EXPO 2015 ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO. QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE, QUALI SFIDE PER IL FUTURO? a cura del Centro Studi SOMMARIO Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 La Governance dell’Evento:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 La gestione dell’Evento: gli Attori Istituzionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Il coinvolgimento del Governo italiano: l’Agenda Italia 2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Il contributo delle Nazioni aderenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Il Tema dell’Expo 2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita . . . . . . . . . . . Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sostenibilità ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Innovazione e ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 15 16 17 Il punto di vista delle aziende. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Esserci, ma come? Le opportunità per le aziende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Come coinvolgere il settore agroindustriale? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Che ruolo può giocare l’Italia dopo l’Expo 2015?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 La valorizzazione delle produzioni e del modello agroalimentare italiano: Italia come Paese guida sui temi della nutrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Non solo agroalimentare: Expo 2015 come opportunità economica per l’intero Paese . . . 23 3 PREMESSA DAL 1° MAGGIO AL 31 OTTOBRE 2015 SI CELEBRERÀ A MILANO L’EXPO 2015 MILANO È GIÀ STATA SEDE DELL’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE NEL 1906 DAL TITOLO “L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL SEMPIONE”. LA SEDE DI MILANO È STATA SCELTA IL 31 MARZO 2008 A PARIGI DAGLI STATI MEMBRI DEL BUREAU INTERNATIONAL DES EXPOSITIONS (BIE) CON 86 VOTI A FAVORE CONTRO I 65 DELLA RIVALE SMIRNE. Si tratta di un evento di natura cruciale per il nostro Paese sia da un punto di vista culturale che economico dal momento che potrebbe rappresentare un volano per la crescita capace di dare una svolta importante alla nostra economia. IL TEMA Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale. Quella di Milano ha scelto “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Comprende tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell’educazione alimentare fino al problema della sostenibilità ambientale. LA PARTECIPAZIONE Expo 2015 vedrà la partecipazione di 141 Nazioni, più tre organizzazioni internazionali: Onu, Cern e l’Unione Europea. Ma chi c’è dietro un evento in grado di generare 24,7 miliardi di produzione aggiuntiva (con un incremento di valore aggiunto stimato in 10,5 miliardi di euro), 191 mila persone occupate collegate direttamente o indirettamente e 21 milioni di visitatori attesi (di cui 12-13 milioni di italiani e 7-8 di stranieri)? 4 LA GOVERNANCE DELL’EVENTO LA GESTIONE DELL’EVENTO: GLI ATTORI ISTITUZIONALI La Società che ha il compito di realizzare l’evento è la Società Expo 2015 costituita il 1 dicembre 2008 in adempimento agli impegni assunti dalla Repubblica Italiana nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE). L’azionariato di Expo 2015 S.p.A. è così composto: 10% 10% Provincia di Milano Camera di Commercio di Milano 20% 20% Comune di Milano 40% Regione Lombardia Ministero dell’Economia e delle Finanze Il Governo però dovrebbe ottenere la maggioranza assoluta della società entro maggio. È stato siglato, infatti, un accordo che prevede che lo Stato acquisisca le quote che la Provincia di Milano non intende più sottoscrivere. 5 La cabina di regia è affidata a: Giuseppe Sala COMMISSARIO UNICO DELEGATO DEL GOVERNO PER EXPO MILANO 2015 Delegato del Governo, ha il compito di vigilare sull’intera organizzazione di Expo Milano 2015 con poteri sostitutivi per la risoluzione di situazioni di eventi ostativi alla realizzazione delle opere essenziali e connesse all’adesione dei partecipanti o al regolare svolgimento dell’Evento. Giovanni Confalonieri Svolge le funzioni di garanzia e controllo dell’andamento delle attività e degli interventi relativi alla preparazione della Città di Milano ad ospitare la manifestazione. SUBCOMMISSARI Antonio Acerbo Ricopre le funzioni di garanzia e controllo dell’andamento delle opere essenziali e delle opere connesse che sono oggetto del Tavolo Lombardia. DIANA BRACCO Presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia GIUSEPPE SALA Commissario Unico CDA ALESSANDRA DAL VERME Consigliere FABIO MARAZZI Consigliere MICHELE SAPONARA Consigliere 6 Completa l’organigramma della società il Management Team composto da: • Angelo Paris Direttore Generale della Divisione Construction & Dismantling • Christian Malangone Direttore Generale della Direzione Business Planning & Control • Ottorino Passariello Direttore Generale della Divisione Operations • Piero Galli Direttore Generale Divisione Gestione Evento • Roberto Arditti Direttore Affari Istituzionali • Rossella Citterio Direttore Comunicazione • Stefano Gatti Direttore Generale della Divisione Partecipanti La Direzione Institutional Affairs, in staff all’AD, presidia le attività di gestione delle relazioni e dei progetti istituzionali La Divisione Padiglione Italia presidia le attività relative alla partecipazione italiana all’Evento: Costruzione, Marketing, Relazioni Esterne e Istituzionali, Contenuti Espositivi ed Eventi, Comunicazione e Operations La Direzione Communication, in staff all’AD. presidia le attività relative a: Organizzazione di Eventi, Relazioni Esterne, Progetti di Comunicazione e Promozione e Relazioni con i media INSTITUTIONAL AFFAIRS COMMUNICATION BUSINESS PLANNING & CONTROL PADIGLIONE ITALIA CEO La Divisione Construction & Dismantling presidia le attività relative a: Progettazione e CONSTRUCTION supporto tecnico ai & DISMANTLING Partecipanti, Gestione DIVISION amministrativa del procedimento, Gestione autorizzazioni e sicurezza, Direzione tecnica per PARTICIPANTS l’esecuzione delle opere, Appalti DIVISION e Contratti, Relazioni sindacali di cantiere e Servizi generali EVENT MANAGEMENT DIVISION OPERATIONS DIVISION La Direzione Generale Business Planning & Control presidia le attività relative a: Amministrazione Finanza e Controllo, Acquisti, Risorse Umane e Organizzazione, Affari Legali, Sostenibilità, Audit La Divisione Event Management presidia le attività relative a: Sales, Marketing, Spazi tematici, Innovazione tecnologica, Palinsesto eventi, Expo Points, Gestione Partner, Turismo e Expo Digitale La Divisione Operations presidia le attività relative a: Mobilità, Servizi informativi, Operazioni di Sito, Manutenzione, Servizi tecnologici e Logistica La Divisione Participants presidia le attività relative alla: Gestione dei Partecipanti Ufficiali e non Ufficiali (non Corporate), Partecipanti Cluster, Organizzazioni Internazionali e Progetto Feeding Knowledge 7 È inoltre previsto uno staff appositamente dedicato al Padiglione Italia composto da: DIANA BRACCO Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia La stessa Bracco ha poi nominato tre componenti della Segreteria Tecnica Lamberto Vallarino Gancia Ha il compito di: Avviare e sviluppare il contatto con soggetti istituzionali, associazioni di categoria, associazioni private, in relazione allo sviluppo di progetti inerenti le filiere agroalimentari, al fine di garantire le opportune sinergie nella presenza dei vari attori all’interno dell’area espositiva di Padiglione Italia. Arturo Semerari Ha il compito di: • Identificare le tematiche espositive di maggiore interesse per l’Evento; • Individuare gli eventi espositivi compatibili con i contenuti e i temi del concept; • Supportare il coordinamento degli eventi espositivi concordati con il commissario, in raccordo con l’attività programmatoria e gestionale del Padiglione Italia. Marco Balich Ha il compito di: • Supervisionare i contenuti artistici del Padiglione Italia ed il rispetto del concept da lui ideato e definito; • Supervisionare l’immagine coordinata ed i contenuti del Padiglione Italia; • Partecipare a definire e supervisionare il piano editoriale, la programmazione e lo svolgimento degli eventi relativi al Padiglione Italia. 8 IL COINVOLGIMENTO DEL GOVERNO ITALIANO: L’AGENDA ITALIA 2015 Il 21 Novembre 2013 il Governo ha presentato “Agenda Italia” il programma di attività a sostegno dell’Expo 2015. Si tratta di Masterplan dei progetti che il Governo promuoverà nel Paese, valorizzando l’opportunità di Expo 2015. Finalità Destinatari Funzionamento Monitora le iniziative del Governo correlate ad Expo 2015 dettagliandone obiettivi, attività e ruoli e verificando progressivamente il raggiungimento dei risultati. Si rivolge a stakeholders sia interni al Governo, inserendosi nelle attività complessive di programmazione e controllo, sia esterni per fornire azioni di comunicazione sulle iniziative strategiche per il sistema Paese collegate ad Expo 2015. Prevede un aggiornamento periodico dei contenuti di dettaglio delle iniziative e verifiche trimestrali del completamento delle attività pianificate, attraverso tavoli operativi con i diversi soggetti coinvolti. 9 Agenda Italia 2015 si compone di 60 progetti, sotto il coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole, degli Affari Esteri, dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti. 3 GLI OBIETTIVI STRATEGICI PROMUOVERE IL RUOLO DELL’ITALIA NEL MONDO SVILUPPARE I TEMI E I CONTENUTI DELL’ESPOSIZIONE CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL PAESE 9 GLI AMBITI DI RIFERIMENTO DEI PROGETTI RELAZIONI ED EVENTI INTERNAZIONALI PROMOZIONE CULTURALE E DELL’IDENTITÀ ITALIANA PROMOZIONE TURISTICA E DELL’ATTRATTIVITÀ DEL PAESE EDUCAZIONE E FORMAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE RAPPRESENTAZIONE DEL TEMA PROMOZIONE DELLA COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ DEL TERRITORIO PROMOZIONE DELL’OCCUPAZIONE E DELL’INCLUSIONE SOCIALE SVILUPPO DI OPPORTUNITÀ PER TESSUTO PRODUTTIVO E CITTADINI 10 Per mantenere Agenda Italia 2015 è stata definita una struttura di governance dedicata Il coordinamento di Agenda Italia 2015 è affidato alla Commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo Milano 2015 (già presieduta dal Ministro Maurizio Martina quando era Sottosegretario alle Politiche Agricole), che metterà in atto un monitoraggio progressivo dell’avanzamento delle attività per assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati, anche sui progetti condivisi con il piano «Destinazione Italia». La Commissione si interfaccerà con Expo 2015 S.p.A., Padiglione Italia, Anci, Conferenza delle Regioni, Regione Lombardia e Comune di Milano per allinearsi sull’avanzamento delle iniziative. Il coordinamento della realizzazione delle infrastrutture legate ad Expo è, invece, affidato al “Tavolo Lombardia”, un tavolo di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di Expo 2015 (Comune, Provincia, Regione, Società Expo, Padiglione Italia e Governo). 11 IL CONTRIBUTO DELLE NAZIONI ADERENTI Uno dei contributi più rilevanti che arriveranno ad Expo 2015 sarà quello fornito dalle Nazioni che hanno deciso di aderire alla manifestazione. Ad oggi, infatti, sono 142 le Nazioni aderenti che, nel complesso, rappresentano circa l’87% della popolazione mondiale. Partendo dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni, ognuno dei Paesi partecipanti porterà la propria visione del futuro e le proprie soluzioni rispetto alle grandi sfide legate ai temi dell’Expo. Ognuno dei Paesi partecipanti è chiamato, pertanto, a sviluppare un concept tematico, il Theme Statement, che racchiude il significato della sua presenza all’Esposizione Universale e che racconta le linee guida della propria partecipazione. In totale ci saranno 60 padiglioni, un record di tutti gli Expo, visto che perfino Shanghai, edizione 2010, si era fermata a 42. 12 L’Esposizione Universale si sta, in questo modo, dimostrando per l’Italia uno straordinario attrattore di capitali stranieri. Gli investimenti esteri stimati raggiungeranno 1 miliardo e quelli dei Global Partner privati hanno superato i 300 milioni. Tra i Paesi che hanno già aderito e stanzieranno di più: 150 48 30 19 10 milioni di Euro milioni di Euro milioni di Euro milioni di Euro milioni di Euro Paesi del Golfo Germania Russia Svizzera India La Repubblica Popolare Cinese sarà presente all’Expo con 3 padiglioni: quello istituzionale nazionale, il secondo più grande (dopo quello della Germania) dell’intero sito espositivo; quello corporate del colosso immobiliare China Vanke e un terzo che sarà nominato China Enterprise Joint Pavilion. All’appello, invece, mancano ancora gli Stati Uniti. La firma ufficiale sul contratto di partecipazione dovrebbe arrivare il prossimo 27 marzo. Gli Stati Uniti dovrebbero investire circa 40 milioni di euro. Tale cifra, però, dovrà essere raggiunta da una cordata di imprenditori privati poiché la legge americana vieta, che, per iniziative di questo tipo, ci possa essere l’intervento pubblico. Il Governo degli Stati Uniti ha aperto un bando lo scorso 15 luglio per la ricerca di risorse a cui hanno aderito una decina di soggetti privati. Questo gruppo di aziende dovrebbe assicurare pertanto la partecipazione degli USA all’Expo. 13 IL TEMA DELL’EXPO 2015: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha individuato nell’Esposizione Universale del 2015 un evento capace di innescare il riorientamento delle politiche nazionali in campo agricolo ed agroalimentare e di esserne il più efficace ed importante volano. I Paesi partecipanti portano le loro competenze nei settori dell’agricoltura, della produzione industriale, del commercio dei prodotti e della ricerca scientifica. SCOPO Trovare modelli di sviluppo per assicurare a tutti un’alimentazione buona, sana e sostenibile capace di tutelare la biodiversità. MACROTEMI ALIMENTAZIONE SOSTENIBILITÀ RICERCA E SVILUPPO • Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione = sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile; • Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani; • Prevenire le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie. • Preservare la biodiversità, rispettare l’ambiente in quanto ecosistema dell’agricoltura, tutelare la qualità e la sicurezza del cibo, educare alla nutrizione per la salute e il benessere della persona; • Assicurare nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata o è minacciata dalla desertificazione dei terreni e delle foreste, dalle siccità e dalle carestie, dall’impoverimento ittico dei fiumi e dei mari. •Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa, l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione; •Individuare strumenti migliori di controllo e di innovazione, a partire dalle biotecnologie che non rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute, per garantire la disponibilità di cibo nutriente e sano e di acqua potabile e per l’irrigazione. 14 ALIMENTAZIONE La qualità delle condizioni di vita sicuramente è determinata dalla qualità dell’alimentazione. • Soggetto sano = buono stato di salute e prevenzione malattie • Soggetto ammalato = guarigione o buona gestione patologia Industria alimentare • Primeggia sul piano della “food safety”, un elemento fondamentale di tutela dell’immagine, nonché un fattore determinante nelle scelte dei consumatori, un valore aggiunto per i prodotti ed un fattore strategico per l’internazionalizzazione del modello alimentare italiano. • È costantemente impegnata nello sviluppo di sistemi innovativi da impiegare nelle diverse fasi della filiera sia per prevenire i rischi che per diagnosticare rapidamente la presenza di possibili sostanze indesiderate. Alimentazione equilibrata e attività fisica L’industria alimentare è fortemente determinata ad offrire il proprio contributo per promuovere fra i cittadini un’alimentazione equilibrata e un’adeguata attività motoria quali componenti essenziali di un corretto stile di vita. 6 aree di intervento del valore complessivo annuo di circa un miliardo di euro, a favorire corretti modelli di consumo Riformulazione e porzionamento dei prodotti Autodisciplina nel marketing e commercializzazione degli alimenti Etichettatura nutrizionale Educazione alimentare nelle scuole Prevenzione dei comportamenti a rischio con la realizzazione di campagne di sensibilizzazione Promozione dell’attività fisica 15 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE L’industria alimentare italiana è impegnata in una serie di azioni e iniziative concrete mirate a promuovere la sostenibilità ambientale in agricoltura. Non essendo autosufficiente per le materie prime di alcune filiere strategiche, ha avviato, con i fornitori italiani e stranieri, sistemi di gestione integrata che prevedono una partecipazione anche alle attività a monte della filiera (accordi di coltivazione/allevamento, selezione delle sementi o delle specie animali, ecc.). SCOPO I PASSAGGI PER UNA “INNOVAZIONE SOSTENIBILE” Assicurare approvvigionamenti di materie prime, di qualità e in quantità sufficiente. • Sottoprodotti derivanti dall’industria alimentare rappresentano il 2-3% dell’intero volume dei prodotti “secchi” e il 7-10% dei prodotti “umidi”, per un ingente valore commerciale diretto e indiretto. Le aree di utilizzo dei sottoprodotti sono molteplici: la destinazione principale è costituita dalla produzione di mangimi per animali (ogni anno nella UE ne vengono impiegati nella produzione di mangimi circa 85 milioni di tonnellate); altri importanti impieghi sono nella produzione di bioenergie, come ingredienti alimentari, nell’industria cosmetica e farmaceutica e nella produzione di fertilizzanti. • Riduzione in modo costante e significativo dei consumi di acqua nei propri processi produttivi, migliorando l’efficienza e senza compromettere il rispetto dei severi standard di igiene fissati dalla UE. • Impatto energetico relativamente basso rispetto ad altri settori industriali: il consumo di energia elettrica attribuibile al settore è pari all’8% dell’utilizzo industriale di energia elettrica nei Paesi OECD e all’1,5% del consumo energetico globale in Europa. • Ingenti risorse alla prevenzione e alla riduzione dell’impatto ambientale del packaging, senza compromettere né le esigenze dei consumatori né l’integrità, la qualità e la sicurezza dei prodotti. RISULTATI Negli ultimi dieci anni: • La plastica è diminuita del -30/40%. • Per il cartone, la proporzione di materiale rinnovabile e riciclato raggiunge oggi il 73%. • L’alluminio del 30%, il vetro fino al -60%. • In dieci anni l’impegno congiunto dell’industria alimentare e dei produttori di packaging ha ottenuto una riduzione degli imballaggi pari a circa il 40% e dei costi relativi al trasporto pari al 17% nonché l’incremento del 10% di materiale riutilizzato. 16 INNOVAZIONE E RICERCA Investimenti industria alimentare italiana: • 2% del fatturato in analisi e controllo di qualità e sicurezza; • 1,6% in ricerca e sviluppo formale ed informale di prodotti e processi innovativi; • 4% in nuovi impianti, automazione, ict e logistica, per un totale di quasi 10 miliardi di euro annui. Temi dell’innovazione nel settore alimentare - principali tendenze di consumo: • La naturalità e la freschezza dei prodotti; • La texture ed i contenuti organolettici; • La ricettazione e le tante sue riformulazioni; • Il porzionamento e la presentazione con il servizio integrato, le valenze nutrizionali e salutistiche, la funzionalità, l’occasione ed il luogo di consumo. Ruolo della ricerca e dell’innovazione anche in agricoltura Attività svolta attraverso la Piattaforma Tecnologica Nazionale “IT - Plants for the Future” che riunisce i principali attori agroindustriali e agroalimentari attivi nel settore della produzione vegetale al fine di aumentare la competitività delle filiere attraverso l’applicazione di innovazioni tecnologiche, basate su applicazioni di genetica avanzata, in grado di migliorare la sostenibilità e redditività della produzione agricola primaria e offrire al consumatore alimenti salubri e di migliorata ed elevata qualità nutrizionale. UNA STRATEGIA PER L’AGRICOLTURA ITALIANA PER RIVALUTARE IL SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO NEL RISPETTO DEI FONDAMENTALI VALORI ETICI. LE RAGIONI DI TALI OPPORTUNITÀ SI MISURANO IN RELAZIONE AI SEGUENTI FATTORI DI RILEVANZA GENERALE, INTERNA ED ESTERNA: • Fattori di rilevanza generale: opportunità di educare i cittadini verso una corretta alimentazione, informandoli e sensibilizzandoli nei confronti di un consumo più responsabile, modificando e prevenendo quei comportamenti nocivi per la salute di ciascuno. Si pensi a tal proposito alla sempre maggiore incidenza di patologie determinate proprio da un errato regime alimentare; • Fattori di rilevanza interna: opportunità legate ai temi dell’occupazione e alla tutela dell’ambiente, conseguibili grazie alla promozione delle produzioni interne, soprattutto se realizzate secondo la logica della filiera corta; • Fattori di rilevanza esterna: opportunità derivanti da una mirata strategia di promozione dell’agroalimentare italiano di qualità nei Paesi esteri, particolarmente sensibili alle tematiche salutistiche legate alle scelte alimentari. Si pensi ad esempio al mercato USA, dove una specifica azione di lobbying per il riconoscimento e tutela dell’agroalimentare italiano, finalizzata ad un’innovazione nella legislazione di settore statunitense, consentirebbe ampi margini di crescita delle esportazioni agroalimentari in tale mercato. 17 IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDE ESSERCI, MA COME? LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE Partecipazione dei Paesi • Padiglioni • Spazi aperti • Cluster Model (aree espositive all’interno del Sito in cui i Paesi non condivideranno solamente gli spazi, ma parteciperanno congiuntamente allo sviluppo di un tematica comune) La vetrina Expo 2015 consentirà ai vari Paesi partecipanti di esporre le proprie eccellenze. Da questo punto di vista, sarà un vero e proprio moltiplicatore di opportunità, di cooperazione e di partnership per le imprese, per creare business sia a livello nazionale che internazionale. La modalità di partecipazione delle singole realtà imprenditoriali, all’interno degli spazi dei singoli Paesi, dipenderà sostanzialmente dalla rappresentatività delle rispettive associazioni di categoria. Queste avranno quindi il compito di promuovere il settore di appartenenza e rappresentare i propri associati. Inoltre, l’Expo 2015 genererà un notevole flusso di autorità nazionali ed internazionali, politiche e industriali, durante tutta la durata dell’Esposizione, offrendo quindi una grandissima visibilità sui mercati transfrontalieri per i settori rappresentati. Si prospetta quindi una grande possibilità di networking per le imprese italiane, agevolate soprattutto dalla possibilità che hanno: OFFICIAL GLOBAL PARTNERS Aziende le cui attività e i cui valori sono intrinsecamente legati al tema dell’Expo 2015, che contribuiscono al suo sviluppo godendo di un’esclusiva settoriale a livello mondiale, nonché aziende che sviluppano i principali servizi e tecnologie a sostegno dell’innovazione e della sostenibilità dell’Evento. MODALITÀ PRINCIPALE DI PARTECIPAZIONE DELLE IMPRESE OFFICIAL PREMIUM PARTNERS Aziende ed Organizzazioni che collaborano a progetti di importanza fondamentale quali la progettazione e realizzazione dei Padiglioni Tematici, nonché aziende che offrono competenze, prodotti e servizi per la costruzione e il funzionamento del Sito Espositivo o dell’Evento. OFFICIAL PARTNERS Aziende ed Organizzazioni che partecipano a progetti chiave come quelli legati ai Cluster, e che collaborano allo sviluppo dei contenuti speciali dell’Esposizione, nonché aziende che offrono prodotti e servizi con minor contributo economico per la realizzazione del Sito o dell’Evento. CORPORATE PARTICIPANTS Le aziende partecipano attraverso la costruzione, l’allestimento e la gestione di un Padiglione Corporate (padiglione “Self-built”) all’interno dell’area Corporate del Sito Espositivo ottenendo massima visibilità per il proprio brand con uno spazio interamente dedicato e personalizzato. 18 PARTNER (> €3 mln) OFFICIAL GLOBAL PARTNER CASH + VIK > € 20 mln OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH + VIK : € 10-20 mln SPONSOR (< €3 mln) Il processo di selezione è pubblico e competitivo, basato su “Richieste di manifestazione d’interesse” (Requests for Proposal - RFP) specifiche, che Expo 2015 lancia periodicamente in base ai propri fabbisogni e ai settori di maggior interesse. INVESTIMENTO Requests for Proposal NON OFFICIAL PARTICIPANT OFFICIAL PREMIUM PARTNER CASH + VIK : € 3-10 mln OFFICIAL SPONSOR CASH + VIK : € 1-3 mln CONTRIBUTING SPONSOR CASH + VIK < € 1 mln EVENT SPONSOR Fornitori di Expo 2015 Expo 2015 S.p.A., in quanto organismo di diritto pubblico, è tenuto ad acquisire beni, servizi ed opere attraverso l’espletamento di procedure di appalti pubblici, regolate dalla normativa vigente in materia di appalti della Pubblica Amministrazione (D. LGS. 163/2006). Expo 2015 pubblica sul proprio sito web l’elenco dei principali fabbisogni d’acquisto da coprire nei mesi successivi e i contenuti di tutte le gare d’appalto, comprese quelle gare ad invito che la normativa non richiede siano rese pubbliche, affinché le aziende possano avere una panoramica completa delle occasioni presenti e future. Le gare possono svolgersi in modalità tradizionale, ovvero con presentazione delle offerte in forma cartacea, oppure per via telematica, tramite l’accesso alla piattaforma “Sintel” sviluppata da ARCA, l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti di Regione Lombardia, attraverso la quale viene gestito anche l’elenco fornitori. Il tessuto imprenditoriale che più di altri potrebbe beneficiare dell’Evento è quello delle PMI, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo nazionale. Queste potranno mostrare le eccellenze italiane e dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione. Le iniziative sviluppate in seno al tema ‘’Nutrire il Pianeta’’ di Expo 2015 costituiscono quindi un’occasione unica di visibilità internazionale e di valorizzazione dei prodotti d’eccellenza per le imprese che operano in tutti i settori della filiera alimentare nazionale, dall’agricoltura alla produzione, dal confezionamento alla distribuzione. 19 COME COINVOLGERE IL SETTORE AGROINDUSTRIALE? L’Expo 2015 si propone di concorrere a sviluppare il potenziale dei settori dell’alimentazione, dell’agricoltura e della salute, considerati come comparti privilegiati rispetto ai quali le scienze della vita possono dare un contributo importante per organizzare un’economia sostenibile fondata sulla conoscenza. Inoltre, il coinvolgimento del mondo imprenditoriale è condizione essenziale per garantire il successo dell’Evento e contribuire alla generazione delle ricadute attese sull’economia territoriale italiana. Anche se la valenza istituzionale dell’Esposizione impedirebbe ai singoli imprenditori del comparto agroalimentare di presentare i propri prodotti, questi avranno due opportunità concrete. Le singole realtà aziendali potrebbero, infatti, avere visibilità attraverso la partecipazione ai bandi pubblici per la fornitura di beni o servizi. Negli altri casi, il coinvolgimento del comparto agroindustriale avverrebbe tramite la rappresentanza delle Associazioni di categoria che lo rappresentano, che saranno quindi i portavoce dell’intero settore. Questo potrà essere rappresentato attraverso i seguenti passaggi: •V alorizzare la sicurezza dei prodotti che rappresenta un elemento peculiare del comparto alimentare italiano e che ne è la componente meno riproducibile dai concorrenti; •C oinvolgere nell’organizzazione di eventi dedicati alla nutrizione, alla salute e alla sicurezza alimentare su tutto il territorio nazionale le principali Associazioni territoriali del Sistema Confindustria che operano in aree “a forte vocazione alimentare”, come ad esempio Parma, Milano, Verona, Roma, Palermo, Torino e Napoli; •C oinvolgere nella realizzazione di progetti specifici le piattaforme tecnologiche nazionali dell’area KBBE (Knowledge Based Bio-Economy); •F are dell’Expo uno strumento per diffondere le conoscenze e le competenze italiane legate all’alimentazione e alla salute in tutti i continenti, in una dimensione di condivisione e di apertura; • Lavorare in sinergia con tutti gli attori coinvolti dall’Expo nel settore alimentare. 20 CHE RUOLO PUÒ GIOCARE L’ITALIA DOPO L’EXPO 2015? LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI E DEL MODELLO AGROALIMENTARE ITALIANO: ITALIA COME PAESE GUIDA SUI TEMI DELLA NUTRIZIONE L’Agroalimentare è già uno dei settori trainanti dell’economia nazionale: 246 miliardi Il valore comprensivo del settore agroalimentare in Italia: pari al 15% del PIL 500.000 Il totale degli occupati nelle 70.000 imprese operanti nel settore agroalimentare italiano 33 Il valore comprensivo delle esportazioni agroalimentari italiane nel 2013, 10° Paese a livello globale miliardi +6% 60 miliardi La crescita delle esportazioni agroalimentari italiane nel 2013 rispetto al 2012, in un contesto in cui l’export complessivo è calato dello 0,1% Il valore aggiuntivo che le imprese italiane perdono a causa della contraffazione alimentare 21 Caratteristiche del modello alimentare italiano: • Sostenibilità ambientale: negli ultimi 10 anni 30% di riduzione emissioni Co2, 20% di risparmio energetico, 40% riduzione imballaggi, 30% risparmio idrico; • Sicurezza alimentare: 60.000 addetti, oltre 2 miliardi di euro di investimento annuo, 2 milioni e 770 mila analisi e controlli al giorno; • Qualità del prodotto come elemento determinante per il suo successo, dieta mediterranea che garantisce un ottimo equilibrio nutrizionale tra le diverse componenti alimentari, tutela della biodiversità; • Innovazione di prodotto e di processo: ricerca ed innovazione tecnologica avanzatissime per aumentare la produttività agricola, garantendo nel contempo un ridotto impatto sull’ambiente; • Rispetto della tradizione, del localismo che fanno del cibo un vero e proprio tratto culturale dell’italianità; • Integrazione funzionale, a livello di filiera, tra approccio industriale ed approccio artigianale. Il successo del modello italiano può quindi condurre al raggiungimento di obiettivi generali, condivisibili da tutti i partner internazionali, quali la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’educazione alimentare, la lotta alla contraffazione Expo 2015 rappresenta quindi una imperdibile occasione per l’agroalimentare italiano: • In primo luogo per valorizzare i singoli prodotti, con conseguenze evidenti sull’export agroalimentare italiano; • In secondo luogo per contribuire a costruire un mercato più idoneo al successo dell’agroalimentare italiano. Un mercato basato su concetti come qualità, sicurezza e sostenibilità dell’intera filiera alimentare; • In terzo luogo per promuovere il concetto di lotta globale alla contraffazione alimentare, che ove messo in pratica produrrà evidenti passi avanti nella difesa del Made in Italy, con conseguenze economiche poderose. Tuttavia, rimangono ancora aperte le seguenti due questioni, tra loro concettualmente legate: 22 • Un modello come quello italiano è effettivamente compatibile con la scarsità di risorse che il mondo affronterà dinnanzi all’esplosione demografica? • Il modello che il nostro Paese vuole esportare è un modello che, sebbene incentrato su controlli rigorosi e centralizzati, rimane legato all’interno di una filiera agroalimentare estesa come quella oggi dominante, oppure un modello tarato sulla valorizzazione del localismo e legato pertanto alla proposta economica della “decrescita felice”? NON SOLO AGROALIMENTARE: EXPO 2015 COME OPPORTUNITÀ ECONOMICA PER L’INTERO PAESE Le ricadute positive che Expo produrrà per il nostro Paese non riguardano soltanto il settore agroalimentare: 24,7 L’indotto complessivo connesso alla manifestazione tra il 2012 e il 2020 10 Il valore aggiunto (PIL) che sarà prodotto dalla manifestazione nel periodo 2012-2020 miliardi di euro miliardi di euro 191mila I posti di lavoro aggiuntivi prodotti dalla manifestazione nel periodo 2012-2020 23 Maggiori conseguenze post-evento di medio-lungo periodo (EXPO Legacy): •C reazione di nuove imprese: 10 mila imprese, per 1,7 miliardi di produzione aggiuntiva, 700 milioni di PIL, 12.400 impiegati (costruzioni, alloggio e ristorazione, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione); •V alorizzazione del patrimonio immobiliare: 1 miliardo di produzione, 500 milioni di PIL, 8.300 addetti; • I nvestimenti diretti esteri (IDE): 2,3 miliardi di produzione aggiuntiva, 800 milioni di PIL, 16.500 nuovi occupati; •A ttrattività turistica: 1,2 miliardi di produzione aggiuntiva, 500 milioni di PIL, 10.200 nuovi occupati. Benefici intangibili: • Rafforzamento delle relazioni internazionali • Visibilità internazionale • Rafforzamento del brand e delle esportazioni Expo rappresenta anche una grande opportunità per l’ammodernamento del patrimonio infrastrutturale. A dir la verità, su questo, si è accumulato un certo ritardo nella realizzazione. Riusciranno le Istituzioni (la Regione, il Governo) a colmarlo? Questi principali interventi previsti: •O pere essenziali previste dal dossier di candidatura: collegamento con Autostrada dei Laghi; aree parcheggi, linea Metro 4. •O pere connesse previste da dossier di candidatura: la Bre.Be.Mi., costruzione della linea Metro 5 e prolungamento della linea M1 sino a Monza, tangenziale est di Milano potenziamento della linea ferroviaria MilanoMalpensa, Pedemontana. •O pere essenziali non previste da dossier: riorganizzazione nodo di Milano, acquisto di nuovi treni per servizio suburbano e metropolitana, ulteriori corsie A8 (Milano-Laghi) e A4 (Milano-Torino). •N on solo mobilità trasporti, ma anche connettività: 27 isole digitali istituite nel comune di Milano. •P ossibilità di riutilizzo degli spazi espositivi e del sito di servizio: nuovo stadio di calcio? Cittadella della Giustizia? Parco Tematico? Nuova sede milanese della RAI?. 24 E SOPRATTUTTO TURISMO: 21 milioni 11 milioni 4 miliardi 40.000 Il numero di turisti connessi all’Evento (furono 25 ad Hannover, 22 ad Aichi) Il numero di turisti che necessiterà di pernottare, con una permanenza media di 2,5 notti per uno. 150.000 posti letto/ giorno per 6 mesi di manifestazione. Benefici per le strutture turistiche in tutta la Regione La produzione aggiuntiva (PIL) per il settore turistico. Di questi, 2,7 si concentreranno nel solo 2015 I posti di lavoro aggiuntivi nel settore turistico dal 2012 al 2020. Di questi, 28.000 nel solo 2015 Expo 2015 è, quindi, una opportunità unica per rilanciare il Brand Italia (attualmente siamo 15° nella classifica mondiale, nettamente al di sotto delle nostre possibilità): promuovere cioè l’idea di Italia come Paese dell’eccellenza non solo dal punto di vista gastronomico ma anche, più genericamente, dal punto di vista dello stile di vita. Un concetto che riguarda cioè molti altri settori: Cultura, Arte, Storia, Natura, Paesaggio. Per cogliere questa opportunità è necessario: • PROMUOVERE l’integrazione degli operatori dei vari segmenti del settore • MANTENERE ed aggiornare le infrastrutture collegate al settore turistico • PROMUOVERE l’utilizzo dell’ICT per facilitare l’incontro tra domanda e offerta 25 TESTI CONSULTATI: Rapporto di sostenibilità Expo Milano 2015, Expo Milano 2015, 2013. Expo 2015: tante opportunità per le imprese “Ecco come coglierle”, Bergamonews, giugno 2013. Expo 2015, Organizzare lo sviluppo, Assolombarda, 2013. Expo 2015 e le tante opportunità per le imprese lombarde e italiane, Consorziomps. EXPO 2015, Organizzare lo sviluppo, documento di approfondimento elaborato da Assolombarda. L’indotto di EXPO 2015, Analisi di impatto economico, documento di approfondimento elaborato dalla Camera di Commercio di Milano. Expo 2015 e turismo: un’occasione unica per la destinazione Italia, di Magda Antonioli Corigliano. Documentazione depositata nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali con riferimento all’Esposizione Universale di Milano 2015 - Camera dei Deputati, XIII Commissione Agricoltura: • Sottosegretario Martina (delegato all’Evento EXPO 2015) - mercoledì 29 maggio 2013; • COPAGRI - giovedì 23 gennaio 2014; • COLDIRETTI - giovedì 23 gennaio 2014; • UNIONCAMERE - giovedì 6 febbraio 2014. 26 NOTE 27 Inwork® Inrete s.r.l. Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Via Cornalia, 19 20124 Milano Tel. 02 6705452 @mail: [email protected] www.in-rete.net www.in-work.it
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