Capitolati - Aicc - Associazione Italiana Chimici del Cuoio

Capitolati
(in)sostenibili
&
Impronte ambientali
GRUPPO UNIC
Servizio Ambiente
Convegno AICC 03/10/2014
Rispetto delle prescrizioni
PREMESSA
Il rispetto delle prescrizioni è dovuto da chi produce e
vende
Se produco e vendo in Italia devo rispettare le leggi
italiane ed europee
Se vendo fuori Europa, mi devo preoccupare di
rispettare le leggi del paese di destinazione
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Rispetto delle prescrizioni
CONSEGUENZA
Se il cliente chiede di sottoscrivere un documento
generico di rispetto delle leggi europee, firmando non si
fa altro che dichiarare di rispettare la legge, cosa che
dovrebbe essere implicita
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Richieste sostenibili
Obblighi del settore conciario:
a) verificare che le pelli non contengano sostanze SVHC
in concentrazione > 0.1%; nel caso, è obbligo (Art. 33)
informarne il cliente;
b) se le pelli sono importate da paesi extra UE e la
sostanze è > di 1t/anno, è obbligatoria la Notifica
c) rispettare le restrizioni imposte dall’Allegato XVII (es.
azocoloranti, nonilfenoli ecc)
Vedremo come
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Rispetto delle prescrizioni
I°PROBLEMA
Spesso chi riceve i documenti di richiesta del cliente non
distingue se il requisito richiesto è di legge e applicabile
alla pelle (che tipo di pelle?) o no
II PROBLEMA
Spesso il cliente riceve la merce, fa i controlli, solo
successivamente contesta i parametri.
Due casi diversi:
• limiti di legge non rispettati
• requisiti del cliente non rispettati
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Rispetto delle prescrizioni
Requisiti del cliente non rispettati
Diverso se:
•se comunicati prima dell’ordine
•sottoscritti
•non sottoscritti
•se comunicati dopo l’ordine
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Risposte sostenibili
Il controllo delle conformità non deve essere effettuato
solo con analisi chimiche.
A supporto (in accordo con le linee guida ECHA)
possono essere utilizzate analisi delle schede di
sicurezza, dichiarazioni dei fornitori, inserimento del
REACh all’interno dei sistemi di gestione ecc.
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Risposte sostenibili
Quali parametri analizzare
Riferimento al documento “Capitolato” UNIC:
•azocoloranti
•PCP
•organostannici
•ftalati
•formaldeide
•cromo VI
•SCCPs
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Risposte sostenibili
Cosa valutare:
•Schede di sicurezza
•Ricette di produzione
•Eventuali cambi di concentrazione dovuti a
evaporazione (es metalli, ftalati)
•Formazione/rilascio della sostanza nel corso della
lavorazione (Formaldeide, CrVI)
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Risposte sostenibili
Esempio
Scheda di sicurezza: al punto 3 si rileva la presenza di nmetilpirrolidone (2%) e DEHP (1%)
Rispetto della legge:
se il residuo sull’articolo finito è > 0.1%, c’è l’obbligo di
comunicare la presenza della sostanza all’utilizzatore a
valle
Cosa fare
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Risposte sostenibili
Esempio
Rispetto dei requisiti del cliente:
1) richiesta di presenza < 0.1%: calcolare la
concentrazione teorica finale sulla pelle, tenendo conto
che in rifinizione:
n-metilpirrolidone evapora
ftalato si concentra
2) richiesta non utilizzo: spesso anche chi formula non
conosce la composizione dei prodotti che utilizza,
perché le sostanze sono presenti al di sotto del limite
oltre il quale scatta l’obbligo di inserimento in SDS.
A questo punto un controllo analitico è consigliabile
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Attività
Rete laboratori
•Individuare laboratori affidabili per l’analisi delle pelli
•Organizzare ring test utili (a cosa serve un ring test su
una pelle con 400 mg/kg di ammina aromatica?)
•Partecipazione gratuita
Si richiede:
•Risposta in tempi commerciali (15 gg)
•Partecipazione attiva con invio di pelli «interessanti»
(concentrazioni prossime al limite di rivelabilità, falsi
positivi)
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Risposte sostenibili-Sviluppi futuri
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Risposte sostenibili-Sviluppi futuri
La Commissione Europea ha attivato il progetto: “Costruire
il mercato unico dei prodotti verdi. Migliorare le
informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti e delle
organizzazioni” (scadenda fine 2016-inizio 2017)
Lo scopo è definire un criterio di lavoro unico (redazione
Product Category Rules condivise e univoche).
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Attività UNIC
UNIC partecipa in rappresentanza del settore conciario
europeo, con raccolta dati e una stima del calcolo della
Carbon Footprint per azienda e per pelli destinate ai vari
usi: calzatura, arredamento…
La raccolta (circa 40 aziende nei vari distretti) terminerà
entro la fine dell’anno, con i primi risultati.
In ambito CEN, abbiamo preparato una PCR con i confini
del sistema modificati, che andrà in inchiesta pubblica entro
la fine dell’anno.
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Calcolo delle impronte ambientali-Problemi
System boundaries
Upstream processes
Core processes
Downstream processes
Including transportation impact
Raw material
preservation
Beamhouse
and Tanning
Wastewater
treatment
Chemicals
production
Including transportation impact
Electricity
production
Post tanning
Including
Transportation
impact
Waste
management
Other
energetic
means
production
Water
extraction
and delivery
Packaging
production
Including transportation impact
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Finishing
Air emission
depollution
Calcolo impronte ambientali-Problemi (2)
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Calcolo impronte ambientali-Problemi (3)
Sistemi di calcolo e banche dati
Situazione attuale: dati monosettore (allevamento),
mancano i dati chimici specifici per l’industria conciaria
Posso
scegliere
fra
varie
approssimazioni,
con
conseguente deriva dei risultati
L’impatto delle diverse sostanze chimiche può variare di più
del 100%
Es Solfato di cromo
Le industrie chimiche non sono presenti nei gruppi di
lavoro (a parte i produttori di detergenti domestici)
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Calcolo impronte ambientali-Problemi (4)
Posizione della Commissione Europea: forse mette a
disposizione dei partecipanti le banche dati per il calcolo
della PCF(product Carbon Footprint)
Il progetto è a partecipazione volontaria e autofinanziato….
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Calcolo impronte ambientali- Interesse
Le aziende clienti, in particolare i brand del lusso, sono
molto interessate all’argomento.
Con alcune di esse abbiamo in corso un programma di
collaborazione di raccolta dati per il calcolo della PCF sugli
articoli forniti
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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