PROVINCIA DI PISTOIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE Atto n. 141 Seduta del 30 SETTEMBRE 2014 OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA "RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELLA R.P.P. 2014-2016", AI SENSI DEL D.LGS. 26712000 ART. 193, COMMA 2 L,anno duemilaquattordici, addì Trenta del mese di Settembre alle ore 11,15 nella sala delle adunanze della Provincia di Pistoia, convocata con apposito avviso, si è riunita la Giunta Proi~inciale Presiede il Presidente Federica Fratoni. Al1 'adozione del seguente prowedimento risultano presenti i Sigg. : Presenti FEDERICA FRATONI PAOLO MAGNANENSI ROBERTO FABIO CAPPELLINI MAURO MARI LIDIA MARTINI SILVANO CALISTRI Presidente Vicepresidente Assessore Assessore Assessore Assessore 1 Assenti --T- u - X p p - P- Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott. Franco Pellicci. Il Presidente accertato il numero legale degli intervenuti invita i presenti a deliberare sul1 'oggetto sopra indicato. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 30 SETTEMBRE 2014 N. 141 OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA "RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELLA R.P.P. 2014-2016", AI SENSI DEL D.LGS. 26712000 ART. 193, COMMA 2 La Presidente Fratoni illustra e sottopone all'approvazione della Giunta Provinciale l'allegata proposta formulata, previa istruttoria, dal P.O. Supporto tecnico alla programmazione strategica e al controllo strategico, al Collegio di Direzione Generale, alla qualificazione dei Settori produttivi e allo sviluppo, Moreno Seghi LA GIUNTA PROVINCIALE Preso atto della relazione illustrata e proposta in ordine a tutto quanto sopra dal relatore, valutata e considerata la suddetta relazione-proposta e ritenuto di dover disporre a riguardo nell'ambito della propria potestà decisionale così come specificato nel successivo dispositivo; Considerato che la proposta è corredata del parere di regolarità tecnica formulato dalla Dirigente del Servizio Sviluppo economico, Attività manifatturiere, Statistica, S.U.A.P., Supporto e Segreteria tecnica all'Associazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto merci, Autofficine di revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche, Autoscuole, dott.ssa Antonella Carli, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs 18.8.2000, n. 267; Considerato che il Dirigente dei Servizi Finanziari ha dato atto che la presente proposta non necessita del parere di regolarità contabile (A11.2); Ritenuto di dover provvedere al riguardo Con votazione unanime palese DELIBERA l) Di approvare l'allegata proposta di pari oggetto (All.1) quale parte integrante del presente atto, così come richiamata in premessa per le motivazioni in essa contenute e in ordine alle determinazioni nella stessa specificate; 2) Di trasmettere copia della presente deliberazione al Servizio Segreteria generale, ai Servizi Finanziari e al Servizio Sviluppo Economico, per i provvedimenti connessi e conseguenti di attuazione, mediante pubblicazione sul sito 1NTERNET www.provincia.pistoia.it; 3) Di pubblicare il provvedimento all'Albo Pretorio on line ai sensi dell'art. 32 Legge 6912009; 4) Di dichiarare con separata ed unanime votazione la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs 26712000. Provincia di Pistoia Servizio Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica, S.U.A.P., Supporto e Segreteria Tecnica alllAssociazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto Merci, Autofficine di Revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche, Autoscuole. Piazza San Leone, n. 1, 51100 - Pistoia Proposta di deliberazione alla Giunta Provinciale OGGETTO: Approvazione della 'Ricognizione sullo stato di attuazione dei Programmi della R.P.P. 2014-2016", ai sensi del D.Lgs. 26712000 art. 193, comma 2. Vista l'ordinanza del Dirigente n. 840 del 30 giugno 2014, che conferma al funzionario Moreno Seghi l'incarico di posizione organizzativa implicante direzione di struttura relativa a "Supporto tecnico alla programmazione strategica e al controllo strategico, al Collegio di Direzione Generale, alla qualificazione dei Settori produttivi e allo sviluppo", nell'ambito del Servizio "Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica, S.U.A.P., Supporto e Segreteria Tecnica all'Associazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto Merci, Autofficine di revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche, Ai~toscuole"e delega per l'esercizio delle relative funzioni gestionali; Sulla base della documentazione trasmessa al Servizio Sviluppo Economico dai Responsabili dei Programmi della Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016, relativa allo stato di attuazione degli stessi; Sulla base delle indicazioni fornite dal Presidente della Provincia di Pistoia, Dr.ssa Federica Fratoni; Considerato che entro il 30 settembre di ogni anno si effettua la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, la Giunta Provinciale approva la "Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi della R.P.P. 2014-2016", relativa all'anno 2014, effettuata ai sensi del D.Lgs 267/2000, art. 193, comma 2. La Ricognizione stessa verrà allegata al prowedimento relativo agli equilibri di bilancio; Considerato che il prowedimento è predisposto e formulato in conformità di quanto previsto in materia dalla vigente normativa, nonché nel rispetto degli atti e delle direttive che costituiscono il presupposto delle procedure; propone alla Giunta Provinciale di deliberare quanto appresso: 1) di approvare la "Ricognizione sullo Stato di attuazione dei programmi della R.P.P. 2014-2016", relativa all'anno 2014, ai sensi del D.Lgs. 26712000 art. 193, comma 2, allegato A, parte integrante e sostanziale, del presente prowedimento; 2) di trasmettere copia della presente deliberazione al Servizio Segreteria Generale, ai Servizi Finanziari, al Servizio Sviluppo Economico, per tutti gli adempimenti connessi e conseguenti di attuazione; 3) di dichiarare la deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del D.Lgs. 26712000. 4) di trasmettere la presente deliberazione all'ufficio Archivio, ai Servizi Finanziari, al Servizio Proponente, mediante pubblicazione sul sito Internet www. provincia.pistoia.it 29 settembre 2014 P.O. Supporto tecnico alla programmazione strategica e al controllo strategico, al Collegio di Direzione Generale, alla qualificazione dei Settori produttivi e allo sviluppo Allegato.. ....................... Pareri ex art. 49 Decreto Legislativo 26712000 Proposta di deliberazione di Giunta provinciale OGGETTO: Approvazione della "Ricognizione sulio stato di attuazione dei Programmi della R.P.P. 2014-2016", ai sensi del D.Lgs. 267/2000 art. 193, comma 2. -- P P I Proirfi~iciadi Pistain l Servizio Sviluppo Economico, Attività Manifatturiere, Statistica, l S.U.A.P., Supporto e Segreteria Tecnica all'Associazione Pistoia Futura, Contratti, Gare, Trasporto Pubblico Locale, Autotrasporto Merci, AutofTicine di Revisione, Agenzie Pratiche Automobilistiche, Autoscuole 1 I 1 PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della presente proposta deliberativa. Il provvedimento non necessita del parere di regolarità contabile. Pistoia, 29 settembre 2014 I1 Dirigente Dott sa An onella Carli & PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE Si esprime il seguente parere: )(Il Favorevole presente provvedimento non necessità del parere di regolarità contabile in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell'ente I Non favorevole per le seguenti motivazioni:. ............................................................. Pistoia, 29 settembre 20 14 i Allegato " A Relazione della Giunta "Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi della Relazione Previsionale e Programmatica 2014 D Lgs. 267/2000 art. 193, C. - 2016" 2 Anno 2014 Allegato alla Deliberazione della Giunta Provinciale n. i 4 1 del )o/oq/i) Il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs.26712000) all'art. 193, comma 2 stabilisce che "almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l'organo consiliare proweda con propria delibera a d effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi". I programmi di riferimento sono quelli contenuti nella Sez. III "Obiettivi e Strategie" della Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016, approvata dal Consiglio Provinciale con delibera n. 41 del 19 Febbraio 2014, unitamente al bilancio di previsione. Al di là dell'adempimento normativo dettato dal Testo Unico, l'impronta di questa relazione vuole essere quella di un documento che informa in maniera dettagliata sullo stato di attuazione dei programmi contenuti nella RPP 2014-2016 e sui risultati conseguiti, al fine di agevolare il ruolo degli organi competenti nell'esercizio delle funzioni di verifica dell'azione amministrativa e di controllo strategico. Per ogni singolo Programma la parte generale - sezione 1.1 -, poiché descrittiva degli obiettivi e delle linee di azione, tranne alcuni aggiornamenti, è rimasta in gran parte invariata rispetto a quella contenuta nella Relazione Previsionale e Programmatica, mentre la sezione 1.2 "Interventi e Attività" presenta un aggiornamento sull'andamento dell'attività al mese di settembre 2014. Questo adempimento permette pertanto di acquisire le informazioni relative al grado di andamento delle attività dell'Ente, consentendo altresì anche l'aggiustamento delle risorse destinabili al raggiungimento finale degli stessi obiettivi. IL PRESIDENTE (D.ssa Federica Fratoni) LA PROVINCIA RIPENSA SE STESSA Programma "A7 " UNA PROVINCIA APERTA E DINAMICA: TRASPARENZA, INNOVAZIONE, SEMPLIFICAZIONE REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fratoni Assessore Lidia Martini RESPONSABILI PROGRAMMA D.ssa Manuela Nunziati Dr. Renato Ferretti Sezione 7 - Amministrazione trasparente, Innovazione amministrativa e rapporti con i cittadini 11 7 aprile 2014 è stata pubblicata la legge 7 aprile 2014, n, 56 "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni1',che delinea a partire dal 2014 la prevista ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione delle città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province ed una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni. L'ente provincia subirà una profonda trasformazione se non addirittura la soppressione: a partire dal prossimo giugno è previsto il riordino degli organi, le elezioni dei nuovi organi in forma indiretta, l'approvazione del nuovo statuto, l'assegnazione di funzioni ridotte rispetto alle attuali, il passaggio di funzioni e risorse allo Stato, regione e comuni. Con la Legge dell'l l luglio 2014 n. 114, di conversione del DL 9012014, la Legge 5612014 è stata poi modificata, fornendo un quadro definitivo anche delle norme elettorali per l'elezione di secondo grado del presidente della Provincia e del nuovo Consiglio provinciale. Come previsto infatti sono state indette dal Presidente uscente le elezioni provinciali per il 12 ottobre 2014 ed è stato costituito l'ufficio Elettorale con dirigenti e funzionari dell'ente. L'Ufficio curerà tutti i procedimenti elettorali secondo la Legge 5612014 e le Linee Guida del Ministero dell'lnterno. L attività del servizio si è svolta regolarmente e secondo la tempistica prevista. Nel 2014 è stato approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione ed il Piano per la trasparenza, a seguito anche dell'attivazione di una apposita consultazione pubblica on line per la raccolta dei suggerimenti da parte di cittadini ed associazioni, che peraltro, come già da anni viene fatto, vengono acquisiti anche tramite le segnalazioni presentate presso I'Urp. Le attività del Servizio Informatico sono state orientate a migliorare i servizi offerti al cittadino, con il fine di rendere più semplice l'accessibilità alle informazioni, oltre naturalmente alle attività interne di consolidamento e miglioramento dell'infrastruttura di rete, hardware e software esistente con la predisposizione di un piano di ammodernamento del sistema hardware ed il progressivo passaggio ai software open. Di particolare rilievo l'impegno della Provincia nel coordinamento del Progetto "Pistoia WiFi" che con la stipula della convenzione con la ASL consente l'accesso gratuito alla rete nei locali del nuovo ospedale. L'implementazione del quadro conoscitivo del territorio, attraverso il costante aggiornamento del SIT (Sistema informativo territoriale) costituisce il presupposto necessario e fondamentale per il lavoro di aggiornamento continuo degli strumenti di pianificazione territoriale e per l'importante funzione di supporto anche ad altri Servizi ed attività del territorio provinciale. Il Sistema Informativo Territoriale della Provincia (S.I.T.) è sempre di più lo strumento di gestione della pianificazione territoriale in modo dinamico; in questo senso si implementano nel SIT tutte le attività della Provincia che hanno rilevanza sul territorio affinché le informazioni in esso contenute siano continuamente aggiornate e fruibili in modo proficuo da tutti i soggetti interessati anche attraverso la messa a disposizione in formato opendata.. Inoltre con il completamento del progetto CERCO con le Province di Prato e Firenze ed altri soggetti pubblici le informazioni presenti sui vari iSIT sono aperte a tutti attraverso un unico sistema organizzato e fruibile. dell'utenza Anche nel 2014 sarà data attuazione alla Carta dei Servizi dell'URP, approvata nel 201 1, attraverso il rispetto degli standard di qualità dei servizi di sportello, sottoposti a misurazione e monitoraggio in collaborazione con l'Organismo di Valutazione Indipendente. I E proseguita fino al 10.7.2014 l'indagine di customer satisfaction: nel 2014 attraverso la consultazione degli utenti del portale locale dell'URP, secondo il progetto già presentato, che ne stabilisce obiettivi e modalità operative. Sono regolarmente proseguite tutte quelle attivitàlprogetti già in corso, quali il call center del TPL, il Difensore Civico territoriale, la Rete Regionale degli URP, il network nazionale Linea Amica, lo sportello dei contribuenti dei canoni provinciali, ecc. Amministrazione trasparente La Provincia di Pistoia, già segnalata come 'amministrazione in regola" dalla rilevazione effettuata a livello nazionale in occasione della "Settimana della trasparenza," e pubblicata su IISole24ore del 10.2.2013, soddisfa già dal 2013 tutti gli indicatori di riordino in materia di trasparenza elaborati e resi noti attraverso "La bussola della Trasparenza" della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Pubblica Amministrazione. L'analisi del sito web istituzionale della Provincia di Pistoia viene effettuata attraverso la verifica in tempo reale sulla Bussola della Trasparenza ed il report è effettuato da un sistema automatico che verifica l'aderenza del sito alla struttura così come definita dall'Allegato A al D.lgs. n.3312013. Alla verifica della completezza dei dati, del loro aggiornamento e formato, I'OIV prowede a specifiche attestazioni che vengono inviate all'ANAC e pubblicate sul sito dell'ente. Nel 2014 è stato approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione ed il Piano per la trasparenza, a seguito anche dell'attivazione di una apposita consultazione pubblica on line per la raccolta dei suggerimenti da parte di cittadini ed associazioni, che peraltro, come già da anni viene fatto, vengono acquisiti anche tramite le segnalazioni presentate presso I'Urp. Al fine di garantire il principio della massima pubblicità dei dati ed il diritto alla conoscibilità dei documenti, è proseguita l'attività di coordinamento dei diversi servizi e relativa agli obblighi di pubblicazione di cui al D. Leg.vo 3312013 attraverso la sezione "Amministrazione Trasparente" del sito istituzionale dell'ente, secondo le direttive Civit ora Anac e AVCP. Programma "A2" UNA PROVINCIA SNELLA E FUNZIONALE: RISORSE UMANE E FINANZIARIE REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fratoni Assessore Lidia Martini RESPONSABILI PROGRAMMA D.ssa Letizia Baldi D.ssa Ilaria Ambrogini Ing. Alessandro Morelli Morelli Avvocato Paola Pupino - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA Risorse finanziarie La manovra di salvaguardia degli equilibri di bilancio contiene prevalentemente le operazioni finanziarie necessarie all'attuazione del DL 6612014, che apporta un taglio considerevole sul comparto delle Province. Il taglio da operare sul bilancio della Provincia, che ha le connotazioni di un "contributo alla finanza pubblica" in quanto da versare al bilancio dello Stato entro il prossimo 10 Ottobre, è caratterizzato da due componenti: una parte relativa ad economie da effettuare per acquisizioni di beni e servizi ammontante a f 1.293.429,90 e una parte come "tagli dei costi della politica" a seguito delle riforma istituzionale delle Province e dell'approvazione della Legge n. 5612014 ammontante a corriplessivi € 863.295,25. L'entrata in vigore del DL 6612014 ad aprile scorso ha di fatto condizionato l'attività dell'Amministrazione, in quanto è stato necessario mettere a disposizione della manovra di bilancio risorse disporiibili sulla parte corrente limitando considerevolmente le attività programmate con l'approvazione del bilancio annuale di previsione. Il taglio operato sul comparto delle Province, di fatto, nella sua "distribuzione" tra gli enti, non tiene conto dei risultati della rilevazione dei fabbisogni standard, che almeno relativamente alla nostra Provincia hanno evidenziato nel suo complesso una "virtuosità" generale con costi dei servizi istituzionali notevolmente inferiori alla media nazionale. Questa modalità operativa, come sempre, ha penalizzato fortemente le Amministrazioni che da anni hanno attivato al suo interno politiche di contenimento delle spese di parte corrente. Considerata la notevole entità dei tagli imposti dal Ministero dell'lnterno, il comparto delle Province, durante il mese di luglio, ha attivato una "due diligence" con l'obiettivo di valutare la sostenibilità dei tagli sui bilanci delle Amministrazioni provinciali e "denunciare" rischi di .'defaultUe difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità e crescita. I risultati della "due diligence" sono stati presentati in sede di conferenza Stato Città e Autonomie locali 1'11 settembre 2014 evidenziando sia a livello nazionale che a livello della singola Regione Toscana gravi rischi sugli equilibri generali di bilancio con gravi situazioni di pre-dissesto in molte amministrazioni provinciali. Relativamente alla situazione finanziaria della nostra Provincia, mentre possiamo confermare la sostenibilità della manovra di cui al DL 6612014 sul bilancio della Provincia relativamente al rispetto degli equilibri generali di bilancio, non possiamo fare altrettanto ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, in quanto di fatto la manovra ha "congelato" la possibilità di realizzare economie sulla previsione di bilancio di parte corrente, importanti ai fini del rispetto del patto di stabilità e crescita. La programmazione strategica in materia di personale è proseguita per tutto I'esercizio 2014 nell'ottica di contenimento della relativa spesa e nel rispetto dei divieti e dei vincoli normativi in materia assunzionale, con interventi, sia sul piano organiuativo che attraverso il ricorso alla mobilità interna, tali da assicurare la necessaria continuità nell'esercizio della generalità delle funzioni istituzionali mantenendo inalterata la quantità e la qualità dei servizi erogati. Tale linea di intervento si colloca in un mutevole contesto istituzionale caratterizzato dall'attuazione del processo di riordino delle Province delineato dalla Legge n. 56 del 7 aprile 2014 che determina importanti riflessi sia negli assetti degli organi di indirizzo politico sia nell'ambito delle funzioni di competenza provinciale. Con la recente approvazione da parte della Conferenza Stato-Regiorii dell'Accordo e dello schema di DPCM sulle funzioni e sulle risorse da trasferire nell'ambito del processo di riordino delle Province si conferma, infatti, che tale fase transitoria è destinata a protrarsi per un lungo arco temporale, durante il quale, oltre all'esercizio delle funzioni fondamentali, compete alla Provincia anche I'esercizio delle funzioni oggetto di riordino . L'ultimo trimestre del 2014 vedrà l'attività del Servizio Personale particolarmente orientata in funzione dell'individuazione delle risorse connesse alle funzioni oggetto di riordino secondo il percorso attuativo delineato dal DPCM. In materia di assunzioni di personale il D.L. 90 del 24/06/2014, convertito in Legge n. 114 del 11/08/2014 ha confermato, nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riordino delle Province, il divieto assoluto di assunzione a tempo indeterminato disposto dall'art. 16 comma 9 del DL 9512012. Per quanto concerne gli obblighi di riduzione della spesa di personale, invece, già a decorrere dall'anno 2014 il D.L.citato ha stabilito che il contenimento della relativa spesa deve essere assicurato con riferimento al valore medio del triennio. Inoltre, con l'abrogazione dell'art 76, comma 7 del D.L. 12212008, è venuto meno sia il limite del rapporto tra la spesa di personale e la spesa corrente sia l'incidenza nella spesa di personale di quella delle società a partecipazione pubblica. Relativamente alle assunzioni a tempo determinato, per gli Enti Locali in regola con gli obblighi di riduzione delle spese di personale, è stato abrogato il limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, pur restando fermo il limite massimo della spesa impegnata allo stesso titolo nell'esercizio 2009. In ottemperanza alle norme vigenti (D. Lgs. 8112008 e successive modificazioni) si continua ad aggiornare costantemente le valutazioni dei rischi derivanti dei processi lavorativi quotidiani. La specifica sorveglianza sanitaria sta proseguendo secondo quanto previsto in fase di programmazione e numerosi lavoratori sono già stati chiamati dai competenti uffici territoriali dell'USL. Per quanto riguarda la formazione e l'informazione dei lavoratori, nel corso dei precedenti mesi sono stati programmati e svolti i corsi di formazione ed aggiornamento per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), i corsi per l'uso delle attrezzati-ire di lavoro e il corso sulla segnaletica stradale. Nell'ottica di ridurre i rischi più elevati per la sicurezza e la salute dei lavoratori continua lo studio di approfondimento degli aspetti organizzativi del sistema aziendale della progettazione, programmazione, del coordinamento e della comunicazioiie. L'Ufficio di Presidenza della Giunta e la Segreteria del Presidente del Consiglio, per l'esercizio 2014 hanno articolato la propria attività anche in relazione all'evoluzione degli assetti istituzionali conseguente agli interventi di legge diretti al superamento delle Province. L'Ufficio di Presidenza della Giunta ha assicurato la corretta definizione delle attività del corrente mandato, organizzando I'attività amministrativa, la rappresentanza e le funzioni concernenti il ruolo del Presidente della Provincia, garantendo le azioni di comunicazione e l'informazione verso i media e il coordinamento dei rapporti con la Giunta, con i diversi servizi dell'Ente e con le altre Amministrazioni del territorio, regionali, statali e internazionali. La Segreteria del Presidente del Consiglio, fino alla fine del mandato, ha curato la gestione delle relazioni interne ed esterne all'Ente del Presidente del Consiglio e dei singoli Consiglieri, assicurandone il supporto organizzativo. Ha regolarmente assicurato I'attività di comunicazione istituzionale tramite l'aggiornamento delle informazioni relative ai lavori del Consiglio Proviiiciale sul sito web della Provincia con il fine di veicolare le informazioni sulllEnte, senza costi aggiuntivi, alla comunità provinciale e con l'invio, esclusivamente con mezzi telematici, alla stampa, agli eriti ed alle associazioni delle informazioni relative ai lavori del Consiglio, ai provvedimenti assunti ed alle iniziative istituzionali e culturali da esso promosse. Entrambe le strutture, con l'elezione dei nuovi Organi istituzionali in attuazione della L.n. 5612014, garantiranno la propria collaborazione e supporto in occasione del loro insediamento e per lo svolgimento della successiva attività istituzionale. La descrizione contenuta nel Programma dell'Avvocatura Generale evidenzia come I'attività di difesa legale, compresa la consulenza extragiudiziale, rivesta un ruolo strategico per la Provincia, prossima a trasformarsi nell'Ente di area vasta delineato dalla riforma Del Rio. Ciò, in primo luogo, per le positive ricadute della consulenza legale, che, notevolmente accresciuta negli ultimi anni, si rivolge a tutti gli uffici e si caratterizza per il fatto che si svolge senza conferire alcun incarico esterno. Essa, infatti, permette di: I I prevenire il contenzioso; dare la più corretta impostazione alle procedure o agli atti più complessi dell'ente. Tali caratteristiche emergono anche da un secondo angolo visuale, quello relativo all'impostazione delle migliori linee difensive nelle varie controversie, giudiziali o stragiudiziali, in cui sia coinvolto l'ente. Ebbene la più efficace impostazione della linea difensiva si realizza con il rapido coinvolgimento degli uffici interessati da parte dell'Awocatura Generale. Ciò vale anche con riferimento alle vertenze di .tipo extragiudiziale, che hanno la possibilità di concludersi con accordi favorevoli per la Provincia. Non meno importante è poi I'attività di divulgazione, svolta anche in via informatica, e rivolta agli uffici interni, di nuove e più complessa normative e di commenti dottrinali. Sotto il profilo considerato va aggiunto il particolare impegno richiesto all'Avvocatura a seguito del passaggio alla Provincia della disciolta Comunità Montana Appennino Pistoiese. Monitoraggio della spesa e degli obiettivi di finanza pubblica Il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità e crescita per I'annualità 2014 della Provincia di Pistoia è di fatto molto legato all'attivazione di strumenti finanziari a sostegno, quale il patto regionale verticale e lo "sblocco" dei pagamenti per i quali ancora ad oggi non esistono segnali certi e definitivi. Considerate le notevoli difficoltà finanziarie è necessario coritinuare ad operare una politica di contenimento della spesa sia sulla parte corrente che sulla parte degli investimenti, limitandosi all'assunzione di quelle spese che rivestono un carattere di necessità e urgenza. Purtroppo, le politiche nazionali di tagli alle risorse delle Amministrazioni locali a cui si associa un andamento negativo delle entrate tributarie locali,si traducono in una contrazione dei servizi erogati agli utenti. ilancio Il quadro normativo sopra delineato impone [.in governo complessivo delle strategie di gestione di personale dell'Ente da condurre in funzione dell'adeguamento delle dotazioni delllEnte ai nuovi assetti istituzionali che si vengono a delineare con l'attuazione del processo di riordino delle Province con l'obiettivo primario di garantire l'efficace continuità funzionale dell'erogazione dei servizi. Il complesso delle strategie gestionali riferite al personale dirigente e non dirigente, ha determinato, nell'arco del quinquennio, una riduzione del contingente dotazionale complessivo da n. 393 unità a n. 356 unità. Tale contingente numerico ingloba anche il personale della Ex Comunità Montana Appennino pistoiese, transitato alle dipendenze della Provincia di Pistoia dal 111212012 in attuazione dell'art. 78 bis della L.R. Toscana n. 68/2011, norma che ha implicato anche il recepimento di un contingente di n. 39 operai agricolo forestali. A tale organico si aggiungono n. 43 unità assunte a tempo determinato per le funzioni relative ai servizi per l'Impiego e finanziate a carico del Fondo Sociale Europeo. Le politiche di gestione del personale hanno consentito di garantire nell'arco del mandato amministrativo una riduzione della spesa di personale sia in termini assoluti da E 18.062.479,86 (consuntivo 2009) ad E 17.633.389,86 (consuntivo 2013), sia in termini di rispetto del limite di cui all'art. 1, comma 557 L. 29612006 da E 13.309.383,98 (consuntivo 13.973,64 (consuntivo 2013). Tali obiettivi sono stati realizzati nonostante il 2009) ad f 11.l passaggio alle dipendenze della Provincia di Pistoia del personale della ex Comunità Montana Appennino pistoiese che, a consuntivo 2013, ha un costo complessivo di f 1.856.081,91. Sicurezza del personale provinciale Saranno tenuti una serie di corsi di aggiornamento e formazione per quelle categorie di dipendenti della Provincia che non hanno svolto attività formativa negli anni precedenti. Inoltre, si provvederà alla individuazione e formazione dei preposti e ad una ricognizione del personale addetto e nominato al servizio interno di emergenza e antincendio per ogni plesso che ospita uffici delllAmministrazione. Proseguirà, inoltre, l'effettuazione di prove di evacuazione negli edifici nei quali non è stata effettuata negli anni precedenti. Supporto agli organi L'Ufficio di Presidenza della Giunta ha assicurato la corretta definizione delle attività del corrente mandato, organizzando l'attività amministrativa, la rappresentanza e le funzioni concernenti il ruolo del Presidente della Provincia, garantendo le azioni di comunicazione e l'informazione verso i media e il coordinamento dei rapporti con la Giunta, con i diversi servizi dell'Ente e con le altre Amministrazioni del territorio, regionali, statali e internazionali. Ha completato la redazione del rendiconto politico di fine mandato, in collaborazione con gli altri uffici dell'ente, analizzando le opere e gli interventi effettuati in relazione agli obiettivi del mandato del Presidente. La Segreteria del Presidente del Consiglio, fino alla fine del mandato, ha curato la gestione delle relazioni interne ed esterne alllEnte del Presidente del Consiglio e dei singoli Consiglieri, assicurandone il supporto organizzativo. Difesa Legale Attività di consulenza Nel periodo in esame sono stati resi n. 41 pareri scritti, e n. 28 pareri verbali, facendo così fronte a tutte le richieste di supporto consulenziale avanzate dagli uffici e dall'amministrazione. Contenzioso giudiziale Nel periodo considerato si è consolidata la tendenza, registratasi negli ultimi anni, relativa all'aumento dei contenziosi promossi contro la Provincia. A titolo di esempio, di seguito si richiamano alcuni dei contenziosi di maggior rilievo di cui I'Avvocatura Generale si è occupata nel corso dell'anno e precisamente: In esito alla complessa vicenda giudiziale relativa al Servizio di Trasporto Pubblico Locale, anche nel periodo considerato I'Awocatura è stata notevolmente impegnata nella gestione delle numerose controversie promosse, sia davanti al Giudice Amministrativo che Ordinario, dagli interessati. In particolare, nel tempo, ci sono stati notificati ben 19 ricorsi al Tar, alcuni nel corso del presente anno, volti ad ottenere il riconoscimento, a favore di Blubus Scarl, da parte del Giudice amministrativo, corrispettivi pretesi a titolo di compensazioni per l'imposizione di obblighi di servizio (di trasporto). Essi si aggiungono alle numerose azioni giudiziarie attivate, davanti al giudice ordinario, da Copit e L a u i per l'accertamento del diritto ad ottenere maggiori somme per l'esercizio del TPL per gli anni antecedenti alla gara del 2005. Continua inoltre l'impegno dell'Awocatura conseguente al contenzioso, attivato da Blubus Scarl nel 2012 davanti al Giudice Ordinario, tendente ad ottenere il riconoscimento di pretesi corrispettivi per compensazioni post gara. Dopo il deposito della CTU da parte del tecnico incaricato, a breve si terrà l'udienza per il suo esame. Sono tuttora in corso due importanti contenziosi recentemente insorti nel settore degli appalti, con riferimento: alle riserve formulate dalla Ditta Diddi Sas circa l'appalto della ristrutturazione della sede della Camera di Commercio di Pistoia, in cui la Provincia ha assunto il ruolo di stazione appaltante, e la richiesta di maggiori compensi, avanzata dal CRA Spa, per l'attività di progettazione della SR n 66, svolta negli anni '90. Inoltre, grazie all'Avvocatura dell'Ente, si è positivamente concluso con accordo transattivo la lite insorta con la Curatela Fallimentare Power Center s.p.a. relativo all'appalto per la realizzazione dell'impianto di riscaldamento e biomasse a servizio della Comunità Montana App. P.se e complesso scolastico del Comune di San Marcello P.se. Anche il settore lavoro ha impegnato notevolmente I'Avvocatura con la gestione dei ricorsi avverso il loro licenziamento, promossi dai dirigenti della ex Comunità Montana. Entrambi i giudizi si sono conclusi nell'arino in corso con il loro accoglimento e la conseguente riammissione in servizio dei dipendenti interessati. Si fa presente che le ragioni che, in entrambi i casi, hanno portato all'accoglimento dei ricorsi, sono esclusivamente da ricondurre alla genericità ed incongruenza dei provvedimenti di licenziamento disciplinare posti in essere dalllUPD nominato dalla Comunità Montana. Con riferimento all'ambito delle controversie ex L. 68911981, I'Awocatura ha proseguito la cura delle controversie insorte e si è costituita in quelle nate nel 2014, fra le quali, per rilevanza, si menziona quella a carico del trasgressore Sig. Innocenti Massimo, che si è opposto ad ordinanza-ingiunzione del valore di € 21.000,OO. Recupero crediti della Provincia Sino alla data odierna (1 settembre 2014) I'Avvocatura ha recuperato crediti della Provincia per un totale di € 23.839,42. Tale dato, se confrontato a quello degli aniii passati, presenta un minore importo. Questa circostanza, comunque, non costituisce indice di minore impegno delllAwocatura sul versante dei recuperi per le seguenti ragioni: alcune delle ingiunzioni fiscali azionate per il recupero di crediti della Provincia sono state oggetto di opposizione in sede giurisdizionale; una consistente parte dei crediti da riscuotere, provenienti dalla gestione della ex Comunità Montana, ha richiesto una lunga fase di approfondimento, volta a conoscere l'esatta consistenza dei crediti e dei relativi creditori. Per tale motivo è tuttora in corso la redazione delle ingiunzioni fiscali finalizzate a questo tipo di recupero, di competenza dell'Avvocatura, la particolare situazione dovuta alla crisi finanziaria, che ha colpito tutti, fa si che, tranne sparuti casi, i creditori chiedono sempre di rateizzare il loro debito. Essendo ciò previsto dall'art. 21 del vigente Regolamento provinciale per le entrate, tali richieste devono essere accolte, con conseguente diluizione nel pagamento dei crediti. Attività di formazione Anche nel periodo considerato è proseguita l'attività aggiornamento giuridico-legale degli addetti all'Avvocatura, con conseguente informazione/formazione a cascata del personale degli altri Uffici. In particolare nel gennaio 2014 IIAwocatura ha tenuto un corso in house ai dipendenti interni dal titolo "Linee guida in materia di sanzioni amministrative: dal verbale di accertamento all'emissione dell'O.l. in particolare,le modalità da osservarsi nell'ambito del T.P.L. " Alla data odierna, lo stato di attuazione del programma A2, riferito all'attività dell'Avvocatura Generale, è dunque tale da poter ritenere compiutamente realizzati gli obiettivi dati, con particolare attenzione al contenimento della spesa garantito dalla totale assenza di incarichi esterni. Programma "A3" UNA PROVINCIA SICURA ED EFFICIENTE: IL PATRIMONIO IMMOBILIARE E MOBILIARE REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fra toni Assessore Mauro Mari RESPONSABILI PROGRAMMA D-ssa Ilaria Ambrogini Ing. Alessandro Morelli Morelli D.ssa Antonella Carli - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA Per quanto attiene all'acquisizione di beni e servizi l'attività dell'Ente e orientata al mante~nimentodegli obiettivi di contenimento della spesa di funzionamento dell'Ente già conseguiti e, ove possibile, all'ulteriore razionalizzazione di tale componente di spesa, secondo quanto previsto dal piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 19912013, mantenendo al contempo adeguati livelli qualitativi nell'acquisizione di beni e servizi necessari al funzionamento dell'Amministrazione. Viene pertanto costantemente condotto un attento monitoraggio delle spese correnti, una puntuale analisi dei fabbisogni ed un costante adeguamento, condotto in base alle normative di nuova emanazione e alle interpretazioni formulate dai soggetti qualificati, delle procedure di selezione dei fornitori sia nell'ambito delle procedure ad evidenza pubblica che nell'ambito delle procedure di spesa in economia. Ai fini delle acquisizioni di beni e servizi e per la realizzazione di lavori, anche di tipo manutentivo, questa Amministrazione svolge procedure ad evidenza pubblica, salvo gli acquisti in economia, per la scelta dei propri contraenti seguendo le norme del Codice dei Contratti Pubblici e del relativo Regolamento di Attuazione. Alle procedure sopra descritte, segue poi la formalizzazione dei rapporti contrattuali attraverso la stipula di contratti d'appalto ovvero di contratti di natura privatistica, nei quali interviene l'attività rogatoria del Segretario generale. Prosegue, pur con i limiti derivanti dalla scarsità di risorse finanziarie, I'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sui fabbricati che fanno parte del patrimonio della Provincia, con particolare attenzione nei confronti degli edifici scolastici. Inoltre, anche a causa del taglio delle risorse finanziarie agli enti locali, sono in programma alcune alienaziorii di fabbricati che non sono più funzionali all'attività istituzionale della Provincia, i cui proventi potranno essere destinati ad interventi urgenti sia sugli immobili che sulla rete delle infrastrutture stradali. - - - Gestione delle acquisizioni di beni e servizi dellJEntesecondo principi di controllo e razionalizzazione della spesa Si prosegue nel lavoro di comunicazione interna e collaborazione fra i vari Servizi dell'Ente per la raccolta dei fabbisogni di servizi e forniture e la predisposizione dei documenti di programmazione dei contratti, del programma triennale di razionalizzazione e delle procedure di gara. A tal fine, durante il corrente esercizio, si è operato per la mappatura completa ed aggiornata dei dispositivi di protezione individuale in dotazione al personale della Provincia. Sono utilizzati come strumenti per il controllo della spesa e per la razionalizzazione delle acquisizioni di servizi e forniture metodi di scelta del contraente e dei fornitori dell'Ammiriistrazione legati a procedure di gara o comunque a confronto concorrenziale anche mediante utilizzo degli strumenti telematici e dei sistemi di acquisto on line offerti dal Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. Ove presenti, si aderisce ai contrattilconvenzioni stipulati dalla centrale di committenza Consip, curando costantemente il presidio della congruità dei costi, in vista sia di possibili risparmi di spesa che di una maggiore razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti di approvvigionamento. E' costante l'aggiornamento sulle normative vigenti in materia di appalti pubblici e sui relativi orientamenti interpretativi espressi da soggetti qualificati quali l'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, al fine di procedere alla corretta formulazione dei bandi ed al corretto svolgimento delle procedure di gara per I'acquisizione di beni e servizi legate alla spesa corrente di funzionamento. Fra le attività contrattuali più rilevanti in corso d'anno, si sono espletate la procedura per I'affidamento dei servizi di pulizia, gara indetta con inserimento della clausola sociale, in linea con i principi della L. n. 38111991, la procedura di gara per l'affidamento dei servizi di assistenza sistemistica per la rete informatica. E' inoltre prevista, nel corrente esercizio, la realizzazione delle gare per il servizio di brokeraggio assicurativo, in corso, e per l'affidamento dei servizi assicurativi. Prosegue un attento monitoraggio delle spese correnti in particolare per quanto riguarda le spese relative alle autovetture, sottoposte agli stringenti limiti previsti dal D.L. 7812010, dalla legge di stabilità 2013 e dal D.L. 9512012 come modificato dal D.L. 6612014, verificando la possibilità di introdurre ulteriori misure di razionalizzazione dell'utilizzo del parco auto provinciale, che negli anni è stato progressivamente ridotto, in funzione dell'ulteriore contenimento dei relativi costi. Strategie di finanziamento per la messa in sicurezza e interventi di manutenzione e miglioramento del patrimonio immobiliare provinciale Nell'ambito del programma di alienazioni, sono stati venduti due resedi stradali, per finanziare interventi di manutenzione del patrimonio immobiliare provinciale. Procedure di appalto ad evidenza pubblica nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e semplificazione Nel corso dei primi sette mesi del 2014 sono stati stipulati n. 2 contratti in forma pubblico amministrativa, entrambi con modalità elettronica. In data 15/07/14 è stato pubblicato il bando per la concessione di lavori pubblici, ex art. 143 D.Lgs 16312006, che prevede la costruzione di un campo sportivo polivalente con l'apporto di capitali privati e la sua messa a disposizione per le esigenze degli istituti scolastici di pertinenza provinciale. Lo svolgimento della gara è previsto per il prossimo settembre. E' stato svolta la procedura di gara per la vendita di materiale legnoso retraibile, suddivisa in 10 lotti, come previsto dalla Legge Regionale Toscana no 3912000, ottenendo consistenti entrate rispetto alla base d'asta fissata per ciascun lotto. E' stata approfondita ed elaborata e l'istruttoria necessaria per la formalizzazione degli indirizzi, avvenuta con Deliberazione del Consiglio Provinciale no 43 del 10/04/2014, per la gestione del patrimonio disponibile ed indisponibile pervenuto alla Provincia in seguito alla estinzione della Comunità Montana Appennino Pistoiese. Area "B" IL CITTADINO A L CENTRO DEI NOSTRI INTERESSI Programma "B1 POTENZIARE E FAR CRESCERE LA QUALITÀ DEL SAPERE E DEL SAPER FARE REFERENTI POLITICI Assessore Paolo Magnanensi Assessore Mauro Mari Assessore Fabio Cappellini Consigliera di Parità RESPONSABILI PROGRAMMA D.ssa Manuela Nunziati D.ssa Anna Pesce Ing. Alessandro Morelli Morelli Ing. Paolo Bellezza - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA d C i B r rr B i $ ? f J 4 1 i 5 !! f t i P t 11 2014 per le Province si prospetta in generale come un anno di profonda transizione istituzionale e ciò vale in particolare per le competenze in materia di formazione e lavoro, delegate per scelta politica della Regione e che trovano nella legge quadro n.32102 la norma di riferimento. La fase di ridefinizione delle Province nel quadro istituzionale nazionale e la riforma della legge quadro in corso presso gli organi politici regionali apporterà profonde modifiche alle funzioni in materia di orientamento e formazione professionale e al ruolo fondamentale del sistema dei Servizi per I'irripiego. La Provincia di Pistoia sta affrontando l'attuale fase di incertezza di tali riforme, continuando a investire e innovare nel sistema territoriale in modo che sia garantita la continuità della programmazione ed esecuzione delle politiche attive per il lavoro e in particolare per la formazione professionale, perché sia scongiurata la perdita di competenze e di esperienza all'interno della architettura istituzionale futura. Nelle politiche della formazione professionale e dei servizi al lavoro il principio cardine della territorialitàlsnodo territoriale sarà difeso dalla Provincia nella transizione verso nuovi scenari sia in termini di governance territoriale sia per la rilevazione del fabbisogno formativo del territorio. In questo modo si potrà continuare ad orientare il sistema integrato formazione lavoro verso obiettivi di risposta agli effetti della crisi coniugata al supporto dello sviluppo delle imprese nei settori dinamici nel territorio provinciale. Per i servizi al lavoro, la Provincia nell'esercizio delle proprie competenze nella programmazione, gestione e coordinamento, mira a dare una prospettiva di medio termine, anche nei nuovi scenari, al modello organizzativo dei Centri per l'Impiego, grazie ad una pianificazione che consente di mantenere il livello dei servizi a tutto il 2015, come ulteriormente potenziato con nuovi servizi di recente avviati (rete territoriale integrata dei servizi, maggiore e migliore informazione, accoglienza, mediazione culturale). L'obiettivo della crescita del territorio della provincia passa attraverso I'innalzamento del livello dell' istruzione e della formazione, cardine della programmazione del servizio Pubblica Istruzione e Università. Il programma si sviluppa attraverso l'attenzione ai giovani in relazione sia alllapprendimento formale, incluse le opportunità formative come i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) realizzati negli Istituti Professionali e i corsi per Drop-out che permettono I'acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro, sia alle opportunità di crescita della coscienza civile, indispensabile per una convivenza democratica all'interno delle istituzioni, attraverso percorsi di integrazione curriculare che sviluppano temi quali la legalità, la cittadinanza, il diritto all'inclusione. L'altro ambito di azione è quello che riguarda l'educazione permanente degli adulti che viene promossa per accrescere la conoscenza di pubblici che hanno difficoltà ad awicinarsi al "sapere" e fornire loro opportunità per sviluppare competenze in vista dellooccupabilità. Il Servizio Sicurezza proseguirà nel 2014 tutti gli incarichi assegnati di progettazione relativi alle strade, di docenza nei corsi della sicurezza in collaborazione con gli Ordirli e Collegi professionali di Pistoia, di Ufficio di Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione per i cantieri stradali della Provincia e per alcuni cantieri dei Comuni che hanno sottoscritto una convenzione con il nostro Ente, di analisi dei POS, di redazione dei DUVRI e nella formazione ed informazione, tenendo corsi di istruzione sia al personale dei Centri Operativi strade della Provincia che dei Comuni. Inoltre, proseguirà la collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro della Provincia partecipando al Tavolo Interistituzionale della Sicurezza che frequenta già da quattro anni. Potenziamento delle politiche e dei servizi per il lavoro La Provincia nel 2014 ha continuato a mettere a regime il nuovo modello organizzativo avviato nel 201 1, con cui è stata accresciuta la qualità del servizio pubblico, coniugandone l'imparzialità e l'efficienza, mettendo al centro la vicinanza al cittadino e all'impresa. La funzione dei Centri per I'lmpiego come presidi territoriali strategici per promuovere I'occupazione è stata rafforzata con la completa realizzazione di alcuni progetti sperimentali di servizi di supporto, in particolare la mediazione linguistico culturale per l'informazione e l'accoglienza e un servizio di animazione per l'infanzia, articolato su quattro giorni settimanali in ogni centro per I'impiego. E' stato inoltre fornito un supporto ai Comuni convenzionati nella rete provinciale dei servizi al lavoro per ospitare il servizio di mediazione linguistica presso i propri sportelli. La Provincia ha continuato a puntare sulle competenze delle professionalità esistenti nel proprio personale dei servizi per l'impiego, come stabilito dal Consiglio provinciale nel 2008, per assicurare stabilità e qualità al servizio e senza ricorrere alla gestione di risorse esterne all'ente; ciò ha consentito di affrontare l'attuale periodo di transito delle competenze con la certezza dell'erogazione dei servizi, essendo i contratti del personale tarati sulla durata della programmazione del Fondo Sociale Europeo (fine 2015). Sul fronte dei servizi si è confermata la priorità sul fronte della domanda di lavoro da parte delle imprese, indirizzando le professionalità esistenti nei Centri per I'lmpiego verso l'adozione di strategie di fidelizzazione e azioni di marketing nei confronti delle imprese, in grado di abbinare in terripo reale competenze professionali richieste e percorsi di adattamento o riconversione delle conoscenze. L'alto tasso di disoccupazione nella nostra provincia è stato affrontato tramite un ulteriore impulso al potenziamento dei servizi rivolti in questa direzione attraverso strumenti mirati di politica attiva, per poter garantire il diritto ad usufruirne ai fini di una migliore collocazione sul mercato del lavoro; due specifici progetti sono stati awiati in questo periodo. Inoltre, per conseguire questi risultati, si è puntato sulla valorizzazione del personale esistente, già caratterizzato da alta professionalità, perché la diffusione di consapevolezza e responsabilità è la garanzia di servizi di qualità e funzionamento dell'organizzazione in termini di orientamento ai risultati. Lo strumento utilizzato è stato investire nella formazione, l'aggiornamento su materie specifiche e su competenze trasversali. La Provincia di Pistoia si è posta in continuità con quanto awiato nel 2013 con la firma delle convenzioni, per offrire la possibilità ai soggetti privati di collaborare con il servizio pubblico provinciale ed unire le forze per rispondere in modo adeguato ai bisogni del territorio, con la Provincia che ha assunto un ruolo di governo, secondo una visione che parte dal ruolo strategico della rete territoriale per tutti i servizi education e lavoro e che trae motivazioni cogenti dalle linee programmatiche che negli ultimi anni hanno sviluppato servizi e progetti ad alta integrazione e di contenuto innovativo. E' continuata l'attuazione del Progetto per la realizzazione di misure aggiuntive di stabilizzazione e di politica attiva del lavoro e per il sostegno delle situazioni di maggiore difficoltà in favore dei soggetti colpiti dalla crisi industriale del Distretto di Prato, nato dalla collaborazione fra gli enti locali inclusi nel Distretto di Prato, ed in particolar modo Provincia di Prato, Comune di Prato, Provincia di Pistoia e Provincia di Firenze. Il Progetto è stato finanziato dal Ministero del Lavoro con 25 milioni di euro e si è basato sull'attivazione progressiva di più linee di intervento finalizzate a sostenere, con un mix integrato di sostegno al reddito e politica attiva del lavoro, il sostegno di soggetti disoccupati privi della copertura degli ammortizzatori sociali. Sono state emanate in totale 8 linee di intervento, con l'intento di coprire progressivamente il maggior numero di persone colpite, direttamente o indirettamente, dalla crisi del distretto tessile. Nel territorio della provincia di Pistoia riguardato dal progetto sono state finanziate fino al 2014 n.823 domande sulle varie linee. Coniugare gli indirizzi dell'offerta formativa con i reali fabbisogni delle imprese La finalizzazione dell'inserimento o reinserimento occupazionale è stata rafforzata con la costruzione e messa a disposizione di un'offerta formativa gratuita per soggetti disoccupati I inoccupati, capace di coniugare il raggiungimento di ampi numeri di destinatari con la focalizzazione sui fabbisogni effettivi del contesto locale delle imprese, per avere possibilità di inserimento o reinserimento occupazionale di una larga platea di soggetti. Sul fronte della formazione professionale, la Provincia ha garantito opportunità formative incentrate sull'accesso diretto dei cittadini ai finanziamenti (Carta ILA). In particolare con la carta ILA nel 2014 è continuata I'erogazione di finanziamenti a un numero totale di soggetti disoccupati pari a 501, che si aggiungono ai 930 già finanziati nel 2013, secondo delle nuove linee di attuazione previste dal nuovo bando pubblicato nel primo semestre del 2014 e che hanno reso più efficace l'intervento, salvaguardando le caratteristiche di flessibilità dell'azione. Nell'ambito degli Obiettivi strategici per la competitività, presentati dalle agenzie formative in base al bando pubblicato nel mese di aprile 2012, in cui i corsi di formazione individuati rispondono ad un'analisi continua del fabbisogno di professionalità appositamente condotta per le numerose imprese coinvolte, gli 11 progetti finanziati per un importo totale di oltre 3 milioni di Euro stanno gradualmente completando la propria fase di attuazione. Tutti gli interventi formativi fanno capo a macro obiettivi strategici, individuati nel Bando e condivisi dalla Commissione Provinciale Tripartita attraverso un ampio lavoro di studio e di concertazione: Sostegno dell'innovazione nelle imprese, Sviluppo dell'internazionalizzazione, Aggregazione tra imprese finalizzate al superamento dei limiti della frammentazione, Miglioramento della qualità dei servizi per I'attrattività del territorio. Il numero delle persone disoccupate destinatarie della formazione nei percorsi dei progetti per Obiettivi strategici per la competitività, la cui messa a regime è avvenuta nei primi mesi del 2013, è complessivamente di 772 unità, di cui 440 per I'obiettivo dell'innovazione, 121 per I'obiettivo internazionalizzazione, 118 per I'obiettivo aggregazione di filiera, 93 per I'obiettivo attrattività del territorio. La finalità di rendere massima la riconoscibilità e la certificabilità delle competenze professionali è stata perseguita con I'instaurazione di un sistema provinciale delle competenze, in linea con le disposizioni regionali. La Provincia garantisce oggi il diritto di ciascun cittadino a vedersi riconosciute tutte le competenze acquisite nei vari contesti di vita, anche diversi da quelli costituiti dai percorsi di formazione ed istruzione, attraverso le strutture e le responsabilità individuate per I'erogazione del servizio. Nel 2014 è stata effettuata una sperimentazione di riconoscimento di competenze informali nell'ambito dell'assistenza familiare, per permettere a circa 40 persone di accedere all'esame previsto per il possesso del titolo necessario ad operare con questa qualifica professionale. I punti di erogazione dei servizi per l'impiego hanno continuato l'utilizzazione del criterio del rischio occupazionale, come insieme di parametri in grado di calibrare al meglio la qualità e la quantità dei servizi e degli interventi da rivolgere in maniera personalizzata a ciascun utente a seconda del rischio individuale di cui è portatore. Per tutti i cittadini che hanno usufruito di politiche attive del lavoro (tra le quali i corsi di formazione finanziati) il calcolo del rischio occupazionale viene ricalcolato a posteriori per analizzare la variazione del grado di occupabilità della persona e che comporta anche avere un ritorno sull'efficacia dei percorsi seguiti. Ogni trimestre viene realizzato un monitoraggio. Nei primi sette mesi del 2014 sono stati eseguiti 7848 calcoli di rischio occupazionale. Ridurre il tasso di dispersione scolastica dal 15% al 10% in linea con le direttive europee Nell'ambito dell'obiettivo prioritario di riduzione del tasso di dispersione scolastica dal 15O/0 al IO%, in linea con le direttive europee, rimane costante da parte della Provincia di Pistoia l'attenzione all'inclusione dei soggetti svantaggiati. A questo proposito ha preso awio la terza annualità sia del progetto a sostegno degli studenti stranieri, destinato agli alunni delle terze classi della scuola media e a quelli del biennio delle superiori, che del progetto che prevede azioni di orientamento e successivi tirocini per alunni con disabilità del biennio delle superiori. In prossimità dell'avvio del corrente anno scolastico sono stati richiesti ai comuni i dati relativi al trasporto degli studenti con disabilità frequentanti gli istituti superiori per provvedere al rimborso della spesa sostenuta a consurrtivo e alle scuole il fabbisogno per procedere alla fornitura di ausili personaliuati in base alle varie tipologie di handicap. Inoltre, successivaniente agli incontri attivati dall'assessorato alla Pubblica istruzione con la Società della Salute per i comuni della Valdinievole, i comuni della Piana Pistoiese e l'Unione dei Comuni della Montagna P.se, che hanno portato alla firma di Accordi condivisi sul tema dell'assistenza specialistica da destinare agli alunni con disabilità frequentanti gli istituti secondari di Il grado, la Giunta Provinciale, con delibera n.78 del 10.4.2014, ha preso atto degli Accordi siglati e destinato ai Comuni della Piana Pistoiese e alla Società della Salute, per l'anno scolastico 2013-2014, risorse per € 338.706,54 di cui € 163.073,72 afferenti a risorse regionali ed € 175.626,82 a risorse del bilancio provinciale. E' volontà della Provincia di Pistoia proseguire anche per I'anno scolastico 2014-2015 nell'impegno finanziario per il rimborso ai Comuni del costo del trasporto ai disabili e per il contributo a sostegno dell'assistenza specialistica da destinare agli alunni con disabilità frequentanti gli istituti secondari di Il grado, con una disponibilità finanziaria complessiva di € 425.000 ( di cui € 158.294,97 fondi regionali e € 266.705,03 fondi provinciali); tale volontà è stata già comunicata dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Paolo Magnanensi a tutti i comuni e alla Società della Salute con lettera prot. PEC 1O167312014 del 10.9 U.S. Partecipazione a UNISER: obiettivo gestionale Con propria delibera 127 del 30.7.2013 il Consiglio provinciale, all'unanimità, ha deciso di approvare il recesso a partire dal 2014 da UNISER ai sensi di quanto previsto dall'art.13 dello Statuto di questa società. Infatti "il delinearsi della soluzione normativa riguardante le Province per le quali si procederà ad uno svuotamento delle competenze alle stesse assegnate e ad una ridefinizione come Enti di area vasta di secondo livello", la perdita della rappresentanza elettiva diretta della propria comunità non consente più di avere la legittimazione a partecipare ad organisrrii che non svolgano strettamente funzioni amministrative assegnate espressamente dalla legge alla stessa, come è per l'università. In altri termini con ciò viene meno la base fondante della norma che prevedeva per gli enti locali la possibilità di partecipazione a enti che svolgono fini di sviluppo economico e civile della comunità locale in quanto è loro riconosciuto la diretta rappresentanza esponenziale degli interessi generali in quanto trattasi di organi elettivi. Alla Società UNISER è stata notificata la decisione affinché l'Assemblea della Società potesse deliberare la sua presa d'atto rendendo quindi operativo il recesso stesso. Il recesso dalla Società è stato messo in approvazione per la sua presa d'atto da parte del18Assembleadi UNISER e anche nell'Asserriblea del 30.1.2014 i soci hanno fatto presente di voler deliberare il recesso solo sulla base di un quadro normativo certo. Con l'approvazione della L.71412014 n. 56 (cd. Legge Del Rio) si è avviata la fase di riordino delle Province e con tempistiche che prevedono attuazioni legislative ulteriori da parte dello Stato e delle Regioni che si concluderanno da qui ad un anno. Nel frattempo le Province devono continuare a svolgere le attività già in atto fino al trasferimento delle competenze agli enti subentranti. (co 89 art 1 L. 5612014). Ad oggi l'Assemblea di Uniser non ha ancora votato la presa d'atto del recesso della Provincia, per cui nell'anno 2014 e qualora non fosse deliberato tale recesso per I'anno 2015, questo ente rimane parte della compagine sociale. Fino a quando si rimarrà parte della compagine sociale si ribadiscono gli indirizzi gestionali già approvati nella Relazione previsionale e programmatica del Bilancio 2013 approvata dal Consiglio Provinciale in data 291712013. Per questi motivi, fermo rimanendo la quota associativa prevista per il 2014, è stata apportata al bilancio triennale per l'anno 2015 e 2016,una variazione con la previsione della copertura delle quote associative, in quanto le norme che corripleteranno il processo di riordino delle fi~nzionidelle Province avranno a quel punto definito le funzioni attribuite a Province, Comuni e Regioni. Qualora il recesso della Provincia fosse invece approvato dalllAssemblea di UNISER a decorrere dal 2015 i fondi necessari a coprire la quota associativa di UNISER potranno essere destinati a copertura delle spese per il supporto al diritto allo studio per gli alunni disabili nelle scuole medie superiori secondo quanto è emerso anche dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato a proposito dell'interpretazione dell'art 139 del D. L.vo 11211998. E' opportuno comunque ribadire quanto segue: il motivo del recesso della Provincia sta nel cambiamento del DNA istituzionale delle Province stesse per opera della normativa nazionale più volte richiamata; viene altresì confermato il riconoscimento del ruolo importante svolto da UNISER negli anni passati e altrettanto importante quello che avrà ancora modo di espletare quale soggetto promotore di alta formazione di livello Universitario e post-Universtario o comunque di alta formazione legato alle vocazioni produttive del territorio. Per la collettività rimane ancora strategico il ruolo di una Società che può realmente incidere sulla possibilità di allargare le potenzialità occupazionali nel territorio preparando profili professionali di alta specializzazione che possono inserirsi nel tessuto economico della nostra zona e qualificare meglio le produzioni delle nostre aziende. Anzi, proprio in questa ottica l'Amministrazione Provinciale, nel ribadire la scelta del recesso per i motivi sopra ricordati, auspica che anche in futuro sia compiuto dall'ente che subentrerà in questa funzione uno sforzo anche finanziario per consentire ad UNISER di non avere contraccolpi nella propria attività. In altri termini, in un contesto di crisi economica senza precedenti e che nel nostro territorio ha scavato duramente, vanno trovati tutti i possibili incentivi di ripresa e si è consapevoli che il mercato, sollecitato anche da molte trasformazioni e innovazioni tecnologiche crea, da una parte un esubero di manodopera già disponibile, ma registra anche l'assenza di figure professionali qualificate che devono essere formate e immesse nel mercato del lavoro. Siamo consapevoli che il lavoro di UNISER ha da essere svolto proprio con questa ottica e che nella presenza stessa degli operatori economici rappresentativi trae anche la propria credibilità. Per I'edilizia scolastica (comprensiva di spazi sportivi adeguati con funzione scolastica ma rivolti anche all'utenza sportiva), l'impegno della Provincia si orienta nel garantire scuole sicure e dotate di spazi sportivi adeguati Per quanto concerne l'edilizia scolastica proseguiranno gli interventi di manutenzione straordinaria che consentiranno di sopperire soltanto alle situazioni più gravi, in quanto la Legge 23/96 non verrà rifinanziata dallo Stato e dalla Regione Toscana anche nell'anno 2014, pertanto le risorse finanziarie disponibili verranno destinate agli interventi più urgenti in materia di sicurezza e quelli connessi alle necessità di nuovi spazi didattici che verranno verificati per ogni singolo istituto sulla base del numero delle iscrizioni. A tal fine sono state ristrutturate cinque aule presso I'ITG FediIFermi di Pistoia, oltre ad un laboratorio, e messi a disposizione del Liceo Artistico Petrocchi. E' stata inoltre riadattato un piccolo locale per le attività motorie presso il Liceo Scientifico di Pistoia. Inoltre, sono state ricavate negli spazi esistenti due aule presso il Liceo Scientifico di Montecatini Terme. Sono attualmente in corso interventi di manutenzione presso la ex Scuola Media Dante Alighieri di Montecatini Terme, da destinarsi a spazi didattici per I'lstituo Alberghiero. Relativamente agli impianti sportivi, anche a servizio delle scuole, la Provincia sta portando avanti l'iniziativa relativa alla realizzazione di una struttura con funzioni di palestra nell'area dell'lstituto Agrario "De Franceschi", cofinanziata dal Comune di Pistoia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, ed è stato pubblicato un bando per le relative manifestazioni di interesse (per il quale sono pervenute sei domande). Per quanto riguarda la realizzazione della copertura del campo di calcetto nell'area ex ITG è stato pubblicato il bando. La prima gara è andata deserta; lo stesso verrà ripubblicato nelle prossime settimane. Per il 2014 proseguiranno i lavori di costruzione della Palestra presso la ex Fonderia Michelucci di Pistoia, per la quale è stata terminata e collaudata la bonifica della parte inquinata dell'area. Sono stati ultimati i lavori relativi alla manutenzione straordinaria della succursale dell'lstituto Lorenzini di Pescia, denominato "Distretto". Interventi di promozione e supporto della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro E' continuato l'impegno delllAmministrazione nel coinvolgimento sia delle istituzioni che dei soggetti che compongono il tessuto economico e produttivo locale, racctiiuso nel lavoro del Tavolo Interistituzionale, in particolare per lo sviluppo di un'azione integrata di sistema per intervenire sulla prevenzione e sulla crescita della consapevolezza e cultura di lavoratori e imprese in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Tale intervento, iniziato a marzo 2014, è configurato come un pacchetto di attività che sta consentendo di dotarsi di strumenti conoscitivi funzionali alla realizzazione delle forme di collaborazione tra l'amministrazione provinciale e chi è chiamato a supportare le aziende. L'azione sta generando anche la creazione di una rete tra i soggetti che hanno la funzione di osservatori tecnici e di formazione delle figure tenute per legge alla formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro secondo il D.Lgs.8112008. La Provincia ha assunto la regia di tutto il sistema e garantirà il raccordo tra i soggetti per tutta la durata dell'azione di sistema, prevista per la fine dell'arino in corso, in particolare per il raggiungimento dei target verso cui è più necessario un incremento della capacità di sensibilizzazione e formazione rispetto alle situazioni di rischio da prevenire. Il Servizio Sicurezza Cantieri nel corso del 2014 ha portato avanti i programmi evidenziati sulla RPP, secondo le linee direttrici concordate con l'Amministrazione, con riguardo alla formazione, all'informazione, alla progettazione ed alla direzione dei lavori di alcuni interventi stradali, ai corsi di aggiornamento, ai tirocini formativi, agli incarichi di coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione, alla collaborazione con altri Servizi della Provincia e con alcuni Comuni del nostro territorio. Tali programmi sono stati corripletati o proseguiti nel seguente modo: 1) SP 17 - Pistoial Femminamorta - Messa in sicurezza di parcheggio e relativo tratto di strada in loc. Momiqno (Marliana): il progetto è iniziato nel febbraio scorso attraverso il rilievo della zona di intervento e della zona immediatamente a valle. Ha previsto l'eliminazione delle fioriere attuali, in accordo con il Comune di Marliana, ed ha curato in particolare il consolidamento statico dei tre muri di contenimento del parcheggio. Nello specifico è stato eseguita la verifica sismica della struttura attuale ed è stato progettato I'intervento che verrà realizzato tramite la costruzione di n. 3 micropalificate poste in parallelo alle murature attuali e di n. 4 tiranti di vincolamerito del muro a valle del parcheggio. Sono già state eseguite le verifiche dei documenti esistenti presso il Comune di Marliana, l'analisi delle prove geologiche, la campagna fotografica di dettaglio.ln questo momento, il progetto definitivo-esecutivo, comprensivo del piano di sicurezza e coordinamento, che viene redatto a stretto contatto con l'ufficio Tecnico del Comurie di Marliana, è a circa il 70%. Dai contatti avuti con la Regione Toscana si è appreso, a livello ufficioso, che I'intervento proposto è suscettibile di finanziamento a condizione che esso sia completato entro la metà del mese di settembre p.v.; 2) SR 66 - Pistoiese - Proqetto preliminare di consolidamento statico del ponte di S. Marcello P.se e PSC del pro~etto:il progetto è stato iniziato nel gennaio scorso ed ha richiesto uno sforzo particolare per l'esecuzione del rilievo di massima in quanto il ponte è costituito da n. 5 arcate a tutto sesto con altezze e quote fuori dall'ordinario e si trova inserito in un contesto urbanizzato di particolare complessità. Non è stato ritenuto necessario eseguire un rilievo di precisione per la redazione del progetto preliminare sia perché per tale tipo di progetto è sufficiente il rilievo eseguito (demandando al progetto definitivo tale specie di rilievo). Inoltre, sono già state completate le seguenti fasi progetti-iali: il rilevo fotografico, gli accertamenti presso il Comune di S. Marcello P.se per la documentazione bibliografica e storica, gli accertamenti presso gli archivi privati di S. Marcello, la verifica relativa ai materiali impiegati nella costruzione del ponte, la verifica documentaria presso il Genio Civile di Pistoia. Inoltre è stato approfondito con una ditta specializzata I'argomento relativo allo stato di consistenza delle pietre utilizzate per la costruzione del ponte e del laterizio impiegato per le volte allo scopo di poter individuare il più pertinente intervento di restauro e di consolidamento. La redazione del progetto preliminare richiederà ancora qualche mese di lavoro e si prevede di ultimarlo entro la fine dell'anno; 3) Corsi 2014 di formazione e di aggiornamento della sicurezza per Coordinatori alla progettazione ed all'esecuzione (CSP e CSE): i due corsi della sicurezza hanno avuto luogo dal marzo al giugno di quest'anno ma la loro preparazione e la loro gestione ha richiesto un'attività protrattasi dall'ottobre 2013 al luglio 2014. All'interno di tali corsi, sono stati eseguiti sia n. 2 sopralluoghi di mezza giornata ciascuno presso cantieri, di cui uno stradale ed uno edilizio, sia esercitazioni pratiche che hanno coinvolto tutti i discenti del corso di 120 ore allo scopo di far fare esperienza sul campo a livello pratico. Il corso di aggiornamento di 40 ore è stato rivolto ai professionisti che avevano già acquisito da almeno cinque anni una specifica competenza in materia di sicurezza. ~'im~e~ per no il Servizio~sicurezzaè proseguito anche dopo la conclusione dei corsi allo scopo di fornire chiarimenti a tutti coloro che avevano redatto i test d'esame conclusivi o che dovevano ritirare gli attestati di frequenza. I customer satisfaction che sono stati fatti redigere ai discenti hanno messo in evidenza la qualità della formazione conseguita, il livello di preparazione raggiunto, il gradimento, da parte loro, dei due corsi che è stato elevato. Al termine di essi, il Presidente delllOrdine degli Ingegneri di Pistoia ha inviato, con nota de11'8-07-2014, un sentito e lusinghiero ringraziamento alla Provincia per la collaborazione con cui il nostro Ente ha contribuito all'organizzazione dei corsi della sicurezza del 2014; 4) Incarichi sulla sicureua - Tali incarichi hanno riguardato la redazione di Piani di Sicurezza e Coordinamento, l'analisi di POS, la gestione della sicurezza in cantiere sia come coordinatore in fase di progettazione che in fase di esecuzione, la redazione di DUVRI, la collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro per il Tavolo Interistituzionale della Sicurezza. Inoltre, i progetti redatti sono stati in numero superiore a quanto ipotizzato all'inizio dell'anno in fase preventiva e questo è segno di un interesse sempre maggiore per la sicureua da parte dei Servizi della Provincia che hanno chiesto collaborazione al Servizio Sicurezza, oltre che da parte di Comuni. In particolare i Servizi dell'Ente ed i Comuni con i quali il Servizio Sici-irezza ha collaborato sono stati i seguenti: 1) Servizio Difesa del Suolo; 2) Servizio Ambiente; 3) Servizio Economato e SIT; 4) Servizio Viabilità; 5) Comune di Marliana; 6) Comune di Ponte Buggianese; 7) Comune di Montecatini T.; 5) Formazione ed informazione sulla sicurezza per il 2014: gli incarichi sono stati espletati del tutto per quanto riguarda la lezione allll.T.T.S. "E. Fermi - S. Fedi" di Pistoia ed i tirocini formativi. In particolare, tale lezione si è svolta il 22-05-2014 alla presenza di n. 2 classi del IV e V anno dell'lstituto. E' stata trattata la variante alla SR 66 - Pistoiese in località Tani, in Comune di Pistoia, e I'argomento è sembrato tanto interessante per gli studenti che gli spunti forniti sono stati da loro ripresi nelle tesine da presentare per l'Esame di Stato. Per quanto riguarda invece i tirocini formativi seguiti alla data odierna, sono stati n. 4 e nello specifico: a) architetto libero-professionista; b) n. 2 studentesse del IV anno dell'1.T.T.S. "E. Fermi - S. Fedi"; C) n. 1 studente laureando in architettura al corso triennale. Si ipotizza di avere un altro tirocinante dal mese di ottobre al mese di dicembre p.v. per il quale e già stato iniziato l'iter del tirocinio. Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento per i Centri Operativi delle strade ed il corso per i Comuni, sono stati impostati gli argomenti generali ma i corsi verranno tenuti nei mesi di novembre e dicembre p.v. Programma "B2" PROTAGONISTI DI UNA CITTADINANZA ATTIVA E CONSAPEVOLE REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fratoni Assessore Roberto Fabio Cappellini Assessore Lidia Mattini RESPONSABILI PROGRAMMA D.ssa Anna Pesce Dr. Renato Ferretti D.ssa Ilaria Ambrogini Avvocato Paola Pupino - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA Obiettivo principale è di rafforzare il ruolo della Provincia nella promozione della partecipazione dei giovani sui temi del lavoro, della legalità e giustizia sociale, rafforzando il coordinamento tra i vari soggetti pubblici e privati per l'attivazione di tali politiche. Inoltre si continuerà a perseguire l'obiettivo della valorizzazione delle risorse territoriali per implementare pieni diritti di cittadinanza delle fasce più deboli della popolazione. In questo senso la Provincia deve assicurare un indirizzo istituzionale verso lo sviluppo e la strutturazione di percorsi inclusivi delle fasce deboli sul mercato del lavoro, che sia orientato a un sistema di servizi per rispondere ai bisogni della cittadinanza, con al centro i flussi informativi e comunicativi tra le diverse strutture sul territorio, tra cui particolare rilevanza assume I'implementazione di un sistema degli osservatori provinciali, in cui confluisca il lavoro delllOsservatorio Sociale provinciale. Un'attenzione particolare sarà posta alle persone che vivono situazioni di forte esclusione o sofferenza e per assicurare diritti ai cittadini immigrati che vivono nel nostro contesto locale. Cooperazione internazionale La Provincia prosegue l'attenzione e l'impegno su quegli ambiti delle politiche di cooperazione internazionale che negli anni hanno rappresentato un costante punto di riferimento per la comunità provinciale: questione medio-orientale, sostegno alla causa del popolo Saharawi, promozione e sostegno allo sviluppo dei paesi del Sud del mondo e su questi temi promuove sinergie ed interazioni ed è disponibile a collaborare con quei soggetti istituzionali e non che su scala locale, nazionale ed internazionale - perseguono i medesimi fini. Prosegue l'azione dell'Amministrazione nell'ambito della promozione e tutela dei diritti umani, sia in terrriiiii di educazione e formazione della collettività sia in termini di impegno per l'inclusione sociale e la concreta applicazione di questi valori nella realtà locale. Sport Visti anche i vigenti indirizzi regionali di settore (L.R. 7212000 e Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica dell'attività sportiva e motori0 ricreativa 2012/2075) che individuano nello sport un fondamentale fattore di crescita dell'intera cittadinanza, con importanti implicazioni nei settori della salute e del sociale, è obiettivo della Provincia di Pistoia rafforzare la progettualità consolidata in questi anni e incentrata su un complesso di azioni ascrivibile, nel loro insieme, al concetto di "Sport per Tutti" . Tale concetto, inteso come diritto inviolabile di ogni cittadino alla pratica sportiva, viene declinato in una serie di iniziative (tutte di carattere pluriennale) che si caratterizzano per specifiche finalità: influire attraverso lo sport, "trasversalmente", nei vari settori della vita sociale (tutela della salute, processi educativi dell'individuo, valorizzazione turistica dei territori...), investire, in modo privilegiato, su fasce di utenza cosiddette "a rischio" (anziani, bambini, disabili...), con l'obiettivo di limitare quegli ostacoli - di carattere fisico, culturale, sociale, economico - a causa dei quali l'accesso alla pratica sportiva può essere limitato; coordinare le molteplici attività di promozione sportiva svolte da oggetti pubblici e privati sul territorio provinciale, attraverso strumenti come la Consulta provinciale dello Sport o l'attivazione di singoli tavoli di lavoro . Il programma è coerente con il quadro normativo nazionale (D.lgs n. 19812006, D.lgs n. 15112001, L. 5312000, Decreto legge 1112009, L. 15412001, L. 6611996, D.M. 3010912004, DPR 11512007 e modifiche) e regionale (LR 1612009 e LR 5912007- Piano Regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015) che regolamenta la materia. Pari opportunità Prevede azioni di indirizzo e coordinamento delle attività svolte da soggetti pubblici e privati che sul territorio provinciale agiscono nell'ambito di politiche di genere, pari opportunità, diritti sociali e di cittadinanza e conciliazione tempi di vita e di lavoro, raggiungimento di una piena parità nella vita sociale, culturale ed economica, sostegno all'imprenditoria ed alla professionalità femminile. Il programma è elaborato in riferimento a criteri di mainstreaming, considerazione dell'impatto delle scelte politiche sul genere ed elaborazione di percorsi che valorizzino la differenza; integrazione delle politiche di genere nell'attività di programmazione; infine, empowerment, come sostegno alla presenza femminile nelle sedi decisionali. Il Centro Antidiscriminazione, (C.D.A.), istituito con atto GP n. 10912004, si rivolge a tutti coloro che, cittadini italiani, stranieri o apolidi, sono o sono stati vittime o testimoni di discriminazioni per ragioni di nascita, cittadinanza, origine etnica, appartenenza a una minoranza nazionale, sesso, età, colore della pelle, lingua, religione, ceto sociale, disabilità, orientamento sessuale, convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura. Nello specifico, I' attività del C.D.A. si concentra in due ambiti tra loro strettamente collegati: da un lato le iniziative di promozione dei diritti di cittadinanza e dell'integrazione tra le persone (ad esempio l'organizzazione di corsi, seminari e la pubblicazione di appositi studi), dall'altro il sostegno alle possibili vittime di comportamenti discriminatori. In tale secondo ambito rientrano le seguenti attività: ascolto, assistenza e consulenza legale a favore delle vittime; raccolta dati e segnalazioni su comportamenti ritenuti discriminatori da parte di cittadini, enti, ecc. Dopo un iniziale periodo di rodaggio, il Centro è oggi una struttura di secondo livello, deputata all'esame e allo studio di specifici casi di discriminazione, segnalati dalle antenne di rilevazione (Comuni, associazioni, ecc), che costituiscono la rete di rilevazione. Fondamentale è anche la collaborazione con I'UNAR, Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali, oltre che con gli Uffici del territorio, tra i quali, principalmente, la Questura di Pistoia. Tra gli impegni del Centro dal 2012 vi è anche quello di supporto all'istituto delllAmministrazione di Sostegno, di cui alla L. n. 612004. Si tratta di un'iniziativa di particolare rilievo sociale, che assicura, attraverso la predisposizione di un elenco dei soggetti, debitamente formati dalllEnte, interessati a ricoprire il ruolo di amministratore di sostegno, il più corretto ed efficace svolgimento delle tutele. L'elenco in questione è direttamente gestito dal C.A.D. in collaborazione con l'ufficio del Giudice Tutelare di Pistoia. t Intraprendere verso le giovani generazioni azioni processi formativi e di sviluppo per esprimere le proprie competenze, i talenti, i desideri di cittadinanza e giustizia sociale E ' stato sviluppato in particolare il tema dell'innovazione delle politiche attive rivolte ai giovani: sono state realizzate attività di informazione e formazione su tematiche mirate all'awio di attività da parte della fascia giovanile, con particolare riguardo a start up aziendali, crowdfunding, rrricroimpresa, autoimprenditorialità, principi di costituzione di società e cooperative di giovani. Sul fronte dell'erogazione dei servizi al lavoro, si è puntato al raggiungimento di un'ampia platea di giovani nell'utilizzo di strumenti di formazione ed esperienza ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro: lo strumento dei tirocini ha rappresentato un ambito di particolare importanza per le immediate ricadute in termini di inserimento lavorativo della fascia giovanile, abbinando il lavoro di consulenza e assistenza dei Centri per I'lmpiego con l'esistenza di incentivi finanziari regionali (progetto GiovaniSì) per amplificare al massimo l'efficacia dei servizi provinciali resi, considerando che nel 2013 è stata riscontrata una percentuale di trasformazione da tirocinio a rapporto di lavoro superiore al 50%. Sono state potenziate le azioni di divulgazione ed attrazione delle imprese verso i servizi erogati dai Centri per l'impiego, anche abbinando questi all'erogazione di opportunità di finanziamento regionali (le varie misure del progetto GiovaniSì), che hanno consentito di valorizzare i servizi da offrire alle imprese e di lavorare su una maggiore fidelizzazione e stabilità di contatti. I progetti di tirocinio finanziati nell'ambito del programma GiovaniSì attivati nel 2014 presso i Centri per I'lmpiego della Provincia di Pistoia hanno raggiunto a luglio quasi 600 unità, contro le 432 dell'intero 2013. Considerata la ricaduta occupazionale positiva di queste azioni l'uso di questo strumento di inserimento in azienda appare molto importante. Il sistema dei centri per I'impiego provinciali è stato organizzato per dare piena attuazione al programma comunitario Garanzia Giovani, secondo le linee della Regione Toscana. L'attuazione di questo programma ha implicato un aumento dell'accesso ai servizi da parte delle persone appartenenti alla fascia giovanile e il rispetto di tempi precisi. E' stato progettato un sistema provinciale per la mobilità geografica occupazionale volto a sostenere la mobilità dei lavoratori e delle lavoratrici alla ricerca di un lavoro nell'ambito del sistema provinciale per la mobilità geografica occupazionale. La categoria dei giovani è la parte prevalente dei destinatari delle azioni del sistema, che sarà in partenza entro la fine dell'anno. E' stata incrementata la fascia giovanile di utenza per la frequenza di corsi di formazione finanziati dalla Provincia, in particolare prevedendo apposite riserve in bandi destinati a disoccupati per la frequenza di politiche attive di breve durata. Stimolare la coscienza civile dei nostri ragazzi, proseguendo l'importante lavoro fatto in questi anni sui temi dell'inclusione, della cittadinanza attiva e dei diritti E ' proseguito il lavoro di inclusione sociale, rivolto anche agli adulti e alle famiglie, con una priorità posta alle persone che vivono situazioni di forte esclusione o sofferenza (donne vittime di tratta, giovani a rischio) e agli immigrati che hanno deciso di sviluppare progetti di vita e di lavoro nella provincia. Sono stati realizzati corsi di lingua italiana con possibilità di certificazione che permettono ai cittadini stranieri di acquisire conoscenze utili a favorire una loro maggiore inclusione sociale. E' proseguito il lavoro di tenuta degli albi regionali del Volontariato, della Cooperazione sociale e della Promozione sociale e la partecipazione ai tavoli ed ai percorsi istituzionali locali e regionali sulle tematiche di welfare. Nell'ambito della salute mentale e dell'accessibilità, anche attraverso gli strumenti e le proposte delllOsservatorio provinciale sull'abbattimento delle barriere, si è valorizzato il ruolo delle risorse territoriali impegnate in questo ambito. In particolare, per la salute mentale è stata realizzata una programmazione di interventi basta su più focus di ascolto e coinvolgimento dei soggetti del territorio. Inoltre, è iniziato un progetto di formazione rivolto ai tecnici della pubblica amministrazione e degli studi professionali e finalizzato alla tematica dell'accessibilità, con cui saranno realizzati percorsi formativi già entro la fine del 2014. Cooperazione internazionale Nell'ambito della tematica dei diritti umani si è realizzato un convegno su situazione carceraria e diritti umani in collaborazione con il Comune di Pistoia, la Direzione della Casa Circondariale di Pistoia e la Fondazione per la Formazione per la Formazione Forense dell'ordine degli Avvocati di Pistoia. Nel Convegno sono stati affrontati sia temi quali il sistema carcere alla luce dei recenti interventi normativi, le possibili linee di intervento per sopperire al sovraffollamento, I'effettività della pena detentiva; sia questioni connesse al carcere di Pistoia, alla relativa situazione detentiva ed a possibili azioni di intervento concreto. È proseguita, con la rendicontazione della prima annualità di attività, I'attuazione del Progetto "Innovazione e rafforzamento nel sistema di gestione dei rifiuti solidi nel Municipio di Ciudad Sandino - Nicaragua" finanziato dall'unione Europea ed attuato attraverso la collaborazione della ONG COSPE di Firenze. Particolare attenzione alle persone con disabilità e appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro Con I'attuazione di un progetto integrato di durata triennale iniziato nella seconda metà del 2012 è stato concretizzato lo sforzo istituzionale programmato per sviluppare e consolidare i percorsi di inclusione delle fasce deboli del mercato del lavoro, orientato alla logica di un sistema di servizi da offrire per rispondere ai bisogni dei cittadini, che ha messo al centro l'informazione e la comunicazione tra i diversi uffici. La struttura tecnica sta operando a tale scopo in modo da garantire un team di operatori con esperienza nel settore sociale, nella formazione e nei servizi per l'impiego, che sono in grado di governare in modo concreto e integrato l'insieme degli interventi erogati direttamente dalla Provincia. Il progetto triennale consiste nell'integrazione di azioni dirette al target delle fasce deboli e delle persone con disabilità in un unico pacchetto, che sta consentendo un miglior utilizzo delle risorse provenienti da tutte le fonti finanziarie disponibili (europee, regionali e nazionali) e una migliore risposta ai fabbisogni formativi, orientativi e di inserimento nel mercato del lavoro con un approccio di sistema formazione - lavoro - politiche sociali, in collegamento con la gestione del collocamento di cui alla L.68199. Nel 2014 è stato completato un percorso di condivisione e ascolto con i Servizi Sociali, la ASL e le organizzazioni rappresentative del disagio psichico al fine di sviluppare un nuovo protocollo d'intesa sulla base di contenuti attuali. Il processo di programmazione ha seguito il modello già consolidato usato per le politiche del lavoro e della formazione. E' stato fondamentale il rapporto con i Servizi sociali che conoscono anche i casi di soggetti che non si rivolgono spontaneamente all'ufficio L.68199. Sono stati restituiti in sede di Commissione Provinciale Tripartita i risultati del processo di programmazione, in una seduta allargata anche a soggetti come INPS e ASL. Con DGP 116 del 15 luglio 2014 è stato approvato il Piano triennale 2014 - 2016 per favorire I'occupabilità delle persone con disturbo mentale sul territorio della Provincia di Pistoia. Per I'attuazione del Piano sarà sottoscritto un Protocollo fra Provincia di Pistoia e Azienda USI 3 di Pistoia nel mese di settembre 2014. Continuare a promuovere una politica di diffusione e incentivazione delle attività ludicomotorie e sportive attraverso interventi di carattere pluriennale, diretti in particolare a finalità di integrazione sociale e di promozione del benessere psicofisico Nel 2014 la Provincia è fortemente impegnata nel coordinamento di una serie di iniziative sportive di livello provinciale e interprovinciale, tra le quali anche eventi coordinati ed organizzati direttamente dalllEnte (vedi Giugno Sport). Tra questi si ricorda, in particolare, la prima edizione del progetto denominato "Memoria & Legalità" (strutturato su due appuntamenti: una marcia della legalità e una staffetta della memoria realizzati il 9 e 10 maggio) in collaborazione con Regione Toscana, MIUR Regionale, Fondazione A. Caponnetto e Comune di Pistoia, coinvolgente la rete scolastica regionale e il mondo sportivo sui temi dello sport collegati a momenti di memoria storica e a testimonianze di impegno civile. E' proseguita l'attività, riferita ai progetti a valenza pluriennale, di seguito indicati: L'Ente - attraverso il progetto "Scuola e attività motoria" - ha proseguito nell'opera di promozione dell'attività ludico-motoria nelle scuole primarie di tutta la provincia, avvalendosi della collaborazione dei Comuni, MIUR e scuole, CONI e associazionismo sportivo secondo le rispettive competenze. In relazione al progetto 201312014 (21 comuni aderenti per 102 scuole e circa 13.500 bambini), il Servizio - dopo aver acquisito dai Comuni le rendicontazioni finali in termini di obiettivi raggiunti e di spesa sostenuta, ha proweduto a liquidare i contributi già stanziati con Decreto presidenziale n. 428131.12.2013. In vista del prossimo anno scolastico 2014115, il Servizio ha svolto propedeuticamente un'opera di coordinamento con altri progetti similari di competenza ministeriale ("Alfabetizzazione motoria") e regionale, al fine di creare sinergie istituzionali che consentano di ottimiuare strategie e risorse . Il Progetto "Sport per Tutti', nelle due fasi (verde in GiugnolSettembre e bianco FebbraiolAprile) è stato consolidato e arricchito, associando alle consuete finalità di promozione sportiva e turistica, implicazioni sociali tramite l'attivazione di giornate specifiche dedicate alla disabilità e all'integrazione: le Giornate regionali dell'integrazione sulla neve si sono svolte nel comune di Abetone (Val di luce) in data 5 e 12 Febbraio e 9 aprile. Nello stesso ambito si colloca anche l'organizzazione del Quarto Traguardo , speciale tappa di 3 km nell'ambito dell'UltraMaratona Pistoia Abetone, dedicata ai portatori di disagio psicofisico , che quest'anno si è svolta il 29 giugno ed ha visto la partecipazione di oltre 20 associazioni per 350 iscritti. Attraverso il Progetto "A.F.A. Attività Fisica Adattata", gestito in collaborazione con l'Azienda USL 3, è stato dato impulso all'attivazione di corsi di attività fisica, diffusi su tutto il territorio provinciale, per soggetti anziani affetti da sindromi da ipomobilità. A giugno il numero dei corsi attivi è stato di 70 per circa 950 utenti iscritti. Tra le principali attività gestite dal Servizio Sport rientrano tutti gli interventi delegati dalla Regione Toscaiia (L.R. 7212000 e PRS 201212015) in ambito sportivo concernenti attività di istruttoria amministrativa relativa a progetti /interventi nel campo della promozione dell'attivita motoria da parte di associazioni sia il coordinamento di interventi relativi all'impiantistica sportiva presentati da enti Locali (vedi Determinazione Dirigenziale n. 295 del 19.3.2014). Sono state gestite le varie attività inerenti la gestione e la concessione degli impianti sportivi provinciali secondo le procedure e le modalità definite nei regolamenti provinciali in vigore approvati con Deliberazione C. P. 13512012 e Deliberazione C.P. n. 21712007. Dare autonomia gestionale all'Ecomuseo Sono state attivate tutte le azioni previste dall'attuazione della stagione teatrale, al rilancio delle attività ecomuseali con la nuova associazione, all'attuazione del festiva1 sentieri acusitici ed itinerari musicali. L'Associazione si è impegnata per razionalizzare i costi di gestione del sistema museale, finora frammentati su una molteplicità di capitoli e di soggetti diversi, cercando di ottimiuare la gestione e di realizzare economie. Proseguire attività e servizi in tutte le zone meno servite del nostro territorio, sia attraverso la rete documentaria provinciale e il sostegno alle piccole biblioteche, sia attraverso il progetto "Archivi Aperti" ed iniziative in collaborazione con le scuole materne, elementari e medie volte a formare un pubblico di giovani e giovanissimi, sia in ambito culturale che musicale Sono state attuate in particolare le attività e servizi in tutte le zone meno servite del nostro territorio, sia attraverso la rete documentaria provinciale e il sostegno alle piccole biblioteche, sia attraverso il progetto "Archivi Aperti" ed iniziative in collaborazione con le scuole materne, elementari e medie volte a formare un pubblico di giovani e giovanissimi, sia in ambito culturale che musicale. Alla Provincia viene riconfermato il ruolo di coordinamento e redazione dei progetti d'area, che interessano tutto il territorio; l'elaborazione dei progetti è condotta insieme con gli enti locali e altri soggetti interessati, attraverso tavoli di concertazione che si tengono per tutte le leggi della cultura. Sono stati attuati i progetti: 1) la divulgazione dello spettacolo dal vivo nelle scuole di primo grado, con il progetto "Sipario Aperto"; 2) la realizzazione dei tre festiva1 estivi di grande richiamo turistico, owero Estate Regina a Montecatini; il Festival Blues a Pistoia; il Festival Sentieri Acustici sulla Montagna Pistoiese, che collaborano ,fra loro attraverso il progetto Sounds of Tuscany; 3) la rete provinciale dei musei pistoiesi; 4) l'arte contemporanea; 5) la rete documentaria pistoiese. In ognuno di questi progetti la Provincia ha una parte attiva e conduce direttamente alcune azioni di rete. Impegno dell'Ente sulle Politiche di Genere nel senso di fornire al territorio un luogo di coordinamento che consenta alle realtà istituzionali, economiche e sociali di programmare interventi e azioni coerenti con il quadro normativo, politico e istituzionale Tavolo di concertazione sulle politiche di genere e WorkLifeBalance (equilibrio vita/lavoro) E' proseguita l'attività del Tavolo di concertazione sulle politiche di genere istituito dalllAmministrazione Provinciale nel 2008. Il Tavolo ha agito come supporto per il coordinamento e monitoraggio che competono all'Arrimiriistrazione Provinciale rispetto al Patto territoriale siglato nel 2013 da urla rete di soggetti territoriali pubblici e privati al fine di realizzare, nel contesto locale, interventi finalizzati al riequilibrio di genere in tutti i settori, alla redistribuzione delle responsabilità familiari e genitoriali, a nuove forme di organizzazione del lavoro, alla parità fra i sessi, alle pari opporturiità . Parallelamente il Tavolo ha agito come strumento di promozione, concertazione e coordiriamento rispetto al Patto territoriale relativo all'annualità 2014 in vista dell'attuazione di ulteriori interventi finalizzati al riequilibrio di genere. Il Tavolo, in entrambi i casi, si è posto come uno strumento di Work Life Balance (equilibrio vitallavoro), strumento che rinvia ad un concetto di diritto di cittadinanza, universalmente inteso e non solo riferito alle donne e che ha come obiettivo la tutela della libertà delle scelte personali nella definizione dell'equilibrio fra tempi di vita e tempi di lavoro. Attività di coordinamento e di rete e rapporto con il territorio In chiave di mainstreaming si è proseguito il coordinamento di obiettivi e di azioni fra Assessorato, Commissione Prov.le Pari Opportunità, Consigliera di Parità, Comitato Unico di Garanzia (CUG) e altri Assessorati delllEnte. Il lavoro sul territorio si è caratterizzato per un'attività di coordinamento e di rete con i Comuni della Provincia, il Tavolo Regionale di Programmazione sulle Politiche di Genere e gli altri soggetti istituzionali operanti sul territorio nell'ambito delle politiche di genere. Si è attribuito a tale azione una particolare funzione strategica anche in previsione dei nuovi assetti istituzionali dell'ente provinciale, nella convinzione che un percorso di integrazione fra le politiche di genere intercomunale e di area vasta è essenziale sia nella fase di programmazione e progettazione, sia nella fase di attuazione delle politiche. L'azione di rete e di scambio cori il Comune capoluogo ha avuto un ruolo propedeutico rispetto al progressivo coinvolgimento degli altri Comuni della Provincia in analoghi processi. Intesa territoriale e strategie di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne Nell'ambito di tale attività di coordinamento e di rete la Provincia, dando seguito agli indirizzi politici emersi dal Consiglio straordinario sulla violenza di genere realizzato nel novembre 2013, ha ci~rato,come soggetto istituzionale coordinatore, la redazione, la promozione e la sottoscrizione di una "Intesa territoriale su strategie di prevenzione e contrasto alla violenza di genere". L'"Intesav, di cui la Provincia è il soggetto capofila, ha carattere interistituzionale e multidisciplinare ed è ulteriormente aperta all'adesione di Enti, Associazioni ed Organizzazioni della Provincia di Pistoia, non aventi scopo di lucro, che ne condividano le finalità e che faranno richiesta di adesione. A sottoscrivere l'"Intesa1' sono stati, oltre all'Amministrazione Provinciale, tutti i Comuni del territorio, le forze dell'ordine, la Procura, il Tribunale, la Prefettura, i Sindacati, la Consigliera di Parità, la ASL 3, la Società della Salute Valdinievole, l'ufficio Scolastico Provinciale, l'Associazione 365giornialfemminile e il CAM (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti). L'obiettivo che 1"lntesa"si propone è quello di costituire una rete territoriale che permetta di dar luogo a strategie e programmazioni condivise per la prevenzione ed il coritrasto della violenza di genere. All'interno della rete così costituita i sottoscrittori - in relazione alle rispettive competenze metteranno a disposizione professionalità e servizi in campo culturale ed educativo, socioassistenziale e sanitario, psicologico, legale, giudiziario e di ordine pubblico, per tutelare i diritti fondamentali delle donne, ofrire loro sostegno, contrastare il fenomeno della violenza e promuovere una cultura del rispetto, della reciprocità e della parità fra donne e uomini. Tale azione consolida I'impegno sul tema della violenza di genere che ha visto l'Assessorato e la Commissione Pari Opportunità della Provincia sostenere \a promozione e l'attivazione da parte di ASL 3 di Pistoia del progetto regionale CODICE ROSA, un percorso di accoglienza al pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza, che si colloca e si armonizza con la storica rete dei centri antiviolenza e delle altre associazioni di volontariato e solidarietà. Il CODICE ROSA prevede una stanza dedicata all'interno del pronto soccorso, nella quale accedono tutti gli specialisti che dovranno visitare lalil paziente; il suo punto di forza è una task force interistituzionale, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali e sottufficiali di Polizia giudiziaria. Si è confermato I'impegno nell'attivare e10 sostenere azioni culturali e di sensibilizzazione sul tema del contrasto agli stereotipi sessisti che sono spesso il presupposto "culturale" della violenza di genere, nonché sul tema del contributo femminile allo sviluppo della società e della cultura. Il ruolo della Commissione Provinciale Pari Opportunità La Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, oltre agli impegni sanciti dallo Statuto e dal suo Regolamento istitutivo, ha assunto come obiettivo primario la costruzione di una rete per sostenere, promuovere, condividere e confrontare l'attività in materia di pari opportunità e politiche di genere svolta da organismi pubblici e privati provinciali, con particolare attenzione ai Comitati ed alle Commissioni Pari Opportunità operanti sul territorio, ai coordinamenti femminili delle organizzazioni economiche e sociali, delle forze politiche e alle singole donne del volontariato, della scuola, del mondo economico e produttivo, della cultura e delle professioni. La Commissione ha confermato e sostenuto azioni positive per promuovere un nuovo equilibrio politico basato su principi di assoluta equità, anche attraverso iniziative che aumentassero la partecipazione attiva delle donne alla politica e ne incrementassero la presenza nei centri decisionali e che valorizzassero il ruolo delle donne nelle istituzioni locali e nazionali. In questo ambito si inserisce la scelta di contribuire a colmare la non adeguata rappresentanza femminile nella toponomastica intitolando due sale ubicate nella sede di Piazza San Leone a figure femminili che, nonostante abbiano significativamente segnato la nostra storia nazionale e provinciale, sono state poco valorizzate. Su scala nazionale si sono scelte le figure di Bianca Bianchi e Teresa Mattei, elette nel 1946 alla Assemblea Costituente nel Collegio Firenze-Pistoia. Esse sono apparse riassumere in sé il significato simbolico più adeguato: le prime donne deputate che rappresentarono il nostro territorio nell'assise parlamentare; donne irripegnate nella lotta di Liberazione e nella Resistenza; promotrici di diritti e valori delle donne; figure impegnate in battaglie d'avanguardia per i tempi in cui vissero e per i temi e i contenuti affrontati. Su scala locale invece, attraverso il progetto "Nome singolare femminile", si è attivato un percorso partecipativo che ha coinvolto alcune Scuole Superiori della Provincia in collaborazione con la Consulta provinciale degli Studenti e si è così arrivati a scegliere di ricordare la nostra concittadina Maria Luisa Palandri Reali che tanto ha dato alla nostra comunità in termini di impegno civile e morale. La Commissione ha continuato gli impegni istituzionali consolidati, con particolare cura a date quali 1'8 marzo. Nello specifico, il programma per la Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna 2014 è consistito in un complesso di attività e di iniziative curate e gestite in rete con il Comurie capoluogo e la Consigliera Provinciale di Parità. Il calendario degli eventi prevedeva - come momento centrale - la proiezione - presso il Teatro Bolognini - di un documentario sulla direttrice di orchestra Johanna Knauf con la partecipazione della direttrice stessa che ha dialogato con gli studenti delle scuole superiori a cui la proiezione era destinata. A tale evento si sono affiancati, nell'arco del mese di marzo: spettacoli teatrali, proiezioni di film, iniziative sul tema del femminicidio, sulla mobilità di genere e sullo sport di genere, serate di musica e lettura, balletti, presentazione degli atti del convegno realizzato in coincidenza del 25 novembre 2013, eventi connessi alla toponomastica al femminile ed alla memoria di donne che hanno segnato la storia presente e passata della nostra comunità, infine, momenti dedicati alla tematica delle donne migranti, del lavoro e dell'imprenditoria femminile. Continuare nell'opera di coordinamento giuridico/legale/organizzativo finalizzato al sostegno dei cittadini italiani e stranieri contro qualsiasi tipo di comportamento discriminatorio, posto in essere sia da soggetti privati che pubblici Dal programma si evince che il Centro Antidiscriminazione si rivolge alle persone vittime o testimoni di comportamenti discriminatori. Nello specifico, la sua attività sostanzia in: promozione dei diritti di cittadinanza, sostegno alle possibili vittime, raccolta dati e segnalazioni su comportamenti ritenuti discriminatori da parte di cittadini, Enti, Associazioni di categoria e Organizzazioni del terzo settore. Fondamentale è anche la collaborazione con I'UNAR, Ufficio Nazionale contro le discriminazioni, che si sostanzia nella realizzazione delle attività previste da un Protocollo d'Intesa attivo dal 2010, oltre che con il Comuni ed altri soggetti, tra i quali, principalmente, la Questura e la Prefettura di Pistoia. Fra le attività del Centro antidiscriminazione vi è da segnalare la pubblicazione nel mese di gennaio del volume "Tra luoghi comuni e realtà. Rom e Sinti di Pistoia", dedicato alle esperienze maturate dal CAD sul versante della promozione e tutela dei diritti dei cittadinanza dei rom e sinti e alla collaborazione con gli altri soggetti territoriali impegnati su tali fronti. Ad aprile è stata inoltre sottoscritta con I'UNAR una Convenzione per il finanziamento dell'Osservatorio provinciale antidiscriminazioni, che consentirà la realizzazione di materiali informativi sulle attività del Centro e di sensibilizzazione sui temi della discriminazione, del razzismo, della xenofobia nonché dell'educazione alla cittadinanza attiva. La Convenzione prevede inoltre che una parte dei finanziamenti previsti vengano destinati al potenziamento della rete provinciale per I'antidiscriminazione, costituita dai Comuni della Provincia e da tutti quei soggetti territoriali che, a vario titolo, intervengono per la tutela delle fasce di popolazione più a rischio di discriminazione e marginalità sociale. Quanto alle dimensioni dell'utenza, dall'inizio dell'arino ad oggi si sono rivolti al CAD 38 cittadini per casi di discriminazione tipica, ex artt. 43 e 44 D.Lgs n. 28611998; nello stesso periodo sono stati trattati altri 59 accessi per situazioni di disagio socio-economico, che l'attuale e persistente crisi economica ha notevolmente aggravato. Molti dei casi trattati hanno potuto trovare positivo esito per il coinvolgimento di altri uffici pubblici, con i quali il CAD ha stretto da tempo proficui rapporti collaborativi, ad esempio gli Uffici Anagrafe dei Comuni, spesso coinvolti per questioni di iscrizione di stranieri nel Registro della popolazione residente, e vari Uffici di Questura e Prefettura. Valga per tutti l'ottenuta formazione delllAtto di nascita in favore di un minore rom, nato in un Comune della Provincia da genitori apolidi 'de facto', per il quale la carenza di previsioni normative ad hoc rendeva problematica la registrazione presso lo Stato Civile. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla proficua collaborazione con la Garante per i Diritti dell'lnfanzia e dell'Adolescenza della Regione Toscana. Altri positivi interventi del CAD si sono registrati, ad esempio, in merito all'ottenimento della riapertura di un procedimento concorsuale bandito da un Comune della Provincia, che non consentiva l'accesso al bando ai cittadini non comunitari, oppure in merito all'ottenimento di prestazioni sociali a persone straniere regolarmente presenti ma non titolari di permesso di soggiorno CE per lungo-soggiornanti. E' inoltre proficuamente proseguita la collaborazione con L'UNAR, Ufficio Nazionale contro le Discriminazioni, per l'inserimento nel sistema informativo UNAR dei dati relativi ai suddetti casi trattati dal CAD. Da rilevare, a partire dal febbraio 2013, il passaggio al CAD di un ulteriore funzionario afferente all'Avvocatura, in affiancamento all'unico in servizio. Allo stesso tempo si è concretizzata l'attività riguardante l'Amministrazione di Sostegno (resa visibile all'interno di un sito internet dedicato), attraverso l'istituzione di un Elenco provinciale degli Amministratori di sostegno appositamente formati, la conseguente approvazione di un Regolamento che ne regola la tenuta, nonché la proficua collaborazione con il Giudice Tutelare e gli altri soggetti territoriali interessati. Alla luce di quanto sopra, lo stato di attuazione delle iniziative previste dal Programma appare oggi pienamente soddisfacente, atteso, tra l'altro, che il Centro, come previsto e auspicato, si e definitivamente trasformato in una struttura di Il livello, (il I Livello è rappresentato dalla Rete Territoriale di rilevazione), dedicata alla cura dei soli casi di discriminazione riferibili alla casistica individuata dal Legislatore, pur mantenendo la necessaria elasticità che consente comunque al cittadino che si ritenga vittima di discriminazione un opportuno ascolto e orientamento. Negli ultimi mesi il CAD, in collaborazione con i comuni della provincia e di altri soggetti pubblici e privati interessati, ha svolto anche un'intensa attività finalizzata alla migliore accoglienza dei profughi assegnati ai comuni al ns. territorio. Alla data odierna, lo stato di attuazione del programma B2, riferito all'attività del Centro Antidiscriminazione, è dunque tale da poter ritenere compiutamente realizzati gli obiettivi dati. ?s :l *; i S. 1. g: g i.: g i" 2; a .vr 6 .+ $4 li. $4. *i & .:-.., +.4,, gp @- k::. .. ?@ *vj,; S i E+. E, 5% *. .q. SOSTENERE LE IMPRESE PER INNOVARE E QUALIFICARE LO SVILUPPO Programma "C1" RECUPERARE COMPETITIVITÀ TERRITORIALE PER RIQUALIFICARE E RILANCIARE IL SISTEMA PRODUTTIVO REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fratoni Assessore Paolo Magnanensi RESPONSABILI PROGRAMMA 0.ssa Antonella Carli Or. Renato Ferretti 0.ssa Anna Pesce - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA La crisi economica, che dal 2009 ha investito prepotentemente il tessuto produttivo e sociale nella nostra provincia, ha continuato a colpire in maniera pesante tutti i principali cornparti. Il 2014 presenta un quadro incerto e per i dati forniti dallJIRPET ancora fortemente negativo, caratterizzato da una situazione di recessione generale, contenimento dei consumi interni e degli investimenti pubblici e privati. La stessa situazione di incertezza istituzionale che si è generata con il processo di superamento delle Province avviato ormai da circa due anni dal Governo e dal Parlamento, accanto ai tagli sulla spesa pubblica, hanno imposto alllEnte una ridefinizione delle priorità e non hanno certamente aiutato la prosecuzione di quel lavoro di coordinamento e di supporto che la Provincia di Pistoia ha svolto in questi anni difficili, mettendo in campo iniziative rivolte al contenimento degli effetti negativi della crisi sul sistema produttivo locale ed all'individuazione di percorsi di rilancio per il recupero di competitività e di sviluppo. Le attività di programmazione e di sostegno allo sviluppo economico, inteso come supporto alle attività produttive ed alla definizione ed attuazione di progetti pubblici, sono state portate avanti in questo scenario e con precisi riferimenti al Piano Generale di Sviluppo approvato dal Consiglio Provinciale nel Luglio 201 1 (ed in particolare agli obiettivi del punto 7.2. "Sostenere le imprese per innovare e qualificare lo sviluppo"), nonché dall'ordine del giorno approvato sempre dal Consiglio in occasione delle sedute straordinarie sui problemi dell'economia e dell'occupazione. Queste iniziative vedono nel Tavolo Generale di concertazione il luogo ed il riferimento principale per la definizione delle strategie e delle linee di azione, attività che viene svolta anche in raccordo con IIAssociazione ''Pistoia Futura". Gli indirizzi strategici che guidano l'attuazione di un sistema integrato della formazione, lavoro e istruzione, definiti ed approvati dalla Amministrazione provinciale con DCP 3512011, mirano a conseguire obiettivi generali di innalzamento delle competenze dei lavoratori, di sviluppo del capitale umano delle imprese e dei sistemi di imprese. Verso il sistema delle imprese, si continua a perseguire una strategia di lungo termine basata su un approccio alla progettazione degli interventi che garantisca l'anticipazione dei bisogni formativi del territorio, cercando e trovando soluzioni adeguate a determinate situazioni prima ancora che queste si verifichino. Nello specifico, resta centrale lo strumento della "progettazione in itinere" adottato per tutti i progetti strategici, che ha permesso di "costruire" prodotti "perfetti" per il soddisfacimento di determinate esigenze formative delle imprese. SUI piano della promozione delle risorse del territorio sono state attuate le strategie per la sua valorizzazione così come previsto nel programma ed incentrate sugli itinerari territoriali, come la strada del vino e dell'olio del Montalbano, strada del verde e dei paesaggi, del ~florovivaismo e delle risorse territoriali, legate anche alla tipicità. Contestualmente si perseguirà la strategia volta alla qualificazione e valorizzazione coordinata dell'intero "sistema turistico" del nostro territorio e dei suoi prodotti turistici fondamentali: il termalismo e lo sviluppo del sistema turistico - termale della Valdinievole, Pistoia - città d'arte e il patrimonio storico artistico presente sul territorio e nei borghi storici, la valorizzazione della montagna e la sua destagionaliuazione, dove, insieme al prodotto "neve", molte potenzialità risiedono nel turismo "verde". Sezione 1.2 Progetti comunitari: assistenza e-gestione progettualita interne ed esterne Dal 1 gennaio 2014 l'unione E~iropeaè entrata nel nuovo periodo di programmazione 20142020 che vede alcune modifiche anche consistenti relative alle iniziative europee che saranno promosse dalla Commissione, sia attraverso l'impiego dei fondi strutturali da parte dei singoli paesi, sia attraverso programmi diretti di intervento. L'intero impianto dei programmi e delle possibili progettualità europee è indirizzato a raggiungere gli obiettivi di "Europa 2020" nell'ottica di superare la crisi economica degli ultimi anni tramite attività che mettano in comunicazione i settori pubblici e privati e che operino in maniera trasversale a favore dell'occupazione di tutte le fasce della popolazione europea, dell'innovazione tecnologica delle imprese con particolare attenzione alle PMI, della salvaguardia dell'ambiente nell'ottica dello sviluppo sostenibile per raggiungere una coesione europea capace di garantire un ruolo di eccellenza all'unione Europea su scala mondiale. In questo contesto risulta essenziale garantire l'accessibilità alle informazioni sulle varie opportunità poste in essere dalla Commissione Europea a tutti i soggetti pubblici e privati del territorio interessati e capaci di fare parte di questa necessaria evoluzione nel quadro delllUnione. In previsione della nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020, la Provincia di Pistoia ha organizzato 3 incontri informativi sulle nuove opportunità dì finanziamento, rivolti ai vari soggetti del territorio: il primo evento, si è tenuto il 20 febbraio 2014, incentrato sui programmi europei per l'istruzione, la formazione, la cultura, l'integrazione sociale e i diritti dei cittadini; il secondo, si è tenuto il 6 marzo 2014, relativo ai programmi europei per la ricerca, l'innovazione, la tutela dell'ambiente e le iniziative europee a beneficio del mondo delle imprese; il terzo, si è tenuto il 4 aprile 2014, durante il quale sono stati presentati la struttura e gli obiettivi del nuovo Programma Operativo Regionale per la Crescita e I' Occupazione (POR Creo). Prosegue I'attività di assistenza e sostegno tecnico per eventuali nuove progettualità europee, sia ai servizi interni della Provincia interessati, sia per soggetti esterni in partenariati progettuali attraverso informazione, consulenza e sessioni di project-planning. Iniziative per i settori manifatturieri Nell'ambito delle indicazioni del Piano Generale di Sviluppo e delle priorità concordate in sede di concertazione provinciale, è proseguito il lavoro di supporto complessivo alle azioni rivolte al sistema produttivo locale, in particolare con le iniziative di seg~iitodescritte: Tavolo di Area metropolitana per il trasferimento tecnologico L'attività ha fatto riferimento agli obiettivi ed alle azioni indicate nel protocollo d'intesa "Sistema d'area metropolitana: competitività ed innovazione" sottoscritto tra le Province di Pistoia, Prato e Firenze ed il Circondario Empolese Valdelsa nell'ottobre 201 1. Nel corso del 2014 I'attività del gruppo di lavoro (formato dal Servizio Sviluppo Economico della Provincia di Pistoia e dai corrispettivi Servizi delle Province di Firenze e Prato ed il Circondario EmpoleselValdelsa) ha riguardato pricipalmente la fase di consultazione, aperta dalla Regione Toscana, sulla riorganizzazione del sistema del trasferimento tecnologico e del nuovo Programma operativo "Crescita e Occupazione" FESR 2014-2020, per i quali sono state inviate osservazioni e proposte. Inoltre, nel corso del 2014 il Tavolo ha proseguito gli incontri ed i confronti sul tema del trasferimento tecnologico in generale. Progetto di riqualificazione ambientale delle aree produttive della Va1 di Forfora Il progetto di riqualificazione ambientale delle aree produttive della Val di Forfora, nei Comuni di Piteglio e Pescia, ha visto nel corso del 2014 l'affidamento e l'inizio dei lavori previsti dall'accordo operativo sottoscritto fra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti (Comuni di Piteglio e Pescia, Provincia di Pistoia, Camera di Commercio di Pistoia, Confindustria Pistoia, Cartiera Panigada e Cartiera Basilica). Il progetto punta a realizzare il collegamento della rete di metano tra le aree produttive del Comune di Pescia (Pietrabuona) e quelle della Val di Forfora nel Comune di Piteglio, come azione fondamentale per mantenere la prospettiva produttiva e occupazionale delle attività insediate, nonché una riqualificazione ambientale delle aree e dei consurrii energetici. La conclusione dei lavori dei tre lotti previsti (posa delle tubazioni, interventi sulla viabilità provinciale e comunale) è prevista entro l'anno. La Provincia di Pistoia ha continuato a svolgere il suo ruolo di impulso e coordinamento per il buon esito dell'iniziativa, che ha già raggiunto il risultato di favorire l'insediamento di una nuova azienda cartaria che ha rilevato la Nuova SOCARPI (in liquidazione dal 2012), con prospettive occupazionali importanti e con maggiori garanzie di mantenimento dell'altra azienda esistente (Cartiera PANIGADA). Progetto MO. TO.R.€ Nel mese di Gennaio 2014 si è chiuso il primo elenco delle imprese che hanno aderito all'avviso pubblico relativo alla manifestazione d'interesse per il Progetto M0.TO.R.E. Hanno aderito 38 aziende. Sulla base del piano di attività per il 2014 approvato dalla Cabina di regia (formata dalla Provincia di Pistoia, I'UNCEM regionale, la Camera di Commercio ed il Comune di San Marcello P.se) riunitasi il 31 gennaio 2014, sono state effettuate le seguenti iniziative: - un primo incontro con le imprese interessate e con le associazioni di categoria che si e tenuto il 7 marzo 2014; - acquisto di un capannone nell'area ex SEDI di Campo Tizzoro, da parte del Comune di San Marcello P.se (utilizzando parte del finanziamento regionale destinato all'attivazione del progetto); - predisposizione e pubblicazione del bando per I'individuazione del soggetto gestore, la concessione del servizio e la realizzazione degli interventi, a cura del Comune di San Marcello P.se, con la collaborazione del Servizio Sviluppo Economico, Contratti e Gare della Provincia di Pistoia; - azioni di supporto e di promozione del progetto. Tale operazione costituisce un importante investimento produttivo nell'area ex SEDI di Campo Tizzoro (un vero e proprio centro di trasferimento tecnologico), con I'obiettivo di costruire una rete di soggetti pubblici e privati che operano nel comparto energetico, con possibili effettive ricadute sul territorio. Archivio delle aree produttive ed attrazione degli investimenti E' proseguita, anche per il 2014, l'attività di gestione e aggiornamento del database cartografico sulle aree produttive, consultabile su piattaforma Google Earth e disponibile al link: http:llwww.provincia.pistoia.it/ATTIVITA PRODUTTIVElel Marketin~Territoria1e.a~~ Tale database rappresenta la mappatura sul territorio delle 82 maggiori aree disponibili per insediamenti produttivi. Uno strumento finalizzato anche all'attrazione degli investimenti esterni che si pone I'obiettivo di promuovere le opportunità di insediamento che il nostro territorio mette a disposizione. Tale attività si intreccia con la collaborazione attivata con il Settore Regionale dedicato alle Politiche Regionali per l'attrazione degli investimenti e con il Servizio "lnvest in Tuscany" di Toscana Promozione. Sportello per lo Sviluppo Locale e Sportello Bandi Unione Europea Nel 2014 lo Sportello per lo Sviluppo Locale e lo Sportello Bandi Unione Europea hanno proseguito la loro attività di divulgazione e di prima informazione delle opportunità di finanziamento a favore delle imprese e dei soggetti pubblici, attraverso le seguenti attività: - ricerca e pubblicizzazione dei bandi sul sito ufficiale della Provincia; - redazione e divulgazione mensile di NewsBandi che, in collaborazione con la Camera di Commercio di Pistoia, informa sulle nuove misure di finanziamento regionali, nazionali e comunitari suddivise per soggetto beneficiario. - Attività di front-office per agevolare l'applicazione delle informazioni fornite. E' stata inoltre mantenuta e rafforzata la collaborazione con gli attori locali, in particolare con i Comuni, con le Associazioni di categoria e con la Camera di Commercio. Unità di Crisi Pur in questa situazione di incertezza istituzionale per la Provincia, l'Unità di Crisi ha continuato a porsi come punto di riferimento per quelle situazioni di difficoltà aziendali che necessitavano di iniziative di coordinamento e di raccordo fra vari soggetti pubblici e privati: in particolare in occasione di subentro di nuovi titolari, in presenza di problematiche autorizzative con la partecipazione di pili soggetti, nei casi di situazioni fallimentari precedenti, per l'attivazione di contatti con gli istituti di credito, ecc. L'attività si è svolta in costante contatto ed alla presenza dei Comuni interessati, delle aziende, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. E' stata supportata dal Servizio Sviluppo Economico e dal Servizio Lavoro e Formazione Professionale, in collaborazione con gli altri Servizi di volta in volta interessati. E' stata attivata in base alle specifiche richieste e necessità. La Provincia ed i rapporti con "Pistoia Futura La Provincia di Pistoia, socio fondatore di "Pistoia Futura", con il ruolo di coordinatore, ha proseguito, anche nel corso del 2014, attraverso il Servizio Sviluppo Economico, le attività di supporto alll'Associazione, in collaborazione con la Camera di Commercio, secondo quanto stabilito dal protocollo operativo sottoscritto nel 201 1. L'Assemblea dei soci del 3 febbraio 2014 ha deciso di puntare su un ruolo di "Pistoia Futura" quale "cabina di regia" delle strategie del territorio provinciale. Nel corso dell'assemblea dei soci del 4 aprile 2014, la Presidente Fratoni e I'Ass. Magnanensi hanno presentato le dimissioni dai loro rispettivi incarichi di Presidente dell'Associazione e del Comitato Esecutivo (ratificate nell'assemblea del 13 giugno 2014), in vista della conclusione del mandato amministrativo della Provincia ed a seguito del riordino istituzionale approvato dal Parlamento. La presidenza è stata assunta dalla Camera di Commercio, in attesa dell'elezione dei nuovi organismi provinciali (12 ottobre 2014). Il Servizio Sviluppo Economico della Provincia di Pistoia, al fine di fornire un contributo tecnico alla riflessione che si aprirà con i nuovi organismi in merito alle prospettive di Pistoia Fut~ira, ha predisposto un documento sul sistema di concertazione provinciale e sul ruolo svolto da Pistoia Futura in questi anni. L'attività del 2014 di Pistoia ha riguardato in particolare: la gestione dell'attività della marca ombrello che conta ad oggi 55 adesioni - passata in proprietà ed in gestione alla Camera di Commercio di Pistoia); il ruolo e l'attività del "Distretto per le teconologie ferroviarie, l'alta velocità e la sicurezza delle reti", che rappresenta un'opportunità molto importante per le aziende del settore, a cominciare da quelle pistoiesi (ad oggi hanno aderito 110 aziende, 3 Università ed il CNR), che ha visto la costituzione della società consortile DITECFER, finalizzata ad azioni comuni di sviluppo e rafforzamento del comparto anche grazie all'opportunità di presentarsi sui mercati con una rete capace di valorizzare tutte le eccellenze presenti sul nostro territorio, nonché per le stesse vicende e problematiche di AnsaldoBreda. JJ Statistica L'Ufficio Statistica, costituito ai sensi del D.Lgs 322189 e facente parte integrante del Sistema Statistico Nazionale (SI.STA.N.), ha proseguito la consueta attività di gestione e implementazione costante delle informazioni su demografia, lavoro, turismo, economia, censimenti e altre materie, pubblicate sul sito della provincia. Inoltre, è' stato realizzato un report sul censimento industria servizi 201 1 che evidenzia le caratteristiche principali del tessuto produttivo pistoiese. Per quanto riguarda i dati sul movimento turistico, è stato pubblicato il report sul movimento annuale 2013, che è stato poi presentato in un incontro pubblico presso UNISER il 20 maggio. E' continuata inoltre l'attività di diffusione periodica dei dati consolidati sul movimento 2014, la relativa pubblicazione sul sito Internet della Provincia anche attraverso una nuova veste grafica. In collaborazione con l'ufficio Turismo è stato progettato un nuovo strumento di informazione, una newsletter trimestrale, contenente l'anticipazione dei dati sul movimento turistico che permetta agli addetti ai lavori di avere a disposizione una prima informativa sull'andamento del settore. E' inoltre iniziato il lavoro sugli indicatori del progetto europeo ETIS. E' proseguita la realizzazione e la diffusione di NewsReport, la newletter sull'economia pistoiese in collaborazione con la Camera di Commercio. L'Ufficio ha continuato a fornire informazioni e supporto agli altri Servizi della Provincia, agli amministratori ed ai soggetti esterni alllEnte, fornendo informazioni ed elaborazione di dati relativi al territorio provinciale. Potenziare la qualità dell'offerta lavorativa ed elevare la competitività delle imprese La Provincia di Pistoia sta portando avanti, fino alla conclusione prevista nel 2015, 11 progetti di formazione professionale nell'ambito del Bando "Obiettivi Strategici per la Competitività", per un importo totale di oltre 3 milioni di euro. Si tratta di azioni formative ad ampio raggio, dalla consulenza, alla formazione continua, all'inserimento occupazionale, rivolte principalmente a imprenditori e personale delle imprese, con l'obbiettivo, da un lato, di sviluppare l'innovazione, I'internazionalizzazione e la competitività e dall'altro di promuovere l'occupazione, accrescere la qualificazione tecnico scientifica e la professionalità del capitale umano nei vari settori del sistema produttivo locale. In un contesto di forte crisi economica e occupazionale dove il mercato del lavoro è soggetto a continue varianti e spesso repentine evoluzioni, questi progetti formativi sono improntati ad una logica di superamento dei confini di comparto produttivo e guardano nell'ottica della filiera di imprese, intesa non in senso stretto, ma come forma di aggregazione, per il raggiungimento di risultati mirati e durevoli nel tempo. Tutti gli interventi formativi fanno capo a cinque macro obiettivi strategici, individuati nel Bando e condivisi dalla Commissione Provinciale Tripartita attraverso un ampio lavoro di studio e di concertazione: Sostegno dell'innovazione nelle imprese, Sviluppo dell'internazionalizzazione, Aggregazione tra imprese finalizzate al superamento dei limiti della frammentazione, Miglioramento della qualità dei servizi per I'attrattività del territorio e Competenze per la semplificazione amministrativa di servizi pubblici e privati. I progetti rispondono anche all'esigenza di traghettare la Provincia nei prossimi nuovi scenari istituzionali. Tutti gli interventi presuppongono una costante attività di analisi dei fabbisogni da parte dei vari soggetti attuatori sul territorio, che avranno il compito di relazionarsi in modo continuo con il mondo delle imprese, in quanto la crisi richiede necessariamente un'alta flessibilità di realizzazione degli interventi formativi, per adattarsi ad un contesto assolutamente non statico. Al momento della partenza dei progetti hanno aderito complessivamente 471 imprese, ma tale numero è costantemente in aumento per l'adesione in itinere di altre imprese interessate al potenziamento delle competenze del proprio personale o degli imprenditori stessi. Qualificare le infrastrutture, i servizi ricettivi e di accoglienza per conferire all'offerta turistica provinciale una specifica e definita identità rispetto ai diversi target turistici, anche attraverso una rivisitazione degli strumenti telematici Si è continuata l'attività del sistema degli uffici di informazione e accoglienza turistica. Abbiamo attuato il nuovo sistema di rilevazione delle presenze turistiche completamente informatizzato ed in sinergia con la Questura. La nuova Banca dati strutture ricettive e movimento turistico, consente oltre alla rilevazione del movimento turistico, la creazione di specifici report, e l'adozione da parte degli operatori della schedina anagrafica per la questura, che può consentire di rilevare numerosi dati specifici, sia sulla permanenza, sia su età, sesso, tipo di turismo, informazioni che fanno anche parte del progetto Osservaturismo e fin qui non rilevate. E' stato predisposto l'annuario informatizzato delle strutture ricettive. Con la nuova procedura per la tenuta della banca dati strutture ricettive è funzionante il modulo per la trasmissione telematica dei prezzi, delle attrezzature e dei servizi da parte delle strutture stesse. In tal modo anche questa procedura è stata completamente digitalizzata e può aprire ottime prospettive per un progetto comune di booking on line. Si è conclusa la prima fase di attività dell'Osservatorio Turistico di Destinazione. Promozione delle produzioni tipiche orientando le aziende agricole verso forme di alleanza con albergatori, ristoratori, commercianti e consumatori Nel contesto delle azioni programmate sono state attuate le seguenti attività nel campo della promozione e valorizzazione del vivaismo, della floricoltura e delle risorse del territorio rurale e paesaggistico: - Promozione e valorizzazione delle risorse florovivaistiche della Provincia, con le azioni di programmazione concertata nelle aree dei distretti Floricolo e vivaistico; - Coordinamento attività del distretto rurale vivaistico-ornamentale Pistoiese; - Valorizzazione e gestione delle risorse del territorio rurale con particolare riferimento alle aree del Padule di Fucecchio, al Montalbano ed alla Montagna; - Collaborazione e sostegno alla manifestazione vinsantoè nel mese di gennaio; - Partecipazione alla Floralie di Nantes con Il Distretto Rurale Vibaistico-Ornamentale e l'Associazione Vivaisti Pistoiesi; - Partecipazione con stand dei produttori a Riso e Rose in Monferrato nel mese di maggio; - Organizzazione in collaborazione con il Consorzio Montagne e Valli della Rassegna dei Prodotti Tipici della Montagna Pistoiese al Melo di Cutigliano nel mese di luglio; - Attività istituzionali legate alla valutazione dei Programmi di miglioramento agricolo a ambientale (LR 1/05) in numero di circa 30 e controllo dell'attività di autorizzazione paesaggistica svolta dai comuni. Programma "CZ" SVILUPPO RURALE E PROMOZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI " i .a F $ *2 P $ REFERENTI POLITICI Assessore Mauro Mari Assessore Silvano Calistri RESPONSABILI PROGRAMMA Ossa Silvia Masi Or. Ariberto Merendi Or. Roberto Fedeli - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA Obiettivo generale del programma è fornire un sistema articolato di servizi ed incentivi, in grado di ;ispondere alle molteplici esigenze per lo sviluppo dei sistemi rurali provinciali, perseguendo la competitività contestualmente alla tutela delle risorse naturali quale strumento per garantire la sostenibilità dello sviluppo. L'attività di programmazione articola a livello locale le linee di intervento regionali quali il PSR ed il PRAF, attraverso piani provinciali e bandi. Essa comprende inoltre una lunga serie di attività di relazione diretta con I'utenza in attuazione delle vigenti disposizioni di legge nell'ambito delle quali particolare attenzione viene rivolta alle azioni di informazione per la corretta comunicazione con gli utenti; queste attività infatti hanno un impatto rilevante sull'immagine che i cittadini utenti dei servizi si possono formare dell'amministrazione che li eroga. Molto importante quindi, in questo campo, l'operazione di snellimento procedurale, mirata a garantire un accesso agevole al sistema di servizi e tempi di risposta certi e notevoli sono i fabbisogni di aggiornamento necessari per mantenersi al passo con le innumerevoli modifiche normative ed il progresso tecnologico conseguente I'informatizzazione sempre più diffuse delle procedure di settore. Il programma è uno strumento per uno sviluppo sostenibile di molte attività economiche legate al settore energetico e forestale, che nel recente periodo hanno dato importanti segnali di interesse. Obiettivi principali del programma sono: il consolidamento dell'occupazione; la creazione di nuovi posti di lavoro, anche in forma indiretta; lo sviluppo di filiere corte e locali; l'innovazione dei processi produttivi "sostenibili"; l'uso di risorse energetiche rinnovabili di produzione locale. Nel settore dell'energia, le filiere corte e locali permettono: un uso ed una valorizzazione delle risorse del territorio, lo sviluppo della manodopera locale e un contestuale controllo democratico del territorio. La gestione diretta della Legge forestale regionale e del corrispondente regolamento permette una risposta concreta ed efficiente a tutte le principali esigenze del settore forestale e dello sviluppo della filiera legnolenergia. La tutela dell'ambiente forestale è garantita dal rispetto della normativa regionale di riferimento, che permette un uso sostenibile delle risorse forestali, attivando politiche non più semplicemente conservatoristiche ma di gestione selvicolturale delle foreste in modo da agevolare il loro rinnovamento e la difesa idrogeologica del territorio. Tali temi sono evidenziati e trattati dal progetto economico territorriale del distretto rurale forestale della Montagna Pistoiese, a cui si rimanda. In questa attività è importante garantire l'attuazione degli intervanti di lotta fitosanitaria, in certi casi obbligatoria. Attività relativa al Piano di Sviluppo Rurale Il biennio 2014 - 2015 è quello conclusivo per le iniziative del Programma 2007 - 2013, infatti in base alla regola n +2 tutte le attività devono concludersi al massimo entro il dicembre 2015. Numerosi sono i progetti già finanziati che dovranno essere sottoposti a verifica finale per consentire I'erogazione dei contributi. Nel 2014 inoltre prosegue anche la valutazione di nuovi progetti, sia per completare I'assegnazione delle risorse del Piano provinciale (in particolare le economie che si generano sui saldi), sia per utilizzare le ulteriori risorse rese disponibili dalla Regione Toscana. Complessivamente nei primi 8 mesi dell'arino sono stati approvati nuovi progetti per oltre 6 milioni di euro, mentre i pagamenti ammontano a 3,6 milioni di euro, con la seguente ripartizione per linee di intervento: - Piano Locale provinciale ed altre misure programmate o attuate in via ordinaria dalle province 1.742.000 euro per nuove iniziative finanziate che comprendono gli ultimi 24 progetti di investimento ed i contributi per l'assistenza tecnica qualificata a 435 imprese agricole. Con queste assegnazioni si è chiuso - anticipatamente - il prograrnma locale della provincia di Pistoia, con l'utilizzo di circa il 99% dei fondi programmati (quasi 28 milioni di euro) che sono già stati erogati ai beneficiari per quasi 24 milioni di euro (86%). - Misure innovative finanziate su bandi regionali (PIF e pacchetto giovani) Completata I'assegnazione dei fondi per i PIF. L'esperienza dei Progetti integrati di filiera è stata molto interessante per le imprese della provincia di Pistoia con quasi 5 rriilioni di euro di contributi a 46 aziende distribuite su 6 diversi progetti di innovazione, fondi già erogati per oltre il 50%. Per il pacchetto giovani le imprese coinvolte sono 43 e dovranno completare i piani di investimento entro l'anno corrente; le verifiche conclusive si collocano pertanto nella parte finale dell'anno. Tuttavia, grazie al pagamento anticipato di una quota dell'aiuto (premio) ed all'erogazione di molti anticipi, le risorse stanziate sono già presso i beneficiari per il 70% (2,7 milioni di euro su 3,8 impegnati). Per i giovani finanziati negli anni precedenti sono in corso le verifiche conclusive sulla realizzazione dei progetti di insediamento; nel 2014 ne sono stati defiriitivamente approvati 22 mentre per 6 casi l'esperienza si è conclusa cori la decadenza e revoca. - Completo finanziamento delle graduatorie residue con le economie regionali (manovra 2014 cosiddetta overbooking) A partire dal mese di marzo la Regione ha chiuso la programmazione locale ed avviato procedure straordinarie per l'utilizzo delle economie non ancora assegnate, autorizzando lo scorrimento totale delle graduatorie non ancora finanziate. Per Pistoia si tratta di una rilevante opportunità, stante il costante sottodimensionamento dei fondi assegnati in via ordinaria, le richieste non evase infatti ammontavano ad oltre 12 milioni di euro distribuiti su 300 progetti. Anche se non tutti questi progetti verranno effettivamente confermati (si stima circa il 70% delle domande confermate con una riduzione più consistente - metà - dei contributi richiesti), si tratta anche di uno sforzo organizzativo immane per l'ufficio che si è trovato a gestire un carico di lavoro straordinario molto pesante. Sono state approvate specifiche direttive per ottimizzare le verifiche ed emanato un bando per utilizzare un fondo regionale a supporto dei controlli finali, ma le condizioni operative sono molto critiche anche perché la complessità delle norme non consente di inserire proficuamente personale che non sia già formato. Al momento i progetti già approvati sono 62 per oltre 3 milioni di contributi stanziati; al termine di queste verifiche, che si protrarranno necessariamente anche nei primi mesi del 2015, si stima di poter finanziare 150 - 180 progetti per circa 6 milioni di contributi. Poche sono le iniziative finanziate con fondi regionali (attuate in base al PRAF 2012 - 2015) anche per il forte ritardo con cui la Regione riesce ad emanare i decreti. Al momento è attivato solo il bando annuale che sostiene gli investimenti per la difesa del bestiame da attacchi di predatori. Prosegue costante l'attività della commissione di esame per lo IAP; sono inoltre state aggiornate le tabelle parametriche provinciali di riferimento per le ore di lavoro IAP, principalmente per tener conto di nuove esigenze produttive manifestate dalle imprese giovanili avviatesi con i contributi PSR (misura 112 e pacchetto giovani per complessivi 21 1 nuovi insediamenti realizzati a partire dal 2008). Nella prima parte dell'anno (scadenza 24 marzo) sono state raccolte le domande di indennizzo per la imprese colpite dalle piogge alluvionali nel mese di ottobre. Le richieste presentate da 40 aziende ammontano a 2 milioni di euro, tuttavia al momento la Regione non ha ancora stanziato i fondi che possano consentire di evaderle (sono ancora attesi quelli relativi alla siccità del 2012). Dare attuazione alle iniziative previste nel Protocollo Energia In particolare nello sviluppo delle energie rinnovabili si è enfatiuata la componente legata all'innovazione e allo sviluppo tecnologico. A titolo di esempio: le centrali a concentrazione solare integrate con impiego energetico di cippato prodotto localmente. Di tale tipo di centrale, doveva essere realizzato un prototipo presso il Comune di Montale, e in tale occasione i nostri uffici, negli incontri preliminari hanno dato il massimo supporto e disponibilità. Purtoppo, al momento non risultano progressi concreti nella realizzazione di questo progetto. Il Servizio Tutela Ambientale ha lavorato e lavora per un modello di crescita delle energie rinnovabile basato su questi requisiti : innovazione tecnologica; impianti piccoli e medi, distribuiti sul territorio; tutela del paesaggio, in particolare tramite una pianificazione degli irripiariti fotovoltaici in pieno campo e tramite la pianificazione degli impianti eolici con particolare riferimento alla tutela dei crinali montuosi o le prossimità di questi; sistemi integrati di produzione. La crisi economica e la riduzione degli incentivi economici hanno portato ad una sensibile flessione di tutte le attività nel settore delle energie rinnovabile ad eccezione della filiera legnoenergia che attualmente dimostra un discreto interesse economico. Al momento il Piano energetico regionale non è stato ancora approvato per cui non è possibile predisporre il Piano energetico provinciale. Attività concernente la Forestazione In questi primi mesi dell'anno gli uffici preposti alla gestione della Legge forestale regionale L.R. 3912000 hanno svolto un importante lavoro di istruttoria su tantissime pratiche forestali che hanno permesso una corretta utilizzazione dei boschi e un conseguente sviluppo dell'attività economica. E' proseguita l'opera di riallineamento delle procedure tra gli uffici provinciali e quelli della ex Comunità Montana. Il territorio agricolo forestale della Provincia di Pistoia è caratterizzato da una grande percentuale di foreste (53-54% del territorio, con tendenza all'incremento in espansione). Le competenze delegate all'Amministrazione Provinciale dalla Regione Toscana in materia di forestazione, sono riconducibili essenzialmente alla gestione della normativa di settore (L.R 3912000 Legge Forestale della Toscana e delle relative disposizioni attuative); alla gestione e valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale (acronimo P.A.F.R) "Complesso Foreste Pistoiesi". Quest'ultima competenza è pervenuta a seguito dell'estinzione della Comunità Montana Appennino Pistoiese avvenuta nel 2012 per effetto della L.R 681201 1 s.m.i , ma concretamente tutte le attività di gestione tecnico-amministrativo a carico della Provincia sono iririiziate solo nel giugno del 2013. Il Complesso Regionale Foreste Pistoiesi si estende su circa 8400 ettari, suddiviso in cinque sottoarticolazioni (Foreste di Abetone, Acquerino-Collina , Macchia Antonini, Maresca, MeloLizzano-Spignana), che si snodano dalla porzione montana del Comune di Montale sino all'Alpe delle Tre Potenze (Abetone), comprendendo aree di territorio dal notevole valore ambientale, storico e socio culturale. La lunga storia del complesso forestale regionale pistoiese, a partire dai possedimenti granducali, racconta una forte compenetrazione tra le comunità locali e il bosco e di un'economia composta da piccoli nuclei, spesso familiari, attivi da molte generazioni. La Foresta della Macchia Antoriini, di proprietà del Legato Antonini, assimilata nella gestione agroforestale al P.A.F.R ai sensi dell'Art.25 della L.R.3912000, ha una storia amministrativa diversa e particolare. Inoltre, è sede della base degli elicotteri antincendio boschivo della Regione Toscana. Il ruolo della Provincia è quindi strettamente legato alla tutela del patrimonio forestale pubblico e privato e ad una sua utilizzazione sostenibile per creare, da un lato le condizioni per una corretta e trasparente gestione economica delle risorse, dall'altro per consentirne una migliore valorizzazione turistica-culturale e una più ampia fruizione dello stesso da parte delle comunità locali. A partire dagli anni '60 ad oggi un crescente spopolamento e un conseguente abbandono dei boschi hanno portato ad un progressivo degrado della qualità del territorio montano. Le conseguenze riscontrate sono gli accentuati rischi di smottamenti e frane, un aumento dei rischi d'incendio, una maggiore difficoltà per il loro spegnimento, una riduzione, in termini di sicurezza, della possibilità di accesso a determinati territori. Inoltre l'abbandono del territorio è causa di una sensibile contrazione della biodiversità in quanto si creano boschi troppo compatti e impenetrabili, anche nei confronti di alcune specie animali. La filiera economica che si è inteso innescare è pensata nella direzione di promuovere lo sviluppo economico territoriale e, anche nel 2014, si è sostanziata nel consolidamento del primo Distretto rurale forestale d'Italia. L'obiettivo del distretto è governare in forma partecipata il rilancio dell'economia forestale e, conseguentemente, di tutto il territorio rurale montano, dal lato socio-economico a quello insediativo, della viabilità e della qualità della vita attraverso un marchio di qualità delle produzioni forestali, la realizzazione di una filiera delle produzioni legnose e non legnose del bosco, misure di semplificazione, realizzazione di nuove infrastrutture necessarie al rafforzamento economico-produttivo ed ambientale del territorio oltre a politiche rivolte alle attività produttive e turistiche in un quadro di protezione ambientale più elevato, più accogliente e consono alle caratteristiche della montagna. Il Distretto non vuole essere solo il consolidamento e l'ampliamento di un ambito economico produttivo già operativo, ma la costruzione ex novo di un vero e proprio sistema, con un nuovo modello gestionale finalizzato alla realizzazione di una effettiva logica di impresa in tutti i settori coinvolti. La Provincia si è adoperata nell'attivazione del percorso, mettendo a sistema la partecipazione di moltissimi attori economici interessati, strutturando un progetto di carattere economicoterritoriale con grandi potenzialità, accompagnando il Distretto fino alla costituzione degli organi decisionali e di rappresentanza. A questo punto molte sono le aspettative riposte nella compagine distrettuale che ha il compito di tradurre in azioni il progetto economico - territoriale e di fornire un valido appoggio alle imprese del territorio, confermate dalla molta attenzione anche fuori della regione. Il lavoro istituzionale verrà concentrato sulla Regione per ritagliare un ruolo politico ancora maggiore all'interno del nuovo Piano di sviluppo rurale e in tutte le politiche di carattere forestale, ambientale, rurale, artigianale e industriale. La Provincia, per qualificare sempre più l'impresa forestale locale , favorendone la fuoriuscita da una dimensione di micro impresa in modo da elevarne la competitività, ha operato alcune scelte anche quale soggetto economico della filiera. Si è provveduto ad incrementare, con la massima trasparenza, quantitativamente e qualitativamente, le caratteristiche dei lotti boschivi del P.A.F.R oggetto di vendita, valorizzando così le proprie produzioni legnose e stimolando l'interesse al mercato locale anche da parte di nuovi operatori economici, interessati ad assortimenti legnosi di maggior pregio, ottenendo nel contempo vantaggi e risultati economici per l'Ente. A tale scopo con determinazione n. 713 del 23/06/2014 sono state approvate le "Nuove disposizioni operative per la vendita dei materiali legnosi provenienti dal Patrimonio Agricolo e Forestale Regionale (P.A.F.R.) e dalle aree agroforestali gestite dalla Provincia di Pistoia." Al fine di semplificare e ottimizzare le procedure, con particolare riferimento alla necessità di dare un significativo incremento alle entrate del P.A.F.R. , si è adottarto una linea strategica per la vendita dei materiali legnosi. Un'altra operazione, che non ha trovato le condizioni per una completa attuazione, è stata la costruzione di una piattaforma logistico-corrimerciale di biomasse legnose, per introdurre certezza e trasparenza nel difficile mercato degli assortimenti legnosi. L'idea portante è stata quella di costruire un centro di produzione e ridistribuzione con prezzi trasparenti nel settore legname sia da opera, che da ardere, che cippato: un campionario pubblico di prodotti del bosco. Per non disperdere la bontà del progetto gli uffici stanno lavorando ad una versione della piattaforma "online" per far incontrare domanda ed offerta sui prodotti del bosco, in trasparenza. L'oggetto delle pratiche trattate dall'ufficio foreste è quello in prevalenza dei tagli boschivi, ma sono stati rilasciati anche nulla osta per il vincolo idrogeologico. Le istruttorie tecnico amministrative si sono concentrate sul rispetto della normativa forestale, cercando di instaurare un rapporto professionale di informazione e collaborazione con gli operatori del settore in modo da permettere agli utilizzatori un congruo approvvigionamento dei materiali rispettando il "taglio colturale", permettere di lavorare nei tempi previsti dalla normativa e assicurare così una corretta perpetuazione del bosco e di tutte le sue funzioni. Gli uffici hanno curato inoltre il rilascio dei certificati di provenienza del materiale idoneo alla propagazione delle essenze forestali (sementi in primo luogo) e anche per gli alberi di Natale provenienti da attività selvicolturale, in modo da evitare prelievi abusivi che possono indebolire la componente forestale. Subentro alla ex Comunità Montana Appennino Pistoiese Con il subentro, avvenuto nel 2012, nella gestione della ex Comunità Montana il territorio forestale di competenza è quasi raddoppiato ed è partito un processo di omogeneiuazione delle procedure, standardizzate dal livello regionale, che hanno portato molto lavoro a carico degli uffici provinciali, sia per quanto riguarda i supplementi di istruttoria, ancora in corso, per saldare i debiti fuori bilancio, sia per quanto riguarda le procedure tecnico-amministrative di numerosi progetti attivati dalla ex Comunità Montana. Lo stesso discorso vale anche per la gestione delle concessioni del Patrimonio Agricolo Forestale. Il perseguimento degli obiettivi legati alla tutela del patrimonio forestale e della sua utilizzazione sostenibile, per effetto del passaggio della ex Comunità Montana vedono la Provincia come un attore economico vero e proprio nella gestione del patrimonio agricolo forestale regionale, con l'esigenza di qualificarne l'azione come soggetto operativo: ne sono un esempio la gestione attiva dall'acquisto dei macchinari, dei carburanti, condotte in amministrazione diretta, con tempi e logiche diversi dalla gestione ordinaria della provincia ai quali l'ente si è dovuto adattare in fretta onde evitare il blocco dei cantieri o la non operatività di alcuni operai forestali. Nel periodo di riferimento si è data attuazione al progetto di ristrutturazione del Servizio Tutela Ambientale con particolare riguardo all'ufficio Gestione foreste di proprietà pubblica e collettiva. Il "PROGETTO GENERALE DI RIORGANIUAZIONE DEL SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE, ENERGIA, GESTIONE RIFIUTI, BONIFICA INQUINAMENTI AMBIENTALI E AREE INQLIINATE, TITOLO IV L.R. 3912000, FORESTAZIONE, ANTINCENDI BOSCHIVI" è stato approvato con determinazione n. 229 del 04/03/2014; successivamente integrato con ordinanza n. 390 del 10/04/2014. Gestione e valoriuazione economica e ambientale del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale Le procedure organizzative sono state progettate in modo da rispondere alle seguenti direttive: a) economicità dell'impresa e gestione imprenditoriale, anche se si opera nel comparto pubblico; b) attuazione delle norme e delle disposizioni regionali con particolare riguardo a: tutela del PAFR da danni o azioni di terzi non autorizzate (es. vigilanza sugli accessi, vigilanza sui lavori appaltati, immediata contestazione di danni, risoluzione del problema chiavi delle sbarre; vigilanza sui fabbricati e sulle strutture); perseguimento dell'eficienza economica ed ambientale nella gestione del PAFR; OPERAI FORESTALI Al momento sono in corso le trattative con le rappresentanze sindacali interessate per un nuovo contratto aziendale decentrato degli operai forestali che preveda una diversa modalità di determinazione del salario variabile e premi la produttività sia delle squadre che dei singoli operai. Sul fronte tipicamente organizzativo con determinazione n. 962 del 01/09/2014 è stato approvato il progetto: "EVOLUZIONE DELLE MAESTRANZE FORESTALI 2014". In tale progetto, richiamate le direttive del progetto generale di ristrutturazione, sopra citate, si scende nel dettaglio introducendo delle specifiche linee operative: 1) Potenziamento dalla squadra di vigilanza e supporto attività forestali; 2) Formazione tecnica di un gruppo di 4 operai a supporto della squadra di vigilanza, individuati mediante selezione aperta a tutto il personale forestale. 3) Riorganizzazione funzionale delle squadre forestali, previa specifica analisi della composizione, anche su base anagrafica, delle stesse. Il potenziamento della squadra di vigilanza e supporto delle attività forestali e la formazione di 4 ausiliari è necessaria per incrementare tutte le funzioni connesse alla vendita del materiale legnoso al fine di incrementare sensibilmente le entrate. I principali servizi che saranno adeguatamente potenziati saranno: 1. definizione di nuovi lotti in vendita in linea con i piani di gestione delle rispettive foreste; 2. stime, martellate, misurazioni, predisposizione di documenti di trasporto; 3. controllo sull'esecuzione dei tagli boschivi dei lotti venduti; 4 , controllo sull'esecuzione dei lavori e in particolare sulle piste temporanee di esbosco; 5. vigilanza sugli accessi, vigilanza sui lavori appaltati, immediata contestazione di danni; 6. vigilanza sui fabbricati e sulle strutture; 7. controlli dentro il PAFR sulla corretta applicazione del regolamento provinciale sulla raccolta dei mirtilli e del regolamento provinciale sulla raccolta dei funghi; L'applicazione delle linee operative sopra indicate permetterà la crescita professionale, in termini di competenze, di un numero complessivo di no 7 addetti forestali, creando i presupposti, in condizioni di mercato favorevoli, per un incremento sensibile delle entrate e fornendo al tempo stesso maggiori garanzie sulla corretta esecuzione dei lavori da parte delle ditte appaltatrici. Lo stesso controllo sarà effettuato anche per lavori di miglioramento delle foreste, interni al PAFR, eventualmente appaltati a ditte esterne. Preme evidenziare che gli addetti della squadra di vigilanza e supporto attività forestali così rafforzata continueranno nell'importante azione di costante monitoraggio e controllo dei cantieri forestali in amministrazione diretta, assicurando il necessario supporto tecnico. In sintonia con quanto prospettato ai punti 1 e 2, si ritiene inoltre utile procedere ad una rivalutazione della composizione delle attuali squadre forestali che operano in amministrazione diretta per lavori selvicolturali prevalentemente manuali, tenendo conto del crescente numero delle inidoneità, anche se spesso parziali, ai lavori forestali e del progressivo aumento dell'età media dei lavoratori. Preme ricordare che le limitazioni all'attività operativa sono determinate dal medico competente ai sensi D.lgs 8112008 s.m.i previa visita periodica di idoneità. Attualmente la forza lavoro è così composta: numero operai effettivi: 39 over 60: 5 over 50: 23 operai con idoneità AIB: 32 (82%-dato in linea con la media regionale) operai con idoneità lavori forestali 29 (74%-dato in linea con la media regionale) E' opportuno precisare che nei periodi a maggior rischio di incendio boschivo l'organizzazione di tutti gli interventi di lotta attiva agli incendi boschivi, compreso il servizio di prontezza operativa e di reperibilità per gli interventi di spegnimento attuati in amministrazione diretta, risponde a precise logiche che discendono dagli atti di pianificazione regionale e provinciale A.1.B (Piani Operativi Regionale e Provinciale) e determinano una estrema flessibilità d'impiego operativo delle maestranze e dei mezzi in dotazione . La proposta progettuale è legata a spostare la sfera di azione verso lavori in grado di valorizzare la professionalità degli operai ed evidenziare la garanzia dei risultati, con particolare riferimento alla salvaguardia delle reti idrogeologiche e ambientali presenti nel PAFR, la promozione dell'uso sociale delle Foreste Regionali e la prevenzione e lotta dagli incendi boschivi programmando annualmente un crescente numero di lavori di: J manutenzione della sentieristica; J realizzazione e manutenzione della cartellonistica ad uso didattico-escursionistico; J tabellazione legata alla determinazione dei confini demaniali nonché al rispetto delle delimitazioni del piano provinciale faunistico-venatorio; J piccole sistemazioni idraulico-forestali, con particolare riferimento al reticolo idrografico "minore" all'interno del PAFR; J piccoli interventi di ingegneria naturalistica al fine di prevenire fenomeni di dissesto id rogeologico; J manutenzione e realizzazione di oggetti di arredo forestale costruiti con sistemi di approvvigionamento in loco ( panchine, tavoli, cartelli, ricoveri di fortuna, ecc); J recupero di soprassuoli forestali degradati per effetto di avversità biotiche e a biotiche; J interventi selvicolturali di sfollo e diradamento in giovani fustaie nella fase di qualificazione del popolamento; J interventi di protezione civile quale struttura operativa dell'Amrriinistrazione Provinciale; J spalatura manuale della neve (previa convenzione) con particolare riferimento alle J J J strade comunali ove è impossibile l'impiego di mezzi meccanici; manutenzione ordinaria e straordinaria di strade forestali; manutenzione di invasi e vasche antincendio boschivo; manutenzione ordinaria e straordinaria di strade AIB. Per riuscire a raggiungere efficacemente tali obiettivi occorre mantenere e possibilmente elevare il livello di meccanizzazione aziendale, riqualificando nel tempo il parco macchine operatrici aziendali, nonostante la limitatezza delle risorse finanziarie e dei vincoli legati al rispetto del patto di stabilità interno. LOTTA AL CINIPIDE DEL CASTAGNO Da diversi arini la Provincia interviene nella battaglia contro il cinipide del castagno, attraverso azioni di prevenzione e di lotta biologica al parassita. Le aziorri di prevenzione sono realizzate attraverso la raccolta di segnalazioni ed un costante monitoraggio del territorio. A tal fine si ricorda che l'amministrazione provinciale a partire dal 2006 ha cominciato a fornire informazioni sulla nascente problematica e ha inserito nei propri atti la necessità di rispettare quanto previsto dal decreto nazionale per evitare l'arrivo del parassita nel nostro territorio, a partire dall'anno 2008, anno di prima segnalazione in Toscana del Cinipide. La Provincia ha reso obbligatoria, nel corso dei tagli boschivi, la segnalazione da parte degli operatori forestali di eventuali focolai di infestazione. La lotta biologica diretta awiene tramite il lancio dell'antagonista (torymus sinensi) del cinipide. I primi lanci a livello regionale sono iniziati nel 2010; i nostri uffici si sono sin dall'irrizio adoperati per segnalare i siti idonei ottenendo così sin dal primo anno l'assegnazione dei lanci sul nostro territorio provinciale. I lanci, che vengono ripetuti ogni anno, sono coordinati dalla Regione Toscana e dal Centro ricerca per I'agrobiologia e la pedologia (CRA - ABP). La Regione opera una selezione delle segnalazioni dei siti di lancio proposte dall'ufficio foreste, valutando il livello di infestazione, le caratteristiche stazionali e la distanza temporale da lanci effettuati in precedenza, in modo da garantire una distribuzione omogenea degli interventi. Nel 2013, sono stati effettuati sei lanci sul territorio provinciale, ovvero nei comuni di Buggiano, Serravalle Pistoiese, Sambuca Pistoiese, Pistoia, Pescia e Cutigliano. Altri lanci sono stati realizzati, gli anni precedenti, nei comuni di San Martello, Marliana, Pistoia e Sambuca Pistoiese. Nel 2014 sono stati effettuati 9 lanci "ufficiali", mentre per quanto riguarda i lanci "privati", l'ufficio foreste è stato di supporto ai Sindaci ed ha verificato il corretto espletamento della procedura di comunicazione alla Regione Toscana. Ai fini dell'informazione e della sensibilizzazione dei cittadini, la Provincia, come precedentemente accennato, sin dall'anno 2006, ha svolto un' importante azione di divulgazione, organizzando incontri tecnici specifici, partecipando a convegni e trasmissioni televisive e collaborando anche alla stesura di uno vademecum sulle procedure e la tipologia degli interventi di lotta biologica. PIANO DI SVILUPPO RURALE In piena sintonia con gli obiettivi delle norme e degli atti di pianificazione regionale, in primis la Legge Forestale oggetto di delega, si è proceduto al completamento degli interventi di valorizzazione della funzione ricreativa e sociale del bosco, già messi in atto all'interno del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale attraverso la manutenzione e la gestione della rete sentieristica effettuata annualmente con le proprie maestranze forestali e procedendo all'attivazione delle misure di finanziamento previste dal Piano di Sviluppo Rurale Regionale (Direttive misura 227 "Investimenti forestali non produttivi"). A tal proposito merita segnalare l'apertura dell'itinerario escursionistico che unisce Pracchia alllAbetone transitando quasi integralmente all'interno delle Foreste Regionali di Maresca, Melo-Lizzano Spignana ed Abetone ad una quota altimetrica media di circa 1100 m. s.l.m, dal notevole potenziale turistico grazie all'estensione temporale della percorribilità determinata dalla protezione della copertura forestale presente, dall'esistenza di molte strutture ricettive e ricreative lungo il tracciato, ed alla possibilità di interazione con i borghi montarli posti a valle e l'utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto trenolbus. PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO SUI VERSANTI DELLA VAL DI LIMA. Successivamente all'approvazione del programma degli interventi per la misura 226 (fondi a bando) avvenuto con deliberazione della Giunta Provinciale n. 148 del 2411012013, nel corso del 2014 la Provincia di Pistoia ha fatto domanda sul BANDO PER L'APPLICAZIONE DELLA MISURA 226 PER PROGETTI ATTUATI DA PROVINCE E UNIONI DI COMUNI MISURA 226 - RICOSTITUZIONE DEL POTENZIALE FORESTALE E INTERVENTI PREVENTIVI REGOLAMENTO (CE) 1698/2005 (ID PROGETTO ARTEA 598742). Trattasi di interventi con finalità specificatamente preventiva su versanti interamente occupati da formazioni forestali su pendici acclivi, caratterizzati da piante inclinate o in cattive condizioni vegetative ed a rischio di ribaltamento, in zone in cui sono frequenti affioramenti rocciosi e materiale lapideo instabile ed a rischio di caduta: si tratta di formazioni boschive presenti nel bacino della Val di Lima e specificatamente sui versanti in destra idrografica, laddove i fenomeni riscontrati interferiscono con le infrastrutture viarie principali, in particolare con la viabilità Provinciale SP20 e con la Strada Statale 12 delllAbetone e del Brennero. Gli interventi previsti nel progetto preliminare riguardano: - tagli boschivi, per i quali il materiale di risulta e la biomassa legnosa ricavata, trattandosi di terreni di proprietà privata, tranne quanto utilizzato per opere di protezione in loco, resteranno nella disponibilità dei proprietari e quindi senza ricavi per l'Amministrazione. Complessivamente le superfici forestali oggetto di sistemazione ai fini della prevenzione del rischio idrogeologico coprono oltre 30 ettari; - interventi di prevenzione sul reticolo idraulico, quali sistemazioni di briglie di trattenuta del materiale solido e interventi su fossi minori. Gli interventi sono ubicati nei Comuni di Piteglio, San Marcello P.se e Cutigliano. Con Determinazione n. 790 del 9 Luglio 2014, è stato affidato a DREAM Italia Soc. Coop. l'incarico per progettazione, direzione lavori e contabilità per il progetto "Interventi di prevenzione del rischio idrogeologico sui versanti della Val di Lima"; progetto definitivo consegnato in data 12 Agosto 2014, ed approvato in linea tecnica il 14 Agosto 2014, al fine di approvare gli interventi di carattere forestale rendendoli esecutivi, per permettere ai Sindaci dei comuni interessati la predisposizione di apposite ordinanze che consentano l'accesso nei terreni di proprietà privata. Per gli interventi di carattere prettamente idraulico si è resa necessaria la convocazione di apposita conferenza di servizi in data 3 Agosto 2014. L'importo complessivo del progetto è di E 632,119,88, progettazione ed IVA comprese. PREVENZIONE E LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI: La Provincia, all'interno del piano operativo antincendio regionale, ricopre il ruolo di organizzazione della lotta aritincendio come centro operativo provinciale, fornendo la sala operativa nel momento di massima pericolosità, coordinando e gestendo squadre e mezzi terresti e aeree. Durante il periodo estivo, per quanto riguarda lo svolgimento del servizio di lotta attiva, sotto il coordinamento del COP, hanno partecipato tutte le strutture preposte: Amministrazione Provinciale, Volontariato ed alcune strutture dei Comuni, ed i W.FF, sempre coinvolti attraverso le segnalazioni al 115. 11 10 Maggio 2014, alla Macchia Antonini, si è svolta un' esercitazione, approvata e certificata dalla Regione Toscana, con l'impiego di uomini e mezzi di: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Vigili del Fuoco, VAB (Volontari Antincendio Boschivi), : 3 8 Croce Rossa Italiana, Protezione Civile Comune di Pescia. Nel 2014 il COP provinciale ha operato dal 1" Luglio 31 Agosto. Fortunatamente in questo periodo non ci sono stati incendi boschivi di una certa significatività. L'azione di contrasto agli incendi boschivi ha visto negli ultimi anni un abbassamento dei tempi di intervento e conseguentemente una riduzione delle superfici bruciate, con risultati di salvaguardia delle foreste e diminuzione dell'emissione di ossido di carboni0 in atmosfera dovuto alla combustione stessa. Il personale provinciale è impegnato, oltre che sul fonte di lotta attiva, anche a livello preventivo: cura infatti l'inventario delle strutture AIB, la loro manutenzione, nonchè la realizzazione ex-novo delle strutture. Oltre alle manutenzioni ordinarie effettuate in convenzione con la ex Comunità Montana Appennino Pistoiese, è stato svolto un lavoro di ricognizione della viabilità utile alle operazioni AIB e, attingendo ai fondi comunitari, nel 2014 sono stati realizzati 3 nuovi punti acqua (cisterne prefabbricate di capacità di circa 50 mc, idonee all'attingimento con elicotteri della flotta regionale AIB). Nel periodo di riferimento si è predisposto un nuovo progetto per l'installazione di tre telecamere ad alta definizione utili al controllo del territorio, in particolare per intervenire con la massima celerità nello spegnimento degli incendi boschivi o di vegetazione. Il progetto è interamente finanziato con i fondi del bilancio provinciale. Attualmente gli uffici provinciale sono impegnati nella procedura di gara di affidamento. Le telecamere saranno piazzate nei seguenti luoghi: sede della Protezione Civile- COP AIB; torre piezometrica nel Comune di Quarrata; tetto del palazzo municipale di Larciano. A REA "D" SOSTENIBILITA' E ACCESSIBILITA ': COME PROMUOVERE UN TERRITORIO Programma "D1 " IL GOVERNO DEL TERRITORIO: TUTELA E SVILUPPO REFERENTI POLITICI Presidente Federica Fratoni Assessore Mauro Mari Assessore Roberto Fabio Cappellini Assessore Silvano Calistri RESPONSABILI PROGRAMMA Ing. Alessandro Morelli Morelli Dr. Renato Ferretti Dr. Delfo Valori D.ssa Silvia Masi Dr. Ariberto Merendi - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA Il Piano Territoriale di Coordinamento assume un ruolo di primo piano fra gli strumenti di pianificazione e programmazione delllEnte, la cui definizione e gestione hanno consentito la progressiva affermazione di un ruolo di rilievo di questo Ente nelle scelte strategiche di assetto territoriale, in rapporto con i Comuni. Difesa del suolo, infrastrutturazione del territorio, strutture per lo sviluppo socio-economico e per la tutela e valorizzazione ambientale, trovano nell'attività di pianificazione territoriale della Provincia una loro collocazione coerente e compatibile, tale da supportare obiettivi strategici per il futuro del nostro territorio così come definiti nella variante generale approvata dal Consiglio Provinciale con delibera n. 123 del 21/04/2009. L'obiettivo primario dell'ente è la realizzazione degli interventi di propria competenza descritti nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, contenente sia azioni che consistono nel proseguimento di attività già iniziate negli esercizi precedenti, sia interventi mirati al soddisfacimento di nuove esigenze e finalità che sono maturate durante la gestione delle proprie funzioni, sia nei rapporti interni che con i soggetti esterni. Prosegue la collaborazione della Provincia con l'apposita Comrrrissione sull'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali dell'Osservatorio Sociale con la previsione di realizzare nuovi impianti finalizzati al superamento delle barriere architettoniche. In materia di Protezione Civile saranno mantenuti i rapporti di collaborazione con le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio provinciale sia in occasione di eventi calamitosi che per la continuità della presenza nella Sala Operativa Provinciale di protezione Civile. Le tematiche relative ai settori di difesa del suolo e la gestione del Demanio Idrico sono da affrontare in stretta connessione tra loro. La struttura organizzativa della "difesa del suolo" è articolata in uffici che svolgono funzioni corriplementari fra loro; unitamente alle funzioni di pianificazione, programmazione, gestione e manutenzione svolte in collaborazione con la Regione Toscana, le Autorità di Bacino, i Comuni ed i Consorzi di Bonifica, sono specifiche del settore le attività di pronto intervento sulle somme urgenze a seguito di eventi calamitosi che interessino il territorio provinciale. In tal senso con la definitiva adozione della LR 79112 il servizio sarà quindi chiamato sistematicamente ad intervenire sulle situzioni di pericolo per cose e persone legate ad eventi idraulici ed idrogeologici, in stretta collaborazione con il servizio di protezione civile. Dall'altro lato, la gestione dei beni del demanio idrico consentirà il recupero delle risorse indispensabili per dare esecuzione alle opere ed agli interventi resisti necessari. In tale ottica è obiettivo del servizio procedere alla integrazione quanto più stretta delle procedure e delle competenze dei vari uffici, fornendo in primo luogo un sistema di condivisione delle informazioni quanto più articolato possibile (nello specifico si fa riferimento ad un sistema di gestione delle materie di difesa del suolo,occupazioni ed interferenze con le opere idrauliche ex RD 523104, utilizzo della risorsa idrica, ex RD 1775133, invasi arginati e pericolosità degli stessi, operazioni di impermeabilizzazione delle superfici ex Piano di Bacino del Fiume Arno, norma 13). Resta da non sottovalutare, nel quadro globale delle competenze assegnate con riferimento a quanto sopra detto, l'azione da esercitarsi per il tramite delle autorizzazioni da rilasciare in materia di idraulica (ex R.D. 52311904, per le distanze dai corsi d'acqua e I'occupazione di aree demaniali, ed ex R.D. 177511933, per pozzi e derivaziorri) impermeabilizzazione del suolo. L'azione tecnica ed amministrativa rivolta alla gestione dell'aspetto socio-economico della risorsa acqua presa in esame dovrà essere valutata nell'ottica della scarsità della stessa sul territorio (riutilizzo delle acque di depurazione) ma anche, e soprattutto nella sua accezione di materia prima coinvolta in processi produttivi. Il programma intende anche dare risposta ai principali problemi che la nostra società e il nostro modo di vita si interfacciano con l'ambiente già da secoli "antropizzato". Spesso trattasi di raggiungere compromessi sostenibili per mantenere efficiente la produttività, I'occupazione e per consentire un miglioramento complessivo delle condizioni di vita. Ove possibile con programmi di educazione ambientale si tenderà ad attivare spontaneamente nei cittadini una serie di comportamenti virtuosi che generano dei vantaggi di carattere ambientale. Il programma si articola su alcuni settori "pesanti" che fanno parte della nostra realtà quotidiana e che meritano attento studio e riflessione. In particolare le questioni trattate investono tutta la popolazione, tutte le attività economiche e i sevizi. I settori d'intervento sono: La tutela della qualità dell'aria; La gestione dei rifiuti; La tutela della qualità dell'acqua; La bonifica e ripristi~iodei siti inquinati; Gestione sostenibile delle attività produttive. Nel settore faunistico - venatorio, delle risorse ittiche e del patrimonio naturale (arre protette e biodiversità) nel 2013 sono stati approvati importanti atti di indirizzo che costituiscono pertanto il quadro di riferimento per le successive attività di gestione, in un'ottica di tutela e valorizzazione di queste risorse a beneficio della collettività e di opportunità di sviluppo delle aree non urbanizzate . Attuazione degli obiettivi previsti dal PTCP in stretto raccordo con i Comuni e portare a compimento i k a n i settoriali che completano il lavoro di pianificazione, fra i quali quello delle piste ciclabili e della mobilità ecosostenibile, il piano cave e quello degli impianti e piste relativo al circuito comprensorio sciistico Si sono svolte le attività attribuite dalla LR 1/05, in particolare in relazione all'istruttoria ed alla valutazione dei piani urbanistici comunali e loro varianti nel rispetto dei tempi previsti dalla legge stessa. Altrettanto viene ordinariamente svolta l'attività di controllo dell'abusivismo edilizio secondo quanto previsto dall'art.129 della LR 1/05. Nell'attuazione della variante generale al PTCP in relazione ai nuovi criteri per l'utilizzazione delle risorse essenziali, i livelli minimi prestazionali e di qualità con riferimento a ciascuno dei sistemi territoriali e funzionali individuati, ed infine la piena attuazione della pianificazione sovracomunale e della perequazione territoriale, si sono effettuate le seguenti attività: predisposizione delle osservazioni agli strumenti della pianificazione territoriale comunali ed agli atti di governo del territorio; attuazione della convenzione con il Comune di Abetone per la predisposizione del progetto di regolamento urbanistico; predisposizione dell'atto di avvio delle procedure di variante al PTCP; raccolta, certificazione, gestione e diffusione dei dati territoriali; aggiornamento delle cartografie di base di tutta la Provincia. Protezione civile E' stato riconfermato, su direttiva della Regione Toscana, il Piano operativo di emergenza neve, da utilizzare nelle prossime stagioni invernali. E' stato effettuato il coordinamento degli altri enti locali della provincia per la raccolta dei dati relativi ai danni degli eventi meteorici intensi dell'inverno 2014 ed i più recenti del Settembre 2014. >&,*A,V,M@ *e* Verifica e controllo della materia di difesa del suolo Oltre all'azione di verifica e controllo nell'ambito della materia di difesa del suolo sarà necessario anche effettuare una serie di interventi idraulici e per la sistemazione idraulico forestale del territorio provinciale; questi interventi, previsti principalmente nel territorio su cui operano i Consorzi interregionali, in quanto la nuova legislazione regionale ne ha praticamente dimenticato la regolamentazione, sono stati già concordati con Comuni e Consorzi di Bonifica, mentre per gli altri sarà necessario, ai sensi della nuova L.R. n079/2012, l'inserimento nell'elenco annuale degli interventi da far approvare e finanziare, in parte, dalla Conferenza Regionale Permanente, della quale fanno parte anche le Amministrazioni Provinciali. Come precedentemente osservato, essendo di competenza della Provincia l'effettuazione ed il pagamento degli interventi idraulici in somma urgenza, siamo ad evidenziare la notevole mole di lavoro che gli uffici sono chiamati a svolgere nelle sempre più ripetute situazioni derivanti da eccezionali eventi meteorici. Nell'anno 2013 e nel primo semestre del corrente arino sono state effettuate, finanziate, e parzialmente liquidate, sorrime urgenze per circa 1,5 milioni di euro. Per gli interventi idraulici, il servizio, pur nella situazione di carenza strutturale e di bilancio, sta operando, oltre al compito inerente il caso relativo alle somme urgenze, all'effettuazione di interventi direttamente appaltati quali: "Interventi di messa in sicurezza idraulica del Torrente Ombrone nel tratto immediatamente a valle della chiesa della Ferruccia (loc. Castel dei Bucci) nei comuni di Agliana e Quarrata", conclusosi nel corrente anno, "Interventi di sistemazione dell'argine del torrente Brana in Comune di Agliana, loc. Ponte di Berlicche", recentemente appaltato con previsione di ultimazione prima della fine del 2014. Nell'ambito degli interventi, il Servizio ha operato anche con la Misura 227, b.1, annualità 2013, del Piano di Sviluppo Rurale avente ad oggetto: "Ecomuseo trekking - Viabilità storica nei boschi delllAppennino Pistoiese - Valoriuazione percorso Le Piastre - Pontepetri". Il progetto, il cui inizio lavori è imminente, prevede la creazione di un percorso ad anello ad uso pedonale e ciclabile che attraversa i boschi della valle del Reno tra Le Piastre e Pontepetri; l'intervento principale è la realizzazione di un guado all'alteua della storica Ghiacciaia in località Erba Minuta, con alcuni interventi di manutenzione del percorso e la realizzazione ed apposizione della segnaletica. Un altro importante compito svolto dal Servizio Difesa del Suolo e Demanio Idrico riguarda tutto il sistema autorizzativo, di verifica e di controllo per quanto concerna la problematica che rivestono gli invasi arginati (quelli con sbarramento di ritenuta al di sotto dei 15 metri di altezza). La nuova normativa di riferimento adottata quest'anno (L.R. n. 4312014), rispetto alla precedente (L.R. n. 6412010) ha apportato importanti le modifiche sostanziali come: 1) istituzione di un catasto regionale, che le Province devono provvedere ad implementare mediante la trasmissione dei dati in loro possesso sugli invasi soggetti all'applicazione della normativa; 2) istituzione di un nucleo tecnico provinciale di consulenza e supporto tecnico alla provincia stessa ai fini della classificazione e della valutazione del rischio connesso degli impianti esistenti; 3) adeguamento ed applicazione del sistema sanzionatorio. Nell'ambito del subentro del17Amministrazione Provinciale nelle funzioni dell'ex Comunità Montana, oltre alla formale chiusura di alcuni lavori già realizzati, ha dovuto gestire, nell'ambito della produzione di energia idroelettrica, anche tutta la problematica inerente i sovracanoni rivieraschi e B.I.M.. Dopo una necessaria regione delle potenze norriinali possedute da ciascun impianto, è stato effettuato un minuzioso lavoro di conteggi di quanto dovuto dai produttori di energia idroelettrica alla Provincia ed ai Comuni interessati che ha determinato un importo di circa 800 mila euro per gli anni pregressi e circa 200 mila euro per il 2014. Restano in capo al servizio i sempre più strategici e rilevanti procedimenti di Valutazione di impatto ambientale e di verifica di assoggettabilità ad impatto ambientale che hanno registrato una esplosione negli ultimi due aririi sia come rilevanza di interesse pubblico (sistemi di revisione della depurazione, gestione del ciclo integrato dei rifiuti, opere di difesa del territorio) che come numero di pratiche. La VIA ha subito nel corso del 2012 alcune importanti modifiche strutturali, vedendo accresciuto enormemente il suo ruolo ed il suo richiamo nelle procedure di tutela ambientale. A seguito della modifica introdotta con la LR 10110 e poi con la LR 6 del 17 febbraio 2012 sono state incluse nell'elenco delle opere da sottoporre a ValutazioneNerifica un rilevantissimo numero di tipologie, prevedendo un obbligo - quello della cosiddetta Via postuma - anche per gli impianti già esistenti ma in fase di rinnovo della loro autorizzazione. Questa modifica ha comportato una crescita esponenziale del numero e della varietà di opere sottoposte a VIA. Tutela Ambiente TUTELA DELLA QUALITA DELL'ARIA Le competenze provinciali in ambito di tutela ambientale riguardano le emissioni in atmosfera, con un controllo accurato sulla qualità dell'aria. La Provincia ha avuto anche nel 2014, per la tutela della qualità dell'aria ed in particolare sulle polveri sottili, una funzione di coordinamento e raccordo, cori l'ottica di superare le divergenze di approccio a livello territoriale. La tutela della qualità dell'aria passa innanzitutto dal suo constante monitoraggio. Le centraline presenti sul territorio fanno parte della rete di monitoraggio regionale grazie alla cessione delle centraline di rilevamento alla Regione. Nell'ottica di contenere le emissioni si ricordano i due disciplinari tecnici specifici, uno per i Comuni della Piana ed uno per i Comuni della Valdinievole. A seguito di questi protocolli i tecnici della Provincia, insieme a ASL e ARPAT, hanno previsto una serie di azioni specifiche e i programmate a fronte degli sforamenti, proponendo di agire principalmente sulla razionalizzazione del traffico veicolare, sulla realizzazione di parcheggi scam biatori, sui sisten-ii di riscaldamento e sullo sviluppo del trasporto pubblico. Le azioni messe in campo sono comportamenti concreti di prevenzione che i Comuni e la Provincia possono perseguire con gli strumenti a loro disposizione. Tuttavia, pur essendo Pistoia una delle poche Province che è riuscita nella realizzazione di questa forma di concertazione, le carenze in termini di normative regionali, hanno determinato alcune difficoltà di intesa tra le diverse Amministrazioni. A questo proposito la Provincia ha inviato alla Regione un documento con le azioni svolte e la richiesta di maggiori e migliori strumenti legislativi. In modo particolare è stata evidenziata ai Sindaci l'opportunità di emanare apposite ordinanze sindacali nella loro veste di principale autorità sanitaria al fine di attivare quanto previsto dal disciplinare. Risulta importante evidenziare in questa valutazione che i due disciplinari individuano: - comportamenti virtuosi da incentivare, anche mediante azioni di educazione ambientale: usare il meno possibile il mezzo privato, privilegiando l'uso del mezzo pubblico o altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale; J utilizzare in modo condiviso l'automobile, per diminuire il numero di veicoli circolanti; adottare idonei comportamenti alla guida, come accelerare gradualmente e rispettare i limiti di velocità; 4 non riscaldare i motori da fermo ma partire subito con guida a moderata velocità; massima attenzione allo spegnimenti di motori di autobus, pullman, veicoli merci e passeggeri durante le soste prolungate, in particolare nelle zone abitate; J mantenere l'efficienza del proprio autoveicolo sottoponendolo a verifiche periodiche e mantenere i pneumatici alla corretta pressione; 4 effettuare verifiche periodiche agli scarichi del veicolo (verifiche aggiuntive a quelle obbligatorie) sia di auto che di moto e motorini e soprattutto per i veicoli non catalizzati e in particolare quelli diesel; .' rispetto dei valori massimi consentiti della temperatura all'interno degli edifici, con riferimento ai valori previsti dal DPR n. 41211993 e s.m.i.; 4 evitare la combustione di materiali per i quali la legislazione nazionale e10 regionale prevede la possibilità di combustione all'aperto. - interventi contingibili, da adottarsi oltre il 15" superamento del valore limite di qualità dell'aria per il PM10 dal 1 gennaio al 31 marzo e dal 1 novembre al 31 dicembre, senza soluzione di continuità: • Riduzione di 2°C delle temperature dell'aria dei singoli arnbienti ed edifici per tutti gli impianti di riscaldameiito e di 2 h del periodo giornaliero di funzionamento. Sono esclusi gli impianti installati negli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili; e Divieto di accensione di fuochi all'aperto; e Divieto di scaldare i motori degli autoveicoli da fermi ed obbligo di spegnimento dei motori per i veicoli in sosta o in sosta prolungata in particolare nelle zone abitate (autobus in stazionamento ai capolinea, veicoli merci durante fasi di carico/scarico, autoveicoli in prossimità di incroci con traffico intenso ecc.); e Riduzione del limite massimo di velocità nella porzione di territorio prevista dai Comuni di 20 kmlh rispetto al limite vigente; e Divieto di circolazione in alcune zone definite dai Comuni per determinate fasce orarie agli autoveicoli più inquinanti; e Incrementare il servizio di pulizia strade al fine di evitare il più possibile il risollevamento delle polveri dal terreno; a Una domenica ecologica dopo cinque superamenti consecutivi del limite di qualità dell'aria per le polveri nella stazione di riferimento; per la necessità di assicurare la dovuta informazione alla cittadinanza la domenica sarà quella al termine della settimana successiva a quella in cui si verifica il quinto superamento (considerando la settimana dal lunedì alla domenica); da adottarsi oltre il 35" superamento del valore limite di qualità dell'aria per il PM10 (in aggiunta ai prowedimenti di cui al punto precedente: dopo 5 giorni consecutivi di si-iperamento del valore massimo, limitazione del traffico con il sistema delle targhe alterne in tutto il territorio comunale fino al rientro del superamento del limite; limitazione del traffico con il sistema delle targhe alterne in tutto il territorio comunale per due domeniche; ( i due prowedimenti sono da considerarsi alternativi); Istituzione delle "domeniche ecologiche". Dalle 9 alle 18 di tali giorni dovrà essere vietato il transito nella parte di territorio individuata dai singoli dai Comuni (centro storico ecc.); Obbligo di adeguamento per le attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti ai dettami del D.Lgs. 15212006 Parte Quinta; Prescrizioni di una serie di misure preventive per limitare la produzione di polveri nei cantieri edili ed in particolare: Bagnatura delle piste di cantiere; Pulizia dei pneumatici dei mezzi di cantiere in uscita dal cantiere stesso; Copertura dei carichi trasportati nel caso di materiali polverulenti; Gestione appropriata dei cumuli di materiali mediante copertura, bagnatura ecc.; Politiche di incremento dell'utilizzo del mezzo pubblico; Interventi sulla viabilità provinciale nel territorio della Zona PO-PT; Incentivi per il rinnovamento di impianti termici civili ed industriali; Incentivi per sistemi di abbattimento per emissiorii civili ed industriali. GESTIONE DEI RIFIUTI Nel 2014 l'attività degli uffici, oltre all'espletamento delle varie procedure su istanze dei richiedenti, è stata condizionata nel rispetto del nuovo piano interprovinciale dei rifiuti. Si ricorda che La LR 6112007 ha istituito I'ATO Toscana Centro, costituito dalle Province di Firenze, Prato e Pistoia, e ha disposto che i nuovi ATO approvino un unico piano dei rifiuti interprovinciale. La nuova pianificazione tiene in considerazione le pianificazioni in essere delle tre Province e i singoli piani industriali confluiti nel Piano Straordinario Interprovinciale di ATO Toscana Cen.tro. Il Piano Interprovinciale riguarda la gestione, a livello di ATO, analizza nel dettaglio la produzione di rifiuti dell'area e, per tipologia, disegna azioni e processi da attuare per rispettare i limiti e le attese in termini di riduzione stabilite per legge. Alcuni importanti obiettivi sono, ad esempio, I'autosufficienza in termini impiantistici da raggiungersi entro 31.12.2014, la soglia di raccolta differenziata del 65% (al 31.12.2014), la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili (entro marzo 2018 devono essere inferiori a 81 Kglanno per abitante, collocati a discarica). L'approvazione del Piano conclude un lungo percorso di condivisione e di confronto, articolato in più fasi: dalle discussioni nei consigli provinciali, all' informazione alla cittadinanza, la presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti preposti, la valutazione e il recepimento di una parte delle stesse e la conseguente riformulazione del Piano. All'interno di questo percorso assumono una grande importanza strategica l'Osservatorio Interprovinciale dei Rifiuti , adibito al monitoraggio delle azioni, e I'lntesa sottoscritta con i Sindaci dei Comuni pistoiesi, che avranno il compito di confrontarsi con il territorio, con le categorie economiche e della grande distribuzione, per armonizzare il più possibile politiche di riduzione dei rifiuti e accelerare sulla raccolta differenziata. PIANI URBANI Gli obiettivi del Piano Interprovinciale, in accordo con la normativa nazionale, sono i seguenti: C% Il contenimento della produzione di rifiuti fino alla loro stabilizzazione. e Il raggiungimento della quota del 65% per la raccolta differenziata, e il conseguimento del valore guida del 70% al 2017 attraverso il superamento dell'attuale modello con la previsione, dove possibile, del sistema di raccolta domiciliare. e Implementazione delle dotazioni impiantistiche esistenti ponendo come obiettivo finale I'autosufficienza impiantistica a livello di ATO. A tale scopo sono previste le seguenti Strategie di Intervento: 1) Per quanto riguarda il sistema di raccolta del rifiuto indifferenziato si prevede una progressiva ristrutturazione dei servizi di igiene urbana (raccolta e spazzamento) finalizzata al conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Si prevede di superare l'attuale modello a cassonetti stradali con la previsione del sistema di raccolta domiciliare, ove possibile. 2) Al fine di incrementare la raccolta differenziata: v l'attivazione su buona parte del territorio di raccolte differenziate domiciliari per la frazione organica, la carta e il verde, accompagnati da servizi a contenitori stradali per altre frazioni (in primis, il multimateriale) e dal supporto di strutture di conferimento (stazioni ecologiche) opportunamente distribuite sul territorio. In una prima fase, al fine di educare la popolazione ad effettuare una raccolta di qualità, condizione necessaria al fine del corretto funzionamento degli impianti di compostaggio e quindi dell'ottenimento di un compost idoneo ai fini agronomici, si dovrà puntare sulla raccolta porta a porta, che sicuramente rappresenta un incentivo per I'ottenimento di un incremento nella frazione di rifiuti differenziata. attivazione di sistemi per la determinazione del quantitativo di rifiuti indifferenziati conferiti da ogni singola utenza da utilizzarsi ai fini del pagamento del servizio. Dovranno essere messe in opera tutte quelle iriiziative che consentono di abbinare una forma di titolarità atta a quantificare il produttore di rifiuto indifferenziato e differenziato: discende che il cittadino che più differenzia avrà un vantaggio economico. Un primo passo potrebbe essere quello della istituzione di cassonetti personalizzati per nuclei abitativi e per condomini. dovrà necessariamente essere incentivata la raccolta dell'organico di qualità; dovrà essere estesa a molte aree residenziali ricche di verde in modo da intercettare i flussi provenienti dalla manutenzione autonoma dei giardini privati. Potranno essere istituiti servizi di raccolta iri prossimità dei mercati rionali e centrali degli alimentari, supermercati, nonché mense e servizi di ristorazione studiando in alcuni casi sistemi di personalizzazione atti ad influire sulla tariffa dovuta per il servizio di conferimento. 4 si prevede nei prossimi anni un incremento del numero delle stazioni ecologiche presenti nel territorio delllArea Vasta. 3) Viene previsto inoltre un incremento degli impianti a servizio delle raccolte differenziate e un adeguamento di quelli esistenti (soprattutto a livello gestionale); in particolare ci si riferisce a: Mercatini dell'usato: si ritiene utile, al fine della prevenzione delle quantità dei rifiuti, che i gestori degli impianti organizzino dei mercatini dell'usato, per commerciare prodotti comunque in buono stato funzionale e direttamente reimpiegabili e utilizzabili. Stazioni ecologiche e centri di raccolta: si attribuisce ai comuni la competenza per l'approvazione della realizzazioni dei centri che dovranno essere gestiti secondo dei requisiti tecnico-gestionali previsti dal decreto stesso. Scenari qestionali del piano Impianti di compostaggio I rifiuti organici previsti al 2015 da raccolta differenziata, come riportato in tab 7, sono pari a 157.369 tonnlanno. Di queste è possibile stimare che circa un 73% ( l 15.000 tla) sia costituito da organico, mentre il rimanente siano sfalci verdi e potature (42.000 Va). Gli impianti esistenti e previsti hanno una potenzialità totale di FORSU di 244.000 tonnlanno: (1 Sesto Fiorentino Loc. Case Passerini : 54.000 tianno (1 Montespertoli - Borro Sartori: 100.000 tianno , Borgo San Lorenzo Loc. Faltona: 35.000 tianno San Casciano Val di Pesa Loc. Ponterotto: 10.000 Vanno o Vaiano: 35.000 Vanno (impianto di nuova realizzazione) o Piteglio: 31.000 Va (impianto esistente e previsto nel Piano di gestione dei rifiuti speciali dell'ex. ATO 5. Tale impianto dovrà essere utilizzato prioritariamente per la gestione dell'organico prodotto nei comuni della Montagna Pistoiese compreso Pescia per un quantitativo di 10.000 Va). O Impianti di Selezione, trattamento e produzione di CDR Sulla base dei dati di produzione di RSU all'anno 2015, si prevede di dover trattare 412.638 tonnlanno di rifiuti indifferenziati che vanno ad impianti di selezione e trattamento. La disponibilità impiantistica a regime è pari a: • Montespertoli 80.000 tonnlanno • Sibille 86.075 tonn /anno (previsto ampliamento fino a 110.000 tonnlanno, se utile) • Case Passerini 150.000 tonnlanno • ASM Prato 150.000 tonnlanno Tali impianti, nella misura in cui il mercato lo richieda, potranno produrre, oltre che frazione secca, anche una certa quota di CDR. Impianti di termovalorizzazione Sulla base dei dati di produzione di RSU al 2015 sarà di complessivi 279.984 tonnlanno. La capacità attuale (anno 2009) è pari a 62.550 t, così ripartite: O Irripianto di Montale 50.550 Vanno O Impianto di Selvapiana 12.000 Vanno Al 2015 gli impianti previsti dalla pianificazione a regime saranno: O Impianto di Montale 74.925 Vanno (ampliamento con passaggio dall'attuale capacità di smaltimento di 150 Vgiorno alle 225 Vgiorno); Impianto della Piana Fiorentina 136.760 Vanno; O Impianto di Selvapiana a 68.640 Vanno. O Per una capacità complessiva di trattamento di circa 280.325 Va, e quindi sufficiente alle esigenze gestionali di ATO Toscana Centro per quell'arino. Entro il 31/12/2015 è previsto uno step di verifica dello stato di attuazione del piano e, in base alle risultanze dello stesso, sarà definita l'entrata in esercizio dell'impianto di termovaloriuazione di Testi (con capacità prevista pari a 70.000 Va) entro il 2018. Impianti di discarica Sulla base dei dati di produzione di RSU all'anno 2015, la quantità di rifiuto a discarica stimata per quell'anno è pari a 168.615 t. Considerando un rapporto pesolvolume pari a 0,8 tonnlmc si tratta di un totale di 210.768 clanno. Gli impianti attualmente in esercizio saranno esauriti entro l'anno 2014. Per quell'anno dovranno essere attivati nuovi impianti o previsto l'ampliamento di impianti esistenti, come segue: • Discarica di Le Borra (Figline Val dlArno): nuovo impianto con volumetria di almeno 1.000.000 mc; • Discarica "il Fossetto" di Monsummano Terme (PT): recupero ambientale da effettuarsi mediante riempimento del vuoto morfologico esistente tra i preesistenti corpi di discarica, che consentirà il recupero di circa 220.000 mc. da destinare a discarica ; • Discarica "Il Pago" di Firenzuola: la prevista realizzazione degli interventi di ripristino ambientale del preesistente corpo di discarica, attualmente in gestione post - chiusura e del corpo di discarica attualmente in coltivazione, consentirà di ottenere un ampliamento in due lotti successivi, per una volumetria di complessivi 900.000 mc.. Per quanto sopra detto, i nuovi volumi da destinare a discarica, ammontano ad un totale di 2.120.000 mc. Con il piano interprovinciale, grazie alla razionalizzazione delle risorse e delle azioni, si ottengono notevoli miglioramenti in termini di performance ambientali sia dal punto di vista degli obiettivi che dal punto di vista della previsione degli impianti di gestione rifiuti. In sintesi, dall'insieme dei 34 impianti previsti ed in esercizio dei piani provinciali AT06, ATO10, ATO 5, con la messa a regime del piano interprovinciale vengono eliminati i seguenti impianti: F Impianto di compostaggio loc. Pratoni, (Scandicci); I Discarica di Toiano (Vicchio); W Impianto per la produzione CDR di Pistoia, loc. S. Agostino; W Discarica di Riotorto (Gambassi Terme). Saranno chiusi, con l'andata a regime del Piano i seguenti impianti: I Discarica di Case Passerini (Sesto Fioreritino); Discarica di Vigiano (Borgo San Lorenzo); I Impianto di biostabilizzazione DANO, precisando il permanere dell'attuale stazione ecologica fino all'individuazione di un nuovo centro di raccolta; r Discarica di Corliano di Cerreto Guidi; I Discarica di Case Sartori di Montespertoli; Sono, invece, confermati i seguenti impianti in esercizio e le seguenti previsioni: I Impianto di selezione e corripostaggio di Case Passerini (Sesto Fiorentino); Impianto di selezione e compostaggio de Le Sibille (San Casciano VP); I Realizzazione nuove linee di termoutilizzazione a Case Passerini (Sesto Fiorentino); v Realizzazione nuove linee di termoutilizzazione a Testi, comune di Greve in Chianti Potenziamento con recupero energetico dell'impianto di termodistruzione di Selvapiana in Comune di Rufina; F Impianto di corripostaggio del Ponte Rotto (San Casciano VP); ,-Realizzazione impianto di compostaggio di Faltona (Borgo San Lorenzo); I Realizzazione della discarica di Le Borra (Figline Valdarno), con perimetrazione modificata; v Linea di alimentazione di CDR al forno del cementificio Sacci; r Impianto di selezione ASM (Prato); v Impianto produzione CDR (Prato); r Impianto di compostaggio a Vaiano; I Impianto di selezione e compostaggio di Montespertoli; Discarica del Cassero di Serravalle Pistoiese; F Impianto di compostaggio di Piteglio; I Stazione di trasferimento e stazione ecologica di San Marcello Pistoiese; I Stazione di trasferimento e stazione ecologica di Pescia loc Macchie San Piero; Piattaforma di stoccaggio di Montale, area interna il termovalorizzatore; Ecocentro di Montecatini Terme; r Impianto Ecocentro" per recupero di rifiuti da spazzamento strade e altri rifiuti non pericolosi (Comune di Montemurlo); v Piattaforma, area interna della discarica del Fossetto di Monsummano Terme, per la valorizzazioiie dei materiali derivanti da raccolta differenziata con particolare riferimento al desassemblaggio e bonifica dei rifiuti ingombranti e dei R.A.E.E. r recupero ambientale della discarica del Fossetto di Monsummano Terme mediante la realizzazione di riempimento del vuoto morfologico attualmente esistente tra la Discarica 2 e la Discarica 4 e conseguente recupero di una volumetria lorda pari a 220.000 mc. I I " Sono previsti i seguenti nuovi impianti e ampliamenti di impianti esistenti : F Impianto di digestione anaerobica (Coniune di Prato, Loc. Calice); Ampliamento discarica in loc. il Pago di Firenzuola Il Piano Interprovinciale individua un sistema di monitoraggio che costituisce l'attività di controllo degli effetti ambientali significativi prodotti in sede di attuazione del Piano, finalizzata ad intercettare tempestivamente gli effetti negativi e ad adottare le opportune misure di riorientamento. Il monitoraggio ha infatti il compito di: fornire le informazione necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal piano, consentendo di verificare se esse sono effettivamente in grado di conseguire i traguardi di qualità ambientale che il Piano si è posto; verificare il progressivo raggiungimento degli obiettivi di Piano; permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie. RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI La Pianificazione dei rifiuti biodegradabili, quale parte integrante e contestuale del piano dei rifiuti urbani e assimilati, si è resa necessaria in relazione al disposto normativo dettato dal D.Lgs 3612003 che stabilisce requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le discariche, misure, procedure e orientamenti tesi a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente, in particolare: l'inquinamento delle acque superficiali, delle acque sotterranee, del suolo e dell'atmosfera, e sull'ambiente globale, compreso l'effetto serra, nonché i rischi per la salute umana risultanti dalle discariche di rifiuti, durante I' intero ciclo di vita della discarica. Sebbene incentrato sulle modalità di gestione degli impianti di discarica, tale atto rappresenta il testo normativo di riferimento per i Rifiuti Urbani Biodegradabili. PIANO IMBALLAGGI E RIFIUTI DI IMBALLAGGIO La Pianificazione degli imballaggi e rifiuti di imballaggio, quale parte integrante e contestuale del piano dei rifiuti urbani e assimilati, si è resa necessaria in relazione al disposto normativo di cui all'art. 217 del D.Lgs 15212006 e s.m.i. che dispone la necessità di "...gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio sia per prevenirne e ridurne l'impatto sull'ambiente ed Dal punto di vista di normativa regionale assicurare un elevato livello di tutela dell'ambiente si richiama la DCRT no 167 del 21/12/2004 "Piano regionale per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio". Tenuto conto che la quota di rifiuti da imballaggio presente nel residuo indifferenziato può essere stimata in base ad opportune indagini merceologiche la pianificazione interprovinciale prende a riferimento la stima effettuata per l'anno 2008 commissionata dalla Provincia di Firenze. Per quanto attiene la stima della produzione di imballaggio da RD per tipologia di materiale è stata effettuata utilizzando le dichiarazioni compilate dai Comuni ai fini della certificazione della RD. Stante quanto sopra per il quadriennio 2004-2009 risulta che nel territorio delllATO Toscana Centro, l'intercettazione degli imballaggi supera i limiti imposti per legge per le frazioni vetro, carta e cartone e legno. Per quanto riguarda gli imballaggi metallici il grado di intercettazione è andato via diminuendo nel corso del quadriennio esaminato allontanandosi sempre più dal limite di intercettazione imposto per legge. Il grado di intercettazione della frazione plastica e del totale degli imballaggi nel corso del 2009 si è avvicinata al limite imposto. I soggetti a cui la politica di prevenzione è rivolta possono essere: i produttori, gli utilizzatori, i distributori e i consumatori finali. La Regione Toscana con DGRT 53712007 ha individuato nelle Amministrazioni facenti parte degli ATO i soggetti con potere di definire le destinazioni dei contributi derivanti dal Protocollo d'Intesa del 2007 in materia di riduzione dei rifiuti e la Provincia di Pistoia al fine di ridurre anche il quantitativo di rifiuti da imballaggio, ha emanato bandi e stipulato accordi per: O installazione di fontanelle per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per I'utenza O installazione di fontanelle per la distribuzione di acqua nelle scuole O distribuzione di kit mensa per mense prive di lavastoviglie O distribuzione di compostiere domestiche O distribuzione lavastoviglie nelle scuole ...l'. La Pubblica Amministrazione furlge quindi da promotore e stimolo per le imprese e, indirettamente, anche per il consumatore finale, nell'ambito dello sviluppo di azioni di rriinimiuazione degli imballaggi e rifiuti da imballaggio. Il raggiungirriento degli obiettivi di intercettazione posti dalla normativa sararino garantiti con i nuovi scenari di raccolta differenziata mediante la domiciliarizzazione del servizio. PIANO RIFILI1-I SPECIALI ANCHE PERICOLOSI E' opportuno sottolineare che il D.Lgs 15212006 e s.m.i non prevede, a differenza dei rifiuti urbani per i quali si richiede I'autosufficienza a livello di ATO, una specifica programmazione dei rifiuti speciali ritenendo sufficiente stabilire che, per gli stessi, si dovrà assicurare lo smaltimento in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di favorire la riduzione della loro movimentazione; movimentazione che, nel rispetto delle norme sul trasporto dei rifiuti, non è soggetta a limitazioni su tutto il territorio nazionale. Infatti, alla gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi derivanti da attività produttive devono provvedere i produttori stessi attraverso ditte specializzate e regolarmente autorizzate. Si intuisce che il Piano dei rifiuti speciali, fatto salvo il rispetto dei vincoli per la localizzazione degli impianti, ha essenzialmente un carattere indicativo e non prescrittivo limitandosi, in estrema sintesi, a fornire indicazioni circa la quantità e le tipologie dei rifiuti prodotti e al sistema impiantistico che, tenuto conto della realtà esistente, sarebbe necessario per gestire correttamente quelle quantità e tipologie di rifiuti speciali prodotti a livello di ATO. I l MUD (Modello Unico di Dichiarazione in ambito ambientale) rappresenta la banca dati utilizzata per l'elaborazione del Piano. L'ultima serie considerata è stata quella dell'anno 2008 (MUD presentato entro il 30 aprile 2009). Il numero delle dichiarazioni sono passate da 13943 nel 2002 a 10784 nel 2006 a 11987 nel 2008. TUTELA DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE Nel periodo di riferimento di questa verifica intermedia l'attività si è articolata in 9 principali settori: e Rilascio, rinnovo di autorizzazioni allo scarico di attività economiche e10 produttive (scarichi di Acque Reflue Industriali, Acque Reflue Meteoriche di Dilavamento Contaminate e Acque Reflue Domestiche relative alle attività) o valutazione Istanze di Esclusione - ora anche all'interno di AUA (Autorizzazioni Uniche Ambientali) - e relative attività di controllo; Rilascio, rinnovo di autorizzazioni allo scarico su impianti di depurazione Gestiti dal Servizio Idrico Integrato SII (Scarichi di Acque Reflue Urbane) - ora anche all'interno di AUA (Autorizzazioni Uniche Ambientali) - e relative attività di controllo; Valutazione, programmazione per accordo di programma e autorizzazione relativamente a "Scaricatori di Piena" e "By-Pass impiantistici" ai sensi della L.R. n. 2012008 e s.m.i.; Valutazione, programmazione per accordo di programma e autorizzazione relativamente a ''Scaricatori di Piena" e "By-Pass impiantistici" ai sensi della L.R. n. 2012008 e s.m.i.; O Aggiornarnentoladeguamento autorizzazioni relative al sistema della depurazione della Valdinievole e valutazione proroghe per i relativi "progetti tampone"; O Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri in Procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.); Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri per procedimenti A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) e rifiuti; Partecipazioni a Conferenze dei Servizi ed espressione pareri per approvazione Progetti di ampliamento o di nuovi impianti di trattamento di Acque Reflue Urbane; Tenuta Banche date scarichi e trasmissione flussi informativi ai vari soggetti (autorità di Bacino, CEE, Regione ecc.). Relativamente alle autorizzazioni allo scarico, i rinnovi e le attività di controllo le procedure sono assai complesse anche in considerazione delle importanti modifiche della norma.tiva sugli scarichi awenuta a livello Regionale sia della Legge che del relativo Regolamento di Attuazione, modificati entrambi varie volte, e che ha visto una notevole implementazione di adempimenti e cambiamenti tecnici sia per le attività produttive che per i depuratori delle acque reflue urbane. Sono inoltre stati cambiati dalla normativa regionale i criteri di identificazione dei corpi idrici recettori. Più nel dettaglio, per le attività produttive è stato introdotto l'obbligo della presentazione di un Piano di Gestione delle Acque Meteoriche di Dilavamento con connessa necessità di autorizzazione allo scarico per numerose attività in funzione della tipologia e che si è concretizzata con un incremento esponenziale delle richieste di autorizzazione allo scarico di competenza provinciale. Per i depuratori delle acque reflue urbane sono stati introdotti di nuovi criteri per la valutazione dell'appropriatezza dei sistemi di trattamento, l'obbligo di presentazione di nuovi documenti quali il Piano di Manutenzione e Gestione e il Piano di Emergenza oltre che la definizione exnovo di criteri di abbattimento di Azoto e Fosforo su scala di bacino per ogni gestore con scarico in area sensibile che per il nostro territorio ricomprende tutto il bacino drenante verso il Fiume Arno. Sono stati poi introdotti nuovi adempimenti e necessità di redazione di accordi di programma - ancora non siglati - per gli scaricatori di piena con una nuova disciplina che prevede la necessità di classificazione, adeguamento in alcuni casi e autorizzazione in altri di tutti gli scaricatori di piena presenti sia sulle linee fognarie sia sui by-pass impiantistici di tutta la Provincia. Tutto quanto sopra, ha reso necessaria la rivalutazione tecnica di tutte le istanze di rinnovo e revisione delle autorizzazioni allo scarico delle Acque Reflue Urbane. Da un punto di vista tecnico la provincia si avvale del supporto tecnico di ARPAT, specialmente in sede di Comitato Tecnico Consultivo. In relazione alla situazione ambientale della tutela delle acque, stiamo sostenendo le attività connesse al mantenimento della nostra società cercando di ridurre sempre di più i vari impatti ambientali attraverso un'attenta valutazione delle varie situazioni riscontrate e segnalate da Comuni, Cittadini e Arpat. Le norme stesse in genere vanno proprio in questa direzione: sono stati fatti continui aggiornamenti per migliorare complessivamente l'efficienza delle stesse, disciplinando appunto anche nuovi campi quali ad eserripio gli scaricatori di piena. Si registra però la necessità di intervenire con adeguati finanziamenti per adeguare l'attuale rete fognaria in quanto spesso progettata e realizzata da vari decenni. Sono evidenti problemi di infiltrazione di acque meteoriche che riducono le prestazioni dei depuratori delle Acque Reflue Urbane. La riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole è uno degli obiettivi di mandato della Provincia di Pistoia ed anche obiettivo dell'Accordo di Programma "per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole" stipulato in data 29 luglio 2005 tra il Ministero delllAmbente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Toscana e gli enti territoriali competenti in materia. Inizialmente, l'ipotesi progettuale di riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole prevedeva la dismissione di tutti gli impianti di depurazione della Valdinievole ed il collettamento dei reflui, per il loro trattamento depurativo, tramite due dorsali - ramo est e ramo ovest presso gli impianti di depurazione industriale del corriprensorio del cuoio. La tutela ed il risanamento delle acque del Padule di Fucecchio era prevista tramite la realizzazione di invasi superficiali di medio - piccole dimensioni in cui stoccare le acque nel periodo primaverile da rilasciarsi nel Padule di Fucecchio nel periodo tardo primaverile - estivo. La suindicata ipotesi di riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole, dalla fase di ipotesi progettuale ad un più dettagliato sviluppo, anche in relazione ed in funzione della tutela del Padule di Fucecchio, è stata presentato alla Segreteria Tecnica istituita dal Ministero delllAmbiente della Tutela del Territorio, quale suo organismo tecnico preposto alla valutazione dei progetti ricompresi in accordi di programma stipulati dal Ministero medesimo. L'istruttoria tecnica, effettuata anche sulla base del sopralluogo in loco di componenti della Commissione medesima, ha richiesto I'acquisizione dello studio inerente il piano di gestione delllArea del Padule di Fucecchio predisposto da ARPAT Toscana, nonché una rivalutazione della soluzione progettuale prevista per la tutela del Padule di Fucecchio, con la richiesta di valutare la fattibilità di non realizzare il collettore est e mantenere un centro di depurazione in loco, conservando i laghetti di alimentazione del Padule, affinando e sviluppando gli studi ARPAT e la valutazione di incidenza in questo nuovo contesto. In data 24 luglio 2007 si è svolto un successivo esame del progetto di riorganizzazione della depurazione civile della Valdinievole della tutela del Padule di Fucecchio da parte della Segreteria Tecnica del Miriistro Arnbiente. Il nuovo progetto ora prevede il mantenimento di un presidio depurativo nel Comune di Ponte Buggianese di prossima realizzazione, le cui acque effluenti, previo trattamento molto spinto, serviranno ad alimentare il Padule di Fucecchio per il suo recupero ambientale e per la valorizzazione dell'area umida. La segreteria tecnica ha valutato positivamente tale nuova proposta, richiedendo al contempo alcuni approfondimenti tecnici progettuali inerenti il depuratore e la presentazione dell'intero progetto allorquando condiviso da tutti i soggetti territoriali interessati. In data 8 aprile 2008 è stato sottoscritto, con il Ministero delllAmbiente e con tutti gli altri soggetti interessati, l'aggiornamento dell'Accordo di programma stipulato in data 29 luglio 2004, con l'impegno della Regione Toscana a garantire i necessari ed ulteriori fondi (6 milioni di euro) necessari per la realizzazione del depuratore di Ponte Buggianese, ora previsto negli allegati tecnici all'aggiornamento delllAccordo, facenti parte integrante e sostanziale dell'accordo medesimo. La Regione Toscana, ha subordinato l'approvazione del progetto del nuovo depuratore, alla realizzazione di una serie d' interventi di compensazione ambientali. Il progetto relativo a questi interventi è attualmente in fase di approvazione e in sede di conferenza dei servizi preliminare i vari servizi provinciali si sono espressi favorevolmente. L'accordo di Programma "per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole" è stato risiglato in data 8 aprile 2013. Valorizzare l'insieme delle aree naturali e di rilevanza ambientale che costituiscono la base della rete ecologica provinciale disegnata nel PTCP dal sistema funzionale dei valori paesistico-ambientali Molto numerose le attività realizzate nel nuovo centro visite della Riserva Padule di Fucecchio aperto a fine del 2013; una struttura realizzata proprio per potenziare la fruizione pubblica della Riserva e delle altre peculiarità ambientali e culturali del territorio limitrofo. Le aperture straordinarie della sede, in concomitanza con vari eventi, le mostre organizzate nei nuovi ed affascinanti locali, oltre alle usuali attività didattiche ed escursioni hanno complessivamente richiamato circa 1000 visitatori da ottobre a marzo e ben 3500 visitatori da aprile a giugno. Per il 2014 I'amrriiriistrazione ha potuto solo confermare l'entità del finanziamento delle attività di competenza di gestione della Riserva (pari a 40.000 euro); l'incremento delle attività realizzate è quindi in gran parte frutto dell'attiva partecipazione di altri soggetti interessati, per lo più in forma volontaria. Non sono ancora definiti, invece, i termini dell'intesa tra enti che dovrebbero collaborare, anche in formule innovative, alla gestione di queste attività a partire dal 201 5. L'assessorato ha inviato a suo tempo una proposta che è ancora oggi all'esame degli altri enti. Nella pratica si è già instaurata una proficua collaborazione con il Consorzio di bonifica, che poteva formalizzarsi nell'intesa, ma è di fatto già operativa, per eseguire almeno le manutenzioni degli ambienti e dei percorsi di visita; questa attività è necessaria in modo costante negli anni per assicurare la conservazione delle aree umide e per mantenere efficienti e fruibili le strutture ed i percorsi. Come per gli anni precedenti sono stati organizzati numerosi eventi per la Festa della Giornata europea dei parchi, grazie al contributo regionale specifico (10.000 euro). Mentre per la prima volta la Provincia ha potuto usufruire dei contributi del Progetto regionale Estate nei parchi 2014, grazie alla collaborazione con il Comune di Pistoia che ha reso disponibile la indispensabile struttura residenziale. Con un contributo di entità assai modesta (3.500 euro) si consente la realizzazione di due campi awentura all'interno delle aree protette provinciali, della durata di una settima ciascuno, rivolti a per ragazzi distinti in due fasce di età. Altre due iniziative concluse ed irriportante per l'accessibilità dell'area sono il rifacimento della strada delle Morette ed il regolamento degli accessi lungo l'argine del canale del Terzo. La strada delle Morette, realizzata dal Comune di Larciano all'interno del programma provinciale per le aree protette finanziato dalla Regione, è stata inaugurata l ' l 1 maggio in concomitanza con la Festa del Padule e la Giornata europea dei Parchi. Oltre al completo rifacimento del manto stradale essa prevede la pista ciclabile e punti di sosta corredati da pannelli esplicativi. Il regolamento per gli accessi, approvato con determinazione dirigenziale no 385 del 0910412014, garantisce l'accesso ai fondi in Padule con modalità di riconoscimento semplificate (durata massima del procedimento 16 giorni, nessun costo), ma assolutamente efficaci sotto il profilo della vigilanza; si riesce così a contenere a pochi casi di effettiva necessità il transito con mezzi motorizzati nella porzione di argine prospiciente la Riserva delle Morette che pertanto può essere mantenuta in buono stato con interventi di manutenzione molto meno frequenti. Importante è anche l'effetto di riduzione del disturbo della fauna che trova rifugio nella Riserva. Per quanto riguarda la Dogana del Capannone, intervento che la Provincia sostiene come porta di accesso gemella, sul lato ovest, alla Riserva, i lavori sono praticamente ultimati con costi a carico quasi esclusivamente degli enti locali sostenitori (comune e consorzio) in quanto il contributo regionale assegnato alla Provincia è stato impegnato solo in piccola parte (meno di 60.000 euro su un totale di oltre 200.000 previsti). La quota disponibile sul bilancio provinciale è stata già erogata per i lavori. Come previsto, non è stato possibile reperire finanziamenti per nuove opere. L'awio degli interventi di mitigazione finanziati dall'accordo di programma per la riorganizzazione della depurazione in Valdinievole, a seguito dei quali ci si attende un sensibile miglioramento delle condizioni generali dell'ambiente palustre, è slittato di alcuni mesi ovvero al 2015. La revisione della perimetrazione della ZPS è stata recepita dalla Regione toscana con DCRT no 112014, ma non è ancora efficace per la mancata approvazione da parte del Ministero. Nel campo dello studio e valorizzazione della biodiversità, le attività di competenza della Provincia sono in stallo da alcuni anni, a causa della mancanza di risorse. Si è comunque potuto finanziare un progetto di Monitoraggio di 18 specie di uccelli di difficile accertamento della nidificazione, presenti in periodo riproduttivo nel SIRISICIZPS Padule di Fucecchio utilizzando il budget disponibile in Bilancio per 5.000 euro. Piano Faunistico Venatorio e Piano Ittico Sono stati adottati i seguenti atti attuativi dei Piani provinciali pluriennali il cui iter si è concluso a fine 2013: - Regolamento per la gestione ed il prelievo venatorio degli ungulati nella provincia di Pistoia. Approvazione (DCP no 25 del O610312014); - Il piano annuale di gestione e prelievo del capriolo, daino e muflone anno 2014 (det. n0634del O910612014, successivamente integrata per gli istituti e per le Unità di Gestione non conservative all'interno delle aree non vocate); - Il Programma Annuale Operativo di gestione del cervo 2014-2015 (dete no 906 del O510812014); - Le integrazioni provinciali al calendario venatorio (DGP no 118 e 104 del 2014); - L'intesa con il Comune di Sambuca p.se per azioni sostegno della ZRS "Torrente 5i: Limentra" e per la tutela, valorizzazione e sviluppo della conoscenza della biodiversità. In attuazione delle scelte di piano sono stati avviati i seguenti progetti: - gestione triennale del servizio di recupero della fauna ferita, ivi compresa l'attività dì formazione per volontari da coinvolgere nel recupero fauna e le iniziative di sensibilizzazione alla salvaguardia della fauna selvatica, e di gestione delle zone di protezione faunistica ai sensi L.R. 3/94 (procedura selettiva indetta con det. no 1483 del 31/ l 212013 e conclusa con dete n0321del 26/03/2014); - due progetti sperimentali, in convenzione con UNIFI, di cartellonistica stradale innovativa per la prevenzione di incidenti stradali causati da fauna selvatica, sia sulla SP 24 PistoiaRiola che sulla SP 5 Montalese (Det. no 336 e 337 del 28/03/2014); - i progetti ordinari del piano di gestione faunistica annuale (det. n0404del 14/04/2014); - i progetti straordinari relativi a Miglioramenti ambientali nell'area di Ville Sbertoli e Miglioramento del gestionale "Artemide" delllATC 16 (det. no 476 e 477 del 05/05/2014); - il progetto sperimentale per il trattamento e la commercializzazione delle carni di fauna selvatica, confinanziato dai fondi regionali della misura F.1.8. az. a) del PRAF, per incrementare i punti di controllo e trattamento carne dei selvatici disponibili sul territorio (det. n0512del 15/05/2014); - immissioni ittiche di salmonidi in alcuni torrenti montani selezionati (det. no 203 e 204 del ;ì 'ì - 27/02/2014); la redazione e distribuzione di un opuscolo contenente tutte le informazioni sulle regole e i I I P P ? 4 - le zone di pesca nel territorio provinciale (det. no 364 del 03/04/2014); gestione della ZRS per la pesca "torrente Limentra" . $ 'L 8 8 Sono state altresì rinnovate / confermate : - convenzione per la vendita di carne di ungulati, in attesa della nuove condizioni che potranno essere offerte a partire dal 2015 dal progetto appositamente attivato; - nuovi corsi per l'abilitazione al controllo art 37 della LR 3/94 nei confronti di specie dannose alle coltivazioni quali storno, tortora orientale dal collare, e piccione di città (det. no 203 del 27/02/2014); - nuovi corsi per Guardie Venatorie Volontarie (det. no 315 del 25/03/2014); - il rapporto con la Lipu ed il Cruma di Livorno per l'accoglienza degli animali feriti che necessitano di un ricoveri in centri specializzati (det. no 904 del 05/08/2014). Molto importante anche il nuovo Regolamento per la raccolta funghi che istituisce le zone di raccolta ed i divieti a seguito di un'ampia concertazione con i vari soggetti interessati, particolarmente per le zone montane (DCP no 62 del 29/05/2014). Nel carripo faunistico, per garantire lo svolgimento delle attività, si è dovuto inoltre prowedere a predisporre gli atti per la decadenza del Comitato di gestione dell'ATC 16 e la nomina del Commissario (DP no 76 e 81 del marzo 2014). Entro il mese il Commissario aveva presentato il suo programma di lavoro (approvato con DGP no 57 del 24/03/2014); ciò ha consentito di svolgere nei termini tutte le attività preliminari indispensabili per l'avvio della stagione venatoria. Progetti Integrati Locali di Educazione Ambientale Predisposizione di Progetti Integrati Locali di Educazione Ambientale Attraverso l'impegno congiunto dei competenti Servizi Provinciali. Gli argomenti riguarderanno le principali emergenze ambientali, la riduzione della produzione dei riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e la filiera del riciclo, il corretto utilizzo/risparmia energetico e la tutela della qualità dell'aria. Programma "D2" SVILUPPARE LA MODERNIZZAZIONE DEI SERVIZI IN UN TERRITORIO ACCESSIBILE REFERENTI POLITICI Assessore Mauro Mari RESPONSABILI PROGRAMMA Ing. Alessandro Morelli Morelli D.ssa Antonella Carli - Sezione 1 DESCRIZIONE PROGRAMMA La Provincia di Pistoia svolge un ruolo fondamentale per il coordinamento delle infrastrutture per la mobilità dell'area della piana pistoiese, della Valdinievole, della zona montana dell'Appennino e del loro collegamento con l'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, la Lucchesia, I'Empolese e i valichi appenninici, tenendo conto degli obiettivi di sostenibilità ambientale al fine di perseguire un processo di riequilibrio del sistema dei trasporti e contribuire in maniera significativa alla riduzione delle emissioni inquinanti e del consumo di territorio e al miglioramento della sicurezza stradale. L'attività da svolgere consiste nella realizzazione diretta di interventi di nuova realizzazione e adeguamento di strade provinciali e regionali, nella gestione e manutenzione delle strade di competenza e nel coordinamento delle infrastrutture di livello comunale qualora interferenti con quelle di competenza e di livello superiore quali strade statali, autostrade e rete ferroviaria. 11 2014 non ha prodotto sviluppi significativi della procedura di gara regionale per l'affidamento del lotto unico, pertanto, in continuo contatto con l'ufficio Unico della Regione, è proseguita la messa a punto dei dati tecnici riferiti alla rete extraurbana di competenza della Provincia di Pistoia che entrerà a far parte del futuro lotto, dando attuazione all'intesa conclusiva della Conferenza dei servizi di TPL, perfezionata nello scorso dicembre. Ciò ha di fatto prolungato la fase transitoria degli atti d'obbligo per la continuazione del servizio che ha mantenuto i livelli quali-quantitativi dell'anno precedente. Non vi sono state novità per il passaggio alla MCTC della competenza relativa all'Albo Autotrasportatori per mancanza del decreto ministeriale attuativo; è quindi proseguita l'ordinaria attività amministrativa dei vari ambiti di competenza nel settore del trasporto privato. Rendere competitivo e accessibile il territorio provinciale attraverso adeguati interventi sul sistema delle infrastrutture e della mobilita Al fine di migliorare la rete infrastrutturale ed aumentare la sicurezza e la fluidità della circolazione l'Amministrazione Provinciale si impegna prioritariamente a completare gli interventi avviati negli anni precedenti sia per quanto riguarda gli interventi compresi nei programmi regionali, sia per quanto riguarda quelli su strade provinciali, a realizzare le opere finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale finanziate .tramite gli specifici piani a livello nazionale e regionale, al risanamento acustico tramite la pianificazione regionale, e alla manutenzione straordinaria e adeguamento delle strade provinciali, anche tramite la collaborazione con i Comuni territorialmente interessati. Per quanto riguarda le nuove opere si darà attuazione all"Aggiornamento 201 1 al Prograrrima Pluriennale degli investimenti sulla viabilità di interesse regionale" mediante la realizzazione della sistemazione dell'intersezione tra la SR435 Lucchese e la SP40 Della Nievole nel Comi~nedi Serravalle Pistoiese, all' "Azione regionale sulla sicurezza stradale in attuazione del Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, a supporto degli Enti Locali per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza nei punti maggiormente pericolosi di cui alla D.G.R. n.1056 del 13.12.2010" mediante la realizzazione della rotatoria sulla SR435 Lucchese all'intersezione con via Falciano nel Comune di Buggiano, al "4" e 5" Piano Nazionale della Sicurezza Stradale" mediante la realizzazione di rotatoria sulla SP26 Camporcioni all'intersezione con via Pescia Nuova e via Ponticello del Vescovo nel Comune di Ponte Buggianese e al Piano di i'isanamento acustico DCR 2912010 anno 2013" mediante il risanamento acustico di ricettori sensibili nel Comune di Pieve a Nievole. Si evidenzia che alcuni interventi e più precisamente il Completamento della seconda Tangenziale di Prato, la variante al centro abitato di Quarrata, il Terzo lotto nei Comuni di Montecatini Terme e Massa e Cozzile della Variante alla SR436 Francesca tra la località Pazzera e la SP26 Camporcioni e la Variante alla SR436 Francesca nel Comune di Larciano, inseriti nei precedenti programmi e bilanci della Provincia di Pistoia e successivamente esclusi per problemi di ridotte risorse di finanziamento e di rispetto del patto di stabilità dell'Ente, sono confermati come interventi di priorità alta e saranno inseriti nella programmazione della Provincia di Pistoia non appena saranno disponibili adeguate risorse finanziarie e saranno compatibili con il rispetto del patto di stabilità. Sono in corso d'esecuzione i lavori di costruzione del Il Lotto di collegamento della "Variante alla SR436 tra la località Pazzera e la SP26 Camporcioni"e "Superamento dell'abitato di Chiesina Uuanese - 2" lotto: Collegamento tra la SP4 Traversa Valdinievole e la SP13 Romana con superamento del Torrente Pescia" ultimato e aperto al traffico. Sono stati eseguiti i lavori per la manutenzione straordinaria e I'adeguamento delle strade provinciali a completamento degli interventi per il campionato mondiale di ciclismo su strada 2013. Inoltre, sono state realizzate e ultimate le rotatorie, la prima nel centro di Lamporecchio (con eliminazione dell'impianto semaforico), l'altra sulla circonvallazione di Chiesina Uzzanese con la viabilità n direzione di Ponte Buggianese. E' stata realizzata e ultimata la pista ciclabile in viale Bustichini a Montecatini T. E' in corso di esecuzione la rotatoria in Comune di Serravalle P.se, tra la SP Montalbano e la SP viale Europa. Realiuta una piccola rotatoria a Maresca. Sono in corso di ultimazione lavori di realizzazione del ciclodromo di Ponte Buggianese. Sono in corso di esecuzione i lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità provinciale e regionale. Inoltre è stato redatto il progetto definitivo della rotatoria sulla SR435 Lucchese all'intersezione con via Falciano nel Comune di Buggiano. La Provincia sta inoltre svolgendo l'attività di coordinamento delle infrastrutture a livello sovraprovinciale tra cui l'ampliamento alla terza corsia delllAutostrada A l l,la riorganizzazione dello svincolo autostradale di Montecatini terme e il raddoppio della ferrovia tra Pistoia e Montecatini Terme. Relativamente alla ferrovia Porrettana il Servizio competente ha orgariizzato e svolto per conto di RFI apposita conferenza dei servizi per i lavori di ripristino della linea ferroviaria a seguito della frana in località Corbezzi (lavori in corso di ultimazione). Gestione del trasporto pubblico locale di competenza provinciale in equilibrio finanziario per la garanzia dei livelli essenziali di servizio, nella fase transitoria post manovra finanziaria di cui al DL 78/2010 e ante lotto unico regionale Durante il primo semestre sono stati emessi gli atti impositivi nei confronti dell7Azienda di trasporto pubblico in modo da assicurare il servizio con caratteristiche analoghe a quelle consolidate dopo i tagli del 2011, con corrispettivi che perseguono l'equilibrio cost/ricavi secondo la metodologia di equo compenso adottata nella fase degli atti d'obbligo. La mancanza di sviluppi nella procedura della gara unica regionale per il servizio di TPL ha determinato la sicura continuazione di questa fase transitoria ed è già stato adottato l'atto impositivo fino a dicembre, in applicazione dell'art. 13 del D.L. no 15012013. Il contenzioso instaurato dalllAzienda sui compensi delle annualità 2010 e 201 1 è stato seguito fornendo costante collaborazione al consulente tecnico di parte e si è in attesa di vedere nella seconda parte dell'anno gli esiti della consulenza del perito nominato dal Tribunale. Sono stati raccolti i dati per elaborare la relazione di congruità per la messa a punto a consuntivo dei compensi 2013 e, a preventivo, per quelli 2014. In base alla nuova formulazione dell'art. 14 L.R. 4211998 è stata rilasciata una autorizzazione per servizi di trasporto privi di contribuzione pubblica a fronte dell'unica richiesta pervenuta; i nuovi orgarri provinciali valuteranno l'opportunità di una regolamentazione di dettaglio. * *: 'n*;ic "%d#*a.i&m -*W,* ". * rr &+>PS* *a*-. .*> e d ii * .,+-wrr6srsr.i,r,u.- Progettazione della rete provinciale di TPL ai fini della gara a lotto unico con particolare riferimento ai servizi a domanda debole Nelle more della formulazione del capitolato definitivo la Regione ha richiesto vari elaborati tecnici e descrittivi ad integrazione del progetto di rete forte e debole, cui è stato puntualmente adempiuto; la Provincia ha mantenuto la scelta di includere la rete debole nella gara unica. del TPL Viene regolarmente gestita ed utilizzata la nuova banca informatica dedicata ai reclami degli utenti, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rapporti e dei flussi comunicativi con la Regione e con l'Azienda e la successiva elaborazione di risposte e di dati. Si registra la scarsa propensione dell'utenza ad effettuare reclami direttamente sull'apposito portale web, mentre continua ad essere largamente preferita la comunicazione al n.ro verde della Provincia. I reclami gestiti nel periodo, con segnalazione alllAzienda e risposta all'utente e alla Regione, sono in tutto 237. Procedure del trasporto privato: adeguamento alla normativa in chiave di trasparenza e semplificazione Lattività amministrativa è regolarmente proseguita rispondendo nei termini previsti alle richieste degli utenti; si registra la circostanza che eventuali ritardi sono dovuti ai più lunghi tempi di risposta sui controlli effettuati presso le autorità statali. In ogni caso dell'attività svolta e dei procedimenti ed atti emanati si è fatta pubblicazione sulla pagina web del1 Amministrazione Trasparente. Stante la mancanza di disposizioni governative in attuazione dell'art. 1 co. 94 L. 14712013, non si è fatto luogo ad attività finalizzate al trasferimento di competenza alla MCTC. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 30 SETTEMBRE 2014 N.141 11 presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue. \IL - PPESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE Dr.Franco Pelljcci Dr.ssa ~ e d e d c aFratoni i.. V CERTIFICATO D1 PUBBLICAZIONE La presente deliberazione viene pubblicata al1 'Albo Pretorio on line dal .............. . ... ......... C vi resterà per quindici giorni consecutivi ai sensi del1 'art. 124 - l O comma - T. U. 26 7/2000, e ai sensi dell'art. 134 - 3' comma T. W. N 267/2000 diventerà esecutiva a seguito della decorrenza del termine di dieci giorni dalla data di pubblicazione. - L'Incaricato della Segreteria Pistoia, Registrazione n.
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