Allegato 1 al Verbale 2 CANDIDATO ROBERTO COLOZZA Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato si è laureato nel 2003. Presenta una buona attività scientifica, con due monografie (Lelio Basso del 2010 e Repubbliche rosse. I simboli nazionali del Pci e del Pcf (1944-1953) del 2009) e più di venti saggi su riviste qualificate tra il 2009 e il 2013 in cui mostra maturità e capacità critica. La sua ancora breve attività didattica, svolta in Francia, seppure qualificata è ancora poco valutabile. Si segnala una costante partecipazione a convegni e congressi. Il profilo generale del candidato è buono. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Laureato nel 2003, presenta un’attività scientifica continuata e rilevante (due monografie e oltre venti saggi dal 2009 al 2013) su temi, istituzioni e personaggi della politica italiana e francese e sulle loro reciproche relazioni. L’attività didattica è minima e non continuativa, sebbene molto qualificata così come la partecipazione a convegni. Il candidato, allo stato, è in possesso di validi presupposti per perfezionare l’avvio di una carriera accademica di successo. Giudizio del prof. Romano Ugolini Presenta una intensa attività scientifica pur se limitata temporalmente. Il suo lavoro primo, una monografia su Lelio Basso, è del 2009, e il suo curriculum continua con un’altra monografia e più di 20 saggi, ivi compresi una traduzione e una voce biografica. Di rilievo l’attività scientifica e didattica condotta all’estero, soprattutto in Francia. La parte scientifica è contrassegnata da un interesse piuttosto circoscritto rispetto all’arco disciplinare del SSD, ma ha una sua indubbia rilevanza e innovatività. La produzione ha una buona collocazione editoriale. L’attività didattica appare di qualità, ma del tutto limitata, riguardando in tutto due semestri di contratto di insegnamento. Il profilo complessivo è buono, visti i risultati conseguiti in così breve tempo, e potrà ampliarsi in futuro con maggiore profondità Giudizio collegiale Il candidato, laureatosi nel 2003, presenta una buona attività scientifica anche se circoscritta nel tempo e nei temi trattati. Presenta due monografie e oltre venti saggi di buona diffusione e collocazione editoriale. La sua attività didattica è al momento limitata a due contratti semestrali di insegnamento in Francia. Il profilo scientifico del candidato è di buon livello e originale nell’ambito dei temi trattati. CANDIDATO EROS FRANCESCANGELI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato, laureatosi nel 1996, ha svolto una buona attività scientifica con una discreta continuità che consiste in tre monografie( di cui le più qualificanti: Gli Arditi del popolo del 2000 e L’incudine e il martello del 2005) su antifascismo, militarismo e antimilitarismo e numerosi saggi e una decina di interventi editoriali oltre a numerose recensioni. Il candidato, oltre a insegnare nelle scuole superiori e a un contratto di docente come esaminatore e tutore per il consorzio Nettuno dal 2003 al 2007, non ha svolto attività didattica nelle Università italiane o straniere. Il profilo scientifico è di buon livello con caratteri di originalità, innovatività e congruenti al settore scientifico-disciplinare M-STO/04. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Laureato nel 1996, ha svolto un’intensa attività di collaborazione all’interno di strutture territoriali non accademiche (es. ISUC) e associative del settore contemporaneistico (es. SISSCO, Fondaz. GG Feltrinelli). Ha partecipato alla redazione della rivista “Zapruder” dal 2003 al 2012, con varie funzioni. Presenta tre monografie – tra le quali spicca per innovatività il volume sugli Arditi del popolo (2000) – e numerosi saggi, interventi e recensioni di argomento attinente alla storia del movimento operaio e sindacale da un originale punto di vista, legato alla militarizzazione dell’impegno politico. La collocazione editoriale non è sempre di primo piano. La didattica nell’Università è molto limitata e non continua (complessivamente 2002-2006), pur se comprende qualche breve esperienza all’estero. In genere un profilo buono, ma curvato su interessi molto settoriali e didatticamente incompleto. Giudizio del prof. Romano Ugolini Presenta un discreto curriculum scientifico composto da tre monografie, edite tra il 2000 e il 2005, e oltre 20 articoli e numerose recensioni (1993-2014), per lo più attinenti a temi legati all’antifascismo e al trockismo italiano. I primi saggi preludevno ai due lavori maggiori (Gli Arditi del popolo, 2000 e L’incudine e il martello, 2005), che sono rimasti senza un adeguato seguito scientifico che approfondisse e allargasse tematiche di indubbio interesse. La continuità temporale dei suoi lavori è discreta, la collocazione e diffusione editoriale è anch’essa discreta. I lavori principali sono innovativi e originali. L’attività didattica e di insegnamento a livello universitario è pressoché assente. Giudizio collegiale Il candidato laureatosi nel 1996 ha svolto intensa attività di collaborazione all’interno di strutture territoriali non accademiche (ad es. ISUC) e associative del settore contemporaneistico (SISSCO). Ha partecipato Alla redazione della Rivista Zapruder dal 2003 al 2012 con varie funzioni. Il candidato presenta tre monografie edite tra il 2000 e il 2005 e un gran numero di articoli e recensioni (1993-2014), per lo più attinenti a temi legati all’antifascismo e al trockismo italiano. I primi saggi preludono ai due lavori maggiori (Gli Arditi del popolo del 2000 e L’incudine e il martello del 2005) che sono rimasti senza un adeguato seguito scientifico che approfondisse tematiche di indubbio interesse. Il profilo scientifico è tuttavia di buon livello con caratteri di originalità, innovatività e congruenti al settore scientifico-disciplinare M-STO/04. L’attività didattica in campo universitario non risulta presente. CANDIDATO FRANCESCO GERMINARIO Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato presenta una vasta, originale, innovativa e rigorosa produzione scientifica con 12 monografie e un gran numero di saggi pubblicato in riviste di rilevanza editoriale. La produzione scientifica del candidato ha continuità temporale così come la sua partecipazione a congressi e convegni. Partecipa anche a comitati scientifici di riviste accreditate. I suoi studi sul razzismo e l’antisemitismo sono di ottimo rilievo. Non è invece valutabile la sua attività didattica nella Università italiane e estere, insegnando il candidato nelle Scuole superiori. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Si è laureato in Filosofia nel 1978. La produzione scientifica ampia, coerente, prolungata nel tempo e complessivamente di ottimo livello anche editoriale, situa l’autore tra gli specialisti più accreditati dei temi trattati (razzismo e antisemitismo italiano). Tuttavia, il profilo, focalizzato tra l’altro su un percorso di ricerca alquanto specialistico, si unisce alla non valutabilità oggettiva di esperienze di docenza universitaria. Giudizio del prof. Romano Ugolini Presenta un ottimo curriculum scientifico, composto da 12 monografie e da oltre 70 saggi. Partendo da una formazione eminentemente filosofica, G. si è dedicato in seguito ad esaminare tematiche storiche, quali aspetti dell’ideologia fascista e della Destra del secondo dopoguerra, con particolare riguardo al razzismo e all’antisemitismo, con una finezza di trattazione che deriva dalla felice fusione di matrici storiche e filosofiche. Di rilievo la collocazione e la diffusione editoriale dei suoi lavori, continua l’attività scientifica svolta. I risultati ottenuti sono di ottimo livello per originalità e serietà di trattazione. L’attività didattica e di insegnamento a livello universitario risulta esigua. Giudizio collegiale Il candidato presenta un ottimo curriculum con una vasta, originale, innovativa e rigorosa produzione scientifica composta da 12 monografie e oltre settanta saggi collocati in riviste di rilevanza editoriale. Partendo da una formazione eminentemente filosofica, Germinario si è dedicato in seguito a esaminare tematiche storiche quali aspetti dell’ideologia fascista e della destra politica del secondo dopoguerra con particolare riguardo al razzismo ed all’antisemitismo con una finezza di trattazione che mostra la felice fusione delle sue matrici storiche e filosofiche. Tuttavia, il profilo focalizzato tra l’altro su un percorso di ricerca alquanto specialistico, si unisce alla non valutabilità oggettiva di esperienze di docenza universitaria. CANDIDATO MATTIA GRANATA Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato, laureatosi in Storia economica nel 2000 nell’Università di Milano, ha svolto una buona attività di ricerca scientifica sui temi dello sviluppo e delle istituzioni economiche , sulle modalità di rapporto tra autorità pubblica ed economia i cui esiti sono presenti in otto monografie e in un buon numero di saggi sui temi accennati. Tra i suoi studi emergono in particolare l’ottima biografia di Roberto Tremelloni, Riformismo e sviluppo economico (2010) e uno studio sulla fine dello Stato imprenditore, Cultura della crisi (2012). Dal 2006 al 2010 è stato assegnista di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Milano. Non ha svolto, da ciò che risulta dal curriculum, particolare attività didattica. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Si è laureato nel 2000 in storia economica, ed è stato assegnista di ricerca in storia contemporanea dal 2006 al 2010. Non dichiara attività didattica. Presenta otto monografie di diverso peso e due lavori in cooperazione con altri autori, oltre a vari saggi. Gli interessi scientifici, ampiamente documentati dai lavori a stampa – alcuni dei quali ospitati in sedi editoriali di prestigio – variano dalla storia del movimento cooperativo a quella di alcune istituzioni economiche all’edizione di carteggi; dalla trattazione di alcuni aspetti del riformismo milanese alla figura di Roberto Tremelloni (esponente illustre di quel riformismo), di cui si producono un ampio profilo biografico e l’edizione dei discorsi parlamentari, fino alla storia dell’IRI e a quella del Politecnico milanese. Nell’ampio materiale prodotto, alcuni lavori appaiono più legati all’interesse politico contingente che non alla stretta riflessione storiografica, peraltro altrove ampiamente documentata in saggi di buon livello, che si muovono in un ambiente prettamente milanese. Giudizio del prof. Romano Ugolini Assegnista di ricerca in Storia contemporanea nella facoltà di Scienze Politiche dell’ateneo di Milano dal 2006 al 2010. Laureatosi in storia economica nel 2000, MG oscilla nei suoi interessi tra temi di forte attualità, quali, ad esempio, Sinistra e mercato (2010) o Cultura della crisi. La politica e il tramonto dello Stato imprenditoriale (2012), e temi più propriamente storici, sempre comunque circoscritti al secondo dopoguerra. Di particolare rilievo, in questo ultimo ambito, è la pregevole biografia di Roberto Tremelloni, inquadrata nel rapporto tra riformismo e sviluppo economico. Non risulta documentazione sull’attività didattica. Nel complesso la produzione scientifica di MG risulta più proiettata all’ambito più specificatamente attuale, anche se i lavori più propriamente storici risultano sicuramente di buon livello. Giudizio collegiale Il candidato, laureatosi in Storia economica nel 2000, è stato assegnista in Storia contemporanea dal 2006 al 2010. Non dichiara attività didattica e di insegnamento. Presenta otto monografie di diverso peso e due lavori in cooperazione con altri autori, oltre a vari saggi. Oscilla nei suoi interessi tra temi di forte attualità quali ad esempio Sinistra e mercato (2010) o Cultura della crisi. La politica e il tramonto dello Stato imprenditoriale (2012), e temi più propriamente storici, sempre circoscritti al secondo dopoguerra. Di particolare rilievo in quest’ultimo ambito è la pregevole biografia di Roberto Tremelloni (2010), inquadrata nel rapporto tra riformismo e sviluppo economico. Nel complesso l’attività scientifica del candidato risulta di buon livello nella parte più attinente agli studi storici. CANDIDATO FABIO DARIO LUIGI LAVISTA Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato, laureatosi nel 2000 in Storia moderna, ha proseguito i suoi studi e le sue ricerche in campo economico, in particolare sull’Italia del secondo dopoguerra. Gli esiti di tali ricerche hanno prodotto tre monografie di buon livello su temi economici quali l’ingegneria gestionale, la programmazione economica dello Stato italiano e un saggio su Gino Martinoli. La produzione scientifica appare di buon livello tutta focalizzata sulla storia economica. Il candidato è stato titolare di un assegno di ricerca dal 2009 al 2013 per una ricerca sul gruppo Pirelli. La sua attività didattica è legata a una docenza a contratto dal 2009 al 2014 in Storia economica presso l’Università Bocconi di Milano. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Si è laureato nel 2000 in storia moderna. Tra gli incarichi si segnalano quello di assegnista di ricerca sul gruppo Pirelli e la docenza a contratto di storia economica presso l’Università Bocconi dal 2009 al 2014. Presenta tre monografie di buona collocazione editoriale e vari saggi di differente lunghezza, inerenti l’ingegneria gestionale, la storia d’impresa e la cultura manageriale nella storia italiana del secondo dopoguerra, osservata anche per casi di studio (Necchi, Olivetti). La produzione scientifica è continuativa e di buon livello. Il profilo è promettente, pur se molto curvato sulla storia economica. Giudizio del prof. Romano Ugolini Il candidato ha una formazione prettamente economica nel suo percorso di studi che dalla laurea, conseguita nel 2000, lo ha portato all’abilitazione. Non risulta che egli abbia mai avuto esperienze didattiche nel campo del SSD M-STO/04. Di conseguenza i suoi lavori sono inerenti prevalentemente alla storia economica; i suoi “sconfinamenti” in campo storico, ristretti al periodo del secondo dopoguerra, presentano tuttavia vertici di ottimo livello, come i saggi dedicati alla Olivetti e alla Necchi, o al lavoro complessivo La stagione della programmazione. Grandi imprese e Stato dal dopoguerra agli anni Settanta (2010).buona la continuità della produzione scientifica, così come la collocazione editoriale. Giudizio collegiale Il candidato si è laureato nel 2000 in Storia moderna. Tra gli incarichi si segnalano quello di assegnista di ricerca sul gruppo Pirelli e la docenza a contratto di Storia economica presso l’Università Bocconi dal 2009 al 2014. I suoi studi e le sue ricerche in campo economico, in particolare sull’Italia del secondo dopoguerra, hanno prodotto tre monografie di buon livello su temi quali l’ingegneria gestionale, la programmazione economica dello Stato italiano e vari saggi. Tra questi si segnalano quelli sulla Olivetti e sulla Necchi. La produzione scientifica appare di buon livello, tutta focalizzata sulla storia economica. Buona la continuità cosi come la collocazione editoriale. CANDIDATO MASSIMILIANO LIVI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato si è laureato nel 1999. E’ professore associato (supplente) di Storia contemporanea italiana nell’Università di Muenster in cui svolge con continuità attività didattica dal 2006 a oggi. La sua attività scientifica si è manifestata in due monografie di buon livello sulla dirigenza femminile nel nazionalsocialismo e le donne nel regime nazista (nel 2005 e nel 2012). Il resto dei suoi studi, in un numero limitato di saggi, si concentrano sul rapporto tra religione e modernità e sulla società contemporanea. Di un certo interesse appare, nel curriculum del candidato, il profilo internazionale. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Si è laureato in Lingue e Letterature straniere nel 1999. Trasferitosi come borsista in Germania, ha poi svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Muenster con vari incarichi, fino al raggiungimento, nel 2014, della funzione di professore associato supplente. Insegna in atenei tedeschi storia dell’Italia contemporanea dal 2006. Si è proposto a livello monografico con due lavori (in tedesco e in italiano, 2005-2012) sulla dirigenza femminile nazionalsocialista e le donne nel regime nazista, tema che ricorre anche in altri suoi saggi. Per il resto, i suoi interventi riguardano prevalentemente tratti caratteristici della modernità e della società contemporanea. Pur se di buon livello, la produzione scientifica non è ampia e, considerando le tematiche storiografiche vere e proprie, non è varia e tende a riproporsi. Assai significativa, come è naturale, l’internazionalizzazione dello studioso. Giudizio del prof. Romano Ugolini Il candidato si è laureato nel 1999 in Lingue. Ha conseguito nel 2005 il dottorato in Sociologia della politica all’Università di Muenster e nel 2009 in Storia per l’età moderna e contemporanea all’Università di Firenze. Il suo percorso, tanto di ricerca quanto in ambito didattico, si è radicato all’Università di muenster, dove ha diretto una Unità di ricerca di eccellenza e dove ha di recente conseguito il titolo di professore associato supplente. il suo campo di ricerca è stato prevalentemente circoscritto alle posizioni del mondo femminile tedesco durante il nazismo. L ricerche finora condotte, spesso con curvatura sociologica, sono di buon livello anche se ancora limitate nei temi. Giudizio collegiale Il candidato si è laureato in Lingue e letterature straniere nel 1999. Trasferitosi come borsista in Germania, ha poi svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Muenster, dove ha diretto una Unità di ricerca di eccellenza, e dove ha recentemente conseguito il titolo di Professore associato supplente. Insegna, dal 2006 a oggi, in Atenei tedeschi Storia dell’Italia contemporanea. La sua attività scientifica si è manifestata in due monografie (in tedesco e in italiano 2005 e 2012) sulla dirigenza femminile nel nazionalsocialismo e le donne nel regime nazista. Le ricerche finora condotte, spesso con curvatura sociologica, sono di buon livello anche se ancora limitate nei temi. Assai significativa l’internazionalizzazione dello studioso. CANDIDATO PELLEGRINO GERARDO NICOLOSI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato, laureatosi in Scienze Politiche nel 1995, è ricercatore di Storia contemporanea dal novembre 2004 nell’Università di Siena. Dal 2002 a oggi svolge attività di insegnamento e di didattica nelle Università di Siena e LUISS-Guido Carli di Roma. E’ membro del comitato scientifico di varie istituzioni e riviste. La sua attività scientifica è poliedrica e copre un vasto arco temporale: dall’Ottocento fino al secondo dopoguerra. Lo testimoniano le tre monografie di buon livello: sulla colonizzazione nel Corno d’Africa (2002), sulla provincia di Siena in età liberale (2003), su una rivista liberale nel passaggio dal fascismo alla Repubblica (2012); ha poi curato il primo volume della fondamentale opera I liberali italiani dall’antifascismo alla Repubblica, oltre a essere autore di numerosi saggi che mostrano continuità di impegno e originalità. Il candidato ha svolto attività di ricerca prevalentemente nel campo delle Scienze politiche. Si tratta di uno studioso serio e di buon livello scientifico. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Laureato in Scienze politiche nel 1995, è attualmente ricercatore confermato di storia contemporanea a Siena . Insegna dal 2002 moduli di discipline contemporaneistiche , e dal 2011 ha la completa responsabilità di un corso di Storia dei sistemi politici in una laurea magistrale. E’ membro del comitato scientifico di varie istituzioni e riviste. Presenta tre monografie su argomenti che testimoniano diversi e vari interessi che coprono un vasto arco temporale e tematico; varietà del resto ravvisabile anche nel nutrito gruppo di saggi, che rendono conto anche di consistente continuità di impegno e di coerenza disciplinare, oltre che, in vari casi, di originalità. Profilo buono, e caratteristico di uno studioso operante in un dipartimento di scienze politiche. Giudizio del prof. Romano Ugolini E’ attualmente ricercatore confermato di Storia contemporanea (SSD M-STO/04) presso l’Università di Siena. Ha insegnato dal 2002 moduli didattici del SSD sopra citato, e dal 2011 ha la completa responsabilità del corso di Storia dei sistemi politici in un cds magistrale. Ha quindi alle spalle più di un decennio di una buona esperienza didattica. Sul piano scientifico, il candidato si muove felicemente su tematiche specifiche dell’ottocento risorgimentale e della ipresa politica dopo il secondo conflitto mondiale. Presenta tre monografie (2002, 2003, 2012), dedicate rispettivamente alla situazione del Corno d’Africa tra il 1899 e il 1920; ad un repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali senesi in età liberale (1866-1923); al giornale RISORGIMENTO LIBERALE (1943-1948). Dimostrano un variegato impegno di studi i saggi di corredo alle monografie: alcuni sono di pregevole fattura, originali e innovativi nel tema e nei risultati conseguiti, come, ad esempio, La corona e le feluche (2012). Nel complesso si tratta di uno studioso serio, dai variegati interessi scientifici, nei quali si muove con facilità, dimostrando capacità scientifiche di buon livello. Giudizio collegiale Il candidato, laureatosi in Scienze Politiche nel 1995, è ricercatore di Storia contemporanea dal novembre 2004 nell’Università di Siena. Dal 2002 a oggi svolge attività di insegnamento e di didattica nelle Università di Siena e LUISS-Guido Carli di Roma. Il profilo didattico del candidato è buono. E’ membro del comitato scientifico di varie istituzioni e riviste. La sua attività scientifica è poliedrica e spesso originale e copre un vasto arco temporale: dall’Ottocento fino al secondo dopoguerra. Presenta tre monografie dedicate rispettivamente alla situazione nel Corno d’Africa tra il 1899 e il 1920 (2002); ad un repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali senesi in età liberale (2003); al giornale Risorgimento liberale 1943-48 (2012). Dimostrano un variegato impegno di studi i saggi di corredo alle monografie: alcuni sono di pregevole fattura, originali e innovativi nel tema e nei risultati, come, ad esempio, La corona e le feluche del 2012. Ha poi curato il primo volume della fondamentale opera I liberali italiani dall’antifascismo alla Repubblica (2008). Il profilo scientifico è buono e caratteristico di uno studioso operante nell’ambito delle Scienze politiche. CANDIDATO ROBERTO PARISINI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Roberto Parisini, laureatosi nel 1985, si presenta con una produzione scientifica che consta di due monografie (La città e i consumi del 2012 e Dal regime corporativo alla Repubblica sociale. Agricoltura e fascismo a Ferrara del 2005), quattro curatele e una serie di articoli e saggi su temi legati all’agricoltura in Emilia-Romagna durante il fascismo e alle trasformazioni sociali a Bologna e nelle zone padane nel secondo dopoguerra. IL candidato si è concentrato su studi di storia locale nell’area emiliano-romagnola con buoni risultati. Ha inoltre una buona esperienza in campo didattico avendo insegnato dal 2004 al 2008 alla SSIS nell’Università di Ferrara e successivamente con continuità tranne una breve parentesi Storia contemporanea nelle Università di Ferrara e di Modena e Reggio. Il suo profilo, seppure limitato a studi di storia locale, risulta buono sia nel campo della ricerca che in quello della didattica. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Si è laureato nel 1985. Presenta due monografie, quattro curatele e alcuni articoli di varia lunghezza. Dal 2004 al 2008 ha insegnato nella SSIS di Ferrara discipline storiografiche in ambito contemporaneistico; ha insegnato per alcuni anni, non continuativi, all’Università di Modena-Reggio e di Ferrara, ancora discipline contemporaneistiche. I suoi interessi, esplicitati in lavori di buona fattura, sono volti a temi di storia sociale, storia corporativa e dell’agricoltura, sempre circoscritti all’area emiliano-romagnola e in particolare a Ferrara. Il suo ultimo lavoro monografico (2012) è uno studio sui consumi a Bologna nel secondo dopoguerra. Pur presentando buona continuità e coerenza , testimoniata anche dal saggio nel recente volume collettaneo a cura di Corner e Galimi sul fascismo in provincia (2014), i lavori di Parisini sono però caratterizzati da una tematizzazione molto legata all’area di riferimento. Giudizio del prof. Romano Ugolini Presenta due monografie, dedicate l’una alla realtà del fascismo a Ferrara dal 1928 al termine della RSI (2005), e l’altra ai consumi a Bologna dal 1951 al 1981 (2012). Presenta altresì quattro curatele, nove articoli e 15 saggi in volume, che si distaccano dai temi sopra indicati delle monografie unicamente per uno sguardo analitico rivolto all’esperienza maturata nell’ambito della SSIS e dei laboratori didattici. I suoi lavori – soprattutto quelli rivolti ai consumi – risultano innovativi, originali e rigorosi: restano tuttavia ristretti all’area emiliana, con particolare predilezione per la zona ferrarese. Ha esperienza didattica a livello universitario, avendo insegnato nella SSIS (quattro anni) di Ferrara dal 2004 al 2008. Ha svolto corsi nell’ateneo ferrarese nei medesimi anni, per poi insegnare a Modena e Reggio negli a.a. 2006-7 e 2008-9. Negli a.a. 2009-11 e nell’a.a. 2012-13 è ritornato all’Università di Ferrara a insegnare storia contemporanea. Nel complesso, P. unisce una buona esperienza didattica, anche se non continua e su diversi livelli, nel SSD M-STO-04, ad una buona preparazione scientifica , circoscritta tuttavia negli ambiti di interesse e quindi sul piano editoriale e della diffusione. Giudizio collegiale Il candidato presenta due monografie, dedicate l’una alla realtà del fascismo a Ferrara dal 1928 al termine della RSI (2005), e l’altra ai consumi a Bologna dal 1951 al 1981 (2012). Presenta altresì quattro curatele, nove articoli e 15 saggi in volume, che si distaccano dai temi sopra indicati delle monografie unicamente per lo sguardo analitico rivolto all’esperienza maturata nell’ambito della SSIS e dei laboratori didattici. I suoi lavori – soprattutto quelli rivolti ai consumi – risultano innovativi, originali e rigorosi: restano tuttavia ristretti all’area emiliano-romagnola, con particolare predilezione per la zona ferrarese. I temi di ricerca sono stati anche sviluppati in interventi in convegni spesso promossi dal candidato. Ha inoltre una buona esperienza in campo didattico avendo insegnato dal 2004 al 2008 alla SSIS nell’Università di Ferrara e successivamente con continuità, tranne una breve parentesi, Storia contemporanea nelle Università di Ferrara e di Modena e Reggio. Il suo profilo, seppure limitato a studi di storia locale, risulta buono sia nel campo della ricerca che in quello della didattica. CANDIDATO SILVIA SALVATICI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Ricercatrice universitaria dal 2005 al 2009 presso l’Università di Teramo è dal 2010 professore associato di Storia contemporanea presso la stessa Università. La sua produzione scientifica è più che buona con tre monografie, di cui una come coautrice e un gran numero di saggi su riviste italiane e internazionali di alto profilo editoriale. La sua produzione scientifica si concentra essenzialmente su due temi: storia delle donne e profughi europei nel secondo dopoguerra. Il suo curriculum mostra originalità e innovatività come si evince da una delle sue opere maggiori, Senza casa e senza paese. Profughi europei nel secondo dopoguerra (Bologna 2008). La candidata partecipa a comitati editoriali di riviste, oltre ad aver partecipato a vari progetti di ricerca nazionali e internazionali. La candidata insegna nell’Università italiana dall’a.a. 20052006 a oggi, oltre ad aver svolto sporadica attività didattica in istituzioni universitarie internazionali. Il suo profilo complessivamente appare più che buono, armonizzando l’attività scientifica con quella didattica. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli E’stata dal 2005 ricercatrice ed è dal 2010 professore di seconda fascia di storia contemporanea nell’Università di Teramo. Ciò le consente di presentare un profilo didattico continuativo e impeccabile (lezioni ordinarie, tesi, lezioni e tesi dottorali ecc.), svolto anche all’estero e in prestigiosi atenei europei. Ha conseguito nel 1992 il premio “Franca Pieroni Bortolotti” per tesi di laurea. I temi di ricerca sono essenzialmente legati alla storia delle donne, e più recentemente, a quella dei profughi postbellici; generalmente ben collocati e pienamente congruenti al settore disciplinare. Si sono concretizzati in due monografie: una del 1999 su donne contadine; una del 2008 sul tema dei profughi europei nel secondo dopoguerra, anticipata dalla curatela del fascicolo di “Genesis” del 2004. Vi è poi il libro a due voci del 1998, dove la presenza di Salvatici non è facilmente distinguibile da quella della coautrice. Complessivamente un profilo di livello più che buono, con vivaci tratti di originalità. Giudizio del prof. Romano Ugolini E’ stata ricercatrice universitaria dal 2005 al 2009 presso l’ateneo di Teramo. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato presso il medesimo ateneo, chiamata nel 2010. Sia come ricercatore che come professore ha fatto parte del SSD oggetto della presente procedura (M-STO/04). Ha un ottimo curriculum didattico e di insegnamento, che si segnala oltre che per la continuità dell’impegno profuso anche per l’attività svolta all’estero o alla European University Institute. La ricerca scientifica della prof. S. si è incentrata soprattutto su due tematiche, la realtà dei profughi nel secondo dopoguerra (monografia nel 2008), e sulla presenza femminile nel mondo rurale fascista (monografia nel 1999), conseguendo soprattutto sul secondo tema apprezzabili risultati. Oltre 50 saggi sono di corredo alle ricerche maggiori, e attestano della serietà e continuità del lavoro compiuto, per lo più con case editrici di rilievo e con ampia diffusione. Vi è una buona continuità di ricerca, che sfocia con una certa fatica nelle necessarie sintesi. La candidata ha conseguito nel 1992 il premio “Franca Pieroni Bortolotti” per la sua tesi di laurea. Giudizio collegiale Ricercatrice universitaria dal 2005 al 2009 del settore scientifico-disciplinare Storia contemporanea presso l’Università di Teramo è dal 2010 professore associato del medesimo SSD nella medesima Università. Ha un ottimo curriculum didattico e di insegnamento che si segnala oltre che per la continuità nell’impegno profuso, anche per l’attività svolta all’estero o all’European University Institute. I temi di ricerca sono essenzialmente legati alla storia delle donne e più recentemente alle vicende dei profughi europei nel secondo dopoguerra, quasi sempre ben collocati e congruenti al settore disciplinare. Si sono concretizzati in due monografie: una del 1999 su donne contadine, una nel 2008 sul tema dei profughi europei nel secondo dopoguerra (anticipato sul versante femminile dalla curatela di un fascicolo di “Genesis” del 2004); vi è poi il libro a due voci del 1998 sulle donne politiche fiorentine, dove la presenza di Salvatici non è distinguibile da quella di Scattigno. La candidata ha conseguito nel 1992 il Premio Franca Pieroni Bortolotti per la sua tesi di laurea. Complessivamente la candidata ha un profilo di livello più che buono con vivaci tratti di originalità. CANDIDATO ALBERTO STRAMACCIONI Giudizio del prof. Marco Impagliazzo Il candidato, laureatosi nel 1985, ha svolto una pluridecennale, costante e proficua attività di ricerca, i cui esiti sono stati presentati in numerose pubblicazioni, tra cui 16 monografie, alcune dedicate alla storia locale umbra e altre a questioni nazionali, come l’importante volume sulla storia delle classi dirigenti in Italia o gli studi sul Sessantotto. Le pubblicazioni sono tutte congruenti al settore scientifico-disciplinare MSTO/04 e riguardano un ampio ventaglio di tematiche: dal Risorgimento agli eventi del 1968. In particolare con i suoi studi di storia locale umbra, condotti con rigore metodologico, il candidato ha dato un apporto significativo al progresso degli studi storici. Il candidato ha inoltre un’ottima e continua esperienza nel campo della didattica avendo insegnato, come professore a contratto presso l’Università per Stranieri di Perugia dal 1996 al 2005. Dal 2007 è ricercatore a tempo determinato presso lo stesso Ateneo, dove ha continuato a svolgere oltre alla ricerca scientifica anche un’intensa attività didattica. Il giudizio complessivo sul candidato è ottimo. Giudizio della prof.ssa Paola Magnarelli Laureato nel 1985, è stato ricercatore TD dal 2011 al 2014, e precedentemente professore a contratto dal 1996 al 2005 e professore incaricato di storia contemporanea o di discipline del medesimo settore (storia dell’Europa). Ha sempre svolto questi incarichi nell’ateneo perugino ed evidenzia una notevole attività didattica e di insegnamento, condotta in sostanziale continuità e con ottimi risultati. Presenta una cospicua serie di monografie e di saggi, bene inseriti nel campo della contemporaneistica anche se non sempre collocati in modo adeguato dal punto di vista editoriale. Mostra anche continuità negli interessi e nei risultati di ricerca, con attenzione alla storia locale, anche se non esclusiva: si vedano ad es. gli studi sul Sessantotto (primo campo di interesse praticato e successivamente perseguito con costanza e buoni esiti), il volume Editori Riuniti sulla storia d’Italia dal 1861 al 2006 e quello sugli effetti in Italia della Rivoluzione Francese (2013); la storia dei ceti dirigenti in Italia e, infine, il volume sulle guerre degli italiani nel XX secolo (2014). Si è inoltre interessato di storia delle istituzioni locali e nazionali, dal Parlamento postunitario alla Chiesa nel periodo giacobino, dalla storia dell’Università per stranieri come istituzione del fascismo alla ricognizione di alcuni tratti di storia del PCI. Complessivamente un profilo solido, sostanziato da piani di interesse locali e nazionali ampi, intrecciati con piena consapevolezza metodologica e buon dominio della storiografia di riferimento fino a raggiungere ottimi risultati, e da una esperienza didattica di tutto rispetto. Giudizio del prof. Romano Ugolini E’ stato professore a contratto del SSD oggetto della presente procedura presso l’Università per stranieri di PG dal 1996 al 2005. Successivamente è stato per due anni professore incaricato nel predetto SSD della medesima università. Dal 2011 è ricercatore TD sempre nel predetto SSD nel medesimo ateneo. Ha quindi al suo attivo un’ottima esperienza didattica e di insegnamento a livello universitario. L’attività scientifica si è concretizzata in 16 monografie e in alcuni saggi preparatori. Va sottolineato che il lavori di S. coprono un arco temporale di studi che procedono dalla Rivoluzione francese e le Repubbliche d’Italia (1789-1799) per giungere ai giorni nostri. Punti focali dei suoi interessi sono stati la storia del PCI in Umbria, il 68 in Umbria e in Italia e, tema particolarmente innovativo, la storia dei crimini di guerra in Italia. Di particolare rilievo, per gli ottimi risultati conseguiti, sono le opere di sintesi di lungo periodo, dedicate alla Storia d’italia 18612006; all’Umbri dal 1861 al 1992, nel quadro dello studio delle classi dirigenti in Italia, e, infine, all’Itali e l’Europa nel xx secolo 1861-2011, nel quale ultimo risalta il profilo internazionale. Nel complesso un’ottima esperienza didattica si lega ad un’ottima preparazione storica, che spazia in diverse epoche dall’ambito locale umbro a quello internazionale europeo. Giudizio collegiale Il candidato, laureatosi nel 1985, è stato ricercatore TD dal 2011 al 2014. Precedentemente è stato professore a contratto dal 1996 al 2005 e incaricato di Storia contemporanea o di discipline del medesimo settore (Storia dell’Europa). Ha sempre svolto questi incarichi nell’Università per Stranieri di Perugia ed evidenzia una notevole attività didattica e di insegnamento condotta in sostanziale continuità e con ottimi risultati. Il candidato ha svolto una pluridecennale, costante e proficua attività di ricerca, i cui esiti sono stati presentati in numerose pubblicazioni, tra cui 16 monografie, alcune dedicate alla storia locale umbra e altre a questioni nazionali e internazionali, come l’importante volume sulla storia delle classi dirigenti in Italia (2012) o gli studi sul Sessantotto. Su quest’ultimo tema ha ottenuto il premio per la saggistica al “Concorso letterario Hans Wolf Shoen”. Le pubblicazioni, non sempre collocate in modo adeguato dal punto di vista editoriale, sono tutte congruenti al settore scientifico-disciplinare M-STO/04 e riguardano un ampio ventaglio di tematiche: dal Risorgimento agli eventi del 1968. In particolare i suoi studi di storia locale umbra , condotti con rigore metodologico, hanno un carattere innovativo e originale. Nel complesso un’ottima esperienza didattica si lega ad un’ottima preparazione storica che spazia in diverse epoche, dall’ambito locale a quello internazionale europeo.
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