Sono disponibili spazi elettorali a pagamento per i prossimi mesi L’inquinamento costringe a misure restrittive Rapallo: ordinanza sì, anzi no... anzi sì Scadenza doppio mandato e nuove regole Elezioni Sindaci: chi farà la terzina? Molti attendono lo sblocco del terzo mandato, fa eccezione Corrado Bacigalupo che ha fatto la sua scelta definitiva Regole anti-benzene: dal 15 marzo mezzi vietati in alcune zone e stop ad auto Euro 1 e 2 le 227 di San Michele. La nuova ordinanza anti-benzene entrerà in vigore il 15 marzo e sarà attiva in via sperimentale fino al 16 maggio. Che il traffico sia la problematica principale di Rapallo è cosa nota. Che i livelli di benzene nell'aria, lo scorso anno, abbiano sforato i limiti consentiti per la salute umana, pure. Per lo meno, stando ai dati registrati dal 1 gennaio al 31 luglio 2013 dalla centralina che la Provincia di Genova ha posizionato in via della Libertà, arteria viaria che corre nel cuore di Rapallo. Risultati che nel novembre 2013 hanno indotto l'amministrazione guidata da Giorgio Costa ad emettere un'ordinanza di limitazione alla circolazione veicolare. Il provvedimento, esteso in gran parte del centro città dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 19 (eccetto per alcune categorie di veicoli, come i mezzi delle forze dell'ordine e delle pubbliche assistenze e i veicoli d'epoca provvisti di certificazione), riguardava i mezzi alimentati a benzina, metano o Gpl con omologazione precedente all'Euro 1. Ma apriti cielo. L'ordinanza aveva sollevato un coro di “no”, tanto da sfociare in iniziative di protesta, tra cui una raccolta firme per ritirare il provvedimento e promuovere progetti alternativi, come le “domeniche ecologiche”. Il provvedimento resta invece in vigore. Ma il corso degli eventi fa sì che la situazione cambi. Siamo a gennaio 2014 quando i consiglieri d'opposizione (tranne Gerolamo Giudice) più i fuoriusciti dalla maggioranza Carlo Amoretti e Maurizio Malerba, in un – apparentemente – tranquillo lunedì mattina si ritrovano nello studio di un notaio e formano l'atto di sfiducia al sindaco. Costa, suo malgrado, deve cedere la fascia tricolore. Gi sfoghi su “Mugugni a Rapallo” Rispetto allo scenario precedente, a restare invariate sono pure le lamentele di una parte dei cittadini. I quali – come spesso succede – si sfogano sulle pagine di Facebook: «Alla fine fermano noi di Rapallo, invece di limitare il traffico per Santa» puntualizza Cristina sulla pagina del gruppo “Mugugno Rapallo”; «Bisognerebbe prima di tutto togliere dalla nostra città il traffico che non ci appartiene, e poi fare le ordinanze in tale direzione; non mi sembra giusto che i cittadini di Rapallo debbano subire delle restrizioni causate da altri» aggiunge Pietro, anche lui con riferimento al traffico diretto a Santa Margherita. Molte delle critiche arrivano dai possessori di mezzi che verranno coinvolti dalle limitazioni e che magari non hanno le possibilità economiche per sostituirli. Polemica, in questo senso, l'osservazione di Gilberto, rivolta ai politici locali che solo nell'ultimo anno si sono eretti a “paladini” della lotta anti-benzene: «Invece di gridare “al lupo al lupo”, così da far rizzare le orecchie alla Provincia che e stata costretta a imporre limiti, si sarebbe potuto fare qualcosa a più ampio respiro, magari dilazionato in due anni, così da permettere alle persone di cambiare il mezzo». Vero è che, tra le varie problematiche del trasporto pubblico locale e la conformazione di un territorio che rende difficile l'uso di mezzi alternativi non inquinanti come la bicicletta, le alternative per ridurre l'inquinamento non sono molte. A meno che non si decida di utilizzare il metodo più ecologico di tutti: spostarsi a piedi. Silvia Franchi Commenta e inoltra su www.corfole.it Ordinanza no.. anzì, ma... Arriva il commissario prefettizio Gennaro Terrusi, che traghetterà la città fino alle elezioni di primavera. In un primo tempo, pare che la sua intenzione sia quella di ritirare l'ordinanza in vigore. Poi, il colpo di scena: il provvedimento resta, benché modificato in alcuni punti risultando, per certi aspetti, pure più restrittivo del precedente: si estende l'ordinanza ai mezzi con omologazione precedente all'Euro 2 anziché Euro 1. In compenso, i divieti non riguarderanno alcune strade, come il lungomare Vittorio Veneto, piazza IV Novembre e la provincia- 4 Tra i candidati Sindaci che sono in attesa della possibile introduzione del terzo mandato abbiamo Tassi ad Avegno, Guelfo a Lumarzo, Remezzano a Carasco, De Ferrari a Lorsica, Pesce a Ne, Repetto a Mezzanego, Magro a Moneglia, Castagnola a Sori e Vaccarezza a Lavagna. Anche Corrado Bacigalupo termina il suo secondo mandato a Tribogna, ha già scelto di cogliere un’altra sfida: candidarsi a Uscio. Essendo un caso davvero particolare gli abbiamo chiesto qualche chiarimento in merito: "Confermo con crescente motivazione, la mia candidatura a Sindaco di Uscio. Va chiarito che è possibile candidarsi alla carica di Sindaco e di Consigliere comunale in due Comuni diversi ma non è possibile svolgere i due ruoli contemporaneamente. Il fatto che il mio nome comparirà nella lista di Tribogna è semplicemente un modo per indirizzare gli elettori Tribognini nella scelta della lista giusta da votare: è il minimo che posso fare per sostenere coloro che hanno avuto fiducia in me e che hanno deciso di proseguire il cammino sulla strada da me tracciata. Evidentemente, avendo lavorato con serietà e competenza, il mio nome e la mia immagine sono ritenuti un elemento di forza per la lista. Non si tratta di opportunismo ma di amicizia e riconoscenza, valori per me molto importanti. In ogni caso la mia eventuale elezione a Sindaco di Uscio escluderebbe la possibilità di fare il consigliere a Tribogna. Inoltre ho già chiarito che anche se venisse approvata la proposta di legge "Del Rio" che mi permetterebbe di ri-presentarmi come candidato sindaco a Tribogna, non cambie- rei idea. Andrò avanti fino in fondo, come è mio carattere e mia abitudine. E se i cittadini di Uscio apprezzano questi principi, se lo vorranno, per i prossimi 5 anni sarò al loro servizio con la stessa determinazione". Oltre alla legge sul terzo mandato sono possibili anche variazioni alle nuove norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali che, ad oggi, hanno disposto la graduale riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori comunali. In particolar modo per il nostro comprensorio con popolazione superiore a 30.000 abitanti sono passati da 30 a 24; con popolazione superiore a 10 mila abitanti sono passati da 20 a 16; con popolazione superiore a 5.000 abitanti sono passati da 16 a 10; con popolazione superiore a 3.000 sono passati da 12 a 7 consiglieri. Solo 6 i consiglieri per quelli inferiori a 3000 abitanti. Insomma a parte la situazione dei Comuni dove non vi è la scadenza del secondo mandato e il caso di Bacigalupo toccherà a molti Sindaci rimanere con il fiato sospeso in attesa delle decisioni del governo nazionale. CORFOLE! Corriere Fontanabuona e Levante - www.corfole.com Il Patto di stabilità ci impedisce di lavorare Anche il Comune di Bargagli si appella alla Regione Anche la popolazione del vasto terrirorio di Bargagli si è unita alle popolazioni di Lumarzo, Neirone e Moconesi per richiedere alla Regione Liguria un aiuto fattivo per realizzare quegli interventi che, dopo decine di riunioni, sono stati da mesi deliberati. In particolare sono più di una decina gli smottamenti lungo il percorso delle due strade principali di Bargagli. Il problema di fondo è, come per tutti i Comuni italiani, il famigerato “patto di stabilità” che non permette alle amministrazioni di usare i soldi che ha in cassa per compiere le opere necessarie al mante- nimento e alla promozione del territorio. Il comune di Bargagli, tanto per dare un’idea, ha una Pro Loco ma non riesce a far conoscere le sculture secentesche che vengono così abbandonate e non ha neppure una piccola biblioteca aperta al pubblico. La borgata Ferriere di Lumarzo ha fatto un piccolo sforzo: con il nuovo palazzo municipale è stata creata una biblioteca civica e al più presto radunerà tutte le antiche pietre con l’idea di presentarle in un museo medioevale. Eugenio Ghilarducci
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