: sul palco con lei in vesta di guest star Malika Ayane. Il 31 luglio all’Arenile Reloed di via Coroglio di scena Snoopadelik a.k.a. Snoop Dog: nelle vesti di dj, dj Snoopadelic a.k.a. Snoop N Dogg. Calvin Broadus, in arte Snoop Dogg, ha all’attivo più di 30 milioni di dischi venduti e collaborazioni con numerosi giganti della musica: 2Pac, 50 Cent, Jay Z, Dr.Dre, Justin Timberlake, R.Kelly, Kate Perry, Jason Derulo, Pharell Williams, Psy, AfroJack, Jason Derulo e tanti altri. Dopo essersi dedicato al cinema, al rap, al raggae sotto di Snoop Lion e al funk con l’identità di Snoopzilla, Snoop Dogg si lancia nel mondo della notte in versione clubber con un nuovo nome: Snoopadelic. Numerosi poi i live che saranno ospitati nel cortile del Maschio Angioino: oggi 28 luglio, alle ore 17, protagonisti saranno i Bottari con lo spettacolo «Suoni antichi, la battaglia di Pastelessa»; il 29 luglio è al volta degli Slivovitz; il 2 agosto il cantautore Lino Blandizzi propor- rà un concerto commemorativo delle vittime di Monteforte Irpino dal titolo «Quelli con le ali». Il 9 settembre al Maschio Angioino Sasà Mendoza col concerto «Morir d’amore, jazz e tango». Il giorno dopo sempre a Castel Nuovo è la volta di Nello Daniele con il suo «Io bianco… io nero live tour». Il 10 agosto in piazza del Plebiscito, alle ore 23, una serata dedicata alla tradione musicale napoletana ad uso dei turisti e dei partenopei: l’Accademia mandolinistica napoletana presenterà lo spettacolo «Mandolini sotto le stelle». Il 31 agosto nel Convento di San Domenico Maggiore, uno dei luoghi cult di questa estate partenopea (è possibile infatti visitare la Mostra impossibile che ha attratto un gran numero di visitatori finora) concerto «Vesuvio Waves» con Le Strisce, Funky Pushertz, Industry, Palkoscenico, Scarlatti Garage mentre il 6 settembre sarà la volta Gianni Lamagna col recital «Sulo». Spostiamoci un po’ più in là di Napoli, ma non troppo, al Real Belvedere di San Leucio dove in occasione dell’edizione 2014 del «Leuciana Summer Festival» il pubblico potrà assistere ai concerti di Ron (stasera), Samuele Ber- Rotonda Diaz Notte dei rappers napoletani (8 agosto), Nino Buonocore e Simone Spirito (9), Gianluca Capozzi (10), Tullio De Piscopo ed Ernesto Vitolo (11) San Domenico Maggiore Il 31 agosto concerto «Vesuvio Waves» con Le Strisce, Funky Pushertz, Industry, Palkoscenico e Scarlatti Garage OTTICI TTICI sani (domani 29 luglio) e Avion Travel (30 luglio). A settembre intanto è previsto a Napoli (in data da definire) il live del trombettista potetinto Pino Melfi che a 50 anni dall’uscita di «A Love Supreme» il capolavoro di John Coltrane, uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz, in collaborazione con l’etichetta partenopea «No Voices Record – Wakepress» ha omaggiato il maestro di Hamlet pubblicando il cd «Re-playing John Coltrane»; disco che si avvale del prezioso supporto della guest Nico Gori (clarinetto/basso). Ritornando agli eventi del Forum Universale delle Culture di Napoli, segnaliamo che sempre a settembre ci sarà un’edizione speciale tutta partenopea del «Womad», l’evento multietnico ideato nel 1980 dall’ex Genesis Peter Gabriel: alla Mostra d’Oltremare di Fourigrotta ci saranno cinque giorni di suoni, immagini e ritmi provenienti da tutto il mondo con artisti come Emir Kusturica, Magnifico & Serbian Army Orchestra, Enzo Avitabile e i Bottari, Scorribanda e altri che si esibiranno su due palchi. Protagonisti Peppe Servillo con i Soling strit Quartet (sopra) A sinistra Maria nazionale ed Emma Marrone, due signore meridionali delle note Carmine Aymone © RIPRODUZIONE RISERVATA STUDI DIAGNOSTICI DIAGNOSTICI & STRUTTURE MEDICHE FORMAZIONE RMAZIONE umerosi per chi resta in città sono anche i festival e le rassegne musicali. Il cortile del Maschio Angioino sarà teatro di diverse kermesse. La rassegna «Tra inCANTO ed ARTE…rESTATE con noi», presenta venerdì 1 agosto Consiglia Licciardi «Melos». Domenica 3 agosto è la volta di Lino Vairetti leader degli Osanna che presenta in anteprima mondiale il suo progetto «L’uomo in Prog» con i musicisti Gennaro Barba, Irvin Vairetti, Paco Capobianco, Sasà Priore e Nello D’Anna (già Osanna). E ancora nel corso della serata: Ivana D’Addona e Giosi Cincotti accompagnati da Gennaro Barba, Monica Ferrigno, Lorenzo Federici, Marco De Vita, Deborah Monica Ferrigno, Giuseppe Brandi, Arianna Morabito, Savio Arato. Lunedì 4 agosto: Piero Gallo Project (con Marco Caligiuri, Luca Caligiuri, Raffaele Vitiello) e Antonio Onorato Project (con Mario De Paola ed Angelo Farias). Il 12 e 13 settembre sempre a Castel Nuovo ci sarà anche la V edizione di «Ghetto Nobile». Per gli amanti del jazz il «Summer Live Tones» propone il 30 luglio al Maschio Angioino Fabrizio Bosso, Alberto Marsico e Alessandro Minetto nello spettacolo «Spiritual Trio Purple». Jazz anche al Centro Commerciale Campania che ospita il 30 luglio il chitarrista francese, nel 1986 collaboratore di Jaco Pastorius, Biréli Lagrène (ore 22). A Ischia (basta prendere un traghetto anche per chi resta in città e concedersi una Antonio Onorato Al Maschio Angioino con De Paola e Farias notte fuori) ad agosto al via il festival «Piano & Jazz», evento dedicato alla musica d’improvvisazione con: Tribunal Mist Jazz Band (24 agosto, Lacco Ameno ore 22,30), Paolo Fresu e Danilo Rea (Castello Aragonese 25 agosto ore 21,30), Maria Pia De Vito, Enzo Pietropaoli e Julian Mazzariello (‘O Spasso di Calise 26 agosto ore 22), Claudio Baglioni feat. Danilo Rea (Arena del Negombo 27 agosto ore 22), Hiromi Michel Camilo Piano Duet (Arena del Negombo 28 agosto ore 21,30), Hiromi Trio Project (Arena del Negombo 29 agosto ore 21,30) e Michel Camilo & Tomatito (Arena del Negom- bo 30 agosto ore 21,30). Chiude la rassegna domenica 31 agosto al Divina di Sant’Angelo Nick The Nightfly Quintet. C’è attesa intanto per la edizione 2014 del «Premio Mario Musella» che il 18 settembre proporrà nel cortile del Maschio Angioino artisti come: Tullio De Piscopo (che riceverà il Premio alla Carriera) Alan Sorrenti, Tony Esposito, Jovine, Lino Vairetti con Bernardo Lanzetta la prima voce della Pfm (il cartellone completo degli ospiti è ancora in via di definizione). Interessanti gli eventi musicali di «Incantesimo» che si tiene nella vica Scala (Salerno) tutti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Domenica 3 agosto 2014 alle 21 in piazza Municipio la Grande Orchestra Sinfonica Russa Chaikowski della Repubblica di Udmurtia in «L’Oro di Napoli» con Antonello Rondi e Francesca Marini. Giovedì 7 agosto alle 21 nella Basilica di Sant’Eustachio la voce di Francesca Marini in «Canto d’amor» con Rosalba Di Girolamo e con il corpo di ballo Dance Works diretto da Ettore Squillace. Lunedì 11 agosto (piazza Municipio alle 21) «Banda Borbonica» in «Storie in piazza ovvero Canti e Cunti del Regno delle Due Sicilie» con Mauriello, Trampetti, Alfio Antico, Marco Zurzolo Marina Mulopulos. Sabato 16 Daniele Sepe in «Totò Sketches». Sabato 23 agosto, alle 21, nella Basilica di Sant’Eustachio The Big Jazz Theory in Las Vegas Live. SICUREZZA ODONTOIA ODONT OIATRI, TRI, DENTISTI, STUDI DIAGNOSTICI DIAGNOSTICI & STRUTTURE MEDICHE AVV VVOCATI OCATI LABORATORIO di ANALISI CLINICHE SALUS IMMOBILI NAPOLI CENTRO AGOSTO APERTO TUTTI I GIORNI INCLUSO FESTIVI E FERRAGOSTO RISPOSTE IN GIORNATA NAPOLI - PIAZZA V. CALENDA, 1-2 PIANO TERRA FRONTE STRADA - EDIFICIO OSPEDALE ASCALESI PIAZZA DELLE MURA GRECHE TEL. 081.20.13.97 - 081.554.85.68 [email protected] PER LA PUBBLICITÀ IN QUESTA RUBRICA RCS CS PUBBLICITÀ Vico II San Nicola alla Dogana, 9 80133 Napoli Tel 081 4977746 - Fax 081 4977786 Ca. Ay. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno NA SIPARI D’ESTATE PIÈCE DALL’ORTO A VELIA Spettacoli nell’oasi di via Foria, nelle catacombe e alle Stufe di Nerone I l teatro è buono per tutte le stagioni. E d’estate, al piacere della scena si aggiunge quello delle location en plein air. In città, luogo privilegiato e incantato è il Real Orto Botanico dove da anni va in scena la rassegna «Brividi d’estate» curata da Anna Maria Russo. Tanti gli spettacoli già andati in scena, tra cui l’applauditissimo «La danse des amants» di Sarasole Notarbartolo, la storia di un paesino puntiforme e inesistente, Mirnastorno, in cui tutto accade e nulla accade, come nei cuori delle persone che amano ma devono sopravvivere. Stasera alle 21, «Medithea», con Francesca Rondinella e Giosi Cincotti, uno spettacolo che indaga la via della parola che porta al canto. Per il programma completo www.ilpozzoeilpendolo.it Il San Carlo Opera Festival assicura la continuità al piacere dei melomani. La rassegna prosegue fino ad agosto (Cavalleria rusticana in replica sabato 2 agosto, Zorba il Greco venerdì 1 agosto; tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21) e chiude ad ottobre con Elisir d’amore di Donizetti. Sul podio Giuseppe Finzi, regia di Riccardo Canessa (biglietti a partire da 20 euro). La rassegna di spettacoli «Lux in Tenebris» presenta ancora un carnet ricco di appuntamenti fino al 2 agosto con spettacoli ambientati nei luoghi suggestivi delle Catacombe di San Gennaro, della Basilica di Santa Maria della Sanità, e ancora della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte e quella di San Gennaro extra moenia. Il 2 agosto (ore 20 e ore 21,30) alle Catacombe di San Gennaro «Faccia Gialluta – San Gennaro nei testi di Manlio Santanelli» (15 euro visita guidata e spettacolo, pre- Le rassegne Sopra l’Orto botanico: «Brividi d’estate» a cura del teatro Il pozzo e il pendolo è uno dei cartelloni più longevi dell’estate napoletana Nella foto a destra la torre di Velia, dove vanno in scena spettacoli classici A sinistra «Zorba il greco» notazione obbligatoria). Altra rassegna per chi resta in città è Teatro alla deriva alle Terme Stufe di Nerone, con la direzione artistica di Giovanni Meola. Il 30 luglio in scena la giovane compagnia indipendente Te. Co. in «W Circus», con Chiara Vitiello (anche autrice e regista dello spettacolo) e Simona Pipolo. La prota- All’Arena flegrea gonista ripercorre in maniera nevrotica e surreale delusioni, perdite e sconfitte, lottando per mantenere un suo equilibrio e per ritrovare il suo pezzo mancante, la sua metà, tra risate amare e lacrime divertenti. Per chi, poi, riesce a fare una gita fuori porta il teatro può essere coniugato con l’archeologia e la filosofia a Velia, in Cilento ov- vero nell’antica Elea dei presocratici. Il valore delle parole e delle immagini dei classici per la civiltà contemporanea e il ruolo e le rivendicazioni della donna nella storia e nella società attuale. Sono i due grandi temi di VeliaTeatro 2014, il festival dedicato all’espressione tragica e comica antica nello scenario dell’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea, nel Cilento. Il cartellone propone sei appuntamenti (tutti alle ore 21), dal 4 al 16 agosto. Si parte lunedì 4 agosto con una serata che prevede un doppio appuntamento che unisce letteratura e spettacolo. Prima l’incontro «Che cos’era la Magna Graecia», con Piero Di Giovanni, professore di Storia della filosofia all’Università degli Studi di Palermo, autore del libro «La storia della filosofia nell’età classica». A seguire, «Eros e Thanatos», conferenza- spettacolo di Serena Sinigaglia, con Sax Nicosia, Sandra Zoccolan e la stessa Serena Sinigaglia. Nella seconda serata, martedì 5 agosto, la letteratura classica incontra la danza, in «Le Metamorfosi. La trasformazione del conflitto», spettacolo di teatro-danza ispirato dalle «Metamorfosi» di Ovidio, produzione internazionale presentata dalle compagnie «Borderline Danza» (Italia) e «Arabesque Dance Company» (Vietnam), con la coreografia e la regia di Claudio Malangone. Mercoledì 6 agosto arriva la commedia di Aristofane «Lisistrata». A rappresentarla, nell’adattamento di Roberta Sandias, è la compagnia «La Mansarda», per la regia di Maurizio Azzurro. Venerdì 8 agosto un’altra serata a tinte rosa con «Fedra. Diritto all'amore», spettacolo dal testo di Eva Cantarella, interpretato da Galatea Ranzi, per la regia di Consuelo Barilari. Introducendo la rappresentazione con un breve intervento dal titolo «Perché Fedra?», la Cantarella, tra le maggiori studiose odierne della classicità, presenta l’opera, rivisitazione moderna che testimonia come l’Antica Grecia sia la culla oltre che di democrazia, arte e teatro, anche della «differenza di genere». Galatea Ranzi, nel cast del film Premio Oscar «La grande bellezza», è Fedra, l'eroina greca, qui luminosa e ribelle. Mercoledì 13 agosto prevede un altro doppio appuntamento: incontro con Giovanni Romeo, professore di Storia moderna alla Federico II di Napoli, autore con Michele Mancino, professore di Storia moderna della stessa università, del libro «Clero criminale» (Editori Laterza), intervistato da Marcello Giani, avvocato del Foro di Salerno. A seguire, «Ipazia», rappresentazione dal «Libro di Ipazia» di Mario Luzi. Infine, sabato 16 agosto Matteo Belli porta in scena «Ora X: Inferno di Dante» prodotto da «Associazione Ca’ Rossa» e «Centro Teatrale per l’Oralità». R. S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Teatri di pietra La rassegna diretta da Aurelio Gatti presenta storie tratte soprattutto da grandi autori Classici nella cavea di Pausilypon La rassegna di Santanelli «Furore a scena aperta» Da Paolantoni alla Morea E Danza, Daniil Simkin e tante altre étoile Il Teatro Palapartenope e Young Russian Ballet presentano un appuntamento di danza internazionale. Per la prima volta in Italia Daniil Simkin, primo ballerino dell’American Ballet Theater. Scenario il grande palcoscenico dell’Arena flegrea (per Estate 2014). L’etoile Simkin, definito il nuovo Baryshnikov, danzerà le due coreografie che lo hanno reso celebre in tutto il mondo l’assolo «Le bourgeois» e il passo a due «Le corsaire», con ospite Skylar Brandt e Carlo Di Lanno e Antonina Chapkina (Scala di Milano) nello straordinario e celebre passo a due del Cigno Bianco e del Cigno Nero e altri ballerini di prim’ordine. Giovedì 31 luglio, poi, al Music Hub della Mostra d’Oltremare, presentazione di Opera Summer 2014, nuova kermesse lirica ideata dal Teatro Palapartenope in collaborazione con la Mostra d’Oltremare. per chi ha voglia di allungarsi in macchina verso gli scorci mozzafiato di Furore, salendo dalla strada per Agerola, dove nella frazione di Bomerano è stato allestito un apposito parcheggio, c’è poi la versione estiva del napoletanissimo «Teatro cerca casa», ovvero «Furore a scena aperta», rassegna ideata da Manlio Santanelli, e organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies, per l’occasione distribuita fra ville private e accoglienti B&B. L’ingresso è sempre alle 20.30 e ci si prenota con un click sul sito ilteatrocercacasa.it. Partita il 26 luglio andrà avanti fino al 13 settembre. Prossimo appuntamento il 2 agosto, all’Hotel Le Rocce, con un omaggio a Nino Rota. Il 9 agosto a VillAmena, sarà la volta di «T’angheria» di e con Francesca Rondinella, il 16 agosto presso la Tenuta La Picola ci saranno Francesco Paolantoni e Arduino Speranza in «Che fine ha fatto il mio io?», divertente commedia sulla crisi esistenziale di un uomo di mezza età. Il 23 agosto, presso Poggio Le Marelle, Cloris Brosca, accompagnata alla chitarra da Nicola Puglielli, sarà protagonista di «A Sud». Il 30 agosto, all’Hostaria di Bacco, arriva la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con Fausta Vetere, accompagnata alla chitarra da Corrado Sfogli, in «Donna MaDonna». Il 6 settembre, presso Tenuta La Piccola, sbarca il jazz del trio di Carlo Lomanto e infine il 13 settembre, Antonella Morea sarà protagonista di «…e io la canto così!» in scena a Villa Carolina a Pizzocorvo. (S. de St.) di STEFANO DE STEFANO D opo la seducente Mariangela D’Abbraccio, protagonista dell’«Elena» di Jannis Ritsos, e Debora Caprioglio originale interprete di «Cercasi Dea, disperatamente!!», tratto da Aristofane, la quindicesima edizione di «Teatri di Pietra - Campania», la rassegna di prosa, musica e danza partita il 14 luglio e ideata dal coreografo Aurelio Gatti, in teatri ed anfiteatri storici della nostra regione, entra nel vivo fra Napoli e Santa Maria Capua Vetere. Quest’anno infatti le sedi prescelte sono due: quella straordinaria di Villa Imperiale, con la cavea inserita nel contesto archeologico-naturalistico del sito di Pausilypon, cui si accede dal lungo antro tufaceo della grotta di Seiano sulla discesa di Coroglio; e quello dell’anfiteatro campano dell’antica Capua, famoso per le esercitazioni dei gladiatori romani al tempo di Spartaco. E i prossimi titoli in cartellone saranno a Villa Imperiale: mercoledì 30 luglio con la compagnia Excursus con «Nella bolla di Pasolini», coreografia e danza di Benedetta Capanna, che ballerà sulle musiche di compositori come Locatelli, Corelli ed Ennio Morricone e con testi di Pier Paolo Pasolini; sabato 2 agosto con «Babilonia», una performance di musica e danza tratta da un'idea di Marcello Fiorini, mentre domenica 3 agosto toccherà a «Gli Argonauti/Giasone e Medea», un viaggio di sola andata per danza‚ teatro e musica, da Apollonio Rodio, Franz Grillparzer ed Euripide, per la drammaturgia di Maurizio Donadoni e l’adattamento dello stesso Gatti. Il 5 agosto ultimo appuntamento all’Anfiteatro Campano con «Eneide - Ciascuno patisce la propria ombra», un allestimento tratto da Virgilio, Ovidio e Marlowe, la drammaturgia e la regia sono di Matteo Tarasco. Il 6 agosto, invece, la compagnia Dracma porterà a Villa Imperiale un originale allestimento di «Clitennestra», diretto e interpretato da Paolo Cutuli. La chiusura dell’8 agosto, infine, vedrà protagonista la replica di «Eneide - Ciascuno patisce la propria ombra», in programma ancora a Villa Imperiale. L’ingresso costa 12 euro (intero) e 10 (ridotto), per info e prenotazioni chiamare al numero verde 800024060. © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 11 NA 12 Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno NA NOTTI AD AGEROLA SUL SENTIERO DEGLI DEI Con Bacalov, D’Angelo Salemme, Rigillo, Izzo, Bonaiuto e Vecchioni N elle notti d’estate, per chi resta in città uno strumento di sopravvivenza sicuro sono brevi fughe nei paraggi, tra natura, arte e sapori. Perfetta a questo scopo Agerola, la perla (magari a forma di fiordilatte) del Sentieri degli Dei. Qui il Festival dell’Alta Costiera Amalfitana è una garanzia da sfruttare fino al 31 agosto. Il nome della rassegna giunta alla terza edizione, deriva da uno dei percorsi di trekking più più suggestivi che da Agerola arriva a Positano regalando panorami mozzafiato a strapiombo sul mare. Teatro, musica e passeggiate ma anche gastronomia. Sono cinquanta gli appuntamenti di quest’anno che avranno come scenario il Parco dell’ex Colonia Montana, lo storico Palazzo Acampora, il nuovissimo Centro Polifunzionale dedicato ad Andrea Gallo oltre alle varie piazze del centro e di tante frazioni che puntellano i Monti Lattari. Tutte uniche, tutte da visitare: Bomerano, San Lazzaro, Pianillo, Campora, la Borgata Santa Maria e Paipo, dove ha inizio il sentiero che porta al Monte tre Calli, sulla cui vetta la notte tra il 14 e il 15 agosto si attenderà «L’alba magica». Tanti gli spettacoli già andati in scena e altrettanti aspettano di farlo. Stasera sarà il grande Luis Bacalov a incatare il pubblico dal grande palco del parco Colonia Montana insieme con il figlio Daniel alle percussioni, Giovanni Tommaso al basso, Juanjo Mosalini al bandoneon. Nello stesso scenario, il 31 luglio, Dodi Battaglia, storica voce e chitarra dei Pooh, sarà il protagonista di uno show di note e ricordi, a quaranta anni dall’incisione di uno dei più noti long playing della famosa band italiana, Parsifal, uscito nell’estate del 1973 ri-orchestrato da Leonardo Quadrini ed eseguito dalla Grande Orchestra Sinfonica Cajkovskij, dal Coro Sinfonico rumeno di Craiova e dalla co- Trekking Il Sentiero degli Dei unisce le due Costiere, amalfitana e sorrentina Da Agerola arriva a Positano regalando panorami mozzafiato a strapiombo sul mare ver band ufficiale dei Pooh i Palasport. Dalla musica alla comicità. Il primo agosto, il cabarettista Simone Schettino divertirà con il suo «Se permettete vorrei andare oltre». Lunedì 4 Nino D’Angelo, nell’ambito della kermesse FiordilatteFiordfesta, reinterpreterà tutti i grandi successi degli anni Ottanta. Si cambia genere il 7 agosto. «Cantata di ogni giorno» è lo spettacolo di Giovanna Marini che, insieme a Germana Mastropasqua e Xavier Rebut, farà un viaggio nella storia d’Italia tra canti e racconti. Biagio Izzo venerdì 8 vestirà i panni di un turista disperso nel deserto del Sahara nella commedia «Esseoesse», diretta da Claudio Insegno. Il 13 Roberto Vecchioni si racconterà al pubblico di Agerola in «Note e poesia» accompagnato alla chitarra da Massimo Germini. Domenica 17 Vincenzo Salemme sarà protagonista della commedia «Sogni e bisogni». Ancora un grande attore napoletano, Mariano Rigillo con Anna Anna l’attrice La Bonaiuto, il 21 agosto, darà voce al monologo «Le Belle Joyeuse», dedicato alla principessa Cristina Trivulzio Teresa Rossini si esibirà in «Mare, amore e De Pretore» che lunedì 18 farà incursioni in testi di Palazzeschi, Diderot, Prevert, Lerici, Montale, d'Arrigo, Garcia Lorca, Malerba, Benni, Caproni, Guardigli, Dante e De Filippo. Il 19 agosto tocca a Stelvio Cipriani, autore di oltre trecento colonne sonore (vedi «Anonimo veneziano»). Ancora grandi interpreti. Anna Bonaiuto, il 21 agosto, darà voce al monologo «Le Belle Joyeuse» dedicato a una figura di donna contraddittoria: Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso, «sanguinaria assassina» per il governo austriaco, «sfacciata meretrice» per papa Pio IX. «Donna Flora e li mariti sua» di Antonio Fornari, in scena il 22 agosto per la regia di Norma Martelli, Claudia Campagnola si calerà nei panni di Flora, vedova del suo amato marito Nino (da Jorge Amado). La Campagnola tornerà ad esibirsi anche il 25 agosto con Mariella Fenoglio in «Ti seguirò oltre mil- le colline». Ernesto Mahieux sarà un uxoricida in «La condanna», regia di Susy Mennella, il 26 agosto. Esecrabile violenza sulle donne anche in «Malammore» di Ilaria Cecere con Annamaria Palomba. Per il suo ritorno ad Agerola, la pianista statunitense di origine coreana Sue Song, giovedì 28 agosto, proporrà una selezione di musiche da Mozart, Grieg, Chopin, Brahms, Schumann, Bach e Beethoven. Si ride col cabaret di Mariano Bruno & Lello Musella e Peppe Sannino, Lino D’Angiò, Jury Monaco, Gianni Simioli con la sua playlist molto personale. Infine va segnalata la consegna dei premi Di Giacomo, Cilea, Bracco, tre intellettuali ed artisti che amarono Agerola. E oggi il paese ricambia consegnando i riconoscimenti a Luis Bacalov, Vincenzo Salemme e Roberto Vecchioni. Targa alla carriera a Giovanna Marini. Nat. Fe. © RIPRODUZIONE RISERVATA Roberto, il professore Il 13 agosto Vecchioni si racconterà al pubblico in «Note e poesia», accompagnato alla chitarra da Massimo Germini 13 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 NA IL CARTELLONE P rima Benedetto Croce, poi Giambattista Basile. L’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli Nino Daniele ha dato una sua cifra alle rassegne napoletane dedicandole alle opere dei grandi della cultura napoletana. Dopo il filosofico Maggio dei Monumenti, la fiabesca Estate a Napoli dal titolo: «Sole Luna e Talia» dall’omonima fiaba del Pentamerone di Basile. Cambiano le «storie e leggende» ma la modalità è quasi la stessa: porre all’interno del grande cartellone con l’egida del Comune una serie di rassegne e iniziative che hanno già una storia e un pubblico così da creare una sorta di iper-rassegna. Quest’anno al centro ci sono le fiabe e la lingua napoletana, il riso, la conversazione e il rapporto tra racconto e mutamento. In più, si legge in una nota degli organizzatori «sviluppiamo anche con l’Estate a Napoli, integrandolo con il Forum Universale delle Culture, il tema delle radici, della memoria e dell’universalità dei protagonisti della cultura napoletana». La kermesse si tiene in due luoghi di particolare pregio storico-artistico: il Maschio Angioino e il Convento di San Domenico Maggiore. Performance e reading, musica, teatro, danza e mostre si avvicenderanno in questi luoghi trasformati per l’occasione in palcoscenici d'eccezione. Oltre 70 giorni, centinaia di artisti coinvolti e decine di operatori culturali, associazioni e promoter. Alcuni esempi: la storica rassegna di cabaret Ridere che nel suo venticinquesimo compleanno ha allestito uno dei più grandi festival della comicità fatti a Napoli portando nel castello della città i nomi di punta della comicità napoletana. Ancora nel Maschio Angioino risuoneranno vari generi musicali interpretati. Nell’ambito dell’ampio programma eduardiano, per il trentesimo an- FIABESCA ESTATE A NAPOLI CON BASILE E LE SUE STORIE Tema «Sole Luna e Talia» dall’omonima fiaba del «Pentamerone». Si ricorda Eduardo con Rigillo, Garofalo e Sinagra Napoli nella Tempesta Per il trentennale eduardiano niversario dalla sua scomparsa, il Maschio Angioino ospiterà, inoltre, lo spettacolo «Napoli nella tempesta» con Mariano Rigillo, per la regia di Bruno Garofalo e le musiche originali di Antonio Sinagra. Tra il sacro e il profano l'estate napoletana celebrerà le feste della Madonna della Neve, della Piedigrotta, di San Gennaro a cui sarà dedicato il musical «Sangue vivo» al Maschio Angioino il 19 settembre, e di Sant'Alfonso Maria de’ Liguori. Per questa sezione tradizionale, il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale che darà luogo ad un ricco programma artistico, luminarie e fuochi d’artificio con la partecipazione di artisti. Nel Convento di San Domenico Maggiore, in collaborazione con l’Associazione Polo della Pietrasanta, straordinaria apertura dell’estate con pièce d’autore. Il focus delle fiabe troverà il suo palcoscenico privilegiato nel chiostro delle statue del Convento di San Domenico Maggiore con «Il Pentamerone - Lo cunto de li cunti» di Maurizio Merolla, le «Fabule in scena» con Enzo Attanasio e tante altre ancora. E torneremo a riveder le stelle come ogni anno. Per la notte di San Lorenzo, il 10 agosto, serata speciale in piazza del Plebiscito con il concerto gratuito dell’Accademia Mandolinistica Napoletana. Le mostre d’arte saranno regine dell’estate fiabesca e visitabili in orari diurni al Pan. E protagoniste ancora a Castel dell’Ovo con il lavoro ispirato a Giambattista Basile «Grottesco incanto de li cunti», al Maschio Angioino, alla chiesa di San Severo al Pendino. Tra Capodimonte e il Convento di San Domenico Maggiore il secondo tempo de «Una Mostra Impossibile - Capolavori in dettaglio - Leonardo, Raffaello e Caravaggio» prevede un programma in cui venti storici dell’arte illustreranno 117 capolavori. Non solo. Significativa l’opera «Salvator mundi» e la fruttuosa collaborazione con il Museo di Capodimonte e la Sovrintendenza Speciale per il Polo museale napoletano con cui è in corso la campagna promozionale «Napoli, che Musei!». La Mostra d’Oltremare, infine, riaperta alla cittadinanza con il suo parco e i suoi giardini, sarà un’altra location privilegiata dell’Estate a Napoli 2014 a partire dallo spettacolo di luci e musica della fontana dell’Esedra che si potrà ammirare ogni sabato e domenica alle 21.30. R. S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Comicità Lo humor di Giacomo Rizzo, Marsiglia, Gino Rivieccio, Lino d’Angio, Peppe Lanzetta, Simone Schettino, i fratelli Gallo, Alan de Luca ed altri Al Maschio Angioino è ora di «Ridere» V oglia di ridere? L’appuntamento è al Maschio Angioino con i comici di punta partenopei. Per il venticinquesimo anno consecutivo infatti, la rassegna «Ridere» accompegnerà gli eventi artistico-culturali dell'estate napoletana. Presentata dall'Associazione "Bruttini-Ridere" e dal Teatro Totò, che riconferma ancora una volta la sua vocazione oltre che artistica soprattutto sociale, la kermesse anche quest'anno è inserita nel cartellone degli eventi de «L'Estate a Napoli 2014 - Sole, Luna e Talia» presentato da Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo. Giacomo Rizzo, Vittorio Marsiglia, Gino Rivieccio, Lino d’Angio, Francesco Paolantoni, Peppe Lanzetta, Simone Schettino,Angelo Gialardino, i fratelli Gallo ed Alan de Luca, sono solo alcuni dei nomi che si alterneranno nel cortile del castello, dal 7 agosto al 6 settembre ( la serata conclusiva del 7 settembre avrà invece luogo nel Cortilo di San Domenico Maggiore). Non mancherà la musica: da James Senese e Napoli Centrale ad Antonio Onorat; dagli Slivoviz, a Fabrizio Bosso, e ancora Roberto Gatto, Raiz & Fausto Mesolella. Inoltre, nell’ambito dell’ampio programma eduardiano per il trentesimo anniversario dalla sua scomparsa, sarà ospitato lo spettacolo «Napoli nella tempesta» con Mariano Rigillo. Ma torniamo a «Ridere». Il costo dei biglietti è di 12 euro a serata, posto unico numerato. La scelta artistica del cartellone è, come sempre, incentrata sulla riproposta dei più grandi successi comici della scorsa stagione invernale, ma non mancheranno le novità. Ecco il program- © Campania € 0.47 (non vendibile separatamente dal Corriere della Sera) Antonio Polito direttore responsabile Maddalena Tulanti vicedirettore Figli d’arte I fratelli Massimiliano ( sinistra) e Gianfranco Gallo saranno tra i protagonisti in scena al castello ma nel dettaglio. Si parte il 7 e 8 agosto con Giacomo Rizzo in «Signori si ride». Il 9 agosto è la volta di Peppe Iodice in «Stavolta mi butto». Il 10 agosto protagonista è Gigi Savoia in «Napoletani a Mosca». Il 12 agosto l’appuntamento è con «Stasera canto io» di Diego Sanchez. Il 13 agosto i 3 Soprani Anna Caso, Nunzia D’Alessio e Angela Gragnaniello con al piano il maestro Antonel- Carmine Festa redattore capo centrale Domenico Errico amministratore delegato Editoriale del Mezzogiorno s.r.l. con socio unico, soggetta a direzione e coordinamento da parte della società RCS Mediagroup S.p.A. Sede legale: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 80133 Napoli - Tel: 081.7602001 Fax: 081.58.02.779 Alessandro Bompieri presidente Reg. Trib. Napoli n. 4881 del 17/6/1997 lo Cascone. Dal 14 al 16 agosto Vittorio Marsiglia in «Isso, essa e 'o malamente». Il 17 agosto Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni «Basta». Il 21 e 22 agosto Simone Schettino in «Se permettete vorrei andare oltre». Il 23 e 24 agosto Benedetto Casillo in «Nu mese 'o ffrisco». Il 25 agosto il cabaret de I Briganti. Il 28 e 29 agosto tocca a Gino Rivieccio con «Mix». Il 30 agosto Giovanni Esposito e Francesco Proco- © Copyright Editoriale del Mezzogiorno s.r.l. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. Talenti partenopei Il 9 agosto è la volta di Peppe Iodice in «Stavolta mi butto» Il 10 protagonista è Gigi Savoia in «Napoletani a Mosca» Stampa: Sedit Servizi Editoriali srl Via delle Orchidee, 1 - 70026 Z. I. Modugno - Bari - Tel. 080.585.74.39 Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma 20/B Legge 662/96 - Filiale di Napoli pio in «Atletico minaccia footbal club». Il 31 agosto Lino D'Angiò in «Da grande voglio fare il sindaco». Il primo settembre presentati dall’Accademia delle Arti Teatrali Teatro Totò gli Allievi del Master 2013-2014 in "Mangiate voi… che io mangio dopo" (ingresso gratuito). Il 2 settembre la Compagnia di Luigi De Filippo con Umberto Bellissimo presenta «È arrivata la felicità». Il 3 settembre ci sarà una grande festa per ricordare Nunzio Gallo con protagonisti Gianfranco e Massimiliano Gallo e Gianluca Di Gennaro in «Ho cantato ad occhi aperti da Napoli al sogno». Il 4 settembre «L’urlo» di Peppe Lanzetta. Il 7 settembre per la serata conclusiva «Ridere» si sposterà al Cortile di San Domenico Maggiore (ore 21) con Angelo Gilardino, World Prèmieres, Concerto del Sepeitho - Grande Orchestra Sinfonica Russa diretta dal maestro Leonardo Quadrini.Per info botteghino Teatro Totò (dalle 10,30 - 13) tel. 081 5647525. Maschio Angioino 392 9440946. Prevendita on line www.teatrototo.it «Ridere - così come le altre iniziative organizzate nel corso dell'anno dalla struttura di via Frediano Cavara - si legge in una nota - si colloca in un’idea/progetto dalla forte vocazione non solo artistica ma soprattutto sociale che da sempre anima i deus ex machina del Teatro Totò; quella che negli anni, sviluppandosi attraverso tre componenti essenziali come la fantasia, la forza e la caparbietà, ha avuto il grande e indiscusso merito di sdoganare un tassello della città, riqualificando un intero quartiere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Diffusione: m-dis Distribuzione Media Spa - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. 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Parliamo di «Accordi@Disaccordi», il Festival cinematografico diretto da Pietro Pizzimento con location il Parco del Poggio (Colli Aminei), promosso dall’associazione Movies Event col sostegno di Comune e Regione, giunto ormai alla quindicesima edizione. Una delle poche certezze per chi trascorrerà l'estate a Napoli. Ogni proiezione si tiene sul laghetto del parco, con al centro la pedana del maxischermo. Fresco e relax assicurati. Protagonisti ovviamente i film, ma non solo. Sono previsti infatti incontri con gli autori del miglior cinema italiano e anche un concorso di corti sul tema «Cinema e Psicoanalisi» curato da Ignazio Senatore. La rassegna propone una selezione delle pellicole più interessanti presentate ai festival internazionali di Venezia, Roma, Torino, Cannes, Berlino, Sundance. Oltre ai film premiati ai David di Donatello, ai Nastri d'Argento, agli Oscar, ai Golden Globe, agli European Film Award. Gli ospiti? Ferzan Özpetek, Marco e Antonio Manetti, Paolo Genovese, Alessandro Rak, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno tra i più attesi della nuova edizione del festival che fino a settembre accompagnerà chi resterà in cit- tà in un viaggio tra commedie e pellicole d’essai. Ma passiamo al programma nel dettaglio. Venerdì primo agosto tocca a «La sedia della felicità» di Carlo Mazzacurati. Si tratta dell’ultima opera del regista, morto il 22 gennaio 2014. Il film ha ricevuto il Gran Premio Torino durante il Torino film festival del 2013. Sabato 2, spazio alla commedia con «Sotto una buona stella» di Carlo Verdone. Il film ha ottenuto ottimi risultati al botteghino, incassando oltre 10 milioni di euro. Domenica 3 è la volta di un altro campione d’incassi. Si tratta di «Un boss in salotto» di Luca Miniero. Lunedì 4 e martedì 5, l’esordio alla regia di Pierfrancesco Diliberto «Pif», con «La mafia uccide solo d’estate». Esordio coi fiocchi visto che Pif si è aggiudicato il David di Donatello 2014 per miglior regista esordiente . «Devo confessare che se non avessi vinto mi sarei veramente arrabbiato», disse scherzando durante la premiazione, «o vinci subito, all’esordio, o non vinci più». E a proposito di esordi il regista ha sottolineato più volte di aver «girato a Palermo senza pagare il pizzo, che è un esordio anche questo». Attraverso i ricordi d'infanzia del protagonista Pif ricostruisce, in toni spesso paradossali e ironici, una sanguinosa stagione dell'attività criminale di Cosa nostra a Palermo dagli anni ottanta fi- 1 agosto Il mese più caldo dell’anno inzia con «La sedia della felicità» di Carlo Mazzacurati, il film uscito postumo per la precoce scomparsa del regista 4e5 Due giorni di seguito per l’esordio alla regia di Pierfrancesco Diliberto «Pif», ovvero il «caso» «La mafia uccide solo d’estate» no ai primi anni novanta. Chiude la rassegna il concorso di cortometraggi de «I Corti sul Lettino Cinema e Psicoanalisi». La giuria, fino ad oggi presieduta da Roberto Faenza, Giuseppe Piccioni, Marco Risi, Ettore Scola, Alessandro Haber quest’anno è affidata ad Alessandro D’Alatri. Le serate finali si svolgeranno il primo e il 2 settembre con la proiezione dei cortometraggi selezionati (per info sul programma completo www.accordiedisaccordi.com). Sono poi in cartellone fino al 7 settembre: «Allacciate le cinture» di Ferzan Özpetek; «A proposito di Davis» (Inside Llewyn Davis) di Joel & Ethan Coen; «L’arte della felicità» di Alessandro Rak; «Blue Jasmine» di Woody Allen; «The Butler- Un Maggiordomo alla Casa Bianca» di Lee Daniels; «Le cose belle» di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno; «Dallas buyers club» di 15 Corriere del Mezzogiorno Lunedì 28 Luglio 2014 NA I cinefili anche d’estate non s’annoiano, un trittico di programmi tra cui scegliere Proiezioni sotto il Vesuvio Arcimovie a San Sebastiano New entry la rassegna dell’Ippodromo Agnano C Jean-Marc Vallée; «Una donna per amica» di Giovanni Veronesi; «Gigolò per caso» (Fading Gigolo) di John Turturro; «Giovane e bella» (Jeune & Jolie) di François Ozon; «Gloria» di Sebastián Lelio; «L’intrepido» di Gianni Amelio. E ancora: «Molière in bicicletta» (Alceste à Bicyclette) di Philippe Le Guay; «La mossa del pinguino» di Claudio Amendola; «Il passato» di Asghar Farhadi; «Philomena» di Stephen Frears; «Saving Mr. Banks» di John Lee Hancock; «La sedia della felicità» di Carlo Mazzacurati; «Smetto quando voglio» di Sydney Sibilia; «Sole a catinelle» di Gennaro Nunziante; «Song ’e Napule» di Antonio e Marco Manetti; «Still life» di Uberto Pasolini; «L’ultima ruota del carro» di Giovanni Veronesi e «La vita di Adele» di Abdellatif Kechiche. Valeria Catalano © RIPRODUZIONE RISERVATA 25 Stefano Incerti sarà presente alla proiezione del suo film «Complici del silenzio», ambientato in Argentina, durante i mondiali di calcio del 1978 26 Il regista Stefano Tummolini presenterà il suo film «Un altro pianeta», storia di Salvatore, un ragazzo omosessuale un po' rozzo e solitario ineforum d’estate ai piedi del Vesuvio, una garanzia. Grande schermo e pellicole internazionali nel verde del rinato ippodromo partenopeo: una novità. Nel primo caso parliamo della ventunesima edizione di «Cinema intorno al Vesuvio», rassegna consolidata sotto l’egida dell’Arcimovie, di scena nel parco urbano di San Sebastiano, in provincia di Napoli. Nel secondo, invece, si fa spazio la graditissima new entry: l’ippodromo di Agnano, sede delle più importanti corse ippiche di trotto e galoppo del Sud, che diventa polo multifunzionale, quindi comprensivo di cinema all'aperto per la rassegna intitolata «Freedom movie». E c’è pure il dj set post film. L’idea - nata col progetto di restyling dell’impianto rimasto chiuso per un anno e passato a nuovi proprietari - è quella di gustare nel fresco della conca di Agnano, provare per credere, i più bei film della scorsa stagione, il giovedì sera. Gli amanti della Settima arte dunque potranno segnare sul calendario, o sullo smartphone, questa nuova suggestiva location, per molti anni tempio esclusivo delle prodezze dei purosangue e ora parco aperto alle diverse espressioni del divertimento e del tempo libero. Dalla musica (i concerti e i dj set in collaborazione con Radio Marte) al cabaret, dal campus estivo per ragazzi fino, appunto, al cineforum sotto le stelle. Ma torniamo alle pendici del vulcano dando un occhio più nello specifico ai titoli in programma. A San Sebastiano al Vesuvio, dopo un mese di luglio spesso da sold out (ingresso 4 euro), il cartellone di agosto apparecchiato dall’ArciMovie propone A Portici Anche quest’anno a Portici ci sarà la rassegna di cinema all’aperto Fresko Film 2014, che giunge alla sua ventunesima edizione. Ben 37 film saranno proiettati tutti i giorni al secondo circolo didattico di Viale Leonardo da Vinci dalle 21.00 e fino al 7 Settembre. Gli spettacoli sono stati selezionati dagli organizzatori Acampa e Capozzi, con la collaborazione del cinema Teatro Roma di Portici. Il costo d'ingresso è di 3,50 euro per il singolo biglietto, mentre il mini abbonamento per tre ingressi costa 9 euro. Titoli in programma per tutti i gusti: dal fantasy alla commedia, bisogna solo scegliere. Mercoledì 20 agosto John Turturro e Woody Allen in «Gigolò per caso», un film che racconta la storia di un fioraio che impara ad arrotondare martedì 5 la commedia agrodolce di e con Carlo Verdone, affiancato da Paola Cortellesi, «Sotto una buona stella». Giovedì 7 e venerdì 8 sarà invece la volta di «X Men: Giorni di un futuro passato» di Bryan Singer. Martedì 12 e mercoledì 13 tocca alla sgangherata truppa messa su da Rocco Papaleo per la divertente «Piccola impresa meridionale». Giovedì 14 e venerdì di Ferragosto spazio al campione d'incassi della stagione, Checco Zalone e il suo «Sole a catinelle». Sabato 16 e domenica 17 ancora commedia con «Un boss in salotto» di Luca Miniero, il regista mattatore di «Benvenuti al Sud». Mercoledì 20 tocca a John Turturro che in coppia con Woody Allen ha sfornato «Gigolò per caso». Giovedì 21, venerdì 22 e marte- dì 26 la fanno da padrone le trasposizioni dei fumetti Marvel: ecco il «Captain America: The winter soldier» di Anthony Russo e Joe Russo e «Thor the dark world» di Alan Taylor. Tra i due supereroi si piazza - sabato 23 agosto - la pellicola di Paolo Genovese «Tutta colpa di Freud». Si termina con «Stai lontana da me» di Alessio Federici (mercoledì 27), il drammatico «Allacciate le cinture» di Ferzan Ozpetek, accompagnato dalla indimenticabile «A mano a mano» nella versione di Rino Gaetano (venerdì 29) e l’ultimo weekend di agosto il film tratto dal bestseller «Storia di una ladra di libri» di Brian Percival. Val. Cat. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 NA Lunedì 28 Luglio 2014 Corriere del Mezzogiorno
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